Tutto per i suoi occhi!

di MadameTussauds
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Pilot. ***
Capitolo 2: *** Something new. ***
Capitolo 3: *** Meeting. ***
Capitolo 4: *** Su i bicchieri, giù i pensieri! ***
Capitolo 5: *** Unexpected! ***
Capitolo 6: *** Delusioni. ***
Capitolo 7: *** Get this party started! ***
Capitolo 8: *** Incidenti di percorso. ***
Capitolo 9: *** It's a date! ***
Capitolo 10: *** Jealousy. ***
Capitolo 11: *** Al parco! ***
Capitolo 12: *** Party...parte 1! ***
Capitolo 13: *** Party...parte2! ***
Capitolo 14: *** Good morning (?) ***
Capitolo 15: *** Baby. ***
Capitolo 16: *** Riepilogando... ***
Capitolo 17: *** Weird ***
Capitolo 18: *** Complicazioni ***
Capitolo 19: *** He's gone. ***
Capitolo 20: *** Traffic lights ***
Capitolo 21: *** Touchè! ***
Capitolo 22: *** Hush. ***
Capitolo 23: *** Un annuncio importante. ***
Capitolo 24: *** stop calling! ***
Capitolo 25: *** Thank you Wembley. ***
Capitolo 26: *** Fear and love ***
Capitolo 27: *** Chiacchiere. ***



Capitolo 1
*** Pilot. ***


Il suono della sveglia mi rimbomba nella testa come se fosse il rumore provocato da una palla di cannone o, che so, dalle cupe campane di un'antica cattedrale. Sono certa di non essere l'unica persona al mondo ad odiare con tutta se stessa questo minuscolo oggettino che ogni mattina ci ricorda,incessamente e fastidiosamente, che dobbiamo alzarci. I risvegli bruschi, soprattutto di mattina presto, non mi rendono una persona particolarmente simpatica ma quando vivi a Londra, hai ventitre anni, studi e intanto ti guadagni la pagnotta lavorando non puoi permetterti di oziare...c'est la vie! Fortunatamente il mio lavoro mi piace, almeno questo. Mi rendo conto, persa nelle mie riflessioni, di non aver ancora aperto gli occhi e di non essermi mossa nemmeno di un millimetro, sono intorpidita. Allungo lentamente un braccio sul comodino che si trova immediatamente accanto al mio letto e tastando un po qua e la riesco a spegnere il dannato aggeggio, ecco: ora regna il silenzio! Sempre lentamente mi decido ad aprire gli occhi impastati dal sonno, la luce mattutina che filtra dalle tende della camera quasi mi risulta accecante e faccio un po di fatica ad aprirli completamente ma alla fine ce la faccio. Con non poco coraggio sono costretta a scoprirmi mezzo busto dal caldissimo piumone per mettermi a sedere e stiracchiarmi sbadigliando sonoramente, il freddo pungente ,nonostante i riscaldamenti, mi fa rabbrividire.
"Porca vacca non mi abituerò mai a questo dannatissimo freddo! In Italia quando mai s'è visto..." Ebbene a volte mi manca il mio paese quasi solo per la temperatura...Vivo a Londra da tre anni ormai . "Coraggio Vanessa, uno...due...tre!" facendo mooolta pressione su me stessa riesco ad alzarmi dal letto e a poggiare i piedi per terra, rabbrividisco nuovamente e subito infilo la  vestaglia in attesa di lavarmi e cambiarmi per uscire pronta ad una nuova, lunga, giornata di lavoro. Come al solito la mattina non ricordo mai dove ho lasciato li per caso il cellulare la sera prima, è una maledizione! Non so perchè ma se non accendo subito il cellulare appena sveglia non riesco a far nulla...non sono poi cosi tanto normale. Passati buoni dieci minuti lo trovo incastrato tra i cuscini del divano, lo accendo: bene, 4 messaggi di Christina, la mia migliore amica.
  "Vabè li leggerò dopo...cazzo è già tardi!" sono le sei e mezza e devo sbrigarmi, mi catapulto letteralmente in bagno per dedicarmi alla mia rigenerante doccia mattutina e tutto il resto, esco dal bagno solo completamente vestita e truccata e dopo aver concluso l'ennesima odissea per ritrovare le chiavi di casa (si, sono un tipo disornato), esco nella gelida aria londinese respirandola a pieni polmoni...dallo Starbucks proprio di fronte al mio palazzo arriva un odore di muffin meraviglioso. A quest'ora Lillie Road, nel quartiere Earls Court,dove vivo, è particolarmente affollata e chiassosa...la adoro! Una volta giunta alla mia macchina metto in moto e parto, parecchio preoccupata di arrivare in ritardo, cosa che non succede di rado ma fortunatamente arrivo ai Leavesden studios per le otto meno un quarto in punto, la mia Mini sarà piccola ma sfreccia come una saetta! Mentre percorro il lungo corridoio d'entrata dell'imponente struttura saluto qualche collega ma non ho tempo di mettermi a chiacchierare, devo essere nei camerini esattamente...ora! Cerco Christina con lo sguardo ma non la vedo...pazienza, sarà impegnata! Non ho ancora letto i suoi messaggi... Ripongo le mie cose nell'armadietto e mi fiondo alla postazione trucco, la mia postazione. Sistemo sulla specchiera i miei "ferri del mestiere" (fondotinta, fard e ciprie varie) e indosso la mia cintura da make up artist contenente tutto ciò che mi serve per truccare gli attori...il cast di Harry Potter è esigente, gli attori devono essere impeccabili per le riprese. Mentre me ne sto li a farmi le mie cose butto un occhio allo specchio e il mio aspetto non è dei migliori devo ammettere. "Bah...poco male" sbuffo annoiata portando i capelli all'indietro e proprio in quell'istante una voce familiare mi fa sobbalzare:
" Ehilà Italia! Siamo in ritardo questa mattina..." Daniel Radcliffe, "amico" da quasi due anni (praticamente da quando lavoro qui) mi saluta con una pacca sulla spalla -Italia è il suo soprannome per me, mi prende in giro per il mio accento- e si siede davanti alla specchiera pronto per la fase trucco.
"Ah Daniel lasciamo perdere, stanotte ho fatto tardi e non ho quasi dormito!" ringhio piuttosto nervosa. "Oh-oh! Forse eri in dolce compagnia?" Insinua con un sorrisetto perfido. Ammetto che riesce sempre a strapparmi un sorriso quando assume quell'espressione! Gli lancio addosso un piumino da cipria.
"Sta zitto! E fatti i fattacci tuoi, comunque per la cronaca stavo studiando IO" ringhio, non seriamente offesa. L'amicizia, se cosi si può definire, tra me e Daniel non è un'amicizia troppo confidenziale...direi più che è un'amicizia tra "colleghi"...non ho mai saputo definirla, semplicemente non siamo cosi tanto in confidenza, anche se è davvero un ragazzo simpatico. Dan si sede e io comincio a truccarlo e la maggior parte del tempo mi viene presa dalla famosa cicatrice...che strazio disegnarla ogni santo giorno! Daniel tiene gli occhi chiusi, mi dice sempre che si rilassa quando "gli appiccico tutti quegli intrugli sulla faccia", tanto per citare le sue esatte parole, e questo mi provoca un certo senso di soddisfazione! 
"Andiamo come sei permalosa appena sveglia!"                                                                                  
  "Ah ah...potresti gentilmente non parlare mentre ti trucco? Mi fai sbagliare" dico spazientita ma divertita allo stesso tempo, lui obbedisce ma ad un tratto la sua attenzione viene catturata dai miei trucchi sparsi sul piano...non sta fermo un attimo questo ragazzo! Afferra una matita da occhi bianca e dopo averla osservata per un po chiede incuriosito: "Ehi come hai detto che si chiama questo pastello bianco?" Scoppio a ridere rumorosamente tanto da far girare tutti nella sala, mormoro un timido "scusate" e rispondo pazientemente a Daniel ancora ridacchiando: " Te l'ho detto mille volte, si chiama Kajal, non pastello!"   

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Capitolo 2
*** Something new. ***


L'ora di pranzo ai Leavesden è sempre una baraonda, la fiumana di dipendenti che questi studios ospitano mi stupisce ogni volta, non conosco nemmeno la metà della gente che ci lavora! Ho da poco finito con Tom Felton e i gemelli Phelps...adorabili tutti e tre! E poi diciamocelo, Tom è cosi affascinante...-già, peccato però che sia impegnato, Vanessa- mi ammonisco da sola. Scuoto la testa come per scacciare questi pensieri e mi metto in fila, da sola, con il mio bel vassoietto in attesa di potermi sedere ai tavoli della mensa e mangiare qualcosa. Come al solito la mattina salto la colazione e a pranzo ho una fame che mangerei l'intero buffet. Mentre aspetto pazientemente il mio turno e il mio stomaco protesta leggo il menù del giorno: lasagna all'italiana e polpette...oppure spaghetti alla bolognese. Tra i dipendenti inglesi è il delirio, ovviamente, per loro quella è una prelibatezza...ma non per me che la vera lasagna l'ho assaggiata eccome, essendo italiana, e non è di certo simile a questa cosa che ci propongono ogni santa settimana a mensa, per non parlare della pasta alla bolognese! Io la chiamerei: "pasta scotta che galleggia in uno strano brodino", bleh! Adoro gli inglesi ma dovrebbero limitarsi a cucinare fish and chips per quanto mi riguarda. Intanto, persa in questi miei pensieri culinari, scorgo nella fila accanto una mano che si agita frenetica come per attirare la mia attenzione, è Christina! Eccola finalmente! Le faccio cenno di raggiungermi.                                                                                                                                                                                                            "Chris! Eccoti finalmente, ma che fine avevi fatto???" le chiedo un po agitata.                                                                          
"Ma che fine avevi fatto tu piuttosto! Vecchia bacucca...non hai nemmeno risposto ai miei messaggi, te ne ho mandati QUATTRO" Sottolinea "quattro" con enfasi, sembra particolarmente irritata e non ha torto.                     
 
  Mi batto una mano sulla fronte ricordandomi dei messaggi. "Oddio Chris scusami! Ti giuro che li avrei letti ma stamattina andavo cosi di fretta che non ne ho avuto nemmeno il tempo! Nella furia me ne sono dimenticata!" dico sinceramente dispiaciuta.                                                                                            
 "Sese vabbè! Devo raccontarti un po di cosine" Abbassa misteriosamente il tono della voce e si avvicina al mio orecchio, guardinga. Sembra un investigatore privato.                                                                                      
"Devo preoccuparmi? Mi dica pure, Sherlock" scherzo un po.                                                                                                              
"Cretina, ieri sono uscita con Mat..." Arrossisce terribilmente, comincia ad assomigliare ad Heidi! Ecco ora mi ricordo che doveva uscire con Matthew Lewis, a Christina è sempre piaciuto un  sacco e finalmente sono riusciti a combinare qualcosa e io come al solito me ne ero scordata! Comincio seriamente a preoccuparmi per la mia salute mentale.                                                                      
  "ODDIO è VERO!" urlo forse un po troppo forte, alcuni mi fulminano con lo sguardo...poi riprendo a voce un po più bassa "E com'è andata??? Racconta! Ommioddio Chris sono cosi eccitata, dai dai dai! Vi siete baciati? Eh?" Chiedo tutto d'un fiato, avida di conoscere i fatti. La mia curiosità è sfrenata. Osservo intensamente la mia amica e i suoi occhi luccicano.                                                            
  "Beh...si! Ci siamo baciati! Mi ha baciata! Oh Dio è stato bellissimo...mi ha portato in un fantastico pub di soho e dopo siamo andati a fare un giro sul London Eye! E' stato il più bell'appuntamento che abbia mai avuto..." Mi racconta tutto d'un fiato, euforica e felice,col fiatone...ma ad un tratto diventa triste "...Però è da stamattina che non lo vedo ne si fa sentire, di solito passa nel mio camerino"  abbassa il capo e prende a guardarsi la punta delle scarpe. Io credo che a Mat piaccia tanto Christina, si vede da come la guarda, non avrebbe motivo di sparire...e poi non hanno mica fatto sesso! Si ok, forse questo non c'entra tanto...   "Oh andiamo Chris, sarà stato impegnato con le riprese, sai, nel settimo film Neville è estremamente importante! Sarà difficile per lui...vedrai che si farà sentire presto, ma forse dovrebbe essere qui anche lui ora, no?" Mi giro e scruto attentamente tra la folla ma la stanza è cosi piena e incasinata che mi risulta quasi impossibile riconoscere Matthew.                                                                            "Non lo so, non lo vedo" Christina sospira.   
 
 "Senti io muoio di fame, ne parliamo a stomaco pieno ok? Ma secondo me sei solo troppo paranoica! Ah comunque sono felicissima per te! Poi mi racconterai tutti i dettagli" La abbraccio forte, infondo è anche un po merito mio se quei due sono usciti...li ho spinti io a parlare!                                            
Finito di pranzare io e Chris siamo di nuovo costrette a separarci, io ho ancora  una mezz'oretta di pausa ma lei è costretta a ritornare subito a lavoro, sono di nuovo sola! Mi metto a vagare in cortile, tra le roulottes del cast, per respirare un po d'aria fresca, gelata ovviamente. Mentre sono seduta su una vecchia panchina qualcuno viene a sedersi accanto a me, Daniel.                                                                                                                                                                                                                  "Ehi! Tutta sola?" il suo sorriso è radioso come al solito, anche se il suo viso porta i segni della stanchezza.                                                                                                                                                                                                                 "Ehi Dan, si, Christina è dovuta tornare a lavoro ma io ho ancora un po di tempo...che noia!"                                              
"Ti capisco, vuoi?" Mi offre della Coca Cola dalla sua lattina, per un momento penso di accettare ma poi rifiuto...                                                                                                                                                                                    
  "Oh, no grazie" dico educatamente e sorridendogli, lui scrolla le spalle e ne beve una lunga sorsata.                     
 "Fortunatamente domani non abbiamo riprese, quindi stasera ho deciso di scatenarmi!" esclama elettrizzato Dan, osservo il suo profilo e un brivido intenso mi percorre la schiena...il che mi mette terribilmente a disagio, è la prima volta che mi succede! Forse perchè mi sono soffermata un po troppo ad osservarlo...il suo profilo è cosi...sexy. La camicia sbottonata che lascia intravedere la morbida linea del collo e delle spalle, cosa che io adoro guardare negli uomini, i capelli che gli ricadono scomposti sulla fronte, le sue braccia muscolose e quegli occhi! Quegli occhi cosi magnificamente blu. Arrosisco e distolgo immediatamente lo sguardo da lui, -Vanessa ma che diavolo fai??? Lo stai fissando e ti stai anche eccitando! Devo smetterla.-  Non avevo mai guardato Daniel da quel punto di vista...Dio mio.                                                                            
"Pronto? Sei qui?" Daniel mi sventola una mano davanti agli occhi per farmi ritornare alla realtà.Divento ancora piu rossa e scatto in piedi.                                                                                                                                        
"Cosa? Oh si scusa!" ridacchio nervosamente "E' che ero sovrappensiero...dicevi?"                                                              
"Certo che sei strana forte! Dicevo: tu di solito cosa fai per divertirti?" Ha uno sguardo abbastanza divertito e il suo tono è canzonatorio, quasi. Spero tanto non si sia accorto che fissavo lui!Cerco di assumere un atteggiamento del tutto noncurante.                                                                                            
"Mmm non saprei, dipende! Non è che faccio sempre le stesse cose, sai...spesso vado a bere qualcosa in qualche pub carino" non lo guardo negli occhi per non fargli notare il rossore sulle mie guance, lo sento ridacchiare e mi volto a guardarlo incuriosita.                                                                                                  
 "Ehi ma che hai da ridere!"                                                                                                                                                                                
 "Ahaha nulla è che mi ti immagino ubriaca! Saresti uno spasso immagino" sorride sornione e ammiccante, accidenti ora mi sta sul serio mettendo a disagio.                           
 
 "Ah-ah!" imito una risatina "Divertente, peccato che non mi vedrai MAI ubriaca, e ora scusa ma devo tornare al lavoro...PRRR!" quasi come una bambina capricciosa gli faccio una pernacchia e gli volto le spalle accelerando il passo e solo quando sono fuori dalla sua portata rallento, che razza di deficiente sono! Una pernacchia??? Ma dai...                                                                                                           
Sono a casa finalmente! La giornata è stata dura, non è tutto rose e fiori il mio lavoro, ho un'emicrania disumana e in più sono ancora abbastanza scossa per la mia conversazione con Daniel, ma cerco di non pensarci. Vorrei soltanto farmi una doccia e mettermi direttamente a dormire nonostante sia sabato sera ma Christina prima di tornare a casa mi ha pregata quasi in ginocchio di uscire a bere una cosa con lei, Mat (si, Mat non l'aveva sedotta e abbandonata ma era soltanto impegnato, come io avevo giustamente ipotizzato) e qualche amico suo...in realtà non è che ci tenga molto a stare con gente che non conosco ma lo faccio per Chris! Ho solo un ora per farmi una doccia e assumere un aspetto decente quindi mi do una mossa e dopo la doccia mi sento come rigenerata, la stanchezza sembra essermi scivolata addosso! Ora però non so assolutamente cosa mettermi...mi levo l'accappatoio restando nuda e rabbrividendo non poco -odio il freddo l'ho gia detto?-, mi piazzo davanti al mio gigante armadio e resto li a fissarlo per una decina di minuti, immobile. Non è che io ci tenga ad apparire bella ma mi piace essere presentabile e femminile almeno quando esco la sera! Alla fine, nella mia insicurezza più totale, opto per un semplicissimo tubino nero, abbastanza corto, e scarpe col tacco piuttosto alte (adoro i tacchi alti), ma sempre restando molto sobria, aggiungendo come accessori soltanto una cintura in vita e un bracciale di strass non troppo appariscente, poi mi asciugo i capelli e decido di lasciarli morbidi e lisci, che ricadono sulle spalle, non mi trucco molto...sono stata tutta la giornata a truccare una marea di persone che ora non ne posso più! Finisco giusto in tempo quando sento il clackson di una macchina...mi affaccio alla finestra e vedo Mat e Christina in una fantastica Chevrolet rossa. Gli faccio cenno di aspettare qualche minuto, mi guardo allo specchio e devo dire che sono abbastanza soddisfatta del mio look. Afferro la borsetta ed esco.                                                                                                                                 
                                                     
 Il locale è gremito di gente...da fuori la musica giunge ovattata ma immagino debba essere molto alta. Dai due buttafuori simili ad enormi gorilla e dalla lunghissima fila deduco che il locale sia "esclusivissimo". Christina mi urla di restare attaccata a loro e Mat, dopo avermi presentato alcuni dei suoi amici dei quali gia non ricordo più minimamente i nomi, mi consegna un pass per entrare, i gorilla non fanno una piega e quando entriamo la musica mi fa sobbalzare e tapparmi le orecchie, mi ci vuole un po per abituarmici, è davvero assordante come avevo previsto! Il locale, devo ammettere, è molto carino e accogliente, quasi lussuoso...riconosco tra la gente seduta al bar o ai divanetti anche qualche vip, mi sento quasi una di loro per un momento! Christina mi si avvicina sorridente.                                                            
 "Allora? Figo eh?" urla nonostante sia a due cm da me, mi limito ad annuire ricambiando il sorriso mentre Mat la afferra per un braccio baciandola, e sussurrandole qualcosa all'orecchio, lei annuisce.  "Ehi Vany noi andiamo al bancone a prendere da bere, vuoi qualcosa?" "Un Manhattan mi va bene, grazie Chris! Intanto io prenderò dei posti su quei divanetti laggiù!" lei si allontana lasciandomi da sola all'ingresso e io decido di andare a sedermi, mentre raggiungo i divanetti lancio un altro sguardo qua e la, vedo un ragazzo che somiglia a Daniel...ma che diamine ora me lo immagino anche? Devo levarmelo dalla testa, che succede?! Percorro qualche altro metro quando il ragazzo cosi somigliante a Dan si volta e mi incatena ai suoi occhi blu, la sua bocca si spalanca in un sorriso a mille denti...resto pietrificata. Quello non è uno che somiglia a Daniel....quello E' Daniel!                                      

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Capitolo 3
*** Meeting. ***


Non ci posso credere è davvero lui! In due anni che lavoriamo insieme non ci siamo incontrati fuori nemmeno di striscio, se non ad alcuni party dopo le prime dei film e cose varie, ed ora me lo ritrovo qui? Non ci credo molto alle coincidenze! Che faccio? Faccio finta di non riconoscerlo o mi limito a sorridere e fare finta di nulla? Opto per la seconda: abbozzo un fintissimo sorriso tirato e lo saluto restando ferma immobile come una babbea, lui sembra parecchio divertito, è ad un tavolo con un mucchio di persone in prevalenza donne...ma dai?                                              Dopo averlo salutato mi dirigo a passo spedito verso le postazioni che avevo individuato, pregando in tutte le lingue di non essere seguita da lui, ma forse sono solo troppo presuntuosa per pensare questo! Non capisco perchè ho cosi tanta "paura" di lui, mi mette a disagio! E io odio sentirmi a disagio.                                                                                                                                                                  Raggiungo il grazioso divanetto blu elettrico e mi ci fiondo sopra in un modo non troppo elegante, con la grazia di un pachiderma, e sospiro rumorosamente...sono sudata! Mi rilasso un attimo quasi dimenticandomi di Daniel e proprio quando getto una fugace occhiata al suo tavolo lo vedo intento a ridere e scherzare con i suoi amici e all'improvviso alzarsi sotto lo sguardo dispiaciuto delle ochette che gli fanno compagnia -e devo ammettere che la cosa mi fa godere non poco-, poi con passo deciso lo vedo avvvicinarsi verso di me. In un attimo non capisco più nulla, non riesco a staccargli gli occhi di dosso, indossa un paio di jeans aderenti e una camicia quasi stropicciata lasciata un po sbottonata, i capelli ribelli...mi fanno impazzire letteralmente, comincio a sentire caldo, molto caldo, ma allo stesso tempo non desidero che lui si avvicini a me. E invece lo fa, purtroppo! Mi rendo conto di aver assunto di nuovo il mio falso sorriso mentre lui mi si siede molto vicino sfiorandomi una spalla con la sua, provocandomi una strana ma piacevolissima sensazione...                                                                                                                  
 "Ma che coincidenza!"                                                                                                                                                                                          
 "Ma che fai mi segui, Radcliffe?"                                                                                                                                                                          
"Pfff! Daniel Radcliffe non segue proprio nessuno, carina!" si finge altezzoso.                                                                            
 "Oh ti ringrazio per il 'carina' " gli faccio una linguaccia stupida, ride in un modo che farebbe sciogliere qualunque esemplare di femmina esistente sulla terra.                                                                                                    
 "Sei da sola?" Mi guarda serio, i suoi occhi sono cosi dannatamente magnetici. Devo ammettere che i miei pensieri su di lui non sono poi cosi casti e puri, e non ho bevuto nemmeno un drink ancora!                                                                                                                                                                                  

 "No, sono con Christina e Mat e...amici dei quali non ricordo i nomi, bah! Sono andati a prendere da bere" mentre parlo non lo guardo negli occhi e mi limito a giocherellare con le mie unghie.                                                                                                                                                                                                                    "Ah Mat è qui! Quello stronzo! Non me lo aveva mica detto!"                                                                                                          
 "E che ti frega! La compagnia di certo non ti manca..." con un cenno della testa indico le sgual...ehm, le ragazze al suo tavolo che ci fissano e non posso fare a meno di far trasparire la mia antipatia-ingiustificata, ma forse no- per loro.                                                                                                                                  
 "Quelle? Sono amiche di Buddy, quel mio amico alto e grosso al tavolo, sono oche, non mi ci diverto per niente! Anche se devo ammettere che..." non finisce la frase e prende a mimare con le mani davanti al petto le forme di una ragazza piuttosto...prosperosa. Lo spingo leggermente.                                                                                                                                                                                                              "Maiale!" lo ammonisco. Ma possibile che gli uomini pensino solo a tette e culi??? Bah...e poi non sono neanche tanto belle quelle...ma cos'è questo fastidio che provo? Non ci voglio pensare!                                                                                                                                                                                                                         "Ehi ehi io le rispetto le donne! E infatti so che ognuna di loro desidererebbe passare la notte con me ma io non me ne porterò a letto nemmeno una!" si batte solennemente la mano sul petto.                                                                                                                                                                                                                             "Non è che ci creda molto ma ad ogni modo non mi interessa" sorrido sorniona.                                                                  
  "Antipatica...magari sei gelosa" Replica stizzito.                                                                                                                                          
 "Ma figuriamoci!"  Lui mi fissa attentamente dalla testa ai piedi, facendomi arrossire vistosamente sotto il suo sguardo...mi sento quasi nuda sotto i suoi occhi, non mi era mai capitato...non con Daniel. Faccio per spezzare quest'atmosfera ma mi precede.                                                                        
  "Sei veramente bella"  sorride candidamente mostrando i suoi denti bianchi come perle, lasciandomi letteralmente senza parole. La mia faccia assume un colorito simile al bordeaux intenso e comincio ad incespicare nel parlare.                                                                                                                                        
 "Ehm...io beh ecco...mmm..." aiuto!                                                                                                                                                            
   "Ahahah, è troppo facile farti arrossire!"  si alza sistemandosi un po la camicia e sorridendomi un'ultima volta se ne ritorna al suo tavolo...maledetto bastardo! Come osa prendersi gioco di me???                                                                                                                                                                                                                               "Ehi Vanessaaaa ecco il tuo drink!" Matthew, arrivando da lontano, grida il mio nome...è incredibile, siamo appena arrivati e già mi sembra un po brillo! Tutti loro, compresa Chris, mi raggiungono e prendono posto sui divanetti che ho scelto.                                                                                                                
 "Grazie Mat, hai gia bevuto?" domando alzando un sopracciglio, Christina mi fulmina con lo sguardo, mi limito a scrollare le spalle.                                                                                                                                                        
"Solo un paio di sorsi! Sai, ho incontrato un amico dillà...HIC!" singhiozza...annamo bene!                                                
 "Perfetto ehm...ehi Chris" mi avvicino a lei in modo da non poter essere ascoltata dagli altri che parlottano di calcio. "Daniel è qui...Daniel Radcliffe..." sussurro.                                                                                              
 "OOOH! Dan è qui? Dove?" urla lei, Dan le sta simpatico. Io le faccio segno di star zitta ma è troppo tardi, Mat si è gia voltato e lo cerca con lo sguardo...ecco, l'ha trovato e lo sta gia salutando vistosamente.                                                                                                                                                                                    
  "Ma bene Chris!" Sibilo altamente irritata.                                                                                                                                              
"Che c'è?!" è la sua risposta, stranita. Le racconto di tutto ciò che è successo in quel giorno e le confesso le strane "sensazioni" provate nei momenti in sua compagnia...Christina non sembra affatto sconvolta o stupita, semplicemente annuisce.                                                                                                              
"Lo sapevo! Lo sapevo che piaci a Daniel!" mormora eccitata.  La guardo come se fosse un esemplare raro di qualcosa come un dinosauro... "Ma sei scema? Non gli piaccio, fa cosi con tutte, Chris! Semmai è lui a piacere a me! Cioè...lo trovo sexy, tutto qua" mi affretto a correggere, la mia amica sorride maliziosa.                                                                                                                                                    "Vedrai...perchè non vai a parlargli? Dai su!" mi incinta.                                                                                                                    
   "No no no! Assolutamente no Chris!" rifiuto categoricamente, ma quasi come un bizzarro scherzo del fato Dan si unisce a noi proprio in quel momento accompagnato da Mat, che canta a squarcia gola e gli tiene appoggiato un braccio sulla spalla, ora anche Daniel sembra leggermente brillo...ma quanto è carino!  NO ZITTA VANESSA!  Accidenti, ora devo comportarmi il piu naturale possibile, ok, bene.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                   

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Capitolo 4
*** Su i bicchieri, giù i pensieri! ***


"Mat! Per favore la smetti di fare il pagliaccio?!" Christina ammonisce il suo nuovo pseudo-ragazzo, io mi batto una mano sulla fronte, sconfortata, mentre un amico del suddetto mi si appiccica letteralmente addosso (ubriaco pure lui) e comincia a flirtare con me esordendo con un: "Sai...ho sempre pensato che le italiane avessero un certo fascino...HIC...e tu non sei da meno, Valery!"   per un attimo sento il feroce istinto di urglargli in faccia di levare quel suo braccio sudicio dalle mie spalle e di insultarlo ferocemente, ma poi sforzandomi terribilmente di restare il più calma possibile sospiro pesantemente ,con soltanto il mio indice gli sposto il braccio alquanto schifata   e faccio per rispondere: "Veramente..." vengo interrotta prontamente da niente meno che Daniel che poggia un braccio giusto tra la faccia del troglodita e la mia, separandoci nettamente, e che conclude quello che stavo per dire io... "Veramente si chiama Vanessa, non Valery, e ora se ci vuoi scusare andiamo a farci un giro, IO E LEI" enfatizza i pronomi...il ragazzo guarda prima Daniel, incuriosito e poi me, facendo roteare le pupille qua e la. Sembra davvero stupido!  Dan con assoluta noncuranza mi afferra non molto delicatamente un braccio e mi fa alzare, mi divincolo stizzita.                                                      

 "Ma che fai? Sei scemo??? E sei anche ubriaco,Dan! Guardati sei tutto rosso!" lo osservo con le mani sui fianchi e sguardo d'ammonimento. La sua faccia è inimitabile...sembra un cucciolo bastonato...è adorabile! Ormai non posso più negarlo, mi metto a ridere di gusto...e lui mi guarda perplesso facendomi ridere ancora più forte! Non mi stupisco della sua quasi  "scenata di gelosia", da ubriachi si fanno un sacco di cose che non faremmo in realtà.                                                      
"Hai finito di ridere? E poi non sono ubriaco!...tzè" incrocia le braccia e volta il capo dall'altro lato come un bambino offeso, alzo gli occhi al cielo, Christina e Mat stanno tranquillamente pomiciando in un angolo, maledetti! Basta, ho deciso: afferro Daniel, come poco prima lui stesso ha fatto con me, e lo trascino fuori dal locale. Lui mi segue perplesso.                                          
"Oh oh! Dove mi porti?" Ora mi guarda malizioso, gli pesto un piede per farlo tacere.                                                      
"Ahi!!!" Protesta "Taci!" urlo di rimando. Una volta usciti all'aria aperta lo lascio e mi siedo su una panchina, lui sorride come un ebete e mi imita sedendomi accanto a me.                          "Ehi Dan grazie per avermi sottratta dalle grinfie di quel coglione" dico scherzando e sorridendogli.                             "Dici a me?"                                                                            
 "E  a chi sennò scusami???" sbotto spazientita. Certo che da ubriaco è davvero un deficiente!                          "Ehi ehi, calma signorina! Innanzitutto: non c'è di che, poi, domanda banale: perchè mi hai portato fuori? Muoio di freddo! Torniamo dentro, ti invito a ballare!" Ammicca.                        "Avevo bisogno di prendere un po d'aria, l'aria li dentro è pesante! Tra un minuto entriamo, tienimi compagnia per favore sei l'unica persona che io conosca che non sta pomiciando con qualcuno...e non mi va di stare con gli amici di Matthew!" ora assumo una faccia d'angioletto sbattendo vistosamente le palpebre.  
 "Oh...si certo, ti tengo compagnia si!" sembra contento. Per un po parliamo del più e del meno, o meglio...IO parlo mentre Daniel è sotto gli effetti dell'alcool e quindi non mi ascolta più di tanto, si limita a farmi domande stupide del tipo: "Hai un animale domestico? Perchè ho un mucchio di nomi interessanti da proporre per un cane, ad esempio! Senti questo: SPARTACUS! Ta-daaa!" alle quali mi limito ad assecondarlo...     
 mentre gli parlo dell'Italia, delle mie due città Napoli e Roma in cui sono cresciuta e della mia famiglia, lui appoggia delicatamente e senza preavviso la testa tra l'incavo del collo e la spalla...arrossisco e per un attimo resto incerta ma poi lo lascio fare e continuo a parlare sentendolo annuire mentre mi ascolta.                                                                                "...E poi cioè...Napoli è la città in cui sono nata e in cui ho vissuto la mia adolescenza, è la città del sole, è logico che mi manchi molto ma a Londra ormai mi ci trovo cosi bene!" Sospiro...ho praticamente fatto un monologo! Abbasso leggermente lo sguardo per guardare Daniel. "Allora ora cosa...Dan?!" resto un attimo in silenzio a fissarlo...sta dormendo! Oddio ma quanto ho chiacchierato?! L'avrò annoiato a morte!  Con una mano gli scuoto delicatamente una spalla, questa situazione è surreale! Io e Dan non eravamo mai stati cosi in intimo contatto!                               "Ehm Daniel?...Dan?"  al mio contatto lui spalanca gli occhi e si mette ritto a sedere, frastornato, scattando come una molla.   "Sono sveglio, sono sveglio! Dicevi?" scoppio a ridere mentre lo vedo stropicciarsi gli occhi, assonnato.                               "Devo averti annoiato parecchio se ti sei addormentato! Comunque vieni...torniamo dentro" sorrido gentilmente e mi alzo.                                                                                   "No! Non mi annoiavi, è che...sono un po brillo e l'alcool porta sonno! Scusami tanto sono un maleducato...vieni, ti offro un caffè al bar qui di fronte!" Mi afferra la mano senza darmi alcuna possibilità di replicare e al contatto delle nostre mani che si intrecciano mille brividi mi pervadono e sento un intenso calore infiammarmi le guance...non dico nulla, semplicemente mi lascio trasportare da lui senza pensare a nient altro, la notte è ancora giovane e io voglio godermela! Con Daniel...                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                   

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Capitolo 5
*** Unexpected! ***


  "Questo cappuccino è ottimo! Vuoi assaggiare?" Daniel spinge leggermente la sua tazza stracolma di capuccino fumante. "Nah, grazie...non sono una fanatica di cappuccino! Piuttosto tu dovresti assaggiare il mio frozen yogurt! Delizioso..." dico portandomi alla bocca una grossa cucchiata. Yogurt con cioccolato e cerealini colorati, che meraviglia!   "Brrr...no,grazie! Ci sono meno due gradi fuori e tu hai preso un frozen yogurt...ad agosto vai al ristorante ed ordini una minestrina fumante?" mi prende in giro facendomi ridere. "Zitto, non capisci niente della vita" Dico dandomi delle arie...e concedendomi un'altra bella cucchiaiata generosa di yogurt. "Ah beh scusa allora...però sei proprio strana, il cappuccino è italiano! Tu sei italiana e non ti piace il cappuccino...mmm" Assume un aria corrucciata "...post scriptum: sei sporca su una guancia di yogurt, proprio qui" allunga una mano verso il mio dito e mi pulisce...inutile dire che la mia pelle trema al suo contatto...e arrossisco, come al solito. Le sue dita indugiano un po più del tempo necessario sul mio viso, per un istante mi è sembrato che volesse accarezzarmi ma poi ritira la mano immediatamente come se si fosse scottato e le sue guance si colorano vistosamente di rosso. "Ehm...grazie" sorriso forzatamente e poi faccio finta di guardarmi intorno per evitare il suo sguardo. "AH! E poi scusa se te lo dico ma non c'entra niente l'essere italiani...per la questione del cappuccino dico" Riprendo come se niente fosse successo...ed effettivamente è cosi! "Bah, se lo dici tu!" scrolla le spalle, ad un tratto a rompere il silenzio è la suoneria del cellulare di Daniel, lui lo estrae dalla tasca dei jeans e guarda lo schermo, il suo sguardo cambia da cosi a cosi, la sua faccia diventa cupa tutto d'un tratto...chi sarà?  "Scusami...devo rispondere" Annuisco e lo vedo alzarsi e allontanarsi un po da me, riesco a cogliere solo alcune parole del suo discorso con una donna, immagino...stanno litigando. "No, no Roseanne non posso perchè devo lavorare! Ma lo vuoi capire...sei paranoica! Ora devo staccare, ci vediamo domani mattina..ciao" resta un attimo fermo dov'è passandosi una mano sul viso, poi ritorna da me.                                        Doveva essere la sua attuale "ragazza", la tanto nominata Roseanne Coker, eppure sembravano cosi uniti! "Eccomi qua" sorride. "Tutto bene?" chiedo. "Oh si si...grazie, beh che dici, andiamo?" Chiede porgendomi la sua mano per aiutarmi ad alzarmi dalla sedia, che cavaliere! Annuisco e la afferro, mentre Daniel si dirige alla cassa per pagare il conto (Lo yogurt mi è stato gentilmente offerto da lui) io aspetto all'uscita camminando avanti e indietro, sovrappensiero...ripenso un po agli avvenimenti di questa sera e mi ritrovo ad ammettere a me stessa di essere contenta. Mi arriva un messaggio di Chris: "Dove sei? O meglio: dove siete tu e Dan?" ridacchio e le digito velocemente una risposta: "Siamo andati a prenderci un caffè, non aspettateci!" rimetto il cellulare in borsa e Daniel mi raggiunge.  "Bene bella fanciulla, io non ho la macchina ora ma avresti voglia di un giro lungo il Tamigi?" i suoi occhi riflettono la luce della luna, il cielo è limpidissimo questa sera...sono bellissimi. Di getto mi verrebbe da urlargli di si, ma poi mi ricordo della sua telefonata e allora penso che non è rispettoso nei confronti della sua ragazza...nonostante io e Dan siamo solo amici.                                       "Ecco veramente dovrei andare a casa adesso...sai, ho la sveglia alle sei domani..." dico sinceramente dispiaciuta "Però è stato...bello" aggiungo abbassando la testa e guardandomi la punta delle scarpe. "Grazie" sorrido. Lui sospira rassegnato "Ok...è stato bello anche per me, grazie a te...Vany" sottolinea "Vany" canzonatorio. "Idiota!" rispondo. "Beh allora ci si rivede domani Potter, sii puntuale! Notte" Lo saluto con una mano e poi tentennando gli do un lieve bacio sulla guancia. "Ma dove vai scusa? Lascia almeno che ti accompagni, che gentiluomo sarei sennò? E poi è parecchio pericoloso per una signorina andare in giro da sola a quest ora..."  mi porge il braccio e io lo prendo divertita "Va bene signor Radcliffe, la ringrazio!" Ci incamminiamo verso casa  a braccetto come una coppietta di anziani, parlando, parlando, parlando... "Pensavo: io ti ho praticamente raccontato tutta la mia vita poco fa e io di te non so quasi nulla se non quello che tutti conoscono di Daniel Radcliffe la star...eppure ci conosciamo da due anni!" gli faccio notare "E' vero, penso sia un vero peccato..." fissa i suoi occhi nei miei, a momenti mi sciolgo...distolgo lo sguardo "Prima o poi mi farò i fattacci tuoi! Ehm simo quasi arrivati, abito dietro l'angolo" indico una piccola stradina di fronte a noi e comincio ad estrarre le chiavi di casa dalla borsa "Wow! Siamo gia arrivati! Comunque, signorina, sarò ben felice di dirle tutto ciò che vorrà sapere" mi strizza l'occhio. "Oooh mi inviti a nozze!" esclamo maliziosamente "Sei cosi innamorata di me?" mi guarda con sguardo finto innocente e io gli do un buffetto affettuoso "Ma sta zitto scemo! Ecco questa è casa mia" mi fermo davanti al portone e mi stacco dal suo braccio, a malincuore. Restiamo un attimo immobili senza dire niente, entrambi non sappiamo cosa fare. "Beh buonanotte Vanessa" Daniel rompe il silenzio avvicinandosi pericolosamente a me e stampandomi un bacio delicato sull'angolo delle labbra e restandomi cosi vicino per qualche secondo senza muoversi minimamente. Sospiro profondamente.  "Buonanotte Dan, a domani..." mi stacco da lui e apro il portone, le mani mi tremano e faccio fatica persino ad infilare correttamente la chiave nella serratura, ci riesco soltanto dopo svariati tentativi sotto il suo sguardo divertito. Lo sento soffocare un risatina. "Sta zitto" ringhio. "Ma che tenerezza! Di nuovo grazie per la serata allora...è stata piu bella di quanto mi aspettassi" anche lui comincia a camminare e se ne va lentamente, voltandosi di tanto in tanto e salutandomi con una mano...per un momento sono tentata di chiedergli di salire ma mi impongo con tutte le mie forze di non farlo, è presto, è fidanzato, è...sbagliato. "Notte Dan.." mormoro troppo piano perchè lui possa sentirmi...resto a guardarlo fino  a quando non svolta l'angolo e finalmente decido di entrare in casa. Getto la borse e il cappotto sul divanetto all'ingresso e poi mi tuffo letteralmente sul mio lettone a pancia in su, non so nemmeno descrivere le emozioni che provo...è come un tornado! Ho l'impressione che da domani cambierano molte cose.        
 
Ciao ragazze! Eccoci al quinto capitolo...è la prima FF che posto, sono molto emozionata all'idea xD mi raccomando scrivetemi una recensione se vi va, mi piacerebbe conoscere le vostre opinioni! grazie <3

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Capitolo 6
*** Delusioni. ***


"Buongioooorno a tutti cari colleghi!" saltello allegramente e saluto festosa tutti i miei colleghi all'entrata dei Leavesden, con la testa tra le nuvole...oggi mi sono svegliata particolarmente di buon umore, chissà come mai...                                                                                                                        
  "Oh ciao Mark! Bella maglia, come sta il tuo cagnolino?" do un'ergica pacca sulla spalla a Mark, un addetto alle riprese, quasi con fare da maschiaccio e facendogli andare di traverso il caffè.  
"Ehi! Ehm...meglio, meglio grazie...ti senti bene?" mi guarda stralunato.                                                                          
     "Alla grande!" lo saluto con la mano e mi allontano sotto lo sguardo attonito di molti dei presenti, mi fiondo negli spogliatoi canticchiando, poso le mie cose e mi dirigo alla mia postazione aspettando il cast.                                                                                                                                                                      
  "Kiss meeee, beneath the milky twiliiiiiight!" canto quasi in falsetto, prendendo in mano un pennello e usandolo come un microfono...di certo non ho la voce di Celine Dion però...                                                 "Lo stai chiedendo a me tesoro?" una voce alle mie spalle mi fa voltare di scatto, rossa come un peperone dalla vergogna.                                                                                                                                                                         "Oddio Tom che spavento! No, non lo chiedevo a te!" sorrido a Tom...una delle persone più simpatiche che conosca in assoluto! A differenza di Daniel, io e lui siamo sempre stati in sintonia da subito e abbiamo, si può dire, un bellissimo rapporto di amicizia.                                                                                  
   "Peccato!" mi fa l'occhiolino, malizioso.                                                                                                                                                  
 "Stupido. Lo dirò a Jade!"  gli punto un dito contro assumendo un'aria "minacciosa".                                                      
"Capirai, lei non è gelosa!" ridacchia.                                                                                                                                                    
 "Si si...se non sapessi che sei follemente innamorato di quella donna ti crederei"                                                            
  "Beh mi conosci bene!" replica con sguardo sognante, simile a quello che avevo io...                                                          
 "Siete una bellissima coppia, ma ora ti dispiacerebbe sederti caro?" gli indico la sedia davanti alla specchiera e lui esegue gli ordini. Comincio ad armeggiare con mille impiastri.                                        
    "E dimmi un po, com'è che sei cosi contenta oggi?" butta li Tom. Arrossisco.                                                                      
"Io sono sempre contenta! E comunque non c'è un particolare motivo" mento. Lui mi guarda di traverso, con l'aria di chi la sa lunga.                                                                                                                                  
   "Strano perchè avrei giurato che c'entrasse qualcosa Daniel" ammicca facendomi diventare color rosso pompeiano.                                                                                                                                                                                
  "Tom ma che ti viene in mente! Io e Daniel???" cerco di sembrare indignata ma senza successo...d'altronde l'attore è lui, non io!                                                                                                                                        
     "Beh ho saputo che ieri siete usciti..."                                                                                                                                                    
   "Non siamo usciti" dico distogliendo lo sguardo da lui "Ci siamo solo incontrati per caso e abbiamo...bevuto una cosa insieme e poi scusa tu che ne sai??? Te lo ha detto lui?" stringo i pugni pensando già di picchiare a sangue quel coglione.                                                                                                                
"No tesoro è su tutti i giornali..." mi passa una stupida rivista di gossip con le nostre foto in copertina, ovviamente i giornalisti gia spacciano il nostro incontro per amore! Osservo le foto per alcuni minuti, a bocca aperta, senza nemmeno leggere l'articolo che sicuramente dice un sacco di stronzate...ora tutti hanno visto le nostre foto, anche se sono sfocate e non si capisce bene...ma cosa dirà la "ragazza" di Daniel quando le vedrà?                                                                                  
"Ommioddio e questo da dove cazzo viene fuori! Cristo...noi stavamo solo parlando porca eva! Getto la rivista nella spazzatura e mi siedo accanto a Tom.                                                                                                
 "Oho bonjour finesse...ma sei sicura che tra voi due non ci sia nulla? Sapevo che Daniel fosse in crisi con Roseanne ma non credevo che..." lo blocco immediatamente.                                                                        
 "Tom, non c'è nulla! Ma ti sei rincoglionito?" sbraito.                                                                                                                          
"Ehi ehi calma, ho capito!" alza le mani in segno di resa e cerca di calmarmi. "Ma lascia perdere scusa, non si capisce nemmeno che sei tu! La gente non ti riconoscerà...ora ti dispiacerebbe riprendere a truccarmi?" annuisco e torno a lavoro ma nella mia testa vorticano mille pensieri, chissà se Daniel lo avrà già saputo...                                                                                                         
 
"Chris ti ho già detto che non è successo niente, come te lo devo dire? Non ti ci mettere anche tu ti prego...maledetti giornalisti, li odio! Ho messo Daniel nei guai" mi lamento facendo su e giu per lo spogliatoio...io e Christina ci siamo chiuse dentro in cerca di un po di privacy.                                                                                                                                                                                                                
   "Ok ho capito! Allora non hai niente di cui preoccuparti...e poi la colpa non è tua, Daniel sa benissimo di poter essere fotografato anche quando va al bagno!" ironizza "E poi non hai detto che lo hai sentito litigare con quella?"                                                                                                                                  
  "Si ma non c'entra niente...mi sento una puttana!" mi lamento.                                                                                            
 "Non sei una puttana solo perchè ti piace un bel ragazzo attraente e talentuoso...fidanzato, c'est la vie! Tanto si lasciano e non per colpa tua" cerca di consolarmi.                                                                                  
  "Ma che ne sai tu...e comunque..." mentre sto parlando vengo interrotta da alcune voci in sottofondo, all'esterno degli spogliatoi, che si fanno sempre piu vicine, una è sicuramente quella di Daniel. Io e Christina decidiamo di nasconderci prima che arrivino e ci infiliamo dietro una delle porte delle docce, attendendo in silenzio. La porta si apre con uno scatto e Daniel parla piuttosto alterato : "Insomma ti sto dicendo che non è successo niente! E' una mia amica, è un'amica e basta Roseanne!" sussulto, ecco con chi parla...                                                                                
  "Stavamo semplicemente parlando, non mi pare abbiano pubblicato foto di noi che ci baciamo" Aggiunge.                                                                                                                                                                                            "E posso sapere che ci facevate insieme, da soli?!" urla lei, stizzita.                                                                                          
"Ci siamo incontrati al locale! Possibile che tu abbia cosi poca fiducia in me?" cerca di convincerla lui...mi prende una fitta allo stomaco.                                                                                                                          
  Lei non risponde ma la sento piangere...e questo mi fa sentire ancora di più una merda.                                            
"Ehi Rosie, andiamo...non fare cosi ti prego io...ti amo" le sussurra dolcemente queste parole provocando in me un misto letale di rabbia e gelosia, magari di ieri notte non si ricorda quasi nulla! Mi sporgo un po dal mio nascondiglio e lo vedo prendere con una mano il mento di lei e avvicinarsi fino a baciarla dolcemente, quasi come aveva fatto con me ieri...all'angolo delle labbra. Lei non dice niente e ricambia il bacio con passione. Sarei tentata di sbucare fuori e spaccare la faccia a tutti e due...ma alla fine che me ne importa? Daniel non è il mio ragazzo e nemmeno mi interessa.                                                                                                                  
     Si staccano dal bacio solo dopo qualche minuto, mentre io vengo consumata letteralmente dalla gelosia contraddicendo i miei stessi pensieri.                                                                                                                        
 "Beh ora devo tornare sul set...ci vediamo stasera?" sento dire da Dan.                                                                                
  "Ok, stronzo! Ti amo" lei sospira e dopo avergli stampato un altro bacio veloce se ne va lasciando Daniel da solo, io e Chris aspettiamo pazientemente che anche lui esca e usciamo allo scoperto. Do un calcio ad una panca per sfogarmi, Christina mi guarda compassionevole.                                                                                                                                                                                            
 "Non dire una parola, ti prego" la zittisco prima che possa aprir bocca, lei fortunatamente capisce. Afferro la mia borsa ed esco con l'umore a terra...ma perchè cazzo?! Non può avere questo potere su di me!            
Prendo a vagare su e giu per i corridoi deserti in cerca di un po di tranquillità quando svoltato un angolo mi ritrovo davanti proprio il mio incubo in questa giornata...Daniel. Mi blocco di scatto senza avere il coraggio di fissarlo negli occhi.                                                                                                      
 "Ehi..." mi saluta timidamente.                                                                                                                                                              
  "Ciao" dico freddamente, senza far trasparire nulla, dopo di che restiamo per un po fermi uno davanti all'altra sena sapere cosa dire.                                                                                                                                            "Senti per quanto riguarda le foto..." comincio, ma mi interrompe.                                                                                              
"Per me non è un problema, sul serio...e nemmeno per te credo, la tua faccia non è ben visibile" è tranquillo, alzo gli occhi su di lui incantenandoli ai suoi.                                                                                            "No, infatti...nemmeno per me è un problema, chissene frega dei giornalisti! Sono dei ciarlatani, cercano sempre di far sembrare grandi delle cose banalissime" dico tutto d'un fiato sembrando quasi agitata. La sua espressione è indecifrabile...                                                                                            
  "Già ehm...beh allora tutto risolto, Italia!" sorride anche se riesco a capire che finge. "E scusa per qualsiasi cosa strana abbia fatto ieri...non ricordo molto, ero un po ubriaco" si strofina una mano dietro la nuca. Come sospettavo non ricorda niente di ieri...come ho fatto ad illudermi? Che disastro. Ora devo cercare di essere totalmente indifferente. Mi apro in un sorriso a 360 gradi  e gli do una pacca sulla spalla. "Stai tranquillo, nemmeno io ricordo granchè!" gli faccio l'occhiolino "Ci si vede dopo" la sua faccia cambia da cosi a cosi ma ancora non riesco a decifrarla...sembra quasi...offeso? Mi allontano da lui e un piccolo sorrisetto di soddisfazione, quando non riesce a vedermi, mi increspa le labbra.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             

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Capitolo 7
*** Get this party started! ***


"Allora che vi siete detti?!" Non appena mi vede, Christina comincia a farmi il terzo grado.                                                              
   "Scusa come fai a sapere che abbiamo parlato?" chiedo inarcando un sopracciglio, lei, come se fosse ovvio afferma:   "Beh è semplice vi ho spiati quando sei uscita dagli spogliatoi"  sorride candidamente. "Non avevo dubbi guarda...comunque niente, mi ha detto che per lui è tutto come prima e che non gli interessa che le foto siano su quel giornale. Amici come prima, fine, ciao!" dico nervosa. Lei mi guarda di traverso, contrariata. "Scusami ma non avevi detto che non ti interessa nulla?" dice scimmiottando la mia voce per prendermi in giro. Sbuffo. "E con questo Chris? E' vero!"  "Non mi pare" è la risponta pronta di lei. Colpita e affondata. "Senti, è sexy. Ok? Questo non vuol dire che io sia innamorata di lui" concludo convinta. "Anche se devo ammettere di provare un pizzichino di gelosia, ok?" puntualizzo annoiata. Lei mi osserva ridacchiando tra se e se, la mando a quel paese con un gesto poco fine e le volto le spalle. "Io vado a mangiare, quando hai finito di fare la cretina mi raggiungi?" mi giro a guardarla e lei sbattendo le palpebre fintamente civettuola mi segue a ruota. "Zi badrona!" esclama con una voce buffa "Demente!" scoppio a ridere nonostante il mio nervosismo alle stelle, eh si...Chris è unica!                  
La mensa,come al solito, pullulava di gente affamata che si accalcava al buffet cercando di accaparrarsi le migliori porzioni del menù del giorno: maccheroni al formaggio. Bleah! Insomma si sarà capito che non ho un buon rapporto con la cucina di questo posto, devo fare file chilometriche e stare attaccata e gente sudaticcia per un piatto di pasta cucinato pure male! A Christina invece piace molto. "Mmm maccheroni!" si sfrega le mani in segno di impazienza "Pancia mia fatti capanna!" saltella su se stessa, allegra...io mi giro a guardarla con uno sguardo che è un misto tra il comprensivo e il disgustato. "Non ho mai capito come fa a piacerti 'sta roba" scuoto la testa. "Ehi che vuoi, tu sei italiana...a noi quando capitano queste prelibatezze?" si difende. Effettivamente come darle torto...nel frattempo la fila scorre e arriva il nostro turno, il ragazzo che serve i pasti,Desmond, ci accoglie calorosamente. "Ehilà! Ciao ragazze, non vi vedo da parecchio...che vi do?"  sorride raggiante. Alla fine anche io  seguo Christina e prendo i maccheroni... "Ah Des...dammi anche un..." quando sto per finire la frase un'altra persona si unisce a me e in coro esclamiamo: "...Cupcake al cioccolato!" mi giro di scatto verso la fila affianco e scopro che la voce è quella di Daniel. Entrambi ci fissiamo per un attimo e poi distogliamo lo sguardo facendo finta di niente, ma entrambi imbarazzati.  Christina ridacchia e le do una gomitata da dietro. "Ho cambiato idea, dammelo alla vaniglia, grazie" il ragazzo, perplesso, appoggia i piatti sul mio vassoio e io e Chris andiamo a cercare un tavolo mentre, me lo sento, gli occhi di Daniel percorrono la mia figura.                                                                                                                                                              
"E cosi avete anche gli stessi gusti..." Christina mi punzecchia. "A tutti piacciono i cupcakes" replico con lo stesso tono con cui una madre spiegherebbe una cosa a suo figlio piccolo. Lei scrolla le spalle, rassegnata. Mentre pranziamo parliamo del più e del meno e alcuni colleghi si uniscono a noi...pochi tavoli più in la ci sono,seduti tutti insieme, alcuni membri del cast tra cui Matthew che ogni tanto scambia sguardi languidi con Christina, e Daniel. Non posso negarlo: gli occhi ogni tanto vanno dalla sua parte... "Daniel ti guarda" sentenzia Chris. "Anche fosse? E' normale credo..." "Si nota benissimo che gli piaci" dice sicura. "Chris per favore possiamo evitare di parlare di questo argomento? Di Daniel in generale? Credi di farcela?" chiedo in preda ad una crisi isterica, non la sopporto quando fa cosi! "E va bene, va bene! Calmina eh!" mi prende in giro. Finisco di mangiare gli ultimi bocconi (finalmente) di quella terribile pasta e mi alzo per posare il mio vassoio. "Chris mi dispiace abbandonarti ma torno in camerino un po prima della fine della pausa, ho bisogno di un'aspirina e di riposarmi cinque minuti" lei annuisce, "Certo, ci vediamo dopo allora...io penso che mi unirò a loro" indica il tavolo di Dan. "A dopo!" la saluto ed esco dalla mensa, la testa mi scoppia! Una volta uscita tiro un profondo sospiro di sollievo, va molto meglio senza quell'assordante brusio di sottofondo. Percorro il lungo corridoio deserto accompagnata soltando dal ticchettio dei miei passi che rimbombano...è un pò inquietante. Entro nella sala trucco e mi lascio cadere pesantemente su una sedia girevole massaggiandomi le tempie con le dita.  "Che stanchezza..." sospiro. Ad un tratto la porta si apre facendomi sobbalzare e la testa arruffata di Daniel si affaccia alla porta...coincidenze? Resto a guardarlo senza muovere un muscolo ma l'aria nella stanza diventa improvvisamente "pesante". "Oh ciao...ehm per caso hai trovato qui un cellulare?" Mi chiede, lo fisso scettica. "L'hai perso?" comincio a sorridere sorniona. "Già" risponde lui. "Beh ti consiglio di guardare nella tua tasca destra" indico noncurante la tasca da dove spunta in bella vista un cellulare. Lui abbassa la testa e poi, arrossendo, si gratta la testa, imbarazzato. "Oh ecco dov'era finito!" dice battendosi una mano sulla fronte. Non me la bevo, aveva tutta l'aria di cercare una scusa per parlarmi. "Sei distratto" commento alzandomi dalla sedia e voltandogli le spalle sistemando la mia postazione, voglio evitare di guardarlo negli occhi. Facendo cosi spero con tutta me stessa che se ne vada ma lui resta fermo sulla porta a fissarmi. "Hai bisogno di qualcosa?" chiedo girandomi, ora completamente, verso di lui. Lui trasalisce e mi fissa in uno strano modo. "No...in realtà non ho bisogno di niente, è che ti vedo...strana nei miei confronti" chiude la porta e mi si avvicina, il mio cuore prende a battere più velocemente. "Daniel, è tutto a posto, sul serio. E' che oggi sono molto stanca e ho un mal di testa atroce" Gli mostro un'aspirina a dimostrazione di ciò. Ma mento. Cerco di sorridergli comunque... "Fiùh! Meno male, chissà per quale motivo credevo ce l'avessi con me!" ridacchia scuotendo la testa, ricambio il sorriso. "E' tutto a posto!" ripeto "Beh ora comunque faresti meglio ad andare, la pausa sta per finire" lui controlla l'ora sul suo cellulare. "Già...vado! Ci vediamo! Ah, Vanessa?" richiama la mia attenzione mentre sta per uscire "Si?" "Domani do una festa a casa mia, niente di che, facciamo una braciata...ti va di venire con Christina?" La proposta mi prende alla sprovvista, non me lo aspettavo per niente...non muoio dalla voglia di andarci, sicuramente ci sarebbe la sua ragazza, ma se gli dicessi di no potrebbe insospettirsi... "Ci sarò!" gli strizzo l'occhio optando per un atteggiamento assolutamente normale. "Perfetto! Ci vediamo alle nove allora...aurevoir!" accennando un goffo accento francese sparisce richiudendosi la porta alle spalle. E' andata!                                                                                                                                                                                    

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Capitolo 8
*** Incidenti di percorso. ***


Il mio orario di lavoro è ufficialmente terminato, sono le sette e venti della sera, l'emicrania è sparita grazie all'aspirina di poco tempo prima ma la stanchezza è rimasta, eccome se è rimasta! Saluto tutti distrattamente e mi metto in macchina. Dopo aver insultato dieci, forse venti, pirati della strada che sembra abbiano ricevuto la patente in regalo insieme ai pacchi di cartaigienica, mi ritrovo nel vialetto di casa mia. Parcheggio la macchina al solito posto (non con poche difficoltà non avendo un garage) e intanto penso a quanto il destino si stia divertendo a farmi impazzire! Forse dovrei passare all'altra sponda...odio gli uomini. Li odio quando non riesco a levarmeli dalla testa, insomma, una donna mica ha bisogno di loro! Decido di scacciare questi pensieri inutili ed è come se mi riprendessi da una trance quando un clackson suona insistentemente per farmi notare, anche parecchio adirato, che sto intralciando il passo alle altre auto. Chiedo immediatamente scusa e mi sposto subito, uscendo finalmente e sbattendo la portiera non proprio delicatamente. "Al diavolo tutto!!!" ringhio. Mi sistemo la borsa sulla spalla e faccio un passo in avanti ma vengo bloccata come da qualcuno che mi tira indietro...mi volto di scatto già decisa ad insultare la persona in questione ma mi accorgo che in realtà mi sono solo chiusa un lembo della giacca nella portiera. Perfetto! Una giacca pagata 150 sterline. Mia madre direbbe che sono un disastro...a proposito, devo chiamarla. Riapro la portiera preoccupandomi di fare molta attenzione, imprecando mentalmente. La porta si apre e la giacca ne esce sana e salva ma quando sto per richiuderla qualcosa attira la mia attenzione: una...coda?! Che sbuca dai sedili posteriori, mi sporgo un po, anche piuttosto impaurita, e quello che vedo mi fa aprire la bocca dallo stupore e dalla tenerezza: è un cagnolino! Un cucciolo per l'esattezza...somiglia ad un labrador ma ha le zampette più corte ed è completamente bianco, il musino rosa e gli occhietti vispi. "Ehi! E tu come ci sei finito qua dentro?" lo lascio uscire e lui trotterella goffamente verso di me. Mi viene vicino e comincia a giocherellare con le mie scarpe, scodinzolando felicemente. Lo prendo in braccio e me lo avvicino al viso. L'ho detto che ho una passione sfrenata per i cani? Trovo che il cane sia l'animale più bello al mondo! "Allora piccolo...sei davvero carino ma non posso tenerti..." dico tristemente accarezzandogli il musino "Non hai un padrone?" controllo il collo per vedere se ha una medaglietta ma niente...sicuramente deve essersi infilato nella macchina quando stavo per tornare a casa dai Leavesden. Lo rimetto a terra continuando ad accarezzarlo e lui mi lecca la mano facendomi sorridere. "Ehi non ti affezionare...su, vai!" resto ferma a guardarlo e lo incito ad allontanarsi ma lui si mette seduto e inclina la testolina guardandomi con quegli occhioni marroni. "Non guardarmi cosi! Fidati non vorresti avermi come padrona!" sono pazza...sto parlando con un cane nel bel mezzo di una strada affollata. Lui non si muove di un millimetro quindi decido di allontanarmi di qualche passo ma in cuor mio so di non avere il coraggio di lasciarlo li. Come previsto lui si rimette sulle zampe e comincia a seguirmi scodinzolando e facendomi le feste. E' un amore! Mi fermo e mi piego sulle ginocchia accarezzandogli il dorso e sospirando rassegnata. "Non hai intenzione di andare vero?" "Wof" è la sua risposta. Scoppio a ridere "E va bene, andiamo!" 

"Allora che ne dici della tua nuova cuccia?" osservo il cagnolino rosicchiare l'angolo dello scatolo di cartone-provissoriamente- adibito a cuccia, con una vecchia copertina per renderglielo più confortevole. "Cerca di non mangiarla tutta tesoro, la dentro ci devi dormire!" lui, come se mi avesse capita, si ferma e si accoccola sulla copertina. "Devo darti un nome però...mmm Pluto ti piace?" lui si limita a fissarmi con i suoi occhietti ma dall'espressione non sembra molto contento. "Ok riproviamo, Birillo?" La stessa reazione. "Ok hai ragione, sono un po banale..." mi guardo intorno alla ricerca di ispirazione e osservo il mio poster gigante del Manchester United -sono una gran tifosa- ed ecco che la lampadina un po sgangherata del mio cervello si accende. "Wembley! Come lo stadio!" lui scodinzola e abbaia correndo qua e la per il salotto, la cosa mi lascia sbalordita. "Ahaha ok! Wembley sarà il tuo nome!" Il telefono squilla e io mi precipito a rispondere lasciando giocare Wembley. "Pronto? Mamma! Come va? Stavo giusto per telefonarti sai? Oh beh...me la cavo, sai il lavoro mi stressa ma mi reputo comunque fortunata. No mamma non sono fidanzata" sbuffo, sempre la solita. "...Non ho tempo per i ragazzi! Senti mamma parliamo d'altro! Papà come sta? Mi fa piacere, salutalo e manda un bacio a tutti da parte mia, vi voglio bene!Ciao!" riaggancio. Se solo mia madre sapesse che sono "uscita" con Daniel Radcliffe...lasciamo perdere! Ritorno in salotto, Wembley gia se la dorme alla grande nella sua pseudo-cuccia e io decido di andarmi a fare una doccia fresca, ne ho proprio bisogno. Dopo quasi mezz'ora sotto la doccia le dita hanno cominciato a raggrinzirsi, direi che è ora di uscire. Rabbrividisco a contatto col pavimento gelido e indosso subito il mio accappatoio ma prima che possa avere il tempo di vestirmi suonano alla porta. Indosso le ciabatte e cerco di coprirmi il più possibile con l'accappatoio. "Accidenti ma proprio ora???Arrivo!" Apro la porta senza nemmeno guardare dallo spioncino e mi ritrovo a due centimetri dal naso un enorme mazzo di fiori freschi che coprono la faccia di un uomo...non riesco a distinguere la sagoma fino a quando non si sposta i fiori dal viso e riesco a vederlo bene in faccia. Lo conosco, lo conosco eccome...il cuore manca un battito. Per un momento avevo quasi sperato fosse Daniel ma questo è decisamente contro ogni mia aspettativa. L'uomo sulla porta mi sorride raggiante. "Ta-da!" allarga le braccia. "Adam! Mio Dio che ci fai tu qua?!"

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Capitolo 9
*** It's a date! ***


"Quanto tempo è che non ti fai vedere...sarà un anno?" siamo nel mio salotto, seduti uno di fronte all'altro, tamburello nervosamente le dita sulla tavola. Adam mi osserva, pacato...è stato il mio "ragazzo" o qualcosa del genere, per quattro o cinque mesi, dopo di che se n'è andato a vivere in Scozia, piantandomi in asso.
"Doveva cambiare aria" fu la sua motivazione, e cosi ci separammo scegliendo strade diverse. Di certo non ero pronta ad avere una storia a distanza. Ogni tanto ci siamo sentiti tramite e-mails, parlavamo del più e del meno, senza rancore...ma devo ammettere di esserci rimasta parecchio male e di avercela avuta con lui per parecchio tempo. Poi la vita continua, tutto scorre e tu ti devi adattare e dimenticare chi ti ha fatto soffrire perchè non ne vale la pena. E poi a dirla tutta, non credo di averlo mai amato.
"Già...mi sei mancata sai? Ti trovo in ottima forma" appoggia delicatamente la sua mano sulla mia, ma la ritraggo.
"Non ci provare sai! Che ci fai qua? Sei sempre un avvocato delle cause perse in Scozia oppure hai deciso di ritornare nella Capitale?" il mio tono è canzonatorio, lui si morde il labbro inferiore...adoravo quando lo faceva, era cosi sexy! In effetti lo è ancora, biondo, occhi color miele, alto e snello...una faccia angelica che viene smentita dal suo carattere.
"No, non mi sono ritrasferito a Londra, sono in città per lavoro, ma ce l'hai ancora con me?! Perchè non hai risposto alla mia ultima mail?" la sua ultima mail risale a 3 mesi fa, non ho mai risposto semplicemente perchè non mi andava, non volevo, non avevo avuto tempo.
"Non ho avuto tempo! E non ce l'ho con te Adam, non sono una ragazzina, l'ho accettato...certo sei stato stronzo ma stai tranquillo, ho saputo consolarmi!" gli faccio una linguaccia facendolo ridere.
"Non sei cambiata per nulla! Anche la casa è rimasta uguale, a parte il cane...da quando hai un cane?" indica Wembley intento a rosicchiare la sua cuccia.
"Da oggi! E' una lunga storia, lascia stare, vuoi del caffè?" gli indico una tazza. Lui la allontana e si alza dalla sedia, avvicinandosi lentamente a me. Mi blocca tra il bancone della cucina e il suo corpo appoggiando le sue mani ai lati dei miei fianchi, comincio quasi ad avere caldo. Sono imbarazzatissima ma nonostante ciò lo fisso dritto negli occhi.
"Che cosa vuoi Adam..." sospiro.
"Spostati per favore, anzi spostati e basta, è un ordine!" non sono mai stata brava a dare ordini, infatti non si muove di un millimetro ma al contrario si avvicina sempre di più, i nostri corpi si toccano.
"Adam..." protesto flebilmente, non sono convintissima di volerlo cacciare via...ha ancora un certo effetto- puramente a livello fisico- su di me.
"Shhh" mi appoggia un dito sulle labbra e poi poggia le sue sulle mie, dolcemente, il contatto è delicato...le sue mani afferrano il mio viso e mi accarezzano una guancia, intanto la sua lingua comincia a farsi strada tra le mie labbra leggermente dischiuse, lo sento sospirare pesantemente contro la mia bocca e le mani scendono più giu per poi andare a posarsi sui miei fianchi. Questo mi fa impazzire. D'istinto gli allaccio le braccia al collo e faccio aderire perfettamente i nostri corpi, ora le nostre lingue hanno cominciato a rincorrersi frenetiche, ci stacchiamo solo dopo molti minuti. Le nostre bocche sono separate ma i corpi sono ancora stretti l'uno all'altra, restiamo cosi ancora per un po.
"Stronzo!" sentenzio spostandomi bruscamente da lui.
"E' stato bello anche per me tesoro" mi prende in giro lui con tono mellifluo.
"Sta zitto, stronzo! Non puoi tornare qua dopo un anno e baciarmi cosi come se niente fosse, come se fossi la tua bambola! Ma che hai in quel cervello??? Sei caduto dalla culla quando eri piccolo forse?! Ritornatene in Scozia e non farti più vedere!" La mascella serrata, i pugni stretti, rossissima in viso. Lui, come se io non esistessi, appoggia la schiena al tavolo e accavalla le gambe accendendosi una sigaretta.
"Bla bla bla bla. Le conosco bene le tue sfuriate, sei arrabbiata con te stessa perchè hai ceduto!" mi guarda soddisfatto.
Lo odio! "Grrr! Ma chi ti credi di essere!" batto i piedi per terra "Non mi piaci per niente!" replico indispettita.
"Però da quel bacio non si direbbe" scrolla le spalle "I fatti parlano".
Raccolgo tutte le mie forze per non lanciargli dietro una scarpa e parlo con estrema calma.
"Senti tagliamo corto! Tu mi lasci per andartene in Scozia, ti ripresenti qua dopo un anno, a casa mia, come se niente fosse, e mi baci all'improvviso senza nemmeno darmi spiegazioni. Ti pare un comportamento educato? Si ti ho baciato, si mi piaci -FISICAMENTE- si tutto quello che vuoi tu...ecco, che vuoi?!" concludo il mio monologo e smetto di fare su e giu per la stanza. Lo fisso in attesa di una risposta esauriente.
"Stare un pò con te, resterò a Londra per un mese, due forse. Potremmo...uscire" conclude come se stesse parlando del tempo. Resto per un attimo interdetta.
"Uscire?! E certo, hai bisogno di passare il tempo mentre sei a Londra vero? Mi credi stupida? Poi tu te ne andrai, di nuovo...non posso e non voglio più soffrire per te Adam...è meglio se te ne vai adesso" indico la porta con un tono che non ammette repliche, ma lui non si scoraggia.
"Senti...andiamo che cosa c'è di male? Potremmo trascorrere del tempo piacevole insieme! Sei fidanzata per caso? Oppure ti interessa qualcuno?" chiede.
"No..." mento. "E' solo che..." mi interrompe.
"Solo che cosa? Io voglio riprovarci, per l'ultima volta! Andiamo vieni a cena con me stasera, solo una cena, niente di più, prometto" si mette una mano sul petto. Tentenno squadrandolo da capo a piedi...alla fine che mi costa provare? E poi potrei anche togliermi Daniel dalla testa...
"E va bene, hai vinto" concedo "Solo una cena eh!" lo avverto puntandogli un dito contro.
"Solo una cena, giurin giurello!" 


"Senti quanto tempo ci metti a prepararti? Perfino il tuo cane sembra annoiato!" Adam bussa alla porta del bagno, spazientito. E' da più di mezz'ora che sono chiusa qua dentro, me la sto prendendo comoda.
"Ho quasi finito! E comunque si chiama Wembley!" urlo di rimando dandomi un'ultima sistematina ai capelli. Lo sento ridere .
"Wembley?! Ma che razza di nome è da dare ad un cane? Sei pazza!" Cosa ha contro questo nome?!
"Ehi! Guarda che sono ancora in tempo per cambiare idea!" Dopo essermi controllata allo specchio per l'ennesima volta decido che è tutto a posto ed esco dal bagno. Indosso un semplice paio di jeans con degli stivali alti e una camicetta blu. Resto un attimo ferma sulla porta aspettando che lui faccia qualche commento.
"Wow! Sei bellissima...hai messo su qualche chilo per caso?" Chiede tranquillamente pizzicandomi la pancia.
"Cafone!" gli pesto un piede. "Ahi!" si lamenta lui saltellando su una gamba.
"Ben ti sta, andiamo?" "Andiamo, andiamo..." sbuffa "Mi hai fatto male.."


"E' bellissimo qui, non ero mai venuta all'Anchor Bankside, questa vista sul fiume è meravigliosa!" sospiro voltandomi a guardare le meravigliose luci del London Eye che si riflettono sull'acqua. La luna splende alta nel cielo notturno e contribuisce a rendere l'atmosfera ancora più magica. Adam annuisce.
"Beh, un bellissimo posto per una bellissima signora!" mi strizza l'occhio.
"Signora tua sorella! Signorina, prego" replico fintamente altezzosa, scuote la testa ormai abituato alla mia follia.
"E ti dirò, questa pseudo-lasagna è anche buona! Di solito voi inglesi siete delle frane..." commento assaggiando il mio piatto. Lui invece ha preso una semplice insalata di mare, bleh!
"Beh nemmeno voi italiani sapete cucinare le nostre cose!" Lo guardo scettica.
"Intendi il fish and chips, ad esempio? Certo...un piatto molto difficile da cucinare" lo prendo in giro e lui alza le mani in segno di resa.
"Comunque, che lavoro fai ora?" chiede interessato.
"Beh lavoro come make up artist sul set di Harry Potter...ma sto studiando per diventare interprete" prendo a giocherellare con dei pezzi di polpette. Sgrana gli occhi.
"Harry Potter?! Devi essere molto brava o molto fortunata allora! E conosci gli attori?" ridacchio.
"Si li conosco tutti più o meno! Sono tutti molto simpatici" Si, tutti e in particolare uno...sospiro. Gli occhi di Adam sbrilluccicano, non lo facevo cosi interessato ad Harry Potter.
"Che forza! E conosci pure il protagonista? Com'è che si chiama..." In quel momento il mio sguardo prende a vagare per tutta la sala, tutto è normale...fino a quando non vengo attratta dalle porte d'entrata che si aprono e due figure più che conosciute fanno il loro ingresso: Daniel e la sua fidanzata. Improvvisamente sento di avere la pressione alle stelle, il cuore a mille, le mani prendono a sudarmi e comincio a boccheggiare come uno stupido pesce fuor d'acqua. Non ci posso credere! Anche qui?! E' una congiura! Sono sicura che lassù c'è qualcuno che muove i fili della mia vita come un burattinaio dispettoso. Ora mi vedrà con Adam! Chissà cosa penserà di me...penserà che sono una sgualdrina, ecco cosa. No, un momento! Non devo preoccuparmi proprio di nulla, non stiamo insieme e per di più è lui ad essere fidanzato. Lo osservo consegnare la sua giacca ad un cameriere che prontamente gli indica il loro tavolo...lui e la ragazza si tengono per mano, un moto di gelosia incontrollata mi attanaglia facendomi stringere con più forza la forchetta. E' bellissimo. Lei molto meno.
"Daniel..." Mormoro con lo sguardo perso nel vuoto.
"Si, esatto! Daniel Radcliffe! Davvero un gran bravo attore...ma che stai guardando con cosi tanta attenzione?" Adam si accorge che qualcosa non va, mi sventola una mano davanti alla faccia e poi si volta a guardare nello stesso punto in cui poco prima era fermo il mio sguardo. Non si accorge di Dan.
"Nulla, ero solo distratta" Non so che fare...loro due sono seduti a pochi tavoli dal nostro, se Daniel si desse un'occhiata intorno mi vedrebbe tranquillamente. Ho deciso: voglio farmi notare! Ormai ci siamo, voglio divertirmi un po.
"Scusami dovrei andare un attimo al bagno" dico ad Adam alzandomi mentre lui ha quasi spazzolato tutta la sua cena.
"Vai pure" sorride. Mi alzo con le gambe che tremano quasi, e faccio lo slalom tra i tavoli...quando arrivo a quello di Dan lo sorpasso facendo finta di non notarlo...percorro un paio di metri ed è lui a chiamarmi.
"Vanessa?" Solo il suono della sua voce mi fa provare mille piccoli brividi di piacere, mi volto a guardarlo.

"Ehi! Anche voi qui?" fingo di essere sorpresa. La sua fidanzata non mi sembra molto amichevole...possibile che mi abbia riconosciuta? Anche Daniel sembra abbastanza imbarazzato, ma questo credo sia normale.

"Ehm già...lei è Rosie, la mia ragazza" sorrido in sua direzione.
"Ciao, lieta di conoscerti" le stringo la mano e lei sembra tutt altro che contenta. Ad un tratto sento una mano poggiarsi sulle mie spalle, è Adam.
"Ehi dove...WOW è Daniel Radcliffe!" come un bambino gli punta il dito contro, facendo voltare tutti. mi metto una mano sul viso, sconfortata.
"Scusa Dan..." sussurro, lui osserva Adam, curioso.

"Non ti preoccupare, ehm..." gli vengo incontro

"Lui è Adam, un mio...vecchio amico" "Ehi ciao! Sai proprio prima stavamo parlan..." gli do una gomitata per farlo tacere, stava per dirgli che avevamo parlato di lui. Dopo essersi sommessamente lamentato i due si presentano e mi rendo conto che la ragazza di Dan non partecipa volentieri alla conversazione, cosi decido di trascinare via Adam.

"Ehi noi torniamo al nostro tavolo...buona serata" afferro il mio accompagnatore per un braccio e dopo aver salutato anche Roseanne ritorniamo a tavola. Non vorrei impressionarmi ma ho notato che Daniel è diventato improvvisamente freddo quando ha scoperto che io ed Adam stavamo cenando insieme...la mascella gli si era serrata. Nah, Vanessa non illuderti.

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Capitolo 10
*** Jealousy. ***


Ciao a tutte! Vi prego di scusarmi se la grafica non è del tutto "regolare", ma in queste cose sono parecchio impedita! Anche se vi prometto che riuscirò a fare del mio meglio per usare l'editor correttamente xD Thanks <3

 


Dopo aver finito di cenare Adam mi ha portata a fare una passeggiata sulla Queen's walk tutta illuminata di luci natalizie, meravigliose. Abbiamo parlato
molto, di noi. Inutile dire che oltre a parlare lui ha anche tentato più volte di baciarmi di nuovo ma senza successo. Non gliela darò vinta cosi facile! E poi con la testa mi trovavo sempre in quel maledetto ristorante, a pensare a Dan. Ora siamo appena scesi dall'auto e il mio "cavaliere" attende impaziente di conoscere l'esito della serata. Mi fermo davanti al canceletto di casa, temporeggiando.
"Beh? Come ti è sembrata la serata?" chiede scostandomi dal viso una ciocca di capelli ribelle. Indietreggio leggermente "Mi sono divertita" sorrido.
"Mi ci voleva passare una serata in compagnia" ammetto. Lui ammicca.
"Beh e allora che ne dici di passare anche una notte in compagnia?" sbuffo visibilmente contrariata.
"Maiale! Avevamo detto solo un'uscita!" gli batto un pugno sul petto, scoppia a ridere.
"Ehi tigre sta calma! Scherzavo...beh allora lascia che ti saluti come si deve" la sua voce è roca, sensuale. Mi prende il viso tra le mani e si avvicina molto lentamente poggiando le sue labbra sulle mie in un casto bacio. Lo lascio fare.
"Buonanotte" Mi allontano imbarazzata e imbambolata, pensando alla sera in cui anche Daniel mi aveva dato la buonanotte proprio davanti a questo cancello. Sospiro affranta.
"Ehi che ne dici se domani ti accompagnassi io al lavoro?" mi richiama, "Io devo essere li per le nove e mezza, non è un po presto per te?" inarco un sopracciglio.
"Va benissimo sta tranquilla!" esclama convinto, scrollo le spalle.
"Se proprio ti fa piacere! A domani, non tardare!" Saluto Adam facendogli "ciao" con la mano e mi richiudo il portone alle spalle. Che serata ragazzi. 


"Ehilà Wembley! Amore della mamma!" Wembley mi fa le feste abbaiando non appena mi vede entrarein cucina, sono le sette di mattina e mi sono appena svegliata, ancora assonnatissima.
"Lo so, lo so, ora la mamma ti da il latte eh?" accarezzo il musino della piccola palla di pelo che sembra gradire molto. Ma mentre mi abbasso per prendere la sua ciotola noto qualcosa di spiacevole. Wembley mi ha lasciato dei...regalini per terra.
"Oh no Wembley ma dai! Quante volte devo ripeterlo che la cacca non la si fa sul pavimento?!" sbraito prendendolo in braccio e appoggiandolo su un giornale messo vicino alla sua cuccia.
"La devi fare qui. Qui!" indico il giornale, severa. Di rimando ottengo uno sguardo di totale indifferenza da parte dell'esserino peloso. "Wof" sorrido.
"Ma come faccio ad essere arrabbiata con te?" scuoto la testa rassegnata. Gli verso il latte nella ciotola e poi vado a prepararmi, in mezz'oretta riesco a sbrigare tutte le mie faccende e ad essere pronta, anche se è ancora presto perchè Adam arrivi. Decido di aspettarlo facendo zapping. Accendo la tv e mi sintonizzo sulla BBC, notiziario del mattino...niente di particolare. Almeno fino a quando non mandano un servizio su Harry Potter sbattendomi davanti, in primo piano, il viso di Daniel con i suoi occhioni blu, manco a farlo apposta...alzo il volume e mi metto comoda sul divano mentre Wembley beve tranquillo il suo latte. Quasi non faccio caso a quello che dice Dan, sono come incantanta dalle sue immagini e non riesco a focalizzare la mia attenzione ad altro. Passo l'intero tempo ad aspettare Adam in questo modo, passando da un canale all'altro senza essere realmente interessata. Poi improvvisamente suonano al citofono, guardo l'orologio appeso alla parete: le otto e un quarto, è lui. Rispondo dicendogli che scendo subito, mi infilo il cappotto ed esco. Lo saluto senza troppe smancerie e in macchina parliamo dei nostri programmi per la giornata...la sua, trascorsa in una noiosissima aula di un noiosissimo tribunale, sicuramente sarà più noiosa della mia e me ne compiaccio facendoglielo notare "Sfigato!" gli scombino i capelli perfettamente tenuti a posto dal gel.
"Ehi accidenti ci ho messo un ora per ottenere questo risultato!" protesta riappiattendoli con una mano.
"Tempo sprecato" gli stampo un bacio su una guancia. Devo ammetterlo, Adam è sempre stato di ottima compagnia! Trascorriamo il resto del tempo cosi, a prenderci in giro e ridere di noi stessi o magari ricordando i bei momenti passati insieme. Quasi senza accorgermene siamo già arrivati ai Leavesden, fuori, all'entrata, riconosco un po di persone: Christina, Matthew, qualche collega della sezione effetti speciali e...Daniel. Vengo investita da una vampata di calore improvvisa.
"Fermati pure qua..." dico ad Adam, lui ferma la macchina e mi aiuta a scendere da vero "gentleman" aprendomi la portiera dell'auto, sono piuttosto imbarazzata, alcune persone ci stanno guardando...compreso lui. Scendo dall'auto e lo ringrazio baciandolo velocemente sulle labbra, attendo che sparisca dal lungo viale degli studios per poi voltarmi verso i "curiosi", saluto tutti con nonchalance. Christina è a dir poco sbigottita.
"Ehi Chris!" saluto allegramente, lei non risponde e continua a fissarmi a bocca aperta .
"Ti prego non fissarmi cosi!" sibilo al suo orecchio. Lei si allontana da Mat prendendomi in disparte...mentre mi trascina via saluto Daniel con una mano e lui ricambia con un cenno della testa. Appena giungiamo in un posto appartato Chris pretende di sapere tutto, ogni virgola. Le spiego brevemente la situazione.
"Ma io credevo che Adam non ti piacesse più!" commenta.
"Non ho mai detto che non mi piace, ho solo detto di non provare dei sentimenti per lui!" spiego.
"Fossi in te non lo farei, che ne è di Daniel?" chiede quasi come se lo stessi tradendo.
"Chris apri gli occhi! Daniel è fidanzato! Non gliene può fregare di meno!"
"Si che gliene frega! Prima quando tu e il biondo siete scesi dall'auto lo fulminava con lo sguardo, si vede lontano un miglio che rosica" alzo gli occhi al cielo, non concordo con Christina.
"Se è fidanzato significa che ama la sua ragazza, punto. Non posso vivere nella speranza che Daniel Radcliffe, il divo del cinema, mi dichiari il suo amore, fine" il mio tono non ammette repliche.
"Che razza di cocciuta!" mi da uno scappellotto.
"Ahi! Forza entriamo che dobbiamo lavorare!" detto questo la trascino dentro senza ascoltare le sue lagne.


Ho una pausa di un ora e sono in cortile a chiacchierare tranquillamente con Christina e alcuni membri del cast: Tom, Emma, Rupert e Matthew. Mi ci trovo bene con loro! Ogni tanto ci ritroviamo riuniti in giardino a dire scemenze o a bere qualcosa, sono dei ragazzi meravigliosi...con Emma ci ho addirittura fatto shopping, è un'ottima consigliera!
"Ragazzi sono distrutto...e affamato, la scena del bacio con Emma non è per niente rilassante!" esclama Rupert sbadigliando sonoramente, Emma si volta di scatto a guardarlo, in cagnesco.
"Che vorresti dire stupido?!" sbotta facendo ridere tutti.
"Ehi hai capito male!" si difende lui.
"Lasciamo perdere...sono stanco, l'ho gia detto?" ripete grattandosi la testa.
"Si!" rispondiamo tutti in coro. Rupert è uno spasso. C'è un momento di silenzio in cui nessuno sa cosa dire, Emma prende la parola.
"Ehi Vanessa, chi è quel bel giovanotto che stamattina ti ha accompagnata? Il tuo ragazzo?" chiede dandomi una pacca sulla spalla, arrossisco di colpo e tutti focalizzano la loro attenzione su di me, interessati.
"Ehm...ecco non è proprio il mio ragazzo, è una storia lunga. E' stato il mio ragazzo un anno fa, più o meno, ma poi ha deciso di trasferirsi in Scozia e abbiamo rotto...ora è in città temporaneamente e ci frequentiamo, tutto qua." Tra i maschi parte un coro di: "Uuuh!" e "Ahia!", li fulmino con un'occhiataccia.
"Sai, non è mai una saggia scelta ritornare col proprio ex, non funzionerà sicuro" sentenzia Emma...concordo con lei in un certo senso.
"Non stiamo insieme" borbotto contrariata.
"Come bacia?" Rupert se ne esce con questa domanda inadeguata,Emma gli tira un pugno su una spalla.
"Rupert!" lo ammonisce.
"Ehi che c'è?!" si difende massaggiandosi la parte dolorante.
"A questa domanda risponderò con un no comment" incrocio le braccia ancora più rossa in viso. Proprio in quel momento per mia fortuna (o sfortuna), Daniel fa capolineo reggendo una lattina di Coca Cola light, avvicinandosi a noi .
"Ehi, vi dispiace se mi unisco a voi?" sorride evitando il mio sguardo.
"Fa pure" Tom gli fa spazio tra me e lui...benissimo. Si siede e il suo leggero profumo di freschezza mi inebria. Ma che cazzo sono diventata una sentimentale ora?! Mi agito leggermente sulla sedia sentendomi a disagio.
"Allora ragazzi, stasera ci sarete tutti vero?"
"Certo che ci saremo Dan! Le femmine ci saranno?" Rupert fa l'occhiolino a Daniel.
"Chi vuoi che ti si fili Rup?" lo prende in giro Tom guadagnandosi un gestaccio da parte del rosso.
"Io concordo con Tom" afferma Mat.
"Andate al diavolo bastardi" Rupert si arrende. Christina ed Emma lo difendono mentre io resto neutrale.
"Si deficiente, le ragazze ci sono altrimenti che festa sarebbe!" Dice Dan bevendo un sorso di Coca Cola.
"Vany
 passiamo a prenderti io e Mat?" chiede Chris. Annuisco, 
"Ok!"
"Puoi portare anche il tuo ragazzo, se vuoi" ora Daniel si rivolge a me, guardandomi dritta negli occhi...sono freddi e lui non sorride ma nessuno nota l'impercettibile cambiamento del tono della sua voce e del suo sguardo.
"Ha un impegno ma grazie comunque" a lui non smentisco il fatto che sia il mio ragazzo, voglio vedere la sua reazione, gli sorrido e lui, senza dire nulla, si volta verso Mat cambiando completamente argomento, parlano di calcio ora. L'unica che sembra aver notato qualcosa, oltre Christina, è ovviamente Emma...le donne hanno più intuito per queste cose (anzi, per qualsiasi cosa), e fissa alternativamente me e Daniel, è come se mi leggesse dentro. Cerco di non guardarla ma è come una calamita.
"Ehi ehm io ora devo...devo andare a...al bagno!" scatto in piedi. Al bagno?! 
"Ci vediamo dopo!" detto questo mi dileguo alla velocità della luce sotto lo sguardo perplesso di tutti.
"Ehi, doveva proprio essere urgente se è scappata cosi!" commenta Rupert. Ancora una volta e' Emma a zittirlo con una sola occhiata. "Deficiente!".,

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Capitolo 11
*** Al parco! ***


Oggi, stranamente, ho potuto staccare molto, ma molto molto in anticipo! sono appena le due di pomeriggio e sono già a casa, Adam è venuto a prendermi...abbiamo mangiato insieme qualcosa al volo e poi lui è scappato per un convegno. Il nostro "rapporto" (o quel che è, non so ancora definirlo) va a gonfie vele...per ora! Insomma non credo di voler tornare insieme a lui, anche perchè non sarebbe possibile, voglio solo viverla alla giornata, che c'è di male? Stasera c'è la festa di Daniel e lui non ci sarà...peccato. Ditemi che sono una schifosa egoista ma mi sarebbe piaciuto da morire amoreggiare con Adam (senza esagerare) sotto gli occhi di Daniel. Giusto per vedere la sua reazione...
"Mio Dio sono malata" mormoro tra me e me. Vengo distratta da strani rumori provenienti dalla cucina...
"Oh cazzo Wembley!" corro a controllare cosa stia combinando quell'affarino peloso e scopro che in mia assenza si è infilato nella lavatrice, spenta fortunatamente per lui. Le sue unghiette fanno un rumore insopportabile a contatto col metallo!
"Wembley esci subito!" lo sgrido, lui si blocca di colpo e mi fissa col suo faccino angelico. Riesce sempre a farmela! Metto le mani sui fianchi
"E va bene furbone, ti perdono. Esci su!" con un balzo esce dall'oblò, scuoto la testa,
"Devi imparare le buone maniere signorino! Ehi, che ne dici se mammina ti porta al parco?" Parlo con Wembley come se fosse un bambino in grado di capirmi. Ma io resto fermamente convinta che ai cani manchi solo la parola! Lui mi si aggrappa alle gambe reggendosi su due zampe e prende a scondinzolare felice. Una bella passeggiata rilasserà sia me che lui, sarebbe la prima volta che porto Wembley a spasso! A Fulham,due fermate di metro da Earl's court, c'è un parco meraviglioso ideale per farlo! Mi preparo velocemente e metto il guinzaglio a Wembley,ansioso di uscire. Come al solito, l'aria gelida di Londra mi penetra fin dentro le ossa nonostante io sia vestita praticamente a strati. In pochissimo tempo giungiamo al parco molto affollato, dato il tempo insolitamente bello, tolgo il guinzaglio al cane e lo lascio scorazzare qua e là e giocare con gli altri cani. Mi siedo su una panchina ben illuminata dal sole e mi isolo completamente dal resto del mondo con le cuffiette del mio Ipod nelle orecchie.
Adoro ascoltare musica, mi rilassa da morire. Faccio scorrere le canzoni fino a quando non ne trovo una che in quel momento si addica al mio stato d'animo: "E da qui", una canzone italiana...di Nek. In Inghilterra è abbastanza conosciuto.
Nonostante non mi piaccia molto la musica italiana, questa mi fa impazzire. Comincio a canticchiare a bassa voce le parole mentre il vento mi scompiglia i capelli, convinta che nessuno mi ascolti.
"E da quiiii non c'è niente di più naturaleeeee, che fermarsi un momento a pensareeee che le piiiccole coseee son quelle più vere..." mi lascio andare un pò troppo!
"Com'è che si chiama questa canzone?" qualcuno si siede vicino a me improvvisamente, facendomi sussultare e levarmi subito le cuffiette dalle orecchie, la voce è inconfondibile ormai.
"Oddio Dan ma che modi!" mi volto a guardare la persona in questione: Daniel. Il mio cuore manca un battito ma non smetto di fissarlo in cagnesco, non si arriva cosi alle spalle di una persona! Lui, con i suoi angelici occhi blu, mi osserva sorridente, poi si mette a sbirciare il display del mio Ipod leggendo il titolo della canzone, in italiano ovviamente, facendomi scoppiare a ridere.
"Sei una frana!" gli faccio notare.
"Beh non posso essere perfetto in tutto" mi fa l'occhiolino passandosi una mano tra i capelli, alla Fonzie di "Happy days".
"Scemo! Ma che ci fai qui?" gli chiedo curiosa. La vita non smette mai di riservarmi strane sorprese.
"Io ci vivo a Fulham, ricordi? Piuttosto che ci fai TU qui" inarca un sopracciglio.
"Speravi di incontrarmi, ammettilo" assume una posa sensuale per darsi delle arie.
"Ma sta zitto scemo! Sono qua con il mio cane veramente...è una bella giornata per fare una passeggiata" dico osservando il cielo limpido.
"Hai un cane? Dov'è? Guarda, quei due laggiù sono i miei! Binka, Nugget!" li chiama con un fischio. Due meravigliosi Husky siberiani trotterellano da me e Dan e prendono a farci le feste, sono stupendi! Li accarezzo senza timore nonostante la loro stazza.
"Sei una delle poche che non si spaventa alla loro vista" dice Dan, scuoto la testa.
"Tzè! Che stupidaggine avere paura dei cani!" commento inginocchiandomi davanti a loro, sull'erba. Lui annuisce osservandomi giocare con i suoi cagnoni affettuosissimi. Riconosco Wembley da lontano e lo faccio venire da noi...messo a confronto con Binka e Nugget è davvero una pulce. Daniel lo prende in braccio e lui gli lecca le guance, facendomi ridere.
"Wembley!" lo richiamo, Dan mi fa segno di non preoccuparmi.
"E' bello poterli prendere in braccio! Certo non ero più abituato alle leccate..." si strofina le guance con la manica della maglietta.
"Aspetta Dan! Ecco..." istintivamente prendo un fazzoletto e glielo passo sul viso ma poi quando realizzo cosa sto facendo la mano mi si blocca e la ritraggo quasi come se mi fossi scottata, arrossiamo entrambi e i nostri visi sono ad un cm dall'altro. Sento l'irrefrenabile desiderio di baciarlo quando lo guardo in quegli occhi. Indietreggio subito.
"Ehm..." Non so che dire, lui si passa una mano dietro la nuca guardando altrove, quanto è carino! Mi risiedo sulla panchina con le gambe incrociate giocherellando con Wembley, lui mi imita.
"Allora stasera ci sarai alla festa?" chiede per rompere l'imbarazzo. Annuisco.
"Certo! Non me la perderei per nulla al mondo!" dico sarcastica.
"Divertente!" Mi mette una mano tra i capelli scompigliandoli ancora più di quanto faccia il vento. Non protesto.
"Tanto ormai..." sbuffo. Per qualche minuto restiamo in silenzio a goderci i raggi di sole che sfiorano la nostra pelle.
"Com'è che non sei qui con...come si chiama il tuo ragazzo?" Chiede Dan.
"Adam, si chiama Adam. Ha un impegno di lavoro" lui muove la mano come per scacciare una mosca .
"Ma andiamo! Deve essere molto impegnato allora" scuote la testa.
 "Certo che lo è, è un avvocato lui!" esclamo con enfasi.
"Da quanto vi conoscete?" butta li per caso.
"Due anni...siamo stati insieme per un po di mesi, poi se ne andò...non chiedermi altro ti prego, è complicato" appoggio il viso sul palmo della mano, sconsolata, giocando con una ciocca di capelli.
"Secondo me non fa per te! E poi andiamo io non darei una seconda chance ad uno che ti abbandona!" ma che gli prende? Sta cercando di sabotare me ed Adam? La cosa mi lusinga, da una parte. Sorrido tra me e me.
"E che ne sai tu! Se non fossi fidanzato direi che sei geloso, Radcliffe!" lo sfido.
"Posso essere fidanzato e geloso di te allo stesso tempo" ricambia lo sguardo, facendomi sentire improvvisamente piccola piccola. Faccio del mio meglio per non arrossire come una ragazzina ma senza successo. Decido di far finta di nulla.
"Ma smettila di prendermi in giro! E comunque Adam è perfetto. Tu manco lo conosci, fine!" lui è imperturbabile.
"Io dico che meriteresti di meglio" sentenzia convinto. Alzo gli occhi al cielo.
"E sentiamo quale sarebbe questo 'meglio' di cui parli? Tu?" inarco un sopracciglio. Lui si avvicina di più a me, è serio e mi guarda dritto negli occhi. Sono come ipnotizzata, si avvicina sempre di più...buffamente mi ritrovo a pensare che la felpa azzurra che indossa gli sta da Dio. Se non fossi in trance scoppierei a ridere in questo momento, ma non riesco a staccare gli occhi dai suoi, cosi belli, e dalle sue labbra...ormai i nostri nasi si sfiorano. Ancora pochi attimi...le sue labbra toccano gentilmente le mie e il suo profumo mi inonda le narici, sono completamente pietrificata, so che quello che sto facendo nei confronti di Adam ma mi rendo conto solo ora di aver desiderato per troppo tempo che questo accadesse. Sto tremando. Vorrei tanto lasciarmi andare...la sua lingua accarezza dolcemente le mie labbra e tutto quello che vorrei adesso è baciarlo come non ho mai baciato nessuno, ma purtroppo questo non è un film d'amore. E' la realtà, la cruda realtà. Daniel ha una ragazza...provo a mettermi nei suoi panni, non è giusto. Sul più bello interrompo il bacio, a malincuore, ottenendo uno sguardo confuso da parte sua.
"Ma cosa...?" prova a chiedere, ma non gli faccio finire la frase.
"Scusami, mi dispiace devo...devo andare, ci vediamo stasera Dan" richiamo Wembley e mi allontano senza voltarmi indietro, ignorando i suoi tentativi di fermarmi.

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Capitolo 12
*** Party...parte 1! ***


Hello! Questo capitolo, lo so, è "un pò" lungo probabilmente...e pensate che è pure diviso in due parti! Vogliate scusarmi u.u ma è importante! Un bacio :D



"Non ci posso credere, sono...sconvolta!" Christina medita facendo su e giu per il salotto. Le ho raccontato di oggi e del bacio con Daniel. Le ho telefonato per chiederle di venire un po prima da me, da sola. Avevo bisogno di parlarle.
"E lo dici a me Chris? Io ancora credo di star sognando! E' stato bellissimo..." sospiro appoggiando il mento sul palmo della mia mano. Lei mi scruta attentamente.
"Ma se ti sei subito staccata! Tu sei scema!" Sarà la decima volta che me lo rinfaccia.
"Ti ho già spiegato il perchè, cretina!" sbotto. scuote la testa, contrariata.
"Vanessa, se Daniel ti ha baciato e, diciamocelo, ti ronza intorno da un po, è perchè evidentemente ha seri problemi con la sua ragazza...se ami una persona non fai questo" spiega con calma. Non posso darle torto.
"Si, lo so. Ma il punto è che io non voglio essere la sua seconda scelta, non voglio fare 'l'amante', chiaro? Fino a quando starà con quella può pure scordarsi di me, non esiste!" dichiaro convinta. Lei annuisce stavolta senza rispondere.
"E comunque non so se verrò alla festa, insomma non mi pare il caso..." dico sconsolata. Sgrana gli occhi, poi mi guarda torva.
"Cosa?! Tu DEVI andare a quella festa! E' un'occasione d'oro! Devi mostrarti orgogliosa!" batte le mani sul tavolo. Rido per il suo "ardore".
"Ci sarà anche la ragazza ,Chris. Tu e Mat starete insieme e Adam non può venire...finirò per stare da sola in mezzo a duemila coppiette felici" sbuffo.
"Ma che dici, io e Mat staremo con te! E poi potrai fare amicizia con un sacco di gente nuova, devi venire! Tra l'altro quella Rosie è proprio una cozza, lasciatelo dire! Sei molto più figa tu" scoppio a ridere. Sa essere convincente quando vuole!
"Va bene va bene! Vengo! Dammi una ventina di minuti...mi preparo! Come dovrei vestirmi secondo te?" chiedo confusa mordendomi il labbro inferiore.
"Che domande! Come una che deve far girare la testa a qualcuno!" sorride angelicamente, le lancio un occhiataccia.
"Stregaccia!" la spingo leggermente. Fingo di essere indignata ma...credo che seguirò il suo consiglio! 
 
"Oddio Chris come sto?" chiedo in preda al panico quando scendiamo dall'auto davanti alla villetta molto ben curata di Daniel, lisciandomi le pieghe del vestito. Ho optato per un semplicissimo monospalla blu, niente di particolare. Lei alza gli occhi al cielo lasciando il braccio di Matthew e voltandosi verso di me.
"Hai rotto le palle! Sei perfetta come te lo devo dire? Sei fantastica, un bijou! Vero Mat?" ora fissa il suo ragazzo che a sua volta ci fissa confuse.
"Si sei una figa!" annuisce in mia direzione guadagnandosi uno schiaffo dietro la nuca da Christina.
"Attento sai! Non cosi!" lo ammonisce. Rido di gusto...a Mat piace farla ingelosire ogni tanto!
"Amore sai che scherzavo" le fa gli occhi dolci, poi continua
"E poi intendevo dire che sicuramente Daniel penserà che sei una figa!" in macchina gli abbiamo raccontato tutto per ottenere un'opinione maschile. Mat ha confermato l'idea di Christina:  pare che Daniel non provi dei reali sentimenti per Roseanne, ma non ne sono del tutto convinta.
"Mat, mi raccomando...bocca chiusa!" gli intimo, lui si porta una mano al petto, solenne.
"Lo giuro, sarò muto!" gli credo ma poco convinta. Più che altro mi preoccuperò tra poco quando avrà alzato il gomito alla festa. Parlando siamo quasi arrivati al portone d'ingresso, dalle finestre posso intravedere già alcuni invitati per la maggior parte sconsciuti, sembra si divertano. La tensione è alle stelle e il cuore mi martella nel petto, riesco quasi a sentire i battiti...è come se volesse esplodere! Faccio un respiro profondo e Mat bussa alla porta. Attendiamo qualche secondo e viene ad aprirci un tipo tutto impomatato in uniforme da cameriere che gli conferisce un' aria carnevalesca, dovuta per lo più al papillon.
Ci sorride cordialmente e poi si fa da parte per farci entrare.
"Buonasera signori!" prende i nostri cappotti e richiude la porta. L'atmosfera è piacevole, accogliente. La casa è molto bella, molto ben arredata...nemmeno troppo sfarzosa a dire il vero. I colori regnanti sono il bianco e il nero. Mentre mi guardo attentamente in torno, inutile nasconderlo, per cercare di scorgere Daniel tra la folla resto colpita da una foto di lui insieme ai suoi genitori davanti ad un camino ed un grande albero di Natale...Daniel è piuttosto piccolo, era dolcissimo! Sfioro i bordi della cornice argentata, persa nei miei pensieri e nei suoi occhi cristallini, Christina e Mat sono a due passi da me, parlano con Tom e Jade e suppongo che tra poco toccherà a me fare i saluti! Non fraintendetemi, non sono una maleducata...è solo che ho la testa da tutt'altra parte. Mi avvicino alle coppiette.
"Ciao ragazzi! Jade sei meravigliosa!" dico sinceramente alla ragazza ammirandola nel suo abito azzurro cielo, è sempre cosi fine!
"Ooooh grazie! Anche tu sei fantastica! Questo vestito è una favola!" esclama squadrandomi, faccio un giro su me stessa come se fossi in passerella, ridendo.
"Solo cinquanta sterline" ridacchio. Intanto Tom e Mat ci fissano in silenzio, corrucciati, i bicchieri sospesi a mezz aria.
"Ehi Tom, sei davvero sexy con questa cravatta, dov'è che l'hai presa?! Sei un bel bocconcino mmm!" Mat si attorciglia la cravatta di Tom attorno al dito scimmiottando una voce femminile, è evidente il fatto che stia prendendo in giro me e Jade! Scoppiamo tutti a ridere.
"Era in saldo da Marc Jacobs amore...a te starebbe divinamente. Grrr!" il biondo gli regge il gioco, mandanogli poi un bacio con la mano. Entrambi si beccano un sonoro scappellotto dalle fidanzate, tutte e tre scuotiamo la testa.
"Stupidi!" esclama Christina. Apro la bocca per prenderli in giro ma mi blocco non appena scorgo Daniel poco lontano da noi, a braccetto con la sua ragazza elegantissima nel suo tubino nero. Chiacchierano con Rupert e una ragazza che non avevo mai visto prima. Una bella ragazza...forse la fidanzata di Rup. Ad ogni modo provo un inimmaginabile istinto omicida verso Roseanne che, poverina, non ha colpe...ma non riesco a ragionare lucidamente. Distolgo bruscamente lo sguardo. Anche Christina e Mat li hanno visti.
"Ragazzi...chi è quella?" indico la ragazza che è vicino a Rupert. Tutti si osservano a fissarli senza nemmeno preoccuparsi di dare nell'occhio.
"Si frequentano da qualche giorno, escono insieme" spiega semplicemente Tom.
"E' russa" interviene Mat. E infatti i capelli biondi come l'oro e la pelle chiarissima non la tradiscono.
"Non ce la vedo con Rupert" sussurra Jade. Io e Christina ci ritroviamo ad annuire in silenzio.
"A dire il vero io ho sempre creduto che tra Rupert ed Emma ci fosse qualcosa" ammetto imbarazzata.
Tom e Mat si scambiano un'occhiata eloquente. "Beh ci hai visto giusto...ma è una storia complicata!" dice Tom facendomi l'occhiolino.Sgraniamo gli occhi e cerchiamo in tutti i modi di estorcere qualche informazione ma senza successo. Alla fine ci arrendiamo, sconfitte.
"Heylà! Siete arrivati!" Daniel e Rosie ci accolgono.
Arrosisco di colpo mormorando un timido "ciao" mentre lui sembra non essere per niente a disagio...d'altro canto è un attore. Abbasso la testa fissandomi la punta delle scarpe. Non riesco a guardarlo negli occhi. E' bellissimo, indossa dei pantaloni neri piuttosto aderenti e una camicia che sbuca un po fuori.
"Accidenti Daniel sei proprio sexy" Mat gli da una pacca sulla spalla e Dan si scosta subito
"Giù le mani! Non sei il mio tipo!" continuano a chiacchierare tra scambi di battutine varie mentre io me ne sto zitta.
"Ehi ma tu sei Vanessa, vero? Ci siamo incontrate al ristorante!"Roseanne mi riconosce. alzo lo sguardo e incrocio i suoi occhi, mi sorride apparentemente sincera, sembra molto più cordiale di quella volta al ristorante, bah! E mi sorprende il fatto che si sia ricordata il mio nome. Abbozzo un sorrisetto.
"Ehm si sono io! Come va? Questo vestito ti sta davvero bene" commento osservandola, Daniel mi fissa con una strana espressione e l'atmosfera diventa improvvisamente densa ma sembra che la ragazza non si accorga di nulla.
"Oh grazie! Anche tu stai davvero bene!" la sua gentilezza mi colpisce, mi sembra...strano.
"Ehi amore andiamo a salutare gli altri..." Daniel le accarezza una spalla facendomi stringere più forte il bicchiere di Champagne. Ci salutano e si allontanano da noi e senza rendermene conto sbuffo sonoramente. Christina e il resto della "compagnia" si voltano a fissarmi.
"Che c'è?!" sbotto nervosa.  Loro non rispondono, si limitano a scrollare le spalle e fortunatamente arriva lo squillo del cellulare a "salvarmi" dalla situazione imbarazzante. Ne approfitto per allontanarmi. Leggo il nome sul display: è Adam. Sospiro e rispondo:
"Ehi! Come va?" sono contenta di sentirlo nonostante tutto, ma mi sento in colpa!
"Ehi tesoro! Bene...sono stanco, tra un'oretta torno a casa finalmente! Allora come procede la festa? Non ti sei vestita troppo sexy spero..." il suo tono diventa "minaccioso", rido.
"Nah...non troppo! Comunque bene, è piacevole ma se ci fossi tu lo sarebbe ancora di più!"  sono sincera.
"Oh cos'è tutta questa dolcezza improvvisa? La lontananza ti fa bene allora, vedi? Non puoi già più fare a meno di me! Ehi spero che i damerini invitati non mettano le loro manacce su di te!" dice cupo facendomi divertire un mondo.
"Adam! Non essere stupido! E poi per ora non noto nessuno di interessante..." faccio la vaga facendolo "irritare" ancora di più
"Ehi stai rischiando grosso!" dice offeso.
"Andiamo, sto solo scherzando! E comunque non stiamo insieme se ricordi!" c'è un momento di silenzio e poi lo sento sospirare:
"Maledetta" borbotta.
"Ehi ora devo tornare a lavoro, questi ci uccidono! Ci vediamo domani? Sono libero tutto il giorno! Non vedo l'ora di passare un po di tempo con te" abbassa la voce come se avesse paura che qualcuno li vicino possa sentirlo.
"Benissimo, a domani! Buonanotte" ci salutiamo. Resto per qualche secondo imbambolata a fissare lo schermo del cellulare, poi mi guardo intorno. Christina e Mat chiacchierano con un po di gente, chiedo ad un cameriere dove si trovi il bagno e mi ci dirigo per darmi una controllata, è al piano di sopra. Inutile dire che sbaglio porta quattro o cinque volte prima di trovare quella giusta. Il corridoio è deserto, entro in bagno e mi guardo allo specchio...non è quasi cambiato nulla da quando sono uscita, mi ritocco illucidalabbra tanto per far qualcosa ed esco. Mentre cammino le foto appese alle pareti attirano la mia attenzione, ce ne sono davvero tante di Daniel con genitori ed amici, e altrettante con la ragazza, mi fermo ad osservarne una dove si baciano davanti la Tour Eiffeil. Sembrano cosi felici insieme...ormai sono abituata ai crampi allo stomaco che sento tutte le volte che li vedo.
"Vanessa sei una deficiente. Una fottuta deficiente" mi rimprovero da sola battendo un piede per terra.
"Te lo dici da sola? Siamo nervosette oggi?" Mi giro all'istante, sobbalzando per lo spavento, verso il "misterioso" interlocutore.
"Daniel! E' un vizio arrivare di nascosto alle spalle della gente, vedo..." commento con disappunto evitando di guardarlo negli occhi.
"No, solo con te." dice allungando una mano verso la parete e appoggiandovisi. Ora si trova esattamente di fronte a me e mi blocca il passaggio. Arrossisco.
"Invece suppongo che per te sia un'abitudine lasciartele alle spalle senza dare spiegazioni, le persone" allude ad oggi al parco, giro la testa dall'altro lato per non guardarlo ma mi prende il viso tra le mani costringendomi a farlo.
"Sei fidanzato" il mio sguardo è di ghiaccio.
"E ora lasciami passare per favore..." cerco di spostarlo ma non si muove di un millimetro. Mi osserva mordendosi il labbro.
"Fammi passare" ordino ora più decisa, ma in tutta risposta lui accorcia ulteriormente le distanze tra i nostri corpi.
"Te ne sei andata dopo esserci baciati! Sei scappata...non mi hai nemmeno dato il tempo di..." lo blocco.
"Il tempo di fare cosa, Dan?! Sei fidanzato, te lo ripeto! Io non sono una puttana, e tu ti stai comportando male con la tua ragazza" incrocio le braccia al petto, fissandolo inviperita.
"Io...non amo Roseanne. Da un bel pò ormai...e nemmeno tu ami quel tizio che frequenti, te lo si legge negli occhi, quindi non venire a farmi la predica" sbotta stizzito. La sua dichiarazione mi lascia senza parole.
"La mia è una cosa diversa! E non voglio farti la predica ma dovresti lasciarla allora" urlo.
"Non...non ce la faccio. Le voglio bene" ammette passandosi una mano sul viso. Scuoto la testa pensando a quanto sia surreale questa conversazione, un sorriso amaro mi increspa le labbra.
"Bene" schiocco la lingua
"Allora credo che questa conversazione possa finire qua. Non mettertici anche tu ad incasinarmi la vita..." mi stacco dal muro e sposto il suo braccio per oltrepassarlo ma continua a bloccarmi.
"Tu mi piaci cazzo!" mi accarezza il viso, dolcemente. Le sue dita bruciano a contatto con la mia pelle. Gli allontano la mano e con un gesto deciso lo oltrepasso giusto in tempo...Roseanne svolta l'angolo che da al corridoio qualche secondo dopo. Tiro un respiro di sollievo e scendo velocemente le scale pronta ad affogare la tristezza in un superalcolico. 

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Capitolo 13
*** Party...parte2! ***


"Ma si può sapere dove sei stata tutto 'sto tempo?!"  Ero più che sicura che Christina avrebbe avuto questa reazione vedendomi arrivare.
"Ti stavamo cercando!" Indica Mat e compagnia bella seduti su un divanetto dall'aria comoda intenti a sorseggiare un drink rosso fuoco. Io li fisso e loro annuiscono alle parole di Chris. Lei mi osserva severa, le mani sui fianchi. Sotto tutti quegli sguardi puntati su di me mi sento notevolmente a disagio, non so che dire.
"Ehi insomma smettetela di fissarmi! Ero...al bagno!" afferro al volo un calice contenente il miscuglio rosso da un cameriere che mi passa vicino e ne bevo una lunga sorsata in un gesto stizzito. Mossa sbagliata! Sento la gola andarmi a fuoco e tossisco mentre gli occhi mi lacrimano. I ragazzi (Tom, Jade, Mat e Christina) mi fissano sconvolti.
"Porca...!!! Ma che roba è?! E' una bomba!" Fisso stralunata il bicchiere e Tom scoppia a ridere.
"Non lo so ma è buono! E comunque dovresti andarci piano, non me lo aspettavo da te! Sei sicura di sentirti bene?" lo sguardo furbo. Arrossisco
"Sto una meraviglia, grazie!"  decisa, bevo un'altra lunga sorsata della "bomba" rossa e stavolta mi sembra meno forte di prima, la trovo addirittura gradevole.
"Mmh, buona!" sorrido mentre sento il calore propagarsi lungo tutto il mio corpo, soprattutto il viso ne risente, ma non mi importa. Voglio rendere piacevole questa serata e quale modo migliore per farlo se non l'alcool? Eppure non sono una che beve molto...Christina mi osserva incuriosita.
"Ma...Vanessa..." comincia.
"Shhh! Chris! Assaggialo anche tu!" le porgo il bicchiere ma lei rifiuta.
"No, grazie, pazza!" scuote la testa, rassegnata, mentre gli altri osservano la scena, divertiti.  Finisco il primo bicchiere e ne prendo un altro subito dopo...e un altro ancora, il che è decisamente troppo se consideriamo il fatto che questa roba più che ad un cocktail somigli ad alcool puro colorato. Mi stravacco sul divano proprio tra Tom e Mat, più su di giri che mai. Dopo un po ci raggiunge anche Rupert, stranamente solo e molto più ubriaco di me, lo faccio sedere vicino a me mostrando un entusiasmo eccessivo. Dopo un pò siamo quasi tutti un pò brilli, fatta eccezione per Christina che è quella "responsabile".
"Sapete, ragazzi? Vi voglio bene!" esclamo abbracciando Rupert e stampandogli un bacio sulla guancia. Lui mi passa un braccio in vita. Jade si alza per andare in bagno ma Tom è troppo impegnato a cantare l'inno dell'Inghilterra con Mat per vederla.
"Senti un po Rupy!" attorciglio una ciocca di capelli del rosso attorno alle dita.
"Dov'è quella biondona con cui eri prima? Hai fatto cilecca?" ridacchio stupidamente. Lui storce il naso.
"Aaah lasciamo perdere! E' una poco di buono!" Beve una sorsata di birra.
"E dov'è Emma?" chiedo ancora.
"Mi piacerebbe saperlo!" borbotta lui. Appoggio la testa sulla sua spalla.
"Ehi! Ti ho già detto che ti voglio bene?" dico stringendolo di più a me, Christina ci guarda con disappunto. Rup annuisce con un'espressione ebete in volto.
"Oh, meno male! Sai cosa sto pensando?" dico "seria", lui fa segno di "no" con la testa.
"Mmm...me lo sono dimenticata accidenti! Oh guarda! Ecco Emma! E' laggiù che parla con Daniel! Quello stronzo, maledetto, bastardo..." ringhio. Lui guarda nella direzione da me indicata e gli si illuminano gli occhi, poi diventa triste.
"Emma non mi vuole! Cosa devo fare? Dice che non funzionerebbe tra me e lei..." sospira appoggiandosi pesantemente allo schienale del divanetto. Scrollo le spalle.
"Dimostrale il contrario...oppure...falla ingelosire!" Lui si volta di scatto verso di me, interessato.
"Come?" chiede.
"Semplice! Vieni." lo tiro per una mano al centro della sala dove alcune coppiette ballano un lento romantico. Lui mi segue mentre Christina e Mat se ne stanno comodamente seduti a pomiciare. Inutile dire che più che per aiutare Rup a conquistare Emma lo faccio anche io per far ingelosire Daniel. Patetico!  Nonostante questo l'alcool mi impedisce di ragionare lucidamente...mi blocco e metto le mani di Rupert sui miei fianchi, mi stringo a lui e cominciamo ad ondeggiare lentamente a ritmo della musica, lui mi stringe, imbarazzato. Appoggio il mento sulla sua spalla e osservo Daniel ed Emma. Stanno parlando normalmente ma Roseanne non c'è. Deve essere andata via. I due non si sono ancora accorti di me e Rupert che intanto si è sciolto e comincia a farmi volteggiare mentre balliamo, continuo ad osservare Daniel che, quasi come se  riuscisse a percepire il mio sguardo, si gira verso la nostra direzione e finalmente, come avevo sperato, ci vede, seguito a ruota da Emma qualche minuto dopo. Non so cosa sia successo tra lei e Rupert esattamente ma non sembra molto felice di vederlo ballare con me, e altrettanto il mio moretto dagli occhi blu.
"Ci stanno guardando" sussurro in un orecchio al rosso.
" Non voltalti però" lui annuisce sorridendo appena. Mi stringe più forte.
"Ehi...sai cosa li farebbe infuriare? Un bel bacio!" avvicina pericolosamente il viso al mio
"Non ci provare..." ringhio tra i denti, lui indietreggia .
"Ok ok! Che caratterino!" sbuffa. Riappoggio il mento sulla sua spalla. Daniel ci osserva attentamente, sembra furioso. Questo mi fa letteralmente godere! Il lento finisce e il dj fa partire la celeberrima YMCA, tutti si scatenano in pista. Mi tolgo le scarpe che cominciavano a farmi male, e ballo e canto a più non posso insieme a Rupert che si è addirittura sbottonato la camicia!  Urlo fino a quando non sento la gola bruciare  e la testa girare vorticosamente, smetto di ballare e, barcollando pericolosamente mentre cerco di rimettermi le scarpe, raggiungo a fatica un divanetto, con la testa che mi scoppia e lo stomaco in gola. Mi massaggio le tempie con le dita e mi do un'occhiata intorno: non vedo Daniel, Emma è passata al contrattacco: se la da alla pazza gioia con un tipo, in pista. Comincio a pentirmi di aver bevuto cosi tanto...
"Ehi! Sei qua...ti senti bene?" Christina mi raggiunge, preoccupata.
"Sto bene Chris...sono brilla! Ho bisogno di un pò d'aria" afferro la borsetta e mi alzo, la testa mi prende a girarmi più velocemente facendomi sbandare.
"Ehi vuoi che ti accompagni?" Chiede apprensiva, le faccio segno di star ferma, con la mano.
"Sta tranquilla, vado da sola...devo...riflettere!" raggiungo un piccolo terrazzino attraverso una portafinestra, l'aria fredda della sera in questo momento è un toccasana, mi fa subito stare meglio nonostante ci siano due gradi. Rabbrividisco e inspiro profondamente, chiudendo gli occhi. Cerco di non pensare a nulla e di rilassarmi ma Daniel riaffiora costantemente nei miei pensieri, è frustrante. Mi appoggio alla ringhiera ignorando il freddo pungente.  "Non hai freddo cosi scoperta?" Non ho bisogno di girarmi per riconoscere la voce, è lui...
"No" rispondo come se fosse ovvio, senza guardarlo.
"Va via Dan..." suona quasi come una supplica. Si appoggia alla ringhiera, a due centimetri da me.
"Questa è casa mia, dovresti andartene tu" mi fa notare, giustamente, lui. Lo guardo. I suoi occhi sono di un blu profondo, torbido. Ha le guance leggermente arrossate dal freddo e i capelli spettinati. "Me ne andrei in questo momento! Putroppo sono venuta con Christina e Mat e poi...sono cosi brilla che non ricordo nemmeno dove abito!" ammetto sbuffando sonoramente. Lui ride.
"Sei cosi...buffa! Perchè ballavi con Rupert prima?" nella suo tono di voce intuisco un pizzico di...gelosia?
"Fatti i cacchi tuoi" rispondo seccata.
"Che finezza! Sei una maleducata" mi punzecchia.
"E tu uno stronzo...maledetto...traditore! Senti chi parla! Sei solo geloso!" Mi metto quasi ad urlare mentre ad ogni insulto alterno un pugno. Lui mi blocca le mani e mi fissa negli occhi, intensamente. "Lasciami! Ringrazia di essere cosi fottutamente sexy altrimenti ti avrei già spaccato la faccia!" ringhio cercando di divincolarmi. Si inumidisce le labbra con la lingua e questo mi provoca dei fremiti incontrollabili.
"Beh, anche tu sei molto sexy, soprattutto ora! Vabbè comunque toglitelo dalla testa Rupert, lui vuole Emma. Hai freddo?" chiede notando che mi strofino le braccia in cerca di calore. Faccio "no" con la testa.
"Ma chi lo vuole Rupert! Stavamo facendo cosi solo per far...niente! E non ho freddo." stavo per rivelare le nostre reali intenzioni...come se Dan non l'avesse già capito. E infatti mi ride in faccia. Mi giro a guardarlo a dir poco allibita e offesa mentre mi appoggia sulle spalle la sua giacca, il suo profumo si fa strada prepotentemente nelle mie narici.
"Smettila di prendermi in giro!" mi lamento come una bambina capricciosa.
"Sono ubriaca, non scema..." sbuffo. Resto a guardarlo in silenzio per un lunghissimo momento. E' semplicemente perfetto, gli salterei addosso qui, in questo istante. Si passa una mano tra i capelli ribelli e ricambia il mio sguardo insistente. Allunga una mano verso di me, lentamente, e strofina il pollice sulle mie labbra ancora inumidite, il suo tocco è sensuale e...dolce. Sospiro pesantemente lasciandomi andare a quelle carezze, poi lo fermo.
"Dov'è la tua ragazza?" chiedo senza staccargli gli occhi di dosso. Sorride malizioso.
"E' andata via" lo dice quasi in un sussurro. Alzo gli occhi al cielo maledicendomi mentalmente per quello che sto per fare. Al diavolo! Lo prendo per mano senza troppi complimenti e comincio a trascinarlo dentro.
"Vieni con me! Non parlare!" ordino, lui obbedisce e mi segue silenzioso. Arriviamo al corridoio dove poco prima ci eravamo incrociati, mi blocco. Siamo vicinissimi. Mi appoggio di spalle al muro e lui mi si para davanti: ha la cravatta mezza slacciata, la camicia lascia intravedere i muscoli del petto, mi fa impazzire. Allunga un braccio verso il muro fino a toccarlo, ai lati della mia testa. La voglia di baciarlo è incontenibile...voglio farlo, adesso.
"Allora? Che c'è?" è divertito.
"Solo perchè sono ubriaca...se lo dici a qualcuno ti castro!" senza dargli il tempo di rispondere lo tiro a me prendendogli la cravatta e poso, senza troppa delicatezza, le mie labbra sulle sue, lui sembra spiazzato ma subito prende coscienza della situazione e risponde al mio bacio irruento. Irruenza che è direttamente proporzionale alla logorante attesa di questi giorni...gli accarezzo i capelli scompigliandoli ancora di più mentre le nostre lingue lottano sensualmente, mi morde delicatamente le labbra e poi scende sul collo, facendomi gemere in preda al piacere, entrambi ci lasciamo andare. Sentire le sue labbra e la sua lingua sul collo mi rende impotente. Mentre  una mano mi accarezza il viso l'altra scende sul mio seno, che stringe appena, accarezzandolo...sospiro più forte e le mie mani prendono a vagare sotto la sua camicia appena sbottonata. Lo sento rabbrividire a contatto con le mie mani fredde mentre ritorna a baciarmi. Non ero mai stata cosi eccitata in tutta la mia vita. Continuiamo a baciarci come se da questo dipendesse la nostra vita per quelle che mi sembrano ore, poi mi stacco da lui per riprendere fiato. Appoggia la sua fronte sulla mia, scostandomi i capelli dal viso.
"Wow..." commenta, imbarazzato.
"Stronzo!" lo schiaffeggio spostandomi da lui.
"Ahi! Ma sei matta?! Hai cominciato tu a baciarmi!" si massaggia la guancia dolorante. Scrollo le spalle.
"Tu mi provochi! Però...sei bravo sai? Non me lo aspettavo!" lo prendo in giro e lui per tutta risposta mi bacia di nuovo, stavolta con più calma e dolcezza.
"Ah si?" inarca un sopracciglio notando la mia espressione imbambolata.
"Mmh, un po meglio stavolta!" scherzo.
"Tu invece sei fantastica" mi accarezza i fianchi ma indietreggio.
"Dan questo deve restare tra me e te...da domani ritorneremo alla vita di tutti i giorni e..." non mi fa parlare.
"Cosa?! Vita di tutti i giorni? Sono giorni che desidero questo momento, non può essere l'ultima volta! "
Protesta alzando la voce. "Si che può! Ti ricordo che hai ancora una ragazza, che non vuoi lasciare tra l'altro! Io non sarò la tua 'amante', scordatelo! Scegli, Daniel.Assumiti le tue responsabilità...non ci posso credere..." mi passo una mano sul viso ridendo per il nervosismo. Lui non risponde, si limita a guardarsi intorno, la mascella serrata.
"Allora?" attendo una sua risposta, che non arriva. Non mi guarda nemmeno negli occhi, sono furiosa.
"Sai che ti dico? Vaffanculo! Sei un bastardo. Ci vediamo, ciao"  faccio per andarmene ma mi prende una mano, fermandomi.
"Aspetta io..." tenta
"Tu cosa?! Sei contento ora? Hai avuto quello che volevi Daniel, complimenti! Hai cambiato idea per caso? Lascerai la tua ragazza?" tremo dalla rabbia.
"Io...non ora" ammette. Mi libero decisa dalla sua presa.
"Allora temo proprio che questa fosse la prima e ultima volta. Ciao" Non fa in tempo a dire altro, cammino velocemente per andarmene al piu presto da quel corridoio, sono furente, sputerei fuoco se potessi! Trattengo a stento le lacrime, passano gli anni ma la mia abilità di attirare solo guai non passa mai, è sempre rimasta intatta, quella.

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Capitolo 14
*** Good morning (?) ***


Hello! Scarlett carissima, questo capitolo lo dedico a te, non ho bisogno di aggiungere altro! :D "Mio Dio Chris, non sai che voglia ho di...di ucciderlo!" Siamo da poco tornate a casa. Dopo esser scappata via da Daniel sono scesa al piano di sotto, ancora sconvolta, e non ho saputo trattenere le lacrime quando Chris mi ha chiesto cosa fosse successo. Mi vergogno non poco di me stessa per aver pianto come una bambina alla sua prima cotta, ma stavo esplodendo dalla rabbia! Non capisco perchè le mie relazioni debbano essere sempre cosi complicate. Da oggi, per quanto mi riguarda, Daniel ha chiuso.
"Andiamo calmati, è pur sempre un uomo, e gli uomini -si sa- sono stronzi di natura! Hai fatto benissimo a non cedere! Chi si crede di essere quel pallone gonfiato!" stringe i pugni gesticolando energicamente. Annuisco ripercorrendo gli eventi della serata. Sembriamo uscite da Sex and the city, bah! Sono ancora vestita, il corpetto dell'abito mi stringe troppo in vita cosi apro la lampo che si trova  sul fianco e mi guardo allo specchio: le guance rosse, il trucco completamente sciolto con tanto di mascara colato sulle guance. La mia rabbia aumenta considerevolmente.
"Cazzo! Guarda qua! Questo mascara l'ho pagato un occhio della testa! Una donna non dovrebbe mai permettere ad un uomo di farle sciogliere il mascara..." mi lamento, triste, tentando di pulirmi con un dito. Christina mi guarda accigliata.
"Questa dove l'hai pescata? Audrey Hepburn? Marylin?"  mi prende in giro. Mi limito a farle un gesto annoiato con la mano guardandola dallo specchio.
"Sapessi come bacia..." sospiro, ora voltandomi verso di lei.
"Oh beh lo posso immaginare, è un donnaiolo quello..." bofonchia bevendo un sorso di tè.
"Ehi ma non ha tentato di...ehm, di...insomma hai capito, no?" mi guarda maliziosa.
"Oddio no Chris! No, non ci ha provato! E comunque non ci sarei stata, decisamente no..." nel dire ciò risulto poco convincente anche a me stessa. Dovrei prendere delle lezioni di recitazione!
"Pff, se certo come no..." borbotta sottovoce.
"Taci!" la ammonisco anche se so che ha ragione.
"Sono una sgualdrina vero?" dico lamentosa lasciandomi cadere sul divano e appoggiandomi un cuscino sulla faccia.
"Che vergogna, che vergogna, che vergogna..." mormoro senza sosta stringendolo di più a me. Wembley, come se comprendesse il mio stato d'animo, mi si accuccia vicino.
"Vanessa, se non la smetti immediatamente giuro che con quel cuscino in faccia ci andrai in giro a vita perchè ti renderò irriconoscibile!" smetto subito e mi levo il cuscino dalla faccia, fissandola torva. "Strega!" glielo lancio, ridendo, e la becco in pieno viso. Lei, di rimando, mi guarda con aria di sfida.
"Ora ti faccio vedere io..." prende il cuscino e me lo rilancia, seguito subito da un altro. Mi prende in pieno. In pochi minuti improvvisiamo una guerra di cuscini inseguendoci per tutta la casa e smettendo solo quando la signora  Marshall, vecchia zitella acida del piano di sotto,non ci intima di "fare meno baccano" picchiettando con la scopa sul soffitto. Io e Chris ricadiamo stanche sul letto ridendo fino alle lacrime fino a farci venire mal di pancia.
"Che roba...mi ci voleva proprio ridere un pò! Sai che ti dico? Da domani vita nuova! Farò finta di niente! Non ci penserò più!" esclamo forse con troppo entusiasmo. Christina scoppia a ridere
"Ma a chi vuoi darla a bere, non esageriamo su!" mi smonta. Sbuffo.
"Vabè diciamo allora che ci penserò, si, ma poco poco! E ora taci! E' l'ultima volta che dormi qua, sei davvero insopportabile!" metto il broncio.
"Dico solo la verità! Oh mi sono ricordata che devo inviare un sms a Mat..." Estrae il cellulare dalla tasca e comincia ad armeggiare con la tastiera. Chiudo un attimo gli occhi cercando di rilassarmi spaparanzata sul letto, ma poi mi ricordo di una cosa. Vado in salotto per cercare la mia borsa ma sul divano non c'è, e nemmeno sulla specchiera all'ingresso...non è nemmeno sull'appendiabiti. "Cazzo!" mi batto una mano sul viso, esasperata e frustrata. Wembley scatta subito in piedi fissandomi incuriosito.
"Niente di grave, tesoro..." torno in camera da letto da Christina.
"Chris! Chiama un secondo Mat e chiedigli se per caso nella sua macchina ha trovato la mia borsa...dimmi di si ti prego!" lei obbedisce, confusa, ma la risposta del ragazzo è negativa.
"Oh no" mi siedo sul letto sbuffando.
"Si può sapere che succede? Ti hanno derubata?" chiede preoccupata.
"Peggio! Ho dimenticato la borsetta a casa di Daniel! Stupida...stupida...stupida" prendo a testate il muro.
"E allora? Ne sei proprio sicura? Se è cosi te la ridarà dopodomani quando torneremo a lavoro! Domani è il nostro giorno libero, non vorrai sprecarlo pensando a queste sciocchezze!" cerca di farmi calmare. Scuoto la testa.
"Ma non capisci!? Avevo deciso di non parlargli più Chris! E poi come fa a sapere che è la mia! Beh però ho la carta d'identità e la patente li dentro...si ma forse dovrei andare a prendermela da sola, vero?"  Lei mi si siede accanto, passandomi un braccio sulle spalle.
"Beh, genio, direi che il tuo piano era destinato a fallire dall'inizio dato che TU sei la sua truccatrice e come minimo vi dovrete guardare in faccia" alza gli occhi al cielo. Mi mordo il labbro inferiore. "Fanculo!"
Sto beatamente dormendo a pancia in giu sul mio lettone, un braccio penzoloni dal letto, quando sento qualcosa di...bagnaticcio toccarmi la mano. Sbadiglio aprendo appena gli occhi, ancora in fase di dormiveglia. La prima cosa che penso è che la testa mi fa un male cane, ecco i postumi della "sbornia", se cosi si può chiamare quella di ieri. Mi giro dall'altro lato, stando su un fianco, verso Christina. Lei se la dorme alla grande mezza scoperta dal piumone.
"Wembley...sta fermo..." biascico, la voce impastata dal sonno.
La cosa "bagnaticcia" era Wembley intento a leccarmi una mano. Ritiro il braccio sotto le coperte decisa a riassopirmi, ma il cucciolo non desiste. Afferra con la bocca il piumone e lo tira fino a scoprirmi il busto, rabbrividisco.
"Wembley! Sta fermo, cattivo!" mi metto seduta stropicciandomi gli occhi piuttosto nervosa, odio essere svegliata "bruscamente", e Wembley lo fa spesso! Mi guardo un attimo intorno nella stanza illuminata dalla luce mattutina, pare ci sia bel tempo fuori. I raggi di sole che filtrano dalle tende creano degli strani giochi di luce sulla coperta e resto per un attimo imbambolata a fissarli, quasi mi riaddormento. Wembley continua ad attirare la mia attenzione tirandomi via le coperte dal letto.
"Ho capito, arrivo, arrivo!" Cerco di alzarmi lentamente per non svegliare Christina, anche se è una cortesia superflua, la mia, dato che lei ha il sonno pesante e non basterebbe un'intera banda a farla alzare. Con un balzo scendo giù dal letto e Wembley mi fa le feste, è affamato! Controllo la radiosveglia posta sul mio comodino: le otto e un quarto.
"Ma è prestissimo!" sbuffo rivolgendomi al cane che trotterella allegramente di qua e di là. La testa sembra voler esplodere da un momento all'altro, non mi ricordo molto di ieri...a parte il bacio e la discussione finale. Meglio cosi, penso. Sono ancora parecchio arrabbiata ma avevo deciso che oggi non avrei pensato a Daniel e a tutti questi problemi, oggi relax! Vado in cucina e riempio la ciotola di Wembley con i suoi croccantini e poi mi faccio un caffè,Christina non da cenni di volersi alzare e non provo nemmeno a svegliarla! E' molto suscettibile appena sveglia. Mi siedo sorseggiando il caffè caldo e do un'occhiata al giornale della mattina: niente di particolarmente interessante, a parte la pagina dello sport dove troneggia un Wayne Rooney esultante che mi riempie d'orgoglio! Ieri il Man United ha vinto 4 a 1 con il Chelsea. Dopo aver finito di leggere, in preda alla noia, rileggo degli appunti che avevo preso qualche giorno fa a lezione e quasi senza accorgermene sono quasi le dieci. Decido di darci un taglio con i libri e mi stiracchio sbadigliando sonoramente. Sono ancora in pigiama, che non è proprio un pigiama, in realtà...è semplicemente una maglia molto lunga del Manchester! La adoro. Sto per andarmi a fare una doccia ma suonano al cellulare. Dopo vari squilli riesco a trovarlo ficcato in un angolo remoto della casa e rispondo in tempo.
"Pronto?" sbadiglio ancora.
"Ehi orso in letargo!" una voce allegra dall'altro capo del telefono mi apostrofa cosi.
"Adam! Non ti andava bene un semplice 'dormigliona'? Perchè proprio orso?!" replico offesa. Lo sento ridere.
"Orso in letargo fa più ridere. Come sei acida di prima mattina, anzi, non solo di prima mattina a ripensarci..." si fa pensieroso, divertendosi a prendermi in giro.
"Sta zitto! Dove sei? Quando vieni?" ho una certa voglia di vederlo oggi, il tempo è bello e mi ispira una lunga passeggiata.
"Wow hai proprio voglia di me, eh? Ma cosa gli faccio alle donne io...comuuunque sono a casa, dolcezza, mi sto vestendo! Sono li da te tra un'oretta! Sei ancora in tempo per far andare via il tuo amante che dorme nel tuo letto, ohibò!" dice teatralmente drammatico, scoppio a ridere.
"Io non ho 'amanti', sono libera di uscire con chi mi pare! Prrr!" non so quanta verità cia sia in questo...ricordandomi di ieri una morsa mi attanaglia lo stomaco ma cerco di non darlo a vedere. "Comunque...qualcuno nel mio letto c'è, ma non è un uomo, è Christina! Ora vado a farmi una doccia, ti aspetto, a dopo!" dopo avergli mandato un bacetto virtuale  chiudo la conversazione. Getto il telefono sul divano, mi tolgo la maglietta restando in biancheria intima con non pochi sforzi data la temperatura e quando sto per andare a farmi una doccia calda di almeno mezz'ora bussano alla porta, deve essere il postino, penso. Annoiata, prendo subito un asciugamano abbastanza grande e mi ci copro legandomelo sul petto, i capelli mi ricadono disordinati sulle spalle.
"Arrivo!" urlo dandomi un'ultima sistemata. Apro trafelata la porta e resto letteralmente di sasso.
"Che accidenti ci fai TU qua?!" sibilo. Daniel si guarda alle spalle, con aria circospetta. Indossa un berrettino blu che si intona perfettamente ai suoi occhi e un giubbotto di pelle che gli conferisce un'aria da "ragazzaccio", cerco di non notare il suo fascino ammaliante. Mi metto le mani sui fianchi attentendo una risposta.
"Ciao...ehm..." abbassa gli occhi sul mio "abbigliamento" e arrossisce di colpo cercando di guardare da un'altra parte, realizzo di essere vestita soltanto con un'asciugamano e mi porto le mani al petto, tirandolo più su.
"Si?" chiedo accigliata.
"Ti ho portato questa" mi sventola davanti agli occhi la borsetta e la afferro senza fare troppi complimenti.
"Bene, grazie tante. Chi ti ha dato il mio indirizzo?!" sbotto. Lui mi guarda come se fossi scema.
"Ti ho accompagnata a casa, una sera, l'hai gia scordato?" il suo tono non è amichevole, non rispondo.
"Beh, grazie per esser venuto fin qui a portarmela allora. Ciao" faccio per chiudere la porta ma lui la tiene ferma con entrambe le mani, spingendo verso di me.
"Aspetta! Non è che potresti farmi entrare un secondo?" strabuzzo gli occhi.
"Certo che hai una bella faccia tosta a presentarti qui e chiedermi di entrare! Te ne devi andare, ora. Non puoi stare qua, Adam arriverà a momenti e, in tutta sincerità, non penso abbiamo qualcosa da dirci io e te" le mie parole sono piene di rancore.
"Alla faccia dell'indifferenza!" penso tra me e me. Lui non si arrende.
"Solo due minuti, per favore" mi prende una mano e mi alza il mento, costringendomi a guardarlo. Non riesco a dire di no a quegli occhi...acconsento riluttante, facendomi leggermente da parte per farlo entrare.
"Due minuti, non di più, ma prima devo vestirmi!" raccomando, severa.
"Ehi, non farti problemi, per me puoi restare vestita anche cosi!" ride sardonico. Mi volto a guardarlo con aria truce.
"Daniel!" lo avverto puntandogli un dito contro, alza le mani in segno di resa. "Ok ok!"

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Capitolo 15
*** Baby. ***


"Vanessa?" Daniel mi chiama mentre sono sotto la doccia. Sono passati una decina di minuti ormai da quando è arrivato, chiudo a malincuore il getto d'acqua calda e mi riavvolgo nell'asciugamano bagnata fradicia.
"Sto uscendo!" mi tampono velocemente i capelli ed esco spargendo goccioline d'acqua sul pavimento.
"Che c'è?" chiedo a Dan che ora mi fissa rossissimo in viso.
"Ehm...c'è qualcuno nel letto" indica sconcertato la mia camera, Christina è completamente coperta dal piumone e quindi risulta irriconoscibile.
"Quella è Christina, ha dormito da me" spiego tagliando corto,
" Vedi di parlare piano, non vorrei si svegliasse proprio ora...e comunque non sono fatti tuoi! Allora cos'è che devi dirmi?" mi siedo sul divano e lo invito a fare altrettanto,cosi prende posto accanto a me.
"Ecco io...non so da dove cominciare!" gioca nervosamente con la zip del giubbotto, temporeggiando. Non mi guarda negli occchi. Attendo pazientemente. Lui sembra nervosissimo, gli occhi fissi sul pavimento, ad un tratto lo sento tirare su col naso e noto una lacrima solcargli il viso, seguita da un'altra e un'altra ancora.
"Daniel? Che succede?" Mi avvicino di più a lui, preoccupata, con la manica della giacca si asciuga subito le guance scuotendo la testa.
"E' tutto a posto, scusami...Vanessa...io e Roseanne aspettiamo un figlio" ora alza la testa e mi guarda dritto negli occhi. Resto pietrificata. Spalanco la bocca e il mio cuore fa un tuffo, è come se fosse sceso giu, nello stomaco. Non so cosa dire, e il mio sguardo non riesce a tradire il dolore che provo in questo momento. Forse dovrei mostrarmi felice di apprendere questa notizia ma proprio non ci riesco.
"Ah...Beh, Dan è...una notizia fantastica, no?" cerco di sorridere più per convincere me che lui, ma non riesco ad essere sincera. Scuote la testa passandosi le mani sul viso.
"Non capisci io..." fa per spiegare ma viene interrotto da un'assonnata Christina che fa il suo ingresso in salotto.
"Ciao...ciao Daniel..." saluta distrattamente tutti e due senza davvero rendersi conto della situazione. Si ferma un attimo e si rigira verso di noi.
"Daniel?! Ommioddioscusate! Ehm...vado a lavarmi!" notando la brutta aria che tira, senza chiedere spiegazioni ci lascia da soli. Sospiro pregando che non arrivi Adam proprio in questo momento...non voglio che trovi Daniel qui e per di più sono ancora in asciugamano!
"Scusa...continua" quasi in un gesto involontario gli appoggio una mano sulla spalla accarezzandogliela dolcemente. Mi fa tanta tenerezza in questo momento. Si massaggia stancamente gli occhi arrossati dalle lacrime e poi, voltandosi completamente verso di me, mi prende la mano nelle sue.
"Io non sono pronto ad avere un figlio...non con Roseanne! Non la amo...è per questo che non posso lasciarla ora, capisci? Che razza di vigliacco sarei...è pur sempre mio figlio" La sua sincerità è disarmante, se avessi saputo prima qual era il problema sicuramente mi sarei comportata meno da stronza. Non posso dargli torto...il suo gesto nei riguardi di Roseanne è ammirevole. Gli sorrido tristemente, annuendo.
"Dan, io posso solo dirti che quello che stai facendo per Roseanne denota una grande maturità, stalle vicino fino alla nascita del bambino, tuo figlio sarà molto fortunato ad avere te come padre" con un piccolo slancio gli butto le braccia al collo e lo abbraccio stringendolo forte a me, la mia pelle per metà nuda gradisce il contatto. Lui, preso alla sprovvista, ricambia seppur incerto, appoggiando la testa nell'incavo tra il mio collo e la spalla.
"Io...avrei davvero voluto stare con te" dice quasi in un sussurro, non rispondo. Ricaccio indietro alcune lacrime che, prepotenti, minacciano di uscire. Solo ora mi rendo conto di cominciare a provare dei sentimenti per lui.
"Potrai aspettarmi?" mi guarda negli occhi,i suoi quasi brillano alla luce della mattina. Non riesco a sostenere lo sguardo.
"Non lo so" ammetto sinceramente.
"Pensa solo a tuo figlio ora e poi si vedrà" annuisce poco convinto.
"Lei non sospetta nulla?" chiedo. Scuote la testa.
"Dimentichi che sono un attore" sorride di sbieco, poi mi si avvicina fino a sfiorare con la punta del naso il mio viso, non mi muovo, strofina leggermente una guancia sulla mia, poi deposita tanti piccoli baci delicati sul mio collo.
"Dan..." mormoro.
"Shh, l'ultimo..." con le labbra, dal collo ritorna al viso fermandosi a pochi millimetri dalle mie, ci sfioriamo, e poi mi bacia...dolce come non era mai stato, accarezzandomi i capelli. Ogni suo bacio mi trasporta in un mondo completamente astratto, dove non esiste nessun altro. Un clackson, proprio quando il bacio si fa più intenso, mi fa sobbalzare. Mi stacco bruscamente.
"Cazzo è Adam...devi andare Dan, scusa..." mi alzo passandomi nervosamente una mano tra i capelli, lui mi imita.
"Ci...ci vediamo domani allora" lo accompagno alla porta, annuisco.
"Ci vediamo domani" lo abbraccio un ultima volta guardandolo sparire dopo aver fatto le scale. Non credo molto ai "segni" e al destino, non credo alle coincidenze. La mia è proprio sfiga nera.

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Capitolo 16
*** Riepilogando... ***



"Ehi! Non ci crederai ma mi è sembrato di vedere Daniel Radcliffe scendere le scale mentre io salivo!" Adam entra in casa togliendosi il buffissimo berretto di lana. Cerco di sembrare il più naturale possibile mentre apprendo la notizia.
"Ah si? Devi essere innamorato allora, hai le allucinazioni!" gli prendo il cappotto e lo bacio dolcemente, i capelli spettinati gli conferiscono una certa tenerezza. Spero che non si accorga della tristezza nei miei occhi...
"Sta zitta! Hai ancora i capelli bagnati?! Ti sbrighi ad asciugarteli?" dice sedendosi, scocciato, e io annuisco in fretta per tenerlo buono.
"Vado subito! E' solo che c'è Christina in bagno...CHRIS HAI FATTO???" urlo forse troppo forte appoggiando l'orecchio alla porta del bagno. La sento canticchiare.
"Christina è qua? Avete dormito insieme voi due sporcaccione?" Lo fulmino con un'occhiataccia.
"Scherzavo!" sbuffa.
"Christina?!" busso più volte per farmi sentire e dopo svariati tentativi ci riesco, Christina esce dal bagno vestita di tutto punto.
"Mamma mia che fretta! Oh, ciao avvocato dei miei stivali, ti vedo in forma ma forse è solo perchè non ho le lenti a contatto" ci risiamo.
Da quando si conoscono (due anni, più o meno) Christina ed Adam non hanno mai fatto altro che "insultarsi" a vicenda. Ma sotto sotto so che si stanno simpatici. Gli passa accanto squadrandolo da capo a piedi.
"Ti sei rifatto il naso?" allunga una mano per toccarglielo e gli fa "popi popi". Adam la allontana, contrariato.
"No, cara! Giù le mani, il mio naso è sempre stato perfetto cosi com'è! Brutta va..." prevedendo l'epiteto poco carino, gli tappo la bocca.
"Ehm non ti conviene..." cerco di dissuaderlo ma lui non mi da retta. Adora far arrabbiare Christina.
"No! E' una brutta vacca! Non fa altro che prendermi in giro...e se lo vuoi sapere se non ti conoscessi penserei che sei incinta ma so che nessuno avrebbe questo barbaro coraggio!" le punta il dito contro, alzandosi dalla sedia, mentre lei sgrana gli occhi, offesa. Le guance chiazzate di rosso porpora. Mi frappongo, esaperata, tra loro due e cerco di farli smettere.
"La smettete?! Siete ridicoli, sembrate due bambini! E che diamine!" guardo minacciosa entrambi. Adam si rimette seduto continuando a guardare in cagnesco Chris, mentre lei fa una smorfia poco gradevole.
"Non capisco davvero come fai ad essere amica di questa qua" Asserisce mettedo il broncio il biondo.
"No no caro! IO non capisco come faccia lei a stare con TE!" sottolinea "te" con un certo disprezzo. Mi viene da ridere.
"Si, beh...nemmeno io capisco come faccio a stare con voi due" comunico sardonica, e, quasi come se fossero sincronizzati, entrambi nello stesso momento, mi fanno un gestaccio poco educato.
"Almeno in questo andate d'accordo!" 

*****************

Febbraio. E' una soleggiata mattina. Sono passati ormai quasi tre mesi da quando Daniel venne a dirmi di...suo figlio. Lui e Roseanne pare stiano bene, ormai è al quarto mese di gravidanza. Ogni giorno la vedo sul set e vi dirò di più: siamo addirittura diventate amiche! Non so spiegarmelo nemmeno io, è successo e basta. E' una ragazza davvero simpatica, mi sento in colpa per averle quasi portato via il ragazzo...per il quale, tra l'altro, provo dei sentimenti che custodisco gelosamente nel mio cuore e sto bene attenta a non lasciar trapelare nulla. Si, soffro un pò, ma Daniel ha ripreso a trattarmi con "indifferenza" dall'ultima volta e a me sta bene cosi...scambiamo due chiacchiere quando ne abbiamo l'occasione e basta. Lui non ha mai più provato a far qualcosa con me, e nemmeno io...anche se in questi lunghissimi tre mesi mi sono resa conto di provare qualcosa di serio nei suoi confronti. Se prima potevo dire con certezza che quello non fosse amore ora non lo so più. Sto male ma nonostante ciò non voglio far nulla per cambiare la mia attuale situazione, insomma, sta per avere un figlio! E poi da parte sua è come se non ci fosse più interesse. Sparito del tutto. Ogni giorno sul set passato con Daniel è una gioia e un dolore, ogni chiacchierata con Roseanne un tormento. Sembrano -e forse sono davvero- cosi felici insieme ora che lei è incinta...eppure Daniel aveva pianto a casa mia! Si, sono gelosa, non posso nasconderlo e questo non mi fa onore. Tra poco meno di due mesi le riprese di Harry Potter e i doni della morte parte due finiranno e a quel punto Daniel sparirà dalla mia vita. Rupert sparirà, Emma sparirà...Tom, tutti. Tutte (o almeno quasi) le persone con le quali ho condiviso ogni singolo giorno della mia vita da due anni a questa parte, spariranno. Il mio lavoro non sarà più cosi fantastico, cosi eccitante, interessante. Non dovrò più disegnare quella cicatrice che tanto mi fa disperare ogni singolo giorno. La fine della magia di Harry Potter sarà la fine di una magica era della mia vita, un periodo fatto di immense soddisfazioni, esperienze fantastiche accompagnate da persone altrettanto meravigliose. Perfino la mensa dei Leavesden mi mancherà! Mi piange il cuore...mi piange il cuore sapere che, tra pochissimo ormai, quegli straordinari occhi blu, gli occhi di Daniel, li vedrò solo in tv. Già me lo immagino...il suo sorriso sarà più raggiante che mai mentre abbraccia la sua donna, forse moglie, chi lo sa, e il suo bambino...bambino o bambina che sicuramente avrà i suoi occhi. Io ce la metto tutta per far credere a me stessa che lui la ami, che abbia cambiato idea su di lei...la mia testa i impone di pensare questo ma il mio cuore no. Ogni volta che i nostri occhi si incrociano io vedo nei suoi uno strano "luccichio", un fugace lampo che forse vuole comunicarmi qualcosa ma...non so cosa. Ma forse gioco di immaginazione, forse mi illudo. Forse a Daniel non importa davvero più nulla di me. E intanto i giorni passano, i mesi passano eppure alcune cose non sono cambiate più di tanto. Io ed Adam stiamo ancora insieme, lui non è ancora tornato ad Edimburgo eppure so che dovrà farlo prima o poi, anche lui sparirà, anzi: risparirà. Il nostro rapporto si è solidificato notevolmente ma non posso dire di provare dei sentimenti, il posto nel mio cuore è occupato. Ormai ho smesso di rimproverarmi per questo. Anche Christina e Mat stanno ancora insieme, io non l'avrei mai detto ma si amano davvero tanto, sono bellissimi! Lui le ha anche comprato un anello facendosi consigliare da me, Chris non sa niente, farà i salti di gioia! Vederla felice mi rende felice. E' la mia guida da quasi tre anni, e ce ne vuole per sopportarmi! Ah, quasi dimenticavo: Wembley è diventato grande e ora ha anche imparato a fare i bisognini al posto giusto nel momento giusto! Alla fine è rimasto con me, non potrei mai separarmene! E...basta. Per il resto è tutto uguale: a Londra continua a far freddo, la pioggia continua a cadere, alla mensa continuano a non saper cucinare e mia madre continua a telefonare per chiedermi quando andrò a trovarla in Italia, con Adam...che, a proposito, ora se la dorme alla grande accanto a me nel mio lettone. Il suo russare mi distoglie dai miei pensieri mattutini, non posso fare a meno di sbuffare esaperata, ogni mattina è la solita storia. Sta dormendo a pancia in su, un braccio teso verso di me e l'altro sotto il cuscino, la bocca spalancata e i capelli spettinati che ricadono sul cuscino. Tutto questo rigorosamente in boxer! Nient altro. E' sexy e anche se resterei cosi a fissarlo per ore mi ritrovo costretta a doverlo svegliare.
"Adam? Sveglia dormiglione!" gli scuoto le spalle non proprio gentilmente, con lui il metodo della gentilezza non funziona! Apre gli occhi con mooolta calma, stiracchiandosi e rigirandosi su un lato.Sembra un neonato! Mi metto ad osservarlo con una guancia appoggiata sul palmo della mano, paziente. "Faccia con calma signorino" sorrido candidamente quando apre a fatica gli occhi e mi fissa intontito.
"Ehi...buongiorno" si strofina gli occhi assonnati e mi avvicino sporgendomi delicatamente sul suo petto per baciarlo, lui mi afferra per i fianchi capovolgendo le posizioni e mettendosi sopra di me, gli rivolgo uno sguardo malizioso.
"Vedo che il sonno ti è improvvisamente sparito, maiale!" rido mentre lui si abbassa baciandomi l'incavo dei seni.
"Ah-ah però stanotte non ti sei lamentata eh, brutta cicciona! Anzi..." con una spintarella me lo levo di dosso dandogli un piccolo schiaffetto sulla guancia. "Adam! Innanzitutto non sono cicciona, e poi certo che non mi lamentavo, mica sono scema! Sei buono solo a quello!" commento incrociando le braccia al petto e alzandomi le coperte fin sotto il collo.
"Bla bla bla bla. Tu parli troppo, tigre! Sai che di mattina sei ancora più bella?" mi abbraccia. Non rispondo ma mi godo il calore del suo contatto.
"Che ne dici del secondo round? Guarda che bel pezzo di stallone!" mostra il bicipite. Scoppio a ridere mettendo un cuscino tra me e la sua faccia quando cerca di baciarmi
"Adam! Devo alzarmi tra poco, devo lavorare io" mette il broncio ritornando in posizione supina, mi giro verso di lui e restiamo per un po in silenzio cosi. So che non è davvero arrabbiato.
"Ehi..." comincia dopo un po, mi metto a sedere, interessata. Il suo tono è piuttosto serio.
"A che ora finisci oggi?" chiede.
"Alle due, perchè?" resta un attimo in silenzio a pensare, ha un'espressione che raramente gli ho visto assumere.
"Beh...allora ti andrebbe di andare a pranzo fuori? Passo a prenderti a lavoro ed usciamo, devo parlarti" notando la mia espressione corrucciata mi tranquillizza con un sorriso.
"Niente di grave!" sospiro.
"Cominciavo a preoccuparmi, ma allora che devi dirmi?" ho lo strano presentimento che quello che mi dirà non mi piacerà affatto, non so perchè. Fa finta di chiudersi la bocca con una zip.
"Sarò muto fino ad oggi!" sbuffo contrariata. Sa quanto sono curiosa...lo fa apposta!
"Ti odio! Vado a vestirmi" mi alzo a malincuore dal letto mentre lui, che oggi non deve lavorare, accende la tv sintonizzandosi sulla BBC. Quanto vorrei essere al suo posto! Appena accendo il cellulare leggo un messaggio di Christina che è gia sul set, dice cosi: "Vanessa...ho beccato Daniel fermo alla TUA postazione che guardava una foto di te e Wembley! Quella che vi ho scattato io! Lo sapevo che prova ancora qualcosa per te!" rileggo il messaggio due- tre volte prima di realizzare sul serio cosa ci sia scritto. Daniel guardava una mia foto? Perchè? Forse Christina si è sbagliata...perchè Daniel dovrebbe? Sono confusa. Rifiuto di crederci e di pensarci, soprattutto. Non mi interessa. Quando sono pronta saluto Adam e mi metto in macchina alla volta degli Studios, saluto Jim, la guardia all'ingresso, e parcheggio l'auto. Entro e mi ritrovo Daniel e Tom fuori i camerini intenti a ripassare il copione. Inutile dire che il mio cervello va a farsi benedire, le mani mi sudano e le mie guance diventano scarlatte, accelero il passo sperando che non si accorgano di me, ma a Tom non sfugge niente.
"Ehi! Dove andiamo cosi di fretta?" impreco mentalmente fermandomi per salutarlo.
"Ehi! Ehm...sto andando a prepararmi! Ciao Dan" mi rivolgo ora a lui notando i suoi occhi su di me, non lo guardo troppo a lungo, abbasso subito la testa osservandomi le punte delle scarpe.
"Ciao..." risponde quasi intimidito riprendendo subito, come se nulla fosse, a studiare il copione. Tom ci fissa in uno strano modo, sembra che quei due nascondano qualcosa. Ma non indago troppo. L'imbarazzo è palpabile e decido di sloggiare.
"Adesso vado, ci vediamo dopo biondo! Ciao!" Daniel ricambia il mio saluto con un cenno della testa, senza nemmeno guardarmi. Sento il mio cuore andare in frantumi, mi mancano i nostri sguardi d'intesa, le nostre battutine sarcastiche, i nostri baci...decido di scacciare dalla mente questi pensieri ma quando sto per riuscirci vengo distratta...è difficile con Roseanne , la ragazza di Daniel, che mi viene incontro sventolandomi davanti il suo pancione da quasi neomamma.

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Capitolo 17
*** Weird ***


Guardo imbambolata Rosie venirmi incontro, sorridente. Accelera il passo per salutarmi.
"Ehi! Come va?" Mi abbraccia dandomi due baci sulle guance, ricambio seppure un pò intontita ancora dall'incontro con Dan.
"Ehi Rosie! Non mi lamento...e il piccolo come sta? " le accarezzo dolcemente la pancia, i suoi occhi brillano.
"Ieri ho fatto un'ecografia di controllo, sta benissimo! Sai, io e Dan stiamo anche decidendo il nome, ti va un caffè?" mi prende a braccetto e senza aspettare una mia risposta mi porta con lei ai distributori. L'espresso della macchinetta non è il massimo ma mi accontento.
"Grazie..." dico accettando il caffè che mi offre. Comincio a sorseggiarlo mentre lei riprende a parlarmi di suo figlio, è tremendamente entusiasta, come è normale che sia d'altronde...
"Mi dicevi qualcosa a proposito del nome?" le ricordo, curiosa.
"Oh si!" cominciamo a caminare cosi, senza una meta, ritrovandoci ad attraversare i vari set.
"Dicevo...dato che nostro figlio sarà maschio, io vorrei chiamarlo Elijah, adoro questo nome! Mentre Dan insiste nel volerlo chiamare Harry!" sospira sconsolata, scoppio involontariamente e forse anche un po maleducatamente, a ridere. Lei mi guarda in tralice.
"Non ridere, ti prego. Non c'è verso di farlo cambiare idea!" scuote la testa.
"Ehi, anche io voto per Elijah!" la rassicuro.
"Beh dovresti dirglielo anche tu per convincerlo! Magari ti ascolterebbe!" sorride, arrossisco voltandomi dall'altro lato per non farglielo notare.
"Ehm..." non so che dire, ogni volta che mi si parla di Daniel le viscere mi si contraggono, e fa male. Ma sto imparando a convivere con questo stato d'animo.
"Oh ma sicuramente penserai che ti sto annoiando con tutte queste sciocchezze! Per caso hai visto quel pazzo da qualche parte?" chiede cercandolo in giro con lo sguardo. Annuisco.
"L'ho visto poco fa fuori gli spogliatoi, se ti sbrighi lo trovi, era con Tom!" lei mi ringrazia e dopo avermi salutata sparisce dietro l'angolo. Resto da sola, finisco il mio pessimo caffè e vado nei camerini. Li trovo Christina, Mat, Bonnie ed Emma insieme ad altri miei colleghi, saluto tutti allegramente ed Emma viene a sedersi vicino a me. Bonnie mi fa l'occhiolino e Christina mi si avvicina con aria furtiva, parlando a bassa voce.
"Letto il messaggio?" sussurra, annuisco mentre Emma ci osserva con sguardo furbo.
"Che complottate voi due?" Lei sa di me e Daniel, mi sono sempre fidata di Emma e quindi le ho raccontato tutto,secondo lei a Daniel piaccio ancora e ogni giorno mi convince a parlargli ma mi rifiuto categoricamente! Christina le racconta della foto ed Emma esulta, vittoriosa.
"Visto testa dura? Lo sapevo!" mi da una pacca sulla spalla, zittisco tutte e due.
"La smettete? Sta per avere un figlio, ragazze!" dico lapidaria.
"E se il figlio non fosse di Daniel ma di un altro e Rosie vuole incastrarlo?!" Christina avanza questa ipotesi, ipotesi parecchio grave se cosi fosse. Scuoto energicamente la testa.
"Chris, conosco Rosie, non mi sembra quel tipo di ragazza" Emma concorda con me. Christina torna a lavoro e io mi dedico alla ragazza seduta accanto a me.
"Allora, Emmuccia, passiamo al tuo make up!" mentre la preparo per girare parliamo del più e del meno senza più toccare l'argomento Daniel, lei sa quanto sia doloroso per me.
"Ehm, Vanessa? Conosci questo tizio che sta qui dietro di me?" la sua voce diventa un sussurro.
"Non ti voltare...guardalo dallo specchio!" faccio come mi ha detto e noto uno strano tipo, appoggiato allo stipite della porta, le braccia conserte, intento a fissarmi. Scrollo le spalle.
"No, non lo conosco ma ha un'aria familiare" Emma si fa pensierosa.
"Ti sta fissando da un sacco di tempo, è carino!" alzo gli occhi al cielo.
"Emma! Non mi interessa e poi sto con Adam!" lei si volta verso di me, seria.
"Tu non stai con Adam! Tu sei innamorata di Daniel!" mi punta un dito contro inarcando un sopracciglio. Sbuffo.
"Non sono innamorata di Daniel, provo dei sentimenti che non saprei definire! E comunque abbassa la voce che ci sentono tutti!" la ammonisco. Il tizio continua a fissarmi, devo ammettere, come ha detto Emma, che è davvero carino. Alto, muscoloso, capelli scurissimi...eppure l'ho già visto da qualche parte. Decido di non farci più caso e quando ritorno a guardare lo specchio lui non c'è più. Finito con Emma è il turno di...Daniel. Una volta appreso ciò comincio, come al solito, a sudare freddo. Sto quasi pensando di cedere il mio posto a qualcun altro ma sono tutti occupati e poi Daniel capirebbe che l'ho fatto apposta. No, no, meglio di no. Aspetto cinque minuti, dieci...Dan non si vede eppure dovrebbe già essere qui. Christina, ogni tanto, mi guarda di sottecchi, percependo la mia ansia e cerca di rassicurarmi con lo sguardo...ma è inutile. Ad un tratto comincio a sentire troppo caldo e cosi mi tolgo il golfino sedendomi come un sacco di patate sulla sedia. Un fischio di apprezzamento, ad un tratto, mi fa voltare di scatto. Sono James ed Oliver Phelps, burloni non solo nel film, ma anche (e soprattutto, oserei dire) nella vita! O forse è solo con me che si sfogano! Li adoro comunque.
"Oh oh! Chi abbiamo qua, una talentuosa e giovane make up artist italiana!" James mi stampa un bacio sulla guancia e Oliver mi accarezza affettuosamente la testa, scompigliandomi i capelli, sorrido.
"Io sottolineerei giovane!" mi fa l'occhiolino credendo di essere "sensuale", e in realtà lo sarebbe se quell'espressione gli venisse naturale! James gli da una spinta facendolo barcollare.
"Non cominciare a fare il pesce lesso, sei sempre il solito! Il cuore di Vanessa batte solo per me!" Rimprovera il fratello.
"Si beh, ma non sai che ieri notte ti ha tradito con me!" si punta un dito al petto, soddisfatto.
"Di che cacchio parli, Oliver!" scoppio a ridere. Sgrana gli occhi come se avessi detto che gli asini volano.
"Oliver?! Io non sono Oliver, sono James!" esclama indignato.
"Già! Come hai potuto scambiare me per James?!" ok ora non capisco più niente! Assumo un'aria estremamente confusa borbottando frasi sconnesse. "Ma...ma io...scusami tu sei Oliver...Oh al diavolo! Scusate ragazzi, vi confondo!" sbuffo. Loro mi guardano trattenendo a stento le risate, tutti rossi in viso.
"Ahahahah! Sei una frana, ci caschi sempre! Era uno scherzo, non ci avevi confusi!" si danno il cinque e si scompisciano prendendosi gioco di me. Incrocio le braccia al petto, cupa, poi prendo un pennello dalla specchiera e glielo punto contro sentendomi quasi Harry con la sua bacchetta.
"Statemi a sentire voi due cretini, fatelo di nuovo e io giuro che..." dico brandendo la mia "arma" .
"Che cosa? Giuri che ci incipri a morte?" Scoppiano di nuovo a ridere.
"Mi arrendo!" getto il pennello in un angolo senza nemmeno guardare.
"Ehi voi due! Sparite e smettetela di importunare le ragazze!" una "nuova" voce si aggiunge ai due gemelli: quella di Daniel. Il mio cuore perde un battito e faccio persino fatica a girarmi in sua direzione. Resto immobile, per un attimo. Quando mi giro a guardarlo mi sembra addirittura più bello di quando l'avevo incrociato questa mattina! Comincio a sperare vivamente di non arrossire...James ed Oliver tornano sul set e Daniel dopo avermi abbozzato un sorrisetto si siede davanti a me, in attesa di cominciare.
"Bene, ehm..." sono cosi rintontita che quasi dimentico cosa devo fare, eppure lo faccio quasi tutti i giorni da più o meno due anni! Lui mi esamina inarcando un sopracciglio. Non è teso come me.
"La cicatrice..." mi ricorda. Annuisco energicamente.
"Oh, si si! E' che ero distratta" scuoto la testa cominciando a trasformarlo in Harry. Per i primi dieci minuti circa nessuno dei due parla, ci limitiamo a guardarci di sfuggita quando l'altro non vede.
"Ehm, Daniel, se puoi alzare un po la testa per favore?" chiedo. Lui obbedisce ma ad un tratto le sue guance si tingono di rosso, un rosso accesissimo, e il suo sguardo vaga al di sopra della mia testa, come per distogliere l'attenzione da qualcosa...non capisco! Faccio finta di niente e continuo a truccarlo. Poi i suoi occhi cadono un po più in giu della mia testa...precisamente in direzione della mia scollatura, me ne accorgo e abbasso anch'io lo sguardo. I primi tre bottoni aperti della mia camicetta lasciano intravedere una buona parte di seno con tanto di reggiseno che sbuca un pò fuori. Mi affretto a coprirmi, vergognandomi come una ladra mentre lui se la ride.
"Non ridere" sbuffo.
"Non hai mai visto un paio di tette? Che c'è?!" lo ammonisco.
"Come sei aggressiva" commenta mellifluo.
"Tutto bene con Adam?" chiede, scrutandomi attentamente.
"Certo..." rispondo, incerta. Non ho mentito, va davvero tutto bene...col piccolo dettaglio che non è Adam che voglio. Mi stiracchio un attimo, causa la stanchezza.
"Wow! Stiracchiati tutta la vita" commenta Daniel sempre guardando in direzione delle mie "grazie". Alzo gli occhi al cielo coprendomi ancora di più e dandogli uno scappellotto.
"Silenzio, Dan" lui si limita a massaggiarsi la parte dolente, in silenzio. Restiamo cosi per un po, senza parlare.
"Vanessa...tu..." proprio quando sta per dirmi qualcosa qualcuno viene ad interromperci. Lo strano tizio di prima. Lo maledico mentalmente per avere interrotto questo momento, sembrava una cosa seria accidenti. E in effetti mi pareva strano che Dan mi avesse parlato chiedendomi addirittura di Adam. "Ehm, scusami, sei tu Vanessa?" resta fermo sulla porta, senza entrare. Annuisco interessata, lui mi si avvicina.
"Ciao! Sono Ben, Ben O'Gallagher...sono un fotografo." Ci stringiamo la mano sotto lo sguardo incuriosito di Daniel.
"Molto lieta, ehm...in cosa posso esserti utile?" chiedo.
"Beh ecco, ti osservo da un pò! Io ho uno studio, lavoro per Elle e ora sto lavorando ad un progetto, una mostra con alcune delle mie foto più belle. Tu hai catturato la mia attenzione, sei cosi...particolare! Ti andrebbe di posare per me?" sgrano gli occhi, incredula. Io posare per un fotografo?!
"Cosa? Ma io...io non ho alcuna esperienza" scrollo le spalle.
"E' uno scherzo?" chiedo poi, guardandomi intorno. Nessuno ci guarda, nessuno sembra far caso a noi. Lui scoppia a ridere.
"No, non è uno scherzo! Ero venuto sul set qualche giorno fa per scattare delle foto e ti ho notata, tutto qua! Ovviamente sarai pagata, sei perfetta per le mie foto! Dimmi di si, ti prego." Mi porge il suo biglietto da visita. Mi mordo il labbro inferiore, indecisa sul da farsi. Daniel non smette un secondo di fissare prima il fotografo e poi me, soffermandosi più su Ben, però, che non sembra stargli particolarmente simpatico.
"Beh, Ben...ci penserò" sorrido infilandomi il bigliettino in tasca. Lui annuisce.
"Oh, non hai detto no! Questo è già qualcosa! Chiamami e avrai tutte le informazioni di cui hai bisogno, magari ne parliamo davanti a un caffè!" mi strizza l'occhio e Daniel tossicchia leggermente, come per richiamare la nostra attenzione. Lo guardo.
"Si?" chiedo.
"Io avrei delle scene da girare, quindi ti dispiacerebbe sbrigarti?" dice irritato lanciando un'occhiataccia al ragazzo.
"Subito, sua altezza!" Gli faccio una riverenza, ironica. "Ok, ho ricevuto! Scusate il disturbo, ora vado...ciao Vanessa! Chiamami!" 

La giornata di lavoro è finita, finalmente. Mi sto dirigendo all'uscita dopo aver accettato mio malgrado l'invito a cena per me ed Adam, da parte di Roseanne. Cena alla quale sarà presente anche Dan, ovviamente. Ho cercato di rifiutare ma lei mi ha praticamente costretta! Questa giornata è stata...strana. Strana è la parola giusta, non vedo altro modo migliore per descriverla. Daniel che mi parla in modo strano, che quasi si ingelosisce alla presenza del fotografo che mi chiede di fargli da "modella"...e ora, tra poco, il pranzo con Adam che deve parlarmi di quella "cosa importante" cui accennava stamattina. Una volta tornata a casa ho giusto il tempo di cambiarmi di maglietta che lui è già da me. Scendo velocemente e lo saluto con un bacio.
"Allora, dove mi porti?" dico una volta entrata in macchina.
"Al locale sulla parte sud di Piccadilly! Quello che ti piace tanto di cui non ricordo mai il nome, dannazione" mi apro in un sorrisone a mille denti.
"Ooooh! Wow! Ti adoro!" lo abbraccio.
"E allora cosa devi dirmi?" chiedo, ormai non sto più nella pelle.
"Questo lo saprai tra un po!" il suo sorrisetto sghembo non preannuncia cattive notizie. O almeno non per lui.

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Capitolo 18
*** Complicazioni ***


Siamo seduti a tavola in un delizioso locale di Piccadilly Circus, Adam mangia il suo "fish and chips" mentre io mi sono data da fare con un panino imbottito. La tensione è alle stelle, sto per ascoltare la famosa "cosa importante".
"Allora? Non farmi stare sulle spine! Cos'è che devi dirmi?" incito Adam a parlare, odio i silenzi! Lui annuisce e ripone per un attimo le posate, tossicchia per schiarirsi la voce e dopo una breve pausa comincia:
"Ecco...è ormai un po' che ci frequentiamo, al di la di ogni mia aspettativa tu mi hai sopportato anche stavolta e d'altra parte io ho riscoperto dei...sentimenti che credevo essere scomparsi" a queste quasi mi scompare la fame e rimetto il mio panino nel piatto, osservando Adam col cuore in gola. Lui è visibilmente imbarazzato, parla lentamente riflettendo bene su cosa dire.
"Quindi..." mi prende la mano, avvicinandosi col viso al mio.
"Verresti a vivere in Scozia con me?" per un attimo non realizzo la situazione. Resto imbambolata a fissarlo con la bocca spalancata chiedendomi nella mia testa se questa conversazione stia davvero accadendo o se è solo frutto della mia immaginazione, magari ho bevuto troppa birra, no? Lui stringe di più la mia mano in modo rassicurante. Sono un tumulto di emozioni e pensieri contrastanti, ho sempre temuto che questo momento sarebbe arrivato e, come sospettavo, non so assolutamente cosa fare.
"Vanessa? Allora...che ne dici?" ricattura la mia attenzione.
"Scusa...scusa Adam non ho ben capito..." mi passo una mano tra i capelli, sbigottita. Lui sorride.
"Si che hai capito! Ti sto chiedendo di vivere insieme, io e te, in Scozia! Sai che prima o poi dovrò tornare li...tra poco per te le riprese di Harry Potter finiranno no? Potrai lavorare li, conosco un sacco di persone..." scuoto la testa, interrompendolo.
"E l'università?" scrolla le spalle.
"Ce ne sono anche in Scozia" puntualizza, ovviamente. Resto in silenzio a pensare, pensare e pensare mentre lui attende una risposta.
"Io...insomma sarebbe un passo molto importante, Adam" vedo balenargli negli occhi un lampo che sembrerebbe di dolore, non ce la faccio a fargli del male...
"Non dico che non mi piacerebbe, devo solo...pensarci, puoi aspettare?" lui annuisce accarezzandomi il dorso della mano.
"Grazie" mi sporgo in avanti per baciarlo e dopo esserci staccati penso che anche io ho da dirgli delle cose!
"Ho delle novità!" dico cambiando discorso e appoggiando entrambi i gomiti sul tavolo, lo osservo maliziosa.
"Cioè?" inarca un sopracciglio, sospettoso.
"Oggi la sottoscritta si è guadagnata una proposta molto allettante: fare da modella ad un fotografo!" dichiaro soddisfatta. Lui quasi si strozza con l'acqua che stava bevendo.
"Tu?! Ahaha!" gli getto il mio tovagliolo sulla faccia per zittirlo.
"Ehm...volevo dire: tu? Ma è fantastico!" allarga le braccia, entusiata.
"Scemo! E' venuto a parlarmi mentre lavoravo e ha detto che sarei una modella perfetta per le sue foto, che hai da dire?!" lo minaccio puntandogli contro una forchetta, lui indietreggia leggermente.
"Niente, niente! Non poteva scegliere modella migliore, sei bellissima!" sorride angelicamente, lascio perdere la sua ruffianeria e passo alla seconda "novità".
"Comunque, passiamo avanti...Roseanne, la ragazza di Daniel, ci ha invitati a cena da loro stasera...che dici?" spero vivamente e invano che dica di no! Adam adora Daniel! E il sentimento sembra essere reciproco...spesso si ritrovano a fare tornei di Playstation. Ah, gli uomini!
"Certo che mi va! Certo, certo! Passeremo una splendida serata!" annuisce soddisfatto e convinto di ciò. Io non ne sono sicura...appoggio i gomiti sul tavolo, sconsolata.
"Perfetto...ah senti oggi devo incontrarmi con Mat, dobbiamo sistemare delle ultime cose per la festa a sorpresa che vuole fare a Christina e poi porto Wembley dal veterinario" lui storce il naso.
"Che ha la palla di pelo?" chiede. Non prova molta simpatica per i cani ma so che sotto sotto è affezionato a Wembley.
"Sta male! Lo vedo giù e poi...vomita!" dico preoccupata.
"E ci credo! Con tutto quello che mangia..." ribatte sardonico. Con un'occhiata truce lo zittisco.
"Non sei divertente! E smettila di mangiare come un maiale, su! Ti sei finito tutto il ketchup!"


*****************
Io e Mat ci siamo appena salutati, abbiamo preso un caffè insieme mentre discutevamo e mettevamo a posto gli ultimi dettagli per la festa di Christina, che ormai è vicinissima, mancano solo due giorni! Sono cosi emozionata per lei! Tra l'altro Mat le ha comprato una fedina di Tiffany, taglio principessa. Che invidia! Ecco i vantaggi di esser fidanzata con un miliardario! Ora sto tornando a casa con il mio fidato Ipod che mi fa sempre compagnia, e intanto penso alla proposta di Adam. Andare a vivere con lui, in Scozia...questo si che sarebbe un grande passo. Ma non posso! Insomma, come faccio a convivere con un uomo che non amo? Non sarebbe giusto per nessuno dei due, e poi a Londra ho la mia vita. Una parte del mio cuore, non posso negarlo, non vuole andarsene anche a causa di Daniel. Si lo so, è sbagliato, ma non posso impedirmi di provare dei sentimenti, sono pur sempre umana! Basta, ora devo concentrarmi soltanto sul presente! E sulla festa di Chris, magari! Io farò dei deliziosi cupcakes arcobaleno, che modestamente sono la mia specialità nonostante io non sia sta gran cuoca, e Mat si occuperà della torta! No, non la fa lui, la compra, ovviamente! Ci sarà praticamente tutto il cast compresi i registi! Spero che almeno questa festa non sarà un fiasco! Mentre cammino, distratta, mi accorgo che dalla tasca del giaccone mi cade qualcosa, mi abbasso per raccoglierla e scopro che è il bigliettino di Ben, il fotografo. Lo osservo per un momento soppesando bene la decisione di telefonargli...alla fine cedo e lo faccio, lui risponde quasi subito.
"Ehi ben? Sono Vanessa...ciao! Ehm, sono disposta ad accettare la tua offerta!" lui è felicissimo e non perde tempo, mi chiede di cominciare da domani sul set di HP.
"Domani? E' perfetto! Benissimo, ci vediamo, ciao!" Questa devo dirla alla mamma. Sarà entusiasta! Ma chi voglio prendere in giro...non sono manco fotogenica accidenti!

Torno a casa che sono le sei e venti di sera, zuppa fradicia a causa della pioggia e della mancanza costante di un ombrello, me lo dimentico sempre, eppure vivo a Londra, mica alle Hawaii, che diamine! Ora devo farmi velocemente una doccia e vestirmi, tra poco meno di due ore io ed Adam andremo a cenare a casa di Daniel (mio malgrado) e voglio essere quantomeno presentabile! Oggi mentre tornavo a casa ho comprato un pensierino a Rosie per il bambino, una sciarpetta minuscola, per neonati ovviamente, con lo stemma e i colori i Grifondoro (aww!) e un paio di scarpine azzurre! Sono sicura che le piaceranno da morire. Quando si tratta di bambini sono una vera sentimentale, li adoro! Stranamente riesco a prepararmi più veloce del previsto e per ammazzare il tempo accendo il pc per controllare il mio profilo su Facebook, ci sono dieci notifiche di: Christina, Desmond (il tipo della mensa che commenta i miei status), Mark (uno strano tipo, collega di lavoro) e una di mia sorella. Si, ho una sorella e un fratello che vivono in Italia. Luce e Mattia. E' una vita che non sento la loro voce! Ci limitiamo a prenderci in giro su Facebook. Devo ricordarmi di telefonargli. In preda alla noia, faccio una ricerca...riguardo Daniel, su Google, vergognandomi come una ladra, mi sembra che perfino Wembley voglia ammonirmi con lo sguardo! Dopo aver digitato il suo nome sulla barra di ricerca mi escono una miriade di siti e immagini, tra i primi risultati ce n'è uno che mi incuriosisce particolarmente: Daniel Radcliffe Italia Forum. Ci clicco e mi appare dopo qualche secondo un Forum, appunto, classico, con un grafica davvero carina, Tutto azzurro, il mio colore preferito! Senza rendermene conto ci trascorro più di mezz'ora leggendo tutti i topic possibili e immaginabili pieni di curiosità su Daniel. Mi stupisce! E' pieno di persone che lo ammirano e lo stimano, pieno di ragazze follemente innamorate di lui (come dargli torto!), pieno di persone simpatiche! Apro un topic con la mia presentazione dopo essermi registrata con un nick particolarmente banale pensando che tutto questo abbia del surreale! Non ci posso credere...mi sono registrata ad un Forum su Daniel, devo essere malata. Questo sarà un segreto che mi porterò nella tomba. Finalmente qualcosa riesce a riportarmi alla realtà: la suoneria del mio cellulare, lo afferro prontamente senza leggere il nome sul display. "Pronto?" "Vanessa, sono Daniel. E' successo un...un casino" 

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Capitolo 19
*** He's gone. ***


Siamo in macchina, io ed Adam, diretti verso il London General Hospital. Roseanne si è sentita male, non so di preciso cosa le sia successo, Daniel era sconvolto quando mi ha telefonata e mi ha chiesto di correre in ospedale. Sono seriamente preoccupata, sarà successo qualcosa al bambino?
"Va un pà più veloce!" intimo ad Adam che guida piuttosto teso.
"Ehi, sto facendo del mio meglio, ok?!" sbotta innervosito fermandosi all'ennesimo semaforo rosso, alzo gli occhi al cielo, stufa. Sarà il decimo in meno di dieci minuti! Per un pò abbiamo strada libera e cosi Adam ne approfitta per andare a tutto gas. Dopo un quarto d'ora scarso arriviamo in ospedale, trafelati e, per quanto mi riguarda, sudata! Sono agitata. Chiediamo ad un infermiera dove possiamo trovare Roseanne, e lei ci dice che è in chirurgia.
"Chirurgia? Oddio Adam che le staranno facendo?" premo freneticamente il tasto dell'ascensore mentre Adam mi consiglia di stare calma, saliamo al quarto piano e ci ritroviamo in un corridoio bianco e semideserto.
"Dove caspita siamo finiti?!"Adam si guarda intorno con fare circospetto, svoltiamo l'angolo e in lontananza vediamo Daniel, appoggiato al muro con le mani sul viso.
"Eccolo..." ci avviciniamo ma lui non si accorge del nostro arrivo, è bellissimo.
"Daniel! Che è successo a Rosie?" gli appoggio una mano sulla spalla facendolo trasalire.
"Oh...oh mio Dio grazie per essere qui!" il suo viso è impaurito, cosi come i suoi occhioni blu che ora tendono al grigio. Sembrano il mare in tempesta.
"Non ringraziare! Dicci come sta Roseanne, piuttosto" ora è Adam a parlare, lui alza le spalle.
"Non..non lo so. Ci sono problemi col bambino...ha cominciato a...a sanguinare e...Oh Dio..." scoppia a piangere, scuotendo la testa e battendo i pugni contro il muro. Io ed Adam ci lanciamo un'occhiata, presi alla sprovvista. Non so che fare.
"Dan..." provo ad avvicinarmi a lui e farlo calmare ma non smette di prendere a pugni il muro, tanto da far sanguinare la mano.
"Daniel, smettila!" lo scrollo tenendolo per le spalle, il mio tono è stranamente autoritario. Ottengo il risultato sperato, lui si ferma e mi guarda, gli occhi pieni di lacrime.
"Sono una merda..." scuote la testa continuando ripeterlo a se stesso. Io so a cosa si riferisce, mentre Adam mi guarda interrogativo. Fingo di non sapere.
"Daniel, coraggio..." gli accarezzo dolcemente una spalla, cercando il suo sguardo. Non so come ci ritroviamo abbracciati, strettissimi l'uno all'altra, quasi dimenticandoci di Adam che nel frattempo richiama la nostra attenzione tossicchiando. Ci stacchiamo bruscamente, come risvegliati da un meraviglioso sogno.
"Era necessario l'abbraccio?" borbotta il mio "compagno" senza farsi sentire da Dan, lo rimprovero con lo sguardo e lui alza le mani in segno di resa. Alla fine tutti e tre ci ritroviamo seduti in quella fredda e tetra sala d'aspetto, con le sedie che ti paralizzano il fondoschiena. Io la chiamerei sala di tortura! Odio gli ospedali...per quasi un'ora nessuno si degna di dirci qualcosa, ma finalmente la porta della sala operatoria si spalanca e ne esce un medico piuttosto giovane che si avvicina a noi. Tutti e tre lo osserviamo ansiosi.
"Signor Radcliffe?" Daniel annuisce, nervoso.
"Come sta?" chiede soltanto. L'espressione del medico non fa presagire nulla di buono...
"La sua fidanzata sta bene...non possiamo dire lo stesso per il bambino, signore...la situazione era grave, abbiamo fatto del nostro meglio ma non ce l'ha fatta, mi dispiace..." io ed Adam ci fissiamo sconvolti, mentre Daniel sembra in trance. Non parla...la sua espressione è come cristallizzata in una smorfia di dolore, lo sguardo fisso davanti a se. Poi i suoi occhi si riempiono di lacrime e il suo pianto sommesso mi spezza il cuore...non l'ho mai visto cosi. Roseanne ha perso il bambino...non ci posso credere.
"Dottore...lei come sta?" chiedo.
"E' sotto shock...ora è sedata ma le sue funzioni vitali sono buone, non dovrebbe avere problemi" tiro un sospiro di sollievo. Il dottore ci lascia e io ed Adam tentiamo inutilmente di consolare Dan. Non credevo di poterlo mai vedere in queste condizioni...ma quello in fondo era suo figlio.
"Daniel io...non sai quanto ci dispiace, davvero, chiamaci per qualunque cosa, noi ti siamo vicini" gli prendo una mano e lui d'istinto stringe la mia.
"Adam, perchè non gli vai a prendere un tè?" volto la testa verso il biondo che annuisce, felice di poter fare qualcosa, e sparisce dietro l'angolo del corridoio. Una volta rimasti soli, Daniel, dopo essersi calmato ma sempre tenendo stretta la mia mano, appoggia la sua fronte alla mia, non capisco cosa voglia fare, è sconvolto. Quando parla la sua voce è un sussurro, ma mi basta.
"Non abbandonarmi, ti prego. Ho bisogno di te." 

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Capitolo 20
*** Traffic lights ***


Salveeee! Questo qua è più un capitolo di passaggio, non è realmente importante nello sviluppo della storia, se non per la parte finale...spero vi piaccia! Un abbraccio :D


una settimana è trascorsa da quella sera, la sera in cui Roseanne ha abortito. Inutile dire che sia stato un trauma un pò per tutti sul set, tutti vogliono bene a Rosie e Daniel e vedere lei cosi felice, stranamente e paradossalmente, faceva sentire "serena" anche me. Sarà che adoro vedere le future neomamme con i loro pancioni... Ed ora lei ha perso il bambino, e quasi non mi sembra vero. Le cose sono cambiate radicalmente. Daniel non avrà più un figlio da lei...non è più in "obbligo", ma eccoli sempre insieme, più uniti che mai, sembra. In queste due settiamane non ho fatto altro che pensare, pensare e pensare a questo, facendomi schifo da sola. Roseanne sta male e io speravo in cuor mio che Dan l'avrebbe lasciata, si. Mi vergogno ma...mettetevi nei miei panni. Voglio bene a Roseanne, siamo amiche, ma non posso, purtroppo, essere troppo sincera con lei. Non posso dirle, ad esempio, che amo il suo ragazzo. Eh già...lo amo, amo Daniel da un bel pezzo ormai, è solo che non volevo accorgermene. L'illuminazione l'ho avuta qualche notte fa: mentre Adam dormiva (russando alla grande) beatamente nel mio lettone, affianco a me, io non riuscivo a chiudere occhio, ero tormentata da mille pensieri, tra cui lui, appunto. Non riuscivo a capacitarmene eppure ho dovuto accettare la realtà dei fatti scoppiando in un pianto liberatorio di cui Adam ignora l'esistenza. La mia vita è un vero disastro! 


Io e Daniel (si avete capito bene, Daniel.) siamo in macchina, chiusi in noi stessi da un imbarazzante silenzio che sembra rendere più densa l'aria nell'abitacolo. Cosa stiamo facendo? Tra qualche secondo ve lo dirò! Sono passata a trovare Rosie in ospedale prima, le ho portato dei fiori, e come immaginavo Daniel era li. C'erano anche Tom e Jade e poco dopo di me sono arrivati i genitori di lei, due persone davvero simpatiche! Comunque...mia sorella, Luce, ha deciso di farmi una sorpresa telefonandomi alle sette di mattina di una settimana fa, eccitatissima, per annunciarmi il suo arrivo a Londra oggi insieme ai figli. Ne ha due, due gemelli, i miei nipotini di 5 anni :Marco e Daniele (ironia della sorte...) Da quando me lo ha detto la mia giornata è cambiata da cosi a cosi, letteralmente! Sono felicissima che venga a trovarmi, ho sempre avuto un bel rapporto con mia sorella...e poi adoro alla follia i miei due nipotini. E' solo che...che Luce mi conosce troppo bene, si accorgerebbe sicuramente che c'è qualcosa che non va e che si tratta di un uomo, in più dovrò praticamente per forza dirle che "sto" con Adam perchè io e lui ci vediamo praticamente tutti i giorni, e ancora non ho deciso cosa dirgli per quanto riguarda l'andare a vivere in Scozia. Lei capirà tutto. E non posso tenerle nascosto Daniel perchè...sarà la prima persona che le presenterò! In pratica quando ero in ospedale mi è venuta la brillante idea di dire loro che sarebbe venuta, gli ho detto che andavo a piedi perchè Adam era a lavorare e Christina e Mat erano fuori per un Week end romantico...(tra tre giorni ci sarà la loro festa a proposito!) e dunque Rosie ha avuto la "brillante" idea, seppur generosissima, di farmi accompagnare da Daniel. Inutile dire che io abbia cercato in tutti i modi di farle cambiare idea, ma niente. E lui nemmeno mi aiutava...se ne stava zitto ad osservarci ma a tratti assecondando la sua fidanzata, già. Onestamente non capisco se l'abbia fatto con riluttanza o se abbia deciso di accompagnarmi per un qualche secondo fine. Ma sarei presuntuosa se fossi convinta della seconda.

"Quanti anni ha tua sorella?" chiede lui dopo un lungo silenzio, gli occhi fissi sulla strada, mentre siamo fermi ad un semaforo. Tamburella nervosamente le dita sul cruscotto. 

"Ne ha trenta, un bel pò in più a me! Io sono la piccolina della casa, mio fratello Mattia ne ha ventisei" cerco di allentare la tensione provando a chiacchierare, Daniel adora chiacchierare di solito...ma si limita ad annuire stavolta, sempre senza guardarmi. Questo suo "gelo" improvviso verso di me mi provoca un fastidio inimmaginabile, due settimane fa mi aveva detto di non lasciarlo, di restare con lui, mi aveva abbracciata! Ma che diamine ha nella testa questo ragazzo?! Lo guardo, osservo il suo profilo, rabbiosa. Più noto che è dannatamente bello più mi incazzo. Passano una decina di minuti e lui continua a guidare in religioso silenzio. Decido di prendere in mano la situazione. 

"Senti Daniel, io...mi dispiace averti messo in condizione di accompagnarmi ma davvero io non volevo..." cerco di scusarmi con lui mettendo da parte il mio orgoglio ma mi blocca. Ferma la macchina ad un altro maledetto semaforo e stavolta mi guarda dritto negli occhi facendomi sciogliere letteralmente come una ragazzina con gli ormoni impazziti.
"Io volevo. Non capisci? Sono stato ben felice di accompagnarti per restare un pò da solo con te" la semplicità con la quale me lo dice mi fa restare di sasso, potrei toccare il cielo con un dito ma sono perplessa.
"Ma...ma allora perchè sei cosi freddo?" non riesco a non chiederglielo, devo capire. Scuote la testa mordendosi il labbro inferiore. 

"Perchè? Perchè se non lo fossi ti salterei addosso, Vanessa. Mi piaci e..." si blocca di colpo senza continuare la frase, come se avesse cambiato idea ritenendola inopportuna. Gli prendo la mano stringendola forte alla mia.
"E cosa, Dan? Guardami" mi sporgo un pò di più in avanti, verso di lui che sembra fare fatica adesso a guardarmi dritta negli occhi, inconsciamente mi ritrovo a tremare...ma non dal freddo. Lui non risponde, mi guarda, mi guarda soltanto, avvicinandosi lentamente. 

"Questo..." dice poi quasi in un sussurro, rispondendo in ritardo alla mia domanda. In pochi secondi annulla completamente le distanze tra noi impossessandosi delle mie labbra, impetuoso. E' come se ci baciassimo per la prima volta, la passione è violentissima, cosi violenta che ci ritroviamo a gemere e sospirare isolandoci dal mondo esterno. Il tutto diventa ancora più incontrollabile quando gli accarezzo la nuca giocando con alcune sue ciocche di capelli. Se in questo momento non fossimo in macchina, nel pieno del traffico londinese, sono sicura che finiremmo a letto insieme. Dopo quelle che mi sembrano ore isolata dal resto del mondo i clackson insistenti delle auto in coda dietro di noi ci fanno trasalire, le persone al volante ci lanciano epiteti poco carini per ricordarci che il semaforo è verde.
"Cazzo!" Dan si stacca da me e si affretta a ripartire, rosso in viso. Non commentiamo l'accaduto, ancora troppo scossi per farlo. Continuiamo in silenzio fino all'arrivo in aeroporto, dieci minuti prima di poter riabbracciare mia sorella.
"Ce l'abbiamo fatta giusto in tempo..." butto li per spezzare il silenzio. Lui arrossisce, è tremendamente sexy.
"Già! E' stato...è stato fantastico." commenta senza guardarmi, so che si riferisce al bacio, naturalmente. Sorrido.
"Si, anche per me, sei bravo a guidare!" fingo di non aver capito ricevendo un leggero spintone in tutta risposta ritrovandomi poi ad osservare un Daniel imbronciato. Sembra davvero un bambino con le guanciotte rosse e gli occhioni blu tristi.
"Anche per me, scemo" sospiro stampandogli un bacio sulla guancia. Ora vorrei tanto chiedergli cosa ha intenzione di fare con Rosie, se prova ancora dei sentimenti per lei, ma non credo sia il momento più adatto. Ad un tratto, sbadatamente mentre rovistavo nella borsa, la faccio cadere rovesciandone cosi il contenuto sul pavimento. Daniel mi aiuta a raccogliere le cose sparse qua e la ma vede una cosa che non dovrebbe vedere... 

"Perchè hai nella borsa un giornale dove ci sono annunci per case in affitto in Scozia? Stai...stai pensando di andartene?" 

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Capitolo 21
*** Touchè! ***


Lo guardo. Lo guardo senza sapere cosa dire, cosa fare, come comportarmi. Resto ferma e impacciata mordendomi nervosamente le labbra mentre lui chiede, tacitamente, delle spiegazioni soltanto attraverso il suo sguardo magnetico. Mi guarda negli occhi e questo mi rende ancora più confusa, quindi abbasso la testa verso il giornale che ora lui regge nella mano, quello delle case. 
"Non lo so" ammetto, alla fine, dopo qualche minuto. Lui strabuzza gli occhi e mi si avvicina di più, mi prende dolcemente la mano. 
"In realtà è di Adam, il giornale...è stato lui a chiedermi di andare a vivere insieme in Scozia" continuo, lo sguardo fisso sul pavimento. Controllo l'ora: Luce e i gemelli dovrebbero essere qui a momenti.
" Che cosa?! Tu...tu stai pensando di andare a vivere con lui?" enfatizza il "lui" con disappunto. Scuoto la testa alzando gli occhi al cielo.
"Non lo so, Dan." ripeto. 
"Io...io sono confusa. Le riprese stanno per finire e io mi ritroverei senza sapere cosa fare, Adam si trasferirà e..." comincio a parlare a ruota libera come quasi per scusarmi ma mi ferma. 
"E cosa? Tu non lo ami!" senz rendersene conto ha cominciato ad urlare e alcune persone si girano a guardarci, mi libero dalla sua presa. 
"Non urlare Dan!" dico stizzita, lui si zittisce e si avvicina per baciarmi ma guardando oltre la sua spalla, in lontananza, intravedo mia sorella farsi largo tra la folla, cosi mi tiro indietro di scatto salutandola energicamente con la mano per farmi notare. Daniel si gira in sua direzione, contrariato. 
"Sono loro?" annuisco, contenta, dimenticando per un attimo la nostra discussione. Luce ed i bambini ci raggiungono e tutti e quattro ci stringiamo in un intensissimo , lungo e affettuosissimo abbraccio.
"Quanto mi siete mancati! Sei bellissima!" dico sorridendo a mia sorella.
"Anche tu mi sei mancata da morire! Stai...da Dio!" poi si rivolge a Daniel, maliziosa .
"E tu devi essere Daniel! Vanessa mi ha molto parlato di te..." gli fa l'occhiolino, beccandosi in tutta risposta una gomitata nelle costole.
"Ahi!" borbotta. "Ti sta bene, non darle retta Dan!" Daniel ridacchia, imbarazzato, e le stringe la mano. Intanto i miei nipotini Marco e Daniele gli fanno "ciao ciao" con la manina.
"Amori della zia! Quanto siete cresciuti!" li prendo entrambi in braccio, i loro occhioni verdi osservano l'ambiente, spaesati. "Ciao! Come va?" Daniel gli accarezza la testolina facendoli ridere. 
"Bene!" rispondono in coro con le loro vocine timide. Questa scena mi intenerisce non poco...Daniel sarebbe un padre meraviglioso. 
"Sei il fidanzato di zia?" Chiede Daniele, curioso. Io e il mio moretto ci guardiamo per un secondo, arrossendo e cominciando a farfugliare cose senza senso.
"No Dany...non è il fidanzato di zia! Sono amici" Luce interviene in nostro soccorso, divertita.
"Già...ehm...io e Daniel siamo buoni amici" annuisco poco convinta. 
"Anche io mi chiamo Daniele!" esclama il piccolino facendoci ridere, Marco è più timido e se ne sta zitto zitto. 
"Beh ecco perchè sei cosi carino allora! E tu, come ti chiami?" ora Dan si rivolge a Marco, che flebilmente mormora il suo nome correndo poi a nascondersi dietro di me. 
"Oh, Marco! Bel nome! Anche se non ti chiami come me...sei carino anche tu!" Luce lo ringrazia e mentre si scambiano inutili convenevoli li interrompo, un pò gelosa. Che stupida.
"Allora andiamo? Luce, com'è che tuo marito non è venuto?" chiedo. 
"Oh, Francesco doveva lavorare! Ah mamma, papà e Mattia ti mandano tanti saluti!" mentre usciamo dall'aeroporto dopo aver recuperato le loro valigie, parliamo del più e del meno, in italiano ovviamente, mentre Daniel si limita ad ascoltarci ma senza capirci niente.
"Sapete, voi due non vi somigliate per niente! Non l'avrei mai detto che siete sorelle!" esclama ad un tratto per inseririsi nel discorso, io e Luce gli lanciamo un'occhiataccia. 
"E meno male, tzè!" sbotto fintamente offesa, lei incrocia le braccia al petto.
"Potrei dire lo stesso, befana!" mi fa la linguaccia. 
"Beh è vero, Luce bionda, pelle chiarissima, occhi chiari...e tu sei...sei...oh lasciamo perdere!" 

"Ehi, quando me lo farai conoscere il tuo ragazzo?" Luce, appena sveglia, mi raggiunge in cucina mentre sorseggio in pace il mio caffè nero. Sono le otto di mattina e sto per andare a lavoro, oggi io e Ben (il fotografo) dobbiamo ultimare il servizio fotografico, e poi finalmente potrò vedere le mie foto. 
"Questa sera! Viene a prendermi perchè andiamo ad una festa, ovviamente sei invitata anche tu se ti va...è la festa di fidanzamento della mia amica Christina, te la ricordi? Si è messa con Matthew Lewis!" Lei ci pensa un attimo. 
"Ah, si! Christina! Accidenti...lei e Matthew Lewis?! E invece tu con Daniel? Si può sapere che combinate?" il sangue mi si gela letteralmente nelle vene, divento rossa come un peperone e comincio a sfogliare nervosamente il giornale senza realmente leggerlo.
"Non so di cosa parli, siamo solo amici! Dove sono i bambini?" cerco di cambiare argomento. Lei mi si siede accanto, versandosi del caffè.
"A letto, e comunque non me la racconti giusta tu!" mi osserva al di sopra della tazza. Scuoto la testa, ignorandola.
"Hai programmi per oggi?" chiedo sorridendo candidamente. Lei alza gli occhi al cielo.
"Sei sempre stata maestra nello sviare i discorsi! Comunque, io e bambini andremo a farci un giro sul London Eye! Peccato che tu non possa venire..." sbuffa. Annuisco.
"Già! Ora devo scappare, ci vediamo oggi, ok? Se vuoi venire alla festa fatti trovare pronta per le otto! Ciao!" afferro al volo una fetta di tost con la marmellata ed esco. Arrivo agli studios con un certo ritardo dopo aver atteso quasi un ora ferma in macchina a causa del traffico, cosi, nervosa e parecchio incazzata non mi accorgo quasi delle persone che mi salutano. Entro nei camerini spalacando bruscamente la porta e borbottando un secco "buongiorno", trafelata. Lascio distrattamente la mia borsa per terra e Ben, seduto su una sedia, richiama la mia attenzione. Lo saluto scusandomi per il mio umoraccio, intanto anche Daniel ci raggiunge, oggi è il primo ad essere truccato, da me. Lancia un'occhiata non proprio amichevole al fotografo e una molto eloquente a me. Faccio finta di niente, ma gli sorrido, comincio a truccarlo mentre Ben mi scatta alcune foto, in silenzio, osservandomi concentrato.
"Sei bellissima, vai cosi! Il tuo sguardo mentre lavori è qualcosa di magnifico!" mi dice ad un tratto, facendomi arrossire vistosamente. Lui non lo vede ma Daniel alza gli occhi al cielo. "
Oh...grazie Ben" gli do una pacca amichevole sulla spalla.
"Oh, te li meriti tutti i complimenti, queste foto faranno furore!" sorride soddisfatto.
"Ehi amico, quando hai finito di provarci non è che potresti lasciarci un attimo soli?" Dan si intromette fulminando Ben con lo sguardo. 
"Daniel! Non ci sta provando! Scusa Ben..." Il ragazzo annuisce, rassegnato, agitando le mani.
"Non importa, beh vi lascio soli tanto abbiamo finito, ci vediamo domani per le ultime cose?" chiede.
"Si, a domani!" Una volta chiusa la porta alle sue spalle, io e Dan restiamo completamente soli, gli rivolgo uno sguardo accusatorio.
"Esigo delle spiegazioni! Guardami!" senza farsi pregare, fissa le sue iridi azzurre nelle mie, facendo sparire quasi del tutto la mia rabbia.
"Lo sai! Quel tizio è un parassita, sono giorni che ti sbava dietro, vuole portarti a letto!" ringhia. Scoppio a ridere passandomi una mano sul viso, non dovrei, lo so, ma è davvero buffo quando fa il geloso...gli stampo un rumoroso bacio su una guancia, poi un altro, e un altro ancora. Anche lui fa per baciarmi, sulle labbra, ma poi si blocca di colpo.
"Cosa hai deciso riguardo la Scozia?" il suo tono di voce cambia da cosi a cosi, come la sua espressione. Sospiro. 
"E tu cosa hai deciso riguardo Rosie?" sospira anche lui. "Touchè." 

Me ne torno a casa, affranta a dir poco. Odio questa situazione, odio Daniel che ci prova con me e poi mi tratta come sua seconda scelta! E come se non bastasse ho lo strano presentimento che la festa di fidanzamento, questa sera, mi riserverà grandi "sorprese".

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Capitolo 22
*** Hush. ***


Salve a tutti! Buona Pasquetta!  Spero abbiate mangiato tanto oggi e che vi siate divertiti u.u Ed ora per digerire vi regalo questo bel capitolozzo! Si, sono magnanima, lo so! u.u Beh ora la smetto e vi lascio alla lettura, ciao :D

Sono  le quattro di pomeriggio, mi sto rilassando sul mio sofa. Mancano più o meno quattro ore alla festa di fidanzamento quindi direi che ho parecchio tempo a disposizione per svagarmi un pò e lasciare che i mille pensieri che mi affollano la mente, almeno per un momento, mi scivolino addosso.
Faccio zapping ma senza prestare davvero attenzione alla tv, sono più concentrata sulle patatine che sto mangiando! Mentre Wembley, accoccolato sulle mie gambe, schiaccia un pisolino godendosi i miei grattini sulla testa.
Beato lui, penso. Sono completamente sola a casa, avvolta nel silenzio, è strano...Adam è a lavoro, Luce e i gemelli sono usciti e se la spassano in giro per Londra anche se dovrebbero essere qui a momenti, non ero più abituata alla solitudine più totale! Dopo un pò, in preda alla noia, accendo lo stereo e ci infilo un CD di balli latino-americano risalenti ai tempi della mia beata adolescenza in cui trascorrevo le vacanze estive nei villaggi turistici del salento.

"Che bei ricordi!" sospiro accennando qualche passo di "mueve la colita", ma la parte peggiore viene quando comincio anche a cantare! Sembra che anche Wembley mi implori di smettere con lo sguardo. Vado in camera da letto per decidere cosa mettermi, ovviamente resto immobile, imbambolata davanti all'enorme catasta di vestiti...sono quasi minacciosi, direi. Mi sembra di risentire i rimproveri di mia madre: "Vanessa, questo armadio è un disastro! Quando imparerai ad essere più ordinata? Figlia mia, sei tutta tuo padre!" ridacchio.
Dovrebbe vederlo ora. Comunque, mentre mi trovo nel cuore di questa "ardua", "critica" e "catartica" decisione, sento il campanello suonare svariate volte.
"Sarà la signora Fisher che come al solito rompe le scatole per la musica alta" sbuffo parlando tra me e me, mi dirigo svogliatamente in salotto e abbasso il volume dello stereo prima di aprire senza neanche controllare chi possa essere.

"Signora le assicuro che..." se mi scattassero una foto ora, somiglierei all' "Urlo" di Munch.  La mia mascella quasi tocca il pavimento, come nei cartoni animati. Purtroppo (o per fortuna) non si tratta della signora Fisher del piano di sotto, ma di un soggetto decisamente più affascinante che da molte notti tormenta i miei sogni: Daniel. Che diavolo è venuto a fare?  Lo osservo, prima di chiedere spiegazioni. Ha il suo solito berrettino da baseball calato sugli occhi, un montgomery nero dal quale sbuca una felpa blu dello stesso colore dei suoi occhi, posso usare solo una parola per definire il tutto: meraviglioso. Le guance sono rosse per il freddo.
"Daniel...che cosa...?" Mi mancano le parole, mi ha scombussolato.
"Mi fai entrare?" chiede, deciso, guardandomi negli occhi. Deglutisco nervosamente, poi annuisco e mi faccio da parte per lasciargli libero il passaggio in casa. Credo di aver capito cosa stia per succedere. Una volta entrato entrambi restiamo in piedi, uno di fronte all'altro. Io con lo sguardo fisso sul pavimento, lui con lo sguardo fisso su di me.
"Vuoi...vuoi sederti? C'è qualcosa che devi dirmi?" so già che non vuole chiedermi niente, lo so. E infatti scuote la testa in senso di diniego.
"Non voglio sedermi, voglio solo te" la sua voce è roca e impastata per la crescente eccitazione, i suoi occhi sembrano volermi divorare. Quasi contemporaneamente ci ritroviamo a ricercare un contatto fisico con l'altro, facendo aderire perfettamente i nostri corpi e baciandoci come non avevamo mai fatto prima, le nostre lingue non smettono mai di rincorrersi neanche mentre lui comincia a spogliarmi, lasciandomi soltanto in biancheria intima. Sento la sua eccitazione crescere mentre spinge il suo bacino contro il mio, gemendo e ansimando sul mio collo dove comincia a posare mille piccoli baci che seguono la linea delle mie spalle. Intanto anche io prendo a spogliarlo, prima getto via il suo cappellino che se prima mi faceva impazzire ora mi è d'intralcio, poi passo alla maglietta, infine ai pantaloni. Finalmente posso far scorrere le mie mani sulla sua schiena muscolosa ma non troppo scolpita, posso toccare ogni singolo centimetro della sua pelle, calda, mentre con l'altra mano gioco con alcune ciocche di capelli. Allontana per un attimo la bocca dal mio collo e mi guarda, il suo sguardo è più che eloquente. Mi prende per mano e mi trascina sul letto, mettendosi sopra di me, cominciando a baciare l'incavo tra i miei seni, facendomi mordere le labbra per il piacere.
"Daniel..." mormoro tra un gemito e l'altro.
"Non dovremmo..." dico poco convinta, non voglio che smetta. Non voglio assolutamente. Non vorrei fare altro in questo momento.
"Shh, per favore, lo vuoi anche tu..." mi tappa la bocca con un bacio rovente, facendo crollare ogni mia indecisione, seppur piccola. Continuiamo a baciarci, toccarci, sfiorarci...nella stanza riecheggiano i nostri gemiti sommessi. Poi i pochi indumenti che ci restano addosso diventano insopportabili. Daniel riesce a slacciarmi il reggiseno con un veloce movimento delle dita ed io faccio lo stesso con i suoi boxer che in pochissimo tempo raggiungono gli altri vestiti ammucchiati sul pavimento, idem per i miei slip. Prima di compiere il passo decisivo, dal quale non si potrà più tornare indietro, ci guardiamo negli occhi, in silenzio. I suoi sono ancora più blu e ardono di desiderio. Capisco che nessuno dei due riuscirebbe a fermarsi ora, nemmeno se lo volessimo, cosi, in un gesto deciso, i nostri corpi si uniscono provocando ad entrambi un'esplosione di piacere incontrollato, piacere al quale entrambi ambivamo da mesi. Spontaneamente prendo ad assecondare i  suoi movimenti delicati ma decisi allo stempo tempo, lasciandomi completamente andare ai miei istinti fino a quando entrambi, sfiniti, non raggiungiamo il limite. I gemiti diventano piccoli urli, i movimenti diventano sempre più veloci, e poi il silenzio.Daniel si rilassa completamente appoggiando la testa sui miei seni che si alzano e abbassano ritmicamente, senza uscire da me, ed io lo accarezzo, un pò imbarazzata. Nessuno parla. Restano solo i nostri respiri ancora affannati. 

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Capitolo 23
*** Un annuncio importante. ***


Tantissimi striscioni e festoni colorati, luci psichedeliche, palloncini a forma di cuore, musica a tutto volume, persone che si divertono....e fiumi di alcolici. La festa di fidanzamento non poteva non essere cosi, d'altronde, essendo l'organizzatore Mat! La sua splendida villa in perfetto stile inglese è stata sapientemente addobbata e decorata per l'evento, è una meravigliosa esplosione di colori! Christina è contentissima, ovviamente non sapeva nulla, e vedere tutti noi al buio che le urlavamo: "Sorpresa!" l'ha fatta scoppiare in lacrime. Ci sono proprio tutti, tutto il cast, il regista, alcuni tecnici, gli amici-gorilla di Mat, ci sono anche mia sorella e i gemellini...anche Daniel e Rosie ci sono. E' stranissimo. Solo pochissime ore fa io e lui ci rotolavamo tra le lenzuola ed ora siamo costretti a stare insieme, nella stessa stanza, a guardarci e a fingere di essere a malapena amici, con Adam che in questo momento si sta dando alla pazza gioia cantando una canzone al karaoke con Tom: Hot stuff...che Dio ci aiuti! Sono ridicoli! Ah, a proposito, per pochissimo il mio "ragazzo" non mi ha scoperta a letto con Daniel, è arrivato poco dopo che lui sia andato via, mentre Luce l'ha visto andar via ma temo non sospetti nulla, sono anche riuscita a sistemare il letto in tempo! Mi guardo un pò giro ingozzandomi di patatine al formaggio (dimenticavo: ci sono anche tonnellate di cibo) , le mie preferite, e lo vedo abbracciare Rosie per poi darle un leggero bacio sulle labbra, la rabbia che sento crescermi dentro è del tutto incontrollabile, e questo mi porta a mangiare come un'ossessa guadagnando qualche occhiataccia da Christina che mi si avvicina furtiva. 

"Ehi, non ti diverti?" mi accarezza una spalla. La osservo, è raggiante e bellissima col suo solitario nuovo di zecca al dito. 
"Ma certo che mi diverto Chris...sono davvero felice per te, lo sai" ci abbracciamo, commosse. Poi decido di confessarle tutto.
"Devo dirti una cosa" i miei occhi, decisi, sono fissi nei suoi. Annuisce.

"Riguarda Daniel, vero?" abbasso la testa, sospirando, non c'è nemmeno bisogno che le risponda.
"Vanessa, sei un caso perso...che è successo?" mi trascina in un posto un pò più appartato, aspettando la mia risposta. Non sapendo come dirglielo, opto per il metodo più veloce e diretto, senza inutili giri di parole.
"Abbiamo fatto sesso, prima, a casa mia" giocherello distrattamente con le mie unghie mentre lo dico, come a voler sminuire d'importanza ciò che sto dicendo. La reazione di Christina non tarda ad arrivare.
"Che cosa??? Sesso?! E' come è successo?! Oddio mio ma voi siete pazzi...ha messo il preservativo spero! Oddio mio!" si passa una mano sul viso continuando a ripetere "o mio Dio". 
"Certo che ha messo il preservativo! E poi...non urlare che ti sentono tutti! Si, abbiamo fatto sesso. E' venuto da me e...e ci siamo ritrovati a letto, non chiedermi altro ti prego! Avevo bisogno di dirtelo...mi sento una cacca! Siamo entrambi fidanzati...come faccio? Aiutami!" congiungo le mani a mò di preghiera sotto il suo sguardo accusatorio.
"Non avresti dovuto! Ecco! Ma che ti salta in mente! Devi dirlo ad Adam, ora! Quel poveretto spera ancora che tu voglia andare in Scozia con lui e non fai altro che illuderlo, ma andiamo...stavolta l'hai fatta grossa! Parlagli dopo la festa, davvero" mi mordo il labbro facendo su e giu per la stanza.
"Ma cosa penserà di me? Sono una sgualdrina!!! No, non posso dirglielo, troverò una scusa!" Christina si stringe nelle spalle.
"Vanessa, fai come vuoi...le scelte sono tue, ma dovresti essere onesta con lui, questa storia tra te e Daniel va avanti da troppo...e poi quando l'avrai lasciato ti consiglio di parlare con Dan e chiarire tutto quanto, vedere che intenzioni ha, eccetera..." non rispondo, mi limito soltanto ad abbracciarla forte. Restiamo cosi per qualche minuto, poi lei si stacca e mi lancia uno sguardo furbo. 

"Com'è a letto?" ridacchia. Strabuzzo gli occhi e scoppio a ridere dandole una pacca sulla spalla. 
"Beh...una bomba! Non dico altro" sorrido ritornando con la mente a qualche ora fa. Nonostante abbia fatto una doccia mi sent ancora il suo profumo addosso. Lei alza gli occhi al cielo. 
"Sei proprio innamorata..." mi scompiglia affettuosamente i capelli. 
"Dai sgualdrina, torniamo alla festa, ti faccio assaggiare un drink che è la fine del mondo!" mi prende sottobraccio trascinandomi via con lei.
"Ok...però non chiamarmi sgualdrina! Non infierire che cavolo!" 

*****************
"Amore! Come sono stato?" Adam mi viene incontro, abbracciandomi e baciandomi dopo la sua "meravigliosa" esibizione canora insieme a Tom.
"

Ad xfactor faresti furore" dico ironicamente mentre ricambio il bacio e sento una morsa attanagliarmi lo stomaco. Cerco di scacciare questi pensieri adesso e mi concentro solo a divertirmi...ma non posso fare a meno di notare lo sguardo insistente e...strano, di Dan.
"Pff! Ma che ne vuoi capire tu di musica! IgnoVante" si aggiusta la cravatta e la giacca, indignato, facendomi ridere. Poi ci raggiunge Tom.

"Allora? Com'era?" chiede tutto sorridente, con le guance rosse.
"Niente male davvero Tom! Ho sempre apprezzato la tua voce dai tempi di Feltbeats!" gli faccio l'occhiolino battendogli una mano sulla spalla, lui mi abbraccia. Il complimento era sincero! Adam ci guarda in cagnesco. 
"Perchè lui è bravo ed io no?!" sbotta come un bambino. 
"Perchè Tom è nato con una bella voce, tesoro" gli spiego sardonica. Tom annuisce in sua direzione. 
"Andiamo, sono sicuro che sei un ottimo avvocato!" lo prende in giro beccandosi un ceffone dietro la testa. Incredibile quanto siano infantili,gli uominI! Scuoto la testa, rassegnata. Ad un tratto Rupert, barcollante dato il suo precario equilibrio causato dai litri di birra che ha bevuto, sale su uno sgabello facendo tintinnare il calice che tiene in mano per richiamare la nostra attenzione.
"Signori e signore! Daniel e Roseanne devono farci un annuncio! Mat scusa ma dobbiamo un attimo rubarvi la festa! Prego, lascio la parola a Rosie! Ehm...qualcuno mi aiuta a scendere da qua?" tra l'ilarità generale, Emma gli porge la mano per aiutarlo riuscendo cosi a riportarlo a terra sano e salvo. L'unica a non ridere sono io, il cuore mi martella fuoriosamente nel petto, cosa devono annunciare Dan e Rosie? Anche lei sale sullo sgabello poco prima occupato da Rup, è emozionata e le trema la voce.
"Ragazzi...scusate se interrompo la festa, dobbiamo dirvi una cosa importante!" resta per un attimo in silenzio, ormai tutti sono completamente concentrati su di lei. Alza la mano sinistra, aperta, sulla quale risplende un meraviglioso anello d'oro bianco, con una pietra blu. 
"Io e Daniel ci sposiamo!"

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Capitolo 24
*** stop calling! ***


Corro, corro via da tutto e tutti, con le lacrime che copiose mi colano sul viso. Ho perso il controllo della situazione...non sono riuscita a contenermi, a calmarmi. Non sono riuscita a prendere un respiro profondo e contare fino a dieci, come spesso succede. Sono esplosa, sono scoppiata disperatamente a piangere, un pianto isterico. I presenti in sala non si sono accorti di nulla...non tutti, almeno, a parte Chris, Daniel che non aveva smesso di fissarmi un secondo mentre Rosie dava la notizia, ed Adam...che ora mi insegue col fiatone cercando di capire come mai io stia piangendo. Sono distrutta...mi si è rotto un tacco, il trucco è completamente sciolto, i capelli sono un disastro...le persone mi guardano come se fossi una pazza scappata da una clinica, ma non mi importa. Non posso credere che LUI mi abbia fatto questo, non può essere vero...diceva di non amarla! Ed ora si sposano...il ragazzo che amo si sposa. Mi sembra di vivere in una soap opera, una di quelle in cui la protagonista è una sfigata cronica. Vorrei non aver mai accettato quel posto di lavoro ai Leavesden...
"Vanessa! Ehi! Ferma!" le mie gambe non reggono più lo sforzo, la stanchezza si fa sentire e comincio a rallentare, col fiatone, consapevole di dover dare delle spiegazioni ad Adam. Una volta raggiuntami mi afferra un braccio costringendomi a voltarmi verso di lui, ma non riesco a guardarlo negli occhi. Stiamo zitti, respiriamo rumorosamente, la sua mano è ancora sul mio braccio, ferma. Credo che abbia capito tutto...
"Spiegami...spiegami perchè sei scappata cosi." il suo tono è deciso. Alzo la testa per guardarlo negli occhi, mentre tante goccioline di pioggia mi bagnano il viso. I suoi occhi sono attraversati da una venatura di tristezza. Annuisce, abbassando lo sguardo, e mi lascia il braccio. 

"Lo ami, vero? Sei innamorata di lui...da quanto tempo va avanti questa storia?" si passa una mano tra i capelli mentre, con mio enorme stupore, si asciuga una lacrima che gli solca una guancia.
"Adam...stai...stai piangendo? Io..." allungo una mano verso di lui ma si allontana.
"Rispondi, ti prego" sospiro profondamente, stringendomi di più nella mia giacca quando una folata di vento gelido mi accarezza la pelle.
"Tanto..." ammetto guardandolo negli occhi, lui annuisce, in silenzio. 
"Perchè non me lo hai detto prima? Perchè hai continuato a...a prendermi in giro?" la voce gli trema, e le sue parole sono peggio di una pugnalata. 
"Adam io non ti ho preso in giro! Io...io ti voglio bene!" gli metto una mano sulla spalla ma si ritrae bruscamente. "
Ma ami un altro! Io ti ho chiesto di venire a vivere con me! Stavo addirittura progettando di chiederti di sposarmi! Io ti amo! Come puoi...come puoi dire di volermi bene..." ora sta piangendo, piange apertamente, come un bambino...non l'avevo mai visto in queste condizioni, lui, sempre fiero ed orgoglioso, e la sua confessione mi lascia a bocca aperta, sono esterrefatta. Mi sento un mostro. 
"Adam...ti prego..." cerco ancora una volta di toccarlo ma senza successo.
"Lasciami stare per favore...adesso...adesso vado, ho bisogno di stare da solo, e di non vederti, ciao Vanessa...spero solo che sarai felice con lui" queste sue ultime parole sono piene di rancore, lo guardo andare via, sotto la pioggia, lontano da me, per sempre probabilmente. Ho perso anche lui, forse ho sbagliato...forse era lui l'uomo della mia vita ed io non me ne sono accorta, presa com'ero da Daniel. Ma forse no...l'unica cosa certa ora, ad ogni modo, è che il mio cuore è a pezzi.
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Il giorno dopo mi risveglio da sola, nel mio letto enorme, e sento subito la mancanza di Adam, del calore del suo corpo, del suo bacio di buongiorno...ricaccio indietro delle lacrime che minacciano di uscire fuori. La testa mi scoppia, non ho voglia di andare a lavoro e rivedere tutti...rivedere lui. Non ce la faccio...accendo il cellulare, ci sono una dozzina di chiamate perse, un paio sono di Christina, il resto di Daniel...e risalgono alle tre di questa notte.Sorrido amaramente. Ma come diavolo gli viene in mente di telefonarmi a quell'ora, dopo quello che ha fatto? Mi ha usata...è venuto a letto con me e poi mi ha sbandierato il suo matrimonio in faccia. Con me ha definitivamente chiuso, questo è poco ma sicuro.

Non so cosa fare, mi sono alzata da poco, ancora intontita, con gli occhi rossi e gonfi di lacrime. Sto bevendo un buon caffè nero, come piace a me, sperando di ritrovare un briciolo di lucidità mentre faccio ininterrottamente il giro della tavola...sono pazza. Wembley mi osserva incuriosito trotterellandomi dietro. 
"Non sono in vena di giocare ora, tesoro...va a cuccia" 
finalmente mi decido a fermarmi ed a sedermi cercando di rilassarmi quel che basta per riordinare le idee. Sono a pezzi...tra un ora devo essere a lavoro e sono ancora in intimo, ho due occhiaie spaventose e i capelli che mi fanno somigliare a Mr Hyde. Dopo ieri sera Adam ovviamente non si è fatto sentire...eppure alcune delle sue cose sono ancora qua, comincio quasi a sentire la sua mancanza.
"Cazzo" borbotto tra me e me passandomi stancamente le mani sul viso, alcune lacrime mi bagnano le guance gocciolando infine sul giornale vecchio di due giorni che giace stropicciato sulla tavola. 
"Non se le merita le mie lacrime, decisamente no..." tiro sù col naso asciugandomi con una mano, poi decido di alzarmi ed andare a vestirmi, non voglio che mia sorella mi veda in queste condizioni, di nuovo. Ieri mi ha chiesto spiegazioni dopo la festa, sospettava che si trattasse di Daniel ma ho dovuto smentire tutto, le ho detto che ho litigato con Adam, una brutta litigata, e che per questo ci siamo lasciati. Ci ha creduto...almeno all'apparenza. Ora lei ed i bambini dormono e voglio fare il possibile per non svegliarmi, ho bisogno di un pò di solitudine. Dopo una mezz'oretta trascorsa in bagno a lavarmi e vestirmi non so ancora se andare o meno a lavoro, sono combattuta. Se non ci vado capirebbe che sto male per lui, se ci vado starei male il doppio perchè lo vedrei e sarei costretta a stargli accanto per ore. Poi, quasi come se mi avesse letto nel pensiero, ricevo una telefonata da Christina, rispondo. 
"Ehi..." dico, mesta. 
"Ehi! Vanessa non sai quanto mi dispiace! Non sai che rabbia! In questo momento prenderei Daniel e gli farei fare un volo di quattrocento metri dall'Empire State Building! Che pezzo di..." interrompo la sua rabbiosa sfuriata prima che diventi impossibile fermarla, anche se concordo appieno.
"Chris, è tutto ok, tutto ok! Daniel...Daniel non esiste più per me..." il mio tentativo di mantenere un certo contegno fallisce e mi ritrovo a singhiozzare al telefono, mentre Christina ascolta in silenzio. 
"Hai fatto bene a sfogarti, piangere fa bene..." sospira dopo qualche minuto di pianto ininterrotto.
"S-si...mio D-Dio mi sento cosi stupida!" dico duramente. 
"Vanessa, non devi abbatterti, mi hai capito? Daniel è stato un pezzo di merda, un emerito pezzo di merda! Ed ora finalmente si è rivelato per quello che è davvero! Vuoi davvero amare una persona cosi? Un doppiogiochista?! Andiamo, tu meriti di meglio! E non voglio vederti versare più nemmeno una lacrima per lui! Chiaro? Ora muovi quelle regali chiappone e portale qui agli Studios, subito. Non accetto repliche, a dopo!" ascolto in silenzio la sua ramanzina ma prima che possa attaccare le chiedo un ultimo favore.
"Chris? A lavoro ci vengo...ma ti prego, pensaci tu a truccare Daniel, scambiamoci i ruoli. Almeno per oggi...non ce la faccio" ammetto sincera. La sento sospirare e dopo qualche secondo di incertezza accetta. Le sono estremamente riconoscente, d'altronde è a questo che servono le migliori amiche, no?


Arrivo agli Studios con qualche minuto di ritardo, ma niente di grave. Scesa dall'auto inforco gli occhiali da sole, anche se di sole non c'è nemmeno l'ombra, ma devo assolutamente nascondere queste fastidiose occhiaie. La situazione all'esterno sembra essere tranquilla, non vedo Daniel, ne Rosie. Via libera, insomma. Nell'atrio c'è Christina ad aspettarmi, che passeggia nervosamente avanti e indietro e non appena mi vede corre ad abbracciarmi.
"Temevo che non saresti più venuta! Tutto a posto comunque...ti sostituisco io, caffè?" dice accarezzandomi una spalla, faccio "no" con la testa mentre mi guardo intorno. 
"Non è qui ora...si sta cambiando, mi ha chiesto di te prima" Christina mi legge nel pensiero ancora prima che possa aprir bocca. Annuisco.
"Che gli hai detto?" scrolla le spalle. "Che non so niente! Ho fatto bene?" annuisco di nuovo. Sta per dirmi altro quando la suoneria del mio telefono ci interrompe e sul display lampeggia la scritta: Dan. Rifiuto la telefonata e faccio partire la segreteria telefonica. 
"Vaffanculo" ringhio tra i denti osservando con astio il cellulare.
"E' lui?" chiede Chris. "Si! E' da stanotte che mi chiama...non capisce che deve sparire dalla mia vita?!" Lei scuote la testa e mi consiglia di spegnerlo, decido di fare come dice.
"Cosa stavi per dirmi prima?" chiedo.
"Ah, si! Io tra dieci minuti devo andare a truccare Daniel...tu invece hai un'ora libera e dopo devi truccare Matt, non fare confusione ok? Vado a preparare le mie cose...posso lasciarti da sola?" domanda apprensiva. 
"Chris, ho il cuore spezzato, non sono una bambina!" la rassicuro. Lei mi rivolge un ultimo sorriso e si allontana, sparendo qualche secondo dopo tra i corridoi.

Ho ancora un'oretta di "relax", quindi decido di uscire fuori a prendere un pò d'aria e pensare. La mia idea però fallisce ben presto, quando vengo raggiunta da Emma nei panni di Hermione, che mi si siede accanto.
"Che fai qua tutta sola soletta?" chiede guardandomi in uno strano modo.
"Penso" rispondo soltanto, senza guardarla.
"Mmm...pensi a Daniel?" Mi volto di scatto verso di lei, guardinga. 
"Te ne sei accorta anche tu, vero?" dico rassegnata, riferendomi a ieri. Lei annuisce, dispiaciuta.
"Te lo si legge negli occhi che sei innamorata, Vanessa...ti conosco" non rispondo, prendo a fissare la punta delle mie scarpe. 
"Comunque, se può farti stare meglio, Daniel non la ama...Daniel ha paura di lasciarla perchè non vuole creare scandalo, ma non la ama, te lo posso garantire" dice seria. Sorrido amaramente.
"No che non mi fa stare meglio! Non la ama, ma si sposano! Ma ti rendi conto? Emma...io e lui abbiamo fatto sesso ieri! Poco prima della festa!" quasi urlo per quanto sono arrabbiata e nervosa, lei spalanca la bocca portandovi una mano davanti, gli occhi sgranati. 
"Cosa?!" Sibila, incredula. 
"Hai capito bene" incrocio le braccia al petto voltandomi dal lato opposto. 
"O mio Dio...che stronzo" commenta. "Ecco" la guardo di sbieco, sbuffando.
"Oh mio Dio!" ripete.
"Potresti smettere di ripeterlo? Anzi, potresti smettere di parlare di Daniel in generale?" sbotto forse un pò scortesemente. 
"Scusa...solo un'ultima domanda: non dovresti essere a truccarlo ora?" osserva guardando l'orologio. 
"Ci sta pensando Chris, le ho chiesto di sostituirmi...per favore non dirgli che sono qua" la supplico. Lei incrocia le dita e se le porta alla bocca.
"Giuro! Sarò muta come un pesce!" Mi fa l'occhiolino. Detto questo si alza per andarsene dopo avermi salutata, ma poi si volta per dirmi qualcosa. 
"Vanessa...sono convinta che anche lui ti ami, lo so" non rispondo, la guardo andar via senza credere minimamente alle sue parole.
Resto per una ventina di minuti a godermi qualche timido raggio di sole di tarda mattinata, respirando a pieni polmoni e con gli occhi chiusi, cerco di scacciare i ricordi di ieri sera. Poi, troppo bello per essere vero, il sole scompare di nuovo, inghiottito dai nuvooni di questa grigia giornata. Apro gli occhi, stropicciandoli per farli riabituare alla luce, e faccio per alzarmi quando noto qualcuno uscire dal portone principale...quasi mi viene un infarto. E' Daniel, ed è solo. Si guarda intorno, agitato, muovendo la testa di qua e di la, prego mentalmente che non mi veda, mi alzo facendo ben attenzione a nascondermi dietro una roulotte e quando sono quasi dentro sento la sua voce chiamarmi. Il mio cuore comincia a battere freneticamente, come impazzito, le gambe mi tremano, le mani mi sudano, mi gira la testa. Quasi non riesco a muovermi. Non mi giro, resto ferma, paralizzata. Mi chiama di nuovo, la sua voce si avvicina. Raccolgo tutte le mie forze e comincio a camminare velocemente, dritto davanti a me, ignorandolo, i miei passi diventano sempre più veloci, in poco tempo mi ritrovo letteralmente a correre per sfuggire da lui...che sfortunatamente è più veloce e mi raggiunge con facilità afferrandomi la mano e costringendomi quindi a voltarmi verso di lui. Ho il respiro corto, non solo per la corsa. La sua stretta sul mio polso è decisa e non mi lascia neanche quando tento di divincolarmi. E' truccato da Harry, la cravatta di Grifondoro, la camicia col golfino di lana nero, mi fa impazzire. Gli occhi blu sono leggermente nascosti da alcune ciocche di capelli. "
Che vuoi?! Lasciami...lasciami subito" strattono con forza la sua mano e riesco a liberarmi dalla presa ma a quel punto lui mi afferra entrambe le braccia bloccandomi contro il muro. 
"Dobbiamo parlare! Devo spiegarti...non ti divincolare!" mi ipnotizza col suo sguardo facendomi calmare all'istante. "Non abbiamo un cazzo da dirci, hai capito? Un cazzo! Non le accetto più le tue inutili scuse...sparisci dalla mia vita" sibilo senza guardarlo mentre i nostri corpi sono a pochissimi centimetri di distanza.
"Vanessa...ti prego, non è...non è come sembra! Non sono venuto a letto con te per usarti! Avrei dovuto dirtelo lo so...ma avevo paura" ammette accarezzandomi il viso, ormai le lacrime sgorgano copiose dai miei occhi.
"Vaffanculo! Stronzo! Perchè non me lo hai detto subito allora?! Eh?!" continuo ancora a divincolarmi ma senza successo. 
"Perchè non la amo, e lo sai! Non ho intenzione di sposarla!" scuoto la testa. 
"E quell'anello, Dan? Chi vuoi prendere in giro! Non mi interessa comunque, sparisci, ora. E lasciami, altrimenti urlo" si morde il labbro, guardandomi, indeciso sul da farsi...stavolta non stacco i miei occhi dai suoi ma lo fisso, minacciosa. Mi lascia e faccio per andarmene ma mi blocca di nuovo. 
"Shh, aspetta! Vanessa non voglio perderti...non...non posso perderti..." sta piangendo, e questo mi fa ancora più male. Ma non posso perdonarlo...
"Potevi pensarci prima" dico sprezzante, dandogli le spalle. 
"Vanessa io ti amo!" alza la voce, rabbioso. Mi fermo di scatto contando mentalmente fino a dieci e respirando profondamente per calmarmi, ma senza successo. Il mio cuore fa le capriole ma il mio cervello sta fumando. Mi giro lentamente, con lo sguardo di un'assassina, e altrettanto lentamente ritorno indietro per trovarmi poi faccia a faccia con lui, a meno di un centimetro dal suo naso. Vorrei urlare, dirgli che è uno stronzo, , fargli pagare tutte le sofferenze degli ultimi mesi, piangere...ma non ci riesco, ho esaurito perfino anche le lacrime. Il suo sguardo è confuso. Alzo una mano all'altezza della sua guancia per poi colpirlo forte, con violenza. Il suono dello schiaffo riecheggia nell'atrio silenzioso. La sua guancia sinistra si colora immediatamente di un rosso acceso, mostrando i segni delle mie dita. Non dice niente, emette soltanto un gemito sommesso di dolore, per poi massaggiarsi la parte dolorante e fissarmi incredulo. 
"Questo è per tutto quello che mi hai fatto passare, e non provare a seguirmi ora...potrei fare di peggio" il mio tono serio, cupo, i miei occhi iniettati di sangue non ammettono repliche. 

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Capitolo 25
*** Thank you Wembley. ***



Sono in giro per Londra con Wembley legato al guinzaglio. E’ cosi felice quando lo porto a spasso,ed io invece mi lascio trascinare da lui inerme, come un’anima in pena. Daniel, maledetto. E’sempre lui la causa del mio malessere, sempre. Il cielo oggi è limpido, azzurrissimo, con qualche nuvoletta bianca sparsa qua e là;la città è bellissima oggi, eppure non riesco proprio a godermela. Sono passati solo due giorni da quando l’ho schiaffeggiato, due giorni da quando non ci vediamo nemmeno di sfuggita e mi sembra un’eternità; mi ha detto di amarmi, me lo ha sbattuto in faccia senza alcun tentennamento,come una doccia gelata.Certo,facile dire:
“Mi sposo, però ti amo!”.
Vaffanculo. Lo odio, lo odio perché non ne posso fare a meno nonostante mi faccia soffrire…è cosi l’amore? E’ davvero cosi il VERO amore? Non può essere.


Quasi senza rendermene conto, anche aiutata da Wembley, mi ritrovo davanti l’imponente cancellata di ferro che da sull’ingresso del parco a Fulham Broadway, quel parco dove io e Daniel ci siamo dati il nostro primo bacio. Mi ritrovo a fissarlo imbambolata e indecisa sul da farsi, con la testa rivolta verso l’alto,mentre Wembley strattona il guinzaglio, impaziente di entrare. Mi chiedo se non l’abbia fatto apposta! Mi guarda con quei suoi occhioni nocciola come per convincermi ad entrare, non posso dirgli di no. “E va bene palla di pelo, andiamo!”
varco la soglia con una certa ansia, il parco è affollatissimo, cosa normale quando ci sono delle cosi belle giornate di sole, cammino in cerca di un posticino tranquillo dove sdraiarmi o sedermi a rilassarmi poi libero Wembley e lo lascio scorrazzare felice e giocare con gli altri cagnolini.
“Beato lui…” sospiro scuotendo la testa. Poi tiro fuori il mio solito Ipod, infilo le cuffiette nelle orecchie ed ecco che tutto ciò che mi circonda sparisce e restiamo solo io e le parole di Payphone dei Maroon5.
“I’ve wasted my nights, you turned out the lights now I’m paralyzed still stuck in that time!” canticchio sa bassa voce…cazzo! I Maroon 5 dovrebbero smetterla di scrivere canzoni che parlano di me! Il mio sguardo è fisso in un punto preciso del prato verdissimo, anche se la mia mente non è li, la mia mente è da tutt’altra parte a pensare a tutto quello che in meno di un anno mi ha scombussolato la vita. Mi lascio sfuggire un sospiro e quasi riesco a sentire nell’aria il profumo di Dan, e addirittura la sua voce.


“Binka! Lascialo stare su! Mollalo!”

“ Ecco, ora addirittura mi sembra di sentirlo proprio dietro di me mentre chiama i cani! Devo essere completamente rincretinita.” Scuoto la testa esasperata.

“Binka andiamo!”

Di nuovo. Ora però è davvero troppo nitida per essere un’allucinazione!Comincio a preoccuparmi e a pregare mentalmente come una pazza, ma le mie speranze vengono brutalmente infrante quando un meraviglioso Husky mi trotterella davanti, felice. Lo riconosco: è il cane di Daniel. La cosa positiva è che non sono pazza,il mio cuore fa un tuffo e lo sento cadere nello stomaco.


“Ma porca di quella…accidentiiii! Lo sapevo!” non so cosa fare, se scappassi attirerei l’attenzione…in alternativa resto immobile e abbasso la testa per nascondere il mio viso. In quel momento lui mi passa davanti, fermandosi poco distante da me:il suo profumo mi invade prepotente le narici facendomi inspirare a fondo, non lo dimenticherò mai. Con una veloce sbirciatina mentre è girato di spalle riesco a notare il suo abbigliamento: semplice e, come al solito, sexy allo stesso tempo con una t shirt bianca e dei jeans scoloriti. Lo osservo per un po’ giocare con i suoi cani e lui non si accorge di me…è cosi tenero! Per un attimo quasi dimentico tutto quello che è successo. Ad un tratto, facendomi trasalire, si volta di scatto facendomi subito riabbassare la testa ma è troppo tardi…

“Vanessa?!” sgrano gli occhi, in preda al panico. Non rispondo.

“Vanessa! Ehi, aspetta un attimo!” viene verso di me ma mi affretto a raccattare le mie cose e “scappare”, senza successo.In due falcate mi raggiunge.

“Smettila di scappare”
mi guarda. Facendomi coraggio riesco a fissare gli occhi nei suoi, quasi fulminandolo.
“Io non scappo, ti sto semplicemente ignorando…che diamine ci fai qua?!” chiedo stizzita.
“Quello che ci fai tu” risponde tranquillo con un sorriso beffardo. Alzo gli occhi al cielo.
“Non sei proprio nelle condizioni di fare il saccente!” ribatto.
“Che c’entra saccente ora?!” dice a sua volta, innervosito. Sbuffo ignorandolo e voltandomi dall’altra parte.
“Oh andiamo! Dobbiamo parlare, che ti piaccia o no!” si avvicina pericolosamente al mio viso.
“Di cosa?! A me pare che tu abbia parlato abbastanza…mi hai riempita di stronzate” sibilo inviperita. Sorride.
“Cosa diavolo ti sorridi?! Che faccia tosta! Imbecille! Ecco cosa sei, sei un imbecille!” urlo senza preoccuparmi di chi ci sta intorno.
“Vanessa…” mi interrompe.
“Non osare interrompermi! Bastardo!” cerco di andarmene ma mi afferra un polso.
“Vanessa! Ascolta!” lo guardo, truce, col cuore che va a mille.
“Parla” concedo, arrendendomi.
“E’ finita. Io e Rosie ci siamo lasciati” 

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Capitolo 26
*** Fear and love ***


Skigiu, questo capitolo è dedicato a te, che, a quanto pare, sei la mia più grande fan! xD ti ringrazio di cuore!


"Ti ascolto, Dan" 
Riesco a dire solo questo, lanciandogli un'occhiata fugace. Tento di sostenere il suo sguardo ma senza successo. Dicono che negli occhi di una persona, con un'attenta analisi, si riesca ad intravedere la sua anima...ed io proprio non voglio che lui veda la mia, ora. Anche se forse è troppo tardi. 
"Ecco...io..." si guarda intorno, spaesato come se quello non fosse il suo soggiorno ma un oscuro labirinto, confuso. Si passa una mano tra i capelli, dorati alla luce del sole. E' nervoso e non smette di mordicchiarsi il labbro inferiore. Una volta avrei considerato sexy questo gesto...comincio a spazientirmi e mi agito sulla comoda poltrona di pelle bianca che ora sembra essere la mia prigione.
"Daniel..." lo esorto, infastidita. Mi fa segno con la mano di tacere. Sta pensando. 
"Dammi un momento, ho bisogno di qualcosa di forte da mandar giù, decisamente!" apre il pensile della cucina che si trova alle sue spalle e dopo un attimo di esitazione ne estrae una bottiglia contenente del liquore ambrato, riempie un intero bicchiere e lo manda giù tutto d'un fiato. Lo osservo accigliata. 
"Cavolo..." scuote la testa mentre una smorfia di disgusto gli si dipinge in volto. Aspetto. 
"Sono pronto. Vanessa io ti amo...Ho lasciato Rosie per TE, le ho detto tutto. Ogni cosa. Certo, all'inizio non ha fatto altro che urlarmi contro e lanciarmi oggetti ma dopo...dopo ha detto che lo sapeva. Che lo sospettava. Che il modo in cui ti guardo è inequivocabile, ed è vero! Non sai quanto sia stata dura, ma l'ho fatto per te, perchè non c'è altra persona con la quale desidero passare il resto della mia vita"  
Lo guardo muovere la bocca e desidero solo baciarlo...ma non riesco più a credergli, non riesco più a fidarmi di lui. Sono terrorizzata. Senza nemmeno accorgermene scuoto tristemente la testa ma lui muove dei passi decisi verso di me fino a toccarmi. Mi prende una mano e senza oppore resistenza , gli permetto di farmi mettere in piedi.
Sto piangendo...il calore provocato dalle lacrime calde che colano sulle mie guance si espande su tutto il viso. Me le asciuga dolcemente con le dita e mi costringe a guardarlo negli occhi...sono tremendamente sinceri e limpidi. 
"Ho paura, Dan, tanta paura..." sussurro al suo orecchio.
"Non devi averne.Insieme saremo felici, te lo prometto!" mi stringe forte a se e insipiro il suo profumo.
E’ un attimo. Un fugace scambio di sguardi e in meno di mezzo secondo siamo avvinghiati, i corpi che aderiscono perfettamente come due parti di una mela tagliata a metà. Cerco avidamente le sue labbra e lui non fa che accontentarmi, ricambiando con foga. Mi sembrava di non farlo da una vita…Dio, quanto mi è mancato!                                                           
     Le mie mani esplorano curiose ogni centimetro del suo corpo, sento i muscoli guizzare, fremere, tendersi e rabbrividire al contatto con le mie dita. Lo spoglio in fretta, desiderosa di un contatto decisamente più intimo. Senza quasi che me ne accorga, lui mi ha già tolto la maglietta che ora giace arrotolata sul pavimento, ed ora armeggia con la chiusura del mio reggiseno. Soffoco una risata sul suo collo , che sto baciando e succhiando, mentre noto che è in difficoltà, cosi lo aiuto a liberarmi dal fastidioso indumento che ben presto raggiunge le nostre magliette sul pavimento.                                                              
 Lo sento ansimare rumorosamente e la sua virilità preme contro la mia coscia. Sono cosi eccitata da non riuscire a ragionare lucidamente, sto perdenendo il controllo.
Lascio fare a lui.                                                                                               
Le sue mani tremanti ed esperte mi accarezzano sensualmente la schiena e ad un tratto lo sento stringermi ancora più forte a lui, i miei seni aderiscono al suo petto provocandomi degli spasmi incontrollabili di piacere.                                                           
“Andiamo” Sussurra tra un bacio e l’altro. Mi prende per mano senza troppi complimenti e mi porta nella sua camera da letto. Mi fa sdraiare e lentamente mi libera degli ultimi indumenti…sono completamente nuda sotto i suoi occhi desiderosi. Tremo, e non dal freddo. Si china dolcemente su di me per baciarmi, un bacio casto che stride con il resto. Ora mi fissa, imbambolato, e sorride. Ma insomma, quanto ancora vuole farmi aspettare?
“Daniel…” 
“Shhh…”
“Daniel, non ce la faccio più!” sbotto spazientita, facendolo scoppiare a ridere. Reclina il capo all’indietro, la sua risata riecheggia in tutta la stanza…è il suono più bello del mondo! Non posso fare a meno di essere contagiata dalla sua allegria…e di vergognarmi per la mia impazienza!                                                                                                   
Lui smette di ridere improvvisamente, mi guarda ancora ma stavolta è serio. Aggrotto la fronte e faccio per parlare ma mi precede.                                                                                                                                               
    “Vanessa, vorresti sposarmi?”

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Capitolo 27
*** Chiacchiere. ***


MA CIAOOOO!!! Oddio, non aggiornavo da una vita e mezzo .__. lo so, sono vergognosa...ma sapete, la vita di una povera universitaria è dura! Spero che ci sia ancora qualcuno che mi segue <3 E mi raccomando, se leggete RECENSITE e ditemi cosa ne pensate! :* 

"Allora, mademoiselle! Sai già che tipo di vestito ti piacerebbe indossare? Colore? Forma? E la chiesa? Insomma, devi pur aver scelto qualcosa..." 
La voce di Christina mi giunge lontana ed ovattata, come se mi trovassi rinchiusa sotto una campana di cristallo. Non la ascolto,un braccio con il gomito appoggiato stancamente sul tavolo e la mano che sorregge svogliatamente una guancia ,la quale sembra pesare una tonnellata , mentre  faccio girare lentamente la cannuccia nel mio bicchiere di succo alla pesca, divertendomi a creare piccoli vortici. Sbadiglio sonoramente, con la grazia di un ippopotamo. All'improvviso mi accorgo che c'è uno strano silenzio intorno a me...troppo silenzio. sfortunatamente destinato a durare TROPPO POCO. Ops...
Alzo a malapena lo sguardo in direzione della mia amica scoprendola intenta a fissarmi con tanto di sopracciglio alzato. Uragano in arrivo! 
"Ma insomma, mi ascolti?! Che diavolo ti prende oggi! E smettila di torturare quel succo di frutta, ti prego" scuote la testa, contrariata, facendo oscillare la biondissima coda di cavallo, come se avesse appena sgridato una bambina di 5 anni. Sbuffo. 
"Scusa, Chris! E' che sono stanchissima! Daniel mi ha tenuta sveglia fino alle 5 del mattino, e vorrei ricordarti che sono appena le dieci e mezza! Ho dormito poco e niente!" 
"OH! Cosa?! Brutti sporcaccioni che non siete altro!" mi interrompe assumendo la sua tipica espressione da "finta scandalizzata" e dandomi qualche pacca sulla spalla, sorrido, pronta a scoppiare a ridere ma poi cerco di darmi un tono e mi metto a sedere composta, spalle dritte e petto in fuori. Mi schiarisco la gola molto teatralmente.    "Signorina, lei è una persona malpensante! Come osa?!" La guardo con aria di sufficienza mentre lei ridacchia furba. Intanto le nostre risate pare stiano disturbando il resto della clientela del Bar...il nostro bar preferito, mio e di Christina, quello in cui veniamo spesso a fare colazione grazie ai Pancakes paradisiaci e le cheese cake alle fragole da orgasmo. Si, stiamo attente alla linea....
Sono passati due mesi da quando Daniel mi ha chiesto di sposarlo e sono decisamente al settimo cielo, ora siamo una vera coppia! Tutti i tabloid ne parlano, anche se questo non ci fa molto piacere, ma lasciamo correre! Non possiamo nasconderci...d'altronde la vita di una star è fatta anche di questo. Daniel ed io siamo più affiatati che mai e si può dire che ormai io viva praticamente a casa sua dato che passo la maggior parte delle mie notti li. Sono quasi famosa! Le mie foto sono sui giornali ed anche in TV,e  la mia famiglia, inutile dirlo, è al settimo cielo. Ma tutti non fanno altro che tartassarmi di stupide domande sul "grande giorno"...insomma, abbiamo deciso di pronunciare il fatidico SI tra un anno, c'è ancora tempo per pensare ai dettagli...sono molto riflessiva, le mie scelte hanno bisogno di tempo! Però so già dove voglio sposarmi: in Italia, poco ma sicuro! 

"Taci, vecchia porca! Che avete fatto? Hai qualche sconceria da consigliarmi?" Si sporge sul tavolo appoggiando una mano sul mento, interessata. Scoppio a ridere. 
"Sei davvero perversa! Non mi ha tenuta sveglia per quello che credi..." arrossisco e lei se ne accorge. Sorrido al ricordo della meravigliosa nottata passata insieme a lui. 
"Ehi, occhi a cuoricino! Sputa il rospo allora!" 
"Beh..." mi mordicchio il labbro,pregustando la sua reazione... "Abbiamo giocato alla Playstation! E' stato troppo divertente, non puoi capire! L'ho anche battuto a Fifa!"  annuisco eccitata con un sorriso a 2000 denti mentre l'espressione della mia amica diventa realmente perplessa.                                                                                   "C-cosa? Scherzi?! Quindi stai dicendo che quelle tue orrende occhiaie bluastre sono dovute alla Playstation e non ad una nottata di sano sesso col tuo attraente fidanzato? Mi stupisci, ragazza..." 
Faccio spallucce. "Beh, Chris, non esiste solo il sesso!E poi noi ne facciamo tanto..." Ammicco,sognante. "Mi ha organizzato una cenetta con i fiocchi! Certo...ad un tratto eravamo cosi presi a baciarci che si è bruciato l'arrosto, ma non importa perchè abbiamo ordinato indiano! E' stato cosi divertente!" 
"Ooooh, si certo, immagino!" Esclama sarcastica. "Siete due gay! Pf..." 
La ammonisco con lo sguardo e lei sbatte velocemente le palpebre in mia direzione, come in una posa angelica.
"Piuttosto pensa a te e al tuo Mat! Mi fate venire il diabete!" dico senza guardarla mentre rovisto per prendere dalla borsa il mio cellulare che ha iniziato a vibrare, deve essere Dan! Faccio segno a Chris di tacere. 
"Ehilà Potter! Mmmh scusa! Sai che adoro chiamarti cosi...sono al bar con Christina,si, ci stiamo ingozzando...ci vediamo tra poco sul set, ti amo anch'io, a dopo!" riaggancio e resto per qualche secondo imbambolata a fissare il display del cellulare, fino a quando Chris non mi sventola una mano davanti agli occhi. 
"Yuhuuu! Sei davvero patetica!" Mi fa una linguaccia "Non mi hai ancora detto come sarà il tuo vestito..."
Sbuffo esasperata. "Chris, te lo ripeto...NON LO SO! Ti prometto che uno di questi giorni andiamo insieme in qualche boutique snob a provarne qualcuno, ok? " la liquido con un gesto sbrigativo della mano, voltandomi verso il cameriere,ormai nostro amico, venuto a portarci il conto. 
"Grazie, James!" sorrido. 
"Ooooh,si! Siiii! Sono cosi contenta che tu me l'abbia chiesto! Sono cosi eccitata! Sceglierò anche il mio abito da damigella! Perchè sarò la damigella, vero?" Chiede preoccupata. 
"Certo" acconsento ridendo.
Penso che Christina sia più eccitata di me.
"A proposito,sei la futura sposa più apatica che abbia mai visto!" mi punta un dito contro, accusatoria. Le stampo un bacio su una guancia. 
"Piantala!" 



"Ehi Daaaaaaaaaaaaaaaaaaaanieeeel!!! DAAAN?!" 
Senza staccare gli occhi dal televisore, bevo un sorso di birra e decido a malincuore di rispondere a Tom. 
"COSA DIAVOLO VUOI RAZZA DI ROMPIPALLE?!" Urlo a pieni polmoni. 
Non ricevo risposta per cui faccio spallucce e continuo a giocare. Ad un tratto lo sento scendere giu dalle scale di legno che scricchiolano rumorosamente sotto i suoi passi. 
"Amico, sei sordo per caso? Sono tue queste? Scommetto che ti stanno da Dio!" 
Mi volto a guardarlo pronto a lanciargli qualche insulto, faccio per aprir bocca ma poi mi blocco. 
"TOM! Dove le hai prese?! Dammi qua! Sono le mutande di Vanessa!" arrossisco e gli strappo bruscamente l'indumento dalle mani, mettendolo poi in tasca. Tom se la ride e si siede affianco a me.
"Notti di fuoco, eh? Sei un marpione..." mi da una gomitata amichevole. 
"Eh beh...modestamente, sai! Non a caso mi chiamano 'Lo stallone'" metto pausa e mi volto verso di lui sfoggiando un perfetto sguardo da latin lover.
"Daniel, nessuno ti ha mai chiamato Stallone...stai ricamando di fantasia." 
"Ok, mi hai scoperto! Beh comunque sono molto bravo! Pf" mi passo una mano tra i capelli, gettandoli all'indietro.
"Beh, il parere della tua ragazza non conta, lei ti ama" Tom ridacchia e io decido di ignorarlo. 
Lui si alza e comincia a vagare nella mia cucina in cerca di qualcosa da mangiare, come al solito, tra Tom e Rupert non so chi sia più bravo a scroccare! 
"Ehi, ce l'hai una Fanta?" chiede. Spengo la Playstation dopo due ore no-stop e mi stiracchio, sbadigliando. Oggi non ho voglia di lavorare...avrei solo voglia di stare sotto le coperte, magari a fare un po di "movimento".
"E' nel frigo, serviti pure" glielo indico con lo sguardo, nonostante sappia meglio di me dove si trovi. 
"Accidenti, ti hanno stregato? Niente lamentele sul fatto che io venga a consumare le tue vivande? Wow! A cosa pensi?"
Improvvisamente, sento l'irrefrenabile impulso di dar voce ad un pensiero che mi si stava facendo largo nella mente da qualche giorno...non riesco a trattenermi. 
"Secondo te è presto per avere un figlio?" 





 

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