Black Hole di manubibi (/viewuser.php?uid=2858)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** stay away from me... ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 1 *** stay away from me... ***
Va bene, titolo e citazione sono di ispirazione Musesca xD
però assicuro che nella fic loro non c'entrano niente,
è solo lo strascico dell'idea originale in cui i personaggi
non erano loro ma Matt e Bri <3 (si chiama "riciclaggio"
=____=)...
E questa è la mia prima Frerard! Perché sono i
migliori *____*
Si, ok, Gerry e il Frenchio non sono miei, so che hanno le consorti -.-
e quindi suppongo che una cosa simile fra loro non ci sia mai stata xD
soldi? Se prendessi 1 centesimo per ogni ficcy che scrivo...O.o
vabbè...
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"I wanted freedom but I'm restricted,
I've tried to give you up, but I'm addicted"
Muse-Time Is Running Out
Me
ne sto qui in piedi appoggiato ad una transenna, mentre intorno a me
c'è caos e agitazione, eccitazione. Tutti mi corrono intorno
e vedo le
loro sagome sfocate passarmi davanti e solleticare il campo visivo
periferico ma per me sono solo macchie colorate che sfrecciano, non
hanno forma né importanza, il mio cervello ha deciso di
crashare e
bloccarsi su un punto fisso davanti a me. Vengo scosso da qualcuno che,
suscitando la mia irritazione, mi urla nelle orecchie:
-Ehi, Gee! Ti
sei incantato?!-, strilla Ray nella sua agitazione pre-concerto, e
anche se non vorrei esco dal mio mondo e torno sul pianeta Terra, cosa
che mi spaventa, perché questo pianeta è abitato
anche da un'altra
persona, qualcuno che fino a poco tempo fa avrei ucciso per tenermi
stretto e ora vorrei non vedere mai più.
Frank arriva trotterellando
ma esita vedendomi e impallidisce, perché non riesco a non
guardarlo
con astio, con un dolore infinito...anche gli altri sembrano percepire
la tensione che si è installata fra noi due,
perché Mikey e Bob
prendono Frank e cominciano a scherzare con lui, mentre Ray mi fa
girare verso il pubblico e mi dice:
-Gee...ora è QUESTO che conta, chiaro?
E
mi molla una pacca sulla spalla, io annuisco sorridendo e mi fermo ad
osservare inosservato tutta quella marea di gente accorsa da
chissà
quali luoghi per vederci suonare, per emozionarsi con noi, e riesco
persino a dimenticarmi di Frank.
Dopo un pò ci arriva il segnale che
dobbiamo uscire sul palco, e mi faccio avanti dopo gli altri, facendo
in modo di essere l'ultimo ad essere inondato dalle luci calde dei
riflettori e a sentire le urla che si levano istantaneamente appena
appare il primo di noi.
Quando fai un concerto e sei quello sul
palco il tuo cervello reagisce in modo strano: dovresti ricordare tutto
in ogni particolare, almeno secondo logica, e invece quando canto io
è
come se fossi un altro e non fossi qui, mi dimentico di chi sono, le
parole arrivano automaticamente alla bocca come se nessuna sinapsi
fosse coinvolta nella loro elaborazione e il pubblico è
l'unica cosa
che conta, proprio come diceva Ray. Così il concerto arriva
al termine
e pure io sono sorpreso di quanto poco è durato, ma
è una sensazione
che provo sempre...ricordo poche cose dell'ora e mezza appena
trascorsa, e cazzo quanto mi irrita constatare che riguardano quasi
tutte Frank. Frank che si butta a terra scalciando e suonando, Frank
che strilla nel microfono...Frank che mi guarda per un lungo istante,
facendo sobbalzare il mio cuore nel petto così forte che la
cassa
toracica sembra troppo piccola per contenerlo. E perché sto
ripensando
a questo?
Io devo dimenticarlo.
Devo dimenticare i pomeriggi passati con lui.
Devo dimenticare i baci, le carezze, gli scherzi, le risate.
Devo dimenticare le notti passate con lui.
Devo dimenticare che gli ho detto "ti amo".
Mentre penso questo non mi accorgo di uno sguardo puntato sulla mia
nuca, ma finalmente sento un formicolio e mi volto.
Lui
è lì, che mi fissa inondato dall'ultimo
riflettore ancora acceso, e poi
si avvicina a me con un timido sorriso. Il piercing scintilla per un
momento e porta i miei occhi sulle sue labbra, anche se mi ero
ripromesso di non guardarle mai più...però non
posso evitarlo, a quanto
pare il mio auto-controllo deve ancora rifarsi vivo dopo la botta di
adrenalina dell'esibizione.
-Beh...come sempre hai spaccato, Gee-, dice più per spezzare
questo silenzio che per altro.
-Si...grazie-.
Dio,
vorrei avere la parlantina sciolta ora, e invece mi trovo impantanato
in una delle conversazioni più imbarazzanti della mia vita,
sentendo il
cuore cominciare a battere più forte e le farfalle nella
pancia.
Pure
lui rimane in silenzio senza sapere cosa dire, io sto per girare i
tacchi quando lui mi chiama con una voce flebile che mi piace poco:
-Gee...ascolta...credo che sia stato un errore-.
Un errore? Davvero? Ti sei reso conto che mollarmi è stata
una delle cose peggiori che probabilmente hai fatto in vita tua?
-Cosa?
-Ecco...io
pensavo di avere le idee chiare, di non provare più niente
per te...e
invece stasera vedendoti cantare...non so, ti ho guardato e tu mi hai
guardato e mi sono sentito male...
Oddio.
-Beh, penso che tu non abbia nemmeno la più vaga idea di
quanto male sono stato IO, Frank...
E tutta questa freddezza da dove sbuca fuori?!
-No, non lo so...è solo che adesso...sento la mancanza di te!
Oh,
no, non mi arrendo così, non esiste proprio! Nemmeno se tu
ti avvicini
pericolosamente al mio viso e se c'è solo una spanna a
separare quelle
tue labbra alle mie, Frank...perché non è
così semplice, non basta dire
"ok, adesso ti rivoglio"...mi hai buttato via, hai strappato il mio
cuore dal petto e adesso non puoi pretendere di rimetterlo in quella
voragine nera come se non l'avessi mai fatto!
Però i miei occhi non
possono ancora evitare di ispezionarti, di perquisire ogni particolare
del tuo corpo e del tuo viso e le mie dita si muovono da sole...ma non
era il cervello a dover comandare al corpo di muoversi?
Perché non
riesco ad evitarlo?
Sento i polpastrelli posarsi timidamente sulle
tue guance morbide e accaldate, seguiti dalle dita e poi dal palmo, e
vedo la tua espressione convertirsi dalla tensione allo stupore.
-Anch'io
sento la tua mancanza...Frank-, mi ritrovo a sussurrare...ovviamente
senza averna la consapevolezza. Ma sant'Iddio, perché sto
facendo
quello che non voglio?
Perché sono uno schiavo. Sono schiavo di
tutte queste sensazioni, ne sono dipendente, vivo ancora di tutto
questo anche se non dovrei! Avevo deciso di prendere in mano la mia
vita e di non farmi più distruggere da una storia che era
nata per
errore e si stava trasformando in una tortura, ma a quanto pare Dio, se
esiste, non mi ha fornito di un istinto di autoconservazione, la
voragine nera sta richiamando qualcosa che non esiste più.
E quasi
senza rendermene conto trovo le mie labbra unite alle sue, che si
muovono e che giocano con le sue senza il mio permesso, la parte
cosciente di Gerard Way si è arresa agli istinti e ora non
le resta
altro che rimanere a guardare una catastrofe in atto.
Sento le sue
dita percorrere il profilo del mio viso e poi cambiare rotta e
scivolare sul mio collo seguendo il percorso delle vene e lasciando una
scia di brividi dietro di loro. Sembra che mi stia squartando vivo, e
in effetti è così, perché Gerard ora
è diviso in due, una parte che
vuole Frank e una che vuole liberarsene. Quest'ultima per un momento
vince e io mi separo da quelle labbra aspettando il contropiede
dell'altra parte, che infatti torna a farsi sentire e voglio di nuovo
il sapore di quella bocca.
-No.
Lo dico cercando di suonare
autoritario e faccio un balzello indietro perché non voglio
ricaderci,
non ancora, e mi preparo a rovesciargli contro tutto il mio odio,
perché è il momento
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Ce la farò a tenerli separati? Ghghghgh...
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Capitolo 2 *** Capitolo 2 ***
Frank POV.
Mi gira ancora la testa, tanto che mi sembra di essere appena sceso da
una giostra, e non riesco a dire nulla se non:
-Eh?-.
Gerard
mi fissa con quei due occhi che improvvisamente sono diventati freddi,
mi trapassa da parte a parte e io non riesco a non guardarli anche se
mi fanno male, per la loro bellezza, per la loro profondità,
perché per
la prima volta dopo tanto tempo si stanno tuffando nei miei. E Dio,
come vorrei che non mi fissasse con rabbia ma con la stessa dolcezza
che avevano prima che io lo lasciassi.
Tanti mi hanno chiesto perché
l'ho fatto, Gerard...e io ho sempre detto che non provavo
più nulla per
te, che non era più come prima, ma mentivo,
perché non ho mai smesso di
amarti, Gee...forse al momento la pensavo così, cercavo di
giustificarmi con me stesso e ci ho provato, ma poi ho rivisto quello
sguardo euforico posarsi per un momento su di me e l'ho capito,
finalmente.
Che ho fatto la cazzata più grossa della mia vita, ma
immagino che un errore così sia difficile, se non
impossibile, da
perdonare...e io aspetto che tu risponda alla mia domanda monosillabica.
-No,
non puoi fare così, Iero, non puoi mollarmi dopo due anni e
poi
riprendermi appena ne hai voglia. Tu hai chiuso con me e non pensare
che adesso sia disposto a distruggermi di nuovo per te,
perché non mi
puoi usare così!-, risponde, ed è chiaro che un
momento così lo stava
aspettando da tanto tempo, il momento in cui vendicarsi, in cui farmi
stare male.
-Usarti? Gee, io non ti ho mai usato e non sto cercando di farlo adesso!
-Davvero? E questo bacio cos'era?
E
che ne so, io. So solo che al momento era l'unica cosa che volevo,
perché mi manchi davvero, non era una frase buttata
lì a caso, mi manca
il modo in cui mi facevi sentire, mi manca il bagliore di gioia nei
tuoi occhi quando mi guardavi...tutta una serie di cose riconducibili a
te che mi rendi felice, e adesso lotterò per esserlo di
nuovo, quella
sensazione, quello stato di essere mi manca da impazzire.
-Non lo
so-, rispondo io, perché sarebbe troppo difficile da
spiegare a parole.
Una volta sarei riuscito a dirtelo con lo sguardo, ma adesso
è come se
avessimo perso la frequenza d'onda e non riusciamo più a
trasmetterci
gli stati d'animo, -...e tu perché hai risposto?-, chiedo io
col cuore
in gola.
Gerard Way in crisi. E' una cosa che non ho visto molto
spesso ma la riconosco: ti mordi il labbro e guardi altrove in cerca di
una risposta che non sia "perché anch'io ti rivoglio". Poi
torni a
guardarmi e vedo sul tuo viso qualcosa che mi atterrisce: calma, calma
glaciale, la calma di un assassino.
-Beh, forza dell'abitudine. E poi non ho mai detto che non sei
attraente...Però non farti illusioni,
ormai siamo acqua passata e sinceramente...sto meglio senza di te,
davvero! Non devo più aver paura del giudizio degli altri, e
poi quando
ci siamo mollati tu mi hai detto che non provavi più niente,
ma adesso
mi sento anch'io così. Chi ha bisogno di te?
-Ma tu mi hai detto che anch'io ti mancavo!
-Si,
beh, era perché al momento volevo ficcarti la lingua in
gola, e dirti
le paroline carine è sempre stato il modo migliore per
riuscirci...come
quando scopavamo, io volevo quello e dicevo di amarti e forse era vero,
ma insomma, tu pensi che sia tutto una favola, che ti amo ancora anche
dopo che mi hai mollato?! Frank, rifatti una vita, ti prego!
E giri
i tacchi lasciandomi lì, te ne vai verso il camerino e io
resto in
piedi lì, come un idiota. Sento il bisogno di appoggiarmi ad
una trave
vicino a me e poi il magone salire su, dalla pancia alla gola,
stringendo forte e togliendomi il respiro, e poi scoppio a piangere
improvvisamente, senza nemmeno passare alla fase "prima lacrimuccia e
primo singhiozzo"...no, mi siedo a terra affondando le dita fra i
capelli e mi sfogo lasciando correre quelle gocce di dolore che finora
ho solo trattenuto. Resto lì per un pò senza
pensare a nulla se non a
quelle ultime parole lapidarie. Rifarmi una vita?? Non ne sono capace,
l'unica vita che immaginavo era insieme a lui e...e poi alzo lo sguardo
e lo vedo e si sta godendo lo spettacolo, Gerard è
lì appoggiato ad una
transenna con lo sguardo che lampeggia di soddisfazione.
Mi sento
umiliato, squartato e deriso perché non volevo che lui mi
vedesse in
quello stato, a piangere per delle parole, a rivelare che sono ancora
pazzo di lui.
******
Gerard POV.
Il mio piano ha funzionato, Frank è seduto e sta
piangendo come un poppante...E Dio, questa si chiama soddisfazione! Ma
non sta soffrendo nemmeno lontanamente quanto ho sofferto io,
perà
almeno un pò di gusto lo sto sentendo. E quanto vorrei
distruggerlo...
E
poi alza lo sguardo su di me e dimentico ogni cattivo proposito
sentendo di nuovo il suo sguardo, impallidisco e deglutisco
perché
adesso mi sto pentendo...PERCHE'?? Io ho tutto il diritto di fargli
questo, di ferirlo, ma perché adesso mi sto dirigendo verso
di lui,
accucciandomi al suo fianco e accarezzandogli i capelli?
Ah, già.
Dimenticavo che sono il suo schiavo, che faccio sempre tutto quello che
vuole calpestando il mio orgoglio.
Di
solito non lo faccio mai, di solito l'orgoglio mi spinge ad essere il
più forte, a farmi valere, ma quando si tratta di Frank
è tutto
diverso, io sono diverso.
Così, contro la mia volontà, alzo il suo
viso con due dita sotto il suo mento e lo bacio di nuovo, stavolta
l'iniziativa è mia...per modo di dire, ma in fondo la mia
parte
cosciente è andata a farsi fottere da un bel pezzo, quindi...
Prendo
il suo viso fra le mani senza lasciargli il tempo di dire qualsiasi
cosa e le mie labbra godono nel riavere le loro corrispondenti. Sento
di nuovo il suo sapore familiare e di nuovo il petto che diventa troppo
piccolo per il battito forsennato dentro di me. Le dita come al solito
partono senza avvertirmi e accarezzano la sua nuca sentendo i suoi
capelli morbidi, poi vanno al suo petto e poi ai fianchi percorrendone
la linea e poi trovano l'orlo della maglietta...a questo punto il
passaggio successivo è automatico, passo sotto la stoffa e
mi trovo a
contatto con la sua pelle avvertendo i suoi muscoli tendersi e poi
rilassarsi e il calore dovuto soprattutto al fatto che fino a mezz'ora
fa quel corpo si stava lasciando andare su quel palco dietro di noi.
Frank
è sorpreso, all'inizio spalanca gli occhi e trattiene il
respiro, poi
espira lentamente e mette le sue mani sui miei fianchi e poi sulla mia
testa scompigliandomi i capelli, e lo sa che i massaggi al capo, in
certe situazioni, mi fanno impazzire!
-Perché?-, mi chiede appena le nostre labbra si separano.
-Non lo so...-, rispondo io, ma mi sento euforico, e lo bacio ancora.
-No, perché?!-, mi dice lui, -perché adesso sto
così bene?-, e sorride.
Anch'io
sto bene, finalmente. Sono uno schiavo ma per la prima volta da mesi mi
sento libero...strano, eh? Sorrido anch'io, e gli accarezzo la guancia.
-E...quello
che mi hai detto prima? Che non hai bisogno di me? Che devo...rifarmi
una vita con qualcun altro?-, insiste lui facendosi cupo e guardandomi
supplichevole.
La tentazione, ora, sarebbe di dirgli qualche altra
bastardata per ferirlo, ma sarei meschino e ipocrita prima verso di me
e poi con lui, così gli dico la verità:
-In quel momento volevo solo farti stare male...perché non
hai idea di quanto sono stato male io...
-Quindi...non era vero?-, domandi speranzoso e un pò
impaurito da quello che ti potrei rispondere.
-No..era...vendetta...-.
L'orgoglio calpestato. Ma mi sento bene, anche se lo sto facendo di
nuovo. Credo di dovermi rassegnare al fatto che senza questa dipendenza
non vado da nessuna parte. E forse l'essere dipendente non è
poi così
negativo come credevo...
-Dio-, dici semplicemente, e mi baci di nuovo. E poi sussurri:
-Io ti amo ancora, Gee.
Ed
è come se effettivamente qualcuno avesse riempito quella
voragine nera,
sento di nuovo il cuore pulsare lì dentro, finalmente.
[Ochei,
sto capitolo due fa schifo, non mi convince per niente...soprattutto
per il finale, non mi piace...ma mi sa che era così che
dovevo finirla,
perché quei due sono idilliaci, li lovvo troppo per
separarli *____* e
poi sto scrivendo troppe cose EMO, mi devo rimettere in carreggiata con
qualcosa di più allegrooooo!! Vabbè, spero che
sia solo una mia
impressione e che questo capitolo finale sia decente almeno per voi,
per me non lo è ù.ù Ah, lovvo
tantissimo anche voi <3<3<3<3
ringraziamenti per chi ha letto le mie ultime ff (dato che era da un
anno o 2 che non pubblicavo O.o):
Catllady:
eh si...ChVis essendo il mio preferito lo devo strapazzare a
più non posso xDD e poi si, immagino che sia consapevole di
essere l'unico essere sufficientemente intelligente da sopperire alla
demenza assoluta di matt, dom e bri u.u grazie mille!
Stregatta:
Oddio sono commossa *____* intanto perché proprio tu sei
venuta a leggere la mia storia *__________________* sono onorata, io
adoro le ficcie tue e quelle della liz <3<3<3
grazie mille della recensione!! Si comunque hai colto il senso, Chris
lo amava davvero, Matt era solo confuso e sconvolto da quello che era
successo con Gaia e è andato fra le braccia (possenti
*çççç*) di ChVis...pure io
avevo trovato delle Wollamy ma erano in inglese e neanche tanto
coinvolgenti ç___ç bacio!!
Memuzz:
MEMEEEEE AmoVVVVeeeeeeee!!! Awwwwww!!! GVazie mille x tutti e 2 i
commentini *_______* oddio ma che film hai visto col nome Galileo O___O
non possonooooooo!!! il MIO (e di matty u.u) galyyyyyyyy!!!! Se ti
viene in mente k film era dimmelo così vado a uccidere
chiunque abbia preso il nome del mio orsacchiottone n°2
(vabbè il n°1 è Chris ghghgh)!!!!!
Chemical Lady
e Jessromance:
come vedi non sono riuscita proprio a tenerli separati xDD sono
trooooopppo pucciosi insieme *_______* grazie mille^^
My Chemical Vavvy:
Eh sì Gee è una preda facile ghghgh...pure Franco
è facile da maltrattare xDDD perché sono tutti e
2 così pulcinosi che al mio istinto sadico/materno viene
facile la voglia di vederli soffrire e poi mettere tutto a posto e
rivederli felici...sarò contorta...xD
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