Twisted Truth

di viv0diniall
(/viewuser.php?uid=576643)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter 1 ***
Capitolo 2: *** Chapter 1.2 ***
Capitolo 3: *** Chapter 2 ***
Capitolo 4: *** Chapter 3 ***
Capitolo 5: *** Chapter 4 ***
Capitolo 6: *** Characters ***
Capitolo 7: *** Chapter 5 ***
Capitolo 8: *** Chapter 6 ***



Capitolo 1
*** Chapter 1 ***


 

 

Ovunque siamo

sono sempre tua.

 

Sentii un fastidioso rumore provenire dal comodino,presi il cellulare e spensi la sveglia. Era il primo giorno di scuola e quello era il mio quarto anno alla Grace High School,ovvero l'ultimo. Sin dal primo giorno avevo stretto amicizia con la mia migliore amica,April. Era una ragazza fantastica,le potevi dire tutto e lei restava attenta ad ascoltarti e quando meno te lo aspettavi ma ne avevi bisogno ti abbracciava con un semplice ma vero abbraccio. Era alta e magra,aveva dei bellissimi capelli biondi ondulati che le cadevano sulle spalle e le arrivavano fin infondo alla schiena,i suoi occhi erano di un verde brillante come quelli di suo fratello Harry d'altronde. Aveva una pelle chiara,non come una mozzarella ma aveva un color particolare e aveva delle guance rosate.

 

Io invece sono tutto il suo contrario,infatti alcune volte mi chiedo come sia possibile che due persone come noi,così diverse possano essere migliori amiche. Io ho dei semplici capelli neri,lunghi fino a metà schiena,tremendamente lisci. Ho degli occhi marrone scuro quasi neri,senza nessuna luce particolare. Ho un carattere di merda,mi arrabbio facilmente anche per le piccole cose e non so come faccia April a sopportarmi,però per mia fortuna,e sua mi passa subito.

 

Mi alzai di malavoglia dal letto,presi i vestiti dalla sedia che avevo preparato la sera precedente e mi diressi verso il bagno per prepararmi. Mi lavai velocemente faccia e denti e poi mi misi del mascara nero sulle ciglia. Mi vestii mettendomi un calzoncino a vita alta di jeans,una camicia bianca senza maniche,delle calze nere di lana fino alle ginocchia e le mie adorate Dr. Martens bordeaux. Mi feci una coda alta disordinata per non avere una specie di cespuglio al posto dei capelli. Presi la borsa buttata per terra e scesi le scale per andare in cucina dove avrei trovato mio padre.

 

«Buongiorno» dissi dando un leggero bacio sulla guancia a mio padre mentre leggeva il giornale e sorseggiava una tazza di caffè. Io presi dal frigo la brocca di succo d'arancia e ne versai il contenuto in un bicchiere e presi la mia solita fetta di pancarrè tostato. Bevvi velocemente il succo nel bicchiere e addentai la fetta di pane. Mi diressi verso la porta di ingresso per uscire e andare a scuola mentre mio padre mi salutava da dietro e mi diceva di comportarmi bene. Presi le cuffie dalla tasca della giacca,premetti 'play' e mi diressi verso scuola,mi stavo facendo talmente trasportare dalla melodia che stavo ascoltando che non mi accorsi che qualcuno mi stava chiamando.

 

«Madison!» era la voce di April e infatti quando mi girai per vedere chi mi stesse chiamando trovai una testa bionda che si stava sbracciando per farsi notare,risi alla scena che avevo appena visto,era così goffa e buffa ma restava la mia migliore amica. 

«Hey» dissi mentre mi tolsi le cuffie dalle orecchie per poter dar attenzione alla ragazza di fronte a me.

«Era ora! È da un'ora che ti chiamo» mi disse con aria sufficiente,mormorai qualche 'scusa' e lei rispose con un sorriso,come sapeva fare lei. «Allora entriamo o no?» mi chiese mentre mi indicò l'entrata della scuola con la testa,annuii e cominciammo a dirigerci verso la scuola ma urtai contro qualcosa o meglio qualcuno.

 

«Stai attenta!» mi disse la persona con cui mi ero scontrata,alzai lo sguardo per capire chi fosse e vidii degli occhi color nocciola terribilmente belli e profondi,era Zayn,uno dei migliori amici del fratello di April.

«Scusa,non ti avevo visto» gli dissi portando lo sguardo su i suoi tanti tatuaggi sul suo braccio. Mi stava rispondendo quando sbucò dal nulla una massa di capelli ricci.

«Questo pomeriggio venite a casa nostra? Ci sono anche gli altri» riferendosi a me e Zayn contando che con 'nostra' intendeva sua e di April,i loro genitori non c'erano quasi mai per lavoro e infatti la maggior parte delle feste erano a casa Styles.

«Allora Mad vieni?» mi chiese April dandomi una gomitata,annuii mentre mi massaggiavo il braccio. Nel frattempo Zayn e Harry si erano allontanati per raggiungere gli altri ragazzi.

«Zayn viene?» chiesi non so se per curiosità o perché mi interessasse veramente.

«Molto probabilmente,ma prima non ha risposto» disse April mentre salivamo i tre gradini della porta d'entrata della scuola,non mi aveva chiesto il perché della mia domanda,mi piaceva per questo,non faceva mai domande inutili,sapeva che se dovevo dirle qualcosa sarei stata io a fare il primo passo. 

«Vado in segreteria a prendere i nostri orari,speriamo di avere tante ore insieme» dissi mentre April annuiva e mi aspettava davanti ai nostri armadietti,avevamo scelto i nostri armadietti in modo strategico,erano 5 armadietti più lontani dalla mensa,ne troppo vicini ne troppo lontani in modo che appena suonata la campanella,potessimo mettere velocemente i libri negli armadietti e fiondarci nella mensa per prendere il cibo migliore.

 

Ero in fila davanti alla segreteria quando sentii una mano sulla spalla,mi girai e vidi Niall,il mio migliore amico.

«Quanto mi sei mancata» mi disse abbracciandomi e io ricambiai l'abbraccio,mormorai un 'anche tu' in modo che potesse sentirlo solo lui,mi guardò un attimo negli occhi e sciolse il nostro abbraccio,senza accorgermene ero arrivata al bancone della segreteria.

«Gli orari di Wheeler e Styles» dissi alla signora dietro al bancone al quanto annoiata a mio parere. Frugò in un cassetto vicino a lei e tirò fuori due buste bianche e me le porse,ringraziai e mi girai per tornare indietro e salutare Niall,lui ricambiò il saluto facendomi il segno della cornetta per farmi capire che mi avrebbe chiamata dopo e subito dopo disse «Gli orari di Horan,Styles,Payne,Tomlinson e Malik» 

 

Raggiunsi April davanti ai nostri armadietti e le diedi la busta con scritto sopra 'Styles' in stampatello,io aprii la mia e come prima ora avevo filosofia.

«Che deficienti mi hanno dato l'orario di mio fratello» disse April sbuffando e sbattendo la schiena contro l'armadietto per appoggiare la schiena.

«Ho visto Niall prendere il tuo orario al posto di quello di Harry,vedrai che verrà da te a darti il tuo giusto orario» dissi sorridendo mentre cercavo tra la marea di studenti una testa bionda o riccia.

«Intanto vado a matematica,questa dovrebbe essere la sua prima ora,magari lo trovo lì» disse alzandosi dall'armadietto e cominciando a camminare.

«Vengo anche io,la classe di filosofia è da questa parte». Arrivata davanti alla classe di filosofia salutai April e le diedi un bacio sulla guancia mentre lei mi disse ‘A dopo’ annuii ed io entrai nella classe mentre lei era alla disperata ricerca di suo fratello. Mi sedetti al secondo banco della terza fila,ne troppo davanti ne troppo indietro,potevo seguire tranquillamente la lezione e se non avevo più voglia stando alla terza fila potevo messaggiare con April senza disturbo.

 


 


 

 

...

«Non credo che ci staremo tutti,vado a piedi,non mi costa niente» dissi già pronta per incamminarmi. Una mano afferrò il mio polso e girandomi vidi Zayn.

«Vengo con te, faccio pure io tre passi» mi disse lasciandomi il polso e venendo vicino a me.

 


Twitter

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Chapter 1.2 ***


 

 

E dicono che sei fortunato.

 Ma tu sei così confuso,

perché non avverti questa bellezza, ti senti solo usato.

 E tutte questi giovani pronti a prendere il tuo posto.



Il signor Bruce,il professore di filosofia,entrò in classe e si scusò per il leggero ritardo. «Aprite il libero a pagina 39 e leggete il testo» ci ordinò mentre segnava gli assenti facendo l'appello. Dopo qualche minuto finì le sue scartoffie che doveva fare ogni professore sul registro e qualcuno bussò alla porta,non ci feci molto caso,ero troppo presa a leggere il testo sotto i miei occhi. «Mi scusi professore,non trovavo l'aula» disse una voce cristallina che ben conoscevo.

 

«Entri pure Horan e pure lei Malik» alzai lo sguardo per trovare Niall sullo stipite della porta ma poco dietro di lui intravidi la figura di Zayn. Mi passarono accanto per andarsi a sedere,Niall si sedette al banco vuoto vicino a me sulla mia sinistra mentre Zayn dietro di me. Tutti sapevano che i posti infondo all'aula erano i posti riservati a quelli popolari. I più popolari erano i più attraenti e rispettati della scuola. Erano in 5 tra cui Zayn,Niall e Harry ma c'erano anche Louis e Liam. Louis era un ragazzo simpatico,l'avevo conosciuto grazie a April come per Liam. Louis aveva dei fantastici occhi azzurri da toglierti il fiato mentre Liam dei dolci occhi color nocciola. Erano inseparabili,migliori amici come lo eravamo io e April,anche lei era abbastanza popolare essendo la sorella di Harry. Io preferivo passare inosservata,non mi piaceva ricevere troppa attenzione.

 

«Ho dimenticato il libro,leggiamo insieme?» la voce di Niall mi distolse dai miei pensieri,annuii,lui avvicinò il suo banco al mio ed io spostai il libro al centro,lui sorrise ed io ricambiai il sorriso. Il resto della giornata passò abbastanza tranquilla. In mensa eravamo tutti seduti al solito tavolo,io tra Niall e April e vicino a lei c'era Harry,mentre di fronte a me c'era Liam e ai suoi lati c'erano Louis e Zayn. Parlavamo del più e del meno e decidemmo cosa fare quel pomeriggio. Io optai per un pomeriggio in piscina,la casa di April aveva anche la piscina ma poi ci ripensai,non avevo il costume e sarei dovuta ritornare a casa e non ne avevo proprio voglia. Alla fine optammo per un film horror e poi i ragazzi avrebbero giocato ai video giochi mentre noi ragazze avremmo preparato qualche snack da mangiare poi tutti insieme nel giardino. 

 

«Mad!» mi girai verso la voce che mi chiamava,Louis.

«Hey,Lou» lo abbracciai e gli diedi un leggero bacio sulla guancia.

«Oggi ci sei da Harry?» mi chiese sciogliendo il nostro abbraccio,annuii e lui mi mise il suo braccio dietro la schiena in modo da avvicinarmi di più a lui. «Andiamo insieme verso la macchina di Liam,ci accompagna tutti lui» annuii e cominciammo a dirigerci verso il parcheggio della scuola,ci avvicinammo alla macchina ma c'era già qualcuno dentro o meglio,tutti. Al posto di guida c'era Liam e vicino a lui c'era April,mentre nei sedili posteriori c'erano Niall,Harry e Louis.

«Non credo che ci staremo tutti,vado a piedi,non mi costa niente» dissi già pronta per incamminarmi. Una mano afferrò il mio polso e girandomi vidi Zayn.

«Vengo con te,faccio pure io tre passi» mi disse lasciandomi il polso e venendo vicino a me. Gli altri non protestarono,tranne un po' Niall che voleva che andassi in macchina mentre lui avrebbe camminato. Cominciammo a camminare,casa Styles non era molto lontana e in cinque minuti saremo arrivati.

 


 

#SPAZIO AUTRICE#

Volevo informarvi che questo è un capitoli di 'passaggio' giusto per capire un po' i rapporti fra i vari protagonisti. Se avete bisogno,vi lascio il mio twitter. xx

 

 

 

...

Le lacrime premevano contro i miei occhi per uscire,ma non potevo piangere,non davanti a lui.

«Continua» rimasi in silenzio senza saper come trovare il coraggio di  proseguire,

«Ti prego» il dito di Zayn prese il mio mento facendomi alzare la testa e facendo incontrare i nostri sguardi.


Twitter

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Chapter 2 ***


 

 

Ricordo le lacrime che rigavano il tuo viso

Quando ho detto, che non ti avrei mai lasciato.

 

 

Camminavo a testa bassa lungo la strada piena di case tra cui quella di Harry. Zayn era vicino a me ma andava avanti per conto suo come se non esistessi ed io feci lo stesso. Da quando ci stavamo dirigendo da Harry,nessuno dei due aveva spiccicato parola,l'unico rumore era il suono dei nostri respiri e alcune volte il rumore di qualche macchina che passava accanto al marciapiede. Ora che ci facevo caso conoscevo ben poco Zayn. Non ci potevamo definire nemmeno 'amici',anzi eravamo sì o no conoscenti. Chissà da quanto si conoscevano lui e gli altri ragazzi. 

 «Quindi...da quanto conosci gli altri ragazzi?» domandai per spezzare quel misto di tensione e imbarazzato che si era creato.

 «Da quando frequento la Grace» rispose tutto d'un fiato senza voltarsi,sussurrai un flebile 'capisco' che per poco non riuscii a sentire nemmeno io. 

 «Tu?» la voce di Zayn si fece più forte e vicina.

«Io cosa?» dissi tenendo lo sguardo basso rivolto verso le mie scarpe.

«E tu da quanto gli conosci?» la sua voce era sempre più vicina ogni secondo che passava,nel frattempo ci eravamo fermati sul marciapiede,lui sempre qualche passo più avanti a me.

«Oh pure io,tranne Niall,lui lo conosco da più tempo,da quando ero piccola» mentre parlavo sentivo il rumore dei suoi passi venirmi incontro e poco dopo mi ritrovai le sue scarpe di fronte alle mie,rimase in silenzio probabilmente per farmi continuare a raccontare.

«Andavo alle elementari all'epoca,non avevo amici e stavo sola tutto il tempo,un bambino mi aveva presa di mira,mi tormentava ogni giorno,mi tirava i capelli o mi rubava la merenda,le maestre non potevano fare niente,il padre di quel bambino finanziava la scuola e se avessero perso i finanziamenti sarebbe successo una tragedia,mio padre in quel periodo non se la passava benissimo,era ancora distrutto dalla morte di mia madre e...» i ricordi di mia madre si fecero spazio nella mia mente,l'immagine di mio padre chiuso in camera mentre piangeva per non farsi sentire da me,io che cercavo in qualche modo di restare forte. Le lacrime premevano contro i miei occhi per uscire,ma non potevo piangere,non davanti a lui.

«Continua» rimasi in silenzio senza saper come trovare il coraggio di proseguire «Ti prego» il dito di Zayn prese il mio mento facendomi alzare la testa e facendo incontrare i nostri sguardi. Dio se aveva degli occhi da toglierti il fiato,avevano anche il potere di ricacciare indietro le lacrime che stavano per scendere.

«E mio padre non aveva anche la forza di proteggere me,quando non riusciva nemmeno a fare un passo che sentiva la mancanza di mia madre per poi crollare,così decisi di non dirgli niente per non farlo preoccupare. Un giorno quel bambino mi tirò uno schiaffo rubando la mia bambola preferita,l'ultimo regalo che mi lasciò mia madre,non avevo la forza di reagire,infondo ero solo una bambina,ma piangevo comunque,poi sentii un forte botto e il rumore di qualcosa cadere,quando aprii gli occhi mi ritrovai un bimbo biondo davanti,era Niall,si era appena trasferito dall'Irlanda,aveva in mano la mia bombola e me la porse dicendomi che andava tutto bene e che ci sarebbe stato lui a proteggermi da quel momento in poi. E così è stato,da quel giorno abbiamo sempre giocato insieme diventando migliori amici,tutt'ora mi protegge come se fosse mio fratello» ci fissavamo a vicenda,io avevo gli occhi puntati sui suoi occhi e lui sui miei. Di sorpresa mi prese fra le sue braccia,poggiai la testa sul suo petto,potevo sentire il suo cuore e in quel momento mi sembrava la melodia più bella che potessi sentire. Era un abbraccio dolce e un po' insicuro,ma al giusto momento. Sentivo il suo profumo,era un profumo inconfondibile,un po' aspro,sapeva di menta e tabacco.

«Andiamo dagli altri,penseranno che ci siamo persi» disse sciogliendo il nostro abbraccio,lo guardavo ancora e lui guardava me,prese la mia mano e la tenne stretta alla sua,era strano,le nostre dita trovarono subito l'incastro perfetto. Annuii e ci dirigemmo insieme,mano nella mano verso casa Styles. Finalmente arrivammo,aprimmo il cancelletto e attraversammo il giardino fino ad arrivare alla porta d'ingresso e bussare.





 

...

«Rilassati» mi disse Zayn all'orecchio, le sue labbra toccarono il mio lobo e mi fecero venire un brivido.

Feci quello che mi disse e così poggiai la testa sulla sua spalla mentre lui continuava a tenermi vicino a lui.

 

Twitter

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Chapter 3 ***


 

 

Ti rendi conto di amarla solo quando la lasci andare.

 


April venne ad aprirci. Ci tenevamo ancora per mano, ma le nostre mani stavano così bene intrecciate tra loro che pensai che fosse un contatto naturale e quando me la lasciò quasi non me ne accorsi.

«Entri o pensi di voler stare sulla soglia della porta per sempre?» la voce di April mi distolse dai miei pensieri,Zayn era già entrato e seduto sul divano mentre io ero ancora davanti alla porta con April che mi guardava in modo strano. Annuii,mi tolsi la giacca, la misi sull'attacca panni e seguii April in salotto. Sul divano c'erano Harry,Louis,Niall e Kristen,la ragazza di Niall. Stavano insieme già da un po' di mesi ed ero felice che avesse trovato qualcuno. Lei aveva dei bei capelli castani lunghi ondulati e non veniva nella nostra scuola, andava in una scuola privata e i suoi genitori erano alquanto ricchi. April si sedette sul divanetto a sinistra con Liam mentre io e Zayn fummo costretti a sederci insieme sull'altro divanetto a destra visto che non c'era più spazio. Cominciò il film: a dirla tutta non andavo pazza per i film horror e quando arrivò il momento di massima tensione, feci un salto per lo spavento e finì addosso a Zayn. Per fortuna nessuno vide il gesto, erano troppo presi a guardare il film mentre Niall e Kristen si baciavano tra loro, ma quando cercai di allontanarmi, il braccio di Zayn cinse la mia vita e mi tirò di nuovo vicino a lui.

«Rilassati» mi disse Zayn all'orecchio, le sue labbra toccarono il mio lobo e mi fecero venire un brivido. Feci quello che mi disse e così poggiai la testa sulla sua spalla mentre lui continuava a tenermi vicino a lui. Era un po' imbarazzante ma ne ero felice. Non mi accorsi di essermi addormentata su Zayn fin a quando non mi spostò la testa delicatamente. Cercai di aprire gli occhi nel modo meno goffo possibile e quando lo feci mi accorsi che non c'era più nessuno in sala tranne me e Zayn.

«Scusa se ti ho svegliato, volevo andare a cercare gli altri» disse togliendosi da sotto di me e andando verso il giardino sul retro, non ricordavo nemmeno come fossimo finiti in quella posizione.

«Uhm no aspetta! Vengo anche io» dissi alzandomi dal divanetto e seguendolo in giardino. Quando aprimmo la porta di vetro e andammo verso il tavolo dove c'erano i ragazzi che mangiavano ci fissarono tutti, sentivo che le guance stavano diventando rosse per l'imbarazzo, probabilmente mi avevano vista addormentata su di lui.

«Ed ecco la coppia dormigliona! Vi siete decisi a svegliarvi eh» disse Liam ridendo e facendo ridere anche gli altri. Mi andai a sedere vicino a April che stranamente rimase in silenzio.

«Quindi tu e Zayn...» mi chiese April all'orecchio poco dopo per non farsi sentire.

«Assolutamente no!» dissi urlando senza accorgermene e alzandomi in piedi, mi risedetti subito abbassando lo sguardo. Kristen e April avevano preparato tutto il cibo; avrei dovuto aiutare anche io se non mi fossi addormentata come un sacco di patate. Passammo il resto del pomeriggio in giardino chiacchierando, io e Zayn non ci parlammo anche se alcune volte mi ritrovai a guardarlo con la coda dell'occhio. Era giunta ormai l'ora di tornare a casa per cena ma non ne avevo voglia dato che avevo passato davvero un bel pomeriggio.

«Ti accompagno?» mi chiese Louis ed io accettai. Durante il viaggio in macchina non parlammo molto ma non c'era imbarazzo e quando arrivammo davanti casa mia lo ringrazia e gli diedi un bacio sulla guancia. Entrai in casa e buttai la borsa in camera prima di cenare. Una volta finita, ringraziai mio padre per la cena e salii in camera. Presi il mio libro preferito e cominciai a leggere, ma dopo poco lo squillo del telefono mi fece sobbalzare facendomi cadere il libro. Lo raccolsi e presi il cellulare, apparse il nome di Niall sullo schermo e mi ricordai che a scuola aveva promesso che mi avrebbe chiamata.

«Pronto?» dissi mettendomi seduta appoggiando la schiena sulla spalliera del letto.

«Mad?» la voce di Niall proveniva dall'altra parte del telefono e cominciammo la nostra solita conversazione, mi chiese le solite cose, come stai, che fai ,novità ed io aggiungevo sempre un 'tu?'

«Ti interessa Zayn?» la sua domanda mi colse di sorpresa. Perché me lo stava chiedendo? Non aveva nessun senso.

«No! Cosa te lo fa pensare?» dissi alzando la voce che risuonò più acuta di quanto volessi, tanto che pensai che Niall se la fosse presa, dato che non rispose per un po' e rimanemmo qualche secondo in silenzio

«No, niente, semplice curiosità» sembrava sollevato? «Ora ti lascio, ci vediamo domani» disse quasi subito dopo, non feci nemmeno in tempo a rispondere che attaccò. Da dove arrivava tutta quella fretta?

Niall era più strano ed ero sicura che il giorno dopo mi avrebbe dato una spiegazione. Mi addormentai ripensando agli avvenimenti di quel giorno e sorrisi al pensiero dell'abbraccio di Zayn.

 

 

#SPAZIO AUTRICE#

Scusate se non ho aggiornato in questi giorni ma non avevo il pc e quindi non ho potuto usare l'htlm. Quindi oggi posterò 2 capitoli anche se sono corti,scusate ancora. Se avete bisogno vi lascio il mio twitter c: 

 

 

 

 

...

Mi avvicinai per baciarlo; in quel momento non c'era nessuno in biblioteca perché erano tutti in mensa. Non oppose resistenza e ricambiò il bacio, le nostre lingue si intrecciarono tra loro e ogni volta che succedeva mi provocava sempre un brivido.

 


Twitter

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Chapter 4 ***


 

 

Nessuno ha detto che sarebbe stato facile.

Nessuno ha mai detto che sarebbe stato così difficile.

 

 

Appena arrivai davanti alla scuola mi alzai in punta per cercare qualcuno di familiare, mentre scrutavo l'area tra il cancello e l'entrata principale qualcuno mi mise una mano sulla spalla facendomi scendere. Quando mi girai incontrai i fantastici occhi blu di Niall.

«Niall!» gli dissi quasi urlando per poi abbracciarlo, lui ricambiò l'abbraccio stringendomi di più a lui. Mi mise un braccio dietro la spalla e cominciammo a dirigerci verso la porta principale. Quasi mi ero scordata della strana telefonata della sera prima.

«Uhm ieri perché mi hai chiesto se mi interessasse Zayn?» chiesi alzando la testa per guardarlo meglio.

«Te l'ho detto, curiosità» disse abbassando la testa per incontrare il mio sguardo. I suoi occhi avevano una luce strana, come una nube.

«Quando mi vorrai dire la verità chiamami» dissi allontanandomi da lui e dirigendomi da sola verso l'aula di chimica. Non era mai capitato che non mi dicesse la verità, stava mentendo e lo conoscevo troppo bene per non notare la nota di tensione nella sua voce.

Quando arrivai in classe, stranamente, erano già quasi tutti seduti. Mi ero scordata che durante chimica ci dovevamo sedere a coppie e se non volevi capitare con qualcuno di spiacevole dovevi arrivare prima degli altri e scegliere il compagno migliore. Per fortuna c'era ancora un tavolo vuoto, mi sedetti sperando che gli alunni fossero finiti. Il professore entrò aspettando che la campanella suonasse, e quando ciò accadde feci un sospiro che non sapevo nemmeno di trattenere.

La porta si spalancò di colpo provocando un forte rumore che si espanse per tutta l'aula e per lo spavento quasi non caddi dalla sedia. Sentii la sedia vicino alla mia muoversi e capii che avrei avuto un compagno, proprio quando pensavo di essere salva. Alzai lo sguardo per vedere chi fosse e lo stupore mi colpì: Zayn.

La lezione cominciò: prendevo appunti, sì, ma non ascoltavo molto, dato che chimica non era il mio forte. Sentivo gli occhi di Zayn addosso che mi scrutavano da capo a piedi, chissà perché mi stava fissando come se non me ne accorgessi.

La lezione finì ed io per evitare sguardi con Zayn rimisi il quaderno nella borsa molto lentamente in modo da uscire per ultima, ma lui fece lo stesso. Ormai eravamo rimasti solo noi due in aula pure il professore era uscito. Quando mi alzai per uscire dalla stanza, prese il mio polso e mi tirò delicatamente verso di lui. La mia schiena era contro il suo petto e la cosa non mi dispiaceva.

«Mi stai evitando?» mi disse avvicinando la sua bocca al mio orecchio. Ciò mi provocò un brivido che mi scosse tutta la schiena e lui se ne accorse dato che strinse le sue braccia intorno al mio petto: mi stava abbracciando da dietro.

«N-no» risposi con una voce tremolante. Da quando Zayn ed io avevamo così tanta confidenza?

«Sembrava» disse facendo spallucce e lasciandomi andare. Appena fui lontana dalla sua presa cominciai a camminare velocemente verso l'armadietto sperando di incontrare April. Mi stava stuzzicando per caso? Dio se la sua voce era attraente, per non parlare di lui. La mattinata era stata piuttosto movimentata, cercai in tutti i modi di incontrare April ma avevamo tutti i corsi diversi. Cercai anche di evitare Zayn e sta volta per davvero. Era ormai arrivata l'ora di pranzo e non ero pronta per affrontare lo sguardo intenso di Zayn. Ma dovevo andarci, altrimenti avrei creato sospetti. Mi sedetti al solito tavolo dove Louis,Harry e Niall erano già seduti. Liam era, a quanto aveva detto Niall, in biblioteca mentre di April non c'era traccia.

«Hey amico» disse Harry, ma a chi? Quando alzai lo sguardo vidi Zayn avvicinarsi al tavolo tenendo la mano ad una biondina, il che mi dava fastidio anche se non avrebbe dovuto.

 

April P.O.V

Mad mi aveva mandato un messaggio per dirmi che mi doveva parlare ma non ero proprio riuscita a incontrarla. Sentii Liam dire a Niall che sarebbe andato in biblioteca. A dir la verità non avevo molta fame così ci andai anche io,più per cercare Liam che leggere qualche libro. Arrivai e cercai con lo sguardo Liam che sedeva in un lungo tavolo da solo mentre leggeva un libro.

«Posso?» gli chiesi indicando la sedia vicino a lui, annuì ed io mi sedetti. Misi la mia mano sopra la sua che era appoggiata al tavolo mentre l'altro braccio gli reggeva la testa, lui la tolse da sotto la mia mano e la mise a sua volta sulla mia.

«Dobbiamo smetterla lo sai vero» mi chiese guardandomi con occhi insicuri.

«Solo perché sei uno degli migliori amici di mio fratello!» dissi. Non volevo alzare la voce altrimenti avrei attirato attenzione e quello era l'ultimo cosa che volevo.

«Appunto per questo, se scoprisse che ho una relazione segreta con sua sorella mi tirerebbe un pugno» disse stringendomi di più la mano. Non volevo che la lasciasse per nessuno motivo al mondo. Io e Liam ci frequentavamo da mesi ma nessuno ne era a conoscenza tranne me e lui, è stata la cosa più dura al mondo tenerlo segreto a Madison e il solo pensiero mi rattrista. Mi avvicinai per baciarlo; in quel momento non c'era nessuno in biblioteca perché erano tutti in mensa. Non oppose resistenza e ricambiò il bacio, le nostre lingue si intrecciarono tra loro e ogni volta che succedeva mi provocava sempre un brivido.

«Dobbiamo andare» disse mentre si staccava da me. Mi guardò intensamente e con la mano libera mi accarezzò la guancia.

 

Madison P.O.V

La bionda si sedette vicino a Zayn e lui le mise la mano sulla coscia sotto il tavolo, essendo seduta vicino a Zayn vidi il gesto che mi diede sui nervi.

«Non mi presenti?» disse la ragazza riferendosi a Zayn che non le diede molte attenzioni e fece spallucce. Per stuzzicarlo un po' come aveva fatto lui la mattina decisi di presentarmi.

«Io sono Madison ma puoi chiamarmi Mad» dissi porgendole la mano.

«Engel» disse stringendomi la mano. Certo che il suo nome la rispecchiava: aveva dei lunghi capelli biondo platino ondulati che le ricadevano sulla schiena fino alla fine e avevo un sorriso 'angelico' ma non penso fosse un angelo considerando che stava con una persona simile a Zayn e con persone del genere dovevi per forza dare in cambio qualcosa per essere portata al tavolo dei suoi amici.

Finalmente April arrivò e insieme a lei anche Liam, erano insieme? April da qualche mese che si comportava in modo strano, ma non avevo mai insistito troppo.

«Oggi andiamo al luna park?» chiese Louis a tutto il gruppo, presumo anche a Engel. Mi sembrava una buona idea così io accettai.

«Io devo accompagnare Kristen a vedere un film sdolcinato di cui non ricordo il titolo» informò Niall mangiando una patatina.

«Io e Liam studiamo insieme per il compito di storia dell'arte» disse April. Quindi rimanevamo solo io, Harry, Louis, Zayn e Engel?

«Io devo andare a casa di Jade e non vi dico cosa faremo» disse Harry ridendo, certamente non studieranno o faranno cose riguardanti la scuola.

«Quindi siamo solo io, Zayn, Mad e Louis?» chiese Engel. Non avevo nessuna voglia di passare un pomeriggio con Zayn e la sua puttanella, ma prima che potessi rifiutare con una stupida scusa Louis mi chiese se doveva venire a prendermi. Mi faceva comodo un passaggio e così accettai, per fortuna ci sarebbe stato anche Louis a tenermi compagnia.

 

 

 

...

«Uhm no, sto aspettando i miei amici» risposi freddamente rigirandomi, uno di loro mi afferrò per la vita e mi costrinse ad avvicinarmi di nuovo.

«Non essere timida, mollali e vieni con noi» disse quello che mi teneva, cercai di liberarmi dalla sua presa ma più mi dimenavo più la stringeva.

 Così mi arresi ma continuai a sperare che qualcuno notasse la situazione in cui mi ero ritrovata.


Twitter

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Characters ***


 

 

 

 

Personaggi:

Madison

April

Kristen

Andrew (personaggio che non è ancora entrato in 'scena')

Engel


Personaggi Principali:

Personaggi Principali:


Madison:

 

 

April:

 

 

Kristen:

 

 

Andrew (personaggio che non è ancora entrato in 'scena'):

 

 

Engel

 

 

Twitter

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Chapter 5 ***


 

 

Credo che una parte di me lo sapesse,

Nel secondo in cui l’ho visto,

Che questo sarebbe accaduto.

Non è stato da quello che diceva,

O da qualcosa che ha fatto.

 


«Alle 16 sono da te, a dopo» disse con tono entusiasta la voce di Louis.

«Okay» risposi attaccando. Andai verso l'armadio: presi un paio di jeans aderenti, una maglietta a maniche lunghe a metà pancia bordeaux e un cardigan bianco. Stavolta lasciai i capelli sciolti che mi ricadevano sulle spalle. Mancavano più di una ventina di minuti all'arrivo di Lou e così decisi dicontinuare a leggere il libro.

Il campanello suonò. Presi la borsa, scesi le scale quasi correndo e per poco non caddi. Aprii la porta e Lou mi accolse con un caloroso sorriso. Non avevo mai notato che avesse un sorriso così bello.

«Sei stupenda» mi disse rivolgendomi un altro sorriso bello quanto il primo.

«Grazie» dissi imbarazzata. Mi guidò verso la sua auto, da gentiluomo mi aprì la portiera ed io andai a sedermi sul sedile del passeggero mentre lui faceva il giro per andare a sedersi vicino a me e poco dopo si mise alla guida. Ma non si stava dirigendo verso il luna park. Conoscevo bene la strada e di sicuro non era lì che eravamo diretti.

«Dove stiamo andando?» chiesi guardando fuori dal finestrino.

«Oh scusa, abbiamo cambiato i piani. Andiamo alla fiera della città» disse girandosi per guardami per poi puntare gli occhi sulla strada. Mi sembrava una buona idea, meglio del luna park sicuro. Arrivammo in una decina di minuti. Con Louis scherzavo e mi divertivo come se fossimo già arrivati alla fiera, anche se sapevo che una volta lì, con Zayn come compagnia non mi sarei divertita affatto. Aspettammo Zayn e Engel davanti al primo stand e quando arrivarono alzai la mano facendo segno di avvicinarsi senza sembrare goffa. Gironzolammo per i vari stand e stranamente mi stavo divertendo nonostante le occhiate lanciate da Zayn.

«Avete fame?» chiese Louis indicando un baracchino. Annuimmo tutti, Louis disse che sarebbe andato a prendere il cibo e Zayn si propose per aiutarlo. Io e Engel aspettammo con impazienza i ragazzi, ma la fila sembrava infinita.

«Vado un secondo a cercare un bagno, arrivo» disse Engel andando alla ricerca di un bagno, cosa poco possibile durante una fiera. Ero da sola ad aspettare che qualcuno tornasse ma nessuno si fece vivo.

«Hey bellezza, sei sola?» mi chiese una voce sconosciuta. Quando mi girai per vedere chi mi avesse rivolto la parola mi ritrovai due ragazzi di probabilmente la mia stessa età se non più grandi.

«Uhm no, sto aspettando i miei amici» risposi freddamente rigirandomi, uno di loro mi afferrò per la vita e mi costrinse ad avvicinarmi di nuovo.

«Non essere timida, mollali e vieni con noi» disse quello che mi teneva, cercai di liberarmi dalla sua presa ma più mi dimenavo più la stringeva.

Così mi arresi ma continuai a sperare che qualcuno notasse la situazione in cui mi ero ritrovata.

«No, grazie» dissi sbuffando cercando di non guardarlo. L'amico intanto rideva e sequestrò un'altra ragazza che guardandola aveva più paura di me: tremava tutta ma probabilmente si era dimenticata che eravamo ad una fiera in presenza di altre persone e che non avrebbero fatto nulla. Cercai di fare un passo in avanti dato che la presa si era allentata, ma mi strinse ancora più forte provocandomi un dolore sul fianco.

«Hai sentito no? Lasciala!» gridò la voce dietro di noi che ormai riconoscevo. Il ragazzo che mi teneva non rispose ma di colpo mi lasciò e cadde per terra. Quando alzai lo sguardo vidi Zayn che era parecchio irritato,aveva i pugni serrati lungo i fianchi,le nocche talmente bianche per quanto li stringeva ma la cosa che mi colpi fu il sangue sulla sua mano destra e sperai che fosse del ragazzo per terra. L'altro ragazzo vedendo l'amico per terra cercò di intimidire Zayn ma lui lo trafisse con uno sguardo che fece paura anche a me e feci un leggero salto all'indietro. A parer mio se si potesse uccidere una persona con lo sguardo,il povero ragazzo sarebbe indubbiamente già morto. Lo notò pure lui e scappò a gambe levate.

«Stai bene?» mi chiese ed io annuii. Fece un passo in avanti ed io non mi mossi, le sue braccia mi avvolsero e in quel momento mi sembrava che stare tra le sue braccia fosse il mio posto preferito, al sicuro da tutto e tutti.

«Mi sono perso qualcosa?» la voce di Louis provenne da dietro di me, sciolsi l'abbraccio e mi girai verso di lui che aveva in mano una quantità industriale di cibo. Poco dopo arrivò anche Engel che ci guardò stranita. Appena Zayn si accorse della sua presenza, prese il mio polso e cominciò a correre verso chissà quale meta ed io fui costretta a seguirlo. Si fermò tra due stand e mi sbatté contro uno dei due. Ero di nuovo in trappola. Zayn mi guardava intensamente così forte che dovetti distogliere lo sguardo, con l'indice e il pollice prese il mio mento e mi alzò la testa costringendomi a guardarlo. Sta volta i suoi occhi erano più dolci ma comunque intensi.

«Non ce la faccio più» sussurrò, non riuscii quasi a sentirlo ma sentivo il suo fiato sul collo ed era estremamente vicino, troppo vicino.

«A fare cosa?» chiesi cercando di allontanarmi il più possibile da lui ma ormai avevo la parete dello stand schiacciata contro la schiena. Le sue labbra erano pericolosamente vicine. Avevo voglia di baciarle, di farle mie. Dio Mad da quando pensi queste cose? Disse il mio subconscio, e aveva ragione, da quando mi interessava Zayn? Manco fosse un ragazzo normale, no, doveva essere il dongiovanni della scuola. Si avvicinò sempre di più e avevo a pochi centimetri le sue labbra, il suo respiro caldo e regolare soffiò sulla mie labbra facendomi tentare di più.

Il mio respiro divenne irregolare e il petto faceva su e giù velocemente. Non mi accorsi del momento in cui avvicinai la mia bocca alla sua e in un attimo poggiai le mie labbra sulle sue. Pensai che non ricambiasse il bacio ma poi cercò l'accesso alla mia bocca ed io non mi opposi, le nostre lingue si incontrarono, era come se inseguisse la mia e continuammo a baciarci con foga. Smisi per riuscire a respirare, quando mi resi conto di quello che era appena successo le mie guance si dipinsero di un rosso fuoco. Stavo cercando di parlare ma era come se la mia voce fosse sparita.

«È stato carino» disse come se non gli importasse. Già carino. Prima mi costringe praticamente a baciarlo e poi fa come se non gli importasse, era per caso bipolare? Cambiava umore allo schioccare delle dita. Ora non era più vicino come prima e colsi questa lontananza per andarmene. Cercai di ritrovare Louis ma non ci riuscii e così fui costretta a tornare a casa con l'autobus.

L'umore di Zayn mi tolse l'appetito e così non cenai anche se mio padre insisteva in modo sfiancante e lo accontentai mangiando una mela. Per tutta la settimana cercai di evitare Zayn e durante chimica preferivo stare con qualcuno di spiacevole che affrontare uno scambio di sguardi con Zayn. Ma non riuscivo a togliermi dalla testa il bacio: ne volevo altri, e che dire delle sue labbra, erano come lo zucchero filato, dolci e morbide ma che creavano dipendenza e ti mandavano in estasi. Labbra rosse come ciliegie e invitanti come il più prelibato dei dolci. Labbra nate appositamente per essere baciate ma che hanno donato troppi baci a gente che non lo meritava. Ora capivo tutte quelle ragazze emozionante solo per un bacio con Zayn, che alla fine non era solo un bacio.

 

#Spazio Autrice#

So che è da tantissimo che non aggiorno,mi dispiace :c vabbè volevo farvi sapere che ho già scritto sia il capitolo 7 che l'8 e il 9 è in lavorazione. Ma il 7 e l'8 devono essere corretti quindi cercherò di postarli il prima possibile! Mi farebbe piacere se mi lascerete una recensione per sapere cosa ve ne pare,ho già pensato a come si svolgerà la storia e non sarà la solita fan fiction.almeno lo spero! spero di non deludervi xx

 

 

 

 

...

«Zayn dove vuoi arrivare?» dissi stendendomi lungo il letto mentre lui si mise sopra di me, appoggiandosi sui gomiti per non cadermi addosso. Giocherellò con i miei capelli tra le dita prima di rispondermi.


«Non lo capisci proprio Wheeler eh?» mi disse ridendo per poi lasciarmi un leggero bacio sulle labbra.

 


Twitter

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Chapter 6 ***


 

 

È stata la sensazione che è venuta con lui,

e la cosa pazzesca è che io non so se mi sentirò mai ancora in quel modo.

 

«Allora vieni o no?» la voce di April squillante e acuta mi fece tornare al mondo reale. Erano passate già due settimane da quando ci fu il bacio ed io mi ostinavo ad evitare Zayn. Lui cercò di parlarmi un più volte, ma io scappavo via con una banale scusa inventata al momento. Certo, lui non si fece scrupoli ad andare a letto con altre ragazze o semplicemente a baciarle, ma che pretendevo? Che dopo un bacio potesse stare in astinenza fino a quando non avremmo affrontato la cosa?

«Non lo so April, non mi sembra una buona idea» le risposi girandomi a pancia in giù. Andare ad una festa dove di sicuro ci sarebbe stato anche Zayn non mi sembra il modo più semplice per evitarlo.

«Non ti sei mai fatta troppi problemi per le feste! Ti prego» mi supplicò e io spazientita, accettai. Ci mettemmo d'accordo per l'orario e dopo qualche ora cominciai a prepararmi: misi una maglietta blu con una renna disegnata in bianco e la scritta 'sweet holidays' e un jeans chiaro aderente, lasciai i capelli sciolti e lisci e mi sistemai il trucco. Cominciai a dirigermi verso l'abitazione dove si sarebbe tenuta la festa e dove avrei dovuto incontrare April in cucina, come nostro solito fare.

«Mad!» Liam mi chiamò da dietro il tavolo con due birre in mano, me ne porse una e dall'altra ne bevve un sorso.

«Liam» dissi ringraziandolo per la birra e cercando April. Poco dopo la vidi parlare con qualcuno, mi sporsi un po' e con mio timore vidi che stava parlando proprio con Zayn.

«Senti, io vado di sopra, dillo ad April» lui annuì e io mi diressi di sopra, sapendo che al piano superiore c'era molta meno gente. Passai circa un'ora sul balcone di una stanza a giocare con il cellulare per far qualcosa. Nessuno era venuto a cercarmi, o meglio non lui. Di solito passavo così le serate alle feste, la maggior parte delle volte accompagnavo April e gli altri, loro rimorchiavano ed io me ne stavo da qualche parte tranquilla. Doveva esserci sempre quello sobrio in grado di ragionare e in quel caso ero io.

«Madison! Sarà da un quarto d'ora che ti cerco» qualcuno aprì la porta. Mi girai per constatare chi fosse e la vista di Zayn mi sorprese.

«Come mai?» dissi girandomi verso di lui ma stando comunque appoggiata alla ringhiera del balcone.

«Dobbiamo parlare, sono settimane che mi eviti» disse avvicinandosi a me e mettendomi alle strette. Al pensiero di ribaciare quelle labbra, il mio stomaco andò in subbuglio. Ritornai nella stanza pronta per aprire la porta e andarmene ma lui, non so come, bloccò la porta con la mano a lato della mia testa e mi fece girare in modo da guardarci.

«A che proposito?» mentii. Sapevo bene di cosa volesse parlarmi ma feci finta di niente. Come aveva fatto lui l'ultima volta, 'carino' aveva detto.

«Su Madison non fare la bambina! Sappiamo tutte e due di cosa, non costringermi a ricordartelo» disse avvicinandosi cautamente. Per non ripetere lo stesso errore cercai di respingerlo aiutandomi con le mani sulle sue spalle, ma con un movimento rapido e deciso Zayn portò le mie braccia sopra la mia testa bloccandole con una sola mano e con l'altra cominciò ad accarezzarmi la guancia. Il suo tocco mi provocava brividi insensati facendomi restare rigida come un tronco. Detestavo quella sensazione di impotenza, il mio cervello diceva di muovermi ma il mio corpo non reagiva. Ci guardavamo ardentemente l'un l'altro. Anche se non volevo ammetterlo, volevo baciarlo e qualcosa mi diceva che anche lui voleva un altro bacio, un altro nostro bacio. Si avvicinò, questa volta più velocemente in modo che io non potessi respingerlo. Era un bacio casto, ma di casto Zayn non aveva proprio nulla. Poi cominciammo a baciarci con ardore, finché non avvolsi le mie gambe attorno al suo bacino e lui mi tenne tra il suo petto e la porta. Mise una sua mano dietro la mia schiena avvicinandomi il più possibile a lui ed io misi le miei esili dita tra i suoi capelli, scompigliandoli il ciuffo. Ci staccammo per riprendere fiato, lui mi sollevò, mise una mano sotto il mio sedere per reggere il peso e mi poggiò sul letto.

«Zayn dove vuoi arrivare?» dissi stendendomi lungo il letto mentre lui si mise sopra di me, appoggiandosi sui gomiti per non cadermi addosso. Giocherellò con i miei capelli nero corvino tra le dita prima di rispondermi.

«Non lo capisci proprio Wheeler ah?» mi disse ridendo per poi lasciarmi un leggero bacio sulle labbra.

«Non saprei Malik» lo stuzzicai un po' con un sorriso beffardo. Gli rubai a mia volta un bacio sulle labbra e ci mettemmo a ridere insieme, non conoscevo questo lato scherzoso di Zayn e sinceramente ne volevo scoprire altri.

«Sono attratto da te, Mad» quelle parole mi spiazzarono. Zayn Malik attratto da una come me? Benché il mio corpo fosse minuto e fragile, non era nulla di speciale. Avevo una seconda scarsa, non come Engel per esempio: lei aveva un ventre piatto, gambe magre e lunghe, un seno accentuato e dei fantastici capelli biondo platino ondulati. Ci conoscevamo già da qualche anno e lui ora era attratto da me? Va bene, la pubertà aiuta, ma non penso che abbia fatto un miracolo da un momento all'altro.

«Dobbiamo restare tutta la serata rinchiusi qui dentro?» dissi cambiando argomento, rotolai dall'altra parte del letto e feci per alzarmi ma lui con un braccio mi ributtò giù.

«In realtà si» disse appoggiandosi al suo braccio che a sua volta era appoggiato al materasso. Lo guardai stupefatta e perplessa, ma lui se ne accorse dato che mi tranquillizzò dicendomi che voleva solo dormire un po' e parlare. Annuii e ci ritrovammo a chiacchierare del più e del meno. Si era fatta ora di andare a dormire ed io continuavo a sbadigliare.

«Qualcuno qui ha sonno, meglio mettersi sotto le coperte» disse e un sorriso malizioso comparve sul suo volto. Non sapevo dove volesse andare a parare. Mi sedetti sul letto per togliermi le scarpe, alzai la trapunta per infilarmici sotto ma Zayn mi fermò prendendomi il polso per poi lasciarlo subito dopo.

«Non avrei intenzione di dormire con quei jeans, spero» mi scrutò da cima a piedi per poi riportare il suo sguardo sui miei occhi.

«E cosa dovrei fare? Dormire in mutande?» gli domandai retorica. Era ovvio che non avrei dormito in mutande. Di solito lo facevo, ma non con lui, non nello stesso letto.

«Se vuoi stare scomoda, fai pure» disse girandosi dall'altra parte e spegnendolo la luce. Scossi la testa ridendo anche se sapevo che non poteva vedermi e mi misi comoda nel letto, girandomi pure io di schiena. Restai sveglia per un po' sentendomi a disagio ma poi sentii le palpebre pesanti e sprofondai nel sonno. Un raggio di luce filtrava dalla finestra facendomi svegliare, quando alzai la testa mi accorsi di aver dormito sul petto di Zayn. Tenevo la guancia contro il suo petto mentre lui il braccio lungo la mia schiena. Presi il telefono per verificare che ore fossero e scoprii che era già mezzogiorno. Cercai di staccarmi dal nostro strano abbraccio ma lui non me lo permise, mi teneva stretta a lui. Anche se volevo restare avvinghiata a lui, dovevo tornare a casa e farmi un doccia e dopo svariati tentativi riuscii a scivolare via dalla sua presa. Mi misi le scarpe, presi le mie cose ed uscii dall'abitazione. Mentre tornavo a casa ripensavo a quello che era successo la sera precedente. Sorrisi e decisi di chiamare April per raccontargli l'accaduto, non nei minimi dettagli ma il minimo necessario.

 

 

...

 

Ti perdono solo se oggi esci con me. -Z x' scrisse lui altrettanto velocemente quanto me.

 

L'idea di passare un pomeriggio con lui mi allettava, ma non dovevo essere come le altre, dovevo resistere. 'Forse. -M x' risposi lentamente.

 

Twitter

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2341649