I'll be different I'll promise you

di larrytheway
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1.La mia vita?...penosa. ***
Capitolo 2: *** 2.Forse si può cambiare... ***
Capitolo 3: *** 3.Guai a te! ***
Capitolo 4: *** 4.Tornerà tutto come prima no? ***
Capitolo 5: *** 5.Rompipalle era il suo soprannome ***
Capitolo 6: *** 6.Chi sei? ***
Capitolo 7: *** 7.Sono follemente, pazzamente innamorato di te... ***
Capitolo 8: *** 8.Presto o tardi ti innamorerai di me... ***
Capitolo 9: *** 9.L'ospite...di bene in meglio ***
Capitolo 10: *** 10.Fermo! O inizierò ad innamorarmi di te... ***
Capitolo 11: *** 11.Posso restare? Per favore!! ***
Capitolo 12: *** Te la farò pagare ***
Capitolo 13: *** Ti fidi di me? ***
Capitolo 14: *** Il grande giorno ***
Capitolo 15: *** 'Ti voglio mia...' 'Sono tua Tomlinson' ***
Capitolo 16: *** Un'uscita a quattro ***
Capitolo 17: *** Sei bellissima in intimo xx ***
Capitolo 18: *** Sei stronza lo sai? ***
Capitolo 19: *** SOS ***
Capitolo 20: *** Sarò diverso, te lo prometto ***
Capitolo 21: *** Ti piace il lavoro che abbiamo fatto? xx ***
Capitolo 22: *** Voglio vederti ***
Capitolo 23: *** Vieni via con me Alex ***
Capitolo 24: *** Addio rompipalle ***
Capitolo 25: *** AVVISO MOLTO IMPORTANTE ***
Capitolo 26: *** L'avrebbe protetta. E fu così ***



Capitolo 1
*** 1.La mia vita?...penosa. ***


I'll be different, I'll promise you 1 1.La mia vita?...penosa.

Ciao a tutti...sono Alex, Alex Wilson.
Sono nata il 28 Novembre del 1993 e ho 19 anni.
Abito nel pieno centro di Doncaster ed ho dei vicino fantastici....
Eccetto per il figlio: è un completo bastardo, se posso metterla così.
Come si chiama? Louis, Louis William Tomlinson.
Ha un anno in più di me e da questo si crede superiore.
Lo chiamo il 'Bambino della Vigilia' per il semplice fatto che è nato il 24 Dicembre.
E' un ragazzo strano, devo ammetterlo: magliette a righe, bretelle, capelli messi sempre in modo strano e sempre dietro alle ragazze...pft, come se già non l'avesse: lei? Lei è miss. so tutto io e miss. papera, Eleanor Jane Calder.
Sarà bella quanto volete, ma non la mando giù, proprio per niente.
I suoi amici poi, non sono da meno: Harry, puttaniere e riccio psicopatico.
Liam, egoista, presuntuoso e fidanzato col capo-cheerleader, Danielle, amica di Eleanor.
E alla fine c'è Zayn, un altro puttaniere ma devo ammettere che è simpatico, dopo tutto.
E i miei amici? A si, qualcuno che mi vuole bene c'è: Niall, il mio migliore amico dall'asilo, ormai siamo inseparabili.
Era amico di quei cinque ma, quando scoprirono che era mio amico, lo cacciarono subito ed ha iniziato ad odiarli.
Wow! Devo dire che è una bella storia la mia...davvero, per poi aggiungere che sono tutti nella mia stessa scuola...
Ok è troppo non ce la farò un altro anno a sopportare questo incubo ma devo tenere duro...
Beh alla fine la mia vita è la mia vita...cioè penosa.



EHI GIRLS AND BOYS(?):
Ciao a tutti, siccome devo aspettare ad aggiornare l'altra storia eccomi qui con una nuova storia...spero vi piaccia come l'altra!!
Questa volta è su Louis e un nuovo personaggio, Alex...
Baci e recensite in tanti <3 Much Love -Ale

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Capitolo 2
*** 2.Forse si può cambiare... ***


I'll be different, I'll promise you 2 2.Forse si può cambiare...

Alex POV:

Quella mattina fu la sveglia che mi tirò giù dal letto.
Mugugnai qualcosa di incomprensibile per poi guardare l'ora: erano le 7.40.
'Oh porca paletta!! Sono in ritardo!' iniziai ad urlare come una matta, svegliando anche Niall; si perchè Niall viveva a casa mia da questa estate, poi essendo migliori amici avevamo deciso di vivere assieme.
'COSA SUCCEDE???' disse Niall sclerando 'sono le 7 Alex non rompere!' aggiunse per poi rimettere la testa sotto il cuscino.
Ah bene, è anche duro di comprendonio adesso, pensai.
'Ciccio, sono le sette e quaranta e se non ti muovi...e se non ti muovi...beh dai sai che succede no?' dissi vestendomi e cercando di fare una frase di senso compiuto 'Fottiti...potevi avvisarmi no!' disse lui, innocente.
Mi misi qualcosa di decente e di veloce.

alex's first day



Uscimmo di casa dopo dieci minuti, senza fare colazione, dato l'enorme ritardo che avevamo il primo giorno.
Per di più pioveva, cosa che a me non andava per niente a genio; entrammo alle otto spaccate e guardai l'orario: prima ora Scienze...bene come non detto.
Mi misi a correre per i corridoi, per poi raggiungere la mia classe.
'Scusi, scusi l'enorme ritardo professore' dissi appena entrata, per giustificarmi 'non mi interessa,' iniziò lui '...bene, Wilson vicino a Tomlinson, dato che è l'unico posto rimasto'.
Rimasi di merda: tutti gli altri ridevano sotto i baffi e spifferavano qualcosa di incomprensibile.
'Bene zuccherino come va? Primo giorno e siamo vicini...non è fantastico?' disse lui, esaltato 'Sai...per me è l'inizio di una giornata di merda quindi parla con il vicino, non con me' dissi io in risposta, non guardandolo.
Da lì non parlò più e l'ora passò tranquilla, tra varie urla del professore.
'Allora ragazzi voglio fare un esperimento e speriamo vada per il verso giusto,' iniziò il prof, alla fine dell'ora 'a compagni di banco farete un lavoro sull'universo e sull'astronomia, dato il programma di quest'anno. Mi aspetto un lavoro decente da tutti voi' aggiunse per poi dire che la lezione era finita.
Corsi fuori dall'aula seguita da Tomlinson senza staccarmi gli occhi di dosso 'allora Wilson, io e te siamo insieme nel progetto quindi cosa vorresti fare?' disse nel modo più naturale possibile.
Lo guardai senza rispondergli 'Beh...vediamo, vieni a casa mia per il progetto o fattelo da solo' dissi alla fine per poi correre verso Niall, senza salutare.
'Ehi Alex, sbaglio o Louis ti parla?' disse lui, appena fui lì 'certo ma è solo per il progetto di scienze, tutto qui. Non voglio avere a che fare con lui...' dissi per poi girarmi 'come puoi vedere ha la testa da tutt'altra parte no?' aggiunsi facendoli notare Eleanor, la sua ragazza.
Beh lei si che era bella, mica come lo ero io: era la ragazza più popolare di tutta la scuola, sempre seguita da Danielle e Lexi, le sue "amiche".
Amiche...che parola, le vanno dietro solo perchè è popolare.
Dopo la ricreazione in giardino arrivò la quarta ora e da lì la giornata passò veloce, dato che non avevo Tomlinson tra i piedi.
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Arrivata a casa mi arrivò un messaggio:

Ciao ti ho seguito e non chiedermi come ho il tuo numero...sono sotto casa tua babe ;)
 x Tommo


Ahh guarda te...che coglione.
Scesi di sotto e gli aprii la porta: mi si presentò con lo stesso sorriso da ebete di sta mattina 'Ciao entra rompiscatole' gli dissi e lui non esitò; si mise sul divano, tirò fuori dalla borsa i libri che servivano 'scusa vado in bagno...NON TI MUOVERE!' dissi io e lui annuii.
Misi qualcosa per stare in casa, di comodo, poi scesi e mi sedetti sul divano: ripassamo un po' scienze per poi iniziare il progetto.
Alex and Louis at home

Fu davvero stressante; passò un'ora ed eravamo a metà del lavoro 'senti perchè non torni domani? Così lo finiamo e se poi c'è bisogno lo aggiustiamo ok?' chiesi io e lui, in risposta mi sorrise.
Sbuffai 'Non fare quel sorriso da ebete...non ti dona Tomlinson' gli dissi sorridendo falsamente.
Prese poi la sua borsa e le sue cose per poi tornarsene a casa; mentre usciva Louis entrava Niall che poi chiese tutti i particolari della conversazione.
Ahh...peggio di una portinaia: 'Davvero Nialler! Non è successo niente, stai tranquillo...ok?' dissi io per la centesima volta, ormai esasperata.
Finalmente la capì e, dato che oramai erano le nove, decisi di andare a letto.
Presi il cellulare, prima di addormentarmi e lessi l'ultimo messaggio di Louis:

Ehi zuccherino, sono stato bene questo pomeriggio.
Spero che domani sia lo stesso :) Notte notte
Ps: sono così rompipalle allora? ;) x Louis


Risi a quel messaggio...ok questo ragazzo inizavo a sopportarlo, ma sarebbe lo stesso rimasto il solito puttaniere; rimasi con questi pensieri poi mi addormentai, sfinita.


HOLA GENTE:
Ciao a tutti quanti!! Come vi sembra?? E' più lungo??
Spero proprio di si...
Baci e recensite, anche commenti negativi fanno sempre comodo per consigli :) -Ale

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Capitolo 3
*** 3.Guai a te! ***


I'll be different, I'll promise you 3 3.Guai a te!!

Alex POV:

Avevo dormito tanto quella mattina, poi era anche sabato tanto meglio no?
Mi alzai alle due del pomeriggio...oh cazzus!!! Erano già le due???
Scesi dal letto di corsa e andai a farmi una doccia: poi mi preparai, mi truccai e tornai in camera.

Alex at Louis house



Presi il cellulare e guardai i messaggi: tutti da Louis:

Ehi zucchero...ti sbrighi?? Vedi di essere qua per le tre e mezza perchè poi torna Eleanor e sono guai
Il tuo adorato rompipalle (adorato mica tanto) Louis


Che demente: guardai l'ora, erano le tre così scesi, salutai Niall e uscii di casa.
Dio se faceva freddo!! Cercai di non pensarci e mi avviai verso la casa di Louis, tenendo salda la mia borsa.
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Arrivai dopo dieci minuti e suonai al campanello: aspettai vari minuti, poi la porta si aprì 'Oh ciao zucchero entra pure!' disse lui sorridendo 'Allora,' iniziai appena entrata 'Zucchero un par de palle ok? A parte questo quella papera quando torna?' aggiunsi.
Mi guardò male come per dire: chi è questa papera? 'Intendi El? Beh lei torna alle cinque, quindi un ora e tu smammi ok?' disse poi.
Wow, che gentleman pensai.
Ci sedemmo sul divano nel suo soggiorno e continuammo il progetto dello scorso pomeriggio, fra una chiacchera è l'altra.
Passarono due ore ed erano arrivate le cinque e noi, non ce n'eravamo neanche accorti.
Suonò il campanello 'Oh Gesù...dev'essere El. Vai di sopra e mettiti dei miei vestiti, poi inventati qualcosa e vai via ok? Domani mi riporti le cose' disse Louis tranquillo.
Annuii e corsi di sopra: mi misi le cose che trovai sul letto e poi scesi.
Il travestimento di alex





'Emm Louis io credo sia meglio che me ne vada ora' dissi io fingendo 'E questa chi è?' disse lei con la voce da ochetta 'Lei? Lei è...' iniziò Louis '...sono sua cugina, dall'America!' aggiunsi io, salvandolo.
Lei, poco convinta, mi strinse la mano e si presentò poi tolsi il disturbo e me ne andai a casa.
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Appena arrivata, Niall mi aprii la porta, più che furioso 'Guai a te se ti metti con Tomlinson!' disse lui ed io, in risposta gli dissi 'Ma ti sei fumato qualcosa di forte Niall? Io? Con Louis? Puahahaha oddio...ma neanche morta. Niall sono andata da lui per il progetto punto e basta ok?' dopo di che mi misi sul divano, seguita da Niall che mi abbracciò e restò lì a guardare la televisione con me...



Louis POV:

Dopo la sua finta, se ne andò senza neanche salutarmi 'Allora amore,' iniziò Eleanor avvicinandosi a me 'cosa ti ha fatto quella...avevo capito che non era tua cugina...' aggiunse 'dai cosa ti ha fatto quell'ochetta della Wilson?' alla sua parola "ochetta" non potei più sopportarlo 'Ochetta sarai tu ok?' le urlai io e lei mi fece una faccia strana per poi andarsene via da casa mia, piangendo.
Mandai un messaggio ad Alex:

Ehi babe, mi sono divertito oggi...domani però riportami i miei preziosi vestiti ok? ;)
bye xx -Louis


Aspettai una sua risposta e, dopo cinque minuti sentii il cellulare vibrare:

Ehi rompipalle, tranquillo domani te li riporto ma come faccio? Domani non c'è scuola...
xx


Lessi e poi le risposi:

Vieni a casa mia così magari dopo usciamo :)

E la risposta fu immediata:

Certo puttaniere ;D baci xx Alex

Sorrisi poi lo spensi, per non ricevere chiamate da Eleanor e andai di sopra a farmi una doccia, poi cenai.
Pensai alla giornata di oggi: al suo sorriso, ai miei vestiti su di lei...e se mi stavo innamorando?
No, no, no e poi no: io ero il puttaniere Tomlinson non moscio Tomlinson.
Non dovevo innamorarmi di lei, non potevo innamorarmi di lei.


Niall POV:

Ah meno male che la mia Alex non stava con Louis, non l'avrei sopportato; ora si era addormentata su di me, sulla mia spalla mentre io le accarezzavo i capelli.
Guardai l'ora e decisi di portarla a letto: la presi in braccio e la portai di sopra.
Le diedi un bacio sulla fronte e poi me ne andai a dormire anche io, tranquillo.
Pensai un po': Louis era un puttaniere, questo è vero, però quando ama qualcuno non rinuncia facilmente.
Ma se solo l'avrebbe trattata male...giuro che non l'avrebbe passata liscia.


VAS HAPPENIN' GENTE!!:
Eccomi con l'atteso 3 capitolo...
come vi sembra? Spero vi piaccia recensite in tanti!!!
Qui il link di The nightmare
Passate se potete :) baci -Ale

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Capitolo 4
*** 4.Tornerà tutto come prima no? ***


I'll be different, I'll promise you 4.Tornerà tutto come prima no?

Alex POV:

Stanamente quella mattina fu diversa, lo devo ammettere.
Erano le dieci quando mi alzai dal letto, corsi in bagno come tutte le mattine per poi scendere di sotto a fare colazione, ma quella mattina Niall non si era alzato.
Corsi di sopra per cercarlo; lo trovai nella sua stanza a dormire, beato, al calduccio.
'Dormiglione svegliati...' gli dissi io, piano 'Fan..cu..mm' disse lui, in risposta sgrabata, nel sonno.
La vendetta sarebbe stata molto giusta, nei suo confronti: presi la bottiglia d'acqua e, in gesti veloci, l'aprii e gli gettai tutta l'acqua in testa.
Lui, spaventato si alzò, ancora intontito ed io, come colpo finale, suonai i piatti facendolo spaventare di più.
'Oddio che bel risveglio che ti ho dato ahahahah!!' dissi fra le lacrime e la sua faccia non era delle migliori.
'Tu. Brutta. Deficiente!! Sai quanto ci vuole metterli a posto!?!?' iniziò lui, rosso di rabbia 'Io ti uccido!' aggiunse per poi iniziare a seguirmi per tutta casa.
'Non mi prendi. Non mi prendi' dissi io con un fare da bambina ma avevo torto: io inciampai nella bambola che stava per terra, in corridoio e lui, da bravo asino non si fermò, anzi, mi si catapultò addosso.
'Aia...tirati su Horan!' dissi io ancora fra le risate 'No,' iniziò 'non mi tiro su neanche morto, sai mi piace questa posizione...' aggiunse con fare malizioso.
'Cretino sul serio, togliti! Devo andarmi a preparare che Tomlinson mi viene a prendere...e poi devo ridargli i vestiti' dissi io in risposta, cercando di togliermelo di dosso: sapete, Niall sembra magro e su questo non dico niente, ma è pesante...molto pesante.
Lui sbuffò, si alzò e mi tese la mano per aiutarmi ad alzarmi.
Lo ringraziai e poi, di corsa, mi chiusi in camera mia: scelsi dei vestiti adatti all'occasione, ma niente di speciale.

Alex in the park with Lou






Appena finì di vestirmi mi truccai e mi sistemai i capelli poi presi il telefono, che squillava e risposi:
Io: Pronto?
x: Ehi! Ciao zucchero!
I: Louis? dissi con fare stupito
L: certo dolcezza! Chi vuoi che sia se no? Senti, dobbiamo anticipare l'incontro...vengo a prenderti fra venti minuti ok?
I: certo! Tanto mi sono già preparata...
L: Oh...che peccato! Avrei voluto vederti in intimo... disse lui in modo pervertito
I: Ah ah ah si si certo idiota...venti minuti e sono giù ciao
L: Ciao!!


Dopo di che chiusi la chiamata e iniziai a mettermi le scarpe che avevo scelto, erano le migliori per l'occasione...


Louis POV:


'Ciao!' le dissi io poi chiuse la chiamata.
Oramai ero già vestito così aspettai altri dieci minuti e poi mi avviai...
Decisi di non prendere la macchina, poi era una bella giornata e volevo essere il più naturale possibile con lei.
Suonai al campanello, appena arrivato e lei mi venne ad aprire: wow...era bellissima, no cioè, no niente pensieri del genere cavolo!
'Ciao rompipalle...andiamo?' disse lei fissandomi ed io annuii.
La portai in giro per Doncaster: in centro, al parco vicino, perfino alla gelateria.
Eravamo sfiniti: avevamo riso tutto il giorno, così ci sedemmo su una panchina.
Parlammo un po', non solo del progetto, anche della nostra di vita.
Mentre Alex parlava vidi, da lontano, una figura che mi era famigliare: Eleanor 'Oh cazzo' sussurrai ad Alex e lei mi guardò perplessa per poi girarsi.
'Oh Alex...' disse Eleanor schifata 'cosa ci fai con il mio Louis?' aggiunse.
Se...io sono il suo Louis quando le fa comodo...che carogna 'Senti ciccietta bella,' iniziò Alex, infuriata
'tu stanne fuori, stavamo solo parlano come quando due compagni di classe, si parlano' aggiunse, calmandosi.
Eleanor sorrise malefica e, in nano secondo, spinse Alex facendola cadere nel laghetto.
L'oca iniziò a ridere e Alex, piena zuppa imprecava in tutti i modi 'Sei. Morta. Stronza!!' disse per poi uscire dall'acqua e tirare un calcio ad Eleanor, cadendo anch' essa in acqua.
Io e Alex iniziammo a ridere come due pazzi per poi scappare verso casa.
'Dio santo...brrr che freddo' iniziò Alex arrivata a casa 'dai entra!' le dissi io: a casa mia c'era un grande camino così lei, di corsa, prese la mia coperta sul divano e si mise davanti al caldo fuoco.
Presi il cellulare e chiamai Niall dicendogli che Alex era a casa mia e che l'avrei riportata dopo cena.
E dopo aver mangiato, da bravo ragazzo mantenni la promessa.
Arrivati alla porta di casa sua lei si girò, a guardarmi 'Grazie...per non avermi fatto morire di freddo, domani tornerà tutto come prima no?' disse lei perplessa ed io annui 'solo in mezzo alla gente, da soli proprio no' aggiunsi e poi la salutai, tornandomene a casa....





VAS HAPPENIN' GENTE:
Ciao a tutte racazzuole!! ok ok non sono in me oggi sorry :)
Come vi sembra il capitolo? Spero vi piaccia ci ho messo tutto il mio impegno, ma so di certo che è uscito uno schifo :D
Bene...baci e al prossimo capitolo.
Peace & Love -Ale

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Capitolo 5
*** 5.Rompipalle era il suo soprannome ***


I'll be different, I'll promise you 5 5.Rompipalle era il suo soprannome

Alex POV:

La sveglia suonò imperterrita quella mattina: segnava le sette.
Mi alzai di malovoglia e andai in bagno a prepararmi: mi lavai la faccia, come al solito, i denti mi vesti con una canotta a righe rosse e bianche, dei jeans blu scuro e delle converse bianche.
Il meglio per iniziare una bella giornata.
Alla fine mi feci una treccia laterale e scesi di sotto.
'Buongiorno dormigliona' disse Niall 'Dormito bene?' aggiunse, poi.
Io annuii e lui, in risposta, sorrise.
'Allora sarà o non sarà un bella giornata?' chiesi io
'Em io non credo, dopo quello che hai fatto ad Eleano ieri credo ti prenderanno di mira Alex'
'Ah ok...che mi importa' conclusi io per poi recuperare il mio zaino e, con Niall, avviarmi verso la scuola.
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Arrivati dopo dieci minuti, all'entrata, tutti mi guardavano sbalorditi: avrei giurato di sentir partire da qualcuno degli studenti un 'brava Alex, così si fa!' ma poi tutti si zittirono perchè entrò lei, Eleanor, accompagnata dal suo Louis che a parere mio sembrava più che triste.
'Bene, ci si rivede' dissi io per poi mettermi a ridere e lei mi guardò stupita
'Cos'hai da ridere idiota?' disse lei, innocente, coprendosi l'occhio.
Da quel momento partì una risata generale da tutti gli studenti, persino Louis rideva sotto i baffi.
'Cosa avete da ridere voi?' disse incredula per poi scappare via con Danielle.
'Brava!' disse Louis
'Hai fatto bene, non le sopportavo più quelle due' aggiunse...em...ah si, Liam
'Ma quella, Danielle non è la tua fidanzata Liam?' chiesi io
'Certo...ma è troppo ossessiva ed egoista, presuntuosa e non so cos'altro'
'Ok,' aggiunsi io dopo 'Cosa abbiamo?'
'Tutti e sei abbiamo storia adesso' disse Niall
'Ok, andiamo, non ce la faccio a vedere questi dementi fissarmi come se fossi chissà chi' borbottai, poi ci avviamo verso l'aula 6: l'aula di storia.
L'ora di storia volò via come se niente fosse, con le spiegazioni del prof. seguite da mezzo quarto della classe, dato che i tre quarti dormiva profondamente sul banco.
Arrivò la seconda ora: Scienze.
Oh Cristo! Il progetto!!
'Louis il progetto cosa...' cercai di finire ma mi interruppe
'Tranquilla zucchero il progetto ce l'ho io, rilassati'
'Fiuuuu me male...non fartelo rubare ok??' lo avvisai poi entrai in classe seguita da lui.
Arrivati a metà lezione il professore di Scienze, Mr. Carogna, ci invitò ad esporre i nostri lavori
'Allora...Wilson e Tomlinson, volete esporre alla classe il vostro lavoro?' disse con quella vocina da gay.
Noi due annuimmo.
La spiegazione sulla terra e sulla luna, che avevamo fatto accuratamente e con precisione, andò a buon fine e ricevemmo anche un applauso dal professore.
'Bene tornate al vostro posto' disse
Seduti al posto ci guardammo con uno sguardo d'intesa e mormorai un grazie.
Passò anche l'intera giornata in quel modo, solamente un po' più noioso, dato che Louis lo avevo solo solo per scienze e storia.
Tornando a casa tutto sembrava tranquillo: avevo il mio iPod e Niall si guardava in giro.
Sentii il cellulare vibrare nella mia tasta così lo presi e, togliendomi le cuffiette, risposi:
'Pronto' dissi io
'Ciao sono Louis...senti siccome abbiamo i compiti di storia e tanti di scienze mi chiedevo se volevi farli insieme a me?'
'Oh certo, però anche con Niall. Sai non è un intelligente'
'Ok ok tranquilla, bene vengo per le quattro?'
'Certo!'
'Ok ciao zucchero'
'...Ciao rompipalle'
Ok era ufficiale...rompipalle era il suo soprannome, il suo nuovo soprannome.
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Come da programma arrivò alle quattro spaccate ed iniziammo a studiare.
'Alex posso parlarti un secondo?' disse ad un'tratto Niall portandomi in cucina
'Può sembrare strano, o forse no. Ma quel Louis non mi va a genio' disse a bassa voce
'Tranquillo...è qui solo per i compiti ok?'
Lui annuii ed io, in risposta gli diedi un bacino sulla guancia.
Tornammo in salotto ed iniziammo a studiare seriamente...beh se posso dire così.
All'inizio Niall fece cadere la coca cola, sporcando Louis.
Poi Louis gli tirò le patatine, facendo scoppiare la terza guerra mondiale.
Ed infine io buttai su di loro i marshmallow, ibrattandoli di quelle cose appiccicose.
'Ok non è giusto però...tu non ha addosso niente' protestò louis
'Certo che no, se mi buttate addosso qualcosa siete morti'
'Eh chi lo dice?' disse i due, all'unisolo
Sorrisi ed iniziai a prenderli a cuscinate fino a quando non caddero a terra, segnalando la mia vittoria.
Continuammo così fino alle otto, intanto che studiavamo, ovvio, ci facevamo gli scherzi a vicenda.
'Beh, è stata una bella serata e non mi sono rotto niente. Va' che fortuna!' disse Louis scherzando.
'Bene a domani Louis' dissi
'A domani!!'
Chiusi la porta, salii di sopra e mi feci una doccia: mi misi il pigiamone adorato blu ricoperto di stelle multicolor, poi andai a letto.
Feci il sonno migliore della mia esistenza, devo ammetterlo.
Era stata una bella giornata.



VAS HAPPENIN' GENTE BELLA:
Sciao bele come va?
Spero bene perchè io non tanto...sapete influenza! Ma comunque non credo ve ne freghi qualcosa ahaha
Allora ho cercato di renderlo più lungo e spero vadi bene, perchè non riesco ad allungarlo di più :( mi spiace
Spero che vi piacci comunque anche se può risultare minuscolo...credo che la storia per un po', forse 2 o 3 capitoli sarà Alex POV quindi non avrò necessità di spiegare chi ha il punto di vista :)
Bene Peace & Love -Ale

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Capitolo 6
*** 6.Chi sei? ***


I'll be different, I'll promise you 6 6.Chi sei?

Alex POV:

Quella mattina non riuscivo a svegliarmi, ero uscita di casa mezz'addormentata e stavo facendo la figura della morta vivente davanti a tutti.
Ma me ne fregavo.
'Stai bene?' chiese Nialler.
'No..'
'Cos'hai?' chiese lui, senza riunciare ad una risposta.
'Ho dormito, si, ma continuavo a pensare a Lou..' dissi io, vedendolo arrivare.
Faceva il figo davanti a tutti, come suo solito.
'Ehi zucchero, hai dormito? Non hai una bella cera' disse preoccupato
'Si tranquillo...ora vai dalla tua ochetta! Sta diventando rossa di rabbia' gli feci notare e lui sorrise per poi tornare da Eleanor.
Sbuffai, poi mi avviai verso la palestra: il martedì, come prima e seconda ora, avevamo educazione fisica.
Non mi andava molto a genio, dato il fatto che giocavamo a palla avvelenata contro la squadra blu, di cui facevano parte Louis ed Eleanor.
Nella squadra rossa c'eravamo io, Niall, Harry e Zayn...wow stupendo.
'Bene...gioco di squadra ragazzi!' annunciò il professore, guardandoci uno ad uno.
'Si gioca a palla avvelenata vero?' disse Eleanor saltellando sul posto.
Devo dirlo, così mi toglierò un grande peso: non so giocare a palla avvelenata.
Beh faccio schifo in educazione fisica, questo è il punto.
Deglutii a fatica e ci mettemmo ai nostri posti.
'Iniziamo: 3...2...1...VIA!' urlò il prof ed iniziammo a giocare.
Cercai di evitare più pallonate possibili.
Dopo vari minuti rimanemmo io e quattro dell'altra squadra: Elenaor, Danielle, Liam e Louis.
Bene, molto bene.
Sono spacciata, pensai preoccupata.
Cercai di schivarle ma erano troppe: Eleanor mi prese, ma non normalmente.
Mi tirò una pallonata in piena fronte, facendomi cadere e picchiare la testa.
'Ma che sei scema?!?' iniziai a sentire, da quello che pensavo fosse Louis.
Lo vidi avvicinarsi a me, con Niall, Liam Harry e Zayn.
Da quello che riuscivo a dedurre, Eleanor se ne andò con Danielle.
'Dove sono? Che mi è successo?' dissi preoccupata per poi svenire.
Da lì fu buio totale.
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Mi svegliai su un lettino di un'infermeria, o di un'ospedale.
Il punto è che non mi ricordavo proprio una cippa...e questo era strano.
'Signorina Wilson...come sta?' disse l'infermiera
'Bene ma non ricordo proprio niente..come sono finita qui?'
'Beh giocando a palla avvelenata, la signorina Calder le ha tirato una pallonata ed è svenuta...non ricorda niente di niente?' chiese l'infermiera, preoccupata.
Io scuotei la testa e mi misi seduta sul lettino.
Vidi la porta aprirsi ed entrò un ragazzo...beh meraviglioso: occhi azzurri e capelli biondi.
'Alex come stai?' mi chiese lui
'Emm...chi sei?'
'Sono Niall...non ti ricordi? Neanche di Louis?' chiese stupito
'No...chi è Louis?' domandai io.
L'infermiera uscii con Niall, per spiegare cosa potrebbe essermi successo.
La porta si ri-aprì ed entrò un ragazzo strambo: maglietta a righe, pantaloni rossi e un berretto di lana in testa.
'Ehi zucchero...è vero che non ti ricordi di me?' disse lui con una faccia da cucciolo
'Ehi rompipalle' dissi.
Oh cavolo! Che figure di merda
'Scusa non volevo...mi è uscita così e non so neanche perchè' a questa frase lui sorrise.
'Io si che lo so...è il soprannome che tu mi hai dato' disse guardandomi negli occhi.
'Ah ok...'
'Cos'è l'ultima cosa che ricordi?' chiese.
'...Sono arrivata a Doncaster e...ho conosciuto Nialler e te...poi basta' dissi.
'Wow...è passato un anno da quel momento. Non ti preoccupare, ti faremo ricordare...promesso' disse.
Mi riportò a casa e poi mi cucinò qualcosa; tornò anche Niall e cercammo di ricostruire i miei ricordi.
Una cosa molto difficile, per una come me.
Spero solo che tornerà tutto come prima...



VAS HAPPENIN' ?
Ciao a tutte come vi sembra? Spero vi piaccia... ci ho messo tutto il mio cuoricino!!
Recensite in tanti tanti e rigrazio:
-Quelli che recensiscono;
-Quelli che la ricordano, preferiscono e seguono;
-Quelli che leggono nell'ombra dell'oscurità...
Bene bacioni e al prossimo capitolo Peace&Love -Ale

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Capitolo 7
*** 7.Sono follemente, pazzamente innamorato di te... ***


I'll be different, I'll promise you 7 7.Sono follemente, pazzamente innamorato di te...

Louis POV:

Era passata una settimana da quando Alex, il mio zuccherino, aveva perso la memoria.
Non ricordava niente e niente cercava di ricordare.
Era difficile, per lei, ricostruire tutto quello che era successo: parlavo con Niall di questo argomento da una settimana esatta, ci incontravamo dopo le lezioni o durante la mensa.
Quella mattina Niall portò Alex con se: non potevo crederci.
Lei era...come posso dire, lei era bellissima!
Stentavo a crederci sul fatto che si fosse ripresa.
Mi venne incontro 'Ehi Louis, scusa se non ti ho chiamato ma non stavo tanto bene' disse tenendo saldi i libri.
Feci le spalluccie 'Tranquilla non fa niente...che ne dici se dopo vengo da te e studiamo? Potrei aiutarti a recuperare la memoria' dissi io, fissandola negli occhi.
Mi sorrise ed annuì, poi si sedette ed incominciò a mangiare.
Le ultime ore della giornata passarono velocemente e suonò l'ultima campanella.
Presi la mia borsa con i libri e, con Alex e Niall, mi avviai a casa.
Entrammo dentro casa, ci sedemmo in salotto ed iniziammo a studiare fra una chiacchera e l'altra.
Avevo un'idea su come farle ritornare la memoria, ma era troppo azzardata per farla davanti a Niall.
'Alex...posso parlarti in privato, per favore?' chiesi io e lei annuì.
Andammo di sopra, nella sua camera ed io chiusi la porta.
'Cosa devi dirmi?' chiese lei, sedendosi sul letto.
'No, non devo dire niente' dissi io.
Mi avvicinai a lei, c'erano pochi millimetri di distanza, stavo per baciarla.
Speravo che in questo modo si sarebbe ricordata tutto e saremmo ritornati ai "rompipalle" e agli "zucchero".
Ma non andò per il verso giusto: Niall si fiondò in camera, per poi iniziare a diventare di varie tonalità.
Dal bianco, al rosso, al viola.
E tutto in pochi secondi.
'Che stavate facendo? Sono minuti che siete di sopra...da soli' disse guardandomi male.
Alex non riuscì ad aprire bocca così uscì ed andò in bagno.
Io non ebbi niente da dire così scesi di sotto, continuando i compiti.
Passarono venti minuti, all'incirca, ma Alex da quel che so non si mosse dal bagno.
'Scusa Niall il bagno è su? Sai è urgente' dissi sorridendo e lui annuì.
Corsi di sopra e vidi Alex che stava uscendo ma io, astuto come una volpe (beh...si fa per dire) la rispinsi in bagno per poi chiudere la porta a chiave.
'Sei pazzo?? Vuoi rimanere qua dentro per caso?' chiese lei guardandomi.
Io non le risposi: le presi il viso con le mani e portai il suo volto a pochi centimetri dal mio.
'Non sai una cosa Wilson...e credo non la saprai mai: sono follemente, pazzamente innamorato di te' dissi poi la baciai.
Un bacio stupendo che, alla fine, durò poco.
Lei aprì gli occhi e mi tirò uno schiaffo sulla guancia destra.
'Ma che sei deficiente Tomlinson?' disse lei furiosa.
Io iniziai a ridere come non mai 'ti ricordi tutto ora? L'ora di educazione fisica, palla avvelenata...te lo ricordi?' chiesi e lei disse di si, guardando a terra.
'Zucchero, questo era un modo per farti tornare la memoria...dovresti ringraziarmi no?' diciamo che io ero più che modesto.
Lei mise il broncio ed incrociò le braccia, come una bambina di cinque anni.
Sorrisi e mi sedetti sul bordo vasca, vicino a lei.
'Em Louis, dov'è la chiave?' chiese lei.
Oh cazzo...LA CHIAVE!!
La chiave era chissà dove dietro la porta del bagno...cosa molto intelligente chiudere a chiave una porta, davvero intelligente.
Glielo spiegai ad Alex ed andò su tutte le furie.
'Bene,' iniziò 'ora mi spieghi come usciamo di qui? Sono già le nove passate e Niall non viene ad aprirci perchè è fuori fino a domani' aggiunse, andando avanti e in dietro.
'Ok' iniziai: mi sdraiai in vasca ed aspettai una sua conclusione.
Mise le mani sui fianchi poi sbuffò: si sdraiò vicino a me nella vasca e aspettò.
'Bene, quindi dormire qui è l'alternativa? Ok sono d'accordo rompipalle...notte, notte!' disse lei contenta, mettendo la testa sul mio petto.
'Notte zucchero' risposi io, poi mi addormentai...



VAS HAPPENIN' GENTE:
Ciao a tutte come va? Todo bien?
Spero di si...come vi sembra il capitolo? Spero vi piaccia. Volevo sapere se l'immagine qua sotto andava bene come nuova immagine storia o lascio quella vecchia? Decidete voi è tutto nelle vostre mani.
Non ho altro da dire, quindi passo e chiudo Peace&Love xx -ale

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Capitolo 8
*** 8.Presto o tardi ti innamorerai di me... ***


I'll be different I'll promise you 8 8.Presto o tardi ti innamorerai di me...

Alex POV:

Quella mattina mi faceva male dappertutto, alle gambe ma sopratutto alle braccia.
Ah già, dimenticavo che avevo dormito in una vasca con un rompipalle: perchè me lo sono ricordato?
Lui mi sentì muovere e si svegliò 'Buongiorno zuccherino...come va?' disse lui.
Lo guardai schettica, poi si girò e mi fissò.
Mi resi conto solo in quel momento di quanto fossero blu i suoi occhi 'lo so che ti attraggo ma potresti non fissarmi troppo? Mi si rovina l'immagine' disse sbuffando.
Risi, non riuscivo a smettere di ridere 'Oddio ti si rovina la faccia se ti guardo?' chiesi sbigoddita e lui annuì.
'Va bene,' iniziai, uscendo dalla vasca e mettendomi davanti allo specchio 'Allora non ti guardo più Tomlinson'.
Lui sorrise ed usci dalla vasca.
Mi venne dietro, mi cinse la vita e iniziò a baciarmi sul collo, dolcemente.
'Sei bellissima zucchero' disse baciandomi 'Ciccio, avevamo detto che non ci saremmo innamorati ieri sera, ma a me non sembra così' replicai io, girandomi per guardarlo in faccia.
Alzò le mani in segno di resa, poi girò i tacchi e cercò di uscire 'già...siamo chiusi dentro' mi ricordò lui.
Non lo ascoltai: mi lavai i denti e la faccia, mi misi a posto i capelli e cercai di chiamare Niall.
'Cazzo...non prende qui' dissi io, cercando campo.
Sorrise e mi mise il telefono sul mobile per poi spingermi contro il muro.
Rimanemmo lì a fissarci, come due ebeti 'Alex, se mi fissi mi viene voglia di fare qualcosa di più interattivo...non so se mi spiego' disse lui malizioso, dandomi un bacio in fronte.
'Ci provi con me? Dio sei peggio di Payne' dissi io sorridendo 'Anche lui ci provava con te?' chiese ed io annuì.
Mi allontanai poi mi sedetti nella vasca a pensare.
Si sedette vicino a me, beh...si sdraiò vicino a me.
'Cosa vuoi rompipalle?' chiesi io, scocciata; lui non mi rispose.
Mi baciò come l'altra sera.
Ma questa volta non gli tirai uno schiaffo: a me Tomlinson piaceva e anche tanto.
Ma era un deficiente che ci provava con tutte.
Lui continuava a baciarmi, insinuando la sua mano calda sotto la mia maglietta.
Rabbrvidì al suo contatto: mi tolse la maglietta ed io la tolsi a lui.
Stavamo per toglierci i pantaloni, quando sentimmo dei passi salire le scale: era Niall.
Ci rivestimmo 'Alex, perchè sei chiusa in bagno?' disse lui aprendo la porta.
La porta si spalancò e vedemmo Niall, rosso in viso per la rabbia 'Che ci fa lui qui?' chiese scandendo ogni singola parola.
Spiegai in fretta quello che era successo e lui sembrò capire l'accaduto 'Ok va bene...di sotto a mangiare!' disse Niall, precipitandosi in cucina.
'Visto,' iniziò, baciandomi 'non è stato difficile!' aggiunse.
Mi prese la mano e scendemmo di sotto, dove c'era Niall con Eleanor.
'Louis...cosa ci fai qui con questa...qua?' disse squadrandomi da testa a piedi.
Giuro volevo ucciderla quell'ochetta da strapazzo.
'Em...ho dormito con lei' disse Louis, grattandosi la testa cercando di essere il più naturale possibile.
Sbarrò gli occhi 'ma quindi ricorda tutto?' chiese stupita ed io annuì.
Salutò Niall con un bacio sulla guancia (patetica) ed uscì da casa mia senza degnarci di uno sguardo.
'Zucchero...meglio così' disse Louis, facendo le spallucce.
Sorrisi, sedendomi a mangiare.
Non pensavo avrei potuto dormire con un rompipalle del genere.
Finito di fare colazione andai a sdraiarmi sul divano vicino a Louis 'Ah...e pensare che stavamo per farlo' disse lui con fare teatrale.
'Eh già' risposi con lo stesso tono; lui mi guardò malizioso ed io gli tirai un pugno, non forte, sulla gamba.
Mi sorrise, poi mi strinse a se 'So che ti stai innamorando di me...e so che non vuoi ammetterlo' mi sussurrò all'orecchio.
'Ma prima o poi, lo confesserai' aggiunse poi mi diede un bacio e mi lasciò lì, da sola, sul divano...


VAS HAPPENIN?

Lo so che è cortino però spero vi piaccia...poi dovevo postarlo, oggi è il compleanno di tommo <3
Baci e buone feste a tutti xx ale

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Capitolo 9
*** 9.L'ospite...di bene in meglio ***


I'll be different, I'll promise you 9 9.L'ospite...di bene in meglio

Alex POV:

Dopo quello, Tomlinson mi lasciò sola, sul divano.
Non feci altro di ripetermi quella frase nel cervello per ore.
Beh sembravano ore: erano passati venti minuti e mi stava tornando la fame.
Niall, beh, lui si stava facendo la doccia ed io ero di sotto da sola a guardare noiosamente la televisione.
Mi arrivò un messaggio dopo vari minuti: era Louis.

Sono tornato a casa a prendere le mie cose, i miei non ci saranno per un po' di giorni così mi chiedevo
se potevo venire a casa tua, ma credo sia un si....sto arrivando xx
                              Louis

Ok, ora mi rendo conto che era ufficialmente un' idiota con la i maiuscola.
Venire a casa mia?
Con me e Niall?
Roba da pazzi: salì di sopra e avvisai il biondo, preparai la camera degli ospiti poi suonò il campanello e di corsa scesi le scale, andando ad aprire.
'Ma buona sera miss simpatia' disse lui entrando.
'Buona sera a te rompipalle, come mai hai scelto casa mia e non quella di Eleanor?' chiesi io sedendomi sul divano.
Lui si buttò su di me poi disse 'beh perchè lei non mi vuole quindi ho scelto la tua, che hai anche la camera degli ospiti.
Annuì sconfitta poi andai a preparare la cena.
Niall scese e rimase a parlare con Louis, in salotto: quei due trafficavano qualcosa me lo sentivo, il punto era scoprire cosa.
Preparai qualcosa di semplice mangiammo poi rimanemmo a guardare quella scatola quadrata che è comunemente chiamata televisione.
Guardammo un film romantico, lo aveva scelto Louis essendo l'ospite: sinceramente odiavo quei film, non ero una romanticona.
Non riuscì a resistere: dopo più di un 'ora dissi che avevo sonno così corsi di sopra dal mio lettino caldo e accogliente che mi aspettava.
Mi addormentai subito da quanto riuscì a capire....
-------------------------------------------------------------------
Sentì una mano toccarmi il ventre quella notte.
Aprì piano gli occhi e guardai la sveglia: era mezzanotte spaccata.
Mi girai e vidi Tomlinson attaccato a me come una sanguisuga dormiente(?)
'Tommo o ti stacchi, o ti stacchi...due sono le possibilità, non hai altra scelta' gli dissi, ma non mi rispose.
Mi stavo arrabbiando, era ovvio.
Lo spinsi per terra, svegliandolo.
'Ma sei cogliona? No dico...stavo dormendo su un dolce gaciglio e tu mi svegli?' era scoppiato dalla rabbia mentre io, dalla risate.
Gli chiesi cosa ci faceva qui e lui disse solo che voleva dormire al caldo.
Scuotei la testa e mi rimisi giù, addormentandomi in un secondo....

Louis POV:

Giuro, l'avrei uccisa per avermi sbattuto giù dal letto, ma era troppo bella.
Che dico: era bellissima quando dormiva.
Sembrava un angelo: i capelli biondi le ricadevano sulle spalle, sorrideva anche nel sonno.
La strinsi a me: avevo bisogno di qualcuno, qualcuno che mi volesse bene per quello che ero.
Mugugnava qualcosa nel sonno, ma non ci feci caso.
Mi addormentai in un attimo...

Alex POV:

La mattina seguente non trovai Louis nel letto ma non ci diedi molta importanza.
Andai in bagno: mi feci una doccia, mi lavai i denti poi mi vestì.
Misi una maglietta e una camicietta, dei jeans scuri.
Scesi di sotto e vidi Nialler fare colazione con Tommo, parlando segratamente: in fatti, quando entrai in cucina, smisero di parlare e continuarono a mangiare.
Non ci diedi importanza ok, ma ero abbastanza preoccupata.
'Che succede fra di voi? Mi nascondete qualcosa?' Chiesi io a Niall ma lui non mi diede una risposta in fretta.
Suonò il campanello ed andai ad aprire: alla porta era....


VAS HAPPENIN'?

Scusate l'enorme ritardo sorry, davvero...
Inizio con Buon anno nuovo a tutti ( e speriamo un anno migliore)
Come vi sembra? Spero vi piaccia...
E spero vi piaccia anche la foto...bacioni a tutti e tutte xx ale

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Capitolo 10
*** 10.Fermo! O inizierò ad innamorarmi di te... ***


I'll be different, I'll promise you 10 10. Fermo! O inizierò ad innamorarmi di te...

Alex POV:

Alla porta era quell'oca di Eleanor.
Bene, peggio di così non poteva andare....
Mi guardò come se fossi chissà chi poi mi disse che cercava Louis e fui costretta a farla entrare.
'Eleanor che ci fai qua? Cosa vuoi?' disse Louis, guardando me e lei.
Lei mise le mani sui fianchi, scocciata 'beh ecco...non rispondi alle mie chiamate e te ne vai senza avvisarmi?'
Io iniziai a scaldarmi, giuro iniziavano a saltarmi i nervi così la presi per i capelli, letteralmente e la trascinai fuori dalla porta per poi chiuderla alle mie spalle.
Niall e Louis mi guardavano con la bocca spalancata ed io feci le spalluccie 'Che c'è? Mi aveva rotto le palle...' dissi io.
Loro risero di gusto poi, siccome eravamo abbastanza in ritardo con la scuola, ci misimo in cammino.
Arrivati a scuola trovammo davanti da noi tre Eleanor e Danielle 'Bene, bene...Louis devo parlarti' disse Eleanor.
Louis annuì e sparì dietro gli altri compagni.
Danielle andò con Liam mentre io, Niall e Harry, con il quale avevamo legato, andammo in classe.
La prima ora avevamo storia e ci sedemmo tutti vicini, per parlare: io stavo in mezzo con ai lati Niall e Harry.
'Beh,' iniziò Harry, dopo venti minuti 'cosa è successo con Louis?'
Io cercai di speigare ma fui interrotta da Niall 'ecco oggi è venuta Eleanor e...'
'E l'ho sbattuta fuori dalla porta, tirandole i capelli' aggiunsi, io alla fine.
Harry rimase molto sorpreso, poi tornò a seguire la lezione.
Passarono le prima tre ore ed avemmo la ricreazione, tranquilla come sempre.
Stavo seduta su di una panchina sotto un albero quando sentì delle mani appoggiarsi sulle mie spalle: era Louis.
'Ehi che ti ha detto quell'oca?' gli dissi senza girarmi.
Lo sentì ridere 'abbiamo parlato di noi due...e abbiamo deciso di finirla lì' disse, guardando in alto.
Ero rimasta abbastanza stupita: di solito è lui a lasciare le ragazze, ma questa volta era stata Eleanor a lasciare lui.
Beh meglio così....ma che dico?
No, no, no non devo pensare a cose perverse su Tomlinson...ricorda Alex: Tommo è un rompipalle, Tommo è un rompi....ok non ci riesco.
'Non starmi vicino o finirò per innamorarmi di te' gli dissi, poi me ne andai in classe, lasciandolo sorridente.
Passarono anche le ultime ore, la mensa e poi le altre due.
Fu una normale giornata, a mio parere: rimasi a casa da sola, quel pomeriggio.
Niall lo passò con Harry e Louis, in giro per Doncaster.
Mangiai i pop corn, guardando dei documentari sugli animali poi mi addormentai sul divano dentro la calda coperta...
Intanto che stavo per addormentarmi la porta si aprì, ma caddi nel sonno...


VAS HAPPENIN??

Ciao a tutti ed, in anticipo mi scuso per l'enorme ritardo...
come vi sembra il nuovo capitolo?
E la foto iniziale? Vorrei tanto avere i vostri pareri... Come vi è sembrato il video di Kiss You? Io l'ho trovato bellissimo *-* davvero abxbshx Baci e al prossimo capitolo
Baci -ale

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Capitolo 11
*** 11.Posso restare? Per favore!! ***


I'll be different, I'll promise you 11
11.Posso restare? Per favore!


Louis POV:

Quando varcai la soglia, sentì il rumore della televisione proveniente dal soggiorno: controllai e vidi Alex avvolta nelle sue coperte con i pop corn in mano.
Sorrisi a quell'immagine: spensi la televisione e poggiai il telecomando sul tavolino, la presi in braccio e poi la portai in camera sua.
La misi a letto e mi sdraiai vicino a lei: la "coccolai" un po', se si poteva dire così.
Stavo per appisolarmi anche io, quando il telefono nella tasca della felpa vibrò.
Lo presi e, scocciato, guardai chi mi stava chiamando: era Eleanor.
Alzai gli occhi al cielo, mormorai un bellissimo, a mio parere, vaffanculo e chiusi la chiamata.
Non ci feci molto caso al telefono, che mi scivolò dalle mani.
'Oh merda...' borbottai.
Era per terra, stranamente, senza un graffio.
Strabuzzai gli occhi e mi sedetti sul letto sporgendomi in avanti per riprenderlo.
'E tu che ci fai qua?' mormorò una voce alle mie spalle: Alex si era svegliata.
'Io? Niente...ti ho solo messa a letto. Ti eri addormentata sul divano' le dissi, per poi sorridere.
Non mi rispose, anzi, mi squadrò da testa a piedi in attesa di spiegazioni 'Ok...sono tornato a casa, mi ci ha riportato Harry...poi lui e Niall sono andati in giro, non so dove...ed io sono qui a casa...con te' spiegai e lei alzò gli occhi al cielo.
Non disse ancora niente, si alzò e si diresse in bagno.
Io la seguì e, arrivato alla soglia del suo bagno, mi chiuse la porta in faccia, senza contare che potevo rompermi il naso.
Presi un libro dalla sua piccola libreria nell'angolo, mi sedetti sul letto e aspettai che uscisse dal bagno, in tranquillità.
-----------------------------------
Lei uscì dal bagno dopo dieci minuti: si era fatta le treccine e aveva su un completo sportivo:

Alex at the gym











'Allora...vieni con me?' mi chiese lei fissandomi, a braccia conserte.
Io ci pensai un po' poi annuì 'scusa la domanda: ma dove si va?' chiesi io, stupido.
Mi guardò ancora 'io devo andare a correre, come tutti i pomeriggi nel weekend tu vieni con me' rispose lei, prendendomi per mano.
A quel tocco lei ritirò subito la mano arrossendo, poi si scusò e scese di sotto.
Quel tocco...era qualcosa di speciale me lo sentivo ed ero felice.
Scesi di sotto anche io ed uscimmo: lei iniziò a correre ed io, che sembravo un maniaco, correvo dietro di lei.
'Allora...' iniziò lei 'perchè sei tornato a casa?' chiese.
Io già non respiravo, non riuscivo a risponderle: non correvo così dai primi anni della corsa campestre 'beh ecco...volevo..ecco...non respiro' detto questo caddi a terra come uno pesce lesso e lei si fermò.
'Ehi Louis! Stai...stai bene?' chiese lei preoccupata, guardandomi negli occhi.
Io scossi la testa e lei sorrise 'E' normale, dopo un po' che non corri...tranquillo vieni' disse lei, tendendomi la mano per aiutarmi ad alzarmi.
La presi e camminammo: lei mi spiegò, che nel tardo pomeriggio, andava in palestra per delle lezioni di ballo hip-pop, se non avevo capito male.
Arrivammo alla palestra e lei mi disse che potevo andare via, ma non ci pensai nemmeno 'Posso restare? Per favore!!' le chiesi io, come un bambino di cinque anni.
Lei sorrise e annuì entrando dentro.
La palestra era enorme ma riuscì a scorgere una persona in lontananza...una persona che conoscevo molto bene...



VAS HAPPENIN'?

Ehi ragazze!! Come va?
Scusate il ritardo, ma la scuola sta occupando più tempo del previsto :(
Come vi sembra il capitolo? E la nuova foto? Vorrei tanto un parere perchè sto cercando di farne una decente :)
Bene baci e al prossimo capitolo continuo a 3 recensioni massime :) xx Ale

Sono su twitter se qualcuno vuole seguirmi, ricambio :)

Twitter

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Capitolo 12
*** Te la farò pagare ***


I'll be different, I'll promise you 12  Te la farò pagare...

Louis POV:

La persona in lontananza era Eleanor che, furiosa, si avvicinò a me a passo spedito.
Alex si mise davanti per non farla passare e lei, in risposta, la spinse facendola cadere a terra; sghignazzò divertita poi tornò seria e mi guardò negli occhi 'Cos'è, ora è più importante lei di me?' disse con disprezzo puntandole un dito contro.
Io non dissi niente: mi avvicinai ad Alex, tirandola su ed aiutandola ad alzarsi, poi mi girai guardandola male 'Fottiti Eleanor Calder' dissi io a denti stretti.
Lei sussultò e, shoccata, girò i tacchi e si mise a correre negli spogliatoi.
'Perchè lo hai fatto?' chiese Alex, un po' confusa ma allo stesto tempo felice.
Mi limitai a fare le spallucce prendendola per mano 'Dai, andiamo a casa...è meglio' dissi ed uscimmo dalla palestra.
Passarono un po' di giorni da quel accaduto e nessuno, a scuola, mi rivolgeva più la parola: tutti mi guardavano male da testa a piedi, sussurandosi l'un l'altro commenti su quello che era successo in palestra.
Passavo sempre davanti al armadietto di Eleanor e la trovavo lì con le sue amichette, ma quella mattina non c'era e al suo posto trovai un biglietto con il mio nome.
Mi guardai a destra e a sinistra poi presi il biglietto in mano e lo lessi 'Louis, mi dispiace di essermi comportata in quel modo, non era mia intenzione...ti prego, torniamo insieme, ti supplico ....spero mi capirai. Baci, la tua El'.
Dopo aver letto il messaggio stavo diventando rosso di rabbia, avrei voluto rompere tutto.
Non era un biglietto "amoroso", ma di vendetta: lei non era la solita a fare questo tipo di biglietti e se gli faceva, era per vendetta.
Avrebbe fatto qualcosa di brutto, me lo sentivo...

Alex POV:

Erano finite le prime tre ore della giornata così colsi l'occasione di andare in bagno, dato che l'ora di matematica stava diventando noiosa.
Attraversai il corridoio e, una volta entrata in bagno, mi lavai velocemente la faccia.
Iniziai a sentire degli strani rumori, ma non ci feci molto caso.
Alzai lo sguardo per guardare nello specchio e vidi dietro di me Eleanor con il trucco sbavato, forse per il troppo pianto.
'Tu. TU! Tu mi hai portato via Louis...e te la farò pagare' disse lei furiosa.
Alzai gli occhi al cielo, sperando se ne andasse subito 'Io non ho preso niente a nessuno...se non lo soddisfi più non è un problema mio' Colpo basso.
Lei rimase impalata, immobile, a guardami nello specchio '...te lo hanno mai detto...che sei una stronza?' disse lei, con un sorriso malefico sulle labbra.
Altro colpo basso, questa volta per me.
Mi girai a fissarla negli occhi, squadrandola; non avevo idea di quello che volesse fare.
Mi tirò un pugno in pieno viso, facendomi cadere a terra frastornata.
Non volevo fare a botte, a meno che non fosse stato qualcun'altro ad iniziare: ne sferrai uno anche io e, una volta che fu a terra, le tirai un calcio.
Stavo per fare altro, ma qualcuno mi trattenne: Louis.
'Ferma! Basta Alex...non ne vale la pena, andiamo via...' disse, trascinandomi fuori dal bagno, dove trovammo davanti Niall, incazzato nero.
Non aprì bocca 'Ma sei impazzita? Potevi finire male Alex!' disse Niall, con tono di rimprovero; Louis lo fulminò con lo sguardo e lui stette zitto 'Andiamo in infermeria, che è meglio' disse Louis.
Arrivati in infermeria aprii la porta di scatto e vi trovai un ragazzo seduto sul lettino....un ragazzo riccio...chissà dove lo avevo già visto...

#Mio Spazio

SCUSATEMI TANTO!!
Scusate, sono quasi 2 mesi che non aggiorno, avete il diritto e dovere di uccidermi ....
Spero solo che il capitolo vi piaccia tanto, ci ho messo un po' a scriverlo :)
Continuo a 4 recensioni ;) xx Ale

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Capitolo 13
*** Ti fidi di me? ***


I'll be different I'll promise you 13


Ti fidi di me?


Alex POV:

Arrivati in infermeria trovammo un ragazzo riccio, dagli occhi verdi.
'Ehi Louis' disse lui sorridendo, guardandomi 'Ciao Harry' disse lui, scazzato.
Harry...
Ah si, l'amico di Louis.
Amico...è una parola grossa.
L'infermiera finì di medicarli il braccio poi uscì, salutandoci ed io mi sedetti sul lettino.
Passammo lì neanche dieci minuti poi uscimmo e tornammo in classe.
'Allora ragazzi,' iniziò il professore, una volta seduti 'siamo alla fine dell'anno e come sapete...tra pochi giorni si terrà il gran ballo scolastico'.
Detto ciò partirono vari sbuffi e chiacchericci dagli studenti.
'COME stavo dicendo' ricominciò, con qualche nota più alta 'si terrà il gran ballo, ciò vuol dire che: dovrete trovarvi un compagno, dovrete imparare il ballo che si svogle tutti gli anni e sopratutto non fare cavolate' finì lui, con le risatine degli altri.
'Certo certo...' sussurrò Louis 'vuoi venire con me al ballo, Alex Wilson?' disse infine ricevendo un'occhiataccia dal professore di storia, che lo rimproverò.
'Ok... solo perchè non ho altre scelte' dissi io e, al suono dell'ultima campana, mi alzai in fretta ed uscìì dall'aula.
Passai veloce i corridoi arrivando al mio armadietto per prendere le mie cose e correre alla fermata dell'autobus, dato che dovevo comprare un vestito decente per il ballo.
Messo a posto l'armadietto, mi incamminai alla fermata e presi l'autobus per il centro di Doncaster.
Arrivai lì in meno di venti minuti e, una volta scesa, entrai nel mio negozio preferito: fui accolta dalla commessa, Lexi, che conoscevo molto bene 'Allore Alex, gran ballo giusto?' disse lei ed io annuì sorridente.
Sorrise a sua volta e mi prese la mano, accompagnandomi ai camerini: mi fece provare molti vestiti, tutti bellissimi, solo che ero molto indecisa.
Uno era blu notte, lungo e scollato; l'altro era di un colore chiaro, più corto, con cui ci avrei potuto abbinare tante cose.
Scelsi il secondo, convinta e andai a pagare.
Pensai a come poteva essere la serata, poteva essere meravigliosa, come poteva essere un disastro.
Una volta pagato, uscì dal negozio con la mia spesa stupenda e ripresi l'autobus per tornare a casa.
Sulla viale, davanti a casa mia, vidi Louis che mi aspettava 'Che ci fai qui?' chiesi io, stupita.
Fece le spallucce 'Niente..io. Te. Stasera. Vuoi uscire?' mi chiese lui ed io senza pensarci dissi di si.
Aspettate...ho detto si?
Si a Tomlinson il rompipalle?!?!?! Ok sto decisamente dicendo una cazzata dopo l'altra.
O forse...mi sono innamorata.
Non ne ho idea...comunque gli dissi di si ed entrai in casa, chiudendo la porta dietro di me.
Poco dopo mi arrivò un messaggio:

Alle 7 sei tutta mia xx
 -Il rompipalle c;

Sorrisi come un'ebete ed andai di sopra, dato che erano le sei e dovevo prepararmi.
Non mi misi niente di speciale, ma comunque ci voleva qualcosa di carino:



Senza titolo #54






Finì di truccarmi che suonò il campanello e Nial andò ad aprire per me: era Lui.
Scesi di sotto e lui rimase a bocca aperta, per poi darmi un bacio sulla guancia 'Sei bellissima...' sussurrò al mio orecchio, facendomi diventare rossa.
Ok ero innamorata...ma come era potuto succedere? Tomlinson...era Tomlinson, il solito rompipalle, scansafatiche, che giocava con tutte le ragazze.
Era molto strano.
Salutai Niall, che mi sorrise, come risposta: anche questo era strano.
'Non andiamo in macchina...tanto è qui vicino' disse Louis ed io annuì.
Non era un ristorante, ma era una distesa d'erba verde, sotto le stelle.
Ci sedemmo a terra, mentre lui mi guardava: mi sentivo decisamente osservata 'Che...che c'è?' balbettai io.
Lui scosse la testa ed iniziò a mangiare la pizza che aveva ordinato, ormai tiepida.
Finimmo quando ormai il sole era già tramontato: rimanemmo a guardarci negli occhi, come se stessimo aspettando qualcosa.
Il cielo era illuminato di sole stelle 'E' bellissimo stasera...' dissi io, per iniziare la conversazione.
Lui sorrise 'Mai quanto te' sussurrò, anche se riuscì a sentirlo.
Io non dissi niente, feci finta di non aver sentito e lui si avvicino, sedendosi vicino a me.
Riuscivo a sentire il suo respiro vicino, eravamo ad un millimentro di distanza.
Nessuno dei due decideva di muoversi, come se ci fossimo bloccati.
'Ti fidi di me?' disse lui ed io annuì.
Annullò la distanza che si era creata baciandomi.
Uno dei baci più belli che avessi ricevuto; dopo poco iniziarono i fuochi d'artificio, colorando il cielo in uno spettacolo bellissimo.
Tutto quella sera, fu uno spettacolo bellissimo...




#MioSpazio
 

Hola gente!!!
Come è questo capituzzolo? Vi è piaciuto?
Lo spero tanto pimpe belle c:
Grazie a chi recensisce e a chi legge nell'oscurità, come sempre.
Continuo a 4 recensioni quindi fatevi avanti, non vi mangio c;
                                         xx Ale






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Capitolo 14
*** Il grande giorno ***


I'll be different, I'll promise you 14
 
Il grande giorno


Alex POV:



Il giorno dopo, con Louis, non parlavo tanto.
Non volevamo che si sapesse in giro: avrebbe fatto scandalo.
Io continuavo con la mia solita vita monotona, chiaccherando con Niall che, giorno dopo giorno, si faceva diverso.
Non mi trattenni più 'Allora... mi spieghi che cos'hai? Sei depresso Horan?' chiesi io, scocciata.
Lui non mi rispose e fece le spalluccie.
Dio come mi dava sui nervi quando faceva così...
Le ore scolastiche passavano velocemente, così come i giorni e le settimane.
Arrivò in poco tempo la fine della scuola, il giorno del gran ballo.
Tutte le coppie si erano esercitate nell'ultimo mese, come me è Louis, anche se avevamo passato la parte del tempo a chiaccherare e a farci dispetti.
Ero sdraiata sul letto a leggere  un libro quando mi arrivò un messaggio:


Ti ricordi di stasera? Ti passo a prende alla sei
...Ti amo xx
- Louis


Sapeva essere tenero,quando voleva: mi girai sul fianco per vedere l'ora: erano le 17:40!!!
Strabuzzai gli occhi e mi fiondai in bagno, per prepararmi.
Misi il bellissimo vestito che avevo scelto un mese prima:


alex








Poi mi truccai e misi le scarpe, uscendo dalla mia camera; incontrai sul piano Niall che mi guardava incantato.
Non accennava a muovere un muscolo 'Ehi Niall...che hai?' chiesi io, preoccupata.
'Beh ... Sei bellissima' disse lui, lasciandomi di stucco.
Niall aveva detto che ero bellissima? Niall James Horan...Oh cazzo...no, ditemi che non è quello che sto pensando.
Non aprì bocca, mi limitai a sorridere e, velocemente, scesi di sotto ad aspettare Louis.
Alle sei puntuali suonò il campanello ed io andai ad aprire: era lui.
Era molto elegante, davvero tanto.
Mi squadrò da testa a piedi, poi mi baciò dolcemente sulle labbra 'Sei un'incanto' sussurrò a un millimetro dalle mie labbra, facendomi arrossire.
Sentimmo Niall sbuffare dietro di noi e Louis sorrise 'Che ti prende biondo? Non ti ha invitato nessuna ragazza?' chiese lui, guardandolo negli occhi.
Niall scosse la testa imbarazzato 'Dai...vai a vestirti, vieni con noi' disse Louis facendomi l'occhiolino.
Chissà cosa aveva in mente.
Il biondo sorrise contento e andò a prepararsi; una volta fatto salimmo in macchina e ci dirigemmo a scuola.
La musica del DJ talmente alta che riuscivamo a sentirla da fuori la scuola: c'eran tutti gli studenti, vestiti elegantemente.
Erano tutti bellissimi.
Louis mi prese per mano e ci avviammo dentro, dove la professoressa  Dumbler ci aspettava per dare inizio alle danza.
'Allora...Tomlinson, Wilson!! - richiamò  la nostra attenzione - voi sarete i primi a ballare' disse lasciandoci a bocca aperta.
Noi due per primi? Senza nessun'altro che ballava vicino a noi?
Ok avremmo fatto fiasco.
Iniziai a tremare dalla paura e Louis, per rassicurarmi, mi prese la mano 'Ce la faremo, fidati' disse lui, mentre partiva la musica.
Entrammo nella mensa, che era stata liberata dai tavoli per il ballo, con la musica di sottofondo: tutti ci guardavano straniti.
Cercavo di non guardare in faccia nessuno, prendendo posizione.
Le mie gambe tremavano e Louis, per cercare di aiutarmi, mi mise la mano sulla vita e mi avvicinò a sè 'Seguimi...' sussurrò ed io annuì.
Iniziammo a ballare sotto gli occhi di tutti: la musica era lenta, piacevole...dopo poco ci presi gusto.
Louis era bravo, dopotutto, riusciva a farmi stare meglio.
Notai Eleanor tra gli studenti, infuriata che uscì velocemente dalla mensa.
Continuammo a ballare senza smettere di guardarci negli occhi, era un'atmosfera bellissima.
Ci fermammo alla fine della musica: tutti erano zitti, non c'era neanche una mosca.
Louis colse l'occasione e mi baciò, facendo risuonare la mensa dagli applausi degli studenti.
Un bacio romantico, questa volta.
'Bene grazie a Tomlinson e Wilson, potete andare' disse la preside e noi annuimmo, uscendo dalla mensa e andando in cortile.
La festa dentro continuava, ma senza di noi.
'Bella festa...' disse Louis abbracciandomi da dietro.
Sorrisi 'Già' dissi guardando in alto.
Lui venne davanti a me, prendendomi il viso tra le mani e attirandomi a sè: voleva baciarmi, eravamo vicinissimi.
Chiusi gli occhi aspettando di sentire le sue labbra sulle mie, ma l'unica cosa che sentì era dell'acqua su di me e delle risate: aprì gli occhi e vide Louis fradicio da testa a piedi, come me.
Erano stati Harry e Zayn, dal balcone dell'aula di chimica sopra di noi.
Scoppiai a ridere 'Grazie...ragazzi' disse Louis, guardandoli con un'istinto omicida.
Rientrammo dentro per fare la foto dell'anno per l'album: la fecimo insieme, per la prima volta.





#Miospazio



Ciao!!!!! Come vi sembra questo capitolo?
Vi gusta? Spero di si...il prossimo capitolo lo posterò più in là, non so quando.
Lo posterò SOLO quando avrò 4 recensioni a questo c;
A presto xx  
                       Alessia



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Capitolo 15
*** 'Ti voglio mia...' 'Sono tua Tomlinson' ***


I'll be different, I'll promise you  



 'Ti voglio mia..' 'Sono tua Tomlinson'   

 
         

Dopo aver fatto la foto per l'annuario tornammo in mensa a ballare.
Louis era bravo, si vedeva benissimo, rispetto a me.

La maggior parte degli studenti andò a casa per mezzanotte, noi no, rimanemmo lì con Niall e i ragazzi.
Sentimmo dei pianti provenire dalla serra di erbologia e Niall andò a vedere, lasciandoci da soli.
'Ti porto a casa Alex?' chiese Louis ed io scossi la testa 'Niall come fa a tornare a casa?' gli dissi io e lui sorrise.
Mi tese la mano e me la strinse forte 'Lui è in compagnia...può portarlo a casa qualcuno dei ragazzi'.
Sorrisi ed annuì, poi uscimmo fuori dalla scuola, ancora illuminata.
Le stelle, quella sera, erano numerose e belle, davano luce al cielo notturno come non mai.
Arrivati alla macchina mi aprì la portiera per farmi salire, poi salì anche lui e partimmo verso casa mia.
Una volta arrivati entrammo e Louis mi sorrise malizioso 'Che c'è?' chiesi io curiosa, sorridente.
Lui alzò le spalle e, avvicinandomi a lui, mi cinse la vita e mi baciò dolcemente.
Io gli saltai in braccio e mi portò di sopra, sorridendo.

(ascoltate questa durante la lettura di questo pezzo: https://www.youtube.com/watch?v=_ybCvui8XJI)

Mi tolsi la maglia, una volta in camera mia, e la buttai a terra.
Lui fece lo stesso con la sua, continuando a baciarmi: non riuscivamo a staccarci, neanche un secondo.
Mi riprese in braccio e mi sdraiò sul letto, togliendomi i pantaloni e baciandomi sulla pancia, lasciando una scia di baci, fino alle labbra.
Mi fece rabbrividire a quei magici tocchi.
Riuscivo a capire dall'ingrossamento dei jeans che era eccitato e sorrisi.
'Ti voglio mia, mia per questa sera' disse, baciandomi e guardandomi negli occhi.
Sorrisi 'Sono tua Tomlinson' dissi io.
Si tolse anche i pantaloni, poi mi guardò: mi guardo a lungo, accarezzandomi le cosce e i fianchi.
'Sei...sei bellissima Alex' disse poco dopo, facendomi arrossire.
Mi slacciò il reggiseno, buttandolo dietro di sè e mi baciò sul petto, scendendo e risalendo.
Continuavo ad essere percorsa da lunghi brividi, gemendo.
Era una bellissima sensazione.
Iniziai a calargli i boxer e lui le mie mutandine.
Entrò in me.
Entrò piano, dolcemente, sorridente.
Gemetti.
Le spinte iniziarono a diventare più veloci, più forti.
Venimmo dopo un po' di ore, insieme.
Ci stendemmo sul letto, vicini, sotto il lenzuolo, abbracciati.
'T-ti amo Alex...' disse, baciandomi la fronte sudata.
Sorrisi, accarezzandogli il petto 'Anche io ti amo Louis'
Quella notte non facemmo sesso, no, facemmo l'amore.
Felice come non mai, mi addormentai con la testa appoggiata al suo petto.

                                                                      ***

Aprì gli occhi la mattina seguente alle nove e mezza, trovando Louis ancora dormiente, vicino a me.
Era bellissimo...sembrava un Dio.
Rimasi a guardarlo fino a quando non si svegliò.
'Mmm...buongiorno principessa' disse lui, sempre sorridente.
Da un po' di giorni aveva quel sorriso bellissimo sulla faccia..ero io che facevo questo effetto?
Non ci pensai molto e mi alzai, vestendomi e andando in bagno per poi lasciare il tempo a Louis di vestirsi.
Scesi di sotto, una volta fatto, ma non trovai Niall.
Che fosse a letto?
O magari era in giro, come suo solito.
Mi preoccupai così andai a vedere di sopra nella sua camera...




Niall POV:

Vidi Alex e Louis andare a casa, me la sarei cavata.
Avrei trovato un passaggio da Liam o Zayn.
Mi incamminai verso la serra di erbologia: la luce era spenta, ma qualcuno piangeva.
Aprì la porta e accesi la luce 'VATTENE VIA!' gridò la ragazza, sentendomi arrivare.
Era Eleanor, seduta nell'angolo della serra, con la testa sulle gambe e il volto coperto dalle mani.
'Ehi...perchè piangi?' dissi io, andandole vicino.
Si asciugò le lacrime e singhiozzò 'Tanto non t'importa... non importa a nessuno... tutti, tutti mi vedono come una puttana... ma non lo sono' disse guardandomi negli occhi ed io le sorrisi.
'Non lo sei infatti...tu non sai come mi sento... la ragazza che amo, con la persona che ami tu. Stiamo male in due El' dissi io, cercando di non piangere.
Sorrise 'Sei una brava persona Niall...' mi disse.
Mi alzai e le tesi la mia mano 'Dai..ti porto a casa' le dissi.
La prese e, cercando di mettersi a posto, mi diede una bacio sulla guancia, facendomi arrossire 'Grazie...'
Uscimmo dalla serra e la portai a casa, contento...





HOLA GENTE!


scusate questo catastrofico ritardo, ma non mi ero resa conto che fosse passato un mese :)
Mille, mille scuse, davvero.
Come vi sembra questo capituzzolo(?)
Ve piase?
Spero di si.
Continuerò a 5 recensioni e se gli esami che devo fare me lo permettono (si, esami di terza media e si, mi sto cagando sotto)
A presto,
 xx Ale




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Capitolo 16
*** Un'uscita a quattro ***


I'll be different, I'll promise you 16


Continuavo a chiamare Niall da più di un'ora, ma continuava a non rispondermi.
Mi stavo seriamente preoccupando, sia io che Louis.
'Niente da fare...dove si sarà cacciato?' dissi io, chiudendo la chiamata per l'ennesima volta.
Louis dal divano alzò le spalle, senza girarsi, ormai troppo preso dai cartoni animati in televisione.
Sorrisi poi mi girai a guardare l'ora: erano le dieci passate.
Mi avvicinai al divano e, da dietro, diedi un bacio sulla guancia a Louis che mi sorrise 'Magari è rimasto a dormire da Liam o Zayn...o Harry' disse con lo sguardo fisso verso la televisione.
Sbuffai e mi sedetti vicino a lui e, in un attimo, il suo braccio mi attirò a se per coccolarmi.
Rimanemmo lì così per un po', forse per tutta la mattinata o almeno fino a quando non suonò il campanello e Louis fu costretto ad andare alla porta ad aprire.
Appena aprì la porta strabuzzò gli occhi nel vedere la scena che si svolse davanti ai suoi occhi: Niall stava baciando El.
Nel momento in cui si accorse che Louis aveva aperto la porta si staccò e sorrise 'Dove.cazzo.eri.finito?' urlai io dal soggiorno.
'Tranquilla, era a casa mia...mi ha riportato a casa' spiegò El, sorridente.
Louis era ancora paralizzato, davanti alla porta 'Em...si, si entrate' disse spostandosi per farli entrare.
Io mi girai sulla mia postazione, ovvero il mio adorato divano di pelle nera, per guardarli: Niall aveva i vestiti della sera precedente, quelli che aveva usato durante il ballo solo che la camicia era un po' strappata.
Eleanor, invece, indossava una maglietta color pesca, lunga fino sopra il ginocchio, dei leggins neri e delle converse abbinate alla maglietta.
Si tenevano per mano.
...Un attimo...si, si tenevano per mano?!?!?
'Come mai...tutta questa confidenza?' chiesi io guardando le loro mani e poi loro.
Niall arrossì di colpo, così come Eleanor 'Beh ecco...' iniziò lei, imbarazzata.
'Ecco, cosa?' chiese Louis da dietro che si era risvegliato dalla trans e aveva chiuso a porta.
Niall si girò a guardarlo poi guardò me 'Ecco ci siamo messi insieme' tutto d'un fiato disse quelle parole, lasciando a bocca aperta sia me che Louis.
'Wow...' dissi io 'Niall, posso parlarti? Di sopra? IN privato?' chiesi io e lui annuì salendo, seguito da me.
Una volta in camera sua chiusi la porta e mi sedetti sul letto a fissarlo 'Come mai?' chiesi ad un tratto io, dopo vari minuti di silenzio.
Lui abbassò lo sguardo, nervoso 'Mi ama per quello che sono e viceversa' iniziò 'Era sola nella serra, a piangere e l'ho aiutata...l'ho portata a casa.'
Vidi una lacrima solcare il suo viso.
Mi avvicinai a lui e lo abbracciai forte cercando di dargli un po' di conforto 'Puoi stare con chi vuoi, solo stai attento...ci tengo a te, sei il mio migliore amico' gli sussurrai all'orecchio, sorridendo dopo di che scesi di sotto, lasciandolo a pensare in camera sua.
'Allora? Cosa vi siete detti? Sta male? Cos'ha?' le domande di Eleanor continuavano ad assillarmi.
Si vedeva che era preoccupata, si vedeva che lo amava veramente.
'Sta bene, vai da lui...dopo usciamo io e te' rimasi sbalordita da quello che dissi.
Un'uscita con Eleanor...ok stavo letteralmente impazzendo
'Ok...con i ragazzi? Così magari si sentirà meglio' propose lei, guardandoci e noi, io e Louis, annuimmo.
Mentre lei andava di sopra e Louis tornava dai suoi cartoni animati sdraiato beatamente sul MIO divano, io salii di sopra cercando di trovare qualcosa da mettere per l'uscita a quattro nel pomeriggio.
Ora era la ragazza del mio migliore amico, non ero molto convinta, ma sembrava che si amassero davvero.
Questo mi bastava.
Scelsi i vestiti con cura: Misi una maglietta verde chiaro con dei pantaloni neri e delle converse bianche, poi mi truccai e mi misi a posto i capelli.
'Piccola sei sicura di fare questa uscita a quattro?' chiese Louis che, d'un tratto, era sbucato fuori dalla porta del bagno della mia camera.
Mi girai e lo fissai 'Si sono sicura...Niall è molto innamorato, devo accertarmi che El non lo stia prendendo per il culo, tutto qui' dissi, tornando ad occuparmi dei miei capelli.
Louis si mise a ridere e, mentre usciva dalla mia camera lo sentii bisbilare qualcosa, che non capì.
Una volta fatto uscì e scesi di sotto a cercare Louis 'Ancora attaccato alla televisone?' dissi, appoggiandomi allo stipite della porta aperta che conduceva in salotto.
'Em...no no tranquilla' la spense di colpo; non stava guardando i cartoni, stava guardando il tg del paese.
Mi preoccupai ma non feci domande.
'Dove sono?' chiesi io 'Di sopra...' rispose lui, disinteressato.
Sentimmo dei passi provenire verso di noi: erano El e Niall che, tranquilli, scendevano le scale come se nulla fosse.
'Andiamo?' disse Eleanor e Louis annuì.
Passammo l'intero pomeriggio fuori, per i negozi e nel centro commerciale vicino a fare shopping.
Mi divertì molto, Louis invece rimase distaccato tutto il giorno.
Qualcosa lo turbava così decisi di parlargli.
El e Niall erano seduti al tavolino del bar, Louis era poco distanze a guardare la vetrina 'Ehi' dissi io avvicinandomi e mettendogli una mano sulla spalla.
Si girò e mi sorrise, per poi rigirarsi verso il vetro 'Cos'hai? Che hai visto al tg?' chiesi io, massaggiando la sua spalla sinistra.
'Niente...niente di importante' disse abbassando la testa, poi si girò e mi diede un bacio a stampo 'Dai vieni' mi prese la mano e mi portò al tavolo, da El e Niall.
Era strano, ma non feci troppe domande.
Mi limitai a sorridere.




#MioSpazio


Salve pepolz(?) Vi sono mancata?
Credo di no ç.ç
Avete tutti i motivi per odiarmi, dico davvero.
Il fatto è che gli esami mi hanno tenuto occupata fino ad adesso, ieri in più ho fatto l'orale.
Una meraviglia *^*
Ascoltare i ragazzi all'orale con tutti i tuoi professori è asdfghhk
Ok mi calmo. Continuo con minimo 4 recensioni.

Ciao Pepolz!!

Ale

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Capitolo 17
*** Sei bellissima in intimo xx ***


I'll be different, I'll promise you 17  


 
Qualcosa in Louis mi turbava.
Quella cosa che aveva visto al telegiornale...dovevo scoprire cos'era.
Ci sedemmo al tavolo del bar: io e Louis vicini e, davanti a noi, El e Niall appiccicati.
Sorrisi contenta.
Ad un tratto sentì la tasca della borsa vibrare così presi il cellulare: mi era arrivato un nuovo messaggio così lo lessi:

'Sei bellissima, da qua ti vedo
                                               xx'

Mi terrorizzai e cominciai a guardarmi in giro, senza sembrare pazza poi gli risposi:

'Chi cazzo sei?'

Misi il telefono in borsa una volta risposto e continuai a guardarmi in giro nervosa.
El se ne accorse in fretta 'Che hai Alex?' chiese preoccupata, seguita dagli sguardi di Louis e Niall.
'El vieni un attimo con me in bagno. E' importante' dissi e lei capì al volo.
Mi alzai dal tavolo e mi avviai verso il bagno vicino, seguita da Eleanor.
Entrate in bagno controllai che non ci fosse nessuno e chiusi la porta.
'Si può sapere che hai?' chiese lei, vedendomi chiudere la porta.
Ero indecisa se dirglielo o meno, ma optai per la prima opzione: tirai fuori il cellulare e le feci leggere i messaggi che mi erano arrivati.
Lei li lesse attentamente 'Hai idea di chi sia?' mi chiese.
Scossi la testa in segno di negazione, alcuni secondi dopo mi arrivò un altro messaggio.

'Non è giusto che vai in bagno e chiudi la porta.
Sono deluso e arrabbiato.
Ci vediamo fuori Alex ;)'

Questo messaggio terrorizzò sia me che Eleanor.
Restammo un po' in bagno cercando di capire chi fosse fino a quando non sentimmo qualcuno battere sulla porta 'Ragazze uscite! Dobbiamo tornare a casa!' gridò quello che sembrava essere Niall, così aprimmo la porta ed uscimmo.
'Che vi è preso?' disse ridendo Louis, ma noi due non rispondemmo e ci limitammo a sorridere.
Non ne parlammo per il resto della giornata e, una volta tornati a casa mia, diedi il mio numero ad El per tenerla informata, ci salutammo e Niall andò con El, per farle compagnia.
'Che è successo prima, in bagno?' chiese Louis curioso, una volta dentro.
Alzai le spalle 'Niente, cose da donne' dissi facendolo diventare rosso.
'Oh...' accennò lui.
Salì di sopra per cambiarmi: mi tolsi i vestiti rimanendo in intimo poi mi misi una maglia di Louis con il simbolo di Superman e dei pantaloni a quadrettoni con delle ciabatte a forma di coniglio.
Andai in bagno a pettinarmi quando squillò il telefono.
Preoccupata uscì dal bagno e mi avvicinai al comodino prendendo il telefono e leggendo il messaggio:

'In intimo eri stupenda Alex, poi quella maglietta di Superman ti dona.
Affacciati alla finestra
                                                   xx'

Buttai il cellulare sul letto e mi affacciai alla finestra: c'era un ragazzo in giacca di pelle con un paio di rayban sulla testa che mi salutava, con sguardo malizioso.
Non lo riconobbi, dato che due secondi dopo era sulla sua bellissima auto per andarsene.
Ripresi il telefono e avvisai Eleanor, chiedendole di venire per la notte dato che Louis sarebbe uscito con Niall, Liam, Zayn e Harry.
Lei accettò volentirei e dato che abitavamo poco distanti arrivò in dieci minuti con pop corn, coca cola e addosso un pigiama con dei conigli che mi fece scompigliare dalle risate, una volta che le aprì la porta.
Lei mi guardò strana e sistemò le cose in cucina.
Portammo i pop corn e la coca cola, con dei bicchieri, in cucina guardando i cartoni animati.
Dato che la serata non era programmata ci eravano arrangiate.
Verso le dieci suonò il campanello e nello stesso tempo il telefono così lasciai il telefono ad El ed aprì la porta: non c'era nessuno, se non una busta a terra e una rosa.
Aprii la busta e vi trovai dentro un foglietto rosa pallido:

'Oggi eri bellissima, domani a ritirare le cose rimaste a scuola prima delle vere vancanze lo sarai ancora di più. Ti lascio una rosa, questa sera sono fuori con il tuo ragazzo.
                                                xx'

Sentì il mio cuore battere più forte.
'El..di chi è il messaggio?' dissi girando la testa e chiudendo la porta.
Lei lo aprì e lo lesse ad alta voce 'So che hai trovato una rosa con biglietto davanti alla porta. Spero ti piaccia' la sua voce era flebile, terrorizzata.
Rigiravo tra le dita la rosa, pensando 'Ha detto che sarà domani a scuola e che è fuori con Louis e Niall...che non sia uno dei ragazzi?' chiesi io a El.
Lei rise piano 'Uno dei ragazzi? Sono tutti buoni come il pane non credo farebbero una cosa del genere.' disse lei.
'Ok..allora sai che faccio? Gli rispondo e lo mando a fanculo, ecco cosa faccio...No...troppo spinto non mi crederebbe' dissi io, facendo avanti e indietro davanti al televisore.
El continuava a muovere la testa, cercando di vedere, invano.
'Ho un'idea!' disse lei mettendosi in piedi sul MIO divano di pelle.
'...parla' dissi io, ascoltandola.
Messe le mani sulla vita, come se fosse Peter Pan 'Fingi. Stai al suo gioco. O almeno...lo hai visto?' disse lei.
Io annuì 'Aveva una porche, degli occhiali rayban sulla testa, una giacca di pelle e un sorriso malizioso su quella faccia da cazzo' descrissi il ragazzo che mi perseguitava mentre lei annuiva.
Guardammo l'ora: le undici e mezza.
Sentimmo una chiave entrare nella toppa della porta di casa e deducemmo che Louis e Niall erano arrivati così portai di sopra la rosa e il telefono, con la busta per metterli nel mio comò, sotto chiave.
'Eh...El? Che ci fai qua?' chiese Niall.
Lei cercò una possibile risposta ma non la trovò 'L'ho invitata io...siccome eravate fuori' dissi, poi notai l'occhio nero di Louis e capì che aveva fatto a botte con qualcuno.
'Cristo che hai fatto?!' gridai io cercando del ghiaccio.
Sbuffò 'Niente...ho fatto a botte' disse lui, naturale.
Strabuzzai gli occhi.
Lo dice così...naturalmente; certo perchè uno che fa a botte lo dice così, NATURALMENTE...
'Con chi? Se posso sapere' dissi io, guardandolo negli occhi.
Lui prese il ghiaccio e lo mise sull'occhio 'Con quello che ho visto al telegiornale, con quello che ha abusato di mia sorella, Charlotte' disse.
Rimasi a bocca aperta, così come Eleanor.
'C-cioè?' chiesi, più spaventata.
Abbassò la testa 'Non mi crederesti' e, detto questo, andò in camera a dormire lasciandomi preoccupata.


#MioSpazio

Salve Pepolz(?)
Ora che ho più tempo per aggiornare, perchè non farlo dico io.
Ed allora eccomi qua! Con il capitolo 17
Non so quando finirà la storia ma quando mancheranno pochi capitoli vi avviserò.
Come vi sembra? Spero vi piaccia,
ci ho messo l'anima solo per voi c:
Voglio minimo 5 recensioni, poi continuerò

A presto peipis c;
xx
Alessia





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Capitolo 18
*** Sei stronza lo sai? ***


I'll be different, I'll promise you 18  



Quello che disse mi lascio molto preoccupata.
Che voleva dirmi con questo?
'El se vuoi resta qua a dormire' dissi io, accennando un sorriso per poi salire in camera mia, dove trovai Louis sdraiato supino nel letto.
Rimasi sullo stipide della porta a guardarlo, senza aprire bocca 'Mi fidavo di lui..era il mio migliore amico' disse, guardando il soffitto.
Entrai in camera e presi, dal cassetto chiuso a chiave, il cellulare al quale erano arrivati 3 messaggi.

'Il tuo ragazzo è messo bene. Sai l'occhio nero che li ho fatto gli sta bene ;)'

Rimasi a bocca aperta dal primo messaggio.
Passai al secondo.

'Domani non portartelo dietro, non lo voglio tra noi due.
Ricordati di prendere i libri di storia e di passare in infermeria, la signora Wallace vuole sapere
se ti sei ripresa dalla perdita di memoria
                                               xx'

Questa volta strabuzzai gli occhi e mi girai verso Louis che non mi degnava neanche di uno sguardo, per mia fortuna.
Il terzo avevo paura di aprirlo: letti i primi due il terzo, magari avrebbe avuto degli indizi su chi fosse.
E non sbagliai

'Ho portato via Lottie da Louis, ora porterò via te.
Ci si vede domani, Alexandra
                                   xx'

Dopo averlo letto mi cadde il telefono dalle mani e, a contatto con il pavimento, fece un rumore assordante e spaventò anche Louis.
'Che hai piccola? Che hai visto, che è successo?' Louis continuava a farmi domande su domande, senza una mia risposta.
Io mi girai e lo abbracciai 'Non...non è successo niente, andiamo a letto' dissi dandogli un bacio sul naso, facendolo sorridere.
Presi il telefono da terra e lo spensi per poi appoggiarlo sul mobile.
Andai sotto le lenzuola e mi avvicinai a Louis, facendomi coccolare e, poco dopo, caddi tra le braccia di morfeo.
La mattina seguente Louis era ancora a letto; io guardai l'ora e realizzai che era abbastanza presto ma mi alzai comunque e andai a cercare Eleanor.
Appena mi misi in piedi andai in bagno a lavarmi faccia e denti, poi uscì dalla stanza e mi avvicinai alla porta della stanza di Niall, senza fare rumore.
Aprì piano la porta ma nella stanza trovai solo il biondo, ancora dormiente, al centro del letto matrimoniale.
'Ehi che cerchi?' disse una voce, in sussurro dietro di me.
Saltai come un non so cosa dallo spavento 'Ca...zzo Eleanor mi hai fatto cagare in mano!' sussurai io, in una specie di grido silenzioso.
'Ops...di cosa hai bisogno?' chiese lei, scusandosi.
Io chiusi la porta della camera di Niall e la tirai più in là, cercando di non farmi sentire 'Il ragazzo che mi scrive è lo stesso che ha picchiato Louis e che ha abusato di Lottie' dissi io, lasciandola perplessa.
'Mmm...cioè?' chiese lei, non avendo capito una cippa, come suo solito.
'Secondo me è Harry, ma ho bisogno di te...oggi devo andare a ritare dei libri rimasti a scuola e ci sarà anche il ragazzo misterioso...vieni con me?' dissi io, facendo la faccia da cucciolo e lei annuì.
La abbracciai forte e, calcolando che erano le otto e dieci, tornai in camera a vestirmi e mi misi questo:



Alex comes back to school






Appena fummo pronte entrambe ci avviammo verso la scuola.
Arrivate lì ci fecimo aprire dalla professoressa di Greco, la Callies e ci incamminammo nelle aule per recuperare i miei libri
Sentì la vibrazione del mio celluare nella tasca degli shorts così lo presi e controllai: altro messaggio.
'Chissà cosa vuole ora' disse El, facendomi ridere.

'Da te non me lo aspettavo. Amica della Calder?
Sei stronza lo sai? Potevi dirmelo :(
                                       xx'

Ok ora mi stava mettendo paura.
Mi guardai in torno ma non vidi nessuno, se non i professori e alcuni alunni.
'Vieni, entriamo nel laboratorio di chimica..devo prendere i libri lì' dissi a El e mi seguì a ruota nei corridoi.
Entrati nel laboratorio, chiudemmo la porta dietro di noi ed iniziammo a cercare i vecchi libri da portare a casa.
'Questa faccenda mi spaventa Alex' disse El, d'un tratto, guardando i libri.
Mi girai verso di lei, restando per pochi secondi in silenzio 'Si...spaventa anche me'.
Abbassai la testa e tornai alla ricerca dei libri.
Altro squillo del cellulare, questa volta non mio ma di El 'Chi è?' chiesi io e lei alzò le spalle.
Lesse il messaggio e si terrorizzò 'A-alex è lui...ha detto che non ci trova devo dirgli dove siamo o si incazza' disse lei, in parole povere.
'Ma perchè ce l'ha tanto con me? Forse non ha capito che sono fidanzata...non può fare il bulletto e bad boy della scuola'
El annuì alle mie parole, ma non fece in tempo a rispondermi che la porta si spalancò e mi arrivò un altro messaggio:

'Trovate ;)
                     xx'







Spoilers!
'' 'Cosa vuoi da me?' dissi io mentre lui mi accarezzava la guancia.
 Sorrise 'Cosa voglio? Voglio te...non me ne frega un cazzo se sei di quel coglione di Tomlison...diventerai mia Alex' ''




#MioSpazio

SALVE GENTE!!
Avendo ricevuto 8 recensioni, si signori e signore, 8 recensioni ho deciso di aggiornare.
Come vi sembra il capitolo? Ho voluto mettere la parte Spoilers perchè mi sembrava opportuno
Spero davvero vi piaccia
Continuo con 6 recensioni c;
xx
Alessia



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Capitolo 19
*** SOS ***


I'll be different, I'll promise you 19






Appena la porta si aprì, ad El scappò un piccolo urlo che fece eco nella stanza.
Harry era sull'uscio sorridente 'Non ci voleva tanto...vi ho trovate'.
Chiuse la porta alle sue spalle, per poi rigirarsi verso di noi.
Io ed El indietreggiammo: credevamo che Harry fosse un bravo ragazzo, sensibile, gentile... o almeno era quello che dimostrava a tutti quanti durante la scuola.
Sapevo che aveva una cotta per me, ma non che fosse innamorato pazzo.
La stanza, per di più, era piccola quindi non saremmo riuscite a scappare in nessun caso.
Si rimpiccioliva ad ogni nostro passo a causa dei lunghi tavoli e degli armadi del laboratorio.
Mi si avvicinò lentamente, con un sorriso malizioso stampato sul suo viso, mentre i suoi occhi di color verde smeraldo erano puntati sulle mie labbra 'Cosa vuoi da me?' dissi io, mentre lui mi accarezzava la guancia con il dorso della mano, mordendosi leggermente il labbro inferiore 'Cosa voglio? Voglio te... non me ne frega un cazzo se sei di quel coglione di Tomlinson, sarai mia Alex.' sussurrò irritato, il suo tono autoritario metteva i brividi.
Si avvicinò ancora di più a me, pochi centrimetri dividevano le mie labbra dalle sue.
Non avevo le forze di reagire, tutto si interruppe quando El trovò il prezioso vaso Ming della professoressa di chimica e fisica sulla cattedra.
Lo prese senza rimorsi e, da dietro, lo ruppe sulla testa di Harry, facendolo svenire.
Rimasi sorpresa dal suo gesto.
'Wow grande El... ora usciamo di qui, non vorrei che la professoressa si incazzasse con noi se scoprisse che le abbiamo rotto il vaso.' le dissi, per poi aprire piano e senza far rumore la porta del laboratorio portando via i libri e senza lasciare nessuna traccia che portasse di riferimento a noi.
Tornammo a casa all'ora di pranzo e trovammo i ragazzi in cucina ad aspettarci impazzienti per il troppo appetito 'Finalmente siete qui!' disse Niall, sorpreso, alzandosi dalla sedia del tavolo da pranzo.
Il suo stomaco brontolava, riuscivo a sentirlo dall'ingresso, così come quello di Louis.
'Dove eravate finite? Due gentleman del cazzo hanno fame qui!' disse Louis, gesticolando come un pazzo, in cerca di attenzione.
Io ed Eleanor scoppiammo a ridere, poi in preda alle risate portai di sopra, in camera mia, i nostri libri per poi sistemarli nelle scatole.
Una volta salita di sopra aprii la porta socchiusa con un calcio leggero e poggiai i libri sul comò dove c'erano alcuni orecchini, il telefono di Louis e alcune foto della gita e del ballo di fine anno.
Sorrisi guardandole.
Ne presi in mano una, sedendomi sul letto: era una foto recente, quella dell'ultima gita turistica a Londra.
Ne avevamo combinate un sacco, per di più c'eravamo persi per le vie del centro.
Risi a quei ricordi.
E pensare che, mesi prima, ci odiavamo: lui era il mio 'rompipalle' ed io il suo 'zucchero'.
Ma a distogliermi dai miei pensieri fu lo squillo del mio cellulare; sbuffai e lo tirai fuori dalla tasca dei miei adoratissi shorts, guardai lo schermo e vidi di nuovo quel numero, avevo ricevuto un altro messaggio.
Lo aprii e lo lessi.


'Non è carino rompere i vasi in testa alle persone.
Dovresti essere più cordiale con chi vuole baciarti :)
Sta sera resta a casa, da sola. Fingiti malata o sono guai per te.
                                      xx Haz'


I miei occhi iniziarono a bruciare e le lacrime a scendere lungo le mie guancie.
Abbassai la testa, bagnandomi i pantaloncini e la canotta
Non capivo: cosa voleva da me? Perchè proprio IO?
Cercai di non scoppiare in lacrime e scesi di sotto, come se non fosse successo niente.
El aveva preparato la pasta così, appena fui in cucina, iniziammo a mangiare, spettegolando e ridendo per tutte le volte che a Niall, ingordo, andava il cibo di traverso.
Il pomeriggio passò velocemente e arrivò la sera: El mi chiese una mano per vestirsi così le diedi consigli su gli accessori le scarpe e un po' del resto 'Sicura di non voler venire con noi alla festa?' domandò gentilemente chiudendo la zip del vestito mentre io, tranquilla, sceglievo un paio di orecchini da abbinare 'Sono sicurissima El. In più non mi sento bene.' risposi, fingendo al meglio.
Mi voltai verso di lei e le porsi gli orecchini sorridendo.
La guardai: quel vestito le stava un incanto.
Un vestito corto, color verde chiaro con degli orecchini abbinati, così come le scarpre con il tacco alto.
Il trucco era molto leggero, solo un filo di matita nera e del mascara.
Io iniziai a sorriderle di nuovo mentre lei, tranquillamente, si avvicinò a me.
'Stai tranquilla Alex. Se hai bisogno un messaggio con scritto SOS. Capirò e tornerò subito a casa con i ragazzi. Ok?' spiegò lei guardandomi negli occhi ed io annuì, rassicurandola.
Dopo aver aiutato la mia amica a completare il suo look, scesi a salutare i ragazzi, abbracciando Niall e dando un dolce bacio sulle labbra a Louis.
'Ricorda: se hai bisogno di qualsiasi cosa, chiama.' mi raccomandò il mio ragazzo.
Annuii e li lasciai andare.
Anche se, sulla soglia della porta d'ingresso avevo paura; paura che non sarebbero tornati se fosse successo qualcosa, ma li lasciai comunque andare a divertirsi.
Li guardai salire sulla mini Cooper azzurra di Louis, nuova, dato che l'altra l'aveva distrutta in un incidente.
Salii di sopra e mi tolsi i vestiti che avevo usato e li misi a posto nell''armadio, prendendo qualcosa di comodo per stare in casa, dato che non sarei più uscita: optai per una canotta grigia con sopra, in basso, un piccolo gattino e degli shorts rosa che saranno stati di qualche mio vecchio pigiama, ormai già tagliato e ritagliato un milione di volte.
Chiusi la porta della mia stanza tirai un lungo sospiro poi scesi giù per sdraiarmi sul divano a guardare la televisione.
Il soggiorno non era molto grande: si collegava all'ingresso attraverso una porta, quasi sempre aperta e la cucina non aveva porte, si collegava direttamente al soggiorno.
C'erano alcune mensole sulle quali c'erano foto, bomboniere, pupazzetti poi un pianoforte, di Louis che ama molto suonare, due divani in pelle nera, una scrivania e la televisone, il mio Dio in forma materiale.
Mi sdraiai sul divano con addosso una coperta e con la testa sul bracciolo destro del divano cercando di tranquillizzarmi.
I programmi del giovedì sera non sono dei migliori, neanche i cartoni animati.
Continuai a cambiare canale fino a quando non vidi passare davanti ai miei occhi un programma interessante sulla natura ed optai per quello, dato che il resto era noioso.
Passarono velocemente le ore e si fecero le undici e mezza, così spensi la tv ed iniziai a dirigermi in camera.
Mi sedetti sul divano e misi a posto la coperta nell'angolo, poi mi alzai senza farmi venire giramenti di testa.
In quel preciso momento suonarono alla porta, per poi bussare con fare brusco.
Quel suo modo mi fece capire che era lui: Harry.
Deglutì a fatica e mi alzai, per andare verso la porta, mettendo il mio busto attaccata ad essa, per poi poggiarci l'orecchio ed ascoltare 'Lo so che ci sei Alex! Sento il tuo respiro, sono appoggiato alla porta.' disse Harry fuori, spaventandomi: il mio cuore batteva all'impazzata, tremavo e non sapevo cosa fare.
Mi stava terrorizzando; non avevo paura dell'aspetto di Harry, ma avevo una tremenda paura delle sue intenzioni.
Mi allontanai di colpo, inciampando nel tappeto e cadendosul legno facendo un grande tonfo 'Beccata Wilson.' Aggiunse, cercando di scassinare la porta il più veloce possibile, senza risultati.
Io corsi di sopra con il telefono in mano ed entrai nello sgabuzzino scrivendo ad El:


'SOS'


Rimasi un attimo senza fiato, in attesa di una sua risposta.
Cercavo di fare il minimo rumore possibile, anche il respiro poteva farmi scoprire così cercai di evitare anche quello.
La paura era talmente elevata che avevo il terrore di ritrovarmelo dietro.
Il cuore continuava a battere molto veloce e mi spaventai appena sentì il telefono vibrare, avendo tolto la suoneria, per due volte:


'Stiamo arrivando Alex'.
xx El


Il messaggio della mia amica riuscì a tranquillizzarmi.
Il secondo avevo paura ad aprirlo, ma mi feci coraggio:


'Tanto ora ti trovo piccola Wilson. E' inutile nascondersi.''
xx Harry






Spoilers!

'' 'Trovata Alex!' disse lui, aprendo la porta dello sgabuzzino.
'Ora ci divertiamo piccola' continuò, prendendomi per la caviglia e tirandomi fuori da lì,
mi stavo spaventando a morte.
'Lasciala!' disse qualcuno... ''





#MioSpazio



HOLA GENTE!!
Come va? Spero bene
come vi sembra il capitolo?? Spero vi piaccia, ci ho messo tre ore a scriverlo, only for all of you peipis(?)
Vorrei ringraziare Simona0609, senza di lei non sarei riuscita a mettere
a posto il capitolo
GRAZIE MILLE!! *^*
Continuo a 6 recensioni
xx
Alessia



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Capitolo 20
*** Sarò diverso, te lo prometto ***


Image and video hosting by TinyPic I'll be different, I'll promise you 20  




This time I'll be different, I'll promise you.
This time I'll be special, You know I will.
Just don't leave with me in your eyes.

Different- Robbie Williams






Appena lessi quel messaggio una lacrima calda solcò il mio viso e misi la testa sulle mie gambe, che erano strette al mio petto.
Non sentivo nessuno rumore provenire dal corridoio quindi pensai che stesse perlustrando il piano inferiore.
Il mio cuore, i battiti accellerati, lo sentivo forte.
Iniziai a sudare freddo dalla paura e dal terrore.
La luce nel corridoio al primo piano della casa non era accesa e nemmeno quella dello sgabuzzino, o mi avrebbe trovato subito.
Sperai che i ragazzi venissero in tempo, ma non fu così.
La porta si aprì di colpo ed io cacciai un urlo alzando la testa per guardarlo.
Il mio trucco era colato sulle guancie, riuscivo a sentirlo scendere con le mie lacrime.
'Trovata Alex!' Disse lui, guardandomi irritato e arrabbiato, mettendomi paura.
'Ora ci divertiamo piccola.' Aggiunse, prendendomi per la caviglia e trascinandomi fuori dallo
sgabuzzino.
Non avevo più la forza di urlare, ma solo quella di piangere e sperare che qualcuno arrivasse.
Lui se ne accorse e mi prese per i polsi con modi bruschi 'Se la smetti di piangere ci vado piano piccola. Non voglio farti del male.' mi disse sulle mie labbra, guardandomi fisso negli occhi, nei quali riuscivo a vedere una punta di dolcezza che mi fece rabbrividire.
Il suo respiro sulla mia pelle mi procurò una serie di brividi, uno dietro l'altro e lui se ne accorse.
Rimase lì, su di me, tenendo saldi i miei polsi alla moquette del pavimento senza lasciarmi andare.
Le lacrime continuavano a scendere calde e Harry le prendeva con la bocca lasciandomi dei piccoli baci sulle guancie e sul collo.
Mi lasciò andare i polsi e mi tolse la canotta, lasciandomi con il reggiseno: nell'avere quell'immagine davanti sorrise e mi baciò lungo il petto fino a scendere all'addome, torturandomi.
'Ti prego lasciami andare Harry.' Supplicai io, guardandolo e dimendando le gambe.
Tornò su, alla mia bocca, sfiorando con la lingua il labbro inferiore per poi posare le sue labbra sulle mie.
Sentivo lo stomaco contorcersi, ma non dal disgusto: non sapevo cosa stavo provando, sentivo tantissime emozioni messe assieme.
Rabbia, felicità, paura, amore.
Tutto allo stesso tempo.
Fu una questione di secondi e si sbottonò i jeans e abbassò la zip, quando sentì dei passi rapidi e potenti salire le scale.
'Lasciala stare Styles.' Disse Louis, con un po' di fiatone a causa della corsa.
Era, era venuto a salvarmi, era tornato dalla festa in tempo.
Harry non si girò.
Sorrise, tenendo la testa bassa sul mio addome che si contraeva a causa del mio respiro affannato.
'Guarda un po' chi si fa vivo. Non potevi scegliere un momento peggiore Tomlinson. Se vuoi si può fare una cosa a tre.' Disse Harry, girando la testa verso Louis, prendendosi gioco di lui.
Capivo che Louis stava andando a fuoco, la rabbia che aveva dentro... era elevata.
Harry si alzò da me e si tirò sul la zip dei jeans, guardando negli occhi Louis.
Il mio ragazzo non ci pensò neanche un attimo e si scagliò su di lui: gli tirò un pugno in faccia, poi nello stomaco.
'Ragazzi basta, vi prego!' Gridavo ma a loro sembrava non importasse.
Il frastuono allarmò Niall che salì e li divise: Harry scappò e Louis rimase lì, guardandomi per cercare una scusa plausibile per tutto.
Anche io ne cercavo una: dopo tutto non gli avevo detto la verità, questa era la cosa più devastante.
'Giuro che se lo prendo lo faccio fuori quel coglione.' Disse Niall con un tono arrabbiato, facendomi un po' spaventare.
Lui scese e lo seguì, Louis mi venne vicino e mi abbracciò.
Sentivo il suo cuore battere forte in contemporanea con il mio.
'Piccola scusami...non ci sono arrivato, non avevo capito.' Disse lui, cercando una scusa.
Io scossi la testa in segno di negazione e lo strinsi un po' più forte a me.
L'unica cosa che potevamo fare in quel momento era riposarci, avremmo riaperto il discorso la mattina seguente.
Mi sdraiai sul letto, girata sul lato sinistro e tenendo le gambe al petto.
Sentì un braccio cingermi la vita e un petto poggiarsi perfettamente alla mia schiena nuda, coperta solamente dal reggiseno.
Louis continuò ad accarezzarmi i capelli, lasciandomi dei piccoli baci sul collo, poi mi addormentai.
La mattina seguente non trovai Louis nel letto, al suo posto c'era un bigliettino.
Un post it per lo più


'Piccola sono al parco. Devo parlarti'
xx Il rompipalle


Non persi altro tempo e mi fiondai in bagno: feci una doccia veloce, una volta uscita mi truccai e mi vestii.
Mi misi una maglietta rosa, con dei pantaloni neri e delle vans abbinate alla maglietta.
Presi il telefono e scesi di sotto 'El io esco, vado da Louis.' Dissi io, scendendo le scale.
'Ok va bene...Sai se Niall è rientrato?' Chiese lei, preoccupata.
Scossi la testa in segno di negazione e sorrisi per rassicurarla un po', poi uscii da casa.
Arrivai al parco in meno di due minuti, dato che stava dietro l'angolo e un po' di passi lontano da casa mia.
Era un parco molto grande: l'erba era appena stata tagliata, si riusciva a sentire il profumo.
Sugli alberi erano sbocciati i primi fiori, così come sul prato.
Entrai dal cancello, era un po' movimentato.
Essendo le dieci molti bambini venivano a giocare la mattina, dato che nel pomeriggio il sole era troppo alto e faceva molto caldo.
Camminai un po' e, seduto a ridosso della fontanta, al centro dell'enorme parco, c'era seduto Louis mentre messaggiava con qualcuno sul suo formidabile, si fa per dire, cellulare.
'Ciao.' Dissi io, appena lo raggiunsi.
Lui alzò lo sguardo: l'occhio era tornato nero a causa della sera precedente e sul labbro inferiore era situato un taglio abbastanza grosso.
'Oh...Ciao. Come, come stai?' Disse, un po' balbettando.
Riuscivo a percepire una nota di paura e preoccupazione nel suo modo di parlare.
'Sto bene.' Risposi sorridente, rassicurandolo.
Spense il cellulare e ripose nella tasca dei pantaloni, girandosi verso di me e prendendomi le mani 'Mi dispiace. Mi dispiace perchè non lo sapevo, sarei potuto venire prima. Avrei potuto evitare anche la scena che hai passato nel laboratorio di chimica.' Iniziò lui, poi abbassò la testa, un po' come se fosse deluso da quello che non era riuscito a fare.
'Sai quando ci odiavamo? Quando ero un rompipalle, stavo con Eleanor. Tu eri una sfida per me ed io l'ho accettata. Poi mi sono innamorato e promisi che nessuno ti avrebbe fatto del male, nemmeno io.' Continuò e, questa volta, alzò la testa per guardami negli occhi, stringendomi un po' le mani per farsi coraggio.
'Tu non sei cambiato dal ragazzo che eri...Ti sei innamorato e lo capisco' Risposi io, avvicinandomi a lui.
Lui sorrise, mise le sue mani sul mio collo e annullò la distanza che si era creata tra noi con un bacio.
Lo stomaco si controse, questa volta le emozioni erano chiare: sentivo l'amore dentro di me.
Il suo amore, l'amore che un suo bacio dolce riusciava a darmi.
I nostri cuori battevano insieme, in contemporanea.
Sembrò come se fosse passata un eternità, non volevo più staccarmi da quel bacio, erano tutto per me i suoi baci; rimanemmo a guardarci negli occhi, due occhi color oceano, di entrambi.
Sfiorò il mio labbro inferiore, lo succhiò leggermente, poi lo morse dolcemente.
'Piccola posso giurartelo. Non voglio che qualcun'altro di faccia del male.' Disse lui, con la fronte appoggiata alla mia, guardandomi dritto negli occhi.
'Harry tornerà...Io sarò diverso, te lo prometto.' continuò lui, mentre una lacrima solcò il mio viso e lui la raccolse con la punta del dito, portandola sulle sue labbra.
Io annuì alle sue parole e sorrisi, mi sentivo più rassicurata ora che Louis sapeva tutto su Harry e su quello che aveva fatto.
Sapevo che avrebbe continuato a darmi fastidio con i messaggi, ma sapevo che potevo contare su Louis e Niall.
Mi riavvicinai per baciarlo nuovamente, ma fummo interrotti dalla suoneria del mio cellulare.
Lo presi e guardai chi fosse.
'E' Eleanor.' Dissi a voce alta.
Louis corrugò la fronte perplesso e mi chiese di rispondere, così lo feci.
'Dimmi El...' dissi io, facendo partire la chiamata.
Dall'altro capo del telefono sentivo dei respiri, poi la sua voce 'Alex, Niall è tornato a casa...' disse, come se non avesse emozioni.
'E...' la incitai a continuare, mettendole un po' di coraggio.
'Ho chiamato il 999' Aggiunse, tra le lacrime.
Non aprì bocca: Louis continuava a fare domande così prese il telefono e parlò con El.
Cosa era successo a Niall? Perchè chiamare l'ambulanza?
Se Harry gli aveva fatto del male...Non lo avrei perdonato.







Spoilers!!

'' 'Niall!' Dissi io, entrando nella stanza dell'ospedale.
'Ehi pulce.' Rispose lui, sorridente come non mai.
-----------------------------------
'Mi hanno colpito con un badile, erano in tre...uno di loro...era Liam' spiegò lui, esterefatto. ''




#MioSpazio


Buona sera peipis!
Come state? Spero bene c:
Spero che il capitolo vi piaccia, ho cercato di allungarlo il più possibile con le descrizioni.
Il titolo della storia non è altro che una parte di una canzone, nel primo pezzo in alto.
Che ne pensate?
Non posso dirvi ancora quando finirà, ci sono ancora un po' di capitoli.
Ovviamente non posso tirarla in eterno lol
Continuo con massimo 5 recensioni c:
a presto
xx
Alessia


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Capitolo 21
*** Ti piace il lavoro che abbiamo fatto? xx ***


I'll be different, I'll promise you 21  






Appena Louis chiuse la chiamata mi prese per mano e corremmo all'ospedale St. Mary, nonchè l'ospedale della città e quello più vicino.
Varcammo la soglia e, all'ufficio informazioni, due infermiere ci accolsero cordialmente.
'Allora...ci cercate ragazzi?' Chiese l'infermiera bionda.
Spiegai l'accaduto alle due che capirono al volo di chi stavo parlando 'E' entrato questa mattina, circa alle tre e mezza con ferite molto profonde, ma non gravi. Gli abbiamo dato subito un letto, stanza 28, primo piano, infondo al corridoio a destra.' Spiegò l'altra infermiera, indicandoci dalla reception la stanza.
Ringraziammo e ci avviammo verso la camera.
I nostri passi riecheggiavano nel corridoio e il mio respiro era abbastanza affannato.
La porta della stanza era aperta, riuscivamo a vedere Niall, con un po' di bende e, vicino a lui
su una sedia stava El, mentre gli teneva la mano tra le sue.
Aveva gli occhi rossi e le guancie, anch'esse di un colorito roseo, bagnate dalle lacrime.
Entrammo, mano nella mano, cercando di non fare troppo rumore: l'altro letto era vuoto, però volevamo essere cortesi essendo in un'ospedale.
'Ehi Niall.' Dissi io, quasi in un sussurro.
Lui si girò, non avevo notato la nostra presenza e mi sorrise.
Il suo sorriso non era il solito: la sua pelle tirata, cercando si sorridere, creava una smorfia di dolore.
'Ciao pulce.' Rispose lui, cercando di girarsi meglio, invano.
Guardai Louis, il quale mi mise un braccio intorno alle spalle stingendomi a lui per rassicurarmi.
'Cosa...Chi ti ha fatto questo?' Chiese Louis alquanto arrabbiato.
Lui alzò le spalle, come se non ricordasse, poi parlò 'Erano tre tizi...Mi hanno picchiato con un badile...Uno di loro, era Liam.' Raccontò l'accaduto della sera precedente, prima di venire in ospedale.
Lo raccontò con una punta di...non so...come se fosse scioccato.
Annuì alle sue parole, guardando Eleanor che sembrava stesse scoppiando di nuovo a piangere.
'Sai chi erano gli altri due?' Una voce sconosciuta si presentò alle nostre spalle.
Ci girammo, incuriositi: un'agente, forse delle polizia di Doncaster, stava in piedi con un blocchetto dietro di noi.
'Em...non lo so signore.' Disse Niall, mentendo spudoratamente.
Come sapevo che stava mentendo? Semplice.
Niall non racconta mai le cose a qualcuno che non conosce, specialmente alla polizia.
'Ok ragazzo se ricorderai qualcosa chiamaci.' E, detto questo, l'agente uscì chiudendo la porta.
I ragazzi mi guardarono ed io alzai le spalle, non sapendo cosa fosse successo e perchè la polizia
si fosse interessata così tanto a questa faccenda.
Louis si sedette sulla sedia, davanti al letto di Niall ed io mi sedetti sul letto accanto.
Non riusciva ancora a crederci che Liam avesse fatto una cosa del genere.
'Forse Harry lo ha obbligato.' Disse Eleanor, tirando ad una conclusione.
'Forse...' Ribattè Louis, guardandola, per poi girarsi a guardare il cielo, sempre più scuro, alla finestra.
Rimanemmo lì per un ora.
Sembravano minuti interminabili in quella situazione, lo scorrere dei minuti era lentissimo quando non si faceva niente o si era in ansia.
Tirai fuori il cellulare dalla borsa e scrissi a Lilly Peis, mia compagna di classe e mia stimata 'portinaia', per chiederle se sapeva qualcosa riguardo a Liam.
Mi rispose dopo una decina di minuti, quello che scoprii mi lasciò parecchio sconvolta.
Disse che era il migliore amico di Harry, un bulletto che amava prendersela con i più piccoli quando era incazzato, non aveva molte ragazze che gli stavano attorno dato che anche loro avevano paura di lui.
Letto il messaggio dissi a Louis, una volta tornati a casa, quello che avevo scoperto.
A lui sembrò non importare molto, forse aveva i suoi motivi 'Quello che voglio e spaccargli la faccia. Ha fatto del male a Lottie e stava per fare del male a te.' Spiego lui, entrando in cucina per farsi un tè caldo al limone.
Anche con il caldo afoso e umido si inizio luglio non rinunciava a farsi il suo amato tè.
Sorrisi a quello strano pensiero che mi passò per la mente.
Quella sera non fecimo in tempo a cenare così bevemmo il tè, preparato da Louis e ci accompagnammo qualche biscotto per saziare l'appetito.
Rimanemmo seduti sul bancone ad angolo della cucina senza dire una parola, continuando a mangiare qualche biscotto.
Dopo qualche minuto misi giù il barattolo, lasciando il tutto al mio ragazzo, con stranamente lo sgurado fisso nel vuoto ed andai di sopra.
Cercando di non farmi vedere da Louis, una volta arrivata al piano inferiore, mi avviai verso la fine del corridoio, dove stava la camera di Niall e tirai una corda che pendeva dal soffitto.
La tirai verso il basso e il soffitto si aprì, mostrando una scala che portava in soffitta: salii la scala, lasciando il passaggio aperto.
La soffitta era abbastanza grande: solo Niall ed io sapevamo che esisteva.
C'erano degli scaffali con dei libri su di essi, un letto ad una piazza e mezza, una finestra che dava sul giardino, giocattoli, giochi in scatola, pupazzi...era il mio regno.
Tutti i ricordi che avevo della mia vita con i miei, con Niall e con i vecchi amici.
Mi sedetti sul letto che era ricoperto da delle lenzuola, casualmente piene di polvere.
Per mia fortuna non vi erano ragni.
Avevo sempre pensato che quel posto fosse magico e credo proprio di aver ragione.
Sentii dei passi salire le scale, così mi voltai.
'Alex che ci fai qui?' Chiese Louis, tossendo dalla troppa polvere.
Appena alzò lo sguardo, rimase sbalordito da quello che vide.
Io gli sorrisi 'E' un posto magico. Pieno di ricordi...' Spiegai io, avvicinandomi a lui per aiutarlo a salire.
Non riusciva ad aprire bocca, forse per la troppa polvere che, ad ogni nostro passo, si alzava annebbiando la visuale.
Gli feci vedere le nostre foto, di me e Niall, di quando eravamo piccoli e di quanto la vita era diversa.
Sfogliava amabilmente le pagine dei libri dove vi erano raccolte le nostre foto, sorridendo per ogni foto che passava davanti ai suoi occhi.
Sentii una vibrazione provenire dalla mia tasca così presi in mano il cellulare e controllai chi fosse
a quell'ora della notte: era Harry.


'Come sta il tuo dolce biondo Horan? Ti piace il lavoro che abbiamo fatto?'
xx Haz


Louis non aspettò che aprissi bocca che aveva già il mio telefono tra le mani e stava già leggendo il messaggio.
Iniziò a diventare di un colorito più roseo del solito finchè non scoppiò.
'Ma si può sapere cosa cazzo vuole da te? Ora lo ammazzo.' Disse arrabbiato più che mai.
Si alzò, per poi dirigersi verso la scala.
Cercai di fermarlo attaccandomi come una pazza alla sua caviglia quando, interrompendo il nostro "litigio", suonò il campanello e scendemmo di sotto.
Louis, infuriato, scese le scale, seguito da me e aprì la porta.
'Ciao Alex. Louis...' Liam, alla porta, ci salutò, facendomi l'occhiolino.
'Cosa cavolo vuoi Payne?' disse Louis, in risposta, con una punta d'odio nelle sue parole.
Lui non aprì bocca, si limitò a tirare fuori dalla tasca un biglietto bianco e una busta.
'Harry vuole vederti. Tieni.' Mi disse Liam, porgendomi i due oggetti.
Sorrise e poi, guardando con occhi di sfida Louis, si allontanò ed uscì dal cancelletto, tornando a casa.






Spoilers!



" 'Cosa c'è scritto nel biglietto?' Chise El, preoccupata.
Io alzai le spalle 'Vuole vedermi. Ci andrò.' Dissi, sul punto di piangere.
___________________________________________________

'Tieni. E' per te...' Disse lui, mettendomela al collo.
Mi girai e lo guardai negli occhi 'Ti amo Alex.' Mi disse. "




#MioSpazio


Salve Gente!!!
Allora, che ne pensate del capitolo...ve piase?
Spero di si :)
Grazie a tutti quelli che la seguono, recensiscono e preferiscono
grazie davvero, la storia dovrebbe finire fra un 5/6 capitoli, ma non ne ho
la certezza...dato che li sto ancora scrivendo(?) lol.


Per qualsiasi cosa potrete trovarmi su twitter: sono @Larrytheway


A presto peipis :)


xx Alessia

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Capitolo 22
*** Voglio vederti ***


I'll be different, I'll promise you 22







Appena chiuse la porta, Louis iniziò ad essere abbastanza nervoso.
Non mi piaceva vederlo così, per niente.
Lui andò in salotto, cercando di distrarsi.
Io rimasi in corridoio con il tutto in mano; non lo guardai per un po', delle canzoncine mi risuonarono in testa e capì che aveva acceso la televisione e stava guardando i soliti cartoni, per stare tranquillo.
Alzai lo sguardo, lo guardai, poi guardai la busta: l'aprii lentamente, il rumorino della carta mi dava abbastanza fastidio, ma non ci feci tanto caso.
Dentro la busta vi era un piccolo foglio di color pesca.
Lo presi e lo lessi attentamente:


'' Ehi Alex, come va? Non voglio crearti problemi. Voglio vederti.
   Ti vengo a prendere alle sette e mezzo, vestiti elegante.
        Ti amo''.

xxHazza


Un piccolo sorriso comparve sulla mia faccia, mente sul viso di Louis un espressione preoccupata continuava ad esistere.
Guardai l'orologio al mio polso, erano le sette.
Telefonai ad Eleanor e le raccontai tutto quello che era successo da quando eravamo tornati a casa.
Lei era ancora lì, con Niall, a tenerlo per mano.
'Lui dorme, non sentirà niente.' Disse lei, tenendo bene il telefono all'orecchio, con voce assonata.
Era lì dalla notte scorsa e non aveva chiuso occhio; molto probabilmente sarebbe crollata durante la nostra chiamata.
'Liam è venuto a casa mia...mi ha dato una busta, con dentro un biglietto.' Raccontai io, facendo avanti e indietro nella mia camera da letto, fissando i due muri.
Non sentì una sua risposta per vari secondi 'Cosa c'era scritto sul biglietto?' Chiese lei, preoccupata.
Abbassai la testa e tirai un lungo sospiro per poi sedermi a gambe incrociate sul letto.
'Vuole vedermi questa sera alle sette e mezzo. Ci andrò.' Le risposi con una nota di preoccupazione, mentre una minuscola lacrima solcò il mio viso.
Con un gesto rapido l'asciugai e alzai lo sguardo.
'Non posso dirti cosa fare. Stai solo attenta.' Disse lei, fecendo sfiorare il suo anello con quello di Niall; il suono rimbombò nella stanza vuota dell'ospedale, lo sentii anche io.
Le dissi che sarebbe andato tutto bene, non avrei fatto mosse stupide e Louis, ovviamente, non sarebbe venuto.
Chiusi la chiamata dopo averla salutata e averle dato la buona notte, sperai che Louis l'avrebbe chiamata.
Aprii lentamente l'armadio e osservai attentamente i vestiti dentro di esso.
Erano tutti molto belli, Eleanor mi aveva rifatto il guardaroba ed era bellissimo.
Scelsi un vestito corto, color pesca con delle scarpe e orecchini abbinati.
Mi truccai leggermente gli occhi, mi pettinai i capelli.
Finito di mettermi le scarpe, chiusi la zip del vestito e scesi di sotto, controllando di essere in ordine.



Uscii dalla stanza e spensi la luce, lasciandola in disordine e andai di sotto: scesi le scale lentamente, forse per non farmi sentire, forse per non farmi notare.
Non ci riuscì.
Lui si girò sul divano e si alzò di colpo quando mi vide, facendomi spaventare.
Mi osservava, mi guardò da testa a piedi lentamente: si avvicinò a me e mi prese il braccio, avvicinandomi.
Continuava a sfiorarmi l'intero braccio, fino al polso per poi risalire lentamente e mettendomi i brividi.
Mi prese la mano destra l'altra la mise sul mio collo, avvicinandomi sempre di più.
Le sue labbra sfiorarono le mie ed in un'istante si unirono in uun bacio dolce.
La sua lingua si fece spazio tra le mie labbra, inseguendo la mia e facendo scoppiare il bacio; volevo durasse per l'eternità, ma si allontanò, aprendo gli occhi.
'Stai attenta. Non mi fido.' Mi raccomandò lui, accarezzandomi la guancia.
Annuì io, per rassicurarlo mentre mi allontanavo.
Le nostre mani erano ancora unite, non volevo lasciarla, ma dovevo farlo.
Dovevo fidarmi delle sue parole, dovevo andare da Harry.
Appena arrivai alla porta, toccai la maniglia e l'abbassai per aprirla, girardomi verso di lui.
Lo salutai con la mano, poi uscì.
Chiusi la porta alle mie spalle e vidi, davanti al giardino della casa, una Porsche con, appoggiato, Harry.
Sorrisi falsamente, muovendo le mani per mostrargli il vestito.
Lui abbassò la testa e rise, per poi aprire la portiera come un gentlemen.
Mi avvicinai alla macchina e lo guardai, poi salì.
Chiuse la portiera e salì anche lui, al posto del guidatore e mise in moto, una volta allacciata la cintura.
'Dove mi porti?' Chiesi appena partimmo.
Rise come un matto, mentre io lo guardai male 'Cos'hai da ridere?' Chiesi nuovamente, fissandolo scettica.
'Oh niente...è che noto una punta di preoccupazione nelle tue parole ma tranquilla, non ti porto a casa mia. Non voglio farti niente.' Mi rispose sorridente, sembrava sicero, ma non mi feci tanto coinvolgere così stentai a crederli.
Arrivammo in meno di venti minuti in un ristorante molto carino, devo ammetterlo.
All'esterno c'erano alcuni alberi e delle luci che facevano intravedere ai clienti l'insegna del locale.
Mi fece scendere dall'auto e mi tese la mano, sorridente come un bambino che io, stranamente, strinsi.
Entrati nel locale ci sedemmo al tavolo che aveva prenotato, vicino alla finestra che dava sulla spiaggia, dietro al ristorante.
Mangiammo una pizza in due, dato che la mia fame era poca: continuò a fissarmi per tutta la serata, sorridente facendo sorridere anche me.
Una volta finito pagò e uscimmo dal retro, avviandoci verso il lungo mare.
Uno sbuffo di vento mi alzò la gonna del vestito ed Harry, prontamente, l'abbassò sorridendomi.
'Sei bellissima questa sera.... Aspetta, sei sempre bellissima.' Mi disse lui, sorridendomi malizioso e tenendomi le mani tra le sue.
Mi fece arrossire e abbassai il capo, guardando la sabbia sotto i nostri piedi.
Aspettate un attimo...sono, sono arrossita?
Non è da me arrossire e sopratutto con uno che voleva portarmi a letto.
Ma sono dettagli.
Mi chiese di chiudere gli occhi e così feci: sentì i suoi passi andare dietro di me, sentì la sua mano spostarmi i capelli a destra, lasciando l'altra spalla scoperta.
Lentamente il suo respiro si fece sempre più vicino, lo sentivo letteralmente incollato a me: mi lasciò un bacio dolce sul collo poi prese qualcosa dai pantaloni e la mise al mio collo.
'Apri gli occhi Alex.' Ordinò lui e lo feci: una collana stupenda contornava il mio collo.
C'era la sua iniziale sulla collana con un piccolo smeraldo incastrato nella parte alta della lettera.
'E' per te.' Disse, guardandola al mio collo una volta che mi girai verso di lui.
Iniziai a balbettare parole senza senso, finchè dalla mia bocca uscì un leggero 'grazie', sorridendogli.
Si guardò intorno e poi, cogliendomi di sorpresa, mi sollevò da terra e mi mise in spalla correndo verso il mare.
'Dio Harry, mettimi giù!' Gridavo cercando di farmi ascoltare e battendo le mani sulla sua schiena, invano.
Appena fummo in mare mi lasciò ed andai a fondo; tornai su in un batti baleno, guardandolo male e cercando spiegazioni.
'Mmmm no, stai meglio bagnata ahahahah.' Disse lui, ridendo come un matto, per poi finire anche lui con la testa sott'acqua per causa mia.
Guardai il mio vestito, ormai fradicio così come il resto del mio corpo.
Uscii dall'acqua, seguita da Harry.
Lui iniziò a spogliarsi, rimandendo in boxer per far asciugare i vestiti: il suo corpo era pieno di tatuaggi, un suo petto ce n'erano due, grossi ed evidenti.
Altri stavando lungo il fianco e sulle braccia.
Rimasi un po' rincoglionita, nel vero senso della parola, a fissare quel corpo.
'Dovresti toglierti il vestito. E' fradicio.' Dissi malizioso, distogliendomi dai miei pensieri.
Gli diedi retta, a malincuore e mi tolsi il vestito.
Il mio corpo era tutto bagnato, così come la biancheria intima: il reggiseno era diventato trasparente ed Harry divenne rosso, così come me.
Ci sedemmo lì, al sole calante sul lungo mare, sperando che i vestiti si asciugassero.






Spoiler!



'' 'Niall!!' Gridai io appena vidi entrare il biondo in casa.
Era uscito dall'ospedale, questo era l'importante.
___________________________________________
'No. Non voglio farti niente, sono troppo debole per farti del male Alex.' Disse lui, tra le
lacrime.
Non sapevo cosa dire, ero nel panico 'Vieni Alex. Vieni via come me, vieni con me a Brighton
ti prego.' Disse lui.
Merda. ''






SBAAM!


Buona sera gente!
Come va? Spero bene.
Come vi sembra il capitolo? Ve piase?
Credo che non aggiornerò per un po',
dato che sabato parto per la montagna e
sto via una settimana...non ci sarà internet ç_ç
Morirò lì.
Se volete contattarmi sono su twitter: @Larrytheway
Continuo con 6 recensioni minimo e
quando torno lol
a presto peipis xx
Alessia








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Capitolo 23
*** Vieni via con me Alex ***


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I'll be different, I'll promise you 23  







I vestiti asciugarono in dieci minuti, nel frattempo io ed Harry guardammo il sole calare dietro le onde.
Ci scambiammo qualche occhiata e, per tutto il tempo, non ci rivolgemmo la parola.
'Dai...ti porto a casa.' Harry aprì bocca dopo vari minuti così, in fretta e furia, ci rivestimmo e ci avviammo verso la macchina.
Era successo tutto di colpo: Harry era stranamente cambiato, era gentile...come lo era una volta.
Non mi dispiace di questo suo cambiamento.
Parlammo del più e del meno fino alla macchina, salimmo e poi, con un po' di musica alla radio, mi riportò a casa.
Mi fece strada nel vialetto sotto casa mia e mi accompagnò fino alla porta.
'Grazie per la serata. Mi sono divertito.' Disse lui, passandosi una mano tra i riccioli, stranamente in imbarazzo.
Gli sorrisi, cercando di essere il più normale possibile 'Anche io.' Risposi, poco dopo.
Lo salutai con un cenno di mano mentre lui si allontanava ed io, sorridente, presi la chiave dalla borsa e la infilai nella toppa, aprendo la porta.
Lui mi sorrise e poi, contento, girò l'angolo per andare dalla sua auto.
'Sai che ore sono?' Chiese una voce femminile dietro di me.
Feci un piccolo salto dallo spavento che mi aveva procurato 'El...Si, so che ore sono.' Dissi, abbastanza scocciata.
Lei mi guardò male così mi scusai e le chiesi come stesse Niall.
'Oh, sta molto meglio.' Rispose, sedendosi sul divano con la sua tazza di tè fumante.
Riuscivo a sentire il gusto di quel tè: era alla fragola e frutti di bosco, il suo preferito.
Misi il giubbotto umido e la borsa al loro posto e, mentre mi facevo avanti in salotto per sedermi vicino a lei, El puntò il suo sguardo sui miei capelli.
'Che.Avete.Fatto?!?' Disse lei, isterica, alzandosi dal posto.
Cercai di calmarla, facendole segno di stare zitta o Louis si sarebbe svegliato.
Lei lo fece e mi ripeté la stessa domanda con voce bassa.
'Beh...mi ha buttata in acqua. Eravamo in bel ristorante, mi sono divertita tutto qui.' Spiegai io, cercando di essere più tranquilla possibile.
Lei, poco convinta, alzò il sopracciglio e scuoté la testa in segno di negazione, per poi dirigersi in cucina.
Non capivo: perché non mi credeva?
Forse pensava che Harry mi avesse fatto qualcosa, ma quella notte, con me, fu davvero sincero.
Non me lo sarei mai aspettato da lui.
Mi alzai a fatica dal divano e mi diressi di sopra per farmi una doccia calda.
Entrata in bagno aprii l'acqua e, mentre scorreva velocemente, mi svestì ed entrai nella doccia: stetti sotto l'acqua per dieci minuti, mi faceva stare bene il getto caldo che toccava la mia pelle.
Una volta uscita mi asciugai per bene e mi misi il pigiama, top e pantaloncini corti, per poi dirigermi in camera mia dove Louis era già tra le braccia di morfeo.
Non era riuscito ad aspettarmi per il troppo stress e la troppa stanchezza accumulata in questi giorni.
Sorrisi vedendolo rilassato, tranquillo e dormiente.
Senza fare rumore mi distesi accanto a lui supina, poi mi girai verso il comodino per prendere il cellulare che, ovviamente, avevo dimenticato a casa.
C'era un nuovo messaggio, di Harry.
Mi dev'essere arrivato mentre ero sotto la doccia, così decisi di aprirlo e di leggerlo:


''Sono stato uno stupido mi dispiace. Non era mia intenzione.
Possiamo vederci domani mattina fuori Harrods? Ti prego dimmi di si.''
Haz


Ad una chiacchierata non avrei mai detto di no, solo che non sapevo come l'avrebbe presa Louis.
Risposi che a me andava bene per le nove, a quell'ora Louis era ancora in fase rem, così avrei avuto tempo per tutto.
Spensi il cellulare e mi infilai sotto le coperte, dando un bacio a Louis sulla spalla e abbandonandomi, sfinita, tra le braccia di Morfeo.

La sveglia, la mattina seguente, suonò prima del previsto.
Mi alzai ancora dormiente e cercai di spegnerla, ma invano.
Sbuffai e, siccome non mi lasciava alternative la presi, la staccai e, aprendo la finestra, la buttai di sotto, colpendo l'aiuola del vicino che iniziò a bestemmiare come un matto.
Accesi il telefono e, dato che non avevo più una sveglia, guardai l'ora: erano le otto.
Andai in bagno, lavai faccia e denti e tornai in camera lentamente, senza svegliare Louis, per scegliere un abbigliamento consono per l'occasione.
Optai per una canotta larga bianca con scritto 'Cool Girls Don't Dance', dei pantaloni attillati grigi e delle converse bianche.
Tornai in bagno per truccarmi e, una volta finito, presi il telefono e uscii dalla stanza, chiudendo la porta dietro di me.
Una volta di sotto controllai che non ci fosse nessuno così aprii la porta d'ingresso.
'Niall!' Gridai appena vidi il biondo varcare la soglia di casa.
Gli gettai le braccia al collo, abbracciandolo, mentre Eleanor lo reggeva.
'Ehi pulce...Dove vai così di fretta?' Disse lui preoccupato; scossi la testa e mentii dicendo che dovevo fare delle commissioni.
Mi lasciarono uscire e mi diressi verso Harrods per l'incontro con Harry.
Guardai il cellulare: nessun messaggio.
Questo era abbastanza strano, Harry di solito manda un messaggio al giorno.
Lo trovai sul marciapiede, poco distante dall'entrata, mentre accendeva una sigaretta.
'Lo sai che il fumo nuoce gravemente alla salute Harold?' Dissi io, cogliendolo di sorpresa.
Alzò le spalle, fregandosene e si sedette ad un tavolo del bar lì vicino.
'Volevi vedermi?' Chiesi io e lui annuì, guardandomi.
Portò la sigaretta alla bocca e aspirò, trattendendo il fumo in bocca per poi lasciarlo andare.
Notai una lacrima scorrere veloce lungo la sua guancia destra e, con un gesto rapido, l'asciugò facendo finta di niente.
'Mi dispiace per come mi sono comportato. Io...Io non voglio farti del male, sono troppo debole per farti del male Alex' Disse lui, scoppiando in un pianto pieno di odio per se stesso.
Mi avvicinai a lui e mi misi in ginocchio, per guardarlo in faccia.
'Ehi non fa niente, ok? E' tutto a posto.' Gli asciugai le lacrime che imperterrite scorrevano sul suo viso.
Rise poco, di buon gusto 'Fidati, non è tutto a posto.' Rispose, tirando su la testa e guardandomi.
Non sapevo cosa dire. Ero nel panico.
'Vieni con me Alex. Vieni con me a Brighton. Voglio scappare via da tutto questo...ma voglio farlo solo con te. Ti prego.' Disse dopo vari secondi di un totale silenzio.
Merda.
Ero nella merda totale.





Spoilers!



'' 'Tu vuoi andare con lui?' Chiese Louis, alzando la testa con gli occhi azzurri in lacrime.
Io annuì.
______________________________________
'Non sei costretta Alex...Se vuoi puoi restare.' Harry non era molto convinto delle sue parole.
Annuì rassicurandolo e posai la borsa nel bagagliaio.
'Piccola...' Disse Louis, guardandomi.
Mi girai e gli sorrisi, poi gli andai incontro 'Addio rompipalle.' ''





SBAAM!




Salve pepolz!
Come va? Ve piase il capitolo e il nuovo banner?
Spero di si.
Credo che questo sia il terzultimo capitolo
in pratica ne mancano due ed è finita...credo
Lasciate una recensione, continuo con 7 questa volta
Ho una domanda per voi:
Leggendo lo spoiler, Louis cosa farà?
Pensate
Se volete contattarmi sono su twitter: @Larrytheway
Adios
-Alessia








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Capitolo 24
*** Addio rompipalle ***


I'll be different, I'll promise you 24
!!!LEGGETE LO SPAZIO AUTORE E' IMPORTANTE!!!



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________________________________________________


Si creò un silenzio fra entrambi: io rimasi in ginocchio davanti a
lui, mentre singhiozzava 'Senti, scusa per quello che ho detto.
Lascia perdere.' Disse in fretta e furia Harry, alzandosi e cercando di andarsene via, lontano.
Li corsi dietro, prendendogli la manica della camicia e tirandolo
a me 'Ho capito...vorresti che io venissi con te a Brighton. Devo
decidere. Ti chiamo domani mattina, ciao.' Fui più sbrigativa di lui così mi
girai e mi incamminai verso casa per raccontare tutto a El e a Louis
anche se non sarebbe stato tanto contento.
Appena tornai a casa aprii la porta furiosamente, non so per quale motivo lo feci, ma spaventai Niall
che stava beatamente sul divanoa guardare un documentario.
'Cristo Alex, mi sono cagato in mano.' Disse lui, con i battito a mille.
Alzai le spalle 'Scusami non volevo, ero di fretta.' Risposi cercando di essere il più naturale possibile.
Notai Louis scendere le scale, ancora un po' addormentato, per poi dirigersi in cucina per prendere il cartone del latte.
'Posso parlarti in privato?' Chiesi io, un po' spaventata dalla reazione che avrebbe potuto avere.
Lui annuì e salì di sopra, indifferente.
Lo seguì: il suo respiro era affannato quando saliva le scale, come sempre e mi piaceva.
Sorrisi come un ebete e lui, stranito, alzò il sopracciglio guardandomi male.
Si avvicinò alla scala nascosta del sotto tetto, tirò la piccola corda e la scala fuoriuscì dal soffitto: fece salire prima me, come un bravo gentlemen qual'era e poi salì lui, tirando su la scala dietro di sè.
'Cosa mi devi dire?' Disse una volta nel sotto tetto, sedendosi sul letto impolverato delle stanza.
Io mi sedetti sulla sedia di fronte a lui 'Harry mi ha proposto di andare a vivere con lui, a Brighton...' Lo dissi con sicurezza e tutto d'un fiato, non avrei voluto ripetermi.
Un silenzio imbarazzante si formò in pochi secondi, lo stesso silenzio che coinvolse pochi minuti prima me ed Harry al bar.
Abbassò lo sguardo, cercando di non guardarmi negli occhi, cosa che feci anche io.
'Tu vuoi andare con lui?' Chiese Louis, alzando la testa.
I suoi bellissimi occhi azzurri erano pieni di lacrime.
Io, guardandomi le scarpe, annui lasciandolo spiazzato.
'Quindi lo ami...' Disse poi, alzandosi dal letto e venendomi in contro.
Scossi la testa in segno di negazione.
Era una bugia: amavo entrambi.
Louis, il rompiballe, quello che mi prendeva per il culo ma ha saputo darmi amore come nessun'altro.
E poi Harry, quello strano, mezzo nerd e mezzo bullo.
E' strano definire così una persona, ma Harry non era una persona qualunque.
'Ti do una mano a fare le valigie.' Disse, avvicinandosi alla scala per poi scendere e dirigersi in camera nostra.
Beh quella camera ormai era sua, non più mia.
Scesi anche io, distrutta e andai a fare le valigie.
Non parlammo per tutto il tempo, non avevamo niente da dirci e, se avessimo parlato, ci saremmo feriti a vicenda.
Niall entrò in camera nostra per vedere quello che stavamo facendo e rimase a bocca aperta: spiegai a lui ed a El quello che avevo deciso.
Lui scoppiò in lacrime, lei mi disse che non era una saggia decisione ma a me andava bene così.
Una volta preparate le valigie le misi in un angolo della stanza per non dare fastidio, scesi di sotto con i ragazzi a mangiare e poi, dato che era ormai tardi.
Mi preparai il divano per dormire, ma Louis mi fermò 'Che diavolo vuoi fare?' Chiese prendendomi la mano.
Gli mostrai la coperta e gli indicai il divano, lui scoppiò in una risata 'Dai dormi di sopra, vieni.' Disse, insistente, tirandomi verso le scale.
Mi lasciai tirare di sopra, fino in camera 'Questa è la nostra ultima notte, vorrei che fosse speciale...' Si sdraiò sul letto, mettendo le braccia dietro la testa e guardando il soffitto.
Sorrisi e mi sdraiai vicino a lui, una volta messo il pigiama.
Mi girai sul fianco, guardandolo: lui abbassò lo sguardo verso di me e mi sorrise, un sorriso triste 'Non devi andare se non vuoi.' Mi disse, cercando in qualche modo di farmi cambiare idea.
Non risposi.
Rimasi a guardarlo mentre una lacrima solcò la mia guancia.
Lui la raccolse e poi mi baciò.
Quel bacio mi costò caro, sapevo che sarebbe stato uno dei suoi ultimi baci e mi dispiaceva.
Continuò a baciarmi, mordendomi il labbro inferiore per poi succhiarlo dolcemente.
Non voleva andare avanti, voleva coccolarmi un po', avermi per sè.
Continuammo così per minuti, ore; avevo perso la cognizione del tempo ormai.
Ci addormentammo vicini, abbracciati.


La mattina seguente non fu la sveglia ad alzarmi.
Fu il clacson di un veicolo sotto casa mia, faceva talmente tanto rumore che mi fece alzare dal
letto col piede sbagliato.
Misi le pantofole ai piedi e scesi di sotto.
'Chi cazzo è che suona a ques'ora?' Chiesi io appena misi piede fuori dalla porta d'ingresso.
Non vedevo molto bene, ero appena sveglia e sembravo un procione rincoglionito.
'Ehi! L'aereo e alle nove e sono le otto, hai tempo per prepararti.' Disse il ricciolo, fissandomi.
Mi ero completamente dimenticata che oggi avevo l'aereo.
Annuì ed entrai in casa, lasciando la porta aperta dietro di me.
Salii di sopra, svegliai Louis ed andai in bagno per prepararmi: mi feci una doccia, mi asciugai, lavai denti e faccia e poi mi vestì.


Louis portò all'ingresso la mia valigia mentre mi stavo preparando: appena scesi di sotto, ormai pronta, El stava piangendo come una matta.
La abbracciai forte dicendole che sarei tornata.
Non so se sarebbe stato così.
Uscì dalla casa con la valigia in mano e l'altra tra le mani di Niall.
'Non sei costretta Alex...Se vuoi puoi restare.' Harry non era molto convinto delle sue parole.
Annuì rassicurandolo e, con l'aiuto del biondo, misi le valigie nel bagagliaio dell'auto.
Salutai lui ed El poi guardai Louis.
'Piccola...' Disse, guardandomi triste e proccupato.
Mi avvicinai e sorrisi, poi gli accarezzai la guancia destra 'Addio rompipalle'.
Detto questo scoppiò a piangere tra le mie braccia 'Piccolo sarà per un anno.' Lo rassicurai con un bugia, non volevo stesse male.
Lo lasciai poi salii in macchina.
Harry partì per dirigersi all'aeroporto, mentre i ragazzi erano fuori dal cancello a salutare.






Spoiler!


'' 'Dio questa casa è fantastica Harry!' Dissi mettendo piede nell'appartamento.
Lui mi sorrise contento.
_______________________________________
'Fai...fai l'amore con me Alex.' Mi disse continuando a baciarmi il collo lasciando
qualche succhiotto.
Annuì, non sapevo se era amore.
_______________________________________
'Louis!!' Dissi io, scendendo dal treno tenendo per mano Faith.
Appena la vide sorrise e capì quanto il mio amore fosse sincero per lui,
per Harry. ''




SBAAM!





SALVE PEPOLZ!
Come state? spero bene
Come vi ho chiesto, spero voi stiate
leggendo lo spazio autore qui presente.
Il motivo è che il prossimo capitolo è lungo
NON piangete pls
E avrei una domanda:
Secondo voi come va a finire?
Dovrei fare un continuo? Chi lo seguirebbe?
Continuo con 6 recensioni
A presto
xx
Alessia





 

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Capitolo 25
*** AVVISO MOLTO IMPORTANTE ***



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Eccomi qua, con quello che dovrebbe essere il capitolo finale.

Come avrete capito, non sono in grado di postare l’ultimo capitolo per semplici motivi:

Mancanza di ispirazione;

Poco tempo;

Problemi famigliari.

La storia non sarà ASSOLUTAMENTE cancellata, mai e poi mai,

visto che ci ho messo l’anima per scrivere questa storia.

So che sono passati molti mesi, ma spero capirete.

Cercherò di aggiornare con l’ultimo capitolo durante le vacanze di Natale,

mentre continuerò ad aggiornare All or Nothing, nuova ff.

Spero capirete, a presto
Alessia

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Capitolo 26
*** L'avrebbe protetta. E fu così ***


 

 

 

                  

 

 

 

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_________________________________________

 

La pioggia batteva ininterrottamente sul finestrino dell’auto. Alex dormiva, beata appoggiata ad esso, indisturbata; neanche Harry avrebbe avuto il coraggio di svegliarla così continuò a guidare, guardandola ogni tanto. La musica che risuonava nella macchina era a basso volume, lenta e dolce. Harry guardava dritto sulla strada, avvistando poco lontano la casa di famiglia. Già, quella casa dove i due avrebbe vissuto insieme, quella dimora che ad Holmes Chapel aveva ospitato lui per anni, per molti anni.

L’aero, ormai, l’aveva già preso da ben due ore e Alex sembrava più calma: non aveva parlato per tutto il viaggio, se non per le cose strettamente necessarie e questo ad Harry faceva male. Lui l’amava e sperava che lei ricambiasse. Ma sapeva benissimo che nei sui pensieri Louis ci sarebbe sempre stato, non sarebbe mai andato via.
Passò lungo il piccolo sentiero sterrato per poi giungere alla vecchia casa di Harry: era come lui la ricordava.
Vecchia, così diceva, vecchia ma buona perché infatti era proprio così. Parcheggiò la macchina sul prato e la spense, cercando di svegliare Alex “Siamo arrivati piccola” disse egli, scuotendola un poco e cercando di non spaventarla.

Lei non se lo fece ripetere due volte e si svegliò: i suoi occhi si incrociarono subito con quelli di Harry che le sorrise. “Siamo arrivati a casa” disse nuovamente, aprendole del tutto la portiera per farla uscire: il suo volto mostrava un espressione stupita e contenta allo stesso tempo “Dio questa casa è fantastica Harry!” esclamò poco dopo Alex, guardando il riccioluto, piuttosto in imbarazzo “Questa è casa mia” rispose lui “Ci ho passato tutta o quasi la mia vita in questo posto” aggiunse, avvicinandosi alla ragazza e cingendole con il braccio sinistro la vita per attirarla a sé.
Lei sorrise, guardandolo negli occhi per poi dar lui un bacio sulla guancia, dolce. Arrossì e cercò di nasconderlo, invano.

“Dai entriamo” disse lui per distruggere quel silenzio imbarazzante, varcando la porta della vecchia casa.
Tutto era rimasto uguale, come lo ricordava: i mobili, le stanze, anche le foto erano le stesse, della loro famiglia.
Alex lo seguì silenziosa, guardandosi intorno una volta entrata; il “la nostra stanza è di sopra” di Harry la scosse, allontanando i pensieri dalla sua testa, sorridendo per poi salire di sopra. Si sdraiò sul letto della stanza che Harry le indicò, guardando in giro: era una camera molto grande, con molte foto sui muri, appese con dei fili da un angolo all’altro della stanza. Cose che fanno i bambini, pensò Alex sorridendo. Entrò in camera anche il riccioluto, sedendosi accanto a lei, guardandola “Ti piace?” chiese, scostandole i capelli dal viso; annuì sorridendo, guardandolo negli occhi e constatando quanto fossero belli: verde smeraldo, amava quel colore. Sorrise malizioso accarezzandole la guancia dolcemente. Alex sapeva le sue intenzioni e certamente non l’avrebbe fermato. Non sapeva se fosse amore, non lo sapeva e forse non voleva nemmeno saperlo. Lui la baciò dolcemente, posizionandosi delicatamente su di lei, cercando di non farle male; Alex lo guardava e lui ricambiava mentre lasciava baci sfuggenti lungo il collo, alzandole la maglia di cotone lilla che indossava.
Alex ricambiò, togliendogli la maglia bianca e baciandolo dolcemente sulle labbra. Rimasero dopo poco in intimo e “Fai l’amore con me Alex” furono le parole che Harry riuscì a pronunciare, tra un succhiotto e qualche bacio lungo il collo. Alex gemette, lasciandosi trasportare dal piacere che in quel momento le stava dando. Non voleva essere ferita, voleva essere amata e voleva ricambiare quell’amore tanto desiderato: quando furono entrambi nudi, il riccio entrò dolcemente dentro di lei, che emise un gemito strozzato. Quella notte si amarono davvero e lei ormai sapeva cosa provava, l’aveva capito e ne fu felice.




 

***

 

Sei anni. Alex non riusciva ancora a crederci: sei anni fa aveva lasciato Louis. Sempre sei anni fa era partita con Harry per Holmes Chapel, dove ora abitano e una meravigliosa bambina era nata, Faith. Quella bimba assomigliava in tutto e per tutto ad Alex, tranne che per gli occhi. Aveva gli occhi di Harry e questa cosa a lei piaceva e anche tanto. Il sole era alto nel cielo, Alex stava facendo gli ultimi bagagli per le e Faith. Sarebbero partite a momenti, l’avrebbe portata a Doncaster come piccola gita fra donne, sapeva che le sarebbe piaciuto; con tranquillità sistemava i vestiti ed un “Mamma sono pronta!”  la fece sorridere, mentre chiudeva l’ultima valigia. “Non la devi disturbare cucciola” disse Harry, prendendola in braccio e facendole il solletico “sai che la mamma medita” aggiunse, facendola ridere. Già, lei meditava tanto, lo faceva sempre da quando era partita. Si vestì, prendendo la giacca per entrambe e salutando Harry con un bacio casto sulle labbra “Divertiti…ah e salutalo, se lo vedi” disse lui, aprendole la porta; annuì, guardando la piccola. Lei non sapeva di Louis, non avevano avuto il coraggio di dirle niente, tutto sarebbe arrivato a tempo debito o almeno così diceva lei. Portò le valige in macchina, fece salire la piccola e poi salì lei, mettendo in moto il veicolo ed avviandosi verso la stazione. Non pensò durante il tragitto, voleva solo rivederlo, questo per lei era la cosa più grande.


Il viaggio in treno fu abbastanza lungo, Alex era stanca e la piccola dormì tutto il tempo sulle sue gambe, beata. Una volta arrivate prese le valige e la mano di Faith, scendendo dal treno. Lo vide, lo vide poco distante: era cambiato dall’ultima volta e questo scioccò un poco Alex, che rimase a bocca aperta. La barba sul suo viso era incolta, i capelli erano cresciuti un po’ e quegli occhi era vivi, accesi come non mai. Questo la fece sorridere, capendo che qualcun altro era riuscito a renderlo felice. “Louis!” gridò poco dopo, per farsi notare. Lui, appena le vide, sorrise e capì quanto fosse grande l’amore che Alex provava per lui, per Harry. A passo rapido le si avvicinò, guardandola “Ciao” disse solo, sorridendo e poi guardando la piccola “Ciao piccola” aggiunse e lei gli sorrise, salutando con un piccolo gesto. “Ti trovo bene” disse Alex, allontanando rapidamente i pensieri di Louis “Anche io” rispose veloce  lui, guardandola. Alex vide poco distante da loro una figura conosciuta che corse verso di loro. Eleanor le saltò letteralmente in braccio, abbracciandola “Amore mi sei mancata un casino!” disse eccitata lei, guardandola con le lacrime agli occhi. “E tu chi saresti?” aggiunse in domanda a Faith, sorridendo “..Faith…” disse lei timida, diventando rossa e facendo ridere un po’ i tre.


Quello che successe dopo fu semplice: andarono in un bar a bere cioccolata come ai vecchi tempi, parlando del più e del meno, per poi passeggiare al parco in compagnia. Alex non avrebbe mai dimenticato Louis e viceversa, ma ormai questo lo sanno tutti. Eleanor disse a Alex di aspettare un bimbo, ma Louis non ne era a conoscenza: lo venne a sapere tardi ma ne fu felice comunque. Faith e la mamma tornarono a casa, ad Holmes Chapel, dove lei crebbe e l’altra invecchiò, con l’amore della sua vita, Harry.

Molti anni dopo, sulla riva del mare, Harry promise a Alex che l’avrebbe protetta per sempre, qualsiasi cosa sarebbe successa a loro e fu così. Lo fu per davvero…




 

SBAAAM!

MI SCUSO INFINITAMENTE PER L’ENOORME RITARDO!
Ho avuto tantissimi problemi per aggiornare
e l’ispirazione mancava scusatemi *le tirano pomodori*
Beh che dire, eccoci qua, all’ultimo capitolo.
Sono emozionata
A parte questo, come vi sembra? Ho voluto
provare qualcosa di diverso, spero di non essere
stata troppo azzardata.

ORAA: Volevo ringraziare di cuore quelli che:
-l’hanno letta lol
-l’hanno seguita
-l’hanno ricordata
-l’hanno preferita
- Hanno recensito

Ah e ringrazio anche per le 152 RECENSIONI LASCIATEE
MA…IO VI AMOOOO! :)
Ora mi devo dileguare, spero che il capitolo sia di vostro
gradimento. Se vi interessa stoi scrivendo una ff
“All or Nothing”; passate se volete leggere
qualcos’altro di mio lol.

A presto genteeee

xx Alessia



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