In the kingdom of vampires

di Tomori_16
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Cap.1 Un nuovo mondo ***
Capitolo 3: *** cap.2 Di nuovo a scuola ***
Capitolo 4: *** cap.3 fughino ***
Capitolo 5: *** cap.4 la mia vera natura ***
Capitolo 6: *** cap.5 scema ottusa... ***
Capitolo 7: *** cap.6 io mi fido di te? ***
Capitolo 8: *** cap.7 chiarimenti ***
Capitolo 9: *** cap.8 quando si è innamorati ***
Capitolo 10: *** Cap.9 ritorno ***
Capitolo 11: *** Cap. 10 i gemelli ***
Capitolo 12: *** Cap.11 il torneo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


-...- discorsi diretti             {...} pensieri
PROLOGO


-mio signore, abbiamo fatto il giro di controllo, tutto tranquillo come al solito-
-Bene. Potete pure andare. Il vostro turno è finito-
Under world, questo era il nome del loro mondo (si lo so, ho preso spunto da un film XD). Un mondo alquanto tetro. Buio tutto il giorno, ad ogni ora e secondo. Si potevano giusto distinguere piccole sfumature di rosso, dovuta ad una luna di un rosso sangue perenne, e bocche insanguinate dopo un buon pasto con aggiunta di dolce. Sì, il mondo "sotto mondo" dei vampiri. Tutti credono che siano animali drogati di sangue nati per succhiare il sangue umano. In realtà erano persone normali che pensavano all’antica, annoiati tutto il giorno perchè non sapevano mai che fare e la maggior parte egocentrici.
Così era come lo vedeva ogni minuto il grande re che guidava quel regno da 100 anni: un ragazzo piuttosto solare per essere un vampiro tetro, capelli selvaggi biondi, occhi azzurri come il cielo (quello che non potevano vedere mai per una stupida maledizione nata da una guerra che li perseguitavano da millenni). Il suo nome era Naruto ( Naruto Uzumaki, potere= immunità).
Tutti i giorni se ne doveva stare lì seduto a dare ordini, ascoltare i problemi del suo popolo e tante altre cose che riteneva piu che pallosissime. Lui amava entrare in azione, combattere e si, un po’ inquietante o.O, andare a staccare la testa a qualcuno. Insomma, usava qualsiasi scusa per poter scendere da quella stra maledettissima sedia e svignarsela per il regno a combinare qualche guaio. Per fortuna c’era sua sorella assieme ai nobili del castello a tenergli i piedi attaccati al terreno, sennò finiva per arrivare fino alla luna con quella testa vuota che si ritrovava. Tutti lo ritenevano il “re testa quadra” e c’era chi aveva addirittura osato inventarci qualche barzelletta sulla sua “testa quadra”.
-guarda che ti avevo sentito sin da quando avevi messo piede qua dentro-
Da dietro il trono si sentì una mano spostare le tende attorno la sala e appoggiarsi di schiena alla sedia contornata d’oro e dalle federe rosso sangue.
-tsè. Sbaglio o sei stato tu a dirmi di entrare senza farmi vedere dagli altri?-
- sì, infatti hai fatto bene però io volevo intendere...-
-volevi intendere che mentre parlavi volevi vedermi in faccia. Ai vostri ordini, mio signore-
Dal dietro la sedia spuntò una testa rosso fuoco con ciocche che contornavano il volto bionde come quelle del ragazzo, sembravano tinti da quanto contrasto c’era eppure era nata così. Occhi di un blu spento, verso il grigio. Statura più o meno come quella di suo fratello, poco più bassa. Curve delicate ma abbastanza formose senza arrivare all’esagerazione. Una bella ragazza, un vestito con spalline sottili, un corpetto rigido e stretto con un filo davanti che teneva chiuso il tutto ed una gonna un po’ corta a piu “strati” (non so come definirlo) con il pizzo alla fine. Stivali che partivano subito dopo il ginocchio e finivano con un po di tacco, 6 cm.
Forse dall’aspetto non sembra ma questi due ragazzini, che avevano 19 anni umani, erano fratelli, gemelli fra l’altro. Nati con 5 min di differenza e con questa strana abilità di potersi leggere nel pensiero.  A volte cominciavano a parlarsi telepaticamente con espressioni della faccia che partivano dal divertito, fino ad arrivare col litigare per non si sa quale motivo. Nessuno sapeva di cosa si parlassero quando facevano così, nemmeno i loro genitori, a quanto ne ricordavano, morti quando loro avevano appena “5 anni” per un motivo che nessuno di loro vuole spiegare, non avevano la più pallida idea di che potessero dirsi fra loro.
-volevo assegnarti una missione difficile, che soltanto la mia preziosa sorellina può svolgere-
-difficile quanto?- disse la ragazza rosso fuoco
-molto difficile, addirittura mortale in alcuni casi- rispose il fratellino con un ghigno stampato sulla faccia
-fai rischiare la vita di tua sorella per un tuo vizietto da re?- fece tanto per far innervosire Naruto. Anche lei con un ghigno stampato sulla faccia, ma lui non cedette
-sì, così potrò levarmi dai piedi una seccatura come mia sorella che se le tocco i capelli potrebbero bruciarsi-
disse Naruto tanto per stare al gioco. -tsè. Io almeno non ho un riccio al posto dei capelli- fece indicando i suoi capelli ribelli.
-mi chiedo se possono addirittura pungere...- stava per toccarglieli ma lui scostò la sua mano e riprese il discorso -comunque, non sei qui per fare discorsi amichevoli con me. Accetti la richiesta o no?-
-mmh...- adorava vedere suo fratello sulle spine, così fece passare qualche minuto tanto per vedere la sua faccia. Alla fine si arrese –come se potessi rifiutare una missione così difficile e carica di adrenalina- subito i suoi occhi cambiarono da speranzosi, a carichi di così tanta soddisfazione che si illuminarono in quella enorme ma buia sala del trono.
-bene, molto bene, mi fa piacere. La missione è semplice a dirsi ma difficile a farsi: dovrai andare su nella Terra degli umani e...-
-sai benissimo che andare di sopra è vietato da almeno 10 000 anni, dalla guerra dei mondi di preciso- Una ragazza dai capelli color corvino entrò dalla porta principale della sala del trono. Occhi color perlacei che riescono a scrutare dentro le anime di ogni persona di ogni tipo ( Hinata Hyuga, potere= poter vedere i sentimenti delle persone), guance sempre e perennemente tendenti sul rosso quando si imbarazzava, curve non di certo modeste (portava almeno una quinta), un vestito tutto nero senza spalline che si apriva dopo il busto coprendo fino almeno alle ginocchia e una calza nera ma trasparente ed infine ai piedi un tacco normale.
-ma dato che sono solo una semplice consigliera, fate quel che credete- finì con un leggero rossore alle guance per aver detto un suo commento personale.
-mi fa molto piacere sentire sempre i tuoi consigli, ma avevo già in mente che ci sarebbe stata questo problema così ho scritto un permesso speciale per poter passare la passaporta. Ma tornando alla missione, dicevo, dovrai andare nella terra degli umani perchè sono giunte voci che sporchi traditori hanno intenzione di portar giù dei semplici esseri umani e crearci un esercito di Condannati*. E dato che delle semplici spie non bastano, avevo bisogno di una con un potere particolare** (Namiko Uzumaki, potere= riuscire ad azzerare l'energia di ogni vampiro toccandolo) e di cui mi possa fidare al 100% ma, sia chiaro, questa cosa rimarrà fra noi 3 e nessun altro e ovviamente non dovrai farti notare dai vampiri del mondo di sopra o dai dei semplici umani-
-interessante. Ma poi quando arrivo sopra da dove comincio?-
-ho gia chiesto ad un mio fedele amico che abita su di sopra di darti dei “documenti” o come si dicono e tutte le informazioni necessarie-
{ bè, c’è da dire che di certo facile non è però si fida cosi tanto di me... forse posso accettare per una volta no?}    – ci stò-
Oramai Namiko aveva accettato, ma ancora non sapeva che sarebbe andata incontro al destino e che tutto ciò che conosceva, sarebbe cambiato.
*=Condannati, ovvero esseri umani trasformati in vampiri che però perdono la lucidità diventando bestie senza controllo. Non sono nè umani nè vampiri. **= ogni vampiro ha a disposizione un potere in particolare, oltre la velocità e il poter vedere nel buio (copiata un po' da twilight ma serve per la trama) _______________________________________________________________________________
Eccomiii =D allora che mi dite di questo inizio? Può sembrarvi interessante? Fatemi sapere, lasciate almento 2-3 commenti se volete che continui. Accetto qualsiasi critca ( però non andateci pesanti con gli insulti che tanto ne avrete in quantità da poterci scrivere un romanzo XD). Vi ripeto che è la mia prima storia in assoluto che scrivo qua su EFP, prima facevo giusto i dettati alle medie eheheh quindi non ho nessuna esperienza in quanto scrittrice ( se così si può definire sta roba qua sopra).
Al prossimo capitolo se mai ci sarà :)                      Tomori_16

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Capitolo 2
*** Cap.1 Un nuovo mondo ***


-....- commenti diretti [….] pensieri

 

UN NUOVO MONDO

 

Le valigie erano ormai pronte. Era stranamente emozionata: chissà com'è il mondo di sopra! Mentre era lì che fantasticava su come poteva essere e si era già dimenticata che stava facendo una valigia, sentì la porta di camera sua aprirsi ed entrare Hinata.

- s-scusami volevo solo s-salutarti p-prima che tu partissi...- come al solito, sempre quel leggero arrossamento sulle sue guanciotte; tutte le volte Namiko si chiedeva se fossero così morbidose come quelle di un bambino, pacioccose insomma! [ma che diamine mi salta in mente ti sembra il momento di cominciare a pensare a delle guance?!]. Ritornata dai suoi pensieri le rispose

- va bene così puoi farmi un po' di compagnia mentre finisco qua!-

La corvina entrò e incerta di dove andare, si sedette sul letto accanto alla valigia ormai piena.

Rimase stupita da come si era vestita la sua amica: una maglia nera larga alle spalle che lasciava un po' scoperta la pancia e dei nodi finti alle mezze maniche. Dei jeans blu scuri stretti con delle borchie con una catenella al lato destro e ai piedi, degli stivali in pelle nera che coprivano fino a mezzo stinco, una coda alta che lascia i suoi ciuffi gialli ribelli a contornare la faccia.

- c-come mai questo vestito così s-strano?- chiese la corvina

-sì hai visto? Melo hanno mandato per confondermi nella folla, sai dicono che non siano ben visti vestiti gotici... insomma, penserebbero che tu sia una tipa strana, e devo cercare di attirare l'attenzione al minimo possibile-

- già... però non copre il marchio regale- si, perchè chiunque appartenesse alla famiglia reale, a 12 anni umani sarebbe cominciato a spuntare un tatuaggio di una rosa sul dorso della mano.

All'età infatti di “12” anni, alla ragazza rosso fuoco cominciò a farle un male cane la mano destra. Dopo qualche giorno cominciò a disegnarsi sul dorso della mano una rosa rosso sangue con il gambo nero che scendeva e faceva 2 giri intorno il polso.

Oramai essendo cresciuta al posto del bocciolo aveva una rosa in piena fioritura, proprio nel “fiore” dei suoi anni.

-hai ragione non ci avevo pensato- subito da un cassetto tirò fuori due guanti senza le dita che coprivano tutto il tatuaggio e se li mise. Almeno erano fighi!

 

Namiko e Hinata praticamente si conoscevano da quando erano nate, la sua famiglia è sempre stata riconosciuta per la loro alta nobiltà, anche se con il loro caratterino ti verrebbe voglia di buttarli tutti quanti nella fossa più profonda che possa esistere in tutto l'universo. Hinata era sempre stata ritenuta una debole per la sua famiglia; in realtà era la prima Hyuga ad avere un cuore sensibile e, aveva ereditato uno dei poteri che ritengono fra i più potenti da usare in battaglia. Ovviamente lei non li usava per quello scopo, solo se si ripetesse una guerra come quella di tanti anni fa forse li userebbe per combattere.

Insomma, si conoscono fin troppo bene, sono migliori amiche oramai e Hinata è sempre rimasta timida fino al midollo quindi sapere le sue opinioni è già tanto, tantissimo.

- fammi indovinare sei preoccupata non è vero?- subito la corvina diventò rossa e si vide subito la sua faccia sorpresa.

- b-bhè... un po' si p-però so che tu sei molto forte quindi non dovrei preoccuparmi. Ma, come dire, ho come un brutto presentimento- Hinata scostò lo sguardo dalla sua migliore amica, alla finestra. La ragazza rosso fuoco si avvicinò a lei e le mise le mani sulle spalle per tranquillizzarla.

- fidati di me, nessuno riuscirà mai a sfiorarmi e poi, starò fuori solo per 3 settimane, pensa se fossero stati 3 anni...-

- o-ok... però non abbassare mai la guardia, t-tieni sempre gli occhi aperti-

Non avrebbe mai smesso di preoccuparsi così tanto per la gente; quella Hinata teneva particolarmente a lei e suo fratello, Naruto.

- a proposito: visto che in queste settimane non ci sarò, avrai più possibilità di avvicinarti al tuo Naruto...- disse sghignazzando già per i fatti suoi. Da una pelle olivastra, subitò diventò rossa fin sopra i capelli e sgranò gli occhi al solo pensiero [ sola con Naruto?!]

- m-ma cosa d-dici?-

- ahahah... stavo solo scherzando non prenderla sul serio- fece Namiko, mettendo l'ultima maglia nella valigia. Ci misero mezz'ora per chiuderla, era fin troppo piena e mentre una stava sopra la valigia, l'altra cercava di chiudere la zip.

- aah, finalmente si è chiusa. La prossima volta ne farò 2 per sicurezza!-

- finalmente ti sei fatta viva! Siamo in ritardo mi mezz'ora e se non ti muovi, chiuderanno la passaporta!- dal corridoio spuntò un pazzo coi capelli sparati e biondi (così lo vedeva Namiko)

- abbiamo avuto un piccolo problema tecnico con la valigia ma ora è tutto a posto- rispose Namiko, con un sorriso a 32 denti. In certi casi ricordava proprio Naruto. La rossa si avvicinò al fratello, mise una mano su una spalla e cominciò a parlare telepaticamente [vedi di trattare bene Hinata, sennò torno e ti spiaccico col mio dattesoka chiaro?] Naruto: [ e chi può trattare male una con un fisico del genere...] subito Namiko vide tutti i suoi pensieri sconci; quel maledetto ragazzo aveva preso fin troppo dal suo maestro Jiraya! Così spuntò fuori un martello bianco dalla mano della ragazza e non ci pensò 2 volte a sbatterlo sulla testa. Ovviamente Hinata era lì a fissare la scena senza capirci un accidente, e quando vide Naruto che era caduto a terra svenuto, accorse subito da lui per vedere se stava bene.

- N-Naruto!-

- tsè. Sei fin troppo buona con lui! Fidati di me se ti dico che come minimo se lo meritava!- sbuffò Namiko avviandosi nella stanza della passaporta. Era una stanza piccolina, col pavimento a scacchiera e i muri rossi scuri, al centro una porta semplice di legno scuro con il pomello d'oro. Ai fianchi, due guardie con tutti e 2 un'arma in mano. Appena videro che era la principessa Namiko si spostarono e le aprirono la porta.

- eccoci qui quindi- fece la rossa per togliere quell' imbarazzante aria da imbarazzo. Oltre la porta si vedeva solo buio e nient'altro. Persino i loro occhi da vampiri,che potevano vedere al buio, non riuscivano a vedere la minima sagoma.

A Namiko percorse un brivido lungo tutta la sua schiena. Era la prima volta che aveva paura del buio; di solito ci vedeva come un gatto ma lì, oltre quella porta non si scorgeva altro che nero. Non si diede per vinta, si girò verso Hinata e l'abbracciò forte mentre a con Naruto aveva il suo saluto: fecero pugno contro pugno e all'unisono dissero -dattesoka- -dattebayo-. Sorrisero tutti e 2 a 32 denti e Namiko si girò verso la porta buia. Prese la sua valigia e s'incamminò verso la porta. Ad ogni passo sentiva un' emozione diversa: prima paura, poi imbarazzo, poi rabbia e così via. Era per colpa di quel buio che la faceva sentire così lunatica? Si fermò alla cornice della porta, fece due bei respironi e fece il primo passo verso il buio. Appena mise tutti e 2 i piedi nel buio chiusero la porta dietro di lei e subito dopo non sentì più il pavimento sotto i piedi. Cominciò a cadere nel buio assoluto. Cercava di urlare a squarciagola ma non sentiva la sua voce. Chiuse gli e li riaprì. Niente, non c'era differenza. Per qualche secondo che a lei parvero secoli, continuò così ma alla fine sentì finalmente la terra sotto la sua schiena. Aprì gli che fino a quel momento li aveva tenuti sbarrati per la paura del vuoto. Solo una parola le era venuta in mente: luce.

Si era ritrovata in un vialetto dove non passava gente ed era un po' oscurato. Ma da dove sentiva rumore di persone, clacson che suonavano ( il suo mondo era rimasto al gotico, però sapeva che cosa fosserole macchine, i computer e tutte le cose tecnologiche che c'erano in questo mondo tutto così illuminato) e insomma, vita. Da quel spiraglio entrava talmente tanta luce che i suoi occhi ad un primo momento si dovettero abituare. Uscì da quel vialetto puzzolente e sporco e si ritrovò in una strada piena di cartelli che si illuminavano, altri che si muovevano, altri ancora che facevano vedere un video vero e proprio. Un'altra cosa l'attrasse molto per la sua lucentezza: una luna piena, bianca e splendente si faceva strada in un mantello tutto scuro. Una cosa che le mancò però subito furono le stelle; quella città era talmente tanto illuminata che nascondeva la misteriosa bellezza che si celava dietro le stelle. Le era venuto in mente che quando era piccola faceva delle “fughe” con suo fratello per stendersi nel loro campo preferito, cominciare a guardare le stelle ed inventarsi costellazioni, anche le più strambe come il cammello con tre gobbe e la testa di un cavallo.

Non voleva farlo notare molto (anzi proprio lo nascondeva) ma lei voleva molto bene a suo fratello anche se fosse il “re testa quadra”, e tutto quell'amore veniva ricambiato.

Si dimenticò che stava su un marciapiede con talmente tanta gente che sembravano formiche, così cominciò ad essere spintonata in qua e là come una pallina del flipper finché non si scontrò e cadde a terra contro un ragazzo più alto di lei, capelli scuri tendenti al blu e due occhi scuri che le ricordavano il buio che si celava dietro la porta. Per un momento le percorse lo stesso brivido dietro la schiena.

-ehi, stai attenta... va tutto bene?- Namiko si incantò per qualche secondo davanti quegli occhi neri; non erano scuri come quella porta che sapeva che non ci avrebbe scovato nemmeno la più piccola ed insignificante luce, si vedeva fin troppo bene che dietro tutta quella ombrosità si celava una luce, anche la più piccola, ma la vedeva fin troppo bene.

-ehm... credo di sì- di botto si ricordò della sua missione e quello scemo le aveva dato il nome del locale con la via e il numero senza pensare che non era mai stata in vita sua a Konoha. Tirò fuori il foglio con i nomi e glielo chiese.

-sai dove si trova il locale... da Choji? Ah dice che sta nella via...-

- via delle Foglie. Il proprietario, Choji per l'appunto, lo conosco. Stavo giusto andando lì. Ci devi andare anche tu immagino e vedo che è la prima volta che ti trovi qua a Konoha giusto?- ero talmente confusa per il trambusto che riuscì a malapena ad annuire con la testa.

- bhè, per prima cosa tiriamoci su da questo marciapiede no?- le porse la sua mano e non esitò a prenderla, non sa come o il perchè ma sentiva che di lui poteva fidarsi ciecamente. Quando gli prese la sua mano sentì come era calda e grande, una mano di un ragazzo umano quindi, non di certo fredda come la sua infatti...

-ehi hai le mani fredde. Anche se è estate non è che ti possa fare freddo?- [i vampiri non possono sentire il freddo o il caldo] ma si limitò a dirgli che era tutto a posto.

Finalmente arrivarono a quel famoso locale, era dall'altra parte della città in confronto a dove si era risvegliata la ragazza rossa.

-ti ringrazio molto per avermi accompagnato. Come posso sdebitarmi?-

-mmh...mi dici il tuo nome per prima cosa?-

-ehm...Yuki! Già, già proprio Yuki!- non poteva dirgli il suo vero nome.

-il VERO nome non il nome d'arte...- [cazzo!] pensò la rossa.

-...Namiko...- si girò dall'altra parte e corse verso la porta. Il ragazzo con i capelli neri non fece in tempo a seguirla, che quando lui aprì la porta del locale con foga, la ragazza di nome Namiko era scomparsa nel nulla. [cavolo] pensò Sasuke [non le ho detto il mio di nome]. Cominciò a girare per il locale per vedere se l'avrebbe riconosciuta, quando notò una ragazza con una coda alta e i capelli biondi che gli faceva cenno di avvicinarsi. Ino, un'amica di Sakura, così le aveva detto. Si avvicinò a quel tavolo e vide una sagoma rosa avvicinari fulminea verso di lui.

-ciao tesoro...- e lo baciò. Già, come poteva pensare ad un'altra ragazza quando aveva la sua fidanzata che era così splendida?

-Sakura non ne poteva più di vederci fare i piccioncini- accanto ad Ino c'era il suo ragazzo, Shikamaru che come al solito se ne stava lì pensando che tutto quanto fosse una gran seccatura (posso immaginare XD). Si dimenticò in pochi secondi della ragazza con dei capelli ancora più strani della sua fidanzata. Era ormai da quasi un'anno che stavano insieme. Ancora si ricorda quando alle medie venne da lui e si confessò, ma lui non si interessava ancora più di tanto delle ragazze. Ma anche se l'aveva respinta, lei non si diede per vinta e ci provò e riprovò, finchè Sasuke non si accorse di quanto era carina e gentile. Così a 18 anni, dopo 3 anni di prove disperate, si misero insieme. Fra di loro andava tutto a gonfie vele e doveva ammettere che, da quando quella pazza coi capelli era rosa era entrata nella sua vita, lui si sentiva molto meglio e in pace son se stesso, con tutto quello che era successo nel suo passato... Ma non voleva pensarci più di adesso. L'unica cosa che voleva pensare,era quella splendida serata basata non si sa per quale motivo sul rosso...

 

Mentre correva verso la porta, la aprì e fece uno scatto verso il bagno. Si chiuse a chiave dentro e cominciò a pensare... [perchè diamine gli ho detto il mio nome?!] in quel momento voleva soltanto avere accanto Naruto e chiedergli un perchè. Ma putroppo, era in un'altro mondo e la loro connessione telepatica si limitava massimo se stavano nello stesso edificio. [ è il primo ragazzo che conosco che mi fa questo effetto... perchè proprio un fottuto umano?! Ed ora che sa il mio nome sicuramente lo andrà a sbandierare ai quattro venti e addio la mia copertura]. Sì, perchè c'è da dire che i vampiri nel mondo umano e i vampiri di Under World, erano completamente diversi. Loro si erano abituati ai cibi che disponevano sulla terra mentre quelli come lei, Namiko, si cibavano solo di sangue. Sangue di umani che lì a sotto mondo venivano trattati come bestie ed allevate solo per cibare migliaia di bocche. E infatti per questa loro “differenza”, 10 000 anni fa scoppiò una guerra fra questi 2 popoli. Dovettero intervenire gli Anziani ( vampiri immortali, vivono da migliaia di anni, creatori del popolo prosperoso che cresce oggi).

Mentre pensò a tutto questo si accorse che la gola gli bruciava da morire e aveva una sete tremenda. Fame, cibo. Prima che perdesse la testa e sgozzasse qualcuno lì in pubblico mandando a puttane la missione solo per bere, pensò che doveva andare a cercare questo fatidico Choji.

Uscì dal bagno e cominciò a vedere dove poteva essere sto tizio.

 

 

E' un ragazzo abbastanza alto, con capelli lunghi e rossi. Ah sì, alto e ciccione ma non provare mai nella tua vita a dirgli che è un ciccione. Si scatenerebbe un' ennesima guerra e tu non vuoi un'ennesima guerra vero?

E con lui basta che gli mostri il tuo marchio e capirà tutto.

 

Queste furono le parole di Naruto. Uscì dal bagno,si sistemò un po i vestiti e partì. Come mise piede fuori subito si bloccò inpietitra dallo stupore. C'era proprio un ragazzo con la stessa descrizione data da suo fratello che stava parlando con dei ragazzi. Quel ragazzo, per la precisione [ma perchè proprio adesso doveva fare una pausa e mettersi a parlare coi suoi amichetti?!]. Allora per passare il tempo cercò di passare furtivamente senza farsi notare più di tanto e si sedette nel lato più buio del banco del bar.

-vuoi qualcosa dolcezza?- spuntò il barista. Come lo guardònegli occhi notò subito che, malgrado essere di un bel verde, quanto fossero spenti. Un'pensiero le passò la mente: vampiro e fra l'altro uno della sua razza, beveva sangue umano. Così non ci pensò 2 volte e spostò il suo guanto destro per far vedere la sua rosa.

-un bicchiere di VINO se ce l'avete- notò subito che il suo sguardo si posò sulla rosa e sgranò gli occhi.

-e anche di alta qualità- -AB- sussurrai. Non fece nemmeno beo e corse direttamente in cucina. Mentre Namiko cercava di stare il più in disparte possibile, putroppo avendo dei vestiti del genere ed essendo circondata da uomini tutti ubriachi, non fece in tempo che se ne avvicinò uno. [fantastico]

-uuh... ma che bel pezzo di … com'è pure la parola? Ah si figa. Che dici di rendere questa serata un po' più movimentata facendo felice un pover uomo che si è appena divorziato?-

Si avvicinò da lei ed infilò una mano sotto la maglia sfiorandole il ventre. Lei non esitò a prendergliela e cominciare a stritolarla.

-non provare a toccarmi mai più sennò giuro che la tua testa finisce fuori per strada- l'uomo piegato dal dolore fece soltanto sì con la testa e fu solo in quel momento che gliela lasciò. In quello stesso istante si avvicinò Choji e prese per il colletto l'uomo steso a terra.

-ei non voglio seccatori nel mio locale- [fantastico, ora sono tutti che guardano proprio nella mia direzione per vedere il teatrino messo in atto dal proprietario. Chissà se anche quel gruppo sta guardando in questa direzione...] Quando Choji finì con l'ubriaco, si diresse verso Namiko. Lei era già pronta a mostrargli il dorso della mano ma la fermò sussurrandole...

-so già chi sei. Il mio aiutante mi ha già detto tutto. Non è un buon posto per parlare di queste cose, meglio se mi segui-

-aspetta. Fammi almeno prendere il mio bicchiere di VINO...- notò subito il sorriso del ragazzo approvando.

 

Fu proprio in quel momento che, mentre se ne stavano andando, notò il suo amico Choji buttare un ubriaco e dirigersi verso una figura. All'inizio non riuscì a conoscere la figura perchè troppo buia; poi come spuntò alla luce del lampadario non aveva più dubbi. Era lei, ne poteva essere certo al 100%.

Sasuke era troppo preso nel vedere dove andava quella ragazza rosso fuoco, che 2 occhi smeraldo incontrarono quelli della ragazza. Proprio in quel momento a tutte e due partì un brivido che le percorse tutto il corpo...

 

 

 

 

Cosa potrà mai essere questo brivido che percorse tutte e due le ragazze?

Fatemi sapere se vi sta piacendo per il momento!

 

Tomori_16

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Capitolo 3
*** cap.2 Di nuovo a scuola ***


UNA NUOVA SCUOLA

 

Come i loro occhi si incrociarono, a tutte e due percorse un brivido che passò per tutto il corpo. Namiko non capiva bene il motivo, però si sentiva lontano un miglio che quella con i capelli strambi aveva un’odore diverso dagli umani. E quegli occhi non le promettevano nulla di buono ma cosa più importante, notò che accanto a quella

figura c’era quel ragazzo di prima [merda!], non aspettò altro e raggiunse subito

Choji. Salirono al piano superiore del locale, la parte privata e lì le diede una cartella con tutte le informazioni e una divisa scolastica. Una divisa scolastica?!

-e questa a che serve? È un cosplay??-

le risate del ragazzone rimbombarono in tutta la stanza.

-ahahah... no è una divisa scolastica vera e propria. Dovrai ritornare agli studi

-come?! Bastano e avanzano i 100 anni già fatti! È una presa per il culo vero?!-

-ei non ti scaldare troppo. Questo gruppo di nome Akatsuki prende principalmente

ragazzi di questa scuola. È lavoro. Punto e basta- dal nulla spuntò un pacchetto di patatine e cominciò a mangiarle. [ma bene. Di nuovo l’inferno!] Namiko, come quasi tutti i ragazzi, odiava la scuola. Non aveva mai voglia di starsene sempre seduta su un banco a marcire. Poi tutta quella teoria passava ed usciva dall’altro orecchio.

-dicevo, dovrai tornare a scuola ed entrare nell’aula professori e cercare le loro

informazioni. Poi vedremo che fare con le info in mano-

-aspetta, questi sono anche a scuola o sono qua da un bel po’ di tempo?-

-erano qua da un bel po’ di tempo. Avevano bisogno di organizzarsi, di espandersi ovunque per avere buone coperture ed adesso sono partiti all’azione-

-ma perchè nessuno si è allarmato?-

-perchè Naruto aveva perso le loro tracce. Lui li teneva sotto controllo da un bel po’ e loro se ne accorsero. Allora si sparpagliarono per tutto il mondo e continuando comunque il loro lavoro. Namiko, è una cosa molto seria questa, sono in pericolo sia gli umani che voi vampiri, non è un gruppetto di ragazzetti stupidi che manco si sanno allacciare le scarpe. Hanno creato armi che possono uccidervi, non so come ma non è importante, capisci?- [cavoli, è una cosa veramente seria]

-i particolari li trovi dentro la cartella. Buon rientro a scuola!-

finì la frase con una patatina in bocca e ritornò giù al locale. Lei invece sarebbe uscita dalla finestra, di certo non voleva farsi rivedere da quel ragazzo [chissà come si chiama] sbuffò e fece un balzo verso la finestra saltando direttamente sul tetto dell’altro edificio, aprì la cartella e ci trovò una mappa della zona con un posto cerchiato e le chiavi del suo nuovo appartamento. [wow, Naruto. Hai pensato a tutto o hai semplicemente

detto che dovevo andare sul mondo umano e cercare l’Akatsuki e ci avrà pensato qulacun'altro? Più probabile la seconda] fece un mezzo sorriso mostrando i suoi canini appuntiti e partì verso lazona cerchiata saltando di tetto in tetto, nel buio della notte.

 

 

Sasuke rimase stupito e imbambolato quando riconobbe quella figura [che diamine ci

faceva con Choji?] ma non diede troppa importanza a quel pensiero e si girò verso la

sua fidanzata. Era lì ferma a guardare la ragazza rosso fuoco sparire, uno sguardo freddo e duro, pugni tenuti stretti fino a farle divent are bianchi ed i denti che digrignavano (si dice così no?)

-tutto ok, Sakura?-

la ragazza si riscosse e lo guardò dritto negli occhi forzando ilpiù possibile il sorriso per farlo sembrare vero.

-eh? Oh... si si, tutto a posto, solo un po’ stanca... mi puoi accompagnare a casa per favore?-

-se lo dici tu... va bene ti porto a casa, avverti Ino- ed uscì dal locale per fare un momento mente locale.

Per tutto il tragitto non si rivolsero la parola o tanto meno guardarsi, tranne un bacio

appassionante all’uscio della porta di casa della ragazza e un saluto normale. Mentre Sasuke se ne stava tornando a casa, vide a malapena un’ombra passare sui tetti [ ma che cazz...?!]. La seguì con lo sguardo fino a che non la perse di vista. [un gatto? No, troppo veloce... forse me lo sono solo immaginato...]. Mentre arrivò al suo blocco di 6 piani, notò che c’erano delle luci accese in più e, fra l’altro, provenivano da un’ appartamento che vedeva chiuso da dei mesi. [Nuovi vicini? Chissa come sono...spero non dei casinisti...]. Sì, perchè Sasuke non amava molto il casino, contrario di Ino, preferiva sì uscire, ma non sempre in discoteca anche un semplice bar tranquillo. Salì le scale ed aprì la porta dell’appartamento. Come al solito: sempre tutto uguale

e silenzioso perchè lui abitava da solo. In teoria doveva andare a vivere insieme a Sakura ma lei vivendo ancora con i genitori, non le avevano dato il permesso, anche se lei aveva già 19 anni. Si fece una bella doccia e si buttò sul letto. Non aveva per niente sonno, riusciva solo a pensare a quella ragazza, come erano le sue curve, le sue labbra così rosse naturali e carnose... che sapore avevano? Di certo un sapore

eccitante... [ma a che diamine penso?! Sarà meglio che mi addormenti]. E così, si addormentò ma pensando sempre a quegli occhi di quel blu spento con riflessi di un’ azzurro vivo e chiaro...

 

 

Mattina. [uffa già mattina? Mi tocca per forza andare a quell’inferno? Fra l’altro circondata da bei colli tutti scoperti e sudati per il caldo...] si alzò di scatto e corse verso il frigo. Bevve tutta una bottiglia di sangue per evitare che le venisse fame durante le lezioni e prese una piccola borraccia per il pranzo che le toccava fare là. Andò in bagno e si fece una bella doccia. Prese la divisa e la osservò [almeno è carina] se la mise e si guardò allo specchio. Si truccò un po’ tipo acqua e sapone, prese la cartina che le avevano dato, cercò “konoha high school” e partì. Almeno non doveva fare troppa strada. Mentre scendeva giù in fretta e furia, al piano di sotto si aprì la porta di un’appartamento e quasi ci andò a sbattere. Non poteva crederci, era percaso uno stalker quello?

-e tu da dove spunti?!- lo disse quasi in modo isterico.

-te lo dovrei dire io. Abito qua da almeno 3 anni, quindi sei tu la “nuova” fra noi due!- sbuffò il ragazzo dagli occhi neri come la pece.

-tsè. Nemmeno ti eri presentato da quanto stupito eri...- fece muovendo i suoi capelli rosso fuoco, girandosi dall’altra parte con una faccia trionfante.

-sì sì... parlò quella che se la diede a gambe levate dopo aver detto a malapena il suo nome...- una pietra di 100 kg piombò sulla testa di Namiko (tipica scena che fanno

vedere negli anime presente?XD)

-Ho i miei motivi per averlo fatto! Motivi non ti devono minimamente interessare!- gli rispose, rossa come i suoi capelli per la rabbia.

-e a chi interessano i tuoi motivi! Ora scusami ma devo andare a scuola altrimenti faccio tardi!

-mentre scendeva le scale, la ragazza gesticolò come una forsennata per attirargli l’attenzione ma niente.

-ei, non ignorarmi!- il ragazzo si girò con uno sguardo freddo e disprezzante ritrovandosi Namiko due gradini sopra e a due centimetri dalla bocca. Poteva sentire il suo respiro sconnesso per la rabbia. Senza che lui se ne accorgesse, lei lo prese per il colletto.

-non credere che con me funzioni quello sguardo! Se non ci hai fatto caso per mia sfortuna abbiamo la stessa divisa e io sono la “ nuova” quindi fammi strada, grazie!-

-tsk. Va bene però prima... mi metti giù?- la ragazza non se n’era neanche accorta, ma aveva sollevato il ragazzo fino a non farlo toccare più. Subito diventò rossa per

l’imbarazzo e lo mise giù in un istante scendendo la rampa. Lui era rimasto sorpreso per tutta la forza che aveva dimostrato in un secondo.

- s-scusami... mi sono scaldata troppo- lo disse col volto rivolto verso il basso e le mani unite dietro mettendo in mostra le sue curve abbastanza formose. Il ragazzo

deglutì cercando di mantenere la calma scendendo anche lui la rampa e superandola.

-allora vuoi andare a scuola si o no?- subito il volto della ragazza si illuminò e lo raggiunse.

-certo che domande? Dattesoka-

-cosa? E che vorrebbe dire?-

-un bel niente, lo dico solo quando sono molto emozionata- gli fece un sorriso a 32 denti sforzandosi di tenere il più possibile normale i suoi canini.

 

 

Arrivati all’ingresso della scuola un gruppetto di ragazzi si avvicinò verso loro due, fermandosi quando videro la nuova ragazza.

-lei chi è?- sbottò subito Sakura lanciandogli uno sguardo di sfida altrettanto ricambiato. Sasuke se ne accorse e cercò di parlare per togliere quell’aria di tensione.

-lei si chiama Namiko, abita nel mio stesso blocco e si è trasferita qua da poco-

-da dove vieni?- subito la ragazza aveva la risposta già pronta.

-vengo dall'Italia-

-wow figo, bè ci fa piacere averti fra noi!- spuntò Ino cercando di far scendere la tensione che si era creata fra loro due. Erano tutti contenti di avere un' italiana nel loro gruppo ma una no, e sapeva anche che di certo non era un'italiana. Quella ragazza non era altri che Sakura. Sentiva fin troppo bene il suo odore: era come una di loro ma di certo non viene da “Under World”, era un' Hunters*.

-ehm... dimmi in che classe devi andare?- si aggiunse un ragazzo coi capelli legati in una coda neri e occhi neri piccoli.

-allora...- distolse lo sguardo da Sakura e prese la sua cartella dallo zaino senza farci vedere che cosa ci fosse dentro.

-ecco qua... 1A-

-evviva sei in classe con noi!- subito Ino cominciò a saltellare in qua e in là [ah fantastico... perchè proprio in classe con sta qua che ha un' odore insopportabile! Un piccolo passo falso e mando a puttane la missione!]

Namiko li seguì con Ino che le diceva tutti i nomi delle aule fino alla classe con lo sguardo fisso di Sakura che la guardava dall'alto in basso. Non ne poteva più, così la prese di botto e corse fulminea senza farsi vedere da nessuno da quanto era veloce ed andò sul balcone, chiuse la porta e la fece sbattere contro il muro e mettendole le braccia per non farla scappare.

-stammi a sentire, prendiamo a solita regola del io non do fastidio a te e tu non lo dai a me! Di certo diventa alquanto stressante se stai tutto il santo giorno a fissarmi-

-io non prendo ordini di certo da te, lurida succhiasangue!- finito di dirlo la prese per le braccia e la fece cadere di qualche metro più in là ( Sakura Haruno, potere= super forza). Subito Namiko si rialzò in piedi e le si avvicinò fulmineamente persino per un vampiro e le prese il polso con il braccio sinistro. Subito Sakura sentì tutte le sue forze prosciugate e dovette sedersi perchè le sue gambe non tenevano più il peso.

-senti, ribellati di nuovo in questo modo e la prossima volta ti prosciugo tutta la forza uccidendoti all' istante- [diamine! Questa qua ha più esperienza di me!] provò a dire qualcosa dalla disperazione ma non riusciva nemmeno a parlare. Namiko si abbassò per poterla vedere negli occhi.

-chiariamoci subito: ho una missione molto importante da svolgere e se tu mi metti i bastoni fra le ruote, moriranno molti esseri umani e vampiri. Sia tuoi che miei. Se hai capito fai un minimo di cenno con la testa- Sakura lo fece e Namiko la prese di nuovo per il polso ma stavolta con la mano destra. Subito alla rosa le ritornò tutto il potere che un' attimo fa aveva perso [ho a che fare con una tipa tosta. Per ora sarà meglio stare al suo gioco]. Sakura si rialzò e fermò un' attimo la rossa sfiorandole la spalla.

-va bene, tu fai la tua missione ma niente mi vieta di tenerti d'occhio-

-ok, affare fatto- detto questo Namiko riprese a camminare verso la porta.

-ah, un' ultima cosa: non ti preoccupare per Sasuke, non te lo fregherò ma ciò non mi vieta a dargli un' assaggio- ghignò verso Sakura e scomparve.

-tsk. Come se te lo lascerò fare- anche lei ghignò e la raggiunse in classe.

 

 

-ei dove siete state? Ero tutta presa dal presentarti la classe che neanche mi ero accorta che ve ne foste andate...- lo disse con un tono da cane bastonato e subito sakura cominciò a consolarla come una bambina mentre Sasuke si avvicinò a Namiko.

-si può sapere dov'eri finita?-

-oh, allora “re sguardo di ghiaccio” ha dei sentimenti eeeh?- lo disse mentre si avviò verso il professore per confermare la sua iscrizione. Quando suonò, il professore fece rimanere Namiko alla cattedra per farsi presentare.

-allora ragazzi, da questo momento in poi avremo nella nostra classe una nuova studentessa che viene dall'Italia- fece cenno alla ragazza di presentarsi così cominciò.

- salve a tutti, mi chiamo Namiko ed ho 19 anni come voi- da lontano una ragazza fece un ghigno per la sua balla appena detta.

-vengo dall'Italia e... che posso dire... adoro mangiare, specialmente il ramen- dalla classe si levò una risata.

-va bene, Namiko, vai pure al tuo posto- la ragzza andò dal banco vuoto dove accanto c'era un tizio strano, capelli argentei, occhi viola e denti tutti quanti appuntiti.

-ehilà! Salve mi chiamo Suigetsu e a me piace il pollo al curry!- Namiko fece una risatina piccola mettendo la mano davanti alla bocca. Si sedette e cominciò la lezione. Namiko cominciò a guardare fuori dalla finestra, per fortuna aveva il posto vicino alla finestra, tanto quella lezione l'aveva già sentita una volta e le era stranamente rimasto tutto in testa per quanto odiasse la scuola.

Quando finalmente finì la lezione, si alzò e si diresse verso l'uscita per andare a controllare dove fosse l' aula professori ma Ino la fermò.

-ei non credere di girovagare tutta sola!- la prese per la mano e se la trascinò assieme a Sakura verso il bagno [merda! Bagno equivale a specchio!]. Fortuna si fermò prima degli specchi e si diresse verso un lavandino, prese dei trucchi dal suo astuccio e si voltò verso Namiko.

-non pensare che dato che sei una bellezza naturale ti lasci girare così acqua e sapone!- si avvicinò e cominciò a truccarla. Lei la lasciò fare, tanto non gli interessava do come la truccava. Finito il capolavoro, secondo lei, le disse di guardarsi allo specchio ma disse che si fidava di lei. Ma una certa rosa le diede una spinta coi gomiti e finì col guardarsi allo specchio: era bello quel trucco ( circa come questo http://image.nanopress.it/donna/fotogallery/628X0/135219/trucco-occhi-nero-sfumato.jpg ma un po' più leggero) e, soprattutto, riusciva a riflettersi. Si voltò verso Sakura e le fece cenno con la mano “dopo”. Già, perchè quella era era una scuola fatta apposta per Hunters.

 

 

*Hunters= vampiri che si sono adattati al mondo umano e hanno cominciato a mangiare anche come loro. L'unica differenza è che vivono più a lungo e anche ognuno di loro ha un potere particolare.

 

 

 

Eccomiiiii =D allora che mi dite? Vi sta piacendo? Fatemi sapere scrivendo recensioni e sta' volta vorrei almeno vedere 3 recensioni vi preeeeeego * supplica *

piaciuta l'idea di sakura versione vampiresca eheheheh :3

 

 

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Capitolo 4
*** cap.3 fughino ***


FUGHINO

 

 

Intanto, mentre Namiko se ne stava a fare la scolaretta innocente, da Naruto era la solita giornata: mattina se ne stava nella sala del trono ad ascoltare il popolo, battezzare bambini e così via. Mentre nel pomeriggio faceva riunioni con altri nobili consiglieri per vedere come andava con l'akatsuki.

Era già “mattina” e lui si alzò prima, si vestì in fretta e furia con le prime cose che le caddero nelle mani e andò verso la stanza della corvina senza fare rumore e senza farsi vedere da nessuno. Quando entrò chiuse subito la porta e cominciò a guardare dove fosse Hinata.

-Hinata sei qui?- nessuna risposta, così cominciò a cercare per la stanza fino ad arrivare al bagno. Non fece più di tanto caso e spalancò la porta. Davanti a se si ritrovò la corvina senza asciugamano appena uscita dalla doccia con una saponetta in mano.

-eeeeeh... Hinata?- la ragazza si girò di scatto e si ritrovò un Naruto che dal naso stavano uscendo litri di sangue.

-ma che... k-kyaaaaaaaaaaaaaaaaaa- urlò e lanciò un missile contro Naruto (il missile era la saponetta) colpendolo in piena fronte e facendolo cadere all'indietro. Naruto si tirò su e Hinata gli sbattè la porta in faccia.

- m-ma che t-ti... s-salta in mente N-Naruto!- gli chiese dall'altra parte della porta.

-scusami, non credevo fossi a farti la doccia-

-è mattina, chi non si lava prima di andare a fare colazione?!- la ragazza era sbollita mostrando una parte di se mai vista e persino Naruto se ne stupì.

-mi... mi dispiace Hinata. Ma volevo chiederti un favore-

-se è lavarti la schiena sognatelo-

-mmmh... non sarebbe male...- oramai Hinata si era già vestita ed uscì con un'altra saponetta e gliela lanciò di nuovo sulla fronte.

-ahiiii! Ma da dove spuntanto tutte queste saponette?- Hinata si risvegliò da una specie di trans e corse subito verso Naruto.

- N-Naruto-kun! S-scusami ma n-non so che mi sia p-preso...- Naruto in risposta le fece un sorriso ammaliante mettendo in mostra i suoi denti splendidamente bianchi.

-di certo ora conosco una nuova parte di te!- Hinata diventò bordeaux fino alla radice dei capelli e se continuava a guardare quegli splendidi occhi azzurri come il cielo sarebbe svenuta.

Naruto si tirò su e si rimesse a posto i vestiti controllando che non avesse nessun bernoccolo in giro per la testa.

-ehm ehm... Hinata, sono venuto qua per chiederti un favore- gli occhi perlacei della ragazza si incontrarono con quelli azzurrini del ragazzo.

- i-io?...ehm...- osservò il ragazzo che le stava facendo uno sguardo che sembrava quello di un cucciolotto di volpe arancione e con “9” code [che cosa centrano le 9 code?] scosse la testa per togliersi quell'immagine e decise.

- v-va b-bene...-

-evvaiiiii! Sapevo che potevo contare su di te- di nuovo il suo famoso sorriso a 32 denti.

- che... c-che cosa devo f-fare e-esattamente?- il ragazzo si girò verso di lei e si avvicinò per poter notare ancora meglio tutto quel rossore che le era spuntato su tutta la sua faccia.

- molto semplice: devi portarmi a fare un giro fuori città!- la ragazza da bordeaux diventò viola [c-c-...cosa?! U-un a-a-a-appuntamento con Naruto?!] si sedette a terra per evitare di cadere [ ok...Hinata calmati e non svenire! Non è un appuntamento vero e proprio giusto? Ti ha solo chiesto di...di...]

-di accompagnarlo fuori a fare un giro!- il ragazzo che si era avvicinato alla corvina per vedere se era tutto a posto, sobbalzò all'indietro per la frase che aveva appena urlato. La ragazza si mise le mani davanti alla bocca per l'imbarazzo e cominciò a mordersi l'interno della guancia.

-si Hinata, mi accompagni fuori perfavore?- Naruto controllò se ci sentiva ancora ed osservò quegli occhi perlacei fuori dal comune ma di una bellezza unica nel suo genere. Non ci aveva mai fatto caso ma quegli occhi lo avevano da sempre rapito e voleva saperli leggere, conoscere, aprire quel libro che si trovava dietro quella barriera perlacea che erano le sue iridi.

- ehm... p-penso che possa m-ma... tu non dovresti lavorare?- Hinata cominciò a torturarsi le mani per il suo maledetto imbarazzo.

-appunto per questo che voglio uscire! Non ne posso più di starmene fermo sopra una maledetta sedia ad ascoltare persone che a volte si disperano perchè hanno saputo che il loro vicino si è... vestito fuori moda!- il ragazzo sospirò come se si fosse tolto un peso e ora si sentiva molto meglio. La corvina si rialzò su ed osservò quelle iridi che tanto le piacevano. Così decise che avrebbe fatto di tutto pur di vedere Naruto su di morale e quegli occhi che tanto le piacevano, vederli brillare dalla felicità grazie a lei.

- v-va bene... v-verrò con t-te- il ragazzo tirò su lo sguardo e corse da lei per abbracciarla fino a tirarla su dal pavimento e girare intorno.

Si accorse solo quando vide di nuovo quella faccia viola che si accorse che aveva combinato.

- eeeeh... non so cosa mi sia preso s-scusami- se si aveva un occhio attento si poteva notare il leggero rossore che si era creato sulle sue guance baffute. Non resistette più; aveva una specie di appuntamento con Naruto ed era riuscita a farlo arrossire. Le gambe cedettero e svenì in 2 secondi contati. Per fortuna il biondo riuscì a prenderla poco prima che toccasse terra. Quando se la ritrovò in braccio, la sua faccia era molto vicina alla sua e potè notare quanto era candida e liscia la pelle del suo viso. Cominciò dalla fronte, la sua frangetta tagliata perfettamente che gliela copriva. Andò giù con lo sguardo fino al naso, notando quanto era piccolino e carino; il famoso naso alla francese. Scese ancora più giù fino alla bocca. Rossa verso il roseo, carnosa ma piccolina. Gli venne voglia di assaggiarle e poter sentire quel suo sapore tanto proibito che sapeva nessuno aveva mai assaggiato. Le sue labbra stavano per sfiorare le sue quando notò le sue palpebre aprirsi e mettere in mostra i suoi occhi. Si allontanò dalle sue labbra in un istante e l'aiutò a rimettersi in piedi.

-ehm... tutto a posto?-

- s-si... g-grazie, Naruto-kun- il biondo si girò per non far notare il rossore che imporporava tutta la sua faccia. Hinata non potè non notare il suo strano comportamento. Era forse colpa sua?

- a-andiamo?- Naruto era davanti alla porta. La corvina annuì e il biondo aprì la porta con cautela controllando che non ci fosse nessuno per i corridoi. Non voleva di certo sentirsi la romanzina dei servitori se lo beccavano in giro e non nella sala del trono.

-via libera!- prese una mano della mora provocandole un incendio sulla faccia e cominciarono a correre per i corridoi mano nella mano...

 

 

 

-signore, siamo riusciti a prendere altri due umani beccati che ficcavano il naso dove non dovevano...- sghignazzò e fece cenno ad una figura incappucciata di mettere in mostra due poliziotti malmessi pieni di ferite e lividi.

-bene, complimenti. Ora sapete dove si trova il nascondiglio dell'Akatsuki- piccole risate si alzarono per tutta la stanza. Uno dei due poliziotti ebbe il coraggio di aprire bocca.

-non potete ucciderci. Prima o poi verranno a sapere della nostra scomparsa e capiranno che ci siete dietro voi- l'uomo seduto un'attimo fa su una sedia fece uno scatto fulmineo avvicinandosi al poliziotto che aveva osato parlare.

- mh mh mh*... diciamo che ci siamo sparsi abbastanza da sapere che i vostri nomi scompariranno dalla faccia della terra...- altre risate che rimbombarono per tutta la stanza. L'uomo mascherato si abbassò e lo prese per il collo non facendolo più toccare il pavimento.

-voi siete scarafaggi in confronto a noi, non avete la minima idea di chi avete davanti. Come minimo esigo rispetto nei vostri confronti- aprì la sua mano e lo fece cadere a terra come un sacco di patate.

- Pain, Deidara, è il vostro turno: occupatevi dei nuovi arrivati...- si girò e si risedette sulla sedia. Altre due figure spuntarono dall'ombra e si stavano già leccando la bocca con l'acquolina.

- certo, signore non si preoccupi, non rimarrà neanche una goccia di sangue...- sulle loro facce si disegnò un sorriso inquietante tanto da far avere paura a tutti e due. Notarono fra l'altro che mentre mettevano in mostra i denti, i canini erano fin troppo lunghi dal normale. Non fecero tempo ad urlare che quei due gli saltarono addosso addentandogli il collo e lacerandolo dalla foga e dalla perdita di controllo. Il tutto visto da una figura mascherata, occhi rossi come rubini e sotto la maschera, un sorriso malefico che farebbe rizzare i capelli a chiunque.

 

 

 

-ti ringrazio molto per questa giornata!- il biondo era impegnato a leccare (non pensate male =_=) un lecca lecca al gusto, schifoso ma, di sangue. La corvina era troppo in sovrappensiero e ripensava a tutto quello che avevano fatto. Sembrava un appuntamento vero e proprio fino a che non si sentì una voce farsi largo e urlare contro di loro.

- Naaaruutooo!- il ragazzo si girò coi peli rizzati riconoscendo fin troppo bene quella voce. Spuntò un uomo piuttosto alto, spalle larghe e capelli grigio-bianchi lunghi tenuti in una coda. Era il maestro Jiraiya (Jriraiya, potere= riuscire a sigillare la mente o articolazioni o il cuore di un avversario) e sembrava alquanto...incazzato.

-si può sapere dove sei stato per tutto il giorno?! Hai idea di che hai combinato? Ora tutti i vampiri penseranno che non te ne frega niente del regno e fra l'altro hai anche saltato una riunione piuttosto importante ch...- non finì nemmeno la frase che Naruto gliela tappò col lecca lecca.

-tutte le riunioni son per te importanti! Non ne posso più di starmene tutto il giorno a poltrire su quella fottuta sedia e ascoltare i nuovi pettegoli della moda gotica!- il biondo aveva addirittura urlato contro il suo maestro tanto era stressato su sta cosa. Per fortuna c'era Hinata che lo ha trattenuto prendendogli una mano e facendolo calmare.

Dalle orecchie di Jiraiya uscì del fumo, sputò quello schifoso lecca lecca che solo a lui poteva piacere ( eeeh già... in pancia c'è buio) e lo colpì sulla testa facendolo accasciare a terra con un bel bernoccolo. Hinata stava per accorrere da lui ma il maestro la fermò con una mano.

-non ti preoccupare, ci penso io a questo testone. Tu vai pure a casa...ah, scusalo se ti ha coinvolto nel suo fughino-

- n-non si p-preoccupi, non c'è stato a-alcun problema- la corvina gli rivolse un sorriso timido e s'incamminò verso la sua villa, dentro i muri del castello. Naruto piano piano si riprese dal colpo e si massaggiò la testa. Notò che c'era il maestro rivolto verso la ragazza che se ne stava andando.

-però devo ammettere...- si voltò verso Naruto con due striscioline di sangue sotto il naso e una faccia pervertita -che la tua ragazza non è niente male!- Naruto arrossì con quell'affermazione, fece uno scatto verso il maestro e gli restituì il colpo sulla testa.

-non pensare di poter fare pensieri perversi su di lei, è mia che sia ben chiaro-

-agli ordini...- e svenì lì sul colpo.

 

 

 

 

 

Scusatemiii sono in ritardo per il nuovo capitolo >.< ho avuto un casino da studiare e non ho potuto continuare a scrivere perdono! Spero solo che vi sia piaciuto. Volevo far vedere come andava da Naruto e mi era venuto questo in mente. Non ne vado molto fiera ma dovevo mettere almeno un capitolo su loro due... poveretti XD

 

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Capitolo 5
*** cap.4 la mia vera natura ***


LA MIA VERA NATURA

 

 

Mentre stavano ritornando dal bagno, Namiko chiese spiegazioni a Sakura per quello che era successo prima.

-non di certo qui così in mezzo ad un corridoio, facciamo all' ora di pranzo sul tetto della scuola?- la ragazza rossa sbuffò ed annuì.

Intanto Sasuke si chiese dove diavolo era finita Sakura quando finalmente spuntò dalla porta della classe. La stava per raggiungere quando subito dopo entrò anche una creatura talmente meravigliosa, così delicata che lo fece persino arrossire. Non sa come faceva, ma quella ragazza era come una specie di calamita e sembrava non solo per lui, si accorse anche che c'erano almeno un altro paio di ragazzi della sua classe che gli tenevano gli occhi addosso sin da quando era arrivata. Si sentiva stranamente geloso nel vedere altri che sicuramente facevano pensieri alquanto sconci su di lei, lo si leggeva nel loro sguardo.

-eeeei che te ne pare eh?- chiese Ino avvicinandosi a Sasuke che finito il rossore si tolse subito la mano e cominciò ad osservare quella creatura che gli stava scompigliando la vita solo per colpa di quella bellezza misteriosa.

- b-bhè...- fece un ghigno – non è un po' troppo per stare semplicemente a scuola- subito Namiko arrossì tirando fuori il martello bianco e glielo sbattè sulla testa sbuffando.

-sei senza speranze, teme!- Sasuke si riprese dal colpo e guardò verso quelle iridi spente. Essendo a terra e Namiko con la gonna, senza volere gli occhi caddero proprio lì sotto vedendo le mutande della ragazza. Non poteva andare peggio e si notò un leggero rossore sulle sue guance solo ed appositamente per l'imbarazzo.

-guarda, sembra ti abbiano messo del fard rosso sulle guance- detto questo, la “rossina” (era solo lì da 3 ore ed avevano già trovato un soprannome) si avviò verso il banco sbattendo i piedi come una bambina e si sedette. Sakura osservò tutta quanta la scena. [perchè arrossisce in quel modo solo con lei?!] stava per tirare un pugno a Sasuke per essersi permesso di arrossire con un'altra ma si trattenne dandosi della stupida. Forse non lo aveva fatto per colpa di quella lì e si avvicinò verso il ragazzo. Notò che il suo sguardo aveva seguito per tutto il tempo solo ed appositamente quella fimma vivace al posto dei capelli senza neanche notarla. Fortuna che la campana suonò ed incominciò la lezione.

 

-aaaaah finalmente è ora di pranzo! Ho una fame blu. Sakura, Namiko venite a mangiare con noi?- le due ragazze si guardarono per una frazione di secondi e Sakura rispose.

-no, Namiko si è dimenticata il pranzo così l'accompagno a comprarsi qualcosa. Voi due piccioncini andate pure a mangiare per i fatti vostri- fece l' occhiolino a Shikamaru, che dormiva praticamente in piedi e la sua solita faccia, poi si rivolse verso Sasuke e gli sussurrò nell'orecchio.

-tu non preoccuparti, mangia con i tuoi amici che io e lei dobbiamo fare un discorsetto fra solo ragazze- Namiko, dato che le sue orecchie sono molto più sviluppate di quelle di un' essere umano, sentì tutto e si voltò verso la finestra facendo finta di niente ma si vedeva fin troppo bene che era un' nervosa. Detto quello, Sakura perse per il polso la rossa e si incamminò verso il tetto. Appena arrivate di sopra, la rosa chiuse a chiave la porta per sicurezza. Aveva il mazzo di chiavi della scuola essendo la capoclasse.

-un discorsetto fra solo ragazze eh?- Namiko la guardò con il suo solito ghigno mettendo in mostra anche i suoi canini affilati e pronti a fare il loro lavoro.

-quello verrà più tardi. Ora le informazioni sulla scuola- si avvicinò a quegli occhi blu con leggere sfumature di rosso e si sedette sul pavimento osservando il cielo azzurro.

-devi sapere che questa scuola fu costruita per poter ospitare anche gli Hunters. Così fecero degli specchi che potessero rispecchiare la nostra razza e altre cose che evitano di far notare la nostra vera natura. Un' altro esempio, hanno fatto in modo che l'odore del sangue, se mai potesse capitare, non lo sentano minimamente oppure hanno creato dei microbi che trattengono i nostri canini. Ovviamente non riescono ad arrivare fin qua sul tetto. Ah e quasi tutti i professori sono degli Hunters quindi attenta a ciò che fai- detto questo guardò cosa stava facendo Namiko. La ragazza tirò fuori una borraccia e cominciò a berla tutta quanta. Sakura sentì subito l'odore di sangue che emanava. Trattenne a stento un conato di vomito.

-ma è... disgustoso!-

-bè che ci posso fare? È il mio nutrimento. Ne vuoi un po'?- porse la borraccia verso la confettina che subito indietreggiò dal disgusto.

-non ci penso nemmeno-

-ah è vero, voi siete i “vegetariani” della nostra razza- detto questo ricominciò a bere

-molto divertente...ma non ti ho fatto venire qui solo per dirti della scuola- Namiko si incuriosì e la guardò con i suoi occhi rubino con la pupilla allungata (tipo quella di un gatto).

-ti ascolto- Sakura si incantò per qualche secondo davanti a quegli occhi magnetici. Abbassò subito lo sguardo, prese coraggio e parlò.

-si tratta fra te e Sasuke e...- a Namiko le andò di traverso il sangue costringendola a tossire.

-ancora su quest'argomento?! Ti ho detto di non preoccuparti! Te lo devo dire in turco?!- lo disse facendo quasi cadere la borraccia.

-ok che tu non provi niente tu ma forse quello che può provare qualcosa è proprio lui!- lo disse urlando e una lacrima le percorse la guancia. Namiko si sorprese nel vedere una forte nonché impertinente ragazza piangere per una cosa del genere. Ci teneva molto a quel ragazzo. Non seppe il perchè ma alla vampira venne come un morso al cuore. Cercò di fare il possibile:

-senti, se prova qualcosa per me è normale: noi dobbiamo attirare gli uomini in un qualche modo. Cioè i nostri antenati utilizzavano la loro stupenda bellezza per attirare le prede. È normale che anche lui sia attratto da me ma non di certo per qualche sentimento- finì la frase con un tono malinconico e si notò il suo sguardo triste e perso nei suoi pensieri. Che le fosse successo qualcosa del genere? No, non è possibile. Lei è una stronza ragazzina vivace che gioca coi sentimenti degli altri no? Sakura ci pensò sopra. Forse anche lei prova dei sentimenti come degli esseri umani.

-... ne sei sicura?- Namiko si voltò verso di lei e le fece un sorriso triste

-al 100%- per la rosa fu strano vederla così: lei era la vivace italiana del gruppo. In un qualche modo Sakura doveva togliersi lo stress accumulato provando qualcosa di nuovo.

-senti, non è che ti è rimasto qualcosa nella borraccia?- Namiko si girò con una faccia stupita. Si riprese subito e mostrò di nuovo la sua solita faccia con il ghigno.

-tsè. Provi a fare la ribelle?-

-sta zitta e fammi provare- le fregò la borraccia e ne guardò il contenuto. Per un momento si sarebbe messa a vomitare ma chiuse gli occhi e fece un bel sorso. Non era per niente male. Il suo istinto le diceva di continuare ma lei si staccò prima di perdere la testa e la rossa prese di nuovo la sua borraccia possessivamente e controllò quanto ce ne era rimasto.

-però. Da quant'è che non lo bevevi?-

-questa è la prima volta-

-tsè. Non puoi scappare più di tanto dal tuo vero istinto. Prima o poi finirà che voi perderete la testa, anche se riuscite a mangiare il cibo umano senza vomitare-

-io non credo proprio- detto questo si riavviarono verso la classe mentre Sakura si mangiava il suo panino.

 

 

Passarono due giorni. Sempre la solita storia: mattina scuola con litigi contro Sakura perchè sembra proprio che Sasuke avesse un debole per “la ragazza in fiamme” (ennesimo soprannome venuto fuori da un compagno che stava leggendo il libro “Hunger games”) e la sera usciva con loro solo quando andavano al famoso bar che ne era sicura che lì poteva trovare bibite bevibili per lei. Decise che era meglio se cominciasse le sue indagini.

- ehi Namiko vuoi venire con noi a berci qualcosa al bar di Choji?- Ino si era appena alzata dal banco stiracchiandosi perchè per tutta l'ora di storia si era addormentata. Di certo il suo ragazzo le aveva attaccato la sua pigrizia all'ennesima potenza.

-no scusami tanto, ma il professore mi ha detto che devo finire di compilare dei moduli e richiederà un po' di tempo-

-ah, peeeeccato sarà per un'altra volta no?- la rossa fiammeggiante (avete già capito che le hanno dato tutti i soprannomi per i suoi capelli. Povera ragazza XD) si grattò la testa ed annuì.

-Tu Sasuke vieni?-

-nemmeno io posso sta volta: devo fare delle cose per il professore-

-ma che cavolo, nessuno può?!-

-non ti preoccupare, vengo io con te!- Sakura si avvicinò ad Ino e le fece un buffetto sulla guancia. Sasuke l'abbracciò da dietro e cominciò a sussurrarle nell' orecchio.

-a te Sakura va bene se rimango ancora a scuola?- la rosa si girò e gli cinse il collo

-certo, tanto saprai farti perdonare questa sera...- si mise in puntà di piedi e lo baciò.

Namiko sentì tutto e rimase a bocca aperta [cavoli! Fanno sul serio quei due. Se solo anch'io trovassi qualcuno T.T]. sakura si girò e notò Namiko che era con una faccia piena di lacrime borbottando che anche lei voleva trovare qualcuno. Era la prima volta che la vedeva gelosa di qualcuno, di lei per l'appunto.

Quando se ne andarono tutti, Namiko uscì dall' aula senza farsi vedere da Sasuke che era rimasto a mettere a posto dei fogli e percorse i corridoi fino a che non arrivò di fronte alla stanza dei professori. Controllò in giro ed entrò furtivamente dentro. Per fortuna non c'era nessuno. Cercò in giro per la stanza finchè non trovò il cassetto con tutte le informazioni degli studenti precedenti non più di 2 anni fa. Cominciò a cercare il primo nome che gli aveva scritto Naruto.

Dentro la cartella troverai alcuni nomi che sono riuscito a trovare. Putroppo non sono molti ma ti dovranno bastare.

Il primo nome che aveva letto era un certo Pain. Andò sotto la P e cominciò a cercare. Il dito si fermò sotto uno di nome Pain [trovato!] lo tirò fuori e stava per leggerlo quando sentì la porta che si aprì. Purtroppo non fece in tempo a nascondersi che il corvino la vide.

-che diamine stai facendo?- aveva un pila di fogli che li appoggiò sul tavolo in mezzo alla stanza.

-oh bè... sto cercando i miei documenti che devo finire di scrivere- tipico sorriso a 32 denti falso come la scusa del cane che ti mangia i compiti.

-dentro il cassetto degli alunni di 2 anni fa? E fra l'altro con in mano i documenti di un'altra persona?- indicò la cartella che cercava disperatamente di nascondere dietro la sua schiena stretta con dei fianchi delicati ma belli stretti per poi finire con delle gambe né grosse ma neanche minute e perfettamente dritte... [ma a che diamine penso? Tu hai Sakura con un sedere mega galattico e sta qua se lo sogna il suo sedere! Credo...]

-ah e va bene, mi hai beccato...curiosavo dentro l'aula professori!- di nuovo il sorriso a 32 denti. Non sapeva mentire per niente. Il corvino si avvicinò verso di lei costringendola a indietreggiare.

-si vede che stai mentendo- lo disse con una voce maledettamente sensuale e dietro di lui c'era una finestra aperta che soffiafa proprio verso di lei e faceva sentire fin troppo bene il sudore del suo collo muscoloso ed invitante.

- n-non posso dirtelo...- Namiko indietreggiò fino a sbattere contro il muro e Sasuke le bloccò le vie d'uscita con le sue possenti braccia.

-ah no eh...- si avvicinò con la faccia verso quella della ragazza. Lei era completamente immobile di fronte a quegli occhi neri come la pece che la incantavano. La corrente soffiò di nuovo verso di loro e sentì l'odore del suo sangue chiamarla ed invitandola ad affondare i suoi denti sul suo collo muscoloso e pulsante. Per fortuna riuscì a fermarlo con la mano.

-lo sai benissimo che è sbagliato. Hai già una splendida ragazza. Tu in realtà non saresti attratto da me...-

-in... in che senso?- il ragazzo si scantò e si allontanò dalla rossa fuoco. Lei abbassò lo sguardo per non guardarlo negli occhi sennò gli avrebbe detto la verità.

- p-prima o poi lo saprai...-

-cos'è non ti fidi di me?!- Namiko sgranò gli occhi e lo guardò.

- n-no...è che... non posso dirtelo sennò tutto ciò che saprai su questo mondo crollerà con le mie parole!- il ragazzo la guardò con uno sguardo duro e freddo.

-quindi è così...- fece uno scattò che stupì anche la rossa e la fece di nuovo sbattere contro il muro e prendendole il volto con la mano. Al tocco sentì quanto era fredda la sua pelle e l'odore che emanava era misto ad una punta di sangue.

-perchè? Perchè mi fai quest'effetto? Perchè quando ti vedo il mio cuore batte più forte? Perchè non riesco mai a toglierti gli occhi di dosso?-

- tsè. Forse perchè hai davanti a te una modella-

-Namiko sono serio- di nuovo quella stra maledetta corrente. Non resistette più. Riuscì a liberarsi dalla sua presa ferrea e scomparì. Di botto le tapparelle si abbassarono lasciando la stanza mezza buia. Sasuke cominciò a girarsi per vedere dov'era finita Namiko ma di lei non ce n'erano tracce.

-volevi sapere la verità sulla mia vera natura? Eccoti accontentato- non capiva da dove venisse la sua voce e cominciò ad avere Paura. Il suo respiro si fece sconnesso e il suo cuore cominciò a battere forte.

-senti come batte il tuo cuore. Cos'è hai paura?- sentì una mano appoggiarsi al suo petto. Abbassò lo sguardo ma non c'era nessuno.

-sicuramente avrai sentito parlare di esseri che succhiano il sangue alle persone...-

- v-vampiri- lo disse praticamente sussurrando.

-esatto e tutti ti dicevano che non esistono giusto?-

- s-si...- le tende si mossero ed un ombra passò di fronte ai suoi occhi.

-bè quelli lì non erano altro che disperati che salgono sui muri di vetro- Sasuke cominciò a sudare freddo e a respirare affannosamente. Aveva troppa Paura.

-ei, rilassati. Tanto sentirai giusto un pizzicorino...- non fece in tempo a controbattere che un braccio gli chinò la testa verso destra, un' altro gli circondava la spalla e un corpo femminile appoggiarsi sulla sua schiena. Namiko gli leccò tutto il collo assaporandosi già il suo sapore.

-mmh... hai un sapore dolce da fuori... vediamo com'è dentro- sentì due denti affilati conficcarsi nel suo collo. Cominciò a succhiare il suo sangue lasciandone cadere due gocce. Subito si staccò, gliele leccò e riprese a succhiare. Aveva un sapore buonissimo e perse il controllo. Ne stava succhiando troppo. Cominciò a sentire il corpo del ragazzo farsi pesante e debole. Perse tutte le sue forze e cadde a terra. Namiko invece era rimasta lì in piedi, pietrificata. Succhiando il suangue si vedono anche i ricordi più remoti ma solo una piccola parte, anche quelli ormai da lui dimenticati. Vide la sua infanzia: due genitori con degli occhi stranamente rossi ed un fratello praticamente uguale a lui. Ma non vide solo la sua famiglia: notò che il lui da piccolo corse verso due figure che purtroppo non ne vide la faccia ma notò fin troppo bene il colore del loro capelli. Uno biondo con una capigliatura selvaggia e una rossa con le punte dei capelli gialli accesi. Lei e Naruto da piccoli.

- un... un Dormiente- dette quelle parole, guardò il ragazzo steso a terra. Quel ragazzo era un fottuto Dormiente. Erano vampiri strappati dal loro mondo da piccoli e fatti abituare a mangiare cibo umano o qualcos'altro. Si dimenticano della loro vera natura e il loro metabolismo li fa crescere come dei bambini normali.

Abbassò lo sguardo e vide che era svenuto. Aveva bevuto troppo. A malincuore lo prese in braccio e lo portò all'infermeria della scuola. Lo appoggiò su un lettino e prima che qualcuno la notasse, si volatilizzò dalla porta e ritornando all'aula professori per pulire le tracce di sangue lasciate sul pavimento e continuare con la ricerca.

 

 

 

 

 

Ta daaaaaaaan colpo di scena =D vi piace eeeeh? Su, su lo che vi piace u.u a parte gli scherzi ehm ehm *si schiarisce la voce e comincia a narrare come un narratore* Sakura è gelosa di Namiko e Namiko di Sakura. Si scopre che nella realtà Sasuke è un vampiro e che è collegato all'infanzia perduta di Naruto e “la ragazza in fiamme”

Namiko- ora ti ci metti pure tu a chiamarmi con quegli stupidi soprannomi?-

io- sta zitta sto narrando ed è importante-

Namiko- se non ci fossi io in questa storia tu non avresti nemmeno cominciato a scrivere. Perlomeno qua vengo descritta meglio da come mi disegni...-

io- silenzio! Tu sei frutto della mia immaginazione e senza il mio meraviglioso cervello tu manco esisteresti- *prende la gomma e cancella il bozzo della rossa*............................

Ho seri problemi mentali o.O

 

Baci e al prossimo capitoloooooooooo...

Namiko- bimbaminkiaaaaaaaa...-

-.-”

 

 

 

Tomori_16

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Capitolo 6
*** cap.5 scema ottusa... ***


Saaaaalvi =D ho deciso che questa volta metto il commento all'inizio per dirvi che provo a scrivere in un altro modo e questo lo faccio un po' più lungo per farmi perdonare per il ritardo di quello precedente. Fatemi sapere se così è più diciamo “piacevole” per il vostro cervello. Tolgo subito il disturbo spero vi piaccia...

Namiko -ecco così non rompi più le palle- *sente un'aura minacciante da dietro*

io -giuro che una di queste volte ti disegno mentre ti uccidono- sorriso maligno tipo questo http://otakusurf.files.wordpress.com/2007/06/lovelyb3.jpg

io -teheheheheheh-

Namiko -gasp-

 

SCEMA OTTUSA...

 

 

 

Cielo nero.

Pavimento ricoperto di petali di rosa che continuano a cadere dal cielo.

Il loro odore si espande all'infinito e raggiunge il naso di Sasuke.

Nota in lontananza una figura nuda con petali di rosa enormi che la coprono.

Si avvia verso questa figura.

Più si avvicina e più sente l'odore del sangue.

Più si avvicinava e più la figura diventava bambina.

Ogni volta che calpesta i petali, questi “muoiono” e fanno spargere sangue dappertutto.

Arriva a pochi metri dalla figura con i capelli rossi fuoco e le punte dei capelli gialle.

Questi sorride e nota subito i suoi canini affilati sporchi di sangue.

Tutto il suo corpo si sporca di sangue.

-perchè non hai giocato con me?-

la bambina si tolse subito il sorriso e fece una faccia triste.

-perchè...perchè...Perchè...PERCHE'?-

scendono lacrime cremisi e i suoi occhi diventano pozzi vuoti da cui fuori esce sangue...sangue e ancora sangue.

Dietro si notano centinaia di corpi inermi e pieni di buchi per tutto il corpo.

Tutte facce familiari fra cui una con occhi smeraldini sbarrati e capelli rosa confetto bagnati e sporchi del suo stesso sangue.

 

 

 

-AAAAAAAAAAH!-

si tira su di scatto dal letto, sudato fradicio e occhi sbarrati pieni di terrore. Un incubo. Era soltanto un incubo.

Una figura femminile mugugnò seduta accanto al suo letto ed appoggiata ad esso con le braccia e la testa. La luce lunare che trapassa dalla finestra mostrano il suo colore dei capelli. Per un momento aveva sperato fossero rosso fuoco ma dal rosso si trasformarono a rosa confetto. Sakura si tira su sbadigliando e stropicciandosi gli occhi. Ancora assonnata chiese subito.

-....Sasuke...Yaaaawn...tutto a posto? Sei tutto sudato...-

si tira su dalla sedia di malavoglia e si siede accanto a Sasuke sul letto. Nota subito i suoi occhi pieni di terrore e tutti i suoi muscoli tesi.

-oddio, tesoro va tutto bene?-

il corvino sposta lentamente il suo sguardo nelle iridi della rosea. Di scatto l'abbraccia e affonda il suo volto fra la spalla ed il collo. Annusa i suoi capelli. Sanno di rosa.

-si...va tutto bene, era solo un incubo-

Sakura ricambia il suo abbraccio affondando la sua mano in quei capelli dai riflessi stranamente blu che tanto amava. L'Uchiha se l'attirò sul petto e si risdraiò sul letto. Perlomeno lo calmava sapendo che era ancora viva e non aveva i capelli bagnati di rosso...

-l'infermiera Shizune mi aveva chiamato subito dopo averti visto svenuto sul letto con il collo che sanguinava. Come ho sentito “sangue” sono corsa subito qua a scuola e mi ha detto che hai avuto solo un calo di pressione e sei svenuto. Ti ha messo delle bende ed insieme ti abbiamo portato in ospedale. Dicono che hai perso molto sangue...-

Sasuke si porta d'istinto la mano sul collo, proprio nel punto in cui fu morso. Poteva forse dire la verità a lei? Forse era meglio di no ma che scusa poteva inventarsi?

-io... non so cosa sia successo...ricordo solo che sono svenuto-

la ragazza scostò lentamente le bende sul collo osservando la ferita. Due buchi. Non poteva crederci; quella stronza l'aveva prosciugato facendolo addirittura svenire. Doveva pagarla, e molto cara. Non diede molto peso a suoi pensieri e si tirò su dal petto muscolo e ben scolpito del ragazzo.

-non ti preoccupare, ora pensa a riposarti. Se hai problemi io sono qui accanto a te-

detto questo si risedette sulla sedia e sbadigliò per il sonno. Erano le 3 di notte. Sentì una mano prenderle la sua e stringerla, come se avesse paura che da un momento all'altro se ne andasse e l'abbandonasse. Sasuke si sentì più calmo nello stringere la mano minuta ed affusolata di lei e riuscì ad addormentarsi serenamente.

La mattina dopo Sakura si dovette svegliare per andare a scuola. Prima di correre all'ospedale era passata da casa avvertendo i suoi genitori e prendendo la divisa che tanto sapeva che avrebbe passato la notte accanto a lui.

Andò nel bagno e si cambiò. Prima di partire, ripassò un attimo da lui e gli diede un bacio sulla fronte. Stava dormendo beatamente e non voleva di certo svegliarlo. Aveva ben altri pensieri per la testa e tutti erano basati sul rosso.

 

 

Corse verso scuola e vide in lontananza una pazzoide che si stava spezzando il braccio per salutarla.

-ciao Sakuraaaaaaaa!-

Ino corse verso di lei e l'abbracciò.

-come sta il tuo “amoruccio”-

aveva uno sguardo piuttosto preoccupato, malgrado la sua battutina dell'amoruccio.

-bene, si dev'essere sforzato troppo ed è svenuto. Per oggi se ne starà a letto a riposare, forse lunedì ritorna-

-wow, mi sembra di sentire parlare una dottoressa-

-mendosuke, lei VUOLE diventare una dottoressa-

si era avvicinato anche Shikamaru mentre faceva il record dello sbadiglio più lungo al mondo.

-porca miseria, Shikamaru sei sempre il solito!-

la bionda fece l'offesa e si girò dall'altra parte sorridendo e spezzandosi di nuovo il braccio per salutare una certa persona. Notò soltando una ragazza rossa paonazza salutarla e avviandosi verso la scuola.

-scusatemi ragazzi devo fare una cosa quindi scappo-

trovò la scusa più stupida al mondo e corse subito verso quell'insetto rosso che in questo momento odiava più dell'insalata. Namiko l'aveva sentita da dietro e correva proprio verso di lei e in risposta, corse fulminea verso il tetto. Correva talmente veloce che nessuno la notava.

Sapeva che discorso si aspettava con lei ed era meglio farlo in privato senza occhi di troppo ad osservare. Appena arrivò sul balcone, un pugno da dietro la fece cadere in avanti. Sentì una porta sbattere rovinosamente e una voce femminile urlare incazzata nera.

-ma che diavolo ti salta in mente eh?! Lurida succhiasangue dei miei stivali ti avevo avvertito!-

Namiko in risposta si spostò dietro di lei prendendola per il collo e costringendola a non respirare.

-primo, non mi attaccare MAI più alle spalle-

la fece ricadere a terra spingendola 4 metri più in là.

-secondo, ho fatto bene ad assaggiarlo e ti avevo anche avvertito che quel tipo emana un odore devastante-

Sakura si tirò su. Si voltò verso di lei e corse. La stava per colpire con un pugno rafforzato dalla sua abilità, quando lei la bloccò con una sola mano.

-sei una puttana! Ne hai bevuto talmente tanto che lo hai fatto svenire e quasi morire!-

la rosa era viola in viso dalla rabbia e lacrime di dolore solcavano le sue guance morbide.

-io non l'avrei mai fatto morire! Ho i miei motivi per averne bevuto così tanto...-

-sì solo perchè tu sei una BESTIA assetata di sangue che non sa cosa vuol dire essere umani e...-

-il tuo morosino è un Dormiente porca puttana!-

la rosa fece una faccia interrogativa e non capì cosa aveva appena detto.

-un...che?-

-tsè. Non sai nemmeno che significa. Un dormiente è un vampiro strappato dal suo mondo quando era piccolino e fatto abituare a mangiare cibo che non sia sangue. Pian piano poi loro si dimenticano della loro vera natura dimenticando anche i ricordi di quando erano vampiri-

Sakura sgranò gli occhi dallo stupore. Stava con un vampiro e non se ne era accorta?

- q-quindi fa di Sasuke un...-

-un vampiro, sì. Ma cosa ancora più assurda, ho visto una piccola parte della sua infanzia. Quel ragazzo conosceva me e mio fratello da piccoli-

si notò ancora più stupore negli occhi smeraldini della ragazza.

-ma come, tu non ti ricordi di un bambino simile a Sasuke-

per una frazione di secondo che parve infinita, ci fu silenzio fra le due ragazze. Namiko non sapeva se dire la verità sui suoi ricordi o meno. In fondo, era una sua acerrima nemica ed era come dare informazioni top secret sul suo mondo. La osservò ancora qualche secondo. Decise che di lei si poteva fidare.

-io non ricordo assolutamente nulla della mia infanzia. Da “5” anni di età in giù non mi ricordo assolutamente nulla...-

il suo volto si coprì di tristezza. Era terribile per lei non ricordarsi della sua infanzia.

- mi... mi dispiace non ne sapevo ver...-

non riuscì a finire la frase che la rossa le tappò la bocca con una mano.

-non voglio di certo essere confortata da una vigliacca che attacca alle spalle-

il suo sguardo si mutò in freddo e duro come un pezzo di ghiaccio. Quegli occhi tanto spenti e freddi, sono difficili da capire. A differenza della rosa, che era un libro aperto, Namiko raramente riusciva a dire quello che le passava realmente per la testa. Uno sguardo incalcolabile come i suoi sentimenti. In quanti conoscono com'è in realtà? Ci sono persone che conoscono il suo vero io?

Namiko non aggiunse altro e si avviò verso la classe. Poco dopo la raggiunse anche Sakura senza dire nulla, ancora sconvolta dalle affermazioni date dalla rossa.

 

 

 

Finalmente Sasuke potè uscire da quell'orribile ospedale e si avviò verso il suo appartamento. Era uscito proprio mentre la scuola era finita e tutti gli studenti se ne tornavano a casa. Fra di loro, quella rossa tanto vivace e pazza di cui non faceva altro che pensarci. Pian piano i suoi pensieri lo portarono a quel che successe nell'aula professori e un brivido percorse tutta la sua colonna vertebrale. Ancora non poteva credere a quel che aveva appena visto. Namiko, la rossa di cui ne era innamorato, era un vampiro. Una di quelle creature che si nutrono di sangue per campare. Pensandoci sopra notò che a lei non dava assolutamente fastidio il sole, da quel che ne sapeva leggendo i libri. Perso nei suoi pensieri, non si accorse che era già arrivato a casa. Sentì da dietro passi che si avvicinavano sempre di più e che continuavano ad inseguirlo mentre saliva per le scale. Al momento giusto, doveva almeno sapere che diamine succedeva su questo pianeta. Si voltò all'indietro e vide quel che sperava: una chioma rossa selvaggia adornata da capelli gialli che ricordavano le fiamme.

Si fermò all'uscio della porta del suo appartamento e si girò verso quella figura così sensuale con anche solo una divisa da scolaretta.

-Namiko...devo...devo chiederti riguar-

non finì la frase che la rossa fiammeggiante lo spinse dentro e chiuse la porta dietro di se. Lo costrinse a sedere sul suo divano e cominciò il discorsetto che si era preparata mentalmente.

-ascoltami bene: prima cosa sei sconvolto?-

il ragazzo non disse nulla e continuò ad osservarla.

-immagino di sì, senti, ehm...come ti posso dire...-

-sei un vampiro vero?-

-sì lo sono, in teoria non avrei dovuto morderti ma eri troppo invitante...-

-ho un così buon sapore?-

Namiko si stupì della sua risposta. Ma come, non aveva paura di una bestia così mostruosa che gli aveva morso il collo facendolo cadere a terra privo di sensi?

- b-bè... da farmi addirittura perdere il controllo-

il corvino sbuffò e fece un ghigno trionfante.

-tsk. Sono addirittura irresistibile per un vampiro-

la rossa gli fece appoggiare la schiena contro il divano e lei si mise sopra senza appoggiarsi a lui.

-quindi potrei morderti di nuovo eh?-

-ora non esageriamo. Non voglio svenire per l'ennesima volta e ritrovarmi in quell'incubo di ospedale...-

una risata si espanse per tutta la stanza.

-ahahah...credevo che ti saresti cagato sotto nel rivedermi-

-e perhè mai dovrei?-

con una mano la fece sedere sui suoi addominali.

-perchè sono un mostro succhiasangue...-

-ma tu non sei un mostro-

piano piano i loro volti si avvicinarono

-ma succhio il sangue...-

-non importa, non cambia la tua bellezza...-

mancava solo qualche millimetro. Sentivano tutti e due il respiro dell'altro. La rossa si allontanò di scatto dal ragazzo e si alzò dal divano.

-non dovrei essere qui...-

nel suo volto si notò subito un velo di tristezza passarle per gli occhi. Per Sasuke era come un libro aperto Namiko, capiva fin troppo bene cosa provasse in quel preciso momento.

-perchè non dovresti essere qui?-

-perchè tu, mio caro Sasuke, hai una ragazza e anche splendida per precisare-

nello sguardo del corvino passò della delusione.

-ma cosa centra?-

-centra, centra. Tu queste cose dovresti farle con lei non con me...-

-e se io volessi fare “queste cose” con te?-

-saprei che non lo staresti facendo per amore...-

negli occhi neri si vide lo stupore e non capì esattamente di che parlasse.

-in...in che senso?-

-noi vampiri, per attirare le prede, emaniamo una sorta di calamita per il sesso opposto. Tu in realtà non saresti attratto da me, è solo per colpa di questa mia cosa...-

-come? Ti posso assicurare che io non ho nessuna influenza su...ok, forse un po', ma non del tutto-

Namiko sospirò.

-tutti mi dicevano così...senti, non peggiorare le cose io...-

-perchè non lo vuoi accettare?-

la ragazza tirò su lo sguardo ed ammirò quel bel fisico avvicinarsi a lei e bloccandola contro il muro. Come ieri.

-perchè non vuoi accettare il fatto che ho una sorta di debole per te?-

si perse in quelle pozze color ossidiana che, pur essendo neri, se si guardavano con attenzione si poteva notare un piccolo sbrilluccichio.

-perchè tu sei attratto da me solo perchè sono un vampiro...-

continuò ad avere lo sguardo fisso verso quegli occhi blu aperti solo per lui.

-una preda semplicemente attratta sarebbe scappata a gambe levate-

Namiko si illuminò; era vero ma non bastava per convincerla.

-non mi basta...-

le loro facce erano di nuovo a pochi centimetri di distanza.

-una preda normale, non riuscirebbe a trovarti la bellezza che si cela nei tuoi capelli tanto strani quanto lucenti-

oramai lei era in preda alla balia dei sentimenti che provava in quel momento e niente e nessuno avrebbe potuto svegliarla se non Sasuke stesso.

-una preda normale non riuscirebbe a leggere così bene quel che stai pensando o provando...-

-ed un vampiro normale sarebbe già crollato e ti avrebbe lacerato la gola presa dalla balia del momento-

le loro labbra si toccarono. Un semplice bacio stampo e prima di perdersi nei sapori delle labbra dell'altro, Namiko fece un'ultima domanda per sicurezza.

-sei pronto ad una relazione con un vampiro assetato di sangue?-

-secondo te non mi ero preparato psicologicamente?-

-non solo per questo, dovrai anche passare la furia di mio fratello iperprotettivo-

-no problem, ho già passato dei genitori alquanto protettivi-

Namiko rise prima che le loro labbra si toccarono. Sta volta un bacio più appassionato. Sasuke sentì subito le sue labbra infuocate che sapevano di pesca. Avvolse le sue possenti braccia attorno a quella vita esile e lei allacciò le sue attorno al collo. Quel collo che aveva già assaggiato e sentito come i suoi muscoli tesi siano belli e ben scolpiti ma senza esagerare come quelli dei machomen. Il corvino spinse anche con la lingua assaporando ancora le sue labbra e lei non esitò ad aprire la bocca per cominciare a girare attorno alla sua, creando un vortice di passione. Non potè fare a meno di sentire il sapore di sangue ma non se ne fece un problema. Cominciò a giocare coi canini tanto affilati di lei che cominciarono a piacergli. Si staccarono di malavoglia perchè avevano bisogno di fiato. Namiko, ormai presa dal momento, si addentrò di nuovo nel suo collo facendolo respirare più a fondo. Glielo leccò come l'altra volta ma questa evitò di andare addirittura a mordere, non voleva farlo svenire proprio adesso.

- m-mi sa che mi d-dovrò abituare a questi gesti-

Namiko si avvicinò ancora di più al suo petto e sentì quel cuore che pulsava a mille. Non si aspettava una reazione del genere e nemmeno come reagì lei stessa. Si mise a ridere. La sua prima risata che faceva per l'imbarazzo e quell'arrossamento che tanto odiava perchè le sembrava segno di debolezza. Mentre dall'altra parte c'era qualcuno che adorava quando faceva quella faccia e si mise a fare la sua solita faccia col ghignetto all'Uchiha. (...sadico...O///O)

-bè che ti ridi?-

fece Sasuke stuzzicandola. Namiko diventò ancora più rossa e diede un piccolo pugno sul suo petto distogliendo lo sguardo e gonfiando una guancia (se si dice così).

- m-ma che te f-frega?-

nessuna l'aveva mai fatto sentire così, doveva ammetterlo nemmeno Sakura*. Era talmente felice che la nascose fra quei capelli fiammeggianti e stringendola ancora di più a se. Ovviamente Namiko non si fece indietro e lo lasciò fare. Tutta questa magia venne rovinata per colpa del cellulare di lui.

*driiin driiiin* un sospiro fece tremare la ragazza perchè sentì com'era caldo il suo fiato.

-meglio che tu risponda, forse è persino Sakura-

detto questo si staccò e Sasuke rispose alla chiamata borbottando [che sia perlomeno una cosa urgente]

-pronto?-

-ciao tesoro come stai meglio?-

-si grazie-

-mi fa piacere. Allora se ti senti così meglio passeresti da me?-

non sapeva che rispondere. Sì era la sua ragazza ma era. Cioè se avesse continuato a frequentarla non avrebbe fatto altro che farla soffrire; poi voleva passare almeno un sabato sera con Namiko per i fatti suoi.

- b-bè... preferirei fare ancora questa serata riposandomi, non vorrei svenire in mezzo alla lezione...-

si intuiva fin troppo bene che dall'altra parte c'era una faccia delusa.

-oh...non fa niente sarà per un'altra volta. Ci si vede allora lunedì a scuola-

-sì...ciao-

e chiuse lì. A Namiko non era fuggito nulla. Si vedeva fin troppo bene che era in lotta con se stesso. Da una parte voleva rimanere ancora con Sakura ma sicuramente sarebbe finita con lei che scappava piangendo. Dall'altra non vedeva l'ora di lasciarla per stare con lei. A la rossa le dispiaceva dover rovinare la vita alla rosa. Ma sarebbe stato questione di tempo che prima o poi si sarebbe dovuta incontrare con Sasuke. Era come destino.

-ehm...se ti devi riposare allora tolgo il disturbo!-

si avviò verso la porta ma una mano prese la sua fermandola.

-scema era solo una stupida scusa. Ma sei così ottusa?-

con quell'affermazione le ritornò il suo solito viso arrabbiato tipo quello di una bambina.

-oh mi scuso se sono così stupida da non capire un gesto che pareva ovvio persino per una formica-

il ragazzo sorrise e l'attirò di nuovo a se abbracciandola più forte che mai. Ci teneva a quella scema ottusa.

-quando hai finito di fare l'offesa, mi fai compagnia mentre mangio e poi ci guardiamo un bel film?-

tirò su lo sguardo per poter ammirare quei famosi occhi neri.

-mmmh... va bene!-

questa volta nessun sorriso falso. Questo era sincero e veniva dal cuore. Un sorriso che farebbe felice chiunque.

-io mi preparo qualcosa, tu pensa ad un genere di film che...-

-horroooooor!!!-

rimase sopreso. Prima ragazza che conosceva che le piacevano gli horror.

-va bene. Ho una collezione sullo scaffale scegli quello che vuoi-

si avviò alla cucina intanto che la ragazza in fiamme stava scegliendo un bell'horror che facesse rizzare i capelli persino a lui. Mentre ne stava scegliendo uno, pensò che sicuramente tutti quelli che ha lui li avrà sicuramente visti. Senza che se ne accorgesse uscì dalla finestra ed entrò nel suo appartamento. Anche lei aveva una collezione di horror e uno in particolare che amava. L'aveva visto solo una volta ma le era piaciuto un casino. Era un horror che avevano fatto nel loro mondo e sicuramente non poteva averlo mai visto così lo prese e tornò giù. Fortuna che non se ne era accorto. Si affacciò in cucina ed osservò che stava combinando.

-che cos'è?-

fece quasi saltare il ragazzo che non si era accorto della sua entrata.

-sto semplicemente riscaldando del ramen già pronto-

-oooh capisco...-

sentì il rumore del microonde che avvertiva che era pronto. Tirò fuori il barattolo e lo aprì. Emanava un odore strano ma invitante per la vampira.

-lo vuoi assaggiare?-

si scantò ed osservò il corvino.

-che? Ma scherzi?...ehm...sì-

quel sì lo disse sussurrando. Prese una forchetta e gliela diede. Lei lo prese e fece una forchettata. Osservò per un po' quegli spaghetti, fece un bel respiro e se lo mise in bocca. Prima volta che assaggiò il cibo umano e non le dispiacque. Insomma, non la nutriva seriamente ma era buonissimo. A dire che lei si aspettava di dover correre in bagno a vomitare per lo schifo...

-ma è...buonissimo!-

i suoi occhi si illuminarono e ne diede un'altra forchettata e se la gustò per bene.

-ahahah...non l'avevi davvero mai mangiato?-

-riforvafi fe io vevo folo fanvue-

ingoiò e ridisse la frase.

-ricordati che io bevo solo sangue- con quella frase notò lo sguardo di Sasuke leggermente schifato con quell'affermazione.

-va bene...penso che mangierò degli avanzi di ieri sera...-

-e il tuo gamen?-

-ramen... comunque è tutto tuo-

Namiko non disse altro e lo finì in 10 secondi. Il tempo per Sasuke di cercarsi la sua cena. Quando si girò notò che la rossa era scomparsa. Andò in soggiorno e vide che era già intorno al lettore DVD per mettere il film. Sorrise e si accomodò sul divano con il mangiare in mano. Quando partì il film era già pronto a gustarsi le urla della ragazza e lui che rimaneva impassibile, tanto lì conosceva a memoria. Ma invece, ne partì uno che non aveva mai visto in vita sua.

-ma da dove spunta?-

-eheheh...è un film del mio mondo-

lui la guardò con un po' di stupore. Ma quando era uscita? Non si fece altre domande e cominciò a seguire il film.

Una parola: spaventoso.

Quel film era a dir poco spaventoso! I costumi dei licantropi sembravano reali per non parlare del sangue. Gli venne il dubbio se per caso quel film aveva degli effetti speciali. Fece un salto per lo spavento e si voltò verso la ragazza. Lei invece rimase impassibile [ma come CAZZO fa?!]. Namiko sentì occhi che la scrutavano e si voltò verso Sasuke. Aveva una faccia fra lo sconvolto e il terrorizzato. Scoppiò in una risata che fece sussultare il corvino per poi sbuffare.

-tsk. Che ti ridi?-

-ahahah...la tua faccia ahahah...-

stava ridendo talmente tanto che dovette piegarsi.

-ah sì eh? Ti faccio ridere così tanto? Allora tanto vale stuzzicarti ancora di più-

la prese per la vita, la fece sdraiare sul divano con lui sopra, alzò leggermente la maglietta e cominciò a farle il solletico.

-oddio no! Il solletico no! Ahah..-

aveva praticamente le lacrime agli occhi dalle risate che per doverlo far smettere lo supplicò.

-va bene, va bene! Non riderò più di te ma ti prego, basta solleticooooo-

detto questo il ragazzo smise subito. Namiko aveva praticamente il fiatone dalle risate.

L'amava sul serio quella scema ottusa.

Rimasero a guardarsi così per un po' fino a che lui le scostò delle ciocche che erano finite sul suo bel viso perfettamente ovale. La rossa appoggiò le sue mani sulle sue guance e lo avvicinò alle sue labbra. Lei invece aveva delle mani grandi, calde ed affusolate. Un piccolo bacio casto ma carico di emozioni che neanche si possono descrivere. Finalmente riusciva ad essere se stessa. Era presa dal momento che uscirono due piccole parole.

-ti amo-

Sasuke aprì gli occhi dallo stupore. Non poteva crederci.

- c-come?-

lo aveva detto solo per stuzzicarla

-non ripeto parole così imbarazzanti!-

non potè non sorridere per la sua faccia così pacioccosa della sua ragazza. Sì, lei era una bambina dentro e una ragazza sensuale e matura fuori.

-anch'io-

non riuscì a dire altro. L'amava davvero quella scema ottusa.**

 

 

*= ok scusatemi ma a volte mi sta un po' sulle palle Sakura. Così ho deciso di farla soffrire un po'. Sicuramente i fan del sasusaku staranno bestemmiando per colpa mia XD scusatemiiiiii

**= ripetuto volutamente!

 

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Capitolo 7
*** cap.6 io mi fido di te? ***


 

IO MI FIDO DI TE?

 

 

 

Oramai era passata una settimana da quando Namiko era andata nel mondo degli umani e fra certi due il tempo si era praticamente fermato da quando erano “usciti insieme” facendo il fatidico Fughino. La corvina credeva che quel giorno fu solo un caso che lo avesse chiesto proprio a lei di uscire e quindi aveva ricominciato ad osservarlo da lontano; mentre dall'altra parte non sapeva nemmeno se provasse interesse per lei. Sì con quell'uscita ha confermato che in un qualche modo quegli occhi perlacei chiarissimi gli provocavano un calore all'interno e riusciva a tenerlo calmo ma solo di recente pensava a qualcosa di più oltre una splendida amicizia. Con lei riusciva ad essere sempre se stesso, le risate gli uscivano sempre dal cuore, lo faceva stare bene.

-Naruto per una buona volta, scendi dal tuo mondo e ASCOLTAMI-

vero, il biondino stava dormendo ad occhi aperti mentre c'era il suo maestro a dirgli il rapporto della città appena mandato dalle guardie [non ne posso più!] pensò Naruto...

-sì,sì...ti sto ascoltando-

Jiraiya lo guardò ancora un minuto negli occhi. Non gli credeva.

-sarà meglio per te!- riprese il foglio e continuò col rapporto -dicevo, è arrivata una lettera da Namiko con scrit...-

come sentì il nome, il suo nome, cominciò a sbraitare come un bambino facendo persino i capricci.

-Namiko ha scritto?? fammi leggere, fammi leggere!-

-ok,ok tieni...-

si fiondò alla lettera e gliela strappò di mano.

 

Ciao Naruto! Quassù va tutto bene e devo dire che è un posto meraviglioso.

Tanta luce e tanta gente piena di vita!

Scommetto che ti piacerebbe vedere come si sta di sopra!

Ma passando alle cose serie,

ho controllato tutti i nomi che sicuramente non gli hai trovati tutti tu e

mi dispiace ma non ho scoperto molto.

Come aveva detto Choji, stanno effettivamente rapendo dei ragazzi

di una precisa scuola.

Questa è gestita dai “vegetariani” e credo che la usino come copertura.

Ho anche scoperto che un loro membro lavora alla polizia ed

è talmente ben visto,

che riesce a coprire dei loro crimini.

Ah, ed ultima cosa, il loro capo ha una maschera strana

arancione a spirale e se ho ben capito si fa chiamare “Tobi”.

Purtroppo, non so dirti altro per ora.

Ti riscriverò la prossima settimana se scopro qualcos'altro.

La diede indietro al maestro che cominciò a leggere pure lui. Avevano tutti e due una faccia pensierosa e neanche si accorsero che entrò una corvina con la pelle diafana e gli occhi perlacei. Naruto, accorgendosi di lei, notò subito la sua faccia triste e persa nei suoi pensieri.

-Hinata, volevi dirmi qualcosa?-

la fece cadere dal suo mondo e si rabbuiò in un istante. Mantenne una voce stranamente fredda nei confronti del biondo.

-mio padre è venuto a fare visita assieme a mia sorella e, come deciso, pranzerai insieme a lei-

[ah, tutto qui.......?!]. Si girò con una faccia piena di domande verso Jiraiya.

-ehm...mia cara, fai pure accomodare gli ospiti nella sala da pranzo mentre io faccio una piccola chiacchierata con Naruto...-

cinse le spalle con un braccio e se lo portò lontano in modo tale che nessuno potesse ascoltare.

-mi spieghi che diamine succede?-

il maestro sospirò e si voltò verso il biondo.

-ascoltami, la sorella di Hinata, Hanabi, è venuta qua per confermare il fidanzamento-

-ah e con chi?-

Jiraiya fece una faccia preoccupata e con molta calma rispose.

-con te-

-ah, va bene allora gli darò la mia benedi...no, come?-

-per dimostrare fiducia verso gli Hyuuga gli anziani hanno deciso di farti sposare con una delle sue figlie-

-Ma che diamine gli salta per la testa?! Io sono il re non possono decidere chi devo sposare! Almeno su quello credevo potessi scegliere ancora io!!-

si era messo ad urlare. Non voleva di certo sposare una che a malapena aveva visto, non ora che aveva scoperto di avere un certo interesse per una ragazza.

-senti, lo so che è un'ingiustizia, ma quello che dicono è legge e sai che succede se non esegui-

-ma allora perchè non scegliere almeno una maggiorenne?!-

-perchè suo padre ritiene la maggiorenne una debole e crede che abbia molte più capacità sua figlia più piccola!-

-ma ha solo 100 anni!- (LOL)

-non sono io che ho scelto-

detto questo il maestro si avviò verso la sala da pranzo seguito a ruota da un Naruto incazzato e triste. I suoi occhi caddero verso quella ragazzina. Gli occhi erano identici a quella della sorella mentre i capelli erano quelli del padre. Giovane, ancora bassa e non sviluppata (per forza ha solo “14 anni”...).

[Almeno assomiglia ad Hinata...battuta triste...]

Come le fosse stato ordinato, lei si alzò dal tavolo, andò di fronte a Naruto e fece il suo inchino. Aveva un vestito a maniche lunghe e larghe nere. Una fascia con i bordi in pizzo rosso con una gonna che si allargava fino al ginocchio con il bordo sempre in pizzo rosso.

-mio signore...sono Hanabi Hyuuga-

-piacere e non chiamarmi mio signore o re, semplicemente Naruto-

si diede della stupida mentalmente.

-va bene, Naruto-

-bene, ora che aspettiamo a pranzare?-

[tanto ci portano solo dei calici di sangue di prima qualità, sai che pranzo...] il biondino si sedette a capotavola e dalla parte destra c'era Hanabi e poi Hinata mentre dalla parte sinistra Jiraiya con il padre (non mi ricordo come si chiama il padre di Hinata DX se lo sapete voi scrivetemelo nelle recensioni grazie!). Alla finestra si poteva intravedere la luna rossa circondata dal mantello della notte. Le prime volte stai delle ore a fissare quella luna così inumanamente rossa e contare persino quanti crateri si intravedono. Ma passano settimane, mesi, anni e comincia a darti un senso di vuoto. Com'è il giorno? Anche di sopra c'è una luna così rossa? Domande che vorrebbero avere tanto delle risposte e, sicuramente, le avrebbe risposto sua sorella, raccontando nei minimi dettagli com'è la luce del sole.

 

Passò tutto il pranzo a contare i famosi crateri senza ascoltare minimamente di che parlavano. Fu il signor Hyuuga a scantarlo.

-allora, mio signore, tu dopo per il pomeriggio hai qualcosa da fare?-

-eh? oh...ehm...no credo di no-

-bene, un buon modo per conoscere la tua futura moglie, mio signore-

ma lo faceva apposta di chiamarlo continuamente “mio signore”?! Neanche mezz'ora che lo conosceva, che già lo odiava.

-sì perchè no-

quattro occhi chiari puntarono contro di lui. Una mezza incazzata (la nostra cara Hanabi me la sono immaginata ribelle XD) e l'altra triste come non mai. Per forza: ha appena scoperto che il suo famoso amore non corrisposto si va a sposare con sua sorella e che suo padre si è rifiutato di scegliere lei. Il suo mondo si stava sgretolando pian piano. Non sa se sarebbe rimasta lucida fino a fine giornata senza impazzire tirando un pugno al padre, Hanabi e Naruto, così, tanto perchè ce l'aveva con tutto il mondo e il suo caratterino tanto nascosto si sarebbe fatto largo.

-beeeeene, Hyuuga- il padre alzò lo sguardo verso Jiraiya.

-andiamo a fare una bella passeggiata?-

-sì perchè no. Hinata tu vai immediatamente nelle tue stanze-

-sì, padre-

neanche volse lo sguardo verso Naruto, come ordinategli, e camminò velocemente verso camera sua. Non voleva far vedere le lacrime trattenute fino a quel momento che ormai rigavano le sue guance. Si sentiva tradita sia dal padre che da Naruto. Farle credere che potesse provare un interesse verso di lei quando sapeva che avrebbe sposato Hanabi.

Chiuse la porta e si buttò sul letto. Da lacrime si era passato a delle vere e proprie cascate e singhiozzi che quasi toglievano il respiro. Si raggomitolò con le ginocchia che toccavano il suo naso sdraiata sul letto. Di certo la sera non sarebbe riuscita a toccare cibo. Rimase per tutto il pomeriggio nel suo mondo, a piangere fino a che non le facevano male gli occhi tutti rossi. Quello stupido biondo l'aveva presa in giro sin da subito. Il suo cuore non era più di tanto spezzato per colpa dal padre, bensì per colpa di Naruto. Non sapeva che era una novità anche per lui perchè lo Hyuuga le aveva detto che si era messo d'accordo col re in persona e lui stesso aveva chiesto di Hanabi (bugiardo infame D:).

Si sarebbe mai più potuta fidare di Naruto?

 

-allora, che si fa mister?-

era da 10 min che erano rimasti lì ancora seduti a non rivolgersi minimamente la parola.

-non ne ho la minima idea-

-fantastico, ho un fidanzato svogliato di vivere-

-non non siamo FIDANZATI-

scandì bene l'ultima parola. Hanabi si alzò dalla sedia e sbuffò contro il re.

-senti nemmeno io voglio sposarmi con te-

Naruto sgranò gli occhi. Avrebbero dovuto fingersi sposato per tutta la vita solo sotto gli occhi degli anziani? [che vita di merda mi spetta...]

-...e so anche chi cascherebbe a fagiolo nel ruolo di sposa-

il biondo si fece più curioso.

-e dimmi chi sarebbe-

intanto prese un sorso dal suo calice.

-che domande, Hinata, mia sorella!-

gli andò di traverso il sangue facendolo tossire.

- c-co...cosa?!-

-ehi, almeno ringrazia che pure io sono contraria al matrimonio...-

-ma allora perchè non hai rifiutato?-

-credimi se ti dico che ci ho provato. Insomma, perchè mai mi dovrei sposare a soli 100 anni? Ma a quanto pare al signor rompicoglioniHyuuga non andava bene lasciare questa responsabilità a una maggiorenne! E credo anche che Hinata sarebbe stata perfetta per te e non è una debole!-

cavoli, l'esatto opposto di sua sorella quella Hanabi. Per fisico gli ricordava Hinata, mentre per carattere era identico a Namiko.

-allora dimmi, hai qualche piano per convincere il tuo padre tanto affettuoso?-

-sì, basta fargli notare che sua figlia Hinata non è affatto una debole!-

-e come?-

-non lo so!- [che ti aspettavi da una “quattordicenne”??]

-immagino che dovrò trovare IO il modo-

-esattamente mentre io ti darò una mano per metterlo in atto!-

pollicione alzato!!

-uff...non sono un genio nel pianificare-

-vedrai che quando ti dispererai, il modo ti verrà in mente come accendere una lampadina-

di certo non era una brava ad incoraggiare, ma vedere com'era solare faceva scogliere tutto lo stress che si era creato riuscendo a farlo sorridere.

 

 

 

-uffa! Ma quando usciamo allo scoperto?!-

Deidara. Capelli biondi lunghi trattenuti da una coda alta lasciando una ciocca che copriva il suo occhio destro, aveva un mantello con anche il cappuccio nero ed era terribilmente annoiato.

-non ti preoccupare, fra un po' usciremo...-

Pain. Capelli sparati arancioni pieno zeppo di piercing con occhi viola inquietanti.

-dici sempre così! Ma io voglio distruggere qualcosaaaaaaa-

( Deidara, potere= riesce a far esplodere una parte del suo corpo che dopo ricresce*)

-senti, sta zitto e trovati un passatempo!-

(Pain, potere= attrae o respinge qualsiasi oggetto o essere umano)

-ehi, ehi fate silenzio che cazzo! Sto pregando se non vi dispiace!-

Hidan. Capelli argentei e occhi rossi. (Hidan, potere= riesce a controllare le altre menti)

-tu sei sempre a pregare!-

-parlò quello che non pensa altro che ai soldi-

Kazuzu. Occhi verdi con l'esterno rosso (o.O) con addosso una specie di cappuccio che non si toglie mai. (Kazuzu, potere= riesce a staccare parti del suo corpo con filamenti neri)

-se non fosse per me a quest'ora saremmo in banca rotta e a srubacchiare in giro per la città-

erano tutti membri dell'Akatsuki ma non i soli.

-silenzio tutti quanti!-

ciliegina sulla torta, Konan. Capelli corti azzurri e occhi giallo-arancione. L'unica femmina di tutto il gruppo (eheheh....ok, la mia mente malata XD pardon).

-quando avete finito di litigare come dei bambini, ho preparato del tè “aromatizzato”- (Konan, potere= utilizza fogli di carta come arma) per tè aromatizzato si intende sangue diluito con acqua riscaldato, come un tè ma vampiresco...

Si erano finalmente riuniti tutti quanti per poter mettere in atto il loro tanto atteso piano. Era da anni che si erano sparpagliati in giro per il mondo per nascondere le loro tracce e radunando il loro famoso esercito: migliaia di esseri umani trasformati assetati di sangue. Il loro piano era semplice, un loro membro, Kisame, avrebbe aperto un portale per quel mondo (Kisame, potere= teletrasporto) e lì avrebbero scatenato la loro guerra. Il difficile fu creare l'esercito senza farsi scoprire, ma oramai il peggio lo avevano passato ed erano pronti per il loro colpo di stato contro quei bastardi traditori: gli anziani.

-ma guarda, i guerrieri vampiri ritenuti fra i più forti se ne stanno a prendere un tè- dal buio spuntò Tobi.

-non si lamenti, ci stiamo annoiando dato che qualcuno non ci fa andare in azione...- Konan fece sbattere sul tavolo la sua tazzina facendo uscire il “tè”.

-Deidara per una volta nella tua vita tappati quella fogna!-

-state calmi, riguardo l'azione non ti preoccupare, Itachi ha scoperto che una di Under World è venuta a farci visita e sta cercando informazioni su di noi-

anche se Kazuzu aveva mezzo volto coperto, si notò fin troppo bene il ghigno che si era creato.

-e gliele diremo di persona vero?-

-mh mh mh... certamente. Kazuzu, Hidan andate voi e mi raccomando, lasciate ben in vista il vostro segno-

tutti e due sghignazzarono allo stesso tempo.

-non si preoccupi, il segno rimarrà-

Hidan bevve tutto in un sorso e si avviò verso camera sua con subito dietro Kazuzu.

-oramai l'Akatsuki è stanca di nascondersi...-

i suoi occhi diventarono immediatamente rosso rubino. Occhi pazzi che ne avevano passato di tutti i colori, da bianco a nero. Occhi vuoti colmi solo di quel rosso e della vendetta nata nel suo cuore per colpa degli anziani...**

 

 

 

 

*= lo so, fa un po' schifo come potere ma non riuscivo ad inventarmi altro, volevo fare poteri simili alle loro tecniche (senza arrivare ad essere catastrofiche come nel manga o anime). Spero sia riuscita nel mio intento. Ho fatto un potere diverso per Kisame solo per questione di trama!

 

Ma bando alle ciance, non uccidetemi ma non mi è venuto più di tanto lungo >.< è solo che mi passano tante idee per la testa che mi rimangono solo quattro cazzate che non sono neanche granchè e il tutto solo fra Naruto e Hinata...porca miseria!

Scrivetemi dicendomi come vi sembra e ditemi se vi piace questo momento drammatico fra i due... XD mando un saluto in particolare a elcrazy_NarHin per commentare praticamente sempre e aiutandomi a migliorare! Ma ringrazio tutti quelli che recensiscono, sapete, mi si stampa sempre un sorriso mentre noto che qualcuno a recensito un qualsiasi mio capitolo :) grazie mille <3 <3

 

baci e abbracci,

Tomori_16

 

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Capitolo 8
*** cap.7 chiarimenti ***


CHIARIMENTI

 

 

 

Lunedì. Di nuovo scuola. Era particolarmente stanca: non era riuscita a dormire pensando per tutto il tempo al giorno prima; una splendida giornata passata fra parchi, gelaterie e la sera nel loro solito bar, dove tutto era iniziato.

Il tutto assieme ad un ragazzo alto, spalle larghe, vita stretta, capelli neri con riflessi blu scuri e occhi color pece. Non se lo sarebbe mai aspettato che quel tipo lì, malgrado il suo muro oscuro e misterioso, fosse così simpatico e allo stesso tempo impertinente. Infatti passarono metà della giornata a trovarsi degli aggettivi adatti per loro.

-burashinoki*-

-yuukaku **nero!-

-habanero ottuso-

-brutto “oroka”-

si guardarono per un po' e poi scoppiarono a ridere. (prima volta che vedo Sasuke ridere O.O). Si erano seduti su una panchina in un parco con un bel gelato. Avevano cominciato parlando di come fosse Under World finendo con l'insultarsi a suon di nomi di piante.

-oroka? Tsk molto meglio habanero ottuso-

(che cosa vi ricorda?)

-tsè sei solo invidioso del tuo splendido soprannome-

si alzò dalla panchina con il pollice alzato e i denti che brillavano.

-davvero vorrai dare dell'oroka al tuo ragazzo?-

un masso da 100kg cadde sulla testa della rossa. Non ci aveva pensato. Diventò porpora in volto e cominciò a grattarsi la guancia per trovarsi una scusa qualunque [ma che diamine tu sei Namiko Uzumaki! Sei fatta così punto].

-ritieniti fortunato, mi sono sforzata per trovarti un soprannome u.u-

-tsk prima ragazza che riesce a darmi dello scemo...-

-visto? Sono unica nel mio genere!-

si alzò anche Sasuke e la prese per mano trascinandosela per tutto il parco.

- m-ma che fai?-

-ti porto in un posto splendido-

un posto che trovò quando era bambino. Principalmente Sasuke passò la sua infanzia da solo, non aveva amici o parenti, solo un fratello. Anche lui non ricordava niente prima dei suoi 5 anni.

Un fratello che amò fino ai 12 anni. Sì perchè quando Sasuke compì 12 anni, suo fratello scomparì nel buio totale abbandonandolo alla vita senza avvertirlo, niente, neanche uno straccio di lettera per interminabili 5 anni. In quel periodo Sasuke cadde nell'oscurità diventando inerme e privo di emozioni. Un contenitore vuoto che mangiava, dormiva e beveva. Si era dato alla malavita bevendo alcolici e rubando per sopravvivere. Tutto questo durò fino all'età dei 16 anni, quando aprì un poco gli occhi e notò una ragazza dai capelli rosa. Non si era mai arresa e non lasciò di certo che lui venisse inghiottito completamente da quel mondo. Lo aveva da sempre sostenuto facendo da custode. Con lei riusciva a parlare di tutto e poco dopo diventò la sua migliore amica, la prima.

 

Finalmente arrivarono a quel fatidico posto: al porto. Ma ciò che lo rendeva magico, era il tramonto; il sole che si immergeva nell'acqua azzurrina dandole piccoli riflessi arancioni e gialli. Il cielo che da azzurro si trasformava in un rosa pallido lontano dal solo e vicino si sfumava diventando arancione. Quelle nuvole bianche candide che coprivano alcuni raggi donando giochi di luce mozzafiato. Non si riusciva a descrivere, magnifico, stupendo, indimenticabile...

-è semplicemente.....orakoso!-

da dove spuntava quell'aggettivo?

-cosa?-

Namiko si girò mettendo in mostra i suoi occhi spenti che, grazie ai raggi sfumati di arancione, li facevano brillare di nuova luce e le nuvole che si riflettevano in quegli occhi così magici in quel preciso istante. Il corvino era sicuro che non se li sarebbe dimenticati mai.

-certo! Un tramonto che non ha parole per descriverlo e che lo ha trovato uno stupido come te, non può altri che essere orakoso!-

-tsk aggettivo che viene da oroka eh?-

si girò verso il tramonto. Aveva ragione, non ci sono parole per descrivere quella meraviglia.

-penso che sia più che adatto “orakoso”...-

allungò la sua mano verso quella calda della ragazza e non indugiò a prendergliela facendolo sedere lì per terra, ad ammirare quel tramonto.

 

Ormai era pronta. La divisa pulita, una coda alta lasciando liberi i ciuffi gialli ribelli ed un leggero trucco. Si guardò allo specchio: peeerfetta!

Uscì dal suo appartamento, scese le scale e bussò a quello di sotto.

-muoviti oroka sennò facciamo in ritardo-

come lo disse la porta si spalancò.

-agli ordini habanero ottuso-

si abbassò per dare un bacio sulla fronte alla fiammina.

-mi correggo, il mio habanero ottuso-

la ragazza fece un piccolo sorrisino e appoggiò le sue mani sui pettorali di lui. Sta volta un bacio più “passionale”.

 

 

Mentre erano sulla via per andare a scuola si sentì da dietro un voce femminile chiamare il nome del ragazzo. Staccarono subito le mani, fortuna non li aveva visti.

-ciao tesoro va tutto bene? Ti sei ripreso?-

fece tutto velocemente che non diede il tempo per controbattere. Si mise in punta di piedi e lo baciò. Namiko rimase un po' perplessa e gelosa ma si contenne. In fondo, lei non sapeva ancora nulla.

-io...si tutto a posto-

si allontanò di mezzo passo da lei.

-ehi che hai? Non ti ho visto per tutto il week-end mi aspettavo come minimo un abbraccio...-

-a proposito di questo...ehm...perchè non ci avviamo intanto? Namiko si è dimenticata un libro e deve ritornare un attimo indietro-

le fece uno sguardo disperato cercando di farla stare al gioco. Lo capì al volo.

-già infatti ora corro voi avviatevi ciao ciao!-

si girò prima di fare il suo famoso sorriso a 32 denti falso e corse verso casa. Al primo incrocio si fermò e saltò per i tetti arrivando abbastanza vicino da poter vedere ma senza farsi notare.

-allora dimmi, cos'è tutta questa misteriosità?-

si avviarono lentamente verso scuola e Sakura su fece più attenta.

-volevo parlare di noi due- a quelle parole la rosa si pietrificò. Quando si comincia con quella frase, non va mai bene.

-ti assicuro che mi sono sentito benissimo stando insieme a te, mi sono divertito molto e hai continuato a non voltarmi le spalle anche nel mio periodo più buio aiutandomi in tutti i modi ma...-

non finì la frase che la ragazza lo prese per il colletto.

-è per Namiko non è vero?!-

si stupì di come aveva reagito. Non l'aveva mai vista così arrabbiata.

- b-bè...-

-lo sapevo! Ascoltami...quella lì non è quel che sembra. Lei in realtà è una bestia assetata di sangue che usa il suo magnete sensuale per attirare a sé le prede!-

- co...c-come fai a saperlo?-

-tu in realtà non...aspetta, lo sapevi già?-

con un gesto del corvino fece staccare la mano della ragazza dal suo colletto facendole sgranare gli occhi [ma che gli prende?]

-io so già tutto. Della sua vera natura e di questo suo strano magnete-

si allontanò dalla ragazza di due passi. Gli aveva dato fastidio la sua reazione. Le stava parlando con una voce fredda e distaccata che da anni non utilizzava più con lei.

-e ho anche capito che a parte questo suo magnete, in realtà ne sono realmente innamorato-

no. Non poteva crederci. Non era vero. Gli aveva fatto il lavaggio del cervello quella stronza.

-Sasuke quella ti ha ipnotizzato tu in realtà non diresti queste cose se non fosse arrivata-

-è vero-

una piccola speranza crebbe nel cuore della rosa -se non fosse entrata nella mia vita, a quest'ora sarei ancora con te a creare un rapporto che non sarebbe durato a lungo- la terra sotto i suoi piedi franò.

-Sakura, sarebbe stato questione di tempo che l'avrei incontrata in un modo o nell'altro. Destino. Con lei è tutto diverso, cioè, mi sono divertito davvero tanto con te e ti ho amato, ma non è l'amore che provo adesso nei confronti di quella fiamma che è riuscita a sciogliere addirittura un cuore di ghiaccio come il mio-

mentre c'era una rosa ormai caduta nell'oblio, sul tetto c'era una rossa con due lacrime che solcavano le guance. Quelle parole le avevano toccato il cuore facendo scendere una lacrima di gioia mentre l'altra era per i sensi di colpa nei confronti di Sakura. Non voleva che la trattasse in modo così freddo, insomma, era pur sempre la sua ragazza...

Sakura non resistette più e si inginocchiò a terra. Non poteva essere vero, quella ragazza era riuscita a portargli via tutto. I suoi occhi erano diventati spenti e lasciò che i suoi sentimenti esplodessero. Scoppiò a singhiozzare e subito dopo si alzò di scatto dal marciapiede e fece uno scatto fulmineo verso Sasuke che se ne era andato non potendo sopportare di vederla piangere. Lo riprese per il colletto fino a sollevarlo. Il ragazzo guardò dritto in quei due smeraldi; non erano più gli stessi. Erano spenti, privi di emozioni se non una leggera follia e lacrime che continuavano a scendere.

-Sasuke, tesoro, quella ti ha fatto il lavaggio del cervello tu non diresti così!-

le ultime parole le disse urlando. Dal tetto scese una figura rossa sia in volto, che negli occhi. Occhi rossi come il sangue e le pupille allungate.

-ora basta, Sakura-

aveva una voce calma ma che traboccava alla rabbia. La rosa si girò verso quella bestia che le portò via tutto e non resistette. Gli occhi si accesero di un viola con sempre le pupille allungate.

-tu...tu brutta stronza SUCCHIASANGUE!-

lasciò cadere Sasuke e si buttò contro Namiko. Quella fece un balzo in aria ed evitò il pugno che partì dalla rosa colpendo una macchina, lasciando una bella ammaccatura (povero il proprietario). Si voltò di nuovo verso la rossa. Neanche un graffio. Perse totalmente il controllo e un'aura blu si creò attorno al pugno. Quello avrebbe fatto un cratere vero e proprio! Si scagliò verso Namiko fulminea che si preparò a ricevere il colpo. La bloccò di nuovo con la mano sinistra ma sta volta non bastò. Indietreggiò distruggendo l'asfalto sotto i suoi piedi e l'onda d'urto spazzò via tutti i rifiuti che erano in giro per la strada. Dovette mettere persino la destra per bloccare quel colpo micidiale.

La rosa cadde a terra senza forze. Namiko, incazzata nera, tirò su la testa della rosa dai capelli facendole uscire un gemito per il dolore.

-stammi a sentire! Ti avevo avvertito l'altra volta e adesso non sarò pietosa!-

detto questo alzò l'indice e le colpì la pancia, togliendole il fiato e facendola piegare. Era riuscita a concentrare tutta la forza del suo colpo precedentemente assorbito in un solo dito.

-sfiora di nuovo Sasuke con le tue luride mani e la prossima volta, aggiungo anche una piccola parte del mio potere e, se conosci bene la guerra dei licantropi, fa molto male questo colpo!-

Era una vera e propria macchina da guerra. Le lasciò i capelli facendola cadere a terra.

Sasuke era rimasto in disparte ad osservare per tutto il tempo la battaglia. Non ci capiva più niente. Occhi rossi, viola, una forza disumana da tutte e due le parti e guerra dei licantropi...guerra dei licantropi?!

-eeehm...credo che mi manca qualche pezzo-

-già e io ora non ho voglia di parlarti di quella confettina scema!-

wow, era così sexy incazzata...

 

 

Arrivarono a scuola con qualche minuto di ritardo mentre l'ora dopo, arrivò anche Sakura. La ragazza in fiamme sorrise nel notare la sua faccia ancora dolorante per il suo colpo [se lo merita quella psicopatica!!]. Come si incrociarono i loro sguardi, passo un riflesso rosso o viola da entrambe le parti. Il loro maestro, l'Hunters speciale Kakashi, vide subito quella sfumatura rossa passare negli occhi di Namiko. Ora ne aveva la certezza, una spia di Under World si era addentrata nella loro scuola. Si alzò dalla cattedra e s'incamminò verso la ragazza.

Un colpo fece leggermente tremare la scuola. Solo i tre vampiri se ne accorsero e si diedero di sfuggita uno sguardo. Un altro colpo. Questa volta più forte e se ne accorsero anche gli umani. Un ragazzo cominciò a urlare.

-un terremoto!!-

Ino entrò nel panico e si buttò fra le braccia di Shikamaru.

Un piccolo tremolio e sta volta crollò il muro che dava verso l'esterno. Namiko, Sakura e Kakashi furono fulminei e buttarono da una parte tutti gli alunni vicino le finestre. Si alzò il fumo e cominciarono a tossire. Due figure si fecero strada tra il fumo: non li riconobbero per via dei loro cappucci neri che coprivano le loro teste.

-coff, coff... ma che diamine succede?! Coff, coff-

il corvino era sotto le braccia di Namiko. Sperò di trovare una risposta fra i suoi occhi ma non vide niente, solo una faccia ancora più interrogativa della sua.

-non ti preoccupare, eheheh...siamo solo di passaggio-

una voce ancora più roca continuò subito dopo di lui.

-siamo solo qui per dare un piccolo messaggio alla ragazzina di Under World-

Namiko si fece più attenta.

-ma prima come minimo deve farsi riconoscere...-

no, non poteva mandare a puttane la sua missione per una cazzata del genere. Così rimase in silenzio.

-cos'è hai paura dell'Akatsuki? E a dire che mi avevano detto che era una con le palle malgrado fosse una ragazza-

ancora niente. Namiko stava ribollendo; era incazzata perchè avevano mandato a monte la sua copertura ma ancora di più perchè avevano provato a fare del male ai suoi amici. Si tolsero i cappucci. Un tipo strano con capelli argentei e i tipici occhi rossi dei vampiri aveva perso la pazienza. Prese la prima umana capitata a tiro e la prese per il collo [cazzo, non Ino!] sia Sakura che Namiko pensarono alla stessa cosa.

-stammi a sentire, vampirina dei miei stivali, o ti fai viva oppure sbrano questa in pubblico-

diede un veloce sguardo verso la bionda e se l'attirò a se per sentirne il profumo -...ha anche un buon odore, non so se riuscirò a trattenermi più di tanto- Ino era pietrificata di fronte quegli occhi.

-non la sfiorare!-

Namiko decise, fanculo alla missione poteva sbranare in qualsiasi momento la sua amica.

-ooh eccola lì...ma come siamo carine e giovani-

Hidan lasciò la ragazza che subito dopo Kakashi la prese (Kakashi hatake, potere=super velocità).

-tsè non mi sottovalutare solo perchè sono una bellezza naturale-

-non rompere i coglioni, rossina-

Kazuzu fermò Hidan con un braccio e prese la parola.

-stammi a sentire: porta questo messaggio al tuo caro re. L'Akatsuki ha aspettato per anni questo momento e niente e nessuno potrà fermarci. Potete preparare l'esercito migliore del mondo ma non ci fermeremo MAI-

-va bene, ma prima cosa: non insultare il mio fratellino, sì è cocciuto e scemo, ma vi consiglio di non sottovalutarlo come, seconda cosa, di non sottovalutare me!-

non poterono evitare di mettersi a ridere entrambi.

-dico ma sei scema?! Hai idea di chi hai davanti? Non ti fingere mai più la sorella del re, lei sì che è una bomba e non una fifona come te!-

con quella affermazione si incazzò ancora di più ma sorrise anche per quel bel complimento che le aveva fatto. I suoi occhi brillarono e fece uno scatto verso l'argenteo. Concentrò parte del suo potere su di un dito e lo colpì nel pieno centro della schiena facendolo volare dall'altra parte della stanza distruggendo anche l'altro muro. Kazuzu non esitò e scagliò i suoi filamenti verso le gambe della ragazza bloccandola a terra.

-tsè povero ingenuo...secondo te perchè il mio amato fratellino ha mandato proprio la sua sorellina?-

la sua mano si tese come un coltello. Un'aura azzurra si allungò per tutta la mano e con un colpo netto, tagliò i fili (Namiko Uzumaki, potere2= aria, la riesce anche a concentrare facendola diventare più tagliente di una katana).

Allora era vero, quella lì non li stava pigliando per il culo. Era davvero la leggendaria guerriera della fiamma conosciuta da tutti per questa sua abilità innata. La possibilità di controllare ben 2 poteri. Indietreggiò e staccò una sua mano, rimasta attaccata grazie ai suoi fili, che si andò a conficcare nel terreno. Così facendo, fuori uscirono dei fili neri in giro per tutte le macerie. Tutti e tre i vampiri si avvicinarono e si prepararono all'attacco.

-così sei la principessa delle fiamme eh?-

fece Kakashi, per togliere la tensione che si era creata fra le due.

-sì ma, per favore, togli quel “delle fiamme” e sostituiscilo con “leggendaria”-

-mhmh... mi dispiace ma sei conosciuta con questo nome-

si scagliarono contro quei fili neri all'unisono mentre Sakura si gettò verso quel tipo svenuto che si era ripreso.

Hidan si spostò all'ultimo secondo evitando quel colpo devastante che fece crollare tutto il muro.

-porca puttana! Tu di certo sei una da non far arrabbiare eh?-

-fai ben poco il buffone e prendimi seriamente!-

-tsk come vuoi-

si allontanò di qualche metro con dei balzi ed unì le sue mani come se stesse pregando. Attorno a sé si creò un cerchio che si illuminò. Aprì di botto gli occhi e fissò dritto in quei smeraldi. Sakura, non curante di quel suo strano atteggiamento, fece uno sguardo di sfida verso i suoi. In un istante la rosa non riuscì più a muoversi. Riusciva solo a parlare. Alzò la mano allo stesso tempo in cui anche Hidan lo fece.

-povera illusa sei alle prime armi non è vero?-

sì, Sakura non era da molto tempo diventata vampira. Fu trasformata da un Hunters che era diventato pazzo 20 anni fa. All'inizio beveva sangue umano e Rock Lee, un suo amico, la trovò mentre stava banchettando con uno. All'inizio ci fu un piccolo scontro fra loro due ma vedendo come fosse inesperta, il ragazzo le chiese da quanto era così. Quando seppe che si nutriva di sangue solo da 2 anni le propose di venire con lui. La portò alla corte dei Pafini, il quartier generale degli Hunters. Lì fu aiutata ad abituarsi a questa sua nuova natura e la costrinsero a mangiare cibo umano. Non era affatto male e da lì, cominciò ad essere una Hunters.

 

Hidan si girò verso Namiko e cominciò a correre verso di lei. Ovviamente anche Sakura lo fece e non si sa come preparò uno dei suoi pugni.

-NAMIKO STA ATTENTA!-

la rossa si girò di scatto e vide la pazzoide rosa scagliarsi contro di lei. Fermò il suo pugno con una mano. Una gamba partì e le colpì la faccia facendola cadere. Si dovette riprendere subito perchè Sakura era saltata in aria e stava per fare il suo famoso calcio, lo shannaro (io mi sono immaginata che fosse il nome di quel colpo epico poi forse è solo una parola senza senso come “dattebayo” non lo so, non so il giapponese XD). Namiko rotolò da una parte evitandolo per un pelo.

-ma che cazzo fai?! Capisco che sei nera per colpa mia ma ti sembra il momento per prendersela con me?!-

-secondo te sono io che mi sto muovendo??!!-

notò che c'era l'altro membro che alzò la mano nello stesso momento in cui Sakura lo fece [controllo della mente ma certo!]. Si preparò per prosciugare il potere di Sakura. Vide subito che anche il ragazzo si accasciò a terra [ma certo! Quello ha preso il suo controllo dandogli in automatico il suo di potere, non sfrutta quello micidiale della psychorosa] ciò spiegava il perchè i suoi colpi non erano esattamente al massimo della potenza. La rossa si mise in posizione di difesa e cominciò a parare tutti i colpi prendendo pian piano la forza. Quando vide che distolse leggermente lo sguardo e che Sakura era praticamente a terra, ne approfittò per buttarsi contro di lui prendendolo per la testa.

-non sei piuttosto sveglio non è vero?-

-tu...mi...stai...sottovalutando!-

Namiko rise e appoggiò due dita sulla sua fronte. Chiuse gli occhi e fece partire un coltello che trapasso la testa da parte a parte. Un colpo, un morto.

Kazuzu si accorse della perdita del suo compagno e fece un ghigno.

-non vedevo l'ora che quel cazzone si levasse! Mi rallentava con le sue preghiere e basta!-

una risata malefica e pazza partì da quel mostro filaccioso. Si guardò in giro e notò un ragazzo coi capelli neri e gli occhi pure neri.

-tu, mi ricordi stranamente Itachi...-

a quel nome Sasuke gelò e cominciò a sudare freddo.

- c-come fai a conoscere il suo nome?-

-semplice, è mio compagno-

no. Suo fratello si era messo con un gruppo così malato e pazzo?! Era rimasto lì fermo, immobile. Non riusciva a spiccicare parola.

Namiko non riuscì a capire in tempo le intenzioni di Kazuzu che lui fece partire tutti i suoi fili verso quel ragazzo.

-SASUKEEE!-

la rossa fece riprendere il corvino dallo shock e dei fili avvolsero tutto il suo corpo cominciando a stritolarlo.

-ghhhh...gh...-

Namiko udì il leggero scricchiolio delle sue ossa. Ancora più forte e gli avrebbe rotto tutte le ossa.

-aaaaaaaaaah!-

l'habanero fece un urlo disumano e si buttò verso Sasuke ma muri e muri di fili la bloccarono.

-non mi rompere, principessina. Vediamo se si sveglia completamente...-

[cazzo si è accorto che è un Dormiente!]. Dalle sue mani si crearono delle spade d'aria concentrata e cominciò ad affettare tutta quella massa di fili che l'avevano circondata.

-ghhh..ghaaaaaaa!!-

cominciò a urlare in preda al dolore e perse il controllo. Tutti i cavi che un attimo fa lo stavano stritolando si disintegrarono di fronte a quella dispersione di potere. Gli occhi di Sasuke divennero rosso rubino con la pupilla allungata. Guardò Kazuzu con uno sguardo omicida e scattò verso di lui. Fu talmente veloce che riuscì a prenderlo per il collo e lo guardò semplicemente negli occhi (Sasuke Uchiha, potere= come lo sharingan ipnotico, ipnotizza gli avversari facendoli finire in un loro mondo immaginario). Tutti i fili neri si polverizzarono e tutti potettero assistere a quella scena.

Sasuke si era risvegliato e assieme a lui anche i ricordi.

 

*=burashinoki significa Callistemon, cresce spontanea in Australia e Tasmania.

Immagine: http://img01.elicriso.it/it/come_coltivare/callistemon/callistemon-citrinus.jpg

**= orchidea nera.

Immagine: http://www.agrilot.altervista.org/Immagini/Fiori/orchideanera.jpg

 

 

 

Bum colpo di scena! Vi piace eh? Un bel combattimento che spero possa sembrare il più normale possibile :D semmai scusatemi se vi ho fatto assistere a una Sakura pazza ma, vedendo come ci teneva nel manga/anime mi immaginavo che se mai l'avesse lasciata, tutto il suo mondo sarebbe crollato, visto come ne è follemente innamorata... ma ciancio alle bande, fatemi come vi pare questo combattimento e fatemi sapere se devo precisare più cose per farlo sembrare un vero e proprio combattimento!!

 

 

 

abbracci e baci,

Tomori_16

 

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Capitolo 9
*** cap.8 quando si è innamorati ***


QUANDO SI E' INNAMORATI

 

 

 

Mattina.

Hinata si era svegliata con gli occhi gonfi, rossi e persino le occhiaie. Non era riuscita a chiudere occhio. Troppi pensieri le passavano per la testa e quando riuscì finalmente ad addormentarsi, ecco che arrivavano gli incubi.

Chiese ad una cameriera di portargli la colazione in camera, non voleva di certo farsi vedere in quello stato da suo padre, dalla sorella e da Naruto. Doveva farsi vedere forte e impassibile, menefreghista di ciò che era appena accaduto, tirare fuori il leone che nascondeva da anni e diventare aggressiva come sua sorella.

 

Quanto la invidiava sua sorella Hanabi; lei sì che riusciva ad essere se stessa e nessuno, dico nessuno riusciva a domarla. Diceva quel che le passava per la testa, se le piaceva qualcuno, come era successo già una volta, glielo urlava in faccia...

ok forse quello era un po' troppo ma insomma, tutti la conoscevano per come era.

Finì di mangiare e andò in bagno a farsi una bella doccia. Ci rimase per ben 1 ora così era sicura che si sarebbe lavata tutti i problemi, le angosce, le paure e i dolori.

Si sentiva in vena di voler fare la ribelle e mettersi in mostra davanti quel bastinchio (parola inventata da me, sottospecie di bastardo XD). Un vestito con le spalline sottili, un corpetto con la scollatura a cuore e il bordo in pizzo con dei lacci viola davanti che tenevano stretto il tutto, una gonna viola scuro che finiva a metà coscia con un altro strato più trasparente lungo dietro le gambe.

Si legò i capelli con uno chignon da un lato e si truccò con un rossetto rosso fuoco mentre attorno agli occhi si mise un velo di nero. Era perfetta! Quel vestito metteva ben in mostra le sue forme.

Glielo aveva comprato Namiko un giorno che erano andate a fare shopping assieme. Lo aveva preso di nascosto perchè tanto sapeva che se glielo avrebbe fatto vedere, sarebbe scappata dicendo che non se lo sarebbe mai messo in vita sua. Invece eccola davanti allo specchio ad ammirare quello splendido vestito.

Uscì dall'enorme camera e si avviò verso la sala del trono. Come lavoro era la consigliera del re e doveva stare tutta la mattina al suo fianco a dargli consigli su come comportarsi con i sudditi. Hinata conosceva bene le sue responsabilità ed era una ragazza decisamente saggia malgrado la sua età. Infatti tutti nella sua casa si chiedevano perchè suo padre la riteneva una debole, una che non conosca le sue responsabilità e che non saprebbe da dove cominciare nel vivere da sola senza la sua famiglia.

Scosse la testa ed aprì il portone. Solita storia: Naruto seduto sul trono con la corona storta, il gomito appoggiato sulla gamba e lui che dormiva con la guancia appoggiata sul pugno. Chiuse la porta sbattendola per farlo ritornare dal mondo dei sogni e lui saltò facendo cadere la sua bella corona. Rotolò fino ai piedi della corvina che la bloccò con il tacco degli stivali. Gli occhi azzurrini del ragazzo salirono pian piano fino ad arrivare alla faccia della ragazza che si sforzava di fare un'espressione da superiore. Il suo cervello andò letteralmente in tilt e fanculo alla lucidità. Si notava persino del fumo che uscivano dalle sue orecchie e gli occhi come quelli del maestro.

-b-bè che t-ti guardi?- il ragazzo ritornò ad ammirare quei diamanti perlacei così chiari e non-vampireschi che accecavano.

-io...ehm...io...ti ho già detto che vado matto per i meloni?- con quella frase gli occhi caddero sulla quinta della ragazza e minuscole goccioline rosse scesero dal naso.

Hinata diventò rossa come un peperone e a momenti si sarebbe coperta con le mani urlando “pervertito!!” come faceva quando era una debole. Invece stavolta i pensieri di ieri riaffiorarono e prese una saponetta spuntata da chissà dove cecchinando Naruto con un colpo alla testa.

*una voce dall'esterno urlò* -Headshot bitch!!- (sì sono una ragazza e gioco volentieri con mio cugino a MW3 o, ancora meglio, black ops 2 u.u).

Una fontanina spuntò dalla fronte del ragazzo spruzzando allegramente sangue, gli occhi vuoti bianchi e crollò a terra.

Hinata si sforzò di rimanere impassibile e lo oltrepassò sedendosi al suo posto a fianco del trono, solo più indietro.

 

Prima che Naruto si riprendesse ci vollero 10 interminabili minuti e in quel lasso di tempo Hanabi era entrata mettendosi a chiacchierare allegramente con sua sorella che si limitò a dare di sfuggita un'occhiata al biondino mentre si rialzava. Ovviamente Hinata raccontò tutto quello che era appena successo e quando si rialzò dovette superare la furia Hyuuga 2, la vendetta.

Per fortuna Hanabi si limitò a urlargli in faccia assordendolo e questo per Naruto fu un miracolo. Si girò per rimettersi finalmente a sedere sul suo comodissimo trono ma una manina piccola lo tirò per la cravatta e lo fece abbassare al suo livello in modo tale che potesse parlargli nell'orecchio. Si misero dietro una colonna e Hanabi cominciò.

-come prima mattinata è stata un disastro, TU sei stato un disastro! Ma passando ad altro, dobbiamo trovare un modo per far scogliere il cuore a mia sorella che, a quanto pare, dopo quello che è successo si è forzata di creare un muro di ghiaccio attorno ai suoi sentimenti. Sei stato così stronzo da fare impazzire mia sorella?!-

-ehi! Non è colpa mia se quegli anziani abbiano deciso di creare un telefilm sui problemi di cuore del re!- un pugno volò sulla sua testa piegandolo dal dolore.

-sta zitto vuoi farti sentire da mia sorella cretino?!- il ragazzo alzò lo sguardo leggermente appannato per le lacrime ed annuì debolmente per far capire che aveva afferrato il concetto (mi dispiace Hanabi, ma abbiamo un impedito cronico davanti agli occhi...*Hanabi annuisce*).

-allora mentre mi infilavo sotto le coperte mi è venuta una mezza idea- incrociò le braccia e fece una faccia pensierosa.

-e sarebbe?- Naruto era impaziente nel sapere quale disperato modo aveva trovato la ragazza.

-mia sorella è una all'antica quindi adora quei corteggiamenti con fiori, poesie, passeggiate per il parco etc. etc.-

-ma in quei corteggiamenti ci mettono 1000 anni per darsi un misero bacio!- il ragazzo perse totalmente le speranze e si arrese, era una frana nelle poesie (sei una frana in tutto).

-non ti preoccupare per le poesie basta che ne copi una di uno scrittore famoso!- gli occhi si illuminarono.

-ah sei un angelo caduto dal cielo Hanabi! Con le corna e la coda, ma almeno hai le ali bianche!- ennesimo pugno sulla testa.

-sì, sì...intanto ecco qua il piano- si avvicinò ancora di più al suo orecchio e cominciò a parlare.

Per tutto quel tempo Hinata era rimasta seduta al suo posto aspettando i “piccioncini”.

Aspettò 2 min, 5 min, 10 min, mezz'ora e già non ne poteva più.

-ehi pi...pi...p-piccioncini, uscite dalla v-vostra tana dell'amore che il f-futuro pa...p-padre deve lavorare!- sospirò dallo sforzo che fece per dire quella complicatissima frase ironica. Invece Naruto era divertito nel vedere quanto si forzasse per sembrare impertinente e fece un sorriso con le guance leggermente arrossate [adorabile! :3] fece una strana faccia da volpe e, tanto per stuzzicare la corvina si aggiunse anche lui.

-non ti preoccupare, erano solo preliminari!- Hinata diventò color porpora dai piedi fino ai capelli e fumo uscì dalle sue orecchie.

-la...l-la p-p-prossima volta p-potete an...an...andarepiùavantisevigiranolepalle!- si tappò la bocca e si alzò di scatto dalla sedia [che imbarazzo!!!!].

Naruto non aveva capito una mazza di quello che aveva detto ma non ne diede un peso, doveva seguire il piano giusto?

-ok...allora oggi cambio di programma: io e la mia fidanzata- scandì bene l'ultima parola -vogliamo fare un giro a comprarci qualche cosa e tu dovrai portare le borse. Hinata non pensò su quello che aveva detto e fece cenno di sì incrociando le braccia. Dopo qualche secondo fece mente locale e arrossì ancor di più fino a svenire o quasi.

 

 

 

Fumo. C'era tanto fumo.

Namiko aveva fatto uno sforzo disumano per poter tagliare tutti quei cavi neri e in una frazione di secondo erano spariti. Le sue gambe chiedevano pietà e in un'istante si inginocchiò per il dolore. Guardò in avanti e vide una scena che l'aveva scioccata: Sasuke con gli occhi rossi e in una mano teneva il collo di uno dell'Akatsuki.

Kazuzu aveva gli occhi completamente neri e non si muoveva di un millimetro se non un lieve su e giù del petto. Che diamine era successo?

A suo malincuore si tirò su e si avviò verso quel nuovo Sasuke. I suoi occhi emanavano una luce diversa da prima: era mista fra tristezza, vendetta e amore. Inquietanti, quasi non sembravano i suoi.

- S-Sasuke...- lo disse con un filo di voce per la mancanza d'aria che aveva in quel momento. Si chinò ed appoggiò le sue mani sulle ginocchia per riprendere fiato. L'Uchiha lasciò cadere a terra il corpo inerme e con uno scatto era a due passi dalla rossina.

-Na...Nami-chan- i suoi occhi blu si spalancarono. Un minuscolo ricordo si fece strada nella sua testa e le passò come un film.

 

-muoviti non voglio fare tardi!- suo fratello era di fronte a lei con le braccine cicciottelle di un bambino appoggiate ai fianchi.

Avevano un appuntamento con il loro migliore amico al parchetto giochi e per colpa sua erano tremendamente in ritardo.

-mi raccomando, state attenti a non sbucciarvi come l'altra volta!-

 

Una parola, uscì una semplice parola dalla sua bocca...”padre

Un uomo di statura media con i capelli identici a quelli di Naruto. Anzi, Naruto era una fotocopia esatta di suo padre se non per i baffi sulle guance.

 

Papà spuntò dalla cucina mentre aveva stranamente un grembiule e stava pulendo i bicchieri appena usati per il pranzo.

-sì papà- lo dissero in coro e corsero verso il parco.

Anche se in quel mondo era perennemente notte, i bambini uscivano comunque fuori a divertirsi e girare per il parco. Arrivarono davanti l'entrata e tutti e due si misero a cercare chissà che.

-eccolo, l'ho visto forza vieni!- Naruto la trascinò per un braccio fino ad arrivare all'altalena. Su di una c'era un bambino con i capelli neri dai riflessi lunari blu ed occhi neri come la pece. Naruto cominciò ad urlare il suo nome cercando di farsi notare e ci riuscì. Quegli occhi neri illuminati dalla luce tipica dei bambini si voltò verso di loro e sogghignò.

-eccoci siamo arrivati!- Naruto era davanti a lui con il suo solito sorriso a 32 denti ma, a differenza di Namiko, quando lo faceva non era per mentire.

-tsk siete sempre in ritardo voi Uzumaki!- fece il finto offeso ed incrociò le braccia sul petto.

-ooh e andiamo Sas'ke-kun!-

-scusaci tanto!- sta volta fu una bambina piuttosto solare a parlare. Aveva i capelli corti lisci a caschetto (tipo il taglio di Hinata da piccola ma senza le ciocche davanti) di un colore rosso e tutte le punte gialle.

-e va bene, Nami-chan. Ora siete qui e possiamo finalmente giocare!-

 

Namiko si svegliò da quella specie di sonno e sollevò gli occhi verso Sasuke. Ora si spiegava quello che aveva visto mentre l'aveva morso. Lui era insieme a loro sin dall'infanzia e per qualche ragione inspiegabile, si era ritrovato nel mondo degli umani.

-so...che non sarebbe il caso ma ho una fame da lupi- Namiko guardò dentro quegli occhi rosso sangue e vide quanto avessero bisogno di essere nutriti. Fece un mezzo sorriso e sbottonò leggermente la camicia scoprendo parte del suo collo. Spostò un po' i capelli e la testa dal lato opposto.

-serviti pure- con la coda dell'occhio notò l'arrossamento che si espanse per tutto il viso del ragazzo.

- m-ma sei debole e non voglio farti svenire...-

-almeno saremo pari no?- si avvicinò ancora di più sentendo il suo respiro caldo mandarle brividi per tutta la schiena e questa cosa le piaceva. Sasuke appoggiò lentamente e ancora titubante le labbra sul suo collo invitante e la prese per le spalle.

-scusami- lo sussurrò ed affondò i suoi denti nella sua carne.

Per la ragazza in fiamme fu una nuova esperienza e capì com'era essere morsi. Ti faceva partire brividi di piacere che percorrevano incessantemente il tuo corpo ma sentivi il tuo sangue, la tua linfa vitale, scorrere nello stesso punto e abbandonarti lasciandoti un senso di vuoto immenso. Non sapeva più che pensare. Quando finalmente ,per lei, si staccò, cadde nelle braccia possenti di lui e si tamponò subito i buchi. Riusciva a malapena a tener su le palpebre e presto il sonno avrebbe vinto. Sasuke mise un braccio sotto le sue gambe e la tirò su tenendola come una principessa ma Namiko non ci fece molto caso, era troppo stanca. Si accorse a malapena che Sakura, Kakashi e un'altra tipa strana con anche lei i capelli rossi si avvicinarono a loro.

-Karin ridalle le forze presto!- Kakashi diede un ordine a quella tipa strana con gli occhiali che sbuffò in risposta.

-non aiuto quelli dell'altra specie!-

-Karin è un'ordine!- la ragazzina sbuffò per l'ennesima volta e strani nastri bianchi uscirono dalla manica (Karin, potere= con dei nastri bianchi ha la capacità di guarire chiunque). Questi avvolsero il collo dell'altra rossa e s'illuminarono. Improvvisamente sentì un senso di freschezza e beneficio invaderle tutto il corpo e riuscì finalmente a rilassarsi addormentandosi.

-il maestro Kakashi ti aveva chiesto di guarirla ma non con dei sonniferi!- Sakura diede un leggero pugno sulla spalla della “dottoressa” che in risposta diede un pugno più forte sulla sua testa.

-non è colpa mia se quella crollava dal sonno! Le è bastato sentire il senso di beneficio che donano i miei amatissimi nastri per finire nel suo mondo!-

-ora però non te la prendere con me dottoressa!-

-non chiamarmi dottoressa!- fra le due cominciò un litigio senza tregua e Kakashi si mise una mano sulla faccia facendo “no” con la testa.

-voi due state zitte e lasciatela dormire in santa pace- tutti e tre si girarono verso il corvino che aveva appena parlato. Le due smisero subito di mordersi o tirarsi i capelli come bambine e si zittirono sul colpo. Non era più di tanto per la frase che aveva detto ma lui lì a causa del combattimento aveva tutta la sua camicia scolastica rotta e tutti i bottoni si erano dispersi fra le macerie. Risultato? Un figone da paura con un telaio da far sognare chiunque con quella camicia tutta rotta che aumentava la figaggine...

La magia si bloccò quando prese Namiko e se la caricò sulle spalle guardandola con occhi leggermente preoccupati ma che s'illuminavano di nuova luce vedendo la faccia della rossa.

 

Sasuke in risposta sbuffò come suo solito fare e parlò un ultimo secondo con il professore.

-per ora la riporto a casa e la lascio a riposare. Voi potete raggiungerci quando vi pare, tanto Sakura sa dove abito- il professore diede il suo consenso e lui in risposta partì veloce come un fulmine verso casa.

Le due ragazze erano rimaste ad ammirare il “figone” finchè non sparì all'orizzonte.

Nella bocca di Sakura c'era un retrogusto amaro e il cuore si spezzò ancora una volta. Sapeva che ormai Sasuke era andato e che nulla lo avrebbe fatto ritornare indietro. Mentre lui si era avvicinato all'inizio a Namiko potè facilmente sentire il modo in cui la chiamò: “Nami-chan”. Lui non l'aveva mai chiamata con un soprannome e un velo di tristezza volò tra gli occhi della ragazza che non passò inosservato sotto i rubini perennemente rossi di Karin.

-ehi maialino ma quello non era il tuo ragazzo?-

-lo era...non più oramai...- strano. Si aspettava una sua solita reazione andando in escandescenza ed esplodendo come un vulcano ma invece la fece stare ancora più male. In risposta, Karin le diede una bella pacca sulla schiena facendola barcollare e lei si girò già più incazzata di prima. Tirò fuori la lingua facendo una smorfia da bambina e si dileguò anche la rossa verso casa.

Poteva non sembrare ma quelle due erano piuttosto unite. Malgrado la testardaggine da parte di entrambe avevano una specie di legame affettivo e bastavano poche gesta anziché mille parole. Infatti la rosa aveva subito afferrato il concetto che le aveva mandato la rossa “so che è doloroso ma passaci sopra”. Passarci sopra, forse ancora no ma di certo questo l'aveva tranquillizzata.

 

 

 

Passarono tutto il pomeriggio a fare spese inutili: cioccolatini (no, stavolta niente sangue per carità almeno la mia cioccolata no *-*), fiori e dei vestiti stranamente eleganti per Naruto. Per tutto il tempo le avevano sempre chiesto il favore, ad esempio:

 

-questo tipo di cioccolatino ti piace o lo preferisci al latte?-

-quali sono i tuoi fiori preferiti?-

-secondo te mi donano questi vestiti?-

 

Stava ancora lì a chiedersi perchè le chiedevano sempre il parere: erano loro i due innamorati no? Si era messa a pensare sul balcone di camera sua. Era talmente presa dai suoi pensieri che non si accorse del casino che si era creato tra gli alberi del giardino. Si fece più curiosa e cominciò a guardare in quella direzione.

-forza muoviti che sta guardando da questa parte!- era la voce di sua sorella [ma che diamine ci fa mia sorella nel giardino?!] improvvisamente da dietro un cespuglio spuntò una chioma bionda. Le scappò quasi da ridere vederlo conciato in quel modo: aveva una giacca blu ornata d'oro con sotto una camicia bianca e dei pantaloni beige con stivali non molto alti. Erano i vestiti che erano andati a comprare sta mattina!

-ehm ehm...

Ripenso il tuo sorriso,ed è per me un'acqua limpida

scorta per avventura tra le petraie d'un greto,

esiguo specchio...specchio...ah, in cui guardi un'ellera i suoi corimbi;

e su tutto l'abbraccio di un bianco cielo quieto.

Codesto è il mio ricordo...ehm...ehm...Hanabi come diamine continua?

-non saprei dire, o lontano!

-Ah già!

Non saprei dire, o lontano

se dal tuo volto s'esprime libera un'anima ingenua,

o vero...ehm...

 

Naruto si mise le mani tra i capelli e cominciò ad urlare.

-aaaaah basta non ne posso più di questa poesia!-

-ma sei rincoglionito?! Ora Hinata ha scoperto tutto!- Hanabi uscì da dietro l'albero e stava per dare un pugno sulla testa di Naruto ma l'altra corvina era scesa in tempo e l'aveva fermata.

- p-penso che questa scenetta sia finita davvero...Hanabi-chan, perchè n-non torni i-in camera e ti r-riposi per domani?-

-guarda che non sono più una bambina di 50 anni! Lo so già da sola quando andare a letto- si pentì subito di aver risposto in quel modo perchè si era formata un'aura nera e spaventosa attorno a sua sorella. Aveva il volto oscurato dalla sua frangetta. Poteva tranquillamente essere paragonata ad un fantasma.

La corvina2 capì all'istante e si volatilizzò.

Hinata aveva voltato le spalle e si avviò verso camera sua ma una mano calda, grande che riconosceva la fermò.

-aspetta...c'è un motivo per tutto questo- la ragazza venne scossa da singhiozzi. Si girò verso Naruto e mise in bella mostra le sue lacrime di dolore che le rigavano le guance leggermente e perennemente arrossate.

-a che g-gioco stai g-giocando, Naruto? S-se la tua i-intenzione era quella d-di ferirmi ci s-sei riuscito...- le iridi azzurrine del ragazzo si sgranarono. Abbassò il suo sguardo che venne coperto dai suoi ciuffi ribelli color grano.

-non era mia intenzione ferirti...quando ne sono venuto a conoscenza ne sapevo quanto te- sta volta fu Hinata a stupirsi per le sue parole. Ne sapeva quanto lei? Quindi significava che non l'aveva presa in giro quel giorno del fatidico Fughino.

Voleva urlargli in faccia che le dispiaceva da morire e che credeva il contrario ma una pietra in gola le bloccò tutte quelle parole.

-probabilmente non vorrai più vedermi in faccia ma almeno fatti dire questa cosa- si avvicinò alla sua testa abbassata e diede un piccolo bacio su quei capelli color notte assaporando a pieno il loro profumo misto tra frutti di bosco -per me quel giorno significò molto perchè capii una parte di me che avevo tenuto per tutto questo tempo nascosto e quella parte era la mia parte innamorata, la mia parte innamorata di una ragazza intelligente dal cuore grande. Gentile, capelli neri lucenti e degli occhi chiari perlacei- purtroppo per lei Naruto si girò di spalle e si mise a contare mentalmente.

5 secondi, avrebbe aspettato ancora 5 secondi e poi sarebbe scomparso per sempre dalla sua vista. All'ultimo secondo una mano piccola e delicata lo prese per la manica in un modo dolce che fece impazzire il biondo.

- p-potrò s-sembrare una f-folle ma...- tirò su la faccia che era tutta rossa -io...i-io...io ti...a...amo!- a momenti poteva crollare e svenire sul colpo rovinando tutta l'atmosfera che da anni sognava. Invece il biondo riuscì a rimandare indietro le sue lacrime e sorrise. Era più felice che mai e voleva tenersi talmente stretto quella felicità da farla soffocare. Infatti si avvicinò e l'abbracciò forte ma senza andare a far male a quel bocciolo, il bocciolo rosso come un pomodoro in volto. Piano piano, ma veramente piano, le sue braccia riuscirono a circondarlo per i fianchi e si strinse ancora di più a lui.

Rimasero così per un altro po' e tutti e due contemporaneamente decisero che non bastava un semplice abbraccio. Naruto prese il mento di Hinata e la avvicinò alle sue labbra. Uno tsunami di emozioni passarono per tutto il corpo di Hinata e il biondino dovette reggerla in piedi altrimenti quella sarebbe crollata sul colpo. Lo lasciò completamente fare, anche quando spinse per entrare con la lingua.

Quando si staccarono erano entrambi rossi in volto, tra un po' lui più di lei (O.O).

forse perchè era il suo primo, ma lei pensava che sapesse baciare proprio bene.

-bè...che...che dici s-se ti r-riaccompagno i-in camera?- si stava grattando la guancia come suo tipico modo di fare mentre si sente maledettamente in imbarazzo e distogliendo le sue splendide iridi dal volto della ragazza.

-....s-sì...- sorrisero entrambi, si diedero per mano e se ne andarono.

Tra i cespugli di bacche si notarono occhi perlacei da diavoletto che sghignazzavano.

Ovviamente Hinata l'aveva scoperta sentendo i sentimenti che provava in quel momento: era felice per lei ed si sentiva soddisfatta del suo lavoro. Sorrise fra sé e sé e continuò ad ammirare Naruto, il suo Naruto che diceva come l'aveva trattato male la sua malefica sorellina.

 

 

 

 

 

Eeeeccomi qua =D per elcrazy_NarHin....ecco fatto risolto fra i due u.u intanto ti ringrazio di nuovo per aver recensito ovunque XD ringrazio anche gli altri che lo hanno fatto! Grazie di cuore davvero ;)

semmai volevo avvisarvi che fra un paio di settimane, se non meno, mia madre va via con anche il computer ed io rimango con un ipad T.T Ho provato già un paio di app ma fanno letteralmente cagare e mi mandano in tilt tutto D: continuerò a cercare un qualcosa però intanto vi avverto così se vedrete che ritarderò coi capitoli, saprete il perchè :D

ma passiamo ad altro, Naruto ed Hinata si sono chiariti e si sono finalmente baciati. Andrà tutto rose e fiori o ci saranno problemi?

E fra Sasuke e Namiko si creeranno problemi con la scoperta del loro passato?

Lo andremo a scoprire nel prossimo capitolo u.u

*tira fuori una carota e la rosicchia come Bugs Bunny* eeeeeh...è tutto qui gente! (se dicono così a fine episodio)

Baci&Abbracci,
Tomori_16

 

 

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Capitolo 10
*** Cap.9 ritorno ***


RITORNO



Spalancò gli occhi e vide tutto arancione, giallo e rosso.
Tutto andava a fuoco e lei era intrappolata tra quelle mura in fiamme.
Sentì un peso appoggiato alla spalla e un dolore lancinante nello stesso fianco.
Guardò verso sinistra e notò una chioma ribelle color grano che singhiozzava.
Cercava di tener disperatamente premuto il punto dove le faceva tremendamente male e ci mise anche lei una mano sopra.
Sentì una sensazione di bagnato e se la guardò subito.
Stava perdendo sangue a fiotti e piano piano sentiva tutte le sue forze abbandonarla.
L'ultima cosa che notò prima di chiudere completamente le palpebre furono degli occhi rosso rubino, una bocca anch'essa sanguinolenta che sorrideva e in mano una spada sporca di sangue, sporca di sangue che non era suo.


Si tirò su di scatto e strozzò una specie di urlo. Aveva appena fatto un incubo. Si stropicciò gli occhi e si guardò intorno. Quella non era camera sua e quello sotto il suo sedere non era il suo letto. A fianco a lei c'era una figura girata di spalle col respiro profondo. Stava dormendo con Sasuke a fianco...stava...dormendo...STAVA DORMENDO CON SASUKE A FIANCO?! Stava per colpirlo col suo martello dandogli del pervertito ma si fermò all'istante a vista di quel faccino angelico che dormiva beatamente (chicchirinoooo XD sì ho visto Lovely Complex). 
Continuò a bearsi di quella splendida faccia e ritornò sdraiata al suo fianco. D'istinto circondò il ventre del corvino ed affondò la faccia nella sua schiena larga. Profumava di aghi di pino, probabilmente era il bagnoschiuma. Dopo qualche minuto sentì le sue mani che venivano strette e una massa a pochi centimetri da lei si rigirò fra le sua braccia. Nascose la sua faccia imbarazzantissima nel petto e strinse ancora di più le sue mani. In risposta Sasuke diede un lieve bacio sui suoi capelli illuminati dalla luce lunare alle sue spalle.
-ti sei svegliata per colpa mia?- sentì la sua testolina scuotere facendo no.
-incubo- fece un sorriso dolce e di botto le cinse i fianchi affondando stavolta il naso fra quei capelli lucenti nonchè strani. Le sue braccia tremanti si spostarono sul suo collo e lo circondò.
-mi dispiace averti fatta svenire io...- la rossa alzò la sua faccia e lo zittì con un bacio a fior di labbra. Mise una mano fra i suoi capelli neri e rise appoggiata alle sue labbra.
-quante volte ti dovrò dire che in questo modo saremo pari?- stava per controbattere ma lo zittì all'istante rapendo le sue labbra. La prese per i fianchi ed entrò anche con la lingua. Nessun muro lo bloccò anzi, sta volta fu lei a cominciare a giocare coi suoi canini cresciuti in un istante. Gli morse dolcemente il labbro inferiore e riprese col suo gioco. Sasuke la tenne stretta a sè e si mise sopra di lei. Era bellissima con i riflessi bianco-azzurri della luna che illuminavano la sua candida pelle leggermente abbronzata.
Fra un bacio e l'altro finì col leccare e baciare su e giù per il suo collo candido e delicato. La rossa sorrise e Sasuke mise una mano sotto la sua maglia. Namiko con quel gesto del ragazzo spalancò gli occhi come appena scesa dalle nuvole e lo allontanò di scatto tappandogli la bocca. Per l'imbarazzo mise l'altra mano davanti la sua di bocca e voltò lo sguardo verso la porta. Pure Sasuke si svegliò da una specie di trance e arrossì come pochi [strano e a dire che non è la mia prima volta!], invece si stava comportando come fosse la prima notte che passasse con la sua ragazza. Si alzò da lei e si mise seduto di spalle per non far vedere l'arrossamento che invase tutta la sua faccia.
- s-scusami mi sono lasciato andare ed ho ceduto io...-
-no non è colpa tua infondo è normale fare queste cose fra coppie...no?-
-bè si ma prima bisognerebbe almeno...aspetta- si voltò verso la ragazza che si era messa a sedere anche lei -tu...per te è la prima v...?!- non finì la frase che gli tappò la bocca così bruscamente che lo fece cadere dal letto con lei sopra. Cercò di non pensare ai cuscini che si erano dolcemente appoggiati sul suo petto.
-lo so, lo so...è ridicolo avere 200 anni senza una misera esperienza ma non farmelo ricordare!- il ragazzo sotto cercò di trattenere le risate provocate dalla sua faccina da bambina tutta rossa. Lei si tirò su e si dovette appoggiare un momento al letto per poter riprendersi.
-pensa quel che vuoi ma io non ci vedo dalla fame...- cercò la borsa che era dall'altra parte e tirò fuori le chiavi di casa.
-vado a farmi un bel spuntino di mezzanotte- schioccò un bacio sulla sua fronte e andò in casa sua. Sorrise fra sé e sé e cominciò a pensare. Lei in teoria dovrebbe avere 19 anni ma nella realtà ne ha 200. Principalmente il numero che conta doveva essere il primo...quindi era normale, nel mondo degli umani, essere ancora vergine a 19 anni?




La mattina dopo Sakura suonò alla porta del ragazzo. Quando aprì la porta non potè non notare i suoi capelli arruffati e gli occhi ancora assonnati.
-Sakura...yawn...che ci fai qui?-
-sono venuta per parlare sul da farsi nei prossimi giorni- una chioma rosso fuoco spuntò dalle spalle di Sakura. Aveva una maglia lunga bianca sbracciata con un teschio disegnato, delle panta strappate appositamente nere e degli stivali. Alle mani portava sempre i suoi guanti e alla vita aveva una cintura sottile con le borchie.
-molto semplice, torniamo a casa- Sakura si girò di scatto per vedere chi diamine era e fece subito una faccia corrucciata alla vista di quella lì.
-ti devo far ricordare che noi siamo già a casa-
-tsè tu sì ma lui no- spinse entrambi dentro casa di Sasuke e li fece accomodare sul divano (oramai quella è diventata casa sua non sta mai nel suo appartamento XD).
-allora, ci ho pensato fino ad adesso e se devo essere sincera, la ritengo la scelta migliore- Sakura si fece più attenta e cominciò ad ascoltarla.
-e quale sarebbe la tua brillante idea- Namiko sbuffò per offesa.
-tu, io, Sasuke e la vostra squadra migliore verranno ad Under World- Sakura la guardò dandole mentalmente della pazza. Cercò disperatamente di trattenere una risata ma fu troppo forte e cominciò a ridere.
-ahah...ma che ti prende?! Hai idea di che faccia faranno i miei superiori quando lo sapranno? Sarà peggio della mia reazione questa...questa cosa è impossibile!- la rossa fece un mezzo ghigno ed incrociò le sue braccia.
-mia cara e piccola ingenua Sakura, hai la minima idea di come siano corrotti i vostri superiori? Basta che mi presenti col marchio regale- tolse un guanto e mostrò la sua rosa -e quelli lì obbediranno e poi essendo dei conigli che si vogliono semplicemente salvare il culo basta che tu dica che ci potranno rischiare la pelle persino loro e quelli ti lasciano fare tranquilla- Sakura si zittì all'istante a quelle parole. Davvero il mondo era ridotto così male? A dire che credeva che il loro ordine fosse quello messo meglio. Di certo non si poteva mettere a competere in politica contro una che ci vive in quel mondo. Sospirò e cercò un altro argomento fuori dalla politica.
-dimmi, perchè dovremmo andare proprio là sotto?-
-bè di certo qua fra qualche giorno se non oggi regnerà il caos totale. Se, come dicono, hanno un'esercito così grande di Mutanti, quelli decimano un'intera città in mezza giornata. Tanto vale rifugiarsi per il momento e...- Sakura si era alzata di scatto e sbattè le mani sul tavolo di vetro creando una piccola crepa con quel colpo. Sasuke sbiancò vedendo che aveva crepato il suo meraviglioso tavolo di vetro (pooovero Sasuke u.u).
-e vuoi lasciare tutta questa povera gente al loro destino?! Non ti facevo così codarda...- Namiko si rabbuiò in un secondo prendendo il suo polso e facendola accasciare.
-SECONDO TE io non avevo pensato a questo?! I Mutanti non sono dei semplici vampiri come lo sei te! Quelli li tengono chiusi in celle facendoli disperare per la fame fino a che non cominciano a mordersi da soli, dopodiché si mutano in un qualcosa di mostruoso lasciando fuori uscire tutta la loro potenza e niente può fermarli se non un vampiro addestrato per poterli combattere. Io una volta me ne sono trovato uno di fronte e fidati di me se ti dico che sono forti- alzò la sua maglia bianca e mise ben in mostra una cicatrice lunga sul fianco sinistro. Si girò e fece notare che quella stessa cicatrice si trovava anche dall'altra parte -dal suo braccio spuntò letteralmente una lama e mi trapassò da parte a parte, non solo ma quella spada era anche avvelenata perchè intrisa del suo sangue. Non so cosa gli succeda ma sembra che il loro sangue diventi mortale per chiunque e che forse ognuno può creare delle lame col suo stesso corpo. Quelli non sono più degli esseri umani, tsè...perdono anche la forma originale- tirò giù la maglia e si sedette sul divano. A quei ricordi rimaneva sempre sconvolta e ogni articolazione rabbrividiva al solo pensarci. 
In quell'incidente rischiò seriamente la vita ma con i miracoli dei medici e la sua forza, venne salvata al pelo. Ne aveva combinate di tutti i colori, è vero, ma quello fu proprio il peggiore.
Solo uno in tutta Under World sa come ucciderli e lui è l'unica speranza. Questo era un'altro motivo per cui voleva andare ad Under World. Forse c'era ancora una piccola speranza per quegli esseri rifiutati da Madre Natura.
-senti...per la squadra ne dobbiamo parlare anche col maestro mentre io...io ci stò. Mi hanno convinto abbastanza le tue parole ma ciò non mi vieta ad essere cauta coi tuoi amichetti- per fortuna che c'era quel confetto a farla salire da quei pensieri oscuri e macabri. Riuscì finalmente a sorridere e si alzò dando una mano verso Sasuke. Lui la prese e si alzò pure.
-bene. Prima partiamo meglio è quindi facci da guida verso il tuo quartiere- Sakura annuì con sicurezza e li accompagnò all'uscita.



Quando arrivarono i due "carnivori" erano a bocca aperta. Era un'enorme villa bianca nascosta tra le folte chiome delle foreste di quella zona. Enorme, magnifica. Si chiesero come facessero gli esseri umani a non accorgersene.
Sakura spalancò il portone centrale svegliando i due e camminò a passo deciso sopra quel tappeto rosso. Delle guardie all'entrata bloccarono all'istante con le lance Namiko e Sasuke.
-lasciateli sono con me- quei cuori di ghiaccio diedero uno sguardo fugace alla rosa con indosso un vestito lungo fino alle ginocchia rosso semplice. Lasciarono libero il passaggio ai due e si rimisero al loro posto.
Il tappeto rosso portava fino ad una scalinata che si divideva in due. Sakura girò a destra e bussò alla seconda porta d'avorio. Sentirono una voce maschile dire "avanti" e la rosa guardò verso Namiko che annuì in segno d'affermazione ed aprirono. La visione della stanza se l'aspettavano spettacolare come il resto, invece era alquanto spoglia con solo due troni al centro della stanza. Sulla destra c'era un signore dalla pelle pallida ed i capelli lunghi legati in una coda. Mentre dall'altra un ragazzo biondo coi capelli a caschetto più giovane dell'altro.
Sakura andò più avanti degli altri e si inginocchiò.
-signori, ho portato con me quest'oggi un vampiro del mondo di sotto per farvi una richiesta- il più vecchio prese la parola.
-noi non prendiamo ordini da una spia dei traditori- Namiko superò il confetto che si limitò a tirar su gli occhi per vedere cosa succedeva.
-cari, i traditori sarete voi e poi tutto il mondo, compreso il vostro, è in un tremendo pericolo e...- altre ennesime guardie la bloccarono con le solite lance. Sta volta fu il più giovane ad alzarsi e raggiungerla.
-mio fratello ha detto che non prendiamo ordini da una puttanella del mondo di sotto- Namiko in risposta diede una spinta facendolo cadere, scostò in malo modo le lance e si tolse i guanti girando il dorso verso il loro occhi.
-questo vi può bastare come risposta?!- entrambi sgranarono gli occhi.
- l-la principessa...- il biondo si alzò da terra e cercò di baciare la sua mano. Prima che la sfiorasse, la rossa la ritirò bruscamente provando disgusto di fronte a quei vermi conigli. Sakura rimase ferma immobile di fronte quella scena. Namiko aveva ragione, sono dei corrotti del cazzo...
-non provarci mai più...- fece illuminare i suoi occhi di un rosso acceso -comunque, chiedo il permesso di potermi portare dietro i vostri guerrieri migliori per poterli addestrare nel miglior dei modi- il più anziano si alzò e si avviò verso la principessa.
-tutto per lei...ma, ad una condizione- Namiko si fece più attenta.
-...portateci con voi-
-tsè. Non se ne parla-
-allora niente guerrieri-
-senti...non vogliamo di certo che voi leccaculo mettiate un solo piede nelle nostre terre! E per finire non credo che con gli Anziani ve la possiate spassare-
-allora lasciate che dopo alcune guardie vengano qua a tenerci al sicuro- la rossa fece la finta pensierosa ed accettò. Non diede nemmeno la mano che si girò e si avviò verso l'uscita.

-davvero manderai delle guardie a proteggerli?- Namiko sghignazzò e si voltò verso la rosa.
-quelli manco arriveranno a domani. Muoviamoci e andiamo a scegliere i tuoi amici migliori- Sakura rimase stupita di fronte quella risposta. Era furba, e non poco!



Pain e Konan erano andati verso la scuola. Avevano detto che sarebbero tornati per pranzo e invece non si erano fatti vivi. Si preoccuparono ed infatti, partirono anche loro per vedere dove fossero finiti.
Arrivati all'edificio mezzo distrutto, andarono a cercare se per caso erano in mezzo alle macerie. Infatti così fu. Notarono subito la testa del loro amico distanziata di qualche metro dal resto del corpo.
-a quanto pare questa spia fa sul serio- Konan non rispose ma semplicemente si guardò intorno. 
-non credo abbia fatto tutto da solo. Questa è la scuola degli Hunters ricordi?- Pain non potè non annuire dandogli conferma. Si guardarono negli occhi per qualche secondo e senza dirsi altro, ripartirono verso la loro tana per dare le informazioni richieste.

-quindi mi state dicendo che entrambi sono morti?- i due inginocchiati di fronte la figura mascherata rimasero in silenzio facendo un flebile cenno con la testa. Tobi si alzò dalla sedia e si avviò verso il tavolo prendendo un bicchiere.
-va bene, se vogliono il gioco duro allora che sia- dalla porta spuntò Deidara con occhi illuminati.
-quindi andiamo a distruggere??- Tobi lo fulminò con l'unico occhio visibile per essere entrato senza il permesso.
-sì, andiamo a distruggere- il biondino cominciò a saltellare per la stanza felice come una pasqua. Konan, innervosita dall'allegria esagerata del suo amico, fece partire fogli di carta che bloccarono al muro i suoi vestiti. Ovviamente il biondino sbiancò credendo che fosse morto ma per fortuna lo lasciò in pace lasciandolo anche lì appeso al muro.
Konan e Pain si avviarono come richiesto alle caserme con dentro il loro amorevole esercito. Salirono delle scale ai fianchi e, premuto un pulsante, le immense porte di quei edifici si aprirono cigolando essendo vecchie. Improvvise urla si sentirono dalle caserme e qualche lama partiva conficcandosi nelle porte. Il primo mutante uscì e mise in bella mostra il suo aspetto terrificante. Aveva la pelle bianca pallidissima e si vedevano tante vene completamente nere per tutto il corpo, occhi rossi con l'esterno nero e denti tutti quanti affilati. Si voltò improvvisamente verso i due membri dell'Akatsuki, una vena nera sul braccio si gonfiò in un nanosecondo e una lama uscì lacerando la sua pelle. Se ne gonfiò un'altra sul polso ed uscì una specie di pugnale ma rimasto ancora attaccato al corpo. Scattò verso di loro che, in un'istante, scomparirono nel nulla avvolti in una sorta di vortice nero.
-per fortuna ci sono io con il mio teletrasporto-davanti ai loro occhi si ritrovarono un uomo misto ad un pesce.
-già...per fortuna...quelle bestie fanno spavento- Konan rabbrividì ripensando alle loro facce. Ormai la guerra era iniziata.



Erano dentro una palestra e c'erano migliaia e migliaia di persone tutte in fila pronte a ricevere il giudizio da parte di Namiko. Doveva essere lei a scegliere quelli giusti e per farlo si dovette basare solo sul potere. Avrebbe voluto vedere anche il loro stile di combattimento ma non c'era più tempo e sapeva che sicuramente l'Akatsuki aveva già fatto uscire il loro esercito.
-Iruka Umino, prevede il futuro- lo guardò negli occhi. Fece cenno di sì e continuarono.
-Neji Hyuga, Ten Ten, Rock Lee e Suigetsu, i quattro elementi- Sasuke si voltò subito verso Suigetsu [anche lui un vampiro?!]. In risposta l'argenteo gli fece l'occhiolino.
-figata! Tutti quanti, voglio il pacchetto completo!- si soffermò davanti quegli occhi perlacei tanto familiari [il famoso cugino traditore di Hinata]. Lo guardò in malo modo e andò avanti.

Finito tutti i membri, si ritrovò una bella squadra da 11 membri, 12 compresa lei. Purtroppo tutti gli altri non avevano i requisiti adatti per poter entrare. La sua idea era un'allenamento speciale per questa squadra, lei e Naruto se voleva. Almeno si sarebbero presentati preparati.

Erano pronti: ognuno con una sua arma, una tuta nera e dei piccoli zaini con le loro cose. Stavano salutando i loro amici, quando un rumore rimbomba per tutta la palestra. Si girano tutti verso la porta, da dove proveniva quel rumore, e ne partì un'altro che fece tremare i vetri delle finestre. Un colpo e la porta venne distrutta. Un colpo e una lama trapassò da parte a parte 3 vampiri di fila. Erano i Mutanti.
Dalla porta ne entrò uno enorme quanto un armadio a due ante con due teste.
-e quello che cazzo è?!- urlò Sakura.
-merda...questi si possono anche unire! Quel bestione lì sono due esseri umani! Se sono qui probabilmente avranno già preso tutta la città- gli occhi neri di Sasuke sgranarono. Probabilmente gran parte dei suoi amici saranno già in preda a quei mostri... Vorrebbe tanto buttarsi lì in mezzo per salvarli ma sapeva già che una certa ragazza l'avrebbe trattenuto a tutti costi. Non che facesse male anzi, evitava che nessuno si suicidasse.
-ok voi altri che rimarrete qua: scappate il più lontano e cercatevi un luogo dove stare al sicuro! Tenete questo- porse una pergamena con scritte in giapponese antico -è un sigillo ce vi creerà una barriera protettiva, usatela nel modo giusto- si voltò verso il suo gruppo e tirò fuori un'altra pergamena.
-questa è la nostra via di fuga ma ho bisogno di un minimo di tempo per prepararla quindi leviamoci da qui e andiamo...- non sapeva dove andare ed entrò nel panico.
-per ora andiamo sul tetto. Lì dovremmo avere abbastanza tempo per fare quel che devi fare- fortuna che aveva un adulto con un minimo di esperienza ( il nostro mitico Kakashi...chi stima quanto me quel maestro, è un genio! *-*) Corsero verso le scale e salirono fulmineamente fino al tetto. Si affacciarono senza farsi notare per vedere se per caso quei cosi sapessero anche arrampicarsi. Per fortuna ancora non lo facevano ma si misero in cerchio attorno a Namiko per proteggerla. La rossa aveva aperto il rotolo e messo a terra unì le sue mani come in preghiera. Cominciò a sussurrare parole incomprensibili e i disegni sulla pergamena si illuminarono. Al centro di un cerchio, una fiamma nera si fece largo e aumentò a dismisura in un secondo. Le fiamme si spensero di botto lasciando una porta lì in mezzo pronta per fare il suo lavoro.
-ok io ora apro. Buttatevi senza indugiare sennò finiamo trafitti da uno di quei cosi- indicò una parte dove già tre Mutanti erano saliti sul tetto e uno fece partire tre lame contemporaneamente. Suigetsu creò subito un muro d'acqua che fermò le lame.
-ok voi quattro degli elementi, create più barriere possibili e tu del fulmine stordiscili- annuirono tutti e quattro e si misero a lavoro. Suigetsu aumentò la grandezza diventando una cupola, Rock Lee con dei calci nel terreno aveva creato quattro mura di roccia mentre Neji fulminò letteralmente i tre mutanti. Juugo, per finire, abbrustolì giusto un pochino tanto per dare il suo tocco. Appena finite le barriere Namiko aprì la porta e fece entrare tutti. L'unica che fu titubante, l'ultima, fu Sakura. Vedere tutto quel nero le metteva una paura immensa e credeva che sarebbe rimasta lì al buio, da sola per sempre.
-avanti muovi il culo vuoi farti infilzare come uno spiedino?!- Sakura si voltò verso la rossa con ancora quegli occhi sbarrati dalla paura. Capì all'istante e le prese la mano. Caddero insieme e chiuse la porta prima di buttarsi. Entrambe urlarono e gira che rigira, Sakura si aggrappò come un koala a Namiko che, avendolo già fatto una volta, era un po' più tranquilla di lei.
La caduta sembrò per la rosa infinita e quando sentì di essere appoggiata su qualcosa di morbido, decise di aprire lentamente gli occhi. Sotto di lei ci ritrovò una Namiko giusto leggermente incazzata con quel confetto che la stava spiaccicando.
-non...sembrerebbe...ma...psychorosa...sei pesanteee!!- Sakura diventò rossa in volto e si tirò su in poco tempo. Si guardò intorno e vide in che stanza era finita. Quattro mura rosso scuro e il pavimento a scacchiera. Per terra c'erano anche tutti gli altri ancora mezzi storditi per la caduta.
-ma...dove siamo?- Namiko si tirò completamente su e si sistemo i suoi vestiti. Diede una mano a Sakura e stranamente le sorrise.
-questa è casa mia, benvenuti- con lo sguardo cercò i capelli della notte e li scorse in mezzo a tutta quella massa. Corse subito verso di lui e vide che non aveva ancora aperto gli occhi. Lo scosse una, due, tre volte ma nessuna risposta.
-Sasuke avanti svegliati!- le prime lacrime rigarono il suo volto e girò a pancia in su il corvino. I suoi occhi si sbarrarono alla vista: una lama era riuscito a trafiggergli una gamba. Evidentemente aveva perso molto sangue mentre cadeva e doveva essere lì che aveva perso i sensi.
-Karin svegliati e dagli una mano veloce!- non se lo fece ripetere che subito due nastri bianchi avvolsero tutta la gamba. Piano piano i suoi occhi si aprirono a fatica e un dolore lancinante lo prese al cuore. Si mise una mano cercando disperatamente di far andar via quel dolore insopportabile ma non serviva a nulla. Ad ogni battito il dolore si faceva sempre più forte.
-merda il veleno è già arrivato al cuore!-
-purtroppo io so solo curare le ferite, non avvelenamenti...- Namiko annuì in consenso e cominciò ad urlare a destra e a manca dando ordini alle guardie. Oramai le urla della sua ragazza erano lontane e lentamente non sentì più. Era quella la sua morte? Sarebbe morto per colpa di una cazzo di lama avvelenata?



Dopo secondi che in realtà furono ore, Sasuke riaprì finalmente gli occhi. Fece un mugugno cercando di parlare ma il petto gli rifece male strozzando la frase che voleva dire.
-ehi, ehi...sta calmo per ora pensa solo a riposare- una voce familiare lo calmò all'istante e strinse gli occhi per vedere almeno la faccia di quella ragazza. Riuscì solo a notare una chioma rossa e perse di nuovo i sensi.

Dopo un po' si risvegliò finalmente lucido e notò la stessa figura di un'attimo fa accanto a lui addormentata. Namiko era rimasta per tutto quel tempo accanto a lui vegliando sopra e sperando che avesse riaperto quegli occhi che la calmavano riempendo i suoi d'amore. Sorrise leggermente alla sua vista e le accarezzò dolcemente i capelli. Lei aprì lentamente i suoi occhi e mise a fuoco la figura dinnanzi a sè. Quando lo riconobbe un sorriso si stampò sulla bocca e lo abbracciò dolcemente.
-mi hai fatto preoccupare un casino Sasu-kun- si stupì sentendosi chiamare in quel modo e piccoli ricordi affiorarono. Quando era piccola gli trovò questo soprannome che solo lei usava, come da parte sua chiamarla Nami-chan. Le sue labbra baciarono dolcemente il suo lobo e gli sussurrò.
-mi correggo Sasu-oroka- si staccò di malavoglia e fece una faccia più seria -il veleno della lama era arrivato fino al cuore e, data anche la mia esperienza, non potrai parlare per uno o due giorni. Per fortuna ti abbiamo somministrato le medicine in tempo quindi non è più di tanto grave- la sua faccia si addolcì e gli sorrise. Si alzò un momento e prese un block notes con la penna.
-per ora se vorrai chiedere qualcosa ti consiglio questo- glielo porse dandogli un bacio sulla fronte augurandogli "buonanotte" ma la bloccò prendendola per il polso. Aprì leggermente la bocca ma si ricordò delle sue parole dette poco prima così prese carta e penna cominciando a scrivere.
"Rimani qua a dormire" e fece posto accanto a sè. Namiko fece un piccolo sorriso e si sdraiò accanto a lui abbracciandolo delicatamente sul ventre.
Si dimenticò di tutto l'accaduto di prima e finalmente riuscì ad addormentarsi serenamente.


https://lh6.googleusercontent.com/-PA2zc-4q-RI/Uo-3WuwIvgI/AAAAAAAAABY/3Ezr0HNrfgU/w768-h500-k/13%2B-%2B1
Immaginazione di Namiko con la tuta d'agente segreto (i disegnini attorno alla ragazza sono solo noia u.u)



Bum bum eccomi qua =D
Aaaallora...che ve ne pare? Forse son corsa un po' troppo ma non sapevo come fermarmi XD. Ringrazio tutti quelli che hanno commentato, che hanno messo fra le seguite o addirittura "preferite" (pazziiiiii) la mia storiella.
Sappiate che ho trovato un modo per non smettere mai di scrivere quindi continuerò a tormentarvi qua su EFP muahahahahahah!!
Baci&Abbracci,


Tomori_16

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Capitolo 11
*** Cap. 10 i gemelli ***


I GEMELLI


Sasuke si svegliò aprendo lentamente gli occhi. Provò a muovere il suo braccio ma era bloccato da un qualche peso. Girò lo sguardo e una ragazza con una chioma rossa dormiva fra le sue braccia. Cominciò ad osservare quel suo faccino innocuo da bambina mentre dormiva. Le sue ciglia erano lunghe e stranamente nere e la bocca semi aperta. Le accarezzò dolcemente la nuca cercando di scegliarla. La prima risposta della ragazza fu un mugugno ancora assonnato. Si stiracchiò mettendo la sua mano in bocca al corvino e sentendo la sensazione di bagnato sulle dita si girò di scatto. Un sorriso puro e dolce si disegnò sulla sua faccia.
-buongiorno- aveva la voce roca e bassa, motivo quel cavolo di veleno, però era maledettamente sensuale.
-buongiorno...- un piccolo bacio a fior di labbra e si alzò.
-vedo che stai già molto meglio-
-credo anch'io-  sorrisero fra loro e la porta dell'infermeria si spalancò ed un biondino si fece strada.
-NAMIKO! Ti avevo cercata per tutto il tempo si può sap...?!- si voltò verso un ragazzo coi capelli neri e riguardò sua sorella con lo sguardo da assassino. La faccia era oscurata, i capelli rossi svolazzanti e degli occhi bianchi (tale e quale sua madre u.u).
-Naruto...corri- brividi di paura percorsero tutto il corpo del biondo e cominciò a correre in giro per i corridoi con un demone rosso alle calcagna.
Dopo un po' Namiko ritornò all'infermeria con Naruto sbiancato alle sue spalle [chissà che gli avrà fatto...]. Sasuke era seduto sul letto intento a rimettersi le scarpe.
-Sasuke davvero te la senti d'andare in giro?- si avviò verso la rossa e le scompigliò amorevolmente i capelli.
-certo che domande- Naruto si riprese dallo shock e cominciò ad osservare la sua sorellina con quel tipo. Cuoricini svolazzavano intorno a loro e gli occhi erano illuminati di una luce nuova [eh no non va bene!]. Namiko riuscì a sentire il suo pensiero e si voltò per fermare suo fratello ma era già troppo tardi. Aveva dato uno spintone al ragazzo e si era messo in mezzo a loro due.
-tu non sfiori mia sorella chiaro?!- Sasuke si massaggiò la testa per la caduta e guardò il pazzoide davanti a Namiko che aveva una mano in faccia e negava col capo.
-così tu sei il famoso fratello iperprotettivo?- Naruto sbuffò e con il pollice si indicò il petto.
-in persona- la rossa si risvegliò dagli insulti che stava pensando in quell'istante e prese per il colletto Naruto.
[stammi a sentire riccio dorato! Per una volta non fare la scenetta del fratellone preoccupato e lascialo stare] un discorso fra pensieri cominciò.
[no tu stammi a sentire accendino! Non voglio che ti ricapiti la stessa cosa di anni fa!] un ricordo sorvolò la mente di Namiko e fece una faccia triste.

Anni fa aveva incontrato un ragazzo veramente bello e gentile. Se ne innamorò subito e ogni volta che poteva gli andava dietro come un cane. Purtroppo la nostra giovane rossina non sapeva ancora come andasse il mondo e la maggior parte dei ragazzi si interessavano a lei o per soldi o per la bellezza misteriosa dei nobili. Infatti quel ragazzo le aveva messo le mani addosso solo per la sua bellezza e i soldi che si portava alle spalle. Dopo questo avvenimento, vedendo Namiko piangere ogni giorno riuscendo persino a farlo rattristare vedendo i suoi ricordi, Naruto avrebbe fatto da scudo per sua sorella. Lei non vuole darlo nell'occhio ma nella realtà è una ragazza dal cuore fragile e molto emotiva. Con gli anni e le esperienze è riuscita a crearsi una barriera infrangibile per chiunque costruendosi una seconda personalità. In pochi vedevano la sua vera personalità e quei pochi erano Naruto, Hinata e Miku, la sua maestra morta anni fa per malattia.

Naruto riuscì a percepire i suoi ricordi e in risposta l'abbracciò stringendola.
-ci sono io per te, ci sarò sempre- sorrise fra le sue braccia e si staccò. Guardò verso Sasuke che da tempo li stava guardando con una faccia dalle mille domande. Perchè era diventata triste? Perchè l'aveva abbracciata? Lei si avvicinò a lui e gli prese una mano.
-Naruto, fidati di me. Lui è diverso- le iridi azzurrine squadrarono per bene la figura del ragazzo. Alto, un bel fisico, capelli neri ed occhi pure neri. Perchè gli sembrava così familiare?
[te lo spiego dopo da soli]. Naruto annuì ed allungò la mano.
-piacere io sono Naruto!- il ragazzo porse la sua mano titubante e la strinse.
-Sasuke, piacere mio- Naruto si avvicinò al suo orecchio con un aura malefica e sussurrò parole mortali al ragazzo. Così mortali che si pietrificò sul posto e sbiancò [ok, che diamine gli ha detto?!]. Sene fece una ragione e portò con se Sasuke correndo per i corridoi. Si guardò intorno notando quanto fosse enorme quel castello, un labirinto. Si chiese se la gente lì in giro si perdesse ogni tanto. Passarono per un momento davanti un corridoio pieno di finestre e il paesaggio lo incantò: tutto buio, alberi e piante rigorose eppure nere ed una luna enorme rossa. La fissò per interminabili minuti rimasto incantato di fronte quello spettacolo.
-sai da noi rimane perennemente buio con questa specie di luna-
-come mai?- cominciò a guardare fuori con uno sguardo melanconico.
-dicono che è per far ricordare il potere degli anziani. Quando ero piccola ci fu una specie di rivolta che mise sottosopra l'ordine. In tanti mi dicono che in quella guerra i miei genitori morirono- cominciò a fissare il pavimento di mattonelle rosse.
-eppure non ricordo nulla, solo piccoli puzzle che mi sono riaffiorati mentre ti mordevo o dopo che tu mi avevi morso- si svegliò da una specie di trance e guardò verso il ragazzo. Si era ripromessa di non dirglielo subito e invece per colpa della sua bocca si era lasciata prendere dal momento.
-io...noi...voglio dire...- sospirò più per calmare se stessa -ho visto una parte della mia infanzia quando mi avevi chiamato N-Nami...chan- ancorò lo sguardo in quei pozzi neri traboccanti di emozioni fin'ora tenute nascoste. Allora lui non aveva sognato, per davvero si conoscevano fin da piccoli e fra l'altro nel suo mondo. Non sapeva che pensare. Perchè gliel'aveva tenuto nascosto fino ad adesso? Non si fidava ancora di lui? Per ora l'unica cosa che voleva era restare da solo a chiarirsi le idee, era troppo confuso per tutta sta storia. Andò incontro Namiko e la sorpassò senza voltarsi. La rossa non insistette, aveva capito che aveva bisogno di pensare eppure perchè una fottuta lacrima le solcava la guancia? Si sentiva sola ed impaurita, anche anni fa le successe la stessa cosa. Infatti poco dopo le altre amichette raggiunsero quella goccia solitaria. Aveva le guance bollenti e cominciò a correre a caso in giro per i corridoi buttando a terra per sbaglio vasi e tavolini finchè non andò a sbattere contro qualcuno di "morbido" ?! Era Hinata. Nascose subito la sua faccia per non far vedere che stava piangendo.
-ouch...N-Namiko! Che hai?- 
-io...niente...davvero...tu?- ma la sua voce veniva spezzata da singhiozzi. La corvina vedendola in quello stato l'abbracciò come una madre dicendole parole dolci per consolarla. Guardò in giro e se la portò in camera sua. Chiuse a chiave e si sedette sul letto con una Namiko singhiozzante, impaurita e triste, maledettamente triste. Era la prima volta che la vedeva piangere in quello stato così disperato. Rimase per almeno 10 min con la rossa nascosta fra le sue braccia finchè non si calmò. Tirò su col naso e si asciugò le lacrime col dorso della mano.
-ti va di raccontarmi cos'è successo?- fece un bel respiro e cominciò a raccontarle tutto per filo e per segno. Di lei si fidava e sapeva ascoltare al contrario di qualcuno che si addormentava continuando ad annuire persino nel sogno. Quando finì tutto il suo discorso si sdraiò completamente sul letto sospirando come si fosse tolta un peso.
-almeno a te è andata bene- Namiko la guardò leggermente male [quindi mi dovrei ritenere fortunata?!]. Prima che potesse rispondere Hinata le disse tutto d'un fiato.
-Naruto è costretto a sposarsi con mia sorella ma il giorno dopo mi hanno chiesto di fare compere con loro io ovviamente accettai e li accompagnai per tutto il giorno poi mi ritrovo la sera un pazzoide coi capelli biondi che mi dice che mi ama e ci baciamo in modo passionale ed io a momenti mi scioglievo però il problema del matrimonio rimane ed io mi ritrovo a fare l'amante!- prese fiato e si sdraiò come Namiko. La rossa era rimasta per tutto il tempo ad ascoltare. Si alzò di colpo con strani istinti omicidi.
-io lo ammazzo quel riccio...perchè diamine dovrebbe sposare tua sorella?!- a ogni passo tutta la camera tremava. Per fortuna Hinata la prese per il polso e la calmò spiegando i particolari. Ora le era un po' più chiaro. Si sedette di colpo a terra mettendosi le mani fra i capelli.
-aaaah ma perchè tutto è così complicato dattesokaaaaa- Hinata si mise una mano davanti la bocca strozzando un sorrisino.
-non lo so, Namiko...non lo so- alla ragazza in fiamme le si accese una lampadina facendola alzare di colpo.
-so io cosa ci vuole- aprì la porta scassando la serratura.
-CIOCCOLATA AMORE MIOOOOO HO BISOGNO DEI TUOI CONSIGLI!- e scattò correndo verso la cucina. Hinata la raggiunse poco dopo e ci trovò un animale con una tavola intera di cioccolata in bocca. Cominciò a ridere con una risata cristallina e carina prendendo al volo la tavola lanciata da Namiko. Chiunque riusciva non si sa come a trovare del conforto con quella massa marrone tra il dolce e l'amaro.




Sakura stava assieme al maestro Kakashi intenta a seguire il discorso fra il suo maestro e un tipo coi capelli lunghi e bianchi. Quando finalmente finirono uscì di corsa da quella stanza macabra per i suoi gusti girando a caso per quel labirinto. Finì col trovarsi in un balcone lungo come una specie di corridoio ed un ragazzo appoggiato al muretto a fissare quella luna magnetica per chiunque mettesse per la prima volta piede in questo mondo. Era Sasuke.
-ei tes...Sasuke-kun- si ricordò che lei non era più la sua ragazza. Il corvino la osservò per qualche secondo e senza salutare si rigirò a guardare nel vuoto. Notò subito il suo sguardo preoccupato e si avvicinò a lui sedendosi sul muretto dando le spalle alla luna.
-che hai che non va?- il ragazzo sbuffò e stava per andarsene ma la rosa lo trattenne per il polso.
-ti puoi fidare di me- almeno voleva rimanere amica con lui.
-tsk non ho un bel niente forse ti si è offuscata la vista- Sakura continuò a fissarlo con quello sguardo preoccupato e capì che con lei non funzionava la barriera fredda.
-si tratta di Namiko- sentì improvvisamente la stretta al polso farsi stretta. La ritirò per poter far continuare la circolazione del suo sangue.
-che ha fatto quella sta volta?- 
-intanto "quella" ha un nome e se devo essere sincero non ha fatto nulla lei. Sono io il problema- si sedette anche lui sul muretto accanto a Sakura.
-ti va di parlarmene?- la squadrò per qualche secondo e le disse tutto quel che aveva sognato e dell'affermazione di Namiko. Rimase per tutto il tempo ad ascoltare in silenzio finchè non finì.
-quindi ora avevo solo bisogno di pensare- dato che su queste cose lei aveva una certa esperienza gli diede dei consigli.
-di sicuro ora lei avrà frainteso tutto pensando che tu l'abbia abbandonata. Quindi per prima cosa dille che hai bisogno di tempo per pensare e comincia a chiederti: tu sarai in grado di restarle a fianco riscoprendo il vostro passato? La mai così tanto e niente potrà mai separarvi?- detto questo scese dal muretto e si avviò verso l'entrata -io per ora cercherò qualcuno che possa darmi come minimo una mappa o un tomtom sennò finisce che mi perdo- lasciò il corvino a pensare sulle sue stesse frasi con un che di soddisfazione. Almeno così non avrebbe fatto soffrire persino la sua più acerrima nemica.




Era sera e tutto il gruppo assieme a Naruto, Jiraiya ed Hinata si ritrovarono attorno al tavolo. Poco dopo entrarono camerieri con caraffe rosse e calici tutti in cristallo.
-ok e dov'è il cibo vero?- Kiba annusava col suo naso di un cane sperando di sentire anche odore di carne oltre quello di ferro che emanava il sangue. Namiko sghignazzò.
-è quello il cibo- si fece un bicchiere di sangue e lo bevve in un sorso. Tutto il gruppo avevano gli occhi fissi su di lei intenti a rimandare conati di vomito.
-non se ne parla, io non divento come voi- Namiko fece sbattere il bicchiere e lo guardò coi suoi occhi rossi usciti fuori mentre beveva.
-allora muori di fame. Se vuoi cominciare l'allenamento primo bisogna far risvegliare i vostri miseri istinti- Kiba le fece uno sguardo di sfida.
-i nostri istinti sono già più che svegli- Namiko rise di colpo e in un istante scomparì. Intanto sia Naruto che Jiraiya stavano lì a riderla sotto i calici godendosi lo spettacolino.
-ma fammi il piacere- se la ritrovò alle sue spalle a due centimetri dal collo. Lo girò di scatto e sbattè la sau schiena sul tavolo. Già metà dei suoi amici si erano alzati ma Kakashi con un gesto li fece risedere.
-QUESTI sono istinti. Quelli che hai tu sono rammolliti e deboli. In più con il tuo istinto risvegliato avrai anche...- con una mano parò la lama che aveva lanciato poco prima in aria sperando che non l'avesse vista -maggiori riflessi- lo lasciò a ritornò a sorseggiare la sua bevanda. Il primo ad avere il coraggio a fare il primo passo fu Suigetsu
-in pratica ci stai dicendo che diventeremo più forti se ritorniamo al nostro nutrimento primitivo?- gli fece cenno di sì e il ragazzo si versò un po' di sangue. Guardò per un po' quella massa liquida e densa e d'un colpo cominciò a berla.
-mmh...non è mica male- Namiko sorrise e chiamò un servo.
-porta altre caraffe, ne avranno da bere quei poveri-

Finalmente avevano finito tutti e gli occhi degli Hunters si trasformarono piano piano da viola a rossi. Si sentivano come rinati. Ognuno si avviò verso la sua stanza e Namiko fece da guida per le camere.
Ne rimase solo uno da portare alla sua stanza, Sasuke. Purtroppo la sua camera era quella accanto alla sua e per tutto il percorso non si parlarono una volta. Arrivò fino alla sua porta.
-la porta accanto è la tua. Buonanotte- e detto questo gli sbattè la porta in faccia [ok forse domani...]. Se ne andò in camera sua con lo sguardo rivolto verso il basso, non voleva che lei fraintendesse. L'amava più di ogni altra cosa ma doveva ancora farsene una ragione, capirla e capire se stesso. Rimase per qualche minuto steso sul letto a fissare il soffitto. Era tutt'un affresco dove raffiguravano la natura. Alberi, piante, animali, un sole ed una vampira che danzava con attorno farfalle di ogni tipo di colore. Evidentemente prima della sua nascita anche qua avevano la luce. Chiuse gli occhi continuando ad osservare quelle iridi rosse e pure della ragazza disegnata che lo fissavano costantemente.

La mattina arrivò qualcuno a svegliare il corvino. Continuava a bussare costantemente senza risposta. Namiko ormai stufa di farsi male alle nocche aprì di botto la porta trovando il ragazzo ancora addormentato sul letto tutto storto con la testa fuori. Non aveva un pigiama ma era rimasto solamente in boxer. La rossa arrossì lì seduta stante facendole battere il cuore a mille. Scosse il capo dandosi delle piccole pacche sulle sue guance, doveva continuare a fare il teatrino dell'offesa e mantenere uno sguardo freddo ma a Sasuke non passò inosservato quel rossore che aveva sulle guance. La stava ammirando con gli occhi socchiusi: aveva la tuta aderente nera di ieri che lasciava la pancia scoperta e i capelli tenuti sta volta in una treccia di lato. 
-ehi dormiglione svegliatiiiiii!!- e lanciò un cuscino sulla sua faccia prendendolo alla sprovvista. Si tolse il cuscino e se la ritrovò a due passi facendolo sobbalzare. Indietreggiò all'istante andando con la scheina contro il muro dall'altra parte del letto. La guardò ancora un momento e fece la sua solita smorfietta rilanciando indietro il suo cuscino.
-ma che bel buongiorno, hai portato anche la colazione?- Namiko lanciò da una parte il cuscino e si girò di spalle.
-muoviti a rivestirti e corri a fare colazione, non voglio ritardi nel primo giorno d'allenamento. Per avvisarti tutti i tuoi amichetti sono già giù a gustarsi pane e marmellata-
-ma come voi non bevete soltanto sangue?- voltò di 90 gradi la testa guardandolo con la coda dell'occhio.
-infatti la marmellata è diciamo particolare...- e detto questo si riavviò verso la porta ancheggiando appositamente facendo mandare in tilt il cervello del corvino. Lo stava spudoratamente provocando.
Pochi minuti dopo scese le scale avviandosi alla sala da pranzo. Aveva trovato una tuta identica a quelle degli altri piegata perfettamente (è passato Kid XD). 
-il bell'addormentato si è svegliato eh?- era Suigetsu con il suo solito tono ironico.
-chetati pesce- era tipico loro prendersi sempre in giro. Intanto che si sedeva dall'altra parte di Namiko due occhi cerulei lo seguirono per tutto il tempo notando che non aveva minimamente rivolto una parola alla sua sorellona.
[tutto bene?] la rossa alzò lo sguardo dal suo piatto ancorandosi più avanti agli occhi del biondo.
[sì perchè] lo sguardo azzurrino si spostò da lei a Sasuke e ritornò indietro. La ragazza sospirò esasperata appoggiando la schiena sulla sedia. A nessuno passò inosservato questo suo modo di fare e cominciarono a guardarli divertendosi. Sembravano un film muto.
[ma tu farti gli affari tuoi mai eh?] una faccia arrabbiata come quella del bambino comparì sul suo volto.
[mi dispiace se il fiammifero ha un fratello che vuol bene alla sorella] Namiko cercò di trattenere una risata.
[non mi serve l'aiuto di un riccio con gli aculei dorati]
[fiammella]
[testa quadra]
[ragazza in fiamme] si stavano piano piano alzando dal tavolo avvicinandosi lentamente.
[testa ottagonale!]
[accendino] quelli era il nomignolo che più odiava e senza ripensarci tirò fuori il suo famoso martello cominciando a giocare ad acchiappa la talpa col fratello.
-dattesokaaaaaaaa- 
-dattebayoooooooo- lo dissero insieme e sempre insieme si scontrarono pugno contro pugno. All'inizio rimasero in silenzio ma dopo un po' scesero due lacrimoni a Naruto.
-che maleeeeeee!- la rossa in risposta rise sadicamente facendo uscire due corna e le ali. Sembravano un duo comico infatti tutti quanti si misero a ridere vedendo quel siparietto. Tutta l'allegria venne interrotta quando il maestro Kakashi entrò dalla porta dicendogli di seguirli.
Scesero delle scale finendo nei sotterranei del castello, come se non  bastassero i due pini di sopra. Scoprirono che tutti i sotterranei erano appositamente stati fatti per farci entrare una palestra con ogni sorta di arma e aggeggi per allenarsi. Al centro dell'enorme stanza c'era Jiraiya che sistemava dei manichini di legno. Quando si accorse di loro gli diede un caloroso buongiorno.
-allora sicuramente Namiko vi avrà già detto che qua sono l'unico sopravvissuto che sa come uccidere dei Mutanti. I loro punti deboli sono due molto semplici, primo: i loro occhi non funzionano come i nostri, sono messi peggio perciò si basano principalmente sull'udito e l'olfatto. Secondo: non sono bravi con il corpo a corpo a parte alcuni casi. Diciamola meglio, esistono due tipi di Mutanti- si fermò un secondo osservando tutti i loro sguardi rapiti dalle sue parole, come un vero e proprio maestro -ci sono quelli bravi negli attacchi a distanza e quelli ad attacchi ravvicinati. Sono molto veloci e forti, difficile riuscire a prenderli di sorpresa- si girò verso un manichino e gli staccò di netto la testa.
-questo è un modo per ucciderli, con questo siete sicuri che muoia nonchè il più difficile- andò verso un'altro manichino, tirò fuori un coltello e colpì il petto verso destra -essendo dei Mutanti la zona del cuore cambia, il loro sta completamente a destra anzichè nel centro. Con questo avete buone probabilità di ucciderlo ma per esserne sicuri staccate sempre la testa. Fin'ora ci sono domande?- nessuno alzò la mano.
-molto bene, ora sistemerò questi manichini mettendoli al livello uno- andò dietro uno di quei manichini e girò una rotella mettendo "1". Improvvisamente prese vita e si mise in posizione di difesa.
-per ora si difenderà lentamente senza attaccare, man mano aumenteremo il livello. Per ora ognuno dovrà cercare di staccare la testa al proprio manichino e poi vi dividerò in  due gruppi: uno si allena con la propria arma e l'altro si allenerà sulla velocità nello scansare i colpi- tutti quanti annuirono e si misero in fila. Il primo livello lo passarono tutti quanti senza trovarsi in difficoltà. Ogni volta che si staccava la testa quella dopo un po' ritornava al suo posto.
-e va bene, volete avere a che fare con un Mutante vero e proprio?- tutti quanti lo guardarono in modo interrogativo e si avviò di nuovo dietro il manichino e lo impostò a "10". Subito ebbe come una specie di cambiamento e su tutto il corpo si aprirono dei buchi dove lanciavano lame, come un Mutante solo che quelle erano di gomma e se ti colpivano ti lasciavano una macchia d'inchiostro.
-questo dovrebbe essere quasi come un Mutante. State attenti- il primo fu Neji che venne quasi subito beccato. Hinata era subito dopo e si dimostrò veramente abile: riusciva ad evitare tranquillamente i colpi finchè non si ritrovò a cavalcioni sulle spalle del manichino, strinse con le gambe e con le mani staccò di netto la testa. 
-niente male, sei migliorata- arrossì leggermente sussurrando un grazie e si mise da parte.
C'era chi ce la faceva e chi no, Sasuke, anche se aveva la gamba ancora indolenzita, e Sakura ce l'avevano fatta ma i quattro degli elementi trovarono troppa difficoltà e vennero colpiti. Namiko e Naruto se ne stavano lì a guardare, loro si erano già allenati fino al livello 15 e aspettavano finchè non avrebbero smesso per mettersi poi loro.
-ok, vedo che dobbiamo mettere un po' di pratica. Allora quelli che son riusciti a staccar la testa, andate da Naruto mentre gli altri, venite con me...ah, Naruto, Namiko, per voi ho una cosetta speciale- andò verso il manichino e lo impostò a "20" mettendo anche in una seconda rotellina "Mutante". Improvvisamente quello si mutò diventando proprio come un vero mutante. Al posto delle lame di gomma c'erano delle vere e proprie lame senza il veleno.
-cos'è devono farci vedere che sono più bravi?- i due gemelli tirarono fuori delle spade identiche sogghignando.
-no, molto semplicemente noi è da anni che stiamo su questo manichino di legno e per farci rispolverare un po' le idee, ci dobbiamo allenare per i fatti nostri- Kiba sbuffò. Namiko cercò di consolarli.
-non preoccupatevi, fra qualche giorno ci sarete arrivati, in confronto a noi che abbiamo impiegato anni e anni di allenamento- e detto questo scattò in contemporanea con Naruto scagliandosi uno da un lato e l'altro dall'altro. Naruto fece un fendente da destra verso sinistra invece Namiko il contrario. Il mezzo Mutante balzò in aria scagliando una sorta di pioggia di lame che evitarono facilmente saltellando in giro. Il biondo porse la mano a Namiko, la strinse forte e la fece roteare dandogli uno slancio fulmineo scagliandosi contro  il Mutante. Lo colpì nel ventre, non aveva preso bene la mira per via del giramento della testa. Dovette indietreggiare balzando lasciando lì la sua spada.
-fratellone, credo che dobbiamo leggermente migliorare questo colpo-
-già- si guardarono per qualche secondo e in un secondo crearono una rotella con il limite affilatissimo e al centro aveva una corda sottile eppure resistente. Entrambi si erano creati un arma con il vento (entrambi possono utilizzare questo potere). Namiko si girò verso il gruppo rimasto incantato per tutto il tempo.
-vi consiglio di allontanarvi- e così fecero. I gemelli chiusero gli occhi e cominciarono la loro danza mortale. Perfettamente coordinati: se Naruto lanciava la sua rotella verso Namiko lei senza guardare riusciva ad evitarla. Sembravano come se fossero collegati e nulla esisteva se non loro e la danza. Un qualcosa di magico e artistico a vederla, senza finirci in mezzo chiaro. Il tutto finì quando il manichino era in mezzo e loro ai lati opposti. Entrambi lanciarono fulmineamente la loro arma e non lasciarono il tempo di farla evitare al manichino. Una tagliò di netto le gambe mentre l'altra la testa. Come aprirono gli occhi, le rotelle scomparirono.
-semplicemente...wow...- era Sakura accanto a Jiraiya.
-già...- anche Sasuke era rimasto per tutto il tempo ad osservare quella creatura così agile e veloce. In un certo senso gli ricordava quella dell'affresco: bella, movimenti lenti e delicati, uno sguardo magnetico che potrebbe portarti nella luce del paradiso o nelle fiamme eterne dell'inferno. Bella e letale. 
Rimasero per tutto il giorno lì in palestra ad allenarsi e allenarsi. Alla fine della giornata tutti quanti avevano i muscoli indolenziti e doloranti.
-uff, mi ero dimenticato di quanto fosse stancante il suo allenamento- Namiko aveva le braccia a penzoloni, facevano troppo male da poterle soltanto tirarle su. Semplicemente annuì.
-io corro in camera a dormire!- e si avviò a passo di lumaca, come gli altri, nella sua stanza. Appena entrata prese un asciugamano e si fece una bella doccia calda per lavarsi via tutto quel sudore appiccicaticcio. Rimase sotto l'acqua per mezz'ora godendosi al massimo l'acqua bollente che scendeva lungo tutto il suo corpo. A suo malincuore dovette uscire buttandosi sul letto. Era talmente stanca che si addormentò lì così, sdraiata sul letto con solo un'asciugamano.
Dormiva talmente profondamente che neanche si accorse che qualcuno stava bussando alla sua porta. Era Sasuke, in un certo senso si voleva vendicare di sta mattina e aprì la porta senza aspettare una risposta. Se la ritrovò stesa sul letto che dormiva profondamente con addosso solo...un...telo. Cercò di mantenere il cervello lucido e prese il primo cuscino che vide lanciandolo addosso la rossa. Si voltò di spalle per evitare di far vedere il suo arrossamento sulle guance.
-svegliati dormigliona che c'è la cena-
-mmmh...portamela tu- si voltò vedendola ancora assonnata. Decise di approfittarne. Si avvicinò a lei provocandola coi suoi movimenti con uno sguardo divertito con il suo solito ghigno. Si abbassò al suo livello per poterla vedere negli occhi.
-io ti porto la cena se mi lasci mangiare con te-
-scordatelo-
-allora niente cameriere, alzi io tuo culo regale e scendi giù per i fatti tuoi- sogghignò ancora di più e fece per andarsene ma la mano ancora calda di lei lo fermò. Si girò vedendola mezza arrossata che si mordicchiava il labbro inferiore e lo sguardo che fissava costantemente il suo comodino.
-uff...va bene, però nient'altro- rise piano pensando a quanto fosse pigrona. Le diede un bacio sulla fronte e scese giù prendendo una caraffa con due bicchieri e uscendo senza dare nell'occhio. L'aveva lasciata stupita. Credeva che l'avrebbe per sempre abbandonata invece...no forse era solo la sua immaginazione. Ne approfittò per mettersi il primo vestito che le capitò a portata di mano. Un vestito stretto con la scollatura a "v" con le maniche lunghe fino ai gomiti, la gonna lunga fino alle ginocchia e una cintura sul ventre. Il tutto, come al solito, nero e la cintura di un rosso scuro. Quando entrò la trovò che saltellava in giro cercandosi di mettere uno stivale e l'altro lo teneva in bocca. Appena si accorse che il ragazzo era rientrato buttò in aria le scarpe e si risedette sul letto. Il corvino fece finta di niente e appoggiò il tutto sul tavolo lì ai piedi del letto. Prese la caraffa, versò il "vino" nei calici e ne porse uno a Namiko. Lo prese e Sasuke si sedette lì accanto sorseggiandosi la bevanda. Per qualche minuto rimasero in silenzio senza dirsi niente.
-allora, continui ad essere arrabbiata con me?- Namiko voltò lo sguardo dall'altra parte ed annuì col capo.
-mi lasci spiegare o ora verrò cacciato?- la rossa si girò pensandoci su.
-mi era anche passata l'idea ma se sarai convincente ti butterò sempre fuori più dolcemente- improvvisamente Sasuke sentì le sue mani tremendamente sudate e gli faceva un caldo terribile. Si stava agitando [no! Sangue freddo, dai su calmo...] fece un bel respiro e la guardò in quegli occhi tanto magnetici. Avevano ancora delle striature rosse per il sangue di prima. Improvvisamente sentì il suo cuore fermarsi e calmandosi allo stesso tempo.
-allora...ehm...mi dispiace per la figura di ieri ma...ero ancora confuso riguardo la scoperta del mio passato e...in quel momento volevo starmene semplicemente da solo- la ragazza stava guardando davanti a sè ripensando a puzzle della sua memoria. Sasuke le prese la mano come per consolarla e farla ritornare a perdersi nei suoi pozzi infiniti.
-ma ora ho capito una cosa che nemmeno io all'inizio volevo accettare...tu...tu sei troppo importante per me e lasciarti andare mi farebbe cadere in depressione...sono veramente dispiaciuto io...- abbassò lo sguardo non potendo più resistere a quel blu scuro che ricordava i mari più profondi -io non volevo farti soffrire...anzi, io non ti farò più soffrire, io...- le sue dita affusolate lo fecero bloccare e cominciò a parlare lei.
-ho semplicemente avuto paura, anni fa mi successe la stessa cosa e mi fece così tanto soffrire che per mesi non riuscivo più a parlare, solo con Naruto mio fratello- Sasuke diede un bacio umido a quelle dita facendo sgranare le iridi blu e la fece sdraiare con lui sopra. Era in totale balia di lui.
-prometto che non ti farò mai più soffrire...- diede un bacio a fior di labbra e si avvicinò al suo orecchio -ti amo- quelle parole la fecero rabbrividire e chiuse gli occhi per godersi i suoi baci bollenti lungo tutto il collo. La sua mano prese i suoi capelli e lo tirò su per poterlo baciare sulle labbra. Poco dopo le loro lingue cominciarono a girare su stesse giocando a rincorrersi. Appena si staccarono Sasuke si ributtò nel suo collo baciandola, leccandola e ogni tanto mordicchiava lasciando dei piccoli segni rossi. Sta volta non ci furono delle mani a bloccarlo anzi, volevano di più. Abbassò lentamente la zip del suo vestito lasciando un bacio umido mentre scendeva. Namiko rise per il solletico. Quella risata lo mandò in estasi facendogli quasi perdere il controllo. Dovette ritornare su per riprendere lucidità baciandola e accarezzando quei capelli setosi, sottili e così lisci. Prima che ritornasse alla zip, Namiko prese la sua faccia tra le mani.
-posso sembrare ridicola ma non me la sento ancora di...di...di fare...quel passo...insomma- Sasuke sorrise. Quei pochi sorrisi sinceri e dolcissimi.
-aspetterò finchè tu sia pronta, non voglio costringerti...però almeno posso continuare senza arrivare a quello?- la rossa avvicinò la sua faccia dando un bacio sul suo naso.
-non avevo detto di smettere- [hai capito la furbona...]. Si diedero un'altro bacio lasciandosi senza fiato e Sasuke ritornò da dove aveva lasciato in sospeso. Namiko si era messa seduta e lui rimasto appoggiato alle ginocchia sue e le gambe di lei. Lo aiutò a togliere il vestito, era di troppo. Rimase in intimo e il corvino la ammirò in tutto e per tutto. Le mani affusolate della rossa scesero fino al bordo della maglietta e cominciando a toglierla. Sasuke tirò su le braccia per aiutarla. Lo spettacolo che aveva ai suoi occhi la fecero arrossire come poche: il petto largo e gli addominali scolpiti facendo vedere i segni ma senza essere troppo pompati, il collo muscoloso, vita stretta e una pancia perfettamente piatta. Namiko dovette mettersi una mano davanti al naso per non far vedere la goccia di sangue che era scesa (sarebbe successo anche a me vedendo un ragazzo figo u.u).
Si fiondò sul collo di lui invertendo le parti. Ora toccava a lei. Intanto che lo baciava con foga, una sua mano scendeva tracciando il percorso dei muscoli. Ritornò a baciare il collo e scendendo fino all'ombelico. Cominciò a giocarci. Le piaceva sentire che respirava più profondamente grazie la sua lingua. Il corvino si rimise sopra di lei e leccò il collo. Senza che volesse, diede un morso succhiando un po' di sangue. Si staccò subito e leccò via le gocciole che erano scese sul suo seno. Ritornò su da lei e la baciò con la lingua.
Rimasero a fare questi giochetti per un po' senza andare oltre e finchè non decisero di dormire che domani sarebbe stata un'altra giornata pesante. Si addormentarono così come si erano lasciati e Sasuke teneva stretto la rossa facendo combaciare perfettamente i loro corpi. Il corvino chiuse gli occhi mentre Namiko era rimasta sveglia sentendo costantemente qualcosa di duro sul suo ventre. Presa dalla curiosità scese con la mano e lo sfiorò. Dalla bocca del ragazzo uscì uno strano gemito strozzato. Namiko tolse subito da lì la sua mano arrossendo come un peperone facendo mente locale su cosa poteva essere. Si girò dall'altra parte e serrò gli occhi sperando che non si fosse accorto del suo gesto.








Oleeeeeee sono qua :D allora ça va? Oui, oui, bien.
No dai XD allora parlando della scena dell'allenamento, lo so che in molti penseranno che li volessi far vedere superiori, i più forti, bla bla bla...
Volevo solo far vedere che era da anni che si allenavano e quindi dovevano rispolverare le idee, tuuuutto qui u.u
Invece può sembrare realistica la reazione dei due col matrimonio di Naruto e il futuro cognato? :3 spero di sì :3
Bene.........sinceramente non ho altro da dirvi XD


Baci&Abbracci,

Tomori_16

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Capitolo 12
*** Cap.11 il torneo ***


IL TORNEO


Si svegliò con calma stiracchiandosi e andando a toccare un mobile (?) accanto a lei...no aspetta non era un mobile, andò più in su con la mano e toccò qualcosa di peloso...un cane? No...si tirò su di scatto e guardò accanto a sè. Sasuke stava dormendo tranquillo sul suo letto sta volta (dejà vu XD). Non fece dei gran balzi perchè poi si ricordò di quel che avevano fatto ieri sera. Si toccò il collo ricordandosi dei suoi bollenti baci che la facevano tremare, le sue mani che erano andate quasi ovunque, senza andare ancora a violare la sua verginità, in quello non se la sentiva ancora. Di certo si sentì davvero felice sapendo che lui era il primo che l'avesse mai toccata in quel modo. Si sarebbe aspettata che dopo un po' avrebbe perso la pazienza facendola sua lì seduta stante, invece ha rispettato i suoi tempi e si è limitato al toccare e baciare. Gli diede un piccolo bacio sui capelli e si alzò andando in bagno. Come si guardò allo specchio rimase a bocca aperta: era piena di segni rossi su tutto il collo e...sul...se...seno... Una scarpa volò sulla testa del nostro povero Sasuke facendolo svegliare di soprassalto.
-ma che diam...?!- davanti a sè c'era Namiko arrabbiata e...nuda...?!
-e questi che sono?!- indicò i segni rossi su tutto il petto. Il corvino abbassò lo sguardo solo che non guardava i segni rossi... Quando finalmente se ne accorse andò subito a nascondersi fra le coperte stra-imbarazzata.
- e-e-e n-non mi g-guardare c-c-così!- gli diede un piccolo pugno sulla testa. Il corvino sorrise e le diede un bacio sulla fronte per poi scendere sulle sue labbra.
-sono il segno del mio amore- 
-ok ma come faccio a nasconderli!?- Sasuke si alzò stiracchiandosi e prese la sua tuta tirandogliela.
-che hai da preoccuparti, la tuta copre fino al collo. Posso usare un momento il bagno?- la rossa annuì e prese la sua tuta cambiandosi sotto le coperte per non farsi vedere. Il corvino sogghignò e si chiuse in bagno facendosi una bella doccia. Uscì con addosso già la tuta e si guardò in giro. Namiko era seduta ad aspettarlo. Lui si avvicinò senza farsi sentire e l'abbracciò da dietro annusando il suo splendido profumo di rose.
-ieri sera...- prese un bel respiro per ricordarsi il suo odore -è stato bellissimo- si girò facendola alzare e mettendosi a sedere al suo posto mettendola seduta su di lui.
-anche se non abbiamo fatto quel passo?- prese una sua ciocca e cominciò a girarsela fra le dita.
-anche se non abbiamo fatto quel passo- Namiko si sentì come sollevata e prese a baciarlo con foga. Ne voleva sempre di più e le mani di lui scesero fino ai suoi fianchi stringendoli. Si staccò ricordandosi dell'allenamento.
-dai dobbiamo andare sennò gli altri si preoccupano- si alzò e andò verso la porta.
-se fosse per me chiuderei la porta e lascerei perdere gli altri...-
-cosa?-
-niente, sto arrivando- rimandò a un'altra volta il desiderio di averla tutta per sè e la raggiunse andando dagli altri. 
Li ritrovarono già tutti quanti a fare colazione.
-ah allora siete vivi! Dov'eravate ieri sera?- 
-eeehm...non avevo voglia di alzarmi così lui preoccupandosi andò a vedere cos'era successo e gli chiesi di portarmi la cena- per la rosa non bastò e gli occhi scesero sul suo collo. Potè notare un piccolo segno rosso mezzo fuori...sgranò gli occhi pensando a quel che era successo ieri sera mentre loro se ne stavano allegramente a bere e chiacchierare...[hai capito Sasuke...impaziente, anche lei però] si tolse quei pensieri e continuò a bere tutto il suo bicchiere senza guardarli.

Scesero di nuovo in quella palestra e ricominciarono gli allenamenti. Solita storia: chi si allenava col manichino, chi con la velocità, con la resistenza, forza...di tutto, in quella palestra c'era di tutto. Si sarebbe sempre stupita vedendo quanti attrezzi aveva a disposizione quella palestra.
Al pomeriggio si misero a coppie per poter uccidere il manichino al livello 15. Naruto era finito con Sakura, Sasuke con Kiba e Namiko con Hinata.
La prima coppia non ci mise molto a batterlo, grazie una cazzuta e l'altro immune a tutto...anche la seconda, Sasuke e Kiba, passarono tranquilli. Forse chi aveva rincontrato qualche problemino fu Sasuke ma niente di che.
Fu il turno di Namiko e Hinata. Anche loro passarono senza troppe difficoltà, anche se il potere di Hinata non era utile contro un manichino (per ricordarvi Hinata= percepisce i sentimenti degli altri), si era dimostrata abile quanto Namiko.
Verso il pomeriggio, così diceva l'orologio della palestra, Jiraiya aveva già finito e li lasciò andare un po' prima in confronto a ieri.
Hinata stava andando verso la sua camera quando improvvisamente il biondo la prese per mano e la portò dentro la sua camera. Le prese con foga la faccia e la baciò dolcemente. La corvina era rimasta per tutto il tempo rossa come un peperone in volto e il cervello che cercava di mandarle dei segnali ma non rispondeva.
-scusami ma era da un po' che non ti baciavo quindi...- Hinata lo abbracciò forte, non si aspettava quella reazione.
-sinceramente...s-stavo cominciando a c-chiedermi se aspettavi a-apposta- lo guardò in faccia e scorse il suo solito sorriso puro ed innocente.
-diciamo che ho avuto un bel po' da parlare con tuo padre...- improvvisamente si ricordò della storia del matrimonio. Lui cercava in tutti i modi di convincere suo padre a lasciar lei che lo sposasse, persino la sua sorellina cercava di convincerlo nel suo modo ma niente, più cocciuto di un caprone che aveva appena sbattuto la testa. Si risvegliò da quei pensieri sentendo una mano scendere fino ai suoi fianchi e stringerla in un abbraccio lasciandole affondare il volto nel suo petto.
-non ti preoccupare, risolveremo questo problema- le aveva appena letto i pensieri per caso? In teoria doveva essere lei quella che percepiva i sentimenti. Alzò la faccia ancorandosi in quei cieli infinitamente azzurri e si lasciò baciare. Nuovo record, era riuscita a resistere ad un abbraccio e persino un bacio.
-che dici, andiamo a farci un bel giretto?- 
-perchè no? M-ma prima p-posso farmi una doccia?-
-certo! Io intanto mi tolgo questa odiosa tuta- si diedero un piccolo bacio sulle labbra e la lasciò uscire dalla sua camera. Mentre usciva incrociò la rossa che parlava tranquillamente con un bel ragazzo, alto, capelli neri e gli occhi del medesimo colore. Lei non sapeva ancora niente del futuro cognato quindi le fu una sorpresa vederli che poco prima che lei entrasse in camera sua si fossero dati un bacio fugace dicendosi "a dopo". Presa dal momento corse subito indietro entrando senza pensarci nella camera di Naruto trovandolo che girava per la camera con un telo attorno alla vita e un altro che se lo strofinava sui capelli. Al posto di una normale ragazza avevamo davanti a noi il famoso pomodoro-Hyuga.
- N-N-N-Naruto t-t-tua sorella s-si....s-si....si....si- rimase come un disco rotto su quella parola lasciando ancora più confuso il biondo.
-sicura di sentirti bene?- si avvicinò ancheggiando in modo esagerato per la corvina facendole uscire anche il fumo dalle orecchie. Il volto del ragazzo si abbassò per guardarla bene negli occhi e mise una mano sulla fronte. Per Hinata fu una bella vista del suo collo invitante, ancora caldo dalla doccia...
-sicura di non avere la febbre?- 
-n...n...n...n-n- fu il massimo per lei. Cadde all'indietro lasciando una piccola scia di sangue.



Arrivò l'ora di cena e si riunirono tutti quanti giù nella sala da pranzo.
-allora, ieri avevamo mandato delle spie nel mondo degli esseri umani per vedere come si era ridotta- tutti quanti, Namiko compresa, si fecero più attenti.
-sono riusciti a fare un piccolo video mostrandoci come stava e questo è il risultato- dal soffitto scese un proiettore e fecero partire il video: uno spettacolo veramente terrificante, alcuni esseri umani che erano riusciti a sopravvivere fino a quel momento venivano divorati davanti la camera mentre altri lasciati senza un articolazione lì in agonia che pian piano si trasformavano. C'era chi mise le mani sulla faccia per non vedere più quell'orrore, altri che semplicemente uscivano un momento dalla stanza e altri ancora che piangevano in silenzio: fra quelli c'era ovviamente Sakura. Namiko rimase semplicemente lì in silenzio a vedere quello spettacolo. Improvvisamente Karin si alzò per andare ad abbracciare la rosa che si era messa a singhiozzare.
-spegnete quell'affare!- un singhiozzo più grande degli altri fece sussultare Karin stringendola ancora più forte e nascondendo i suoi occhi lucidi con gli occhiali. Namiko si alzò e strappò il telecomando da Jiraiya che era rimasto per tutto il tempo a vedere le loro facce. Kiba sbattè i suoi pugni sul tavolo facendo sussultare tutti i presenti.
-dobbiamo fare qualcosa!- stava per rispondere Namiko ma Naruto la fermò e si alzò, la prima volta che il re prese la parola.
-potremmo farlo, certo, mandare degli altri innocenti ad aggiungersi in quel bagno di sangue- fu la prima volta che vide suo fratello dire cose con del senso.
-sempre meglio che di starsene qui con le mani in mano!- il biondo non perse minimamente la calma.
-se dobbiamo fare una missione di suicidio tu di certo sarai il primo fra i candidati ma sappi solo una cosa: così finiresti per fare il loro gioco, tanto vale allora prepararsi e buttarsi in quell'inferno con un minimo di esperienza!- e detto questo si risedette al suo posto lasciando tutti quanti a pensare. Le sue parole furono dei macigni per tutti quanti tranne che per Namiko ed Hinata. Rimasero per il resto della cena in silenzio bevendo tranquilli il loro calice.
-quanto durerà ancora questo allenamento?- Karin, l'unica ad aver parlato in mezzo a tutto quel silenzio di tomba.
-altri 5 giorni direi- non si dissero altro e ognuno si diresse nella sua camera.



Erano passati già 4 giorni da quando la strage era cominciata. I Mutanti avevano invaso già gran parte del mondo lasciando solo piccole isole e paesini di montagna che ancora sopravvivevano.
-finalmente...era da anni che organizzavamo tutto questo- l'uomo dalla maschera se ne stava su un grattacielo alto ad ammirare quello spettacolo macabro. Dietro di lui spuntò un ragazzo molto probabilmente sulla trentina con un cappotto dal collo largo che gli copriva mezzo volto e dei capelli neri raccolti in una coda bassa.
-mi aveva chiamato?- l'uomo sospirò e si girò verso il ragazzo.
-sì...mi dicono che un ragazzo corvino si era risvegliato nell'attacco dei fratelli zombie (Kazuzu e Hidan) e ha ipnotizzato il povero Kazuzu- il ragazzo rimase impassibile davanti a quelle parole, invece dentro di sè era più che incuriosito.
-quindi?- la figura mascherata sbuffò.
-potrebbe essere tuo fratello, quindi ti consiglierei d'ora in poi di tenere gli occhi aperti...forse quei vermi degli anziani ci potrebbero mettere le mani sopra, come fecero con te dopotutto, no?- Itachi rimase a guardare davanti a sè senza rispondere. Effettivamente anni e anni fa nella sua famiglia vennero gli anziani in casa loro ordinando a suo padre di poter prendere lui, Itachi, dato la sua abilità rara...in fondo tutto ciò che dicevano era legge no? Fu da quel giorno, quel fatidico giorno, che lui incominciò ad odiare profondamente quell'ordine corrotto e affamato di potere. Si tolse quei pensieri dalla testa e cominciò a saltare per i tetti senza nemmeno salutare il suo superiore. 
Tutti quanti lì avevano un motivo per cui si erano aggiunti al gruppo: chi per vendetta, chi per odio e chi per fare soldi facili, ma c'erano persone come lui che avevano un conto in sospeso con gli anziani, assassini di famiglie e che uccidevano chiunque si mettessero in mezzo alla loro strada. Là sotto erano pochi quelli che si mettevano un po' contro di loro e fra quelli c'era sicuramente il re di Under World, l'unico che poteva tenere testa contro quei vermi. 
Entrò nella base e incontrò Konan e Pain in grembiule... Il ragazzo pieno di piercing vedendo già la sua faccia più che interrogativa e trattenuta dal ridere, sospirò beccandosi una mattarellata in testa (so che Konan non ha minimamente sto carattere ma io me la sono vista così XD).
-ha insistito a voler provare a fare la pizza...- gli occhi neri del corvino scesero fino all'impasto vedendolo con ancora un colore umano a quanto pare.
-silenzio che mi sta venendo fin troppo bene!- era strano vederli così gioiosi con l'inferno che c'era là fuori, come se non fosse successo nulla e i Mutanti non esistessero. Poco dopo arrivarono anche gli altri con l'acquolina in bocca.
-io ci voglio funghi!- era Deidara.
-io il salame-
-oh no assolutamente ci vuole la salsiccia!-
-ma che dici qua abbiamo bisogno della cipolla- cominciarono a litigare su come doveva essere la pizza facendo infuriare Konan. Improvvisamente li prese tutti, a parte il pezzo di ghiaccio di Itachi, per le orecchie e li mise seduti in silenzio.
-si fa alla margherita e silenzio! Se ci volete mettere dell'altro ve lo prendete e lo lasciate sul tavolo per dopo!- era come una sorta di madre per tutti quanti, solo un po' più cazzuta. Non sa come ma quel gruppo di pazzi riusciva sempre a mettere di buon umore il corvino facendolo sospirare e sedendosi a tavola  senza più il cappotto.
-cos'è siamo stressati?- quel Deidara, non sapeva mai quando farsi i cazzi suoi.
-no, solo stanco-
-sentito ragazzi? Itachi è stancooo- lo tirò per la coda e lo fece sbattere a terra senza dire beo mentre Deidara rimase a terra ancora svenuto. Già, proprio una famiglia...in molti lo vedrebbero come un padre ma primo non riusciva a tener testa a Konan, solo Pain con una sorta di magia ci riusciva, e secondo era un pessimo padre, forse il fratellone pestifero poteva passare per i suoi gusti.
Rimasero tutta la sera a chiacchierare del più e del meno, mentre Itachi rimase per tutto il tempo a pensare, una persona per essere più precisi. Sasuke, il suo fratellino da sempre amato si era risvegliato e forse anche i ricordi assieme a lui. Si era da sempre fatto vedere distaccato solo per il suo bene, per evitare che i famosi vermi non gli potessero torcere un capello. 

Ancora si ricordava ogni particolare di quel giorno, il giorno della famosa strage della luna di sangue. Quel giorno oltre ad avere la luna del solito colore persino il cielo si tinse della stessa sfumatura, forse più scuro. Case che andavano a fuoco, bambini schiacciati da cavalli neri degli anziani, donne prese dai capelli e sgozzate in pubblico. Fra quelle donne, sua madre. Un brivido gli percorse la schiena rivedendo sua madre che lo fissava dicendogli una sola frase col pensiero che fu chiaro e tondo per lui "proteggi Sasuke". Poco prima che venisse sgozzata potè vedere una lacrima scenderle per la guancia e dire con solo il movimento delle labbra addio. Subito dopo suo padre, preso dalla disperazione cieca, cominciò a far roteare la prima spada che trovò in giro ferendo uno di loro e uccidendo il suo cavallo. Vedendolo ribellarsi non ci mise molto che l'altro lo trapassò con una freccia appena scoccata.
-questo è quello che succede a chi si ribella! Portate sempre rispetto a chi sta sopra di voi schifosi vermi striscianti- tutti quanti furono presi dal panico cominciando a correre e urlare.
-strisciate vermi, strisciate...- e da lì cominciò la caccia, la caccia che tutti gli anziani adoravano fare.

Venne colpito sulla spalla da una mano che lo fece risvegliare: era Konan. Non si era nemmeno accorto che tutti quanti se ne erano andati e lei era rimasta a ripulire.
-non so quale sia il tuo passato, ma posso immaginarmi quanto dev'essere stato doloroso. Insomma, a pochi capita di incantarsi per 1 ora- la guardò per un'attimo cercando di superare quel color giallo acceso e potè vedere anche da lei sofferenza. Fece un sorrisino minuscolo che non passò inosservato alla ragazza e se ne andò in camera sua buttandosi sul letto e cominciando a guardare il soffitto.



Sono passati 3 giorni da quando Jiraiya mostrò quel fatidico video che nessuno si dimenticò. Al quarto giorno entrarono in palestra e vi trovarono solo il maestro senza un manichino in giro.
-oggi faremo una sorta di test!- prese fuori una lavagna -faremo un piccolo torneo fra di voi, a parte gli adulti: potrete usare le armi che vi pare senza arrivare ai bazooka, poi vi farò vedere quali tipi di arma, ed ovviamente i poteri. Il vincitore sarà il primo dei due che riuscirà a far rimanere a terra l'altro privo di forze-  prese una piccola scatola.
-qua ci sono i vostri nomi, ora pescherò la prima coppia e così via- tutti quanti erano entusiasti di questo torneo e per un momento si dimenticarono di quel che succedeva sopra di loro. La mano del maestro girò e girò dentro la scatola tirando fuori il primo bigliettino.
-Namiko e...- ne prese un'altro -interessante...Kiba- i due sfidanti si guardarono e allo stesso tempo sogghignarono. Il ragazzo non vedeva l'ora di fargliela pagare per l'umiliazione dell'istinto...
-Sakura e...Juugo...Sasuke...e Karin- continuò così fino all'ultima coppia.
L'ordine alla fine era così:

Namiko e Kiba
Sakura e Juugo
Sasuke e Karin
Naruto e Suigetsu
TenTen e Rock Lee
Neji e Hinata

Incominciarono il giorno stesso, uscirono fuori nel cortile dive si trovava una specie di arena grande più o meno come un campo da calcio solo che rotonda. Sopra le panchine si trovava già della gente curiosa di vedere com'era quel torneo. Entrarono in una stanza piena di armi.
-qua ci sono le armi a disposizione, ognuno troverà quella con cui noi abbiamo pensato ci si troverà meglio ma non ci sarà scritto il vostro nome. Sarete voi a scegliere la vostra arma- mentre gli altri se ne andarono sul palco, Namiko e Kiba rimasero a guardare fra le armi. La rossa scelse dei coltelli da lancio assieme a delle lame che si attaccavano ai polsi (assassin's creed!) mentre il moro prese una semplice spada tipo medioevo.
Si prepararono uno di fronte all'altro nelle zone cerchiate e aspettarono il via.
-ok appena sparo potrete partire- si misero pronti a correre e lo sparò partì. Kiba scattò fulmineamente verso la ragazza che non faceva altro che aspettarlo ed evitò senza problemi il taglio orizzontale balzando all'indietro. Prese due dei suoi coltelli e li lanciò verso il ragazzo che lo beccò di striscio.
-tsk...fai sul serio- si tolse il sangue dalla ferita sulla guancia ed unì le mani. Si trasformò in un  cane bianco enorme con le orecchie lunghe. Mise in mostra le sue zanne e cominciò a correre dietro alla rossa che presa alla sprovvista scappò evitando i morsi. Stufa del giochino balzò in aria salendo sulla schiena del cane mettendo la sua mano sulla testa e cominciò a prosciugare parte del suo potere. Il cane si dimenò finchè non fu costretta a scendere e lui ritornò normale ansimando.
-ma che cazz...?!- non riuscì a finire che Namiko lo colpì con un pugno scaraventandolo dall'altra parte. Ne approfittò del suo stordimento e rimise la mano sulla testa togliendogli tutto il potere che gli era rimasto.
-ok va bene basta! Namiko ha vinto!- staccò la mano e mise quell'altra facendogli riacquistare l'energia.
- m-ma io...credevo che l'unico tuo potere fosse quell'aria compressa- la ragazza si voltò sogghignando.
-quello è il potere che ho in comune con il gemello, il mio originale è questo qua- uscirono entrambi dal ring e lasciarono lo spazio agli altri.
-ok, ora tocca a Sakura e Juugo!- Sakura entrò con dei guantoni di ferro e dei parastinchi con piccole spine affilatissime [tsè e te pareva!] mentre l'altro aveva una sciabola. Si misero nei cerchi e aspettarono lo sparo. Quando si sentì rimbombare ovunque, Sakura partì subito all'attacco rafforzando già un pugno al massimo e andando a colpire il terreno sottostante che cominciò a sgretolarsi sotto quel colpo.
-per la miseria! Fa paura- sentendo Naruto parlare così Hinata non potè evitare di ridere. 
Juugo si era già allontanato e fece circondare la sua lama di fiamme rossissime. Cominciarono gli affondi parati dai calci o semplicemente evitati. Appena riuscì ad incastrare la sua sciabola fra le macerie ne approfittò per dargli un calcio in piena pancia che lo fece volare via senza più la sua arma. La rosa si alzò in volo preparando il suo "shannaro" ma il ragazzo si creò uno scudo tutto di fuoco che quasi ustionò la gamba della ragazza costretta a doversi togliere nella gamba sinistra l'armatura diventata incandescente.
-sei mia- se lo vide comparire dinanzi a sè con un pugno di fuoco che la fece volare dall'altra parte. Rimase per qualche secondo senza sensi e senza accorgersi che i 15 secondi erano partiti. Appena riprese conoscenza si rialzò di scatto ed evitò una palla di fuoco sforzandosi di spostarsi verso destra. Un'altra sfera la raggiunse che dovette evitare buttandosi a terra. Senza aspettare si ritirò su accorgendosi di una cosa: quello riusciva solo a lanciare due palle di fuoco alla volta mentre prima aveva fatto uno scudo...[ha i colpi limitati!]. Dato che quello doveva essere il suo famoso punto morto ne approfittò per rafforzarsi entrambi i pugni e cominciò a colpirlo senza mai smettere, almeno la resistenza e la forza erano dalla sua parte. Finalmente riuscì a colpirlo sulla guancia che lo mise k.o. So inginocchiò un'attimo per riprendere fiato e alzò un pugno in segno di vittoria.
-Sakura è la vincitrice!- improvvisamente l'arena ritornò com'era prima e rimise in sesto entrambi. Sakura andò a dare una mano al suo avversario che la prese in segno di pace.
-bene i prossimi sono Sasuke e Karin- dalla porta uscì Sasuke con una katana mentre Karin aveva un semplice pugnale. Qua non c'era molto da dire, la battaglia fu abbastanza lunga dato che Karin riusciva a curarsi di continuo ma alla fine riuscì a vincere Sasuke.
La battaglia dopo fu contro Naruto e Suigetsu e il biondo ne uscì vincitore. Poco dopo uscì Ten Ten assieme a Rock Lee e qui vinse il ragazzo.
Fu il turno dei due cugini Hinata uscì con due Katane uguali mentre Neji non prese assolutamente niente.
-non mi serviranno di certo armi per batterti- c'era anche il padre a guardare quindi Hinata era costretta a vincere. Si misero sui cerchi e aspettarono il via...
Boom! Hinata percepì la sua sicurezza quindi aspettò in posizione di difesa il colpo imminente. Un fulmine scese dal cielo che evitò ma si prese un brutto pugno da parte del cugino.
-tu sei sempre stata una povera debole!- si massaggiò per qualche secondo la guancia e cominciò ad evitare tutti i fulmini che cercavano di colpirla. In confronto a Juugo lui non aveva dei precisi limiti, dato che proprio quel giorno era nuvolo ne approfittò.
-sei una vergogna della famiglia- Hinata tirò fuori le due spade che attirarono tutto il fulmine. Alzò il volto mettendo in mostra la sua faccia così seria che era anormale per una come lei.
-parlò quello che tradì tutti- e detto questo si scagliò verso di lui. Potè tranquillamente sentire la sua paura che lo invase per tutto il corpo e questo la fece sorridere. Fece un finto colpo e sparì alla vista del cugino.
-senti come ha paura il mio cuginone- si girò trovandosela alle spalle e gli diede un calcio. Appena si rimise in piedi scatenò una pioggia di fulmini distruggendo tutta quanta l'arena. Suo zio era più che orgoglioso nel vedere che Neji stava dando una bella lezione a quella figlia testona.
-sono sempre stata ritenuta una debole- provò a girarsi in ogni dove ma col fumo che aveva creato non riusciva a scorgerla.
-ma ora non lo sono più- se la ritrovò di botto davanti e cominciò coi suoi famosi 42 colpi della tigre (inventato u.u): consisteva in affondi e tagli precisi che solo lei conosceva a memoria. 
Con tutto il fumo nessuno riusciva a vedere che succedeva finchè non si scorsero due figure, una in piedi mentre l'altra a terra. Il padre già si aspettava sua figlia crollata a terra ma ciò che vide furono i suoi occhi ancora aperti che lo guardavano in modo di sfida. Aveva vinto...doveva vincere...
-Hinata ha vinto!- l'arena ritornò normale e la corvina accorse da suo cugino che si avvicinò subito al suo orecchio.
-grazie- e gli sorrise. Sì perchè lui l'aveva provocata appositamente in modo tale che la vera guerriera nascosta in lei potesse uscire e farsi vedere in pieno potere. Dalle panchine scese Naruto che andò ad abbracciarla con foga facendola arrossire come un peperone.
-sapevo che ce l'avresti fatta! Ne ero certo- e se la portò sopra aspettando il prossimo combattimento, forse quello più carico in assoluto di adrenalina: finalmente le due famose rivali avrebbero potuto battersi a pieno delle forze.
Sakura e Namiko entrarono nell'arena più cariche che mai e si fissarono incessantemente negli occhi. Anche dopo che partì lo sparo rimasero sempre lì a guardarsi negli occhi. Namiko sta volta aveva solo i coltelli da lancio mentre Sakura si era messa di nuovo le sue solite riparazioni. La rossa si preparò direttamente le lame d'aria compressa e contemporaneamente scattarono l'una contro l'altra. I loro colpi rimbombavano per tutto il cortile lasciando il pubblico fattosi maggiore a bocca aperta e in silenzio. Ad un certo punto Namiko indietreggiò e le lame si trasformarono nelle famose rotelle. Chiuse gli occhi e cominciò la sua danza mentre Sakura lo evitava o semplicemente approfittava delle riparazioni. Dopo un pò cominciarono a notarsi delle ammaccature causate dai colpi della rossa che poco dopo smise. Le lame scomparirono e concentrò il suo potere nelle mani. Gli occhi smeraldini sgranarono ricordandosi del dolore che riuscivano a causare solo due fottute dita.
-aah ma te le ricordi eh?- senza aspettare si buttò verso di lei facendo finte o beccando i suoi pugni che avevano più forza del suo potere. Quando riuscì finalmente a scorgere un piccolo punto debole, Namiko ne approfittò e la colpì sulla spalla causandole un dolore atroce che mise fuori uso il suo braccio ma non si arrese, continuò con l'altro braccio e i calci. Purtroppo la rossa non aveva molta resistenza, aveva l'agilità e la velocità dalla sua parte. Cominciò a cedere e un calcio la fece volare dall'altra parte. Provò ad alzarsi ma sentì una piccola fitta al cuore che la lasciò senza fiato e lasciò tutto il tempo che voleva di potersi far colpire con lo Shannaro [cazzo non proprio adesso!]. Purtroppo a causa del veleno ogni tanto le arrivavano delle fitte al cuore che erano piuttosto dolorose e la lasciavano senza fiato. Il biondo se ne accorse subito sentendo il suo pensiero e si alzò per andarla a prendere ma il maestro lo bloccò.
-è una battaglia personale-
-ma Namiko ha avuto una fitta!- la mano non si spostò e fu costretto a rimanere a guardare la sua sorellona soffrire. Namiko cercò in tutti i modi di evitare i colpi facendo sforzi disumani e sta volta era proprio al limite. Il cuore stava cominciando a farle male e ansimava.
-non sei poi così forte come dicevano- Sakura stava preparando il colpo di grazia ma qualcosa in Namiko si risvegliò. Riuscì a fare uno scatto e finì di fronte a lei. I suoi occhi erano più luminosi del solito e la sua mano si era illuminata.
-ride bene chi ride ultimo...- mise molto semplicemente la mano sulla sua fronte e il dolore arrivò dopo. Un mal di testa devastante che potrebbe far scoppiare il cervello eppure rimaneva lì dov'era. Crollò a terra mentre il dolore si spostò nella pancia facendola rannicchiare.
-la vincitrice è Namiko!- il dolore si fermò di colpo lasciando un minimo di fiato alla ragazza. La rossa le diede una mano che la guardò senza fidarsi.
-tranquilla non ti causo più quelle pene dell'inferno!- poteva notare che cercava di nascondere smorfie di dolore e il suo braccio tremava. C'era qualcosa che non andava. 
-Namiko...- non resistette dell'altro e crollò a terra contraendosi dal dolore. Le fitte erano ritornate ma sta volta furono più dolorose forse perchè si era sforzata troppo poco dopo un attacco. Non lo sa ma fatto sta che la vista si offuscò e le orecchie non funzionavano più bene. Fortuna che arrivò Karin che la avvolse con le sue bende facendola stare un po' meglio. Mentre aveva dato la mano a Sakura lei l'aveva presa e da quel momento non la lasciò più costringendola a venire fino in infermeria.



Si svegliò improvvisamente che era nel lettino bianco e accanto a lei ci trovò Sasuke...no aspetta Sakura?! Notò anche che si tenevano strette per mano e lei non aveva intenzione di lasciarla. Dopo un po' entrò qualcuno dalla porta: erano Sasuke e Naruto. Il corvino come vide la ragazza sveglia andò ad abbracciarla mentre dietro il biondo sbuffò ingelosito, in fondo era la sua sorellona!
-come ti senti?- 
-meglio grazie!- si girò e vide che la rosa si era risvegliata e stava sbadigliando peggio di un tricheco.
-buongiorno anche a te- Sakura si voltò cercando di ricordarsi che diamine ci faceva in infermeria e poi le venne in mente.
-ma quanto ho dormito?-
-solo un giorno circa, adesso è pomeriggio mentre ieri sera avevi perso i sensi. I tornei sono andati avanti senza di te-
-come se i tornei fossero il mio più grande problema...- il biondo sorrise e si grattò la testa. Namiko provò ad alzarsi ma barcollò un po' e Sasuke dovette sorreggerla.
-penso che la porto in camera- Naruto lo guardò dubbioso e si beccò una fulminata da parte della sorella lasciandoli andare. Arrivarono davanti alla camera della ragazza e, avendola in braccio, la posò dolcemente sul letto. Provò a ritirarsi su ma la rossa lo trattenne facendolo cadere sopra di lei.
-rimani qui- il corvino sorrise e si accomodò al suo fianco ammirandola mentre chiudeva gli occhi rimasta accoccolata fra le sue braccia. Le accarezzò ancora un po' i capelli setosi e anche le sue palpebre cedettero al sonno addormentandosi per questa volta in camera della ragazza.




Et voilà! :D 
Bien bien...piaciuta l'idea del torneo??? X3
Non ne sono sicura ma credo che questo capitolo mi sia venuto più lungo dell'altro, non ne sono sicura...bhooooooo XD
Allora ringrazio come al solito tutti quelli che hanno recensito e chi continua in tutti miei capitoli (grazie di cuore <3)
Bene strano da parte mia ma non ho altro da dirvi...ah spero che vi sia piaciuto il NaruHina moment, so che non è molto ma mi si stanno accorciando le idee su di loro...vedrò di migliorare DX
E con questo ci vediamo nel prossimo capitolo!!

Baci&Abbracci,

Tomori_16

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