Heart

di lacla32
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Lia e Garrick ***
Capitolo 2: *** Il grande Regno ***
Capitolo 3: *** Iris ***
Capitolo 4: *** Kristopher ***
Capitolo 5: *** Fuga ***
Capitolo 6: *** Allen ***
Capitolo 7: *** idea ***
Capitolo 8: *** incontri ***
Capitolo 9: *** Decisione ***
Capitolo 10: *** Fratello ***
Capitolo 11: *** Mare ***
Capitolo 12: *** Dolore ***
Capitolo 13: *** Katy ***
Capitolo 14: *** Battaglia ***
Capitolo 15: *** Morte ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** Capitolo18 ***
Capitolo 19: *** Fine ***
Capitolo 20: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Lia e Garrick ***


Un vento freddo spazzava la pianura, sull’erba giacevano i cadaveri dei soldati che in vano avevano cercato di proteggere la loro terra e la loro stessa vita. Tra loro si ergeva il cavaliere che aveva assistito impotente alla caduta della sua legione. Fissava un punto lontano della piana, luogo dove i nemici si erano ritirati qualche ora prima.
“ Garrick dovresti andare a farti curare” sussurrò una voce alle sue spalle
“Abbiamo perso” sibilò lui in rimando
“Lo so”
“Abbiamo perso!” urlo con tutto il fiato che aveva in corpo scagliando la spada nel terreno
“Vieni” disse il suo secondo toccandogli una spalla “Sei ferito, non servirai a nulla se perdi un braccio”
Con un gesto furioso Garrick scostò la mano dell’amico ed estraendo la spada, si diresse verso l’accampamento.
Con un sospirò il suo secondo lo seguì.
 
 
“Non avrai già il fiatone?” domandò l’istruttore divertito
“Sta zitto Lio” impreco la ragazza scagliandosi ancora una volta su di lui facendo saettare la lama
“Ahaha” rise di gusto il maestro vedendo cadere a terra l’alunna che era inciampata nel suo sgambetto
“Sei un infame” lo fulminò lei alzandosi e spolverandosi i vestiti
“Basta cosi” disse lui continuando a ridere e avvicinandosi alla sua allieva
“Prima o poi ti infilzerò” borbottò lei lanciandogli uno sguardo truce, tradito dal piccolo sorriso che accarezzava le sue labbra
“Sua maestà vi attende” una voce alle loro spalle interruppe il battibecco
“Uff” sbuffò la ragazza
“Avanti!” la esortò il maestro “Comportati da principessa e vai a vedere cosa vuole il tuo vecchio” la salutò lui, strizzando l’occhio destro
La ragazza voltandosi verso la guardi disse “Dite al re che tra poco sarò da lui”
 
 
“Come sta il braccio?” domandò il ragazzo appena Garrick mise piede fuori dalla tenda
“Bene” disse lapidario
“Siamo attesi dal comandate generale”
“Lo immaginavo”
Cosi dicendo si avviarono verso la grossa tenda blu che si ergeva al centro dell’accampamento.
Appena entrarono notarono subito l’aria pesante che aleggiava nel grande spazio.
Il comandante generale Darrel, era in piedi a fissare il pavimento tappezzato di tappeti della tenda, incuteva un certo timore reverenziale ed era uno degli uomini più rispettati dell’intero paese.
“Accomodatevi” disse alzando lo sguardo verso gli ospiti
I due giovani rimasero in piedi
“Oggi avete fallito” iniziò Darrel “Spero che ne siate consapevoli”
“Signore…” inizio Garrick ma venne subito interrotto
“ Ti ho forse dato il permesso di parlare? No! Quindi rimani al tuo posto, soldato” esclamò sbattendo una mano sulla scrivania che vibrò sotto il possente colpo.
“Abbiamo subito una grave perdita e voi ne siete i responsabili. Avete agito senza considerare le variabili e questo in guerra è un grave errore” sospirò per poi riprendere “ Ho deciso di affidarvi una missione, mi servono gli uomini migliori del mio esercito e voi fate al caso mio”
Garrick alzò lo sguardo, non capiva, avevano perso una battaglia e ora voleva affidare loro una missione?
“Dovrete scortare le figlie del re sull’isola del Sole… avete delle domande? “
“Le figlie del re?” domandò sorpreso Garrick
“Si, la guerra potrebbe metterle in pericolo ed il re vuole assicurarsi che se il palazzo fosse posto sotto assedio, almeno loro si salvino” spiegò il generale sorridendo  “Altre domande?”
“ Quando partiamo?” chiese il giovane a fianco di Garrick
“Domani stesso, il viaggio sarà molto lungo e voglio che lo portiate a termine nel minor tempo possibile”  si raccomandò
“Sarà fatto” dissero prima di congedarsi
“siamo appena stati promossi a donne di compagnia” sorrise l’amico
“Sta zitto Akash “ brontolò Garrick avviandosi alla sua tenda, conscio che più che un onore, quello che gli era stato assegnato, era una delle peggiori punizioni mai inflitte.
 
 
“Mi rifiuto!” esclamo la principessa rossa dalla rabbia
“Lia, cerca di capire! La guerra è a pochi passi da noi, non posso permettere che vi capiti qualcosa” disse il vecchio re, passandosi la mano sul volto esasperato, per quanto amasse sua figlia il suo carattere tutt’altro che dolce lo faceva impazzire.
“Combatteremo!” urlò
“Dannazione Lia, perché non fai come tua sorella Mily?”
“è molle! Si piega a tutto” esclamo lei
“è una principessa! Dovresti fare anche tu come lei!”
“Fare come? Svenire appena vedo un lombrico? Urlare quando vedo del sangue?” domando sarcastica
“Avere un po’ di grazia!” esclamò il padre puntandole il dito contro
“Grazia?” domando ghignando “ io la chiamo idiozia”
“Lei è una vera principessa!”
“Lo sono anche io!” esclamò indignata Lia
“Dimostramelo allora”
La ragazza rimase un attimo a fissare il padre, poi sorridendo disse “ Come vuole padre” facendo un inchino “Mi recherò all’isola del Sole assieme ai due cavalieri incaricati di scortarci e veglierò su mia sorella”
Il vecchio re sospirò “Vai a preparare i bagagli”
“Come desidera” disse uscendo con un ghigno malefico stampato in faccia, se suo padre voleva la principessa che era in lei l’avrebbe avuta, si trattava solo di resistere un po’ e poi sarebbe fuggita. Fare l’ingenua le sarebbe tornato utile, pensò, nessuno ti prende in considerazione se non ti ritiene un pericolo. Sorrise a quel pensiero ed imboccò il corridoio che portava alle sue stanze.

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Capitolo 2
*** Il grande Regno ***


Il Grande Regno era da sempre diviso in quattro macro regioni, la regione centrale di Galem, la regione di Norum nel Nord , Sarem ad est e Raem nel Sud, poste sotto il governo di un re.
Si erano susseguiti centinaia di sovrani tra uomini e donne, ognuno aveva governato in modo pacifico o violento, senza mai eccedere nel desiderio di potere fino all’arrivo di Irving, sovrano di Galem e deciso a tutti costi di riunire il Grande Regno in un’ unica regione, sotto il suo dominio.
Da oramai 50 anni imperversava una dura lotta contro le altre regioni che, una ad una erano capitolate.
Raem era stata la prima, seguita da Sarem, nella quale però si combatteva ancora ed infine Norum che, nonostante le continue battaglie, ogni giorno cedeva terra a Kristopher , figlio di Irving e comandate delle forze armate nemiche.
Gruppi di ribelli in tutto il paese combattevano senza sosta, cercando di reprimere gli attacchi sempre più violenti da parte di Kristopher ma era tutto inutile, Ream era capitolata e aveva ceduto il suo esercito in cambio di una semplice promessa, niente più distruzione nelle campagne e nelle città, quasi tutti gli abitanti avevano chinato il capo per vedere sopravvivere i propri cari.
La centralità di Galem, poi, favoriva un controllo maggiore sulle terre e rendeva l’offensiva più difficile.
Irving, era descritto come un uomo brutale e per restare fedele a questa descrizione aveva fatto uccidere i sovrani dei regni conquistati e i loro legittimi successori, nessuno poteva rivendicare il trono ma soprattutto nessuno voleva farlo, l’esercito conquistatore era troppo potente. L’unico regno con ancora il re, era appunto Norum.
Il buon vecchio re, conscio della sua prossima fine aveva chiesto aiuto a Darrel, il comandante delle forze armate, affinché proteggesse le sue figlie e le portasse sull’isola del Sole, lontane dalla guerra e dalla morte.
 
“La prima figlia del re si chiama Lia, dicono che sia una ragazza dolce e amorevole ma che nasconda un carattere irruento, ma sono solo voci” spiegò Akash a Garrick “ La secondo genita, si chiama Mily ed è definita come una delle ragazze più docili del paese, sempre attenta agli altri”
Uno sbuffo provenne da Garrick, erano partiti alle prime luci dell’alba ed era oramai giorno inoltrato, sarebbero arrivati al castello di Norum velocemente visto che viaggiavano ancora in territori amici. Più ci pensava più si rendeva conto che avrebbe fatto da baby-sitter a due ragazzine viziate e odiose per un viaggio a suo parere infinito. Il suo corpo fremeva alla sola idea di tornare in battaglia, non era abituato a stare lontano dal sangue e dal clangore delle spade che danzavano nella confusione della battaglia.
“Sai, parlare con te o con il mio cavallo non fa molta differenza” borbottò alle sue spalle Akash
“Sta zitto” sbraitò di risposta
“ Non vederla come una punizione, ci farà bene staccare un po’ dal campo di battaglia”
Senza degnare di una risposta il compagno, il cavaliere spronò al massimo il suo cavallo, il vento e i colpi possenti degli zoccoli avevano la capacità di sciogliere ogni tensione.
 
 
“Sorellina cara” disse Lia bussando lievemente alla porta della camera “State bene?”
La porta si aprì di colpo mostrando la principessa Mily col suo splendido sorriso “Certo, vuoi accomodarti?” chiese gentilmente
“Se non reco alcun disturbo, volentieri” disse entrando nella grande stanza e chiudendosi la porta alle spalle. La stanza era in perfetto ordine, gli enormi bauli, contenenti gli abiti di Mily erano ordinatamente accatastati vicino al letto, pronti per essere caricati sui carri.
“Vedo che non avete avuto problemi nel preparare le valigie” sorrise Lia
“è  stato arduo scegliere tra tutti i miei vestiti” sbuffo
“Ma, noto con piacere che avete deciso di portavi via tutto l’armadio, per evitare quella incombenza” la canzonò la sorella
“Una donna di classe, deve sempre avere gli abiti giusti per ogni situazione” ribatté secca sottolineando di classe in modo eccessivo
“Ne sono certa, bene ora vado, non vorrei mai che i cavalieri mi trovassero conciata in questo modo poco dignitoso, sono una donna di classe io” sorrise Lia avviandosi alla porta
“Sei una vipera” borbottò la sorella vedendola uscire
“Lo so” sussurrò in risposta
 
 
“Benissimo, siamo arrivati giusto per cena” sorrise contendo Akash smontando da cavallo e affidando le redini allo stalliere
Garrick lo imitò ed entrambi si avviarono all’entrata del palazzo.
 
 
“Principessa, per favore state ferma” supplicò la domestica che, in vano, cercava di stringerei l corpetto dell’abito li Lia
“è troppo stretto” si lamentò la ragazza
“Vedi, una donna di classe sa portare un abito” ghignò una voce alle sue spalle
“Zitta Mily” sbottò Lia, lanciando un’occhiata alla sorella che stava lisciando i suoi bellissimi capelli biondi
“Ci vediamo a cena, sempre se riuscirai ad arrivare alla sala” la salutò avviandosi con la massima eleganza verso il corridoio, facendo frusciare l’abito di seta rossa.
Lia strinse i denti e lasciò che la sua serva facesse il suo lavoro, lodando, come l’abito mettesse in risalto i suoi occhi azzurri. Le ci volle un’eternità per annodare nella strana acconciatura i lunghi capelli neri, ma alla fine la tortura finì.
 
Le due sorelle, fecero il loro ingresso nella sala e si diressero subito verso il padre che stava parlottando con due uomini.
Lia osservò, con occhi bassi, i due cavalieri.
Uno era alto e robusto, l’armatura leggera fasciava un fisico, sicuramente, scolpito da anni di allenamento, i capelli corti risplendevano di un rosso accesso.
L’altro uomo  era leggermente più alto e di muscolatura più massiccia, i capelli biondi era accuratamente pettinati e tirati indietro.
“Oh care! Eccovi finalmente” disse il re notandole, i due cavalieri si voltarono, il rosso sorrideva radioso passando i suoi occhi castani su di loro, il biondo invece rimase impassibile, Lia rimase impietrita davanti a occhi cosi verdi da sembrare quasi irreali.
“Buona sera principesse” disse il rosso inchinandosi e baciando ad entrambe la mano “Sono Akash”
“Piacere sono Garrick, il capitano incaricato della vostra protezione” disse inchinandosi l’altro
“è un immenso piacere conoscervi” affermò Mily
“Felice di fare la vostra conoscenza” disse a sua volta Lia, cercando di sembrare il  più possibile a suo agio.
“Benissimo” batté le mani il re “Accomodiamoci a tavola”
 
Lia era seduta davanti a Garrick e la sorella davanti a Akash .
L’imbarazzo scese sulla tavolata e fu rotto solo dal re “Ho sentito parlare di voi, Garrick, so che siete uno dei migliori del nostro esercito”
“Sono voci” ribatté secco lui
“Ahah, la modestia è una gran virtù” rise nervosamente il sovrano
La serata passò veloce, prima di ritirarsi alle ragazze venne dato l’ordine di presentarsi all’alba nella piazza del castello.
 
Lia prima di coricarsi decise di andare nell’armeria a salutare il suo maestro
“Sapevo che saresti venuta” la salutò lui
“Mi mancherai “ sussurrò la ragazza
“Ci rivedremo presto” disse lui alzandosi e abbracciandola
“Lo spero davvero” rispose lei
“Tieni” disse Lio sorridendo
La ragazza prese il pugnale e ne saggiò la presa, ammirando, al tempo stesso le complicate incisioni nel fodero “è bellissimo… Lio” disse staccando gli occhi dall’arma
“Fanne buon uso” si raccomandò lui dandole una pacca sulla spalla
“Come mi hai insegnato tu” sorrise lei
 
 
“Sembrano molto carine” sorrise Akash
“Non mi interessa, prima concludiamo la missione  e prima tornerò dal mio plotone” borbottò Garrick slacciandosi la cintola e appoggiandola ad una sedia
“Sarà una passeggiata” disse il rosso alzandosi e avviandosi alla porta
“Lo so” affermò sicuro Garrick
 
 
Il mio angolino.
Buon giorno o sera a tutti J
Vi ringrazio per le recensioni e per chi mi segue! Mi fa piacere sapere cosa ne pensate.
Ci leggiamo al prossimo capitolo!

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Capitolo 3
*** Iris ***


Lia si strinse nel suo mantello, odiava cavalcare con gli abiti da dama, erano scomodi e rendevano impacciati. Aveva preparato come la sorella una quantità enorme di bagagli, ma a differenza sua era perfettamente consapevole che non gliene avrebbero fatti portare neanche la metà, per questo aveva preparato una piccola sacca con un abito, un paio di camicie i pantaloni e il pugnale.
Era scesa nel cortile prima di tutti, almeno cosi pensava, al centro dell’ampio spiazzo si trovavano due cavalli, uno dei quali attirò la sua attenzione, era nero come la pece e aveva uno sguardo fiero. Lia si avvicinò e incominciò ad accarezzarlo, il cavallo si girò dandole una rapida occhiata infastidita e nitrendo.
“Scusa” disse lei, infastidita allontanandosi
“Non ama essere accarezzato” disse Garrick avvicinandosi a lei
-Questo l’ho notato, simpatico come il padrone- pensò Lia “ Capisco” sussurrò 
“Buon giorno principesse” salutò con un ampio sorrido Akash avvicinandosi, Lia si girò e notò che anche la sorella li aveva raggiunti
“Buon giorno” salutò la sorella sbagliando 
“Prima di partire” iniziò Garrick “ Sappiate che voglio viaggiare leggero, quindi prendete lo stretto indispensabile dai vostri bauli” 
-Che inizi lo spettacolo- pensò Lia “Siete oltraggioso!” esclamò “come potete anche solo pensare che due principesse del nostro rango, viaggino con quattro stracci”
“Eh di grazia, sua signoria vorrebbe spiegarmi come ha intenzione di portare tutta quella roba?” disse Garrick 
“Io sono una  principessa non una serva, non sono problemi miei” disse con finto sdegno, iniziava a divertirsi nel provocare quell’uomo cosi austero
“Ok basta, per favore” intervenne Akash “ per favore, principessa, cerchi di capire, sarà più facile muoversi se non abbiamo troppo peso” 
“Quanti vestiti posso portare?” domandò Mily già colta dal panico mentre si avviava verso uno dei tanti bauli

Con i bagagli ridotti a due sacche la compagnia era in procinto di partire.
“Il viaggio sarà lungo, se saremo fortunati passeremo nelle terre già occupate scortati da un plotone dell’esercito che si sta dirigendo a sud per dare man forte ai ribelli” spiegò Garrick montando in sella 
Lia si sentiva impacciata, alle ragazze era stato vietato utilizzare un cavallo proprio e per questo ora si trovava a dover cavalcare con quell’odioso vestito e l’odioso cavaliere.
Dietro di lei sua sorella e Akash chiacchieravano tranquilli, cosi decise di sondare un po’ il terreno.
“Quando incontreremo il plotone?” domandò
“Tra circa due giorni” rispose lapidario 
Nella testa di Lia cominciò a delinearsi il suo piano.
“Eh in che zona saremo per allora?” 
Garrick si girò lanciandole un’occhiata incuriosita “ penso quasi al confine con  Saer…” 
Sarebbe fuggita nella confusione, un plotone doveva essere molto vasto, fuggire sarebbe stato un gioco da ragazzi, lanciò uno sguardo compiaciuto alla sorella che dilettava il povero Akash con le sue chiacchiere da oramai un paio di ore.
Dopo una breve sosta ripresero il viaggio, nel silenzio più totale
Quando si fermarono per la sera sua sorella non smette neanche un attimo di lamentarsi di come fosse scomodo viaggiare a cavallo.
“Puoi stare zitta?” chiese Lia 
“Oh… ecco la mia amata sorellina in tutta la sua amorevole gentilezza” ribatte lei sistemando l’abito “Ho capito quello che vuoi fare” 
“Ah si? E sentiamo cosa vorrei fare?” domando Lia sorridendo
“Vuoi fuggire!” esclamò lei 
Lia si buttò su di lei tappandole la bocca con la mano “Non urlare” 
“Io faccio quello che mi pare” ribatte la sorella spingendola via “Vuoi farti ammazzare? Va pure io non ti fermerò, sappi solo che cosi ucciderai nostro padre”
“Se non lo uccide prima Kristopher” rispose acida Lia 
“Sei una stupida se pensi che i ribelli ti accettino tra le loro fila” 
“So combattere per quanto ne so è quello che serve, ho voglia di tornare a casa ma lo voglio fare con la testa di Irving in mano”
“Tu sei pazza” l’apostrofò Mily  “Tutta questa sceneggiata della bella principessina, mi fa venire il voltastomaco”
“Pensa ciò che vuoi, ma quando ci uniremo al plotone io me ne andrò” ribatte secca
“Si brava vai dal tuo amico… come di chiamava? Allen?” 
Lia si alzò di scatto adirata, voleva urlare contro sua sorella ma una voce la bloccò 
“La cena è pronta” 
Entrambe si voltarono, Garrick le fissava.
Il cuore di Lia smise di battere, che le avesse sentite?

Dormirono rannicchiate mentre a turno Akash e Garrick montavano la guardia. 
Il giorno seguente ripresero la loro lenta avanzata, nell’ora di pranzo di fermarono e qui successe il finimondo.
Erano tranquillamente sedute quando dai boschi spuntarono fuori quattro uomini.
Le urla delle ragazze attirarono l’attenzione di Garrick che si precipitò verso il piccolo accampamento.
Akash puntava la spada contro i briganti e uno di loro aveva preso in ostaggio Lia puntandole un coltello alla gola.
“Lasciala andare!” intimò Garrick facendosi avanti e sfoderando la spada
Mily era dietro Akash e piangeva a dirotto 
“Neanche per sogno” rise il brigante “Ora noi ce ne andremo con la ragazza” disse facendo un passo indietro
“Come scusa?” chiese stupita Lia 
“Lasciala” ordinò ancora Garrick avvicinandosi 
“Non ci sperare” lo schernì l’uomo “ L’ho trovata e me la tengo”
“Tu non hai trovato un bel niente” esclamò Lia indignata 
“Sta zitta ragazzina” le ordinò 
“Ma come ti permetti, brutto idiota, va al diavolo” urlò divincolandosi
“Ti ho detto di stare zitta!” sbraitò l’uomo incidendo la pelle bianca e facendo scivolare una goccia di sangue giù sul petto della ragazza
Nell’attimo stesso in cui Garrick caricò per abbattere il brigante Lia esplose
“E…io ti ho detto… di andare al diavolo” urlò tirando una gomitata al brigante che preso alla sprovvista lasciò un attimo la presa facendo si che la ragazza, con un movimento fluido si voltasse e gli tirasse un pugno dritto sul naso, stendendolo, in fine con un calcio ben assestato nelle parti intime dell’uomo 
Gli altri briganti fuggirono disperdendosi nella foresta
“Se ti dico di lasciarmi lo fai, se ti dico di andare al diavolo lo fai” urlò Lia rossa in volto. Si abbassò all’altezza del brigante che la guardava con gli occhi sgranati “ Ci siamo capiti?” domandò inclinando la testa di lato e sorridendo.
Il brigante annui  
“Vattene” disse Lia alzandosi “Ora!” 
L’uomo non ci pensò due volte e scattò scomparendo nel folto della foresta.
Sospirando Lia si girò e solo in quel momento si accorse degli sguardi di tutti.
“Direi che questa è una bella sorpresa” esordì Akash sorridendo e abbassando la spada
“Volevi farti uccidere!” esclamò Mily avvicinandosi alla sorella “So che sai tirare di spada ma questo non significa puoi fare queste pazzie”  
Gli occhi di Lia si alzarono al cielo 
“A me non risulta che le principesse abbiano mai avuto una formazione bellicosa” disse Akash grattandosi la testa, poi voltandosi verso Garrick disse “Amico ti devo un bel po’ di soldi, avevi ragione”
Lia guardò i due uomini senza capire
“Come sempre” rispose Garrick accennando un piccolo sorriso 

“Da quanto lo sapevi?” chiese Lia avvicinandosi a Garrick e buttando il suo abito nel fuoco, non aveva più senso tenere addosso quell’odioso vestito. La recita era finita e non si poteva dire che avrebbe di certo vinto un premio.
“Cosa? che volevi fuggire o che sapevi difenderti da sola?” domandò in risposta lui montando sul destriero
Lia salì a sua volta e partirono “Beh oramai direi entrambe” brontolò
“Vi ho sentito nel bosco e poi “ disse lanciandole una rapida occhiata “ La grazia non la si può fingere” 
Lia rimase a bocca aperta  
“Immagino che, date le circostanze ,io non abbia possibilità di fuggire” mugugnò dopo un lungo silenzio
“Noto che siete perspicace” 


“Da quanto vostra sorella maneggia una spada?” domandò Akash  a Mily
“Fin da piccola, quella  peste faceva impazzire nostro padre, urlava di continuo, correva su e giù senza sosta, sfidava le guardie…” sospirò
“Eh voi?” 
“Io?” 
“Si voi” sorrise 
“Io cucivo, imparavo le regole di comportamento, ci voleva qualcuno che non spaventasse gli ospiti” 
Akash sorrise divertito 
“Voi siete un soldato da tanto?” domando Mily per mantenere viva la conversazione
“Dammi pure del tu” iniziò “ Diciamo che sono cresciuto con in mano un forcone, se lo consideriamo un’arma… direi di si”
“Venite dalla regione centrale?” domando la principessa, di solito le coltivazioni erano affidate al centro, almeno cosi era prima della guerra
“Si, ci sono nato, ma non ci ho mai vissuto. Sono un orfano” 
“Oh…”


“Sei sempre cosi loquace?” chiese Lia stanca di quel silenzio
“Non amo parlare” 
“Questo lo avevo notato, grazie” brontolò
“Voi invece siete diventata più gentile” 
“è inutile portare avanti la farsa, non ne ho più motivo” disse facendo spallucce “ eh poi, in fondo, sono felice di poter tornare a mettere i pantaloni, quei dannati abiti sono scomodi” 
“Spero” iniziò Garrick, facendosi serio “ che non proverete a fuggire” 
“Voglio solo raggiungere i ribelli”
“Non è sicuro”
“Sono affari miei, ho un amico la, posso cavarmela da sola”
Garrick strinse le briglie, quella ragazza lo stava facendo impazzire
“Per favore principessa, non mi obblighi ad usare la forza” 
“Ho un nome, mi chiamo Lia, smettila di darmi del lei” disse altezzosa 
“Va bene, Lia” sussurrò lui sospirando

Era quasi sera quando il gruppo avvistò l’accampamento in lontananza.
Un paio di guardie all’ingresso fecero un saluto militare al passaggio del gruppo.
Le ragazze smontarono da cavallo e si guardarono attorno, il campo era un caos pazzesco, soldati che urlavano, persone che correvano, ordini impartiti a destra e sinistra 
“Principesse…” la voce di Akash le fece tornare alla realtà 
“Prego seguiteci, vi mostreremo la vostr...” Garrick fu interrotto da una voce
“Ehi ragazzino!”
Si voltarono e ai loro occhi si presentò una ragazza, sulla trentina con un sorriso da sogno. Portava un paio di pantaloni di cuoio e una leggera cotta di maglia, al suo fianco una lunga spada pendeva. I capelli castani raccolti in una pratica treccia.
“Iris” sorrise Garrick andandole incontro.
Era la prima volta che Lia vedeva Garrick sorridere, era bellissimo.
I due si abbracciarono 
“Akash non mi saluti?” domando con un sorriso malizioso 
“Ho ancora gli incubi dal nostro ultimo incontro” disse lui arricciando il naso 
Mily guardò storto la donna, che relazione aveva con Akash? 
“Principesse” disse lei distogliendo entrambe le ragazze dai loro pensieri  “Sono Iris, il comandante del plotone, benvenute nel mio accampamento”  

Il mio angolino…
Fatemi sapere che ne pensate… al prossimo capitolo

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Capitolo 4
*** Kristopher ***


Kristopher stava in piedi davanti alla sua tenda, guardava il suo esercito, da quando suo padre aveva lasciato il comando a lui le vittorie erano aumentate e anche l’esercito si era ingrossato.
Era un generale spietato ma come diceva sempre suo padre, non era un uomo abbastanza forte.
Sbuffò a quel pensiero, molte volte aveva immaginato come sarebbe stata la sua vita se fosse nato in una povera famiglia di contadini, forse, le sue mani non si sarebbero macchiate di cosi tanto sangue.
“Ehi Kris!” salutò il suo secondo avvicinandosi
“Jared” disse in risposta
Kristopher gli lanciò una rapida occhiata, lui era l’ideale del padre, spietato. Alcune volte, mentre lo osservava in battaglia gli si gelava il sangue, infieriva sulle sue vittime senza rimorsi.
“Ho delle informazioni utili, entriamo?” disse indicando la tenda
“Certo”
Si sedettero sulle semplici sedie che circondavano il tavolo ingombro di mappe.
“Novità immagino”
“Sono scappate” disse Jared appoggiando i piedi sul tavolo “ Con il tuo amichetto del cuore”
Kristopher strinse gli occhi “Garrick” sibilò
“Già e vuoi sapere la cosa divertente?” chiese sarcastico “il paparino le ha spedite tutte e due sull’isola del Sole”
“Tutte e due?” domandò sorpreso Kris
“Questo ci facilita le cose” sorrise compiaciuto Jared
“Mio padre lo sa?” chiese Kris massaggiandosi le tempie
“Aspettava una tua missiva, quindi immagino di no”
“Va bene, puoi andare” disse il generale abbandonandosi sullo schienale della sedia
“Tutto qua?” domandò sorpreso il suo secondo, alzandosi
“Per ora si… mandami il messaggero, per favore” disse congedando il ragazzo
“Per favore? Ahaha come vuole mia signora” ghigno Jared uscendo
Kristopher rimase a fissare il vuoto per qualche istante – Dannazione!- pensò sospirando
 
 
Erano due giorni che viaggiavano col plotone, la marcia era molto più lenta ma Lia non se ne dispiacque e poi i soldati erano di gran compagnia, la sera si sedeva intorno ad uno dei tanti fuochi e chiacchierava con loro.
 
“Cosa succede?” domandò Akash vedendo arrivare Mily tutta trafelata
“Non la trovo da nessuna parte” piagnucolò
“Dannazione! Garrick!” urlò il ragazzo cercando con gli occhi il capitano
 
“Allora? Racconta cosa ti porta sulla mia strada?” chiese Iris sedendosi davanti a Garrick
“Dobbiamo andare a sud”
“Lo immaginavo… e delle principesse che mi racconti” chiese con un sorriso malizioso
“Sono normali principesse” tagliò corto lui
“Ahah sei sempre il solito!”
Lui le lanciò uno sguardo interrogativo
“Ho visto come la guardi” ammiccò
“Io non guar…” iniziò ma venne interrotto da Akash che entrò  urlando nella tenda
“Capitano! Lia… non la trovo da nessuna parte” disse tutto d’un fiato il rosso
“Maledizione!” sbraitò alzandosi e uscendo dalla tenda
“Per l’appunto” sorride Iris
 
 
“E cosi l’ho colpito in pieno petto” disse Lia ridendo “Dovevate vederlo, piagnucolava come un disperato”
Una massa di risa si alzò
“Principessa, gliene do atto, siete fenomenale” disse un uomo di fronte a lei
“Ma neanche più di tanto” disse con finta modestia lei, suscitando qualche applauso
“Avanti, mi avevate promesso che mi avreste spiegato il gioco con le carte di ieri sera” disse la ragazza
“Ha ragione, ma l’avverto qui abbiamo dei buoni giocatori!” sorrise il soldato tirando fuori le carte
“La cosa non mi spaventa” ribatté fiera lei
“Ah si?” chiese un soldato al suo fianco
“Ehi ragazzi! Qui abbiamo coraggio in abbondanza” fece eco un altro
Altre risa si alzarono
“Avanti prendete la spada” disse l’uomo di fronte a lei
“Come?” chiese lei spaesata
“Qui le persone troppo coraggiose, vengono smontate velocemente” spiegò il soldato
Sul volto di Lia si disegnò un ghigno “Con piacere “ sussurrò alzandosi
Un soldato le diede una spada in mano, lei saggiandone la presa si spostò in un piccolo spiazzo seguita dall’uomo che le aveva lanciato la sfida
“Prima di distruggere qualcuno…” disse “Dalle mie parti si osa chiederne il nome”
“Joe” disse lui sorridendo
“Piacere” disse lei partendo all’attacco
Il duello fece calare il silenzio, le due lame fraseggiavano lanciando scintille
“Ve ne do atto, non siete tutta parole” ansimò lui
“Neanche voi siete male” ribatté lei
Erano in una situazione di stallo quando un urlo rapì l’attenzione di Lia che inciampò, cadendo rovinosamente a terra
“Cosa sta succedendo?” chiese una voce gelida
Lia si rialzò lentamente guardando i volti, sbiancati, dei soldati
“Cosa sta succedendo?” ripeté Garrick avvicinandosi e lanciandole un’occhiata gelida
“Mi dispiace” sussurrò Joe “ è colpa mia”
“Non è vero” disse Lia alzandosi e spazzandosi via la polvere dai vestiti
“Principessa…” disse il soldato
Lia e Garrick si fissarono col mento alto, solo loro due e l’orgoglio, tutto il resto si estinse
“Andatevene a dormire” sibilò continuando a fissare Lia
I soldati in silenzio si avviarono
“Akash, anche tu, vattene” ordinò
Il ragazzo trascinò via la principessa Mily
“Cosa le farà?” chiese preoccupata lanciando occhiate alla sorella
“Niente, andiamo” disse trascinandola via per il gomito
 
Garrick trascinò Lia verso la radura ai margini dell’accampamento
“Cosa ti è saltato in mente?” chiese in un sibilo
Lia lo guardò con gli occhi che lampeggiavano
“Se ti faccio una domanda, devi rispondere” sbraitò
“Non stavo facendo niente” urlò a sua volta Lia spingendo via Garrick
“A me non sembrava”
“Non ho bisogno che tu mi faccia la ramanzina per quello che faccio o non faccio ” disse avviandosi all’accampamento
Garrick l’afferrò per un polso e la strattonò facendola finire con la schiena contro un albero “Sei una mia responsabilità, se vuoi farti ammazzare fallo lontano da qui”
“Stavamo solo scherzando! So difendermi”
“Ah si?” chiese lui sorridendo
“Lio mi ha insegnato un bel po’ di cose” affermò lei
Garrick si avvicinò ancora di più schiacciandole il corpo contro l’albero “Sapresti difenderti?” sussurrò al suo orecchio
Lia divenne paonazza, non per la rabbia ma per l’imbarazzo, era la prima volta che stava cosi vicina a Garrick. Sentiva il calore emanato dall’uomo e il suo profumo. Nonostante viaggiassero da qualche giorno Garrick aveva un ottimo profumo, sapeva di fresco. Fu scossa da brividi
“Allora?” domandò lui aumentando la pressione e riportando Lia alla realtà
La ragazza ingoiò il groppo che le si era formato in gola e scacciando quei pensieri disse “Allora spostati” cercò di colpirlo al petto ma lui afferrò prontamente la mano e la imprigionò in una stretta vigorosa.
“Non sai fare di meglio?” chiese ancora, la leggera barbetta solleticò la guancia di Lia che cercò di liberarsi dimenandosi fino a non avere più forze
“Sei un bastardo” sibilò
“Sono il bastardo che ti deve proteggere, se mi hanno dato questo incarico ci sarà un motivo”
“Lasciami” ordinò, iniziava a sentir montare le lacrime, si era appena resa conto che la sua forza era praticamente nulla contro quell’uomo
“Ti stavi battendo come una forsennata prima, dov’è finita la tua energia?” domandò guardandola negli occhi
Lia alzò lo sguardo e i suoi occhi incrociarono quelli dell’uomo “Insegnami”
“Cosa?” domandò lui sorpreso
“Se non mi ritieni capace di difendermi, insegnami tu a farlo” ripeté
“Non se ne parla”
“Benissimo allora io continuerò a fare i fatti miei” disse facendo un sorriso
“Cosa ci guadagno?” domandò lui
“La mia completa gratitudine”
“Non mi basta” affermò avvicinando il volto a quello di Lia “Voglio la tua parola… promettimi che non scapperai”
“Allenamento completo? Corpo a corpo e pugnale?” disse fissandolo negli occhi  
“Si”
“Va bene, ci sto. Ora puoi anche lasciarmi”
Garrick si staccò da lei
“Grazie” la ragazza si sentì subito triste, il calore, tanto piacevole era scomparso, ne sentiva la mancanza
“Avanti torniamo all’accampamento” la esortò Garrick prendendola per mano e trascinandola
Lia non poteva vederlo, ma sul suo volto le labbra erano tirate in un piccolo sorriso.
 
Nel lontano Nord, intanto, un cavallo si lanciava in un galoppo disperato.
Lontano dall’accampamento, lontano da quella tenda che piano piano aveva iniziato a bruciare.
 
Il mio angolino…
Ringrazio ancora chi recensisce e chi ha messo la storia tra le seguite!
Fatemi sempre sapere cose ne pensate.
Ci si legge

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Capitolo 5
*** Fuga ***


“è tutto quello che sai fare?” domandò Garrick sposandosi dalla traiettoria di Lia
Da un paio di giorni si allenavano ogni sera nelle tecniche di combattimento.
“Mi sto solo scaldando” ribatté lei fiondandosi ancora su di lui, il combattimento corpo a corpo era terribile, la ragazza, con tutta la sua buona volontà, non riusciva mai a prendere il comando.
“Non ci siamo ancora, se attacchi cosi stai pur certa che anche la persona più inetta potrebbe stenderti” le spiegò lui
In mezzo alla folla di curiosi che si radunavano per vedere quello spettacolo insolito, Mily tempestava Akash di domande
“Le farà male? Dovrebbe evitare di farla cadere in quel modo!”
“Calmati Mily, Garrick sa quello che fa, non le farebbe mai del male” la tranquillizzò il ragazzo
“è una principessa ma si comporta da pazzoide” sbuffò Mily scuotendo la testa
“Ahah, ognuno ha i suoi pregi e i suoi difetti”
“Papà non lo ha mai detto ma è sempre stato fiero di lei” sussurrò la ragazza abbassando gli occhi
“Beh è una ragazza insolita, questo è certo ma a mio parere una ragazza che quando rientri a casa non cerca di ucciderti ma ti fa trovare la cena pronta è l’ideale”
I due si scambiarono una rapida occhiata
“Non ci avevo mai pensato” borbottò Mily sorridendo
“Sa principessa, dovreste sorridere più spesso” disse Akash
Mily diventò rossa dalla radice dei capelli fino alle punte dei piedi mentre Lia veniva scaraventata a terra un’altra volta
 
 
“Mio signore” disse Jared inchinandosi
“Dov’è?” chiese il re
“Mi spiace ma non abbiamo trovato nessun corpo, la tenda è completamente bruciata”
Il re si avviò a passo lento verso quell’ammasso di stoffa oramai annerito a causa delle fiamme
“Jared” lo chiamò a se
“Signore”
“Ti affido il comando delle truppe, voglio la testa di Garrick e della sua bella compagnia” disse in tono asciutto
“Sarà un onore signore” rispose Jared inchinandosi e lanciando un’occhiata al cumolo di stoffa disse “Ti vendicherò Kris, fosse l’ultima cosa che faccio”
 
“Ti senti bene?” chiese Garrick preoccupato nel vedere Lia meno arzilla del solito
“Sto bene” rispose brusca lei
Il ragazzo alzò un sopracciglio sorridendo
“Oh mamma! Sono piena di botte! Come faccio a stare bene!” sbraitò lei in risposta a quello sguardo
“Principessa, con tutto il dovuto rispetto, io l’ho avvisata” disse lui alzando le mani in segno di resa
“Questa  sera ti uccido” brontolò lei
“Ci conto” sorrise lui allontanandosi
“Ehi il comandante ha sorriso?” chiese incredulo Joe al suo fianco
Lia da parte sua rimase impietrita, quell’uomo cosi freddo le aveva appena sorriso, ma non era un sorriso sarcastico o tirato, era un sorriso vero, uno di quei sorrisi che fece battere il cuore alla principessa
 
“Siamo quasi alla zona di confine nemica” spiegò Iris indicando la cartina
“Quindi?” domandò Lia chiedendosi il perché della presenza sua di e di sua sorella nella tenda della donna
“Da qui dovrete stare sempre incollate a Garrick e Akash, siamo in territorio nemico e il pericolo può essere ovunque” spiegò Iris
“Va bene” acconsentì Mily avvicinandosi alla sorella “Saremo le loro ombre”
Lia le lanciò un’occhiataccia e poi fulminò con lo sguardo Garrick che stava discutendo in disparte con Iris
 
“Allora generale” lo apostrofò la ragazza uscendo dalla tenda “Sarò la sua ombra”
“Preferirei che stessi insieme a Garrick mentre faccio il mio giro” disse lui
“Come?! Non credo che sia possibile! Se dovesse succedere qualcosa Akash non potrebbe difendere me e Mily contemporaneamente” Lia disse con finto orrore
“Ti assicuro che Akash è un eccellente combattente”
“Beh l’ultima volta con quei briganti ho dovuto fare da sola se ricordo… “
Garrick alzò gli occhi al cielo e sospirò “Eh va bene! Ma non parlare, non andartene e rimani sempre incollata a me”
“Sarà un piacere” sorrise maliziosamente lei
I due camminarono per tutta la mattina su e giù per il campo, Garrick discuteva coi soldati, dava ordini controllava le armi.
Lia lo seguiva incuriosita “Non pensavo che dovessi fare tutte queste cose”
“è un lavoro come un altro” rispose lui facendo spallucce
“Signore! È arrivata lettera dal sud” urlo un soldato correndo verso di no tutto affannato “Il capitano vi vuole vedere subito”
Garrick e Lia si avviarono a passo spedito verso la grande tenda vicino alla quale c’era una grande confusione
 
“Garrick!” esclamò Iris vedendolo e ignorando Lia
“Una lettera dal sud!” esclamò sventolando la pergamena
“Cosa è successo?” domandò Lia
“Kristopher è morto!” disse scioccata Iris
“Lo trovo semplicemente impossibile” Garrick sorrise “ è un osso duro”
“Delle spie riferiscono che la sua tenda è bruciata nella notte e di lui è rimasta solo cenere” spiegò allora Iris
“Ma Kristopher si trovava al Nord, perché la lettera viene dal sud?” domandò allora lui sempre più scettico
“I ribelli del sud hanno le loro risorse, lo sai” sbuffò la donna
Lia rimase a fissare i due e l’unica cosa a cui riuscì a pensare fu Allen
“Ammettiamo che la notizia sia vera… cosa pensi di fare?” domandò alzando un sopracciglio Garrick
“Non lo so, pensavo di lasciare metà del plotone al mio secondo cosi che possa venire al sud con voi”
“E tu?”
“Io torno al nord, se è davvero cosi abbiamo la possibilità di riconquistare terreno” spiegò lei
“Non ti sembra una mossa un po’ avventata?”
“Non mi metterò nei guai, tranquillo” sorrise lei
Lia intanto era uscita dalla tenda in preda a una marea di pensieri, si mise a correre alla ricerca del messaggero e lo trovò nella tenda adibita a mensa
“Sua maestà!” esclamò lui sorpreso
“Mi servono delle informazioni” disse lei
“Qualsiasi cosa”
“I ribelli del sud… Chi è il loro capo?”
“Un certo ragazzo che si chiama Allen” rispose lui
Lia sobbalzò “Grazie” disse correndo fuori dalla tenda. Sarebbe fuggita, in un modo o nell’altro.
 
 
“Mia sorella ha in mente qualcosa” sussurrò Mily ad Akash
“Cosa te lo fa pensare?” chiese incuriosito lui
“è troppo calma”
“Sarà stanca, Garrick la sta sfiancando”  fece spallucce lui
“Può essere ma ne dubito” borbottò lei fissando la sorella che discuteva con Garrick dell’allenamento della sera
“Non possiamo allenarci sotto la pioggia” disse lei
“Io non vedo dove sia il problema” sorrise lui
“Il problema sta nel fatto che mi devi portare al sud sana e salva e se mi fai morire a causa della febbre, non credo che mio padre ti lascerebbe rimettere piede nel paese”
Il ragazzo sospirò “Come vuole sua maestà” mormorò inchinandosi
 
 
Era notte inoltrata quando Lia sgattaiolò fuori dalla sua tenda, Garrick stava facendo la guardia e nel vederla drizzò il capo
“Ha bisogno?” domandò
“Dovrei andare al bagno” sussurrò lei
“Certo l’accompagno”
“Veramente, io vorrei un po’ di intimità” borbottò lei abbassando il viso dissimulando imbarazzo
“Oh certo, capisco… allora l’aspetto qui, ma se non torna tra 5 minuti vengo a cercarla”
“Tornerò anche prima” sorrise Lia avviandosi verso la boscaglia ai margini dello spiazzo
Una volta immersa e sicura di essere lontana dallo sguardo di Akash incominciò a correre a perdifiato.
Non aveva tempo di voltarsi doveva trovare il fiume che collegava il nord al sud e sarebbe arrivata a destinazione facilmente, inciampò un paio di volte sbucciandosi i palmi delle mani e le ginocchia ma imperterrita continuò nella sua corsa. Ad un certo puntò senti la terra mancarle sotto i piedi e cadde rovinosamente finendo in acqua. Si rialzò faticosamente guardandosi attorno, era arrivata al fiume ora doveva procedere seguendo il corso, doveva nascondersi nella foresta, procedere sulla riva era troppo pericoloso.
Si avviò camminando a passo spedito dopo essersi sciacquata le mani e le ginocchia, bruciavano da morire ma lei non ci fece caso.
“Garrick se mi prende mi fa fuori” mormorò sorridendo
Camminò per buona parte della notte, quando iniziava ad albeggiare senti uno scalpiccio di zoccoli e col cuore che martellava a mille di nascose dietro un grosso arbusto
 
 
Garrick venne svegliato da urla, di colpo si alzò prendendo la spada e fiondandosi fuori dalla tenda.
“Cosa succede?” domandò fermando un soldato che nel vederlo fece qualche passo indietro
“Signore… la principessa è scappata” sussurrò
“AKASH!!” urlò Garrick rosso di rabbia
 
“Mi dispiace! Aveva detto di dover andare in bagno, era la e in un attimo è scomparsa!” mormorò Akash
“Perché non l’hai accompagnata!” sbraitò
“Io… mi dispiace”
“Portate qui il mio cavallo, subito!” ordinò Garrick
Un giovane soldato in un minuto si presentò col cavallo color pece e il ragazzo salì in groppa “Vado a cercarla tu stai qui con la sorella e cerca di non perdere anche lei” cosi dicendo partì al galoppo nella foresta.
 
“Non può essere molto lontana” disse ad un paio di soldati “ Andate di la, ci troviamo tra un po’ qui” ordinò
Era qualche ora che vagava per il bosco ma di lei ancora nessuna traccia “LIA!” urlò a pieni polmoni
Era frustrante, aveva perso una ragazzina, l’unico fatto positivo era che sapeva esattamente la sua metà, chiamò una delle guardie che si era inoltrata nel bosco con lui “Torna all’accampamento e sveglia il messo, deve portare subito un messaggio al capo dei ribelli”
La guardia ascoltò il messaggio e annuendo corse verso l’accampamento
“Eh va bene Lia, uno dei due vincerà in questo gioco e ti assicuro che non sarai tu” disse gelido
La ragazza dietro al cespuglio rabbrividì.
Lia aspettò che se ne fossero andati e poi sgusciò fuori dai cespugli e continuò il suo cammino.
Era oramai mezzogiorno inoltrato quando qualcosa alle sue spalle si mosse qualcosa, la ragazza si voltò di scatto e vide un paio di uomini vestiti in verde fissarla
“Cosa abbiamo qui?” domandò uno di loro sorridendo
“Una bella sorpresa” rispose l’altro
“Cosa volete?” domandò Lia col cuore in gola
“Non avere paura” disse uno avvicinandosi
“Stammi lontano!” ringhiò
“Ohoh aggressiva la ragazza” rise uno dei due
Lia valutò le opzioni, aveva fatto un po’ di pratica di corpo a corpo e loro erano più piccoli di Garrick, forse aveva qualche possibilità
“Avanti piccola vieni “ ghignò uno prendendole il braccio
Lei di scatto gli sferrò un calcio negli stinchi e si divincolò, in un attimo il secondo uomo le fu addosso, lottò disperata ma era troppo debole per stenderli.
L’uomo a cui aveva tirato il calcio negli stinchi le si avvicinò da dietro e con un bastone le colpì la testa facendola cadere al suolo, poco prima di chiudere gli occhi vide una figura in nero uccidere uno dei suoi aggressori e ferire l’altro.
Lia chiuse gli occhi perdendo i sensi
 
Il mio angolino…
Ciao a tutti! vi ringrazio per le recensioni, anche a chi mi scrive in privato… mi fa sempre piacere!
Perdonate il ritardo ma finalmente siamo in vacanza e cerco di vedere casa il meno possibile XD
Se non dovessi aggiornare in tempo per Natale vi faccio gli auguri di Buone feste!
Ci si legge

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Capitolo 6
*** Allen ***


Akash era seduto ai margini dell’accampamento, fissava la massa di soldati che correva da tutte le parti seguendo gli ordini di Iris e Garrick.
“Non sentirti in colpa” disse Mily sedendosi al suo fianco
“Vi sporcherete l’abito” borbottò lui 
“Non temete, quando saremo al Sud comprerò talmente tanti abiti che sarai costretto ad usare tutto l’esercito per portarmi le borse” sorrise lei
“Mi dispiace” biascicò lui abbassando lo sguardo
“Lia ha la pellaccia dura, saprà cavarsela” 
“Non siete preoccupata?” domandò stupito
“Dammi del tu… no non sono preoccupata, saprà cavarsela e poi voglio vedere quanto filo da torcere darà a Garrick” sospirò
“è comunque colpa mia se è scappata”
“Sarebbe fuggita comunque” rispose la ragazza facendo spallucce “Non ti preoccupare” continuò e avvicinandosi, diede ad Akash un leggero bacio sulla guancia
“V-vado” balbettò la ragazza allontanandosi rossa in volto e lasciando il soldato con un sorriso ebete sulla faccia 


Un odore forte di legna bruciata filtrò nelle narici di Lia, la ragazza piano piano cominciò ad inspirare assaporando quell’odore che da sempre la faceva sentire a casa.
“Finalmente sei tornata tra noi!” esclamò una voce 
Una fitta trapassò la testa della ragazza “Non urlare” biascicò aprendo gli occhi 
“Beh è stato un piacere aiutarti” rispose lui sarcastico
Lia aprì gli occhi, era in una caverna, il chiarore del fuoco lanciava ombre sulle pareti facendo sembrare il posto ancora più spaventoso, un brivido le percorse la schiena e i ricordi le si affollarono nella mente.
“Chi sei” chiese tastandosi la casacca cercando il pugnale, con un sospiro di sollievo constatò che si trovava ancora al suo posto
“Uno che passava di li per caso e ti ha salvato… e sta aspettando ancora un grazie” rispose lui avvicinandosi al fuoco 
Lia lo scrutò attentamente, due occhi color pece la fissavano sorridendo, i capelli lisci anch’essi neri erano scompigliati.
“Stai valutando quanto posso costare sul mercato degli schiavi? Miss avvoltoio?”
Lia rimase a bocca aperta 
“Ci avevo azzeccato quindi!” strillò lui fingendosi inorridito 
La ragazza alzò gli occhi al cielo, aveva voglia di ucciderlo.
“Chi sei?” domandò ancora
“Mi chiamo Kris” disse lui porgendole una mano 
“Piacere sono Lia” rispose lei stringendo la mano con circospezione 
“Dove stai andando?” chiese sedendosi , lui 
“Non sono affari tuoi, grazie per avermi salvato te ne sarò riconoscente a vita” sorrise Lia alzandosi ma subito si pentì, un capogiro la fece traballare, prontamente Kriss l’afferrò 
“Miss avvoltoio, se posso, le consiglio di stare a riposo, ha preso una bella botta in testa” disse facendola sedere
“Dannazione!” esclamò lei 
“sei diretta a Sud?” domandò lui 
Lia lo guardò sorpresa 
“Stavi seguendo il corso del fiume” spiegò lui “Beh sei fortunata ci sto andando anche io” 
“Nessuno ha detto che voglio o devo fare la strada con te” sbottò stizzita
“Miss avvoltoio, senza offesa ma sei stata aggredita da due briganti e se non fossi intervenuto probabilmente a quest’ora saresti tu al mercato degli schiavi con un prezzo addosso”
“Non chiamarmi miss avvoltoio!” urlò lei 
“Come vuoi miss avvoltoio” sorrise lui 

“Nessuna notizia per ora” disse il soldato congedandosi dalla tenda di Garrick 
Il ragazzo era rosso di rabbia, ogni soldato del campo si guardava bene dal doverlo incrociare per strada e i pochi a cui capitava questa sventura mettevano in pratica le loro migliori tecniche di mimetismo e di fuga
Garrick sbuffò “Quella dannata ragazzina” borbottò, aveva percorso una buona parte del fiume ma non era saltata fuori, alla fine aveva dovuto battere in ritirata.
Akash entrò nella tenda con la testa bassa 
“Cosa vuoi?” sibilò Garrick 
“Chiedere scusa, anche se ora non vale molto” mormorò
Il comandante di passò una mano sul volto “La sorella come sta?” 
“Bene, è convinta che  Lia arriverà a destinazione senza danni” 
Garrick si alzò e fissando Akash disse “Benissimo, partiamo tra un ora per il Sud, voglio essere li quando arriverà”
Il ragazzo annuì e velocemente uscì dalla tenda per riferire l’ordine del suo capitano.


“Perché sei diretto a Sud?” domandò Lia arrancando dietro a Kriss 
“Ho delle faccende da fare” rispose sbrigativo
“Non vorrai davvero vendermi?” disse lei sbloccandosi 
“Miss avvoltoio, se avessi voluto venderti non ti avrei lasciata libera” sorrise lui voltandosi
“Non mi fido” Lia lo squadrò 
“Fai bene, di questi tempi non bisogna fidarsi di nessuno” sospirò riprendendo a camminare 
“Aspetta!” urlò lei correndogli dietro


“Allen?” chiamò la voce alle sue spalle 
“Si?” domandò il ragazzo voltandosi, schermando la luce con la mano per impedire che i suoi occhi azzurri soffrissero per il sole 
“Ti ho cercato ovunque!” esclamò esasperato l’amico sedendosi vicino a lui
“Sono sempre qui” sorrise Allen fissando l’acqua scura del porto, sotto i suoi piedi
“è arrivata una missiva dal capitano Garrick” spiegò l’altro
“Il capitano Garrick?” domandò sorpreso spostando la ciocca di capelli biondi, sfuggita alla presa della coda
“Tieni” disse l’altro alzandosi e porgendo una busta al biondo “Non dovresti stare troppo qui, puzzi di pesce” sorrise allontanandosi
Allen rise fissando il mare, amava stare sulla banchina coi piedi a penzoloni che sfioravano l’acqua torbida.
Yames era una città stupenda, sede dei ribelli era un punto di forza per il regno, da qui partivano tutte le forze unite per la liberazione e in fine era l’unico porto libero rimasto.
Con lentezza aprì la busta e scorse velocemente il messaggio, un sorriso comparve sul suo volto e in un attimo si precipitò per le strade della città saltando di gioia, la sua Lia sarebbe giunta da lui.

Jared fissava dall’alto del suo destriero il campo di battaglia, avevano conseguito un’altra vittoria, aveva ucciso decine di uomini ma sentiva ancora quella strana sensazione che aveva da quando Kristopher era morto, sentiva che stava succedendo qualcosa. 
Alzò gli occhi al cielo grigio, una minuscola lacrima traccio il profilo della sua guancia per poi mischiarsi al terriccio imbevuto di sangue.

Il mio angolino…
Ringrazio chi mi segue, chi lascia una recensione e chi mi scrive in privato 
Capitolo un po’ corto ma serviva fare il punto della situazione.
Alla prossima!

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Capitolo 7
*** idea ***


“Non ti ho chiesto da dove vieni?” domandò Lia sedendosi davanti al fuoco preparato dal ragazzo
“Da Galem” rispose
Lia spalancò gli occhi “Galem?”
“Si, qualche problema?”
“No, solo che… si insomma…” farfugliò lei
“si lo so che è la regione di Irving e da cui è partito tutto” disse lui seccato “Invece tu?” chiese prima che Lia potesse dire altro
“Dal Nord…” sussurrò chiedendosi se davvero Kriss non avesse idea di chi lei fosse “Hai mai visto le principesse del Nord?” domandò allora
“No” rispose semplicemente lui
 
In verità Lia e Kriss si erano incontrati già molti anni prima, quando entrambi erano bambini.
Il re del Nord aveva cercato un accordo con Irving proponendogli un matrimonio tra una delle due principesse e Kristopher ma non era andato a buon fine, infatti la seconda notte di permanenza, un ribelle cercò di uccidere Irving scatenando cosi la sua furia.
Kristopher si ricordava perfettamente il suo primo incontro con la principessa, aveva uno sguardo timido ma fiero al tempo stesso e lanciava occhiate infuocate sia al re, suo padre, che a lui.
Kriss le aveva sorriso e lei per tutta risposta aveva tirato fuori la lingua, lasciandolo di stucco.
Negli anni successivi, non avevano più avuto la possibilità di incontrarsi e questo aveva rattristato molto Kristopher
 
“ E tu Miss avvoltoio… hai mai incontrato il principe?” chiese risvegliandosi dai suoi ricordi
“Si!” esclamò lei ma notando lo sguardo stupito di Kriss si corresse “Si, ho visto una sua immagine, i ribelli hanno messo una bella taglia sulla sua testa”
Lia sudava freddo, aveva visto il principe molti anni prima ma non si ricordava minimamente il suo aspetto, l’unica cosa che ricordava era lo sguardo di stupore nei suoi occhi verdi quando gli aveva fatto la linguaccia.
La ragazza fissò un attimo Kriss intendo ad arrostire un coniglio, anche lui aveva gli occhi verdi.
“Mangiamo?” chiese lui voltandosi verso di lei
Lei scosse la testa per allontanare i pensieri e si avventò sul cibo.
 
“Tutto a posto Garrick?” chiese Akash avvicinando il cavallo al suo
“Non mi piace dover collaborare coi ribelli”
“Lo so, ma se Lia ha davvero intenzione di arrivare al Sud ed andare da Allen, possono tornarci utili” spiegò il rosso
“Non mi piace” affermò ancora Garrick facendo arrestare il suo cavallo
“Non capisco” disse Akash voltandosi
“Iris! “ chiamò a gran voce il comandante
 
“Per quanto dovremmo camminare ancora?” chiese Lia esasperata
“Sei petulante lo sai?” rispose Kriss
“P-petulante?” balbettò lei
“Si miss avvoltoio. Petulante” disse spazientito
“Ma con chi credi di parlare!” urlò
“Shhh” Kriss si girò di scatto “Se urli ci sentiranno fino nel profondo Nord!”
“Non mi interessa! Sono quattro giorni che camminiamo!” disse lei alzando sempre di più la voce.
Kriss, intanto, continuava a camminare davanti a lei
“Ehi mi stai ascoltando? Non ignorarmi!” esclamò stizzita
Kriss si fermò dove il bosco lasciava spazio a una grande piana e girandosi verso Lia disse “Benvenuta nel regno di Galem”
Lia rimase interdetta nel vedere il paesaggio desertico, davanti a lei c’erano delle rovine, probabilmente un villaggio, raso al suolo da un incendio.
“Terribile vero?” domandò Kriss interrompendo il silenzio
“Cosa è successo?”
“La guerra. Irving, dopo la resa distrusse tutti i villaggi” spiegò il ragazzo avanzando
“Non è controproducente?” domandò la ragazza affiancandolo
Lui scosse la testa “Ora la gente ha paura, guarda quello che può fare! Nessuno si metterebbe mai contro di lui”
Lia e Kriss trascorsero buona parte della giornata nel villaggio, alla ricerca di qualcosa di utile da portar via con loro , alla sera decisero di accamparsi in una delle case ancora in piedi
“Fa un po’ senso dormire qui… non credi?” chiese Lia avvolgendosi nella coperta
“Perché mai?” chiese Kriss sedendosi accanto alla ragazza
“Ci viveva qualcuno qui...” sussurrò
“Non pensarci e riposa” ordinò lui
“Va bene! Scusa! Buona notte” borbottò lei dandogli le spalle
Kriss rimase a fissare fuori dalla finestrella, il cielo era limpido e le stelle rischiaravano il cielo.
Nella sua mente tornarono prepotenti i ricordi della notte in cui aveva distrutto il villaggio, le urla risuonavano ancora nella sua testa. Aveva ucciso molte persone quella notte, si era sentito potente e forte ma tutte quelle sensazioni erano sparite e col sorgere del sole si era sentito vuoto, guardando il sangue sulla sua spada aveva provato una sensazione sconosciuta, paura.
Aveva paura di se stesso, del mostro che era uscito quella notte di quello che era riuscito a fare.
In quel momento capi cosa suo padre aveva in testa, voleva distruggere i regni, non si sarebbe accontentato solo di una semplice conquista, no, voleva la morte.
Da allora Kriss si era mosso per proteggere, salvare e aiutare gli abitanti, collaborava coi ribelli, tradiva il suo esercito e il suo stesso padre.
Il ragazzo strinse i pugni e guardando la principessa al suo fianco si abbandonò al sonno.
 
 
“Akash?” chiamò Mily addentrandosi nella radura ai limitari dell’accampamento.
“Principessa” salutò lui
“Sono stanchissima” borbottò lei lasciandosi cadere sul prato
“Prima o poi ti abituerai alla marcia”
“è la stessa cosa che hai detto quattro giorni fa… vorrei poterci credere” sbuffò lei alzando gli occhi al cielo
“Ci vuole un po’” la rassicurò lui
“Si hanno notizie di Lia?” chiese lei continuando a fissare il cielo
“Per ora no”
“Sono fiduciosa, la ritroveremo al Sud a fare il pirata o chissà cosa, potrebbe anche diventare capo dei ribelli… a mio padre verrebbe un colpo al cuore” sorrise Mily immaginando la sorella su una nave mentre agitava la spada
“Se fosse così verrebbe un colpo al cuore anche a Garrick” rise Akash
I due si guardarono un attimo e poi scoppiarono a ridere
“ A proposito è da oggi che non vedo il capitano…” disse Mily
“è molto impegnato con Iris… la guerra tiene occupati” spiegò
“Capisco… beh allora io vado “ Mily si alzò lisciando il vestito
“Ti accompagno” disse Akash alzandosi
I due camminarono per qualche minuto poi il ragazzo afferrò la mano della principessa strattonandola verso di lui
“Ma cosa…” non fece in tempo a chiedere Mily perché si trovò il volto del soldato a pochi centimetri dal suo
Akash osservò gli occhi spalancati della ragazza e di colpo arrossì e la lasciò andare
“Scusa io…” borbottò riprendendo la strada
Mily gli corse dietro “Aspetta… “ urlò
Il ragazzo si fermò e voltandosi disse “Mi dispiace, ho sbagliato. Dimenticati dell’accaduto”
“è perché sono la principessa vero?” domandò Mily
“Si…no…” borbottò lui grattandosi la testa in imbarazzo
“Sono una persona come tutte le altre” mugolò lei sulla soglia delle lacrime
“Sei una principessa… tu hai bisogno di un principe” disse lui avvicinandosi alla ragazza
“Non è vero!” sbraitò lei mentre le lacrime le rigavano il volto teso
“No per favore, non piangere”
“Non sto piangendo!”
“A me non sembra” sorrise Akash alzando un sopracciglio
“Sta zitto” dicendo questo si girò dandogli le spalle e sentendosi la ragazza più stupida sul pianeta
Il ragazzo si avvicinò e l’avvolse in un abbraccio.
Mily sussultò per quel gesto così intimo, sentiva il petto caldo del ragazzo contro la sua schiena
Lentamente la ragazza si voltò e Akash ne approfittò per sfiorarle le labbra con un timido bacio e stringendola più forte a sé.
 
“Capitano” chiamò un soldato
“Cosa vuoi?” domandò Jared osservandolo dall’alto del trono
“Abbiamo ucciso tutti, non resta più nessuno”
“Ottimo” ghignò l’uomo osservando la sala del trono piena di sangue e soldati trafitti “Allora” domandò alla testa ai suoi piedi “Re del Nord, la vista dal tuo trono non è poi cosi male” detto questo tirò un calcio alla testa che ruzzolò per qualche metro, fermandosi vicino ad un cumolo di cadaveri.
 
Il mio angolino…
Grazie per le recensioni, anche a chi mi scrive in privato! Ed a chi ha messo la mia storia tra le seguite +.+
Anche se un po’ in ritardo… Buon 2014!!

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Capitolo 8
*** incontri ***


“Manca molto?” domandò Lia
“No, penso che tra un paio di giorni arriveremmo al confine” sorrise Kriss
“Pensi?” chiese Lia alzando un sopracciglio
“Miss avvoltoio! Dubitate della mia abilità nell’orientarmi?”
“Io? Mai dubitato! “ sorrise lei sarcastica alzando le mani
“Allora seguimi in silenzio” sentenziò il ragazzo
Passò qualche momento e poi Lia chiese “Come mai combatti?”
Kriss si fermò voltandosi verso di lei “Perché tu combatti?” chiese a sua volta
“Io lo faccio perché ho ancora qualcosa da difendere, ma tu…”
“è qui che sbagli” sorrise amaro lui “è vero non ho più nulla, tranne la libertà, non voglio morire sapendo di essere sottomesso a qualcuno”
“Molto poetico” commentò Lia
“Già” sentenziò lui
Trascorsero la giornata a camminare in silenzio rimuginando, ognuno, su ciò che era stato detto.
Lia fissava le spalle di Kriss, da quando avevano parlato del principe Kristopher, si trovava spesso a cercare di ricordare i particolari del loro incontro, senza riuscirci.
Arrivata la sera decisero di accamparsi in una piccola radura e si azzardarono ad accendere un piccolo fuocherello.
“Miss avvoltoio  è di suo gradimento il pasto?” domandò sarcastico Kriss avvicinandosi alla ragazza
Lia alzò gli occhi al cielo, avrebbe mai smesso di chiamarla in quel modo assurdo?
“Prima o poi ti infilzo Kriss” borbottò addentando un pezzo di carne
“Sempre gentile” sghignazzò lui sedendosi accanto a lei
Lia rispose con un’occhiata omicida degna di nota
Rimasero in silenzio, verso la fine del piccolo pasto sentirono un rumore provenire dal bosco, subito scattarono in piedi brandendo i pugnali
“Resta dietro di me” ordinò Kriss mettendosi davanti a Lia.
“Chi va là?” domandò il ragazzo
“Un vecchio amico” rispose una voce
A Lia si ghiacciò il sangue nelle vene, conosceva fin troppo bene quella voce.
 
“Principessa” sorrise Akash scostando un lembo della tenda
“Akash! Ma dove eri finito? Entra pure, stavo raccogliendo le mie cose, ho saputo che tra poco ci rimettiamo in marcia” disse Mily indaffarata a raccogliere quei pochi abiti che le rimanevano
Akash notando che la ragazza era più interessata ai vestiti che a lui diede un colpo di tosse per attirare la sua attenzione
Mily si voltò e lanciò un’occhiata interrogativa al ragazzo che le sorrise sventolandole sotto il naso un piccolo pacco
“Cos’è? “ chiese lei avvicinandosi circospetta
“Un piccolo regalo… ho fatto un salto nel piccolo villaggio più a Sud” spiegò
Mily afferrò il pacchetto e lo scartò velocemente tirando fuori un paio di pantaloni in stoffa nera e una casacca verde
“So che non ami molto questo genere di abiti” disse Akash grattandosi il capo “ Ma cosi viaggerai senza rovinare i tuoi bellissimi vestiti e soprattutto sarai molto più comoda”
Mily sorrise raggiante e buttandosi tra le braccia del ragazzo lo ringraziò trascinandolo in un lungo bacio.
 
Lia era ancora dietro le spalle di Kriss quando Garrick si avvicinò a loro, la ragazza deglutì, era li per lei.
“Guarda,  guarda! Chi si rivede” disse Garrick in tono gelido avvicinandosi a loro
Lia fece un profondo respiro e con passo felpato cercò di indietreggiare verso gli alberi ma la voce di Garrick la fece bloccare “Dove credi di andare?”
“Posso spiegare” articolò con fatica la ragazza vedendo avvicinarsi il soldato
“Lasciala stare Garrick” disse Kriss
“Vi conoscete?” domandò Lia stupefatta
“Noto con piacere che non sei morto” rispose il biondo
“Ti sarei mancato vero?” ghignò l’altro
“Non puoi immaginare quanto” disse sarcastico
Lia osservava lo scambio di battute tra i due
“Spero non ti dispiaccia se prendo in consegna la principessa… dopo averti ucciso, chiaramente” disse Garrick brandendo la spada
“Fermi un attimo” borbottò Lia facendosi avanti
“Se vuoi sapere la verità, un po’ mi dispiacerebbe” rispose Kriss alzando il pugnale
“Lo immaginavo” fece spallucce il soldato
“Fermi un attimo” ripeté Lia sgranando gli occhi alla vista delle armi
“Fatti sotto Garrick” lo incoraggiò Kriss
“Ho detto di fermarvi!” sbraitò Lia mettendosi in mezzo ai due
“Spostati principessina” ordinò Garrick
“Non prima di aver avuto una spiegazione! Come è possibile che tu conosca un semplice contadino” domandò rivolta al biondo
“Contadino?” domandò lui stupefatto e alzando lo sguardo su Kriss sorrise  “Ora capisco perché è venuta con te, Kristopher”
 
 
“Quindi Garrick è andato a recuperare mia sorella?” chiese sorpresa Mily fissando la strada davanti a sé
“Non ha voluto raggiungere il sud con noi” spiegò Akash spronando il cavallo
“Credi che la ritroverà?” domandò pensierosa la ragazza
“Spero di no, per lei” sorrise il ragazzo
Mily alzò gli occhi al cielo “Una bella lezione le ci vorrebbe” borbottò
“Le vuoi molto bene” dichiarò il rosso dandole una pacca sulla spalla “Ammettilo”
“è mia sorella come faccio a non volerle bene?” disse sconsolata
“Sai io non ho…” iniziò Akash ma fu interrotto da un soldato che tutto trafelato si accingeva a raggiungerli
“Signore! Porto notizie dal Nord” disse l’uomo asciugandosi il sudore che colava dalla fronte
 
“K-kristopher” balbettò Lia spalancando gli occhi
“Opss… forse non dovevo dirlo” disse Garrick portandosi una mano alle labbra con fare dispiaciuto
“Principessa…” iniziò Kriss
“Tu sapevi che io ero la principessa del nord?” domandò dandosi della stupida, era ovvio che lo sapeva.
“Si, cioè no” disse il ragazzo facendosi avanti
“Stammi lontano!” urlò lei
“Già, stalle lontano” ordinò Garrick puntandogli la spada al petto
“Andiamocene” sussurrò Lia guardando il biondo
“Aspettate” si affrettò a dire Kriss “Voglio venire anche io al sud”
“Scordatelo” sbraitò Garrick
“Se avessi voluto ucciderla lo avrei già fatto da tempo! Voglio unirmi ai ribelli” spiegò lui
Garrick proruppe in una sonora risata “Non ti facevo cosi simpatico è quasi un peccato ucciderti”
“Garrick andiamocene per favore” sussurrò Lia con le lacrime agli occhi, si sentiva una stupida, aveva chiacchierato allegramente con l’uomo che le aveva rovinato la vita, eppure quando avevano attraversato quel villaggio aveva sentito del dolore nella sua voce.
“Portatemi con voi” implorò Kriss
“Neanche morto” ribatté Garrick
“Sono già in contatto coi ribelli e con il loro capo” confessò Kristopher
Lia si riscosse dai suoi pensieri “Allen? Tu conosci Allen?”
“Si”
“Va bene, verrai con noi” decretò la principessa
“Come scusa?” domandò Garrick sbattendo le palpebre perplesso
“Conosce Allen!” disse Lia indicando Kriss
“Non possiamo portarci dietro chiunque conosca quell’idiota” sbraitò Garrick
“Sei tu l’idiota” rispose lei
“Io? Sarei cosa?” chiese perplesso
“Se è vero quello che ha detto, significa che possiamo colpire l’esercito nemico, pensaci, tutti lo credono morto e invece è nelle file dei ribelli” spiegò la ragazza
Garrick lanciò un’occhiata e Lia e poi a Kriss, sospirando disse “ Va bene, ma  se prova a scappare lo uccido”
 
 
Mily era seduta nella sua tenda, fissava il suo giaciglio senza però, trovare il coraggio di stendersi, il messaggero aveva riportato la notizia della caduta del palazzo del Nord e la morte del re, suo padre.
Akash entrò nella tenda e si sedette al suo fianco prendendole la mano.
Rimasero cosi per tutta la notte .
 
 
Il mio angolino…
Scusate per il terribile ritardo, ma ho avuto qualche problemino di salute e sono tornata oggi dall’ospedale :/ 
Ringrazio chi ha messo la mia storia tra le seguite e chi mi ha lasciato una recensione (anche in privato).
Al prossimo capitolo.

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Capitolo 9
*** Decisione ***


Mily stette per la seconda notte consecutiva sveglia a fissare il vuoto nella grande tenda, brividi di gelo la percorrevano da capo a piedi e il grande fuoco non bastava a scaldarla. Akash era seriamente preoccupato per la ragazza che non dava segni di ripresa
“Mily” disse avvicinandosi e toccandole una spalla “Tra un’ ora dobbiamo rimetterci in marcia, prova a dormire solo un po’ “
La ragazza si voltò lentamente verso di lui “Come vuoi” sussurrò alzandosi ed uscendo dalla tenda
 
Akash passeggiava per l’accampamento accertandosi che tutto fosse pronto per la marcia. Era rimasto a capo di un plotone di cento uomini poiché Iris era partita alla volta del Nord e Garrick aveva deciso di seguire Lia nel bosco sperando di trovarla prima che arrivasse al Sud. C’era molto fermento tra le truppe, il Nord era caduto per mano di Jared, il nuovo capitano delle forze nemiche, questo aveva confermato la morte di Kristopher e aveva ribadito la potenza dei nemici.
Akash tirò un calcio ad un sasso facendolo volare per qualche metro finendo ai piedi di Mily.
“Mily” salutò lui, ma si arrestò vedendo la principessa con indosso gli abiti che le aveva regalato
“Ti stanno bene” sorrise
“Akash, ho preso una decisione” comunicò in tono deciso
 
 
“Ho detto che è meglio accamparci qui!” esclamò Kristopher esasperato
“No accampiamoci là” rispose Garrick indicando la radura dieci metri più avanti
“Cosa cambia da qui a lì?” domandò l’altro
“è meglio lì” fece spallucce il biondo
“Ma non ha senso!” urlò Kriss in risposta
“Sapete cosa non ha senso? La vostra conversazione” sospirò Lia
Erano oramai due giorni che camminavano insieme e i due ragazzi non smettevano di discutere su tutto
“è questione di strategia” spiegò Garrick avanzando
“Ma quale strategia!” il principe si passò una mano tra i capelli esasperato
“Per piacere smettetela!” esclamò Lia “Siete peggio delle dame che sono a corte!”
“Cosa?” esclamarono in coro i due giovani
“Avete discusso sul fuoco, da quale ruscello era meglio abbeverarci, quale frutto era meglio mangiare… non vi sopporto più!” sbottò  “Ci accamperemo qui” disse mettendosi esattamente al centro della radura “E il primo che si lamenta finisce infilzato, sono stata chiara? Bene ora Garrick va a procurarti la cena e tu Kriss accendi il fuoco”
I due ragazzi scattarono e Lia si sedette sospirando e maledicendosi per essere scappata quella dannata notte.
 
Kriss ritornò nella radura con un bel po’ di legna e vedendo Lia seduta le si avvicinò, non si erano parlati molto in quei due giorni, Garrick le stava sempre incollato per  paura che lei fuggisse ancora.
“Mi dai una mano col fuoco?” chiese gettando la legna a terra
Lia alzò lo sguardo e si alzò allontanandosi da Kriss
“Aspetta!” disse lui rincorrendola e trattenendola per un braccio
“Lasciami” sibilò lei
“Mi stai evitando” continuò imperterrito lui
“Da cosa lo hai dedotto?” domandò sarcastica la principessa
“Ti chiedo di perdonarmi” sussurrò il ragazzo
“Come scusa?” chiese lei strattonando il braccio per liberarsi “Lasciami andare!”
“Per favore…” iniziò Kriss ma venne interrotto da Garrick che aveva assistito alla scena ed era giunto in soccorso della ragazza
“Non hai sentito quello che ha detto? Lasciala” ordinò
Kristopher mantenne la presa sul braccio sfidando Garrick con gli occhi “Altrimenti?”
Lia sfruttò l’occasione per scaraventare a terra il ragazzo
“Bella mossa” si complimentò Garrick
“Tutto merito del maestro” sorrise lei strizzandogli l’occhio e avviandosi verso la catasta di legna
Garrick si abbassò sulle ginocchia per essere alla stessa altezza di Kriss che, piano piano, si stava rialzando
“Se fossi in te non la sottovaluterei troppo” ghignò rialzandosi, lasciando il ragazzo tra lo scioccato e l’arrabbiato ma con una nuova consapevolezza nella mente. Voleva quella ragazza per se.
 
 
“Per favore ragiona!” la supplicò Akash
“No, ho deciso” disse Mily
“Non puoi! È pericolo ed è da pazzi!” esclamò il ragazzo
“è il mio popolo” sorrise tristemente la ragazza
“Non lo è più!”
“è qui che ti sbagli, sarà il mio popolo fino a che non morirò” sospirò lei
“Quindi vuoi andare a morire per sbarazzarti di loro?” domandò sarcastico Akash
Quando aveva visto Mily vestita in quel modo aveva immaginato che la ragazza fosse pronta per ricevere qualche lezione di lotta o per lo meno di autodifesa  ora che il re era morto, probabilmente, il suo nome era il prossimo sulla lista nera di Irving, invece la ragazza aveva altri progetti.
“Voglio solo proporre un patto a Irving” fece spallucce
“Ah certo tu vuoi solo proporre un patto a Irving” ripeté lui
“Se la cosa non ti sta bene sono affari tuoi”
“Io ho il compito di proteggerti!” esclamò arrabbiato
“Lo so ed è per questo che verrai al Nord con me” decise la ragazza
Akash spalancò la bocca sorpreso “Ti prego, dimmi che stai scherzando” sussurrò
Mily mantenne lo sguardo impassibile
“Per favore ragiona, cosa credi che ci faranno se torniamo al Nord? Non ci accoglieranno di certo a braccia aperte!” disse il ragazzo cercando di mantenere un tono neutro
“Morirò comunque” concluse lei voltandosi per non guardare negli occhi il ragazzo
“Mily ripensaci “ supplicò lui
“Mi dispiace Akash, sono nata per essere la regina del Nord e lo sarò a qualunque costo” sorrise amaramente allontanandosi affinché Akash non vedesse le lacrime di disperazione che le rigavano il volto.
 
Lia fissava la foresta, seduta su di un tronco, non riusciva a prendere sonno i pensieri la tormentavano.
Aveva passato dei giorni con Kristopher ma non aveva minimamente dubitato della sua identità, una parte di lei era propensa a credere nella storia del tradimento mentre un ‘altra gridava alla bugia, il problema era capire quale delle due avesse ragione.
Lia sbuffò cercando di debellare il caos nella sua testa
“Hai imparato bene ” disse Garrick sedendosi vicino a lei
“Grazie” sorrise lei
“Se vuoi possiamo ucciderlo nel sonno” propose il ragazzo
 
“Garda che vi sento” strillò Kriss
Lia si voltò di scatto scioccata, questo bastò per scatenare una sonora risata da parte di Garrick
“Scherzavo! Non fare quella faccia” rise lui
La ragazza gli lanciò un’occhiataccia “Perché lo odi cosi tanto?” domandò
Garrick sbuffò e grattandosi la testa rispose “ Non lo odio… solo che non lo amo”
“La cosa è reciproca” urlò ancora Kristopher
“Come mai vi conoscete?” domandò ancora lei ignorandolo
“è una lunga storia…”  rispose evasivo
“Abbiamo tutto il tempo” sorrise lei
“Ehi miss avvoltoio perché non la chiedi a me? Sarei felice di raccontartela” domandò Kriss
Lia alzò gli occhi al cielo “Per quanto hai ancora intenzione di tenerlo legato a quell’albero?”
“Non so… fino a quando non morirà mangiato da qualche animale, probabilmente” rispose Garrick
Lia sospirò “Accetto la tua offerta Kriss” disse alzandosi e avvicinandosi all’albero “Incomincia a raccontare”
“Dunque… da dove iniziare? Ah si partiamo da quando Garrick uccise mio fratello” sorrise  Kristopher
 
 
Il mio angolino
Sto scrivendo questo capitolo da giorni! Non riuscivo mai a finirlo (maledetta scuola e maledetto progetto di stage, ogni giorno ne salta fuori una nuova :/ ), comunque spero non ci siano errori (ci vedo doppio da quanto sono collassataL ).
Quasi mi dimentico! Ringrazio chi mi lascia una recensione e chi mi scrive in privato e tutti quelli che hanno messo la storia tra le seguite e le preferite.
Alla prossima !!

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Capitolo 10
*** Fratello ***


A Lia mancò il respiro per un attimo “Hai detto ucciso?” domandò quasi spaventata voltandosi verso Garrick, con gli occhi spalancati
“Ehi!” strillò lui dirigendosi verso i due a grandi passi “Racconta la storia dall’inizio e spiegale chi era tuo ‘Fratello’”
 
“Se Garrick viene a saperlo mi ucciderà” mormorò Akash montando a cavallo
Da subito aveva inquadrato Lia come la sorella più problematica e ribelle ed era stato felice che fosse lo stesso Garrick a doverla seguire, ma ora, alla luce di ciò che stava accadendo, incominciò a valutare che forse, tra i due, Garrick era quello che se la passava al meglio.
“Avanti” lo spronò Mily mettendosi in marcia “Dobbiamo muoverci, voglio viaggiare il meno tempo possibile”
“Come vuoi” sospirò il ragazzo.
Aveva cercato di persuadere la principessa per tutta la notte, sperando di riuscire a far prevalere il buon senso che c’era in lei e farle capire che la sua idea li avrebbe uccisi entrambi, ma la ragazza non aveva ceduto anzi sembrava più determinata che mai.
 
“Calma amico” sorrise Kristopher  “Ho appena iniziato”
“ E io ho già voglia di ucciderti… mi domando perché?” chiese sarcastico Garrick fissando il ragazzo negli occhi
“Prima di sbranarvi a vicenda potresti finire?” interruppe Lia guardando Kriss
“Certo Miss avvoltoio” sorrise lui in risposta “Molto tempo fa io e quell’essere al tuo fianco eravamo amici”
“Essere a chi?” sbraitò Garrick surriscaldandosi , Lia prese la sua mano e sorridendo disse “Lascialo finire”
Garrick si acquietò e il contatto con la piccola mano delle ragazza lo fece rilassare
“Continua” lo esortò Lia, sempre tenendo la mano al ragazzo.
“Garrick viveva nel mio palazzo, suo padre era un cavaliere molto temuto” spiegò Kriss
“è vero?” domandò Lia verso il capitano, lui assentì con un cenno del capo
“Giocavamo sempre insieme” borbottò Garrick sedendosi al fianco della ragazza sempre tenendole la mano
“Quanti pugni volavano… ti ricordi Gaccy?” sorrise Kriss
“Gaccy?” domandò Lia alzando un sopracciglio
“Quando ci siamo conosciuti lui aveva  sette anni e io quattro” spiegò il ragazzo strattonando le corde che lo avvolgevano “Non pronunciavo molto bene il suo nome”
“Lei guardie ridevano di lui ogni volta che urlava il mio nome da una parte all’altra del castello” disse in tono asciutto Garrick
“Eh già” sorrise l’altro “Quando diventammo più grandi incominciammo ad allenarci insieme, combattevamo molte ore al giorno per vedere chi dei due cedeva prima”
“Eravate molto amici” sentenziò Lia immaginando quei due correre su e giù per il castello
“Siamo stati divisi dalla guerra” sospirò Kriss
“Ma ora siamo tutti dalla stessa parte no?” sorrise Lia “Non vedo il motivo di mantenere le ostilità”
“Ha ucciso Fratello” strillò Kriss
“Io? È stata colpa tua!” ribattà Garrick
“Mia? Lo hai trafitto con la lancia”
“Non è colpa mia se vai in guerra col cavallo più lento  e stupido del mondo!” sbraitò Garrick
“C-cavallo?” domandò Lia stupefatta
“Fratello era un cavallo splendido!” ribatté il principe con orgoglio
“Fratello era un cavallo?” continuò Lia
“Si uno splendido cavallo che non sapeva correre ne aveva un briciolo d’istinto di sopravvivenza ” ghignò il comandante
“Questo lo dici tu” rispose offeso l’altro
“State discutendo… per un cavallo morto?” domandò Lia sperando di non essere ignorata ancora
“Era il mio cavallo!” urlò Kriss esasperato
“Va al diavolo” borbottò Garrick “Vado a prendere della legna” concluse allontanandosi
Lia lo fissò fino a che non scomparve nel bosco e poi girandosi verso Kristopher disse “Qual è il vero motivo del vostro odio?”
Sul volto del ragazzo comparve un sorriso amaro “Cosa ti fa pensare che ci sia un altro motivo?” sospirò e si voltò a fissare gli alberi perso nei ricordi del passato
 
“Fermiamoci qui” annunciò Akash  strattonando le redini del cavallo, avevano percorso un buon tratto di strada ma la sera era calata e la necessità di fermarsi era diventata incombente.
Mily smontò e iniziò a sistemare le coperte mentre Akash cerva legna per il fuoco.
I due ragazzi si sedettero vicini davanti al falò e rimasero in silenzio a fissare le fiamme, Mily voleva scappare, all’inizio era stata sicura della sua scelta ma col passare del tempo le parole di Akash avevano affievolito la sua decisione
Nonostante tutto però le parole dette da sua sorella qualche tempo addietro la facevano andare avanti.
“Una vera donna non è colei che indossa un abito e sbatte le ciglia per un uomo! Una vera donna è colei che è capace di vivere contando su se stessa anche nelle condizioni più critiche” le aveva urlato la sorella quando Mily era caduta da cavallo e storcendosi una caviglia era rimasta a piangere aspettando che qualcuno andasse a salvarla, da quel giorno le parole di Lia le rimbombavano nella mente e col passare del tempo aveva finito per darle ragione
“Molto probabilmente quando arriveremo al Nord ci imprigioneranno… o per lo meno mi imprigioneranno” disse Akash “Per favore non fare niente di stupido, se uccidono te uccidono me o peggio ancora mi faranno recapitare la tua testa a tua sorella e sappiamo entrambi che non sarebbe l’ideale visto che Garrick è con lei” sorrise lui strizzandole l’occhio
Mily sorrise tristemente  “Hai ragione” era incredibile come cercasse di farla sorridere nonostante tutto.
“Forza vai a dormire, domani ci aspetta un’ altra terribile giornata di viaggio” la esortò lui
Mily lanciò uno sguardo verso il ragazzo, non seppe come ma una forza interna la spinse verso di lui e in un attimo si ritrovò a baciarlo
Akash spalancò gli occhi verso quell’atto cosi sorprendente ed in un attimo si ritrovò a ricambiare il bacio.
Era un bacio disperato, le lingue danzavano una alla ricerca dell’altra.
A Mily scapparono delle lacrime, era innamorata di Akash per quanto odiasse ammetterlo l’unica parte della missione che la spaventava di più era il pensiero di lasciarlo e ferirlo.
Il ragazzo le sfiorò le guance per cancellare quelle lacrime che mettevano a nudo l’anima turbata di Mily e passandole un braccio sotto le ginocchia la prese in braccio e l’adagiò sulla coperta.
“Sei una stupida” disse lui slacciandole il corpetto e iniziando a baciarle il collo
“Lo so” sorrise lei tra le lacrime
Mily si rilassò sotto la scia di baci lasciati da Akash e ben presto si ritrovò ad ammirare il petto scolpito del ragazzo. Ci posò sopra le mani accarezzandolo e lasciandoci, qua e là, qualche bacio.
“Vuoi che mi fermi?” chiese lui con la voce tremante di desiderio
La principessa scosse la testa, era arrivata al punto di non ritorno e non si sarebbe certo tirata indietro.
Akash scivolò lentamente dentro di lei facendole trattenere un gemito di dolore
 
Mily si riscaldò cullata dall’abbraccio caldo di Akash, il contatto dei loro corpi nudi le faceva sentire delle scariche in tutto il corpo.
“Posso dirle un segreto principessa?” domandò lui inspirando il profumo dai suoi lunghi capelli
“Segreto?” chiese lei alzando lo sguardo sul suo
“Credo di essermi innamorato…” sorrise lui
“Posso dirti un segreto anche io?” chiese a sua volta lei
“Certo” sospirò lui
“Anche io” sorrise Mily baciandolo.
 
 
Il mio angolino…
Buona sera a tutti, vi chiederete cosa ho contro i cavalli… bè mi fanno paura >.<
Comunque, cavalli a parte, ringrazio sempre chi mi lascia un commento sia in privato che qui! Ringrazio chi ha messo la mia storia tra le seguite/preferite/ ricordate.
Al prossimo capitolo!

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Capitolo 11
*** Mare ***


Un vento gelido spazzò la pianura mentre Lia rabbrividiva avvolta nel suo mantello.
Erano quasi giunti in prossimità della costa e quel tratto di pianura era famoso per i suoi cambi climatici improvvisi e radicali.
“Al diavolo” borbottò la ragazza all’ennesima folata di vento
Kriss sorridendo le si avvicinò e le passò un braccio intorno alle spalle
“Che vuoi?” ringhiò la principessa scossa dai brividi
“Noto con piacere che il tuo carattere si adatta perfettamente alla situazione climatica…” sorrise il ragazzo
“Sta zitto” bofonchiò in risposta Lia allontanando con una spallata il braccio del ragazzo
“Miss avvoltoio…” iniziò lui “ Ho una proposta da farti”
La principessa lo guardò di sottecchi mentre il ragazzo si accingeva a togliersi il mantello
“Ovvero?” chiese lei
“Io ti do il mio mantello cosi non rischi di arrivare al Sud congelata…”
Lia rimase a fissarlo cercando di capire quali fossero le sue intenzioni, Kriss intercettando lo sguardo indagatore della ragazza continuò “ E tu mi dai qualcosa in cambio”
Lia sorrise “ Non avrai mai la mia porzione di cibo se è questo che intendi”
Kriss sorrise e con un rapido movimento afferrò la principessa e la baciò.
Lia spalancò gli occhi per quel gesto inaspettato, il ragazzo sorrise soddisfatto e staccandosi le appoggiò il mantello sulle spalle procedendo nel suo cammino.
Lia dal canto suo rimase a fissare il ragazzo che fischiettando si allontanava.
Garrick che aveva assistito a tutta la scena strinse i punti, avrebbe ucciso Kristopher prima o poi.
 
 
Mily smontò da cavallo fissando le imponenti porte in legno che bloccavano l’accesso al castello.
Fin da piccola l’avevano sempre intimorita, aveva paura di restare chiusa fuori… ora aveva paura di rimanere chiusa dentro.
Deglutì a fatica e si fece forza voltandosi verso Akash e sorridendogli tristemente disse “ Benvenuto nel mio regno”
 
 
“Cosa abbiamo qui?” domandò Jared fissando dall’alto del trono Mily.
La principessa ispezionò velocemente la stanza notando con suo grande dispiacere che tutto ciò che aveva rappresentato la sua famiglia era sparito, non c’erano più gli arazzi con lo stemma di famiglia e le grandi tende rosse che sua madre, a detta di suo padre, adorava erano lacerate e lasciate a penzolare sul pavimento sporco.
Il trono era rimasto lo stesso ma sopra spiccava la bandiera di Galem.
Con disgusto puntò gli occhi su quell’essere che se ne stava seduto sul trono di suo padre.
“Sono la principe…” iniziò lei ma venne interrotta
“So chi sei” la zittì lui “ Voglio sapere per quale assurdo motivo sei tornata qui. Ti hanno forse abbandonata?”
Mily si sentì minuscola davanti a lui, la fissava dall’alto con sufficienza e questo non faceva che aumentare la sua paura ma, oramai, aveva preso una decisione e non poteva tirarsi indietro.
Alzando la testa con fierezza disse “ Sono tornata per governare sul mio popolo con un re accanto”
Ci furono attimi di silenzio e poi Jared scoppiò in una fragorosa risata.
“Non capisco cosa ci sia di cosi esilarante” disse una voce profonda alle loro spalle
“Maestà” borbottò Jared cercando di darsi un contegno.
La principessa si girò mentre il cuore le martellava in petto, aveva paura, una paura cieca e profonda.
Irving si avvicinò con passo lento verso il trono e sorridendo in modo spietato disse “ Jared, non credi che la principessa debba essere accontentata?”
Il cuore di Mily si fermò di colpo, Akash aveva ragione, pensò, l’aveva portato a morire.
 
 
Lia stava seduta in un angolo del piccolo accampamento lanciando occhiate furtive a Kriss.
Dopo quello che era successo lui si era comportato come se nulla fosse mentre Garrick era diventato intrattabile.
“Hai ancora freddo?” domando il biondo
“Garrick” sussurrò lei
“Ti senti male?” chiese lui sedendosi al suo fianco
“No… ho solo una brutta sensazione tutto qui”
“Possiamo abbandonarlo qui se vuoi” sorrise lui
Lia alzò gli occhi al cielo sorridendo  “ No non è lui” disse indicando col mento Kriss “ Non lo so è come se stesse per succedere qualcosa di brutto” fece spallucce
“Ci sono io a proteggerti” disse Garrick strizzandole l’occhio per rassicurarla
“Sbaglio o sei meno arcigno del solito?” domandò la principessa
“Arcigno? Io?” chiese con finto stupore lui
Lia gli lanciò un’occhiata divertita “Quando stavo combattendo con quel soldato hai fatto il diavolo a mille”
“Sei sotto la mia protezione non accetto che tu ti faccia uccidere per uno stupido gioco”
“Non mi avrebbe fatto del male e lo sai anche tu” ribatté lei facendo spallucce
“Sei una principessa dannazione! Non dovresti tenere un comportamento di questo genere” rispose alzando la voce
“Come scusa? Stai discutendo sul mio comportamento signor ‘Io sono il capo ah-ah e il re del mondo?’” urlò lei alzandosi  e facendo la voce di Garrick in falsetto
“Primo: io non parlo cosi! Secondo io non sono il capo del mondo e terzo sei sotto la mia protezione, non ho la minima voglia di riportare a tuo padre un cadavere… non gioverebbe alla mia carriera militare” ribatté lui arrabbiandosi
“Da come ti comporti non sembrerebbe… te lo ha mai detto nessuno che sei un bastardo egocentrico e che non frega a nessuno della tua carriera militare?” sorrise tristemente Lia, quindi lo faceva solo per la sua carriera, penso lei.
Garrick rimase a fissarla per qualche secondo incapace di parlare, la sua trans fu interrotta dalla voce di Kriss che disse “ Io glielo ripetevo sempre”
“Sta zitto” sibilò il ragazzo senza voltarsi e continuando a fissare Lia negli occhi che, a sua volta, rispondeva con uno sguardo di sfida.
“Suvvia ragazzi” borbottò il principe alzandosi e avvicinandosi a loro “ Non litigate”
“Stammi lontano” ribatté Garrick
“Dagli ascolto Kriss non sia mai che tu ti faccia male! Potresti compromettere la sua carriera” sibilò Lia mantenendo lo sguardo e accentuando la parola carriera
Kriss osservò la scena, quei due sarebbero stati capaci di stare li per tutta la notte solo per vedere chi aveva l’orgoglio più grande. Sbuffando si avvicinò a Lia e sollevandola la spostò vicino al suo giaciglio.
La ragazza cominciò a dibattersi “Sta calma” la tranquillizzò lui “Non voglio dover raccogliere i vostri corpi dopo che vi sarete scannati” sorrise
Lia sbuffò e si lasciò trasportare “Sei odioso lo sai?” borbottò appena mise piede a terra
Kriss sorrise e iniziò a dire “ Lo s…” ma di colpo di ritrovò a terra
Garrick era partito alla carica e ora, dopo averlo scaraventato a terra, aveva iniziato a percuoterlo.
La principessa sgranò gli occhi e strillò “ Garrick sei impazzito? Lascialo andare!” ma il ragazzo non la stava ascoltando era troppo intendo a combattere con Kriss che piano piano era riuscito a rispondere ai suoi attacchi. I due si rotolavano sferrando pugni a destra e sinistra.
Con la coda dell’occhio Garrick vide Lia piangere e si bloccò prendendosi un pugno in pieno viso.
“Lia” Farfugliò cercando di alzarsi e fermando il sangue che gli colava dal naso
La ragazza sollevò gli occhi annebbiati dalle lacrime e si ritrasse quando lui cercò di toccarla
“Vieni “ disse Kriss che nel frattempo si era rialzato, Lia non se lo fece ripetere due volte e si tuffò nelle sue braccia lasciando Garrick impalato a fissare la scena.
 
“Siete molto graziosa” sorrise Irving facendo ruotare il viso di Mily da un lato all’altro
La ragazza non rispose ma abbassò lo sguardo
“Oh no cara non abbassare lo sguardo, una futura regina non dovrebbe mai farlo” la sgridò il re
“Maestà cosa avete intenzione di farle?” domandò Jared avvicinandosi
“Vuole essere una regina e lo sarà” dichiarò lui sorridendo
Mily tremava sempre di più, aveva paura.
Jared guardò Irving in modo interrogativo
“Presto celebreremo un matrimonio” annunciò il re sorridendo
La tensione della ragazza si sciolse e la trascinò nell’abisso dell’incoscienza
 
 
Lia fissava Garrick seduto in un angolo buio del piccolo accampamento, si era spaventata per il suo eccesso di violenza.
Kristopher non aveva riportato danni gravi, solo un occhio nero e qualche graffio, aveva disinfettato le sue ferite e ora sonnecchiava al suo fianco come un bambino.
La ragazza prese un pezzo di stoffa dalla sua casacca e la borraccia e si avviò verso il ragazzo.
Garrick vide Lia accovacciarsi di fronte a lui e abbassò subito lo sguardo.
“Dobbiamo disinfettare le ferite” sussurrò lei in tono neutro
“No grazie” ribatté lui
La principessa sospirò “Sei cosi testardo! Per favore lascia che ti disinfetti le ferite”
Garrick di malavoglia alzò il viso e Lia ci passò sopra il panno
La ragazza studiò il viso del biondino constatando che, anche per lui, era tutto a posto a parte il labbro spaccato e l’occhio gonfio
“Siete come due bambini” sorrise lei
“E tu non sei per niente delicata” borbottò lui
“Dopo quello che hai fatto non dovrei neanche essere qui” ribatté lei seccata alzandosi
“Aspetta” disse Garrick afferrandole la mano “ Mi dispiace, non so cosa mia sia preso”
Lia lo squadrò “ Ti stai scusando?”
Il ragazzo alzò gli occhi al cielo
La ragazza sorrise e passandosi una mano nei capelli neri, scompigliandoli, affermò “ Mi piace quando sei gentile”
 
Lia fissava il panorama con un sorriso stampato sul volto, non aveva mai visto il mare.
Kriss e Garrick la osservavano lanciandosi qualche volta degli sguardi infuocati.
Erano giunti alle porte della città e davanti a loro il mare si stagliava per miglia e miglia perdendosi all’orizzonte, l’aria di mare accarezzava le loro pelli. La ragazza inspirò a fondo per cogliere ogni sfumatura nuova.
Ad un certo punto sentirono una voce che strillava nella loro direzione, Lia si voltò con gli occhi luccicanti e a sua volta urlò “Allen!!”
 
 
Il mio angolino…
Pensavo di non riuscire ad aggiornare più! >.< tra lo stage e la scuola sono nel caos più totale!
Ringrazio sempre chi mi segue e chi mi scrive…
Alla prossima ^.^

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Capitolo 12
*** Dolore ***


Mily fissò l’enorme specchio di fronte a lei.
Era bellissima nel suo abito da sposa, il corpetto le fasciava la vita sottile e l’ampia gonna ricadeva ai suoi piedi arricciata elegantemente sul lato. I capelli biondi erano raccolti in una acconciatura semplice ma elegante che lasciava cadere alcune ciocche sulle spalle.
Fissava quella ragazza che lentamente piangeva, lei, che fino a qualche tempo prima avrebbe volteggiato per tutta la stanza solo all’idea di poter indossare un abito del genere, ora si ritrovava nella sua stanza gelida ma era stata lei a scegliere quel destino, era solo colpa sua se amava il suo popolo.
Un piccolo colpo alla porta la fece riscuotere, in tutta fretta si asciugò le lacrime “Avanti” singhiozzò
“Ehi” salutò Akash facendo capolino dalla porta e dirigendosi verso di lei abbracciandola
“Io…” iniziò ma un singhiozzo le bloccò l’aria in gola
“Shh” sussurrò Akash cullandola tra le braccia
“Non posso sposarmi… ma ieri ho visto il mio popolo, Akash, hanno paura” mormorò lei cercando di calmare i singhiozzi
Il ragazzo non sapeva cosa dire, appena erano arrivati era stato sbattuto nelle prigioni per 5 giorni di fila senza poterla vedere e ora stava per sposarsi con un altro uomo.
“Ho cercato di venire a trovarti ma non mi hanno lasciata” continuò lei “Mi dispiace”
“Fa niente però, per favore, smettila di piangere” disse lui asciugandole le lacrime con dei teneri baci
“Akash… perdonami “ sussurrò lei staccandosi
Il ragazzo la fissò, era consapevole dello sforzo che Mily stava compiendo “Sarò sempre al tuo fianco”
“Lo so “ sorrise tristemente lei
“Quando tutto sarà finito indosserai quell’abito per me” affermò lui
Sul viso della principessa si aprì un sorriso luminoso “ Questo straccio?” domandò schifata “ Ne voglio uno più bello!”
“Sarà fatto, tutto per la mia principessa” rispose lui baciandola
 
 
Kristopher e Garrick se ne stavano seduti in un angolo della taverna a fissare Lia seduta sulle gambe di Allen
che allegramente ridacchiava e si vantava delle sue imprese.
Non appena quel damerino era comparso Lia non lo aveva lasciato neanche un secondo e loro due erano stati dimenticati.
“è tutta colpa tua idiota” borbottò Kriss rivolto a Garrick
“Sta zitto” rispose in tono aspro l’altro
Lia si girò verso i due e vedendoli bisticciare si alzò e si avvicinò ai ragazzi che si zittirono in un secondo
“Perché non venite li con noi?” domando “Ah si giusto, forse perché siete imbarazzati dal fatto che non mi avete creduto quando affermavo di conoscere Allen?”
Garrick alzò gli occhi al cielo mentre Kriss si alzò sbuffando
 
 
“Non posso credere che tua sia davvero qui” sorrise Allen guardando il mare
“Credimi ci credo ancora meno io” disse Lia fissandosi i piedi a penzoloni che sfioravano il pelo dell’acqua
“Hai viaggiato bene?” domandò lui
“Più o meno”
“Quei due sono fantastici quando discutono” rise Allen
Lia sorrise dandogli ragione e soffermandosi sul viso di Garrick sorridente che si era delineato nella sua mente
“Da quanto?” domandò improvvisamente Allen fissando l’amica
La ragazza abbassò lo sguardo fissandosi le punte dei piedi “Un po’” bofonchiò in imbarazzo
“Lia non è cosi brutto essere innamorati… lo sai vero?”
“Allen non incominci…” iniziò lei pronta per fargli la predica ma fu interrotta dall’arrivo di Garrick
“Lia” sussurrò il ragazzo col fiatone
I due amici si alzarono dalla banchina incuriositi dal nuovo arrivato
“Mi dispiace” disse il comandante abbracciando Lia che rimase pietrificata
“Co-cosa è successo?” domandò lei con un filo di voce
 
 
Mily camminava col massimo dell’eleganza verso la sala del trono, dei brividi le percorrevano il corpo, aveva paura.
Akash l’aveva baciata a lungo e con dolcezza prima di lasciarla andare le aveva promesso che avrebbe regnato senza nessun nemico da combattere. Lui avrebbe combattuto per lei, sempre e comunque.
Le si riempirono di nuovo gli occhi di lacrime ma le ricacciò giù, non doveva permettersi di essere debole, lei era una regina.
Si fermò davanti alle porte del salone aspettando il momento giusto per fare il suo ingresso. In quei 5 giorni era stato organizzato tutto nei minimi dettagli. La cerimonia si sarebbe svolta sul grande balcone che la rendeva visibile a tutti quelli riuniti nella piazza del castello, Irving si era assicurato che tutti gli abitanti si recassero al castello per presenziare al matrimonio.
Le porte si aprirono e Mily camminò fino alla balconata, seguita da Akash , dove il suo promesso sposo la stava aspettando.
 
“Dov’è Mily?” chiese Lia scostandosi dall’abbraccio di Garrick
“Rientriamo” ordinò lui prendendola per mano e trascinandola lontana da Allen
“Ti ho fatto una domanda” sbraitò lei cercando di divincolarsi dalla presa senza però riuscirsi
“Ti spiegherò tutto quando saremo tornati nelle nostre stanze” concluse il ragazzo
“Allen! Che diavolo sta succedendo?” domandò la principessa confusa, ma quando cercò gli occhi del capo dei ribelli si rese conto che lui stava evitando il suo sguardo
“Mi dispiace Lia” sussurrò Allen accarezzandole la guancia e andandosene per la sua strada
La ragazza era confusa, negli attimi che seguirono si fece trascinare per le stradine della città senza proferire parola.
Quando arrivarono nei loro alloggi Garrick la condusse nella sua stanza e chiuse la porta a chiave dietro di lui.
“Siediti” disse perentorio, Lia si accomodò sul divanetto trattenendo il respiro
“Mily…” iniziò ma venne interrotta dal comandante
“Non si tratta di lei, se può consolarti dovrebbe giungere in città tra due o tre giorni” la rassicurò il ragazzo sedendosi difronte  a lei
In un attimo gli occhi mi Lia si spalancarono e l’aria perse la strada per i suoi polmoni “P-papà” biascicò
Garrick distolse lo sguardo dal suo .“ Mi dispiace”
“Papà..papà” ripeté la principessa mentre gli occhi le si riempivano di lacrime “Papà”
Il ragazzo la abbracciò stringendola e dandole calore “Te lo prometto Lia, ucciderò Irving e tutto il suo esercito, fosse l’ultima cosa che faccio” dicendo questo le deposito un dolce bacio sulla fronte.

 

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Capitolo 13
*** Katy ***


Lia fissava il mare dalla grande finestra della sua stanza, spirava una lieve brezza che le fece venire la pelle d’oca. I suoi occhi arrossati e gonfi vagavano nell’oscurità, aveva pianto per due giorni senza sosta e ora si sentiva stanca, spossata e vuota… terribilmente vuota. Garrick era rimasto al suo fianco per tutto il tempo, stringendola e asciugandole le lacrime senza mai stancarsi. Era rimasto con lei anche dopo che, distrutta dai singhiozzi, si era addormentata.
Allen era andato a farle visita ma Garrick lo aveva cacciato in malo modo, d’altro canto lei stessa non voleva vederlo, le aveva tenuto nascosta una cosa del genere… non lo avrebbe perdonato tanto facilmente.
Un colpo alla porta la distrasse dai suoi pensieri “Avanti”
“Ciao” Kriss fece capolino dalla porta sorridendo e tenendo in mano qualcosa
“Kriss” sussurrò la ragazza voltandosi verso di lui
Il ragazzo si accomodò vicino a lei sul davanzale della finestra “Sono venuto anche ieri ma dormivi…” Iniziò “Tieni” concluse dandole in mano un piccolo barattolo
“Cos’è?” chiese Lia piegando la testa di lato e osservando quell’oggetto pesante tra le sue mani
“Si chiama cioccolato” spiegò Kriss illuminandosi “Lo coltivano qui al Sud! È buonissimo “
“Cioccolato?” ripeté Lia come in trans “E come si usa?” chiese agitando il barattolo
“AH-ah –ah “ rise il ragazzo “Si deve mangiare, guarda” prese il barattolo e lo aprì “Vedi è come una crema, credo sia un modo particolare di cucinarlo” spiegò  infilandoci dentro il dito
Gli occhi della ragazza si illuminarono “Ed è buono?”
“Dimmelo tu” sorrise lui porgendole il barattolo 
Lia titubante ci infilò un dito e tirando su la strana sostanza la assaggiò “Buona” biascicò
“Col pane è ancora meglio!” esclamò Kristopher
In quel momento la porta si aprì ed entrò Garrick che passò in rassegna , con gli occhi, la stanza per poi soffermarsi su Lia e Kriss intenti a mangiare
“Noto che stai meglio” disse in tono gelido
La ragazza si alzò e porgendogli il barattolo tutta sorridente disse “ Si chiama cioccolato assaggialo”
Kriss sorrideva, ci stava provando spudoratamente con Lia ma lei era troppo ingenua per capirlo ed emotivamente instabile
<< Bastardo>> pensò Garrick  << Ti faccio passare io la voglia di ridere>> e sogghignando afferrò il dito sporco di cioccolato di Lia e se lo mise in bocca
Lia divenne rossa e l’espressione di Kriss si tramutò in una muta minaccia di morte
 “Buono” sorrise Garrick trionfante
 
Allen passeggiava lungo la spiaggia osservando il via vai di navi che portavano rifornimenti  alla città, sospirò ripensando allo sguardo deluso che Lia gli aveva rivolto quando aveva scoperto della morte del padre.
Prese una conchiglia e la lanciò in acqua fissando il punto in cui era scomparsa “Dannazione!” urlò.
Lia era arrabbiata con lui e lui era arrabbiato con se stesso, fece un altro sospiro e scosse la testa, quando rialzò lo sguardo si ritrovò faccia a faccia con una figura minuta e sorridente
“Katy” sorrise lui
“Allen” rispose lei
 
Mily si alzò pigramente stiracchiandosi, aveva dormito da sola nel grande letto matrimoniale.
Jared non si era neanche degnato di tornare nella loro stanza “Buon per me” sbuffò la ragazza aprendo le finestre, un piccolo colpo alla porta la fece voltare.
“Mia regina” sorrise Akash entrando e chiudendosi la porta alle spalle
“Akash!” strillò Mily gettandogli le braccia al collo e baciandolo con trasporto
“Sempre felice di vederti” sorrise lui “Jared è stato visto uscire da palazzo questa notte…” iniziò ma la regina lo fermò mettendogli un dito sulle labbra “Non mi interessa, può fare ciò che vuole visto che è felice quanto me di questa unione”
“Quali sono i tuoi piani?” chiese Akash
“Voglio visitare la città e vedere in che stato si trova” rispose pensierosa Mily
“Io ho saputo, quando ancora ci trovavamo al campo, che una spia ribelle si trova tra queste mura” iniziò il ragazzo, gli occhi di lei si ridussero a due fessure
“Voglio trovarlo e unirmi a lui” concluse
Mily lo fissò per qualche secondo “Sei sicuro?”
“Siamo nella roccaforte nemica è una delle migliori opportunità che ci sia mai capitata ” sussurrò lui
La regina lanciò uno sguardo attraverso la finestra “Va bene ma stai attento, sei sotto la mia tutela ma, se dovesse succedere qualcosa, non so quanto potrò proteggerti”
“Starò in guardia” sorrise lui prendendole la mano
 
“Devi colpirlo più forte!” strillò di nuovo Garrick
“Brutto idiota non continuare a dirmelo! Ho capito” sbraitò a sua volta Lia colpendo più forte il manichino
Garrick aveva pensato che incanalare tutto l’odio di Lia in un buon sano allenamento sarebbe stata l’idea migliore ed effettivamente aveva ragione. La ragazza sta migliorando a vista d’occhio e anche il suo corpo stava diventando più tonico e snello ed era un piacere vederlo.
“Che hai da fissare?” chiese la principessa fermandosi e osservando Garrick imbambolato a fissarla
Lui scosse la testa e sorridendo disse “Stavo pensando che sei migliorata”
Subito il viso di lei si tinse di rosso “G-grazie” balbettò
 
 
Kriss passeggiava sulla spiaggia, era ancora turbato dal comportamento di Garrick e voleva schiarirsi le idee quando vide avvicinarsi Allen accompagnato da una ragazza.
“Ciao Kristopher  “ salutò allegramente Allen
“Ciao” salutò asciutto lui
“Lascia che ti presenti Katy” spiegò Allen
“Piacere” disse il principe porgendo la mano alla ragazza e squadrandola da capo a piedi. Non era molto alta, i capelli castani le ricadevano sulle spalle e gli occhi marroni erano luminosi e intelligenti
“Piacere mio” sorrise lei  “Sono felice di poter fare la tua conoscenza, mi hanno parlato molto del tuo coraggio e della tua scelta di aiutarci”
“Sei nei ribelli?” domandò stupidamente lui
“è la mia spalla” spiegò Allen
“Diciamo che faccio del mio meglio per aiutare” rispose lei arrossendo
“Lei è la spia che abbiamo inserito al Nord” aggiunse Allen
“Beh tecnicamente è mia sorella la spia” lo corresse
Notando lo sguardo spaesato di Kriss, la ragazza si affrettò a spiegare “Mia sorella Amy, o meglio , mia sorella gemella Amy vive al Nord e lavora al palazzo come donna di servizio e quando serve ci scambiamo i ruoli in modo che lei possa tornare qui e illustrare le sue scoperte”
“Complicato ma ingegnoso” commentò il principe
“Tutta opera di Allen” sorrise la ragazza
“Mi prendo i miei meriti “ arrossì lui grattandosi la testa
 
“Che male” borbottò Lia rialzandosi e massaggiandosi il fondoschiena dolorante
“Non lamentarti” la sgridò Garrick “Rimettiti in posizione” ordinò
La principessa si posizionò di fronte al ragazzo cercando di capire come atterrarlo, erano oramai ore che cercava di farlo cadere a terra, Garrick si era lamentato del fatto che lei non fosse per niente brava nel combattimento corpo a corpo ed era una disciplina che assolutamente andava approfondita.
“Garrick sei troppo forte per me” si lamentò lei
“Iris riesce ad atterrarmi” disse lui facendo spallucce
Lia gli scoccò uno sguardo infuocato “Sta zitto”
“Ohoh sei gelosa?” la punzecchiò lui
“Muori!” strillò lei buttandosi su di lui e cogliendolo alla sprovvista e facendolo cadere.
Garrick  spalancò gli occhi  ritrovandosi ad un soffio dal viso arrossato di Lia
“S-scusa” mormorò la ragazza spalancando gli occhi e diventando ancora più rossa in volta, cercando di alzarsi. Il ragazzo le avvolse le braccia intorno alla vita per trattenerla e in un attimo le posò un lieve bacio sulle labbra
 
 
 

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Capitolo 14
*** Battaglia ***


Mily passeggiava a braccetto con Akash nel grande giardino della reggia, il giorno prima era stata al villaggio e con suo grande piacere aveva scoperto che tutto sommato la popolazione se la cavava bene.
“Hai trovato la tua spia?” chiese la regina sorridente
“Non ancora” borbottò Akash in risposta
“Ma sai almeno se sia uomo o donna?”
“No, sto cercando di essere il più discreto possibile ma sai io…” iniziò lui, ma venne interrotto dall’urlo di Mily che veniva strappata dal suo braccio
“Vedo che vi divertite voi due” ghignò Jared trattenendo per un polso la ragazza con gli occhi sgranati dalla paura
“Lasciala” ringhiò Akash
“è mia moglie posso farne quello che ritengo più giusto” disse l’altro alzando le spalle
“Per favore lasciami” supplicò Mily con gli occhi pieni di lacrime “ Mi fai male”
Jared scoppiò in una sonora risata e prese a trascinare la ragazza per il giardino e voltandosi verso il cavaliere disse “ Prenditi la giornata libera io devo reclamare mia moglie”
 
Nella città c’era fermento, una strana frenesia aleggiava nell’aria.
Gli uomini correvano per le strade mentre le donne rinchiudevano i bambini in casa spaventate dalla parola che nelle ultime ore passava di bocca in bocca… battaglia.
“Fammi venire!” esclamò Lia inseguendo Garrick per i corridoi del castello
“Non se ne parla” ribatté lui continuando a camminare a grandi falcate verso la sala dove si riuniva il consiglio di guerra
“Mi hai allenata, sono pronta a combattere” strillò la ragazza
“No!” esclamò in tono secco lui prima di chiuderle la porta in faccia
Lia si sedette con la schiena appoggiata al muro in pietra davanti alla porta in legno scuro, avrebbe aspettato che Garrick e Kriss fossero usciti da quella sala, doveva convincerli a farla combattere.
La notizia di una battaglia imminente era giunta qualche giorno prima e subito aveva infiammato gli animi, soprattutto il suo, voleva vendicare suo padre a qualunque costo.
L’unico problema era convincere Garrick , dopo il bacio si era chiuso a riccio con lei e se poteva la evitava , aveva assegnato ad un ribelle il compito di insegnarle il combattimento, Lia ne era rimasta scossa.
Quando si era staccata dalle sue labbra aveva provato una sensazione di vuoto, ne voleva ancora, voleva stare vicino a quel ragazzo che l’aveva trattata in modo rude ma gentile e ora lui la evitava come se ne valesse della sua stessa vita, si sentiva ferita e triste.
 
Kriss invece passava tutto il tempo con Katy, si era subito mostrato interessato a lei e al suo compito nei ribelli, voleva assolutamente capire come lei e sua sorella riuscissero ad ingannare il nemico in un modo cosi semplice ed efficace. D’altro canto aveva rinunciato all’idea di conquistare Lia, Garrick era un avversario temibile e dopo la storia della cioccolata si era reso conto che Lia avrebbe scelto lui, prima o poi.
Il ragazzo sospirò sprofondando nella sedia in legno e allungando le gambe sotto il pesante tavolo in legno intarsiato.
Garrick stava blaterando da circa mezzora sugli svantaggi di una battaglia cosi vicino alla città, ma nessuno sembrava  essere d’accordo con lui, i ribelli volevano il sangue nemico, subito.
“E se provassimo a metterci in marcia subito per affrontarli prima che oltrepassino il confine?” propose Kriss
“Grazie per la tua intelligente intuizione Kristopher” lo ribeccò Garrick “Peccato che siano trenta minuti che stia cercando di convincere gli altri su questo”
“Come vuoi” sorrise il ragazzo alzando le mani in segno di resa e continuando a fissare fuori dalla finestra.
Katy aveva detto che probabilmente entro una quindicina di giorni un plotone di duecento uomini avrebbe invaso il Sud.
“Non capisco perché mandano solo duecento uomini” intervenne ancora Kriss, tutti si voltarono verso di lui “Sanno perfettamente che i ribelli sono molti di più e avrebbero la meglio… perché sprecare duecento uomini?”
Garrick corrugò la fronte “Se fosse una trappola?”
“Potrebbe essere” intervenne Allen “Oppure gli uomini sono di più”
“Cosa facciamo allora?” domandò Katy alzandosi e passeggiando per la stanza
“Io propongo lo stesso di aspettarli lungo il confine” disse Garrick “Un esercito, seppur piccolo, non passa inosservato”
“Mandiamo anche noi duecento uomini” propose Katy
“Non se ne parla!” esclamò Allen battendo i pugni sul tavolo “ Non ho la minima intenzione di giocare a sorte con le vite di duecento persone”
“Allen ha ragione, se l’esercito fosse più numeroso correremmo il rischio di far morire inutilmente i soldati” concluse Kriss massaggiandosi le tempie
“Potremmo mandare più unità” ipotizzò il comandante “Le suddividiamo in modo che sia sparse per il territorio e possano correre in soccorso se necessario”
Gli altri tre lo fissarono incuriositi
“è una tecnica pratica e veloce” continuò “ Le truppe corrono in soccorso solo se necessario in modo da limitare il numero di perdite”
“E quanti uomini ti servirebbero?” domandò Allen abbandonandosi sullo schienale della sedia
“Quanti me ne puoi offrire?” sorrise Garrick
 
Quando la porta si aprì Lia scattò all’istante fiondandosi su Garrick ignorando gli altri
“Allora?” domandò impaziente
“Ti ho detto di no”
“Perché non vuoi farmi venire con te?” brontolò lei seguendolo per gli angusti corridoi
“Dannazione Lia!” sbottò lui voltandosi cosi di sorpresa che la ragazza andò a sbattergli contro “Non voglio che tu muoia”
“Non morirò” esclamò lei
“Ah si? E cosa te lo fa credere? Il fatto che sai tenere in mano una spada? Oppure perché sei una principessa e nessuno ti toccherà?” ringhiò
La ragazza rimase a fissarlo con uno sguardo di sfida “Verrò, che tu lo voglia o no” sentenziò
“Non ci sperare”
“E come farai a trattenermi? Sentiamo? Mi rinchiuderai? Oppure fuggirai come sai fare bene?” sbraitò lei nel pieno della furia
“Mi stai facendo arrabbiare”
“Tu ti stai arrabbiando? Ma sentitelo! Sei un codardo Garrick” urlò puntandogli il dito contro
“Cosa hai detto?” sussurrò lui pieno di rabbia, incominciando ad avanzare e spingendo Lia contro il muro
“Sei un codardo” ripeté la principessa con calma letale “Il peggiore” sputò tra i denti
“Stai oltrepassando il limite” l’avvertì lui
“No Garrick, il limite lo hai oltrepassato tu! Mi hai evitata, sei scappato, mi hai ferita più di quanto tu possa immaginare” detto questo grosse lacrime incominciarono a rigarle le guance, Lia cercò di asciugarle ma loro cadevano inesorabili e inarrestabili
“Lia” sussurrò lui accarezzandole una guancia, la rabbia era sparita dalla sua voce “Lia” ripeté con un tono di supplica
Lei alzò lo sguardo e sorrise “ Scusa” disse scostandosi e cercando di mettere un piede avanti l’altro si avviò verso la sua stanza lasciando Garrick con la testa china poggiata al muro
 
 
Mily si risvegliò con la gola secca e il corpo dolorante, era accasciata sul pavimento. Raccogliendo le forze si alzò ritrovandosi di fronte all’enorme specchio della stanza. Il suo riflesso era terribile, gli occhi gonfi, i lividi sul volto e il vestito lacerato che lasciava intravedere qualche macchia violacea sul suo corpo.
Quando Jared l’aveva trascinata via da Akash lei si era dimenata e dibattuta, aveva urlato ma non era servito a niente, lui l’aveva portata nella loro stanza e si era gettato su di lei.
Un lieve tocco alla porta annunciò l’arrivo della sua serva “Le preparo un bagno signora” sorrise tristemente
“Grazie” sussurrò in risposta
Rimase in ammollo per un ora cercando di ignorare il suo animo ferito, aveva messo in conto che avrebbe sofferto, ma sperimentarlo sulla sua pelle era stato più spaventoso.
Due forti braccia la strinsero, subito si irrigidì
“Tranquilla ci sono io” sussurrò Akash , non lo aveva sentito entrare
Mily uscì dalla vasca ma le gambe le cedettero, prontamente il ragazzo l’afferrò e avvolgendole un asciugamano intorno alle spalle la sollevò per poi adagiarla sul grande letto.
“Non piangere” le sussurrò adagiandole un lieve bacio tra i capelli bagnati “Presto tutto finirà, ho trovato la spia ed ho buone notizie”
 
Garrick fissava il mare senza pensare a nulla, quando Lia lo aveva lasciato si era trascinato verso la spiaggia e ora era li senza la forza di muoversi.
“L’hai fatta grossa” esclamò Kristopher sedendosi al suo fianco
Garrick gli lanciò un’occhiataccia da sopra la spalla “Hai parlato con Lia?”
“Vi ha sentito tutto il forte mentre litigavate…” spiegò passandosi una mano tra i capelli neri
Il comandante sbuffo scuotendo la testa.
“Dovresti trattarla meglio” suggerì Kriss “ Non è una bambina”
“Trattarla meglio? Mi ha chiesto di venire in guerra Kristopher!” esclamò indignato
“Lo so, portala, lasciale toccare il fuoco con la mano, falle vedere il mondo, si renderà conto da sola che non è tagliata per i campi di battaglia” sorrise
“Tu sei pazzo!” Garrick si alzò e si diresse a grandi passi verso la città
“Sono realista” disse l’altro inseguendolo
“La stai mandando a morire”
“No, non le lascerei mai mettere un piede sul campo di battaglia, dico solo di farle vedere gli orrori della guerra”
“Come faresti ?” domandò Garrick alzando un sopracciglio
“In città ho trovato un negozio di intrugli alle erbe, sai cose tipo sonniferi, un goccio di questa” disse tirando fuori una boccetta rossa “ E si farà il più bel riposino della sua vita, quando si sveglierà la battaglia sarà finita”
“Quando lo scoprirà si infurierà” borbottò il comandante
“Lo so, però se ci pensi cosi potrai controllarla meglio e assicurarti che stia bene”
“Eh va bene” sbuffò
 
Akash teneva stretta tra le sue braccia Mily che stanca si era assopita. Era accecato dalla rabbia ma se non altro nel pomeriggio era riuscito a scoprire l’identità della spia, o meglio era lei che si era fatta viva.
Una ragazza giovane, aveva detto di chiamarsi Sanna e che lei e sua sorella fungevano da spie per i ribelli, si erano dati appuntamento per quella sera stessa, lei doveva aggiornarlo sugli avvenimenti ma soprattutto lui doveva riuscire ad avvisare Garrick della situazione, sicuramente il comandante si era già preoccupato per il loro ritardo.
Adagiò Mily sul grande letto coprendola con una pesante coperta e di soppiatto uscì dalla stanza dirigendosi verso il luogo d’incontro.
 
Il freddo era pungente e Lia rabbrividì sotto il pesante mantello, era l’alba e da poco era partita insieme al plotone capitanato da Kriss e Garrick. Alla fine il comandante aveva ceduto, ma Lia non era convinta di quel repentino cambio di rotta.
Kriss le si affiancò sorridendo “ Miss avvoltoio… un paio di regole sulla guerra” iniziò “ Uno, mai lasciare che gli eventi prendano il sopravvento e segui sempre gli ordini di Garrick. Due, non farti uccidere”
“Pensavo che ci fossi anche tu con noi”
“No io seguirò un altro plotone, Garrick è più che sufficiente” fece spallucce lui
“Portami con te!” lo supplicò Lia, dalla discussione con Garrick i due non si erano più parlati, c’era una certa tensione
“Il mio è un plotone secondario, scenderemo in battaglia solo se necessario” spiegò lui
Lia lanciò un’occhiata a Kriss che sorridendole tristemente disse “ Ci vediamo dopo la battaglia”
“Stai attento” sussurrò lei vedendolo partire al galoppo, qualcosa non andava.
 
Lia seguiva pigramente l’andatura del cavallo cullata come una barca sul mare, avevano percorso molta strada e ben presto avevano raggiunto il confine, una scossa le percorse il corpo. Si avvicinò a Garrick
“Stavo pensando ad Akash e Mily” iniziò, il comandante continuò a tenere lo sguardo fisso sul sentiero oramai poco illuminato a causa della notte che stava calando
“Non dovrebbero essere già arrivati al Sud?” continuò imperterrita lei
“Abbiamo mandato una squadra a rintracciarli”
Lia sgranò gli occhi “Quando?”
“Una settimana fa”
Lia fece fare uno scatto al cavallo parandosi davanti a Garrick bloccandolo e facendo fermare tutti i soldati
“Cosa diavolo stai facendo?!” sbottò irritato Garrick
“Parlo con te!” urlò lei
Dai soldati si levarono mormorii e qualche risata, il ragazzo si voltò fulminando chiunque incrociasse il suo sguardo “Ci accampiamo qui” ordinò e in un attimo fu giù dal cavallo e si avventò sulla principessa trascinandola per un braccio.
 
“Lasciami” strillò Lia dimenandosi
Garrick le diede un ultimo strattone facendola cadere a terra e sedendosi davanti a lei
“Volevi parlare? Bene fallo” la intimò lui
Lei lo guardava stupita
“Hai perso la lingua?” la punzecchiò
“Dov’è Mily?” domandò allora la ragazza
“Non lo sappiamo, quando ho visto che ci mettevano troppo ad arrivare al Sud ho mandato una squadra a cercarli ma fino a ora non ci sono stati risultati” spiegò velocemente lui
“N-non è morta vero?” sussurrò Lia
Lo sguardo di Garrick si addolcì vedendola cosi spaurita “La troveremo e poi ha Akash come guardia del corpo”
La principessa si rilassò
“Senti… io non sono bravo in queste cose” iniziò Garrick fissando un punto lontano nella radura “Forse ci sono delle cose che vanno chiarite”
Lia si alzò e lo abbracciò, sentì il ragazzo irrigidirsi e poi sciogliersi tra le sue braccia, ricambiando il gesto
“Io credo di doverti delle scuse” iniziò Lia sempre abbracciata a lui “ Mi sono comportata male, ho detto cose che non dovevo dire…”
“Abbiamo sbagliato tutti e due ma ora vediamo di rimediare” sorrise Garrick scostandosi dall’abbraccio e dandole un piccolo bacio sulla fronte
La ragazza annuì sorridendo, poi diede una rapida occhiata all’ambiente circostante e si fece subito seria “Non sembriamo un plotone pronto per la guerra” affermò notando gli uomini che giocavano a carte, di colpo si rese conto di ciò che era accaduto. Fulminò Garrick con lo sguardo “Voi due!” esclamò “Voi! Mi avete raggirata! Io…” non fece in tempo a terminare la frase che delle urla agghiaccianti fluttuarono nell’aria.
La battaglia era iniziata.
 

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Capitolo 15
*** Morte ***


Mily passeggiava per il giardino, Jared era partito da qualche giorno e nella reggia aleggiava un’aria più leggera. Osservò i fiori che timidi spuntavano nei prati e sorrise.
“Sei felice oggi vero?” domandò Akash accarezzandole una guancia, da quando Jared l’aveva trascinata via da lui, il ragazzo cercava di non avvicinarla troppo.
“Jared non c’è… non potrei essere più felice” sorrise tristemente lei
“Vieni, camminiamo” la invitò lui avviandosi verso il piccolo camminamento in ciottolato “Ti ricordi di Katy?” domandò
Mily annuì
“è partita ieri mattina, appena troverà Garrick potrà recapitargli la mia lettera” spiegò lui
“Andrà su tutte le furie” sospirò la ragazza
“Probabilmente si, ma, anche se sembra assurdo, qui sei più al sicuro di qualsiasi altro posto”
“Quando avremo una risposta?” domandò allora Mily
“Probabilmente il mese prossimo…” rispose lui pensieroso
 
Lia correva a perdifiato tra gli arbusti, evitava agilmente le rocce e i tronchi caduti, saltellando qua e là. Appena aveva sentito le urla si era resa conto che Garrick e Kristopher l’avevano aggirata per bene, era stata troppo ingenua a credere loro.
Dietro di lei il rumore di rami rotti la fece voltare e cosi vide Garrick “ Lia aspetta per favore” urlò senza fiato
“Mi avete presa in giro” sbraitò furente rallentando il passo poiché i rumori della battaglia si facevano sempre più vicini
“Aspetta, io e Kriss volevamo proteggerti noi non…” Garrick non riuscì a finire la frase poiché Lia sbucò nell’accampamento  “Maledizione” sbottò
Appena si uscì dalla boscaglia si rese conto della situazione, la battaglia era in atto e  nell’accampamento c’era agitazione, intravide Lia procedere a passo spedito verso il campo e si buttò di corsa nella sua direzione afferrandola per un braccio e strattonandola.
“Ma sei diventata matta?” esclamò scuotendola, ma la ragazza continuava a fissare un punto in mezzo alla mischia
“Sto parlando con te stupida ragazzina!” urlò ancora più forte Garrick senza però ottenere risposta, si sporse verso la ragazza e li vide il suo volto rigato dalle lacrime
Di getto abbracciò quella piccola ragazzina che tremava “è per questo che non volevamo farti vedere la battaglia… è spaventoso come gli uomini sia capaci di uccidersi senza pietà”
“Kriss…” sussurrò lei
“Come?” domandò Garrick allontanandosi
“Kriss…” ripeté lei camminando in avanti
 “Kriss!” urlò iniziando a correre
Garrick l’afferrò ma lei continuò a urlare il nome del ragazzo e a dibattersi
“Lia che stai…” borbottò lui alzando lo sguardo e fu allora che lo vide.
 
Kristopher era riverso a terra a una decina di metri da loro.
“Stai qui” disse a Lia prima di correre da lui estraendo la spada.
Si avvicino il più velocemente possibile e si issò in spalla il ragazzo “Kriss” lo chiamò
Nessuna risposta
“Cazzo Kristopher rispondimi” urlò cercando di allontanarsi dalla mischia della battaglia
“Il comandante Garrick in persona , quale onore” proruppe una voce dietro di lui
“Jared” sorrise Garrick senza neanche voltarsi
“Cosa abbiamo qui?” domandò l’altro avvicinandosi con la lama puntata in avanti
“Sono un po’ occupato ora Jared, che ne dici di prenderci un the più tardi?” propose sarcastico Garrick cercando di avvicinarsi il più possibile al campo amico.
“Anche io sono occupato Garrick e siccome non ho voglia di rimanere ancora su questo dannato campo, dammi quell’inutile traditore e io me ne andrò” propose lui
“No, lui viene via con me”
“Avanti, cerchiamo di essere diplomatici!” sbuffò Jared facendo oscillare l’arma “Non voglio usare la forza”
“Perché vuoi Kriss?” domandò il comandante indietreggiando lentamente, ancora pochi metri e sarebbe stato al sicuro
“Le solite cose… processo e impiccagione” fece spallucce l’altro “ anche se credo che Re Irving voglia decapitarlo… non ho ben capito”
Garrick inciampò nel cadavere di un soldato e cadde rovinosamente a terra trascinando con se Kriss.
Jared avanzò minaccioso verso di lui e gli puntò la spada alla gola “ Povero , debole Garrick ora capisco perché vai cosi tanto d’accordo con quello sporco traditore” ghignò Jared spostando la spada sulla spalla destra di Garrick trafiggendolo, il ragazzo si lasciò sfuggire un gemito di dolore mentre con la mano sinistra estraeva il pugnale da dietro la schiena.
“Non pensavo che la tua morte sarebbe avvenuta in modo cosi miserabile” sputo ancora Jared spostando la spada sul costato del comandante, Garrick era pronto per lanciare il pugnale quando il suo avversario si accasciò a terra.
Lia se ne stava impalata con gli occhi sgranati dal terrore e la pietra insanguinata in mano “ L – l’ho ucciso?” balbetto lasciando cadere la pietra come se di fosse scottata
“Non credo” sorrise sollevato Garrick cercando di sollevarsi da terra ma una fitta al braccio lo bloccò.
“Aspetta ti do una mano” disse la ragazza avvicinandosi e aiutandolo ad alzarsi.
 
Lia stava seduta fuori dalla tenda che fungeva da ospedale.
Garrick era stato trascinato dentro a forza per farsi curare la ferita al braccio e Kristopher era stato subito soccorso dai guaritori.
La ragazza fissò il campo di battaglia disseminato di cadaveri, appena erano fuggiti dei soldati avevano trascinato Jared nell’accampamento nemico.
“Fantastico un’ altra persona che mi vuole morta” sbuffò scuotendo la testa, i suoi pensieri furono interrotti da un guaritore che usciva tutto trafelato dalla tenda correndo verso una piccola tinozza di acqua calda, era così da oramai qualche ora, aveva provato più volte a cercare di entrare nella tenda ma era sempre stata scacciata a malo modo, alla fine si era rassegnata.
Ad un tratto vide la testa bionda di Garrick spuntare dalla tenda, si teneva il braccio ferito borbottando qualcosa di incomprensibile, Lia si alzò di scatto e si fiondò su di lui abbracciandolo.
“Non vorrei disturbare principessina ma mi stai facendo male” borbottò lui cercando di allentare la presa ferrea della ragazza
“Mi dispiace” si scusò lei allontanandosi “ Come sta Kristopher?”
“Non lo so, non me lo hanno fatto vedere, stavano pulendo la ferita alla meglio” spiegò lui
Lia sentì gli occhi riempirsi di lacrime “ Mi dispiace è solo colpa mia “ sussurrò prima di iniziare a piangere
“Colpa tua? Siamo in guerra principessa” disse Garrick
“Se io non avessi voluto venir..” si interruppe quando un sonoro singhiozzo le fece mancare il respiro
Garrick l’abbracciò incurante del dolore al braccio, accarezzandole i capelli disse “ Ci hai salvati entrambi Lia, non darti colpe che non hai, sei stata molto coraggiosa”
“Io…” iniziò lei ma fu zittita dalle labbra del ragazzo.
Fu un bacio al sapore di lacrime, un bacio disperato. I due ragazzi si assaggiarono le labbra avidamente esplorandosi le bocche in una danza disperata che piano piano diventava sensuale e lenta, una dolce tortura.
Lia si alzò sulle punte e intrecciò le dita tra i capelli di lui, Garrick passò il braccio sano intorno alla vita di lei stringendola il più possibile al suo corpo.
Lia si rilassò al contatto del corpo caldo del ragazzo, quando lentamente si staccarono per riprendere fiato, Garrick le sussurrò all’orecchio “ Ho avuto seriamente paura di morire e non rivederti mai più”, a queste parole gli occhi della ragazza si riempirono di lacrime.
“Scusate” disse una voce alle loro spalle
I due ragazzi si voltarono simultaneamente verso il guaritore “La ferita è troppo profonda, abbiamo cercato di fare il possibile, ma le nostre erbe non sono suffici…”
Lia si mise a correre ignorando il guaritore che parlava, in un attimo piombò nella tenda cercando col cuore in gola Kriss.
Lo vide qualche metro più avanti, adagiato su un telo.
Si avvicinò cautamente  “Kriss”  bisbigliò
“Miss Avvoltoio” tossì lui cercando di sorridere, nel sentire quelle parole le gambe di Lia cedettero, si inginocchiò vicino al ragazzo stringendogli la mano
“Brutto idiota! Perché lo hai fatto” singhiozzò
“Sono felice di averti conosciuta” sussurrò lui
“Non ti azzardare a morire hai capito?” urlò lei in preda ad un pianto irrefrenabile  “Non puoi!”
“Ascoltami” iniziò lui interrompendosi poi per un colpo di tosse violento “ Potete vincere questa battaglia”
“E lo faremo” affermò una voce dietro di loro
“Garrick” singhiozzò Lia
“Kriss te lo prometto” continuò lui
Kriss sorrise, la fronte imperlata di sudore e il viso pallido, fecero ghiacciare Lia “Dobbiamo chiamare un dottore!” esclamò alzandosi e guardandosi attorno
“Lia… sii forte” soffiò Kriss
Lei sorrise tra le lacrime “ Rimani qui mentre cerco un dannato dottore” urlò l’ultima parola allontanandosi
“Prenditi cura di lei” disse rivolto a Garrick
“ Puoi contarci fratello” sorrise Garrick prendendogli la mano
Quando Lia tornò, trovò Garrick che abbassava con un gesto veloce le palpebre a Kriss.
 
 
Erano passati tre giorni dalla battaglia, le vittime era molte ma ciò che rassicurò gli animi fu che, nonostante tutto i ribelli avevano vinto. Nessun soldato nemico aveva messo piede oltre il campo di battaglia.
La città rifletteva tristezza, dopo la battaglia aveva iniziato a piovere e non aveva più smesso.
“Sembra quasi che il cielo pianga per i morti” sussurrò Lia risalendo la scogliera insieme agli abitanti della città e a tutti i ribelli.
Garrick fissava la bara davanti a loro, la pioggia e le lacrime rendevano difficoltoso camminare sullo sperone che colava a picco sul mare.
Kriss amava quel posto, la brezza che spirava dal mare, la vista della distesa d’acqua lo facevano rilassare, per questo Lia aveva insistito che la sua tomba fosse posta li, avrebbe potuto vedere il mare per sempre.
Dopo che la bara fu sotterrata Lia rimase a fissare il mare in tempesta
“Dobbiamo andare, se rimani sotto la pioggia potresti prenderti un malanno” disse Garrick circondandole le spalle con il braccio sano.
“Il capitano Garrick?” chiese una voce alle loro spalle
“Si”
“Sono Madison la sorella di Katy, questa lettera è per lei” disse la ragazza porgendogli una piccola busta ingiallita.
 

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***


-Garrick, finalmente sono in grado di contattarti, come avrai potuto capire ci sono stati dei problemi durante il nostro viaggio, ti racconterò i particolari quando ci rivedremo, spero ti basti sapere che Mily è sana e salva.
Al momento però non possiamo raggiungere te e Lia -
“Tutto qui?” borbottò Garrick stringendo la lettera, l’aveva riletta almeno dieci volte.
Uscì come una furia dalla sua stanza, doveva trovare quella Katy e chiederle spiegazioni , mentre correva per  i corridoi si scontrò con Lia.
“Scusami” disse lui dandole una mano a rialzarsi
“Guarda dove vai razza di idiota” lo ribeccò lei sistemandosi il vestito
Garrick sorrise alzando gli occhi al cielo e dandole un veloce bacio continuò per la sua strada, lasciandosi alle spalle una ragazza sospirante.
 
Mily stava accoccolata sulla grande poltrona della sua camera, intenta ad ammirare il fuoco scoppiettante quando un leggero tocco alla porta la fece riscuotere
“Prego” disse alzandosi e lisciandosi il vestito, dalla porta fece capolino una ragazza.
“Salve sua maestà” sorrise “ Mi dispiace disturbarla ma è fondamentale che mi conceda qualche attimo del suo tempo”
Mily inclinò la testa di lato osservando attentamente la ragazza, aveva i capelli castani e gli occhi marroni ma soprattutto un’aria famigliare “Ti conosco?” domandò più a se stessa che alla sua interlocutrice.
“Conoscete mia sorella Madison, maestà”
“Per favore, quando siamo sole dammi del tu” ordinò Mily tornando a sedersi “ prego” disse indicando la poltroncina di fronte a lei
La ragazza si accomodò “Mi chiamo Katy, voi conoscete mia sorella gemella Madison” spiegò
Mily rimase interdetta “ Non capisco…”
“Oh… Akash non vi ha detto nulla?” domandò sorpresa Katy
La regina scosse la testa, più tardi avrebbe dovuto parlare col ragazzo.
“Io e Madison lavoriamo per i ribelli” sussurrò Katy “Siamo il ponte di collegamento “
“Ma è fantastico” sorrise Mily , ai suoi occhi Katy aveva appena acquisito una luce nuova, fatta di stima e coraggio
“Probabilmente Akash vi…” si corresse “ ti informerà sui nostri piani” disse Katy “ ma, per quanto mi dispiaccia coinvolgerti e metterti a rischio, io e tutti i ribelli abbiamo bisogno del tuo aiuto” concluse
Mily valutò la situazione, poteva andarsene dal castello portando la libertà alla sua gente “ Dimmi cosa vi serve” disse alzando lo sguardo, che non era mai stato cosi deciso.
 
Garrick setacciò il castello palmo a palmo fino a che non trovò Madison intenta a parlare con Allen
“Garrick” iniziò Allen salutandolo
“Cosa significa che non possono raggiungerci?” urlò il ragazzo fissando Madison
La ragazza si spavento e cominciò a balbettare “ Io… non…”
“Per favore” intervenne Allen “Cerchiamo di calmarci e per favore Madison” disse rivolto verso la ragazza “ Spiega al capitano ciò che stavi dicendo a me”
 
Garrick si aggirava inquieto per la stanza, Madison lo aveva aggiornato sui fatti e aveva aggiunto che Akash aveva insistito perché non dicesse nulla su ciò che era accaduto a Mily
“Quel pezzo di idiota!” sbraitò ad un certo punto tirando un pugno al tavolo
“P-per favore” balbettò Madison “ No-non faccia cosi ca-capitano”
“Smettila di balbettare! Mi dai sui nervi” urlò ancora Garrick
Madison con gli occhi bassi si allontanò correndo via dalla stanza
“Smettila di spaventare le persone” lo rimproverò Allen
“Sua sorella non è cosi” disse il comandante sedendosi
“Può non essere coraggiosa come Katy, ma ti assicuro che il lavoro che svolge è essenziale” sentenziò il capo dei ribelli
Garrick si prese la testa tra le mani “ Ora chi lo dirà a Lia?”
“Per il momento teniamoglielo nascosto” suggerì Allen
“No” il ragazzo scosse la testa “ Non possiamo tenerla sempre all’oscuro di tutto, la mettiamo solo in pericolo”
“Quindi la tua idea sarebbe dirle che sua sorella si ritrova sposata con Jared, l’uomo che, per ironia della sorte, ha ucciso Kriss e suo padre e che comanda l’esercito che ha occupato il suo castello?” ironizzò Allen
“Non abbiamo…” iniziò Garrick ma venne interrotto
“Mily ha fatto cosa?” domandò Lia
La ragazza stava vagando per il castello quando aveva visto Madison correre nella sua direzione tra le lacrime, cosi aveva continuato a percorrere il corridoio e aveva sentito tutto, ora si trovava sulla porta e fissava incredula i due ragazzi
“Cosa ha fatto Mily?” chiese ancora, avanzando
Garrick lanciò un’occhiata ad Allen che cercava di articolare qualche parola “L-lia… Mily…. Vedi…”
“Vieni” disse Garrick a Lia, alzandosi “ Andiamo da Kriss” propose porgendole una mano
 
“Quindi dovrei frugare tra i documenti di mio marito e scoprire i suoi piani militari?” domandò pensierosa Mily
“Esatto, sei l’unica che ha pieno accesso ai documenti”
“Ti sbagli, Jared non parla quasi mai con me, non so neanche dove tiene i documenti riguardanti la guerra”
Katy rimase pensierosa “ Potresti provare a cercare…” suggerì
Mily alzò una mano zittendola “ Ho capito, appena scopro qualcosa ti faccio sapere”
 
Mily camminava su e giù per il cortile della reggia, a momenti Jared sarebbe tornato e lei avrebbe messo in atto il suo piano, lanciò uno sguardo addolorato ad Akash che, con le braccia incrociate al petto, la fissava in malo modo.
Le porte si aprirono e una carovana di uomini entrò nella reggia, Mily cercò con gli occhi Jared ma non lo trovò.
“Maestà” una voce alle sue spalle la fece voltare, era uno degli attendenti di Jared, lo aveva già visto in qualche occasione “State cercando il comandante?”
Mily sorrise “ Si”
“Lo stanno portando da un guaritore”
“è stato ferito?” chiese Mily forse con un po’ troppa enfasi nella voce
“ Si maestà” disse il ragazzo ma la regina era già scappata via.
 
Mily correva a perdifiato per le stanze del castello, quando trovò la stanza adibita alle medicazioni ci si fiondò dentro, lasciando stupefatti gli uomini al suo interno che si affrettarono a chinarsi.
“Dov’è?” chiese lei sbrigativa, un uomo le indico una stanza attigua e la ragazza ci entrò.
Jared era sdraiato sul grande letto, la testa avvolta da una grossa benda bianca.
“Come stai?” chiese la regina avvicinandosi
Jared la squadrò “ Non vedo come ti possa interessare”
La ragazza sbuffò e si sedette sulla poltroncina a fianco del letto “No, infatti non mi interessa, volevo solo essere gentile, tutto qui”
Jared, dopo una rapida occhiata alla ragazza, ritornò a fissare il soffitto, era arrabbiato con se stesso e con quella stupida ragazzina che lo aveva colpito a tradimento, l’unica nota positiva era che aveva ucciso Kristopher, in fin dei conti era andato là per quello.
Voltò di nuovo la testa verso Mily e la trovò intenta a tormentarsi le mani
“Puoi anche andartene” disse Jared sbuffando
“Pensavo volessi compagnia” sussurrò lei
“Non sono nella mia forma migliore per avere la tua compagnia, ripassa tra qualche giorno”
Le guance della ragazza di imporporarono e con un balzò uscì dalla porta, non prima di aver borbottato un “Ti auguro di morire”
 
Lia si accomodò sul soffice strato d’erba davanti alla tomba di Kriss, Garrick rimase in piedi ad osservare il mare.
“Amico” iniziò rivolgendo un sorriso alla lapide “ Credo sia ora di raccontarle tutto”
“Sputa il rospo Garrick” borbottò Lia guardando il vuoto, aveva accuratamente evitato di poggiare gli occhi sulla lapide.
“Vorrei che mi ascoltassi senza interrompere, se avrai domande o qualche dubbio lo chiariremo alla fine” iniziò Garrick
Lia annui e il ragazzo comincio a raccontare di Mily e Akash, più spiegava più Lia si sentiva mancare, sua sorella era stata un’incosciente e una stupida.
“Per questo andremo a salvarla” Garrick interruppe il filo dei suoi pensieri
“Come?” domandò Lia
“Attaccheremo il castello, in questi ultimi mesi l’esercito dei ribelli è cresciuto sia di numero ma soprattutto come livello organizzativo e di addestramento, non mandiamo più allo sbaraglio contadini con dei forconi, ma uomini formati nell’arte della guerra” spiego il ragazzo
La ragazza lo fissò incredula “Volete mettere fine alla guerra?”
Il comandante si limitò ad annuire
“A quale prezzo?” chiese lei sprezzante
“Lia…”
“ A quale prezzo Garrick!” ripete lei
“Kriss sapeva che avrebbe potuto morire”
“Ah si? Ed è felice ora? No, aspetta, non possiamo saperlo perché è morto” urlò
“Ha fatto la sua scelta, non puoi avercela con lui per questo”
“Hai fatto anche tu la tua scelta?” domandò Lia sussurrando
Garrick si dondolò sui talloni e annuì, la ragazza si alzò “ Benissimo” disse andandosene senza neanche guardare la lapide al suo fianco. 

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Capitolo 17
*** capitolo 17 ***


Mily era impegnata per raggiungere il suo scopo, doveva trovare i documenti militari di Jared. Era oramai qualche giorno che vagava per le stanze del castello, quando non era occupata a fare l’amore con Akash.
Quel giorno era intenta a setacciare l’ala Ovest del castello.
“Cara” sussurrò una voce alle sue spalle facendola sobbalzare.
“J-Jared” balbettò lei allontanandosi dal mobiletto in legno
“Cerchi qualcosa?” domandò lui avvicinandosi
“I-io…” iniziò lei guardandosi attorno “ Prima qui c’erano le stanze di Lia” mentì “ Volevo vedere se trovavo ancora qualcosa di suo…”
Jared la fissò socchiudendo gli occhi “ Non c’è nulla qui”
“Hai ragione” concluse Mily avviandosi verso la porta ma cercando di passare il più lontano da lui ma non ci riuscì, infatti Jared le afferrò il braccio “ Prova a mentirmi e giuro che ti taglio la gola” sibilò
Mily sbiancò spalancando gli occhi “ Per-per favore..”
“Zitta” ordinò lui trascinandola fuori “ Andiamo a divertirci”
“NO!” urlò lei cercando di liberarsi ma fu tutto inutile.
 
Lia stava accovacciata sul davanzale della finestra, due giorni prima aveva discusso con Garrick e da quel momento non si erano più parlati.
Fissò il mare in lontananza e sorrise, questa volta non ci sarebbe stato Kriss a consolarla, una lacrima le solcò la guancia, asciugandola si alzò e con passe svelto si diresse alla porta, sapeva dove andare.
 
Mily si alzò dal letto dolorante, sbuffò e cercò di riacquistare l’equilibrio e la voglia di riprendere la sua ricerca, si diresse nel piccolo bagno attiguo alla camera e si diede una rinfrescata al viso prendendo l’acqua dalla bacinella posta sopra il ripiano in marmo.
Constatò quanti lividi nuovi erano comparsi sulla sua pelle e poi si avviò verso la camera gettando un occhio al piccolo scrittoio sotto la finestra.
Lo aveva sempre adorato fin da piccola, suo padre amministrava il regno seduto sulla seggiola foderata in velluto rosso. Quando era bambina adorava aprire i cassetti e frugare tra le carte di suo padre, soprattutto adorava il meccanismo che faceva muovere la piccola antina segreta.
Mentre sorrideva a quel pensiero si bloccò spalancando gli occhi, titubante si avviò verso lo scrittoio e posò la mano sulla piccola statuetta in ottone che si trovava sulla punta destra della scrivania, fece una piccola pressione e la ruotò sentendo il famigliare tac.
Il piano dello scrittoio scivolò di lato lasciando scoperta l’antina, la regina si avvicinò e sorrise trionfante.
 
Lia fissava la salita della piccola collinetta che portava allo strapiombo, era lì da ormai diversi minuti ma non riusciva ad imboccare il piccolo sentiero
“ Prima o poi dovrai andare a trovarlo” disse Garrick alle sue spalle
La ragazza deglutì, lo sapeva anche lei ma non riusciva ancora a trovare il coraggio, era arrabbiata con Kriss e con se stessa.
“ Adesso mi parli?” domandò quindi voltandosi verso il ragazzo, doveva sfogarsi su qualcuno
Garrick alzò gli occhi al cielo “ Sono stato molto impegnato a organizzare la partenza”
La principessa lo fissò “ Quindi te ne vai anche tu” affermò
“ Si ma tu verrai con me”
Lia spalancò la bocca “ E cosa ne è stato del piano ‘proteggiamo Lia a qualunque costo ’?” domandò facendo la voce di lui in falsetto
“ Primo, te lo ripeto, io non parlo cosi. Secondo tu sei più importante di quello stupido piano e poi se ti ho vicina posso tenerti d’occhio” sorrise allargando le braccia per accogliere la ragazza che con un balzo gli era saltata addosso
“Finalmente lo hai capito” sussurrò lei
“ Cosa?” chiese Garrick
“ Che il mio posto è accanto a te” disse prima di baciarlo con passione
 
Mily camminò svelta verso la stanza di Akash e dopo un leggero tocco alla porta entrò
“Buona sera” sorrise lui stiracchiandosi
“Ho trovato ciò che cercavi” disse lei lanciandogli i documenti e uscendo
“Aspetta Mily! Che succede?” chiese spaesato il ragazzo inseguendola
“Tu non ti fidi di me! Ecco cosa succede” urlò lei spintonandolo
Akash capì, non aveva voluto coinvolgerla anche se era l’unica che poteva trovare i documenti facilmente “ L’ho fatto per te “
“Nessuno te lo ha chiesto” sbraitò la regina
“Mily…” sospirò lui
“Io mi sono sacrificata Akash! L’ho fatto per il mio popolo e tu mi consideri ancora una bambina” era sull’orlo delle lacrime
“Non è vero… io non amo saperti in pericolo” sussurrò lui avvicinandosi
“ Stammi lontano”
“Abbiamo guai in Paradiso?” sogghignò una voce alle loro spalle che li fece voltare
“Non sono affari tuoi Jared” disse Akash
“Ah no? Be si dia il caso che quella” disse indicando Mily “sia mia moglie”
“Sai che lei non sarà mai tua” sibilò il rosso socchiudendo gli occhi
Jared si fece avanti ma Mily si frappose tra i due “Non vale la pena discutere, Jared andiamocene”
“Mily per favore” la supplicò Akash afferrandole un braccio
“La regina vuole andare” sorrise Jared staccando la mano di Akash dal braccio della ragazza
 
Lia si alzò dal letto intorpidita, era mattina presto e stavano per partire, Garrick al suo fianco sonnecchiava ancora, quando dormiva era cosi calmo e rilassato, la ragazza allungò una mano per accarezzargli una guancia ma lui l’afferrò e la trascinò su di lui.
Lia aveva gli occhi spalancati e questo fece ridere il comandante “ Sono così spaventoso al mattino?” domandò imbronciato
La principessa gli diede uno sbuffo sulla tempia sorridendo, quel giorno sarebbero partiti per il Nord e Lia ne era certa, avrebbe combattuto con tutta se stessa per poter, in un futuro, avere la possibilità di svegliarsi accanto a Garrick e col sorriso, consapevole che la sua gente viveva felice e sua sorella era al sicuro.
 
“Sei tesa?” domandò Garrick montando in sella
Lia inclinò la testa di lato guardandolo
“ Intendo se sei preoccupata di tornare al Nord” spiegò allora lui
La ragazza alzò le spalle “Non so cosa aspettarmi”
“Vedrai che vinceremo” la rassicurò lui con un sorriso e rivolgendosi alle truppe urlò un comando e subito un’enorme massa di uomini si mise in movimento.
 
Mily stava seduta sulla poltrona quando Katy fece capolino dalla porta
“Maestà… mi è giunta voce delle vostre prodezze”
A suo malgrado Mily sorrise “ è stato un piacere”
Katy si sedette e incominciò a spiegare “ Tra una settimana circa l’esercito alleato giungerà qui”
La regina sgranò gli occhi
Katy continuò “Il comandante Garrick ha addestrato gli uomini e sono pronti a combattere ma ci servirà il tuo aiuto”
“Cosa devo fare?” domandò Mily
“Akash ti vuole al sicuro, e su questo concordo con lui, quindi uscirai per una passeggiata nel villaggio, li c’è una famiglia alleata pronta a proteggerti durante l’assalto” disse la ragazza appoggiandosi allo schienale
“Quindi devo solo nascondermi?” domandò leggermente irritata
Katy sorrise “ Certo che no Mily, ogni volta che esci dal palazzo Jared manda le sue guardie con te giusto?” domandò la ragazza e senza attendere risposta proseguì “ Quindi il palazzo rimane temporaneamente con meno uomini, rendendolo più facile da attaccare”
Sul viso di Mily comparve un sorriso “Quindi gli uomini che sono con me verranno attaccati dalla gente del villaggio”
La ragazza annui “Non abbiamo molte possibilità, ci giochiamo il tutto per tutto”
La regina si alzò e avvicinandosi alla finestra fissò le stelle, chiedendosi se sua sorella sarebbe giunta insieme a Garrick e se si fosse arrabbiata per il suo comportamento. Questo pensiero le strappò un sorriso “Non vedo l’ora di vederti sorellina” 

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Capitolo 18
*** Capitolo18 ***


Mily passeggiava nervosa su e giù per il castello, quella mattina era stata visitata dal guaritore di corte. Aveva attribuito i malesseri dei giorni precedenti a causa dello stress per l’imminente arrivo della sorella e invece non era cosi.
“Mily mi hai fatto chiamare” domandò Akash raggiungendola
Era dalla litigata davanti a Jared che non si parlavano “Si, io…” iniziò lei ma il ragazzo la fermò
“Se vuoi tirarti indietro ti capisco”
“Tirarmi indietro?” domandò la regina stupita
“Dalla missione” disse lui come se la cosa fosse alquanto ovvia
“Io non voglio tirarmi indietro Akash e non siamo qui per parlare di questo” rispose stizzita
“Allora non penso ci sia altro da dirsi, se non è una cosa urgente tornatene pure dal tuo Jared” dicendo questo fece dietro front e si allontanò
Mily lo fissò, poi si mise una mano sulla pancia “Penso proprio che ci saranno problemi, piccolino”
 
Lia incominciò a irrigidirsi non appena osservò le montagne sempre più vicine, si mosse a disagio sul cavallo.
“Vedrai che andrà tutto bene e tua sorella starà bene” disse Garrick dando voce ai suoi pensieri
La ragazza annuì “Stavo solo pensando cosa succederà durante la battaglia…”
“Probabilmente ci sarà il caos più totale” sorrise lui facendosi poi serio “ Promettimi che starai all’accampamento e promettimi che non farai stupidaggini”
Lia si mosse ancora sulla sella, si era ripromessa di essere onesta, sempre. Sorridendo disse “ Hai la mia parola Garrick”
“Vedo che sei diventata ragionevole! Fiuuu… pensavo di dover discutere su questo” sorrise sollevato lui
“Io sono sempre stata ragionevole” borbottò lei lanciandogli un’occhiata omicida
 
Quella mattina Mily si prese più del tempo solito, si pettino i lunghi capelli e si sistemò l’abito e infine si accarezzò la pancia.
L’arrivo delle truppe era previsto per quel giorno, lanciò un’ occhiata fuori dalla finestra.
“Mia regina” annunciò Akash entrando
“Akash” sorrisi tesa avvicinandomi a lui
Proprio in quel momento Jared entrò in camera “Buona passeggiata cara”
Mily sorrise uscendo dalla porta seguita a ruota da Akash, lanciando un’ultima occhiata a Jared sussurrò “Spero che il comandante Garrick ti faccia soffrire”
Akash le afferrò un braccio strattonandola fino a che Mily non sbatte contro il suo petto, lui velocemente si abbassò a baciarla.
“Suona come un bacio d’addio” sussurrò Mily
“Non lo è” ribatte sicuro
“Akash devo dirti una cosa” incominciò la ragazza
“Me la dirai dopo, ora non abbiamo tempo” la interruppe lui trascinandola per i corridoi fino a raggiungere la piazzetta del castello
“Dannazione Akash” urlò lei strattonando la mano per liberarsi
“Ma cosa..” iniziò a dire ma venne interrotto dalla ragazza oramai infuriata
“Sono giorni che cerco di parlarti!” sbraitò rossa in volto
“Mily calmati”
“No non mi calmo! Sono incinta dannazione” gli occhi le si riempirono di lacrime
Akash rimase pietrificato.
“Sei cosa?” domandò titubante
La regina alzò gli occhi al cielo “Incinta Akash, aspetto un bambino”
Sul volto del ragazzo comparve un sorriso, prese in braccio Mily facendola volteggiare “ Ma- ma è meraviglioso!”
“No, non lo è” ribatte secca lei
“Perché mai?” domandò lui rimettendola a terra
“Potrebbe non essere tuo… ne sei consapevole” sussurrò la ragazza guardando ovunque tranne che i suoi occhi
Akash l’abbracciò “Mily, qualsiasi cosa accada, che sia mio o figlio o no, lo amerò”
“Io non so se…” iniziò lei ma lui la zittì poggiando un dito sulle sue labbra
“Ascoltami, gli vorrai o le vorrai bene, lo so, fidati di me “ dicendo questo le deposito un dolce bacio sulle labbra
Mily annuì sorridendo, forse Akash aveva ragione
 
Lia se ne stava seduta ad osservare l’accampamento in fermento, buona parte degli uomini si era già infiltrata in città e attendeva il segnale per partire, tra di loro c’era anche Garrick.
Aveva promesso che si sarebbe comportata bene, che non avrebbe messo in pericolo la sua vita.
Sbuffando si alzò ed entrò nella tenda, avrebbe mantenuto la promessa… o forse no.
 
Mily passeggiava tra le bancarelle, c’era tensione, la si percepiva chiaramente, istintivamente afferrò la mano di Akash stringendola.
Si diressero in una via secondaria, in un attimo Akash le sorrise e le diede una lieve spinta facendola finire tra le braccia di una donna mentre lui si voltava e con un rapido gesto abbatteva due guardie alle loro spalle.
Un fischio si levò in cielo e la guerra ebbe inizio.
 
Mily se ne stava raggomitolata fissando fuori dalla finestra
“Ti sente bene cara? Sei un po’ pallida” disse la donna avvicinandosi a lei, si chiamava Mary, suo marito stava combattendo come tutti gli altri uomini
La ragazza si toccò la pancia senza rispondere, Mary le si avvicinò “Di quanto sei?” chiese sorridendo
“Il guaritore sostiene poco più di due mesi”
“è meraviglioso quanto possa dare un figlio” sospirò la donna “Sai i miei figli sono al Sud a combattere nell’esercito dei ribelli”
“Mary hai una coperta?” domandò di punto in bianco Mily
“Certo cara, vado a prendertela” cosi dicendo si avviò verso la camera da letto, tornando poi per ritrovare il piccolo salotto vuoto
 
Lia si avventurò nella cittadella adiacente al castello, aveva disubbidito a Garrick ma ora quello era il problema minore.
Si guardò attorno, c’era molta calma evidentemente la battaglia si era spostata nel castello o nella città alta.
Si avviò verso una piccola strada, era fuggita con la convinzione di trovare Mily ma quando, oramai , era lontana dall’accampamento si era resa conto di quanto fosse stupida la sua idea. Aveva solo un pugnale con sé e soprattutto non aveva la vaga idea di dove andare.
“L-lia” si senti chiamare, non appena si volse vide Mily
“Mily!” strillò correndo verso di lei
“Sorellina” l’accolse la regina mentre la stringeva tra le braccia
“Mi sei mancata” sussurrò Lia inspirando il profumo di sua sorella, la fece sentire a casa
“Non puoi immaginare quante cose sono successe in questi mesi” sospirò Mily guardando la sorella per constatare che stesse davvero bene
“Ma che commuovente e adorabile riunione di famiglia”
Jared si era appoggiato al muro di una casa e con molta enfasi batte le mani
“Jared” sibilò Lia
“Oh principessa Lia, l’ultima volta siete stata così scortese con me… non pensavo di meritarmi un trattamento del genere”
“Va all’inferno”
“Solo se voi due verrete con me” dicendo questo estrasse la spada dal fodero e si avvicinò alle ragazze.

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Capitolo 19
*** Fine ***


Garrick procedeva a passo spedito per le mura del castello, aveva superato la massa di soldati che si accalcava a difendere le porte e ora si dirigeva verso la sala del trono dove sperava di trovare Jared.
Mentre percorreva i corridoi scorse una testa rossa che stava combattendo contro un paio di soldati, sorridendo si avviò verso di lui.
 
“Jared” sussurrò Mily “Per favore metti giù la spada”
Il ragazzo proruppe in una sonora risata “Non iniziare a piagnucolare! Non so come faccia a sopportarti quell’idiota di Akash”
Lia si girò verso la sorella lanciandole un’occhiata interrogativa “Mi devi dire qualcosa?” borbottò
“Lia! Non mi sembra ne il luogo ne il momento” rispose la sorella
“Per te non è mai il momento” brontolò ancora
“Signore? Non vorrei interrompervi ma ho una guerra da vincere” le interruppe Jared avvicinandosi minacciosamente
Lia si mise davanti alla sorella, era pienamente consapevole che le poche tecniche che Garrick le aveva insegnato erano inutili contro un esperto combattente come lui, ma doveva pur fare qualcosa
“Io non lo farei se fossi in te” le sorrise sprezzante Jared “Non ci vuole molto a infilzarti, dopo tutto una principessa è più facile da nascondere che due”
Lia deglutì ma si fece forza, dopotutto o affrontava Jared o Garrick ed era dell’ultimo che aveva maggior paura
“Guardie!” urlò lui “ Portatele al castello”
In un attimo cinque uomini sbucarono dal nulla e si avvicinarono, Lia estrasse il pugnale dallo stivale e si tuffò sul primo.
 
Akash atterrò l’ultimo dei due soldati e sospiro soddisfatto
“Sono estasiato” applaudì Garrick alle sue spalle, il ragazzo si girò sorridendo e corse incontro al suo comandante allargando le braccia ma quando gli fu abbastanza vicino Garrick lo prese e con estrema eleganza lo fece cadere a terra  “Sei un idiota”
“Beh anche per me è bello rivederti” bofonchiò l’altro alzandosi da terra
“Quando tutto questo sarà finito ti aspetta una punizione coi fiocchi”
“Lo immaginavo… ma ne vale la pena” sorrise Akash
Garrick alzò gli occhi al cielo e lo abbracciò “Congratulazioni”  staccandosi aggiunse “Allora, dov’è la principessa?”
“Potrei farti la stessa domanda” rispose guardandosi attorno “Visto che non è qui”
“L’ho lasciata all’accampamento…” spiegò
“Beh io ho lasciato Mily in una casa sicura…”
I due si guardarono per un momento ” Dannazione” dissero contemporaneamente e si precipitarono fuori dalle porte
 
“Bella mossa!” esclamò Mily una volta che furono lasciate sole nella cella
“Non ho mai pensato di abbatterli tutti e cinque” borbottò Lia portandosi una mano sull’occhio pesto “Comunque due su cinque è un buon punteggio” sorrise
La regina alzò gli occhi al cielo “ Ti fa male?”
“Non più di tanto”
Mily appoggiò la schiena al muro e sospirò “ Credo che sia giunta l’ora di fare quattro chiacchiere”
 
“La casa è vuota” sbottò Akash sbattendo la porta.
“Dannazione!” Garrick tirò un calcio al muro “ Capiranno mai che devono ascoltare quando si dice loro qualcosa?” disse esasperato
“Sono d’accordo con te Garrick, le principesse sanno essere molto disubbidienti” rispose Jared
Garrick e Akash si voltarono e videro il comandante nemico, insieme ai suoi uomini, che li osservava con un ghigno stampato in faccia.
 
Mily raccontò tutto ciò che era successo in quei mesi a Lia, la sorella sembrava pensierosa.
“Tutto a posto?” domandò allora la regina
“Non capisco, sei tornata indietro e sei finita in un disastro dopo l’altro” borbottò Lia
“L’ho fatto per il popolo…” iniziò Mily ma la sorella la interruppe
“Lo so e sono orgogliosa di te” concluse incrociando le braccia soddisfatta
La regina sorrise “Aspetta di vedere cosa ho ancora in serbo”
In quel momento una ragazza sbucò dal corridoio con un vassoio in mano  
“Madison?” domandò sorpresa Lia sgranando gli occhi
“Vedo che avete conosciuto mia sorella” sorrise lei “ Mi dispiace correggerla principessa ma io sono Katy”
“Ma certo” esclamò Lia dandosi un buffetto sulla tempia
“Quanto tempo abbiamo?” domandò all’improvviso Mily alzandosi e avvicinandosi alle sbarre
“Circa due minuti poi scatterà l’allarme” si avvicinò Katy poggiando il vassoio a terra, tirò fuori una chiave e la inserì nella toppa
“Cosa succede?” domandò Lia spaesata
Dalla piccola finestrella incominciò ad entrare fumo
“Diciamo che è scoppiato un piccolo incendio” sorrise Mily spingendo la porta della cella.
 
“Perché non risolviamo le cose facilmente? Voi venite con me senza combattere e nessuno si farà male” propose Jared
Garrick valutò la situazione, voleva chiedere a Jared dove erano le ragazze ma così rischiava, nel caso in cui lui non lo sapesse, di fargli sapere  che le principesse erano fuggite, spostò il peso da un piede all’altro.
“Abbiamo perso le parole… Generale?” lo schernì l’altro
Akash lanciò un’occhiata al compagno e poi fece un passo in avanti “Dov’è?”
Jared inclinò la testa di lato e sorrise “Stai forse cercando mia moglie?” domandò con tono ingenuo
Il rosso socchiuse gli occhi e sguainò la spada “ Cosa le hai fatto?”
“Io proprio niente… non posso garantire per loro” sorrise indicando i suoi uomini che scoppiarono tutti in un risata
“Ehi noi non abbiamo sentito! Fate ridere anche noi!” protestò una voce alle spalle di Jared
Garrick trasse un sospiro di sollievo nel vedere il volto fin troppo sorridente di Allen
Akash guardò il ragazzo e poi Garrick “è lui il capo dei ribelli?” chiese alzando un sopracciglio
Il comandante fece spallucce “è simpatico, fa bene il suo lavoro, non importa se è un ragazzino”
Allen sorrise sentendo quelle parole e alzando un braccio disse “ Poco sangue in giro, mi raccomando” e in un attimo la battaglia prese il via
 
“Hai fatto dare fuoco alla cucina!” sghignazzò Lia mentre correva con la sorella e Katy verso il salone principale “E hai fatto prendere del sonnifero alle guardie”
“Ti sorprendi tanto?” sorrise Mily
“Io l’ho sempre detto che facevi paura”
“Sono una regina e questo è il mio regno, devo proteggerlo a qualsiasi costo”
“Maestà da questa parte” disse Katy interrompendole
“Dov’è il capo dei ribelli?” domandò allora Mily
“In questo momento dovrebbe essere in giro per la città a combattere contro Jared” rispose Katy mentre sbucavano nel salone principale
“Benissimo, tutto sta procedendo secondo i piani… dov’è Akash?” Mily si piazzò davanti a una delle tante finestre del salone attendendo la risposta di Katy, che però non arrivò.
La regina si girò fissando la ragazza “Katy, dov’è Akash?” ripeté con calma
“Ecco… lo abbiamo perso di vista, penso che sia col capitano Garrick… però non ne sono sicura…” balbettò la ragazza
Mily si precipitò fuori dalla sala seguita dalle due ragazze
“Mestà aspettate un attimo! Non potete uscire la fuori” esclamò Katy
“Vai a cercare il capitano delle guardie di palazzo” ordinò
Lia le lanciò un’occhiata interrogativa
“è dalla nostra parte” spiegò la ragazza poi rivolgendosi a Katy “ Digli di andare in città e dare man forte ai ribelli”
“Noi due” disse indicando Lia “ andiamo a cercare i nostri uomini”
 
Akash si asciugò la fronte mentre abbatteva un altro nemico, lanciò una rapida occhiata a Garrick che si stava avvicinando a passo spedito verso Jared, decise si seguirlo
“Jared” chiamò Garrick, in un attimo i due uomini si fronteggiarono, la battaglia attorno a loro divenne silenziosa
“Capitano! Quale onore combattere contro di voi” lo derise l’altro
“Perché non hai seguito Kristopher?” domandò Garrick
“Era il mio re”
“Era?”
“Ah si, credo di averlo ucciso questa mattina o ieri… non ricordo” disse l’altro portandosi una mano al mento con fare pensieroso
“Sei un bastardo!” sbraitò il comandante scagliandosi contro
 
Quando Mily e Lia giunsero sul luogo della battaglia la maggior parte degli uomini era caduta, Lia vide Allen che con un affondo abbatteva un nemico.
Il ragazzo la vide e le corse incontro, la ragazza fu distratta da un’altra scena.
Garrick stava combattendo contro Jared, entrambi erano sudati e avevano il fiatone, non sarebbero resistiti ancora per molto. Lia si fece avanti ma una mano la bloccò “è la sua battaglia” disse Allen, la ragazza riportò gli occhi sullo scontro trattenendo il  respiro
 
Mily osservò la sorella sospirando
“Potrei gentilmente sapere perché non sei rimasta in quella dannata casa?” domandò Akash abbracciandola da dietro e affondando il viso nei suoi capelli per inspirare il suo profumo
Mily iniziò a piangere, il ragazzo la fece voltare “Ti hanno fatto del male?” domandò squadrandola
La donna scosse la testa sorridendo, Akash la prese per mano e la trascinò lontano dal luogo della battaglia
“Hai messo in pericolo te stessa e lui” borbottò accarezzandole la pancia
Mily alzò gli occhi al cielo, aveva ragione ma non lo avrebbe mai ammesso
“Perché non vai ad aiutare Garrick?” chiese lei per sviare il discorso
“Non mi farebbe intervenire, vuole sistemare Jared con le sue mani… io non ho alcuna intenzione di interferire anche perché ora sono piuttosto occupato” sorrise prima di avvicinarsi e baciarla con trasporto.
 
Lia tratteneva il respiro, Allen era al suo fianco sempre con una mano sulla sua spalla come per paura che da un momento all’altro la ragazza potesse buttarsi tra i due.
“Ce la farà” le sussurrò all’orecchio.
I due stavano combattendo da diversi minuti, oramai, il duello sembrava in fase di stallo fino a che Jared non estrasse un pugnale dallo stivale e lo lanciò addosso a Garrick che si accasciò al suolo, tra le urla della ragazza.
Jared gli si avvicinò sorridendo “Ops… mi ero dimenticato del pugnale nello stivale. Beh è stato un piacere, salutami il tuo Re all’infer…” non finì la frase poiché Garrick si era sollevato e lo aveva trapassato con la spada.
Il comandante nemico guardò attonito la spada e poi Garrick “ Ops… mi sa che non mi hai colpito”
 
Appena vide il corpo di Jared accasciarsi Lia si precipitò verso Garrick con gli occhi pieni di lacrime, inginocchiandosi al suo fianco incominciò a fargli domande “Sei ferito? Ti ha colpito? Stai male?”
“No, no e no… calmati Lia sto bene” sorrise lui appoggiandole una mano sulla testa e accarezzandole i capelli scompigliati
“Lui ti ha colpito” esclamò lei
“Solo di striscio, niente di grave” minimizzò lui
“Brutto idiota! Mi sono spaventata” strillò la principessa tra le lacrime
“ Non dire cosi… sai finalmente l’ ho capito “ sorrise il comandante
“Cosa?” domandò perplessa Lia
“Che il mio posto è accanto a te” disse avvicinando il volto a quello della ragazza e baciandola.
 
 
Il mio angolino
Buon giorno/ sera a tutti ^.^
Siamo arrivati alla fine della storia, un po’ mi dispiace ma vorrei ringraziare tutti quelli che hanno recensito (sia pubblicamente che in privato).
Naturalmente mi dispiacerebbe troncare così quindi entro Domenica (incrociando le dita) spero di riuscire a scrivere un piccolo, minuscolo, brevissimo epilogo ^.^

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Capitolo 20
*** Epilogo ***


 Due anni dopo…

Mi incamminai lentamente sulla collinetta mentre il bambino strillava muovendo i suoi primi passi incerti , al mio fianco mio marito sorrideva inspirando l’aria ricca di salsedine, con un urlò richiamò il bambino e dandomi un bacio disse “Ti aspetto qui”, io sorrisi e mi iavviai.

Quando arrivai in prossimità della tomba mi sedetti sull’erba e sospirai “Ciao”, la brezza mi accarezzò il viso “ So che non mi sono fatta vedere molto in questo ultimo periodo… va bene “ dissi alzando gli occhi al cielo “ è passato più di un anno ma sai ho avuto molto da fare…” mi guardai attorno e poi scossi la testa “No, non è vero, la verità è che non avevo il coraggio di venire a trovarti. Sono ancora arrabbiata con te, sappilo!” borbottai giocando con il piccolo anello al mio dito “Ma credo che sia giunta l’ora di affrontare le mie paure” sorrisi sistemandomi meglio “Probabilmente Garrick ti avrà già raccontato tutto… beh non mi interessa nulla. Allora vediamo…” dissi pensierosa “Da dove comincio? Ah si! Negli ultimi due anni abbiamo annientato le ultime forze di resistenza, ora il paese è in pace, molti troni sono stati restaurati e i governi cooperano, da quanto ne so esistono ancora dei gruppi che simpatizzano per quel folle di Jarem, ma sono in netta minoranza e sono ristretti a piccole aree... Allen è diventato Re del Sud! E non ci crederai mai ma lui e Katy si sono sposati! Circa due mesi fa, pensavo non avesse mai il coraggio di chiederglielo ma alla fine ci è riuscito” sospirai ripensando al viso pallido di Allen mentre mi diceva che Katy aveva accettato la sua proposta di matrimonio “ Per quanto riguarda il Nord… Mily è diventata regina e si è sposata con Akash, il matrimonio con Jared è stato dimenticato e ora è felice” ripensai a mia sorella che sbraitava ordini a destra e a manca mentre percorreva le stanze del castello col suo voluminoso abito mentre Akash scuoteva la testa sospirando qualcosa del tipo ‘Forse posso ancora salvarmi’.

“Hanno avuto due bambini, il primo si chiama Liuk ed è identico ad Akash, stessi capelli rossi e tantissime lentiggini sul visino, mentre la bambina si chiama Sonya, assomiglia a Mily se non fosse per i grandi occhioni verdi del padre, ha solo 6 mesi ma sa già come imporsi”, scossi la testa i miei nipoti erano una forza della natura, a volte Liuk scompariva per ore intere e quando tornava aveva i vestiti strappati e fango ovunque.
“Ti chiederai di me, beh non ho molto da dire, insomma dopo la fine della guerra Garrick mi chiese di sposarlo ma rifiutai, volevo viaggiare non mettere su famiglia, così partimmo. Garrick fu un ottimo compagno di viaggio, aveva affidato momentaneamente il comando dell’esercito ad Akash. Viaggiamo da Nord a Sud, ho visto posti bellissimi e visitato villaggi e conosciuto persone. Ero e sono ancora affascinata da questo mondo ma, una volta finito il viaggio, capii che mi mancava qualcosa e quel qualcosa era un posto che potevo definire casa. Così una sera mentre facevo l’amore con Garrick gli dissi ‘si’” mi scappò un sorriso ripensando alla scena, Garrick che mi osservava stupito mentre realizzava il significato di quel ‘si’.

“E cosi ora sono una donna sposata, con un bellissimo bambino”

“ E un bellissimo marito, aggiungerei” disse Garrick avvicinandosi a me, mentre teneva in braccio il piccolo Kriss.

Sorrisi rivolta alla tomba e per un breve attimo, proprio mentre una folata di mento scompigliava i miei capelli mi parve di sentire una risata accompagnata da poche semplici parole “Grazie, Miss Avvoltoio” 

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