Seventh year.. Again

di Marauder_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'amore è semplice ***
Capitolo 2: *** Diverso ***



Capitolo 1
*** L'amore è semplice ***


L'amore è semplice

 

L'intero Mondo Magico sembrava essere ormai spacciato, destinato a cadere nelle mani di Lord Voldemort, il peggiore mago oscuro che la Storia della Magia avesse mai conosciuto.

Diciotto anni prima, però, una profezia aveva annunciato la sua fine, per mano di un giovane mago nato alla fine di luglio, scampato alla morte grazie al sacrificio dei suoi genitori.

Niente gli aveva impedito di continuare a combattere, nessuno l'aveva fermato: era riuscito a portare a termine la sua missione e far realizzare la profezia.

Il Signore Oscuro era stato annientato e il nome di Harry Potter era sulle bocche di tutti, assieme ai nomi di tutte le vittime che avevano deciso di appoggiare questo giovane eroe.

 

In quel momento però nessuno riusciva a pensare a quei tristi momenti che ormai facevano parte del passato.

L'Hogwarts Express fischiava per annunciare la sua imminente partenza e figli e genitori si affrettavano a dare gli ultimi abbracci, a fare gli ultimi saluti: tutti gli studenti sorridevano, di nuovo contenti di tornare nel vecchio amato Mondo Magico, su cui regnava finalmente la pace.

C'era chi stava per raggiungere la scuola di Hogwarts per la prima volta, chi per la settima, chi per l'ottava: l'anno precedente, infatti, nessuno era riuscito a portare a termine l'ultimo anno di istruzione per via della ormai famosa Battaglia di Hogwarts.

Molti studenti si erano quindi presentati alla stazione di King's Cross per l'ottava volta, decisi a conquistare i loro M.A.G.O. e lasciare la scuola con il ricordo di un ultimo anno passato nella rassicurante normalità.

 

“Allora.. Ci vediamo a Natale”

“Certo. A presto, Neville”

“Ciao nonna” rispose lui, mentre già stava per appoggiare un piede nella carrozza del treno.

“Aspetta” lo fermò prendendolo per le spalle a facendolo voltare “sono orgogliosa di te. Sei il mago più coraggioso che io abbia mai conosciuto, ricordatelo sempre.”

Neville si sentì scaldato da un senso di orgoglio meraviglioso, che si gonfiava dentro di lui come una bolla di sapone: era la cosa più bella che sua nonna potesse dirgli.

Sorrise, grato, e saltò all'interno del vagone.

Il treno si mosse sulle rotaie e tutti si affrettarono a trovare uno scompartimento vuoto in cui sedersi a chiacchierare con vecchi e nuovi amici degli avvenimenti passati.

Neville riconobbe moltissimi maghi che come lui erano tornati per frequentare nuovamente l'ultimo anno e tutti lo salutavano con gran entusiasmo, sollevati nel ritrovare in lui qualche pezzo di passato che non era andato distrutto.

Dopo aver attraversato gran parte delle carrozze, finalmente trovò esattamente la persona che cercava.

“Hey Luna! Posso.. Sedermi con te?” Chiese con evidente imbarazzo, fingendo di osservare con interesse lo scompartimento vuoto.

“Neville! Immaginavo che saresti tornato ad Hogwarts.. Certo, siediti pure! .. Oh, non lì, sono certa di aver visto un Gorgosprizzo proprio in quel punto..”

Non cambia mai pensò Neville con affetto.

I grandissimi occhi di Luna osservavano l'amico da capo a piedi, come a voler cercare tutte le differenze dall'ultima volta che l'aveva visto.

Imbarazzato, iniziò a parlare dell'estate, di sua nonna, di come aveva iniziato a leggere il Cavillo e qualsiasi altro argomento che permettesse di evitare il silenzio.

Nel frattempo l'Hogwarts Express si allontanava da Londra velocemente, addentrandosi sempre di più nella magica atmosfera che si intensificava man mano che ci si avvicinava alla scuola.

“Sai, tua nonna ha ragione” sospirò con aria sognante Luna, interrompendo un noioso racconto su un cactus.

“Riguardo a cosa?”

“Quello che ti ha detto prima di partire.. L'ho sentita e ha ragione: nemmeno io conosco un mago più coraggioso di te”

La sensazione di calore che gli aveva fatto provare sua nonna non era niente se messa a confronto con ciò che avevano fatto provare a Neville le parole di Luna.

Se durante l'estate lui si era chiesto se era effettivamente ancora innamorato di lei, quel momento gli aveva fatto scomparire qualsiasi dubbio.

Solo la ragazza che ami può renderti tanto felice con tanta semplicità: l'amore vero è semplice, la felicità è semplice, ed era semplicemente ovvio che Neville era ancora perdutamente innamorato di Luna.

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Capitolo 2
*** Diverso ***


Diverso

 

Caro Ron,

E' la prima volta che mi dispiace tornare a scuola, ed è tutta colpa tua.

Sì, colpa tua perché non sei qui, seduto accanto a me, a farmi compagnia come ogni anno.

Già mi manchi da impazzire, e ci siamo salutati solo poche ore fa.

Avrei dovuto obbligarti a cercare di prendere i M.A.G.O., anche se so che a te non interessano poi tanto.. Ma almeno avremmo potuto passare più tempo insieme: ora, per rivederti, dovrò aspettare Natale!

Comunque, ti farò pentire di non essere venuto: ti scriverò in ogni momento libero, quindi preparati a ricevere qualcosa come quindici gufi al giorno!

“Scusa, sono liberi quei posti?”

Mi manchi,

Hermione

Scribacchiò rapidamente le ultime due righe, prima di alzare la testa per vedere chi l'aveva interrotta: si trattava di un ragazzo che teneva per mano una bambina, sicuramente una giovane strega del primo anno.

“Sì, sì, sedetevi pure!”

Era così strano fare quel viaggio senza Harry e Ron, ma la solitudine non avrebbe di certo aiutato Hermione a dimenticare che stava per affrontare un anno senza di loro.

“Ciao, io sono Jake, mentre lei è mia sorella Camille”

“Piacere, Hermione. Credo di non averti visto tanto spesso.. Di che casa fai parte?” rispose pensierosa, stringendogli la mano.

“Sono al settimo anno con i Serpeverde. Già, credo che non ci siamo mai incontrati.. Anche se io ho sentito molto parlare di te, come tutti, penso”

Hermione non era certo quel genere di persona che fa pregiudizi in base alla casa di appartenenza, ma non poté negare a se stessa di sentire il bisogno di stringere la bacchetta nella tasca, una volta sentita la parola “Serpeverde”.

La piccola Camille aveva un'espressione di terrore dipinta sul volto; stringeva forte la mano del fratello, come spaventata all'idea che potesse volare via.

I due si sedettero e a quel punto la bambina lasciò scivolare fuori dalla bocca tutte le sue paure.

“Ma se.. Non finisco in Serpeverde? Come faccio senza di te?”

“Ci sono un sacco di bambini che sono qui da soli, senza fratelli maggiori a proteggerli, e se la caveranno tutti benissimo, proprio come te! E poi, se ti succedesse qualcosa, sarei il primo a saperlo e il primo a correre a salvarti!” Rispose Jake stringendo entrambe le mani della sorella e sorridendole in modo rassicurante.

Sentendo quelle parole, anche Hermione si rilassò: Jake non sembrava avere molto in comune con gli altri Serpeverde con cui lei aveva avuto a che fare durante gli anni precedenti.

Si concesse quindi di osservare più attentamente il suo compagno di viaggio, che sembrava così stranamente diverso: aveva i capelli castani e gli occhi blu, di un blu innaturale che lei non aveva mai visto nemmeno sul viso di Tonks, durante una delle sue folli trasformazioni.

“Ma hai già iniziato a spedire dei gufi?!” Jake interruppe il filo dei suoi pensieri, indicando la pergamena che era ancora appoggiata sulle gambe di Hermione.

“Oh.. Sai.. un amico..” rispose lei arrossendo e affrettandosi a nascondere la lettera per Ron.

“Ah, ho capito, fidanzato?”

Jake interpretò il silenzio di Hermione nel modo giusto “oh beh, non mi stupisco...”

“Che vuoi dire?!” chiese lei stizzita.

“Non mi stupisco che una ragazza bella come te abbia fatto innamorare qualcuno”

Hermione invece si stupì parecchio nel sentirsi fare un complimento del genere e decise di rispondere di nuovo con il silenzio, mentre tentava di nascondere il rossore che era comparso sulle sue guance.

Camille, intanto, si divertiva ad osservare quella scena, felice di essere ancora troppo piccola per arrossire per colpa di un ragazzo.

 

La stazione di Hogsmeade si faceva sempre più vicina e tutti i maghi e le streghe del primo anno iniziavano ad agitarsi: molti correvano nel corridoio, in cerca dei propri animali e delle proprie divise, altri tenevano la faccia incollata al vetro nella speranza di vedere qualche creatura magica.

Il treno finalmente si fermò e la voce di Hagrid tuonò attraverso le carrozze: “Primo anno, primo anno! Con me!”

Hermione scese, felice di rivedere il suo grande vecchio compagno di avventure “Ciao Hagrid!”

“Hermione! Che piacere saperti qui, come stai? E Harry e Ron?”

“Tutto bene! A loro non interessava cercare di prendere i M.A.G.O...”

“Non avevo dubbi..”

“Oh Hermione, eccoti!” una voce familiare risuonò alle sue spalle.

“Luna! Neville!” I tre si abbracciarono, quando Luna si accorse che qualcuno appoggiato alla carrozza da cui erano smontati, li stava osservando.

“Oh, lui.. E' Jake” spiegò Hermione, vedendo che gli occhi dell'amica erano ricaduti sulla divisa verde del suo compagno di viaggio.

“Ciao” disse Neville con molto poco entusiasmo “Beh noi andiamo verso le carrozze.. A dopo Hermione”

Così dicendo prese Luna per mano e si allontanarono.

“Simpatici” commentò Jake, proseguendo verso la stessa carrozza su cui stava salendo Hermione.

“Sono solo un po'.. Timidi”

“Dai, lo sappiamo entrambi perché si comportano così.. Ma io non sono come tutti voi credete! Fidati di me.. “

“Mi posso anche fidare di te, ma non capisco proprio perché lo fai.. Voglio dire, che cosa ci guadagni a comportarti così con me?” chiese stupita Hermione.

“Ci potrei guadagnare un'amica, se tu sei d'accordo.. Non è facile stare in una casa dove tutti si aspettano che tu tratti male qualcuno, anche quando non vuoi farlo”

Hermione mantenne la bocca spalancata per un attimo “Ma che cosa ci fa uno come te in Serpeverde?”

“Il Cappello Parlante ci sceglie per la nostra furbizia, la nostra intelligenza, non per la nostra cattiveria.. Anche se purtroppo, spesso, queste cose vanno di pari passo”.

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