''Più di un film,più di un drink,più della marijuana''

di Gaucha
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** ''Lei e Lui.'' ***
Capitolo 2: *** ''Siamo Angeli Dei Mali.'' ***
Capitolo 3: *** ''L'inchiostro sulla pelle,una vita sulle stelle'' ***
Capitolo 4: *** ''Crooked'' ***
Capitolo 5: *** ''Il fumo passivo,nel buio la paura di cadere.'' ***
Capitolo 6: *** ''Hopeless'' ***
Capitolo 7: *** ''Want to be alone.? With me.?'' ***
Capitolo 8: *** ''Fuori carri carnevali dentro carri armati.'' ***
Capitolo 9: *** ''We can't stop. We won't stop.'' ***
Capitolo 10: *** ''Take take take it all but you never give'' ***
Capitolo 11: *** ''I want to play a game with you ... Live or die the choice is yours.'' ***
Capitolo 12: *** ''Cause I knew you were trouble when you walked in so shame on me now'' ***
Capitolo 13: *** ''Perchè menti.?'' Non mento ''Allora perchè piangi.?'' Non piango.' ***
Capitolo 14: *** ''No hope, no love, no glory, no happy ending'' ***
Capitolo 15: *** ''Things change. Doesn't mean they get better'' ***
Capitolo 16: *** ''I’ll be waking up in the morning, probably hating myself I’ll be waking up inner satisfied, guilty as hell'' ***



Capitolo 1
*** ''Lei e Lui.'' ***


Era una mattina come le altre.
Gelida. Un raggio di sole le sfiorava la pelle mentre le lenzuola le coprivano il ventre.
I suoi occhi si aprirono lentamente e si percepiva la tristezza del dover passare dai sogni alla realtà. Provo, girandosi e rigirandosi nel letto, a riprender sonno. Ma nulla era ora di alzarsi. Lei non sapeva nulla. Sapevo solo l'ora e il luogo. Ma non sapeva nè chi nè perchè avrebbe dovuto incontrare. Lavorava per una piccola agenzia che da anni cercava di espandersi. Lei era una ballerina ma anche assistente nei casi di evenienza. Sapeva fare quasi tutto. Era cresciuta da sola. I suoi genitori erano duri lavoratori. Non erano assenti ma comunque la lasciavano spesso da sola col fratello maggiore che non si prendeva spesso cura di lei.. o di se stesso. Trovato morto per overdose dopo che la ragazza lo lasciò. Dopo qualche mese dall'accaduto i genitori si separarono e la madre lasciò l'affidamento al padre che però non fu molto affidabile. Era solito usare le mani più che le parole. Come anche il suo ultimo ragazzo, che ha preferito ''una puttana con i soldi''. Infatti. Purtroppo Lola non ha avuto buoni rapporti con i ragazzi. Anzi si potrebbe dire che li odiasse. Li evitava. Li trattava male. Sapeva che non erano tutti cosi. Sapeva per alcuni che non fosse colpa loro. Come non lo era per lei. Non era colpa sua se aveva un carattere del genere. Il carattere si forgia dalle esperienze. E le sue esperienze come si può ben capire non erano molto positive. Era fredda in tutto. Non metteva passione in nulla. Solo nel ballo. Forse per questo è stata l'unica passione che è riuscita a portare avanti nonostante tutto e tutti. Era acida in ogni risposta. Era meglio bere un bicchiere di acido muriatico che litigare con lei. Non si risparmiava. Era contenta nel veder soffrire le persone. Soprattutto se queste avevano fatto soffrire lei. Il problema era quando si affezionava. Non era capace di abbandonare le persone che amava. Anche se le facevano del male. Quando si innamorava amava con tutta se stessa. Non corporalmente. Non era col sesso o con un bacio che ella colmava la sua voglia di amare. Ma con gli sguardi, i sospiri sulla pelle, i bisbigli, le frasi dolci ma soprattutto le risate. Una sigaretta insieme, un tatuaggio insieme, ballare, bere, dormire, guardare le stelle insieme. Per lei questo era meglio di una notte di sesso sfrenato.
Ma dopo la rottura con Logan il suo corpo era sfinito. Era nero. Ma non per i tatuaggi. Per i lividi. Tante volte era andata in ospedale. Ma non più per droga o  alcohol ma per fratture o emorragie.  Finchè la sua amica non la salvò con una denuncia. Forse se non era per Mikki ora Lola sarebbe morta. Ma dopo quel giorno non si rividero più. Lola fu talmente stupida da credere che Mikki lo avesse fatto per gelosia solo per farli lasciare. Cosi chiuse i rapporti con tutti.
Mentalmente quindi era una ragazza instabile, confusa, che cerca l'equilibrio.
Fisicamente era una bomba sexy. Alta. Snella. Capelli lunghi e neri. Occhi verde gatto. Qualche tatuaggio qua e la. Bhe più precisamente 6 tatuaggi. Alcuni richiamavano delle canzoni, altri solo simboli. Ma per lei avevano significati particolari. Il più importante secondo lei era la frase ''Abbracciami. Non posso'' del film ''Edward mani di forbici.'' che secondo lei la rispecchiava molto.
Comunque ci siam dilungati molto. Ormai è già pronta. Ha uno stile molto ''Swag'' per essere brevi. Sapeva che alle 8:00 si sarebbe dovuta trovare in aeroporto. Il suo capo aveva trovato l'ingaggio giusto per lei. Un posto come coreografa e assistente per una piccola boy band.
Lei non se ne vantò e non si lamentò. Accetto e basta. Il discorso cadde li.
Cosi alle 7:58 si trovava li ad ascoltare musica con le sue cuffie che l'avrebbero accompagnata anche nella tomba.
 
Erano le 7:45.
Tutti erano pronti solo lui si trovava ancora nel letto.
Avevano cercato di svegliarlo ma neanche le cannonate sarebbero servite. Cosi si avviarono. Nella peggiore delle ipotesi avrebbero dovuto pagargli un altro biglietto. Ma ormai era una cosa abitudinaria.
Stranamente però aprì gli occhi guardo la sveglia e....niente. Con calma si alzo dal letto stiracchiandosi. Si alzo. Si spogliò e entrò nella doccia. Fece veloce, tanto per far vedere che stava andando di fretta, anche perchè non si accorse che era rimasto solo in quel lussuoso appartamento. Appoggio un asciugamano sul ventre e una sui capelli ancora umidi. Andò in camera e indosso qualcosa che trovò tra le mani. Di solito era molto attento al look ma sta volta doveva solo prendere un aereo con una sconosciuta e tornare a casa. L'America era bella ma per lui solo la Korea era casa.
Una volta pronto butto a caso i vestiti nelle valigie e finalmente urlo '' Pronto. '' nessuno però rispose. Allora capi che era successo ancora. Erano le 7:50. Aveva fatto presto. Almeno prima del solito. Scese giù dalle infinite scale e vide che era davvero vuota la casa. Era abituato a quel silenzio. Adorava quel silenzio che mancava spesso in casa sua. Vivere con altre 4 persone non era il massimo. Certo si volevano bene ma un po di privacy gli avrebbe fatto comodo.
Ji era un ragazzo molto complesso. A volte veniva paragonato ad una vera donna per la sua complessità.  Era molto particolare come ragazzo e lo si poteva notare dal modo in cui parlava o vestita o comunque si comportava in modo molto strano. Ma era per questo che lo amavano. E forse era una cosa positiva almeno per lui. La fama gli aveva portato oltre a stress e mille lavori da fare anche tante belle donne. Non gli importava se si attaccavano a lui solo per la fama e soldi gli importava solo di aver qualcuno da portare a letto.
Si sapeva poco della sua infanzia. Lui non ci teneva a raccontarla. E nessuno si scomodava a chiederlo. Meglio non infastidirlo.
Nonostante questo suo atteggiamento nei confronti delle donne era fidanzato. Se cosi si poteva definire tale relazione.
Mentalmente anche se non lo dava a vedere era anche lui un ragazzo confuso. Si divideva tra Ji Yong e G-DRAGON. Neanche lui sapeva chi preferire. Ji Yong era un ragazzo sincero. Freddo si ma sincero. E forse era questa la sua sfortuna se Ji si affezionava a qualcuno bhe allora era la fine. Ma Gi...G-Dragon lui non si affezionava mai. Aveva soldi, fama, fumo, donne. Cosa può chiedere di più un uomo.? Ma questo suo sdoppiamento non lo portava all'equilibrio. Ma anzi al disordine più completo.
Fisicamente era come Lola. Alto. Snello. Muscoloso. Forte. Qualche tatuaggio qua e la. Capelli dal colore indefinito ultimamente sono biondi ma non si può affermare con certezza. Gli occhi neri ma di un nero profondo. Nero notte con qualche stella per contorno.
Prese un taxi e alle 7:58 era li. Indossò i suoi occhiali da sole prese le valigie e sia avvio all'interno. All'entrata si scontrò con una ragazza. Per una volta fece il gentiluomo e l'aiutò. Ella disse solo un flebile grazie e si accomodo indossando le sue cuffie. Lui si sedette affianco.
 
Arrivarono gli altri. Allora il capo di Lola disse ''Come.? Già vi conoscete.''
Lola si tolse le cuffie. E accompagnata dal capo disse ''Eh''.
''Ma fate sempre cosi.'' disse Seungri confuso.
Il capo ribadì di conoscerla molto bene. Lola ancora più confusa non capiva di cosa stesse parlando. Il ragazzo a fianco si alzò e si aggiunse agli altri.
I Big Bang.
''Che nome ridicolo..'' disse allora lei inchinandosi e presentandosi.
''Ridicolo.?''
''Si ridicolo. Sono opinioni …o mi sbaglio.?'' disse concludendo con un sorriso falso.
Ji la guardava incuriosito osservava i tatuaggi che uscivano dai vestiti. Era interessante.
 
Avrebbero dovuto lavorare insieme.
Così si incontrarono. Chissà che fini avrebbero fatto. Se avrebbero trovato l’equilibrio o sarebbero caduti a pezzi nel caos più totale.

Ehy.
Spero vi piaccia. Non guardate gli errori. Questa è solo un'introduzione.
La frase che ho usato nell'intro non è mia è una citazione di una ragazza che mi è piaciuta molto è mi è sembrata adatta.
Seguitela anche perchè continuerò fino all'ultimo anche questa.!
PROMESSO.!
By fefè.

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Capitolo 2
*** ''Siamo Angeli Dei Mali.'' ***


''Siamo Angeli Dei Mali.''

Ji Yong POV.
Avevo già notato quella ragazza. Era carina tutto sommato. Forse lavorarci insieme non sarebbe stato tanto male.
I miei pensieri furono interrotti da un nano. Dovrebbe essere il capo della ragazza da quel che ho capito.
''Allora ragazzi. Non vi fate ingannare può sembrare carina me è una vipera.! Non provateci con lei finireste in brutti guai. Non guardatela negli occhi.! Mai.! Lei la prende come una sorta di sfida.'' questo qui mi sta provocando. ''si chiama Lola. Sarà un pò scontrosa abituatevi. Poi però se saprete come prenderla forse diventerà un po più dolce.  Inoltre ci avevano informato che Ji Yong voleva avere una casa tutta sua e quindi ti ne ho trovata una.'' finalmente una bella notizia. '' però dovrai dividerla con'' lo sapevo ''Lola'' non so se sia una cosa bella o una cosa brutta. ''Quindi ascoltami quando ti dico che se non le dai fastidio lei non da fastidio a te.!'' ok questa era decisamente una sfida.
Inizia a fissarla. Speravo solo di incontrare il suo sguardo. Mi dici di non fare una cosa.. allora io la faccio.
 
Lola POV.
Ma che vuole sto qui.? La tintura gli ha dato alla testa.?
E' una di quei momenti in cui urlerei ''Che minchia guardi.?'' ma mi trattenni. Erano comunque questioni di lavoro e avevo già perso troppe volte il lavoro per il mio carattere di merda. Ma comunque non riuscii a trattenermi per molto. Mi avvicinai, tranquillamente con passo fermo, a lui. A pochi centimetri da lui.. notai che l'effetto desiderato di minaccia era impossibile visto l'altezza, ma comunque feci un sorriso falso e dissi ''Così mi consumi, sai vorrei arrivare senza buchi in Korea''
''Cosa.? Credevi stessi guardando te.? Io guardavo dietro. Sei così bassa, è facile pensare che stessi guardando te.''
Il mio capo interruppe subito la mia risposta ''Eheheh c'è del feeling tra di voi.''
''Peccato che il ragazzino qui sia fidanzato.'' aggiunse un ragazzo uguale a tutti. Certo che i coreani so tutti uguali. Uno vale l'altro. Non mi ricordavo i loro nomi. Non li avevo neanche ascoltati.S i chiamavano ''Big Bang'' che nome ridicolo.
Vi chiamate Big Bang.? Bene allora esplodete e levateve dal caz*o.
Rimisi le cuffie e senza neanche star a sentire quello che dicevano mi diressi sull'aereo. Ero qui per lavoro non per chiacchierare con delle femminucce confuse.
 
Ji Yong POV.
Faceva tutta la fredda. Due notti e me la sarei portata a letto. Chi si crede di essere. E' soltanto una come le altre. Basta fargli vedere un po la roba, il pacco, i soldi e il gioco è fatto.!
BAM.! E così che ottenevo tutto dalle donne. Se così le si può definire. Certo lei sembrava diversa. Aveva sempre quell'aria di superiorità. Come se tutto ciò che tu fai o dici le scivolasse sopra o la infastidisse. Ma questo atteggiamento mi attrae. Mi incuriosisce. Magari sotto c'è solo un guscio vuoto e questo atteggiamento è solo una copertura oppure c'è una ragazza sensibile dolce e carina. Non posso assicurare nulla ma mi intrigava scoprirlo e lo avrei fatto.
Ora  la seguimmo e salimmo sull'aereo.
Lei era pochi sedili avanti al mio. Le vedevo chiari i lineamenti del viso che scrutavano il finestrino. Viaggiava molto. Se fosse stata la sua prima volta avrebbe guardato sbalordita il cielo.
''Hey.'' TOP interruppe i miei pensieri.
'' Ti piace quella nuova.?''
''Manco la conosco..''
''Perchè le altre si.?'' bhè effettivamente  '' comunque con quella tutto bene.? ''
''Si tutto bene. Occhio non vede cuore non duole''
''Certo certo.'' disse e tornò a dormire.
Lo seguii anche io nel mondo dei sogni.
Quando ci svegliammo eravamo quasi arrivati. Guardai avanti ma lei mancava forse era in bagno.
L'areo atterrò e finalmente uscì da li dentro.
''Ehy stai bene.?'' le chiese TOP.
Lei gli si posizionò sopra, si alzo sulle punte e prese la valigia. Era ad un centimetro dal suo viso. Sorrise e poi disse '' Scendiamo.?''
E si incamminò. Questa è guerra.
 
Lola POV.
Appena scesi  ci trovammo una sopra l'altro in macchina. Tanti soldi e non si potevano permettere un SUV. Tirchi.
Gli altri quattro scesero lasciando me e questo finto biondo in auto. Ero sotto shock. Mille pensieri vagavano nella mia mente.. che il mio capo voglia farmi mettere co sto coso solo per avere un posto fisso.? Avrebbe scelto Belinda la troia dell'agenzia e non una acida come me. Vabbe che questi si portano a letto chiunque basta che respirino.
Comunque sia a qualche Km più lontano lasciarono anche noi. Era una villetta. Una villetta dove avremmo vissuto solo io e lui. Io e questo donnaiolo da quattro sordi che pe fa vede alle telecamere de non essere na merda fa finta de esse fidanzato. Ma che se crede che in casa mia se porta e troiet*e.? Eh no eh.! Quanto li odio sti finti uomini.
Lui mi guardava con un sorriso malizioso mentre entrava in casa. Il mio sguardo andava tra il ''COSA.?!'' al ''Mi fai schifo. Chiaro.?''
Forse non era molto bravo a leggere gli occhi di una donna. Comunque con uno scatto lo superai e per poco non lo buttavo a terra. Entrai in casa.
Angolo cucina. Salottino. Sala giochi dietro al salottino. Scale. Due stanze. Un bagno. Cristo ma se sapete che siamo in due un uomo e una donna che poi manco se sanno. FATE DUE BAGNI.! Come minimo.
''Sembra che dovremmo dividere anche il bagno '' disse avvicinandosi.
''Forse è meglio che te togli il cappello. Magari arriva aria anche al cervello e non solo al..''
''Chiaro.! Io prendo quella a destra non so mi ispira.'' Certo.
''E sia chiaro qui di donnette non le voglio.! Porta la tua ragazza ok ma le tro*e le lasci fuori.''
''Ceerto.'' io a questo gia lo odio.
 
Ji Yong POV.
Io a questa già la odio. Ma mi incuriosisce. Cristo.!

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Capitolo 3
*** ''L'inchiostro sulla pelle,una vita sulle stelle'' ***


''L'inchiostro sulla pelle,una vita sulle stelle''

Lola POV.
Sono in Corea.  Yeah. Che emozioni. Il lato positivo.? Oggi mi farò il tatuaggio che progetto da tanto.
Mi tatuerò  la frase ''It's too cold outside for angels to fly'' o ''The worst things in life come free to us cos we're just under the upperhand and go mad for a couple of grams'' ma forse è troppo lunga. Non so ma comunque una frase di questa canzone che adoro. In inverno è perfetta. Mi rispecchia. Potrei affermare.
Amo i tatuaggi. Quando li faccio quel dolore, quel piccolo pizzico che sento, mi distrae da tutto il dolore tutti i problemi che mi soffocano e nello stesso tempo quando guardo quelle scritte nere sulla pelle mi ricordo un altro periodo della mia vita che ho superato. Un altro momento in cui sarei potuta cedere ma non l'ho fatto. E mi sento più forte.  Anche se non ne ho un motivo.
Mi svegliai presto. Sapevo che quel ragazzino si sarebbe svegliato tardi quindi ne ho approfittato. In estate indossavo una maglia larga per dormire e un pantaloncino sotto. Non amo i pantaloni a letto. Li odio anzi.
Scesi giù e accesi la radio ''Hallelujah'' a prima mattina non è il massimo.? Mentre facevo colazione mi sentivo trasportare in paradiso. Presi la chitarra e accompagnai la cantante anche se il sottofondo musicale non mancava. Stavo per cantare ma mi bloccai. Come sempre. Odiavo cantare. Lo facevo sempre con mio fratello. E poi. Bhe poi ho smesso. Tutto quello che riguardava mio fratello è morto e sepolto con lui. Non riesco neanche a parlare di lui. Non posso neanche dire che sia morto dignitosamente o che era un uomo di tutto rispetto. Ma chi lo è in questo mondo.?
Sentii applaudire dall'alto. Con una rabbia posizionai la mano sopra le corde della chitarra per fermarla. Sospirai e guardai in alto.
''Si ma non si potrebbe iniziare la giornata con una canzone meno deprimente.?''
''Purtroppo no. Deprimiti e visto che ci sei sparati.''
''Troppe persone ne soffrirebbero.''
''Sono convinta che se ne farebbero una ragione'' Sorrisi e iniziai a salire le scale.
''Bel culo.'' Certo. Dettagli facili da dimenticare.
''Tutto naturale baby.'' Dissi facendogli l'occhiolino e un sorrisino e voltando l'angolo.
Presi i vestiti in camera e entrai in bagno.
''Non metterci troppo.! E grazie per la colazione''
Deve ritenersi fortunato se questa sera non lo strozzo mentre dorme.
Legai i lunghi capelli in una treccia per farli asciugare naturalmente e ritrovarmeli cosi ondulati. Indossai una maglia bianca e un jeans sopra stivaletti neri e sono pronta.
Bracciali. Dilatatore. Collana. Borsa. E il gioco è fatto.
''Dove vai.?'' disse lui tutto impacchettato. MA COME TI VESTI.?
Tutto sommato era figo però...non mi piaceva. Lui proprio.
''A farmi un tatuaggio.''
''Vengo anche io.'' eh no eh...''vorrei farmene uno nuovo anche io''
''Che c'è dragon ball non ti basta.?'' dissi picchiettandogli la spalla doveva una delle sette sfere del drago.
''E a te...'' piegò la testa cercando di leggere il tatuaggio sul braccio.
''We born to die.''
''Se vabbeh comunque vengo anche io.''
 
Ji Yong  POV.
Mi piaceva vederla infastidita. E ora sembrava verde dalla rabbia.
Salimmo in macchina e costrinse me a guidare. ''Dovevo pagare pegno.'' diceva.
''Allora di dove sei.?'' le chiesi.
''Ti interessa.?''
 ''Bhe se te l'ho chiesto.''
''No dico è necessario che tu lo sappia.?...Comunque Italia.''
''Italia.? E perchè parli bene il coreano.''
''Sono nata cosi '' disse sorridendo.  Ma sorridere per davvero no eh.?
''Come mai una ballerina come te ha tanti tatuaggi.?''
 ''Per ricordarmi tutte le battaglie che ho vinto.''
Ci guardammo per un po.
''Mi racconti queste battaglie.? Quante sono.''
''Per ora 6.'' avevo trovato l'argomento giusto.
''Allora la prima è stata questa dietro la schiena
'' Come on skinny love just last the year''
 era dedicato ai miei genitori che si sono separati. Poi questa
'' Next time.? There won't be no next time''
Quando mi lasciai col mio ex.
 ''Don't you worry child'' ''Una croce sull'indice.'' ''Hug me. I can't'' ''Born to die'' ''Fuori carri carnevali dentro carri armati''
e basta.''
Le brillavano gli occhi quando parlava dei suoi tatuaggi come se stesse davvero parlando di una guerra che ha vinto.
Eravamo cosi arrivati. Scese dalla macchina e tornò quella di una volta.
Una volta dentro come tutti dovevamo aspettare. Era presto ma c'era già tanta gente.
Arrivato il nostro turno si fece tatuare una frase su di una fianco. Mentre si sfilava la maglia potevo osservare la sua pelle liscia e perfetta. Sembrava cosi morbida. Inoltre notai una tatuaggio di cui non mi aveva parlato mi avvicinai e chiesi del tatuaggio
''Più di un film, più di un drink, più della marijuana'' disse solo questo.
Le cose che non capisci ti attraggono. Ma molto spesso sono letali. E io non sapevo se correre il rischio o tenermi al sicuro.

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Capitolo 4
*** ''Crooked'' ***


''Crooked''

Ji Yong POV.
Dopo quella giornata dal tatuatore non parlammo più se non ogni tanto a lavoro o per urlami su come fare o meno un passo.
Era strana. O semplicemente mi odiava.
Comunque sia quella sera ci saremmo divertiti e volevo vedere come si sarebbe comportata ad un festa.
''Hey snella.''
''What.?!''
''Calma.. stasera. Festa. Vieni.?''
''No. Vaf*anculo. Ciao''
''Anche io ti voglio bene.'' E la vidi sparire in camera. Andavamo avanti cosi da mesi ormai.
Menomale che si sarebbe dovuta addolcire un pò.
Comunque mi sarei dovuto fare bello per la serata e pensare a quella psicopatica era l'ultimo dei mio problemi.
La festa iniziava alle 8:00 ma sapevamo tutti che iniziava a mezzanotte.
Così potevi arrivare a che ora preferivi.
Passai tutta la giornata a guardare TV, mangiare patatine, dormire, e ascoltare quella che si lamentava mentre puliva e cose varie.
Erano le 7:30 mi alzai dal divano urlando ''lalalalala'' pur di non sentirla.
''E' INUTILE CHE GRIDI LALALA.!''
''ONE OF A KIND.''
 
Lola POV.
One of a strun*. Tutta la giornata a poltrire senza fare nulla mentre io mi sono trasformata in cenerentola.! Io faccio la coreografa non la serva.!
A che serve una serva.! ..a che serve una serva che non serve. Oc. No.!
Odio le feste. Gente che si ubriaca senza apprezzare un'ottima bottiglia di vodka. Gente che fuma senza godersi una sigaretta. Sono bravi sono a sprecare. Fanno le cose senza viverle. Senza godersele.
Rovinano tutto ciò che c'è di bello nella vita. Anche il sex.
Erano le 7:30. Uscì dal bagno alle 8:30. Peggio di una donna. Doveva farsi bello. Anche se non ci voleva molto. Era bello tutto sommato. Certo lo odiavo. Ma non vuol dire che sia brutto.
Scese dalle scale in stile tronista. Non credo che lui conosca i tronisti. Chi li conosce qui. Se dovessi parlare della TV italiana eviterei Maria De Filippi e Il Grande Fratello sinceramente.
''Come sto.?'' Mi chiese.
''Che sei una femminuccia.? Stai bene piccolina'' dissi con voce stridula.
''Grazie tesoro.'' disse dandomi un bacio troppo vicino alle labbra.
''Rifallo e di mangio vivo.''
''Si mangiami tutto baby.'' Stava per rifarlo. E BAM. Un calcio nelle palle non gliel'ha risparmiato nessuno.
''Uomo avvisato mezzo salvato. Kiss Kiss'' E detto questo: EVAPORAI.!
 
G-Dragon POV.
Okkei. Cercai di rialzarmi. Per qualche minuti ebbi dei seri dubbi sul mio orientamento sessuale. Poi ritornai in me. In uno dei due me. G-Dragon era pronto alla festa.!
Presi la macchina e in pochissimo tempo arrivai. Detto fatto.
Entrai e una folla di gente si addenso intorno a me. Ero abbastanza bravo alle feste.
Yuri mi si butto letteralmente addosso. E' la mia ragazza. Non so da quanto '' stiamo insieme''
''Gii dobbiamo parlare.'' adoro quella frase. Di solito iniziamo a parlare e poi bhe...poi..
Ma quella sera non fu cosi.
 
Lola POV.
Erano le 3 del mattino e quel coso ancora non arrivava. Avevo provato a dormire ma non riuscivo. Mi preoccupavo troppo aveva 25 anni sapeva badare a se stesso.
Almeno così pensavo.
Purtroppo non era cosi. Tornò a casa con due papere che ridevano isteriche senza motivo.
Ricordo la prima cosa che gli dissi: NIENTE PUT*TANE QUI.!
E lui che fa.? Torna con due cretine del caz*zo.!? Ora muore.!
''Ehy.'' dissi sorridendo.
''Bella vuoi unirti a noi.'' disse prendendomi per un braccio.
''Che simpatico ..comunque le tue amiche devono andarsene.''
''Noo'' disse iniziando a ridere mentre le prendevo e le cacciavo. Le due continuavano a ridere e a salutare. Chiusi la porta sospirai mi girai e lui cambiò totalmente. Era arrabbiato nero.
''Ma chi ti credi di essere.?'' Mi avvicinai pericolosamente e annusai aveva bevuto e non solo.
''Hai bevuto.? Ma ti rendi conto di cosa sarebbe accaduto se ti avesse visto qualcuno.? Sei una star.! Fai tutto il figo e poi ti cacci nei guai.? Vatti a lavare.!''
Andò di sopra e si lavò. Erano le 4:00 e io volevo solo dormire.
Stavo per prendere sonno quando scese le scale con una forza di un bisonte. Indossava solo una paio di boxer.
''Cosi mi sciupi.'' disse.
''Non ti preoccupare. Non lo farei mai.''
''Mi hai rovinato la festa.!''
''Niente stron*e in casa mia.''
''Allora esci.!'' urlò.
''MA COME TI PERME...''.ORA LO VOGLIO.. morto.
Mi afferrò e mi sbattè contro il muro. Posò le sue labbra sulle mie e iniziò a baciarmi sempre più forte. E io non so per quale motivo collaborai al bacio.. e a tutto quello che ne segui. Sopra. In camera.
La notte andò ..ma la mattina... mica tanto.

Hey.
Pubblicherò, da come avete potuto notare, un capitolo al giorno. Perchè.? Non ne ho la più pallida idea. Forse perchè saranno più capitoli. Almeno penso. Comunque Auguri. Per Natale ecc. 
Il mio fidanzato mi ha regalato un profumo*-* E io ora non so che dire a mamma aw.
HELP ME. Mi sono fatta anche il tatuaggio *-*
By fefè. (Grazie di tutto:') ) 

 

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Capitolo 5
*** ''Il fumo passivo,nel buio la paura di cadere.'' ***


''Il fumo passivo,nel buio la paura di cadere.''

Ji Yong POV.
Che sogno del cazzo.
Mi alzai dal letto per poi ricaderci immediatamente sopra per il poco equilibrio.
''Stenditi, drogato.''
Me è ovunque sta qui.? Ora anche in camera mia.?
''E tu cosa ci fai qui.? Cos'è successo ieri.?''
''Non ricordi nulla.? Bhe allora è meglio cosi.''
''Cosa..? No..'' e uscì dalla camera. Odio quando mi succede. Potrei anche averle chiesto di sposarmi. O averle confessato tutto quello che mi è successo da bambino.
Ubriacarmi è la cosa più brutta ma allo stesso tempo più bella che mi potesse capitare. Bere è la soluzione e la causa di tutti i miei problemi.
''Scendi se ci riesci.'' Che cavoli strilla. Non ha mai bevuto.? Ne dubito.!
Cercai di alzarmi dal letto senza trovarmi con la faccia attaccata al pavimento. Cercavo appoggio e aiuto nei mobili che ornavano le pareti perchè purtroppo la stron*a non poteva.
Mentre camminavo mi chiedevo che avessi fatto per farmi odiare tanto da lei. Da tutti. A volte non mi interessava se mi odiassero o meno ma altre volte. Bhe altre volte ti senti in colpa. Tu cerchi di fare tanto per le persone, non riusciresti a fare del male a qualcuno neanche volendo mentre loro.? Loro ti fanno a pezzi, ti buttano giù come niente, ti bruciano, ti graffiano e non chiedono neanche scusa. Anzi ridono. Ridono perchè sei debole. E loro lo sanno. Per queste faccio finta di essere forte. Ci chiudiamo in un bozzolo. Ci creiamo un'intera maschera per autodifesa. Tutti lo facciamo. E viviamo la nostra sceneggiata. Per questo per me la vita è un film. Perchè recitiamo tutti una parte. Chi fa la vittima. Chi fa la suora. Chi fa il cattivo. Chi fa il buono. E chi invece resta li a guardare il tuo film invece di crearsene uno suo. Quelli.? Quelli sono i peggiori. Giudicano la tua vita senza neanche vivere la loro. Con tutta questa guerra in testa riuscii non so per mano di chi ad arrivare sano e salvo giù.
Almeno una cosa buona l'aveva fatta.
''Grazie. Per la colazione intendo..''
''Ah si..di niente.'' silenzio. ''Cos'è successo il gatto ti ha mangiato la lingua.?'' Eh.? ''Ieri sera la tenevi cosi in movimento.''
Mi andò tutto di traverso. ''COSA.?!?''
''Cosa ho fatto ieri sera.?''
''Mha niente. Le tue solite cazzate. Speriamo solo che non lo venga a sapere nessuno.!''
''ANCHE SE SUCCEDESSE A CHI INTERESSEREBBE.!''
''Ehy calmati.'' disse ridendo. Odiavo con tutto il cuore quella risata. Ma quel sorriso era vero almeno per una volta. Era come se godesse a vedermi soffrire.
''Ora seriamente.'' il suo viso cambiò. Da un diavolo passo ad una mamma preoccupata. ''Non dovresti mai dogarti cosi.! MAI PIU.! Provaci ancora e io ti do il resto.! Poi per quale motivo dovresti farlo.? La fama ti ha dato alla testa.?''
''La fama non è niente. E' l'amore che ci uccide.''
''Bhe la fama ha ucciso tante persone. Chi ha troppo non sa come usarlo. Si apprezza sempre quelle che non si ha. Come la morte. Invece di amare quel che si ha. Come la vita.''
Aveva fot*utamente ragione.
''La tua ragazza ti ha visto con quelle due di ieri sera.?''
''Quelle due..? Tzè. Comunque no. Ci siamo lasciati. Non le dedico abbastanza tempo. Come se fosse davvero colpa mia. Se non passo del tempo con lei non va bene ma se mi licenzio e smetto di fare il cantante per stare con lei scommetto che a quel punto non mi ama neanche più.''
''E' difficile credere ad una persona quando ti dice ''Ti amo''. Ma se quella persona è disposta a dividere una sigaretta con te. Allora è amore puro. Ognuno ha un suo modo per capire se ti ama. Il tuo.?''
Il mio.? Non ne avevo neanche uno. Per me se mi dici ti amo sorridendo è gia amore. Se mi vedi da lontano e ti avvicini col sorriso sulle labbra sei già innamorata.
''Per me è il sorriso.'' si girò dai fornelli per guardarmi con una faccia strana. ''Se sei con me e sorridi,non guardi il cellulare per vedere che ore sono, e quando dici ti amo sorridi bhe allora sei davvero innamorata.''
''E lei.? Lei si comporta cosi.?'' Credo di si. Dissi fra me e me. ''Se lo fa allora non devi bere per convincertene. L'amore non uccide. L’incomprensione , gli errori, la lontananza, la mancanza, le bugie. Queste uccidono. Solo che le persone tendono a scambiare questo con l'amore.''
''Non ti facevo cosi saggia.''
''E neanche io ti facevo un romantico che è disposto a morire per la ragazza.''
''Ma infatti non lo sono.!''
''Ne sono convinta.'' disse porgendomi un piatto e con un sorriso sulle labbra. Era la seconda volta che mi sorrideva stamattina. Forse era successo qualche cosa.? Non lo so ma una cosa la so di certo: E strana.!
 
Lola POV.
Non ricordava nulla. Non so se fosse una cosa positiva o negativa.
Il mio cervello era indifferente alla notizia, ma il mio cuore non era della stessa idea.
Il giorno dopo.? Erano tornati insieme.
''Grazie, se non fosse stato per te, bhe forse ogni sera sarebbe stata la stessa.''  perchè parlo sempre.?
''Ogni sera la stessa'' mi ripetevo in testa. Non mi sarebbe dispiaciuto passare ogni sera come quella. Ed è assolutamente inutile dire che è la cosa più strana che io potessi mai pensare.
A volte il cuore ti tradisce ti inganna. Ma lo fa solo per aiutarti. La mia paura di attaccarmi alle persone mi ha portato a rifiutarle. Mi ha portato a questo. A trasformare ogni mio sentimento in odio. Cosi mi trovavo a fare la cosa che odiavo di più nella mia vita. Fumare, all'aria aperta, mentre il vento mi portava i capelli davanti agli occhi che cercavano di osservare quel che gli era permesso, tra una pausa e l'altra, di riflessione. Ogni soffio di quella sigaretta era un problema che cercavo di mandare via lontano. Le parole le porta via il vento. Ma i fatti. I ricordi. Quelli saranno sempre li.
E neanche quella sigaretta.. quel vento li avrebbe cancellati. Quindi si tornava alla solita vita.
''Fa niente va tutto bene.'' disse buttando la sigaretta.
''Cosa.?'' disse il biondo.
''Auguri.'' Dissi entrando in casa e lasciando tutto lì fuori. Tutto.

Hey.
Vi faccio tantissimi auguri di natale. E pregate per me...VOGLIO LA PS3.!
Sono anni che la chiedo. Ora la mia amica l'ha presa e ci ho giocato e la voglio ancora di più:'(
Mio padre dice che ''poi me la prende'' so anni che lo dice ù.ù
Comunque ringazio _NisrineKook per le recensioni e questo è il secondo tatuaggio che faccio e sono le fasi lunari sotto il collo*-* 
Domani non so se pubblicherò qualcosa,è natale, e devo aprire i regali stupendismi -.-'' che mi hanno fatto.
Ciao ciao da napoli*-* 

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Capitolo 6
*** ''Hopeless'' ***


''Hopeless''

''La rabbia li avrebbe avvicinati. La gelosia li avrebbe fatti innamorare. E l'amore li avrebbe separati.''
 
Lola POV.
Cerchi di fare qualcosa di buono per qualcuno.? E ne paghi le conseguenze.

Diceva sempre mamma
''Chi fa u ben mor accis.!'' ( Chi fa del bene muore ucciso.)
Parto da capo magari capite qualcosa anche voi e se volete lo spiegate anche a me.!
Erano le 7:30. Avevo appuntamento con TOP alla YG non so per quale motivo mi aveva chiamato ma non è questo il punto, di quello poco mi interessa, anche se…. non è male neanche lui ...ma ok.
Anche se è strano tra tanti orari proprio alle 7:30.? Era proprio destino forse.? Che destino del cazzo.! Forse nella vita precedente avevo aiutato ad uccidere Kennedy. Non so ma non mi spiego perchè tocca tutto a me. Non mi importa se la gente mi odia ma della bugiarda a me non si da.!
Comunque una volta arrivata all'agenzia mi ritrovo con la borsa rotta e tutto a terra. Mentre mi piegai per raccogliere il possibile sentii delle voci provenire da sopra. All'inizio non mi interessai molto al discorso non mi toccava minimamente, non ero il tipo da farsi gli affari degli altri. Ma poi una delle due papere inserii nel discorso Gi.  Allora pensai fosse una Fan ma mi sbagliai. E di grosso.
''Che sciocco.? Ma davvero.? Non capisce nulla.? non ci credo.'' disse ridendo.
''Te lo giuro, fa tanto il figo ma è uno stupido con i muscoli come gli altri.! ''
''Ma non ti senti in colpa ad usarlo per quello che ha.?''
''Ma cosa dici.! Io lo amo '' disse sorridendo.
''Scusami'' e scoppiarono a ridere.
Avrei tanto voluto strapparle tutti quei capelli uno ad uno.! Ma se ne sarebbe pentita.!
Stavo per salire ma erano le 7:30 e TOP mi trovò e mi trascinò con lui per parlare di Ji. Non ascoltai neanche una parola. La mia testa era tutto da un'altra parte.
''Ehy qualcosa non va.? Ma che avete tutti e due.?'' già che avevamo. Che avevo.
Se fosse stato qualche sera prima a quest'ora starei per morire dalle risate. Ma ora non ci trovavo niente da ridere.
''Hmm..si ha ragione io...io devo andare.. devo fare ..qualcosa...di intimo ..si intimo. Mi dispiace ciao.''
Mi alzai presi la borsa e corsi via. Provai a chiamarlo ma niente non rispondeva.
Era a casa. Era appena uscito dalla doccia.
''Ji Yoong ti devo parlare.'' Posai la borsa e la giacca sul divano mi avvicinai e con aria minacciosa dissi.
''DEVI.LASCIARE.QUELLA.PUT*ANA.ORA.!''  Il mio dito gironzolava lungo il suo viso.
Sembravo cosi arrabbiata. Ma anche speranzosa. Non so in cosa io sperassi.
Volevo che si lasciassero.? A quale scopo.? Cosa ne avrei guadagnato.?
Stare con uno come lui. Io.? Sarebbe finito tutto male. Ci saremmo solo incasinati a vicenda. Io non posso cambiare lui e lui non può cambiare me. Mentre pensavo a tutto questo la mia rabbia svanì. Si trasformò in frustrazione.
''Cosa.?!'' Rispose lui.
 Non ricordavo neanche le parole che avevo detto prima.
''Eh.? No scusa. Non.. non ci pensare. Non so cosa mi sia preso.'' Portai la mano alla testa. Sorrisi istericamente. Iniziai a salire le scale quando lui se ne uscì con:
''HAHAHAHAHAHAHAHHAHA Okkei. Sei gelosa. E chiaro.'' cosa.?
''Viviamo sotto lo stesso tetto. Mi vedi ogni giorno senza maglia. Stiamo quasi sempre insieme. Forse hai frainteso qualcosa o forse è nato qualcosa.! Ma non ti azzardare a chiamarla put*tana.!''
Mi urlava contro.? Io cercavo di aiutarlo.
Ma lo capisco. L’amore copre gli occhi. Quando ami qualcuno, anche un’amica, non riuscirai mai a vedere il male che ti fa. Per te sarai sempre tu la causa di tutto quello che succede. Se litigate, è colpa tua. Se vi lasciate, è colpa tua. Se ti urla contro, è colpa tua. Se ti… è colpa tua.
E lo stesso era per lui. Anche se lei lo stava usando, lo stava distruggendo, lui non capiva nulla. Per lui lei era tutto. Mentre lei amava G-dragon senza neanche vedere chi fosse davvero.
''Piccola non essere gelosa io sono di tutte le mie VIP.'' Disse pizzicandomi la guancia e ridendo.
Con le persone come lui è inutile ragionare.
''Prova a rasarti i capelli magari il sangue inizierà a circolare anche in testa.'' sospirai '' ora capisco come fai a scrivere tutte quelle canzoni. Hai un'immaginazione molto grande.'' anche se forse non era tutto inventato
'' Sei proprio ridicolo Dragon.''  iniziai a ridere.
''Fai finta di nulla. Cancella tutto. Come hai fatto qualche sera fa. Va bene.? La vita è tua. Sbaglia da solo. Buona Fortuna.''
Gli diedi una pacca sulla spalla sorrisi e ridendo andai a farmi una doccia.
Aiutare le persone.? Erano passati tanti anni da l'ultima volta che lo feci ed il risultato è sempre lo stesso.
G-dragon continuerà a distruggere se stesso. Bhe perché forse non sa neanche lui chi è davvero. I fan, i giornalisti, i paparazzi che lo seguono lo acclamano senza neanche guardarlo. Non lo riescono a vedere, non riescono a vedere Ji Yoong che ogni giorno viene soffocato da G-Dragon.

Ma anche io ero cosi. Anche io ero bendata. Anche io ero vittima di amore. Anche io credevo che fosse io quella sbagliata. E per quanto le mie amiche cercassero di aiutarmi io riuscivo a vedere solo e soltanto lui. Qualsiasi cosa mi diceva era vero. Fu cosi che rimasi sola. Persone come lei.. cercano di farti allontanare da tutti. Perché si sa quando si è soli si è sempre più deboli.
Ma soltanto con il cuore spezzato, Ji Yoong avrebbe aperto gli occhi. Forse le lacrime avrebbero reso il cammino appannato, ma come sempre G-Dragon lo avrebbe salvato. O ucciso.

Hey.
Buona notizia. Ho trovato tempo per caricare un capitolo anche a Natale. Tanto la festa inizia alle 9:00 e io già sono pronta. 
Spero che passiate anche voi un felice Natale e vi do taaaaanti auguri. 
Non mi hanno regalato nessuna PS3 però babbo ha detto che l'anno prossimo mi fa fare un nuovo tattoo MA IO VOGLIO LA PS3:'(
Comunque questo capitolo l'ho capito poco anche io quindi se non capite scusatemi:')
Solo che la matematica mi confonde la mente. Comunque buon natale spero vi piaccia ecc ecc.
Love u.
By fefè.

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Capitolo 7
*** ''Want to be alone.? With me.?'' ***


''Want to be alone.? With me.?''

Ji yong POV.
Sapete quel silenzio imbarazzante che nelle FF occupano circa il 60% delle conversazioni finchè io non mi convinco a darle un bacio.? Credo di si. Ecco ora quel silenzio regnava in questa stanza.
E sapete perchè.? Credo che ne abbiate un'idea.? O voi non pensate.? Ma parlo da solo.? Dio.!
Quella cretina di LOLA ''gngn'' sta facendo l'offesa. Ma che colpa ne ho se faccio questo effetto a tutte. Purtroppo alla bellezza non si comanda.
Erano giorni che ormai non parlava e siccome è una coreografa tu non capivi se il passo andava o non andava bene. Faceva delle facce strane qualche smorfia forse per farci spaventare e capire che siamo vivi, ma neanche una parola.
Non so come ci riesca. Quando ero piccolo e mi arrabbiavo con qualcuno giuravo a me stesso che non gli avrei più rivolto la parola ma il giorno dopo eravamo di nuovo come se niente fosse. Io avrei già aperto bocca da un pezzo. Inoltre non rispondeva alle domande.
''Vuoi dell'acqua.?'' ''Vuoi qualcosa da mangiare.?'' VUOI VIVERE.!?!
A volte mi chiedo se respira. Forse è un alieno.
Erano le 9:00 passate. Dopo il lavoro sono stato tutta la giornata sul divano. Sapete quando uno si prepara per il ritorno si riposa anche ogni tanto. SONO UN ESSERE UMANO ANCHE IO. Certo che in televisione stanno programmi senza senso.
Sentii dei passi proveniente dalle scale. Ma c'era una musichetta stile squalo in TV e quando c'è una musichetta del genere non puoi distogliere lo guardo. Mentre il programma andava avanti vi fu una scena al buio e lo schermo era nero e il ''sedere'' della vostra adorata Lola era in bella vista.
Mi girai. Sono un uomo dopo tutto. Piegata, in modo scandaloso, a controllare la sua borsa sulla sedia.
Feci un po di tosse forse si sarebbe accorta che esisto e che sotto non porto gli assorbenti. Si alzo di scatto.
Sapeva che ero un uomo. Punto per Ji Yong.
Si girò e fece un sorriso come per dire ''Non hai visto niente.''. Nel senso di minaccia.
Non parlava. Ma chissenefrega. Aveva un fisico da sballo. E brava la ballerina.
Mi alzai e la seguii in cucina.
''Allora sexy lady dimmi che farai stasera.?''
E lei iniziò a canticchiare in qualche lingua straniera qualcosa di incomprensibile.
''Cosa.?'' ma aspettate. ''HAI PARLATO.!''
''Si ma dubito che tu abbia capito qualcosa di quello che io abbia detto quindi..''
''Si ma ora ho capito.''
''Che c'è è la prima volta che capisci qualcosa quando qualcuno ti parla.? Bravo il piccolino.'' disse con una voce da ritardata, sapete quella che fate voi donne quando parlate a un cane,pizzicandomi la guancia. Allontanai il viso dalla mano e sorrisi.
''Simpatica.''
''Io vado non mi aspettare. Ciao Baby.''
L'accompagnai a chiudere la porta. Rimasi li per qualche secondo ad ascoltare il rumore dei suoi passi ma arrivarono altri tipi di rumori.
 
Lola POV.
Certo. La serata non era iniziata manco e questa voleva già prendere botte.
''Tu devi essere quella che vive con G-Dragon.?''
''Punto uno mi chiamo Lola e non ''quella che vive con G-Dragon.
  Secondo punto si chiama Ji Yong e non G-Dragon. Penso che dovresti saperlo meglio di me. Dissi con un sorriso.
''Si, certo, lo so.E' l'abitudine.''
''E levatela baby.''
''Perchè dovrei al mio piccolo non da fastidio.''
''Certo perchè forse il tuo piccolo non sa neanche lui la differenza che corre tra G-Dragon e Ji yong. Ma tu si vero.? Alla fine quello che ti interessa sono i soldi e fortunatamente non mancano a nessuno di tutte e due. Vero.?''
''Sei perspicace. Ma una donna deve pensare a se stessa prima di chiunque. E si sa che una donna ha bisogno di soldi.''
''Certo e secondo te una che apre le gambe a tutte per i soldi io la chiamo donna.? Non so se ridere o piangere. Cerca sul vocabolario i sinonimi di donna forse troverai dignità, amore, rispetto e non tro*a, baldra*ca e soldi. Poi se hai preso esempio da tua madre non lo so. Ma in quel caso scusa non è colpa tua.''
''Potrei sentirmi offesa ma mi basterà dire a Ji di farti licenziare e la tua faccia da culo non sarà neanche più nella mia vita. E poi detto da te è un complimento vero.? ''
Non ebbi il tempo di rispondere che un applauso inizio a rimbombare dalle scale.
''Brava. Brava.''
 
Ji Yong POV.
''Davvero. Certo. Sali che ne parliamo. Vediamo chi licenziamo stasera.''
'' Io vado.'' disse Lola evaporando.
E quella...non so neanche più come chiamarla. Pronunciare il suo nome senza qualche parola di rafforzo o 'cattiveria' era impossibile. Quindi dopo quel giorno non la nominai neanche più.
Salì le scale con la testa china ed entrò in casa.
Aprì bocca ma di sentire la sua voce non mi andava ''Nononono..non mi devi spiega proprio niente. Ho capito tutto. Vuoi soldi.? Non problem'' presi dei soldi e glieli lanciai in faccia.
''Ma sei pazzo.'' provò a tirarmi uno schiaffo. La fermai.
''Non pensare nemmeno di toccarmi. Ti reputi ancora donna.? Sei ridicola. Prendili sti soldi. Vattene. Fatti una vita. Lavorate qualcun'altro. Tanto basta indossare qualche vestitino corto. Stretto che un altro po manco respiri. Stirarsi i capelli che un altro po pigliano fuoco. Mettere il seno, decisamente rifatto, in mostra. E il gioco è fatto. Peccato che il cervello non lo usi molto.
Aspè com'era quella battuta.? Ah si.. la sai qual è l'una tua parte vergine.? Il cervello li non c'è mai entrato un caz*o.! Ma come si dice non sputare nel piatto in cui a mangiato. Ma io non ci sputo. Ce vomito. Quindi è meglio che te ne vai.''
Non aggiunse nient'altro se ne andò, lasciando quel silenzio cadermi addosso. Non era la prima volta che una mi prendeva in giro.
Ma le prime volte ci passavi sopra ma dopo un po ti stanchi di essere apprezzato solo per quello che hai. E se non avessi nulla.? Nessuno mi amerebbe. Sarei solo.?
Abbiamo paura di tante cose noi uomini. Della morte. Del dolore. Dell'altezza. Ma la solitudine. La solitudine è la paura peggiore. E se è interiore è impossibile da superare.

Lola POV.
Ero sulla strada per andare alla festa. Ogni volta che riuscivo a divertirmi succedeva qualcosa.
Ma io ero stanca. Stanca di tutto questo dolore, tutte queste preoccupazioni. Vorrei per una volta vivere i miei 20 anni, lasciarmi il passato alle spalle e ricominciare da capo.
Mentre camminavo osservavo il movimento dei miei passi e rivedevo nelle pozzanghere il viso di Ji Yong che sorrideva. Quando parlava delle sue fans o con loro i suoi occhi brillavano e il suo sorriso è cosi puro e bello. E quella stronza, non si meritava quel sorriso, ma soprattutto le sue lacrime. Ora la faccia sorridente di Ji Yong riempiva quelle pozzanghere con le sue lacrime. Non riuscivo a togliermi quell’immagine dalla testa. Ero arrivata alla porta. La signorina stava per togliermi la giacca. Ma la fermai.
Quando fui ferita io, ero sola. Mi sentivo sola. Ora avevo la possibilità di salvare una persona dal dolore…… dalla solitudine e anche se non avrei dovuto, anche se ne avrei sofferto, avrei evitato a Ji tutto quel dolore. E vi assicuro non auguro a nessuno, neanche al mio peggior nemico, di sentirsi soli. Mai abbastanza. Sbagliati.

E da quel giorno promisi a me stessa che nonostante tutto non lo avrei mai lasciato. E vi giuro io ci ho provato.

Hey.
Qualcuno che fa la stessa promessa per me.? :(
Comunque. Vi giuro. Anche se la sto scrivendo io e non so come fare ad andare avanti non vedo loro di andare avanti HAHAHAHAHAHHA
Sapete quando scrivo mi immagino le scene, tipo un film, e a volte mi è difficile scrivere le scene. Ma siccome sogno di diventare regista mi devo impegnare. Voglio vedere una mia opere al cinema. E' il mio sogno da sempre. Insime al ballo. 
Pregate per me e io pregherò per tutti i vostri sogni e se posso vi aiuterò a realizzarli. Quali sono i vostri sogni.? *-*
Oggi ho una vena romantica :')
Vi lovvo.

By fefè.
 

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Capitolo 8
*** ''Fuori carri carnevali dentro carri armati.'' ***


''Fuori carri carnevali dentro carri armati.''

Lola POV.
Inizia a camminare verso casa. Il passo si faceva sempre più veloce. In quel vento che mi sfiorava la pelle rivivevo tutto. Tutto quel dolore che mi aveva distrutto e resa marcia dentro. Non volevo... davvero... non volevo un'altra persona da odiare.
Ho odiato Ji dal primo momento sapete perchè.? Perchè era come me. Se odio me stessa come posso amare lui.? Eppure... non sono mai riuscita a chiedere aiuto o almeno nessuno ha mai capito del mio bisogno di essere salvata. Ma io.. io potevo salvarlo. Io ci sarei stata, se avrebbe pianto avrei asciugato le sue lacrime. Le avrei cancellate.
Non sono mai riuscita a salvare me stessa perchè non ne sentivo la necessità, anche se ero sola mi ostinavo a non ammetterlo. Avevo problemi ma non volevo ammetterlo.
L'orgoglio ci rovina, la debolezza ci manovra.
E anche Ji avrebbe fatto cosi. Si sarebbe distrutto dentro pur di non fare vedere il suo dolore e la sua debolezza.
Ma io potevo leggerla, e l'avrei affrontata con lui.
Avevo il respiro affannato, ma non mi sentivo stanca. Mi tolsi i tacchi, aprii la porta e gettai tutto a terra insieme al resto.
Fogli sparsi per la casa. Vetri rotti. Oggetti buttati qui e lì. E la doccia che continuava a correre. La musica a palla.
Salii le scale. Mi ritrovai davanti a quella porta. Non sapevo perchè ma ero bloccata. La mia mano tremava.
L'avvicinai alla porta, spingendo dolcemente.
Era lì accasciato a terra sotto la doccia con le gocce d'acqua che camuffavano le sue lacrime.
Una lacrima solcò il mio viso. Passo dopo passo delle lacrime scendevano sul mio viso.
Aveva smesso di piangere e mi stava guardando. Ero arrivata sotto il getto d'acqua. Mi accasciai di fronte a lui. E lo abbracciai.
Iniziò a piangere di nuovo stringendomi a sè.
Avrei voluto che in quell'abbraccio tutto il dolore che provava si trasferisse dal suo al mio cuore che ora erano abbracciati.
Io avevo già affrontato tutto quello. Sarebbe stato facile per me.
Rimanemmo li per un po’.
Una volta sciolto l'abbraccio ci guardammo e iniziammo a ridere. Non so perchè. Ma mi faceva piacere rivedere il suo sorriso.
Ci asciugammo e ci cambiammo.
Lui rimase in salotto. Gli preparai qualcosa di caldo.
Ma lui continuava a fissare la televisione, senza fare o dire nulla. Lo lasciai li a riflettere. Era inutile ora parlargli, la ferita era fresca e inoltre sarà molto confuso anche lui.
Più lo guardavo e più mi accorgevo della sostanziale differenza che era nata tra lui stesso e il suo personaggio, la sua maschera. Tutti indossiamo una maschera, per difenderci, ma nessuno gli dava un nome, nessuno li sdoppiava in un modo cosi evidente.
Mentre pensavo a questo mi distesi sul tetto di casa per osservare le stelle. Per un minuto immaginai di tornare indietro, immaginavo le sue braccia che mi abbracciavano e le sue labbra che mi sussurravano nell'orecchio dopo aver fumato.
''A cosa pensi.?''
''A niente''
''Sicura.?''
''No. Non sono mai sicura.''
'' Invece sembri cosi sicura di te stessa.''
'' Anche tu sembri senza cuore, ma non lo sei.''
''Già... raccontami di te, infondo da quando siamo qui non mi hai detto nulla di te.''
''Perchè non c'è niente da sapere. Si chiama passato perchè è passato.''
''Certo ma non si può mica parlare del futuro.''
''Discutiamo del presente.''
''Per poi finire a litigare.''
''Allora sta zitto.''
''Antipatica.''
 
Ji Yong POV.
Inutile dirvi che era la prima volta che qualcuno mi vedeva piangere in quel modo.
Sentivo che lei riusciva a capirmi, ma nonostante ciò mi sentivo solo, e sentivo anche la sua solitudine gravare sulle mie spalle.
Il suo volto era illuminato dalla luce delle stelle, e la sua pelle sembrava cosi chiara. Sembrava figlia della luna.
Pelle chiara in contrasto con le labbra rosse. Bianca come il latte e Rossa come il sangue. Che strano.
Inizia ad avvicinarmi. Non me ne accorsi. Io non volevo. Avrei soltanto voluto osservarla da lontano. Quella sua purezza nascosta era cosi bella. E mi chiedevo perchè la soffocasse in quell'acidità e in quella finta forza.
Una volta eliminata la distanza fra noi due non pensai più a nulla.
Ma.. lei mi fermò sorrise e disse '' Non cercare un rimpiazzo. Lei ti ha usato e stare con me non renderà la verità più dolce.''
''E COSA DOVREI FARE.?!'' Non so perchè urlai, so solo che lei porto le mani al viso.
Poi le allontanò lentamente e velocemente si alzò aggiustandosi i vestiti.
Tossì e poi disse ''Ubriacati, di solito non fai cosi no.?'' disse ridendo.
''Già forse potrebbe funzionare. Comunque non dovevi andare ad una festa.? perchè sei qui.? Andiamo ti accompagno.''
''No.. ti drogheresti e io non voglio..''
''Non preoccuparti. Andrà tutto bene.''
 
Lola POV.
Andra tutto bene. Già. Lo so.
Erano queste le parole che correvano nella mia testa quando me lo ritrovai sballato alla festa a baciarsi tre ragazze contemporaneamente.
Sembrava una centrifuga.
Cercava in tutti i modi di scappare da quella amara verità senza rendersi conto che cosi la rendeva solo più vera.
Ero stanca di vedere quelle tre stronze come la sua ex lavorarselo cosi andai a prendere qualcosa da bere.
''Cosa ci fa una ragazza cosi carina da sola.?''
''Ci sei tu no.?''
''TOP non ti abbandona lo sai'' disse stringendomi la testa al petto
'' Si ma ora non ci allarghiamo.''
''Scusa. Io ora vado. Cerca di portare Ji a casa sano e salvo.''
''Ci proverò'' in paranoia per ogni sorriso falso che do.
Avevo parlato quanto con TOP.? 20 secondi.? O poco più.?
Bhe in 20 secondo Ji fù in grado di ''scomodare'' la ragazzi di qualche boss ubriaco e organizzare una bella rissa.
Ovviamente le persone intelligenti alimentarono la situazione.
Posai il bicchiere sul bancone e sbuffando mi diressi verso di loro.
''ORA BASTA.'' urla. Ero anche io ubriaca ma almeno capivo più di loro, e il dolore fisico si sentiva. Fortunatamente lo fermarono.
Perchè bhe prendere a pugni una ragazza è sbagliato. Si avete capito bene. Il boss ubriaco com'era invece di colpire Gi aveva colpito me.
Ripresi i tacchi la mia e la giacca di Ji che appeso a me ritornò a casa.
Lo appoggiai sul divano e andai a preparare un po di caffè.
Ma ormai si era addormentato. Con fatica. MOOOOLTA fatica lo portai sopra.
Ogni tanto buttava parole. Nel senso che parlava cioè.. delirava. Non so.
Lo appoggia sul letto. Era cosi... cosi... b...bello.? Mentre dormiva... anche.
Mi appoggiai anche io sul letto. Poi il sonno colpì anche a me. E anche il freddo. Mi strinsi a lui. E poi ricordo solo che il suo profumo era ovunque.

Hey.
Scusate gli errori. 
Ora vi lascio. Devo fare il riassunto di 12 storia e alcune durano 12,13 pagine. I professori fanno tutti i saputelli e poi non sanno perchè si dicono vacanze D:
Quindi Addio. Spero che domani sarò ancora viva.
L'ove iu. E ricordate che senza l'ove non ci sta la frittatin *-* Come sono simpy D:

By fefè.

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Capitolo 9
*** ''We can't stop. We won't stop.'' ***


''We can't stop. We won't stop.''

Ji Yong POV.
Erano le 7:30 e sentivo che stavo per esplodere.
Mi alzai di scatto e con un solo passo mi ritrovai piegato sulla tazza del cesso a vomitare anche l'anima.
Rimasi cosi per alcuni minuti. Sentivo che stavo per morire o vomitare i polmoni. Una volta finito presi un po’ di carta igienica e mi appoggiai al muro. Continuavo a tossire, e cercavo con tutto il cuore, di ricordare cosa era successo la sera precedente.
Mi alzai e mi sciacquai la faccia.
Presi un asciugamano e mi tamponai il viso. Contemporaneamente mi avviai verso la mia camera.
Entrai e mi tolsi la maglia. Sentivo il fresco sulla pelle e i brividi che salivano su tutta la schiena.
Era come bere qualcosa di caldo dopo aver mangiato un gelato freddo. O il contrario.
Portai le mani trai i capelli. Mi guardai allo specchio. Tutti quei tatuaggi. Mi chiedevo chi davvero io fossi.
Mi girai e osservai le pieghe del letto.
Pensai che forse avevo portato qualche ragazza a casa ma poi mi ricordai delle parole di Lola.
Non mi avrebbe permesso di portarmi una di quelle fino alla mia camera.
Spostai le lenzuola scoprendo il viso alla donna e mi ritrovai quelle labbra e quella pelle chiara a pochi centimetri da me.
L'unica cosa che rovinava la sua bellezza era... l'occhio nero. OCCHIO NERO.!
Cristo. Aveva l'occhio nero.
Forse avevamo litigato e .... le ho tirato un. No non ci voglio credere.
Ero agitatissimo e preoccupatissimo. Il sol pensiero di averla sfiorata mi mandava il tilt. Non riuscivo a credere che le avessi fatto del male. Volevo piangere con tutto il cuore. Portai la schiena al muro. Scivolai fino a toccare il terreno. I miei occhi erano fissi su di lei. Sulla sua sagoma.
Rimasi li per due ore,in quelle condizioni.
L’unica cosa a cui riuscivo a pensare era lei. Lola.
Lei era l’unica che in un solo sorriso ha scolpito nella mente un pensiero deciso. L’unica che era riuscita a capirmi.
Anche lei era come me. La paura di una nuova delusione la portava a non affezionarsi alle persone.
Sapevo come ci si sentiva. Pensavo di conoscerla. Quando la guardavo, pensavo davvero di sapere chi fosse.
Ma non sapevo nulla di lei. Non sapevo chi in realtà lei fosse.
Però sentivo che come me era debole e che stavo per piangere. Di nuovo.
Lei iniziò lentamente ad aprire gli occhi.
Corsi verso di le '' Hei hei.. non ti sforzare. Qui ci sono le medicine per il mal di testa e il ghiaccio.. bhe per l'occhio.''
''Hmm.. grazie.''
''Senti.. ma.. l'occhio..come''
''Ah.. no. Non l'hai fatto tu.''
''Menomale.. ma allora.. CHI TI HA FATTO QUESTO.?''
''Ti eri ubriacato.. come sempre.. hai iniziato a fare lo stupido con una ragazza.. e il fidanzato non era tanto d'accordo. Io ho cercato di separarvi e il ragazzo ubriaco com'era non è riuscito a distinguere me da te.''
''Non dovevi. Quel pugno mi avrebbe fatto bene.'' mi tirò uno schiaffo. ''Ma che fai.?!''
''Ho preso un pugno per te sopporta.!''
''Potevi anche non prenderlo se poi mi dovevi dare uno schiaffo.''
''Zitto. Ho un mal di testa ricordi. Comunque tu stai bene.?''
''Nelle tue condizioni non dovresti preoccuparti di me.''
''Ah ma io ci sono abituata. A tutto questo.''
''In che senso.?'' non mi rispose si alzò e andò nella sua camera. Io scesi giù e poi andai a lavoro.
Lei ovviamente non venì e TOP sembrava abbastanza, forse anche troppo, preoccupato. Come me del resto.
Odiavo lavorare, in questo periodo. Non fraintendete amo il mio lavoro. Ma ho già troppi problemi per la testa. Come sempre cercavo di trasmettere tute queste sensazioni nelle mie canzoni. E ogni tanto qualche verso buono usciva. Li univo e una canzone era fatta. Ma ora avevo l'immagine di Lola che prendeva un pugno per difendermi.
Fino alla sera fu quella l'unica scena che passava e ripassava nella mia mente.
Tornai a casa e lei era sotto la doccia. Temevo che fosse stata tutta la giornata lì dentro.
Ma non potevo certo entrare li. Se fosse stata nuda.. non so se... comunque mi distesi sul divano cercando di prendere sonno.
 
Sapete quando vi addormentate, vi svegliate e non vi accorgete neanche di aver dormito.? Era un momento come quelli per me.
Mi svegliai e mi ritrovai quella.. come si chiama... Ah si Lola mezza nuda davanti.
Capelli bagnati, pelle chiara, asciugamano facile da eliminate ma soprattutto senza reggiseno da dover slacciare.
Mi alzai dal divano feci un passo e mi ritrovai a pochi centimetri dal suo collo. Spostai i capelli più in là e iniziai a baciarle lentamente la morbida pelle.
Cercò di fermarmi ma non riuscivo neanche io a fermare me stesso.
Alla fine acconsentimmo entrambi.
Non so perchè lo feci. Non so perchè lo facemmo.
Volevo solo sperare che non fosse stato il senso di colpa a spingermi a quello.

Hey.
Questo capitolo a me..A ME...sembra più corto.
Però mi piace*-*
Anche il continuo pieno di soppese mlmlmlml.
Comuuuuuunque volevo chiedervi: MA QUANTI ANNI AVETE.? Io 15 :33
Mi sento piccola:'( Inoltre odio tutti quelli che hanno la mia età. Quindi se avete 15 anni mi dispiacea :'(
Non è vero io vi lovvo. 
Continuate a seguirmi oc.? oc. 

By fèfè.
 

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Capitolo 10
*** ''Take take take it all but you never give'' ***


''Take take take it all but you never give''

Lola POV.
Ero pienamente cosciente di quello che era accaduto la notte precedente.
Speravo solo che anche questa volte Ji non ricordasse nulla. Se tra noi fosse nato qualcosa so che solo io ne avrei sofferto e mantenere la mia promessa sarebbe stato ancora più difficile.
Come sempre volevo eliminare i brutti pensieri dalla testa cosi accesi una sigaretta e osservavo Ji mentre dormiva. Sembrava cosi diverso, sembrava... in pace.
Mentre lo osservavo pensavo, immaginavo, che forse in un altro mondo, in un'altra vita, noi fossimo fatti l'uno per l'altro e che avrebbe potuto funzionare.
Forse avrebbe potuto funzionare anche in questa vita, se gli avessi dato una speranza.
Pensai che se questa volta avesse ricordato qualcosa ne avremmo discusso insieme.
Quello che era sicuro è che io non sarò la sua ruota di scorta o la sua scopamica.
Mi alzai e indossai una sua felpa, tanto mi arrivavano ai piedi quasi.
Quanto era alto.? Tutte le sue felpe emanavano quel profumo, che da quella sera, mi perseguitava. Lo sentivo ovunque.
Questa sensazione. La odiavo. In tutta la mia vita, quando sentivo, di essere legata a qualcuno, succedeva sempre qualcosa di male che io avrei potuto facilmente evitare senza seguire il mio istinto.
Aprii la finestra facendo entrare il freddo in casa in questo modo avrei smesso di pensare a lui e iniziato a pensare a come facesse freddo qui. Ovunque. Quando non ti senti a casa.
Avrei tanto voluto tornare a casa. Ma non ho una casa.
Inserì il disco di Adele. Il primo che mi trovai per le mani. Feci partire la canzone '' Someone like you.''
Insomma la mattina mi piacevano le canzoni depresse.
Mi accomodai su di una sedia facendo dondolare le mie gambe avanti e indietro. Tanto non toccavano neanche terra.
La porta si aprì. Mi girai per non guardarlo. Ma in cuor mio sapevo che avremmo dovuto affrontare la situazione.
Lui indossava solo un pantalone e lasciava i suoi....tatuaggi in bella vista.
''Ehy, giorno'' disse lui tutto sorridente.
Io però non riuscivo, a sorridere.
''Qualcosa non va.?''
''Non dovremmo parlarne...''
''Che c'è da dire è.. solo successo no.?''
''In che senso è ''solo successo''.? ''
''Bhe eravamo in un momento di debolezza entrambi ed è capitato ...tutto qui. Non vuol dire nulla giusto.''
Il mio cuore fece due passi indietro. Ecco. Vedete.? Ogni volta che volevo, volevo.. fidarmi dei miei sentimenti succedeva questo.
Ci avevo messo cosi tanto tempo a riparare il mio cuore e ci è voluto meno di un minuto per romperlo.
Ma come ho già detto ero abituata.
''Ha.. HAHAHAHAH Si ..sisi. Bhe allora speriamo solo che non si ripeti più.''
''Speriamo'' disse girandosi e sorridendo come non mai. E mi dispiace dirlo ma era un  vero sorriso.
Non sapevo come interpretarlo non sapevo se era ingenuità o semplicemente menefreghismo. Ma non credo che lui fossi tanto ingenuo.
Quello che sapevo ora è che odiavo il suo profumo. Odiavo i baci che mi aveva dato. Odiavo tutte le parti che aveva toccato di me. Odiavo il mio cuore. Odiavo i suoi sussurri. Odiavo lui. Mi tolsi la sua felpa gettandogliela addosso.
Salii le scale e mi diressi in bagno aprii la doccia e mi ci infilai dentro, non mi interessava di nulla. Volevo urlare ma non potevo.
Avrei tanto voluto strappargli il cuore e prenderlo a calci. Non voleva essere usato per quello che aveva, ma , non si faceva problemi ad usare le altre persone.
Essere stati feriti non è una giustifica o un permesso per ferire gli altri.
Portai le mani al viso gettando i capelli dietro. Mi appoggiai al muro e vi scivolai lungo.
Mi mancava la forza di tenermi in piedi. Ricordavo tutti i lividi, ricordavo il mio corpo qualche anno fa. Tutto tornò alla mente.
Sapevo che quella promessa mi avrebbe portato a questo, sapevo che avrei solo dovuto mantenere quella maschera e andare avanti.
Sentii la porta aprirsi. Era li fermo a guardarmi.
Si appoggiò alla porta che aveva chiuso alle sue spalle e.. sorrideva.
Certo per lui era divertente vedermi cosi.
Mi girai, e mi alzai. Spensi la doccia e presi un asciugamano per coprirmi.
''Mi dispiace non so che..''
''Non devi giustificarti. Chi non riceve amore non sa come darlo no.? Alla fine nessuno ha mai amato Ji Yong. Vero.? E sai perchè.? Perchè tratti tutti come hai trattato me. Quando qualcuno prova ad avvicinarsi al vero te, tu... tu lo ferisci lo allontani. E fai avanti G-Dragon. Cosi tutti riescono a vedere solo G-Dragon colui che vale solo per i gioielli e che porta al collo. Ma sai che ti dico che tu non vali nulla. Ne come G-Dragon ne come Ji Yong.''
Mi afferrò per un braccio e mi costrinse con l'altra mano a guardarlo.
''Che c'è la verità fa male.?'' dissi liberandomi dalla sua presa e uscendo dalla stanza.
Non so neanche io perché dissi quelle parole. Come già detto essere feriti non è una scusa per ferire gli altri. Ma cristo doveva aprire gli occhi.!
Non poteva continuare a trattare noi ragazze come bambole. Ha 24 anni dovrebbe iniziare a prendersi le sue responsabilità.
Forse detto da me è un diverso, visto che sono cresciuta troppo in fretta. Ma infondo noi ragazze siamo cosi. Cerchiamo sempre di dimostrarci più grandi, vogliamo a tutti i costi sembrare adulte e indipendenti, ma senza qualcuno, senza i nostri genitori, parenti, da soli… non siamo mai stati capiti di fare nulla. Poi diventiamo adulti, come abbiamo sempre voluto, ma a quel punto, vorremmo tanto…tanto tornare ad essere piccoli. Spensierati, ingenui. In quel mondo dove tutto ti viene giustificato per via dell’età. Dove i tuoi genitori ti difendono dalle brutte cose.
Quando si è grandi in un certo senso si è soli. E non si sa perché ma pochi di noi, riescono a sopravvivere alla solitudine.

Ji Yong POV.
Rimasi li fermo. Guardavo fisso un punto indeterminato della stanza. Cercavo di riassumere tutte le sue parole. Per un breve momento credevo che fosse pazza. Perché è vero. Si tutto quello che aveva detto era vero.
Per paura di stare male allontanavo tutti dal vero me. Ma era proprio per questo che ho creato G-Dragon. Non tutti meritano di conoscere il vero me… il problema è che non so distinguere chi merita da chi non merita. La soluzione sarebbe solo quella. Anzi la soluzione per tutti sarebbe essere semplicemente se stessi.
Tutti noi feriamo gli altri, soprattutto chi ci ama, solo per non soffrire. Quindi se solo accettassimo noi stessi con tutte le nostre debolezze e i nostri difetti riusciremmo a diventare più forte e molto probabilmente non necessiteremmo  di una maschera.
Dopo qualche minuti di riflessione uscii dalla stanza. Lei era seduta in cucina a giocare con una tazza.
Forse quelle parole avevano turbato anche lei. Quando dissi quelle parole in cucina non avevo pensato minimamente ai suoi di sentimenti, ma forse neanche ai miei.
Ma ad una cosa avevo pensato io… io non la meritavo. Lei non era come tutte quelle pu*tane dei locali. Lei valeva molto di più.
E poi come avevo detto all’inizio volevo scoprire lei chi fosse. Volevo renderla debole. Sembrerà meschino da parte mia, forse anche cattivo, ma amavo questo gioco.
Anche se col tempo scoprii che per lei non era un gioco.

Hey.
Questo è più lungo u.u ( Veramente era corto e ho aggiunto qualcosa mlmlml- Sono un genio del male)
Volevo pubblicarlo prima ma ieri sera sono uscita con mio fratello e mi sono ritirata tardi e ho dormito fino ad... ora.
Quindi scusate. Spero che il capitolo vi piaccia. Anche perchè la storia si sta facendo complessa e anche io mi ritrovo con 2134234235425245 idee in testa tutti intrecci frat cos cos. Comunque la storia va avanti. E questo è l'importante e sto già pensando alla conclusione che però arrivera tra taaanti e taaaanti capitoli *-*
Vi lovvo.

By fefè

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Capitolo 11
*** ''I want to play a game with you ... Live or die the choice is yours.'' ***


''I want to play a game with you ... Live or die the choice is yours.''

Lola POV.
Da quella giornata passarono mesi.
L'estate stava arrivando la sentivo. Ma non la vivevo.
Ogni tanto per le strade osservavo i fiori che sbocciavano. Mi ricordavo quando ero piccola e vivevo ancora lontana da questa terra e nonna mi parlava tanto di come lei e nonno si fossero incontrati sotto un albero di ciliegio.
Lei distratta com'era non  si era accorta di essere finita nella pista di un'altra persona. Per il nonno fu subito una persona buffa ma riusciva a vedere nei suoi occhi l'innocenza da cui la nonna stessa cercava di scappare con i suoi capelli tinti e i graffi sulla pelle.
Anche se gli anni passano le paure non cambiano.
Ma molto spesso gli adulti si dimenticano di essere stati giovani e non riescono a capire le esigenze o la voglia di essere aiutati dei figli.
E forse è per questo che cresciamo con il caos dentro. Per questo diamo retta a degli sconosciuti. Per questo quando qualcuno ci dice qualche parolina dolce gli crediamo.
E io purtroppo non ero cambiata. Anche da piccola la prima volta che venni qui mi fermai ad osservare la maestosità di questo albero.
Sembrava cosi forte, cosi potente. I suoi rami arrivavano al cielo quasi a voler sfidare dio. Ma le sue radici, le sue radici sfidavano l'inferno. Non aveva paura di sfidare gli dei.
Eppure per questo veniva punito. Ogni anno, nonostante la sua forza perdeva tutto ed era costretto di nuovo a ricominciare da capo.
Come me. Ogni volta che riesco a ricominciare da capo faccio lo stesso errore e sfido qualcuno a farmi innamorare.
Certo quello che provavo per Ji non era amore, ma allora perchè ogni suo gesto era diverso per me.? Perchè riuscivo a vedere lui diverso e non me stessa.?
Non capivo che effetto mi facesse quel ragazzo e la cosa mi spaventava ma non riuscivo a fare a meno di quella sensazione. Spesso in durante quei giorni avevo pensato di andare via, ma non ci riuscivo. Rimanevo sempre li a guardare il suo sorriso da lontano. Ad invidiare chi poteva abbracciarlo quanto gli pareva. Ci sono momenti in cui voglio autoconvincermi di amarlo. Poi pero , di fronte ai suoi modi spesso superficiali di comportarsi, ecco che mi assillano i dubbi. Forse non è la persona giusta per me. Ma chi lo è.
Come si fa a capire veramente se vale la pena investire i propri sentimenti in una relazione? Come posso sapere che quella persona non mi farà del male. Come posso sapere che non distruggerà di nuovo tutti i miei sogni.? Come... come posso sapere che non mi farà urlare.? Non so nulla. E' questo il problema. Non ho la forza, non ho il coraggio, non ho più voce per urlare. Non ho più lacrime da versare. Non ho più amore da dare. Ma allora perchè ho promesso di non lasciarlo mai solo.? Perchè faccio promesse che so di non poter mantenere. Sto diventando come loro. Come tutti loro. Sto illudendo me stessa e anche gli altri.
In tutto questo tempo, per quest'anno ho creduto davvero di essere forte. Ho creduto davvero che niente e nessuno mi avrebbe fatto cambiare idea. Ho creduto che tutto fosse tornato come prima. Ma le cose non tornano mai come prima.
Vorrei tanto tornare all'inizio di tutto. Forse se avessi incontrato Ji prima avremmo potuto sostenerci a vicenda o forse ci saremmo distrutti. Ma sicuramente le cose sarebbero state diverse. Non so perchè ma quando pensavo a Ji sembrava tutto diverso anche le cose brutte.
Ma le cose non sono andate cosi. Nulla è mai stato come ho creduto. Per anni ho vissuto nell'illusione di un mondo perfetto. Di un mondo in equilibrio. E ora che avevo aperto gli occhi dovevo farmene una ragione e andare avanti come se nulla fosse.
Avrei soffocato i miei sentimenti ancora indeterminati, prima che diventassero qualcosa di troppo grande da poter nascondere e avrei vissuta la mia vita nell'ombra. Forse non avrei mai cercato l'amore e forse sarei morta per nulla. Ma era quello il mio destino. Purtroppo detto da una ragazza giovane come me sembra esagerato, ma come ho già detto io sono cresciuta in fretta anche troppo, e ora ero troppo stanca per lottare per qualcosa o per qualcuno. Tutti questi miei pensieri qui elencanti sembrano cosi confusi, ma il significato è uno solo ed è chiarissimo. Non voglio amare, non voglio lottare, non voglio soffrire.
Per questo ho fatto finta di essere andata avanti anche con J..G-Dragon che non ha dovuto fare nemmeno finta, lui è tornato il solito ipocrita superficiale di sempre, porta ragazze a casa in continuazione e non si interessa se i paparazzi lo vedono. Ogni tanto penso anche a le sue fans. Come si sentiranno a vedere il loro amato Ji Yong ridotto cosi dalla fama e dal potere. Perchè sono sicura che prima non era cosi. Guardate le canzoni del debutto. Quando ancora non si tingeva i capelli e non aveva tanti tatuaggi. Quando dei soldi non gli importava. Poi è arrivata la fama, i soldi, il potere. E si sa che l'uomo è facile da comprare è facile da manovrare e cambiare. Almeno con le armi giuste. Ed ora eccolo qui, manovrato da una forza a noi superiore, che pensa solo a vantarsi di quanti soldi fa, di quanti soldi spende e delle maglie e anelli che indossa. No... non è lo stesso, e anche se non lo seguo dal principio mi fa male ammetterlo e farà male molto di più alle VIP non credete.?
Tutti noi abbiamo provato a discuterne con lui. TOP in particolar modo.
Io e lui ci siamo trovati spesso nel parlare di Ji e con lui mi trovavo bene. Capivo perchè si trovavano tutti bene con lui. Forse se al posto di Ji ci fosse stato lui tutte quelle notti non sarebbero state sprecate. Eppure non riuscivo ancora a vederlo in quel modo e non so cosa mi fermasse o chi, per dirla meglio.
Perchè si... nonostante tutte queste belle parole ci ricascai.
 
G-Dragon POV.
Non posso dire che sia stata solo la gelosia a spingermi a questo.
Forse mi ero solo stancato di tutte quelle ''femmine'' e volevo una donna. Anche se proprio donna non era.
Indossava la maschera da donna fiera e forte ma sotto sotto era solo una piccola e indifesa bambina e giocare con lei sarebbe stato facile.
Forse sapendo cosa si prova ad essere usati non dovrei farlo, ma come sempre non riuscivo a contrallare me stesso, come se fossi davvero due persone diverse, e per questo l'unica che ne soffrì fu lei e solo dopo io. Come si dice ti accorgi di quello che hai solo dopo averlo perso.
Ora mi trovo qui a stare con lei. Non so perchè a quelle parole ''Vuoi stare con me.?'' lei disse si.
So solo che l'ho fatta soffrire e soffrendo è cresciuta e tutta quella situazione mi si è rivoltata contro.
Infatti se prima ero convinto di essere solo, non lo ero ma ora non c'era bisogno di convincermi ero solo. In quel corpo, in quella stanza, in quella casa, in quel mondo.

Hey.
Volevo ringraziare tutti per le recensioni. Tipo ieri mi sveglio controllo e da 11 me ne ritrovo 22 *-*
Grazie. Non sapete quanto mi faccia piacere leggere e capire che quello che scrivo vi piace. Anche perchè come tutti gli autori penso che in ogni storia in ogni capitolo metto anche un po di me qualcosa che mi rispecchia. E volevo chiedervi un consiglio 1) Su chi farò la prossima FF *^*
2) Volevo rasarmi i capelli da un lato. Ma ho un naso un pò grande. Non ci ho mai pensato tanto ma non so se starò bene con quel taglio :(( HELP ME.
Comunque vi lovvo. 

By fefè.

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Capitolo 12
*** ''Cause I knew you were trouble when you walked in so shame on me now'' ***


''Cause I knew you were trouble when you walked in so shame on me now''
Lola POV.

Quei giorni credo che dopo tanti anni furono i migliori.
Li ho vissuti senza dubbi, senza ansie e senza paure. Ma forse è stato un grande errore abituarmi a tutto quello. Forse avrei dovuto ogni tanto la sera soffermarmi a fissare il soffitto e pensare che prima o poi sarebbe tutto finito. Che prima o poi avremmo sbagliato. Che prima o poi ci saremmo fatti del male senza neanche accorgercene.
E fu cosi. Inevitabilmente anzi inconsciamente tendiamo a ferire chi ci sta affianco. E la cosa peggiore è che solo uno dei due viene ferito.
Ma quel che non ti uccide ti fortifica o semplicemente ti rende disposto a tutto. Ti rende capace a qualunque cose. Cose a cui prima non avresti neanche pensato.
Erano settimane, forse due, che io e lui, Ji Yong, stavamo ''insieme''.
Lui sembrava cosi strano e i suoi sorrisi sembravano tanto forzati. L'unico momento in cui sembrava lui, sembrava reale, era quando si fumava una sigaretta e sputava quel fumo come se odiasse tutti qui, come per fare un torto a noi. Sembrava odiare tutti. Compresa me. Anche io ero cosi, cioè sono cosi. Non è una cosa personale semplicemente mi stanno tutti sulle palle. Scusate la volgarità, se poi cosi si può chiamare. Oggigiorno i ragazzi per scappare dalla loro innocenza e credersi grandi utilizzano linguaggi anche peggiori aumentando l'innocenza in loro.
Ma il punto non era questo. Il punto è che da quando fingiamo, si fingiamo, che vada tutto bene tra di noi e che ci ''amiamo'' le cose sono peggiorate.
Tutti quei baci e quelle carezze sembrano cosi finte, quasi da farti bruciare la pelle. Ogni volta che le sue labbra si posavano su di me sentivo quel punto bruciare, di solito avrei detto che si trattava di.... passione. Ma ora sentivo tutto tranne che la passione nella nostra coppia. Ogni giorno, ogni mattina mi alzavo con la speranza che qualcosa potesse cambiare ma infondo sapevo che sarebbe stato solo un problema e che quella promessa sarebbe stata soltanto e solo la mia rovina.
Eppure ogni volta che provavo a ritirare quella promessa mi sentivo in colpa come se lo stessi davvero abbandonando. Come se lo stessi davvero lasciando li da solo.
Tutti i miei pensieri furono interrotti dalla voce di TOP:
''Hey miss Pena..''
''Hei..''
''Qualcosa non va.?''
''No, tutto bene. Sto bene.'' credo che tutti sappiano che questa è la bugia più frequente dopo '' Ti amo '' e prima di '' Mi vuoi sposare.?''
''Se lo dici tu. GD ti ha detto della festa.?''
''Festa.? Veramente io non ne sapevo niente.''
''Cosa.? Gli avevo detto da due giorni di avvisarti.... vabbe comunque stasera alle 10:00 alla YG''
''V-va bene...Grazie''  dissi sorridendo.
Ultimamente la mia maschera da fredda e forzuta era caduta e aveva dato spazio in scena per la maschera da triste e solitaria.
Me ne andavo in giro ad ascoltare ‘’Arisa - La notte.’’
Sembravo una morta che cammina. Non avevo neanche voglia di ballare.
Comminavo per le strade di città sbattendo contro le spalle di chiunque, come se nessuno potesse vedermi, come se nessuno si accorgesse di me, come se fossi aria.
Rimanevo li ferma ad ogni passo, a pensare a non so cosa, a non so chi, come a trovare ad una soluzione a tutti i problemi senza un perchè. A riflettere su tutte quelle notti spese a inventare sogni, a pensare a me, a lui. A un noi che non c'è mai stato, ma che pian piano stiamo distruggendo.
Arrivata a casa lui si stava preparando per la festa mentre io..
''Hey... ma perchè sei bagnata.?''
Alzai lo sguardo dal pavimento per incontrare il suo.
''Per caso c'è una festa stasera.?''
Lui sembrò un pò sorpreso, come se io non avessi dovuto sapere.
Poi accenno ad un si.
''Per caso ti vergogni di me.?''
''Ma che dici..''
''Hai ragione...Tu avviati... io ti raggiungo più tardi.''
''Sicura di non voler andare insieme.''
''Certo..'' certo ti vergogni di me e non di tutte quelle pu*tane che ti sei portato a casa. Ti vergogni di me. Me che invece lotta con se stessa con i suoi ricordi con i suoi lividi per non lasciarti solo. Per non farti marcire. Ti vergogni di me l'unica forse che è riuscita ad amarti non per quello che hai ma per quello che vorresti essere ma non sei.
Mentre lui era arrivato alla festa ormai da un pezzo io ero ancora in casa a cercare di nascondere tutte le ferite sotto un sorriso. Sotto il trucco. Sotto un vestito e una bella acconciatura e speravo solo che tutta quella farsa sarebbe durata almeno la sera. Almeno per quella sera.
Arrivai alla festa e la musica si introdusse nei miei pensieri senza però muoverli o cambiarli.
Anzi faceva solo da sottofondo come se stessi cantando i miei pensieri e i miei problemi a me stessa. Per ricordarli.
Giravo per la casa mentre persone di cui non ricordavo neanche il nome mi fermavano per parlare. Ma io cercavo solo lui. Avrei potuto distrarmi. Avrei potuto andarmene. Avrei potuto non vedere ma no. Lui era li. Lui... eri li senza di me. Lui stava bene. Con un'altra. Lui era li con un'altra.
Indietreggiai. Indietreggia. Mi voltai ed iniziai a correre. Una volta fuori ripresi a respirare.
Camminai per la strada fino a casa piangendo. La festa era finita e prima di entrare in casa GD arrivo aprendo la porta.
''Ehy qualcosa non va.? Non ti ho visto alla festa.'' eri troppo impegnato con quella.
Ma no. Non gli dissi nulla. Non avrei permesso di farmi vedere piangere da lui. Non mi sarei fatta tradire di nuovo. Non mi avrebbe più usata da quel giorno.
Ora mi era tutto chiaro. Mi aveva usata fin dal principio. Ma io sapevo che sarebbe stato un problema quindi prenditi gioco di me. Mi aveva portato in posti mai visti cosi da potermi buttare giù e ora mi trovo qui a marcire su pavimento freddo a fumare un'altra sigaretta. Ma lui non mi avrebbe mai vista piangere sapendo che lui stesso era il motivo. Non gli avrei dato più questa soddisfazione.
Una cosa mi era chiara. Una cosa riuscivo a vedere bene. Lui non ha mai amato nessuna. Nè me. Nè lei. Ne nessuno. Neanche se stesso. Anzi odia talmente se stesso da rifugiarsi in un'altra persona.
Ma da oggi in po sarebbe finita. Tutto.
Quella promessa.? Ormai erano solo parole al vento. Non mi importava più di nulla. Ero tornata quella di sempre. Il cuore era di nuovo rotto. Di nuovo congelato.
E questa volta anche lui avrebbe sofferto. Promesso.

Hey,
Come va.? Oggi e l'ultimo giorno dell'anno. 
Tutte le miei amiche dicono '' Fa che l'anno prossimo incontro un ragazzo.' 
Cioè tutte voglio un ragazzo e io la PS3. Ma vabbeh. Comunque vi faccio tanti auguri e spero che il capitolo vi piaccia vado a scrivere il prossimo ok.? Ok.
E comunque la prossima FF o la faccio su TOP o su Kai o su Daehyun. Poi vedo. E per quanto riguarda i capelli non li raso ma li tingo. Poi vedo il colore :')
Vi lovvo.
By fèfè.

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Capitolo 13
*** ''Perchè menti.?'' Non mento ''Allora perchè piangi.?'' Non piango.' ***


''Perchè menti.?'' Non mento ''Allora perchè piangi.?'' Non piango.'

Ji Yong POV.
In questi giorni Lola era strana e non avevo davvero nessuna idea sul perchè si comportasse così con me.
Si perchè era solo con me. Si mi guardava negli occhi era un'occasione speciale altrimenti non mi avrebbe neanche rivolto la parola.
Cercavo di eliminarla dalla mia testa ma avevo solo lei nella mente. Cioè non lei ma il motivo per cui si comportava cosi con me.
Forse voleva scappare ma non sapeva come uscirne. Forse si era pentita di aver perso tutto quel tempo con me. Forse.. ecco si per lei era solo tempo perso.
Ma da che pulpito viene la predica.
Non sapevo neanche io perchè stavo con lei. Non sapevo più nulla. Facevo cose senza pensare, senza neanche capire perchè le facessi e dopo non ne accettavo neanche le conseguenze. Ero diventato un'altra persona e questo preoccupava anche me.
Mentre pensavo davanti agli specchi della sala lei mi si avvicino.
Faceva paura. Aveva quel sorriso cosi genuino e un faccino cosi dolce e no sapevo cosa sarebbe accaduto.
Forse aveva un coltello dietro la schiena. Ero seriamente preoccupato non solo, per il fatto che non aveva un coltello, ma anche per il mio stato mentale attuale.
''Ehy tutto bene.? Sei diventato pallido... Hai paura delle donne.?'' disse sgranando gli occhi.
''Certo, vogliamo anche dire che sono gay o di colore.?''
''Se voglio posso dire anche che sei transgender.''
''Come no.. comunque che volevi.?''
''Ah.. si'' si porta la mano dietro la nuca,per farmi credere di essere in imbarazzo. Forse da quel gesto avrei dovuto capire, avrei dovuto capire fin da subito, che era tutta una farsa.
''Stasera volevo organizzare, sai qualcosa di più intimo. Solo io e te. Ora inizierà il tour e forse non avremo più tempo di stare solo noi due e quindi..''
Accettai. Sembrava una proposta ragionevole e c'era una motivazione dietro.
Forse se ne avessimo discusso. Forse se avessi capito. Se, se e se. Se che mi seguono da una vita. Se che mi uccidono.
''Se solo...'' è la frase che odierò di più ,forse, per il resto della mia vita.
 
Lola POV.
Aveva accettato. Sorridendo mi alzai
''Allora ci vediamo stasera.'' Non so dove riuscii a cacciare la forza per fare un sorriso come quello.
Ora sapevo solo che lui aveva accettato ed era quello che contava.
Durante i giorni persi tutta la forza di guardarlo in faccia. Più lo guardavo e più rivedevo lui attaccato a un'altra e mi faceva male da morire.
Non volevo piangere per questo ho evitato il suo sguardo. Ho fatto finta di non sentire tutte le volte che lui o chiunque mi chiedeva ''Ehi tutto bene.?''
Come se gli importasse.
Se gli importava di me non avrebbe fatto...quel che ha fatto. E poi ha avuto anche la faccia tosta di far finta di nulla. Come se non fosse stato nulla per lui, una cosa di tutti i giorni. Iniziai a pensare davvero che lo facesse tutti i giorni
Io sono quel tipo di persona che se non mi ami più mi lasci. Se non ti trovi mi lasci. Se ami un'altra mi lasci. E se non mi hai mai amata allora quello che ha sbagliato a fare i conti sei tu.
Sapevo solo che stasera gliel'avrei fatta pagare.
Ma come.? Se non mi amava non gli avrei neanche potuto dire che per me era tutto un fot*uto gioco.
Ma in quel caso mi sarei solo abbassata ai suoi livelli. Vendicandomi mi sarei abbassata a lui.
Eppure la vecchia Lola era cosi. Occhio per occhio dente per dente. Sapevo che cosi saremmo diventati tutti ciechi ma non potevo farne a meno.
Mentre pensavo a tutto questo mi ritrovavo ad apparecchiare il tavolo.
Mi ero già preparata.
Un lungo vestito nero. Tacchi rossi come gli orecchini e una lunga treccia di lato.
Le luci erano spente e le candele la facevano da padrone.
Sembrava una cena romantica tra due sposi novelli.
Invece era la presa in giro più grande dopo quella di Cristo. Mentre lo aspettavo fissavo la porta da dove sarebbe entrato.
Immaginavo la scena della festa. Lui e lei. Insieme. Mentre io ero fuori. Ero fuori di me. Per la seconda volta odia lui. Lo odiavo con tutto il cuore.
Ma la cosa che mi stupiva è che non lo odiavo perchè baciava un'altra o perchè mi aveva preso in giro. Lo odiavo perchè lo volevo ancora di più. Più mi faceva del male e più io volevo che fosse solo mio.
Per colpa sua ho rischiato di nuovo tutta me stessa.Ho rischiato di perdermi per la seconda volta nel labirinto dell'amore. Ho rischiato di impazzire.
Una volta ci cascai, ma a quel tempo non sapevo a cosa andavo incontro. Ora lo sapevo, e anche se ero debole, anche se ero fragile non avrei avuto paura. Questa volta non mi sarei lasciata abbattere.
Voi non vi sentite stanche.? Non siete stanche di voler sempre essere amate.? Non siete stanche di vedere queste ragazzine che se non sono fidanzate si reputano brutte senza motivo per vivere.? Abbiamo il sole, il mare, il cielo. Cosi tante cose da amare, da ammirare. Cosi tante cose da vivere e l'unica cosa che noi apprezziamo sono gli uomini.? La razza che più di chiunque ha fatto del male.? A noi. Agli animali. Alla terra. All'aria. All'umanità.
L'uomo ha trovato la soluzione a tutti i suoi problemi con la violenza e la forza.  Ma credo di essere andata fuori corso.
I miei pensieri furono interrotti dal suono fastidiosissimo del campanello.
Iniziai a sorridere. Non sapevo se fosse un sorriso dolce o un sorriso da killer ma poco mi importava. In entrambi i casi lo avrei ucciso. Non in quel senso. Non vi allarmate. Non sarei arrivata a quello. Dopo tutto ero abituata ad avere il cuore rotto.
Certo avrei preferito rompergli una gamba o un braccio. Tanto sarebbe comunque guarito prima di me. Ma mi limitai a farlo accomodare e a servire la cena.
''Come mai hai organizzato tutto questo.?''
''Credo di non avere una motivazione precisa. Ma in questi giorni ci stavamo allontanando.'' dissi afferando la sua mano.
Era cosi fredda.
''Già l'ho notato anche io.'' disse alzandosi.
Mi prese tra le braccia portandomi fino in camera.
Avrei dovuto capirlo. Avrei dovuto capire che lui ragionava col ca*zo. L'unica cosa che amava di me... non era di certo il sorriso.
Dopo neanche cinque minuti, mi trovavo sopra di lui. Lo guardavo. Lo fissavo come se i miei occhi potessero bruciargli la pelle e osservare l'interno. Come se quel mio sguardo l'avrebbe potuto ferire. Ma non era cosi a lui poco importava.
''Dimmi..'' dissi appoggiando le mani sul suo viso '' ancora... quanto pesa... la tua maschera di cera.''
Presi una maschera e gliela appoggiai sul viso. Poi mi abbassai baciandola.
Sorrisi e dissi ''Amo anche io G-Dragon''.
Neanche il tempo di concludere la frase che mi ribaltò dall'altro lato del letto.
L'unica cosa che mi venne spontanea fu quella di ridere. Ridevo e ridevo. Ma mi stupiva il fatto che invece di fermarmi la mia risata aumentava. Diventò insopportabile in quella stanza. Rimbombava nelle orecchie, quasi come se fosse il pianto di un bambino. Mi facevo paura. Avevo davvero la sensazione di aver perso il controllo.
Cosi mi fermai. Presi una sigaretta e l'accesi. Buttavo l'aria fuori come se fosse un tumore. Come se volessi buttare fuori il cuore malato.
Mi alzai e mi coprii con la sua camicia. Mi appoggiai alla finestra.
''Sai GD. Potrei mentirti e dire che in tutto questo tempo ti ho amato per quello che eri. Che ho cercato di conoscere il vero te. Ma mi sono stancata. Credo che tu abbia sofferto abbastanza per quelle come me.'' gli occhi mi bruciavano. '' Mi fai pena, quindi..''
''Non voglio la tua pena..''
''..quindi ti dirò la verità. Era tutta una farsa. Sei un ragazzo intelligente e anche abbastanza furbo eppure prenderti in giro è la cosa più semplice che ci sia.'' Infatti. Sembrava davvero crederci. Il giorno prima speravo che ci cascasse ma ora, ora volevo solo che si alzasse e mi abbracciasse. Che mi proteggesse dal freddo e da quel dolore.
''Lavoravo per una piccola agenzia e i soldi non bastavano per sbarcare il lunario e io avevo bisogno di scarpe, vestiti, sai cose da donne.''
''Se non mi sbaglio quelle come te tu non le consideri donne.''
''E quelli come te non li considero uomini.'' dissi acida. Sapevo che quella fu una frecciatina diretta. Avevo paura che con quella frase avrebbe capito a cosa puntavo, ma nulla.
''Credo di aver perso anche troppo tempo e fiato con te.''
Mi vestii. Mi avvicinai a lui ancora steso sul letto. Avvicinai una mano al suo viso '' Un giorno troverai quella giusta. O forse troverai te stesso. Per ora sai trovare solo pusher di merda.''
Mi alzai e mi diressi alla porta. Rimasi un minuto li ferma ad osservare la maniglia.
Tutti i miei pensieri. L'amore, le paure, i dubbi, le ansie, il dolore, il cuore spezzato, GD, i Big Bang, il lavoro. Tutto. Li lasciai li. In quella stanza forse anche troppo piccola per contenerli.
Afferrai con la mano quel pezzo d'oro che luccicava. Feci forza e lo abbassai. Diedi una piccola spinta e aprii la porta. Con le ultime forse misi un piede fuori e poi l'altro. Chiusi la porta e contemporaneamente una lacrime bruciò sul mio viso.
Prima di poter andare via lo sentii
''Perchè menti.? DIMMELO.!''
''NON MENTO.!'' 
''Allora..perchè piangi.?''  Con quella frase è come se lo avessi sentito vicino. E' come se avessi sentito il suo respiro sulla pelle. E' come se le sue braccia mi avessero avvolto e stretto a se. Ma non era cosi.
Ricordate.? Era tutto finito.
''Non piango.''
 
G-Dragon POV.
''Non sei quel tipo di ragazza.'' Avrei voluto continuare. Ma sapevo che non l'avrei fermata.

''Non è quel tipo di ragazza'' Cercavo di convincermi.

Ma sapevo che le bruciavano gli occhi dal fumo... e dal pianto.

Cercavo di credere che fosse solo un brutto scherzo. Ma parliamoci chiaro. Io non la conoscevo. Non avevo fatto nulla per conoscerla. Conoscevo solo il suo lato peggiore perchè solo quello riuscivo a far uscire. Avevo sbagliato cosi tante volte con lei, ma ora era troppo tardi. E' sempre stato troppo tardi. Anche per salvarmi. Ma lei ci aveva provato e io.? io invece mi accontentavo di quelle tro*e, senza rendermi conto di quanto lei in realtà valesse.
Se potessi far tornare indietro questa lancetta, tutti gli errori che ho fatto non li rifarei, saresti qui vicina. Invece di guardarmi andare a fondo andremo in un posto lontano che non c’è sul mappamondo. Ma quel che è fatto è fatto, non si torna indietro so che hai sempre nascosto i sentimenti come i soldi e le droghe tra il materasso, ma ora abbiamo milioni di leoni nel cuore. Senza sogni, vorrei diventare ricco senza galera, essere qui con te senza carriera ma tutto quello che vorrei se lo rincorro scappa. Avrei dovuto, avrei voluto
ma ora sogno di urlare e la voce non mi esce come se fossi muto, e la cosa più bella resta quella che non ho mai avuto.
Cosi, da quella sera iniziò la mia rinascita e con essa un altro capitolo della mia vita.

Hey.
Come pochi noteranno le parole di GD a un certo punto riprendono la canzone, cioè una canzone, di Guè che ascoltavo mentre, appunto, scrivevo la sua parte. Sembrava che fosse proprio GD a parlare visto che le emozioni e i pensieri erano quelli. 
Inoltre il titolo è una frase che, mi ha colpito molto, del film ''La vita di Adele''. Vedetelo. E' stupendo.
Comunque, chiedo scusa per gli orrori, è che non ho avuto tempo per ricontrollarla. Spero vi piaccia.
Love u.
By fefè. 

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Capitolo 14
*** ''No hope, no love, no glory, no happy ending'' ***


''No hope, no love, no glory, no happy ending.''

Lola POV.
Era notte fonda.
Il mio respiro si condensava in una nuvoletta bianca.
Mi sentivo inspiegabilmente sola. Tra il lavoro e le lenzuola, cosa forò.? Come farò.?
Tutto va a caso.
Inventavo scuse su scuse.
Mi guardavo allo specchio credendo di amarmi un po di più. Ma non era cosi. Toccavo con le miei mani la pelle e la sensazione non era la stessa.
Ricordavo quando erano le sue mani a stringere quei fianchi. Prima di tutti. Prima di Ji Yong, prima di Jhon, prima di chiunque.
 
Si prese il viso tra le mani e scoppiò in un pianto silenzioso. Molto probabilmente neanche lei aveva preso piena conoscenza delle lacrime che attraversavano il volto per poi perdersi sul pavimento.
Porto le mani ai capelli. Poi rimase li a fissare la sua immagine allo specchio. Odiava se stessa. Odiava tutto. Odiava il suono di quelle parole.
''Addio''. Prese il cellulare e lo gettò allo specchio frantumandolo il mille pezzi.
Portò le braccia sulla scrivania e con forza getto tutto all'aria.
Non era rabbia quella. Non era vendetta. Era dolore. Era la voglia di tornare indietro.
Portando le mani al viso. Si fermò, con gli occhi sconvolti. Lentamente portò il corpo al muro e lasciò che le gambero cedessero.
Era disperata. Non voleva perdere il controllo. Non voleva.. semplicemente non voleva.
Era meglio per tutti, si ripeteva ogni notte.
Era meglio per lei se le cose fossero rimaste cosi per sempre, se nessuno, neanche lei, avesse mai saputo la verita su quella notte.
Cosi si alzò, prese il pacchetto di sigarette e uscì dall'appartamento.
Quella panchina era cosi fredda, come tutto intorno. Il mascara le copriva metà volto e le lacrime non avevano smesso di scendere ma le sue labbra erano continue prigioniere di un ghigno che era bloccato tra una risata e un pianto.
 
Il giorno seguente era ancora su quella panchina. Non aveva chiuso occhio.
''Hey.. che ci fai qui.?''
Non aveva riconosciuto la voce. Anzi non l'aveva ascoltata neanche. Il suo sguardo era cosi assente e continuava a fissare il vuoto.
''Prometti che non te ne andrai?'' disse ridendo.
''Cosa.?'' rispose l'uomo.
''Avevi promesso che non te ne saresti andato.''
''Le persone promettono'' affermò accomodandosi accanto a lei ''I professori promettono che il test sarà facile. I genitori promettono che andrà tutto bene anche quando sanno che non andrà cosi. Le amiche promettono di non abbandonarti. Tuo marito, all'altare, ti prometterà di rimanerti accanto nella buona e nella cattiva sorte, nella salute e nella malattia finchè morte non vi separi. Tutti promettiamo e facciamo promesse che non sappiamo di non poter mantenere. Perciò non dare la colpa a me.''
''E a chi la dovrei dare.''
''A te stessa... anche tu avevi promesso che non ti saresti fatta del male, avevi promesso che saresti andata avanti, avevi promesso di non lasciarlo solo. Quante promesse hai fatto a te stessa. E pian piano le stai buttando giù come se non ci fosse più un domani. Ma ammettiamolo: la realtà è che hai solo paura. Hai paura della verità. Come tutti del resto. Ma per una volta, un sola volta, prova a guardarti allo specchio e ad essere sincera. Sincera con te stessa.''
Il vento la fece ritornare alla realtà.
Si girò di scatto e nessuno era li. Quel posto affianco a lei era completamente vuoto. Appoggiò una mano per accertassi che davvero non ci fosse nessuno ed il posto era gelido, forse anche più di prima.
La gente si era addensata intorno a lei. Era di nuovo pazza. Era di nuovo la pazza.
Coprì il volto con un cappuccio e corse via cercando di farsi spazio con i gomiti.
Lo sguardo di quelle persone bruciavano sulla sua pelle bianca. Erano veleno per il suo organismo.
Infondo è sempre l'opinione delle persone che ci circonda che ci uccide, che ci massacra continuamente. Se solo non ci vergognassimo di essere noi stessi tutto questo non sarebbe successo. Non credete.?
 
Era pomeriggio e il vento aveva smesso di tirare lasciando spazio al sole e i suoi raggi.
Lei si era nascosta bene. Nascondino era da sempre il suo gioco preferito. Era l'unico gioco fatto quando era piccola.
''Ti ho trovata.'' disse sorridendo '' da me non scappi.''
Alzò lo sguardo sperando che non fosse una fantasia come prima.
''Hey.. sembra che hai visto un fantasma.''
Aveva voglia di piangere ma sorrise e si buttò al suo collo stringendolo. In fondo l'aveva cercata.
''C'ero anche io prima tra la folla... parlavi davvero da sola.?''
''Dobbiamo davvero parlarne.?''
''Preferisci parlare del motivo per cui te ne sei andata lasciando un fot*utissima lettera.?''
''Cosa avrei dovuto fare.? Lasciare che il tuo amico mi calpestasse ancora.? Per lui ero solo un gioco, come tutto del resto. Per lui non valiamo nulla siamo solo un modo per passare le sue giornate.''
''Hai ragione'' disse TOP sconvolgendo Lola '' forse è come dici tu, ma ognuno ha le sue motivazioni. Credi davvero che ci sia nato cosi.? Io, tu, Ji... non siamo nati mica cosi. Come tutti noi nasciamo innocenti. Non sappiamo cosa ci aspetta, non sappiamo quanta cattiveria racchiude questo mondo, non siamo preparati. E ognuno la vive, la affronta e l'apprende in un modo.''
I due rimasero in silenzio.
''Sai prima non ero sola, non ci crederai, ma non ero sola. La persona che era lì con me, era molto importante per me, davvero. Ma come tutti mi ha preso solo in giro. Però una cosa vera l'ha sempre detta. Tu non sai di cosa io stia parlando ma lo capirai quindi ora.. ti prometto... che tornerò e che ti farò capire tutto. Promesso.''
Lo abbracciò.
Ancora una volta si chiese perchè avesse scelto GD.
''Me lo chiedo anche io'' affermò l'uomo. La allontanò e appoggiò le sue labbra sulla fronte della donna, poi fece combaciare la sua fronte con quella di lei ''Mi fido.'' disse sorridendo.
 
Ji Yong POV.
Fu cosi che tutto finì.
Tutto ciò che mi rimaneva di lei era una vecchia foto, una lettera e il suo profumo sulla pelle che per anni ho cercato di eliminare.
Senza parlare dei mille se che nella mia testa urlavano ogni giorno.
Non bastava un disco per risolvere tutti sti casini o per sentirsi ancora vivi.
Anche sul un palco con milioni di persone che urlavano il mio nome non mi sentivo lo stesso. Come se con lei se ne fosse andata via una parte di me.
E' da ipocriti dirlo.? Infondo era stato io a farla andare via. Io caccio tutti dalla mia vita.
Avrei dovuto trattarla meglio. Lei era così fragile, e io non ho saputo leggere i suoi occhi. Non ho saputo aiutarla. Ho saputo solo ferirla ogni giorno trascurando tutto ciò che mi dava.
Su quella lettera aveva scritto cose che già sapevo di me, di noi e di tutto. Ma non di lei. Ancora oggi mi chiedo cosa nascondessero i suoi occhi freddi. La sua pelle bianca. Le sue labbra rosse. Le sue lacrime. I suoi rari sorrisi. I suoi sorrisi pieni di dolore e di innocenza interrotta. Dietro a tutto quello, dietro a tutte quelle ferite ci doveva pur essere una storia. Forse io non ero abbastanza importante da saperlo. Forse la mia era solo curiosità, non era amore.
Faceva proprio schifo essere me in quel momento.
Ma ora siamo andati tutti avanti.
Sono passati due anni e anche se mi capita mentre fumo una sigaretta o un'altra di ripetermi le stesse domande non riesco più a immaginare come fossero state le cose se fossi stato come sono oggi. Non ricordo più il suo viso o il sapore delle sue labbra. L'unica cosa che ricordo di lei è la voce che ora si faceva sempre più forte.
Come se fosse ancora....qui con me.

Hey.
ODIO LE PROMESSE. Cioè non le promesse ma chi le fa sapendo di non poterle mantenere. 
Comunque in questo capitolo non so perchè mi sento molto vicino a Lola che invidio da morire. GD TOP e mo stiamo esagerando HAHAHAHAHAHAHAH
Vabbè comunque gli errori non li guardate come sempre oc.? Mi fido di voi ;)
I capelli li ho fatti....Miele chiaro ml. 
Vabbe. Comunque spero vi piaccia e al prossimo capitolo.
Vi lovvo.
By fefè.

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Capitolo 15
*** ''Things change. Doesn't mean they get better'' ***


''Things changeDoesn't mean they get better''

G-dragon POV.
Mi capitava spesso di sentire la sua voce.
A volte avevo la sensazione che le fosse successo qualcosa di brutto...nella peggiore delle ipotesi che fosse morta e che mi parlasse....dal... paradiso?
Certo sembra strano detto da me. Non so neanche io se credo in Dio oppure no. Ma voi come fate a credere che una persona che vede tutto e che ha il potere di fare tutto non fa niente. Non dico che... anzi non so neanche io cosa dico. Sto delirando.
Cosa me en può fregare di Dio non è certo colpa sua se lei è andata via e se io sono cosi.
Non so di chi sia la colpa. Forse di nessuno. Forse mia o forse un po’ di tutti. So solo che odiamo tanto la nostra vita e quando ci capita l'opportunità di cambiarla non ce ne accorgiamo e la lasciamo andare.
So solo che resto ancora qui nonostante la soluzione sarebbe andare via.
Ma come potrei abbandonare tutto questo? Infondo questi sono i miei sogni. Infondo ci sono milioni di VIP che ne rimarrebbero deluse. Ma forse mi sento oppresso da tutto questo o forse è stata la sua assenza a scombussolarmi.
Fin da piccole le donne che ho amato erano lontane e io non potevo avvicinarmi oppure stavano male e io non potevo aiutarle. In entrambi i casi mi sentivo impotente, credo, anzi so, che è questa la ragione per cui mi comporto così con le donne, ma mi è difficile ammetterlo, anche se sarebbe stato più facile e forse non mi troverei in questa situazione.
Mi trovavo con i miei compagni a Las Vegas. Oggi era l'ultimo giorno domani saremo dovuti partire quindi volevamo passarlo insieme.
Di solito il primo e l'ultimo giorno lo passavamo insieme a meno che non avessimo altri tipi di impegni.
Erano...le 8:00 circa. Non avevamo di certo voglia di bere o di fare chissà che cosi andammo in giro per la città dove il tempo sembrava fermarsi.
Tante ragazze ci riconoscevano ovvio ma erano molto meno rispetto a quelle che non ci notavano.
Ci fermammo a vedere uno stupido, a parer mio, spettacolo per strada.
Qualcuno mi passo una sigaretta, pensavo fosse stato TOP, così accettai.
L'accesi e l'infilai tra le labbra. Solo dopo ricordai che TOP non aveva mai sigarette. Non ricordavo se fumasse ancora o no ma anche se avesse fumato sarebbe molto probabilmente andato a scrocco.
Mi girai di scatto
''Sapevo che non avresti rifiutato.''
Yuri. Certo era inaspettato vederla li, sorridente, come se non ricordasse nulla, ma non era cambiata molto. Aveva sempre le stesse forme, quasi come se non mangiasse mai.
Ricordate Yuri? Quella che mi ha ''spezzato il cuore'' e che stava con me per i soldi ecc ecc lalala blabla click clock.
Bene era lì. Ormai la ferita era chiusa, non mi faceva nessun effetto rivederla o vederla strusciarsi sul mio braccio come se fossimo una coppietta fresca fresca. Era il suo carattere, purtroppo.
'' Sai sono passati anni da quando ci siamo lasciati. Lola è ancora con voi''
Quella ferita sembrava ancora fresca. Non importa quanti anni siano passati è come se quella cicratrice si rifiutasse di risanarsi.
''No, è andata via dopo poco tempo'' o almeno a me è sembrato un attimo.
''Ah, peccato. Sai sembravate molto simili. Certo detto da me...'' mentre parlava stava avanti. Riuscivo a vederle le spalle e i capelli che venivano sballottati dal vento e dalle persone che le passavano affianco. Si portava spesso una ciocca dietro l'orecchio. Lo faceva spesso.
Solo ora mi accorgo di quante cose sai di qualcuno. Quante piccole cose riempiono i tuoi giorni senza che tu te ne accorga. Poi quando non ci sono più sembrano indispensabili.
''Da me che non ho mai provato a conoscerti... ma infondo quando ti ho.. perso cioè più che altro lasciato andare... ho scoperto che erano tante le cose di te che sapevo.''
''Già..''
''Forse sembrerà strano ma per un momento ho pensato che mi stessi lasciando per lei. Ero cosi stupida da non aver neanche capito il perchè il vero motivo per cui avevi detto quelle cose. Comunque volevo darti questi. Ti ricordi? I soldi che mi avevi gettato, bhe per me furono uno shock e giorno dopo giorno guardandoli mi hanno fatto capire in che razza di persona mi hanno trasformata quei soldi e mi sono ripromessa che te li avrei restituiti. Volevo solo darti questi e volevo dirti di non fare il mio stesso errore. Se ami qualcuno non accorgertene troppo tardi.''
Mi sorrise, anche se le lacrime le scendevano su una guancia e sull'altra, lasciando cadere la busta a terra e camminando fino a sparire tra la folla.
Guardai i soldi. Erano ancora li a terra.
''Che cosa ridicola'' fu l'unica cosa che riuscii a dire.
Sono contento oggi che lei fosse andata via prima di poterlo sentire.
Feci un ghigno e tornai indietro.
Pensavo che quella fosse stata solo una perdita di tempo.
Tra lei, i ragazzi e il resto si fecero le 21:00. Non so perchè ma il tempo volava come nulla.
Decisi di tronare in Hotel. Sinceramente, fu la prima volta nella mia vita che preferii non sbronzarmi.
TOP mi seguì gli altri stranamente rimasero per strada tra la gente e la festa.
Mentre camminavamo c'era silenzio. Da quando lei era andata via parlavamo molto di meno. Non credevo a quel tempo che lui potesse sapere qualcosa.
''Ti manca ancora vero?'' disse.
non accennai a dare risposta..
''Sai che potremmo rivederla un giorno?''
''E quindi?''
''Cosa faresti?''
''Cosa dovrei fare? Chiederle scusa? Dirle che l'amavo, che l'amavo davvero e che avevo solo paura. Si avevo paura perchè lei era diversa. Lei voleva aiutarmi lei voleva cambiarmi. Ma io non sapevo neanche chi fosse come potevo pensare di poter cambiare? Avevo cosi paura che poi sarebbe andata via che mi avrebbe abbandonato come tutte avevo cosi paura da buttarla via prima anche di farla entrare. Non dico che mi pento di aver fatto quel che ho fatto rimpiango solo di non averla fermata. Rimpiango di non averla baciata abbastanza. Rimpiango tutte le volte che aveva bisogno di me e io non ero li con lei. Rimpiango lei. Rimpiango noi. Le direi che forse se potessi tornare indietro farei tutto quello che non ho fatto. Ma che dico. Se la vedessi tornare molto probabilmente farei finta di non vederla con la scusa di chi se ne va non ritorna. E sai perchè? Perchè anche allora avrei paura. Ma questa volta non di cambiare no.. questa volta avrei paura di me. Avrei paura di quello che le potrei fare, di farla soffrire. O forse avrò paura di lei. O molto semplicemente me ne sbatterei le palle. Ma poi perchè fasciarsi la testa prima di romperla? Non tornerà.!''
''Su questo non ci conterei. Una promessa è una promessa.''
''E chi ti ha detto che lei sappia mantenerle.''

Io avevo promesso che sarei cambiato. E sono cambiato. Ma non ho mica detto in meglio.


Hey.
Scusate l'assenza.
Ho dovuto studiare. Questo capitolo devo dire la veritò lo amo da impazzire. E' come se ci fosse della guerra tra lui e TOP ma nessuno dei due lo sa.
Lo dico tanto se leggete questo avete già letto il capitolo. Poi il ritorno di Yuri. I ricordi che riaffiorano. EWJFHDWFEHJHFIWHFUREWHGFOIWEJIE.
Mi immagino il drama HAHAHAHAHAHAHAHAH.
Comunque scusate per gli errori :**
Love u.
By fefè.

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Capitolo 16
*** ''I’ll be waking up in the morning, probably hating myself I’ll be waking up inner satisfied, guilty as hell'' ***


''I’ll be waking up in the morning, probably hating myself I’ll be waking up inner satisfied, guilty as hell''

G-Dragon POV.
Già lei non manteneva mai le sue promesse. Ci  metterei la mano sul fuoco.
Siamo cosi simili che per me era un libro aperto.
Ma come potete vedere uso il passato.
Perchè infondo non so più come lei sia. Ormai per me è come una musa. Come Dio.
Tutti ne parlano intorno a me. Tutti mi chiedono se ci credo o meno. Ma io non la vedo. Non la vedo mai.
La sento vicina. Sento la sua voce ogni notte. Ma non la vedo.
A volte dubito della sua esistenza. A volte credo che ormai di lei non ci sia più traccia, e che l'unica cosa che mi rimane di ella, siano i mille se nella testa e i ricordi di baci buttati a caso su quella pelle il cui sapore è ormai a me sconosciuto.
Dopo la chiacchierata con T.O.P mi chiedevo davvero se lei fosse torna. Se in un futuro lei fosse stata qui ,davanti a me io... io cosa avrei fatto.?
Cosa le avrei detto.?
Come avrei reagito.?
Al suo sguardo. Alla sua belle. Al rumore delle sue labbra. Alla sua voce.
Già la sua voce. Chissà se sia cambiata. Ricordavo che prima, nonostante fosse sottile e dolce, era anche molto profonda. Sembrava la donna in un corpo da ragazzina.
Il problema era che neanche lei sapeva cosa fosse. Non sapeva se essere una donna o una ragazza. E io mi chiedevo chi delle due avesse scelto.
Erano le 4:00 del mattino e come sempre era steso a fissare il soffitto come a cercare risposte a tutte le mie domande.
A pensavo '' Dovevi cercarla. Dovevi fermarla. Non avresti dovuto lasciarla andare.''
Ma ora mi chiedevo: ''Se il mio sentimento, per lei, era così forte perchè, Cristo, l'ho capito solo ora?''.
Non poteva certo trattarsi di una cotta. O di semplice attrazione fisica. Non sarebbe durata tutti questi anni.
Anche se non sapevo davvero cosa in realtà provassi. Come potevo dire di amarla se non ricordavo nemmeno come fosse il suo viso. Se non sapevo nemmeno chi fosse.
Ma come potevo dire di non amarla se ogni giorno la sua voce mi segue e mi distrugge come tanti colpi che arrivano al loro bersaglio sempre più forte.
Sapevo solo che da quel giorno anzi da quella notte, io non riuscii più a togliermi la sua voce dalla testa e il suo profumo da quel letto.
Quelle sue parole furono letali.
E forse lei non si era nemmeno resa conto di quello che aveva fatto.
Quella notte, quelle mille domande e pensieri, fecero nascere in me il desiderio di riaverla. Rivederla e finalmente sentire la sua voce.
Pregai che il giorno dopo ricomparisse di nuovo nella mia vita.
Non credevo in Dio ma non so perchè in quel momento fu l'unico a cui potevo chiedere una cosa del genere. Una cosa che al mio dire sembrava impossibile.
La mattina era ormai arrivata e come sempre eravamo costretti ad alzarci presto e preparare le valigie.
L'aeroporto era cosi affollato. Ma non sentivo nessuno.
Era tutto spento. Sembrava tutto cosi silenzioso.
All'udir quelle parole. Non sentii più nulla. Immaginai di star ancora dormendo.
Vi sembrerà scontato, infatti mi sembra anche inutile dire, che quello non era un sogno. Per la prima volta non era solo nella mia mente.
'' Ma bentornati.'' disse sorridendo. ''Com'è andato il tour? Spero bene.'' continuò sempre sorridendo.
''E' andato bene ma ci sei mancata.'' aggiunse T.O.P
''Anche voi.'' sorridendo.
''Hai mantenuto la promessa.''
''Già credo di si.'' sorrideva.
Il mio mondo era nel caos più totale. Ma l'unica cosa che riuscivo a vedere era il suo sorriso.
Era così diversa. Sembrava davvero in pace con se stessa. Portava un vestitino e un paio di tacchi che mai prima d'ora aveva indossato.
Come se avesse accettato ciò che è. Che fosse davvero questa? Che fosse davvero lei?
Questo non lo saprei dire. Ma una cosa era certa. Per me non lo era.
Mi sembrava tutto cosi finto. Il suo sorriso era vero. Ma era così disegnato. Come se fosse costretta.
''Andate avanti.'' dissi.
''Tu resta qui.'' la sua faccia non cambiò. Credo che sapesse già di cosa avremmo parlato. Se lo avessimo fatto.
Gli altri fecero come gli chiesi.
Ovviamente non discutemmo li. Lei mi guidò fino ad un muretto.
Sembrava isolato. Ogni tanto passava qualcuno ma niente di particolare.
Si accomodò sul muro e tutta allegra disse ''Allora di che volevi parlarmi?''
''Potresti anche smetterla.''
''Cosa.?!''
''Mi urti il sistema nervoso.'' appoggiai una mano al muro, a pochi centimetri dal suo viso, costringendola a guardami negli occhi.
''Davvero credi che io ci caschi.? Un piccolo diavolo che diventa un angelo indossando un vestitino e un paio di tacchi?'' dissi afferrandole il vestito
''Questa è tutta una messa in scena. Infondo sei brava a fingere. Ma ora mi chiedo perchè... vuoi vivere il resto dei tuoi giorni nella finzione?'' dissi accarezzandole una guancia.
Lei iniziò a ridere. Ricordai una scena simile. Non smetteva. Mi stavo decisamente preoccupando. Poi però smise e inziò a guardarmi. Credo che forse era quella la vera lei.
''Che c'è non ti è bastato.? Hai la minima idea di quello che ho passato in questi anni? Tu hai fatto tutta la star andando in giro per il mondo mentre io ero qui a pensare a te e a tutti i problemi che prima di incontrarti si erano spenti.''
''Ma c'erano.! Credi di poterli evitare per sempre.?!''
''CRISTO E NE PARLI PROPRIO TU.? TU CHE HAI PAURA DI SCOPRIRE CHI SEI DAVVERO? Tu non puoi farmi la predica su chi sono o su chi fingo di essere hai capito Ji Yong? O dovrei dire G-DRAGON? Io.. sinceramente.. non lo so.''
Finì con il suo solito ghigno. Ecco quel ghigno. Quella era lei.
Lei era diabolica. Sapeva come manovrarti. Con poche parole riusciva a portare la tua mente dove voleva lei.
Si voltò, buttando con i suoi capelli il suo profumo ovunque, tagliando l'aria.
Sentivo il rumore dei suoi tacchi allontanarsi. E poi la vidi sparire dietro l'angolo.
Avrei dovuto chiederle scusa. O forse avrei dovuto dire semplicemente la verità su quello che provavo. Sarei sembrato debole? Non lo so.
E non lo saprò mai.
Sapevo che ora oltre a me stesso nella lista dei nemici avrei dovuto aggiungere Lola e T.O.P.

Hey.
Allora: 
1) Mi scuso per l'assenza : Non ho potuto scrivere perchè la scuola mi ha ucciso. Il mio fidanzato voleva vedermi di più e inoltre c'è la festa nel mio paese e dovevo partecipare.
2)Mi scuso per gli errori è che l'ho riletto velocemente perchè dovevo pubblicarlo. Dopo tanto tempo :')
3) Comunque sia è uscito bene come capitolo AHHAHAHAHAHAHA
Spero vi piaccia e siccome domani ho il compito di matematica fatemi gli auguri HAHAHAHAHAHAHHA
Vi lovvo.<3

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