Are we friends or are we more?

di My best day
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** New friends ***
Capitolo 3: *** Why love is so difficult? ***
Capitolo 4: *** Confessions ***
Capitolo 5: *** Strange encounters ***
Capitolo 6: *** Kisses and dates ***
Capitolo 7: *** Guitar lessons ***
Capitolo 8: *** Forgive me ***
Capitolo 9: *** Happy birthday ***
Capitolo 10: *** Broken hearted ***
Capitolo 11: *** Are we friends or are we more? ***
Capitolo 12: *** Date&New Couple ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


POV NIALL
“DRINN DRINN DRINN” , allungo la mano per spegnere quella cazzo di sveglia! Dovrò assolutamente cambiarla questa suoneria appena ho tempo: con i lavori per la casa nuova, il trasloco…..aspetta! il trasloco! Mi alzo e mi guardo intorno, scatoloni, scatoloni e ancora scatoloni, dappertutto. Questo è il mio, forse, 10° trasloco da quando ho sei anni e mia madre mi continua a ripetere che sarà l’ultima volta; me lo ripete sempre… Il problema è che in ogni città in cui mi trasferisco finisco per affezionarmi e fare nuovi amici  che poi sono costretto ad abbandonare per seguire mia madre. Ma ora ho deciso, non mi affezionerò più a nessuno perché so già in principio come andrà a finire, mi si spezzerà il cuore, di nuovo, e il mio cuore è troppo fragile per sopportare ancora.
Sento dei passi sulle scale e mi alzo immediatamente, la porta si spalanca e butto subito le braccia al collo della donna che mi trovo davanti, intenta a togliersi macchie di marmellata dalle mani, “buongiorno mammina!” le urlo al orecchio, lei mi guarda con una smorfia infastidita sul volto, piegando la testa.
“Non so come fai ad essere sempre di buon umore anche alle sette di mattina, ti invidio” dice mia mamma mentre la smorfia si trasforma in un sorriso. “A volte me lo chiedo pure io!” le rispondo dandole un bacio sulla guancia e spostandola leggermente per  raggiungere le scale che mi porteranno in paradiso, cioè in cucina. Come al solito mio padre è seduto al tavolo bevendo il caffè e leggendo il giornale e perciò quando entro non distoglie neanche lo sguardo per salutarmi, “buongiorno papà!” dico alzando leggermente la voce per farmi notare ma lui si limita ad un semplice “hmm”, continuando a leggere imperterrito il suo giornale. Scuoto la testa e sorrido, a volte non so nemmeno io come faccio ad essere così allegro e positivo, sempre, qualsiasi cosa succeda. Come sempre alla notizia del trasloco non ho aperto bocca ed ho annuito sorridendo: anche mio padre di solito non si lamentava mai, ma sta volta si era proprio incazzato ed era uscito da casa urlando ed imprecando contro mia madre.
Mi siedo e comincio a mangiare le crepes con la marmellata che mia madre ha appena cucinato e  bevo una spremuta. “Agitato per il primo giorno?” chiede mia madre riemergendo da chissà dove, “no, ormai sono abituato e..." dico, pentendomi immediatamente vedendo mia madre irrigidirsi e abbassare la testa, senza prima posare velocemente lo sguardo su mio padre che però sembra non essersi accorto di nulla. “Se devo proprio essere sincero un po’ agitato lo sono, dopotutto e una nuova scuola, nuove persone, nuovi professori….” Cerco di rimediare, sorridendo a mia madre. Finisco l’ultima metà della crepe e torno in camera a cambiarmi, butto i vestiti sul letto e non so cosa mettermi, come al solito; alla fine torvo la mia solita t-shirt azzurra, la mia felpa grigia e i jeans, indosso tutto velocemente, mi guardo un ultima volta allo specchio e corro giù per le scale, guardando l’orologio che si trova sul mio polso e manca poco che non mi tombolo. “Non correre! Quante volte te lo devo dire Niall!?” mi urla mia madre venendomi in contro per salutarmi e porgendomi il sacchetto con la merenda. “Si lo so mamma, scusa” le rispondo indossando il mio sorriso migliore, le do un ultimo bacio sulla guancia, urlo un ultimo ciao pà e esco di casa correndo verso la fermata. Arrivo giusto in tempo, salgo sul autobus e seduto comodamente mi godo il panorama; Londra è molto diversa da dove vivevo prima, nello Yorkshire, è molto  più bella.


Holloway Secondary School, questo è il nome della mia nuova scuola che frequenterò non so ancora per quanto tempo; scendo dal autobus e mi guardo intorno: la scuola non sembra affatto male o almeno l’esterno, ci sono molte panchine dove alcuni ragazzi copiano compiti e alcuni ne approfittano per chiacchierare e per scambiarsi effusioni. C’è anche un grande giardino molto ben curato con alberi, tavoli per mangiare e una rete da pallavolo: “penso che mi troverò bene qua” penso prendendo un respiro profondo e sorridendo, sono pronto.  Mi incammino verso l’entrata guardando il mio foglio con gli orari delle lezioni: matematica. Iniziamo bene. Con una smorfia di disappunto mi dirigo verso la segreteria per avvisare che il ragazzo nuovo è arrivato e per farmi spiegare che cosa fare, dove sia il mio armadietto eccetera eccetera. Dopo aver compilato ed aver ascoltato il necessario, con il codice del armadietto in mano, lo raggiungo e lo apro con una certa facilità. Mi scappa il foglio con gli orari in mezzo al corridoio e ancora con i libri in mano mi chino a raccoglierlo quando vengo improvvisamente colpito da qualcuno che mi fa cadere tutti i libri sul pavimento. Alzo la testa aspettando delle scuse che non arrivano e mi trovo davanti due occhi nocciola e il viso di un ragazzo che mi guarda in cagnesco; vorrei dire qualcosa ma quel ragazzo è troppo bello, così rimango li imbambolato a guardarlo senza spiccicare parola. Il ragazzo ha un ghigno compiaciuto sulle labbra e apre la bocca per parlare: “Stai attendo a dove vai, sfigato!” e si mette a ridere insieme ad altri ragazzi che si trovano dietro di lui e che io ho notato solo in quel momento; quel ragazzo mi squadra da capo a piedi cercando di ricordare se mi avesse visto da qualche parte. “S-sono nuovo…” rispondo balbettando, senza smettere di guardarlo, ipnotizzato. “Bene, allora novellino ascoltami bene, fatti i fatti tuoi e non immischiarti con noi, non ti conviene e non dire che non ti abbiamo avvertito biondino” mi dice il ragazzo avvicinando il suo viso al mio e guardandomi dritto negli occhi. “Niall, mi chiamo Niall” sono le uniche parole che riesco a dire, paralizzato dalla paura ed elettrizzato dalla vicinanza del suo viso al mio. Il ragazzo mi guarda ancora per un po’, sempre rimanendo vicino al mio viso fino a quando un suo amico non richiama la sua attenzione: “Zayn, andiamo! Lascia stare lo sfigato!”. Si allontana da me e dopo avermi guardato per un ultima volta,  mi da le spalle e segue i suoi amici.
“Scusa, ti erano caduti i libri e te li ho raccolti” mi giro alla mia destra, da dove proviene la voce e vedo un ragazzo con una camicia a quadri, gli occhi anche lui nocciola e i capelli che gli ricadono sulla fronte. Sembra simpatico, “Grazie mille, io sono Niall, piacere!”, gli rispondo allungando la mano e sorridendogli incoraggiante, lui mi guarda dapprima un po’ sorpreso ma poi allunga la mano  e sorride, ”piacere  Liam”. Mi porge i libri e io li riprendo continuando a sorridere e voltandomi per vedere se c’è traccia del misterioso ragazzo di prima, svanito. “….perciò non ti conviene”, cosa? Mi sono perso un pezzo, “come scusa puoi ripetere?” gli chiedo rendendomi conto di non avergli prestato attenzione. “Ti stavo dicendo che è meglio non immischiarsi o avere niente a che fare con Zayn: è il ragazzo più popolare qui a scuola e può rendere la tua vita un inferno, te lo posso assicurare” mi ripete Liam con uno sguardo preoccupato sul volto, gli sono grato che si preoccupi di me anche se mi ha appena conosciuto. Questo ragazzo che ho difronte ispira tantissima tenerezza e io so già che mi affezionerò, merda! Ma l’unica cosa che riesco a pensare in questo momento è una, anzi l’unica persona a cui riesco a pensare è Zayn.


Ciao a tutti! questa è la prima ff che scrivo quindi abbaite petà hahah. Ho deciso di scrivere una Ziall visto che è da tempo che ne cerco una ma non l'ho mai trovata e forse ci sarà anche un pò di Larry. Inoltre più che essere incentrata sul amore fra i protagonisti volevo più puntare sull'amicizia stupenda che secondo me lega i nostri idoli :)
Non so ancora molto bene come continuerà la storia, ho tantissime idee ma la parte difficile e scriverle seguendo un ordine eccetera eccetera. Lo svolgimento della storia dipende da voi, perchè se non piace a nessuno è inutile giusto? o forse la continuerò per mio piacere personale, ancora non lo so quindi fatemi sapere se vi piace o se fa schifo e cosa ne pensate.
Grazie in anticipo :) a presto spero

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Capitolo 2
*** New friends ***


POV HARRY
Mi piace perdermi nei miei pensieri, guardare le persone passare e chiedermi chi siano, quale sia la loro passione, il loro lavoro, se sono innamorati, amanti o sposati. Mi piace essere lasciato solo, solamente un quaderno, i-pod, cuffiette, carta e matita e la mia vita si può considerare perfetta; molti mi dicono che nessuno vuole realmente essere lasciato solo, che tutti hanno bisogno di amici, di qualcuno che li ami e li protegga, una famiglia, non importa di che tipo. Ma io rispondo sempre con un “sto bene da solo”, con la mia musica e la mia arte non mi manca niente; o almeno questo è quello che penso, senza sapere che la mia vita sta per cambiare radicalmente.
Appoggio la schiena contro l’albero del cortile della scuola, la vecchia e cara Holloway Secondary School: solite quattro mura, solite persone, solita monotonia. Perciò mi sorprendo quando vedo una testolina bionda che spicca fra gli altri studenti grazie al suo sorriso; l’unico sorriso fra tanti alle sette di mattina e mi ritrovo a sorridere a mia volta, come un imbecille. Distolgo lo sguardo dal ragazzo, mi piego per prendere lo zaino buttato a caso per terra e mi incammino dietro l’orda di studenti che si affretta a entrare a scuola per non arrivare tardi alla prima ora. La cosa positiva di non avere amici e che non perdo tempo a fare le solite cazzate da ragazzi immaturi e riesco a concentrarmi sulle cose importanti come la scuola.
 
 Mi avvicino al mio armadietto con tutta la calma possibile e noto da lontano la testolina bionda di sta mattina e….Zayn, quel brutto stronzo se la prenderà con lui sicuramente. Zayn e forse il più stronzo degli stronzi che io conosca, se la prende con chiunque gli capiti a tiro e soprattutto con i più deboli e sfigati come me; per i primi due anni di superiori ero diventato la sua preda preferita e mi prendeva in giro sempre, mi spingeva contro gli armadietti, mi faceva cadere il pranzo e mi insultava, poi con l’arrivo di Liam in terza, la sua nuova vittima è diventato lui. Ed è proprio Liam che vedo soccorrere il biondo, chinandosi a raccogliere i libri finiti per terra. Lui lo ringrazia e gli regala un altro dei suoi meravigliosi sorrisi e io non riesco a trattenermi dal sorridere di nuovo da solo come un rincoglionito. Liam gli stringe la mano; si vede che cerca di farsi un nuovo amico approfittando che il ragazzo sia nuovo e non conosca la sua reputazione mentre io a differenza di lui, che cerca di essere simpatico sempre a tutti, preferisco abbassare la testa e andare avanti facendo finta di non conoscere nessuno. Ed è proprio quello che faccio, raccolgo i miei libri e richiudo l’armadietto pronto per la prima ora di lezione: matematica.
Entro in classe, mi siedo al solito posto e guardo il banco vuoto vicino al mio, sospiro e apro il quaderno per ricontrollare gli esercizi; “ciao! Questo posto è occupato per caso?” all’ inizio non alzo neanche lo sguardo convinto che chiunque stia parlando non lo stia facendo con me. Sento un dito picchiettare sulla mia spalla e mi convinco che stiano parlando proprio con me e alzo lo sguardo; un sorriso mi travolge e lo riconosco subito, è il ragazzo nuovo che ho visto sta mattina: “Si, siediti pure” mi limito a rispondere per poi ritornare ai miei esercizi. “Oh grazie mille! Io sono Niall comunque, piacere” mi risponde porgendomi la mano; io lo guardo stranito ma lui non ritira la mano e continua a guardarmi sorridente. “Harry” rispondo, cercando di fare mezzo sorriso, giusto per essere gentile. “Che bel nome! Harry, Harry…come Harry Potter!” esclama, scoppiando poi in una fragorosa risata e rischiando di cadere dalla sedia, ridacchio sotto i baffi senza essere capace di trattenermi dal farlo, ha davvero una risata stupenda e contagiosa. In quel momento entra la prof e tutti si zittiscono tornando ai propri posti: “Bene Horan! Sono contenta che lei si stia divertendo così tanto con il signorino Styles, vedo che ha già fatto amicizia…..” dice la professoressa abbassandosi gli occhiali fino alla punta del naso e guardando Niall da sopra le lenti con fare indispettito. Io e Niall chiniamo subito la testa e poi lui mormora un “mi scusi” non molto convinto e si gira un po’ verso di me nascondendosi il volto fra braccia per cercare di non ridere e io non riesco a fare a meno di mettermi una mano davanti alla bocca per non rischiare di farlo pure io.
 
DRINNN! La campanella finalmente suona dopo una stancante ora di trigonometria, chiudo il libro e mi alzo dalla sedia raccogliendo i libri dal banco; “scusa Harry!?” mi dice Niall, chinando la testa ,cercando di guardarmi negli occhi. “Si!?” gli rispondo un po’ titubante, “non è che potresti aiutarmi? Non ci capisco niente di questi orari e non so neanche dove siano le classi, che palle!” mi risponde guardando confuso l’orario per poi passarmelo, lo prendo e lo guardo attentamente. “Si ti aiuto, seguimi ti porto all’ aula di inglese” dico incamminandomi verso l’uscita con Niall che saltella alle mie spalle: “grazie, grazie! Se non ci fossi tu!” dice superandomi e facendomi l’occhiolino per poi mettermi un braccio intorno alle spalle, spingendomi in avanti.
Nessuno era mai stato tanto gentile e affettuoso con me, neanche mia mamma; e la cosa più strana è che lo stia facendo un ragazzo che conosco da poco più di un ora e non riesco a fare a meno di sorridergli. “Sei bello quando sorridi, ti si illuminano gli occhi” mi dice Niall, facendomi arrossire di botto, “hahaha scusa! A volte mi dimentico che non tutti sono così aperti e sfacciati come me!” continua poi dandomi una pacca sulla spalla.
“Eccoci qua” dico quando siamo arrivati di fronte alla classe di inglese: per tutto il tempo Niall non ha fatto altro che parlare e parlare, di tutto e di niente mentre io me ne stavo zitto e ascoltavo. “Bene, allora grazie” mi risponde sorridendo per poi aggiungere “non è che ti andrebbe di farmi compagnia a mensa? Non conosco nessuno a parte te e un altro ragazzo che si chiama Liam mi pare, ma che non ho più visto da stamattina. Lo conosci?”. “Si lo conosco, fa chimica con me, è un genio ma non ho molta confidenza con lui, beh né con lui né con nessun’altro” rispondo abbassando lo sguardo e rendendomi conto che questa è la frase più lunga che abbia mai detto a qualcuno. “Oh! Mi dispiace davvero tanto Harry, non pensavo, sei un tipo simpatico dopo tutto!” dice Naill prima con una smorfia dispiaciuta per poi ritornare sorridente come sempre, “g-grazie?!” dico alzando un sopracciglio e guardandolo negli occhi. “E di cosa scusa!? Facciamo così, da adesso in poi sarò io il tuo amico e quindi come tuo amico ti chiedo di venire a pranzo con me, anzi ti obbligo. Ci vediamo dopo allora! E si! aspettami qui davanti a questa classe se no va a finire che non ti trovo più e mi perdo hahah” dice guardandomi  dritto negli occhi e io capisco subito che è sincero e che veramente vuole essere mio amico. Anche se penso che da soli si stia bene, anzi meglio, questo ragazzo mi ha conquistato: con il suo sorriso, la sua gentilezza e la sua voglia di vivere. In quel momento realizzo che voglio davvero provare ad essere suo amico, un amico sincero, senza inganni né bugie e sono certo di avere trovato la persona giusta per farlo.
Io, Harry Styles, ho trovato un amico e ne sono dannatamente felice.


Volevo solamente ringraziare Love_M per la stupenda recensione e grazie anche alle 41 persone che hanno letto la mia storia e spero vi sia piaciuta e che vi piaccia anche il secondo capitolo quindi eccolo qua! :) p.s forse o aggiorno domani oppure prossima settimana ma comunque presto

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Capitolo 3
*** Why love is so difficult? ***


POV HARRY
“Harry!” sobbalzo, sorpreso dalla presenza di qualcuno vicino di me che riesco a sentire pure attraverso la musica, mi giro ed è Niall. “Ciao” gli rispondo sorridendo, “andiamo? Sto morendo letteralmente di fame e con il mio stomaco non si scherza te lo posso assicurare!” dice poi mettendomi un braccio intorno alle spalle e incamminandosi insieme a me verso la mensa: tutti ci guardano, sorpresi che Harry Styles, il ragazzo solitario e senza amici, sia insieme a qualcuno.
Arriviamo alla mensa e ci troviamo difronte al bancone dei cibi con la signoria della mensa che aspetta le nostre ordinazioni: “Io prendo le patatine e il pollo, anzi no prendo…..la pasta si! Quella con il sugo grazie! E anche una fetta di torta” dice Niall mentre tutto eccitato guarda il bancone e saltella per vedere tutto quello che c’è esposto, la signora lo serve divertita mentre io mi limito alla pasta. Mi guardo intorno spaesato perché di solito mi limito a prendere da mangiare e vado a sedermi sul prato, ma so già che Niall non è della mia stessa idea e infatti lo vedo camminare  sicuro verso i tavoli; sospiro e lo seguo tenendo la testa bassa. “Liam!” lo sento urlare al improvviso, agitando la mano per farsi notare. Liam alza lo sguardo dal piatto e quando lo vede sorride e gli fa cenno con la mano di andare da lui; Liam è seduto al solito tavolo con i ragazzi secchioni della scuola, “almeno lui ha degli amici” penso, mentre sono indeciso se seguire Niall oppure fare marcia indietro e andare al mio solito posto. “Harry, dai che Liam ci aspetta” dice Niall prendendomi per il braccio e spingendomi verso il tavolo, mandando all’aria il mio piano; Niall arriva al tavolo, saluta Liam con una pacca sulla spalla e prende posto vicino a lui, si sorridono. Niall nota che sono ancora in piedi incerto sul dafarsi e con una mano indica il posto vicino al suo: “Siediti Harry mica ti mangiano” dice girandosi verso Liam per avere conferma. “No, no siediti, ciao Harry” risponde Liam sorridendomi, “Liam” rispondo per poi sedermi e concentrarmi sul mio piatto. “Ho incontrato Harry oggi a lezione, siamo vicini di banco, voi vi conoscete?” chiede Niall a Liam, “si, di vista”. Niall sorride e si guarda intorno per poi presentarsi agli altri ragazzi seduti al tavolo; una volta finite le presentazioni ritorna soddisfatto al suo cibo.
“Cosa è questo casino?” chiede Niall voltandosi pe capire da dove provengano tutte quelle risate, mi giro anche io e….Tomlinson, dovevo capire che era lui.
Louis Tomlinson è un altro ragazzo popolare della nostra scuola ed è conosciuto per il suo senso del umorismo e per il suo essere spontaneo e giocoso; anche se è popolare non va molto d’accordo con Zayn, anzi, si odiano.
“Quello è Louis, è il comico della scuola, diciamo” rispondo io a Niall, Liam mi guarda sorpreso che sia stato io ad aver parlato. Penso che, a parte un “Liam” di tanto in tanto, non abbia mai parlato in sua presenza.
“Sembra simpatico” constata Niall, per poi ritornare al cibo: “è una specie di Zayn 2, solamente che lui non prende in giro nessuno, si limita ad odiare Zayn, qualche volta mi ha pure salvato se devo essere sincero” risponde Liam; “ma è davvero così stronzo questo Zayn?” chiede Niall con un espressione che sembra dispiaciuta e “si” risponde tutto il tavolo in coro compreso io, “oh, ok” si limita a rispondere Niall, ancora più dispiaciuto di prima. E proprio quando si parla del diavolo eccolo che fa la sua entrata con i suoi seguaci al seguito.
 
 
 
 
POV NIALL
Eccolo che arriva, anche se tutti mi hanno detto e ripetuto quanto sia stronzo, non riesco a toglierli gli occhi di dosso. So che sono ripetitivo ma è davvero bello, con quello sguardo così profondo, il ciuffo perfettamente pettinato all’insù, l’andatura sicura e la testa alta. “Ehi Malik!” urla quel ragazzo che ora so chiamarsi Louis, Zayn si irrigidisce e continua ad andare avanti senza neanche degnarlo di uno sguardo, mentre lui e gli altri ragazzi intorno ridacchiano compiaciuti.
Lo osservo camminare e prendere posto al tavolo che posso capire sia riservato ai più popolari della scuola, si saluta con qualche suo compagno già seduto al tavolo e prima di incominciare a mangiare si guarda intorno e mi sorride. Sorrido a mia volta pensando che forse così stronzo non lo sia o almeno non con me. Lui e un altro suo amico si avvicinano e posso sentire Liam sussurrare un “oh no” mentre si concentra ancora di più sul suo cibo e posso sentire anche Harry irrigidirsi accanto a me.
Zayn si avvicina al orecchio di Liam e sussurra, o almeno è quello che sarebbe dovuto essere visto la vicinanza del altro ragazzo, “fatto amicizia con il novellino eh Liam, vuoi renderlo sfigato pure lui….”, “l-lasciami in pace Zayn” lo prega Liam allontanandosi da lui. Zayn gli fa il verso scatenando la risata dei presenti e prendendolo in giro; io non sopporto queste ingiustizie e Liam sembra essere sul punto di scoppiare in lacrime, poi si rivolge a me: “Che ne dici di venire al tavolo con noi? Così capirai con quale compagnia devi stare e questo vuol dire non essere amici con Styles e Payne.” Zayn si avvicina pure a me come aveva fatto con Liam ma la differenza e che io lo sto guardando dritto negli occhi, lui mi fa un gesto per dirmi di seguirlo ma io ho già sopportato , visto ed ascoltato abbastanza. Perché tutti i ragazzi belli devono essere stronzi? Così gli rispondo con un “no grazie preferisco rimanere qui con i miei amici”; sia Liam che Harry mi guardano sorpresi. Zayn si gira e mi guarda furioso, “ah si? Bene stai pure con la tua banda di sfigati, non hai capito con chi hai a che fare, ancora”, “preferisco stare con loro piuttosto che con voi montati grazie” ribatto con il mio solito sorriso sulle labbra, cosa che fa incavolare ancora di più Zayn. Lui viene verso di me stringendo i pugni, probabilmente vorrebbe darmene uno, “hai fatto la scelta sbagliata amico” si limita a dire per poi ritornare furioso al suo tavolo. Ritorno al mio cibo e tutti mi fissano meravigliati: “che c’è?” chiedo ancora con la bocca piena mentre tutti al tavolo si complimentano con me per avere tenuto testa a Zayn ma io riesco solo a pensare al mio cuore, spezzato, non pensavo che fosse veramente così ma questo è un mio difetto; penso sempre che ci sia qualcosa di buono in tutti ma sta volta mi sono sbagliato. “Hei biondo, sei stato fantastico! Neanche io riesco a tenergli testa in quel modo, piacere io sono Louis e tu?”, “Niall” rispondo girandomi verso di Louis che si è avvicinato al mio tavolo per complimentarsi e gli porgo la mano. Ci sorridiamo a vicenda: questo ragazzo sembra simpatico e mi rendo appena conto di avermi fatto tre nuovi amici e un nemico: Zayn.


Ciao a tutti e grazie alle 23 persone che penso abbiano deciso di seguire la mia storia :) Finalmente Niall ha incontrato tutti quanti ma l'unica persona ad avere problemi in questo momento è Zayn, ma non disperate! lo Ziall arriverà un pò più avanti ed è così che va la storia.
Spero che vi piaccia anche questo capitolo e sentitevi liberi di recensire, accetto critiche :)
Grazie e a presto x

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Capitolo 4
*** Confessions ***


POV LIAM
 
“Scusami ma io non riesco ancora a capire: se il quadrato valeva 16, perché poi il risultato viene nove?”, “ma Niall! Te l’ho appena spiegato uffa!” rispondo al ragazzo seduto vicino a me sull’erba e mi sdraio sfinito sul prato: è da mezz’ora che cerco di fare capire a Niall gli algoritmi, ma ancora non ci riesco.
Mi aveva chiesto dopo pranzo se potevo spiegarglieli e così mi ero ritrovato con lui e  con Harry nel cortile della scuola durante l’ora buca; Harry se ne era stato per tutto il tempo a fare i propri compiti senza spiccicare parola. Non ho mai avuto pregiudizi verso nessuno ma Harry, o almeno era quello che pensavo fino a quel momento, aveva voluto sempre rimanere solo e isolarsi dagli altri, l’unico che era riuscito a cavargli più di due parole dalla bocca era stato Niall. Ho conosciuto Niall poche ore fa perché da questo anno frequenterà questa scuola e si è appena trasferito dallo Yorkshire con i suoi genitori: da quando è con me non ha fatto altro che parlare in continuazione e a farmi sorridere grazie alla sua risata contagiosa e al suo sorriso, era perfino riuscito a far sorridere Harry!
“Harry! Aiutooo!” si lamenta Niall mentre si avvicina a lui e gli posa la testa sulla spalla con un broncio adorabile. “Non è colpa mia se non capisci niente di matematica, Liam è stato fin troppo paziente, anzi non ho proprio la minima idea di come abbia fatto a sopportarti così a lungo” gli risponde Harry con un sorriso, mentre Niall incrocia le braccia al petto e fa finta di essere arrabbiato e io scoppio a ridere. “Ah, grazie! Belli amici che siete….” Dice poi scoppiando a ridere a sua volta: “perché voi due non siete amici?” chiede poi ritornando serio. “N-non lo so, penso che non abbiamo mai avuto l’occasione di parlare ecco” rispondo io abbassando lo sguardo sulle mie scarpe sporche d’erba. “Non sono un tipo da amici, preferisco stare solo e poi nessuno mi capisce” risponde invece Harry guardando prima Niall poi me dritto negli occhi e alzando infine le spalle.
“Per me è stato molto difficile: con tutti i traslochi che ho fatto da quando avevo sei anni ho sempre dovuto dire addio ai miei amici ma penso sempre e ne sono convinto, che senza ognuno di loro la mia vita non sarebbe stata la stessa. Quindi ti capisco e non è facile farsi degli amici veri e ti assicuro che io di amici falsi ne ho avuti molti ma io sono fatto così e penso che ormai lo abbiate capito; non riesco a non fare amicizia con le persone, non è nella mia natura.”
Sia io che Harry lo guardiamo e io non posso fare a meno di provare tenerezza verso quel ragazzo che si trova davanti di me, in questo momento molto vulnerabile. Scaccio  via una lacrima dalla guancia, ma che ci posso fare! Sono molto sensibile.
Harry sorprendentemente si alza e si mette in ginocchio avvicinandosi a Niall e abbracciandolo: dapprima è sorpreso ma poi ricambia con trasporto, sorridendo come un idiota e mi viene un improvvisa voglia di abbracciarlo pure io. Niall scioglie per metà l’abbraccio e con un gesto mi invita ad unirmi a loro: Harry non si ritrae, anzi, apre un braccio per accogliermi e io mi fiondo nel abbraccio. Come degli idioti finiamo tutti per terra e scoppiamo a ridere,  sciogliamo l’abbraccio e ci rialziamo, tutti sorridenti e poi Niall aggiunge: “Bene ora siamo tutti amici e tu Harry non sarai più solo, ora hai noi, anche se non lo vuoi hahah” ridacchia per poi guardarmi per conferma.
Io ed Harry ci guardiamo negli occhi, lui sorride e pure io: “si certo” rispondo alla fine mentre il sorriso di Niall si allarga ancora di più. “E io? Posso esser vostro amico?”
 
 
 
POV NIALL
 Mi giro e vedo dietro di me Louis, che senza aggiungere altro si siede accanto a noi sull’erba, “ciao” rispondo gentilmente al nuovo arrivato. Liam e Harry guardano straniti Louis sedersi per terra accanto a me e mi sorprendo sentire Liam rispondergli: “Fai pure con comodo eh, se sei venuto qua per prenderci in giro puoi anche andartene, c’è li hai pure i tuoi amici, torna da loro”.
Spalanco la bocca sorpreso e vedo Louis vicino di me rabbuiarsi e abbassare la testa: “lo so che non ti piaccio Liam ma almeno potresti essere più gentile, io non sono venuto qua per deridervi o prendervi in giro anzi devo farvi una confessione” risponde Louis. “Non credo che freghi niente a nessuno” risponde ancora una volta Liam; “Liam!” gli dico con tono di rimprovero per poi scusarmi con Louis per il suo comportamento.
“No Niall, ha ragione. Quando ero ancora amico di Zayn mi sono comportato davvero male con lui e con Harry e non mi aspettavo niente di meglio di questa accoglienza e Liam: io non ho amici, cerco di fare battute ed essere simpatico con tutti. Il mio comportamento è per difesa, non riesco mai ad essere me stesso e non ho mai avuto veri amici a parte Zayn”. Posso immaginare che per Louis debba essere stato difficile confidarsi in questo modo e soprattutto con persone a cui ha davvero fatto del male negli anni passati: “Liam, Harry, penso che sia veramente dispiaciuto per quello che ha fatto” dico rivolgendomi ai miei amici che mi guardano ancora non del tutto convinti.
“Sapete molto bene cosa significhi non avere amici, me lo avete detto voi stessi, Louis è venuto qui davanti di voi e vi ha chiesto perdono, ha ammesso le proprie colpe e voi lo accogliete così? Soprattutto tu Liam, mi meraviglio di te”. Liam sembra veramente dispiaciuto e mi guarda un attimo prima di parlare: “Hai ragione, l’unica cosa che voglio e che mi chiedi scusa Louis”.
Louis alza la testa e i suoi occhi sono lucidi, è contento. “Certamente! Scusami Liam e scusami pure tu Harry, mi dispiace davvero tanto” dice poi con uno sguardo realmente sincero e dispiaciuto, Liam sorride: "Ok, ti perdono” dice spostando lo sguardo su Harry che sembra ancora un po’ indeciso. “Harry?!” dico cercando di incoraggiarlo, “d’accordo” risponde infine sorridendo pure lui.
Tiro un sospiro di sollievo e mi guardo intorno e si, questi sono i miei nuovi amici; “Che ne dite di venire a casa mia nel week-end? Cercherò di mettere tutto apposto per sabato, così possiamo finalmente conoscerci come si deve!?”
“Per me va bene!” si affretta a rispondere Louis, “certo!” risponde Liam, mentre Harry si limita a sorridere, gesto che io prendo per un si: “Bene! È deciso allora”.
 
 
Grazie di nuovo a tutti quelli che hanno deciso di seguire la mia storia ed ecco il 4° capitolo, spero vi piaccia! Scusate per gli eventuali errori di grammatica o di sintassi e il nuovo capitolo arriverà a Natale penso J
Grazie ancora e a presto <3

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Capitolo 5
*** Strange encounters ***


POV NIALL
Io e i ragazzi siamo diventati inseparabili, giriamo per i corridoi in gruppo e facciamo tutto insieme, per tutti a scuola questo è risultato molto strano poiché erano abituati prima del mio arrivo, a vedere Harry sempre solo, Liam con il suo solito gruppetto di studiosi e Louis come il ragazzo comico, che però non aveva una compagnia fissa.
Sono molto contento di come si stiano evolvendo le cose per gli altri grazie al mio arrivo: Harry ha incominciato a sorridere molto di più e a volte quando inizia a parlare non lo ferma più nessuno, Liam è sempre il solito ragazzo studioso che ci tiene concentrati sulla scuola ma che quando e solo con noi è tutta un'altra persona, lo abbiamo corrotto, Louis è sempre il solito Louis e io sono sempre io.
Di solito le coppie siamo io e Louis che camminiamo spesso davanti e Liam ed Harry dietro; Liam e Louis sembra che non si siano mai odiati e ora vanno perfettamente d’accordo anche se sono due personalità completamente diverse mentre Harry sembra avere ancora qualche problema con Louis, non si sbilancia molto verso di lui  e sembra quasi un po’ in imbarazzo.
Zayn per adesso non ha fatto altro che guardarci da lontano ma non so quanto tempo di libertà avremo, sospetto che abbia in mente qualcosa ma per adesso nessuno di noi ha deciso di preoccuparsene.
La nostra amicizia è nata ed è diventata forte dopo quel weekend a casa mia
 
“Eccovi ragazzi! Questa è la mia casa adesso vi faccio fare un giro, su entrate!”, Louis, Liam e Harry sono davanti alla mia porta di casa con i sacchi a pelo sotto il braccio  ed entrano un po’ insicuri dopo avermi salutato, Louis con un abbraccio, Liam con una pacca sulla spalla e Harry limitandosi a sorridere.
Dopo un breve giro della casa e dopo aver appoggiato l’occorrente per la serata in camera mia , io e i ragazzi andiamo in giardino, prendo la mia chitarra e mi accomodo sul dondolo con Louis a fianco, mentre gli altri si siedono su due sdraio, appoggiate sull’erba. È una giornata stupenda senza nemmeno una nuvola e ci ritroviamo per tutto il pomeriggio a parlare delle nostre vite, a ridere e  a scherzare  mentre io strimpello alcune note sulla chitarra. “Sai cantare?” mi chiede Harry all’improvviso, “me la cavo dai “ rispondo cercando di farmi venire in mente qualcosa: “Posso cantare io allora? Tu suoni” dice Harry facendo rimanere tutti sorpresi. “Oh si certamente!” rispondo io super contendo visto che la musica è la mia passione fin da piccolo, “la conosci Wonderwall?”, io per tutta risposta inizio a suonare le prime  note mentre lui inizia a cantare:
 
“Today is gonna be the day
That they're gonna throw it back to you
By now you should've somehow
Realized what you gotta do
I don't believe that anybody
Feels the way I do, about you now”
 
Siamo tutti incantati dalla voce di Harry, così dolce e graffiante allo stesso tempo, io continuo a suonare chiudendo gli occhi e beandomi di quella voce  fino a quando anche Louis si aggiunge a canta la seconda strofa con Harry
 
“Back beat, the word was on the street
That the fire in your heart is out
I'm sure you've heard it all before
But you never really had a doubt
I don't believe that anybody
Feels the way I do about you now”
 
La voce di Louis e quella di Harry sono perfette insieme; Louis ha una tonalità più alta rispetto alla sua , ma dolce e genuina proprio come lui. Harry e Louis si guardano negli occhi mentre cantano e si sostengono a vicenda con le loro voci.
Alla terza strofa si aggiunge anche Liam
 
“And all the roads we have to walk are winding
And all the lights that lead us there are blinding
There are many things that I
Would like to say to you but I don't know how”
 
Gli altri lo guardano e sorridono mentre io mi accorgo che le voci dei miei amici sono magnifiche e si amalgamano benissimo l’una con l’altra. Per il resto della canzone mi aggiungo pure io
 
“Because maybe, you're gonna be the one that saves me
And after all, you're my wonderwall
 
Today was gonna be the day
But they'll never throw it back to you
By now you should've somehow
Realized what you're not to do
I don't believe that anybody
Feels the way I do, about you now
 
And all the roads that lead you there are winding
And all the lights that light the way are blinding
There are many things that I
Would like to say to you but I don't know how
 
I said maybe, you're gonna be the one that saves me
And after all, you're my wonderwall
 
I said maybe, you're gonna be the one that saves me
And after all, you're my wonderwall
 
I said maybe, you're gonna be the one that saves me
You're gonna be the one that saves me
You're gonna be the one that saves me”
 
A fine canzone ci guardiamo tutti straniti e con dei sorrisoni enormi stampati in viso, è stato stupendo! “Porca troia! È questo che cos’era?” esclama Louis, rompendo il silenzio mentre tutti scoppiamo a ridere e Liam rischia quasi di cadere dallo sdraio. “Siete stati fantastici ragazzi!” esclamo più felice che mai, “vuoi scherzare? SIAMO stati fantastici! Tu hai la voce di un angelo Niall e hai anche i capelli biondi quindi sei perfetto!” mi risponde dandomi una manata sulla spalla per poi scompigliarmi i capelli. “Cosa? Io?! Ma ti sei sentito?” e continuiamo  così fino al ora di cena, riempiendoci di complimenti a vicenda e cantando altre canzoni.
Mangiamo la pizza e poi decidiamo di vedere una film, cosa che si rivela dopo poco una cattiva idea; io ed Harry ci ritroviamo a sbuffare sul divano guardando Louis e Liam mentre litigano per quale film vedere, discutendo se sia più forte Batman o Superman. “Bon basta! Adesso decido io visto che è casa mia!” dico alzandomi di scatto dal divano e facendo una linguaccia ad entrambi, “Niall!” mi sgridano mentre io prendo un altro film dalla mia collezione, The Avengers .
Si guardano a vicenda con un sorriso stampato in faccia, ho deciso bene allora: “Niall ti amo! Grazi mille” dice Louis alzandosi da terra e stampandomi un bacio sulla guancia, “non è un po’ troppo presto per i ti amo?” rispondo mentre metto il dvd nella tv, mi fa l’occhiolino e poi si  siede ai piedi di Harry che però li ha entrambi sul divano, Liam aspetta che mi siedo e poi si siede anche lui per terra ai miei piedi. Anche io mi metto nella stessa posizione di Harry e metto un braccio dietro sul divano, lo vedo irrigidirsi e così lo stringo un po’ verso di me così da far stare le nostre teste vicine. “Tutto bene?” gli chiedo con il mio solito sorriso, “si, benissimo e grazie mille Niall, per tutto” risponde sorridendomi a sua volta e appoggiando la testa sulla mia spalla. In quel momento con tutti i miei amici a casa mia mi sento felice dopo tanto tempo.
 
 
La mattina il primo a svegliarsi sono io e decido di preparare i pancakes, mentre sono all’opera sento dei passi, mi giro e vedo un Louis assonnato che si stropiccia gli occhi. “Buongiorno!” esclamo con la mia solita allegria, lui mi sorride e mi dà il buongiorno per poi sedersi al tavolo ed annusare l’aria: “Pancakes?” dice alzando la testa all’improvviso, “eh già!” rispondo facendo l’occhiolino. “Niall, ti ho già detto che ti amo vero?” mi dice avvicinandosi per osservare il mio lavoro e leccandosi le labbra. “Ciao gente” , Liam entra  in cucina annusando l’aria: “Pancakes! Oh Niall sei stupendo, dove sono le robe per la tavola che apparecchio?!”, Louis lo guarda storto “Va bene che io sono iper-attivo ma appena sveglio non riesco proprio a connettere il cervello come te Payne, ed è per questo che starò qui ad osservare il maestro all’opera senza fare un bel niente”.
Liam scuote la testa mentre tira fuori l’occorrente per la colazione e io ridacchio voltando i pancakes nella padella, “anzi invece di stare li a fare un bel niente, perché non vai a svegliare Harry?”, “vado io!” si affretta a rispondere Liam, lasciando tutto in disordine sul tavolo, Louis alza le spalle e va a sedersi.
Poco dopo Liam ritorna con un Harry non molto contento al seguito, “buongiorno” azzardo mentre porto i pancakes in tavola, “perché mi avete svegliato?” grugnisce Harry passandosi una mano fra i capelli, “perché è pronto!” rispondo mettendogli un pancake nel piatto. Sorride e si fionda direttamente sul piatto, mangiamo in quasi completo silenzio, solo io e Liam parliamo: “Potremmo fare un gruppo, che ne dite? Solo per divertimento, non c’è bisogno di esibirsi...” dice Liam tutto ad un tratto e Louis rischia quasi di  strozzarsi con il pancake che ha in bocca, Harry non sembra neanche accorgersene mentre io sono esaltato al idea. “Oddio Payne, non saprei dirti in questo momento, Niall abbiamo capito e…Harry? cosa ne pensi?”, “mi sembra una buona idea”. Io e Liam ci guardiamo soddisfatti.
Il resto della giornata passa nel fancazzismo  più totale fra scherzi, risate e musica fino a quando non arriva l’ora di salutarci; Tutti mi ringraziano del weekend speciale e sta volta tutti si abbracciano e infine ci salutiamo anche con un grande abbraccio di gruppo, tutti felici ed eccitati di avere 3 nuovi migliori amici.
 
 
POV ZAYN
 
Un calcio, rete, un altro rete, un altro ancora e sempre dritto in rete, un altro e…”Malik!”, palo. “Si coach ho finito adesso vado”, “muoviti che fra un po’ chiudo” dice poi dandomi una pacca sulla spalla quando gli passo accanto. Sono ormai capitano della squadra da due anni ed è da un anno e mezzo che non sono più amico di Louis; prima eravamo inseparabili e facevamo tutto insieme ma poi siamo cambiati entrambi: lui dice che io sono un  montato mentre io gli dico sempre che deve crescere e che deve aprire gli occhi, guardare come stanno davvero le cose, guardare il mondo che lo circonda. Di cazzate ne abbiamo fatte tante, tutti e due ma la colpa della fine della nostra amicizia è stata tutta colpa mia anche se con lui e con gli altri non riesco ad ammetterlo; sono diventato egoista, sono sempre stato orgoglioso e sono diventato ancora più stronzo di prima. Più che preferire si tratta di paura: la fottuta paura di rimanere solo e che le persone non mi accettino per quello che sono e poi diciamocela tutta, il capitano della squadra di football e il ragazzo più popolare della scuola è gay? Mai nessuno mi capirebbe e la mia vita sarebbe finita se tutti a scuola lo sapessero.
Come al solito, con la testa piena di pensieri mi dirigo alle docce, mi spoglio e mi lavo: adoro rimanere solo e starmene beato in doccia con l’acqua che mi scorre sulla pelle; inizio a canticchiare come al mio solito, quando sono solo. Dopo una mezz’oretta buona esco finalmente dalla doccia con l’asciugamano allacciato in vita e vado verso l’armadietto per vestirmi; sento dei passi, strano, di solito a quest’ora non c’è nessuno: “Chi è?” chiedo, cercando di assumere un tono sicuro, mi affaccio sul corridoio e vedo un ragazzo piegato a terra per raccogliere un paio di calzini sfuggiti dallo zaino. Il ragazzo alza la testa; ed è Niall, che diventa subito rosso e si sbriga ad alzarsi dal pavimento, “cosa ci fai qua se non c’è lezione?” chiedo incrociando le braccia e sorridendo soddisfatto. “La stessa cosa potrei dire a te, comunque ho solamente dimenticato il mio zaino di ginnastica anche se non credo siano affari tuoi” mi risponde  con un espressione non molto contenta, poi arrossisce “cosa ci fai qui…nudo poi?”. Solamente in quel momento mi accorgo di essere effettivamente quasi nudo, solamente con l’asciugamano indosso, “hahah ho appena finito il mio allenamento. Vuoi rimanere tutto il giorno a fissarmi o hai altro da fare?” rispondo poi rendendomi conto che Niall mi sta fissando squadrandomi da capo a piedi.
“Ma chi ti guarda? Ora vado” conclude infastidito per poi alzarsi e andare verso la porta, “ciao eh!” gli faccio il verso mentre lui si gira grugnando qualcosa che forse doveva essere un saluto e BAM; non posso fare a meno di scoppiare a ridere, Niall ha sbattuto contro il muro dopo essersi girato per guardarmi. “Ahio, merda!” mugugna strofinandosi la fronte con una mano sulla zona sbattuta, “dai vieni qua che ti metto un po’ di ghiaccio prima che diventi blu” gli dico fra una risata e l’altra. “Non ho bisogno del tuo aiuto o della tua compassione grazie”, allora mi avvicino e lo costringo a togliersi le mani dalla faccia e a farmi vedere la botta, “dico sul serio Niall, ti metto solo un po’ di ghiaccio nient’altro” rispondo questa volta sincero e lui sembra accorgersene; le nostre mani sono ancora una sopra l’altra così lo prendo per il polso e lo faccio sedere sulla panchina intimandogli di stare fermo per poi andare a prendere una busta di ghiaccio secco dallo stanzino, accorgendomi troppo tardi di essere ancora mezzo nudo e senza farne troppo caso me ne ritorno con il ghiaccio in mano da Niall. Glielo poggio sulla botta cercando di non fargli troppo male, ma si lascia comunque sfuggire qualche smorfia di dolore. “Non sei così stronzo come dicono gli altri alla fine” mi dice guardandomi negli occhi, “Oh si, lo sono e non sai quanto!” rispondo ridendo ma dentro fa male. “Lo so che non lo sei Zayn, sei gentile o almeno lo sei con me” risponde sorridendomi e io non posso fare a meno di sciogliermi dopo quel sorriso, lui è così dolce, gentile, bello, per non parlare poi dei suoi occhi sono…..ma cosa sto dicendo? No Zayn, non puoi, non con lui almeno non puoi rovinare lui come hai fatto con Louis. Non riesco però a non essere gentile con lui e non so perché, anzi forse ho trovato il mio punto debole ed è Niall, Niall Horan.
Continuiamo a guardarci per quelli che sembrano secoli, con la mia mano ancora con il ghiaccio sulla sua fronte, tossisco un pochino e poi allontano il ghiaccio, “mi sembra già meglio” dico avvicinandomi per essere sicuro; c’è il livido ma è meno marcato di prima. “Grazie mille” mi dice alzandosi dalla panchina e prendendo le sue cose da terra, “ci vediamo presto Zayn” aggiunge poi sorridendo e avviandosi verso l’uscita, “ciao” rispondo soltanto per poi osservarlo uscire dagli spogliatoi.
Finalmente mi  vesto ed esco pure io; fuori ad aspettarmi c’è Stan “ehi! Allora? Ti stavo aspettando da tantissimo tempo e cosa ci faceva Horan in spogliatoio?”, “niente” mi limito a rispondere per poi passargli davanti e camminando verso l’uscita di scuola.
 
 
 
POV NIALL
 
Ad aspettarmi fuori dalla scuola ci sono i ragazzi perché come uno stupido ho lasciato il mio zaino di ginnastica in spogliatoio ed ho avuto un incontro ravvicinato con una persona che non mi sarei mai aspettato di vedere li e a  quel ora, Zayn. È stato davvero gentile con me, lasciando stare la figuraccia di merda che ho fatto come al mio solito e che mi ha anche procurato una bella botta in fronte.
“Ehi ma cosa ti sei fatto li?” mi chiede preoccupato Liam che è il primo a notarmi, anche gli altri si girano mentre io mi avvicino sempre di più. “Ho sbattuto contro un muro” rispondo rendendomi conto pure io dell’assurdità di ciò che mi è successo e infatti tutti scoppiano a ridere, “sei il solito imbecille Niall” mi dice Harry fra una risata e l’altra mettendomi una mano sulla spalla mentre anche io non posso fare a meno di ridere  e di dargli ragione, sono un idiota.
“Dopo tutte ste risate però mi è venuta fame, andiamo?”, “io sono d’accordo con lui!” dice Louis alzando la mano entusiasta; “pizza?”, “PIZZA!” urliamo tutti in coro mentre mi lecco le labbra in vista della pizza che mi aspetta. In quel momento vedo Zayn con altri due ragazzi uscire dalla scuola e gli sorrido, lui mi nota e d’dapprima fa finta di non vedermi ma poi quando gli altri ci danno le spalle si gira  e mi fa l’occhiolino. Mi sciolgo e non posso fare altro che ammirare la sua bellezza che mi sorprende ogni volta e arrossisco al pensiero di averlo visto praticamente nudo poco tempo prima, “Niall!!” mi chiamano gli altri che sono già andati avanti di un bel po’. Li raggiungo subito e mi metto fra Louis ed Harry con Liam al fianco di Louis, oltre ai miei amici di un'altra cosa sono certo e cioè che il mio prossimo obbiettivo sarà lui: Zayn.


Ciao a tutte :) so che avevo detto che mettevo il capitolo a natale ma ho avuto la febbre a 38 la tosse ed il mal di gola, che ho anche adesso ma che sta passando. Ho cercato di farlo più lungo come capitolo e forse ne arriverà un altro domani, spero che vi piaccia e sentitevi liberi di recensire o di amndare critiche perchè per me le vostre opinioni sono importanti <3 grazie e tutti quelli che seguono la mia storia e buona lettura
 

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Capitolo 6
*** Kisses and dates ***


POV NIALL
 
“Sei sicuro che non vuoi venire? Ci divertiremo!”, “Louis te l’ho già detto che mia mamma vuole che stia con lei sta sera, con voi ci sto sempre!” rispondo ridacchiando  a  Louis che si trova al altro capo del telefono con Liam ed Harry a casa sua pronti per andare ad una festa mentre io me ne sto seduto sul mio letto e mento. Sento gli altri due azzuffarsi e Louis che sbuffa: “Ok, peccato che non ci sei pure tu a divertirti con noi e….Liam! ho appena fatto il letto se mia mamma entra mi ammazza e metti giù quel cuscino, ti avevo appena messo apposto i capelli! E poi sono io quello immaturo no?! Scusa Niall ma devo proprio andare o questi mi distruggono la casa, ci vediamo domani ok?”. “Hahaha si Tommo va bene salutami gli altri disgraziati, ciaooo!”, “ciao Niall, ci mancherai!” mi urlano tutti e tre insieme, rido e chiudo la chiamata; adoro questi ragazzi!
Riguardo alla serata non ho mentito ma più che altro ho omesso: non è che me ne vergogni o cosa ma non sono ancora completamente a mio agio a dire subito alle persone che sono gay perché non sai mai come la possano prendere. Mia madre mi ha fatto conoscere il figlio di una sua nuova collega che è gay come me, visto che da quando glielo detto se l’è presa a cuore e cerca sempre di farmi trovare un ragazzo; non fraintendetemi adoro mia  madre per questo ma a volte vorrei che si facesse un po’ più gli affari suoi e che mi lascerebbe decidere a me ma che ci posso fare?
Quindi questa sera andrò con lui e credo con alcuni suoi amici a fare un giro per locali: scendo dal letto e mi vesto, le 20 e io sono ancora in camera mia senza neanche  essermi lavato i denti, mi maledico in silenzio e corro in bagno. Per la serata mi sono vestito abbastanza sportivo con il mio solito a parte la camicia blu scuro e sopra mi metto il giubbotto di pelle, mi sistemo i capelli allo specchio e sorrido autoconvincendomi che andrà tutto bene. “Tesoro, sai che sono già e 20? Fra dieci minuti sarà qui Philip!” sento mia madre urlare dal soggiorno mentre scendo le scale di corsa, “si mamma sono pronto metto le scarpe e voilà!” rispondo saltellando da un piede al altro per infilarmi le scarpe. Mia mamma mi fa stare fermo e girare verso di lei mettendomi le mani sulle spalle: “che bello che sei tesoro! E mi chiedo sempre perché non hai ancora trovato il ragazzo giusto per te”, “mamma!” la rimprovero mentre mi infilo la giacca “lo sai che mi vergogno a parlare con te di queste cose”. “Ok, ok! Vai e divertiti mi raccomando!” mi dice salutandomi e facendomi l’occhiolino, apro la porta ed esco trovandomi Philip in macchina che mi aspetta.
“Ciao! Sbrigati che devo passare a prendere gli altri!” mi urla dal finestrino per poi indicarmi con un gesto della mano di sedermi dietro: è un ragazzo carino con gli occhi chiari e i capelli castani ma con un naso abbastanza grande e incurvato.
Venti minuti dopo arriviamo ad una tipica casa londinese con però grandi alberi piantati nel giardino e due ragazzi vengono verso la macchina per poi salirci sopra: uno davanti e l’altro dietro con me, mentre io ho il tempo di osservarli. Il ragazzo seduto davanti ha i capelli biondi come me ma più chiari tagliati corti quasi a spazzola e gli occhi castani, alto e magro; mentre l’altro ha i capelli neri tirati indietro, occhi neri  e profondi ,un po’ più basso dell’altro ma più muscoloso.
“Ciao tu devi essere Niall giusto? Io sono Jeremy e lo sfigato qui davanti è Luke” dice il ragazzo accanto a me, che per i miei gusti è troppo sicuro di se; l’altro si gira e mi saluta porgendomi la mano mentre Philip parte sgommando.
Il ragazzo vicino a me, Jeremy, mi ricorda tantissimo Zayn: non solo l’aspetto ma anche l’atteggiamento, la differenza è che uno è gay e l’altro completamente etero per sfortuna, sospiro e cerco di aggiungermi alla conversazione. Il viaggio con mia sorpresa dura poco e ci ritroviamo davanti a un locale con molta gente in fila, con  musica fortissima proveniente dall’interno e so già che non mi piacerà   questo posto, ma seguo comunque gli altri all’interno. Il locale è pieno di gente e Philip mi prende per il braccio dicendomi di stargli sempre vicino; insieme andiamo al bar dove, dopo esserci seduti in una di quelle sedie girevoli, ordiniamo una birra e io ascolto gli altri ragazzi commentare i presenti con complimenti a volte non molto gentili, scuoto la testa ridendo sotto i baffi e mi do pure io un occhiata in giro. Noto molti ragazzi carini ma riesco solo a compararli a Zayn e per me non c’è confronto, anzi c’è né uno che gli assomiglia proprio appiccicato a un altro ragazzo; guardo un po’ meglio e quasi mi soffoco con la birra che ho appena bevuto: è proprio LUI! Non ci sono dubbi.
“Ehi tutto bene?!” mi urla Philip nel orecchio forse notando la mia espressione stupefatta, “ehm…tu sai chi è quel ragazzo?” rispondo indicandogli con il braccio Zayn; “chi?....si! è Malik quello! Perché? lo conosci?”. “Come, cosa? TU lo conosci?”, “si Niall qui  lo conoscono tutti, praticamente si è scopato metà locale, pure me!” dice lui ridendo e bevendo un altro sorso di birra.
 So che non dovrei sorridere dopo quello che mi ha detto, cioè che praticamente è stato con metà ragazzi di questa città, ma riesco solo a pensare che io possa avere una possibilità con lui sorridendo come un ebete al sol pensiero; non posso fare a meno di fissarlo mentre balla  e per quel momento c’è solo lui su quella pista e nessun altro, non si muove benissimo ma ci sa fare e soprattutto sembra piacere molto al ragazzo che balla con lui. Ad un certo punto si sposta e lascia il ragazzo solo a ballare in pista e viene verso il bar; chissà se mi riconosce.
I nostri sguardi si incrociano e lui rabbrividisce; forse per la sorpresa che io sia qui o forse perché al ragazzo più popolare e capitano della squadra della scuola essere sorpreso in un locale gay potrebbe rovinarlo, ma invece di correre via viene verso di me: “Niall! Che bello vederti qui!” dice avvicinandosi e mettendomi il braccio intorno alle spalle; i nostri volti sono vicinissimi e posso vedere il nero profondo dei suoi occhi. “Lo conosci?”, Zayn sposta lo sguardo da me a lui e lo guarda confuso, “e io ti conosco?” dice rivolgendosi a Philip che ci rimane di merda mentre gli altri compreso io ridacchiamo come stupidi, anche lui lo fa e chiede una birra alla ragazza dietro al bancone lasciandole 5 dollari sul banco. È abbastanza ubriaco e barcolla un po’; “vieni con me un attimo” mi dice prendendomi come la prima volta per il polso e portandomi fuori dal locale; finalmente aria fresca.
Respiro profondamente e mi ritrovo schiacciato contro il muro con Zayn che con una mano appoggiata si sostiene, bloccandomi in quella posizione senza via di uscita, cosa che devo dire non mi dispiace neanche un po’ ma che anche mi spaventa.
I nostri nasi si sfiorano e io posso sentire il suo alito di alcool e menta entrarmi nelle narici “Non lo dirai a nessuno vero Niall? Non puoi, promettimelo…” mi chiede implorante guardandomi negli occhi con uno sguardo supplichevole e posso immaginare quanto questo rovinerebbe la sua immagine; “non preoccuparti non mi faccio i cazzi degli altri e non sono stronzo come te” rispondo con un sorrisetto idiota sulle labbra, ma la sua voce e la sua espressione si addolciscono. “Grazie Niall, sapevo che potevo contare su di te” dice avvicinandosi ancora di più al mio viso e baciandomi dolcemente sulle labbra; dapprima sono sorpreso e non riesco a realizzare ma poi mi rendo conto: Zayn sta baciando me! Sulle labbra! ed è stupendo, anche se è un bacio semplice e senza troppe pretese mi stordisce e non mi fa capire più niente. Sono così felice che rischio di scoppiare e vorrei stringerlo di più, dargli un vero bacio con la lingua e tutto il resto ma non voglio spaventarlo, non voglio che questo momento finisca; così rimango con le mani sui fianchi e finalmente chiudo gli occhi assaporandone ogni momento, momento che dura poco, anzi pochissimo.
Zayn mette fine al bacio e si allontana un pochino per guardarmi negli occhi mentre a me tremano le gambe per l’eccitazione di quello che è appena successo; lui mi ammonisce per un ultima volta “non dirlo a nessuno, a nessuno!” mettendosi un dito davanti alle labbra e io mi limito ad annuire. “Bravo” dice sorridendomi per un ultima volta e dandomi un altro piccolo bacio per poi andarsene; rimango li imbambolato e sorridente senza sapere che fare.
“Oh Niall eccoti qui! Pensavamo che ti avesse rapito quell’altro” dice Philip spuntando dalla porta con gli altri al seguito, io non so cosa dire così mi limito a  sorridere e così va avanti per tutta la sera; tutto quello a cui riesco a pensare è Zayn e alle sue labbra sulle mie.
 
 
 
POV ZAYN
 
Ogni mattina che ti svegli dopo una sbronza ti riprometti sempre che non berrai più ma alla fine lo fai lo stesso e questo è quello che faccio pure io, ma sta mattina oltre al fortissimo mal di testa c’è un'altra cosa che mi turba e non  mi ricordo ancora cosa.
Mi alzo dal letto ancora stordito e decido di scendere a fare colazione approfittando che mia madre non ci sia  in casa per evitare la solita ramanzina della domenica mattina. Sta mattina non ho neanche fame e c’è soprattutto questa cosa che mi tormenta ma che non so cosa sia; l’unica cosa che so è che ho baciato qualcuno , cosa normalissima per me il sabato sera e quindi!? Sbuffo tenendomi la testa fra le mani e sforzandomi di pensare, pensa Zayn, pensa! e poi quegli occhi blu come l’oceano che mi guardano; oh no, ho baciato Niall.
Adesso mi ricordo tutto, anche lui era nel mio stesso locale e cagato sotto come ero l’ho praticamente minacciato di non dirlo a nessuno insomma che anche io ero gay come…LUI! Solo adesso mi sono reso conto che anche lui è come me e che quindi se lo dirà in giro lo potrò dire pure io. Mi ricordo i suoi occhi quando gli ho chiesto di stare zitto e poi lui non è come me, non l’ho dirà a nessuno ma farò in modo che lunedì a scuola lo capisca una volta per tutte che non deve dirlo ad anima viva.
Adesso che mi è ritornato tutto in mente mi ricordo perfino come era vestito ieri notte; era stupendo con quella camicia blu e i capelli perfettamente pettinati all’insù ed era per la sua bellezza che per un primo momento ero rimasto impalato e rigido e non per la paura di essere stato scoperto e questo non mi era mai successo prima.
È da un po’ che ho iniziato a pensare che questo ragazzo potrebbe piacermi e ieri ne ho avuto la conferma; ma anche se so che è come me io non merito l’amore di nessuno sono troppo egoista e non voglio fargli del male.
 
Lunedì 8.30
Eccomi a scuola; il posto che odio di più al mondo e che butteri giù con una bomba volentieri, pieno di persone inutili e stupide come me. Nei corridoi c’è ancora poca gente ma a me piace stare un po’ solo prima dell’arrivo degli altri pettegoli della mia compagnia ed eccolo lì davanti al suo armadietto, solo; così mi avvicino “Niall”, lui si gira e mi guarda sorpreso e io gli faccio cenno con la testa di seguirmi dirigendomi al bagno.
Arrivati in bagno chiudo la porta a chiave e lo guardo dritto negli occhi: “So quello che hai visto ieri, che insomma io sono come te ecco ma ti prego Niall non dirlo a nessuno; io non posso capisci?”, “di cosa hai paura?” mi chiede avvicinandosi sempre di più mentre io mi allontano e questa volta sono io quello che indietreggia; chi è questo ragazzo? E cosa mi sta succedendo?
È sempre più vicino, costringendomi a toccare la porta di uno dei bagni; “m-me lo hai promesso!” gli rispondo sforzandomi di apparire sicuro invece che spaventato ed eccitato allo stesso tempo dalla sua vicinanza. “Non hai risposto alla domanda però”, “tu non capisci, io non sarei più io, non sarei più popolare e non sarei più il capitano della squadra, senza amici e sarei come…..” , “me?” deglutisco non sapendo cosa fare; l’unica cosa che riesco a fare in questo momento è guardarlo ma poi lui si allontana all’improvviso. “Ok”, “ok cosa?”, “starò zitto”; tiro un sospiro di sollievo e mi rilasso, “ma….”, “ma cosa?” rispondo spalancando gli occhi. “Se vuoi che stia zitto e non lo dica nessuno, voglio qualche cosa in cambio: un appuntamento, io e te” e sono dannatamente felice; pensavo chissà cosa mi chiedesse e invece un semplice appuntamento e poi con lui, non sarà per niente terribile. “D’accordo, hai vinto” dico arrendendomi ad una risata di sollievo, “bene, ma ancora una cosa ti chiedo: un bacio, ma no come quello di ieri sera; uno vero”.
Sorrido divertito: “hahah va bene Niall”, lui mi guarda sorridente e si avvicina ma io mi sposto e vado verso la porta “ non ora Niall! Non abbiamo un appuntamento io e te? Te lo darò la il bacio e si…..sabato alle sette, sii pronto per quel ora ciao” dico facendogli l’occhiolino  e aprendo la porta per uscire; “aspetta! Dove ci vediamo? E….non ho neanche il tuo numero!”. “Conosci Philip giusto? Chiedilo a lui, ciao ciao Niall!” gli rispondo prima di uscire e di chiudermi la porta alle spalle.
 
 
 
POV NIALL
 
La porta si chiude e io rimango li a fissarla: ah giusto Philip, prima di uscire dal bagno li mando un messaggio e vado in giardino ad aspettare gli altri non credendo ancora a quello che sono riuscito a dire e soprattutto a chiedere a Zayn! Prima ero stato io quello ad avere avuto il controllo della situazione e lui ad essere quello spaventato.
Non potrei essere più felice mentre esco nel giardino e vado incontro ai miei amici seduti sotto al solito albero: “ciaoo!” mi salutano tutti mentre mi siedo per terra di fianco a Liam, ricambiando il saluto. “Allora ragazzi come va?”, “bene bene a parte Harry che è il solito secchione che studia sempre” mi risponde Louis spintonando Harry che con il libro di geografia in mano e una penna in bocca cerca di ripassare per l’esame che avremo di lì a poco. “Lou sto ripetendo e devo prendere bene se voglio mantenere la media che ho ora! Lasciami stare!” risponde il riccio allontanandosi da lui e sedendosi vicino di me; Lou gli fa il verso e si appoggia all’albero per poi guardare il cielo: oggi non c’è nemmeno una nuvola, strano.
“Sentite ragazzi devo dirvi una cosa, anche a te Harry, puoi mettere via un attimo? grazie” e tutti i ragazzi compreso Harry hanno gli occhi puntati su di me, faccio un respiro profondo e parlo: “sabato non sono rimasto insieme a mia mamma ma sono uscito con altri ragazzi e….”, “Niall! Hai trovato la ragazza e non ti sei neanche sognato di dircelo?”; “nono, fatemi finire. Non ve l’ho detto perché sono andato in un locale gay, si insomma io sono gay ecco…”. Faccio scorrere velocemente lo sguardo sul volto di tutti ma non sembrano fare una piega, “va bene non preoccuparti, potevi dircelo pure senza inventarti sta bugia!” sorride Louis per poi scompigliarmi i capelli come al suo solito; anche Liam e Harry sorridono e mi abbracciano rassicurandomi e poi tutto ritorna come al solito: Harry riprende il suo libro per poi chieder aiuto a Liam e Louis fischietta qualche canzone appoggiato al tronco del albero. Ho evitato la storia di Zayn, non tanto perché è un ragazzo che ho baciato ma perché si tratta proprio di lui; ma la cosa a cui penso in questo momento è che amici migliori di questi non potevo chiedere e in quel momento mi vibra la tasca, tiro fuori il cellulare e vedo il messaggio di  Philip: Zayn 0119657483.
 


Grazie come al solito a chi recensisce e a chi legge la mia storia :) su word erano sei pagine ma qua è venuto poco e non so perchè XD cmq volevo ringraziare sopratutto Caste per avermi fatto pubblicità e invito tutte a leggere la sua ff Don't forget where you belong :))
p.s il numero è inventato a presto, forse a domani ciao <3

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Capitolo 7
*** Guitar lessons ***


POV NIALL
Avevo scritto un messaggio a Zayn già tre giorni prima con scritto la mia via per farmi venire a prendere sabato ma lui non mi aveva ancora risposto: mi ero limitato  a un semplice ciao, come stai e questo è il mio indirizzo.
Ero sempre con la testa fra le nuvole ,aspettando solo sabato; avevo detto ai ragazzi che uscivo con un ragazzo ma senza svelarne l’identità e quindi immaginavano già il motivo per cui avevo sempre la testa fra le nuvole.
 
 
Venerdì e ancora niente, nessun messaggio di conferma ne nient’altro ma so che verrà, non vuole rischiare che tutta la scuola sappia di lui così decido di concentrarmi sui compiti, tiro fuori storia e incomincio a studiare.
Sento il cellulare vibrare e mi fiondo a vedere rischiando di farlo cadere dal letto e…. è Harry, sbuffo e lo ributto sul materasso senza nemmeno aprirlo, risponderò dopo. Dieci minuti e arriva un altro messaggio; Harry non si dà pace si vede, prendo il telefono e vedo un nome lampeggiare sul display Zayn, apro subito il messaggio con mani tremanti e leggo: non mi sono dimenticato del nostro appuntamento Niall ;) sarò sotto casa tua alle sette come promesso. Ciao biondo
“SIII” esclamo super contento; mi ha risposto! Inizio a saltare sul letto e a cantare come un deficiente, “Niall!!” sento urlare mia mamma, “scusa!” urlo di rimando  smettendo di saltare sul letto. Non posso essere più felice di così!
 
Finalmente è sabato, il giorno del appuntamento; oggi Louis non ha fatto altro che pungolarmi tutta la mattina e prendermi in giro ma io non l’ho ascoltato, ho la mente già sul mio appuntamento è tutto il pomeriggio sono in ansia non sapendo cosa mettermi. Mi sarò cambiato e ricambiato già 6 volte, ma non riesco a decidere cosa mettermi, la doccia l’ho già fatta e i capelli sono a posto; mancano solo i vestiti, particolare importante se non voglio andare al appuntamento in mutande quindi prendo una decisione. Mi metto una maglia a maniche corte sotto, sopra una giacca blu e i jeans scuri, bah non so però ormai è andata e va bene così; scelgo le stesse allstar bianche e sono pronto ma mi sto letteralmente cagando sotto e sono super agitato, guardo l’orologio e sono le 19.02.
Sento un clacson suonare e prima di uscire faccio un respiro profondo e cerco di controllare le mie gambe che sembrano cedere da un momento all’altro, esco ed eccolo li seduto in una macchina abbastanza scassata, nera, con in mano una cicca.
“Ehi!, monta!” dice prima di dare un ultimo tiro e di buttarla per terra, senza dire una parola ubbidisco e lui mi sorride divertito dal mio improvviso imbarazzo; scommetto che sappia quale effetto mi sta facendo.
“Ciao” saluto e faccio appena in tempo a chiudere la portiera che parte sgommando e mi ritrovo schiacciato contro il sedile “ehi! Non potresti andare un po’ piano?”, “no, siamo in ritardo” risponde semplicemente continuando a guidare alla stessa velocità poi mi squadra da capo a piedi: “stai bene vestito così” dice facendomi l’occhiolino e facendomi arrossire di botto, “anche tu…” rispondo notando per la prima volta il suo abbigliamento. Zayn  ha una camicia azzurra un po’ aperta con una maglia bianca sotto e i jeans neri, molto stretti: “non hai freddo così?”, mi fa segno di guardare dietro e vedo un cappotto nero appoggiato nel sedile posteriore.
Solamente quando arriviamo davanti al cinema mi rendo conto che non mi sono neanche preoccupato di sapere dove saremmo andati: “cosa guardiamo?” chiedo mentre lui esce dalla macchina e viene dalla mia parte, si avvicina al mio finestrino “vuoi rimanere li per sempre? esci forza” mi dice aprendomi la portiera e facendomi uscire per poi richiuderla alle mie spalle. “Perché non rispondi mai alle domande? Cosa guardiamo?”, “perché tu fai sempre domande? Hahah” mi risponde prendendomi per il braccio e portandomi davanti alla biglietteria: “ciao ragazzi, cosa andate a vedere?” ci chiede la signorina aldilà del vetro e Zayn si affretta a rispondere prima di me “2 per lo Hobbit”, mi guarda per avere conferma e io sorrido. Prendiamo i biglietti e poi io vado verso il bancone con i pop corn ordinandone subito uno grande e una coca; anche lui ordina una coca e poi paghiamo, “non li prendi i pop corn?”, “hai preso quelli grandi, perché dovrei prenderli pure io?”. Io guardo i miei pop corn desolato perché sono abituato a mangiarli da solo, lui sembra notarlo e mi guarda interrogativo, “ecco, io li avrei presi solo per me in teoria….” Lui scoppia a ridere e va verso la sala mostrando al tipo il biglietto, faccio pure io e lo seguo.
Quasi tutti sono già seduti al proprio posto; aveva ragione Zayn eravamo in ritardo e non per colpa mia ma siamo abbastanza in alto quindi non mi posso lamentare. Ci sediamo e alla mia destra c’è una coppietta che ci guarda scocciata, probabilmente non volevano nessuno vicino; mi tolgo la giacca e rimango in maniche corte: qua dentro non si respira, non ero mai stato in questo cinema da quando sono qua e probabilmente lo ha scelto proprio perché non c’è gente che potrebbe riconoscerlo.
Anche Zayn si sbottona la camicia e si mette comodo con i pop corn sulle gambe e io allungo una mano per prenderne uno ma lui lo allontana “ehi! Li ho comprati io i pop corn, dammeli!” lo sgrido allungandomi per cercare di prendere i pop corn ma lui non molla. “I pop corn si mangiano durante il film non prima Niall!” mi sgrida lui a sua volta mettendoli infine sotto la sua sedia, “ma io li mangio sempre prima perc…” non riesco a finire la frase perché mi ritrovo le sue labbra sulle mie, come l’altro sabato; rimango imbambolato con la bocca aperta “stai zitto che inizia il film” mi dice sorridendo. “E questo tu lo chiami bacio? Io ne volevo uno vero…”, “quello arriverà dopo Niall” mi risponde sorridendo mentre le luci si abbassano; mi siedo composto e aspetto l’inizio, vorrei saltare da tutte le parti ma non posso così me ne sto seduto con le mani che tremano. Sento un braccio intorno alle spalle e mi volto verso di lui che se ne sta comodamente seduto con il suo braccio sulle mie spalle, sorrido e mi accoccolo ancora di più vicino a lui: questo appuntamento sta andando proprio come volevo.
A tutti e due è piaciuto tantissimo il film  e infatti una volta usciti non smettiamo di parlarne e Zayn sembra un altro: è gentile, dolce e simpatico e non è per niente stronzo come dimostra di esserlo, anzi devo dire che mi trovo davvero bene insieme a lui e scopro che abbiamo molte cose in comune come la passione per la musica e per gli animali. Zayn è sorpreso quando gli dico che so suonare la chitarra: “Ti invidio, anche io vorrei imparare” mi dice pensieroso guardando il cielo stellato, “se vuoi ti insegno un giorno” lui mi guarda e sorride e penso proprio sia un si mentre mi ritrovo a guardare il cielo pure io.
“Allora adesso che si fa?” chiedo dopo un paio di minuti che stiamo camminando a vuoto ma non ricevo risposta così decido di seguirlo visto che sa le strade meglio di me  e ci ritroviamo in un parco giochi per bambini con le altalene e tutto il resto.
Lui si siede su un altalena e accende una sigaretta per poi offrirmela ma io non la prendo e faccio segno di no con la testa; lui alza le spalle e continua da solo. Rimaniamo in silenzio per un bel pò stando entrambi seduti sul altalena, “perché con me sei così gentile e con gli altri fai lo stronzo?” chiedo interrompendo il silenzio che si era creato, mi guarda ma continua a rimanere in silenzio.
“Non lo so, forse perché mi ispiri tenerezza” mi risponde infine dando un altro tiro alla sigaretta prima di buttarla a terra; si alza e viene verso di me, mi si mette dietro e poggia una mano sulla mia  schiena, spingendomi in avanti. La mia altalena inizia a dondolare mentre Zayn aumenta il ritmo e io chiudo gli occhi sentendo sulla mia pelle la brezza serale di quella notte senza nuvole: lo sento canticchiare e mi rilasso ancora di più, sto davvero bene insieme a lui, sono sereno.
Dopo un po’ smette di spingermi, si siede sulla sua e dondoliamo entrambi; lo guardo e vedo che ha avuto la mia stessa idea, occhi chiusi e testa rivolta verso il cielo. Io mi lascio andare e non dondolo più mentre lui continua ad andare su e giù, su e giù, come un bambino. Anche lui si ferma e mi dice di andargli vicino con un gesto della mano; è seduto con le gambe aperte e io mi ritrovo in mezzo.
Prende la mia testa fra le mani e la porta vicino alla sua: chiudo gli occhi felice come non mai mentre i nostri nasi e le nostre fronti si toccano, ad un certo punto scoppia a ridere “oh Niall, Niall, chi sei tu e cosa ne hai fatto di me?” mi dice ancora ridendo e avvicinando le sue labbra alle mie, ma questa volta sono io che vado verso di lui e lo bacio.
Finalmente quello che ricevo è un bacio vero: prima dolce e leggero poi, più violento e passionale, le sue mani sono fra i miei capelli e le mie sui suoi fianchi, costringendolo ad alzarsi e avvicinando il suo corpo al mio. Lo sento finalmente e posso toccarlo come si deve, abbracciarlo mentre lui abbandona le sue braccia sul mio collo e io lo tiro sempre più vicino di me: le nostre lingue si incontrano e non riesco più a fare a meno di lui, mi sento vivo.
Vorrei che questo bacio non finisca mai ma mi devo staccare per riprendere fiato e per guardare la sua reazione: prima mi guarda e poi mi abbraccia; le sue mani mi cingono i fianchi e mette la sua testa nell’incavo del mio collo. È un abbraccio di quelli che si chiedono perché si vuole essere confortati e amati e in questo momento Zayn mi sembra il ragazzo più fragile di questo pianeta mentre si lascia andare fra le mie braccia e diventa sempre più debole; lo stringo più forte che posso e gli sussurro che va tutto bene.
In quel momento lo sento singhiozzare e capisco che lui sta….PIANGENDO! Zayn Malik sta piangendo  e io non so cosa fare se non continuare a consolarlo e a promettergli che andrà tutto bene; è stata questa la notte nella quale Zayn mi ha aperto il suo cuore.
 
 
 
 
POV ZAYN
 
Non mi ero mai mostrato così debole con nessuno ma con Niall non c’è bisogno di vergognarsene, so che lui non mi giudicherà così decido di aprirgli il mio cuore e di fargli conoscere me stesso come ero e come sono diventato adesso.
Niall mi guarda con un espressione da cucciolo smarrito e io sorrido perché è impossibile non sorridere a Niall; lui mi accompagna a sedermi sulla panchina e si siede di fianco a me tenendomi una mano sulla spalla per confortarmi, “ho fatto qualcosa di sbagliato?” mi chiede all’improvviso, “cosa? Ma sei matto! no….tu sei perfetto sono io che sono sbagliato Niall, non faccio altro che fare del male alle persone ma non posso evitarlo sono diventato un mostro ed è tutta colpa di mio padre!” gli rispondo sorpreso che pensi che sia colpa sua e poggiando la mia mano sulla sua; lui non la sposta ma continua a guardarmi per sentire il resto della storia.
“Io non ero così in passato, puoi chiederlo anche a Louis: siamo stati migliori amici per anni, eravamo inseparabili ma a mio padre non era mai andata a genio la nostra amicizia. Così una volta diventati più grandi mi convinse che essere suo amico non era una buona idea, che lui non andava bene per me e che mi meritavo di meglio ma io non lo ascoltavo, non volevo perdere la sua amicizia. Mio padre pensa di essere superiore a tutti solo perché ha soldi e una bella casa ed è quello che ha sempre cercato di farmi credere, cioè che i soldi fanno la felicità; perciò lui ha cominciato a proibirmi di uscire con Louis , ma io lo facevo lo stesso e anzi la nostra amicizia diventò più forte ma poi decisi di dire a mio padre di essere gay.
La prese malissimo, sfogandosi dapprima su di me e poi su mia madre che incominciò a dargli ragione. Pensavano che io fossi uno scherzo della natura e che dovessi essere curato e così cominciarono a mandarmi dallo psicologo: andando avanti avevo cominciato pure io a pensare di  non essere normale e ad avere pensieri assurdi come togliermi la vita, ma non lo feci. Incominciai a non provare più sentimenti e  a togliere tutte le persone dalla mia vita e incominciai da Louis: gli dissi che non volevo più essere suo amico, per fare contento mio padre e diventai come lui; me ne fregavo di tutto e di tutti cercando di apparire un duro, mentre dentro soffrivo. Ho incominciato a farmi una mia vita nei locali e essendo pronto ad andarci con chiunque ci fosse per sfogarmi e per non pensare. Avevo paura di farmi nuovi amici, di affezionarmi perché non sapevo se andavano bene a mio padre, avevo e ho ancora paura di lui; comportandomi in questo modo i miei genitori credettero pure che io fossi “guarito” mentre io uscivo di nascosto la notte nei locali e mi ubriacavo. Quindi ho incominciato a comportarmi in questo modo per colpa di mio padre e per non soffrire più come avevo fatto prima; è stata durissima per me Niall, per i primi tre mesi non uscivo di casa ed ero entrato in una profonda depressione. Per me infatti è diventato troppo difficile aprirmi con le persone e mostrare il vero me, ma con te posso essere me stesso finalmente, certo un po’ stronzo lo sono di mio, ma non sono come appaio o come posso sembrare….” Dico tutto questo in un fiato e mi abbandono allo schienale della panchina, esausto, svuotato ma finalmente libero, rilassato.
 
“Che stronzo!” sono le uniche parole che escono dalla bocca di Niall, probabilmente riferite più a mio padre che a me. “E già mio padre è fatto così…” rispondo pensieroso, “ ma scusa! Io credo che  a Louis potresti dirgli queste cose; lo hai detto tu stesso che è stato il tuo migliore amico per anni!”, “Niall, lui  mi odia per quello che gli ho fatto, per come l’ho abbandonato e io sono troppo orgoglioso per chiedere scusa….”. “Senti…Louis ha pure chiesto scusa a Liam e ad Harry e loro lo hanno perdonato; ha messo via il suo orgoglio e ha chiesto scusa!”, “si, ma Louis non ha fato a loro quello che ho fatto io, lui li difendeva a volte e poi è troppo tardi, ormai mi odiano tutti”.
“Ma non tutti conoscono l’intera storia e sono certo che se glielo diresti come lo hai detto a me ti capirebbero e ti perdonerebbero…”, “non so Niall, io non sono coraggioso, sono vigliacco come non pochi, non….”. “Mi prometti che ci penserai almeno?” chiede infine con uno sguardo supplichevole e io posso solo annuire e sorridere, ormai privo di forze.
“Bene è ora di tornare a casa signorino!” dico alzandomi di malavoglia dalla panchina e allungando una mano a Niall, il quale la afferra dapprima per alzarsi e che poi non molla per tutto il tragitto: le nostre mani sono intrecciate l’una con l’altra, sono bellissime insieme e io mi sento felice e protetto, così appoggio pure la mia testa sulla sua spalla e chiudo gli occhi; in questo momento non penso a nulla, solo alle nostre mani intrecciate e al nostro bacio di poco prima. Mi sento leggero e con una strana sensazione alla bocca dello stomaco; mi sento quasi come quando stavo con Jack, il mio primo ragazzo, ma con lui è diverso: forse per la prima volta nella sua  vita Zayn Malik si è innamorato di qualcuno.
Arrivato davanti casa di Niall spengo il motore e ci guardiamo un ultima volta: “Beh, buonanotte e grazie per la serata” mi dice togliendosi la cintura e mettendosi il cellulare in tasca. “Grazie  a te, buonanotte” rispondo in un modo molto dolce, forse un po’ troppo; ma ne vale la pena perché sfodera uno dei suoi stupendi sorrisi e il mio cuore salta un battito, sei proprio cotto eh?! Mi bacia dolcemente sulle labbra, esce dalla macchina e io lo vedo camminare nel vialetto verso casa; si gira un ultima volta verso la macchina “ti scrivo per le lezioni di chitarra!” dice salutandomi poi con la mano, ricambio, metto in moto la macchina e parto.
 
 
Da il giorno dopo l’appuntamento a scuola è tutto rimasto come al solito, ci scambiamo qualche sguardo passando per i corridoi ma per il resto rimane tutto come sempre; ma quando mi trovo a mensa sento il cellulare vibrare ed è Niall.
Che ne dici domani a casa mia per le lezioni di chitarra che ti avevo promesso? : )
Mi ritrovo a sorridere come un ebete al messaggio e rispondo subito: va bene vengo per le quattro ciao biondo : ) così adesso mi ritrovo davanti a casa sua dopo aver suonato alla porta mentre una signora bionda e sulla trentina viene ad aprirmi.
“Tu devi essere l’amico di Niall” mi dice cordialmente, invitandomi a entrare in casa; sento Niall correre giù per le scale e quando mi vede sorride, mi prede per il braccio e mi trascina in una stanza che presumo sia camera sua: hai i muri azzurri con molti poster alle pareti, due chitarre appese, una acustica e una elettrica e ha un letto enorme per una sola persona con le lenzuola anch’esse azzurre e bianche. Niall ha una maglia a maniche corte bianca scolorita con una scritta nera , pantaloni della tuta grigie e i calzini in bella mostra bianchi.
“Be! Questa è camera mia benvenuto e questa è la mia piccola” dice prendendo la chitarra acustica appesa e indicandomene una a lato del letto, “quella è per te” dice per poi accordare la sua chitarra, sedendosi sul letto. “Ciao Niall, si sto bene e tu? Si dai a scuola tutto bene….” Gli rispondo, visto che da quando sono entrato non mi ha neppure salutato, mentre mi siedo sul letto e prendo la chitarra;  lui scoppia a ridere per poi rispondermi con un ciao dolcissimo che mi fa venire una voglia tremenda di baciarlo.
“Vuoi imparare o no?” mi chiede infine, alzando un sopracciglio, “si certo” rispondo raggiante per poi passare due ore a capire dove mettere le mani e come riuscire a fare una nota in modo decente e devo dire che Niall è molto paziente e mi mostra più volte come riuscirci; è più difficile di quanto pensassi. Alle sei sono distrutto e mi butto sul letto “basta, sono a pezzi”, Niall ride e continua a strimpellare la sua chitarra mentre io lo osservo accarezzare le corde come un professionista e mi viene un improvvisa voglia di cantare:
I'm yours
Well open up your mind and see like me
Open up your plans and damn you're free
Look into your heart and you will find love love love love
 
Guardo Niall sorridente ma lui è rimasto imbambolato con la bocca semi aperta e mi guarda stupito; mi alzo sui gomiti e gli sventolo una mano davanti agli occhi. “Ti rendi conto della voce stupenda che hai?” praticamente mi assale, con gli occhi spalancati e allargando le braccia incredulo, io scoppio a ridere e gli scompiglio i capelli “grazie Niall, ma non sono COSI’ bravo!”.
“Canta con me!” gli si illuminano gli occhi e inizia a suonare una canzone che prima non riconosco e così inizia lui a cantare; la sua voce è cristallina e stupenda, poi mi rendo conto della canzone che sta cantando e mi aggiungo pure io
 
I'm still alive but I'm barely breathing
Just praying to a God that I don't believe in
'Cause I got time while she got freedom
'Cause when a heart breaks, no, it don't break even
 
Her best days will be some of my worst
She finally met a man that's gonna put her first
While I'm wide awake, she has no trouble sleeping
'Cause when a heart breaks, no, it don't break even, even, no
 
What am I suppose to do when the best part of me was always you?
And what am I supposed to say when I'm all choked up and you're okay?
I'm falling to pieces
I'm falling to pieces
 
Durante tutta la canzone ci guardiamo negli occhi mentre io mi perdo nei suoi, nel loro azzurro stupendo, le nostre voci stanno benissimo insieme. Mi avvicino a lui che è seduto a gambe incrociate e con la chitarra in mano e lo bacio: un bacio dolce e leggero perché Niall è questo, dolcezza e tante coccole e lui mi sorride in modo dolcissimo. “Siamo fantastici assieme” mi dice sorridendo e dandomi una altro bacio prima di scendere dal letto e mettere a posto le chitarre; “bene, io vado e grazie per la lezione” dico prendendo il mio cappotto abbandonato sul letto e aprendo la porta della stanza, mi accompagna al piano di sotto e ci ritroviamo davanti all’ingresso.
“Mm…. Ci vediamo?”, “certo, scrivimi quando vuoi, per te ci sono sempre Niall” rispondo accarezzandolo e dandogli un bacio sulla guancia mentre lui diventa rosso come un peperone e abbassa la testa: ridacchio e poi apro la porta ed esco, andando verso la macchina. Ogni volta che vedo Niall sto bene e mi sento me stesso, non lo stronzo, insensibile ed egoista che sono tutti i giorni a scuola e con mio padre; lui è la mia isola felice dove nessuno mi giudica, ma mi capisce. Ormai sono cotto, che ci posso fare? Al amore non si comanda. Mentre salgo in macchina non penso nemmeno di dovermi accendere la sigaretta come il mio solito e parto.
 
 Grazie sempre a tutti quelli che recensiscono e spero vi piaccia pure questo capitolo <3 oggi sono di fretta ma volevo lo stesso augurarvi buon anno a tutte!! <3<3

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Capitolo 8
*** Forgive me ***


POV NIALL
“Dai Niall, ci dici chi è? C’è lo farai incontrare?” mi pungola Louis mentre camminiamo verso la mensa con Liam al seguito. E’ da un paio di settimane che io e Zayn ci “frequentiamo” di nascosto e i ragazzi si sono accorti della mia assenza perché sono sempre con la testa fra le nuvole e con un sorriso ebete sulle labbra; “Louis, è sempre la stessa storia e la stessa risposta, NO!” gli rispondo spazientito mentre lui fa uno dei suoi bronci adorabili, incrociando le braccia, “Ufffaaaa! Che palle di sto tipo scusa!”.
“Louis! Vorrei vedere te!” ; non per tutti essere gay è facile di questi tempi e lascia stare Niall povero, è innamorato!” si intromette Liam difendendomi e sorridendomi compassionevole, “finalmente qualcuno che mi capisce!” dico prendendolo sotto braccio e allontanandomi da Louis che fa una piccola corsetta per arrivare da noi infastidito per poi voltarsi verso Liam e cambiando discorso: “Dove cavolo è sparito Harry? non doveva solamente prendere il libro di chimica in classe?”. “Si infatti, non so dove sia finito ma sicuramente ci raggiungerà in mensa” dice guardandosi intorno per poi mettere un braccio intorno alle spalle di Louis; ormai le cose con Louis sia per Liam che per Harry vanno benissimo, anzi!
 
Arriviamo ad un punto dove troviamo una piccola folla ferma a guardare qualcosa in mezzo al corridoio e sento alcune voci fra cui quella di Zayn e quella di….HARRY! Corro subito verso la folla e spingo per farmi spazio insieme agli altri e vedo una cosa che non avrei mai voluto vedere: Harry seduto per terra con gli occhi lucidi, un po’ di sangue dal naso e con intorno una miriade di fogli sparsi e di quaderni strappati; incredulo e inorridito corro verso di lui chinandomi per sollevargli il viso costringendolo a guardarmi . “Harry! Ma cosa è successo?” gli urlo quasi contro preoccupatissimo per lui, “niente Niall, sono abituato…”, “tu sei abituato un bel niente!” dico aiutandolo ad alzarsi, mentre Louis è rimasto imbambolato a guardare me ed Harry e sembra furioso mentre Liam si china a raccogliere i quaderni sparsi per terra. “È stato Zayn vero?” chiedo sforzandomi di pronunciare quel nome, “e Stan, soprattutto lui..”.
 
 “Ora sono arrivati i tuoi amichetti eh!? Povero piccolo sfigato…” dice Stan con tono di scherno e un sorrisetto da prendere a pugni stampato sulle labbra; lo guardo con la rabbia e il disprezzo negli occhi per poi volgere lo sguardo verso l’unica persona che non avrei voluto vedere li. Mi guarda pietrificato e spaventato, toccandosi il polso come fa quando è nervoso: i miei sono sentimenti contrastanti, una parte di me vorrebbe tirargli un pugno mentre l’altra che conosce la sua storia e il suo passato vorrebbe correre ad abbracciarlo e consolarlo ma in questo momento penso solo ad Harry, perciò lo liquido in quel modo con un occhiataccia e porto Harry lontano da quegli stronzi e da quella bolgia. Liam, che ha raccolto tutto mi segue mentre Harry, appoggiato con braccio sulle mie spalle e zoppicante si volge verso Louis, “vieni…” dice quasi con tono supplichevole; lui lo guarda dolcemente e poi fa quello che avrei voluto fare io, sbam! Un pugno fortissimo si abbate sul naso di Stan facendogli perdere l’equilibrio e cadere a terra, “stronzo!” gli urla contro mentre il sangue scorre copioso dal naso di Stan, si volta verso Zayn, lo guarda negli occhi per un momento e poi sputa per terra guardandolo con rabbia per poi andare dritto verso me ed Harry; gli mette una mano intorno ai fianchi e lo aiuta a camminare verso l’infermeria con me al altro lato, sussurrandogli che andrà tutto bene e sorridendogli dolcemente.
 
POV HARRY
 
“Ragazzi, sto bene adesso davvero!” dico cercando di tranquillizzare gli altri che da quando mi hanno visto per terra non mi hanno più mollato un secondo, chiedendomi come stavo, se avevo bisogno di questo o quest’altro, facendomi scoppiare la testa.
“Si scusa, probabilmente ti sarà venuto un terribile mal di testa con tutte le nostre chiacchiere…” dice Liam sorridendomi mentre io sorrido a mia volta; Liam riesce sempre a capirmi e gli voglio un bene dell’anima, come al resto dei ragazzi ovviamente. Louis è tutto il tempo che cammina su è giù per l’infermeria  a testa bassa e sussurrando parole incomprensibili mentre Niall, seduto su una sedia, guarda fuori il cielo pensieroso; non ha aperto bocca se non per i primi dieci minuti da quando siamo qui.
L’infermiera mi ha controllato ed è tutto apposto e per la prima volta non mi importa di essere stato pestato ed umiliato davanti a tutti perché ora ho loro, i  miei migliori amici e in questo momento vorrei abbracciarli forte, ma l’unico ad essere tranquillo è Liam mentre Louis è incazzato nero e Niall fin troppo pensieroso, troppo anche per lui e anche triste.
“Louis…” dico allungando una mano per afferrare la manica del suo maglione e per tranquillizzarlo; mi guarda negli occhi e posso vedere quanto ci tiene a me e come i suoi occhi color oceano si siano tranquillizzati guardandomi, come il mare dopo la tempesta quando spunta il sole. Lo tiro verso di me e lo abbraccio, profuma come al solito di dopobarba e vaniglia, penso mentre lo stringo a me allungando un braccio verso Liam che si trova seduto al mio fianco e tirando anche lui verso di me così che l’abbraccio mio e di Louis diventi un abbraccio di gruppo. Sciogliamo l’abbraccio e li guardo entrambi negli occhi dicendo un “grazie” sincero; sposto lo sguardo verso Niall che ci guarda con un sorriso tenerissimo, “ e tu cosa fai lì? Non partecipi al abbraccio?” gli dico spalancando ancora una volta le braccia. Viene verso di noi e ci abbraccia con foga, facendoci quasi cadere tutti dalla brandina e facendoci ridere.
 
POV ZAYN
 
Mi sento impotente e colpevole mentre guardo Stan spingere Harry all’indietro fino a farlo inciampare; non mi era mai piaciuto prendere in giro gli altri ma lo facevo come protezione, per proteggermi anche prima di conoscere Niall. Rimango a guardare, Harry indietreggia mentre Stan andandogli incontro prende il suo zaino e lo svuota sul pavimento mentre strappa i fogli dai quaderni aiutato dagli altri ragazzi; cerco di fare qualcosa e mi avvicino a Stan. “Mi sembra che lo sfigato ne abbia avute abbastanza per oggi no?” gli dico cercando di non sembrare toppo patetico, mentre si sta creando una piccola folla attorno a noi, “si dai penso che basti” dice con il suo solito sorrisino perfido che mi fa rabbrividire ogni volta per poi girarsi per andare alla mensa, ma non finisce così perché Stan si gira di colpo e tira un pugno ad Harry, forte abbastanza da farlo cadere per terra. “Fatemi passare!” sento una voce fin troppo familiare farsi più nitida e vedo Niall correre verso Harry con gli altri al seguito; Louis è incazzato nero, ormai lo conosco fin troppo bene.
Sento il sangue gelarmi nelle vene e quando posa il suo sguardo su di me il mio cuore va in mille pezzi: il suo sguardo è gelido, disgustato e ferito, non so che altro fare se non strofinarmi il polso come al mio solito quando sono nervoso; Harry e Niall si alzano e vanno verso l’infermeria seguiti a ruota da Liam mentre Louis è ancora immobile con i pugni chiusi e lo sguardo dritto davanti a se, Harry lo chiama e lui lo raggiunge, ma conosco troppo bene Louis e come avevo previsto si gira e tira un pugno dritto sul naso di Stan che cade a terra. Louis si gira verso di me e mi guarda negli occhi per un po’ per poi sputare davanti ai miei piedi sibilando un “stronzo” per poi andare da Harry.
 
 
 
Se pensavo che con Niall avrei avuto un’altra possibilità di essere amato e capito come una volta e di ritornare me stesso, ora non lo penso più; ho perso l’unica persona che mi voleva bene e ho perso ancora una volta il mio migliore amico. Pensavo di essere abituato ormai, ma mi sbagliavo, sta volta fa ancora più male e non so come ma il pomeriggio di quello stesso giorno mi ritrovo sotto casa di Niall, forse come uno stupido penso di poter avere un'altra possibilità.
“Oh ciao Zayn!” mi apre la porta la mamma di Niall, sorridente come al solito facendomi segno di entrare, “Niall! C’è Zayn vieni!”, guardo verso le scale sperando di vedere la sua testolina bionda e il suo magnifico sorriso di sempre ma la sua voce arriva dalla camera: “Digli di andare via io non lo voglio vedere, non ho niente da dirgli!”. “Niall!” lo sgrida sua mamma per poi spingendomi dolcemente verso le scale per farmi andare lo stesso da lui; salgo le scale e mi ritrovo come un deficiente davanti ad una porta chiusa, busso ma nessuno risponde: “Niall….possiamo almeno parlarne per favore?” chiedo con tono supplichevole. Sento dei passi avvicinarsi, la porta spalancarsi di colpo mentre Niall mi tira furioso per un braccio facendomi entrare in camera sua. “Parla!” dice incrociando le braccia al petto e con uno sguardo allo stesso tempo risoluto e triste, abbasso la testa sconfitto e cerco di difendermi meglio possibile: “Io….mi dispiace ecco, ha fatto tutto Stan, io ho cercato di fermarlo; certo a modo mio ma ho provato e per un primo momento  mi ha ascoltato ma poi….”. “Non fare tanto la vittima Zayn, conosco il tuo passato e il perché del tuo comportamento ma in momenti come questo non puoi cavartela così, tu non sai quanto in tutti questi anni e adesso stia soffrendo Harry. Hai sofferto pure tu, su questo non c’è dubbio ma devi incominciare a prendere in mano la tua vita, non puoi continuare a fare lo stronzo e a prendere in giro le persone come niente fosse solo per pararti il culo, a me questo non sta bene e non dovrebbe neanche a te!” mi risponde Niall con tono stranamente tranquillo ed ha ragione, dovrei fare qualcosa ma non ci riesco, ho troppa paura.
“Io….non…ecco, si tu hai completamente ragione ma io sono codardo ed egoista….”, “la decisione è solo tua; puoi continuare a rovinarti la vita e a fare lo stronzo nascondendoti per tutta la vita, oppure puoi tirare fuori le palle e finalmente prendere in mano la tua vita e non sai quanto questo mi faccia male dirlo ma, se decidi per la prima opzione io non ci sarò, non rovinerai anche la mia vita  mi dispiace….”. Le sue ultime parole mi hanno definitivamente distrutto; ha ragione ed è questa la cosa peggiore, rovino la vita a tutti solo perché la mia fa schifo ma non voglio rischiare di rovinare pure la sua, ci tengo troppo a lui per fargli del male, “non volevo ferirti, mi dispiace….” Sono le ultime parole che mi escono dalla bocca. Prima di voltarmi e andarmene lo guardo per un ultima volta: i suoi occhi sono lucidi, è ferito e triste ed è solo colpa mia, non cerca di fermarmi ne mi dice niente mentre scendo le scale ed esco dalla porta, salgo in macchina e vado a casa.
 
“C’è qualcuno?” chiedo entrando dalla porta e posando le chiavi sullo scaffale dirigendomi verso il salotto; “ciao tesoro” mi risponde mia madre alzando lo sguardo dal televisore per rivolgermi un sorriso. E’ da tantissimo tempo che non abbraccio mia madre, ma ho il disperato bisogno di qualcuno così mi siedo di fianco a lei sul divano e la abbraccio scoppiando a piangere mentre lei mi stringe forte e mi sussurra parole dolci per calmarmi, come faceva quando ero piccolo. “E’ per un ragazzo vero?” chiede mia  madre e io rimango di sasso; la mia omosessualità era sempre stata un tabù in casa mia dopo ciò che mi era successo. Alzo lo sguardo e la guardo confuso ma sento all’ improvviso una grandissima voglia di raccontarle tutto: “Si e no” le rispondo scostandomi un po’ da lei, “sono diventato un mostro mamma, nessuno mi vuole bene e io non riesco a volere bene a nessuno ormai, o almeno era quello che pensavo prima di incontrarlo e si…penso pure di essermi innamorato per la prima volta nella mia vita, ma non importa perché per colpa mia ho perso pure lui adesso.” “Deve essere davvero speciale quindi?” mi risponde guardandomi con gli occhi lucidi e apprezzo quello che sta facendo perché so che le costa molto parlare con me di questi argomenti; “si lo è” le rispondo cercando di sorridere, “se davvero ci tieni a lui fai quello che devi fare, sarà il nostro piccolo segreto per un po’ per ciò non dirlo nemmeno a tuo padre”, “tranquilla, fra tutte le persone lui sarebbe proprio l’ultima a cui dirlo” le rispondo rassicurandola mentre lei mi stringe in un altro abbraccio.
Prima di andare in camera mia la ringrazio perché è lei adesso la persona che mi ha convinto a cominciare a lottare e a prendere in mano la mia vita; non sarà facile ma voglio essere quello di prima e comincerò dalla persona più importante, Niall.
 
 
Sono a scuola e sto letteralmente tremando; non so ancora di preciso cosa farò ma una cosa è sicura, dimostrerò a Niall e a tutti gli altri che sono disposto a lottare contro tutto e tutti per ritornare anzi meglio ritrovare me stesso e per prima cosa cerco Niall e vado verso il suo armadietto. Eccolo là insieme ad Harry, Liam e Louis mentre ridono spensierati: il primo che mi nota è Harry e lo vedo irrigidirsi e avvicinarsi un po’ di più a Niall che si trova al suo fianco ed anche Liam deve essersi accorto di qualcosa perché si gira pure lui verso di me; mentre io cercando di sembrare sicuro vado verso di loro. Finalmente Niall mi nota, non sembra arrabbiato, più che altro sorpreso, curioso e un po’ spaventato da quello che potrei fare: per ultimo si gira pure Louis che subito stringe i pugni pronto allo scontro.
Louis mi si para davanti bloccandomi la strada, “che stai cercando di fare? Vuoi fare la stessa fine del tuo amichetto ieri?”, “sono venuto per parlare con Niall” rispondo semplicemente guardandolo dritto negli occhi e lui mi guarda disorientato. “Dimmi” sento la sua voce rispondermi mentre Louis si fa da parte facendomelo vedere e come sempre il mio cuore fa le capriole, “ho scelto la seconda” mi limito semplicemente a dire aspettando la sua reazione. Tutti ci guardando stupiti da quello scambio di battute mentre sul volto di Niall si dipinge uno dei suoi fantastici sorrisi, che fa sorridere pure me: “Dici sul serio!?” mi chiede ancora incredulo, “si Niall, ho scelto me e…te….” Rispondo e sembro uno di quei ragazzi super romantici dei film. “Ma quindi il ragazzo misterioso è….” Dice Liam che sicuramente ha capito tutto, mi giro verso di lui sorridendo “eh già!” gli rispondo mentre lui e tutti gli altri mi guardano sorpresi. “Me lo merito un abbraccio?” chiedo a Niall spalancando le braccia, è euforico e le sue guance sono rossissime e si lancia verso di me facendomi quasi cadere; lo abbraccio forte chiudendo gli occhi e non mi frega di ciò che stanno pensando gli altri perché sono felice e consapevole di aver fatto la scelta giusta: le nostre fronti sono a contatto e i nasi si sfiorano mentre Niall ride felice facendo ridere anche me.
“Zayn!?” sento la voce inorridita di Stan alle mie spalle e mi giro con estrema calma, tenendo un braccio intorno alle spalle di Niall, “si?” chiedo con nonchalance. “Che cazzo stai facendo?!”, è infuriato e mi guarda pronto a partire, “quello che avrei dovuto fare da tanto tempo ma che non ho mai avuto il coraggio di fare; essere me stesso” gli rispondo mentre la mano di Niall mi stringe i fianchi per rassicurarmi e in quel momento non potrei non sentirmi più leggero.
“Vuoi dire che tu….tu sei gay?” chiede con disgusto guardandomi negli occhi; “esattamente” rispondo regalandogli uno dei miei soliti sorrisetti stronzi, “bastardo! Sono stato amico di un frocio per tutti questi anni!?”, tutti i ragazzi della scuola si godono la scena beati, “o mio dio! Ti avrò contagiato!” rispondo scatenando l’ilarità generale e non avessi fatto mossa più sbagliata di questa ma so già cosa aspettarmi e poi a lotta libera ho sempre vinto io perciò quando arriva vicino a me riesco a tirargli una gomitata sulla pancia facendolo piegare in due, mi avvicino al suo orecchio e prima di spingerlo a terra gli dico “picchiano forte i gay eh!?”. Gli altri ragazzi del suo gruppo guardano in silenzio perché mi conoscono e sanno quello che sono capace di fare, mi giro verso Niall e i suoi amici sorridendo, “ecco fatto, ora possiamo andare….anche tu biologia vero biondo?” dico scompigliandoli i capelli; Niall non riesce a fare a meno di sorridere mentre gli altri mi guardano meravigliati.
 
 
Sono appoggiato al tronco del albero nel cortile mentre Niall è circondato sai suoi amici che stanno discutendo e chiedendogli spiegazioni, mentre io ne approfitto per accendermi una sigaretta; quello più infuriato è Louis e riesco pure a sentire alcune frasi pronunciate a voce troppo alta, “fra tutti i ragazzi del mondo proprio LUI dovevi sceglierti?”, “Louis, cerca di capirmi non puoi decidere chi ti piace e a me piace lui; vorrebbe parlare con te, se magari gli dessi una possibilità di spiegare! Non ti sembra che con quello che ha fatto oggi abbia diritto almeno ad essere ascoltato?. Pure Harry è d’accordo!”. “Harry è troppo buono, come Liam” gli risponde Louis grattandosi la fronte indeciso sul da farsi per poi alla fine arrendersi; “va bene! Ma lo faccio solo per te Niall quindi spera per  te che il tuo tipo mi convinca!”, “grazie, grazie Louis!” dice Niall saltandogli al collo e abbracciandolo mentre a Louis scappa un sorriso.
Ho deciso: se voglio riprendere in mano la  mia vita devo scusarmi e farlo con le persone alle quali in tutti questi anni ho fatto del male e soprattutto spiegare a Louis il perché anche se può non sembrare io a lui ci ho sempre tenuto molto e ci tengo pure adesso.
Niall e gli altri ragazzi si avvicinano e me, spengo la sigaretta e mi avvicino a mia volta; “Va bene ti ascoltiamo” dice Louis incrociando le braccia e sedendosi a terra sull’ebra imitato da tutti noi e così, incoraggiato dal sorriso di Niall inizio a spiegare tutto dall’inizio, come avevo fatto con Niall tempo prima. I ragazzi mi ascoltano attenti e Liam sembra per adesso quello più colpito dalla mia storia; “…..e mi dispiace non so che altro aggiungere, ora sapete il perché del mio comportamento, di sicuro non vi giudicherò se deciderete di non credermi e di far finta di non conoscermi…..Louis, non so davvero cosa dire per farmi perdonare, io ho fatto quello che ho fatto per non farti soffrire e per non farti entrare nella mia fin troppo incasinata vita, ti volevo e ti voglio ancora troppo bene, per me eri davvero speciale; non pensare di non esserlo mai stato…..” concludo volgendo quella parte del discorso unicamente a Louis. Non sa bene cosa fare, è combattuto mentre Liam con gli occhi lucidi mi guarda sorridendo: “Io….mi hai fatto davvero del male, mi hai ferito e mi ha fatto ancora più male e mi stupisce ancora adesso di quanto egoista tu sia stato e di quanto lo sei. Ero pronto e volevo starti accanto qualsiasi cosa sarebbe successa ma tu non ti sei fidato di me, non ti sei fidato del tuo MIGLIORE AMICO!” mi risponde Louis, anche lui adesso con gli occhi lucidi, è arrabbiato ma riesco anche ad intravedere forse un briciolo di speranza nei suoi occhi, “lo so e mi dispiace, ma mi rendo conto solo adesso di avere sbagliato, in quel periodo stavo male, non capivo niente e quando l’ho capito era ormai troppo tardi: tu già mi odiavi.” Le  mie parole sembrano avere l’effetto desiderato e in questo momento vorrei tantissimo abbracciarlo, “io non ti odio e non ti ho mai odiato, mi avevi ferito ed ero incazzato nero” mi risponde accennandomi un sorriso.
“Allora? Cosa aspettate? Abbracciatevi no!?” irrompe Harry, sorridente come non mai e solo in questo momento mi rendo conto per la prima volta di quanto sia bello Harry, tutti ridiamo e a Louis scappa una lacrima; il primo ad alzarsi sono io seguito poi da Niall, anche lui sorridente come non mai e infine si alza pure Louis, mi guarda negli occhi e sorride, sorride a me; un sorriso vero che era da anni che non vedevo e sta volta non resisto e gli vado incontro abbracciandolo. In questo momento mi accorgo di quanto lui sia importante per me e di quanto mi sia mancato in questi anni, anni in cui il suo profumo è sempre rimasto lo stesso: vaniglia. Rimaniamo abbracciati per un bel po’ di tempo mentre gli altri ci guardano sorridenti; mi volto verso Niall che è stupendo come al solito con le sue guancette rosse e gli occhi azzurri come il cielo.
Prima di conoscere Niall non avrei mai pensato che questo sarebbe successo, grazie a lui ho avuto coraggio e sto cercando di rimettere apposto la mia vita; tutto questo grazie ad un ragazzo Irlandese che è entrato a far parte della mia vita una tipica mattina di primavera.
 
 
Scusate, scusate e ancora per mille volte scusate per non esserci stata per tutto questo tempo ma con l’inizio della scuola non ho avuto tempo di fare niente se non studiare, studiare e ancora studiare : (
Detto questo ecco il nuovo capitolo, spero che vi piaccia! Fatemi sapere e spero a presto : ) xx

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Capitolo 9
*** Happy birthday ***


POV ZAYN
Mi sembra davvero strano andare in giro con Niall, Harry, Liam e Louis per i corridoi della scuola ma devo dire che non mi dispiace affatto; non ho avuto ancora bene l’occasione di conoscere a fondo Liam ed Harry ma devo ammettere che nessuno dei due sembra così sfigato come pensavo e da come pensa Stan, anzi mi sono reso conto di quanto sia simpatico Harry mentre Liam è un tipo un po’ più serio e infatti gli altri lo prendono  in giro ma scherzando, come si fa tra migliori amici. Già, migliori amici, penso voltandomi a guardare nella direzione di Louis che quando incrocia il mio sguardo mi sorride per poi voltarmi a guardare Niall al mio fianco e forse lo guardo troppo intensamente perché arrossisce e abbassa lo sguardo; sono contento di fargli questo effetto perché un po’ ci godo a fare lo stronzetto lo ammetto, ma è stato da sempre così.
Gli altri ragazzi non sono molto abituati alle nostre dimostrazioni di affetto e difatti Niall mi ha chiesto di limitarle quando siamo con gli altri e non so perché ma la trovo una cosa dolcissima e infatti lui è così: dolce ed innocente, quasi a sembrare un bambino mentre io ne ho combinate tante, anche troppe a dirla tutta.
 
 
Passiamo davanti a Stan che ci guarda furioso mentre io noto il suo naso gonfio e non posso fare a meno di sorridere compiaciuto: gli sta bene. Pensandoci bene neanche Stan è così stronzo come sembra perché quando stavamo insieme io e lui soli era perfino simpatico e potevo parlargli abbastanza tranquillamente anche se non mi sono mai completamente aperto e in questo momento un po’ mi dispiace per lui.
 
 
Gli altri ragazzi della scuola si limitano a guardarci passare senza dire niente e un po’ questo mi rassicura; almeno non sarò preso in giro da tutta la scuola, non so se c’è la farei a sopportarlo.
Accompagniamo  Liam a prendere un libro al suo armadietto per poi separarci ed andare alle varie lezioni ad eccezione di Harry e Niall  che hanno entrambi letteratura; “bene ragazzi ci vediamo dopo a mensa” dice Liam prendendo il suo libro dall’armadietto e chiudendolo stancamente, ha un aria davvero stanca e penso sia dovuta al fatto di avere studiato fino a tardi, come avevo capito dal suo lagnarsi di tutta la mattina. “Oh povero piccolo Liam!” dice Louis alzando un po’ la tonalità di voce e mettendo un braccio intorno alle spalle di Liam e tirandolo a se, “e levati!” risponde lui scrollandoselo di dosso e io non posso fare a meno di sorridere: mi mancavano Louis e la sua simpatia.
Tutti quanti ridacchiano alla strana scenetta dei due ma poi Liam guarda l’orologio, “è tardi! Ragazzi io devo andare…” dice agitandosi sul posto pronto a partire; “va bene, va bene calmati un po’, sempre in fissa con sta scuola!” risponde Louis roteando gli occhi per poi fare l’occhiolino ad Harry che gli sorride. “Allora andrò pure io” mi intrometto, “ci vediamo dopo!” si affretta a rispondermi Niall, “puoi sederti con noi a pranzo, vero ragazzi?”; “sisi”,”certo” rispondono gli altri ragazzi e io comincio ad apprezzarli sempre di più. Mi volto verso Niall, vorrei dargli un bacio ma mi limito a scompigliargli i capelli e a sorridere, “ciao” mi dice sempre con il sorriso stampato sulle labbra; saluto pure gli altri e vado in classe.
 
 
POV NIALL
 
 
Le ore passano ed io ho sempre di più la testa fra le nuvole; aspetto solamente la campanella  della mensa per vedere di nuovo Zayn, non ho ascoltato niente delle lezioni oggi ma non me ne importa più di tanto visto che per una volta nella mia vita le cose stanno andando perfettamente, ma è anche per questo motivo che non sono molto tranquillo; c’è sempre la calma prima della tempesta.
 
DRINN, ecco il suono più amato da tutti gli studenti! Mi alzo e aspetto Harry che sta mettendo via le sue cose  prima di incamminarci insieme verso la mensa; io ed Harry siamo i primi ad arrivare e ci sediamo al nostro solito posto con gli amici di Liam. “Ciao!” saluto tutti con il mio solito sorriso a 32 denti e subito Erik, uno degli amici di Liam mi chiede, “ma Zayn Malik verrà a mangiare con noi?” dice con un tono fra l’incredulo e il terrorizzato ed è Harry a rispondere: “già! È il non si sa bene cosa di Niall” dice sorridendo e dandomi una piccola spinta ed io arrossisco come un peperone.   Erik guarda gli altri ragazzi seduti al tavolo e sembrano tutti poco contenti al idea di avere Zayn al tavolo con loro, “non vi va bene a voi?” chiedo sperando di non ricevere una risposta negativa, “si va bene” si limita a rispondere ritornando poi al suo pranzo. “Salve ragazzacci! Tommo è arrivato!” dice Louis intrufolandosi fra me ed Harry e mettendo le braccia sul mio e sul collo di Harry per poi scoccare un bacio ad entrambi sulla guancia, “ciao!” dice poi andando a sedersi vicino ad Erik e salutando tutti gli altri presenti al tavolo.
Mi giro per vedere se Zayn sta arrivando e lo vedo camminare vicino a Liam, che probabilmente gli starà parlando del suo compito per cui aveva studiato tutta la notte poi mi vede e mi sorride, io ricambio e so già di stare diventando completamente rosso; “ciao a tutti” saluta Liam sorridendo per poi sedersi vicino a Louis e poi è il turno di Zayn di salutare, gli altri lo salutano a loro volta a parte gli amici di Liam che continuano a guardarsi e parlottare fra di loro senza degnare Zayn di uno sguardo. Zayn si siede di fianco a me  e mi da un bacio sulla guancia che mi fa arrossire ancora di più, “ciao biondo” dice sorridendo a pochi centimetri dal mio viso e vedo Louis e Liam di fronte a me ridacchiare della mia reazione e io mi limito ad un semplice ciao senza neanche guardarlo negli occhi e lo sento ridacchiare vicino a me; si è accorto pure lui del effetto che ha su me.
“Ehm…Zayn, questi sono gli amici di Liam: Erik, Thomas, Laura, Mike e Noemi” dico per svicolare l’attenzione da me, indicando con la mano i ragazzi seduti al tavolo di cui solo Noemi accenna un saluto; forse li guardo un po’ male, perché Zayn aggiunge “non preoccuparti Niall, è ovvio che questa situazione possa non andare bene a qualcuno e li capisco; per tutto questo tempo li ho presi in giro, non mi aspetto nessun benvenuto” dice sorridendo sincero per poi dare un morso al suo panino. In quel momento mi fa tenerezza e sta volta sono io a dargli un bacio sulla guancia , lui con la bocca piena mi sorride felice.
“Oh! Ma guardate che carina la coppietta!” dice Louis alzando la tonalità della voce come fa sempre, guardandoci divertito mentre io arrossisco “Louis!” lo sgrido per poi staccare un pezzo di mollica dal mio panino e lanciarglielo, “mancato!” mi risponde schivando la mollica e facendomi la linguaccia.
 
 
Finiamo il pranzo ascoltando le lamentele di Liam e dei suoi amici riguardo il compito della mattina e Zayn sembra l’unico che si sta divertendo perché sorride per tutto il tempo guardandomi con la coda del occhio.
Il resto del pomeriggio sembra non finire più ed io sono esausto; con mille pensieri mi avvio al armadietto per prendere le mie cose per poi incontrarmi con gli altri in cortile ed eccolo lì, bellissimo come sempre appoggiato al mio armadietto e il mio cuore accelera i battiti, è così bello che mi sembra impossibile che io piaccia ad un ragazzo del genere.
 
“Ehi, come è andata a scuola?”, “bene dai, stanco e tu?” chiedo aprendo contemporaneamente l'armadietto per poggiare le mie cose, lo chiudo e mi ritrovo il suo viso a pochi centimetri dal mio, “bene adesso che sono con te” mi risponde con un sorriso dolcissimo; non credo di aver mai arrossito così tanto in un giorno! “A cosa devo tutta questa dolcezza signorino?” chiedo buttandola sul ridere mentre lui sorride e si avvicina ancora di più, “me lo dai un bacio adesso?” mi chiede con uno sguardo seducente che mi fa venire una voglia tremenda di baciarlo, ma siamo in mezzo al corridoio e mi vergogno da matti! “Ehm….non sai quanto vorrei dartelo ma non mi sembra il posto giusto sai, passano tu…” inizio per poi venire bloccato dalle sue braccia che mi attirano verso di lui, le sue mani sui miei fianchi e le mie sul suo petto, un incastro perfetto.
“Non me ne frega un cazzo” dice prima di baciarmi e neanche a me non me ne  frega un cazzo in quel momento; siamo solo io e lui e le nostre lingue, le nostre labbra perfette insieme.
 
 Zayn non mi lascia più andare e io ne sono contento perché vorrei che quel bacio non finisse mai ma poi lui si allontana un po’ sempre tenendo le sue mani sui miei fianchi e alzando lo sguardo: “Ciao Noemi!” dice rivolto alla persona alle nostre spalle mentre io mi faccio piccolo piccolo. “C-ciao” risponde lei imbarazzata e io mi volto per farle un cenno di saluto; rimane li imbambolata con i libri in mano per poi andarsene e quando se ne va lui scoppia a ridere, “oh mio dio! Che faccia che aveva poverina!”, “non sei molto simpatico” rispondo prendendo il mio zainetto e spingendolo verso l’uscita e continuiamo a spingerci ridendo fino a quando non arriviamo dagli altri.
“Finalmente!” dice Louis con fare teatrale spalancando le braccia e io gli piombo addosso abbracciandolo, “aiuto!” urla ridendo, “Harry!” ,” giù le mani dal mio Louis capito!?” dice lui togliendolo dalla mia morsa per poi abbracciarlo. “Mi scusi!” dico alzando le mani in segno di resa, “è tutto tuo” faccio la linguaccia e mi avvicino a Zayn mettendogli un braccio intorno alla vita, “siete tutti carini eccetera però è tardi!” si intromette Liam, “che rompipalle!” diciamo io, Louis e Harry al unisono. “Ok, ma prima di andare devo parlare con Zayn da solo, se me lo permettete” dice Louis prendendolo per le spalle e spingendolo verso un'altra direzione, “ok, ma fammelo salutare almeno!”. “Va bene, va bene!”, Zayn viene da me e mi abbraccia “ciao biondo” mi sussurra nel orecchio e un brivido mi scorre lungo la schiena; tutte queste sensazioni sono nuove per me e mi ci devo abituare al contrario di Zayn che sembra completamente a suo agio e quasi lo invidio, “ciao, scrivimi dopo”. Io e gli altri andiamo verso casa mentre loro due rimangono da soli a parlare; chissà cosa si diranno.
 
 
POV LOUIS
 
È strano trovarsi da soli con Zayn, è da molto tempo che non mi succede. “Dimmi tutto” esordisce, “non centra con noi, si tratta di Niall” “c’è qualcosa che non va?” mi chiede corrucciando la fronte, “nono tranquillo non si tratta di quel aspetto; forse non sai ma la prossima settimana è il suo compleanno e volevamo fargli una festa a sorpresa, ci stai? Io e gli altri oggi pomeriggio ci troviamo al centro commerciale per il regalo e per decidere sui preparativi, vieni?”.
“E me lo chiedi pure? Certo che vengo e che vi aiuto!” dice mentre un sorriso stupendo gli spunta sul viso, mi mancava, mi mancava lui; “perfetto! Ora andiamo a prendere il bus se no perdiamo pure l’ultimo” dico incamminandomi seguito a ruota da Zayn.
 
Il viaggio in corriera prosegue bene parlando del più e del meno, ci diamo appuntamento alle 17.30 alla fermata del autobus difronte al centro commerciale.  Dopo che è sceso metto le mie adorate cuffie immergendomi nei miei pensieri e “Let her go” dei Passenger è perfetta per questi momenti: penso alla scuola, a me e a Zayn, ai miei nuovi amici, a Liam, a Niall e ad Harry….già ad Harry. Mi sono davvero affezionato a questi ragazzi che sono diventati i miei migliori amici, ma Harry non so bene cosa sia per me, ho sentimenti contrastanti verso di lui.
Arriva la mia di fermata e scendo camminando con la testa fra le nuvole fino a casa pronto ad un ora di compiti e due di divertimento.
 
17.30 siamo tutti li, l’unico che manca è Zayn. “Ma sei sicuro che viene Tommo?”, “sisi viene, cazzo è per il suo –non si sa bene cosa- che è la festa! E poi sembrava su di giri quando gliel’ho detto, verrà” rispondo a Liam  che sta già cominciando ad innervosirsi; il solito perfettino.
 
“Che hai sei stanco?” chiedo ad Harry che, seduto vicino a me sulla panchina della fermata, ha appena appoggiato la testa sulla mia spalla, “no, sto comodo così, ti do fastidio?”, “no figurati” potrei stare così per ore aggiungo poi mentalmente; avere vicino Harry mi fa sempre un strano effetto. Mi sorride dolcemente per poi guardare Liam che controlla ogni tre secondi l’orologio sbuffando.
“Ecco, è arrivato l’autobus finalmente!” Liam alza le braccia facendole ricadere sui fianchi scocciato più che mai, “e basta! Sei una lagna!” rispondo alzandomi dalla panchina accompagnato da una smorfia di Harry che di malavoglia si alza. Eccolo lì che esce dal bus, bello come sempre: mi ha sempre fatto uno strano effetto quel ragazzo, quel suo sguardo così profondo, il corpo mozzafiato anche se troppo magro per i mei gusti e i lineamenti semplicemente perfetti. È sempre stato un bel ragazzo e su questo non ci sono dubbi.
 
“Ehi ragazzi scusate il ritardo ma devo dire che non è stata colpa mia, ho aspettato per venti minuti quel dannato autobus!” si scusa guardando in cagnesco l’autista che è sceso a fumarsi una sigaretta, “fa niente, vero Li?” mi affretto ad aggiungere prima che Liam possa dire altro, “sisi andiamo” risponde scocciato per poi incamminarsi verso l’entrata con Harry a fianco. “Ciao” mi rivolgo verso Zayn, camminandogli a fianco, “ciao Lu”, quel soprannome mi fa tornare in mente un casino di ricordi, di quando io e lui eravamo migliori amici, ricordi della mia infanzia. “Qualcosa non va?” chiede, forse insospettito dalla mia espressione perché mi rendo conto di avere la bocca semi aperta, “tutto apposto” mi affretto a rispondere quando le porte del centro commerciale si aprono automaticamente davanti a noi; è piuttosto affollato, considerando che sia mercoledì.
 
Mi lecco i baffi, pregustando il frozen yogurt che si trova davanti a me in questo momento, ci ho fatto mettere la nutella, la granella di nocciole e gli smarties: non esiste niente di più buono a questo mondo. “Che hai preso?” chiedo ad Harry che si siede di fianco a me, “nutella, panna e fragole”, “bravo il mio ragazzo! Mi fai assaggiare vero?” chiedo sporgendo in fuori il labbro inferiore e supplicandolo con lo sguardo. “E come faccio a resisterti? Apri la boccuccia da bravo bambino”, dice imboccandomi e il sapore del frozen yogurt mi assale “mmm…è buonissimo”; “Oh ma che carini! Sembrate una coppia di sposini” sfotte Liam prendendo posto difronte a noi e Zayn fa lo stesso, “sei solo geloso” rispondo leccandomi le labbra, “e quello ti sembra un frozen yogurt?” chiedo perplesso guardando il suo yogurt completamente bianco.
“Che c’è che non va? Non mi piace con tutte quelle schifezze sopra” risponde guardando disgustato i nostri yogurt pieni di roba, osservo Zayn e anche lui si è limitato ad uno yogurt semplice con miele e granella,” mi meraviglio di te Malik!” lo rimprovero puntandogli un dito contro mentre lui scoppia a ridere, “quante schifezze abbiamo  mangiato sulla tua casetta sull’albero? Ti ricordi? Avevamo svuotato i nostri maialini per comprarci una riserva di schifezze per circa un mese!” , vengo assalito da una marea di ricordi e mi metto a ridere seguito da Zayn.
“Eravate davvero buoni amici no?” entrambi ci voltiamo a guardare Liam per poi guardarci a nostra volta, “per la pelle” risponde lui guardandomi con un aria triste e io mi limito ad un sorriso che dovrebbe essere rassicurante.
 
 
A fine giornata, l’unica cosa che abbiamo deciso è il posto: la faremo a casa di Liam perché abita in una reggia in mezzo al verde e con i vicini non avremmo problemi ma non sappiamo ancora chi invitare. Per fortuna per quello ci sarà la mamma di Niall e soprattutto siamo a corto di idee per il regalo, perciò ci diamo ciascuno il compito di pensare al regalo perfetto per poi salutarci e tornare a casa.
 
Mentre sono beatamente disteso a letto, sento il telefono vicino a me vibrare ed è Zayn:
Stavo pensando a me e a te…..secondo te potremmo mai essere amici come prima?
Per un momento rimango spiazzato davanti a quel messaggio; non so cosa pensare, come comportarmi, perché io gli voglio ancora un bene dell’anima ma con me si è comportato davvero di merda e io comportamenti del genere non li tollero.
Sinceramente? Non lo so….
E non lo so sul serio: una parte di me lo vorrebbe con tutta se stessa ma l’altra parte, quella più forte, vuole solo passare oltre e lasciare Zayn da parte, considerandolo come il ragazzo di Niall.
Passano dieci minuti, ma da lui nessuna risposta, ci sarà rimasto male forse, penso andando verso il bagno per lavarmi i denti e mentre sto mettendo il dentifricio sul spazzolino sento il telefono vibrare. Appoggio tutto sul lavandino e corro a vedere
Passare questa giornata con te e con gli altri mi ha fatto ritornare in mente tanti di quei ricordi e mi sono sentito davvero uno schifo. Mi sento uno schifo per come ho trattato te e tutti quelli che mi stavano intorno, sono stato egoista pensando solo ai miei problemi senza rendermi conto di come soffrivi per colpa mia e sono stato stupido ad averti escluso dalla mia vita pensando solo di farti un favore, stupido ad non essermi fidato e stupido ad essermene accorto solo ora. Solo ora grazie a Niall, ma penso tu sappia più di me che persona speciale lui sia, l’unico ad essere stato in grado di unire te, Liam ed Harry e forse pure me; cinque persone completamente differenti.
Come ho detto prima, mi dispiace di non averlo capito prima quanto tu sia importante per me, perché anche se non mi vorrai credere io ti voglio ancora bene e ti dico questo perché per una volta voglio essere onesto sia con me stesso che con te: ora la decisione è tua.
 
Mi rendo conto di avere le lacrime agli occhi, una volta non sarebbe mai riuscito a dirmi tutte queste cose perché Zayn non è un tipo a cui risulta facile rivelarsi e mettersi a nudo; è sempre stata una persona riservata e questo suo messaggio è la dimostrazione che aspettavo, la dimostrazione che lui è cambiato.
In questo momento vorrei che fosse qui con me per abbracciarlo forte e non farlo più andare via, per chiedergli anche io scusa e per ricominciare.
 
8.30 arrivo a scuola e vado subito al armadietto di Niall, dove ci incontriamo tutte le mattine, sperando con tutto il cuore che ci sia anche Zayn. Sono tutti e quattro li mentre stanno parlando di qualcosa, mi dirigo a passo spedito verso di loro e il primo che mi vede è Harry che mi accoglie con il suo meraviglioso sorriso, ma il mio obiettivo è uno solo Malik; anche lui si gira ma non sa come comportarsi, non gli ho più risposto ieri sera. “Ciao Tommo!” esordisce Liam salutandomi con la mano ma io quasi non lo guardo e vado dritto verso Zayn, che vedendomi avvicinarsi a lui alza un sopracciglio dubbioso e io mi ci fiondo addosso chiudendolo in un enorme abbraccio. Dapprima rimane spiazzato ma poi ricambia con sentimento stringendomi forte, “ti perdono” sussurro al suo orecchio e lui mi stringe ancora più forte sussurrandomi un “grazie Lou” che mi fa venire i brividi.
Quando finalmente ci stacchiamo, ci ritroviamo difronte a tre paia di occhi stupefatti: “ Cosa ci siamo persi?” chiede Harry incredulo, “io e il signorino siamo tornati amici, un nuovo inizio diciamo” rispondo sorridendo  e Niall non riesce più a contenersi perché ci salta addosso entusiasta abbracciandoci uno alla volta, “oddio ragazzi è stupendo!”, “già, ma cosa ti ha fatto cambiare idea?” si intrufola Liam, rovinando il momento di felicità. “Devi sempre rovinare tutto tu eh!” rispondo imbronciandomi e incrociando le braccia, “scusate!” si giustifica alzando le mani, “volevo solo sapere il perché”. “Ho chiesto scusa” si limita a rispondere Zayn con un sorriso,” e Louis le ha accettate, per fortuna”.” Non sapete quanto io sia felice!” dice Niall  guardandoci con gli occhi lucidi ma poi il suo sguardo si sposta solamente su Zayn, questo ragazzo è veramente cotto!, penso ridacchiando.
 
POV ZAYN
“Si è li, guarda meglio!” urlo a Louis che si trova nell’altra stanza, mentre in una mano tengo i piatti e con quell’altra cerco di prendere uno scatolone con le decorazioni ma invano poiché tutto il contenuto mi si rovescia fuori “ma porc…”, “ehi, ehi niente parolacce Zayn!” mi ammonisce Liam entrando nella stanza per poi chinarsi  a rimettere tutto apposto. “Grazie Li” rispondo con un sorriso sincero, per poi guardarlo uscire dalla stanza con il scatolone in mano; casa sua è davvero enorme con un giardino pazzesco, quattro piani, vasca idromassaggio e sala cinema.
“Ma quanto cazzo è figa la tua casa!”, “lo so Zayn, me lo avrai ripetuto mille volte dalla prima colta che sei venuto a casa mia cioè due settimane fa” risponde, voltandosi un attimo per rispondere e poi ritornare concentrato, tirando fuori tutto dalla scatola. “Trovato!” Louis esce vittorioso con in mano il nastro adesivo, “te lo avevo detto che c’era!”.
 
Oggi è il giorno della festa di Niall e sono ormai tre ore che io e i ragazzi abbiamo incominciato i preparativi, il cibo è in frigo e pronto per essere servito, gran parte delle decorazioni sono state attaccate, il dj ha già portato tutta la sua attrezzatura e manca solo la preparazione dei tavoli e la sistemazione delle luci.
Sono davvero soddisfatto del  nostro risultato; la sala è enorme e un po’ tutta la casa sarà accessibile e sono sicuro che Niall ne sarà più che contento. Devo essermi imbambolato perché Harry mi sventola una mano davanti al viso “ci sei?” “mm..sisi eccomi sono tutto per voi” mi stacco dalla parete su cui ero appoggiato e insieme agli altri in un ora abbondante abbiamo finito: Niall verrà qui verso le otto e mezza, perciò abbiamo chiesto agli invitati di arrivare massimo alle otto. Andrà Liam a prenderlo e saremo circa una trentina di persone; quel ragazzo si è fatto amica praticamente tutta la scuola e da un cinque giorni che a scuola non si parla d’altro, tranne quando c’è anche lui ovviamente e fino ad ora tutti hanno mantenuto il segreto.
 
Alle sette e mezza circa, già la metà della gente è arrivata e sono tutti elettrizzati come me che non riesco a stare fermo un secondo, devo avere per forza le mani occupate e quindi non faccio altro che mettere le mani dappertutto assicurandomi che tutto sia perfetto.
“Mai visti quelli, chi sono?” Harry indica con un cenno del capo tre ragazzi che sono appena entrati e che si guardano intorno con espressioni meravigliate, “li conosco io” rispondo con un sorriso: “Philip!”, “ehi!” Philip mi guarda felice ma un po’ sorpreso “quindi è vero, stai insieme a Niall?”. “Non si sa bene ancora, è un mistero” risponde Louis al posto mio dopo avermi appoggiato un braccio intorno alle spalle, lo spingo via infastidito ma divertito allo stesso tempo; mi da una spintarella e poi si presenta “ ciao io sono Louis e voi?”. Philip gli stringe la mano, “io sono Philip e loro sono Jeremy e Luke” risponde titubante, “piacere mio, loro invece sono Harry e Liam. Questa è casa di Liam, una figata vero?”, “madonna! Complimenti” risponde sorridendo a Liam che risponde con un semplice grazie.
“Li conosci?” Louis mi guarda curioso, “ehm…diciamo di si” rispondo abbassando un po’ la testa con un mezzo sorriso, “ooh” risponde solamente con un sorrisetto strafottente che mi fa scoppiare a ridere; continua ad osservarci mentre si siede sulle gambe di Harry sprofondato nel divanetto, il quale risponde con una smorfia di dissenso. “E sta zitto!” dice Louis, dandogli un buffetto sulla guancia mentre la scena si trasforma in una specie di lotta per il possesso del divanetto, “togliti!” strepita spingendo Louis con tutta la sua forza ma lui ha puntato i piedi e non da segno di voler cedere mentre Liam li guarda ormai senza speranza.
“Dai Lu! Ci sono migliaia di divanetti, siediti su un altro no?”, dico cercando di farli smettere, “e no cazzo c’ero prima io e poi il riccio mi ha fregato il posto!”, “la smetti? Chi va a Roma perde la poltrona” ribatte quindi Harry che finalmente manda Louis con le gambe all’aria, “grazie mille Harry!” risponde offeso Louis alzandosi da terra e dandogli un scappellotto sulla nuca, “ehi!” ma Louis scappa via prima che Harry possa fare altro, “peggio dei bambini” ribatte Harry mettendosi comodo appoggiando pure i piedi sul tavolino. “Harry!” lo sgrida Liam,” uffi non si può stare tranquilli un secondo eh?!”, “no se metti i piedi dove poi la gente mangerà”; lascio quei due ai loro battibecchi e vado a fare un altro giro della casa, portandomi dietro anche Philip e i suoi amici per fargli vedere la casa e per avere una scusa per ricontrollare tutto.
 
“Liam, Liam! Sono le otto e venti!”, “sisi so, adesso vado stai tranquillo” mi risponde mentre sta infilando l’ultima manica del cappotto,  “ora vado ma tu cerca di rilassarti, andrà tutto bene ok? Niall ne sarà felicissimo vedrai”, mi abbraccia cercando di calmarmi facendomi tornare il sorriso. “Grazie” gli sorrido e lui va verso la porta diretto da Niall.
 
L’accordo è che Liam ci manda un messaggio quando arriva così abbiamo il tempo di chiudere le luci e prepararci, ed è in questo preciso istante che sento il telefono vibrare  Siamo qui fuori, che la festa abbi inizio! Sorrido per niente tranquillo e con il cuore che mi batte a mille; sento una mano sulla spalla e mi volto a guardare Louis che cerca di tranquillizzarmi con lo sguardo e di fianco a lui c’è pure Harry che mi sorride a sua volta.
“Perché è così buio qui dentro?” sento la voce di Niall mentre la porta si apre portando un po’ di luce all’intero della stanza, “stai zitto ed entra” ride Liam spingendolo, “no Li sul serio a me non piace il buio e se avevate in mente che spaventarmi sarebbe stato un bel regalo di compleanno vi sbagliavate di grosso!” dice con un po’ di paura seguito dalla risata di Liam e dall’aprirsi delle luci.
“SORPRESAAA!!” urliamo tutti insieme alzando le braccia mentre la canzone preferita di Niall riempie la stanza Beauty and the beat  di Justin Bieber.
Rimane con la bocca aperta, imbambolato a guardare tutta la gente nella stanza ed è senza parole perciò Liam lo abbraccia “tutto questo è per te, è questa la tua festa di compleanno”, “oddio ragazzi! Non so veramente cosa dire, siete tutti stupendi, grazie, grazie mille. Non so cosa dire….. sul serio emm…Liam, Harry, Louis…Zayn” inizia a dire posando lo sguardo su di me e il suo sorriso diventa ancora più grande; un sorriso che illumina la stanza e che mi toglie qualsiasi insicurezza e agitazione, solo il mio cuore non la smette di battere fortissimo: non ero più abituato a tutti questi riconoscimenti e a questo affetto. “So che è da voi che è partito tutto e non potevo chiedere amici migliori di questi che non saprei davvero come descrivere quanto vi voglio bene!” ormai Niall è con le lacrime agli occhi e ci guarda tutti e quattro riconoscente: tutti ci fiondiamo verso di lui e lo stritoliamo in un abbraccio di gruppo e tutti gli altri presenti applaudono e urlano. Ci guardiamo tutti negli occhi e scoppiamo a ridere, per conto mio posso dire di non essermi mai sentito così felice!
 
“Il tuo regalo!” sbotta Louis all’improvviso, “ma ragazzi! Non serviva che compravate niente, mi avete già organizzato la festa”, “difatti non ti abbiamo comprato niente” Louis gli fa l’occhiolino e lo spinge verso una sedia in mezzo alla sala, facendolo sedere mentre lui lo guarda incuriosito: Harry esce con una chitarra in mano mentre io e gli altri ci sediamo a nostra volta difronte a Niall, circondati dagli altri invitati.
 
When everything is wrong I'll come talk to you
You make things alright when I'm feeling blue
 
You are such a blessing and I wont be messing
With the one thing that brings light to all of my darkness
 
You're my best friend
and I love you, and I love you
Yes I do
 
There is no other one who can take your place
I feel happy inside when I see your face
I hope you believe me
Cuz I speak sincerely
and I mean it when I tell you that I need you
 
You're my best friend
and I love you, and I love you
Yes I do
 
I'm here right beside you
I will never leave you
and I feel the pain you feel when you start crying
 
You're my best friend
and I love you, and I love you
Yes I do
 
You're my best friend
and I love you, and I love you
Yes I do
Yes I do...
Yes I do
 
 
Finito di cantare la sala incomincia ad applaudire fortissimo e a fischiare e anche Niall che è ancora una volta con gli occhi lucidi, si è alzato dalla sedia applaudendo pure lui. Questa serata non la dimenticheremo, ne sono sicuro.
Tutti si complimentano con noi per le nostre voci e per la nostra bravura mentre il resto della serata va avanti fra tante risate, giochi, balli ed alcool; la serata perfetta.
 
 
 
“Questa festa è davvero stupenda!” esordisce Niall un po’ brillo appoggiandosi a me e a Liam che stavamo parlando, “ti piace?”, “oh si che mi piace e mi piaci tu!” risponde avvicinandosi e intrecciandomi le mani dietro al mio collo, “ok io me ne vado piccioncini” dice Liam allontanandosi e lasciandoci soli.
“Lo hai fatto scappare poverino” rimprovero Niall, “ma io volevo stare solo con te” se fosse stato sobrio sicuramente questo non me le avrebbe dette, perciò sorrido provocatorio “a si? Ora che siamo soli cosa vorresti fare?”, i suoi occhi si illuminano per l’eccitazione e si avvicina alle mie labbra. “Ehi Niall! Bella festa, come sta andando?” ,Niall sbuffa facendo ricadere la sua testa sul mio petto mentre io cerco di trattenermi dal scoppiare a ridere; “bene grazie Fabio” risponde rivolgendogli un sorriso falso, di convenzione, “sei un grande!” risponde l’altro e se ne va con il bicchiere di birra che straborda dappertutto.
“Bene, dove eravamo rimasti?” riprende guardando le mie labbra voglioso così io lo porto ancora più vicino a me e ci baciamo appassionatamente, come mai avevamo fatto prima; va bene che sarà anche  causa del alcool, ma questo bacio è stupendo e io non lo voglio più lasciare andare; “sono abbastanza ubriaco” ridacchia Niall appoggiando la testa sulla mia spalla, “già, me ne sono accorto” rispondo ridendo a mia volta per poi portarlo su un divanetto e farlo sedere e prima di chiudere gli occhi mi accarezza la guancia e mi ringrazia; guardarlo dormire è stupendo, sembra ancora di più un angelo.
 
 
POV NIALL
 
 
Mi sta scoppiando la testa: l’ultima cosa che mi ricordo è che qualcuno mi ha portato in braccio ed ora mi ritrovo su un letto bianco con un piumone viola addosso. Mi metto a sedere un po’ intontito e i ricordi della festa mi ritornano in mente facendomi sorridere; sento dei passi e mi sforzo di aprire gli occhi e davanti a me vedo Zayn in mutande e con una canottiera, con in mano un bicchiere d’acqua. È stupendo come al solito. Distolgo lo sguardo quando mi rendo conto di fissare le sue mutante, “buongiorno biondo, dormito bene?” mi accoglie con un sorriso e si siede di fianco a me appoggiando il bicchiere sul comodino, “aspirina?”, “si grazie”, prendo l’aspirina e la mando giù tutta di un colpo.
“E’ stata una serata fantastica”, lui per tutta risposta sorride raggiante, “stupenda” dice avvicinandosi e dandomi un bacio in fronte facendomi sciogliere come un ghiacciolo, sposto lo sguardo vicino a me e vedo tutto il letto disfatto: qualcuno a dormito insieme e me, mi volto a guardarlo. “Ma…hai dormito qui con me sta notte?”, “e già” risponde infilandosi i pantaloni e portando il bicchiere nella stanza accanto, “tranquillo, non ti ho nemmeno sfiorato se è questo che ti preoccupa! Comunque vieni che c’è la colazione giù”. Rimango un pochino deluso, ma non perché non volevo che avesse dormito nel letto con me, ma perché volevo ricordarmelo, assaporare ogni momento e godere della sua vicinanza addormentandomi fra le sue braccia.




Ciao a tutti, scusatemi per il ritardo immenso anche per  questo capitolo, vado di fretta perchè è tardi, spero vi piaccia! a presto <3

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Capitolo 10
*** Broken hearted ***


POV ZAYN
Quanto odio la scuola; ma per fortuna ci sono i ragazzi. Ormai Liam, Harry e Louis sono diventati i ragazzi per me e mi sono affezionato a loro come  mai prima, forse perché per la prima volta non mi sforzo di essere quello che non sono e sono semplicemente me stesso.
 
Penso che Stan l’abbia imparata la lezione perché è da quel giorno che Louis ed io lo abbiamo picchiato che non ci degna di uno sguardo ed è meglio così, perché la mia vita in questo momento è perfetta così come è e non vorrei cambiarla per nulla al mondo.
 
Siamo tutti davanti all’armadietto di Liam come al solito e l’unico che manca è Niall: lo avevo aspettato come tutte le mattine alla fermata ma mi era arrivato un suo messaggio dicendomi che sarebbe arrivato in ritardo, così avevo aspettato Louis ed ero entrato a scuola con lui.
Cosa siamo io e Niall? Bella domanda. Non abbiamo definito la nostra relazione; sicuramente siamo molto più che amici e forse stiamo assieme, bah. In questo momento ci limitiamo a godercela: usciamo quasi sempre con gli altri e quasi mai soli e quando siamo soli andiamo sempre a casa sua; a casa mia sarebbe impossibile portarcelo senza che mio padre capisca qualcosa e quel qualcosa non lo dovrà mai capire ,se no la mia vita sarebbe finita e dico sul serio.
“Zayn! Ma mi stai ascoltando o parlo al muro?”, “cosa?” rispondo a Louis riemergendo dai miei pensieri, “te lo avevo detto che non ti ascoltava” si intromette Harry, ridendosela sotto i baffi con le braccia incrociate al petto. Lo guardo e per tutta risposta gli faccio una linguaccia, “dimmi, ora sono tutto orecchie” poggio una mano sulla spalla di Louis guardandolo negli occhi e incitandolo a continuare.
“No, adesso non ti dico più niente!” risponde fingendosi offeso e voltando la testa dall’altra parte e io ne approfitto per colpirlo alla nuca; “eddai, stupido! Dimmi, ti ascolto” ma in quel momento la mia attenzione viene attirata dal comparire di una familiare testa bionda, ed eccolo li, stupendo come al solito. Niall indossa una felpa bianca con il cappuccio con sotto una maglietta celeste che gli fa risaltare gli occhi e dei jeans stretti al punto giusto ed è come una visione paradisiaca per me perché mi fa imbambolare un'altra volta e ora è il mio turno di beccarmi un colpo alla nuca da Louis.
Mi giro infastidito, ma non per il scappellotto ma perché Louis mi ha distolto dalla visione del mio angelo dagli occhi celesti; quegli occhi che si illuminano ogni volta che mi vedono ed io sono felice e i miei problemi spariscono. Arrossisco a tutti questi pensieri romantici e da innamorato perso ma che ci posso fare se credo proprio di essermi innamorato sul serio?
 
Il suo abbraccio mi avvolge accompagnato dal suo profumo; sa di zucchero filato.
“Ciao Zay”, “ciao biondo” rispondo sciogliendo il nostro abbraccio ma continuando a tenergli un braccio introno alla vita; “come mai così tardi biondino?” lo apostrofa Louis scompigliandoli i capelli, “non mi è suonata la sveglia e mia madre ha dovuto portarmi, ma oggi ci sono i colloqui e quindi doveva venirci per forza”. Mi paralizzo e tolgo immediatamente il braccio dal corpo di Niall, che mi guarda confuso: “Oggi sono i colloqui?”, “si, perché?” chiede ancora più confuso di prima; colloqui può significare solo una cosa: i miei genitori e i miei genitori include pure mio….. “Zayn!”…padre.
Mi sforzo di sorridere almeno un poco e mi volto verso la voce che mi aveva chiamato, ossia mio padre; “ciao papà, mamma”. Sento anche Niall vicino a me irrigidirsi perché lui sa tutta la storia come gli altri ragazzi che rimangono muti alle mie spalle.
 
“Ciao tesoro” mi saluta mia madre lasciando due baci sulle mie guance, mentre da mio padre ricevo una pacca sulla spalla: “non ci presenti i tuoi amici?” sposta lo sguardo verso di loro e li osserva, ma ad un certo punto il suo sorriso sparisce, “Louis, che ci fai qui?”, “se non se lo ricorda, pure io frequento questa scuola” risponde con tono di sfida, allora mi giro verso di lui e lo congelo con lo sguardo, “Louis se ne stava andando, giusto?”, il mio tono è inespressivo. Lui mi guarda come se lo avessi di nuovo abbandonato e io ritorno al vecchio me: non sento niente, almeno per il momento perché i miei ricordi hanno preso il sopravvento, riportandomi al passato, a quel periodo dove io non ero nessuno; a quando ero solamente il ragazzino confuso  sulla propria sessualità.
“Certo, Louis  se ne va veramente” risponde marcando quell’ ultima parola; tutti mi stanno guardando, ma non sono arrabbiati, casomai feriti e delusi; illusi che io possa essere cambiato. Tutto questo è colpa sua, di mio padre perché solo lui riesce a fare uscire il cattivo che c’è in me.
“Anch’io devo andare” la voce di Niall mi arriva dritta al cuore e me lo spezza: non può abbandonarmi così. “D-dove vai?” chiedo sentendo il mio cuore andare in frantumi per la milionesima volta, mi guarda dritto negli occhi e posso scorgere nei suoi le lacrime che stanno per sgorgare, rovinando il viso del mio angelo.
Distoglie lo sguardo e fa per andarsene, io cerco di bloccarlo per il polso ma lui si ritrae come se gli avessi dato la scossa, “Niall…ti prego…”, “NON TOCCARMI!” urla spingendo via la mia mano come se fossi la peste, i suoi occhi ormai sono pieni di lacrime che gli rigano le guance,” hai rovinato tutto con le tue stesse mani, lo sai che ti voglio un bene dell’anima, ma mi hai detto che saresti cambiato e questa è stata la prova che tutti noi stavamo aspettando” prima di andare mi lascia un dolce bacio sulle labbra; un bacio salato e bagnato dalle sue lacrime che stanno incominciando a mescolarsi con le mie. Sono un pezzo di merda, non mi merito l’amore di nessuno ed oggi anche io ne ho avuto la prova.
 
Lo guardo andare via; l’unico che è rimasto è Liam, mi guarda e sorprendentemente mi abbraccia, “mi dispiace tanto Zayn” ed è sincero, lo vedo nei suoi occhi.
 
 
Sento prendermi per un braccio, che con la sua forza mi fa voltare e sbam! Eccolo uno schiaffo in pieno viso e la mano è quella di mio padre: “Abbiamo molto da parlare io e te signorino” stringe i denti; è arrabbiato ma cerca di trattenersi, “vai tu alla riunione: io ho un problema da risolvere” dice rivolto a mia madre che ha gli occhi sbarrati dalla paura , ma non per suo marito ma per me.
“Aspetta…non fargli male!” urla mia madre ma ormai è troppo tardi, mio padre mi sta già portando verso l’uscita trascinandomi per il braccio.
 
POV HARRY
 
“Louis!” mi ritrovo ad urlare, rincorrendo il ragazzo che si trova difronte a me ed eccome se va veloce! Così in pochi secondi mi ritrovo a rincorrerlo per il giardino.
Riesco con uno scatto ad afferrarlo per il braccio e lui si volta verso di me: il suo sguardo è vuoto, senza l’accenno di una lacrima ma posso capire quanto sia furioso e triste; il suo migliore amico lo ha abbandonato per la seconda volta.
“Ti rendi conto!?” Louis spalanca le braccia sconfitto abbracciandosi le spalle mentre io l’unica cosa che posso fare è abbracciarlo stretto e dirgli che andrà tutto bene e che  gli starò accanto. Rimaniamo così per un tempo che mi sembra infinito ma anche troppo corto, “io pensavo che fosse davvero cambiato sta volta e come al solito ci sono cascato perché io sono troppo buono…già. Sono lo stupido a cui puoi raccontare tutte le balle che vuoi!”, “non è vero, tu non sei stupido e Zayn che si è comportato per la milionesima volta da stronzo e se vuoi saperla tutta io me lo aspettavo anche se avevo cominciato a volergli bene pure io” cerco di consolarlo più che posso ma non è mai semplice trovare le parole adatte per queste situazioni.
 
“Dove vai?”, “mi siedo, veramente non c’è la faccio a stare qui in piedi, vieni?” mi porge la mano e io stringo la mia nella sua: è un gesto semplice, di affetto ma basta quello a mettermi fuori gioco; chissà se si rende conto di che effetto mi fa.
Ci sediamo entrambi ad uno dei tanti tavoli da picnic che si trovano in giardino, uno di fronte all’altro. Gli prendo entrambe le mani, “mi dispiace davvero Louis, non voglio che tu soffra” dico sincero e lui per tutta risposta mi avvolge in un abbraccio sussurrandomi un “grazie” all’orecchio, ed io non posso fare a meno che sorridere.
Una volta sciolto l’abbraccio mi trattiene il viso fra le sue mani e mi bacia delicatamente sulle labbra ed io rimango spiazzato, Louis abbassa lo sguardo arrossendo violentemente mentre io ancora incredulo mi tocco le labbra con le dita non riuscendo ancora a rendermi conto di quanto successo. “Sc-scusa” io invece sono rimasto senza parole: ma allora io piaccio a Louis? Sul serio?
In quel momento veniamo però interrotti dall’arrivo di qualcuno, mi giro ed è Niall che corre con il viso rigato di lacrime inseguito da Liam: “Niall!” grido attirando la sua attenzione, lui si gira e mi corre in contro abbracciandomi e bagnandomi la giacca con le sue lacrime mentre io gli accarezzo i capelli stringendolo forte a me e posso solo immaginare quando lui stia soffrendo in questo momento. Alzo lo sguardo e incontro quello di Liam ed anche lui sembra distrutto da tutta quella confusione mentre mi sorride debolmente; Niall si stacca da me quando vede Louis in piedi dietro a me e corre ad abbracciarlo, in questo momento sono loro due quelli che stanno soffrendo più di tutti. Sento la mano di Liam appoggiarsi sulla mia spalla ed è un sollievo perché so che non sarò il solo a dover confortare i nostri amici e non posso fare a meno di sorridergli affettuosamente; rimaniamo li a fissarli mentre anche le lacrime di Louis si uniscono a quelle di Niall.
 
“Brutto stronzo, vedrai adesso come me la pagherai!” ci voltiamo tutti di scatto perché quella è proprio la voce del padre di Zayn; il padre lo tiene stretto per un braccio e lo trascina violentemente, nei suoi occhi c’è rabbia e disprezzo per il figlio e per un momento mi ritrovo a temere per Zayn che senza controbattere e con la testa bassa si lascia trascinare per poi essere sbattuto in macchina. Solo in quel momento alza la testa e ci guarda: sembra distrutto e soprattutto riesco a vedere nei suoi occhi la paura; ho un brutto presentimento.
 
 
Io e Liam decidiamo saltare scuola e accompagniamo Niall a casa sua mentre Louis a insistito per poter stare con lui: ad attenderci c’è  l’espressione meravigliata della mamma di Niall, che vedendo il figlio piangere si preoccupa immediatamente.
“Piccolo mio! Ma cosa è successo?” dice poi rivolgendosi a me e Liam, “Zayn” mi limito a dire e lei capisce al volo, mette un braccio attorno alle sue spalle e lo spinge gentilmente all’intero. “Mamma, Louis può restare con me?”, “certo che può!” gli risponde sua madre invitando pure lui ad entrare,” e voi che fate?” “penso torneremo a scuola, io avrei verifica oggi” rispondo anche se so che mi andrà sicuramente male e che non varrebbe la pena farla, “si anche io penso” mi soccorre Liam. “Grazie per tutto signora Horan” risponde Liam sorridendole, “di niente ragazzi: grazie a voi, grazie di prendervi cura di mio figlio”; la ringraziamo e ci incamminiamo verso scuola “ehi, ti va di non andarci oggi?”, “sta dicendo sul serio signorino Payne?” rispondo sorpreso; Liam non ha mai saltato una lezione dall’ inizio del anno. Entrambi ci mettiamo a ridere perché è solo questo quello che dobbiamo fare ora, cercare di sdrammatizzare “ si: facciamo lippa!” mi risponde convinto per poi mettermi un braccio intorno alle spalle.
 
 
POV NIALL
 
Non mi sembra neppure vero quello che è appena successo: fino a quella mattina tutta stava andando perfettamente, la mia vita era perfetta ed erano bastati cinque minuti a rovinarmela.
Sono veramente deluso perché lui aveva detto che sarebbe cambiato e sembrava davvero che lo fosse ma dal modo in cui aveva trattato Louis quella mattina aveva dimostrato tutto il contrario! Eppure mi sento in parte colpevole e stupido perché io so tutto quello che ha dovuto passare Zayn e dovevo essere io quello che avrebbe dovuto capirlo e stargli vicino, mentre dall’altro lato sono furioso e deluso perché parte del suo cambiamento doveva essere pure quello cioè farsi valere con suo padre e fargli capire come stavano le cose, invece di trattare il suo migliore amico come una merda. Ed io, cosa ero io per lui? Mi aveva detto che avrebbe lottato per me e per stare con me perché era questo quello che voleva, me lo aveva promesso.
Ovviamente capivo che non poteva baciarmi li davanti a suo padre ma era diventato stronzo e gelido, senza emozioni come era il vecchio Zayn, quello dell’apparenza quando lui aveva promesso che non sarebbe più stato così. Vaffanculo Zayn Malik!
In questo preciso istante sono incazzato nero.
Louis si trova di fianco a me sul letto e si è appena addormentato, sfinito da tutto quel piangere e da quelle emozioni; mi distendo pure io sul letto e fisso il soffitto: perché l’amore fa soffrire così tanto?
 
“Niall!” sento la voce di  mia madre chiamarmi da basso, “che c’è?” urlo per tutta risposta facendo svegliare Louis che ancora assonnato si strofina gli occhi.
“Vieni giù un secondo!”,” arrivo” rispondo di malavoglia e scendendo dal letto, la mano di Louis mi blocca il polso “dove vai?” “mi ha chiamato mia madre, vuole che vado giù tu puoi continuare a dormire, tranquillo” rispondo sorridendogli dolcemente e pure lui ricambia ma controbatte “vengo anche io”.
Si alza pure lui e scendiamo insieme le scale: mia madre è davanti la porta di casa che aperta mostra due figure che spuntano dal buio e sono la madre e il padre di Zayn; mi blocco sulle scale e per poco Louis non mi finisce addosso ma anche lui si è accorto della loro presenza e ha seguito il mio esempio.
“Loro cosa fanno qui?” chiedo cercando di essere il più garbato possibile anche se dentro sto ribollendo di rabbia; mia madre non ha il tempo di rispondere perché il padre di Zayn mi attacca “tu, brutta checca, tu sai dove è mio figlio vero?” urla avvicinandosi pericolosamente a me se non fosse per l’arrivo di mio padre che lo blocca. “Dimmelo subito!” urla ancora, “io…non so, è scappato?” chiedo mentre la paura che gli sia successo qualcosa mi assale, “si e non fare il finto tonto! Dimmi subito dov’è o chiamo la polizia!” mi minaccia con il volto paonazzo. “Non sapevo che fosse scappato!” urlo io allora di rimando, stufo di trattenermi, “Niall…ti prego…” la voce di sua madre mi fa voltare verso di lei: è davvero preoccupata e spaventata, sia da suo marito, sia dalla situazione. “Mi dispiace davvero ma io non so dove sia” rispondo cordialmente alla signora che mi guarda senza speranza; mia madre deve aver capito che c’è qualcosa che non va perché la invita a bere un te e a raccontarci tutto, lei allora decide di entrare quando suo marito la blocca “cosa credi di fare?” “ lasciami, voglio parlare con loro: voglio capire”. “Capire cosa? Tu sei impazzita! Nostro figlio è scappato e tu non ti preoccupi minimamente! Bene sai cosa ti dico? Andrò io a cercare mio figlio!” detto questo esce di casa sbattendo la porta alle sue spalle.
La donna allora scoppia in lacrime non riuscendo più a trattenersi e mia madre la fa sedere in cucina, preparandogli un te; anche io e Louis ci sediamo al tavolo e aspettiamo che si calmi, poi lei mi guarda speranzosa “ti prego, se sai qualcosa, qualunque cosa di dove possa essere Zayn dimmelo…”, “non so, sul serio” rispondo sentendomi improvvisamente frustrato e chiudendo gli occhi per calmarmi.
 
All’improvviso l’idea di dove possa essere Zayn mi passa per la mente: “forse so dov’è” mi limito a dire guardando sua madre che con la speranza negli occhi mi sorride; ecco da chi ha preso la bellezza suo figlio.
Dopo averla lasciata calmare un po’, usciamo tutti insieme e appena entrati in macchina do le indicazioni; stiamo andando al parco del primo appuntamento mio e di Zayn perché mi ricordo di avergli sentito dire che quello è il suo posto preferito.
Il parco è immerso nel buio a parte pochi lampioni accesi: ci guardiamo tutti attorno mentre io sto seriamente incominciando a stare in pensiero perché anche se in questo momento sono furioso, non potrei mai sopportare l’idea che gli sia successo qualcosa.
“Zayn!” sua madre è disperata e non la smette di chiamarlo come del resto facciamo tutti ma all’improvviso il suo tono cambia e tutti capiamo che si, lei lo ha trovato: “Oh tesoro! Ma dove ti eri cacciato, sei qui! Finalmente ti ho trovato! Cosa ti ha fatto?”, “mamma, mamma! Niente non è successo niente, lascia perdere”.
“Fammi vedere….o mio dio! Ma ti ha picchiato?” a quelle parole mi sento maledettamente colpevole; guardo Louis ed anche lui sembra essere rimasto esterrefatto. “Come mi hai trovato?” “grazie a Niall” risponde sua madre voltandosi per sorridermi e solo in quel momento lui si accorge della presenza mia, di Louis e dei miei genitori e si gira dall’altro lato “non li voglio vedere” risponde e per l’ennesima volta quel giorno sento le lacrime salirmi agli occhi ma decido comunque di avvicinarmi.
“Zayn…” ormai sono vicinissimo a lui e mi inginocchio per guardarlo negli occhi ma lui continua a guardare in basso, come se io non fossi li presente, come se non esistessi, “ti…ti aiuto ad alzarti e…” “e andiamo in ospedale” continua sua madre mentre entrambi lo prendiamo per le braccia; “NO! Non toccatemi, lasciatemi qui” ,
“tesoro non fare lo stupido, devi andare in ospedale”. “Ok” risponde allora lui “ma solo io e te” ed è in questo preciso istante che mi sento morire, morire dentro; Cosa gli ho fatto? Dovrei essere io arrabbiato. “Zayn, lascia che ti aiuto almeno” provo allora a dire ma la mia voce trema e cerco di toccarlo di nuovo ed è allora che vedo il suo viso “vattene! Non capisci che soffrirai solamente se stai con me? Ne hai già avuto la prova, cosa ti serve ancora? E preferisco farmi odiare da te e da tutti quanti piuttosto che farvi soffrire perché io faccio schifo, nessuno vuole stare con me o tutti mi abbandonano o mi usano, non mi merito l’amore di nessuno io e soprattutto non il tuo; vattene prima che rovini anche te” il suo viso è rigato dalle lacrime; i vestiti sono leggermente strappati mentre l’occhio nero e il labbro spaccato segnano il suo bellissimo viso e non me ne frega niente di quello che mi ha appena detto perchè gli prendo il viso fra le mie mani, il più delicatamente possibile e lo avvicino al mio.
“Non vado da nessuna parte io, anche se tu non mi vuoi e adesso andiamo in ospedale e subito!” lui non ribatte ma mi guarda riconoscente, allora gli metto un braccio intorno alla vita e cerco di tirarlo su ma quando appoggia il suo di braccio intorno al mio collo urla di dolore: “cosa succede?”, “penso di essermelo rotto”.
Vedo un'altra figura vicino a noi che prende Zayn dall’altro lato ed è Louis; Zayn lo guarda stupito dal suo gesto mentre sul volto di Louis appare un sorriso.
 
 
POV ZAYN
 
Gesso al braccio, due punti al labbro, due al sopracciglio ed esco dalla stanza trovando tutti gli altri fermi ad aspettarmi e posso leggere la preoccupazione su ognuno dei loro volti, persino i genitori di Niall mi guardano con compassione.
“Bene, il ragazzo è a posto ma preferiremmo tenerlo qui sta notte per accertamenti” spiega il dottore, “ma ditemi come si è procurato queste contusioni?”, “io…” inizia mi madre ma io continuo per lei “niente, una semplice rissa fra adolescenti” ma vedo che il dottore non mi crede del tutto e datomi una pacca sulla spalla buona se ne va.
 
Non so dove guardare e mi sento in imbarazzo ma soprattutto mi vergogno; mi vergogno per come ho trattato tutte le persone che mi sono state vicine. Allora cerco lo sguardo del mio angelo perché lui è l’unico che in questo momento può salvarmi da me stesso: ho bisogno di lui adesso. È seduto su una delle tante sedie della stanza di attesa e i nostri sguardi si incontrano, Niall apre la bocca per dire qualcosa ma viene interrotto da qualcosa o meglio qualcuno; mio padre si trova dietro di me.
“ Zayn! Finalmente ti hanno trovato!” mio padre mi viene in contro cercando di abbracciarmi; ormai sono abituato ai suoi cambi di umore, “sei tu che lo hai ridotto in questo stato brutto porco!” urla allora mia madre lasciandomi a bocca aperta: non ho mai visto mia madre così furiosa e decisa e mi sento orgoglioso di lei perché ha avuto il coraggio di imporsi a mio padre, il coraggio che io  non ho avuto.
Il volto di mio padre si contorce dalla rabbia e lo vedo partire alla carica ma non posso permettere che faccia del male anche a mia madre così vado davanti a lei per proteggerla, beccandomi io lo schiaffo che sarebbe dovuto arrivare a mia madre.
“Che cazzo….levati!”, “NO!” urlo allora io deciso e se è possibile mio padre si arrabbia ancora di più avvicinandosi pericolosamente a me “non ti è bastato eh stronzetto? Ne vuoi ancora?” “stia fermo dove si trova e non si muova” un’altra voce giunge da dietro mio padre, che si volto furioso trovandosi due pistole puntate contro; spaventato alza le mani in segno di resa, così che i poliziotti riescono ad ammanettarlo. “Mi dispiace signora ma suo marito viene con noi” mia madre per tutta risposta si lascia andare ad un pianto liberatorio stringendosi a me ed io la cullo dolcemente fra le mie braccia rassicurandola e dicendole che tutto si sistemerà.
 
Il letto non è dei più comodi ma per il momento mi devo accontentare perché questa notte rimarrò qui, ”possiamo?” mi volto e sulla porta trovo Liam, che entra per primo correndo ad abbracciarmi, seguito poi da Louis, Harry e Niall.
“Come stai?” mi chiede preoccupato Liam, “sto bene adesso, mio padre è in prigione e per adesso è quello il posto giusto per lui” “è per questo motivo che ti sei comportato in quel modo vero?” si intromette Louis, “si, ma comunque non è una buona scusante per il modo in cui ti ho trattato Louis e per quanto possa valere mi dispiace” rispondo abbassando la testa; non accetterà mai le mie scuse ma come al solito rimango colpito dalla sua dolcezza perché mi abbraccia forte ma stando attento a non farmi male. “Se me lo avessi detto prima tutto questo non sarebbe successo! Tutti eravamo convinti che il massimo che ti potesse capitare fosse una punizione con i fiocchi, io non avrei mai immaginato quello che è appena successo!”, “non volevo farvi preoccupare, mi dispiace” “non preoccuparti, so che lo hai fatto per proteggermi, per proteggerci, grazie” risponde un ultima volta Louis per poi salutare e andare via insieme a Liam ed Harry, lasciandomi solo con Niall che per tutto questo tempo non ha proferito parola ed è rimasto nell’angolo.
 
Niall si avvicina alla sponda del mio letto e si siede prendendomi la mano, “io…mi dispiace Zayn, tanto; non pensavo che tuo padre potesse arrivare a tanto e non ho neanche pensato che dietro al tuo comportamento ci potesse essere questo motivo”. “Shh, non dire così sono io che ho sbagliato tutto, di nuovo” gli rispondo accarezzandogli la guancia mentre lui chiude gli occhi, beandosi del mio tocco e pure io mi lascio andare sullo schienale del lettino, continuando ad accarezzarlo.
Ora posso sentire il suo respiro sulle mie labbra ed è così vicino che avverto pure il suo calore; rimango con gli occhi chiusi mentre posa le sue labbra sulle mie: è un bacio dolcissimo, pieno di sentimento e di affetto, forse amore? Ma in questo momento la cosa importante e che mi fa sorridere e che adesso lui sia qui con me, che il  angelo  mi aiuti a trovare la forza per andare avanti.
 
Gli faccio spazio sul lettino vicino a me e mi accoccolo sul suo petto, circondato dalle sue braccia e posso dire per la prima volta di sentirmi al sicuro, a casa e felice nel mio paradiso terreno vicino al mio angelo.
 
 
 
Ciao a tutti, con il mio solito immenso ritardo ma  rieccomi con un nuovo capitolo, io adoro ogni singola vostra recensione o consiglio quindi sentitevi pure liberi di farli, anzi mi fa molto piacere. Detto questo spero che il capitolo vi piaccia, ciao e (spero) a presto <3
 
 

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Capitolo 11
*** Are we friends or are we more? ***


POV ZAYN
Apro piano gli occhi confortato dalla presenza di Niall affianco a me e approfitto di quel momento per guardarlo: è stupendo con quella bocca semi aperta, gli occhi chiusi e i capelli sparsi sulla fronte. Lo osservo per qualche secondo sorridendo per poi decidermi a voltarmi e mi trovo davanti mia madre seduta su una sedia di fianco alla porta che ci osserva; “Mamma, che ci fai qui?” chiedo ancora assonnato  stropicciandomi gli occhi, “sono venuta a vedere come stavi ma poi ti ho visto dormire e non volevo svegliarti così mi sono seduta qui; come stai?”.
“Sto bene adesso” le rispondo sorridendole, lei ha uno sguardo stranito così le chiedo se lei stia bene ma mi rendo conto della situazione in cui mi trovo: sono letteralmente attaccato al petto di Niall e le nostre gambe sono intrecciate.
Mia madre non mi aveva mai visto in situazioni così…intime con un altro ragazzo, tossisco imbarazzato e mi sposto un poco “no! Cioè non preoccuparti per me, fai come se non esista” mi dice volgendomi un sorriso debole; “non fa niente tranquilla, devo comunque alzarmi e so che questa situazione a te non va molto a genio” le rispondo alzandomi lentamente essendo ancora un po’ indolenzito, “io…io voglio capire” le sorrido non sapendo cosa dirle.
 
“Zayn?” mugugna Niall stiracchiandosi e stropicciandosi gli occhi, “si, sono qua vado un attimo in bagno arrivo subito”,” ok” mi risponde rivolgendomi un sorriso dolcissimo; evidentemente non si è ancora accorto della presenza di mia madre ma quando vado in bagno sento la sua voce “oh, signora Malik non la avevo vista” sorrido svuotando finalmente la vescica.
 
Quando esco dal bagno dopo essermi fatto una breve doccia mi ritrovo davanti pure i genitori di Niall, “salve” saluto gentilmente, “ciao Zayn, come ti senti?” chiede subito sua madre venendomi in contro e abbracciandomi dolcemente, “sto meglio, grazie”.
Sembra davvero sollevata e in quel momento entrano Harry, Liam e Louis con alcuni pacchetti provenienti da chissà quale pasticceria che mi fanno brontolare lo stomaco.
 
 “Zayn! Come stai? Abbiamo portato la colazione!” urla euforico  Louis venendomi in contro ed abbracciandomi dopo aver lasciato sul tavolo il pacchetto.
“Non urlare!” gli rispondo infastidito ma con il sorriso sulle labbra, ricambiando l’abbraccio “tutto bene comunque”; anche gli altri si avvicinano per salutarmi per poi aprire i pacchetti rivelando pasticcini, muffin e cornetti caldi.
Ci sediamo tutti insieme introno al tavolo della stanza e la nostra colazione è allegra e rumorosa; ritrovo pure mia madre a ridere e sono felice di vederla così. Io e Niall ci scambiamo sorrisi tutto il tempo ed io sono contento, non penso a mio padre neanche un secondo e il tempo passe veloce fino a quando è ora di uscire dall’ospedale; finalmente.
 
Ci portano a casa i genitori di Niall visto che si sono accorti della debolezza e fragilità di mia madre in questo momento: guardo la mia e la mamma di Niall che parlottano come due vecchie amiche e sorrido, rivolgendo lo sguardo al ragazzo seduto al mio fianco che mi stava già guardando. Abbassa gli occhi arrossendo come il suo solito ma poi si avvicina e mi sussurra “sei bellissimo” all’orecchio e un sorriso spontaneo nasce sul mio viso.
 
Quando arriviamo a casa mia è ora di salutarlo e ringraziare i suoi genitori per tutto quello che hanno fatto per me e per mia mamma. Prima che vada, senza badare a mia madre o ai suoi genitori, mi avvicino perché voglio farmi perdonare, voglio ricominciare da capo con lui e farlo per bene questa volta: “Niall Horan mi puoi perdonare e ricominciare da capo? Esci con me oggi, è un appuntamento” sorrido prendendogli la mano; gesto che non si aspetta perché sbarra gli occhi un po’ imbarazzato.
“Zayn, io ti ho già perdonato, come farei a non perdonarti? È ovvio che voglio uscire con te; ti voglio un bene dell’anima lo sai?”
Sono davvero felice, mi sento amato come non mi succedeva da parecchio, troppo tempo.
“Anche io ti voglio bene biondo” gli dico scompigliandogli i capelli e facendolo ridere: la sua risata è qualcosa di stupendo, così cristallina e pura, così Niall.
Poso dolcemente le mie labbra sulle sue, sapendo che quello sarà il primo di una miriade di baci; quando mi allontano lui rimane con gli occhi chiusi ed un espressione beata. Rido e faccio scontrare i nostri nasi e lui si riprende, accorgendosi solo in quel momento della presenza dei suoi genitori e arrossendo, terribilmente in imbarazzo.
“Oh no…non badate a noi” dice sua mamma guardandoci con gli occhi lucidi, “siete così belli insieme!”, “ok mi pare che basti così, andiamo mamma!” risponde Niall tirandola per un braccio verso la macchina con la testa bassa, ma prima di partire mi rivolge un altro dei suoi splendidi sorrisi e il mio cuore fa le capriole: sono davvero cotto.
Mia madre è rimasta un po’ interdetta ma non sembra schifata o arrabbiata, anzi sembra curiosa.
 
Entrare in quella casa mi fa tornare in mente mio padre quando, dopo avermi portato via da scuola, mi aveva portato a casa con la forza ricoprendomi di insulti e botte; poi non c’è l’avevo più fatta ed ero scappato.
“I-io vado a mettere a posto le mie cose” dico sparendo in camera mia.
Appena entrato mi butto sul letto esausto ancora dagli avvenimenti di ieri e inizio a rimuginare su tutto quello che è successo quando il mio cellulare vibra nella tasca.
Ehi bello, prima non mi hai detto a che ora passi a prendermi ; )
Niall xx
 
Preparati per le sette, sta sera si va a mangiare la pizza biondo xx
 
: P mmh buona la pizza! A dopo xx
 
Ti voglio bene
 
Io di più
 
Sorrido come un ebete davanti allo schermo del telefono e mi ributto sul letto con il telefono stretto al petto con una mano; mi guardo il braccio ingessato e sospiro questa proprio non ci voleva però, non avrei neanche potuto abbracciare per bene Niall e aspetta!..... non posso certo guidare con questo braccio! Mi schiaffo una mano sulla fronte e apro la porta, “mamma! Puoi portare tu stasera me e Niall in pizzeria? Problemi tecnici”, “certo tesoro” mi risponde uscendo con la testa dalla porta accanto, facendomi prendere pure un colpo.
“Mi hai spaventato! Potevi dirmi che eri li così non urlavo” la guardo indispettito, “scusa” si limita a rispondermi per poi ritornare in camera.
 
Rientro pure io nella mia, mi spoglio e mi metto a letto, non prima di aver avvertito Niall: sono troppo stanco per fare qualsiasi cosa così in men che non si dica mi addormento, cullato da sogni stupendi.
 
 
POV LOUIS
 
Sono davvero contento che Zayn stia bene e che tutto si sia risolto fra lui e Niall: sono io il problema, anzi lo sono tutti questi strani pensieri e sentimenti che pesano su di me, tutti così nuovi e spaventosi.
Poi quel bacio; ho baciato il mio migliore amico! Ero triste e mi sentivo abbandonato ma quel bacio glielo avevo dato perché lo volevo e dalla sua espressione ho capito che in quel momento non mi aveva detto niente, né respinto per non farmi stare ancora più male di quanto stavo  per colpa di Zayn.
Però si comporta diversamente con me perché per esempio questa mattina non mi aveva nemmeno considerato, anche quando cercavo di fare una battuta o coinvolgerlo nella conversazione: se ne era stato tutto il tempo in silenzio, guardandomi di sottecchi. Probabilmente ora gli faccio schifo ma decido di scrivergli perché non sono un tipo che si arrende facilmente io, così prendo il telefono in mano e mi limito ad un messaggio semplice ma conciso
 
Harry, dobbiamo parlare di quello che  è successo l’altro ieri. Non provare ad ignorarmi perché non la smetterò fino a quando non vorrai parlarne con me.
 
Passano 20 minuti ma dal telefono nessun segno di vita glielo avevo detto io che non lo avrei lasciato in pace, prendo il telefono ma mentre sto per scrivergli , un nome lampeggia sul display: è lui.
 
Sto venendo a casa tua
 
Dopo aver letto il messaggio salto subito in piedi e cerco di mettere un po’ di ordine nella mia camera, faccio il letto e aprendo le finestre e subito dopo suona il campanello. Faccio un profondo respiro e scendo le scale di corsa: per fortuna sono solo a casa.
 
Harry è stupendo come al solito, “ciao entra” gli dico aprendo la porta e invitandolo ad entrare; lui si toglie il giubbotto e lo butta sul divano come abitudine, ormai ci passa così tanto tempo da me che la mia è diventata una seconda casa per lui e viceversa.
Cerco di iniziare il discorso ma le parole mi rimangono incastrate in gola e non riesco a parlare, ma prima che io possa iniziare a dire qualsiasi cosa, mi zittisce. “Solo una domanda Louis. Perché?” lo guardo stupito perché non si era mai rivolto a me in quel modo, sembra arrabbiato e noto che sta stringendo i pugni.
“Harry io…” non so cosa dire: cosa succederebbe se gli dicessi la verità? Non vorrà più essere mio amico e mi manderà a quel paese, cosa faccio?
La mia bocca si muove da sola “perché mi-mi andava” Mi andava? Ma che cazzo sto dicendo? Spalanca i suoi stupendi occhi verdi e li punta su di me furioso.
“Che cosa vuol dire mi andava? Mi stai prendendo per il culo Louis?” “no ecco…io non volevo dire quello…io” sono a disagio e mi gratto la nuca, incapace di guardarlo negli occhi.
“Mi hai chiamato qua dicendo che volevi parlare e adesso te ne stai li zitto?! A che gioco stai giocando?” alzo lo sguardo e noto che i suoi occhi si stanno riempiendo di lacrime e mi sento perso, inutile e in colpa: sono io la causa di quelle lacrime.
“Se ti dico la verità prometti di non cacciarmi via e di rimanere mio amico?” “te lo prometto Lou, dimmi solo la verità” Lou.
 
“è da un po’ di tempo che mi sento strano, confuso. Provo sentimenti che non ho mai provato prima di adesso e soprattutto che non ho mai provato verso un ragazzo; ma con te…non so cosa mi sia successo, ma penso di essermi preso una cotta per te Harry e non sai quanto mi dispiace perché lo so che tu non mi vedi in questo modo. Non voglio perderti come amico, non me lo perdonerei mai: sei  un amico stupendo e sincero e questo non cambierà e per questo essere tuo amico e l’unica cosa che mi interessa in questo momento” bugiardo, sono un bugiardo ma non me lo perdonerei mai se lo perdessi, per questo sono disposto a tutto pur di stargli vicino.
 
Harry è rimasto in silenzio, non mi guarda nemmeno, prende il suo cappotto e se ne va senza dire una parola: “Harry!” cerco di fermarlo ma invano: mi sento morire, ho rovinato tutto eppure lui me lo aveva promesso: sarebbe rimasto e invece non lo ha fatto. Lo sai che mi hai appena spezzato il cuore Harry?
 
 
Ciao a tutti, è un capitolo un po’ più corto degli altri ma significativo per la storia e spero vi piaccia. Nonostante siate in tante che seguite la mia storia, ricevo solo una recensione e questo mi rende triste ; (
Comuuunque ho iniziato a scrivere una Larry I Can’t Change, ma non so se vi piace o meno quindi non appena qualcuno recensirà il primo capitolo continuerò a scriverlo, è già pronto ; ) a presto <3
 

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Capitolo 12
*** Date&New Couple ***


POV ZAYN
“Niall smettila di parlare con la bocca piena che ti stai sporcando tutto! Mi sembra di uscire con un bambino di 5 anni! Rido e lo guardo lottare con la mozzarelle che gli è colata sul mento.
 
Circa mezz’ora fa mia mamma ci ha accompagnato in pizzeria per il nostro appuntamento; è una pizzeria molto carina ed accogliente con pareti color caramello ma abbastanza affollata.
 
Io ho ordinato una pizza ai funghi e una birra mentre Niall ha optato per una pizza con ogni genere di condimento: peperoni, salsiccia, funghi e melanzane, una coca da bere e come se non bastasse una porzione di patatine fritte solo per lui per completare il tutto; solo pensare a tutto quello che ha ordinato mi viene da vomitare.
“Cosa ridi scemo?”  “niente, sono solo molto felice!” mi risponde continuando a mangiare con il suo stupendo sorriso che contagia anche me, “anche io sono super felice di essere qui con te” dico allungando il braccio buono per stringergli la mano.
 
“Zayn, siamo in un luogo pubblico…” dice arrossendo come il pomodoro delle nostre pizze e cercando di allontanare la sua mano ma io gliela stringo più forte, trattenendola nella mia.
“Non mi interessa dove siamo, mi interessi solo tu” rispondo dolcemente , lui rialza lo sguardo incatenando il blu dei suoi occhi nel cioccolato dei miei; rimaniamo per qualche secondo a guardarci, fino a quando non guarda in basso verso la sua pizza ed io capisco subito, togliendo la mano indignato.
“Niall! Io faccio il dolce e il romantico e tu pensi solo a mangiare, vergognati!” gli dico fingendomi offeso e tirandogli addosso una patatina che va a finire nel suo piatto mentre la sua mano la prende e se la porta alla bocca, “ehi, non si lancia il cibo addosso alla gente!” e ride.
 
Finita la pizza ovviamente il biondo vuole il dessert, ma io ho bisogno di muovermi un po’ così propongo la gelateria proprio alla fine della strada: io prendo un cono con nocciola e cioccolato e Niall prende una coppetta con fragola, yogurt e panna.
Con i nostri gelati camminiamo fra la gente che affolla le strade di sabato sera: coppiette, famiglie e amici.
 
A mezzanotte viene mia mamma a prenderci e “vieni a dormire da me”  mi sussurra al orecchio, a quelle parole mi scorre un brivido lungo la schiena e un calore mi pervade il corpo fino alle parti basse…no Zayn, calmati!
“Va bene” rispondo, “mamma, Niall mi ha chiesto se vado a dormire da lui sta sera, va bene?” “ehm…ok” risponde parcheggiando l’auto difronte casa del biondo “allora vi lascio qui entrambi” “si grazie mamma, a domani!” le dico dandole un bacio sulla guancia e lei mi sorride di rimando.
 
 
Scendiamo entrambi dall’auto ed entriamo a casa sua e io sono agitatissimo. “Ciao siamo a casa!” “oh ragazzi! Come è andato l’appuntamento” ci dice sua madre guardandoci sorridente: è seduta insieme al marito sul divano davanti alla tv.
“Tutto benissimo, Zayn resta qui a dormire” “ok ragazzi buonanotte!” ci congeda lei lasciandomi completamente spiazzato e vengo trascinato da Niall con la forza verso camera sua, entriamo e ci chiudiamo la porta alle spalle.
 
Una maglietta mi viene gettata addosso, “tieni questa è per dormire, spero non ti stia stretta…” la maglia che mi ha lanciato sembra abbastanza comoda, prende anche il suo pigiama e poi si siede sul letto guardandomi sorridente e mi sembra quasi di scorgere un pizzico di malizia nel suo sguardo, che non avevo mai visto prima d’ora.
“Che c’è?” chiedo sollevando appena il sopracciglio destro, nervosamente, “spogliati” mi dice senza preamboli. Cosa? Cosa? “stai scherzando vero?” chiedo accennando ad una risata isterica, “mai stato più serio” incrocia le gambe sul letto e continua “non vorrai mica andare a dormire vestito vero?”
“ehm no certo…” non riesco a credere che il ragazzo timidissimo che arrossisce per un nonnulla mi abbia appena detto queste cose!
Accetto la sfida e incomincio a togliermi i jeans rimanendo con i miei boxer grigi a righe bianche mentre lui segue tutti i miei movimenti, mordicchiandosi nervosamente il labbro.
Tutto quello che faccio lo faccio con un braccio solo a causa del gesso e non sono per niente sensuale in questo momento.
 
“Ho bisogno del  tuo aiuto qui” gli dico facendogli notare le condizioni del mio braccio, “si…a-adesso ti aiuto…”; si avvicina e mi aiuta a sfilare la maglia e dopo averla tolta, approfitto della sua vicinanza per tirarlo ancora più vicino a me passandogli il braccio sano intorno ai fianchi.
“Z-Zayn…” arrossisce come al suo solito appoggiando le sue mani sul mio petto, forse per allontanarmi.
“Ma come, prima mi dici di spogliarmi così all’improvviso e  adesso fai il timidone?” strofino il mio naso contro il suo e lui per tutta risposta si fionda sulle mie labbra, baciandomi con foga e portandomi con lui verso il suo letto facendo cadere entrambi.
È tutto così improvviso e piacevole che fa quasi male…no aspetta! È il mio braccio che fa male, “Niall” cerco di dire allontanandolo ma lui mi stringe ancora più a se e sento il suo rigonfiamento dei jeans sulla mia coscia.
Si scosta un attimo guardandomi con gli occhi sgranati, stupito del suo comportamento: è così innocente e puro che davvero me lo farei in questo momento ma il dolore al braccio è troppo per essere trascurato, “Niall, tu non sai quanto mi dispiaccia rovinare questo momento ,ma il braccio mi fa davvero male…”
 
“Oddio, scusa! Me ne ero completamente dimenticato, scusa” rotolo su un fianco sospirando frustrato; perché proprio adesso? Stupido braccio!
Ancora disteso vedo Niall che voltato di schiena si cambia per poi infilarsi sotto le coperte e io seguo il suo esempio stringendomi a lui. Cadiamo quindi insieme fra le braccia di morfeo.
 
 
POV HARRY
 
Dopo quello che mi aveva detto, l’unica cosa che riuscivo a ripetermi era vai via! esci da questa casa e scappa! E così ho fatto, sono scappato lasciandolo lì solo, confuso e ferito senza nemmeno dire una parola; solo adesso correndo a perdifiato mi accorgo di cosa ho fatto e non posso fare altro che sentirmi terribilmente in colpa.
 
Avevo abbandonato il mio migliore amico quando lui aveva deciso di dirmi la verità e rivelarmi i suoi sentimenti, mi ero comportato da perfetto idiota e avevo rovinato tutto. Ho rovinato tutto.
Devo tornare assolutamente indietro: non so cosa stia facendo ma i miei piedi si muovono da soli così come il mio cuore sa già dove andare.
 
In pochi minuti raggiungo di nuovo casa sua e senza pensarci due volte suono il campanello e pochi secondi dopo viene ad aprirmi: i suoi occhi sono gonfi, arrossati e lucidi per il troppo piangere e a me mi si spezza il cuore a vederlo così e sto ancora peggio sapendo che questo è solo colpa mia; ma io voglio solo vederlo sorridere.
Lo abbraccio di slancio ma lui mi spinge via incazzato “cosa cazzo fai? Come ti permetti, dopo esserti comportato così prima, di venire e abbracciarmi come se niente fosse!? Credevo tu fossi mio amico, il mio migliore amico Harry!” mi urla con le lacrime che gli rigano le guance per poi cadere sulla leggera felpa che indossa, le vene del collo che pulsano e le mani strette a pugno.
 
“Scusami” è l’unica cosa che riesco a dire e cerco di avvicinarmi di nuovo ma lui ad ogni mio passo si allontana sempre più da me ; lui fa un passo indietro e io avanti guardandoci negli occhi: quanto mi odio in questo momento e non posso dargli torto.
Sbatte con i polpacci contro il divano e si ferma, “baciami” le parole che mi escono dalla bocca stupiscono anche me ma cerco di non darlo a vedere e di sembrare sicuro di me.
Mi guarda accigliato “cosa?” “ho detto baciami”  “i-io non voglio, ti odio!” un colpo dritto al cuore e fa male, troppo male.
“Non è vero, tu non mi odi…” “oh…non sai quanto ti sto odiando in questo momento e…non avvicinarti ancora di un passo a me se no…” “se no cosa?” le nostre labbra sono sempre più vicine, i respiri si mescolano e posso sentire il suo cuore battere forte così come il mio: un suo dito sulle mie labbra mi ferma.
“I-io non voglio soffrire, ti prego…sarebbe solo un esperimento per te e io non voglio, allontanati” con una leggera spinta sul mio petto cerca di allontanarmi, gli prendo la mano e la stringo forte alla mia portandogliela sul mio cuore.
“Lo senti? Io non so ancora bene cosa provo per te, ma di sicuro è più di un amicizia e io non voglio farti soffrire, prima sono stato un idiota e anche se questa cosa non dovesse rivelarsi vera, io rimarrò sempre tuo amico e questa volta te lo prometto. Guardami negli occhi e capirai che sono serio…” i suoi occhi incontrano di nuovo i miei, mi scruta attentamente e mi sembra che la terra sotto i miei piedi non ci sia più, sono in ansia, in panico; tutto dipenderà da quello che mi dirà adesso.
 
Ma non dice niente, preme le sua labbra sulle mie: avete presente quando si dice di sentire i fuochi d’artificio e le farfalle nello stomaco? Ho sempre pensato fosse una cazzata, io non mi ero mai sentito così con nessuno e invece adesso è tutto diverso: non vorrei mai staccarmi da lui, non voglio e ho bisogno di lui, delle sue labbra, del suo profumo, del suo sorriso quando mi saluta la mattina, dei leggeri baci sulle guance e della sua mano tesa pronta ad aiutarmi, della sua gentilezza e dolcezza.
Lo stringo ancora di più a me e lui mi mette le mani introno al collo accarezzando i miei ricci, cosa che mi fa impazzire; le mie mani scendono sul suo fondo schiena, mi ero sempre chiesto come fosse toccare quel sedere così sodo e tondo e adesso lo so: il paradiso, come lo sono le sue labbra.
 
 
Ci stacchiamo ansanti ma felici, il suo sguardo non mi riserva più odio “è-è stato stupendo…” i suoi occhi brillano rendendoli ancora più blu mentre io lo guardo in modo diverso da prima, ora so che è mio e che voglio i suoi baci e le sue carezze.
“Io…mi piaci Louis” la sua bocca forma una O muta, “non vedevo l’ora che me lo dicessi!” mi butta di nuovo le braccia al collo e lo abbraccio con trasporto, nascondendo un sorriso nell’incavo del suo collo: ora si che sono felice.
 
 
 
 
POV NIALL
 
Mi sveglio sentendo un corpo estraneo vicino a me, mi volto e lo vedo: è stupendo come sempre, se non di più.
 
Traccio con il dito il profilo delle sue labbra carnose e ho una voglia matta di baciarlo e così faccio. Lui di sorpresa mi prende per un fianco avvicinandomi e approfondendo il bacio, “buon giorno biondo” rimango ancora un po’ con gli occhi chiusi per bearmi della sua voce e vengo raggiunto dalla sua risata, una sua mano mi accarezza la guancia, spostando una ciocca di capelli dal mio viso; le nostre labbra si incontrano ancora. È un attimo ed io non so come mi ritrovo sopra di lui, in questi ultimi giorni mi sorprendo della mia intraprendenza così come Zayn, ci guardiamo e io non mi ricordo neppure cosa sto facendo e in che posizione mi trovo.
Mi prende per la maglia del pigiama attirandomi a se e dandomi un altro bacio, questa volta più famelico: lo so che mi vuole e lo voglio anche io ma qualcosa, anzi qualcuno ci blocca.
La porta si apre e io in un attimo scendo dal bacino di Zayn e mi catapulto sul letto, che non essendo molto grande mi fa cadere per terra, “potresti bussare la prossima volta!” sbotto indispettito verso mia madre, mentre Zayn ancora a letto ridacchia sotto i baffi.
“Cosa ridi tu!?” gli lancio un cuscino addosso, “ehi!” mi rimprovera rilanciandomelo, “bene quando avete finito quello che stavate facendo venite giù che c’è la colazione!” “e non potevi dircelo attraverso la porta?” ahh che fastidio! Mi alzo dal pavimento e raggiungo il bagno sbattendomi la porta alle spalle e sento quei due confabulare e poi ridere.
Toc toc “Niall! Mi fai entrare?” “è aperto” sbuffo guardandomi allo specchio e cercando di sistemare il mio ciuffo, “sei così bello” le sue labbra vicino al mio orecchio mi fanno rabbrividire e le sue mani mi cingono i fianchi mentre il suo viso appoggiato alla mia spalla, guarda la nostra immagine allo specchio.
Siamo belli” puntualizzo, sorridendo alla nostra immagine, mi bacia vicino al orecchio e poi si stacca da me “ vado a vestirmi! E…non preoccuparti ne abbiamo di tempo per finire quello che abbiamo iniziato sta mattina” mi dice guardandomi maliziosamente da dietro la spalla: è senza maglia, oddio!
“Certo” rispondo contraccambiando il sorriso, avverrà molto presto non preoccuparti.
 



Scusatemi per l'enorme ritardo, sono mesi che non scrivo e non sapete quanto mi dispiace. In questo periodo ho avuto moltissimi problemi di salute e quindi ho dovuto mettermi alla pari con la scuola e poi l'ispirazione mi aveva abbandonato. Questo ho deciso sarà il penultimo capitolo ma comunque pansavo di aggiungere un altra storia e sarà un originale.
Fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo e cercherò di scrivere al più presto l'ultimo. Grazie ancora a tutti quelli che seguono, recensiscono ecc baci e a presto <3

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