One Night -2-

di roselight
(/viewuser.php?uid=455897)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Salve gente!!!
Questa è la versione 'maschile' di 'One Night'...ovvero è la stessa storia ma narrata dal punto di vista di lui...
Spero vi piaccia :)


 

ONE NIGHT -2-


Non so come sia potuto accadere,io non lo faccio,non sono il tipo,non lo sono più da quattro anni,ho smesso di esserlo a 19 anni

Ero sempre andato in quel locale,sia d'inverno che d'estate,ormai io ed i miei amici eravamo di casa lì,ogni sabato ci andavamo..è carino,la musica buona e soprattutto è vicino al mare.. c'erano sempre state le stesse facce,ogni tanto qualcuno di nuovo ma niente di che, le ragazze lì non erano mai mancate,alcune bellissime ma visibilmente troppo facili,altre che se rimanevano a casa era meglio...ma non ci avevo mai fatto caso più di tanto,non perchè fossi sempre stato fidanzato,lo ero stato,ma non c'entrava,era semplicemente perchè non credevo che si potesse andare con una ragazza appena incontrata,avevo bisogno di conoscerla almeno un po' e di sentirmici a mio agio; intendiamoci,non che non ballassi con delle ragazze, non mi strusciassi a loro o non mi facesse piacere che loro si strusciassero a me, non che non le baciassi,ma finiva sempre lì,non andavo mai oltre il bacio,ed infatti i miei amici più volte mi avevano preso in giro perchè non finivo mai a letto con nessuna di loro,ma a me non importava
Anche quella sera quindi ero lì,stavo lì con il solito gruppo quando l'ho vista,non so chi fosse,non l'avevo mai vista prima,era con delle amiche,in tutto erano cinque,appena arrivate si erano messe subito a ballare,le altre ragazze sembravano a loro agio in mezzo a tutte quelle persone e con la musica a palla nelle orecchie,ma lei no,lei sembrava disorientata, come fosse la prima volta che andava in una discoteca,poi però dopo circa dieci minuti ha iniziato a lasciarsi andare e a ballare anche lei con le altre,e si capiva allora che non era la prima volta,ma forse era solo un disagio iniziale...
Non riuscivo a toglierle gli occhi di dosso,era bella,aveva un corpo perfetto,asciutto senza essere troppo magra ma aveva le curve al posto giusto,le gambe bianche lunghe e slanciate lasciate per buona parte nude a causa del vestito corto che portava,i capelli lunghi lasciati sciolti che le ricadevano sulla schiena,erano di un colore castano dorato incredibile,erano mossi e sembravano morbidissimi Il vestito nero metteva in risalto il suo corpo senza però fasciarla troppo,senza risultare volgare nonostante l'avesse abbinato a dei tacchi altissimi, era di schiena e non ho potuto fare a meno di far scendere il mio sguardo sul suo fondoschiena,dire che era perfetto è dire poco,mi piaceva più del lecito
La stavo fissando da troppo tempo ed i miei amici se ne erano accorti,tanto che uno di loro mi aveva detto "Conosco quello sguardo,chi hai puntato Luk?" io come svegliato da un sogno mi sono voltato verso di loro ed ho risposto "Nessuna,stavo solo pensando" poi un altro mi ha detto "Sì,certo,eri imbambolato,sembravi quasi in trance, ammettilo che stavi guardando quella" e con un cenno della testa ha indicato proprio nella direzione della ragazza,aggiungendo poi "mi sa però che ti hanno fregato perchè ci sta già provando un altro..." io mi sono girato nuovamente assistendo ad una scena che non mi piaceva per niente,uno le si era avvicinato da dietro e l'aveva presa per i fianchi iniziando a ballarci strusciandocisi contro, lei però dopo poco,quando lui si era chinato sul suo collo,aveva fatto una cosa che non mi sarei mai aspettato,ha tolto le mani del tizio dal suo corpo allontanandosi da lui in un chiaro segno di non apprezzamento,riniziando a ballare con una sua amica,segno che non era una che ci stava con chiunque e questo me l'aveva fatta piacere ancora di più; poi finalmente si era girata e avevo potuto vederla meglio in faccia anche se non benissimo datala lontananza, aveva gli occhi chiari,stava ridendo con le sue amiche ed era se possibile ancora più bella; era naturalmente sensuale nei movimenti senza credo nemmeno rendersene conto, non potevo continuare a fissarla in quel modo rischiando che una sua amica se ne accorgesse o che,peggio,lei se ne accorgesse, così mi ero voltato verso i miei amici iniziando a conversare con loro accorgendomi che qualcuno già era in fase di rimorchio; finito di bere il mio drink mi ero alzato per andare a prenderne un altro,una volta arrivato al bancone e dopo aver ordinato avevo sentito una gomitata allo sterno e girandomi per vedere chi cavolo me l'avesse tirata mi ero ritrovato davanti alla ragazza che solo fino a pochi minuti prima stavo contemplando,lei accortasi che mi ero voltato mi aveva detto "Scusa" io le avevo chiesto "Per cosa?"' lei mi aveva risposto "Per la botta di poco fa,non volevo davvero" allora era stata lei..beh ne aveva di forza nelle braccia,poi le avevo risposto "No figurati", quando il barman le si era rivolto lei gli aveva chiesto "Ciao,mi fai un Sex on the beach e un Rum e cola?"' io potevo andarmene,avrei dovuto andarmene,avevo il bicchiere in mano non aveva senso che restassi lì,ma era stato talmente bello sentire la sua voce che non volevo muovermi di lì,lei si era accorta che la stavo guardando e mi aveva chiesto "Perchè mi stai fissando scusa?" io le avevo risposto "No niente..pensavo a quello che hai ordinato.." lei mi aveva detto allora "Oh,beh,ecco...non sono entrambi per me,voglio dire uno sì,ma uno è per la mia amica..sono con delle amiche e sì uno è per lei" era davvero dolce,era leggermente arrossita e questo non aveva fatto altro che aumentare la mia voglia di conoscerla quindi le avevo detto "Sex on the beach eh?" lei allora era diventata davvero rossa e quando è arrivata la sua amica le aveva detto "Oh dai Gine,ti sei imbarazzata davvero a chiederlo"' Gine..Ginevra..allora era questo il suo nome... Ginevra le aveva risposto "Te lo avevo detto!io sono brava a berlo ma non a chiedere...ah comunque questo è il tuo" la sua amica le aveva detto "Ok,grazie tesoro,senti...io torno là che ho trovato uno...siamo sempre lì ok?...poi se invece trovi di meglio.." dicendo questo ultimo pezzo di frase si era voltata leggermente verso di me, Ginevra le aveva risposto "Ok,prendo da bere e arrivo!ma non fatemi trovare mani morte!" la sua amica ridendo si era allontanata,io l'avevo guardata per tutto il tempo della loro conversazione,quando è stato pronto anche il suo drink lei stava per andarsene ma io le avevo detto "E così era per te quello?' lei mi ha risposto timida 'Sì...perchè? Non fare battute scontate ti prego,le ho già sentite" io allora le avevo detto 'No,niente battute giuro....Ti chiami Ginevra giusto?" lei guardandomi confusa mi aveva chiesto "Sì,ma tu come lo sai?ci conosciamo per caso?" io allora ridendo le avevo detto "No..ma prima la tua amica ti ha chiamata Gine e così ho dedotto che stesse per Ginevra" sicuramente però non mi aspettavo la sua risposta "Giusto..Così però tu sai il mio nome mentre io non so il tuo..." non era stata tanto la frase in sè a lasciarmi allibito, quanto il tono che aveva usato,sensuale e provocante senza volerlo,io le avevo risposto "Luca" lei aveva detto "Beh allora piacere di conoscerti Luca" il mio nome detto dalle sue labbra aveva assunto un sapore tutto particolare ,io dal canto mio le avevo risposto "Il piacere è tutto mio Ginevra" le avevo porto la mano che lei aveva subito stretto in modo ironico e il contatto con la sua pelle mi aveva causato dei brividi in tutto il corpo,facendo risvegliare qualcuno che in quel momento non doveva vivere, lei mi aveva detto "Chiamami Gine ti prego,Ginevra è così formale" io ridendo le avevo risposto "D'accordo allora Gine", una volta seduti ad uno dei divanetti al lato della pista io le avevo chiesto "Quindi...è la prima volta che vieni qui?Non ti ho mai vista.." volevo sapere se era lì solo di passaggio o se invece viveva in città,lei mi ha risposto "Sì...è la prima volta..nel senso,sono stata già in discoteca ma solitamente andiamo in un altro locale più in centro..." mentre parlava aveva accavallato le gambe in un gesto che sembrava solita fare,senza malizia,non voleva provocarmi,ma a me aveva fatto comunque effetto ed avevo iniziato a sentire i miei jeans un po' troppo stretti, così per pensare ad altro le avevo chiesto quanti anni avsse ed ero rimasto sorpreso quando mi aveva risposto di averne 21,sembrava più piccola,lei se ne era accorta e mi ha detto "Lo so cosa stai pensando,che sembro più piccola..mi danno tutti della sedicenne,quindi ti perdono..." io le avevo risposto "No,ora sedicenne non esagerimao,ma pensavo ne avessi sui 18" poi era arrivata una sua amica e le aveva detto "Gine scusa se ti disturbo..mi potresti dare le chiavi della macchina che sennò supero il coprifuoco?" poi anche lei se ne era andata e quando Ginevra si era girata nuovamente verso di me avevo potuto osservare bene i suoi occhi,erano verdi,ma non di un verde qualsiasi..avevano dentro mile sfumature,erano bellissimi,e avrei voluto non smettere mai di guardarli... Avevamo ripreso a parlare un po' del più e del meno e in poco tempo entrambi ci eravamo sciolti e parlavamo come se ci conoscessimo da sempre...la sua risata,i suoi occhi,il tic di toccarsi i capelli in continuazione, ogni minuto che passava mi piaceva sempre di più e la volevo sempre di più; una volta finito il drink per mettere il bicchiere a terra si era dovuta chinare in avanti,ed i miei occhi erano caduti sulla scollatura del suo abito,inutile dire che mi ero eccitato ulterorimente..
Oltre che bella era anche decisamente intelligente,divertente,ironica,un secondo prima timida ma subito dopo con la risposta pronta,provocante ma non volgare...era tutto quello che avevo sempre cercato in una ragazza,mi piaceva davvero molto,ma la cosa peggiore era che la desideravo davvero,e non sapevo se ce l'avrei fatta a fermarmi...poi ad un certo punto si era alzata e mi aveva detto "Io vado un po' a ballare,tu? vieni?" io avrei dovuto dirle di no,ero in tempo,ma ovviamente le ho risposto "Sì,certo"...avevo firmato la mia condanna,già lo sapevo...


Eccoci qua!
allora...l'altra era una one-shot,questa credo avrà un paio di capitoli..
So che avevo detto che avrei pubblicato di giovedì o venerdì,ma dato che questo fine settimana ero fuori sono riuscita a scrivere questo e ho deciso di metterlo.. Può avere una logica questa 'storia' oppure meglio che lasci solo la shot?....
Ovviamente,come sempre,ogni commento è ben accolto..quindi..commentateee!!! :D
Alla prossima      <3

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Salvee!! :D
E' un mese che non aggiorno questa fic...MI SCUSO PER IL RITARDO, ma, come ho già detto nell'altra FF in corso, ho avuto vari problemi e non ho potuto aggiornare prima...
Vi lascio al capitolo, Spero vi piaccia :)


Alle mie parole lei aveva sorriso e prendendomi la mano, con fretta, strattonandomi quasi, mi aveva portato verso la pista dicendomi "Dai muoviti...Questa canzone è bellissima, la voglio assolutamente ballare!"
Una volta lì aveva iniziato a muoversi, io inizialmente ero rimasto qualche secondo stordito, un conto era vederla da lontano, o parlarci stando seduti su un divanetto, ma averla così vicino, vederla ballare a pochi centimetri da me, riuscire a sentire il suo profumo mi stava letteralmente mandando al manicomio, e non erano passati nemmeno due minuti da quando ci eravamo alzati... La canzone era appena finita ed io non mi ero quasi mosso, mentre lei continuava a ballare e a muoversi in un modo così naturale da amplificarne addirittura la sensualità
Poi vedendo che io non riuscivo a muovermi mi aveva detto "Dai Luca...lasciati andare...segui la musica" io le avevo risposto "C'è una cosa che devo confessarti...non sono bravoa ballare" lei mi aveva guardato per qualche secondo e poi era scoppiata a ridere piegandosi quasi in due, poi riprendendosi mi aveva messo una mano sulla spalla destra e guardandomi negli occhi tra il serio e il divertito mi aveva detto "Siamo in una discoteca, la vedi la gente qua intorno? Nessuno,o quasi, sa ballare, ma questo non li impedisce di divertirsi... fregatene, tu segui il ritmo, dopo un po'ti viene naturale.."' io allora,passandomi una mano dietro la nuca imbarazzato, le avevo detto "Lo so, non è la prima volta che ballo ma... Tu la fai facile" lei mi aveva risposto "Fidati...te lo dice una che le prime volte rimaneva immobile come una statua, ed anche adesso per i primi 5 o 10 minuti non riesco a lasciarmi andare, poi mi viene istintivo...Hai appena detto che hai ballato altre volte...Dai smettila di stare lì impalato... Muoviti" non sapevo perchè non riuscivo a muovermi, non era la prima volta che andavo in discoteca, erano anni che frequentavo quei posti, non ero mai stato bravo a ballare, ma non mi ero mai fatto problemi, quella sera invece no, sembravo un impedito seriamente... infatti inizialmente mi muovevo poco, più che altro cercavo di seguire lei e di fare quello che facevano tutti gli altri in quella sala...poi però avevo stretto, non so perchè, la sua mano sinistra intrecciando le nostre dita e vedendo che lei aveva sorriso per questo mi ero lasciato completamente andare, iniziando a ballare anch'io normalmente...
Il locale si era riempito all'inverosimile e stavamo appiccicati tutti come sardine, e senza neanche rendercene conto ci eravamo ritrovati praticamente in fondo alla stanza, io avevo le mani poggiate sui suoi fianchi, e lei divideva le sue tra il mio fianco e il mio collo, quando poi aveva allacciato entrambe le braccia dietro al mio collo istintivamente io l'avevo avvicinata a me portando così i nostri corpi a scontrarsi, ed in quel momeno sicuramente lei aveva percepito la reazione del mio corpo vicino a lei, ma dopo qualche attimo di esitazione avevamo ripreso a ballare come prima, tenevo gli occhi fissi sulla sua figura, non riuscivo a non guardarla, ogni tanto ci scambiavamo qualche battuta e quando rideva riuscivo solo a pensare che desideravo assaggiare quelle labbra, almeno una volta
Poi non so se per nostra volontà o per caso ci eravamo ritrovati quasi attaccati ad una colonna vicino l'uscita del locale, lì la musica arrivava un po' più bassa, così avevamo ripreso a parlare del più e del meno, non mi sarei mai stancato di ascoltare la sua voce, più la conoscevo e più avrei voluto conoscerla, più parlava e più avrei voluto stare lì ad ascoltarla, più rideva e più avrei voluto sentire la sua risata,con lei era tutto naturale, ero me stesso in tutto e per tutto, non mi ero mai sentito così con una ragazza appena conosciuta, anzi, non mi ero mai sentito così con nessuna proprio prima di lei... Aveva un qualcosa che non sapevo nemmeno io cosa fosse esattamente, non mi era mai capitato di ridere e divertirmi così con una ragazza...
Ad un certo punto mentre stavamo parlando non ce l'avevo più fatta, era dall'inizio della serata che volevo toccare i suoi capelli, passarci le mani, accarezzarli, sentirne l'odore, e così avevo approfittato del fatto che le fosse caduta una ciocca davanti agli occhi e gliel'avevo spostata riportandola dietro il suo orecchio, quel piccolissimo gesto, più di qualunque contatto di prima, mi aveva fatto nascere dei brividi lungo tutta la colonna vertebrale e lo stesso sembrava valere per lei, avevo passato il mio sguardo dai suoi occhi alla sua bocca un paio di volte e lei aveva fatto lo stesso, è difficile dire chi si fosse avvicinato per primo sta di fatto che mi ero ritrovato con le labbra attaccate alle sue, e non c'era sensazione migliore di quella... inizialmente era un leggero sfioramento di labbra, avevo quasi paura che decidesse di ritirarsi da un momento all'altro, avevo paura di essere andato troppo oltre, ma vedendo che lei non accennava a spostarsi avevo cercato un consenso per approfondire il bacio, consenso che non era tardato ad arrivare, le nostre lingue avevano iniziato a scontrarsi creando una danza tutta loro, Ginevra aveva portato le mani dietro al mio collo, inizinado ad accarezzarmi con la punta delle dita la nuca,-non lo poteva sapere ma aveva trovato il mio punto debole immediatamente,come se fosse destino- le mie mani erano sempre sui suoi fianchi e la stringevano a me, quando ci eravamo staccati per bisogno di respirare l'avevo guardata per qualche istante negli occhi, volevo capire se si fosse pentita di quello che era successo, non notando niente avevo agito d'impluso prendendola per mano e dirigendomi verso la spiaggia lì vicina, deserta a causa dell'ora tarda
Continuavamo a baciarci, con desiderio ma misto a dolcezza, ero poi sceso sul collo lasciandovi baci mentre lei aveva iniziato ad accarezzarmi la schiena prima da sopra la maglietta e poi oltrepassando il tessuto, dove passavano le sue mani era come se venissi marchiato a fuoco, sapevo che non sarei riuscito a fermarmi se avessi continuato e non volevo fare qualcosa che lei non voleva, così avevo puntato il mio sguardo nel suo per cercare di capire cosa volesse davvero, una volta trovata una risposta positiva avevo accarezzato le sue gambe dai polpacci fino ad incontrare l'orlo del suo vestito per poi alzarlo e toglierglielo, una volta tolto di mezzo qull'inutile pezzo di stoffa, spinto da un istinto puramente primitivo e quasi animale sono tornato sulle sue labbra baciandola con avidità mentre avevo ripreso ad accarezzarle i fianchi, quei fianchi perfetti che da tutta la sera mi stavano facendo impazzire e la cui pelle ora potevo sentire direttamente a contatto con la mia, sotto le mie dita, nel frattempo lei mi aveva tolto la maglia per poi passare ai jeans, mi ero staccato da lei giusto il tempo di liberarmene del tutto per poi riprendere a baciarla mentre con le mani le accarezzavo il seno, poi le mani erano state sostituite dalle labbra e dalla lingua, Ginevra aveva le mani tra i miei capelli e li stringeva sempre di più, il rigonfiamento nie miei boxer era palese e premeva contro la sua gamba cercano un po' di sollievo, e sentire i suoni provocari dal piacere che stava provando mi aveva fatto eccitare ulteriormente, ormai non ce la facevo davvero più, così mi ero affrettato a liberarci anche degli ultimi indumenti rimasti per poi però ricordarmi di una cosa che mi aveva fatto bloccare: non avevo alcuna protezione dietro, non ne portavo mai, lo reputavo inutile, così fissandola improvvisamente negli occhi le avevo detto "Non ne ho neanche uno dietro" ero sicuro avrebbe capito a cosa mi riferivo.. la desideravo in modo atroce, ma se non avesse voluto avrei rispettato la sua decisione, non volevo certo rischiare di metterla nei casini, non me lo sarei perdonato, ma fortunatamente lei, anche se con il respiro corto, mi aveva risposto "Non serve, prendo la pillola" me l'aveva detto guardandomi negli occhi e nei suoi potevo leggere che era sincera, e poi non aveva senso mentirmi su una cosa importante come quella, soprattutto perchè sarebbe stata lei a poterci rimettere maggiormente, avevo deciso di crederle e dopo aver ripreso a baciarla, accarezzandole il viso e il collo, ero entrato in lei lentamente, sia perchè non volevo farle male sia perchè volevo godermi ogni istante dell'unione dei nostri corpi, una volta entrato ero stato sopraffatto da una sensazione di piacere che da tempo non provavo, una sensazione che andava al di là del puro piacere fisico, dopo essere rimasto fermo per qualche istante, durante i quali non avevamo comunque cessato di baciarci, avevo iniziato a muovermi in lei iniziando così la danza più vecchia del mondo, le baciavo il viso, il collo, tracciando un persorso immaginario che andava dalla clavicola al lobo e ritorno... vederla ansimante e in preda al piacere sotto di me era una sensazione impagabile, i movimenti dapprima lenti erano diventati veloci e sconnessi, entrambi stavamo per arrivare all'apice ed infatti poco dopo ci eravamo liberati e per poco ero riuscito a trattenermi dal dire il suo nome, ancora uniti e con il respiro affannato ci eravamo baciati di nuovo, ma questa volta c'era solo dolcezza, poi mi era venuto naturale sdraiarmi di fianco a lei andando poi a cingerle la vita con un braccio avvicinandola a me, prima che mi rendessi conto di quello che avevo davvero fatto avevo già pronte mille scuse per quel gesto forse troppo intimo che mi ero concesso, ma lei aveva appoggiato la testa sulla mia spalla e mi aveva abbraccito a sua volta, così eravamo rimasti ancora un po' lì a coccolarci come se avessimo una storia da anni invece che esserci conosciuti meno di quattro ore prima...
Poi, dato che comunque eravamo in luogo all'aperto, pubblico, e sarebbe potuto anche arrivare qualcuno e l'umidità della notte si faceva comunque sentire, ci eravamo rivestiti ed insieme ci eravamo incamminati di nuovo verso il locale, ed una volta arrivati all'entrata sapevamo che ognuno dei due doveva tornare dai propri amici ma volevo sentirla ancora una volta mia, così l'avevo fermata prima che varcasse la soglia e le avevo detto "Aspetta"' quando si era voltata mi ero avvicinato a lei e avvicinando lentamente il mio viso al suo l'avevo baciata per l'ennesima volta, per poi sorriderci una volta terminato il bacio; poi ognuno era tornato dai propri amici

Questo era successo due mesi fa, da allora avevo sempre avuto in testa lei, solo lei, era diventata un chiodo fisso tra i miei pensieri, ogni tanto -come stava accadendo anche quella notte- ci ripensavo, ripensavo alla sua risata, ai suoi occhi, al suo profumo, da allora non avevo più provato interesse per nessun'altra ragazza, e mi chiedevo se per lei fosse lo stesso oppure se si fosse già dimenticata di tutto...
Anche se ero tornato in quel locale non guardavo più nessuna, non riuscivo nemmeno a divertirmi più di tanto, finendo così col preferire, a volte, di rimanere a casa...
Ero cambiato, e non ero l'unico ad essersene accorto, anche il mio migliore amico,Marco,aveva notato che avevo qualcosa di diverso, così come anche la mia famiglia... L'unica persona che poteva risolvere i miei problemi e i miei pensieri era proprio colei che ne era la causa: Ginevra
Così quella sera avevo deciso, non potevo restarmene lì a non far niente, la volevo rivedere
Avevo chiamato Marco e gli avevo detto "Devo trovarla"


E questo era il secondo e ultimo capitolo... Dato che sono i pensieri di un uomo,non so se sono riuscita a renderli bene, spero di sì, ma se qualcuno ha qualche osservazione non esiti a dirlo
Ho visto che il primo capitolo ha avuto davvero molte visualizzazioni,e vi ringrazio di cuore per questo, solo...che praticamente quasi nessuno ha lasciato il proprio parere... Anche se scrivo dando voce a quello che mi frulla in testa mi farebbe piacere confrontarmi...Anche se sono critiche...Non mordo nessuno :)
Ad ogni modo... Grazie a coloro che la leggeranno
A presto   <3

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2338790