Mr e Miss Invisible di avril1113 (/viewuser.php?uid=31943)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Miss Invisibilità ***
Capitolo 2: *** Effetto notte ***
Capitolo 3: *** Avalon ***
Capitolo 4: *** Vulnerable Man ***
Capitolo 5: *** Storm ***
Capitolo 6: *** L'altra parte della storia :Mr Invisible ***
Capitolo 7: *** L'altra parte della storia :Effetto destino ***
Capitolo 8: *** L'altra parte della storia :Thievish of Identity ***
Capitolo 9: *** Toccami le mani ***
Capitolo 10: *** Iris ***
Capitolo 11: *** La verità nello specchio ***
Capitolo 12: *** Il messaggio ***
Capitolo 13: *** Note dell'autrice e ringraziamenti!! ***
Capitolo 1 *** Miss Invisibilità ***
MR INVISIBLE
Ciao a tutti!!
Mentre il mio prossimo racconto è in cantiere,ho
deciso di dare un occhiata a questo racconto,di aggiustarlo un po’ e soprattutto
di aggiungere un paio di capitoli:la storia dal punto di vista di Skate.
Aggiornerò con le modifiche
apportate,spero che vi piaccia ancora di più!!!!!!
XOXO Avril1113
“Se pur sia bello l’amore ch’è
implorato,
assi più bello è quell’amore che si
concede di sua propria volontà”
(W.Shakespeare)
1
Capitolo:Miss Invisible
Quando cammino per la strada,cerco
sempre uno sguardo che mi faccia sentire meno “invisibile”.Occhi che mi
raccontino una storia,occhi da poter sognare la notte quando il resto del mondo
è inoltrato nell’oblio del buio e nel caldo di un corpo vicino. Gli altri hanno
trovato quegli occhi e io sono così invidiosa di loro e stanca di cercare e non
trovare mai,di sentirmi fuori da quella felicità che loro hanno raccolto e
custodito. La notte passa più velocemente se riempio una pagina word e l’alba
arriva anche per chi non ha trovato quegli occhi. Anche per me.
“Jen,svegliati!!!!!!!!!!!,George sta
arrivando!”sento la voce di mia madre che urla dal piano di sotto .Alzo il
viso,lo schermo del computer è in stand-bye e io mi sono addormentata ancora
una volta sulla scrivania. Cerco di
ricordare l’ultima volta che ho dormito nel letto,due settimane,due mesi …
“Jeeeeeeeeeeeeeeeen!!!” secondo me mia madre ha doppiato Tarzan,ormai ne sono
convinta.
“Si,arrivoooo!!”indosso la vestaglia e
mi fiondo giù per le scale.
“Finalmente,era ora signorina,lo sai
che ore sono?”mia madre con dei buffi bigodini e la solita vestaglia color
“caccola” mi guarda severa con le braccia sui fianchi,odio quando mi chiama
“signorina” mi fa sentire così piccola e cretina. Che poi piccola un po’ lo
sono nonostante i miei diciassette anni fisicamente sembro una
quattordicenne,tette quasi inesistenti,magrissima e viso come quella di una
bambina. Ma cretina no.
“OH mi ascolti?!George sarà qui a
momenti,vestiti e prendi i libri”i soliti imperativi,fai quello,fai
quell’altro.
Riempio una tazza di latte e ancora
mezza addormentata torno in camera per vestirmi:solita tuta,lego i lunghi
capelli cenere con un elastico in uno chignon disordinato,tanti anni di danza
buttati all’aria,non riesco a fare neanche un semplice chignon. “Essere sempre
ordinate e posate”: regola numero 1 del codice delle ballerine violata.
Cinque minuti dopo sono in salone impegnata in un equazione a par mio
irrisolvibile mentre George gioca con il suo palmare come al solito. Quando i
miei mi hanno detto che preferivano che io studiassi a casa con un professore
universitario(George)non ho capito,insomma alle medie mi ero sempre trovata
bene,non potevo definirmi la più popolare ma avevo un paio di amiche e i
risultati scolastici erano più che soddisfacenti. Quando poi mi sono
ammalata,le cose sono cambiate,ho imparato che gli amici arrivano velocemente
ma spariscono altrettanto in fretta. Anche adesso che sto abbastanza bene i
miei tendono ancora tenermi sotto una campana di vetro anzi diciamo sotto una
cupola simile a quella della Cappella Sistina e studiare a casa non aiuta la
mia vita sociale,praticamente l’unica amica che ho a parte il pappagallino
Puccio, è mia cugina nonché mia vicina di casa:Allie.
“Allora questa equazione?Ci
sei?”George prende il quaderno e controlla i calcoli
“I soliti errori Jen:i meno
saltati,per non parlare delle parentesi,dove sono finite?”
Alzo le spalle “Avanti George lo sai
che sono una frana in matematica, passiamo a una materia più interessante tipo
arte”la mia materia preferita non solo amo disegnare ma mi piace troppo
viaggiare con il pensiero in chiese,scavi archeologici,indietro nel tempo.
“Jen non possiamo fare solo arte,la
matematica è importante e …”Io gli faccio lo sguardo da cucciolo disperato e
lui come da copione mi accontenta “ok,ma solo un oretta poi passiamo a
fisica”dice rassegnato.
L’oretta diventano due e io mi immergo
completamente tra chiese,dipinti e rilievi e sono nel mio mondo,sono aria.
*****************
Allie bussa alla mia finestra alle
sette e un quarto,maledice come al solito la scala di legno che come un
arrampicante è addossata al muro,l’abbiamo sistemata così un paio di anni fa
così lei può salire da me quando vuole senza passare dall’ingresso e quindi dalle
prediche di mia madre: “non dovresti essere a casa a studiare?!”oppure “ti
sembra l’ora?!chiamerò tua madre”,la scala è comoda e indolore a differenza di
mia madre.
“Ciao”dice col fiatone di chi ha
appena scalato l’Everest,la solita esagerata!!
“Sei più bianca del solito”mi dice
come se fosse un complimento.
“E tu più gentile”le dico
sarcasticamente.
“Allora che hai fatto di entusiasmante
a parte studiare,tagliarti le vene e studiare?!”dice con la sua solita ironia
pungente,non credo che ci sia qualcuno più cinico e schietto di lei, è proprio
questo che le invidio:una sincerità a volte imbarazzante ma velata da un
trascinante humor,un mix irresistibile soprattutto per i ragazzi che
praticamente la venerano come fosse una dea.
“Molto spiritosa,comunque domani
pomeriggio posso uscire,ti va un giro al centro commerciale??” dico entusiasta
e da così tanto che non esco. Da troppo.
“Stai scherzando?!!ormai credevo che
non uscissi più fino alla prossima era glaciale,sei sicura?guarda che alla luce
del sole potresti scioglierti!!”dice prendendomi in giro. Io la guardo
scocciata.
“Comunque posso venire,domani esco da scuola
alle tre ma poi sono a tua completa disposizione anche perché la prossima
settimana ho una festa di scuola e non ho nulla da mettere”dice incline alla
disperazione.
Si certo,conosco il suo “nulla da
mettere” il suo armadio può fare
tranquillamente concorrenza a quello delle ragazze di “Sex and the City”.
“E’ la festa di un tipo da paura che
poi è il migliore amico di quello di cui ti ho parlato:il più popolare e …..”
Parla,parla,parla lei è
così,semplicemente logorroica.
“Cavolo!! sono già le nove e mezza,il
tempo passa se si chiacchiera vero?”dice due ore dopo un incessante blaterare
da sola, dato che io mi sono persa alla terza cheerleader che si mette con il belloccio
di atletica che le mette le corna con la sua amica e … se c’è una cosa che non
mi manca della scuola sono i gossip inutili e ridicoli che mi escludevano dalla
vita scolastica motivo per cui mangiavo sempre da sola,sotto le gradinate dove
il resto del mondo non mi vedeva piangere.
“Devo andare tesoro,ti passo a
prendere domani alle quattro”e mi schiocca un bacio sulla guancia.
Io la saluto con lo sguardo e quando
lei è fuori dalla finestra mi butto sul letto e mi sento di nuovo sola.
La cena è più silenziosa del
solito,sembra che ci sia una cappa di tensione che sovrasta la tavola. Mia
madre mangia i suoi cavoletti di bruxell e non alza lo sguardo dal piatto
mentre mio padre accenna qualche sguardo infastidito e borbotta. I miei
genitori non sono stati mai molto sdolcinati tra di loro credo di non averli
mai visti darsi una carezza o scambiarsi uno sguardo appassionato ma di certo
non gli ho mai visti così distanti,freddi e ho una spiacevole sensazione
all’altezza dello stomaco.
Sparecchio il mio piatto e penso che
sia meglio che io mi dilegui.
La porta è chiusa,la musica è alta e
io cerco di sparire con la mente eppure gli sento urlare,la solita storia: mio
padre lavora troppo ,mia madre troppo poco, “non c’è tempo per le vacanze”,
“non usciamo mai” e così via in una serie di interminabili sciocchezze che gli
adulti non riescono a mettere da parte. In fondo gli adulti non sono così diversi
da noi,sono capricciosi,isterici e vogliono avere sempre ragione eppure noi
ragazzi non ci facciamo tanti problemi come loro forse siamo meno teatrali e
più sensibili,abbiamo “l’isola che non c’è”dalla nostra parte. Gli adulti hanno
solo un mucchio di regole e tanti pregiudizi,pensano di avere la ragione e
quindi di avere tutto ma la ragione senza
cuore non è altro che logica e la logica
non è un granché. Con questi pensieri mi estraneo dalla discussione e aspetto
che domani sia un altro giorno.
***********************
Entriamo lì”dice Allie trascinandomi
per un braccio,questo sarà il decimo negozio di abbigliamento in cui entriamo
per non parlare dei venti paia di scarpe che Allie è stata capace di provare in
meno di un ora.
“Guarda quel pantalone,il colore è
perfetto per me”urla non appena vede un pantalone di un celestino anonimo e
tristissimo.
Io annuisco è inutile contraddirla.
Mentre lei prova il quinto pantalone
“PERFETTO”della giornata,io mi faccio un giro nel negozio è strano,è da così
tanto tempo che non esco di casa che mi
sento fuori posto anche in un centro
commerciale pieno di persone. Trovo un specchio a muro che mi guarda e sono
così … pallida, ho gli occhi lucidi e un
fisico inesistente,invisibile:quest’ultima parola non la penso ma la sussurro,
mi chiedo se troverò mai un ragazzo
tanto idiota da mettersi con una come me … poi sorrido davanti allo specchio
pensando che probabilmente non lo troverò ,comunque meglio ridere che piangere.
Sempre.
Sapete la sensazione di pelle d’oca
che sentite dietro la nuca quando
pensate che qualcuno vi stia osservando?! Be’ io la provo in
quest’istante,mi volto e in effetti qualcuno mi sta osservando anzi fissando.
E’ un ragazzo,un po’ più alto di me,fisico
asciutto ma non magro come il mio, ha il cappuccio della felpa sulla testa e
solo un ciuffo biondo che gli ricade sulla fronte. Lo fisso anch’io pensando che così la smetta di
fissarmi ma lui invece mi fissa ancora di più come se mi stesse sfidando,i suoi
occhi verdi spiccano sulla felpa nera e non smettono di guardarmi come se
fossero attirati da qualcosa in particolare,ma cosa c’è di particolare in me?
Mi volto e stacco la spina a quella
strana energia per vedere se magari dietro di me c’è Kate Moss e quindi quel ragazzo sta guardando lei
e non me.
Quando mi volto di nuovo verso quegli
occhi,lui non c’è più, come sparito.
“Ehi ti sei imbambolata?”Allie
interrompe la mia ricerca visiva mettendomi davanti quel paio di pantaloni
“PERFETTI”
“No … cioè …”vorrei spiegarle ma non
trovo le parole
“Vabbè me lo dici un'altra volta,ti va
un gelato??”non ho ancora risposto e siamo già in gelateria.
“Cioccolata,caramello,bacio e panna,ma
senza biscotto sopra perché sono a dieta”dice Allie alla signorina che la
guarda stranita.
“Per me solo una granita,grazie”dico
pacata.
“Eccoti,la solita ,possibile che ti
debba costringere sempre a mangiare qualcosa che non sia acqua e zucchero!?mi
dice Allie seccata.
“Che palle Allie ma non ti scocci di
dire sempre le stesse cose??”
“No,non è possibile …”dice Allie
all’improvviso.
“Che c’è???!!!”esclamo preoccupata.
“Guarda quel maglioncino,non è
perfetto per il pantalone azzurro”urla indicando una vetrina.
Sono senza parole.
“Sei impazzita!!mi hai fatto prendere un
colpo per uno stupido maglioncino!!!!!!!!!!!”
“E’ troppo bello e poi mi spieghi come
fa un maglioncino ad essere stupido ,può essere brutto,rovinato,assolutamente
inadatto ma stupido??!!”
Mi stanno davvero saltando i nervi
così interrompo il suo inutile soliloquio:
“Senti io ti aspetto fuori,raggiungimi
quando hai finito” e me ne vado verso l’uscita,ci arriverei intatta e
soprattutto asciutta se non fosse che un idiota con lo skate mi viene addosso e
finiamo entrambi a terra ,io con la granita tutta versata addosso.
“Cavolo!!!mi dispiace” e riconosco nel
mio attentatore il ragazzo di prima,quello con il cappuccio.
Mi porge la mano per aiutarmi a
rialzarmi ma ormai il danno è fatto.
“Non ti avevo proprio vista”dice per
giustificarsi ma così peggiora solo la situazione.
“Come hai fatto a non vedermi,non sono
mica invisibile”gli urlo addosso fradicia di granita.
“Già hai ragione,senti mi
dispiace,posso fare qualcosa per rimediare??ti compro un’altra granita??”ha un
aria decisamente adorabile e io mi sciolgo.
“Non ti preoccupare,guarda tanto
questo pomeriggio non poteva essere peggio di così”dico rassegnata alla mia
sfiga.
Lui mi guarda interrogativo e io
inizio a spiegare:
“…. e quindi dopo un pomeriggio di
shopping sfrenato anzi diciamo isterico tu mi vieni addosso”siamo seduti sulla
panchina di fuori e io sto raccontando a questo sconosciuto decisamente
imbranato ma anche decisamente carino il mio pomeriggio di inferno con Allie
sperando di non annoiarlo,ma non sembra,perché segue il racconto delle mie
disavventure pomeridiane con curiosità,ride alle mie battute e qualche
volta sfiora con il gomito il mio
braccio.
“Quindi diciamo che io sono stato la
goccia che ha fatto traboccare il vaso???” mi dice sorridendo quando ho finito
il mio racconto.
“Già,proprio così,comunque io sono
Jen” e li porgo la mano e lui fa una cosa strana invece di stringere normalmente
la mia, me la bacia!!!già mi fa il baciamano ma non si presenta.
“Jen!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!” sento la
voce di Allie che mi cerca fuori dal centro commerciale ma quando sventolo il braccio per farmi
vedere da lei,mi accorgo che il ragazzo se ne andato.
*************************
“Finalmente,sai che ore sono Jen?”mia
madre e sulla porta,saluta con un cenno Allie che mi ha accompagnato e continua
la ramanzina.
“Ti avevo detto alle sette a casa e adesso sono …”guarda l’orologio in
cerca di sostegno “le sette e un quarto”dice soddisfatta.
“Cavolo mamma quindici minuti di
ritardo,dovresti mettermi in punizione per un anno!!”dico sarcastica
“Spiritosa!!! comunque i patti sono
questi,la dottoressa ha detto ….”
“Si lo so cosa ha detto la
dottoressa,mamma,ma io mi sento prigioniera,ti rendi conto che oggi è la prima
volta che esco da un mese?!!”
“Si lo so tesoro …”dice più dolce
“No,mamma tu non lo sai”dico dura,le
volto le spalle e salgo in camera mia.
Mi stendo sul letto a pancia sotto,il
braccio sotto il cuscino e sento qualcosa come un foglio di carta,lo afferro,
ed è una busta:mai vista prima,bianca e dentro c’è scritto:
Per Miss Invisible
There's a girl
Who sits under
the bleachers
Just another day eating alone
And though she smiles
There is something just hiding
And she can't find a way to relate
She just goes unnoticed
As the crowd passes by
And she'll pretend to be busy
When inside she just wants to cry
She'll say...
Take a little look
At the life of Miss Always Invisible
Look a little closer
I really really want you to put yourself in her shoes
Take another look
At the face of Miss Always Invisible
Look a little harder
And maybe then you will see
Why she waits for the day when you'll ask her her name
The beginning
In the first weeks of class
She did everything to try and fit in
But the others they couldn't seem
To get past all the things that mismatched on the surface
And she would close her eyes
When they laughed and she fell down the stairs
And the more that they joked
And the more that they screamed
She retreated to where she is now
And she'll sing...
And one day just the same as the last
Just the days spent in counting the time
Came a boy that sat under the bleachers
Just a little bit further behind... *
Traduzione
Lì c’è una ragazza,che sta sotto una
gradinata,passa ancora un altro giorno mangiando da sola.
Sebbene sorride c’è qualcosa che
nasconde:lei non riesce a rapportarsi,lei passa sempre inosservata anche la folla
le passa davanti. Lei fingerà di essere occupata,quando invece dentro vuole
solo piangere.
Lei dirà:
Dai uno sguardo alla vita di Miss
Sempre Invisibile,
guarda un po’ più da vicino,vorrei
mettermi nei suoi panni.
Dai un altro sguardo al viso di Miss
Sempre Invisibile
guarda più attentamente e forse allora
capirai il motivo per cui lei attende il giorno in cui qualcuno chiederà il suo
nome.
All’inizio,nella prima settimana di
scuola,lei ha fatto tutto il possibile per adattarsi.
Ma gli altri non vanno oltre
l’apparenza e quando chiudendo gli occhi cade dalle scale,loro ancora di più
ridono,schiamazzano e lei si rifugia dove è ora.
E in un giorno come un altro,trascorsi
contando le ore,venne un ragazzo che sedeva sotto la scalinata un po’ più
indietro.
Da
Mr Invisible.
*(Miss
Invisible di Marie Digby)
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Capitolo 2 *** Effetto notte ***
EFFETTO NOTTE
2°
Capitolo:Effetto Notte
“Mmm..interessante”dice Allie per la
centesima volta,guardando e riguardando la lettera come un cimelio prezioso e
misterioso o come l’arma di un delitto.
“Allora Allie che ne pensi??!dovrei
chiamare la scientifica?”dico sarcasticamente.
“Guarda che non c’è nulla su cui
scherzare,qualcuno non solo è entrato nella tua camera,a parer mio dalla
finestra servendosi della scala,ma probabilmente ti spia da molto tempo,dato che
questa canzone è praticamente la descrizione della tua vita sociale.”sentenzia
come un investigatore che ricostruisce la dinamica dei fatti e cammina avanti e
indietro nella mia camera con un dito sul mento.
In effetti la faccenda è abbastanza
assurda ma non sono preoccupata almeno questa è una novità nella mia
quotidianità così monotona e noiosa,d’altro canto però questo Mr Invisible sa
davvero troppe cose su di me e poi il suo nome …
“Forse è un pedofilo o un efferato
assassino”urla quasi Allie e interrompe i miei pensieri
“Si certo Jack lo squartatore”dico.
“Magari,Johnny Depp in quel film era
stratosferico”risponde Allie e io la incenerisco con lo sguardo.
“OK scusa”dice seria “comunque secondo
me non devi fare nulla almeno finché non arriva un'altra canzone misteriosa
,chiudi solo meglio la finestra e stai tranquilla”
“Si hai ragione,grazie”Mi abbraccia
forte e mi schiocca un bacio sulla guancia pallida anche se a volte mi fa
girare e impossibile non volerle bene.
Quando se ne va,con un tempismo
perfetto entra mia madre,io velocemente infilo la lettera in un cassetto.
“Tesoro mi dispiace per prima sono
stata impossibile”mi accarezza la guancia e sento che è davvero dispiaciuta.
“Non preoccuparti Ma”e l’abbraccio.
“La cena è pronta tra cinque
minuti,scendi?”dice staccandosi.
“No mamma non ho tanta fame,credo che
andrò a dormire”
“Ok come vuoi!buonanotte allora” e se
ne va chiudendo la porta.
Rileggo quella lettera almeno cento
volte immaginando chi fosse riuscito a capirmi così profondamente,chi si
sentiva invisibile come me ,con chi avrei potuto dividere la mia invisibilità e
mi sento un po’ meno sola.
Mi appoggio alla finestra e guardo il
buio fuori e la luna padrona del cielo e vorrei essere là fuori e sentire
l’odore dei giardini scuri profumati d’erba,sposto lo sguardo sull’ora:le otto
e un quarto.
La scala è sporca di terreno e i miei
pantaloncini bianchi diventano marroni,pazienza sarà il marrone il colore della
mia libertà. Il colore della fuga.
Afferro la bici e ci monto su verso il
parchetto vicino casa ,pedalo veloce mi sento così libera,il vento notturno sul
viso,le stelle spettatrici e l’asfalto come la via lattea. Chiudo gli occhi ma
mantengo il manubrio dritto.
“Attenta!!!!!!!!!!!!!!!”sento urlare e
poi una botta sull’asfalto.
Sono a terra,cavolo ho preso sotto
qualcuno, mi avvicino al malcapitato e … non è possibile è ancora il ragazzo di
oggi pomeriggio,lo skater.
“Mi dispiace tantissimo” dico e mi
butto a terra dove il ragazzo e accovacciato con il ginocchio sanguinante.
“Sei tu!!!”dice sorpreso nel vedermi e
mi fissa negli occhi.
“Ciao,ti sei fatto male?”dico
preoccupata sciogliendomi dal suo sguardo.
“No,non ti preoccupare” e cerca di
alzarsi ma inutilmente perché ricade.
“No non ti alzare,dove ti fa male?”mi
comporto come una perfetta crocerossina peccato che sia stata io a metterlo
sotto.
“E’ solo il ginocchio ma il dolore è
quasi passato” dice stringendo i denti.
“Si certo”dico non convinta “casa mia
è a un isolato ce la fai??magari ti appoggi a me!?”
Lui annuisce e io gli offro la mia
spalla,lui che è molto più alto di me non vuole poggiarsi e quindi saltella con la ferita enorme aperta
sulla gamba.
Arriviamo non so’ come a casa e non so
come soprattutto, riusciamo a salire la scala per la mia camera.
“Bella stanza”dice con un mezzo
sorriso entrando e si guarda attorno poi si siede su il letto.
Mentre prendo l’acqua ossigenata e una
benda dall’armadio mi sento osservata,poi lui allunga la mano per prenderli ma
io insisto .
“No faccio io,tu stai tranquillo”dico
sicura lui si ostina ma dopo un po’ si arrende.
“Ahi!!”dice quando spruzzo l’acqua
ossigenata sulla ferita e tira la gamba.
“Scusa,devi stare fermo però,
altrimenti … poi all’improvviso abbassa la testa verso la mia piegata sul suo
ginocchio,mi afferra il mento e mi guarda,lo stesso sguardo nel negozio:uno
sguardo di sfida,io lo guardo e non riesco a staccarmi , i suoi occhi
altalenano tra i miei e il resto del mio
viso e un secondo dopo con una naturalezza che mi spiazza mi bacia
delicatamente le labbra,le sue sono morbide e vacillano,quando si stacca
aspetta una mia reazione.
Io rimango paralizzata con gli occhi
bloccati. Mi riprendo e sono furiosa.
“Ma che cavolo fai??”dico alzandomi
dal pavimento dove ero inginocchiata.
Lui risponde alla mia domanda con
un'altra domanda.
“Ma la benda non me la metti??!”dice
con una faccia da schiaffi che vorrei … vorrei ucciderlo.
“Perche l’hai fatto??”dico rossa in
viso toccandomi la guancia con una mano.
“Grazie”dice serio,io lo guardo male,
“per la gamba intendo”specifica poi si alza dal letto,si sistema il solito
cappuccio e si avvicina alla finestra.
“Aspetta,non vorrai scendere la scala
con quella gamba??”esclamo allarmata.
“Mi stai chiedendo di rimanere qui
stanotte?”mi risponde sfacciato.
“No!! intendevo che posso aiutarti a
scendere la scala!”
“Ah ,allora sarà per un'altra
volta!!”ribatte
“No,non credo proprio che tornerai mai
più in questa camera ”dico acida
“Io non ne sarei così certa”e un
sorriso malizioso gli compare sul viso sottile.
“Perché??”rispondo sempre più
innervosita ma chi si crede di essere questo?
“Perche io faccio sempre quello che
voglio”dice serafico e in cinque secondi è già giù,lancia un ultimo sguardo
alla mia finestra e sorride compiaciuto.
Mi stendo sul letto e penso a tutto
quello che è successo nelle ultime quarantotto ore,dalla canzone di Mr
Invisible a questo ragazzo insopportabile,
ai suoi occhi da cui non riesco a sfuggire,alla sua faccia tosta,al suo
modo di fare così imprevedibile e misterioso e al suo viso angelico e non so
davvero cosa pensare. Con tutti questi pensieri mi addormento.
****************************
Apro gli occhi svegliata dalla luce
calda del sole e vedo il soffitto blu della mia camera quasi non ci credo ho
dormito sul letto,vestita ma sul letto!!guardo l’orologio sul comodino e vedo
che sono ancora le sette, per una volta non sarà l’urlo tarzaniano di mia madre
a farmi alzare. Acquisita una posizione verticale mi spoglio dei vestiti ormai
stropicciati del giorno prima,indosso una tuta leggera, lego i capelli in una
coda bassa e mi fiondo in bagno. Tornata in camera sento una leggera brezza che
mi scompiglia i capelli e mi accorgo che la finestra è aperta eppure sono certa
di averla chiusa ieri sera e un dubbio mi assale cosi metto la mano sotto il
cuscino ancora schiacciato dal peso della mia testolina dormiente e
eccola!un’altra lettera!!
Per Miss Invisible
The dawn is breaking...
A light shining through...
You're barely waking...
And I'm tangled up in you.
I'm open, you're closed.
Where I'll follow you'll go.
I worry I won't see your face
Light up again.
Even the best fall down sometimes.
Even the wrong words seem to rhyme.
Out of the doubt that fills my mind,
I somehow found you and I collide.
I'm quiet, you know,
You make a first impression.
I've found I’m scared to know,
I'm always on your mind.
Don't stop here...
I lost my place...
I'm close behind...
Even the best fall down sometimes.
Even the wrong words seem to rhyme.
Out of the doubt that fills your mind
You finally find, you and I collide.
You finally find, you and I collide.
You finally find, you and I collide.*
Traduzione
Sta spuntando il giorno
c'è una luce che splende
ti stai appena svegliando
ed io sono aggrovigliato su di te .
io sono fuori, tu sei dentro
dove io andrò tu mi seguirai
mi preoccupo di non vedere di nuovo
il tuo volto illuminato
anche il migliore alcune volte cade
anche le parole sbagliate
sembrano avere una rima
al di là del dubbio che riempie la mia mente
io in qualche modo ti ho trovato
e sono entrato in collisione
sono calmo, lo sai
ti puoi fare una prima impressione
ho capito che sono spaventato di sapere
che sono sempre nella tua mente
anche il migliore alcune volte cade
anche le stelle rifiutano di splendere
al di là di quel che è successo
sei caduta in tempo
io in qualche modo ti ho trovato
e sono entrato in collisione
Non fermarti qui...
ho perso il mio posto...
sono devastato...
anche il migliore alcune volte cade
anche le parole sbagliate
sembrano avere una rima
al di là del dubbio che riempie la mia mente
in qualche modo mi hai trovato
e sono entrato in collisione
in qualche modo mi hai trovato
e sono entrato in collisione
in qualche modo mi hai trovato
e sono entrato in collisione
Da MR Invisible
Sono senza parole,ma come è possibile che non mi sia accorta di niente?!Mr
Invisible è entrato nella mia camera, di nuovo e io non ho sentito nulla.
“Tesoro,posso entrare?”chiede mia madre bussando alla porta. Nascondo
ancora una volta la lettera sotto il cuscino “si certo”rispondo.
“Ha appena chiamato George e ha detto che oggi non può venire,ha un
febbrone, così oggi ti puoi riposare un po’ che ne dici?”Io ancora presa dalla
canzone annuisco meccanicamente come un automa.
Dopo qualche minuto sento mia madre uscire e la macchina sgommare nel
vialetto. Mio padre è uscito presto. Mi vesto in fretta e furia:un jeans e una
camicetta verde,i capelli raccolti in due trecce basse e sono pronta. Esco di
casa però dalla porta principale,inforco la bici e vado a scuola,da Allie.
Sono davanti all’Harold’s High school ,questa scuola mi mette addosso un
angoscia terribile,mando un messaggino a Allie sperando che lo riceva:Allie sn
Jen,scendi,ti aspetto nel cortile di dietro!!riguarda Mr Invisible e lo invio.
Non aspetto molto prima che Allie mi raggiunga.
“Ciao,ho fatto prima che
ho potuto,la Collins
non mi mollava mai!!”dice trafelata. “Allora!!!”continua curiosa.
Prendo dalla borsa
l’ultima canzone e gliela porgo,vedo che la legge e inarca sempre più le
sopraciglia sempre più su e sorride.
“Oh mio dio!!è così
romantico!!!!!!!!!!!”lo dice con una voce mielosa da cheerleader:odio quando fa
questa voce!
“Ma che romantico,non
c’è niente di romantico!”ribatto scocciata “Sto iniziando a preoccuparmi
Allie,insomma non è normale che qualcuno entri nella mia camera un giorno sì e
l’altro pure senza che io me ne accorga,io sono sempre in casa,è assurdo”non me
ne capacito davvero.
“Già”sentenzia e assume
di nuovo l’aria da Nancy Drew “sei sicura di non aver fatto entrare nessuno in
camera tua negli ultimi giorni,a parte me e i tuoi??”
Penso a ieri sera e al
ragazzo “skate” ma non so per quale motivo non ne parlo con Allie,così faccio
cenno negativo con la testa.
“E’ davvero
strano!”senti tesoro io devo andare o la prof mi pensa dispersa,ci sentiamo più
tardi” e mi abbraccia.
E adesso che faccio?Ho
tutta la mattinata libera. Decido di fare un giro in centro,la libreria mi
attira subito e decido di entrare:la disposizione dei libri,il silenzio mi
ricordano incredibilmente la mia camera,troppo ordinata e troppo silenziosa
proprio come un negozio di libri , noto“La lacrima del diavolo” di Jeffery
Deaver sullo scaffale dei gialli,ho letto questo libro un paio di mesi e penso
che magari se fossi stata anch’io un esperta di documenti avrei potuto capire
l’origine delle lettere misteriose di Mr Invisible proprio come nel romanzo e
risolvere l’enigma .Esco senza comprare nulla e mi dirigo verso il parco
cittadino.
Il parco è deserto anche
se la giornata è splendida,trovo una panca e mi ci siedo,chiudo gli occhi e
penso. Penso a tutto:a Mr Invisible,a ragazzo “skate” e per un secondo penso
alla possibilità che possano essere la stessa persona,in fondo ragazzo
“skate”ha avuto la possibilità di mettere la canzone sotto il mio cuscino ed è
abbastanza misterioso per potersi chiamare con un nome altrettanto misterioso.
Penso che questo Mr Invisible sta dando uno scossone alla mia vita,sta
disordinando la mia quotidianità come un bambino disordina i libri nella
libreria sta riempiendo il mio silenzio
con le sue parole. Ho ancora gli occhi chiusi mentre penso che forse non mi
interessa risolvere l’enigma.
“Dormi?”sento una voce
ormai conosciuta e apro repentinamente gli occhi. Mi ritrovo ragazzo “skate” a
un millimetro dalla mia faccia,impulsivamente mi faccio indietro,ma cado nel
cespuglio alle mie spalle.
“Ehi,capisco l’emozione
nel vedermi,ma svenire!non ti sembra di esagerare??!!”esclama lui ridendo e
porgendomi la mano per rialzarmi.
Io rifiuto la mano e mi
rialzo da sola rossa in viso “Molto spiritoso”dico acida e mi scrollo la terra
dai vestiti.
Lui a questo punto
inizia a ridere come un pazzo e più mi guarda e più ride e io sto iniziando a
innervosirmi. Odio le persone che mi ridono in faccia senza un motivo,odio le
persone che ridono quando a me non viene di farlo.
“Ma che cavolo hai da
ridere??????????”dico furiosa
“Niente è solo che …”non
finisce la frase,il suo sorriso si allarga,ha dei denti bianchissimi e delle
labbra sottili che si increspano leggermente quando ride, “il cespuglio si è
trasferito sulla tua testa”dice sorridendo poi si avvicina a me e mi sfiora i
capelli togliendomi un paio di foglie dal ciuffo.
Allora viene da ridere
anche a me ,devo sembrare uno spaventapasseri. E rido,rido,ridiamo non so come
sono le mie labbra quando rido e da tanto che non rido.
“Come mai non sei a
scuola??”mi dice all’improvviso saltando sullo skate.
“Potrei farti la stessa
domanda!!”dico sicura e lo seguo con lo sguardo.
“Si ma te lo chiesto
prima io e poi non si risponde a una domanda con una domanda”mi dice
guardandomi serio.
“Parli proprio tu che
non hai ancora risposto alla mia domanda di ieri sera”io non dimentico mai
nulla è meglio che questo tizio se lo metta in testa.
“Quale domanda??”e
sorride maliziosamente ,ha davvero faccia tosta.
“Perché mi hai dato un
bacio??”dico meno sicura e più imbarazzata.
“Perché ti sei
avvicinata troppo,ecco tutto”dice e mi gira attorno con lo skate.
“Cosa??ma non è una
spiegazione plausibile!”
“Ok,allora perché mi
andava semplicemente di farlo”e mi sorride,mi sorride anche con gli occhi
questa volta.
Io lo guardo sorpresa
dalla sua sfacciataggine e ripenso alle canzoni.
“Ehi,terra chiama
Jen”lui interrompe i miei pensieri con una mano davanti alla faccia,mi
meraviglia il fatto che si ricordi il mio nome,considerando che lui non si è
nemmeno presentato.
“Vuoi provare??”dice
indicandomi lo skate.
Io lo guardo contrariata
“Dai non puoi essere così imbranata?!!” “ o forse si?!”aggiunge dopo.
Non sa quello che
dice,per sua sfortuna ho passato la mia infanzia con un ragazzino maniaco dello
skate,era un vicino di casa,era il mio migliore amico,l’unico che io abbia mai
avuto poi come era arrivato nel mio quartiere se ne era andato,se c’è un arrivo
c’è una partenza:il motto della mia vita.
Io afferro lo skate e
con suo grande stupore ci salto su e inizio ad andarci sopra forse meglio di
Tony Hawk ,corro per il viale del parco,salto e impenno,quando mi fermo ragazzo
“skate”mi guarda attonito.
“Dove cavolo hai
imparato ad andare così sullo skate??”dice venendomi incontro,l’ho sorpreso
davvero.
“Segreto!!”dico
dispettosa a un centimetro dalla sua faccia “come vedi anche io ho un lato
misterioso e sorprendente!!”i suoi occhi giocano di nuovo con i miei e poi
improvvisamente mi
prende la mano e mi sussurra nell’orecchio “Ti porto in un posto!!”ed ecco che
si riprende il primato di persona più incomprensibile del mondo. So che non accetterà
mai un no ma non solo per questo decido di accettare.
**********************
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Capitolo 3 *** Avalon ***
AVALON
Mi ha
bendato gli occhi e adesso è da più di un ora che camminiamo vicini verso una
destinazione che per me è ancora ignota,glielo chiedo per l’ennesima volta.
“Si può
sapere dove stiamo andando?? e da più di un ora che camminiamo e io sto diventando
ceca!!”dico scocciata a Skate o forse al vento dato che non vedo nulla.
“Quanto sei
curiosa!!siamo quasi arrivati”dice in fretta ,un ora fa ha detto la stessa
cosa. E’ vero comunque che sono curiosa mia madre lo dice sempre mi stupisce il
fatto che lui l’abbia capito subito.
Sento il
terreno sotto i piedi non più l’asfalto e battito d’ali,il cinguettio degli
uccelli e il profumo della foresta,ma dove cavolo siamo??
“Scusa mi
spiegheresti almeno perché devo tenere questa benda??” e il vento mi risponde:
“Perché
questo è un posto segreto e se vedessi come ci si arriva potresti tornare
sempre, quindi finché non sei associata ufficiale arrivare qui per te
resterà impossibile,chiaro??”spiega mentre mi tiene stretta la mano per
guidarmi.
“Allora mi
stai portando in una sottospecie di setta?”e involontariamente gli stringo la
mano.
Mi lascia la
mano e sento che è di fronte a me “Hai paura?”sussurra.
E io vorrei
dirgli di si ma non so perché non ho paura,non ho paura di quella
situazione,non ho paura di essere da sola con lui chissà dove,non ho paura
della sua mano e della sua voce.
“No”dico
sicura,lui riprende la mia mano e continuiamo a camminare per qualche metro poi
ci fermiamo e inizio a sentire voci e una strana musica sembra medievale,Skate mi
sfila la benda e lo spettacolo che ho davanti ha dell’incredibile:siamo nella
foresta, fuori città e all’interno di questa è stato ricreato un borgo
medievale ci sono ragazzi e ragazze vestiti come nel medioevo,oggetti antichi
come carri e castelli in miniatura sono disposti tra gli alberi,ci sono cavalli
e maiali,balle di fieno e paglia,e una musica allegra suonata dal vivo da
menestrelli che ballano accompagnati da giocolieri.
“Benvenuta
ad Avalon”dice
“Ma che roba
eh?dico sorpresa guardandomi intorno.
“E’ una
rievocazione storica o gioco di ruolo,i ragazzi vengono qui si travestono e
fanno finta di vivere in una corte,fingono di essere dame,cavalieri,re e regine
lontano dal traffico cittadino!!”parla come una guida turistica.
“E tu ci
vieni spesso??”chiedo curiosa.
“A dir la
verità e da un po’ che manco ma oggi ho pensato di renderti un po’ meno
rigida,di farti sciogliere un po’ e questo è il miglior posto che conosco per
farlo!!”dice convinto.
“Io non sono
rigida”rispondo con piglio ma so che in realtà è così e lui l’ha capito.
“Certo e io
sono Superman”dice ridendo poi continua “Ok adesso ti chiamo Morgan lei ti
troverà un vestito adatto!”io non faccio in tempo a rifiutare che mi ritrovo
davanti una ragazza sorridente che allunga la mano per presentarsi.
“Piacere io
sono Morgan” io allungo la mano diffidente ma lei prima di stringerla mi fa un
lungo inchino portando il suo lungo abito all’indietro.
Rimango
ferma lì finché non la smette con questo inusuale rituale e quando mi
volto per supplicare Skate di togliermi da quell’imbarazzo ,lui è sparito.
La ragazza
mi prende per mano e mi porta in una casetta in legno piena di costumi,credo
sia una specie di deposito e lì mi mostra degli abiti antichi pieni di
strascichi e merletti.
“Io opterei
per questo blu cobalto”dice mostrandomi un abito lungo appunto blu cobalto di
velluto con i bordi dorati e con una striscia di decorazioni floreali di un blu
più chiaro al centro del corpetto.
Lo provo a
malavoglia e quando ho finito lei mi guarda estasiata come se avesse visto la Madonna.
“Sei
splendida,sembri così-così …. Sei perfetta”e mi abbraccia.
Questa
ragazza è davvero strana dice a me che sono perfetta ma si è vista allo
specchio??è bionda alta e con i lineamenti perfetti sembra essere appena uscita
da una pubblicità. Quando mi guardo a un grande specchio appoggiato al muro devo
ammettere che non sto per niente male,il vestito che è bello ampio non mi fa
sembrare il solito mazzo di scopa e la mia carnagione su quel colore sembra più
umana,ho sempre pensato di essere nata nell’epoca sbagliata.
Usciamo
entrambe e mentre lei mi porta chissà dove un paio di ragazzi mi baciano la
mano così capisco il gesto di “skate” al centro commerciale.
A un certo punto vedo Skate anche
lui in abiti medievali mentre con un arco in mano prova a colpire la mela
in testa a un fantoccio di legno,tende l’arco e … lancia,la mela si taglia
esattamente a metà,poi si volta e mi vede,mi sorride e si avvicina a me
lasciando l’arco e le frecce a un altro aspirante Robin Wood.
“Allora che
ne pensi??”gli chiedo girando su me stessa.
“Penso che
non stai affatto male”dice un po’ balbettante.
“Non ti
sprecare in complimenti però,mi metti in imbarazzo”dico sarcastica.
“Ok sei
bellissima,contenta??”risponde e sento che è sincero.
“Anche tu
non sei male in calzamaglia”dico ridendo
“guarda che
questa non è una calzamaglia ma è un tipic ….”sta finendo la frase ma viene
interrotto da un ragazzo biondo che gli si butta addosso ma con fare
amichevole.
“Finalmente
ti si rivede,ma dove ti eri cacciato?”esclama il ragazzo sorridendo a Skate.
“Ciao Jo
,come va?”risponde Skate abbracciandolo.
Dopo frasi
di routine tipo “tutto a posto?” “buone nuove ?”ecc..ecc finalmente si
accorgono che io sono rimasta lì tutto il tempo.
“E lei chi
è?”dice Jo dopo un po’ squadrandomi dalla testa ai piedi e lanciando un occhiata
d’intesa a Skate,i ragazzi sono come animali a volte con un semplice sguardo
marcano il territorio.
“Oh si
certo,lei è Jen una mia amica,lui è Jo un vecchio amico”sottolinea vecchio amico come per intendere che ne hanno
passate tante insieme e io non posso capire. Insomma roba da ego maschile.
“Piacere di
conoscerla milady”esclama elegante Jo inchinandosi e baciandomi la mano,questo
tipo è davvero affascinante,il suo viso è meno bello di quello di Skate ma possiede un fascino tutto suo.
“Allora
avete fame?Un banchetto è appena iniziato nella corte!!”continua dopo il
baciamano.
Skate annuisce, io non ho molta fame e solo il
pensiero di mangiare con le mani(usanza medievale)mi disgusta ma non posso fare
altro che seguirli verso la celeberrima corte.
Il banchetto
è esattamente come lo immaginavo:una tavola lunghissima di legno dove ragazzi e
ragazze anzi par don signori e signore si avventano su cosce di pollo unte,purè
e altre cibarie presumo tipicamente medievali.
Skate si
siede accanto a me e Jo accanto a lui, mentre chiacchierano io do un occhiata a
gli altri commensali e riconosco in alcuni di loro alcuni ragazzi della scuola
anche se in questi abiti siamo tutti così surreali che è difficile collocarli
nella realtà studentesca.
Io non tocco
cibo bevo solo un intruglio che sembrerebbe vino ma un po’ più dolciastro noto
Morgan seduta un po’ più la che mi sorride e chiacchiera con un giovane
cavaliere suppongo dalla spada e uno stemma sul petto.
“Ti va di
fare un giro?”mi soffia nell’orecchio Skate a un certo punto,io annuisco pur di
scappare da tutta quella carne.
Passeggiamo
nella radura in silenzio anche se non è un silenzio troppo imbarazzante direi
più che altro consapevole.
“Ho notato
che non hai mangiato nulla a tavola.”dice a un certo punto fermandosi.
Come ha
fatto a vedermi se facevo finta di mangiare ogni volta che mi guardava e poi
buttavo tutto quando era girato???!! Sto iniziando a pensare che questo ragazzo
abbia poteri paranormali. Davvero.
“Non avevo
molta fame,ecco tutto”dico per giustificarmi.
“Sei così
magra,dovresti mettere su un po’ di ciccia”risponde sorridendo poi ritorna
serio quando vede che ci sono rimasta male.
“Ho detto
qualcosa di male??”dice avvicinandosi a me,troppo vicino.
“Non ti
preoccupare l’ho pagata cara questa magrezza”dico trattenendo le lacrime che
inesorabili vorrebbero venir fuori e abbasso lo sguardo.
Ripenso alla
prima volta che ho pensato di essere grassa e alla promessa che sarei diventata
magra come le modelle dei giornali a tutti i costi. Ripenso a quando mangiavo e
poi correvo in bagno a vomitare per buttare via tutto quello che sarebbe
diventata ciccia,ripenso al mio bagno e al mio specchio e quante volte ho
pianto in bagno e davanti a quello specchio,ripenso a quando i dottori
hanno parlato per la prima volta di anoressia nervosa e lo sguardo di mia madre
.
Vorrei non
piangere ma scoppio. Skate rimane pietrificato dalla mia reazione,non capisce,
non può, adesso mi chiederà perché piango e io dovrò spiegarli quella parte
della mia vita che chiamo O.M.C(ospedale,medicine,casa:le tappe fisse per più
di tre mesi nella mia vita)ma lui non mi fa domande ,sento solo le sue braccia
che mi circondano e le sue mani che mi accarezzano i capelli,la testa chinata e
il suo respiro nell’incavo del mio collo. Il tempo passa e ci avvolge il tempo
è un vortice e noi siamo il suo cuore e vorrei staccarmi ma rimango lì in una
radura abbracciata a un semi-sconosciuto ma sono felice.
Quando il
vento ha asciugato le mie lacrime decidiamo di tornare, nonostante non sia successo
niente in quella radura sento che tra me e Skate è cambiato qualcosa come se
avessimo stipulato una sorta di alleanza e di tregua ai nostri battibecchi.
“Ma voi due
dove eravate finiti??”esclama Jo vedendoci tornare.
Noi due ci
guardiamo e sorridiamo.
“Ok non lo
voglio sapere”dice con malizia,è inutile i ragazzi sono così prevedibili!
“Mi
riaccompagni a casa?”dico a un certo punto a Skate “si è fatto tardi”continuo.
“A dir la
verità c’è ancora qualcosa che dovremmo fare”mi dice criptico io lotto un po’
ma poi lo seguo.
Non sono mai
salita su un cavallo e la cosa non mi eccita per nulla.
“Allora
metti il piede destra nella staffa e spingi il resto del corpo sul dorso del
cavallo”Skate mi porge una mano e mi aiuta a salire sull’animale che non sembra
contento di avermi sopra perché nitrisce e sbuffa. Salita Skate mi dice di
stare tranquilla e di accarezzare la criniera del cavallo perché così lo
tranquillizzerò e chi tranquillizzerà
me?Neanche il tempo di pensarlo che Skate sale anche lui sul cavallo
dietro di me e prende le redini della situazione:in tutti i sensi. Mi sento
come una bambina sul seggiolino in bici
con il padre, le braccia di Skate mi avvolgono e sono sicuramente più
tranquilla.
Quando anche
Jo e una ragazza,Morgan e il cavaliere di prima e altri ragazzi da soli o in
due montano i loro cavalli partiamo tutti insieme galoppando nella radura
proprio come nei film medievali, è troppo divertente,il bosco è spettacolare e
i cavalli si muovono eleganti come in una danza e io ci sono dentro,Skate è un
perfetto cavallerizzo ed è il più veloce di tutti anche se forse questo è un merito
del cavallo non suo. Mi indica tutte le sorgenti d’acqua,gli alberi più vecchi
e gli animali più strani,un ora dopo ci fermiamo e prima di salutare gli altri
ci cambiamo.
Quando siamo
entrambi pronti salutiamo tutti con la promessa di tornare presto,Morgan mi
abbraccia e Jo mi bacia ancora la mano e mentre lo fa questa volta noto
un certo disturbo in Skate sarà gelosia??Caccio via questo pensiero e torniamo
verso casa.
Siamo
davanti a casa mia “Spiegare ai miei dov’ero non sarà facile”dico un po’ preoccupata.
“Beh
potresti dire che ti hanno rapita gli alieni o che ti sei persa nel centro
commerciale”risponde allegro Skate e mi risolleva il morale.
Ci salutiamo
con lo sguardo e non so se ci rivedremo ,non ho il suo numero e non so’ nemmeno
il suo nome.
Mentre se ne
va lo chiamo.
“Ehi
Skate!!!!”lui mi guarda interrogativo “ma come ti chiami??”
Lui sorride
“ Skate mi piace!!!” risponde e sale sullo skate diretto chissà dove.
Spiegare
ai miei dove ero non è difficile ,sono assenti e per questo non mi fanno
il terzo grado come mi aspettavo e con una scusa gli sistemo,verso sera salgo
in camera mia,la finestra è aperta ormai so che significa,sollevo il cuscino e
eccone un'altra:
Per Miss
Invisible
If you’re
not the one then why does my soul feel glad today?*
If you’re not the one then why does my hand fit yours this way?
If you are not mine then why does your heart return my call
If you are not mine would I have the strength to stand at all.
I never know what the future brings
But I know you are here with me now
We’ll make it through
And I hope you are the one I share my life with
I don’t want to run away but I can’t take it, I don’t understand
If I’m not made for you then why does my heart tell me that I am?
Is there any way that I can stay in your arms?
If I don’t need you then why am I crying on my bed?
If I don’t need you then why does your name resound in my head?
If you’re not for me then why does this distance maim my life?
If you’re not for me then why do I dream of you as my wife?
I don’t know
why you’re so far away
But I know that this much is true
We’ll make it through
And I hope you are the one I share my life with
And I wish that you could be the one I die with
And I pray in you’re the one I build my home with
I hope I love you all my life
‘Cause I miss you, body and soul so strong that it takes my breath away
And I breathe you into my heart and pray for the strength to stand today
‘Cause I love you, whether it’s wrong or right
And though I can’t be with you tonight
And know my heart is by your side
Traduzione
Se tu non sei l’unica allora perché la mia anima oggi
si sente contenta?
Se tu non sei l’unica allora perché la mia mano si adatta così alla tua?
Se tu non sei mia allora perché il tuo cuore ritorna a chiamarmi?
Se tu non fossi mia avrei la forza per andare avanti
Io mai conosco ciò che il futuro riserva
Ma so che tu ora sei qui
Ce la faremo
E spero che tu sei l’unica con cui condividerò la mia vita
Non voglio correre via ma non posso resistere, non capisco
Se non sono fatto per te perché il mio cuore mi dice che lo sono?
C’è un modo qualsiasi in cui posso stare tra le tue braccia?
Se non ho bisogno di te perché sto piangendo sul mio letto?
Se non ho bisogno di te allora perché il tuo nome echeggia nella mia testa?
Se tu non sei per me perché questa distanza mutila la mia vita?
Se tu non sei per me allora perché ti sogno come mia moglie?
Io non so perché tu sei così lontana
Ma so che questa è la verità
Ce la faremo
E spero che tu sei l’unica con cui condividerò la mia vita
E spero che tu potrai essere l’unica,..con cui morirò
E prego che sarai l’unica con cui costruirò la mia casa
Spero di amarti tutta la vita
Non voglio correre via ma non posso resistere, non capisco
Se non sono fatto per te perché il mio cuore mi dice che lo sono?
C’è un modo qualsiasi in cui posso stare tra le tue braccia?
Perché mi manca così tanto il tuo corpo e la tua anima
Che mi lascia senza fiato
Ti respiro..nel mio cuore
E prego di restare forte oggi
Perché ti amo, se è giusto o sbagliato
E tuttavia non posso essere con te stasera
E sai che il mio cuore è vicino a te
Da MR Invisible.
Sorrido
e sono confusa,guardo fuori la finestra vedo la notte,le stelle i giardini
scuri e per un attimo vedo la radura,vedo Avalon.
(*Collide di Howie Day)
(*If you’re not the one di Daniel Bedingfield)
*(Collide di Howie Day)
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Capitolo 4 *** Vulnerable Man ***
VOULNERABLE MAN
4°
Capitolo:Vulnerable Man
Sogno delle ali, un cielo stellato, un
prato e ombre, sogno parole e canzoni. Sogno la mia confusione e la nebbia,
sogno … non lo faccio da tanto.
Apro gli occhi lentamente infastidita
dalla luce mattutina, mi sento osservata, stropiccio le palpebre e due occhi
incredibilmente verdi incontrano i miei …
“Buongiorno, sei buffa quando
dormi!!!”esclama una voce che ormai conosco a memoria, io mi volto e Skate è
seduto vicino al mio letto e mi guarda con una strana espressione sul suo volto
sottile.
“Ma che cavolo ci fai qui??chi ti ha
fatto entrare?”urlo coprendomi con un lembo di lenzuolo la sottile e cortissima
camicia da notte.
“Ehi non ti scaldare, tua madre mi ha
fatto entrare mi ha detto che stavi dormendo e mi ha fatto salire”mi dice
sorridendo e godendo per il mio imbarazzo.
Non posso credere che mia madre ha
fatto entrare un ragazzo in camera mia, lei che si preoccupa persino che il
ragazzo della pizzeria a domicilio mi porga la pizza con troppa gentilezza.
“Hai fame?”mi dice con tranquillità
alzandosi dal parquet “perché tua madre a preparato dei pancake
buonissimi”continua porgendomi la mano per farmi alzare.
Io rifiuto la mano, salto giù dal
letto e mi fiondo nel bagno.
Quando vestita, scendo giù in cucina
la scena che mi ritrovo davanti è alquanto surreale, mia madre e Skate lavano i
piatti e parlano amichevolmente alternando il chiacchiericcio con risate
fragorose.
Io scendo le scale e gli sorprendo di spalle.
“Oh buongiorno tesoro, Skate mi stava
giusto raccontando il vostro scontro-incontro al centro commerciale ecco perché
la tua camicia era tanto appiccicaticcia!!”e giù con altra risata.
Io sono semplicemente incredula e gli
guardo entrambi come due alieni scesi da marte. Mi siedo sullo sgabello e
subito Skate mi mette davanti un piatto di pancake sistemate come un pupazzo
sorridente sussurrandomi nell’orecchio maliziosamente “affascinante la camicia
da notte”, io arrossisco violentemente e lo incenerisco con lo sguardo, mi
rivolgo a mia madre:
“Ma George non viene oggi??”tanto per
capire se la situazione può diventare più surreale di così.
“No tesoro ha chiamato e ha detto che
ha ancora la febbre, l’influenza quest’anno è micidiale, comunque non ti preoccupare
Skate rimarrà a farti compagnia dato che oggi le scuole sono chiuse”.
Io maledico in silenzio il sindaco di
questa città e poi guardo Skate che compiaciuto sistema i piatti nella
credenza, neanche stesse a casa sua!!
Mia madre se ne va dieci minuti dopo e
io e Skate siamo seduti sul divano in silenzio, io più lontano possibile con le
braccia incrociate e lui rilassato.
“Per quanto tempo mi terrai il
muso??”dice Skate guardandomi.
“Finché non mi spiegherai che cosa ci fai qui e
soprattutto da quando tu e mia madre siete diventati migliori amici!!!”dico
acida.
“Non sarai mica gelosa?”dice
sorridendo dispettosamente.
“La smetti di rispondere alle mie
domande con altre”dico sempre più indispettita.
“Ok ok che ne dici di una tregua??dice
avvicinandosi provocatorio e poi all’improvviso proprio quando gli sto per
rispondere a modo inizia a solleticarmi dappertutto,ma come cavolo fa a sapere
che io al solletico non resisto??!!
Inizio a ridere e a dimenarmi e non
respiro,lui se la gode un mondo a vedermi così indifesa contro i suoi attacchi.
Io salto giù dal divano e
finalmente prendo aria: “Ok mi
arrendo farò quello che vuoi!!”non mi
rendo conto neanche di quello che dico.
“Tutto quello che voglio?!!wow ho
trovato il tuo punto debole!!”dice soddisfatto ed ecco il suo sguardo e io
rimango lì imbambolata tra i suoi occhi e il suo sorriso.
Uno sguardo può essere elettrico?può
interrompere il flusso dei pensieri?può rincretinire?il suo ci riesce e questo
mi da fastidio,il suo sguardo mi rende vulnerabile.
Stacco i miei occhi dai suoi e lui
interrompe il silenzio: “che ne dici se mi insegni qualche trucco alla Tony Hawk??”lo dice con una
faccia dolcissima e io non riesco a rifiutare e mi rilasso.
Skateiamo tutta la mattina impariamo l’uno
dall’altro trucchi e salti, cadiamo, ridiamo, litighiamo e cadiamo ancora.
All’ora di pranzo mangiamo in giardino e
non smettiamo mai di parlare, parliamo della mia “scuola”, dello skate, di Tv,
di libri, del cielo, della nutella sul pane, del cinema, del saper cantare
a memoria le sigle dei cartoni animati
che anche se è imbarazzante è troppo divertente, delle marachelle fatte da
piccoli e delle persone più strane mai conosciute. E a un certo punto mi viene
facile raccontare a Skate di Mr Invisible, delle sue canzoni e lui mi ascolta
in silenzio, assorto.
“Che ne pensi??”dico a un certo punto
mentre Skate legge concentrato le canzoni.
“Penso che chiunque abbia scritto queste
canzoni ha una bella cotta per te ma allo stesso tempo potrebbe essere un maniaco o un vecchiaccio
pervertito”sentenzia.
“Si è vero ma potrebbe anche essere un
ragazzo stupendo, romantico che mi ama follemente!”dico sognante.
Skate mi guarda e mi sorride ma non è uno
dei suoi sorrisi pieni e un sorriso velato da una strana tristezza, anch’io lo
guardo per cercare di andare al di là dei suoi occhi e per capire che cosa gli
frulla per la testa, non mollo i suoi occhi e lui non molla i miei.
Mi avvicino a lui e afferro la mano, come
se quel contatto mi aiutasse a capire la sua strana espressione, la sua mano è
calda la mia no. Siamo vicini come nella radura ma questa volta io non mi sento
così fragile anzi vedo quella stessa fragilità in Skate che non mi è mai
sembrato così vulnerabile. Lui abbassa gli occhi non riesce a mantenere il
contatto con i miei che lo stanno scoprendo di quella maschera di
sfacciataggine e insolenza. Poi non so che cosa mi prende e avvicino le mie
labbra alle sue, prima le sfioro, lui sussulta ma io non mi fermo e imprigiono il suo labbro inferiore e lui
ruba il mio superiore e approfondisce quel bacio a fior di labbra che adesso
non è più a fior di labbra ma è sicuramente più intenso, sento il suo sapore
che si mischia con il mio, una mano che prende il mio viso e l’altra che
accarezza i miei capelli e ci baciamo lì in mezzo al mio giardino e quando ci
stacchiamo per riprendere fiato, lui mi sorride e mi ribacia, questa volta però
io lo fermo.
“Mi dispiace”dico rossa in viso, sento
ancora le labbra calde.
“A me non dispiace per niente”ribatte lui
maliziosamente, io gli sferro un pugno nella pancia, e raggiungo la cucina.
Chiaramente il mio pugno non gli ha fatto
neanche il solletico, infatti, mi segue in cucina.
“Ehi che ti prende??prima mi baci e poi mi
tiri un cazzotto??”esclama.
“Perché l’hai fatto??”continua
“Perch -è er-i tro-ppo vicino e mi andava
di farlo!”dico balbettando.
“Io veramente parlavo del cazzotto non del
bacio, so benissimo perché mi hai baciato, sono irresistibile !!”dice
soddisfatto.
“Senti dimentica quello che è successo
ok??cancellalo dalla tua memoria, chiaro?”dico confusa.
“Ok ma non sarà facile”dice avvicinandosi
a me e come sempre mi sussurra nell’orecchio “baci davvero bene”mi fa
l’occhiolino, afferra il suo skate
e va via.
Io rimango in piedi sulla porta lo sguardo
perso, le sue parole ancora nell’aria e il suo sapore sulle mie labbra.
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Capitolo 5 *** Storm ***
STORM
5°
Capitolo:Storm-Tempesta
La quarta canzone arriva tre giorni
dopo quella giornata surreale,la trovo in una domenica mattina di pioggia
incessante mentre cerco il libro di algebra.
Per Miss Invisible :
Everytime
I think of you, I always catch my breath
And I'm still standing here, and you're miles away
and I'm wondering why you left
And there's a storm that's raging
through my frozen heart tonight
I hear your name in certain circles
And it always makes me smile
I spend my time thinking about you
and it's almost driving me wild
And there's a heart that's breaking
down this long distance line tonight
I ain't missing you at all (missing you)
since you've been gone away (missing you),
I ain't missing you (missing you)
No matter what I might say (missing you)
There's a message in the wire
and I'm sending the signal tonight
You don't know how desperate I've become
and it looks like I'm losing this fight
In your world I have no meaning
though I'm trying hard to understand
and it's my heart that's breaking
down this long distance line tonight
I ain't missing you at all (missing you)
since you've been gone away (missing you),
I ain't missing you (missing you)
No matter what my friends say (missing you)
there's a message that I'm sending out
via telegraph to your soul
and if I can't breach this distance
stop this heartbreak overload
I ain't missing you at all ...ow...(missing you)
since you've been gone away (missing you),
I ain't missing you (missing you)
No matter what my friends say (missing you)
I ain't missing you
I ain't missing you.. I can't lie to myself
And there's a storm that's raging
through my frozen heart tonight
I ain't missing you at all
I ain't missing you...missing you
I ain't missing you, oh no
I ain't missing you, I ain't missing you
I ain't missing you, I ain't missing you
I ain't missing you, I ain't missing you..
Everytime I think of you, I always catch my breath.*
Traduzione
Ogni volta che ti penso,
trattengo sempre il respiro
E io sono ancora qui, mentre tu sei lontana chilometri
E mi chiedo perché te ne sei andata
C’è una tempesta che infuria
Nel mio cuore ghiacciato questa notte.
Sento il tuo nome in giro
E mi fa sempre sorridere.
Passo il tempo a pensarti
E sto quasi diventando pazzo
E c’è un cuore che si sta spezzando
lungo questa lunghissima linea stanotte
E non sto sentendo la tua mancanza per nulla (sentendo la tua mancanza)
da quando te ne sei andata(sentendo la tua mancanza)
Non sto sentendo la tua mancanza (sentendo la tua mancanza)
Non importa quello che posso dire (sentendo la tua mancanza)
C’è un messaggio sul filo
E mando il mio segnale questa notte
Non sai quanto sono diventato disperato
E sembra ch’io stia perdendo questa battaglia
Nel tuo mondo io non ho senso
Sebbene mi stia sforzando a capire
Ed è il mio cuore che si sta spezzando
Lungo questa lunghissima linea stanotte
E non sto sentendo la tua mancanza per nulla (sentendo la tua mancanza)
da quando te ne sei andata(sentendo la tua mancanza)
Non sto sentendo la tua mancanza (sentendo la tua mancanza)
Non importa quello che dicono i miei amici (sentendo la tua mancanza)
C’è un messaggio che sto inviando
via telegrafo alla tua anima
E se non riesco ad aprire una breccia nella distanza,
interrompi questo sovraccarico di mal di cuore
E non sto sentendo la tua mancanza per nulla.. ow.. (sentendo la tua mancanza)
da quando te ne sei andata(sentendo la tua mancanza)
Non sto sentendo la tua mancanza (sentendo la tua mancanza)
Non importa quello che dicono i miei amici (sentendo la tua mancanza)
Non sto sentendo la tua mancanza
Non sto sentendo la tua mancanza.. non voglio mentire a me stesso
C’è una tempesta che infuria
Nel mio cuore ghiacciato questa notte.
Non sto sentendo la tua mancanza per nulla
Non sto sentendo la tua mancanza.. oh no
Non sto sentendo la tua mancanza.. sentendo la tua mancanza
Non sto sentendo la tua mancanza, non sto sentendo la tua mancanza
Non sto sentendo la tua mancanza, non sto sentendo la tua mancanza
Non sto sentendo la tua mancanza, non sto sentendo la tua mancanza..
Ogni volta che ti penso, trattengo sempre il respiro
Da Mr Invisible
La mia confusione accresce sempre di
più assieme alla mia curiosità,questo Mr Invisible inizia davvero a darmi sui
nervi,entra nella mia camera ma non si fa vedere,mi scrive canzoni d’amore ma
non si fa vedere ,esiste davvero?Confesso i miei dubbi a Allie e per la prima
volta le parlo di Skate,di questo ragazzo che entrato nella mia vita e ne esce
quando vuole.
“Questo Skate deve essere davvero un
tipo affascinante”sentenza quando ho finito di raccontare dal nostro primo
incontro al bacio di tre giorni fa,passando dalla notte della fuga e da Avalon.
“Affascinante un cavolo!!!mi fa
saltare i nervi quasi come Mr Invisible”dico scocciata.
“Io invece penso che ti PIACCIA quasi
come Mr Invisible”dice Allie sorridendo.
“Cosa??a me non piace Mr Invisible e
figurati Skate!!!”esclamo quasi offesa.
“Aspetti impaziente le sue canzoni e
quando le leggi hai sempre gli occhi lucidi per non parlare del fatto che non
fai altro che parlare di lui se questa non è una cotta?!!”Allie mi guarda
soddisfatta della sua teoria.
“Ok,forse e dico FORSE mi piacciono le
sue canzoni e …”ripenso al brivido mentre leggo le sue canzoni a quante volte
me lo immagino vicino a me e forse Allie ha ragione almeno in parte:io non ho
una cotta per Mr Invisible ma ne sono
proprio innamorata!!!!!!!!!
“Allie mi sa che mi sono innamorata di
lui!!”dico sconsolata.
“Ok qui abbiamo bisogno di una
distrazione!!”dice guardandomi preoccupata “stasera c’è la festa di quel mio
compagno di classe,quello popolare che ha l’amico superfigo!!!tu verrai con
me!!”decide lei per me.
*************************
Agghindata come un albero di Natale
Allie mi trascina tra la folla in questa super mega villa, non ho ancora avuto
il piacere di conoscere il festeggiato dato che è come cercare un ago in un
pagliaio:ci saranno almeno duecento ragazzi sparsi tra il salone immenso ,il
patio altrettanto grande e la piscina.
Quando lo intravediamo Allie sta per
avere un infarto “se lui è lì anche Dan sarà lì”dice entusiasta.
“Scusa ma chi è Dan???”chiedo
“Come chi è Dan!?è il migliore amico
di Jason(il festeggiato)nonché ragazzo più popolare di tutta la scuola nonché
un superfigo assurdo”conclude allegra.
“Ah capisco!!”dico ancora
scombussolata dalla colorita descrizione.
“Deve essere lì”dice indicando un
capannello di ragazze seminude.
Ci avviciniamo al gruppo di ragazze e
finalmente incontro gli occhi incredibilmente verdi di questo celeberrimo Dan e
rimango prima paralizzata poi mi libero dal braccetto di Allie e scappo.
Sento che mi sta seguendo e corro più
forte,esco dalla villa sono per strada e lui mi raggiunge.
“Jen ti prego fermati”Skate mi afferra
il braccio e io mi volto.
“E’ così è Dan che ti chiami??”dico
furiosa.
“Mi dispiace Jen”dice afferrandomi la
vita.
“Stammi lontano”dico liberandomi
repentinamente dalla sua presa “come hai potuto mentirmi tutto questo
tempo,sembravi il ragazzo più solo della terra e ora scopro che sei l’emblema
di tutto ciò che ho sempre odiato,di tutto ciò che mi ha fatta diventare così …
Invisibile”dico questa parola singhiozzando e non ce la faccio più.
Lui
mi guarda con quegli occhi ma questa volta il suo giochetto non funziona
io mi avvicino a lui.
“Addio”detto questo li mollo un
ceffone e me ne vado con qualche lacrima nel cuore e un paio sul viso.
*************************
Due settimane dopo, la mia vita è
ricaduta nella noia più assoluta per giunta Mr Invisible non mi scrive più e
questo mi sta demolendo,non leggere più le sue parole che descrivono così bene
i miei stati d’animo, non aspettare più con impazienza le sue canzoni, mi fa
sentire di non avere più nessuno di essere di
nuovo INVISIBILE.
*(I ain’t missing you at all di John Waite)
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Capitolo 6 *** L'altra parte della storia :Mr Invisible ***
MR INVISIBLE
L’altra
parte della storia:il punto di vista di Skate
1°
Capitolo:Mr Invisible
“Io esco!”la voce della mia matrigna
riempie la casa poi la porta sbatte e la sua macchina sgomma sul vialetto
ciottoloso. Silenzio.
Posso dire di aver stretto un patto
con il silenzio unico compagno dei miei pomeriggi,io faccio compagnia a lui e
lui fa compagnia a me. Scendo giù in cucina e sento la scia di profumo che la
mia matrigna lascia come traccia della sua presenza provvisoria ma
“significativa”soprattutto sul conto in banca di mio padre. Apro il frigo ma
non ho fame,chiudo il frigo e un disagio esistenziale mi assale: “che
faccio??”,di studiare non se ne parla ,così afferro lo skate all’ingresso e
scappo da quella fortezza taciturna.
Questa cittadina uggiosa mi è sempre
stata stretta come un paio di scarpe troppo piccole eppure con quelle scarpe ci
ho camminato un sacco e in qualche modo anche questa cittadina non riesco a
metterla da parte. I ricordi me lo impediscono:mia madre quando era ancora
viva,mio padre quando non era del tutto rincretinito per una scema
ossigenata,la mia famiglia quando poteva definirsi ancora tale. Ora non c’è
quasi nulla che mi trattenga qui.
Inchiodo lo skate all’angolo e la vedo
uscire di casa ,ecco appunto quasi
nulla,c’è lei ,lei,lei,lei,lei.Non sono il tipo che diventa pazzo per una
ragazza ma lei è un’altra storia. L’ho vista la prima volta all’inizio
dell’anno scorso,a scuola,seduta sulle gradinate con la faccia più triste del
mondo e da quel momento non sono riuscito a dimenticare la sua espressione. Non
sono un maniaco,ma seguirla e spiarla è diventata la mia attività preferita in
mezzo alla noia assoluta .Oggi ho deciso, le parlo,costi quel che costi.
Lei
per
mia sfortuna non esce quasi mai,sono
due settimane o più che non la vedo ma oggi è fuori,come una ventata di aria
fresca nell’afa di un giorno d’estate,la mia
ventata d’aria fresca. E’ strano il fatto che io mi sia innamorato di lei senza
averle mai parlato,è questo l’amore a prima vista?? O forse è semplicemente una
stupida convinzione che mi sono fatto sui sentimenti,forse non so’ neanche che
significa amare comunque con lei è tutto diverso ma non so’ spiegarlo, è nato
tutto da uno sguardo.
Lei e la sua amica sono con la bici e
io le seguo con lo skate a una certa distanza per non farmi vedere,forse è vero
che sono un maniaco. Si fermano davanti al centro commerciale e io con loro,le
seguo con lo sguardo ma quando un bambino mi ruba lo skate e ci scorazza su per
tutto il centro commerciale la perdo. Dopo essere riuscito a recuperare il
piccolo ladro con il mio skate entro in tutti i negozi della galleria per
cercarla ma nulla,sembra sparita!!
Poi riflessa in una vetrina la vedo,
si guarda nello specchio del negozio ed è come se lo stesse interpellando,la
raggiungo e sono alle sue spalle,riesco solo a sentire una parola sussurrata
alla sua immagine riflessa -“Invisibile”-.
Le fisso la nuca e prego che si giri e
lei lo fa!!!!si volta e mi guarda e io?!Io la guardo,le vorrei parlare con gli
occhi ma non so’ se ne sono capace,allora cerco qualcosa da dire ma
inaspettatamente lei si volta dandomi di nuovo le spalle.
Ok,probabilmente le ho fatto paura o
semplicemente devo esserle sembrato un perfetto idiota,consapevole della
colossale figura di merda che ho appena fatto,giro i tacchi e me ne vado a
cercare un posto dove sotterrare la faccia.
Salgo sullo skate e mi avvio
scoraggiato verso l’uscita e poi all’improvviso sono a terra,anzi siamo a terra
io e … lei!!!!!!!!!!!!!!!
“Cavolo!!!mi dispiace”dico
imbarazzato,confuso e sorpreso. Colgo l’occasione e le porgo la mano ma lei la
rifiuta e scocciata si alza da terra.
“Non ti avevo proprio vista”le dico ma sembra
proprio incazzata e mentre sto’ cercando le parole adatte lei finalmente parla:
“Come hai fatto a non vedermi,non sono mica
invisibile”dice ancora più furiosa e capisco di aver detto un’ immensa
cazzata,cerco di rimediare offrendole un’altra granita al posto di quella che
adesso è sulla sua camicetta .Questo gesto sembra scioglierla e non so’ come
finiamo a chiacchierare come due amici di vecchia data su una panchina fuori al
centro commerciale.
Lei mi racconta del suo pomeriggio da
incubo con la cugina maniaca dello shopping e io giuro che all’inizio l’ascolto
ma poi mi perdo nei suoi occhi,nel movimento delle sue labbra ,nei sorrisi che
mi regala e nella sua risata estremamente epidemica,vorrei parlare con lei
all’infinito perché non è mai noiosa ,non s’aspetta che io rida a tutte le sue battute
e non ride alle mie solo per farmi piacere,mi guarda ma non mi fissa,mi sfiora
ma non è appiccicosa,non mi sta’ solo a sentire lei mi ascolta davvero. E’
diversa da tutte le altre ragazze che conosco. E’ autentica.
“Comunque io sono Jen”dice a un certo
punto tendendomi la mano io allora non gliela stringo normalmente ma l’avvicino
alle mie labbra e la bacio,lei rimane ferma stupita dal mio gesto quasi quanto
me e mi guarda … forse rimarremmo così a guardarci per altre due ore se non
fosse che la sua amica interrompe il nostro incontro di occhi ,io capisco che è
ora di sparire e in questo sono davvero un fuoriclasse. Ho anni di allenamento
alle spalle:sparire quando mio padre è troppo preso da una telefonata di lavoro
e non può firmare per la mia gita scolastica,sparire quando la mia matrigna si
sta cuocendo sotto la lampada impiantata in salone e non può sentire l’allarme
antincendio suonare,sparire quando mia madre stava male e io ero d’intralcio.
Già sono proprio bravo a sparire.
Mi avvio verso casa,finalmente le ho
parlato eppure sento di non aver fatto passi avanti così penso a un modo per
farle capire quello che provo senza espormi troppo, arriva l’idea che non fa’
in tempo a balenarmi nella testa che diventa subito concreta.
Entrare
nella sua camera non è difficile come pensavo e la scala addossata alla
finestra mi è di grande aiuto,dopo un attenta analisi del posto giungo alla
conclusione che la posizione ideale dove lasciare la mia canzone è sotto il suo
cuscino e così cercando di essere più silenzioso possibile lascio la canzone
scritta un anno fa’ per questa ragazza misteriosa :Miss Invisible
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Capitolo 7 *** L'altra parte della storia :Effetto destino ***
EFFETTO DESTINO
2°
Capitolo:Effetto destino
Torno a casa verso le sette e mezza,la
mia matrigna è seduta sul divano e guarda un programma sulla liposuzione,lo guarda
con tanta attenzione che non mi stupirei affatto se fra poco uscisse un
taccuino per prendere appunti. Poggio lo skate nell’ingresso e mi siedo accanto
a lei.
“Shirley,sai dov’è mio padre?”le dico
distraendola un attimo dall’interessante reality.
“Credo sia nel suo studio ma non
dovresti disturbarlo è indaffarato in una questione di importanze”dice e
mordicchia una cruditee .
“importanze?”dico interrogativo.
“Si sai cose che si importano e sono
importanti…”dice convinta.
“Vuoi dire importazioni”dico e sento
che la nostra conservazione è stata fin troppo lunga mi alzo e raggiungo mio
padre nel suo studio al piano di sopra.
Mi chiedo come mio padre sia riuscito
a trovare una donna così stupida e vuota soprattutto dopo una donna come la
mamma. E capisco che forse anche mio padre è uno stupido.
“Posso entrare?!”busso alla porta e a
un cenno di mio padre mi faccio avanti nello studio elegante,come al solito sta
parlando al telefono e non accenna minimamente a chiudere la conversazione
nonostante suo figlio lo stia aspettando.
Dopo ben dieci minuti chiude la
telefonata e guardandomi :
“ Volevi qualcosa?”dice togliendosi la
cravatta e sbuffando.
“Si volevo farti sapere che sono
vivo,forse ti interessava saperlo dato che non ci vediamo da più o meno due
settimane”dico duro.
“Ho avuto molto da fare Dan,devi avere
pazienza,è il mio lavoro e poi scusa non c’era Shirley a farti
compagnia??!”dice come se fosse la cosa più scontata del mondo.
“Stai parlando di Barbie Shopping?!Oh
si certo tra una pedicure e l’altra abbiamo passato splendidi pomeriggi a
giocare a “mamma e figlio” e a farci i capelli”dico imitando la voce di
Shirley.
“Non ti permetto di parlarmi in questo
modo,sono tuo padre e Shirley che tu lo voglia o no fa parte della nostra
famiglia adesso”dice alzando la voce.
“No Papà Shirley fa parte della tua
famiglia non della mia,la mia non esiste più”detto questo scendo giù
nell’ingresso,afferro lo skate e vado via da questa fortezza che adesso è
diventata troppo “stupida”.
La notte sta scendendo e non so’
neanche dove sto’ andando,so’ solo che voglio stare più lontano possibile da
casa mia e poi la notte in un certo senso può essere davvero confortevole,ti
avvolge con il suo buio e risplende con la luna e ti senti meno solo,le stelle
ti fanno compagnia,almeno per me è così:la notte è il mio letto.
In strada non c’è nessuno e le rotelle
del mio skate che scorrono sull’asfalto sono l’unico rumore che spezza la
quiete intorno a me.
Poi una bici,un urlo e sono a
terra:qualcuno mi ha investito,lei mi
ha investito,il destino mi ha investito.
“Mi dispiace tantissimo”dice Jen
alzandosi e venendomi incontro,si butta a terra accanto a me che mi tengo il
ginocchio vicino al petto, il suo viso è teso,la guardo negli occhi,brillano
nel buio,brillano per me.
Le assicuro di stare bene ma quando mi
faccio scappare un “ahia”lei insiste nel portarmi a casa sua per medicare una
minuscola ferita che si è aperta sulla mia gamba e io beh non mi faccio
sfuggire l’occasione. Il destino ha deciso darmi una mano e io non posso fare
altro che stringergliela.
Casa di Jen come avevo già notato è
parecchio distante dal centro e io rallento il passo pur di stare più tempo con
lei,entrando nella sua camera mi sento un po’ a disagio ripensando alla mia
precedente visita.
“Siediti,prendo dell’acqua
ossigenata”dice indicandomi il suo letto e io seguo i suoi movimenti per la
stanza.
Si avvicina decisamente troppo quando
mi spruzza sulla gamba l’acqua ossigenata,sento il suo profumo nelle narici,il
suo viso vicino al mio,il suo tocco sulla gamba.
Ho baciato diverse ragazze
,soprattutto durante il liceo,a scuola sono un ragazzo molto popolare e quando
sei il quoterback della squadra della scuola le cheerleader provano un certo
interesse per te. Adesso però baciarla mi sembra così difficile come se dovessi
dare il mio primo bacio o scalare una montagna ,le afferro il mento e la guardo
non batto neanche le ciglia poi le bacio delicatamente le labbra, le sfioro
solamente e lo faccio in un nano secondo.
Lei realizza e s’infuria:
“Ma che cavolo fai??”dice alzandosi
dal pavimento dove era inginocchiata.
Io sono imbarazzato ma ho anche una
bella faccia tosta e cambio argomento:
“Ma la benda non me la metti??!”dico
sfacciatamente e lei mi vorrebbe uccidere,mi piace quando è arrabbiata.
“Perche l’hai fatto??”dice mentre il suo viso
si infiamma toccandosi le labbra con un
dito.
“Grazie”dico oneroso,lei mi fulmina
con i suoi occhi liquidi, “per la gamba intendo”dico per destare ogni sospetto
ma la infastidisco poi mi alzo dal letto e sistemato il cappuccio scendo giù
dalla sua finestra sull’erba buia. Lancio un ultimo sguardo a lei e vorrei
essere Romeo per trovare le parole adatte ,alla fine mi congedo con un sorriso
idiota.
*************************
Tornato a casa mi rendo conto di non
aver notato se sotto il cuscino della camera di Jen c’era la mia canzone o se
lei l’avesse trovata ,mi stendo sul letto non ho cenato e ho fame,scendo in
cucina ma come mi aspettavo non c’è nulla nel frigo a parte un po’ di
latte,torno di sopra e ripensando a Jen mi addormento e sogno mia madre.
Mi capita spesso di sognarla di solito
quando ho qualche preoccupazione lei mi parla e mi calma,però non la incontro
solo nel sonno ma anche in alcuni luoghi della casa dove lei stava più
spesso:la cucina o la mia camera,a volte quando la vedo seduta ,quando sento la
sua presenza ci parlo. E lei è più vicina a me o almeno io credo che lo sia.
***********************************
La Harold’s
High school come tutte le scuole è una piccola società fatta di comunità
indipendenti:gruppetti di ragazzi che si associano sulla base di stessi
interessi e attitudini,io mi ero facilmente inserito in uno dei gruppetti più
popolari della scuola ma non avevo fatto niente di particolare per esserne
parte,semplicemente ero un bravo quoterback e il fatto di avere numerose
ragazze alle calcagna non era una cosa che avevo premeditato ma che mi aveva
colto alla sprovvista e che adesso molti mi invidiavano eppure io cercavo di
non espormi troppo anche se a volte ero stato costretto dagli altri ad avere
degli atteggiamenti altezzosi e strafottenti. Dan era uno dei ragazzi più
popolari di tutta la scuola,io non mi sentivo calcolato neanche a casa.
Stamattina
non mi va’ proprio di essere Dan così arrivato davanti alla scuola parto in
ritirata prima che il mio fan club mi raggiunga con moine e fastidiose
risatine. Con lo skate nello zaino mi dirigo verso il parco in cerca di
pace,andare con lo skate mi rilassa incredibilmente,quando ci sono sopra va
tutto liscio,le ruote seguono i miei movimenti,l’aria è più leggera ed è il
modo più veloce per scappare quando la malinconia prende il soppravvento,quando
le cose non vanno.
Il
parco è quasi vuoto,ci sono solo bambini che giocano sotto lo sguardo attento
delle loro babysitter.
Cerco
una panchina vuota e ecco che il destino mi afferra di nuovo la mano.
“Dormi?”Jen
è seduta con gli occhi chiusi e i pensieri chissà dove. Per lo spavento cade
nel cespuglio dietro di lei diventando parte di esso.
“Ehi,capisco
l’emozione nel vedermi,ma svenire!non ti sembra esagerato??!!” dico sfacciato
ma magari lei svenisse davvero per me!!
Non
deve essersi svegliata col piede giusto stamattina perché mi fulmina con lo
sguardo io cerco di ricompormi ma le
scoppio a ridere in faccia quando noto che tra i suoi capelli è rimasto qualche
rametto del cespuglio. Le sfilo qualche foglia dai capelli nonostante lei
continui a guardarmi in cagnesco.
Poi
non so’ perché inizia sbellicarsi anche
lei e il suo sorriso è così naturale mi chiedo come sia possibile che con un
sorriso così lei non faccia qualche pubblicità.
Non so’ come parliamo di ieri sera e del mio
bacio, mi chiede perché l’ho baciata e
io non ho il coraggio di dirle che l’ho fatto perché i suoi occhi erano
irresistibili,il suo profumo era irresistibile e le sue labbra ancora di
più,sono un codardo e uno che fugge sempre …
Non
si beve le mie giustificazioni e io cambio argomento.
“Vuoi
provare??”dico indicando lo skate,presumo che lei rifiuterà ,non conosco
nessuna ragazza capace di salire su uno skate e fare bella figura così la
provoco ma la sua reazione è davvero sorprendente.
Afferra
lo skate e con una strana e meravigliosa luce negli occhi salta con maestria
sullo skate e mi da’ una lezione,accidenti se è brava!!!!!
“Dove
hai imparato ad andare così sullo skate??”dico e penso che questa è proprio la
ragazza per me,cavolo se lo è!
“Segreto!!”mi
dice avvicinandosi alla mia faccia e io farei il bis di ieri sera se lei non
fosse tanto veloce a prendere le distanze. Ho voglia di stare con lei,di
vederla ancora ridere e di baciarla ancora,ancora e ancora.
“Ti
porto in un posto!!”dico tutto d’un fiato e prendo per mano il destino,il mio
destino personale,lei.
Avalon
è un posto speciale e terapeutico quando mia madre stava male e a casa ero
d’intralcio era la mia meta giornaliera e il mio rifugio,qui potevo essere
chiunque senza formalità e scocciature volevo questo posto solo per me,volevo
che fosse il mio segreto ma Jen doveva vederlo perché adesso era una piccola
parte di me anche se non lo sapeva ancora.
“Ma
quando arriviamo?”Jen è impaziente ma mi diverte un mondo vederla bendata e
disorientata anche perché altrimenti non potrei tenerle la mano e sentire
l’effetto che mi fa.
Rimane
a bocca aperta quando si ritrova in mezzo alla corte e capisco di aver fatto
centro. Ha gli occhi che le brillano e vuole sapere tutto di Avalon e io
l’accontento e l’affido a Morgan che l’aiuterà con l’abbigliamento.
Intanto
io recupero i miei abiti e faccio un giro,mi mancava tutto questo e non ricordo
più perché a un certo punto non ci sono più venuto …
“Dan!!!!!”Steven
Mackanzie mi saluta e si avvicina a me,questo posto davvero cambia le
persone,Steven a scuola non parla con nessuno qui è un leader.
“Ti
va di fare qualche tiro?”dice indicando il tiro con l’arco,io annuisco e lo
seguo nel recinto.
La
mela rossa e lucida è davanti a me,il mio braccio è teso ,il mio collo è teso
,il dito lascia la freccia e … centro!!uno scroscio di applausi accompagna la
mia vittoria e mentre mi prendo pacche sulle spalle e complimenti la vedo.
“Allora che ne
pensi??”mi dice girando su se stessa e io sto’ pensando a un sacco di cose,sto’
pensando che forse non me la merito questa ragazza,che forse brilla troppo di
luce propria per aver bisogno della mia
luce,che il vestito le sta una meraviglia,che si tirerà dietro le invidie delle
ragazze e gli sguardi dei ragazzi,penso che vorrei baciarla,penso a tutte
queste cose ma poi le dico semplicemente:
“Penso
che non stai affatto male”sono un idiota,un perfetto idiota se esistesse un
oscar per l’idiozia io l’avrei già vinto.
“Non
ti sprecare in complimenti però,mi metti in imbarazzo”mi risponde sarcastica ma
sento che c’è rimasta male.
Ok
respira e buttati “Sei bellissima”dico serio.
“Anche
tu non sei male in calzamaglia”dice e finalmente mi sorride e io le sorrido e
vorrei che il tempo si fermasse per poter scattare un istantanea del suo
sorriso e guardarlo quando mi manca.
“Ehi
amico!!”ma il tempo non si può fermare e un vecchio amico mi si butta
addosso facendomi quasi cadere.
“Finalmente
sei tornato,ma dove ti eri cacciato?”Jo non cambia mai,lo conosco da quando
eravamo piccoli poi ci siamo persi di vista e il”destino”ha voluto che ci
rincontrassimo un anno fa a Avalon, praticamente è lui che l’ha fondata.
“Ciao
Jo ,come va?”rispondo abbracciandolo.
“Benissimo
a parte quelli scocciatori della guardia forestale,vengono qui praticamente
ogni giorno comunque il grande Jo risolverà tutto.” Diciamo che Jo non ha mai
avuto problemi di autostima.
Mentre
chiacchieriamo noto che Jo lancia
occhiate furtive verso Jen,così gliela presento.
“Piacere di conoscerla milady”ecco che ci
prova e le bacia la mano,lui riesce subito ad affascinare tutti senza essere
invadente ,è una qualità che gli ho sempre invidiato.
“Allora avete fame?Un banchetto è appena
iniziato nella corte!!”continua dopo essersi staccato finalmente da Jen.
Noi
annuiamo e lo seguiamo nella corte, a tavola mi siedo accanto a Jen badando
bene che Jo le stia lontano. Vorrei parlare con lei ma Jo non fa altro che
blaterare e così riesco solo a spiarla mentre nasconde il cibo invece di
mangiarlo ,è una cosa buffa se la fai a cinque anni ora è solo strana.
In
un momento di straordinario silenzio del mio vecchio amico,colgo l’occasione e
faccio una passeggiata con Jen che è silenziosa e assorta nei suoi pensieri.
“Ho
notato che non hai mangiato nulla a tavola.”dico fermandomi tanto per dire
qualcosa.
Lei
mi guarda e non so se leggere nei suoi occhi imbarazzo o preoccupazione.
“Non avevo molta fame,ecco tutto”dice
guardandosi i piedi.
“Sei
così magra,dovresti mettere su un po’ di ciccia”dico per farla ridere ma mi sa
che ho detto l’ennesima cazzata e le chiedo se sta bene.
“Non
ti preoccupare l’ho pagata cara questa magrezza”dice e io forse ho capito,ecco
perché non è più venuta a scuola, perché si è ammalata e io cazzo ci rimango di
sasso,non è possibile lei è così … così … perché l’ha fatto.
Il
suo viso si riempie di lacrime e un pianto sommesso diventa singhiozzante io
vorrei riempirla di domande ma per esperienza so’ che se ti fanno domande
quando hai un crollo quelle domande appesantiscono solo le lacrime e le rendono
più amare così l’abbraccio stretta così stretta che ho paura che non respiri.
Lei
s’appoggia al mio petto e piange più forte,le accarezzo i capelli , mia madre
lo faceva sempre quando stavo male è con me funzionava. Non è vero che il tempo
non si può fermare perché in questo momento è come se gli alberi non
respirassero intorno a noi,come se esistessimo solo noi nella radura,nella
città,nel mondo,il tempo è fermo.
Il
vento ci riporta il tempo e Jen si stacca da me,mi sorride e capisco che sta
meglio.
Mentre
torniamo mi prende la mano e non me la lascia finché non siamo di nuovo nella
corte.
Per
tirarle su il morale mi affido alle mie doti di cavallerizzo e la cosa sembra
funzionare mentre siamo nella radura sembra divertirsi un mondo,vuole sapere
tutto dal nome degli alberi a i trucchi di un perfetto scout e io non mi tiro
indietro e le spiego,le mostro e mi sento un po’ più parte del suo mondo.
Purtroppo
una giornata non dura un eternità e devo riaccompagnarla a casa. Vorrei
salutarla per bene ma non so cosa dirle,così faccio per andarmene.
“Ehi
Skate!!!!”mi volto ma ha chiamato me???Skate?? “ma qual ‘è il tuo nome?”
Che
carina ha inventato un nome per me!!Skate!!mi piace da morire e glielo dico:
“ Skate mi piace!!!” le rispondo sorridendo e
felice come un bambino monto sullo skate.
Casa
mia è vuota,c’è solo Dora la domestica che mi saluta affettuosamente,Dora con
il suo accento strano,Dora che mi conosce da quando ero in fasce,Dora la
migliore amica che mia madre abbia mai avuto.
Salgo
di sopra e ecco che Mr Invisible si mette all’opera ,voglio una canzone
romantica,dolce e ecco che la mia fantasia e qualcos’altro che batte più veloce
del solito me la regalano.
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Capitolo 8 *** L'altra parte della storia :Thievish of Identity ***
LADRO D'IDENTITà
3°
Capitolo:Thievish of Identity-Ladro d’identità
Prima mi bacia e poi mi tira un
cazzotto,io questa ragazza non la capisco.
E’ stato pazzesco il suo bacio e anche
il suo cazzotto e io sono parecchio confuso,perché mi ha baciato e poi mi ha
picchiato??
Lo skate sfreccia sulla strada ma la
strada non ha le risposte che sto’ cercando e non le ho nemmeno io,è strano
come le persone a volte ti confondano completamente il cervello,è strano come a
volte rimuginiamo su una frase detta da qualcuno anche su un gesto o su uno
sguardo,una cosa è certa:se ci ripensiamo vuol dire che quella persona non ci è
indifferente positivamente o negativamente,comunque ci importa di lei. Io di
Jen sono innamorato e quindi non solo ci ripenso a quello che è successo tra di
noi ma mi scervello cercando di capire cosa passa in quella adorabile testolina
bionda.
Steso sul letto rifletto e capisco che
nonostante le stia mentendo a fin di bene comunque le sto mentendo
spudoratamente da quando la conosco e mi sento estremamente in colpa per
questo. Sospiro e mi ritrovo a ricordare il bacio di oggi pomeriggio,le sue
labbra così morbide,i suoi capelli,il suo profumo e decido che devo dirle la
verità su Mr Invisible e sui miei sentimenti altrimenti la perderò.
Il telefono squilla mentre immagino
quale sarà la sua reazione alla mia confessione,salto giù dal letto e rispondo:
“Ehi Dan sono Jason,hai da fare??”
“Ora?”dico allarmato.
“Si ora,ho bisogno di una mano per la
festa,sai i soliti preparativi”dice come se io ne capissi qualcosa di feste.
“Jason ma la festa è tra quasi una
settimana!non ti sembra un po’ presto
organizzare tutto oggi?!”dico
“Guarda che devo sistemare un casino
di roba e non voglio ridurmi all’ultimo momento quindi muovi il culo e vieni a
darmi una mano”dice e mi chiude il telefono in faccia.
“Il lavoro di un vero amico non
finisce mai”dico tra me e me e ricordo quel film, come è che si chiamava??AH si
“schegge di follia”.
Casa di Jason è una reggia ed è
normale che la sua festa di compleanno sia la più attesa di tutto l’anno io
come migliore amico del festeggiato non solo ho il compito di distribuire tutti
gli inviti cosa devo dire non poco sgradevole,avete mai provato a privare un
giovane teenagers della possibilità di partecipare all’evento dell’anno con
annessi e connessi?io l’ho fatto è fidatevi il water del bagno della scuola non
è un bel posto dove passare la quarta ora ma devo anche sorbirmi i dubbi del
festeggiato riguardo musica,cibo,luci e tutto il resto,in poche parole una noia
mortale.
“Allora come mai non ti fai vedere
,qualche nuova conquista??”mi chiede Jason facendomi l’occhiolino.
“No, solo un po’ di rotture a
casa”dico indifferente.
“Allora alla festa ti devo presentare
una tipa che è uno sballo,ti conosce e
ti sbava dietro da anni,ti assicuro che è una vera bomba”
Perfetto adesso ci manca solo che si
mette a fare l’agente matrimoniale oltre che lo scassa palle a tempo pieno.
Annuisco meccanicamente e lui è
contento.
“Senti Jason ,io devo andare,mi
aspettano a casa ,ci sentiamo domani”una cazzata dopo l’altra ma almeno sono
fuori dall’incubo.
A casa chiaramente non mi aspetta
nessuno, è vuota come al solito,passo dalla cucina per bere ed ecco che i
ricordi tornano e la vedo :mia madre. Mi chiede come andata la scuola,cosa
voglio da mangiare,se mi sono fidanzato e io vorrei dirle che la scuola è
andata bene,che voglio il pollo come lo
faceva lei e che mi sono fidanzato con la ragazza di cui sono innamorato,Jen le
sarebbe piaciuta.
La sua immagine sparisce e mi viene da
piangere e piango perché è da un sacco che non lo faccio. Piango perché una
madre se la perdi,la perdi per sempre.
Credo
nella Memoria,
le
persone ci lasciano sempre uno sguardo,
i
momenti ci lasciano sempre un secondo,
la
Memoria ci lascia tutto il resto.
**************************
“Dan!!!!!!!!!!!!!!”una ragazza
dall’altra parte della villa urla il mio nome e nonostante la musica e il
chiasso io riesco a sentirla,incredibile vero??
E’ tutta la serata che fuggo da lei ma
mi sta alle calcagna comunque,sto’ impazzendo riesco a trovare un po’ di pace
solo qualche minuto dopo in mezzo a un gruppetto di ragazze che tra chiacchiericci
vari si accorgono a malapena di me.
Scarpe,vestiti e l’ultimo modello di
Prada, che ragazze originali!!
Cerco con lo sguardo Jason ma i
fantastici occhi che incontro non sono i suoi.
“Jen che ci fai qui??”lei mi guarda
inorridita e capisco che devo sembrarle uno sconosciuto,i miei vestiti,i
capelli,tutto,non sono Skate,sono Dan,il Dan da cui scappo sempre. Questa volta
è lei che scappa e io la inseguo.
“Lasciami stare”dice piangendo quando
cerco di fermarla.
“Jen mi dispiace”dico disperato e lo
sono davvero,la sto’ perdendo e vorrei spiegarle.
“Come hai potuto mentirmi tutto questo
tempo,sembravi il ragazzo più solo della terra e ora scopro che sei l’emblema
di tutto ciò che ho sempre odiato,di tutto ciò che mi ha fatta diventare così …
Invisibile”queste parole sono una pugnalata nel cuore e vorrei dirle che in
realtà lei ha conosciuto il vero me,non il ragazzo più popolare,non l’idiota
che tutti adorano,lei ha conosciuto Skate quello che a volte è un imbranato
totale che non ci capisce niente di feste e eventi,quello a cui piace andare
sullo Skate e infine quello che spesso si trasforma in Mr Invisible e gli
regala le sue parole,i suoi pensieri quelli più veri.
Ma le mie labbra non si muovono i miei
occhi cercano di parlarle ma è finita,l’ho persa,cazzo.
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Capitolo 9 *** Toccami le mani ***
TOCCAMI LE MANI
6°Capitolo:Toccami
le mani
“Jen alzati,non ti permetterò di
passare un altro giorno a letto!!”mi minaccia Allie in piedi al bordo del mio
letto che mi guarda con aria intimidatoria.
“Allie lasciami stare!!”dico
coprendomi col cuscino.
Sono notevolmente peggiorata nelle
ultime settimane ,non esco mai e lo studiare e il dormire sono le uniche
attività che mi danno soddisfazione.
“Devi smetterla Jen non è questo il
modo di reagire a una delusione!!”esclama arrabbiata.
“E come dovrei reagire??Skate o Dan o
come cavolo si chiama mi ha mentito solamente e Mr Invisible non si fa più
sentire!!” la mia voce è incrinata e una lacrima solca il mio viso.
“Ok Skate/Dan ti ha mentito ma almeno
ti ha spiegato il perché del suo
comportamento o tu non lo hai fatto parlare come immagino?!!”
“Insomma ero sconvolta non mi andava
di ascoltare delle stupide
giustificazioni magari altre bugie!!”
“Come pensavo,comunque lui ti
manca??”mi dice guardandomi negli occhi.
“Io no-n lo …”balbetto.
“Ti manca si o no??”chiede diretta
Allie.
“Ok si mi manca un
casino!contenta?!”dico e mi libero di un peso.
“Allora vai da lui e parlaci,chiarisci
e sono sicura che si sistemerà tutto”
*************************
Il pomeriggio stesso sono davanti a
una bellissima villa nel quartiere più ricco della città non è stato facile
trovare l’indirizzo e soprattutto il coraggio per affrontarlo inoltre le indicazioni di Allie non sono state molto
utili.
Citofono e l’enorme cancello in ferro
battuto si apre davanti a me. Attraverso un immenso giardino sino all’ingresso
dove un maggiordomo alto e allampanato mi fa accomodare nel salone
elegantissimo,mi siedo su un comodissimo divano bianco e mi guardo attorno. Non
ho mai visto una casa così bella,piena di quadri e soprammobili sontuosi,ma è
anche davvero fredda come se non ci abbia mai abitato nessuno,poi una foto mi
colpisce :c’è una donna bellissima che tiene in braccio un bambino,un bambino
che assomiglia incredibilmente a Skate deve essere sua madre,mi accorgo di non
conoscere assolutamente nulla della vita di Skate è questo mi rattrista.
Aspetto lì una decina di minuti
torturandomi le mani poi mi raggiunge una cameriera bruna che mi scorta su per
le scale in un lungo corridoio è tutto così silenzioso in questa enorme casa
che sembra inabitata.
“Prego”mi dice aprendo una porta delle
tante e se ne va.
Capisco subito che la camera è quella
di Skate,le pareti sono blu e tappezzate di poster ,al centro della stanza c’è
un letto a due piazze,e a tutte le pareti sono addossate librerie piene di
libri e cd,un paio di skate sono all’angolo vicino a una finestra balconata.
“Jen!!!”sento la sua voce sorpresa
alle mie spalle e mi volto.
“Che cosa ci fai qui??”Skate è davanti
a me bagnato con solo un asciugamano stretto in vita e un altro che massaggia i
capelli bagnati.
“I-o ver-am” arrossisco violentemente
e mi volto di scatto. “Ti aspetto fuori”dico e velocemente mi fiondo fuori
dalla stanza.
“Ho finito vuoi entrare??”Skate mi guarda
imbarazzato e io entro di nuovo nella sua camera,questa volta però lui è
vestito.
“Avrei dovuto avvisarti,forse hai da
fare?!”dico e faccio per andarmene.
“No!!,non te ne andare”lo dice come
una supplica e io rimango.
“Mi dispiace Jen.”esclama pochi minuti
dopo quando siamo seduti vicini sul suo letto.
“Perché mi hai mentito??”dico
sottovoce.
“Perché non volevo che tu mi vedessi
come mi vedono gli altri,volevo che tu vedessi il vero me:Skate non Dan”e mi
guarda negli occhi come sa fare solo lui.
“Perché proprio io,perché non un'altra
ragazza che magari ti sbava dietro da secoli,perché non una cheerleader ,perché
un’ esclusa come me??”gli domando curiosa.
Lui non risponde mi guarda solo anzi
mi fissa poi mi accarezza il viso e so esattamente quello che vuole fare ma non
lo fermo,voglio vedere che effetto mi fa.
Questa volta è lui che mi bacia
tenendomi il viso fra le mani e io chiudo gli occhi e sento solo la sua bocca
sulla mia ,il suo respiro in me e lui non va di fretta,fa tutto così estremamente
lentamente. Estremamente lentamente ci stendiamo sul letto morbido e lui non
smette di baciarmi ,sento il suo profumo nelle narici sembra bagnoschiuma misto
a dopobarba. Mi accarezza la schiena e poi si stacca mi guarda negli occhi e mi
sorride,mi bacia sulla guancia poi giù sul collo e risale di nuovo verso la mia
bocca e se ne riappropria. Non ho mai baciato un ragazzo così,lui non mi molla
mai con lo sguardo e con la bocca, io sfioro i suoi capelli e la sua nuca e mi
sento così bene,così dannatamente bene e poi in un attimo un senso di colpa mi
prende lo stomaco e mi tiro su.
“Che succede?”dice alzandosi anche
lui.
“I-o n-on posso farlo”dico alzandomi
dal letto e sistemandomi i capelli arruffati.
“Perché??”dice lui prendendomi una
mano.
“Io ti piaccio o sono solo un’altra
delle tue conquiste??”dico dura.
Lui mi stringe ancora di più la mano e
dice: “Tu non mi piaci solamente,io sono innamorato di te”
Ok devo ammettere che un’altra ragazza
al posto mia gli avrebbe giurato amore eterno ma io no,non posso.
“Io sono innamorata ma non di te”dico
lasciando la sua mano e faccio per andarmene.
“Chi è?”dice freddo.
Io penso alle canzoni, a quelle parole
così vere,così mie e ho una risposta certa e dico:
“Mr Invisible”
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Capitolo 10 *** Iris ***
IRIS
7°Capitolo:Iris
“Io sono innamorato di te”le parole di
Skate mi ritornano in mente mentre vado via da quella villa come anche lo
sguardo “il suo”sguardo,quello sguardo così
ambiguo,misterioso,malinconico,sorridente,malizioso e fastidioso che mi ha
inseguito in quest’ultimo mese.
************************
“Jen ma mi spieghi cos’hai per la
testa??è il terzo quadro che non riconosci,non stai bene?”mi chiede indagatore
George seduto di fronte a me stranamente
non preso completamente dal suo palmare.
“Scusa George oggi possiamo finire un
po’ prima??non mi sento tanto bene”dico
Una mezzora dopo sono stesa sul mio
letto e pur sapendo che sotto il cuscino
non troverò nessuna canzone infilo la mano ed ecco che come un castello di carte
buttato giù dal vento anche le mie certezze crollano.
Per Miss
Invisible
If you wait for me then I'll come for you
Although I've traveled far
I always hold a place for you in my heart
If you think of me If you miss me once in awhile
Then I'll return to you
I'll return and fill that space in your heart
Remembering
Your touch
Your kiss
Your warm embrace
I'll find my way back to you
If you'll be waiting
If you dream of me like I dream of you
In a place that's warm and dark
In a place where I can feel the beating of your heart
Remembering
Your touch
Your kiss
Your warm embrace
I'll find my way back to you
If you'll be waiting
I've longed for you and I have desired
To see your face, your smile
To be with you wherever you are
Remembering
Your touch
Your kiss
Your warm embrace
I'll find my way back to you
Please say you'll be waiting
Together again
It would feel so good to be
In your arms
Where all my journeys end
If you can make a promise If it's one that you can keep, I vow to come for you
If you wait for me and say you'll hold
A place for me in your heart. 1
TRADUZIONE
Se tu mi aspetti
allora io verrò da te
sebbene ho viaggiato lontano
ho sempre tenuto un posto per te nel mio cuore
Se tu mi
pensi
se ti mancherò
io ritornerò da te
Ritornerò per riempire quel vuoto nel tuo cuore
ricordando
il tuo tocco
il tuo bacio
il tuo caldo abbraccio , troverò la strada per tornare da te
se tu saprai aspettare
se tu mi
sogni
ti sognerò anchio
in un posto caldo e scuro nel tuo cuore
Da MR Invisible
Sorrido e
abbraccio la lettera se questa non è una dichiarazione d’amore?!!
E ho un
attimo di assoluta chiarezza:incontrerò Mr Invisible e gli dirò quello che
provo,proprio come ha fatto Skate con me.
********************************
Per MR Invisible
Sono tornata indietro e non ricordo di
aver vissuto mai così felice,
vorrei toccare le tue labbra con le
mie,
mi manchi quando non ci sei.
Le risposte che cerco sono qui con te,
lontane dal mondo che ho lasciato,
scusa se sono così sincera ma si è
rotto qualcosa in me.
Tu sei il mio sconosciuto,
lo sconosciuto che ha riempito la mia
anima vuota.
Ho bisogno di te.
Tu sei lo sconosciuto,che ho aspettato
da sempre.
Ho bisogno di te. Ho bisogno di te
non andare via.
Toccami
adesso
voglio sentire qualche cosa di vero,
per favore aiutami a cambiare, amore mio
e non riportami indietro
Perché sono talmente innamorata.
che non respiro, soffoco senza te
Ti senti così?
Quando sono
al buio e tutta sola
Sognando che entrerai dalla mia porta
E’ lì che sento che il mio cuore è intero
Ci sono un milione di ragioni
perchè io piango
Stringo forte le mie coperte e chiudo gli occhi
Perché non voglio stare sola.
Perché non
posso fingere
e non posso odiarti
il mio cuore sta sul punto di spezzarsi
Sei tutto quello di cui ho bisogno
Sono in ginocchio
Guardami sanguinare
Vuoi ascoltarmi per favore?
Cedo
Muoio
Ti voglio,
non c'è nessuno dubbio
Divento
matta,
mi lascio
andare,
senza te
non ci sono,
non esisto.
Non
andartene.2
Da Miss Invisible
Scrivo
questa canzone la sera stessa sperando che lui torni, capisca e mi voglia
incontrare,la infilo sotto il cuscino e dormo una notte tranquilla.
Passo il
giorno dopo a controllare ogni dieci minuti il cuscino e la mia delusione si
dipinge sul mio viso ogni volta che ritrovo la mia lettera e non una sua.
Sto
dormendo giù in salone quando la voce
isterica di mia madre mi sveglia.
“Jen mi
spieghi perché ogni volta che lascio la finestra della tua camera chiusa la
ritrovo un secondo dopo sistematicamente aperta?credo che in questa casa ci
siano dei fantasmi”conclude
Io mi
alzo di scatto: finestra aperta = Mr
Invisible ,corro di sopra mi butto ai piedi del letto e ecco la
risposta:
Per Miss Invisible
And I'd give up forever to touch you
'Cause I know that you feel me somehow
You're the closest to heaven that I'll ever be
And I don't want to go home right now
And all I can taste is this moment
And all I can breathe is your life
'Cause sooner or later it's over
I just don't want to miss you tonight
And I don't want the world to see me
'Cause I don't think that they'd understand
When everything's made to be broken
I just want you to know who I am
And you can't fight the tears that ain't coming
Or the moment of truth in your lies
When everything feels like the movies
Yeah you bleed just to know you're alive
I just want you to know who I am
I just want you to know who I am
I just want you to know who I am3
TRADUZIONE
E ho rinunciato per sempre a toccarti
perchè so che tu mi senti in qualche modo
tu sei più vicina al paradiso di quel che io sia mai stato
e non voglio andare a casa ora
ed è tutto quello che posso assaporare è questo momento
e tutto ciò che posso respirare è la tua vita
perchè presto o tardi è finita
e io non voglio perderti questa notte
e io non voglio che il mondo mi veda
perchè non penso che la gente capirebbe
quando tutto è stato fatto per essere distrutto
io voglio solo che tu sappia chi sono
e tu non puoi combattere le lacrime che non stanno per arrivare
o il momento della verità nelle tue bugie
quando tutto sembra come nei film
si tu sanguini solo per capire che ancora sei vivo
e io non voglio che il mondo mi veda
perchè non penso che la gente capirebbe
quando tutto è stato fatto per essere distrutto
io voglio solo che tu sappia chi sono
io voglio solo che tu sappia chi sono
Ballo dell’Harold’s High school
Sabato ore 21:00
Da Mr Invisible
Ci saremmo incontrati tra
due giorni!!ma come avrei fatto a riconoscerlo?? E’ un mistero,proprio come
lui.
1:Promise di Tracy Chapman
2:Traduzione di Undiscovered di Ashley
Simpson(rivisitata da me)
3:Iris dei Goo goo Dolls(la mia canzone preferita in
assoluto!!!!!!!!!)
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Capitolo 11 *** La verità nello specchio ***
LA VERITA' NELLO SPECCHIO
8°Capitolo:La
verità nello specchio
“No,non va bene ,toglilo”Allie è
seduta sul mio letto e il suo guardaroba e sul pavimento,compresi i venti
vestiti da sera che sto provando da più di due ore.
“Questo era l’ultimo”dico sconsolata
,tutti i vestiti di Allie mi fanno sembrare una scopa rinsecchita.
“Ok passiamo al piano B”e scatta in
piedi. “Sarebbe??”dico curiosa.
“Torno un secondo a casa e controllo
tra i vestiti di Carnevale,ok??”e fa per andarsene ma io la fermo.
“Non voglio andare al ballo vestita in
maschera!!”le urlo.
“Ok calmati niente vestiti in
maschera,allora controllerò meglio nell’armadio!!”e due secondi dopo e già giù.
“Guarda che me ne accorgo se sono in
maschera!!!!!!”le urlo dietro.
Indosso l’accappatoio e mi butto sul
letto e sono così esaltata,stasera tutto cambierà,non sarò più invisibile o
almeno non lo sarò per lui,per Mr Invisible.
Sento che Allie sta risalendo e mi
alzo per vedere quali abiti è riuscita
trovare ma non è Allie.
“Skate!!,che ci fai qui ??” gli
domando dimenticandomi di essere in accappatoio.
“E’ scoppiato il tuo armadio??”dice
ridendo,rispondendo come al solito a una mia domanda con un'altra.
“No-cioè-si”non capisco perché sto
balbettando.
“Come stai??”domanda ma non mi da il
tempo di rispondergli “sono venuto perché volevo dirti che stasera parto,mi
trasferisco a LA,così ….”
Sono bloccata e non so che dire,non
voglio che parta,non così lontano e glielo dico “No,non voglio che tu parta!” e
mi avvicino a lui.
“Perché?perché non vuoi che
parta?”dice freddo.
“P-erchè tu sei mio amico,perché tu
sei il mio MIGLIORE amico”evidenzio migliore
per rendere l’idea.
“Mi dispiace ma non è quello che
volevo sentirmi dire”detto questo mi abbraccia,
mi stringe e il mio corpo così piccolino
aderisce perfettamente con il suo poi
lascia la presa mi guarda e va via dalla
finestra :da dove è arrivato.
Una lacrima solca il mio viso e poi un’altra e
un’altra ancora e non riesco a smettere.
“Tesoro,posso entrare?”mia madre bussa
alla porta.E’ incredibile il tempismo di questa donna.
Io mi asciugo le lacrime con il palmo
della mano e la faccio entrare.
“Questo è del mio primo ballo”dice
posando sul letto un abito bianco stile impero di chiffon,lo indosso ed è
perfetto.
Mia madre nota il mio viso bagnato e
mentre mi racconta la storia di quest’abito ,so’ perfettamente che vorrebbe
riempirmi di domande ma a un certo punto interrompe il monologo sullo chiffon e
me ne fa solo una che le include tutte:
“Stai bene??”semplice e diretta,e
nonostante Skate mi stia lasciando,nonostante mi sia innamorata di un perfetto
sconosciuto,nonostante sia nervosissima per stasera mi accorgo di non essere
mai stata così felice come nelle ultime due settimane,merito di Mr Invisible ma
anche di Skate,e questo mi mette in crisi.
“Sto bene mamma” e lei capisce che è
davvero così ,chissà se capisce anche la battaglia interiore che il mio cuore
sta combattendo senza armi.
Mia madre se ne va contenta e io mi
trucco con l’aiuto di Allie,offesa perché ho messo il vestito di mia madre e
non il suo da hawaiana. Sento un magone alla bocca dello stomaco ma lo caccio
via.
Arriviamo davanti all’entrata della
palestra dove ci sarà il ballo e Allie commenta come la solito gli abiti degli
altri e io per una volta la assecondo “guarda quella cravatta è orribile!!”dico
imitandola.
“Beh almeno lui l’ha messa!!”dice
indicando un ragazzo di spalle con jeans larghi ,un cappuccio calato in testa e
uno skate sotto il braccio.
Non è partito,è qui!
“Skate!!”dico facendo girare lo
sconosciuto,ma non è lui,chiedo scusa e mi volto verso Allie che intanto si è
fiondata in bagno per sistemarsi il trucco per la decima volta e la raggiungo.
“Io non capisco come i bagni possano
essere già sporchi ….”si lamenta Allie
da dentro il bagno e io mi lavo le mani,alzo lo sguardo e lo specchio mi
guarda e io guardo lui e un ricordo riaffiora,mi volto ma questa volta non c’è
nessun ragazzo che mi fissa con un cappuccio calato sul viso,non c’è Skate che
mi viene addosso,non c’è Skate che mi trascina nel medioevo,non c’è Skate che
mi bacia la mano, non c’è Skate che chiacchiera con mia madre,non c’è Skate che
mi prende in giro,non c’è Skate che mi consola,non c’è Skate che mi dice che mi
ama,lui non c’è e da stasera non ci sarà più e capisco,capisco cosa devo fare.
Allie esce dal bagno e guardando la
mia faccia dice “ehi ma che hai,ti senti bene?”
Io la guarda e rido e dico “si
benissimo ,ma devo andare all’aeroporto,ora” e mi fiondo fuori dal bagno,lo
skate del ragazzo di prima e a terra ,infondo lo prendo solo in prestito mica
glielo rubo!!così lo afferro sotto lo sguardo stupito e infuriato del
malcapitato skater e corro,corro sullo skate per strada vestita da sera,corro
con lo skate come non ho mai fatto e dopo aver dribblato fra le macchine,corso
in mezzo a un giardino e preso sotto un paio di pedoni arrivo miracolosamente all’aeroporto,controllo le partenze e il suo
aereo parte tra cinque minuti,le persone mi guardano un po’ stranite deve
essere per il vestito decisamente fuori luogo o forse per la mia faccia su di
giri e poi lo vedo al check-in bello
come non è mai stato e lo chiamo:
“Skate!!!!!!!!!,Skate!!!!!!!!!”lui si
volta e la sorpresa nei suoi occhi è leggibile anche da lontano.
Io lo raggiungo e mi fermo.
“Che cosa ci fai …”io lo interrompo e
lo bacio. Lui ricambia subito ,sento la voglia che ha di me perché mentre mi
bacia mi sfiora il viso,la schiena ,il collo come se non ne avesse mai
abbastanza di me. Quando ci stacchiamo,eccolo il suo sguardo quello a cui non
posso resistere.
“Sei tu Mr Invisible,vero?!”gli
sussurro nell’orecchio.
“Si sono io e mi dispiace ,io ti amo e
ti ho mentito ma ti giuro che tutto quello che ti ho scritto è sincero,ho avuto
paura di perderti quando mi hai detto di essere innamorata di Mr
Invisible,avevo paura di non essere all’altezza delle tue aspettative,tu hai
scoperto il vero me,non Dan,non Mr Invisible,ma Skate e io mi sono innamorato
di te dalla prima volta che ti ho vista ,su quella gradinata dove il mondo non
ti vedeva piangere,e volevo anzi voglio essere
io quel ragazzo che sta un po’ più indietro e che a volte anzi spesso si sente
invisibile proprio come te ,invisibile in una casa vuota e in una scuola
piena,invisibile per un padre inesistente e per
una madre che non c’è più e anche se non sembra io e te abbiamo mille
cose in comune,siamo invisibili ma abbiamo trovato uno spazio dove possiamo
essere noi stessi con qualsiasi nome” conclude e mi guarda con quegli occhi e
capisco che l’emblema di tutto era proprio lì :nei suoi occhi e io l’ho capito
solo ora.
Dopo averlo ascoltato dichiarare di
essere stata la persone più pazza di tutto il pianeta,di avermi
pedinata,spiata,ingannata mi rendo conto che
soprattutto lui mi ha amata nonostante non fossi Kate Moss,lui mi aveva
vista davvero, tra la folla lui aveva notato me e io adesso sono qui davanti a
lui e sono certa di aver sempre saputo in fondo che Mr Invisible era Skate o
almeno di averlo sempre in cuor mio sperato.
“Anch’io ti amo Skate,Mr Invisible o
Dan”dico perché in fondo non c’è più nulla da dire e lo bacio di nuovo e
capisco che l’amore ti trova sempre,l’amore è uno sguardo,è la tua canzone
preferita,è un aeroporto gremito dove un ragazzo e una ragazza si baciano da più di un
ora,dove Miss Invisible e Mr Invisible
hanno trovato quello che cercavano:loro stessi e qualcuno che li capisse.
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Capitolo 12 *** Il messaggio ***
il messaggio!!
9°Capitolo:Il
Messaggio
Quando cammino per la strada, cerco
sempre uno sguardo che mi faccia sentire meno “invisibile”.Occhi che mi
raccontino una storia,occhi da poter sognare la notte quando il resto del mondo
è inoltrato nell’oblio del buio e nel caldo di un corpo vicino. Io quegli occhi
li ho trovati,finalmente e adesso sono vicini a me sul mio letto chiusi. Mi
alzo dal letto e prendo le canzoni sto’ attenta a non svegliare Skate,leggo le
canzoni e qualche volta lancio uno sguardo al messaggero,è li che dorme e non
ci credo ancora che è il mio ragazzo,rileggo le canzoni ancora una volta e
capisco che dentro quelle lettere c’è un po’ di lui e un po’di me,un po’ di noi,insieme. Capisco
che il messaggio è che la vita è imprevedibile,è una sorpresa continua, che
l’amore arriva quando meno te l’aspetti quando la vita ti sta facendo lo
sgambetto e quindi capisco: Skate non è il messaggero ma il messaggio.
THE END
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Capitolo 13 *** Note dell'autrice e ringraziamenti!! ***
note dell'autrice e ringraziamenti!!
Note
dell’autrice e ringraziamenti:
Questa storia a differenza de “La vita
in briciole”è stata per me un enorme sorpresa,in primis perché è arrivata senza
averla programmata e poi perché nonostante questo ha riscosso un successo
inaspettato tra voi adorati lettori che con le vostre recensioni mi avete dato
tanti suggerimenti e imput per continuare questo “iter”così sorprendente.
Scrivere la parte di Jen è stato
difficile ma allo stesso tempo incredibilmente terapeutico e utile per scoprire
una parte di me e per mettere in questo personaggio così lunatico, confuso e
INVISIBILE le mie insicurezze e i miei momenti di invisibilità che fidatevi ci
sono anche quando hai tanti amici e una famiglia che ti vuole bene.
Essere invisibili ,sentirsi soli
,sentirsi inadatti ci rende insicuri,impreparati nei confronti di un mondo che va’ troppo
veloce ,nei confronti di un amore che sceglie qualcun altro,nei confronti di
una stella che non esaudisce nessun desiderio.
Per quanto riguarda la malattia di
Jen:l’anoressia,non è stato facile parlare di un tema così delicato ma allo
stesso tempo incredibilmente attuale nonostante la protagonista avesse superato
questa patologia il suo atteggiamento
conserva una certa insicurezza e diffidenza rispetto al mondo esterno che l’ha
sempre emarginata , Jen però a un certo punto si rende conto che prima di
piacere agli altri deve piacere a se stessa e piano piano così inizia ad
avventurarsi nella società che la circonda a sentirsi libera di fuggire da una
gabbia dorata che è la sua casa e la sua famiglia .
Jen non è un eroina né una principessa
,non è un personaggio imprigionato nelle pagine ,Jen vive, è vera proprio come Nicole ne “la vita in briciole”
,come me, forse Jen sono proprio io.
E se esiste Jen con le sue mille
sfaccettature allora doveva esistere un personaggio complementare che la
capisse che la rendesse speciale:l’altra parte della storia,l’altra metà della
mela:Skate.
Scrivere la storia dal punto di vista
di Skate è stato invece estremamente divertente ma allo stesso tempo molto
difficoltoso perché dovevo pensare come un ragazzo entrare nella sua testa e
renderlo credibile. Ma la missione per quanto difficile si è rivelata possibile
e molto gratificante. Infatti il personaggio di Skate è stato il personaggio
più amato proprio per il suo carattere,per la sua comicità e per la sua
adorabile dolcezza. Dal punto di vista fisico per creare Skate ho pensato ai
miei attori preferiti,al ragazzo che mi piace e al ragazzo ideale che ognuna di
noi aspetta. Ma badate,Skate non è perfetto,non è un principe azzurro,non è
l’anima gemella, è semplicemente un ragazzo con tutti i suoi difetti e le sue
debolezze. Non volevo qualcuno di cui Jen s’innamorasse subito,volevo qualcuno
che la prendesse in giro, che la criticasse che a volte persino la infastidisse
ma che alla fine l’accettasse per quella che è.
Anche Skate si sente invisibile ma a
differenza di Jen che si sente invisibile fuori,nel mondo esterno,Skate si
sente invisibile nella sua casa ,a causa della sua famiglia che si sta
sgretolando dopo la morte della madre,
famiglia che Dan non sente più sua;ed ecco il suo bisogno di dividere la
sua condizione con qualcuno,magari proprio con quella ragazza che ha visto un
anno prima sulla scalinata della scuola e che non ha mai dimenticato,l’unica
che non lo ritiene solo un belloccio,che non gli sbava dietro,l’unica con cui
può essere se stesso.
Per unire queste due anime
“Invisibili” ho utilizzato l’unica cosa al mondo in cui credo:la Musica. E’ proprio LEI
la mia musa ispiratrice,infatti senza la meravigliosa “Miss Invisible”di Marie
Digby questa storia non sarebbe mai nata. Tutte le altre canzoni sono le mie
preferite,mi hanno aiutato in tanti momenti,più di un amica o di un famigliare
e io le ho prestate a Skate per aiutarlo a conquistare la sua Giulietta ,se
Shaskpeare aveva la poesia,oggi c’è la Musica che è meglio di cento dichiarazioni
d’amore,di un fiore o di un pacco di cioccolatini,almeno per me è così.
Posso dire di essermi affezionata
tantissimo a Jen e a Skate e so’ che sarà difficile pensare di non raccontare
più di loro ma tutte le storie hanno una fine e poi chissà forse un giorno sarò
curiosa di sapere che fine hanno fatto Mr e Miss Invisible …
Dedico questa storia a tutte voi
precisamente a :
Cry 90:Le tue frasi isteriche XD mi
hanno sempre migliorato la giornata perché mi hanno convinta che eri davvero
nella storia e questa è una grande soddisfazione per me !!!quindi WWWWW
TE!!!!!!!!!!!!!!!XOXO e grazie.
Alice the Thinker:Grazie della tua
splendida recensione e di tutte le altre che mi hai lasciato puntuale grazie di
cuore e alla prossima XOXO
Nikkith:la tua recensione mi ha riempita
di gioia è un enorme piacere e onore per me essere stata utile per aiutare
qualcuno a credere in se stessa perché cavolo se non crediamo in noi stesse
cosa rimane??!!quindi un bacio a te e alla tua amica!!XOXO e grazie.
_NovemberThree_:Anche a me dispiace
molto che sia finita ma chissà … grazie delle recensioni sempre gentilissime.
XOXO e grazie.
Giuly_94:Sono contentissima ch ti sia
piaciuta e ti ringrazio del complimento sulla mia bravura,troooooooooooppo
gentile. XOXO e grazie.
Lorella:Grazie di avermi seguita fino
alla fine sempre gentilissima grazie e XOXO.
PiccolaMars:Ho apprezzato molto la tua
partecipazione e i tuoi consigli e come ho detto sopra chissà … tutto è
possibile!!!!!!!!grazie di avermi seguita
XOXO e grazie.
BabyzQueeny:Mi hai seguita sin
dall’inizio e per questo ti ringrazio di cuore XOXO.
Gulietta Cullen:Sono felicissima del
fatto che ti sei immedesimata così tanto nella mia storia per me è un enorme
soddisfazione grazie!!!!!!!!!!!XOXO.
Somoody:Grazi perchè hai continuato a
leggere la mia storia anche quando la interrompevo sul più bello,spero ti sia
piaciuta!grazie e XOXO.
Momob:grazie dei complimenti sei stata
gentilissima anch’io sono fiera di me!!modestaaaaaaaa!!!XD
Grazie
mille
XOXO
Avril1113
PS:Ascoltate se vi capita ad occhi chiusi dei Finley … peccato che
l’abbia sentita solo quando la storia era già finite cmq come regalo per voi ecco il testo:
Da
te mi nasconderò, resterò in silenzio, qui, a fissarti immobile osserverò ogni
piccolo gesto che inconsapevolmente fai sarò invisibile, non ti accorgerai di
me Disegnerò ad occhi chiusi quei momenti che ricorderò come se fosse solo
un’ora fa e lascerò che i miei pensieri ti tormentino saranno li per farti
compagnia se vorrai … se vorrai Fin quando non ti sveglierai, aspetterò
guarderò le nuvole distrattamente cercherò quella che ti assomiglia un po’ di
più sembra impossibile ma non riesco a stare senza te Disegnerò ad occhi chiusi
quei momenti che ricorderò come se fosse solo un’ora fa e lascerò che i miei
pensieri ti tormentino saranno li per farti compagnia se vorrai … se vorrai
Disegnerò ad occhi chiusi quei momenti che ricorderò come se fosse solo un’ora
fa e lascerò che i miei pensieri ti tormentino saranno li per farti compagnia
se vorrai … se vorrai, qui,
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