sunrise

di Mirko Gavelli
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Compleanno ***
Capitolo 2: *** In Viaggio ***
Capitolo 3: *** La Ronda ***
Capitolo 4: *** Cyris ***
Capitolo 5: *** Edward e Jacob ***
Capitolo 6: *** Preoccupata per Edward ***
Capitolo 7: *** Punto di non ritorno ***
Capitolo 8: *** Bella, Edward e Jacob contro Cyris ***
Capitolo 9: *** Alla Ricerca Del Mostro ***
Capitolo 10: *** Colpo Di Scena ***
Capitolo 11: *** Edward e la sua malattia ***
Capitolo 12: *** Il saluto a Edward ***
Capitolo 13: *** Edward e Renesmee ***
Capitolo 14: *** Ritorno a casa ***
Capitolo 15: *** La festa del sopravvissuto ***



Capitolo 1
*** Compleanno ***


Renesmee
E’ assurdo. Mamma sembra una ragazzina. Sempre a baciare e palpare papà. La sento ridere nell’altra stanza e oggi è il mio compleanno.
Che dire ho sette anni ma ne dimostro almeno il doppio e non so cosa è peggio se essere una bambina interrotta o una ragazza interrotta.
In ogni caso ieri Jake mi ha detto che mi avrebbe fatto un regalo speciale. Sono ansiosa di sapere cosa ha in serbo per me il mio caro amico. Jake mi piace, anche se è un lupo. Mi piace come persona, è sempre gentile con me.
Mi ha dato sempre ascolto da quando sono nata. Mi ricordo quando una volta caddi mentre stavo giocando.
Avevo due anni, Jake corse subito verso di me “Nessie! Ti sei fatta male?” gridò guardando se mi fossi rotta il ginocchio che avevo sbucciato.
Fortunatamente non mi ero fatta niente ma Jake mi guardò con tanto di quell’amore che mi sentì strana. Ogni tanto quella sensazione ritorna in me quando guardo Jake e un po’ capisco anche mamma.
Che sia questo l’amore? Non sono tanto esperta. Chissà. Papà uscendo dalla stanza mi dice “che cosa stai facendo Nessie?” non mi piace quando mi chiama così, e allora faccio la mia solita faccia imbronciata.
Lui mi legge nel pensiero come sempre e capisce “Ok. Renesmee. Va bene?” mi sorride. Papà e Mamma sono veramente belli, mamma è tanto premurosa con me.
Anche se sono cresciuta cerca sempre di aiutarmi a vestirmi ed io la guardò sempre stranita.
Siamo molto simili io e lei, papà si gira verso di me e me lo ripete per l’ennesima volta “Sei proprio come tua madre sai? Oggi è un grande giorno vero? Sei pronta per il tuo compleanno?”
mi chiede papà ed io gli rispondo “Certo. Che regalo mi hai preparato oggi?” e papà mi guarda e mi dice “tesoro mio, è una festa bellissima, vedrai che ci divertiremo tanto.
E poi ho un'altra sorpresina che ti piacerà sicuramente. Amore mio” e mi bacia la fronte come fa sempre con mamma. Papà è meno premuroso ma molto affettuoso con me.
Cerco di toccarlo e lui si scansa dicendo “Ehi! Non barare!” e scoppiamo in una risata fragorosa.
Mamma esce dalla stanza e mi sorride esclamando “Piccola oggi non puoi toccare nessuno.”
Ci giriamo io e papà e guardiamo mamma con un’occhiata stranita e lei s’imbarazza e accenna una giustificazione dicendo “Intendevo! Non puoi leggere nella mente di nessuno oggi! Maliziosi!”
e papà la guarda come se fosse estasiato dalla sua bellezza e dolcezza.
“Quanto ho atteso questi momenti amore mio.” Esclama alzandosi mentre bacia la mano che dolcemente teneva tra le sue.
Mamma arrossisce ed io rido imbarazzata, eccola! Questa è la sensazione che provo quando sto con il mio Jacob! E’ forse amore?
Ho solo una cotta da ragazzini? Papà e mamma mi guardano perplessi e lei mi chiede “Cosa c’è amore? Pensieri?” ed io come al solito mi tengo tutto dentro e dico di no,
ma dentro di me ho un fuoco che arde di risposte. In quel momento Jacob entra in casa ed io corro verso di lui dicendo “Jake! Finalmente sei arrivato” Papà e mamma sorridono e si avvicinano per salutare il mio Jacob. Il mio Jacob…
come mi piace dirlo…Lui è solo mio. “Nessie! Ciao sono qui adesso. Ehi ragazzi. Come sta andando?” dice Jake che oggi è vestito con un paio di jeans e una maglietta che fanno vedere le sue forme muscolose,
Il mio Jake è sempre in forma e poi è la sua natura. Una natura da lupo. Papà mi guarda e dice “Nessie?” ed io arrossisco dall’imbarazzo, solo Jake può chiamarmi così, sono la sua Nessie.
Ecco la ragazzina che c’è in me, è uscita un’altra volta. Poi papà saluta Jacob “Ciao Jacob come stai?” e lui accenna un sorriso.
Mamma abbraccia Jake e dice “Non farti toccare da Nessie.” E Jacob guarda mamma come abbiamo fatto noi prima e lei dice “Cosa?”
“Amore è meglio che dici non farti leggere i pensieri.” E tutti scoppiamo a ridere e mamma dice “D’accordo. Venite. Andiamo nello studio.
Renesmee te stai qui. Operazioni di compleanno!” e i tre vanno verso lo studio e Jake mi guarda un’ altra volta sorridendo per poi entrare anche lui nella stanza lasciandomi sola.
Jacob entra per ultimo nella stanza e chiede a mamma “La moto è pronta, Edward ho il tuo permesso?”
papà lo guarda per un momento poi accenna un sorriso e dice “Va bene. Ti affido mia figlia, però stai attento. Deve nutrirsi durante il viaggio”
e Jake annuisce dicendo “Certo, ho già i sacchetti pronti. Non mi dire che ora non vi fidate di me” e mamma risponde “Certo che sì. Solo che devi stare attento.
Nessie è pur sempre una bambina. Stai attento ai nuovi vampiri in giro, essi sono peggio dei Volturi” Jacob sospira e dice “Non credo. Peggio di quella Jane? Nah!” e tutti ripensano a sette anni fa,
al quasi scontro con la società di vampiri di Volterra che è denominata appunto, I Volturi. Papà e mamma mi dovettero difendere perché la zia Irina disse a loro che ero un abominio,
uno scherzo della natura. Poveretta. Non aveva capito niente di me. Jake si gira verso mamma e dice “Senti che cosa farai per Nessie? Lo sai che non le piacciono le torte gelato!”
la guarda in maniera goffa attendendo una risposta da mamma che lo guarda e ruota gli occhi all’insù dicendo “Eccolo. E’ tornata mamma Jackie!” i tre ridono di gusto
e Jake ancora con il sorriso in faccia risponde “Spiritosi! Tutti e due!” e mamma continua “Tranquillo. La torta di fragole è pronta. Vero amore?”
e papà mette un braccio sulla nuca di mamma la quale sospira. “Certo! Una buonissima torta di fragole e panna. A noi non è piaciuta sai com’è, siamo vampiri.
Ma sono sicuro che ne vorrete ancora!” Papà risponde a mamma e poi le bisbiglia “Certo se avessi tenuto le mani apposto mentre sistemavo le fragole, ci avremmo messo meno tempo” e i due sorridono imbarazzati.
“Ok! Andiamo da Nessie ragazzi” gli interrompe il mio Jacob.
Mamma, papà e Jake entrano nella cucina e Jake mi chiede “Andiamo vuoi venire con me? Ti porto a alla fermata dell’autobus”
e poi mi tende la mano. Io, un po’ imbarazzata, gli porgo la mia e vedo papà sorridere come se avesse già capito quello che penso.
“Papà! Non barare anche tu!” e mamma con il suo scudo mentale blocca il potere di papà e mi dice “Ci penso io tesorino mio!” io sorrido arrossita e saluto papà e mamma con la mano.
“La mia piccola è già adulta” dice papà mentre stavo per uscire. Forse è vero. Sono già un’ adulta e so quello che voglio ma lui mi vorrà? E’ questa la mia paura più grande. Forse sono solo una sorellina per lui.
E questo mi fa paura. Paura di sbagliare. Apro la porta della casa dove viviamo che tra l’altro devo dire che è una bellissima casa. Papà l’ha comprata con mamma tre anni fa,
mi ricordo nonno Carlisle che contrattava con la sua voce calma, pulita e rassicurante con il proprietario d’allora.
Che risate ci facemmo io e Jake a vedere nonno che convinceva il signore che non mi ricordo come si chiama, a vendere la casa a metà del prezzo.
Il bello è che ci riuscii. Fu fantastico! Jake mi guarda e mi chiede “Ehi. A che pensi?” non so che dire allora sparo un’altra bugia “Niente che oggi sarà una giornata lunga a scuola. Non vedo l’ora di tornare a casa”.
Jacob sorride e io mi perdo nel suo sorriso smagliante e rassicurante. “D’accordo. Oggi ci saremo tutti ok?” mi dice Jake ed io annuisco sorridendo.
“Mamma, papà, Nonno Carlisle, Nonna Esme, gli zii. Seth, Leah.”
Che cosa? Quella sciacquetta sarà al mio compleanno? Quella cagnetta acida! La mia espressione è cambiata ora sono tutta imbronciata e Jake mi dice “Che c’è Nessie?”
ed io faccio finta di niente e dico “Niente Jake. Sto benissimo!” rispondo un po’ innervosita e finalmente arriviamo alla fermata del Bus e così possiamo finire questo momento triste e ridicolo.
Jake mi saluta con la mano e accennando un sorriso corro subito dentro l’autobus. Sono gelosa di quella smorfiosa che scherza sempre con il mio Jacob.
Nessuno lo deve toccare come vorrei toccarlo io! E poi mi innervosisco con lui e divento rigida.
L’autobus parte e io mi volto per vedere Jake, mi sono già pentita di essere stata così brusca ma lui era già andato via.


 
Edward
Mi guardo intorno in questa mattina autunnale e la mia splendida moglie mi sta guardando con gli stessi occhi della prima volta in cui facemmo l’amore, che momenti indimenticabili!“
Che stai guardando?” mi chiede ed io con il mio indice, le faccio capire che è lei la mia fonte dei pensieri e lei senza dire niente sorride,
il sorriso di Bella mi ha sempre ammaliato è come il sole quando sorge e illumina il giorno. Mi viene vicino ed io metto le mie mani sulle sue guance delicate e soffici.
Posso sentirla respirare più forte in questo momento. Mi bacia delicatamente e mi dice “Ti amo Signor Cullen.” Ed io le rispondo “Anch’io Signora Cullen. Aspettiamo Carlisle per iniziare i preparativi o incominciamo da soli?”
Bella ci pensa un momento staccandosi da me “iniziamo noi dai.  Apparecchiamo la tavola e poi ci rilassiamo un po’”. E mi sorride mentre me lo dice.
Sorrido anch’io alla mia ragione di vita e vado a prendere la tovaglia mentre lei afferra i piatti. La mia Bella, con i suoi movimenti femminili mi provoca sempre sensazioni d’amore.
Sistemo la tovaglia, una tovaglia color giallo canarino, come piace alla nostra piccola Nessie.
Bella inizia a sistemare i piatti e in quel momento un qualcosa succede dentro di me, vecchi ricordi, quanto ho desiderato questi momenti familiari con lei.
Ho aspettato Bella per un centinaio di anni e ora l’ho trovata. E’ qui con me che fa mestieri domestici per nostra figlia.
Tutto questo è un sogno per me. Un sogno così pulito, nitido. Sono sette anni ormai che la nostra vita è un sogno infinito.
Bella mette l’ultimo piatto, il mio e mi guarda dolcemente e mi dice “Mi stai ancora fissando a quel modo!” ed io rido beatamente.
Non resisto a lei e al suo fascino e poi abbasso la testa imbarazzato e lei con uno scatto in un attimo arriva da me, le sue abilità vampiresche sono aumentate tanto negli anni ora è proprio una forza della natura.
“Sai voglio farti sentire un attimo cosa ho dentro adesso…” e in quel momento il mio amore fa la cosa più bella che possa fare con me: aprirmi il suo cuore.
Lei sposta il suo scudo mentale per farmi vedere a cosa stesse pensando e la prima cosa che leggo mi riporta a due anni fa a Natale che mi preparò una cena perfetta, una fantastica bistecca e dell’ottimo vino
o meglio dell’ottimo sangue di cervo appena cacciato. Jacob era andato con Nessie a casa di Billy Black, noi avevamo la casa tutta per noi.
E in un secondo, grazie ai suoi poteri, salì su di me baciandomi avidamente ed io con tutta la passione le dissi “Amore mio, la mia anima è tua. Per sempre ”
e un altro bacio, e ancora un altro fino a ritrovarci nudi sul pavimento e… In quel momento Bella chiude lo scudo mentale e il ricordo finisce.
Ora sono in estasi e Bella mi dice “Ehi! Ti sta cadendo un po’ di bava dalla bocca Signor Cullen!”
e ci mettiamo a ridere e la bacio ancora mentre cerco di sbottonarle il primo bottone dei suoi jeans stretti che mi fanno impazzire,
che disegnano quelle forme bellissime. E in quel momento il campanello suona e capisco che Carlisle è arrivato.
Andando da Carlisle non riesco a smettere di pensare a questa casa. E' bello non aver abbandonato Forks in questi anni.
Questa casa è molto confortevole, grazie a mio padre, Carlisle, abbiamo pagato la metà del prezzo. E' stato un ottimo affare per noi.
Beh tre camere da letto, due bagni fantastici, una sala studio, una cucina splendida, Sala da pranzo e soggiorno impressionanti. Vale la pena di fare qualsiasi cosa per comprarla.
Bella si riabbottona e sospira un attimo imbarazzata, si rialza e va ad aprire a Carlisle che le dice “Bella. Come sono contento di vederti.” E la abbraccia delicatamente
e poi vede me e mi sorride e mi chiede “Edward come va?” “Tutto bene” gli rispondo, anche se poteva venire una mezz’ora più tardi a casa.
Carlisle ha con sé, nel suo cappotto scuro, un paio di bottiglie di qualche bevanda di questi tempi. Non mi ricordo molto le marche, ho 116 anni ormai, le ho viste tutte.
“Sono per le amiche di Renesmee. Non possono bere sangue giusto?” ed io annuisco “Certamente dalle a me che le metto nel frigorifero.
Bella fai vedere a Carlisle i nostri pacchi regalo così ci da una mano.”. Bella sorride e accompagna Carlisle mentre io vado in cucina a sistemare le bottiglie.
Una volta messe le bottiglie nel frigorifero, girandomi verso la finestra inizio a sentire dei dolori lancinanti al cuore. Anche se non batte, ma sento che mi fa male e ho un piccolo flash, una visione.
Vedo Renesmee su un precipizio, non so dove mi trovo, siamo su una montagna credo. E’ tutto rosso scuro intorno a me, Renesmee mi guarda e mi sorride e poi scompare.
Mi riprendo scuotendo il capo, deve essere stato il sangue che è andato al cervello, almeno credo. Bella torna insieme a Carlisle che sta portando i quattro regali da parte nostra per Nessie.
Carlisle, da ottimo dottore, nota subito che ho qualcosa di strano e mi chiede “Che cosa c’è Edward?”
ed io gli rispondo mentendogli “Niente, niente. Tutto apposto, sono solo scivolato” il vampiro che mi ha creato mi guarda e credo che l’abbia bevuta questa bugia.
Almeno spero, non voglio che si preoccupino per me, sono troppo felici e non voglio fargli stare male proprio adesso. Nello stesso momento arrivano tutti gli altri.
Per prima Alice come al solito con il suo carattere sbarazzino bussa aprendo la porta dicendo
“Non venite ad aprirmi tanto lo sapevo già!” e sorride dolcemente, dietro di lei c’è sempre mio fratello Jasper che oggi indossa un vestito moderno, mi fa strano vederlo vestito in jeans e maglietta lui che è sempre così antico.
Forse più antico di me. Emmett e Rosalie entrano per ultimi salutando me e poi Bella che abbraccia sia Alice sia Rosalie.
“Che piacere rivedervi! Mi siete mancate” esclama mia moglie mentre io do una pacca sulla spalla a Emmett che mi chiede
“Dai mettiamoci lavoro. Dopo ci guardiamo un po’ la partita? L’hai registrata vero?” ed io mi sono dimenticato di farlo ed Emmett capisce subito e
mi fa una delle sue facce e mi risponde“ Accidenti! Toccherà a noi andare a caccia allora. Jasper starà qui a sistemare tutto”
Bella si gira e ci dice “Tanto questa volta se ci tagliamo con i regali non succede niente vero Jasper?”
e mio fratello sorride e risponde “Basta che gli amici umani di tua figlia non si avvicinino troppo!”
e tutti sorridiamo tranne Bella che dice “Devi controllarti!” e Jasper gli risponde ironicamente “Come ho fatto con te no?” Bella sospira preoccupata e allora gli metto un braccio intorno al collo dicendole
“Non avere paura. Jasper ti sta solo prendendo in giro!” e poi lo guardo fintamente serio e concludo “Almeno credo!” e tutti compresa Bella ci facciamo una gran bella risata.
Che bella mia moglie quando sorride, le bacio la tempia mentre lo fa e mi sussurra “non ti faccio entrare nei miei pensieri adesso. Devi avere pazienza!” ed io sorrido e le bacio la fronte.
Lei ha un piccolo sussulto e tuti ci guardano e iniziano a mormorare maliziosamente, Emmett si gira verso di me e mi dice “Ehi! Affittatevi una stanza!”.
“Mmm Fuffi è qui!” esclama Alice per annunciare la presenza di Jacob nelle vicinanze e poi leggo nei suoi pensieri e Alice mi guarda e dice “Smettila! Mi da fastidio quando lo fai Ed!”
“Sta arrivando anche Esme.” Dico a tutti mentre vado ad aprire la porta per ospitarli dentro. Ed eccoli, Jacob ed Esme che arrivano insieme dal negozio dove Renesmee e Jacob avevano comprato il regalo per Nessie.
I due mi salutano ed entrano in casa mentre Bella, Carlisle e gli altri stanno impacchettando i regali.
Jacob prende la busta, dove teneva il regalo e lo mette sul tavolo, è un I-Phone di nuova generazione.
Penso che Jacob avrà speso molti soldi per esso e gli chiedo “Non è un po’ troppo per le tue finanze Jacob?”
e lui mi risponde “No. Io ho solo consigliato Esme e comunque anche se fosse l’officina vende bene. Adesso non farmi la paternale ok?”
e mi guarda con il suo solito modo…cagnesco.
Io sorrido per tagliare corto e chiamo Emmett “Ehi! Andiamo dai. Ho sentito che un leone di montagna è nelle vicinanze”
ed Emmett mi risponde “Cento punti a chi lo trova per primo. Ah! Niente armi solo denti ok?”
Io annuisco e Jacob ci guarda alla sua maniera e dice “Sempre i soliti vampiri…” vado da Bella, la bacio lentamente e lei mi sussurra
“Portami una buona porzione di cervo che ti cucinerò un piatto memorabile amore mio.” Jacob sente Bella e fa una faccia addolorata “Mmm penso che sto per vomitare”
ed io ed Emmett usciamo dalla porta per dirigerci nella foresta. Forks non è cambiata parecchio in questi sette anni e mentre corriamo velocissimi verso la parte nord della città,
notiamo sempre le solite persone girare per la città. “Ehi fratellino! Sei lento!” mi incita Emmett che è davanti a me. Io aumento la velocità e come una saetta sorpasso Emmett e arrivo prima di lui alla foresta
e quando mio fratello giunge sul posto gli dico “Chi è il lento?” ed Emmett che non accetta mai la sconfitta, mi propone un’altra sfida.
La nostra solita sfida, per ogni animale preso sono venti punti. Se uccidiamo un leone di montagna, sono cento punti.
Se uccidiamo tre animali di fila, prendiamo un bonus di trenta punti in più. Bella detiene il record di prede uccise nella famiglia Cullen.
E’ arrivata a quattordici. Otto cervi, quattro alci, e due leoni di montagna. Emmett è forte ma è troppo rumoroso.
Lui va bene con gli orsi mentre io sono più scaltro di lui. Non sarà difficile vincere la sfida.
Emmett si mette alla caccia di qualche preda correndo via mentre io salgo sugli alberi per avere una visuale maggiore.
Noto subito che c’è un gruppo di cervi lungo il piccolo fiumiciattolo a sinistra.
Salto di albero in albero fino ad arrivare in prossimità del fiume e allora mi fermo e scendo dall’albero e inizio a muovermi lentamente come un leone di montagna pronto a uccidere la preda.
Il gruppo è formato da cinque cervi, tre maschi e due femmine. Noi abbiamo una regola, non uccidiamo femmine per il semplice motivo che devono procreare e non potremmo più cacciare nella foresta nel lungo periodo.
M’inginocchio e camminando lentamente mi avvicino al gruppo e punto il mio sguardo al bersaglio che ho scelto. E’ un cervo abbastanza adulto. Mi concentro e inizio a sentire il suo cuore battere.
Isolo il suono dei suoi battiti pronto al balzo fatale e salto sulla preda e con un colpo immobilizzo il cervo e gli mordo il collo succhiando il suo sangue. E’ un gusto caldo e buono per i nostri gusti.
Emmett balza su uno dei cervi che stavano fuggendo e con un pugno sul cuore lo uccide sul colpo. “Ehi! Mi stavi seguendo!” gli grido.
“Nessuna regola amico!” e risparisce ed io prendo i due cervi per portarli nella nostra zona di ritrovo per poi ritornare a cacciare.
Emmett fa un passo falso schiacciando un ramo e lo sento, è dietro di me che mi stava ancora seguendo e allora parto velocissimo verso la radura e vedo l’altro cervo,
l’unico rimasto del gruppo che si è rintanato vicino al fiume.
Emmett arriva affianco a me e dice “Ultimo. Siamo venti pari Ed! Chi prende questo vince ok?” ed io annuisco.
Abbiamo bisogno di almeno tre cervi ogni caccia per sfamare le nostre famiglie.
Ed Emmett parte alla caccia ma il cervo se ne accorge e corre per salvarsi la vita in quel momento trovo il punto debole dell’animale
e salto dall’altra parte del fiume sbarrandogli la strada e il cervo corre verso destra, all’interno della foresta.
Devo prenderlo prima che arrivi al confine con i Quileute dove noi non possiamo cacciare.
Carlisle non vuole venire meno al suo patto e nemmeno noi. Emmett ormai è indietro, si è arreso.
E tocca a me quindi portare a casa il nostro cibo. Corro più veloce possibile e supero il cervo saltando sull’albero con un colpo di reni salto addosso al cervo a pochi metri dal confine e lo uccido con un colpo sul collo.
Prendo in braccio il cervo e lo riporto da Emmett e gli dico “Hai perso e lo sai che devi fare!”
Chi perde, infatti, deve portare le prede a casa.
Sono sicuro che Emmett non avrà problemi e così  ripartiamo per casa correndo alla velocità della luce.

Bella
E’ pomeriggio inoltrato ormai e la mia piccola Renesmee sta per tornare da scuola.
L’autobus si è fermato a metà miglia da qui. In un lampo arriva a casa e bussa alla porta che era stata chiusa da Edward.
Eccola la mia bambina è tornata da scuola.
Apro la porta per accoglierla in casa e le dico “Allora sei pronta?” lei annuisce accennando un sorriso e quando entra, rimane sorpresa dalla tavola imbandita,
dei regali sul tavolino pronti per essere sfilati da lei e la prima cosa che fa è correre verso Jacob. “Ciao Jake! Scusa per stamattina” Di che sta parlando? Penso tra me e me.
Jake se ne accorge e dice “Nessun problema. Dai andiamo a prepararci ci saranno dei regali grandiosi per te oggi!” e i due corrono a lavarsi le mani e in quel momento Edward ed Emmett tornano.
Quanto è bello il mio uomo. “Hai vinto?” lui mi sorride ed io corro verso di lui baciandolo e dandogli una pacca sul sedere. “Bravo tesoro mio. Adesso preparo la cena ok?”
e lui dice “D’accordo. Io mi vado a fare una doccia” io lo guardo maliziosamente e mio marito mi risponde “Anche senza lo scudo capisco i tuoi pensieri sai?”
e scoppiamo a ridere mentre lui va a farsi la doccia io torno in cucina a preparare una cena speciale. Sento una folata di vento arrivare, sono le amiche di Renesmee.
Sangue a volontà. Carlisle che mi sta aiutando a pelare le patate mi guarda e dice “Bella senti a te Edward non ti è sembrato strano?”
ed io lo guardo perplesso e gli rispondo “No Carlisle. Perché?” “Una sensazione mia. Ho notato delle stranezze oggi”
mi risponde e poi continua “Magari mi sbaglio. Anzi sicuramente mi sbaglio” e sorride.
Carlisle ha un sorriso così rassicurante, è una persona troppo buona. Ecco gli amici di Renesmee e Alice corre per farli entrare.
“Jasper mi raccomando!” dico a mio cognato che mi guarda e sorride “Tranquilla Signora Cullen. Non ho neanche sete!” e io cerco di non preoccuparmi.
Mi ricordo ancora il mio compleanno e la rottura con Edward, che brutto ricordo quello.
Senza di lui non so che farei, è la mia ragione, il mio destino. Mi sento persa senza di lui. Edward arriva proprio in questo momento.
Le amiche di Renesmee sono tre: Laurie, una ragazza alta capelli corvini neri vestita con un maglioncino verde,
poi c’è Sarah, ragazza bassa con capelli biondi vestita con una gonnellina carina, un po’ troppo per una ragazzina di sedici anni per i miei gusti.
E poi c’è Claire. Claire è la più carina delle tre ed è anche una vera amica per Renesmee.
E’ alta poco più di Rosalie e ha i capelli castani e gli occhi neri. Mi piace, è sempre gentile. Edward saluta le tre che rimangono infatuate da mio marito come sempre.
Esco dalla cucina con il mio grembiule addosso per salutarle. “Buongiorno signora Cullen” mi dicono ed io sorrido e le faccio accomodare
“Vi sto preparando una cena squisita. Sedetevi pure ragazze. Devo tornare in cucina”
Ed io torno a preparare il primo piatto, pasta al pomodoro e basilico e il secondo piatto è agnello, cacciato da me l’altro giorno, con patate e carote lesse.
Ho ormai finito di tagliare le porzioni dell’agnello e Carlisle sorride e porta le bevande sul tavolo.
“Servitevi pure ragazze”. Sul tavolo ci sono gli antipasti. Gli abbiamo comprati al supermercato.
Edward ha insistito che qualcosa non la cucinassi io benché adori la mia cucina. Noi vampiri non ci nutriamo di verdure o patate ma la carne è un ottimo sostituto del sangue almeno per un po’.
Mi ricordo una volta cucinai a Edward e Renesmee un arrosto da far venire l’acquolina in bocca. Mi ricordo che Edward non voleva neanche bere sangue da quanto era sazio.
Ed ecco la mia piccola che apre i suoi regali. I suoi occhi sono così vivi e puri. Il primo regalo è di Emmett e Rosalie, un paio di scarpe alla moda molto carine.
Rosalie sorride e Nessie ringrazia. Alice da il suo regalo eccitata come sempre e dice “So che ti piacerà” non avevo dubbi penso tra me e me.
Alice e Jasper hanno regalato un album molto bello. “Ci puoi mettere le foto che vuoi” dice Jasper accennando un sorriso.
Edward sorride come se sapesse già che quell’album diventerà il suo diario segreto di foto con Jacob.
Sorrido e Carlisle ed Esme porgono il loro presente, un I-Phone. Renesmee ride come una matta.
Credo che sia il regalo più bello per lei. Le sue amiche sorridono, Edward ed io ridiamo mentre Renesmee abbraccia i genitori di mio marito.
Esme mentre è stretta da mia figlia dice “Piccola devi ringraziare anche Jacob, mi ha aiutato a scegliere, sono una frana con questa tecnologia!”
Jacob accenna un sorriso e Renesmee ha trovato una scusa per abbracciare il suo amichetto. Anche se amichetto ormai non è più appropriato per lui.
Edward si gira verso di me e mi sussurra “Nostra figlia se la fa con un lupo… chi l’avrebbe mai detto eh?”
io accenno un sorriso sarcastico e rispondo “Basta che faccia come il padre che non voleva toccare sua madre per niente e a me va bene!”
e gli lancio un’occhiataccia maliziosa e lui cerca per l’ennesima volta di entrare nei miei pensieri ma lo blocco con il mio scudo.
“Niente da fare!” e sorridiamo insieme. Jacob dice “Ok. E’ ora del nostro regalo. Io, Edward e Bella abbiamo deciso di farti un regalo speciale. Edward?”
mio marito scuote un secondo la testa come se fosse sovrappensiero e poi si riavviene dicendo “Si piccola. Questa sarà un’esperienza molto bella per te.”
E io finisco “Ma devi stare attenta!” e Nessie ci guarda stranita e mi dice “Mamma cos’è? Dov’è? E’ un cane vero?”
Tutti noi ci guardiamo accennando un sorriso tranne Jacob che mi dice “Non mi servono i vostri poteri per capirvi sai?”
e ridiamo mentre Edward dice a Renesmee “Abbiamo deciso di regalarti un viaggio.
Potrai visitare i boschi lontani del nordovest! Ti servirà una guida però. Jacob?” e Jacob sorride mentre Renesmee è estasiata mentre le dice
“Ci facciamo un viaggetto di tre giorni verso le montagne. Tu ed io ci divertiremo come matti vedrai!”
e Renesmee ormai ha spalancato la sua bocca sorridendo, credo che il regalo più bello sia il nostro.
Edward s’inginocchia e dice “Allora piccola sei contenta?” e lei lo abbraccia così forte che Edward stava quasi per cadere. “Grazie papà! Sei il migliore!”
ed Edward sorride e io m’inginocchio vicino a loro e Nessie mi stringe a se dicendo “Grazie, grazie, grazie!”
Noi vampiri non piangiamo, ma mi sento di piangere dentro e la mia piccola mi sorride e io le dico
“Renesmee. Devi stare attenta ok? Jacob ti proteggerà ma tu devi stare attenta, non ci sono solo leoni di montagna la fuori ok?”
e lei fa cenno con il capo e noi ci rialziamo mentre Jacob dice “Ok. La motocicletta è pronta. Sei pronta?” e Renesmee dice “Adesso?” e Jacob dice di sì con la testa.
Io e Edward guardiamo la nostra piccola mentre saluta le sue amiche che dicono di essersi divertite ma Edward legge nei loro pensieri e almeno per Claire è vero.
E poi con Jacob si prepara al viaggetto che poco più di un campeggio tra leoni di montagna, lupi e…vampiri.
Edward saluta nostra figlia e dice a Jacob “Jacob. Mi fido di te.” Jacob accenna un sorriso e io do un pugnetto a Jake e gli dico
“Ci vediamo tra tre giorni!” e lui mi sorride e Renesmee ci dice “Grazie! Non mi dimenticherò mai questo bel regalo!”
E’ proprio contenta di andare con Jacob in mezzo al nulla! Andrebbe con lui in capo al mondo ne sono sicura.
Si dirigono verso il garage dove la moto è già pronta con provviste e tutto il necessario.
Jacob e Nessie si siedono sulla motocicletta e noi due e i Cullen con la mano li salutiamo e Jasper ed Emmett scherzano su Jacob e gridano “Jake, Jake Ja-Ja-Ja-Jey!”.
Edward legge il pensiero di Emmett e dice “Ehi! E’ mia figlia ok?”
e Jasper risponde “Senti papino sappi che questo è solo l’inizio!” ed Edward fa il finto sostenuto ma so che lui ormai si fida di Jacob,
anzi credo che voglia pure bene al mio amico lupo. Ne hanno passate tante insieme e ora sono finiti per fidarsi l’un l’atro.
Jacob accende la motocicletta e partono verso le montagne a nord.
Noi salutiamo ancora la nostra piccola mentre ritorniamo dentro. “Scusate devo andare in bagno” dice Edward con una faccia tiratissima.
Corre dentro e si chiude. Non l’ha mai fatto. Non si chiude mai. Quante volte abbiamo fatto l’amore lì dentro! Che ricordi.
Ma poi penso a quello che mi ha detto Carlisle e penso che forse qualcosa è successo a mio marito e vado vicino alla porta del bagno e busso
“Amore? Tutto bene?” e lui non risponde. Sento però il frusciare del lavandino e richiamo Edward “Edward!”
e lui mi risponde questa volta dicendo “Si sono qui. Un attimo.”
E apre la porta e mi sorride. Sta bene e mi dice “Amore. L’agnello era troppo cotto. Ho rigettato un pochino”
Mi sento male per questo. E lui mi abbraccia. Siamo freddi, certamente ma sento un calore dentro di me quando mi abbraccia che non capisco niente e gli dico
“Mi farò perdonare quando se ne vanno i tuoi” e lui mi sorride e lo bacio con una foga animalesca che ormai conosce troppo bene.
Ho voglia di lui. Ho voglia di sentire i suoi sospiri su di me. Ho voglia.
Ci sistemiamo e torniamo dai nostri parenti sapendo che la notte sarebbe stata fantastica.
 

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Capitolo 2
*** In Viaggio ***


Renesmee
Oggi è il secondo giorno che sono da sola con il mio Jake.
Che bel regalo che mi hanno fatto! Jacob mi ha portata a vedere la natura
e mi ha raccontato di come la sua tribù cacciava le cattive creature durante il periodo della secessione americana.
Quante storie sa il mio Jake! Oggi faremo un’escursione sulle montagne, abbiamo già montato la tenda e le provviste non mancano.
Jacob si mette davanti a me e dice “Nessie. Al primo timore dimmelo ok? Ti proteggerò io!” e mi sorride mentre io annuisco e partiamo verso la montagna.
Per fortuna che ho preso gli stivali senno i piedi sarebbero diventati ardenti.
La foresta è veramente bella, i suoi arbusti autunnali si sono ormai ingialliti e le foglie sono quasi tutte a terra.
Non fa freddo ma neanche caldo, è un clima perfetto. Jacob mi tende la mano per salire un sasso abbastanza grande e superiamo l’ostacolo insieme.
Io sorrido e penso a quanto vorrei che mi prendesse la mano per altri motivi, magari per baciarmi. Sto fantasticando lo so.
Ma sono pur sempre una ragazza oltre che un ibrido umano-vampiro! Jacob mi guarda e mi chiede “Che succede nella tua testolina Nessie?”
ed io imbarazzata dico “Niente. Soliti pensieri” e lui sorride e dice “Forza per di qua” indica con la sua mano la parte della montagna a destra
e mi guida come ha sempre fatto da quando sono nata. Da quando è stato folgorato dall’imprinting. Ed eccoci sul punto più alto della montagnetta,
posso vedere la nostra tenda da qui. E noto un qualcosa di molto veloce muoversi aldilà della pianura a sud e glielo indico a Jake.
“Ho visto. Non è un alce di sicuro. Sento odore di vampiro. Nessie stai dietro di me!”
e mi afferra per mano cercando di essere il più furtivo possibile. Arriviamo alla tenda e una coltra di nebbia ci invade.
“Non avere paura Nessie! Stai dietro di me!” mi dice Jacob mentre si trasforma in lupo subito dopo le risate maligne si possono sentire nella nebbia.
E’ una voce sinistra e cattiva che ci dice
“Un cane che vuole uccidere l’aria? Che idiota che sei! Saresti già morto sai? Ma ho bisogno di te per portare indietro la piccola Renesmee!”
ed io penso a come sapesse il mio nome.
E Jacob dice “Vattene via brutto schifoso e lascia stare Nessie!” e inizia a sbraitare la sua foga
e la nebbia diventa di un bianco come la neve e ci spinge a terra e scompare con una risata dicendo “Questo è solo l’inizio razza di stupidi!”
e sparisce completamente. All’inizio non vedo niente di strano, sento solo un po’ di calore al braccio.
Mi tiro su il cappotto e vedo che sul braccio c’è una sorta di tatuaggio che non conosco.
Jacob si riveste, ed io arrossisco, possibile che anche in questi momenti sono così?
Si rimette il cappotto e ritorna da me. “Che cosa è successo?” e gli mostro il tatuaggio. E’ un’incisione strana.
C’è la lettera V che riconosco e lui mi dice
“Volturi! Quei bastardi! Ti hanno marchiata! Dobbiamo tornare a casa Nessie. Dobbiamo far vedere questo marchio a Carlisle e ai tuoi!”
io annuisco e capisco che la cosa è grave e iniziamo a togliere tutto, la tenda, i vestiti per terra e tutto il resto.
Una vacanza così bella si è dimostrata un incubo. I Volturi non mi lasceranno mai in pace.
Piango in silenzio mentre sistemo tutto e Jacob se ne accorge e mi prende a se e mi abbraccia dicendomi
“Non ti faranno del male. Non lo permetterò!” sento il suo cuore battere e cerco di sentire i suoi pensieri toccandolo
ma si scansa e mi dice “Nessie non c’è tempo dobbiamo tornare a casa! Andiamo!”
e così saliamo sulla motocicletta con tutto l’occorrente pronti per tornare a Forks.

Bella
Sto correndo nella foresta.
Sto cacciando come tutti i martedì e devo portare a casa almeno due cervi. Edward è con me come al solito.
In questa foresta ci siamo innamorati, in questa foresta abbiamo sofferto e in questa foresta mi ha chiesto di sposarlo, di vivere con lui per sempre.
Questa foresta mi ha dato la pace e l’amore che cercavo e mi ha fatto scoprire un mondo che non conoscevo.
Ringrazierò e proteggerò sempre questi alberi ormai appassiti dall’autunno. Edward arriva da dietro e mi dice “Ehi. Stai dormendo in piedi zuccherino?”
ed io mi giro per guardarlo e gli dico sarcasticamente “Zuccherino?”
e lui mi guarda stranito e mi dice “Non so come mi è venuta scusa!”
e corre via invitandomi a raggiungerlo. Le nostre corse vampiresche sono sempre così.
Lui mi provoca, io lo raggiungo e poi finiamo con il fare l’amore tra gli alberi.
Edward corre velocissimo ma io sono più furba di lui, conosco ormai la foresta come le mie pantofole che metto la sera quando mi accuccio con il mio amore a guardare la tv.
Salgo sugli alberi e come una scimmia salto di albero in albero senza che lui se ne accorga e i due cervi sono davanti a noi.
Vedo Edward che sta per attaccarli e a destra di loro c’è un leone di montagna pronto a fare altrettanto.
E mentre c’è questa sfida tra mio marito e il felino io giungo sopra di loro e aspetto il momento propizio di fare la mia mossa.
Il leone balza sui cervi ed io salto su di lui e lo azzanno uccidendolo nel frattempo Edward ha preso uno dei due cervi mentre l’altro è a pochi metri.
Riesco a vederlo e corro verso di lui e lo atterrò afferrandolo da dietro e lo uccido spezzandogli il collo.
Tempo fa, prima di diventare vampira, queste cose mi avrebbero fatto vomitare ma la mia natura me lo impone.
Non posso neanche comprare la carne al supermercato. Noi vampiri abbiamo bisogno di cacciare, siamo predatori.
E non possiamo stare in gabbia. Edward mi raggiunge con il cervo sulle spalle e mi dice “Brava tesoro! Il leone è tutto tuo se vuoi. A me stanno indigesti.”
Ed io sorrido dicendo “Tu sei più da preda facile lo so…” e lo guardo maliziosamente mentre cammino e muovo il mio corpo sinuosamente
verso il leone di montagna e posso sentire le sue pulsazioni sessuali da qui. E senza girarmi gli grido “Respira amore!”
e lui mi sorride e mi raggiunge in un attimo e mi bacia con una foga che sa di selvaggio. “Non posso… Ti desidero troppo…”
mi appoggia a un albero e inizia a baciarmi il collo, sento dei brividi e mi mordo le labbra,
ho voglia anch’io di lui ma poi penso che si stia facendo tardi e poi dobbiamo tornare a casa
e mentre mi sta sbottonando la camicia lunga aderente di color blu che porto gli dico
“Amore… Fermo.” E lui continua a baciarmi e poi gli metto la fronte sulla sua e continuo
“No. Dobbiamo tornare a casa. Forza! Non possiamo fare sempre sesso qui!” e lui sorride e mi dice “andiamo alla macchina dai. Portiamo i due cervi”
e cosi facciamo. Edward mi guarda e mi chiede “E il leone?” ed io gli rispondo “messaggio per gli altri: Non si cacciano i cervi qui. Proprietà dei Cullen”
ci mettiamo a ridere e arriviamo alla macchina senza problemi.
Sistemiamo le prede nel cofano e partiamo verso casa. Abbiamo cambiato macchina l’anno scorso.
Abbiamo venduto la vecchia per prendere questa Jeep molto grande e confortante.
Mi ricordo ancora la prima volta che abbiamo girato in macchina, quando ancora non sapevo chi in realtà Edward fosse.
Quando mi salvò da degli schifosi maniaci, la cena che feci con lui o meglio mentre lui mi guardava mangiare, quando gli toccai la mano ed era gelida.
Quanti ricordi qui a Forks. E ce ne saranno tanti altri ne sono sicura. Il nostro per sempre sarà un infinito sentiero di emozioni e pensieri.
Edward guida con tranquillità mentre io mi ripulisco la bocca dal sangue di leone di montagna e mi dice senza togliere gli occhi dalla strada
“Chissà che starà facendo la nostra piccola” ed io sospiro e rispondo “Chissà! Speriamo stiano bene e Jacob tenga le mani apposto!”
Edward sorride e dice “Mmm conoscendolo non credo che sarà facile per lui!”
lo guardo e imbronciata mi giro sul finestrino e faccio la finta offesa e lui mi guarda perplesso
“Cosa? Perché fai l’offesa adesso?” ed io non gli rispondo rimanendo girata dall’altra parte guardando sempre il finestrino.
Sento che cerca di entrarmi nel cervello per leggermi il pensiero ma lo blocco per l’ennesima volta.
“Ma quale parte della frase “Solo quando voglio io, potrai leggermi il pensiero” non hai capito amore?”
E si mette a ridere ed io vado in brodo di giuggiole guardando il suo viso così bello aprirsi in quella risata contagiosa e speciale.
Mi piace quando Edward ride, lo sento ancora più vicino a me, alla parte umana di me. Perché io credo che ci sia sempre una piccola parte umana in noi vampiri.
E la sua è la felicità, il sorriso e l’amore che prova per me e per la nostra piccola Nessie.
Arriviamo a casa e parcheggiamo la Jeep nel garage e vedo la motocicletta di Jacob parcheggiata di fianco.
Nessie è già tornata! Come mai? Mi chiedo. E guardo Edward preoccupata. Usciamo dalla macchina e corriamo verso la porta di casa.
Entriamo e Jacob e Renesmee sono seduti in sala da pranzo. Sono visibilmente preoccupati. Renesmee corre verso di me e mi abbraccia.
Io sono stranita e non capisco cosa stia succedendo. “Nessie! Che cosa è successo?”
e poi guardo Jacob che sta in silenzio. Il mio volto cambia subito e penso che lui abbia fatto qualcosa e grido “Che cosa hai fatto alla mia bambina?”
e Jacob mi guarda ancora immobile. Edward mi risponde “Aspetta” ma io non lo ascolto,
la mia rabbia ha preso il sopravvento e gli salto addosso atterrandolo gridandogli “che cosa hai fatto a mia figlia! Rispondimi!”
Jacob sbofonchia e balbetta “Bella. No. Asp..” Edward cerca di fermarmi e gli dico
“Non ti avvicinare. Non doveva andare con lui lo sapevo.” Jacob mi risponde “No. Non ho fatto niente!”
e Renesmee “Mamma così lo ammazzi! No!” e Edward cerca di fermarmi ancora dicendomi
“Non è andata così. E’ un’ altra cosa. Renesmee è in pericolo!”.
Mi fermo. E sospiro ancora su Jacob e mi rialzo calmandomi. Jacob si rialza lentamente e dice a Edward “Grazie per avermi letto il pensiero”
Edward risponde “Allora cos’è successo? Come mai siete tornati prima?”
e Jacob si siede sulla sedia e ci racconta “Siamo andati alla montagna, la ricordate no?” e noi annuiamo.
“Stavamo facendo un’escursione quando Nessie ha notato un qualcosa muoversi velocemente a sud.
Ho pensato subito a un vampiro e allora siamo tornati alla tenda per vedere” dice Jacob.
Jacob guarda Nessie e continua
“Una nebbia ci ha invasi. Non sapevo che fare e mi sono trasformato. La prima cosa che ho pensato era proteggere Nessie e nella nebbia si poteva sentire una voce.
Una voce infida e cattiva. Ci conosceva. Conosceva Nessie e poi la nebbia è diventata biancastra e ci ha colpiti facendoci cadere a terra.
E ora guardate che cosa ha Nessie sul braccio!”
e Nessie alza il suo maglioncino facendoci vedere un tatuaggio strano.
Una sorta di stemma nero con una grande V rossa in mezzo.
Penso subito ai Volturi. Guardo Edward che mi dice “Dici che sono i Volturi? E’ impossibile, abbiamo una tregua con loro. Non può essere!”
Edward mi guarda ed io penso “Può essere Jane! Quella maledetta arpia!”.
Jacob fa cenno di no con la testa e mi dice “No Bella. Era una voce maschile.
Mi ha detto e cito “Un cane che vuole uccidere l’aria? Che idiota che sei! Saresti già morto sai? Ma ho bisogno di te per portare indietro la piccola Renesmee!”
Jacob respira malamente e Edward dice “Devo dirlo a Carlisle.” Jacob risponde “L’avevo pensato anch’io.”
E va al telefono per chiamare mio suocero che saprà sicuramente che fare. Io sono un po’ imbarazzata con Jacob per prima e gli dico “Jake?”
e lui mi dice “Mmm” “Scusa per…” e gli indico il collo.
Lui fa un mezzo sorriso e risponde “Nessun problema, sei una mamma adesso Bella, difenderesti Nessie contro chiunque. Capisco benissimo.”
Sorrido a Jacob e Edward torna dicendo “Ho chiamato a Carlisle, non gli ho detto nulla. Lui saprà sicuramente qualcosa di più su quel marchio.”
E guardiamo tutti e tre la piccola Nessie che ormai non è più una bambina.
La guardo e, però penso che per me sarà sempre la mia piccolina che era minacciata dai Volturi e adesso dopo sette anni non è cambiato niente.
Mi sembrava troppo bello per essere vero. Che quei maledetti ci avrebbero lasciato in pace.
Avevano ragione Vladimir e Stefan del clan rumeno che ci aiutò a salvare Nessie.
“I Volturi non dimenticano. Dobbiamo eliminarli adesso che ne abbiamo l’occasione.”
Ancora sento le parole riecheggiare nella mia mente. La mia piccola sta seduta inerme e impotente in balia degli eventi che saranno brutali per lei. Guardo la mia Renesmee e penso a cosa possiamo aver fatto per meritarci quest’astio da parte dei Volturi. Abbiamo fatto tutto secondo le regole, le loro regole. Non mi sento di abbandonare mia figlia e mio marito adesso, e non lo farò. Questa volta li ammazzerò. Non gli darò la seconda chance che loro non danno mai.
Passa una mezz’ora e Carlisle entra e dice “Cosa è successo alla piccola Renesmee.”
Ed io accorro da lui e lo ringrazio di essere venuto così in fretta,
oggi Carlisle aveva diverse visite ma lui ha sempre una precedenza con noi.
La famiglia prima di tutto, questo mi dice sempre come questa volta.
Edward inizia a raccontare la questione al padre che ascolta attento e premuroso come sempre.
Poi Edward invita Nessie a mostrare al nonno il tatuaggio e appena Carlisle vede il marchio lo riconosce
“E’ il simbolo dei Volturi. Un grado minore però. Non è Aro e nemmeno Jane” Sospirano i miei insieme a me.
“E’ una creatura potente però. Riesce a stare nella nebbia.
Dobbiamo chiedere a qualcuno forse a Kate e Garrett. O magari a Benjamin… Loro sapranno che dirci.”
Certamente Kate saprà aiutarci. Solo che dobbiamo tornare in Alaska.
“Kate e Garrett sono in Alaska Carlisle. Non possiamo spostarci troppo” gli dico e lui mi risponde
“No. Verranno loro. Li chiamiamo subito.”
Ed io respiro lentamente e mi siedo insieme a Nessie e le tengo la mano e le bacio la fronte mentre le dico
“Non avere paura tesoro mio.” E lei sospira mestamente.
Edward ci guarda e vede la nostra sofferenza e dice
“D’accordo chiamiamo Garrett e Kate. Carlisle facciamo in fretta però!”
e Jacob rimane con noi. Jacob si siede vicino a Nessie e dice “Non ti preoccupare, adesso papà e mamma ti proteggeranno”
e Renesmee risponde “E tu? Che farai Jake?” e lui sorride dicendo
“Starò qui. Io, Seth e gli altri faremo la guardia per proteggerti! Ti ho promesso che non ti avrei abbandonata e così farò.”
Io sono assorta nei miei pensieri e Jacob mi dice “Ehi. Come stai?”
ed io lo guardo con la faccia sommessa “Una favola.” Edward rientra e dice
“Ehi. Carlisle sta parlando con Benjamin. Garrett e Kate hanno già detto che verranno qui per proteggere Renesmee.
Jacob? Pensi che Seth possa aiutarci?” e lui risponde “Certo Edward. Ci aiuteranno. I lupi non hanno paura dei vampiri lo sai.”
E mio marito accenna un sorriso mentre Carlisle rientra.
Lui ci guarda un po’ meno preoccupato e ci dice
“Allora ho parlato con Benjamin. Mi ha detto di non preoccuparvi, tornerà dall’Egitto per aiutarci e fornirci protezione. Jacob tu sai che devi fare no?”
e Jake annuisce. Edward mi guarda e si siede vicino a me e Nessie ed io appoggio la testa sulla sua spalla, ho bisogno di farmi rasserenare da mio marito.
Lui mi sussurra “Non preoccuparti. Farò di tutto per proteggervi!” e mi bacia dolcemente e in quel momento lo lascio entrare nella mia mente,
apro lo scudo e lui legge la mia paura e le mie angosce.
“Solo adesso mi lasci vedere eh?” mi dice riuscendo a strapparmi un sorriso mentre Carlisle sta organizzando con Jacob la ronda che dovranno fare i vampiri e i lupi in questi giorni. “Emmett e Jasper saranno di guardia stasera. Mentre domani toccherà a Seth e Leah.
Mi raccomando Jacob, massima cautela d’accordo?” dice Carlisle e Jake annuisce. Edward si alza e Renesmee dice “Papà Jacob può stare con me in questi giorni. Può farlo?” e lui le risponde “Fare una ronda non è facile, si deve riposare lo sai.
Jacob si gira verso di noi e dice “Edward lo sai che non posso stare lontano. Starò qui nei paraggi ok Nessie?”
e mia figlia sorride e annuisce. Domani inizierà la ronda ora non ci dobbiamo fare prendere dal panico, continueremo la nostra vita come abbiamo sempre fatto.
Vado in cucina per preparare la cena e chiedo a Carlisle se si vuole fermare ma il padre di Edward non può farlo, ha delle ultime visite da completare.
Jacob dice “Che c’è per cena?” e Renesmee risponde “Cervo? Leone?” ed io rispondo a entrambi “Pizza per voi e bistecca di maiale per noi!” e ridiamo tutti insieme
. Una risata per darci forza in questa situazione tragica e pericolosa.
Vado in cucina mentre salutiamo Carlisle che dice “Non temete, riusciremo a capire tutto!” prima di uscire dalla porta di casa.
Carlisle è partito ed io sto preparando la bistecca per me e per Edward mentre le pizze surgelate si stanno scongelando nel forno.
Ormai sono una donna, faccio tutto io in casa. Edward mi guarda lontano, sento il suo sguardo su di me. Mi giro e gli sorrido e lui ricambia.
Jacob chiede a Edward qualcosa sul baseball mentre io non li ascolto.
Sto pensando ai Volturi, sto pensando a proteggere la mia bambina che ormai è una ragazza, sto pensando a proteggere la mia famiglia.
Da Aro, Jane e tutto il resto di quei mostri senza pietà.
Edward con il suo fare romantico si avvicina a me e inizia a baciarmi il collo e mi sussurra
“Non avere paura. Lo so che stai soffrendo piccola mia ma ce la faremo ancora. Non ti preoccupare” e mi giro per baciarlo.
Le nostre labbra sono ormai abituate a incrociarsi tra di loro, sento i suoi respiri sempre più forti e gli dico “Amore aiutami a cucinare dai.”
Lui si ferma e sorridendo mi bacia la fronte dolcemente come sempre e prende la tovaglia dal cassetto a destra e va ad apparecchiare dicendo
“Jacob dammi una mano dai!” e Jake dice “Gli ospiti non fanno la tovaglia sai?”
e Edward sorride dicendo “Ma tu non sei un ospite!” e i due sorridono.
Sono molto complici, sembra quasi un sogno vederli così uniti. Renesmee ha fatto un miracolo, un qualcosa di unico.
Un lupo e un vampiro ora non si odiano, anzi si rispettano e si vogliono bene.
Non lo ammetteranno mai. Guardando loro mi rassereno e so che non temiamo nessuno,
insieme siamo più forti di ogni cosa. 

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Capitolo 3
*** La Ronda ***


Edward
E’ il terzo giorno di ronda e Bella oggi è più tranquilla, anche se sono stati giorni duri e difficili per noi due.
La vedo scansarsi sempre, è preoccupata per nostra figlia. Lei mi ha sempre sorpreso in questi anni, la vedo così forte adesso.
E’ proprio la nostra roccia. Oggi è il turno di Carlisle ed Esme che stanno facendo il giro della casa, penso che sia tutto inutile,
quel vampiro non è uno stupido, aspetterà un nostro momento di debolezza e so che sarà molto presto.
E poi ho questi momenti di debolezza, mi sento stanco a volte. Ho iniziato a vomitare sangue nero ieri nel bagno.
Non so che mi sta succedendo ma non voglio dirlo a Bella, ha già troppi pensieri.
Bella sta aprendo la finestra e si può vedere da qui Jacob, versione lupo che insieme a Carlisle ed Esme fa la guardia a noi tre.
“Jacob non lascerà mai sola Nessie vero amore?” mi chiede ed io rispondo “Anche noi Bella, non la lasceremo. Vieni qui”
e il mio amore mi guarda. E’ triste in volto, la vedo sempre più impaurita.
Ed io che ho bisogno di lei devo sforzarmi di darle ancora più forza, cammina verso di me.
Abbraccio mia moglie dolcemente e le dico “Amore mio. Senza di te il mio vivere è inutile sia per me sia per Renesmee.
Ricordi quante ne abbiamo affrontate in passato? Non avere paura, non essere triste tesoro mio.
Tu ed io dal momento che ti ho sposata ricordi?” lei mi sorride e mi mette una mano sulla guancia destra e mi dice
“Ti amo. Sei la mia forza, il mio tutto. Ho bisogno di sentire il tuo calore dentro di me. Amore mio, ho bisogno di te.”
E mi bacia dolcemente le labbra e mi mette le braccia intorno alle spalle stringendomi lievemente a sé.  La mia Bella.
Come amo la mia Bella, sempre così tenera e dolce.
Sento la voglia di baciarla ancora e le nostre labbra ormai sono così complici che fanno tutto da sole.
Prendo la mia Bella in braccio e la porto in camera,
come la prima volta che facemmo l’amore, che momento indimenticabile,
avevo una paura di ucciderla quella sera ma anche la voglia di sentirmi suo in tutti i sensi,
perché ho capito in quel momento che davvero nessuno mi ha amato meglio di lei, nessuno mi ha mai fatto sentire così libero e forte.
Sono vivo con lei, è lei la mia ragione di vita. Non potrei andare da nessuna parte senza di lei.
E mentre appoggio mia moglie sul letto i ricordi tornano, ricordo il Brasile, l’isola di Esme, com’era fantastica al chiaro di luna.
Il suo corpo così delicato faceva una luce così armoniosa e mi ricordo il bacio che mi diede.
Indimenticabile momento d’amore.  Adesso salgo su di lei e in questa posizione guardo lei che mi sorride mentre le sorrido con amore.
“Sei ancora con i vestiti addosso?” mi chiede ironicamente Bella mentre le dico
“Quanto ti amo amore.” E le bacio il collo come la prima volta in quel gazebo al ballo della scuola.
Quando ancora ero riluttante a farla diventare come me.
Meno male che ho cambiato idea, ora sto vivendo una favola moderna.
Lei con un colpo di reni riesce a salire su di me e mi dice “D’accordo te li tolgo io i vestiti, amore mio!”
e inizia a slacciarmi la camicia di bottone in bottone e sorride guardandomi.
Il desiderio aumenta, la voglia di sentirla gemere d’amore è alta adesso.
Mi alzo un attimo per togliermi la camicia e rimango a torso nudo e Bella inizia a baciarmi il petto e l’addome,
lentamente e mi provoca un piacere sensazionale. Risale su di me per baciarmi con passione,
le nostre lingue si accarezzano dolcemente l’una contro l’altra e in questo momento il desiderio è allo spasimo.
La voglio, e lei si toglie la maglia mostrandomi il suo seno e mi invita a baciarlo.
Accarezzo il corpo di mia moglie che geme al contatto della mia lingua con i capezzoli dei suoi seni.
La sua foga mi assale e mi strappa i pantaloni in un secondo e Bella mi guarda sorridendo e abbassando la testa
per iniziare a baciarmi l’addome e l’interno delle gambe fino ad arrivare al mio sesso che ha voglia di lei e soltanto di lei.
Mi accarezza dolcemente e la sua lingua capace mi provoca un brivido potentissimo,
sento il mio sesso diventare sempre più rigido ho voglia di entrare dentro di lei. Lei si toglie i pantaloni della tuta e sale su di me.
Entro dolcemente, la vedo addolorata all’inizio, un piacevole dolore che la invade e chiude gli occhi.
Li chiudo anch’io e il ritmo è sempre più veloce. Non possiamo gridare più di tanto perché Renesmee sta studiando nello studio,
ma non resisto ho voglia ancora di lei e risalgo su di lei e mentre entro dentro di lei da questa visuale,
la posso vedere che come me è in totale estasi.
Il piccolo dolore è diventato un grandissimo piacere adesso, la sento gemere e sospirare d’amore, come me.
La sento dirmi “Ti amo. Ti ho sempre amato! Non smettere mai!” e in quella posizione lei alza le braccia e si dimena,
sta per avere un amplesso. La sento muoversi e contrarsi. Un piacere la invade ed io sono quasi sul punto di avere il mio di amplesso.
“Amore mio. Non ti lascerò mai andare. Mai!” e in quel momento esplodo dentro di lei.
Mi dimeno ancora mentre rallento il ritmo e lentamente mi accascio.
Non ho urlato di piacere questa volta ma dentro di me ho sentito una sensazione unica al mondo.
Fare l’amore con Bella è la cosa più bella di tutto per me. E’ dimostrare quanto noi due ci amiamo, quanto il nostro amore sia vero e potente.
Con lei posso fare tutto, con lei posso essere vivo. Sono affianco a lei che mi dice
“Ah amore mio. Mi sento molto meglio adesso!” e si appoggia sul mio petto come fa sempre dopo avere fatto l’amore.
“Ti amo sai?” e lei mi sorride e non mi dice niente ed io aspetto la sua risposta e poi mi guarda e mi dice
“Sei la mia vita. Sei la mia essenza. Senza di te sono nulla. Sono completa con te.”
E mi bacia dolcemente e così stiamo un po’ ancora sul letto nudi e abbracciati
in quel calore d’amore puro che ci da la forza d’amare per sempre.
 
Renesmee
Si è fatto buio ed io e mamma stiamo in soggiorno a guardare la televisione.
Mamma è vestita con una tutina verde scuro e le pantofole mentre io porto la solita tuta bordò.
Mi accuccio sulle sue gambe mentre guardiamo il nostro telefilm preferito: Mr. Maddox.
E’ un telefilm poliziesco di un attore inglese molto bravo che ci piace molto, Ronald Peterson.
Papà arriva e ci guarda con il suo solito sguardo perplesso e dice “Ancora con questo Peterson? E’ brutto e non sa neanche recitare!”
e mamma sorride e insieme gli diciamo “Geloso!” e ci mettiamo a ridere mentre lui va da Carlisle ed Esme che stanno preparando la cena.
I due sono diventati ottimi cuochi negli anni,
non hanno mai cucinato nella loro esistenza prima di conoscere mamma ma guardandola cucinare e anche grazie a quei programmi televisivi in tv ora sanno cucinare ottime cose.
Stanno facendo per me un ottimo salmone affumicato con mozzarelle mentre per il resto il solito piatto a base di carne.
Dobbiamo bere sangue nelle lattine perché il mio Jake è un po’ sensibile a vedere le persone bere sangue e lui si mangerà un bell’hamburger fatto da Esme.
“E’ quasi pronto ragazzi!” esclama Esme mentre il mio Jacob entra in casa e dice “Seth e gli altri stanno facendo la ronda.
Possiamo cenare tranquilli”. Io salto dal divano e corro da Jake e lo saluto e lui mi dice
“Nessie sei pronta? Stasera dama!” e tira fuori la scatola con la quale giochiamo sempre.
E’ bravissimo ma io sono imbattibile. Me l’ha insegnato mamma a giocare con papà non posso ma con mamma
che batte sempre papà sia a dama sia a scacchi, riesco a vincere spesso.
Passa una mezz’ora in quel momento entrano Jasper, Alice, Emmett e Rosalie.
La cena è servita e tutti ci sediamo a tavola proprio alla fine della puntata di Mr. Maddox.
Bella si rialza e Edward la guarda stranito e dice “E’ finita la tortura?” e lei “Fino al prossimo mercoledì purtroppo sì.”
E sorride mentre si siede accanto a papà e gli stringe la mano ed Esme serve insieme a Carlisle il primo.
Riso ai funghi per tutti. Esme sorride mentre fornisce le porzioni a tutti mentre Jacob inizia a mangiare il suo hamburger buonissimo.
“E’ spettacolare Esme!” dice il mio Jacob e nonna Esme sorride e lo ringrazia.
Jasper sta scherzando con papà su qualcosa che non sto ascoltando più di tanto.
I miei occhi sono tutti su Jacob. Come sempre del resto, il riso di nonna è veramente buono.
Emmett prende un’altra razione di riso mentre Rosalie gli dice “Amore quanto mangi!” e lui sorride e dice “Tanto smaltisco subito tutto” e sorridono insieme.
Non capisco che significhi ma va bene lo stesso,
Jasper che è seduto di fronte a me e Jacob dice “Renesmee sai che ho incontrato la tua amica Claire ieri sera?”
ed io gli rispondo sorpresa “Ah si! E che cosa stava facendo?”
lui mi risponde tendendo il suo occhio sinistro come fa sempre quando deve rivelare qualcosa di malizioso
“Stava amoreggiando con un ragazzo. Erano le undici. Ma non era fidanzata?”
e Alice lo guarda dicendo “Sei proprio un pettegolo sai?”
e si mettono a ridere insieme a me che penso a quanto sia fortunata la mia amica Claire, le può baciarne due.
Io ancora non ne ho baciato nemmeno uno in vita mia. E l’unico che vorrei baciarmi mi guarda come una sorellina sperduta.
Rosalie si alza e aiuta Esme insieme a mamma a preparare il salmone e la carne di vitello.
Un roastbeef per loro, un pesce affumicato per me e un insalatona per Jake
che mi sta guardando intensamente mentre taglio il mio pesce ed io gli sorrido mentre Jake abbassa la testa sul suo piatto
e poi mi giro verso mamma e papà. Papà sta romanticamente imboccando mamma con pezzi di roastbeef e sono molto sorridenti.
A tavola si crea una specie di bolla che li fa sparire dal resto degli altri a volte anche da me.
Che teneri che sono, quanto vorrei avere un amore come il loro. Adesso mi alzo, corro verso Jacob e lo bacio.
Ma poi mi fermo prima di provare ad alzarmi, ho troppa paura di un rifiuto.
Zia  Alice intanto sta amoreggiando con Zio Jasper. Mi sento depressa in mezzo a tutto sto amore!
Finisco il mio piatto e mi alzo per portarlo al lavandino e qualcosa mi succede.
Un lampo negli occhi mi fa scivolare e far cadere il piatto che si rompe in migliaia di pezzi.
Non mi sono tagliata per fortuna ma ho avuto una piccola visione.
Due occhi di colore verde diamante con delle scaglie rosse sangue.
Mamma si alza e viene da me “Nessie! Che è successo? Sei scivolata?” ed io le dico “No mamma, ho visto una cosa?”
Tutti si alzano e mi guardano come se fossi un’appestata o qualcosa, ma papà corre verso di me e mi dice
“Che visione?” ed io gli rispondo “era un volto, vedevo solo gli occhi. Verdi diamante con chiazze di rosso, un rosso così scuro che sembrava sangue!”.
Carlisle mi guarda e dice “Domani arriveranno Benjamin, Kate e Garrett.
Forse sei legata con quel vampiro piccola Renesmee.
Stai tranquilla adesso” e mi accarezza il viso. Mamma ha già raccolto tutti i pezzi del piatto rotto e Jacob mi dice “Andiamo in soggiorno dai.”
E lo seguo mentre i miei mi guardano preoccupati. Mi sento osservata da tutti adesso e non mi piace per niente.
Jacob prende la scatola della dama e forse mi rilasserò battendo un paio di volte il mio amore ma non so. Vedremo.
Jacob guarda i suoi ultimi due pezzi ansioso e fa la sua mossa lenta e prevedibile. Io mangio gli ultimi due pezzi in un colpo solo e vinco.
L’ho battuto tre volte e Jacob sospirando mi dice “Ok. Niente da fare. Sei troppo forte per me!”
ed io sorrido al mio Jake mentre ripone i pezzi nella scatola.
Nel frattempo mamma ha lavato i piatti e, papà e gli altri stanno guardando la televisione,
mamma è seduta appoggiata a papà come sempre mentre Emmett e Rosalie si alzano
e la mia zia preferita mi dice “Ok Renesmee ora dobbiamo andare ma domani toccherà a noi fare la ronda ok? Ci vediamo molto presto!”
e mi abbraccia dolcemente sorridendo.
Emmett fa un cenno e i due vengono salutati da tutti. Anche nonno Carlisle e nonna Esme salutano per andare via.
Alice e Jasper si guardano e la zia mi dice
“Ok Renesmee. E’ solo una questione di tempo e prenderemo il bastardo ok? E poi non avere paura domani Jasper ti accompagnerà a scuola”
e Jasper alza il braccio alzando due dita al cielo, il tipico segno del Boy-scout.
Salutano tutti e insieme vanno via per andare a casa loro. I Cullen se ne sono andati.
E rimaniamo io, il mio Jake. Mamma e papà si alzano per andare a letto.
“E’ stata una giornata faticosa, direi che è meglio andare ad accucciarsi vero Bella?”
e mamma risponde accennando un sorriso mentre stava sbadigliando “Si…ehm…Andiamo sul letto.
Notte Jacob! Vieni qua amore” e mi abbraccia forte. “Vai a dormire tu ok? Mezz’ora al massimo.”
Mi sussurra e poi mi bacia sulla guancia e guarda Jacob come per dirgli ~stai attento ti tengo d’occhio! ~
Jacob accenna una smorfia e saluta mamma e papà che vanno verso la loro stanza
per andare a fare le loro solite cose e magari anche fare finta di dormire, visto che i vampiri non dormono.
Jacob si alza e mi chiede “Vuoi un the? Al limone?” ed io annuisco.
Siamo da soli ed è notte ormai, sarà quasi mezzanotte ed è una sensazione bellissima.
Jake va a farmi il the mentre io mi alzo e lo raggiungo in cucina e gli chiedo
“Mamma e papà dicono che è tutto ok. Ma non è così! Non sappiamo neanche chi sia! Sono stanca di aspettare!”
e Jacob sistemando il the nel pentolino si gira e mi dice
“Devi avere pazienza, c’è stato un tempo in cui ero molto più impaziente, ma nel tempo ho imparato che non serve a niente sbuffare. Arriverà, fidati, arriverà lui da noi.”
Ed io sono imbronciata e gli chiedo “Che farai domani?”
e Jake mi risponde “Devo andare da Charlie a dirgli che ti sei ammalata, magari una malattia infettiva.
Che suggerisci?” ed io sorrido e dico “Scarlattina?” “No. Già detta da papà” e allora provo con “Polmonite?”
e lui fa una faccia negativa, adoro il suo carisma e la sua simpatia, mi piace questo giochino e poi dico “Febbre gialla!”
e lui mi dice perplesso “Febbre Gialla? Che fantasia Nessie! No qualcosa di più semplice ma anche non troppo letale senno Charlie verrà qui e non può venire da queste parti e vedere lupi ovunque... Sa solo di me. E’ per il suo bene Nessie!”
e allora penso a “Ci sono! Morbillo! Non l’abbiamo mai detto!”
e Jacob sorride e dice “Indovinato!” e lo guardo indispettita, sapeva già la risposta.
Il the è pronto e così lo beviamo. E’ fatto molto bene, non troppo caldo come piace a me.
Sono imbarazzata mentre bevo il mio the e lo guardo e poi gli chiedo “E sentiamo dove dormi oggi? A casa tua o dormi qui?”
e lui mi dice “Certamente qui. Ma devo chiamare Seth e Leah e gli altri. Dobbiamo fare dei turni per stanotte!”
ed io m’incupisco ancora sentendo quel nome brutto. Leah. Leah. Sempre questa Leah!
“Che cosa c’è Nessie! Perché ti sei innervosita? Anche l’altro giorno alla fermata dell’autobus! I lupi ti hanno fatto qualcosa di male?”
Io arrossisco e non so che rispondere non riesco a mentirgli più di tanto e dico “Leah. Che cosa fa Leah?”
e lui sospira e dice “Leah è una di noi. Ci aiuta ed è molto brava a gestire il branco insieme con Seth e gli altri. Perché? Ti ha fatto qualcosa?”
Si sta sempre in mezzo tra te e me! Ma poi svio e dico l’ennesima bugia
“No. Niente. Dai devo andare a dormire. Stai qui sul divano?” e lui annuisce dicendo
“Si Nessie. Domani è giorno di scuola dai. Buonanotte” e si alza mentre mi abbraccia dolcemente
“Ciao Nessie. Fai bei sogni e se hai problemi? Chiamami che i brutti pensieri li cacceremo insieme ok?”
e mi sorride mentre io vado via a dormire in questa notte tranquilla ma solo all’apparenza.
C’è un silenzio in camera di mamma, come se non so che mi ha sentito arrivare e si è fermata a fare le sue cose con papà.
Credono sempre che sia una bambina e questo non mi piace, sono una donna ormai,
anche se vorrei essere ancora più donna con Jake che neanche mi guarda un secondo senza pensare a fare Jackie come dice mamma.
Entro in camera mia e mi accuccio sul letto e mi metto sotto le coperte.
I miei occhi iniziano a cedere pian piano fino a che il sonno prende il sopravvento
e mi lascio cullare dai miei sospiri che si addormentano con me.
 
Bella
Sono ancora nel letto e mi dimeno un attimino… Ci piace stare sdraiati.
Ormai è diventata un’abitudine. Non dormiamo ma mi piace chiacchierare con Edward su tutto quello che ci succede nella giornata.
Lui si è già alzato e lo vedo dalla finestra.
L’autunno non fa vedere il suo brillare al sole poiché esso è coperto da nuvole biancastre che sono tipiche di questo buco che io adoro,
questo buco che mi ha fatto vivere davvero, Forks.
“Alzati tesoro! Sei proprio una dormigliona!” e sorride ironicamente e gli rispondo “Pensa per te che russi!” e scoppia a ridere.
Il suo sorriso alle otto del mattino è il mio toccasana. Mi fa svegliare.
Spalanco gli occhi per guardarlo meglio. E’ già vestito con dei pantaloni neri e un maglioncino viola.
A volte gli rubo i vestiti quando sta lontano da casa voglio sentire il suo odore.
Lo so che è una cosa ridicola ma i suoi sensi mi piacciono da morire. Mi alzo, sono ancora in tuta.
Vado a farmi una doccia per rigenerarmi e prepararmi all’arrivo di Benjamin e gli altri.
Vedremo che cosa ci diranno i cosiddetti esperti.
Sento Edward scendere di sotto per andare da Renesmee che sta per uscire per andare a scuola ed io finisco la mia doccia, mi rivesto e appena in tempo per salutare la mia piccola che viene accompagnata da Jacob verso la fermata.
“Oggi che si deve fare?” mi chiede Edward ed io rispondo “Penso sia meglio aspettare Carlisle e poi andremo alla pianura. Li decideremo il da farsi con Benjamin, Kate e Garrett. Anche se non so se sapranno cosa fare”
e Edward si avvicina a me e dice
“Tranquilla Bella. Sapranno cosa dire e fare. Hanno avuto più contatti con i Volturi di noi in passato e sanno meglio di che cosa si tratta. Il marchio e tutto il resto.” Io sospiro e spero che Edward abbia ragione.
Carlisle arriva dopo un po’. Il padre di Edward è da solo e ci dice
“Benjamin è arrivato giusto adesso. E’ a casa mia, ha già individuato il problema forse. Ma vi spiegherà meglio lui credo.”
Ed io ansiosamente chiedo a Carlisle “Senti Carlisle, e Kate e Garrett?” e lui fa un cenno con la testa e dice
“non credo che siano arrivati.” Edward prende il mio giubbottino e mi aiuta, da uomo fantastico qual è, a indossarlo.
“Andiamo dai. Benjamin ci aiuterà. Aspetteremo gli altri lì. Al massimo lasciamo un biglietto per Garrett e Kate.”
Io mi mordo un secondo le labbra e annuisco e insieme a Carlisle partiamo per casa di Carlisle.
La villa dei Cullen, la villa dove Edward mi fece innamorare del suo modo di essere.
Ancora ricordo il suo tentativo di farmi ballare, che goffa che ero.
Edward mi stringe la mano mentre Carlisle guida la sua familiare verso casa sua.
“Sei bellissima. Ti amo” mi sussurra mentre stavo guardando il finestrino intristita e allora mi giro e gli sorrido dicendogli
“Pensavo a Claire De La Lune sai?” e lui accenna un sorriso,
adoro quando inarca le labbra in quella maniera, è troppo sensuale.
Il padre della mia figlia che adesso è in pericolo mi da sicurezza e metto la mia testa sulla sua spalla
mentre Carlisle guarda la strada attento a non correre troppo. Charlie potrebbe essere nei paraggi.
Meglio evitarlo ancora per un po’. Lo so che è terribile da dire, ma è per il suo meglio.
Non oso pensare a cosa farebbe quel mostro a mio padre. E ora sono di nuovo qui,
vedo la scuola di Forks, la foresta, gli alberi ormai nudi, senza foglie ma comunque ancora imponenti.
Ed ecco che prendiamo la strada della pianura dove incontrammo James e Victoria, la prima partita di baseball.
Quanti ricordi e quanti momenti che verranno ancora.
Questo per sempre è la mia felicità, mi sento libera anche in questo momento di difficoltà,
perché non sarà un mostro vigliacco che se la prende con una bambina per niente a non farmi godere di questa felicità.
Ho desiderato da subito, quando conobbi Edward, di fare parte del suo mondo,
ovviamente per lui e per stare con lui per sempre ma anche perché il mio mondo è sempre stato questo.
Un mondo fatto di creature affascinanti e non di studenti e capitane della pallavolo.
Sono nata per essere una vampira. Lo sento dentro di me nei miei sensi, nelle mie ragioni di vita che sono Edward e Renesmee.
Eccola. La villa dei Cullen si presenta a noi. “Bentornati a casa!” sorride Carlisle mentre ferma la macchina e dalla porta principale
vedo Esme e Benjamin vestito con una sorta di giubba scura uscire dalla porta.
Noi salutiamo con la mano i due mentre e poi usciamo dalla macchina insieme a Carlisle e andiamo incontro a Benjamin che ci dice
“Amici! Come state?” ed io guardo Benjamin, un ragazzo con la pelle olivastra che ha il potere di scatenare gli elementi del mondo.
E’ in grado di produrre un maremoto se si concentra al massimo. “Stiamo bene e siamo preoccupati Benjamin, come sta Tia?”
chiedo al nostro amico. Tia è la compagna di Benjamin anche lei è una vampira molto potente.
“Sta bene. Purtroppo non sarà della partita.” E Edward dice “Con te siamo al sicuro lo stesso”
e Benjamin sorride mentre Esme ci sorride dicendo
“Dai venite in casa” ed entriamo nella villa dei Cullen
per sapere cosa fare per questa creatura che vuole rovinare il nostro per sempre.
 

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Capitolo 4
*** Cyris ***


Cyris
Edward
La casa di Carlisle ed Esme è come l’abbiamo lasciata. Non è cambiato nulla: il pianoforte nel soggiorno, la cucina inutilizzata, il quadro dei cappelli del diploma.
Tanti ricordi che ritornano come un flash. Benjamin si siede sul divano ed io mi sedio accanto a Bella che si accascia vicino a me ad ascoltare il nostro amico.
“Allora di che si tratta Benjamin?” chiede Carlisle.
“E’ successo circa cinque anni fa. Uno dei Volturi si è ribellato a loro. O meglio non ha mai accettato la dipartita di Aro e compagni quando dovettero scontrarsi con noi. Il suo nome è Cyris viene dal nord dell’Europa.
Svezia per essere esatti. Ha gli occhi verdi con scaglie rosse come ha potuto scoprire vostra figlia. Ha poteri psichici e può assumere varie forme gassose. Aria, Nebbia, e anche gas velenoso.
E’ molto abile a combattere ma ha un punto debole. Lo scudo di Bella potrebbe aiutarci. Il problema nostro è come individuarlo. Credo che le ronde non siano necessarie, non è stupido non verrebbe mai qui.
Dobbiamo fargli da esca uno di noi deve portarsi Renesmee con lui. Non pensate a sostituirla, se ne accorgerebbe subito” Benjamin ci guarda e abbassa la testa mentre continua a spiegarci su cosa fare in questa situazione “
Con lo scudo potremmo liberarci dalla forma gassosa e attaccarlo a dovere. Ma ci vorrà tempo, nel frattempo continuate la vostra vita. Io e Garrett e Kate inizieremo la caccia.
Dobbiamo trovarlo lungo le sponde del Canada. Sono sicuro che è nelle foreste dopo il confine. Il suo habitat naturale è il freddo. In Alaska dovrebbe essere tutto protetto, non andrà da quelle parti.
Edward tu e Bella dovrete combattere insieme con noi quando sarà il momento. Portate Renesmee con voi, per liberarsi del marchio, lei deve vederlo morire altrimenti il marchio rimarrà a vita.”
“Che cosa comporta avere il marchio a vita?” chiede Bella sospirando “Malattie, sofferenze e debolezza.”
Mia moglie deglutisce preoccupata ed io le prendo la mano e dico “D’accordo Benjamin allora vedremo di aspettare vostre notizie” e in quel momento qualcuno bussa alla porta, devono essere Kate e Garrett.
Esme apre la porta ed ecco arrivare i due nostri amici in compagnia di Alice che è da sola perché Jasper sta facendo la guardia a Renesmee a scuola. “Amici! Quanto tempo!”
ci sorride Garrett e Kate ci abbraccia dolcemente e ci dice “La prossima volta che verremo sarà per un’occasione migliore spero!” e Bella sorride.
Benjamin abbraccia Garrett e Kate e dice “Ho già informato loro di Cyris. E’ lui ragazzi!” e i due fanno una faccia tesa che fa preoccupare un po’ Bella che dice “Lo conoscete?”
e Garrett risponde “Quel bastardo. Ha fatto stragi di bambini in Svezia, Norvegia e Olanda. E’ un assassino dei Volturi, o meglio lo era. Ora vuole vendicarsi di voi Cullen.
Avete reso disonore al credo dei Volturi che è andato perso. Queste sono le voci che girano su di lui.” Carlisle si avvicina e dice “E allora lo uccideremo.
Buona fortuna ragazzi! Sentite rimanete per cena o vi do solo un drink?” Benjamin sorride e dice “Certo rimaniamo.”
E Kate risponde “Non vedo l’ora di vedere la piccola Renesmee. Sarà quasi una donna ormai.”
Ed io sorrido a vedere questo piccolo momento di gioia sapendo anche che saranno sempre meno.
Sento un dolore alla schiena ma cerco di non farlo vedere, stringo i denti e il dolore passa. Devo scoprire che cosa mi sta succedendo.
Bella sta parlando con gli altri e non si accorge di nulla, Kate è seduta sulle ginocchia di Garrett, sono molto belli insieme e sono contento per loro.
Ci alziamo e Bella dice “Se volete, potete venire a casa nostra. Non l’avete ancora vista.” E i tre sorridono e Kate dice “Ma certo così aspetteremo Renesmee.
Allora andiamo?” e Garrett le bacia la spalla dolcemente e annuisce e così salutiamo Carlisle ed Esme e partiamo per casa.

Renesmee
Sono seduta al mio banco e ormai manca qualche minuto alla fine della giornata.
Il professor Higger sta raccontando qualcosa che non come sempre non capisco e poi la mia mente è altrove.
Sto pensando a tante cose, a Jacob, ai miei che stanno cercando un modo di salvarmi ancora dai Volturi.
Claire sta quasi dormendo sul suo banco mentre noto un qualcosa alla finestra e penso a un riflesso.
Mi giro verso Higger che sta scrivendo una formula alla lavagna e mi rigiro verso la finestra
e vedo per un attimo un uomo bruttissimo almeno penso che sia un uomo.
Ho la stessa sensazione di calore che avevo quando sono stata marchiata.
Ha i capelli biondi scuro, non è tanto alto e mi sta fissando sorridendo.
I suoi occhi sono quasi completamente verdi con qualche scaglia di rosso sangue.
Ha con sé una spada insanguinata non molto grande e se la passa tra la lingua leccandone il sangue.
Io abbasso la testa e mi nascondo, ho paura e quella mi immagine mi fa schifo.
Mi rialzo e non c’è più nulla sulla finestra e penso che quel maledetto stia giocando con la mia testa.
Claire mi tocca e mi dice “Ehi Renesmee! Che hai?” ed io mi accorgo di essere osservata
e borbotto qualche bugia, sono brava a mentire “Niente. Sono solo un po’ raffreddata.”
E in quel momento suona la campanella e Claire mi sorride ed io gli dico
“Vai da Frank?” e lei annuisce ed io la saluto pensando magari andrà da Derek invece…
Claire è proprio una tipa forte ma non mi piace come stia trattando Mark. Lo sta usando e non è giusto.
Comunque esco dalla porta e vado all’uscita dalla scuola con il mio zaino e zio Jasper mi sta aspettando con la macchina mentre Jacob arriva con la moto insieme a Leah. Mi sento ribollire dentro.
Lui mi sorride, anche quella stronzetta mi sorride! Corro via e vado alla macchina di zio che mi dice “Ehi c’è Jacob? Non lo saluti?”
ed io lo guardo e gli dico “No! Andiamo via!”
lui mi guarda perplesso e accendendo il motore dice “Ok. Andiamo piccola!”
e parte e dal finestrino posso vedere Jacob e quella smorfiosa sorpresi e inebetiti.
Mi sono stancata di fare da terza ruota se mi vuole sa dove trovarmi!
Sempre con quella, se mi vuole sa che deve fare la sua mossa. Io ne ho lanciati troppi di messaggi!
Zio Jasper mi sorride e dice “Finalmente!” ed io lo guardo ancora innervosita gli dico
“Che cosa zio?” e lui mi guarda un attimo ed esclama
“Finalmente hai fatto la mossa giusta. Fallo soffrire! Capirà che lo ami.”
Ed io divento rossa e dico a zio “non dire così dai.”
E lui sorride “Renesmee non c’è bisogno che dici nulla, sai ti capisco. Tu guardi Jacob come io guardo sempre la mia Alice.
Ora capirà e mi raccomando prendi coraggio. Noi uomini siamo un po’ lenti a capire.”
Ed io gli chiedo “Che cosa devo fare allora?” e lui mi risponde
“Bacialo. Vedrai che capirà. Vedrai che lui non ti respingerà.”
Ed io finalmente posso parlare con qualcuno di quello che ho dentro e dico
“E se non mi vuole? E se mi rifiuta per quella smorfietta di Leah! La odio zio!”
e lui inizia a ridere di gusto “Ah sei gelosa di un barboncino? Jacob stravede per te e non solo per l’imprinting. Ti ama.
Tu sei il suo tutto fidati di me che sono qui da tanto e anche se non parlo molto e sto in disparte capisco quasi tutto. Vuoi ascoltare un po’ di musica?”
ed io do un bacio sulla guancia a mio zio che mi sorride imbarazzata e accendo lo stereo e ascoltiamo un po’ i Poets Of The Fall.
Una delle band preferite da zio Jasper e papà.
Sento una canzone familiare che si chiama “War” che capita proprio a fagiolo.
Questa canzone parla di essere dalla parte di qualcuno di comprensione e d’amore.
Amore vero fino all’ultimo secondo. Quello che provo con Jacob.
Adesso basta farò la mia mossa e lo bacerò quando avrò l’occasione. Ora devo sapere se lui mi ama come lo amo io.
Arriviamo in casa ed entriamo.
Vedo mamma nell’atrio che mi sta guardando mentre mi tolgo il giubbottino e aldilà del soggiorno si può sentire il pianoforte suonare.
Papà sta suonando una melodia dolce e lenta.
“Ciao mamma” e lei mi abbraccia dicendo “Vieni Benjamin e gli altri sono arrivati. Vieni che ti porto da loro” ed io sorrido.
Forse riusciremo a capire quale sia il problema.
Entriamo nel soggiorno e papà sta suonando il pianoforte e si ferma all’improvviso
quando Kate mi guarda, sorride e dice “Renesmee! Come sei diventata carina!”
io arrossisco e Jasper va da Alice e le bacia le mani mentre papà viene incontro a me e insieme a mamma mi porta da Benjamin
che dice “Mia cara Renesmee finalmente ci vediamo. Allora come ti senti?”
ed io tentenno imbarazzata, ma poi papà mi dice “Stai tranquilla Benjamin ci aiuterà” ed io allora trovo il coraggio per rispondere
“Sto benino è solo che ho paura di questo mostro.
Ho paura di quello che mi fa” e Benjamin chiude gli occhi e riaprendoli mi dice “Hai avuto le visioni vero?”
e tutti rimangono straniti mentre annuisco con la testa e mamma preoccupata,
mi chiede “Quando amore?” ed io le rispondo
“Oggi a scuola. L’ho visto alla finestra mi fissava con una spada insanguinata, leccava il sangue e poi non l’ho visto più. Ho paura mamma!”
e mi metto a piangere abbracciando la mia mamma che mi sussurra
“non avere paura piccola mia. Ti proteggiamo noi. Adesso sappiamo che dobbiamo fare stai tranquilla!”
Alice chiede a Benjamin “Io con le visioni non vedo niente di questo mostro” e Benjamin risponde
“semplicemente non puoi. E’ il suo potere. Inibisce i poteri mentali.”
Papà si alza dal pianoforte e viene da me dicendo
“Si amore. Si chiama Cyris e non fa parte dei Volturi, è stato cacciato da loro.
Con lo scudo mentale di mamma potremmo soggiogare i suoi poteri psichici e Kate,
Garrett e Benjamin gli daranno la caccia nel nord ovest. Lo braccheremo e poi morirà.”
Mi sento più sicura adesso, anche se ho paura di quello che ci succederà e come non bastasse in quel momento, entra Jacob
e dice “Ragazzi che succede? Ah Benjamin quanto tempo. Sono sette anni ormai.”
E gli stringe la mano. Sono arrabbiata con lui e abbasso la testa e papà se ne accorge e mi dice sottovoce
“Che è successo con Jacob?” ed io gli faccio cenno di lasciare stare e lui rispetta sempre i miei tempi e mi appoggia una mano sulla spalla.
Passano un paio d’ore dopo che Kate mi ha raccontato le sue avventure in Alaska
con Garrett, Benjamin dice “D’accordo allora che c’è per cena?”
e papà risponde “Per voi sangue, ormai noi abbiamo delle abitudini diverse.
Volete provare anche voi l’agnello?” e Kate dice “No Edward. Rimaniamo tradizionali” e si avvicina a Garrett
che sorride e dice “Ehi. Sono anni ormai che bevo sangue di alce. Vorrei sentire com’è il cervo da queste parti!”
e tutti ridono e ci sediamo a tavola.
Jacob si siede di fronte a me ed io tengo la testa bassa mentre mangio il mio piatto.
Jacob è nervoso ed io pure ma sono troppo arrabbiata con lui e dico “Scusate, ma per me basta così. Sono troppo stanca mi vado a riposare un secondo.”
Vado via verso camera mia e Jacob nota questo e lo sento da lontano
che dice “Vado un attimo in bagno scusatemi” e mi raggiunge dicendomi sottovoce “Ehi Nessie!”
io faccio finta di non sentirlo e vado avanti e mi ferma bloccandomi per un braccio
e gli grido “Hey! Che cosa vuoi?” e lui mi guarda e dice “Perché te ne sei andata via così?”
ed io non ce la faccio più a tenermi dentro tutte queste frustrazioni e inizio a sputarli addosso tutto
“Perché? Perché sono stanca. Sono stanca di dovere sempre stare qui ad aspettare.
Aspettare che tu ti renda conto di me. E invece che fai? Ti leghi ad un’altra che fa più per te.
Una lupa come te non a un mezzosangue come me. Non sia mai! Dillo una volta per tutte cosa pretendi da me? Non sono Leah. Non lo sarò mai!”
e Jacob rimane sbigottito per un attimo e poi dice
“Che cosa pensi che a me piaccia Leah? Ma credi che sia così? Con chi passo tutto il giorno? Con te. Con chi vivo sempre?
Con te. Sei la mia ragione ricordi?” ed io gli rispondo “Sono una sorellina. Ma non vedi che io muoio quando non ci sei?
Mi sento morire anche adesso perché so che non mi vorrai vedere più!”
e Jacob si avvicina a me e sento il mio cuore esplodere e mi sussurra
“Non dirlo neanche per scherzo. Non posso andare da nessuna parte e lascia stare l’imprinting e tutto il resto.
Io senza di te non sono niente Renesmee. Io ti amo.”
E le sue labbra sfiorano le mie fino a quando esse si uniscono e i nostri cuori battono forte all’unisono.
Il mio primo bacio. La prima volta che provò davvero cosa voglia dire essere amata.
Jacob continua a baciarmi mentre io sono in un altro mondo adesso.
Vedo noi insieme a molti anni da adesso vedo che siamo circondati da bambini e siamo insieme.
La nostra vita insieme quella che ho sempre sognato per noi due.
“Non dubitare mai il mio amore per te Nessie. Tu sei tutto quello che ho sempre desiderato, sei la mia ragione di vita da sempre. Ti amo con tutto me stesso!”
e io inizio borbottare qualcosa e dico “Anch’io. Ti amo! Ti amo!”
e lo abbraccio e mi accorgo che sto piangendo, lacrime non più amare ma lacrime di puro amore.
Amore che condivido con il mio Jacob e finalmente posso dirlo che lui è il mio Jacob
e le mie stupide gelosie erano ingiustificate. Lui mi ama come io amo lui.
Lui è mio ed io sono sua e questo mi da la forza per affrontare qualsiasi cosa. Io e lui per sempre.
 

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Capitolo 5
*** Edward e Jacob ***


Bella
Benjamin, Kate e Garrett sono partiti e oggi è domenica.
Qui abbiamo una tradizione da circa sette anni. La nostra partita di baseball privata!
Eccoci dentro la nostra Jeep: io, Edward, Renesmee e l’immancabile Jacob che è il nostro arbitro.
Comunque il tempo è favorevole, almeno per noi.
Piuttosto nuvoloso in questo periodo dell’anno, al dire il vero è quasi sempre nuvoloso per tutto l’anno,
siamo esperti di meteo ormai, per andare a cacciare serve discrezione.
Arriviamo sul posto vestiti con le nostre belle tute sportive e Renesmee è tutta eccitata come al solito.
Oggi si può esibire da lanciatrice al posto di Alice che da quando l’anno scorso barava prevedendo tutti i lanci,
l’abbiamo relegata in seconda base con Emmett. Il nostro baseball è un po’ diverso da quello tradizionale,
siamo in otto e non abbiamo bisogno di esterni grazie alla nostra velocità.
 Carlisle che gioca in casa base, Jasper gioca in prima base
mentre Edward sta come sempre in seconda base ed io gioco in terza base.
L’altra squadra è formata da: Esme in casa base, Emmett in prima base, Alice in seconda base e Rosalie in terza.
Arriviamo al campo, dove giocammo la prima partita quando ancora ero umana.
Mi ricordo di James come se fosse successo ieri. Speriamo che Cyris non ci interrompa, non vorrei che diventasse un déjà-vu.
Carlisle ed Esme fanno il sorteggio e lo vince mio suocero che sorride e dice
“Bene. Questa volta vinciamo noi!” ed Esme lo schernisce dicendo “Come no…”
Il primo a battere è Jasper che si posiziona inarcando le sopracciglia e dice “Spara Renesmee!”
e la mia piccola che ha una forza speciale si posiziona e lancia la pallina verso Jasper e al primo lancio la mazza colpisce in pieno e va tra gli alberi.
Jasper molto velocemente corre verso la prima base e la supera ma Alice sta tornando in fretta
e Jasper si ferma in seconda base e bacia la sua Alice e dice “Un po’ lenta!”
e Alice sorride dando un buffetto sulla pancia a mio cognato che sorride.
Ora è il turno di Carlisle e Renesmee si prepara e lancia la pallina,
un lancio carico d’effetto e Carlisle manca la pallina ed ecco il primo strike,
una palla semidiretta viene mancata da Carlisle e gli strike sono due adesso.
Renesmee lancia una curva ma troppo lenta e Carlisle colpisce la palla che s’innalza.
Troppo alta e così Alice riesce facilmente a salire sugli alberi e prenderla al volo eliminando Carlisle.
Ora tocca a Edward. Io come al solito grido e faccio il tifo per il mio uomo
e lui s’imbarazza sempre e mi guarda per farmi smettere ma sono sempre troppo eccitata.
Prima di diventare vampira avevo sempre il timore di questo gioco che i Cullen mi fecero vedere.
Ora invece è diventata una tradizione per noi, ci giochiamo una volta ogni tre mesi.
Questa è la terza volta che giochiamo, la prima l’abbiamo vinta noi, la seconda Esme e la sua squadra.
Verso Natale si giocherà l’ultima. Che bello giocare a Dicembre! Finiamo sempre per giocare a palla di neve!
Comunque Edward è alla battuta e dice a Renesmee “Vai piccola Nessie!”
a Renesmee da fastidio quando la si chiama piccola Nessie e quando inarca le labbra, è visibilmente innervosita.
Lancia la palla con tantissima forza e sembra un fulmine ma Edward capisce subito la traiettoria
e colpisce con un colpo che va velocissimo oltre gli alberi. “Lo sapevo sei troppo prevedibile scricciolo!”
dice Edward correndo verso la prima base,
Jasper intanto corre a più non posso verso la terza
e Edward è già alla seconda e Jasper segna il primo punto per noi
seguito da mio marito che arriva poco dopo che Rosalie
era riuscita a recuperare la pallina e la rilancia a Renesmee.
“Siamo due a zero cara!” dice Carlisle alla moglie che accenna un sorriso per non dare soddisfazioni al marito
che gli passa la mazza dicendo “Vediamo che fate voi dopo Bella!”
E’ il mio turno, infatti. Mi metto sulla pedana, sono pronta con la mazza a colpire la pallina.
Guardo la mia Renesmee che mi sorride e mi dice “Mamma questa non la prenderai!”
e mi lancia una palla curva che credo che mi stia per colpire e poi cambia traiettoria e colpisco a vuoto.
E’ Il primo strike. “Visto mamma?” e la seconda pallina è una veloce diretta
che mi lancia sempre per farmela colpire sempre con la parte alta della mazza
e farla andare lenta tra le mani di Alice o Rosalie.
Allora faccio un passo indietro e con un colpo di reni lascio la mazza
con una mano e come se fosse una racchetta con un diritto,
scaglio la pallina a destra e corro come un fulmine mentre la palla fluttua oltre Emmett
che cerca di riprenderla insieme ad Alice che non riescono a fermarmi mentre corro verso la prima,
la seconda, e la terza base arrivo a casa base e realizzo un altro punto per la nostra squadra.
Corro ad abbracciare i miei compagni che ridono insieme a me. E ora siamo tre a zero.

Ora è il turno della squadra di Esme che si prepara a battere.
Noi ci posizioniamo sulle basi per difendere il punteggio. Usiamo una regola semplice a differenza del baseball normale.
 Gli eliminati non battono più e la partita finisce quando non ci sono più battitori.
Carlisle può solo difendere. La prima a battere è Alice che con il suo cappellino sorride a Renesmee
che lancia una palla semicurva e produce il primo strike e Alice non sta usando i suoi poteri.
Edward gli sta leggendo il pensiero per vedere se sta facendo qualche giochetto strano.
Il secondo lancio va controvento è una curva che Alice vede bene e colpisce la pallina verso me
e Edward che mi dice “Lasciala a me. La prendo io!”
ed io mi fermo e mio marito salta sulla palla a tre metri d’altezza e la prende eliminando Alice che si arrabbia.
Siamo competitivi perché chi perde, deve pulire casa per una settimana e senza poteri tra l’altro.
Non è bello pulire duecento metri quadrati di casa più i centotrenta della nostra!
Ora tocca Rosalie che è super concentrata come sempre e Renesmee sorride dicendo
“Sei pronta zia?” e Rosalie s’intenerisce subito, la sua corazza da dura si spezza in un attimo.
La prima palla e una semidiretta al ventre di Rosalie che colpisce benissimo
e la lancia verso Jasper che corre ma non in tempo per una corsa completa di Rosalie
che è velocissima e arriva in terza base subito.
Jasper lancia la palla con tutta la forza verso Carlisle ma è inutile.
Emmett e Rosalie ballano per il primo punto acquisito
e ora è il turno di Emmett che esclama “Forza ora la mando sulla luna dai Nessie!”
la prima palla è una semi curva che Emmett non riesce a vedere bene e non si muove neanche
pensando sia un ball ma Jacob chiama lo strike ed Emmett si gira verso di lui dicendo “Ehi! Ma è Ball!”
e Jacob risponde “Amico non ci provare l’ho presa senza muovermi neanche. E’ strike!”
ed Emmett si gira e vedo Jacob sorridere a Renesmee.
E’ un sorriso diverso, non me la raccontano giusta quei due.
Comunque il secondo lancio è una curva a sinistra che va in strike, e sono due adesso.
Renesmee si diverte sempre a confondere Emmett con i suoi lanci
e il terzo e ultimo lancio è una semi diretta che si abbassa al momento del tentativo a vuoto di Emmett che viene eliminato.
Il risultato rimane tre a uno con un eliminato da parte nostra e due dalla loro.
E ora arriva la bestia nera di Renesmee che sa prevedere tutti i lanci di mia figlia: Esme.
Renesmee lancia la palla veloce ma viene colpita facilmente verso destra
e Jasper non riesce a correre in tempo per passarla a Edward
ed Esme passa in terza e in quarta base realizzando un altro punto per la sua squadra. Tre a due è il risultato adesso.

Il primo inning si conclude 3-2 per noi con un eliminato per noi e due per loro.
Il secondo inning incomincia con Edward che sta per battere e Renesmee lancia una diretta
che Edward colpisce benissimo ma non troppo forte e corre per tre basi
ma Rosalie riesce a far fermare Edward sulla terza lanciando la pallina a Esme in casa base.
Ora è il turno di Jasper che colpisce a vuoto il primo lancio di Renesmee
mentre la seconda, una semicurva la colpisce bene ma Emmett saltando su un albero la prende al volo eliminando Jasper
e Edward cerca di correre indietro in terza base e si salva per il momento.
Ora abbiamo due eliminati a testa. Il risultato è invariato.
Ora tocca a me e il primo lancio non riesco a colpirlo ed ecco il primo strike,
un’ altra curva che non vedo ed ecco il secondo strike.
Poi Renesmee lancia una semidiretta che colpisco verso destra e corro verso gli alberi.
Emmett corre verso gli alberi e invece di eliminare me,
lancia la pallina verso casa base per impedire a Edward di fare un altro punto.
Edward torna in terza base mentre io sono in seconda base e il nostro turno diventa così nullo.
“Hai notato la tattica di Emmett!” dice Esme a Carlisle che non sorride più e ora è più preoccupato.
Ora tocca alle due donne rimaste: Rosalie ed Esme. Rosalie è la prima che colpisce la diretta veloce di Renesmee con facilità verso di me. La pallina è lenta e dico a Edward “E’ mia!” e salto per prenderla al volo. “Accidenti! Mi ha fregato!” esclama Rosalie che viene eliminata. E’ rimasta Esme che come al solito non ha difficoltà a colpire la pallina. Jasper però riesce a prenderla più velocemente dell’altro inning ma non impedisce a Esme di realizzare un altro punto per la sua squadra. Il secondo inning si conclude e siamo in parità adesso. Io e Edward siamo rimasti e la micidiale Esme dall’altra parte. 3-3 il risultato. Ora tocca di nuovo a noi.
Io e Edward dobbiamo portare alla vittoria la nostra squadra.
Edward si mette in posizione e Renesmee lancia una veloce verso il corpo di mio marito
che colpisce la pallina fortissimo e la lancia verso destra.
Siamo un po’ stanchi e la velocità di tutti è un po’ diminuita
e Edward corre come un pazzo verso la prima e arriva in seconda base
e si ferma per rifiatare e Alice gli dice “Ehi fratello ma con Bella la devi smettere di fare giochetti strani!”
E Edward dice “Pensa a quelli che fai tu con Jasper!”
e i due sorridono animosamente mentre ora è il mio turno.
La prima palla come al solito non la vedo ed è il primo strike.
Renesmee lancia una curva verso destra e riesco a lanciarla verso Rosalie.
La palla va tra gli alberi e Rosalie si affretta per recuperarla.
“Corri amore! Corri a fare il punto!” grido a Edward che parte come un fulmine
e riesce a superare la terza arriva in casa base facendo il punto del sorpasso.
Io sono in seconda base e arrivo in terza base insieme a Rosalie che lancia la palla verso Esme.
Corro velocissima ed io e la pallina stiamo andando insieme verso la casa base,
ormai siamo ad un passo mi metto sulla traiettoria della pallina che colpendomi da la spinta necessaria
per scivolare sulla pedana e Jacob dice “Salva!” e siamo cinque a tre
ora tocca a Esme che da sola dovrà fare tanto.
Io e Edward ci baciamo mentre cambiamo il campo per difendere il risultato. “Bravi ragazzi!” dice Carlisle
e poi si rivolge a Esme dicendo “La macchina la voglio lucida per domani mi raccomando”
Esme sorride e dice “La vuoi? Chissà come sarà vederti pulire il soggiorno!” e si gira per battere.
Il primo lancio di Nessie è uno strike. Ma Esme era distratta da Carlisle e dice “Ragazzi dai! Già sono da sola!”
e il secondo lancio e carica d’effetto e va fuori traiettoria ed è un ball.
Renesmee è intimorita e Jacob dice “Guarda me Nessie! Non guardare altro!”
e la mia piccola si concentra e lancia una curva perfetta che Esme non vede ed è il secondo strike.
Esme si gira verso Jacob che sorride e dice “Scusa Esme!”
Il terzo lancio viene colpito verso me e Edward che corriamo insieme verso di essa.
“ci sei amore?” mi chiede Edward mentre salto insieme a lui e insieme prendiamo la pallina al volo ed eliminiamo Esme
che era arrivata in seconda base.
“Vittoria Carlisle!” dice Jacob ed io abbraccio Edward e lo bacio “Ehi! Abbiamo vinto!”
e andiamo a esultare con Jasper e Carlisle che sembra un bambino con Esme che poi viene baciata
e Jacob si avvicina verso Renesmee e la guarda. Lei sorride e vengono da noi.
 Jacob viene da me e mi dice “Vi voglio parlare è molto importante. Tu e Edward da soli”.
Io lo guardo stranito e gli chiedo “Che succede?” e Jacob mi risponde
“Niente di grave anzi. Adesso non è il momento. Poi devo andare, l’officina mi aspetta! Ciao a tutti complimenti Carlisle”
Jacob va verso la moto e poi guardo Renesmee che lo guarda mentre va via.
Questi due hanno fatto qualcosa che non mi vogliono raccontare ma lasciamo stare.
Edward arriva e mi dice “Ehi che voleva Jacob?” ed io gli dico del nostro appuntamento con lui e lui mi dice
“E poi sono io quello all’antica” ed io lo guardo stranita e chiedo “Perché?”
e lui mi risponde “Ci vuole chiedere il permesso di corteggiare Renesmee! Sai leggo i pensieri, specialmente quelli di Jacob!”
e noi scoppiamo a ridere e penso che era ora!
 
Edward
Io e Bella stiamo aspettando Jacob per questa chiacchierata privata mentre Renesmee sta finendo di studiare per il compito di fine trimestre.
Bella mi guarda e sorride e gli chiedo “Che c’è tesoro?”
e lei mi dice “Niente. E’ solo che… Sei d’accordo con Jacob versione corteggiatore di nostra figlia?”
ed io sorrido e rispondo alla mia Bella
“Ma certo Jacob è un bravo ragazzo. Mi ha fatto molto piacere questo legame con Renesmee negli anni e li ho visti sempre uniti.
Jacob ha trovato la sua strada adesso.”
E Bella mi sorride e poi annusando nell’aria esclama “Sta arrivando…”
ed ecco Jacob che bussa alla porta e vado ad aprirlo.
E’ vestito con un giubbotto di pelle e ha con sé una scatolina e gli chiedo
“E’ per me questa? Hai portato un regalo ai genitori?” e lo guardo fintamente stranito e gli sorrido
e lui imbarazzato mi risponde “No. E’ per Nessie. E’ un regalino per lei.”
Bella dice “Cos’è?” Jacob entra in casa e risponde “Una collaninlna della mia gente.”
E Edward sorride e dice “Modus operandi! Un altro scacciapensieri?”
e Bella scoppia a ridere e Jacob rimane un po’ imbarazzato di fronte a noi che ridiamo
ricordando quando voleva stare insieme a mia moglie e ora sta corteggiando nostra figlia.
Metto una mano sulla spalla di Jacob e cerco di non ridere e gli dico
“Seriamente Jacob, sono contento che vi siate sbloccati voi due. Sono contento per te soprattutto che hai trovato un bell’equilibrio.
Sei uno di famiglia lo sai.” Jacob mi stringe la mano e mi sorride.
Vedo la sincerità che l’ha sempre contraddistinto e poi ci dice “Posso portarla fuori stasera?”
e Bella risponde “Dove la porti?” e Jacob risponde “Al falò vicino alla spiaggia. Si starà tranquilli non ti preoccupare.”
E Bella annuisce ed io gli rispondo “So che proteggerai Nessie con fino alla morte e poi mi fido di te”
e Renesmee scende dalle scale e corre a salutare Jacob abbracciandolo,
vorrebbe baciarlo ma si frena davanti a noi che ridiamo come due ragazzini
nel vedere la nostra ragazza diventare sempre più bella e ora anche innamorata.
“Allora stasera al falò eh?” dico ai due e Renesmee mi dice
“Si papà se succede qualcosa torniamo subito a casa!”
ed io annuisco sapendo che la minaccia Cyris non ci disturberà fino a quando Benjamin e gli altri gli daranno la caccia.
“Prendi il cappottino e stai attenta piccola mia” dice Bella passando il cappotto a nostra figlia che è pronta per uscire.
Jacob ci dice “Torneremo per le undici e mezzo tranquilli.”
Li accompagniamo alla porta e i due vanno con la moto di Jacob e ci salutano.
Chiudiamo la porta e dico a Bella “Finalmente soli!”
e lei mi sorride compiacente e va al piano mentre io la raggiungo e dico “Vuoi da bere?”
e lei mi fa cenno di no e sì sulla sedia e intona qualche nota sul pianoforte.
Sento una melodia pittoresca mentre mi sto versando un bicchiere di sangue.
La vedo e gli dico “La musica non è il tuo forte vero Isabella?” e lei mi sorride mentre mi siedo accanto a lei.
Inizio a premere i tasti del pianoforte e gli occhi della mia Bella m’ispirano a un nuovo pezzo musicale.
Suono una melodia leggera ma anche intensa. Note che vengono da sole
e Bella mi sorride e sento il suo sguardo mentre sto suonando e mi dice “Che bella”
ed io mi giro smettendo di suonare dicendole “Sei tu che m’ispiri sempre. Sei tu amore mio. Ascolta questa”
e inizio a suonare un motivetto che Bella riconosce subito, è la sua ninna nanna, quando ancora era un agnello indifeso.
Niente mi rende più felice di quel candore che, anche se ora è una vampira le è rimasto.
Mi alzo e vado allo stereo vicino al pianoforte e metto un cd all’interno e dico “Vieni qua Isabella”
e lei mi dice “Smettila di chiamarmi Isabella…” e mi sorride lievemente
e schiaccio il pulsante per far partire il cd e gli dico “Questa canzone mi ricorda noi due sai? Si chiama…”
e lei mi precede “Cradled in Love… che canzone fantastica.”
E con una mano la invito a ballare con me un piccolo lento.
Si alza dalla sedia e viene ad abbracciarmi e si lascia andare tra le mie braccia ed io annuso il suo odore purissimo che mi fa impazzire da sempre.
Inizio a canticchiare la canzone mentre lei si lascia accompagnare dai passi
e balliamo questo lento fino alla fine della canzone.
Bacio continuamente la mia Bella mentre lei mi slaccia la camicia e dico “Abbiamo tempo fino alle undici e mezzo sai?”
e lei sorride dicendo “Non c’è nessun problema” e continua a baciarmi il collo dolcemente
e metto una mano sulla sua guancia e la guardo intensamente dicendole “Ti amo.”
E la bacio appassionatamente mentre lei si toglie il maglioncino e corre via invitandomi a raggiungerla in camera da letto.
Lei corre via ed io faccio per raggiungerla ma mi fermo sento ancora quel dolore fastidioso alla schiena
e respiro per qualche secondo e il dolore va via. “Amore. Quanto ci vuole?”
ed io prendo i vestiti e arrivo in camera da letto e Bella è già sotto le coperte e non ha niente addosso,
anche se è coperta e mi dice “Dai su spogliati” ed io sorrido imbarazzato mentre lei mi guarda ed io mi abbasso i pantaloni
e poi mi dirigo verso il letto ma Bella mi ferma dicendo “No no. I boxer, toglili!”
e lei me li guarda in attesa e la guardo mentre lei sorride e mi tolgo i boxer velocemente
e super velocemente corro dentro il letto e mi metto sopra di lei e la bacio mentre lei dice “Ehi così non vale”
la bacio ancora e mi dice mettendosi sopra di me “Ho voglia di te. Fammi sentire quanto mi ami, dimostra quanto amore provi per me Edward!”
e sedendosi su di me mostra i suoi seni ed io metto una mano sulla sua faccia che lei bacia e così facciamo l’amore.
Dimostro alla mia Bella quanto ho aspettato che lei arrivasse.
Quanto ho voluto avere accanto a me una donna come lei.
 

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Capitolo 6
*** Preoccupata per Edward ***


Bella
Ci rialziamo dal letto ed è già mattina, un’altra giornata ci aspetta. Edward ha già fatto la colazione per la nostra Renesmee che è una divoratrice di muffin.
“Vado a prepararmi per oggi Edward!”
grido dalla camera da letto mentre mi rivesto con il mio solito completino jeans e maglioncino nero.
Edward esclama “D’accordo!”.
Apro la porta e Renesmee è di sotto con Jacob
e mi salutano.
“Ehi! Com’è andata ieri sera?” chiedo a mia figlia notando la collanina al collo regalata dal suo fidanzato… che cosa strana pensare a mia figlia fidanzata. Renesmee mi sorride e dice
“Tutto bene ieri c’erano le stelle cadenti!”
“Hanno detto che c’è stata una pioggia di stelle cadenti in questi giorni” ci informa Edward.
“Quando l’hai letto?” chiedo a mio marito che alzando un sopracciglio mi bisbiglia “Nelle pause guardavo la televisione! Tu andavi in bagno ci metti sempre tanto!” Io sorrido e capisco e dico a voce alta. “Si! Ora ricordo!”
Renesmee e Jacob si guardano e non hanno notato nulla del nostro sussurrare. Meglio così.
“Allora oggi papà ti porta a scuola va bene?” chiedo a Renesmee che mi dice “Benissimo. Jacob andiamo di là dai!” ed io sapendo cosa andranno a fare di là le intimo di ricordarsi che oggi ha il compito in classe.
“Si certo mamma!” mi sorride la mia cucciola mentre va ad appartarsi con il suo fidanzato, Jacob.
“Sei contenta per lei?” mi chiede Edward.
“Mi leggi nei pensieri?” chiedo sarcastica.
Edward alza le mani e dice “No amore. E’ solo che ti vedo strana!”.
Mi siedo e dico a bassa voce
“Mi fa strano vedere la nostra ragazza con un ragazzo. E’ strano, inedito. Non dico che sono scontenta per lei anzi! Mi ci devo solo abituare!”
e Edward mi mette una mano sulla testa e mi accarezza i capelli dicendo “penso che Jacob ci riserverà delle belle sorprese!” e sorride mentre Renesmee e Jake ritornano da noi.
Jacob guarda Renesmee, sta per uscire e andare all’officina. Oggi hanno proprio bisogno di lui per riparare una fila di macchine quasi infinita e non può portare Renesmee.
I due ci guardano imbarazzati e capiamo che ci dobbiamo girare e sentiamo lo schioccare delle labbra. “Avete finito?”
chiedo sorridendo e mi giro verso Renesmee e le dico “D’accordo piccola. Oggi fammi sentire ancora più orgogliosa di te? Spacca tutto con quell’esame!”
e lei mi sorride dicendo “Ok! Farò una strage!”
e sorridiamo tutti.
Jacob ci saluta salendo sulla moto e Renesmee corre verso di lui baciandolo davanti a noi. Che carina che è la mia Renesmee tutta innamorata!
Mi sento una di quelle madri che già pensa al matrimonio della sua piccola. Piangerò sicuramente!
Edward mi bacia il collo e mi dice
“Sei così radiosa stamattina!”
ed io gli sorrido sussurrandogli “merito tuo!”.
Edward improvvisamente inizia a tossire ed io gli chiedo “Che succede amore?”
“Niente tutto apposto solo un colpo d’aria!”
risponde mio marito che continua a tossire.
Vedo che si tocca la schiena e istintivamente gli metto le mani sul dorso per capire cosa abbia ma indietreggia al contatto e gli dico
“Che cosa hai? Dimmelo!”
Edward respira affannando per un paio di secondi e poi chiude gli occhi.
“E’ tutto apposto! mi è andata di traverso la saliva!” e capisco che mi sta mentendo.
Non vuole dirmi che cosa ha. Non voglio accusarlo, vorrei solo aiutarlo. Aspetterò che sia lui a dirmi che cosa abbia. Sono preoccupata per Edward che sembra scappare da me mentre corre da Renesmee facendola salire sulla Jeep.
“Vado amore! Stai tranquilla davvero!”.
Io sorrido fintamente e mio marito sale in macchina andando via mentre io rimango qui sola e impaurita che sia successo qualcosa al mio Edward.

Edward
Sto tornando a casa per andare a cacciare con Bella che ormai credo si sia accorta del mio malessere. Sento sempre dolori lancinanti alla schiena a volte non riesco neanche a respirare bene. Non so che mi succede.
Credo che andrò da Carlisle domani per farmi rassicurare da lui. Bella non deve saperlo però, non voglio che si preoccupi con la questione Cyris che ci sta già tormentando.
Sento calore all’improvviso e mi devo fermare con la Jeep, sto sentendo una fitta alla schiena, una fitta di calore. Come se mi stesse per uscire. Mi sento male mi sta scoppiando il cuore.
Non mi accorgo neanche che sto gridando e il mio cuore esplode in mille pezzi di carne e sangue. Mi sveglio, mi ero addormentato nel garage.
“Amore sei qui?” mi chiama Bella.
Mi alzo e vado verso di lei e la bacio dolcemente.
“Dai andiamo nella foresta. Oggi abbiamo bisogno di cacciare anche per Carlisle e gli altri d’accordo?” mi avverte la mia Bella.
Usciamo quindi dal garage e Bella m’invita a entrare in casa. “Non dici niente? Stai tutto zitto…” mi chiede mentre entro dentro l’atrio.
“A che cosa ti riferisci?” chiedo casualmente.
“Non so, ti vedo distante” mi dice mentre prende i sacchi.
“No, sono qui Bella. Dove dovrei essere altrimenti?”
Bella mi guarda e sospira e dice “Va bene andiamo forza. Guido io oggi”.
Accenno un sorriso di circostanza alla mia Bella che mi sembra nervosa e sospettosa verso di me.
“Guidi tu allora?” cerco di farmi strada nella sua mente dicendo queste parole. Lei annuisce e il suo scudo, non quello mentale, ma quello delle sue paura mi ferma sul nascere. Entriamo in macchina e partiamo verso la foresta. Il silenzio tra di noi è evidente. Cerco di guardarla come faccio sempre e mi aspetto che si giri verso di me e mi sorrida ma non lo fa questa volta.
“Qualcosa non va?” chiedo a mia moglie.
“Lo chiedi a me?” risponde innervosita.
“Sei arrabbiata per qualcosa?” e lei dice “Io? Sono solo terrorizzata che mia figlia possa morire e mio marito mi sta mentendo in faccia!”
ed io capisco che ormai Bella ha capito che qualcosa con me non va.
“Bella…” mormoro ma lei inizia a sfogarsi gridando
“Perché non mi dici che cos’hai? Sono tua moglie! Ho diritto a saperlo! Non mi escludere, non è giusto! Ricordi? Per sempre, Qual è per sempre se non ti fidi di me?” ed io rispondo
“non è che non mi fido di te. E’ proprio il contrario!” e lei ferma la macchina e mi dice “Adesso me lo devi dire!” ed io la interrompo “Dobbiamo cacciare Bella. Ne parliamo…”
Bella si stacca la cintura e mi dice “No! Me lo devi dire adesso! Stai male Edward? Dimmelo!” ed io non posso più fuggire e devo dire cosa sento “Sono piccoli dolori niente di più. Non devi preoccuparti!”
e lei sospira malamente e mi dice “Ma cosa credi che sia una ragazzina?
Io sono la tua donna! Pensi che non lo vedessi
che stavi male?
Credi davvero che non capisca che hai paura?”.
Bella è un fiume in piena si sta sfogando di tante cosa represse di questo mese di preoccupazioni e frustrazioni.
“Amore non voglio farti preoccupare per me. Non te lo meriti!” e lei mi risponde “Se tu stai male, sto male anch’io dannazione! Lo vuoi capire che tu ed io siamo una cosa sola! Da quando hai sentito questi dolori?”
metto una mano sulla guancia di Bella per cercare di farla calmare ma lei mi prende la mano e me la mette sul sedile e allora rispondo “Dal compleanno di Renesmee. All’inizio ho vomitato sangue…”
lei m’interrompe ancora affermando “Quando mi hai mentito ed io mi sono sentita malissimo perché credevo di averti fatto del male… continua!”
“Poi le varie volte che andavo in bagno e ci mettevo tanto…Era un dolore lancinante alla schiena che durava qualche secondo e poi spariva quando trattenevo il respiro, ho imparato a conviverci in questo mese e mezzo.”
E lei si gira posando gli occhi verso il volante e non dice nulla per qualche secondo.
Accende il motore e poi dice “Andiamo. Dobbiamo cacciare per un bel po’.” E per tutto il resto del viaggio non diciamo nulla. Un silenzio insopportabile ci invade.
Arriviamo alla foresta e Bella ferma la Jeep ed esce per prendere i sacchi e mi dice “Tu vai a sinistra io caccerò a destra” io rispondo “Non facciamo insieme?” e lei va via correndo.
Mi sento male ma non è il dolore misterioso che mi sta perforando il cuore. La mia Bella è delusa da me e questo non riesco a sopportarla. Ho tradito la sua fiducia ancora una volta.
Sento urla di cervo provenire da ovest e corro per vedere se il brano stia fuggendo. Bella ha ucciso tre cervi e sta correndo per prendere gli altri. “Bella aspetta!” grido da lontano mentre lei continua la sua strage di cervi.
E’ visibilmente in trance, sta cacciando per rabbia e non per necessità. Bella arriva davanti all’ultimo dei sei cervi e in quel momento tre leoni di montagna salgono dal rialzo e tendono un agguato a Bella.
“Bella! Attenta!”
ma lei è più veloce e spietata dei tre leoni di montagna che inutilmente cercano, con i loro artigli di ucciderla. Bella urla e velocemente corre verso i leoni e li uccide strappandogli a uno il cuore e agli altri due strappandogli la testa dal collo.
La faccia di Bella è coperta di sangue. Arrivo da lei e la guardo mentre lei mi guarda e vedo nei suoi occhi tanta rabbia. “Edward. Prendi i sacchi e portiamo gli animali a casa”.
La guardo e la fermo per un braccio mentre cerca di andare via. “No! Bella fermati!” e lascio il braccio mentre lei si gira e le pulisco il viso con un fazzoletto che mi porto sempre.
“Ti chiedo scusa angelo mio. Mi dispiace tanto averti fatto del male. Ti ho deluso lo so. Mi dispiace. Ho avuto paura che la nostra felicità sarebbe finita se te lo avessi detto. Scusami amore…”.
Lei non mi sta guardando mentre le parlo.
“Ascoltami. Io senza di te non riesco a stare lo sai. Mi sono fatto del male una volta e so che cosa vuol dire non vivere insieme a te”
e lei mi risponde sempre senza guardarmi “Non sono arrabbiata, mi sono sfogata con questi animali innocenti. Lo so che ti dispiace ma credi che i problemi vadano via se non ne parli?”
ed io rispondo “No amore mio. I problemi sono come un cancro, diventano sempre più grandi. Andremo da Carlisle e vedremo che cosa mi sta succedendo farò tutto con te ma ti prego non odiarmi…”
e lei finalmente alza il suo sguardo e i suoi occhi rossi mi guardano. Sono così intensi e così bisognosi d’amore.
“Odiarti? Come posso odiarti Edward? Non so neanche come qualcuno possa odiare il tuo animo nobile e puro.
Hai sbagliato a non parlare con me ma non vuol dire perché sono rimasta male che io possa odiarti! Non pensarlo mai! Io muoio d’amore per te e sarà così per sempre e tu lo sai! Domani andremo da Carlisle e vediamo se hai qualche problema fisico!”
Poi Bella si gira e va verso i cervi e mormora “Poveri animali… perdonatemi…”
la mia Bella è la persona più buona che abbia mai incontrato, ha capito e mi ha perdonato. Ha perdonato la mia buona fede ma non tollera che gli nasconda le cose.
Vuole soffrire insieme a me e così faremo. Siamo sposati e insieme dobbiamo condividere qualsiasi cosa. Prendo i sacchi e inizio a raccogliere le prede portandole velocemente in macchina.
Bella è assorta nei suoi pensieri e dopo aver sistemato l’ultimo animale nel cofano, vado da lei e gli dico “Bella…”
e lei mi capisce subito e apre il suo scudo mentale per farmi vedere quando litigammo per Renesmee. Avevo una paura di perderla assurda.
E oggi ho fatto di nuovo lo stesso errore, l’ho esclusa. Corro verso di lei e la abbraccio dicendole “Amore mio ti amo. Mi dispiace tanto.”
Lei mi bacia dolcemente e mi sussurra “Ti amo follemente anch’io. Non farmi più una cosa del genere ti prego!” ed io annuisco e prometto
“Te lo prometto. Ti dimostrerò che sarà così!”
e la bacio sulla fronte.
Le sue labbra sono così morbide e mentre la bacio lei mi stringe a sé. “E’ strano pensare che eri terribilmente sexy mentre facevi quella strage?”
chiedo scherzosamente e lei accenna un sorriso e mi dice “Andiamo a casa che dobbiamo scuoiarli prima che Renesmee torni a casa!”
e sorrido alla mia Bella che mi ama e con la Jeep torniamo a casa. Avremo due ore per sistemare gli animali e preparare il pranzo.

Bella
Siamo alla clinica di mio suocero che aspettiamo il nostro turno. Oggi non possiamo precedere, ci sono troppe persone che aspettano in fila. Sto guardando Edward che è un po’ preoccupato di quello che Carlisle possa scoprire.
Un’altra mezz’ora passa e Edward mi guarda con un sorriso nervoso e gli dico “Ehi. E’ tutto apposto non ti preoccupare. Andrà tutto bene!”
e gli tengo la mano mentre lui appoggia la sua testa alla mia. Sento due signore di una certa età bisbigliare. “Guardali… che dolci che sono a questa età. Poi arriveranno alla nostra e capiranno che l’amore non è per sempre…” dice una delle due all’altra. Io sorrido e Edward mi bacia sulla tempia destra.
“Sapessero che siamo mostri che si nutrono di sangue e in due abbiamo già 140 anni…” mi sussurra in un orecchio mio marito ed io sorrido.
L’amore infinito…una cosa da film. Beh. Sono sette anni circa che vivo il mio film e me lo godo ogni giorno. Carlisle esce dal suo studio e dice “Oh. Bella, Edward venite”.
Entriamo nello studio del padre di Edward. Carlisle quando non è a casa è un dottore modello, un bene per la nostra città. Forks non ha tanti dottori e lui ormai lo è da anni.
Il problema è che si deve truccare ogni giorno per essere più vecchio del dovuto. Per adesso nessuno ha avuto sospetti tranne mio padre. Lo studio è di un colore bianco ospedaliero, molto accogliente. “Allora che succede ragazzi?”
Ci chiede Carlisle.
“Edward non sta bene” esordisco io.
“Diciamo che ho dei dolori strani alla schiena da un mese o poco più”.
E Carlisle si avvicina al figlio dicendo
“Ti vedevo strano in questo periodo, pensavo fosse solo per Renesmee. Allora che cosa senti?”
e Edward risponde “Spasmi molto forti qui.”
e indica il centro della schiena e Carlisle esclama “D’accordo. Togliti il maglione”
Edward si spoglia e rimane a torso nudo. Non ha ferite o altro anche perché me ne sarei accorta in questi mesi. Carlisle prende lo stetoscopio e chiede a suo figlio di respirare profondamente.
Dopo alcuni respiri Carlisle rimuove lo stetoscopio dal dorso di mio marito e dice “Non hai problemi respiratori. Senti vertigini o altro?”
e Edward risponde “No Carlisle. Capita all’improvviso. Ieri è successo una volta prima di portare Renesmee a scuola. Devo trattenere il respiro per qualche minuto e poi il dolore è come se si addormentasse.
Come degli spasmi”.
Carlisle annuisce e senza scomporsi risponde
“Ti faccio una lastra e una tac. Non vi preoccupate è per escludere ogni cosa”.
Edward viene esaminato da Carlisle che lo fa sdraiare sul macchinario che farà uno scatto del suo cervello e della sua schiena. Dopo una decina di minuti tornano nello studio e Carlisle dice “Ti porto il risultato stasera appena finito il turno”.
Edward annuisce ed io sospiro. Odio aspettare troppo e chiedo a Carlisle “Possiamo farla subito?” e lui mi risponde “Bella mi dispiace ma non possiamo. Sono prenotate già tante lastre oggi. Siamo pieni alla clinica. Non possiamo dare la precedenza troppo.
Non possiamo destare troppi sospetti. Non avere paura Bella. Risolveremo anche questa!”.
Ci alziamo entrambi e salutiamo Carlisle.
Entrando in macchina penso che Alice ci potrebbe aiutare ma Edward è riluttante all’idea.
“No amore. Il potere di Alice non è sicuro lo sai. Il futuro è incerto. Non si può prevedere nulla, ci avevo pensato ma dobbiamo aspettare stasera”. Bella mi sorride e gli chiedo “Andiamo a prendere noi Renesmee?”
e lui fa un cenno e poi dice “Va bene chiama a Jacob per avvertirlo”. Ed io annuisco.
“Manca mezz’ora dici che ce la faremo ad arrivare?” chiedo a mio marito che dice “Sicuramente”.
Mentre parlo con Jacob e lo avverto che oggi andiamo noi a prendere Renesmee vedo con la coda dell’occhio che Edward mentre guida è un po’ preoccupato.
Chiudo la conservazione con Jake e metto la mano su quella destra di Edward che mi sorride.
Arriviamo di fronte alla scuola, Renesmee uscirà a momenti. Sono due anni che viene qui in questa scuola. Abbiamo dovuto nasconderla fino ai sei anni.
Già li dimostrava dodici o tredici d’anni. Adesso è già cresciuta potrei dargli quindici, sedici anni. E’ proprio una ragazza bellissima la mia Nessie. Edward spegne il motore ed io lo guardo e gli chiedo sorridendo
“Lo sai che ti amo Edward?” e lui senza girarsi mi risponde “Ti ricordi tre anni fa? Quando abbiamo fatto quella vacanza alle Bahamas?” ed io sorrido e dico “Ah si! Mi ricordo benissimo. Una settimana di totale relax. Mi ricordo che io e te di divertimmo molto. Eravamo da soli. Renesmee stava con Carlisle ed Esme. Ci dobbiamo tornare amore!” e per un momento dimentico i problemi. Edward riesce a farmi sentire così in armonia con ogni cosa che mi circonda.
“Sai dove vorrei andare questa volta?” esclama Edward ed io chiedo “Dove amore mio?”
Mio marito si gira e risponde “Vorrei ritornare nella nostra isola. L’isola d’Esme.”
Lo guardo e sorrido e dico “Perché no.
Alla fine dell’anno scolastico. Renesmee potrà stare una settimana con Jacob da sola. Ti fidi di lui no?” e lui mi guarda sorride e il mio cellulare suona. E’ Carlisle.
“Pronto Bella?” mi chiede mio suocero.
“Dimmi Carlisle.” chiedo preoccupata.
“Allora ho avuto un momento libero e ho pensato ma chi se ne frega della fila. I miei ragazzi vengono prima e allora…” dice Carlisle ed io lo interrompo bruscamente dicendo “D’accordo e allora?”.
“Non c’è niente. La tac e la lastra non presentano anomalie. Edward ha avuto solo dei problemi respiratori, semplice tosse. E’ tutto apposto Bella!” e poi continua “Ora devo andare ci sono due pazienti da visitare state tranquilli.
Poi stasera ti porto i risultati così li puoi vedere! Ciao.” Ed io saluto Carlisle e girandomi verso di lui lo guardo e sorrido come se mi avessero dato la più bella sorpresa.
“Che succede Bella?” ed io mi stacco la cintura e salgo su di lui baciandolo avidamente.
“Amore mio!” e continuo a baciarlo. “Bella aspetta.”
E mi dice “Carlisle ha esaminato la tac e la lastra. Non hai niente! E’ stata solo tosse! Probabilmente i nostri poteri la rendono una tosse più forte del solito!”.
Lo bacio sempre seduta su di lui mentre i ragazzi sono usciti dalla scuola e Renesmee si accorge di noi due. Mi risiedo al mio posto e vediamo la nostra bella figlia.
“Vieni amore!” la invito con la mano. E lei entra dietro di noi posando lo zaino sul sedile. “Ehi. Come va?” chiede Edward e lei dice “Tutto bene! E’ solo che tutta la scuola vi stava guardando mentre facevate atti osceni in luogo pubblico!” e Edward risponde
“E’ stata tua madre!”.
“E chi se ne frega! Amo mio marito e allora?” sono contenta ed estasiata che il mio Edward non abbia nulla. Lui mi stringe la mano mentre ripartiamo per casa nostra.
“Andiamo dai. Andiamo dove possiamo essere noi stessi senza pensare ai guardoni!” dico ai miei amori.
“Mamma perché siete venuti voi a prendermi? Doveva venire Jacob” ed io rispondo “Papà ha fatto un piccolo esame, una cosa semplice. Eravamo di strada. Ho avvertito io Jacob. Allora parliamo di cose serie. L’esame com’è andato?” e lei mi guarda un po’ imbronciata. “E’ andato male?”.
Lei non mi risponde e poi richiedo “Così tanto?” e Edward inizia a sorridere e allora capisco che mi stanno prendendo in giro. “Ehi a che pensa nostra figlia?”.
Renesmee sale sul sedile e mi tocca la spalla e vedo i suoi pensieri. “Hai preso una B! E brava la mia piccola! Ok ora pensi a Jacob puoi smettere di toccarmi!” e ridiamo tutti e tre. “A proposito di Jacob…” mi dice la mia piccola Renesmee.
“Ti vuole chiedere se può uscire con lui stasera.
Va bene dai! Mamma Cullen tu che dici?”
Ed io faccio un po’ di scena e dico “Allora… dobbiamo fare quel discorsetto sai? Me lo fece mio padre una volta. E sembrava proprio… strano.
Comunque sai che cos’è il preservativo amore?” e lei arrossisce. “Mamma! Che domande sono! Lascia stare che lo so cos’è…” ed io mi giro d’istinto e la guardo e le dico “Ma non mi dire? E con Jacob…”
lei mi guarda sempre più imbarazzata e rossa come un peperone. “Mamma!” esclama ed io scoppio a ridere insieme a Edward e dico “Ecco così impari a prendermi in giro!” e lei fa una faccetta buffa che mi apre il cuore.
“Comunque per rispondere alla tua domanda… va bene. Devi tornare per la mezzanotte però! Ok?” e lei mi sorride. Torniamo a casa ridendo e scherzando durante tutto il tragitto. Mi sento bene come non mi sentivo da tanto tempo.
Da quando Cyris ci sta minacciando per essere esatti. Ecco l’ho ricordato ancora. Ora sono di nuovo un po’ triste. Arriviamo a casa e mio marito mi guarda dice “Comunque prima non ti ho risposto… ti amo anch’io Bella!” mi bacia dolcemente.
Usciamo dalla macchina e insieme a Renesmee entriamo e andiamo in cucina. Apro il frigorifero e prendo la carne e le verdure per Nessie. Oggi farò un pranzo perfetto per le persone più importanti della mia vita.
 

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Capitolo 7
*** Punto di non ritorno ***


Renesmee
Sono tre settimane che io e Jake stiamo insieme e oggi è tornato Benjamin.
Kate e Garrett stanno proteggendo la zona tra l’Alaska e il Nordovest degli USA. Benjamin sta parlando con papà e mamma nello studio. Io non posso entrare.
Jacob sta lavorando ed io posso solo studiare un pochino, matematica, storia e biologia. Due ore di completa noia.
Mamma esce dallo studio e le vado incontro chiedendo “Mamma? Che dice Benjamin?” e mamma si gira e dice “Niente stai tranquilla!”
e cammina velocemente verso la cucina senza girarsi verso di me e poi mi dice “Vai a studiare intanto che stasera mi devi aiutare con la cena amore…” ed io sbuffo annoiata.
Salgo di sopra in camera mia e prendo il libro di Matematica e il prossimo compito sarà sui vettori.
Mi metto a scrivere qualche appunto di matematica mentre sento dei suoni provenire da
fuori di casa mia. “Renesmee!” grida Jacob mentre sta cercando di salire dalla finestra ma viene
circondato da una nebbia fittissima. Jake scompare nella nebbia e quando essa si
dirada, il mio Jacob è a terra tutto insanguinato! Salto dalla finestra e arrivo da Jacob che sta
urlando di dolore. “Jacob! No!” e inizio a piangere vedendo il mio amore morire.
Sto gridando e quel bastardo è davanti a me che sorride. E’ alto poco meno di papà e ha i capelli biondo platino.
Ha degli artigli come un leone al posto delle mani e i denti sono affilati e insanguinati del sangue di Jacob.
“Renesmee! E’ solo un sogno… ma molto presto tutto questo diventerà realtà. Strapperò il cuore del tuo Jacob e poi spezzerò la testa di quella sottospecie di abominio di vampiro di tua madre e poi toccherà al tuo paparino.
Mi divertirò a spezzargli tutte le ossa una per una prima di strappargli la cosa cui tiene di più. Voi due! Siete una vergogna per la nostra razza! E io farò un grande servizio al mio Ordine!
E poi toccherà a te dopo avere ucciso quell’idiota di tua madre e quel poveraccio di tuo padre e aver mangiato il cuore di quel cane di Jacob, toccherà a te.
Renesmee! Vedrai tutti i tuoi cari morire e poi mi pregherai di ucciderti! E così succederà…Ora svegliati piccola Renesmee, il tuo destino è segnato!”.
Io mi sveglio urlando e mamma e papà corrono da me. “Che succede Renesmee!” urla mamma mentre mi prende per le spalle e papà risponde “Ha avuto un altro incubo!”
ed io finisco “Ho paura mamma!” e piango abbracciando la mia mamma che cerca di consolarmi. Papà appoggia la sua mano sui miei capelli e si avvicina baciandomi la fronte.
“E’ tutto apposto?” esclama Benjamin entrando in stanza. “Un altro incubo…” risponde sospirando papà.
Io sto ancora piagnucolando mentre mamma mi sussurra “Amore… non avere paura. Non gli permetterò mai di arrivare a te! Allora mi vuoi raccontare l’incubo piccola mia?”
e mi asciuga le lacrime.
Inizio a raccontare l’incubo dall’inizio e quando lo finisco di raccontare Benjamin dice “D’accordo è arrivato il momento. Dobbiamo prenderlo quel verme! Ormai lo abbiamo quasi localizzato.
E’ nella zona di Toronto, avremo bisogno di voi tre e Jacob però. Non uscirà allo scoperto altrimenti. Vado ad avvertire Kate e Garrett! Lo faccio subito.
Entro una settimana torneremo e andremo a caccia di Cyris e la finiremo una volta per tutte!” le parole di Benjamin mi danno sicurezza e vedo mamma che mi sorride dicendo “Visto? Andrà bene amore!”
ed io mi sento più rasserenata e tutti e quattro scendiamo di sotto e papà dice “Certo che studiare fa male vero piccola?” e mi sorride lievemente. Io accenno un sorriso ma ancora ho in testa le parole di quel mostro.
Non riesco a dimenticarmi la sensazione di paura che ho avuto. Non potevo fare niente in quell’incubo. Potevo solo osservare i miei cari venire squartati e subire una cosa che non meritiamo.
Prendo il telefono di casa e chiamo Jacob per sentire la sua voce. “Jacob? Posso parlare con Jacob?” è Seth dall’altra parte che mi saluta e dice “Certo Renesmee! Jake!” e il mio Jake arriva subito dopo
“Ehi! Ciao Nessie.” Ed io gli rispondo “Ehi amore come va? Volevo sentirti un secondo” e lui mi sorride “Stavo giusto sistemando due sospensioni di una moto usata. Sono stanco e tu come stai? Ti sento triste…”
“E’ tornato Benjamin ma questo lo sai già. Stavo studiando e mi sono addormentata e l’ho sognato ancora Jake. Ho sognato che morivi! Mi sono svegliata urlando come una pazza!”
e Jake sospira dall’altra parte del telefono e dice “Quel bastardo! Lo distruggo quando lo troveremo!” ed io mi preoccupo e gli dico “Jake? Non andare a cercarlo… stai con me! Non mi lasciare da sola!”
e lui “Oh tesoro! Dai arrivo subito e stiamo un po’ insieme dai! Non ti preoccupare!” ed io gli rispondo “No amore finisci la giornata. Stasera ci vediamo non c’è problema”
e lui risponde “Va bene piccola ma se hai bisogno dimmelo ok?” ed io rispondo “Sicuro Jake”.
“Amore mi manchi sai?” mi dice il mio amore mentre sospiro dolcemente al telefono e gli dico “Amore mio mi manchi tanto anche tu… stasera ti riempio di baci!”
e sorrido come una bambina che aspetta il suo dolce preferito. Saluto il mio amore dopo vari ti amo e i miei genitori insieme a Benjamin mi guardano sorridenti. “Ti sei ripresa subito eh Nessie?”
dice papà mentre mette un braccio dietro alla schiena di mamma. E capisco che vuol dire adesso. E’ un senso di appartenenza, con quel gesto papà vuole sentire mamma come faccio io con Jacob.
Io e papà siamo molto simili in amore, siamo molto romantici. Poco razionali e tanto sognatori. Papà mi ha sempre insegnato che i sogni sono fatti per essere realizzati.
 
Edward
Sono passati cinque giorni dalla dipartita di Benjamin per il Canada. Il freddo ormai è una costante qui a Forks e forse oggi nevicherà un pochino.
Bella e Renesmee stanno sistemando in casa mentre io come al solito mi perdo per ore nei miei pensieri e musica.
Sono seduto sul pianoforte e mi diverto a suonare qualche canzone del momento. Ho imparato giusto ieri la nuova canzone di Katy Perry, certo che quella ragazza è proprio strana, a Renesmee piace e quindi mi sono impegnato a impararla.
Jacob dovrebbe arrivare a momenti mentre Alice, Jasper e gli altri domani ci faranno visita. Si sta avvicinando il Natale e noi vampiri abbiamo una tradizione, in quel giorno non beviamo sangue ma vino.
Lo so che sembra stupido e sconclusionato ma è un omaggio alla natura che ci ha fornito della nostra fonte vitale.
“Che cosa stai facendo?” dico a Renesmee mentre cerca di salire su una sedia per prendere un libro su uno scaffale e lei mi risponde “Niente papà aspetta che…”
e saltando al volo prende il libro che stava per cadere e la sedia cade per terra. “Sei proprio come tua madre sai? Goffa…” e Bella arriva proprio in quel momento. “E bellissima…”
e mi salvo all’ultimo sorridendo sornione a mia moglie che oggi è molto rilassata. I dolori vanno e vengono, anche se ormai sono diventati una routine e come una tosse che non accenna ad andarsene.
Guardo la mia Bella che ha appena finito di spolverare il tavolo e mi guarda con i suoi occhi splendidi e mi sorride dicendo “Passerà amore…”.
Io annuisco, anche se non so se sono sicuro di questo. “Speriamo…” rispondo chiudendo gli occhi. “Papà mi fai vedere come si balla?” mi chiede all’improvviso Renesmee
e rimango un po’ imbambolato e poi sorrido e dico “Mamma è brava a ballare sai?” e noi due sorridiamo mentre Bella capisce che la stiamo prendendo in giro.
“Ah è così?” dice Bella che fa la finta sostenuta e inarca quel mento che bacerei all’infinito.
Quando si arrabbia, lei sa essere molto dolce, una dolcezza che fa male, perché non la puoi toccare.  “Papà dai fammi vedere per favore?” ed io li chiedo “E perché mai?”
e Bella mi risponde al posto suo “Indovina un po’?” e allora faccio una faccia fintamente sorpresa e dico “E facciamo sto sacrificio per il nostro Jacob!” e mi alzo dal pianoforte
e vado allo stereo affermando “Bella facciamo vedere come si fa” e lei mi risponde “No amore! Lo sai che non sono brava a ballare!” e sorrido ricordando benissimo il nostro primo ballo ufficiale sotto il gazebo.
Era di una bellezza sconvolgente. Ero innamorato perso di lei come ora. “Non c’è problema Bella” e premendo il tasto play, una canzone che al mio amore fa venire sempre i brividi inizia…”The day that we met. Frozen, I held my breath…”
inizia così una delle canzoni d’amore che abbia mai sentito, si chiama “A Thousand Years” sembra essere stata scritta per noi due. “Vieni qui amore.”
Invito la mia Bella che mi guarda e mette le sue braccia sulle mie spalle ed io la sollevo come feci anni fa sotto quel gazebo e la sistemo sui miei piedi per guidarla più facilmente.
“Ecco se la tua dama non è capace di ballare oppure è solo intimidita questo è un metodo interessante” dico a Renesmee che rimane estasiata mentre noi continuiamo a guardarci intensamente come allora.
La nostra bambina esclama “Che belli! Aww!” e noi sorridiamo imbarazzati. “Signora Cullen la informo che non è cambiata per niente da quella sera che voleva che la mordessi!”
e lei sorride e dice “Lo sa signor Cullen? Voglio vivere quella vita appagante con lei che mi ha promesso. Una vita infinita!”
e la bacio dolcemente mentre la canzone intona un ritornello che ci rappresenta a pieno “And all along I believed I would find you. Time has brought your heart to me I have loved you, for a thousand years, I'll love you for a thousand more".
E quando le nostre labbra si staccano le une dalle altre, la mia dolce e tenera Bella mi sorride innamorata come quando lo era sotto quel gazebo indimenticabile.
“Sai che ti amo più della mia stessa vita? Ti ho aspettato così tanto! Anche più di mille anni e ti amo sempre di più” sussurro alla mia Bella mentre la canzone finisce.
Renesmee applaude come una persona che abbia visto un’esibizione e noi sorridiamo al dono che il destino ci ha regalato. Un destino che non ci è stato sempre benevolo certamente,
ma alla fine del viaggio sono contento di come sono andate le cose.
Sono contento che il mio amore mi ami senza alcun dubbio, ho una figlia bellissima che sta crescendo e fra poco sarà una donna, la mia famiglia è sopravvissuta a tutto.
Anche Jacob è sopravvissuto, è uno di noi adesso. L’imprinting è stato anche una risposta alle sue domande e al posto che deve occupare nella sua vita.
Sono contento per lui e oggi sono felice di vederlo accanto a mia figlia. Ma non lo chiamerò mai figlio mio, questo no!
Sento la moto di Jacob arrivare da lontano ma prima di vederlo mi accorgo che Renesmee si è alzata dalla sedia e gli dico “Si sta arrivando non ti preoccupare sei vestita benissimo!”
e lei si gira verso di me “Papà non mi leggere sempre i pensieri!” e sorrido mentre guardo Bella che mi fa una faccia fintamente sommessa e poi mi dice “Sei proprio un violatore della privacy altrui sai?”
ed io sorrido mettendo un braccio sulla nuca di Bella e rispondo “Ah si? Vuoi punirmi?” e lei mi guarda dicendo “Potrei farti vedere una maratona di Mr. Maddox sai?”
la guardo e faccio una faccia seriosa e lei scoppia a ridere e Jacob arriva proprio in quel momento e dice “Ehi ragazzi. Oggi è stata una giornata durissima!”
e Renesmee abbraccia il suo fidanzato che la bacia dolcemente e le dice “Amore come stai?” e lei risponde “Ora ancora meglio di prima. Glielo diciamo?” e loro sorridono verso di noi.
Bella mi guarda un po’ perplessa ed io sorrido sommessamente e le faccio cenno con la testa di no, nostra figlia non è incinta. Leggere il pensiero fa bene altro che invasione della privacy.
“Mamma, papà noi vorremmo andare…” ed io li interrompo dicendo “Al ballo della scuola, ma sei al secondo anno piccola…” e Jacob interviene dicendo “Non è proprio il ballo della scuola è un esibizione che si tiene alla fine dell’anno.
Ognuno di noi deve fare un qualcosa di creativo ed io ho scelto di fare un ballo con Jake che ne dite?” e Bella dice “Per me va benissimo e tu amore che ne pensi?”
ed io faccio il sostenuto e poi annuisco dicendo “Basta che non fate roba acrobatica. Dobbiamo stare sempre in basso profilo ricordate”.
E Jacob conferma dicendo “Sicuro Edward!” e tutti e quattro ci spostiamo in cucina e Jacob mi da una pacca sulla spalla e mi invita a raggiungerlo fuori di casa.
Lo seguo e mi dice “Edward come ti senti ultimamente?” ed io rispondo “Abbastanza bene. Solo quel dolore che mi da più di un fastidio”.
E Jacob annuisce dicendomi “Mi raccomando se hai bisogno io ci sono d’accordo?” e gli stringo la mano. Sento il calore della sua mano infrangersi con il gelido freddo della mia.
“Sei proprio ghiacciato sai?” mi dice sorridendo ed io rispondo “Hai la febbre Jacob? Sei caldo come un calorifero!” e sorridiamo insieme.
Rientriamo in casa insieme mentre Bella e Renesmee stanno guardando la televisione in cucina, un programma di cucina.
Io e Jacob invece abbiamo vissuto uno dei nostri momenti privati in cui la nostra rivalità è solo un imbarazzante e inutile ricordo.

Renesmee
Mamma e papà sono a casa e oggi dobbiamo andare a fare le prove del ballo alla palestra della scuola di Forks. Siamo a metà Dicembre ormai e vorrei essere pronta.
“Non ti preoccupare è facile fare questo lento. Dobbiamo provare più che altro con i vestiti addosso” e gli prendo la mano e la tengo stretta alla mia mentre stiamo camminando tra la gente.
Mi piace tenerlo per mano, me lo fa sentire ancora più mio. Arriviamo alla scuola e davanti alla palestra leggiamo –Palestra inagibile-.
“Accidenti proprio oggi!” sbuffo e Jacob dice “fa niente dai torniamo a casa!” e mi rimetto sottobraccio al mio ragazzo e mi riaccompagna a casa. Arriviamo alla foresta e camminiamo tra gli alberi.
Quanto ci piace passeggiare da soli e sentire la natura che ci avvolge. Gli alberi, la neve che adesso copre una gran parte della vegetazione, il vento leggero che ci sospira e ci abbraccia.
“Che bello camminare con te amore!” dico senza neanche girarmi verso di lui.
“Qualsiasi cosa con te per me è un grande regalo mia piccola Renesmee!” e mi bacia la tempia quando a un certo punto Jacob si ferma e dice “Non siamo soli!”
e mette braccio davanti a me come per proteggermi da una minaccia che non so da dove provenga. Il braccio inizia a farmi male e dico “Jake! Cyris è qui!” e in questo momento sto realizzando che non sto sognando.
Ora è tutto vero. E’ tutto vivido e reale.
“E’ arrivata l’ora del tuo destino Renesmee!” dice Cyris nell’aria. “Stai dietro di me Nessie!” esclama Jacob.
“Oh guarda il lupo che vuole combattere contro l’aria! Ti sventrerò cane!”
e Jacob risponde “Stammi a sentire scherzo della natura! Io sono Jacob Black, sono un nipote di un capo e la mia ragione di vita è la mia donna che difenderò fino alla morte! Vieni fuori e combatti!”.
E il mostro appare, vestito con la giubba rossa tutta sbrandellata dalle continue fughe dovute alla caccia di Kate e Garrett.
Ha i capelli albini e gli occhi verdi e le fauci affilate come coltelli. Proprio come avevo sempre sognato. Il sogno è realtà adesso.
“Eccomi lupo poiché hai questo grande desiderio di incontrare i tuoi parenti cani! Ti accontento subito! Muori!” e Jacob grida “Nessie corri verso casa e avverti i tuoi!”
e io non voglio lasciarlo da solo e tentenno guardandolo preoccupata.
Jacob mi guarda e gridando esclama “Non c’è tempo! Corri più veloce che puoi!” e Jacob si gira verso di Cyris che dice “Si Nessie vai da mammina e papino. Poi squarterò anche loro due!”.
Corro verso casa e Jacob si trasforma in lupo e Cyris parte all’attacco per colpirlo. Io mi giro e con un artigliata riesce a colpire il vampiro che però è troppo veloce e riesce a rialzarsi facilmente.
Cyris è veloce, scaltro e potente, Devo correre da mamma e papà o Jacob non resisterà a lungo.
Corro velocemente verso casa come una pazza e in poco tempo arrivo a casa e urlo “Mamma! Cyris! E’ qui! Jacob è in pericolo! Alla foresta!”
e mamma e papà escono velocemente e mamma grida “Nessie!” e papà mi dice “Alla foresta hai detto? Andiamo Bella! Corriamo verso Jacob! Forza andiamo!”.
Mamma mi ferma mentre cerco di andare con loro e mi dice “Devi avvertire nonno Carlisle! Stai a casa!” e rispondo “Mamma e se viene qui?”
e mamma ribatte “Jacob gli renderà la vita difficile! Tu stai qui e poi verrai con Carlisle ok?” ed io annuisco e mamma mi fa un cenno
e lei e papà spariscono nella foresta lasciando una scia di neve ed io corro in casa per avvertire nonno Carlisle che il momento è arrivato.

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Capitolo 8
*** Bella, Edward e Jacob contro Cyris ***


Bella
Stiamo correndo verso la foresta. La neve ci rallenta ma non del tutto, dei fiocchi mi coprono il volto ma non ci penso. Dobbiamo arrivare da Jacob in tempo. Edward è davanti a me che mi guida in questa corsa contro il tempo. Si gira un attimo verso di me per vedere se sto tenendo il passo e mi dice «Bella stammi dietro!».
Sento delle urla, è la voce di Jacob «Siamo vicini Edward!» grido mentre corriamo verso la voce che sicuramente è il nostro amico Jacob. «Jake! Dove sei?» urlo e dopo poco tempo vediamo Jake a terra e si è trasformato in lupo. Sta in allerta pronto al prossimo scontro, ha delle ferite alla schiena e a una zampa.
«Jake! Stiamo arrivando resisti!» grida mio marito.
Arriviamo da Jacob e ci guarda con i suoi occhi da lupo, è in difficoltà ma ci assisterà fino alla fine. Sentiamo una voce nell'aria. Un suono malefico e beffardo ci sfida «Finalmente! Edward Cullen e signora! Avete nascosto la piccola malformata?»
«Sta zitto! Brutto bastardo!» gli grido con veemenza. Una risata ci circonda e Cyris appare di fronte a noi. Le sue mani sono insanguinate,
è un essere ripugnante con denti affilati che hanno assaporato il sangue di Jacob, ha i capelli biondo platino e gli occhi sono di un verde penetrante.
«Eccomi! Ce la fai Bella?» mi sfida il mostro. Jacob salta su Cyris che con un balzo lo evita, il vampiro salta su Jacob cavalcandolo come se fosse un cavallo.
Inizia a mordergli la schiena e Jake con un colpo di reni, lo spinge all'indietro a un paio di metri di distanza. Corro per aiutare Jacob ma mi ferma e mi fa segno con la testa di non muovermi.
«Jacob attento!» grido mentre Cyris si smaterializza davanti a noi. Le sue risate si contrappongono ai nostri sospiri ed io uso il mio scudo per proteggere Jake mentre Cyris cerca di colpirci.
«Ah! Me ne avevano parlato del tuo scudo. Bella mossa. Ma non ti basterà! Devi essere anche veloce!» dice scomparendo poi scompare nell'aria.
«Non ti posso toccare io… ma gli alberi possono farlo!» e Jake si mette davanti ad Edward che cerca di vedere dove il mostro sia andato, ma non riesce a sentire i suoi passi.
«E' andato via?» chiedo a lui che mi fa cenno di no.
«E' ancora qui!» E a un certo punto sentiamo gli alberi scivolare e Edward grida «Jacob attento!» e velocemente corre verso di lui per evitare che una grande fila di alberi innevati lo colpisca.
«State bene?» chiedo allarmata. In quel momento da dietro Cyris arriva ed io mi ero distratta solo un secondo e mi colpisce con un pugno con violenza alla schiena.
Urlo di sofferenza e dolore e Edward corre verso il mostro per contrastarlo. Uno scontro velocissimo, i due si colpiscono violentemente ma nessuno dei due sembra avere la meglio.
Edward colpisce al volto Cyris che però scivola all'indietro e colpisce allo stomaco mio marito che indietreggia e risalta su di lui per colpirlo e poi si smaterializza per sfuggire al colpo di Edward.
Ricompare da dietro ma Jacob balza su di lui facendolo cadere a terra e Edward salta sopra di Cyris colpendolo al cuore ma riesce a salire su di un albero evitando i due.
Jacob si mette a cercare l'odore di Cyris che si è nascosto ancora una volta. Ecco che riappare davanti a me, Cerca di colpirmi ma riesco a evitarlo e Edward colpisce da dietro il vampiro malvagio.
Con un pugno da dietro colpisce Edward che cade a terra. E Cyris salta su di lui ma Jacob riesce a difendere Edward dall'ennesimo colpo violento.
Jacob però viene azzannato a una guancia e guaisce per il colpo ed è fuori combattimento ormai. E' di nuovo in sembianze umane adesso. «Jake!» grido mentre è svenuto a terra.
 «Ma che cosa vuoi da noi? Maledetto!» grido stanca di questo scontro violento.
«Che cosa voglio? Mi pare ovvio no? Io voglio un ordine di vampiri veri e non degli idioti che vanno in giro mangiando animali e concependo scherzi della natura!»
ed io gli rispondo gridando «Di cosa ci nutriamo è affare nostro! Renesmee è stata concepita come qualsiasi bambina! Sei solo un idiota parassita che è stato cacciato dal suo stesso ordine che dici di amare così tanto!»
e lui mi guarda innervosito e risponde «Pensi davvero che dopo che vi avrò squartati, non mi accoglieranno a braccia aperte! Siete un problema voi Cullen, non seguite le regole e non state al vostro posto!
Questo non sta bene né a me che ai Volturi!»
Edward trascina Jacob e lo appoggia a un albero e dice «I Volturi non hanno problemi con noi. Se ne avessero avuti in questi sette anni, sarebbero venuti qui non credi? Sei solo un solitario che cerca di vendicarsi!»
Cyris quindi grida «Sta zitto! Sei solo uno stupido! Potevi avere il potere dei Volturi e invece hai preferito questa stupida! Sei solo un ingrato!» Cerco di colpirlo ma Edward mi ferma e dice
«Sei solo un poveretto e mi fai pena. Non sai cosa sia l'amore, mi dispiace per te. Sei solo un frustrato e ora vorresti colpire noi che siamo felici. Per cosa? Per persone che non ti vogliono neanche vedere? Mi dispiace per te…»
Mio marito ha compassione per chiunque soffra anche per le persone malvagie. Per questo lo amo, per questo morirei per lui.
Tuttavia Cyris non vuole ascoltarlo e parte all'attacco ed io attivo lo scudo mentre cerca di colpire Edward che conclude «E questa è la dimostrazione Cyris, da soli siamo forti… ma insieme siamo indistruttibili!»
Ed io e Edward corriamo verso di lui e lo scontro ricomincia.
Edward colpisce Cyris ma con un calcio riesce a parare il colpo, i suoi artigli sono letali, cerchiamo di evitarli e schiviamo il suo ennesimo pugno ma non possiamo far niente al calcio che ci lancia colpendoci da dietro.
E' velocissimo, ha una foga e una rabbia che ho visto poche volte. I Volturi gli hanno fatto un lavaggio del cervello assurdo nei secoli. «Morirete oggi! Morirete abomini!»
e cerca di colpirci ma noi evitiamo e con il mio scudo lo spingo sugli alberi con l'onda d'urto ferendolo a un braccio. Cyris urla di dolore ma riesce a evitare il colpo di Edward e scompare nell'aria.
«Bella!» grida Edward che corre verso di me e apro il mio scudo a mio marito che così può usare il suo potere per vedere dove Cyris sia.
«Lo vedi Edward?» gli chiedo e lui chiude gli occhi e annuisce con la testa dicendo «E' sotto di noi!» e saltiamo mentre Cyris cerca di afferrarci sotto la neve e risalta di nuovo su di noi
e Edward lo riesce ad afferrare anche grazie al piccolo infortunio alla mano che lo ha reso più lento di prima. Edward morde Cyris al collo e il mostro lancia delle urla strazianti.
Edward cerca di morderlo ancora ma con un colpo Cyris salta all'indietro zoppicando verso gli alberi. Jacob sta riposando intanto mentre noi ci rialziamo per rifiatare.
Cyris si rialza lentamente ed è ferito mentre noi stiamo respirando a fatica. 
A un certo punto si accorge di una nuova presenza e infatti Carlisle, Benjamin, Kate, Garrett, Jasper ed Emmett accorrono in nostro aiuto.
Cyris corre via scappando dai tre che lo stanno cacciando da quasi due mesi. «Bella, Edward!» grida Carlisle. Corriamo verso di lui e chiedo «Renesmee?»
e Carlisle mi mette una mano sulla spalla e mi risponde «E' con Esme, Alice e Rosalie non ti preoccupare!» e poi mi viene un dubbio ed esclamo «Potrebbe andare a casa nostra da lei!»
e Kate viene verso di me dicendo «Non temere Bella. Quel mostro è già lontano da qui. Il nostro odore è impregnato in tutta questa città e siccome ha paura di noi, non verrà qui.
Saremo noi ad andare da lui!» ed io annuisco e mi sento rassicurata. «Emmett aiuta Jacob, portiamolo a casa e poi vedremo cosa fare!» indica Carlisle che mette una mano sulla spalla di Edward.
«Si è battuto come un vero lupo!» esclama Carlisle mentre guarda noi due e penso alla mia piccola.
Voglio tornare ad abbracciare la mia Renesmee e mentre gli altri ci guidano verso casa Edward mi abbraccia da dietro e mi dice «Dobbiamo ucciderlo Bella, non c'è speranza per lui.
Non vuole speranza. Dobbiamo andare con Kate e gli altri.» E poi gli dico girandomi verso di lui «Si ma Renesmee? Non vorrà stare da sola se Jacob deve venire con noi!»
Edward mi risponde guardandomi intensamente «Verrà con noi! Ricordi le parole di Benjamin? Ora che è ferito non uscirà allo scoperto se non vedendo Renesmee.
Dobbiamo proteggerla più che mai ma dobbiamo andare a cercarlo noi! Finiamola una volta per tutte Bella!».
Leggo nei suoi occhi un'intensità che amo, un'intensità da padre e marito che difende la sua famiglia attaccando.
Bacio il mio uomo e dico «Torniamo a casa l'unica cosa che voglio ora, è stringere mia figlia per un po’ poi domani vedremo che fare!» e tutti ci incamminiamo oltre la foresta verso casa nostra.

Renesmee
Sono in ansia per Jacob e gli altri. Rosalie mi tiene per mano e Alice mi dice «Andrà bene stai tranquilla!» La zia è preoccupata perché non può leggere il futuro di Cyris e quindi neanche di questo scontro.
Esme ci guarda e si gira verso la cucina per non farsi vedere che sta piangendo. Vado da lei e le tengo la mano e leggo i suoi pensieri. La sua paura più grande è quella di perdere la sua famiglia, i suoi ragazzi.
Anche se non è la madre naturale di papà e gli altri, li sente suoi da più di un secolo ormai. «Eccoli!» esclama zia Rosalie. Jacob è ferito come avevo predetto.
Corro verso di loro ed esco da casa e grido «Jacob! Come sta nonno?» chiedo a Carlisle che mi risponde «E' solo svenuto, si riprenderà tranquilla Renesmee!»
Mamma e papà sono dietro di loro e mamma mi stringe a sé che mi manca il respiro. «Amore mio!» mi sussurra piangendo.  Chiedo a papà «L'avete ucciso papà?»
e lui mi fa cenno di no e io sospiro fortemente. Vado da Benjamin e gli prendo la mano e gli dico «Non avevi detto che bastava lo scudo di mamma? Che cosa è successo?»
Benjamin cerca di calmarmi ma sono molto nervosa e stanca di questa situazione. Benjamin si ferma e si gira verso di me dicendo «Tuo padre lo ha ferito piccola! Non temere ora seguiremo le sue tracce!»
Io sono sempre più frustrata di sentire la solita solfa delle tracce e di aspettare che faccia la sua mossa e dico a Benjamin «Ma lo state cacciando davvero o fate per finta?»
Mamma mi sgrida «Nessie!». Ed io sto in silenzio per qualche secondo
e poi Benjamin sorridendo dice «Renesmee adesso è iniziata la seconda fase, quella in cui tu e i tuoi genitori diventano protagonisti! Dovremmo andare al confine vicino a Vancouver!
Sono sicuro che quel verme non scapperà. Rimarrà in quelle zone. Tu devi fare da esca! Non starai qui ad aspettare…non più!».
Deglutisco e sospiro nervosamente e dico «Vado da Jacob!» guardo mamma in malo modo.
Perché non capisce che ho paura e sono stanca? Sbuffo mentre posso sentirla che si scusa per me e Benjamin risponde «Ha tutte le ragioni del mondo a essere nervosa, Bella!».
Entriamo in casa e Jacob è sul divano che si è risvegliato. «Jake!» e corro verso di lui. Lo bacio teneramente e gli sussurro «Che ti ha fatto amore mio?" e gli bacio la guancia dolcemente.
Jacob dice «Non è niente!» e tossisce duramente. Gli prendo la mano e lo guardo negli occhi mentre dico «E' tutto invece! La prossima volta non sarai solo. Saremo insieme!
Non so perché ma credo che io sia la chiave di tutto!» Jacob cerca di alzarsi a fatica ma lo fermo e lui mi dice «Renesmee! E' troppo pericoloso!» e tossisce.
«Lo so che è pericoloso! Però se non affrontiamo il problema che facciamo? Aspetto che squarti tutta la mia famiglia prima di prenderlo? E poi abbiamo un vantaggio adesso! Papà l'ha ferito! Il bastardo perde sangue!»
Papà arriva da noi e dice «Si è andata così. Ora riposa Jacob, domani vedremo che cosa fare!» e lo bacio lasciandolo a riposare sul divano.
Papà spegne la luce e Jacob lo ringrazia «Grazie per leggermi sempre i pensieri!» Papà sorride e lasciamo Jacob da solo a riposare e andiamo in studio, dove gli altri stanno parlando.
«Si è meglio agire subito!» mormora Benjamin e poi si gira verso di me e mio padre. «Che succede ragazzi?» chiede papà con la faccia seria.
«Dobbiamo partire subito! Tutti insieme!» esclama Kate alzandosi dalla sedia marrone chiaro del nostro studio. Io mi giro verso papà e lui che ha già letto il mio pensiero risponde «Jacob deve venire con noi».
Benjamin si gira verso di me e risponde «Non possiamo aspettare ragazzi! Cyris si sta muovendo verso Est. Prenderà una nave per nascondersi e passerà l'oceano Atlantico!»
e papà esclama sedendosi vicino a mamma «Non può prendere un aereo?» e Garrett risponde «No. Si lancerà all'ultimo momento per non dare nell'occhio, nella stiva e tornerà clandestinamente in Europa. Dobbiamo stanarlo prima che sia troppo tardi ragazzi!».
Io ho paura, voglio che Jacob stia con noi durante questa caccia. Ho bisogno di lui! Non mi accorgo neanche che sto piangendo e mamma si alza dalla sua sedia e viene da me inginocchiandosi.
«Amore mio! Non ti devi preoccupare per Jacob! Starà bene! Ha la pellaccia dura!» e accenna un sorriso. Le mie lacrime scendono noncuranti delle parole di mamma che mi prende le mani e le stringe.
«Figlia mia, quando successe a me, dovetti dividermi anch'io da papà… Avevo le tue stesse paure… paura di non rivederlo più, di non sentire il suo odore quando ti sveglierai!» e con una mano mi asciuga le lacrime ed io tirò su il naso.
 «Abbiamo bisogno di te amore. Tu sei la chiave per liberarci di questo problema!»
A un certo punto dalla porta arriva Jacob che zoppicante dice a noi «Se pensate che un paio di graffi possano mettermi fuori gioco vi sbagliate di grosso!» e Jacob sorride a papà che si alza e dice «Ecco! Jake sei pronto?»
«Sono pronto quando lo siete voi!» risponde accennando una smorfia sorridente.
Io vado dal mio Jacob e lo abbraccio e lui ancora indebolito dalle ferite, sospira dal dolore.
«Amore verrai con me allora?» e lui mi guarda e sorridendo mi risponde «No. Tu andrai con mamma e papà! Io vi seguirò con Seth e gli altri.
E' meglio così fidati. Tanto lo sai che sono sempre con te!» e mi mette una mano sul petto tirando fuori la collana che mi aveva regalato.
«Quando ti sentirai sola stringila al tuo cuore. Io sarò con te!»
e Benjamin annuisce guardando noi due e poi dice «Allora è deciso! Domani mattina presto partiremo verso il confine! Carlisle, Edward, Bella e Renesmee andrete in macchina io, Kate e Garrett andremo a piedi. Cyris deve pensare che lo stiamo cacciando a piedi!»
e Jacob lo interrompe. «Vado a chiamare Seth e organizziamo un raduno per domani mattina! Ci vediamo al confine con il Canada!» e stringe la mano al vampiro con la pelle olivastra che sorride.
«Allora riposiamoci questa notte!» esclama Carlisle. Jasper dice «E noi? Staremo qui ad aspettarvi?»
e mamma dice «Starete qui con dei vestiti di Renesmee. Può darsi che possa venire qui sentendo l'odore. Non si sa mai! Non vorrei che per la foga ci sfasciasse casa!»
ed Emmett ci risponde «Non preoccuparti Bells!» e così possiamo uscire dallo studio ed io seguo Jacob che si siede sul divano.
«Jake davvero ti senti bene?» e lui mi sorride dicendo «Amore, sto benissimo. Domani saranno solo piccole contusioni. Noi lupi abbiamo la pelle dura lo sai!» e quel sorriso mi rasserena, anche se vado a fare un viaggio dove posso rischiare la vita, anzi la rischierò sicuramente. «Stai attenta! Promettimi di stare dietro a mamma e papà tutto il tempo ok? Non fare stupidaggini! Lascia fare a noi! Qualsiasi cosa succeda!» ed io annuisco.
Lo bacio dolcemente sul naso e gli dico «Ti chiamerei cucciolo ma sarebbe offensivo lo sai…» e sorrido candidamente e lui mi accarezza la guancia
«Tu puoi chiamarmi come vuoi…tranne mamma Jackie!» e ridiamo insieme ed io sono pronta finalmente. E' ora di farla finita. Cyris ha le ore contate.

  Bella
Gli altri sono di sotto ed io voglio stare da sola con Edward. Mi sorride e gli chiedo «Che c'è?» E lui mi dice «Ci sdraiamo sul letto un attimo!»
Andiamo nella camera da letto e ci accucciamo sul nostro letto accogliente. «E' così morbido vero amore? Peccato non potere dormire!» e mi guarda sorridendo.
Edward mi chiede mentre appoggio la testa sul suo petto «Allora tesoro mio. Che cosa ronza nella tua testolina?»
Ed io rispondo sarcastica «Allora vediamo… un mostro minaccia tutta la mia famiglia, tu non stai bene…» e lui m'interrompe
«Ma sono solo spasmi che non contano niente lo sai amore…» e gli bacio il petto dicendo «Però abbiamo la calamita per i problemi vero Edward?» e mi alzo guardandolo.
E' bellissimo. I suoi occhi sono sempre più chiari. In un secondo lo bacio e lui mi dice «Stavo rispondendo…» e lo bacio ancora più affannosamente.
«Aspetta… dicevo...» non gli faccio finire la frase che lo bacio ancora. Le mie labbra percorrono tutto il collo di Edward che sospira lievemente.
 «Ti voglio amore!» gli sussurro a un orecchio. «Credo che ci stiano aspettando di sotto Bella…»
continuo a baciarlo sul petto e lui mi tira su e gli dico «Guarderanno la TV non ci disturberà nessuno lo sai!» 
«Possiamo sempre guardarla anche noi sai…» mi risponde ed io lo guardo fintamente seria e lui mi sorride.
«Hai finito di fare finta di resistermi?» gli chiedo maliziosa. Sento un brivido che mi percorre la pelle quando Edward mi sbottona la camicia blu che porto.
E' una bella camicia, l'ho comprata a un negozio a Seattle. Mi tolgo la camicia e rimango a seno nudo.
E lui mi chiede «E il reggiseno dov'è?» ed io sorrido arrossendo «Mi stringeva stamattina!»
e mi mette una mano sullo stomaco ed io seduto su di lui mi muovo a scatti per il solletico e Edward sorride insieme con me.
«Sei il mio tesoro Bella Swan…In Cullen!» esclama mio marito mentre si appoggia alla ringhiera del letto e si toglie il maglioncino grigio.
Mi solleva e mi sposta di lato e mi tolgo i jeans neri e rimango con le mutandine. Lui mi sorride imbarazzato e lo bacio con foga.
Edward si sposta e inizia a slacciarsi i pantaloni. E lo guardo dritto negli occhi mentre si spoglia e rimane in mutande sale su di me e mi bacia dolcemente e mi dice «Ti amo!»
e i miei umori sono vogliosi di lui. Ogni parte del mio corpo lo desidera.  S'inginocchia su di me e inizia a baciarmi lo stomaco e mi toglie le mutandine e rimango completamente nuda.
Sospiro violentemente e affondo la testa nel cuscino quando sento la sua lingua penetrarmi nel mio basso ventre. E' così piacevole che tutto scompare.
Inizio a mugolare come una gattina indifesa e lui sale su di me ed eccitata gli dico «Entra dentro di me Edward! Ti voglio dentro di me!»
e con i piedi gli abbasso le mutande e lui in poco tempo entra dentro di me. Un movimento dolce e potente e piacevole.
Sento il piacere di mio marito esplodere con il mio. Sta aumentando il ritmo ed io non resisto a lungo ed ho il primo orgasmo.
Il mio liquido esce dalla vagina lentamente e s'infrange con il sesso di mio marito che si ferma un secondo a guardare la mia faccia estasiata. 
«Ti piace amore?» mi chiede sottovoce ed io gli sorrido di sì e mi bacia appassionato.
La sua lingua ormai conosce il mio corpo come le sue tasche e baciandomi il collo mi gira lentamente e a pancia in giù lui mette le mani sulla mia schiena sedendosi sul mio sedere a cavalcioni.
Poi inizia a baciarmi il collo poi la schiena e l'ennesimo brivido m'invade. A un certo punto sento il suo sesso appoggiarsi sul mio sedere e lentamente avvicinarsi alla mia vagina che lo attende ansiosamente.
Lo sento entrare scivolando dentro di me e in poco tempo il ritmo diventa selvaggio e forsennato.
Stiamo godendo estasiati del nostro piacere ed ecco un altro orgasmo più forte del primo che ho avuto e la mia foga è al massimo adesso.
Mi giro velocemente dopo avere ansimato per un paio di secondi e salgo su di lui e a cavalcioni scivola dentro di me in un attimo.
E' completamente dentro di me mentre mi muovo avanti e indietro sempre più velocemente e anche lui sta sudando come me e capisco che sta per esplodere anche lui.
Ondeggio i fianchi avanti e indietro sempre più velocemente e infine il suo orgasmo arriva. Lo sento esplodere dentro di me e siamo completamente in estasi.
«Ti amo Bella! Ti amo!» esclama Edward sorridendo ed io mi accascio su lui stanca ma soddisfatta.
Sento passi provenire verso la nostra stanza e velocemente ci vestiamo e lo bacio mentre mi abbottona la camicia.
Ora sono più rilassata dopo aver fatto l'amore con l'uomo della mia vita. Sento che posso fare ogni cosa. Domani partiremo per cacciare quel mostro per sempre. 

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Capitolo 9
*** Alla Ricerca Del Mostro ***


~~9
Alla ricerca del mostro
Edward

E' passato un giorno dal nostro incontro con Cyris nella foresta innevata di Forks. Stiamo viaggiando verso Vancouver nella nostra Jeep, Bella è affianco a me che è molto tesa per l'incontro che dovremmo fare con il mostro mentre Renesmee sta dormendo sul sedile posteriore.
«Quanto ci vorrà ancora Edward?» mi chiede il mio amore che cerca di sorridere ma a stento digrigna le labbra. «Ancora una mezz'ora amore e saremmo a Toronto» le rispondo stringendole la mano.
Bella mi guarda sospirando ed io non posso non ricordare gli stessi eventi di qualche anno fa.
James, Victoria, I Volturi… e ora questo mostro proveniente dal nord Europa, Cyris. Ne abbiamo passate veramente tante in questi anni eppure siamo ancora qui.
Ho come la sensazione che questo Cyris sia un pericolo maggiore di quello che Benjamin voglia farci credere. Temo per la mia famiglia, devo difenderla fino all'ultimo, più della mia stessa vita. Meno male che Jacob è con noi, mi fido più di tutti di lui che gli altri vampiri. Jacob ha la tenacia ed è motivato come me e Bella a difendere Renesmee fino allo spasimo. Credo che sia già arrivato nei pressi del confine canadese ormai, è con Sam e gli altri del suo branco che ci stanno aiutando.
E' veramente una grande cosa quest'alleanza tra vampiri e lupi, un'alleanza che va oltre il tempo e le nostre origini. Bella ha cambiato molte cose con il suo arrivo nelle nostre vite. Bella mi chiede «Come va la schiena ti fa ancora male?» ed io abbozzo una mezza bugia dicendole «Amore è meglio pensare ad altro. Ci sono problemi ben più gravi! E poi non è un problema così grave te l'ho detto tante volte amore» e Bella fa una smorfia con le labbra e annuisce. Si gira verso il finestrino e il nostro viaggio continua e dopo qualche miglio arriviamo al confine e dopo il passaggio possiamo entrare nel suolo canadese.
«Eccoci amore, ecco Jacob e gli altri» e indico a sinistra dove Jacob, Sam, Seth, Leah e gli altri sono seduti che ci stavano aspettando.
Fermiamo la Jeep e usciamo dalla macchina lasciando Renesmee dentro che ancora dorme. Jacob si avvicina a noi e mi mette una mano sulla spalla dicendo «Ben arrivati! Renesmee dorme?» ed io annuisco e mi scanso per invitarlo ad andare a svegliarla lui stesso, so che le fa piacere. Sam, Seth e gli altri si avvicinano a noi e salutano e ci accorgiamo che anche Carlisle è già arrivato. Kate, Garrett e Benjamin sono con lui poco più avanti.
Carlisle appoggia le sue mani sulle spalle di Bella e mi sorride dicendo «Eccovi forza! Dobbiamo partire subito per la foresta. Quel bastardo è nelle vicinanze i lupi lo hanno fiutato!» e Seth sorride a noi dicendo «E' vero Edward. E' a tre chilometri a nord, la bestia voleva arrivare al porto vicino al confine ma non glielo abbiamo permesso!» ed io sorrido e mi complimento con i ragazzi di Sam
e Leah si gira verso Bella chiedendole «Possiamo venire anche noi?» e Bella le risponde «Meglio di no, dovete impedirgli di tornare da queste parti. Sarà circondato se lo attacchiamo subito!» ma Leah insiste «Ma noi vogliamo aiutarvi!»
Sam interviene dicendo «Bella ha ragione. Noi staremo qui e faremo da guardia al confine. Quello scherzo della natura non passera da queste parti!»
Jacob e Renesmee arrivano da noi e la mia piccola ragazza, che ha fatto una bella dormita da Seattle a Vancouver, ci saluta con la mano.
«Dormito bene?» chiedo mentre le bacio la fronte e sorrido a Jacob. Renesmee annuisce e abbraccia
Bella che sorride e dice «D'accordo! Non perdiamo tempo. Andiamo a caccia di Cyris!» e Jacob annuisce dicendo
«Ok prima di tutto io porto Renesmee con me, sei pronta a venire a cavallo del lupo Nessie?»
e i due si scambiano affetto e carezze ed io guardo la mia Bella che è assorta nei suoi pensieri. «Che c'è amore mio?» le chiedo.
«Sono un po’ tesa» e allora le metto una mano sulla guancia e le dico «Forza amore!» e la bacio dolcemente sul naso e lei mi sorride.
«In questi momenti tu sei sempre così forte amore mio!» le dico per rassicurarla. Lei sospira e mi risponde «Non mi prendere in giro!»
ed io le sorrido e le dico «Non lo farei mai! Tu sei la roccia di questa famiglia non te lo dimenticare mai!»
e la bacio appassionatamente mentre gli altri ci stanno guardando ammirandoci e sorridendo.
«Sto leggendo tutti i vostri pensieri e commenti ragazzi! Comunque Carlisle no! Non siamo sempre così!»
esclamo mentre i ragazzi ridono e Carlisle mi risponde «Io non saprò leggere il pensiero come te figlio ma so quando menti!»
e ridiamo di gusto tutti insieme e poi un alone di silenzio ci invade.
Un piccolo momento prima di partire alla caccia di un mostro che altro non vuole che la nostra eliminazione fisica e questo lo impediremo con tutte le nostre forze.
Ci incamminiamo nella foresta io e Bella mentre Jacob che si è trasformato in lupo, porta Renesmee dall'altra parte.
Kate, Garrett e Benjamin e Carlisle ci faranno da scorta in questo scontro mortale. La neve non è tanto alta in questa zona canadese, il vento è quasi assente.
«Lo sento! E' qui!» grida Bella mentre cerca di proteggermi.
«Vieni fuori vigliacco! Avevi detto che volevi ucciderci giusto? Allora facciamola finita adesso!» lo sfida mia moglie.
Tra gli alberi qualcosa di sinistro si muove velocemente e dopo qualche secondo una risata oscura si può udire nell'aria.
«Mi avete risparmiato la fatica di venire a prendervi abomini!» esclama il mostro.
«Sei circondato dai lupi vieni fuori una volta per
tutte!» grido e Cyris appare alla nostra destra.
«E cosi volete uccidermi? Poveretti. Io ho cinquecento anni e ho seminato morte in tutto il mondo,
non riuscirete a sconfiggermi!» e parte all'attacco.
Cyris cerca di artigliare Bella ma mia moglie è agile e riesce ad evitare i colpi del mostro.
Con un balzo salta su di un albero e noi lo seguiamo e gli dico «Questa volta niente trucchi!
Battiti e non fuggire!». Cyris ha ancora la ferita al collo, non è rigenerata del tutto. Salta da un albero
all'altro e poi cerca di colpirci ritornando dove siamo posizionati. Mi colpisce e cado dall'albero e
Bella urla «Edward!» ma la neve attutisce per metà la mia caduta e rispondo «Sto bene!» e Cyris salta giù dall'albero e risponde «Per adesso!» e mi
tira un pugno allo stomaco mentre io mi sono già rialzato. Il dolore è lancinante ma con una gomitata riesco a spostarlo di qualche metro.
Il nostro scontro è veloce e spietato come il precedente. Siamo molto veloci e i suoi artigli sono letali.
Bella salta dall'albero su Cyris e lo colpisce alle spalle, «Brutta vigliacca!» grida dal dolore il vampiro che con un colpo riesce a divincolarsi da mia moglie che salta all'indietro e rimane in
piedi. Bella si avvicina a me e insieme colpiamo Cyris io dandogli un calcio al volto mentre Bella gli da un pugno sul petto e Cyris viene spostato di una decina di metri e cade a terra.
«Bel colpo amore!» mi complimento con la mia Bella e Cyris scompare nell'ombra. «Dov'è andato adesso?» chiedo e Bella preoccupata non sa che dirmi e il mostro inizia a ridere malignamente. «E ora vediamo che sapete fare contro la mia
arma più letale!» e la sua voce si perde nel vento. «Che voleva dire?» mi chiede Bella ed io non ho idea di cosa possa avere in mente quell'assassino. Un vortice di neve si muove da destra e cerca di colpirci. Cyris sta controllando gli alberi che generano questa tormenta che ci sta minacciando. Iniziamo a correre per sfuggire dal pericolo
incombente il vortice ci ha quasi raggiunti, ma una raffica di vento lo devia verso un'altra parte e va a infrangersi sulle frasche lontano da noi. Benjamin ha deviato la tormenta con il suo potere immenso e potente. «ragazzi! Siamo qui!» grida Garrett che insieme a Kate e Jacob sono arrivati ad aiutarci.
«Dove sta Renesmee?» chiedo a Benjamin che mi risponde «E' con Carlisle non ti preoccupare, è al sicuro! Forza ragazzi!»
e Cyris appare di fronte a noi ed esclama «Adesso basta! Vi graffierò il cuore e vi strapperò le interiora uno a uno! Tu negretto sarai il primo!»
e si mette in ginocchio come per concentrarsi su una sorta d'incantesimo magico. «Ethra Letihinya Erwat! Oskor Chorin Dadieriet!»
Parole oscure vengono pronunciate da Cyris e il vampiro cerca di controllare la mente di Benjamin sapendo che lui è il suo avversario più forte di tutti noi.
«Bella stai vicino a Benjamin e proteggilo con lo scudo!» le grido e lei corre dal nostro compagno e con lo scudo blocca il tentativo di Cyris di controllare la mente di Benjamin. «Grazie Bella! Era proprio quello che volevo!» e velocemente rifà un altro tentativo ma non su Benjamin ma su di me che sono rimasto senza protezione.
Sento dolori provenire dalla testa. Cyris mi sussurra nella mente «E' facile vedi? Arrenditi a me. Lo sai che ho ragione… Non potrai sconfiggermi!»
ed io mi metto le mani sulla testa cercando di combattere con il mostro e Jacob corre verso il mostro per saltargli addosso ma lo evita prontamente
ma così facendo spezza il contatto ed io posso correre da Bella e venire protetto dal suo scudo. «Ancora tu cane! Adesso mi divertirò a strapparti le ossa!»
e i due iniziano a colpirsi violentemente. Cyris tira un pugno alla schiena di Jacob che riesce a saltare sul mostro graffiandogli la ferita con i suoi artigli.
Jacob morde il braccio del mostro e non molla la presa ma con la mente riesce a provocare un grande dolore alla testa del lupo
che guaisce cercando di scappare mentre Cyris ride cercando di controllare la mente di Jacob che è quasi arrivato da noi, ma si ferma e non riesce ad andare avanti.
I suoi occhi iniziano a sanguinare, un sangue copre il suo muso da lupo che cerca di dimenarsi ed io corro verso di lui per colpirlo
e spezzare il controllo di Cyris e così avviene lo colpisco al volto mentre lui cerca di parare il mio pugno e poi mi afferra per il collo cercando di strozzarmi.
«Non ti arrendi Cullen!» esclama il mostro e Bella corre in mio aiuto gridando al mostro «Lascialo stare bastardo!»
e lo colpisce con un calcio sulle gambe e Cyris molla la presa ed io cado a terra tossendo. Benjamin controlla gli eventi atmosferici
e formando la neve riesce a formare una lastra di ghiaccio appuntita e la lancia addosso al mostro che riesce a evitarla saltando sugli alberi
ma Kate con una scarica elettrica fa cadere il piccolo arbusto che si accascia al suolo facendo saltare Cyris di qualche metro e il vampiro sbatte contro due alberi adiacenti e si rialza cercando di correre verso Kate ma Garrett lo blocca cercando di colpirlo con un pugno che viene evitato dal mostro che colpisce a sua volta il compagno di Kate che viene battuto a metri di distanza e sviene. «Garrett!» grida Kate e Cyris ride beffardo mentre Jacob gli salta addosso cercando di sbranarlo, Kate intanto fa rinvenire il suo compagno.
E' uno scontro incerto e pericoloso, non sappiamo chi potrà avere la meglio in questa foresta fredda e insanguinata.
Jacob viene colpito con un calcio e molla la presa al collo di Cyris che inizia a sanguinare copiosamente dalla nuca.
«Maledetti bastardi! Non mi ucciderete! Morite!» e corre verso di me cercando di colpirmi ma lo evito ma lui non voleva colpirmi infatti sfugge a tutti e corre verso le nostre macchine. Vuole dirigersi verso Renesmee. «Corriamo ragazzi! Non deve raggiungere la Jeep!» grida Bella che adesso è tanto preoccupata.
Siamo veloci e riusciamo a raggiungere la zona per primi e Carlisle e Renesmee sono seduti vicino alla Jeep. Carlisle mi chiede «Edward dov'è Cyris?» e il mostro appare.
«Renesmee non potevo non essere qui! Devo ucciderti davanti a loro ricordi?» e la mia piccola si spaventa e si nasconde dietro Carlisle che dice «Cyris perché stai facendo questo?» e Cyris risponde «Ecco il capostipite degli abomini! Hai rovinato la nostra immagine maledetto! Ora pagherai! I tuoi figli moriranno davanti a te! Ti risparmierò sai? Così potrai andare in giro a raccontare a tutti dell'ira dei Volturi e di Cyris il distruttore dei Cullen!». Kate esclama «Quanto parli! Vieni qui che ti abbrustolisco!» e Cyris corre verso la vampira che lancia la sua scarica elettrica ma Cyris controlla le scariche e cerca di colpire con il suo stesso potere Kate ma Bella con il suo scudo blocca le scariche elettriche e Cyris grida «Maledetta!» e mia moglie sorride dicendo «Oggi morirai schifoso vigliacco! Non toccare la mia famiglia!» e comincia a colpirlo violentemente sempre più veloce e Cyris cerca di coprirci dalla raffica di pugni violenti ed efficaci di Bella che continua a colpirlo e Cyris si smaterializza lasciando un alone nero. Nell'aria si può sentire il suo respiro affannoso «E va bene ora userò la mia arma peggiore. Non vi salverete da questo! Bella questo non lo puoi bloccare!» e il mostro appare a noi.
«Ethillium Tohtorkor Ewinstir Likeralis!» e il mostro s'inginocchia e in poco tempo si trasforma in un qualcosa di mostruoso. Sembra un demone alto tre metri e con delle mani grandi quanto la nostra Jeep. «Ecco il mio vero volto! Adesso che farete? Vi spazzo via!» e Jacob corre verso il mostro che con un calcio lo lancia a diversi metri e Jacob guaisce per il colpo violento e rimane a terra stremato. Questo è il vero volto di un mostro spietato e letale che non si fermerà davanti a niente se non vedere la nostra famiglia morta e uccisa dalle sue mani.

Renesmee

Quel mostro sta avanzando verso di noi mentre io corro verso Jacob che è tornato nella sua forma umana.
E' nudo e cerco di coprirlo, la neve non perdona neanche persone calorose come il mio ragazzo. «Jacob!» e mi tolgo il cappotto per coprire Jake almeno in parte. Tossisce malamente mentre gli bacio la guancia sussurrandogli «Andrà bene stai tranquillo!» e intanto Cyris sta per colpire Garrett e Kate che cercano di ucciderlo. «Vi uccido scarafaggi!» urla il mostro mentre afferra Kate e la lancia a metri di distanza facendola cadere al suolo.
«Brutto bastardo!» grida Garrett che riesce a saltare sul volto del mostro ma niente da fare anche lui viene colpito e cade a pochi metri da Kate. I due sono acciaccati e Benjamin intanto controlla il tempo e il vento che prima era lento ora diventa potente e iniziapiovere.
«Vediamo se fermi questo!» esclama Benjamin ma il mostro oltre a essere enorme è anche veloce e arriva in poco tempo davanti a Benjamin e con un calcio lo colpisce in pieno stomaco e vola in aria e così Cyris lo colpisce con un pugno al volo e lo fa sbattere a metri di distanza.
Benjamin è svenuto, Kate e Garrett sono a terra stremati e Jacob è tra le mie braccia che non riesce neanche a parlare. Siamo in difficoltà e mamma e papà e nonno Carlisle sono gli ultimi rimasti a poter contrastare il mostro.
«E voi tre pensate veramente di sconfiggermi?» esclama ridendo beffardamente Cyris e mamma salta verso destra e grazie alla sua agilità riesce a salire sulle spalle di Cyris e papà e il nonno fanno altrettanto ma Carlisle non è veloce come i miei genitori e viene colpito malamente e papà grida «Carlisle!» e nonno riesce a rialzarsi per fortuna è stato colpito solo lievemente e può quindi distrarre il mostro. «Formiche che cosa vorreste fare? » grida Cyris mentre i due cercando di mordere il collo di Cyris ma è inutile tutto ciò. Cyris ha la pelle verdastra dura come quella di coccodrillo non è facile tagliarla.
Jacob nel frattempo mi dice «Dobbiamo aiutare Edward e Bella! Dai!» e cerca di alzarsi e in poco tempo si ritrasforma in lupo.
Io salgo sopra Jacob che corre verso Cyris e mamma è papà sono ancora sopra di lui e riescono a evitare di essere afferrati come gli altri grazie alla loro velocità e agilità.
«Maledetti Cullen! Quando vi prendo, vi mangerò!» grida l'enorme mostre mentre Jacob mi fa scendere e inizia a distrarre il mostro.
Kate e Garrett si sono rialzati e svegliano Benjamin.
Papà e mamma saltano giù da Cyris che sta sudando sette camicie per sconfiggere degli scarafaggi come gli ha chiamati lui.
«Ragazzi!» grida Carlisle ai miei genitori. «Dobbiamo sconfiggerlo! Per farlo dobbiamo farlo tutti insieme! Da soli non riusciremo!»
Benjamin si avvicina barcollando e dice «Hai ragione. Saremo tutti complementari!» e Cyris arriva di fronte a noi e Jacob cerca di distrarlo ed io urlo «Jake!»
il suo coraggio lo sta aiutando adesso e, infatti, schiva tutti i colpi di Cyris che sta iniziando a stancarsi, merito di mamma e papà che lo hanno infastidito molto.
Benjamin scompare e inizia a pronunciare parole che non ho mai sentito «Dormiat Eliutruskat Leir Loir Liut!»
e il temporale finisce e la neve sostituisce la pioggia, una tempesta di neve ci circonda «Trovate riparo ragazzi!
Ho capito che ha in mente Benjamin!» dice papà e così tutti noi corriamo verso sinistra lasciando Cyris da solo.
Non capisco che cosa vuole fare il nostro amico ho paura che voglia sacrificarsi per noi.
E mamma si mette davanti a me e Cyris avanza verso di noi e ci dice «Ancora con questi trucchetti. Non fanno effetto sulla mia pelle idioti!»
e noi siamo in attesa di un qualcosa che ci aiuti in questo momento di paura e incertezza.

 

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Capitolo 10
*** Colpo Di Scena ***


~~10
Colpo di scena

Bella

Cyris  è  davanti  a  noi  in  questa  tormenta  di  neve.
Cerco di proteggere Renesmee e la copro dietro di me
e il mostro ci grida:
«Credete di sconfiggermi con questa neve?»
Benjamin riappare dietro di lui
«Con la neve no! Con il ghiaccio sì!»
egli alza le mani al cielo e la neve si concentra velo-
cemente tutta sulle gambe di Cyris che capisce cosa
voglia fare Benjamin, intende immobilizzarlo. Cerca
di correre verso di lui ma il vampiro egiziano riesce a
ghiacciare una gamba e poi anche l'altra e il mostro
rimane bloccato.
«Ragazzi! Tocca a voi!»
«Vieni con me Renesmee, ora tocca a te!»
insieme corriamo verso la testa di Cyris.
«Brutti bastardi schifosi! Liberatemi!»
Renesmee mi guarda impaurita.
«Devi toccargli la testa! Io con lo scudo ti aiuterò a
imprigionare il suo pensiero! Così non potrà ragiona-
re  su  liberarsi  e  sarà  bloccato,  papà  e  gli  altri  po-
tranno ucciderlo! Dai Renesmee toccalo!»
grido alla mia ragazza che mette le sue mani sul mo-
stro che non riesce a muovere la bocca per mangiarci,
infatti, sto bloccando il suo cervello.
«Jacob tocca a te e Edward!»
dice  Carlisle  mentre  i  due  corrono e iniziano  uno  a
mordere il ghiaccio e l'altro a tirare pugni su di esso
frantumando il corpo che scoppia pian piano in gran-
di chiazze di sangue.
Il  mostro  sta  urlando  di  dolore  e  le  forze  lo  stanno
abbandonando lentamente.
I colpi sono sempre più efficaci, ora anche Garrett e
Carlisle stanno aiutando Edward e Jacob e riescono
quasi a dividere in due il mostro che ormai non parla
più, sta solo urlando, fa quasi pena ma non ho pietà
di lui.
«Questo è per averci fatto passare due mesi infernali!
Siamo una famiglia normale che si vuole bene e non
abbiamo mai fatto male a nessuno! Ci hai costretti a
essere come te, degli assassini! Torna dal buco da do-
ve sei venuto! E' la fine per te!»
Kate arriva gridando:
«Lasciatelo!  Lo  devo  fulminare!»  e  con  una  scarica
elettrica il corpo di Cyris viene folgorato e la sua for-
ma ritorna a essere umana.
E' sul punto di morire ormai.
E' avvolto dal sangue e da noi.
Cyris guarda Edward e mio marito abbassa lo sguar-
do cercando di colpirlo e il mostro tossisce.
«Edward Cullen, io muoio ma…»
esala l'ultimo respiro fissando Renesmee che si tocca
il braccio.
Il suo marchio è svanito.
Renesmee è libera e Edward si alza in piedi toccan-
dosi la bocca e tutti ci abbracciamo,
Carlisle si avvicina a noi:
«Lo  abbiamo  sconfitto come  una famiglia deve  fare!
Tutti insieme, ce l'abbiamo fatta!»
e mi abbraccia.
Edward abbassa la testa un attimo.
«Non è possibile! Non può essere!»
mi giro verso mio marito che è pensieroso.
«Che c'è amore?»
«Ho già incontrato Cyris in passato!»
«Cosa?»
«Quel maledetto mi ha attaccato un anno fa… ma l'ho
rimosso dalla mente. Me lo ha fatto dimenticare!»
«Ma com'è possibile questo?»
mi giro verso Carlisle e gli altri che sono perplessi e
straniti.
«Che stai dicendo Edward?»
chiede Carlisle. Edward ci intima:
«Non vi avvicinate!»
la sua schiena inizia a fargli male.
«Ahhh! No! Non può essere!»
s'inginocchia dolorante.
«I  miei  dolori  alla  schiena!  Sono  collegati  con  quel
mostro! Mi ha marchiato!»
continua a gridare di dolore mentre io m'inginocchio
con lui.
«Ma lo abbiamo sconfitto! Perché non guarisci!» «Per-
ché quel bastardo mi ha avvelenato lentamente! Ecco
perché  non  si  vede  niente  dalle  lastre,  perché  va  e
viene era lui che controllava il mio dolore e ora che è
morto a differenza di Renesmee, il dolore non andrà
via!»
io grido:
«No!»
Carlisle mi prende da dietro e cerca di farmi alzare
mentre Edward s'inginocchia.
«Prendi  la  morfina  nella  mia  macchina  vediamo  di
stabilizzargli il dolore! Corri Bella!»
il suo volto è preoccupato come me.
Renesmee corre da Edward.
«Papà che succede?»
«Jacob! Portala via!»
Jake, ancora in forma di lupo, prende Renesmee che
grida:
«Papà! No!»
e Jacob corre verso casa più veloce che può mentre
Edward continua a gridare di dolore. Un dolore lan-
cinante che non da tregua, sto tremando, sto perden-
do il mio Edward, lo sento.
«Forza con la morfina!»
mi grida Carlisle ed io rimango impietrita e Carlisle
corre a prenderla e prepara la siringa mettendola sul
collo del figlio che pian piano sviene e si addormenta.
«Bella…Bella…»
Carlisle mi schiaffeggia e mi riprendo.
«Devi portarlo a casa! Torniamo a Forks! Veloce!» ed
io annuisco e mio marito è inerme svenuto a terra,
quasi morente. Corro verso la Jeep e accendo il moto-
re. Carlisle viene al finestrino dicendomi «Bella! Se si
risveglia  e  sta  ancora  male  dagli  questa  siringa  di
morfina. Solo poche gocce! Non esagerare! Dai, vai!»
parto verso Forks.
Pensavo che fosse finita e invece l'incubo peggiore sta
per arrivare. Non so che cosa possa avere Edward.
So solo che ho una grande paura di perderlo.
La mia più grande paura si sta avverando.
Cerco di allontanare i brutti pensieri, aumento la ve-
locità cercando di tornare Forks in tempo.

Renesmee
Jacob  mi  sta  portando  a  casa  mentre  io  protesto
«Torna indietro Jacob! Papà sta male!»
lui non mi vuole ascoltare.
Non capisco che cosa possa essere successo a papà e
ho paura per lui.
Siamo già arrivati nei pressi di Seattle ormai, è notte
fonda e le stelle qui sono più chiare. La neve non è un
protagonista della storia come a Vancouver e proprio
dopo aver superato la città dello stato di Washington,
Jacob si ferma per rifiatare.
«Jake! Non ce la fai più?»
gli  metto  una  mano  sul  manto  peloso  del  suo  volto
per leggergli i pensieri. Jacob è preoccupato come me
per papà ma deve portarmi a casa per proteggermi. Il
mio ragazzo pensa che papà arriverà prima di noi a
Forks.
La situazione non è per niente positiva.
«Sei pronto? Dai ripartiamo!».
«Siamo  quasi  arrivati!  Ancora  un  piccolo  sforzo  Ja-
ke!»
lo incito mentre abbiamo superato la spiaggia
La Push.
Jake aumenta il passo e le sue zampe sembrano velo-
ci come saette mentre ansima con il fiato corto ormai.
Ecco l'insegna di Forks e Jacob taglia per la foresta e
in pochi minuti siamo davanti a casa mia. «Siamo ar-
rivati Jake!»
salto giù dal dorso da lupo e mi accorgo che la Jeep è
già arrivata e allora corro dentro.
«Papà! Mamma!»
grido entrando e corro in camera da letto.
Ci sono tutti che stanno aspettando che nonno Car-
lisle e mamma escano dalla porta.
Zia Rosalie mi ferma.
«Ferma Renesmee! Aspetta qui! Mamma ha detto di
aspettare fuori!» sospiro nervosamente.
«Non ho fatto questo viaggio per stare fuori!»
entro dentro aprendo con violenza la porta.
Mamma si gira di scatto e si accorge di me. Nonno
Carlisle sta iniettando siringhe nel collo di papà che
sta dormendo svenuto.
«Che cosa è successo?»
chiedo a mamma che m'invita ad andare da lei. «Pa-
pà non sta bene, amore mio!»
la sua voce è strozzata. Ho paura adesso.
Papà non sta bene.
Queste parole mi rimbombano nella testa mentre ab-
braccio la mamma e guardando nonno Carlisle vedo
anche in lui tristezza e disperazione.
Sta  mettendo  della  morfina  per  lenire  un  dolore  di
cui non si sa la causa.
Bussano alla porta, è Jacob che entra e spalanca gli
occhi vedendo papà che giace nel letto privo di cono-
scenza.
«Come sta?» chiede a nonno Carlisle.
«Sto  cercando  di  stabilizzare  il  dolore.  Purtroppo
quando si risveglia la schiena lo piega in due e non so
cosa possa essere!»
«Potrebbe essere un veleno?»
nonno guarda perplesso il mio ragazzo
«Ci ho pensato anch'io ma non sappiamo l'eventuale
antidoto!» Jacob s'innervosisce.
«Ma ci deve essere qualcosa maledizione!»
e vedo per la prima volta l'insicurezza e la paura nel
volto di nonno Carlisle che cerca a stento di calmare
gli animi.
«E' meglio che uscite tutti ragazzi! E' stata una gior-
nata straziante per tutti quanti. Lo facciamo dormire
per un po’ e poi vediamo che succederà domani d'ac-
cordo?»
«Io resto con lui! Non mi chiedere di andare via da
mio marito!»
«Sicuramente Bella. Stai con lui stanotte e se sta ma-
le…»
«Due gocce di morfina lo so.»
Vorrei abbracciarla e dirle che andrà tutto bene come
fa  sempre  con  me  quando  succedono  le  cose  brutte
ma questa volta, abbiamo tutti paura che papà non
possa farcela.
Jacob mi mette una mano sulla spalla e mi sussurra:
«Dai andiamo, ci pensa Bella adesso»
io annuisco con la testa e cammino verso papà e lo
guardo così debole e mi sento impotente di fronte a
lui e l'unica cosa che posso fare e baciargli la mano e
cerco di trattenere le lacrime per non far soffrire an-
cora di più mamma che sta malissimo.
Jacob ed io usciamo dalla camera da letto.
Jake  chiude  la  porta  ed  io  lo  abbraccio  piangendo
senza sosta.
Non riesco a capire cosa stia succedendo a papà.
«Vieni con me… andiamo a dormire un po’ che hai bi-
sogno  di  riposarti. Non possiamo  fare  niente  amore
mio»
mi bacia dolcemente asciugandomi le lacrime.
Rosalie e gli altri sono seduti nel soggiorno, quel sog-
giorno, dove scherziamo e ci  divertiamo è  diventato
un luogo di sofferenza e impazienza.
Salgo le scale senza andare da loro, non voglio arre-
cargli  troppa  tristezza.  Sarebbe  fatale  per  loro.  Zio
Jasper è così cupo adesso, non l'ho mai visto così, lui
che è così sorridente e amante della vita per non par-
lare di zia Alice che non sa come
consolarlo.
«La mia famiglia è maledetta Jake»
mormoro al mio ragazzo aprendo la porta di camera
mia. Lui mi afferra per un braccio.
«Non  ti  permettere  di  dire  una  cosa  del  genere!  La
tua famiglia è qualcosa d'immenso e infinito che non
ho  visto  da  nessuna  parte!  Tuo  padre  si  rialzerà  e
guarirà! Non pensare a queste cose Nessie!» i suoi oc-
chi sono duri e severi ma sta cercando di autoconvin-
cersi per andare avanti e lo abbraccio capendo quanto
sia fortunata ad averlo trovato nella mia vita.
Da sempre Jake mi ha sostenuto come l'acqua in un
albero, mi ha rivitalizzato sempre.
«Scusami. È che non ti devi arrendere…»
si scusa il mio ragazzo con la testa bassa e mi bacia
dolcemente e mi saluta.
«Buonanotte amore mio. Domani mi trovi di là ok? E
se hai bisogno…»
annuisco con la testa e lo bacio appassionatamente.
«Stai  vicino a mamma per  favore! Avrà bisogno del
suo amico adesso!»
«Certo Nessie! Cerca di dormire»
mi saluta andando di sotto insieme con gli altri.
Da quando sono nata vivo sempre con il pensiero che
tutto  possa  finire  da  un  momento  all'altro  ma  mai
avrei pensato che questo possa succedere a papà.
Lui è così semplicemente libero, libero di essere e di
fare ciò che vuole.
Perché  è  capitato  a  noi  tutta  quest'agonia?  Perché
papà  deve  subire  questa  punizione  immeritata.  So-
spiro malamente mentre mi siedo togliendomi i vesti-
ti sporchi ancora del sangue di quel maledetto che ci
ha punito amaramente per averlo ucciso.

Bella

Sono da sola adesso.
Sola  con  mio  marito  morente.  Carlisle  è  uscito,  sta
per  andare  via,  lo  sento  che  insieme  agli  altri  sta
uscendo dalla porta di casa.
«Amore mio… non mi lasciare per favore!»
dico per l'ennesima volta sperando che questo sia un
brutto sogno e mi accascio sul suo corpo cercando di
riposare e così mi abbandono lentamente tra le brac-
cia di mio marito.
Ho una specie di visione.
Sono in un prato verde, credo vicino a casa mia, Ed-
ward è seduto sul prato che mi sorride, è guarito e
sta bene.
«Bella vieni qui!»
mi chiama a sé ed io sorrido dolcemente e cammino
verso di lui. Il suo corpo è così pulito e non soffre più
come prima, mi siedo vicino a lui e mi porge un fiore.
«Questo è per te amore mio. Qui mi troverai quando
ti sentirai sola!»
«No! Che cosa stai dicendo Edward!»
lui mi sorride, un sorriso diabolico e così straziante.
«Lo sai perché… Sono morto amore mio! Qui nei tuoi
sogni mi troverai!»
le  sue  risate diventano  sempre più maligne e sento
un'altra voce provenire da dietro di me…
«Bella! Bella!»
è Jacob che cerca di risvegliarmi da questa
visione.
«Edward!» grido alzandomi di scatto e vedo mio mari-
to che sta dormendo.
«Che succede?»
«Si Jake. Ho avuto una visione di me e Edward su un
prato…»
lui accenna un sorriso ma il mio volto è pieno di pau-
ra.
«Ma Edward era morto! Capisci? Morto!»
Jacob mi abbraccia e il suo calore mi avvolge. «Non
andrà come dici tu! Sai perché? Due motivi: Uno, lui
è Edward Cullen, non un vampiro qualsiasi! E due,
lui ha te, Bella Swan Cullen. Riuscirai a dargli quella
forza che ora non possiede. Per adesso però… prendi
questo!»
mi  stacco  dal  suo  abbraccio  mentre  mi  dice  queste
parole dolci e fraterne. Jacob si toglie dal collo la col-
lana della sua famiglia.
«Questo è per cacciare i cattivi pensieri e le paure che
ruotano intorno alle tue visioni!»
stento un sorriso che Jake riesce sempre a strappar-
mi con la sua dolcezza e infinita positività. Una posi-
tività che ha trovato grazie a Renesmee.
Sento  tossire  da  sotto  di  noi  e  Edward  si  sta  sve-
gliando pian piano.
Prendo la siringa e aspetto per vedere se il dolore sia
passato.
«Coff Coff Jacob… hai un altro scacciapensieri anche
per me?»
«Certo amico mio!»
entrambi ci inginocchiamo al suo letto.
«Coff,  sento  che  non  è  andata.  Coff  come  volevamo
che Coff Coff Coff andasse!»
gli bacio la mano dolcemente.
«Non ti affaticare amore! Stai tranquillo! Senti dolo-
re?»
«Quando la morfina finirà il suo effetto credo che tor-
nerà. Ma non posso continuare così.
Dobbiamo trovare qualcosa da fare ragazzi!»
E' la prima volta che vedo Edward con degli occhi così
tristi.
«Vi lascio soli ragazzi! Mi raccomando Ed! Non mol-
lare!»
E stringe la mano di mio marito accennando un sor-
riso solenne, il solito sorriso di Jacob.
«Hey ragazza!»
sussurra Edward ed io mi giro verso di lui sorriden-
do. Gli prendo la mano e lo guardo dritto negli occhi,
quelli occhi marrone dorati che mi hanno fatto inna-
morare di lui.
«Riposati adesso amore mio. Domani ti porterò nella
clinica di Carlisle e facciamo tutti gli esami possibili»
Edward cerca di alzarsi e appoggiarsi sullo schienale
ed  io  lo  fermo  intimandogli  di  stare  sdraiato  «No
amore. Non devi!»
inizia a tossire violentemente.
«Coff Coff maledizione! A che serviranno dei test me-
dici per una malattia non umana?»
io mi sdraio con lui nel letto e dico
«Non so che cosa possa scoprire Carlisle ma non mi
arrenderò. Tu devi guarire amore mio! Quel bastardo
non l'avrà vinta!»
Edward mi sorride e mi dice
«Che grinta signora Cullen…Coff E pensare Coff che
eri Coff un agn… Coff agnello…»
e sospira malamente mentre gli faccio un piccolo sor-
riso a stento.
Mi accascio su di lui e gli sussurro:
«Ora  riaddormentati  Edward!  Devi  assolutamente
dormire mi raccomando. Tanto mi trovi qui domani
mattina» e mi alzo dal letto.
«Fammi un favore però».
Io mi avvicino a lui:
«Cosa amore?»
«Non Coff Coff piangere più dentro di te d'accordo!»
lo bacio sulla fronte come spesso lui fa con me. Pian
piano le forze lo abbandonano e mio marito si addor-
menta in questa notte che non vuole passare. Domani
lo  porterò  all'ospedale  per  vedere  cosa  Carlisle  può
fare.
Ho sempre pensato che una volta mandati via i Vol-
turi mai avrei pensato di perdere Edward per sempre
e oggi quel pensiero è tornato.
Un pensiero di desolazione, paura e insicurezza. Mi
sento sola adesso e non posso darlo a vedere.
Ho bisogno di lui. Ho bisogno di salvarlo.
Non posso perdere tempo. Edward sta dormendo ed
esco  dalla stanza per  andare  in bagno  e  lavarmi  la
faccia che è ancora sporca di sangue.
Arrivo in bagno e mi lavo la faccia, mi asciugo con un
panno  morbido  ed esco  dal  bagno  e  vado  in  cucina.
Prendo una bottiglia di sangue dal frigorifero né ver-
so un po’ dentro un bicchiere e bevo per rigenerare un
po’ la mia debolezza interiore.
Mi passo la lingua tra le labbra per pulirle dal san-
gue fresco che mi disseta e metto la bottiglia di nuovo
nel frigorifero e torno da Edward.
Entro in camera da letto e lui sta ancora dormendo.
Tra  poco  il  dolore  tornerà  devo  iniettarli  un  po’  di
morfina.
Devo prevenire questo dolore che lo piega in due.
«Amore ti metto un po’ di morfina per farti dormire
tranquillo»
prendo la siringa e gliela inietto per qualche goccia
come ha detto Carlisle e quindi tolgo l'ago dal collo di
mio marito e sistemo la siringa sul cassonetto.
«Amore, adesso vengo a letto anch'io»
parlo con lui anche se non mi da risposta.
Mi tolgo i pantaloni e il maglione blu, rimango nuda.
Prendo la vestaglia dall'armadio e la indosso ed entro
nel letto sdraiandomi su di lui.
Cercherò di riposare qualche ora.
«Adesso dormi amore»
gli bacio la guancia e lui non mi da risposta. Sta dormendo profondamente. Spero che la morfina lo faccia stare tranquillo. Mi rilasso e la mattina finalmente arriva.

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Capitolo 11
*** Edward e la sua malattia ***


11
Edward e la sua malattia

Edward

Sto camminando lentamente verso la macchina aiu-
tato da Emmett e Jacob.
«Grazie ragazzi!»
sospiro alle loro orecchie mentre mi siedo nel sedile
posteriore.
Bella è seduta davanti con Esme che è alla guida.
«Ci siamo Edward!»
Il suo volto è molto cupo, leggo la paura anche senza
poter captare il pensiero.
Anch'io ho paura per la prima volta.
Sento che non uscirò illeso da questo problema.
Renesmee  è  con  Charlie  adesso,  non  voglio  che  mi
veda così. Non se lo merita.
«Arriveremo alla clinica in fretta, amore non ti preoc-
cupare ok?» mi rassicura Bella.
Io tossisco un po’, mi sento molto debole, sono sotto
morfina da un giorno intero e questo dolore continua
a  tornare,  sembra un  veleno  e  l'antidoto  non  esiste
per questo genere di malattie.
Malattie magiche che i dottori normali non possono
curare, Carlisle è la mia ultima speranza.
Arriviamo alla clinica privata di mio padre e la mac-
china di Esme si ferma.
Bella esce per aiutarmi ad uscire prendendomi sotto
braccio.
«Dai vieni amore… forza!»
Io cammino lentamente mentre vengo aiutato da mia
moglie  e  una  volta  entrati,  mi  siedo  su  una  sedia
d'attesa e Carlisle esce:
«Edward, Bella, Esme… venite!»
ci invita a raggiungerlo dentro.
Entro lentamente trainato da Bella ed Esme che mi
fanno  sdraiare  sul  lettino  e  iniziano  a  spogliarmi.
Bella rimane stupita vedendo che il mio addome ini-
zia ad avere delle piccole lacerazioni.
Carlisle cerca di non fare vedere la sua preoccupazio-
ne schiarendosi la voce.
«Bene Edward, adesso respira forte…»
appoggia il suo stetoscopio sul mio petto.
Io respiro profondamente per tutte le volte che lo ap-
poggia sul mio corpo.
Mi giro di lato e così può passare lo stetoscopio sulla
schiena.
Tossisco fortemente e sputo un po’ di sangue sul pa-
vimento.
«Ecco…Il  problema  è  qui!  Ti  faccio  una  lastra  Ed-
ward!»
trascina  il  lettino  che  ha  quattro  rotelle  bianche  al
posto dei piedi, verso la macchina per farmi una la-
stra della schiena.
Mi  metto  supino  e  il  laser  passa  attraverso  la  mia
schiena per  rilevare  il  contrasto  e  fare  la foto  delle
mie ossa e per vedere anomalie.
«Ma l'abbiamo già fatta Carlisle…Non c'era
niente»
«Prima era nascosta, ora sicuramente si è attivata e
quindi si vedrà»
dopo una decina di minuti tra misure e foto del mio
corpo, Carlisle mi fa alzare e mi aiuta a raggiungere
Bella ed Esme che stavano aspettando nello studio di
mio padre.
«Hey ragazze…»
accenno un sorriso ma tossisco subito.
Non ha pietà di me questo male.
Mi siedo e Bella chiede a Carlisle:
«Quanto ci vorrà?»
«Pochi minuti Bella. Oggi ho chiuso la clinica e non
verrà nessuno».
Non l'ha mai fatto prima.
«Dobbiamo farti anche gli esami del sangue e vedere
se è un'infezione. Ma ti ha morso?»
«No  Carlisle.  Mi  ha  toccato  mani  la  schiena,  e  con
l'imposizione delle sue mani mi ha fatto una sorta di
maledizione! Non è una cosa normale!»
Sono nervoso e Bella mi massaggia la mano per cal-
marmi e sospiro malamente.
«D'accordo Edward. Aspetta qui che prendo la sirin-
ga…»
si  alza  dalla  sedia  per  andare  vicino  l'armadietto  e
prendere un po’ di cotone e una siringa per raccoglie-
re un campione del mio sangue.
Esme dice a Bella:
«E Renesmee?»
«E' da Charlie…E' meglio così…».
Esme  annuisce  con  la  testa  e  Carlisle  mi  prende  il
braccio per prelevare il sangue.
«Tendi il braccio verso di me Edward…»
infila la siringa velocemente e in un secondo raccoglie
il campione ed io inizio a sentire un leggero fastidio
venire dalle spalle, sta per iniziare di nuovo la mia
agonia.
E'  come  un  serpente  che  trova  strada  nell'erba,  si-
nuoso e letale attraversa le spalle, le costole e il dolo-
re più grande lo sento quando arriva ai reni. Un dolo-
re che non ho mai provato prima.
Bella corre subito a prendere la borsa e tira fuori la
siringa piena di morfina, inizio a mormorare doloro-
samente.
Carlisle intanto mi tiene insieme a Esme mentre mia
moglie  m'inietta  la  sostanza  che  mi  sta  facendo  so-
pravvivere almeno per un po’.
Sentiamo un beep provenire dal telefono di Carlisle
che aveva impostato il timer per sapere in tempo rea-
le della stampa dei risultati.
«I  tuoi  risultati  Edward…  vado  dall'altra  parte  a
prenderli»
Guardo Esme che sta fissando suo marito mentre va
a prendere i risultati. Metto una mano sulla spalla di
colei che mi ha sempre visto come un figlio e che io
reputo come mia madre.
Lei  mi  sorride  e  Carlisle  torna  con  un  volto  serio.
«Questa… E' qualcosa d'impossibile… Non può…» sta
trattenendo la tristezza.
Mio padre non sa cosa possa essere.
«Carlisle!»
grido e lui trova il coraggio di dirmelo.
«Ti sta divorando le viscere, quando arriverà agli or-
gani vitali…morirai» rimango a bocca aperta.
«Ma cosa possiamo fare noi?»
«Aspettiamo i risultati del sangue, Bella, e se non è
un'infezione…dovremmo fargli una visita più accura-
ta. Per eliminare il divoratore interno… accidenti!» e
tira un pugno sul tavolo lasciando un buco su di esso.
«Carlisle!»
grida Esme e lui si mette una mano alla bocca e ini-
zia a sentirsi come me e Bella, impotente e inutile.
«Scusatemi ragazzi…»
si accorge che i risultati del sangue sono pronti. Car-
lisle ha questo laboratorio privato, utile per una cit-
tadina come Forks ma non per me.
Non gliene do una colpa purtroppo il destino è avver-
so contro di noi.
«Ecco i risultati allora i globuli rossi ci sono in quan-
tità  industriale,  è  pazzesco!  E'  come  se  non  avessi
globuli bianchi! E' come un tumore! Non è possibile.
Noi vampiri non possiamo averlo… La tua malattia è
legata al sangue e non è un'infezione.»
«Un tumore del sangue?»
lui fa cenno di no con la testa.
«E' inutile fare un test così invasivo potresti solo peg-
giorare la situazione!»
«Ma ci deve essere qualcosa da fare!»
Bella è esasperata.
Prendo la mano di mia moglie.
«Non c'è niente da fare…è il mio destino…»
«Hey!  Non  ti  azzardare  sai!  Tu  non  mi  lascerai…»
«Andiamo  a  casa  dai…  è  inutile  stare  a  pensare
cos'abbia… non lo scopriremo…»
Bella sta soffrendo glielo leggo negli occhi ma non so
che altro fare se non stare tra i miei cari a casa no-
stra come abbiamo sempre fatto, non ho nemmeno il
gusto del sangue.
Sto perdendo le forze lentamente.
«Voglio andare a casa Bella…»
«Va bene Edward, andiamo»
mi tiene per mano.
Esme dice a Carlisle:
«Rimango qui con te» lui annuisce.
Mentre  usciamo  dallo  studio,  lo  sento  piagnucolare
con Esme e mi si stringe il cuore a vedere mio padre
così sofferente.
Bella mi aiuta a salire in macchina per tornare a ca-
sa nostra. Che cosa succederà non so ma se devo mo-
rire, voglio farlo a casa mia e non in qualche ospeda-
le.

Bella

Edward sta dormendo sul letto ed io sono seduta sul
pavimento dove aspetto Renesmee che torni da Char-
lie, non so che fare e come dirglielo.
Suo padre non sta bene… non riesco neanche a dirlo
a me stessa.
Mi rialzo e mi pulisco un attimo e vedo Edward che
cerca di rialzarsi dal letto e corro verso di lui.
«No amore! Devi stare a letto!».
«Che ci sto a fare nel letto? Tanto è uguale!».
Mio marito è già rassegnato e questo non posso accet-
tarlo.
Gli prendo la mano guardandolo negli occhi.
«Senti, devi lottare! Non ti ho sposato per stare con te
per qualche anno!»
«Per  sempre…vuol  dire  questo  forse…  il  nostro  per
sempre è destinato ad essere corto amore» mio…»
vorrei piangere ma non riesco.
Sto  piangendo  dentro  di  me,  lo  sento,  poi  borbotto
«Non dire così! Riusciremo a…»
«Non riusciremo a fare niente! Non c’è speranza per
me! Cosa dobbiamo fare? Chi ci aiuterà? Chi può ve-
ramente farlo? Andiamo dai Volturi a chiedere aiuto?
Ci ucciderebbero ridendo di noi!
Mi dispiace tu non sai quanto, ma sto…»
gli metto una mano sulla bocca.
«Non dirlo!»
e sospira prendendomi il braccio.
In quel momento Renesmee entra in casa e mi
chiama e Edward si siede sul letto.
Vado da lei che mi guarda e mi chiede:
«Mamma…e papà?»
«E’ di là amore mio…vieni con me piccola mia!»
la prendo per mano per portarla da Edward.
«Ciao Renesmee!»
lei corre verso di lui abbracciandolo.
«Stai bene adesso papà?»
chiede  la  piccola e  io  non  ce  la  faccio  ed  esco  dalla
stanza e vado fuori da casa e inizio a correre veloce-
mente verso la foresta. La neve è quasi andata via è
rimasto solo qualche fiocco sporco a terra. Sono furio-
sa con il destino e non so cosa fare.
Mi sento impotente e inutile adesso e la cosa peggiore
è che non posso perderlo.
Non è giusto che sia capitato a lui, dopo tutto quello
che insieme abbiamo affrontato, adesso che eravamo
felici di vivere per sempre insieme, deve finire tutto.
Sto gridando nella foresta, la rabbia mi ha invaso e
con tutta la forza tiro un pugno ad un albero che cade
a terra facendo un grande rumore.
Le mie urla spaventano gli animali che corrono via
impazziti.
Sto passando il momento più brutto della mia vita e
ora la mia rabbia sta svanendo  pian piano,  sta per
essere sostituita dall’accettazione.
Non voglio arrivare a quel punto. Edward non deve
morire,  non  può  morire!  Corro  tornando  a  casa  e
camminando rientro in casa.
Jacob è arrivato ed è fuori dalla porta e sta per en-
trare.
«Jake!» lo chiamo e lui viene da me.
«Hey. Che ha detto Carlisle!»
faccio segno di no con la testa.
Ecco l’ho accettato.
E non me ne sono neanche accorta.
Edward, l’amore della mia vita sta per morire.
Jacob è sbigottito e inorridito e dopo poco tempo ini-
zia  a  piangere.  Sta  piangendo  per  la  perdita  di  un
amico trovato nel tempo, di un amico che aveva im-
parato ad amare.
Lo abbraccio cercandolo di consolare.
«Vai  da  Renesmee,  non  farti  vedere  così!  Non  se  lo
merita!»
lui tira su il naso e si asciuga il viso mentre entriamo
in casa.
Renesmee è con Edward sul letto.
«Mamma! Prima papà si è sentito male!»
«Che cosa?»
«Tranquilla! Ci ho pensato io. Due gocce di morfina.
Ora sta meglio. Dai riusciremo a farcela vero mam-
ma?»
Jacob mente per me.
«Certo amore mio! Papà è un duro!»
e abbraccia mia figlia.
Io vado da Edward che mi guarda mentre entro nella
stanza da letto.
«Dai vieni amore… ti aiuto ad alzarti»
lo aiuto a venire con me nel soggiorno così potrà ripo-
sarsi.
Edward si alza lentamente e tossisce appoggiandosi
sul muro.
«Forza amore vieni dai!»
incito  mio  marito  a  seguirmi  e  mia  figlia  e  Jacob
stanno   parlando   in   soggiorno   e   smettono   subito
quando vedono Edward camminare insieme a me.
«Allora come ti senti?»
«Come uno che è stato colpito da un camion
invisibile…»
Ci sediamo sul divano e Renesmee si siede vicino a
suo padre che le sorride.
«Come sta nonno Charlie?»
«Sta bene, oggi ha fatto un giro di pattuglia con una
nuova recluta sai?»
Edward sembra interessato alla cosa.
«Ma davvero? E' bello…un nuovo inizio…
sono sicuro che il capo Swan riuscirà a tramandare le
sue capacità al novizio»
queste parole mi rendono ancora più triste.
Edward sta parlando  di  se  stesso, come  se  non esi-
stesse alternativa per lui. Mi sento male ma devo es-
sere forte per mia figlia che è ignara di tutto ciò.
«Renesmee senti perché non vieni con me di là che mi
aiuti un po’ con la cucina.»
«E papà?»
io le sorrido indicando Jacob.
«Ci penserà Jake giusto?»
Andiamo in cucina e mentre sto pulendo la tovaglia
Renesmee mi sussurra:
«Papà sta morendo vero?»
io rimango immobile e non so cosa rispondere. Mi gi-
ro verso di lei che mi guarda con un volto così triste
che mi sta spezzando il cuore.
«Papà non sta bene amore… Nonno Carlisle non può
curarlo… E' tutto inutile…».
Mia figlia non vuole piangere ma sento che è
sull'orlo di farlo.
La prendo e l'abbraccio e la sento singhiozzare silen-
ziosamente  per  non  farsi  sentire  dal  padre  che  sta
scherzando con Jacob.
«Non è giusto mamma!».
«Lo  so  amore…  dobbiamo  cercare  di  accettarlo.  E'
impossibile  ma  non  possiamo  fare  niente…  niente
per...almeno che…ma certo!»
corro verso Edward e Jacob.
«Edward forse so come curarti!»
«Ti ricordi quando mi hai tolto il veleno di James?
Io e Carlisle possiamo fare la stessa cosa!»
«Ma il veleno poi lo prenderesti tu! Non posso lasciar-
telo fare!»
«Io non sono stata toccata da Cyris. Non avrebbe nes-
sun effetto su di me! Come tutti i veleni comuni! Vale
la pena tentare amore mio!»
Jacob mi assiste:
«Si. Bella ha ragione, proviamoci!»
Edward guarda Renesmee che aspetta un si dal pa-
dre.
«D'accordo, aspettiamo Carlisle!»
Jacob si alza di scatto.
«Lo chiamo subito così verrà qui!».
Io e Renesmee aiutiamo Edward portandolo sul letto
mentre Jacob sta chiamando Carlisle per farlo venire
qui velocemente.
«Non dobbiamo avere false speranze Bella!»
mi sussurra mentre lo appoggiamo sul letto ed io gli
rispondo esasperata.
«Io non rinuncio a lottare e non lo devi fare neanche
tu! Mi hai sentito Edward? Tu ed io siamo per sem-
pre capito? Per sempre!»
lo bacio delicatamente sulle labbra secche e deboli. Il
suo respiro è pesante e Jacob arriva.
«Ho chiamato Carlisle, sta correndo qui da noi!»
guarda Renesmee che gli sorride un attimo mentre le
prende la mano.
Passa una mezz'ora e Carlisle parcheggia la macchi-
na nel vialetto suonando il campanello.
«Arrivo Carlisle!» grido correndo verso la porta.
Faccio entrare il padre di Edward in casa
«Allora Bella. Cosa si può fare?»
«Ti ricordi quando Edward mi tolse il veleno dal cor-
po succhiandolo fuori da me?»
«Possiamo farlo anche noi! Perché non ci ho pensato!»
corre verso di lui in camera e noi lo seguiamo.
«Carlisle»
esclama Edward e si gira verso di me.
«Bella dobbiamo farlo insieme. Il veleno deve essere
molto potente»
m'inginocchio  dall'altra  parte  del  letto  e  prendo  il
braccio  di  mio  marito  e  insieme  a  Carlisle  siamo
pronti per succhiare e rimuovere l'eventuale veleno.
Affondiamo i denti nella carne di Edward e iniziamo
a succhiarne il sangue.
Edward  intanto  viene  tenuto  fermo  da  Jacob  che  è
seduto sopra di lui. Sento il lamento di mio marito e a
un certo punto come un blocco che non mi fa succhia-
re sento che mi sta facendo un male assurdo. Sento
un forte dolore  nella schiena e  anche  Carlisle  come
un ragno che sta per morire si dimena per cercare di
resistere ma è inutile. Il dolore è troppo forte e sal-
tiamo all'indietro.
Rimaniamo fermi e Jacob chiede a Edward:
«Come ti senti adesso?»
«Come  prima…è  tutto  inutile  ragazzi.  Mi  dispiace
tanto!»
Renesmee grida:
«No! Non mi lascerai papà!»
cerca di mordere Edward ma non posso lasciarla fare,
non posso perdere anche lei.
Afferro mia figlia per un braccio e insieme a Jacob la
trasciniamo fuori mentre grida di lasciarla fare.
«No amore, non puoi fare niente per papà mi dispiace
amore mio!»
«Fammi provare!»
Jacob risponde per me.
«E se il veleno ti uccide? Pensi che tuo padre vorreb-
be ucciderti? Non è giusto. Rispettiamo la sua volontà
almeno per una volta!»
Edward chiama Renesmee a sé.
«Nessie, vieni qui!»
lei corre verso suo padre.
«Papà! Perché non vuoi che ti aiuti?».
Edward si gira verso di lei.
«Perché  non  riusciresti  a  resistere,  ancora  non  sei
sviluppata al massimo e sei un ibrido non una vam-
pira lo sai! Non posso uccidere anche te! Voglio fare
una cosa. Promettimi che lo farai per me!»
posso  vedere  dalla  cucina  la  mia  Renesmee  che  sta
parlando con il padre e gli sto ascoltando da qui, non
riesco a resistere e vedere mio marito che augura a
mia  figlia  di  fare  la  brava  quando  non  ci  sarà  più.
Esco di casa e Jacob mi segue.
«Mi dispiace tanto Bella. Non sai quanto mi dispiace!
Edward non si meritava questo!»
mi  abbraccia,  il  suo  calore  mi  avvolge  e  Carlisle  ci
chiama dicendo che Renesmee vuole parlare con me.
«Amore, dimmi» le dico entrando in casa.
«Papà vuole che ognuno di noi lo saluti adesso, prima
che stia male e non capisca più nulla. Uno ad uno.
Non  vuole  saluti  di  gruppo.  Vuole  salutarci  uno  ad
uno!»
è così seria e matura.
Più matura di me che non sopporto una cosa del ge-
nere ma guardando lei riesco a farmi forza e non pos-
so che accettare la volontà di Edward.
E' finita ormai.

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Capitolo 12
*** Il saluto a Edward ***


12
Il saluto a Edward

Edward

Sono  seduto  sul  letto  e  in  questa  mattina  con  una
leggera nebbiolina sto per salutare tutti.
Sì, perché sto per morire.
Non l'avrei mai detto qualche anno fa. Oggi è il gior-
no dei saluti e degli addii.
Un vampiro sta lasciando questo mondo per colpa di
un tragico destino.
Un destino che io ho scelto e quindi non mi posso la-
mentare. I miei sono rassegnati ormai come me che
mi sto imbottendo di morfina per non soffrire più di
tanto.
Bussano alla porta il primo a entrare è mio
fratello Emmett che entrando mi saluta a occhi
bassi.
Il gigante è triste oggi.
«Hey  fratellino!  Sai  che  oggi  ho  cacciato  da  solo  ho
preso tre leoni di montagna! Trecento punti!»
e accenna un sorriso ma sta mascherando e lo capi-
sco, glielo leggo nella mente.
«Emmett lo so che non è giusto ma dobbiamo accet-
tarlo, faresti una cosa per me!»
«Qualsiasi cosa!»
«Pensa a Renesmee, proteggila al posto mio! Tu sei la
roccia non te lo dimenticare mai!»
lui annuisce a testa bassa e in silenzio ed io
continuo:
«Non sarà facile lo so, però mi raccomando sei tu il
più forte adesso! Forza e coraggio fratello mio!»
Emmett mi abbraccia e i suoi sospiri sono molto duri
da accettare ma è la vita.
Saluto  mio  fratello  che  se  ne  va  senza  voltarsi  per
non farmi vedere la sua sofferenza. Rosalie entra su-
bito dopo di lui e mi saluta accennando un sorriso.
«Ti sei visto come sei buffo in questo letto?»
sorrido insieme con lei mentre cerchiamo di non sof-
frire più del dovuto.
«Allora sappilo non ti dirò né addio che ciao o altro!
Perché per me la speranza è l'ultima a morire e solo
allora ti dirò addio!»
la mia sorellina bionda mi sorride, ho sempre apprez-
zato la sua tempra.
«Solo una cosa devi fare per me…Bella… stalle vici-
no, specialmente all'inizio. Soffrirà tanto e avrà biso-
gno di te!»
«Bella è una di noi lo sai… e noi l'aiuteremo a essere
felice!»
mi tende la sua mano che afferro e stringo poi guardo
Rosalie negli occhi.
«No. Non ho paura di morire è che sono pronto…»
«No Edward. Non dire così! Non devi mollare la spe-
ranza! E poi chi ha detto che non possiamo stabiliz-
zarti!»
«Lascia stare Rosalie, non si può fare nulla. Stai at-
tenta a mamma e papà… avranno bisogno di te.»
leggo la sua tristezza quando mi abbraccia e mi bacia
il collo dolcemente e mi avvolge nel suo abbraccio.
«Quanto mi dispiace non averti abbracciato più spes-
so Ed!» si alza dal letto salutandomi.
«Arrivederci Rosalie!»
lei esce dalla porta della camera da letto.
Entra Alice sorridente e spiritosamente mi dice «Al-
lora che brutta cera! Sembra che hai visto un morto!»
«Ho una brutta cera, lo so…»
«Stai benissimo tranquillo!»
«Che cosa vedi nel mio futuro?»
lei diventa seria.
«Non riesco a leggerlo! Comunque stammi bene fra-
tello!»
lei fa per alzarsi e andare via ed io la fermo «Aspetta
Alice!»
mi guarda tristemente.
Non  vuole  salutarmi,  perché  significherebbe  dirmi
addio e non riesce a nascondere più la sua sofferenza
e mi abbraccia.
«Mi  mancherai  tanto  Edward!  Non  è  giusto!  Non  è
giusto! Non è giusto!»
«Lo so mancherai molto anche a me! Non sai quanto!»
in  quest'abbraccio  saluto  la  mia  sorellina  che  esce
dalla stanza a testa bassa.
Jasper  entra  con  un  I-Pod  in  mano  ed  io  gli  dico
«Poets?» lui sorridendo mi risponde:
«Certamente… niente saluti, niente addii solo la mu-
sica amico e fratello mio! Late Goodbye è perfetta per
noi!»
si  sdraia  passandomi  una  delle  cuffie  e  iniziamo  a
sentire la melodia della celebre canzone che sentiva-
mo spesso durante le nostre sessioni di caccia.
La melodia è un misto tra il malinconico e il solenne,
è il modo di Jasper per salutarmi.
"and  we  keep  driving  into  the  night…  it's  a  late
goodbye, such a late goodbye…"
la  musica  scorre  e  Jasper  mi  guarda  sorridendo  e
senza dire niente mi sta parlando per tutto il tempo.
La canzone finisce e Jasper si alza.
«Ci vediamo dall'altra parte!»
mi saluta sorridendo.
Ed ecco entrare Carlisle ed Esme, i miei genitori, la
mamma che mi ha amato e chi amerà anche dopo la
fine e colui che mi ha mostrato questo mondo speciale
e  pieno di felicità che mi  ha fatto  incontrare il mio
destino.
«Papà, Mammà…»
non riesco a dire altro e inizio a mormorare
«Non volevo morire e lasciarvi…non volevo tante co-
se… promettetemi di non cadere e siate forti! Mi rac-
comando quando non ci sarò più, Bella avrà bisogno
di voi. Aiutate la mia piccola Renesmee, sarà triste e
sconsolata.»
Carlisle annuisce:
«Non ti affaticare figlio mio. Bella e Renesmee sono il
nostro sangue e le proteggeremo anche con la nostra
stessa vita!»
mi mette una mano sulla gamba mentre Esme si av-
vicina.
«Mi dispiace tanto… sei un caro ragazzo. Non ti me-
riti il male… sei stato un orgoglio per me. Lo sarai
sempre anche dopo che te ne sarai andato»
Si accascia su di me ed io gli appoggio la mano sulla
testa. Carlisle fa rialzare la moglie e la solleva men-
tre mi salutano senza dire nulla.
I miei genitori mi lasciano andare e Jacob entra nella
stanza.
«Hey Edward!» mi dice serio.
Gli leggo il pensiero:
«Si sto per morire Jake… ma prima di farlo lasciami
dire una cosa importante! Sei una grande persona. Ti
ho  sempre  stimato  e  oggi  sono  contento  che  tu  sia
parte della famiglia. Mi devi promettere che non la-
scerai sola Renesmee e nemmeno Bella. Lei ha biso-
gno di quell'amico che sei sempre stato!» lui annui-
sce.
Jacob si appoggia sul letto.
«Senti Edward, so che ti potrei dire di lottare per la
tua  vita  e  altro  ma  non  posso  non  accettare  la  tua
scelta  e  il  tuo  volere.  Mi  dispiace  tanto,  ora  che  ci
eravamo  ritrovati,  eravamo  amici  e  non  più  degli
stupidi rivali. Grazie per la pazienza, per i consigli e
per la stima. Ti voglio bene Edward!»
mi stringe la mano tra le sue e il suo calore riscalda
la mia mano gelida.
«Anch'io ti voglio bene amico mio. Difendi la nostra
famiglia, fino alla fine e oltre!»
lui annuisce sospirando e mi lascia la mano.
«Sarà un onore per me. Quando raggiungerai gli spi-
riti  amico  mio,  dall'alto  ci  guiderai  per  sempre!»  e
dalla tasca tira fuori una sua collana.
«Ci stai provando con me?»
lui sorride.
«No. Ecco…è per scacciare il male, ti aiuterà nell'ul-
timo viaggio!».
«Grazie Jacob».
Entra in stanza Renesmee.
«E' il mio turno adesso!»
Jacob si rialza dal letto.
«Vi lascio soli amore…» si gira verso di me.
«Buona fortuna Edward Cullen!»
mi stringe ancora la mano andando via.
Renesmee mi guarda.
«Allora? Come stai papà?»
«Sto bene da morire…»
cerco  di  accennare  un sorriso  ma mia figlia non ha
voglia di scherzare.
«Hey Nessie!»
mia figlia si avvicina verso di me.
Renesmee è triste in volto e stando in piedi mi
chiede:
«Come stai davvero?» io tossisco un attimo.
«Bene amore… e tu?»
«Come vuoi che mi senta? Ci stai per lasciare!».
«Amore non eri d'accordo anche tu a fare questo salu-
to?»
«Ho assecondato le richieste di una persona che vuole
morire e non vuole lottare fino all'ultimo!» mi fa male
quando dice queste cose, anche se sono vere.
«Ascolta,  è  andata  così  Renesmee!  Non  ci  possia-
mo…»
«Sei solo un vigliacco! Possiamo invece ma tu hai solo
paura!»
«No amore mio… E' solo che sono pronto ormai. E' co-
sì, credimi!»
«Si,  ti  credo,  vuoi  abbandonarci!  Vuoi  lasciarci  soli!
Non pensi alla mamma? Non pensi a quanto soffri-
rà?»
mi innervosisco e rispondo:
«Ma credi che non lo sappia! Credi che non mi si stia
spezzando il cuore ogni volta che vi guardo sapendo
che non potrò più vedervi! Sto per morire e non è giu-
sto  ma  è  così!  Accettalo  Renesmee!  Prima  che  sia
troppo tardi!»
lei mi guarda e le lacrime iniziano a cadere dal suo
volto Bella entra dentro la camera da letto.
«Che cosa sono queste urla?»
Renesmee mi guarda e corre via piangendo.
«Renesmee!»
«Lascia stare Bella. Vieni qui»
lei mi guarda così dolcemente.
«Hey. Che brutta cera che hai…»
mia moglie si accascia sul letto insieme con me.
«Eccoci qua. Il leone sta morendo e l'agnello è con lui
fino alla fine… l'amore è una cosa strana vero?»
lei annuisce appoggiando la sua testa sulla mia spal-
la e mi sussurra:
«Amore… ti amo più della mia stessa vita!»
e mi bacia il collo.
Io mi giro verso di lei e ci guardiamo intensamente
come solo noi sappiamo fare.
«Amore mio. Grazie per avermi detto di sì, per aver
scelto il mio mondo. Grazie per essere qui con me fino
all'ultimo…»
lei mi mette una mano sulla bocca per zittirmi.
«La vita è stata generosa con noi. Tu sei e sarai per
sempre  l'amore  per  me.  Nessuno  potrà  occupare  il
tuo posto. Nessuno potrà essere te, Edward Cullen!»
cerco di sorridere ma sono triste.
E' inutile fare finta di non pensare alla morte, quan-
do arriva, essa è violenta come un uragano.
Essa non ha pietà di niente e colpisce tutto e tutti con
la sua forza e imponenza.
«Amore… la morfina…»
«Certo Edward!»
prende  dal  cassetto  vicino  al  comodino  una  siringa
preparata per me da Carlisle.
«Bella, grazie…» mormoro mentre mi inserisce l'ago
nel collo per lenire il mio dolore mortale.
La guardo e gli occhi mi battono mentre toglie l'ago
dopo aver iniettato la morfina.
«Edward! Sai cosa mancherà a me invece?»
«Cosa ti mancherà Bella?»
«Naturalmente quella cosa… ma la cosa che mi man-
cherà di più sarà il tuo sguardo su di me. Sono anni
che mi guardi. Mi mancherà non vedere più i tuoi oc-
chi su di me!»
Bella alza dal letto e sta per andare via, io la fermo,
non voglio lasciarla andare.
«Aspetta Bella…»
Lei si gira verso di me e gli dico:
«Mi fai entrare?»
«D'accordo…»  leggo i suoi pensieri.
Sta pensando alla fine e al principio.
A quando mi baciò la prima volta a casa di Charlie,
quando  la  lasciai  sola  e  quando  andai  dai  Volturi.
Ora pensa alla mia proposta di matrimonio, al suo sì.
Sta sorridendo adesso, bei ricordi.
Sta ricordando il matrimonio, la prima volta che ab-
biamo fatto l'amore.
Gli scherzi della mattina dopo, la gravidanza e la na-
scita di Nessie, il nostro gioiello.
Questi anni di felicità e Cyris che l'ha tolta.
Il suo volto è triste adesso.
«Amore mio…»
le dico mentre si avvicina a me e mi bacia appassio-
natamente.
«Questa cosa mi mancherà come l'aria.
Il tuo sapore!»
le dico mentre continua a darmi piccoli baci e ci ac-
corgiamo che Renesmee è tornata.
La mia piccola è ancora con le lacrime agli occhi
«Hey Nessie!»
corre verso di me per abbracciarmi.
«Mi  dispiace  papà!  Ti  voglio  bene!  Scusami  tanto!»
vorrei piangere se potessi.
Bella si allontana un attimo lasciandoci un attimo di
legame per noi due.
«Mi dispiace…»
mi bacia lentamente il collo e in poco tempo mi accor-
go che il suo intento è un altro.
Non faccio in tempo a dire niente che Renesmee mi
morde il collo.
La sua presa è  forte inizio  a soffrire  e  sento  che  le
forze mi stanno abbandonando.
«Renesmee, no!» grida Bella mentre cerca di prendere
mia figlia che sta succhiando il sangue.
Ho una sensazione strana, mi sento strano.
Come  se  mi  avessero  aperto  un  polmone  e  me  lo
avessero pulito.
Bella riesce a staccare Renesmee da me.
«Che cosa volevi fare!»
mia figlia vomita una sostanza nera.
E' il veleno che mi sta uccidendo.
«Papà!»
mi sento strano, mi sento più… vivo.
«Ragazze…» mi sento stranamente meglio.
«Come stai adesso?» mi chiede Bella.
«Sto meglio… non tossisco neanche più. Ma sento an-
cora il dolore nelle ossa…»
«Devo toglierti il veleno! Lo posso fare visto?»
sorride mentre si avvicina, ma la fermo.
«Aspetta  chiama Carlisle.  Così  facciamo  le  cose  per
bene amore!»
lei annuisce correndo gridando il nome di suo nonno.
Guardo Bella e sorrido:
«Lo sapevo che non mi abbandonavi!»
mi abbraccia dicendomi che mi ama e la speranza è
tornata nei nostri occhi.

Renesmee

Sto correndo verso nonno Carlisle, ho il fiatone quan-
do raggiungo i miei nonni e gli altri che stavano fuori
in giardino.
«Nonno! Vieni da papà! Posso curarlo!»
«Che cosa vuoi dire Renesmee?»
«Vieni subito! Vieni con me!»
lui annuisce e mi segue da papà e mamma.
Entriamo nella stanza da letto e i due sono abbrac-
ciati e Carlisle sorride.
«E' un miracolo!»
«E' il miracolo Renesmee!»
nonno  si  avvicina  e  mette  la  testa  sulla  schiena  di
papà per sentirne il respiro.
«I polmoni sono liberi!»
«Però sente i dolori alle ossa. Il veleno è ancora pre-
sente! Eccolo è lì per terra Carlisle!» e indica il pavi-
mento e nota la sostanza nera che sì inacidita.
«Dobbiamo farti succhiare il sangue da Renesmee ma
dobbiamo farlo in una maniera differente»
«Quale maniera?»
«Semplicemente deve fare delle trasfusioni. Ma il ve-
leno dovrà essere drenato fuori da Renesmee imme-
diatamente così da fare un'altra trasfusione, con al-
tro sangue, e non uccidere nessuno dei due.
Dobbiamo portarti in clinica Edward!»
Gli occhi di Carlisle brillano di serenità, gli ho dato la
speranza che avevano perso.
«Vado a dirlo agli altri. Preparati Edward partiamo
subito per la clinica!»
mamma e papà annuiscono ed io sorrido.
«Amore mio!» dice mamma baciando papà.
Come sono belli e contenti.
Mi guardano e mi sorridono e mamma mi dice: «Vieni
subito sul letto con noi!»
corro e abbraccio i miei genitori e mamma mi sussur-
ra:
«Sei un angelo, grazie amore mio! Grazie!»
piango riempiendo di baci la mia mamma
Papà ci sorride:
«Vi amo»
mi abbraccia stringendomi dolcemente mentre la por-
ta si apre e Jacob entra commosso e ci guarda e tutti
gli altri sono dietro di lui.
Eccoli entrare dentro tutti insieme, ci sono anche Ka-
te, Garrett e Benjamin che ci sorridono
«Dai ragazzi lasciamo spazio a Edward e Bella. Forza
ragazzi!»
intima Jake tirandosi su il naso. L'amore mio pian-
geva poco fa.
Vorrei strapazzarlo adesso ma non posso, dobbiamo
pensare a papà.
Nonno si gira verso di me e mi dice:
«Sei pronta amore?»
io annuisco.
Carlisle spiega cosa dovremmo fare alla clinica.
«Avete bisogno di sangue di vampiro? Perché senno
andiamo nella foresta!» chiede Emmett.
«No ragazzi. Nella clinica ci sono le sacchette dei vo-
lontari. Servirà per nutrire la nostra Renesmee!»
sorride mentre io sono pronta a estrarre il veleno e
sconfiggere definitivamente quel bastardo che voleva
uccidere mio padre.

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Capitolo 13
*** Edward e Renesmee ***


13
Edward e Renesmee

Edward

Io  e  Renesmee  siamo  seduti  dietro  mentre  Bella  e
guida affianco a Carlisle, stiamo per arrivare alla cli-
nica di mio padre.
Oggi  dovremo  fare  la  trasfusione  e  il  drenaggio  del
mio  veleno.  La  macchina  trasferirà  il  mio  veleno
all'interno del corpo di Renesmee che dovrà darmi il
suo  sangue  altrimenti,  morirei  sul  colpo  e  infine  le
sacche di sangue dei volontari saranno trasferite nel
corpo di mia figlia per ridargli energia.
E'  un'operazione  molto  delicata  e  Renesmee  adesso
pare non essere preoccupata anche se io ho paura per
lei. Non vorrei che fosse uccisa per causa mia, sareb-
be terribile.
«Sei pronto amore?»
«Non so. Ho un po’ di paura»
Carlisle si gira verso di me dal suo sedile
anteriore:
«E' un'operazione tranquilla, non ti devi preoccupare
Edward!»
guardo la mia piccola Nessie e faccio finta di niente e
lei mi guarda e la bacio in fronte.
«Sei pronta piccola mia?».
«Si papà. Farà male nonno?»
«No ragazzi. Starete dormendo mentre rimuoverò i il
sangue e il veleno»
Penso alla mia malattia e Bella, che è al volante, mi
chiede:
«Cosa c'è amore?»
«Pensavo al dormire… erano più di  anni che non
lo facevo...»
Bella mi guarda dal finestrino.
«E adesso vorresti dormire ancora?»
sorrido lentamente mentre rispondo:
«In  circostanze  diverse…  un'  altra  dormita  l'avrei
gradita!» ridiamo insieme.
Che bello ridere con la mia famiglia tranquillamente
anche per smorzare la paura che ho per mia figlia.
Non ho più la tosse, ho solo dei dolori alle ossa che mi
tirano la pelle.
Arriviamo alla clinica e Bella mi aiuta a camminare
verso di essa.
E' una giornata di Dicembre e fra poco sarà Natale,
vorrei festeggiarlo con i miei e tutto dipende da que-
st'operazione.
«Vieni Edward!»
m'invita Carlisle e mi accorgo che anche oggi la clini-
ca è chiusa.
-Chiusa per lutto-
«Chiusa per lutto? Andiamo bene!»
«Non posso dire sempre dire che ho preso le ferie no?»
accenno un sorriso nervoso.
«D'accordo. Nessie sei pronta?» chiede Bella alla no-
stra piccola.
Mia figlia annuisce e si toglie il giubbotto e mi sorri-
de.
«Allora andiamo!»
Carlisle si mette il camice.
«Spogliati Edward, sdraiati sul lettino»
E noto che la stanza è preparata con due letti attac-
cati e la macchina per la trasfusione adagiata a sini-
stra e i secchi da drenaggio sono a destra, sarà come
fare il cambio dell'olio a un' automobile.
«Adesso vi faccio addormentare con l'anestesia…»
«Ora però come dormirò, sono pur sempre un po’ gua-
rito no?»
«No  Edward.  Il  veleno  si  sta  rigenerando  nei  tuoi
polmoni. Dobbiamo rimuoverlo tutto per non permet-
tergli di ritornare!» annuisco e sospiro.
«Ok  amore.  Ti  amo.  Ci  vediamo  dopo.  Mi  trovi  qui
ok?» mi dice Bella mettendosi vicino a me.
La bacio dolcemente e le dico che la amo mentre poi
si avvicina a Renesmee.
«Piccola mia. Stai tranquilla ok? Ti voglio bene cuc-
ciola mia!»
abbraccia Renesmee che le risponde:
«Anch'io mammina. Stai tranquilla te lo riporto a ca-
sa!»
sorride  mentre  Carlisle  invita  Bella  a  lasciare  la
stanza e mia moglie ci guarda mentre passa nella sa-
la d'attesa e ci saluta con la mano.
«Ragazzi   state   fermi   mentre   v'inietto   l'anestesia,
dormirete tutto il tempo…Ecco fatto. Iniziate a fare
un conto alla rovescia da dieci…»
Insieme a mia figlia contiamo alla rovescia
«Dieci…nove...»
I sensi iniziano ad abbandonarci.
«Otto…sette…sei…mmm»
gli occhi si chiudono.
«Ccc…cinque»
mi addormento.
Tutto è rosso intorno a me. Sto camminando su una
montagna e c'è un precipizio, non so dove mi trovo.
Ho già avuto questa visione, è stata al compleanno di Renesmee.
Solo che ora è molto più reale e nitida.
Vedo Renesmee davanti a me che mi saluta mentre
cammino verso di lei e le dico:
«Nessie! Vieni qui andiamo a casa!» lei annuisce.
Ecco  spuntare  dal  nulla  Cyris  nelle  sue  sembianze
umane che si contrappone tra me e lei.
«Vorresti  liberarti  di  me  Edward  Cullen?  Ma lo  sai
che  è  impossibile…  poveretto!  E  pensare  che  ci  eri
quasi riuscito… quello sgorbio di tua figlia non potrà
aiutarti!»
Renesmee scende dal rialzo gridando:
«Non ascoltarlo papà! E' solo un ricordo!»
io mi sforzo di non farlo entrare nella mia mente e
per farlo penso a un ricordo bello e positivo che mi
aiuterà a sconfiggere quel mostro definitivamente.
Sto pensando a Bella e a quando la vidi tre mesi fa
mentre si stava facendo carina per me.
Era di una bellezza da mozzare il fiato e sentivo la
voglia  di  fare  l'amore  con  lei  perché  ho  bisogno  di
sentirmi un tutt'uno con la donna che mi ha dato una
famiglia e l'amore che ho sempre cercato.
Bella è il mio scudo contro ogni avversità e problema,
grazie a lei riuscirò a tornare dall'altra parte.
«Basta adesso!»
Grido a Cyris mentre con un pugno lo lancio a chilo-
metri di distanza.
I sogni mettono forze straordinarie nel nostro
cuore, Bella appare sulla cima della montagna e Re-
nesmee mi raggiunge abbracciandomi.
«Corriamo papà! Corriamo da mamma dai!»
insieme corriamo verso di lei.

Renesmee

Stiamo salendo la montagna, Papà mi tiene per mano
mentre i sassi cadono dietro di noi.
La polvere ci sporca i vestiti mentre non è più rosso
intorno a noi.
Mamma ci sta guardando immobile davanti a noi a
pochi metri di distanza e una volta raggiunta scom-
pare nel nulla.
«Mamma!»
«Dobbiamo sforzarci di pensare a qualcosa… un pen-
siero d'amore perfetto! Vieni qui Renesmee!»
e mi abbraccia e così posso leggere i suoi pensieri.
Papà pensa a quando giocava con me a scacchi que-
st'estate. Io invece penso al primo bacio con Jacob e
al mio senso di serenità infinita.
«Jacob… il tuo pensiero perfetto con me è Jacob?»
«E' il primo che mi è venuto in mente…»
rispondo imbarazzata.
Papà si gira verso destra e si accorge che l'ambienta-
zione sta cambiando.
«Però ha funzionato!»
Ci troviamo davanti ad un prato fiorito, fa caldo
e indossiamo vestiti estivi.
«Siamo vicino alla foresta di Forks!»
«Ho una sensazione strana…»
si accorge di vivere un ricordo del passato.
«Avevamo giocato una partita di baseball da poco…
Non eri ancora nata Nessie…»
E a un certo punto dal nulla appare James, il vampi-
ro predatore che tormentò Bella.
«Edward Cullen! Guarda chi si rivede!»
papà si mette davanti a me per proteggermi.
«James! Che ci fai qui?»
«Sono un immagine del tuo pensiero. Ogni tanto nei
tuoi pensieri torno e pensi a cosa sarebbe stata la tua
vita se Bella fosse diventata vampira per mano mia.
Come avresti vissuto?»
«Non avere paura, non può farci niente è solo
un'illusione!»
allora James con la sua mano graffia la faccia di papà
sfregiandogli il viso.
«Dicevi Ed?».
«Scappa Renesmee!»
grida papà e io corro mentre i due iniziano a lottare
tra di loro.
«Papà! Lascialo stare!»
non mi vuole ascoltare mentre cerco di farlo scappa-
re.
Purtroppo è offuscato da quel mostro che sta giocan-
do ancora con la nostra mente.
Devo  escogitare  qualcosa,  devo  trovare  un  pensiero
che lo liberi da quell'assassino.
«Si certo!»
e mi concentro a pensare al modo di guardarmi che
hanno mamma e papà.
Il loro sguardo pieno d'amore e serenità, pian piano
James scompare e le ferite di papà svaniscono.
«Ce l'ho fatta!»
Papà, correndo verso di me, mi abbraccia e mi
chiede:
«Come hai fatto? A che pensavi?»
«A  quanto  mi  piace  quando  mi  guardate  tu  e  la
mamma!»
Papà si stacca dall'abbraccio.
«Dovevo immaginarlo!» ridiamo insieme.
L'ambientazione cambia ancora e ora siamo nella fo-
resta e Jacob e la mamma sono davanti a noi ma non
sono veramente loro stessi.
«Jake! Mamma!»
grido, papà mi ferma mentre corro verso di
loro.
«E pensare che avevo ragione…»
«A cosa?» chiede papà dubbioso.
«Cosa? Non riesci a leggermi nei pensieri! Lo sapevo.
Bella doveva stare con me!»
guardo papà mentre risponde:
«Smettila… Cyris non attacca!»
«Non  attacca?  Ho  perso  la  mia  vita  e  avrei  potuto
stare con Jacob in questi anni e tu me lo hai impedi-
to! Sei solo un mostro Edward! Lui mi completa come
donna  e  tutto  e  lasciamelo  dire!  Il  sesso  con  lui  è
qualcosa di unico!»
«Papà non ascoltarlo!»
«E questo incrocio che vuole adesso?»
io mi giro verso di lui:
«Jake?!».
Lui sorride facendomi il verso,
«Il mio Jake! E' solo mio! No cara. Io sono solo di Bel-
la! E sarà così… il mio calore la farà stare benissi-
mo!»
Edward  si  gira e  avanza  verso  di  loro  e  io  cerco  di
fermarlo ma è inutile.
«Non ti credo Cyris!»
«Ah no? Allora guarda!»
mamma  bacia  Jacob  appassionatamente  mentre  io
rimango allibita.
Papà per un momento rimane stranito ma poi
sorride:
«Cyris te lo ripeto, non attacca! Jacob è troppo inna-
morato di mia figlia per stare con Bella… L'avrei la-
sciata  andare  se  Bella  l'avesse  voluto  ma  ha  scelto
me.  Ha  sempre  scelto  me.  Bella  ama  me  e  mi  sta
aspettando.
Io, Bella, Renesmee e Jacob siamo una famiglia e tu
non potrai mai cancellarlo!»
Mamma e Jacob scompaiono con un raggio di luce po-
tente e papà si gira verso di me e sorride.
«Vieni con me e ora di tornare dalla nostra famiglia
piccola mia!»
mi tende la mano.
C'è una luce immensa davanti a noi, una luce

verde smeraldo luccicante.
Ci teniamo per mano mentre camminiamo lentamen-
te in questa luce che ci circonda.
«Non lasciare la mia mano!»
«No papà! Non ti lascio più!»
la luce ci ha avvolto completamente.
Veniamo catturati da un vortice di colore viola men-
tre iniziamo a volare, continuo a tenere per mano mio
padre che mi guarda.
Intorno  a  noi  scorrono  i  ricordi  della  nostra  vita.
L'arrivo di papà a Forks, il primo bacio di mamma e
papà, il matrimonio, la mia nascita e l'imprinting di
Jacob,  le  partite  di  baseball,  la mia gelosia stupida
nei confronti di Leah, il primo bacio con Jacob e papà
mi guarda:
«Baci come tuo padre sai?»
«Papà!»
Sento la vita tornare in noi anche se è una vita so-
vrannaturale e diversa da quella umana comune di
tante persone.
Perché noi siamo intrecciati in una vita unica e che
non tutti possono avere la fortuna di avere.
La  vita  scorre  e  non  si  ferma  mai  perché  la  forza
dell'amore ci permette di vivere per sempre.
E' questo il nostro segreto.
Altri ricordi si susseguono in questo vortice e sembra
di vedere un film della nostra vita.
Il  mio  ultimo  compleanno,  la  malattia  di  papà,  le
paure di mamma che è in sala d'attesa e sta cammi-
nando avanti e indietro.
Nonno Carlisle infine che sta operando con il camice
sporco del nostro sangue. Mi accorgo che stiamo an-
cora dormendo e nonno Carlisle ha finito di drenare il
veleno.
Davanti a noi Cyris in versione mostro gigante cerca
di contrastarci ed io e papà ci guardiamo sorridendo
sapendo cosa fare.
«Sei pronta?»
mi chiede papà e in quel momento pensiamo alla spe-
ranza e la gioia di vivere.
Una speranza che Cyris non ha mai avuto, una spe-
ranza che lo fa esplodere in piccoli raggi di verde e
scompare per sempre, sconfitto.
Una luce bianca ci avvolge e perdiamo finalmente i
sensi in questa oasi di beatitudine.

Bella

Cammino  da un'ora ormai e  i  piedi mi  fanno  male.
Scarpe strette e da buttare ormai. Carlisle esce ed io
corro verso di lui e lui mi guarda.
E' un momento che dura un secolo per la mia testa
apprensiva e dolorante.
«Carlisle allora?»
«Ho tolto tutto il veleno adesso si devono solo sveglia-
re… pazienza Bella. Ancora pochi minuti!».
Pochi minuti che sembrano ore per me.
A un tratto Jacob e gli altri arrivano entrando nella
clinica.
Io corro dentro la stanza e Carlisle cerca di afferrar-
mi  ma  una  madre  e  una  moglie  non  può  stare  a
guardare.
Sono davanti a loro e Jacob riesce ad entrare anche
lui e mi sorride.
«E adesso?»
«Adesso aspettiamo…».
Jacob si mette dal lato di Renesmee e s'inginocchia
davanti al lettino.
«Forza amore  mio.  Torna da noi!  Forza Edward!  Ti
stiamo aspettando!»
sorrido e prendo la mano di Edward e la tengo tra le
mie. E' così gelida e cerco istintivamente di riscaldar-
la ma le mie sono fredde come le sue e sorrido pen-
sando alle nostre temperature.
«Edward ti amo… Ho sempre amato te…»
e i suoi occhi iniziano a muoversi.
Deve essere un qualcosa ai nervi ma pian piano i suoi
occhi si aprono insieme a quelli di Renesmee poi mio
marito mi stringe la mano che tenevo.
Edward e Renesmee sono tornati, e si stanno guar-
dando sorridendo mentre Jacob sta baciando le mani
di mia figlia che mi sorride.
«Amore mio… che dolore alle ossa!»
mi dice pian piano… è ancora debole e allora il veleno
è ancora in corpo… e poi in un colpo velocissimo si
solleva e si appoggia sedendosi ed esclama sorriden-
do:
«Piaciuto lo scherzo? Sto benissimo!»
«Sei tornato si vede! Sempre a scherzare!»
Renesmee si tira su aiutata da Jacob
«Scommetto che mi puzza l'alito…»
la bacia dolcemente e mentre loro si fanno le coccole,
Edward esclama:
«Carlisle…»
mi giro e vedo mio suocero che si avvicina sorridendo.
«Come ti senti figlio mio?»
«Mi sento sopravvissuto e questo è solo grazie a voi!»
«Se  Renesmee  non  fosse  stata  così  testarda  non  ti
avremmo mai salvato, il merito è suo. Grazie nipoti-
na mia per aver salvato mio figlio!»
e abbraccia i due dolcemente.
Quanto vorrei piangere di gioia adesso.
Dall'altra parte del vetro gli altri ci stanno sorriden-
do, ci sono anche Seth e gli altri che stanno facendo
cori da stadio.
«Sono contenti per un vampiro che è sopravvissuto è
vero quello che sto vedendo?»
Jacob risponde:
«Sono contenti perché uno della famiglia ha vinto il
male oggi! Vado da loro ma torno subito!»
mi alzo dal lettino e vado da Jacob che ha il volto sor-
ridente e felice come il mio, il peggio è passato.
«Grazie Jake per essermi stata vicina, sei il miglior
amico che abbia mai avuto!» lo abbraccio.
«Sono anche il tuo unico amico quindi…»
e sorridiamo mentre Edward ci dice:
«Hai l'esclusiva! Anche per me…grazie di tutto come
al solito, Jacob Black nipote di Ephraim Black!»
Edward stringe la mano del mio amico che sorride e
va verso gli altri.
Jacob  è  uscito  e  sta  abbracciando  gli  altri  del  suo
branco e i Cullen che ormai sono in festa.
«Li facciamo entrare? Non vorrei che vi assaltassero!»
«Non ho mai visto Carlisle così apprensivo!»
«Carlisle stravede per te amore mio. Lui è tuo padre
lo sai...»
«Mi dispiace che non vedi Charlie… siete molto legati
voi due».
«Faremo una festa di bentornato e lo inviteremo! Si
mangerà e si berrà vino e saremo una famiglia uma-
na barra vampiresca barra licantropa. Che ne dici te-
soro?»
mi riferisco anche a Renesmee che annuisce dicendo
di sì e mio marito accetta.
«D'accordo la facciamo a casa di Carlisle! Però cosa
diremo a Charlie?»
«Hai vinto alla lotteria… ci penserà Jacob a questo!»
mi  bacia  dolcemente  mentre  Renesmee  sorride  vol-
tandosi verso il gruppo della nostra famiglia allarga-
ta formata da vampiri, lupi, ed esseri umani.

 

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Capitolo 14
*** Ritorno a casa ***


14
Ritorno a casa

Renesmee

Mamma viene da abbracciata da nonna Esme mentre
io e papà siamo sommersi da tutto il resto della no-
stra famiglia che naturalmente è contenta di averci
ancora tra i piedi.
«Fateli respirare!» dice Carlisle.
«Lo sapevo che non ci abbandonavi! D'altronde…sei
un  Cullen  non  un  vampiro  da  telefilm  via  cavo!»
esclama Emmett.
«Ragazzi non riesco a vedere il vostro futuro…»
«Il sangue di Renesmee te lo impedisce Alice»
e lei annuisce.
«Così  la  smetti  di  guardare  nel  futuro  per  sapere
quando beccare me e Bella in flagrante!»
Tutti ridono felici e zio Jasper dice:
«Dobbiamo fare una grande festa!»
«Mamma, possiamo invitare Claire e le altre mie
amiche?»
«Certo amore!» mi tiene la mano baciandomela.
La  mia  mamma  vorrebbe  strapazzarmi  adesso  ma
non può, c'è troppa gente adesso.
Non ha lo spazio per prendermi e farmi tutte le cocco-
le che vorrebbe. Zia Rosalie e in disparte e la chiamo
ma non viene e il gruppo si apre e la mia cara zia sta
da sola tutta triste seduta su una sedia.
«Vieni zietta!» le dico mentre mi guarda.
I vampiri non possono piangere ma la loro sensazione
triste non possono nasconderla.
La zia corre verso di me e mi abbraccia mentre gli al-
tri rimangono in silenzio.
Lei è molto legata a me, mi ha sempre trattato come
la figlia che non ha mai avuto e diciamo che sono la
sua nipote preferita, anche perché sono l'unica.
Papà esclama:
«A me non mi stringi così?»
e la zia si alza e sorride.
«Mi basta il sorriso!».
il mio Jacob mi guarda da lontano mentre gli sorrido
e poi si avvicina verso di me.
Mi tiene la mano e inizio a leggere il suo pensiero,
vorrebbe  abbracciarmi  nella  foresta  e  farmi  sentire
l'amore completo che ha per me.
«Jacob! Contieniti dai! E' sempre mia figlia!»
io divento rossa e zio Jasper dice:
«E bravo il nostro lupo!»
sorride mentre Jacob inarca gli occhi.
«Hey! Lo sapete che è brutto sentire sempre i pensie-
ri degli altri!»
«A chi lo dici!» dico ironicamente.
Risata  generale  di  tutti  mentre  Carlisle  invita  il
gruppo a uscire per darci spazio, tra poco torneremo
a casa, tra qualche ora.
Jacob  mi  bacia  dolcemente  sulle  labbra  e  mi  dice
guardandomi le mani:
«A dopo amore mio» ed esce insieme agli altri.
Mamma mi guarda dopo aver baciato per la centesi-
ma volta papà negli ultimi due minuti.
«Adesso c'è né anche per te stai tranquilla!»
e mi salta addosso sorridendo e mi strapazza di baci e
abbracci. Mi piace il suo calore freddo da vampiro che
lascia quel velo umano che le è rimasto nonostante la
trasformazione.
«Bella così la soffochi però!»
dice papà mentre si mette in mezzo tra noi.
«Scusate, vi amo troppo!»
esclama lei mentre si distende su papà.
Carlisle rientra e dice a mamma
«Ok  volete  provare  ad  alzarvi?  L'anestesia  non  do-
vrebbe farvi effetto tenetevi al muro. Mamma si alza
facendoci  alzare  lentamente  e  camminiamo  lenta-
mente ma senza dolore.
Abbiamo  subito  un'operazione  complessa  è  normale
che siamo un po’ stanchi.
«Camminate nella clinica mentre io parlo con Bella.
Poi vi do i vostri vestiti e ci prepariamo a partire»
si  toglie  il  camice  rimanendo  vestito  in  pantaloni  e
camicia e gilet grigi.
Il nonno si veste sempre bene e poi è sempre
bellissimo.
Questa è una caratteristica di noi vampiri, non invec-
chiamo mai.
Dobbiamo imbruttirci con gli umani per non renderci
troppo giovani e poi cambieremo città.
E così camminiamo nella stanza come due scemi ap-
pena svegliati da un incubo che ora è solo un brutto e
dimenticabile ricordo.
«Amore non camminare così piano però! Aumenta il
passo! Nel mio sogno correvi come un fulmine!» «Hai
sognato anche di James vero papà?»
lui annuisce girandosi verso di me fermandosi.
«Abbiamo sognato la stessa cosa… e ora siamo salvi
amore mio!»
mi abbraccia mentre io corro incontro a lui e sento il
mio papà.
Sento  l'amore  indissolubile  che  lui  ha  per  me,  un
amore che non può essere sconfitto da un essere che
nella vita ha solo odio e nient'altro che esso.
Torniamo da mamma e nonno Carlisle e ci rivestia-
mo, e mentre m'infilo i miei jeans blu, sorrido e penso
che stiamo finalmente per tornare a casa
e l'agonia è veramente finita.

Bella

Stiamo tornando a casa finalmente, dopo una lunga
lotta e  una  battaglia estenuante  abbiamo  portato  a
casa il mio amore.
E' un pomeriggio mite di dicembre a Forks e
Carlisle ci sta portando dagli altri in macchina e tor-
nare quindi alla nostra vita.
Organizzerò  una  festa  per  mio  marito  e  mia  figlia,
una festa del sopravvissuto.

Sorrido guardando dal finestrino e vedo la tavola cal-
da   di   Forks   e   noto   mio   padre   Charlie   da   solo.
Mi fa tenerezza e tristezza guardarlo da qui.
Voglio rivedere mio padre e la festa sarà la scusa per-
fetta per farlo.
Edward  sta  coccolando  Renesmee  mentre  mi  giro
verso Carlisle.
«Non avrò il tempo di dirtelo dopo, sei un padre
eccezionale Carlisle!»
lui mi sorride.
«E' stata dura ma è andata… Adesso non pensiamoci
più Bella. Benjamin e gli altri ci stanno aspettando,
credo che non potranno esserci alla
festa»
ed io annuisco.
Stiamo  quasi  per  arrivare  a  casa  e  mio  marito  mi
chiama:
«Hey! Scusami se sono stato debole!»
«Non sei stato debole per niente amore mio. Essere
pronto e accettare la morte è un sintomo di forza non
di debolezza. Avevo accettato di non vederti più, sono
stata premiata per questo e ti amo ancora di più».
Edward mi sorride mentre dico queste parole e Rene-
smee è sdraiata con la testa sulle sue
ginocchia che ha gli occhi chiusi.
«Papà anche tu dovresti contenerti sai?»
ed io sorrido e capisco che il loro legame si è rafforzato.
«Lo so, che ci posso fare, amo la mamma!»

il suo sorriso mi cattura come sempre.
Eccoci arrivati a casa nostra dove due macchine sono
parcheggiate, gli altri sono già dentro.
Jacob esce da casa e viene fuori mentre parcheggia-
mo la macchina nel vialetto.
«Renesmee, ora puoi andare da lui!»
mia figlia apre la porta correndo verso Jacob.
I due si abbracciano e si baciano felici ed io guardo il
mio Edward mentre Carlisle è già uscito.
«Stanotte recuperiamo il tempo perso!»
«D'accordo signora Cullen!»
usciamo dalla macchina insieme.
Gli altri sono usciti e ci guardano dal portico all'en-
trata  di  casa  nostra  mentre  gli  andiamo  incontro.
Questo  è  il  nostro  senso  di  famiglia,  che  poi  non  è
tanto differente da molte famiglie americane. Noi ci
prendiamo cura dei nostri da soli, siamo una famiglia
appunto.
Entriamo in casa con gli altri e Jasper fa una battuta
che non sento mentre guardo mio marito e Renesmee
entrare insieme a Jacob.
Sono fortunata e oggi più che mai mi ricordo la mia
scelta, io ho voluto questa famiglia.
Io  ho  fatto  una  scelta  anni  fa  e  non  me  ne  pentirò
mai, ho scelto il mondo di Edward e sapevo che tutti
avremmo trovato il nostro equilibrio alla fine.
Edward mi bacia il collo da dietro e sento un piccolo
brivido che pensavo di non provare più.
Mi  giro  e  lo  bacio  appassionata  mentre  tutti  fanno
mormorii maliziosi.
Non m'interessa e lo bacio, le nostre lingue si rincon-
trano dopo tanto tempo d'infelicità e sofferenza. Ora
il  peggio  è  passato  e  mentre  lo  abbraccio  in  questo
bacio  infinito,  mi  sento  di  nuovo  un  tutt'uno  con  il
mio amore.
Andiamo in soggiorno e insieme agli altri festeggiamo
la nostra ritrovata speranza e felicità.
Jasper ci dice mentre mi stacco da mio marito «Hey…
un po’ di contegno!»
alza il sopracciglio sorridente.
Parla lui che ancora mi ricordo quando l'ho beccato in
garage con Alice. Un ricordo, quello sì, che non potrò
dimenticare!
«Accendiamo  la  TV,  stanno  giocando  i  Red  Sox!»
esclama Emmett dando una pacca sulla spalla a Ed-
ward che lo segue e i due si guardano la partita di
baseball alla tv insieme a Rosalie, Renesmee e Jacob.
Esme mi sorride:
«Piccola mia abbracciami!» mi stringe a sé.
Che  bella  che  è  Esme,  mi  ha  sempre  amato  anche
quando ero appena entrata in famiglia.
E' proprio una bella suocera e mi sussurra:
«Hai visto? Siamo felici adesso mia piccola Bella… Ti
voglio tanto bene!».
Se fossi stata ancora umana, oggi avrei pianto
per  ore  almeno  il  poco  trucco  che  ho  messo  non  si
sporca questa è un'altra caratteristica di noi vampiri, sembriamo insensibili ma non è così.
Andiamo in cucina insieme ad Alice e Jasper che non
sono amanti del baseball e come noi sono un po’ più
appassionati di cucina.
«Allora per la festa che hai intenzione di fare?»
mi chiede Alice mentre Jasper la stringe da dietro.
«Domani inviteremo tutti…»
nella confusione non mi accorgo neanche che Garrett,
Kate e Benjamin sono con noi.
«Oh amici! Non vi avevo neanche visto!»
esclamo sorridendo ai tre.
«Non  c'è  nessun  problema,  purtroppo  dobbiamo  an-
dare  via,  ognuno  per  la  sua  strada  amica  mia  ma
sappi che al primo problema saprai dove trovarci!»
mi risponde Benjamin mentre mi stringe.
Il vampiro di colore va a salutare gli altri mentre Ka-
te e Garrett rimangono ancora un po’.
«Allora la prossima volta che ci vediamo…»
«Al tuo matrimonio con questo bell'imbusto!»
sorrido  dolcemente  mentre  i  due  rispondono  al  mio
sorriso.
«Tra quattro mesi… siete invitati naturalmente! Ma
dovrete venire in Australia!»
«Australia? E vi sposerete lì?»
loro annuiscono mentre sorrido insieme a loro.
«Natura e libertà…e lì non fanno domande… che si
vuole di più?» Garrett è sicuro della sua scelta.
«Saremmo i primi ad arrivare! Faremo una bella va-
canza Edward ed io da soli e poi verremo tutti
insieme. Aprile è un bel mese per sposarsi!»
i due mi abbracciano e capisco che devono partire.
«Grazie di tutto. Grazie per averci aiutato in questa
battaglia»
«Siamo una famiglia ragazzi! Se non ci aiutiamo noi,
chi lo farà?»
Kate mi abbraccia sussurrando nelle orecchie:
«Stasera  non  mollare  Edward  per  un  momento  mi
raccomando!» sorride salutandomi.
I due salutano anche gli altri che sembravano cattu-
rati dalla partita, i Red Sox stanno vincendo oggi, de-
ve essere proprio un giorno speciale.

Edward

Sono passati due giorni dal mio ritorno alla vita, sono
felice e finalmente mi sento libero.
Sono tornato a cacciare con mia moglie e stiamo tor-
nando dalla foresta e oggi si sta preparando la festa
per me e Renesmee.
Stiamo andando da Charlie e Sue alla vecchia casa di
Bella e insieme a loro torneremo dagli altri.
«Sono mesi che non parli con Charlie, lo senti solo al
telefono, mi dispiace di questo… è ora di cambiarla
questa cosa amore mio!»
mia moglie mi ha lasciato guidare la nostra Jeep.
Siamo  arrivati alla casa di Charlie e  ci fermiamo e
Bella sospira e mi guarda.
«Andrà  bene  dai…  non  temere  tuo  padre  non  vede
l'ora di rivederti!»
mi sorride.
«Allora usciamo dai!»
esclama  Bella  uscendo  dalla  Jeep  e  Charlie  appare
davanti a noi sulla porta di casa sua dicendo:
«Hai vinto alla lotteria Edward? Hai sposato mia fi-
glia!»
sorride e guarda la figlia che corre, in modalità uma-
na, verso di lui.
I due si abbracciano, cerco di non leggere i pensieri di
Charlie anche perché poi Bella me lo impedirebbe con
il suo scudo.
Siamo tornati al nostro per sempre ma dopo
questa vicenda abbiamo deciso che non è giusto
tenere fuori Charlie dalle nostre vite, allontanarlo
lentamente da noi non va bene per Bella.
Sue esce vestita con un completino scuro molto carino
e ci saluta sorridendo.
«Ciao ragazzi. Come va?»
io  uscendo dalla macchina vado incontro a lei salu-
tandola.
«E' tutto apposto adesso. Diciamo che questa vittoria
alla  lotteria  mi  ha  sorpreso…non  ho  mai  giocato  è
stato un caso… e ora voglio farvi dei regali a tutti, mi
sembra il minimo. Del resto Capo Swan lei  ha ragio-
ne, la mia fortuna è stata sua figlia»
Charlie accenna un sorriso fintamente forzato.
Lui fa sempre la parte del padre duro e concentrato e
ora che lo sono anch'io, capisco bene il perché.
Non è facile lasciare andare la propria figlia ma gli
ho promesso che l'avrei sempre rispettata.
«Sono curioso di sapere che regalo mi farai Edward!»
ed io leggendo il suo pensiero capisco cosa voglia.
«Avevo pensato di aiutarvi, io e i miei fratelli, a ri-
strutturare  la  casa,  naturalmente  provvederò  io  a
tutto. Che ne dice?»
lui rimane a bocca aperta.
«Mi hai letto nel pensiero?»
Bella mi guarda sospettosa.
«Capo Swan ho solo una buona memoria, mi ricordo
che  dice  sempre  di  volere  dare  una  pennellata  di
cambiamento alla casa, e allora…»
lui sorride dandomi una pacca sul braccio.
«Allora andiamo a questa festa ragazzi?»
prende  mia  moglie  sottobraccio  e  l'accompagna  alla
Jeep insieme a me e Sue.
«Senti Edward dopo ti devo parlare d'accordo?»
cerco di leggere il suo pensiero ma Bella lo sta bloc-
cando ed io guardando in avanti rispondo:
«Certamente Capo Swan!» e sorrido.
Rientriamo in macchina e Charlie, insieme a Sue, en-
tra nella sua.
«Che cosa pensava tuo padre?»
Bella sorride. Sono un po’ preoccupato:
«Non cambierà mai questa cosa vedi? Anche se sono
una vampira e starò con te per sempre. Avrai sempre
paura di mio padre!»
ride insieme a me.
Riaccendo il motore e ripartiamo verso casa e duran-
te il viaggio continuo a pensare alle parole di Charlie
e a cosa possa dirmi.
Ed  eccoci  in  viaggio  verso  casa  di  Carlisle,  è  quasi
Natale a Forks e le lucine sono sempre al minimo in
questo paesino sperduto.
«Per Natale voglio invitare tutti a casa nostra sai?»
«A proposito le amichette di Renesmee non ci saran-
no oggi. Claire aveva dei piani con il suo nuovo ra-
gazzo… e le altre non possono venire»
io annuisco:
«Tanto Renesmee starà tutto il tempo attaccata a Ja-
cob!»
sorrido pensando che neanche una settimana ero in
un letto morente e oggi sono più vivo che mai.
Siamo arrivati a casa di Carlisle e parcheggiamo la
Jeep e uscendo notiamo che gli altri sono
pronti fuori da casa di mio padre.
Sam, Seth e gli altri porteranno la tavola e faremo
una celebrazione all'aperto.
Andiamo verso Carlisle e gli altri che ci salutano sor-
ridenti e Rosalie mi indica Emmett:
«Ora sei guarito! Vai ad aiutarlo!» e mi sorride.
Vado da mio fratello e lo aiuto a prendere i timballi
pronti di riso preparati da Esme.
E poi in questi anni devo dire che Bella ci ha inse-
gnato  ad  apprezzare  la  cucina,  che  prima  non  usa-
vamo mai.
Bella  ed  io  entriamo  in  macchina,  Renesmee  è  con
Jacob e gli altri del branco di Sam nella foresta e gli
andiamo incontro.
In quel luogo speciale dove ogni tanto facciamo le no-
stre sfide di baseball.
A Gennaio ne faremo un' altra, purtroppo siamo stati
impegnati in questi mesi ma ormai è tutto alle nostre spalle.

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Capitolo 15
*** La festa del sopravvissuto ***


15
La festa del sopravvissuto

Renesmee

I ragazzi stanno sistemando la tavolata mentre io e
Jacob stiamo passeggiando nella foresta.
«Ti volevo chiedere una cosa importante Nessie» Ja-
cob mi prende la mano.
Guardo il mio ragazzo.
«Si amore?»
«Amore  mio  avevo  pensato  che  siccome  siamo  stati
interrotti, vuoi fare un altro viaggio con me?»
io sorrido.
«Sicuro amore! Dove andiamo ancora a nord?»
e lui, mettendomi un braccio tra le spalle.
«No  amore  questa  volta  andremo  a  San  Francisco!
Sarà bellissimo. Vedrai!»
tengo la sua mano che è appoggiata sulla mia spalla
e la bacio teneramente.
«E poi a San Francisco…»
dico a lui guardandolo negli occhi.
«Cosa amore?» gli sussurro in un orecchio:
«Sarai mio!»
lui s'imbarazza.
Che bello il mio amore quando è rosso dalla
vergogna e dall'imbarazzo.
Ecco arrivare i miei e nonno Charlie.
Jacob cammina veloce dicendo:
«Appena in tempo!»
e  sorridiamo  mentre  papà  e  mamma  escono  dalla
Jeep. Papà mi vede e sorride:
«Però che lavoro avete fatto ragazzi! Grazie!»
Seth e gli altri sorridono a mio padre che lo salutano
uno ad uno.
Zio Jasper e zia Alice stanno per arrivare insieme a
nonno Carlisle e gli altri.
Mi dispiace che Claire non è venuta, da quando s'è
messa insieme a Derek non la vedo più.
Le altre poi, si sono volatilizzate, pazienza.
Ecco arrivare zia Rosalie insieme agli altri, corre e mi
abbraccia dicendo:
«Amore mio, come stai?»
«Se mi stringi meno forte meglio zietta!»
mi guarda negli occhi.
La  mia  zia  è  raggiante  oggi,  con  un  vestitino  color
panna molto sofisticato. E' sempre bella.
Zio Emmett invece è vestito in maniera casual con un
paio di jeans neri e camicia blu.
Mi giro e vedo che mamma si toglie il giubbottino e
tutti rimangono estasiati dal suo vestito.
Ha un completo beige con una spaccatura alle gambe,
è bellissima.
«Avete visto la signora Cullen?»
commenta Seth mentre Charlie arriva lì vicino e tos-
sisce.
«Vuoi che ti tenga d'occhio Seth?»
Seth imbarazzato saluta con la mano Charlie.
Ci sediamo tutti sulla tavola e dopo aver riscaldato il
riso, nonna Esme da le porzioni insieme a mamma.
Siamo  in  diciassette  e  la  scaramanzia,  dopo  quello
che  abbiamo  passato,  la  lasciamo  fuori  dalla  porta.
Mamma e papà sono a capotavola, poi alla loro sini-
stra ci sono in ordine: nonno Charlie, Sue, zia Rosalie
e zio Emmett, poi ci sono zio Jasper e zia Alice, Sam e
la compagna Emily.
Alla destra di papà invece ci sono io e il mio Jacob,
Poi nonno Carlisle e nonna Esme, infine Seth e Leah.
Il primo piatto è buonissimo, un riso ai funghi perfet-
to cucinato a quattro mani da mamma e nonna Esme.
Nonno Charlie si alza in piedi e dice:
«Vorrei proporre un brindisi alle cuoche di questo riso
magnifico… alla mia figliola e ad Esme! Complimen-
ti!»
tutti alziamo i nostri bicchieri in alto in questo augu-
rio per le due donne.
Tutti gridano:
«Discorso! Discorso! Discorso!»
nonna Esme si alza:
«D'accordo!» tutti rimaniamo in silenzio.
«Oggi celebriamo la famiglia, l'amicizia e la fortuna...
a Edward e Bella, siete la nostra forza!»
i miei genitori sorridono e anche noi siamo eccitati ed
applaudiamo come se fossimo agli Oscar.
Sam si alza un po’ impacciato.
«Voi Cullen siete una gran bella famiglia e lasciate-
mi  dire…  i  migliori  giocatori  di  baseball  che  abbia
mai visto!»
i  ragazzi  del  suo  branco,  seduti  nell'altro  tavolino
ululano ed esultano insieme a noi.
Ora  è  il  turno  di  Seth  che  si  alza  e  spiritosamente
esordisce dicendo:
«Però a Football non ci batterete mai!»
tutti sorridiamo tranne Emmett che dice:
«Settimana prossima vediamo allora Settie!»
i lupi e i vampiri scherzosamente si lanciano gesti di
sfida e Seth forse per la prima volta diventa serio:
«Scherzi a parte. Edward! Sei proprio una bella per-
sona, ci accetti e ci vuoi bene e questo non è da tutti.
Bella…  che  posso  dire  guardandoti…  capo  Charlie!
Stavo scherzando! Si, mi siedo, è meglio!»
e tutti ridiamo tranne nonno che deve mantenere il
broncio da buon padre.
«Se ti becco con la cintura slacciata sono guai per te
Seth!» esclama Charlie sorridendo.
Jacob mi dice sottovoce:
«Se  sapesse  che  corriamo  nudi  trasformati  in  lupi
nella foresta, ci arresterebbe per atti osceni!»
rido a crepapelle con il mio ragazzo quando zia Rosa-
lie si alza e dice:
«Non sono pratica dei discorsi ma ne faccio uno bre-
ve…  Siete  la  mia  famiglia,  e  per  voi  morirei  anche
adesso.  Siete  tutto  per  me  e  non  potrò  mai  ringra-
ziarvi per il dono immenso che mi offrite.
Prima pensavo fossi sola ma dopo Emmett e voi ho
capito che non è così. E poi è arrivata la nostra Rene-
smee!»
tutti  applaudono  ed  io  sorrido  dolcemente  alla  mia
bella zietta che si risiede.

Zio Emmett si alza e inizia il suo discorso:
«Allora per prima cosa voglio dire grazie mamma per
la cucina di oggi e per tutto il resto. Bella, sei la mia
sorellina e sarei pronto a proteggerti da tutto e tutti.
Perché? Semplice. Sei speciale, hai coraggio e tenacia
e  sei  una  di  noi.  E  poi  tieni  testa  al  mio  fratellino
quindi! Tanto di cappello! Sei una grande donna oltre
che moglie e madre!»
mamma ringrazia zio Emmett sorridendo e annuen-
do.
E così anche zia Alice si alza e dice:
«E' così inaspettato tutto questo e mi piace l'idea di
non  saperlo.  Vi  amo  Edward,  Renesmee.  Ti  adoro
Bella sei la mia amica, il mio tutto. Sei così dolce e
forte. Sei la donna e la roccia di casa. Ti voglio bene!»
Ci  commuoviamo  insieme  alla  zia mentre  Jasper  si
alza e dice:
«E per spezzare la tensione di questo momento… vo-
lete il secondo?» tutti ridono.
Ci  alziamo  insieme  agli  altri  che  iniziano  a  servire
l'agnello che mamma ha cacciato stamattina presto.
Nonno Charlie naturalmente è all'oscuro.
Guardo il mio Jacob e lo bacio all'orecchio dolcemente
sussurrandogli:
«Voglio sentire che hai da dire tu adesso…»
e lui risponde guardandomi:
«Rimarrai stupita da me, vedrai!»
ci risiediamo a gustare questa prelibatezza cacciata
da mamma e papà.
Papà mi guarda e gli dico:
«E' buonissimo papà!»
«E' stata dura… costava parecchio!»
e sorride con me.
Sappiamo che cacciare un agnello così è molto diffici-
le, bisogna farlo in fretta e alla mattina presto. Ho fi-
nito il mio piatto e lo porto insieme agli altri del pri-
mo  e  Jacob  si  alza  in  piedi,  sta  per  fare  il  suo
discorso.

Edward

Sto imboccando dolcemente mia moglie quando Jacob
si alza in piedi e ci fermiamo ad ascoltare le sue paro-
le.
«Amici oggi celebriamo una famiglia che mi è entrata
nel cuore, la prima cosa che voglio dire è a Edward.
Sei un padre fantastico, un marito e un uomo perfet-
to per Bella. Molto tempo fa ero uno stupido che cre-
deva di poter essere giusto per te, Bella, ho capito che
non è così. Edward mi rispetti da sempre e avresti la-
sciato andare tua moglie se lei avesse voluto, questo
ti rende nobile. Grazie Edward per Renesmee, grazie
per avermi dato la possibilità di viverla. Lei è la mia
ragione, e per la prima volta sento quello che cercavi
di spiegarmi anni fa. L'amore fa dei giri strani e oggi
ho incontrato questo angioletto dai capelli scuri. Sono
innamorato  di  questa  bellissima  ragazza  che  mi  ha
stregato il cuore!».
Mia figlia sta piangendo mentre Jacob conclude il suo
discorso.
«Bella  grazie!  Sei  la  mia  migliore  amica  e  ci  sarò
sempre per te. Cascasse il mondo io correrò per sal-
varvi. Ci potete scommettere! Vi voglio bene!»
Bella e Renesmee corrono verso di lui abbracciandolo.
Mi alzo e quando le due si spostano, anch'io abbraccio
Jacob.
E' cambiato molto in questi anni, ora non è più quel
rivale che non mi apprezzava perché ero diverso da
lui, un vampiro appunto.
«Jacob tu sei come un fratello per me! Non te lo di-
menticare mai!»
gli dico staccandomi da lui.
Jacob è commosso ma non vuole darlo a vedere e Car-
lisle si alza mentre noi ci risiediamo.
«Che  dire.  Jacob  ha  detto  tutto,  siete  due  ragazzi
straordinari. Vorrei però ribadire quanto questa pic-
cola stellina affianco a me sia speciale»
e mette una mano sulla spalla di mia figlia.
«Non è facile fare bilanci su una vita ma posso dire
che dopo tutti questi anni, tutto rimane così nuovo e
mai scontato. Per sempre vivremo così
fino  alla fine  dei nostri giorni.  Vi voglio bene e  per
ogni  problema,  sapete  che  farei il  diavolo a quattro
per voi!»
sorride guardandomi e leggo il suo pensiero.
Sta pensando:
"Fino alla fine e oltre figlio mio!"
«Edward anni fa mi ringraziasti per il mondo che ti
ho fatto scoprire, bene, sono io che vi ringrazio figli
miei, tutti e cinque. Siete la gioia di una famiglia e la
speranza in un futuro. Vi voglio bene e vi proteggerò
contro ogni cosa!»
tutti si alzano ed applaudono a mio padre e noi rima-
niamo seduti.
E'  bello  emozionarsi  così,  la  mia  famiglia  è  riunita
oggi   in   questa   occasione   e   lo   sarà   per   sempre.
Siamo forti e niente potrà spezzare questo legame.
E' il turno di Renesmee ad alzarsi e fare il suo
discorso e dico a Bella sottovoce:
«Sentiamo che dice la nostra piccolina!»
lei sorride mentre le bacio la guancia.
«Scusate ma non so dire molto…»
si risiede emozionata e arrossita.
«No amore dai! Coraggio!» le dico e si rialza.
«D'accordo ci riprovo!»
e tutti la incitano a dire qualcosa:
«E' tutto un sogno…questa vita è un sogno per me!
Credo che non potevo desiderare di meglio dal desti-
no. Ho dei nonni bellissimi. Nonno Charlie sei fighis-
simo!»
Charlie sorride digrignando i baffi e Renesmee conti-
nua.
«Nonno  e  Nonna  siete  fantastici.  Vi  adoro!  La  mia
zietta Rosalie e gli altri. Grazie perché mi volete be-
ne! Grazie perché siete la mia famiglia bellissima! E
poi  mamma  e  papà…siete  il  mio  modello.  E  non  vi
abbandonerò mai. E poi vorrei dire al mio Jacob. Ti
amo! Ti amo! Più della mia vita!»
tutti applaudiamo a mia figlia e Jacob la bacia quan-
do si risiede.
Io stringo la mano di Bella e mi guarda.
«Faccio prima io dai…»
Bella si alza e dice:
«Non ho fatto il dolce ragazzi!»
tutti ridono serenamente e Bella diventa seria e con-
tinua sospirando:
«Sapevo fin dal principio, da quando questo signore
alla  mia  destra  entrò  nella  mia  vita,  che  non  sarei
tornata  più  indietro.  Oggi  sono  contenta  di  sapere
che avevo ragione, ho fatto bene e devo
tutto a lui e a voi. A mio padre Charlie che mi ha
sempre supportato, ad Esme che è così buona con me
e  al mio secondo padre  Carlisle  che non solo è  una
persona speciale è anche un uomo straordinario e un
padre  assolutamente  fantastico.  Grazie  alle  mie  co-
gnatine  bellissime  e  infine  grazie  al  mio  migliore
amico,  Jacob  senza  di  te  credo  che  oggi  non  avrei
avuto la forza di dirtelo, hai il permesso di sposare
mia figlia! Sappi che se le farai del male però ti ren-
derò la vita un inferno!»
sorridiamo tutti mentre si gira verso di me e mi sor-
ride:
«Tanti anni fa mi sono innamorata di te Edward Cul-
len e da quel giorno durante l'ora di chimica, ho capi-
to che tu eri il mio destino. Mi hai donato la piccola
Nessie che è il nostro gioiello più bello.
E mi ami come allora, sei la mia fonte di vita. Sei tut-
to per me e non so che farei oggi se non ci fossi. Rin-
grazio tutti e il cielo che sei con me. Sono
fortunata e felice. E vi invito ad alzare i bicchieri in
onore di mio marito, il mio tutto, l'uomo che mi ha
resa felice, Edward Cullen!»
ci alziamo tutti in piedi e guardo la mia Bella e la ba-
cio  dolcemente  mentre  tutti  gli  altri  applaudono  ed
esultano.
«Ti amo Isabella Swan Cullen, ti amerò per sempre, e
per sempre io e te saremo una sola cosa!»
l'abbraccio stringendola, lei apre i suoi pensieri e ri-
cordo l'ora di chimica, il primo bacio, in ospedale dopo
la morte di James, il matrimonio, la prima volta che
abbiamo fatto l'amore, le altre volte che abbiamo fat-
to l'amore… e rimette lo scudo.
«Basta così…c'è Charlie amore!»
mi sussurra mentre mi guarda e sorrido.
Ora è il mio turno e sorridendo aspetto che tutti si
siano calmati e mi alzo in piedi.
Sono  emozionato,  dopo  un'avventura  del  genere  è
strano ritrovarsi tutti seduti e felici. Noi stiamo pro-
vando a tornare alla vita, quella vita che Cyris ci vo-
leva togliere ma abbiamo vinto noi e questo mi riem-
pie l'animo.
«E' entusiasmante stare in una famiglia così. Posso
solo dire che la mia gratitudine è infinita. Sono grato
al destino, a Carlisle ed Esme, grazie a Sam e gli al-
tri,  siete  speciali.  Grazie  ai  miei  fratelli  e  sorelle.
Grazie  al  mio  amico  Jacob  Black,  c'è  ne  voluto  di
tempo per convincerti eh?»
sorridiamo  insieme  mentre  sta  tenendo  la  mano  di
mia figlia.
«Figlia mia sei il mio gioiello! Sappi che tuo papà non
ti  lascerà  mai  andare,  sarai  sempre  la  mia  piccola
Nessie e smettila di piangere…»
poi vado ad abbracciarla ed asciugandole le lacrime le
sussurro:
«Si va bene… puoi andare a San Francisco con
Jacob!» mia figlia mi sorride dolcemente.
Mi giro verso Bella.
«Isabella Swan Cullen mi hai concesso lo straordina-
rio dono di diventare mia moglie e la madre dei miei
figli.  Tu  sei  la  mia  vittoria.  Una  lotteria  non  vale
niente senza di te. Tu sei il mio cuore e il mio destino.
Ti amo Bella!»
abbraccio la mia donna e tutti applaudono.
Amo mia moglie più di prima, ora apprezzo meglio la
mia famiglia e farei di tutto per loro.

Bella

Emmett e il branco di Sam stanno scherzando men-
tre mettono i piatti nella cesta per portarli a casa e
poi li puliremo senza che Charlie possa vedere le no-
stre qualità vampiresche.
Renesmee è seduta da sola mentre io, Rosalie e Alice
stiamo commentando i nostri vestiti.
C'è bel tempo oggi anche se il sole è coperto.
Edward sta scherzando con Jasper e da lontano sento
dei passi arrivare verso di noi.
Mi giro d'istinto verso Renesmee che mi guarda e poi
guardo Edward che capisce anche lui che non siamo
più soli. Tre persone sono a circa venti metri di di-
stanza da noi.
«Sam!»
indico con la faccia di portare via Charlie.
Sue si alza dalla sedia e dice:
«Andiamo a casa Charlie mi sono scordata di chiude-
re la porta e non vorrei che entrassero i ladri!» lui so-
spettoso annuisce
Sam risponde:
«Veniamo con voi!»
Raggiungo Edward mentre Charlie se ne va insieme
a Sue, Sam e gli altri lupi.
Jacob si avvicina a Renesmee che gli chiede:
«Che succede Jake?»
«Problemi…sento puzza di…Volturi!»
ecco i tre avvicinarsi velocissimi e Carlisle ci chiama:
«Edward, Bella, Jacob andiamo!»
Renesmee viene dietro di me e io le dico di non muo-
versi quando mi accorgo che i tre sono Felix scortato
da due guardie del corpo.
La guarda di Aro è vestito di nero e rosso e viene ver-
so di noi.
«Carlisle! Quanto tempo!»
esclama il vampiro e ci mettiamo di fronte ai tre pro-
teggendo Renesmee dietro di noi.
«Cosa vi porta qui Felix?»
«Ho saputo che avete avuto problemi con Cyris.
Il mostro nordico… che è successo?»
«E' morto. L'abbiamo ucciso. Ci voleva
uccidere!»
Felix sorride beffardo.
«Questa lettera è per voi Cullen!»
Felix passa una lettera a Carlisle, che legge a voce alta.
«Illustrissima  famiglia  Cullen.  A  causa  della vostra
condotta imperdonabile che vi ha condotto ad uccide-
re un membro della nostra stirpe, vi invitiamo a ra-
dunarvi a sei mesi da oggi, in quel giorno ci incontre-
remo  e  vi  renderemo  giustizia.  Non  si  uccidono  i
Volturi, con affetto Aro!»
«Ma non era uno dei vostri! L'avete cacciato pure voi!
Era un pazzo!»
esclamo puntando il dito a Felix.
«L'abbiamo  allontanato  ma  non  rimosso  dalla  fami-
glia! Siete degli assassini!»
«Siete solo dei vigliacchi!» esclama Jacob.
Carlisle si gira verso di lui.
«Jacob! Lascia stare!»
Edward dice:
«L'avete  fatto  apposta!  Avete  mandato  quel  mostro
ad  avvelenarmi  per  poi  farcelo  uccidere  e  avere  le
carte in regola per attaccarci!»
Alice si avvicina a noi:
«Il futuro vi da sconfitti ricordate?»
Felix alza la mano.
«Aro sapeva che avreste detto così. Il futuro dei Cul-
len è oscurato adesso, prova a leggere nel mio e nel
loro futuro adesso! Nel momento che avete ucciso Cy-
ris è partito un conto alla rovescia che finirà tra sei
mesi,  quando  arriveremo  voi  non  potrete  prevedere
l'esito  dello  scontro!  L'abbiamo  studiata  bene  Car-
lisle! Cosa devo riferire ai tre?»
mi avvicino dicendogli:
«Devi dire a quella stronza di Jane e al tuo padrone
Aro che questa volta vi uccideremo e non vi daremo
più altre chances!»
Edward viene affianco a me ed esclama:
«Questa volta sarà l'ultima».
«Aro ha i giorni contati amico!»
Jacob mettendosi dietro di noi tenendo Renesmee per
mano.
«D'accordo! Vi informo che non siete primi che squar-
tiamo… ma ci divertiremo con voi… e dopo di voi toc-
cherà al tuo caro padre, Isabella!»
Carlisle dice:
«Devi dire ad Aro che quando lo incontreremo sarà la
fine dei Volturi. Digli questo!»
«E sia! Vi saluto Cullen!»
Felix cammina verso la foresta correndo poi e scom-
parendo alla nostra vista.
«Quei maledetti! Non ci lasceranno mai in pace!» dice
Renesmee piangendo e Jacob la consola e io mi giro
verso di lei e guardandola.
«Amore mio… non ti spaventare! Siamo una famiglia
ricordi? E la nostra famiglia non ha paura di nessu-
no!» mi abbraccia dolcemente.
«La mamma ha ragione tra sei mesi ci scontreremo
con quei maledetti e questa volta li uccideremo. Sapete
perché sono così sicuro? Perché siamo una famiglia indistruttibile!»
Jacob conclude dicendo:
«E poi ci siamo anche noi! Noi lupi odiamo i Volturi!»
Edward si gira verso di me e mi dice
«Tu ed io per sempre ok?»
«Difenderò  la  mia  famiglia  per  preservare  il  nostro
mondo!» lo bacio intensamente.
Io, Edward Renesmee, Jacob e gli altri siamo pronti...
e  tutti  insieme  guardiamo  verso  la  foresta  e  siamo
consapevoli della grande minaccia dei
Volturi, guardandoci negli occhi, sappiamo di essere
una famiglia.
Faremo di tutto per preservare il nostro futuro e il
nostro amore per sempre…

FINE
(CONTINUA IN "SUNLIGHT" CHE PUBBLICHERO' TRA POCO...)

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