Go, suffer, back

di eLiSeTtA
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1.Novità all' NCIS ***
Capitolo 2: *** 2.Conoscere ***
Capitolo 3: *** 3.Un nuovo caso ***
Capitolo 4: *** 4.Un giorno speciale ***
Capitolo 5: *** 5.Sostenere le proprie idee ***
Capitolo 6: *** 6.Rivelazioni(parte 1) ***
Capitolo 7: *** 7.Rivelazioni(parte 2) ***
Capitolo 8: *** 8.Mantenere i segreti ***
Capitolo 9: *** 9.Ti odio! ***
Capitolo 10: *** 10.Una tequila di troppo ***
Capitolo 11: *** 11.Una notizia inaspettata ***
Capitolo 12: *** 12. C'è sempre posto per l'amore ***
Capitolo 13: *** 13.Siamo noi gli artefici del nostro destino ***
Capitolo 14: *** 14. A Natale si è tutti più buoni... o quasi... ***
Capitolo 15: *** 15.Incidente ***
Capitolo 16: *** 16. Risveglio ***
Capitolo 17: *** 17. Catania ***
Capitolo 18: *** 18. Ritorno a casa ***
Capitolo 19: *** 19. Salviamo il Pivello! ***
Capitolo 20: *** 20. La fine del concorso ***
Capitolo 21: *** 21. Non è cambiato nulla... ***



Capitolo 1
*** 1.Novità all' NCIS ***


GO,SUFFER,BACK

1.Novità all’NCIS


Quattro ragazzi erano fermi e spaesati al centro dell’NCIS. Uno di loro, un ragazzo alto, con i capelli castani e la faccia simpatica, arrotolava e srotolava in continuazione il cappello che teneva in mano(che chiameremo Berretto), tipico segno di nervosismo.Accanto a lui, una ragazza un po’ più bassa, mora e con gli occhiali si mangiava le unghia, alla sua destra un’ altra ragazza guardava fisso l’ascensore, sperando che si aprisse e che da lì uscisse il loro nuovo capo. L’unico che non sembrava in tensione era un ragazzo molto alto, moro e con la pelle scura.
Proprio in quel momento le porte dell’ascensore si aprirono e un uomo sulla cinquantina con i capelli brizzolati, gli occhi azzurri e un fisico ancora in forma nonostante l’età, si diresse verso di loro:era Leroy Jethro Gibbs, nonché loro nuovo capo.
- Chi siete voi?-chiese con un’espressione infastidita in volto, poi bevve un sorso del caffè che teneva in mano.
- Siamo i ragazzi che hanno vinto il concorso-rispose Berretto. Gibbs li scrutò uno ad uno, poi disse spazientito:
- E che cosa aspettate a mettervi a posto?!?-
- Ma dove?E poi cosa dobbiamo fare?-chiese la ragazza senza occhiali.Gibbs la guardò storto poi si rivolse ad un collega:
- McGee!Fa fare la gita ai bambini!-
- Cosa… certo capo!-disse il ragazzo, doveva avere circa trent’anni, era alto quanto Berretto e piuttosto cicciottello.Il suo capo lo guardò fisso, poi sparì.
- Bene… Io sono Timothy McGee ,ma potete chiamarmi Tim-
- O semplicemente Pivello!-disse qualcuno spuntando all’improvviso e dando un scappellotto sulla nuca a McGee.
- Tony!-gridò esasperato.
- Salve ragazzi io sono Anthony DiNozzo, ma per voi fanciulle solo Tony-disse il nuovo arrivato con un sorriso malizioso.Aveva circa trentadue anni, era alto come McGee, ma aveva un fisico atletico, al contrario del collega.
- Ciao Tony io sono Elisa-disse la ragazza che si mangiava le unghia, che era la più sfacciata delle due.
- Io sono Elisa- disse anche l’altra.
- Oh!Che strano caso di omonimia!-disse DiNozzo sorridendo e porgendo la mano a entrambe, che si rivolsero un piccolo sorriso di complicità.
- Elisa?Quindi siete italiane!Come me!-gridò.- Da dove venite?-
-Siamo siciliane di Catania.Sai dov’è?-disse Elisa sfacciata.
-Certo, come no!Peccato, non ci sono mai stato.Io sono originario di Roma-poi puntò ad entrambe i suoi bellissimi occhi azzurri.
- Io sono Mark, Mark Shadow-disse Berretto intromettendosi.
- Non parlavo con te pivellino-rispose secco Tony, ma Mark se ne fregò e continuò a parlare.
- Io sono inglese invece, esattamente vengo da Canterbury, sai dov’è no?-gli chiese sfidandolo.
- Si lo so dov’è-rispose DiNozzo guardandolo con antipatia.
- McGee non dovevamo fare una gita?-disse finalmente il quarto ragazzo.
- Beh si…Ma se Tony…Andiamo forza seguitemi!-
- Ciao ciao Elise!-disse quest’ultimo, poi si andò a sedere alla sua scrivania.
Una volta allontanate le due quasi scoppiarono a ridere.
- Credo che mi piacerà venire a lavoro, Riolo-disse Elisa sfacciata chiamandola per cognome, cosa che lei odiava.
- Lo credo bene Rapisarda.Uno come quello a lavoro… Se è un sogno non svegliatemi…-non potè continuare perché sbattè addosso a una ragazza con i capelli neri cotonati e con una stella di David al collo.
- Oh, scusa, colpa mia!-disse Elisa mettendosi a ridere.La ragazza la squadrò poi urlò:
- McGee!Chi sono questi!-
- Sono quelli del concorso-rispose fermandosi Tim.
- Ah-poi si allontanò bisbigliando parole incomprensibili a tutti tranne a quello tranquillo, a cui scappò un risolino.Lei si girò e lo guardò incuriosita:
- Hai capito quello che ho detto?!?-Il ragazzo annuì.
- Come ti chiami?-chiese sempre più sospettosa.
- Dimmelo prima tu-
- Io sono Ziva David, agente del Mossad israeliano, prestata all’NCIS-
- Io sono David Ben Zion, ragazzo israeliano, che quindi ha capito quello che hai detto-
Ziva gli sorrise, poi urlò a Tim- McGee!Vengo anch’ io alla gita!-
Tony, che intanto non aveva perso d’occhio il gruppetto, si sedette alla sua sedia e sorridendo tra sé e sé pensò:”Quest’anno si preannuncia molto interessante”.


siamo in due,recensite x favore!in particolare vorremmo il commento di akane e di katyjolinar grazie!!
baci baci
elise!

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Capitolo 2
*** 2.Conoscere ***


Scusate se aggiorniamo tardi ma nn abbiamo quasi mai tempo…(ammazziamo la Giuffrida!!è_è) spero ke ci perdonerete…^^’’’’

Scusate se non ci siamo presentate prima... Siamo elisa93 e eLiSeTtA,
abbiamo 19 e 18 anni e siamo appena entrate all’università, scienze motorie la prima e psicologia la seconda, dopo la laurea abbiamo per davvero intenzione di entrare nella marina militare, siamo di Catania, non sappiamo se questa sarà l’unica fic che scriveremo quindi se ne volete ancora recensite PLEASE!!!!! Ora vi lasciamo ai ringraziamenti...


Ringraziamenti:
Davide619:abbiamo sbagliato a mettere x stomaci delicati…è stata una di noi ke ha insistito e ora l’altra la sta prendendo a raffica di scappellotti…muahahah!ma di ke parte di catania sei?!?
ZIVA DAVID:la storia di ziva si evolverà ma nn ti diciamo cn ki o come…
Vera02:grazie suorina!!giuro ke la ff la faccio pure cn te!!by elisa93

2.Conoscere

- Questo è il laboratorio di Abby-disse McGee. Era una stanza piena di
computer e altri apparecchi strani. La musica era molto alta e al centro
c’era una ragazza dell’età di McGee, aveva i capelli neri, tenuti in due codine, il trucco pesante,il rossetto scarlatto ed era vestita con una maglietta nera, una minigonna rossa, una calzamaglia nera, stivaletti scuri e per finire un collare con le borchie.
- Ciao Abby-disse Tim guardandola radioso.
- McGee!-urlò voltandosi. Si bloccò quando si accorse che non era solo.
- Ehm…Ciao!Chi siete voi?I miei nuovi assistenti?Noo siete troppi…Dei ragazzi venuti dal futuro?Noo non credo…-
- Sono pivelli Abby… Che novità abbiamo?-disse Gibbs spuntando all’improvviso, aveva il caffè di Abby in mano.
Lei, come lo vide, gli si fiondò sopra e glielo strappò di mano.
- Grazie Gibbs!Il mio era finito!Mi leggi di nuovo nel pensiero?Ti ho detto mille volte di non farlo, sopattutto di fronte ai MiniMcGee!Guarda, ora te lo comunico con il pensiero…-chiuse gli occhi e fece una smorfia.
- Abby…-disse Gibbs rimanendo impassibile.
- Va bene va bene!Come sei impaziente!Ho trovato il DNA di Philip Nine sotto le unghia del comandante Fletcher, va bene?!E ho anche trovato un suo pelo tra le maglie dell’orologio rinvenuto sulla scena del crimine e sull’arma usata ti basta?!-disse Abby parlando a raffica, mentre era china sul computer.Come si girò, Gibbs era già sparito insieme a Ziva, al suo posto c’erano solo i quattro ragazzi più McGee.
- Allora…-disse squadrandoli- Io sono Abby Sciuto, voi chi siete?-
- Mark Shadow-disse Berretto sorridendo- Mi piace questa musica…-
- Ora so che c’è un dio lassù!Grazie grazie!Con te parlo dopo.Allora continuiamo…Tu chi sei?-chiese rivolta a Elisa Riolo.
- Elisa…-rispose incerta.
- Ti piace questa musica?A giudicare da come ti vesti…si!Con te parlo anche dopo.E voi due?-
- Io sono Elisa e lui è David-
- Elisa anche tu?E’ un segno del destino…Significa sicuramente qualcosa…Ti piace la mia musica?-
- Non è proprio il massimo però…-Abby la scrutò storta.
- Tu sei come Ziva!Non capisci l’arte!Con te non parlo dopo!E tu David?-
- Mi fa schifo-
- Tu secondo me sei il fratello gemello!Uguale!Fatemi indovinare, odiate anche il fantasy e l’horror vero?-gridò acida Abby.
- No cosa stai dicendo!-rispose Elisa Rapisarda, confusa da tutti quei discorsi.
- McGee, portateli via!-
- Ma Abby!E loro due?-disse indicando Mark e l’altra Elisa.
- Loro sono come me!Portati via questi profanatori!-
- Abby…No…Dai!-Abby lo fulminò con lo sguardo.
- Va bene…Andiamo ragazzi-disse con voce rassegnata Tim.
“Povero McGee, gli mettono tutti i piedi in testa!”Pensò Elisa seguendolo con David.
- Ehi sfigato dove stiamo andando?-chiese Ben Zion.
- In sala autopsie.Spero che non vi impressionate-
- McGee, io vengo dall’Israele,lì si vedono morti ogni giorno, non penso quindi che un uomo su un lettino dell’obitorio possa scandalizzarmi più di tanto-
Elisa sorrise e continuò a camminare, intanto David non aveva smesso di guardarla.”Carina”, pensava.
Elisa aveva i capelli castani ricci che le ricadevano sulle spalle in modo buffo, gli occhi castani profondi e curiosi, era di statura media e anche di corporatura, aveva le spalle larghe e arti potenti, dovuti ai 14 anni di kung fu che aveva fatto, tuttavia riusciva a non sembrare rozza anzi, aveva dei lineamenti fini del nord dell’Europa, combinati con quelli del sud.
- Sei di origini del Nord?-Le chiese a sorpresa David
- Chi io?-domando McGee.
- Parlavo con la signorina-
- Io? Si, il mio bisnonno era del nord Europa-
- Sai se hai parenti israeliani?-
- Cos’ è questo un interrogatorio? Comunque... No non credo...Boh forse si... Non lo so-disse confusa.
- Se non lo sai tu...-osservò Ben Zion.
- E’ che mio nonno se ne è andato via quando mia nonna era incinta di mio padre, quindi non so niente di quella parte della mia famiglia, però credo di si. Se no da dove vengono questi ricci?-rispose sorridendo.
- Mi dispiace...-disse David abbassando gli occhi scuri- Io non volevo... Non sapevo...-
- Ehi! Non fa niente, ho vissuto ventiquattro anni senza di lui, quindi non ne ho mica sentito la mancanza!-disse ridendo.
Ben Zion era sconvolto: mai conosciuta una ragazza più ottimista di quella che aveva accanto.
- Ragazzi!-disse McGee interrompendoli- Questi sono il dottor Donald Mallard e il suo aiutante Jimmy Palmer e ... Agente Lee?!? Che ci fai qui?-continuò presentando ai due un uomo che aveva di sicuro superato i sessantacinque anni, un ragazzo molto magro della loro età con un paio di occhiali rotondi sul naso e una ragazza cinese.
- Oh ragazzi potete chiamarmi Ducky... Sapete mi ricorda quella volta che il mio compagno di stanza al college, Arold Madden, mi ha fatto conoscere due suoi amici... Purtroppo il giorno dopo sono morti, sapete erano israeliani come voi-
- Ducky io non sono israeliana! Sono italiana!-precisò Elisa.
- Io controllerei meglio il mio albero genealogico se fossi in te...-rispose Ducky vago, poi si rivolse a McGee e gli raccontò gli ultimi particolari sul suo “cliente” , che in quel momento era steso sul tavolo. David nel frattempo si accorse che la ragazza cinese, forse l’agente Leo o Lee... Comunque, lei era uscita dalla stanza in punta di piedi, non prima però di aver lanciato un’occhiata di fuoco a Palmer.

*
- Vi piacciono gli Evanescence?-chiese Abby a Mark e Elisa. Era un quarto d’ora che faceva loro domande del genere.
- Si!-risposero in coro.
Mark scrutava Elisa e Elisa Mark. Lui era uno spettacolo per gli occhi con i suoi capelli castano scuro e gli occhi azzurri, ed Elisa l’aveva subito notato, ed era alto(infatti lei gli arrivava a stento alla spalla).
Shadow non vedeva l’ora che qualcuno spuntasse dalla porta e dicesse loro che dovevano andare via.
I suoi desideri furono esauditi: da lì entrarono McGee, David e Elisa.
- Ragazzi la gita è finita, dovete risalire su-
- Wow McGee che fa il duro! Spettacolo impedibile! Peccato che non ho i pop corn...-
- Abby! Forza andiamo!-ripetè Tim lanciando un’occhiata truce alla ragazza.
Elisa e Mark salutarono la giovane scienziata poi si unirono di nuovo al gruppo e seguirono McGee sino alla sala principale. Gibbs era seduto alla sua scrivania così come Ziva e Tony.
- Emh... Capo che devo fare?- l’ uomo alzò gli occhi per scrutarlo un attimo poi disse:
- Il verbale McGee!-
- Giusto...- disse e si andò a sedere.
- Emh... Gibbs?-chiese Elisa Rapisarda.
- Si?-disse senza distogliere gli occhi dal foglio.
- Ora noi cosa facciamo?-alzò lo sguardo verso di lei e la guardò così intensamente da metterla in soggezione. Stava per dire qualcosa di non molto carino, ma qualcuno parlò al posto suo: una donna con i capelli corti e rossi, Il Direttore Shepard.
- Ora voi tornate a casa -
- Ma dove- chiese Mark .
- L’NCIS a messo a vostra disposizione un’ appartamento. Trattatelo bene... ecco chiavi e indirizzo-disse lanciandoglieli dall’alto della scala dove stava in quel momento.
- La macchina ce la avete?-tutti scossero la testa tranne Rapisarda.
- Bene... Vuol dire che userete la sua. A domani, qui alle nove in punto mi raccomando!-disse poi sparì.
I quattro ragazzi si guardarono poco convinti, poi David disse spazientito facendo scappare un sorriso a tutti:
- Vogliamo andare a casa NOSTRA?!? Sto morendo di fame!-







Come sempre ringraziamo chiunque sarà così gentile da farci una recensione, e richiediamo ancora una volta quella di akane e katijolinar.
E’ la vostra ultima possibilità... se no non vi recensiamo più!!!!!!!


baci baci


elisa93 e eLiSeTtA

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Capitolo 3
*** 3.Un nuovo caso ***


Scusate x il ritardo, vi chiediamo umilmente scusa!Soprattutto a Davide619, l’abbiamo fatto esasperare!E un benvenuto a frank£, nuovo fan, tra i pochi che ci apprezzano…sigh…a proposito, katy, akane, ce l’abbiamo a morte con voi!anche se non la leggerete mai dovevamo sfogarci con qualcuno o qualcosa!aah, ci siamo calmate. Ora leggete e divertitevi!


ps. abbiamo capito come scrivere colorato con l'html!ecco xkè gli altri capitoli erano in nero...


3.Un nuovo caso
- Muoviti Mark!-gli gridò Elisa Riolo. Per evitare incomprensioni dovute all’omonimia avevano deciso di chiamarla con un diminutivo, Eli, mentre all’altra Elisa era rimasto il suo nome di battesimo.
- Sono in bagno Eli!-gridò esasperato.
- Di nuovo?!? Senti noi ce ne andiamo senza di te! Te la vedi tu con Gibbs!-
- No, no arrivo!-disse il ragazzo sistemandosi meglio che poteva e uscendo di corsa dal bagno.
- Forza andiamo!-ordinò guardandola, lei ricambiò lo sguardo poi uscirono insieme chiudendosi dietro la porta di casa.
Videro davanti a loro Elisa e David che li guardavano esasperati.
- Cavolo siamo in ritardo!-gridò la ragazza guardando l’orologio, e si lanciò verso l’ascensore: era occupato naturalmente! Allora fece un cenno agli altri verso le scale e insieme i quattro colleghi le percorsero di corsa, salirono al volo in macchina di Rapisarda che si lanciò sgommando sulla strada.
Era anche per quello che era stata soprannominata “Ziva junior”: guidava spericolata come lei.
In quindici minuti furono davanti all’enorme palazzo dove aveva sede l’NCIS.
Quando uscirono dall’ascensore, e furono quindi in ufficio, Gibbs arrivò loro dietro e diede il suo tipico scappellotto a Elisa.
- Ahi! Perché a me?-si lamentò la ragazza.
- Perché sei tu che guidi... Forza ora andate a lavorare!-
Non se lo fecero ripetere due volte, e ognuno andò a mettersi accanto ad un agente: loro erano dei tirocinanti, quindi in teoria dovevano limitarsi a osservare gli agenti effettivi... in teoria...
Elisa si fiondò su Tony  come sull’ultimo biscotto rimasto nel barattolo(e lei adorava i biscotti...), Eli su Ziva e Mark su Gibbs.
- Oh no...-commentò McGee come vide che gli era capitato David.
- Sei scontento Pivello? Ti divertirai con l’agente Ben Zion...-disse Tony.
- Che novità ci sono?-chiese Elisa al suo maestro del giorno.
- Beh... allora, oggi hanno trovato il tenente Robinson davanti ad un campus universitario-
- Fin qui nulla di strano...-commentò la ragazza.
- Era morta-disse DiNozzo serio guardandola.
- Lo sospettavo...-
- Riolo, Ziva scendete un attimo da Abby... Rapisarda, DiNozzo andate con la macchina di Tony... McGee, Ben Zion con me!-ordinò Gibbs spuntando all’improvviso, poi quando si voltò sbatté contro Mark.
- Ti dispiace?-gli chiese scocciato.
Shadow si spostò senza una parola.
- Grazie!-borbottò Jethro.
- Capo perché l’agente Riolo e l’agente David sono ad Abby?-
- Si devono intrufolare nel campus, spacciandosi per studentesse e fare domande in giro vero?-disse Ben Zion.
Gibbs si fermò e lo guardò.
- Si,-poi sorrise- hai seguito il tuo istinto?-
- Diciamo di si...-rispose l’israeliano.
- Continua allora...-poi entrò nell’ascensore con gli altri.
                                                      *
- Sei sicura che funzionerà?- chiese Riolo preoccupata.
- Si Eli, ne sono sicura, vi ho istruito meglio del cast di Guerre Stellari no?-rispose Abby.
- Si, ma...-Eli non era ancora del tutto convinta.
- Ma che cosa? Agente Riolo?-chiese Ziva guardandola.
- Meglio se non parlo...- balbettò.
- Solo perché ho ventisette anni non vuol dire che non posso essere scambiata per una poppante come te-
“Come avrà fatto a capirlo?” si chiese stupidamente.
- Ok... chiudiamo questa parentesi... ripetetemi chi siete, Eli?-chiese Abby.
- Io sono Michelle Garner, età ventitre, vengo dalla California -
- Bene... Ziva?-
- Io sono Scottie Thomposon, età ventiquattro, vengo dall’Oregon -rispose la ragazza scocciata- Ora possiamo andare?-
- Si va bene! Ma non vi azzannate!- disse Abby.
Poi le due donne si dileguarono dal suo laboratorio.
                                                     *
- Ce l’hai il ragazzo?-chiese Tony a Elisa.
Erano sulla sua macchina.
- No...-rispose semplicemente lei- E tu?-
- Beh... è complicato...-rispose vago.
- Veramente non lo è... stai con qualcuno o no?-
- Ma allora è vero che sei “Ziva Junior”! Solo lei fa domande dirette come questa...-
- Stai con Ziva?-chiese Elisa.
A DiNozzo venne da ridere.
- No, no! Siamo solo amici... sto con un medico-si decise a dire il ragazzo.
- Jeanne, Jeanne Benoit...- disse con aria sognante.
“Benoit? Mi ricorda qualcosa...” pensò la ragazza.
- La ami?-gli chiese.
- Si tanto...-affermò l’uomo.
- La vuoi sposare?-
“Il signor Ton DiNozzo e la signora Jeanne DiNozzo-Benoit” si ritrovò pensare sorridendo, ma scacciò subito quel idea dalla mente: non potevano sposarsi...
- Allora?-chiese impaziente Rapisarda.
- Forse... ti piace David?-
- Quale dei due?-
- Il maschio-
- Si è simpatico...-
- Solo questo?-chiese lui malizioso.
- Se proprio vuoi saperlo preferisco te!-affermò la ragazza studiandolo per vedere la sua reazione.
- Davvero? Il fascino di DiNozzo colpisce ancora...-
- Ma McGee è più sexy- disse elisa.
I due scoppiarono a ridere.
- E’ come dire che sta insieme a Ziva!-disse Tony tra una risata e un’ altra- Il Pivello non reggerebbe di certo i ritmi di Ziva!-
- In che senso?-chiese la ragazza sospettosa.
- Beh... un po’ di tempo fa sono stato mandato in missione sotto copertura insieme a lei, dovevamo fingerci due coniugi, e ti assicuro che McGee avrebbe mollato dopo un paio di ore...-
- Ah... un motivo in più per stare con lei no?-
- Dico solo due cose: al cuor non si comanda e regola numero dodici-
- Regola numero dodici?-fece Elisa incuriosita .
- “Non si devono avere relazioni sentimentali a lavoro” è anche per questo che Abby e il Pivello si sono lasciati... Ups! Ho parlato troppo...-
- McGee e Abby stavano insieme?!?-disse sconvolta la ragazza.
- Siamo arrivati...- rispose Tony parcheggiando accanto al furgone dell’NCIS e scendendo dall’auto seguito da Elisa.
- Mio Dio non ci credo!-
- Credici invece... Ciao capo!-
- DiNozzo, Rapisarda, credevamo di non vedervi più...-disse Gibbs sorseggiando il caffé - Forza a lavoro!-
                                                       *
Eli camminava di fianco a Ziva. Erano appena scese dalla sua macchina.
“Promemoria”pensò la ragazza più giovane”non salire più in macchina con Ziva quando è incavolata”
- Senti...-cominciò David - ho sentito che qualcuno veniva chiamato o chiamata “Ziva junior” chi è?-
- Ehm...- Eli era a disagio a causa dell’occhiata torva di Ziva.
- Allora?-
- Beh, Elisa, è lei che chiamiamo così-la donna sorrise.
- E perché?-
- Perché...- “Qual era una delle regole...Ah si! Non fare arrabbiare Ziva...”- perché ti somiglia!-
- Perché guida come me vero?-
- Beh... si! Ma come...-
- Non eri molto scossa quando siamo uscite dalla mia macchina, significa che sei abituata a guide spericolate, e tu ogni mattina vieni con la sua macchina, quindi, fai TRE PIU’ TRE...-
- Due più due... Guarda ci sono Gibbs e gli altri -la informò Riolo.
La donna più grande parlò nell’auricolare.
- Gibbs-
- Si Ziva che c’è?-
- Ci potresti aggiornare sul caso?-
- Mary Robinson, sui trentacinque anni, bionda, bianca e morta... Ducky quando è morto il tenente?-
- Tra le cinque e le sei di questa mattina Jethro...-rispose la voce attutita del dottor Mallard.
- Capito...-disse la ragazza ma Gibbs aveva già attaccato.
- Ok possiamo INTROMETTERCI-  
- Intrufolarci vorrai dire-la corresse Riolo.
- Si quello che è... un momento! Tu sei italiana! Come è possibile che conosci questa lingua meglio di me?-
- Beh sono da cinque anni quasi sei che ogni estate vengo qui in America, e poi io parlo solo tre lingue, non quaranta come te-
- Giusto... hai ragione... Ti piace Tony?-Riolo quasi cadde a terra dalla sorpresa “ Ziva che fa queste domande?!?”
- Si...No... perché lo vuoi sapere?-
- Ammettilo ti piace, piace un po’ a tutte...-
- Anche a te?-
- Ora osi troppo... Tony non  ti ha detto che so uccidere in diciotto modi diversi con una graffetta?!?-
- Si, però sono riuscita a contarne solo undici gli altri sette mi sfuggono...-Ziva la guardò di nuovo storto poi entrarono nel campus.
                                                        *
   
 - Regola numero due, agente Rapisarda?-chiese Gibbs guardandola.
- “Indossare i guanti sulla scena del crimine”, giusto! Li metto subito capo!-
- Agente Shadow, supposizioni?-chiese McGee.
Gibbs lo guardò glaciale- Oggi Shadow è il mio tirocinante pensa al tuo-
- Capo... è che...-
- Cosa McGee?-
- Mi fa paura-
- McGee non hai più quattordici anni! E non sei al liceo! Supera le tue “paure”-e dicendo così si allontanò.
- Secondo me è omicidio...-esordì DiNozzo.
- Secondo te?-
- si capo, la ferita è al petto, ed è d’arma da fuoco, quando una persona di solito si vuole uccidere non si spara al petto, ma alla testa, come nei film...-Gibbs non aveva cambiato espressione.
- E’ sempre così distaccato?-chiese Elisa all’italiano.
- Si, sono anni che lo conosco ormai, è sempre stato così, si preoccupa solo del lavoro... dovremmo fargli fare un’esperienza alla “Cambia la tue vita con un click” con Adam Sandler che interpreta un architetto che trascura la famiglia per il lavoro, un giorno gli danno un telecomando per controllare la sua vita, e lui naturalmente fa di tutto per ottenere promozioni e cose varie, alla fine si rende conto che ha sbagliato, e che il resto è più importante, e c’ è il tipico lieto fine in cui lui torna indietro nel tempo e sistema le cose... Peccato che con Gibbs non siamo ancora arrivati a questo punto...-
- L’ho visto questo film-commentò Elisa. Tony la guardò stupito.
- E’ la prima volta che qualcuno dice di conoscere uno dei film che ho citato-
Lei gli sorrise- Anche io sono brava in questo campo cosa credi…-
- Se ti piace lo sport giuro che ti sposo immediatamente-
- Peccato non ci sono cappelle qui vicino, si mi piace lo sport-anche Tony sorrise.
Furono interrotti da David.
- DiNozzo insegnami qualcosa tu per favore!Il Pivello non sa niente!Ti prego-Tony tornò serio.
- Primo non chiamarlo Pivello-McGee sorrise commosso:Tony lo difendeva!
- Solo io posso chiamarlo così!-”Mi pareva strano…”pensò Tim.
- E secondo oggi io sono il maestro di Elisa capito?!?-
- DiNozzo chiudi quella bocca e scatta le foto!-gridò Gibbs.Stava parlando con Mark.
- Glielo devo dire…-
- Non ancora aspetta ancora un po’…-
- E’ un mese che vivo con loro, mi sembra il minimo!-
- Sei sicuro di volerlo dire?-chiese serio Gibbs.
- Si, tutti devono sapere che sei mio padre-



1. ragazzi, ci dispiace di avere inserito JEANNE “FORTUNATA” BENOIT, ma è per esigenze di copione, abbiamo dovuto. Credeteci è stato più difficile x noi che x voi!
2. sconvolti eh?!?nn se l aspettava nessuno che Mark fosse il figlio di Gibbs!
3. la parte delle graffette è veramente accaduta, ma come nella ff noi siamo riuscite a contarne solo 11...chissà, non vogliamo sapere gli altri modi!XD
4. By elisa93:io sono stata veramente chiamata “Ziva Junior”!



Baci baci



Elisa93 e eLiSeTtA

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Capitolo 4
*** 4.Un giorno speciale ***


Salve a tutti siamo di nuovo noi! Si lo sappiamo che vi stiamo scocciando però ci dovrete sopportare ancora un po’, anzi parecchio tempo... ringraziamo tutti quelli che leggono la nostra storia, sia quelli che recensiscono(vi vogliamo bene XD) sia quelli che non lo fanno, ci va bene comunque...
Ora vi lasciamo a questo capitolo con una sorpresa finale!



4. Un giorno speciale



- Hai sentito uno sparo stamattina?-chiese Ziva.
- A che ora?-rispose pensieroso il ragazzo nero con cui stava parlando da un quarto d’ora.
- Perché hai sentito più spari?-disse Eli.
- No perché ci sono stati i fuochi d’artificio...-
- Verso le cinque?-
- Si quello era uno sparo allora... ma scusa voi dove eravate?-
- In giro... Ciao!-lo congedò sbrigativa Ziva.
Il suo auricolare squillò.
- Si, David...-
- Ziva hai scoperto qualcosa?-era il capo.
- Abbiamo scoperto che due ragazzi non erano nel dormitorio, e tutti quelli a cui l’ abbiamo chiesto hanno confermato uno sparo verso le cinque di mattina-
- Va bene così... tornate alla base-disse Gibbs, poi attaccò.
-Torniamo a casa...-sospirò la ragazza.
- Evviva...-disse Eli priva di entusiasmo: doveva guidare Ziva.

                                                       *

- Cosa stai cercando?-chiese David a Mark.
Si era seduto alla scrivania di Tony e cercava nel suo computer.
- Niente, sto solo imparando a conoscere DiNozzo...-rispose tranquillo, poi aprì la cartella delle immagini.
All’interno c’erano le foto di una bella ragazza con gli occhi verdi.
- Wow ma chi è?-esclamò Mark colpito.
- La sua ragazza? Dobbiamo frequentare di più Tony...-
- Cosa state facendo?!?-chiese Gibbs porgendo un caffé ad ognuno dei due.
- Niente!-risposero allontanandosi con un balzo dalla scrivania.
Poi fecero per bere il caffé: era amarissimo.
- Che schifo!-dissero in coro.
Gibbs sorrise e se ne andò.
I due rimasero a guardarsi per un momento, poi Mark disse:
- Che ne dici cercare nel computer di McGee?-si guardarono con complicità e si buttarono sulla scrivania vuota del povero Tim.

                                                      *

- L’hai visto quello come ti guardava? Era cotto!-disse Elia Ziva riferendosi al ragazzo di prima. Erano in ascensore.
Lei non rispose. Eli andò verso il pannello di controllo e bloccò l’ascensore.
- Perché mi ignori? Ti faccio antipatia per caso?!?-
Ziva la guardò glaciale.
- Vuoi la verità?-Riolo annuì.
- Si, mi fai antipatia non ti posso vedere e sciocchezze varie!-andò verso il pannello e fece ripartire l’ascensore.
- Oh! Siete tornate belle studentesse!-disse Mark come le vide.
Ziva lo ignorò e andò a cercare Gibbs per fare rapporto.
- Cosa è successo?-chiese David curioso non distogliendo lo sguardo dalla ragazza.
- Abbiamo chiarito, ci facciamo antipatia a vicenda-li informò Riolo.
- Ah...bene...-commentò Shadow.
- Tu smettila ci ho provato a esserle amica, però è impossibile!-
- Amica con chi?-chiese Tony, lui e Elisa erano appena tornati.
- Con Ziva...-
- Tranquilla un po’ tutti facciamo antipatia a Ziva...-disse posando lo zaino e sedendosi alla scrivania, Mark e David si erano  scordati di chiudere la pagina del computer.
- Qualcuno ha scavato nel mio computer?-gridò.
I due colpevoli si lanciarono un’occhiata preoccupata.
- E’ stato il Pivello lo sento...-borbottò.
In quel momento arrivò McGee.
- Tu Re degli Elfi! Hai cercato nel mio computer!-
- Non è vero Tony! Sono stato tutto il tempo con Gibbs!-
- Allora chi è sta...-sul volto dell’italiano si dipinse un’espressione di pura malvagità.
- Mark, David...-disse calmo- venite, venite...-i due seguirono gli ordini e si avvicinarono a testa china.
DiNozzo diede a entrambi lo scappellotto che di solito riservava a McGee e disse:
- Mai scavare nel computer di Anthony DiNozzo, potreste vedere cose che le vostre deboli menti non potrebbero comprendere...-a Tim scappò u risolino.
Tony lo guardò malissimo e gridò puntandogli il dito contro:
- Zitto Pivello! Dovresti baciarmi i piedi a posto di ridere!-
- E perché dovrei?-
- Perché non ti ucciso anche se mi avevi usato come personaggio del tuo stupido libro!-McGee impallidì, come vide che Ziva era tornata e che si era messa accanto a Tony con le braccia conserte.
- Hai scritto un libro?-chiese Mark interessato. Pivello annuì.
- GibbsX vero?-disse quasi ridendo Elisa.
- Come hai fatto...-
- McGee non è così difficile... il capo si chiama Gibbs, i tre agenti operativi Tommy, Lisa e McGregor, la scienziata Ally...-disse Rapisarda con fare ovvio.
- Quindi ora metti anche i pivellini nella tue storia no? Magari qualche sfrenata passione tra Elisa e Ben Zion, tradimenti, matrimoni... un po’ il nuovo “Closer”-
- “Closer”?- chiese Mark.
- Oh ma non sai niente! “Closer”... con Jude Law, Jiulia Roberts e Clive Owen! Intrighi e tutte le cose che ho detto prima tra questi tre! Come è possibile che non l’hai visto! E’ recente!-Shadow scosse la testa.
- Io l’ho visto!-disse Elisa alzando la mano e sorridendo.
- Figurati l’ho visto anche io...-disse Ziva.
- Rapisarda, Riolo, Shadow, Ben Zion! Voi potete tornare a casa sono le cinque!-disse Gibbs andandosi a sedere alla sua scrivania.
- Ma il caso?-gemette Rapisarda.
- Risolto, era stato un ragazzo respinto dal tenente si è appena costituito. Ora a casa!-
- Va bene...-i quattro presero le loro cose e andarono verso l’ascensore.
- Capo posso andare anche io?-chiese Ziva.
Gibbs annuì non curante.
La ragazza andò verso l’ascensore ma Tony la prese per un braccio  proprio mentre stava per salirci sopra.
- Buon compleanno...-Ziva lo guardò stupita.
- Cosa?-
- E’ il dodici ottobre, è il tuo compleanno... Auguri!-stavolta l’israeliana lo guardò con dolcezza, lo baciò sulla guancia e se ne andò a casa sua.




Vi è piaciuto? Speriamo di si...
1. Ragazzi stiamo soffrendo! È stato orribile dover definire Jeanne ”una bella ragazza” stiamo ancora tentando il suicidio... ma avrà gli occhi verdi? Boh! Noi non l’abbiamo capito... è un essere così ambiguo...
2. Non sappiamo quando sia il VERO compleanno di Ziva, abbiamo deciso il 12 Ottobre perché l’attrice che la interpreta, Cote de Pablo, è nata il 12 Novembre e così elisa93 ha pensato bene di renderle omaggio in questo modo(è consapevole che il mese è diverso, è una piccola fantasia che si è permessa)
3. Qualcuno di voi sa dove trovare il libro di McGee? Noi lo vogliamo! Anzi... Lo PRETENDIAMO! Ditecelo se lo sapete mi raccomando...

Ci vediamo lunedì prossimo con un nuovo capitolo...


baci baci





elisa93 e eLiSeTta  
 

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Capitolo 5
*** 5.Sostenere le proprie idee ***


Ciao siamo sempre noi elisa93 e eLiSeTtA! Scusate per il ritardo come al solito...ci dispiace ma possiamo aggiornare solo una volta alla settimana... comunque ora leggete e divertitevi!


5. Sostenere le proprie idee




- Ciao sono Jeanne ora non sono raggiungibile lasciate un messaggio dopo il bip...- Tony chiuse il telefono di scatto. Era la quinta volta che provava a chiamare la sua ragazza, ma aveva sempre il cellulare spento.
Ora si trovava sotto casa sua, ma le luci erano spente, quindi non c’era, per sicurezza aveva anche chiamato al fisso, però non aveva risposto nessuno.
Nervoso si strofinò le mani e passò un dito sul bracciale che gli aveva  regalato lei. Lesse:
- Reparto psichiatrico- e gli sfuggì un sorriso come ogni volta che lo guardava. Squillò il telefono.
“Jeanne...” pensò, fece un lungo sospiro e si portò l’apparecchio all’orecchio.
- Tony-
- Vieni subito!-disse dall’atra parte della cornetta la conosciuta voce di Gibbs.
- Certo capo...-
- E porta con te i pivellini-
- Perché?-chiese, ma era inutile il suo capo aveva già chiuso.
Sospirando risalì in macchina e partì, sommerso da mille pensieri.

                                                        *  

- Sette e mezzo ho vinto!-gridò Elisa.
- Ma non è giusto! E’ troppo complicato! Non lo capirò mai!-sbuffò Mark.
La due ragazze stavano cercando di insegnare ai loro coinquilini un po’ di cultura siciliana, tra le quali si distingueva il giocare a carte.
- Smettila e dammi i soldi! Anche tu...ehi! Quella era la mia patatina!-disse rivolta a David. Lui se la mise in bocca.
- Ora non più!-
Elisa fece lo stesso con una delle sue.
- Ehi!-gridò allarmato.
- Così impari!-rispose al ragazza facendogli la linguaccia.
- Ragazzi è chiaro che vi amate, però potreste evitare queste cose “sdolcinate” davanti a due impressionabili ragazzi come me e Riolo?-disse Mark. Eli scoppiò a ridere.
Elisa e David si guardarono, poi lei si buttò addosso alla sua omonima finendo entrambe sul divano.
Elisa prese il cuscino e cominciò a colpirla.
-Ti faccio diventare io altamente impressionabile!-e intanto si ammazzavano dalle risate.
Pareva una scena di “Friends”.
Qualcuno suonò al campanello. Le Elisa non se ne curarono e continuarono a combattere, mentre David,seppur di mala voglia, si alzò e andò ad aprire.
E si ritrovò davanti la faccia sorridente di Tony.
- Ciao...-lo salutò  e si spostò per farlo passare.
- E’ un brutto momento?-disse vedendo che erano tutti in pigiama e allungando il collo verso il divano.
- Tu su chi scommetti?-sussurrò Mark riprendendo la scena con il cellulare.
Tony ci pensò un attimo, poi disse sempre senza distogliere lo sguardo da quella lotta:
- Elisa...-
Lei sentendosi chiamare si girò verso di loro e come vide DiNozzo bloccò con il cuscino a mezz’aria e divento rossa.
- Cosa è successo? Cosa guardi?-chiese Eli voltandosi incuriosita anche lei, ed ebbe la stessa reazione della sua amica.
- Ciao Tony...-disse la prima con un filo di voce.
- Ciao ragazze!-rispose sorridendo sornione DiNozzo.
- Come mai questa visita improvvisa?-chiese Mark.
- Un nuovo caso...-rispose.
- Su che cosa? Chi è morto? Dove?-chiese Ben Zion.
- Non lo so, io ero sotto casa di Jea...-si corresse- ero in giro quando ho ricevuto una chiamata da Gibbs-
Elisa e Eli si sorrisero complici.
- E noi a che ti serviamo?-domandò ancora David.
- Boh...chiedetelo a Gibbs, credo che sia una cosa tipo che dovete fare esperienza, comunque ora mettetevi qualcosa di decente addosso e andiamo-
I quattro si lanciarono verso le rispettive camere da letto.
Tony ne approfittò per guardare le foto sul muro: erano le famiglie dei pivellini.
Mark era figlio unico e nella foto era con sua madre, Eli aveva una sorella minore e due splendidi genitori, nell’immagine  Elisa era sola con suo fratello e David era insieme ai suoi genitori e alle sue tre sorelle e i suoi tre fratelli.
Poi andò verso il tavolo.
“Carte siciliane!”pensò tutto contento, si sedette e da bravo italo-americano si fece un solitario.

                                                         *

Ziva si sentiva stupida. Perché era andata a correre prima di andare a lavoro? Si sentiva a pezzi, si sentiva assonnata...insomma aveva tutte le cose brutte di questo mondo e si doveva anche occupare del caso...da sola!
Distolse lo sguardo dal computer e osservò Gibbs. Lui era tranquillo. Gli bastava un caffé in fondo...
A distoglierla dai suoi pensieri fu un vocio, segno che Tony e i pivellini erano finalmente arrivati.
- Era ora Tony!-esclamò McGee.
Gibbs non sprecò le sue parole, si alzò e si diresse verso l’ascensore, immediatamente David lo seguì. Mark si attaccò a Tony, Elisa a Ziva e Eli a McGee. Poi tutti insieme lo seguirono dentro l’apparecchio.
- Siamo troppi... Ziva e Elisa vengono con la macchina e anche DiNozzo e Shadow, McGee e Riolo con me!-disse il capo.
I ragazzi annuirono e seguirono le istruzioni del capo.
Così Elisa, Ziva, Mark e Tony aspettarono che l’ascensore tornasse al loro piano.
- Non avevi un appuntamento?-chiese l’israeliana al suo patner.
Lui la guardò e disse triste:
- Hai detto bene avevo...-
- Cosa c’è? Jeanne è scappata?-rispose lei maligna.
- Sai Ziva, Riolo ha ragione, sei una...- Tony non poté terminare la frase perché Elisa disse:
- E’ arrivato l’ascensore!-

                                                     *

- E’ odioso, montato e cattivo!- disse Ziva a Elisa una volta in macchina.
- Dai non esagerare...-
- Che cosa ho fatto di male io per farlo arrabbiare?!? Ho solo detto una battuta!-
- Lo so, però era pesante...si è offeso-
- Prima non avrebbe fatto così...-disse sgommando.
- In che senso?-chiese Rapisarda aggrappandosi al bracciolo.
- Nel senso che quella Jeanne gli ha portato via il cervello! Ha quasi perso il senso dell’umorismo, a lavoro è sempre distratto, non ci sta più provando con tutte... non è più DiNozzo!-Elisa la guardò intensamente poi le chiese:
- Quand’è che ti sei innamorata?-
- Non sono innamorata sono solo...-
- Gelosa?-
- No- rispose guardandola male l’agente David - preoccupata...-
- Si è solo trovato una ragazza in fondo-
- le sue storie non duravano più di una notte a volte, sai? Io mi chiedo allora cos succederebbe se si dovesse lasciare con questa con cui sta insieme da parecchi mesi... ho paura che possa soffrire... è veramente innamorato stavolta- ci fu un minuto di silenzio poi Ziva chiese sorridendo a Elisa:
- Senti perché ti chiamano “Ziva junior”?-

                                                     *

- E’ stata crudele fredda e irrispettosa nei miei confronti!- gridò Tony a Mark.
- Hai ragione! Non sono cavoli suoi con chi esci e quando!-
- Lei e i suoi stupidi commenti... io non capisco come faceva a piacermi!- Mark guardò DiNozzo sconvolto.
- Come faceva a piacere a McGee volevo dire...-
- Si certo... e poi è sempre arrabbiata...-
- Lei è nata arrabbiata Shadow! Oh! Quando dirai agli altri che sei il figlio di Gibbs?-

                                                   *

- Rapisarda Ziva! Era ora che arrivaste...-
- C’era traffico capo!- si giustificò Ziva.
- Quando guidi tu non c’è mai traffico...- rispose lui - Ora andate!-
- A fare cosa scusa?- chiese Elisa.
- A ispezionare la casa no?!?- poi si girò e se ne andò.
- Perché ispezionare?- chiese la pivella sempre più perplessa.
- Ah! Non lo sai... un sergente è scomparso quattro giorni fa... dobbiamo controllare...-
- ...se l’hanno rapito?- chiese Rapisarda.
Ziva annuì poi prese le sue cose e seguì Gibbs.
- Perché è così nervosa?- domandò Pivello.
- Ha litigato con Tony-
- Allora non è grave... me no male!-
- Come non è grave?!?- urlò la ragazza sconvolta- Se non c’ero io si pigliavano a botte!-
- Fanno sempre così... è il loro modo di dimostrarsi l’amicizia...il giorno dopo fanno già pace-
- Fosse così per tutti...- commentò Eli intromettendosi.
Elisa era sconcertata avevano smontato le sue teorie nel giro di un minuto, sconsolata prese il suo zaino e andò dalla sua insegnante del giorno... pardon della notte.
- Da quanto è che li conosci?- chiese Riolo rimasta sola con Tim.
- Chi?-
- Ziva, Tony, Gibbs... insomma tutti!-
- Ziva quasi due anni, mentre tutti gli altri tre- rispose McGee - Avevo circa la vostra età quando sono arrivato all’NCIS, mi ero appena laureato... anche tu sei laureata vero?-
- Si, in psicologia-
- Non mi avevano dato pace sin dal primo momento, ne Tony ne Kate...-
- Chi è Kate?- domandò la ragazza incuriosita.
- Era l’agente che c’era prima di Ziva, Caitlin Todd-
- E ora dov’ è?-
- E’ morta- disse serio.
Eli si morse la lingua per aver fatto quella gaff tremenda.
- Ehi Pivello! Che fai, attracchi?- disse Tony spuntando all’improvviso seguito da Mark.
- No...io stavo...- gli arrivò il solito scappellotto.
- Forza Re degli Elfi! Continua così!- poi lo superò al volo ed entrò nella casa.
McGee ed Eli fecero lo stesso e si ritrovarono in una casetta carina, non troppo grande, con due piani, due camere da letto, un bagno, una cucina e uno studio.
- Gibbs!- urlò Ziva dalla cucina.
Tutti si precipitarono lì.
Lei era in piedi di fronte al frizer spalancato.
- Ho trovato il sergente-
 Come ci guardarono dentro a tutti gelò il sangue nelle vene: l’uomo era stato fatto a pezzi e infilato al dentro.

                                                       *

- Ciao sono Jeanne per adesso non sono raggiun...- “Cazzo” pensò Tony chiudendo il telefonino.
Aveva riprovato a chiamarle altre sei volte. Niente de fare, Jeanne pareva svanita.
- Stai bene? Mi sembri un po’ pallido- gli disse Elisa preoccupata.
- Si va tutto bene...- rispose cercando di sorridere.
- No che non va bene...non hai fatto una battuta, sei ancora arrabbiato con Ziva?- domandò prendendo una sedia e mettendosi accanto al compagno.
- Figurati! L’ho già dimenticato... sono solo stanco- gli occhi dell’italiana però non si decidevano a distogliere lo sguardo.
- non me ne vado se prima non mi dici cos’hai veramente!-
 Sto per diventare padre... la madre è McGee... ma ancora non lo sa- disse Tony per buttarla sullo scherzo, ma non ci fu nessuna reazione da parte di Elisa.
- Eh va bene! Ti dirò la verità! Ma guai se provi a dirlo a Ziva...- disse DiNozzo facendole segno di avvicinarsi di più, lei lo fece e lui le sussurrò all’orecchio:
- Mi sono innamorato... ma non corrisponde... io amo l’agente Lee!- Elisa si alzò di scatto e andò verso l’ascensore urlando:
- Sei sempre il solito Tony! Io ti volevo solo aiutare!-
Il cellulare di DiNozzo vibrò, era arrivato un messaggio.
Controllò di chi fosse: Jeanne. Lo lesse con foga.
“Scusa se non ero raggiungibile ma ero a cena con mio padre, poi ti racconto”
“Tutto qui?” pensò sconvolto “mi sono preoccupato per una stupida cena con suo padre?”sorrise sollevato e si stiracchiò sulla sedia come faceva di solito.
Si accorse che McGee lo guardava  e gli urlò:
- Cosa hai da guardare Pivello?-
- Niente Tony... mi stavo solo chiedendo come fai a fare arrabbiare tutte le persone che ti stanno accanto...-
Tim aveva ragione! Così preso da Jeanne aveva litigato sia con Ziva che con Elisa. Si maledisse poi si avvicinò a McGee e gli diede lo scappellotto.
- Ahi! Perché lo hai fatto?-
- Perché così queste perle di saggezza me le dici prima la prossima volta!- prese la giacca e scese anche lui da Abby.

                                                          *

- Gibbs! Gibbs! Gibbs!- urlò Abby agguantando al volo il caffé che le aveva portato.
- Qualche novità Abby?-
- Beh... si... forse no...-
- Abby!-
- Si decisamente si- cominciò a digitare al computer - Allora il sergente Henry Bolton, Eli o Elisa o Mark o Ziva o David o Gibbs o... ciao Tony!- disse la scienziata salutandolo allegramente con una mano- o Tony... mi dite come è morto?-
- Ucciso da un colpo di arma da fuoco al cuore - rispose prontamente Mark.
- Bene ho parlato con Ducky pochi minuti fa e ti sbagli! Questo uomo è morto perché gli hanno tagliato la testa... poi gli hanno sparato e poi lo hanno fatto a pezzi... ma questo non è importante... guardate bene questo...- disse mostrando sullo schermo una strana macchia rossastra.
- Osservate bene questi schizzi di sangue- commentò la Dark.
- Abby sono solo schizzi!- disse Elisa.
- Ti sbagli guarda bene-  tutti strizzarono gli occhi ma non videro nulla di strano.
- Un quadro di Picasso?- azzardò Tony.
- No... è un...-
- E’ una rana!- completò Ben Zion.
- Vero è una rana!- gridò Ziva.
- Che significa?- domandò Eli.
- Che la Rana è tornata in azione- disse Gibbs poi bevve un sorso del caffé.

                                                        *

- Sergente Henry Bolton quaranta anni, nato a Boston da padre americano e madre africana, studi perfetti, mai risse, mai multe, insomma era un tipo a posto- disse Tony passando le foto dell’uomo sullo schermo gigante.
- Attualmente non aveva la ragazza e l’ultima lo ha lasciato mesi fa- disse Eli.
- Ha mai avuto contatti con la Rana?- chiese David.
- Perché non lo scopri da solo?- rispose gelido McGee.
- Forse non hai notato che non so usare il computer?!?- tutti si girarono a guardarlo, nessuno ci aveva mai fatto caso e ora ne erano stupiti, tranne Ziva che sapeva sin troppo bene che in Israele era difficile trovare una scuola pubblica con dei computer.
- No apparentemente non sembra averne avuti a parte...- disse Elisa.
- A parte cosa agente Rapisarda?- chiese Gibbs impaziente.
- Ha arrestato uno dei suoi uomini all’inizio della carriera, nient’altro-
-  E’ già qualcosa... chi era?-
- Benjamin Creaton... un piccolo spacciatore di armi di piccolo calibro.-
- Non era  molto importante per lui... mi pare strano che se la sia presa per così poco...- disse Ziva.
- Controllate meglio!- gridò Jethro - Io vado da Ducky- David lo seguì immediatamente.
“ Che sia coinvolta veramente la Rana?” si domandò Eli affranta sedendosi accanto a McGee. Poi pensò al disegno e si convinse un po’ di più.
Elisa però era ancora perplessa. Non era nello stile della Rana fare quel genere di cose e di lasciare prove così evidenti.
- Anche a me non mi convince...- disse ziva che era accanto a lei come se le avesse letto nel pensiero.
- Ah bene! Siamo in due almeno...-
A Tony squillò il cellulare. Lesse il numero e gli si illuminarono gli occhi.
Così scappo via in un posto dove i suoi colleghi non potevano origliare, stuzzicando la loro curiosità.
- Chi sarà?- chiese Eli.
- Jeanne- risposero in coro Ziva e Elisa.
- E chi è?- chiese sempre Eli.
- E’ la sua ragazza... lo sa anche McGee!- disse Mark.
- No che non lo sapevo, cioè, sapevo che era fidanzato, ma non sapevo come si chiamasse... Jeanne? Francese allora! Tony ha buon gusto come al solito- disse senza distogliere lo sguardo dal monitor.
- Ehi! Ciao...- disse Jeanne dall’altra parte del telefono.
- Ciao! Aspetta un attimo... calma ragazze calme!- disse DiNozzo immensamente felice di sentire al sua voce.
- Salutamele mi raccomando!-
- Certo! Ora parliamo di cose serie... mi sono preoccupato tantissimo... non rispondevi al cellulare!-
- Mio padre voleva che lo tenessi spento per evitare “fastidiose interruzioni”- rispose la ragazza.
- E da quando sono diventato “fastidioso”?- chiese malizioso.
- Tony! Comunque non ho ancora detto a lui di noi due...- DiNozzo trattenne il fiato.
- Davvero?-
- Si... scusa ma ora devo andare... oggi pediatria!- disse Jeanne - Ti amo-
- Salutami quei bei bambini mi raccomando! Ti amo- rispose Tony e chiuse il telefono.
“Ti amo” due parole così semplici eppure così complicate... per riuscire a dirle a lei ci aveva messo mesi! E per questo aveva anche rischiato di mandare all’aria il suo rapporto con lei.
Quando glielo aveva detto la prima volta era stato dopo la morte di Paula Cassidy ( una sua ex amante e collega ), si era catapultato a casa di Jeanne piangendo ( cosa che non aveva fatto alla morte di Kate ) e glielo aveva detto.
- Ehi Tony tutto bene?- chiese Elisa avvicinandosi - non ti avevo visto tornare così...-
- Non ti preoccupare! Tutto bene!- rispose il ragazzo radioso.
- Era Jeanne vero? Ma allora sei proprio innamorato! Ti sono bastati due minuti al telefono con lei e ti è già tornato il buon umore!-
- Per questo ho accettato...-
Elisa si avvicinò.
- Accettato cosa esattamente?- poi lo guardò. Quello sguardo gli ricordava Ziva, il suo comportamento gli ricordava Ziva, il suo modo di guidare gli ricordava Ziva... Elisa aveva proprio un soprannome azzeccato.
- Eh! Eh! Ho capito cosa vuoi fare! Vuoi farmi dire cose che non ho detto o pensato, come matrimonio o cose del genere! Non ci riuscirai! Io sono più furbo!- Elisa alzò un sopracciglio.
- Se lo dici tu...- e dopo un ultima occhiata tornò al suo posto insieme a DiNozzo.

                                                         *

- Ducky novità?- chiese Gibbs con David alle calcagna.
- No Jethro mi dispiace... tutto quello che ho scoperto l’ho detto a Abby... forse il particolare che il sergente è stato fatto a pezzi da un professionista ma credo che tu lo capisca da solo...- disse sventolandogli un braccio del sergente sotto il naso, ma Gibbs rimase impassibile.
- Vedi? Tagli netti... Palmer! Palmer!- disse Ducky guardandosi intorno - Solo Dio sa dove ha la testa questo ragazzo, sempre in ritardo... Mi ricorda mio zio Quimby... ma lui aveva questi problemi con mia zia perché aveva un’ amante... Jethro?- disse il dottor Mallard. Ma Gibbs non c’era più già da un pezzo e con lui David.
Il dottore allora si rivolse al morto.
- Era sempre così in ritardo che un anno per il suo compleanno gli regalai un orologio...-

                                                     *

- Ragazzi sono le cinque! Hasta manana!- disse Tony prendendo le sue cose e andando via.
I pivellini fecero immediatamente lo stesso.
Ziva e McGee invece rimasero li ancora un po’. Lui però alle sette sparì tra le porte dell’ascensore, lasciando la ragazza da sola.
- Ziva oggi non ci vai a casa?- disse Gibbs alle otto e mezza.
- Si, sto per andare... scusami un attimo solo...-
- Mai chiedere scusa! Quante altre volte te lo devo dire?!?-
- Ok! Ho finito- disse Ziva raccogliendo le sue cose dal tavolo.
Poi quando fece per andare verso l’ascensore Gibbs la afferrò per un braccio.
- Sostieni le tue idee...- le disse fissandola negli occhi. David sorrise e andò finalmente a casa.






Capitolo lungo no? Così ci siamo scusate di avervi fatto aspettare!
1. Quando abbiamo pensato alla casa dei pivellini ci siamo immaginate quella  dei protagonisti “Grey’s Anatomy” e infatti se ci mettete un po’ di fantasia la descrizione corrisponde
2. Vi è piaciuta la trovata del disegno della Rana con il sangue? Era molto alla Abby notare una cosa del genere!
3. Antipatica Jeanne e la sua segreteria telefonica no?!? Abbiamo dovuto scrivere di quei due che si dicevano parole dolci...bleah!
4. non sappiamo se Ducky abbia uno zio Quimby ne tanto meno se questo zio avesse l’amante... è tutta farina del nostro sacco!
5. Per fortuna siamo preparate sulle lingue! elisa93 parla lo spagnolo e eLiSeTtA il francese ( entrambe a parte l’inglese si intende! XD) quindi possiamo fare citazioni tipo il saluto in spagnolo di Tony... naturalmente “manana” non si scrive così! Si dovrebbe mettere quello strano cappellino sopra al N ma ahinoi non ce l’abbiamo inserito nella tastiera...
Ok! E’ ora di salutarci ci vediamo il prossimo lunedì con il prossimo capitolo!


baci baci


elisa93 e eLiSeTtA

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Capitolo 6
*** 6.Rivelazioni(parte 1) ***


Salve ragazzi! E’ una settimana che non ci facciamo sentire! Ma come voi ormai sapete non possiamo fare altrimenti... ora leggete questo capitolo frutto di uno dei nostri tanti deliri da cui nascono anche tutti gli altri capitoli...




6. Rivelazioni(parte prima)




Era passata una settimana. I ragazzi avevano scoperto che Creaton era stato rilasciato un anno prima e così avevano iniziato le ricerche, ma di lui nessuna traccia.
- Che sia morto?- azzardò Ziva.
- E’ possibile... me non compare nessun certificato di morte e nessuno ha denunciato la sua scomparsa- disse DiNozzo smontando la sua teoria.
- Non vuol dire che non lo sia...- disse Gibbs.
- Forse non aveva nessun amico o parente che poteva denunciarne la scomparsa!- disse Elisa.
- Non vede i suoi genitori da quando è andato in prigione e amici...- disse McGee.
- .... non ne aveva, era un tipo solitario e scorbutico... un po’ come il nostro David!- aggiunse Mark.
- Ehi! Secondo me comunque stiamo solo perdendo tempo...- disse David accigliato.
- Perché Ben Zion?- chiese Gibbs interessato.
- Quello potrebbe essere un semplice schizzo di sangue, che per caso somiglia a una rana-
- Dobbiamo prendere in considerazione anche questo...- disse Jethro - Ottimo lavoro... Riolo parla di più... so che hai qualcosa da dire!-
Eli avvampò.
- Aveva la ragazza...- tutti si voltarono verso di lei, che divento ancora più rossa.
- Si chiama Stella Gordon e stava con lui da tre mesi-
- Ora tu mi spieghi come fai a saperlo! E’ scomparso da un anno!- disse Mark.
Lei lo fulminò con lo sguardo.
- Nella casa dove viveva prima c’erano evidenti tracce di una donna in casa... e poi su un soprammobile ho trovato un cartoncino di auguri con su scritto: Questo è il nostro primo mese insieme... bla bla bla... diciassette settembre-
- Ottimo lavoro anche tu Riolo! Parla di più! DiNozzo, Rapisarda Ziva andate da questa ragazza! McGee David Mark voi andate a casa dei genitori e da altri possibili amici. Eli con me- disse Gibbs andando verso il suo adorato ascensore, la ragazza si lanciò letteralmente dentro e prima che le porte si chiudessero lanciò un sorriso compiaciuto a Elisa che la osservava invidiosa.

                                                        *

- Che bella casa... veramente! Grande spaziosa.. con giardino! C’è tutto!- disse Tony ammirando la casa di Stella.
- Tranne la proprietaria...- disse Elisa sconsolata.
- Se non risponde buttiamo giù la porta?- propose Ziva.
- Sarebbe un ottima idea come, nel film...-
- Ti prego basta non ne posso più! Gibbs dovrebbe inserire la regola cinquantuno!- gridò Ziva.
- Cioè?- chiese Rapisarda.
- “Vietato citare film dentro e fuori il lavoro”!-
- Chi siete voi?- chiese una voce femminile alle loro spalle.
I tre si girarono e videro Stella Gordon con i sacchi della spesa in mano. Li guardava come fossero dei ladri.
In fondo tre persone vestite di nero (ironia della sorte) che parlano di scassinare la porta... uno cosa va a pensare?
- Se volete derubarmi vi darò tutto quello che volete! Ma non fatemi del male-
- Non siamo ladri siamo agenti dell’NCIS! Io sono l’agente DiNozzo, lei è l’agente Rapisarda e lei l’agente David... dovremmo chiederle un paio di cose...-
La ragazza annuì aprì la porta e li fece entrare.

                                                       *

- I signori Creaton?- disse McGee. Lui  Mark e David erano davanti alla casa dei genitori di Benjamin Creaton. Ad aprire la porta erano stati due vecchietti.
- Si perché?- chiese la donna invitandoli ad entrare. Si sedettero sul sofà.
- Siamo dell’NCIS, vorremmo sapere quando è stata l’ultima volta che avete visto vostro figlio- disse Mark.
- Chi Benjamin?- domandò l’uomo. I tre agenti annuirono.
- Sono sette anni che non lo vediamo-
- Siete sicuri?- domandò David poco convinto.
- Sicurissimi! Vi pare che non sappiamo quando abbiamo visto nostro figlio per l’ultima volta?!?- gridò Mr. Creaton.
- James calmati... i signori non vogliono dire che sei uno stupido-
- Hai ragione... scusa Molly...- disse guardandola.
- Nostro figlio sono sette anni che non lo vediamo! Nostro nipote sono sette anni che non vede suo padre!-
- Aspetti un attimo Ben ha un figlio?- chiese Ben Zion.
- Si, Richard o Ricky per gli amici suoi-
- Come mai non lo sapevamo?- domandò McGee.
- Perché è un figlio illegittimo, è nato quando Ben aveva solo ventenni, lo ha conosciuto solo dodici anni dopo, però i due hanno legato tantissimo- rispose Molly.
- Quindi ora Ricky ha circa venticinque anni?-
- Si venticinque a dicembre-
- Dove vive?-
- E’ da un po’ che si è trasferito con la sua ragazza nel vecchio appartamento del padre- i tre si scambiarono un’ occhiata poi congedarono i genitori e risalirono sull’auto.

                                                         *

- Così lei è la ragazza di Richard non di Benjamin Creaton...- disse Tony.
- Si Ben era suo padre... Ricky ne parla in continuazione-
- Dov’è ora?-
- E’ partito per un mese in Messico, dovrebbe tornare tra un paio di giorni-
- E’ in viaggio per questioni di lavoro?- chiese Elisa.
- Si viaggia spesso-
- Sa che tipo di persone frequenta per caso?- chiese Ziva.
- Gente poco raccomandabile... una sera l’ho visto scambiare una valigetta con un tipo con un berretto e poi passargli dei soldi-
- Grazie Stella... la informeremo di più...-
Dissero i tre ragazzi uscendo dalla casa.
Una volta in macchina Ziva disse:
- Eli si sbagliava...-
- A quanto pare...- constatò Elisa.
- Non avevamo preso in considerazione l’idea che potesse avere un figlio... abbiamo sbagliato...-
Il cellulare di Tony squillò interrompendolo.
- Scommettiamo che so chi è?- disse Elisa.
Dirozzo la ignorò e  si portò il telefono all’orecchio.
Le due ragazze si rivolsero un’ occhiata di complicità.
- Ciao... senti ora non posso parlare... ti richiamo dopo io- disse Tony.
Jeanne fu presa alla sprovvista.
- Va bene a dopo... ti amo-
Qui DiNozzo dovette prendere una decisione: o umiliarsi di fronte a quelle due arpie che rispondevano al nome di Ziva e Ziva jr. o dimostrare il suo amore a Jeanne... scelse una via di mezzo.
- Anche io...- poi chiuse il telefono.
- Oh oh! Il grande Tony DiNozzo che si vergogna a parlare di fronte a noi!- disse Elisa.
- Potrei dire cose che non capireste mie care...-
- Ne dubito fortemente per quanto mi riguarda... forse Ziva...-
- Ehi!-
- Non sono mica io quella che non conosce i modi di dire!-
- Ma queste sono cose superflue... le cose più importanti come Tony che parla al telefono con quella le capisco!-
- Non vorrei interrompervi ma io sono ancora qui sapete?-
- Zitto DiNozzo!- gridarono insieme.
- Tu ti sei innamorata di Tony!- gridò Ziva a Elisa, che qui parve spiazzarsi. Lanciò una fugace occhiata al ragazzo e rispose:
- E con questo? Anche tu!- ora era Tony ad essere spiazzato.
- Io non amo Tony!-
- Ammettilo! Lo sogni la notte e fai fantasie su di lui!-
DiNozzo era ancora più spiazzato.
- Non è...- Ziva si calmò - non è vero... se questa fosse la verità ora Tony starebbe con me e non con Jeanne... e non riuscirebbe ad alzarsi per una settimana!-
DiNozzo era spiazzatissimo e cominciava a sudare.
- Ragazze sono ancora qui!- le due lo fulminarono con lo sguardo, si fulminarono tra loro e misero il broncio per tutto il tragitto.

                                                           *

- Gibbs! Eli! Siete arrivati... ce ne avete messo di tempo... si vede che il nostro sexy amico dai capelli argentati non mi ha letto nel pensiero rispettando le mie volontà stavolta... mi hai deluso- disse Abby a Gibbs e Eli che erano appena entrati, dopo una giornata a girovagare per tutto il palazzo dell’NCIS e aver assillato Ducky minimo cinquanta volte, nel suo bizzarro laboratorio.
- Allora Abby hai scoperto qualcosa?- chiese l’agente Riolo.
- Si! Come far sembrare Gibbs dell’età di Tony! Basta un po’ di trucco qui, una tintura li...-
- Abby!- disse il capo.
- Che c’è non vuoi sembrare più giovane? Non che tu sia vecchio...- Gibbs le rivolse la sua tipica occhiata - Ok... cambiamo argomento... ho scoperto definitivamente che quello non è uno schizzo di sangue che per puro caso somiglia a una rana, ma un disegno fatto apposta per farcelo trovare-
- Grazie Abby ora sappiamo che la rana c’entra veramente nel caso...- la baciò sulla guancia e uscì seguito da Riolo.
- Il direttore Shepard ne sarà entusiasta...- Jethro si fermò a contemplarla poi salì in ascensore.
- Che c’è ho detto qualcosa di male?- chiese Eli bloccando l’ascensore.
Gibbs scosse la testa sorridendo e le puntò addosso i suoi occhi celesti.
-  Non hai notato che il direttore è ossessionata da la “Grenuille”? Una volta ha anche rischiato la vita per poterlo riuscire a prendere, ma non ha concluso niente... in una missione sotto copertura ha anche rischiato di far  uccidere DiNozzo! Lui è un mio agente e non ne aveva il diritto! Eppure ha continuato lo stesso... e tutto per la rana! No Riolo, non credo che sarà entusiasta- disse Gibbs facendo ripartire l’apparecchio.
 Come arrivarono in ufficio gli altri erano già li con le novità sui genitori e la ragazza di Creaton.
Appena la sentì l’uomo rivolse un’occhiata a Eli e disse:
- Quindi non era lui ad avere la ragazza... ma il figlio... trovatelo e portatelo da me... con qualsiasi scusa! Anche aver rubato il lecca lacca ad un bambino!- poi sparì come al solito.
Eli notò tensione tra la sua omonima e Ziva. Così si avvicinò alla prima di queste per chiedere spiegazioni.
- Ehi ciao! Cosa c’è?-
- Ho litigato con Ziva... ci siamo accusate a vicenda di essere innamorate di Tony-
- Tutto qui?-
- No... io non ho... negato...-
- Oh... questo complica un po’ le cose...-
- L’avevo capito anche da sola- sbuffò Elisa.
- Dai non pensarci più... avrà pensato che scherzavi...-
- Lo spero non sopporterei questa vergogna per sempre...-
- Ehi Eli! Vieni un attimo ?- chiese Mark con la sua solita voce dolce e calma, Riolo gli andò incontro quasi svolazzando.
- Beh... allora... tra pochi giorni c’è il compleanno di McGee... stavamo pensando di comprargli qualcosa di carino... Elisa ha già aderito-
- Va bene...-
- Cosa c’è?- chiese Mark a sua volta.
- Niente... Elisa ha detto a Tony di essere innamorata di lui... e ore è nei guai...-
- In effetti sentirsi dire all’improvviso una cosa del genere ti leva dieci anni di vita-
- Nessuno ti ha mai detto “ti amo” quindi?-
- No... ma come dice il detto”C’è sempre una prima volta...”- Eli sorrise e fece per andarsene.
“E’ carina, simpatica e mi posso fidare di lei” pensò Mark “Glielo posso dire”
La afferrò per un braccio e disse in un soffio:
- Sono il figlio di Gibbs-
- Cosa?!?- gridò stupita. Lui abbassò la testa e si guardò le scarpe.
- Perché non lo hai detto prima? Gli altri lo sanno?-
Gibbs jr. la zittì mettendole due dita sulle labbra.
- Non dirlo a nessuno- lei annuì debolmente e Mark andò a parlare con suo padre dopo averle lanciato un ultimo occhiolino.






1. il caso si fa sempre più complicato... ad un certo punto non capirete più nulla quindi preparatevi psicologicamente...
2. una persona ci ha chiesto da dove ci sono usciti i nomi dei protagonisti... le risponderemo subito: per Elisa Rapisarda e Elisa Riolo abbiamo scelto i nostri nomi e per i cognomi abbiamo usato due tra quelli più diffusi a Catania la nostra città, per Mark, visto che eLiSeTtA impazzisce per Gibbs XD, abbiamo deciso di chiamare suo figlio come lo attore che lo interpreta (Mark Harmon), il cognome è stata la parte più difficile non sapevamo proprio quale usare, quando a elisa93 venne un’ ispirazione: visto che non sapevamo come chiamarlo lo avremmo chiamato Shadow, “ombra”, per finire David Ben Zion si chiama come uno dei protagonisti di uno dei  libri preferiti di elisa93(lancio una sfida:scommetto che nessuno mi saprà dire qual è questo libro! E non fate i furbi cercando su internet se no non vale!)
3. Auguri di buon compleanno Vera02!!! Hai visto?!? Stavolta non ho sbagliato mese!XD!  by elisa93
Ok anche per oggi abbiamo finito... purtroppo non potremo più aggiornare prima del 7 di Gennaio quindi vi facciamo gli auguri di buon NATALE e di buon CAPODANNO!!!!!!!!!




baci baci e auguroni



elisa93 e eLiSeTtA 

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Capitolo 7
*** 7.Rivelazioni(parte 2) ***


Salve ragazzi! Eh si... siamo tornate (muahmuahmuah)! Credevate di esservi liberati di noi vero??? VI SBAGLIAVATE!
È stato difficile però siamo riuscite a tornare dall’ ondata di impegni che hanno portano le nostre adorate vacanze di Natale!!!
Eccovi dunque l’ennesimo capitolo... buona lettura!!!






7. Rivelazioni(parte 2)







- Libero!- gridò Tony.
Lui e il resto della squadra avevano appena fatto irruzione nell’attuale appartamento di Richard Creaton.
- Libero!- rispose Ziva controllando la camera da letto.
- Libero!- gridò anche Gibbs squadrando la cucina.
Capendo che non c’era nessuno in casa posarono le pistole.
- Aspettate!- gridò David - Non abbiamo controllato il bagno!-
Ziva lo guardò intensamente, poi prese di nuovo la pistola e aprì la porta con un calcio.
- Abbiamo trovato Richard Creaton- disse Tony osservando il corpo di un uomo nella vasca da bagno in un mare di sangue.
- La Rana non voleva che parlasse- commentò Elisa.
- Richard non era dalla parte di nessuno: lavorava per Rana perchè voleva vendicarsi dell’uomo che aveva mandato in prigione suo padre, per questo aveva accettato di uccidere Bolton, una volta ammazzato lui e raggiunto così i suoi scopi ha cercato di tradirlo, e quel disegno ne è la prova lampante, ma lui l’ha scoperto e l’ha fatto uccidere da uno dei suoi sicari-
- Ecco a cosa ti serviva la laurea in psicologia!- disse Mark sorridendo.
- Perché a cosa pensavi servisse?-
- Non lo so.. pensavo che le tenevi li solo per abbellire il muro...-
- Ah! Ah! Spiritoso almeno io ce l’ho una laurea!-
- Sono laureato anche io! L’hai dimenticato?-
- Ci sei arrivato a stento... se prendevi un punto di meno non passavi...-
- Va bene come non detto!- sbuffò lui prendendo la macchina fotografica e dandola a Tony.
- Ehi ottima intuizione prima David!- gli disse Ziva affiancandolo.
- Grazie Ziva- rispose: stavano parlando nella loro lingua madre.
Si guardarono imbarazzati senza sapere cosa dirsi.
- Coma mai non sai usare il computer?-
- Beh... io ero un semplice ragazzo di strada laureato.. non un’agente del Mossad...- rispose Ben Zion.
- Capisco... parli solo l’ inglese e la nostra lingua o anche altre?-
- Tesoro! Io sono laureato in lingua straniere! Parlo benissimo la NOSTRA lingua, l’inglese, lo spagnolo, il francese, l’italiano, il rumeno e il portoghese-
- Tutte le lingue neolatine a parte l’inglese e la  nostra quindi...-
- Esatto...- si guardarono di nuovo senza sapere di che parlare.
- Allora io vado...- disse Ziva balbettando.
- Si e io...-
- Si anche io...- poi presero strade differenti, Ziva andò verso Tony e Elisa, mentre David verso Mark Eli e McGee e Gibbs.
- Questa storia mi ricorda un film...- cominciò Tony come al solito.
- A me invece il quadro di un pittore francese, Davìd, quello che ha fatto “Il giuramento dei fratelli Orazi” che si trova al Louvre... come si chiamava...Ah si! “La morte di Marat”!-
- Sei un pozzo di conoscenza!- osservò il ragazzo.
- Finalmente l’hai notato!- esclamò Elisa divertita.
- Ehi Ziva! Hai un po’ di bava vicino alla bocca- mentì DiNozzo.
Lei si portò istintivamente la manica al volto e guardò Tony furiosa.
- DiNozzo fammi un’altra volta uno scherzo del genere e ti uccido-
Tony sbiancò, Ziva non scherzava mai su queste cose,  nonostante tutto però fece un’altra battuta.
- Questa non sarebbe la prima volta che mi prometti la morte, anzi hai anche più volte minacciato di castrarmi: sotto copertura... l’altro giorno... stamattina-
- Ma come siamo spiritosi! Scommetto che senza gli attributi di cui ti vanti tanto non saresti così arzillo-
Questo zittì Tony che per istinto si portò le mani all’inguine, sotto lo sguardo divertito di Elisa e Ziva.
- Che c’è Tony hai perso qualcosa?- disse Rapisarda.
Lui la fulminò con lo sguardo.
All’improvviso come un fulmine a ciel sereno i tre furono colpiti sulla nuca dall’ormai famoso scappellotto di Gibbs.
- Ahi!- gridarono.
- Così imparate a fare salotto di fronte a un morto in una vasca da bagno!-
- Il capo vi ha rimproverato! Il capo vi ha rimproverato!- canticchiò Mark.
I tre furono soddisfatti quando anche lui fu colpito da uno scappellotto.
- Ehi! Perché anche a me?-
- Non accetto questo genere di comportamenti nelle mia squadra, soprattutto da te- disse Gibbs, poi prese il cellulare e fece il numero di Ducky.
- Ho superato il mio blocco dello scrittore sapete?- disse McGee esaminando il divano.
- Oh! Davvero Pivello?- chiese Tony.
- Si ho deciso di far celebrare un matrimonio...-
- Fammi indovinare! Tra Lisa e Tommy!- Ziva e DiNozzo si guardarono poi guardarono Tim.
- McGee morirai nello stesso giorno in cui sei nato... cioè ora!- disse l’agente del Mossad.
- E’ solo un libro!-
- Non è solo un libro Pivello! È quello che pensi ci sia tra me e Ziva!-
McGee si zittì.
- Comunque il matrimonio se volete proprio saperlo era tra McGregor ed Ally... comunque anche quello tra Tommy e Lisa non è una cattiva idea...-


                                                          *

Dopo una settimana di ricerche erano di nuovo all’inizio della storia, avevano l’assassino ma non potevano arrestarlo perché mancavano le prove.
- Ma da quanto tempo è che sono là dentro?- disse Elisa uscendo dalla sua camera ancora mezza addormentata e in pigiama.
Andò verso Eli e Mark anche loro in pigiama.
- Non lo so! Sono ore che va avanti così!- disse Eli.
- Sono le quattro! Io voglio dormire!- sbuffò Elisa.
- Io ci vado a dire qualcosa! Non ce la faccio più- esordì Mark andando verso la porta di David da cui venivano suoni molti sospetti...
- Fermo!- gli dissero le due Elisa.
- Perché? Voi non volete dormire?-
- Si sono fermati...- tutti e tre rimasero in ascolto,  quando sentirono dei passi provenire dall’interno della stanza di David.
Si andarono a nascondere nelle loro camere lasciando la porta socchiusa per vedere chi fosse la “fortunata”.
La porta si aprì e dalla stanza uscì...
“Ziva?!?” pensarono tutti e tre all’unisono.
Si stava sistemando la giacca e David la stava aiutando.
Si diedero un bacio sulla bocca, poi la ragazza andò via.
Ben Zion rimase un attimo sulla soglia della sua porta, poi rientrò in camera sorridendo soddisfatto.
Come furono sicuri che fosse tornato a letto i tre coinquilini uscirono dal loro nascondiglio e andarono in cucina.
- Lui e Ziva!- disse Eli sconvolta.
- Si lui e Ziva...- ripetè Mark.
- Tutta la notte...- completò Elisa.
Rabbrividirono a quel pensiero.
- Ora cosa raccontiamo a Gibbs?- domandò Eli.
- Ah non lo so e non lo voglio sapere... cedo che infrangere la regola numero dodici abbia come punizione ben più di uno scappellotto- osservò Shadow.
- Ragazzi... non chiamatemi più “Ziva junior”...- disse lentamente Elisa che era ancora sotto shock.
- No! Dobbiamo fare finta di niente... capito? Domani faremo come se non avessimo visto o sentito nulla. Va bene?- chiese Mark.
Le Elisa si guardarono e poi annuirono.
- Pensate la reazione di Tony se lo venisse a sapere...- disse Rapisarda.
- Prenderebbe in giro tutti e due fino all’infinito...-
- E oltre...- aggiunse Elisa.
- Ragazzi potete stare un po’ zitti?!? Sto cercando di dormire! Sono le quattro!- disse David davanti all’entrata della cucina.
I tre scoppiarono a ridere.
- E adesso che c’è?- chiese infastidito.
- Niente, di solito tu russi e ci tieni sveglio tutta la notte! È il bue che dice cornuto all’asino...-
- Russo?- chiese sorpreso Ben Zion - Nessuno mi aveva mai detto che russo...- fece le spallucce, salutò tutti e andò a dormire.
- C’è mancato poco...- disse Eli.
- Me no male che so improvvisare...- disse Elisa.
- Si... allora mi raccomando acqua in bocca!- ricordò Mark.
- Ok!- rispose Elisa e andò nella sua stanza lasciando soli Mark e la sua omonima.
- Quando glielo dirai anche a loro?- chiese l’italiana.
- Che sono il figlio di Gibbs? Non lo so... per adesso è meglio non dire nulla come ho detto prima: acqua in bocca- concluse, pi baciò Eli sulla guancia e andò anche lui in camera sua.

                                                         *

- Cosa abbiamo scoperto Ben Zion?- chiese Ziva al ragazzo.
Era tutta la mattina che le Elisa e Mark li osservavano per vedere una reazione.
David alzò gli occhi sull’amante e disse con estrema naturalezza:
- Ancora nulla...-
Tony aveva notato tutto questo loro interesse verso la coppia, così, quando Elisa si alzò per andare in bagno la sbattè delicatamente contro il muro.
- Che vuoi fare DiNozzo?!?- disse allarmata.
- Ti voglio stuprare, uccidere, e gettare il corpo in mare... voglio solo parlare!- lo guardò di sottecchi per vedere se mentiva, pareva di no.
- E di cosa vorresti parlarmi o mio molestatore?-
- Come mai guardate tutti Ziva e David come se stessero per scoppiare?-
- Non parlerò mai! Neanche sotto tortura! Ho fatto una promessa...- disse Elisa cercando di liberarsi, Tony la rispinse contro il muro e disse:
- Neanche se ti do un bacio?-
- Al diavolo le promesse! Ti dirò tutto quello che so!-
- Prima parli poi ti bacio-
- Ti conosco agente DiNozzo... io non parlo finchè non mi baci!-
- Va bene... come sei esigente...-
Si abbassò su di lei e la baciò.
Quando si staccarono lei commentò:
- Ne è proprio valsa la pena...-
- Ti ho baciata! Ora parla!- disse melodrammatico il ragazzo.
- Va bene è molto semplice... Ziva e David vanno a letto insieme...-
- Non ci credo... stai mentendo...- Elisa alzò un sopracciglio - Non è possibile...- si voltò a guardare quei due che si lanciavano occhiate languide.
- Possibile?!? Oh oh! Questa proprio non me l’aspettavo! E voi come siete riusciti a scoprirlo?-
- Beh non è che l’abbiamo scoperto... ti ricordo che David vive nella nostra stessa casa...-
- Ok basta ho capito... per fortuna non abito con voi...- commentò Tony.
- Ehm... potresti... uhm... come dire... lasciarmi andare in bagno?-
- Oh certo! Disse ricordandosi di averla bloccata contro il muro e lasciandola andare.
- Grazie... anche del bacio... non è stato male...-
- Se lo viene a sapere Jeanne sono morto! Quindi non dirlo a nessuno!-
- Va bene non lo dirò a nessuno... tranne: al Papa, a Shakira, a Ben Affleck, a David e Victoria Beckham...-
- Vattene in bagno va! Tanto sei li davanti!-
Elisa gli fece un sorriso fanciullesco, poi sparì dietro la porta.
“ Troppo divertente...” pensò Tony tornando a sedersi alla sua scrivania e toccandosi le labbra.
- Te lo ha detto vero?- chiese Mark vedendo che l’agente anziano non distoglieva lo sguardo da Ziva e David.
- Di cosa stai parlando?- disse DiNozzo sorridendo sornione.
- Lo sai benissimo... non voglio sapere cosa hai fatto per convincere Elisa a parlare... cosa ne pensi di questa coppia?-
- Io e te? Mah... sai non ho queste tue tendenze... prova con McGee...-
- Dicevo di Ziva e David! Non di noi due!!!-
- Ah loro... non durerà a lungo-
- E cosa te lo fa pensare?-
- Ziva è la mia versione al femminile, solo con un po’ più fattore Mossad, le sue storie non durano più di una notte, al massimo, MASSIMO un mese-
- Ma tu con la tua ragazza ci stai da più di 6 mesi!-
- Beh... quella è un’altra storia...- disse Tony ripensando “all’altra storia”.
- IO dico che si sposano...- concluse Mark grattandosi l’orecchio.
- sposare? E che ne puoi sapere tu del matrimonio pivellino?-
- Mio padre si è sposato quattro volte... credo di saperne qualcosa allora... non trovi agente DiNozzo?- quest ultimo lo fulminò con lo sguardo.
- Hai ragione... torno a lavoro...- disse Mark tornando al suo posto.
- Pivello? Ci stai giocando con il videogioco che ti abbiamo regalato?-
- Si Tony l’ho finito ieri, era bellissimo-
- Tua sorella cosa ti ha regalato?-
- Anche lei un videogame-
- E  i tuoi amici?-
- Un portatile nuovo-
- Fai progressi Re degli Elfi, sono commosso... hai sentito Ziva? Il Pivello ha degli amici!-
La ragazza lo guardò con tenerezza.
- Davvero McGee? Sono contenta per te!-
- Grazie Ziva...- disse il povero Tim infastidito da entrambi.
- Questa non è una sala da the! È un ufficio dell’NCIS- gridò Gibbs alzandosi dalla scrivania.
- Scusa capo!- dissero tutti quanti.
Anche Elisa che era appena tornata dalla missione in bagno.
- A posto di pensare ai pettegolezzi come le vecchiette cercate di scoprire qualcosa in più per risolvere il caso!-
- Va bene capo...- risposero in coro.
Ma in quel momento Mark si alzò e disse:
- Io sono il figlio di Gibbs-  
 



 



Ragazzi... che bel capitolo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
1. Finalmente una di noi (elisa93) ha realizzato il suo sogno (almeno nella fic permettetemelo! Nd elisa93): baciare Tony (alias: SOGNO DI OGNI RAGAZZA)!!!  
2. Nessuno se l’aspettava che David e Ziva si mettevano insieme! (solamente il 99% dei lettori eLiSeTtA Nd elisa93)( ma è stata una tua idea! Nd eLiSeTtA)(praticamente è tutto una mia idea! Tu non fai niente a parte sbavare davanti a Tony e Gibbs durante le puntate di NCIS!  Nd elisa93)(miiiiiiii!!!!!!!!! Non è vero!!!!!! Nd eLiSeTtA)( elisa93 le lancia uno di quegli sguardi alla Ziva che sa fare solo lei)( ne discutiamo dopo! Nd eLiSeTtA)( va bene... ma non è finita qui te lo assicuro... Nd elisa93)
3. I quadri che sono stati citati da moi (elisa93 alias Elisa) esistono veramente, ve lo assicuro e sono tra i miei preferiti.
4. Speriamo che abbiate passato un buon Natale! E vi auguriamo un felicissimo anno nuovo!!!
Ci vediamo al prossimo capitolo come al solito!!! Ciauuuuuuu!!!!!







Baci baci le vostre litiganti







elisa93 e eLiSeTtA

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Capitolo 8
*** 8.Mantenere i segreti ***


La settimana è iniziata e con lei è arrivato anche il nostro aggiornamento, cosa non da poco...
(Ragazzi dovete essere orgogliosi di voi perché state parlando con la  Dottoressa House! Nd eLiSeTtA) ( ti odio quando fai così... grrr Nd elisa93) ( lo so... lo faccio apposta! Nd eLiSeTtA) ( scena di violenza: eLiSeTtA fa la linguaccia e elisa93 incavolata nera gliela afferra e minaccia di tagliargliela) ( mndnfufhrehdudj!!! Nd eLiSeTtA) (traduzione: va bene non lo faccio più!!!) ( elisa93 magnanima le lascia la lingua) (dicevo... parlate con la Dottoressa House! Poteste vedere come zoppica! Nd eLiSeTtA) (poteste vedere come la sto prendendo a scappellotti! Nd un incavolata elisa93) ( se hai la leggiadra di un bisonte è colpa mia? È caduta sui gradoni e si è quasi spaccata la testa! Non ha potuto fare niente per la gamba e la mano... e meno male che fai kungfu da una vita! Nd  eLiSeTtA) ( parli come se non ce le avessi più... e poi è stato proprio il kungfu che non mi ha fatto spappolare la testa quindi zitta! Dimentichi poi che poco dopo mi sono salvata da quel camion e sempre grazie al kungfu! Nd elisa93) (grrr Nd  eLiSeTtA) ( grrrrr Nd elisa93) ( ok! stop! Lasciamo questi poveretti a leggere il capitolo... Nd elisa93) ( buona lettura! Nd le autrici)






8. Mantenere i segreti






- Cosa?!?- gridarono in coro Ziva McGee e Elisa e David.
Tony e Eli che lo sapevano già rimasero impassibili.
Gibbs guardò suo figlio serio e lui mantenne lo sguardo.
Alla fine Mark si arrese e guardò da un’ altra parte.
- Quindi non ti chiami più Shadow?- chiese Tim.
- E’ un po’ che sto pensando se cambiare cognome o no a dire il vero...-
- Ma come è successo?- chiese David.
- Beh... lo dovevamo sospettare ragazzi, in fondo Gibbs è un bell’ uomo... era impossibile che non avesse discendenti da qualche parte...- osservò Ziva.
Tutti si voltarono a guardarla.
- Che c’è? Ho sbagliato di nuovo qualche parola?-
- Allora... come sapete mio padre ha fatto molte missioni sotto copertura... in una di queste a Londra la storia è andata ben oltre la semplice copertura ed eccomi qua!-
- Ora che ci penso vi somigliate un po’... gli occhi lo stesso modo di storcere la bocca quando non siete convinti di qualcosa...- disse Elisa.
- Ragazzi oggi ho un appuntamento... potreste fare silenzio così finisco questo e me ne vado?- disse Tony infastidito.
- Jeanne ti ha proprio risucchiato via il cervello...- commentò Ziva.
- Cosa hai detto?- chiese il ragazzo alzando gli occhi verso di lei.
- E chi ha parlato? David?!? Hai scoperto qualcosa a parte l’identità di Mark Gibbs?-
Ben Zion arrabbiato per quel rimprovero da parte della sua ragazza fu molto tentato dal risponderle “che sei brava a letto”...
- No Ziva me lo hai chiesto dieci minuti fa!-
- Ragazzi le cinque! Io vado a casa!- gridò Elisa.
Immediatamente tutti presero le loro cose e la seguirono verso l’ascensore, lasciando soli i membri originari del gruppo.
- E’ raccomandato?- chiese McGee rivolto ai suoi colleghi.
- Certo non è un genio... però è più bravo di te con i computer... nella esercitazione pratica però non è molto bravo... non come Ben Zion almeno...- disse Ziva sedendosi sul bordo sella scrivania di Pivello.
- E tu lo sai bene...- sfuggì a Tony
- Cosa hai detto?!?- chiese l’israeliana guardandolo di sottecchi.
- Niente... ho detto qualcosa Pivello?-
- Si hai detto “ e tu lo sai...” ahi!- DiNozzo gli aveva lanciato in testa una palla di carta.
- I pivellini sono a casa?- domandò Gibbs dall’alto della scala.
- Si capo!-
- Allora lavorate il doppio!-
- Cosa sappiamo su la Grenouille?- chiese  Ziva.
Tony cominciò a sudare freddo.
- A stento sappiamo il suo vero nome...-
“ Beh... in realtà non sappiamo solo quello...” pensò l’italiano cercando di stare calmo.
- E’ solo un trafficante di armi senza scrupoli con gusti molto raffinati...-
- E’ francese- disse McGee - E’ raffinato si fa chiamare la Grenouille...-
- Me no male che ci sei tu Pivello! Da soli non l’avevamo capito- commentò sarcastico Tony raccogliendo le sue cose.
- OK ci vediamo domani! Ore voir!-
- Ciao Tony!- lo salutarono Ziva e Tim.
- E ora che facciamo?- domandò il ragazzo circa un’ora dopo.
- Che ne diresti di andare a casa?-
- Beh... non mi sembra una cattiva idea...-

                                                       *

- You are beautiful... you are beautiful is true!- cantava Tony con la radio della macchina al massimo volume.
- Smettila di cantare!- dissero le Elisa che erano in macchina con lui.
- Ma come?!? Io canto meglio di lui!-
- Te lo sogni...- commentò Eli.
- Ormai sono giorni che non dormo quindi non mi parlate di sogni!- sbuffò rapisarda.
- David e Ziva... sai stanno insieme...- disse Eli informando Tony.
- Si lo sapevo già...- rispose il ragazzo tranquillo.
- E come fai a saperlo?-
- DiNozzo guardò Elisa con un sorriso sornione.
- Chiedilo a lei...-
Riolo passò lo sguardo da Elisa a Tony e viceversa... sembrava stesse guardando una partita di tennis.
- Mi sono persa qualcosa?-
- NO! NO! È solo che il caro Tony deve tenere la bocca chiusa!-
- Non ti dispiaceva però che la tenessi aperta quando... ahi!- Elisa gli aveva dato un pugno sulla spalla - sto guidando porca miseria!-
- Si... mi sono decisamente persa qualcosa...- commentò Eli.
- Siamo arrivati!- disse Rapisarda per cambiare discorso.
Una volta scesi dalla macchina aspettarono che Tony andasse avanti, poi Eli affiancò la sua omonima.
- Che cosa non mi hai detto? O meglio che ha fatto Tony per riuscire a farti parlare?- Riolo ci pensò un attimo su - ho cambiato idea... conoscendoti... non lo voglio sapere!-
- che cosa non vuoi sapere raggio di sole?- disse Mark spuntando all’improvviso.
- Niente... cosa di ragazze...-
- No! Anche io posso partecipare! Riccardo Scamarcio è un bonazzo! E perché lo avete visto Justin Timberlake?!? E Brad Pitt?!? Per non parlare di David Beckham!-
- Molto spiritoso... comunque non parlavamo di questo...-
- Miiii! Mi sono perso il bello! Non è giusto! Vero David? David?-
Ma David non era più accanto a lui, era con Ziva intento in una animata discussione.
- Quei due mi danno il volta stomaco Secondo me ben zion sta con Ziva solo perché è un’ agente operativo!-
- No che dici! Sono carini insieme!- borbottò Eli.
- Che carini insieme dillo quando di notte vieni in camera mia perché non riesci a dormire e io sono costretto a dividere con te il letto!- Elisa guardò stupita i due ragazzi.
- Quindi anche voi due...-
- No, noi ci limitiamo a dormire... Mark ti sta chiamando tuo padre- il ragazzo corse verso Gibbs.
- Non me lo avevi detto...- disse Elisa un po’ offesa.
- E tu non mi hai detto quello che hai fatto con Tony, siamo pari...- calò il silenzio.
- Non è più come alle superiori o all’università... prima ci dicevamo tutto...-
- Siamo crescite Riolo! Siamo tutti cresciuti! Mio fratello sta per diventare padre e sposarsi figurati!-
- Chi Federico?!? Il pacioccone stupidone alla McGee?!? Non ci credo! Auguri! Stai per diventare zia!-
- Mi ricordo che neanche sei anni fa era un ragazzino di quattordici anni... e ora...-
- Sono felice per te e per lui! Sarà un ottimo padre!-
Elisa si fece triste.
- Sai? Avevo sempre pensato che sarei stata io la prima ad avere un bambino... e invece-
Eli la abbracciò.
- Dai non fare così... presto avrai anche tu dei bambini con l’uomo che ami!-
- Mi pare un po’ difficile visto che l’uomo che amo se la fa con una maledettissima francesina e non accenna a lasciarla!-
-  Elisa, tu ottieni SEMPRE quello che vuoi, SEMPRE!-
Ed era vero. Elisa era sempre riuscita ad ottenere quello che voleva, grazie a sacrifici estremi, però ci era sempre riuscita.
- Questa volta è diverso non ho speranze... Ciao McGee!- disse Elisa vedendo Tim con l’attrezzatura sulle spalle.
- ciao... mi dato un aiutino?-
- Siamo signore, non delle scaricatrici di porto!- risposero ridendo e andando verso il resto del gruppo, lasciando il povero McGee solo con l’attrezzatura e un buon mal di schiena.











1. Sorry se il capitolo è molto corto... a causa dell’incidente non abbiamo avuto molto tempo per scrivere, visto soprattutto che la “malata”elisa93 doveva anche aggiornare altre due sue fic...
2. Tony che canta “you are beautiful” il massimo… sbav sbav
3. Se Federico sapesse che l’abbiamo usato per una fic... come minimo squarterebbe elisa93, nonché sua sorellona... speriamo non lo scopra mai...
4. è vero... elisa93 ottiene sempre quello che vuole... SEMPRE! Hihihi... chi la conosce ne sa qualcosa...
5. Sapete... ci stiamo rendendo conto di odiare tutto quello che ha a che fare con la Francia... Zidane... elisa93 non beve quindi odia lo champagne... eLiSeTtA lo ingurgita come fosse acqua... odiamo la polizia francese... le guide turistiche francesi... chi è stato a Parigi come noi due sa di cosa parliamo... la Gioconda... la storia francese... la storia dell’arte francese... fa eccezione David nonché pittore preferito di elisa93...il cibo francese...tranne i crossaint... per finire il nostro elenco mettiamo la francesina Jeanne Benoit, più comunemente conosciuta come Piaga...
(Comunque... ora vi salutiamo... no eLiSeTtA, non c’è lo champagne, solo cocacola... Nd elisa93) ( Nooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!! Nd eLiSeTtA) ( e così mentre la mia omonima si dispera io vi saluto e vi auguro di non cadere su dei gradoni o di essere investiti da un camion... ciao ciao!!!!!!!!!!!!!! Nd elisa93) ( Noooooooooooooooooo!!! Ciao a tutti! Noooooooooooooooooo!!! Nd eLiSeTtA)











Baci baci la vostre ancora una volta litiganti









elisa93 e eLiSeTtA

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Capitolo 9
*** 9.Ti odio! ***


Salve ragazzi... voi credete nella sfortuna? Noi si!
Dopo essersi quasi spiaccicata e investita elisa93 ha anche la avuto la febbre! E’ tornata in circolazione solo oggi dopo una settimana passata a letto con 39- 39 e mezzo di febbre...
(Vorrei aggiungere poi un ultima cosa... oggi è il 21 gennaio, il compleanno della mia carissima madrina... auguri donna con la 126!!! Nd elisa93)
Comunque! Capitolo “troppo carino!” come lo ha definito eLiSeTtA.




9. Ti odio!




- Caporale Williams ventinove anni, ferita da lama all’ addome... questo coltello credo!- disse David rivolto verso Gibbs e il suo caffè.
- L’ avete portato da Abby?-
- Lo sta analizzando proprio ora!- disse Tony spegnendo lo schermo e andandosi a sedere, quel giorno era Eli la sua tirocinante.
Elisa era con McGee, Mark con Ziva  e David era con Gibbs.
- Dove sono mio figlio e Ziva?!?- chiese all’improvviso Gibbs.
- Sono andati a interrogare la ragazza del caporale!-
- Non hanno chiesto il mio consenso...-
- Capo qui dice che il caporale  ha fatto una chiamata al cellulare di un certo Charles Brown prima di morire...-
- Bene ci andremo dopo... prima dobbiamo andare a prendere Hansel e Gretel...-

                                                         *

- Mio padre non si arrabbierà Ziva?- chiese Mark, stava camminando insieme a lei sul vialetto della casa di Katie Blue.
- Siamo adulti e vaccinati penso che ci riusciamo a fare un interrogatorio a una ragazzina anche da soli!- rispose secca la ragazza.
- Se lo dici tu...- Mark sbadigliò.
- Hai sonno? Stanotte non hai dormito vero? Come mai?-
“ Inventa una balla... inventa una balla... non devono sapere che tu sai... aspetta! Perché non deve sapere? Non ci fa niente se glielo dico, l’importante è che la notizia non arrivi alle orecchie di papà!”
- Non ho dormito perché tu e David ci avete dato dentro...-
Ziva fece una finta faccia sconvolta.
. che cosa?!? Io e lui?!? Ma sei impazzito?!?- Mark la guardò con lo sguardo penetrante che aveva ereditato da Gibbs.
- Da quanto lo sapete?- chiese rassegnata.
- Una settimana-
- L’avete detto a Gibbs?-
- No, però lo sa Tony-
- Cosa?!? E come fa a saperlo?-
- Ha estorto le informazioni da Elisa in qualche modo che preferisco non conoscere...-
Ziva si fece pensierosa.
- Dovevo sospettarlo: tutte quelle allusioni e le occhiate divertite che mi SCAGLIAVA...-
- LANCIAVA Ziva, non SCAGLIAVA...- la corresse Mark suonando il campanello.
- Uffa che differenza c’è?!?-
- Ce ne è, ce ne è... Buongiorno signorina Blue siamo dell’NCIS, l’agente ehm... Gibbs e David-
- Si entrate pure...-
- Sa cos’è l’NCIS vero?-
- Il mio ragazzo nella marina! Certo che lo so! Cosa è successo? Ci dovevamo vedere oggi a casa mia ma non è venuto!-
- Beh... Williams è... morto ieri sera... abbiamo trovato il corpo in campagna-
La donna urlò e abbracciò Ziva piangendo come sentì le parole di Mark.
Quando si calmò un po’ israeliana le chiese:
- Dove si trovava ieri notte?-
- Ero qui a casa mia...-
- Non c’è nessuno che può testimoniarlo?-
Katie scosse la testa.
- Quando hai visto Frank l’ultima volta?-
- Tre giorni fa, stava andando a trovare i suoi genitori, doveva tornare oggi...-
- Capisco, e...- Ziva non potè continuare perché la porta di casa di Katie si spalancò di colpo e qualcuno entrò gridando:
- NCIS! Mani in alto!- erano Gibbs, Elisa, DiNozzo, David, McGee e Eli.
- Capo non ti preoccupare ci siamo noi!- disse Mark sorridendo.
- Mi avete disubbidito... siete sollevati dall’incarico!-
- Cosa?!?-
- Siete sollevati... Mark, solo perché sei mio figlio non vuol dire che tu debba avere trattamenti speciali rispetto al resto della squadra!-
- Ma papà!-
- “Ma papà” un cazzo! Esci subito da questa casa! Subito!- si lanciarono il loro sguardo penetrante poi Mark e Ziva uscirono lentamente dalla casa.

                                                         *

- L’avrà presa male?- chiese McGee.
- Chi quel piccolo Gibbs che si crede speciale solo perché è un piccolo Gibbs? Io credo di si!- rispose Tony.
- Non è vero! Mark è un bravo ragazzo! Non è viziato!- disse Eli.
Tutti tranne DiNozzo che stava guidando si girarono verso di lei.
- Che c’è? Non posso esprimere neanche un parere?-
La discussione fu interrotta dal cellulare di Tony che squillava.
Fece per prenderlo, ma Elisa lo bloccò.
- Mi dispiace non puoi parlare al telefono! Stai guidando! Ci penso io quindi...- e prima che avesse il tempo di fermarla gli prese il telefono dalla tasca.
Lesse il nome sul display: Jeanne.
“ E chi poteva essere...”
- Pronto?-
- Ciao Tony! Come stai amore?- disse dall’altra parte della cornetta la voce della dottoressa.
- Mi dispiace non sono Tony, lui non può rispondere perché ha le mani occupate!-
- Scusi ma lei chi è?!?- chiese Benoit tutta arrabbiata.
- Non sono fatti che ti riguardano francesina! Ore voir!- e le chiuse il telefono in faccia.
- Sai che potrei ucciderti per questo vero?-
- So che non lo faresti...-
- Cosa le racconto ora?!?-
- La verità no?- disse McGee.
- Sei proprio un Pivello... quest’ essere le ha detto che avevo le mani occupate!-
- Beh può essere che stavi giocando al computer...-
- Pivello! Non mi chiamo McGee! E tu cosa hai da sorridere! È una cosa terribile quella che hai fatto! Lo sai vero?!?-
- Sopravviverò...- rispose Elisa.
- Ora non sto scherzando RAPISARDA! Così Jeanne non vorrà più vedermi! Ti odio!-
- E io no DINOZZO!-
- Ragazzi calmatevi! Per favore!- si lamentò Eli.
- Zitta!- gridarono i due litiganti.
- Hai ragione sono stata una stronza... mi dispiace... spiegherò tutto a Jeanne... -
- No! Tu hai già fatto abbastanza!-
- Ti ho detto che non l’ho fatto apposta! Volevo solo fare la brava segretaria!-
Tony non rispose e continuò a guidare.
- Mi dispiace Tony... spero che mi perdonerai...-
- Ci penserò... dipende da Jeanne e dalla sua reazione...-

                                                     *

- Chissà come se la sta cavando Tony...- chiese Elisa alla sua omonima.
Erano in camera sua in cerca di riposo.
- Sicuramente benissimo- rispose Eli - Jeanne l’avrà già perdonato...-

                                                     *
 
- Tu! Stupido! Stronzo! Cattivo! Essere senza cuore!- disse la ragazza di Tony lanciandogli cose addosso.
- Mi tradisci e hai pure il coraggio di far rispondere la sgualdrina al posto tuo!-

                                                     *

A Elisa fischiarono le orecchie.
- che c’è?- le chiese l’amica.
- Mi fischiano le orecchie, qualcuno sta parlando di me... Comunque... mi spieghi cosa ho fatto di male in fondo?-
- hai detto a Jeanne che il suo ragazzo aveva le mani occupate, era sera, e al telefono hai risposto tu! Una ragazza...-
Elisa arrossì.

                                                     *

- Stavo guidando! Non è come pensi! Ha risposto lei perché stavo guidando!- gridò DiNozzo riparandosi dietro un mobile.
- Mia madre aveva ragione! Sei un £%#&$!-
- Era una collega porca miseria! Io stavo guidando e lei ha pensato che fosse una cosa carina rispondere al telefono al posto mio!-
- Ma eravate soli in macchina! Questa è la tua versione dei fatti, ma potevate benissimo stare facendo qualcos’ altro!-
                                                  
                                                    *

- Almeno c’eravamo pure io e McGee... così se dobbiamo.. anzi, dovete andare in tribunale ci sono i testimoni-
Elisa cercò di sorridere ma le aveva fatto molto male litigare con Tony.
- E’ inutile fare questi pensieri... a quest’ ora stanno facendo pace a modo loro...-

                                                    *

- TI ODIO!- gridò Benoit lanciando un vaso.
- No Jeanne! Ti prego! Ci sono pure i testimoni!-
- Non mi interessa! Di sicuro li hai corrotti!-

                                                    *

- Dai non dobbiamo essere pessimiste! Forse stanno litigando!-
- Se va beh! Nei miei sogni più remoti e irrealizzabili!-
- Diavolo ma sei proprio pessimista Ziva jr!- disse Eli cercando di farle riacquistare il solito tono minaccioso e divertente allo stesso tempo.
- Non chiamarmi Ziva jr!-

                                                    *

- Ma sei proprio impossibile! Ti ho detto di no! Ti amo! Non potrei mai tradirti!- gridò il ragazzo, ma una penna gli arrivò a pochi centimetri dall’occhio.
- Bugiardo!-
                                                    *

Bussarono alla porte, e Elisa da brava padrona di stanza andò ad aprire, prima però aveva il suo tipico sguardo fulminante a Eli.
- Ragazze... posso unirmi a voi? Non posso dormire così!- disse Mark entrando e mettendosi sul letto accanto a Eli.
- Di cosa parlavate di bello? Di pettegolezzi? Di lavoro? Di me?-
- No... di Elisa e di Tony...-
- Gossip allora!-
- No! Fammi parlare! Elisa e Tony Hanno litigato, perché quest’ essere diabolico- disse indicando l’amica che intanto si era seduta - ha risposto al telefonino di DiNozzo al posto suo, era Jeanne la sua ragazza e le ha detto che Tony aveva le mani occupate!-
- Ben detto! Piano diabolico! A quest’ ora sta subendo la più grande lavata di capo della sua vita quel poveretto!-
- Noi pensiamo il contrario...-
- Tu dici Riolo?-

                                                    *

- Non sono un bugiardo!- disse alzandosi dal nascondiglio e andando verso di lei che intanto gli lanciava addosso tutto quello che aveva a portata di mano piangendo.
Come la raggiunse la strinse fra le braccia e disse:
- Ti amo, ho detto la verità, non ti ho mai tradita!-
Jeanne si strinse più forte al suo ragazzo e continuò a piangere felice e sollevata da quella dichiarazione.
Quando si staccarono si guardarono un po’ intorno perplessi.
 - Dobbiamo mettere a posto la casa...- osservò Jeanne.
Tony sorrise malizioso e disse:
- Hai ragione... cominciamo dalla camera da letto...-
            
                                                    *

-  Io dico che hanno fatto pace... aspetta! Ziva e David hanno finito! Possiamo dormire- disse Elisa entusiasta.
Eli e Mark felici tornarono ognuno in camera propria, e Rapisarda potè finalmente riflettere in silenzio sui suoi problemi e litigi.








1. Ok... bleah! Scusate... era elisa93 che vomitava... come saprete lei odia la Piaga Jeanne ma per questioni di copione siamo state costrette a inserire quella frase raccapricciante... brrr...
2. Si! elisa93 oltre a essere disgustata è anche al settimo cielo! Ha sempre sognato di dire a Jeanne quelle cose... hihihi ma non è finita li hihihi...^^
3. Riusciranno i pivellini a tornare a dormire in santa pace? Si accettano scommesse...
4. Solo ora abbiamo visto che questa storia è tra le preferite di _matthew_... evvai!!!! Vuol dire che siamo apprezzate da qualcuno! Matt, ti possiamo chiamare  Matt vero? È un nome che ci piace, siamo entusiaste ancora grazie!!!! Sei il nostro eroe!!!
5. Il litigio tra Tony e Jeanne è tratto da una storia vera...
6. Ancora auguri alla mia madrina preferita!
Ormai sarebbe inutile ricordare di recensire, perché ormai lo fanno solo quattro o cinque persone che ringraziamo come al solito, però...
RECENSITE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!RECENSITE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!RECENSITE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ora va meglio... ci vediamo al prossimo capitolo!











baci baci dalla vostre deliranti











elisa93 e eLiSeTtA 

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Capitolo 10
*** 10.Una tequila di troppo ***


Ragazzi... ci perdonerete mai??? Vi abbiamo lasciato con il fiato sospeso per una settimana...
Non è colpa nostra! È colpa del computer di elisa93 che non è stato... come dire... agibile... per tutta la scorsa settimana... inoltre questo lunedì non abbiamo potuto aggiornare visto che qui a Catania era Sant’Agata... alias festa patronale che fa uscire tutti fuori di testa... alè alè Catania!!!
Comunque... so che è un po’ in ritardo... ma noi proponiamo un minuto di silenzio in onore del nostro concittadino Filippo Raciti... che se si stava a casa era meglio... visto che giorno 3 febbraio è stato l’anniversario della sua morte...............................................................................................
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Ok... noi la nostra parte l’abbiamo fatta.... vi lasciamo al capitolo!!!^^




10. Una tequila di troppo




Il caso del caporale Williams era stato risolto in fretta. Era stato Brown dopo un litigio.
La squadra quindi era tornata a indagare sul caso della morte di Henry Bolton, di cui avevano trovato l’assassino Richard Creaton morto dissanguato nella sua vasca da bagno.
Bel casino...
- Ciao!- disse Tony entrando tutto felice e mettendosi alla sua scrivania.
- Ciao...- gli rispose Elisa che quel giorno era capitata di nuovo con lui. Rischiavano di diventare patner fissi.
- Senti ieri sera io...- cominciò per scusarsi.
- No problem! È passato... non parliamone più! Ma soprattutto non farlo più!-
- Va bene capo!- disse la ragazza sorridendo e stringendogli la mano - Parola di...-
- Coccinella?- chiese DiNozzo.
- No... non sono mai stata una coccinella... di studentessa modello!-
- Tu?!? Studentessa modello?!? Non mi pari proprio il tipo!-
- Sono laureata!-
- E con questo? Tutti qui dentro siamo laureati! A parte... ehm... Ziva? Sei laureata?-
- Non sono affari tuoi Tony!-
- David? Tu che sei il mio israeliano preferito qui dentro - disse scoccando un’occhiataccia a Ziva - mi dici se sei laureato?-
- Si, in lingue...-
Tony sorrise.
- Hai visto? Siamo tutti laureati! A parte Ziva la cui istruzione a quanto pare è un segreto dello stato israeliano... Quindi smettila di fare tanto la sapientona!-
- Tony! Non parlarmi più così!!! Rispetto capito??? Rispetto!!! Oh vuoi che ti ricordo perché mi chiamano Ziva junior?- e dicendo così fece scricchiolare le ossa delle dita con un sinistro “Crack”.
DiNozzo guardò quelle mani e deglutì preoccupato.
- Me ne ricorderò...-
- Rapisarda! A posto di minacciare il mio agente anziano mi dici che novità ci sono sul caso?- disse Gibbs tornando a mani vuote dal laboratorio di Abby.
- No capo... nessuna novità... da quando i Creaton hanno saputo che loro figlio era morto da tre anni...- a Elisa passò uno strano pensiero per la testa.
- A meno che... Gibbs! Potremmo avere un mandato?-
- Per fare cosa?-
- Lo vedrai presto...-

                                                       *      

- Ottima idea quella di controllare la tomba di Benjamin Creaton!- disse Tony che era accanto a Elisa.
- Solo a te, a Ziva  o a Abby poteva venire un idea del genere...-
Stavano osservando la scavatrice che disseppelliva il corpo di Ben, che si trovava nel cimitero comunale di Washington.
- Mi chiedo perché non l’abbiamo fatto prima...- chiese Mark pensieroso.
- Perché l’abbiamo scoperto ieri sera... e perché siamo degli imbecilli...- rispose Eli fissandolo negli occhi azzurri.
- Hai ragione... siamo proprio imbecilli...-
- Parla per te Gibbs junior!- disse David brusco.
- Ben Zion ha ragione pivellino! Parla per te!- rispose anche Ziva sorridendo al suo ragazzo.
- Non vi sto più sopportando! Ora anche di giorno! Non ci credo!-
McGee li guardò confuso.
- Mi sono perso qualcosa?-
- No Pivello, Mark stava solo scherzando... vero Mark?- lui annuì arrabbiato e riprese a parlare con Eli.
Indovinate cosa successe? A Tony squillò uno dei cinquanta cellulari che si portava dietro! E indovinate chi era?
a) sua madre
b) suo padre
c) le autrici
d) Jeanne
Se avete risposto la a) avete sbagliato, perché la poveretta è morta, se avete risposto b) avete sbagliato, visto che non si parlano da chissà quanto, se avete risposto c) purtroppo avete sbagliato, le autrici non hanno ancora il suo numero (caz...acciderbolina!) purtroppo se avete risposto d) avete indovinato... era Jeanne.
Gibbs senior lo guardò severo e questo bastò a far capire a Tony che non era momento per parlare con lei.
- Ora non posso parlare sono impegnato... ciao ti amo!- disse tutto d’un soffio.
Poi chiuse il telefono,  lasciando un’ incredula Jeanne dall’altra parte della cornetta a rimuginare sul significato di quelle parole.
- Di nuovo Miss Francia vero?- chiese Elisa.
- Si di nuovo lei... Made in Italy-
- A me non piace la Francia!!! Una volta sono stata a Parigi ed è stato orribile! E poi non mi piacciono neppure i francesi... sono troppo sicuri di fare colpo e si sentono chissà chi... aspetta un attimo! Sei sicuro di essere italiano? Il tuo profilo psicologico corrisponde a quello di ogni francese del mondo! Sicuro di chiamarti DiNozzo e non DiNozò?- lui la fulminò con lo sguardo, ma poi sorrise.
- Beh... a quanto pare tu ami la Francia...  soprattutto i francesi... o meglio... le francesi...-
- Oh! Ma la vuoi piantare?!? Smettila di fare allusioni e fatti gli affari tuoi!-
- Ragazzi... ma voi avete deciso cosa farete se sarete i vincitori del concorso NCIS PER UN ANNO?- chiese Timothy improvvisamente.
I quattro ragazzi si guardarono perplessi: non ci avevano mai pensato seriamente e d’altronde mancavano ancora sette mesi alla fine... quindi...
- Beh io penso che diventerei agente operativo...- disse Elisa.
- Io pure... non saprei fare altro...- rispose David.
- Io diventerei come McGee... agente operativo esperto nei computer!-
- Così fai arrossire il Pivello, Mark!- disse Tony maligno.
- Almeno nei computer non hai preso da tuo padre...- esordì Eli.
Ripensarono tutti a quei poveri cellulari che Gibbs aveva distrutto...
- E tu Eli? Potresti fare l’aiutante di Ducky! Sei laureata in psicologia!- disse Mark.
- Ormai te lo sei imparato vero? No, non lo so... o questo o agente operativo-
- Come finiamo con questo maledetto corpo ci andiamo a  prendere qualcosa al bar tutti insieme?- propose McGee.
- Stasera? Tu non esci con Jeanne?- chiese Elisa rivolta a Tony.
- No... stasera no... ci sto!-
- Anche io... basta che David mi offre la tequila!- disse Ziva.
- Ci vuoi andare leggero... altri volontari a parte gli Israelis boys?-
- Io e Abby veniamo... e credo ci porteremo pure Palmer...- disse McGee.
- Ragazzi a voi va???- chiese Elisa supplicante rivolta a Mark e Eli.
- Certo!!!- risposero i due guardandosi con complicità.
A Elisa non convincevano quegli sguardi... c’era qualcosa sotto... ma decise che era meglio per la sua  incolumità fisica e mentale non indagare...
- Ok tutti al bar! Ahi!- disse DiNozzo: aveva appena ricevuto uno scappellotto da Gibbs.
- Eravate così impegnati con la tequila che non  vi siete accorti che hanno dissotterrato la bara e che la stanno per aprire!-
- Scusa capo!- dissero tutti in coro e si avvicinarono per vedere meglio, ma quando il coperchio si aprì  la tomba era vuota.

                                                     
                                                  *

- Un altro per favore barista!- disse Ziva ubriaca.
- Ma scusa quanti ne hai presi?!?- le chiese preoccupato David.
- Tranquillo, una volta ne ha presi molti di più e l’indomani era fresca come una rosa...- disse Tony bevendo un sorso della sua birra.
Accanto a lui Elisa faceva una cattiva figura bevendo solo un succo di frutta. Eli e Mark si sfidavano a chi crollava a terra per primo. McGee ed Abby li guardavano sconcertati bevendo le loro birre.
David non stava bevendo niente.
- Sei astemio come questa ragazza che io non conosco accanto a me?- gli chiese curioso Tony.
- No-
- E’ contro la tua religione?-
- Ziva si sta facendo di tequila... e siamo della stessa religione...-
- Allora non lo so...-
- Bevo solo vino rosso, bianco, rosato... solo vino-
- Ah raffinato...-
- Come i francesi!!!- disse Elisa intromettendosi e poggiando il mento sulla spalla di Tony.
 - Come i francesi... chi ti scrive le battute scusa?-
- Un altro barista! Baristaaaa!!!- urlò Ziva.
- Quanti ne hai bevuti?- le chiese il suo ragazzo.
- Ho perso il conto...- rispose quasi cadendo dalla sedia.
- Ora torniamo a casa... va bene?-
- Si amore...- disse lei sorridendogli.
David si bloccò.
- Mi hai chiamato amore... non l’hai mai fatto...-
- Scusa amore! Sei così bello! Ti amo troppo!!! Ascoltate tutti: IO AMO DAVID BEN ZION!!!-
- Ok... ciao Tony... meglio se la porto a casa...- e così dicendo uscirono di scena i due israeliani.
- Ne vuoi un po’???- chiese Elisa porgendo a DiNozzo il suo succo.
- No grazie... vorrei qualcos’altro in questo momento...-
- Tony!!! Insomma! Sei fidanzato!!!-
- Non fare tanto la santerellina...  devo ricordarti cosa hai voluto in cambio dell’informazione su David e Ziva?-
- Come scordarlo mi amor... ti devo ricordare che sei stato tu a proporlo??? Comunque... penso che ora me ne andrò...-
- Dai rimani un altro po’!- disse Tony sorridendo.
- Non posso... guarda lì...- disse indicando Eli e Mark che si erano addormentati sul bancone.
- Ah... se è per uno scopo benefico va bene... vieni... ti aiuto a metterli in macchina!-
Quando tornò da McGee ed Abby il Pivello disse:
- Sono dei bravi ragazzi-
- E’ vero!-  concordò Abby.
- Mark ne sa più di me nei computer!-
- Elisa e David sono più bravi di me a sparare... Sto diventando vecchio...-
Disse Tony sconsolato.
- No, non credo... di solito i vecchi non sono sexy...- osservò la scienziata.
- Gibbs fa colpo...-
- Io infatti ho detto di solito...-
- E poi capita raramente... ogni sette anni...- disse Tim guardando Abby geloso.
- Non è vero... ha una storia con la Mann da parecchio ormai e poi stava con il direttore...- lo corresse l’italiano.
- Stava con il direttore?!?-
- Sei l’unico che non l’ha notato... le battute... le allusioni... sei proprio un Pivello!-  
 - Cavolo! Guarda che ore sono! McGee deve tornare a casa...-
- E perché Abby?- chiese il ragazzo confuso.
- Perché se no domani mattina non riesci a svegliarti...-
- Non è vero io...-
- Lo so... lo so... è dura da ammettere... forza andiamo a casa... ciao Tony!-
- Ah! Ho capito! Giusto... se no domani non mi sveglio! Ciao Tony...-
Tony si guardò intorno: era rimasto solo.
Chiamare Jeanne? Neanche a parlarne... aveva il turno di notte...
Cosa fare allora?
Intanto si era avvicinata quella che un tempo avrebbe definito “una rossa da sballo”.
- Come mai bevi tutto solo? Un bel ragazzo come te...-
Tony la degnò a stento di uno sguardo... non gli pareva momento di provarci con quella... perciò per levarsela di torno le disse:
- Sono gay-
La donna fece una faccia mortificata e andò a provarci con qualcun altro.
- Sei veramente gay?- gli chiese il barista.
- Uhm? No,  sono fidanzato con una ragazza-
- E dov’è? Ti ha dato buca?-
- No... ero con i miei amici-
- Quali erano?- chiese l’uomo posando il bicchiere che stava pulendo.
- Quelli mezzi morti... quella del succo di frutta...-
- Questa me la ricordo... carina... gli altri no...-
- Quella della tequila...-
- La bomba? Certo che me la ricordo! Me lo dai il suo numero?-
A DiNozzo andò la birra di traverso.
- Senti...-
- George-
- Senti George... se proprio lo volevi sapere lo chiedevi a lei... io ho paura di quello che potrebbe farmi se te lo do senza il suo consenso...-
Il barista non fece domande e continuò a pulire i bicchieri.
Tony finì la sua birra e fece per andare verso l’uscita ma George gli urlò:
- Il conto!-
- Cosa?-
- Il conto...-
- Ah... giusto...- l’italiano si avvicinò, pagò la sua birra e fece di nuovo per andare.
- Ragazzo!-
- Che c’è ancora?!?- fece lui infastidito.
- Devi pagare il conto di quegli altiche sono andati via... l’hai detto tu che sono amici tuoi!-

                                                    *
 
- Mi sta dicendo che non sapeva che su figlio era ancora vivo?- disse Elisa sconvolta.
Erano tornati a casa dei genitori di creaton, per in formarli che il figlio non era morto.
- Esatto! Ho vissuto tutto questo tempo credendo che lo fosse... credete sia bello?!?- rispose urlando la madre.
- Abbiamo motivo di credere che suo figlio abbia ucciso suo nipote...- disse Ziva.
- Ben non farebbe mai una cosa del genere a Ricky!!! Lo amava troppo! Si veneravano a vicenda praticamente!-
- Avessi avuto io un padre così...- dissero in coro Tony e Elisa sotto lo sguardo sbalordito degli altri.
- Cosa avete da guardare?!? Forza lavorate!- disse elisa cercando di distogliere l’attenzione di tutti da loro due.
- Dobbiamo portarli all’ NCIS per sicurezza...- disse Ben Zion.
- Va bene... andiamo Molly- disse James Creaton.
E si fecero portare in macchina.
- Rapporto difficile con il papà DiNozzo?- chiese Elisa quando furono in macchina con Eli e McGee.
- Ripudiato a dodici anni... tu che dici?-
- Ah bene... e siamo in due... non  gli è mai andata giù che facessi questo concorso...-
- Quindi prima tutto rose e fiori?-
- Ti sbagli... ho sempre avuto... come dire... mi sono sempre piaciute le cose da maschi anche da piccolina... e a lui questo dava fastidio... mi prendevo a botte con i maschi più grandi e vincevo... prendevo sospensioni per questo... poi gli ho detto che volevo fare il concorso per l’NCIS e lui mi ha detto: se partecipi ti diseredo!... a me certo i soldi non mancavano così me ne sono fregata ed eccomi qui...-
- McGee... ormai lo sanno tutti.. lo devi sapere pure tu!- esordì Eli.
Tim parve preoccupato.
- Abby è incinta?-
Tutti tranne Tony che guidava si girarono verso di lui.
- No...-
- Oh! Che sono scemo! Perché dovrebbe esserlo?- e fece un risolino nervoso.
- No... volevo dirti che David e Ziva stanno insieme però... questo è di gran lunga più interessante!-
- Ziva e David! Non ci credo... bella coppia!-
-Trovi anche tu? Ora però dicci i particolari della tua storia con  la nostra scienziata preferita...-
- Oh! Guarda! Si è fatto tardi! Devo chiamare Gibbs...- disse il poveretto per cambiare discorso.
- rispondi alla mia domanda tim!- gridò Eli divertita, ma lui con una velocità impressionante aveva già tirato fuori il telefono e composto il numero.
- Ciao capo! Sono McGee... abbiamo...- e cominciò a raccontargli dell’interrogatorio, sotto lo sguardo divertito di Elisa e Tony.
“Pivello!”

                                                     *

- Mi fa male la testa!- si lamentò Ziva sedendosi al suo posto.
- E mi pare ovvio! Ieri hai finito tutta la tequila del bar a momenti!- le disse David mettendosi accanto a lei.
- Per favore non  mi parlare di ieri! Mi gira ancora la testa!- disse Mark.
- Io non so neanche perché mi sono ubriacata tanto...- esordì Riolo.
- Ecco qual è il brutto di essere alcolizzati ragazzi!-
- Zitta astemia!- abbaiò Tony puntandole il dito contro.
- Chi è astemio?- disse Gibbs spuntando all’improvviso come al solito.
Toccava a Elisa stare con lui.
- Io...- gli disse timidamente.
Il capo la squadrò con  gli occhi azzurri e le disse:
- E’ un bene per il tuo lavoro... almeno so che non ti ubriacherai mai mentre sei in servizio come il nostro Tony...-
- E’ stato tempo fa capo... ero agli inizi...-
- Ma...- chiese la ragazza.
- Così ti perdi il gusto della vita... DiNozzo dov’è Creaton?!?-
- Ehm... capo... non lo sappiamo ancora...-
- Trovatelo a posto di parlare di bevute allora!- e così si alzò seguito da un’offesa Elisa.
Come sparirono Pivello disse:
- Come è sopravvissuta a l’università senza bere?-
- Semplice! Si faceva di caffè!- disse Tony - Che c’è? Perché mi guardate tutti? Me lo ha detto lei! Ah il caffè... brutto vizio...-
- Vedo che vi conoscete bene tu e Rapisarda...-esordì anche Mark.
- Si anche tu ed Eli da quel che vedo...-
- Hai sempre la battuta pronta tu?-
- Sempre... ora potresti spostarti? Devo fare canestro nella spazzatura...-










Siamo già al decimo capitolo... wow... mai avremmo creduto che ci saremmo arrivate...
1. Siamo tristi da morire per come si è concluso il sondaggio... noi volevamo che tutti potessero recensire...T^T... crudeli...
2. Sappiamo che il titolo del capitolo non è azzeccato... però ci è sembrato il più intelligente in quel momento...
3. Riusciranno mai a risolvere il caso di Creaton? Noi lo sappiamo come va a finire!!! Ma non ve lo diciamo!!!;P
4. Si cominciano a creare della coppie... hihihi...
5. elisa93 è veramente astemia... (povera... Nd eLiSeTtA)( come “povera”?!? me no male che non mi ubriaco come a te! Nd elisa93)(io non mi ubriaco... Nd eLiSeTtA) *elisa93 lancia alla sua omonima uno sguardo alla Ziva* (va bene... forse una volta o due... Nd eLiSeTtA) *elisa93 mantiene lo sguardo* (va bene un po’ di più! Uffi! Che c’è di male??? Nd   eLiSeTtA)(lasciamo perdere... Nd elisa93)
Ok!!! Se tutto va bene ci vediamo la settimana prossima... salutiamo i lettori che, ahinoi, sono sempre di meno... vi vogliamo bene!!!!!!!
Ciao ciao a tutti!!!







Baci baci










elisa93 e  eLiSeTtA

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Capitolo 11
*** 11.Una notizia inaspettata ***


Ciao ragazzi (bleah... bleah... bleah... nd elisa93) (scusatela... sta vomitando poverina... sapete... abbiamo appena finito di vedere la puntata di NCIS... nd eLiSeTtA)( bleah... bleah...nd elisa93)( le fa questo effetto vedere la piaga e Tony... nd eLiSeTtA)(bleah... braccialetto reparto psichiatrico... bleah... nd elisa93)( lo so... è struggente... dunque... vi sto che lei non può parlare per oggi faccio io le presentazioni...)(bleah... no... bleah... sto bene... bleah... faccio io... bleah... nd elisa93)(ignoratela... comunque... eccoci qui con il nostro nuovo capitolo... nd eLiSeTtA)( bleah... è inutile che menti Jeanne! Bleah... quel tipo non era gay!... bleah... in realtà tu fai le corna al mio Tony... bleah... qualcuno glielo deve dire... bleah... ci penso io... bleah... nd elisa93)(se... va beh... comunque... lasciate perdere i suoi ridicoli deliri e leggete questo nuovo capitolo! Nd eLiSeTtA)(bleah... buona lettura... bleah)




11. Una notizia inaspettata




- L’ho trovato!!! Ragazzi ho trovato quel bastardo che ci tortura da mesi!- gridò Elisa in preda all’eccitazione.
Era passato un mese,  si stava avvicinando Natale e la squadra non era riuscita a trovare Benjamin Creaton.
Tutti puntarono gli occhi sullo schermo gigante dove apparve l’immagine di un uomo biondo e con la pelle abbronzata, i capelli erano piuttosto lunghi.
- Questo è Jason Meyer, e questo...- disse facendo comparire accanto l’immagine di un uomo identico, con i capelli rasati e la pelle più chiara - e questo è Benjamin Creaton...-
- Sonno identici, Meyer però ha gli occhi neri e non verdi...-
- Usa le lenti a contatto colorate Mark, non vedi?- disse Eli.
- No mia cara Eli... sono cieco!-
- Cari! La smettete tutti e due?!? Ho appena fatto la scoperta più importante da due mesi a questa parte!-
- Scusa...- dissero in coro sorridendosi.
Gibbs arrivò loro dietro di soppiatto e gli diede uno scappellotto ciascuno.
- Mai chiedere scusa! Rapisarda fammi veder cosa hai qui... bene! Hai trovato Creaton... promozione! Sei il mio nuovo agente anziano!-
- Ma capo sono io...- disse Tony. Gibbs gli diede un’occhiataccia disarmante.
- Ok sto zitto...-
- Andate a prendere quel figlio di puttana e portatelo qui... lo voglio interrogare io! Eli McGee, Mark! Con Me! Voi potete andare!-
- Prendo il furgone capo?-
- Tu cosa dici DiNozzo?-
- Prendo il furgone... vamos miei prodi!-
- Senti io ho già problemi con la lingua! Tu ne unisci persino due! Mi vuoi fare confondere apposta per caso?!?- disse Ziva.
- Uhm... Nada... “Miss Tequila”-
- Almeno è meglio di te...- disse David prendendola per un braccio.
- Mi stai sfidando pivellino?-
- Perché no?-
- Perché lo dico io! Ora smettete di litigare! Se no vi uccido!- esordì Elisa.
- E con cosa con una carezza?- chiese Ben Zion sarcastico.
- Ti preferisco quando stai zitto... Non ti conviene metterti contro di me...-
- Oh! Sai che paura! Ho qui Ziva pitbull!- Ziva lo fulminò con lo sguardo.
- sto scherzando amore!-
- Sei davvero così brava? O è tutto fumo e niente POLLO? Penso la seconda! Ti sfido! Domani! Che ne dici Elisa?-
- Dico che è ARROSTO e non POLLO... comunque... ci sto Ziva...- disse Elisa sicura.
Tony era in preda all’eccitazione.
- Wow Ziva contro Ziva junior! Voglio il biglietto in prima fila!-

                                                          
                                                          *

- ciao Gibbs, ciao pivelli!- disse Abby tutta sorridente.
- Hai buone notizie per noi?-
- Si e no... non ho trovato tracce di nessun tipo di resto di organismo vivente nella bara di Creaton... lo so! Te l’ho detto anche il mese scorso... però ho voluto ricontrollare...-
- Questa è la bella notizia... la brutta qual è?-
- La brutta è che così Benjamin diventa il maggiore sospettato della morte del figlio...-
- Bene... ora siamo sicuri che abbia un vero motivo per essere arrestato... McGee! Vedi se riuscite a scoprire qualcosa in più con Abby!- e dicendo così Jethro fece per andarsene.
- ehm... Gibbs e noi che facciamo?- chiese Eli.
- Non lo so... una passeggiata... un viaggio alle Hawai... Forza! Tornate su e cercate altre informazioni su Creaton! Non siamo sicuri che abbia assunto l’identità di Meyer!-
- Nervosetto papà oggi...- commentò Eli quando lei e Mark furono soli nell’ascensore.
- Si, piuttosto nervosetto... senti... se oggi torniamo a casa in tempo ti va di andare a prendere qualcosa insieme?-
- Mi stai chiedendo di ubriacarmi di nuovo?-
- No, ti sto chiedendo di uscire con me...-
- Ah... se le cose stanno così... credo di si... mi sembri un bravo ragazzo...- disse con fare ottocentesco la ragazza facendo sorridere Mark.
Le porte di aprirono.
- Allora a stasera!- disse lui uscendo.
- Stasera...- rispose la mora sorridendo.
“ Qui ci vorrebbe Elisa” pensò Riolo sedendosi alla scrivania di Ziva “ ho bisogno di dirlo a qualcuno...”
Per caso di lì passò l’agente Lee.
- Ehi Micelle!- la chiamò Eli.
La cinese si avvicinò.
- Che c’è Riolo?-
- Stasera esco non Mark! Il figlio di Gibbs!- Lee fece una faccia stupita, poi tornò seria e le disse piano:
- E io stasera vado a casa di Jimmy Palmer...- e dicendo così sparì, lasciando Eli sconvolta, presa alla sprovvista, felice e eccitata allo stesso tempo.
Palmer e Lee... Mark... Palmer e Lee... Mark... Palmer e Lee... MARK!
Si, la sua uscita con Mark era decisamente più importante di Palmer e dell’agente Lee.


                                                            *

- Scommettiamo che lo troviamo morto nella vasca da bagno di casa sua con una rana giocattolo che gli galleggia accanto?- disse Tony suonando il campanello per la seconda volta.
- Mi sa di già visto sai?- rispose Elisa guardandosi intorno nella speranza di riuscire a vedere il padrone di casa.
Sentirono dei rumori provenire dall’abitazione e poi quello di un vetro che si rompe.
I quattro agenti si guardarono e tirarono fuori le loro pistole.
- Io e Elisa entriamo da qui, tu e David andate sul retro fa presto!- disse Tony a Ziva, che fece quello che le era stato ordinato.
“ Wow DiNozzo pare Gibbs...” pensò Elisa osservandolo mentre sfondava la porta.
- NCIS! Fermo ovunque tu sia!- gridarono entrando in casa, non pareva esserci nessuno.
Rapisarda guardò nelle altre stanze.
- Libero!- fece sapere al patner.
Poi arrivarono in cucina e trovarono una finestra sfondata.
Uscirono dal retro e trovarono Ziva seduta sopra la schiena di Jason Meyer o Ben Creaton (come volete chiamarlo voi!) ammanettato e David accanto a lei che puntava la pistola alla testa dell’uomo.
- Siete arrivati tardi DiNozzo...- disse Ziva sorridendo compiaciuta.
Lui le rivolse una smorfia che doveva essere un sorriso.
- Hai ragione eravamo troppo impegnati a fare il nostro lavoro-
- Cioè perdere tempo?- chiese David (maschio). Elisa lo fulminò con lo sguardo.
- No controllare casa mio caro Ben Zion- rispose DiNozzo per lei.
Ziva si alzò e trasportò il colpevole sino all’auto poi disse:
- Domani Rapisarda... domani...-
Lei sorrise e rispose:
- Tranquilla che non scappo...-

                                                         *

- Elisa sei tornata! Sia lodato il cielo!- gridò Eli appena la vide scendere dall’ascensore e le corse incontro.
- Riolo non ti sembra di esagerare?- la guardò meglio - Hai preso qualche droga?-
- No... oggi esco con Mark!- Elisa sorrise maliziosa.
- Davvero?!? Sono felice per te! E da quando questa novità? Da quando “dormite” insieme?-
- Scema! Noi dormiamo veramente!- Elisa le fece l’occhiata alla Ziva.
- Veramente!-
- Va beh... ti voglio credere... dov’è Ziva?-
- Penso che sia ancora in bagno... come è uscita dall’ascensore ci si è catapultata dentro...-
- Domani combatto con lei Riolo...-
- Vuoi morire?!? È un agente del Mossad!-
- E io sono Elisa Rapisarda e tu sai che cosa capace di fare no?-
- Lo so fin troppo bene... ma lei è del Mossad!-
- E io sono di Catania! Più o meno è la stessa cosa no?-
- Parlate dello storico combattimento alla “Million Dollar Baby” che ci sarà domani tra Ziva e Ziva jr?-
- Affermativo capo in miniatura!- rispose quest’ultima e  guardò Tony sorridendo.
- Sorvolerò il fatto che mi hai chiamato capo in miniatura solamente perché se no mi perdo l’interrogatorio di Gibbs!- e dicendo così il ragazzo andò via correndo verso la stanza con Le Elisa alle calcagna


                                                           *

- Signor Jason Meyer.... o dovrei dire Ben Creaton?- disse Gibbs calmo come al solito.
- Jason Meyer... non so chi sia Ben Creaton, io sono Jason Meyer-
- Ah... bene... Jason... giusto?-
L’uomo annuì.
- Allora ci spiega come mai lei e il signor Creaton siete uguali?-


                                                           *

- Ecco il momento in cui attacca con le prove!- disse DiNozzo rivolto alle due pivelle.
-  Gibbs ha un ottimo metodo, ma credo che il modo migliore sia la tortura...- disse Elisa.
- Anche secondo me pivella...- confermò Ziva.
Tony le guardò sconvolto.
- Voi due siete macabre...-
- Come Abby?- domandò Rapisarda.
- No... voi mi fate paura... lei mi diverte...-


                                                           *

- Mi ha scoperto agente Gibbs, si sono creaton e allora?-
- Ha inscenato la sua morte... perché?-
Ben non rispose.
- Perché?!?- gridò Gibbs sbattendo il tavolo per terra.
- Me lo ha chiesto la “Grenoille”...-
- La rana ti ha chiesto di far finta di morire?-
- Si, mi ha detto che così mi sarei potuto vendicare del bastardo che mi aveva mandato in prigione-
- Così l’hai ucciso, hai deciso di incastrare la rana e poi hai ucciso tuo figlio...-
- Non l’ho ucciso io il bastardo... ho solo disegnato la rana, ma il capo ha creduto che fosse stato lui e mi ha ordinato di ucciderlo...-


                                                           *

- E’ senza scrupoli... ha ucciso suo figlio! Perché glielo ha chiesto la rana!- disse Tony schifato.
- Ora papà lo pesta! Lotta! Lotta! Lotta!- disse Mark.
_ tuo padre non è uno sprovveduto... sa che se lo pesta rischia grosso...- rispose DiNozzo lasciando Mark un po’ deluso.
- E pii se vuoi vedere una Lotta domani c’è quella tra me e Rapisarda... e vi assicuro che non ci andrò piano solo perchè è una pivella...-
- Mia cara Ziva, tra i tanti motivi per cui mi chiamano come te c’è anche il fatto che sono piuttosto brava nei combattimenti-
- Meglio! Così mi diverto... se no non c’era gusto!- rispose Ziva sorridendo.
Elisa rispose al sorriso e tornò a guardare Gibbs.


                                                         *


- E così hai ucciso tuo figlio... sangue del tuo sangue...-
- Non sai di cosa è capace di fare il capo! È terribile la fine di chi disobbedisce a un suo ordine!-
- Mm... fammi indovinare...-
- Mi uccideva se non lo facevo!- gridò Creaton quasi piangendo.
- Io avrei preferito morire piuttosto che uccidere mio figlio...- disse Gibbs, poi uscì sbattendo la porta.

                                                         *


- Ziva... sei pallida... ti senti bene?- le chiese David preoccupato.
- Non lo so... ho la nausea...-
- Dai siediti, può essere che così ti passa...-
Elisa le si avvicinò e le mise una mano sulla spalla.
- Ehi... non è meglio se combattiamo un’altra volta?-
- No sto bene!- e vomitò per terra.
- Eh si! Si vede!-
- DiNozzo... Rapisarda... Eli... figlio... venite con me! Che diavolo è successo?!?- urlò Gibbs entrando nella sala.
- Niente... Ziva non sta bene...- rispose David.
- Portatela da Ducky... forza!-


                                                       *


Ducky fece tutti i controlli e prelievi necessari e durante tutto questo tempo David aveva stretto la mano di Ziva... chi se ne fregava della regola numero dodici!
- Ti senti meglio amore?- le chiese come il dottore si fu allontanato.
- Diciamo di si...- rispose baciandolo.
Arrivò anche il resto del gruppo.
- Spero che non sia nulla di grave...- disse Elisa.
- Ziva è forte! Qualunque cosa sia la respingerà in un baleno! Vero Ziva?- chiese Tony sorridendo.
La ragazza sorrise poco convita.
- Dai non sarà nulla di brave! Siate positivi come me! Era solo un piccolo malore!- esclamò Eli l’ottimista.
- Ho visto Ziva resistere a esplosioni... non credo che sarà questo a fermarla...-
- Grazie della fiducia McGee...- rispose la donna con occhi pieni di gratitudine... che begli amici aveva... la venivano a trovare anche se non aveva nulla...
David le strinse più forte la mano.
- Oh che siete teneri!- disse Mark sfottendoli, Eli gli diede il colpo sul braccio che di solito dava a Elisa.
- Smettila!-   
In quel momento arrivò Ducky con dei fogli in mano: i risultati degli esami.
- Ziva... non so se per te è una buon o cattiva notizia...-
- E’ grave?- chiese Ziva preoccupata.
- Dipende dai punti di vista... non so come dirtelo... sei incinta...-  


   







   
0_O Ziva incinta... 0_0
Voi ce la vedete... o meglio tu... perché a quanto pare solo _matthew_ a parte Vera02 legge, recensisce questa fic e ci apprezza... noi lavoriamo tanto e poi recensiscono solo in due... così non va bene... vi conviene recensire altrimenti sospendiamo la fic a tempo indeterminato e ci prendiamo una meritata vacanza...
Vi sembreremo anche cattive però quando è troppo( in questo caso poco) è troppo! Quando leggete potreste lasciare un commentino? Anche piccolo... anche se il capitolo non vi è piaciuto... le recensioni infatti servono anche a far capire agli autori dove sbagliano... ve lo chiediamo per favore... please...
Bene... speriamo di essere state chiare... quindi ora... ehm... non sappiamo che dirvi... avete appena conosciuto il lato oscuro di  elisa93 e eLiSeTtA che a quanto pare sanno farsi valere qualche volta...
Quindi vi lasciamo al prossimo capitolo dove vedrete l’appuntamento tra Eli e Mark, la reazione di David alla notizia di stare per diventare padre e Elisa sempre più innamorata di Tony...(un po’ come nella realtà... I love Tony!!! nd elisa93)
Ora vi lasciamo... ricordatevi quello che vi abbiamo detto ci raccomandiamo...











Baci baci le vostre inca...volate

















elisa93 e   eLiSeTtA

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Capitolo 12
*** 12. C'è sempre posto per l'amore ***


Siamo tornate!!!
Si lo sappiamo vi facciamo esasperare… però elisa93 doveva vincere la gara regionale di kung fu (e l’ha vinta) e insieme a eLiSeTtA doveva creare il Tony DiNozzo Fan Club (alias nostro forum… se lo volete visitare guardate il profilo autore dove c’è l’indirizzo) ke pubblicità  occulta…
eLiSeTtA non fare la santarellina!!! È stata una tua idea!!!! Non mia… anche se non si direbbe visti i precedenti…
Forse ora vi lasciamo al capitolo… forse…




12. C’è sempre un posto per l’amore.




- Io incinta?!? Ma come… -
- Beh sai quando due adulti si vogliono tanto bene… - cominciò a spiegare Mark. Ziva lo fulminò con lo sguardo.
- Spero che tu sappia chi è il padre… - disse Ducky  poggiando sul tavolo più vicino lo schedario.
- Oh si che lo so, però non so… - si bloccò e guardò tutto il pubblico.
- Scusatemi eh! E’ una conversazione privata! Potreste gentilmente andarvene via! - urlò la ragazza imbestialita.
- Ah… già- disse Elisa, poi trascinò gli altri fuori.
- Sono peggio delle PULCI! -
- ZECCHE vorrai dire… - la corresse il dottore.
- Pulci, zecche… sempre animaletti fastidiosi… allora… - disse guardando David negli occhi.
- Che vuoi fare? -
- Io non posso scegliere… è compito tuo - rispose sorridendo come solo lui sapeva fare.
- Io sono un’agente operativo! Non posso andare in maternità! -
- Ce la caveremo benissimo anche senza di te quando sarà il momento… vedrai! -
- C’è un’altra cosa che mi spaventa… Gibbs come reagirà alla notizia? -
 Finchè non gli dirai chi è il padre bene… penso… ma se scopre che abbiamo infranto la regola n°12 siamo morti! - rispose Ben Zion.
- Ducky tu che suggerisci? -
- Beh io dico… fa quello che ti dice il tuo cuore… vuole questo bambino con l’agente Ben Zio o no -
Ziva passò lo sguardo dagli occhi scuri del suo ragazzo quelli del dottore, infine al suo ventre.
- Io lo vorrei tenere… - disse sorridendo e sfiorandosi la pancia.
David la abbracciò, poi si bloccò all’improvviso: appiccicato contro il vetro c’era DiNozzo che tentava di capire cosa stavano dicendo, per fortuna arrivò Elisa, che lo prese per un orecchio e lo portò via.
“Sarò mamma!” pensò eccitata Ziva scendendo dal tavolo sul quale l’avevano fatta sedere e prendendo per mano il compagno, poi insieme andarono verso l’ascensore.

*

- Si accettano scommesse su come si evolverà questa storia! - disse Mark.
- Secondo me si sposano - disse McGee.
- Secondo me si lasciano… - rispose Eli.
- Ha ragione Riolo mi spiace… un bambino stravolge la tua vita… penso che  non sopporterebbero questa responsabilità… -
- Ma vi volete fare gli affari vostri! - gridò Tony.
- Da quando sei così pieno di scrupoli? - disse Tim.
- Da quando non ti fai gli affari tuoi? - rispose l’italiano.
Questo zittì McGee, che preferì stare zitto piuttosto che rispondergli.
- Anche secondo me comunque… è loro il bambino, e loro devono decidere come fare - disse Rapisarda.
- Che brava ragazza… perché non dicevi cose come questa quando eri al telefono con Jeanne? - disse Tony.
- Cosa del bambino? -
- No! A quest’ora mi aveva già ucciso… Cose dolci e gentili… non che AVEVO LE MANI OCCUPATE! -
Elisa sorrise imbarazzata.
- Quante volte me lo dovrai rinfacciare? -
- Tutte quelle che posso - rispose Tony sorridendo.

*

- A che punto sei Jethro? - chiese il direttore vedendo entrare Gibbs nell’ufficio.
- L’agente David sta male… mi pare d’aver capito che sia incinta… -
Jen posò le carte che aveva in mano di scatto.
- Cosa?!? Incinta?!? Oh mio dio… -
- Perché cosa c’è di male? - chiese Gibbs sorridendo.
- Immagino come reagirà suo padre alla notizia che sua figlia è incinta di un americano… metterà in pericolo i vostri contatti col Mossad! -
- Non è un ragazzo americano - affermù Jethro serio.
- Cosa? -
- Non è americano -
- E allora cos’è? -
- E’ israeliano… -
Il direttore capì dove voleva arrivare.
- Il padre è Ben Zion? - Gibbs annuì.
- Ma questo non infrange la tua regola n°12? -
- Beh loro sono convinti che io non ne sappia niente quindi… è meglio non deluderli… - l’uomo fece per andarsene.
- A parte questi pettegolezzi hai qualcos’altro da dirmi, Jethro? -
- Uhm no… solo che Creaton ha confessato di aver ucciso suo figlio, che a sua volta aveva ucciso Bolton, la rana è dietro a tutto questo… no, niente da dirti - e dicendo così si chiuse la porta alle spalle.
Lasciando il direttore Shepard sorridente dietro la scrivania: finalmente aveva la prova che la “Rana” fosse un criminale.

*

- Cosa fate stasera? - chiese Mcgee alle 5 meno 5 ai pivellini.
Mark e Eli si guardarono.
- Niente… - risposero in coro sorridendo.
- Va be, Ziva è impiegata con David… Tony con Jeanne… io con Abby… volevo dire Maddy… si con Maddy - si correse sorridendo Tim - rimane solo: Elisa! -
- Ok mi hai scoperto! Io oggi non esco con nessuno -
- Non ci credo! L’affascinante e sfacciata agente italiana che non esce il venerdì sera! - disse Tony.
- Da noi di solito si esce di più il sabato… e comunque non saprei con chi uscire! -
- Non dirmi che non hai trovato nessuno! -
- Si qualcuno me lo ha chiesto… ma non era quello giusto… - disse guardandolo negli occhi.
Lui fu costretto a distogliere lo sguardo.
- Spero che tu passi una bella serata con Jeanne - disse alzandosi in punta di piedi e baciandolo sulla guancia.
Tony non rispose, e la guardò mentre raccoglieva i suoi “prodi” per tornare ad essere i “ fantastici 4 pivellini”.
Era la copia sputata di Ziva (in versione più chiara) anche di carattere, la piccola cosa che le differenziava e che Elisa non aveva ucciso lo stesso numero di persone che aveva ucciso lei, e che la ragazza era più dolce dell’israeliana.
Si mise le mani dietro la testa e li osservò sparire dietro le porte dell’ascensore.

*

La sera nell’appartamento dei “pivellini” c’era il caos più totale:David e Ziva “discutevano” da più di due ore, Elisa cercava in tutti i modi di rilassarsi ma naturalmente tutti i tentativi furono vani, e Eli e Mark si preparavano per uscire.
- Ma quanto ci metti?!? - chiese Mark sulla soglia della disperazione.
-  Ora sai cosa provo io quando ti aspetto ogni mattina! E poi non lo sai che le donne devono farsi aspettare? - gli rispose lei mentre finiva di truccarsi.
- Hai ragione…Pardon my lady! - disse Mark poggiandosi al muro e pensando: ”Chissà come si sarà vestita?”
Dopo qualche minuto Eli uscì. Aveva una maglietta blu semplice scollata, dei pantaloni neri e una cintura di stoffa.
Mark rimase sconvolto da quel cambiamento: era abituato a vederla con indosso i jeans o con il pigiama, e senza un filo di trucco… mentre ora…pareva un’altra.
“Le donne…” pensò riprendendosi.
- Allora? Come sto? - chiese la ragazza speranzosa.
Il figlio di Gibbs le si avvicinò e le sussurrò in un orecchio- Sei bellissima - facendo arrossire non poco l‘italiana.
- E io? - disse il ragazzo girando su se stesso come un modello, indossava un camicia blu scura sbottonata sul petto e dei jeans a vita bassa scuri.
-  Oh come sei vanitoso…benissimo… -  rispose Eli sorridendo e prendendo la borsa - Allora andiamo? -
- Certo piccola -

*
Il ristorante era molto carino, raffinato e non troppo affollato.
- Cosa gradiscono i signori? - chiese un cameriere ai due che si erano appena seduti.
- Cosa prendi tu? - disse Mark a Eli, gli sembrava che lei fosse parecchio nervosa.
- Non lo so, non vengo spesso in posti come questo… tu? -
- Io prendo… mi scusi che pasta servite oggi? -
- Pasta al ragù, senor precisamente spaghetti -
- Ok prendo questi…-
- Anche io per favore - decisa rincuorata la ragazza.
- Muy bien - disse il cameriere andando via.
- Che cosa ha detto? - chiese Mark perplesso
- Ha detto “Muy bien” è in spagnolo, significa “Molto bene” -
- Conosci lo spagnolo? -
- No, però Elisa,che come sai ha la mania di mischiare le lingue che conosce, si quindi ne ho dovute imparare un po’ per riuscire quello che dice.
Eli non sapeva che fare… c’era un silenzio imbarazzante tra di loro.
- Allora… che ne pensi del “piccolo” problema di Ziva? - le chiese Mark.
- Non lo so… è una decisione sua, ma se fossi io lo terrei - disse Eli sospirando, poi aggiunse - chissà come la prenderà suo padre… di sicuro non è molto indulgente -
- E che cosa te lo fa credere, il fatto che sia il capo del Mossad o che è parente di Ziva? -
Finalmente arrivarono i piatti.
- Come mai hai ordinato la pasta? - disse Eli divorando un boccone.
- Visto che tu sei italiana e che voi vi vantate tanto di questa famigerata pasta  ho voluto assaggiarla -
- Gentile… e come ti sembra ?-gli domandò.
- Non male, ma è un po’ scotta - notò lui.
- In Italia la fanno più al dente-gli disse Eli sorridendo.
La cena continuò senza troppi intoppi.
Infine arrivò il momento del conto.
- Offro io - disse Mark.
- No, no! la mia parte la pago io - ribattè Eli - In Italia si paga alla “romana”: chi fa da sé fa per tre -
- Ma qui non siamo in Italia… - osservò Mark, divertito dal piccolo broncio che aveva messo lei.
- Va bene - si arrese la ragazza - ma la prossima volta pago io! -
- Prossima volta? - scherzò Mark.
Eli arrossì violentemente - Beh… io… no cioè non volevo dire questo… -  
Mark le si avvicinò di più e le prese il mento con tre dita.
- Sei molto affascinante quando arrossisci! -
- Smettila scemo! Dai andiamo che è tardi! -
- Ma io dicevo sul serio! -
- Si, si! - disse lei, prese Mark sotto braccio e si diressero verso la macchina che ELISA gli aveva GENTILMENTE PRESTATO.
*
 Una volta arrivati davanti alla camera di Eli, Mark aprì la porta noncurante ed entrò.
- Ehi ma non ti ho mica invitato! E’ maleducazione! - disse lei sorridendo.
- Vuoi che me ne vada? - le chiese l’inglese malizioso e avvicinandosi sempre di più.
Eli non perse tempo e per tutta risposta lo baciò con foga, spingendolo verso il letto. In breve si ritrovarono completamente nudi sul materasso.
- Non ti facevo così intraprendente! - disse Mark sempre più malizioso.
Eli gli rispose con un sorrisino - E ancora non hai visto niente! -

*

“No non è possibile è una vera maledizione allora!” pensò Elisa arrabbiata nera.
Prima ci si mettono Ziva e David, finiscono loro e ci si mettono Mark e Eli…
L’avrebbero fatta impazzire!
Prese un maglione e si sbattè la porta di casa alle spalle “Tanto vale fare due passi!” pensò incominciando a camminare per il vialetto sommersa dai suoi pensieri.
Tony… vincere il concorso… Tony e Jeanne… vincere il concorso e rimanere in America… Tony.
Era così presa che non si accorse di aver urtato qualcuno e di avergli fatto cadere tutti i libri che aveva in mano.
- Oh mi scusi! - disse abbassandosi e aiutando a raccogliere le  cose.
- Non ti preoccupare! E’ stata colpa mia… - fece alzandosi.
Era un uomo di all’incirca la sua età, non troppo alto, capelli castano chiaro-biondo scuro tenuti nell’acconciatura del momento, vestiti sportivi, la giacca era quella con su scritto ITALIA.
- Sei italiano?!? -
- Yes… sono emiliano -
- Wow io sono siciliana! -
- Non ci credo! Allora parliamo nella nostra lingua! -
- Che bello poter di nuovo parlare con qualcuno… - disse il ragazzo sorridendo e guardandola con magnifici occhi verdi.
- Come ti chiami? -
- Elisa -
- Io sono Filippo, per gli amici Fil, porti ogni sera con te una pistola Elisa? - chiese Fil indicando quella che aveva al fianco.
- Beh… no, non tutte -
- Sei una gangster? Un killer? -
- No… sono un’agente federale -
- FBI? - chiese poggiando i libri su una panchina là vicino.
- No -
- CIA? -
- No -
- NASA? -
- No -
- Che cosa allora? Mi arrendo -
- NCIS! - rispose Elisa.
- Ah! Quella dei marine! Allora mi dica mia bella marinaia vorrebbe uscire con me una di queste sere? - chiese il ragazzo con un sorriso smagliante.
- Non so… forse sarò occupata con il lavoro… -
- Dai! Ti lascio  il mio biglietto da visita! - e dicendo così le porse un cartoncino bianco con su scritto:

“DJ FIL
PER LE VOSTRE FESTE E CERIMONIE!
DISPONIBILE A QUALSIASI ORA E IN QUALSIASI GIORNO (ANCHE DOMENICA E FESTIVI)”

E poi sotto c’era il suo numero.
- Non lo so… DJ Fil… va bene! -
- Ecco il mio di numero! - e dicendo così prese una penna e glielo scrisse sul palmo della mano.
- Allora ci vediamo agente federale! - le disse riprendendo i libri.
- Ci vediamo DJ! - disse lei sorridendo.
Poi il ragazzo scomparve dalla sua vista.
“Certo non è Tony però…” e pensando questo tornò di nuovo verso casa, dimenticandosi di quello che la aspettava là dentro.








elisa93 esce con Fil! elisa93 esce con Fil!
eLiSeTtA è una porcellona! (ehi! Va a kakare!! La porcellona sarai tu… nd eLiSeTtA)(è vero… ora però ti prendi questo scappellotto… nd elisa93) (ahi! Ma è la verità!!Nd eLiSeTtA)(ma mi hai contraddetto…+_+ e questo non si fa! Nd elisa93)(paura paura…nd eLiSeTtA)
È vero però… Quell’appuntamento è l’unica cosa della fic che ha scritto… chissà perché… ;P











Baci baci dalle vostre
















elisa93(esco con Fil!!) e eLiSeTtA(vado a letto con Mark!!)

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Capitolo 13
*** 13.Siamo noi gli artefici del nostro destino ***


Siamo tornate!! Muahahahah!! Come ogni lunedì d’altronde…  elisa93 esulta! eLiSeTtA no perché si fa mazzo tanto per scrivere la domenica sera… (ihihih! Prima scrivevo io ora fai qualcosa anche tu! nd elisa93)(ç___ç nd eLiSeTtA)
Ehm… noi non sapere più che scrivere… vi lasciamo al capitolo(ne mancano afghgh! nd eLiSeTtA)(non roviniamogli la sorpresa! Nd elisa93 che strozza eLiSeTtA)(a…i…u…t…o… nd eLiSeTtA)
Ecco il capitolo! Enjoy!




13. Siamo noi gli artefici del nostro destino




- Rapisarda! – gridò Gibbs.
Elisa, che si era addormentata vicino a Tony, si svegliò di soprassalto.
- Si… cosa c’è capo? –
- Rimani sveglia per favore… - e dicendo così se ne andò.
- Ehi “made in Italy” che cavolo hai fatto ieri sera? Ti sei data alla pazza gioia?– chiese DiNozzo porgendole un caffè.
- No, più che altro alla pazza disperazione… -
- Di nuovo David e Ziva? –
Elisa scosse la testa.
- Cosa? O meglio chi? –
La ragazza gli indicò Mark ed Eli che si sorridevano a vicenda.
- No, anche loro no… non ci credo! Siamo tutti fidanzati tranne te così! –
- Non è vero non sono l’unica! Che mi dici di Gibbs? –
- Si vede con il tenente –
- McGee? –
- Sta con Abby –
- Palmer? –
- Agente Lee –
- Il direttore Shepard? –
- Non lo so – disse Tony mettendosi a sedere.
- E comunque… ieri ho conosciuto un ragazzo –
- Davvero? Interessante… -
- Si, molto… i capelli come i tuoi, gli occhi verdi, è bello, simpatico, ma soprattutto è italiano! –
- Come moi? –
- Tu mio caro Anthony non sei italiano! Le uniche parole che sai dire nella nostra lingua sono: ciao, pizza, pasta e spaghetti! Lui invece parla correttamente la MIA lingua –
- Uh… ci siamo prese una cotta? –
- No, non credo… -
Tony sorrise dolcemente.
- Come si chiama? –
- Filippo, è un DJ e vuole essere chiamato Fil –
- Ti ha detto il cognome? – chiese sospettoso.
- Perché? –
- Perché se si chiama DiNozzo significa che è mio cugino –
- Tuo cugino! Non ci credo! Tu non sei romano?!? Lui è emiliano! –
- Mio zio Vincenzo, quello che fa il macellaio, è andato a vivere in Emilia Romagna dopo essersi sposato, e ha un figlio, che risponde a questa descrizione, che fa il DJ e che si chiama Filippo –
“Non ci credo…” pensò Elisa “Allora è una maledizione veramente! La notte non riesco a dormire… esco e il cugino di Tony ci prova con me e io ci sto…”, poi Tony cambiò discorso.
- Pivello! Cosa mi regali per Natale? –

*

- Se è maschio come lo chiamiamo? – chiese Ziva a David prendendo la sua mano e adagiandola sulla sua pancia.
- Pier Filiberto –
- Dai non scherzare… a me piace Avhram –
- Carino… ma non lo so… poi ci penseremo quando sarà il momento –
Gibbs si avvicinò alla giovane coppia.
- Ziva, se ti vuoi prendere questi mesi… per me va benissimo sarai pagata lo stesso, e poi c’è sempre Ben Zion –
- Non lo so, ci devo pensare, e soprattutto devo dirlo a mio padre… -
Jethro sorrise e disse:
- Buona fortuna –
- Grazie, ce ne vorrà parecchia per evitare una guerra tra Mossad e USA –

*

Eli, Mark! Tesori miei! Chi vi ha mandato nella mia Abby-caverna? –
- Mcgee e Gibbs… -
- Amo quei due… comunque… non ho trovato niente –
- Ciao Bert! - disse Riolo abbracciano l’ippopotamo , producendo così il tipico suono.
- Non sono stata io! - disse guardando Mark, lui rispose con un sorriso.
- Mmm… c’è qualcosa che non va… voi due… emettete energia positiva… troppa per i miei gusti… ragazzi se volete seguire le orme di Ziva e David, dovete imparare a non fare capire agli altri che state insieme -
Fecero per ribattere ma lei alzò le mani per bloccarli e disse:
- Silenzio, c’è Gibbs! - circa 5 secondi dopo l’uomo entrò nella stanza con il caffè della scienziata in mano.
“ Ma come ha fatto?” si chiese Eli.
- Gibbs mio salvatore, nonché portatore di caffeina! Come posso ringraziarti? -
- Potresti dirmi che hai trovato qualcosa che ci permetterebbe si arrestare la Rana ad esempio… -
- Mi chiedi troppo ora! -
- Va bene Abby… grazie lo stesso… Riolo, figlio! Salite su immediatamente! Abbiamo un altro caso! -
Eli e Mark non se lo fecero ripetere due volte e seguirono l’uomo al piano superiore.

*

- Odio gli assassini… - disse Tony scattando una foto al cadavere del marine in congedo Tom Stark, lo avevano strozzato.
- E siamo in due… - disse anche Elisa esaminandola scena del crimine.
- Non capisco che gusto ci trovano ad uccidere marines poi… -
- E’ la pazzia che c’è nel mondo DiNozzo, se non ci fossero assassini dei marines tu saresti attualmente disoccupato, e questo non mi stupirebbe più di tanto… - disse Gibbs.
- Così mi offendi capo… -
- Anzi sono stato educato… forza lavora! -
- Gibbs ha ragione… - disse McGee.
- Zitto “Re degli Elfi”! Anche tu saresti disoccupato! -
- No, io sarei uno scrittore di successo -
- No, il mio caro McGee, il tuo libro è basato sul tuo lavoro, sia i personaggi che il contesto… - disse Elisa.
- Infatti ce lo vedrei bene il Pivello con un berretto giallo in testa che chiede quante patatine vuoi… -
- Ehi! -
- Non offendere McGee Tony! - disse Ziva - il cappello sarebbe rosa! -
- Ho capito: oggi non è giornata… - e così prese lo zaino e andò nell’altra stanza.
- Ma dai povero McGee! - disse Eli.
- Deve crescere… e deve imparare, e anche tu pivella! Torna a lavoro! - disse Tony sorridendo.
- Ma a Elisa non la chiami Pivella! -
- Lei è la terza persona al mondo di cui ho paura -
- Che bello! - esordì Rapisarda.
- E le altre due? -
- Gibbs e Ziva… -
- E fai bene DiNozzo! - disse Ziva, poi lo raggiunse e si misero a confabulare sul caso.
Elisa ne approfittò per fare domande a Eli.
- Allora? -
- Allora cosa? -
- Raccontami il tuo appuntamento… aspetta! La fine già la so purtroppo! Raccontami cosa è successo prima che arrivaste a casa! -
- Mi ha portato in un ristorante… abbaimo mangiato la pasta sai?!? Ci siamo divertiti un sacco… e poi siamo tornati a casa e tu sai com’è finita! - fece una pausa.
- Ora raccontami di questo Fil… -
- Beh… l’ho incontrato per caso… aveva i capelli poco più chiari di Tony, gli occhi verdi da favola! E infatti è il cugino di Tony! -
- Non ci credo! Ma come riesci a beccarli tutti tu? -
- Dote naturale… comunque… ci siamo messi a parlare… in italiano si intende… poi lui mi ha dato il suo biglietto da visita con il suo numero, e io gli ho scritto il mio sul palmo della mano… -
- Sembra un film… -
- Cosa? - disse Mark spuntando alle spalle di Eli e abbracciandola.
- L’incontro di Elisa con Filippo DiNozzo -
- E chi è il fratello di Tony? -
- No, il cugino! -
- Non ci credo! È incredibile! E dove lo hai conosciuto? -
- Sai, visto che voi facevate rumore… - i due fidanzati arrossirono - sono uscita a fare due passi e l’ho incontrato -
- Ci somiglia a Tony? -
- Un po’ - disse Elisa sorridendo.
- Pivelle! Figlio! La smettete di fare conversazione da salotto?? -
- E no Rapisarda non si fa… - disse DiNozzo sorridendo.
- Da te proprio non me l’aspettavo! -
- Tony ti vibra il cellulare… deve essere Jeanne… rispondi! - disse Elisa.
Lui non se lo fece ripetere due volte e sparì.
- Ehi! Su con il morale! Da quello che ho capito hai incontrato il cugino di Tony! - disse David avvicinandosi.
- Lo so però… -
- Non è Tony… - concluse Ben Zion sorridendo.
- Esatto… è terribile essere innamorati di un uomo fidanzato… -
- Sento che riuscirai ad averlo… siete fatti per stare insieme… Come me e questa dolce creatura! - disse indicando Ziva.
- Grazie David… ora mi sento meglio… un consiglio: non chiamarla “dolce creatura” o almeno non in pubblico -
- Me lo ricorderò . Disse il giovane ebreo. Sorrise di nuovo e raggiunse la sua ragazza.
“ Sono fortunata ad avere amici così…” pensò guardandosi intorno.
Nel frattempo Tony tornò.
- Mi hai aspettato… ma che brava! -
- Era lei no? -
DiNozzo annuì.
- Lo sospettavo, ormai ho un sesto senso per questo genere di cose… -
- Rapisarda! Ti ho detto di lavorare! - gridò ancora una volta Gibbs.
- Certo capo! -
- Ti conviene lavorare… se no te lo scordi di vincere il concorso… -
- Modestamente so già di non avere possibilità… -
- Perché scusa?!? -  
- David è nato per fare questo lavoro e poi sta con Ziva… Mark è il figlio del capo… e Eli oltre ad essere una psicologa è anche la fidanzata del figlio del capo! Io cosa sono me lo spieghi? - disse posandosi una mano sulla fronte.
Tony la guardò con tenerezza.
- Scusa… non ti dovevo dire queste cose… non sono affari tuoi… - disse la ragazza riprendendo a esaminare la scena del crimine.
- Tu sei più brava di me a sparare… sei carina… più intelliogente di me e di molti tuoi compagni… sei simpatica… sei furba… sai usare un computer al contrario di David… e sei sfacciata al contrario di Eli… meriti tu di vincere il questo concorso… sei la migliore - disse Tony guardandola negli occhi.
Elisa non sapeva cosa rispondere.
- Grazie - disse infine abbassando gli occhi imbarazzata.
- Non c’è di che… sai mi ricorda un film… -

*

A uccidere Tom Stark era stato il suo migliore amico durante una lite. Charly, si chiamava così l’amico, si era presentato alla polizia piangendo e gli aveva spifferato tutto.
E così i ragazzi avevano “risolto” l’ennesimo caso.
- Mi è venuta un’idea! Perché non facciamo una festa? - chiese Mark al resto del gruppo.
- Una festa?!? - chiese diffidente Gibbs.
- Si, sai è Natale fra pochi giorni papà! -
- E dove festeggiamo? - chiese Ziva stringendo la mano a David.
- A casa nostra si intende! - rispose con aria ovvia il figlio del capo.
- Ragazzi io non lo so se posso venire… forse lo devo passare con la mia ragazza… -
- Ma che antipatico che sei! Portala con te! -
- Beh no… non posso… -
Elisa lo guardò sospettosa: non le quadrava qualcosa…
- Faccelo sapere prima però! Mi raccomando! -
- Certo! Adios amigos! - e dicendo così il falso italiano scomparì dalla loro vista.
A Elisa finalmente si illuminò la lampadina!
Ecco dove aveva già sentito quel cognome…
Corse verso l’ascensore e ci entrò dentro appena in tempo.
Poi lo bloccò.
- Tu stai con la figlia della Rana! - gridò in faccia a Tony.
Lui non rispose e abbassò gli occhi.
- Benoit! Ecco dove avevo già sentito quel cognome! Renè Benoit e Jeanne Benoit… è una missione sotto copertura vero?!? -
DiNozzo annuì.
- Ma lo sai quanto stai rischiando? E non parlo solo della missione! Tu ami quella ragazza Tony! E questo potrebbe portarti a fare scelte sbagliate… -
- Tu cosa proponi? -
- Sei tu l’artefice del tuo destino… non io… ma sappi che non hai la mia approvazione per quello che stai facendo! - e dicendo così fece ripartire l’ascensore.
Poi, arrivati al piano terra fece scendere Tony, che prima di andarsene, si girò di nuovo verso l’apparecchio in tempo per vedere ancora una volta gli occhi di Elisa che lo fissavano tristi.




elisa93 e Tony hanno un fan!!! elisa93 e Tony hanno un fan!!! eLiSeTtA e Mark no!!! eLiSeTtA e Mark no!!! (miiiii! nd eLiSeTtA)(ahahah! nd elisa93)
Neji come ha sentito la parola “destino” è arrivato di corsa, e noi ce lo teniamo vero?(perché no… nd elisa93)(lo sapevo che mi avresti capito compagna! nd eLiSeTtA)(ma se viene Sasuke lo buttiamo fuori a calci! Nd elisa93)(Nuuuu!!! ç_ç me lo prendo io! Il mio cucciolo puccio! nd eLiSeTtA)(e va bene… nd elisa93)
Dopo questo intermezzo di Naruto( che io odio! Al contrario di eLiSeTtA, lei vive di Naruto… nd elisa93) vi salutiamo, alla prossima!





Baci baci







elisa93 e eLiSeTtA

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Capitolo 14
*** 14. A Natale si è tutti più buoni... o quasi... ***


Rieccoci qua! Speravate di esservi liberate di noi eh? E invece no!! Muahahahah!!intanto auguriamo a tutte le nostre lettrici e resencitrici una buaona festa della donna, anche se in ritardo… e che ci volete fare non siamo puntuali noi!!
Passando alla storia, c’è atmosfera natalizia a casa dei pivellini! (elisa93 mi ha ridicolizzato da morire… ç_ç nd eLiSeTtA)(muahahahah! Me crudele! nd elisa93)
Have fun!




14. A Natale si è tutti più buoni… o quasi…




- Adoro il Natale! - disse Eli mettendo la musica natalizia.
Erano passate due settimane e ormai era il 21 Dicembre.
- L’ho notato… - sbuffò Elisa cercando di scrivere.
- Ma fa tutti gli anni così? - chiese David sconvolto guardando Eli girare per la casa ballando e attaccando palline di Natale un po’ ovunque.
- Si, sempre… -
- Per fortuna sono ebreo… queste feste cristiane sono così… strane! E quei due ne sono la prova.. - disse Ben Zion indicando anche Mark che si era unito a Eli.
- Io non li conosco… per quanto mi riguarda… - disse Rapisarda alzandosi e andandosi a mettere in camera sua.
- Jingle bells! Jingle bells! - cantavano i due fidanzati e David li guardava seriamente sconcertato.
Suonarono alla porta.
Naturalmente andò ad aprire David(sembrava diventato il portiere ormai!) e si ritrovò davanti la stessa faccia che nelle ultime due settimane aveva fatto visita a Elisa: Filippo DiNozzo.
- Ciao David! Elisa c’è vero? - il ragazzo israeliano annuì e lo fece entrare.
Poi Fil entrò nella camera di Elisa.
Ben Zion tornò a sedersi sul divano e fu lieto di scoprire che la buffa danza di Eli e Mark era terminata.
- Ormai viene quasi ogni sera! - sbuffò Eli alludendo a Fil.
- Guarda meglio così che quando era sola non trovi? -
- Ha ragione David, piccola! Almeno così non si lamenta della vita o ci fa battute ironiche sopra… - disse Mark.
- Ma a me piacevano le sue battute… -
- E’ un piccolo prezzo da pagare per la sua felicità… -
- Sei così profondo… - disse Eli e gli diede un bacio.
- La smettete voi due?!? Siete così zuccherosi… - protestò Ben Zion.
- La smettiamo e andiamo a dormire! Domani è l’ultimo giorno prima delle vacanze, e sento che mio padre ci farà lavorare il doppio… - disse l’inglese prendendo per mano la ragazza e portandola in camera.
- Ci scommetto un occhio che sarà così! - disse David sorridendo a Shadow prima che la porta si chiudesse di scatto.
“L’unico solo oggi eh?” pensò cambiando CD.
Mise una musica dolce e rilassante, tornò a sedersi sul divano e ascoltò quel suono conciliante finchè non si addormentò.

*

- Buone feste capo! - disse DiNozzo raccogliendo le sue cose.
- Buone feste Dinozzo… - disse Gibbs.
- Ciao Tony! Ci vediamo a Natale allora? - chiese Mark.
- Non lo so! Ti farò sapere - disse l’uomo e quando si girò sbattè addosso a Elisa.
- Buone feste bellezza etnea… -
- Ciao… - si limitò a dire lei.
Era ancora arrabbiata con lui e in quei giorni gli aveva rivolto la parola solo quando era stata costretta.
Tony si maledisse e andò verso l’ascensore.

*

- Oh McGee! Mi hanno detto che c’è una cena a casa dei Pivelli per Natale tu vieni? - chiese Abby abbracciando il ragazzo.
- Certo e tu? -
- Dove vai tu vado io… -

*

- Direttore… le andrebbe di andare a una festa? - chiese formalmente Gibbs al direttore Shepard.
- Dove è questa festa? -
- A casa dei quattro ragazzi nuovi, a Natale… vieni vero Jenny? -
- Devo vedere i miei impegni… -
- Vieni vero Jenny?!? - disse Jethro mettendo le sue mani sopra i fascicoli che la donna stava raccogliendo.
- Vedrò di venirci Jethro… - disse lei sorridendo - ma credo che per questo dovrò rimandare il mo incontro con il Presidente… -
- Benissimo, il Presidente può aspettare… i tuoi ragazzi no! Così mi piaci Jen! -

*

- Dottore lei ci va alla festa? -
- Certo signor Palmer! E tu? -
- Io… si certo che ci vado sono un Pivello anche io no? -
- Giusto… ci vai da solo? -
- In realtà darò un passaggio all’agente Lee… sa siamo vicini di casa… -
- Capisco benissimo signor Palmer -

*

Tony era seduto ad un tavolo di un ristorante con Jeanne. Il posto era carino e all’aperto, anche se era inverno si stava piuttosto bene… non aveva ancora nevicato!
- Tony? - sentì una voce che lo chiamava. Si girò allarmato: era Elisa.
- Ciao Elisa! - la salutò. Lei sbiancò come vide che era con Jeanne, ma si avvicinò lo stesso.
- Jeanne ti voglio presentare una mia collega… la professoressa Elisa Rapisarda! -
“Professoressa?!? Bel salto di qualità…” pensò stringendo la mano alla nemica.
- E Elisa lei è Jeanne Benoit, la mia ragazza -
- Piacere - disse con un finto sorriso la mediterranea.
- Ma siete tutti italiani? -
- Beh… diciamo di si… -
- Ci conosciamo? - chiese la francesina squadrandola.
- Forse… -
- La sua voce… non è la stessa che mi ha risposto al telefono? Era per caso lei quella ragazza maleducata che mi ha risposto? -
“ Ahi… ora Elisa si incazza…” pensò Tony.
- Maleducata lo dici a tua sorella! - gridò infatti.
- Non alzare la voce con me sgualdrinella! - gridò di rimando anche Jeanne alzandosi in piedi.
- Sgualdrinella a chi! Guarda che non ti uccido solo perché Tony non vorrebbe! -
- Tu uccidere me?!? Te lo sogni! Così come ti sogni il mio Tony -
“ La situazione si fa calda…” pensò DiNozzo.
- Tuo?!? E cos’è un oggetto? Ma fammi il piacere! Vatti a fare sparare! -
- Modera i termini! Io sono una persona colta e laureata portami rispetto sgualdrinella!-
- Ma allora sei bestia! Per fare la professoressa ci vuole una laurea sai? Vuoi che ti faccio un disegnino? E poi guai se provi a chiamarmi di nuovo sgualdrinella! -
Jeanne la guardò con odio e disse:
- SGUALDRINELLA -
A quel punto Elisa non seppe più trattenersi e si lanciò addosso a Jeanne prendendola a pugni e calci.
Purtroppo per la francese Elisa era nettamente superiore a lei, sia di corporatura che di esperienza in combattimento.
Nonostante questo però si difendeva abbastanza bene…
Le afferrò i capelli e così se la scrollò di dosso.
Poi provò a darle un pugno in faccia, ma Rapisarda lo però con facilità e riprese a tempestarla di pugni e calci.
La gente intorno guardava incuriosita e Tony cercava di non guardare.
Alla fine si decise e si mise tra le due.
Prese Elisa e la portò lontana da Jeanne.
- Sei impazzita?!? La potevi uccidere! -
- Nessuno può darmi della sgualdrina, nessuno, nemmeno lei… - Tony girò i tacchi e tornò dalla sua ragazza, la quale era coperta di sangue dovuto a un naso rotto e a un labbro e un sopracciglio spaccati. Aveva molte altre contusioni dovute ai pugni dell’italiana, sia in faccia che sul resto del corpo.
La abbracciò forte.
- Jeanne dobbiamo andare all’ospedale… - le sussurrò.
- Va bene… le ho fatto male? -
DiNozzo si girò verso la collega completamente illesa che si guardava un’unghia rotta.
- Si tantissimo… ora andiamo forza! - e dicendo così la prese sottobraccio e la portò verso la macchina rivolgendo un’occhiata furiosa alla partner.

*

- Tu cosa hai fatto? - chiese Eli come la sua omonima tornò a casa e le raccontò quello che aveva fatto.
- Hai pestato la ragazza di Tony… chissà perché ma me lo aspettavo… -
- Anzi mi sono trattenuta… se no… -
- Aspetta non lo voglio sapere cosa le facevi! -
- Paurona! - le disse Mark baciandola sul naso(ormai erano inseparabili).
- Non è paura! È ribrezzo per le macabre idee che ha questa ragazza! Tu non ne hai idea! -
- L’avevo detto subito che eri un genio del male! Un po’ come Ziva! - disse David mettendole un braccio intorno alle spalle.
- Dai! L’hai stracciata! E te la sei cavata solo con un’unghia spezzata! -
- Si ma ora Tony mi odia! -
- Si ma hai realizzato il sogno della tua vita! -compensò Riolo.
- Uno dei sogni vorrai dire… - rispose
- Si quelli o quello… non mi interessa! Ho litigato con Tony ed è questo il brutto! -
Suonarono al campanello.
- Chi è?!? - chiese Elisa che era l’unica alzata.
- DiNozzo! - rispose.
Era Fil DiNozzo.
Gli aprì di scatto la porta e lo attirò dentro.
- Tu in camera mia! - gli ordinò, poi si avvicinò ai tre amici.
- Devo trovare un modo per fare pace con Tony… -
- Ma scusa e Fil? -chiese Eli sconvolta.
- Lui…non lo so… comunque pensateci! Io devo andare a sfogarmi… -
- Credo che a Fil piacerà questo tuo sfogo… - disse David sorridendo.
- Tu non immagini quanto Ben Zion! Fil! Sono arrivata! -

*

Per tutta la mattina seguente DiNozzo non rivolse la parola ad Elisa.
- Cosa c’è Tony? - chiese il direttore vedendolo entrare nella sua stanza triste.
- C’è stato un incidente… un agente della squadra ha scoperto la missione sotto copertura… e ierimentre ero a cenare con Jeanne si è intromesso… -
- La copertura è saltata? - chiese preoccupata Jen.
- No… almeno non ancora… però… -
- Però cosa agente DiNozzo! -
- L’agente ha pestato a sangue Jeanne… -
- Si è fatta molto male? -
- Un naso rotto, 2 costole rotte, un sopracciglio spaccato, un occhio nero, il labbro spaccato e contusioni varie sul resto del corpo… -
 - Per quale motivo un agente dovrebbe fare del male a un civile? -
Tony abbassò gli occhi.
- A meno che non sia coinvolto sentimentalmente… - concluse Shepard avvicinandosi al ragazzo - quindi è una ragazza, Ziva non può essere perché non è una sprovveduta e sa che rischia di perdere il bambino se fa scemenze, Riolo non mi pare tipo da rissa… rimane solo Rapisarda, lei è proprio il tipo da rissa e mi pare molto attratta da te -
- Io non ho fatto nomi… - disse Tony per discolparsi.
- Molto gentile da parte tua… comunque… sei venuto qui solo per dirmi questo? -
- No… sai certe volte mi pare che lei sappia già tutto… che non sono il professor DiNardo, ma un agente speciale dell’ NCIS… è stranissimo… -
- Spero per noi che non glielo abbia detto suo padre se l’ha scoperto… andrebbe tutto a monte… - DiNozzo si alzò e andò verso la porta.
- Ehm… Tony? Mi mandi l’agente Rapisarda per piacere? -

*

- Cosa ti è saltato in mente?!? - urlò il direttore una volta che Elisa fu alla sua scrivania.
- Mi aveva dato della sgualdrinella direttore - rispose digrignando i denti.
- E ti pare un buon motivo per pestarla? -
- Si signor Direttore… da dove vengo io si picchia anche per molto meno… se avessi voluto l’avrei potuta uccidere… anzi che mi sono trattenuta! -
- Sei innamorata di Tony vero?!? - chiese a sorpresa Jen.
- Si direttore -
- Lo sospettavo… non sei stupida e quindi sapevi a cosa andavi incontro ferendo Jeanne e queste follie si fanno solo per amore… ti capisco… anche io ai miei tempi ho fatto delle cose stupide per amore… ma mi devi promettere una cosa:non ti intrometterai mai più tra i due innamorati -
La ragazza incrociò le dita dietro la schiena.
- Lo prometto direttore… -
- Bene e ora… -
- Rapisarda vieni qui! - urlò Gibbs entrando nella stanza senza bussare come faceva di solito.
- Certo capo! - disse alzandosi e mettendosi accanto a lui.
- Jethro parlavo con lei di cose serie! -
- Mi dispiace ma ho un nuovo caso e ho bisogno dell’agente operativo Rapisarda! -
Il direttore e Gibbs si diedero una lunga occhiata, poi lui uscì dalla stanza seguito da una motivata Elisa.






Ho picchiato Jeanne! Ho picchiato Jeanne!!(elisa93 è su di giri… nd eLiSeTtA)( e ci credo! Ho pestato Jeanne!! nd elisa93)(in effetti… comunque non ti perdono per la figura da idiota che mi hai fatto fare all’inizio del capitolo! >////< nd eLiSeTtA)(muahahahahah!! nd elisa93)
Speriamo che vi sia piaciuto e commentate!



Un bacio le vostre







elisa93(muahahahah!) e eLiSeTtA(>/////<)

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Capitolo 15
*** 15.Incidente ***


Indovinate un po’??? Oggi è il compleanno di eLiSeTtA!!! Auguri!!!(grazie grazie nd eLiSeTtA)(togliti subito quel cappellino da festa!!! Non è ancora iniziata!!! nd elisa93)(miiii! Mi piace!! nd eLiSeTtA che si toglie il cappellino)(muahahahah! Me crudele! nd elisa93)
Vi lasciamo al capitolo, enjoy!!





15.Incidente




- DiNozzo! - urlò Gibbs.
- Libero! - gli rispose Tony.
Erano in un quartiere malfamato, accompagnati dalla squadra dell’agente Roy Martez.
Era arrivata loro una soffiata secondo la quale un famoso e pericoloso spacciatore (che aveva ucciso un marine) si trovava in quel quartiere.
- Nicolson? - gridò Martez.
- Libero capo! - rispose Jack Nicolson.
Gli agenti della squadra Gibbs (DiNozzo, Elisa, Eli, Mark e David) e gli agenti della squadra Martez (Nicolson, Ashley e Kevin) uscirono allo scoperto. Indossavano i giubbotti antiproiettile.
- Che sia una falsa soffiata? - chiese Martez.

*

- Che sia una falsa soffiata? - disse Ziva avvicinandosi alla scrivania di McGee.
- In quel caso arriverebbero a casa illesi -
- E se fosse un’imboscata? - chiese preoccupata una mano sul ventre.
- Tranquilla… David se la sa cavare anche da solo… -
- Lo so… ma io non mi preoccupo solo per lui… anche per Tony le Elise Mark e Gibbs! - poi fece una pausa.
- Quanto vorrei essere lì con loro… -
- Tu hai altre cose a cui pensare… - disse Tim indicando la sua pancia.
- E poi non sono neanche soli, con loro c’è la squadra di Martez - continuò.
- Ho sentito dire che Roy Martez è una specie di Gibbs versione 45enne, è vero? -
- Si, e con lui ci sono Jack Nicolson, il suo agente anziano, Ashley White e Kevin Montgomery, che sono tra i migliori agenti dell’NCIS in circolazione- concluse Pivello.
- Se lo dici tu… io comunque ho un brutto presentimento… -

*

- No… non credo… DiNozzo, Rapisarda, Riolo… voi coprite il lato Nord… io, Mark e Martez l’ovest e Nicolson, White e Montgomery l’est -
- E il sud agente spegiale Gibbs? - chiese con odio Roy.
- Lo controlleremo tutti… forza in posizione! - disse uscendo dal loro nascondiglio.
Pochi secondi dopo anche gli altri fecero lo stesso.
- Capo qui non c’è ness… - Montgomery non potè continuare a parlare perché fu colpito da un proiettile alla testa.
Immediatamente gli agenti tornarono al coperto per proteggersi dalla pioggia di colpi.
Chad Michaels (ovvero il ricercato) evidentemente non era solo, ma con almeno altre due persone.
- Gibbs cosa facciamo? - gridò DiNozzo al capo sovrastando il rumore degli spari.
- Spostiamoci dietro quella macchina, da lì avremo una visione migliore. Roy! Tu vai dalla parte opposta… al mio tre… TRE! - gridò Jethro  e si catapultò dietro l’auto seguito immediatamente dai suoi agenti.
Martez fece lo stesso ma Jack venne ferito e si accasciò a terra svenuto.
A quel punto White saltò fuori dal nascondiglio sparando a raffica verso i nemici.
Ne uccise due lasciando però in vita Michaels. Questo suo errore fu punito con la morte, infatti l’uomo piantò anche a lei un proiettile in testa uccidendola sul colpo,  come il collega Montgomery.
Chad continuò a sparare a raffica verso la squadra Gibbs.
Alla fine Rapisarda fece un lungo respiro e si girò verso l’uomo uscendo allo scoperto.
Si spararono nello stesso istante e…

*

- Come sta? - chiese Ziva a Tony.
Erano in una corsia d’ospedale.
- Non lo so… la stanno operando di nuovo! - disse Tony strofinandosi gli occhi per la stanchezza e la preoccupazione.
Era la sera del 28 di Dicembre e cioè era passata una settimana da quando Elisa aveva ucciso Chad Michaels beccandosi però a sua volta una pallottola.
DiNozzo aveva passato tutto questo tempo insieme a lei… non l’aveva abbandonata.
A Jeanne però questo non era andato a genio.
A lui non interessava in quel momento… gli importava solo che Elisa stesse bene…
Ziva si sedette accanto a lui e lo abbracciò.
- E’ una ragazza forte, e la caverà… -
- Hai detto così anche una settimana fa, ma mi pare che siamo ancora qui… - sbuffò il ragazzo alzandosi.
In quel momento arrivò Gibbs con due caffé in mano, uno per lui e uno per DiNozzo.
- Grazie capo… - borbottò stanco. - Aspetta non è amaro! È dolce come piace a me! Capo hai imparato i miei gusti dopo anni non ci credo! -
- Stanno arrivando anche tutti gli altri - si limitò a rispondere.
- E’ ancora in sala operatoria? - chiese Eli quando arrivò tenendosi stretta a Mark.
Tony annuì.
- Oh Tony! - disse Abby abbracciandolo - Vatti a riposare! Sono giorni che sei qui! Vai a casa a riposarti… -
- No, finché non esce da quella sala! - disse staccandosi dall’abbraccio e alzandosi di nuovo mentre un dottore veniva verso di loro.
- Dottore! - chiese Tony speranzoso.
- E’ stato un intervento difficile… però… l’ha superato… se non ha una ricaduta nei prossimi due giorni è fuori pericolo.
- Grazie dottore! - disse stringendogli la mano sorridente.
- Se la vuole vedere è in quella stanza… - disse indicandone una lì vicino.
Dinozzo vi si diresse a grandi passi.
- Glielo hai detto a tuo cugino? - chiese Eli.
- No - rispose semplicemente lui entrando nella stanza.
Elisa era lì addormentata, con la canula d’ossigeno sotto il naso e con la flebo.
Vederla in quello stato pietoso gli fece venire un groppo in gola.
Decise di fare le cose velocemente. Le diede un bacio a fior di labbra e andò via, lasciandola con gli altri suoi amici.
Elisa dopo quel piccolo contatto con il ragazzo si era mossa leggermente e aveva sussurrato:
- Tony… -








Oddio… Elisa è in ospedale… che tristezza (pepepepepepepepe!! nd eLiSeTtA che balla come un’ossessa!)(ç___ç crudele… io sono in ospedale e tu balli! nd elisa93)(Nuoooooo… che dici… nd eLiSeTtA che nasconde le maracas dietro la schiena)(ok… ti credo… nd elisa93)(ihihih… ingenuotta… nd eLiSeTtA)
Speriamo che il capitolo vi sia piaciuto, il prossimo capitolo è uno dei nostri preferiti… vi piacerà, sicuro!




Baci baci






eLiSeTtA(ti metto prima solo perché sei la festeggiata! Nd elisa93)(pepepepepepepepe!! Nd eLiSeTtA con le maracas) e elisa93(ç___ç… sigh…)

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Capitolo 16
*** 16. Risveglio ***


Allora, visto che non sappiamo che scrivere vi diciamo solo Buona Pasqua… in ritardo…
Have fun!!




16. Risveglio




Era ormai il 31 Dicembre. Elisa non aveva dato segni di miglioramento. Non si era ancora svegliata dal secondo intervento.
Tony era preoccupato… non sapeva perché ma teneva parecchio a quella ragazza…
Nicolson era uscito già da una settimana, era solo una ferita alla spalla… mentre Elisa potrebbe non uscire più da quell’ospedale.
Respinse quel pensiero il più lontano possibile e rispose al telefono che stava squillando.
- Pronto? -
- Ciao Tony,sono Jeanne… senti ti va di venire alla festa di capodanno con me? È la festa del mio ospedale… dai! -
Alla parola ospedale Tony si rabbuiò.
- Va bene… che ore sono? Mmm… ok allora lì tra cinque minuti… ciao -chiuse il telefono e mise in moto la macchina.
La raggiunse veramente in cinque minuti.
Per tutta la sera fu distratto e serio.
Alle 11:55 Jeanne non ce la fece più e gli chiese cosa avesse.
- Niente… sai una collega ha avuto un incidente con l’auto -
- Tony la smetti raccontarmi bugie?!? Lo so che sei un agente sotto copertura e che non ti chiami DiNardo, ma DiNozzo! Me lo ha detto mio padre! -

*

- Peccato che Tony non sia qui! - sospirò Ristringendosi a Mark.
Erano tutti, Gibbs, Direttore, Ducky, Palmer, Lee, Ziva, David, Abby, McGee, intorno al letto di Elisa che festeggiavano il capodanno bevendo l’acqua del distributore là accanto e facendo compagnia all’amica addormantata.
11:56.
- Tony non sa cosa si perde… - disse Ziva sorridendo.
- E tutto per quella stupida francese… le farò una bambolina wodoo e la prenderò a colpi di spilli! - disse Abby.
“ Almeno sapeste…” pensò il Direttore Shepard facendo una smorfia.
- Beh io non ci trovo niente di male nel fatto che abbia una ragazza - disse Palmer.
- Jimmy ma ti senti quando parli? Vedi Tony qui intorno? - disse Abby.
- No… -
- Ecco cosa c’è di male! -
- Non vedevo Tony così preso da una donna da… mai! Non è mai stato così preso da una donna… tra i due ci deve essere una grande sincerità… -

*

11:57.
- Cosa?!? Tu lo sapevi? -
- Certo Tony per chi mi hai presa? Per una scema? - rispose Jeanne. Ci fu un silenzio imbarazzante da parte di Tony.
- Vuoi dire che tu… sapevi tutto sin dall’inizio? -
- Si, l’ho sempre saputo, eppure sono rimasta con te perché ti amo Tony! E tu ami me! Siamo fatti per stare insieme! Freghiamocene di mio padre, dei suoi scagnozzi o dei tuoi colleghi come quella bestia che mi ha alzato le mani e andiamocene insieme! -

*

11:58.
- Non lo so… DiNozzo non è tipo da sincerità Ducky… - disse Ziva.
- Ti sbagli tu cara Ziva… ho una laurea in psicologia e so capire cosa pensa… -
- Ziva! Ducky! Proprio ora dovete litigare?!?E davanti a lei! - disse Gibbs indicando la ragazza stesa sul letto.
- Scusa capo… -
Scusa Jethro - poi tutti e 11 sorrisero e dissero:
- “Mai chiedere scusa è un segno di debolezza.” -

*

11:59.
- Una domanda prima Jeanne… tu sapevi dell’attentato dell’altra volta? -
- Quale? Quella piccola sparatoria? Si perché? -
- E non me lo hai detto?!? -gridò Tony.
- Non ce n’era bisogno no? -
- Potevo morire! -
- Ma sei qui! Forza! Andiamo -
Tony si fermò.
- Cosa c’è?!? - gridò esasperata Jeanne.
Intanto era iniziato il conto alla rovescia.
- Mi dispiace Jeanne ma per colpa tua sono morte due persone e una terza è su un lettino d’ospedale che lotta tra la vita e la morte… Jeanne tra noi è finita - disse triste Tony.
- 3, 2, 1... Buon anno! - gridarono tutti felici.
Tranne DiNozzo, che era rimasto triste a guardarla negli occhi.
Poi superò la francese in lacrime e salì sulla sua macchina, diretto dalle persone che amava di più al mondo.

*

- Buon anno! - gridarono tutti scambiandosi baci (nel caso di Mark e Eli, Ziva e David, Palmer e Michelle e McGee e Abby).
- Buon anno! Buon anno! - gridarono tutti insieme.
- Siamo nel 2008! Nel futuro! Chissà cosa accadrà di bello quest’anno… - disse il Direttore Shepard guardando Gibbs negli occhi.
- Io avrei un paio di idee… - rispose l’uomo vago.
In quel momento entrò nella stanza Tony, tutto sudato e affannato.
- Ciao Tony buon anno! - gridarono ancora in coro.
Lui sorrise e si sedette accanto ai suoi amici.
- E Jeanne? - chiese il Direttore.
- E’ finita… - rispose il ragazzo.
- Come è finita?!? -
- Mi ha scoperto… - disse vago. Solo Jen capì il significato di quelle parole:era saltata la copertura.
-Mi dispiace Tony… - disse Abby alzandosi e andando ad abbracciarlo - Tranquilla sto bene, e poi a me non dispiace perché sono qui con voi, la mia FAMIGLIA… -

*

L’indomani Elisa cominciò a stabilizzarsi, la febbre a scendere…
Stava guarendo.
- Salve… mi scusi mi sa dire dove è la stanza di Elisa Rapisarda? - chiese un ragazzo a Tony.
Aveva i capelli biondo scuro e gli occhi mori, teneva per mano una ragazza che pareva incinta.
Entrambi gli ricordavano vagamente qualcuno.
- In fondo al corridoio… - rispose.
- Grazie… oh non mi sono ancora presentato… io sono Federico Rapisarda -
- Rapisarda? Sei parente di Elisa? -
- Si, sono suo fratello minore, e lei è? -
- Io sono Anthony DiNozzo, un collega di tua sorella, e questa bella creatura chi è? -
- Lei è Simona Riolo, la mia fidanzata -
- Non mi dire che è la sorella dell’altra Elisa! -
Simona annuì.
- Wow… che intreccio pazzesco! -
- Simona! - gridò Eli saltandole al collo.
- Ciao Eli! -
- Come mai sei qui? E con Federico soprattutto? -
- Beh ci stiamo per sposare… -
- Cosa?!? Allora sei tu la sua misteriosa fidanzata e futura madre! Auguri!!! Sapete già cos’è? -
- Si, una femminuccia… - rispose sorridendo e stringendo la mano del compagno.
- Oh! E avete già deciso il nome? -
- Si, Silvia -
- Che bello! Mark vieni qua che ti presento mia sorella, il fratello di Elisa e mia nipote! -

*

Passarono tutta la giornata in quella piacevole compagnia.
I fratelli delle Elise erano molto simpatici e stavano molto bene insieme.
Nonostante tutto quelle persone accanto però Elisa non si era ancora risvegliata.
Ormai era il 6 Gennaio nonché l’Epifania in Italia.
La sera prima Tony si era offerto di dormire accanto a perdurante la notte.
- Tony… - disse lei cercando di aprire gli occhi.
Lui si svegliò di scatto.
- Elisa? -
- Tony… - disse aprendo gli occhi.
- Grazie a dio! Ragazzi! Si è svegliata! Ragazzi! -
Tutti si fiondarono in camera sua.
- Ciao ragazzi… - disse lei con un filo di voce.
- Chiamate Gibbs, il Direttore, Ducky, Palmer e l’agente Lee! Subito! - disse Abby.
- Scusa e il dottore no vero? - disse David sarcastico andandoli a chiamare(compreso il dottore!XD).
- Federico? Simona? Che ci fate qui? -
- Siamo venuti a trovarti non appena abbiamo saputo! E Simona è la mia quasi moglie e madre di mia figlia -
- Auguri! Questa proprio non me la aspettavo a dire il vero… -
Fu interrotta dall’entrata in scena di un vecchio dottore che dopo aver fatto una rapida visita annunciò che sarebbe potuta uscire dopo un paio di giorni.
- Vi devo chiedere di uscire tutti… si deve riposare - disse il dottore.
I ragazzi annuirono e fecero per andare, ma Elisa disse:
- No Tony! Tu resta qui… può dottore vero?!? -
- Si, l’importante è che è solo lui… - e dicendo così andò via.
- Ehi… allora come stai? - chiese Tony sorridente.
- Come una che è appena uscita da un coma… - disse lei rispondendo al sorriso.
- Ho lasciato Jeanne -
- Quando?!? Perché?!? Dove?!? -
- A capodanno, lei sapeva tutto -
- Sapeva che non eri il professor DiNardo? -
- Yes baby -
- E che eri un agente dell’NCIS?!? -
- Sempre yes baby -
- Wow! -
- E sapeva anche della trappola e non ha detto nulla lo stesso, per questo l’ho lasciata, sono morte due persone per colpa sua, e due sono state ferite -
- Hai fatto bene! Io te l’ho sempre detto, ma tu no!! Non ci credevi! Questi sono i risultati… -
DiNozzo sorrise si nuovo.
- Mi sei mancata… -
- Anche tu a me… - rispose lei guardandolo con dolcezza e attirandolo verso di sé per abbracciarlo.
Quando si staccarono Elisa disse con un sorriso a 360°:
- Comunque grazie per quel bacio che mi hai dato! -












Yeah! Tony  ha lasciato Jeanne!! Pepepepepepepepepepe!!
Vi chiederete chi siano Simona e Federico… ebbene sono veramente i nostri fratelli!!! Che carini che sono vero? *_*
Saremo zie! Ma non nella realtà eh?
Ora vi lasciamo perché non abbiamo proprio idee…^^’’’









Baci baci











elisa93 e eLiSeTtA!

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Capitolo 17
*** 17. Catania ***


Hola! Siamo tornate!! Anche oggi non abbiamo tempo per cianciare, oltre a scusarci per aver saltato l’appuntamento della scorsa settimana! Scusate!

Buon divertimento!^^




17. Catania




Erano ormai passati 4 mesi dal giorno dell’incidente.
La tensione si faceva sempre più alta.
Il concorso avrebbe avuto fine il 10 Giugno. Quindi i 4 tirocinanti avevano poco più di due mesi per farsi scegliere come agente.
Ormai ognuno di loro aveva una motivazione ancora più valida di prima: David voleva restare con Ziva, Mark con suo padre, Eli con Mark e Elisa con Tony (anche se non si erano ancora messi insieme il loro rapporto si era ancora di più rafforzato).
Jeanne pareva scomparsa dalla faccia della terra.
E la Grenuille era stato ucciso.
Tutto sommato si poteva dire che all’NCIS tutto filasse liscio come l’olio.
- Buongiorno squadra! – disse Tony entrando sorridente come al solito.
- Ciao Tony! – disse Elisa rispondendo al sorriso.
Ormai avevano tutti dei partner fissi: Tony e Elisa, McGee e Eli, David e Ziva, Mark e Gibbs.
- Ciao o mia alba tutta italiana! –
- Come mai così felici? –
- Oggi sono esattamente 4 mesi che ti sei risvegliata –
- E allora?!? –
- E allora niente… lascia perdere… non capiresti… -
- Potremmo chiamarlo Bobby! – disse David con la mano poggiata sulla pancia di Ziva.
Avevano appena scoperto che era un maschietto.
- Si! Così pare un cane! -
- Grazie per il sarcasmo… mmm… Chad! -
- Scusa ma a te non piacciono nomi più tradizionali come Avhram, David, Saul, Tamar, Sem, Adam… no vero? -
- Tamar è carino… -
- Vuoi chiamare nostro figlio “palma da dattero”?!? -
- No, Tamar! Nessuno dei suoi compagni saprebbe cosa vuol dire! -
- Non è vero! - rispose Ziva facendo il broncio.
- Tony ti piace il nome Tamar? -
- Si, molto… ebreo… -
- Hai visto? - disse David persuasivo.
- E va bene… nostro figlio da oggi ha un nome: Tamar -
Elisa e gli altri che lo avevano sentito le fecero le congratulazioni.
- Ehi Tamy? Ciao bello… sono la mamma… - disse Ziva con dolcezza rivolta al suo pancione appena accennato.
- Senti devo dare un annuncio… - disse Eli a Mark.
- Sai dov’è tuo padre? -
- Credo da Abby… Ciao papà -
- Ecco dov’è -
- Sentite, anche tu Gibbs, io devo abbandonare il concorso -
- Perché?!? - gridarono tutti in coro.
Elisa capì subito.
- Anche io, mi dispiace -
- E anche io… - disse Mark.
- Quidni ho vinto io?!? Evvai! - disse David.
- Perché?!? - gridò Gibbs.
- Dobbiamo andare a trovare mia sorella capo… sta per partorire. E mancheremo circa un mese quindi… -
- Quindi un bel niente! Voi non abbandonerete questo concorso! Per nessun motivo! Quella che farete sarà una missione di scambio culturale con l’Italia, servirà però un agente esperto… Tony! Tu andrai con loro! -
- Cosa? - Gibbs lo guardò storto.
- Certo capo… bel piano… quando si parte? -
- Domani -
- E come? -
- Sul jet privato dell’NCIS -
 *

- E così questa è Catania?!? - domandarono Mark e Tony guardandosi intorno una volta arrivati e scesi dall’aereo.
- Siamo solo all’aeroporto a dire il vero… - disse Eli.
- Così piccolo? . Domandò Gibbs jr sconvolto.
- E che ti aspettavi? Siamo in Italia… in Sicilia… a Catania… - disse Elisa.
- Wow sono in Italia… - disse DiNozzo affascinato.
- E non è magnifica? -
- Come ha detto Riolo questo è solo l’aeroporto… - rispose sorridendo.
Passarono il resto della serata per arrivare in un appartamento che l’NCIS aveva messo loro a disposizione per quel mese.
“Grazie Jen” la ringraziò mentalmente Tony.
Era veramente eccitato: finalmente era nel suo paese d’origine!

*

- McGee ora che Tony non c’è sei tu l’agente operativo! - disse Gibbs - e tu Ben Zion sarai… l’agente di collegamento col Mossad, mentre Ziva… Sarà l’esperta di informatica -
- Ma io non sono del Mossad! -
- E io non sono un’esperta di informatica! -
Gibbs rivolse loro un’occhiata fulminante, poi voltò loro le spalle e disse:
- Ricordate il carattere: McGee, tu devi essere donnaiolo, irritante e scherzoso; Ben Zion devi essere diffidente, glaciale e sensuale; Ziva devi essere impacciata, ingenuotta e timida -
- Ma Gibbs! -
- Non accetto lamentele -

*

- Allora cosa facciamo stasera? - chiese Eli.
- Beh io avrei un idea… - dissero in coro Tony e Elisa con timbro malizioso.
- Elisa! - la rimproverò Riolo.
- Tony! - lo rimproverò Mark.
- Ok ok… un’altra idea sarebbe andare a dormire e domani andare in giro per la città… voglio vedere questo “elefante”… - disse Tony andando nella stanza accanto con la valigia.
- Ehi! -
- Cosa c’è? - chiese Rapisarda entrando nella stanza allarmata.
- C’è un solo letto matrimoniale nella stanza da letto! Eli e Mark “dormono insieme”, ma noi due? -
- Beh, “dormiamo” anche noi insieme… ma nel senso buono -
Tony la guardò poco convinta.
- Dai! Non vorrai mica dormire sul divano o per terra! Una volta ho dormito per terra… quando ero a Parigi… e non è stato piacevole… forse anche perché non avevo coperte ed era Febbraio… comunque… TI PREGO! - disse facendo gli occhioni da cucciolo.
- No… lo sai che cedo con gli occhioni da cucciolo! Sei scorretta! Va bene… dormirò con te… -
“Queste ragazze catanesi…” si ritrovò a pensare mentre disfaceva i bagagli e andava a coricarsi con Elisa.

*

La prima settimana trascorse bene sia per i ragazzi partiti che per quelli rimasti in America.
I primi avevano infatti assistito al parto di Simona e quindi alla nascita di Silvia, e avevano trascorso il resto del tempo in giro per Catania.
Tony era rimasto molto colpito. Quella era la sua cultura originaria.
Le cose che però gli erano piaciute di più erano l’Elefante, il simbolo di Catania, che si trova in Piazza Duomo e la pescheria (un luogo dove tutti i pescivendoli e altri venditori si riunivano per vendere la loro merce).
Pareva che le Elise conoscessero tutti (Elisa veniva riconosciuta da parecchie persone alla pescheria anche se lei non si ricordava chi fossero:
- Venivo qui da piccola - aveva spiegato ad un curioso DiNozzo.
- Bello e poi? -
- Ci siamo dovuti trasferire in un’altra zona -).
Insomma, andava tutto alla grande.
Mentre agli “americani” sembrava andasse peggio:
Ziva non riusciva a fingersi ingenuotta e scema, McGee non sembrava un vero e proprio latin lover e David con i suoi vestiti extra larghi era tutt’altro che sensuale (almeno per gli uomini, ad alcune donne piace…).
Ciò aveva portato Gibbs ad un esaurimento nervoso, che era costato al povero Tim il doppio dei viaggi per portare il caffé al capo.
A complicare le cose c’era il caso di un generale scomparso (stavolta non era nel freezer tagliato a pezzi) che la “mini” squadra non riusciva a risolvere.

*

- Pronto? Ciao Abby! - disse Eli al telefono di casa.
- Ciao! Come state? Il fuso orario ha per caso arrecato gravi danni ai vostri cervelli? -
- No, non ti preoccupare! Stiamo tutti benissimo! -
- Aiuto! - gridò in quel momento Elisa.
- Si… proprio bene -considerò Abby oltre oceano.
- Fermo! Tony! Le mani a posto! -
- Uh! Ma che stanno facendo? Voglio vedere! -
- Niente, si stanno rincorrendo come al solito… - disse Eli guardandoli, proprio mentre DiNozzo sollevava Rapinarla e se la metteva in spalla e lei gli dava deboli pugni sulla schiena per farsi liberare.
- Stanno insieme? -
-No, credo sia solo uno degli effetti della “sindrome di Peter Pan” -
- Vero? Oh Gibbs! Va bene… chiudo il telefono e penso a risolvere il caso… ciao Eli! - e dicendo così la dark attaccò.
- Vi volete fermare un attimo?!? Non avete 15 anni! Ne avete 30! -
- Io non ne ho trenta! - gridarono sempre lottando i due.
- Si ma facendo la media… -
- La futura signora Gibbs jr ha ragione! Non credevo fosse così brava in matematica -
- Ci sono tante cose che non sai di noi - disse Rapisarda.
- Tipo? -
- Un giorno lo scoprirai… un giorno! -
- Ma un giorno è lontano! E io sono curioso! -
- “Un giorno” può essere anche domani! Che ne sai! -
- Domani? La questione si fa interessante… -
- Vero? -
- Tony e Elisa! Andate a fare i vostri discorsi per favore nella VOSTRA camera?!? -
- Va beh… come sei permalosa Riolo! -
- Scompari dalla mia vista prima che ti uccida! Capito Rapisarda? -
- Certo Riolo… andiamo DiNozzo! -
- Da quanto vi conoscete voi due? - chiese Tony chiudendosi la porta alle spalle.
- Da parecchio… circa 10 anni… -
- Wow! -
- Eh si wow… -
- E come è stato scoprire che i vostri fratelli si stanno sposando? -
- Wow! Soprattutto perché mi ero appena risvegliata da un coma… -
L’italiano si fece cupo.
- Che c’è? Ho detto qualcosa di male? - disse la ragazza abbassando e alzando la zip della felpa.
- No… è che… è stato per te che ho lasciato Jeanne -
La mano di Rapisarda si bloccò.
- Sei la mia migliore amica e lei aveva permesso che tu rischiassi la vita - la mano riprese regolarmente il suo movimento - Ma la vuoi smettere?!? Io ti parlo di cose serie e tu giochi! -
- Sto scaricando i nervi… -
- Te li faccio scaricare io i nervi… -
- Davvero? - chiese tutta contenta.
- Uhm… no! Sei troppo giovane e ingenua -
- Tesoro io ho smesso di essere ingenua all’età di 6 anni… ora ne ho 24 -
- Quasi 25 -
- Va bene! Quasi 25! Quindi… -
- Non sei ingenua -
- Bravo! Ma sei un genio! -
- Grazie! Sono Genio, Eugenio! - Elisa tirò al ragazzo una pacca sul braccio.
- Ahi! -
- Così impari a imitare le pubblicità! -
- E non hai ancora visto niente! -
- E non voglio vedere… forza a dormire! Domani sarà una lunga giornata… -
- E a quanto pare non è… - gli arrivò uno scappellotto.
- Ahi! Ma cosa ho detto?!? -
- Stavi per dire qualcosa che non dovevi dire! Pervertito! -
- Ma come fai? -
- A prevedere le tue battute? Semplice, sono più pervertita di te -

*

- La casa sembra vuota senza quei tre… - disse Ziva abbracciata al suo David.
- Eh… si… preferisco però che non tornano… -
- Perché? -
- Perché oggi mentre andavo a lavoro ho graffiato la macchina di Elisa -

*

- Tony? -
- Uhm? -
- Come se la starà cavando Gibbs senza di noi? -
- Con il Pivello come capo? Non so… -
Rimasero pensierosi per un po’.
- E se ti dicessi che sono incinta? -
Tony quasi non cadde dal letto.
- E come ti avrei messa incinta? Con la forza del pensiero? -
- Fai questi pensieri su di me? Bravo Tony! No, comunque, non di te… di tuo cugino -
- Fil?!? -
- Si, proprio lui -
- Sei incinta di mio cugino?!? -
- No… era solo una domanda… ma a quanto pare ti sei risposto da solo… -
Altro silenzio.
- Chissà come sta la mia macchina… - disse Elisa sospirando.
- Starà benone… -
- In mano a David?!? -

*

- Etciù! - starnutì Ben Zion dall’altra parte del mondo.
- Salute! Qualcuno sparla di te… -
- Cosa stavamo dicendo? Ah si! Tony e Elisa… che ne dici? -
- Sono una bella coppia… -
- Come me e te? - disse il ragazzo stringendola più forte.
- No… di meno… e Eli e Mark? -
- I due ingenuotti? Sono fatti per stare insieme… -
- E il Pivello ed Abby? -
- Gli opposti si attraggono… - disse l’uomo posandole una mano sul ventre dove Tamar dormiva beato.
- Quando lo dirai a tuo padre? -
-  Che sta per diventare nonno? Mai -
- Lo scoprirà… e lo sai! Meglio se glielo dici tu che un agente antipatico! -
Ziva divenne pensierosa.
- Ci penserò… ma chi diavolo è a quest’ora?!? -
Chiese sentendo il campanello.
David andò ad aprire la porta e si ritrovò davanti Fil.
- Ciao… sai dov’è Elisa? È un mese che non ci sentiamo… -
- E’ in Italia con tuo cugino… -
- Ah… sapevo di non avere possibilità… ama troppo Tony… -
- Ok allora buonanotte! - disse David chiudendogli la porta in faccia.
Poi tornò dalla sua “dolce” Ziva.

*

- Riolo? - disse Mark a Eli.
- Si Gibbs? -
- Chi ci va da quei due? Io non ce la faccio a dormire con quelli che parlano! Ci vai tu? -
- Perché io?!? -
- Perché Elisa è la tua migliore amica! Su, su! -
- Vacci tu dai! -
- Come si dice prima le signore… -
- Sei un essere crudele! -
- Lo so! - disse dandole pacca sul cul… sedere per farla andare da Elisa e Tony.
- Ahi! -
- Forza via! -
- Questa me la paghi! -
- Hai detto così anche le altre volte -





Ed eccoci a Catania… abbiamo lasciato Gibbs in una situazione snervante! Povero!
Allora al prossimo capitolo!




Un bacio le vostre










elisa93 e eLiSeTtA!

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Capitolo 18
*** 18. Ritorno a casa ***


Salve scusate per il ritardo! Ma sapete... gli esami... comunque ora visto che è da tanto che non aggiorniamo vi lasciamo al capitolo!




18. Ritorno a casa




Purtroppo la gita a Catania era passata subito.
Quando erano tornati tutti avevano fatto un mucchio di domande, però il momento più bello era stato l’arrivo dei “catanesi” all’NCIS.
- Tony!- gridò Abby lanciandosi al collo del ragazzo e facendolo cadere a terra.
- Abby... aiuto non respiro!-
- Oh scusa...- disse la ragazza staccandosi.
Lui si mise seduto e si massaggiò il collo.
- DiNozzo stai bene?- gli chiese Gibbs.
All’italiano gli si illuminarono gli occhi all’udire quelle parole.
- Si grazie capo!-
- Bene, allora puoi tornare a lavoro!-
Il sorriso del poveretto si spense.
- Come non detto!- fece Elisa sorridendogli.
Lui le rivolse un’occhiataccia.
- Ma tu mi leggi nel pensiero?!?-

*

- Ciao papà!-
- Ciao Mark...-
- Ciao Gibbs!-
- Caio Eli...-
- ELI?!?- gridarono sconvolte Elisa e Ziva.
Gibbs le ignorò e si andò a sedere alla scrivania.
- L’ha chiamata Eli!-
- E’ il minimo... va a letto con suo figlio!- rispose Tony.
- Non è Gibbs se chiama per nome...- fece Tony afferrando la mano di Rapisarda e rialzandosi.
- A me chiama per nome...-
- Dettagli...-
- E anche Ziva...-
- Caso a parte...-
- E anche Mark!-
- Oggi tu mi vuoi mettere in difficoltà, vero?-
- Già, già!-
- A CICCIA voi due! Sembrate LUPO e gatto!-
- A cuccia, come cane e gatto... è la quindicesima volta che sbagli! Imparerai mai?-
- No-
- Sono contentissimo che siete tornati- disse ricordando a tutti di esistere David.
- Grazie!-
- Sai che abbiamo dovuto prendere il vostro posto?!?-
- NO! Quindi McGee prendeva il mio...-
Non riuscì neanche a completare la frase che dall’ascensore uscì un ragazzo con un berretto in testa, gli occhiali da sole, i vestiti sportivi e l’ Mp3 alle orecchie.
Era Timothy, che, non appena vide lo sguardo maligno che era comparso sulla faccia di Tony si tolse lentamente le cuffie e gli occhiali.
- Ciao Tony...-
- Ciao Pivello... bel look... mi ricorda vagamente qualcuno...-
- Grazie...- balbettò e si andò a sedere alla sua vecchia poltrona rosso di vergogna.
- Allora... McGee era me... e chi faceva lui?-
- IO...- disse Ziva.
- E chi faceva te?-
- David-
Tutti scoppiarono a ridere.
- Non c’è nulla da ridere!-
- Si invece! Ecco perché ti sei vestito attillato!-
- Non mi sei mancato neanche un po’ DiNozzo...-
- Neanche tu a me Ben Zion!- gridò al ragazzo che intanto stava andando alla scrivania di Ziva.
- Certo che hai un fidanzato antipatico!-
- Senti chi parla! Quello che stava con “dalla Francia con furore”!- disse Elisa sotto lo sguardo compiaciuto di Ziva David.
- Era un’altra storia... e tu lo sai...- gli fece lui allusivo.
- Vi siete messi insieme?-
- NO!-
- Domandavo solamente...-
- Però hanno dormito insieme!- gridò Eli dalla scrivania.
- Wow! Avete “dormito” bene?- chiese l’israeliana sorridendo.
- abbiamo dormito e basta!-
- Come vuoi tu Rapisarda!-
- Miii! Vi dico che abbiamo solo dormito-
- Certo certo...-
- Voi tre! Volete lavorare?!?- gridò Gibbs.
- certo capo!- e tutti corsero verso le loro scrivanie.

*

- Il marine Bill Portman è morto ieri strangolato- informò Tony poco dopo.
- Non è stata una morte naturale...- commentò Elisa.
- No... direi proprio di no... comunque l’hanno trovato a Baltimora... prendo il furgone capo?-
- Va bene DiNozzo... Elisa devi venire con me dal direttore un attimo- rispose Gibbs salendo le scale.

*

- Jethro...-
- Direttore...-
- Hai portato Elisa... bene... ora puoi andare...-
Gibbs rimase fermo.
- Ho detto che puoi andare se vuoi!-
- Appunto! Se voglio!-
- Agente speciale Gibbs  le ordino immediatamente di uscire dalla stanza!-
Lui dopo un’occhiataccia uscì dalla stanza.
- Allora... come è andata in Italia?-
- Bene! Mia cognata ha avuto una splendida bambina!-
- E lo scambio culturale?-
- Alla grande Direttore!-
- Ho saputo di quel fatto con DiNozzo...-
- Ho solo dormito-
Il direttore alzò un sopracciglio.
- Veramente!-
- Ti voglio credere... ora va a lavorare!-
- Certo! Buonasera direttore-

*

- Cosa ti ha chiesto la grande capa?- chiese Eli alla sua omonima una volta sulla scena del crimine
- Niente! Solo come era andata a Catania e...-
- E?-
- Se avevo “dormito” con Tony...-
- Ah! Le vostre famose “dormite”...-
- Lo sai che se non fossi mia amica saresti già morta?-
- Si lo so... per questo ogni giorno ringrazio il cielo per avermi reso amica tua!-
- Davvero Riolo?- chiese con una vocina da bambina.
- No!- rispose Eli facendole la linguaccia.
- Made in Italy! Vieni qui!- gridò Tony.
Lei si fiondò immediatamente da lui.
- Quanto tempo gli dai?- chiese David con Ziva e Eli alle calcagna.
- A chi?-
- A quei due prima che si mettano insieme...-
- Io gli do al massimo un mese- disse l’italiana.
- Io dico due mesi...-
- Io di TRE mesi- disse sicura l’agente David.
- Vedremo chi vincerà!-

*

- Cosa vuoi falso Made in Italy?- chiese Elisa a Tony come arrivò da lui.
- Aiutami a scattare le foto al nostro amico assassinato!-
- Non può farlo McGee?-
- Fallo senza fare domande!-
- Va bene...-

*

- McGee ti senti male?- chiese Gibbs a Tim vedendolo messo su una panchina con il berretto dell’NCIS tra le mani.
- Non sto bene capo...-
- Cosa c’è? C’entra Abby?-
- No... è che...-
- Cosa McGee?- disse il capo col suo solito tono duro.
- Bill Portman io lo conoscevo... era uno dei miei migliori amici... e io sono stato l’ultimo a vederlo!-








O.O McGee!
Da te non ce lo aspettavamo di certo!
Ragazzi! Che capitolo mozzafiato (ma come sei vanitosa! Nd eLiSeTtA)(chiudi il becco! Nd elisa93)(cattiva... nd eLiSeTtA)(muahahahahahah! Nd elisa93)
Ragazzi quanto mi era mancato trascrivere i capitoli di questa storia dal mio sacro quaderno! Forse non l’avevate notato ma da tre mesi a questa parte a scrivere era stata la ragazza senza talento... ahi! Volevo dire... la “grande” eLiSeTtA!
Comunque ora scrivo io e come di consuetudine le note all’inizio e alla fine del capitolo saranno... beh... quelle che faccio di solito...
Cooooooooomunque... ora vi lascio andare! Ciao ciao alla prossima!












Le vostre affezionate











elisa93 e eLiSeTtA

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Capitolo 19
*** 19. Salviamo il Pivello! ***


Ciao ragazzi! Si... sono molto più puntuale di eLiSeTtA in quanto ad aggiornamenti... fatemi santa! Ahi... va bene... chiudo il becco!
Speriamo abbiate passato un buon fine settimana! E ora vi lasciamo al capitolo!




19. Salviamo il Pivello!




- Abby hai trovato qualcosa per scagionare il tuo ragazzo?- chiese Gibbs di volata ad una Abby distrutta.
Aveva i capelli sciolti e il trucco sbavato a causa delle lacrime.
Si asciugò velocemente con dorso della mano.
- Niente Gibbs... mi dispiace...-
- Vieni qui...- e dicendo così la abbracciò - Andrà tutto bene...-
- Grazie... posso chiederti una cosa?-
L’uomo annuì.
- Puoi portare Bert da McGee? Così non si sentirà solo!- e gli porse l’ippopotamo.
- Va bene...- come Gibbs se lo mise sotto braccio quello emise il suo tipico suono.

*

- Come sta Abby?- chiese Jenny a Gibbs una volta che furono soli nel suo ufficio.
- Non bene... mi ha dato questo...- e dicendo così poggio Bert sulla scrivania - Vuole che lo porti a McGee-
- Non se ne separa mai... sta davvero male allora... vuoi parlare con Tim?-
- Magari... dovremmo chiedere un permesso speciale e...-
- Ti organizzo un incontro per questo pomeriggio-

*

- Perché si deve sempre cacciare nei guai? È la seconda volta che viene accusato di omicidio...-
- Beh... anche a te è successo Tony!- rispose Elisa.
Erano seduti alla loro scrivania.
- Hai ragione... ero quasi impazzito...-
- Si... mi hanno raccontato del tuo piccolo concerto nella sala degli interrogatori... E poi perché ti preoccupi? Se l’è già cavata no?-
- È che... è stato il mio agente anziano quando Gibbs è andato via... è come se fosse mio fratello minore... meno sexy e affascinante di me si intende... però è il mio migliore amico e mi sento in colpa... sento che è colpa mia se è in galera da una settimana!-
- Tony... non è colpa tua... neanche mia... è successo! Tutto qui!-
- Dobbiamo trovare l’assassino.... e alla svelta... Capo! Dove vai?-
- A parlare con McGee, DiNozzo... volete venire?-
- Certo!-
I due salirono in ascensore con il loro capo.

*

- McGee non sarebbe capace di uccidere una mosca... figuriamoci un uomo!- diceva ziva tenendosi una mano sul pancione era quasi al settimo mese di gravidanza.
- Si si... ma ora siediti...- fece David.
- Ma è la scena del crimine!-
- Le sedie le abbiamo già esaminate! E poi non dovresti neanche essere qui tu! Ma a casa come ti ha detto il dottore!-
- Come sei dolce Ben Zion!-
- Non ti fare illusioni donna... è solo per Tamar!-
- Smettila di fare il duro! Lo so che sei dolce come il SALE!-
- Lo ZUCCHERO!- la corresse Eli esaminando per la ventesima volta la scena del delitto.
-- Si, quello che è...- rispose sedendosi - Voi avete trovato qualcosa?-
- Nada!- rispose Mark avvicinandosi insieme a Riolo.
- qui ci volevano Tony e elisa... o anche Ziva al massimo della forma...-
Ziva fulminò la ragazza.
- Non voglio dire che tu non sei in forma! Anzi...-
- Riolo è maglio se chiudi il becco-
- Va bene...-
- Allora... a casa di McGee abbiamo controllato... qui pure... cerchiamo nel computer! Può essere che il nostro Pivello giocando a quel suo gioco dove è il “re degli elfi”...- esordì David.-
- perché non ci abbiamo pensato prima?- chiese Ziva.
Eli fece un sorrisino e rispose:
- Perché se no il capitolo finiva subito!-

*

- Capo! Tony! Elisa! Siete venuti a trovarmi!- gridò Timothy da dietro le sbarre.
- Pivello! Non ti hanno ancora dato il pigiama arancione?-
- Sei sempre il solito Tony!-
- Hai ragione e tu sei sempre il solito Pivello...- disse DiNozzo dandogli uno scappellotto.
- Vi lascio soli?- chiese Gibbs.
- Fa come vuoi capo...--
- Dopo devo dire due cosette a McGee però!- e così andò via.
- Che strano... ti hanno portato nella stessa cella dove avevano portato me...-
- Evvai!-
Calò il silenzio.
- Abby come sta?- chiese il ragazzo sedendosi sulla brandina della sua cella.
- Se la cavicchia...- rispose Elisa.
- Che vuol dire “se la cavicchia”?-
- Ti piange ancora...-
- Abby...-
- Su con la vita Pivello! Al caso sta la migliore squadra dell’NCIS!-
- Cioè?-
- Eli, Mark, Ziva e David!-
- Allora devo cominciare a rendere più accogliente questo posto...-
- Perché scusa?!?- gridò Elisa.
- Beh... sono tutti pivellini! E l’unico agente di quella squadra è incinta!-
- Beh... questione di punti di vista... e poi non urlare! Ti capiamo lo stesso!-
- Scusate ragazzi... è che sono un po’ nervoso... sapete, Big Billy ci prova con me!-
- Poverino!- commentò Rapisarda.
- Chi è Big Billy?- chiese Tony incuriosito.
- Quello...-
Era un uomo pelato grande e grosso con un paio di baffi, come incrociò lo sguardo di Tony gli fece l’occhiolino.
Tony rabbrividì e distolse lo sguardo.
- Brr... ti capisco... ora vuoi parlare con Gibbs?-
- Ok!-

*

- McGee!-
- Capo... sono preoccupato!-
- Ti capisco McGee...-
- Grazie capo... senti... se uscirò da questo posto posso... posso sposare Abby?-
Jethro sorrise.
- Certo... solo se esci da qui però...-
- Grazie capo! Sono felice!-
- Anche io...-
- E di cosa?-
- DiNozzo quando era in cella è andato fuori di testa... tu no!- gli diede uno scappellotto, lasciò Bert di fronte alla cella e salì le scale sorridendo.

*

- Forse ci siamo ragazzi!- gridò Mark.
- Allora... Bill Portman è stato ucciso alle sette giusto? Bene... il computer dice che il nostro caro Pivello stava scrivendo in quel momento!-
- Ma McGee non scrive con la macchina da scrivere?-
- Non più da quando sono venuta qui con abby e l’abbiamo rotta...- confessò Ziva.
- Quindi McGee è innocente!- disse Eli.
- Yes baby!- rispose Mark sorridendo.
- Gibbs ne sarà felice!-
- Tu dici?-

*

- Ma gli altri non sono ancora tornati?- disse Tony posando la sacca.
- A quanto pare no...- rispose elisa facendo altrettanto.
- Povero McGee... Big Billy... devo vomitare…-
- Dai ammettilo che ti piaceva!-
- Si... è così sexy!-
- Finalmente il tuo lato femminile sta uscendo fuori!- commentò ridendo Rapisarda.
- E il tuo quando uscirà?-
La ragazza smise di ridere.
- Chiedilo a tuo cugino quando è uscito...-
- Hai sempre la risposta pronta... incredibile...-
- No, credibile... - rispose l’italiana sorridendo.
- A proposito di mio cugino... CHE FINE HA FATTO?-
- Boh...-
- Che significa “boh”?!?-
- Significa che non lo so...-
- Ma non stavate insieme?-
- Appunto... “stavate”!-
- Vi siete lasciati quindi!-
- Si!-
- E ci voleva tanto a dirlo?-
- Mm... si!-
- Perché vi siete lasciati?-
- Non sono affari tuoi!- rispose lei arrossendo e evitando il suo sguardo.
- C’entro io per caso?-
- Elisa! Tony!- gridò Eli uscendo dall’ascensore.
- Cosa c’è Eli?- chiese gibbs alzandosi dalla scrivania.
- McGee non può essere il colpevole! Abbiamo le prove! Genio del computer?-
- Si genio della psicologia?- domandò Mark.
- Mostra a gli altri le prove!-
- Subito!-
E mentre quei due trafficavano con lo schermo Elisa e tony si avvicinarono a Ziva e David.
- Elisa sei rossa! Come mai?-
- Ziva ha ragione... perché sei rossa?- fece Tony.
- Ti ignoro... e voi due ignorate il rossore sulle mie splendide guance...-
A David scappò un risolino.
- Ignoro anche te... allora... sono prove che ci permetteranno di scagionare McGee valide, vero?-
- Si...-
- È stata una loro idea?-
- No... mia!- disse Ben Zion osservando lo schermo gigante.
- Ah... questa non me l’aspettavo...- fece DiNozzo
- McGee come sta?- chiese ziva.
- A parte qualche avance da parte di Big Billy sta benissimo! Non è impazzito come il caro “falso italiano” qui accanto...-
“Il falso italiano” fulminò l’amica con lo sguardo.
- Non ero impazzito! Lo facevo apposta!-
- Allora... alle stette il sergente di marina Bill Portman è stato ucciso strangolato con un cavo o una corda... apparentemente l’ultimo a vedere il sergente è stato l’agente speciale dell’NCIS  Timothy McGee suo grande amico che adesso si trova in cella... ma noi possiamo dimostrare che non è stato lui! Infatti allora dello strangolamento Tim era a casa che lavorava al computer! E abbiamo le prove!-
- Bravissimo figlio!- disse Gibbs.
- Grazie padre!- rispose Mark tutto orgoglioso.
- La prossima volta però non rubare le idee di David... Tony prendi la macchina! Andiamo da McGee! E porta Abby con te!-

*

- McGee!- gridò Abby come lo vide.
- Abby!-
L’aguzzino di tim aprì la cella lasciando entrare la ragazza che gli si lanciò addosso.
- Lo sapevo che non eri un assassino! Lo sapevo!-
In quel momento arrivò anche Gibbs.
- Il vero assassino è stato preso...-
- E chi era?- chiese Elisa curiosa.
Il suo capo la ignorò.
- Sarà stato il maggiordomo...- disse Tony sorridendo - E’ sempre il maggiordomo...-
- Che bella coppia...- commentò Eli osservando Tim e Abby.
- Sdolcinata...- disse Elisa guardando Tony.
- Ma nel complesso una bella coppia...- rispose il ragazzo ricambiando lo sguardo.
- Ehi McGee!- gridò Gibbs lanciando qualcosa al Pivello.
Lui l’afferrò e gli si illuminarono gli occhi.
Si mise in ginocchio e aprì il cofanetto che Gibbs gli aveva lanciato.
- Abby Sciuto mi vuoi sposare?-
Come  la ragazza vide il contenuto del cofanetto e cioè un anello con un diamante a forma di teschio e gli occhi rossi, rispose abbracciandolo:
- Certo!-
- Capo come hai fatto a...- chiese Tony.
Lui sorrise.
- Un giorno te lo dirò DiNozzo...-  











Abby e Tim si sposano! Abby e Tim si sposano! Abby e Tim si sposano!
Evvai! Questa non ve la aspettavate vero? (ma che diavolo dici? se lo aspettavano tutti! Oramai hanno capito che in fondo sei una romanticona! Nd eLiSeTtA) *elisa93 prende la sua fida mitraglietta* (vedremo quanto sono “romanticona” nd elisa93) *elisa93 spara all’impazzata, Tony e Baz si nascondono sotto il letto, eLiSeTtA sotto la scrivania* (chi è la romanticona adesso?!? muahahahaah Nd elisa93 satanica) *elisa93 finisce i proiettili e si rimette al computer mentre con l’altra mano ricarica la sua fida arma*
Bene... ora vi lascio... ho un lavoro da svolgere... muahahaaah!












Baci baci













elisa93 e eLiSeTtA 

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Capitolo 20
*** 20. La fine del concorso ***


Ragazzi... non vi diciamo niente... godetevi il capitolo... hihihi...




20. La fine del concorso




Il matrimonio tra Abby e McGee sarebbe stato il 31 luglio.
Peccato che non tutti i pivellini non sarebbero riusciti a parteciparvi... il 10 giugno era ormai arrivato... e solo uno di loro sarebbe rimasto in squadra.
Infatti la sera prima...

*

- Eli... chi vincerà secondo te?- le chiese Mark tenendola stretta a se per la loro ultima notte nella “casa”.
- Tu... o David... o Elisa... io no di certo...-
- Non dire così... io perderò...-
- Si, come no...-
- Come faremo da domani in poi? Se uno di noi due vince l’altro deve tornarsene a casa sua, se perdiamo dobbiamo tornare a casa nostra...-
- Non voglio lasciarti...- disse lei con le lacrime agli occhi stringendolo più forte.
- Neanche io...-

*

- Ziva...- disse david.
- Che c’è?-
- Voglio ottenere la cittadinanza americana...-
- Buona fortuna... sono anni che ci provo...-
- Voglio venire a vivere qui con te... non voglio tornare in Israele mentre tu e Tamar siete qui tutti soli...-
- Amore...-
- Io devo vincere... per te... per me... per nostro figlio...-
- Tu vincerai amore mio... me lo sento...-

*

- Sempre sola... sempre sola! Anche il giorno prima della fine del concorso che forse mi cambierà la vita!- disse Elisa facendo le valigie.
Sapeva già quello che sarebbe successo... che non sarebbe stata scelta...
In quel momento di assoluta depressione suonò il campanello.
Naturalmente i suoi coinquilini non potevano rispondere perché dovevano dirsi “addio”, così si alzò di malavoglia e andò a vedere chi era.
- Ciao Made in Italy!- la salutò Tony.
- Ciao... perché sei qui?-
- Non potevo lasciarti sola! Non oggi almeno! Sei la mia migliore amica!-
Elisa a quelle parole ebbe una fitta al cuore.
- E non voglio perderti...-
Poi si sedette sul letto della sua amica, accanto a lei.
- Tony...-
- Che c’è Elisa?-
- Ho paura...- disse piangendo per la prima volta.
Lui la abbracciò.
- Non devi avere paura... e poi di cosa ne avresti?-
- Di tutto...-
- Sai come passa la paura?-
Lei scosse la testa sul suo petto.
- Dormendo... quindi... ora tu ti metti qui buona buona e dormi... ok?-
- Solo se resti con me...- fece lei sdraiandosi sul letto e facendogli segno di avvicinarsi.
- E chi ti vuole lasciare?- disse lui sorridendo e sdraiandosi accanto a lei abbracciandola.
Elisa posò la testa sul suo petto e chiuse gli occhi.
- Ti amo...-
- Che hai detto?- le chiese Tony.
- Niente... sta tranquillo...- e così dicendo si fece cullare dal respiro regolare di Tony e si addormentò.

*

- Jenny...-
- Jethro... non vai a casa oggi?-
- Si... Jenny hai già deciso chi è il vincitore del concorso?-
- Si...-
- Ritieni che sia una scelta che io condividerò?-
- Credo che la condividerai in pieno...-
- Allora buona notte!-
- Buona notte Jethro...- rispose la donna sorridendo sotto i baffi.

*

- Questo è stato un anno pieno di casi... di sorprese... insomma... è stato un anno incredibile grazie a tutti voi! Ci avete aiutato a crescere in un modo o nell’altro...- disse il direttore guardando Ziva e David - E’ questo che ha reso ancora più difficile la mia scelta... il vincitore è...-
Tutti trattennero il respiro (comprese le autrici) e ripensarono all’anno appena trascorso...
- David Ben Zion!- concluse il direttore.
Il ragazzo scattò in piedi dalla gioia:
- Si! Si! Ho vinto! Ziva rimarrò con te! Si!-
Elisa si alzò e si diresse verso l’uscita con i suoi bagagli.
“Lo sapevo”
- Mark Gibbs!- gridò ancora il direttore.
- Cosa?!?- Gridarono tutti allarmati.
- Ho vinto? Si!!!-
 - Elisa Riolo!-
- Anche io? Evvai! Mark! Staremo insieme! Io e te!-
“Hanno tutti una scusa... David è il fidanzato di Ziva... Mark è il figlio di Gibbs... Eli è la ragazza del figlio di Gibbs... e io... io non sono nulla... addio Washington!”
- Ed Elisa Rapisarda!-
- Eh?!?- Disse sconvolta e lasciando cadere a terra le valigie dallo stupore.
- Hai sentito Elisa? Hai vinto!-
- Ma il vincitore non era solo uno?- chiese lei poco convinta.
- Siete tutti allo stesso livello... Benvenuti all’NCIS agenti speciali Ben Zion, Gibbs, Riolo  e Rapisarda!-
Tutti esultarono e uscirono dalla stanza per festeggiare.
 Solo Elisa e Tony rimasero nella sala.
- Agente Rapisarda... mm suona bene...- disse Tony sorridendo.
Notò che Elisa non era proprio entusiasta.
- Ehi! Cos’è quel faccino triste? Hai vinto!-
- Non sono triste! Sono sbalordita! Non me l’aspettavo...-
- Io si... ero sicuro che vincevi!- fce Tony tutto sorridente - E ora che farai?-
- Beh... torno in Italia!-
- Cosa?!?-
- Siccome ero sicura di perdere ho prenotato il volo... ho anche il biglietto...-
- Vuol dire che non torni più?- disse il ragazzo triste.
- Torno a settembre non ti preoccupare!-
Il ragazzo parve rassenerarsi.
- Ce la farò a resistere fino ad allora senza le tue battute?-
- Spero per te di si...
 
*

Era la sera del 14 agosto.
Elisa era sola, nella spiaggia dove giocava da piccola...
Aveva una coa cola in mano e un piccolo falò accanto a se.
- Un altro compleanno da sola!- disse tra se e se.
- Beh... sei tu che non ci hai invitato!- gridò alle sue spalle Eli.
- Cosa?!? Eli, Mark, Ziva, David, McGee, Abby, Jenny, Gibbs! Che ci fate qui?-
- Siamo venuti a festeggiarti no?-
- Aspetta! Chi è questo bel bambino?-
- E' Tamar...- rispose Ziva sorridendo e guardando il bambino con dolcezza.
- Oh Dio quanto è bello! Aspetta ancora! Salve signora McGee!-
- Non suona bene? Abby McGee! E' fantastico!-
Improvvisamente i fuochi d'artificio cominciarono a colorare il cielo scuro annunciando l'arrivo del 15 agosto.
- Auguri Elisa!- gridarono tutti, poi si misero ad osservarli.
Era uno dei suoi più bei compleanni però... lui non c'era... non era venuto...
Sentì dietro di lei delle braccia stringerla per i fianchi e qualcuno sussurranrle all'orecchio:
- Posso farti gli auguri Made in Italy?-
Lei si voltò e si ritrovò di fronte colui che stava aspettando.
- Tony! allora sei venuto!-
- Non potevo mancare...- disse abbracciandola.
- Perchè mi vuoi bene?-
- No, perchè ti amo...-
Lei posò il mneto sul suo petto.
- Ripeti quello che hai detto!-
- Ti amo...- disse sorridendo di più e abbassandosi verso il suo viso.
- Anche io...- rispose la ragazza annullando del tutto lo spazio tra le loro bocche, riuscendo finalmente ad ottenere quel bacio tanto desiderato.
- La sai una cosa?- disse lei ancora con gli occhi chiusi.
- Cosa?-
- Questo è senza dubbio l'anno più bello della mia vita...-














T^T
E' commovente... *elisa93 e eLiSeTtA derubano una fabbrica di fazzolettini scottex*
Ragazzi... è...
Commovente!
(dici così solo perchè hai ottenuto il finale Tony/Elisa che volevi tanto... nd eLiSeTtA)(lo volevano pure i fan! e poi anche tu ti sei commossa! nd elisa93)(dettagli... sempre e solo dettagli... nd  eLiSeTtA) *eLiSeTtA si soffia rumorosamente il naso* (ma che schifo! contieniti un po'! almeno per i fan! nd elisa93)(tu parli di fan... ma noi di fan non ne abbiamo! a parte _matthew_ e Vera02 si intende! nd eLiSeTtA)(io lo sento che abbiamo dei fan e che almeno nel prossimo capitolo, che sarà l'ultimo, ci recensiranno e ci ricorderanno di esistere! nd elisa93 con un'alba dietro)(sogna sogna... nd eLiSeTtA)
Quindi vi lasciamo al prossimo capitolo!














Baci baci













elisa93 e eLiSeTtA

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Capitolo 21
*** 21. Non è cambiato nulla... ***


Ragazzi questo è veramente l'ultimo capitolo! Siamo emozionatissime! E' quasi sei mesi che abbiamo iniziato a pubblicare questa storia... il tempo vola... quindi vi leggete la fine e ci vediamo alla fine del capitolo per i saluti finali!




21. Non è cambiato nulla...




7 anni dopo...

- Drew! Sara! Aprite voi la porta! Saranno loro!- gridò una donna con i capelli ricci e castano scuro, era Elisa.
- Va bene mamma!- risposero due bambini di sei anni quasi del tutto identici: avevano gli occhi azzurri e i capelli castano scuro come la madre.
Come aprirono la porta si ritrovarono davanti la famiglia Gibbs.
Un signore anziano con i capelli bianchi e due occhi azzurri di ghiaccio che doveva essere nonno Gibbs, un trentaduenne alto e con gli occhi azzurri come il padre, era Mark, una ragazza trentenne che teneva in braccio una bambina mora con gli occhi azzurri sui quattro anni e attaccato alla sua gonna c'era un timido bambino con i capelli e gli occhi scuri, doveva avere cinque anni, erano rispettivamente Eli, Veronica e Logan.
- Ciao!- dissero in coro Drew e Sara.
- Ma quanto siete cresciuti!- disse il vecchio prendendoli in braccio.
- Capo! Non ti sforzare la schiena!- gridò sorridendo un uomo sulla quarantina con i capelli biondo scuro e gli occhi azzurri.
- DiNozzo non sono più il tuo capo!-
- E' l'abitudine cap... Jethro...- rispose Tony stringendogli la mano.
- Nonno! Nonno!-
- Che c'è Logan?-
- Posso giocare con Drew e Sara?-
- Questa è bella! Mio figlio chiede a mio padre il permesso! Non a me!-
- Non sei mai stato un tipo autoritario Mark... a momenti è più autoritaria Eli!-
- Ehi!-
- Mi dispiace amore... ma è vero... Veronica! Saluta zio Tony!-
- Ciao!-
- Che amore!- esclamò Elisa.
- Oh! Sei arrivata!-
- Si, dovevo finire di apparecchiare... ciao a tutti comunque... qualcuno ha visto i miei gemelli?- rispose Mrs DiNozzo (era tanto che sognavo di dirlo! nd elisa93)
- Si, sono a giocare con Logan...- disse Mark.
- Bene... allora... voi vi accomodate in salotto... Tony?-
- Si Made in Italy?-
- Ci sono Ziva e David dietro di te...-
- Ciao Elisa!- esclamò Ziva.
- Ciao Ziva! Ciao David! E chi sono questi gioiellini?-
- Forza! saluta!- ordinò David al figlio maggiore che doveva avere sette anni.
- Buona sera...-
- Tamar sei un amore!-
- Grazie...-
- E Rebecca e Saul ancora non parlano?-
- Si parlano, è che si vergognano... vero piccoli?- disse ai due bambini che teneva in braccio Ziva.
- Accomodatevi in salotto! Eli e Mark sono già arrivati! Tony! accompagnali!-
- Certo! - rispose l'uomo sorridendo e salutando i Ben Zion.
- Eccomi! Eccomi!-
- McGee! Sei arrivato! E tua moglie e i tuoi figli dove sono?-
- Siamo qui!-
- Ciao Abby! Ciao Ewan! Ciao Jess!- disse Elisa rivolta all'amica che reggeva in braccio una bambina di tre anni bionda e con gli occhi azzurri, e teneva per mano un bimbo di sei anni moro con qualche striscia dipinta di blu e con gli occhi chiari.
- Forza entrate! Sono tutti in salotto!-
Era parecchio che non facevano una riunione del genere.

*

- Come siamo cambiati in sette anni!- commentò Tony dopo cena.
I bambini si erano chiusi in camera di Drew e Sara per giocare, mentre gli adulti si erano stabiliti in salotto.
- Soprattutto tu!- disse la moglie sorridendogli.
- Hai ragione Made in Italy! Da sexy donnaiolo sono diventato sexy padre di famiglia!-
- Ma come sei modesto DiNozzo!- osservò Ziva.
- La modestia è una delle mie qualità!-
- Purtroppo hai solo quella!-
- Eli dici qualcosa a tuo marito? Mi importuna!-
- Certo... hai fatto bene Mark!-
- No! Difendimi tu Made in Italy!-
- Non ha solo quella come qualità... ne ha anche altre...-
- E cioè?- chiese Eli curiosa.
Elisa fece un sorriso malizioso.
- Dovevo immaginarlo...-
- Non siete cambiati per niente...- disse Jethro ridendo - Siete gli stessi ragazzi di sette anni fa! Tony è sempre esuberante, Mark e Eli ogni tanto escono dal loro velo di timidezza e fanno una comparsata, Ziva è... Ziva è sempre Ziva! McGee e Abby si estraniano dal mondo-
- Cosa Gibbs?- dissero questi ultimi come cadendo dalle nuvole.
- Ecco...- concluse sorridendo.
- E io?- chiese Elisa.
- Tu vuoi sempre stare al centro dell'attenzione...-
- Non è vero!- si lamentò lei.
- ... di Tony!-
La donna arrossì.
- Scusa... è vero! Io DEVO essere al centro dell'attenzione del mio italiano preferito!-
- E ci riesci!- rispose lui.
- Si però ai tempi di "dalla Francia con furore"...-
- Erano altri tempi!-
- Ma se non mi guardavi neanche!-
- La smettete voi due? Sembrate CANE e GATTO!- disse Ziva.
- Hai ragio... aspetta ripeti quello che hai detto!-
- Cosa? Che sembrate CANE e GATTO?-
- Non ci credo! Dopo più di otto anni è riuscita ad impararlo! Festeggiamo!- gridarono tutti.
- Il prossimo passo è far diventare McGee trasgressivo!- disse David ricordando a tutti di esistere.
- Questa si che sarà un'impresa...- commentò Abby.
- Ehi!- protestò il marito.
Gibbs intanto si stava divertendo ad ascoltare quei discorsi immaturi cha stavano facendo quegli otto.
Anche se in sette anni si erano sposati e avevano avuto dei figli non era cambiato nulla...

FINE













Ora si che possiamo piangere!
E' finita! E' finita! Non ci crediamo! Non ci crediamo!
* eLiSeTtA, che può finalmente bere il suo adorato champagne per un motivo valido, si scola la bottiglia* (che non ti salti in mente di scrivere il seguito! nd eLiSeTtA più brilla che sobria)(non ti preoccupare! non sono così pazza! nd elisa93 che beve un succo di frutta)(a me non dispiacerebbe... nd Tony)( i neanchi a mi... nd Baz)(mi volete costringere a rinchiudervi di nuovo in cantina? nd elisa93)(noooo! cantina buia e piena di mostri! nd Tony e Baz)(allora non dite cavolate! nd elisa93)
Ringraziamo i nostri fedeli lettori che sarebbe ora che ci lasciassero una recensione e i nostri fedeli recensitori _matthew_ e Vera02, siete nel nostro cuore...
Ora vi lasciamo! Alla prossima fan fic!

















baci baci (per l'ultima volta)


















elisa93 e eLiSeTtA   

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