In nome del principe

di Micchi_Chan
(/viewuser.php?uid=279908)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


IN NOME DEL PRINCIPE
 
 
“Non riesco ancora a credere che sia finita...”- pensò  un po' tristemente Yugi ancora appoggiato al dorso della propria mano mentre seguiva pigramente la lezione di storia di oggi, non potè fare a meno di svegliarsi dalla sua un po', quando il professore cominciò a fare riferimenti all'Egitto, non fu l'unico però, Tristan che prima era impegnato a fissare beatamente la nuova studentessa dai capelli neri che era riuscito a incantarlo, spostò lo sguardo sull'insegnante, il sorrisetto ebete trasformato in una faccia seria e un po' sorpresa, Joey e Bakura che si stavano scambiando bigliettini su quanto faceva pena l'ultimo videogioco uscito, persero interesse della loro conversazione guardando con un po' di malinconia il loro prof.
Era passato un anno dal ritorno del faraone nel regno dell'aldilà, Yugi Muto era ancora il re dei giochi, e la vita a Domino era tranquilla e serena, Yugi, Joey, Tristan e Bakura erano prossimi al diploma, Tea si era già diplomata l'anno prima grazie ai suoi ottimi voti, ma gli altri non erano riusciti a rimediare a tutte quelle assenze da scuola causate dai loro continui tornei di duel monstr  per salvare l'umanità e per impedire qualche pazzo fuori di testa di appropiarsi delle loro anime, piuttosto ironico pensandoci bene.
Però nessuno aveva dimenticato, il ricordo di quei tempi era limpido e onnipresente, il ricordo dell'Egitto, il ricordo di lui.
“Mou hitori no boku...” sussurrò piano Yugi, ma in modo che Joey e Bakura potessero sentire, entrambi guardarono a terra senza parlare, ricordando il faraone d'Egitto, colui che ha stravolto per sempre le loro vite, Atem.
Quando la lezione fu terminata, Joey  si precipitò da Yugi sorridendogli rassicurante sperando di tirargli un po' su il morale.
“Hei, Yugi! Ci credi che tra un po' ci diplomeremo? Ancora non ci credo!”
“Pure io Joey. Non riesco a credere che un come te si stia per diplomare, ancora mi sembra un incubo.”
“Cosa?! Tristaaaaan!!!”
Yugi ridacchiò leggermente, quei due lo facevano sempre sorridere.
“Dai ragazzi, non litigate!” intervenne Bakura, ovviamente non venne ascoltato.
“Lo sapevo, la prima cosa che devo sempre vedere quando vengo a farvi visita è un bella litigata tra scimmie.”
Tutti si voltarono nel riconoscere quella voce tanto familiare, non si sorpresero a vedere una ragazza dai capelli castani e gli occhi azzurri che li guardava un po' divertita e un po' malinconica nel vedere i suoi migliori amici a scuola senza di lei.
“Woh! Non ci credo! La debuttante ballerina Tea Gardner in persona! Quale onore!” scherzò Joey facendo ridere il gruppo, tutti tranne Yugi, ancora non riusciva a ridere normalmente da quando Atem se ne era andato, sul suo viso non compariva nient'altro che un sorriso o al massimo una risatina forzata,in quel frangente prevalse la prima, ma era felice di vederla, Tea era stata a Londra per ben cinque mesi, era naturale.
“Tea, cosa ci fai qui?” chiese Yugi avvicinandosi al gruppo.
“Come vedi sono tornata da Londra, e visto che non so quanto rimarrò, pensavo di portarvi tutti a mangiare qualcosa!” propose la diciannovenne.
“Ottima idea! Paghi tu vero amica mia?” fece l'occhiolino Joey.
“Veramente paga Seto, verrà anche lui.” rivelò la giovane facendo sobbalzare Joey.
“No! Perché deve venire quello sbruffone?!” si oppose il biondo, al che Tea sospirò stancamente.
“Perchè è il mio capo, e se non hai sentito te lo ripeto: è lui che paga la cena.”
“...potrei sapere perchè?” domandò sospettoso Joey.
“Mh, a dire il vero non lo so. Mi ha detto che oggi era un giorno speciale e potevo portare a casa sua i miei amici...” spiegò lei.
“Ma certo! Oggi è il compleanno di Mokuba!” si ricordò Yugi, facendo accendere la lampadina a tutti, probabilmente era Mokuba che li voleva, e Seto come sempre, è troppo generico e sintetico.
 
Prima che se ne rendesse conto, Yugi era davanti a villa Kaiba, indossava dei jeans strappati scuri e una maglietta nera sbracciata , ovviamente non mancavano i bracciali con le borchie, anche gli altri erano vestiti normalmente, quando entrarono a villa Kaiba notarono che il salone era pieno di ragazzini dell'età di Mokuba, e alcuni genitori che erano pure colleghi di Seto, gli unici a essere eleganti
“Tea! Yugi! Ragazzi!” li accolse subito il ragazzino  abbracciando Yugi che ridacchiò, stavolta più sincero, all'euforia del piccolo amico, una volta era quasi basso quanto lui, ma nel corso degli anni passati assieme il suo doppio, Yugi era cresciuto molto d'altezza raggiungendo quella di Atem, ora però oserebbe dire di averlo superato anche in quello oltre che nel duel monster.
La festa andò avanti fino a tarda notte, Yugi che giocava a carte con Mokuba e i suoi amici che non si fecero scrupoli a chiedergli l'autografo in massa, Joey e Tristan erano impegnati a una gara di abbuffata, finchè non si accorsero che Bakura li aveva stra-battuti entrambi (Quel ragazzo mangia quanto un esercito di Russi), Tea era  impegnata a ballare sul palco come aveva ordinato Seto che non staccava gli occhi di dosso da una ragazza.
Quando Mokuba se ne accorse, cominciò a fissare pure lui la ragazza in questione, non concentrandosi abbastanza sulla partita con Yugi.
“Mokuba? Tocca a te...non hai più voglia di giocare?” chiese alzando un sopracciglio il biondo-tricolore, Mokuba mise il broncio indicando suo fratello, facendo notare a Yugi la ragazza che fissava.
“Ho, ma quella non è la nostra nuova compagna di classe?” chiese Yugi rivolgendosi a Tristan e Joey che dopo la sconfitta con Bakura si erano avvicinati a loro.
“Hai ragione Yugi! È quella nuova!” concordò Joey facendo sobbalzare Tristan.
“Meiko-chan!!!” squittì in estasi l'amico di Joey, che andò incontro la nuova arrivata, concentrata sul ballo di Tea, quando si accorse di essere stata chiamata si voltò verso di lui e il gruppo.
Meiko Kaoru si chiamava, era stata appena trasferita nella classe di Yugi e gli altri, ed era un piacere per gli occhi, aveva il viso rotondo e dolce, i capelli neri lunghi e gli occhi dello stesso colore, ora indossava una maglietta blu sbracciata e dei pantaloncini bianchi.
“Tristan, giusto?” chiese un po' sorpresa la ragazza quando venne raggiunta da quel razzo moro che annui rosso in volto.
“Hei, Kaoru! Che ci fai qui?” chiese Joey arrivato alle spalle di Tristan, assieme a gli altri, che lo fulminò con lo sguardo, lo stesso che aveva Mokuba, solo che era diretto alla ragazza che fissava il suo fratellone.
La ragazza sorrise dolcemente facendo quasi svenire Tristan, Yugi era invece pensieroso, non riusciva a non fissare l'oggetto che aveva Meiko al polso, sembrava quasi...un oggetto del millennio.
“Speravo di incontrarvi qui...amici del principe Atem.” 
Tutti, inclusa Tea che fermò la sua danza alla parola “Atem” che udì e Seto che si era avvicinato a vedere la banda parlare con la ragazza misteriosa, si erano immobilizzati guardando quel viso dolce con sospetto e timore, Yugi era ancora più sbalordito.
“Tu...chi sei?”
 
 Finalmente, alle due di notte la festa era giunta al termine, il salone si era svuotato, lasciando solo la banda di Yugi, Seto e Meiko, pure Bakura se n'era andato troppo stanco dopo la mangiata, e Seto mandò a letto Mokuba.
“Meiko-chan conosci Atem?”chiese Tea.
La mora si limitò a sorridere e sorseggiare un po' di thè prima di accennare a un “Sì”, il prossimo a parlare fù Yugi.
“Come? E perché hai un oggetto con l'occhio  di Horus?” 
“Questo? È il bracciale del millennio.” tutti rimasero senza fiato, a Seto sembrò di svenire.
“Ti prego, non dirmi che hai qualche parentela con gli Ishtar e che il mio destino è scritto.” la derise amaramente.
“Haha, no, ti  sbagli di grosso Seth...o scusa, volevo dire Seto.” rise la giovane facendo innervosire ancora di più Seto, e innamorate Tristan di lei.
“Dimmi una cosa, perché hai detto che speravi di incontrarci qui? Perché non ci hai parlato a scuola?” domandò Joey fulminato ancora di più da Tristan.
“Perché non potevo. Ho bisogno di voi, ma solo qui e ora.” rispose seria Meiko.
“Ma perché? Non riesco a capire! Abbiamo sconfitto Zorck!” controbattè Joey, al che Yugi lo interruppe.

“Di cosa hai bisogno? Atem è in pericolo?” chiese preoccupato.
“Non esattamente, è vero che Zorck non esiste...ma c'è un altro problema...qualcuno è riuscito ad andare indietro nel tempo e cambiare la storia.”
“Cambiare la storia? In che senso? Quale storia?” chiese preoccupata Tea.

“La storia dell'infanzia del principe Atem.”
Tutti rimasero senza parole, una parte si domandava quale fosse il problema, un altra temeva le conseguenze sul presente, non vedendo più reazioni, Meiko ricominciò a spiegare.
“Dovete sapere, che nemmeno io sono di quest'epoca, vengo dall'antico Egitto, più precisamente nell'epoca in cui regnava Aknamkanon, sono la bambinai del principe, che come voi sapete, è il faraone che compierà la profezia distruggendo il male...tuttavia...” si fermò la mora, Kaiba notando che gli altri erano troppo sorpresi per incitarla a continuare sospirò, e le chiese lui di continuare.
“Bhè...dovete sapere, che io sono anche la custode della collana del millennio, e ho avuto una visione davvero orribile del futuro.”
“Aspetta, intendi il nostro futuro o il tuo?” chiese chiaramente confuso Joey.
“Nessuno dei due, il futuro che potrebbe rivelarsi l'unico e il più terribile...la distruzione della terra.”
“Ma...come è possibile? Zorck-”
“Chi ha sconfitto Zorck?” chiese Meiko, Tea rispose quasi subito.
“Ovviamente Atem! Chi senno?” 
“E se il principe morisse prima di diventare faraone?” ribattè alzandosi di scatto dalla sedia, sorprendendo tutti, Yugi rispose in un sussurro: “Allora...il mondo sarebbe perduto.”
 
 
Fine primo capitolo. ^^

 


Angolino di Micchi
Hei! Sono Micchi-chan! È la prima volta che scrivo in  questo fandom! Che beeelloo!!*°*
spero la fanfic vi stia prendendo 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


 
In nome del principe

“Il mondo sarebbe perduto!?” ripeté più forte Joey chiaramente spaventato, Meiko sembrò calmarsi, e si risedette sospirando e portandosi le mani a massaggiarsi le tempie, non gli piaceva immaginare un mondo senza il principe.
“Bene, allora come facciamo a tornare indietro nel tempo?” chiese senza scomporsi Kaiba, facendo cadere dalla sedia Joey, che non era l'unico sorpreso, pure gli altri lo fissavano straniti.
“V-vuoi dire che ci credi? Tu? Seto Kaiba?!” domandò con teatralità Joey.
“Non credo di poter ignorare ancora i fatti accaduti una anno fa, inoltre ormai mi pare evidente che non mi libererò mai di voi ficcanaso, quindi tanto vale non tirarla per le lunghe e accettare subito di venire con voi, allora?”
Yugi tornò con gli occhi a Meiko, chiedendosi se fosse tutto un sogno o stesse veramente per rivedere il suo Mou hitori no boku.
“Pff, sono d'accordo. Useremo il mio bracciale del millennio, è questo che mi ha portato da voi.” svelò la mora accennando al bracciale d'oro che aveva al polso.
“Hei, un momento! Andiamo sul serio? Ora?” chiese nervosamente Tea.
“No, adesso non possiamo. Dobbiamo prima di tutto andare in Egitto, e da lì nel passato.” spiegò la ragazza.
“Un momento! C'è qualcosa che non capisco! Perché non sei venuta prima da noi?” domandò Tristan, mettendo da parte i suoi sentimenti per la ragazza.
“Uhm, bhè non vi ho detto che si può accedere al potere del tempo solo in un giorno bisestile a mezzogiorno?”
Silenzio.
“DOMANI??!!” urlarono in coro facendo ridacchiare con aria colpevole la giovane che subito si scusò per la sua goffaggine, Yugi continuava a pensare che somigliasse a qualcuno.
“Seto ce la facciamo a essere in Egitto per domani?”
“Se partiamo entro un ora sì, avviso subito Roland.”  sbuffò il capo della Kaiba corp. Prendendo il cellulare.
“Meiko non pensavo fossi una persona così distratta.” rise Tea.
“Già! Hai fatto tutta quelle scene ma alla fine sei più distratta di me!”
“Più di te è impossibile Joey.” controbatté Tristan ridendo più forte assieme a Tea alla faccia di Joey.
Yugi sorrise, ma il suo sorriso si affievolì presto, era molto ansioso, non poteva essere spensierato come gli altri, non adesso.
 Voleva rivedere subito Atem.
Joey se ne accorse, e smise subito di ridere, avvicinandosi a Yugi.
“Amico, ma ci pensi? Rivedremo Atem!” esultò il biondo.
“Già, finalmente! Passeremo ancora del tempo con lui!” sorrise Tea.
“Così la nostra squadra sarà al completo, non è magnifico?” aggiunse Tristan.
Yugi allargò un po' gli occhi, lui non era mai stato solo, i suoi amici erano sempre con lui, anche adesso...
“Ragazzi...grazie.” sorrise Yugi, stavolta era sincero, dopo tanto tempo sorrise veramente.



“Seto, te ne vai?” chiese un po' triste Mokuba verso il fratello che era intento a salire sull'aereo privato dei Kaiba assieme a Yugi, Meiko e gli altri.
“Scusa fratellino, tornerò appena possibile.” promise il maggiore sorridendo piano e accarezzando la testolina del suo fratellino.
A salutare i ragazzi c'erano anche Serenity, Duke, Mai e Bakura, più l'immancabile Salomen Muto, che era così fiero del suo nipotino, così come Serenety e Mai lo erano di Joey.
“Ciao a tutti! Ci vediamo!” salutò vigorosamente Yugi, salendo sull'aereo assieme agli altri.
“Haaaaaaa!!!!” un urlo all'improvviso fece sobbalzare tutti, voltandosi verso Meiko.
“M-Meiko-chan? Tutto a posto?”
“Mi sono appena ricordata...che domani c'era la verifica di scienze!!” piagnucolò la mora facendo cadere tutti a terra.
“Ho mio dio...” mormorò Seto, maledicendosi per aver dato fiducia a una così.

“Non ci credo che siamo ancora qui...” sussurrò Yugi davanti a quella che era la tomba del faraone prima che andasse distrutta, Seto adocchiò l'orologio, constatando che tra pochi minuti sarebbe arrivato il mezzodì.
“Meiko, ci siamo.”
“Sì.” annuì lei, osservando il suo bracciale.
“Yugi, mi serve il tuo aiuto, prendi il bracciale.”
“Cosa?” rispose lui intontito.
“Io non posso farlo funzionare da sola, ho bisogno del tuo aiuto.”
“Si ma...cosa devo fare?”
“Fai riemergere in te ricordi positivi del principe Atem, io farò il resto.”
E così Yugi annui, posò una mano sul bracciale d'oro, mentre tutti gli altri si misero in cerchio come ha richiesto la mora, che iniziò a recitare una formula in egiziano che solo Seto riuscì a comprendere.
“WOH! Che figata!” esclamò Joey vedendo il bracciale illuminarsi di una luce biancha inverosimile, mentre tutti erano estrefatti dalla magnificenza di quella luce, Yugi era immerso nei suoi ricordi, voleva rivedere Atem, ora.


Intanto, nell'Egitto antico, all'interno dell'immenso palazzo del faraone Aknemkanon, c'era grande scompiglio tra i servitori, le donne correvano freneticamente nel panico più totale, gli uomini cercavano di fermare la collera del sovrano in pieno fremento di rabbia angusta, un pessimo momento, eppure il destino scelse proprio quel momento.
Una donna con in braccio una brocca d'acqua si andò a schiantare contro qualcosa, che prima non c'era.
“Ho, mi scusi tanto!” disse Tristan voltandosi per trovare una donna coi capelli neri di carnagione scura e gli occhi verdi che fissava lui e gli altri con occhi sgranati, Tristan, Joey, Tea, Seto e Yugi si resero conto in quel momento di essere nel bel mezzo di una sala....no, di un quadriportico in marmo bianco con ai lati colonne corinzie che sembravano accedere all'edificio che era il vero corpo di fabbrica talmente grande e immenso, degno del vero re d'Egitto.
“Oh, proprio in mezzo al cortile...bhè, per lo meno la residenza estiva è la più sicura.” ragionò Meiko.
Mentre gli altri la fissavano in completo silenzio.
“QUESTA SAREBBE LA RESIDENZA ESTIVA????!!” urlarono Tristan e Joey spaventando di più la donna, finché non si rese conto della presenza di Meiko che gli sorrise assicurandogli che i ragazzi erano innoqui.
“O-onorevole Assenat!” chinò rispettosamente il capo la donna, poi come se si fosse ricordata di qualcosa esclamò subito dopo: “Il principe! Il principe è con voi?”
Seto alzò un sopracciglio, Tea e Joey si guardarono preoccupati, Yugi e Meiko si avvicinarono di scatto.
“Vuoi dire che non sai dovè?” chiesero (o meglio, urlarono) alla donna che scosse veloce la testa.
“Lo stiamo cercando da stamani, ma senza trovarlo. Il sommo sovrano è adirato, teme possa trattarsi-”
“Di rapimento?” finì per lei Seto ricevendo un cenno affermativo.
“Accidentaccio!” esclamò Joey iniziando a correre verso una direzione a caso del palazzo.
“Joey! Che diavolo combini?!” gli urlò Tea.
“Vado a cercarlo! Che ti sembra?”
“Ma non sai nemmeno dove andare!” controbattè Yugi.
Joey sorrise,“Nemmeno voi, in questi casi tanto vale seguire il mio istinto!”
Tristan sbuffò cominciando a corrergli dietro,“Detesto quando hai ragione!”
Yugi e Tea si guardarono con aria di intesa seguendo il gruppo.
“Bene...e noi che facciamo?” chiese a braccia conserte Kaiba rivolgendosi a Meiko che era ancora perplessa dal comportamento della banda di amici.
“Hum...direi di seguirli. Speriamo solo di ritrovare il principe.” decretò la giovane facendo gemere Seto di disappunto.




“Guardie! Guardiee!!” gridò un uomo attirando l'attenzione della banda che gli andò incontro.
“Amico, calmati! Cosa succede?” parlò Joey, l'uomo ansimante per la corsa si limitò a indicare sopra il tetto del capannone, Yugi acutizzò la vista non credendo ai propri occhi.
“Mou Hitori no boku?!” esclamò il biondo-tricolore nel vedere un bambino coi capelli quasi uguali ai suoi e una tunica  biancha che chiacchierava allegramente con una bambina dai capelli castani.
“Yugi?” chiesero Joey e Seto all'unisono a quel punto, tutti i servi e Yugi  capirono.
“P-principe!” esclamò la povera Meiko pallida, sudando freddo nel vedere il piccolo principe a più di quindici metri da terra, fortunatamente a dispetto delle apparenze la ragazza non collassò con enorme sollievo di Seto e Tristan, ma prima che qualcuno potesse muovere un dito, Yugi si precipitò da loro a velocità disumana.
“Mou Hitori- …cioè, principe! Scendi immediatamente!” gli urlò.
Atem sussultò al tono di voce severa, sapendo che qualcuno era riuscito a trovarlo, gemette in disapprovazione nel vedere Assenat e il suo sguardo: “Punizione per due mesi”, non riconobbe però il ragazzo che lo aveva sgridato.
“Uhm...io...non so come scendere!” si giustificò il piccolo Atem facendo ridacchiare la bambina dai capelli castani.
“Principe! Lo sappiamo entrambi che tu e Mana avete imparato ad arrampicarvi dal sacerdote!” disse Meiko.
“Veramente ho imparato solo io, Mana l'ho trascinata di peso.” puntualizzò.
“Non m'interessa chi a trascinato chi! Giù, ora!” ribatté lei adirata, Tea giurò di aver visto i lunghi capelli neri della ragazza alzarsi di qualche centimetro.
“Uffa, ma se poi scendo devo andare per forza alla riunione dei guardiani del millennio, che noia!” sbuffò lui, intenerendo il gruppo di Yugi, era incredibile vedere quello che per loro era il grande re dei giochi fare i capricci.
Yugi sorrise ampio, non riusciva a trattenersi. Dopo tutto stava parlando con il suo Mou Hitori no Boku.
Atem si incuriosì nel vedere lo straniero sorridente in quegli strani abiti che lui non conosceva, e la curiosità lo tradì.
“Assenat, chi sono quei ragazzi strani?” Meiko, presa alla sprovvista, non seppe che dire.
“Siamo viaggiatori veniamo da molto lontano, sai Atem?” gli parlò Yugi causando vari dissensi dalla servitù per aver usato il nome del principe senza suffissi.
“Viaggiatori?” ripeté il più piccolo. “Cosa ci fate qui?” chiese ancora.
“Bhè, siamo venuti qui per te.” sorrise dolcemente Yugi.
“Per me?” chiese ancora il principe indicandosi, sempre più curioso. Yugi annuì.
“Per insegnarti tutto ciò del mondo che il futuro faraone deve sapere! La lotta, la scrittura e i giochi.”
“Giochi? Io adoro i giochi!” brillò di felicità il bambino.
“Ha sì? Io ne conosco tantissimi! Se scendi prima della riunione te ne insegno uno!”
Atem annuì di assenso, cominciando a scendere portandosi dietro Mana, che era curiosa quasi quanto lui, facendo aprire leggermente la bocca a tutte le serve, e sorridere la banda di amici che sapeva quanto Yugi conoscesse il faraone, piccolo o grande che sia,  Atem stravede per i giochi.
“Fate attenzione!” raccomandò Tea, preoccupata per i due bambini che stavano scendendo la scalanatura del capanno egiziano.
“Tranquilla Assenat! Lo già fatto-” il principe non riuscì a finire la frase che l'occhio di Horus gli apparse improvvisamente in fronte.
Se gli avessero chiesto cosa successe dopo, Atem non avrebbe potuto rispondere.
Ricorda solo che scivolò dalla scalanatura, la sua vista offuscata, Mana gridò, stava cadendo, era sicuro di sfracellarsi al suolo, invece non accadde.
L'ultima cosa che vide fu il viso preoccupato dello straniero coi capelli uguali ai suoi, poi il buio.



Fine 2 capitolo.


Angolo di Micchi:
Ciaooo! Eccoci al 2 cap delle avventure del piccolo Atem! Non è puccio? Io lo amo. =W=  Yugi è d'accordo con me.


Precisazioni:


1. Non so che età aveva Atem quando è morto il padre, perciò inventerò
2.Chiamerò Meiko sia Assenat che Meiko, tanto sono la stessa persona
3. Atem non resterà piccolo per sempre.
4. Atem da piccolo ha gli stessi capelli di Yugi. Stessi. Controllate.
5. La coppia è YugixAtem, ma non sarà l'unica, Atem a molti pretendenti. ù_ù                                                  
Spero il capitolo vi sia piaciuto, mi spiace se stò andando un po' lentamente, non durerà per molto...ultima cosa: volete una lemon e quindi alzò il rating o lascio così?*°*

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2327489