Go, suffer, back di eLiSeTtA (/viewuser.php?uid=34431)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1.Novità all' NCIS ***
Capitolo 2: *** 2.Conoscere ***
Capitolo 3: *** 3.Un nuovo caso ***
Capitolo 4: *** 4.Un giorno speciale ***
Capitolo 5: *** 5.Sostenere le proprie idee ***
Capitolo 6: *** 6.Rivelazioni(parte 1) ***
Capitolo 7: *** 7.Rivelazioni(parte 2) ***
Capitolo 8: *** 8.Mantenere i segreti ***
Capitolo 9: *** 9.Ti odio! ***
Capitolo 10: *** 10.Una tequila di troppo ***
Capitolo 11: *** 11.Una notizia inaspettata ***
Capitolo 12: *** 12. C'è sempre posto per l'amore ***
Capitolo 13: *** 13.Siamo noi gli artefici del nostro destino ***
Capitolo 14: *** 14. A Natale si è tutti più buoni... o quasi... ***
Capitolo 15: *** 15.Incidente ***
Capitolo 16: *** 16. Risveglio ***
Capitolo 17: *** 17. Catania ***
Capitolo 18: *** 18. Ritorno a casa ***
Capitolo 19: *** 19. Salviamo il Pivello! ***
Capitolo 20: *** 20. La fine del concorso ***
Capitolo 21: *** 21. Non è cambiato nulla... ***
Capitolo 1 *** 1.Novità all' NCIS ***
GO,SUFFER,BACK
1.Novità
all’NCIS
Quattro
ragazzi erano fermi e spaesati al centro dell’NCIS. Uno di
loro, un ragazzo alto, con i capelli castani e la faccia simpatica,
arrotolava e srotolava in continuazione il cappello che teneva in
mano(che chiameremo Berretto), tipico segno di nervosismo.Accanto a
lui, una ragazza un po’ più bassa, mora e con gli
occhiali si mangiava le unghia, alla sua destra un’ altra
ragazza guardava fisso l’ascensore, sperando che si aprisse e
che da lì uscisse il loro nuovo capo. L’unico che
non sembrava in tensione era un ragazzo molto alto, moro e con la pelle
scura.
Proprio
in quel momento le porte dell’ascensore si aprirono e un uomo
sulla cinquantina con i capelli brizzolati, gli occhi azzurri e un
fisico ancora in forma nonostante l’età, si
diresse verso di loro:era Leroy Jethro Gibbs, nonché loro
nuovo capo.
-
Chi siete voi?-chiese con un’espressione infastidita in
volto, poi bevve un sorso del caffè che teneva in mano.
-
Siamo i ragazzi che hanno vinto il concorso-rispose Berretto. Gibbs li
scrutò uno ad uno, poi disse spazientito:
-
E che cosa aspettate a mettervi a posto?!?-
-
Ma dove?E poi cosa dobbiamo fare?-chiese la ragazza senza
occhiali.Gibbs la guardò storto poi si rivolse ad un collega:
-
McGee!Fa fare la gita ai bambini!-
-
Cosa… certo capo!-disse il ragazzo, doveva avere circa
trent’anni, era alto quanto Berretto e piuttosto
cicciottello.Il suo capo lo guardò fisso, poi
sparì.
-
Bene… Io sono Timothy McGee ,ma potete chiamarmi Tim-
-
O semplicemente Pivello!-disse qualcuno spuntando
all’improvviso e dando un scappellotto sulla nuca a McGee.
-
Tony!-gridò esasperato.
-
Salve ragazzi io sono Anthony DiNozzo, ma per voi fanciulle solo
Tony-disse il nuovo arrivato con un sorriso malizioso.Aveva circa
trentadue anni, era alto come McGee, ma aveva un fisico atletico, al
contrario del collega.
-
Ciao Tony io sono Elisa-disse la ragazza che si mangiava le unghia, che
era la più sfacciata delle due.
-
Io sono Elisa- disse anche l’altra.
-
Oh!Che strano caso di omonimia!-disse DiNozzo sorridendo e porgendo la
mano a entrambe, che si rivolsero un piccolo sorriso di
complicità.
-
Elisa?Quindi siete italiane!Come me!-gridò.- Da dove venite?-
-Siamo
siciliane di Catania.Sai dov’è?-disse Elisa
sfacciata.
-Certo,
come no!Peccato, non ci sono mai stato.Io sono originario di Roma-poi
puntò ad entrambe i suoi bellissimi occhi azzurri.
-
Io sono Mark, Mark Shadow-disse Berretto intromettendosi.
-
Non parlavo con te pivellino-rispose secco Tony, ma Mark se ne
fregò e continuò a parlare.
-
Io sono inglese invece, esattamente vengo da Canterbury, sai
dov’è no?-gli chiese sfidandolo.
-
Si lo so dov’è-rispose DiNozzo guardandolo con
antipatia.
-
McGee non dovevamo fare una gita?-disse finalmente il quarto ragazzo.
-
Beh si…Ma se Tony…Andiamo forza seguitemi!-
-
Ciao ciao Elise!-disse quest’ultimo, poi si andò a
sedere alla sua scrivania.
Una
volta allontanate le due quasi scoppiarono a ridere.
-
Credo che mi piacerà venire a lavoro, Riolo-disse Elisa
sfacciata chiamandola per cognome, cosa che lei odiava.
-
Lo credo bene Rapisarda.Uno come quello a lavoro… Se
è un sogno non svegliatemi…-non potè
continuare perché sbattè addosso a una ragazza
con i capelli neri cotonati e con una stella di David al collo.
-
Oh, scusa, colpa mia!-disse Elisa mettendosi a ridere.La ragazza la
squadrò poi urlò:
-
McGee!Chi sono questi!-
-
Sono quelli del concorso-rispose fermandosi Tim.
-
Ah-poi si allontanò bisbigliando parole incomprensibili a
tutti tranne a quello tranquillo, a cui scappò un
risolino.Lei si girò e lo guardò incuriosita:
-
Hai capito quello che ho detto?!?-Il ragazzo annuì.
-
Come ti chiami?-chiese sempre più sospettosa.
-
Dimmelo prima tu-
-
Io sono Ziva David, agente del Mossad israeliano, prestata
all’NCIS-
-
Io sono David Ben Zion, ragazzo israeliano, che quindi ha capito quello
che hai detto-
Ziva
gli sorrise, poi urlò a Tim- McGee!Vengo anch’ io
alla gita!-
Tony,
che intanto non aveva perso d’occhio il gruppetto, si sedette
alla sua sedia e sorridendo tra sé e sé
pensò:”Quest’anno si preannuncia molto
interessante”.
siamo
in due,recensite x favore!in particolare vorremmo il commento di akane
e di katyjolinar grazie!!
baci
baci
elise!
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Capitolo 2 *** 2.Conoscere ***
Scusate se aggiorniamo
tardi ma nn abbiamo quasi mai tempo…(ammazziamo la
Giuffrida!!è_è) spero ke ci
perdonerete…^^’’’’
Scusate se non ci
siamo presentate prima... Siamo elisa93 e eLiSeTtA,
abbiamo 19 e 18
anni e siamo appena entrate all’università,
scienze motorie la prima e psicologia la seconda, dopo la laurea
abbiamo per davvero intenzione di entrare nella marina militare,
siamo di Catania, non sappiamo se questa sarà l’unica fic
che scriveremo quindi se ne volete ancora recensite PLEASE!!!!! Ora vi
lasciamo ai ringraziamenti...
Ringraziamenti:
Davide619:abbiamo
sbagliato a mettere x stomaci delicati…è stata
una di noi ke ha insistito e ora l’altra la sta prendendo a
raffica di scappellotti…muahahah!ma di ke parte di catania
sei?!?
ZIVA DAVID:la
storia di ziva si evolverà ma nn ti diciamo cn ki o
come…
Vera02:grazie
suorina!!giuro ke la ff la faccio pure cn te!!by elisa93
2.Conoscere
- Questo
è il laboratorio di Abby-disse McGee. Era una stanza piena
di
computer e altri
apparecchi strani. La musica era molto alta e al centro
c’era
una ragazza dell’età di McGee, aveva i capelli
neri, tenuti in due codine, il trucco pesante,il rossetto scarlatto ed
era vestita con una maglietta nera, una minigonna rossa, una
calzamaglia nera, stivaletti scuri e per finire un collare
con le borchie.
- Ciao Abby-disse
Tim guardandola radioso.
-
McGee!-urlò voltandosi. Si bloccò quando si
accorse che non era solo.
-
Ehm…Ciao!Chi siete voi?I miei nuovi assistenti?Noo siete
troppi…Dei ragazzi venuti dal futuro?Noo non
credo…-
- Sono pivelli
Abby… Che novità abbiamo?-disse Gibbs spuntando
all’improvviso, aveva il caffè di Abby in mano.
Lei, come lo vide,
gli si fiondò sopra e glielo strappò di mano.
- Grazie Gibbs!Il
mio era finito!Mi leggi di nuovo nel pensiero?Ti ho detto mille volte
di non farlo, sopattutto di fronte ai MiniMcGee!Guarda, ora te lo
comunico con il pensiero…-chiuse gli occhi e fece una
smorfia.
-
Abby…-disse Gibbs rimanendo impassibile.
- Va bene va
bene!Come sei impaziente!Ho trovato il DNA di Philip Nine sotto le
unghia del comandante Fletcher, va bene?!E ho anche trovato un suo pelo
tra le maglie dell’orologio rinvenuto sulla scena del crimine
e sull’arma usata ti basta?!-disse Abby parlando a raffica,
mentre era china sul computer.Come si girò, Gibbs era
già sparito insieme a Ziva, al suo posto c’erano
solo i quattro ragazzi più McGee.
-
Allora…-disse squadrandoli- Io sono Abby Sciuto, voi chi
siete?-
- Mark
Shadow-disse Berretto sorridendo- Mi piace questa musica…-
- Ora so che
c’è un dio lassù!Grazie grazie!Con te
parlo dopo.Allora continuiamo…Tu chi sei?-chiese rivolta a
Elisa Riolo.
-
Elisa…-rispose incerta.
- Ti piace questa
musica?A giudicare da come ti vesti…si!Con te parlo anche
dopo.E voi due?-
- Io sono Elisa e
lui è David-
- Elisa anche
tu?E’ un segno del destino…Significa sicuramente
qualcosa…Ti piace la mia musica?-
- Non è
proprio il massimo però…-Abby la
scrutò storta.
- Tu sei come
Ziva!Non capisci l’arte!Con te non parlo dopo!E tu David?-
- Mi fa schifo-
- Tu secondo me
sei il fratello gemello!Uguale!Fatemi indovinare, odiate anche il
fantasy e l’horror vero?-gridò acida Abby.
- No cosa stai
dicendo!-rispose Elisa Rapisarda, confusa da tutti quei discorsi.
- McGee, portateli
via!-
- Ma Abby!E loro
due?-disse indicando Mark e l’altra Elisa.
- Loro sono come
me!Portati via questi profanatori!-
-
Abby…No…Dai!-Abby lo fulminò con lo
sguardo.
- Va
bene…Andiamo ragazzi-disse con voce rassegnata Tim.
“Povero
McGee, gli mettono tutti i piedi in testa!”Pensò
Elisa seguendolo con David.
- Ehi sfigato dove
stiamo andando?-chiese Ben Zion.
- In sala
autopsie.Spero che non vi impressionate-
- McGee, io vengo
dall’Israele,lì si vedono morti ogni giorno, non
penso quindi che un uomo su un lettino dell’obitorio possa
scandalizzarmi più di tanto-
Elisa sorrise e
continuò a camminare, intanto David non aveva smesso di
guardarla.”Carina”, pensava.
Elisa aveva i
capelli castani ricci che le ricadevano sulle spalle in modo buffo, gli
occhi castani profondi e curiosi, era di statura media e anche di
corporatura, aveva le spalle larghe e arti potenti, dovuti ai 14 anni
di kung fu che aveva fatto, tuttavia riusciva a non sembrare rozza
anzi, aveva dei lineamenti fini del nord dell’Europa,
combinati con quelli del sud.
- Sei di origini
del Nord?-Le chiese a sorpresa David
- Chi io?-domando
McGee.
- Parlavo con la
signorina-
- Io? Si, il mio
bisnonno era del nord Europa-
- Sai se hai
parenti israeliani?-
- Cos’
è questo un interrogatorio? Comunque... No non credo...Boh
forse si... Non lo so-disse confusa.
- Se non lo sai
tu...-osservò Ben Zion.
- E’ che
mio nonno se ne è andato via quando mia nonna era incinta di
mio padre, quindi non so niente di quella parte della mia famiglia,
però credo di si. Se no da dove vengono questi
ricci?-rispose sorridendo.
- Mi
dispiace...-disse David abbassando gli occhi scuri- Io non volevo...
Non sapevo...-
- Ehi! Non fa
niente, ho vissuto ventiquattro anni senza di lui, quindi non ne ho
mica sentito la mancanza!-disse ridendo.
Ben Zion era
sconvolto: mai conosciuta una ragazza più ottimista di
quella che aveva accanto.
- Ragazzi!-disse
McGee interrompendoli- Questi sono il dottor Donald Mallard e il suo
aiutante Jimmy Palmer e ... Agente Lee?!? Che ci fai
qui?-continuò presentando ai due un uomo che aveva di sicuro
superato i sessantacinque anni, un ragazzo molto magro della loro
età con un paio di occhiali rotondi sul naso e una
ragazza cinese.
- Oh ragazzi
potete chiamarmi Ducky... Sapete mi ricorda quella volta che il mio
compagno di stanza al college, Arold Madden, mi ha fatto conoscere due
suoi amici... Purtroppo il giorno dopo sono morti, sapete erano
israeliani come voi-
- Ducky io non
sono israeliana! Sono italiana!-precisò Elisa.
- Io controllerei
meglio il mio albero genealogico se fossi in te...-rispose Ducky vago,
poi si rivolse a McGee e gli raccontò gli ultimi particolari
sul suo “cliente” , che in quel momento era steso
sul tavolo. David nel frattempo si accorse che la ragazza cinese, forse
l’agente Leo o Lee... Comunque, lei era uscita dalla stanza
in punta di piedi, non prima però di aver lanciato
un’occhiata di fuoco a Palmer.
*
- Vi piacciono gli
Evanescence?-chiese Abby a Mark e Elisa. Era un quarto d’ora
che faceva loro domande del genere.
- Si!-risposero in
coro.
Mark scrutava
Elisa e Elisa Mark. Lui era uno spettacolo per gli occhi con i suoi
capelli castano scuro e gli occhi azzurri, ed Elisa l’aveva
subito notato, ed era alto(infatti lei gli arrivava a stento alla
spalla).
Shadow non vedeva
l’ora che qualcuno spuntasse dalla porta e dicesse loro che
dovevano andare via.
I suoi desideri
furono esauditi: da lì entrarono McGee, David e Elisa.
- Ragazzi la gita
è finita, dovete risalire su-
- Wow McGee che fa
il duro! Spettacolo impedibile! Peccato che non ho i pop corn...-
- Abby! Forza
andiamo!-ripetè Tim lanciando un’occhiata truce
alla ragazza.
Elisa e Mark
salutarono la giovane scienziata poi si unirono di nuovo al gruppo e
seguirono McGee sino alla sala principale. Gibbs era seduto alla sua
scrivania così come Ziva e Tony.
- Emh... Capo che
devo fare?- l’ uomo alzò gli occhi per scrutarlo
un attimo poi disse:
- Il verbale
McGee!-
- Giusto...- disse
e si andò a sedere.
- Emh...
Gibbs?-chiese Elisa Rapisarda.
- Si?-disse senza
distogliere gli occhi dal foglio.
- Ora noi cosa
facciamo?-alzò lo sguardo verso di lei e la
guardò così intensamente da metterla in
soggezione. Stava per dire qualcosa di non molto carino, ma qualcuno
parlò al posto suo: una donna con i capelli corti e rossi,
Il Direttore Shepard.
- Ora voi tornate
a casa -
- Ma dove- chiese
Mark .
- L’NCIS
a messo a vostra disposizione un’ appartamento. Trattatelo
bene... ecco chiavi e indirizzo-disse lanciandoglieli
dall’alto della scala dove stava in quel momento.
- La macchina ce
la avete?-tutti scossero la testa tranne Rapisarda.
- Bene... Vuol
dire che userete la sua. A domani, qui alle nove in punto mi
raccomando!-disse poi sparì.
I quattro ragazzi
si guardarono poco convinti, poi David disse spazientito facendo
scappare un sorriso a tutti:
- Vogliamo andare
a casa NOSTRA?!? Sto morendo di fame!-
Come sempre
ringraziamo chiunque sarà così gentile da farci
una recensione, e richiediamo ancora una volta quella di akane e
katijolinar.
E’ la
vostra ultima possibilità... se no non vi recensiamo
più!!!!!!!
baci baci
elisa93
e eLiSeTtA
|
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Capitolo 3 *** 3.Un nuovo caso ***
Scusate x il ritardo, vi
chiediamo umilmente scusa!Soprattutto a Davide619, l’abbiamo
fatto esasperare!E un benvenuto a frank£, nuovo fan, tra i
pochi che ci apprezzano…sigh…a proposito, katy,
akane, ce l’abbiamo a morte con voi!anche se non la leggerete
mai dovevamo sfogarci con qualcuno o qualcosa!aah, ci siamo calmate.
Ora leggete e divertitevi!
ps.
abbiamo capito come scrivere colorato con l'html!ecco xkè
gli altri capitoli erano in nero...
3.Un nuovo caso
- Muoviti Mark!-gli
gridò Elisa Riolo. Per evitare incomprensioni dovute
all’omonimia avevano deciso di chiamarla con un diminutivo,
Eli, mentre all’altra Elisa era rimasto il suo nome di
battesimo.
- Sono in bagno
Eli!-gridò esasperato.
- Di nuovo?!? Senti noi
ce ne andiamo senza di te! Te la vedi tu con Gibbs!-
- No, no arrivo!-disse il
ragazzo sistemandosi meglio che poteva e uscendo di corsa dal bagno.
- Forza
andiamo!-ordinò guardandola, lei ricambiò lo
sguardo poi uscirono insieme chiudendosi dietro la porta di casa.
Videro davanti a loro
Elisa e David che li guardavano esasperati.
- Cavolo siamo in
ritardo!-gridò la ragazza guardando l’orologio, e
si lanciò verso l’ascensore: era occupato
naturalmente! Allora fece un cenno agli altri verso le scale e insieme
i quattro colleghi le percorsero di corsa, salirono al volo in macchina
di Rapisarda che si lanciò sgommando sulla strada.
Era anche per quello che
era stata soprannominata “Ziva junior”: guidava
spericolata come lei.
In quindici minuti furono
davanti all’enorme palazzo dove aveva sede l’NCIS.
Quando uscirono
dall’ascensore, e furono quindi in ufficio, Gibbs
arrivò loro dietro e diede il suo tipico scappellotto a
Elisa.
- Ahi! Perché
a me?-si lamentò la ragazza.
- Perché sei
tu che guidi... Forza ora andate a lavorare!-
Non se lo fecero ripetere
due volte, e ognuno andò a mettersi accanto ad un agente:
loro erano dei tirocinanti, quindi in teoria dovevano limitarsi a
osservare gli agenti effettivi... in teoria...
Elisa si
fiondò su Tony come sull’ultimo biscotto
rimasto nel barattolo(e lei adorava i biscotti...), Eli su Ziva e Mark
su Gibbs.
- Oh
no...-commentò McGee come vide che gli era capitato David.
- Sei scontento Pivello?
Ti divertirai con l’agente Ben Zion...-disse Tony.
- Che novità
ci sono?-chiese Elisa al suo maestro del giorno.
- Beh... allora, oggi
hanno trovato il tenente Robinson davanti ad un campus universitario-
- Fin qui nulla di
strano...-commentò la ragazza.
- Era morta-disse DiNozzo
serio guardandola.
- Lo sospettavo...-
- Riolo, Ziva scendete un
attimo da Abby... Rapisarda, DiNozzo andate con la macchina di Tony...
McGee, Ben Zion con me!-ordinò Gibbs spuntando
all’improvviso, poi quando si voltò
sbatté contro Mark.
- Ti dispiace?-gli chiese
scocciato.
Shadow si
spostò senza una parola.
-
Grazie!-borbottò Jethro.
- Capo perché
l’agente Riolo e l’agente David sono ad Abby?-
- Si devono intrufolare
nel campus, spacciandosi per studentesse e fare domande in giro
vero?-disse Ben Zion.
Gibbs si fermò
e lo guardò.
- Si,-poi sorrise- hai
seguito il tuo istinto?-
- Diciamo di
si...-rispose l’israeliano.
- Continua allora...-poi
entrò nell’ascensore con gli altri.
*
- Sei sicura che
funzionerà?- chiese Riolo preoccupata.
- Si Eli, ne sono sicura,
vi ho istruito meglio del cast di Guerre Stellari no?-rispose Abby.
- Si, ma...-Eli non era
ancora del tutto convinta.
- Ma che cosa? Agente
Riolo?-chiese Ziva guardandola.
- Meglio se non parlo...-
balbettò.
- Solo perché
ho ventisette anni non vuol dire che non posso essere scambiata per una
poppante come te-
“Come
avrà fatto a capirlo?” si chiese stupidamente.
- Ok... chiudiamo questa
parentesi... ripetetemi chi siete, Eli?-chiese Abby.
- Io sono Michelle
Garner, età ventitre, vengo dalla California -
- Bene... Ziva?-
- Io sono Scottie
Thomposon, età ventiquattro, vengo dall’Oregon
-rispose la ragazza scocciata- Ora possiamo andare?-
- Si va bene! Ma non vi
azzannate!- disse Abby.
Poi le due donne si
dileguarono dal suo laboratorio.
*
- Ce l’hai il
ragazzo?-chiese Tony a Elisa.
Erano sulla sua macchina.
- No...-rispose
semplicemente lei- E tu?-
- Beh... è
complicato...-rispose vago.
- Veramente non lo
è... stai con qualcuno o no?-
- Ma allora è
vero che sei “Ziva Junior”! Solo lei fa domande
dirette come questa...-
- Stai con Ziva?-chiese
Elisa.
A DiNozzo venne da ridere.
- No, no! Siamo solo
amici... sto con un medico-si decise a dire il ragazzo.
- Jeanne, Jeanne
Benoit...- disse con aria sognante.
“Benoit? Mi
ricorda qualcosa...” pensò la ragazza.
- La ami?-gli chiese.
- Si
tanto...-affermò l’uomo.
- La vuoi sposare?-
“Il signor Ton
DiNozzo e la signora Jeanne DiNozzo-Benoit” si
ritrovò pensare sorridendo, ma scacciò subito
quel idea dalla mente: non potevano sposarsi...
- Allora?-chiese
impaziente Rapisarda.
- Forse... ti piace
David?-
- Quale dei due?-
- Il maschio-
- Si è
simpatico...-
- Solo questo?-chiese lui
malizioso.
- Se proprio vuoi saperlo
preferisco te!-affermò la ragazza studiandolo per vedere la
sua reazione.
- Davvero? Il fascino di
DiNozzo colpisce ancora...-
- Ma McGee è
più sexy- disse elisa.
I due scoppiarono a
ridere.
- E’ come dire
che sta insieme a Ziva!-disse Tony tra una risata e un’
altra- Il Pivello non reggerebbe di certo i ritmi di Ziva!-
- In che senso?-chiese la
ragazza sospettosa.
- Beh... un po’
di tempo fa sono stato mandato in missione sotto copertura insieme a
lei, dovevamo fingerci due coniugi, e ti assicuro che McGee avrebbe
mollato dopo un paio di ore...-
- Ah... un motivo in
più per stare con lei no?-
- Dico solo due cose: al
cuor non si comanda e regola numero dodici-
- Regola numero
dodici?-fece Elisa incuriosita .
- “Non si
devono avere relazioni sentimentali a lavoro” è
anche per questo che Abby e il Pivello si sono lasciati... Ups! Ho
parlato troppo...-
- McGee e Abby stavano
insieme?!?-disse sconvolta la ragazza.
- Siamo arrivati...-
rispose Tony parcheggiando accanto al furgone dell’NCIS e
scendendo dall’auto seguito da Elisa.
- Mio Dio non ci credo!-
- Credici invece... Ciao
capo!-
- DiNozzo, Rapisarda,
credevamo di non vedervi più...-disse Gibbs sorseggiando il
caffé - Forza a lavoro!-
*
Eli camminava di fianco a
Ziva. Erano appena scese dalla sua macchina.
“Promemoria”pensò
la ragazza più giovane”non salire più
in macchina con Ziva quando è incavolata”
-
Senti...-cominciò David - ho sentito che qualcuno veniva
chiamato o chiamata “Ziva junior” chi è?-
- Ehm...- Eli era a
disagio a causa dell’occhiata torva di Ziva.
- Allora?-
- Beh, Elisa,
è lei che chiamiamo così-la donna sorrise.
- E perché?-
- Perché...-
“Qual era una delle regole...Ah si! Non fare arrabbiare
Ziva...”- perché ti somiglia!-
- Perché guida
come me vero?-
- Beh... si! Ma come...-
- Non eri molto scossa
quando siamo uscite dalla mia macchina, significa che sei abituata a
guide spericolate, e tu ogni mattina vieni con la sua macchina, quindi,
fai TRE PIU’ TRE...-
- Due più
due... Guarda ci sono Gibbs e gli altri -la informò Riolo.
La donna più
grande parlò nell’auricolare.
- Gibbs-
- Si Ziva che
c’è?-
- Ci potresti aggiornare
sul caso?-
- Mary Robinson, sui
trentacinque anni, bionda, bianca e morta... Ducky quando è
morto il tenente?-
- Tra le cinque e le sei
di questa mattina Jethro...-rispose la voce attutita del dottor Mallard.
- Capito...-disse la
ragazza ma Gibbs aveva già attaccato.
- Ok possiamo
INTROMETTERCI-
- Intrufolarci vorrai
dire-la corresse Riolo.
- Si quello che
è... un momento! Tu sei italiana! Come è
possibile che conosci questa lingua meglio di me?-
- Beh sono da cinque anni
quasi sei che ogni estate vengo qui in America, e poi io parlo solo tre
lingue, non quaranta come te-
- Giusto... hai
ragione... Ti piace Tony?-Riolo quasi cadde a terra dalla sorpresa
“ Ziva che fa queste domande?!?”
- Si...No...
perché lo vuoi sapere?-
- Ammettilo ti piace,
piace un po’ a tutte...-
- Anche a te?-
- Ora osi troppo... Tony
non ti ha detto che so uccidere in diciotto modi diversi con
una graffetta?!?-
- Si, però
sono riuscita a contarne solo undici gli altri sette mi
sfuggono...-Ziva la guardò di nuovo storto poi entrarono nel
campus.
*
- Regola numero
due, agente Rapisarda?-chiese Gibbs guardandola.
- “Indossare i
guanti sulla scena del crimine”, giusto! Li metto subito
capo!-
- Agente Shadow,
supposizioni?-chiese McGee.
Gibbs lo
guardò glaciale- Oggi Shadow è il mio tirocinante
pensa al tuo-
- Capo... è
che...-
- Cosa McGee?-
- Mi fa paura-
- McGee non hai
più quattordici anni! E non sei al liceo! Supera le tue
“paure”-e dicendo così si
allontanò.
- Secondo me è
omicidio...-esordì DiNozzo.
- Secondo te?-
- si capo, la ferita
è al petto, ed è d’arma da fuoco,
quando una persona di solito si vuole uccidere non si spara al petto,
ma alla testa, come nei film...-Gibbs non aveva cambiato espressione.
- E’ sempre
così distaccato?-chiese Elisa all’italiano.
- Si, sono anni che lo
conosco ormai, è sempre stato così, si preoccupa
solo del lavoro... dovremmo fargli fare un’esperienza alla
“Cambia la tue vita con un click” con Adam Sandler
che interpreta un architetto che trascura la famiglia per il lavoro, un
giorno gli danno un telecomando per controllare la sua vita, e lui
naturalmente fa di tutto per ottenere promozioni e cose varie, alla
fine si rende conto che ha sbagliato, e che il resto è
più importante, e c’ è il tipico lieto
fine in cui lui torna indietro nel tempo e sistema le cose... Peccato
che con Gibbs non siamo ancora arrivati a questo punto...-
- L’ho visto
questo film-commentò Elisa. Tony la guardò
stupito.
- E’ la prima
volta che qualcuno dice di conoscere uno dei film che ho citato-
Lei gli sorrise- Anche io
sono brava in questo campo cosa credi…-
- Se ti piace lo sport
giuro che ti sposo immediatamente-
- Peccato non ci sono
cappelle qui vicino, si mi piace lo sport-anche Tony sorrise.
Furono interrotti da
David.
- DiNozzo insegnami
qualcosa tu per favore!Il Pivello non sa niente!Ti prego-Tony
tornò serio.
- Primo non chiamarlo
Pivello-McGee sorrise commosso:Tony lo difendeva!
- Solo io posso chiamarlo
così!-”Mi pareva
strano…”pensò Tim.
- E secondo oggi io sono
il maestro di Elisa capito?!?-
- DiNozzo chiudi quella
bocca e scatta le foto!-gridò Gibbs.Stava parlando con Mark.
- Glielo devo
dire…-
- Non ancora aspetta
ancora un po’…-
- E’ un mese
che vivo con loro, mi sembra il minimo!-
- Sei sicuro di volerlo
dire?-chiese serio Gibbs.
- Si, tutti devono sapere
che sei mio padre-
1. ragazzi, ci dispiace
di avere inserito JEANNE “FORTUNATA” BENOIT, ma
è per esigenze di copione, abbiamo dovuto. Credeteci
è stato più difficile x noi che x voi!
2. sconvolti eh?!?nn se l
aspettava nessuno che Mark fosse il figlio di Gibbs!
3. la parte delle
graffette è veramente accaduta, ma come nella ff noi siamo
riuscite a contarne solo 11...chissà, non vogliamo sapere
gli altri modi!XD
4. By elisa93:io sono
stata veramente chiamata “Ziva Junior”!
Baci baci
Elisa93 e eLiSeTtA
|
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Capitolo 4 *** 4.Un giorno speciale ***
Salve
a tutti siamo di nuovo noi! Si lo sappiamo che vi stiamo scocciando
però ci dovrete sopportare ancora un po’, anzi
parecchio tempo... ringraziamo tutti quelli che leggono la nostra
storia, sia quelli che recensiscono(vi vogliamo bene XD) sia quelli che
non lo fanno, ci va bene comunque...
Ora
vi lasciamo a questo capitolo con una sorpresa finale!
4.
Un giorno speciale
-
Hai sentito uno sparo stamattina?-chiese Ziva.
-
A che ora?-rispose pensieroso il ragazzo nero con cui stava parlando da
un quarto d’ora.
-
Perché hai sentito più spari?-disse Eli.
-
No perché ci sono stati i fuochi d’artificio...-
-
Verso le cinque?-
-
Si quello era uno sparo allora... ma scusa voi dove eravate?-
-
In giro... Ciao!-lo congedò sbrigativa Ziva.
Il
suo auricolare squillò.
-
Si, David...-
-
Ziva hai scoperto qualcosa?-era il capo.
-
Abbiamo scoperto che due ragazzi non erano nel dormitorio, e tutti
quelli a cui l’ abbiamo chiesto hanno confermato uno sparo
verso le cinque di mattina-
-
Va bene così... tornate alla base-disse Gibbs, poi
attaccò.
-Torniamo
a casa...-sospirò la ragazza.
-
Evviva...-disse Eli priva di entusiasmo: doveva guidare Ziva.
*
-
Cosa stai cercando?-chiese David a Mark.
Si
era seduto alla scrivania di Tony e cercava nel suo computer.
-
Niente, sto solo imparando a conoscere DiNozzo...-rispose tranquillo,
poi aprì la cartella delle immagini.
All’interno
c’erano le foto di una bella ragazza con gli occhi verdi.
-
Wow ma chi è?-esclamò Mark colpito.
-
La sua ragazza? Dobbiamo frequentare di più Tony...-
-
Cosa state facendo?!?-chiese Gibbs porgendo un caffé ad
ognuno dei due.
-
Niente!-risposero allontanandosi con un balzo dalla scrivania.
Poi
fecero per bere il caffé: era amarissimo.
-
Che schifo!-dissero in coro.
Gibbs
sorrise e se ne andò.
I
due rimasero a guardarsi per un momento, poi Mark disse:
-
Che ne dici cercare nel computer di McGee?-si guardarono con
complicità e si buttarono sulla scrivania vuota del povero
Tim.
*
-
L’hai visto quello come ti guardava? Era cotto!-disse Elia
Ziva riferendosi al ragazzo di prima. Erano in ascensore.
Lei
non rispose. Eli andò verso il pannello di controllo e
bloccò l’ascensore.
-
Perché mi ignori? Ti faccio antipatia per caso?!?-
Ziva
la guardò glaciale.
-
Vuoi la verità?-Riolo annuì.
-
Si, mi fai antipatia non ti posso vedere e sciocchezze
varie!-andò verso il pannello e fece ripartire
l’ascensore.
-
Oh! Siete tornate belle studentesse!-disse Mark come le vide.
Ziva
lo ignorò e andò a cercare Gibbs per fare
rapporto.
-
Cosa è successo?-chiese David curioso non distogliendo lo
sguardo dalla ragazza.
-
Abbiamo chiarito, ci facciamo antipatia a vicenda-li informò
Riolo.
-
Ah...bene...-commentò Shadow.
-
Tu smettila ci ho provato a esserle amica, però è
impossibile!-
-
Amica con chi?-chiese Tony, lui e Elisa erano appena tornati.
-
Con Ziva...-
-
Tranquilla un po’ tutti facciamo antipatia a Ziva...-disse
posando lo zaino e sedendosi alla scrivania, Mark e David si
erano scordati di chiudere la pagina del computer.
-
Qualcuno ha scavato nel mio computer?-gridò.
I
due colpevoli si lanciarono un’occhiata preoccupata.
-
E’ stato il Pivello lo sento...-borbottò.
In
quel momento arrivò McGee.
-
Tu Re degli Elfi! Hai cercato nel mio computer!-
-
Non è vero Tony! Sono stato tutto il tempo con Gibbs!-
-
Allora chi è sta...-sul volto dell’italiano si
dipinse un’espressione di pura malvagità.
-
Mark, David...-disse calmo- venite, venite...-i due seguirono gli
ordini e si avvicinarono a testa china.
DiNozzo
diede a entrambi lo scappellotto che di solito riservava a McGee e
disse:
-
Mai scavare nel computer di Anthony DiNozzo, potreste vedere cose che
le vostre deboli menti non potrebbero comprendere...-a Tim
scappò u risolino.
Tony
lo guardò malissimo e gridò puntandogli il dito
contro:
-
Zitto Pivello! Dovresti baciarmi i piedi a posto di ridere!-
-
E perché dovrei?-
-
Perché non ti ucciso anche se mi avevi usato come
personaggio del tuo stupido libro!-McGee impallidì, come
vide che Ziva era tornata e che si era messa accanto a Tony con le
braccia conserte.
-
Hai scritto un libro?-chiese Mark interessato. Pivello annuì.
-
GibbsX vero?-disse quasi ridendo Elisa.
-
Come hai fatto...-
-
McGee non è così difficile... il capo si chiama
Gibbs, i tre agenti operativi Tommy, Lisa e McGregor, la scienziata
Ally...-disse Rapisarda con fare ovvio.
-
Quindi ora metti anche i pivellini nella tue storia no? Magari qualche
sfrenata passione tra Elisa e Ben Zion, tradimenti, matrimoni... un
po’ il nuovo “Closer”-
-
“Closer”?- chiese Mark.
-
Oh ma non sai niente! “Closer”... con Jude Law,
Jiulia Roberts e Clive Owen! Intrighi e tutte le cose che ho detto
prima tra questi tre! Come è possibile che non
l’hai visto! E’ recente!-Shadow scosse la testa.
-
Io l’ho visto!-disse Elisa alzando la mano e sorridendo.
-
Figurati l’ho visto anche io...-disse Ziva.
-
Rapisarda, Riolo, Shadow, Ben Zion! Voi potete tornare a casa sono le
cinque!-disse Gibbs andandosi a sedere alla sua scrivania.
-
Ma il caso?-gemette Rapisarda.
-
Risolto, era stato un ragazzo respinto dal tenente si è
appena costituito. Ora a casa!-
-
Va bene...-i quattro presero le loro cose e andarono verso
l’ascensore.
-
Capo posso andare anche io?-chiese Ziva.
Gibbs
annuì non curante.
La
ragazza andò verso l’ascensore ma Tony la prese
per un braccio proprio mentre stava per salirci sopra.
-
Buon compleanno...-Ziva lo guardò stupita.
-
Cosa?-
-
E’ il dodici ottobre, è il tuo compleanno...
Auguri!-stavolta l’israeliana lo guardò con
dolcezza, lo baciò sulla guancia e se ne andò a
casa sua.
Vi
è piaciuto? Speriamo di si...
1.
Ragazzi stiamo soffrendo! È stato orribile dover definire
Jeanne ”una bella ragazza” stiamo ancora tentando
il suicidio... ma avrà gli occhi verdi? Boh! Noi non
l’abbiamo capito... è un essere così
ambiguo...
2.
Non sappiamo quando sia il VERO compleanno di Ziva, abbiamo deciso il
12 Ottobre perché l’attrice che la interpreta,
Cote de Pablo, è nata il 12 Novembre e così
elisa93 ha pensato bene di renderle omaggio in questo modo(è
consapevole che il mese è diverso, è una piccola
fantasia che si è permessa)
3.
Qualcuno di voi sa dove trovare il libro di McGee? Noi lo vogliamo!
Anzi... Lo PRETENDIAMO! Ditecelo se lo sapete mi raccomando...
Ci
vediamo lunedì prossimo con un nuovo capitolo...
baci
baci
elisa93
e eLiSeTta
|
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Capitolo 5 *** 5.Sostenere le proprie idee ***
Ciao siamo sempre noi
elisa93 e eLiSeTtA! Scusate per il ritardo come al solito...ci dispiace
ma possiamo aggiornare solo una volta alla settimana... comunque ora
leggete e divertitevi!
5. Sostenere le
proprie idee
- Ciao sono
Jeanne ora non sono raggiungibile lasciate un messaggio dopo il bip...-
Tony chiuse il telefono di scatto. Era la quinta volta che provava a
chiamare la sua ragazza, ma aveva sempre il cellulare spento.
Ora si trovava
sotto casa sua, ma le luci erano spente, quindi non c’era,
per sicurezza aveva anche chiamato al fisso, però non aveva
risposto nessuno.
Nervoso si
strofinò le mani e passò un dito sul bracciale
che gli aveva regalato lei. Lesse:
- Reparto
psichiatrico- e gli sfuggì un sorriso come ogni volta che lo
guardava. Squillò il telefono.
“Jeanne...”
pensò, fece un lungo sospiro e si portò
l’apparecchio all’orecchio.
- Tony-
- Vieni
subito!-disse dall’atra parte della cornetta la conosciuta
voce di Gibbs.
- Certo capo...-
- E porta con te
i pivellini-
-
Perché?-chiese, ma era inutile il suo capo aveva
già chiuso.
Sospirando
risalì in macchina e partì, sommerso da mille
pensieri.
*
- Sette e mezzo
ho vinto!-gridò Elisa.
- Ma non
è giusto! E’ troppo complicato! Non lo
capirò mai!-sbuffò Mark.
La due ragazze
stavano cercando di insegnare ai loro coinquilini un po’ di
cultura siciliana, tra le quali si distingueva il giocare a carte.
- Smettila e
dammi i soldi! Anche tu...ehi! Quella era la mia patatina!-disse
rivolta a David. Lui se la mise in bocca.
- Ora non
più!-
Elisa fece lo
stesso con una delle sue.
-
Ehi!-gridò allarmato.
-
Così impari!-rispose al ragazza facendogli la linguaccia.
- Ragazzi
è chiaro che vi amate, però potreste evitare
queste cose “sdolcinate” davanti a due
impressionabili ragazzi come me e Riolo?-disse Mark. Eli
scoppiò a ridere.
Elisa e David si
guardarono, poi lei si buttò addosso alla sua omonima
finendo entrambe sul divano.
Elisa prese il
cuscino e cominciò a colpirla.
-Ti faccio
diventare io altamente impressionabile!-e intanto si ammazzavano dalle
risate.
Pareva una scena
di “Friends”.
Qualcuno
suonò al campanello. Le Elisa non se ne curarono e
continuarono a combattere, mentre David,seppur di mala voglia, si
alzò e andò ad aprire.
E si
ritrovò davanti la faccia sorridente di Tony.
- Ciao...-lo
salutò e si spostò per farlo passare.
- E’
un brutto momento?-disse vedendo che erano tutti in pigiama e
allungando il collo verso il divano.
- Tu su chi
scommetti?-sussurrò Mark riprendendo la scena con il
cellulare.
Tony ci
pensò un attimo, poi disse sempre senza distogliere lo
sguardo da quella lotta:
- Elisa...-
Lei sentendosi
chiamare si girò verso di loro e come vide DiNozzo
bloccò con il cuscino a mezz’aria e divento rossa.
- Cosa
è successo? Cosa guardi?-chiese Eli voltandosi incuriosita
anche lei, ed ebbe la stessa reazione della sua amica.
- Ciao
Tony...-disse la prima con un filo di voce.
- Ciao
ragazze!-rispose sorridendo sornione DiNozzo.
- Come mai
questa visita improvvisa?-chiese Mark.
- Un nuovo
caso...-rispose.
- Su che cosa?
Chi è morto? Dove?-chiese Ben Zion.
- Non lo so, io
ero sotto casa di Jea...-si corresse- ero in giro quando ho ricevuto
una chiamata da Gibbs-
Elisa e Eli si
sorrisero complici.
- E noi a che ti
serviamo?-domandò ancora David.
-
Boh...chiedetelo a Gibbs, credo che sia una cosa tipo che dovete fare
esperienza, comunque ora mettetevi qualcosa di decente addosso e
andiamo-
I quattro si
lanciarono verso le rispettive camere da letto.
Tony ne
approfittò per guardare le foto sul muro: erano le famiglie
dei pivellini.
Mark era figlio
unico e nella foto era con sua madre, Eli aveva una sorella minore e
due splendidi genitori, nell’immagine Elisa era
sola con suo fratello e David era insieme ai suoi genitori e alle sue
tre sorelle e i suoi tre fratelli.
Poi
andò verso il tavolo.
“Carte
siciliane!”pensò tutto contento, si sedette e da
bravo italo-americano si fece un solitario.
*
Ziva si sentiva
stupida. Perché era andata a correre prima di andare a
lavoro? Si sentiva a pezzi, si sentiva assonnata...insomma aveva tutte
le cose brutte di questo mondo e si doveva anche occupare del caso...da
sola!
Distolse lo
sguardo dal computer e osservò Gibbs. Lui era tranquillo.
Gli bastava un caffé in fondo...
A distoglierla
dai suoi pensieri fu un vocio, segno che Tony e i pivellini erano
finalmente arrivati.
- Era ora
Tony!-esclamò McGee.
Gibbs non
sprecò le sue parole, si alzò e si diresse verso
l’ascensore, immediatamente David lo seguì. Mark
si attaccò a Tony, Elisa a Ziva e Eli a McGee. Poi tutti
insieme lo seguirono dentro l’apparecchio.
- Siamo
troppi... Ziva e Elisa vengono con la macchina e anche DiNozzo e
Shadow, McGee e Riolo con me!-disse il capo.
I ragazzi
annuirono e seguirono le istruzioni del capo.
Così
Elisa, Ziva, Mark e Tony aspettarono che l’ascensore tornasse
al loro piano.
- Non avevi un
appuntamento?-chiese l’israeliana al suo patner.
Lui la
guardò e disse triste:
- Hai detto bene
avevo...-
- Cosa
c’è? Jeanne è scappata?-rispose lei
maligna.
- Sai Ziva,
Riolo ha ragione, sei una...- Tony non poté terminare la
frase perché Elisa disse:
- E’
arrivato l’ascensore!-
*
- E’
odioso, montato e cattivo!- disse Ziva a Elisa una volta in macchina.
- Dai non
esagerare...-
- Che cosa ho
fatto di male io per farlo arrabbiare?!? Ho solo detto una battuta!-
- Lo so,
però era pesante...si è offeso-
- Prima non
avrebbe fatto così...-disse sgommando.
- In che
senso?-chiese Rapisarda aggrappandosi al bracciolo.
- Nel senso che
quella Jeanne gli ha portato via il cervello! Ha quasi perso il senso
dell’umorismo, a lavoro è sempre distratto, non ci
sta più provando con tutte... non è
più DiNozzo!-Elisa la guardò intensamente poi le
chiese:
-
Quand’è che ti sei innamorata?-
- Non sono
innamorata sono solo...-
- Gelosa?-
- No- rispose
guardandola male l’agente David - preoccupata...-
- Si
è solo trovato una ragazza in fondo-
- le sue storie
non duravano più di una notte a volte, sai? Io mi chiedo
allora cos succederebbe se si dovesse lasciare con questa con cui sta
insieme da parecchi mesi... ho paura che possa soffrire... è
veramente innamorato stavolta- ci fu un minuto di silenzio poi Ziva
chiese sorridendo a Elisa:
- Senti
perché ti chiamano “Ziva junior”?-
*
- E’
stata crudele fredda e irrispettosa nei miei confronti!-
gridò Tony a Mark.
- Hai ragione!
Non sono cavoli suoi con chi esci e quando!-
- Lei e i suoi
stupidi commenti... io non capisco come faceva a piacermi!- Mark
guardò DiNozzo sconvolto.
- Come faceva a
piacere a McGee volevo dire...-
- Si certo... e
poi è sempre arrabbiata...-
- Lei
è nata arrabbiata Shadow! Oh! Quando dirai agli altri che
sei il figlio di Gibbs?-
*
- Rapisarda
Ziva! Era ora che arrivaste...-
-
C’era traffico capo!- si giustificò Ziva.
- Quando guidi
tu non c’è mai traffico...- rispose lui - Ora
andate!-
- A fare cosa
scusa?- chiese Elisa.
- A ispezionare
la casa no?!?- poi si girò e se ne andò.
-
Perché ispezionare?- chiese la pivella sempre più
perplessa.
- Ah! Non lo
sai... un sergente è scomparso quattro giorni fa... dobbiamo
controllare...-
- ...se
l’hanno rapito?- chiese Rapisarda.
Ziva
annuì poi prese le sue cose e seguì Gibbs.
-
Perché è così nervosa?-
domandò Pivello.
- Ha litigato
con Tony-
- Allora non
è grave... me no male!-
- Come non
è grave?!?- urlò la ragazza sconvolta- Se non
c’ero io si pigliavano a botte!-
- Fanno sempre
così... è il loro modo di dimostrarsi
l’amicizia...il giorno dopo fanno già pace-
- Fosse
così per tutti...- commentò Eli intromettendosi.
Elisa era
sconcertata avevano smontato le sue teorie nel giro di un minuto,
sconsolata prese il suo zaino e andò dalla sua insegnante
del giorno... pardon della notte.
- Da quanto
è che li conosci?- chiese Riolo rimasta sola con Tim.
- Chi?-
- Ziva, Tony,
Gibbs... insomma tutti!-
- Ziva quasi due
anni, mentre tutti gli altri tre- rispose McGee - Avevo circa la vostra
età quando sono arrivato all’NCIS, mi ero appena
laureato... anche tu sei laureata vero?-
- Si, in
psicologia-
- Non mi avevano
dato pace sin dal primo momento, ne Tony ne Kate...-
- Chi
è Kate?- domandò la ragazza incuriosita.
- Era
l’agente che c’era prima di Ziva, Caitlin Todd-
- E ora
dov’ è?-
- E’
morta- disse serio.
Eli si morse la
lingua per aver fatto quella gaff tremenda.
- Ehi Pivello!
Che fai, attracchi?- disse Tony spuntando all’improvviso
seguito da Mark.
- No...io
stavo...- gli arrivò il solito scappellotto.
- Forza Re degli
Elfi! Continua così!- poi lo superò al volo ed
entrò nella casa.
McGee ed Eli
fecero lo stesso e si ritrovarono in una casetta carina, non troppo
grande, con due piani, due camere da letto, un bagno, una cucina e uno
studio.
- Gibbs!-
urlò Ziva dalla cucina.
Tutti si
precipitarono lì.
Lei era in piedi
di fronte al frizer spalancato.
- Ho trovato il
sergente-
Come
ci guardarono dentro a tutti gelò il sangue nelle vene:
l’uomo era stato fatto a pezzi e infilato al dentro.
*
- Ciao sono
Jeanne per adesso non sono raggiun...- “Cazzo”
pensò Tony chiudendo il telefonino.
Aveva riprovato
a chiamarle altre sei volte. Niente de fare, Jeanne pareva svanita.
- Stai bene? Mi
sembri un po’ pallido- gli disse Elisa preoccupata.
- Si va tutto
bene...- rispose cercando di sorridere.
- No che non va
bene...non hai fatto una battuta, sei ancora arrabbiato con Ziva?-
domandò prendendo una sedia e mettendosi accanto al compagno.
- Figurati!
L’ho già dimenticato... sono solo stanco- gli
occhi dell’italiana però non si decidevano a
distogliere lo sguardo.
- non me ne vado
se prima non mi dici cos’hai veramente!-
Sto
per diventare padre... la madre è McGee... ma ancora non lo
sa- disse Tony per buttarla sullo scherzo, ma non ci fu nessuna
reazione da parte di Elisa.
- Eh va bene! Ti
dirò la verità! Ma guai se provi a dirlo a
Ziva...- disse DiNozzo facendole segno di avvicinarsi di
più, lei lo fece e lui le sussurrò
all’orecchio:
- Mi sono
innamorato... ma non corrisponde... io amo l’agente Lee!-
Elisa si alzò di scatto e andò verso
l’ascensore urlando:
- Sei sempre il
solito Tony! Io ti volevo solo aiutare!-
Il cellulare di
DiNozzo vibrò, era arrivato un messaggio.
Controllò
di chi fosse: Jeanne. Lo lesse con foga.
“Scusa
se non ero raggiungibile ma ero a cena con mio padre, poi ti
racconto”
“Tutto
qui?” pensò sconvolto “mi sono
preoccupato per una stupida cena con suo padre?”sorrise
sollevato e si stiracchiò sulla sedia come faceva di solito.
Si accorse che
McGee lo guardava e gli urlò:
- Cosa hai da
guardare Pivello?-
- Niente Tony...
mi stavo solo chiedendo come fai a fare arrabbiare tutte le persone che
ti stanno accanto...-
Tim aveva
ragione! Così preso da Jeanne aveva litigato sia con Ziva
che con Elisa. Si maledisse poi si avvicinò a McGee e gli
diede lo scappellotto.
- Ahi!
Perché lo hai fatto?-
-
Perché così queste perle di saggezza me le dici
prima la prossima volta!- prese la giacca e scese anche lui da Abby.
*
- Gibbs! Gibbs!
Gibbs!- urlò Abby agguantando al volo il caffé
che le aveva portato.
- Qualche
novità Abby?-
- Beh... si...
forse no...-
- Abby!-
- Si decisamente
si- cominciò a digitare al computer - Allora il sergente
Henry Bolton, Eli o Elisa o Mark o Ziva o David o Gibbs o... ciao
Tony!- disse la scienziata salutandolo allegramente con una mano- o
Tony... mi dite come è morto?-
- Ucciso da un
colpo di arma da fuoco al cuore - rispose prontamente Mark.
- Bene ho
parlato con Ducky pochi minuti fa e ti sbagli! Questo uomo è
morto perché gli hanno tagliato la testa... poi gli hanno
sparato e poi lo hanno fatto a pezzi... ma questo non è
importante... guardate bene questo...- disse mostrando sullo schermo
una strana macchia rossastra.
- Osservate bene
questi schizzi di sangue- commentò la Dark.
- Abby sono solo
schizzi!- disse Elisa.
- Ti sbagli
guarda bene- tutti strizzarono gli occhi ma non videro nulla
di strano.
- Un quadro di
Picasso?- azzardò Tony.
- No...
è un...-
- E’
una rana!- completò Ben Zion.
- Vero
è una rana!- gridò Ziva.
- Che
significa?- domandò Eli.
- Che la Rana
è tornata in azione- disse Gibbs poi bevve un sorso del
caffé.
*
- Sergente Henry
Bolton quaranta anni, nato a Boston da padre americano e madre
africana, studi perfetti, mai risse, mai multe, insomma era un tipo a
posto- disse Tony passando le foto dell’uomo sullo schermo
gigante.
- Attualmente
non aveva la ragazza e l’ultima lo ha lasciato mesi fa- disse
Eli.
- Ha mai avuto
contatti con la Rana?- chiese David.
-
Perché non lo scopri da solo?- rispose gelido McGee.
- Forse non hai
notato che non so usare il computer?!?- tutti si girarono a guardarlo,
nessuno ci aveva mai fatto caso e ora ne erano stupiti, tranne Ziva che
sapeva sin troppo bene che in Israele era difficile trovare una scuola
pubblica con dei computer.
- No
apparentemente non sembra averne avuti a parte...- disse Elisa.
- A parte cosa
agente Rapisarda?- chiese Gibbs impaziente.
- Ha arrestato
uno dei suoi uomini all’inizio della carriera,
nient’altro-
-
E’ già qualcosa... chi era?-
- Benjamin
Creaton... un piccolo spacciatore di armi di piccolo calibro.-
- Non
era molto importante per lui... mi pare strano che se la sia
presa per così poco...- disse Ziva.
- Controllate
meglio!- gridò Jethro - Io vado da Ducky- David lo
seguì immediatamente.
“ Che
sia coinvolta veramente la Rana?” si domandò Eli
affranta sedendosi accanto a McGee. Poi pensò al disegno e
si convinse un po’ di più.
Elisa
però era ancora perplessa. Non era nello stile della Rana
fare quel genere di cose e di lasciare prove così evidenti.
- Anche a me non
mi convince...- disse ziva che era accanto a lei come se le avesse
letto nel pensiero.
- Ah bene! Siamo
in due almeno...-
A Tony
squillò il cellulare. Lesse il numero e gli si illuminarono
gli occhi.
Così
scappo via in un posto dove i suoi colleghi non potevano origliare,
stuzzicando la loro curiosità.
- Chi
sarà?- chiese Eli.
- Jeanne-
risposero in coro Ziva e Elisa.
- E chi
è?- chiese sempre Eli.
- E’
la sua ragazza... lo sa anche McGee!- disse Mark.
- No che non lo
sapevo, cioè, sapevo che era fidanzato, ma non sapevo come
si chiamasse... Jeanne? Francese allora! Tony ha buon gusto come al
solito- disse senza distogliere lo sguardo dal monitor.
- Ehi! Ciao...-
disse Jeanne dall’altra parte del telefono.
- Ciao! Aspetta
un attimo... calma ragazze calme!- disse DiNozzo immensamente felice di
sentire al sua voce.
- Salutamele mi
raccomando!-
- Certo! Ora
parliamo di cose serie... mi sono preoccupato tantissimo... non
rispondevi al cellulare!-
- Mio padre
voleva che lo tenessi spento per evitare “fastidiose
interruzioni”- rispose la ragazza.
- E da quando
sono diventato “fastidioso”?- chiese malizioso.
- Tony! Comunque
non ho ancora detto a lui di noi due...- DiNozzo trattenne il fiato.
- Davvero?-
- Si... scusa ma
ora devo andare... oggi pediatria!- disse Jeanne - Ti amo-
- Salutami quei
bei bambini mi raccomando! Ti amo- rispose Tony e chiuse il telefono.
“Ti
amo” due parole così semplici eppure
così complicate... per riuscire a dirle a lei ci aveva messo
mesi! E per questo aveva anche rischiato di mandare all’aria
il suo rapporto con lei.
Quando glielo
aveva detto la prima volta era stato dopo la morte di Paula Cassidy (
una sua ex amante e collega ), si era catapultato a casa di Jeanne
piangendo ( cosa che non aveva fatto alla morte di Kate ) e glielo
aveva detto.
- Ehi Tony tutto
bene?- chiese Elisa avvicinandosi - non ti avevo visto tornare
così...-
- Non ti
preoccupare! Tutto bene!- rispose il ragazzo radioso.
- Era Jeanne
vero? Ma allora sei proprio innamorato! Ti sono bastati due minuti al
telefono con lei e ti è già tornato il buon
umore!-
- Per questo ho
accettato...-
Elisa si
avvicinò.
- Accettato cosa
esattamente?- poi lo guardò. Quello sguardo gli ricordava
Ziva, il suo comportamento gli ricordava Ziva, il suo modo di guidare
gli ricordava Ziva... Elisa aveva proprio un soprannome azzeccato.
- Eh! Eh! Ho
capito cosa vuoi fare! Vuoi farmi dire cose che non ho detto o pensato,
come matrimonio o cose del genere! Non ci riuscirai! Io sono
più furbo!- Elisa alzò un sopracciglio.
- Se lo dici
tu...- e dopo un ultima occhiata tornò al suo posto insieme
a DiNozzo.
*
- Ducky
novità?- chiese Gibbs con David alle calcagna.
- No Jethro mi
dispiace... tutto quello che ho scoperto l’ho detto a Abby...
forse il particolare che il sergente è stato fatto a pezzi
da un professionista ma credo che tu lo capisca da solo...- disse
sventolandogli un braccio del sergente sotto il naso, ma Gibbs rimase
impassibile.
- Vedi? Tagli
netti... Palmer! Palmer!- disse Ducky guardandosi intorno - Solo Dio sa
dove ha la testa questo ragazzo, sempre in ritardo... Mi ricorda mio
zio Quimby... ma lui aveva questi problemi con mia zia
perché aveva un’ amante... Jethro?- disse il
dottor Mallard. Ma Gibbs non c’era più
già da un pezzo e con lui David.
Il dottore
allora si rivolse al morto.
- Era sempre
così in ritardo che un anno per il suo compleanno gli
regalai un orologio...-
*
- Ragazzi sono
le cinque! Hasta manana!- disse Tony prendendo le sue cose e andando
via.
I pivellini
fecero immediatamente lo stesso.
Ziva e McGee
invece rimasero li ancora un po’. Lui però alle
sette sparì tra le porte dell’ascensore, lasciando
la ragazza da sola.
- Ziva oggi non
ci vai a casa?- disse Gibbs alle otto e mezza.
- Si, sto per
andare... scusami un attimo solo...-
- Mai chiedere
scusa! Quante altre volte te lo devo dire?!?-
- Ok! Ho finito-
disse Ziva raccogliendo le sue cose dal tavolo.
Poi quando fece
per andare verso l’ascensore Gibbs la afferrò per
un braccio.
- Sostieni le
tue idee...- le disse fissandola negli occhi. David sorrise e
andò finalmente a casa.
Capitolo lungo
no? Così ci siamo scusate di avervi fatto aspettare!
1. Quando
abbiamo pensato alla casa dei pivellini ci siamo immaginate
quella dei protagonisti “Grey’s
Anatomy” e infatti se ci mettete un po’ di fantasia
la descrizione corrisponde
2. Vi
è piaciuta la trovata del disegno della Rana con il sangue?
Era molto alla Abby notare una cosa del genere!
3. Antipatica
Jeanne e la sua segreteria telefonica no?!? Abbiamo dovuto scrivere di
quei due che si dicevano parole dolci...bleah!
4. non sappiamo
se Ducky abbia uno zio Quimby ne tanto meno se questo zio avesse
l’amante... è tutta farina del nostro sacco!
5. Per fortuna
siamo preparate sulle lingue! elisa93 parla lo spagnolo e eLiSeTtA il
francese ( entrambe a parte l’inglese si intende! XD) quindi
possiamo fare citazioni tipo il saluto in spagnolo di Tony...
naturalmente “manana” non si scrive
così! Si dovrebbe mettere quello strano cappellino sopra al
N ma ahinoi non ce l’abbiamo inserito nella tastiera...
Ok! E’
ora di salutarci ci vediamo il prossimo lunedì con il
prossimo capitolo!
baci baci
elisa93 e
eLiSeTtA
|
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Capitolo 6 *** 6.Rivelazioni(parte 1) ***
Salve ragazzi!
E’ una settimana che non ci facciamo sentire! Ma come voi
ormai sapete non possiamo fare altrimenti... ora leggete questo
capitolo frutto di uno dei nostri tanti deliri da cui nascono anche
tutti gli altri capitoli...
6. Rivelazioni(parte prima)
Era passata una settimana. I ragazzi avevano scoperto che Creaton era
stato rilasciato un anno prima e così avevano iniziato le
ricerche, ma di lui nessuna traccia.
- Che sia morto?- azzardò Ziva.
- E’ possibile... me non compare nessun certificato di morte
e nessuno ha denunciato la sua scomparsa- disse DiNozzo smontando la
sua teoria.
- Non vuol dire che non lo sia...- disse Gibbs.
- Forse non aveva nessun amico o parente che poteva denunciarne la
scomparsa!- disse Elisa.
- Non vede i suoi genitori da quando è andato in prigione e
amici...- disse McGee.
- .... non ne aveva, era un tipo solitario e scorbutico... un
po’ come il nostro David!- aggiunse Mark.
- Ehi! Secondo me comunque stiamo solo perdendo tempo...- disse David
accigliato.
- Perché Ben Zion?- chiese Gibbs interessato.
- Quello potrebbe essere un semplice schizzo di sangue, che per caso
somiglia a una rana-
- Dobbiamo prendere in considerazione anche questo...- disse Jethro -
Ottimo lavoro... Riolo parla di più... so che hai qualcosa
da dire!-
Eli avvampò.
- Aveva la ragazza...- tutti si voltarono verso di lei, che divento
ancora più rossa.
- Si chiama Stella Gordon e stava con lui da tre mesi-
- Ora tu mi spieghi come fai a saperlo! E’ scomparso da un
anno!- disse Mark.
Lei lo fulminò con lo sguardo.
- Nella casa dove viveva prima c’erano evidenti tracce di una
donna in casa... e poi su un soprammobile ho trovato un cartoncino di
auguri con su scritto: Questo è il nostro primo mese
insieme... bla bla bla... diciassette settembre-
- Ottimo lavoro anche tu Riolo! Parla di più! DiNozzo,
Rapisarda Ziva andate da questa ragazza! McGee David Mark voi andate a
casa dei genitori e da altri possibili amici. Eli con me- disse Gibbs
andando verso il suo adorato ascensore, la ragazza si lanciò
letteralmente dentro e prima che le porte si chiudessero
lanciò un sorriso compiaciuto a Elisa che la osservava
invidiosa.
*
- Che bella casa... veramente! Grande spaziosa.. con giardino!
C’è tutto!- disse Tony ammirando la casa di Stella.
- Tranne la proprietaria...- disse Elisa sconsolata.
- Se non risponde buttiamo giù la porta?- propose Ziva.
- Sarebbe un ottima idea come, nel film...-
- Ti prego basta non ne posso più! Gibbs dovrebbe inserire
la regola cinquantuno!- gridò Ziva.
- Cioè?- chiese Rapisarda.
- “Vietato citare film dentro e fuori il lavoro”!-
- Chi siete voi?- chiese una voce femminile alle loro spalle.
I tre si girarono e videro Stella Gordon con i sacchi della spesa in
mano. Li guardava come fossero dei ladri.
In fondo tre persone vestite di nero (ironia della sorte) che parlano
di scassinare la porta... uno cosa va a pensare?
- Se volete derubarmi vi darò tutto quello che volete! Ma
non fatemi del male-
- Non siamo ladri siamo agenti dell’NCIS! Io sono
l’agente DiNozzo, lei è l’agente
Rapisarda e lei l’agente David... dovremmo chiederle un paio
di cose...-
La ragazza annuì aprì la porta e li fece entrare.
*
- I signori Creaton?- disse McGee. Lui Mark e David erano
davanti alla casa dei genitori di Benjamin Creaton. Ad aprire la porta
erano stati due vecchietti.
- Si perché?- chiese la donna invitandoli ad entrare. Si
sedettero sul sofà.
- Siamo dell’NCIS, vorremmo sapere quando è stata
l’ultima volta che avete visto vostro figlio- disse Mark.
- Chi Benjamin?- domandò l’uomo. I tre agenti
annuirono.
- Sono sette anni che non lo vediamo-
- Siete sicuri?- domandò David poco convinto.
- Sicurissimi! Vi pare che non sappiamo quando abbiamo visto nostro
figlio per l’ultima volta?!?- gridò Mr. Creaton.
- James calmati... i signori non vogliono dire che sei uno stupido-
- Hai ragione... scusa Molly...- disse guardandola.
- Nostro figlio sono sette anni che non lo vediamo! Nostro nipote sono
sette anni che non vede suo padre!-
- Aspetti un attimo Ben ha un figlio?- chiese Ben Zion.
- Si, Richard o Ricky per gli amici suoi-
- Come mai non lo sapevamo?- domandò McGee.
- Perché è un figlio illegittimo, è
nato quando Ben aveva solo ventenni, lo ha conosciuto solo dodici anni
dopo, però i due hanno legato tantissimo- rispose Molly.
- Quindi ora Ricky ha circa venticinque anni?-
- Si venticinque a dicembre-
- Dove vive?-
- E’ da un po’ che si è trasferito con
la sua ragazza nel vecchio appartamento del padre- i tre si scambiarono
un’ occhiata poi congedarono i genitori e risalirono
sull’auto.
*
- Così lei è la ragazza di Richard non di
Benjamin Creaton...- disse Tony.
- Si Ben era suo padre... Ricky ne parla in continuazione-
- Dov’è ora?-
- E’ partito per un mese in Messico, dovrebbe tornare tra un
paio di giorni-
- E’ in viaggio per questioni di lavoro?- chiese Elisa.
- Si viaggia spesso-
- Sa che tipo di persone frequenta per caso?- chiese Ziva.
- Gente poco raccomandabile... una sera l’ho visto scambiare
una valigetta con un tipo con un berretto e poi passargli dei soldi-
- Grazie Stella... la informeremo di più...-
Dissero i tre ragazzi uscendo dalla casa.
Una volta in macchina Ziva disse:
- Eli si sbagliava...-
- A quanto pare...- constatò Elisa.
- Non avevamo preso in considerazione l’idea che potesse
avere un figlio... abbiamo sbagliato...-
Il cellulare di Tony squillò interrompendolo.
- Scommettiamo che so chi è?- disse Elisa.
Dirozzo la ignorò e si portò il
telefono all’orecchio.
Le due ragazze si rivolsero un’ occhiata di
complicità.
- Ciao... senti ora non posso parlare... ti richiamo dopo io- disse
Tony.
Jeanne fu presa alla sprovvista.
- Va bene a dopo... ti amo-
Qui DiNozzo dovette prendere una decisione: o umiliarsi di fronte a
quelle due arpie che rispondevano al nome di Ziva e Ziva jr. o
dimostrare il suo amore a Jeanne... scelse una via di mezzo.
- Anche io...- poi chiuse il telefono.
- Oh oh! Il grande Tony DiNozzo che si vergogna a parlare di fronte a
noi!- disse Elisa.
- Potrei dire cose che non capireste mie care...-
- Ne dubito fortemente per quanto mi riguarda... forse Ziva...-
- Ehi!-
- Non sono mica io quella che non conosce i modi di dire!-
- Ma queste sono cose superflue... le cose più importanti
come Tony che parla al telefono con quella le capisco!-
- Non vorrei interrompervi ma io sono ancora qui sapete?-
- Zitto DiNozzo!- gridarono insieme.
- Tu ti sei innamorata di Tony!- gridò Ziva a Elisa, che qui
parve spiazzarsi. Lanciò una fugace occhiata al ragazzo e
rispose:
- E con questo? Anche tu!- ora era Tony ad essere spiazzato.
- Io non amo Tony!-
- Ammettilo! Lo sogni la notte e fai fantasie su di lui!-
DiNozzo era ancora più spiazzato.
- Non è...- Ziva si calmò - non è
vero... se questa fosse la verità ora Tony starebbe con me e
non con Jeanne... e non riuscirebbe ad alzarsi per una settimana!-
DiNozzo era spiazzatissimo e cominciava a sudare.
- Ragazze sono ancora qui!- le due lo fulminarono con lo sguardo, si
fulminarono tra loro e misero il broncio per tutto il tragitto.
*
- Gibbs! Eli! Siete arrivati... ce ne avete messo di tempo... si vede
che il nostro sexy amico dai capelli argentati non mi ha letto nel
pensiero rispettando le mie volontà stavolta... mi hai
deluso- disse Abby a Gibbs e Eli che erano appena entrati, dopo una
giornata a girovagare per tutto il palazzo dell’NCIS e aver
assillato Ducky minimo cinquanta volte, nel suo bizzarro laboratorio.
- Allora Abby hai scoperto qualcosa?- chiese l’agente Riolo.
- Si! Come far sembrare Gibbs dell’età di Tony!
Basta un po’ di trucco qui, una tintura li...-
- Abby!- disse il capo.
- Che c’è non vuoi sembrare più
giovane? Non che tu sia vecchio...- Gibbs le rivolse la sua tipica
occhiata - Ok... cambiamo argomento... ho scoperto definitivamente che
quello non è uno schizzo di sangue che per puro caso
somiglia a una rana, ma un disegno fatto apposta per farcelo trovare-
- Grazie Abby ora sappiamo che la rana c’entra veramente nel
caso...- la baciò sulla guancia e uscì seguito da
Riolo.
- Il direttore Shepard ne sarà entusiasta...- Jethro si
fermò a contemplarla poi salì in ascensore.
- Che c’è ho detto qualcosa di male?- chiese Eli
bloccando l’ascensore.
Gibbs scosse la testa sorridendo e le puntò addosso i suoi
occhi celesti.
- Non hai notato che il direttore è ossessionata
da la “Grenuille”? Una volta ha anche rischiato la
vita per poterlo riuscire a prendere, ma non ha concluso niente... in
una missione sotto copertura ha anche rischiato di far
uccidere DiNozzo! Lui è un mio agente e non ne aveva il
diritto! Eppure ha continuato lo stesso... e tutto per la rana! No
Riolo, non credo che sarà entusiasta- disse Gibbs facendo
ripartire l’apparecchio.
Come arrivarono in ufficio gli altri erano già li
con le novità sui genitori e la ragazza di Creaton.
Appena la sentì l’uomo rivolse
un’occhiata a Eli e disse:
- Quindi non era lui ad avere la ragazza... ma il figlio... trovatelo e
portatelo da me... con qualsiasi scusa! Anche aver rubato il lecca
lacca ad un bambino!- poi sparì come al solito.
Eli notò tensione tra la sua omonima e Ziva. Così
si avvicinò alla prima di queste per chiedere spiegazioni.
- Ehi ciao! Cosa c’è?-
- Ho litigato con Ziva... ci siamo accusate a vicenda di essere
innamorate di Tony-
- Tutto qui?-
- No... io non ho... negato...-
- Oh... questo complica un po’ le cose...-
- L’avevo capito anche da sola- sbuffò Elisa.
- Dai non pensarci più... avrà pensato che
scherzavi...-
- Lo spero non sopporterei questa vergogna per sempre...-
- Ehi Eli! Vieni un attimo ?- chiese Mark con la sua solita voce dolce
e calma, Riolo gli andò incontro quasi svolazzando.
- Beh... allora... tra pochi giorni c’è il
compleanno di McGee... stavamo pensando di comprargli qualcosa di
carino... Elisa ha già aderito-
- Va bene...-
- Cosa c’è?- chiese Mark a sua volta.
- Niente... Elisa ha detto a Tony di essere innamorata di lui... e ore
è nei guai...-
- In effetti sentirsi dire all’improvviso una cosa del genere
ti leva dieci anni di vita-
- Nessuno ti ha mai detto “ti amo” quindi?-
- No... ma come dice il detto”C’è sempre
una prima volta...”- Eli sorrise e fece per andarsene.
“E’ carina, simpatica e mi posso fidare di
lei” pensò Mark “Glielo posso
dire”
La afferrò per un braccio e disse in un soffio:
- Sono il figlio di Gibbs-
- Cosa?!?- gridò stupita. Lui abbassò la testa e
si guardò le scarpe.
- Perché non lo hai detto prima? Gli altri lo sanno?-
Gibbs jr. la zittì mettendole due dita sulle labbra.
- Non dirlo a nessuno- lei annuì debolmente e Mark
andò a parlare con suo padre dopo averle lanciato un ultimo
occhiolino.
1. il caso si fa sempre più complicato... ad un certo punto
non capirete più nulla quindi preparatevi psicologicamente...
2. una persona ci ha chiesto da dove ci sono usciti i nomi dei
protagonisti... le risponderemo subito: per Elisa Rapisarda e Elisa
Riolo abbiamo scelto i nostri nomi e per i cognomi abbiamo usato due
tra quelli più diffusi a Catania la nostra città,
per Mark, visto che eLiSeTtA impazzisce per Gibbs XD, abbiamo deciso di
chiamare suo figlio come lo attore che lo interpreta (Mark Harmon), il
cognome è stata la parte più difficile non
sapevamo proprio quale usare, quando a elisa93 venne un’
ispirazione: visto che non sapevamo come chiamarlo lo avremmo chiamato
Shadow, “ombra”, per finire David Ben Zion si
chiama come uno dei protagonisti di uno dei libri preferiti
di elisa93(lancio una sfida:scommetto che nessuno mi saprà
dire qual è questo libro! E non fate i furbi cercando su
internet se no non vale!)
3. Auguri di buon compleanno Vera02!!! Hai visto?!? Stavolta non ho
sbagliato mese!XD! by elisa93
Ok anche per oggi abbiamo finito... purtroppo non potremo
più aggiornare prima del 7 di Gennaio quindi vi facciamo gli
auguri di buon NATALE e di buon CAPODANNO!!!!!!!!!
baci baci e auguroni
elisa93 e eLiSeTtA
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Capitolo 7 *** 7.Rivelazioni(parte 2) ***
Salve ragazzi! Eh si...
siamo tornate (muahmuahmuah)! Credevate di esservi liberati di noi
vero??? VI SBAGLIAVATE!
È
stato difficile però siamo riuscite a tornare
dall’ ondata di impegni che hanno portano le nostre adorate
vacanze di Natale!!!
Eccovi dunque
l’ennesimo capitolo... buona lettura!!!
7.
Rivelazioni(parte 2)
- Libero!-
gridò Tony.
Lui e il resto
della squadra avevano appena fatto irruzione nell’attuale
appartamento di Richard Creaton.
- Libero!-
rispose Ziva controllando la camera da letto.
- Libero!-
gridò anche Gibbs squadrando la cucina.
Capendo che non
c’era nessuno in casa posarono le pistole.
- Aspettate!-
gridò David - Non abbiamo controllato il bagno!-
Ziva lo
guardò intensamente, poi prese di nuovo la pistola e
aprì la porta con un calcio.
- Abbiamo
trovato Richard Creaton- disse Tony osservando il corpo di un uomo
nella vasca da bagno in un mare di sangue.
- La Rana non
voleva che parlasse- commentò Elisa.
- Richard non
era dalla parte di nessuno: lavorava per Rana perchè voleva
vendicarsi dell’uomo che aveva mandato in prigione suo padre,
per questo aveva accettato di uccidere Bolton, una volta ammazzato lui
e raggiunto così i suoi scopi ha cercato di tradirlo, e quel
disegno ne è la prova lampante, ma lui l’ha
scoperto e l’ha fatto uccidere da uno dei suoi sicari-
- Ecco a cosa ti
serviva la laurea in psicologia!- disse Mark sorridendo.
-
Perché a cosa pensavi servisse?-
- Non lo so..
pensavo che le tenevi li solo per abbellire il muro...-
- Ah! Ah!
Spiritoso almeno io ce l’ho una laurea!-
- Sono laureato
anche io! L’hai dimenticato?-
- Ci sei
arrivato a stento... se prendevi un punto di meno non passavi...-
- Va bene come
non detto!- sbuffò lui prendendo la macchina fotografica e
dandola a Tony.
- Ehi ottima
intuizione prima David!- gli disse Ziva affiancandolo.
- Grazie Ziva-
rispose: stavano parlando nella loro lingua madre.
Si guardarono
imbarazzati senza sapere cosa dirsi.
- Coma mai non
sai usare il computer?-
- Beh... io ero
un semplice ragazzo di strada laureato.. non un’agente del
Mossad...- rispose Ben Zion.
- Capisco...
parli solo l’ inglese e la nostra lingua o anche altre?-
- Tesoro! Io
sono laureato in lingua straniere! Parlo benissimo la NOSTRA lingua,
l’inglese, lo spagnolo, il francese, l’italiano, il
rumeno e il portoghese-
- Tutte le
lingue neolatine a parte l’inglese e la nostra
quindi...-
- Esatto...- si
guardarono di nuovo senza sapere di che parlare.
- Allora io
vado...- disse Ziva balbettando.
- Si e io...-
- Si anche
io...- poi presero strade differenti, Ziva andò verso Tony e
Elisa, mentre David verso Mark Eli e McGee e Gibbs.
- Questa storia
mi ricorda un film...- cominciò Tony come al solito.
- A me invece il
quadro di un pittore francese, Davìd, quello che ha fatto
“Il giuramento dei fratelli Orazi” che si trova al
Louvre... come si chiamava...Ah si! “La morte di
Marat”!-
- Sei un pozzo
di conoscenza!- osservò il ragazzo.
- Finalmente
l’hai notato!- esclamò Elisa divertita.
- Ehi Ziva! Hai
un po’ di bava vicino alla bocca- mentì DiNozzo.
Lei si
portò istintivamente la manica al volto e guardò
Tony furiosa.
- DiNozzo fammi
un’altra volta uno scherzo del genere e ti uccido-
Tony
sbiancò, Ziva non scherzava mai su queste cose,
nonostante tutto però fece un’altra battuta.
- Questa non
sarebbe la prima volta che mi prometti la morte, anzi hai anche
più volte minacciato di castrarmi: sotto copertura...
l’altro giorno... stamattina-
- Ma come siamo
spiritosi! Scommetto che senza gli attributi di cui ti vanti tanto non
saresti così arzillo-
Questo
zittì Tony che per istinto si portò le mani
all’inguine, sotto lo sguardo divertito di Elisa e Ziva.
- Che
c’è Tony hai perso qualcosa?- disse Rapisarda.
Lui la
fulminò con lo sguardo.
All’improvviso
come un fulmine a ciel sereno i tre furono colpiti sulla nuca
dall’ormai famoso scappellotto di Gibbs.
- Ahi!-
gridarono.
-
Così imparate a fare salotto di fronte a un morto in una
vasca da bagno!-
- Il capo vi ha
rimproverato! Il capo vi ha rimproverato!- canticchiò Mark.
I tre furono
soddisfatti quando anche lui fu colpito da uno scappellotto.
- Ehi!
Perché anche a me?-
- Non accetto
questo genere di comportamenti nelle mia squadra, soprattutto da te-
disse Gibbs, poi prese il cellulare e fece il numero di Ducky.
- Ho superato il
mio blocco dello scrittore sapete?- disse McGee esaminando il divano.
- Oh! Davvero
Pivello?- chiese Tony.
- Si ho deciso
di far celebrare un matrimonio...-
- Fammi
indovinare! Tra Lisa e Tommy!- Ziva e DiNozzo si guardarono poi
guardarono Tim.
- McGee morirai
nello stesso giorno in cui sei nato... cioè ora!- disse
l’agente del Mossad.
- E’
solo un libro!-
- Non
è solo un libro Pivello! È quello che pensi ci
sia tra me e Ziva!-
McGee si
zittì.
- Comunque il
matrimonio se volete proprio saperlo era tra McGregor ed Ally...
comunque anche quello tra Tommy e Lisa non è una cattiva
idea...-
*
Dopo una
settimana di ricerche erano di nuovo all’inizio della storia,
avevano l’assassino ma non potevano arrestarlo
perché mancavano le prove.
- Ma da quanto
tempo è che sono là dentro?- disse Elisa uscendo
dalla sua camera ancora mezza addormentata e in pigiama.
Andò
verso Eli e Mark anche loro in pigiama.
- Non lo so!
Sono ore che va avanti così!- disse Eli.
- Sono le
quattro! Io voglio dormire!- sbuffò Elisa.
- Io ci vado a
dire qualcosa! Non ce la faccio più- esordì Mark
andando verso la porta di David da cui venivano suoni molti sospetti...
- Fermo!- gli
dissero le due Elisa.
-
Perché? Voi non volete dormire?-
- Si sono
fermati...- tutti e tre rimasero in ascolto, quando sentirono
dei passi provenire dall’interno della stanza di David.
Si andarono a
nascondere nelle loro camere lasciando la porta socchiusa per vedere
chi fosse la “fortunata”.
La porta si
aprì e dalla stanza uscì...
“Ziva?!?”
pensarono tutti e tre all’unisono.
Si stava
sistemando la giacca e David la stava aiutando.
Si diedero un
bacio sulla bocca, poi la ragazza andò via.
Ben Zion rimase
un attimo sulla soglia della sua porta, poi rientrò in
camera sorridendo soddisfatto.
Come furono
sicuri che fosse tornato a letto i tre coinquilini uscirono dal loro
nascondiglio e andarono in cucina.
- Lui e Ziva!-
disse Eli sconvolta.
- Si lui e
Ziva...- ripetè Mark.
- Tutta la
notte...- completò Elisa.
Rabbrividirono a
quel pensiero.
- Ora cosa
raccontiamo a Gibbs?- domandò Eli.
- Ah non lo so e
non lo voglio sapere... cedo che infrangere la regola numero dodici
abbia come punizione ben più di uno scappellotto-
osservò Shadow.
- Ragazzi... non
chiamatemi più “Ziva junior”...- disse
lentamente Elisa che era ancora sotto shock.
- No! Dobbiamo
fare finta di niente... capito? Domani faremo come se non avessimo
visto o sentito nulla. Va bene?- chiese Mark.
Le Elisa si
guardarono e poi annuirono.
- Pensate la
reazione di Tony se lo venisse a sapere...- disse Rapisarda.
- Prenderebbe in
giro tutti e due fino all’infinito...-
- E oltre...-
aggiunse Elisa.
- Ragazzi potete
stare un po’ zitti?!? Sto cercando di dormire! Sono le
quattro!- disse David davanti all’entrata della cucina.
I tre
scoppiarono a ridere.
- E adesso che
c’è?- chiese infastidito.
- Niente, di
solito tu russi e ci tieni sveglio tutta la notte! È il bue
che dice cornuto all’asino...-
- Russo?- chiese
sorpreso Ben Zion - Nessuno mi aveva mai detto che russo...- fece le
spallucce, salutò tutti e andò a dormire.
-
C’è mancato poco...- disse Eli.
- Me no male che
so improvvisare...- disse Elisa.
- Si... allora
mi raccomando acqua in bocca!- ricordò Mark.
- Ok!- rispose
Elisa e andò nella sua stanza lasciando soli Mark e la sua
omonima.
- Quando glielo
dirai anche a loro?- chiese l’italiana.
- Che sono il
figlio di Gibbs? Non lo so... per adesso è meglio non dire
nulla come ho detto prima: acqua in bocca- concluse, pi
baciò Eli sulla guancia e andò anche lui in
camera sua.
*
- Cosa abbiamo
scoperto Ben Zion?- chiese Ziva al ragazzo.
Era tutta la
mattina che le Elisa e Mark li osservavano per vedere una reazione.
David
alzò gli occhi sull’amante e disse con estrema
naturalezza:
- Ancora
nulla...-
Tony aveva
notato tutto questo loro interesse verso la coppia, così,
quando Elisa si alzò per andare in bagno la
sbattè delicatamente contro il muro.
- Che vuoi fare
DiNozzo?!?- disse allarmata.
- Ti voglio
stuprare, uccidere, e gettare il corpo in mare... voglio solo parlare!-
lo guardò di sottecchi per vedere se mentiva, pareva di no.
- E di cosa
vorresti parlarmi o mio molestatore?-
- Come mai
guardate tutti Ziva e David come se stessero per scoppiare?-
- Non
parlerò mai! Neanche sotto tortura! Ho fatto una
promessa...- disse Elisa cercando di liberarsi, Tony la rispinse contro
il muro e disse:
- Neanche se ti
do un bacio?-
- Al diavolo le
promesse! Ti dirò tutto quello che so!-
- Prima parli
poi ti bacio-
- Ti conosco
agente DiNozzo... io non parlo finchè non mi baci!-
- Va bene...
come sei esigente...-
Si
abbassò su di lei e la baciò.
Quando si
staccarono lei commentò:
- Ne
è proprio valsa la pena...-
- Ti ho baciata!
Ora parla!- disse melodrammatico il ragazzo.
- Va bene
è molto semplice... Ziva e David vanno a letto insieme...-
- Non ci
credo... stai mentendo...- Elisa alzò un sopracciglio - Non
è possibile...- si voltò a guardare quei due che
si lanciavano occhiate languide.
- Possibile?!?
Oh oh! Questa proprio non me l’aspettavo! E voi come siete
riusciti a scoprirlo?-
- Beh non
è che l’abbiamo scoperto... ti ricordo che David
vive nella nostra stessa casa...-
- Ok basta ho
capito... per fortuna non abito con voi...- commentò Tony.
- Ehm...
potresti... uhm... come dire... lasciarmi andare in bagno?-
- Oh certo!
Disse ricordandosi di averla bloccata contro il muro e lasciandola
andare.
- Grazie...
anche del bacio... non è stato male...-
- Se lo viene a
sapere Jeanne sono morto! Quindi non dirlo a nessuno!-
- Va bene non lo
dirò a nessuno... tranne: al Papa, a Shakira, a Ben Affleck,
a David e Victoria Beckham...-
- Vattene in
bagno va! Tanto sei li davanti!-
Elisa gli fece
un sorriso fanciullesco, poi sparì dietro la porta.
“
Troppo divertente...” pensò Tony tornando a
sedersi alla sua scrivania e toccandosi le labbra.
- Te lo ha detto
vero?- chiese Mark vedendo che l’agente anziano non
distoglieva lo sguardo da Ziva e David.
- Di cosa stai
parlando?- disse DiNozzo sorridendo sornione.
- Lo sai
benissimo... non voglio sapere cosa hai fatto per convincere Elisa a
parlare... cosa ne pensi di questa coppia?-
- Io e te?
Mah... sai non ho queste tue tendenze... prova con McGee...-
- Dicevo di Ziva
e David! Non di noi due!!!-
- Ah loro... non
durerà a lungo-
- E cosa te lo
fa pensare?-
- Ziva
è la mia versione al femminile, solo con un po’
più fattore Mossad, le sue storie non durano più
di una notte, al massimo, MASSIMO un mese-
- Ma tu con la
tua ragazza ci stai da più di 6 mesi!-
- Beh... quella
è un’altra storia...- disse Tony ripensando
“all’altra storia”.
- IO dico che si
sposano...- concluse Mark grattandosi l’orecchio.
- sposare? E che
ne puoi sapere tu del matrimonio pivellino?-
- Mio padre si
è sposato quattro volte... credo di saperne qualcosa
allora... non trovi agente DiNozzo?- quest ultimo lo fulminò
con lo sguardo.
- Hai ragione...
torno a lavoro...- disse Mark tornando al suo posto.
- Pivello? Ci
stai giocando con il videogioco che ti abbiamo regalato?-
- Si Tony
l’ho finito ieri, era bellissimo-
- Tua sorella
cosa ti ha regalato?-
- Anche lei un
videogame-
- E i
tuoi amici?-
- Un portatile
nuovo-
- Fai progressi
Re degli Elfi, sono commosso... hai sentito Ziva? Il Pivello ha degli
amici!-
La ragazza lo
guardò con tenerezza.
- Davvero McGee?
Sono contenta per te!-
- Grazie
Ziva...- disse il povero Tim infastidito da entrambi.
- Questa non
è una sala da the! È un ufficio
dell’NCIS- gridò Gibbs alzandosi dalla scrivania.
- Scusa capo!-
dissero tutti quanti.
Anche Elisa che
era appena tornata dalla missione in bagno.
- A posto di
pensare ai pettegolezzi come le vecchiette cercate di scoprire qualcosa
in più per risolvere il caso!-
- Va bene
capo...- risposero in coro.
Ma in quel
momento Mark si alzò e disse:
- Io sono il
figlio di Gibbs-
Ragazzi... che
bel capitolo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
1. Finalmente
una di noi (elisa93) ha realizzato il suo sogno (almeno nella fic
permettetemelo! Nd elisa93): baciare Tony (alias: SOGNO DI OGNI
RAGAZZA)!!!
2. Nessuno se
l’aspettava che David e Ziva si mettevano insieme! (solamente
il 99% dei lettori eLiSeTtA Nd elisa93)( ma è stata una tua
idea! Nd eLiSeTtA)(praticamente è tutto una mia idea! Tu non
fai niente a parte sbavare davanti a Tony e Gibbs durante le puntate di
NCIS! Nd elisa93)(miiiiiiii!!!!!!!!! Non è
vero!!!!!! Nd eLiSeTtA)( elisa93 le lancia uno di quegli sguardi alla
Ziva che sa fare solo lei)( ne discutiamo dopo! Nd eLiSeTtA)( va
bene... ma non è finita qui te lo assicuro... Nd elisa93)
3. I quadri che
sono stati citati da moi (elisa93 alias Elisa) esistono veramente, ve
lo assicuro e sono tra i miei preferiti.
4. Speriamo che
abbiate passato un buon Natale! E vi auguriamo un felicissimo anno
nuovo!!!
Ci vediamo al
prossimo capitolo come al solito!!! Ciauuuuuuu!!!!!
Baci baci le
vostre litiganti
elisa93 e
eLiSeTtA
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Capitolo 8 *** 8.Mantenere i segreti ***
La
settimana è iniziata e con lei è arrivato anche
il nostro aggiornamento, cosa non da poco...
(Ragazzi dovete essere orgogliosi di voi perché state
parlando con la Dottoressa House! Nd eLiSeTtA) ( ti odio
quando fai così... grrr Nd elisa93) ( lo so... lo faccio
apposta! Nd eLiSeTtA) ( scena di violenza: eLiSeTtA fa la linguaccia e
elisa93 incavolata nera gliela afferra e minaccia di tagliargliela) (
mndnfufhrehdudj!!! Nd eLiSeTtA) (traduzione: va bene non lo faccio
più!!!) ( elisa93 magnanima le lascia la lingua) (dicevo...
parlate con la Dottoressa House! Poteste vedere come zoppica! Nd
eLiSeTtA) (poteste vedere come la sto prendendo a scappellotti! Nd un
incavolata elisa93) ( se hai la leggiadra di un bisonte è
colpa mia? È caduta sui gradoni e si è quasi
spaccata la testa! Non ha potuto fare niente per la gamba e la mano...
e meno male che fai kungfu da una vita! Nd eLiSeTtA) ( parli
come se non ce le avessi più... e poi è stato
proprio il kungfu che non mi ha fatto spappolare la testa quindi zitta!
Dimentichi poi che poco dopo mi sono salvata da quel camion e sempre
grazie al kungfu! Nd elisa93) (grrr Nd eLiSeTtA) ( grrrrr Nd
elisa93) ( ok! stop! Lasciamo questi poveretti a leggere il capitolo...
Nd elisa93) ( buona lettura! Nd le autrici)
8. Mantenere i segreti
- Cosa?!?- gridarono in coro Ziva McGee e Elisa e David.
Tony e Eli che lo sapevano già rimasero impassibili.
Gibbs guardò suo figlio serio e lui mantenne lo sguardo.
Alla fine Mark si arrese e guardò da un’ altra
parte.
- Quindi non ti chiami più Shadow?- chiese Tim.
- E’ un po’ che sto pensando se cambiare cognome o
no a dire il vero...-
- Ma come è successo?- chiese David.
- Beh... lo dovevamo sospettare ragazzi, in fondo Gibbs è un
bell’ uomo... era impossibile che non avesse discendenti da
qualche parte...- osservò Ziva.
Tutti si voltarono a guardarla.
- Che c’è? Ho sbagliato di nuovo qualche parola?-
- Allora... come sapete mio padre ha fatto molte missioni sotto
copertura... in una di queste a Londra la storia è andata
ben oltre la semplice copertura ed eccomi qua!-
- Ora che ci penso vi somigliate un po’... gli occhi lo
stesso modo di storcere la bocca quando non siete convinti di
qualcosa...- disse Elisa.
- Ragazzi oggi ho un appuntamento... potreste fare silenzio
così finisco questo e me ne vado?- disse Tony infastidito.
- Jeanne ti ha proprio risucchiato via il cervello...-
commentò Ziva.
- Cosa hai detto?- chiese il ragazzo alzando gli occhi verso di lei.
- E chi ha parlato? David?!? Hai scoperto qualcosa a parte
l’identità di Mark Gibbs?-
Ben Zion arrabbiato per quel rimprovero da parte della sua ragazza fu
molto tentato dal risponderle “che sei brava a
letto”...
- No Ziva me lo hai chiesto dieci minuti fa!-
- Ragazzi le cinque! Io vado a casa!- gridò Elisa.
Immediatamente tutti presero le loro cose e la seguirono verso
l’ascensore, lasciando soli i membri originari del gruppo.
- E’ raccomandato?- chiese McGee rivolto ai suoi colleghi.
- Certo non è un genio... però è
più bravo di te con i computer... nella esercitazione
pratica però non è molto bravo... non come Ben
Zion almeno...- disse Ziva sedendosi sul bordo sella scrivania di
Pivello.
- E tu lo sai bene...- sfuggì a Tony
- Cosa hai detto?!?- chiese l’israeliana guardandolo di
sottecchi.
- Niente... ho detto qualcosa Pivello?-
- Si hai detto “ e tu lo sai...” ahi!- DiNozzo gli
aveva lanciato in testa una palla di carta.
- I pivellini sono a casa?- domandò Gibbs
dall’alto della scala.
- Si capo!-
- Allora lavorate il doppio!-
- Cosa sappiamo su la Grenouille?- chiese Ziva.
Tony cominciò a sudare freddo.
- A stento sappiamo il suo vero nome...-
“ Beh... in realtà non sappiamo solo
quello...” pensò l’italiano cercando di
stare calmo.
- E’ solo un trafficante di armi senza scrupoli con gusti
molto raffinati...-
- E’ francese- disse McGee - E’ raffinato si fa
chiamare la Grenouille...-
- Me no male che ci sei tu Pivello! Da soli non l’avevamo
capito- commentò sarcastico Tony raccogliendo le sue cose.
- OK ci vediamo domani! Ore voir!-
- Ciao Tony!- lo salutarono Ziva e Tim.
- E ora che facciamo?- domandò il ragazzo circa
un’ora dopo.
- Che ne diresti di andare a casa?-
- Beh... non mi sembra una cattiva idea...-
*
- You are beautiful... you are beautiful is true!- cantava Tony con la
radio della macchina al massimo volume.
- Smettila di cantare!- dissero le Elisa che erano in macchina con lui.
- Ma come?!? Io canto meglio di lui!-
- Te lo sogni...- commentò Eli.
- Ormai sono giorni che non dormo quindi non mi parlate di sogni!-
sbuffò rapisarda.
- David e Ziva... sai stanno insieme...- disse Eli informando Tony.
- Si lo sapevo già...- rispose il ragazzo tranquillo.
- E come fai a saperlo?-
- DiNozzo guardò Elisa con un sorriso sornione.
- Chiedilo a lei...-
Riolo passò lo sguardo da Elisa a Tony e viceversa...
sembrava stesse guardando una partita di tennis.
- Mi sono persa qualcosa?-
- NO! NO! È solo che il caro Tony deve tenere la bocca
chiusa!-
- Non ti dispiaceva però che la tenessi aperta quando...
ahi!- Elisa gli aveva dato un pugno sulla spalla - sto guidando porca
miseria!-
- Si... mi sono decisamente persa qualcosa...- commentò Eli.
- Siamo arrivati!- disse Rapisarda per cambiare discorso.
Una volta scesi dalla macchina aspettarono che Tony andasse avanti, poi
Eli affiancò la sua omonima.
- Che cosa non mi hai detto? O meglio che ha fatto Tony per riuscire a
farti parlare?- Riolo ci pensò un attimo su - ho cambiato
idea... conoscendoti... non lo voglio sapere!-
- che cosa non vuoi sapere raggio di sole?- disse Mark spuntando
all’improvviso.
- Niente... cosa di ragazze...-
- No! Anche io posso partecipare! Riccardo Scamarcio è un
bonazzo! E perché lo avete visto Justin Timberlake?!? E Brad
Pitt?!? Per non parlare di David Beckham!-
- Molto spiritoso... comunque non parlavamo di questo...-
- Miiii! Mi sono perso il bello! Non è giusto! Vero David?
David?-
Ma David non era più accanto a lui, era con Ziva intento in
una animata discussione.
- Quei due mi danno il volta stomaco Secondo me ben zion sta con Ziva
solo perché è un’ agente operativo!-
- No che dici! Sono carini insieme!- borbottò Eli.
- Che carini insieme dillo quando di notte vieni in camera mia
perché non riesci a dormire e io sono costretto a dividere
con te il letto!- Elisa guardò stupita i due ragazzi.
- Quindi anche voi due...-
- No, noi ci limitiamo a dormire... Mark ti sta chiamando tuo padre- il
ragazzo corse verso Gibbs.
- Non me lo avevi detto...- disse Elisa un po’ offesa.
- E tu non mi hai detto quello che hai fatto con Tony, siamo pari...-
calò il silenzio.
- Non è più come alle superiori o
all’università... prima ci dicevamo tutto...-
- Siamo crescite Riolo! Siamo tutti cresciuti! Mio fratello sta per
diventare padre e sposarsi figurati!-
- Chi Federico?!? Il pacioccone stupidone alla McGee?!? Non ci credo!
Auguri! Stai per diventare zia!-
- Mi ricordo che neanche sei anni fa era un ragazzino di quattordici
anni... e ora...-
- Sono felice per te e per lui! Sarà un ottimo padre!-
Elisa si fece triste.
- Sai? Avevo sempre pensato che sarei stata io la prima ad avere un
bambino... e invece-
Eli la abbracciò.
- Dai non fare così... presto avrai anche tu dei bambini con
l’uomo che ami!-
- Mi pare un po’ difficile visto che l’uomo che amo
se la fa con una maledettissima francesina e non accenna a lasciarla!-
- Elisa, tu ottieni SEMPRE quello che vuoi, SEMPRE!-
Ed era vero. Elisa era sempre riuscita ad ottenere quello che voleva,
grazie a sacrifici estremi, però ci era sempre riuscita.
- Questa volta è diverso non ho speranze... Ciao McGee!-
disse Elisa vedendo Tim con l’attrezzatura sulle spalle.
- ciao... mi dato un aiutino?-
- Siamo signore, non delle scaricatrici di porto!- risposero ridendo e
andando verso il resto del gruppo, lasciando il povero McGee solo con
l’attrezzatura e un buon mal di schiena.
1. Sorry se il capitolo è molto corto... a causa
dell’incidente non abbiamo avuto molto tempo per scrivere,
visto soprattutto che la “malata”elisa93 doveva
anche aggiornare altre due sue fic...
2. Tony che canta “you are beautiful” il
massimo… sbav sbav
3. Se Federico sapesse che l’abbiamo usato per una fic...
come minimo squarterebbe elisa93, nonché sua sorellona...
speriamo non lo scopra mai...
4. è vero... elisa93 ottiene sempre quello che vuole...
SEMPRE! Hihihi... chi la conosce ne sa qualcosa...
5. Sapete... ci stiamo rendendo conto di odiare tutto quello che ha a
che fare con la Francia... Zidane... elisa93 non beve quindi odia lo
champagne... eLiSeTtA lo ingurgita come fosse acqua... odiamo la
polizia francese... le guide turistiche francesi... chi è
stato a Parigi come noi due sa di cosa parliamo... la Gioconda... la
storia francese... la storia dell’arte francese... fa
eccezione David nonché pittore preferito di elisa93...il
cibo francese...tranne i crossaint... per finire il nostro elenco
mettiamo la francesina Jeanne Benoit, più comunemente
conosciuta come Piaga...
(Comunque... ora vi salutiamo... no eLiSeTtA, non
c’è lo champagne, solo cocacola... Nd elisa93) (
Nooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!
Nd eLiSeTtA) ( e così mentre la mia omonima si dispera io vi
saluto e vi auguro di non cadere su dei gradoni o di essere investiti
da un camion... ciao ciao!!!!!!!!!!!!!! Nd elisa93) (
Noooooooooooooooooo!!! Ciao a tutti! Noooooooooooooooooo!!! Nd eLiSeTtA)
Baci baci la vostre ancora una volta litiganti
elisa93 e eLiSeTtA
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Capitolo 9 *** 9.Ti odio! ***
Salve
ragazzi... voi credete nella sfortuna? Noi si!
Dopo
essersi quasi spiaccicata e investita elisa93 ha anche la avuto la
febbre! E’ tornata in circolazione solo oggi dopo una
settimana passata a letto con 39- 39 e mezzo di febbre...
(Vorrei
aggiungere poi un ultima cosa... oggi è il 21 gennaio, il
compleanno della mia carissima madrina... auguri donna con la 126!!! Nd
elisa93)
Comunque!
Capitolo “troppo carino!” come lo ha definito
eLiSeTtA.
9.
Ti odio!
-
Caporale Williams ventinove anni, ferita da lama all’
addome... questo coltello credo!- disse David rivolto verso Gibbs e il
suo caffè.
-
L’ avete portato da Abby?-
-
Lo sta analizzando proprio ora!- disse Tony spegnendo lo schermo e
andandosi a sedere, quel giorno era Eli la sua tirocinante.
Elisa
era con McGee, Mark con Ziva e David era con Gibbs.
-
Dove sono mio figlio e Ziva?!?- chiese all’improvviso Gibbs.
-
Sono andati a interrogare la ragazza del caporale!-
-
Non hanno chiesto il mio consenso...-
-
Capo qui dice che il caporale ha fatto una chiamata al
cellulare di un certo Charles Brown prima di morire...-
-
Bene ci andremo dopo... prima dobbiamo andare a prendere Hansel e
Gretel...-
*
-
Mio padre non si arrabbierà Ziva?- chiese Mark, stava
camminando insieme a lei sul vialetto della casa di Katie Blue.
-
Siamo adulti e vaccinati penso che ci riusciamo a fare un
interrogatorio a una ragazzina anche da soli!- rispose secca la ragazza.
-
Se lo dici tu...- Mark sbadigliò.
-
Hai sonno? Stanotte non hai dormito vero? Come mai?-
“
Inventa una balla... inventa una balla... non devono sapere che tu
sai... aspetta! Perché non deve sapere? Non ci fa niente se
glielo dico, l’importante è che la notizia non
arrivi alle orecchie di papà!”
-
Non ho dormito perché tu e David ci avete dato dentro...-
Ziva
fece una finta faccia sconvolta.
.
che cosa?!? Io e lui?!? Ma sei impazzito?!?- Mark la guardò
con lo sguardo penetrante che aveva ereditato da Gibbs.
-
Da quanto lo sapete?- chiese rassegnata.
-
Una settimana-
-
L’avete detto a Gibbs?-
-
No, però lo sa Tony-
-
Cosa?!? E come fa a saperlo?-
-
Ha estorto le informazioni da Elisa in qualche modo che preferisco non
conoscere...-
Ziva
si fece pensierosa.
-
Dovevo sospettarlo: tutte quelle allusioni e le occhiate divertite che
mi SCAGLIAVA...-
-
LANCIAVA Ziva, non SCAGLIAVA...- la corresse Mark suonando il
campanello.
-
Uffa che differenza c’è?!?-
-
Ce ne è, ce ne è... Buongiorno signorina Blue
siamo dell’NCIS, l’agente ehm... Gibbs e David-
-
Si entrate pure...-
-
Sa cos’è l’NCIS vero?-
-
Il mio ragazzo nella marina! Certo che lo so! Cosa è
successo? Ci dovevamo vedere oggi a casa mia ma non è
venuto!-
-
Beh... Williams è... morto ieri sera... abbiamo trovato il
corpo in campagna-
La
donna urlò e abbracciò Ziva piangendo come
sentì le parole di Mark.
Quando
si calmò un po’ israeliana le chiese:
-
Dove si trovava ieri notte?-
-
Ero qui a casa mia...-
-
Non c’è nessuno che può testimoniarlo?-
Katie
scosse la testa.
-
Quando hai visto Frank l’ultima volta?-
-
Tre giorni fa, stava andando a trovare i suoi genitori, doveva tornare
oggi...-
-
Capisco, e...- Ziva non potè continuare perché la
porta di casa di Katie si spalancò di colpo e qualcuno
entrò gridando:
-
NCIS! Mani in alto!- erano Gibbs, Elisa, DiNozzo, David, McGee e Eli.
-
Capo non ti preoccupare ci siamo noi!- disse Mark sorridendo.
-
Mi avete disubbidito... siete sollevati dall’incarico!-
-
Cosa?!?-
-
Siete sollevati... Mark, solo perché sei mio figlio non vuol
dire che tu debba avere trattamenti speciali rispetto al resto della
squadra!-
-
Ma papà!-
-
“Ma papà” un cazzo! Esci subito da
questa casa! Subito!- si lanciarono il loro sguardo penetrante poi Mark
e Ziva uscirono lentamente dalla casa.
*
-
L’avrà presa male?- chiese McGee.
-
Chi quel piccolo Gibbs che si crede speciale solo perché
è un piccolo Gibbs? Io credo di si!- rispose Tony.
-
Non è vero! Mark è un bravo ragazzo! Non
è viziato!- disse Eli.
Tutti
tranne DiNozzo che stava guidando si girarono verso di lei.
-
Che c’è? Non posso esprimere neanche un parere?-
La
discussione fu interrotta dal cellulare di Tony che squillava.
Fece
per prenderlo, ma Elisa lo bloccò.
-
Mi dispiace non puoi parlare al telefono! Stai guidando! Ci penso io
quindi...- e prima che avesse il tempo di fermarla gli prese il
telefono dalla tasca.
Lesse
il nome sul display: Jeanne.
“
E chi poteva essere...”
-
Pronto?-
-
Ciao Tony! Come stai amore?- disse dall’altra parte della
cornetta la voce della dottoressa.
-
Mi dispiace non sono Tony, lui non può rispondere
perché ha le mani occupate!-
-
Scusi ma lei chi è?!?- chiese Benoit tutta arrabbiata.
-
Non sono fatti che ti riguardano francesina! Ore voir!- e le chiuse il
telefono in faccia.
-
Sai che potrei ucciderti per questo vero?-
-
So che non lo faresti...-
-
Cosa le racconto ora?!?-
-
La verità no?- disse McGee.
-
Sei proprio un Pivello... quest’ essere le ha detto che avevo
le mani occupate!-
-
Beh può essere che stavi giocando al computer...-
-
Pivello! Non mi chiamo McGee! E tu cosa hai da sorridere! È
una cosa terribile quella che hai fatto! Lo sai vero?!?-
-
Sopravviverò...- rispose Elisa.
-
Ora non sto scherzando RAPISARDA! Così Jeanne non
vorrà più vedermi! Ti odio!-
-
E io no DINOZZO!-
-
Ragazzi calmatevi! Per favore!- si lamentò Eli.
-
Zitta!- gridarono i due litiganti.
-
Hai ragione sono stata una stronza... mi dispiace...
spiegherò tutto a Jeanne... -
-
No! Tu hai già fatto abbastanza!-
-
Ti ho detto che non l’ho fatto apposta! Volevo solo fare la
brava segretaria!-
Tony
non rispose e continuò a guidare.
-
Mi dispiace Tony... spero che mi perdonerai...-
-
Ci penserò... dipende da Jeanne e dalla sua reazione...-
*
-
Chissà come se la sta cavando Tony...- chiese Elisa alla sua
omonima.
Erano
in camera sua in cerca di riposo.
-
Sicuramente benissimo- rispose Eli - Jeanne l’avrà
già perdonato...-
*
-
Tu! Stupido! Stronzo! Cattivo! Essere senza cuore!- disse la ragazza di
Tony lanciandogli cose addosso.
-
Mi tradisci e hai pure il coraggio di far rispondere la sgualdrina al
posto tuo!-
*
A
Elisa fischiarono le orecchie.
-
che c’è?- le chiese l’amica.
-
Mi fischiano le orecchie, qualcuno sta parlando di me... Comunque... mi
spieghi cosa ho fatto di male in fondo?-
-
hai detto a Jeanne che il suo ragazzo aveva le mani occupate, era sera,
e al telefono hai risposto tu! Una ragazza...-
Elisa
arrossì.
*
-
Stavo guidando! Non è come pensi! Ha risposto lei
perché stavo guidando!- gridò DiNozzo riparandosi
dietro un mobile.
-
Mia madre aveva ragione! Sei un £%#&$!-
-
Era una collega porca miseria! Io stavo guidando e lei ha pensato che
fosse una cosa carina rispondere al telefono al posto mio!-
-
Ma eravate soli in macchina! Questa è la tua versione dei
fatti, ma potevate benissimo stare facendo qualcos’ altro!-
*
-
Almeno c’eravamo pure io e McGee... così se
dobbiamo.. anzi, dovete andare in tribunale ci sono i testimoni-
Elisa
cercò di sorridere ma le aveva fatto molto male litigare con
Tony.
-
E’ inutile fare questi pensieri... a quest’ ora
stanno facendo pace a modo loro...-
*
-
TI ODIO!- gridò Benoit lanciando un vaso.
-
No Jeanne! Ti prego! Ci sono pure i testimoni!-
-
Non mi interessa! Di sicuro li hai corrotti!-
*
-
Dai non dobbiamo essere pessimiste! Forse stanno litigando!-
-
Se va beh! Nei miei sogni più remoti e irrealizzabili!-
-
Diavolo ma sei proprio pessimista Ziva jr!- disse Eli cercando di farle
riacquistare il solito tono minaccioso e divertente allo stesso tempo.
-
Non chiamarmi Ziva jr!-
*
-
Ma sei proprio impossibile! Ti ho detto di no! Ti amo! Non potrei mai
tradirti!- gridò il ragazzo, ma una penna gli
arrivò a pochi centimetri dall’occhio.
-
Bugiardo!-
*
Bussarono
alla porte, e Elisa da brava padrona di stanza andò ad
aprire, prima però aveva il suo tipico sguardo fulminante a
Eli.
-
Ragazze... posso unirmi a voi? Non posso dormire così!-
disse Mark entrando e mettendosi sul letto accanto a Eli.
-
Di cosa parlavate di bello? Di pettegolezzi? Di lavoro? Di me?-
-
No... di Elisa e di Tony...-
-
Gossip allora!-
-
No! Fammi parlare! Elisa e Tony Hanno litigato, perché
quest’ essere diabolico- disse indicando l’amica
che intanto si era seduta - ha risposto al telefonino di DiNozzo al
posto suo, era Jeanne la sua ragazza e le ha detto che Tony aveva le
mani occupate!-
-
Ben detto! Piano diabolico! A quest’ ora sta subendo la
più grande lavata di capo della sua vita quel poveretto!-
-
Noi pensiamo il contrario...-
-
Tu dici Riolo?-
*
-
Non sono un bugiardo!- disse alzandosi dal nascondiglio e andando verso
di lei che intanto gli lanciava addosso tutto quello che aveva a
portata di mano piangendo.
Come
la raggiunse la strinse fra le braccia e disse:
-
Ti amo, ho detto la verità, non ti ho mai tradita!-
Jeanne
si strinse più forte al suo ragazzo e continuò a
piangere felice e sollevata da quella dichiarazione.
Quando
si staccarono si guardarono un po’ intorno perplessi.
-
Dobbiamo mettere a posto la casa...- osservò Jeanne.
Tony
sorrise malizioso e disse:
-
Hai ragione... cominciamo dalla camera da letto...-
*
-
Io dico che hanno fatto pace... aspetta! Ziva e David hanno finito!
Possiamo dormire- disse Elisa entusiasta.
Eli
e Mark felici tornarono ognuno in camera propria, e Rapisarda
potè finalmente riflettere in silenzio sui suoi problemi e
litigi.
1.
Ok... bleah! Scusate... era elisa93 che vomitava... come saprete lei
odia la Piaga Jeanne ma per questioni di copione siamo state costrette
a inserire quella frase raccapricciante... brrr...
2.
Si! elisa93 oltre a essere disgustata è anche al settimo
cielo! Ha sempre sognato di dire a Jeanne quelle cose... hihihi ma non
è finita li hihihi...^^
3.
Riusciranno i pivellini a tornare a dormire in santa pace? Si accettano
scommesse...
4.
Solo ora abbiamo visto che questa storia è tra le preferite
di _matthew_... evvai!!!! Vuol dire che siamo apprezzate da qualcuno!
Matt, ti possiamo chiamare Matt vero? È un nome
che ci piace, siamo entusiaste ancora grazie!!!! Sei il nostro eroe!!!
5.
Il litigio tra Tony e Jeanne è tratto da una storia vera...
6.
Ancora auguri alla mia madrina preferita!
Ormai
sarebbe inutile ricordare di recensire, perché ormai lo
fanno solo quattro o cinque persone che ringraziamo come al solito,
però...
RECENSITE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!RECENSITE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!RECENSITE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ora
va meglio... ci vediamo al prossimo capitolo!
baci
baci dalla vostre deliranti
elisa93 e eLiSeTtA
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Capitolo 10 *** 10.Una tequila di troppo ***
Ragazzi...
ci perdonerete mai??? Vi abbiamo lasciato con il fiato sospeso per una
settimana...
Non è colpa nostra! È colpa del computer di
elisa93 che non è stato... come dire... agibile... per tutta
la scorsa settimana... inoltre questo lunedì non abbiamo
potuto aggiornare visto che qui a Catania era Sant’Agata...
alias festa patronale che fa uscire tutti fuori di testa...
alè alè Catania!!!
Comunque... so che è un po’ in ritardo... ma noi
proponiamo un minuto di silenzio in onore del nostro concittadino
Filippo Raciti... che se si stava a casa era meglio... visto che giorno
3 febbraio è stato l’anniversario della sua
morte...............................................................................................
.................................................................................................
..............................................................................................................
.........................................
...........................................................
Ok... noi la nostra parte l’abbiamo fatta.... vi lasciamo al
capitolo!!!^^
10. Una tequila di troppo
Il caso del caporale Williams era stato risolto in fretta. Era stato
Brown dopo un litigio.
La squadra quindi era tornata a indagare sul caso della morte di Henry
Bolton, di cui avevano trovato l’assassino Richard Creaton
morto dissanguato nella sua vasca da bagno.
Bel casino...
- Ciao!- disse Tony entrando tutto felice e mettendosi alla sua
scrivania.
- Ciao...- gli rispose Elisa che quel giorno era capitata di nuovo con
lui. Rischiavano di diventare patner fissi.
- Senti ieri sera io...- cominciò per scusarsi.
- No problem! È passato... non parliamone più! Ma
soprattutto non farlo più!-
- Va bene capo!- disse la ragazza sorridendo e stringendogli la mano -
Parola di...-
- Coccinella?- chiese DiNozzo.
- No... non sono mai stata una coccinella... di studentessa modello!-
- Tu?!? Studentessa modello?!? Non mi pari proprio il tipo!-
- Sono laureata!-
- E con questo? Tutti qui dentro siamo laureati! A parte... ehm...
Ziva? Sei laureata?-
- Non sono affari tuoi Tony!-
- David? Tu che sei il mio israeliano preferito qui dentro - disse
scoccando un’occhiataccia a Ziva - mi dici se sei laureato?-
- Si, in lingue...-
Tony sorrise.
- Hai visto? Siamo tutti laureati! A parte Ziva la cui istruzione a
quanto pare è un segreto dello stato israeliano... Quindi
smettila di fare tanto la sapientona!-
- Tony! Non parlarmi più così!!! Rispetto
capito??? Rispetto!!! Oh vuoi che ti ricordo perché mi
chiamano Ziva junior?- e dicendo così fece scricchiolare le
ossa delle dita con un sinistro “Crack”.
DiNozzo guardò quelle mani e deglutì preoccupato.
- Me ne ricorderò...-
- Rapisarda! A posto di minacciare il mio agente anziano mi dici che
novità ci sono sul caso?- disse Gibbs tornando a mani vuote
dal laboratorio di Abby.
- No capo... nessuna novità... da quando i Creaton hanno
saputo che loro figlio era morto da tre anni...- a Elisa
passò uno strano pensiero per la testa.
- A meno che... Gibbs! Potremmo avere un mandato?-
- Per fare cosa?-
- Lo vedrai presto...-
*
- Ottima idea quella di controllare la tomba di Benjamin Creaton!-
disse Tony che era accanto a Elisa.
- Solo a te, a Ziva o a Abby poteva venire un idea del
genere...-
Stavano osservando la scavatrice che disseppelliva il corpo di Ben, che
si trovava nel cimitero comunale di Washington.
- Mi chiedo perché non l’abbiamo fatto prima...-
chiese Mark pensieroso.
- Perché l’abbiamo scoperto ieri sera... e
perché siamo degli imbecilli...- rispose Eli fissandolo
negli occhi azzurri.
- Hai ragione... siamo proprio imbecilli...-
- Parla per te Gibbs junior!- disse David brusco.
- Ben Zion ha ragione pivellino! Parla per te!- rispose anche Ziva
sorridendo al suo ragazzo.
- Non vi sto più sopportando! Ora anche di giorno! Non ci
credo!-
McGee li guardò confuso.
- Mi sono perso qualcosa?-
- No Pivello, Mark stava solo scherzando... vero Mark?- lui
annuì arrabbiato e riprese a parlare con Eli.
Indovinate cosa successe? A Tony squillò uno dei cinquanta
cellulari che si portava dietro! E indovinate chi era?
a) sua madre
b) suo padre
c) le autrici
d) Jeanne
Se avete risposto la a) avete sbagliato, perché la poveretta
è morta, se avete risposto b) avete sbagliato, visto che non
si parlano da chissà quanto, se avete risposto c) purtroppo
avete sbagliato, le autrici non hanno ancora il suo numero
(caz...acciderbolina!) purtroppo se avete risposto d) avete
indovinato... era Jeanne.
Gibbs senior lo guardò severo e questo bastò a
far capire a Tony che non era momento per parlare con lei.
- Ora non posso parlare sono impegnato... ciao ti amo!- disse tutto
d’un soffio.
Poi chiuse il telefono, lasciando un’ incredula
Jeanne dall’altra parte della cornetta a rimuginare sul
significato di quelle parole.
- Di nuovo Miss Francia vero?- chiese Elisa.
- Si di nuovo lei... Made in Italy-
- A me non piace la Francia!!! Una volta sono stata a Parigi ed
è stato orribile! E poi non mi piacciono neppure i
francesi... sono troppo sicuri di fare colpo e si sentono
chissà chi... aspetta un attimo! Sei sicuro di essere
italiano? Il tuo profilo psicologico corrisponde a quello di ogni
francese del mondo! Sicuro di chiamarti DiNozzo e non
DiNozò?- lui la fulminò con lo sguardo, ma poi
sorrise.
- Beh... a quanto pare tu ami la Francia... soprattutto i
francesi... o meglio... le francesi...-
- Oh! Ma la vuoi piantare?!? Smettila di fare allusioni e fatti gli
affari tuoi!-
- Ragazzi... ma voi avete deciso cosa farete se sarete i vincitori del
concorso NCIS PER UN ANNO?- chiese Timothy improvvisamente.
I quattro ragazzi si guardarono perplessi: non ci avevano mai pensato
seriamente e d’altronde mancavano ancora sette mesi alla
fine... quindi...
- Beh io penso che diventerei agente operativo...- disse Elisa.
- Io pure... non saprei fare altro...- rispose David.
- Io diventerei come McGee... agente operativo esperto nei computer!-
- Così fai arrossire il Pivello, Mark!- disse Tony maligno.
- Almeno nei computer non hai preso da tuo padre...- esordì
Eli.
Ripensarono tutti a quei poveri cellulari che Gibbs aveva distrutto...
- E tu Eli? Potresti fare l’aiutante di Ducky! Sei laureata
in psicologia!- disse Mark.
- Ormai te lo sei imparato vero? No, non lo so... o questo o agente
operativo-
- Come finiamo con questo maledetto corpo ci andiamo a
prendere qualcosa al bar tutti insieme?- propose McGee.
- Stasera? Tu non esci con Jeanne?- chiese Elisa rivolta a Tony.
- No... stasera no... ci sto!-
- Anche io... basta che David mi offre la tequila!- disse Ziva.
- Ci vuoi andare leggero... altri volontari a parte gli Israelis boys?-
- Io e Abby veniamo... e credo ci porteremo pure Palmer...- disse McGee.
- Ragazzi a voi va???- chiese Elisa supplicante rivolta a Mark e Eli.
- Certo!!!- risposero i due guardandosi con complicità.
A Elisa non convincevano quegli sguardi... c’era qualcosa
sotto... ma decise che era meglio per la sua
incolumità fisica e mentale non indagare...
- Ok tutti al bar! Ahi!- disse DiNozzo: aveva appena ricevuto uno
scappellotto da Gibbs.
- Eravate così impegnati con la tequila che non vi
siete accorti che hanno dissotterrato la bara e che la stanno per
aprire!-
- Scusa capo!- dissero tutti in coro e si avvicinarono per vedere
meglio, ma quando il coperchio si aprì la tomba
era vuota.
*
- Un altro per favore barista!- disse Ziva ubriaca.
- Ma scusa quanti ne hai presi?!?- le chiese preoccupato David.
- Tranquillo, una volta ne ha presi molti di più e
l’indomani era fresca come una rosa...- disse Tony bevendo un
sorso della sua birra.
Accanto a lui Elisa faceva una cattiva figura bevendo solo un succo di
frutta. Eli e Mark si sfidavano a chi crollava a terra per primo. McGee
ed Abby li guardavano sconcertati bevendo le loro birre.
David non stava bevendo niente.
- Sei astemio come questa ragazza che io non conosco accanto a me?- gli
chiese curioso Tony.
- No-
- E’ contro la tua religione?-
- Ziva si sta facendo di tequila... e siamo della stessa religione...-
- Allora non lo so...-
- Bevo solo vino rosso, bianco, rosato... solo vino-
- Ah raffinato...-
- Come i francesi!!!- disse Elisa intromettendosi e poggiando il mento
sulla spalla di Tony.
- Come i francesi... chi ti scrive le battute scusa?-
- Un altro barista! Baristaaaa!!!- urlò Ziva.
- Quanti ne hai bevuti?- le chiese il suo ragazzo.
- Ho perso il conto...- rispose quasi cadendo dalla sedia.
- Ora torniamo a casa... va bene?-
- Si amore...- disse lei sorridendogli.
David si bloccò.
- Mi hai chiamato amore... non l’hai mai fatto...-
- Scusa amore! Sei così bello! Ti amo troppo!!! Ascoltate
tutti: IO AMO DAVID BEN ZION!!!-
- Ok... ciao Tony... meglio se la porto a casa...- e così
dicendo uscirono di scena i due israeliani.
- Ne vuoi un po’???- chiese Elisa porgendo a DiNozzo il suo
succo.
- No grazie... vorrei qualcos’altro in questo momento...-
- Tony!!! Insomma! Sei fidanzato!!!-
- Non fare tanto la santerellina... devo ricordarti cosa hai
voluto in cambio dell’informazione su David e Ziva?-
- Come scordarlo mi amor... ti devo ricordare che sei stato tu a
proporlo??? Comunque... penso che ora me ne andrò...-
- Dai rimani un altro po’!- disse Tony sorridendo.
- Non posso... guarda lì...- disse indicando Eli e Mark che
si erano addormentati sul bancone.
- Ah... se è per uno scopo benefico va bene... vieni... ti
aiuto a metterli in macchina!-
Quando tornò da McGee ed Abby il Pivello disse:
- Sono dei bravi ragazzi-
- E’ vero!- concordò Abby.
- Mark ne sa più di me nei computer!-
- Elisa e David sono più bravi di me a sparare... Sto
diventando vecchio...-
Disse Tony sconsolato.
- No, non credo... di solito i vecchi non sono sexy...-
osservò la scienziata.
- Gibbs fa colpo...-
- Io infatti ho detto di solito...-
- E poi capita raramente... ogni sette anni...- disse Tim guardando
Abby geloso.
- Non è vero... ha una storia con la Mann da parecchio ormai
e poi stava con il direttore...- lo corresse l’italiano.
- Stava con il direttore?!?-
- Sei l’unico che non l’ha notato... le battute...
le allusioni... sei proprio un Pivello!-
- Cavolo! Guarda che ore sono! McGee deve tornare a casa...-
- E perché Abby?- chiese il ragazzo confuso.
- Perché se no domani mattina non riesci a svegliarti...-
- Non è vero io...-
- Lo so... lo so... è dura da ammettere... forza andiamo a
casa... ciao Tony!-
- Ah! Ho capito! Giusto... se no domani non mi sveglio! Ciao Tony...-
Tony si guardò intorno: era rimasto solo.
Chiamare Jeanne? Neanche a parlarne... aveva il turno di notte...
Cosa fare allora?
Intanto si era avvicinata quella che un tempo avrebbe definito
“una rossa da sballo”.
- Come mai bevi tutto solo? Un bel ragazzo come te...-
Tony la degnò a stento di uno sguardo... non gli pareva
momento di provarci con quella... perciò per levarsela di
torno le disse:
- Sono gay-
La donna fece una faccia mortificata e andò a provarci con
qualcun altro.
- Sei veramente gay?- gli chiese il barista.
- Uhm? No, sono fidanzato con una ragazza-
- E dov’è? Ti ha dato buca?-
- No... ero con i miei amici-
- Quali erano?- chiese l’uomo posando il bicchiere che stava
pulendo.
- Quelli mezzi morti... quella del succo di frutta...-
- Questa me la ricordo... carina... gli altri no...-
- Quella della tequila...-
- La bomba? Certo che me la ricordo! Me lo dai il suo numero?-
A DiNozzo andò la birra di traverso.
- Senti...-
- George-
- Senti George... se proprio lo volevi sapere lo chiedevi a lei... io
ho paura di quello che potrebbe farmi se te lo do senza il suo
consenso...-
Il barista non fece domande e continuò a pulire i bicchieri.
Tony finì la sua birra e fece per andare verso
l’uscita ma George gli urlò:
- Il conto!-
- Cosa?-
- Il conto...-
- Ah... giusto...- l’italiano si avvicinò,
pagò la sua birra e fece di nuovo per andare.
- Ragazzo!-
- Che c’è ancora?!?- fece lui infastidito.
- Devi pagare il conto di quegli altiche sono andati via...
l’hai detto tu che sono amici tuoi!-
*
- Mi sta dicendo che non sapeva che su figlio era ancora vivo?- disse
Elisa sconvolta.
Erano tornati a casa dei genitori di creaton, per in formarli che il
figlio non era morto.
- Esatto! Ho vissuto tutto questo tempo credendo che lo fosse...
credete sia bello?!?- rispose urlando la madre.
- Abbiamo motivo di credere che suo figlio abbia ucciso suo nipote...-
disse Ziva.
- Ben non farebbe mai una cosa del genere a Ricky!!! Lo amava troppo!
Si veneravano a vicenda praticamente!-
- Avessi avuto io un padre così...- dissero in coro Tony e
Elisa sotto lo sguardo sbalordito degli altri.
- Cosa avete da guardare?!? Forza lavorate!- disse elisa cercando di
distogliere l’attenzione di tutti da loro due.
- Dobbiamo portarli all’ NCIS per sicurezza...- disse Ben
Zion.
- Va bene... andiamo Molly- disse James Creaton.
E si fecero portare in macchina.
- Rapporto difficile con il papà DiNozzo?- chiese Elisa
quando furono in macchina con Eli e McGee.
- Ripudiato a dodici anni... tu che dici?-
- Ah bene... e siamo in due... non gli è mai
andata giù che facessi questo concorso...-
- Quindi prima tutto rose e fiori?-
- Ti sbagli... ho sempre avuto... come dire... mi sono sempre piaciute
le cose da maschi anche da piccolina... e a lui questo dava fastidio...
mi prendevo a botte con i maschi più grandi e vincevo...
prendevo sospensioni per questo... poi gli ho detto che volevo fare il
concorso per l’NCIS e lui mi ha detto: se partecipi ti
diseredo!... a me certo i soldi non mancavano così me ne
sono fregata ed eccomi qui...-
- McGee... ormai lo sanno tutti.. lo devi sapere pure tu!-
esordì Eli.
Tim parve preoccupato.
- Abby è incinta?-
Tutti tranne Tony che guidava si girarono verso di lui.
- No...-
- Oh! Che sono scemo! Perché dovrebbe esserlo?- e fece un
risolino nervoso.
- No... volevo dirti che David e Ziva stanno insieme però...
questo è di gran lunga più interessante!-
- Ziva e David! Non ci credo... bella coppia!-
-Trovi anche tu? Ora però dicci i particolari della tua
storia con la nostra scienziata preferita...-
- Oh! Guarda! Si è fatto tardi! Devo chiamare Gibbs...-
disse il poveretto per cambiare discorso.
- rispondi alla mia domanda tim!- gridò Eli divertita, ma
lui con una velocità impressionante aveva già
tirato fuori il telefono e composto il numero.
- Ciao capo! Sono McGee... abbiamo...- e cominciò a
raccontargli dell’interrogatorio, sotto lo sguardo divertito
di Elisa e Tony.
“Pivello!”
*
- Mi fa male la testa!- si lamentò Ziva sedendosi al suo
posto.
- E mi pare ovvio! Ieri hai finito tutta la tequila del bar a momenti!-
le disse David mettendosi accanto a lei.
- Per favore non mi parlare di ieri! Mi gira ancora la
testa!- disse Mark.
- Io non so neanche perché mi sono ubriacata tanto...-
esordì Riolo.
- Ecco qual è il brutto di essere alcolizzati ragazzi!-
- Zitta astemia!- abbaiò Tony puntandole il dito contro.
- Chi è astemio?- disse Gibbs spuntando
all’improvviso come al solito.
Toccava a Elisa stare con lui.
- Io...- gli disse timidamente.
Il capo la squadrò con gli occhi azzurri e le
disse:
- E’ un bene per il tuo lavoro... almeno so che non ti
ubriacherai mai mentre sei in servizio come il nostro Tony...-
- E’ stato tempo fa capo... ero agli inizi...-
- Ma...- chiese la ragazza.
- Così ti perdi il gusto della vita... DiNozzo
dov’è Creaton?!?-
- Ehm... capo... non lo sappiamo ancora...-
- Trovatelo a posto di parlare di bevute allora!- e così si
alzò seguito da un’offesa Elisa.
Come sparirono Pivello disse:
- Come è sopravvissuta a l’università
senza bere?-
- Semplice! Si faceva di caffè!- disse Tony - Che
c’è? Perché mi guardate tutti? Me lo ha
detto lei! Ah il caffè... brutto vizio...-
- Vedo che vi conoscete bene tu e Rapisarda...-esordì anche
Mark.
- Si anche tu ed Eli da quel che vedo...-
- Hai sempre la battuta pronta tu?-
- Sempre... ora potresti spostarti? Devo fare canestro nella
spazzatura...-
Siamo già al decimo capitolo... wow... mai avremmo creduto
che ci saremmo arrivate...
1. Siamo tristi da morire per come si è concluso il
sondaggio... noi volevamo che tutti potessero recensire...T^T...
crudeli...
2. Sappiamo che il titolo del capitolo non è azzeccato...
però ci è sembrato il più intelligente
in quel momento...
3. Riusciranno mai a risolvere il caso di Creaton? Noi lo sappiamo come
va a finire!!! Ma non ve lo diciamo!!!;P
4. Si cominciano a creare della coppie... hihihi...
5. elisa93 è veramente astemia... (povera... Nd eLiSeTtA)(
come “povera”?!? me no male che non mi ubriaco come
a te! Nd elisa93)(io non mi ubriaco... Nd eLiSeTtA) *elisa93 lancia
alla sua omonima uno sguardo alla Ziva* (va bene... forse una volta o
due... Nd eLiSeTtA) *elisa93 mantiene lo sguardo* (va bene un
po’ di più! Uffi! Che c’è di
male??? Nd eLiSeTtA)(lasciamo perdere... Nd elisa93)
Ok!!! Se tutto va bene ci vediamo la settimana prossima... salutiamo i
lettori che, ahinoi, sono sempre di meno... vi vogliamo bene!!!!!!!
Ciao ciao a tutti!!!
Baci baci
elisa93 e eLiSeTtA
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Capitolo 11 *** 11.Una notizia inaspettata ***
Ciao
ragazzi (bleah... bleah... bleah... nd elisa93) (scusatela... sta
vomitando poverina... sapete... abbiamo appena finito di vedere la
puntata di NCIS... nd eLiSeTtA)( bleah... bleah...nd elisa93)( le fa
questo effetto vedere la piaga e Tony... nd eLiSeTtA)(bleah...
braccialetto reparto psichiatrico... bleah... nd elisa93)( lo so...
è struggente... dunque... vi sto che lei non può
parlare per oggi faccio io le presentazioni...)(bleah... no... bleah...
sto bene... bleah... faccio io... bleah... nd elisa93)(ignoratela...
comunque... eccoci qui con il nostro nuovo capitolo... nd eLiSeTtA)(
bleah... è inutile che menti Jeanne! Bleah... quel tipo non
era gay!... bleah... in realtà tu fai le corna al mio
Tony... bleah... qualcuno glielo deve dire... bleah... ci penso io...
bleah... nd elisa93)(se... va beh... comunque... lasciate perdere i
suoi ridicoli deliri e leggete questo nuovo capitolo! Nd
eLiSeTtA)(bleah... buona lettura... bleah)
11. Una notizia inaspettata
- L’ho trovato!!! Ragazzi ho trovato quel bastardo che ci
tortura da mesi!- gridò Elisa in preda
all’eccitazione.
Era passato un mese, si stava avvicinando Natale e la squadra
non era riuscita a trovare Benjamin Creaton.
Tutti puntarono gli occhi sullo schermo gigante dove apparve
l’immagine di un uomo biondo e con la pelle abbronzata, i
capelli erano piuttosto lunghi.
- Questo è Jason Meyer, e questo...- disse facendo comparire
accanto l’immagine di un uomo identico, con i capelli rasati
e la pelle più chiara - e questo è Benjamin
Creaton...-
- Sonno identici, Meyer però ha gli occhi neri e non
verdi...-
- Usa le lenti a contatto colorate Mark, non vedi?- disse Eli.
- No mia cara Eli... sono cieco!-
- Cari! La smettete tutti e due?!? Ho appena fatto la scoperta
più importante da due mesi a questa parte!-
- Scusa...- dissero in coro sorridendosi.
Gibbs arrivò loro dietro di soppiatto e gli diede uno
scappellotto ciascuno.
- Mai chiedere scusa! Rapisarda fammi veder cosa hai qui... bene! Hai
trovato Creaton... promozione! Sei il mio nuovo agente anziano!-
- Ma capo sono io...- disse Tony. Gibbs gli diede
un’occhiataccia disarmante.
- Ok sto zitto...-
- Andate a prendere quel figlio di puttana e portatelo qui... lo voglio
interrogare io! Eli McGee, Mark! Con Me! Voi potete andare!-
- Prendo il furgone capo?-
- Tu cosa dici DiNozzo?-
- Prendo il furgone... vamos miei prodi!-
- Senti io ho già problemi con la lingua! Tu ne unisci
persino due! Mi vuoi fare confondere apposta per caso?!?- disse Ziva.
- Uhm... Nada... “Miss Tequila”-
- Almeno è meglio di te...- disse David prendendola per un
braccio.
- Mi stai sfidando pivellino?-
- Perché no?-
- Perché lo dico io! Ora smettete di litigare! Se no vi
uccido!- esordì Elisa.
- E con cosa con una carezza?- chiese Ben Zion sarcastico.
- Ti preferisco quando stai zitto... Non ti conviene metterti contro di
me...-
- Oh! Sai che paura! Ho qui Ziva pitbull!- Ziva lo fulminò
con lo sguardo.
- sto scherzando amore!-
- Sei davvero così brava? O è tutto fumo e niente
POLLO? Penso la seconda! Ti sfido! Domani! Che ne dici Elisa?-
- Dico che è ARROSTO e non POLLO... comunque... ci sto
Ziva...- disse Elisa sicura.
Tony era in preda all’eccitazione.
- Wow Ziva contro Ziva junior! Voglio il biglietto in prima fila!-
*
- ciao Gibbs, ciao pivelli!- disse Abby tutta sorridente.
- Hai buone notizie per noi?-
- Si e no... non ho trovato tracce di nessun tipo di resto di organismo
vivente nella bara di Creaton... lo so! Te l’ho detto anche
il mese scorso... però ho voluto ricontrollare...-
- Questa è la bella notizia... la brutta qual è?-
- La brutta è che così Benjamin diventa il
maggiore sospettato della morte del figlio...-
- Bene... ora siamo sicuri che abbia un vero motivo per essere
arrestato... McGee! Vedi se riuscite a scoprire qualcosa in
più con Abby!- e dicendo così Jethro fece per
andarsene.
- ehm... Gibbs e noi che facciamo?- chiese Eli.
- Non lo so... una passeggiata... un viaggio alle Hawai... Forza!
Tornate su e cercate altre informazioni su Creaton! Non siamo sicuri
che abbia assunto l’identità di Meyer!-
- Nervosetto papà oggi...- commentò Eli quando
lei e Mark furono soli nell’ascensore.
- Si, piuttosto nervosetto... senti... se oggi torniamo a casa in tempo
ti va di andare a prendere qualcosa insieme?-
- Mi stai chiedendo di ubriacarmi di nuovo?-
- No, ti sto chiedendo di uscire con me...-
- Ah... se le cose stanno così... credo di si... mi sembri
un bravo ragazzo...- disse con fare ottocentesco la ragazza facendo
sorridere Mark.
Le porte di aprirono.
- Allora a stasera!- disse lui uscendo.
- Stasera...- rispose la mora sorridendo.
“ Qui ci vorrebbe Elisa” pensò Riolo
sedendosi alla scrivania di Ziva “ ho bisogno di dirlo a
qualcuno...”
Per caso di lì passò l’agente Lee.
- Ehi Micelle!- la chiamò Eli.
La cinese si avvicinò.
- Che c’è Riolo?-
- Stasera esco non Mark! Il figlio di Gibbs!- Lee fece una faccia
stupita, poi tornò seria e le disse piano:
- E io stasera vado a casa di Jimmy Palmer...- e dicendo
così sparì, lasciando Eli sconvolta, presa alla
sprovvista, felice e eccitata allo stesso tempo.
Palmer e Lee... Mark... Palmer e Lee... Mark... Palmer e Lee... MARK!
Si, la sua uscita con Mark era decisamente più importante di
Palmer e dell’agente Lee.
*
- Scommettiamo che lo troviamo morto nella vasca da bagno di casa sua
con una rana giocattolo che gli galleggia accanto?- disse Tony suonando
il campanello per la seconda volta.
- Mi sa di già visto sai?- rispose Elisa guardandosi intorno
nella speranza di riuscire a vedere il padrone di casa.
Sentirono dei rumori provenire dall’abitazione e poi quello
di un vetro che si rompe.
I quattro agenti si guardarono e tirarono fuori le loro pistole.
- Io e Elisa entriamo da qui, tu e David andate sul retro fa presto!-
disse Tony a Ziva, che fece quello che le era stato ordinato.
“ Wow DiNozzo pare Gibbs...” pensò Elisa
osservandolo mentre sfondava la porta.
- NCIS! Fermo ovunque tu sia!- gridarono entrando in casa, non pareva
esserci nessuno.
Rapisarda guardò nelle altre stanze.
- Libero!- fece sapere al patner.
Poi arrivarono in cucina e trovarono una finestra sfondata.
Uscirono dal retro e trovarono Ziva seduta sopra la schiena di Jason
Meyer o Ben Creaton (come volete chiamarlo voi!) ammanettato e David
accanto a lei che puntava la pistola alla testa dell’uomo.
- Siete arrivati tardi DiNozzo...- disse Ziva sorridendo compiaciuta.
Lui le rivolse una smorfia che doveva essere un sorriso.
- Hai ragione eravamo troppo impegnati a fare il nostro lavoro-
- Cioè perdere tempo?- chiese David (maschio). Elisa lo
fulminò con lo sguardo.
- No controllare casa mio caro Ben Zion- rispose DiNozzo per lei.
Ziva si alzò e trasportò il colpevole sino
all’auto poi disse:
- Domani Rapisarda... domani...-
Lei sorrise e rispose:
- Tranquilla che non scappo...-
*
- Elisa sei tornata! Sia lodato il cielo!- gridò Eli appena
la vide scendere dall’ascensore e le corse incontro.
- Riolo non ti sembra di esagerare?- la guardò meglio - Hai
preso qualche droga?-
- No... oggi esco con Mark!- Elisa sorrise maliziosa.
- Davvero?!? Sono felice per te! E da quando questa novità?
Da quando “dormite” insieme?-
- Scema! Noi dormiamo veramente!- Elisa le fece l’occhiata
alla Ziva.
- Veramente!-
- Va beh... ti voglio credere... dov’è Ziva?-
- Penso che sia ancora in bagno... come è uscita
dall’ascensore ci si è catapultata dentro...-
- Domani combatto con lei Riolo...-
- Vuoi morire?!? È un agente del Mossad!-
- E io sono Elisa Rapisarda e tu sai che cosa capace di fare no?-
- Lo so fin troppo bene... ma lei è del Mossad!-
- E io sono di Catania! Più o meno è la stessa
cosa no?-
- Parlate dello storico combattimento alla “Million Dollar
Baby” che ci sarà domani tra Ziva e Ziva jr?-
- Affermativo capo in miniatura!- rispose quest’ultima
e guardò Tony sorridendo.
- Sorvolerò il fatto che mi hai chiamato capo in miniatura
solamente perché se no mi perdo l’interrogatorio
di Gibbs!- e dicendo così il ragazzo andò via
correndo verso la stanza con Le Elisa alle calcagna
*
- Signor Jason Meyer.... o dovrei dire Ben Creaton?- disse Gibbs calmo
come al solito.
- Jason Meyer... non so chi sia Ben Creaton, io sono Jason Meyer-
- Ah... bene... Jason... giusto?-
L’uomo annuì.
- Allora ci spiega come mai lei e il signor Creaton siete uguali?-
*
- Ecco il momento in cui attacca con le prove!- disse DiNozzo rivolto
alle due pivelle.
- Gibbs ha un ottimo metodo, ma credo che il modo migliore
sia la tortura...- disse Elisa.
- Anche secondo me pivella...- confermò Ziva.
Tony le guardò sconvolto.
- Voi due siete macabre...-
- Come Abby?- domandò Rapisarda.
- No... voi mi fate paura... lei mi diverte...-
*
- Mi ha scoperto agente Gibbs, si sono creaton e allora?-
- Ha inscenato la sua morte... perché?-
Ben non rispose.
- Perché?!?- gridò Gibbs sbattendo il tavolo per
terra.
- Me lo ha chiesto la “Grenoille”...-
- La rana ti ha chiesto di far finta di morire?-
- Si, mi ha detto che così mi sarei potuto vendicare del
bastardo che mi aveva mandato in prigione-
- Così l’hai ucciso, hai deciso di incastrare la
rana e poi hai ucciso tuo figlio...-
- Non l’ho ucciso io il bastardo... ho solo disegnato la
rana, ma il capo ha creduto che fosse stato lui e mi ha ordinato di
ucciderlo...-
*
- E’ senza scrupoli... ha ucciso suo figlio!
Perché glielo ha chiesto la rana!- disse Tony schifato.
- Ora papà lo pesta! Lotta! Lotta! Lotta!- disse Mark.
_ tuo padre non è uno sprovveduto... sa che se lo pesta
rischia grosso...- rispose DiNozzo lasciando Mark un po’
deluso.
- E pii se vuoi vedere una Lotta domani c’è quella
tra me e Rapisarda... e vi assicuro che non ci andrò piano
solo perchè è una pivella...-
- Mia cara Ziva, tra i tanti motivi per cui mi chiamano come te
c’è anche il fatto che sono piuttosto brava nei
combattimenti-
- Meglio! Così mi diverto... se no non c’era
gusto!- rispose Ziva sorridendo.
Elisa rispose al sorriso e tornò a guardare Gibbs.
*
- E così hai ucciso tuo figlio... sangue del tuo sangue...-
- Non sai di cosa è capace di fare il capo! È
terribile la fine di chi disobbedisce a un suo ordine!-
- Mm... fammi indovinare...-
- Mi uccideva se non lo facevo!- gridò Creaton quasi
piangendo.
- Io avrei preferito morire piuttosto che uccidere mio figlio...- disse
Gibbs, poi uscì sbattendo la porta.
*
- Ziva... sei pallida... ti senti bene?- le chiese David preoccupato.
- Non lo so... ho la nausea...-
- Dai siediti, può essere che così ti passa...-
Elisa le si avvicinò e le mise una mano sulla spalla.
- Ehi... non è meglio se combattiamo un’altra
volta?-
- No sto bene!- e vomitò per terra.
- Eh si! Si vede!-
- DiNozzo... Rapisarda... Eli... figlio... venite con me! Che diavolo
è successo?!?- urlò Gibbs entrando nella sala.
- Niente... Ziva non sta bene...- rispose David.
- Portatela da Ducky... forza!-
*
Ducky fece tutti i controlli e prelievi necessari e durante tutto
questo tempo David aveva stretto la mano di Ziva... chi se ne fregava
della regola numero dodici!
- Ti senti meglio amore?- le chiese come il dottore si fu allontanato.
- Diciamo di si...- rispose baciandolo.
Arrivò anche il resto del gruppo.
- Spero che non sia nulla di grave...- disse Elisa.
- Ziva è forte! Qualunque cosa sia la respingerà
in un baleno! Vero Ziva?- chiese Tony sorridendo.
La ragazza sorrise poco convita.
- Dai non sarà nulla di brave! Siate positivi come me! Era
solo un piccolo malore!- esclamò Eli l’ottimista.
- Ho visto Ziva resistere a esplosioni... non credo che sarà
questo a fermarla...-
- Grazie della fiducia McGee...- rispose la donna con occhi pieni di
gratitudine... che begli amici aveva... la venivano a trovare anche se
non aveva nulla...
David le strinse più forte la mano.
- Oh che siete teneri!- disse Mark sfottendoli, Eli gli diede il colpo
sul braccio che di solito dava a Elisa.
- Smettila!-
In quel momento arrivò Ducky con dei fogli in mano: i
risultati degli esami.
- Ziva... non so se per te è una buon o cattiva notizia...-
- E’ grave?- chiese Ziva preoccupata.
- Dipende dai punti di vista... non so come dirtelo... sei incinta...-
0_O Ziva incinta... 0_0
Voi ce la vedete... o meglio tu... perché a quanto pare solo
_matthew_ a parte Vera02 legge, recensisce questa fic e ci apprezza...
noi lavoriamo tanto e poi recensiscono solo in due... così
non va bene... vi conviene recensire altrimenti sospendiamo la fic a
tempo indeterminato e ci prendiamo una meritata vacanza...
Vi sembreremo anche cattive però quando è troppo(
in questo caso poco) è troppo! Quando leggete potreste
lasciare un commentino? Anche piccolo... anche se il capitolo non vi
è piaciuto... le recensioni infatti servono anche a far
capire agli autori dove sbagliano... ve lo chiediamo per favore...
please...
Bene... speriamo di essere state chiare... quindi ora... ehm... non
sappiamo che dirvi... avete appena conosciuto il lato oscuro
di elisa93 e eLiSeTtA che a quanto pare sanno farsi valere
qualche volta...
Quindi vi lasciamo al prossimo capitolo dove vedrete
l’appuntamento tra Eli e Mark, la reazione di David alla
notizia di stare per diventare padre e Elisa sempre più
innamorata di Tony...(un po’ come nella realtà...
I love Tony!!! nd elisa93)
Ora vi lasciamo... ricordatevi quello che vi abbiamo detto ci
raccomandiamo...
Baci baci le vostre inca...volate
elisa93 e eLiSeTtA
|
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Capitolo 12 *** 12. C'è sempre posto per l'amore ***
Siamo
tornate!!!
Si lo sappiamo vi facciamo esasperare… però
elisa93 doveva vincere la gara regionale di kung fu (e l’ha
vinta) e insieme a eLiSeTtA doveva creare il Tony DiNozzo Fan Club
(alias nostro forum… se lo volete visitare guardate il
profilo autore dove c’è l’indirizzo) ke
pubblicità occulta…
eLiSeTtA non fare la santarellina!!! È stata una tua
idea!!!! Non mia… anche se non si direbbe visti i
precedenti…
Forse ora vi lasciamo al capitolo… forse…
12. C’è sempre un posto per l’amore.
- Io incinta?!? Ma come… -
- Beh sai quando due adulti si vogliono tanto bene… -
cominciò a spiegare Mark. Ziva lo fulminò con lo
sguardo.
- Spero che tu sappia chi è il padre… - disse
Ducky poggiando sul tavolo più vicino lo schedario.
- Oh si che lo so, però non so… - si
bloccò e guardò tutto il pubblico.
- Scusatemi eh! E’ una conversazione privata! Potreste
gentilmente andarvene via! - urlò la ragazza imbestialita.
- Ah… già- disse Elisa, poi trascinò
gli altri fuori.
- Sono peggio delle PULCI! -
- ZECCHE vorrai dire… - la corresse il dottore.
- Pulci, zecche… sempre animaletti fastidiosi…
allora… - disse guardando David negli occhi.
- Che vuoi fare? -
- Io non posso scegliere… è compito tuo - rispose
sorridendo come solo lui sapeva fare.
- Io sono un’agente operativo! Non posso andare in
maternità! -
- Ce la caveremo benissimo anche senza di te quando sarà il
momento… vedrai! -
- C’è un’altra cosa che mi
spaventa… Gibbs come reagirà alla notizia? -
Finchè non gli dirai chi è il padre
bene… penso… ma se scopre che abbiamo infranto la
regola n°12 siamo morti! - rispose Ben Zion.
- Ducky tu che suggerisci? -
- Beh io dico… fa quello che ti dice il tuo
cuore… vuole questo bambino con l’agente Ben Zio o
no -
Ziva passò lo sguardo dagli occhi scuri del suo ragazzo
quelli del dottore, infine al suo ventre.
- Io lo vorrei tenere… - disse sorridendo e sfiorandosi la
pancia.
David la abbracciò, poi si bloccò
all’improvviso: appiccicato contro il vetro c’era
DiNozzo che tentava di capire cosa stavano dicendo, per fortuna
arrivò Elisa, che lo prese per un orecchio e lo
portò via.
“Sarò mamma!” pensò eccitata
Ziva scendendo dal tavolo sul quale l’avevano fatta sedere e
prendendo per mano il compagno, poi insieme andarono verso
l’ascensore.
*
- Si accettano scommesse su come si evolverà questa storia!
- disse Mark.
- Secondo me si sposano - disse McGee.
- Secondo me si lasciano… - rispose Eli.
- Ha ragione Riolo mi spiace… un bambino stravolge la tua
vita… penso che non sopporterebbero questa
responsabilità… -
- Ma vi volete fare gli affari vostri! - gridò Tony.
- Da quando sei così pieno di scrupoli? - disse Tim.
- Da quando non ti fai gli affari tuoi? - rispose l’italiano.
Questo zittì McGee, che preferì stare zitto
piuttosto che rispondergli.
- Anche secondo me comunque… è loro il bambino, e
loro devono decidere come fare - disse Rapisarda.
- Che brava ragazza… perché non dicevi cose come
questa quando eri al telefono con Jeanne? - disse Tony.
- Cosa del bambino? -
- No! A quest’ora mi aveva già ucciso…
Cose dolci e gentili… non che AVEVO LE MANI OCCUPATE! -
Elisa sorrise imbarazzata.
- Quante volte me lo dovrai rinfacciare? -
- Tutte quelle che posso - rispose Tony sorridendo.
*
- A che punto sei Jethro? - chiese il direttore vedendo entrare Gibbs
nell’ufficio.
- L’agente David sta male… mi pare
d’aver capito che sia incinta… -
Jen posò le carte che aveva in mano di scatto.
- Cosa?!? Incinta?!? Oh mio dio… -
- Perché cosa c’è di male? - chiese
Gibbs sorridendo.
- Immagino come reagirà suo padre alla notizia che sua
figlia è incinta di un americano…
metterà in pericolo i vostri contatti col Mossad! -
- Non è un ragazzo americano - affermù Jethro
serio.
- Cosa? -
- Non è americano -
- E allora cos’è? -
- E’ israeliano… -
Il direttore capì dove voleva arrivare.
- Il padre è Ben Zion? - Gibbs annuì.
- Ma questo non infrange la tua regola n°12? -
- Beh loro sono convinti che io non ne sappia niente quindi…
è meglio non deluderli… - l’uomo fece
per andarsene.
- A parte questi pettegolezzi hai qualcos’altro da dirmi,
Jethro? -
- Uhm no… solo che Creaton ha confessato di aver ucciso suo
figlio, che a sua volta aveva ucciso Bolton, la rana è
dietro a tutto questo… no, niente da dirti - e dicendo
così si chiuse la porta alle spalle.
Lasciando il direttore Shepard sorridente dietro la scrivania:
finalmente aveva la prova che la “Rana” fosse un
criminale.
*
- Cosa fate stasera? - chiese Mcgee alle 5 meno 5 ai pivellini.
Mark e Eli si guardarono.
- Niente… - risposero in coro sorridendo.
- Va be, Ziva è impiegata con David… Tony con
Jeanne… io con Abby… volevo dire
Maddy… si con Maddy - si correse sorridendo Tim - rimane
solo: Elisa! -
- Ok mi hai scoperto! Io oggi non esco con nessuno -
- Non ci credo! L’affascinante e sfacciata agente italiana
che non esce il venerdì sera! - disse Tony.
- Da noi di solito si esce di più il sabato… e
comunque non saprei con chi uscire! -
- Non dirmi che non hai trovato nessuno! -
- Si qualcuno me lo ha chiesto… ma non era quello
giusto… - disse guardandolo negli occhi.
Lui fu costretto a distogliere lo sguardo.
- Spero che tu passi una bella serata con Jeanne - disse alzandosi in
punta di piedi e baciandolo sulla guancia.
Tony non rispose, e la guardò mentre raccoglieva i suoi
“prodi” per tornare ad essere i “
fantastici 4 pivellini”.
Era la copia sputata di Ziva (in versione più chiara) anche
di carattere, la piccola cosa che le differenziava e che Elisa non
aveva ucciso lo stesso numero di persone che aveva ucciso lei, e che la
ragazza era più dolce dell’israeliana.
Si mise le mani dietro la testa e li osservò sparire dietro
le porte dell’ascensore.
*
La sera nell’appartamento dei “pivellini”
c’era il caos più totale:David e Ziva
“discutevano” da più di due ore, Elisa
cercava in tutti i modi di rilassarsi ma naturalmente tutti i tentativi
furono vani, e Eli e Mark si preparavano per uscire.
- Ma quanto ci metti?!? - chiese Mark sulla soglia della disperazione.
- Ora sai cosa provo io quando ti aspetto ogni mattina! E poi
non lo sai che le donne devono farsi aspettare? - gli rispose lei
mentre finiva di truccarsi.
- Hai ragione…Pardon my lady! - disse Mark poggiandosi al
muro e pensando: ”Chissà come si sarà
vestita?”
Dopo qualche minuto Eli uscì. Aveva una maglietta blu
semplice scollata, dei pantaloni neri e una cintura di stoffa.
Mark rimase sconvolto da quel cambiamento: era abituato a vederla con
indosso i jeans o con il pigiama, e senza un filo di trucco…
mentre ora…pareva un’altra.
“Le donne…” pensò
riprendendosi.
- Allora? Come sto? - chiese la ragazza speranzosa.
Il figlio di Gibbs le si avvicinò e le sussurrò
in un orecchio- Sei bellissima - facendo arrossire non poco
l‘italiana.
- E io? - disse il ragazzo girando su se stesso come un modello,
indossava un camicia blu scura sbottonata sul petto e dei jeans a vita
bassa scuri.
- Oh come sei vanitoso…benissimo…
- rispose Eli sorridendo e prendendo la borsa - Allora
andiamo? -
- Certo piccola -
*
Il
ristorante era molto carino, raffinato e non troppo affollato.
- Cosa gradiscono i signori? - chiese un cameriere ai due che si erano
appena seduti.
- Cosa prendi tu? - disse Mark a Eli, gli sembrava che lei fosse
parecchio nervosa.
- Non lo so, non vengo spesso in posti come questo… tu? -
- Io prendo… mi scusi che pasta servite oggi? -
- Pasta al ragù, senor precisamente spaghetti -
- Ok prendo questi…-
- Anche io per favore - decisa rincuorata la ragazza.
- Muy bien - disse il cameriere andando via.
- Che cosa ha detto? - chiese Mark perplesso
- Ha detto “Muy bien” è in spagnolo,
significa “Molto bene” -
- Conosci lo spagnolo? -
- No, però Elisa,che come sai ha la mania di mischiare le
lingue che conosce, si quindi ne ho dovute imparare un po’
per riuscire quello che dice.
Eli non sapeva che fare… c’era un silenzio
imbarazzante tra di loro.
- Allora… che ne pensi del “piccolo”
problema di Ziva? - le chiese Mark.
- Non lo so… è una decisione sua, ma se fossi io
lo terrei - disse Eli sospirando, poi aggiunse - chissà come
la prenderà suo padre… di sicuro non è
molto indulgente -
- E che cosa te lo fa credere, il fatto che sia il capo del Mossad o
che è parente di Ziva? -
Finalmente arrivarono i piatti.
- Come mai hai ordinato la pasta? - disse Eli divorando un boccone.
- Visto che tu sei italiana e che voi vi vantate tanto di questa
famigerata pasta ho voluto assaggiarla -
- Gentile… e come ti sembra ?-gli domandò.
- Non male, ma è un po’ scotta - notò
lui.
- In Italia la fanno più al dente-gli disse Eli sorridendo.
La cena continuò senza troppi intoppi.
Infine arrivò il momento del conto.
- Offro io - disse Mark.
- No, no! la mia parte la pago io - ribattè Eli - In Italia
si paga alla “romana”: chi fa da sé fa
per tre -
- Ma qui non siamo in Italia… - osservò Mark,
divertito dal piccolo broncio che aveva messo lei.
- Va bene - si arrese la ragazza - ma la prossima volta pago io! -
- Prossima volta? - scherzò Mark.
Eli arrossì violentemente - Beh… io…
no cioè non volevo dire questo… -
Mark le si avvicinò di più e le prese il mento
con tre dita.
- Sei molto affascinante quando arrossisci! -
- Smettila scemo! Dai andiamo che è tardi! -
- Ma io dicevo sul serio! -
- Si, si! - disse lei, prese Mark sotto braccio e si diressero verso la
macchina che ELISA gli aveva GENTILMENTE PRESTATO.
*
Una volta arrivati davanti alla camera di Eli, Mark
aprì la porta noncurante ed entrò.
- Ehi ma non ti ho mica invitato! E’ maleducazione! - disse
lei sorridendo.
- Vuoi che me ne vada? - le chiese l’inglese malizioso e
avvicinandosi sempre di più.
Eli non perse tempo e per tutta risposta lo baciò con foga,
spingendolo verso il letto. In breve si ritrovarono completamente nudi
sul materasso.
- Non ti facevo così intraprendente! - disse Mark sempre
più malizioso.
Eli gli rispose con un sorrisino - E ancora non hai visto niente! -
*
“No non è possibile è una vera
maledizione allora!” pensò Elisa arrabbiata nera.
Prima ci si mettono Ziva e David, finiscono loro e ci si mettono Mark e
Eli…
L’avrebbero fatta impazzire!
Prese un maglione e si sbattè la porta di casa alle spalle
“Tanto vale fare due passi!” pensò
incominciando a camminare per il vialetto sommersa dai suoi pensieri.
Tony… vincere il concorso… Tony e
Jeanne… vincere il concorso e rimanere in
America… Tony.
Era così presa che non si accorse di aver urtato qualcuno e
di avergli fatto cadere tutti i libri che aveva in mano.
- Oh mi scusi! - disse abbassandosi e aiutando a raccogliere
le cose.
- Non ti preoccupare! E’ stata colpa mia… - fece
alzandosi.
Era un uomo di all’incirca la sua età, non troppo
alto, capelli castano chiaro-biondo scuro tenuti
nell’acconciatura del momento, vestiti sportivi, la giacca
era quella con su scritto ITALIA.
- Sei italiano?!? -
- Yes… sono emiliano -
- Wow io sono siciliana! -
- Non ci credo! Allora parliamo nella nostra lingua! -
- Che bello poter di nuovo parlare con qualcuno… - disse il
ragazzo sorridendo e guardandola con magnifici occhi verdi.
- Come ti chiami? -
- Elisa -
- Io sono Filippo, per gli amici Fil, porti ogni sera con te una
pistola Elisa? - chiese Fil indicando quella che aveva al fianco.
- Beh… no, non tutte -
- Sei una gangster? Un killer? -
- No… sono un’agente federale -
- FBI? - chiese poggiando i libri su una panchina là vicino.
- No -
- CIA? -
- No -
- NASA? -
- No -
- Che cosa allora? Mi arrendo -
- NCIS! - rispose Elisa.
- Ah! Quella dei marine! Allora mi dica mia bella marinaia vorrebbe
uscire con me una di queste sere? - chiese il ragazzo con un sorriso
smagliante.
- Non so… forse sarò occupata con il
lavoro… -
- Dai! Ti lascio il mio biglietto da visita! - e dicendo
così le porse un cartoncino bianco con su scritto:
“DJ FIL
PER LE VOSTRE FESTE E CERIMONIE!
DISPONIBILE A QUALSIASI ORA E IN QUALSIASI GIORNO (ANCHE DOMENICA E
FESTIVI)”
E poi sotto c’era il suo numero.
- Non lo so… DJ Fil… va bene! -
- Ecco il mio di numero! - e dicendo così prese una penna e
glielo scrisse sul palmo della mano.
- Allora ci vediamo agente federale! - le disse riprendendo i libri.
- Ci vediamo DJ! - disse lei sorridendo.
Poi il ragazzo scomparve dalla sua vista.
“Certo non è Tony
però…” e pensando questo
tornò di nuovo verso casa, dimenticandosi di quello che la
aspettava là dentro.
elisa93 esce con Fil! elisa93 esce con Fil!
eLiSeTtA è una porcellona! (ehi! Va a kakare!! La porcellona
sarai tu… nd eLiSeTtA)(è vero… ora
però ti prendi questo scappellotto… nd elisa93)
(ahi! Ma è la verità!!Nd eLiSeTtA)(ma mi hai
contraddetto…+_+ e questo non si fa! Nd elisa93)(paura
paura…nd eLiSeTtA)
È vero però…
Quell’appuntamento è l’unica cosa della
fic che ha scritto… chissà
perché… ;P
Baci baci dalle vostre
elisa93(esco con Fil!!) e eLiSeTtA(vado a letto con Mark!!)
|
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Capitolo 13 *** 13.Siamo noi gli artefici del nostro destino ***
Siamo
tornate!! Muahahahah!! Come ogni lunedì
d’altronde… elisa93 esulta! eLiSeTtA no
perché si fa mazzo tanto per scrivere la domenica
sera… (ihihih! Prima scrivevo io ora fai qualcosa anche tu!
nd elisa93)(ç___ç nd eLiSeTtA)
Ehm… noi non sapere più che scrivere…
vi lasciamo al capitolo(ne mancano afghgh! nd eLiSeTtA)(non
roviniamogli la sorpresa! Nd elisa93 che strozza
eLiSeTtA)(a…i…u…t…o…
nd eLiSeTtA)
Ecco il capitolo! Enjoy!
13. Siamo noi gli artefici del nostro destino
- Rapisarda! – gridò Gibbs.
Elisa, che si era addormentata vicino a Tony, si svegliò di
soprassalto.
- Si… cosa c’è capo? –
- Rimani sveglia per favore… - e dicendo così se
ne andò.
- Ehi “made in Italy” che cavolo hai fatto ieri
sera? Ti sei data alla pazza gioia?– chiese DiNozzo
porgendole un caffè.
- No, più che altro alla pazza disperazione… -
- Di nuovo David e Ziva? –
Elisa scosse la testa.
- Cosa? O meglio chi? –
La ragazza gli indicò Mark ed Eli che si sorridevano a
vicenda.
- No, anche loro no… non ci credo! Siamo tutti fidanzati
tranne te così! –
- Non è vero non sono l’unica! Che mi dici di
Gibbs? –
- Si vede con il tenente –
- McGee? –
- Sta con Abby –
- Palmer? –
- Agente Lee –
- Il direttore Shepard? –
- Non lo so – disse Tony mettendosi a sedere.
- E comunque… ieri ho conosciuto un ragazzo –
- Davvero? Interessante… -
- Si, molto… i capelli come i tuoi, gli occhi verdi,
è bello, simpatico, ma soprattutto è italiano!
–
- Come moi? –
- Tu mio caro Anthony non sei italiano! Le uniche parole che sai dire
nella nostra lingua sono: ciao, pizza, pasta e spaghetti! Lui invece
parla correttamente la MIA lingua –
- Uh… ci siamo prese una cotta? –
- No, non credo… -
Tony sorrise dolcemente.
- Come si chiama? –
- Filippo, è un DJ e vuole essere chiamato Fil –
- Ti ha detto il cognome? – chiese sospettoso.
- Perché? –
- Perché se si chiama DiNozzo significa che è mio
cugino –
- Tuo cugino! Non ci credo! Tu non sei romano?!? Lui è
emiliano! –
- Mio zio Vincenzo, quello che fa il macellaio, è andato a
vivere in Emilia Romagna dopo essersi sposato, e ha un figlio, che
risponde a questa descrizione, che fa il DJ e che si chiama Filippo
–
“Non ci credo…” pensò Elisa
“Allora è una maledizione veramente! La notte non
riesco a dormire… esco e il cugino di Tony ci prova con me e
io ci sto…”, poi Tony cambiò discorso.
- Pivello! Cosa mi regali per Natale? –
*
- Se è maschio come lo chiamiamo? – chiese Ziva a
David prendendo la sua mano e adagiandola sulla sua pancia.
- Pier Filiberto –
- Dai non scherzare… a me piace Avhram –
- Carino… ma non lo so… poi ci penseremo quando
sarà il momento –
Gibbs si avvicinò alla giovane coppia.
- Ziva, se ti vuoi prendere questi mesi… per me va benissimo
sarai pagata lo stesso, e poi c’è sempre Ben Zion
–
- Non lo so, ci devo pensare, e soprattutto devo dirlo a mio
padre… -
Jethro sorrise e disse:
- Buona fortuna –
- Grazie, ce ne vorrà parecchia per evitare una guerra tra
Mossad e USA –
*
Eli, Mark! Tesori miei! Chi vi ha mandato nella mia Abby-caverna?
–
- Mcgee e Gibbs… -
- Amo quei due… comunque… non ho trovato niente
–
- Ciao Bert! - disse Riolo abbracciano l’ippopotamo ,
producendo così il tipico suono.
- Non sono stata io! - disse guardando Mark, lui rispose con un sorriso.
- Mmm… c’è qualcosa che non
va… voi due… emettete energia
positiva… troppa per i miei gusti… ragazzi se
volete seguire le orme di Ziva e David, dovete imparare a non fare
capire agli altri che state insieme -
Fecero per ribattere ma lei alzò le mani per bloccarli e
disse:
- Silenzio, c’è Gibbs! - circa 5 secondi dopo
l’uomo entrò nella stanza con il caffè
della scienziata in mano.
“ Ma come ha fatto?” si chiese Eli.
- Gibbs mio salvatore, nonché portatore di caffeina! Come
posso ringraziarti? -
- Potresti dirmi che hai trovato qualcosa che ci permetterebbe si
arrestare la Rana ad esempio… -
- Mi chiedi troppo ora! -
- Va bene Abby… grazie lo stesso… Riolo, figlio!
Salite su immediatamente! Abbiamo un altro caso! -
Eli e Mark non se lo fecero ripetere due volte e seguirono
l’uomo al piano superiore.
*
- Odio gli assassini… - disse Tony scattando una foto al
cadavere del marine in congedo Tom Stark, lo avevano strozzato.
- E siamo in due… - disse anche Elisa esaminandola scena del
crimine.
- Non capisco che gusto ci trovano ad uccidere marines poi… -
- E’ la pazzia che c’è nel mondo
DiNozzo, se non ci fossero assassini dei marines tu saresti attualmente
disoccupato, e questo non mi stupirebbe più di
tanto… - disse Gibbs.
- Così mi offendi capo… -
- Anzi sono stato educato… forza lavora! -
- Gibbs ha ragione… - disse McGee.
- Zitto “Re degli Elfi”! Anche tu saresti
disoccupato! -
- No, io sarei uno scrittore di successo -
- No, il mio caro McGee, il tuo libro è basato sul tuo
lavoro, sia i personaggi che il contesto… - disse Elisa.
- Infatti ce lo vedrei bene il Pivello con un berretto giallo in testa
che chiede quante patatine vuoi… -
- Ehi! -
- Non offendere McGee Tony! - disse Ziva - il cappello sarebbe rosa! -
- Ho capito: oggi non è giornata… - e
così prese lo zaino e andò nell’altra
stanza.
- Ma dai povero McGee! - disse Eli.
- Deve crescere… e deve imparare, e anche tu pivella! Torna
a lavoro! - disse Tony sorridendo.
- Ma a Elisa non la chiami Pivella! -
- Lei è la terza persona al mondo di cui ho paura -
- Che bello! - esordì Rapisarda.
- E le altre due? -
- Gibbs e Ziva… -
- E fai bene DiNozzo! - disse Ziva, poi lo raggiunse e si misero a
confabulare sul caso.
Elisa ne approfittò per fare domande a Eli.
- Allora? -
- Allora cosa? -
- Raccontami il tuo appuntamento… aspetta! La fine
già la so purtroppo! Raccontami cosa è successo
prima che arrivaste a casa! -
- Mi ha portato in un ristorante… abbaimo mangiato la pasta
sai?!? Ci siamo divertiti un sacco… e poi siamo tornati a
casa e tu sai com’è finita! - fece una pausa.
- Ora raccontami di questo Fil… -
- Beh… l’ho incontrato per caso… aveva
i capelli poco più chiari di Tony, gli occhi verdi da
favola! E infatti è il cugino di Tony! -
- Non ci credo! Ma come riesci a beccarli tutti tu? -
- Dote naturale… comunque… ci siamo messi a
parlare… in italiano si intende… poi lui mi ha
dato il suo biglietto da visita con il suo numero, e io gli ho scritto
il mio sul palmo della mano… -
- Sembra un film… -
- Cosa? - disse Mark spuntando alle spalle di Eli e abbracciandola.
- L’incontro di Elisa con Filippo DiNozzo -
- E chi è il fratello di Tony? -
- No, il cugino! -
- Non ci credo! È incredibile! E dove lo hai conosciuto? -
- Sai, visto che voi facevate rumore… - i due fidanzati
arrossirono - sono uscita a fare due passi e l’ho incontrato -
- Ci somiglia a Tony? -
- Un po’ - disse Elisa sorridendo.
- Pivelle! Figlio! La smettete di fare conversazione da salotto?? -
- E no Rapisarda non si fa… - disse DiNozzo sorridendo.
- Da te proprio non me l’aspettavo! -
- Tony ti vibra il cellulare… deve essere Jeanne…
rispondi! - disse Elisa.
Lui non se lo fece ripetere due volte e sparì.
- Ehi! Su con il morale! Da quello che ho capito hai incontrato il
cugino di Tony! - disse David avvicinandosi.
- Lo so però… -
- Non è Tony… - concluse Ben Zion sorridendo.
- Esatto… è terribile essere innamorati di un
uomo fidanzato… -
- Sento che riuscirai ad averlo… siete fatti per stare
insieme… Come me e questa dolce creatura! - disse indicando
Ziva.
- Grazie David… ora mi sento meglio… un
consiglio: non chiamarla “dolce creatura” o almeno
non in pubblico -
- Me lo ricorderò . Disse il giovane ebreo. Sorrise di nuovo
e raggiunse la sua ragazza.
“ Sono fortunata ad avere amici
così…” pensò guardandosi
intorno.
Nel frattempo Tony tornò.
- Mi hai aspettato… ma che brava! -
- Era lei no? -
DiNozzo annuì.
- Lo sospettavo, ormai ho un sesto senso per questo genere di
cose… -
- Rapisarda! Ti ho detto di lavorare! - gridò ancora una
volta Gibbs.
- Certo capo! -
- Ti conviene lavorare… se no te lo scordi di vincere il
concorso… -
- Modestamente so già di non avere
possibilità… -
- Perché scusa?!? -
- David è nato per fare questo lavoro e poi sta con
Ziva… Mark è il figlio del capo… e Eli
oltre ad essere una psicologa è anche la fidanzata del
figlio del capo! Io cosa sono me lo spieghi? - disse posandosi una mano
sulla fronte.
Tony la guardò con tenerezza.
- Scusa… non ti dovevo dire queste cose… non sono
affari tuoi… - disse la ragazza riprendendo a esaminare la
scena del crimine.
- Tu sei più brava di me a sparare… sei
carina… più intelliogente di me e di molti tuoi
compagni… sei simpatica… sei furba…
sai usare un computer al contrario di David… e sei sfacciata
al contrario di Eli… meriti tu di vincere il questo
concorso… sei la migliore - disse Tony guardandola negli
occhi.
Elisa non sapeva cosa rispondere.
- Grazie - disse infine abbassando gli occhi imbarazzata.
- Non c’è di che… sai mi ricorda un
film… -
*
A uccidere Tom Stark era stato il suo migliore amico durante una lite.
Charly, si chiamava così l’amico, si era
presentato alla polizia piangendo e gli aveva spifferato tutto.
E così i ragazzi avevano “risolto”
l’ennesimo caso.
- Mi è venuta un’idea! Perché non
facciamo una festa? - chiese Mark al resto del gruppo.
- Una festa?!? - chiese diffidente Gibbs.
- Si, sai è Natale fra pochi giorni papà! -
- E dove festeggiamo? - chiese Ziva stringendo la mano a David.
- A casa nostra si intende! - rispose con aria ovvia il figlio del capo.
- Ragazzi io non lo so se posso venire… forse lo devo
passare con la mia ragazza… -
- Ma che antipatico che sei! Portala con te! -
- Beh no… non posso… -
Elisa lo guardò sospettosa: non le quadrava
qualcosa…
- Faccelo sapere prima però! Mi raccomando! -
- Certo! Adios amigos! - e dicendo così il falso italiano
scomparì dalla loro vista.
A Elisa finalmente si illuminò la lampadina!
Ecco dove aveva già sentito quel cognome…
Corse verso l’ascensore e ci entrò dentro appena
in tempo.
Poi lo bloccò.
- Tu stai con la figlia della Rana! - gridò in faccia a Tony.
Lui non rispose e abbassò gli occhi.
- Benoit! Ecco dove avevo già sentito quel cognome!
Renè Benoit e Jeanne Benoit… è una
missione sotto copertura vero?!? -
DiNozzo annuì.
- Ma lo sai quanto stai rischiando? E non parlo solo della missione! Tu
ami quella ragazza Tony! E questo potrebbe portarti a fare scelte
sbagliate… -
- Tu cosa proponi? -
- Sei tu l’artefice del tuo destino… non
io… ma sappi che non hai la mia approvazione per quello che
stai facendo! - e dicendo così fece ripartire
l’ascensore.
Poi, arrivati al piano terra fece scendere Tony, che prima di
andarsene, si girò di nuovo verso l’apparecchio in
tempo per vedere ancora una volta gli occhi di Elisa che lo fissavano
tristi.
elisa93 e Tony hanno un fan!!! elisa93 e Tony hanno un fan!!! eLiSeTtA
e Mark no!!! eLiSeTtA e Mark no!!! (miiiii! nd eLiSeTtA)(ahahah! nd
elisa93)
Neji come ha sentito la parola “destino”
è arrivato di corsa, e noi ce lo teniamo
vero?(perché no… nd elisa93)(lo sapevo che mi
avresti capito compagna! nd eLiSeTtA)(ma se viene Sasuke lo buttiamo
fuori a calci! Nd elisa93)(Nuuuu!!! ç_ç me lo
prendo io! Il mio cucciolo puccio! nd eLiSeTtA)(e va bene…
nd elisa93)
Dopo questo intermezzo di Naruto( che io odio! Al contrario di
eLiSeTtA, lei vive di Naruto… nd elisa93) vi salutiamo, alla
prossima!
Baci baci
elisa93 e eLiSeTtA
|
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Capitolo 14 *** 14. A Natale si è tutti più buoni... o quasi... ***
Rieccoci
qua! Speravate di esservi liberate di noi eh? E invece no!!
Muahahahah!!intanto auguriamo a tutte le nostre lettrici e resencitrici
una buaona festa della donna, anche se in ritardo… e che ci
volete fare non siamo puntuali noi!!
Passando alla storia, c’è atmosfera natalizia a
casa dei pivellini! (elisa93 mi ha ridicolizzato da morire…
ç_ç nd eLiSeTtA)(muahahahah! Me crudele! nd
elisa93)
Have fun!
14. A Natale si è tutti più buoni… o
quasi…
- Adoro il Natale! - disse Eli mettendo la musica natalizia.
Erano passate due settimane e ormai era il 21 Dicembre.
- L’ho notato… - sbuffò Elisa cercando
di scrivere.
- Ma fa tutti gli anni così? - chiese David sconvolto
guardando Eli girare per la casa ballando e attaccando palline di
Natale un po’ ovunque.
- Si, sempre… -
- Per fortuna sono ebreo… queste feste cristiane sono
così… strane! E quei due ne sono la prova.. -
disse Ben Zion indicando anche Mark che si era unito a Eli.
- Io non li conosco… per quanto mi riguarda… -
disse Rapisarda alzandosi e andandosi a mettere in camera sua.
- Jingle bells! Jingle bells! - cantavano i due fidanzati e David li
guardava seriamente sconcertato.
Suonarono alla porta.
Naturalmente andò ad aprire David(sembrava diventato il
portiere ormai!) e si ritrovò davanti la stessa faccia che
nelle ultime due settimane aveva fatto visita a Elisa: Filippo DiNozzo.
- Ciao David! Elisa c’è vero? - il ragazzo
israeliano annuì e lo fece entrare.
Poi Fil entrò nella camera di Elisa.
Ben Zion tornò a sedersi sul divano e fu lieto di scoprire
che la buffa danza di Eli e Mark era terminata.
- Ormai viene quasi ogni sera! - sbuffò Eli alludendo a Fil.
- Guarda meglio così che quando era sola non trovi? -
- Ha ragione David, piccola! Almeno così non si lamenta
della vita o ci fa battute ironiche sopra… - disse Mark.
- Ma a me piacevano le sue battute… -
- E’ un piccolo prezzo da pagare per la sua
felicità… -
- Sei così profondo… - disse Eli e gli diede un
bacio.
- La smettete voi due?!? Siete così zuccherosi… -
protestò Ben Zion.
- La smettiamo e andiamo a dormire! Domani è
l’ultimo giorno prima delle vacanze, e sento che mio padre ci
farà lavorare il doppio… - disse
l’inglese prendendo per mano la ragazza e portandola in
camera.
- Ci scommetto un occhio che sarà così! - disse
David sorridendo a Shadow prima che la porta si chiudesse di scatto.
“L’unico solo oggi eh?” pensò
cambiando CD.
Mise una musica dolce e rilassante, tornò a sedersi sul
divano e ascoltò quel suono conciliante finchè
non si addormentò.
*
- Buone feste capo! - disse DiNozzo raccogliendo le sue cose.
- Buone feste Dinozzo… - disse Gibbs.
- Ciao Tony! Ci vediamo a Natale allora? - chiese Mark.
- Non lo so! Ti farò sapere - disse l’uomo e
quando si girò sbattè addosso a Elisa.
- Buone feste bellezza etnea… -
- Ciao… - si limitò a dire lei.
Era ancora arrabbiata con lui e in quei giorni gli aveva rivolto la
parola solo quando era stata costretta.
Tony si maledisse e andò verso l’ascensore.
*
- Oh McGee! Mi hanno detto che c’è una cena a casa
dei Pivelli per Natale tu vieni? - chiese Abby abbracciando il ragazzo.
- Certo e tu? -
- Dove vai tu vado io… -
*
- Direttore… le andrebbe di andare a una festa? - chiese
formalmente Gibbs al direttore Shepard.
- Dove è questa festa? -
- A casa dei quattro ragazzi nuovi, a Natale… vieni vero
Jenny? -
- Devo vedere i miei impegni… -
- Vieni vero Jenny?!? - disse Jethro mettendo le sue mani sopra i
fascicoli che la donna stava raccogliendo.
- Vedrò di venirci Jethro… - disse lei sorridendo
- ma credo che per questo dovrò rimandare il mo incontro con
il Presidente… -
- Benissimo, il Presidente può aspettare… i tuoi
ragazzi no! Così mi piaci Jen! -
*
- Dottore lei ci va alla festa? -
- Certo signor Palmer! E tu? -
- Io… si certo che ci vado sono un Pivello anche io no? -
- Giusto… ci vai da solo? -
- In realtà darò un passaggio
all’agente Lee… sa siamo vicini di
casa… -
- Capisco benissimo signor Palmer -
*
Tony era seduto ad un tavolo di un ristorante con Jeanne. Il posto era
carino e all’aperto, anche se era inverno si stava piuttosto
bene… non aveva ancora nevicato!
- Tony? - sentì una voce che lo chiamava. Si girò
allarmato: era Elisa.
- Ciao Elisa! - la salutò. Lei sbiancò come vide
che era con Jeanne, ma si avvicinò lo stesso.
- Jeanne ti voglio presentare una mia collega… la
professoressa Elisa Rapisarda! -
“Professoressa?!? Bel salto di
qualità…” pensò stringendo
la mano alla nemica.
- E Elisa lei è Jeanne Benoit, la mia ragazza -
- Piacere - disse con un finto sorriso la mediterranea.
- Ma siete tutti italiani? -
- Beh… diciamo di si… -
- Ci conosciamo? - chiese la francesina squadrandola.
- Forse… -
- La sua voce… non è la stessa che mi ha risposto
al telefono? Era per caso lei quella ragazza maleducata che mi ha
risposto? -
“ Ahi… ora Elisa si incazza…”
pensò Tony.
- Maleducata lo dici a tua sorella! - gridò infatti.
- Non alzare la voce con me sgualdrinella! - gridò di
rimando anche Jeanne alzandosi in piedi.
- Sgualdrinella a chi! Guarda che non ti uccido solo perché
Tony non vorrebbe! -
- Tu uccidere me?!? Te lo sogni! Così come ti sogni il mio
Tony -
“ La situazione si fa calda…”
pensò DiNozzo.
- Tuo?!? E cos’è un oggetto? Ma fammi il piacere!
Vatti a fare sparare! -
- Modera i termini! Io sono una persona colta e laureata portami
rispetto sgualdrinella!-
- Ma allora sei bestia! Per fare la professoressa ci vuole una laurea
sai? Vuoi che ti faccio un disegnino? E poi guai se provi a chiamarmi
di nuovo sgualdrinella! -
Jeanne la guardò con odio e disse:
- SGUALDRINELLA -
A quel punto Elisa non seppe più trattenersi e si
lanciò addosso a Jeanne prendendola a pugni e calci.
Purtroppo per la francese Elisa era nettamente superiore a lei, sia di
corporatura che di esperienza in combattimento.
Nonostante questo però si difendeva abbastanza
bene…
Le afferrò i capelli e così se la
scrollò di dosso.
Poi provò a darle un pugno in faccia, ma Rapisarda lo
però con facilità e riprese a tempestarla di
pugni e calci.
La gente intorno guardava incuriosita e Tony cercava di non guardare.
Alla fine si decise e si mise tra le due.
Prese Elisa e la portò lontana da Jeanne.
- Sei impazzita?!? La potevi uccidere! -
- Nessuno può darmi della sgualdrina, nessuno, nemmeno
lei… - Tony girò i tacchi e tornò
dalla sua ragazza, la quale era coperta di sangue dovuto a un naso
rotto e a un labbro e un sopracciglio spaccati. Aveva molte altre
contusioni dovute ai pugni dell’italiana, sia in faccia che
sul resto del corpo.
La abbracciò forte.
- Jeanne dobbiamo andare all’ospedale… - le
sussurrò.
- Va bene… le ho fatto male? -
DiNozzo si girò verso la collega completamente illesa che si
guardava un’unghia rotta.
- Si tantissimo… ora andiamo forza! - e dicendo
così la prese sottobraccio e la portò verso la
macchina rivolgendo un’occhiata furiosa alla partner.
*
- Tu cosa hai fatto? - chiese Eli come la sua omonima tornò
a casa e le raccontò quello che aveva fatto.
- Hai pestato la ragazza di Tony… chissà
perché ma me lo aspettavo… -
- Anzi mi sono trattenuta… se no… -
- Aspetta non lo voglio sapere cosa le facevi! -
- Paurona! - le disse Mark baciandola sul naso(ormai erano
inseparabili).
- Non è paura! È ribrezzo per le macabre idee che
ha questa ragazza! Tu non ne hai idea! -
- L’avevo detto subito che eri un genio del male! Un
po’ come Ziva! - disse David mettendole un braccio intorno
alle spalle.
- Dai! L’hai stracciata! E te la sei cavata solo con
un’unghia spezzata! -
- Si ma ora Tony mi odia! -
- Si ma hai realizzato il sogno della tua vita! -compensò
Riolo.
- Uno dei sogni vorrai dire… - rispose
- Si quelli o quello… non mi interessa! Ho litigato con Tony
ed è questo il brutto! -
Suonarono al campanello.
- Chi è?!? - chiese Elisa che era l’unica alzata.
- DiNozzo! - rispose.
Era Fil DiNozzo.
Gli aprì di scatto la porta e lo attirò dentro.
- Tu in camera mia! - gli ordinò, poi si avvicinò
ai tre amici.
- Devo trovare un modo per fare pace con Tony… -
- Ma scusa e Fil? -chiese Eli sconvolta.
- Lui…non lo so… comunque pensateci! Io devo
andare a sfogarmi… -
- Credo che a Fil piacerà questo tuo sfogo… -
disse David sorridendo.
- Tu non immagini quanto Ben Zion! Fil! Sono arrivata! -
*
Per tutta la mattina seguente DiNozzo non rivolse la parola ad Elisa.
- Cosa c’è Tony? - chiese il direttore vedendolo
entrare nella sua stanza triste.
- C’è stato un incidente… un agente
della squadra ha scoperto la missione sotto copertura… e
ierimentre ero a cenare con Jeanne si è
intromesso… -
- La copertura è saltata? - chiese preoccupata Jen.
- No… almeno non ancora…
però… -
- Però cosa agente DiNozzo! -
- L’agente ha pestato a sangue Jeanne… -
- Si è fatta molto male? -
- Un naso rotto, 2 costole rotte, un sopracciglio spaccato, un occhio
nero, il labbro spaccato e contusioni varie sul resto del
corpo… -
- Per quale motivo un agente dovrebbe fare del male a un
civile? -
Tony abbassò gli occhi.
- A meno che non sia coinvolto sentimentalmente… - concluse
Shepard avvicinandosi al ragazzo - quindi è una ragazza,
Ziva non può essere perché non è una
sprovveduta e sa che rischia di perdere il bambino se fa scemenze,
Riolo non mi pare tipo da rissa… rimane solo Rapisarda, lei
è proprio il tipo da rissa e mi pare molto attratta da te -
- Io non ho fatto nomi… - disse Tony per discolparsi.
- Molto gentile da parte tua… comunque… sei
venuto qui solo per dirmi questo? -
- No… sai certe volte mi pare che lei sappia già
tutto… che non sono il professor DiNardo, ma un agente
speciale dell’ NCIS… è
stranissimo… -
- Spero per noi che non glielo abbia detto suo padre se l’ha
scoperto… andrebbe tutto a monte… - DiNozzo si
alzò e andò verso la porta.
- Ehm… Tony? Mi mandi l’agente Rapisarda per
piacere? -
*
- Cosa ti è saltato in mente?!? - urlò il
direttore una volta che Elisa fu alla sua scrivania.
- Mi aveva dato della sgualdrinella direttore - rispose digrignando i
denti.
- E ti pare un buon motivo per pestarla? -
- Si signor Direttore… da dove vengo io si picchia anche per
molto meno… se avessi voluto l’avrei potuta
uccidere… anzi che mi sono trattenuta! -
- Sei innamorata di Tony vero?!? - chiese a sorpresa Jen.
- Si direttore -
- Lo sospettavo… non sei stupida e quindi sapevi a cosa
andavi incontro ferendo Jeanne e queste follie si fanno solo per
amore… ti capisco… anche io ai miei tempi ho
fatto delle cose stupide per amore… ma mi devi promettere
una cosa:non ti intrometterai mai più tra i due innamorati -
La ragazza incrociò le dita dietro la schiena.
- Lo prometto direttore… -
- Bene e ora… -
- Rapisarda vieni qui! - urlò Gibbs entrando nella stanza
senza bussare come faceva di solito.
- Certo capo! - disse alzandosi e mettendosi accanto a lui.
- Jethro parlavo con lei di cose serie! -
- Mi dispiace ma ho un nuovo caso e ho bisogno dell’agente
operativo Rapisarda! -
Il direttore e Gibbs si diedero una lunga occhiata, poi lui
uscì dalla stanza seguito da una motivata Elisa.
Ho picchiato Jeanne! Ho picchiato Jeanne!!(elisa93 è su di
giri… nd eLiSeTtA)( e ci credo! Ho pestato Jeanne!! nd
elisa93)(in effetti… comunque non ti perdono per la figura
da idiota che mi hai fatto fare all’inizio del capitolo!
>////< nd eLiSeTtA)(muahahahahah!! nd elisa93)
Speriamo che vi sia piaciuto e commentate!
Un bacio le vostre
elisa93(muahahahah!) e eLiSeTtA(>/////<)
|
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Capitolo 15 *** 15.Incidente ***
Indovinate
un po’??? Oggi è il compleanno di eLiSeTtA!!!
Auguri!!!(grazie grazie nd eLiSeTtA)(togliti subito quel cappellino da
festa!!! Non è ancora iniziata!!! nd elisa93)(miiii! Mi
piace!! nd eLiSeTtA che si toglie il cappellino)(muahahahah! Me
crudele! nd elisa93)
Vi lasciamo al capitolo, enjoy!!
15.Incidente
- DiNozzo! - urlò Gibbs.
- Libero! - gli rispose Tony.
Erano in un quartiere malfamato, accompagnati dalla squadra
dell’agente Roy Martez.
Era arrivata loro una soffiata secondo la quale un famoso e pericoloso
spacciatore (che aveva ucciso un marine) si trovava in quel quartiere.
- Nicolson? - gridò Martez.
- Libero capo! - rispose Jack Nicolson.
Gli agenti della squadra Gibbs (DiNozzo, Elisa, Eli, Mark e David) e
gli agenti della squadra Martez (Nicolson, Ashley e Kevin) uscirono
allo scoperto. Indossavano i giubbotti antiproiettile.
- Che sia una falsa soffiata? - chiese Martez.
*
- Che sia una falsa soffiata? - disse Ziva avvicinandosi alla scrivania
di McGee.
- In quel caso arriverebbero a casa illesi -
- E se fosse un’imboscata? - chiese preoccupata una mano sul
ventre.
- Tranquilla… David se la sa cavare anche da
solo… -
- Lo so… ma io non mi preoccupo solo per lui…
anche per Tony le Elise Mark e Gibbs! - poi fece una pausa.
- Quanto vorrei essere lì con loro… -
- Tu hai altre cose a cui pensare… - disse Tim indicando la
sua pancia.
- E poi non sono neanche soli, con loro c’è la
squadra di Martez - continuò.
- Ho sentito dire che Roy Martez è una specie di Gibbs
versione 45enne, è vero? -
- Si, e con lui ci sono Jack Nicolson, il suo agente anziano, Ashley
White e Kevin Montgomery, che sono tra i migliori agenti
dell’NCIS in circolazione- concluse Pivello.
- Se lo dici tu… io comunque ho un brutto
presentimento… -
*
- No… non credo… DiNozzo, Rapisarda,
Riolo… voi coprite il lato Nord… io, Mark e
Martez l’ovest e Nicolson, White e Montgomery l’est
-
- E il sud agente spegiale Gibbs? - chiese con odio Roy.
- Lo controlleremo tutti… forza in posizione! - disse
uscendo dal loro nascondiglio.
Pochi secondi dopo anche gli altri fecero lo stesso.
- Capo qui non c’è ness… - Montgomery
non potè continuare a parlare perché fu colpito
da un proiettile alla testa.
Immediatamente gli agenti tornarono al coperto per proteggersi dalla
pioggia di colpi.
Chad Michaels (ovvero il ricercato) evidentemente non era solo, ma con
almeno altre due persone.
- Gibbs cosa facciamo? - gridò DiNozzo al capo sovrastando
il rumore degli spari.
- Spostiamoci dietro quella macchina, da lì avremo una
visione migliore. Roy! Tu vai dalla parte opposta… al mio
tre… TRE! - gridò Jethro e si
catapultò dietro l’auto seguito immediatamente dai
suoi agenti.
Martez fece lo stesso ma Jack venne ferito e si accasciò a
terra svenuto.
A quel punto White saltò fuori dal nascondiglio sparando a
raffica verso i nemici.
Ne uccise due lasciando però in vita Michaels. Questo suo
errore fu punito con la morte, infatti l’uomo
piantò anche a lei un proiettile in testa uccidendola sul
colpo, come il collega Montgomery.
Chad continuò a sparare a raffica verso la squadra Gibbs.
Alla fine Rapisarda fece un lungo respiro e si girò verso
l’uomo uscendo allo scoperto.
Si spararono nello stesso istante e…
*
- Come sta? - chiese Ziva a Tony.
Erano in una corsia d’ospedale.
- Non lo so… la stanno operando di nuovo! - disse Tony
strofinandosi gli occhi per la stanchezza e la preoccupazione.
Era la sera del 28 di Dicembre e cioè era passata una
settimana da quando Elisa aveva ucciso Chad Michaels beccandosi
però a sua volta una pallottola.
DiNozzo aveva passato tutto questo tempo insieme a lei… non
l’aveva abbandonata.
A Jeanne però questo non era andato a genio.
A lui non interessava in quel momento… gli importava solo
che Elisa stesse bene…
Ziva si sedette accanto a lui e lo abbracciò.
- E’ una ragazza forte, e la caverà… -
- Hai detto così anche una settimana fa, ma mi pare che
siamo ancora qui… - sbuffò il ragazzo alzandosi.
In quel momento arrivò Gibbs con due caffé in
mano, uno per lui e uno per DiNozzo.
- Grazie capo… - borbottò stanco. - Aspetta non
è amaro! È dolce come piace a me! Capo hai
imparato i miei gusti dopo anni non ci credo! -
- Stanno arrivando anche tutti gli altri - si limitò a
rispondere.
- E’ ancora in sala operatoria? - chiese Eli quando
arrivò tenendosi stretta a Mark.
Tony annuì.
- Oh Tony! - disse Abby abbracciandolo - Vatti a riposare! Sono giorni
che sei qui! Vai a casa a riposarti… -
- No, finché non esce da quella sala! - disse staccandosi
dall’abbraccio e alzandosi di nuovo mentre un dottore veniva
verso di loro.
- Dottore! - chiese Tony speranzoso.
- E’ stato un intervento difficile…
però… l’ha superato… se non
ha una ricaduta nei prossimi due giorni è fuori pericolo.
- Grazie dottore! - disse stringendogli la mano sorridente.
- Se la vuole vedere è in quella stanza… - disse
indicandone una lì vicino.
Dinozzo vi si diresse a grandi passi.
- Glielo hai detto a tuo cugino? - chiese Eli.
- No - rispose semplicemente lui entrando nella stanza.
Elisa era lì addormentata, con la canula
d’ossigeno sotto il naso e con la flebo.
Vederla in quello stato pietoso gli fece venire un groppo in gola.
Decise di fare le cose velocemente. Le diede un bacio a fior di labbra
e andò via, lasciandola con gli altri suoi amici.
Elisa dopo quel piccolo contatto con il ragazzo si era mossa
leggermente e aveva sussurrato:
- Tony… -
Oddio… Elisa è in ospedale… che
tristezza (pepepepepepepepe!! nd eLiSeTtA che balla come
un’ossessa!)(ç___ç crudele…
io sono in ospedale e tu balli! nd elisa93)(Nuoooooo… che
dici… nd eLiSeTtA che nasconde le maracas dietro la
schiena)(ok… ti credo… nd
elisa93)(ihihih… ingenuotta… nd eLiSeTtA)
Speriamo che il capitolo vi sia piaciuto, il prossimo capitolo
è uno dei nostri preferiti… vi
piacerà, sicuro!
Baci baci
eLiSeTtA(ti metto prima solo perché sei la festeggiata! Nd
elisa93)(pepepepepepepepe!! Nd eLiSeTtA con le maracas) e
elisa93(ç___ç… sigh…)
|
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Capitolo 16 *** 16. Risveglio ***
Allora, visto che non
sappiamo che scrivere vi diciamo solo Buona Pasqua… in
ritardo…
Have fun!!
16. Risveglio
Era ormai il 31
Dicembre. Elisa non aveva dato segni di miglioramento. Non si era
ancora svegliata dal secondo intervento.
Tony era
preoccupato… non sapeva perché ma teneva
parecchio a quella ragazza…
Nicolson era
uscito già da una settimana, era solo una ferita alla
spalla… mentre Elisa potrebbe non uscire più da
quell’ospedale.
Respinse quel
pensiero il più lontano possibile e rispose al telefono che
stava squillando.
- Pronto? -
- Ciao Tony,sono
Jeanne… senti ti va di venire alla festa di capodanno con
me? È la festa del mio ospedale… dai! -
Alla parola
ospedale Tony si rabbuiò.
- Va
bene… che ore sono? Mmm… ok allora lì
tra cinque minuti… ciao -chiuse il telefono e mise in moto
la macchina.
La raggiunse
veramente in cinque minuti.
Per tutta la
sera fu distratto e serio.
Alle 11:55
Jeanne non ce la fece più e gli chiese cosa avesse.
-
Niente… sai una collega ha avuto un incidente con
l’auto -
- Tony la smetti
raccontarmi bugie?!? Lo so che sei un agente sotto copertura e che non
ti chiami DiNardo, ma DiNozzo! Me lo ha detto mio padre! -
*
- Peccato che
Tony non sia qui! - sospirò Ristringendosi a Mark.
Erano tutti,
Gibbs, Direttore, Ducky, Palmer, Lee, Ziva, David, Abby, McGee, intorno
al letto di Elisa che festeggiavano il capodanno bevendo
l’acqua del distributore là accanto e facendo
compagnia all’amica addormantata.
11:56.
- Tony non sa
cosa si perde… - disse Ziva sorridendo.
- E tutto per
quella stupida francese… le farò una bambolina
wodoo e la prenderò a colpi di spilli! - disse Abby.
“
Almeno sapeste…” pensò il Direttore
Shepard facendo una smorfia.
- Beh io non ci
trovo niente di male nel fatto che abbia una ragazza - disse Palmer.
- Jimmy ma ti
senti quando parli? Vedi Tony qui intorno? - disse Abby.
- No…
-
- Ecco cosa
c’è di male! -
- Non vedevo
Tony così preso da una donna da… mai! Non
è mai stato così preso da una donna…
tra i due ci deve essere una grande sincerità… -
*
11:57.
- Cosa?!? Tu lo
sapevi? -
- Certo Tony per
chi mi hai presa? Per una scema? - rispose Jeanne. Ci fu un silenzio
imbarazzante da parte di Tony.
- Vuoi dire che
tu… sapevi tutto sin dall’inizio? -
- Si,
l’ho sempre saputo, eppure sono rimasta con te
perché ti amo Tony! E tu ami me! Siamo fatti per stare
insieme! Freghiamocene di mio padre, dei suoi scagnozzi o dei tuoi
colleghi come quella bestia che mi ha alzato le mani e andiamocene
insieme! -
*
11:58.
- Non lo
so… DiNozzo non è tipo da sincerità
Ducky… - disse Ziva.
- Ti sbagli tu
cara Ziva… ho una laurea in psicologia e so capire cosa
pensa… -
- Ziva! Ducky!
Proprio ora dovete litigare?!?E davanti a lei! - disse Gibbs indicando
la ragazza stesa sul letto.
- Scusa
capo… -
Scusa Jethro -
poi tutti e 11 sorrisero e dissero:
- “Mai
chiedere scusa è un segno di debolezza.” -
*
11:59.
- Una domanda
prima Jeanne… tu sapevi dell’attentato
dell’altra volta? -
- Quale? Quella
piccola sparatoria? Si perché? -
- E non me lo
hai detto?!? -gridò Tony.
- Non ce
n’era bisogno no? -
- Potevo morire!
-
- Ma sei qui!
Forza! Andiamo -
Tony si
fermò.
- Cosa
c’è?!? - gridò esasperata Jeanne.
Intanto era
iniziato il conto alla rovescia.
- Mi dispiace
Jeanne ma per colpa tua sono morte due persone e una terza è
su un lettino d’ospedale che lotta tra la vita e la
morte… Jeanne tra noi è finita - disse triste
Tony.
- 3, 2, 1...
Buon anno! - gridarono tutti felici.
Tranne DiNozzo,
che era rimasto triste a guardarla negli occhi.
Poi
superò la francese in lacrime e salì sulla sua
macchina, diretto dalle persone che amava di più al mondo.
*
- Buon anno! -
gridarono tutti scambiandosi baci (nel caso di Mark e Eli, Ziva e
David, Palmer e Michelle e McGee e Abby).
- Buon anno!
Buon anno! - gridarono tutti insieme.
- Siamo nel
2008! Nel futuro! Chissà cosa accadrà di bello
quest’anno… - disse il Direttore Shepard guardando
Gibbs negli occhi.
- Io avrei un
paio di idee… - rispose l’uomo vago.
In quel momento
entrò nella stanza Tony, tutto sudato e affannato.
- Ciao Tony buon
anno! - gridarono ancora in coro.
Lui sorrise e si
sedette accanto ai suoi amici.
- E Jeanne? -
chiese il Direttore.
- E’
finita… - rispose il ragazzo.
- Come
è finita?!? -
- Mi ha
scoperto… - disse vago. Solo Jen capì il
significato di quelle parole:era saltata la copertura.
-Mi dispiace
Tony… - disse Abby alzandosi e andando ad abbracciarlo -
Tranquilla sto bene, e poi a me non dispiace perché sono qui
con voi, la mia FAMIGLIA… -
*
L’indomani
Elisa cominciò a stabilizzarsi, la febbre a
scendere…
Stava guarendo.
-
Salve… mi scusi mi sa dire dove è la stanza di
Elisa Rapisarda? - chiese un ragazzo a Tony.
Aveva i capelli
biondo scuro e gli occhi mori, teneva per mano una ragazza che pareva
incinta.
Entrambi gli
ricordavano vagamente qualcuno.
- In fondo al
corridoio… - rispose.
-
Grazie… oh non mi sono ancora presentato… io sono
Federico Rapisarda -
- Rapisarda? Sei
parente di Elisa? -
- Si, sono suo
fratello minore, e lei è? -
- Io sono
Anthony DiNozzo, un collega di tua sorella, e questa bella creatura chi
è? -
- Lei
è Simona Riolo, la mia fidanzata -
- Non mi dire
che è la sorella dell’altra Elisa! -
Simona
annuì.
-
Wow… che intreccio pazzesco! -
- Simona! -
gridò Eli saltandole al collo.
- Ciao Eli! -
- Come mai sei
qui? E con Federico soprattutto? -
- Beh ci stiamo
per sposare… -
- Cosa?!? Allora
sei tu la sua misteriosa fidanzata e futura madre! Auguri!!! Sapete
già cos’è? -
- Si, una
femminuccia… - rispose sorridendo e stringendo la mano del
compagno.
- Oh! E avete
già deciso il nome? -
- Si, Silvia -
- Che bello!
Mark vieni qua che ti presento mia sorella, il fratello di Elisa e mia
nipote! -
*
Passarono tutta
la giornata in quella piacevole compagnia.
I fratelli delle
Elise erano molto simpatici e stavano molto bene insieme.
Nonostante tutto
quelle persone accanto però Elisa non si era ancora
risvegliata.
Ormai era il 6
Gennaio nonché l’Epifania in Italia.
La sera prima
Tony si era offerto di dormire accanto a perdurante la notte.
-
Tony… - disse lei cercando di aprire gli occhi.
Lui si
svegliò di scatto.
- Elisa? -
-
Tony… - disse aprendo gli occhi.
- Grazie a dio!
Ragazzi! Si è svegliata! Ragazzi! -
Tutti si
fiondarono in camera sua.
- Ciao
ragazzi… - disse lei con un filo di voce.
- Chiamate
Gibbs, il Direttore, Ducky, Palmer e l’agente Lee! Subito! -
disse Abby.
- Scusa e il
dottore no vero? - disse David sarcastico andandoli a chiamare(compreso
il dottore!XD).
- Federico?
Simona? Che ci fate qui? -
- Siamo venuti a
trovarti non appena abbiamo saputo! E Simona è la mia quasi
moglie e madre di mia figlia -
- Auguri! Questa
proprio non me la aspettavo a dire il vero… -
Fu interrotta
dall’entrata in scena di un vecchio dottore che dopo aver
fatto una rapida visita annunciò che sarebbe potuta uscire
dopo un paio di giorni.
- Vi devo
chiedere di uscire tutti… si deve riposare - disse il
dottore.
I ragazzi
annuirono e fecero per andare, ma Elisa disse:
- No Tony! Tu
resta qui… può dottore vero?!? -
- Si,
l’importante è che è solo
lui… - e dicendo così andò via.
-
Ehi… allora come stai? - chiese Tony sorridente.
- Come una che
è appena uscita da un coma… - disse lei
rispondendo al sorriso.
- Ho lasciato
Jeanne -
- Quando?!?
Perché?!? Dove?!? -
- A capodanno,
lei sapeva tutto -
- Sapeva che non
eri il professor DiNardo? -
- Yes baby -
- E che eri un
agente dell’NCIS?!? -
- Sempre yes
baby -
- Wow! -
- E sapeva anche
della trappola e non ha detto nulla lo stesso, per questo
l’ho lasciata, sono morte due persone per colpa sua, e due
sono state ferite -
- Hai fatto
bene! Io te l’ho sempre detto, ma tu no!! Non ci credevi!
Questi sono i risultati… -
DiNozzo sorrise
si nuovo.
- Mi sei
mancata… -
- Anche tu a
me… - rispose lei guardandolo con dolcezza e attirandolo
verso di sé per abbracciarlo.
Quando si
staccarono Elisa disse con un sorriso a 360°:
- Comunque
grazie per quel bacio che mi hai dato! -
Yeah!
Tony ha lasciato Jeanne!! Pepepepepepepepepepe!!
Vi chiederete
chi siano Simona e Federico… ebbene sono veramente i nostri
fratelli!!! Che carini che sono vero? *_*
Saremo zie! Ma
non nella realtà eh?
Ora vi lasciamo
perché non abbiamo proprio
idee…^^’’’
Baci baci
elisa93 e
eLiSeTtA!
|
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Capitolo 17 *** 17. Catania ***
Hola!
Siamo tornate!! Anche oggi non abbiamo tempo per cianciare, oltre a
scusarci per aver saltato l’appuntamento della scorsa
settimana! Scusate!
Buon divertimento!^^
17. Catania
Erano ormai passati 4 mesi dal giorno dell’incidente.
La tensione si faceva sempre più alta.
Il concorso avrebbe avuto fine il 10 Giugno. Quindi i 4 tirocinanti
avevano poco più di due mesi per farsi scegliere come agente.
Ormai ognuno di loro aveva una motivazione ancora più valida
di prima: David voleva restare con Ziva, Mark con suo padre, Eli con
Mark e Elisa con Tony (anche se non si erano ancora messi insieme il
loro rapporto si era ancora di più rafforzato).
Jeanne pareva scomparsa dalla faccia della terra.
E la Grenuille era stato ucciso.
Tutto sommato si poteva dire che all’NCIS tutto filasse
liscio come l’olio.
- Buongiorno squadra! – disse Tony entrando sorridente come
al solito.
- Ciao Tony! – disse Elisa rispondendo al sorriso.
Ormai avevano tutti dei partner fissi: Tony e Elisa, McGee e Eli, David
e Ziva, Mark e Gibbs.
- Ciao o mia alba tutta italiana! –
- Come mai così felici? –
- Oggi sono esattamente 4 mesi che ti sei risvegliata –
- E allora?!? –
- E allora niente… lascia perdere… non
capiresti… -
- Potremmo chiamarlo Bobby! – disse David con la mano
poggiata sulla pancia di Ziva.
Avevano appena scoperto che era un maschietto.
- Si! Così pare un cane! -
- Grazie per il sarcasmo… mmm… Chad! -
- Scusa ma a te non piacciono nomi più tradizionali come
Avhram, David, Saul, Tamar, Sem, Adam… no vero? -
- Tamar è carino… -
- Vuoi chiamare nostro figlio “palma da dattero”?!?
-
- No, Tamar! Nessuno dei suoi compagni saprebbe cosa vuol dire! -
- Non è vero! - rispose Ziva facendo il broncio.
- Tony ti piace il nome Tamar? -
- Si, molto… ebreo… -
- Hai visto? - disse David persuasivo.
- E va bene… nostro figlio da oggi ha un nome: Tamar -
Elisa e gli altri che lo avevano sentito le fecero le congratulazioni.
- Ehi Tamy? Ciao bello… sono la mamma… - disse
Ziva con dolcezza rivolta al suo pancione appena accennato.
- Senti devo dare un annuncio… - disse Eli a Mark.
- Sai dov’è tuo padre? -
- Credo da Abby… Ciao papà -
- Ecco dov’è -
- Sentite, anche tu Gibbs, io devo abbandonare il concorso -
- Perché?!? - gridarono tutti in coro.
Elisa capì subito.
- Anche io, mi dispiace -
- E anche io… - disse Mark.
- Quidni ho vinto io?!? Evvai! - disse David.
- Perché?!? - gridò Gibbs.
- Dobbiamo andare a trovare mia sorella capo… sta per
partorire. E mancheremo circa un mese quindi… -
- Quindi un bel niente! Voi non abbandonerete questo concorso! Per
nessun motivo! Quella che farete sarà una missione di
scambio culturale con l’Italia, servirà
però un agente esperto… Tony! Tu andrai con loro!
-
- Cosa? - Gibbs lo guardò storto.
- Certo capo… bel piano… quando si parte? -
- Domani -
- E come? -
- Sul jet privato dell’NCIS -
*
- E così questa è Catania?!? - domandarono Mark e
Tony guardandosi intorno una volta arrivati e scesi
dall’aereo.
- Siamo solo all’aeroporto a dire il vero… - disse
Eli.
- Così piccolo? . Domandò Gibbs jr sconvolto.
- E che ti aspettavi? Siamo in Italia… in
Sicilia… a Catania… - disse Elisa.
- Wow sono in Italia… - disse DiNozzo affascinato.
- E non è magnifica? -
- Come ha detto Riolo questo è solo
l’aeroporto… - rispose sorridendo.
Passarono il resto della serata per arrivare in un appartamento che
l’NCIS aveva messo loro a disposizione per quel mese.
“Grazie Jen” la ringraziò mentalmente
Tony.
Era veramente eccitato: finalmente era nel suo paese
d’origine!
*
- McGee ora che Tony non c’è sei tu
l’agente operativo! - disse Gibbs - e tu Ben Zion
sarai… l’agente di collegamento col Mossad, mentre
Ziva… Sarà l’esperta di informatica -
- Ma io non sono del Mossad! -
- E io non sono un’esperta di informatica! -
Gibbs rivolse loro un’occhiata fulminante, poi
voltò loro le spalle e disse:
- Ricordate il carattere: McGee, tu devi essere donnaiolo, irritante e
scherzoso; Ben Zion devi essere diffidente, glaciale e sensuale; Ziva
devi essere impacciata, ingenuotta e timida -
- Ma Gibbs! -
- Non accetto lamentele -
*
- Allora cosa facciamo stasera? - chiese Eli.
- Beh io avrei un idea… - dissero in coro Tony e Elisa con
timbro malizioso.
- Elisa! - la rimproverò Riolo.
- Tony! - lo rimproverò Mark.
- Ok ok… un’altra idea sarebbe andare a dormire e
domani andare in giro per la città… voglio vedere
questo “elefante”… - disse Tony andando
nella stanza accanto con la valigia.
- Ehi! -
- Cosa c’è? - chiese Rapisarda entrando nella
stanza allarmata.
- C’è un solo letto matrimoniale nella stanza da
letto! Eli e Mark “dormono insieme”, ma noi due? -
- Beh, “dormiamo” anche noi insieme… ma
nel senso buono -
Tony la guardò poco convinta.
- Dai! Non vorrai mica dormire sul divano o per terra! Una volta ho
dormito per terra… quando ero a Parigi… e non
è stato piacevole… forse anche perché
non avevo coperte ed era Febbraio… comunque… TI
PREGO! - disse facendo gli occhioni da cucciolo.
- No… lo sai che cedo con gli occhioni da cucciolo! Sei
scorretta! Va bene… dormirò con te… -
“Queste ragazze catanesi…” si
ritrovò a pensare mentre disfaceva i bagagli e andava a
coricarsi con Elisa.
*
La prima settimana trascorse bene sia per i ragazzi partiti che per
quelli rimasti in America.
I primi avevano infatti assistito al parto di Simona e quindi alla
nascita di Silvia, e avevano trascorso il resto del tempo in giro per
Catania.
Tony era rimasto molto colpito. Quella era la sua cultura originaria.
Le cose che però gli erano piaciute di più erano
l’Elefante, il simbolo di Catania, che si trova in Piazza
Duomo e la pescheria (un luogo dove tutti i pescivendoli e altri
venditori si riunivano per vendere la loro merce).
Pareva che le Elise conoscessero tutti (Elisa veniva riconosciuta da
parecchie persone alla pescheria anche se lei non si ricordava chi
fossero:
- Venivo qui da piccola - aveva spiegato ad un curioso DiNozzo.
- Bello e poi? -
- Ci siamo dovuti trasferire in un’altra zona -).
Insomma, andava tutto alla grande.
Mentre agli “americani” sembrava andasse peggio:
Ziva non riusciva a fingersi ingenuotta e scema, McGee non sembrava un
vero e proprio latin lover e David con i suoi vestiti extra larghi era
tutt’altro che sensuale (almeno per gli uomini, ad alcune
donne piace…).
Ciò aveva portato Gibbs ad un esaurimento nervoso, che era
costato al povero Tim il doppio dei viaggi per portare il
caffé al capo.
A complicare le cose c’era il caso di un generale scomparso
(stavolta non era nel freezer tagliato a pezzi) che la
“mini” squadra non riusciva a risolvere.
*
- Pronto? Ciao Abby! - disse Eli al telefono di casa.
- Ciao! Come state? Il fuso orario ha per caso arrecato gravi danni ai
vostri cervelli? -
- No, non ti preoccupare! Stiamo tutti benissimo! -
- Aiuto! - gridò in quel momento Elisa.
- Si… proprio bene -considerò Abby oltre oceano.
- Fermo! Tony! Le mani a posto! -
- Uh! Ma che stanno facendo? Voglio vedere! -
- Niente, si stanno rincorrendo come al solito… - disse Eli
guardandoli, proprio mentre DiNozzo sollevava Rapinarla e se la metteva
in spalla e lei gli dava deboli pugni sulla schiena per farsi liberare.
- Stanno insieme? -
-No, credo sia solo uno degli effetti della “sindrome di
Peter Pan” -
- Vero? Oh Gibbs! Va bene… chiudo il telefono e penso a
risolvere il caso… ciao Eli! - e dicendo così la
dark attaccò.
- Vi volete fermare un attimo?!? Non avete 15 anni! Ne avete 30! -
- Io non ne ho trenta! - gridarono sempre lottando i due.
- Si ma facendo la media… -
- La futura signora Gibbs jr ha ragione! Non credevo fosse
così brava in matematica -
- Ci sono tante cose che non sai di noi - disse Rapisarda.
- Tipo? -
- Un giorno lo scoprirai… un giorno! -
- Ma un giorno è lontano! E io sono curioso! -
- “Un giorno” può essere anche domani!
Che ne sai! -
- Domani? La questione si fa interessante… -
- Vero? -
- Tony e Elisa! Andate a fare i vostri discorsi per favore nella VOSTRA
camera?!? -
- Va beh… come sei permalosa Riolo! -
- Scompari dalla mia vista prima che ti uccida! Capito Rapisarda? -
- Certo Riolo… andiamo DiNozzo! -
- Da quanto vi conoscete voi due? - chiese Tony chiudendosi la porta
alle spalle.
- Da parecchio… circa 10 anni… -
- Wow! -
- Eh si wow… -
- E come è stato scoprire che i vostri fratelli si stanno
sposando? -
- Wow! Soprattutto perché mi ero appena risvegliata da un
coma… -
L’italiano si fece cupo.
- Che c’è? Ho detto qualcosa di male? - disse la
ragazza abbassando e alzando la zip della felpa.
- No… è che… è stato per te
che ho lasciato Jeanne -
La mano di Rapisarda si bloccò.
- Sei la mia migliore amica e lei aveva permesso che tu rischiassi la
vita - la mano riprese regolarmente il suo movimento - Ma la vuoi
smettere?!? Io ti parlo di cose serie e tu giochi! -
- Sto scaricando i nervi… -
- Te li faccio scaricare io i nervi… -
- Davvero? - chiese tutta contenta.
- Uhm… no! Sei troppo giovane e ingenua -
- Tesoro io ho smesso di essere ingenua all’età di
6 anni… ora ne ho 24 -
- Quasi 25 -
- Va bene! Quasi 25! Quindi… -
- Non sei ingenua -
- Bravo! Ma sei un genio! -
- Grazie! Sono Genio, Eugenio! - Elisa tirò al ragazzo una
pacca sul braccio.
- Ahi! -
- Così impari a imitare le pubblicità! -
- E non hai ancora visto niente! -
- E non voglio vedere… forza a dormire! Domani
sarà una lunga giornata… -
- E a quanto pare non è… - gli arrivò
uno scappellotto.
- Ahi! Ma cosa ho detto?!? -
- Stavi per dire qualcosa che non dovevi dire! Pervertito! -
- Ma come fai? -
- A prevedere le tue battute? Semplice, sono più pervertita
di te -
*
- La casa sembra vuota senza quei tre… - disse Ziva
abbracciata al suo David.
- Eh… si… preferisco però che non
tornano… -
- Perché? -
- Perché oggi mentre andavo a lavoro ho graffiato la
macchina di Elisa -
*
- Tony? -
- Uhm? -
- Come se la starà cavando Gibbs senza di noi? -
- Con il Pivello come capo? Non so… -
Rimasero pensierosi per un po’.
- E se ti dicessi che sono incinta? -
Tony quasi non cadde dal letto.
- E come ti avrei messa incinta? Con la forza del pensiero? -
- Fai questi pensieri su di me? Bravo Tony! No, comunque, non di
te… di tuo cugino -
- Fil?!? -
- Si, proprio lui -
- Sei incinta di mio cugino?!? -
- No… era solo una domanda… ma a quanto pare ti
sei risposto da solo… -
Altro silenzio.
- Chissà come sta la mia macchina… - disse Elisa
sospirando.
- Starà benone… -
- In mano a David?!? -
*
- Etciù! - starnutì Ben Zion dall’altra
parte del mondo.
- Salute! Qualcuno sparla di te… -
- Cosa stavamo dicendo? Ah si! Tony e Elisa… che ne dici? -
- Sono una bella coppia… -
- Come me e te? - disse il ragazzo stringendola più forte.
- No… di meno… e Eli e Mark? -
- I due ingenuotti? Sono fatti per stare insieme… -
- E il Pivello ed Abby? -
- Gli opposti si attraggono… - disse l’uomo
posandole una mano sul ventre dove Tamar dormiva beato.
- Quando lo dirai a tuo padre? -
- Che sta per diventare nonno? Mai -
- Lo scoprirà… e lo sai! Meglio se glielo dici tu
che un agente antipatico! -
Ziva divenne pensierosa.
- Ci penserò… ma chi diavolo è a
quest’ora?!? -
Chiese sentendo il campanello.
David andò ad aprire la porta e si ritrovò
davanti Fil.
- Ciao… sai dov’è Elisa? È
un mese che non ci sentiamo… -
- E’ in Italia con tuo cugino… -
- Ah… sapevo di non avere possibilità…
ama troppo Tony… -
- Ok allora buonanotte! - disse David chiudendogli la porta in faccia.
Poi tornò dalla sua “dolce” Ziva.
*
- Riolo? - disse Mark a Eli.
- Si Gibbs? -
- Chi ci va da quei due? Io non ce la faccio a dormire con quelli che
parlano! Ci vai tu? -
- Perché io?!? -
- Perché Elisa è la tua migliore amica! Su, su! -
- Vacci tu dai! -
- Come si dice prima le signore… -
- Sei un essere crudele! -
- Lo so! - disse dandole pacca sul cul… sedere per farla
andare da Elisa e Tony.
- Ahi! -
- Forza via! -
- Questa me la paghi! -
- Hai detto così anche le altre volte -
Ed eccoci a Catania… abbiamo lasciato Gibbs in una
situazione snervante! Povero!
Allora al prossimo capitolo!
Un bacio le vostre
elisa93 e eLiSeTtA!
|
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Capitolo 18 *** 18. Ritorno a casa ***
Salve
scusate per il ritardo! Ma sapete... gli esami... comunque ora visto
che è da tanto che non aggiorniamo vi lasciamo al capitolo!
18. Ritorno a casa
Purtroppo la gita a Catania era passata subito.
Quando erano tornati tutti avevano fatto un mucchio di domande,
però il momento più bello era stato
l’arrivo dei “catanesi”
all’NCIS.
- Tony!- gridò Abby lanciandosi al collo del ragazzo e
facendolo cadere a terra.
- Abby... aiuto non respiro!-
- Oh scusa...- disse la ragazza staccandosi.
Lui si mise seduto e si massaggiò il collo.
- DiNozzo stai bene?- gli chiese Gibbs.
All’italiano gli si illuminarono gli occhi
all’udire quelle parole.
- Si grazie capo!-
- Bene, allora puoi tornare a lavoro!-
Il sorriso del poveretto si spense.
- Come non detto!- fece Elisa sorridendogli.
Lui le rivolse un’occhiataccia.
- Ma tu mi leggi nel pensiero?!?-
*
- Ciao papà!-
- Ciao Mark...-
- Ciao Gibbs!-
- Caio Eli...-
- ELI?!?- gridarono sconvolte Elisa e Ziva.
Gibbs le ignorò e si andò a sedere alla scrivania.
- L’ha chiamata Eli!-
- E’ il minimo... va a letto con suo figlio!- rispose Tony.
- Non è Gibbs se chiama per nome...- fece Tony afferrando la
mano di Rapisarda e rialzandosi.
- A me chiama per nome...-
- Dettagli...-
- E anche Ziva...-
- Caso a parte...-
- E anche Mark!-
- Oggi tu mi vuoi mettere in difficoltà, vero?-
- Già, già!-
- A CICCIA voi due! Sembrate LUPO e gatto!-
- A cuccia, come cane e gatto... è la quindicesima volta che
sbagli! Imparerai mai?-
- No-
- Sono contentissimo che siete tornati- disse ricordando a tutti di
esistere David.
- Grazie!-
- Sai che abbiamo dovuto prendere il vostro posto?!?-
- NO! Quindi McGee prendeva il mio...-
Non riuscì neanche a completare la frase che
dall’ascensore uscì un ragazzo con un berretto in
testa, gli occhiali da sole, i vestiti sportivi e l’ Mp3 alle
orecchie.
Era Timothy, che, non appena vide lo sguardo maligno che era comparso
sulla faccia di Tony si tolse lentamente le cuffie e gli occhiali.
- Ciao Tony...-
- Ciao Pivello... bel look... mi ricorda vagamente qualcuno...-
- Grazie...- balbettò e si andò a sedere alla sua
vecchia poltrona rosso di vergogna.
- Allora... McGee era me... e chi faceva lui?-
- IO...- disse Ziva.
- E chi faceva te?-
- David-
Tutti scoppiarono a ridere.
- Non c’è nulla da ridere!-
- Si invece! Ecco perché ti sei vestito attillato!-
- Non mi sei mancato neanche un po’ DiNozzo...-
- Neanche tu a me Ben Zion!- gridò al ragazzo che intanto
stava andando alla scrivania di Ziva.
- Certo che hai un fidanzato antipatico!-
- Senti chi parla! Quello che stava con “dalla Francia con
furore”!- disse Elisa sotto lo sguardo compiaciuto di Ziva
David.
- Era un’altra storia... e tu lo sai...- gli fece lui
allusivo.
- Vi siete messi insieme?-
- NO!-
- Domandavo solamente...-
- Però hanno dormito insieme!- gridò Eli dalla
scrivania.
- Wow! Avete “dormito” bene?- chiese
l’israeliana sorridendo.
- abbiamo dormito e basta!-
- Come vuoi tu Rapisarda!-
- Miii! Vi dico che abbiamo solo dormito-
- Certo certo...-
- Voi tre! Volete lavorare?!?- gridò Gibbs.
- certo capo!- e tutti corsero verso le loro scrivanie.
*
- Il marine Bill Portman è morto ieri strangolato-
informò Tony poco dopo.
- Non è stata una morte naturale...- commentò
Elisa.
- No... direi proprio di no... comunque l’hanno trovato a
Baltimora... prendo il furgone capo?-
- Va bene DiNozzo... Elisa devi venire con me dal direttore un attimo-
rispose Gibbs salendo le scale.
*
- Jethro...-
- Direttore...-
- Hai portato Elisa... bene... ora puoi andare...-
Gibbs rimase fermo.
- Ho detto che puoi andare se vuoi!-
- Appunto! Se voglio!-
- Agente speciale Gibbs le ordino immediatamente di uscire
dalla stanza!-
Lui dopo un’occhiataccia uscì dalla stanza.
- Allora... come è andata in Italia?-
- Bene! Mia cognata ha avuto una splendida bambina!-
- E lo scambio culturale?-
- Alla grande Direttore!-
- Ho saputo di quel fatto con DiNozzo...-
- Ho solo dormito-
Il direttore alzò un sopracciglio.
- Veramente!-
- Ti voglio credere... ora va a lavorare!-
- Certo! Buonasera direttore-
*
- Cosa ti ha chiesto la grande capa?- chiese Eli alla sua omonima una
volta sulla scena del crimine
- Niente! Solo come era andata a Catania e...-
- E?-
- Se avevo “dormito” con Tony...-
- Ah! Le vostre famose “dormite”...-
- Lo sai che se non fossi mia amica saresti già morta?-
- Si lo so... per questo ogni giorno ringrazio il cielo per avermi reso
amica tua!-
- Davvero Riolo?- chiese con una vocina da bambina.
- No!- rispose Eli facendole la linguaccia.
- Made in Italy! Vieni qui!- gridò Tony.
Lei si fiondò immediatamente da lui.
- Quanto tempo gli dai?- chiese David con Ziva e Eli alle calcagna.
- A chi?-
- A quei due prima che si mettano insieme...-
- Io gli do al massimo un mese- disse l’italiana.
- Io dico due mesi...-
- Io di TRE mesi- disse sicura l’agente David.
- Vedremo chi vincerà!-
*
- Cosa vuoi falso Made in Italy?- chiese Elisa a Tony come
arrivò da lui.
- Aiutami a scattare le foto al nostro amico assassinato!-
- Non può farlo McGee?-
- Fallo senza fare domande!-
- Va bene...-
*
- McGee ti senti male?- chiese Gibbs a Tim vedendolo messo su una
panchina con il berretto dell’NCIS tra le mani.
- Non sto bene capo...-
- Cosa c’è? C’entra Abby?-
- No... è che...-
- Cosa McGee?- disse il capo col suo solito tono duro.
- Bill Portman io lo conoscevo... era uno dei miei migliori amici... e
io sono stato l’ultimo a vederlo!-
O.O McGee!
Da te non ce lo aspettavamo di certo!
Ragazzi! Che capitolo mozzafiato (ma come sei vanitosa! Nd
eLiSeTtA)(chiudi il becco! Nd elisa93)(cattiva... nd
eLiSeTtA)(muahahahahahah! Nd elisa93)
Ragazzi quanto mi era mancato trascrivere i capitoli di questa storia
dal mio sacro quaderno! Forse non l’avevate notato ma da tre
mesi a questa parte a scrivere era stata la ragazza senza talento...
ahi! Volevo dire... la “grande” eLiSeTtA!
Comunque ora scrivo io e come di consuetudine le note
all’inizio e alla fine del capitolo saranno... beh... quelle
che faccio di solito...
Cooooooooomunque... ora vi lascio andare! Ciao ciao alla prossima!
Le vostre affezionate
elisa93 e eLiSeTtA
|
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Capitolo 19 *** 19. Salviamo il Pivello! ***
Ciao
ragazzi! Si... sono molto più puntuale di eLiSeTtA in quanto
ad aggiornamenti... fatemi santa! Ahi... va bene... chiudo il becco!
Speriamo abbiate passato un buon fine settimana! E ora vi lasciamo al
capitolo!
19. Salviamo il Pivello!
- Abby hai trovato qualcosa per scagionare il tuo ragazzo?- chiese
Gibbs di volata ad una Abby distrutta.
Aveva i capelli sciolti e il trucco sbavato a causa delle lacrime.
Si asciugò velocemente con dorso della mano.
- Niente Gibbs... mi dispiace...-
- Vieni qui...- e dicendo così la abbracciò -
Andrà tutto bene...-
- Grazie... posso chiederti una cosa?-
L’uomo annuì.
- Puoi portare Bert da McGee? Così non si sentirà
solo!- e gli porse l’ippopotamo.
- Va bene...- come Gibbs se lo mise sotto braccio quello emise il suo
tipico suono.
*
- Come sta Abby?- chiese Jenny a Gibbs una volta che furono soli nel
suo ufficio.
- Non bene... mi ha dato questo...- e dicendo così poggio
Bert sulla scrivania - Vuole che lo porti a McGee-
- Non se ne separa mai... sta davvero male allora... vuoi parlare con
Tim?-
- Magari... dovremmo chiedere un permesso speciale e...-
- Ti organizzo un incontro per questo pomeriggio-
*
- Perché si deve sempre cacciare nei guai? È la
seconda volta che viene accusato di omicidio...-
- Beh... anche a te è successo Tony!- rispose Elisa.
Erano seduti alla loro scrivania.
- Hai ragione... ero quasi impazzito...-
- Si... mi hanno raccontato del tuo piccolo concerto nella sala degli
interrogatori... E poi perché ti preoccupi? Se
l’è già cavata no?-
- È che... è stato il mio agente anziano quando
Gibbs è andato via... è come se fosse mio
fratello minore... meno sexy e affascinante di me si intende...
però è il mio migliore amico e mi sento in
colpa... sento che è colpa mia se è in galera da
una settimana!-
- Tony... non è colpa tua... neanche mia... è
successo! Tutto qui!-
- Dobbiamo trovare l’assassino.... e alla svelta... Capo!
Dove vai?-
- A parlare con McGee, DiNozzo... volete venire?-
- Certo!-
I due salirono in ascensore con il loro capo.
*
- McGee non sarebbe capace di uccidere una mosca... figuriamoci un
uomo!- diceva ziva tenendosi una mano sul pancione era quasi al settimo
mese di gravidanza.
- Si si... ma ora siediti...- fece David.
- Ma è la scena del crimine!-
- Le sedie le abbiamo già esaminate! E poi non dovresti
neanche essere qui tu! Ma a casa come ti ha detto il dottore!-
- Come sei dolce Ben Zion!-
- Non ti fare illusioni donna... è solo per Tamar!-
- Smettila di fare il duro! Lo so che sei dolce come il SALE!-
- Lo ZUCCHERO!- la corresse Eli esaminando per la ventesima volta la
scena del delitto.
-- Si, quello che è...- rispose sedendosi - Voi avete
trovato qualcosa?-
- Nada!- rispose Mark avvicinandosi insieme a Riolo.
- qui ci volevano Tony e elisa... o anche Ziva al massimo della
forma...-
Ziva fulminò la ragazza.
- Non voglio dire che tu non sei in forma! Anzi...-
- Riolo è maglio se chiudi il becco-
- Va bene...-
- Allora... a casa di McGee abbiamo controllato... qui pure...
cerchiamo nel computer! Può essere che il nostro Pivello
giocando a quel suo gioco dove è il “re degli
elfi”...- esordì David.-
- perché non ci abbiamo pensato prima?- chiese Ziva.
Eli fece un sorrisino e rispose:
- Perché se no il capitolo finiva subito!-
*
- Capo! Tony! Elisa! Siete venuti a trovarmi!- gridò Timothy
da dietro le sbarre.
- Pivello! Non ti hanno ancora dato il pigiama arancione?-
- Sei sempre il solito Tony!-
- Hai ragione e tu sei sempre il solito Pivello...- disse DiNozzo
dandogli uno scappellotto.
- Vi lascio soli?- chiese Gibbs.
- Fa come vuoi capo...--
- Dopo devo dire due cosette a McGee però!- e
così andò via.
- Che strano... ti hanno portato nella stessa cella dove avevano
portato me...-
- Evvai!-
Calò il silenzio.
- Abby come sta?- chiese il ragazzo sedendosi sulla brandina della sua
cella.
- Se la cavicchia...- rispose Elisa.
- Che vuol dire “se la cavicchia”?-
- Ti piange ancora...-
- Abby...-
- Su con la vita Pivello! Al caso sta la migliore squadra
dell’NCIS!-
- Cioè?-
- Eli, Mark, Ziva e David!-
- Allora devo cominciare a rendere più accogliente questo
posto...-
- Perché scusa?!?- gridò Elisa.
- Beh... sono tutti pivellini! E l’unico agente di quella
squadra è incinta!-
- Beh... questione di punti di vista... e poi non urlare! Ti capiamo lo
stesso!-
- Scusate ragazzi... è che sono un po’ nervoso...
sapete, Big Billy ci prova con me!-
- Poverino!- commentò Rapisarda.
- Chi è Big Billy?- chiese Tony incuriosito.
- Quello...-
Era un uomo pelato grande e grosso con un paio di baffi, come
incrociò lo sguardo di Tony gli fece l’occhiolino.
Tony rabbrividì e distolse lo sguardo.
- Brr... ti capisco... ora vuoi parlare con Gibbs?-
- Ok!-
*
- McGee!-
- Capo... sono preoccupato!-
- Ti capisco McGee...-
- Grazie capo... senti... se uscirò da questo posto posso...
posso sposare Abby?-
Jethro sorrise.
- Certo... solo se esci da qui però...-
- Grazie capo! Sono felice!-
- Anche io...-
- E di cosa?-
- DiNozzo quando era in cella è andato fuori di testa... tu
no!- gli diede uno scappellotto, lasciò Bert di fronte alla
cella e salì le scale sorridendo.
*
- Forse ci siamo ragazzi!- gridò Mark.
- Allora... Bill Portman è stato ucciso alle sette giusto?
Bene... il computer dice che il nostro caro Pivello stava scrivendo in
quel momento!-
- Ma McGee non scrive con la macchina da scrivere?-
- Non più da quando sono venuta qui con abby e
l’abbiamo rotta...- confessò Ziva.
- Quindi McGee è innocente!- disse Eli.
- Yes baby!- rispose Mark sorridendo.
- Gibbs ne sarà felice!-
- Tu dici?-
*
- Ma gli altri non sono ancora tornati?- disse Tony posando la sacca.
- A quanto pare no...- rispose elisa facendo altrettanto.
- Povero McGee... Big Billy... devo vomitare…-
- Dai ammettilo che ti piaceva!-
- Si... è così sexy!-
- Finalmente il tuo lato femminile sta uscendo fuori!-
commentò ridendo Rapisarda.
- E il tuo quando uscirà?-
La ragazza smise di ridere.
- Chiedilo a tuo cugino quando è uscito...-
- Hai sempre la risposta pronta... incredibile...-
- No, credibile... - rispose l’italiana sorridendo.
- A proposito di mio cugino... CHE FINE HA FATTO?-
- Boh...-
- Che significa “boh”?!?-
- Significa che non lo so...-
- Ma non stavate insieme?-
- Appunto... “stavate”!-
- Vi siete lasciati quindi!-
- Si!-
- E ci voleva tanto a dirlo?-
- Mm... si!-
- Perché vi siete lasciati?-
- Non sono affari tuoi!- rispose lei arrossendo e evitando il suo
sguardo.
- C’entro io per caso?-
- Elisa! Tony!- gridò Eli uscendo dall’ascensore.
- Cosa c’è Eli?- chiese gibbs alzandosi dalla
scrivania.
- McGee non può essere il colpevole! Abbiamo le prove! Genio
del computer?-
- Si genio della psicologia?- domandò Mark.
- Mostra a gli altri le prove!-
- Subito!-
E mentre quei due trafficavano con lo schermo Elisa e tony si
avvicinarono a Ziva e David.
- Elisa sei rossa! Come mai?-
- Ziva ha ragione... perché sei rossa?- fece Tony.
- Ti ignoro... e voi due ignorate il rossore sulle mie splendide
guance...-
A David scappò un risolino.
- Ignoro anche te... allora... sono prove che ci permetteranno di
scagionare McGee valide, vero?-
- Si...-
- È stata una loro idea?-
- No... mia!- disse Ben Zion osservando lo schermo gigante.
- Ah... questa non me l’aspettavo...- fece DiNozzo
- McGee come sta?- chiese ziva.
- A parte qualche avance da parte di Big Billy sta benissimo! Non
è impazzito come il caro “falso
italiano” qui accanto...-
“Il falso italiano” fulminò
l’amica con lo sguardo.
- Non ero impazzito! Lo facevo apposta!-
- Allora... alle stette il sergente di marina Bill Portman è
stato ucciso strangolato con un cavo o una corda... apparentemente
l’ultimo a vedere il sergente è stato
l’agente speciale dell’NCIS Timothy McGee
suo grande amico che adesso si trova in cella... ma noi possiamo
dimostrare che non è stato lui! Infatti allora dello
strangolamento Tim era a casa che lavorava al computer! E abbiamo le
prove!-
- Bravissimo figlio!- disse Gibbs.
- Grazie padre!- rispose Mark tutto orgoglioso.
- La prossima volta però non rubare le idee di David... Tony
prendi la macchina! Andiamo da McGee! E porta Abby con te!-
*
- McGee!- gridò Abby come lo vide.
- Abby!-
L’aguzzino di tim aprì la cella lasciando entrare
la ragazza che gli si lanciò addosso.
- Lo sapevo che non eri un assassino! Lo sapevo!-
In quel momento arrivò anche Gibbs.
- Il vero assassino è stato preso...-
- E chi era?- chiese Elisa curiosa.
Il suo capo la ignorò.
- Sarà stato il maggiordomo...- disse Tony sorridendo -
E’ sempre il maggiordomo...-
- Che bella coppia...- commentò Eli osservando Tim e Abby.
- Sdolcinata...- disse Elisa guardando Tony.
- Ma nel complesso una bella coppia...- rispose il ragazzo ricambiando
lo sguardo.
- Ehi McGee!- gridò Gibbs lanciando qualcosa al Pivello.
Lui l’afferrò e gli si illuminarono gli occhi.
Si mise in ginocchio e aprì il cofanetto che Gibbs gli aveva
lanciato.
- Abby Sciuto mi vuoi sposare?-
Come la ragazza vide il contenuto del cofanetto e
cioè un anello con un diamante a forma di teschio e gli
occhi rossi, rispose abbracciandolo:
- Certo!-
- Capo come hai fatto a...- chiese Tony.
Lui sorrise.
- Un giorno te lo dirò DiNozzo...-
Abby e Tim si sposano! Abby e Tim si sposano! Abby e Tim si sposano!
Evvai! Questa non ve la aspettavate vero? (ma che diavolo dici? se lo
aspettavano tutti! Oramai hanno capito che in fondo sei una
romanticona! Nd eLiSeTtA) *elisa93 prende la sua fida mitraglietta*
(vedremo quanto sono “romanticona” nd elisa93)
*elisa93 spara all’impazzata, Tony e Baz si nascondono sotto
il letto, eLiSeTtA sotto la scrivania* (chi è la romanticona
adesso?!? muahahahaah Nd elisa93 satanica) *elisa93 finisce i
proiettili e si rimette al computer mentre con l’altra mano
ricarica la sua fida arma*
Bene... ora vi lascio... ho un lavoro da svolgere... muahahaaah!
Baci baci
elisa93 e eLiSeTtA
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Capitolo 20 *** 20. La fine del concorso ***
Ragazzi...
non vi diciamo niente... godetevi il capitolo... hihihi...
20. La fine del concorso
Il matrimonio tra Abby e McGee sarebbe stato il 31 luglio.
Peccato che non tutti i pivellini non sarebbero riusciti a
parteciparvi... il 10 giugno era ormai arrivato... e solo uno di loro
sarebbe rimasto in squadra.
Infatti la sera prima...
*
- Eli... chi vincerà secondo te?- le chiese Mark tenendola
stretta a se per la loro ultima notte nella “casa”.
- Tu... o David... o Elisa... io no di certo...-
- Non dire così... io perderò...-
- Si, come no...-
- Come faremo da domani in poi? Se uno di noi due vince
l’altro deve tornarsene a casa sua, se perdiamo dobbiamo
tornare a casa nostra...-
- Non voglio lasciarti...- disse lei con le lacrime agli occhi
stringendolo più forte.
- Neanche io...-
*
- Ziva...- disse david.
- Che c’è?-
- Voglio ottenere la cittadinanza americana...-
- Buona fortuna... sono anni che ci provo...-
- Voglio venire a vivere qui con te... non voglio tornare in Israele
mentre tu e Tamar siete qui tutti soli...-
- Amore...-
- Io devo vincere... per te... per me... per nostro figlio...-
- Tu vincerai amore mio... me lo sento...-
*
- Sempre sola... sempre sola! Anche il giorno prima della fine del
concorso che forse mi cambierà la vita!- disse Elisa facendo
le valigie.
Sapeva già quello che sarebbe successo... che non sarebbe
stata scelta...
In quel momento di assoluta depressione suonò il campanello.
Naturalmente i suoi coinquilini non potevano rispondere
perché dovevano dirsi “addio”,
così si alzò di malavoglia e andò a
vedere chi era.
- Ciao Made in Italy!- la salutò Tony.
- Ciao... perché sei qui?-
- Non potevo lasciarti sola! Non oggi almeno! Sei la mia migliore
amica!-
Elisa a quelle parole ebbe una fitta al cuore.
- E non voglio perderti...-
Poi si sedette sul letto della sua amica, accanto a lei.
- Tony...-
- Che c’è Elisa?-
- Ho paura...- disse piangendo per la prima volta.
Lui la abbracciò.
- Non devi avere paura... e poi di cosa ne avresti?-
- Di tutto...-
- Sai come passa la paura?-
Lei scosse la testa sul suo petto.
- Dormendo... quindi... ora tu ti metti qui buona buona e dormi... ok?-
- Solo se resti con me...- fece lei sdraiandosi sul letto e facendogli
segno di avvicinarsi.
- E chi ti vuole lasciare?- disse lui sorridendo e sdraiandosi accanto
a lei abbracciandola.
Elisa posò la testa sul suo petto e chiuse gli occhi.
- Ti amo...-
- Che hai detto?- le chiese Tony.
- Niente... sta tranquillo...- e così dicendo si fece
cullare dal respiro regolare di Tony e si addormentò.
*
- Jenny...-
- Jethro... non vai a casa oggi?-
- Si... Jenny hai già deciso chi è il vincitore
del concorso?-
- Si...-
- Ritieni che sia una scelta che io condividerò?-
- Credo che la condividerai in pieno...-
- Allora buona notte!-
- Buona notte Jethro...- rispose la donna sorridendo sotto i baffi.
*
- Questo è stato un anno pieno di casi... di sorprese... insomma... è stato un anno incredibile grazie a tutti voi! Ci
avete aiutato a crescere in un modo o nell’altro...- disse il
direttore guardando Ziva e David - E’ questo che ha reso
ancora più difficile la mia scelta... il vincitore
è...-
Tutti trattennero il respiro (comprese le autrici) e ripensarono
all’anno appena trascorso...
- David Ben Zion!- concluse il direttore.
Il ragazzo scattò in piedi dalla gioia:
- Si! Si! Ho vinto! Ziva rimarrò con te! Si!-
Elisa si alzò e si diresse verso l’uscita con i
suoi bagagli.
“Lo sapevo”
- Mark Gibbs!- gridò ancora il direttore.
- Cosa?!?- Gridarono tutti allarmati.
- Ho vinto? Si!!!-
- Elisa Riolo!-
- Anche io? Evvai! Mark! Staremo insieme! Io e te!-
“Hanno tutti una scusa... David è il fidanzato di
Ziva... Mark è il figlio di Gibbs... Eli è la
ragazza del figlio di Gibbs... e io... io non sono nulla... addio
Washington!”
- Ed Elisa Rapisarda!-
- Eh?!?- Disse sconvolta e lasciando cadere a terra le valigie dallo
stupore.
- Hai sentito Elisa? Hai vinto!-
- Ma il vincitore non era solo uno?- chiese lei poco convinta.
- Siete tutti allo stesso livello... Benvenuti all’NCIS
agenti speciali Ben Zion, Gibbs, Riolo e Rapisarda!-
Tutti esultarono e uscirono dalla stanza per festeggiare.
Solo Elisa e Tony rimasero nella sala.
- Agente Rapisarda... mm suona bene...- disse Tony sorridendo.
Notò che Elisa non era proprio entusiasta.
- Ehi! Cos’è quel faccino triste? Hai vinto!-
- Non sono triste! Sono sbalordita! Non me l’aspettavo...-
- Io si... ero sicuro che vincevi!- fce Tony tutto sorridente - E ora
che farai?-
- Beh... torno in Italia!-
- Cosa?!?-
- Siccome ero sicura di perdere ho prenotato il volo... ho anche il
biglietto...-
- Vuol dire che non torni più?- disse il ragazzo triste.
- Torno a settembre non ti preoccupare!-
Il ragazzo parve rassenerarsi.
- Ce la farò a resistere fino ad allora senza le tue
battute?-
- Spero per te di si...
*
Era la sera del 14 agosto.
Elisa era sola, nella spiaggia dove giocava da piccola...
Aveva una coa cola in mano e un piccolo falò accanto a se.
- Un altro compleanno da sola!- disse tra se e se.
- Beh... sei tu che non ci hai invitato!- gridò alle sue
spalle Eli.
- Cosa?!? Eli, Mark, Ziva, David, McGee, Abby, Jenny, Gibbs! Che ci
fate qui?-
- Siamo venuti a festeggiarti no?-
- Aspetta! Chi è questo bel bambino?-
- E' Tamar...- rispose Ziva sorridendo e guardando il bambino con
dolcezza.
- Oh Dio quanto è bello! Aspetta ancora! Salve signora
McGee!-
- Non suona bene? Abby McGee! E' fantastico!-
Improvvisamente i fuochi d'artificio cominciarono a colorare il cielo
scuro annunciando l'arrivo del 15 agosto.
- Auguri Elisa!- gridarono tutti, poi si misero ad osservarli.
Era uno dei suoi più bei compleanni però... lui
non c'era... non era venuto...
Sentì dietro di lei delle braccia stringerla per i fianchi e
qualcuno sussurranrle all'orecchio:
- Posso farti gli auguri Made in Italy?-
Lei si voltò e si ritrovò di fronte colui che
stava aspettando.
- Tony! allora sei venuto!-
- Non potevo mancare...- disse abbracciandola.
- Perchè mi vuoi bene?-
- No, perchè ti amo...-
Lei posò il mneto sul suo petto.
- Ripeti quello che hai detto!-
- Ti amo...- disse sorridendo di più e abbassandosi verso il
suo viso.
- Anche io...- rispose la ragazza annullando del tutto lo spazio tra le
loro bocche, riuscendo finalmente ad ottenere quel bacio tanto
desiderato.
- La sai una cosa?- disse lei ancora con gli occhi chiusi.
- Cosa?-
- Questo è senza dubbio l'anno più bello della
mia vita...-
T^T
E' commovente... *elisa93 e eLiSeTtA derubano una fabbrica di
fazzolettini scottex*
Ragazzi... è...
Commovente!
(dici così solo perchè hai ottenuto il finale
Tony/Elisa che volevi tanto... nd eLiSeTtA)(lo volevano pure i fan! e
poi anche tu ti sei commossa! nd elisa93)(dettagli... sempre e solo
dettagli... nd eLiSeTtA) *eLiSeTtA si soffia rumorosamente il
naso* (ma che schifo! contieniti un po'! almeno per i fan! nd
elisa93)(tu parli di fan... ma noi di fan non ne abbiamo! a parte
_matthew_ e Vera02 si intende! nd eLiSeTtA)(io lo sento che abbiamo dei
fan e che almeno nel prossimo capitolo, che sarà l'ultimo,
ci recensiranno e ci ricorderanno di esistere! nd elisa93 con un'alba
dietro)(sogna sogna... nd eLiSeTtA)
Quindi vi lasciamo al prossimo capitolo!
Baci baci
elisa93 e eLiSeTtA
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Capitolo 21 *** 21. Non è cambiato nulla... ***
Ragazzi
questo è veramente l'ultimo capitolo! Siamo emozionatissime!
E' quasi sei mesi che abbiamo iniziato a pubblicare questa storia... il
tempo vola... quindi vi leggete la fine e ci vediamo alla fine del
capitolo per i saluti finali!
21. Non è cambiato nulla...
7 anni dopo...
- Drew! Sara! Aprite voi la porta! Saranno loro!- gridò una
donna con i capelli ricci e castano scuro, era Elisa.
- Va bene mamma!- risposero due bambini di sei anni quasi del tutto
identici: avevano gli occhi azzurri e i capelli castano scuro come la
madre.
Come aprirono la porta si ritrovarono davanti la famiglia Gibbs.
Un signore anziano con i capelli bianchi e due occhi azzurri di
ghiaccio che doveva essere nonno Gibbs, un trentaduenne alto e con gli
occhi azzurri come il padre, era Mark, una ragazza trentenne che teneva
in braccio una bambina mora con gli occhi azzurri sui quattro anni e
attaccato alla sua gonna c'era un timido bambino con i capelli e gli
occhi scuri, doveva avere cinque anni, erano rispettivamente Eli,
Veronica e Logan.
- Ciao!- dissero in coro Drew e Sara.
- Ma quanto siete cresciuti!- disse il vecchio prendendoli in braccio.
- Capo! Non ti sforzare la schiena!- gridò sorridendo un
uomo sulla quarantina con i capelli biondo scuro e gli occhi azzurri.
- DiNozzo non sono più il tuo capo!-
- E' l'abitudine cap... Jethro...- rispose Tony stringendogli la mano.
- Nonno! Nonno!-
- Che c'è Logan?-
- Posso giocare con Drew e Sara?-
- Questa è bella! Mio figlio chiede a mio padre il permesso!
Non a me!-
- Non sei mai stato un tipo autoritario Mark... a momenti è
più autoritaria Eli!-
- Ehi!-
- Mi dispiace amore... ma è vero... Veronica! Saluta zio
Tony!-
- Ciao!-
- Che amore!- esclamò Elisa.
- Oh! Sei arrivata!-
- Si, dovevo finire di apparecchiare... ciao a tutti comunque...
qualcuno ha visto i miei gemelli?- rispose Mrs DiNozzo (era tanto che
sognavo di dirlo! nd elisa93)
- Si, sono a giocare con Logan...- disse Mark.
- Bene... allora... voi vi accomodate in salotto... Tony?-
- Si Made in Italy?-
- Ci sono Ziva e David dietro di te...-
- Ciao Elisa!- esclamò Ziva.
- Ciao Ziva! Ciao David! E chi sono questi gioiellini?-
- Forza! saluta!- ordinò David al figlio maggiore che doveva
avere sette anni.
- Buona sera...-
- Tamar sei un amore!-
- Grazie...-
- E Rebecca e Saul ancora non parlano?-
- Si parlano, è che si vergognano... vero piccoli?- disse ai
due bambini che teneva in braccio Ziva.
- Accomodatevi in salotto! Eli e Mark sono già arrivati!
Tony! accompagnali!-
- Certo! - rispose l'uomo sorridendo e salutando i Ben Zion.
- Eccomi! Eccomi!-
- McGee! Sei arrivato! E tua moglie e i tuoi figli dove sono?-
- Siamo qui!-
- Ciao Abby! Ciao Ewan! Ciao Jess!- disse Elisa rivolta all'amica che
reggeva in braccio una bambina di tre anni bionda e con gli occhi
azzurri, e teneva per mano un bimbo di sei anni moro con qualche
striscia dipinta di blu e con gli occhi chiari.
- Forza entrate! Sono tutti in salotto!-
Era parecchio che non facevano una riunione del genere.
*
- Come siamo cambiati in sette anni!- commentò Tony dopo
cena.
I bambini si erano chiusi in camera di Drew e Sara per giocare, mentre
gli adulti si erano stabiliti in salotto.
- Soprattutto tu!- disse la moglie sorridendogli.
- Hai ragione Made in Italy! Da sexy donnaiolo sono diventato sexy
padre di famiglia!-
- Ma come sei modesto DiNozzo!- osservò Ziva.
- La modestia è una delle mie qualità!-
- Purtroppo hai solo quella!-
- Eli dici qualcosa a tuo marito? Mi importuna!-
- Certo... hai fatto bene Mark!-
- No! Difendimi tu Made in Italy!-
- Non ha solo quella come qualità... ne ha anche altre...-
- E cioè?- chiese Eli curiosa.
Elisa fece un sorriso malizioso.
- Dovevo immaginarlo...-
- Non siete cambiati per niente...- disse Jethro ridendo - Siete gli
stessi ragazzi di sette anni fa! Tony è sempre esuberante,
Mark e Eli ogni tanto escono dal loro velo di timidezza e fanno una
comparsata, Ziva è... Ziva è sempre Ziva! McGee e
Abby si estraniano dal mondo-
- Cosa Gibbs?- dissero questi ultimi come cadendo dalle nuvole.
- Ecco...- concluse sorridendo.
- E io?- chiese Elisa.
- Tu vuoi sempre stare al centro dell'attenzione...-
- Non è vero!- si lamentò lei.
- ... di Tony!-
La donna arrossì.
- Scusa... è vero! Io DEVO essere al centro dell'attenzione
del mio italiano preferito!-
- E ci riesci!- rispose lui.
- Si però ai tempi di "dalla Francia con furore"...-
- Erano altri tempi!-
- Ma se non mi guardavi neanche!-
- La smettete voi due? Sembrate CANE e GATTO!- disse Ziva.
- Hai ragio... aspetta ripeti quello che hai detto!-
- Cosa? Che sembrate CANE e GATTO?-
- Non ci credo! Dopo più di otto anni è riuscita
ad impararlo! Festeggiamo!- gridarono tutti.
- Il prossimo passo è far diventare McGee trasgressivo!-
disse David ricordando a tutti di esistere.
- Questa si che sarà un'impresa...- commentò Abby.
- Ehi!- protestò il marito.
Gibbs intanto si stava divertendo ad ascoltare quei discorsi immaturi
cha stavano facendo quegli otto.
Anche se in sette anni si erano sposati e avevano avuto dei figli non
era cambiato nulla...
FINE
Ora si che possiamo piangere!
E' finita! E' finita! Non ci crediamo! Non ci crediamo!
* eLiSeTtA, che può finalmente bere il suo adorato champagne
per un motivo valido, si scola la bottiglia* (che non ti salti in mente
di scrivere il seguito! nd eLiSeTtA più brilla che
sobria)(non ti preoccupare! non sono così pazza! nd elisa93
che beve un succo di frutta)(a me non dispiacerebbe... nd Tony)( i
neanchi a mi... nd Baz)(mi volete costringere a rinchiudervi di nuovo
in cantina? nd elisa93)(noooo! cantina buia e piena di mostri! nd Tony
e Baz)(allora non dite cavolate! nd elisa93)
Ringraziamo i nostri fedeli lettori che sarebbe ora che ci lasciassero
una recensione e i nostri fedeli recensitori _matthew_ e Vera02, siete
nel nostro cuore...
Ora vi lasciamo! Alla prossima fan fic!
baci baci (per l'ultima volta)
elisa93 e eLiSeTtA
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