Watashi wa zaiaku desu

di AvinPhi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 - Introduzione ***
Capitolo 2: *** 2 - You don't belong here ***
Capitolo 3: *** 3. Kurushimi no Tochi ***
Capitolo 4: *** The Well and the Child ***
Capitolo 5: *** Kitai ***
Capitolo 6: *** Of Demons and Men ***
Capitolo 7: *** Insan ***
Capitolo 8: *** Unexpected developments... ***
Capitolo 9: *** Pianto di Stelle ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 - Introduzione ***


Capitolo 1 - WWZD
Watashi wa zaiaku desu...
 Io sono il Peccato





"NO!"Il grido si perse nella notte stellata.
Una ragazza dai lunghi capelli neri aprì gli occhi, e si guardò incontro.
'Tutto regolare Kagome, torna a dormire' pensò. Si raggomitolò nel suo futon guardando fuori dalla finestra, non vedendo che stelle. Quei sogni la facevano rabbrividire. Sapeva che non aveva nulla di cui preoccuparsi, eppure...
Sbuffò.
Continuava a esserne perseguitata. L'immagine di quel... Mostro... No, non assomigliava a un mostro, ma qualcosa in quegli occhi gelidi...
E poi c'era il mostro, quello vero... quell'enorme essere volante che apriva le fauci e poi... villaggi interi spazzati via.
Però quella notte aveva visto qualcuno. Per la prima volta si era girata, e aveva visto dietro di sè quelle ombre benevole.
Aveva visto tre giovani e una ragazza.
Non era riuscita a distinuguere i loro volti, ma aveva visto le loro armi. Uno dei giovani teneva con entrambe le mani una spada enorme con un grosso buco sull punta: sembrava fosse fatta per decapitare di netto.
Un'altro aveva una spada di dimensioni più accettabili la cui forma ricordava quella di un'onda.
La ragazza aveva la mano sinistra avvolta in una specie di guanto, che dava alla sua mano la forma di un martello...
Il terzo giovane portava un vestito da Houshi, e un bastone la cui sommità aveva la forma di due ali.
Lei non era armata, ma non aveva paura. Provava solo un'intensa pena per gli abitanti di quei villaggi.
Si accorse che una lacrima solitaria le solcava la guancia. L'asciugò in un sospiro. Cosa volevano dire quei sogni?


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La mia rinascita è quasi giunta. Chi oserà apporsi a me?
Io sono il ciclo senza fine. La perpetua punizione. Mi abbatto implacabile su questo mondo da sempre. Chi riuscirà a salvare me, il Peccato?


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'Devo trovarti, ovunque tu sia. Lui sta tornando, e io devo trovarti, prima che ti trovi mio fratello. Se ti trovasse lui sarebbe la fine,
Invocatrice. il tuo destino è gramo, ma non posso permettere a mio fratello di trovarti. I suoi poteri sono già troppo grandi, ci porterebbe davvero alla fine.
ho il tempo contato. Devo accompagnarti dovunque sia necessario, devi domare gli elementi e sconfiggerlo. Devo trovarti, prescelta.
ma dove sei finita?'
Questo pensava un giovane Hanyou cane dalla folta chioma argentata appoggiato ad un alto ramo di un albero secolare. Sospirò tristemente e aprì gli occhi.
La luna bianca, Shiroitzuki, si mostrava beffardamente pacifica quella notte, riflettendosi in quegli occhi gialli, mentre lontane si distinguevano le altre due:  Akaitzuki, la luna di Sangue e Kuroitzuki, la luna di tenebre, in perenne rivalità con la sua candida sorella.
L'hanyou si strinse la spada al fianco, infilò le mani nelle maniche del suo kariginu rosso e si addormentò, sotto le tre dee di Kanashimi.




Shiroitzuki: Luna Bianca
Akaitzuki: Luna rossa
Kuroitzuki: Luna nera. (almeno credo, ho fatto la traduzione io stessa!!)
Kanashimi: Dolore (è il nome del mondo in cui ho ambientato il tutto)



Beh, che dite, vi incuriosisce? per qualcuno di voi alcune cose potrebbero iniziare a capirsi... posso solo dirvi che ho messo un po' in mezzo il mio videogioco preferito... e altre influenze. ^-^ Ci sarà un nuovo personaggio, e non ci saranno Shippo e Rin, perchè riuscivo a trovargli un ruolo abbastanza rilevante...
Avrà toni fantasy, romantici e avventurosi... è la mia prima Fic, quindi siate clementi!!! E Recensite!!

DISCLAIMER: I personaggi che uso e userò non sono miei, ma appartengono alla principessa RUMIKO TAKAHASHI (o ad altri... non voglio rovinarvi la sorpresa!!)

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Capitolo 2
*** 2 - You don't belong here ***


cap 2 - WWZD
Capitolo 2:
You don't belong here.






Kagome si sveglio presto.
 è dura dover badare ad un tempio shintoista.
'Ma mio nonno non poteva fare l'avvocato, o il professore? No, dovevo ereditare un TEMPIO!!!' la ragazza si alzò di malavoglia e corse a farsi una doccia veloce.
Oggi era il giorno delle visite, e quindi doveva mettersi quello stupido abito medievale che era per di più alquanto scomodo e  guidare i turisti per il tempio, l'unico rimasto nel centro di Tokio.
Si preparò un caffè istantaneo (NdA: bleah che schifoooo! e pensare che c'è chi vuole Starbucks in Italia! ^_^) e aprì la porta ad un labrador che strusciava il muso contro la porta finestra della cucina.
"Entra Tsu-chan, e vedi di non combinare disastri!" il cane si sedette di fronte a lei e infilò il muso nell'incavo del suo braccio destro piegato.
"dai, Tsu-chan, non lo vedi come sono vestita? ti sembra convincente una miko piena di peli di cane addosso? Bravo, Tsume, vai a cuccia, dai!"
il cane si accucciò in una cesta guardandola con quegli occhioni gialli che vanto le avevano fatto tenerezza quando lo aveva raccolto per strada da cucciolo un paio d'anni prima.
Dopo aver finito il caffè la giovane si guardò allo specchio, e legò i capelli nella acconciatura tradizionale.  Guardò bene sotto la frangia di capelli neri e, prese le pinzette, tolse un pelo ribelle che non voleva andare nello stesso verso del resto del sopracciglio sinistro. 'Bene, ora sono pronta... o forse no?'
Si guardò perplessa allo specchio e poi decise di metters anche un gioiello tradizionale del tempio, una collana con un ciondolo che ricordava il quarzo rosa, o forse l'ametista. Non sapeva cosa fosse. Suo nonno le aveva sempre detto che quello era uno dei gioielli più preziosi e antichi del tempio, ma non aveva mai voluto darle ulteriori spiegazioni. Forse perchè non ne sapeva nulla di più nemmeno lui.
Le labbra della ragazza si incresparono in un sorriso triste al pensiero del nonno, che le era stato strappato via pochi anni prima da un inctus.
Sospirò e si sistemò meglio il kimono da miko. 'Bene Kagome. Ora sei pronta!' e scese giù ad aprire il tempio.

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"Bene signori, spero vi sia piaciuto il tempio, non dimenticate di lasciarci qualche offerta!!"
Il sorriso della ragazza dopo il sesto giro della giornata non era meno bello, ma sicuramente meno sincero, più tirato.
Chiuse il portone del tempio e tirò un sospiro di sollievo. Tsume le si avvicinò trotterellando. "Tsume-chan, anche oggi ho finito! Non vedo l'ora di buttarmi sotto la doccia!"
Non fece in tempo a finire la frase che Tsume era già scattato verso l'edificio di legno che custodiva l'antico pozzo del tempio, da tempo asciutto.
"Tsu chan che fai! Torna subito qua! Lascia stare i gatti, che poi i vicini si arrabbiano con me!" La ragazza nel frattempo si era avvicinata all'edificio, notando che la porta, di solito chiusa, era accostata.
'Ma cosa...' Il ciondolo che aveva indossato quella mattina cominciò a brillare lievemente non appena lei aprì la porta socchiusa, ma Kagome non se ne accorse.
"E smettila di abbaiare, Tsume!" Raramente alzava la voce con il suo adorato compagno canino, ma il suo abbaiare le stava mettendo inquietudine.
la luce del tardo pomeriggio filtrò all'interno della capanna e illuminò il pozzo ricoperto da sigilli sacri.
Un topolino di campagna camminava sulle assi di legno del pavimento. Strano. Non c'era polvere in quel luogo, nonostante fossero anni che nessuno ci entrasse. Non ci badò più di tanto e sospirò di sollievo.
Si sedette sul bordo del pozzo e fece cennò al cane di entrare e di avvicinarlesi. "Hai visto stupidone, era solo un to...aaaah!"
Tsume le era corso incontro e le aveva assestato un colpo con le zampe anteriori che le aveva fatto perdere l'equilibrio e l'aveva fatta cadere nel pozzo.
Aspettò la botta che le avrebbe segnalato la fine del pozzo, ma invece vide il ciondolo illuminarsi intensamente quasi accecandola e la botta non arrivò.
Quando il ciondolo smise di brillare si trovò in piedi, apparentemente alla base dello stesso pozzo che era però rivestito di piante rampicanti dall'aspetto minaccioso.
'Dove sarò finita?' si chiese guardando in alto. L'edificio che conteneva il pozzo non c'era più. Al suo posto poteva distinguere le fronde di una foresta.
Perplessa e spaventata chiamò aiuto. Nessuno rispose. Sbuffò. Erano anni che non si arrampicava. Provò ad appigliarsi con circospezione alle piante rampicanti. L'avrebbero retta? Era salita per circa un metro quando il ramo a cui di era appigliata cedette, e lei cadde con un urlo con il sedere per terra.
Si stava rialzando massaggiandosi la parte dolorante e maledicendo quelle piante traditrici, quando sentì una limpida risata maschile provenire dall'apertura sopra di lei.
"E tu che cos'hai da ridere, aiutami, no?" sbuffò impaziente.
La voce apparteneva ad un giovane biondo, dai tratti non giapponesi che si stava in quel momento stava calando una grossa corda che sembrava fatta di fili di seta al tatto.
"Dai, sali, e spiegami come ha fatto a finire liggiù!" il ragazzo smise di ridere le sorrise.
Kagome sbuffò, e si arrampicò lesta sulla corda mentre il ragazzo la aiutava cercando di tirarla su.
Una volta giunta fuori si riassettò il vestito e con un breve inchino ringraziò il ragazzo. "Arigatou gozaimasu. Mi sapete dire dove sono?"
"Ah, bene, non sai nemmeno dove sei? E dove vuoi essere, sacerdotessa? sei sull'isola di Itami.
"Itami? Ma un posto del genere non esiste! Io dovrei essere in Giappone!! Tokio, sai?"
"Mmh.. deve essere stata una bella botta, signorina. che le piaccia o no, lei è sull'isola di Itami, la più grande di Kanashimi. Piacere, io sono Tidus.
"Kara che? Ah, mi arrendo... deve essere solo un sogno...infondo ho preso una bella botta..." Pensò massaggiandosi la parte lesa dalla caduta di poco prima.
Io sono Kagome, Tidus, molto piacere di conoscerti. Ti sono debitrice."
"Sciocchezze..." lo stomaco di Kagome iniziò a gorgogliare, e la ragazza arrossì. "Hai fame? Non posso offrirti tanto ma qualcosa si trova sempre" sghignazzò il ragazzo. Prese in spalla un cervo che evidentemente aveva appena cacciato e la condusse fuori dalla radura in cui si trovavano.
dopo un breve tratto di alberi, la ragazza vie davanti a sè un sentiero erboso e un villaggio estendersi a breve distanza da una spiaggia bianchissima e un mare azzurro-verde, come gli occhi del suo salvatore.
rimase incantata dal paesaggio, e da come tutto sembrasse... come dire... fuori dal tempo?
Il ragazzo si girò e la guardò intensamente. 'Povera creatura. Che ci fai in questo mondo di dolore, se non vi appartieni?'pensò tristemente. Poi si riscosse e con un sorriso la invitò a seguirlo.


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Eccoti. Sei arrivata, lo sento. Sei arrivata e mi libererai, anche se non per molto. Dovrò tornare presto, molto presto, troppo presto per gli abitanti di
Kanashima. Fermami, Inori-jin, o sarò io a fermarti.


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Ecco a voi il secondo capitolo??? che ne dite?? qualcuno avrà già capito quale sia il mio videogioco preferito... eh? se non lo sapete non vi anticipo nulla...
Per quelli che l'hanno capito, sappiate che la storia sarà un po' un misto di tutte e due, ma sarà anche diversa.
per l'arrivo di Inu e degli altri bisognerà aspettare un pochino, e chi di voi si aspetta kikyo verrà deluso. La odio talmente tanto che la estrometto dalla mia fan fiction...
Continuate a leggere e a recensire... sono commossa, 3 recensioni in meno di un'ora!!!! ^_^
grazie dunque a Toru85, Cri_91 e Ka Chan! Sono felice che vi incuriosisca, continuate a leggermi!

You don't belong here: Tu non appartineni a questo posto
Tsume: Artiglio. Ho pensato che fosse un nome carino per un cane... ^_^
arigatou gozaimasu: grazie mille
Itami: dolore (i nomi dei posti sono un po' monotematici... pian piano capirete il perchè della mia scelta!)
Inori-jin : "pregatrice", suppongo? intendo persona che prega... sarà l'appellativo di Kagome tra breve!

Allora, piccole spiegazioni...
Ho sostituito il buon Buyo con un bel cagnone perchè i gatti mi fanno venire il nervoso. ^_^
Non ci saranno le armi convenzionali... (Tessaiga, Tenseiga, Hiraikotsu etc...) non mi uccidete, è che volevo mettere quelle del videogioco! ^^()
Presto capitolo sulla cosmologia di Kanashimi...
 
A prestissimo! AvinPhi



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Capitolo 3
*** 3. Kurushimi no Tochi ***


Cap.3 - WWZD
Capitolo 3:
Kurushimi no Tochi
- Terra di sofferenza -




Un lampo di energia, e poi più nulla. L'hanyou sentì il suo cuore perdere un battito. Cos'era quella misteriosa energia? Ne sentiva l'intensità eccheggiare nella sua mente come uno spillo affilato. Da dove proveniva? Era lontana, ad Est. Possibile che provenisse da Itami? Alzò lo sguardo alla Luna di sangue, a malapena sorta nel crepuscolo. Era calante. Aveva poco tempo.
Ringraziava la sua natura. Erano rimasti in pochi, dopo la grande guerra. Cinquecento anni prima, umani e demoni in guerra tra loro dopo l'ennesima sconfitta di Zaiaku, si erano affrontati. Nello scontro, gli unici veri sconfitti erano gli Hanyou, i figli della luna rossa, a metà tra i demoni della luna nera e gli umani della luna bianca. Erano stati sterminati. Non bastava essere isolati da tutti? Dovevano anche sterminarli, in quanto prova della pace che un tempo c'era stata? Poi Zaiaku era tornato, ed era sempre più forte...
Migliaia di hanyou erano stati uccisi, e i matrimoni tra razze diverse banditi. Ma suo padre si era innamorato di quella femmina, di quell'umana. Ed era nato lui. Esule e diverso. La luna rossa li accoglieva magnanima e li custodiva. Era da essa che dipendevano le sue forze e le sue debolezze. Ogni hanyou aveva un potere speciale. E il suo era quello di sentire le energie altrui. Più volte gli aveva salvato la vita, facendolo scappare da suo fratello che era troppo, troppo potente. Ma ora aveva l'occasione di eliminarlo, una volta per tutte. Ed aveva la netta sensazione che quella fortissima energia che aveva percepito lo potesse aiutare.
Volse una veloce preghiera di ringraziamento alla sua dea Akaitzuki, strinse la spada al suo fianco, e si incamminò verso Est.



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Dopo aver cenato con Tidus, Kagome rimase per un po' a fissare il fuoco.
I suoi occhi erano assenti e fissi, e il suo ospite decise per un po' di lasciarla ai suoi pensieri. Dopo circa mezz'ora decise di smuovere le acque.
"Kagome, a cosa pensi? So che sei confusa... Chi sei? Cosa ti ha portato qua, in un abito da Inori-jin?"
"Non so cosa sia un'Inori-jin. Questo è un vestito tradizionale da Miko, una sacerdotessa shintoista. Io sono l'unica erede di uno dei più antichi templi di tutto il Giappone, ma non sono una sacerdotessa." Kagome continuò a guardare fisso il fuoco mentre parlava, ma appena fini guardò fisso il suo giovane ospite. Si scrutarono intensamente. "Tu piuttosto... parlami un po' di te e di questo posto. Voglio capire dove sono finita."
"Bene, come vuoi. Io come ti ho già detto mi chiamo Tidus, e sono un combattente. Faccio parte della guardia di Itami, anzi, ne sono il capitano."
"Sei molto giovane per avere una carica così importante."Tidus sorrise lievemente. "Effettivamente. Ho 24 anni. Ma la mia vita è stata completamente devoluta alla difesa della mia isola. Quel posto apparteneva a mio padre, prima che... sì, insomma, prima che tornasse Zaiaku, dieci anni fa. Lui seguì l'inori-jin,  Kunuhide Higurashi, e scomparve.
Kagome, la quale all'accenno sul padre del suo nuovo amico aveva abbassato lo sguardo nascondenosi sotto la frangia di capelli corvini, al nome Kunuhide Higurashi alzò lo sguardo fissando intensamente Tidus.
"Perdonami, puoi ripetere quel nome?"
"Kunuhide Higurashi? Perchè, ti è familiare?"
"Tidus, quello è il nome di mio padre, che è sparito 10 anni fa."
"Sei la figlia di Kunuhide-sama?!"
"Che fosse venerabile non lo sapevo ma, sì, sono sua figlia".
Lo sguardo le si intorbidì a pensiero del padre. Aveva sempre pensato che fosse scappato di casa abbandonando la sua famiglia, la moglie e la figlia di 11 anni.
Non era un mistero che lui bevesse, e a volte picchiasse sua madre. Per quanto fosse piccola, oltretutto, aveva sempre avuto la sensazione che suo padre avesse un'altra donna.
Il giorno che era tornata da scuola e sua madre le aveva dato la notizia, lei non aveva pianto. Era felice, e sua madre era libera. Mai più botte, mai più urla.
Si rattristò, perchè sua madre piangeva. Ma lei non pianse.
"Tutto bene Kagome?" Tidus le chiese titubante.
"Sì, Tidus, perdonami. Vecchi ricordi. Comunque, parlami un po' di questi Inori-jin. A cosa servono?"
Tidus si portò una mano al mento, cercando di trovare un punto da cui inziare. "Tutto iniziò mille anni fa. Gli uomini, i demoni e gli Hanyou avevano inventato le macchine, tante macchine. Le macchine facevano tutto, e gli uomini erano diventati pigri. Allora un giorno un Kami malvagio si risvegliò e distrusse le loro città. I pochi sopravvissuti si organizzarono, e alcuni monaci e sacerdotesse potenti donarono il loro spirito per sconfiggere questo essere, che noi tutti chiamiamo Zaiaku - perchè è l'incarnazione dei nostri peccati.""E ce la fecero?" "Sì, ma Zaiaku ritornò. Zaiaku è eterno. Lo si può sconfiggere, ma torna, sempre. E ora... sta per tornare. Sono passati dieci anni da quando tuo padre lo sconfisse. Zaiaku sta tornando. E se tu sei qua... Questo vuol dire che sei la nuova Inori-jin! é destino che l'inori-jin arrivi sempre da un altro mondo. L'unico che può nettare i peccati di questo mondo, è chi non ne porta il peso.
"Aspetta un attimo. Io nemmeno so che cosa sia un Inori-jin, non so cosa devo fare, nè come. Non ho nulla con me, e devo tornare a casa a badare a 
Tsu-chan... Io non posso rimanere qua!"
"Ti prego. La vita di tutti noi dipende da te. Sei arrivata circondata di luce, com'era arrivato tuo padre. Permettimi di portarti dalla Miko del villaggio. Lei saprà chi sei. E se sei tu, devi aiutarci! DEVI! Permettimi di essere il tuo guardiano, come mio padre Naraku lo era di tuo padre."




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DA-DAAAAAN!  Le cose iniziano a prendere forma!
piccola spiegazione sul mondo e su Zaiaku, come promesso...
Lo so che mi vorrete uccidere per come è finito il capitolo, ma vi prego aspettate!! ^_- c'è ancora molto da fare!!
Chi sarà il prossimo ad unirsi al gruppo? E perchè l'Hanyou deve trovare Kagome prima che lo faccia suo fratello? Tutto questo e ancor di più nel prossimo capitolo... hihihihi (NdR che cattiva che sonooooooo ^_^)
E Stavolta RECENSITE!!!!


 

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Capitolo 4
*** The Well and the Child ***


Cap. 4 - WWZD
Capitolo 4:  
The Well and The Child
- Il Pozzo e Il Bambino -


"Oyasumi Nasai, Kagome"
"Oyasumi Nasai, Tidus. A domani"
I due ragazzi si misero a letto. Tidus le aveva sistemato un letto nella sua stessa stanza e le aveva indicato un bagno dove avrebbe potuto cambiarsi, porgendole allo stesso tempo un vestito di cotone che l'avrebbe fatta dormire più comodamente del suo vestito da miko.
La ragazza andò a cambiarsi e quando tornò vide che il giovane si era già sistemato a letto.
Notò la maglia della sua divisa da soldato appoggiata sulla spalliera di una sedia, e i pantaloni ben piegati sotto di essa.
Anche gli scarponi erano ben sistemati lì di fianco. Si guardo intorno alla luce della candela che Tidus le aveva dato. Tutto era pulito e ordinato. 'Dev'essere la vita militare che lo fa essere così ordinato!' pensò Kagome. Si stese nel letto e spense la candela, senza la minima intenzione di dormire. Appena si stese si girò verso Tidus, che le dava le spalle.
Riusciva a vedere le spalle e parte della schiena, oltre ai suoi capelli biondi. Non potè fare a meno di notare che era molto magro. Attribuì anche quello alla vita militare, mentre attribuì il colorito bruno della pelle all'abbronzatura dovuta alla vita vicino al mare.
'O le guardie di questo posto sono scadenti, o Tidus mi nasconde qualcosa. Che sia più forte di quanto sembri?' Si soffermò su un dipinto che raffigurava un bambino biondo affiancato da un'uomo con lunghi capelli neri mossi e una donna piccola e bionda. L'uomo portava una divisa simile a quella di Tidus. 'Così quest'uomo era il guardiano di mio padre. Naraku. Non capisco cos'abbiano trovato in lui. Kunuhide-sama, l'ha chiamato Tidus. Quell'uomo era tutto fuorchè venerabile.' Chissà che fine aveva fatto. Le sarebbe piaciuto affrontarlo per l'ultima volta e rinfacciargli tutto quello che aveva fatto a sua madre e a lei.
'Però Tidus è tanto carino qua!' soggiunse stavolta con un sorriso.
Si girò, dando le spalle a Tidus, e notò sul muro delle spade dalle forme strane, e degli scudi ancora più strani. Sembravano fatte di materiali ignoti, e pensò che forse era proprio così. Probabilmente avevano solo funzione ornamentale. La colpì in particolare una spada rossa, con la forma di una lunga daga, che sembrava lavorata piegando un grosso pezzo di acciaio, perchè aveva un'ansa in mezzo. In cima alla rastrelliera ne vide un'altra, gialla, con la punta quadrata e un buco sulla punta. Sotto quella, nella rastrelliera piena di strane armi fu colpita da un posto vuoto. Che strano. Pensò fosse il posto per l'arma di ordinanza di Tidus, ma ricordò di avergli visto un fodero di forma compatibile con la spada rossa. Cos'era quel buco, quell'inaspettata entropia in quella stanza ordinata fino la rasentare la maniacità?
Decise di non darci tanto peso. Era passato quanto, mezz'ora? Si soffermò ad ascoltare il respiro di Tidus. Regolare, ritmico. Doveva essere addormentato.
'Via libera Kagome. è ora di tornare a casa.'



**************************************************************


Dopo aver attraversato quasi tutta Itami, l'hanyou raggiunse una foresta.
Ricominciò a sentire quell'aura, stavolta debole, che gli si avvicinava, aumentando d'intensità.
'Ti ho trovato.' pensò con un ghigno che voleva assomigliare ad un sorriso.
Si avvicinò con circospezione salendo di albero in albero, attento a produrre meno rumori possibili.
L'aura si era fermata a poca distanza. L'hanyou si avvicinò ulteriormente salendo su un albero secolare.
Finalmente riusciva  a vederla.
Era una ragazza. 'Questa sarebbe la fonte di quell'aura?' pensò deluso. Si era aspettato una persona più... come dire... Forte? Esperta? Vecchia?
Invece si era ritrovato davanti a una ragazzina impaurita che fissava con ostinazione un pozzo e sospirava.
Aveva forse intenzione di buttarsi? Forse cercava di suicidarsi, anche se non percepiva tristezza in lei, ma solo paura. Ne sentiva distintamente l'odore.
La vide cercare di scendere giù piano per il pozzo. Sentì l'aura aumentare velocemente di intensità, e una luce fievole sprigionarsi dal fondo del pozzo.
La ragazza era caduta, e doveva essere svenuta.
Che pappamolle.
Sbuffò e si calò nel pozzo a sua volta. La luce proveniva da uno strano gioiello che la ragazza portava al collo.
Con sollievo notò che stava bene, era solo svenuta.
La riportò fuori dal pozzo e la stese sull'erba della radura.
"E TU CHI SEI, SPORCO HANYOU! LASCIA STARE KAGOME!"
"Ehi, ragazzino, piano con le parole. Questa stupida si era infilata in quel pozzo, è svenuta e io l'ho salvata, tutto qua. Guarda che non mordo! Ahahah!"
"Bene, allora ti ringrazio. Adesso se non ti dispiace la porto a casa. Che Shiroitzuki te ne renda merito."
"Tsk. Chi è questa femmina? é l'Inori-jin, vero?"
"E tu come lo sai, Hanyou?"
"Non farmi domande, e io non mentirò. Devo parlarle, non appena si sveglierà. Sei il suo guardiano?"
"Più o meno."
"Bene. Se questa femmina vorrà, siamo colleghi."
"Dubito che voglia un mezzosangue come te."
"Io non ci conterei. Sono pur sempre molto forte e abile in combattimento. E Il mio potere vi tornerebbe molto utile, anche se non posso dirvi nulla."
"Non mi fido di te, hanyou."
"Insomma che vuoi? L'ho salvata, sapendo chi era. Se avessi intenzione di farle del male non starei qua a chiacchierare con te, ragazzino."
"Va bene." Sospirò Tidus. Il mezzodemone aveva ragione. Lo guardò ancora una volta di sottecchi.
"Mi aiuti a portarla, o devo fare tutto da solo?"
"Quanto parli, ragazzino..."
Il mezzodemone si caricò Kagome sulle spalle. Appena le sue mani toccarono il corpo della ragazza ebbe la sensazione di una scarica elettrica, poi tutto tornò alla normalità. L'hanyou non diede peso a ciò e iniziò a camminare, mentre Tidus lo guidava verso il villaggio e la sua capanna.



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'Kagome, cosa fai?' Kagome aprì gli occhi e vide un cucciolo di demone volpe. Portava una strana tunica con cappuccio e non riusciva a vederne gli occhi.
'Chi sei? E perchè sai il mio nome?'
'Non importa chi sono. Il tuo nome lo so, perchè è scritto nel destino di kanashimi da sempre. Tu sei colei che porrà fine alle nostre sofferenze, per sempre. Tu ci libererai Kagome-sama. Non scappare. Non serve a nulla scappare dal proprio destino. Tanto non ci riuscirai, finchè noi non saremo liberi. Cercaci uno per uno. Ti doneremo i nostri poteri. Addio, Inori-jin. Ci rivedremo. Torna dai tuoi guardiani.'
Ma Kagome non tornò subito dai suoi guardiani. Fece di nuovo quel sogno, e stavolta continuava a sentire "Inori-jin, aiutaci!". Poi la fine. Il viso di quell'uomo, quegli occhi gelidi. Ora sentiva di averlo già visto, ma non sapeva dove. Anche questa volta si era girata e anche stavolta aveva visto quelle presenze benevole. E una di loro... Era  Tidus!
Proprio in quel momento Tidus fece un passo avanti, la guardò e le disse: "Kagome, svegliati. Ti prego, torna da noi!" E tutto sfumò in nulla. Vide ancora una volta quell'essere, Zaiaku. Lo vide distruggere il villaggio di Tidus. Urlò.
"NOOOOOOO! NON VOGLIO!"
"Kagome, oh, per gli invocatori, tutto bene?" Tidus stava seduto vicino a lei. Il bel volto, di solito affabile, era teso. Teneva stretti i denti, rendendo la sua mascella ben definita ancora più evidente. Era preoccupato, e qualcosa nel modo in cui stringeva i begli occhi azzurri le faceva capire che era arrabbiato con lei. Abbassò lo sguardo.
"Kagome, cosa stavi cercando di fare? Perchè volevi scappare via? Ci stavi abbandonando."
"Tidus perdonami, non volevo. è solo che sono molto spaventata. Io... Vedevo Zaiaku nei sogni, capisci? Già quando ero nel mio mondo! E... Ho paura."
"Ragazzina" interruppe brusco l'hanyou "Non è facile per nessuno, ma nessuno può sfuggire al proprio destino.
e il tuo destino, a quanto pare, è aiutarci."
"E tu chi sei?"
"Mi chiamo Inuyasha, e sono un hanyou. Sono qui per aiutarti nella tua missione, se lo vorrai."
"Dubito di potermi opporre. Ora che so di non poter scappare dal mio destino, ho bisogno di quante più persone possibili. Ad ogni modo, io mi chiamo Kagome, e non ragazzina. Spero che diventeremo amici presto. Hai un bel vestito. Mi ricorda un abito antico della mia terra."
"Non sono qui per parlare di moda interdimensionale, rag... a-ehm...Kagome. Ragazzino, ha già passato la prova dell'aria?"
"Nemmeno io mi chiamo ragazzino, mi chiamo Tidus, e sono il capitano delle guardie. Comunque sia, no, la porteremo domani al tempio. é meglio che tu dorma, Kagome. Domani sarà dura. E non provare a scappare di nuovo, capito?"
"Credo di aver imparato la lezione. Perdonami Tidus. Non creerò più di questi problemi. E grazie Inuyasha, per avermi salvato." Il mezzodemone la guardò interdetto. Nessuno era mai stato così cordiale con lui.
"Tsk, anche se sarò il tuo guardiano, cerca di non metterti nei guai. Sei l'unica risorsa di questa terra." Rispose più duramente di quanto volesse da sotto la frangia di capelli bianchi.
Kagome lo guardò sbalordita. Poteva esistere una persona più... Scortese di lui? Era sicura di no. Gli avrebbe dovuto insegnare un po' di buone maniere.
Tidus le scompigliò i capelli. "Ora vedi di dormire."
"Tidus, solo un'ultima domanda. Perchè c'è quel buco nella rastrelliera delle spade?"
"Quello? Oh, quello era il posto della spada preferita di mio padre."
"Capisco... Oyasumi nasai, Tidus-chan. Oyasumi nasai Inuyasha."
Tidus, a sentire quell'appellativo sorrise lievemente. "Oyasumi nasai, Kagome-chan."
"Tsk. E chi dorme?" rispose Inuyasha.
I ragazzi si allontanarono verso la cucina, lasciandola sola. E in breve la ragazza esausta si addormentò.




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"Come facevi a sapere di lei, Inuyasha?" Sbottò Tidus dopo cinque minuti buoni di silenzio. Era in piedi e preparava due bicchieri con un liquore caldo per sè e per l'Hanyou.
"Te l'ho detto. Il mio potere da hanyou è trovare le auree. Tidus, un demone la sta cercando. Non le vuole far del male, ma vuole diventare Zaiaku. E conosci la profezia. Lei è la più potente. Dopo di lei le profezie si fermano. Anzi, dopo il semplice accenno al suo arrivo."
"Lo so, lo so. Conosco queste cose meglio di quanto pensi."
"Tsk, se lo dici tu."
"Bevi, e attento a non scottarti. Quest'amarula l'ho fatto io, sai?"
"Mhh... Discreto, te lo concedo."
Rimasero ancora per un po' nella cucina a discutere, poi Tidus lavò i bicchieri e si scusò con Inuyasha per non potergli offrire un posto per dormire.
"Non importa, Tidus, dormirò nella foresta. è un posto molto più adatto a me."
"Bene allora. Domani, due ore dopo l'alba, al tempio. Lo troverai facilmente."
"A domani." Il mezzodemone si allontanò a lunghi balzi verso la foresta, addormentandosi su un'alto ramo dell'albero secolare dal quale aveva visto Kagome poco prima. Strinse la lunga Katana che portava al fianco e si addormentò.



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E anche questo è finito!
Desidero ringraziare Alia_chan per il commento, spero di avere messo in pratica quello che mi hai chiesto... ^_^ e cmq sì, è Final Fantasy X!
I capitoli precedenti erano molto corti, lo ammetto, ma era una questione di inbastire la storia. Oltretutto sto scrivendo la storia di getto, e a me le descrizioni non piacciono. Ho però provato ad essere più dettagliata!!

Allora people? che ne dite? I pezzi iniziano a prendere posto.
Chi sarà il misterioso demone che cerca Kagome?
E il ragazzino che Ha visto quando era svenuta?
In cosa consisterà la prova dell'aria??

Finalmente Inuyasha è arrivato, aspettiamo con ansia i due guardiani rimasti!

Ma soprattutto...  Domanda da un Milione di $: Kagome si innamorerà del biondo dolce Tidus o del bel tenebroso Inuyasha? Votate per l'uno o per l'altro via commento e vedrò che posso fare... ^_- (cosa non si inventano 'sti autori per farsi commentare... ^_^ NdR)

Baci e possibilmente a domani!!!!!!! (Commenti pleaaaaaase!!!^_^)

AvinPhi


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Capitolo 5
*** Kitai ***


Cap. 5 - WWZD
Capitolo 5:
Kitai  
- Aria -






"Kagome-chan? Svegliati, dai, è giorno fatto!" La dolce voce di Tidus la risvegliò.
Aprì un occhio, e poi l'altro, poi sbadigliò stiracchiandosi.
Vide che Tidus le dava le spalle e stava finendo di allacciarsi la scarpa sinistra.
Aveva i capelli bagnati: forse la sua giornata era iniziata da un pezzo con allenamenti vari.
Indossava una divisa simile a quella del giorno precedente, ma stavolta azzurra e non verde militare.
(che però faceva tanto Sousuke Sagara! Sergente Sagara ti amooooo! ^_- NdA).
Una giacca dello stesso colore stava appoggiata su una sedia, piena di medaglie e riconoscimenti. 
"Cavolo, Tidus, ne hai fatte di cose, però!" disse la ragazza mettendosi a sedere sul letto.
"Già. Te l'ho detto che ero un tipo tosto. Dai, vestiti!"
La ragazza si alzò facendo mille scene mentre si stiracchiava, il che suscitò un'enorme ilarità nel giovane capitano. Prese il suo vestito da miko e si diresse verso il bagno. Improvvisamente a metà strada si girò. "Volevo chiederti ancora scusa per ieri. Non sarei dovuta scappare così, dopo tutta la gentilezza che mi hai dimostrato." "Decisamente no." La ragazza lo guardò interdetta. Non si aspettava una risposta del genere da lui. "Ma almeno hai chiesto scusa, e ora sei qua. è questo che conta." La ragazza sorrise e Tidus le sorrise di rimando. "Su, di corsa! non abbiamo mica tutto questo tempo!" "Signorsì, signore!" rispose Kagome, portando la mano destra alla fronte facendo il saluto militare. Si girò e corse in bagno a vestirsi.
Cinque minuti dopo era pronta. Le mancava solo la colazione! Fu sorpresa dalla fame che aveva. Di solito beveva solo un caffè espresso, ma in quel momento accettò più che volentieri una scodella di latte e qualche biscotto.
"Tidus, cos'è la prova dell'aria?"
"è la prova che sosterrai oggi. cosa sia di preciso non ne ho idea... però non penso sia così difficile..." Rispose imbarazzato il capitano.
"Capisco..." Rispose Kagome sorseggiando il buon latte tiepido.
"Ho detto a Inuyasha che ci saremmo incontrati tra poco al tempio. Sarà meglio che ci avviamo". Detto ciò prese la spada rossa dalla rastrelliera, la infilò nel fodero nero che gli pendeva al fianco e fece cenno a Kagome di uscire di casa.




**********************************************************************



Si diressero verso il tempio, un grosso edificio ottagonale in muratura (uno dei pochi, a dir la verità) situato al centro del villaggio di fronte a una piccola piazzetta di terra battuta dove si affacciavano un paio di locande dall'aspetto pulito e qualche bottega: un pescivendolo, una bottega di frutta e verdura, un macellaio e un fornaio. In mezzo alla piazza trovarono Inuyasha, nell'abito rosso del giorno precedente. Li salutò con un cenno del volto.
"Dormito bene, Inuyasha?" Chiese Kagome.
"Più o meno. Mi sono riposato, mettiamola così. Vogliamo proseguire? Non c'è tempo da perdere." Annuirono e si avvicinarono al tempio.
Il tempio aveva un aspetto rustico e tribale, ma i muri imbincati a calce e pitturati con segni azzurri avevano una certa grazia.
In mezzo a tutte quelle povere baracche di mattoni il tempio svettava nel suo biancore, grazie anche alla serie di archi rampanti che costituivano un portico tutto attorno al tempio stesso, alla cui ombra parecchi bambini giocavano.
Il grosso portale di legno del tempio era spalancato passandoci attraverso Kagome notò che vi erano incise con precisione raffigurazioni di quelli che sembravano precedenti Inori-jin. Tidus e Inuyasha entrarono dietro di lei.
L'interno era piuttosto scuro, illuminato solo da candele e da poche torce appese alle pareti. L'aria era fresca e sapeva di incenso, e i devoti in preghiera, seduti per terra con le mani al cielo cantavano all'unisono un inno che contribuiva a dare un'atmosfera sacra al tutto.


"I E YU I

NO BO ME NO

RE N MI NE

YO JU YO GO

HA SE TE KA NA E

KU TA MA E"




Kagome si fermò al centro del tempio, e si girò lentamente verso Inuyasha, che la guadava dall'alto con il suo solito grugno (che ormai Kagome e Tidus avevano capito essere abbastanza inoffensivo) e Tidus che la guardava intensamente sorridendole debolmente. Kagome sorrise di rimando cercando di stare tranquilla, ma le sue mani nascoste nelle maniche del kimono tremavano freneticamente.


Go now, if you want it. An otherworld awaits you.
Don't you give up on it. You bite the hand that feeds you


'Non posso deluderli. Mi hanno salvato, e più di una volta.' Kagome continuava a ripetere questa frase nella sua mente come un mantra.


All alone cold fields you wander

'Forse tutto sommato non mi farà male stare vicino a questi umani. Loro non hanno pregiudizi, soprattutto la ragazza. Che sia finto il mio tempo di solitari vagabondaggi, esposto all'odio e alle intemperie?' Il mezzodemone nascose il viso sotto la folta frangia bianca e sorrise. Non era ancora pronto ad aprirsi a loro, ma forse durante il viaggio che li aspettava il ghiaccio che circondava la sua anima tormentata si sarebbe sciolto. "Non possiamo affezionarci troppo, lo sai vero?" Disse sottovoce all'umano, che annuì con sguardo assente. "Ma c'è ancora tempo" Rispose Tidus.


Memories of it cloud your sight.
Fills your dreams, disturbs your slumber,

'Se è questo che il destino vuole per me, lo seguirò felice. Non ha senso opporsi. Sarà pericoloso, ma non ho paura, con due guardiani come loro. Come nel sogno. Farei di tutto per farlo smettere. E se questo mi aiuterà, lo farò ancora più di buon grado.' Kagome si girò nuovamente e mosse i primi passi verso una porta che Tidus le aveva indicato con lo sguardo. La giovane sentì il suo respiro accelerare, il cuore le martellava in petto. Non si fermò. Con le gambe che tremavano terribilmente, proseguì con calma verso quella porta nascosta da una leggera tenda azzurra trasparente. 'Non è più solo un sogno, Kagome. Questo è il mio destino. Se mio padre era un Inori-jin, non posso tirarmi indietro. Se una persona come lui ce l'ha fatta, ce la posso fare anche io.'


Lost your way a fallen knight


'Nemmeno io sono sicuro di ciò che faccio, ma Kagome mi segue ciecamente. Che ragazza dolce. Come vorrei non tenerle nascoste tante cose... Ma ancora non posso. Anche a te, Inuyasha, non posso dire parecchie cose. Scoprirete tutto al momento giusto. Ho deciso tanto tempo fa di seguire la strada di mio padre. Ma è davvero quella la via giusta? Non lo so più.' Tidus si morse il labbro inferiore con forza. Si sentiva in colpa, come si doveva essere sentito in colpa suo padre.


Hold now, aim is steady. An otherworld awaits you.
One thousand years — you ready? The otherworld it takes you.


Kagome scostò la tenda, attirandò l'attenzione di tutti i presenti nel tempio. Improvvisamente l'inno cessò. Kagome si girò verso i suoi guardiani, sorpirò e abbassò lo sguardo. Poi si girò e sorrise radiosa. Infine spinse la porta di metallo ed entrò, dopodichè la porta si richiuse magicamente, come era successo tante volte durante i mille anni in cui Zaiaku aveva portato la morte a Kanashimi. Kanashimi contava su di lei. E lei non li avrebbe delusi, a costo di morire.'


Go, go into the sand and the dust and the sky,
Go now, no better plan than to do or to die.
Free me, pray to the faith in the face of the light
Feed me, fill me with sin, now get ready to fight



Kagome si addentrò per un paio di passi nella sala circolare che le stava di fronte. Non c'erano finestre, eppure spirava un leggero vento, che sembrava aumentare ad ogni passo dell'Inori-jin.
Quando la ragazza fu al centro della stanza la brezza iniziale era diventata una tempesta di sabbia e polvere. Dopo poco fu costretta a chiudere gli occhi,  e a proteggersi il viso con le maniche del kimono. Che trucco era mai quello? Era magia?
Iniziò a sentire delle voci, tante voci. Tutte ripetevano insistentemente "Inori-jin, aiutaci!"
Kagome iniziò a piangere. Quelle voci sembravano infinite. Bambini, donne, anziani, uomini dalla voce profonda e ragazzi. Riusciva a sentire anche qualcuno, una voce femminile, che cantava l'inno di prima. Il vento se possibile, continuava ad aumentare, e la polvere e la sabbia a farsi più insistenti.
"Non sono degna di aiutarvi, e lo so. Ma ti prego, essere che risiedi in questo luogo, Aiutami a superare le mie paure e dammi il potere di sconfiggere Zaiaku e aiutare queste persone! PERDONA LE MIE COLPE E DONAMI IL TUO POTERE!"

You know you will,
You know you will.
You know you know you know you know that you will,
You know you know you know you know that you will.
You know you will.

Fight!


Dopo che Kagome ebbe detto ciò, distese le braccia incurante del vento e magicamente come era arrivato, il vento si calmò, tornando ad essere nulla di più che una brezza rinfrescante.
Aprì gli occhi. Davanti a lei stava una giovane castana dagli occhi chiari. Indossava un kimono un po' strano, con le maniche estremamente larghe staccate dal busto e una gonna blu lunga e ampia. Portava un bastone la cui sommità era incisa a forma di loto. Le sorrideva calorosa. Solo allora Kagome notò che i suoi occhi erano di diverso colore; l'occhio destro era azzurro, e quello sinistro verde.
"Complimenti Kagome. Hai davvero la stoffa dell'Inori-jin. Hai superato la prova dell'aria, e come premio ti dono il mio potere. D'ora in poi potrai chiamare a te il vento, sia come magia che come compagno. Ripeti la frase 'Perdona le mie colpe e donami il tuo potere' e io arriverò ad aiutarti."
"Ma tu chi sei?" chiese Kagome, in forte soggezione.
"Io mi chiamo Yuna, e sono la padrona dell'aria. Ma quando mi invochi arrivo a te sotto forma di Kitai, L'Alata. D'ora in poi, Kagome, sarò per sempre vicino a te. Devi solo chiamarmi."
Detto ciò la ragazza sparì, e la collana di Kagome brillò mentre il suo colore virava all'azzurro.
Kagome si girò e aprì la porta con movimenti rigidi e meccanici. Scostò la tenda, E cercò con lo sguardo i suoi due protettori. La stavano guardando entrambi intensamente. Alzò il pollice e sorrise. "Ce l'ho fatta!" Mimò con le labbra.
Poi i sensi le vennero meno. L'ultima cosa che sentì, mentre la coscienza la abbandonava, fu Yuna che cantava l'inno come aveva fatto nella stanza dell'intercessore.

Hope dies and you wander. The otherworld it makes you.
Dreams they rip asunder. The otherworld it hates you.
Free now, ride up on it. Up to the heights it takes you.
Go now if you want it. An otherworld awaits you.


"Fai presto Inori-jin. Non starò quieto ancora per molto."




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E anche il capitolo cinque è andato!! l'ispirazione istantanea iniziava già a mancare, e per fortuna il buon Nobuo Uematsu mi è venuto in aiuto!
La canzone è Otherworld, Musica di Nobuo Uematsu, facente parte della colonna sonora di Final Fantasy X. Bellissima canzone. Vero Alia_chan?
Ti ringrazio per la pignoleria di cui tanto ti lamenti nel commento che mi hai lasciato... Mi aiuti e mi stimoli a scrivere sempre meglio. D'altronde questa è la mia prima Fan-Fiction, e cerco di assorbire più consigli possibili... Ti ho anche accontentato su Yuna, felice?? ^_-  Grazie anche a roro, che ha commentato magnanimente!

Che ne dite del ruolo della Shikon-no-tama? Ma non è tutto. Yuna, come tutti gli intercessori, influenzerà permanentemente il corpo di Kagome. Come?
Scopritelo nel prossimo capitolo!
Perchè i guardiani non possono affezionarsi a Kagome, ma soprattuttto, cos'è che Tidus non dice a Kagome e Inuyasha?
Non lo scoprirete per molto, ma mi piace tormentarvi e mettervi pulci nell'orecchio!!! ^_-

l'Inno degli intercessori, proviene anch'esso dalla soundtrack originale di Final Fantasy 10, dalla quale attingerò ulteriormente, spero.
Le parole in sè non significano nulla, ma se le sillabe vengono lette dall'alto verso il basso e non in orizzontale viene fuori

Inoreyo, hatenaku ebonju.

Sekae tamae,

Yume miyo, Inorigo.


che suona come una specie di preghiera diretta a Yu Yevon, La manifestazione divina dell'unione delle tre lune di Kanashimi.
più o meno. Vedetevela con Uematsu, ancora una volta. ^_-

Spero che questo capitolo/song fic vi sia piaciuto...
La partenza dal villaggio si avvicina. Quale sarà la prossima meta dei nostri eroi?
Scopritelo presto, sempre e solo su EFP! (Esprimetevi Fate il Piacere.... I.E.: Commenti, please...^_^ )

AvinPhi

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Capitolo 6
*** Of Demons and Men ***


cap 6 - WWZD
Capitolo 6:  
Of Demons and Men
 - Di Demoni e Uomini




Che tristezza, lettori miei, i libri del mio esame di inglese stanno penetrando nella mia fan-fiction! Il titolo si ispira al capolavoro di Steinbeck "Of Mice and Man" anche se questo non c'entra nulla con la fanfic... è già abbastanza complicata così! ^_-  Prime lotte per la sopravvivenza e un nuovo amico...
Pronti, partenzaaaaaa VIA!!



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Quando Kagome si risvegliò, si ritrovò nel letto nella camera di Tidus dove aveva dormito la notte precedente. Il ragazzo si trovava nella cucina della piccola casa e le dava le spalle, intento a cucinare. Dal forno a legna proveniva un tiepido odore di pane e fumo. Delizioso. Non c'era traccia di Inuyasha.
L'Inori-jin si alzò e si avvicinò alla cucina, appoggiandosi allo stipite della porta che dava in cucina.
"Sono debole come un fuscello. Siete sicuri che sarò un buon Inori-jin?" Il ragazzo si voltò di scatto e le sorrise caloroso. Si avvicinò e aggrottò la fronte.
"Kagome, I tuoi occhi... Erano castani, vero?" "Ehm...sì, perchè me lo chiedi?"
Il ragazzo la guardò perplesso. "Perchè ora non lo sono più."
"COOOOSA? Stai scherzando?" "No, Kagome, sono come dire... grigi! Non scherzo!"
"Grigi? Yuppi! Ho sempre sognato di avere gli occhi grigi!! Non sono meravigliosi?" Chiese la ragazza con un sorriso smagliante. Si rese conto di aver detto una cosa abbastanza imbarazzante. Tidua arrossì leggermente tuttavia rispose con galanteria. "I tuoi occhi sono sempre stati bellissimi, Kagome-sama!" Kagome si morse il labbro imbarazzata ma accettò lieta il complimento. 'Che dolce...' Pensò 'Chissà invece dov'è quel musone di Inuyasha.'
Non fece in tempo a finire di pensare ciò che Inuyasha aprì la porta della cucina con in mano due grosse lepri. "Ti sei svegliata, allora. Alla buon'ora. Cominciavo a pensare che non ti saresti svegliata più." Disse appena la vide. 'Ci hai fatto preoccupare' soggiunse mentalmente, senza avere il coraggio di pronunciare quelle parole.
"Alla fine sono più forte di quanto sembri, non trovi?" Rispose Kagome stizzita. " Perchè devi sempre essere così scortese Inuyasha, guarda che non mordo. E se dobbiamo viaggiare insieme, gradirei almeno un minimo di buona educazione!" Perchè si sentiva così ferita dalla sua scortesia? Alla fien era quasi un perfetto sconosciuto, anche se era voluto diventare suo guardiano. In un certo senso doveva ammettere che Inuyasha, pur sotto quell'aspetto rude e selvaggio, era un bel ragazzo. E non era quella la reazione che era abituata a suscitare nei bei ragazzi. Negli uomini in generale. Accettava il fatto che Inuyasha poteva non essere un ragazzo normale ma... 'Ma cosa sto facendo? Nemmeno lo conosco e inizio a pormi problemi che non esistono su un tizio che nemmeno mi piace? Kagome, ma dove è finito il tuò buonsenso?'
Inuyasha l'aveva guardata dall'alto per qualche secondo, con un espressione di superiorità sul bel volto, poi aveva risposto noncurante. "Tu pensa solo a stare viva e a sconfiggere Zaiaku, io farò lo stesso." Kagome strinse i denti e lo guardò con odio, mentre Tidus faceva finta di nulla, per evitare di creare ulteriori discussioni.
Inuyasha poggiò le lepri sul tavolo con veemenza. Il suo viso era ora una maschera vuota, priva di espressione."Vado a darmi una sciacquata qui vicino, tornerò prima che sia pronto." E usci, sbattendosi dietro la porta con forza.
"Ho forse detto nulla di male, Tidus? Non è possibile che questo qua arriva, si mette ad offendere e pretenda di essere trattato come l'imperatore del Giappone!"
Tidus alzò le spalle. "Capisco cosa vuoi dire, Kagome, ma andare in giro per Kanashimi è pericoloso. E hai bisogno di chiunque sia disposto a darti una mano, specialmente se è forte come Inuyasha. Si calmerà, vedrai. Capirà che non ha nulla da temere da noi, se non un po' di affetto. "
"Sarà... Però mi da sui nervi." Si sedette su una sedia della cucina con le braccia conserte appoggiate sul tavolo e una faccia imbronciata. 'Com'è carina!' Non potè fare a meno di pensare Tidus. Si sentì arrossire, e decise che il pane nel forno probabilmente era pronto. "Mi daresti una mano con quelle lepri?" disse girandosi con la faccia arrossata dal calore del fuoco (NdA se se... adesso si chiama fuoco.... ^_-)
"Io ti darei anche una mano, ma non so da dove cominciare... Non sono mai stata una brava cuoca, mi nutrivo di ramen in scatola..." (Te la do io una mano Tidussinooooooo!!! NdA)
"Dovresti scuoiarle. Non sai scuoiare le lepri?" Rispose Tidus ignorando cosa fossero i ramen, e cosa ci facessero in una scatola. "No. Non l'ho mai fatto. A casa mia le trovi già a pezzi e scuoiate." Tidus la guardò con un espressione di scherzosa delusione. "Non ti sposerà nessuno, Ka-chan, lo sai?"
"Se è per quello, tanto non ho la minima intenzione di sposarmi. Gli uomini sono tutti dei bastardi." Guardò Tidus dal sotto in su per un istante, con un'espressione di disgusto sul bel viso roseo, le labbra piene incurvate verso il basso, gli occhi grigi che esprimevano una profonda ira e il naso arricciato.
"Ma questa è un'altra storia, no?" Tidus abbassò lo sguardo e annuì, prese le lepri e iniziò a scuoiarle. 'Come vorrei poterti dimostrare che ti sbagli, Kagome.' Pensò il bel capitano.
Dopo circa un'ora che due ragazzi avevano passato in silenzio, tornò Inuyasha. Spalancò la porta con il suo solito piglio arcigno e si sedette. Come se il contatto indiretto che il tavolo offriva alle mani sue e di Inuyasha l'avesse scottata, si alzò all'improvviso, e chiese a Tidus dove avrebbe potuto trovare le stoviglie per apparecchiare la tavola. Il giovane capitano le indicò un piccolo mobile.
Kagome lo aprì, prese tutto il necessario e iniziò ad apparecchiare.
Inuyasha la seguiva con lo sguardo e in un paio di circostanze i loro occhi si incrociarono per un istante, prima che Kagome potesse nascondere i suoi grandi occhi ora diventati grigi sotto la frangia di capelli neri.
"Da quando in qua hai gli occhi grigi, Kagome?"
"Non lo so. Tidus me li ha fatti notare appena mi sono svegliata."Rispose, con tono cortese ma freddo.
"Sai, mi chiedevo cosa ci fosse di diverso in te," Kagome alzò lo sguardo e fissò il mezzodemone. 'Forse ha capito.'
"Che stonava, e ora ho finalmente capito cos'è." La ragazza abbassò di nuovo lo sguardo.
"Bravo."
Tidus iniziò a fischiettare per cercare di mascherare la situazione imbarazzante. "Bene, signori e signore, è quasi pronto." Disse con un sorriso speranzoso.
"Non ho fame, Tidus, perdonami" rispose la ragazza.
"Non essere sciocca!" esclamò Inuyasha. "Non sono andato a caccia per lasciare andare a male la carne. E soprattutto dopo pranzo partiamo, e non ti voglio vedere svenire dalla stanchezza in mezzo alla strada. Attirerebbe i demoni."
Kagome non rispose e lo guardò con odio. "Scusate, devo andare a lavarmi le mani." Disse con voce tremante. Inuyasha percepì l'odore delle sue lacrime, così simile all'odore delle lacrime di sua madre, e storse il naso. Quell'odore lo intristiva. Era passato tanto tempo dall'ultima volta che l'aveva percepito, e non gli era mancato. Non pensava che Kagome si fosse potuta offendere per così poco. Non era nemmeno stato così cattivo. "Beh, è pronto?" chiese.
"Kagome! Dai, vieni a mangiare qualcosa, è pronto!"
Kagome apperve dal bagno, con gli occhi appena gonfi. Tidus guardò Inuyasha con disappunto e si sedette a tavola. Kagome si sedette con grazia e iniziò a mangiare. "Buon appetito Tidus. Buon appetito Inuyasha." Tidus ringraziò e augurò altrettanto, Inuyasha si limitò a sbuffare.



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"Bene Kagome, sei pronta ad iniziare il tuo viaggio come Inori-jin?" Chiese Tidus mentre chiudeva a chiave la porta di casa.
Kagome annuì seria. "Bene, la nostra prima tappa è Insan. Seguiremo la strada principale. Kagome camminerà al centro tra me e te, Inuyasha. Io starò davanti." "Bene." risposero all'unisono i due.
Kagome si fermò ad ammirare il nuovo vesito che le aveva regalato Tidus a nome del villaggio. Era Una riproduzione del vestito tradizionale di Itami, ed era molto simile al vestito che indossava Yuna durante la prova dell'aria. (Vediate sotto se non capite di cosa parlo... ^_- NdR) La gonna plissettata di seta pesante era lunga e scendeva morbida sui fianchi, e i ricami floreali erano fatti con precisione e abilità.Su entrambi i lati si aprivano due grossi spacchi, indice che le donne la non erano abituate a stare a casa, ma lavoravann ed avevano quindi bisogno della massima comodità e mobilità. La canotta banca che indeossava sopra le sarebbe stata larga se non fosse stato per il grosso obi rosso che indossava, che aveva la funzione di stringere la canotta e la gonna e di sostenere il seno allo stesso tempo.
Tidus le aveva inoltre regalato degli stivali di una pelle molto morbida per sostituire gli zoccoli da miko che sarebbero stato molto scomodi per Kagome. Le maniche del vestito, staccate del tutto dal resto del corpo e rano usate solo in occasioni particolari, e dalle finiture e dai ricami che vi erano disegnati sopra si poteva conoscere lo status di una persona. O perlomeno così le avevano detto.
Si misero in cammino. Tidus fischiettava un motivetto allegro mentre camminava con la mano sinistra sull'elsa della spada rossa che Kagome aveva capito essere la sua preferita. Kagome camminava guardandosi intorno curiosa. Inuyasha camminava anche lui con una mano sull'elsa della sua spada e fissava insistentemente Kagome che camminava con grazia ancheggiando leggermente muovendo la morbida gonna blu. I capelli neri brillavano al forte sole del pomeriggio. Doveva ammettere che per essere una ningen, era bella. Anche il suo odore era buono, sapeva di rosa e di pesca, (perchè tutti fanno odorare Kagome di vaniglia? Se c'è un odore che mi fa venire il voltastomaco è la vaniglia...NdR) ma c'era anche un certo non so chè nel suo odore che irretiva i suoi sensi.
D'improvviso si riscosse sentendo tre auree arrivare da nord, non forti, ma potenti abbastanza da dar noia.
"Attenzione! Demoni gatto minori a nord. Tre. Kagome stai indietro, Tidus preparati."
Tidus sguainò la spada, come pure Inuyasha, mentre Kagome si tirò indietro impaurita dal tono serio dell'Hanyou. I demoni li attaccarono all'improvviso; assomigliavano a dei gatti antropomorfi, con facce feline feroci e pelliccia su tutto il corpo. Tenevano in mano delle rozze spade corte e non sembravano particolarmente ben addestrati, ma si muovevano veloci e con destrezza. Ringhiando Inuyasha si avventò su uno di loro ferendolo gravemente al braccio, mentre Tidus dopo aver schivato un maldestro assalto del suo opponente l'aveva disarmato e ferito al collo da cui usciva un copioso fiotto di sangue nero. Il terzo aveva provato ad avvicinarsi a Kagome ma fu raggiunto contemporaneamente dalle spade dei due guardiani che lo trapassarono lasciandolo morto sul colpo in una pozza di sangue nero. Kagome li guardò riconoscente. Ma non era ancora finita. Il primo demone che aveva attaccato Inuyasha prese la spada con la mano sana e tentò di infilzarlo, quando l'hanyou con un destro movimento delle braccia lo infilzò con la sua stessa spada. Dopo un attimo di riposo si rimisero in marcia. Inuyasha poteva sentire l'odore della paura di Kagome e notava che i suoi movimenti erano diventati meno fluenti e più rigidi. Qualcosa doveva turbarla, ma non era il caso di indagare stando nel mezzo di una strada che si era dimostrata pericolosa. La sua paura e la sua tensione però potevano risultare più pericolosi della strada stessa, quindi decise di agire. Le si avvicinò e le mise con dolcezza una mano sulla spalla. Sentì che stava tremando. "Kagome, non preoccuparti. Nono ti accadrà nulla di male, ci siamo noi. E anche tu, sei forte, e ancora non sai quanto. La morte è brutta, lo so, e non ti ci abitui mai, ma non farti spaventare. Tu sei forte." Inuyasha si era chinato leggermente e aveva sussurrato queste parole all'orecchio di Kagome, facendola rabbrividire. La voce di Inuyasha sapeva essere molto dolce e questa dolcezza contrastava con il suo aspetto rude. Kagome finalmente capì che lui stava solo sulla difensiva per qualche strano motivo. Gli sorrise con dolcezza e riconoscenza, annuì e rispose. "Hai ragione, Inuyasha. é solo che non sono mai stata una tipa violenta... Proseguiamo!" Inuyasha improvvisamente si rabbuiò. "Tidus. Preparati. Sono tornati. E sono tanti. C'è anche il loro capo tra loro. Un Maggiore." "Diamine! Kagome stai indietro. Ho detto INDIETRO!" Kagome lo guardò sorpresa e retrocedette impaurita dal suo tono imperioso.
I primi due inziarono ad arrivare. Avevano lo stesso identico aspetto degli altri, e presto subirono lo stesso fato. Ne vennero altri tre, e questa volta la battaglia durò leggermente di più, ma Inuyasha e Tidus erano troppo forti per farsi impaurire dai pesci piccoli. Infine ne uscirono sei, divisi tra Tidus e Inuyasha, che ringhiava selvaggiamente in risposta ai vesi minacciosi dei demoni. Questi dovevano essere più forti perchè erano meglio equipaggiati e avevano spade più lunghe. Nonostante la loro bravura, i demoni li stavano mettendo in difficoltà e mancava ancora il maggiore. 'Kagome, agisci.' Kagome sentì la voce di Yuna dntro di sè. 'Come, Yuna? Non so cosa fare!' 'Per questa volta ti aiuterò io, poi dovrai fare da sola. Quello che sto per fare è molto stancante.' Poi Kagome perse la percezione di sè. Yuna prese il sopravvento in lei. Il ciondolo che portava al collo iniziò a brillare di una luce azzurra. Inuyasha percepì la sua aura incrementare di potere e sentì improvvisamente "RAKURAI!" Un potente fulmine si abbattè sui demoni gatto, uccidentone quattro sul colpo, e lasciando gli altri due feriti alla mercè delle spade dei guardiani. Kagome tornò in sè, sconvolta dalla potenza che era riuscita a liberare, ed eccitata dall'adrenalina della battaglia. Arrivarono altri demoni, e Kagome usò di nuovo la magia del fulmine per indebolirli e aiutare i suoi guardiani a finirli. Tidus si girò a guardarla riconoscentee stupito e Kagome ricambiò con un sorriso e un alzata di spalle. L'attimo fu però fatale al giovane che fu ferito ad un fianco da uno dei demoni. L'urlo di Tidus la fece infuriare. I suoi occhi divennero completamente grigi e urlò "Kitai, Perdona le mie colpe e donami il tuo potere!" Si sprigionò un forte vento e una creatura, veloce come un proiettile arrivò dal cielo. Era una specie di uccello antropomorfo col piumaggio cangiante dal rosa chiaro al magenta al blu. Si piazzò con le ali distese di fronte a Kagome, che ne accarezzò il collo possente. "Kitai, attacca e sconfiggili!" La creatura si alzò in volo e poi abbattè uno dei demoni sfondandogli il cranio con una beccata. Lo stesso accadde ad altri due. Infine arrivò il Capo. Kagome capì cosa si intendeva per maggiore. Era un demone in forma umana, dai lunghi capelli biondi e dalle orecchie a punta. Indossava pantaloni di pelo e aveva il torso completamente scoperto. Era di una bellezza sconvolgente, se non fosse stato per lo sguardo crudele e ferino che gli toglieva ogni parvenza di umanità. Subito Kagome gli diresse contro Kitai, contro cui il demone iniziò a combattere con destrezza. Sembrava che nessuno dei due riuscisse a prevalere quando Inuyasha, dopo essersi liberato di un minore paricolarmente fastidioso (era quasi riuscito a ferirlo in più di una circostanza) assestò un affondo potente al maggiore. Kagome ne approfittò e incanalò il suo potere in Kitai, urlando ancora una volta "RAKURAI". Ferito da Inuyasha e centrato da un potentissimo fulmine il maggiore morì e si decompose, mentre al suo posto era rimasto solo un sacchetto che evirentemente il demome doveva avere appeso alla cintura. Gli altri minori si dileguarono impauriti. Kagome congedò Kitai, che spiccò il volo e tornò in alto nel cielo, diventando presto invisibile. Il ciondolo al suo collo smise di brillare e i suoi occhi tornarono umani. Si precipitò da Tidus, il quale sembrava perdere sangue copiosamente dalla ferita al fianco.
"Indietro, Inori-jin, ci penso io!" Una voce sconosciuta si avvicinò al gruppo. Inuyasha tese la spada. La voce apparteneva ad un giovane uomo dai capelli neri legati in un codino e dai profondi occhi blu. Portava un'asta simile a quella che aveva visto in mano a Yuna ma dalla punta tonda. Kagome guardò Inuyasha e gli fece segno di rinfoderare la spada. Quel ragazzo le dava fiducia. Si avvicinò a Tidus che gemeva premendosi una mano sul fianco ferito e, imponendogli le mani sussurrò "Tameru"e la ferita si rimarginò. Tidus si sentì perfettamente sano e a posto.
"Ti ringrazio per aver salvato il mio guardiano... ""Miroku. Il mio nome è Miroku, e sono un guaritore." Tidus si alzò in piedi e gli strinse la mano.  
"Grazie mille". Miroku sorrise. "Bene, Miroku, visto che sei così utile, ti va di accompagnarci fino ad Insan?" Disse Inuyasha cercando di tornare al suo essere scorbutico senza grande successo. "Mi renderebbe onorato e più sicuro, visti i vostri poteri. E Potrei aiutare anche io."
"Bene, allora è deciso. " disse Kagome con autorità. "Proseguiamo, o non arriveremo mai a Insan in tempo per la cena. Tutta questa magia mi ha messo appetito."





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FINITOOOOOOO!
Guai a voi se mi dite che è corto... ci ho messo 3 giorni a scriverlo e mi piace da morire!!
Ringrazio chi ha commentato e chi ha letto.
La storia inizia a prendere davvero corpo. I poteri di Kagome emergono, come pure gli interessi sentimentali... chi vincerà il cuore di Kagome?
Ringraziamenti particolari ad Alia_Chan, la mia commentatrice ufficiale, e a roro: Sì, mi piace FMP, anche se non ho avuto grandi occasion di seguirlo. Mi sto guardando la serie fumoffu su internet e presto saprò di più! Magari scriverò anche in fic... chissà! Questa per ora occupa parecchio i miei pensieri, e credo che si prolungherà a questi ritmi per tutta l'estate.. ^_^ Mercoledì ho un'esame di Italiano e giovedì un'altro. AIUTOOOO! Però almeno poi la mia maturità è completa... ^_^ (Che belli i collegi internazionali dove fai gli esami prima! ^^) Presto si torna a casa e probabilmente non potrò aggiornare per un po' (Internet arriverà tra una ventina di giorni a casa mia.. dopo anni mia madre si è decisa a mettere un adsl decente!)
Considerando le vostre (Comprensibili) lamentele circa le mie descizioni, aggiungo alla fic i link delle immagini di Yuna e Tidus e della spada di Tidus. (La foto di Tidus non è proprio lui in FFX, ma uno che gli assomiglia molto nel sequel, FFX-2 (Questo è per la precisione!^_-))
 
enjoy!!!!


Avinphi.


http://www.life-stream.it/media/immagini/final_fantasy/ffx2/sosia_Tidus_Final_Fantasy_X_2.jpeg



Yuna, per capire chi è il nosto invocatore e per capire come è vestita Kagome ora ^_^

http://www.ffonline.com/media/artwork/large/ff10/yuna.jpg



http://www.ffcrystals.limited-chaos.com/FF10/Weapons/Tidus.jpg

 La spada è quella di mezzo ^_^




 

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Capitolo 7
*** Insan ***


Cap7 - WWZD
Capitolo 7
 Insan





"Corri Inori-jin. Corri perchè sono tornato.Ti starò lontano più che posso, finchè il suo istinto non prevale ancora. Ma tu comunque corri e fai in fretta"


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Dopo il disguido con i demoni gatto, il viaggio era proseguito tranquillo per Kagome, che scortata ora da un nuovo amico si avviava verso Insan con la testa piena di pensieri.
'Questi poteri... sono davvero miei? Come ho fatto ad acquisirli?'
Volse lo sguardo verso Tidus che camminava alla sua sinistra con la mano destra perennemente sull'elsa della grossa spada che la giovane gli aveva visto usare con perizia. Le sue belle labbra si incurvarono in un sorriso mentre il suo sguardo si volgeva verso Inuyasha il quale specularmente all'altro guardiano camminava alla sua destra tenendo la mano sinistra sull'elsa della spada.
Miroku, il loro giovane guaritore, camminava spedito al fianco di Tidus marcando ritmicamente il proprio incedere con degli anelli di ottone attaccati al suo bastone laccato.
Inuyasha muoveva nervosamente le orecchie, palesemente infastidito dal suono ritmico e ripetitivo degli anelli, e ogni tanto sbuffava lievemente.
Nonostante il profondo silenzio che aleggiava nel gruppo mentre ognuno in cuor suo meditava gli eventi, l'atmosfera non era tesa. Forse pian piano i membri di questo gruppo arrangiato un po' alla bell'e meglio stavano iniziando ad apprezzarsi, e a fidarsi l'uno dell'altro.
'L'Inori-jin... ha tutto questo potere in sè? Credo che piuttosto che cercare la nostra protezione, siamo noi che dovremmo cercare la sua...' pensava Tidus massaggiandosi il punto dove fino a poco prima era stato ferito che gli aveva fatto vedere la morte in faccia. Aveva veramente ceduto che la sua ora fosse giunta. Non così però... Aveva ancora tante cose da dire a Kagome, ancora tanti misteri da svelare insieme a lei... Ancora troppi segreti. Nonostante il tacito patto che lui e Inuyasha avevano stabilito, era difficile non affezionarsi a quella dolce bellissima ragazza bruna. Anche se sapeva di non potere.
In questo Inuyasha era parecchio più professionale. Lui non si stava facendo trasportare dai sentimenti, o almeno così pareva. I suoi caldi occhi dorati non lasciavano trasparire alcuna emozione. Si animavano solo durante le battaglie, quando il mezzo demone si lasciava trasportare un po' dalla foga della battaglia e la sua lunga katana seminava morte e distruzione. Sospirò.
Sapeva di essere in torto sia con il suo compagno guardiano che con l'inori-jin. Con lei, più che mai.
'Inori-jin, sei stata fantastica nella battaglia di prima. Dopo un inizio incerto hai recuperato e sei sei riuscita a fare più danni di noi. Devi imparare in fretta a padroneggiare il dono che ti è stato dato. oh, ecco Insan!' Inuyasha si girò con un fluido movimento verso Kagome alla sua sinistra. "Kagome, siamo quasi arrivati ad Insan. Il viaggio è stato faticoso, per via delle battaglie. Se permetti, andrò a cercare un alloggio comodo per tutti noi." Kagome stava contemplando il tramonto del sole alla sua sinistra, ma si riscosse dal torpore all'udire la parola Insan.
"Certo Inuyasha, vai pure. Sei di gran lunga il più veloce."
Mentre guardava la possente figura del suo guardiano che si allontanava, non riuscì a reprimere un moto di stizza. Sospirò e gli face una pernacchia alle spalle. Miroku prese coraggio e le disse: "Kagome-sama, non è che quel mezzodemone, sotto sotto, un po' vi piace?"
"Non essere ridicolo, Miroku-san. Preferirei fulminarlo che farmelo piacere." "Sarà.." L'occhio attento di Tidus però, aveva notato un lieve rossore sulle guance di Kagome, all'accenno che Inuyasha potesse piacerle. Constatò con tristezza che Inuyasha era molto più utile come guardiano. E forse più gradevole come uomo. Pur essendo tutti e tre i suoi guardiani giovani di rara bellezza e prestanza, Inuyasha brillava con i suoi occhi dorati e i suoi capelli argentei. Poteva combattere di più e più a lungo, per via del suo sangue demoniaco, e non si affezionava. Era il guardiano perfetto. Tidus, al quale l'Inori-jin piaceva molto sia come persona, per la sua irrefrenable vivacità e il suo carattere forte, sia come donna, si sentiva messo in soggezione dal mezzo demone che sembrava riuscire a fare maggiormente breccia nel cuore dell'inori-jin.  

"Beh, Kagome-sama, se permetti, proseguiamo il viaggio."
Kagome non colse la sottile ironia nelle parole del suo guardiano o forse fece solo finta, e rispose seccata. "Lo sai che non mi piace che mi chiami Kagome-sama. Comunque hai ragione, andiamo."
Miroku invece colse eccome, e ridacchiò sommessamente.
Il primo guardiano intrecciò le braccia dietro la testa e tirò fuori la lingua mentre faceva l'occhiolino a Kagome. Si mise alla testa del gruppo e iniziò a fischiettare un motivetto allegro che Kagome gli aveva già sentito canticchiare ad Itami.
"Tidus, questa che stai fischiettando è una canzone o è solo una musichetta?"
"È una canzone. L'ha composta uno dei miei sottoposti, che sta facendo la leva. Vorrebbe diventare un musicista famoso in tutta Kanashimi e penso che prima o poi ci riuscirà. Se vuoi te la canto, anche se non sono bravo come lui." La voce di Tidus, a dispetto di quanto lui dicesse, era molto bella e particolare. Un po' roca, e molto intonata.

Somebody once told me the world is gonna roll me
I ain't the sharpest tool in the shed

'Nemmeno io sono mai stata nulla di particolare. Non che mi sia mai messa sotto... È per questo che lui se n'è andato... e mi ha lasciato sola...'

She was looking kind of dumb with her finger and her thumb
In the shape of an "L" on her forehead

FLASHBACK

"Sei solo una perdente, Kagome, e io sono uno stupido ad aver perso tempo dietro a una che, come te, non combinerà mai nulla nella vita! Non puoi farmi questo, non puoi tarparmi le ali a questa maniera! Insomma Kagome, mi hanno preso a Princeton, capisci? Princeton! Un'occasione così è il sogno di qualuque amante della fisica! E mi hanno anche dato la borsa di studio! Non puoi chiedermi di rimanere in Giappone, ho solo 18 anni, e Dio solo sa cosa succederà! E se ci lasciassimo? Non ho intenzione di rimpiangere quest'occasione."
"Allora rimpiangerai me, Hojo. Vai, scappa in America. Se mi amassi così come dici, resteresti. Io lo farei."
"Kagome, in tutta onestà, non si porrebbe il dubbio nel tuo caso. Se hai finito le superiori è solo grazie a me."
"Bene, allora se pensi questo di me vattene, ed è meglio che tu arrivi a Princeton in fretta perchè non voglio mai più rivederti!"

Una diciottenne Kagome abbassò la testa sconsolata. Si sentì crollare il mondo addosso, ora che anche il suo ragazzo, che aveva sempre creduto in lei, le diceva, come sua madre, che era una buona a nulla. Iniziò a piangere nascosta dalla frangetta di capelli neri, mentre i mascara colava sul suo viso e sul suo vestito nuovo di lino bianco. E pensare che l'aveva comprato per essere bella per lui, lei odiava le cose bianche.

"Addio Kagome."
"Ti odio."

FINE FLASHBACK


Well the years start coming and they don't stop coming
Fed to the rules and I hit the ground running

'Sono passati tre anni, e ho cominciato a credere che avesse ragione. Per quanto ne so non è più tornato, e io... Io sono rimasta bloccata in quel tempio.'

Didn't make sense not to live for fun
Your brain gets smart but your head gets dumb

'Insomma, ero piccola. Non avevo voglia di studiare, non avevo voglia di fare nulla. Sarei vissuta solo di lui. Lui studiava, e provava a far studiare me. Io glieo dicevo sempre che a studiare troppo si diventava scemi, o che perlomeno io lo sarei diventata. Lui invece studiava fino a notte fonda per uscire con me di pomeriggio. Mi voleva davvero bene, o almeno così credevamo entrambi.'

So much to do so much to see
So what's wrong with taking the back streets

'Ho sempre pensato che il successo, se meritato sarebbe arrivato... Non c'era bisogno di ammazzarsi. Se vali, verrai retribuito. Questo mi ha sempre insegnato mio nonno... Nonnino mio quanto mi manchi...'

You'll never know if you don't go
You'll never shine if you don't glow

'Non brillerai mai se non luccichi. Non lo saprai mai se non ci provi. Mi sembra di sentire Hojo. Che schifo.'

And all that glitters is gold
Only shooting stars break the mold

'Ma forse... Forse aveva ragione. Tanto è inutile. Sono passati tre anni, e io ormai non ci pensavo più... Mannaggia al sottoposto di Tidus...'

It's a cool place and they say it gets colder
You're bundled up now but wait 'til you get older
But the meteor men beg to differ
Judging by the hole in the satellite picture
The ice we skate is getting pretty thin
The waters getting warm so you might as well swim
My world's on fire how about yours
That's the way I like it and I never get bored

'Anche se ora, questa avventure che sto vivendo con Inuyasha e Tidus, mi ha riportato in vita... Stavo diventando una vecchia zitella incartapecorita... Adesso invece mi senti di nuovo viva, come quando facevo ginnastica. Chissà dove sarei ora se mamma non mi avesse costretto a lasciare la pedana... Colpa mia, ancora una volta. Mi fossi decisa una buona volta a studiare...'

Somebody once asked could you spare some change for gas
I need to get myself away from this place
I said yep what a concept
I could use a little fuel myself
And we could all use a little change

'Sì, ho deciso. Quando e se mai riuscirò a tornare a casa, mi rimetterò a studiare. Diventerò qualcuno... E il tempio... Lo farò gestire a qualche vecchio monaco, ce ne sarà pure qualcuno senza tempio.. Io non sono nemmeno una miko, dopo tutto... Se tutto quello che mi è successo in questi anni mi ha reso la persona che sono ora, di cui sono di nuovo orgogliosa, devo ringraziare anche Hojo. E magari lo farò davvero.'

Tidus fu bruscamente interrotto da Miroku che fece sonoramente notare il suo apprezzamento verso due giovani ragazze che si avvicinavano con un sorriso e un enorme cesto pieno di fiori verso i tre.
Lo guardò con odio, poi si volse in cerca di compassione verso Kagome, la quale osservava perplessa e forse un po' contrariata le due mentre continuava ad avanzare.
"Un regalo per l'Inori-jin, che ci libererà da Zaiaku!" Esordì la più alta delle due, una ragazza molto graziosa e slanciata che portava i lunghi capelli castani legati in una coda alta. Miroku la squadrò la testa a piedi con uno sguardo da vero hentai. La giovane, che avrà avuto più o meno l'eta di Kagome, si accorse e arrossì.
"Bellissima donzella, lasciate che porti io il cesto in vece vostra!" Esclamò il monaco, prendendo il cesto dalle mani della ragazza e fugacemente sfiorandole il sedere. Questa se ne accorse e non osò contraddire il guardiano dell'Inori-jin, ma fissò con odio il monaco. Tidus corse invece in aiuto dell'altra ragazza, una piccola graziosa brunetta, prendendole il cesto e sorridendole affabile. La ragazza che doveva aver capito chi Tidus fosse, lo guardò civettuola e sorrise di rimando, cercando di prolungare il contatto tra le mani sue e di Tidus, che arrossì e guardò Kagome imbarazzato. Kagome sentì la rabbia crescerle dentro. Come si permetteva quella di flirtare con il suo guardiano?
"Vi ringrazio molto. Sono stanchissima vogliamo proseguire?" Rispose piccata con un sorriso teso.
Miroku capì e sorrise.



********************************************************************


Insan era una cittadina ridente, a dispetto del nome (Insan = Tristezza ndA). Probabilmente era più povera anche di Itami, ma le facciate delle case erano dipinte a colori vivaci e la popolazione aveva visi affabili e sorridenti. Kagome fu accolta in processione da quella che sembrava l'intera popolazione del villaggio, con i bambini che le porgevano chi mazzolini di camelie e ciclamini, chi ciliege e pesche, chi sassolini colorati. Kagome commossa dalla devozione delle persone del villaggio iniziò a piangere di gioia. Tidus la vide scossa da profondi singhiozzi, e l'abbracciò con fermezza e tenerezza, senza proferire parola. Kagome dopo un paio di minuti smise di piangere, si asciugò le lacrime e si lasciò condurre verso la piazza principale dove gli Insan-jin (abitanti di Insan ndr) avevano allestito per lei una festa.
Su un'enorme tavolata stavano leccornie di ogni tipo, preparate con ingredienti poveri, ma dall'aspetto sublime. La tavola stessa era decorata con mazzolini di fiori. Le tovaglie colorate davano un aspetto patchwork al tutto che faceva ancora più tenerezza.
I menestrelli suonavano, delle ragazze ballavano avvolte in sottili abiti di seta. Un grosso fuoco al centro cuoceva la carne, che spandeva un buon profumo di fumo e cenere in tutto il villaggio. Ad un lato della piazza si stagliava alto il tempio, anche stavolta di muratura. Non aveva voglia di pensare alla sua missione in quel momento. Ci averebbe pensato l'indomani. All'ingresso del tempio scorse Yuna che le sorrideva appoggiata ad una grossa colonna, ma dopo un attimo era già scomparsa e il suo ciondolo brillava tenue. Sorrise.
Dov'era Inuyasha? Si guardò intorno e non lo vide. Scorse però un giovane dai lunghi capelli neri e vestito con il kariginu di Inuyasha che discuteva animatamente con gli uomini che cuocevano la carne. Rimase interdetta. Tidus si avvicinò. "Tutti i mezzidemoni diventano umani una notte al mese, seguendo il corso della luna rossa. Per Inuyasha evidentemente questa notte è il novilunio di Akaitsuki." Kagome annuì senza parlare, troppo sconvolta da questo Inuyasha così reale e come dire... Umano? Per una volta. Si sentiva sciocca e infantile vicino a lui... Ora invece lo vedeva nella sua debolezza, e pur sentendosi più vicina, si sentiva ancora più inferiore ad Inuyasha che sapeva sfruttare con perizia anhce le sue debolezze.
"Kagome... mi chiedevo se... "
"Sì Tidus?"
"Insomma se... cioè... non fraintendermi..."
"Dimmi Tidus, cosa c'è?" Incalzò curiosa Kagome.
"Ecco... Se tu volessi per caso... Ecco, sì... Ballare..." Tidus la guardò speranzoso e poi abbassò lo sguardo, sentendo di essere arrossito.
Kagome strabuzzò gli occhi e arrossì lei stessa, poi aprì la bocca cercando le parole.
"Tidus ecco... io..."
"Non importa Kagome, se non ti va, davvero... devi essere stanca... e..."
Kagome lo prese per mano e il ragazzo sorpreso la guardò. "Andiamo. Però devi insegnarmi."
Tidus sorrise e iniziò a spiegarle i passi base.



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Anche questo capitolo è andato... ci ho messo un tempo inusitato... perdonatemi, ma tra ritorno a casa, fine degli esami, e cercare di recuperare le redini della mia vita, sia cagliaritana che internazionale, ha occupato la mia mente più di quanto pensassi... Ringrazio roro per i commenti, spero che commenterai ancora!! E anche tutti quelli che hanno letto e non hanno commentato, anche se spero che in futuro mi onoreranno di un commento...
Non siamo nemmeno a metà della storia, ragazzuoli... me ne manca da scrivere... spero di riprendere il ritmo... so che questo magari è un po' corto ma perdonatemi... e lo so che Inu e Miroku sono MOOOOOLTO OOC... spero li apprezziate anche così...
Chi sarà la ragazza che Miroku ha squadrato?
In cosa consisterà la prova del tempio stavolta?
Ma soprattutto, cosa sta succedendo nel cuore dell'IInori-jin... si accettano altri commenti su pairing preferiti... ^_^ io non ho ancora deciso... amo sia Tidus che Inuyasha... ^_^

La canzone è All Star degli Smash Mouth, che fa parte della colonna sonora di Shrek, in caso vi interessasse e per disclaimer... Mitici Smash Mouth.
Spero anche che l'accenno al passato di Kagome vi piaccia... fatemi sapere... vi aspetto numerosi... bacioni grandi... Anči

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Capitolo 8
*** Unexpected developments... ***


cap 8 WWZD
Capitolo 8  
Unexpected Developments...




La festa proseguiva magnificamente.
Era da tanto che Kagome non si divertiva così.
 Aveva assaggiato piatti deliziosi e sapori sconosciuti, ballato fino allo stremo, e aveva riso.
Aveva riso come non rideva dai primi tempi che stava con Hojo.
E Tidus cercava di non perdere nemmeno una nota di quella risata argentina e limpida, nemmeno un movimento di quegli intensissimi occhi grigi. Inuyasha era addirittura meno nervoso del solito e si era concesso qualche battuta.
Si era anche lasciato prendere in giro un pochino.
Non troppo però.
Miroku aveva ballato a lungo con quella ragazza che aveva portato i fiori a Kagome, quella carina con la coda alta di capelli castani.
Aveva scoperto che forse il fondoschiena, che pure era favoloso, non era il punto di forza di quella ragazza, i cui occhi l'avevano stregato da subito e il cui sorriso l'aveva abbagliato.
E il cui destro era parecchio forte, come la sua faccia aveva avuto modo di provare.
La ragazza infatti non era rimasta con le mani in mano quando lui aveva osato toccarle il sedere di nuovo, e gli aveva assestato un bel pugno sulla guancia sinistra. Kagome aveva visto tutto e si era messa a ridere, complimentandosi con l'occhiolino e il pollice alzato con la ragazza.
La serata sembrava volgere ormai al termine quando Tidus, come aveva fatto altre volte durante la serata, prese la mano di Kagome e la face volteggiare in pista dove altre coppie, giovani e meno, ballavano al suono dei liuti dei menestrelli.
Kagome aveva cercato di resistere, ma stavolta Tidus non aveva accettato scuse.
"Diventerà sempre più difficile, Kagome-chan. Divertiamoci finchè possiamo. E oltretutto, gli abitanti di Insan si offenderebbero se non approfittassimo oltre ogni misura della loro ospitalità. Questa è gente semplice, ma che come vedi, può dare tanto, quando ci si mette. E, a dir la verità, non ci si mette tanto spesso..."
Un sorrisetto malizioso comparve sulle labbra rosse del bel capitano.
Kagome sentì di star diventando rossa e deglutì sonoramente.
Tidus fece finta di niente, ma prese quella reazione come un via libera per un qualcosa che aveva intenzione di fare ormai da un po'.
Mentre il ballo incalzava, e Kagome sembrava aver perso un po' il senso dell'orientamento, la portò a passo di danza dietro uno degli stabili e appoggiandola delicatamente al muro la baciò sulle labbra.
Kagome per qualche lunghissimo secondo andò in tilt.
Sentiva le labbra piene di Tidus premere sulle sue, la propria fronte imperlata di sudore.
Sentiva il dolce sapore di Tidus sulle sue labbra e le mani di lui, poggiate sui suoi morbidi fianchi, le davano dei leggeri brividi.
Per un momento perse il controllo, iniziò a rispondere al bacio con dolcezza, perdendosi nelle sensazioni che quel bacio le stava dando e che erano, come del resto quasi tutto quella sera, un piacevole ritorno ad un'adolescenza finita forse troppo presto.
Intrecciò le mani intorno al collo del ragazzo mentre giocherellava con i capelli biondissimi sulla sua nuca, anch'essa imperlata di sudore per il tanto ballare.
Lentamente il ragazzo la fece appoggiare al muro della casa dietro cui li aveva nascosti e cercò di approfondire il bacio, mentre contemporaneamente appoggiava le sue anche a quelle della ragazza che era ormai stretta tra il suo guardiano e il muro.
All'inizio la ragazza sembrò rispondere al bacio di Tidus, poi si risvegliò dal torpore in cui quel bellissimo bacio l'aveva immersa.
Aprì gli occhi di scatto e spostò la testa, mentre spingeva Tidus lontano da sè.  
Da lontano Inuyasha la guardò con disappunto e se ne andò. Il pensiero di aver potuto meritare quello sguardo da Inuyasha le fece realizzare quanto stupido potesse essere stato il gesto che aveva appena commesso.
Proprio lei, che dopo Hojo aveva giurato di andarci con i piedi di piombo con gli uomini, si faceva sorprendere così, mesmerizzata da un'attimo di danza e da due occhi azzurri.
Non riusciva a credere di averlo fatto.
Era conscia di essere completamente rossa in viso, e si accasciò per terra, senza avere il coraggio di alzare lo sguardo verso Tidus.
Questi la guardò prima interdetto e stupefatto, poi cercò di avvicinarsi a lei nuovamente.
Kagome lo vide muoversi verso di lei e subitò parlò:
"Tidus, non avvicinarti. Non fraintendere quello che è successo, è stato solo un errore."
"Un errore parecchio piacevole, a giudicare dalla tua reazione, o mi sbaglio?"
 Nella voce di Tidus era evidente un malcelato tono di stizza.
Evidentemente non si aspettava di essere prima accettato e poi malamente respinto.
"Tidus, come ti permetti? Sbaglio o sei stato tu a baciarmi?"
"E non mi sembrava che ti dispiacesse. Perchè mi hai respinto?"
Kagome alzò gli occhi e vide uno sguardo che non avrebbe mai pensato di vedere in Tidus.
I suoi occhi sembravano gelidi appuntiti zaffiri che la fissavano e sembravano quasi perforarla.
"Io mi fidavo di te. Non pensavo che avresti sfruttato la prima occasione per cercare di baciarmi!" Kagome ribattè, e ora erano i suoi occhi che come diamanti scrutavano con rancore il bel giovane.
"Io ho creduto di trovare in te quello che volevo io. Kagome, mi piaci da quando ti vidi per la prima volta nel pozzo mangiaossa ad Itami. Non mi sembrava vero che un'angelo come te sarebbe stato l'inori-jin. I tuoi sguardi mi hanno illuso... O forse mi sono illuso da solo..." Tidus abbassò lo sguardo.
"Forse è proprio vero che preferisci Inuyasha a me... Insomma, basta guardarlo... Così forte, così bello... Non pensavo potesse piacerti quel lurido mezzosangue figlio di una cagna..."
"Non parlare così di Inuyasha. Ti è così difficile capire che io con gli uomini ho chiuso, e da un pezzo?" Si sentiva strana però.
A dispetto di quello che aveva affermato, forse quel bacio aveva spezzato qualcosa in lei.
Il muro che si era costruita intorno quando Hojo se n'era andato via si era incrinato.
Aveva sentito di nuovo il bisogno di essere stretta, di essere baciata, desiderata, amata.
Pensava di poter affrontare chiunque con le sue forze, da sola.
Ma solo ora si accorgeva di quanto fosse debole.
Di quanto le sarebbe piaciuto potersi far difendere, invece che difendersi.
Ma non da Tidus, nè da Inuyasha.
Forse le sarebbe piaciuto da tutti e due.
O forse il tutto era troppo prematuro per poter essere deciso così alla leggera.
Decise quindi di continuare con la linea dura.
"Tidus, non posso darti quello che vorresti. Io non posso più amare. Ho già donato il mio cuore, e mi è stato brutalmente portato via. Non posso più darlo a nessuno."
"Questo starebbe a me provarlo. Ma se quello che vuoi è essere lasciata in pace, a riflettere, ti chiedo perdono per il mio gesto. " Si inginocchiò vicino a Kagome, e le prese il viso tra le mani. "Volevo dimostrarti che non siamo tutti dei bastardi come dici tu, ma a quanto pare ho toppato... Puoi perdonarmi Kagome?"
Kagome lo guardò sospettosa.
"E non ci proverai più?" soggiunse con voce quasi querula, come una bambina che chiede il gelato al padre.
Tidus dovette sforzarsi per non baciarla di nuovo.
Era così dolce e tenera e indifesa, che avrebbe voluto rassicurarla, stringerla, cullarla e far andare via ogni sua preoccupazione.
Voleva che lei fosse la donna della sua vita.
Per quanto breve potesse essere.
"Non posso prometterti questo, ma prometto che farò del mio meglio e mi impegnerò al massimo, ok?"
"Diciamo che per ora mi basta." Kagome sorrise.
Tidus dovette ancora una volta contenersi.
Possibile che non si accorgesse di essere così tremendamente desiderabile?
Abbassò lo sguardo e si alzò, porgendo la mano a Kagome affinchè si alzasse a sua volta.
Kagome alzò la mano indecisa se accettare l'aiuto presentatole, poi decise di alzarsi con le sue forze.
Si spolverò la gonna e si diresse spedita verso la locanda dove Inuyasha aveva trovato alloggio. "Oyasumi nasai, Tidus."
"Tidus alzò la testa stupito e rispose in un sussurro: "Oyasumi nasai Kagome-san."
Si diresse nella direzione opposta, verso il tempio, sperando di trovare un po' di pace, non senza volgere uno sguardo triste e rassegnato a Shiroitzuki, la luna Bianca.



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Ecco qua dalla premiata ditta AvinPhi un capitolo nuovo di zecca!!!!
Desidero ringraziare il mio ragazzo Michele per l'ispirazione involontaria... anche se lui non c'entra nulla!!^^

Alia_chan: Che ne dici di questo capitoletto sciuè sciuè che ho scritto? Tidus ti ha scioccato, eh? Ha scioccato anche me che l'ho scritto, figurati!! Scherzo... comunque spero tu sia contenta degli sviluppi/avviluppamenti... mi spiace che sia uscito corto, ma prometto che aggiornerò presto... ok?? Grazie mille del commento, non sai quanto mi ha fatto piacere... diciamo pure che se ho aggiornato così in fretta è anche per quello... ^_- Continua a leggere e commentare!!

roro: Grazie mille anche a te per i tuoi commenti... mi aspetto un bel commentone grande grande adesso... ok?? ^_-

KaDe: Grazie anche a te, mia cara "Vicina di casa" ^_^ commenta anche gli altri capitoli... Ci terrei moltissssssssimo!! Ceh, zeeero, devi commentarci tutto!!! prometto che presto troverò il tempo per aggiornare anche A Midsummer Night's Dream... penso sarà solo un altro capitolo... lunghetto però!!!

Grazie anche a tutti quelli che hanno messo la fic tra i preferiti e chi ha semplicemente letto, anche se mi piacerebbe un commentino... piccolo piccolo... per favoreeee!!

a presto sempre su EFP, sempre con  WATASHI WA ZAIAKU DESU!!!!


Bacioni xoxoxoxo

AvinPhi

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Capitolo 9
*** Pianto di Stelle ***


cap 9 WWZD Scrivo così di getto prima che mi passi l'ispirazione... Volevo ringraziare il mio amico Marco per la serata bellissima che abbiamo passato... a cominciare dalla birra, la ricerca disperata di un bagno, e poi capire dopo un'anno che ci conoscevamo che forse c'è spazio per qualcosa di diverso... e per l'ispirazione, che ormai mancava a questa piccola vostra autrice!!! Ora vi lascio alla storia... Un bacione AvinPhi.


Capitolo 9 - Pianto di stelle

Kagome dopo aver dato la buonanotte a Tidus si diresse verso la capanna. Inuyasha dormiva, o almeno così pareva, appoggiato al muro in un'angolo della povera casetta di legno, come suo solito con la spada tra le mani. Kagome inividuò il giaciglio dove aveva precedentemente appoggiato le sue cose, si cambiò velocemente al buio, sicura che Inuyasha anche se sveglio non poteva vederla da quell'angolazione. Si stese quindi sul letto indossando solo la leggera camiciola di lino che portava sotto il vestito donatole da Tidus, e si addormentò.

Dopo quello che le parve qualche minuto, e che era forse in realtà qualche ora, si svegliò per una corrente fredda che la fece rabbrividire. Voltandosi vide una lama di luce proiettata da Shiroitsuki, la luna bianca, che illuminava di un bagliore sinistro e tetro la stanza. Abituandosi velocemente alla fioca luce presente nella stanza, notò innanzitutto che la porta della capanna era socchiusa. Si alzò per chiuderla, individuando quello come la ragione per cui si era svegliata. Percorse pochi passi sulle assi traballanti di legno e si volse dove prima, quando si era addormentata, stava accucciato Inuyasha.

Il quale era sparito. Preoccupata, decise di andarlo a cercare. Si immerse nella brezza notturna che accarezzava Insan alla debole luce delle due lune gemelle, Shiroitsuki e Kuroitsuki. Per un attimo decise di tornare dentro a prendere qualcosa da mettersi sulle spalle, ma poi timorosa di poter svegliare i due guardiani che aveva lasciato dormire nella casupola decise di sopportare la pelle d'oca.

Non ci mise molto a trovare Inuyasha. Lo vide lì, seduto su un ramo abbastanza basso di un grande ciliegio. 'Da umano gli deve essere più arduo scalare gli alberi', Kagome immaginò. La ragazza sentiva i suoi pur scarni muscoli contrarsi per il freddo, ed iniziava ad essere scossa da brividi. Inuyasha, il quale si era quasi sicuramente accorto della presenza della giovane, decise di non degnarla di uno sguardo, ma di fissare imperterrito le stelle con il bel naso all'insù e iniziando a dondolare la gamba sinistra come per nervosismo.

A dir la verità non sapeva perchè la presenza di lei gli metteva in corpo una tensione fortissima, ma tutto ciò non gli piaceva, come non gli piaceva la morsa al cuore che provava ora che la vedeva rabbrividire vestita solo di quella leggera sottoveste, le braccia incrociate sul petto a schiacciare dolcemente il seno, mentre le mani cercavano vanamente di infondere un po' di calore alle braccia. Senza apparentemente rivolgerle uno sguardo, si tolse pronto la giacca del kariginu e gliela gettò.

Kagome senza farselo ripetere due volte, la afferrò al volo e se la mise sulle spalle. Navigava nella grossa giacca rossa, ma il calore di Inuyasha, insieme alla dolcezza del gesto che aveva compiuto, riscaldarono Kagome, facendola sentire come in un nido.

"Che fai, Inuyasha? Guardi le stelle?" chiese Kagome con la voce più dolce del solito. "Sì." rispose Inuyasha senza muoversi di un millimetro, ma con la gamba sinistra che oscillava sempre più velocemente. "Posso guardarle con te?" Inuyasha non rispose, e Kagome interpretò il silenzio come un tacito assenso. Si arrampicò con un po' di fatica sull'albero e si sedette di fianco a Inuyasha, raggomitoladosi come una bambina nell'enorme giacca del kariginu. Presumibilmente per far smettere la gamba di oscillare, Inuyasha incrociò le gambe e sbuffò. Una brezza leggera sgompigliava i capelli di entrambi. Kagome si scostò una ciocca dal viso, e aprì la bocca come per parlare. Poi cambiò idea e abbassò lo sguardo, cercando con la coda dell'occhio di scorgere l'espressione di questo strano Inuyasha dai capelli scuri.

"Non devi rendermi conto di quello che fai, Inori-jin. La vita è la tua, solo che pensavo prendessi più seriamente il compito che sei destinata a svolgere. Tu e quel ragazzino. Mi pare che lui sia preoccupato a baciarti che a proteggerti efficacemente."
Kagome alzò lo sguardo di scatto, guardando stupita il suo guardiano, che continuava imperterrito a guardare le stelle. Sorrise debolmente e annuì.

"Penso tu abbia ragione. Sono decisamente dello stesso avviso, come ho provveduto a dire a Tidus." Scandì con calma la giovane invocatrice, decisa in qualche modo a dimostrare al suo guardiano che l'opinione che poteva essersi fatto di lei era particolarmente errata. Non sapeva perchè, tra tutte le persone, le importava tanto proprio di lui, e di quello che lui pensasse di lei. Dondolando le gambe avanti e indietro, Kagome si sporse delicatamente all'indietro. Portava la giacca di Inuyasha con le maniche leggermente rimboccate; le piccole mani stavano appoggiate al tronco. Sospirò e guardò il cielo.

Una stella cadente lasciò la sua scia nel cielo oscuro. "Inuyasha, l'hai vista?" disse con voce rapita, additando il punto dove aveva visto sparire la stella.  
Inuyasha, come prevedibile, non rispose. Si limitò ad annuire impercettibilmente con la testa, gli occhi assenti che guardavano oltre quel cielo trapunto di stelle, forse per non concentrarsi sulla govane donna che gli stava seduta vicino, avvolta nella sua giacca rossa. Non voleva davvero guardarla perchè aveva paura della sua sconvolgente bellezza. Anche Tidus aveva ceduto. Come confessarle che lo sguardo che le aveva lanciato era dettato dalla gelosia? Non sarebbe mai e poi mai riuscito ad ammetterlo. Preferiva che Kagome pensasse di essergli indifferente piuttosto che buttarsi in un qualcosa che non avrebbe mai e poi mai avuto un futuro.


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Questo capitolo era pronto da un pezzo... scusate la cortezza, ma mi pare sia abbastanza finito... è ormai deciso che sia una Inu/Kaggy, per la cronaca... dategli solo il tempo... ok??

Tengo a precisare che il Marco di cui parlo lissù è ora il mio ragazzo da quasi 2 mesi... tra gioie e dolori... entrambi intensissimi... ^_^

RINGRAZIO I COMMENTATORI E I LETTORI... BACIO GRANDE E A PRESTO!!!
Anci

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