Di nuovo TU

di DarkAkiko
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Primo Capitolo (MODIFICATO) ***
Capitolo 2: *** Secondo Capitolo (modificato) ***
Capitolo 3: *** Terzo Capitolo (Modificato) ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** capitolo otto ***
Capitolo 9: *** AVVISO CAPITOLI MODIFICATI ***



Capitolo 1
*** Primo Capitolo (MODIFICATO) ***


Buongiorno, mi soffermo un attimo qui per parlavi (non odiatemi)
come detto in precendeza (che poi sarebbe l'ultimo capitolo pubblocato della storia) ero e sono intenzionata a revisionare i vari capitoli. 
L'opera è appena iniziata :D 
Spero vi piaccia, vi lascio al capitolo, ditemi che ne pensate se vi va, e se preferivate la vecchia alla nuova versione 
Grazie dell'attenzione 
DarkAkiko



Primo Capitolo
(capitolo modificato 27-12-16)

 
Sana stava chiudendo la valigia quando la sua amica Fuka la chiamò per sapere se fosse pronta, dovevano andare a casa di Tsuyoshi e Aya, che nonostante il fatto avessero appena ventuno e vent'anni, già convivevano, ma del resto stavano insieme fin dai tempi delle elementari.
Il non troppo numeroso gruppo di amici aveva prenotato tempo addietro una vacanza, di circa due settimane, al mare, nel pieno dell’estate, e sarebbero dovute partire da lì a breve.
-Si, eccomi sono pronta- disse Sana, scendendo le scale –Andiamo dai due diabetici- continuò scherzando sul fatto di quando i loro due amici potessero essere zuccherosi il più delle volte, detto ciò uscirono di casa, dopo una decina di minuti arrivarono al punto d’incontro, e scoprirono di essere in ritardo, dato che tutti erano già presenti.
 
-Alla buon’ora- disse Sakura, maniaca perfettina che odiava sia i ritardi che i ritardatari, tuttavia era una ragazza davvero simpatica che conobbero qualche anno prima e da allora strinsero una bella amicizia, sia con lei, sia con il suo ragazzo Yuri, per fino quel ragazzo che da sempre trovava difficile relazionarsi ad altri, anche se tuttavia col tempo le cose erano cambiate, li trovava passabili.
-Scusa Saku- si scusò Sana, dopo aver salutato i suoi amici, tutti meno uno, in realtà
-Giorno Hayama- un saluto freddo, gelido quasi.
-Giorno- Ma come riuscivano ad essere cosi freddi l’uno con l’altro, dopo tutto quello che avevano passato, era un mistero per tutti loro: si erano lasciati, e non nel migliore dei modi, ma arrivare per fino a non parlarsi, se non per qualche raro e freddo ‘buongiorno’,  si erano lasciata da “un’infinità di tempo” o così Rossana definiva sei o sette mesi, che non erano passati nel migliore dei modi per lei: nessuna malattia della bambola, no, solo tanta, troppa malinconia : dei suoi baci, delle sue mani, di lui, dei loro litigi, del loro volersi bene o meglio del loro Amarsi.
Tuttavia la ragazza si fece coraggio, sarebbe riuscita a superare anche questa vacanza con la solenne promessa di far morire il biondo di rabbia e gelosia, cercando di essere una stronza con la laurea.
 
-Allora vogliamo partire?- propose Yuri
-Direi di si- concordò Rei, il ragazzo di Fuka; così gli otto ragazzi salirono in macchina e partirono, alla guida vi era il motociclista del gruppo: il biondo Akito, e al suo fianco Sana, costretta dagli altri, in quanto le coppiette volevano stare vicine. Dopo una mezz’oretta tutti in quell’abitacolo stavano dormendo, tranne Sana, che doveva tenersi sveglia pe far compagnia al guidatore, ma del resto, dormire in quella situazione dove la tensione poteva essere tagliata con un coltello ed essere percepita perfino da un’ameba, era quasi impossibile.
-Svegliali- le ordinò Akito, ma data la sua frenata non proprio dolce, non ce ne fu bisogno
-Non è la tua moto Akito-
-Già- commentò lui con molta sufficienza, così scesi dalla macchina presero i bagagli e si diressero verso l’entrata dell’albergo e salirono, dopo il check-in, sul piano riservato interamente a loro, che comprendeva quattro camere da due.
 
-Come vogliamo dividerci?- chiese Aya, i sei ragazzi in effetti erano abbastanza preoccupati, in fondo Akito e Sana non stavano più insieme, giustamente le tre coppiette volevano stare insieme, ma non volevano certo far sentire a disagio gli altri due
-Sentite, non vi fate problemi, è ovvio che vogliate stare nella stessa camere, il che è perfettamente normale e comprensibile. Io e Hayama staremo nella stessa camera, del resto, non dobbiamo restare in camera tutto il giorno, anzi il contrario- disse facendo l’occhiolino, ma in realtà nella sua mente si stava maledicendo da sola, sapeva che sarebbe stato l’inizio della fine.
-Sicura Kurata? Non vorrei mi saltassi addosso-
-Suppongo il problema sia inverso Hayama-  disse, senza nemmeno degnarlo di uno sguardo, togliendosi la maglia e rimanendo con un top nero, per poi dirigersi verso la camera.
 
Dopo tre quarti d’ora, i ragazzi si ritrovarono nella hall dell’albergo, avevano perso tempo solo per cambiarsi e sistemare le cose nei vari armadi, pronti per un giro in città; tuttavia i loro buoni propositi vennero interrotti da un gruppo di persone che avevano riconosciuto la giovane attrice
-Oddio santo, non è possibile- imprecò a bassa voce prima di dirigersi dai suoi fan, li adorava, davvero, ma alle volta doveva passare del tempo da sola –Per quale motivo ho scelto di fare l’attrice?-  si autocommiserò
-Buongiorno Ragazzi- disse appena raggiunse il gruppo di persone, con il quale fece un paio di foto e scambiò qualche parola –Posso chiedervi un piccolo favore?- disse quasi disperata
-Ma certo signorina, dica pure- rispose la più anziana del gruppo
-Sono in vacanza con dei miei amici, e vi sarei davvero grate se non faceste parola con nessuno della mia presenza qui, avrei bisogno di un po’ di tranquillità-
-Oh ma si figuri, non si preoccupi e si goda la sua vacanza-
-Grazie mille- disse allontanandosi ed avvicinandosi al suo gruppo di amici, che s’incamminò verso il centro città, anche se in realtà in quel momento stavano costeggiando il mare, appoggiati ad una ringhiera osservando il mare e i suoi colori, stupendi specialmente al tramonto.
-Tutto bene Sana?-
-Davvero stupendo- si limitò a rispondere
-Assolutamente-  tuttavia quel momento di pura pace interiore venne interrotto dallo squillare del telefono di Rossana, la quale imprecò mentalmente, nessuno le concedeva un attimo di pausa
-Pronto? Chi è? Oh Nao, come va?- Ormai Naozumi si era arreso con lei, con la convinzione che non ci sarebbe stato mai nessun’altro per lei se non Akito Hayama, o meglio “il biondo” come lo definiva lui, e d’allora divennero ottimi amici, praticamente due fratelli, ed ora il ragazzo era fidanzato con una certa Nathalie, conosciuta durante il suo ultimo viaggio a New York.
-Hey Sana?- la chiamò Fuka, appena attaccò la chiamata –Andiamo a fare shopping uno di questi giorni?-
-Mi pare ovvio- ma a tale risposta seguì il generale dissenso dei ragazzi
-Ancora?-
-Non è possibile-
- Ma dove la trovate tutta quest’energia?-
-Mi dite chi vi ha interpellato?- li ammonì Aya
-Non ho parole- dopo aver perso un’altra oretta girando per la città e spettegolando di vari argomenti, decisero di tornare in albergo: le ragazze avevano organizzato una bella serata in camera di Aya a base di alcool, riviste e gossip, all’insaputa dei ragazzi.
 
-Signorina Kurata? C’è una lettera per lei- l’informò la receptionist, porgendole la busta bianca
-Grazie mille-
-Chi te la spedisce?-
-O Rei o mia madre, ma credo più la prima opzione- detto questo salì in camera, posò la lettera sulla scrivania e si sedette, dopo qualche secondo l’aprì e si ritrovò un biglietto con quattro parole scritte sopra e una carta prepagata
-Una Prepagata? Ma ne ho già una- disse osservando quel pezzo di plastica, alchè decise di leggere il biglietto –“Ho pensato volessi fare shopping, considerato che venerdì hai una Prima. Vedi di andarci Rossana.” Io lo ammazzo. Cosa non capisce del concetto vacanza?-  disse buttandosi sul letto
-Ma non avevi detto che non volevi dormire?- 

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Capitolo 2
*** Secondo Capitolo (modificato) ***


L'opera di modifica continua :)
Spero vi piaccia, vi lascio al capitolo, ditemi che ne pensate se vi va :)
Se avete qualche dubbio o altro non esistate a chiedere :)
In ogni caso secondo me non vi conviene andare avanti nella lettura, a breve il progetto di rivisitazione sarà ultimato 
Ogni volta che modifico un capitolo, pubblico un piccolo avviso, in modo tale che chi segue la storia possa saperlo :)
Ah, ho fatto un'ulteriore modifica: i personaggi hanno venti / ventuno etc anni (perdonate ahah) 
DarkAkiko


Secondo Capitolo
(capitolo modificato 02-01-2017)
 
In quel momento Sana si buttò sul letto, Rei non le permetteva neanche una volta di godersi in pace una vacanza se di mezzo vi era il lavoro, o ancora peggio una prima alla quale era costretta a partecipare.
-Ma non avevi detto che non volevi dormire?-  le chiese con scherno Akito
-Infatti, l’ho detto. E non ne ho intenzione-
 -Ma se già ti sei buttata a peso morto sul letto- disse con fare ovvio
-Forse perché Rei non mi lascia in pace e mi fa esasperare se di mezzo vi è il lavoro. Ma poi a te che interessa?-
-A me, proprio nulla, ma ti sei stesa sul mio cellulare, e lo rivorrei indietro- disse tendendo la mano, anche se in realtà pensava che quella ragazza lavorasse troppo, e in effetti lui e Rei si erano scontrati non poche volte su quest’argomento; in quel momento però bussarono alla porta e Sana si alzò di scatto, per aprire la porta dietro alla quale si trovavano Sakura e Fuka, ed Akito colse l’occasione per riappropriarsi del suo telefono
-Sana, dai andiamo da Aya-
-D’accordo- acconsentì prima di prendere una borsa ed uscire dalla camera, per dirigersi in quella affianco

-Ce ne avete messo di tempo! Pasticcino, vedi di uscire- sentendo quel nomignolo Sana fece una faccia quasi schifata, i due erano diabetici, nonostante lei fosse una ragazza romantica, ma le venne anche in mente quelle mille volte che il suo ex fidanzato li mandava al diavolo per tutto quello zucchero, a volte non gli dava neanche il tempo per salutarsi, proprio per evitare quella roba diabetica; una volta mandato via il ragazzo, le quattro si buttarono sul letto per una serata molto divertente a base di gossip e riviste.
-Sana, in camera tua si gela, e non di certo per la temperatura!- commentò Fuka mangiando del gelato
-E’ vero, l’ho notato anche io, sei sicura di voler stare in camera con lui?-
-Ma si certo ragazze, tranquille, è strano, ma va tutto bene- disse con il suo solito atteggiamento positivo e vivace, ma appena finì di parlare la porta si aprì e vi si presentarono due ragazzi : Yuri e Rei, che avevano minacciato precedentemente il povero Tsuyoshi, ma la loro improvvisata non fu gradita dalle ragazze che li fulminarono, come potevano solo permettersi di interrompere la loro serata?!
-Allora siete qui! Ci stavamo preoccupando-
-Si siamo tutte sane e salve. Ora potete scegliere: uscite di qui e fate quello che volete o uscite di qui e non ci disturbate-
-Abbiamo capito l’antifona Sana, andiamo via!- così Yuri, forse il più democratico tra i ragazzi, trascinò Rei via da lì
-Quindi ti sta bene?- chiese Aya, tornando al discorso precedente      
-Si, mi va bene, anche se equivale ad un suicidio, è strano averlo a cinque centimetri da me la notte e sapere che non stiamo più insieme-
-Già immagino-
-Ancora non mi è chiaro il motivo per il quale vi lasciaste. Fu una doccia d’acqua gelata-
-Siete due anime gemelle. Prima o poi tornerete insieme- disse Aya, la più romantica del gruppo, in fondo conosceva quei due fin dal primo anno di elementari e sapeva quante ne avessero passate insieme.
-Che dite, leggiamo quale rivista?- chiese Sakura, per cambiare argomento, buttando sul letto una decina di riviste che vennero prese di assalto dalle ragazze che commentavano ogni singolo articolo, fin quando le loro chiacchiere vennero fermate dalla risata di Rossana

-Si può sapere perché ridi?- chiese Fuka, incuriosita
-Vedete questo?- chiese retoricamente Sana, girando la rivista e indicando un ragazzo
-Questo gran bel pezzo di ragazzo dici?-
-Si direi che quei suoi addominali li abbiamo notati-
-La volete smettere e badate a quello che ho da dirvi?-
-Avanti parla, perché stavi ridendo? E che c’entra lui?-
-Oh lui c’entra eccome! Mesi fa io e lui siamo andati a letto insieme e qua sopra stanno scritte un mucchio di cavolate, quel ragazzo sa mentire bene- disse più che altro tra se e se, ma la sua prima affermazione provocò un mancamento alle altre: lei era sempre e solo stata con Akito, e sembrava impossibile che fosse stata con altri ragazzi.
-Sana!  Che hai fatto?-
-Okay più chiaro, io e lui abbiamo fatto sesso mesi fa-
-Non ci posso credere-
-Non ho parole-
-Non ditemi che voi non fate sesso con i vostri ragazzi, perché so benissimo che non è così- disse con un sorrisetto malizioso sul volto
-Appunto i nostri ragazzi. Non il primo che passa-
-Non osare comportarti da puttana adesso eh-
-Sakura!- la rimproverò Fuka –Invece secondo me ha fatto benissimo! Non è più fidanzata e ha bisogno di godersi la sua età, se non lo fa adesso quando?-
-Okay passata la parte sconvolgente- disse Sakura –Dicci, com’è a letto?-
-Sakura! Sei tremenda- le disse Aya –Però, uffa, adesso sono curiosa anche io-
-Non ci possiamo lamentare- rispose la ragazza con un sorrisetto sulle labbra
-Meglio o no di Akito?- quella domanda sorse spontanea, era il loro unico metro di giudizio
-Meglio di Hayama dici? No, nessuno è migliore di lui- rispose schiettamente lei, in un commento che alla fine non le portò tristezza.
-Come avevamo pensato!-
-Siete tremende. Ah e comunque lo rivedo venerdì, alla Prima, alla quale dovrò partecipare-
-Ma è dopodomani!-
-Fammi indovinare la cosa si ripeterà?-
-Penso proprio di si!-  
Le ragazze continuarono così tutta la sera, tra gelato, vino e riviste, e poi con un’amica attrice i colpi di scena erano assicurati, sapeva sempre tutto, prima e meglio, e anche l’impossibile alle volte.
 
Quando i ragazzi tornarono, le trovarono ancora beatamente a parlare tra di loro, si stavano davvero divertendo, e quindi decisero di lasciarle in pace, prima o poi sarebbero tornate, o quanto meno lo speravano.
Loro, invece, avevano passato la serata in un locale, a bere e a parlare tra di loro, e come le ragazze anche loro avevano riscontrato il nervosismo che vi fosse tra i due, forse, avevano sbagliato a fare quella vacanza, si certo, Sana con le ragazze si divertiva e lo stesso valeva per Akito, ma costringerli a quella vicinanza, era davvero crudele.

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Capitolo 3
*** Terzo Capitolo (Modificato) ***


Work in progress :)
Spero vi piaccia, vi lascio al capitolo, ditemi che ne pensate se vi va :)
Se avete qualche dubbio o altro non esistate a chiedere :)
In ogni caso secondo me non vi conviene andare avanti nella lettura, a breve il progetto di rivisitazione sarà ultimato 
Ogni volta che modifico un capitolo, pubblico un piccolo avviso, in modo tale che chi segue la storia possa saperlo :)
Devo dire che sono soddisfatta di questo capitolo u.u
DarkAkiko



Terzo Capitolo
(capitolo modificato 03-01-2017)

 
La mattina del venerdì le ragazze uscirono pe far compere, e per consigliare alla loro amica cosa mettersi la sera per la prima di un film, dove avrebbe incontrato Lucas, alla fine optarono per un abito corto nero, con la gonna in tulle, e lo scollo a cuore.
-Allora vado ragazze-
-Sei bellissima tesoro- si complimentò Aya
-Allora che hai deciso di fare con Lucas?-
-In verità non lo so, ma se capitasse qualcosa, non me ne pentirei-
-Fa quello che ti senti amica mia- l’incoraggio Sakura, poco dopo la ragazza lasciò l’albergo a bordo di una macchina nera con vetri oscurati, e un’ora più tardi arrivò all’evento, dove, subito dopo una breve intervista, incontrò il ragazzo: il quale intratteneva amabilmente una conversazione con altri esponenti dell’ambito televisivo.
-Hey Sana, sei arrivata! Temevamo che non saresti venuta!- la salutò Yurika, una ragazza con la quale aveva collaborato durante un film
-Avrei voluto, sono sincera, dovrei essere da qualche parte con le mie amiche adesso ed invece eccomi qui. Il lavoro ci chiama- disse scherzando
-Ciao Sana, stai benissimo sta sera- affermò Lucas
-Ciao Lucas, come stai?-
-Bene grazie-  per tutta la durata della cerimonia i due sedettero distanti, anche se non mancarono sguardi complici, soprattutto da parte di Lucas che non le aveva tolto gli occhi di dosso per un solo secondo, e alla ragazza le sue intenzioni furono subito chiare, di sicuro non potevano essere fraintese neanche per errore, e lei si chiese se fosse un errore andare di nuovo a letto con lui, ma alla fine si rese conto che non poteva esserci alcun male, infondo non doveva dar conto a nessuno, e aveva voglia di divertirsi.
 
Dopo aver passato il resto della serata insieme, dopo la visione del film, verso le tre di notte, quando ormai tutti stavano tornando a casa, Lucas, la portò a casa sua
-Abbiamo intenzione di compiere lo stesso errore?-
-Evidentemente questo errore ci piace-
-Forse è un errore divertente- constatò lei
I due appena arrivati nell’appartamento si diressero in camera di Lucas, e iniziarono a spogliarsi, nei loro gesti non c’era niente di dolce o romantico, niente amore o cose del genere, solo passione e voglia di divertirsi, attrazione fisica e niente più; Lucas non era uno da storie serie, e Sana non era pronta ad amare qualcun altro o solo provare a starci insieme, aveva superato la rottura con Akito, quello certo, ormai non ci soffriva neanche più.
 
-Che ore sono?-
-Sono le otto- rispose Lucas, mentre Sana si rivestiva
-Oh, mi chiami un taxi?-
-Detto fatto- così il ragazzo prese il telefono e compose un numero, tra una decina di minuti sarebbe arrivato un taxi, che avrebbe atteso l’attrice sotto l’appartamento del ragazzo
-Bene Lucas, io vado-
-Alla prossima-  rispose lui ammiccando esplicitamente,
-Sei sempre il solito, ciao- disse lei deridendolo amichevolmente, si sentiva bene e non era per niente pentita della sua scelta, anzi anche piuttosto soddisfatta.
Ora però si trattava di affrontare un altro problema: i giornalisti.
-Buongiorno- salutò lei entrando in macchina
-Buongiorno, dove la porto?-
-Al Sea Dream-
-Capito- il taxista mise immediatamente in moto la macchina, e poteva stare al sicuro in quel piccolo abitacolo, in quanto il ragazzo chiese esplicitamente un taxi coi vetri oscurati, unico mezzo pubblico di trasporto anti paparazzi.
Una volta arrivata davanti l’hotel si guardò bene intorno, e dato che non v’era anima viva, corse all’interno molto rapidamente, e altrettanto rapidamente raggiunge il suo piano, ma neanche avessero una sfera di cristallo, le sue amiche uscirono dalle proprie camere e al seguito anche i loro fidanzati, i quali la guardarono e di tutta risposta Sana fece spallucce, il che per le sue amiche poteva significare solo una cosa
-Sana la Nazionale!- le urlarono in coro
-Posso cambiarmi prima?-
-Tu hai intenzione di andare in camera combinata così? Con Akito in camera?- le chiese Rei sbalordito, ma di tutta risposta la sua ragazza le diede una bella spinta in quella direzione.
-Fammi capire quale sarebbe il problema?- ma proprio in quel momento la porta della sua camera di aprì, e ne uscì un Akito piuttosto infastidito ed assonnato
-C’è chi vorrebbe dormire. Ma a quanto pare la cose non è concessa-
-Scusa Akito- disse Aya, Sana invece non gli diede corda, anzi entrò nella sua camera con molta no-calanche, la porta venne richiusa immediatamente e degli occhi di ghiaccio si scontrarono con degli occhi di fuoco
 
-Dov’è  che saresti sparita questa notte?-  le chiese Akito visibilmente infastidito dalla cosa
-A te cosa importa?-  rispose lei stizzita dall’atteggiamento del ragazzo –E comunque ad una prima-
-Si certo, fai prima a dire a casa di chissà quale ragazzo a scopare-
-Certo, e questo lo deduci da?-
-Guardati allo specchio, sembri una troia per come stai conciata-
-Sei serio Akito?- era la prima volta dopo tanto tempi che pronunciava il suo nome, e di certo non sperava in una situazione del genere -A questo punto meglio essere una troia che stare con un bastardo come te-  quasi urlò, per poi sbattere la porta del bagno ed infilarcisi dentro.
Come solo ha potuto pensarla una cosa del genere?! E con quale coraggio dirla.
 
Dopo una mezz’oretta andò in camera di Aya, dove sapeva che la stessero aspettando, in quanto volevano il resoconto della serata, mentre Akito già dal momento in cui Sana si rifugiò nel bagno, uscì dalla camera per raggiungere Tsuyoshi, il quale aveva uno sguardo a dir poco omicida, ma non era il solo.
-Sana allora? Com’è andata con quel Lucas?-
-Oh beh con lui bene- rispose, anche se si potesse facilmente intuire che qualcosa non andasse, che non stesse bene, e le sue amiche sapevano bene a cosa imputare quello stato d’animo
-Sana, io non credo che Akito pensi una cosa del genere-
-Si lo penso anch’io Saku-
-Sta di fatto che l’ha detto, e non mi sarei mai aspettata una cosa del genere, non da lui-
-Io credo che ti chiederà scusa-
-Saranno state parole buttate là a caso-
-Tutta colpa della gelosia-
-Credi sul serio che lui sia geloso? Non stiamo più insieme. Non c’è motivo-
-Sarò sincera- disse Fuka, prendendo un grosso respiro prima di continuare a parlare –Per come la vedo io, e credo sicuramente anche tutti gli altri, voi due non avete smesso neanche per un solo istante di amarvi, non avete neanche mai pensato ad un’eventualità del genere-
-In effetti l’hai ammesso anche te che non sei pronta a stare con un altro ragazzo, né ad amare di nuovo qualcuno-
-Sei ancora innamorata di lui, e credo che non sarà mai diversamente-
-Voi lavorate troppo di fantasia- fu la risposta secca di Rossana
-Puoi mentire a te stessa ma non a noi-
 
Nel frattempo Akito si era recato in camera del suo migliore amico, col la voglia di spaccare qualcosa, ma i suoi amici non migliorarono di certo la situazione, anzi tutti e tre lo guardavano in malo modo, ma in realtà, il biondo se l’aspettava.
-Non fate quelle facce-
-Scusa quali facce? -
-Falla finita Yuri-
-No Akito falla finita tu. Ti stai comportando di merda con la tua ragazza- forse quello di Rei fu solo un piccolo lapsus, o forse lo disse appositamente
-Io e lei non stiamo insieme Yuri, non è la mia ragazza e non è niente per me va bene? Facciamola finita con questa storia grazie-
-Sei davvero un coglione Akito-
-Se avete intenzione di farmi la predica, allora ci si vede- disse alzandosi dalla sedia sulla quale si era seduto, per una volta stava per ammettere di aver fatto un errore, e che forse non pensava realmente quella cosa, insomma, non l’avrebbe mai pensato, è vero che non stavano più insieme, ma non avrebbe mai offeso così gravemente quella ragazza, forse si disse, c’era qualcosa di più.
Akito sapeva di essere uno complicato, orgoglioso, stronzo e non poco, introverso, aveva forse tanti difetti, anche se Sana li aveva amati tutti, ma non era il tipo che mentiva, no, non aveva questo difetto, e soprattutto non mentiva a sé stesso.
 
-Akito, dove stai andando? - lo chiamò il suo migliore amico, avvicinandosi e chiudendo la porta della camera, aveva in effetti un'idea su come sarebbe andata a finire la questione
-Me ne vado a correre, meglio che stare con voi a questo punto-
-Akito, che stai combinando?-
-Credi non sappia di aver fatto una stronzata? Non sopporto l’idea che qualcun altro le possa mettere le mani addosso Tsu, è una cosa che non riesco a sopportare. Solo l’idea mi manda il sangue al cervello-
-Tu la ami ancora- disse Rei, ma non era una domanda, più che altro un'affermazione, un ragionamento, un'informazione dedotta
-Credi sul serio che abbia mai smesso?- 
-Allora riprenditela-
-Non è così facile Yuri- disse con l’amaro in bocca Tsuyoshi, ben consapevole di quanto le cose tra i due fossero state complicate alle volte
 
In quei momenti, mentre i ragazzi parlavano tra di loro, un volto nuovo arrivò all’ hotel, chiedendo, con la massima urgenza della signorina Kurata.
Lucas.
 

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Capitolo 4
*** capitolo 4 ***


Capitolo quattro
 
E mentre quattro ragazze parlavano senza sosta,manco stessero facendo la radiocronaca di una partita di calcio,Tsuyoshi, Yuri e Rei andarono da Akito
-Cosa volete voi tre?Lasciarmi dormire no eh?- prese il suo cuscino e lo lanciò in faccia ad uno dei tre,non sapeva neanche a chi,voleva solo dormire
-Akito!Ma ti rendi conto di quello che hai detto a Sana si?-
-Siete venuti qui per farmi la predica?!So perfettamente cosa ho detto- si alzò dal letto, con lo sguardo che aveva poteva uccidere chiunque
-E?-
-E cosa?-
-No ci rinuncio,cazzo Akito non so se hai compreso il peso delle parole che hai usato.Cazzo quella è Sana,la tua Sana.-
-Yuri non è mia- Davvero?L’ho detto seriamente?!
-E non è tua per quale motivo?-
-E’ passato del tempo,chi se lo ricorda più. Ma lo volete capire si o no,che non me ne frega niente di lei?- sentirono la porta aprirsi e si voltarono tutti,in quel momento entrò Sana

-Sono un’attrice non il papa!Perchè mi fissate?- Ma che vogliono?
-Chiedetelo a lei,magari se lo ricorda- Eh? Cosa?
-Che cosa?-
-Nulla Sana nulla.-
-Tutti strani voi- Bah si capiscono solo loro...e poi siamo noi quelle complicate?
-Stavamo solo parlando di Akito,e di quanto fosse stupido alle volte-
-Posso darvi una mano: stupido orgoglioso testardo stronzo geloso rompicoglioni ho già detto stronzo?Ma non alle volte...sempre-

-Devo dire che gli vuoi bene Sana...- Ormai si trovavano tutti lì perfino Aya Fuka e Sakura,che aveva appena parlato
-Oh voi non immaginate quanto. Senza di lui non potrei vivere-
-Lo so Sana,inutile che me lo ripeti- Sana si avvicinò ad Akito,che era seduto sul letto
-Sai cos’è il sarcasmo vero?- si rialzò dando le spalle a quello stronzo idiota di Akito
-Noto che ti ricordi bene il mio carattere- Ti conosco come nessun altro

-Ho sprecato cinque anni della mia vita appresso a te- Sprecato? E’ da vedere

-Noto che l’amore è nell’aria- rise sarcastica Fuka
-Che dite di andare in spiaggia?-
-Mmm..io resto a dormire-
-Oh andiamo Akito!E’ mai possibile?-
-Okay io vengo,lascialo stare,pover uomo,è stanco chissà chi si è scopato la notte scorsa-

Prima che potesse scoppiare una vera e propria guerra Sana si chiuse in bagno e tutti uscirono da quella camera,che sembrava essere diventata il centro del mondo,per andarsi a preparare,ovvio, se no starebbero ancora lì, perché per quanto fosse snervante,stressante il fatto che Sana e Akito si parlassero a stento o si mandassero a fanculo ogni tre e quattro,era terribilmente divertente vedere come quella ragazza tenesse testa ad quel menefreghista,stronzo patentato di Akito.
Si ritrovarono dopo una decina di minuti fuori all’albergo,tutti meno Sana

-La solita ritardataria- sbottò Sakura
-E’ fatta così ci sta poco da fare,anche se ultimamente è più puntuale-
-Le ho mandato un messaggio ma non ha risposto-
-E’ strano vive con il telefono in mano- commentò Rei
-Scusatemi,sapete dove posso trovare Rossana?-  si avvicinò al gruppo di amici un ragazzo biondo con gli occhi azzurri, le tre ragazze si scambiarono un’occhiata,e per poco non scoppiarono a ridere,eh già l’avevano proprio riconosciuto:il ragazzo della rivista

Lucas

-Ehm..si siamo suoi amici...-
-Sta nella stanza 203...-
-Per tua sicurezza ti conviene bussare prima...- l’avvertì Tsuyoshi
-Okay- appena entrò nell’albergo,le ragazze scoppiarono a ridere
-Ma guardate un po’ a Sana- fu il commento dei tre ragazzi
-Ancora meglio che in foto!- quello delle ragazze,susseguito da una risata complice e la gelosia dei tre
-Ehy voi tre...vi ricordate si di essere fidanzate...-
-Si si ce lo ricorderemo...-
-Forse...- aggiunse Fuka,mentre corsero verso la camera di Sana... convinte che lo spettacolo stava per cominciare
-Akito,Sana e Lucas-
-Chi ha i popcorn?Meglio di un film!-

Si lo so..lo so sono in un ritardo madornale chiedo venia :/ *perdonatemi* 
allora che ne pensate? fatemi sapere <3

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Capitolo 5
*** capitolo 5 ***


Capitolo cinque


-Sana sono Lucas- il ragazzo bussò come da consiglio di Tsuyoshi,la porta si aprì e di fronte a lui si trovò un ragazzo biondo con gli occhi più belli di questo mondo,degli occhi dove ti puoi perdere,quegli occhi ti fanno innamorare...gli occhi di chi ne ha passate tante,di chi si è sempre rialzato senza problemi,gli occhi di Akito insomma...

-Hayama!Oh ciao Lucas!Vieni entra- e così Lucas entrò in quella camera
-Scusami,non far caso a quel coglione di Hayama...A proposito perché non esci?Nè Hayama?-
-Con piacere Kurata-
-Chi è?-
-Un idiota te l’ho detto...piuttosto perché sei qui?-
-Ah si...il mio agente ha detto che qualche giornalista ci ha visti ieri- Sana sbiancò,sapeva bene com’erano i paparazzi,non l’avrebbero lasciata un secondo in pace,e avrebbero iniziata a tormentarla di nuovo su Akito e su Lucas,avrebbe passato l’inferno.
-Merda...- avrebbero potuto montare una storia che non sta né in cielo né in terra...e di certo loro non si potevano permettere di dire ‘’ Siamo solo andati a letto’’ ne andava della reputazione di entrambi.
-Allora ho pensato,diciamo che stavamo ripetendo il copione del nostro prossimo film-
-Non sta in piedi-
-In effetti....-
-Potremmo dire che tu ed io ci conosciamo da anni,ma non abbiamo mai avuto il tempo di frequentarci tanto,e ora con questo film,abbiamo avuto l’opportunità di riaffiorare quest’amicizia?-
-Non usare paroloni,non ti si addicono...sarebbe una soluzione,visto che non possiamo dire che stiamo insieme-
-No infatti,ci assillerebbero-
-E tanto... che si fa?....E se provi a chiedere al tuo manager qualche consiglio?-
-Scherzi?Quello è convinto che sia ancora vergine...-
-Beh...hai pur sempre diciassette anni...-
-Dopo cinque anni che sono stata con quel coglione-
-Allora è un completo idiota...E chi sarebbe questo?-
-Che te frega?-
-Beh se devo dire che siamo amici, qualcosa dovrò pur sapere non credi?-
-Lasciamo stare…- nel frattempo che i due trovano una scusa abbastanza plausibile, Akito andava o meglio raggiungeva gli altri, anche se aveva dato loro buca

-Voi tre…- disse indicando Fuka, Aya e Sakura –Dite alla vostra cara amica di non far venire in camera i ragazzi che si scopa.-
-Sei tornato ad essere geloso Akito.-
-Ma non dire cazzate, pensa piuttosto a Yuri. Vado a correre, ci si vede-
cazzo, stare nella stessa camera di Kurata sta diventando un inferno.

E così Akito inizia la sua maratona scaccia pensieri, Sana è alle prese con Lucas, e i ragazzi vanno in spiaggia per cercare di rilassare i nervi.
-Non è facile stare con quei due.-
-No affatto-
-Akito è il solito orgoglioso del cazzo.- affermò Fuka
-Sana sta facendo la stronza.- ribatté Rei
-E’ quello che si merita Akito, per trattarla sempre uno schifo-
-Perché Sana giustamente si comporta bene con lui-
-Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, lo dice anche la fisica.- continuarono a discutere per un bel po’ i ragazzi proteggendo (per quel che si può) Akito e accusando Sana (ovviamente nei limiti del possibile) e le ragazze ugual cosa, ma al contrario.
-Ragazzi fermi tutti.- le voci cessarono e tutti si girarono verso Aya –Riflettendoci, è un po’ impossibile che Sana abbia dimenticato Akito o viceversa.- tutti la guardano più che con fare interrogativo, erano curiosi di seguire questo ragionamento, che visto così inizialmente sembrava impossibile, infondo lo dicevano anche i diretti interessati : Non provo più nulla.
-Provate a riflettere. Il gruppo è rimasto lo stesso, anche dopo che si sono lasciati, quindi ogni volta che ci vediamo, anche loro si vedono, e come fai a dimenticare una persona se la vedi continuamente?- i ragazzi incominciarono ad annuire, segno che quel ragionamento stava iniziando a filare
-Non credo sia possibile- ammise Tsuyoshi -Si, ma quando chiesi a Sana se voleva venire con noi mi rispose ‘’Non credo di riuscire a sopportare anche solo la vista di Hayama ogni giorno.’’ Era incazzata, non triste- le ragazze si scambiarono uno sguardo d’intesa
-Non capite proprio un cazzo voi eh?!-
-Akito che ti disse Tsu?-
-La solita indifferenza, non mi chiese neanche se venisse Sana, tanto lo sapeva-
-Inoltre ne Sana ne Akito si sono sentiti con qualcuno, non sono stati dei santi ma..-
-E potrebbero benissimo farlo.-
-…..- I loro sguardi vagavano su ognuno di loro…
-Bisogna fare qualcosa.- disse infine Sakura

Spero di non trovare quell’emerito coglione ancora in camera, che poi vorrei proprio sapere che cazzo teneva da dire di così urgente a Kurata.

-Dio! Hayama, potresti anche bussare non credi?- lo rimproverò Sana buttandogli un cuscino addosso
-Scusa ma sai è anche camera mia, ricordi? O te ne sei dimenticata?!-
-Purtroppo per me, lo ricordo. Ma poi che c’entra scusa eh? E se mi stessi cambiando?-
-Esiste un bagno. E poi non credo che ci siano così tanti problemi visto che ti ho già vista nuda più e più volte- levati quel ghigno dalla faccia, pervertito che non sei altro.
-Stai zitto. Piuttosto vatti a fare una doccia, visto che sei andato a correre.-
-Come puoi dirlo? E comunque non c’è bisogno che tu me lo dica.-
-E’ quello che hai sempre fatto da quando ti conosco più o meno. E ora M U O V I T I !-
-Per quando esco dalla doccia, vorrei trovare il letto senza tutte quelle buste dei vari negozi.-
-Non rompere e muoviti.- E così Akito entra in bagno per fare una doccia, come gli ha amorevolmente consigliato Sana, mentre lei mette a posto i vari vestiti che ha comprato in centro una volta che Lucas se n’era andato via.

-Almeno mi hai ascoltato- Sana si girò verso Akito che decisamente aveva un aspetto migliore a quello precedente con una canotta bianca aderente sopra un pantalone nero di una tuta
-Non l’ho fatto mica perché me l’hai detto te. Odio il casino-
-Non dire cazzate, quello ordinato fra noi due sono sempre stato io, e te la casinista.-
Merda è difficile non pensare al passato quando parlo con lei.
-Okay, non hai tutti i torti, ma ti risulta che abbia mai trattato male un vestito?-
Difficile non pensare a quello che è stato se parlo con lui.
-No quello mai. Come sta Misako?-
-Sta bene, lavora ad un altro romanzo…perché?-
-Lo voleva sapere mio padre-
-E lui? Come sta?-
-Lavora-
-Lavora troppo-
-Forse si-
-E tua sorella?-
-Tutto bene anche lei, si vede con uno.-
-Geloso?-
-La vita è la sua-
-Okay- calò il silenzio in quella camera, era la prima volta dopo mesi che parlavano, senza litigare ovvio.

-Sana?- qualcuno stava bussando alla porta e quel qualcuno erano i sei ragazzi tornati dal mare, che entrarono nella camera, interrompendo quel solito silenzio nervoso
-Non ci hai più raggiunte oggi al mare-
-No infatti, dopo che è venuto Lucas me ne sono andata un po’ in giro a fare compere, ma quando siete tornati voi?-
-Capito, neanche mezz’ora fa-
-Tra poco andiamo a cena?- i ragazzi annuirono
-Il tempo di farci una doccia e ci vediamo giù?-
-D’accordo, muovetevi però- disse sorridendo Sana, una mezz’oretta dopo scesero tutti quanti nella sala da pranzo dell’hotel, per cenare, ordinato da mangiare iniziarono a parlottare tra di loro Fuka Aya e Sakura stavano raccontando a Sana della giornata passata a mare, omettendo forse qualche discussione; i ragazzi rimproveravano Akito di averli dato buca ancora

-Che dite se ce ne andiamo al lido sta sera?- propose Yuri
-Si, tanto non abbiamo nulla da fare no?-
-Con ciò vuoi dire, lasciamo ‘le ragazze a ballare mentre noi ci ubriachiamo’?-
-Precisamente Amore-
-Rei…-
-Hey, non dovreste proprio parlare voi quattro.- le quattro alzarono le mani al cielo
-Colpevoli- e scoppiarono tutti a ridere
-Allora per che ora si vuol scendere?-
-Mah andando al lido si può scendere anche fra un’oretta così ci facciamo anche un giro- propose Sakura
-Okay- acconsentirono i quattro, e cosi Aya, Fuka, Sana e Sakura si alzarono dal tavolo
-Ferme un attimo voi quattro. Ci mettete un’ora solo voi, a testa, quindi meglio se ci andiamo a preparare prima noi-
-NO!-
-Okay penso che più chiare di così non potevano essere.- e così le ragazze si andarono a preparare, quasi un’ora dopo erano tutte pronte

-Hey Tsu, io sono pronta. Puoi andare-
-Come al solito ci metti anni…Aya, sei bellissima come sempre-
-Grazie Amore mio-

-Fuka finalmente sei pronta-
-Eh già…-
-Fuka….-
-Cosa c’è?-
-Sei stupenda ma non credi di attirare troppo l’attenzione di altri ragazzi?-

-Yuri allora?-
-Wow…ehm…Saku vatti a cambiare.-
-Perché? Non sto bene?-
-Si, amore. Sei perfetta ma non ho intenzione di sopportare la vista di mille ragazzi che ti guardano-

-Kurata,hai fatto?-
-Si.- Sana aveva indossato un vestito bianco, molto attillato che risaltava tutte le sue forme, un paio di tacchi neri che la slanciavano, rossetto rosso e matita nera
Dio se è bella.

Qualche minuto dopo si ritrovarono tutti fuori le camere, le ragazze lasciarono i propri ragazzi e si diressero da Sana che le raggiunse subito, e iniziarono a parlare, impedendo ai ragazzi di capire anche solo una vocale di tutto il loro discorso, persero un’oretta in giro per il lungomare, e non per negozi, stavolta, per poi andare al lido, e come secondo le aspettative, le ragazze ballarono quasi tutto il tempo interrompendosi una ogni tanto per qualche drink, mentre i loro ragazzi le osservarono, o per meglio dire, scrutavano, tra un drink e l’altro, qualsiasi ragazzo si potesse avvicinare a loro, e stavolta con un’occhiata di traverso, senza farsi notare, saranno stati i troppi drink presi, c’era anche lo sguardo di un altro ragazzo

-Di un po’ Akito, hai visto come sta bene Sana?- e come avrei potuto non farlo, inoltre troppi ragazzi la fissano…
-Mh mh, e quindi?-
-Nulla, nulla- si fecero le tre di mattina prima che tornassero all’hotel…in taxi ovviamente, era tutti chi più chi meno, ubriachi, non persero molto tempo prima di andare nelle proprie camere per cambiarsi e mettersi a letto
-Buonanotte ragazzi- disse Sana prima di entrare in camera
-Notte-

Akito chiuse la porta della camera e si tolse la maglia
-Hayama…potresti cambiarti in bagno no?-
-Kurata hai idea di quanti ragazzi ti fissavano oggi?- le disse prendendola per i fianchi e avvicinandola a se, mentre lei diventava rossa in viso
-E..a te che t’interessa?- Guardami negli occhi Sana.
-Eri bellissima stasera.- non le diede il tempo di rispondere o dire qualsiasi cosa che la baciò, ma probabilmente saranno troppo ubriachi per ricordarselo.



Lo so, lo so sono mancata per secoli, ma ora sono tornata, allora che ne dite?

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Capitolo 6
*** capitolo 6 ***


Capitolo sesto
                     
Quella mattina il corridoio dove alloggiavano i ragazzi era particolarmente silenzioso, cosa molto strana, stanchi dalla serata passata e con i postumi della sbornia quasi di comune accordo, senza però confrontarsi, i ragazzi restarono in camera, o perché ancora tra le braccia di morfeo o perché la testa faceva troppo male, anche solo per pensare di alzarsi o pensare e basta.
 
-Amore, hai portato qualcosa per il mal di testa?- chiese, da sotto il lenzuolo Tsuyoshi, ad una Aya, impegnata a rivestirsi, svegliatasi priva di vestiti abbracciata al suo ragazzo
-Tsu io no ma Sakura si. Se vuoi vado a chiedere-
-No, preferisco che rimani qua con me, amore-  nulla si poteva fare quando Aya guardava negli occhi il suo ragazzo che le confermava sempre di più il suo amore instante per istante, giorno dopo giorno
-Sei dolcissimo amore mio. Ti Amo-
-Mai quanto io ami te amore. Tanto lo sai che sarai mia per sempre. –
-Lo spero amore-
 
Tutt’altra situazione si verificava nella stanza 5, dove non volava una mosca, e non entrava un raggio di sole, sembrava mezzanotte, quella camera che sembrava essere piena di mistero, circondava due ragazzi, a loro insaputa, una tra le braccia dell’altro.
Quando il ragazzo si svegliò sbarrò gli occhi, incredulo di tale situazione, si portò le mani in faccia, sciogliendo quello che sembrava essere un abbraccio
 
Sto uscendo pazzo con te, Kurata. Non mi stai facendo capire più nulla.
NO! Non si torna indietro, mi sto facendo problemi inutili.
IO NON PROVO PIU’ NULLA PER LEI. O almeno non dopo quello che è successo.
 
-Akito!- bussano alla porta ed Akito si alza per andare ad aprire, anche se il suo primo intento fosse quello di uccidere chiunque si ritrovasse avanti.
-Kurata sta dormendo, non me la voglio sentire, non urlare! Cosa vuoi?-
-Ah scusa, comunque mi DEVI e sottolineo DEVI aiutare!-
-Tsuyoshi… che te serve?- ormai conosceva bene il suo migliore amico e sapeva bene che quando faceva così si trattava sempre di Aya.  In bene o male sempre Aya.
-Non posso parlare qua… vestiti e vieni con me!-
-Io avrei un certo mal di testa…-
-Ti prego Akito!-  lo supplicò l’amico, in preda alla disperazione.
-Okay okay, hai qualche problema con Aya abbiamo capito dammi dieci minuti.- chiuse la porta lasciando fuori Tsuyoshi, che ormai abituato ai modi freddi dell’amico a stento ci faceva caso, dopo dieci minuti, come detto, uscì dalla porta della camera, come nuovo, maglietta aderente nera, jeans e Vans nere.
 
-Allora qual è il problema? Stavolta?- gli chiese appena fuori dall’albergo
-Le voglio chiedere di sposarmi!- Akito sbarrò gli occhi, incredulo, sapevo che le loro intenzioni fossero serie, ma mai ad arrivare a sposarsi a 18 e 17 anni!
-Non credi sia un po’ presto?-
-Io l’amo. Questo basta. Che poi ci sposiamo tra uno o due anni non m’importa voglio che stia con me per il resto della vita, perché io senza lei non posso stare. Morirei. –
-Sei serio?-
-Si cazzo! Anche tu moriresti per Sana.- colpo al cuore, ho appena perso un battito. Non diciamo stronzate per favore.
-Tsu l’idea del matrimonio ti ha dato alla testa!-
-Come se non sapessi che ieri la guardavi mentre ballava con le ragazze.-
-Invece di dire stronzate vediamo qualche anello!- così i due entrano nella prima gioielleria che trovarono
-Lo sai che finiremo sta sera?-
-Non m’importa.-
 
Nel frattempo anche la nostra Sana si sveglia, non trovando Akito affianco a sé, decise di buttarsi sotto la doccia e rinfrescarsi un po’, poi una volta uscita si vestì con un pantaloncino di jeans e una canotta bianca
Non è possibile che appena sveglia ho pensato subito ad Hayama, se non provo più nulla per lui perché dovrei pensarlo? Vabbè dai vado da Aya Fuka e Sakura.
 
Un dieci minuti si ritrovarono tutte in corridoio, per andare a fare colazione al bar e parlare un po’
-Allora come vanno le cose tra te e Tsuyoshi, Aya?-
-Benissimo, come sempre, lo amo da impazzire, beh e mi pare che anche con i vostri ragazzi vada tutto bene no? Non mi pare di aver sentito alcun battibecco ultimamente-
-No infatti va tutto benissimo per fortuna-
-Già anche il sesso è grandioso!-
-Sei sempre la solita Sakura!- le dissero le sue compagne
-Ragazze così mi fate sentire male! Ahahah sono l’unica che non ha una vita sentimentale stabile, o non più almeno-
-Ma no dai, non fare così!-
-A proposito come va con Akito?-
+-Beh ieri abbiamo parlato, per cinque minuti senza attaccarci-
-Record!- esclamò contenta Fuka
-Già-
-Sana, non ce la racconti giusta, cosa è successo?-
-E’ che non lo so, oggi come mi sono svegliata ho subito notato che lui non fosse accanto a me, o meglio che non stesse in camera, mi sono sentita strana in un certo senso-
-Ragazza mia, non è che il fatto che sei perdutamente innamorata si lui, sta risalendo a galla?-
-Ma che vai dicendo! Io non sono innamorata di lui!-
-Sana lo sei sempre stata…-
-Prima si, ora non più, non dopo quello che è successo!-
-Vi siete comportati da idioti entrambi quella sera! Avete litigato, avete detto cose che non vi sareste mai sognati di dire, vi siete lasciati ma non è mai finita realmente-
 
-A te invece come va in camera co Sana?-
-Va, ieri abbiamo parlato per poco senza arrabbiarci- in realtà Akito la mente di Akito vagava ancora sul ricordo di quella mattina
-Cos’è quella faccia Akito a che stai pensando?-
-Che palle che sei… a stamattina-
-Perché?-
-Quando mi sono svegliato, Sana era tra le mie braccia, col sorriso sulle labbra-
-Ah, tu lo sai vero che tra te e lei non è mai finita?-
-E’ finita. Mesi e mesi fa-
-Akito, le hai detto cose che non avresti dovuto dirle, eravate stanchi, stressati, tu per entrare a medicina lei per il lavoro, era un periodo nero, siete stati stupidi-
- Questione chiusa-
-Sei il solito-
-Piuttosto andiamo sono le otto e vorrei ritornare all’albergo.- Tsuyoshi annuì ed i due s’incamminarono verso l’hotel, dove li aspettavano gli altri
 
-Ma si può sapere che fine avevate fatto?- chiesero tempestivi Rei e Yuri, appena videro rientrare i due ragazzi.
-Tsu doveva comprare una cosa-
-Cosa?-
-Non posso parlare qui, non voglio che Aya mi senta-
-Aiuto, la cosa non si mette bene-
-Non immagini quanto il nostro amico è uscito fuori di testa, e stavolta completamente.-
 
-Tsuyoshi è un intero giorno che non mi risponde al telefono!-
-Non ti preoccupare, stai certa che non ti tradisce-
-Non siete spiritose!!-
-Beh tranquilla sta con Akito-
-Solo perché sta con quello io non mi sentirei sicura-
-Eppure ti fidavi di lui, fino a qualche mese fa-
-Esatto Sakura, hai ragione ad usare il passato-
-Dai ragazze basta-
-Piuttosto andiamo in albergo- le ragazze annuirono e s’incamminarono verso l’albergo, dopo aver passato un’intera giornata fuori casa.
 
-Ah eccole, sono arrivate anche loro-
-No ma tipo avvisare Fuka?- la rimproverò Rei
-Hai una faccia da cane bastonato amore, capita che a volte mi dimentichi di te-
-Ah davvero? Beh se mi dimentico di te quando sono ubriaco non te la prendere con me poi!-
-Stronzo!!- Rei la baciò prima che potesse aggiungere altro, anche se l’avrebbe fatto ma in un secondo momento
-Come te-
-Fanculo….-
-Comunque noi quattro ci siamo già organizzate per stasera voi che fate? Venite con noi?- chiese gentilmente Sakura, un po’ per rimediare anche alla sua dimenticanza, per tutto il giorno non si era fatta sentire e aveva lasciato la camera mentre Yuri stava ancora dormendo, anche se il ragazzo in questione non parve darci molta importanza, in fondo si fidava di lei, e sapeva che in ogni caso da lui sarebbe ritornata.
-Dipende…. Che avete in mente?-  

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Capitolo 7
*** capitolo 7 ***


Capitolo settimo
                     
Quella stessa sera, mentre Sana era in camera a telefono con Rei, e mentre Akito era in giro a correre…
Nella stanza 205, tre ragazze erano sedute sul letto, rivolte verso altri tre ragazzi, seduti per terra, intenti a complottare qualcosa.
 
-Prima di tutto cosa avete organizzato voi tre?-
-Allora, sta sera noi andiamo a farci un giro sul lungomare, poi ci fermeremo in un qualche locale per bere qualcosa-
-Si ma noi cosa c’entriamo con questo vostro programma scusa eh-
-Quanto siete stupidi!-
-Dovete portare con voi Akito-
-E il problema sarebbe? E’ ovvio che sta con noi-
-Zitto un po’ Tsu… allora dicevamo, sicuro che qualche ragazzo ci proverà con Sana, e Akito deve notarlo, non importa come, diteglielo anche a chiare lettere, sarebbe preferibile che lo notasse lui, ma dettagli-
-E certo è che Akito parlerà, sperando si limiti a questo, con qualcuna…-
-Cioè aspetta voi tre, avete intenzione di far ingelosire quei due?-
-Non proprio, sono più subdole di così-
-Grazie…. Comunque….-
 
Nel frattempo, Sana era scesa a fare due passi, in giro per la città….
 
Devo smettere di pensare ad Akito, ho la testa che mi scoppia, non capisco più nulla.
 
Dopo aver parlato con Rei, era stata a telefono sia con Lucas che con Naozumi, il primo le aveva confermato che dei giornalisti gli avevano fatto delle domande su di lei, ma a quanto pare avevano creduto alla storia di “un’amicizia riaffiorata” (grazie al film che sono costretti a girare insieme), i giornalisti erano stati attenti a qualsiasi particolare per provare a montare una falsa (o forse vera) storia, ma si sa gli attori sanno mentire.
Il secondo, il suo migliore amico, l’aveva chiamata giusto per informarsi di come stesse andando il tutto o per meglio dire, come stesse andando con “il biondo”, Naozumi del resto non l’ha mai amato, ma nemmeno Akito si era mai sforzato affinché si stessero simpatici, dopo avergli raccontato gli eventi di quella settimana, e dopo aver sentito il parere dell’amico Sana sentì il bisogno di uscire, c’era qualcosa che non andava, qualcosa che forse le sue amiche avevano già capito, e che Naozumi le ha prontamente riconfermato.
 
-Sana, tu sei persa per lui, e non importa di come e di quando vi siete lasciati, tu sei persa per lui, sei follemente innamorata del biondo. E a stargli così vicino ti stai facendo solo del male-
-Ma non dire stronzate Nao, ti prego- inutile se non l’ammetteva a se stessa.
-E anche lui è perso per te, anzi sai che ti dico? Che quando avete parlato per quel poco, calmi e tranquilli ti è mancato. Come tu sei mancata a lui. Ora devo andare chiamami se succede altro-  
Ed in effetti, un senso di vuoto l’aveva provato
Odi et Amo.
   Quare id faciam, fortasse requiris.
      Nescio, sed fieri sentio et excrucior.
Così recita Catullo, possibile che amore e odio coesistano?
 
Akito invece, era intento a correre, non avrebbe mai arrestato la sua corsa, soprattutto ora che aveva nella mente una sola cosa… LEI...lei, quel risveglio, e quel maledetto sorriso, quante volte l’aveva vista sorridere tra le sue braccia? Infinite
Quante volte avevano riso insieme, il che per lui era qualcosa di assolutamente raro, non che fosse una persona cupa, ma LEI era l’unica che lo facesse sorridere, LEI era l’unica che lo faceva stare bene.
Lei sempre e solo lei.
Dannata Kurata.
 
Ma quasi fatto apposta, quasi come se gli dei dell’Olimpo ce l’avessero con lui, ecco se la trova difronte, “”l’unico”” problema è che non è sola, e di certo non in gradita compagnia
Cosa cazzo vuole quello!?
Era indeciso su che fare, infondo non aveva la certezza che quello la stesse importunando o almeno non fin quando non ha sentito e visto Sana lamentarsi e cercare di allontanare quell’uomo da lei, sembrava quasi fosse ubriaco
 
-Allontanati adesso- due parole, una voce chiara, ferma, autoritaria, e tutto si ferma, quell’uomo si scosta da Sana
Rettifico, non ubriaco, fatto.
E Sana, che si volta istintivamente verso di lui, e in quell’attimo di respiro corre verso di lui, istintivamente senza pensarci, ed Akito la prende per mano e l’avvicina a se, in modo che l’uomo non potesse farle nulla, o almeno non fin quando ci fosse stato Akito con lei, togliere di mezzo un quinto Dan di Karate, non è che sia una passeggiata, il fatto che quell’uomo osasse sfidarlo era qualcosa di assolutamente inconcepibile ma bastò che lo guardò negli occhi che scappò via
-Grazie Akito-  Akito… da quanto non lo chiamava per nome?
-Tranquilla, piuttosto come stai? Ti ha fatto nulla?-
-Sto bene, no nulla per fortuna-
-Menomale, torniamo in albergo-
 
Qualcosa non quadrava, Akito e Sana che tornavano in albergo insieme, in silenzio e con la testa fra le nuvole, ma Aya, per quanto strano non ci aveva dato molto conto era troppo occupata a far andare bene il loro piano
-Sana, forza vieni!-
-Aya hai visto quell’idiota del tuo ragazzo?-
-Si, e non è un’idiota, ora te lo chiamo- Tsuyoshi uscì dalla camera come anche Rei e Yuri, ed Akito gli fece segno di seguirlo, decisamente qualcosa non andava
 
-Sana ma che succede? Hai l’aria strana-
-No, nulla, piuttosto che dobbiamo fare sta sera?-
-Andiamo in giro no? –
-Ah già, e per che ora vogliamo uscire?-
-Ehm, conta che sono le nove, un’oretta?-
-Okay allora vado in camera a prepararmi….- Ho BISOGNO di un bel bagno….
-O-okay a dopo allora-  e così Sana uscì dalla stanza delle ragazze per dirigersi verso la sua, dove in quel momento si trovavano i ragazzi
 
-Secondo me qua è successo qualcosa…-
-Sana era particolarmente strana-
 
-Ragazzi scusate…- Sana aprì la porta e si ritrovò i quattro intenti a parlare –Prendo le mie cose e mi vado a preparare-
-No, tranquilla, andiamo via, tanto dobbiamo prepararci pure noi-
-Akito, vieni con noi? Tra una mezz’oretta usciamo-
-D’accordo allora-  i tre uscirono dalla camera e rimasero solo Akito e Sana, la seconda intenta a prendere le sue cose per dirigersi nel bagno, il primo intento a non guardarla
-Io vado allora-
-Sana, aspetta un’ attimo- Sana si voltò verso di lui, che la prese per il braccio attirandola  a sé e baciandola, inutile dire quanto sia rimasta senza parole Sana, ma nemmeno trenta secondi dopo, Akito si staccò da lei entrando in bagno
-Mi dispiace ci metti troppo, vado prima io- Sana non sapeva se essere indignata, incazzata o felice
-Fanculo Hayama-  ma nonostante sembrava essere incazzata a morte, non poté non sorridere nel momento stesso in cui Akito chiuse la porta dietro di se, toccandosi le labbra, proprio dove un minuto fa si erano posate quelle di Akito.
Si accasciò sul letto, incredula, con un costante senso di vuoto dentro di lei, e malinconia, nemmeno cinque minuti dopo uscì dal bagno l’artefice di quei sentimenti, e Sana scappò in bagno
-Per colpa tua farò tardi!-  Mai come adesso ho bisogno di farmi un bel bagno, anche più di prima , non lo capisco giuro io non capisco lui, non capisco me, e non capisco questo dannato senso di vuoto dentro di me.
 
Dopo una mezz’oretta uscì dal bagno, e non trovò nessuno, fece un lungo respiro e cominciò a scegliere che mettersi, alla fine optò per un paio di pantaloncini a vita alta, una maglietta a mezze maniche nera che arrivava sotto al seno, un paio di sandali con tacco neri, uscì dalla camera e andò in camera della sua confidente numero uno: Aya
 
-Aya?-
-Sana, vieni! Oh, stai benissimo-
- Grazie, i ragazzi sono già andati via suppongo-
-Si, si, Sana, che hai sei strana-
-Nulla, Aya… è solo che, non lo so nemmeno io, sono successe un paio di cose che mi hanno lasciata senza parole, e non so proprio che pensare-
-Avanti racconta-
-Preparati a roba forte-
-D’accordo allora…. Si?- proprio in quel momento, entrarono in camera Fuka e Sakura
-Allora andiamo? Tutte pronte?-
-Certo andiamo allora-
 
Uscirono, e fecero il solito giro sul lungo mare, poi scesero giù in spiaggia, erano già passate due ore, tra chiacchiere, risate, pettegolezzi, notizie dell’ultim’ora, così Sakura propose di andare ad un bar che avevano visto qualche giorno prima, lì, vicino alla spiaggia, aveva sentito che facevano dei cocktail davvero buoni, con il pieno consenso delle altre tre si diressero vero il Seaside, era pieno di ragazzi e ragazze, un locale come si deve, barman di tutto rispetto, i tavolini si affacciavano al mare, e al piano di sotto vi era la discoteca, aperta solo la sera, di certo non si trattavano male, le ragazze.
Come previsto dopo essersi sedute e dopo aver mandato (casualmente) Sana ad ordinare quattro drinks, un ragazzo alto moro, occhi castani, si presentò
-Mark, piacere-
Le ragazze si guardarono, una prima parte del loro piano stava andando a segno, mancava che la vedesse Akito, ma a questo ci pensò Fuka, che aveva prontamente mandato un messaggio a Rei, per non farlo preoccupare dicendo che stavano tranquillamente prendendo da bere al Seaside. Di certo non molti bar si chiamavano così.
 
E dopo una decina di minuti, ecco arrivare i bei ragazzi, Akito si voltò verso il bancone dopo aver visto e salutato le altre, ed ecco qua parte due su quattro completata, Sana però non si era accorta di nulla ovviamente, ma nel momento stesso in cui si volto verso il barman per prendere il drink suo e di Sakura, e dopo aver educatamente salutato Mark, si voltò proprio verso Sakura, per portarle il suo drink, una ragazza stava parlando con Akito che si trovava poco distante dagli altri, una fitta al cuore.
 
-Sakura, tieni-
-Oh grazie Sana, tutto apposto?-
-Si si certo-
-Hai fatto conquiste a quanto pare- non si poteva di certo dire che quello di Fuka fosse un tono normale, ma vista la confusione che c’era era normale alzare di un tono la voce, e queste parole non mancarono dall’essere ascoltate da un alquanto scosso Akito.
 
-Scusate ragazze-
-Dove vai?-
-Ehm… mi sta chiamando Naozumi, e qua non sento nulla, esco fuori-  vero era che Sana era un’attrice ma i suoi amici e soprattutto le sue amiche capivano quando mentiva o almeno il più delle volte, e questa era una di quelle, passò davanti ad Akito che era ancora intento a parlare con una ragazza, ma a quanto pare non era minimamente interessato, visto che seguiva con gli occhi i movimenti di Sana.
-Scusami Clary… giusto? Devo andare-
-Ma…- non fece in tempo a finire la frase che Akito era già uscito fuori dal locale, mossa che nessuno di quelle sei volpi avevano mancato di osservare
 
-Colpito e affondato-
-Siete tremende-
 

 
** 
Questa è la traduzione di Odi et Amo  

Odio e amo
Per quale motivo lo faccia ti chiederai
Non lo so, sento che è così e me ne tormento


Fatemi sapere che ne pensate, confido in voi
Baci :* 

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Capitolo 8
*** capitolo otto ***


Sono consapevole di essere ritornata dopo più di un anno e mezzo, e me ne dispiaccio veramente tanto, e so di essere imperdonabile. 
Rileggendo questa storia ho notato come tante cose non vadino per niente, come ad esempio tenpi verbali ed errori vari.
Uno scempio insomma, vorrei ammazzarmi da sola. 
So che forse chiedervi un commento dopo tanti secoli è difficile, però dato che nelle mie prossime intenzione è aggiustare questa storia, senza cambiarla: il testo resterà quello, come gli avvenimenti, a meno che mi accorga di altri errori fatti, ma ovviamente cambierò la modalità di narrazione che sarà sicuramente molto più simile a quella relativa a questo capitolo. 
Spero vi possa piacere, e se avete voglia di farmi sapere qualsiasi cosa, anche di quanto io possa essere assolutamnte una sconsiderata, non esistate a farlo, accetto qualsiasi commento. 
Ora vi lascio al capitolo, ( scritto di getto questa sera, in circa un'ora) con la speranza che vi piaccia.
Immense scuse
DarkAkiko
 


 
 
Capitolo Otto
 
Akito, una volta uscito fuori dal locale, si diresse verso Sana, la quale guardava distrattamente il mare, cercando di calmarsi, erano successe così tante cose quel giorno, e aveva il disperato bisogno di capire qualcosa, probabilmente l’unico modo era chiedere al diretto interessato, e ancora meglio far pace con se stessa.
Fino a qualche giorno fa, era convinta di aver dimenticato completamente il ragazzo con la quale condivideva la stanza, ma forse, adesso, non ne era più tanto convinta.
 
-A cosa stai pensando?- azzardò il biondo, vedendo la ragazza assorta nei suoi pensieri
-Non so se ho voglia di parlare Akito- gli rispose fredda, in un certo senso era stanca, ne aveva passate tante, soprattutto con lui, si erano odiati, e amati, amati fino alla follia, e di nuovo odiati, da quando si erano lasciati, le cose andavano male per entrambi sotto alcuni punti di vista: gli stessi punti di vista per entrambi.
-Perché?- sapeva bene quanto quel ragazzo fosse di poche parole, solitamente era lei la chiacchierona, lui si limitava ad ascoltare, anche se col tempo era cambiato notevolmente –Sana?-
-Che vuoi?- disse sospirando
-Ti va di andare a farci un giro?- chiese gentilmente, forse aveva capito cosa stesse pensando, la ragazza annuì, e i due si allontanarono definitivamente dal locale, per spostarsi in una zona leggermente più calma, in modo tale che avrebbero potuto parlare senza distrazioni, del resto loro dopo quel giorno, non avevano avuto chissà quali grandi conversazioni, nemmeno per chiarirsi, ma del resto non ci avevano neanche provato.
 
-Ti va se ci sediamo da qualche parte?- chiese Rossana, voltandosi verso il ragazzo alla sua destra
-Panchina, sabbia, o un locale?-
-Qualcosa di tranquillo-
-Allora andiamo in spiaggia- così i due si avviarono uno al fianco dell’altro, verso la spiaggia, una volta arrivati scelsero un punto piuttosto isolato, in modo tale da poter parlare in tutta tranquillità, Sana prese dalla sua borsa un foulard nero che aveva portato nel caso in cui avesse sentito un po’ freddo, e lo poggiò per terra, così vi si sedettero senza sporcarsi i pantaloni.
-Ora vuoi dirmi a cosa stai pensando?-
-A te, o meglio a ‘Noi’- pronunciare quel ‘noi’ le fece male, del resto non esisteva più un loro da tanto tempo –Perché mi hai baciata?-
-Dovevo distrarti-
-Sei serio?-
-Si-
-Sei il solito stronzo- il ragazzo le sorrise, quel sorriso Sana avrebbe potuto guardarlo per ore se solo avesse potuto,  e se lo ritrovava nei sogni più belli, era un sorriso sincero, e anche divertito –Tranquilla scherzavo, volevo farlo, fine-
-Quasi quasi è meglio la prima risposta Hayama-  il ragazzo le sorrise ancora, e sta volta anche lei ricambiò, in quel momento si sentiva bene, e aveva la forza necessaria per farla finita, farla finita con i dubbi, con i se e con i ma, voleva sapere e conoscere, voleva fare pace con se stessa una volta per tutta, voleva capire se provava qualcosa per Akito, se l’amava ancora, nonostante le parole dette, le azioni fatte.
-Com’è che ci siamo lasciati io e te?- chiese con un velo di tristezza
-Per quel che mi ricordi, io ero impegnato con l’entrare all’università di medicina, e te troppo impegnata col lavoro, e non abbiamo fatto altro che litigare per mesi interi, siamo arrivati allo sfinimento. E abbiamo scelto di non lottare più-
-Ah già vero- seguirono minuti interminabili di silenzio, fin quando Sana non prese di nuovo la parola, sapeva che Akito le avrebbe risposto, e che stava lì per ascoltarla, stava a lei però porre le domande –Credo che abbiamo fatto un errore madornale- il ragazzo si stese sulla sabbia, sospirando, sapeva bene che avesse ragione, e decise che forse era il suo turno di parlare
-Sta mattina quando mi sono svegliato, ho notato che eri stretta alle mie braccia ed avevi il sorriso sulle labbra- confessò con un sorriso amaro sul volto
-Sul serio?-
-Si, e sai per un attimo mi è mancato. Forse hai ragione te, abbiamo sbagliato a non lottare-
-Amavo dormire con te-
-Lo so, lo so bene- le rispose, conservando quel sorriso amaro, più ci pensava e più si accorgeva di quanto le fosse mancata in quei mesi, lui è sempre stato quello più orgoglioso dei due, non ammetteva le cose facilmente e si teneva sempre tutto dentro, ma doveva ammetterlo, in quel momento era davvero triste, si ricordava bene le notti passate con la sua ragazza, sia quando dormivano e sia quando le passavano in bianco, e doveva ammettere a se stesso che tutto quello gli era mancato.
-Akito-  la stessa Sana si sentiva malinconica ripensando a quello che era stato, amava quel ragazzo, e pensare ai “ bei vecchi” tempi, le faceva tutt’altro che bene, ma aveva deciso di tirar fuori tutto il coraggio che aveva, in un certo senso quelle ragazze al Seaside, le parole di Akito e di Naozumi erano state un campanello di allarme, una sveglia per la sua anima oscurata, da un orgoglio ferito, dall’illusione di aver dimenticato, dall’illusione di essere forte.
-Cosa c’è?-
-Credo di amarti ancora. Credo, in realtà, di non aver mai smesso- quando finì, prese un bel respiro, quelle che aveva appena finito di pronunciare erano parole pesanti, che volevano una risposta immediata, altrimenti si sarebbe potuta schiacciare sotto il peso della sua stessa dichiarazione
-Potresti anche togliere il credo Sana-
-Ma sentilo-
-E comunque- disse alzandosi da terra, e voltandosi verso la ragazza –Non mi dispiaci nemmeno tu-
-Non ce la fai proprio a mettere l’orgoglio da parte, vero?- disse ridendo Rossana, era contenta, sapeva che per quel ragazzo quell’espressione era un sostituto, un valido sostituto del classico “ti amo”
-Accontentati- la ragazza gli sorrise, si sarebbe accontentata, le bastava sentirsi felice, era come se le si fosse tolto un enorme macigno dal cuore, si sentiva più leggera.
-Non so più che dire a questo punto-
-Oh meglio, così stai un po’ zitta- il ragazzo la prese per il braccio e la fece sedere tra le sue gambe, ma lei non si ribellò, neanche per un secondo, poi le cinse i fianchi con le braccia, abbracciandola per quelle che furono ore, si parlavano di rado, stavano bene così, nessuno dei due disse una parola di meno o di più.
Si alzarono solo al mattino dopo, guardarono l’alba insieme.
 
L’alba di un nuovo inizio
Un nuovo inizio anche per loro
 
E solo il quel momento Sana si girò verso di lui, per scambiarsi il primo bacio, dopo diversi mesi. 

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Capitolo 9
*** AVVISO CAPITOLI MODIFICATI ***


Avviso: 
I primi tre capitoli della storia sono stati aggiornati, purtroppo non registra la modifica, come invece fa per i capitoli appena pubblicati
Se vi va fatemi sapere che ne pensate :)
Le modifiche degli altri capitoli arriveranno a breve 

Perdonate il disagio 

DarkAkiko <3

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