little things

di cursedmarshmallow
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** new life ***
Capitolo 2: *** se non fossi andata con lei? ***
Capitolo 3: *** cioccolata, si certo.. ***
Capitolo 4: *** l ho pensato davvero? ***
Capitolo 5: *** perchè solo a scuola non bastavano.. non bastava! ***



Capitolo 1
*** new life ***


Capitolo 1


Fuori nevica.
Quegli adorabili fiocchetti, di diversa forme danzano elegantemente nell’aria, spinte da un leggero venticello , che le obbliga a poggiarsi lievemente al suolo; come le ballerine che s’inchinano al pubblico.
Io, come sempre, in questo periodo dell’anno, ero lì, a guardare dalla finestra quello spettacolo, in compagnia del mio fedele e amato Ipod.
Che sbadata!
Io sono Lea McKenzie , ho 17 anni ( e tra poco, esattamente tra 2 mesi sarò 18enne) e vivo a Londra.
Abito qua da quasi 4 anni ormai. Mi sono trasferita con la mia famiglia dall’Irlanda.
Perché mi chiederete voi, bè…
Lì avevo un ragazzo, di cui ero innamorata e lui lo era di me, almeno così credevo, Fin quando un giorno lo vidi baciare Sarah, la mia (ex) migliore amica.
La baciava , come non aveva mai fatto con me, i suoi occhi erano lucidi e la stringeva a sé , come se le fosse appartenuta da sempre.
Non riuscivo più a stare là , dovevo andare, scappare.
Così un giorno parlai con mamma e papà, pregandoli , mentre le lacrime solcavano il mio viso, di andare lontano .. bè so che Londra non è tanto distante, ma sentivo che quella città avrebbe colmato il mio vuoto.
Ricordo ancora quando partimmo, il 22 Novembre del 2008.
Ricordo il dolore che provai, ricordo la sensazione di benessere , una volta varcata la soglia dell’aeroporto.
Vi chiederete come sto ora…
Sono passati 4 anni, il ricordo di Jereck (il mio ex) , è ormai svanito.
Ho trovato un’amica qui, Ho trovato la mia migliore amica. Sento di poter essere me stessa quando sono con lei. Caroline,si è lei.

Iniziamo dal 5 Gennaio.

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Capitolo 2
*** se non fossi andata con lei? ***


Capitolo 2 Era l’ultima giorno di vacanza, non potevo essere più triste. Come al solito, mentre ascoltavo ‘The show must go on’ dal mio Ipod, aggiustavo la mia camera. Si, era davvero un campo di battaglia. Quando sentii vibrare il telefono. Rispondo. “Hey , Irish, che fai?”. Si , Caroline mi chiamava così. “Aggiusto camera, prima che mia madre mi uccida, tu?”. Si, lei teneva parecchio all’ordine. “Passo a prenderti tra 5 minuti, quindi muoviti lumaca!”. “Ma , non po…”. Aveva già chiuso. Non potei ribellarmi. Sistemai le ultime cose, e mi andai a vestire; jeans, felpona e le mie adorate converse. Si , lo so , non amavo le cose complicate. Diedi una bella spazzolata ai capelli, presi la borsa, buttai dentro alla rinfusa cellulare, Ipod e portafogli . Fui pronta, salutai mia madre, mio padre ed andai. Caroline mi aspettava dentro il suo pick-up nero scintillante. Qualcosa catturò l’attenzione delle mie orecchie. Sebbene i finestrini fossero chiusi, riuscì a sentire quelle odiose voci, quelle irritanti parole. Si, trovavo particolarmente insopportabile ,quella band formata da 4 o 5 ragazzi…. Gli One Direction. Così con il naso arricciato, quasi disgustata da quella melodia , entrai in macchina e misi come sempre i piedi sul cruscotto. Notai lo sguardo esasperato di Cary , (così la chiamavo io) , ma continuai imperterrita a rimanere in quella posizione. “Ti prego, cambia questa sottospecie di musica!!!”. Dissi scandendo ogni singola lettera. Non venni ascoltata, così per ripicca tolsi il cd, fu così che catturai lo sguardo infuocato di Cary. Adottai la tecnica degli “occhi da cucciolo”, mossi le palpebre , non riuscimmo a trattenerci. Scoppiammo in una sonora risata. “Scendi, Irish, siamo arrivate!” disse Caroline. Così scesi, e ci avviammo allo starbucks più vicino.

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Capitolo 3
*** cioccolata, si certo.. ***


Capitolo 3 Entrammo da “ English Bear”. Ci sedemmo al solito tavolo. Si trovava in fondo allo starbucks, vicino a quella grande finestra, dalla quale si potevano vedere le piccoli luci che illuminavano le strade. “Ragazze, cosa prendete?”. Chiese con dolcezza la signora Hutson, proprietaria dal 1984 . “Due tazze di cioccolata e marshmallow!”. Dissimo all’unisono. Sebbene quel piccolo ma adorabile luogo fosse vuoto, dato il periodo di vacanze, io e Cary sentimmo un frastuono proveniente dall’ingresso. Io, restai inerme, non m’importava per niente, quindi iniziai a parlare a Caroline. Subito mi accorsi di essere sola al tavolo, con le due tazze di cioccolata. A malincuore mi alzai ed andai a cercare Cary tra la folla. Quando sentii “ Irish, oh my god! Irish , non ci credo!” “Che diavolo c’è?”. Chiesi quasi irritata. “Li vedi quei ragazzi incappucciati??! Lì , all’ entrata?!”. Disse indicando con il dito. “Si, e allora?! Sbrigati la cioccolata sarà diventata granita, già!”. Dissi sbuffando... “Tu non hai capito, Irish. Sono i miei idoli. Gli One Direction!!”. Sentii quel nome e rabbrividì , cercai di liberarmi dalla morsa di Cary, che mi stava letteralmente sbriciolando il braccio. Ma nulla, cercai di dimenarmi per liberarmi. Fu tutto inutile. Con uno strattone arrivammo da quei cinque. Uno tra loro si alzò. Non so bene quale fosse il suo nome, ma qualcosa in lui mi colpì. I suoi occhi smeraldo, ove mi sarei persa volentieri. Arricciai il naso di fronte a questo stupido pensiero; quando vidi alzare il sopracciglio del tizio. “Non devi mica stare qui per forza, nessuno ti obbliga!”. Disse acido. Queste parole mi riportarono alla realtà. “Non credevo fossi sveglio, credevo che i tuoi ricci avessero ucciso quel po’ di cervello che ti era rimasto!”. Dissi quasi in cagnesco. Feci per andare via, quando Caroline mi fulminò con lo sguardo ed intervenne. “Scusate la mia amica! Io volevo solo chiedervi una foto ed un autografo in cambio di una calda cioccolata!” Non ci credo, stava scambiando , la cioccolata, la MIA cioccolata per un loro autografo?!? , pensai ed automaticamente sbuffai.

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Capitolo 4
*** l ho pensato davvero? ***


Capitolo 4 Dopo venti minuti di autografi e foto, si avvicinarono al nostro tavolo. Il biondino dagli occhi azzurri, si scaraventò con la forza pari a quella di un puma sulla tazza, macchiandosi di fatto la maglietta. Mi accomodai. Stavo per prendere la mia tazza, quando il tipo riccioluto l’afferrò, e ridendo la bevve tutta d’un fiato . Scocciata incrociai le braccia al petto. Cary mi diede un piccolo pizzicotto e mi costrinse ad alzarmi. “Piacere , io sono Caroline!”. Disse lei , mentre si aggiustava una ciocca di capelli dietro l’orecchio. Fece un sospiro. “Lei è Iri… scusate, lei è Lea!”. Se i miei occhi avessero potuto emanare saette, di certo l’avrei fulminata. I cinque si disposero in fila , e l’ultimo a gran voce disse :”Vas Happeniiii?!?!” Ma quant’era stupido, pensai tra me e me. “Io sono Zayn Malik, il misterioso!”. Disse assumendo le pose di un Divo. “Io sono Louis Tomlinson, il divertente!”. Disse fiero di sé. “Io sono Niall Horan, il mangione!”. Disse mentre sgranocchiava un marshmallow. Le presentazioni erano ancora lunghe, quindi mi sedetti. “Io sono Liam Payne, il saggio!”. Disse facendomi un piccolo sorriso che io ricambiai. Non lo conoscevo , ma pensai che saremmo potuti diventare amici. Per ultimo rimase, “l’irritante riccioluto”, così lo chiamavo io. “Io sono Styles. Harry Styles!”. Disse scompigliandosi quei ricci perfetti che gli incorniciavano il viso. “Ma che diavolo sto dicendo?!?” Le mie guance arrossirono. “Baby, faccio questo effetto a tutte le ragazze!”. Disse guardandomi con aria di sfida. “Baby”-dissi irritata- “Tu non faresti effetto neanche al mio cane!”. Me ne rendo conto, ero davvero acida, ma Harry riusciva a far uscire il peggio di me, in soli cinque minuti. Dopo quell’estenuante ed interminabile momento ci salutammo. Presi Cary per il braccio , mentre ci dirigevamo in macchina. “Ricordami di fartela pagare, non uscirò più con te, ne tanto meno con quelli!”. Dissi acida, più di quanto non lo fossi già. “Ti voglio bene!”. Disse lei con un sorriso a trentadue denti. Non potei oppormi. “Ti voglio bene anche io, scema!”. Accese la macchina e la radio. Tadan…. Tadan….

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Capitolo 5
*** perchè solo a scuola non bastavano.. non bastava! ***


Capitolo 5 “You’re insicure, don’t know what for…..” “Ommiodio!”. Dissi urlando dall’esasperazione. “Spegni tutto!!”. Dissi gesticolando. Non mi ascoltò. Peggiorai solo le cose. Aumentò il volume della radio. I miei timpani chiedevano aiuto. Mi accompagnò a casa, e finalmente scesi da quell’abitacolo infernale. “Ci sentiamo stasera, BABY!”. Disse Caroline, scandendo l’ultima parola. Feci un respiro lungo, lunghissimo. “A più tardi, sfigata!”. Misi le chiavi nella toppa ed entrai. Salii in camera, posai la borsa e misi il cellulare sul comodino. Indossai il pigiama e legai i capelli, quando venni distratta dalla vibrazione del telefono. Era un messaggio di Cary. “Ommiodio, non ci credo ancora di aver incontrato gli One Direction!! Non sono fighissimi?!?!?! Per non parlare di Zayn !!!”. Non risposi. Non mi andava. Scesi sotto a cenare. Pollo e patate. Il mio piatto preferito! Una volta finita la cena, dopo aver sparecchiato ed aiutato mia madre ad asciugare i piatti, ricevetti una notizia davvero, davvero poco piacevole. “Tesoro!”. Disse mia madre accarezzandomi i capelli. Faceva così, quando doveva dirmi qualcosa che non mi sarebbe piaciuta. “Mamma, come un cerotto. Dimmi tutto!”. Sentimmo bussare alla porta. “Vado io mamma!”. Dissi “E’ meglio che va…!”. S’interruppe. Aprì la porta , e chi vidi?!? Riuscì solo a dire “Perché proprio a me?!?!”. Mentre mia madre sghignazzava, raggiungendomi alla porta.

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