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Salve
a tutti, questa è la mia prima fanfiction e spero sarete buoni con me!
Innanzitutto
voglio ringraziare il mio cuginetto che mi ha fatto conoscere questo sito.
In
secondo luogo ripeto quello che ho già scritto nel piccolo spazio di presentazione:
il personaggio di Draco non è opera mia, bensì di J.K.Rowling,
così come la storia da cui prende spunto la mia, che però non tiene conto degli
avvenimenti degli ultimi libri.
E'
ambientata alla fine della scuola, in un universo parallelo in cui Voldemort
non è mai risorto e i vecchi Mangiamorte non arrestati sperano ancora in un suo
ritorno...
Prologo:
DISPERAZIONE
Piangeva...
Draco Lucius Malfoy stava piangendo...
Lacrime dolorose, come
doloroso era l’urlo silenzioso
che moriva dentro di lui...
Avevapensatodipoter esserefelice, anchese, in fondo, sapeva, lo aveva sempre
saputo...
E ora, non gli restava che piangere...
Capitolo 1:
LIBERTA'
Flashback
Sei mesi fa, sud dell'Inghilterra...
"Non puoi decidere gli avvenimenti della tua vita,
ma puoi decidere come affrontarli..."
Per Draco quella frase non era mai stata più vera.
Nella sua vita era sempre stato succube di suo padre,
l'alternativa erano punizioni non
propriamente piacevoli...
Ma finalmente aveva 18 anni!
La scuola era finita,
sua zia Bella (che era forse più spaventosa che suo padre) morta
ad Azkaban,
il Signore Oscuro sconfitto (anche se non ancora morto, facendo
sperare a qualche pazzo fanatico in un suo ritorno...).
Sì, si sentiva finalmente libero di decidere come affrontare la
vita, peccato che lui non avesse idea di cosa fare, e lei, la vita, non gli
desse suggerimenti!
Era assurdo, era stato per anni a lamentarsi delle lezioni e ora
che ne era libero, non riusciva ad appassionarsi a qualcosa...
Persino Pansy, con tutto il suo essere oca, era riuscita a
superare, non si sa come, i MAGO e adesso aveva già un lavoro che la
aspettava...
Be', a dire la verità, sarebbe diventata la modella di un noto
stilista magico, facendo da testimonial alla sua prossima linea (dopo esser
stata per anni la più assidua compratrice di tale marca), quindi Draco non era
sicuro si potesse definire effettivamente un lavoro...
Ma in fondo la moda era stata la sua passione per anni e ora
Pansy era riuscita a trasformarla in qualcosa di più...quindi era comunque più
avanti di lui.
SPAZIO AUTRICE:
So
che ora come ora non vi dice niente, ma abbiate fiducia, posterò già domani il
secondo capitolo e penso che continuerò a postare ogni giorno salvo imprevisti,
quindi anche se lo sviluppo è un po’ lento, io aggiornerò velocemente e le due
cose si compensano no?
Grazie,
grazie, grazie a Gaki, mio/a unico/a recensore/trice!! Senza di te mi sarei depressa molto, ma avrei comunque
continuato per far conoscere il più possibile la mia ff!
Ma se c’è qualcuno che legge e
non commenta, vi prego di lasciare una recensione, anche in bianco, giusto per
farmi vedere che qualcuno la legge... (e per aumentare il mio egocentrismo e le
mie manie di protagonismo...)
Capitolo 2: LASTANZA
Come premio per gli esami appena conclusi, i signori Malfoy
avevano permesso al figlio e ad alcuni suoi amici, tutti ragazzi di famiglie
perbene (naturalmente secondo lo
standard dei Malfoy), di passare due settimane in una villa nel
sud dell'Inghilterra di loro proprietà, dove ormai non andavano da diverso
tempo.
I ragazzi si stavano divertendo, il posto era isolato, quindi
niente babbani ficcanaso e potevano fare quello che volevano. Oltre a loro
c'erano solo due elfi domestici, servitori della
famiglia, a cui era bastato dare l'ordine di non dire nulla di
cosa accadeva ai genitori per essere liberi di sbizzarrirsi.
L'unica pecca era Pansy!
La storia tra lei e Draco non era mai stata niente di serio, lo
sapevano entrambi.
Ognuno aveva avuto le proprie esperienze (e non erano poche, né
da una parte né dall'altra), salvo poi ritrovarsi a finire sempre insieme... in
mancanza d'altro.
Ma in quei giorni la ragazza era diventata veramente soffocante!
Draco non ne poteva più!
Forse perché sapeva che le cose sarebbero cambiate ora e che con
le nuove strade sarebbe
stato più difficile incontrarsi spesso, fatto sta che la ragazza
aveva deciso di sfruttare al massimo gli ultimi giorni insieme.
E questo si era tradotto nel non-staccarsi-un-attimo-da-Draco-se-non-per-fare-pipì
(e Draco sospettava che se non si fosse categoricamente rifiutato, lei se lo
sarebbe portato dietro anche al cesso!).
Fortunatamente gli amici non conoscevano bene la casa (e
soprattutto i suoi passaggi
segreti, di molti dei quali neanche il padroncino era a
conoscenza), così ogni tanto
Draco riusciva a rifugiarsi in qualche corridoio nascosto e
finalmente prendere un po' d'aria. E fu una di quelle volte, mentre stavano
scendendo a colazione e Pansy, si era
voltata a parlare con Daphne, dando modo a Draco di scostare un
arazzo e sparirvici dietro, che la trovò. Era fermo contro il muro del
passaggio ad aspettare che le voci si fossero allontanate,
quando appoggiò la mano su una pietra leggermente sporgente e... laparete dietro di lui sparì, facendolo
rovinare su un pavimento che prima non c'era e osservare un soffitto mai
visto...
Alzandosi si accorse che la "porta", se così si poteva
chiamare, era sparita lasciando spazio ad una parete interamente coperta da una
carta da parati con un magnifico
disegno di un bosco incantato... Draco non aveva mai visto
decorazioni così allegre nelle varie magioni di proprietà della sua famiglia,
ma guardandosi intorno capì. Alla destra
dell'entrata si trovavano una credenza, un divano e una poltrona
disposti intorno ad un camino; davanti a lui una parete con tre finestre(che
naturalmente da fuori, magicamente,
non si vedevano) , tra due di quelle era incastrato (si fa per
dire viste le dimensioni della stanza!) uno scrittoio; e sulla sinistra... sulla
sinistra quello che spiccava era il letto
a baldacchino. La vista di quel letto diede al ragazzo una fitta
al petto. Non era strano trovare stanze nascoste in casa Malfoy, soprattutto
studi e ripostigli (e celle) in
cui il padre svolgeva i suoi traffici, o anche zone relax dove
offrire del whisky incendiario a personaggi che, anche se utili, preferiva non
vagassero troppo nella sua ricca dimora.
Ma la presenza di quel letto e di quel dipinto escludevano tutte
queste cose.
Mi
dispiace deludere Giuliabaron mia unica recensore del secondo capitolo, ma non
sarà la nostra Grifoncina la presenza femminile... ho voluto variare un po’...
Spero
comunqueche continuerai a seguirmi...
Per
tutti gli altri (perché sono sicura che siete in tanti a leggere, ma siete
troppo timidiper recensire...) so che
mi odierete non appena leggerete flashback
nel flashback, ma abbiate fiducia, sarà significativo... e poi Draco
bambino mi fa troppa tenerezza...
A domani col prossimo capitolo...
Leggete numerosi mi raccomando!
Capitolo 3: RICORDID'
INFANZIA
Flashback nelflashback
Ricordava bene quando era accaduto.
Come scordarselo?
Era un bambino e tutte quelle urla lo spaventavano.
Sua madre era andata a trovare un'amica malata e il piccolo
Draco, a soli otto anni, senza nessuno che badasse particolarmente a lui, non
aveva altro da fare se non far esplodere con la forza del pensiero i piccoli
ragni che trovava sulla parete.
Poi finalmente aveva visto dalla finestra la carrozza che
arrivava.
Sua madre era tornata!
E non importa che da grande sarebbe diventato il freddo e cinico
Serpeverde.
In quel momento era solo un bambino felice per il ritorno della
sua mamma.
Era sull'ultima rampa di scale, quella che dava sull'ingresso,
quando lei entrò, aprendo il portone con la magia, in un'apparizione veramente
d'effetto.
Ma non lo vide, non lo sentì neanche chiamare.
Si diresse con passo deciso, rischiando di pestare con i suoi
stivali neri il piccolo elfo domestico, che si era trovato -per sbaglio- sul
suo cammino, verso l'ufficio del marito e una volta spalancata anche quella
porta, iniziò a urlare.
Draco non aveva capito tutto, era troppo piccolo, non sapeva
troppe cose, ma con gli anni, rimuginandoci sopra durante le notti in cui
sognava un bambino piangente, un'idea se l'era fatta.
Lei aveva continuato a urlare, anche mentre si allontanava dallo
studio, inseguita dal marito che continuava a ripeterle che non era vero niente
e che continuava ad arrampicarsi sugli specchi mentre lei, giunta in camera,
con dei colpi fin troppo decisi della bacchetta aveva tirato fuori una valigia
e la stava riempiendo facendo volare via cose dalla stanza-armadio adiacente.
La scena non era cambiata nemmeno quando si erano spostati in
camera del bambino, dove un’altra valigia era stata riempita e fatta subito
sparire chissà dove.
Poi in corridoio la madre, senza ancora guardare il piccolo,
confuso e con le lacrime agli occhi, l'aveva preso per mano iniziando a
trascinarlo via. Arrivata alla fine, si era voltata, guardando con uno sguardo
di puro odio il marito, ancora fermo davanti alla porta della stanza.
-Sto andando da mia sorella Bellatrix, non
cercarmi, non provare ad avvicinarti a Draco! -.
***
Ma naturalmente lui non si diede per vinto.
Si presentò a casa di Bellatrix, più volte.
Non lo faceva tanto per amore della moglie o perché pentito di
ciò che aveva fatto, ma per il disonore di essere stato lasciato.
Quella donna non poteva fargli ciò, tra famiglie di purosangue
c'era un codice da rispettare, non poteva portargli via il suo unico erede.
E alla fine, la volta che la cognata era uscita in cortile per
cacciarlo, pronta anche al duello se necessario... Narcissa Malfoy era giunta
davanti al marito e aveva detto semplicemente:
-D'accordo... -
Draco non aveva mai capito perché la madre avesse fatto una cosa
del genere...
Era tornata con quell'uomo!
Colui che l'aveva tradita,
che non l'amava,
che non amava suo figlio...
Quello che Draco non aveva mai saputo è che due settimane dopo
era stato suo padre a fare una scenata.
Lucius era nel suo ufficio quando aveva avuto la notizia. Non
l'aveva più vista da quando sua
moglie l'aveva scoperto, era meglio far calmare le acque...
Ma lei era morta. Era stata trovata uccisa, nella sua casa, da
un anatema che uccide.
In fondo, Narcissa prima di essere una Malfoy, era una Black... e
i Black non perdonano!
Spero
fosse chiaro alla fine dello scorso capitolo che quella morta per cui Lucius fa
la scenata è la sua amante(babbana!) uccisa da Narcissa...
Chiarito
questo punto, una buona notizia: in questo capitolo avverrà finalmente
l’incontro fra i 2 protagonisti!! Ed è anche il capitolo più lungo!!
Fatemi
saperequalcosa! Io sono anche disposta
a scrivere solo per Gaki (a cui dedico questo
capitolo per ringraziarla dell’incoraggiante recensione) e Giuliabaron
(se non mi ha abbandonata...)
ma
magari loro si sentono soli... poverini... non vi fanno tenerezza? Non vorreste
fargli compagnia?
Capitolo 4:
VIOLENZA
Ecco quello che provocò a Draco la vista di quelle lenzuola
setose, quei colori caldi...
E decise che si sarebbe dimenticato di quella stanza, come aveva
promesso di dimenticarsi di molte altre cose, che, però, gli bruciavano
ancora...
Uscire non fu difficile e fu sicuramente meno doloroso che
entrare, visto che non cadde.
Ma vista la decisione presa decise di non utilizzare più passaggi
segreti, per evitare altre spiacevoli scoperte...
E quindi per i due giorni successivi non ebbe modo di scrollarsi
Pansy di dosso.
Quel pomeriggio era più insofferente del solito.
Pansy e Daphne stavano parlando da più di 40 minuti di unghie
(no, dico... UNGHIE!) e anche Bea si era rotta le palle e aveva attaccato ad
ascoltare musica, mentre a Blease bastava che lei non
smettesse di fargli i grattini sul collo...
Prima di arrivare ad auto infliggersi una maledizione, Draco pensò
che fosse meglio fuggire e uscì a fare una passeggiata.
Si era allontanato abbastanza e allora perché sentiva ancora le
voci?
Ma presto si accorse che non venivano dalla proprietà, bensì
dalla curva della strada bianca.
Si avvicinò e vide una scena che normalmente non l'avrebbe
turbato...
Tre ragazzi dai modi grossolani e palesemente babbani erano
attorno a qualcuno bloccato contro il tronco di un albero... Appena uno di loro
si spostò leggermente, Draco
la vide: era la cosa più bella e spaventosa che avesse mai
visto...
La ragazza aveva delle ciocche di lunghi capelli che le
Scendendo un po' si vedevano il collo, tutto graffiato, e una
camicetta aperta in malo modo e tutta spostata da un lato; ancora più giù i
jeans erano strappati sul ginocchio...
Quella scena, quella ragazza lo avevano colpito.
Probabilmente era ancora per colpa di quella fottuta stanza, ma
sentire le sue grida gli provocava una strana sensazione...
Era totalmente indifesa e loro erano in tre!
Draco Lucius Malfoy era stato con quasi tutte le ragazze della
sua scuola, ma non si poteva certo dire che ne avesse obbliga anche solo una!
Le sue urla le ricordavano quelle di un bambino e non c'era
nessuno ad ascoltarla...
Senza pensare a quello che stava facendo, si ritrovò a pochi
metri da loro e ancora senza il controllo delle sue azioni le parole gli
uscirono dalla bocca:
-Si può sapere cosa state facendo? -
Il tono era quello che tutti a Hogwarts conoscevano, il tono
strascicato e superiore del Principe delle Serpi, ma quello che neanche lui
capiva era perché stava intervenendo per
salvare quella, una babbana!! Da vero Serpeverde, non avrebbe
mai dovuto farlo, ma ormai era troppo tardi...
-Cosa vuoi ragazzino? -
-Solo che ve ne andiate di qua... e in
fretta anche! -.
-Altrimenti... ? -
Non avevano quasi finito di parlare che lui aveva tirato fuori
la bacchetta e lanciato un
incantesimo silenzioso. Non aveva intenzione di fargli del male,
non ne valeva la pena, non ancora...
Appena avevano visto il pezzetto di legno, ai tre era spuntato
un sorrisetto, ma non appena i loro vestiti si strapparono inspiegabilmente, le
labbra si serrarono.
Mentre uno continuava a tenere la ragazza, gli altri due
iniziarono ad avanzare verso Draco, ma lui era pronto e un levitaserum
si scagliò contro il più vicino.
Questo li spaventò a morte, non riuscivano a capire come il loro
amico potesse stare appeso a testa in giù, ma sicuramente non era niente di
buono!
Anche il terzo si era distratto e la ragazza ne approfittò per modergli il braccio che ancora la teneva bloccata, ma
questo provocò uno scatto dell'uomo che la spinse lontano.
Il tutto accadde troppo velocemente.
Il morso;
l'incantesimo sciolto, che fece cadere il ragazzo a terra;
la spinta alla ragazza
e, infine, la fuga dei tre, che risalirono in auto e partirono
sgommando.
Ma quando Draco si girò verso la donna, lei era stesa a terra.
Con la spinta doveva essere inciampata e ora era lì, ai piedi dell'albero, con
la testa su una pietra.
Draco si chinò e dopo aver cercato di scuoterla per vedere se si
risvegliava, l'occhio gli cadde su quel cuscino innaturale che si stava
tingendo di rosso...
E continua imperterrita! Finché non mi diranno chiaramente
che non se ne può più della mia ff, io continuerò a postare!
Però nei week end non ho la connessione, quindi di sabato e
domenica vi lascerò in pace (“e finalmente!” N. dei lettori)
I prossimi due capitoli, sono talmente corti che ho deciso
di postarli insieme... Visto? Io vi voglio bene, perché voi a me no? Vabbè, la
speranza è l’ultima a morire...
Capitolo 5:
SANGUE
Non sapeva com'era arrivato fin lì.
Ormai il suo corpo agiva senza chiedergli consiglio.
E così ora lei era distesa su quel letto, ancora livida, ancora
sanguinante.
Lui non era stato in grado di fare niente.
Finalmente aveva ripreso a ragionare e aveva chiamato un elfo
domestico, avrebbe saputo come medicarla...
E tornò il Draco di sempre, lucido, ragionava a mente fredda.
Ormai il danno era fatto, l'importante era limitare le conseguenze.
Così diede l'ordine: nessuno avrebbe dovuto sapere di quella
ragazza, nessuno!
Doveva andarsene da quella stanza.
Ma mentre si voltava verso l'uscita,incontrò la sua immagine riflessa nello
specchio, la sua pelle solitamente limpida era sporca di quel sangue, il sangue
di una babbana.... Sangue che gli avevano insegnato essere diverso, ma che
aveva lo stesso sapore del suo...
Aveva fatto appena in tempo a ripulirsi con un colpo di
bacchetta, che entrarono i suoi amici.
A quanto pare erano stati a fare un bagno.
C'era un bel lago poco distante.
Era stato fortunato che non fossero in casa poco prima, non
avrebbe saputo spiegare...
Pansy gli si gettò al collo, lamentandosi della sua assenza...
Lo scocciava quel contatto, ma non lo diede a vedere... Era bravo a fingere, lo
era sempre stato, aveva dovuto imparare...
Gli altri erano come il solito. Si accorse che Blase lo guardava
con aria interrogativa, ma sapeva che non avrebbe fatto domande, era fatto così
lui... Avrebbe persino potuto raccontargli tutto, non si sarebbe sconvolto, ma
nonvoleva...
Le chiacchiere, gli scherzi, la cena... Niente di diverso. Se
non per quel pensiero, che si ostinava a spostare un arazzo e premere una
pietra di poco sporgente, solo per vederla...
Una partita a scacchi e poi un'altra e infine Pansy che vuole
andare a letto.
E lui che rifiuta, lei che insiste e lui che la guarda con
quegli occhi freddi, di ghiaccio.
Uno sguardo che la spaventa e la fa desistere.
Anche gli altri si muovono verso le stanze. Lui rimane seduto,
sulla poltrona di pelle, continuando a bere il suo whisky, loro gli danno la
buona notte e lui ricambia, ostentando calma, come se stesse solo aspettando il
sonno...
Ma dentro è tutt'altro che tranquillo, in realtà le sue gambe
stanno scalpitando, non vede l'ora che siano tutti a dormire, non sa quanto
ancora resisterà...
E come sente l'ultima porta chiudersi, scatta in piedi e corre,
corre fino a che non si trova davanti a quel mattone e lo preme...
Enonpossofarciniente, l' unicomodoincuiriescoareagireè aggrappandomialuiancordipiù... Esochecosìloinnervosiscoelo allontanodipiù, maperunavoltatantovogliopensareameenon alui!
***
A me personalmente Pansy piace e mi dispiace anche per
lei...
Come vedete, Draco inizia ad avere dei dubbi sull’educazione
ricevuta... ma possibile che una ragazza debba rischiare la morte per farlo
svegliare?? (questa non è assolutamente una critica a te mio piccolo angelo
biondo...)
A lunedì col settimo capitolo!
Mi raccomando, recensite vi prego, lasciate un segno!!
Per Gaki: non preoccuparti, non mi
offendo! Anzi, grazie! Tra l’altro sto scrivendo altre cose con stili diversi,
ancora non ho trovato il mio JJ!!
Per il resto: sì, ho postato insieme 2 capitoli, perché il 5 era davvero troppo
corto! Aspetto una tua recensione per questo nuovo capitolo, è molto importante
visto quanto mi abbia mandato in crisi scriverlo... a presto!
Per Simply_Switz: un grossissimo
benvenuto nel ristretto gruppo dei miei lettori, spero che la storia continui
ad intrigarti! Pansy ho paura che sparirà del tutto (poverina! XD) per lasciare
spazio alla protagonista, che si rivelerà sempre più misteriosa... Grazie per
la recensione e continua a lasciarle, che mi sono utili!
Riguardo al capitolo, come ho già detto, mi ha messa un po’
in crisi, in quanto ho provato a scrivere una scena di sesso, ma non credo di
essere capace... quindi siate pure spietati nei giudizi, ma vi prego, datemi
dei suggerimenti!!
Vi lasco alla lettura...
Capitolo 7: BELLEZZA
Quando fu abbastanza vicino al letto, si bloccò.
L'elfo aveva curato le ferite e ripulito il sangue e ora Draco
riusciva a vedere la pelle della ragazza, così chiara, eppure con una sfumatura
rosastra, di pura vitalità.
I capelli, castani e lunghissimi, le ricadevano soffici sul
corpo e le labbra erano leggermente socchiuse... Sembrava una bambola...
Un braccio le sbucava dal lenzuolo correndo lungo i fianchi;
aveva delle mani curate e dita sottili e affusolate...
Non aveva mai immaginato che una babbana potesse esprimere così
tanta grazia...
I figli dei purosangue crescevano imparando che i babbani erano
persone inferiori, incapaci, rozze, quasi dei cani, anzi peggio!
Ma lei non esprimeva niente di tutto ciò.
Era... bella, elegante, affascinante.
Quella bellezza lo attirava come una calamita -in fondo anche
questa era una caratteristica dei Malfoy- e si ritrovò ad accarezzarle il dorso
della mano, piano, con delicatezza, per paura di romperla...
Fu un attimo,
un gemito,
aveva voltato la testa e aperto con difficoltà gli occhi.
Draco non era sicuro che lo avesse visto, in fondo li aveva
richiusi subito.
Ma ormai era stato scosso dai suoi pensieri e decise che era
meglio andare a dormire.
***
Arrivato
nella sua stanza, si spogliò cercando di fare meno rumore possibile, non voleva
svegliare la venere che già dormiva nel suo letto. Ma non appena si infilò
sotto le coperte, Pansy sembrò percepire la sua presenza e si girò, ancora
dormendo, dal suo lato.
Draco
la osservò; anche lei era bella, una bellezza fredda, altera, ma comunque
perfetta.
Forse troppo, il ragazzo sospettava che non fosse proprio tutta
opera di madre natura, ma che un po' di magia avesse, come dire, voluto dare un
suo tocco personale...
Ma ciò non toglieva che fosse bellissima... e voleva lui, anche
nel sonno lo stava cercando. Si era avvicinata lentamente e ora una sua mano
scivolava sul torace di lui, fin giù, sugli addominali scolpiti, indugiando
sulle pieghe dei muscoli.
Pansy si stava svegliando, non disse nulla, continuò ad
accarezzare quel corpo che tanto la faceva impazzire.
Draco era immobile...
La mano di lei era scesa e ora giocava con l'elastico dei boxer,
piano, estenuante.
Le dita correvano come su un pianoforte, ogni tanto
addentrandosi un po', per poi tornare subito indietro.
Non c'era niente da fare, questo faceva effetto e lei lo
sapeva...
Era l'affondo finale, la mano si era insinuata per intero nelle
mutande, ma un'altra mano si era chiusa sul suo polso con forza, bloccandola.
Il braccio di Draco era scattato in avanti e ora stava tenendo
stretto quello di Pansy. Sapeva di farle male.
E dopo secondi interminabili Draco era scattato in avanti,
rovesciando la venere sulla schiena, tenendole il braccio bloccato sopra la
testa.
Lei lo guardava, aveva un’espressione indecifrabile che le
faceva battere il cuore, per l'eccitazione e la paura.
All'improvviso, con impeto, le aveva abbassato una spallina
della sottoveste e aveva iniziato a baciarle il seno, con sempre più foga.
E alla fine, con la mano libera si era spogliato del tutto ed
era entrato in lei, senza dolcezza.
E
continuava come un mare in tempesta, onde lunghe, prepotenti. Sfogando una
frustrazione che non pensava di avere. Padrone sopra di lei, ma con gli occhi
chiusi e la mente da un’altra parte...
Non credo che questa misera scena faccia passare la storia
al rating rosso... hem... vabbè, aiutatemi! Un bacio
a tutti!
X Gaki: te l’ho già detto che ti adoro?? Comunque sì, Draco
che perde la testa è fantastico! Poverino, lo faccio andare in confusione...
X Simply_Switz: la misteriosa ragazza è davvero una babbana?
Si innamorerà di Draco, o gli farà solo perdere la testa? E se in realtà si
rivelasse la gemella di Draco, separata da lui dalla nascita? Ma qualcuno sarà
in grado di rispondere a queste domande? No, non ti preoccupare, la fiction non
è diventata demenziale, solo l’autrice lo è... comunque, per informazione
gratuita, io posto tutti i giorni tranne il week end...
Riguardo al capitolo: ne posto di nuovo due insieme, perché
sono davvero troppo corti e l’otto è solo di passaggio...
Buona lettura
P.S.:per tutti i nuovi lettori: per chiunque inizierà a
recensire riceverà un intero set di pentole completo, direttamente a casa sua!
( chissà che questo non invogli qualcuno a lasciare un commentino...)
-l’ho già detto che oggi mi sono
svegliata più scema del solito- XD
Capitolo 8 : ORMAISOLO
Il
mattino dopo, quando si svegliò, Draco trovò la stanza deserta e silenziosa.
Scese
le scale rischiò di rompersi l’osso del collo inciampando in alcune valige
ammucchiate nell’ingresso.
Doveva
essersi perso qualcosa.
Una
volta entrato in cucina fu accolto da Blaise che disse:
-Ehi, iniziavo a pensare che non saresti sceso a
salutarci... -
Il
biondo non sapeva cosa rispondere:
-Si può sapere di che stai parlando? -
A
quanto pare Pansy era stata chiamata a lavoro prima del previsto e gli altri
avevano pensato di partire con lei dato che come padrone di casa Draco era
alquanto particolare.
Si
smaterializzarono dal giardino subito dopo colazione, ci furono semplici
arrivederci, ma arrivato a Pansy, Draco si rese conto che le doveva qualcosa di
più. La prese un po’ in disparte e dopo averla guardata intensamente negli
occhi, cercando di trasmetterle tutte le cose che a voce non avrebbe mai detto,
le diede un bacio sulla fronte, mormorando
-Buona fortuna... -
Ed
erano spariti.
Un
po’ gli dispiacque, ma sapeva che era meglio così.
Ormai
un solo pensiero riempiva la sua mente, e quel pensiero si stava svegliando.
Quando
arrivò nella stanza nascosta, guardò subito il letto, ma era vuoto...
Si
guardo intorno, ma di lei nessuna traccia.
E
poi, un singhiozzo.
Proveniva
da dietro una parete e come Draco si avvicinò, questa scomparve mostrando il
passaggio per un’altra stanza, il bagno.
Accucciata
in un angolo, scossa dai singhiozzi, stava lei.
Draco
si avvicinò cautamente, ma come fu a pochi passi, lei urlò
-Chi sei?!! Chi sei tu??!
Chi sei...
Chi sei...?
Chi sono...? -
Gli
venne d’istinto, si avvicinò e la cullò dolcemente per calmarla, e, quando lei
glielo permise, la prese in braccio e la riportò sul letto, dove poco dopo si
addormentò.
Draco
aveva avuto tempo di pensare alle parole della ragazza, “chi sono...?”, era
possibile che avesse perso la memoria...
Avrebbe
dovuto portarla al San Mungo, ma sapeva che con la perdita della memoria la
magia serviva a poco.
Tra
l’altro, quella era una babbana e all’ospedale magico non avrebbero potuto
ospitarla per troppo.
L’unico
lato positivo era che poteva farle credere nella magia forse con più facilità,
ma per quello ci sarebbe stato tempo...
Stava
aprendo gli occhi
-Davvero non ricordi chi sei? -
Un
flebile cenno del capo.
-Va bene, non importa, lo scopriremo. Ora
riposati... -
Me cattiva... capitoli corti e che lasciano in sospeso...
Spero che non mi abbandonerete per questo!
Chiedo venia se non ho più postato...purtroppo in casa mia è scoppiata la terza guerra mondiale, quindi non ce la faccio...prometto di rimediare la prossima settimana!
Un bacio a tutti voi che recensite e anche a chi solo legge...
Monica
Chiedo scusa a tutti quanti, spiegarvi perché sono mancata
così a lungo sarebbe complicato –e soprattutto non interessa a nessuno!- quindi
bando alle ciancie!
Riassunto delle puntate precedenti: Draco ha salvato una
ragazza da tre balordi, gli amici Serpeverde in vacanza col nostro biondino se
ne sono tornati a casa, la misteriosa ragazza ha perso la memoria, quindi
probabilmente non sapremo mai chi è...
Personalmente, mi piace questo capitolo perché si vede un
Draco molto dolce e quando il mio tesoro sta bene, anch’io sono contenta...
Basta, vi lascio alla lettura, e spero che i miei pochi
recensori non mi abbiano abbandonata del tutto... J
Capitolo 10 : CONOSCERSI
La mattina dopo
Draco era stato svegliato da un urlo.
Era corso subito
nella stanza e aveva trovato la ragazza senza nome terrorizzata alla vista
dell’elfo domestico.
Draco aveva
dovuto iniziare le spiegazioni e nonostante lei non sembrasse convinta, non
replicava.
Alla fine era
arrivato il momento più difficile.
L’ultimo ricordo
nella testa della ragazza era quello di una passeggiata.
Draco aveva
dovuto spiegarle dell’aggressione e gli occhi di lei si erano riempiti di
lacrime...
Avevano provato
per tutta la mattina a ipotizzare la provenienza dei tre bruti e di lei, e alla
fine avevano rinunciato e avevano deciso di scendere a mangiare pranzo.
-Ma prima bisogna trovarti un nome... -
Silenzio, la
ragazza parlava poco e sembrava spaventata da tutto, soprattutto quando Draco
le si rivolgeva.
Avevano optato,
nella speranza che la memoria le sarebbe tornata presto, in “Jun” così da
richiamare il mese in cui erano.
Le giornate per
un po’ passarono così, a cercare qualcosa che le facesse ricordare, ma niente.
In compenso,
Draco adorava osservarla, aveva una curiosità silenziosa e un’espressione di
stupore ogni volta che accadeva qualcosa di magico, che la rendeva ancora più
bella.
Pian piano Jun
si stava abituando alla vicinanza del mago e aveva iniziato a fargli domande,
su di lui, sul suo mondo, sulla sua famiglia...
E Draco si era
ritrovato ad aprirsi per la prima volta a qualcuno.
Sarà stato per
la dolcezza disarmante del viso di lei ogni volta che lo guardava negli occhi,
o per i sorrisi di ringraziamento che aveva iniziato a donargli ogni volta che
lui si prendeva cura di lei...
Fatto sta che
Draco scopriva in quei giorni una nuova parte di sé , una parte che non aveva
mai immaginato di avere, ma che lei riusciva a tirare fuori.
E allora si
ritrovava come un ragazzo qualunque a raccontare di come in realtà non
condividesse le idee del padre e di come gli mancassero gli abbracci che sua
madre aveva smesso di dargli ormai da anni, chiusa nel suo mondo senza affetto.
Un ragazzo con
dei dubbi sul suo futuro, e paura...
E lei era lì ad
ascoltarlo.
E Draco si
ritrovò a ringraziare il fato che l’aveva fatta arrivare sulla sua strada e sì, perdere la memoria, perché se non fosse
stato così, lui ora non l’avrebbe avuta davanti, a guardarlo con sguardo
tenero, e lui non riusciva più ad immaginarsi quelle giornate senza di lei.
Lo so che è corto e capisco anche i pomodori marci per la
scelta del nome di lei, anche la giustificazione fa pena...mi inchino al vostro
giudizio... a domani
Capitolo 12 *** capitolo 11 frammenti di memoria ***
SPAZIO AUTRICE:
MA MI AVETE TUTTE ABBANDONATA?? SE
FA COSI SCHIFO LASCIO PERDERE....
Vabbè ormai non sto più a dirvelo, i capitoli sono tutti
corti...
Ma penso che inizierò anche io a cruciare
chi non recensisce!
Capitolo
11 : FRAMMENTIDIMEMORIA
Le
giornate passavano tranquille.
Jun
aveva la straordinaria capacità di infondere calma, cosa che stupiva Draco,
dato che normalmente provava un’insofferenza cronica a stare per troppo tempo a
stretto contatto con una persona, vedi Pansy.
Ma
Jun era diversa.
Non
poteva infastidire nessuno, si muoveva leggera ed ogni suo movimento era lento
ed elegante, ma sicuro.
Aveva
scoperto una vera passione per le piante e poteva passare ore con le mani nella
terra a piantare nuovi semi che, volta per volta Draco le faceva trovare.
Ma
ricordi ancora niente.
Nessuno
dei due però sembrava preoccuparsene.
Era
come stare in paradiso ed entrambi avevano paura che la cosa potesse finire.
Un
pomeriggio decisero di cambiare aria e Draco la portò al lago.
Ma
una volta arrivati lì successe.
Jun
guardò la distesa d’acqua davanti a sé e la sua espressione cambiò.
-Non c’è nessun lago. –
-Come scusa? –
-Non c’è nessun lago dove vivevo...
Non
so, non riesco a ricordare, ma sono sicura che non c’è nessun lago... –
-Quindi vuol dire che abitavi lontana... Quei tre
sono scappati su di un mezzo molto veloce, potrebbero averti portata loro fin
qui... -
La
scoperta significava che sarebbe stato ancora più difficile che Jun ritrovasse
la memoria in un posto che non aveva mai conosciuto.
Draco
sapeva che era sbagliato, ma provò un senso di sollievo.
Significava
che lei sarebbe rimasta con lui ancora un po’...
Come sempre (ora che sono tornata alla normalità) aggiorno
domani...
Dono un’ampolla di Felix Felicis a
Simply_Switz che ancora non mi abbandona nonostante io non esaudisca tutte le
sue richieste!
Una cosa però te la voglio rivelare... la misteriosa babbana
non è sorella di Draco (stavo solo cercando di metterti fuori strada... me
cattiva!)
In questa storia ho deciso di allontanarmi dal mondo della
Rowling, prendendo in prestito praticamente solo Draco, e dato che Harry non è
che mi stia troppo simpatico, non penso che comparirà...
Anzi, mi sa che non mancherà molto alla fine, ma non
preoccupatevi, chiarirò tutto (sempre che si capisca ciò che scrivo... eh eheh ...)
Un po’ di pozione della felicità anche alle 9 persone che
hanno aggiunto la storia fra i preferiti (finalmente ho capito dove guardare!
Mi scuso per non avervi ringraziato prima...)
Riguardo al capitolo: piccola evoluzione del rapporto fra i
due protagonisti... spero non vi deluda...
Capitolo
12 :TOCCAMI
Il loro rapporto era qualcosa di
strano.
Erano due estranei, che
paradossalmente si conoscevano meglio di chiunque altro.
Potevano stare ore in silenzio,
osservandosi da lontano.
La cosa più strana per Draco era la
mancanza di contatto fisico.
Era abituato a storie di solo sesso
e ora si ritrovava a vivere fianco a fianco con una donna bellissima, che non
sfiorava neanche.
Era una cosa che andava al di là del
toccarsi, al di là del parlare, era... oltre.
Draco rispettava quella creatura
fragile, che quando camminava sembrava non sfiorare nemmeno la terra. E lui
aveva paura che, anche solo sfiorandola, si sarebbe dissolta nell’aria effimera
com’era.
La sera dopo la rivelazione al lago,
si trovavano in soggiorno.
Lui stava leggendo la lettera dei
suoi in risposta a quella che li avvertiva che aveva deciso di rimanere lì
ancora per un po’, per meditare sul suo futuro.
Lei guardava fuori dalla finestra,
apparentemente tranquilla, quando,all’improvviso, calde lacrime avevano iniziato a rigarle il viso, quasi
senza motivo, senza controllo.
Draco aveva alzato gli occhi su di
lei.
-Cosa succede, stai male? –
-No, no, non so cosa mi succede, è che stavo
pensando che non so da dove vengo, non so niente di me e magari ci sono persone
che mi stanno cercando, che sono preoccupate per me e io potrei non vederle mai
più...-
Poi si era girata di nuovo verso la
finestra, quasi vergognandosi dello sfogo.
Draco intanto si era alzato e le si
era avvicinato. Aveva tentennato, con il braccio a mezz’aria e poi l’aveva
fatto, l’aveva poggiato sulle sue spalle.
La reazione era stata immediata.
Jun si era scansata di scatto,
voltandosi a guardarlo terrorizzata e indietreggiando contro il vetro.
-Io... scusa, non volevo spaventarti... non avrei
dovuto... –
-No, scusa tu, sono io che non volevo reagire
così, io... –
-È normale dopo quello che è successo... Ma devi
fidarti di me, io non ti farei mai del male... –
-Io mi fido Draco davvero... -
-Ok, non importa, davvero... –
-No invece, importa, io non voglio sentirmi così,
io voglio...
Ti prego Draco, toccami... -
Draco esitò.
Poi allungò una mano e le sfiorò la
guancia ancora umida.
Lei aveva gli occhi chiusi e le
labbra leggermente serrate.
Draco si avvicinò e le prese il
mento, sollevandole un po’ il viso.
-Guardami....
Guardami Jun... -
Jun aprì gli occhi e si ritrovò a
fissare due iridi argentate che non avevano mai espresso tanta dolcezza...
Si avvicinarono ancora e le loro
labbra si sfiorarono.
Non ho parole, ben 2 new entry!!
Scorte a vita di Felix Felicis per voi care Claire
Malfoy e Alaide (e naturalmente a Simply_Switz a cui
ormai ho deciso di lasciare parte della mia eredità...che dici Gaki, ora che
sto elargendo premi a destra e a manca, potresti anche tornare...)
X Claire Malfoy: lo sooo, i
capitoli sono cortissimi! Ma sono sicura che si sono ristretti perché quando li
buttavo giù non erano così! Sigh!
Grazie per
i complimenti e tranquilla mi avete convinta, non mollerò e posto tutti i
giorni tranne i week end.
X Alaide: può essere una
recensione più bella della storia?? (qua mi si ruba il posto :P)
Da oggi
vado in giro con un cartello con su scritto “io sono impressionista” e me ne
vanto un casino!! Grazie graziegrazie!
X Simply_Switz: mi spiace, ti deluderò ancora. Ho deciso che
non complicherà le cose, ho già concluso la storia nella mia mente e, sì,
potrei ampliarla, ma ho paura di appesantirla (io sono
impressionista... J) Perciò... spero non
rimarrai troppo delusa da come farò andare le cose...
Ho paura che con lo scorso capitolo abbia raggiunto l’apice
della storia e da ora inizierà la decadenza....
Capitolo
13 : UNA NUOVA FELICITÀ
Da quella sera tutto cambiò e tutto
rimase come prima.
Procedettero con molta calma.
Draco non voleva forzarla e le
lasciò tutto il tempo necessario.
E finalmente fu lei ad avvicinarsi.
E non era mai esistito niente di più
bello.
Draco si rese conto di cosa voleva
dire amare e capì di non aver mai fatto l’amore prima.
Mentre con lei...
Tutto era magico e tutto veniva
visto sotto una luce diversa...
E per Jun non importava più
recuperare la memoria, ormai la sua vita era lì, con quell’angelo che l’aveva
salvata e che le stava facendo vivere il sogno più bello...
Per sei mesi vivettero fuori dal
mondo e Draco si sentì pronto ad uscire allo scoperto.
Sapeva che per i suoi sarebbe stato difficile accettare la
cosa.
Non solo Jun non era Purosangue, era
addirittura Babbana!
Ma prima o poi avrebbero capito.
Lui l’amava e niente avrebbe potuto
cambiare questa cosa.
Ma quando si è innamorati, non si
vedono le cose chiaramente.
Tutto tende a sembrare meno
complicato, tutti gli ostacolisuperabili.
Ma ci sono pregiudizi e tradizioni
difficili da abbattere e rimangono ferite che si riaprono e fanno troppo male.
Come rivivere un inferno, che
sembrava superato, quando un’altra babbana arriva a portarti via di nuovo uno
degli uomini della tua vita.
Oppure vedere sugli altri una
felicità che a te è stata negata.
Allora è possibile che, per invidia,
tutto venga cancellato, e la felicità che pensavi finalmente di aver raggiunto,
ti venga potata via, senza pietà...
E un grande arrivederci a tutte voi... so che nello scorsi
capitoli avevo accennato alla chiusura senza mai specificare quando... il fatto
è che scrivendo questo capitolo, mi sono trovata a scrivere la parola fine... È
una scelta quella di non aggiungere capitoli raccontando della vita insieme dei
due protagonisti... Ma posterò ancora una volta per rispondere a eventuali
recensioni e per ringraziare tutte voi che avete reso possibile il realizzarsi
di un sogno!
Prometto anche che tornerò presto con un'altra fan fiction,
di tutt’altro tono, più allegra, ma sempre con lui, il nostro unico e
inimitabile angelo biondo!
Buona lettura e vi prego, non mi odiate!
Un ultima precisazione: se andate a rivedere il primo
capitolo vedrete che c’era la scritta “inizio flashback” da lì sono stati
raccontati gli avvenimenti di 6 mesi prima rispetto al Prologo, qui si torna al
tempo presente(ovvero quello del prologo...)
Ultimo
capitolo :
Fine flashback
Erano usciti dal loro nido sicuro,
sicuri di andare incontro ad un futuro che li avrebbe accolti a braccia aperte,
ma non era stato così...
I genitori di Draco non potevano
accettare che il loro unico erede facesse una cosa simile...
Narcissa aveva sacrificato la sua
vita per questo e ora non poteva andare tutto in fumo.
Lucius si comportò nell’unico modo
che conosceva.
Un’apparente calma; niente scalfiva
in superficie i Malfoy.
Ed ebbero il tatto di allontanare il
figlio con una scusa.
Quando Jun vide il suo futuro
suocero attenderla in cima alle scale, capì.
Si accarezzò la pancia, pensando che
almeno il suo bambino non avrebbe dovuto affrontare quel mondo orribile...
L’unica cosa che disse, guardando
negli occhi l’uomo fu:
-Fallo sembrare un incidente...
Non voglio che Draco soffra più del necessario... -
***
Jun era stesa sul pavimento, sembrava dormisse, se non fosse
stato per la posizione innaturale e per quella pozza rossa che si stava
spandendo sulle piastrelle...
E ripensava a quando si era svegliata e l'aveva visto per la
prima volta
e aveva pensato di essere morta
e che lui fosse un angelo.
E a quando poi aveva scoperto di aver perso la memoria
e aveva capito di essere morta davvero.
E infine ripensò a quando poi si era costruita dei nuovi
ricordi,
con lui...
Lui, così bisognoso d'affetto da tenerla quasi prigioniera in
una stanza fantasma.
Lui, che non avrebbe saputo tante cose...
Perché lei alla fine aveva ricordato, ma non gliel'aveva mai
detto,
perché lui ormai era convinto che tutti meritassero una seconda
possibilità,
ma lei sapeva che ormai la sua vita era quella
e non avrebbe mai potuto perdonare un passato di violenze, come
era stato prima di conoscerlo.
E perché era stata proprio lei, nel momento della verità,a
chiedere che lui non sapesse.
Era andata incontro alla morte, sapendo che era inevitabile,
ma lui poteva essere salvato,
doveva essere salvato, perché non avrebbe retto il peso di
quella verità;
lui ci aveva creduto, aveva creduto che quell'uomo, suo padre,
avrebbe potuto cambiare,
ma non era stato così...
***
Piangeva...
Draco Malfoy stava
piangendo...
Lacrime dolorose, come
doloroso era l'urlo silenzioso che moriva dentro di lui...
Aveva pensato di poter
essere felice, anche se in fondo sapeva, lo aveva sempre saputo...
E ora, non gli restava
che piangere...
Anche se siete arrabbiate, lasciate un commento, sfogatevi,
mandatemi maledizioni senza perdono(anch’io mi arrabbio sempre tanto con i
finali tristi, ma l’importante è che facciano provare qualcosa)... a mia
discolpa posso dire che un happy ending non avrebbe
avuto niente a che fare con la storia...
Un bacio e a lunedì con l’ultimo post dedicato ai
ringraziamenti...
Questo capitolo è per ringraziare tutte le persone che
mi hanno seguita a partire da che è
stata la prima a recensire ed è poi scomparsa dal capitolo 7 facendomi versare
qualche lacrima...
che ha fatto una comparsa solo nel capitolo 2,
ma che spero abbia continuato a leggere...
che da quando ha iniziato
a recensire dal sesto capitolo, non mi ha più abbandonata (in quanto diventata-
parole sue- ‘cliente affezionata) infondendomi il coraggio necessario e
accettando le mie scelte, sia stilistiche che di trama, fino alla fine! Grazie
con tutto il cuore! Ora toccherà a me leggere e recensire le tue storie...
che mi ha resa estremamente felice dandomi
dell’ impressionista... non ti ringrazierò mai abbastanza! Per ora ho letto
solo la tua prima storia(dove ho lasciato una recensione) e andrò a finire la
seconda e poi chissà... A presto!
che è stata gentilissima
a lasciare il segno(ti è poi arrivata l’ampolla di Felix Felicis?)
Grazie!
che ha rischiato la vita leggendola tutta d’un
fiato! E che l’ha definita ‘favolosa’ facendomi
gongolare!
E un enorme grazie
anche a tutti quelli che l’hanno aggiunta nei preferiti:
EXCEL SANA
GAKI
GLORIA_POTTER
GUIDO
HIKARI92
KISSFRANCY
LADY85
MARCOLP
MASKED_LADY
SLYTHERINPRINCESS
Einfine a tutti quelli che hanno solo letto(e
con mio stupore sono stati tanti)
Vi adoro, avete fatto
avverare un mio sogno e spero di poter tornare presto tra voi con una nuova
storia!