Per amore ad esso rinuncierà

di silvj
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** introduzione ***
Capitolo 2: *** I capitolo ***
Capitolo 3: *** II CAPITOLO ***
Capitolo 4: *** III CAPITOLO ***
Capitolo 5: *** IV CAPITOLO ***
Capitolo 6: *** V CAPITOLO ***
Capitolo 7: *** VI CAPITOLO ***
Capitolo 8: *** VII CAPITOLO ***
Capitolo 9: *** VIII CAPITOLO ***
Capitolo 10: *** IX CAPITOLO ***
Capitolo 11: *** X CAPITOLO ***
Capitolo 12: *** XI CAPITOLO ***
Capitolo 13: *** XII CAPITOLO ***
Capitolo 14: *** XIII CAPITOLO ***
Capitolo 15: *** XIV CAPITOLO ***
Capitolo 16: *** XV CAPITOLO ***
Capitolo 17: *** XVI CAPITOLO ***
Capitolo 18: *** XVII CAPITOLO ***
Capitolo 19: *** XVIII CAPITOLO ***
Capitolo 20: *** XIX CAPITOLO ***
Capitolo 21: *** XX CAPITOLO ***
Capitolo 22: *** XXI CAPITOLO ***
Capitolo 23: *** XXI CAPITOLO ***
Capitolo 24: *** XXII CAPITOLO ***
Capitolo 25: *** XXIII CAPITOLO ***
Capitolo 26: *** XXIV CAPITOLO ***
Capitolo 27: *** XXV CAPITOLO ***
Capitolo 28: *** XXVII CAPITOLO ***
Capitolo 29: *** XXVIII CAPITOLO ***
Capitolo 30: *** XXIX CAPITOLO ***
Capitolo 31: *** XXX CAPITOLO ***
Capitolo 32: *** XXXI CAPITOLO ***
Capitolo 33: *** XXXII CAPITOLO ***
Capitolo 34: *** XXXIII CAPITOLO ***
Capitolo 35: *** EPILOGO ***



Capitolo 1
*** introduzione ***


INIZIO Erano passati alcuni anni dalla fine delle avventure delle due principesse gemelle più famose del Pianeta Wonder. Oggi sono crescite e sono diventate due bellissime ragazze. Erano ammirate da tutti per la loro bellezza, per il loro coraggio, per il loro grande cuore e per la loro raggiunta felicità. I sudditi di tutti i Regni conoscevano l’amore che univa le principesse ai loro bei principi. Rein era l’amata dal principe Brigth, mentre Fine aveva conquistato il cuore del suo eroe, il principe Shade. È risaputo, però, che spesso le apparenze ingannano. Shade alcuni anni prima aveva dichiarato il suo amore alla principessa Rein che,però, l’aveva rifiutato, dicendogli di amare Brigth. Il principe della Luna aveva rinunciato al suo cuore perché vedeva che la sua amata era felice col suo futuro re. Aveva poi scelto Fine ed aveva capito di essersi affezionato a quella principessa vivace ed esuberante come i suoi capelli rossi. Erano delle coppie felici e i sudditi di questi tre regni erano orgogliosi delle due coppie. Tutto andava bene, tutto era sereno, finché un giorno una campana suonò una triste melodia…

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Capitolo 2
*** I capitolo ***


I CAPITOLO: LA RIVELAZIONE

 

I sovrani dei vari Regni del Pianeta Wonder erano preoccupati e iniziarono a cercare una spiegazione per questo strano evento. Anche i principi e le principesse decisero di indagare.

Si ritrovarono insieme nel Regno Solare prima di partire. In quel momento vennero avvolti da una forte luce calda e rassicurante. Davanti ai loro occhi apparve la Principessa Grace che li invitò ad ascoltarla.

P.G. – sono dolente, ma non conosco la risposta a ciò che è accaduto qualche giorno fa. Posso, però, aiutarvi comunque nella vostra ricerca. La melodia che si è diffusa su tutto il pianeta deriva dalla Campana che deve designare la Principessa dell’Universo.

ALTEZZA – questo significa che è stata trovata la Principessa? Ma perché allora un suono così infelice?

P.G. – non so rispondere a questa domanda principessa Altezza.

FINE – ma allora cosa dobbiamo fare?

P.G. – dovete cercare le risposte alle vostre domande, ma non dovete farlo insieme.

BRIGHT – cosa significa ciò? Noi dovremmo dividerci? Ma potrebbe essere pericloso…

P.G. – ognuno di voi sarà affiancato da un compagno, ma non potrete rimanere tutti in gruppo. Anzi avrete anche compiti diversi. Fine tu e il principe Brigth dovrete recarvi nel Pozzo Oscuro per verificare che il Buio non sia coinvolto in questa faccenda. Shade viaggerà tra i popoli dei vari regni per controllare la situazione e intanto raccoglierà le leggende su questo fenomeno. Rein, invece, partirà da sola per il Regno delle Ninfee, là troverai chi ti aiuterà a capire. Tutti gli altri dovranno scoprire che cosa si racconta sulla Campana in ogni libro. Buona fortuna.

FINE – aspetti principessa

P.G. – non potete cambiare ciò che ho detto Fine. Brigth sa dove andare, ma per assicurarsi che non succeda nulla di male serve una principessa che sia in grado di controllare il potere del Sole per evitare che il Buio si impadronisca nuovamente di qualcuno. Questo compito, però, non può essere realizzato da Rein perché la sua presenza è necessaria altrove. Mi dispiace di non esservi di maggiore aiuto, ma ho esaurito le forze e vi devo lasciare. Buona fortuna per i compiti che vi sono stati assegnati.

Detto questo la principessa Grace scomparve. Tutti i principi si guardarono stupiti, nessuno aveva pensato che in quell’occasione la loro unione sarebbe stata pericolosa. Il silenzio si poteva tagliare col coltello, finché non intervenne Rein.

REIN – forza ognuno di noi ha un compito specifico e dobbiamo compierlo. Dobbiamo affrontare una nuova missione, diversa da quella di anni fa.

FINE – si hai ragione sorellina, forza è ora di andare.

Così tutti partirono alla volta dei loro destini.

 

 

 

ringrazio tutti quelli che hanno recensito l'introduzione. spero di non deludervi.

fatemi sapere cosa ne pensate.

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Capitolo 3
*** II CAPITOLO ***


II CAPITOLO


Prima di partire Fine incontrò Shade, voleva augurargli buona fortuna.

FINE – Shade spero che tu non sia arrabbiato con me

SCHADE – arrabbiato e perché?

FINE – beh io devo andare con Brigth e lasciarti da solo.

SCHADE – non è colpa tua è stata la principessa Grace ad assegnarci i compiti e poi così potremmo riflettere…

FINE- riflettere??? Cosa intendi dire Shade?

Chiese la principessa in tono preoccupato, si era accorta che il suo principe aveva qualcosa di strano e cercava di evitarla.

SHADE – mi dispiace Fine dirtelo proprio in un momento così incerto, ma non sono sicuro dei miei sentimenti. Forse stare lontani ci aiuterà a capirci meglio e a fare chiarezza nei nostri cuori. Mi dispiace Fine. Buona fortuna nella tua missione e stai attenta.

Detto questo Shade si allontanò a cavallo di Regina.

Era da molto tempo che voleva parlare con Fine, si era reso conto che i suoi sentimenti verso di lei erano di solo affetto, ma non d’amore. Lui voleva una donna al suo fianco che fosse in grado di aiutarlo nei momenti difficili e di sorreggere con lui il peso delle responsabilità. Fine, però era ancora una bambina, era bella, solare, allegra, ma per lui era un’amica meravigliosa, ma nulla di più. Non poteva più rinnegare ciò che il suo cuore gridava ormai da molti anni. Lui amava ancora Rein, la sua bellissima Rein. Lei era coraggiosa, intelligente, raffinata, ma nello stesso tempo era energica, forte, allegra e soprattutto dolcissima. Si lui l’amava ancora sempre di più e l’avrebbe amata per sempre.

Rein, però, era felice con Brigth e Shade non voleva turbarla ora che dovevano affrontare una missione molto delicata. Per lei era disposto a rinunciare a tutto, anche a rivelarle nuovamente i suoi sentimenti. Sapeva, infatti, che amava molto la sorella e non avrebbe mai voluto ferirla col suo comportamento. Anche se lo amava, avrebbe messo i suoi sentimenti all’ultimo posto per far felice Fine. E poi Rein amava Brigth per cui era inutile sperare in qualcosa di diverso.

Fine nel frattempo era rimasta shockata dal comportamento del principe. Lei credeva che il loro rapporto funzionasse bene, non si sarebbe mai aspettata una dichiarazione del genere da Shade. Lui era bellissimo, forte e coraggioso. Stava per piangere quando sentì dei rumori dietro di lei e si trattenne. Era Lulù che l’avvertiva che la sua mongolfiera stava per partire. Fine allora si disse che non era il momento di farsi prendere dallo sconforto, in fin dei conti Shade le aveva solo detto che doveva fare chiarezza non che non l’amasse. Ora aveva una missione e doveva portarla a termine. Corse da Brigth che la stava aspettando e insieme partirono per il Pozzo Oscuro.

Tutti i principi ritornarono nei rispettivi regni per cercare informazioni sull’avvenimento che aveva allertato il loro pianeta.

Solo una persona stava ammirando il giardino. Vi erano dei bellissimi roseti non ancora fioriti. Stava riflettendo sulla sua missione. Non era andata a salutarlo. Aveva preferito augurargli buona fortuna da lontano. Ora doveva partire anche lei il suo era un lungo viaggio e poteva essere pieno di insidie. Ma era soprattutto un viaggio per svelare i misteri del suo cuore, per metterlo a nudo. Lei sapeva, ma non aveva rivelato nulla.

 

 

non sono sicura di aver rappresentato al meglio la scena e di aver fatto capire i veri sentimenti che i personaggi stanno provando. fatemi sapere che ne pensate.

ringrazio tutti coloro che leggono la storia e che recensiscono.


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Capitolo 4
*** III CAPITOLO ***


III CAPITOLO


Fine e Brigth arrivarono al Pozzo Oscuro dopo due settimane di viaggio, ora, però dovevano proseguire a piedi al suo interno.

FINE – è tutto buio qui, io ho paura

Si lamentò Fine e dopo aver visto un ragnetto si aggrappò al braccio del principe. Brigth era sorpreso, ma in sua compagnia stava molto bene.

Era ormai calata la sera e insieme decisero di accamparsi e di proseguire l’indomani mattina. Dopo aver acceso un fuoco e aver mangiato iniziarono a parlare del più e del meno finché...

BRIGTH – non vorrei sembrarti invadente e se non ne vuoi parlarne non insisterò, ma mi sembra che le cose fra te e Shade non vadano benissimo o sbaglio?

FINE- come, come l’hai capito? Pensavo di nasconderlo abbastanza bene

BRIGTH – mi accorgo sempre dei tuoi cambiamenti d’umore e non voglio che qualcuno ti faccia soffrire.

Disse il principe arrossendo, aveva rivelato più di ciò che voleva.

FINE – grazie Brigth. Shade, prima di partire, mi ha detto che voleva pensare e capire i suoi veri sentimenti e che questa lontananza non gli dispiaceva, ma che poteva essere il modo migliore per farlo.

BRIGTH – mi dispiace Fine, ma vedrai che tutto si sistemerà. Nessuno può fare a meno di amarti. Tu sei una persona meravigliosa. Sei coraggiosa, allegra, vitale e, come se non bastasse, sei bellissima. Ogni volta che sorridi mi sento bene, sereno, insomma felice. Non mi capita con nessun altro.

FINE – ma Brigth, e con Rein? Come va con mia sorella?

BRIGTH – non so cosa risponderti. Oggi mi ha augurato buona fortuna, ma nient’altro. Credo che ci siamo allontanati da un bel po’. Io ho capito di non amarla più, anzi di non averla mai amata veramente. All’inizio ero innamorato di un’altra, ma poi mi sono avvicinato a Rein che mi amava da tanto tempo. Ora, però ho capito di non aver mai dimenticato il primo amore, ma anzi in questi anni è cresciuto così tanto che vederla fra le braccia di un altro mi fa soffrire enormemente. Non mi fraintendere io voglio bene a tua sorella, ma questo non basta. Per me è una sorella e nulla più.

FINE – anch’io mi sono accorta che Rein è cambiata da un po’ di tempo, ma non riesco a capirne il motivo. Ora, però, mi dispiace per te Brigth, ma forse dovresti rivelare il tuo amore a questa ragazza misteriosa, almeno tu ti sentiresti meglio, no?!

BRIGTH – forse hai ragione tu Fine, ma non vorrei che poi si rompesse la nostra amicizia, in fin dei conti ho paura di farla soffrire perché la metterei in una situazione imbarazzante.

FINE – in che senso Brigth?

BRIGTH - (guardandola negli occhi e facendola arrossire) Fine io ti ho amato dalla prima volta che ti ho vista. Mi sono innamorato del tuo sorriso, dei tuoi occhi, dei tuoi meravigliosi capelli rossi, del tuo carattere…

FINE – Brigth ma io…

BRIGTH – lo so Fine tu ami Shade e ti capisco lui è mille volte migliore di me, non è mai caduto nel Buio, è coraggioso, bello, intelligente, forte, affascinante, io invece non so nemmeno rispettare i tuoi sentimenti. So di ferire sia te che Rein con questo mio atteggiamento, ma non ho saputo resistere. Scusami tanto.

Fine a questo punto lo zittì posandogli un dito sulle labbra. Lui la guardò. Lei gli sorrise e lo baciò.

Fu un bacio dolcissimo e lunghissimo. Nessuno dei due si aspettava una tale emozione e quando si separarono scoprirono che a entrambi tremavano le gambe. Avevano il fiato corto e non smettevano di guardarsi negli occhi. Si poteva scorgere in loro una forza enorme, ma soprattutto una passione inaspettata.  Si amavano. Ne erano certi, perché altrimenti non si sarebbero mai sentiti così. Erano felici. Finalmente si erano rivelati.

FINE – anch’io ti amo Brigth. Quella per Shade era solo una cotta. Non ho mai veramente amato Shade, era da un po’ di tempo che continuavo a domandarmi se abbia raggiunto la felicità, ma ogni volta rimanevo con molti dubbi. Certo lui è molto bello, ma non mi ha mai aperto il suo cuore come hai appena fatto tu. E quando mi ha detto che voleva riflettere su di noi mi sono preoccupata, perché non volevo rimanere da sola, ma poi ho capito che questa separazione faceva bene anche a me.

BRIGTH – sei sicura? Non vorrei che poi ti pentissi di ciò che hai detto o fatto. Ma sappi che io ti starò sempre vicino e che nessuno ti farà del male. Se scoprirai di esserti sbagliata non ti devi preoccupare io mi farò da parte, ma sarò sempre a tua completa disposizione.

FINE – sei sempre un gentiluomo vero Brigth?! Non ti preoccupare ormai ho capito cosa ho nel cuore e non cambierò facilmente idea…

BRIGTH – sei preoccupata per qualcosa vero?

FINE – mi capisci troppo bene, con Shade non era così. Si sono un po’ preoccupata per Rein, non vorrei ferirla con i miei sentimenti verso di te. È da un po’ di tempo che non parliamo più come una volta. Si è chiusa in se stessa e non so come reagirà a questa situazione.

BRIGTH – non ti preoccupare qualunque cosa accada io ti starò vicino e non ti lascerò mai. Rein è una persona buona e comprensiva, vedrai che capirà. E poi, come ti dicevo, è da qualche tempo diventata fredda nei mie confronti. Credo che anche i suoi sentimenti siano cambiati nei miei confronti.

FINE – grazie Brigth. Ti amo e questo non potrà cambiarlo nessuno.

Detto questo si baciarono di nuovo e poi si addormentarono abbracciati sognando la loro vita futura senza nessun pericolo.

La mattina dopo si inoltrarono per il Pozzo Oscuro tenendosi per mano.

 



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Capitolo 5
*** IV CAPITOLO ***


IV CAPITOLO


 

Il principe Shade viaggiò in lungo e il largo, ma non trovò molto materiale nessuno sembrava sapere la causa di un suono così triste.

Stava per far ritorno al Regno Solare per incontrarsi con tutti i principi per analizzare le informazioni che erano riusciti a raccogliere in 1 mese di ricerche. Fu proprio allora che notò una tenda molto colorata e sentì l’irrefrenabile desiderio di entrare. Vi trovò una donna molto bella che lo invitò a sedersi di fronte a lei.

DONNA – cosa state cercando in questi luoghi principe Shade?

SHADE – come fate a sapere la mia identità? Chi siete voi?

DONNA – quante domande mio principe, ma a tutte c’è una risposta. Io sono una maga e grazie alle mie facoltà riesco a vedere più cose degli altri.

SHADE – per esempio?

DONNA – so che voi state cercando informazioni sul suono della campana della Principessa dell’Universo, ma so anche che non avete trovato molto durante il vostro viaggio.

SHADE – e voi potreste aiutarmi nella mia ricerca?

DONNA – certo, ma in cambio voi dovrete rispondere alle mie domande con assoluta sincerità.

SHADE – ma voi non vedete tutto?!

DONNA – non posso guardare all’interno di un cuore innamorato, come il vostro.

SHADE – d’accordo accetto questo scambio di informazioni

DONNA – il suono annunciava il cambio di Principessa. Ciò significa che la precedente è mancata e ora si è alla ricerca della sua erede. Quando la Campana suonerà nuovamente a festa significherà che l’erede ha superato le prove necessarie ed è diventata la nuova Principessa dell’Universo.

SHADE – quindi non è nulla di grave?

DONNA – il futuro è incerto mio principe. Una nuova minaccia si sta affacciando sul Pianeta e solo la Principessa potrà sconfiggerla. Dovrà essere forte e determinata. Dovrà sacrificare ciò che ha di più caro per poter raggiungere il livello necessario per vincere. Voi dovete sperare che ne sia all’altezza.

SHADE – noi, quindi, non possiamo fare nulla?

DONNA – quando la Campana suonerà a festa dovrete dare una grande festa in maschera. Nessuno dovrà farsi riconoscere, solo il destino potrà intervenire.

SHADE – cosa significa?

DONNA – lo capirete a tempo debito. Ora sarete voi a rispondere alle mie domande.

SHADE – dite pure

DONNA – siete innamorato?

SHADE – si

DONNA – di chi? E per lei cosa sarete disposto a fare?

SHADE – si chiama Rein, è la principessa del Regno Solare. Per lei ho rinunciato al mio cuore, ma ora non posso più mentire a me stesso. Io l’amo, l’ho sempre amata. Per Fine provo solo un sentimento fraterno. Invece Rein è speciale, unica.

DONNA – com’è?

SHADE – è dolce, coraggiosa, bellissima, forte, determinata, intelligente, testarda. Ogni volta che sorride la stanza si illumina, ogni volta che la vedo sono felice. Quando mi sfiora mi sento in Paradiso. Non ci sono parole per descriverla. È attenta e alla moda, molto elegante, ma è anche timida. Potrebbe superare qualsiasi difficoltà, ma poi è tenera e dolce, estremamente dolce. Ed io voglio proteggerla, combattere a suo fianco se sarà necessario, morire per salvarle la vita.

DONNA – la ami molto a quanto sento e vedo.

SHADE – sì, ma lei ama un altro.

DONNA – non trarre conclusioni affrettate. Io so molte cose. Io vedo molte cose. E nulla è ciò che sembra.

SHADE – cosa vorresti dire?

DONNA – non perdere la speranza, anzi. Segui il mio consiglio.

SHADE – quale?

DONNA – alla festa in maschera ci sarà una donna che ti si avvicinerà e solo tu saprai riconoscerla. Amala. Avrete una notte. Una sola notte prima che il suo destino si compia. Lei ti ama come tu ami lei. Ma ricorda: non dovrete mai togliervi la maschera, non dovrete mai pronunciare i vostri nomi. E non potrete dichiararvi. Amatevi per la prima volta come se fosse l’ultima. Non sprecate il vostro tempo. Non prima di quella sera e non dopo, altrimenti il male vincerà. Nessuno dovrà sapere mai nulla. Vi sarà un tempo per le spiegazioni, ma non è ancora giunto. Amatevi.

SHADE – ma non potrò mai ingannarla così, lei ama Brigth.

DONNA – indossa questa collana e non separartene mai per nessun motivo. Lei non ama nessun altro se non te, ma non potrà rivelartelo.

SHADE – perché devo indossare questa collana? Cos’è?

DONNA – è una collana magica. Ti permetterà di riconoscerla e poi di avvertire se un pericolo le si avvicinerà. Ora vai il mio tempo è passato. Il mio compito si è concluso. Ma ricorda ciò che ti ho detto. Solo per una notte vi potrete amare. Amatevi senza rivelarvi. Addio mio principe. E buona fortuna.

Detto questo la maga svanì.

Il principe Shade dopo molto tempo dalle parole della donna indossò il filo d’oro con una pietra blu che la maga gli aveva consegnato e s’incamminò verso il Regno Solare. La sua missione era compiuta. Ora la sua vita stava per cambiare.

 

ringrazio tutti coloro che leggono la storia e chi la commenta.buon anno a tutti voi perchè sia pieno di speranza e serenità. un bacio da silvia.

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Capitolo 6
*** V CAPITOLO ***


V CAPITOLO


Rein stava percorrendo un sentiero nel mezzo di una lussureggiante foresta e, proprio lì, al centro di essa, si fermò e attese. Attese. Attese per molto tempo prima di scorgere una luce avvicinarsi a lei. Quando la lucerna le si avvicinò e si fermò lei poté scorgere la creatura che la portava. Aveva un aspetto molto femminile, ma la sua pelle era di un brillante verde. Era una ninfa.

NINFA – la stavamo aspettando principessa Rein, lei è pronta?

REIN – si.

NINFA – bene allora mi segua. Io la potrò accompagnare all’inizio del labirinto, ma dovrà essere lei a completare il percorso e dovrà trovare l’uscita altrimenti…

REIN – altrimenti non potrò più uscirne e morirò dopo poco tempo a causa del gas  tossico emanato dalle piante che lo compongono.

NINFA – esatto e per trovare l’uscita dovrà superare delle difficili prove.

Dopo un’ora di cammino giunsero ad una strana porta verde.

NINFA – ecco l’entrata buona fortuna mia principessa.

REIN – grazie.

La ninfa aprì le porte e lasciò entrare Rein e poi chiuse le porte sperando di non doverle riaprire molto presto. Altrimenti avrebbe significato che la giovane prescelta non era riuscita ad uscirne. Dopo aver compiuto il suo compito si incamminò verso il villaggio dove l’attendeva la sua regina.

Rein era sempre stata più coraggiosa e intrepida della sorella, ma quando si ritrovò sola, al buio, senza poteri magici si sentì persa. Inoltre si stava alando un forte vento di pioggia e di lì a poco scoppiò un terribile temporale. Rein non sapendo cosa fare e  scoraggiata dalle difficoltà che doveva affrontare inizio a piangere silenziosamente. Fu propri quando chiuse gli occhi che vide il volto tanto amato. Shade le sorrideva e le tendeva la mano. Rein si sentì meglio era invasa da una nuova energia. Si alzò e si incamminò lungo il  percorso. La pioggia svanì. E poco dopo incontrò sulla sua strada una vecchina. Le chiese di darle una mano. Rein si offrì così di aiutarla. La vecchina non ringraziò Rein, anzi per tutto il tragitto continuò ad insultarla, ma Rein non reagì e si comportò sempre in modo gentile, continuando ad aiutarla. Incontrò poi una strana creatura ricoperta di scaglie. Era veramente orribile a vedersi. Se ne stava sul ciglio della strada senza mai alzare la testa. Rein, allora, le si avvicinò e le chiese se avesse bisogno di aiuto. Il mostro la guardò stupito e le disse di avere fame. Rein gli offrì il proprio cibo. La creatura finì tutto quello che le era stato offerto. Poi le chiese dell’acqua, e gliela finì; poi volle la sua giacca perché aveva freddo e la principessa lo accontentò in tutto ciò che le domandava. Rimase così senza cibo e acqua e quasi senza vestiti. Ma non si lamentò e continuò avanti. Finche non vide una luce.

LUCE – brava principessa sei arrivata fin qui, ma ora ti aspetta la prova più grande. Sei pronta?

REIN – si

LUCE – bene ora dovrai rispondere sinceramente alle mie domande.

REIN – d’accordo.

LUCE – sei innamorata?

REIN – si

LUCE – a chi appartiene il tuo cuore?

REIN – al principe del Regno della Luna, il suo nome è Shade.

LUCE – è il tuo fidanzato?

REIN – no, lui ama mia sorella e io non potrei mai farla soffrire.

LUCE – cosa saresti disposta a fare per il bene di Shade?

REIN – tutto ciò che sia necessario. Morire, dimenticarlo, fingere di non amarlo. Tutto per lui.

LUCE – bene vedo che il tuo cuore è puro. Puoi andare oltre. Hai superato la prova.

Detto questo sparì. Rein si ritrovò così al centro di una piazza era circondata da ninfe di tutti i colori della natura. Al centro vi era un trono e su questo vi era seduta una bellissima regina. Appena vide Rein si alzò dal suo trono e si inchinò di fronte alla nuova venuta.

REGINA – sono onorata di averti qui principessa Rein. E sono molto felice che tu abbia superato le prove che ti erano state imposte. Ora posso finalmente darti il benvenuto nel mio regno. Io sono la regina del Regno delle Ninfee, ma ti prego di non rivolgerti a me in base alla mia posizione sociale. Ti pregherei di darmi del tu e di chiamarmi Silvia.

REIN – sarò onorata vostra maestà di darle del tu.

SILVIA – bene, allora cominciamo subito (disse ridendo) spero che diventeremo delle buone amiche mia principessa.

Rein era finalmente arrivata a destinazione. Qui ora si sarebbe compiuto il suo destino. Come la profezia le aveva rivelato molto tempo prima.

 

ringrazio tutti coloro che leggono la storia e soprattutto chi commenta.

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Capitolo 7
*** VI CAPITOLO ***


VI CAPITOLO


Dalla loro partenza era ormai passato un anno. Ora, però si ritrovarono tutti insieme nel Regno Solare per confrontare tutte le informazioni che avevano raccolto. L’ultima a rientrare fu Rein. Tutti poterono constatare che era cambiata durante il suo viaggio. Ora era più raffinata, elegante, educata, signorile e distinta. Si ritirava spesso in giardino a contemplerei le rose non ancora fiorite o in biblioteca a studiare.

Era arrivato il momento di capire cosa stesse succedendo al loro Pianeta.

FINE – io e Brigth siamo andati al Pozzo Oscuro, ma non abbiamo trovato nulla di interessante o che potesse spiegare il suono della Campana.

BRIGTH – infatti il potere oscuro è stato completamente soggiogato e ora non è in grado di fare danni.

ALTEZZA – sono più sollevata ora che sappiamo che l’oscurità non centra. Comunque noi dalle nostre biblioteche non abbiamo scoperto nulla di significativo e tu Shade?

SHADE – io, invece ho scoperto la causa della triste melodia.

Questa rivelazione stupì tutti e li lasciò a bocca aperta. Tutti tranne una. Rein, infatti non sembrava impressionata come gli altri.

SHADE – una maga mi rivelò che il suono che tutti noi abbiamo sentito  indicava il cambio della Principessa dell’Universo. Ora si è ancora in cerca della sua erede,ma quando la Campana suonerà a festa significherà che è stata trovata e che ha superato le prove necessarie per essere proclamata come tale.

FINE – ma allora non è nulla di grave? Vero?!

REIN – ti sbagli Fine.

FINE – cosa vorresti dire sorellina?

REIN – c’è una nuova minaccia all’orizzonte e solo la Principessa potrà sconfiggerla. Si deve sperare che ne sia in grado e che non fallisca altrimenti il nostro Pianeta sarà distrutto.

ALTEZZA – come fai a sapere tutto questo?

REIN – ho trovato la profezia che la riguarda

BRIGTH – e cosa dice?

REIN – “ sta per nascere la nuova Principessa, ma infelice sarà, per amore ad esso rinuncerà e fin alla Grande Battaglia in pericolo si troverà.”

Tutti si zittirono dopo aver ascoltato questa predizione. Fu proprio in quel momento che una splendida melodia si diffuse in tutto il Pianeta. La Campana stava suonando di nuovo. Era una musica dolcissima e bellissima. Era nata una nuova Principessa dell’Universo.

 

ringrazio tutti i lettori e chi lascia un commento. questa volta mi sono fatta un pò aspettare, ma ero un pò impegnata col lavoro e con gli studi, scusatemi.

un ringraziamento speciale va a:

Rein94

sweetMOMIKO

Heart

stellyna 46

Esmeralda94

mini ichigo fine

midnightsummerdream

twinkisara

ps: dedico questo capitolo alla mia piccola sorellina che ha appena compiuto gli anni.

un bacio da silvj.

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Capitolo 8
*** VII CAPITOLO ***


VII CAPITOLO


Si decise di organizzare la festa nel Regno Solare. Tutti parteciparono ai preparativi. Anche la scelta dei costumi si rivelò molto difficoltosa, perché nessuno doveva riconoscere l’altro. Fu Rein a tranquillizzare tutti affermando che comunque non ci si poteva riconoscere durante il ballo; perché vi era imposto un potente sortilegio che solo degli oggetti rarissimi e antichissimi, ormai perduti nel tempo, potevano spezzare questa magia.

I preparativi a quel punto si svilupparono in modo molto più tranquillo e nessuno era più ossessionato dal vestito.

Arrivò finalmente la sera tanto attesa e i principi e le principesse ben mascherati iniziarono ad affluire nella sala da Ballo. Questa si riempì dei molti colori dei vestiti e dei gioielli che le dame indossavano. Erano tutti eleganti e belli, ma tutta la sala si zittì quando sulla soglia dell’ingresso comparve una stupenda dama. Indossava un lungo vestito verde-acqua liscio e molto semplice, aveva una sola spallina da cui scendevano innumerevoli onde di pizzo blu che ricoprivano  tutto il braccio. Il vestito aveva uno spacco lungo tutta la gamba sinistra e al suo inizio vi era posto un fiore, mai visto prima, di un intenso color blu. Portava pochi gioielli: un semplice filo d’oro con una perla blu, un braccialetto anch’esso formato da 3 fili d’oro che emanavano incredibilmente un colore azzurro e u paio di orecchini accompagnati agli altri gioielli. Aveva raccolto i capelli in una semplice acconciatura, ma erano stati colorati di un verde-acqua per l’occasione e avevano dei boccoli blu che scendevano lungo la schiena.

Nessuno riusciva a distogliere lo sguardo da quella visione angelica. Nessuno aveva mai visto nulla di più bello e raffinato. E tutti volevano togliere la maschera che ricopriva quel viso sicuramente degno di quella creatura scesa direttamente dal cielo per onorarli.

Finalmente la musica iniziò e gli ospiti iniziarono a danzare. La dama misteriosa si era allontanata dal centro dell’attenzione e sperava che nessuno l’avesse vista rifugiarsi nel giardino di rose non ancora sbocciate.

Nessuno si era avveduto della sua fuga. Nessuno tranne un paio di occhi di un intenso blu che non l’avevano mai abbandonata. E ora si cingevano a seguirla.

La trovò nel giardino a la seguì al suo interno. Quella sera il loro destino stava per compiersi, anche con l’aiuto di un po’ di magia!

Quando entrambi si trovarono al centro del roseto si accorsero che il passaggio percorso si era chiuso su se stesso imprigionandoli al suo interno. Esattamente al centro del piccolo giardino che si era formato era magicamente comparso un grande letto a baldacchino.

Fu a quel punto che finalmente i loro occhi si incontrarono, si intrecciarono e non si lasciarono più.

Shade l’aveva riconosciuta immediatamente. Non si poteva sbagliare. Il suo amore l’aveva guidato e aveva riconosciuto soltanto lei. Era sicuro che ci sarebbe riuscito anche senza la collana donatagli dalla maga.

Anche Rein aveva riconosciuto subito il suo meraviglioso principe, forse anche grazie all’aiuto dell’oggetto magico che portava al collo, ma era certa che lo avrebbe individuato ugualmente.

Ora erano finalmente soli, ma entrambi sapevano che il loro tempo era limitato.

SILVIA – ricordati cara Rein che avrai una sola notte per amarlo. La strada che devi percorrere è già segnata e nulla la potrà modificare. Non è giusto che tu soffra per amore come hai sempre sofferto. Ti è stata concessa una notte per esaudire il tuo cuore. Amalo come avresti sempre desiderato e come vorresti fare per l’eternità. Amalo mia piccola principessa. Ma ricordati che non dovrai mai rivelare la tua o la sua identità. Non dovrai mai dichiararti. Porta questa collana sempre con te ti permetterà di riconoscerlo e ti avvertirà se lui sarà in pericolo. Amatevi per la prima volta come se fosse l’ultima. Non sprecate il vostro tempo. Non prima di quella sera e non dopo, altrimenti il male vincerà. Nessuno dovrà sapere mai nulla. Amatevi.

Rein ricordava ciò che Silvia le aveva rivelato e concesso. Era decisa. Per una notte si sarebbe lasciata guidare dal cuore e non dalla ragione. Per una sola notte si sarebbe dimenticata di tutto e di tutti. Per una notte sarebbe stata amata e avrebbe amato a sua volta. Aveva deciso: quella notte era solo loro.

Inconsapevolmente si avvicinarono senza mai smettere di specchiarsi negli occhi dell’altro. Ora i loro volti erano a poca distanza. I loro occhi brillavano di luce propria erano incastonati di stelle e diamanti, ma soprattutto rispecchiavano il loro infinito amore che non sarebbe mai svanito.

Le loro labbra si sfiorarono e poi si unirono in un bacio profondo, delicato, sincero, ma anche esigente e passionale. Si ritrovarono abbracciati, lui la stringeva possessivamente alla vita e lei aveva intrecciato le mani sulla sua nuca, giocando con i capelli blu - neri del suo amato. Delicatamente lui la liberò del vestito e rimase ad ammirarla al chiarore della luna e delle stelle. Era bellissima, una dea ed era sua per tutta la notte. Anche lei iniziò a spogliarlo lentamente, un  bottone dopo l’altro baciandolo con infinita tenerezza e amore. Si ritrovarono così distesi sul soffice letto, donato loro per amarsi. Nessuno dei due poteva immaginare che i loro sentimenti fossero così intensi e che potessero provare sensazioni così profonde. Il loro amore venne celato in quella notte solo loro dalle tende che li avvolsero in un mondo rivelato solo agli amanti. Quella notte dopo molto tempo vissero. Capirono che la vita fino ad allora era incompleta, erano le due parti di un anima. Quella notte durò a lungo, e si amarono intensamente per tutta la sua durata, ma come tutte le cose anche la notte finì. I due amanti dovettero separarsi. Il loro dono era terminato, ma il destino si era compiuto e da quella notte nulla fu come prima, anzi tutto cambiò radicalmente.

 

grazie a tutti coloro che hanno recensito.

ringrazio

Rein94: spero così di non farti perdere il sonno durante la notte, ma il bello deve ancora arrivare. ti ringrazio per le tue recensioni sempre molto gradite.

inoltre ringrazio:

fede94

aruna 96

ps: ho lasciato la storia arancione, ma se pensate che dovrei alzare fatemelo sapere. questa scena dovrebbe essere l'unica presente, almeno sendo la mia attuale idea. grazie a tutti un bacio da silvj.

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Capitolo 9
*** VIII CAPITOLO ***


VIII CAPITOLO


I giorni passarono, ma nessuno riuscì a scoprire qualcosa sulla principessa dell’universo.  Erano, però, tutti più sereni. Tutti tranne qualche eccezione…                            Fine aveva capito di essersi affezionata a Shade,ma di non amarlo più. Così prese il coraggio tra le mani e andò a parlare col principe della luna.

FINE – ciao Shade io avrei bisogno di parlarti se non ti disturbo

SHADE – no, no parla pure tu non mi disturbi

FINE – io non so da dove iniziare…

SHADE – prova dall’inizio e stai calma prometto che non mi arrabbio

FINE – io ti voglio molto bene Shade, sei una persona importante per me, ma la missione che ho dovuto affrontare mi ha aperto gli occhi, e ho capito che l’affetto non mi basta più, io voglio l’amore vero

SHADE – Fine io ti capisco, ma vedi io…anch’io nella mia missione ho capito che non posso più fingere, mi dispiace, ma io non potrò mai amarti interamente e come tu meriteresti, non voglio ferirti o farti soffrire perché anch’io tengo a te, ma per me sei più una sorella che una fidanzata

FINE – oh Shade, mi dispiace, ma anch’io volevo dirti la stessa cosa e avevo paura che tu non capissi

SHADE – cosa?! E chi sarebbe il fortunato che ti ha rubato il cuore?

FINE – veramente è Bright

SHADE – dovevo immaginarlo (disse sorridendo) ti ha sempre amata, ma Rein lo sa?

FINE – voleva essere Bright a dirglielo, ma non ha ancora trovato il momento adatto, Rein è sempre chiusa nel suo giardino che non fiorisce o nella sua stanza; inoltre Bright è dovuto ritornare nel suo regno per risolvere un piccolo problema, con tutti questi ostacoli non è ancora riuscito a parlare con lei.

SHADE – allora non dovremo essere noi a dirglielo, ma dobbiamo lasciare a Bright questo ingrato compito, noi possiamo solo far finta di nulla

FINE – già

SHADE – ma perché Rein si è rinchiusa su se stessa e ora si isola da tutto e da tutti?

FINE – non so, è da un po’ che la sento lontana, non parliamo più come una volta

SHADE – vedrai che tutto si sistemerà e finirà bene, non smettere mai di sperare e di amare mia piccola Fine

Detto questo la baciò sulla fronte.

Da una finestra due occhi tristi avevano visto il loro bacio e le lacrime inondarono il bellissimo viso della principessa Rein. Aveva ricevuto un grande dono quella notte, ma ora il suo cuore era spezzato, perché il suo amato amava sua sorella.

 

ringrazio tutti i miei lettori.

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Capitolo 10
*** IX CAPITOLO ***


IX CAPITOLO


Prima che il principe Bright potesse ritornare nel Regno Solare passarono due mesi. Era, infatti scoppiata un’epidemia nel suo Regno, che non aveva causato vittime, ma per la sicurezza di tutti gli abitanti del pianeta i sovrani preferirono che non si diffondesse; perciò impedirono a chiunque di uscire dal paese, finche l’epidemia non fosse scomparsa.

Appena il principe dei Gioielli atterrò venne accolto da una splendida principessa Rein, avvertita del suo arrivo. Bright rimase colpito dalla sua bellezza, emanava una luce interione senza eguali. I suoi occhi, però, rimanevano tristi e immersi in pensieri lontani.

REIN – bentornato principe Bright, spero che l’epidemia non abbia causato molti danni nel vostro Regno.

Bright rimase colpito dal suo linguaggio, sembravano due estranei.

BRIGHT – sono felice di rivedervi principessa Rein. Posso rassicurarvi riguardo l’epidemia, non ha causato alcun danno se non i giorni di febbre alta che colpivano indiscriminatamente la popolazione, a senza mai aggravarsi, per fortuna.

REIN – ne sono molto felice.

BRIGHT – vorrei parlarle in privato principessa, se per voi non è un problema.

REIN – non vi preoccupate per questo, anzi seguitemi, andremo in un luogo tranquillo dove nessuno ci disturberà.

Insieme si avviarono verso il giardino, dove nessuno li avrebbe visti e sentiti. Appena giunti Bright iniziò a parlare.

BRIGHT – mi cara Rein in questi anni abbiamo imparato a conoscerci e ad apprezzare le qualità che abbiamo, sono molto felice di questa splendida opportunità…

REIN – grazie Bright, anch’io sono molto felice di conoscerti.

BRIGHT – Rein, io non so come dirtelo, ma…

REIN – non ti preoccupare Bright, dillo e basta.

Disse Rein sorridendo.

BRIGHT – io in questo ultimo periodo, così turbolento, ho capito i miei veri sentimenti e ho fatto luce nel mio cuore. Non voglio farti soffrire cara Rein, ma ho capito di volerti bene nello stesso modo in cui ne voglio a mia sorella. Io non ti amo. Ho sempre amato un’altra. Perdonami per ciò che ti sto dicendo, ma non credo sia giusto che io sopprima i miei veri sentimenti e che tu viva nella menzogna.

REIN – chi?

BRIGHT- mi sono innamorato, o meglio ho sempre amato la principessa Fine, tua sorella.

Rein a quelle parole sbiancò e si accasciò a terra priva di sensi. Bright spaventato, la prese in braccio e la portò all’interno del palazzo dove trovò Fine, che attendeva notizie. Appena vide la sorella svenuta corse loro incontro.

FINE – cos’è successo a Rein?

BRIGHT – le ho detto tutto e lei è svenuta, forse non dovevo, è tutta colpa mia, sono uno sciocco, non ho pensato ai suoi sentimenti, ma solo a me stesso e ora lei sta male. Se le succedesse qualcosa per colpa mia non potrei mai perdonarmelo.

FINE – tranquillizzati Bright, forse Rein non si sentiva bene nemmeno prima, forse è rimasta soltanto sorpresa di tutto e non se l’aspettava.

BRIGHT – sei sicura?

FINE – certo. Bright non preoccuparti. Sono già alcuni giorni che Rein non si sente bene, non è colpa tu vedrai.

Erano, nel frattempo, giunti nella stanza della principessa, entrarono e l’adagiarono sul morbido letto. Propri in quel momento dalla porta entrò Silvia e vide ciò che era successo.

SILVIA – cos’è successo a Rein? È svenuta?

FINE – si è successo tutto all’improvviso e noi non sappiamo bene cosa fare.

SILVIA – uscite, qui ci penso io.

Quando furono usciti Silvia toccò la fronte della principessa che si risvegliò.

SILVIA – allora mi vuoi dire cos’è successo in giardino con Bright?

REIN – sembra che tu sappia già tutto, o mi sbaglio?

SILVIA – si so che lui è innamorato di Fine e che ti ha rivelato tutto, ma non capisco perché tu sia svenuta. Credevo che non amassi Bright, ma il principe della Luna.

REIN – già non so spiegarmi il motivo della perdita dei sensi. La notizia di Bright non mi ha sconvolta a tal punto.

SILVIA – sei sicura di sentirti bene?

REIN – si ora si.

SILVIA – cosa significa “ora si”? prima non stavi bene?

REIN – è ormai da più di una settimana che ho degli attacchi di nausea se sento odori particolari e mi sento stanca e appesantita.

SILVIA – da quando ti senti così?

REIN – da due settimane ormai, perché tu sai cos’ho?

SILVIA – lo sai anche tu, ma non lo vuoi ammettere.

REIN - cosa stai cercando di dirmi?

SILVIA – hai le nausee, svieni, ti senti stanca e appesantita. Scommetto che la sera della festa tu abbia seguito il mio consiglio, vero?

REIN – si, ma cosa centra?

SILVIA – cosa fa 2+2? Forza Rein non è così difficile da capire

Disse Silvia sorridendo. Fu in quel momento che anche Rein capì.

REIN  - non è possibile.

Disse sbalordita.

SILVIA – io credo, invece che sia realtà. E ti faccio i miei migliori auguri.

Rein allora si alzò dal letto e si diresse al suo giardino, dove tutto era iniziato.

Nel frattempo.

Fine e Bright, vedendo uscire Rein a chiamarono per sapere come stesse, ma lei non li sentì nemmeno. Allora chiesero spiegazioni a Silvia.

SILVIA – non vi preoccupate, Rein sta abbastanza bene. Ora è meglio lasciarla sola. Deve riflettere.

Rein si era rifugiata nel luogo a lei più caro, il luogo dell’amore, dove aveva donato e ricevuto, dove per una sola notte il suo sogno si era realizzato. Proprio lì nel centro del suo giardino di rose non fiorite si sedette su una sedia a dondolo e fisso il suo sguardo nel blu del cielo che la sovrastava.

Se qualcuno avesse potuto vederla là e in quel momento si sarebbe inginocchiato ad adorare quella dea che lo aveva benedetto per essersi lasciata veder da lui.

Era bellissima, splendeva di luce propria, come il sole del suo Regno.

Stava sorridendo. Era un sorriso sincero, felice, d’amore. Finalmente dopo tanto tempo le era concessa un’immensa gioia. Nessuno, in quel momento poteva essere più felice di lei.

Aveva capito la causa del suo malessere e ne era felice.

Rimase lì, a contemplare quello splendido paesaggio, fino a sera. Guardava, ma non vedeva. Era concentrata in altri pensieri, poggiando una bianca mano sul suo ventre e continuando a sorridere.

 

grazie infinite a tutti coloro che lasciano un commento e anche a chi legge la storia.

grazie da silvj.

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Capitolo 11
*** X CAPITOLO ***


X CAPITOLO


Da quel giorno Rein cambiò radicalmente.

Non poteva più uscire a cavallo con gli amici, né si dedicava a grandi avventure come sua sorella, ai balli era più riservata, schiva e non ballava più fino a notte fonda, anzi era una delle prime a lasciare la sala per ritirarsi nei suoi appartamenti.

Non voleva correre rischi inutili, le era stata donata una gioia immensa e non voleva perderla.

Era più determinata che mai a proteggere quella piccola e innocente vita.

Nessuno, però, doveva capire, sospettare o sapere quel suo segreto. Sarebbe stato un dramma per i genitori, per la sorella e per tutti gli altri, ma soprattutto per lui.

Sempre più frequentemente Rein si rifugiava nel suo giardino.

Gli amici non la cercavano più, ormai la evitavano. Non si univa più a loro, nei loro passatempi. Si era allontanata dal gruppo. Tutti pensavano che la causa fosse il fidanzamento di Fine e Bright, ormai alle porte. Probabilmente Rein non aveva superato il fatto e ora si stava allontanando da tutti, ritenendoli colpevoli di non averle detto mai nulla.

Rein non sapeva come tener nascosto ancora a lungo il segreto era sempre più agitata e spaventata. Non poteva chiedere un consiglio a nessuno, nemmeno a Silvia. La Regina delle Ninfee era, infatti, ritornata dal suo popolo, ma le aveva promesso che sarebbe tornata per aiutarla a risolvere la situazione. Rein aspettava l’amica sempre con più inquietudine e questo si rifletteva sul suo comportamento e la allontanava ancora di più dai vecchi amici.

Finalmente una mattina sentì una voce nota e tanto aspettata chiamarla.

SILVIA – Rein come stai? Scusa il ritardo, ma ho dovuto risolvere delle contese, niente di grave, ma ci ho messo più del previsto.

REIN – non ti preoccupare Silvia. Io sto abbastanza bene e tu?

SILVIA – da quel che so tu non stai molto bene Rein, sei sempre agitata e questo non ti fa bene, lo sai.

REIN - si lo so, ma non posso farne a meno. Ho già cambiato il mio modo di vestire per coprire il mio stato, ma non so per quanto ancora riuscirò a farlo. Sono passati già 3 mesi da quella notte.

SILVIA – calmati ora, ho la soluzione hai tuoi problemi.

REIN – davvero?!

SILVIA – si non ti preoccupare. Dovremmo, però, aspettare la festa di fidanzamento di tua sorella. Credi di farcela?

REIN – penso di sì. Mancano ancora due settimane.

SILVIA- bene, così potrai prepararti in modo adeguato e senza fretta.

Durante la festa di fidanzamento di Fine e Bright…

I due innamorati stavano danzando nel centro della sala e tutti ammiravano la loro felicità.

Appena finito il valzer si avvicinarono al trono per poter parlare ed annunciare ufficialmente il loro fidanzamento. Si accorsero, però, che anche Rein era lì e li stava aspettando.

Bright, un po’ nervoso, sia per l’annuncio che stava per dare sia per la vicinanza di Rein che credeva ferita dal suo comportamento, iniziò a parlare.

BRIGHT – è con immensa gioia che questa sera voglio annunciare a tutti voi, miei cari amici, il mio fidanzamento con la principessa Fine, del Regno Solare.

Tutti i presenti applaudirono per questa meravigliosa dichiarazione.

BRIGHT – cara Fine io qui davanti a tutti ti chiedo di diventare oggi la mia fidanzata e presto mia moglie. Non riesco ad immaginare la mia vita lontano da te. Tu sei l’aria che respiro, il sole che illumina la strada da percorrere. Io senza di te non sono nessuno. Ti prego non lasciarmi vagabondare per il mondo, ma accettami e diventa la mia sposa. Salvami amandomi.

FINE -  certo mio principe, mio amato Bright. Ti ho aspettato da sempre e credo di conoscerti dall’inizio del mondo. Salva questa donna e ricongiungila alla sua metà. Sposami e amami per sempre come io ho fatto e farò per l’eternità.

Detto questo i due si baciarono sigillando la loro promessa nell’applauso e qualche lacrima della folla.

Dopo il bacio una voce richiamò su di se l’attenzione.

REIN – voglio congratularmi con i futuri sposi per il loro amore. Alziamo i calici per festeggiare questo lieto evento.

Dopo il brindisi generale continuò

REIN – anch’io avrei un annuncio. Sono stata invitata a trasferirmi per un periodo nel Regno delle Ninfee, dove ho conosciuto una grande regina e dove sono sicura potrò imparare molto dal suo esempio. Perciò, come avrete ormai capito, ho accettato la sua offerta. Spero di tornare presto. Sappiate comunque che vi sarò vicina con la mente e con il cuore.

Detto questo si allontanò dalla sala da ballo prima che qualcuno potesse fermarla e chiederle maggiori informazioni e si ritirò nelle sue stanze.

La mattina dopo si accorsero che la principessa Rein era già partita e informò con una breve lettera i suoi genitori che non sapeva quando sarebbe tornata.

 

ringrazio tutti coloro che mi sopportano ancora e che leggono ciò che la mia strana mente (chiamarla fantasia sarebbe troppo) pensa!!!

un grazie speciale a chi commenta e a chi ha inserito la storia tra le preferite e tra le seguite.

un bacio da silvj.

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Capitolo 12
*** XI CAPITOLO ***


XI CAPITOLO


Si provò in tutti i modi a rintracciare la via per il Regno delle Ninfee, ma fu tutto inutile. Il Regno era governato dalla magia e solo se voleva essere trovato si mostrava ai prescelti.

Erano in pensiero per Rein, tutti sospettavano che la sua fuga fosse dovuta al fidanzamento ufficiale tra la sorella e il suo (di Rein) ex-fidanzato.

Sia Fine sia Bright non sapevano come comportarsi. Si amavano e volevano sposarsi, ma, infine, decisero di aspettare finché Rein non avesse accettato la cosa.


NEL REGNO DELLE NINFEE…

 

Rein, in vista dell’incoronazione, doveva imparare a padroneggiare i nuovi poteri che la sua condizione le dava.

Silvia la aiutava, era un’ottima maestra. Le insegnò tutte le tradizioni dei vari Regni, molte magie protettive e come comunicare con animali e piante. Questa era una capacità delle ninfee, ma Silvia decise di provare a trasmettere questa abilità alla sua pupilla. Ne rimase molto sorpresa. Rein, infatti, si dimostrò un’abile allieva, imparava in fretta e molto bene e in questa occasione non fu da meno. Si impegnò molto, ma nel giro di 2 mesi padroneggiava tale abilità come se fosse una vera ninfa.

Silvia era molto soddisfatta di Rein e decise di parlarle.

SILVIA – Rein sono molto orgogliosa dei tuoi progressi in questi mesi. Ho pensato quindi di anticipare l’incoronazione. Cosa ne pensi?

REIN – non so Silvia io non sono sicura di essere pronta per una tale responsabilità. Soprattutto viste le mie condizioni.

SILVIA – (sorridendo) il diventare la principessa dell’Universo, solitamente è visto come un grande privilegio e un grande dono, tu, invece, lo senti come un peso, un’aggravarsi delle tue responsabilità…

REIN – sai meglio di me cosa significa ciò. È sì ciò che tu hai descritto, ma comporta anche delle pesanti conseguenze. Diventare la Principessa dell’Universo implica molti oneri che non possono essere delegati. Diventerei la protettrice del Pianeta e non solo. Non so se sono pronta per questo.

SILVIA – sei pronta per affrontare tutto questo proprio perché non ti senti pronta ad affrontarlo.

REIN - ma che stai dicendo?

SILVIA – hai capito perfettamente ciò che significa essere la Principessa Universale e il tuo non sentirti pronta significa che metterò il potere universale nelle mani giuste, perché hanno compreso a pieno il loro compito.

REIN – ti ringrazio per la fiducia che riponi in me Silvia, ma sei veramente sicura?

SILVIA – si

REIN – allora mi rimetto nelle mani della mia insegnante.

SILVIA – bene. Invierò al più presto la richiesta a tutti i sovrani di Wonder. Partiremo presto. Quando i sovrani ti avranno giudicata verrai incoronata ufficialmente, ma i tuoi poteri rimarranno attivi anche al di fuori del mio Regno, ho molta fiducia in te.

REIN – grazie Silvia per la fiducia che riponi in me.

Detto questo si inchinò ed uscì per andare ad esercitarsi ancora. La prova si stava facendo imminente e lei doveva dare il massimo per poter superarla.

Nel frattempo Silvia inviò a tutti i sovrani del Pianeta la richiesta di esami nazione.

 

NEI VARI REGNI DEL PIANETA WONDER…

 

Nello stesso giorno in tutte le regge si presentò un valletto con una lettera per i sovrani.


“ come vuole la legge la candidata al titolo di Principessa dell’Universo chiede a tutti i sovrani del Pianeta Wonder di accoglierla per poterla conoscere e giudicare.
In base al giudizio che ogni Regno emetterà lei potrà essere incoronata ufficialmente Principessa Universale.
Si prega di consegnare la risposta al valletto che consegnerà questa missiva.
Omaggi.”

I vari sovrani rimasero perplessi davanti a una simile lettera e prima di rispondere consultarono gli archivi per controllare se esisteva veramente una legge che permetteva loro di giudicare una Principessa dell’Universo. Trovando questa legge tutti consegnarono al valletto una risposta. Sarebbero stati felici di incontrare la prescelta e di poterla conoscere personalmente.

Decisero di accoglierla con una sontuosa festa dove si sarebbero presentati e avrebbero potuto apprendere i desideri della Principessa.

 

grazie a chi legge e un grazie speciale a Rein94 per i suoi consigli.

spero di poter leggere le recensioni anche di chi non lo ha mai fatto.

grazie

silvj

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Capitolo 13
*** XII CAPITOLO ***


XII CAPITOLO


Era il giorno da tutti tanto atteso. Finalmente avrebbero visto e conosciuto la Principessa. Avevano indossato i loro abiti migliori, ma non si sentivano tranquilli. Di lì a poco la prescelta sarebbe arrivata e nessuno sapeva esattamente come comportarsi.

All’improvviso dall’esterno dell’edificio non si udì più nulla. Era calato il silenzio.

Un silenzio che poteva rivelare tante cose e che ora metteva in soggezione tutti i presenti.

La porta, finalmente, si aprì e ciò che gli astanti videro li lasciò senza fiato.

Tutte le campane dei Regni iniziarono a suonare a festa, la Benedizione del Sole aumentò d’intensità, le stelle e la Luna iniziarono a brillare come mai prima d’ora, i fiori fiorirono in splendidi e vividi colori, l’acqua si colorò e iniziarono dei bellissimi giochi a fontanelle, il fuoco si ravvivò in una meravigliosa fiamma e iniziò a giocare con l’acqua e il vento, una leggera brezza soffiò avvolgendo la Principessa e profumando l’aria di rose e tutti i gioielli scintillavano di luce propria.

Mai nessuno aveva ammirato un simile spettacolo. Ma rimasero ancora più sconvolti alla vista della prescelta.

Indossava uno sfavillante abito blu cobalto, in stile imperiale. Una fascia di pizzo azzurro era legata al di sotto del seno e dello stesso pizzo ricopriva tutte le cuciture del vestito.

I capelli erano nascosti da un velo blu notte costellato da piccoli brillanti. Sembrava un cielo stellato. Anche i suoi occhi erano coperti da un azzurro velo. L’unica cosa scoperta del volto era la sua piccola e deliziosa bocca.

Portava un solo gioiello: una piccola collana con una piccola pietra blu come unico ciondolo. Non volle indossare nessun diadema.

Quando una dolce brezza l’avvolse tutti gli ospiti trattennero il fiato. Videro, infatti, che la Principessa era in dolce attesa.

Solamente in quel momento si resero conto di non essersi ancora inchinati come voleva il protocollo. Si prostrarono, quindi, a lei.

Lei divertita sorrise, non le era mi piaciuto seguire il protocollo di corte. Fu proprio in quel momento che un cuore, in quella sala, saltò un battito.

Shade non era riuscito a staccarle gli occhi di dosso, solo una persona prima era riuscita a incantarlo in quel modo, ma erano ormai quattro mesi che era sparita da Wonder, era da quel ballo che non vedeva la sua Rein.

Anche la Principessa si fermò quando vide il principe della Luna che accortosi della sua mancanza si inchinò.

Lei, allora, continuò la sua “passeggiata” verso il trono da dove le sarebbero state presentate le varie famiglie reali.

La presentazione fu lunga. Tutte le famiglie reali le dovevano essere presentate e le venne raccontata ogni volta la storia del loro paese e le sue caratteristiche principali. Venne informata anche dei vari fidanzamenti in corso che a breve, si sperava, sarebbero sbocciati in splendidi matrimoni. Ogni volta la Principessa aveva parole di ammirazione e di gratitudine e augurava ogni bene alle future coppie.

Tutti rimasero piacevolmente colpiti dalla sua disponibilità e dalle sue conoscenze sui vari regni. Erano, però, perplessi sul motivo della sua riservatezza. Nessuno sapeva chi fosse, da dove venisse e perfino il suo nome era un mistero. Nemmeno le persone del suo seguito rivelavano il suo nome, per tutti era e doveva rimanere la Principessa dell’Universo.

Alla fine di tutte le presentazioni, l’etichetta voleva che fosse la Prescelta ad aprire le danze con un cavaliere, ma nessun principe o re venne a reclamarla. Erano impauriti nell’affrontare un dovere così importante. Avevano paura di sbagliare qualcosa e di compromettere il loro nome.

La Principessa capendo l’imbarazzo generale si alzò dal trono e si avvicinò ad un suo caro amico, Sam, che l’aveva accompagnata con l’incarico di proteggerla, e lo invitò a ballare. Tutti i presenti rimasero stupiti dalla bravura della coppia, ma soprattutto dalla leggiadria della Principessa, che emanava un senso di serenità, armonia ed eleganza.

 Dopo il primo ballo anche i principi e le principesse iniziarono a ballare fra loro, mentre la Prescelta rimase ad osservarli.

Shade, dall’altro lato della sala non le toglieva gli occhi di dosso, ne era rimasto incantato. Fu allora che la vide sussultare e toccare il proprio ventre gonfio e le si avvicinò.

SHADE – mi scuso, ma va tutto bene, Principessa?

P.U. – si, non si preoccupi principe Shade. Il piccolo non vuole rilassarsi e continua a scalciare…forse dovrei cullarlo un po’!

SHADE – (alquanto stupito) in che senso?

P.U. – (sorridendo) ballando! Di solito si tranquillizza molto quando balla e spesso si addormenta, proprio come se lo cullassi.

SHADE – allora…mi concederebbe l’onore di questo ballo mia signora?

P.U. – con molto piacere mio signore.

Fu così che la sala si fermò nuovamente per ammirare la nuova coppia che ballava al centro della pista da ballo.

ALTEZZA – anch’io vorrei danzare come lei. (disse sospirando)

LIONE – sembra una magia, vedo, attorno a loro due, delle splendide immagini della natura e degli animali. È bellissimo.

FINE – già non ho mai creduto che da un ballo si potessero percepire così tante emozioni.

BRIGHT- in che senso mia cara?

FINE – sprigionano un’aura positiva fortissima, come se venissi investita da ondate di serenità, pece, gioia, speranza e amore tutte in una volta. Non ho mai percepito una forza così grande in tutta la mia vita. È bellissimo.

Tutti si trovarono d’accordo con le parole di Fine. Era uno splendido spettacolo.

Alla fine del ballo la Principessa, però, ringraziò Shade e si ritirò nelle proprie stanze per la stanchezza del viaggio e del ricevimento.

Tutti i presenti, allora, iniziarono a discutere sulla nuova arrivata. I pareri erano contrastanti. Chi affermava che era perfetta per quel ruolo e che era perplesso e voleva confrontarsi con lei e conoscerla meglio. Molti, però, erano incerti, perché non riuscivano ad immaginare un valido motivo per cui non volesse essere vista in volto.

ALTEZZA – sarà così brutta che non vorrà spaventare nessuno.

SHADE – smettila Altezza. Ciò che dici non ha alcun senso. È molto bella e sprigiona una forte aura positiva, per me è abbastanza.

Detto questo si ritirò lasciando molti a bocca aperta per la sua confessione.

 

grazie a chi ha lasciato un commento e ha chi ha solo letto.

un grazie speciale a chi ha inserito la storia tra le seguite e tra le preferite.

sperando di ricevere anche commenti da chi non lo ha mai fatto, vi saluto con un bacio e un grazie.

 ciao silvj.

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Capitolo 14
*** XIII CAPITOLO ***


XIII CAPITOLO

Finalmente la serata era giunta al termine. Era stanca.

Aveva dovuto fingere di non conoscere nessuno e poi si era sentita sola in mezzo a tutti i suoi vecchi amici.

Avevano paura di li, non sapevano nulla. Lei, ma soprattutto i suoi poteri leggendari li spaventavano oltre ogni dire. E lei non poteva ancora farci nulla.

Doveva avere pazienza e far capire a tutti chi veramente era. Ma non sarebbe stato facile farsi accettare senza rivelare nulla della propria identità. Ma questo era il prezzo che accettava per la loro salvezza.

La cosa più difficile era stato l’incontro con la sua famiglia.

CERIMONIERE – la famiglia reale del Regno Solare: re Touluse, la regina Elsa e la principessa Fine.

P.U. – sono onorata di incontrarvi, spero anche di potervi conoscere meglio nei prossimi giorni.

RE – siamo noi ad essere onorati della vostra presenza fra noi.

P.U. – raccontatemi qualcosa del vostro Regno, per favore.

REGINA – il nostro Regno governa la luce solare, Principessa. Essa è fondamentale per la sopravvivenza di tutti i Regni del Pianeta, come del resto lo sono tutti gli altri Regni. Anni fa il Buio prese il sopravvento e solo grazie al coraggio di tutti i principi e di tutte le principesse si riuscì a sconfiggerlo e a ripristinare la Luce.

P.U. – sono molto sollevata nel trovare una tale unione nei futuri regnanti dei vari Regni, questo sicuramente rafforzerà i rapporti tra i vari paesi. Ciò sarà soprattutto a favore dei cittadini.

RE – certo, Principessa, è quello in cui tutti noi speriamo. L’amicizia, la collaborazione e la tolleranza sono alla base della pace.

P.U. – sicuramente, ma da quello che ho potuto capire fino ad ora anche l’amore ha la sua parte. Se non vado errata voi principessa Fine siete ufficialmente fidanzata col principe del Regno dei Gioielli, o mi sto sbagliando?

FINE – no non vi state ingannando, io e Brigth siamo fidanzati ufficialmente da qualche mese.

P.U. – e posso sapere se state già pensando ad una data per le nozze? Da quello che mi è permesso vedere siete molto innamorati e affiatati, non vedo perché dobbiate aspettare ancora.

FINE – grazie Principessa, il vostro consenso è per noi molto importante.

RE – se siete d’accordo inizieremo subito coi preparativi.

P.U. – solo felice per voi. Felicitazioni per il lieto evento.

Poi le presentazioni erano proseguite finché non era giunta l’ora di aprire le danze e come l’etichetta richiedeva doveva essere lei a farlo.

Nessuno aveva rischiato e l’avevano lasciata sola. Fortunatamente Sam era vicino e l’aveva aiutata a risolvere la situazione. Poi tutto era proseguito in modo tranquillo.

Tutti aveva ballato. Tutti tranne lei. Era rimasta seduta ad una sedia sotto gli sguardi indagatori di tutti i presenti.

Quando il bambino si era svegliato aveva pensato di ritirarsi nelle sue stanze per riposare, ma Shade l’aveva fermata. Per la prima volta qualcuno in quella stanza le si era avvicinato senza timore, anzi si era preoccupato per lei e l’aveva aiutata.

Era stato bellissimo danzare col suo principe ancora una volta. Aveva dimenticato tutti i suoi problemi, tutte le sue paure. Era ritornata a vivere per quel breve momento. Ma anche questa volta il loro tempo era limitato e quando la musica era terminata era dovuta ritornare ad essere la Principessa dell’Universo.

E ora si ritrovava nelle sontuose stanze arredate solo per lei. Così ricche che si sentiva a disagio. Era per questo motivo che si era rifugiata sul balcone e si era seduta su una sedia a dondolo ad ammirare il paesaggio notturno.

Si rilassò, finalmente dopo tutto ciò che era successo e aveva provato. Ora era serena. Finalmente poteva riposare togliendo tutto ciò che nascondeva la sua identità. Finalmente poteva essere se stessa. Solo di notte, alla vista delle stelle e della luna.

(Shade)

Aveva danzato con la Principessa dell’Universo.

Lui il principe della Luna, aveva ballato con lei ed era stato magnifico.

Non riusciva, però, a spiegarselo. Solo una volta aveva provato tanta serenità, ma era passato del tempo ed ora la sua principessa se ne era andata, lasciandolo solo.

Ma quando la Prescelta era entrata nel salone il suo cuore aveva saltato un battito. Era bellissima, anzi splendeva.

Quando aveva sorriso poi il suo cuore si era fermato e si era scordato le regole e non si era inchinato per salutarla. Poi lo aveva fissato e anche lei si era fermata per un attimo il tempo si era bloccato e nessuno poteva distoglierli. Dopo un quel attimo che per loro era durato per un tempo indefinito tutto era ritornato alla normalità e lei era proseguita verso il trono.

Era urato un attimo, nessuno se n’era accorto, ma in quell’istante aveva scorto l’eternità.

Tutti, quella sera, si erano chiesti chi mai fosse la splendida Principessa e perché non volesse rivelare la sua identità, ma lui, dentro di se, sentiva di conoscerla. La voleva proteggere da tutto e da tutti.  Si sentiva profondamente geloso nei suoi confronti, non voleva che altri la toccassero, la amassero. Sembrava, però, che fosse arrivato troppo tardi. Lei era in dolce attesa e per essere stata prescelta dalla campana doveva essere pura e doveva amare. Ciò indicava che c’era già qualcuno nella sua vita.

Gli ricordava qualcuno, era sicuro di conoscerla bene. Non l’aveva vista in volto, ma era certo di ciò che sentiva. Si lui la conosceva e voleva aiutarla.

Non sapeva né come né perché, ma qualcosa gli diceva che stava per accadere qualcosa di terribile.

Ricordò il loro ballo e i sui occhi si bagnarono delle lacrime che non aveva mai versato dopo la sua partenza. Solo ora  riusciva finalmente a piangere.

Non riusciva a capacitarsi delle sue emozioni. Solo una volta si era sentito così. Ma ormai se ne era andata. Avevano avuto una notte e così era stato. Una notte che ricordava ancora. Una notte che non avrebbe dimenticato mai. Una notte che l’avrebbe accompagnato per sempre. La notte in cui aveva amato la sola donna che possedeva il suo cuore, la sua Rein.

 

ringrazio tutti coloro che hanno lasciato un commento e chi ha inserito la mia stiria tra le preferite e le seguite.

un bacio da silvj.

ps: volevo dedicare questo capitolo a Federica perchè mi accompagna con simpatia e allegria e non mi fa mai mancare il suo affetto e il suo appoggio. spero che ti piaccia piccole peste!!!


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Capitolo 15
*** XIV CAPITOLO ***


XIV CAPITOLO


In giorno dopo i principi di Wonder erano riuniti a colazione e, ovviamente, l’argomento principale era la misteriosa Principessa dell’Universo.

La più audace, ma anche sfrontata si rivelò essere Altezza.

Si domandò, infatti, chi fosse il responsabile di quel ventre gonfio.

ALTEZZA – chissà chi l’ha conciata così. Secondo la legge una principessa universale deve essere la più pura delle creature per poter aspirare a un simile titolo. Inoltre solo la purezza le garantirà di usare in modo appropriato i suoi poteri. Però non mi sembra che la nuova arrivata sia poi così pura come vuol farci credere.

BRIGTH – smettila Altezza non sappiamo nulla di lei. Potrebbe essere sposata.

ALTEZZA – no, no. Non porta nessun anello. Evidentemente anche lei non è poi così perfetta e si è fatta ingannare da qualcuno che si è approfittato di lei. Non so se chiamarla ingenuità o stupidità.

SAM – COME TI PERMETTI DI INSULTARE LA PRINCIPESSA! TU NON SAI NULLA! SEI UNA SCIOCCA E UNA SUPERFICIALE! NON OSARE PARLARE IN QUESTO MODO MAI PIU’ ALTRIMENTI…

P.U. – smettila Sam, non devi permetterti un tale comportamento né con Altezza né con nessun altro!

Intervenne una voce ferma e decisa, ma comunque con sfumature di dolcezza e comprensione. Era la Principessa che aveva sentito tutto, ma aveva fermato Sam.

Tutti si stupirono di questo intervento e sui loro volti si poteva leggere un imbarazzo infinito.

La Prescelta non disse null’altro e se ne andò seguita subito da Sam.

Fu Silvia, a quel punto, ad intervenire e a spiegare la situazione.

SILVIA – la Principessa ha dovuto rinunciare all’amore per il troppo amore verso gli altri.

LIONE – cosa intendi dire con questo? Ha forse perso il suo innamorato poco tempo fa?

FINE – forse è rimasta vedova subito dopo le nozze?

SILVIA – no. Non le è permesso amare l’uomo che ama perché altrimenti troppe persone sarebbero in pericolo. Ora devo andare. Scusatemi.

E con una perfetta riverenza uscì dalla sala.

Durante la permanenza della Principessa i vari principi dovevano accompagnarla e mostrarle i loro regni. In questo modo lei poteva conoscere approfonditamente e in prima persona le tradizioni,le usanze, la caratteristiche  e i vari popoli. Inoltre, in questo modo, anche i principi potevano giudicarla e conoscerla meglio.

Stavano visitando il Regno della Luna quando, improvvisamente, la Prescelta si bloccò e iniziò ad osservare meglio la piazza in cui si trovavano. Tutti si domandavano la causa di un tale comportamento e rimasero ancora più stupiti quando lei si allontanò di corsa ed entrò in un piccolo vialetto.

Dopo un primo momento di sbalordimento la seguirono, ma appena la scorsero si bloccarono esterrefatti.

Era inginocchiata a terra e stava abbracciando un bambino. Questo stava piangendo e si aggrappava alla donna che lo stava stringendo come ad un ancora di salvezza.

BAMBINO – sei tu la mia mamma? Sei venuta a portarmi via?

Sentendo queste parole la Principessa lo strinse più a sè. In quel momento una donna, probabilmente insospettita dai umori esterni, uscì di casa e vedendo lì il suo principe e una donna abbracciare il bimbo si fermò.

SHADE – mi scusi signora, ma chi è questo bambino? Dove sono i suoi genitori?

DONNA – mio principe Alex è rimasto orfano da poco.

SHADE – e non sono stati rintracciati i parenti perché se ne prendano cura?

DONNA – no. nessuno sa nulla della sua famiglia. Abbiamo provato a chiedere in giro, ma non abbiamo ottenuto nulla. Non sappiamo più che fare. Lui non vuole lasciare la sua casa e ormai non mangia quasi più. Abbiamo cercato di convincerlo a venire da noi almeno per mangiare e per dormire, ma si è sempre messo ad urlare e non siamo mai riusciti nel nostro intento. Abbiamo paura perché non sappiamo come comportarci.

P.U. – non vi preoccupate signora. Vi ringrazio per la vostra gentilezza e la vostra disponibilità. Proverò a convincerlo io, se volete.

DONNA – certo provate pure, ma ormai non parla neanche più e non si fida più di nessuno. La madre, prima di spegnersi, gli promise che gli sarebbe sempre stata vicino e che non l’avrebbe mai abbandonato. Per questo motivo lui ha perso la fiducia verso tutti.

Il bambino non aveva ancora smesso di piangere. Così la Principessa si mise a cantare.

Aveva una voce dolcissima e tutti si fermarono ad ascoltarla. Alex sentendola si calmò e smise di piangere.

P.U. – Alex so che ora stai male e soffri, ma la tua mamma non ti ha mentito. Lei ti è sempre vicino, anche ora, qui in questo piccolo vicolo. Lei ti ama così tanto che non ti lascerà mai. Lei è qui nel tuo cuore e ti proteggerà qualunque cosa tu faccia lei ti verrà in aiuto. Non ti ha mentito. Ma tu, però, comportandoti così la farai solamente soffrire. Avanti forza asciugati quelle lacrime e se vuoi puoi venire con me, ci terremo compagnia insieme. Che ne dici?

ALEX – davvero anche tu hai sofferto?

Nel sentire la voce del bambino la donna credete di svenire. Erano settimane ormai che non parlava più.

Per rispondere alla domanda postale dal bimbo la Prescelta senza mostrarsi agli altri si tolse il velo che le copriva gli occhi per mostrarli ad Alex. Lui rimase in silenzio contemplandola nel profondo e dopo un tempo che sembrò infinito le accarezzò il viso e le diede un bacio.

ALEX – secondo te la mia mamma si dispiacerà se da oggi chiamerò anche te mamma?

Lei gli sorrise.

P.U. – non credo che si arrabbierà. Lei sarà per sempre la tua mamma io ti aiuterò a ritrovare la serenità. E ti amerò.

Per la prima volta dopo molto tempo il bambino sorrise e sembrò a tutti che il mondo fosse più bello. La Principessa si rimise il velo e lo baciò.

Fu in quel momento che il piccolo sentì qualcosa che lo urtava e vide il ventre della Prescelta che si aveva movimenti strani.

Lei accortasi di questo gli sorrise, prese la mano del bambino e l’appoggiò sul punto in cui il figlio stava calciando.

ALEX – non ti fa male?

P.U. – no. È la cosa più bella del mondo. Posso sentire la vita crescere dentro di me…è bellissimo.

ALEX – sono sicuro che sarai una bravissima mamma.

P.U. – speriamo che tu abbia ragione piccolo, lo spero, ma spero soprattutto di poterlo veder crescere forte e coraggioso, nel seguire la strada della luce.

ALEX – vedrai che ho ragione. E poi io non sbaglio mai.

P.U. – mi affido a te allora.

Disse la Principessa sorridendo.

ALEX – e poi c’è anche il suo papà no?!

P.U. – no, non c’è.

ALEX – perché?

P.U. – ho dovuto dirgli addio ancora prima di sapere che portavo la vita dentro di me.

Disse la Prescelta versando una lacrima di dolore.

ALEX – mi dispiace tanto se vuoi ti do una mano io.

Disse il bimbo sorridendo. Anche la Principessa gli sorrise, lo baciò per ringraziarlo e gli diede la sua lacrima sussurandogli qualcosa all’orecchio. Il bambino annuì e quando si alzarono per ritornare al castello la seguì.

Arrivati a palazzo la Principessa venne richiamata per un piccolo problema e Alex si ritrovò solo nella sua nuova stanza. Il bimbo, allora, aprì la mano che conteneva ancora la lacrima della sua nuova mamma e trovò un bellissimo diamante a forma di goccia.

 

ringrazio tutti coloro che hanno recensito e chi legge solamente.

un bacio da silvj.

ps: scusatemi in anticipo se ho commesso qualche errore ma sono a letto con la febbre, speriamo mi passi in fretta!!!

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Capitolo 16
*** XV CAPITOLO ***


XV CAPITOLO


La bellissima Prescelta doveva fermarsi sul Pianeta Wonder finché i regnanti non avessero deciso se accettarla come Principessa dell’Universo.

Solo col loro consenso poteva essere incoronata ufficialmente e per sempre Principessa Universale.

I sovrani, però, erano ancora un po’ incerti. Non riuscivano a capire il motivo di tanta riservatezza. Nessuno, infatti, aveva scorto il suo volto e mai nessuno aveva sentito il suo nome.

La Prescelta stava visitando il Regno Solare, in quel periodo.

Una mattina, finché la Principessa stava visitando i giardini del palazzo per non stancarsi troppo viste le sue condizioni, si svolse nella sala dei ricevimenti una riunione per decidere sul da farsi.

Dopo molte discussioni, grazie alle descrizioni dei figli sul comportamento che ella aveva tenuto durante le varie visite, decisero di acconsentire alla sua incoronazione.

Quando le venne data la notizia, però, videro comparirle uno strano sorriso.

Sembrava che non fosse completamente felice della loro sentenza.

Si iniziarono allora i preparativi per la celebrazione e per la fesa che ne sarebbe seguita.

ALTEZZA – mi scusi Principessa, ma volevo chiederle se dopo l’incoronazione avremo il piacere di vedere il suo volto e conoscere il suo nome.

P.U. – sono desolata, ma ciò dovrà rimanere ancora segreto.

ALTEZZA – ma sicuramente, prima o poi, rivelerà la sua identità!

P.U. – io spero che ciò non accada mai, ma non ne posso essere totalmente sicura.

ALTEZZA – beh almeno immagino che potremo conoscere il padre di suo figlio. Di sicuro non vorrà perdersi la sua incoronazione!

P.U. – voi l’avete già conosciuto.

E lasciando un’Altezza shoccata si allontanò, lasciando i preparativi ai suoi collaboratori.

Tutti erano rimasti allibiti dalle sue affermazioni. Perché non voleva far conoscere la sua identità? Chi era veramente lei? L’avevano giudicata in modo corretto o erano stati ingannati? Perché era stata così fredda e scontrosa con Altezza? E poi chi era l’uomo che l’aveva resa gravida? Come potevano conoscerlo?

Tutti si ponevano le stesse domande, ma nessuno era in grado di dare delle risposte convincenti.

Alcuni giorni dopo

Era giunto il momento dell’incoronazione. La cerimonia si sarebbe svolta nel pomeriggio e poi i festeggiamenti sarebbero continuati fino a mattina.

La Principessa si stava preparando nella sua camera, quando Sam fece irruzione.

P.U. – Sam che succede?

SAM – mi scuso infinitamente per il mio comportamento, ma è venuto a crearsi un imprevisto che richiede urgentemente il vostro intervento.

P.U. – cosa intendi dire Sam?

SAM – è arrivata Bianca.

La Prescelta sbiancò e dovette reggersi alla sedia per non svenire e cadere rovinosamente a terra.

P.U. – non è possibile. Credevo che non l’avrei più rivista dopo averla battuta … Dimmi dov’è.

SAM – ma è pericoloso per voi affrontarla ora e poi cosa penseranno i sovrani del Pianeta?

P.U. – non mi importa cosa penseranno o cosa faranno, ora l’unica cosa da fare è affrontare Bianca e sconfiggerla per sempre altrimenti tutto ciò che ho fatto sarà stato vano.

Così dicendo uscì dalla camera e si avviò verso la sala dell’incoronazione per affrontare la nuova venuta.

 

ringrazio tutti coloro che lasciano un commento

spero di riceverne altri

un bacio da silvj



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Capitolo 17
*** XVI CAPITOLO ***


XVI CAPITOLO


Erano tutti riuniti nella sala dell’incoronazione quando le porte si spalancarono e una voce sconosciuta invase la sala.

? – fermi la sedicente principessa dell’universo che voi conoscete è un’impostora, vi ha usati e ingannati.

LIONE – cosa?! Quella non è la vera principessa?!

? – esatto principessa Lione, è una bugiarda.

SHADE – come potete affermare una cosa del genere? Ne avete le prove?

? – ah ah ah! Certo che posso dimostrarlo e dovreste esservene accordi da soli, il suo ventre dovrebbe essere ben in mostra ora!

ALTEZZA – l’avevo detto che una principessa universale doveva essere pura, ma lei è incinta e non è nemmeno sposata!

? – già avreste dovuto dare ascolto alla principessa Altezza.

FINE – ma siete sicura di ciò che dite? Non mi sembrava volesse ingannarci.

? – certo che ne sono sicura perché IO sono la vera e unica Principessa dell’Universo!

TUTTI – cosa?!

? – si, io sono Bianca l’eletta dalla Campana. Sono io l’unico essere puro in grado di gestire i poteri dati dalla mia incoronazione. L’impostora ha cercato più volte di eliminarmi, per poter prendere il mio posto. Mi meraviglio di voi che non abbiate sospettato nulla vedendola gravida. È sempre stata un’ottima attrice, questo non lo posso negare, ma pensavo che avreste almeno sospettato qualcosa sapendo che non era sposata e che il figlio che avrà sarà un bastardo. Nessuno sa chi sia l’artefice del suo stato poi!

P.U. -  non ti permettere mai più di disprezzare mio figlio

Nessuno aveva mai sentito una voce più carica di rabbia e di tensione.

Tutti si spaventarono sentendo la voce della Principessa.

B – ti sbagli mia cara, io non disprezzo tuo figlio, lui non mi ha ancora fatto nulla. Io odio te per tutto ciò che mi hai fatto!

P.U. – come osi definirti una creatura pura quando provi questi sentimenti? Sei un’ipocrita!

B. – sei stata tu che mi hai portato ad avere queste emozioni! Io ti consideravo una mia amica, mi sono confidata con te, ti ho fatto conoscere la mia famiglia e tu, invece, mi hai ingannata e umiliata. Hai aspettato di avere la mia assoluta fiducia e poi mi hai colpita alle spalle. Sei stata molto abile, ma come vedi mi sono liberata dalla prigione in cui mi hai rinchiusa dopo la battaglia e ora sono venuta per punirti.

P.U. – ti sbagli se credi che io me ne starò qui ferma senza fare nulla. Non posso permetterti di impossessarsi dei poteri conferiti dalla corona. Ti batterò nuovamente e tu ritornerai nel luogo da dove sei venuta e ci rimarrai.

B. – e brava la nostra Principessa, credi davvero di potermi sconfiggere? Non so se definirti sciocca o ingenua. Tu non possiedi i poteri e nelle tue condizioni non ti puoi permettere di usare tutta la tua forza, che è inevitabilmente diminuita. Ah ah ah di addio ai tuoi amici perché non li rivedrai mai più!

Detto questo scagliò una potente scarica elettrica contro la Principessa.

Tutti ammutolirono, non si riusciva a vedere nulla, perché era tale la potenza del colpo che aveva sollevato un grande polverone.

Non si percepiva nessun rumore. Erano tutti in attesa. Chi avrebbe vinto? E poi chi diceva la verità? Chi era veramente la cosiddetta Principessa dell’Universo? Era davvero un’impostora? Perché non si era difesa dalle accuse di Bianca? Perché si erano già scontrate? Possibile che la misteriosa Principessa li avesse ingannati tutti?

Appena si riuscì a vede qualcosa si scorse Bianca che era scoppiata in una fragorosa risata. Si era vendicata, finalmente della precedente sconfitta che le aveva inflitto la Principessa.

 

ringrazio tutte le persone che leggono. un grazie speciale va a chi lascia un commento e poi mi aiuta a risovere i dubbi che mi assalgono!

spero di poter conoscere le vostre opinioni.

un bacio da silvj.


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Capitolo 18
*** XVII CAPITOLO ***


XVII CAPITOLO


Nessuno fiatava nella stanza dell’incoronazione. L’unico suono era la risata agghiacciante di Bianca.

Nessuno riusciva a muoversi. Erano sbigottiti da ciò che era successo davanti ai loro occhi senza che loro avessero potuto fare nulla.

Perché Bianca era riuscita a sconfiggerla così facilmente? Allora era realmente lei la Prescelta, perché, altrimenti non avrebbe mai potuto eliminarla così in fretta?!

Shade non riusciva a credere a ciò che stava vedendo. Non era possibile, non poteva essere vero. Non riusciva a muoversi non poteva correre dalla sua Principessa per vedere come stava. L’unica cosa che riusciva ancora a fare era versare una lacrima per la persona che gli aveva fatto provare di nuovo le emozioni travolgenti che sentiva per la sua Rein. Avrebbe voluto chiederle molte spiegazioni, se anche lei provava ciò che provava lui, se sapesse dove fosse la sua amata o se, come sospettava, dietro quella maschera c’era proprio lei.

Da quando Bianca e la Principessa si erano rivolte la parola nessuno era stato in grado di muoversi e nessuno aveva potuto difenderla. Perché lui, il grande principe della Luna, non era stato in grado di proteggerla? Perché non riusciva a muoversi? Forse aveva dubitato della purezza della Prescelta? Aveva dato ragione a Bianca?

No. Ritornò con la mente a tutte le giornate passate insieme, all’incontro con Alex, alla bontà, semplicità, umiltà e all’amore con cui li aveva trattati.

No. L’unica impostora presente nella sala poteva solo essere lei, Bianca.

La sua Principessa non li aveva ingannati, li stava proteggendo anche ora. Probabilmente li aveva costretti all’immobilità per impedire a qualcuno di correre in suo aiuto.

Perché aveva sacrificato la sua vita per salvare le persone che avevano dubitato di lei? Perché non aveva protetto se stessa?

Perché? Perché?

L’unica cosa che era in grado di fare ora era piangere per averla perduta, forse un’altra volta.

La polvere ora si stava diradando e gli occhi erano tutti puntati su Bianca, mentre rideva per aver sconfitto la sua rivale.

Proprio in quel momento venne colpita da un onda d’acqua e vento che aveva la forma di un drago.

Bianca venne scaraventata a terra e imprigionata da corde d’edera.

Tutti allora si voltarono verso la direzione da cui proveniva l’attacco e rimasero ad ammirare, incantati la Principessa che non si era fatta nulla e anzi aveva le mani illuminate mentre controllavano le forze della natura.

B – come hai fatto? Nessuno può resistere a una tale scarica elettrica

P.U. – sono spiacente di deluderti, ma come vedi non mi hai fatto nulla. È bastato innalzare una barriera magica ed ho annullato i tuoi attacchi.

B – solo chi ha i poteri supremi potrebbe riuscire a difendersi da un mio attacco e ha governare le forze della natura. Ma tu non sei la Principessa dell’Universo, non lo potrai mai essere.

P.U. – mi dispiace per tutte le brutte notizie che ti devo dare, ma io sono già la Principessa dell’Universo. E, di conseguenza, sono in grado di fare questo e molto altro.

B – non è possibile. Tu non sei stata incoronata.

P.U. – non mi serve un diadema per usare i poteri. Mi è sufficiente il dono della maestra, che ho ottenuto prima di giungere qui.

B – No. Non può essere vero io sono la prescelta, non tu. Tu sei impura. Sei incinta e non hai nemmeno un marito. E nessuno sa chi sia il padre. No tu non puoi essere la persona pura che è destinata al potere supremo.

P.U. – mi dispiace Bianca, ma la Campana ha scelto me molto tempo fa.

B – noooo

Dopo l’urlo di disperazione di Bianca la Principessa ordinò alle sue guardie di riportarla nel luogo da dove era riuscita a fuggire.

Nell’attimo in cui lo scontro finì tutti riuscirono a muoversi di nuovo. La barriera che li proteggeva era stata tolta. Il pericolo era finito.

Shade, allora, si avvicinò alla Prescelta.

S – mi dispiace infinitamente di non averla potuta aiutare.

P.U. – non si preoccupi principe, sono stata io ad impedirvelo dopo tutto.

Detto questo, però, non si sentì bene e si appoggiò istintivamente a Shade perché la sostenesse.

S – non vi sentite bene? Devo chiamare un medico? Forse vi siete affaticata troppo?

P.U. – no lasci stare è solo un po’ di stanchezza, nelle mie condizioni è sconsigliabile affrontare dei duelli, controllare la natura e innalzare forti barriere, ma con un po’ di riposo tornerò in perfetta forma. Vorrei, però, chiederle una cortesia…

S – certamente, tutto ciò che vuole

P.U. – grazie per la sua disponibilità. Potrebbe accompagnarmi nella mia camera e non far parola a nessuno della mia debolezza, per favore? Non vorrei che si preoccupassero inutilmente.

S – come desidera maestà.

Si incamminarono insieme verso le stanze a lei riservate. Non parlarono più lungo il tragitto. Si beavano della vicinanza l’una dell’altra senza pretendere nulla di più.

Ad un certo punto, però, la Principessa si accasciò tenendosi una mano sul ventre.

Shade, vedendo la sua espressione sofferente, la prese tra le braccia e la sollevò da terra, come se non pesasse nulla.

S – vi sentite bene? Siete sicura che non devo chiamare un medico? Non vorrei che né voi né il bambino possiate soffrire.

P.U. – grazie per le vostre premure mio principe, ma è solo la stanchezza, il riposo è l’unica medicina di cui abbiamo bisogno. Ma voi non dovete affaticarvi portandomi in braccio, lasciatemi pure, inoltre peso per due.

Disse sorridendo.

S – non vi preoccupate per me, voi non pesate affatto e poi è un piacere esservi utile dopo che ci avete salvato la vita.

P.U. – Bianca non vi avrebbe fatto nulla, almeno per il momento. Voi le servivate da testimoni per affermare che lei era la vera Principessa e io un’impostora.

S – mi vergogno profondamente di aver dubitato della vostra purezza. Non meriterei nemmeno di potervi guardare.

P.U. – non vi abbattete così è perfettamente normale dubitare di chi non si conosce ancora bene. Inoltre le ragioni di Bianca erano ben studiate.

Erano così giunti alla porta della stanza e Shade si vide costretto a lasciare la Prescelta. Si inchinò, ma quando alzò lo sguardo, vide qualcosa che lo sconvolse. Rimase lì a fissare la Principessa mentre entrava e chiudeva la porta.

Lì, proprio al collo della Prescelta c’era un ciondolo.

Era una collana formata da un filo d’oro con una meravigliosa pietra blu.

Era uguale a quella che portava al suo collo.

 

grazie mille per le recensioni che mi lasciate, un bacio da silvj.



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Capitolo 19
*** XVIII CAPITOLO ***


XVIII CAPITOLO


Non era possibile. Non poteva essere vero. Non poteva essere lei.

Più ci pensava e più rimaneva confuso.

Perché non si era rivelata, allora? Se era come pensava, lei era in famiglia, non doveva temere nulla. Perché?

Quella collana…

Forse ne esistevano altre e quella non era la sua principessa. Si, forse, ma come poteva esserne sicuro? Non poteva chiederlo a nessuno.

Con tutti i suoi dubbi si era rifugiato in un luogo sicuro per poter pensare, riflettere e lasciarsi immergere nei ricordi.

Era in giardino che ammirava le splendide piante illuminate dall’ultimo sole.

Iniziò, inconsapevolmente, a giocare con la collana che portava sempre al collo. Ormai era diventata un’abitudine farlo. Gli sembrava che Rein fosse li con lui.

SILVIA – buona sera, principe Shade. Come state? Oh ma vedo che possedete il ciondolo del destino, è rarissimo, siete molto fortunato ad averlo.

S – come? Cos’è il ciondolo del destino?

SILVIA – la collana che portate al collo viene chiamata così.

S – raccontatemi qualcosa sul ciondolo, per favore.

SILVIA – sulla storia del monile non c’è nulla di certo, ma vi sono molte leggende che il mio popolo sin tramanda da molte generazioni … si racconta che all’inizio della storia il mondo fosse diviso in due. Una parte era governata dalle forze della Luce e l’altra dalle Tenebre. I due popoli, ovviamente, erano nemici e gli incontri tra le due stirpi erano severamente vietati. Un giorno, però, la principessa della Luce si perse in una palude e si inoltrò, per errore, nei territori nemici. Nello stesso momento era in corso la prova d’età del principe delle Tenebre. Questo doveva rimanere nella palude per un anno, sopravvivendo a tutti i pericoli che poteva incontrare, ma soprattutto, tutti si auguravano che potesse essere il prescelto per conquistare i territori avversari. Per questo motivo doveva cercare di uccidere dei nemici, la guerra sarebbe così scoppiata e loro avrebbero vinto, perché meglio addestrati. Il principe era a conoscenza delle speranze del suo popolo, ma non condivideva pienamente le loro idee. Fu proprio all’inizio della sua prova che incontrò la principessa che si era perduta. I due, pur sapendo di essere avversari, divennero amici e superarono, insieme, le avversità che la palude imponeva loro. Grazie alla forza di lui e alla sapienza di lei, già dopo pochi mesi avevano superato le prove più ardue. Erano molto affiatati e lavoravano in sintonia. Erano molto legati e si capivano al volo. Si erano consolati a vicenda, quando perdevano la speranza. Insomma si erano perdutamente innamorati. Questo straordinario evento, però, non passò inosservato dagli indovini di corte. Le due casate, convinte dell’inganno l’una dell’altra, si dichiararono guerra. i due principi, saputo ciò ch stava per accadere, si precipitarono verso il campo di battaglia, per cercare di fermare una guerra assurda. Entrambi corsero al centro e riuscirono a fermare la battaglia. Dopo una lunga discussione e dopo che i due si erano dichiarati davanti a tutti, i sovrani decisero che la loro unione era impossibile, anzi avevano commesso un’infamia e sarebbero stati i primi a morire quel giorno. I principi, rassegnati si abbracciarono e guardandosi per l’ultima volta negli occhi si promisero amore eterno. Sarebbero rinati e si sarebbero cercati per coronare il loro sogno d’amore. E mentre si baciavano per la prima volta scesero dai loro occhi due lacrime. E propri in quel momento vennero uccisi da una freccia dritta al cuore. Nessuno uscì vincitore da quella battaglia. Tutto venne cancellato, tutto venne sepolto dalla pioggia e dal tempo. I due popoli persero la loro forza e la loro saggezza per molto tempo. Finché dopo molti secoli nacque un nuovo popolo. Sul punto in cui i due amanti morirono nacque un magnifico albero. Fu ai piedi di quel albero che un principe e una principessa si incontrarono per la prima volta, fu lì che si innamorarono e si sposarono. Proprio durante la cerimonia l’albero donò due collane con due ciondoli uguali agli sposi. Erano le lacrime dei due principi della Luce e delle Tenebre. Solo dopo un tempo immemorabile avevano potuto ritrovarsi e amarsi liberamente, coronando il loro antico sogno d’amore. Da allora le due collane vengono ricevute da persone che sono destinate ad amarsi, solo chi ha un cuore puro può averle.                                                                                                                                                                     Conservi la collana del destino con molta cura, perché è intrisa di sentimenti molto potenti e profondi che possono dar vita ad un enorme potere.

S – certamente.

Shade era rimasto impressionato dalla storia appena ascoltata.

SILVIA – mi raccomando è molto preziosa e rara, ne esistono solo due al mondo.

S – cosa? Solo due? Ne site sicura?

SILVIA – si assolutamente. Sono destinate ad essere portate dalle persone dal cuore puro e innamorato. Se le due persone che l’indossano si incontrassero e si innamorassero, rimarrebbero legate per sempre. Si dice che anche quando siano lontane possano sentire ciò che accade all’altro. Se unite poi possono sprigionare un forte potere. Se, invece, le due persone non si incontrassero, sarebbero destinate a cercarsi perché non riuscirebbero a vivere senza l’altra metà di se stessi.

S – ne esistono solo due, solo due …

E così dicendo si allontanò.

Aveva trovato la conferma che cercava.

 

ringrazio Rein94 e Bennyrobin per lasciarmi sempre la loro recensione, è sempre molto gradita e aspettata!

ringrazio tutti coloro che leggono, spero di sentire, prima o poi, anche i vostri commenti, positivi o negativi che siano, sono tutti importanti per crescere.

vorrei chiedervi, però, un piccolo favore ... non ho molte idee sul nome del piccolo principino ... mi chiedevo se potreste suggerirmi qualche nome maschile al riguardo.

un grazie sincero a tutti coloro che mi aiutano e aiuteranno!

spero che questo capitolo non sia così brutto come sono convinta che sia, mi auguro solo che continuiate a seguirmi anche dopo questo capitolo di cui non sono convinta!

un bacione da silvia.




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Capitolo 20
*** XIX CAPITOLO ***


 

XIX CAPITOLO


Erano passati tre giorni dallo scontro con Bianca e ora si trovava nel Regno Solare. Era l’ultima tappa prima di andarsene.

Ora tutti sapevano che era la Principessa dell’Universo, anche senza il loro consenso.

Molti si erano scusati per non averla difesa, altri non si esprimevano. Erano delusi. Si sentivano ingannati. Come aveva detto Altezza:

ALTEZZA – non le serviva il nostro giudizio. Si è presa gioco di noi. Non è degna di essere la Prescelta. Ci ha ingannato, non ha detto la verità. Ci ha usato e si è divertita alle nostre spalle.

Nessuno aveva compreso veramente il motivo per cui le erano stati affidati i poteri anche senza il diadema.

Nessuno si era preoccupato per ciò che era accaduto.

Tutti pensavano che Bianca fosse malata o forse che potesse avere anche ragione. Salvavano l’impostora e condannavano lei perché era stata troppo violenta, soprattutto nella punizione che le aveva inflitto. La cosa, però, che la shoccava era il fatto che nessuno sapesse cosa avesse deciso per Bianca, davano che scontato che l’avrebbe punita in modo esemplare o forse anche di peggio.

L’unica persona che dopo lo scontro l’aveva aiutata era scomparsa la mattina dopo e non si riusciva più a trovare. Era l’unico che la faceva sentire bene e in pace col mondo. L’unico che la capiva. L’unico che la ascoltava. L’unico che non la giudicava senza essere a conoscenza dei fatti completi.

Si, l’unico a cui importava di lei ora se n’era andato e nessuno ne capiva il motivo. Il suo Shade l’aveva lasciata sola.

Lei, però, non lo condannava. Era giusto che vivesse la sua vita senza perdersi nel passato.

Stava contemplando il cielo sopra di lei, quando sentì una voce a lei famigliare.

SILVIA – buon giorno Principessa, come sta?

P.U. – per quanto possibile sto abbastanza bene. Ma tu potresti anche evitare tutte queste formalità vista che siamo sole, non credi?

SILVIA – forse hai ragione Rein, ma mi sembra molto strano poterti parlare nuovamente come amica e non rivolgendomi a te come Principessa dell’Universo.

Entrambe sorrisero pensando all’assurdità di tali parole.

P.U. – si hai ragione, ma è meglio che nessuno sappia, oltre alla mia vera identità, la nostra conoscenza.

SILVIA – già … ma ora dimmi … come ti senti veramente?

P.U. – fisicamente sono sempre più stanca e appesantita, ma ormai non manca molto.

SILVIA – sta per giungere il momento tanto atteso … ma …

P.U. – cosa ti devo dire? Sono delusa dal comportamento dei miei amici, non si sono preoccupati di capire. Hanno giudicato, ma non conosciuto. Non posso, però, far loro una colpa di tutto. Bianca è stata molto abile. Ora tutti dubitano che io sia la persona giusta, ma sono troppo impauriti per reagire, sono troppo forte per loro! Mi subiscono, mi accontentano, ma attendono con trepidazione il momento in cui me ne andrò.

SILVIA – e di Shade che mi dici?

P.U. – è stato l’unico che abbia cercato di conoscermi veramente, mi è stato accanto, mi ha aiutato. Non gli rimprovero nulla, è giusto che si rifaccia una vita.

SILVIA – forse è colpa mia, se non ti avessi conferito i poteri, se non ti avessi prescelta,se non ti avessi incoraggiato quella notte, se …

P.U. – smettila Silvia. Se non mi avessi donato i poteri, ora sarei morta, se non mi avessi scelta ora non saremmo più in vita, se non mi avessi spinta fra le sue braccia, non l’avrei mai amato completamente e ora non starei per avere il dono più bello. Io ti devo solo ringraziare per tutto ciò che hai fatto e farai per me.

SILVIA – cosa stai per chiedermi Rein?

P.U. – ti devo chiedere un favore … quando arriverà lo scontro finale, tu li dovrai proteggere e alla fine vorrei che consegnassi questa lettera a Shade e che tu leggessi questa, non la dovrai aprire fino ad allora. Accetti?

SILVIA – farò tutto ciò che mi chiederà mia Principessa.

Detto questo si congedò. Avevano, entrambe, sentito dei passi avvicinarsi a loro.

 

 

ringrazio tutti quelli che leggono e un grazie speciale per chi commenta.

mi scuso per il ritardo, ma ero davvero molto impegnata e ho avuto pochissimo tempo in questa settimana.

un bacio silvia.

ps: fatemi sapere che ne pensate!


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Capitolo 21
*** XX CAPITOLO ***


XX CAPITOLO


Fine avanzò verso l fine del giardino tanto amato dalla sorella.

Era triste e i suoi occhi tradivano tutta la sua pena.

Il suo sguardo si fissò nel cielo azzurro in un punto indeterminato e una piccola lacrima le solcò il bel viso al ricordo di quegli occhi tanto amati e ora scappati.

La Principessa dell’Universo, vedendola così infelice e immersa nei suoi sentimenti, le si avvicinò.

P.U. – principessa Fine si sente bene? Cosa e successo per turbarla in questo modo? Non l’ho mai vista piangere …

F – oh Principessa, non mi ero nemmeno accorta della sua presenza, mi perdoni la prego.

P.U. – non si preoccupi per queste sciocchezze. Qualche volta è bello venire ignorati, soprattutto dopo ciò che è successo … ma mi dica, va tutto bene?

F – non si inquieti per me … passerà presto, è solo un po’ di nostalgia …

P.U. – nostalgia?! Non capisco …

F – si, proprio nostalgia per una delle persone più importanti della mia vita. Deve sapere Principessa che io ho una sorella gemella, Rein. Lei, però, non abita più nel nostro regno ormai da molti mesi e da quando se n’è andata io e nessuno di noi ha più avuto sue notizie. Io credo che la ragione della sua fuga sia il mio fidanzamento col principe Bright.

P.U. – perché dice questo? Come può esserne sicura?

F – perché Rein era la fidanzata di Bright ed io gliel’ho portato via.

Disse la principessa solare scoppiando in lacrime.

La Prescelta, allora, la circondò con le sue braccia e la cullò con un dolce canto. Dopo qualche minuto Fine si calmò e smise di versare le sue lacrime salate.

P.U. – cara Fine non ti devi sentire colpevole per ciò di cui no hai colpa.

F – ma io ho separato Rein dal suo amore, io mi sono fidanzata con Bright quando lei non era presente, io non le ho mai detto nulla perché non ne avevo il coraggio, io l’ho invitata alla festa per il mio fidanzamento senza pensare ai suoi sentimenti e proprio allora lei se n’è andata. Non mi sento colpevole, io sono colpevole per le sofferenze che ho causato a mia sorella.

P.U. – no, no tu non hai nessuna colpa. Tu non volevi certo ferirla, ti sei innamorata di Bright e, evidentemente, lui di te. L’amore non può essere una colpa, l’amore è un dono che non tutti hanno o possono avere per molto tempo. Sicuramente Rein non te ne ha fatto una colpa, probabilmente è dovuta allontanarsi da palazzo per altri motivi.

F – quali? Quali motivi poteva avere per scappare? È tutta colpa mia non avrei mai dovuto permettere che questo avvenisse.

P.U. – Fine smettila. Non è colpa tua. Ti posso garantire che tua sorella non ti ritiene colpevole di nulla. Non potrebbe mai farti soffrire in questo modo!

F – come fa a sapere tutto questo? Lei conosce mia sorella? L’ha vista?

P.U. – si. Conosco Rein da molto tempo ormai e ti posso rassicurare su questa questione. Lei se n’è andata per altri motivi, di certo non per il tuo futuro matrimonio.

F – ma perché e dovuta andarsene senza dirci nulla di preciso?

P.U. – mi dispiace principessa Fine, ma questo non posso diglielo, ma non si preoccupi appena la vedrò mi raccomanderò perché ritorni dalla sua famiglia. Farò tutto ciò che è in mio potere perché sia presente alle vostre nozze, promesso.

Disse la Prescelta alla sorella.

F – davvero?! Ma dove si trova ora Rein? Potrei parlarle io?

P.U. – mi dispiace ancora una volta, ma ora Rein non è in grado di giungere a palazzo, ma presto potrà farvi visita e allora potrete parlare.

F – grazie, grazie mille per tempo che mi avete dedicato ascoltandomi, consolandomi, ma soprattutto per la lieta notizia che mi avete appena comunicato.

Fine, allora, abbracciò e baciò la Principessa.

Quest’ultima  sorrise.

Si stava per allontanare e rientrare quando una fitta la bloccò e le mozzò il respiro.

 

ringrazio tutti coloro che lasciano un commento e anche chi legge solamente.

non vi nascondo che un pò mi dispiace di non poter leggere cosa pensate della storia, però non è giusto neanche obbligarvi a recensirla solo per farmi contenta!

scusate per il ritardo, ma ho davvero molto da fare e un calo di fantasia che mi blocca. spero di risolvere presto il problema. un bacio e ancora grazie.

silvia.

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Capitolo 22
*** XXI CAPITOLO ***


XXI CAPITOLO


Fine vide la Principessa bloccarsi e sorreggersi alla colonna del gazebo e le andò vicino per assicurarsi che stesse bene.

F – Principessa state bene? Devo chiamare qualcuno?

P.U. – no no non si preoccupi è solo un calcio più forte del solito. È già passato. Vada pure ad occuparsi dei preparativi delle nozze, sono abituata alla vivacità del mio bambino.

Disse sorridendo.

Fine dopo alcune insistenze si lasciò convincere e si allontanò lasciando la Prescelta in giardino seduta su una sedia a dondolo sotto il gazebo.

Stava lì, ammirando il panorama, ma in realtà non stava fissando nulla. Era immersa nei suoi pensieri.

Era lì seduta e, con una mano sul ventre, iniziò a parlare da sola … o quasi!

P.U. – che figure mi fate fare eh? Non potevate aspettare che si fosse allontanata? Speriamo che non si preoccupi molto, perché è meglio che non torni per assicurarsi sulla nostra salute! Sarebbe maleducato, ma soprattutto molto imbarazzante doverle dire che prima le ho mentito. Perché non erano i vostri calci, ma le contrazioni che mi avvertivano che desiderate venire al mondo e che vi siete stufati di rimanere lì dentro!                                                                                            Nessuno deve assistere al lieto evento.                                                                                                                          Sarò costretta a togliermi il velo e tutti mi riconoscerebbero e chiederebbero delle spiegazioni che non posso dare.                                                                                                                                                                           Inoltre, immagino che voi assomigliate anche a vostro padre e non sarebbe certamente il modo migliore per dargli la lieta notizia!                                                                                                                                                                               Verrà un giorno in cui vi conoscerete. Spero solo che vi accolga senza rancori nei miei riguardi.                                                                                                                                                                        Non credo mi perdonerà per ciò che gli ho fatto e gli farò, ma, purtroppo, è l’unico modo per salvarvi. Non mi perdonerei mai se vi dovesse capitare qualcosa di male per la mia mancanza di coraggio. E ancora meno per il mio egoismo.                                                                                                                                                                           Vi prometto che farò tutto ciò che mi sarà concesso per assicurarvi un futuro sereno e pieno di luce.                                  Vi auguro di vivere a lungo; di trovare la vostra metà; di crescere in età, sapienza e grazia; di vivere nell’amore. Spero che troviate il vostro angolo di Paradiso e che lo viviate pienamente e completamente.                                                      Io l’ho avuto e non mi pento di nulla.                                                                                                                           Seppur nella sua brevità lo rivivrei ancora, anche se il prezzo fosse lasciare tutto e tutti subito dopo.                                  Vi prego di perdonarmi per ciò che dovrò fare a voi, ma credetemi che sarà soprattutto per voi.                                                                                                                                                                                Non abbiate dubbi: ho amato vostro padre con tutta me stessa e lo amerò per l’eternità. Gli ho donato il mio corpo, il mio cuore e la mia anima.                                                                                                                                                 Spero che un giorno mi potrà perdonare per tutto ciò che non gli ho detto di persona. Farò in modo che le rose del nostro giardino fioriscano per tutto l’anno e se vorrete cercarmi, io sarò là. Al centro del mondo. Dove tutto ha avuto inizio. Dove il Cielo, per un istante, ha toccato la Terra. Dove il Sole ha amato la Luna.

 

Dopo queste parole la Principessa dell’Universo si alzò e si avviò per l’ultima volta al centro del mondo per finire ciò che aveva iniziato.

 

ringrazio tutti coloro che hanno commentato il capitolo precedente e tutti quelli che ho finora pubblicato.

spero che questo capitolo vi piaccia.

un bacio silvia.

 

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Capitolo 23
*** XXI CAPITOLO ***


 

XXI CAPITOLO


La Principessa dell’Universo si inoltrò nel giardino di rose e si fermò al centro di questo dove comparve un letto e tutto ciò che era necessario.

Nessuno l’aveva vista e, fortunatamente, nessuno venne a cercarla.

Lì, al centro del suo mondo dove nove mesi prima tutto era iniziato, lì tutto ebbe anche termine.

Quando giunse al luogo prescelto le vennero incontro le sue ancelle per prepararla ed aiutarla.

Erano spiriti puri, giunti da ogni regno. Elette per questo importante compito dalla Custode. Erano in grado di usare la magia curativa per salvare e proteggere.

Innalzarono,così, una barriera di energia che impediva a chi si trovava al suo esterno di vedere e sentire. Anzi allontanava chi si avvicinava troppo, invitandolo, inconsciamente, a concentrarsi su altri impegni.

La Principessa dell’Universo si spogliò, raccolse i suoi lunghi capelli in un’alta coda per evitare che le dessero troppo fastidio e si sdraiò sul letto.

Appena iniziarono le contrazioni più forti, accadde per molti l’inspiegabile.

Il cielo si oscurò improvvisamente e tutti vennero presi dal panico.

Tutti coloro che si trovavano nel palazzo si riunirono nella grande sala dove vi era un balcone che permetteva loro di uscire per studiare questo strano fenomeno.

Il cielo si illuminò di una luce strana, nuova, diversa.

Il Sole venne oscurato dalla Luna.

Era la prima eclissi che si fosse mai verificata sul Pianeta Wonder.

SILVIA – e il Sole incontrò, conobbe ed amò la Luna.

I due astri splendettero in cielo.

Il buio calò per eliminare la luce.

Ma la speranza nacque dall’amore e vinse sulla disperazione nata dalla morte.

Oggi la Profezia si è compiuta.

Oggi il Buio e la Luce sono tornati.

Oggi inizierà un nuovo mondo.

Oggi è l’inizio della battaglia finale.

 

Detto questo si allontanò senza più dire nulla, lasciando gli ospiti sempre più stupiti ed incuriositi.

Cosa voleva dire la Regina delle Ninfee? Perché aveva pronunciato quelle parole? Era veramente una profezia? Perché non si era spiegata maggiormente? Cosa significava che la Luce e il Buoi sarebbero tornati? Perchè si parlava di una nuova battaglia?

Perché la Principessa Universale non era con loro? Dove si trovava nel momento del bisogno? Era, forse, lei la causa di questo sconvolgimento naturale?

Tutto rimase immobile per alcune ore, finché un nuovo evento venne a verificarsi.

Dall’incontro tra Sole e Luna nacque una forte luce che si irradiò per tutto il Pianeta come un’onda d’urto.

Tutto veniva colpito, nulla poteva nascondersi.

Questa luce trasformò la paura in serenità, il dolore in gioia, la disperazione in speranza, la tristezza in sorriso, il buio in luce, la morte in vita.

Tutto ciò che toccava veniva trasformato in positivo.

Era una luce benefica.

Cosa poteva significare tutto ciò?

Ecco la domanda che tutti si ponevano.

 

Nel frattempo nel giardino di rose, ora fiorito a festa, una giovane e bellissima donna stringeva al petto due piccoli angeli.

Era illuminata da un chiarore puro e benevolo che si sprigionava dai suoi occhi. Le sue rosee guance erano rigate da innumerevoli lacrime di gioia per quel lieto evento.

In quel momento non era più la Principessa dell’Universo, non era più la Principessa del Regno Solare.

In quel momento era solamente Rein, la mamma di due splendidi bambini che stringeva al seno.

REIN – grazie per il dono che mi è stato concesso.

Grazie per averlo reso possibile.

Grazie a voi potenti forze celesti.

Grazie al Sole che mi ha generato, rendendomi ciò che sono.

Grazie alla Luna per avermi donato una notte col suo figlio prediletto.

Grazie a Voi che avete vegliato su di me in queste ora dandomi la forza.

Grazie perché so che continuerete a vegliare sui vostri principini, i miei bambini.

Ora io qui presento a Voi somme potenze dalla Natura i miei figli.

YARI, figlio del sole e SELENE, figlia della luna.

 

Detto questo si addormentò sfinita sul letto.

Quel giorno era nato il futuro, ma si era decretata la morte del passato.

 

 

ringrazio:

Rein94

lamasi

Simo Chan

bennyrobin

Heart

per aver lasciato il loro commento e mi scuso se non ho tempo per rispondere, ma maggio è un mese pieno di impegni di tutti i generi.

spero di non lasciare troppo tempo tra un capitolo ed un altro.

detto questo ... che ne dite dei nomi?

un bacio da silvia.

 

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Capitolo 24
*** XXII CAPITOLO ***


XXII CAPITOLO


L’eclisse come era comparsa, svanì.

Nessuno riuscì a capire realmente cosa fosse accaduto e molti ne erano preoccupati.

C’era chi, infatti, la definì un presagio di sventura. Altri, invece, la chiamò la fine di un’epoca e l’apertura di un’altra più luminosa. Alcuni temevano che fosse l’inizio di una guerra selvaggia, contro forze sconosciute; chi riteneva che le forze della natura si fossero ribellate e ora volevano vendicarsi sugli uomini per i loro sconsiderati comportamenti; chi, contrariamente, pensava che fosse un segno propizio che la natura dava all’uomo.

Molte tesi, idee, ma nessuna poteva essere confermata o garantita. Nessuno sapeva cosa stesse a significare.

ALTEZZA – ma perché non chiediamo a chi ne sa, o dovrebbe saperne, più di noi?

BRIGHT – cosa intendi sorellina?

ALTEZZA – andiamo dalla Principessa dell’Universo e interroghiamola. Lei sa sicuramente cosa è successo. Il suo potere e la sua conoscenza sono così grandi che dovrebbe sapere molto. Mi domando, anzi, perché non sia venuta lei stessa a vedere o, perlomeno, a spiegarci.

BRIGHT – hai ragione Altezza è meglio andare a chiedere a lei. Si dice che sappia tutte le leggende e le profezie del nostro regno.

Tutti, allora, si avviarono verso gli appartamenti reali.

Giunti lì, però, videro che tutti i servitori erano in grande fermento e trasportavano grosse valigie fuori dal palazzo.

ALTEZZA – cosa significa tutto questo?! Non verrete a dirmi che ora lei è partita senza nemmeno avvisare!

FINE – mi scusi, ma perché trasportate tutte queste valige fuori il palazzo?

Chiese la principessa solare ad un servitore che dirigeva i lavori.

SERVITORE – non ne siete a conoscenza? La Principessa Universale ha deciso di tornare a casa, dalla sua famiglia per attendere con calma e serenità il lieto evento. Ora se volete scusarmi, ho molto lavoro da fare.

Si inchinò ai principi e uscì.

ALTEZZA – visto se ne va senza dire nulla! Secondo me l’eclissi è avvenuta a causa sua e ora lei ne ha paura e scappa, senza avvisarci.

P.U. – stavo giusto cercando voi! Volevo comunicarvi la notizia che ho preso poche ore fa. Torno dalla mia famiglia. Ma credo che vogliate chiedermi qualcosa o sbaglio?

BRIGHT – veramente si maestà. Ma non vorremmo disturbarla  e stancarla troppo.

P.U. – no, no affatto. Dite pure.

FINE – ci chiedevamo se lei sapesse la causa dell’eclissi che è avvenuta poche ore fa. Molti sono preoccupati dal suo significato. Perché non era mai accaduto prima.

P.U. – si so cosa è successo e ne conosco anche la causa. O meglio, conosco la profezia che spiega un tale fenomeno. Ma non dovete preoccuparvi, non è nulla di grave. Per il momento non influenzerà le vostre vite e comunque non lo farà mai in negativo. Anzi festeggiate perché è giunta per annunciare una bella notizia.

BRIGHT – ma cosa?! Se non sono inopportuno potrei chiedervi di essere più precisa?

P.U. – mi dispiace, ma non posso dirvi tutto. Lo capirete quando sarete pronti, quando si compirà il tempo. Tutto sarà svelato quando la fine e l’inizio si incontreranno.

FINE – potreste, almeno, svelarci la profezia di cui prima parlava? Forse ci potrà essere utile a capire.

P.U. - e il Sole incontrò, conobbe ed amò la Luna.

I due astri splendettero in cielo.

Il buio calò per eliminare la luce.

Ma la speranza nacque dall’amore e vinse sulla disperazione nata dalla morte.

Oggi la Profezia si è compiuta.

Oggi il Buio e la Luce sono tornati.

Oggi inizierà un nuovo mondo.

Oggi è l’inizio della battaglia finale.

ALTEZZA – ma …

P.U. – mi dispiace, ma si è fatto tardi. Devo andare e non preoccupatevi.

Poi si rivolse direttamente alla principessa solare che precedentemente l’aveva interrogata.

P.U. – ho esaudito la vostra richiesta principessa Fine, sta arrivando.

FINE – grazie maestà ora posso essere veramente felice.

Detto ciò la Principessa dell’Universo se ne andò.

ALTEZZA – visto?! Se ne va perché ha paura! L’ha deciso quando è accaduto tutto questo. Ci dice di ignorare l’accaduto, ma, intanto, lei scappa! Io sono sempre più incerta e perplessa sulla sua elezione …

REIN – non dovresti esserlo Altezza.

Tutti sentendo quella voce si voltarono e rimasero incantati. Videro una bellissima donna con capelli azzurri che le ricadevano in morbide onde sulla schiena e con due occhi verde-mare che sprizzavano gioia e felicità.

FINE – Rein sei tornata!!!

E corse incontro alla sorella abbracciandola.

 

grazie mille a tutti quelli che hanno la pazienza di seguirmi!

scusatemi se non sono molto veloce negli aggiornamenti, ma è periodo molto pieno per me. dovrei essere più libera e tranquilla dalla settimana prossima, ma non garantisco nulla!

fatemi sapere che ne pensate.

un bacio da silvia.



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Capitolo 25
*** XXIII CAPITOLO ***


XXIII CAPITOLO


Rein era stata tempestata di domande da tutti i suoi amici e famigliari, ma era stata molto abile nel deviare ogni discorso che poteva compromettere la sua identità. Pochi avevano notato ciò, tanto era abile la principessa solare.

Era finalmente giunta la notte e Rein poteva passeggiare in pace e silenzio nel giardino che tanto amava.

Le sue rose erano sbocciate.

Brillavano alla luce della luna e delle stelle. Erano di splendidi colori.

Ve ne erano di rosse, come il sangue, di bianche, come il latte, di rosa, come il viso di un bimbo, e di gialle, come il sole.

Ma lei vedeva in loro altri colori:

~        Il rosso: dell’amore e della passione, consumati in quell’angolo di paradiso;

~        Il bianco: della purezza, data dall’amore puro che era sbocciato in due magiche creature;

~        Il rosa: della dolcezza, nata dal primo abbraccio della madre per i propri bambini;

~        Il giallo: della gelosia, perché lei non avrebbe goduto a lungo quell’amore.

Ma più si addentrava, più il colore cambiava.

Al centro esatto del giardino si ergeva un magnifico letto a baldacchino.

La struttura era bianca con sfumature azzurre; i tendaggi che la notte di mesi prima aveva protetto gli amanti erano blu cobalto, mentre le lenzuola erano azzurre con alcune rose verde-azzurre, stampate sulla seta.

Il letto era poi circondato da molti roseti.

Ma non erano come gli altri.

Le rose sbocciate erano di cristallo, alcune avevano tonalità azzurre, altre blu o viola e ve ne erano alcune anche trasparenti.

Era uno spettacolo unico.

Si poteva percepire la magia, ma non una magia qualunque, ma quella della vita.

Fu lì che Rein si permise, finalmente, di piangere.

 

Nella sala del trono al palazzo solare …


Tutti i principi dei vari regni si erano riuniti in gran segreto per organizzare una festa speciale …

FINE – sono così felice, Rein è tornata ed è giusto che organizziamo un ballo in suo onore, voi che ne dite?

BRIGHT – sono d’accordo con te, mia cara. E poi anche la Principessa Universale ci aveva detto di festeggiare …

ALTEZZA – si anch’io sono contenta del ritorno di Rein, anche se spero sia cresciuta e non si comporti più in modo infantile come Fine!

Molti, se non tutti, i presenti si misero a ridere, anche se dovevano ammettere che Fine era rimasta estroversa, allegra, golosa e pasticciona come lo era da bambina!

FINE – oh insomma Altezza, smettila

Disse sbuffando, ma dopo pochi secondi non resistette più e scoppiò anch’essa in una sonora risata.

LIONE – dai su ora dobbiamo pensare alla festa.

ALTEZZA – giusto; allora è scontato che si farà qui, ma dobbiamo dividerci i compiti …

 

Alcuni giorni dopo …


FINE – REIN, REIN, REIN, dai esci da lì sono ore che ti stai preparando. Ti stanno tutti aspettando in sala, non puoi mancare. La festa è per te!

Fine stava bussando alla porta degli appartamenti della sorella, ma non otteneva nessuna risposta, finché la porta non si aprì e ne uscì una vera regina …

 

 

ringrazio tutti coloro che lasciano una recensione, chi ha inserito la storia tra le seguite e le preferite; ringrazio anche tutti coloro che semplicemente la leggono, sperando che non ne rimangano delusi.

un bacio da silvia.

ps: vi chiedo un favore ... avete qualche idea per il vestito? sia di Rein che di Fine?

grazie mille.

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Capitolo 26
*** XXIV CAPITOLO ***


XXIV CAPITOLO


Erano tutti riuniti nella sala del trono e stavano aspettando l’arrivo della principessa che a lungo era rimasta lontano da casa.

ALTEZZA – chissà cosa indosserà, speriamo che i suoi gusti in questo periodo siano migliorati, anche se devo ammettere che è sempre stata attenta alla moda.

LIONE – si è vero Rein ha sempre avuto questa passione.

ALTEZZA – si, si. Però entrambe le gemelle preferivano un look più sportivo ed informale. Ora, invece, dovranno imparare, anche, ad avere uno stile più elegante, raffinato, formale; come me ovviamente! Sarei felice di aiutare Rein a rinnovare il suo guardaroba!

BRIGHT – solo Rein? Perché non vorresti “aiutare” anche Fine?

ALTEZZA – perché, caro il mio fratellone, ci ho già provato, con risultati disastrosi. L’ultima volta che siamo andate a fare shopping insieme sono tornata a casa con una forte emicrania e non sono riuscita a comprare nulla.

LIONE – perché?

ALTEZZA – non sono riuscita ad entrare nemmeno in un negozio di abbigliamento. Perché Fine ogni volta che vedeva una pasticceria, un chioschetto o qualsiasi cosa che odorasse di cibo mi trascinava con lei ad assaggiare la sua specialità!

Tutti allora si misero a ridere.

Era vero; se Rein era una fanatica di moda, Fine lo era del cibo!

Stavano tutti conversando amabilmente, quando un paggio introdusse nel salone la principessa Fine.

Vestiva un abito lungo fino ai ginocchi, rosa con pietre preziose che l’ornavano. Era stretto fasciando, così, le sue forme armoniose. Era sorretto solo su una spalla. Aveva lasciato i capelli liberi che le ricadevano sulla schiena.

Era molto bella ed era ammirata da molti dei presenti.

Molti, infatti, ritenevano che era la principessa più bella, superata soltanto dalla Principessa Universale.

Scese le scale e raggiunse i suoi amici per chiacchierare con loro.

ALTEZZA – cara Fine, ma quando scende Rein? Non si sente bene?

FINE – no, no sta molto bene per quel che ne so! Quando sono andata a chiamarla stava finendo di pettinarsi, non credo ci metterà ancora molto.

ALTEZZA – speriamo tu abbia ragione, in fin dei conti siamo qui per lei.

LIONE – è vero Altezza questa è una festa di bentornato per la nostra amica, ma è da molto che non la vediamo, forse in questi mesi non è mai andata ad un ricevimento così sfarzoso. Se così fosse è comprensibile che ci impieghi più tempo nel prepararsi, non trovi?

ALTEZZA – si probabilmente hai ragione, io sono stata invitata alle serate più importanti, ma non l’ho mai veduta. Comunque siamo tra amici non si deve sentire intimidita o inadeguata con noi, solo perché non ha avuto il tempo per informarsi sulle nuove tendenze. Noi la capiremo e non glielo faremo di certo pesare. Non dovrebbe preoccuparsi per così poco; ci penserò io ad aiutarla ad adattarsi alla moda …

Proprio in quel momento …

PAGGIO – la principessa Rein, del Regno Solare.

E dal buio della porta da dove scendeva la famiglia reale, si intravide piano piano una vera principessa che stava diventando una regina …

Nessuno riuscì a guardare altrove.

Tutti erano rimasti incantati da quella visione.

Era un angelo sceso dal cielo per incantarli con la sua bellezza.

Indossava uno splendido abito blu con ricami di pizzo bianco. Era lungo fino a terra e si allargava terminando con un piccolo strascico. Il corpino era aderente, senza spalline e permetteva di ammirare la fresca pelle della dea che era scesa dall’Olimpo solo per loro. La gonna era drappeggiata sul davanti, mentre il retro era ancora più curato e sorprendente. Il corpino era tenuto unito da nastri blu e all’attaccatura con la gonna vi erano tre rose bianche da cui partiva lo strascico di pizzo bianco che ricopriva la stoffa blu sottostante.

I capelli poi erano raccolti in uno stretto chignon da cui però scendevano dei boccoli con nastrini bianchi.

Non portava nessun gioiello se non un semplice filo d’oro con una meravigliosa pietra blu.

Scese la scalinata lentamente e prima di avvicinarsi ai suoi amici, come aveva fatto la sorella, s’inchinò ai genitori e chiacchierò un po’ con tutti i sovrani lì presenti.

Camelot vedendo la scena si commosse. I suoi insegnamenti, gli anni di duro lavoro, in cui aveva cercato di insegnare le buone maniere e le regole del bon-ton alle principesse erano stati, finalmente, ripagati con il comportamento di Rein.

Dopo aver seguito le regole del bon-ton, Rein si avvicinò ai suoi amici e chiacchierarono un po’.

Si stupirono in molti nel costatare la maturità della loro vecchia amica.

Era cambiata. O meglio era fiorita come le rose del giardino. Era diventata la farfalla che ora tutti ammiravano.

Non era più la scatenata bambina che era solo qualche mese prima.

In molti si ricordarono il loro primo ballo di molti anni prima.


Rein e Fine erano rovinosamente entrate in sala e proprio quella sera avevano utilizzato il loro potere per la prima volta davanti a tutti loro.                                

Avevano aiutato Lione e le avevano donato il sorriso.


Ora Rein non doveva più ricorrere alla magia o alle trovate fanciullesche che caratterizzavano le due gemelle per far sorridere chi aveva attorno. Bastava il suo sorriso per rischiarare e sollevare l’umore più nero.

Era un sorriso carico d’amore, pace e serenità.

BRIGHT – sei molto cambiata Rein, sembri un’altra persona. Com’è possibile? Cosa ti ha fatto cambiare in modo così evidente?

ALTEZZA – o forse dovremo chiedere chi?

Domandò in tono malizioso.

REIN – (sorridendo) forse hai ragione Altezza, la domanda più opportuna sarebbe chi, ma non posso negare che anche qualcosa mi abbia aiutato a crescere. Ma la storia non è certo interessante e poi sono rimasta lontana per un bel po’ di tempo e ora voglio sapere tutto sui preparativi di un matrimonio che a mio avviso è stato rimandato per troppo tempo …

Fine e Bright arrossirono e balbettarono imbarazzati.

Toccò, quindi, ad Altezza informarla sull’allestimento della celebrazione.

Rein, allora, diede molti consigli validi e si offrì di dare una mano.

REIN – se volete posso aiutarvi con la parte floreale, meglio ancora sulle combinazioni che si possono creare. In fin dei conti ho passato un po’ di tempo nel Regno delle Ninfee e mi hanno insegnato l’arte della composizione e anche a creare dei giochi con l’acqua e col fuoco.

ALTEZZA – veramente???

REIN – sì, sono molti abili in quest’ambito.

ALTEZZA – ma loro non sono famose per la loro magia?

REIN – sì, certo. È proprio grazie alla magia che riescono a controllare, anche se non completamente, la natura e gli animali.

ALTEZZA – e l’hanno insegnato anche a te?

REIN – sì, anche se in minima parte. Non riesco a fare più di qualche semplice gioco. Ma di solito è di effetto, inutile, ma impressiona!

Disse ridendo.

Tutti rimasero sorpresi nell’apprendere ciò. Non si aspettavano che la magia si potesse insegnare a chiunque.

REIN – è vero la magia tecnicamente non può essere insegnata a tutti. Bisogna possederne già, anche se latente. D’altro canto essendo stata scelta anni fa come detentrice della benedizione del sole un po’ di magia era rimasta per cui ho lavorato su quella.

Fortunatamente l’orchestra iniziò a suonare e salvò Rein dall’interrogatorio che altrimenti l’avrebbe investita.

Dovevano, infatti, essere le due principesse solari ad aprire le danze.

Fine venne subito invitata da Bright e iniziarono a danzare al centro della sala.

Rein, invece, rimase in disparte poiché nessuno l’aveva invitata.

Si sentiva un po’ a disagio e sorrise per un senso di dejavù.(scusate non ricordo come si scrive!)

Fu allora che Shade la invitò.

Iniziarono a ballare e tutti si incantarono a guardarli.

Tutti captavano un’energia positiva sprigionarsi dalla coppia e vennero investiti da un’onda di serenità, pace, gioia, speranza e amore.

I due non si dissero nulla, era sufficiente parlare con gli occhi, le porte dell’anima, per capire ciò che provavano, ma che non potevano realizzare.

Quando la musica terminò, benché non volessero separarsi, si lasciarono e tornarono dai loro amici.

Ballarono ancora, ma mai più insieme.

Finché Rein non sentì una fitta al petto e si sedette su una poltrona per non far preoccupare nessuno.

Nessuno parve accorgersene.

Nessuno tranne lui, che non la perdeva un momento di vista.

Anche Shade, però, sentì uno strano dolore al petto, ma non lo diede a vedere.

Rein era preoccupata, non capiva cosa fosse successo.

Perché aveva avuto quella fitta? Che cosa significava? Shade era lì e sembrava stare bene, non poteva trattarsi del potere della collana. Ma, allora, cosa era successo?

Si stava ancora interrogando sui possibili significati di ciò che era accaduto, quando una mano si posò sulla sua spalla.

Un uomo le si era avvicinato e si era chinato a sussurrarle qualcosa.

Lei sbiancò, si alzò in fretta e, cercando di non farsi notare, uscì dalla sala e, indossando un mantello, anche dal palazzo.

Si diresse verso il paese credendo di essere sola.

Non sapeva che qualcuno la stava seguendo furtivamente.

 

grazie infinite a chi mi sostiene e mi aiuta.

un grazie particolare va a chi mi ha aiutato nella ricerca dei vestiti di questo capitolo.

per farmi perdonare degli ultimi ritardi e della brevità dell'ultimo capitolo ho pensato di presentarvi questo capitolo, il più lungo finora, che inizialmente era pensato diviso.

un bacione silvia.





 
Ecco il vestito di Fine:
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Eccoquellodi Rein:
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Capitolo 27
*** XXV CAPITOLO ***


 

questo capitolo volevo dedicarlo a Federica, per l'aiuto e le idee che mi dà, e a FraFrancy, spero che come regalo di Buon Compleanno basti un bacione da Silvia.

prima di lasciarvi al capitolo volevo informare tutti che se volete vedere gli abiti che le nostre principesse hanno indossato al ballo potete richiedermeli, vi mandero con un e-mail le immagini, perchè npn sono riuscita a pubblicarle la volta scorsa.

le comunicazioni di servizio sono concluse ora vi lascio al capitolo, sperando di non deludere nessuno ...


XXV CAPITOLO


Una figura nera si stava inoltrando per le via della città.

Aveva fretta.

Correva, sicura della sua direzione.

Finché, improvvisamente, non svoltò dietro un angolo.

Si fermò e attese.

Bussò due volte, con una cadenza particolare, su una porta che dava su un palazzo vecchio e apparentemente abbandonato.

Venne una giovane donna ad aprire e, dopo aver scambiato poche parole con la figura nascosta dal mantello, si fece da parte e la condusse in una sala interna.

Erano, sicuramente, preoccupate per qualche avvenimento accaduto, ma sconosciuto ai più, poiché dimenticarono di chiudere l’uscio a chiave ed ora chiunque sarebbe potuto entrare indisturbato.

 

nel frattempo al ballo …

LIONE – Altezza ti senti bene? È da un po’ che non parli, e questo è molto strano per te …

ALTEZZA – sapete stavo pensando alle parole della Principessa Universale …

LIONE – a cosa ti riferisci precisamente?

ALTEZZA – quando le chiesi se avremo avuto il piacere di conoscere, o perlomeno, vedere il suo principe, lei mi disse una cosa curiosa, che mi rimase impressa …

 


ALTEZZA – mi scusi Principessa, ma volevo chiederle se dopo l’incoronazione avremo il piacere di vedere il suo volto e conoscere il suo nome.

P.U. – sono desolata, ma ciò dovrà rimanere ancora segreto.

ALTEZZA – ma sicuramente, prima o poi, rivelerà la sua identità!

P.U. – io spero che ciò non accada mai, ma non ne posso essere totalmente sicura.

ALTEZZA – beh almeno immagino che potremo conoscere il padre di suo figlio. Di sicuro non vorrà perdersi la sua incoronazione!

P.U. – voi l’avete già conosciuto.

 


LIONE – evidentemente non voleva che noi conoscessimo la sua identità …

ALTEZZA – quello è evidente, ma la cosa che più mi ha shoccato è il fatto che Lei ha dichiarato che noi conosciamo il padre di suo figlio …

LIONE – beh Altezza tutto è possibile, no?! Insomma, noi abbiamo conosciuto molte persone in questi anni, è probabile ciò che ha affermato la Principessa, o no?

ALTEZZA – è vero, ma il modo in cui l’ha detto, faceva presupporre che lo conoscessimo bene, come se fosse uno di noi.

LIONE – sei sicura di quello che stai dicendo? Forse è solo una tua impressione …

ALTEZZA – si, forse hai ragione tu, ma …

BRIGHT – scusate se interrompo l’importante riunione (disse ridendo), ma volevo chiedervi se aveste visto Rein.

LIONE – si poco fa era seduta su un delle sedie vicino ai tavoli, ma poi un bellissimo giovane le si è avvicinato e si sono allontanati verso i giardini.

ALTEZZA – perché questa domanda fratellino? Non vorrai far ingelosire Fine, vero?

BRIGHT – no, no, che dici, volevo solo chiedere a Rein se voleva concedermi un ballo, in memoria dei vecchi tempi … ma se si è allontanata con un bel principe azzurro, non sarò certo io ad interromperla!

E così dicendo si allontanò.

LIONE – chissà chi è il nuovo arrivato …

ALTEZZA – non so, non l’ho mai visto; però …

LIONE – però?!

ALTEZZA – beh quando l’ho visto, forse è meglio dire intravisto, ho avuto l’impressione di averlo già visto, ma sono sicura che non sia così.

LIONE – ti capisco anch’io l’ho trovato molto familiare, come se lo conoscessi.

ALTEZZA – quei capelli poi mi ricordano qualcosa, ma non riesco a focalizzare l’immagine.

LIONE – di certo Rein lo conosce bene, poiché l’ha seguito senza esitazione. Forse è un abitante del Regno delle Ninfee.

ALTEZZA – che vorresti dire?

LIONE – beh Rein è rimasta in quel Regno fino a pochi giorni fa, è probabile che si siano conosciuti lì, visto che noi non lo conosciamo.

ALTEZZA – hai ragione molto probabilmente, ma non riesco a dimenticare la strana sensazione che ho avuto quando l’ho visto.

LIONE – forse ci sembra familiare perché poteva essere presente alla presentazione della Principessa dell’Universo, non credi?

ALTEZZA – si è molto probabile, in fin dei conti, tutti i Regni erano giunti qui per vederla. Si hai sicuramente ragione.

 

contemporaneamente …

Una figura nera aveva visto tutto.

Aveva notato la porta lasciata socchiusa.

Si era avvicinato e scorgendo una luce provenire dal suo interno era entrato.

Sentì delle voci e si avvicinò.

 E ciò che vide lo sconvolse.

 


ringrazio tutti coloro che recensiscono, chi ha inserito la storia tra le preferite e chi tra le seguite.

grazie Silvia.


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Capitolo 28
*** XXVII CAPITOLO ***


XXVII CAPITOLO

 

 


Era una stanza molto bella. Semplice, ma studiata, c’era tutto ciò che poteva servire per i bisogni dei due principini.

Aveva due grandi finestre, ora coperte da pesanti tendaggi, per impedire alla luce della strada di disturbare il sonno dei due piccoli proprietari della camera. Anche la luce appena accesa, era soffusa.

Rein si avvicinò ai suoi figli che stavano piangendo nelle loro culle.

Proprio mentre stava accarezzando i bambini Misaki, la donna che le aveva aperto la porta, entrò nella stanza.

MISAKI – Rein, non ti preoccupare è normale che i neonati abbiano delle difficoltà nella digestione all’inizio.

REIN – grazie Misaki per prenderti cura dei miei tesori, sei un angelo.

MISAKI – figurati, lo faccio volentieri, siete la mia famiglia, no?! E poi mi sono sempre piaciuti i bambini, non per nulla lavoravo nella nursery a palazzo!

REIN – sembra che ora stiano meglio vero?

MISAKI – si non ti preoccupare hanno avuto solo qualche linea di febbre, ma nulla di grave.

REIN – quando, al ballo, ho sentito la fitta, ho pensato di tutto. Per un attimo ho creduto che fosse già qui e che vi avesse fatto del male. Mi sono sentita morire, ma poi per fortuna Daiki è venuto e mi ha detto tutto.

MISAKI – ho pensato che fosse meglio per te essere avvisata subito, per evitare che ti agitassi troppo e inutilmente, così ho chiesto a Daiki di avvisarti.

REIN – grazie per tutto, veramente.

MISAKI – non dirlo nemmeno per scherzo lo facciamo volentieri. E non ti angustiare troppo. Nessuno sa che hai avuto due gemelli dall’uomo che ami, ma soprattutto nessuno sa che si trovano qui.

REIN – si, forse hai ragione tu, ma …

MISAKI – niente “ma”, nessuna magia può contrastare le protezioni che vi sono su questa dimora. Solo chi possiede la chiave può entrare. E quella la possedete solo tu e il principe della Luna, Shade, se non sbaglio. Solo voi potete oltrepassare le magie di protezione che sono state imposte su questo luogo. Solo voi potete decidere chi far entrare. Non ti devi preoccupare, non è ancora giunta l’ora.

Detto questo abbracciò Rein e la lasciò sola coi figli.

Rein, allora, iniziò a cantare una ninna-nanna per far addormentare i piccoli.

Quando furono tra le braccia amorose di Morfeo, lei li baciò.

REIN – piccoli miei, perdonate la vostra mamma se non può passare molto tempo con voi, ma è indispensabile che nessuno sappia della vostra presenza nel Regno Solare, altrimenti sareste in grave pericolo. Prego ogni giorno il Sole e la Luna perché vi protegga, chiedo alle somme potenze della Natura di vegliare sui loro figli. Vi voglio bene non dimenticatelo mai bambini miei. Ora vi devo lasciare, ma appena mi sarà possibile tornerò da voi. Sogni d’oro a te Yari, figlio del sole, e a te Selene, figlia della luna.

Detto ciò Rein si allontanò spegnendo la luce.

Nessuno, però, si era reso conto che un’altra figura aveva assistito a tutta la scena.

Nessuno l’aveva visto.

Non si avvicinò, stranamente, alle culle, nemmeno dopo che Rein se ne andò.

Decise che non era il momento più opportuno.

Sarebbe tornato e allora avrebbe veramente capito ogni cosa.

Ora, invece, era più conveniente andarsene e riflettere su ciò che aveva sentito e visto quella notte.

 


nel frattempo al ballo …

FINE – è da un po’ che non vedo Rein, sapete dov’è andata, in fin dei conti questa festa è stata organizzata per il suo ritorno …

BRIGHT – non arrabbiarti Fine, prima Altezza e Lione mi hanno riferito che ha parlato con un giovane …

FINE – davvero???

BRIGHT – si certo Lione ha detto “ si poco fa era seduta su un delle sedie vicino ai tavoli, ma poi un bellissimo giovane le si è avvicinato e si sono allontanati verso i giardini.” Ecco erano esattamente queste le sue parole.

FINE – wow, non pensavo che Rein avesse un ragazzo che la accompagnasse …

ALTEZZA – già, ha stupito anche noi. Scusatemi se mi sono intromessa, ma ho ascoltato la vostra conversazione e non ho potuto fare a meno di intervenire.

BRIGHT – non ti preoccupare sorellina, in fin dei conti anche tu hai visto il bellissimo giovane.

FINE – già, raccontaci com’è dai

Disse Fine sorridendo.

Voleva sapere tutto su questo giovane che sembrava essere così vicino a Rein.

ALTEZZA – beh io non l’ho visto da vicino, ma posso dirti che ho avuto la sensazione di averlo già visto da qualche parte prima d’ora. Comunque è un bel giovane, ha un portamento molto elegante e raffinato. Anche il suo vestiario poi è curato e ricercato, ma non troppo vistoso …

Altezza stava descrivendo il nuovo venuto, quando, improvvisamente si bloccò.

Sorpresi Fine e Bright le chiesero cosa fosse accaduto, ma non ottennero nessuna risposta.

Altezza aveva lo sguardo fisso in un punto e non accennava a distoglierlo.

Bright e Fine, allora, seguirono gli occhi dell’altra e videro ciò che aveva, letteralmente, tolto le parole di bocca alla principessa del Regno dei Gioielli.

Al centro della pista da ballo vi era una bellissima principessa che stava ballando con uno splendido principe.

Sembravano la principessa delle favole col suo principe azzurro.

Ballavano con una sintonia perfetta.

Anche i loro colori sembravano essere stati creati per unirli.

Quando la coppia, ballando, si avvicinò a Fine, Bright e Altezza, tutti rimasero scoccati nel vedere che altri non erano che Rein e il bellissimo giovane che tempo prima l’aveva allontanata dal ballo.

Era sicuramente più grande di Rein e, probabilmente, di tutti i giovani principi presenti.

Era molto alto, aveva i capelli di uno splendido verde-acqua, lisci e non troppo lunghi. Gli occhi poi erano di un intenso azzurro con sfumature più scure, del colore della notte. Ma soprattutto stava rivolgendo un meraviglioso sorriso pieno d’amore a Rein.

Tutti vedendo questa coppia credevano di aver visto un nuovo amore e c’era chi stava già pensando ad un nuovo matrimonio da celebrare.

Quando la musica finì Rein si avvicinò ai suoi amici.

REIN – volevo presentarvi una persona per me molto importante, che mi ha aiutata molto, mi ha insegnato tutto ciò che ora so, ma soprattutto mi ha aperto gli occhi rivelandomi la verità. Vi presento Daisuke.

BRIGHT – molto piacere di conoscerti Daisuke. Io sono Bright il principe …

DAISUKE – si vi conosco principe Bright, si può dire che conosca già tutti voi, ho accompagnato per un periodo la Principessa Universale nel suo viaggio.

Aveva anche una melodiosa voce, ma il sorriso che prima lo accompagnava era ora svanito.

Tutti si stupirono di un tale comportamento, ma cercarono di non darlo a vedere.

 


contemporaneamente in giardino …

SHADE

Com’era possibile? Non poteva essere, ma …

No gliel’avrebbe detto, non si può tener nascosta una simile verità, o forse no?!

 

è indispensabile che nessuno sappia della vostra presenza nel Regno Solare, altrimenti sareste in grave pericolo

 

questo aveva detto Rein.

Forse nulla era come sembrava, forse il pericolo era davvero grande e lei si era ritrovata ad affrontarlo da sola e aveva deciso di proteggere ciò che amava.

Lui non avrebbe fatto lo stesso?

Si, avrebbe fatto esattamente come la sua amata.

Quei bambini, possibile che ?

No. O forse si?

Lo avrebbe scoperto, sarebbe andato là.

Ma la donna, Misaki se non sbagliava, aveva detto che solo chi possedeva la chiave poteva entrare. Aveva, però, affermato che non la possedeva solo Rein, ma anche lui.

Cosa poteva mai essere?

Improvvisamente gli tornarono alla mente altre parole …

 

Erano le lacrime dei due principi della Luce e delle Tenebre. Solo dopo un tempo immemorabile avevano potuto ritrovarsi e amarsi liberamente, coronando il loro antico sogno d’amore. Da allora le due collane vengono ricevute da persone che sono destinate ad amarsi, solo chi ha un cuore puro può averle.                                                                                                                 

Conservi la collana del destino con molta cura, perché è intrisa di sentimenti molto potenti e profondi che possono dar vita ad un enorme potere.

 

Si erano le collane, le lacrime del destino.

Ora nessuno poteva più fermarlo, sarebbe andato là e avrebbe scoperto la verità a tutti i costi.

 

 

scusate il ritardo, imperdonabile, spero che il capitolo sia di vostro gradimento!

commentate!!!

baci silvia


 

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Capitolo 29
*** XXVIII CAPITOLO ***


 

XXVIII CAPITOLO


Tutti si accorsero del profondo cambiamento che si era creato in Rein.

Non aveva rivelato a nessuno dove fosse stata e cosa avesse fatto prima di tornare a casa.

Se qualcuno le poneva delle domande sul periodo passato lontano da casa lei cambiava discorso o si allontanava senza dare una risposta.

Passava molto tempo con Daisuke.

Tutti si stavano chiedendo cosa le stesse succedendo, ma soprattutto chi fosse lo sconosciuto.

Era evidente che avesse un grande ascendente su Rein, poiché non la lasciava mai e le suggeriva come comportarsi e cosa dire.

ALTEZZA – ma insomma chi è questo Daisuke?

BRIGHT- sorellina calmati, come ha detto Rein è un suo amico.

ALTEZZA – sarà anche un suo amico, ma la sta allontanando da tutti noi. E poi non sappiamo nulla di lui, potrebbe essere chiunque. Io non mi fido, da quando è arrivato non si allontana mai da Rein e la influenza negativamente, ne sono sicura.

FINE – non puoi esserne sicura Altezza. Rein sa quello che fa … e poi ricordate? È stata proprio lei a presentarcelo come:

una persona per me molto importante, che mi ha aiutata molto, mi ha insegnato tutto ciò che ora so, ma soprattutto mi ha aperto gli occhi rivelandomi la verità.

ALTEZZA – appunto cosa significa “mi ha aperto gli occhi rivelandomi la verità.”?

BRIGHT – può significare tante cose …

ALTEZZA – e chi ci dice che queste “cose”, come le chiami tu, non siano frutto del male?

FINE – non credo che mia sorella possa cadere nelle braccia oscure dopo averle combattute in passato!

ALTEZZA – anch’io non lo credo possibile, ma ricordati che per il Buio è facile ingannare le persone innocenti, soprattutto se sono state deluse …

FINE – che vorresti dire?

ALTEZZA – forse Rein non si è ancora ripresa dalla notizia del vostro matrimonio, forse è ancora innamorata di Bright e vuole vendicarsi …

BRIGHT – non dire assurdità, sorellina. Rein non potrebbe mai darsi al Buio solo per punire me, ma, soprattutto, sua sorella …

FINE – si, ha ragione Bright. Rein è buona, e conosce perfettamente le conseguenze di un’azione tanto malvagia e sconsiderata.

ALTEZZA – forse avete ragione voi, anche se non sono del tutto convinta , ma ciò non toglie che Rein sia succube di questo Daisuke.

FINE – anche secondo me Rein sta esagerando un po’. Non si è mai fatta sottomettere da nessuno ed ora segue quest’uomo come un cagnolino. La cosa un po’ mi preoccupa.

BRIGHT – forse potresti andare a parlare con lei, così potrai capire le ragioni di questo comportamento, così insolito.

FINE – hai ragione amore, vado subito a cercarla.

Detto ciò Fine si allontanò correndo, verso le stanze assegnate a sua sorella.

La cercò per tutto il palazzo, ma non riuscì a trovarla; quando si ricordò di non aver guardato nel giardino di rose.

Corse fuori, arrivò all’entrata del paradiso creato dalla sorella, ma …

Non riuscì a trovare l’entrata.

L’entrata era sparita!

Cercò invano, finchè incomprensibilmente non si ritrovò sulla terrazza del castello. E lì vide Rein.

Le si avvicinò, ma si fermò poco prima che Rein riuscisse a vederla.

Infatti la principessa dagli azzurri capelli stava parlando con qualcuno.

Quando Fine si rese conto che quel qualcuno era Daisuke si nascose ed ascoltò la loro conversazione.

 

REIN – no, non posso e non voglio fargli del male o cancellargli la memoria.

DAISUKE – Rein ti rendi conto che se non fai nulla rischi che il nostro piano fallisca? È troppo pericoloso!

REIN – smettila! È giusto che sappia e poi non farà nulla, ne sono sicura.

DAISUKE – io non sono così sicuro. Shade sospetta qualcosa e se capisse e rivelasse tutto?

REIN – non lo farà.

DAISUKE – come puoi fidarti di lui a tal punto? Dovremo farlo sparire …

REIN  - smettila, non ricomincia con le tue manie. L’ho visto, ho letto i suoi occhi lui ha capito, forse non lo ha ancora accettato, ma ora sa la verità. Ma questo non sarà un problema, non parlerà.

DAISUKE – e se lo facesse? Stiamo lavorando a questo progetto da anni e ora tutto è in pericolo per causa sua!

REIN – no! Tutto è stato possibile grazie a lui! Ora smettila, qualcuno potrebbe sentirci. Mi sento osservata, non vorrei che qualcuno fosse entrato nel castello!

DAISUKE – non ti preoccupare me ne occuperò io stesso.

REIN – grazie mille!

E lo abbracciò.

DAISUKE – smettila Rein, sai che non mi piacciono le smancerie.

REIN – si come no! Dovremmo chiederlo a …

DAISUKE – cosa c’è? Hai sentito qualcosa? Stai male?

REIN – no, nulla di tutto ciò, ma si sta avvicinando. È sempre più vicino.

DAISUKE – hai già sconfitto la sorella ora ci sono anch’io e lo uccideremo.

REIN – si, non ci sono alternative. Dobbiamo ucciderlo!

DAISUKE – per fortuna abbiamo dalla nostra parte anche la Principessa Universale! Ha già sconfitto Bianca!

REIN – già, il merito è tutto tuo! Sei riuscito a convincerla ad appoggiare la nostra causa! La sua magia ci sarà utile e, anche il fatto della disfatta di Bianca, non è da sottovalutare. Abbiamo un problema in meno!

DAISUKE – il mio fascino non ha limiti, mia cara!

REIN – già, come darti torto? Ora smettila, vado a cambiarmi così possiamo uscire, tu nel frattempo prepara tutto il necessario.

DAISUKE – ai suoi ordini maestà!

Detto ciò si inchinò e si allontanò.

Rein sorrise alla schiena del giovane, era un uomo tutto d’un pezzo, ma buono come un pezzo di pane con la marmellata!

Si incamminò verso l’interno del castello e scomparve nelle sua stanze per il cambio d’abito.

 

Fine uscì dal suo nascondiglio con le lacrime agli occhi.

No! Non era possibile, non sua sorella!

Avevano combattuto il Buio insieme, non poteva aver dimenticato cosa era capace di fare.

No! Non era possibile!

Forse aveva capito male, forse c’era una spiegazione, forse era costretta, forse non era lei, forse …

Molti “forse” risuonavano nella sua testa.

Sarebbe andata da Rein e le avrebbe parlato.

Si! Avrebbe convinto la sorella a confidarsi con lei, ma senza attaccarla.

Avrebbe parlato senza affrontare l’argomento di petto, sapeva che altrimenti Rein non avrebbe risposto.

Si! Avrebbe agito subito.

Decisa Fine corse nel palazzo fino a raggiungere le stanze assegnate alla sorella.

Bussò e la voce che tanto amava la invitò ad entrare.

REIN – ciao sorellina, come stai? è successo qualcosa? Sembri affaticata …

FINE – no stai tranquilla. Solo che … insomma … è da un po’ che non riusciamo a stare da sole e ha parlare con tranquillità. Così ho pensato di venire qui. Sai sei stata via a lungo e mi sei mancata.

REIN – oh Fine, ti voglio bene! Hai ragione non riusciamo a stare in pace un attimo, ma non preoccuparti ora sono qui e possiamo parlare ogni volta che vorrai!

FINE – grazie sorellina.

REIN – dai racconta, come stanno andando i preparativi delle nozze? Sei emozionata? Ma certo che domande ti faccio, per forza sei emozionata, stai per sposare Bright, il principe dei gioielli, sarai molto invidiata, sai? Anche negli altri regni che ho visitato era conosciuto e ammirato dalle ragazze! Ma non ti devi preoccupare Bright non ha occhi che per te. Ti ama e non farebbe mai nulla per dispiacerti, basta guardare i suoi occhi per capirlo!

FINE – grazie Rein, ma era proprio di questo che volevo parlarti.

REIN – non avrai dubbi riguardo ai sentimenti di Bright nei tuoi confronti, vero?! È impossibile non vedere l’amore che sprigionano i suoi occhi quando ti guardano.  È sempre stato così.

FINE – no, non dubito di Bright, lui farebbe qualsiasi cosa per me.

REIN – allora cosa ti preoccupa sorellina?

FINE – vedi è difficile da dire, ma …

REIN – dimmi tutto Fine. Non ti preoccupare, tu puoi dirmi qualsiasi cosa.

FINE – beh, vedi, è che prima Bright era fidanzato con te e io mi sento colpevole perché lui ti ha lasciata e io non gli ho resistito e ora non vorrei che tu stessi male. Tu sei molto importante per me e se mi dirai che ami ancora Bright io lo lascerò subito …

REIN – frena, frena sorellina. Respira e calmati. Ora stammi bene a sentire perché non ho intenzione di ripetermi. Io NON amo Bright. Forse non l’ho mai amato. È stata la mia prima cotta, ma nulla di più. Per fortuna l’abbiamo capito prima di commettere un errore che avrebbe distrutto la nostra felicità. Sono felice che lui abbia scelto te, sei una persona magnifica, ma ti avverto, se ti farà soffrire lo farò pentire di essere nato. Sono stata chiara?! Nessuno può toccare la mia sorellina preferita! E non preoccuparti, io non lo amo e sono felice di essere tornata per le vostre nozze.

FINE – sei sicura Rein?

REIN – certo, sciocchina! Ti voglio bene e ne voglio anche al mio futuro cognatino, ma come se fosse mio fratello e nulla di più! Ok?!

FINE – grazie sorellina! Anch’io ti voglio bene. Se avrai dei problemi potrai sempre contare su di me, ti appoggerò sempre, ti crederò sempre.

REIN – lo so, posso affidarti la mia vita. Altrove non sarebbe al sicuro come nelle tue mani!

FINE – e ora cosa mi racconti delle tue avventure? Cosa hai fatto mentre eri via?

REIN – beh non molto, in effetti. Ho studiato. Sai le ninfee hanno voluto insegnarmi un po’ di magia e ho dovuto studiare molto per poter padroneggiarla sufficientemente bene! Poi ho visitato alcuni paesi di magia, sempre per approfondire la mia conoscenza sull’argomento. Sono bellissimi Fine! Senti la magia che ti scorre nelle vene, che ti accarezza, che è tutta intorno a te. Oh, mi manca un po’ questa sensazione!

FINE – mi dispiace

REIN – non devi dirlo nemmeno per scherzo! È vero che tutto ciò mi manca, ma ciò che provo non è paragonabile alla mancanza che avevo di casa, della mamma, del papà, di te! Non vorrei essere in nessun altro luogo se non questo, credimi!

FINE – sono felice di averti di nuovo qui con me!

REIN – anch’io sono felice di essere tornata.

Detto ciò si abbracciarono.

REIN – ora, scusami Fine, ma ho un appuntamento con Daisuke e non posso mancare. Ricordato, però, che per te ci sarò sempre.

Fine capì che non avrebbe potuto chiederle di allontanarsi da Daisuke, ma capì anche che Rein per lei sarebbe rimasta la sua sorellina per sempre, nulla poteva scalfire il loro rapporto, la loro unione. Nemmeno il Buio!

Si allontanò, allora dalla stanza, lasciando Rein a prepararsi e vagò per il palazzo.

 


scusate per il terribile ritardo, ma è un periodo complicato e super impegnato!!!

vi avviso che il prossimo capitolo verrà scritto in base hai vostri commenti, cioè, leggete con attenzione, perchè in base a ciò che troverò scritto nei commenti pubblicherò un capitolo o un altro!!!

se avete domande sono a vostra completa disposizione.

un bacio da Silvia.


 

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Capitolo 30
*** XXIX CAPITOLO ***


XXIX CAPITOLO

 


Fine vagò per il palazzo senza avere una meta prestabilita, ma riflettendo su ciò che stava accadendo dalla ricomparsa di Rein.

Non sapeva che fare.

Cosa era accaduto a sua sorella? Perché era così cambiata? Chi era Daisuke in realtà? Cosa aveva ascoltato esattamente in giardino? Perché, sembrava, che Shade fosse in pericolo perché sapeva troppo? Ma cosa sapeva più degli altri? Cosa era riuscito a scoprire? Perché ciò che sapeva lo rendeva pericoloso per Rein e questo Daisuke?

Rein, poi, era un enigma ancora irrisolto. Non era riuscita a far crollare la barriera che aveva eretto a difesa dei suoi segreti. Perché, in fin dei conti, non le aveva rivelato nulla di nuovo.

Sapeva già degli studi di magia, dei viaggi compiuti, della conoscenza che aveva con la Principessa dell’Universo …

A proposito della Principessa Universale, che fine aveva fatto? Era vero ciò che aveva ascoltato tra Rein e Daisuke? Come doveva interpretarlo? Come potevano conoscere Bianca? E anche ciò che era accaduto pochi mesi prima?

A cosa si riferivano i riferimenti su un nuovo nemico, ancora più forte? Ma, poi, di chi era nemico veramente? Perché, in tutto il Pianeta, nessuno ne era a conoscenza?

Aveva forse ragione Altezza? Rein era diventata succube di Daisuke? E lui da che parte stava? Difendeva il Bene o il Male?

Mai. Mai si era sentita così impotente ed ignorante.

Non sapeva cosa fare.

Non sapeva con chi parlare.

Non sapeva a chi credere.

Non sapeva a cosa credere.

Stava ancora vagando per il castello senza un meta precisa.

Stava camminando senza vedere dove si trovava.

Sembrava un fantasma senza persone da spaventare!

E proprio in questo stato venne trovata da Bright e da Altezza ...

 

qualche minuto dopo …


ALTEZZA – allora sei riuscita a parlare da sola con Rein?!

FINE – si, ma …

ALTEZZA – ma cosa?

BRIGHT – Altezza! Non aggredire Fine, puoi chiedere ciò che vuoi con più gentilezza, non credi?

ALTEZZA – si è vero, ma sono molto preoccupata. Comunque scusami Fine non dovevo alzare la voce. Tu non centri nulla.

FINE – non ti preoccupare Altezza. Ormai ti conosco bene!

ALTEZZA – che vorresti dire con questo???

FINE – nulla, nulla! Però, tornando al discorso di prima, vi devo dire che ho ascoltato, indirettamente una conversazione tra Rein e Daisuke.

BRIGHT – davvero?

ALTEZZA – perfetto! Racconta voglio tutti i particolari.

FINE – beh, allora … stavo cercando Rein per parlarle, ma non riuscendo a trovarla all’interno sono uscita, pensando che fosse nel suo giardino. Io conosco molto bene l’esterno perché giocavamo spesso fuori e ne conosco tutti i segreti, ma …

BRIGHT – cosa stai cercando di dirci Fine?

FINE – non sarà nulla di importante, ma non sono riuscita a trovare l’entrata del suo giardino! Lo so! È una cosa assurda, probabilmente ero troppo distratta e non mi sono resa conto di essere sul lato sbagliato o di averla superata, ma non riesco a togliermi questo fatto dalla mente. Ho l’impressione che sia la chiave di tutto. So che è strano per non dire di peggio, ma …

BRIGHT – Fine, fermati un attimo, prendi fiato. Non devi spiegarci nulla, ok? È normale che senta cose agli altri impercettibili. Rein è la tua gemella non è raro che questo legame porti un collegamento fra i due.

ALTEZZA – ha ragione mio fratello. Ricordi quando, dopo aver sconfitto il Buio, abbiamo fatto quella meravigliosa gita a cavallo? Rein era scomparsa da un paio d’ore e nessuno riusciva a trovarla. Se non fosse stato per te che ci hai guidato nel luogo esatto dove si trovava la staremo ancora cercando!

BRIGHT – esatto. Tornando a quello che ci hai detto, però, è strano ciò che è successo. Un’entrata non può sparire. E ora che mi ci fate pensare è da quando ho lasciato Rein che non entro nel giardino.

ALTEZZA – si nessuno di noi c’è più stato da quando se n’è andata, ma nemmeno ora che è tornata abbiamo varcato la sua soglia.

FINE – si, nemmeno io ci sono stata. So per certo, però, che Rein ci va spesso; infatti l’ho vista uscirne più di una volta. Ciò significa che l’entrata c’è e non è stata sigillata.

BRIGHT – tutto questo è molto strano; soprattutto se dici che sia la chiave di tutto …

FINE – e vi devo ancora rivelare ciò che Rein e Daisuke si sono detti …

ALTEZZA – cosa aspetti?! Raccontaci tutto.

FINE – allora, come vi stavo dicendo, stavo cercando Rein in giardino e dopo qualche tempo l’ho vista, mi sono avvicinata, ma quando l’ho sentita parlare con Daisuke mi sono nascosta e ho ascoltato la loro conversazione …

BRIGHT – e cosa si sono detti? Prima sembravi scossa …

FINE – stavano parlando di qualcuno … ma non hanno mai rivelato la sua identità. Dicevano che la Principessa Universale era con loro, perché Daisuke l’aveva convinta e …

ALTEZZA – continua Fine, cosa hanno detto di preciso?

FINE – prima Daisuke ha detto di avere la Principessa dalla sua parte e Rein ha risposto dicendo:

già, il merito è tutto tuo! Sei riuscito a convincerla ad appoggiare la nostra causa! La sua magia ci sarà utile e, anche il fatto della disfatta di Bianca, non è da sottovalutare. Abbiamo un problema in meno!

Mi sono spaventata perché non era la solita Rein a parlare, sembrava severa e inflessibile, come se fosse contenta di ciò che era accaduto.


BRIGHT – è comprensibile visto che ha conosciuto la Prescelta e che Bianca era una sua nemica. Secondo me è normale che fosse contenta della disfatta di una criminale.

ALTEZZA – ma noi siamo sicuri che la criminale fosse Bianca e non la Prescelta? Magari la Principessa era stata plagiata da questo Daisuke. Vi ricordate cosa ha detto Bianca?

Io ti consideravo una mia amica, mi sono confidata con te, ti ho fatto conoscere la mia famiglia e tu, invece, mi hai ingannata e umiliata. Hai aspettato di avere la mia assoluta fiducia e poi mi hai colpita alle spalle. Sei stata molto abile, ma come vedi mi sono liberata dalla prigione in cui mi hai rinchiusa dopo la battaglia e ora sono venuta per punirti.

E vi ricordate cosa le ha risposto la Principessa per giustificare il fatto di gestire già i poteri che le avremmo dovuto “donare” con la nostra approvazione?

non mi serve un diadema per usare i poteri. Mi è sufficiente il dono della maestra, che ho ottenuto prima di giungere qui.

 

BRIGHT – appunto Altezza! I poteri le sono stati conferiti da questa maestra! Probabilmente sarà la persona che le ha insegnato tutto e la istruita per essere la Prescelta! Non ci vedo nulla di compromettente in questo.

ALTEZZA – tu no forse, ma se è vero ciò che ha sentito Fine, può anche darsi che siano riusciti ad ingannate la maestra che ha concesso i poteri supremi alla persona sbagliata. Ciò spiegherebbe l’accanimento su Bianca. O no?

BRIGHT- si, potrebbe anche essere vero, ma mi sembra alquanto improbabile che la maestra si possa ingannare così! inoltre non possediamo nessuna prova di ciò e non possiamo incriminare nessuno!

ALTEZZA – il tuo è un ottimo ragionamento. Infondo Rein non ha il potere per influenzare gli altri! E poi, non ha mai fatto del male a nessuno. Almeno non in nostra presenza ...

FINE – teoricamente quello che hai appena affermato è vero, ma …

ALTEZZA – come sarebbe a dire “teoricamente”?!

BRIGHT – se sai qualcosa di importante devi dircelo Fine, altrimenti potremmo essere tutti in pericolo!

ALTEZZA – ha ragione mio fratello, parla Fine!

FINE – quando sono arrivata vicino ai due, stavano già parlando, perciò non ho potuto ascoltare l’intera conversazione, ma sono riuscita a capirne il senso. Ed ho scoperto una cosa terribile!

BRIGHT – avanti parla!

FINE – Rein, contrariamente a quello che crediamo è in grado di usare la magia, non solo per i giochi d’effetto, ma la magia vera e propria!

ALTEZZA – ne sei sicura? l’hai vista?

FINE – no, non l’ho vista, ma Daisuke stava cercando di convincerla a far del male a qualcuno.

BRIGHT – sei sicura?

FINE – purtroppo si! Qualcuno ha scoperto il loro piano e ora Rein dovrebbe fargli del male, ma si rifiuta di farlo.

ALTEZZA – e hai capito di chi stavano parlando? Chi sarebbe in pericolo?

FINE – si … stavano parlando di Shade!

BRIGHT – COSA???

FINE – mi dispiace Bright, ma è ciò che ho sentito. Daisuke ha detto:

Stiamo lavorando a questo progetto da anni e ora tutto è in pericolo per causa sua!

Ma Rein ha affermato che non può fargli del male.


BRIGHT – allora Rein ha ancora la forza di opporsi ai suoi ordini, ma per quanto potrà farlo?

ALTEZZA – cosa avrà scoperto Shade di così importante e pericoloso da potergli costare la vita?

FINE – non so. Non hanno parlato del loro piano, ma Rein ha affermato che qualcosa o forse qualcuno si stava avvicinando, allora Daisuke ha detto che l’avrebbero ucciso e la mia sorellina ha detto:

si, non ci sono alternative. Dobbiamo ucciderlo!

 

Detto questo Fine scoppiò in lacrime.

 

(Fine)

Non accettava il fatto che la sua adorata sorellina potesse essere cambiata in tal modo.

Come poteva essere diventata tanto crudele e fredda da voler la morte di un uomo? Ma questo non bastava, lei voleva ucciderlo!

No, questa non era la sua Rein!

Daisuke l’aveva ingannata, plagiata,corrotta, cambiata!


BRIGHT – non ti scoraggiare Fine, vedrai che riusciremo a farla tornare in se!

ALTEZZA – si Fine, ci riusciremo. E poi l’hai detto tu che si è rifiutata di maltrattare Shade. Ciò significa che il suo cuore, nel profondo, non è cambiato, no?!

BRIGHT – ha ragione Altezza, non è Rein che dobbiamo combattere, ma Daisuke! E poi se Shade ha scoperto qualcosa, basterà chieder a lui no? Vedrai piccola Fine che risolveremo tutto.

FINE – forse hai ragione Bright, ma se Rein non ha fatto del male a Shade, dimmi: ora lui dov’è? Siamo sicuri che non gli sia capitato nulla?

ALTEZZA – vuoi dire che, secondo te, Daisuke lo ha già eliminato?

FINE – perché altrimenti non ci avrebbe detto nulla?

ALTEZZA – ma, ma, ma …

Bright, preso dal furore, si allontanò dalle due, che lo seguirono poco dopo essersi riprese, per impedirgli di fare della sciocchezze.

Bright uscì in giardino e vide subito Daisuke vicino a due meravigliosi purosangue, pronti per essere cavalcati.

Non riuscì a controllarsi e preso dalla rabbia nei suoi confronti gli si scagliò contro!

 

(Bright)

Come si era permesso di ingannare Rein, che per lui era una sorella e, come se questo non bastasse, aveva eliminato l’unico in grado di smascherarlo: il suo migliore amico!

No, non poteva passarla liscia!

Sapeva di rischiare, ma doveva punire un uomo tanto crudele e meschino.

 


Daisuke stava per salutare il principe del Regno dei Gioielli che si stava avvicinando, ma non poté nemmeno aprir bocca. Perché si ritrovò a terra a causa di un pugno!

BRIGHT – combatti contro un uomo se ne sei capace! Io ti sfido a duello!

DAISUKE – non capisco il motivo di una tale sfida …

BRIGHT – COME SAREBBE A DIRE? TU HAI INGANNATO REIN, TU HAI UCCISO SHADE. E ORA COMBATTI SE NE HAI IL CORAGGIO!

DAISUKE – non capisco di cosa tu stia parlando, ma poiché non mi hai solo sfidato, ma anche offeso pubblicamente, accetto la tua sfida! In guardia!

Detto ciò, sguainarono le spade e iniziarono il combattimento.

Bright guerreggiava con rabbia e ciò gli impediva di dimostrare tutto il suo valore. Daisuke, invece, era concentrato e non si faceva sorprendere dai colpi dell’avversario.

Fu subito chiaro chi avrebbe vinto il duello, se non fosse intervenuta una voce …

REIN – Daisuke attento!!!

Rein aveva percepito una forza oscura e si era precipitata in giardino dove vide lo scontro, ma non solo.

Vi era magia intorno ai combattenti che impedì a Daisuke di difendersi da un attacco del principe dei gioielli.

Rein intervenendo riuscì ad annullare il maleficio e si precipitò a difendere Daisuke dalla cieca furia di Bright.

REIN – cosa stai cercando di fare Bright? Come credi di giustificare il tuo comportamento? Non avrei mai creduto che tu potessi essere così avventato e scontroso! Non permetterti mai più di ferire mio fratello, sono stata abbastanza chiara?!

Poi rivolta a Daisuke,

REIN – riesci ad alzarti? Vieni con me.

I due si allontanarono senza rivolgere lo sguardo agli altri presenti.

Non si accorsero dei visi colmi di stupore degli amici …

 

 

ciao a tutti ... scusatemi infinitamente per la lunga attesa, spero di essermi fatta un pò perdonare dal capitolo!

la storia si sta delineando e stiamo raggiungendo la fine.

con calma, però!!!

teoricamente nei prossimi capitoli si inizieranno a districare gli enigmi!

spero di leggere i vostri commenti e di poter rispondere alle vostre domande.

mi scuso ulteriormente per il periodo di assenza, ma con 2 lavori, gli studi e qualche giorno di vacanza, non ho avuto molto tempo per scrivere, in compenso, però, ho risolto il finale della storia ... almeno se non cambio idea!

sono comunque aperta a suggerimenti e critiche.

grazie mille per la vostra pazienza.

un bacio silvia.

 


 

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Capitolo 31
*** XXX CAPITOLO ***


ciao a tutti. mi scuso infinitamente per il ritardo, ma non riesco più a trovare il tempo per scrivere.

prometto che cercherò di ritagliarmi più spazio per uesta attività!

ringrazio chi lascia un commento e chi solamente legge la storia.

vi avverto subito che non sono molto convinta del finale del capitolo, ma non volevo farvi attendere troppo.

grazie ancora.

aspetto i vostri commenti.

un bacio silvia.


XXX CAPITOLO


Rein si allontanò dagli amici sorreggendo Daisuke.

Non riusciva a capacitarsi di ciò che era avvenuto tra Bright e suo fratello.

REIN – allora non mi racconti cosa è accaduto?

DAISUKE – il motivo della mia reticenza è presto detto … non ho la più pallida idea di ciò che sia successo! Ti stavo aspettando coi cavalli per andare nel bosco, quando il principe si è avvicinato e, prima che potessi anche solo salutarlo, mi ha colpito.

REIN – ma prima di sfidarti a duello ti avrà motivato la sua rabbia no?!

DAISUKE – veramente no! Ha solamente detto delle cose senza senso.

REIN – cosa ha detto di preciso?

DAISUKE – vediamo se riesco a ricordarlo … a sì ha urlato:

tu hai ingannato Rein, tu hai ucciso Shade. e ora combatti se ne hai il coraggio!

Ma non capisco cosa intendesse dire.

REIN – non è un comportamento normale, lo ammetto. Come gli sarà venuto in mente che tu, proprio tu, mi abbia ingannata e abbia ucciso Shade, che peraltro è vivo e vegeto, proprio non lo so.

DAISUKE – non so che dirti, tu lo conosci meglio di me. Comunque non avrai creduto che mi potesse ferire, vero?

REIN – quel pensiero non mi ha nemmeno sfiorato, nessun uomo può sconfiggerti con la spada! Non avevo paura che tu potessi essere messo in difficoltà da Bright. Ma il mio cuore ha mancato un battito, quando ho sentito la presenza della magia che vi circondava. Ho cercato di eliminarla il più velocemente, ma, a quanto pare, non abbastanza!

DAISIKE – è solo un graffio, non preoccuparti. Probabilmente non rimarrà che una piccolissima cicatrice. Nulla in confronto alle altre, insomma!

Disse l’uomo sorridendo e cercando di alleggerire un’atmosfera divenuta pesante dalle implicazioni che si celavano dietro una simile affermazione.

REIN – potrei curarti io, ma ho paura di rivelare troppa magia e ciò insospettirebbe molto il nostro caro nemico, che non aspetta altro! Mi dispiace, ma ti dovrò curare coi metodi tradizionali!

DAISUKE – devi usare la tua magia il meno possibile, altrimenti non sarai più al sicuro.

REIN – già. Ora siediti e aspettami qui, vado a prendere l’occorrente e torno a curarti la ferita.

Detto questo si allontanò.

DAISUKE – piccola Rein sei cresciuta. Ora sei una donna, una mamma e una splendida principessa. Aveva ragione la maestra: tu sei l’unica degna di portare un titolo così pesante. Ricordo come fosse accaduto ieri il tuo primo sorriso …

Ricordava ancora il giorno del suo ritorno.

Il giorno che cambiò, per sempre, la sua vita …

 

 

molti anni prima …

 

Finalmente.

Era rimasto lontano da casa per l’addestramento necessario affinché divenisse un’abile guerriero e comandante, ma ora era finalmente tornato.

Si era sempre tenuto informato sugli eventi del suo popolo.

Aveva ritrovato i suoi genitori, più uniti e innamorati che mai!

La festa per il suo ritorno era stata elegante, ma semplice; come piaceva a lui.

Era a conoscenza del lieto evento che aveva allietato il suo paese: la nascita di due splendide principesse gemelle, Rein e Fine.

Non aveva ancora avuto occasione di vederle, poiché erano state portate in un altro palazzo, ma, finalmente, il giorno dopo sarebbero arrivate e lui avrebbe potuto vederle.

Non era mai stato più emozionato.

Sentiva, dentro di se, uno strano presentimento.

Quel giorno sarebbe accaduto qualcosa di inspiegabile, che avrebbe cambiato il suo destino, o meglio, l’avrebbe compiuto.

 

………………………

 

Era stato avvertito da un servitore che le piccole principesse si trovavano nel gazebo del suo giardino.

Si affrettò a conoscerle ed appena arrivò rimase incantato a guardarle.

Stavano giocherellando con dei doni magici che volavano sulle loro teste.

Fine, la piccola principessa rossa, si divertiva molto e continuava a ridere.

Rein, la piccola principessa blu, invece, aveva un espressione triste, perchè il suo pupazzo non volava alto come l’altro.

Subito dopo si mise a piangere.

Fu allora che il destino del fratello si compì.

Improvvisamente il cielo si oscurò e iniziò a piovere a dirotto.

Il principe, allora, si avvicinò a Rein e le mostrò le facce più buffe che sapeva realizzare per farla sorridere.

Rein smise di piangere e, per la prima volta, iniziò a ridere.

Così come era giunta la pioggia, repentinamente, scomparve e il sole tornò a splendere più luminoso che mai.

Fu allora che l’erede al trono capì.

Nei suoi viaggi di addestramento si era inoltrato nel Regno delle Ninfee. Lì conobbe la Maestra, che doveva istruire la futura Principessa Universale, e gli rivelò che sarebbe stato lui il suo difensore e il suo scopritore.


MAESTRA – sarà una bambina bellissima. Racchiuderà in sé la bellezza del cielo e il mistero del mare.

La riconoscerai subito. Ricorda: non potrà controllare i poteri, ma influenzerà la natura. Se piangerà, pioverà; se sorriderà, splenderà il sole.

Sarai tu e solo tu a vedere l’arcobaleno che scaturirà dal suo primo sorriso.

Dopo di che i suoi poteri rimarranno sopiti, così che nessuno la possa riconoscere.

Solo tu sarai a conoscenza della verità, ma ricorda: mai a nessuno la rivelerai, altrimenti lei verrà corrotta e non difenderà più la Luce, ma l’Ombra! La proteggerai nell’ombra senza che nessuno lo veda.

Verrà il giorno in cui dovrai rivelare tutto e, allora, rimarrai al suo fianco. Sarà un lotta lunga e dura servirà tutto il potere della Luce!

Ora vai giovane principe, il tuo destino si sta già compiendo!


Ed ora era lì davanti a sua sorella.

Quando aveva iniziato a piangere, era scoppiato il temporale.

Quando aveva iniziato a sorridere, era spuntato il sole.

E ora lì davanti stava assistendo all’impossibile.

Rein stava sorridendo e dalle sue labbra era nato il più splendido arcobaleno che un occhio umano avesse mai visto.

Capì.

Stava ancora contemplando le piccole principesse, quando una voce lo riscosse dal suo torpore.

Si voltò e vide una bellissima donna.

La scoprì essere la bambinaia delle nuove nate.

Da quel giorno il principe passerà il suo tempo nella nursery, sia per le bambine che per la splendida donna.

Venne un giorno in cui, purtroppo, l’idillio finì.

Secondo le leggi, il principe si sarebbe fidanzato e poco dopo sposato con una principessa.

Questa venne, però, scelta dai genitori, poiché conoscevano meglio le famiglie di sangue reale.

Il giovane cercò di annullare il tutto, ma fu impossibile.

Non voleva sposare una donna che non conosceva, ma che soprattutto non amava.

Certo, come gli avevano detto i suoi genitori, avrebbe avuto tutto il tempo per conoscerla e innamorarsene, ma lui sapeva che era impossibile.

Il suo cuore apparteneva già ad qualcun altro.

Lui amava Misaki, la bambinaia.

E cosa ancora più sconvolgente, lei amava lui.

Si erano promessi amore eterno e ora non sapevano come risolvere il problema.

Finché un giorno non arrivò una missiva per il principe.

 

Mio caro Daiki,

sono a conoscenza della situazione in cui ti vieni a trovare, ma posso proporti una soluzione!

Non mi fraintendere, sarà dolorosa, ma necessaria, non solo per te, ma soprattutto per la piccola Principessa.

Il male si sta operando per invadere e conquistare il Pianeta.

La Piccola è in grave pericolo.

Il Buio, fortunatamente, non è ancora a conoscenza della sua nascita e non la sta cercando.

Purtroppo, però, controlla te.

Ciò ci impone una scelta drastica:

dovrai morire!

O perlomeno il principe Daiki morirà!

Devi compiere un piccolo viaggio verso il Regno della Goccia, al confine ti imbatterai in alcuni briganti che assaliranno la tua carrozza. Seguili, non temere, sono persone fidate e ti porteranno da me.

Qui completerai il tuo addestramento.

La Principessa sarà protetta finche i suoi poteri non verranno sciolti e allora sarai tu a condurla per mano nella sua crescita e formazione.

Potrai portare con te anche la giovane Misaki, poiché il suo cuore è lindo e degna di fiducia.

Non c’è altra scelta, mi dispiace.

Fra tre giorni Daiki morirà in un attentato, ma nel mio regno nascerà Daisuke.

Con il cuore vi attendo.

La Maestra.

 

Tre giorni dopo la carrozza del principe del Regno Solare venne aggredita e bruciata.

Il futuro monarca era morto, insieme alla bambinaia delle sorelle che stava tornando a casa per salutare la sua famiglia.

Lo stesso giorno una coppia di giovani sposi si stabilì nella dimora della Maestra.

 

 

nel presente …

 

in quel periodo lontano la sua vita era proprio cambiata, chissà cosa ne sarebbe di lui oggi se non avesse conosciuto la Maestra …

era ancora perso nei suoi ricordi, quando si accorse che i sovrani del Regno Solare gli si erano avvicinati.

REGINA – buongiorno Daisuke, ma cosa vi siete fatto al braccio? Perché è insanguinato?

DAISUKE – buongiorno maestà. Non dovete preoccuparvi per un semplice graffio. Gli incidenti capitano, devo ricordarmi di stare più attento.

Disse il giovane sorridendo.

La regina gli si avvicinò per controllare la ferita, ma all’improvviso si bloccò.

DAISUKE – non si preoccupi maestà Rein è andata a prendere l’occorrente per la fasciatura. Non è necessario che controlli il taglio se non sopporta la vista del sangue.

Il re allora si avvicinò alla consorte e le circondò la vita col braccio, per sorreggerla. Nell’avvicinarsi, anche lui fissò la ferita e, anche lui, si bloccò. Si riprese subito e, vedendo che Rein stava giungendo, si allontanò insieme alla sposa.

REIN – come stai? cosa volevano mamma e papà?

DAISUKE – nulla, non ti preoccupare. Mi hanno solo chiesto come stavo e cosa mi era capitato. Nulla di più.

REIN – meglio così. ed ora pensiamo alla ferita.

 

 

Poco lontano i sovrani stavano entrando nella sala del trono.


REGINA – caro, hai visto anche tu il suo braccio vero?

RE – si, ma non riesco a capire come possa essere possibile una cosa del genere.

REGINA .- quella voglia è unica al mondo. Secondo la tradizione, solo i discendenti di sangue reale maschi la possiedono. Ma allora come si spiega che lui la possegga?

RE – la domanda giusta, in realtà, è un’altra: chi è Daisuke?

FINE – era giusto quello che volevamo chiedervi!

Si erano riuniti tutti nella sala del trono per chiedere delle delucidazioni su ciò che avevano sentito uscire dalle labbra di Rein.

Raccontarono l’accaduto al re e alla regina.

Questi ne rimasero sconvolti.

Il silenzio calò nella stanza, ma …

REGINA – ora si spiega, almeno in parte, la voglia a forma solare che compare sul braccio di Daisuke.

Disse la regina sedendosi sul trono.

REGINA – dovete sapere che Fine e Rein non sono le nostre uniche figlie! il nostro primogenito fu un maschio, nato nemmeno un anno dopo il matrimonio. Lo chiamammo Daiki, "Grande bagliore", crebbe e quando fu il tempo iniziò il suo viaggio di addestramento. Fu in quel periodo che nasceste tu e tua sorella. Poco tempo dopo anche Daiki ritornò. Ricordo che giocava spesso con voi, soprattutto con Rein. Era l’unico che riusciva a calmarla e a farla sorridere. Stavamo preparando la festa del suo fidanzamento, quando la carrozza su cui viaggiava insieme alla vostra bambinaia, venne assalita e bruciata. I corpi non furono mai ritrovati e tutti pensammo che fossero morti nell’imboscata. Da allora nessuno a più voluto pronunciare il suo nome o rinnovare il suo ricordo. Non perché non gli volevamo bene, ma per colpa nostra. Avevamo molto sofferto. Soprattutto io. Ero caduta in una grave crisi depressiva che rischiava di vincermi, ma con l’aiuto di tutti, sono riuscita ad uscirne. I medici, però, avevano ordinato che nessuno più dovesse ricordare la storia, si doveva cancellare il suo ricordo altrimenti avrei potuto avere una ricaduta e non ristabilirmi più. Ecco perché voi ignorate di avere un fratello.

ALTEZZA – se, allora, Daisuke è vostro figlio, si spiegano molte cose.

BRIGHT – cosa intendi sorellina?

ALTEZZA – già dalla prima volta che l’ho visto ho avuto l’impressione di conoscerlo, certo lui ha dichiarato di essere al seguito della Principessa Universale, ma era una strana sensazione. Non dimentichiamoci poi del suo aspetto fisico: è alto, ha i capelli  verde-acqua, lisci e non troppo lunghi; gli occhi di un intenso azzurro con sfumature più scure. Inoltre ha un portamento elegante e raffinato, sebbene sia presentato come un guerriero. Ha un vestiario elegante, ma semplice. E non bisogna dimenticare che si nota chiaramente che vuole molto bene a Rein.

FINE – si è vero. Combacia anche il fatto che entrambi conoscano la Principesse Universale. Lui l’ha seguita nei suoi viaggi, ma Rein l’ha conosciuta nel Regno delle Ninfee

RE – ora, però, il dilemma si riapre: chi è Daisuke? o dovremmo chiamarlo Daiki?

 


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Capitolo 32
*** XXXI CAPITOLO ***


XXXI CAPITOLO


 Da quella sconvolgente rivelazione, erano ormai passati diversi giorni.

I principi dovevano ancora digerire la pesante notizia.

Com’era possibile?

Perché non era stato spiegato loro nulla?

Come si dovevano comportare ora?

Infinite domande senza risposta affollavano la mente dei giovani.

Fine era cambiata. Non sorrideva più come prima.

In molti avevano provato a farla parlare, ma lei si ostinava a dire che andava tutto bene.

Finché, un giorno, Bright la convinse a fidarsi di lui.

FINE – oh Bright, non capisci? Non ho problemi ad accettare di avere un fratello, anzi è meraviglioso, ma non dimentico ciò che ho sentito!

BRIGHT – cosa?

FINE – non ricordi? Ho ascoltato una conversazione tra Rein e Daisuke dove si parlava tranquillamente della fine di Shade! Non riesco ad accettare che vogliano fargli del male!

BRIGHT – Fine non puoi sapere cosa è realmente accaduto. Magari volevano solo fargli uno scherzo …

Si capiva, però, che nemmeno lui ne era convinto.

La cosa che spaventava tutti era l’assenza così prolungata del principe della Luna.

Mai Shade si era assentato per tanto tempo, senza mai comunicare con gli amici.

Tutti si stavano chiedendo dove fosse finito.

………

 

giorni prima …

 

Aveva lasciato passare alcuni giorni dalla sera del ballo, per non destare sospetti.

Ora si sentiva pronto ad affrontare qualunque cosa lo stesse attendendo.

Si travestì, per non essere riconosciuto dagli abitanti.

Si inoltrò per le vie della città.

Si avvicinò alla casa del segreto.

Un segreto così ben custodito che nessuno ne sospettava l’esistenza.

Si assicurò che nessuno fosse nelle vicinanze o l’avesse seguito.

Si accostò alla porta d’ingresso.

La sua mano prese la maniglia e, con circospezione, l’abbassò.

Non accadde nulla.

La porta era chiusa e non si apriva.

Si abbassò, allora, per studiarne il buco della serratura.

Notò subito la sua unicità.

Non serviva una chiave tradizionale, ma qualcosa di unico.

Non sapeva che fare, finché …

 

è intrisa di sentimenti molto potenti e profondi che possono dar vita ad un enorme

 

Prese la collana, guardò la pietra e provò.

Introdusse il ciondolo nella serratura, come fosse una semplice chiave, e girò.

Trattenne il respiro e …

La porta, come per incanto, si aprì.

 

Sembrava non ci fosse nessuno.

La casa era silenziosa.

Nessun rumore.

Si inoltrò, allora, in essa, ricordandosi il percorso di Rein, qualche sera prima.

Arrivò, così, indisturbato alla porta che, aperta, avrebbe cambiato, radicalmente, la sua vita.

 

Forse non avrebbe dovuto aprirla.

Forse non avrebbe dovuto nemmeno trovarsi lì.

Forse era solo un equivoco.

Forse aveva sentito male.

Forse, tutto ciò che aveva dedotto, era sbagliato.

Forse avrebbe dovuto andarsene.

Tropi forse albergavano nella sua mente.

Non poteva più aspettare.

La verità doveva essere conosciuta.

 

Lentamente, per non far troppo rumore, aprì la porta.

La stanza era semplice, ma molto bella. Le grandi finestre la inondavano di luce. Vi era tutto l’occorrente per prendersi cura dei bambini.

Tutto questo, però, non venne visto dal principe Shade, che rimase sbloccato alla vista di due culle, al centro della camera.

Lentamente, si avvicinò.

Solo quando si trovò in mezzo alle culle vide che i bimbi erano svegli e lo guardavano intensamente.

La piccola principessa aveva dei bellissimi capelli con boccoli blu scuro e dei grandi occhi blu. Esattamente come il suo papà. Si chiamava Selene, come si leggeva sulla targhetta appesa alla porta.

Il piccolo principe, invece, aveva capelli lisci e di un bel azzurro egli occhi grandi, come quelli della sorella, verde-acqua. Esattamente come la sua mamma. Si chiamava Yari.

Non riuscì più a muoversi.

Era troppo emozionato.

Possibile che la verità fosse proprio quella?

Possibile che quella notte aveva portato con se un dono così immenso e inaspettato?

Possibile che dal sogno fosse nata la realtà?

No non potava essere vero, non poteva illudersi così.

Sicuramente c’era una spiegazione diversa.

 

Proprio in quel momento si fece strada in lui una voce.

“PAPA’”

I due bambini lo stavano chiamando, telepaticamente, per la prima volta.

Sconvolto, shoccato, terrorizzato, ma profondamente e irrimediabilmente felice.

Si il suo sogno era diventato realtà.

Le sue speranze certezze.

Stava guardando e accarezzando i bambini, quando la porta si aprì.

 

Lentamente si voltò e incontrò gli occhi tanto amati.

 

Si fissarono per un minuto che racchiudeva in sé l’eternità.

Non servirono le parole.

Si capirono.

Si lessero, come solo due cuori e due anime tanto unita da esserne una sola possono fare.

Nessuna parola uscì dalle loro labbra.

Shade capì la verità.

Rein non negò.

Prima di sparire, però, Shade si avvicinò alla donna della sua anima e la baciò infondendole tutto l’amore che non sapeva potesse essere così immenso.

La guardò.

Lei lo supplicò con lo sguardo.

Lui annuì e se ne andò.

Si lui non avrebbe rivelato nulla glielo aveva promesso con quel bacio.

Ora la principessa sapeva di poter affrontare il nemico più grande con la serenità nel cuore e una forza senza pari.

Si ora era pronta all’ultima battaglia.

La guerra sarebbe presto finita.

 


nel presente …

 

 

Fine non riusciva a capacitarsi del fatto che la sorella non le avesse rivelato la verità.

Cosa stava nascondendo?

Perché non voleva parlarle?

Com’era possibili che fosse cambiata in quel modo?

Perché avrebbe dovuto fare del male a Shade?

Cosa aveva scoperto di così compromettente da meritare la morte?

Certo, Rein, aveva espresso la sua contrarietà nel colpire il principe della Luna, ma, allora dov’era finito?

Perché non tornava?

 

Queste e molte altre domande affollavano la mente della giovane principessa solare, ma non trovava le risposte ai suoi quesiti.

Decise, allora di affrontare a viso aperto la sorella.

Questa volta si sarebbe fatta dire tutta la verità.

 

Rein stava osservando il sole scomparire dietro le nuvole, mentre si accingeva a salutare il suo Regno.

Stava per calare la notte e la luna si era già affacciata nello splendido cielo blu.

Stava salutando i due astri reali, quando, una voce la riscosse dai suoi pensieri.

Si voltò e vide che una figura regale le si stava avvicinando.

Il suo bellissimo viso, si aprì in un sorriso d’affetto per il suo amato fratello.

Daisuke si inchinò e le baciò la mano.

Era il segnale.

Era arrivato.

Ora nessuno poteva più tirarsi indietro.

Lei allora, guardandolo negli occhi, annuì.

Era pronta a compiere il suo destino.

Si stavano allontanando per prepararsi, quando …

 

? – REIN!!!

REIN – ciao Fine, come stai? mi stavi cercando?

FINE – si, ti devo parlare. Subito.

REIN – mi dispiace sorellina, ma ora non posso proprio fermarmi. Devo partire immediatamente. Ci rivedremo presto. Te lo prometto.

FINE – come sarebbe a dire che te ne vai? Non puoi devi rispondere alle mie domande. Non puoi scappare ora!

REIN – oh Fine non ho scelta. Devo partire subito. Un giorno avrai tutte le risposte che vorrai. Molto presto tutti conoscerete la verità, ma non è ancora opportuno che si alzi il velo che la copre. Ma non dovrai mai dimenticare che ti voglio bene Fine sei e rimarrai sempre la mia sorellina pasticciona. Non dimenticarlo mai. Ora scusami ma devo andare.

FINE – che stai cercando di dirmi Rein?

REIN – ci rivedremo presto. Promess …

Rein non riuscì a trattenere l’urlo provocato dal lancinante dolore che le squarciava il cuore.

Si contorse urlando.

Fine non sapeva cosa fare, era shoccata.

Daisuke, sentendo l’urlo, si precipitò da loro, prese Rein tra le braccia e sussurrò delle parole al suo orecchio.

Rein si calmò e si accasciò tra le braccia del fratello svenuta.

 

Quello stesso giorno lei e Daisuke partirono per il Regno delle Ninfee.

La causa ufficiale del viaggio era la salute di Rein.

 

 

 

scusa, scusa, scusa.

sono in enorme ritardo lo so, ma tra una cosa e l'altra non sono riuscita a scrivere nulla o molto poco.

spero che abbiate la pazienza di leggere anche questo capitolo.

vi avverto che la storia si sta avvicinando alla sua conclusione.

mancano, ormai pochi capitoli.

con la speranza di leggere i vostri commenti e di potervi rispondere.

un bacio da Silvia.




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Capitolo 33
*** XXXII CAPITOLO ***


XXXII CAPITOLO

 

FINE – come sarebbe a dire che Rein è andata via?
REGINA ELSA – si cara. Si è sentita male e, con Daiki, sono andati nel Regno delle Ninfee, o almeno questo è ciò che ho trovato scritto nella lettera che mi hanno consegnato gli inservienti.
FINE – ma non è possibile! Io dovevo chiedere molte cose a Rein e lei se ne va senza salutare?! No, qui c’è sotto qualcosa.
Detto questo lascò la sala e si diresse verso le scuderie.                                                   Se la stava prendendo con i cavalli, quando una voce conosciuta la interruppe divertita.
BRIGHT – Fine che stai facendo? Questo povero cavallo non avrà mangiato la tua torta no?!
FINE – oh Bright! Rein se n’è andata. È tornata nel Regno delle Ninfee.
Disse la principessa piangendo.
BRIGHT – com’è possibile? Cos’è successo?
FINE – la mamma ha trovato una lettera in cui diceva che sarebbe tornata da Silvia , insieme a Daiki, perché non si sentiva bene.
BRIGHT- ma io l’ho vista stamattina a cavallo e stava benissimo; ci siamo anche salutati, ma non mi ha detto nulla.
FINE – come?! Sei sicuro?!
BRIGHT – sì, più che sicuro. Era insieme a Daisuke.
FINE – sempre insieme … ho paura Bright. Rein non è più quella di prima, non la riconosco più. È iniziato tutto con la nostra rivelazione.
Fine iniziò a singhiozzare, pensando di essere la causa del cambiamento dell’amata sorella.
Bright, mentre stringeva tra le braccia la sua fidanzata, non sapeva cosa rispondere.
Non sapeva cosa pensare.
Non credeva possibile un coinvolgimento della dolce Rein in qualcosa di oscuro.  
        Lei aveva sconfitto il buio anni prima, non poteva, ora, passare dalla parte sbagliata!  Le era stato donato il Potere del Sole, non doveva dimenticarsene, era una prescelta della magia pura.                                                                                                         Era uno dei suoi baluardi.
Insieme a Fine.
Già, insieme a Fine!
Fine …
Forse era questo il problema.
Lui aveva lasciato Rein per sua sorella.                                                                            Sembrava che questo non avesse causato molti danni a Rein, ma non si poteva negare che il suo cambiamento era iniziato dopo quell’annuncio.
BRIGHT – io in quest’ultimo periodo, così turbolento, ho capito i miei veri sentimenti e ho fatto luce nel mio cuore. Non voglio farti soffrire cara Rein, ma ho capito di volerti bene nello stesso modo in cui ne voglio a mia sorella. Io non ti amo. Ho sempre amato un’altra. Perdonami per ciò che ti sto dicendo, ma non credo sia giusto che io sopprima i miei veri sentimenti e che tu viva nella menzogna.
REIN – chi?
BRIGHT- mi sono innamorato, o meglio ho sempre amato la principessa Fine, tua sorella.
Rein a quelle parole sbiancò e si accasciò a terra priva di sensi.
Forse Rein non aveva superato l’avvenimento.
Se l’avesse vissuto come un tradimento suo e di sua sorella?
Pensando meglio a quei giorni, non rammentava che qualcuno l’avesse sostenuta e aiutata.                                                                                                                  Anzi da allora Rein si era sempre più ritirata.                                                           Non usciva più con loro, non cavalcava, anche il suo abbigliamento era mutato. Rimaneva sola, si rinchiudeva nella biblioteca e ne usciva solo per mangiare e dormire. L’unica cosa che non era mutata erano le passeggiate e la cura che dedicava al suo giardino, a cui nessuno poteva entrare.
Pensandoci nessuno era più entrato in quel luogo da quando era partita per la prima volta.
Anzi nessuno sembrava trovarne l’accesso.

Erano passati tre giorni dalla partenza di Rein e dalla discussione tra Fine e Bright.
La settimana dopo si celebrava il matrimonio tra il principe del Regno dei Gioielli e la principessa del Regno Solare.
Come tradizione voleva, quella sera si sarebbe tenuto l’Ultimo Ballo dei Fidanzati. Questo ballo si doveva tenere una settimana prima delle nozze ed era l’ultimo incontro tra i futuri sposi. Si sarebbero ritrovati solamente all’altare il giorno del fatidico “SI”.
Erano tutti riuniti nella sala del trono per gli ultimi preparativi, quando un giovane uomo si presentò al cospetto dei giovani principi e principesse.
Era alto, atletico e con un fisico asciutto ma muscoloso. Aveva capelli neri come la una notte senza stelle e occhi verdi come smeraldi.
Tutti si voltarono nella sua direzione per poterlo ammirare.
Solo dopo alcuni minuti riuscirono a riacquistare l’uso della parola.
? – buongiorno a tutti i futuri regnanti del Pianeta Wonder.  Mi presento sono Lorance, il Custode dei Segreti sulla Principessa dell’Universo. Sono qui mi hanno informato della vostra conoscenza con la sedicente principessa, giusto?
BRIGHT – buongiorno a voi Lorance, siate il benvenuto …
ALTEZZA – come “sedicente principessa”?
LORANCE – la donna che voi conoscete come Principessa Universale è un’impostora principessa Altezza.
LIONE – come può dirlo con tanta sicurezza? L’ha conosciuta? Sa qualcosa che noi ignoriamo?
LORANCE – sì, principessa Lione. Io so tutto. Come ho già detto io sono il Custode dei Segreti e dell’identità della Principessa dell’Universo.
ALTEZZA – lei sa chi è veramente?
LORANCE – certo conosco la FALSA principessa come la VERA Principessa.
SILVIA – come possiamo fidarci della parola di uno sconosciuto, quando noi abbiamo incontrato e conosciuto la Prescelta?
LORANCE – regina del Regno delle Ninfee è un piacere e un onore fare la sua conoscenza. Sono, però, desolato che sia in una circostanza così disarmonica. Vi devo, comunque, dare ragione, voi non potete conoscermi, ma lasciatemi raccontare …
La Prescelta deve essere dotata di caratteristiche uniche. Cosa fondamentale, però, deve essere la discendente diretta dei GRANDI SOVRANI ANTICHI, i custodi della magia.                                                                                                                 Dovreste conoscere la loro storia. Furono i primi sovrani del Pianeta, i più antichi, quando la magia impregnava ancora ogni elemento e, di conseguenza, loro ne erano i detentori massimi.                                                                                              La magia della Principessa non è altro che la magia originaria di questo mondo. Ovviamente quest’unica caratteristica non è sufficiente.                                           Gli antichi sovrani erano uomini e come alcuni di noi caddero in tentazione, diventando malvagi.                                                                                                                          La loro sete di potere divenne così forte da distruggerli a vicenda, solo pochi fuggirono e si salvarono.                                                                                               Decisero di non ritornare sui troni poiché erano ancora in possesso della magia e avevano il timore di ricadere nei propri peccati.                                                                   Fu così che riunirono le loro doti magiche e le racchiusero insieme, vincolandole.           Solo chi ne fosse stato degno avrebbe potuto raccogliere e utilizzare quella magia. Nacque, in questo modo, la figura della Principessa dell’Universo.                            Solo colei che fosse stata degna avrebbe potuto usufruire di tale privilegio.               Furono imposte delle regole alla sua scelta.                                                              Doveva essere pura e immacolata, così da non venire tentata dalla corruzione e dal buio.                                                                                                                      Doveva conoscere la magia, saper leggere le stelle e la terra e doveva avere il controllo degli elementi.                                                                                     Doveva possedere notevoli doti politiche, per poter viaggiare e consigliare tutti i Regni e i popoli.                                                                                                      La dote fondamentale, però, si rivelò essere la sua bontà, non doveva combattere per scopi personali, pena la sua stessa e immediata morte.                                           Tutte queste caratteristiche si sono rivelate in questi tempi nella figura di Bianca, mia sorella, unica e vera Principessa dell’Universo!
 
Il silenzio calò su tutta la sala.
Nessuno osava rivelare i propri pensieri.
SILVIA – caro Lorance, se non erro, vostra sorella è stata sconfitta da colei che si riteneva fosse la vera Principessa; o sbaglio?
LORANCE – avete ragione maestà.
LIONE – ma se Bianca fosse la Prescelta non avrebbe dovuto essere battuta da una bugiarda.
LORANCE – purtroppo, mia sorella, non può usufruire dei pieni poteri fintantoché non sia riconosciuta dai sovrani come Principessa dell’Universo. La sua avversaria, invece, utilizza poteri oscuri. Questi le hanno permesso di vincere. Eliminandola, poi, le ha impedito di rivendicare la sua identità.
ALTEZZA – è perfettamente logico. Non ricordate cosa disse dopo aver sconfitto Bianca? Ordinò alle sue guardie di riportarla nel luogo da dove era scappata. Ciò significa che anche prima era rinchiusa. Perché la Prescelta dovrebbe ordinare di incarcerare qualcuno? Lei dovrebbe essere la purezza e la bontà incarnate, ma noi abbiamo le prove che ciò non corrisponde a verità. Ho sempre avuto dei dubbi su di lei. Perché non poteva svelarsi? Come poteva portare in grembo un figlio senza essere sposata? Perché non le serviva La nostra approvazione per poter utilizzare i poteri? No sono convinta che Lorance abbia ragione.
BRIGHT – anche se avessi ragione Altezza, noi cosa potremo fare ora?
LORANCE – dobbiamo fermarla. Non c’è nessun’altra soluzione. Essendo io l’ultimo discendente dei grandi Sovrani Antichi conservo in me traccia della loro magia. Ciò mi permetterà di sconfiggerla.
ALTEZZA – l’unico problema ora sarà quello di trovarla …
LIONE – siamo davvero sicuri di ciò che stiamo progettando? L’ho osservata quando era con noi e non mi è parsa malvagia …
SILVIA – come hanno più volte ripetuto la Prescelta è un’attrice nata! Ma non vi angustiate troppo, non dovrete affaticarvi nella sua ricerca. Ero giunta fin qui per annunciarvi che avrete l’onore di ospitarla nuovamente. La Principessa dell’Universo sta per giungere a Wonder.
 

ora potete fare di me ciò che volete, avete tutto il diritto di picchiarmi e maledirmi per questo ritardo sconsiderato. non ho scusanti di nessun tipo.
purtroppo tra lavoro studio e volontariato sono stata molto impegnata.
non posso dire di aver avuto un blocco dello scrittore, perchè ho sempre saputo come continuare la storia e so fin dall'inizio come finirà, ma non riuscivo a trovare la concentrazione per metterla giù, non riuscivo a scrivere questo capitolo.
posso dirvi che stiamo giungendo alla fine, l'epilogo si sta avvicinando.
con le più sentite scuse vi lascio.

ps: non sono riuscita a controllare molto il capitolo e non ne sono convinta fino in fondo, ma se non lo postavo ora non lo avrei fatto presto.
ora vi lascio con la speranza di poter leggere i vostri commenti.
con affeto Silvia.
 

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Capitolo 34
*** XXXIII CAPITOLO ***


 
XXXIII CAPITOLO


Era arrivato il momento atteso.
Quella notte avrebbe visto un solo vincitore.
La Luna tanto amata sarebbe stata la spettatrice della fine delle battaglie.
La Principessa Universale stava tornando a casa, forse per l’ultima volta.


 
Era giunto il fatidico giorno.
Ora tutti avrebbero scoperto la verità.
Molte domande affollavano la mente di molti: chi era veramente quella donna? Aveva davvero mentito a tutti? E perché lo avrebbe fatto?
Altri, invece, avevano già deciso cosa pensare e a chi credere.
Laurence, colui che aveva scatenato tali domande, se ne stava nascosto nell’angolo più buio della sala. In attesa dell’arrivo della donna che aveva denigrato e denunciato come impostora. Ansioso di poter finalmente vendicarsi.
Ecco, però, che le porte si aprirono e sulla soglia comparve colei che avrebbe dovuto essere accolta come Principessa dell’Universo.
Bellissima, nel suo abito blu notte, raggiunse il trono sul lato opposto della sala e si voltò per affrontare, nuovamente, una battaglia.
Altezza si avvicinò al trono e, senza renderle omaggio, disse:

ALTEZZA – signora sono felice che sia tornata a farci visita, ma sono sorti alcuni problemi durante la sua assenza …

Sebbene aspettasse che la Principessa parlasse, quest’ultima non accennava ad emettere alcun suono e la principessa del Regno dei Gioielli fu, così, costretta a continuare il suo intervento.

ALTEZZA – molti di noi dubitano della veridicità delle sue sole parole. Siamo tutti a conoscenza del fatto che lei è un’impostora e ci ha ingannato dal primo momento!

P.U. – posso chiederle cosa vi ha fatto cambiare idea?

ALTEZZA – tutti sanno che la Principessa Universale è l’essere puro per eccellenza, innocente deve essere. Lei, invece, non ha mai mostrato il suo volto e nemmeno ora lo fa. Non dimentichiamoci, poi, il fatto che lei non è sposata, ma l’ultima volta era in dolce attesa!

P.U. – capisco. La maggior parte di voi crede di non conoscermi perché non ha visto il mio volto, ma affermate di conoscere la mia storia tanto da giudicare la mia libertà di costumi. Ora non credete più alle mie parole perché dovreste fidarvi solamente di me. Al contempo, però, credete alle denunce di un uomo che non conoscete, mai avete visto e grida, da solo, la sua voglia di vendetta!

Mentre la folla che si era riunita per assistere all’evolversi della situazione, annuiva alle parole di colei che credeva essere la Principessa dell’Universo, si accostò al trono colui che aveva scatenato tanto clamore.

LAURENCE – bentornata nel suo regno principessa!

A queste parole i sovrani presenti e futuri di tutti i regni si voltarono la donna, che stando alle parole di Laurence, era un’abitante di Wonder. Non solo, sembrava essere un suddito del Regno del Sole!

P.U. – credo di doverti ringraziare per una tale accoglienza Laurence.

LAURENCE – ho fatto del mio meglio perché la tua famiglia e i tuoi, cosiddetti, amici sapessero la verità piccola principessa insolente! Tu hai spodestato Bianca dal trono che le spettava e l’hai umiliata prima con la sconfitta nel Regno delle Ninfee e poi qui davanti a tutti e l’hai allontanata da me, suo fratello! E ora pagherai per il crimine che hai commesso!

P.U. – l’unico pericolo per Bianca eri e resti tu. Le tue idee, la tua sete di potere. Non ti lascerò distruggere il io mondo. Sono la detentrice dei grandi poteri e li userò come ho fatto dalla mia chiamata: proteggerò tutti dall’unico pericolo … tu!

LAURENCE – voglio vedere come farai, visto che non possiedi le vere caratteristiche di una vera Principessa Universale.

DAIKI – cosa stai insinuando?

LAURENCE – oh ecco il piccolo principe morto del Regno Solare, perché non saluti i tuoi genitori Daiki?

DAIKI – non ti preoccupare per me. Dopo la tua sconfitta avrò tutto il tempo per salutarli e spiegare la mia storia.

LAURENCE – povero, piccolo, ingenuo principe. Credi davvero che tua sorella possa sconfiggermi? Lei è un’impostora non è la vera Principessa.

P.U. – evita di minacciare persone vane, quando vuoi solo me! O forse non ti senti pronto per minacciarmi? Credi, seriamente, che ti lascerei colpire le persone che abitano nel mio cuore? Sei un illuso, tu perderai perché sei solo e ti muovi solamente per vendetta!

LAURENCE – forse hai ragione mia cara. Agisco per vendetta, perché tu hai rubato il titolo a Bianca, ma ti sbagli se pensi che io sia solo o non sia potente a sufficienza. Vedi: la legge afferma che per il controllo dei pieni poteri universali tu dovresti essere pura. Cento nessuno vieta a una Principessa dell’Universo di innamorarsi e avere dei figli e un marito ... ma il punto focale è proprio questo … bisogna avere un marito e tu mia cara non sei sposata!

La Principessa non si mosse dal trono su cui si era seduta, ma tutti poterono notare la sua rigidità e il modo in cui serrava le labbra.

LAURENCE – tu mia cara puoi dire di essere pura?! L’ultima volta che ci siamo incontrati il tuo ventre era gonfio di vita, ma le tue mani erano e sono vuote di promesse!

P.U. – l’amore Laurence non è mai un peccato.

LAURENCE – mia cara, piccola principessa, fra poco capirai cos’è il vero potere. Saluta le persone che ami, a cui hai nascosto la tua identità, piccola Rein! AH AH AH …

A queste parole tutta la sala gelò.
 


No, non era possibile!
Quella donna non poteva essere la principessa solare.
Rein non aveva mai avuto quella eleganza che traspariva in ogni gesto della Principessa Universale.
Rein non avrebbe potuto tener nascosta la sua identità alla sua famiglia, alla sua gemella.
Rein non aveva mai avuto una propensione particolare per la magia.
No quella non poteva essere Rein!

 
Solo un principe non si sorprese alle parole dell’impostore, ma voleva arrivare dalla sua principessa per poterle far sentire il suo sostegno.
Rein, nel togliersi il velo che nascondeva la sua identità, rivolse al suo principe un sorriso e uno sguardo di profondo amore.
Così il Sole ringraziò la Luna che lo aveva riscaldato.

REIN – vedremo chi uscirà vincitore dal nostro scontro Laurence.

LAURENCE – vedi hai fatto un grave errore nel cadere nella mia trappola. Sono qui, in mezzo alle persone che ami e posso colpire loro per vendicarmi di ciò che hai fatto a mia sorella …

Dicendo ciò scagliò un incantesimo contro Fine.
La magia colpì il luogo in cui Fine era, ma Laurence nel guardare Rein si stupì nel vederla sorridere e si voltò sorpreso capendo che Fine ne era uscita incolume. Il suo attacco si era fermato a contatto con una barriera magica più forte dei suoi incantesimi.

REIN – pensavi seriamente che non conoscessi il tuo banale piano? Pensavi che ti avrei lasciato la libertà di colpire la mia famiglia? Ho eretto la barriera appena sono entrata nella sala e tu non te ne sei nemmeno accorto!

LAURENCE – MUORI MALEDETTAAAA!!!

Fu così che la vera battaglia ebbe inizio.
Pochi riuscirono a vedere il suo svolgersi perché, dopo i primi colpi, abilmente parati da entrambi i combattenti, si alzò una fitta nuvola di fumo che ne impedì la vista. Anche i rumori arrivavano ovattati.
Shade era sempre più preoccupato perché la sua lacrima continuava a bruciare sulla sua pelle.
La sua Rein era in pericolo e lui non poteva far nulla. Non poteva difendere colei che stava proteggendo un intero mondo.

FINE – come può essere? Rein è la Principessa dell’Universo? Non ci posso credere.

DAIKI – allora non crederai alla verità Fine! Rein è stata designata dalla nascita come Principessa Universale. Lei è la vera e unica Principessa dell’Universo di questo tempo.

ALTEZZA – beh io continuo ad avere dei dubbi … insomma se non è sposata, non può avere delle relazioni!

SHADE – taci Altezza! L’amore non è mai peccato. Il vero amore non ha bisogno di un anello per mostrarsi. Conosciamo Rein da sempre e coscientemente, nessuno qui può dubitare della sua purezza d’animo. Il suo cuore è migliore di molti altri presenti quioggi. Ha dovuto rinunciare all’amore per salvare tutti noi. Se non l’avesse fatto, tutti noi saremo stati in pericolo. Lei ha sacrificato la sua anima ed è disposta a morire per chi non ha avuto fiducia e non le ha creduto.

SILVIA – le sue parole, principe Shade, le fanno onore e mi confermano nella mia decisione.

SHADE – di quale decisione parla maestà?

SILVIA – non si ricorda di me?

La regina delle Ninfee mutò i suoi abiti e divenne la donna che Shade aveva incontrato nel deserto. Colei che gli rivelò l’esistenza della Principessa Universale e che lo convinse ad amare la sola danna della sua vita.

SHADE – voi? Siete stata voi?

SILVIA – sì Shade, sono sempre stata io. Io ti ho raccontato la profezia universale. Io ti ho fatto ammettere i tuoi sentimenti e solo così hai potuto, finalmente, amare.

SHADE – non potrò mai ringraziarla a sufficienza per la possibilità avuta quella notte di un anno fa, ma, per il mio egoismo, ho paura che Rein non possegga i pieni poteri …

SILVIA - non ti preoccupare Shade. Rein ha tutti i poteri, poiché non si è mai macchiata.

DAIKI – non avere dubbi principe della Luna. Conosci già la verità e hai visto il miracolo nato da un
altro miracolo. Porti al collo il simbolo del vostro amore e della vostra eterna unione.

SHADE – le lacrime …

SILVIA – sì. La vostra unione è benedetta da qualcosa che nessuno, da secoli, aveva più avuto. Siete uniti da quella notte. Tu e Rein non siete sposati nei termini convenzionali per questo mondo. Voi siete molto di più. Siete benedetti direttamente dall’amore puro.

Quando la consapevolezza di tali parole si fece strada nel principe della Luna una forte esplosione si sentì provenite dall’interno della barriera, che si sgretolò subito dopo.
Nessuno si mosse.
Timore e curiosità serpeggiavano tra i presenti.
La nebbia si diradò e tutti ammutolirono.
Laurence era tenuto prigioniero a mezz’aria da fili sottili.
Rein, in piedi al centro della sala, lo guardava con pietà.

REIN - Sam portalo via. Come Bianca, ha bisogno d’aiuto. Ha perso ogni potere e non sarà più un pericolo.

Detto ciò volse lo sguardo a Shade.
Uno sguardo pieno d’amore e di paura. Forse il suo principe non la voleva più, dopo che gli aveva taciuto e nascosto la verità.
Il sorriso dell’amato e le parole che soffiò verso di lei, la resero la donna più felice del mondo.
A quel “ti amo per sempre”, però si lasciò cadere, prosciugata da ogni forza.
Il suo capo non tocco il suolo prima che la Luna proteggesse il Sole, abbracciandolo, con il terrore di perderlo.
Rein guardò gli occhi tanto amati e donò loro il cuore, prima di chiudere per sempre i sui meravigliosi occhi verdemare.
Il grido di Shade fu di puro dolore, per aver perso la sua anima e fece tremare le fondamenta del cielo.




no non è uno scherzo! finalmente ho aggiornato anch'io.
spero che il capitolo sia valsa l'attesa.
il prossimo capitolo è l'epilogo.
è già pronto, devo solo ricopiarlo sul computer, per fortuna le amanuensi digitali non mi mancano!
spero che il capitolo vi sia piaciuto.
a presto
silvia

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Capitolo 35
*** EPILOGO ***


EPILOGO

 
Fu allora che un piccolo uomo, cresciuto troppo in fretta, fece il suo ingresso nella sala.

Si avvicinò a colei che era diventata la sua nuova mamma.

SHADE – Alex, mi dispiace, non ho saputo proteggerla.

Alex guardò il principe del suo regno e vide, specchiandosi nei suoi occhi, lo stesso dolore che aveva provato per la morte della madre.

Guardò poi la donna che lo aveva aiutato a ritrovare il sorriso e la gioia di vivere.

La donna che gli aveva ridato la vita.

Le toccò, con infinita dolcezza la guancia.

ALEX – ho promesso a Yari e a Selene che non avrebbero provato la mia sofferenza e tu, mamma, avevi promesso che saremo stati insieme per sempre. Io manterrò la mia promessa e lo farai anche tu.

Nel silenzio che era calato nella sala il piccolo Alex, estrasse il regalo che la Principessa Universale gli aveva donato durante il corso del loro promo incontro.

Quel diamante a goccia blu che conteneva la lacrima pura dell’universo.

Lo appoggiò sul cuore di colei che lo aveva salvato e le baciò la fronte dicendo.

ALEX – mantieni la tua promessa mamma, ritorna da me, da noi, dalla famiglia che hai costruito e amato.

Nulla, però successe.

Tutto era rimasto fermo … finché …

Una luce sgorgò dalla lacrima e inondò le tre figure al centro della sala.

Nessuno vide.

Nessuno seppe.

Nessuno capì cosa era accaduto in quegli istanti.

Solo quando la luce svanì, tutti videro Rein tra le braccia di Shade, che le baciava il capo, mentre lei abbracciava Alex che piangeva di gioia per aver ritrovato la felicità.

Nessuno osò disturbare quella nuova, strana famiglia.

Fu Daiki a rompere il ghiaccio e chiese di poter lasciare Rein e Shade da solo. Alle protesta dei presenti assicurò che l’indomani i segreti si sarebbero svelati.

Shade prese la sua sposa in braccio e, mentre Alex li seguiva, la portò nelle sue stanze.

Lì trovarono il frutto del loro amore.

Insieme si presero cura dei loro tre figli e solo quando l’ultimo chiuse i suoi splendidi pezzi di cielo, si guardarono e

REIN – Shade mi dispiace, non dovevo nasconderti la mia identità e l’esistenza di Yari e Selene. Io …

SHADE – shh, lo so, ma sono io che ti devo chiedere perdono, per non avere capito subito, per non averti potuto e saputo proteggere … Rein io ti ho amato, ti amo e ti amerò per sempre, se tu mi vorrai.

REIN – Shade ti ho amato, ti amo e ti amerò per sempre, se tu mi vorrai.

E sorridendo, finalmente senza barriere, il Sole e la Luna si fusero insieme in un’eclissi senza fine.
 



Erano tutti riuniti nella sala del trono, quando Rein e Shade entrarono e, mano nella mano, si sedettero ai piedi dei troni per poter raccontare la loro storia.

REIN – s’, sono la Principessa dell’Universo. Lo sono dalla nascita. Non ho potuto rivelarmi per potervi proteggere. Se voi non eravate a conoscenza della verità, Bianca e Laurence non vi avrebbero attaccati prima della mia incoronazione definitiva. Senza la quale, io non potevo utilizzare i pieni poteri. Perdonatemi se vi ho fatti preoccupare, non era mia intenzione.

FINE – sorellina …

Sussurrò prima di andarle incontro per abbracciarla, piangendo.

REIN – Fine smettila. Ti devo presentare una persona: Daiki, il nostro fratellone e il custode dei segreti dell’Universo.

Fine si lanciò anche su di lui abbracciandolo.

DAIKI – mi dispiace avervi abbandonato, ma era l’unico modo per proteggere Rein e per sposare la donna che amavo.

RE TOULUSE e REGINA ELSA – la donna che amavi???

DAIKI – si ho sposato Misaki, la bambinaia di Rein e Fine.

REGINA ELSA – Misaki?!

RE TOULUSE – la bambinaia?!

DAIKI – sì e non intendo lasciare che qualcuno offendi mia moglie.

MISAKI – smettila Daiki, hai appena detto ai tuoi genitori che ti sei finto morto e che, invece, ti sei sposato e hai creato una famiglia. Lascia loro il tempo per metabolizzare la cosa.

RE TOULUSE – ma dove siete stati? Chi vi ha aiutati?

SILVIA – io. Io li ho aiutati e ospitati.

REGINA ELSA – lei?!

DAIKI – si la Regina delle Ninfee, la maestra della Principessa Universale. Lei è la sola a conoscere pienamente i segreti dell’Universo. È stata lei ad istruire Rein nei suoi compiti.

Fu così che Rein, Daiki e Shade iniziarono il racconto di ciò che era iniziato più di un anno prima.

Finché …


REGINA ELSA – tesoro quindi tu e Shade siete già sposati?

REIN – sì. L’antico amore ci ha benedetti, donandoci le sue lacrime.

DAIKI – è la benedizione del cielo, di molto superiore a quella terrestre.

FINE – Rein, ma tu non eri in dolce attesa?

REIN – ah ah ah. Sì Fine lo ero. A questo proposito è giunto il momento di presentarvi Alex, che molti già conoscono, Yari e Selene, principi e principessa del Sole e della Luna.

Nel nominarli Sam aveva fatto il suo ingresso coi piccoli.

Shade prese Selene.

Rein prese Yari

Alex in piedi tra i due.

Ecco il futuro di Wonder.

La storia, ora, poteva iniziare …


 
FINE

 
RINGRAZIO FEDERICA PER L'AIUTO CHE MI HA DATO IN QUESTO LUNGO PERIODO DI SCRITTURA, SENZA DI TE DAIKI NON CI SAREBBE!!!
SPERO VI SIATE DIVERTITI A LEGGERE LA MIA STORIA.
SPERANDO DI LEGGERE ALCUNI COMMENTI
CON AFFETTO
SILVIA

 

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