You're somenthing like an angel.

di lovejustin_mileyx
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** University. ***
Capitolo 2: *** New Knowledge. ***
Capitolo 3: *** We are different. ***
Capitolo 4: *** Nicholas. ***
Capitolo 5: *** Angel. ***
Capitolo 6: *** Ops, a dark angel. ***



Capitolo 1
*** University. ***


Uno.
 ~ University ~


«Okay Ju, calma. E' solo il primo giorno e hai già perso di vista Caitlin, complimenti.» ripetevo a me stessa mentre camminavo nel corridoio pieno zeppo di persone intenta a guardarmi intorno.

«Juliet, finalmente ti ho trovata.» una chioma bionda mi piombò davanti all'improviso. «Veramente, sei tu ad essere sparita Cait.» dissi facendole notare che era stata lei ad allontanarsi«Scusa, mi ero fermata a salutare Chris.» rispose arrossendo. «Ora vieni, raggiungiamoli.» continuò prendendomi per un braccio e trascinandomi via.

Arrivammo davanti i nostri armadietti dove trovammo ad aspettarci Liam, Chris e Niall. Cait subito andò ad abbracciare Chris, mentre mio fratello maggiore Liam venne verso di me. «Allora sorellina, nervosa per il primo giorno al college?» chiese con un ghigno vedendo che mi mordevo il labbro inferiore. 
Jeans stretti dal cavallo basso e una canotta nera che gli risaltava i muscoli e le braccia ricoperte dai suoi numerosi tatuaggi, supra nere e la sua solita aria da cattivo ragazzo. Sempre in cerca di guai e perfino stupido a volte, ma anche Chris è così e non c'è da stupirsi del fatto che siano fratelli, sono anche dolci però. O almeno con me.
Chris è il mio fratello gemello, sta con Cait, nochè mia migliore amica, da qualche anno. Indossa pantaloni rossi a vita bassa, canotta bianca e supra rosse, il tutto aggiunto a un capello rosso con su scritto 'OBEY' in bianco. Anche sulle sue braccia numerosi tatuaggi e aria straffottente, come il solito.


«Oh, certo che lo sono. E' anche il nostro primo giorno, come mai voi non siete nervosi?
» chiesi rivolgendomi anche agli altri. «Essere nervosi per cosa? E' la nostra scuola, siamo popolari.» intervenne Chris continuando a stringere dolcemente Caitlin che annuì.

Sbuffai inffastidita guardandoli, i nostri genitori possiedevano l'università. Papà è il direttore mentre mamma è un'importante agente imobiliare. Siamo una famiglia normale, i nostri genitori non ci avrebbero mai permesso di andare da qualsiasi altra parte non avendo fatto prima l'università. Anche essendo i figli del preside non riservavamo di alcun trattamento speciale, i nostri voti come tutto il resto dovevamo sudarceli.
 

«Noi non siamo popolari, fratellino. Liam e Niall lo sono perchè frequentano l'ultimo anno e perchè le ragazze, non so come, li adorino.» dissi scuotendo la testa. «Essendo fratelli di Liam e amici di Niall, siamo popolari a prescindere, sorellina. In più conosco quasi tutti qui.» mi rispose con far ovvio.

Veniva a trovarli molto più spesso di quanto lo facessi io, non per chissà cosa, solo per lo studio. Quest anno seguivo due corsi avanzati, cosa che Chris e Caitlin non facevano.


«Hey Niall. » disse una rossa passandoci accanto. «Ciao Wendy.» rispose facendole l'occhiolino mentre mio fratello si leccò il labbro. «Liam, finiscila. E' digustoso.» dissi alzando gli occhi. «Cosa?» chiese  spaesato. «La stai spogliando con gli occhi.»  non ebbe il tempo di replicare che suonò la campanella e tutti si dileguarono, loro compresi.

Fortunatamente trovai la classe del corso avanzato di matematica in pochi minuti e appena entrai mi sedetti in secondo banco dove nessuno aveva ancora preso posto.

«Scusa, è libero?» distolsi lo sguardo dal mio Iphone per passarlo sul bellissimo ragazzo che sorrideva in piedi davanti a me. «Certo, siediti pure.» dissi sorridendo a mia volta.

Moro, riccio, occhi color smeraldo e abbastanza alto. Jeans bianchi a vita bassa, supra e canotta nere. Si potevano benissimo vedere i numerosissimi tatuaggi che lo ricoprivano. Dopo aver dato un'occhiata alla classe, ripuntò l'attenzione su di me e porgendomi la mano. «Sono Harry, piacere.» la strinsi. «Io sono Juliet, piacere mio.»

Hola people!

New fanfiction! Spero vi piaccia omg, omg. Sarò molto concentrata su essa, ho parecchia ispirazione.
Spero vi piaccia e che la recensiate.


 

Harry Styles.

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Capitolo 2
*** New Knowledge. ***


Due.
New Knowlegde.


Io e Harry avemmo giusto qualche minuto per parlare perchè poco dopo il professore entrò e in classe regnò il silenzio. Dopo essersi accomodato alla cadettedra ed aver messo apposto vari fogli, alzò lo sguardo e prese parola. «Styles in secondo banco? A cosa dobbiamo l'evento?» Sentii qualche risata venire dal fondo della classe e il professore riprese a parlare posando lo sguardo su di me. «Ahh, una new enter in classe, mi fa piacere. Ora capisco.»

Dopo essersi presentato, il professor Brown inziò con l'appello. Ad ogni nome pronunciato osservarvo con attenzione la persona interpellata e cercavo ad ogni modo di ricordarmi i vari volti. 
«Payne?» Disse ad un certo punto. Harry si guardò intorno probabilmente aspettandosi mio fratello in classe, come tutti del resto. Ma quando fui io ad alzare la mano strabuzzo gli occhi. «Fai Payne di cognome?» annuii «Sei la..» «Sorella di Liam, si.» lo interuppi. Sussurò un 'wow' probabilmente pensando di che non lo sentissi.

Due ore più tardi trovai Niall in corridoio e decidemmo di raggiungere gli altri in mensa assieme. Niall è il migliore amico di mio fratello, credo si assomiglino molto, sia per il carattere sia per il modo di vestirsi. Ci conosciamo sin da piccoli e lui per me è
come un terzo fratello, molto protettivo come Liam e Chris. Mi piace i colori che indossa oggi, pantaloni azzurri a cavallo basso, canotta bianca e supra azzurre. Anche Niall, come i miei fratelli, è ricoperto di tatuaggi.

Appena raggiungiamo il tavolo dove trovo i miei fratelli e Caitlin, Liam scatta in piedi davanti a me quasi a coprirmi. 
«Juls, cos'hai addosso?» chiede serio «Quello che indossavo sta mattina.» risposi ironica. «Sono solo una canottiera e dei pantaloncini, Liam.» continuai calma. «Praticamente mezza univeristà avrebbe potuto metterti gli occhi addosso, posso vedere cose che non dovrei da qua su.» disse allarmato. «Uno, calmati. Due, stai sicuro che basta che io mi presenti per farmi mettere gli occhi addosso.» «Sei la nostra sorellina.» si intromise Chris. «E come dimenticarlo?» ribattei con ironia.

 

Harry's prove.

 
«Non immaginate nemmeno chi c'era al mio corso di inglese questa mattina.» Dissi d'un tratto rivolgendomi a Zayn e Louis. «La tua prossima preda, Styles?» chiese Lou con un ghigno sul volto «La sorella di Payne, fa il primo anno.»  «Cosa?!» Zayn quasi sputò la sua coca cola. Annuì. «E' una figa assurda, credetemi.»  Lou intervenne a proposito. «Credo di averla vista prima in compagnia di Horan. Sei è lei, beh, è più che scopabile.» Risi e due secondi più tardi Louis se ne andò con un cheerleader.
 
«Ho scoperto che avrà il corso avanzato di inglese con te, Zayn.»  «Che intedi fare con lei, mh? Insomma, è la sorella di Payne.» chiese mentre tirava fuori una sigaretta. «Qualcosa mi ha mai fermato, Malik?» lui scosse la testa «Payne è solo un ostacolo in più, lei farà una visita nel mio letto, può fidarti.» sul mio volto si formò un viso sgrembo e annuì.
 

Juliet's prove.

 
Dopo le numerose 'lamentele' da parte dei miei fratelli e di Niall sul mio abbigliamento, secondo loro poco appropriato, accompagnai Caitlin alla sua classe di biologia. 
 
«Amo il rapporto da gemelli che avete tu e Chris!» esclamò d'un tratto. Risi alla sua affermazione piena di entusiasmo e scossi la testa. «A volte sono troppo prottetivi, Liam e Chris, intendo.» «Sei la loro sorrellina Juls.» alzai gli occhi al cielo e sospirai. «Lo so, insomma, sia io che te sappiamo quale sia stato i loro primo tatuaggio..io li amo, ma a volte è troppo.» «Sono così, li conosci meglio di me. E ora è meglio che vada, e che vada anche tu.» «Ha ragione, meglio andare a cercare la classe, a dopo Cait.»
 
Intenta a camminare per i corridoi cercando la classe del corso avanzato di inglese mi scontrai con qualcuno. «Scusa, sono mortificata.»  dissi recuperando il mio libro da terra e afferrando la mano del persona con cui mi ero scontrata. «Oh, ciao Harry.» dissi nuovamente guardandolo in faccia. «Scusami, cercavo il corso avanzato di inglese.»  «Non scusarti, mi fa piacere rivederti Juliet.»  disse calmo con la sua voce profonda e gli sorrisi. «Vieni, ti accompagno.» aggiunse poi «Farai tardi in classe, posso trovarla da sola, tranquillo.» lui mi guardo e rise «Sinceramente Juliet, non mi importa.»
 
Dopo tre minuti arrivammo davanti l'aula «Ecco qua.» lo ringraziai ed entrai in classe. Mi sedetti in penultimo banco e aspettai il professore che non tardò ad arrivare.
 
«Quindi, questo metodo di scrittura non fa altro che rafforzare il concetto.» Annuì convinta guardando gli appunti sul mio quaderno «Quindi è possibile definire questo metodo di scrittura quello d'autore?» fece un cenno di soddisfazione per la domanda e poi si voltò verso la porta, la quale si stava aprendo. «Malik, le pare questo il momento di arrivare?» disse alzando la voce «Scusi, non trovavo la classe.» una serie di risatine si levò nell'aria e il professore guardò accigliato la classe. «Prenda posto vicino la signiorina Payne e stia in silenzio.»
 
«Hey.» ora qualcuno mi spiega perchè i ragazzi in questa scuola sono tutti fottutamente belli. «Hey.» risposi appena prese posto. Notai che parecchie ragazze avevano gli occhi puntati su di noi e poi si scambiavano qualche parola.r «Sono Zayn, piacere.» disse interrompendo i miei pensieri. «Juliet, piacere mio.»
 
La campanella di fine scuola e delle due ore di inglese suonò e tutti si alzarono dal proprio posto per uscire. «Non così in fretta.» ci bloccò il professore «Il 28 di questo mese, compito. Mi raccomando. Potete andare.» vi furono sbuffi e parole di disapprovo da parte della maggior parte della classe fino a che io a Zayn non fummo fuori dall'aula.
 
«Hey Juliet, hai bisogno di un passaggio a casa?» «Oh no, grazie Zayn. Ho la macchina parcheggiata fuori.» risposi accenando un sorriso. «Ci vediamo domani, allora.» «A domani,ciao.» dissi andando verso la mia auto.
 
«Hey Cait, eccomi.» «Chi era quello con cui parlavi?» chiese subito «Fa il corso di inglese con me.» risposi tranquilla «Mhh, capisco. Andiamo, va.»
 

Il giorno seguente.

 
«Vado in caffetteria a prendermi un cappuccino.» esclamai improvvisamente avvertendo i miei fratelli, Cait e Niall. «D'accordo piccolina, ti raggiungiamo tra dieci minuti.» disse Liam, io annuì «Fai attenzione.» alzai gli occhi al cielo e sbuffai andandome.
 
«Un cappuccino, per favore.» appogiai lo sguardo sul mio cellulare e guardai se c'erano novità su facebook e twitter. «Juliet!» sentii una voce familiare dietro di me, mi girai e notai un bellissimo ragazzo sorridere davanti a me. «Hey Harry, come va?» «Tutto bene, tu?» «Il tuo cappuccino.» «Grazie mille.» dissi rivolgendomi alla cameriera, e poi a Harry. «Vieni a sederti con me?» «Certo.»
 
Dopo varie chiacchere sul corso avanzato di inglese, su noi stessi e risate varie iniziai davvero a scansionare il viso di Harry. Non vi trovavo, per quanto cercassi, un'imperfezione. «Ehm, Juliet..» «Dimmi.» «Hai del..» con le mani indicava il labbro superiore, ma non capivo. «Avevi del cappuccino.» disse dopo aver passato il suo pollice al di sopra del mio labbro, sorrisi. «Allontanati da mia sorella, Styles.»

Heeei! Ecco il secondo capitolo!

Nel prossimo colpo di scena, non ve lo aspettate vedrete:)
Solo una cosa: recensite!


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Capitolo 3
*** We are different. ***


Tre.
We are different.

 
Mi voltai incontrando gli occhi furiosi di mio fratello, probabilmente Harry stava filtrando con me, ma non c'era da essere così arrabbiati. Lo capivo dalla voce, non era solo infastidito come al solito, era furioso. Lo guardai e prima che potessi parlare, Harry mi precedette.
 
«Uoh! Uoh Payne! Calmati, stavamo solo parlando.» disse con calma Harry «Non mi pare.»  continuò scontroso mio fratello «Aspetta, vi conoscete?» chiesi confusa. Caitlin e Chris seduti ad un tavolo seguivano la scena mentre Niall stava dietro a Liam. «Purtroppo.» «Liam, la vuoi smettere? Stavamo solo parlando.» «Non puoi solo parlare con Harry Styles, Juliet.» Sbuffai rumorosamente e lo presi per il braccio. «Andiamo.» dissi rivolta verso Liam «Ci vediamo Harry.» dissi poi guardandolo negli occhi.
 
Dieci minuti più tardi tutti e cinque ci trovevamo davanti gli armadietti e Liam non era più l'unico ad essere furioso «Che ti è preso, eh?!» «Non voglio che tu parli con lui, discorso chiuso.» «Perchè lo odi? Anzi, vi odiate?» «Non leggermi la mente, Juliet.» disse secco e poi se ne andò, e io dopo di lui.
 

Harry's pow.

 
«Payne era furioso.» risi insieme a Louis e Zayn «Tiene molto a lei non è vero?» chiese Lou mentre frugava nell'armadietto in cerca dei libri di storia, annuì. «Non credo che dopo le cose che son successe Payne lo voglia vicino sua sorella.» si intromise Zayn «Comunque, è una ragazza simpatica e oltre ad essere una gran figa è anche molto intelligente. Gli interessa la letteratura e non fa i corsi avanzati perchè costretta dai genitori, ma perchè è lei a volerlo.» «Ti stai innamorando Styles?» chiese Louis inarcando un sopracciglio «Styles non si innamora, ricordatelo.»
 
Da dieci minuti non facevo altro che guardare le cheerleader provare varie coreografie nelle loro minuscole tutine che lasciavano ben poco all'immaginazione, avevo lezione di biologia e di andarci oggi non ne avevo voglia. «Harry!» Cracchiò Brittany, la capo cheerleader. Mora, fisico da modella, quarta ben piazzata e sempre disponibile per qualche scaccappatella. «Brit! Come stai?» chiesi poco interessato «Bene, ora che ti vedo.» la sua voce squillante mi dava quasi sui nervi, troppo alta. Si accollò a me e mi fece una proposta molto allettante e poco dopo la seguii negli spogliatoi. 
 

Juliet's pow.

 
«Juls, non puoi leggere la mente a tuo fratello.» mi sussurrò Cait durante l'ora di storia dell'arte «Posso eccome. Sai, che non lo faccio mai, ma era furioso e volevo sapere perchè.» sospirai «Tutto qua. Non sono nemmeno andata oltre.» «Cosa ne penserebbe Nicholas?» chiese poi «Uno, che se ti sente chiamarlo così ti uccide.» risi «Due, dice che posso farlo quando i comportamenti dei ragazzi mi infastidiscono.»  «Si vede proprio che siete fratelli.» accennò una risata.
 
Un'ora più tardi camminavamo per i corridoi della scuola intente a parlare di mio fratello, Nick. Si, oltre a Liam e Chris ho un altro fratello. Ha due anni in più di Liam ed è come me. Noi siamo diversi. Noi siamo angeli.
 
Il cellulare vibra nella mia tasca e lo prendo, è lui. «Chi è?» Cait si sporse verso lo schermo del cellulare. «Mh, raggiungi Chris io arrivo tra poco.» alzò un sopracciglio e mi guardò dubbiosa «Tranquilla, vai.» la incito e mi dirigo verso il cortile.
 
Da Nick:
 
«ehi sorellina, cosa c'è che non va?»
 
A Nick:
 
«ti racconterò. possiamo vederci sta sera?»
 
Da Nick:
 
«certo piccola, ci vediamo al solito posto verso le otto.»
 
A  Nick:
 
«va bene, a dopo nick.»
 
 
Continuai a tenere lo sguardo basso sul cellulare e sbuffai, non voglio andare in caffetteria e incontrare Liam. Era davvero furioso questa mattina, poche volte lo avevo visto così e la cosa non mi piaceva affato perchè a volte diventava pure violento e odiavo questo lato di lui. Ecco perchè gli avevo letto nella mente, non lo faccio spesso, anzi praticamente mai. Non abbuso dei miei poteri, li uso quando sono in pericolo o in certe situazioni come queste, quando Liam ha questi atteggiamenti.
 
Angelo, giusto io sono un angelo. Anche Nick e mia madre sono angeli, mio padre no ed è per questo che nemmeno Liam e Chris lo sono. Quando un angelo e una normale persona decidono di avere figli non è detto che nascano angeli. In sintesi, hai un 50% di possibiltà che lo siano come che non lo siano.
Ci sono due tipi di angeli, gli angeli del giorno e quelli delle tenembre. Io e Nick siamo angeli del giorno, come nostra madre. Ogni angelo ha dei poteri, e uno in particolare che li defferenzia. Puoi essere un angelo mentale, mutaforme, temporale o completo. 
Un angelo mentale ha il potere di leggere e controllare la mente delle persone, un angelo mutaforme di cambiare sembianza a proprio piacimento, un angelo temporale di controllare il tempo sia metereologico che spostarsi attraverso il tempo e quindi per esempio andare in un'altra epoca e alla fine, ci sono gli angeli completi che hanno tutti questi poteri. 
Ecco, io sono un angelo completo, mentre mio fratello è un angelo mentale e mia madre un angelo temporale. Tutti però abbiamo il potere di fare stare bene le persone. Gli angeli delle tenebre sono uguali a noi, solo con la differenza di non fare sentire bene le persone, ma il contrario.
 
«Juliet, sei tu?  Ti senti bene?» i miei pensieri vennero interrotti, mi voltai e vidi Zayn. «Hei, sisi tranquillo. Prendevo una boccata d'aria.» mi affrettai a rispondere e lui mi sorrise lievemente «Cos'hai ora?» «Letteratura» dissi gaurdando lo schermo del mio Iphone «Oddio! Sono in ritardo, scusa Zayn. Devo scappare.» recevetti un cenno da parte sua e corsi via, verso l'aula di letteratura.
 
Un ora più tardi mi trovavo al corso avanzato di matematica seduta in secondo banco ad aspettare il professore, nemmeno Harry era ancora arrivato e intenta a ricontrollare i compiti che il professor Brown ci aveva assegnato, solbbalzai quando sentii una mano adagiarsi sulla mia spalla. «Harry.» esclamai «Scusa se ti ho spaventata.» disse con la sua solita voce roca «Scusa per Liam, prima.» «Non scusarti Juliet, tu non centri nulla.» mi rispose calmo «E dovrei chiederti un favore, prima che lo faccia il professore.» annuì «Dimmi pure.» «Potresti darmi ripetizioni per il compito?» «Certo, non c'è nessun problema. Questo è il mio numero.» scrissi il numero su un pezzo di carta e glielo consegnai «Chiamami quando vuoi.»

 

Ciao bellezze!

 
Ecco il terzo capitolo, cjkdj. Ve lo sareste mai aspetatto un altro fratello? 
Che insieme a lei è un angelo? Credo di no, ahaha.
Fatemi sapere cosa ne pensate tramite una recensione, a presto.


 
Zayn // Niall // Liam // Louis

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Capitolo 4
*** Nicholas. ***


Quattro.
Nicholas.


«Sicuramente.» prese il foglietto e lo mise nella sua tasca facendomi l'occhiolino. Il professore entrò e come il solito regnò il silenzio. «Signor Styles, interrogato. Alla lavagna, avanti.» Harry mi guardò e io lo incitai col capo ad andare. Lui non è stupido, solo credo che sia la voglia di studiare che gli manca, anzi è molto intelligente da quello che ho visto dalla precedente lezione. «E signorina Payne, anche lei. Oggi interrogo a coppie di banchi.» mi alzai e mi misi affianco a Harry davanti la lavagna mentre il professor Brown iniziava a porre la prima domanda.
 
«Wow, mi ha stordito con tutte quelle domande.» esclamò Harry uscendo dall'aula di matematica. «E gli esercizi? Ci ha pure dato i compiti da consegnare tra due giorni.» ribattei «Non ci posso credere.» disse guardandomi e accennando una risata, lo seguii a ruota. «Juliet.» mi girai e incontrai gli occhi di mio fratello. «Chris.» «Vieni, dobbiamo pranzare con mamma. Torna a casa oggi.»  «Lo so. Ti raggiungo subito. Aspettami in macchina.» esitò sul rispondermi e poi gli lanciai le chiavi che lui prese al volo. Se ne andò e tornai a guardare Harry, mio fratello aveva continuato a guardarlo storto per tutto il tempo. «Scusami, io..» «Fa niente.» disse duro «Ora vai, ti scrivo un messaggio più tardi.» «Va bene» dissi incerta «Ciao Harry.»
 
«Cosa ci facevi ancora con lui, Juliet?» sbuffai appena salita in macchina «Chris, frequenta il corso di matematica con me. Ci vedremo praticamente tutti i giorni.» «Beh, a Liam non va a genio e nemmeno a me.» «Beh, non mi importa. Lui e Liam avranno le loro ragioni per odiarsi, ma io non centro e nemmeno tu. Quindi stanne fuori, non ti riguarda.» dissi fredda tutto d'un tratto.
 
Non mi piace litigare con i miei fratelli, specialmente con Chris. Il legame che abbiamo è fortissimo, sa come mi sento e di conseguenza si sente così anche lui e viceversa. Non mi è piaciuto attaccarlo così, ma mi ha dato sui nervi. Giudica una persona che nemmeno conosce, Harry può pure avere problemi con Liam, ma a lui non ha fatto nulla. A volte, quando fanno così mi stanno proprio sui nervi, non sono una bambina so cavarmela.
 
Arrivati al ristorante, parcheggiai e guardai mio fratello con la coda dell'occhio «Mi dispiace Chris.» «No Juls, a me dispiace. Hai ragione, non centriamo con questa storia. Ho solo paura che qualcuno possa ferirti, insomma sai come sono fatto. Tu hai diciotto anni, lui ventuno.» «Calma.» lo bloccai «Ci siamo appena conosciuti, non c'è nulla. Ora vieni qui e abbracciami.»
Ci abbracciammo ed entrammo nel locale dove trovammo nostra madre ad aspettarci. «Liam?» chiesi non vedendolo, dovevo scusarmi anche con lui «Aveva un impegno, cenerò con lui sta sera.» mi rispose mia madre.
 
Fu un pranzo molto piacevole, non vedevamo mamma spessissimo e passare del tempo con lei fu parecchio divertente. Sentii la porta d'ingresso aprirsi e richiudersi subito dopo. Sentii le voci di Chris e Cait, decisi che era ora di andare o avrei fatto tardi. 
Feci fuoriuscire le ali dalla mia schiena e indossai le mie all star nere.
 
Quando mi spuntarono le ali per la prima volta avevo sei anni e così Chris, mentre Liam ne aveva otto e Nick dieci. A lui le ali erano spuntatate tre anni prima, mamma era fuori ed eravamo soli con papà. A mio padre prese il panico, di nuovo, a quanto ha sempre detto Nick. 
 
 

TREDICI ANNI PRIMA.

 
«Papà, papà! Juliet perde sangue, vieni presto.» Johnathan Payne, trentasette anni, padre di quattro figli si sentii strattonare da suo figlio Liam di otto anni mentre leggeva il giornale sulla sua comoda poltrona. Allarmato il padre seguii il bambino fino la camera della figlia minore, la sua piccolina era inginocchiata a terra con la schiena incurvata da cui usciva del sangue mentre piangeva e urlava dal dolore. Suo figlio minore, Christian stava seduto vicino a lei piangendo, dalla paura forse. Il signor Payne stava in piedi sull'uscio della porta sconvolto e impotente, mentre Nicholas, il figlio maggiore teneva le mani sulle tempie sussurrando.
 
«Piccolina, non piangere. Tutto andrà bene, la sofferenza finira.» il padre le sussurrò all'orecchio cercando di calmarla «Mamma sta arrivando, sono riuscito a chiamarla.» urlò Nicholas. Una cosa notevole per un piccolo angelo di dieci anni mettersi in contatto con la mente della madre, davvero notevole.
 
La madre arrivò in pochi minuti e iniziò a mettere sulla schiena della piccola Juliet degli impacchi d'aqua e camomilla mentre con i propri poteri allevava il suo dolore. Il padre ancora scosso portò Christian e Liam nel salotto dove diede loro due merendine. 
Nicholas e sua madre Elisabeth di trentasei anni, appena la piccola si addormentò con ormai le ali addosso, andarono a lavarsi le mani sporche di sangue nel bagno.
 
«Ha sofferto tanto mamma?» chiese il piccolo Nicholas asciugandosi le mani «Molto più di te, piccolo mio. La comparsa delle ali è sempre dolorosa, ma per lei che credo sia un angelo completo, lo è di gran lunga di più. Ma ora non temere, sta bene, si è addormentata.»
 
OGGI.
 
 
Uscii dalla mia stanza e percorsi il corridoio fino ad arrivare nel salotto, mio fratello e Caitlin erano seduti sul divano parlando e mangiando dei mashmallows. Cercai di passare inosservata dirigendomi verso la porta finestra, ma purtroppo la mia migliore amica si accorse di me. «Dove stai andando Ju?» chiese senza nemmeno girarsi «Io, ehm..faccio prendere aria alle ali, è da due giorni che non le faccio uscire.» «Juls, vai da quello lì?» si intromise mio fratello «No. Ho un appuntamento con Nick, chiamalo se vuoi.» risposi fredda «Ora devo andare, non mi aspettate svegli.» 
 
Uscì dalla porta finestra ed aprii le mie ali, iniziai a volare sopra gli enormi grattaceli di New York. Il posto in cui mi incontro con Nick è fuori città, ci vediamo su di una collina, vicino all'accademia in cui va. In volo saranno più o meno quindici minuti se ad una velocità abbastanza sostenuta. 
Mi è sempre piaciuto volare, sin da piccola. Durante le medie, di sera chiedevo sempre a mamma di andare a fare un da sola non mi lasciavano mai andare. I miei fratelli sono molto prottetivi, anche Nicholas lo è, ma lui è più giusto. Anche se in quarta superiore quando un ragazzo mi ha chiesto di uscire davanti a lui a iniziato a fargli una di quelle ramanzine che non si scordano facilmente. Loro non vogliono che mi venga fatto del male, o che mi si guardi. Sono gelosi, possessivi e addirittura cattivi a volte con chi mi mette gli occhi addosso. Nick, però è sempre stato il più calmo. Forse perchè un angelo del giorno, forse perchè non ci vedevamo mai molto spesso, fatto sta che la mia vita sentimentale è sempre interrotta a causa loro e ciò mi irrita.
 
Planai un pò, ero arrivata. Vidi mio fratello di spalle che faceva fluttuare dell'acqua facendola girare su se stessa, a mo di vortice. Accennai una risata facendolo distrarre e l'aqua gli finì addosso, scoppiai a ridere e lui mi guardo con un sorriso stampato in volto.
«La mia sorellina.» aprii le braccia e si avvicinò a me «Vieni qua.» «Ma anche no.» dissi in tono scherzoso per poi iniziare a correre «Non vuoi abbracciare il tuo fratellone?» chiese ridendo e rincorrendomi «Fino che sei bagnato no.» dopo poco mi fermai e agitai una mano in aria «Basta. Non ce la faccio più..» 
 
Nick mi raggiunse e mi abbracciò. Inizialmente sentii freddo e mollai un urletto stridulo, poi ricambiai l'abbraccio e sorrisi. «Mi sei mancato.» dissi sussurando «Anche tu a me, piccolina.» dopo pochi secondi sciogliemmo l'abbraccio e ci sedemmo sull'erba. «Cosa c'è che non va? Sentivo che non stavi bene oggi.» iniziò lui «Ho conosciuto un ragazzo.» «E chi è?» chiese rapidamente «Frequenta il mio corso avanzato di matematica, è il mio compagno di banco. Non ci ha mai provato.» Nick sospirò e mi fece segno di continuare «Sta mattina, l'ho trovato in caffetteria e stavamo  parlando quando è arrivato Liam e si è arrabbiato. Si sono puzzecchiati, veramente Liam ha punzecchiato lui e poi l'ho portato fuori. Era troppo arrabbiato, se facciamo conto che stavamo solo parlando.» «Gli hai letto la mente, non è vero?» chiese consapevole della risposta «Si odiano. Non sono andata oltre, ma ho dovuto farlo era troppo furioso.» «Come si chiama questo ragazzo?» «Harry.» la sua faccia prese un'aria pensierosa «No, Liam non me ne ha mai parlato.» «Comunque, gli ho chiesto perchè si odiano e lui ha detto solo di non leggergli la mente e se ne è andato via furioso.»
 
Rimanemmo abbracciati su quella collina per non so quanto tempo, completamente in silenzio. Ci distendemmo anche a guardare le stelle e ogni tanto fuoriuscivano delle risatine. Amo da morire mio fratello e il nostro rapporto, a volte stiamo insieme per ore senza rivolgerci la parola e così mi rilasso.
«Ti voglio bene Nick.» «Ti voglio bene anche io, Juls.» sorrisi e lo abbracciai «Mandami un messaggio quando arrivi.» annuì e presi il volo verso casa.
 
Planai in un vicolo vicino a casa dove non vi era anima viva e feci rientrare le ali, presi le chiavi e entrai nel palazzo. Aprii la porta cercando di non fare rumore ed entrai. Le luci si accesero di colpo, ma non ero stata io, mi girai sentendo una voce «Dove sei stata?» chiese Liam severo .

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Capitolo 5
*** Angel. ***


Cinque.
Angel.

 

«Sono stata con Nicholas. Tu, piuttosto, perchè non eri a pranzo con noi oggi?» risposi camminando verso camera mia. «Avevo altro da fare.» disse con menefreghismo «Certo, hai sempre qualcosa da fare quando dobbiamo passare del tempo in famiglia.» «Sarei venuto se non fosse per te e quell'idiota.» replicò alzando la voce. Il bicchiere vetro sulla mia scrivania dietro di lui si ruppe in mille pezzi, Liam sussultò e io strinsi il pugno. «Uno, non alzare la voce con me! Due, non è un idiota e se vi odiate non è affar mio.» «Tu non capisci! Non lo conosci!»

Chris entrò nella mia stanza in boxer e con la faccia assonnata, ci guardò «Che avete da urlare?» chiese ancora con la voce impastata dal sonno «State ancora litigando per quel tipo?» «Senti Liam, tu smettila di urlarle contro, stavano solo parlando questa mattina. E tu,» disse poi rivolgendosi a me «Non fare esplodere bicchieri e non essere così acida con lui. Voi non siete così, smettetela.» abbassai lo sguardo sussurrando «Ha ragione lui.» «Mi dispiace, Juls. E' solo che, mi preoccupo per te.» detto ciò mi abbracciò.


Harry's pow.

«Zayn, dov'è Louis?» chiedo guardardomi intorno «Aveva della roba da cosegnare.» risponde mentre segue con lo sguardo una delle cheerleader, Amanda, ridacchiò «Ancora vai presso a quella?» «Non puoi capire, bro. Scopa da paura!» le lancio uno sguardo «Ne sono certo, solo vedi di non rimanere fottuto.» scoppiò a ridere ed iniziò a tossire per il fumo che gli era andato per traverso «Scherzi amico?»


Vidi Juliet venire verso di noi, sorridente. «Hey ragazzi.» ci salutò «Ciao Juliet.» esordì io «Hey, come va?» continuò Zayn. «Bene, grazie. Voi?» «Tutto apposto.» «Zayn, questi sono gli appunti della scorsa lezione.» il mio amico la guardò stupito, lei fece spallucce «Non c'eri e beh, penso ti serviranno per il compito.» «Grazie! Dio, mi hai completamente salvato il culo!» Zayn, la abbracciò sollevandola da terra e Juliet rise alla sua reazione «Non c'è di che.» gli sorrise «Scusate ragazzi, è meglio che vada ora, ho biologia. A dopo!» La guardammo dirigersi verso la sua amica e uscire dal cortile, Louis ci raggiunse dopo pochi minuti e ci avviammo tutti e tre verso la palestra.
 

«Styles.» riconobbi subito la voce «Payne.» dissi voltandomi «Qualche problema?» continuai guardandolo negli occhi mentre Zayn, Louis e Niall ci fissavano. «A dire il vero, si. Voglio che tu stia lontano da mia sorrella.» «Non so se ne ho voglia.» risposi con un sorrisetto stampato sul volto. «Forse non ti è chiaro Styles. Non è una richiesta, è un ordine.» ribattè duro.

Juliet's pow.

«E' la milionesima volta che me lo ripeti, Cait.» dissi intenta a cercare le mie vans «Ma Juls! Non puoi uscire ora, siamo in crisi.» risi «Tu sei in crisi e tonernerò con una sorpresa.» detto ciò uscii velocemente dal nostro appartamento e salì in macchina.

Cait è in panico, se si può dire, da settimane per gli MTV Music Award. Vuole assolutamente andarci e non sa che grazie a mio padre abbiamo i biglietti da una settimana circa. Ora mi sto dirigendo verso casa di Harry per aiutarlo a studiare per il compito di matematica, se qualcuno dei miei fratelli o Niall lo scoprissero io sarei nella merda. 

Arrivata all'appartamento di Harry fu un ragazzo ad aprirmi, davvero affascinante. Uno di quelli che ti incanti appena li vedi.
«Tu devi essere Juliet, entra.» accennai un sorriso ed entrai nell'appartamento. «Io sono Louis, piacere di conoscerti.» sorrisi e gli strinsi la mano «Juliet, piacere mio.» «Accomodati pure. Harry! C'è Juliet.» urlò e io risi. «Ci abita anche Zayn qui?» chiesi curiosa a Louis. «Si, perchè?» «Juliet, hey. Scusa ero sotto la doccia.» ci interruppe Harry con i ricci ancora bagnati che gli ricadevano sulla fronte, una maglia bianca e dei pantaloni blu scuro.
«Figurati, inziamo?» gli chiesi sorridente «Certo. Vieni, andiamo in camera mia.» lo seguii e passammo due buone orette a fare esercizi e a ripetere la teoria e da una quindicina di minuti stavamo ridendo e scherzando.

Il mio cellulare squillò e risposi chiedendo un momento a Harry. «Pronto?» «Ciao piccolina.» mi fratello rispose dolcemente dall'altra parte ignaro del posto in cui mi trovavo ed era meglio così. «Liam, che c'è?» «Io e tu fratello eravamo passati a salutare te e Cait, ma non ci sei. Speravo di poter passare una serata con la mia sorellina. Dove sei?» deglutii. «Ehm, sto facendo una cosa per Cait, una sorpresa. Comunque sarò lì fra massimo quindici minuti.» «D'accordo, a dopo. Ti voglio bene.» «Anche io.» risposi e chiusi la chiamata. «Era mio fratello, devo andare.» dissi poi rivolgendomi verso Harry «Grazie per il bel pomeriggio.» continuai. «Ma che dici, grazie a te! Ci vediamo domani, angel.» rispose abbracciandomi «C-come scusa? Come mi hai chiamata?» «Angel.» rispose facendo spallucce. «Me lo ricordi, in un certo senso, un angelo.»


Scusate se non aggiorno da agosto,
ma ho avuto dei problemi e sono anche stata in ospedale.
Quindi spero vi piaccia e che recensiate.

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Capitolo 6
*** Ops, a dark angel. ***


Sei.
Ops, a dark angel.


Aprì gli occhi e la sveglia mostrava le 12.00, sorprendentemente mi trovavo ancora tra le braccia di Liam e lui ancora dormiva profondamente. La sera precedente dopo aver cenato e svelato la sorpresa a Caitlin, io e Liam eravamo rimasti a casa da soli a guardare film e mangiare schifezze mentre Chris e Cait erano usciti per conto loro.
Guardai Liam per qualche secondo e cercai di non svegliarlo quando tentai di uscire dal letto, anche Chris e Cait dormivano ancora e andai a spazzolarmi i capelli in bagno. Mi guardai allo specchio e il trucco era completamente sbavato in ogni parte del mio viso, mi diedi una sistemata, tolsi la maglietta per far fuori uscire le ali e muoverle un pò poi andai in salotto a guardare un pò di tv.

Dopo pochi minuti già mi annoiavo e pensai di fare una sorpresa a Nicholas andando a trovarlo così lasciai un biglietto agli altri, mi preparai e in quindici minuti ero già fuori casa. Poichè ora andavo a trovarlo all'accademia la strada sarebbe durata qualche minuto in più ma non andai tanto veloce, mi piaceva godermi il paesaggio di New York il sabato mattina o inizio pomeriggio, se preferite.
Arrivata all'accademia feci rientrare le ali e chiesi informazioni ad una signora che signora che credo fosse la segretaria per poi avviarmi verso la stanza di mio fratello. Dopo dieci minuti mi accorsi di essermi completamente persa, questa cazzo di scuola ha troppe scale, troppi corridoi ed ad un certo punto mi accorsi che le parti tendevano a scurisi, quindi mi trovavo nella sezione sbagliata, in quella degli angeli delle tenembre. Il punto è che non avevo incrociato ancora nessuno e a dire il vero non sapevo se fosse un bene o un male.


«Oh, fanculo!» sbuffai d'un tratto «Ti sei persa per caso?» una voce alle mie spalle mi sorprese e sobbalzai per lo spavento «Cosa ci fa un angelo della luce nella nostra parte d'accademia? Non ti hanno insegnato le regole, occhi di ghiaccio?» la voce e i modi di porsi di questo tizio mi mettevano un pò di paura, ma non dovevo ne pensarlo in caso fosse stato un angelo mentale ne mostrarlo «In realtà, non studio qua e si mi sono persa.» mi squadrò dalla testa ai piedi «Beh, queste sono le regole: dove ci sono i dormitori degli angeli delle tenebre quelli della luce non sono ammessi e viceversa, per quanto riguarda il resto dell'accademia è accessibile a tutti.» il ragazzo era a dire il vero molto attraente anche se poteva mettere paura ma era molto simile a Liam, per quanto riguardava i tatuaggi o l'altezza e il modo di vestire. «Capisco, mi dispiace.» «Meglio così, ora usciamo dai dormitori.» lo seguii senza obbiettare e credo ci stessimo dirigendo verso il cortile «Ad ogni modo, io sono Justin.» continuò «Io sono Juliet.» risposi. 
Era attento a non farsi vedere da nessuno e cambiava strada ogni volta che vedeva qualcuno «Se cerchi qualcuno che appartenga agli angeli della luce, comunque, oggi non lo troverai.» «Allora è meglio che io vada, sta per arrivare una tempesta.» 
Si sedette su una panchina e mi guardò «Sei un angelo completo, vero?» «Si,-indugiai- ma come lo sai?» «Ho provato a leggerti la mente, ma a quanto pare sai difenderti.» sorrise compiaciuto «Avevo valutato la possibilità che tu fossi un angelo mentale, anche mio fratello lo è e ho imparato dei truchetti.» risi.

Due ore dopo eravamo ancora lì a parlare e a ridere, Justin era una brava persona per esser un angelo delle tenebre, s'intende e non avevamo smesso di parlare neanche un secondo un pò di persone passando ci fissavano ma non li diedi molto peso. Sembrava come se poche persone che passasero non volessero 'sfidare' Justin entrando nel cortile. «Come mai così poca gente oggi?» chiesi curiosa «Alcune classi sono in visita, non so dove, il resto sono andati a casa come ogni weekend.» «Tu non sei tornato a casa?» scosse la testa «No, aspetto i miei amici per uscire.»

Harry's pow.

«Styles, dì alle tue ragazze di fare pìù piano di notte, non ho ancora la stanza insonorizzata.» rise Louis «Sono un mostro, che ci posso fare?» risposi vantandomi. Lui rise di nuovo e mi fissò per un attimo «Ieri, Juliet a chiesto di Zayn.» «Che ti ha detto?» «Ha chiesto se Zayn abitava qui.» «Capisco, avrà riconosciuto qualcosa di suo.» presi una tazza di caffè e ne bevvi un sorso «Karma sta sera?» Louis annuì e dopo poco Zayn entrò dalla porta d'ingresso con un'aria alquanto stanca accennando un  con la mano e stendendosi sul divano.

Non era venuto con noi la sera precedente, aveva vociferato qualcosa su una certa Kayla e poi era sparito. «Allora, dove sei stato?» lo stuzziò Louis, lui mugugnò qualcosa «L'ho portata a cena e..» quasi sputai il caffè «Tu cosa?!» chiesi «L'ho portata a cena» ripetè «abbiamo passato una bella serata, abbiamo riso, scherzato, l'ho portata al Luna Park e poi siamo andati da lei.» continuò con un sorriso, un sorriso stanco. «Abbismo parlato fino le quattro e poi ci siamo addormentati.»

La bocca di Louis era spalancata quanto la mia «Quindi non avete fatto nulla chiesi?» chiesi «Nessuna scopata?» continuò Lou. Zayn scosse la testa «E Amanda?» «Non mi interessa. L'unica cosa che puoi fare con quella è scopare, se ne scopa minimo due al giorno è una troia. E poi, Kayla mi piace, è molto bella e affascinante.» sgranai gli occhi e Louis sospirò «Ecco, si è innamorato. Perfetto! Lo abbiamo già perso.»

Alcune ore dopo Zan dormiva, Louis era uscito ed io avevo iniziato i compiti di letteratura quando mi squillò il cellulare.

Da Juliet:
«Hey Harry, scusa il disturbo. Come stai? Hai già iniziato gli esercizi per lunedì? Devo chiederti una cosa c.c Oh, e Zayn capisce dagli appunti che gli ho dato?»

A Juliet:
«Hey Angel, non disturbi. Sto bene grazie, tu? Ehm...no haha. Appena li faccio ti dico. Sisi, ma credo che passerà il pomeriggio a dormire lol.»

Da Juliet:
«Tutto apposto, grazie. Va bene, ore piccole? haha. Ci sentiamo dopo, saluta Louis e Zayn:)»

Ecco il sesto capitolo, spero vi piaccia!
Averemmo modo di conoscere meglio questo Justin, (interpretato da Bieber), durante i corso della storia.
Come sempre aspetto una vostra recensione per sapere cosa ne pensate, un bacio. xx

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