Ai confini del nostro amore

di supermafri
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una festa e un po' d'alcol.. ***
Capitolo 2: *** IL PIANO DI MARRON ***
Capitolo 3: *** Dolce Serata ***



Capitolo 1
*** Una festa e un po' d'alcol.. ***


UNA FESTA E UN PO’ D’ALCOL..


 
“12 agosto
Ore 23:00
Pub THE KING
Invito per la mia festa di compleanno
Baci Marron”



 
 
Pan trovò questo biglietto nella sua casella postale. Marron non le era mai stata simpatica poiché aveva tentato più volte di rubarle il suo Trunks. Già, il SUO!! Aveva conservato negli anni questo suo sentimento non corrisposto per il grande presidente della Capsule Corporation. Bè più che non corrisposto possiamo dire MAI ESTERNATO per non provare il dolore di una perdita di un’amicizia così importante in caso di rifiuto. L’unica a conoscenza di questo suo piccolo segreto era la sua migliore amica Bra che, in passato, aveva tentato più volte di aiutarla, ma senza risultato. Rimaneva comunque un bellissimo rapporto il loro: per lui era come una seconda sorellina da proteggere. Marron odiava Pan con tutto il suo cuore…  Insomma quella piccola mocciosa (come usava chiamarla lei) si ostinava a cercare un segno che mostrasse che Trunks ricambiava il suo amore mentre non si rendeva conto che Ub le faceva la corte da un sacco di tempo. Una viziata, ecco cos’era! Non la sopportava come non sopportava neanche Bra, innamorata com’era del suo *ex fidanzato Goten*. Lui ancora non sospettava niente di questo segreto innocente, “Povero ingenuo!” pensava sempre Marron. Bra invece credeva che l’amicizia tra lei e Marron fosse vera e non fasulla per questo le raccontava molti segreti e l’avrebbe aiutata in qualsiasi circostanza…

 
                                                                                                                                                                                                ***


 
Pan, anche se di malavoglia, si stava preparando per la festa tenuta a breve in quel pub appena fuori città. Sapeva che ci sarebbe stato Trunks e un po’ per farsi vedere e un po’ per accontentare l’amica Bra mise delle calze a rete nere con un paio di pantaloncini anch’essi neri bordati da strass argentati che rendevano luccicante la sua figura. Ai piedi calzava tacchi 12 color pece mentre nella parte superiore del busto indossava una maglia da discoteca senza maniche che le fasciava il collo con una catenella argentea. Portava un trucco divino, dall’avorio sfociava nella brillantezza assoluta fino a cadere nell’oscurità totale, che le risaltava quelle due bellissime gemme che si ritrovava negli occhi. Teneva i capelli corvini raccolti a mo’ di  chignon  permettendo a piccoli ciuffi di ricarderle sulle spalle valorizzando i lunghi orecchini di oro bianco. Il tutto veniva completato dalla borsetta nera che richiamava i pantaloncini sexy. Era semplicemente stupenda! Era impossibile non farsi notare da lui. Ormai era pronta per uscire.




 
ANGOLO AUTRICE:
Ciao a tutti!! Questa è la mia prima fan fiction, quindi siate clementi… Lo so, lo so. Questo capitolo è veramente corto. Mi dispiace, ma se recensite continuerò a scrivere. Amo le coppie PanxTrunks e BraxGoten e la ff sarà incentrata su di loro. Ringrazio tutti quelli che leggeranno e lasceranno un commento. :)  Baci Supermafri
PS. *ex fidanzato Goten* =   Marron e Goten sono stati insieme ma ora si sono lasciati…

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Capitolo 2
*** IL PIANO DI MARRON ***


2. IL PIANO DI MARRON

POV Marron

Era sicura di aver tutto il necessario per la sua festa. Doveva essere indimenticabile e ovviamente il regalo più grande che 'si poteva fare' era Lui. Doveva sbardierarlo sotto agli occhi della corvina che il Presidente della C.C. era esclusivamente suo. Ma di lui le interessavano solamente i soldi, la fama e il successo. E certamente doveva essere anche un bel fustacchione da scopare in qualunque momento. Lei non aveva spazio per i sentimenti, si sentiva soddisfatta per i grandiosi risultati che otteneva dalle sue azioni. D'altro canto aveva sempre agito così, e allora perchè cambiare proprio ora? Sta di fatto che si era preparata alla famosa serata che avrebbe presto portato i suoi frutti. A rubargli il cuore ci avrebbe pensato in un secondo momento, adesso desiderava soltanto goderselo, assaggiare qualcosa di quello che le avrebbe dato. Insomma era pure un sayan, qualche dote doveva almeno averla! Era stata con molti ricconi snob, ma mai nessuno era stato in grado di farle provare emozioni così forti da mandarla in estasi ai preliminari. Goten... Quel nome le procurava molto astio, con lui non era mai riuscita ad avere un rapporto sessuale completo. Già, era troppo preso dalla rottura con Valese e a lei non pensava mai. Ogni qualvolta che iniziava ad approfondire il bacio, lui iniziava a irrigidirsi e a crearsi paranoie. Era finita con lo stufarsi di questa situazione e non appena aveva messo fine alla loro relazione lui aveva iniziato ad uscire con una ragazza diversa ogni settimana, il tempo per consumare un rapporto e vederle piangere come fontane. Facevano pena, lui faceva pena! Ok, ammetteva di non essere stata delicata nel mettere la parola FINE al fidanzamento con Goten. Infatti la loro storia era segreta, nemmeno il migliore amico di quest'ultimo sembrava essersene accorto, e per chiudere definitivamente si era preparata il terreno. Bish, il biondino che aveva appena adocchiato, era proprio a pochi centimentri da lei quando Marron decise di rompere le distanze proprio mentre Goten stava passando per quel corridoio. Un colpo calcolato e azzeccato. Lui non ci aveva più visto ed aveva iniziato a sfogarsi con quelle ochette della scuola. Goten non si era neanche scomodato per dirlo a Trunks, poiché non gli aveva mai mostrato un certo interesse per la biondina. Non si era nemmeno posto il problema di continuare ad uscire con il gruppo di amici di cui faceva parte anche lei. Era diventato completamente indifferente nei suoi confronti, ma continuava ad avere la solita aria da sciocco, tanto che anche la principessina dei Sayan gli sbavava dietro. La rabbia la assaliva quando li vedeva insieme mentre si lanciavano le solite frecciatine, quasi da 'coppia'. L'atteggiamento di Goten nei suoi confronti era stato giustificato da un comune litigio e tutti sembravano essersela bevuta. Così ella aveva deciso di dedicarsi esclusivamente a Trunks, nella speranza che Goten tenesse la bocca chiusa e passasse molto tempo con Bra al fine di dimenticare anche quella loro avventura. 
In preda ai suoi pensieri, la bionda stava scordando qualcosa che molto le sarebbe servito per attuare il suo piano, il filtro d'amore. Era davvero potente, lo aveva acquistato in un bazar e permetteva di 'usare' temporaneamente il corpo dell'amato/a e, al suo risveglio, tutto quello che aveva visto, provato, sentito veniva cancellato dalla sua mente. Un'essenza pressoché infallibile. Questa volta si sarebbe concessa a qualcosa di più sfizioso di un comune sguardo.

POV Goten

Il ragazzo si sentiva molto solo per diversi motivi... Sembrava essergli crollato il muro addosso quando Valese, la prima vera fidanzata, lo aveva lasciato e ora che anche Marron, quella che credeva una vera amica, aveva giustificato le sue azioni con "Caro Goten, non posso continuare così. Ho bisogno di stimoli... Non so se capisci. Beh... Vedi tu non me ne dai affatto" anche l'ultima sua parte di buon senso era stata completamente disintegrata. Adesso si dava lui stesso del Don Giovanni, tante le ragazze portate a letto, e non riusciva a trovare un modo per uscire da quella fastidiosa situazione. Molti si chiedevano il perché di questo cambiamento, ma non trovavano valide risposte. Forse c'era ancora una mezza possibilità di venir fuori da quel buco e quella possibilità era proprio davanti ai suoi occhi, sempre a tartassargli la mente. Ma lui non lo aveva ancora capito che questa non era semplice voglia di sesso perché ce ne sarebbe stata ancora e ancora. E sempre più sarebbe aumentata se non avesse frenato il suo istinto. Ma come poteva rischiare di perdere il migliore amico per quella che era una voglia irrefrenabile per la sorella e la figlia del grande Principe dei Sayan? Proprio non poteva permetterselo.

POV Bra

No, lei non lo amava! Non lo sopportava proprio, anzi poteva anche dire di odiarlo, tanto il confine tra odio e amore era così sottile che tenerlo in piedi con le sue sole forze le risultava impossibile. Sì, perché lui non ci provava nemmeno. Sembrava come un peso che cercava di schiacciare quel maledetto confine sottoterra, ma al momento del contatto si fermava e indietreggiava. Perché poi? Non aveva senso. Così la vita sentimentale di Bra era un circuito che continuava a percorrere: lui la portava sul palmo della mano, la accarezzava e la coccolava e infine la tradiva, se così si può dire. Il suo cuore infatti si distruggeva in mille pezzi quando lo vedeva con una ragazza diversa a settimana. Così come risaliva il confine, risaliva anche il suo orgoglio Sayan che le imponeva di cadere in basso per una terza classe. La più bella terza classe. Si alzava e ricadeva continuamente per lui. Per lui e per nessun altro. Le sue battute, le sue prese in giro le facevano girare la testa. Ma Bra rispondeva sempre a tono, finché i loro occhi non si incrociavano e si consumavano a vicenda, senza lasciare la più piccola parte dell'altro. Goten era un sogno proibito. Mai si erano sfiorati in quel modo malizioso, lei era un fiore intoccabile e illegittimo, una vera bellezza rara, degna di essere la principessa della valorosa stirpe Sayan.

POV Trunks

Aveva bisogno di una pausa, magari di una vacanza ai Caraibi, forse con gli amici si sarebbe divertito di più. Lavoro, lavoro e sempre lavoro per il povero Briefs. Non si capacitava di come il suo “piccolo amico” fosse diventato così spento e assente. Se lo ricordava giovane e fresco, sempre pronto per una seratina hot, ma ora iniziava a sentirsi vecchio e fiacco. Non che lo fosse veramente, solo si sentiva il peso addosso. Le donne... Argomento intrattabile. Neanche una bella bionda con un seno prosperoso, con un lato B ottimo da 90° gli bastava più. Le sue segretarie erano tutte uguali, volevano solo quello e magari i tanti bei soldini che non fanno mai male. Ci provava in tutti i modi a trovare i veri pregi delle donne che incontrava, ma più si sforzava e meno riusciva a trovarne. No, vi sbagliate se pensate sia gay, non lo era affatto. Aveva bisogno di stimoli, di un istinto primitivo di desiderio. Ma non aveva preso in considerazione qualcuno, forse l'unica che avrebbe saputo mettere fine a questa sua agonia. Lui non la pensava nemmeno, ma il suo migliore antidoto era proprio lei.
***
Troppa baldoria, troppa gente. Pan si sentiva decisamente a disagio: non le erano mai piaciuti i posti così affollati, bui e chiusi. Si sentiva in gabbia e la voglia di poter respirare era tanta, ma era appena entrata e pensò che quello era il momento meno ideale per una fuga. Doveva almeno salutare i suoi amici e la festeggiata, purtroppo. 
- Facciamo un brindisi! - disse Marron alzando il suo bicchiere pieno di quel liquido rosso vermiglio. I camerieri erano entrati nella sala con i vassoi colmi di bevande. La corvina si faceva spazio tra la massa e teneva a bada tutte quelle mani che cercavano di toccarle il culo.
- Pan, dove scappi? Torna qui! - si fece sentire la turchina alle sue spalle. Pan indietreggiò alzando le mani colpevole. 
- Ti pare questo il modo di trattare un'amica?! È la festa di Marron!
- E che amica...- bisbigliò sottovoce Pan in modo da non farsi sentire.
- Guarda là, c'è mio fratello! - pronunciò indicando il giovane glicine che sorseggiava il vino buono. Gli occhi le si illuminarono, aveva un'idea. - Panny, so come puoi sdebitarti di tutti i favori che ti faccio... 
- E cosa dovrei fare, amica mia?
- Trunks...
- Cosa? Ma sei impazzita?!
- Ma no, cosa hai capito. Ora vai da lui e assaggi il vino dal suo bicchiere, sensualmente.
- Sì, e ti pare che io, perché stiamo parlando di me, faccia una figuraccia simile?! 
- Dirai che hai un conto in sospeso con me e poi ti sto facendo un favore, sto provando a farvi mettere insieme!
- Ma Bra... - Pan non fece in tempo a replicare che già si trovava difronte al ragazzo dei suoi sogni, dopo una spinta da parte dell'amica. Si era bloccata davanti a cotanta bellezza, riuscendo ad aprire la bocca solamente per sbavare e non emettere nessun suono. 
- Ciao Pan, qualcosa non va? - disse Trunks con voce roca, stimolante, decisamente diversa solito. Pan si era soffermata sui suoi occhi azzurri cielo che ora sembravano esprimere impellente desiderio, voglia, fame di lei. Era paralizzata, immobile, ma trovò la forza di prendere la parola.
- Beh... H-ho un conto in s-sospeso con Bra.
- E sarebbe?
- Per sde-sdebitarmi d-devo bere dal tu-tuo b-bicchiere.
- Tutto qua?
- S-si...
Trunks si era avvicinato alla ragazza e più la guardava più la trovava bella e sinuosa. Desideri si stavano facendo spazio nella sua mente, ma perché? Per una ragazzina poi? 
Pan teneva lo sguardo sugli occhi di lui e con la mano afferrava il calice portandolo alle labbra. Aveva un sapore dolciastro e pungente, ma la ragazza non ci fece caso, era troppo presa dalla situazione che le si presentava. La mente si stava offuscando e la razionalità sparendo. Non poteva essere ubriaca se ne aveva bevuto solo un sorso, eppure non riusciva a reagire come voleva e neanche più a pensare.
Trunks le prese il volto tra le mani e la baciò con passione, incastonando le labbra l'une nell'altre e lasciando che le lingue facessero il loro gioco, mentre Pan iniziava a scordare perfino il suo nome. La prese in braccio e la portò in una delle stanze appartate del locale per concludere ciò che aveva appena iniziato...

Marron si era organizzata con i camerieri poche ore prima dell'inizio delle festa: avrebbe messo in atto il suo piano per passare l'intera notte con il glicine. Avrebbero offerto il calice per il brindisi con l'essenza trasparente acquistata al bazar al presidente della C.C. Non si sarebbe accorto di nulla e lei poteva sfruttarlo come meglio desiderava. 
Nel momento perfetto per avvicinarsi a Trunks era stata assalita da alcuni suoi amici per i regali e per gli auguri. Appena aveva spostato lo sguardo per osservare il glicine si era accorta che era sparito e con lui anche una certa mora che conosceva bene. Cercava di convincersi del contrario di quello che pensava... Che fossero davvero andati a... No, non poteva essere vero! Per tutto questo tempo aveva fatto in modo che tra i due non potesse esserci futuro e adesso?! Cosa aveva combinato?! 
Girava così, ormai poco sobria, per le stanze dell'immenso locale con una bottiglia di Whisky in mano mezza vuota per allontanare i pensieri che le martellavano la mente. Proprio un grande errore aveva commesso e forse non sarebbe stato nemmeno l'ultimo.

ANGOLO AUTRICE:
Buonasera ^_^ 
Finalmente mi sono decisa a pubblicare il secondo capitolo e spero tanto di non aggiungere il terzo fra quattro mesi… Scusatemi tantissimo!!! :’( 
I “POV” all’inizio li ho inseriti per far capire meglio la situazione, gli intrighi e il clima che aleggia nell’aria. Ringrazio tutti quelli che hanno lasciato un commento, inserito la storia tra le preferite, seguite e ricordate. Un GRAZIE a tutti coloro che leggeranno e che mi lasceranno una recensione. :D Altra cosa, Marroncina <3 ho provato a scaricare l'html, ma i dialoghi appaiono tutti attaccati e non riesco a capire come mai...
Non ne vado davvero fiera, but I hope you like it <3
Baci Supermafri <3

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Capitolo 3
*** Dolce Serata ***


3. DOLCE SERATA

 
 
PAN x TRUNKS
Nessuno di loro sapeva cosa stesse facendo, la sola malizia albergava nei loro occhi.
Lei sopra di lui, lui sotto di lei. Era tutto così strano, ma allo stesso tempo eccitante.
Si era ritrovata a togliere la maglia al giovane, con voracità, quasi strappandola, mentre una mano si allungava alla cerniera dei pantaloni, ormai stretti e gonfi dall'evidente eccitazione. Si sentiva libera di poter fare ciò che credeva rimanesse solamente un sogno, pura fantasia di ragazzina, invece accadeva, ma lei non ne era consapevole. Quante volte lo aveva immaginato sentendosi bagnata al solo pensiero di toccarlo, ma neanche, anche solo vederlo. Si saziava in quel modo di lui e di più non poteva fare: era piccola e lo sapeva.
Ora non importava... Trunks le aveva appena levato la camicetta e la ammirava in tutta la sua bellezza. Il chiaro di luna le donava e il ragazzo si sentiva completo anche solo guardandola. Che razza di sensazione era? Il glicine non l'aveva mai provata per nessuna donna, eppure con Pan era diverso. In quel momento però non riusciva a mettere a fuoco i propri pensieri, erano come offuscati da qualcosa più grande di lui.
Le slacciava con cura il reggiseno nero di pizzo e si beava dell'immagine e della morbidezza della sua dea, mentre lei, in preda all'eccitazione, urlava e gemeva sempre di più.

***

Nel frattempo, Bra era stata rapita da qualcuno...
Aveva lasciato l'amica che balbettava assieme al fratello e sentendosi tirare alcuni capelli che le ricadevano dall'acconciatura, si giró. Quel viso da bambino, quei capelli ribelli e quegli occhi ossidiana in cui lasciarsi cullare. Si era letteralmente persa in quello spazio infinito. Infinito. Qualcos'altro era infinito in lei. Forse il suo amore per il ragazzo, ma mai si sarebbe abbassata ad una terza classe.
- Ehi, principessa...
- Terza classe...- rispose cercando di rimanere la solita e orgogliosa Bra. Ogni volta, però, era sempre più difficile mascherare i propri sentimenti.
- Ti piace la festa? Voglio dire... Ti stai divertendo?
- Beh, certo! Insomma è la festa di Marron, puoi vedere benissimo anche tu che si stanno divertendo tutti. - Solo in quel momento la turchina si accorse di aver sbagliato, la sua voce appariva più che irritata. E la ragione era semplice: tutte le ragazze della sala fissavano il ragazzo con aria più che vogliosa e, come se non bastasse, lui rispondeva al loro sguardo. Intollerabile per la principessina.
Avrebbe voluto sfilare lungo la stanza, mano nella mano con Goten oppure baciarlo, sentirlo suo almeno una volta.
- Sì... - si grattò il capo e continuò - ... Tutti tranne te. Cos'hai? A me puoi dirlo..
No, non poteva dirgli niente, purtroppo.
Uno sguardo malizioso si fece spazio nel suo viso, ma la ragazza resisteva. Non gli avrebbe detto assolutamente nulla, anche perché sapeva che di una bimba come lei non se ne avrebbe fatto proprio niente. Ne aveva a palate di donne e lei era soltanto un altro trofeo da aggiungere alla collezione.
- Nulla che ti riguardi, Son.
- Siamo aggressive oggi, eh?
Non voleva ascoltare una parola di più da Goten o sarebbe scoppiata in lacrime proprio davanti a lui. Si era girata e si stava dirigendo verso la festeggiata, quando una mano fermò il suo braccio e quindi le sue intenzioni. L'atmosfera era rotta da una musica lenta adatta al momento, ma ciò che la pietrificò fu la richiesta del ragazzo.
- Aspetta Bra... Concedimi un ballo, un solo ballo.
Come poteva dirgli di no? I suoi occhi le struggevano l'anima... Come poteva?

 
***

PAN x TRUNKS
Pan si sentiva avvampare ad ogni sguardo penetrante dell'uomo. Se solo fosse stata più lucida avrebbe giurato di trovarsi davanti a Vegeta, in quel momento si capiva davvero di chi era figlio. Le stava torturando i capezzoli già turgidi con un ghigno sulle labbra e la corvina per tutta risposta posava le mani delicate sul corpo tonico e muscoloso del glicine. Di volta in volta lui la mordeva e lei per ripicca lo graffiava; entrambi lasciavano il loro segno sull'altro, come un marchio di possesso. Rimarrà davvero suo? Rimarrà davvero sua? Pensieri, voci dell'anima domandavano... Ma la risposta? Ancora nascosta.
Erano nudi e Trunks aveva cambiato le posizioni. Aveva deciso sarebbe successo lì, in quel momento. Aveva avvicinato il membro duro verso la fessura bagnata, entrando con dolcezza. Pan aveva spalancato gli occhi urlando di dolore e si era aggrappata alla sua schiena possente.
- Tranquilla, ora passa... Cercherò di essere il più delicato possibile.
Le aveva dato un piccolo bacio sulla fronte e lei gli sorrideva con le guance porpora, mentre un po' di sangue sporcava le bianche lenzuola. Il lilla, vedendola più rilassata, stava aumentando il ritmo insegnando alla bimba qualcosa di nuovo. Il dolore che Pan provava si era trasformato in puro piacere e passione. Ora seguiva i veloci movimenti con il bacino, mentre la mente esperta di Trunks la invitava a cambiare posizione. Quando arrivò l'orgasmo, Trunks pensò bene di uscire dal corpicino piccolo e stretto di lei, in modo da evitare di lasciare un segno "indelebile", ma Pan si era aggrappata talmente forte che non ne ebbe il tempo. "Non succederà." pensava il presidente che sfinito si era addormentato sul suo seno prosperoso. Anche Pan si lasciò prendere tra le braccia di Morfeo assaporando l'inebriante profumo del suo principe.
Che dire di quello che accadeva nelle loro menti? Se avessero chiesto loro cosa era successo alla festa non avrebbero saputo rispondere. Quei ricordi ormai si trovavano nell'oblio più profondo.

 
 
 
 
 
 
***

Tutto ciò a cui pensava era svanito davanti a quella proposta. Aveva capito bene? L'aveva invitata a ballare... Un lento?! Oh, Bra era al settimo cielo!
- Cosa ti fa pensare che io voglia ballare con te? - aveva risposto. Il suo repentino cambio d'umore aveva spaventato pure lei.
- Oh mia cara Bra... Non credevo fossi così nervosa...
- Nervosa io?! Ma ti sei visto?!- aveva risposto seccata.
- Sì, ogni mattina e guarda... Sono un vero splendore! Smettila di fare i capricci che ti vengono le rughe! - la aveva presa in giro il moro che ora la portava di peso verso il centro della pista. Quanto adorava vederla con il broncio, sembrava proprio una bambina. Una scintilla attraversò i suoi occhi e non capiva come certi pensieri potevano farsi spazio nella sua mente.
- Goten!! Cosa fai?! Mettimi immediatamente giù!- aveva urlato Bra dimenandosi, ma la presa ferrea del moro le impediva qualunque movimento.
- Subito principessa.
Con un sorriso furbo la stava posando a terra.
- Allora, balliamo? - le domandava cortesemente Goten, mentre Bra lo guardava in cagnesco.
- Ho altra scelta? - disse la turchina sentendosi incatenata tra le sue braccia. Non che le dispiacesse, ma avrebbe tanto voluto avvicinarsi un altro poco.
- Direi proprio di no. - rispose con il suo miglior sorriso.
La musica li trasportava come non mai. Bra non credeva che Goten fosse così abile nel ballo.
- Dimmi cosa ti ha fatto questo povero ragazzo... - aveva iniziato il moro.
- Cosa?! Quale povero ragazzo??- fece allarmata la bella.
- Avanti parla. Lo so che centra un ragazzo.- disse il corvino che vedendola così tenera avrebbe desiderato tanto farle il solletico.- Cosa ha fatto? Non ti ama? O non si è ancora dichiarato? O forse ti ha tradita? Ma no, mi sembra impos...
- Sì Goten, tutte queste cose. Tutte queste cose insieme.- pronunciò senza lasciare il tempo all'altro di terminare la frase. Senza accorgesene la turchina appoggiò il capo sul petto del moro, il quale avvampò di colpo. Cercò però di contenersi e controllarsi. Se solo lo avesse visto in quel momento sarebbe scoppiata a ridere e lo avrebbe preso in giro a vita. A proposito di vita... Le sue mani non cingevano più la vita di lei, ma bensì si erano spostate di loro volontà verso il basso. Oddio... Stava sudando freddo. Se se ne fosse accorta avrebbe potuto dichiararsi morto. Ma era così bello, morbido... Non ce la faceva a levarle da lì. Bra aveva portato gli occhi blu su quelli di lui, erano vicinissimi. Goten avrebbe tanto desiderato baciarla, ma a lei tornarono alla mente i pensieri fatti in precedenza. La canzone era finita e la turchina prese la palla al balzo.
- Senti... Mi riaccompagneresti a casa?
Non credeva di averlo detto, non si era mai abbassata a tanto. D'altro canto il moro era ancora paralizzato.
- S-si... Cioè voglio dire, ma certo! - rise un po' impacciato. Che stupida sensazione, ma proprio stupida! Ah, non avrebbe mai capito cosa aveva... O forse sì?

 
***

Marron li aveva cercati dappertutto e alla fine li aveva trovati. "Troppo tardi" si era detta. Si erano addormentati l'uno sopra l'altra e sapeva che se si fossero risvegliati in quella posizione sarebbe stato un gran casino. La bionda estrasse il foglietto delle contro-indicazioni del filtro e iniziò a leggerlo con le lacrime agli occhi:
• Non ingerire in quantità elevata, danni alla salute (completa perdita della memoria).
• Al risveglio evitare il contatto tra coloro che ne hanno fatto uso.
• Nella percentualità del 3% colui che è stato assoggettato al siero può ricordare ciò che è successo.
• Evitare di raccontare i fatti veramente accaduti.
Poi improvvisamente si ricordò una raccomandazione della negoziante.

"Il filtro cancella i ricordi, la memoria li tiene vivi. Se la memoria cede al ricatto? Il filtro vince. E se la memoria cede, ma recupera? Il filtro capisce che il vincitore è il vero amore."
Di sicuro non sarebbe finita in questo, ne era più che certa, anche se copiose lacrime solcavano il suo povero volto. Si era accasciata a terra. Tutti i piani che aveva preparato erano andati in fumo, ma forse qualcosa era salvabile. Per sua immensa fortuna Ub le passò accanto e con sguardo dolce si abbassò fino a sedersi davanti a lei. Le prese la mano.
- Cosa ti succede Marron?- le aveva chiesto con tono gentile.
- Ho fatto un gran casino...- la sua voce rotta dai singhiozzi. Ub la invitava a continuare.
- Pan... Trunks... Il filtro d'amore... Loro se ne accorgeranno...
- Ehi calma, spiegati meglio.
Marron non aveva la forza di parlare, indicava solamente la porta socchiusa. Ub si era avvicinato con cautela e aveva sbirciato attraverso la fessura. Non credeva ai suoi occhi... Proprio Trunks? Ne aveva parlato con lui, voleva sapere cosa provava per la moretta. Ub sapeva che Pan amava il glicine, ma mai ne aveva fatto parola con lei.


FLASHBACK

Una delle solite uscite tra amici. Ub si era trascinato dietro Trunks lasciando avanti le ragazze.

- Trunks, pensi io possa piacere a Pan?
- Beh... È molto probabile, insomma ti continua a fissare, non vedi?
Ub lo guardava perplesso. Non aveva ancora capito che stava mangiando il glicine con gli occhi?
- Voglio dire... Non ti darebbe fastidio se...
- No Ub, è come una sorellina per me. Non potrei mai... Insomma hai il campo libero, dacci dentro!!
- Grazie, Trunks!
E con sorriso colmo di gratitudine il moretto si dirigeva verso la ragazza dei suoi sogni.

FINE FLASHBACK

Che gli avesse mentito? Non poteva credere ai suoi occhi... Poi gli tornarono alla mente le parole di Marron "Pan... Trunks... IL FILTRO D'AMORE". Di quale filtro stava parlando?
- L'ho acquistato al bazar... Lo volevo dare a Trunks, ma come vedi le cose sono andate diversamente.
La bionda si era ripresa un po' e sembrava davvero abbattuta. La maschera era caduta e appariva una piccola bimba indifesa. Non si scopriva mai in quel modo così copioso, ma in quel momento, con Ub, si era aperta e non se ne rendeva conto.

- Ho tanto bisogno di aiuto... Non so nemmeno perché te lo chiedo Ub. Scusa, sono un completo disastro!

- No Marron, non è vero, non devi dirlo neanche per scherzo! Avrai anche sbagliato, ma gli errori servono per imparare. Se serve, ti darò una mano, non voglio vederti così.

Ub le aveva rivolto il suo miglior sorriso e lei si era addolcita di colpo. Essere dolce non faceva parte del suo carattere, ma non ne poteva fare a meno.

- Grazie, sei un vero amico... Se Pan e Trunks non si vedessero al loro risveglio non saprebbero mai quello che è successo questa notte...
- Potrei portare io a casa Pan, ho già detto a Goten che l'avrei accompagnata.
- Perfetto, ti devo un favore... Però facciamo un patto...
- Un patto?
- Sì, giurin giurello! Ub, vorrei che tutta questa storia non si sapesse in giro. Posso contare sul tuo silenzio?
- Certo Marron, giurin giurello!

La biondina si era affezionata al giovane moretto, ma mai e poi mai lo avrebbe ammesso. Il suo piano era sempre lo stesso, serviva qualcosa in più per farle cambiare idea. Più che qualcosa, qualcuno.
 

ANGOLO AUTRICE^^
Ciaoo XD Sono tornata prima, come promesso <3 Ringrazio chi ha inserito la ff tra le seguite/preferite/ricordate e chi ha recensito il secondo capitolo. Invito anche quei lettori silenziosi a lasciarmi un commento piccolo piccolo :3
Ultimissima cosa… Secondo voi, dovrei abbassare il rating? Fatemi sapere e buona lettura!! Baci, Supermafri <3

 

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