Promise of reunion

di Mydna
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Promise of reunion ***
Capitolo 2: *** Capitolo II ***
Capitolo 3: *** Capito III ***
Capitolo 4: *** Capitolo IV ***



Capitolo 1
*** Promise of reunion ***


-Uh...Ib. Ti sta bene se tengo questo fazzoletto per un altro po'? Non vorrei ridartelo in questo stato... Dovrò... farlo pulire, e poi te lo ridarò. Perché... io e te ci rivedremo ancora!-
-Si! Certo Garry!- la ragazza lo disse con un il sorriso sul volto.
Per la troppa tensione durante il viaggio, Ib, non aveva mai sorriso e quando Garry la guardò ne rimase sorpreso e ricambiò con un sorriso a sua volta.
-Bene Ib, andiamo. Ti accompagno dai tuoi genitori-
Passarono davanti all'affresco "Profondo dell'Abisso", lo stesso affresco che aveva dato inizio a tutto. Incontrarono i genitori di Ib mentre ammiravano un quadro.
-Ib, chi è il ragazzo al tuo fianco?- chiese la madre colpita.
-Si chiama Garry. L'ho conosciuto durante la mostra, è molto bravo, mi ha sempre aiutata!- disse Ib con un po' d'imbarazzo. La donna era un po' perplessa, ma si accorse subito che non stava mentendo.
-Ok, ho capito tesoro. Ora però saluta il tuo amico. Mi sarebbe piaciuto guardare le opere insieme, ma dobbiamo andare-
Ib e Garry si salutarono con la promessa di rivedersi ancora.
-Andremo a magiare i macarones insieme!- disse Ib sorridendo.
-Certo! Te l'ho promesso! Ecco! Chiamami appena puoi- rispose Garry dandole un biglietto con su scritto un numero telefonico.
-Si, ti chiamerò presto! Ciao!- Ib si voltò e salì in macchina. La ragazza continuava a salutare Garry attraverso il finestrino mentre il ragazzo la fissava andare via.

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Capitolo 2
*** Capitolo II ***


Passarono giorni ma Ib non aveva ancora chiamato. Garry iniziò a credere che non si sarebbero mai rivisti e che non sarebbe mai riuscito a restituirle il fazzoletto. In quel momento il telefono squillò e non conoscendo il numero rispose velocemente.
-Pronto? Ib? Sei tu?-
-Salve, vorremmo pro...- Garry riattaccò.
-Pensavo davvero che potesse essere Ib- sbuffò il ragazzo.
Garry si sdraiò sul letto. Il telefono squillò di nuovo.
-Non voglio sentire le vostre offerte, grazie-
-Aspetta!- disse una voce femminile.
-Uh? Ib?- Garry saltò dal letto sorpreso.
-Si sono io- disse ridendo Ib.
-Ti va di andare a mangiare quei famosi maca...-
-Si! Ti va bene oggi?- la interruppe Garry.
-Si. Ci vediamo al negozio fra un'ora?-
-Ok, ci sarò!-
La chiamata finì ed entrambi andarono a prepararsi.









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Angolo personale:
Ciao! Questo è il secondo capitolo della mia storia.
Per ora non è molto emozionante (sono anche corte >.<) ma vi prometto di scrivere qualche colpo di scena. Quindi continuate a leggere! :D

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Capitolo 3
*** Capito III ***


Ib era così felice di poter rivedere Garry che quel freddo pomeriggio, uscì di fretta di casa. Arrivò in anticipo al bar-pasticceria e decise che sarebbe stato meglio aspettare l'amico dentro. Si sedette ad un tavolo vicino alla vetrina così da poter vedere l'arrivo di Garry, ma mancava ancora molto all'ora stabilita con lui così dalla sua borsa, dello stesso colore della rosa che aveva trovato nel museo, tirò fuori un piccolo taccuino su cui iniziò a scarabocchiare. Ib aveva del tutto perso la cognizione del tempo e quando alzò la testa vide che difronte a lei c'era Garry. Il ragazzo le sorrise. «Bel disegno. Sei proprio brava»  disse. La bambina posò lo sguardo sul suo taccuino e si accorse che senza volere aveva raffigurato Garry. 
Ad Ib era sempre piaciuto disegnare e le piaceva molto l'arte, per questo per il suo compleanno era andata ad una mostra, ma purtroppo a lei non piacevano mai i suoi disegni. Tranne quel giorno, in cui rimase sorpresa persino lei e poi arrossendo chiuse il taccuino. Garry nel frattempo era andato a prendere dei macarones e quando tornò Ib, a causa del suo disegno, era troppo imbarazzata per guardarlo in faccia. Garry si accorse che la bambina non era a suo agio e così le passò il fazzoletto. «Ecco tieni. L'ho anche lavato». Ib lo ringraziò e mise il fazzoletto in tasca. La bambina continuava a non guardarlo e visto che non si erano ancora presenti bene, Garry iniziò a raccontarle di se. Le raccontò che aveva diciotto anni, e che diversamente da quello di Ib il suo compleanno era in estate. Le disse che il suo colore preferito era il blu come la sua rosa e che studiava per diventare attore. Garry si dilungò molto a parlare di sé e alla fine Ib riuscì a dimenticarsi del disegno imbarazzante per poi raccontare anche lei qualcosa su di sé. 
Il tempo passò velocemente e quando finirono di parlare si era già fatto buio. Uscirono dal bar-pasticceria e Garry non voleva far tornare a casa da sola Ib così si offrì di riaccompagnarla a casa. Durante il tragitto parlarono dei loro interessi fino a quando non arrivarono davanti alla porta di casa di Ib. Mentre si salutavano Garry fece un movimento veloce. Si inchinò leggermente, la sua mano su i capelli lunghi e setosi, le sue labbra appena appoggiate a quelle della bambina. Ib sorpresa rimase con gli occhi spalancati a fissare Garry per poi vederlo rialzarsi con la faccia rossa per l'imbarazzo. «Scusami, non so coma mi sia preso... In fondo sei solo una bambina eppure...» disse il ragazzo. Ib abbassò lo sguardo. «Garry lo so che abbiamo diversi anni di differenza, ma tu mi piaci!» Garry rimase sorpreso dalle parole di Ib. «Se davvero ti piaccio e se ti piacerò ancora fra qualche anno allora io mi dichiarerò ufficialmente» disse. «Quanto dovrò aspettare?» chiese la bambina.
«Diciamo nove anni» rispose in fine Garry.





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Angolo dell'autrice
Finalmente ho scritto il capitolo. Ho cercato di migliorare nella scrittura e spero di esserci riuscita. In fine volevo chiedervi se nel prossimo capitolo ci stesse bene un salto temporale. Fatemi sapere scrivendomi una recensione.
Grazie per aver letto ^^

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Capitolo 4
*** Capitolo IV ***


Erano passati sette lunghi anni da quel giorno. Il giorno in cui Ib e Garry si promisero un amore futuro. Per Ib il periodo deciso da Garry le sembrava troppo lungo, ma sapeva che non poteva permettersi di stare inseme ad un ragazzo molto più grande di lei prima di essere maggiorenne. Quindi sopportava in silenzio e si fingeva una comune amica difronte agli occhi blu di Garry. Negli ultimi anni Ib era cambiata molto, se n'era resa conto un paio di giorni prima durante un'uscita con Garry al solito bar-pasticceria dove si incontravano sempre dopo la fine della scuola. Quel giorno le sembrò che il ragazzo avesse qualcosa di strano. Le sue preoccupazioni trovarono conferma quando, dopo avere finito i macarones, Garry le rivelò che, dopo tanto tempo, era finalmente riuscito a trovare un ingaggio in un telefilm, anche se faceva solo un personaggio secondario. La ragazzina era entusiasta per lui, ma quando si soffermò a guardare il viso di Garry, notò un'espressione triste sul suo volto.
«Ma...?» disse preoccupata.
«Ma... Questo lavoro mi costringerà a partire per gli Stati Uniti...»
«Eh? Che c'è? Hai paura paura di volare Gar...» Non riuscì a finire la frase.
«Ib! Non è questo il problema. Questo ingaggio mi impegnerà per circa un anno...»
La giovane si alzò con violenza dalla scomoda sedia di legno facendo un rumore tale che tutti i clienti del Bar-pasticceria, sorprendentemente piena vista la sua poca popolarità, si girarono verso il loro tavolo. Ib era in piedi, le braccia lungo i fianchi, la bocca semi-aperta e i suoi occhi spalancati erano fissi su Garry che cercava di evitare il suo sguardo osservando il piattino vuoto su cui fino ad un paio di minuti prima c'erano i piccoli hamburger dolci.
«Tra quanto parti?» Ib era ancora in piedi.
«Tra cinque giorni.»
«Fra così poco? Perché non me lo hai detto prima?» Ib si avvinò a Garry con il busto, le mani adesso erano appoggiate al tavolo.
«Ib! Devi capire la situazione! Non è facile neppure per me!» Garry aveva alzato il tono della voce.
La ragazzina si risedette.
«In queste ultimi anni siamo sempre rimasti insieme. Cosa ci succederà se staremo lontani per così tanto tempo?» Dal tono della voce di Ib, Garry iniziò a preoccuparsi che potesse scoppiare in lacrime.
«Non lo so. Credo sia meglio non sentirci durante il mio anno all'estero.»
«Come "sarebbe meglio non sentirci"?»
«Temo che, se dovessimo sentirci ogni giorno, la situazione diventerebbe ancora più insostenibile.»
«No! Non lo accetto questo! Dopo tutto il tempo passato insieme, tu vuoi smettere di comunicare con me?»
«Ib. Sarà meglio così.»
Il volto di Ib cambiò. La sua faccia era rossa e i suoi occhi pieni di lacrime che presto le sarebbero scese giù rigandole le guance. Guardò Garry cercando di trovare le parole giuste per dirgli quanto lo odiasse in quel momento. Alla fine rinunciò perché nonostante la situazione Ib non poteva affatto odiarlo e uscì piangendo dal negozio mentre Garry la guardava fuggire dalla vetrina.

Quando arrivò a casa, piombò in camera sua, sul suo letto, mentre continuava a piangere e finì lentamente con l'addormentarsi.

Al suo risveglio si accorse di essersi addormentata con ancora la divisa del liceo addosso. Si diresse in bagno, dove ne guardarsi allo specchio, notò il suo viso ancora rovinato dalle sue lacrime. Si svestì e si fece un bagno caldo. Era seduta nella vasca e pensava a come potesse fare senza Garry, ma appena risentì le lacrime sulle guance, iniziò ad pensare ad altro. Uscì dalla vasca. Mentre si asciugava si soffermò a guardarsi allo specchio del bagno. Fu quello il momento in cui si accorse di quanto fosse cambiata. Da quando aveva conosciuto Garry era diventata molto più alta, anche se era rimasta comunque una delle più basse in classe. L'altezza non era l'unica ad essere aumentata ma le era anche cresciuto il seno, anche in questo caso non erano cresciute di molto. I capelli, che una volta erano lunghi fino alla metà della schiena, ora gli arrivavano alle spalle. Non era cambiata solo d'aspetto ma anche in modo comportamentale. Fino a qualche anno fa avrebbe evitato in qualsiasi modo possibile la partenza di Garry ma ora, anche se l'addolorava molto, preferiva vedere Garry seguire il suo sogno di poter divetare attore. Quando finì di guardarsi allo specchio, si rivestì e ritornò a letto per dormire. Non mangiò. Dopo tutto quello che era successo non aveva fame.

Nei giorni seguenti Ib e Garry non si videro ne sentirono. Poi un giorno il cellulare di Ib squillò. Era un messaggio da Garry e diceva:
«Domani parto. Se vuoi salutarmi sarò all'aeroporto alle 9.00 am.»
La ragazzina non sapeva se fosse il caso o meno di andare, ma di una cosa era sicura: la sua scelta avrebbe cambiato ogni cosa fra loro.

Il giorno seguente Garry aspettò più che poteva l'arrivo della ragazza. L'ultima volta che si videro fu quel giorno in cui lei scappò in lacrime e non voleva che si lasciassero in quel modo triste, ma fu costretto a salire a bordo dell'aereo e a non rivedere per un lungo periodo il viso dolce di Ib.






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Angolo della scrittrice :D
Forse avrete notato che è da un po' di tempo che non aggiorno, ma il motivo era che avevo il blocco dello scrittore. Grazie ad una persona importante sono riuscita a scrivere questo capitolo in un giorno quindi, se questa persona sta leggendo, vorrei ringraziarla di cuore ^-^
Ora passiamo alle cose più serie. Mi farebbe davvero, davvero, piacere se, voi che avete letto il capitolo, mi possiate lasciare una recensione, così che io possa migliorare.
Grazie <3

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