Black Hole

di manubibi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** stay away from me... ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** stay away from me... ***


Va bene, titolo e citazione sono di ispirazione Musesca xD però assicuro che nella fic loro non c'entrano niente, è solo lo strascico dell'idea originale in cui i personaggi non erano loro ma Matt e Bri <3 (si chiama "riciclaggio" =____=)...
E questa è la mia prima Frerard! Perché sono i migliori *____*
Si, ok, Gerry e il Frenchio non sono miei, so che hanno le consorti -.- e quindi suppongo che una cosa simile fra loro non ci sia mai stata xD soldi? Se prendessi 1 centesimo per ogni ficcy che scrivo...O.o vabbè...

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"I wanted freedom but I'm restricted,
I've tried to give you up, but I'm addicted"
Muse-Time Is Running Out

Me ne sto qui in piedi appoggiato ad una transenna, mentre intorno a me c'è caos e agitazione, eccitazione. Tutti mi corrono intorno e vedo le loro sagome sfocate passarmi davanti e solleticare il campo visivo periferico ma per me sono solo macchie colorate che sfrecciano, non hanno forma né importanza, il mio cervello ha deciso di crashare e bloccarsi su un punto fisso davanti a me. Vengo scosso da qualcuno che, suscitando la mia irritazione, mi urla nelle orecchie:
-Ehi, Gee! Ti sei incantato?!-, strilla Ray nella sua agitazione pre-concerto, e anche se non vorrei esco dal mio mondo e torno sul pianeta Terra, cosa che mi spaventa, perché questo pianeta è abitato anche da un'altra persona, qualcuno che fino a poco tempo fa avrei ucciso per tenermi stretto e ora vorrei non vedere mai più.
Frank arriva trotterellando ma esita vedendomi e impallidisce, perché non riesco a non guardarlo con astio, con un dolore infinito...anche gli altri sembrano percepire la tensione che si è installata fra noi due, perché Mikey e Bob prendono Frank e cominciano a scherzare con lui, mentre Ray mi fa girare verso il pubblico e mi dice:
-Gee...ora è QUESTO che conta, chiaro?
E mi molla una pacca sulla spalla, io annuisco sorridendo e mi fermo ad osservare inosservato tutta quella marea di gente accorsa da chissà quali luoghi per vederci suonare, per emozionarsi con noi, e riesco persino a dimenticarmi di Frank.
Dopo un pò ci arriva il segnale che dobbiamo uscire sul palco, e mi faccio avanti dopo gli altri, facendo in modo di essere l'ultimo ad essere inondato dalle luci calde dei riflettori e a sentire le urla che si levano istantaneamente appena appare il primo di noi.
Quando fai un concerto e sei quello sul palco il tuo cervello reagisce in modo strano: dovresti ricordare tutto in ogni particolare, almeno secondo logica, e invece quando canto io è come se fossi un altro e non fossi qui, mi dimentico di chi sono, le parole arrivano automaticamente alla bocca come se nessuna sinapsi fosse coinvolta nella loro elaborazione e il pubblico è l'unica cosa che conta, proprio come diceva Ray. Così il concerto arriva al termine e pure io sono sorpreso di quanto poco è durato, ma è una sensazione che provo sempre...ricordo poche cose dell'ora e mezza appena trascorsa, e cazzo quanto mi irrita constatare che riguardano quasi tutte Frank. Frank che si butta a terra scalciando e suonando, Frank che strilla nel microfono...Frank che mi guarda per un lungo istante, facendo sobbalzare il mio cuore nel petto così forte che la cassa toracica sembra troppo piccola per contenerlo. E perché sto ripensando a questo?
Io devo dimenticarlo.
Devo dimenticare i pomeriggi passati con lui.
Devo dimenticare i baci, le carezze, gli scherzi, le risate.
Devo dimenticare le notti passate con lui.
Devo dimenticare che gli ho detto "ti amo".

Mentre penso questo non mi accorgo di uno sguardo puntato sulla mia nuca, ma finalmente sento un formicolio e mi volto.
Lui è lì, che mi fissa inondato dall'ultimo riflettore ancora acceso, e poi si avvicina a me con un timido sorriso. Il piercing scintilla per un momento e porta i miei occhi sulle sue labbra, anche se mi ero ripromesso di non guardarle mai più...però non posso evitarlo, a quanto pare il mio auto-controllo deve ancora rifarsi vivo dopo la botta di adrenalina dell'esibizione.
-Beh...come sempre hai spaccato, Gee-, dice più per spezzare questo silenzio che per altro.
-Si...grazie-.
Dio, vorrei avere la parlantina sciolta ora, e invece mi trovo impantanato in una delle conversazioni più imbarazzanti della mia vita, sentendo il cuore cominciare a battere più forte e le farfalle nella pancia.
Pure lui rimane in silenzio senza sapere cosa dire, io sto per girare i tacchi quando lui mi chiama con una voce flebile che mi piace poco:
-Gee...ascolta...credo che sia stato un errore-.
Un errore? Davvero? Ti sei reso conto che mollarmi è stata una delle cose peggiori che probabilmente hai fatto in vita tua?
-Cosa?
-Ecco...io pensavo di avere le idee chiare, di non provare più niente per te...e invece stasera vedendoti cantare...non so, ti ho guardato e tu mi hai guardato e mi sono sentito male...
Oddio.
-Beh, penso che tu non abbia nemmeno la più vaga idea di quanto male sono stato IO, Frank...
E tutta questa freddezza da dove sbuca fuori?!
-No, non lo so...è solo che adesso...sento la mancanza di te!
Oh, no, non mi arrendo così, non esiste proprio! Nemmeno se tu ti avvicini pericolosamente al mio viso e se c'è solo una spanna a separare quelle tue labbra alle mie, Frank...perché non è così semplice, non basta dire "ok, adesso ti rivoglio"...mi hai buttato via, hai strappato il mio cuore dal petto e adesso non puoi pretendere di rimetterlo in quella voragine nera come se non l'avessi mai fatto!
Però i miei occhi non possono ancora evitare di ispezionarti, di perquisire ogni particolare del tuo corpo e del tuo viso e le mie dita si muovono da sole...ma non era il cervello a dover comandare al corpo di muoversi? Perché non riesco ad evitarlo?
Sento i polpastrelli posarsi timidamente sulle tue guance morbide e accaldate, seguiti dalle dita e poi dal palmo, e vedo la tua espressione convertirsi dalla tensione allo stupore.
-Anch'io sento la tua mancanza...Frank-, mi ritrovo a sussurrare...ovviamente senza averna la consapevolezza. Ma sant'Iddio, perché sto facendo quello che non voglio?
Perché sono uno schiavo. Sono schiavo di tutte queste sensazioni, ne sono dipendente, vivo ancora di tutto questo anche se non dovrei! Avevo deciso di prendere in mano la mia vita e di non farmi più distruggere da una storia che era nata per errore e si stava trasformando in una tortura, ma a quanto pare Dio, se esiste, non mi ha fornito di un istinto di autoconservazione, la voragine nera sta richiamando qualcosa che non esiste più.
E quasi senza rendermene conto trovo le mie labbra unite alle sue, che si muovono e che giocano con le sue senza il mio permesso, la parte cosciente di Gerard Way si è arresa agli istinti e ora non le resta altro che rimanere a guardare una catastrofe in atto.
Sento le sue dita percorrere il profilo del mio viso e poi cambiare rotta e scivolare sul mio collo seguendo il percorso delle vene e lasciando una scia di brividi dietro di loro. Sembra che mi stia squartando vivo, e in effetti è così, perché Gerard ora è diviso in due, una parte che vuole Frank e una che vuole liberarsene. Quest'ultima per un momento vince e io mi separo da quelle labbra aspettando il contropiede dell'altra parte, che infatti torna a farsi sentire e voglio di nuovo il sapore di quella bocca.
-No.
Lo dico cercando di suonare autoritario e faccio un balzello indietro perché non voglio ricaderci, non ancora, e mi preparo a rovesciargli contro tutto il mio odio, perché è il momento

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Ce la farò a tenerli separati? Ghghghgh...

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Frank POV.

Mi gira ancora la testa, tanto che mi sembra di essere appena sceso da una giostra, e non riesco a dire nulla se non:
-Eh?-.
Gerard mi fissa con quei due occhi che improvvisamente sono diventati freddi, mi trapassa da parte a parte e io non riesco a non guardarli anche se mi fanno male, per la loro bellezza, per la loro profondità, perché per la prima volta dopo tanto tempo si stanno tuffando nei miei. E Dio, come vorrei che non mi fissasse con rabbia ma con la stessa dolcezza che avevano prima che io lo lasciassi.
Tanti mi hanno chiesto perché l'ho fatto, Gerard...e io ho sempre detto che non provavo più nulla per te, che non era più come prima, ma mentivo, perché non ho mai smesso di amarti, Gee...forse al momento la pensavo così, cercavo di giustificarmi con me stesso e ci ho provato, ma poi ho rivisto quello sguardo euforico posarsi per un momento su di me e l'ho capito, finalmente.
Che ho fatto la cazzata più grossa della mia vita, ma immagino che un errore così sia difficile, se non impossibile, da perdonare...e io aspetto che tu risponda alla mia domanda monosillabica.
-No, non puoi fare così, Iero, non puoi mollarmi dopo due anni e poi riprendermi appena ne hai voglia. Tu hai chiuso con me e non pensare che adesso sia disposto a distruggermi di nuovo per te, perché non mi puoi usare così!-, risponde, ed è chiaro che un momento così lo stava aspettando da tanto tempo, il momento in cui vendicarsi, in cui farmi stare male.
-Usarti? Gee, io non ti ho mai usato e non sto cercando di farlo adesso!
-Davvero? E questo bacio cos'era?
E che ne so, io. So solo che al momento era l'unica cosa che volevo, perché mi manchi davvero, non era una frase buttata lì a caso, mi manca il modo in cui mi facevi sentire, mi manca il bagliore di gioia nei tuoi occhi quando mi guardavi...tutta una serie di cose riconducibili a te che mi rendi felice, e adesso lotterò per esserlo di nuovo, quella sensazione, quello stato di essere mi manca da impazzire.
-Non lo so-, rispondo io, perché sarebbe troppo difficile da spiegare a parole. Una volta sarei riuscito a dirtelo con lo sguardo, ma adesso è come se avessimo perso la frequenza d'onda e non riusciamo più a trasmetterci gli stati d'animo, -...e tu perché hai risposto?-, chiedo io col cuore in gola.
Gerard Way in crisi. E' una cosa che non ho visto molto spesso ma la riconosco: ti mordi il labbro e guardi altrove in cerca di una risposta che non sia "perché anch'io ti rivoglio". Poi torni a guardarmi e vedo sul tuo viso qualcosa che mi atterrisce: calma, calma glaciale, la calma di un assassino.
-Beh, forza dell'abitudine. E poi non ho mai detto che non sei attraente...Però non farti illusioni, ormai siamo acqua passata e sinceramente...sto meglio senza di te, davvero! Non devo più aver paura del giudizio degli altri, e poi quando ci siamo mollati tu mi hai detto che non provavi più niente, ma adesso mi sento anch'io così. Chi ha bisogno di te?
-Ma tu mi hai detto che anch'io ti mancavo!
-Si, beh, era perché al momento volevo ficcarti la lingua in gola, e dirti le paroline carine è sempre stato il modo migliore per riuscirci...come quando scopavamo, io volevo quello e dicevo di amarti e forse era vero, ma insomma, tu pensi che sia tutto una favola, che ti amo ancora anche dopo che mi hai mollato?! Frank, rifatti una vita, ti prego!
E giri i tacchi lasciandomi lì, te ne vai verso il camerino e io resto in piedi lì, come un idiota. Sento il bisogno di appoggiarmi ad una trave vicino a me e poi il magone salire su, dalla pancia alla gola, stringendo forte e togliendomi il respiro, e poi scoppio a piangere improvvisamente, senza nemmeno passare alla fase "prima lacrimuccia e primo singhiozzo"...no, mi siedo a terra affondando le dita fra i capelli e mi sfogo lasciando correre quelle gocce di dolore che finora ho solo trattenuto. Resto lì per un pò senza pensare a nulla se non a quelle ultime parole lapidarie. Rifarmi una vita?? Non ne sono capace, l'unica vita che immaginavo era insieme a lui e...e poi alzo lo sguardo e lo vedo e si sta godendo lo spettacolo, Gerard è lì appoggiato ad una transenna con lo sguardo che lampeggia di soddisfazione.
Mi sento umiliato, squartato e deriso perché non volevo che lui mi vedesse in quello stato, a piangere per delle parole, a rivelare che sono ancora pazzo di lui.

******

Gerard POV.

Il mio piano ha funzionato, Frank è seduto e sta piangendo come un poppante...E Dio, questa si chiama soddisfazione! Ma non sta soffrendo nemmeno lontanamente quanto ho sofferto io, perà almeno un pò di gusto lo sto sentendo. E quanto vorrei distruggerlo...
E poi alza lo sguardo su di me e dimentico ogni cattivo proposito sentendo di nuovo il suo sguardo, impallidisco e deglutisco perché adesso mi sto pentendo...PERCHE'?? Io ho tutto il diritto di fargli questo, di ferirlo, ma perché adesso mi sto dirigendo verso di lui, accucciandomi al suo fianco e accarezzandogli i capelli?
Ah, già.
Dimenticavo che sono il suo schiavo, che faccio sempre tutto quello che vuole calpestando il mio orgoglio.
Di solito non lo faccio mai, di solito l'orgoglio mi spinge ad essere il più forte, a farmi valere, ma quando si tratta di Frank è tutto diverso, io sono diverso.
Così, contro la mia volontà, alzo il suo viso con due dita sotto il suo mento e lo bacio di nuovo, stavolta l'iniziativa è mia...per modo di dire, ma in fondo la mia parte cosciente è andata a farsi fottere da un bel pezzo, quindi...
Prendo il suo viso fra le mani senza lasciargli il tempo di dire qualsiasi cosa e le mie labbra godono nel riavere le loro corrispondenti. Sento di nuovo il suo sapore familiare e di nuovo il petto che diventa troppo piccolo per il battito forsennato dentro di me. Le dita come al solito partono senza avvertirmi e accarezzano la sua nuca sentendo i suoi capelli morbidi, poi vanno al suo petto e poi ai fianchi percorrendone la linea e poi trovano l'orlo della maglietta...a questo punto il passaggio successivo è automatico, passo sotto la stoffa e mi trovo a contatto con la sua pelle avvertendo i suoi muscoli tendersi e poi rilassarsi e il calore dovuto soprattutto al fatto che fino a mezz'ora fa quel corpo si stava lasciando andare su quel palco dietro di noi.
Frank è sorpreso, all'inizio spalanca gli occhi e trattiene il respiro, poi espira lentamente e mette le sue mani sui miei fianchi e poi sulla mia testa scompigliandomi i capelli, e lo sa che i massaggi al capo, in certe situazioni, mi fanno impazzire!
-Perché?-, mi chiede appena le nostre labbra si separano.
-Non lo so...-, rispondo io, ma mi sento euforico, e lo bacio ancora.
-No, perché?!-, mi dice lui, -perché adesso sto così bene?-, e sorride.
Anch'io sto bene, finalmente. Sono uno schiavo ma per la prima volta da mesi mi sento libero...strano, eh? Sorrido anch'io, e gli accarezzo la guancia.
-E...quello che mi hai detto prima? Che non hai bisogno di me? Che devo...rifarmi una vita con qualcun altro?-, insiste lui facendosi cupo e guardandomi supplichevole.
La tentazione, ora, sarebbe di dirgli qualche altra bastardata per ferirlo, ma sarei meschino e ipocrita prima verso di me e poi con lui, così gli dico la verità:
-In quel momento volevo solo farti stare male...perché non hai idea di quanto sono stato male io...
-Quindi...non era vero?-, domandi speranzoso e un pò impaurito da quello che ti potrei rispondere.
-No..era...vendetta...-. L'orgoglio calpestato. Ma mi sento bene, anche se lo sto facendo di nuovo. Credo di dovermi rassegnare al fatto che senza questa dipendenza non vado da nessuna parte. E forse l'essere dipendente non è poi così negativo come credevo...
-Dio-, dici semplicemente, e mi baci di nuovo. E poi sussurri:
-Io ti amo ancora, Gee.
Ed è come se effettivamente qualcuno avesse riempito quella voragine nera, sento di nuovo il cuore pulsare lì dentro, finalmente.

[Ochei, sto capitolo due fa schifo, non mi convince per niente...soprattutto per il finale, non mi piace...ma mi sa che era così che dovevo finirla, perché quei due sono idilliaci, li lovvo troppo per separarli *____* e poi sto scrivendo troppe cose EMO, mi devo rimettere in carreggiata con qualcosa di più allegrooooo!! Vabbè, spero che sia solo una mia impressione e che questo capitolo finale sia decente almeno per voi, per me non lo è ù.ù Ah, lovvo tantissimo anche voi <3<3<3<3
ringraziamenti per chi ha letto le mie ultime ff (dato che era da un anno o 2 che non pubblicavo O.o):

Catllady: eh si...ChVis essendo il mio preferito lo devo strapazzare a più non posso xDD e poi si, immagino che sia consapevole di essere l'unico essere sufficientemente intelligente da sopperire alla demenza assoluta di matt, dom e bri u.u grazie mille!

Stregatta: Oddio sono commossa *____* intanto perché proprio tu sei venuta a leggere la mia storia *__________________* sono onorata, io adoro le ficcie tue e quelle della liz <3<3<3 grazie mille della recensione!! Si comunque hai colto il senso, Chris lo amava davvero, Matt era solo confuso e sconvolto da quello che era successo con Gaia e è andato fra le braccia (possenti *çççç*) di ChVis...pure io avevo trovato delle Wollamy ma erano in inglese e neanche tanto coinvolgenti ç___ç bacio!!

Memuzz: MEMEEEEE AmoVVVVeeeeeeee!!! Awwwwww!!! GVazie mille x tutti e 2 i commentini *_______* oddio ma che film hai visto col nome Galileo O___O non possonooooooo!!! il MIO (e di matty u.u) galyyyyyyyy!!!! Se ti viene in mente k film era dimmelo così vado a uccidere chiunque abbia preso il nome del mio orsacchiottone n°2 (vabbè il n°1 è Chris ghghgh)!!!!!

Chemical Lady e Jessromance: come vedi non sono riuscita proprio a tenerli separati xDD sono trooooopppo pucciosi insieme *_______* grazie mille^^

My Chemical Vavvy: Eh sì Gee è una preda facile ghghgh...pure Franco è facile da maltrattare xDDD perché sono tutti e 2 così pulcinosi che al mio istinto sadico/materno viene facile la voglia di vederli soffrire e poi mettere tutto a posto e rivederli felici...sarò contorta...xD



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