Daydreaming.

di Elisabetta Malik
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Londra. ***
Capitolo 2: *** La verità. ***



Capitolo 1
*** Londra. ***


Ero finalmente atterrata nell'aeroporto di Londra,purtroppo c'erano anche i miei genitori che stavano lì a fare la guardia con quei loro sguardi così orridi,quasi come con aria di sfida.Ma non mi importava più niente quando vidi lui qualche passo più lontano di me,quel ragazzo dagli occhi color mandorla dove ti ci potevi immergere dentro in tutta la sua perfezione,il suo modo di vestire così immaturo ma che gli donavano benissimo e poi i suoi capelli(mai visti capelli così curati)color nero scuro,ero morta non potevo crederci che lui era proprio lì davanti a me con tutte le fan che urlavano come delle pazze e i paparazzi,quei maledetti paparazzi che non facevano altro che disturbarlo e fotografarlo inutilmente. Non sapevo cosa fare,se andare da lui o fare finta di niente(lo so,sarebbe un comportamento non molto carino nei suoi confronti dato che lui è venuto per me,capite?)avevo la mia vita lì davanti e allora non persi tempo,abbandonai le mie valigie per terra e iniziai a correre,sempre più veloce finché non arrivai faccia a faccia,così vicini che lo abbracciai(stavo letteralmente svenendo).Mi distaccai un po' per ammirare la sua faccia e per vedere quel sorriso che ogni volta è un trauma dimenticarsene,c'era davvero casino(paparazzi di là, fan sfegatate di qua eccetera,non sapevo davvero come faceva a sopportare tutto quel trambusto)per un momento esistevamo solamente io e lui,nessun casino,niente urla e mi sussurrò all'orecchio:-Come stai? Non capivo perché mi stava parlando all'orecchio ma la trovavo una cosa sexy,così risposi sorridendo:-Bene,vogliamo andare? Lui annuì,mi prese per mano(non capivo il perché, sapevo che tanto poi la notizia si sarebbe sparsa in non meno di due secondi),la guardia cercava di fare stare tranquille le fan,così io e Zayn(si,era lui proprio lui,l'idolo delle teenagers e anche il mio oltretutto) ne approfitammo per scappare da tutto quel casino, uscimmo in fretta e in furia e prendemmo il primo taxi che passò, che poi sentivo di avere dimenticato qualcosa, d'un tratto mi ritornò la memoria e gridai:-La valigia! Zayn rise,anche il tassista non ne ebbe di fare ameno(ok,mi accorsi che avevo fatto una figura a dir poco imbarazzante), sorridendo quel dolcissimo ragazzo rispose:-Tranquilla,ci sono i tuoi genitori sennò perché li hai portati?-Mi sarebbe piaciuto non portarli ma ho solo 17 anni e non vogliono lasciarmi da sola in una città così figa!-Ci sono io,sei con me da tanto tempo,mi hai sempre accompagnato in tutte le mie cose e problemi anche se non eri qui, accanto a me!Sorridendo dissi:-Lo so,ma i miei non si fidano tanto,insomma hai una vita assai sfrenata e quindi...(oddio non sapevo come continuare il discorso,i miei non erano d'accordo di questa amicizia perché sanno come le notizie molte volte anche bugie si trasmettono velocemente, soprattutto nel fandom delle Directioners,lo so bene,forse anche troppo perché ci sono stata e non intendo andarmene) così continuai il mio discorso:-...ma tu per me sei perfetto,troppo e lo sai meglio di me questo!Mi guardò fissa negli occhi,così anche io(stavo impazzendo, magari stavo arrossendo e manco me ne stavo accorgendo,ci si poteva perdere in quello sguardo).Dopo qualche secondo puntò il dito alla mia destra e disse con un filo di voce:-I tuoi,vai ci sentiamo,magari stasera potremmo uscire,questi giorni sono un po' libero.-Va bene fammi sapere,ciao Zayn.Aprii la portiera e scesi dalla macchina(credo che abbia capito tutto,continuavo a pensare:magari si è offeso e non mi vorrà più sentire,la mia mente stava sprofondando nei pensieri più profondi e oscuri),i miei urlando come dei pazzi mi fecero segno di entrare in un altro taxi dove mi recai insieme a loro dentro,credo che ci stava portando in un Hotel,non lo so ero in uno stato d'ansia pazzesco,allora ragioni un po':sono a Londra la città più figa del mondo,ci sono i miei genitori che sono un po' d'impiccio ma...vedremo stasera come andrà. Così quella macchina color giallo iniziò a partire in destinazione per l'Hotel più grande e pregiato di questa città: Londra.

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Capitolo 2
*** La verità. ***


Era sera,avevo passato tutto il pomeriggio a sistemare valigie e ad aiutare i miei genitori,ho dovuto fare davvero tanto per avere una camera da sola e non con loro che mi avrebbero rovinato ogni secondo della mia giornata. L'unica cosa che mi sarebbe piaciuta ora sarebbe stata una chiamata da lui,anche se per dire la verità ero sfinita,stanca morta. Che dire dell'Hotel?Magnifico,e' qualcosa di enorme e poi...la mia stanza al quanto indescrivibile. Ero in litigio con i miei,quindi non potevo contare più su di loro,così scesi giù per le scale ed uscii fuori a prendere un po d'aria;l'unica cosa che riuscivo a fare era guardare quel maledetto schermo del mio cellulare aspettando una chiamata o un sms. Non sapevo se cercarlo o meno,se chiamarlo oppure aspettare che lo faccia lui,ero davvero sovrappensiero. Dall'altra parte dell'Hotel ogni tanto si sentivano delle urla,non capivo bene il perché e così pensai:'magari si stanno tirando i capelli?Bho, va beh' Mi alzai dal gradino tutto d'un tratto e decisi di chiamare Zayn,il telefono squillava,squillava e finalmente una voce disse':-Dimmi. -Mi avevi detto che ti saresti fatto sentire e invece?Che hai? -Oggi non posso,sono stato fino poco fa con le mie fans a fare autografi e foto,magari un altro giorno,ciao.' Chiuse la chiamata. Io iniziai davvero ad arrabbiarmi, perché mi stava trattando così?Che cavolo gli ho fatto?Entrai dentro a dir poco incavolata,sbattei la porta della camera e mi tuffai in quel morbido letto,forse era l'unico con cui mi ci potevo sfogare,di me alla gente non frega proprio niente. Sentii lo scricchiolio di una porta,dei passi e infine qualcuno si era seduto lì affianco a me,avevo paura,chi si sarebbe mai permesso di entrare in camera mia?Allora pensai che era mia madre,così mi lamentati dicendo:-Mamma,vattene! Ci furono secondi e secondi di silenzio finché finalmente una voce disse:-Non sono tua madre,se forse ti giri. Non ci credevo,era Zayn lì nel mio letto, ma ero comunque arrabbiata:-Cosa vuoi?-Mi dispiace per come ti ho trattata al telefono. Mi girai e mi sedetti davanti a lui con una lacrima che scendeva così io annuii senza dire niente.-Mi dispiace che i tuoi genitori non la pensino come la pensi tu,non voglio sembrare nei loro confronti una persona disonesta o una persona che non sia affidabile,perché lo sai che non è così.-Si, lo so. Mi asciugò la lacrima accarezzandomi il mio viso caldo,si avvicinò e mi abbracciò forte forte,rimanemmo un po' di tempo così finché non mi diede un bacio nel collo e subito dopo nella fronte(non ci potevo credere,madonna i suoi baci.),così mi sussurrò:-Devo andare magari vengo dopo più tardi.-Va bene. Lui si alzò dal letto così anche io,gli diedi un bacio nella guancia e se ne andò. Ero più tranquilla ora,perché sapevo che cosa lo stava turbando,prende le cose seriamente e non scherza mai su queste questioni,ed e' questo che mi piace di lui(una delle miliardi di cose per la verità). Erano già quasi le nove di sera,così scesi giù per la sala e mi sedetti vicino ai miei,così saremo rimasti un po' più in armonia in quel posto da favola dove ti ci puoi perdere letteralmente dentro.

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