Our Life : Jortini

di Azzurrina1926
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Da adesso tutto cambierà ***
Capitolo 2: *** Resto col dolore nel cuore ***
Capitolo 3: *** Guerra in famiglia - parte 1 ***
Capitolo 4: *** Guerra in famiglia - parte 2 ***
Capitolo 5: *** La prima visita ***
Capitolo 6: *** Una giornata insieme ***
Capitolo 7: *** Decisioni strane ***
Capitolo 8: *** La grande attesa ***
Capitolo 9: *** Rifare tutto assieme ***
Capitolo 10: *** Amici innamorati ***
Capitolo 11: *** Non ti perdonerò ***
Capitolo 12: *** Un Ti amo in diretta ***
Capitolo 13: *** Nuove Conoscenze ***
Capitolo 14: *** Non ti abbandonerò una terza volta ***
Capitolo 15: *** Benvenuto ***



Capitolo 1
*** Da adesso tutto cambierà ***



Martina respirò profondamente. Ora ne era certa. Aveva fatto quattro test quella mattina ed erano tutti positivi. Quelle doppie linee erano indelebili e non se ne andavano.
Istintivamente la ragazza poggiò una mano sul suo ventre. Allora era tutto vero.
Per circa tre settimane aveva cercato di ignorare i sintomi: il ritardo, le nausee. Ma ora non poteva più fare finta di niente. Era tutto vero, e stava accadendo a lei.
- Tesoro va tutto bene? Sei chiusa in bagno da un’ora!-. Tipico. Sua madre era sempre in giro a ficcanasare. Era diventata più apprensiva nei confronti dei figli, dopo il divorzio dal marito.
-Si tutto bene mamma. Stai tranquilla-. Bugiarda. Martina sapeva che non andava tutto bene. Prima il divorzio dei suoi genitori, poi questo. Essere incinta a diciotto anni è un gran casino, soprattutto quando si è famosi.
Per di più, la ragazza era ha conoscenza di un imbarazzante particolare: il bambino non era di Peter.
 
Pioveva, ma doveva dirglielo. Sentiva che doveva dirglielo.
Martina si mise sotto il portico di casa, infagottata in una felpa troppo larga, ad osservare la pioggia e ad aspettare il suo arrivo.
L'audi R8 grigia, parcheggiò nel vialetto di fronte e Martina sentì che era giunto il momento.
Jorge scese dall’auto con il cappuccio in testa, e la chitarra in spalla.
Martina gli corse incontro.
Prima ancora che potesse fare qualcosa, Jorge se la ritrovò di fronte: bagnata, ansimante, ma comunque sempre bellissima.
-Sono incinta-.
Le sue parole lo trafissero in pieno petto. Tutti i suoi sforzi, tutte le sue lacrime, tutte le sue canzoni d’amore, tutto. Tutto era stata sprecato in una sola notte. In una fottutissima notte.
 
“Scappa idiota!”, questa era l’unica cosa che gli suggeriva di fare il cervello, ma, per qualche strana ragione, Jorge rimase immobile sotto la pioggia. Era come le sue gambe si rifiutassero di fare quello che gli ordinava il cervello.
E, in quel momento, Jorge fece l’unica cosa che sentiva di dover fare: l’abbracciò. Abbracciò Martina. Non lo faceva da quasi quattro anni ormai.
-Mi spiace- le sussurrò all’orecchio. Jorge  non sapeva se era una goccia di pioggia o altro, ma credette di sentire distintamente una lacrima di Martina, scorrerle sul viso.
Martina era scossa dai gemiti. Quella era la tipica reazione di Jorge, lui  non dava mai i numeri. Non gridava, non scalpitava.
Le sembrava di essere ritornata una tredicenne innamorata, quando Jorge le cantava “My Girl” dei Temptations, cambiando le parole.
Ma ora era tutto diverso.Adesso tutto cambierà.

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Capitolo 2
*** Resto col dolore nel cuore ***


Jorge prese un profondo respiro. Si era vestito bene. A Stephi piaceva quando era vestito bene. 
Odiava dichiararsi ad una ragazza, ma soprattutto odiava dover lasciare una ragazza. 
Si sentiva obbligato: non poteva lasciare Stephi senza una buona ragione e non poteva abbandonare suo figlio. 
Era stato educato in quel modo,“Errore mio, responsabilità mia”.
Martina non aveva detto o fatto niente per costringerlo. C’era andato da solo. Sapeva che lei stava facendo la stessa cosa con quel Peter.
Per quanto Jorge si sforzasse, il suo cervello non riusciva a connettere le parole “padre” e “Martina” nella stessa frase.
E adesso Stephi era lì, davanti a lui in attesa di qualcosa.
-Devo rompere- le disse. Dio si sentiva un coglione. Un grandissimo coglione.
Lei lo guardò storto, pensando al tipo di ragazzo che era Jorge,non credeva in questa decisione 
sapeva che Jorge non aveva riflettutto su quello che aveva detto, aveva preso una decisione affrettata ma quello
che non capiva era il perché ? Tra loro due c'è sempre stato un buonissimo rapporto fatto non solo di sesso ma 
anche di cene romantiche di passeggiate in riva al mare, cosa era successo ?

-Cosa è successo Jorge ?- gli chiese apprensiva, pur avendo una nota di risentimento nella voce.
Jorge fece un passo indietro. Si era aspettato una scenata in piena regola, invece, ancora una volta, Stephi l’aveva sorpreso.
-Scusa- rispose Jorge, evitando di guardarla negli occhi. Era realmente dispiaciuto e sperava che Stephi lo capisse. –Ho combinato un casino. E’ solo colpa mia. Tu non centri niente-.
Stephi fece un sospiro e gli domandò -Cosa hai fatto ?- Jorge alzò lo sguardo e le disse -Stephi non sono stato sincero con te, ti ho tradita-.
Stephi in quel momento si sentì offesa usata e non riuscì a non trattenere le lacrime.
Dopo aver ripreso un briciolo di lucidità gli chiese con chi e il perché, a quel punto Jorge rispose -Martina- Stephi chiuse gli occhi e disse 
-Ancora lei,sapevo che non l'avresti dimenticata ma almeno potevi avere un po di buon senso e pensare per un momento a me
che sono la tua ragazza- a quel punto Jorge non riuscì a trattenersi e scoppiò in lacrime e disse - è incinta- detto questo Stephi prese la 
sua borsa e se ne andò lasciando Jorge lì in lacrime.
E' così che Stephi uscì dalla sua vita e in quel momento Jorge realizzò di essere papà.

 
-Sono incinta- le parole le erano uscite di bocca velocemente, aveva paura nel pronunciarle.
Martina e Peter erano seduti sul divano, e lui era visibilmente scosso.
L’abbracciò. Sorrise, Peter le stava sorridendo.Martina si sentiva una traditrice. Quando si era messa con Peter 
aveva giurato che non l’avrebbe mai tradito e ora, due anni dopo, eccola lì. “Quella facile”, l’avrebbero chiamata tutti così.
Peter continuava a sorriderle. –Che c’è tesoro?—le chiese, quando notò la sua espressione afflitta.
-Lo so che è una cosa difficile e che siamo giovani, ma ci riusciremo, insomma avere diciotto anni un bambino e 
una carriara davanti è estremamente difficile ma noi c'ela faremo perché il nostro amore è forte,duro come una roccia- disse Peter sorridendo.
Martina  tratteneva a stento le lacrime.
-Dai Marti su è il nostro bambino, il nostro…-.
Martina scosse la testa debolmente. –Scusa- singhiozzò.
Peter si alzò di scatto –Che vuol dire? E’ mio no?-.
La ragazza continuava a piangere, tenendo gli occhi bassi.
-Non è mio… tu…io-. Peter era sconvolto, rosso in volto. – NON E’ MIO!-.
-Mi spiace- ripeté la ragazza, per qualche strana ragione riusciva a dire solo quelle parole.
-CHE MI IMPORTA ADESSO?- Peter era furioso. –Tu sei una… una…-.
La porta di casa si spalancò con un sonoro tonfo. Era Jorge.
Bastò il suo sguardo a far infuriare Peter. Aveva capito tutto.
Peter lanciò uno sguardo sprezzante a Martina, che stava ancora piangendo incapace di trattenere le lacrime, e marciò verso Jorge.
-Ciao Peter. Come va amico?-.
Peter non lo degnò di uno sguardo, ma si mise d fronte a lui e gli sferrò un bel pugno.
Jorge si piegò in due tastandosi il naso sanguinante.
Martina trattene il fiato. Peter era più furioso di prima.
-Spero che tu sia contenta Stoessel- disse. –Addio-.





Ciaoo Ragazzi volevo innanzitutto ringraziare chi ha recensito il primo capitolo e anche ringraziare in anticipo chi lo farà
(spero che lo farete).Allora volevo dire che questo capitolo è farina del mio sacco cioè non preso dalla storia 
Nella prima parte vediamo l'onestà del nostro caro Jorge (lo amo non c'è niente da fare) e dobbiamo dire che anche Stephi non è
stata molto dura nei suoi confronti al contrario di Peter che sembrava veramente infuriato e ha sferrato un bel pugno ad Jorge
*Prende Peter e gli fa sbattere la testa contro il muro*.Chissà adesso cosa faranno Jorge e Tini lo scoprirete nel prossimo 
capitolo baci e Buon Natale a tutti!!!!

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Capitolo 3
*** Guerra in famiglia - parte 1 ***


 -Non mi è mai piaciuto… ah!- Jorge era seduto sul divano e si stava massaggiando il naso insanguinato.
-Tieni mettici questo- gli disse Martina porgendogli un sacchetto di ghiaccio e sedendosi accanto a lui. 
–E’ rotto?- le chiese.
-No…no- rispose Jorge, non riusciva a staccare i suoi occhi da quelli di Martina. Pensò a cosa dire. 
Se continuava a fissarla,Martina avrebbe, giustamente, pensato che era da ricovero.
-Non mi è mai piaciuto-.
Martina sbuffò. Mossa sbagliata. –Non ho chiesto la tua opinione-
Jorge si morse la lingua. Forse erano gli ormoni che rendevano la ragazza così irritabile.
-Cosa sei venuto a dirmi?-
-Ho lasciato Stephi-
-Bene-
Martina sapeva che non si stava comportando in modo gentile, ma quella Stephi non le era mai piaciuta.
-Cosa hai intenzione di fare adesso?-.
Jorge odiava tutte quelle domande. Diavolo avrebbe voluto saltarle addosso come aveva fatto due mesi fa alla festa di Mercedes. 
Idiota! Tutto quel casino era colpa sua e lui lo sapeva.
-Resto. E’ mio figlio-.
Martina si limitò ad annuire. Ma quella risposta era stata la risposta alle sue domande, ai suoi dubbi e alle sue paure.
Jorge non era obbligato, ma voleva restare con lei con il bambino nonostante non l'amasse e già la parola amore,
chi lo avrebbe mai detto quando si erano lasciati le aveva letteralmente spezzato il cuore l'odiava con tutto il cuore
e adesso si trovano a casa sua uno difronte all' altro a parlare del bambino del loro bambino quasi stentava a crederci
non riusciva a non pensare come sarebbe stata la loro vita con questo bambino.La loro vita insieme perché ormai nessuno
dei due aveva vie di fuga ormai il guaio era fatto. Il destino aveva compiuto il suo lavoro.

 
I due giovani erano molto timorosi all’idea di dover rivelare alle loro famiglie il “segreto”, 
ma erano entrambi determinati a farlo. Dovevano confidarsi con qualcuno.
Jorge e Martina avevano fatto molta fatica a radunare i loro genitori e fratelli maggiori sotto un unico tetto. 
Si erano radunati tutti e undici nel grande salotto di casa Blanco . Formavano proprio un bel quadretto.
Jorge prese parola –Allora. Bene .Volevamo ringraziarvi per essere qui.Vi abbiamo radunati per dirvi una cosa di
estrema importansa..-
-Vi siete rimessi assieme tesoro?- trillò Isabel, con gli occhi che le luccicavano.
-Be ecco in un certo…-
-Cosa?- Xabiani interruppe il fratello. –Scusa fratellino, ti voglio bene, ma io e Lodo abbiamo fatto un volo di cinque 
ore solo per sapere una notizia che avremmo potuto apprendere per via telefonica?-.
Jorge si sentì avvampare, imbarazzato. Ora tutti i presenti fissavano i due giovani.
Martina sbuffò. Si era quasi dimenticata quanto Jorge fosse calmo e riflessivo, ma facendo ciò, 
teneva tutti sulle spine ingigantendo la tensione già presente.
-Sono incinta- disse guardando suo padre fisso negli occhi. Istintivamente prese la mano di Jorge e la strinse. 
Lui si voltò a guardarla quasi incantato.
-Dimmi che stai scherzando- le parole di suo padre furono come una doccia gelida per Martina.
-Jorge?- chiese incerto Diego Sr. –Tu non centri con questa storia?-.
Lo sguardo colpevole del figlio fu inequivocabile.
-Oh mio Dio!- Xabiani sembrava sconvoltissimo, mentre Isabel continuava a lanciare a Jorge occhiate assassine.
Nessuno riuscì a proferire parola. Erano tutti impietriti.
-Cosa volete fare?- chiese a bruciapelo Ezequiel Stoessel.
Allora Martina prese parola -Abbiamo deciso di tenerlo,sappiamo che sarà una cosa difficle ma dicerto non c'è altra scelta
è pur sempre nostro figlio- in quel momento Jorge strinse la mano di Martina ancora più forte infondendole fiducia
e protezione di certo non l'avrebbe mai abbandonata ne lei ne il loro Bambino. A Jorge sembrava ancora strano dire la parola "Mio bambino"
ma ormai era così tra qualche mese sarebbe diventato padre.
Ad un certo punto Clara la madre di Martina intervenne -Oltre l'abborto ci sono altre soluzioni come l'adozione, insomma ragazzi
siete troppo giovani avete una vita davanti, voi siete ancora bambini e dei bambini non possono crescere altri bambini-
Ma in quel momento Jorge intervenne dicendo -Signora non credo che io e sua figlia siamo ancora bambini, abbiamo raggiunto la giusta
maturità e non abbiamo intensione di cedere il bambino in adozione siamo pronti a crescerlo con o senza la vostra approvazione
questo bambino nascerà ed avrà una famiglia, la SUA famiglia.- Detto questo Diego Sr. si alzò e andò ad abbracciare il figlio
Jorge capì che questo era un segno di approvazione da parte del padre e così lo strinse a se più forte che potè.Subito dopo Diego Sr. si ritirò indietro 
andandosi a sedere, a quel punto fù Ezequiel a prendere la parola - Io non sono ancora sicuro di questa decisione insomma ragazzi non potete crescere
un bambino punto e basta ! Siete troppo giovani......ma io ho fiducia in voi Jorge tu sei un bravo ragazzo e Martina tu che dire per me sei ancora la mia 
bambina ma ora mi devo rassegnare e devo incominciare a pensare che ormai sei una donna insomma Avete la nostra approvazione- disse Ezequiel 
 stringendo a se la moglie. Bene allora- intervenne Isabel - potremmo continuare a pralarne domani a pranzo che ne dite ?- dopo un segno di approvazione
da parte di tutti ogniuno tornò a casa propria. I due ragazzi dopo quasi dieci minuti di silenzio si scambiarono uno sguardo e si salutarono per poi andare
ogni uno per la propria strada.



Ciaoo ragazzi. Grazie a tutti per le recensioni infinitamente grazie. Ok premetto che adesso mi sto allontanando veramente tanto dalla storia
cioè questo capitolo è davvero diverso diciamo che quella storia la prendo come spunto però ora parliamo dei nostri amati Jortini.
Allora in questo capitolo Jorge e Tini prendono coraggio e decidono di raccontare tutto ai loro genitori riunendoli tutti a casa Blanco.
Insomma all' inizio erano un pò titbunati per non parlare di Xabiani che sta sempre immezzo *scuote la testa* ma dopo quelle stupende parole di Jorge
ci riflettono e decidono di approvare la loro scelta.
Vabbene ragazzi ancora grazzie a tutti per le recensioni e per aver letto questi primi capitoli alla prossima
P.S volevo scusarmi per gli eventuali errori grammaticali non ho avuto il tempo di ricontrollarlo ancora saluti e Buone Feste.

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Capitolo 4
*** Guerra in famiglia - parte 2 ***


 Nei giorni seguenti alla notizia bomba la famiglia Blanco e la famiglia Stoessel si sforzarono di collaborare.
Dopo tutti i discorsi sulla responsabilità che gli aveva rifilato il padre, Jorge faceva la spola tra casa Blanco e casa Stoessel per passare un po’ di tempo con Martina.
Ma la ruggine, dovuta alla grande notizia e al recente divorzio dei signori Stoessel, era sempre presente e le riunioni famigliari risultavano parecchio stressanti.
La domenica successiva alla rivelazione, Isabel insisté per fare una pranzo di famiglia.
-Perché non posso pranzare con voi?- Josè, di undici anni, il fratellino minore di Jorge,Diego e Xabiani trovava moralmente ingiusto essere escluso da un pranzo di famiglia.
-Dai macho dobbiamo discutere del bambino. E’ una faccenda importante-.
-Non è giusto!- protestò il ragazzino.
Jorge scosse la testa. Diavolo quel ragazzino era troppo forte, ma anche in senso negativo.
-Vedrai che ti piacerà diventare zio Josè-.
-Ma se poi tu diventi papà non starai più con me!-
-Allora è questo il problema- Jorge si inginocchiò così che i volto del fratello fosse di poco più superiore 
al suo. –Io non ti lascerò mai macho. Sono il tuo fratellone preferito giusto?-
 annuì debolmente. Sembrava più convinto.
-E ti prometto che mi inventerò qualcosa da fare assieme prestissimo-.
Josè sorrise.
-Dai su’ vatti a preparare e dammi un bacino-.
Il ragazzino fece una smorfia.
-Sono troppo grande ho già undici anni. I baci io non gli do’ mica a te-.
Jorge rise. –Allora una pacca sulla spalla da veri uomini eh?-.
Josè ricambiò il gesto e corse via a prepararsi, mentre Jorge si preparava mentalmente al pranzo.
 
-Martina a quante settimane sei?-
A Jorge venne di traverso l’acqua. Ci siamo è arrivato il momento più cruciale del pranzo : la parlantina di sua madre
iniziava e chi sa quando finiva
-Tre settimane signora Blanco-
-Oh chiamami pure Isabel cara-
-E stai bene? Insomma hai vomito, nausee?-
Ok sua madre stava delirando ma queste domande non le poteva fare dopo pranzo insomma stiamo comunque mangiando. Pensò Jorge
-Mamma stiamo mangiando! Potresti cambiare argomento?- propose il ragazzo.
-Il ragazzo ha ragione- disse il signor Stoessel –Vogliamo parlare di quando hai messo incinta la mia bambina?-
Il signor Stoessel era favorevole alla decisione dei due ragazzi ma ancora non gli andava giù che quel Jorge girasse ancora intorno a sua figlia
prima gli spezza il cuore e poi....la mette incinta roba da matti.
-Papà!- Martina lanciò un’occhiataccia al padre.
Jorge rimpianse di aver aperto bocca.
-Non possiamo mica evitare di parlarne!- sbuffò il signor Blanco, guardando con apprensione il figlio.
-Insomma siamo riuniti qui per questo!-
-Voi non sapete come possano essere i mesi della gravidanza- sentenziò Clara.
Martina alzò gli occhi al cielo. Quando sua madre usava quel tono da sapientona era in arrivo una bella ramanzina.
-Martina tu devi fare esami ogni mese, tenere sotto controllo la tua salute e prendere molte vitamine-
-Il ginecologo!- strillò all’improvviso Isabel. –Dovreste andare dal ginecologo per vedere se va tutto bene…-
-E per fare un’ ecografia!Che idea splendida Isabel!-.
Le due donne sembravano essersi rianimate al pensiero del loro futuro da nonne. Poco importava che erano entrambe giovani per adempiere a questo ruolo.
-JORGE !- sua madre lo fece sussultare. –Ci stavi ascoltando?-
Santo cielo, aveva così tanti problemi per la testa che ascoltare gli pareva inutile. Insomma doveva pensare a Martina al bambino a essere un buon padre,
in oltre pensava ai giornalisti, tra qualche mese la pancia di Martina sarebbe stata visibile a tutti e naturalmente vedendoli sempre insieme scopriranno di sicuro chi è 
il padre. 
-Andremo dal ginecologo la prossima settimana- disse Martina. Negli occhi aveva uno sguardo deciso.
-E verrai anche tu Jorge- aggiunse.
A Jorge dava decisamente fastidio il fatto che Martina lo chiamasse “Jorge”, si era il suo nome ma quando erano in rapporti più "intimi" lei lo aveva sempre chiamato con un buffo soprannome 
"Yoyi", quanto tempo è passato sembrava ieri quando avevano quattordici anni e facevano di tutto per non essere paparazzati ma ora tutto è cambiato apparte una cosa loro due erano rimasti sempre gli stessi.
-Deve andarci!- ululò Ezequiel attaccando con la forchetta gli ultimi residui della sua crostata di mele –Vi siete cacciati in un bel pasticcio voi due e io non voglio tirarvi fuori. La responsabilità è solo vostra. 
Ma abbiamo otto mesi per istruirvi a dovere e farò tutto quel che serve per esservi di supporto-.
Tutti annuirono soddisfatti.
Jorge era ancora nervoso, ma almeno avevano trovato un accordo.
La guerra in famiglia si era finalmente conclusa.

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Capitolo 5
*** La prima visita ***


Toc… toc …
–Jorge stai ancora dormendo, muoviti è pronta la colazione!- la voce di suo padre lo svegliò. 
Jorge si alzò pigramente, era tutto sudato e aveva lo stomaco sottosopra, probabilmente era per colpa del pasticcio di tonno che sua madre gli aveva rifilato la sera prima. 
Ma non poteva cucinare qualcosa di normale no ?.
Prese la maglietta e se la infilò,per poi scendere giù e fare colazione.
 Non disse una parola per tutta la colazione. 
Continuava a pensare al pranzo del giorno prima e al imminente visita dal ginecologo.Non era mai stato così teso, era normale stava per diventare padre
e vedere per la prima volta suo figlio anche se attraverso uno schermo era normalissimo essere tesi.
 Ma che gli stava succedendo?
Isabel gli servì le frittelle e provò ad avviare una conversazione –Non vorrai fare la vittima per sempre amore, e poi eravate così carini insieme!- fece con area sognante
 – Mi ricordo il vostro primo anniversario quando…- .
Il cuore di Jorge ebbe un tuffo, di certo non voleva sorbirsi sua madre e i ricordi passati.
 –Ok- disse a malincuore –Vedrò che posso fare-.
Sua madre era ridicola di certo lui non era la sola “vittima”, ma tutti si aspettavano tutto da lui.Insomma ormai lo aveva detto anche lui che era abbastanza 
maturo da prendersi cura di suo figlio e della madre del bambino ma aveva ancora molte insicurezze, sarebbe mai stato un buon padre capace di insegnare
a suo figlio come comportarsi, adesso basta con questi pensieri mancano ancora otto mesi.
Uscì di casa il più velocemente possibile perché non riusciva più a sopportare tutte le domande e i discorsi sulla responsabilità. Voleva togliersi quel peso.
“Idiota. Se stato proprio un cretino”. Quelle erano le uniche parole che riusciva a pensare.
 
Nessuno dei due ragazzi parlò durante il viaggio di andata.
Martina continuava a mordersi le unghie. Era un fascio di nervi. Non riusciva ancora a credere in che guaio si era cacciata.
La visita fu breve.Maria , la ginecologa, fece solamente delle analisi di routine e raccomandò a Martina di ripresentarsi fra un mese per la prima ecografia.
Jorge si era ripromesso di dover entrare e affrontare le sue paure ma non ce la fece e cosi decise di rimanere fuori.
Martina sentiva crescere dentro di lei una rabbia incontenibile, poi venne il magone.
-Ferma la macchina- disse tra i singhiozzi, durante il viaggio di ritorno.
Jorge eseguì. Si sentiva un verme. –Mi dispiace- disse.
-Perché non sei entrato?-
Lui non rispose.
-Perché?!-, ormai il pianto era irrefrenabile.
-Ho avuto paura- sussurrò Jorge, slacciandosi la cintura.
Martina si asciugò le lacrime –Credi che io non ne’ abbia?-.
Jorge si morse le labbra e abbassò gli occhi con aria afflitta.
-Quando l’ho scoperto ho avuto così tanta paura da non riuscire a respirare. Ma in un modo o nel altro dobbiamo superarlo assieme- gli occhi di Martina erano gonfi.
Martina aveva ragione si sentiva ancora peggio di prima e questo le fece capire che era una ragazza forte pronta a superare tutto e tutti e solo adesso si rese conto che 
era pazzamente innamorato di lei.
- Ma io non c’è la posso fare da sola. Ho bisogno di te. E’ tuo figlio Jorge. Tuo figlio-Jorge era commosso: si sentiva felice e triste allo stesso tempo. Appoggiò una mano sul ventre della ragazza e le strinse la mano,
 lei appoggiò la sua testa sulla spalla del ragazzo.
Dopo dieci minuti di silenzio tra i due Martina prese la parola - Amici ?- appena Jorge sentì quella parola sussultò quanto vorrebbe esserle più che amico quanto vorrebbe stringerla a se e dirle che la ama
ma era vigliacco anche su quello,forse lei non provava quello che provava lui, forse quando l' ha lasciata l'avrà persa per sempre o semplicemente vuole nascondere i suoi sentimenti, questo non lo sapeva
ma sapeva che gli sarebbe stato sempre accanto a lei e al loro bambino. 
Così dopo questa riflessione si staccarono e rimise in moto la macchina per poi tornare ogni uno a casa propria.

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Capitolo 6
*** Una giornata insieme ***


Il giorno dopo Jorge si rese più servizievole nei confronti di Martina, incominciando dalla sua salute.
-Dai bevilo-disse Jorge alle prese con Martina e un frullato proteico.
-Ma bevilo tu-rispose a tono la ragazza.Più che due ragazzi che stavano per divenatre genitori sembravano due bambini che litigavano
-Ok lo assagerò -Disse Jorge ormai rassegnato già dll' odore poteva dedurre che quello che diceva Martina era vero quel frullato faceva
proprio schifo-Oddio è peggio del pasticcio di tonno di mia madre-Affermò Jorge disgustato.A quel punto a Martina spuntò un sorriso beffardo
sul volto, vedendo il ragazzo pronto a regurgitare.
-E tu che hai da ridere ?- Domandò arrabbiato Jorge, a quel punto la risata di Martina diventò sempre più forte e fu così che Jorge la prese tra le sue braccia
facendogli il solletico, ma ad un certo punto si fermò prima pensando che Martina non doveva fare troppi sforzi e ridere di certo non le faceva bene e poi perché disicuro non 
sarebbe stato capace di fermare i suoi ormoni, certo stare sopra di lei nella sua mente non era di certo una cosa casta.
Per un momentoi due ragazzi si guardarono negli occhi i loro visi si  avvicinarono....ma arrivo Josè, che rovinò tutto,-Che state facendo ?- domandò
il bambino.Jorge e Martina si alzarono e risposero conteporaneamente- Niente !- per poi guardarsi imbarazzati.
-Ok - rispose Josè per poi andarsene.
A quel punto Martina si girò verso Jorge- sai Jorge mi è venuta voglia di fare shopping-disse Martina già pensando a cosa comprare.
Allora Jorge prese i soldi quanti di più poteva, conosceva Martina e sapeva che non si sarebbe limitata a prendere solo qualche maglietta
e qualche Jeans, e le chiavi della macchina la guardò e disse- Andiamo ?- Martina non esitò un secondo e aprì la porta per poi dirigersi verso 
la macchina.


Arrivati al centro commerciale, Martina iniziò a perlustrare il centro commerciale iniziando dai negozi di scarpe- Jorge guarda queste non sono bellissime!- disse Martina
con gli occhi che le brillavano,-Jorge mi stai ascoltando!-lo rimproverò a quel punto Jorge si distolse dai suoi pensieri - Si scusa ero distratto, comunque si sono molto belle
però costano un botto centoventi pesetas per un paio di scarpe mi sembra esagerato no ?-, - si- rispose Martina con un tono afflitto, quella cosa non scappò a Jorge così le prese la mano 
entrando nel negozio - Però potremmo fare un strappo alla regola no ?- disse Jorge sorridendo, a que punto Martina strinse la sua mano e entrarono per provare le scarpe.
Dopo due ore i shopping sfrenato i ragazzi uscirono dal centro commerciale, stanchi e affamati soprattutto Jorge ma incompenso vedeva che Martina era felice certo dopo aver comprato quattro jeans
sette maglie ,cinque maglioni e due paia di scarpe, quello più triste era il suo portafoglio, ma non fa niente i soldi si usano per comprare non per conservare no ?
-Ho fame- disse Mmartina con tono stanco, Jorge sorrise, - Che ne dici di andare ad un ristorante - domandò il ragazzo, a quel punto Martina alzò il volto dal sediolino
della macchina e con un sorriso stampato sulle labbra rispose- Mi sembra un ottima idea-.


Dopo aver visto Martina strafogarsi come non aveva mai fatto era pronto a dire che non avrebbe potuto spendere nemmeno un altro centesimo, si il suo stipendio da cantante non era misero anzi però
era sempre meglio tenere qualche spicciolo in più al dovuto per precauzione. Arrivati a destnazione cioè casa Stoessel, Jorge e Martina si salutarono con un misero bacio sulla guancia da parte di entrambi.
quando Martina rientrò in casa sentì il suo cuore battere all' impazzata non è che si stesse rinnamorano di Jorge?, insomma ora sapeva che lui non l'avrebbe mai abbandonata ma sapeva anche che lui non ricambiava
e così decise di arrendersi all' idea e di restare solo amici, dopo aver riflettuto si buttò sul suo letto pronta a ripensare alla stupenda giornata passata con Jorge.

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Capitolo 7
*** Decisioni strane ***


Il giorno dopo Martina e Jorge si ritrovarono di nuovo in casa Stoessel per una riunione di famiglia.
Ma quante cavolo di riunioni dobbiamo fare al mese pensò Jorge tra se e se.
- Insomma se il bambino è femmina la dovremmo chiamare come la nonna paterna cioè Isabel- disse la madre di Jorge
E' si l'argomento di questa riunione era il nome del bambino insomma Martina non è nemmeno al secondo mese che già da adesso pensano al
nome, alla cameretta, ma la cosa più scioccante fù quando la sorella di Martina Alba ci fece vedere una foto di una cameretta rosa dicendo che sarebbe
stata perfetta per nostra figlia femmina o per nostro figlio gay, cose da pazzi il bello è che Martina le diede ragione non si oppose a quel affermazione 
stravagante insomma certo gli ormoni ma la potevano rendere veramente così stupida ? possibile ? ma.
- Jorge ci stai ascoltando ?- le domandò Martina   - No scusate - rispose il ragazzo   - Ecco lo sapevo tu non ascolti mai - ed ecco che ricominciamo la ginecologa
lo aveva detto il passaggio dal primo al terzo mese era quello più insopportabile così da rendere Martina più insopportabile di quanto già non lo sia,
- Comunque stavamo dicendo che la bambina si potrebbe chiamare Ester-   - CHE COSA ?! primo non è detto che sia una femmina, secondo anche se lo è non chiamerò
mai mia figlia Ester è un nome da coniglio ma stiamo scherzando ? e terzo Martina è solo al secondo mese ne mancano sette cavolo non potremmo pensarci più tardi- disse Jorge 
dopo aver raggiunto il limite - Il ragazzo ha ragione- rispose Ezequiel con un boccone di crostata di mele in bocca.
Almeno su una cosa siamo d'accordo insomma non che io abbia paura infatti ne ho moltissima ma c'è ne ancora di tempo per pensare a queste cose.
- Jorge qualcuno ha chiesto la tua opinione ?- gli domando Martina infuriata  - si tu proprio tu mia cara Martina e sai che ti dico che ho proprio perso la pazienza insomma come viene
in mente a te e a tua sorella che se il bambino potrebbe essere maschio sarebbe gay è una cosa impossibile quindi dico a te e tu lo ripeterai a tua sorella riordinate la mente ! e poi venite a
chiedere qualcosa a me - detto questo Jorge si alzò dal divano prese la giacca e uscì fuori.
A quel punto Clara si alzò ed essendo psicologa andò a parlare un po' con Jorge fuori.
- C'è qualcosa che non va ? - domandò sedendosi sullo scalino vicino ad Jorge   - Non si vede ?- a quel punto a Clara uscì un sorriso dalle labbra,
- sai è normale che tu ti senta così siamo al inizio del secondo mese e mi domandavo quando avresti perso la ragione - disse la donna sorridendo
- succede spesso a gli uomini ?-   - si soprattutto quelli giovani come te, insomma Martina ha già un carattere duro poi ci si mettono gli ormoni e diventa una specie di mostro-
- è già ma insomma è esagerato pensare tutto sette mesi prima non sappiamo neanche il sesso del bambino che subito ci fanno queste affermazioni e poi Ester, che razza di nome è Ester ?
insomma nemmeno al mio cane avrei dato questo nome.-  - C'è a chi piace e c'è a chi no, ora dirò a tutti che vuoi stare un po' solo e che magari questa riunione di famiglia sarà rimandata 
magari anche quando tuo padre sarà a casa - disse apprensiva Clara   - Magari pure tra qualche mese - rispose Jorge.



- Scusa !- Martina gli si parò davanti con aria piuttosto triste , - dai non preoccuparti lo so che sono quei dannati ormoni che ti fanno diventare peggio di quanto già non fossi-
-Ehi !- disse Martina per poi dargli un buffetto abbastanza forte sul braccio. - Abbracciami-  - Che cosa ?-
- Avanti Jorge non fare il cretino abbracciami e basta !-. Jorge non se lo fece ripetere una terza volta e l'abbracciò con tutto l'affetto che provava per lei e per il bambino.
- sai questa cosa di essere amici non è tanto male- disse Martina ancora coinvolta in quel abbraccio.
Amici, amici quella parola risuonava nella mente di Jorge come un eco che non finiva più di ripetere sempre la stessa parola, dovevano rimanere amici era la cosa migliore per tutti.
Staccandosi l'uno dal altro dopo cinque buoni minuti Martina propose di veder un film - Non strappa lacrime ti prego- Disse jorge con aria scocciata   - se fosse per te l'unico film che guarderesti
sarebbe "Fast and furious"
- Ma quello è un classico - esclamò Jorge   - si si come no - rispose Martina - che ne dici di Titanic -
- tutto ma Titanic no ti prego-  - Ok allora si vede Titanic - disse Martina con un sorriso beffardo in volto
- questa mela paghi !- disse Jorge sorridente , - su basta parlare e vieni qui a vedere il film - lo rimproverò Martina.
Ecco che arriva la parte migliore del film le lacrime eh si la parte migliore dei film romantici per gli uomini sono le lacrime ed Jorge ne era entusiasta così poteva stringere Martina fra le sue braccia anche
se gli lanciava fazzoletti sporchi di muco in faccia e le dava qualche cazzotto o qualche testata era sempre bello stringerla fra le braccia.



Quando finì il fil Martina propose per ordinare cena cinese a casa - Ti va il cinese -    - No, non mi piacciono gli orientali anno degli occhi troppo strani - rispose Jorge accarezzandosi il mento
- No stupido intendevo cena cinese-   - aaaaa........ e fammi capire avrei altre alternative ? - domandò il ragazzo   - se ti piace il cibo della spazzatura si -    - vada per il cinese - disse Jorge rassegnato.
Dopo che Martina finì di mangiare perché a vedere come mangiava lei a Jorge passò la voglia, insomma prima della gravidanza già era tanto che si mangiasse un panino adesso era arrivata a 4 involtini primavera
e altre cose varie, insomma poco non era, incominciò a pensare al periodo delle voglie si immaginava quante corse avrebbe dovuto fare e quanto volte si sarebbe dovuto svegliare durante la notte, ma meglio pensarci dopo.
Jorge guardò l'orologio che segnava l'una di notte   - ehi Tini si è fatto tardi meglio che torna a casa -  - Ma che ore sono ?- chiese Martina sbadigliando   - l'una ed è tardi perciò infilati il pigiama metti una coperta e vai a dormire-
- Ma che dici è troppo tardi per tornare a casa mi farai stare in pensiero quindi rimani qui , almeno ci fai anche un po' di compagnia - disse Martina con la faccia da cucciolo.
- Dai Tini non voglio disturbare e poi non c'è spazio dove dormirei -    - Non disturbi Alba è fuori mia madre starà già dormendo e poi sarebbe felice le sei simpatico e poi potresti ecco....insomma....dormire accanto a me se per te 
non è un problema ormai siamo come fratelli no ?-    - si hai ragione come fratelli, ma comunque non ho il cambio-   - ti potrei dare qualcosa di Facundo quando rimane a dormire da Alba aspetta che adesso le vado a prendere intanto
vedi che nel mobile infondo al bagno dovrebbero esserci degli asciugamani prendine uno o quanti ne servono- disse Martina 
Mentre Martina prendeva dei vestiti di Facundo ,Jorge aveva preso le asciugamani e intanto pensò a lui e a Martina dormire nello steso letto vicini distolse i suoi pensieri lanciando un occhiata al cavallo dei pantaloni - Calmo tu ! che già
hai combinato un guaio-   - Jorge che fai parli da solo ?- domandò Martina porgendogli i vestiti - No no stavo solo pensando ad alta voce adesso vado-   - ok intanto io già sono a letto - gridò a bassa voce Martina.
Uscito dal bagno Jorge si fermò ad ammirare la creatura più bella del mondo dormire era proprio bella ne era ciecamente innamorato si distolse dai suoi pensieri e si poggiò al fianco di Martina per poi stringerla fra le sue braccia e dormire.

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Capitolo 8
*** La grande attesa ***


Un mese dopo Martina e Jorge andarono dalla ginecologa per la seconda visita questa volta Jorge sarebbe
entrato non aveva scuse, e questo fatto rassicurò Tini, il rapporta tra lei e Jorge nel ultimo mese era migliorato
molto, ora addirittura dormivano insieme, l'unico fatto ingombrante per lei era la pancia che incominciava a crescere
e difatti lo notarono anche i paparazzi che fecero fare alla notizia il giro del mondo cosa che ai due ragazzi 
dava molto fastidio, soprattutto trovare giornalisti che li seguivano ovunque andavano, ma che ci potevano fare
sapevano che sarebbe accaduto.-Jorge sei pronto ?- ,- Si scusa non trovavo i portafogli sai non si sa mai - Rispose il ragazzo
- Andiamo ! mamma, papà se no faremo tardi ed io odio fare tardi - disse Martina in piena crisi di nervi.
E' si, si era portata tutta la famiglia, Jorge non era da meno con lui c'erano sua madre, Diego e Josè anche il piccoletto
aveva insistito per venire.Quel giorno si sarebbe scoperto il sesso del bambino.
Quando furono pronti Isabel e Clara avevano insistito per stare con i futuri genitori, mentre nel altra macchina gli altri
e poi il padre di Jorge che era sempre indaffarato con il lavoro li avrebbe raggiunti al ospedale.
- Allora ragazzi siete emozionati ? - Domandò Isabel eccitata, ma l'unica cosa che sentì fu Martina che si lamentava perché
già non sopportava più il bambino ma detto da lei si chiamava coso.
- Dai tesoro non sei curiosa di sapere se il bambino sarà maschio o femmina ? quando ero incinta di tua sorella e di te ero
molto emozionata di sapere se fosse state un maschietto o una femminuccia- Disse Clara in preda ai ricordi.
- Tini mi ascolti !-,- Scusa mamma stavo parlando con Mechi, cosa hai detto ?-, - Lascia stare-.
Intanto Jorge era immerso nei suoi pensieri, avrebbe voluto una bambina ma nella sua mente uscivano solo 
immagini di lui Martina e un piccolo fagottino azzurro.


Arrivati in ospedale, tutti ma proprio tutti aspettarono il turno di Martina e nel frattempo arrivò anche il padre di Jorge,
- Allora tra quando è il vostro turno ragazzi ? - domandò Diego Sr. Ma non ricevette nessuna risposta tutti erano in ansia 
per sapere il sesso del futuro nascituro.
- Blanco ! - esclamò la ginecologa, Jorge in preda al ansia si alzò di scatto e disse - Eccoci !- prese la mano di Martina e dopo
un sorriso da parte di tutti entrarono nella stanza.
- Bene Martina stenditi pure- Disse apprensiva Maria, - Emozionati ? -, Jorge rispose - Tantissimo -, Martina - Per niente-.
- Ok Jorge se tu ti vuoi sedere prendi pure quello sgabello mentre Martina il gel sarà un pochino freddo-.
Detto questo prese il gel e lo mise sulla pancia di Martina. - Un pochino freddo ! è congelato !- esclamò Martina,
facendo sorridere sia Jorge che Maria, - Dai su Tini calma, non preoccuparti andrà tutto bene -disse Jorge mentre le gambe gli
tremavano - Ma io sono calmissima, sei tu quello che sta impazzendo- rispose Martina ancora infastidita dal gel freddo.
- Bene ragazzi il vostro bambino è.........-.


Secondo te sta andando tutto bene- disse Isabel stringendo la mano di Clara, - speriamo di si già immagino la reazione di Martina
al gel freddo- Rispose Clara, a Isabel in quel momento scappò un sorriso, immaginando già la vita di Jorge e Martina alle prese con questo bambino o questa bambina.
- Secondo me è una femmina- esclamò Diego Jr.- Una bella femminuccia Diega-, - Tu sei pazzo ragazzo mia nipote non si chiamerà
Diega- disse Ezequiel con un tono schifato ma si vedeva che anche lui era in preda alla curiosità per sapere se era un maschio o una femmina
- Chi vi dice che sarà una femmina, potrebbe essere anche un maschio- disse i piccolo Josè annoiato per la tanta attesa, - Josè ha ragione, ma per 
il momento dovremmo ancora aspettare- Disse con tono felice ma allo stesso tempo preoccupato Diego Sr.-Ah Diego ricorda se sarà una femmina non si chiamerà Diega per nessun motivo al mondo - replicò il padre.
- Ma quanto ci mettono so perdendo la pazienza insomma saranno lì dentro da almeno trenta minuti se non di più !- Esclamò Clara in preda alla
curiosità, - Calma Clari ti ricordi quanto tempo ci mettesti tu almeno due ore, dai alla ginecologa il tempo che le serve- Disse calmo Ezequiel, 
anche loro come i ragazzi avevano deciso di restare amici e sostenersi l'un l'altro.
- Bene grazie dottoressa, alla prossima visita - disse Jorge sorridendo uscendo dalla stanza con Martina.
A quel punto tutti e sei si alzarono e come delle furie circondarono i due ragazzi,-Allora cos'è ?- domandarono contemporaneamente Clara e Isabel
emozionate, - Era e rimarrà uno stupido coso- disse Martina avviandosi verso la macchina, a quel punto i loro sguardi si piombarono su Jorge.
- Ok, calmi io e Martina abbiamo deciso che quando saremo tornati a casa e ci saremo fatti un bel bagno, mangeremo a casa nostra mamma e ve lo diremo-
disse Jorge calmo e sorridente- Adesso scusatemi ma vado ad aprire la macchina se no chi la sente Martina - disse Jorge con un sorriso a trenta due denti
raggiungendo Martina e lasciando tutti sconsolati.
A rompere il silenzio fu Diego Sr - Ok fatemi capire mi hanno fatto prendere una pausa dal lavoro per sapere quale sarebbe stato il sesso di mio nipote e adesso
non me lo dicono ?-, - Calmo caro, adesso raggiungiamoli e torniamo a casa- disse Isabel poggiando una mano sulla spalla del marito.
- No ! Diego ha ragione siamo stati qui un ora e mezza per niente !- esclamò Ezequiel, - Calmo anche tu adesso prendiamo la macchina, torniamo a casa, facciamoli riposare,
prepariamo la cena e poi dopo aver mangiato ce lo diranno - disse Clara.
Così tutti si avviarono verso le macchine.
Nella macchina di Jorge naturalmente c'erano Clara e Isabel che li tartassavano di domande, - Allora oltre ad avervi detto se è un bambino o una bambina,no Martina non è un coso- disse Isabel
interrompendo la domanda e anche Martina,- Cosa altro vi ha detto ? - continuò,   - Niente mamma ha praticamente detto che Martina deve stare a riposo perché sono ancora i mesi dove il bambino
è in fase di sviluppo e che non deve fare sforzi, le solite cose- Disse Jorge guardano la strada.
- Vedo che il mio libro vi è servito !- esclamò Clara.
In quel momento nella mente di Jorge e di Martina passò un flashback, quando Clara regalò ad ognuno dei due " Cosa aspettarsi quando si aspetta", Jorge dubitava che Martina l'avesse letto, insomma
lei era quella che chiamava il frutto di una nottata insieme "coso " quindi non è che si aspettava tanto, invece lui lo aveva letto ed era alquanto interessante aveva scoperto tante cose " sul mondo dei genitori".
Forse è stato proprio quel libro a far alleviare le sue paure.


Arrivati a casa ogni uno prese la propria postazione Josè e Diego davanti alla playstation a giocare a calcio, Ezequiel e Diego Sr a giocare a biliardo,
Martina a farsi un bagno e Jorge seduto a fissare il vuoto come uno stupido, a distogliere i suoi pensieri fu il cellulare guardò sul display " Xabiani ".
- Ponto Xabi, ciao come va in Italia con Lodo e la sua famiglia ?- Rispose Jorge, - Bando alle chance è maschio o femmina ? - domandò il fratello senza giri di parole.
- Eh no ! so che ti ha fatto chiamare la mamma e infatti ti chiamerò io quando lo annunceremo a tutti quindi ciao Xabi un bacio a Lodo- detto questo Jorge riattaccò.
- Jorge ! ragazzo allora di al buon Ezequiel il sesso del bambino - disse Ezequiel sedendosi affianco a Jorge stringendogli la spalla con una mano molto forte,
- Mi dispiace signor Stoessel ma aspetterà come tutti gli altri, adesso mi scusi che vado a prendere Martina a casa sua- Disse Jorge alzandosi lasciando Ezequiel lì solo come
un fesso.
- Mamma vado a prendere Martina e Alba ci vediamo a cena- Avvisò il ragazzo prendendo le chiavi dell' auto e sbattendo la porta.
- Secondo te sarà un nipotino o una nipotina?- chiese letteralmente eccitata Clara, - secondo me è un maschio ne sono sicura, io non sbaglio mai- disse Isabel eccitata tagliando le patate.
- ed è qui che ti sbagli mamma ho sentito Jorge parlare con il suo amico Andrès al telefono ed è una femmina- disse Josè.
A quel commento sentirono tutti che corsero subito da Josè avvicinandosi a lui, - Ho capito bene quindi è una femmina !- esclamò Isabel facendo i salti di gioia con Clara.
- Quindi sarà Dieghetta !- esclamo Diego Jr,  - Dieghetta ?- domando sorpreso Diego Sr, - si papà hai detto che Diega non va bene quindi Dieghetta-  - Calmo, calmo mia nipote si chiamerà Isabel è deciso- disse
con tono fiero Isabel, - Ma che dici si chiamerà Clara - Intervenne subito Clara, si creò un enorme casino in quella casa a quel punto Ezequiel non ce la fece più ed urlò, - BASTA !!! Josè ne sei proprio sicuro-
- sicurissimo e vi dirò di più la chiameranno Luz- disse il ragazzino,- Luz ! - esclamarono tutti - dai non è un brutto nome - disse poco convinto Diego Sr.
- Siamo arrivati !!! - esclamò Alba  - Ciao famiglia !- continuò, - Ciao - risposero in coro, - Grazie per la splendida accoglienza- rispose con un tono sarcastico Alba, - Di niente - rispose Diego Jr.
- Bene adesso mangiamo che la cena è pronta- disse Isabel poggiando i piatti a tavola.
Dopo aver mangiato Jorge chiamò Xabi per annunciare la notizia. - Bene allora il bambino è......... MASCHIO !- esclamò lasciando tutti a bocca aperta.
- Aspetta ma io ti ho sentito parlare con Andrès a telefono e avevi detto che era femmina e che l'avreste chiamata Luz- disse Josè un po' confuso.
- No, Josè hai capito male Luz è il cagnolino che ho trovato per strada l'altro giorno mentre stavo comprano le pizze, e siccome Andrès voleva fare un regalo alla sua ragazza gli ho parlato del cagnolino - disse Jorge.
- Lo volevo io il cagnolino Jorge ! - esclamò Martina, Jorge fece un respiro profondo - Non me lo hai mai chiesto- rispose calmo il ragazzo cercando di non andare sui nervi - Adesso lo sai, già devo sopportare coso,
poi tu mi fai pure innervosire - rispose la ragazza seriamente arrabbiata,  - Ok domani andremo a comprare un cane - rispose Jorge mentre gli altri guardavano la scenda come se fosse una telenovela - E voi che avete da guardare -
disse Martina per poi andare in salone e guardare la Tv seguita da Jorge.
- E' un maschio lo avevo detto, lo avevo detto ! - esclamò Isabel contenta raggiungendo i ragazzi seguita da Ezequiel , Diego Sr e Clara.
- Una femmina è, nanerottolo inventa palle- disse Diego scompigliando i capelli al piccolo Josè per poi raggiungere gli altri.
Ad un certo punto Josè si ritrovò in cucina con Alba con uno sguardo alla castoro - Aiutoo !!- esclamò scappando lasciando Alba ridere in cucina.

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Capitolo 9
*** Rifare tutto assieme ***


Mentre la gravidanza di Martina progrediva, progredivano anche i piani futuri dei futuri genitori.
Jorge aveva preso, da poco, un appartamento in Messico per far fronte ai suoi impegni teatrali; 
mentre Martina viveva con Peter, ma ovviamente adesso la ragazza si era stabilita a casa di sua madre.
 Ma adesso i genitori, volevano che i due ragazzi andassero a convivere insieme.
-Ok mio padre ha detto che deve essere nel suo stesso quartiere perché fa già troppa strada per vedere me e Alba e non vorrà farne altra per vedere il suo nipotino - disse Martina
Jorge la guardò storto –E tu sei d’accordo?-.
-Si! Credo che abbia ragione-
-Bene perché i miei genitori mi hanno imposto la stessa condizione-.
Martina le lanciò un’occhiataccia, Jorge si affrettò a darle ragione: suo padre l’aveva messo fin troppo in guardia 
sulle scenate delle donne incinta.
-D’accordo però deve essere una casa abbastanza grande per metterci un’altalena e una piscina- disse la ragazza
- Bhe possiamo prenderne una adatta alle nostre esigenze e a quelle del bambino, e prendere una villetta non mi
sembra proprio il caso- Disse Jorge.
- JORGE !!!, tu pensi solo e sempre a te stesso, e a me non ci pensi che devo portare sto coso ancora per sei mesi, sei
un insensibile e adesso se vuoi scusarmi e meglio che vado a farmi un bagno caldo prima che mi venga una crisi di nervi,
che è già molto vicina - disse Martina arrabbiata, per poi andarsene lasciando Jorge solo come un cane.


- Papà signor Stoessel ci ho provato ma non ascolta ! vuole per forza una villa con una piscina ed un' altalena, e poi continua
a chiamare il bambino coso, senza pensare che si potrebbe offendere- disse Jorge in preda alla disperazione.
- Martina è in gravidanza ed è stressata ma tu ragazzo che problema hai ?, insomma il bambino non si può offendere, ma 
comunque passiamo alle cose serie, mia figlia è viziata e sappiamo entrambi Jorge che non cambierà idea, quindi o l'accontentiamo
oppure andremo avanti così finché non nascerà il bambino, e dico che mancano ancora sei mesi, i soldi non mancano perché allora
non spenderli- disse Ezequiel.
- Ezequiel ha ragione perché tutti questi problemi, ti ho sempre detto che i soldi non sono fatti per prendere polvere nel portafoglio e
tu non li spendi, figliolo lo so che tu vuoi risparmiare soldi per cose importanti e questa è una di quelle, stiamo parlando di dove vivrà 
tuo figlio - disse apprensivo Diego Sr, - Si lo so papà ma...... una villa è pur sempre una villa, poi dopo la villa che vorrà una ferrari che nemmeno 
userà perché a guidare sarò sempre io, poi una borsa della Fendi quando ne ha già tante, vedrò cosa posso fare insomma i soldi che ho non sono
solo miei ma anche di Diego e Xabiani siamo in tre nella band, parlerò con loro tanto Xabiani tornerà per natale. - disse Jorge.
- Jorge ma ricorda che ci siamo anche io e tuo padre che vi possiamo aiutare e se vuoi la casa ve la compriamo noi, se è questo il problema - disse Ezequiel 
ormai stufo della conversazione , per il dannato bisogno di andare in bagno, troppa torta di mele fa male.
- Parliamone domani vabbene, ci penserò, adesso scusatemi ma devo tornare da Martina-.



- MAMMA!! Dov'è l'asciuga capelli !!?- esclamò Martina infuriata,  - tesoro è difronte a te - rispose Clara mentre asciugava l'acqua per terra,
- scusa ma sai già lavare i capelli è faticoso poi ci si mette pure questo" coso " ingombrante, non vedo l'ora che esca da qui dentro, non per la gioia di vederlo,
ma di essere libera - si lamentò Martina,   - tesoro dai non fare così, poi non chiamare questa povera creatura " coso ", ti faccio vedere che quando nascerà
non ti staccherai più da lui- disse Clara ripensando a quando nacque Martina,   - Io mio figlio lo chiamo come voglio, e poi sarà anche come dici tu ma il 
sollievo che proverò quando sarà fuori nessuno lo può immaginare-,  - Alcune mamma vorrebbero tenere il proprio figlio dentro di esse per proteggerlo dai
pericoli, tu sei proprio il contrario eh ? adesso non lo sopporti ma quando nascerà ti faccio vedere che la maggior parte del tempo la passerai con lui, e la 
maggior parte dei tuoi pensieri la occuperà lui, più di quanto già non faccia-disse Clara sorridente immaginando suo nipote.
- Ok mamma basta con queste prediche adesso vorrei asciugarmi i capelli, tra poco arriva Jorge e non sono ancora pronta !-,
- Parlando di Jorge come vanno le cose tra voi ? insomma sembrate tutto tranne che amici-,
- BASTA !!!- disse Martina ormai tutta rossa in faccia, ripensando alla notte di fuoco che avevano passato lei e Jorge alla festa di Mechi, per sfortuna fu proprio
quella notte a rovinare tutto, adesso si ritrovava con un bambino in ventre che le dava un fastidio cane.
- Tini sono io Jorge posso entrare- disse Jorge bussando alla porta con un mazzo di fiori arancioni.
- che vuoi - disse Martina uscendo dal bagno, - Tieni questi sono per te - disse Jorge porgendole i fiori,
- Ma mi prendi in giro o cosa!!-,   - e ora che cosa avrei fatto ti ho solo portato dei fiori- disse Jorge un po' confuso,
- cosa mia hai fatto ? lo sanno tutti che nel linguaggio dei fiori i fiori arancioni significano Castità- disse Martina ormai furiosa,
- Oddio scusa io non lo sapevo non era mia intenzione, non ho mai letto il linguaggio dei fiori - si scuso Jorge ormai mortificato,
- Non fa niente dalli a mia madre - disse Martina chiudendo la porta del bagno baciandolo sulla guancia, per salutarlo, e poi entrare in camera sua per 
prendere la borsa.
- andiamo Jorge - disse la ragazza scendendo le scale,  - subito se no perdiamo il film - rispose sorridente il ragazzo.


Durante il viaggio in macchina i due ragazzi non si scambiarono una parola, come sempre ma Jorge decise di attaccare il filo.
- Sai ci ho pensato e l'idea della villetta non sembra brutta che ne dici di andare domani a vederne qualcuna ?- propose il ragazzo,
- Mi sembra un' ottima idea - Disse Martina poggiando la testa sulla spalla del ragazzo.
Dopo il film ritenuto scadente da Martina, i due ragazzi si rimisero in viaggio per tornare a casa.
- Jorge mi fanno male le gambe non ce la faccio più- si lamento la ragazza,   - Tini ma sei seduta, e tra poco siamo anche arrivati se questo deficiente,
con la coda di paglia si muove - disse Jorge bussando con il clacson.
In quel momento nella mente di Martina sorse una domanda al quanto strana, - Hai mai pensato a noi due sposati con un bambino ?-
A quella domanda Jorge diventò tutto rosso nessuno poteva immaginare quante volte ci aveva pensato anche dopo averla persa ed essersi messo con Stephi,
ma voleva essere sincero con lei, - Non immagini quante - rispose, a quel punto sulla faccia di Martina spuntò un sorriso a trentadue denti, poi poggiò la testa
sul finestrino e si addormentò.
Arrivati a destinazione Jorge si accorse che Martina si era addormentata e sorrise, la prese a mò di sposa e prese le chiavi dalla sua borsa, giusto per non 
disturbare nessuno, entrò e salì le scale per portarla in camera sua ,- Ti voglio bene Jorge - sussurra la ragazza per poi riaddormentarsi, 
in quel momento sul volto del ragazzo spuntò un sorriso a trentadue denti così le baciò il capo, la mise a letto e tornò a casa.

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Capitolo 10
*** Amici innamorati ***


 - Sciogliamo la band - disse Xabiani con un tono serio, - Non c'è altra scelta insomma, tu Jorge sei troppo impegnato
e il tempo per la band non lo trovi mai, Diego tu sei un caso perso è basta stai davanti ai videogiochi vetiquattro ore su
ventiquattro, ed alla band ci penso solo io - replicò,  - Tu ? ci pensi solo tu ? ma sei fuori Xabi, ma se passi tutto il tempo
a parlare con Lodo e a fare viaggi per il mondo, mi dispiace ma quello più strafottente sei tu - si lamentò Jorge,
- Jorge ha ragione, si ormai la mia vita sociale è peggio di quella di un nerd, e non sono mai presente alle prove, ma al gruppo
ci penso più di voi due- disse il terzo fratello,  - Allora è fatta la band si scioglie - disse Xabiani per poi alzarsi, ma Jorge lo fermò
- No ! non possiamo scioglierci, proprio in questo momento ho bisogno di voi, sto per diventare padre, dovrò comprare una casa
avrò una famiglia, e per mandare avanti una famiglia ho bisogno di soldi, ho bisogno di un lavoro e questo è il mio lavoro se la
band si scioglie, niente lavoro e niente lavoro equivale a niente soldi, parliamone con papà lui disicuro ci potrà aiutare, non oggi 
perché devo andare a vedere la casa con Martina ma stasera ci simo tutti quindi potremmo parlarne a cena no ?- disse Jorge, pregando
i due fratelli,  - Vabene, ci vediamo stasera- disse Xabiani per poi uscire,  - Sono daccordo- disse Diego accendendo la Playstation.



- Tini sei pronta ? dobbiamo passare a prendere tuo padre, e mia madre e tua madre sono già in macchina - disse Jorge bussando alla
porta della camera di Martina,  - si sono pronta andiamo-.
Dopo avre preso Ezequiel, i due ragazzi e i loro familiari si diressero verso la prima casa assieme al venditore,  - Che ne dici di questa TinTin- disse Jorge
guardando la casa dal giardino,  - Primo non chiamarmi TinTin, secondo non ha la piascina e il giardino sul retro, e terzo dove cele mettiamo le giostre, per me
possiamo passare alla prossima - Disse Martina,  - Tesoro non la vuoi nemmeno vederla dentro ? - chiese apprensiva Clara alla figlia,   - NO!-,
- Ok signor Riquelme passiamo pure all' altra casa - disse Jorge prendendo la mano di Martina.
- Bene questa è già più grande ma non mi piace, e la piscina è troppo piccola - disse la ragazza squadrandola casa,  
- La prossima - disse Jorge prima ancora di perdere la pasienza, era impressionante come quel ragazzo riusciva a gestire la situazione, pensò Clara, è 
proprio il ragazzo adatto a Martina.
Dopo aver visto sette case,ormai sfiniti arrivano all' ultima sperando che a Martina andasse bene, e una era poco luminosa, e l'altra sembrava costruita su un cimitero,
e l'altra ancora non era shick, un' altra aveva un giardino che sembrava un zoo, - Speriamo che questa vada bene- borbottò Jorge,   - Cosa hai detto ?- chiese Martina curiosa,
- Niente, niente- disse il ragazzo sorridendole.
Arrivati all' ultima casa, Martina restò incanta, era perfetta, con un grande girdino, una grandissima piscina,una grande casa una GRANDISSIMA casa.
- Tini è bellissima,ma diciamo che è una casa un po' grande per tre persone, e poi chissà quanto costerà,- disse Jorge cingendole la vita con un braccio,
- Bhe ma a noi i soldi non mancano, e pensa ci potremmo mettere le giostre, poi potresti metterci una sala dove tu e i ragazzi potrete provare, una sala incisione per provare le canzoni,
una camera per ognuno di noi due, naturalmente una per il bambino quattro bagni !, una piscina immensa!! Dai Jorge questa casa è un sogno - disse Martina con aria sognante, aveva usato la 
tattica delle giostre, sapeva che Jorge non avrebbe mai resistito a non accontentare suo figlio,  - Lo so Tini ma questa casa potrebbe costare più di cinquecentomila pesetas, e non sono poche- disse il ragazzo,
- che ne dite ragazzi ?- chiese Isabel,  - è perfetta !- esclamò Martina,   - allora entriamo- disse il signore in giacca e cravatta.
Dopo averla vista sia dentro che fuori aspettava una decisione, e nel frattempo arrivò pure il signor Blanco.
- Allora ragzzi vi piace ?- chiese l'uomo sorridente,   - se mi piace ? è perfetta, è qualcosa di incredibile - disse Martina sognando di vivere in quella casa, immaginando di essere libera senza questo
coso ingombrante sul ventre, immersa nella piscina a bere champagne e a mangiare fragole incompagnia di Mercedes, la sua migliore amica, nonchè fidanzata di, Diego Blanco Junior.
A distruggere il suo sogno in mille pezzi fu Jorge,  - è troppo costosa ! - esclamò il ragazzo,  - ecco il tirchio- continuò Martina,   - Jorge, tesoro Martina ha ragione sei un tirchione !- lo rimproverò la 
madre, lasciando il figlio scoinvolto,  - Jorge il prezzo non è un problema, abbiamo detto che la pagheremo noi ?, e la pagheremo noi, serve solo il vostro consenso e la casa sarà vostra- disse Diego Sr. apprensivo,
quell' uomo era sempre sorridente incredibile, si vede che Jorge non ha preso dal padre ma nemmeno dalla madre, infatti è definito il più tenebroso del gruppo, pensò Martina tra se e se.
- Allora se per te va bene per me va bene Tini, a te la scelta - disse Jorge rassegnato,   - Me lo chiedi pure- disse la ragazza sorpresa,    - Ok allora andiamo a parlare con il signor Riquelme- disse Diego Sr.
- Aspettate ! - esclamò Ezequiel, - c'è un problema, vi rendete conto di quanta strada dovrò fare per venire qui, voi siete vicini, ma io no !-,   - Papà ,mio caro, non hai capito che se non prendiamo questa casa
tuo nipote NON LO VEDRAI MAI !- esclamò Martina infuriata,  - Ok, ok hai ragione tu tesoro non importa, adesso andiamo a parlare con il signor Riquelme per il prezzo- disse Ezequiel impaurito, cercando di calmare la figlia
- Bene abbiamo deciso, quanto verrebbe a costare una casa come questa ?- chiese Ezequiel al signor Riquelme,  - Bene considerando l'arredamento sulle 900.000 pesetas, senza arriverebbe sugli840.000 -,    
- La prendiamo !- esclamo Diego Sr. sorridente, ad alta voce così da far sentire a tutti,   - Bene allora possiamo prendere appuntamento sabato, per le tre - disse Riquelme stringendo la mano ai due acquirenti.


Tornati a casa, Xabiani, Diego e Jorge decisero di dire alla famiglia della band, - Abbiamo deciso di sciogliere la band- disse Xabiani perprimo,   - Non sene parla proprio ragazzi, in questo momento vostro fratello ha bisogno di 
soldi e voi lo aiuterete - disse fermo e deciso Diego Sr.    - è quello che ho detto io- disse Jorge guardando il padre ,   - si papà ma se non siamo d'accordo la band non andrà avanti dobbiamo trovare un accordo, se loro verranno 
alle prove tutti i giorni stabiliti anche io ci andrò, se loro rispetteranno le regole anche io le rispetterò- disse Xabiani serissimo,  - allora siamo d'accordo ?- chiese Jorge sperando in una risposta affermativa,  - siamo d'accordo- disse Xabiani
battendo il pugno a Diego e Jorge,  - vedete ragazzi basta trovare un accordo e tutto si risolve- disse Diego Sr. fiero dei propri figli.
- Bene io vado da Martina ci vediamo o dopo o domani ciao a tutti - disse Jorge prendendo le chiavi della macchina e uscendo di casa.
- Finalmente se ne è andato, allora per il fatto della casa come stiamo messi papà- domandò Xabiani al padre,  - Più che bene figliolo- affermò Diego Sr.,   - Bene allora che l'operazione regalo di Natale per Jorge e Martina abbia inizio- disse Josè
sorridente.


- Finalmente sei arrivato ! stavamo aspettando solo te, per guardare un film - disse Martina abbracciando il ragazzo,  - Bene allora mettete play- disse Jorge entrando in casa levandosi la giacca.
- Era ora Blanco ti stavamo aspettando da ore - disse Alba abbracciata a Facundo, ormai suo "marito", quei due erano più innamorati che mai, e anche se non erano sposati era come se lo fossero,  - Metto play ! - disse Martina spingendo il tasto del telecomando,
facendo partire il film, Martina si avvicinò ad Jorge con la coperta e lo avvolse sussurandogli - Sai mi sei mancato-, a quell' affermazione Jorge sorrise quella era la prova che tra loro due c'era ancora amore un grande amore, pensò il ragazzo per poi stringerla tra le sue 
braccia poggiando una mano sul suo ventre ormai un po' gonfio accarezzandolo sotto la coperta, in quel gesto Martina capì che ormai erano pronti per diventare una famiglia, si accoccolò fra le sue braccia, respirando il suo profumo e beandosi del suo calore.
Finito il film Facundo portò Alba ormai addormentata in camera sua, e Tini vedendo Jorge un po' su di giri ne approfitto per restare sola con lui ,   - Che succede Yoyi- disse Martina mettendosi in ginocchio sul duvano affianco al ragazzo,   - Stavamo per sciogliere la band - rispose senza giri di parole,
- CHE COSA ?!!- esclamò la ragazza,   - shhh non urlare, si ma per fortuna grazie a mio padre adesso si è risolto tutto - sussurò il ragazzo, a quel punto Martina si gettò tra le sue braccia sussurnadogli, - grazie per quello che fai per me , grazie per quello che fai per noi, grazie per non
essertene andato, grazie per restare sempre al nostro fianco, e grazie per aver svuotato il tuo portafoglio per noi almeno sette volte, non posso dirti quanto ti voglio bene Jorge- disse Martina stringendolo a se come un pupazzo, quanto avrebbe voluto dire AMORE, si perché quello che provava
per lui era amore, Jorge la strinse per altri cinque minuti e poi, la porto in camera sua poggiandola sul letto, in quel momento Martina sussurrò a bassissima voce - Grazie per avermi donato lui - pogginadosi una mano sul ventre,  - Mi vado a cambiare e arrivo - disse Jorge sorridente per quello
che era successo prima,   - Ok, fai presto che ho sonno e se mi addormento dormirai per terra perché non ti farò spazio nel mio caldo letto - disse la ragazza infilandosi sotto le coperte,  - contaci - disse Jorge ridendo, dopo cinque minuti il ragazzo arrivò e trovò Martina dormire come un angelo
si stese accanto a lei la strinse forte a sè, portando le mani proprio su quelle della ragazza cioè sul ventre e si abbandonò pure lui alle braccia di Morfeo.

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Capitolo 11
*** Non ti perdonerò ***


Il giorno dopo, guardano il telegiornale i due ragazzi videro la notizia della gravidanza di Martina.
Ovviamente Jorge e Martina non potevano tenere la gravidanza segreta per sempre al resto del mondo, 
quindi i media, diffusero la notizia. Risultato? Rimproveri, auguri e minacce di morte da parte dei milioni di fans dei ragazzi.
Ma non erano i fans a preoccupare Jorge: erano gli ex. Peter aveva scelto la tattica del silenzio , e come confermato dai giornali,
era tornato a casa sua in Cile ; ma Stephi non aveva seguito il suo esempio.
Jorge ricevette un invito da parte della sua ex ragazza e accettò. Voleva scusarsi e magari parlarle da uomo maturo.
- Dove vai ? - chiese Martina curiosa al ragazzo,   - Vado......alle prove con i ragazzi- disse insicuro Jorge,  - ci vediamo dopo principessa- continuò
bacandole il capo.


Arrivato al luogo dell' appuntamento, Jorge prese un tavolo e restò lì aspettando Stephi.
- Finalmente sei arrivata- disse Jorge baciandole la guancia,  - si, sai mi sei mancato molto in questi mesi, è stato davvero difficile non chiamarti- disse lei
sedendosi e prendendole la mano,   - Già, come vanno le cose, insomma il lavoro, la tua famiglia come sta ?- domandò Jorge,  - Va tutto bene, come sempre del resto, anche la mia
famiglia, sai vorrebbero rivederti- rispose Stephi,   - Bene bene, sono qui per voler chiarire, l'ultima volta abbiamo lasciato il discorso in sospeso- continuò Jorge.
- Si hai ragione, come va la gravidanza di Martina insomma adesso state insieme no ?- chiese la ragazza,  - No siamo solo amici- rispose Jorge un po' afflitto,
- Quindi non è scoppiata la scintilla- affermò interessata Stephi,   - già-,  - Allora non dispiace a nessuno se faccio questo- disse Stephi alzandosi dalla sua sedia per sedersi sulle gambe di 
Jorge e baciarlo con passione.
Dopo cinque minuti i due si staccarono,  - Se vuoi venire da me sai l'indirizzo - disse Stephi per poi andarsene.
Jorge era rimasto pietrificato, aveva baciato Stephi, quando lui e Martina si erano ripromessi di non avere relazioni con altre persone, si sentiva un verme, ma non riusciva a smettere di pensare 
a Stephi e alla sua proposta di andare da lei.
Per tutto il resto del giorno Jorge cercò di evitare Martina, e tutti i suoi familiari compresi Diego e Xabiani, continuava a fissare sul telefono il numero di Stephi, non cela fece più e così cliccò sul numero e chiamò
Stephi,   - Ehi Jorgito, come mai questa chiamata- chiese Stephi con un sorriso beffardo in faccia,   - Volevo avvisarti che stasera passo da te- rispose Jorge deglutendo,   - Bene allora ti aspetto- rispose Stephi con voce alquanto 
provocante.
Due ore dopo Jorge era pronto per andare da Stephi, prese le chiavi della macchina e si avviò, durante il viaggio ricevette una chiamata da Martina ma non ebbe il coraggio di rispondere, pensava e ripensava a lei ma anche a Stephi
stesa sul suo letto,  - Infondo siamo solo amici- disse Jorge parlando da solo.
Arrivato a destinazione, aspettò che Stephi aprì la porta per poi baciarla con passione fino ad arrivare in camera da letto, due ore dopo era steso sul quel letto sfinito, e Stephi accoccolata fra le sue braccia.


Il giorno dopo Martina era sul divano aspettando che Alba tornasse con la rivista che le aveva chiesto di comprare, quando sentì la porta di casa sbattere le corse subito incontro,   -Dammi la mia rivista ti sto aspettando da un' ora-disse la ragazza
- Non credo che vorrai leggerla Tini sai è davvero una schifezza questo giornale, anzi adesso lo riporto indietro- disse Alba velocemente,  - Dammi quel giornale !!!- disse con uno sguardo assassino Martina. Dopo esattamente dieci minuti di tira e molla
Martina riuscì ad avere il suo giornale ma quando guardò la copertina rimase pietrificata, sentiva gli occhi pizzicargli e le lacrime che le rigavano il viso, come aveva potuto quel verme, ecco perché l'aveva evitata tutto il giorno doveva stare con Stephi,
Andò a cercare la pagina che parlava di quel argomento prima erano stati avvistati al bar a baciarsi e poi sotto casa di lei pronti per una nottata di fuoco,  - Mi fa schifo !!!- esclamò la ragazza buttando il giornale per terra per poi salire le scale e andare in
camera sua, Alba stava per salire le scale per raggiungere la sorella ma qualcuno bussò alla porta,   - Ciao tesoro, come stai ?- chiese Ezequiel baciandole le guance,  - Papà come mai qui ?- chiese Alba,  - Sono venuto per vedere come stavate ?- rispose l'umo entrando 
in casa,   - Tua sorella ?- continuò l'uomo,   -Papà è successo un casino, Jorge è stato sorpreso baciarsi molto appassionatamente per non andare oltre con la sua ex- rispose la ragazza,   - Che cosa ha fatto quel brutto figlio di puttana !!!- rispose infuriato l'uomo,
- adesso mi sentirà e questa volta non la passerà liscia- disse Ezequiel aprendo la porta per raggiungere casa Blanco, - papà aspetta- urlò Alba al padre, ma ormai era troppo tardi Ezequiel era già sfrecciato con la sua ferrari verso casa Blanco.


Jorge stava bevendo un succo di frutta ripensando alla notte passata con Stephi, a distogliere i suoi pensieri fu la porta,  - Diego, Xabiani andate voi - disse urlando il ragazzo, ma con nessuna risposta così posò il bicchiere sul tavolo e si avviò verso la porta,
- Signor Stoessel che ci fa qui-, nemmeno il tempo di rispondere che subito Ezequiel gli sferrò un pugno in faccia, per poi prenderlo a calci,  - ma cosa sta succedendo qui ?- domandò Diego Jr.  - signor Stoessel si calmi - ontinuò il ragazzo cercando di staccare Ezequiel 
dal fratello,  - Xabiani scendi muoviti vieni a darmi una mano ! - urlò Diego Jr., appena Xabiani scese e vide la situazione si precipitò ad aiutare Diego, dopo due minuti riuscirono a dividerli.
- Ma si può sapere che cosa sta succedendo ?- chiese Xabiani confuso,  - Succede che il tuo fratellino si è portato a letto la sua ex mentre la mia bambina porta in grembo suo figlio !!!- esclamò infuriato Ezequiel lasciando pietrificati i due fratelli,  - è-è vero quello che ha detto, Jorge ?- chiese
balbettando Diego Jr., Jorge non rispose abbassò solo lo sguardo ormai insanguinato,  - Mi fai schifo!!!- disse Xabiani, per poi spingerlo,  - scusi singor Stoessel sono davvero mortificato per aver fermato la situazione e questo deficiente dove ammazzarlo- disse Xabiani in preda alla rabbia.
- vorremo parlare un attimo da soli con nostro fratello, potrebbe scusarci- disse gentilmente Diego,  - Scordati di rivedere mia figlia scordati, di vedere il bambino- disse Ezequiel uscendo da casa Blanco.
- FAI SCHIFO Jorge, nel vero senso della parola, prima tela fai, poi la metti incinta, e infine la tradisci, tu non sei mio fratello tu sei solo un lurido uomo senza palle- disse Xabiani sbattendo la mano sul bancone per poi andare fuori al giardino a fumare una sigaretta,   - Ha ragione e non aspettarti che quando mamma e
papà arriveranno non gli diremo niente, perché come ha detto Xabiani sei un uomo senza palle- disse Diego andandosene lasciando Jorge solo in cucina cercando di disinfettarsi le ferite.


- Non posso crederci, Jorge non può averlo fatto, lui è un bravo ragazzo- disse Clara incredula,  - e invece si lo ha fatto, spero che adesso sia felice con quella puttanella da quattro soldi, ma che si scordi di vedere mio nipote - disse Alba,   - Alba ha ragione, io lo avevo detto ma nessuno mi ha mai ascoltato tutti a dire che 
era cambiato, ma nessuno mi credeva adesso ci penserete due volte- disse Ezequiel,   - dove sei stato ?- chiese Clara,   - a dare una bella lezione a quel ragazzino, la prossima volta che lo rivedrò non so se sarò tanto buono con lui- rispose Ezequiel,   - Non ci credo lo hai picchiato, ma sei pazzo!, anche io non lo perdonerò
mai per quello che ha fatto ma non andrei mai lì a picchiarlo!!- esclamò Clara,  - Vado a vedere se Tini si è calmata- disse Alba alzandosi dalla sedia.
- Tini posso entrare ?, sono io- chiese Alba entrando,   - Ehi calma, non sprecare lacrime per lui perché non le merita, è solo un lurido maiale , non si merita di avere un bambino da te, non si merita niente - disse Alba sedendosi affianco alla sorella,   - Hai ragione, lui non si merita niente, e sai che ti dico questo bambino non lo vedrà
mai perché da questo momento sarà solo mio figlio- disse decisa Martina asciugandosi le lacrime.
Le due ragazze scesero giù e Martina corse ad abbracciare i suoi genitori, e a quel abbraccio si unì anche Alba, la famiglia Stoessel si era riunita, come una vera famiglia.


- Tu non sei mio figlio !- esclamò Isabel indignata, - come hai potuto quella ragazza porta in grembo tuo figlio, e tu l'ai tradita come se niente fosse, sei una vergogna - continuò la donna infuriata con le lacrime agli occhi,   - Calma tesoro, adesso vai in bagno a farti una lavata di faccia, su- disse Diego Sr. cercando di calmare la moglie,
Isabel sciolse l'abbraccio con i marito e si rivolse al figlio - Mi hai deluso- disse per poi andarsene e lasciare soli i due uomini.
- Ti ho sempre insegnato che la donna non è un oggetto, che va rispettata, e che qualunque cosa succeda bisogna sempre starle accanto, e tu che fai butti le mia parole nel cestino come se non fosse niente, mi hai pienamente deluso Jorge Blanco, stento a crederci - disse duro come una roccia Diego Sr.,  - dimmi perché lo hai fatto, Martina è
una ragazza dal cuore d'oro che ti ha già perdonato una volta che ti ha sempre amato nonostante tu l'abbia lasciata, e adesso tu la tradisci con una ragazza che è tutta plastica e niente cervello e che ha sei anni in più a te, dov'è mio figlio? quello che tre giorni prima era impegnato a rendersi responasbbile quello che mi faceva capire che anche se ha diciotto
anni era pronto per gestire una famiglia ? dov'è Jorge, dov'è ? perché non è quello che ho difronte a me- disse Diego Sr. andandosene.
Jorge in quel momento capì che anche se erano amici non avrebbe dovuto farlo, suo padre aveva ragione non era più lo stesso, doveva finirla di comportarsi come un adolescente e iniziare a comportarsi come un uomo cosa che in questo momento non era.
ANGOLO AUTRICE : Ciao ragazze mi scuso per non rispondere alle recensioni ma ho troppi compiti come ho già detto odio il liceo come erano belle le medie comunque grazie a chi legge i capitoli e grazie ancora di più a chi li recensisce grazie ancora scusate gli errori, e volevo dire che non ho capito ancora bene come usare l'html scusate ancora e Ciaoo a tutti

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Capitolo 12
*** Un Ti amo in diretta ***


Il giorno dopo Jorge era distrutto non sapeva cosa fare ma sapeva solo che Martina non lo avrebbe mai perdonato.
- Dai Jorge muoviti che Los Angeles ci aspetta - disse Xabiani con tono alquanto freddo nei confronti del fratello,
- Si adesso preparo le valige- rispose Jorge scocciato.
- Siete pronti !!! Andiamo a Los Angeles, vi rendete conto LOS ANGELES al David Letterman Show !!- esclamò Diego euforico.
Jorge quel giorno non finiva di pensare a Martina e di quanto stesse male un' altra volta per colpa sua, a quel punto si guardò allo specchio , e disse - MI faccio schifo da solo-, aprì il cassetto e da lì vi prese l' ecografia del bambino, inquel momento gli venne da piangere, pensare che quattro giorni prima era lì sul divano con Martina e ridere e a scherzare e adesso dopo uno stupido errore l'aveva persa per sempre, sentiva che le lacrime stavano per fuoriuscire dagli occhi ma si trattenne non era un bambino era un uomo, e un uomo non piange anzi ad ogni colpo dopo diventa sempre più forte, questo doveva fare, non doveva arrendersi 
se si ama davvero una persona non ci si arrende mai per averla e lui voleva dimostrare a Martina che l'amava davvero.
- Jorge, Jorge, dove sei ?- Josè stava cercando il suo fratellone da tutte le parti ma non riusciva a trovarlo, ma poi gli venne un' idea la sala giochi, era lì che Jorge gli diceva di andare quando voleva stare un po' da solo,
- Jorge !- disse il bambino buttandosi fra le sue braccia,
- Ehi macho come mai tutto questo affetto ?- chiese Jorge,
- Ti voglio solo tanto, tanto bene- rispose il bambino,
- Non ti porteremo con noi a Los Angeles- affermò il ragazzo,
- Ma perché no, sono grande e un giorno farò anche io parte della band- rispose Josè per poi alzarsi e andare in camera sua, gesto che fece sorridere Jorge sapendo che un giorno anche suo figlio farà i capricci come Josè.


- Tini , ho una sorpresa per te - disse Alba bussando alla porta della camera della sorella,
- Torna dopo- rispose Tini scocciata, mentre rifaceva il letto.
A quel punto Alba non resistette aprì la porta e fece entrare la sorpresa,
- MECHI !!!!- esclamò Martina correndo ad abbracciare la sua migliore amica,
- Sono tornata dalla Colombia solo per te, lo sai ? non mi bastava parlare a telefono tutti i giorni, volevo riabbracciarti,- disse Mercedes stringendo ancora di più a se l'amica,
- Mi sento incolpa, tutto questo è successo solo per colpa mia, se non avrei invitato Jorge non sarebbe successo quello che è successo- continuò
- Quel che è fatto è fatto, ma Jorge può scordarsi un mio secondo perdono ormai l'errore lo ha fatto e lui ne pagherà le conseguenze- disse Martina sciogliendo l'abbraccio,
- Ok adesso basta parlare è il momento di andare a fare shopping, e non voglio un no come risposta- disse Mercedes aprendo l'armadio dell' amica 
scegliendo un abito, - Questo è perfetto, tieni vai a vestirti ti voglio qui fuori entro venti minuti- continuò Mercedes poggiando i vestiti sul letto.
Mentre Martina era in bagno a vestirsi, Mercedes ne aveva approfittato per parlare un po' della situazione con Clara e Alba.
- Lo ucciderei, se fosse per me , ma come si è permesso di tradire una ragazza così dolce, bella e gentile come Tini, io proprio non lo so, al giorno d'oggi gli uomini preferiscono delle puttane al posto delle ragazze che darebbero la vita per loro- disse Mercedes,
- Sono pronta - Martina stava scendendo le scale per raggiungere Mercedes,
- Andiamo allora - disse Alba entusiasta di passare un po' di tempo con la sorella e la loro più cara amica.


- Jorge, il get privato arriverà tra poco e tu sei ancora in pigiama- disse Xabiani che ormai aveva perso la pazienza,   - Sono pronto, stai calmo- rispose Jorge.
Quando il get arrivò i tre ragazzi partirono per la loro prossima avventura, cioè Los Angeles, erano tesissimi nonostante mancassero un giorno al David Letterman Show, e tre al concerto, c'era comunque da aspettarselo si parla di Los Angeles non di Guadalajara città originaria della famiglia Blanco, Los Angeles era
la citta delle Star più famose d'America, anzi di tutto il mondo, e loro ne stavano facendo parte anche se la fama di uno dei tre stava , ogni giorno scendeva sempre di più, Jorge lo sapeva e anche questo le dispiaceva
non per la fama e per il successo ma per i suoi fan quelli che si ispiravano a lui come modello, adesso lui aveva tradito la loro fiducia nonostante molti gli siano rimasti vicino in qualsiasi momento.
Al arrivo mancavano ancora sette, così Jorge si mise a ripensare ai bei momenti passati con Martina, i film, le sue strafogate tutti i fazzoletti che gli aveva lanciato in faccia mentre vedevano il Titanic, ormai era tutto svanito doveva pensarci prima di commettere l'errore più grande che abbia mai fatto, tradire la fiducia della persona che ami.


- Tini che ne dici di questo guarda è perfetto per il piccolo- disse Mercedes prendendo una tutina azzurra, mostrandola alla ragazza,
- mi piace !, prendiamola- disse Martina strappando la tutina dalle mani di Mercedes e portarla alla cassa, ne avevano comprate cinque, avevano un po' esagerato ma ormai le avevano comprate.
- Ragazze non so voi ma io ho una fame pazzesca, andiamo a mangiare - disse Martina brontolando,
- Subito - Mercedes prese la carta di credito e andarono al ristorante.
- Uff, è Diego, che faccio rispondo ?- chiese la bionda alle amiche,
- Perché non dovresti- rispose Alba.
Mentre Mercedes era impegnata a dire parolacce da parte sua a Diego per Jorge, Martina stava messaggiando con Peter, era stato molto carino con lei insomma dopo quello che gli aveva fatto aveva avuto il coraggio di mandargli un messaggio per sapere come stava, e che le dispiaceva per cosa era successo.
Dopo la splendida giornata passata fra ragazze , Martina, Mercedes e Alba decidono di tornare a casa e di 
guardare un film horror proprio come facevano da piccole solo che non guardavano nemmeno la prima parte che già spegnevano il DvD, finito il film tra la paura e gli scherzi le tre ragazze vanno a letto ripensando a quanto tempo che non si divertivano così.


- Finalmente!, dopo sette ore di viaggio siamo arrivati, sembravano un eternità, poi Jorge quello striscione de te con una capra in calore ra divertentissimo, mi sa che al concerto riceverai più insulti che applausi - disse Diego ancora divertito per gli striscioni nei confronti di Jorge,
- Ha ha ha, non facevano ridere mio caro Dieguccio, molte fans dovrebbero vergognarsi di quello che scrivono la mia vita è la mia vita e decido io cosa farne- disse Jorge con un tono molto distaccato,
- Se loro dovrebbero vergognarsi di quello che scrivono tu dovresti vergognarti di quello che fai, e secondo me quei capolavori di striscioni dovrebbero farti pensare ala grande figura di merda che hai fatto davanti a tutto il mondo- disse Xabiani freddo,
- si può sapere perché hai così tanto a cuore questa situazione !- disse Jorge avvicinandosi al fratello,
- Perché Martina è la mia migliore amica e se non ricordi male te l'ho fatta conoscere io mio caro fratellino e tu l'hai fatta soffrire non una volta ma due e questo di certo non ti fa onore, adesso scusami ma ho di meglio da fare che stare qui a parlare con te , dei TUOI errori - rispose Xabiani, andando a fumare una sigaretta.


Il giorno dopo la band composta dai tre fratelli si trovava al David Letterman Show per parlare appunto del loro prossimo tour tra il sud America e l'America Settentrionale,
- Insomma ragazzi, state spaccando proprio, alcuni media addirittura dicono che siete i nuovi Jonas Brother e con più talento, voi che rispondete a queste affermazioni -
-Bhe noi ringraziamo a tutti coloro che credo in noi, e che ci seguono in tutto il mondo e soprattutto volevo salutare l' Italia e la mia ragazza Ti amo Lodo, ma credo che in questo momento il nostro valore artistico stia crescendo e non poco quindi non per essere modesti ma credo anche io che siamo arrivati a superare i Jonas che ormai non si vedono più da tempo- rispose Xabiani molto emozionato.
Dopo un susseguirsi di domande, David decise di interpellare proprio lui, - il più tenebroso, il non sorridente ma il più sexy del gruppo direbbero le ragazzine, Jorge di te in questi mesi sene sta parlando molto, insomma soprattutto negativamente dopo che hai messo incinta la tua vecchia fiamma e nonché la più famosa cantante argentina Martina Stoessel e averla tradita durante il quarto mese di gravidanza molti giornali e molti Tv show stanno parlando male di te, ma io ti vorrei fare una domanda, Ma non ti vergogni ?-,
Jorge a quella domanda si sentì spiazzato ma non aveva altra scelta doveva rispondere - David tu mi chiedi se io mi vergogno e ti rispondo. di aver messo incinta la donna che amo no, credo che sia stata l'unica cosa buona nella mia vita, di averla tradita si, ti dico che non ho nemmeno il coraggio di guardarmi allo specchio perché non ho tradito solo la sua fiducia, ma anche quella del nostro bambino e della sua famiglia, che credo che dopo avermi perdonato una volta, mi possa perdonare anche sta volta perché tutti i componenti della famiglia Stoessel hanno un cuore d'oro, e se non mi perdoneranno la mia opinione non cambia, so di aver commesso troppi errori, ma voglio solo dire, Martina spero che tu ci stia guardando e ti capire se non lo facessi ma voglio solo che tu sappia che IO TI AMO e che non ho amato nessun altra donna in vita mia, TI AMO più della mia vita anche se non potrei perché LA MIA VITA SEI TU- disse Jorge, lasciando tutte le donne del pubblico commosse per quelle prole che si sentivano perché provenivano dal cuore.
A far sentire quelle parole a Martina fu Mercedes che stava guardando lo show per vedere Diego ma appena vide che Jorge iniziò a parlare la sua attenzione si rivolse su di lui, sentendo quelle parole quasi si commosse e decise di farle vedere a Martina che anche se era come un pezzo di ghiaccio a quelle parole si sciolse, ma affermò comunque di non poterlo perdonare.

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Capitolo 13
*** Nuove Conoscenze ***


Il giorno dopo, ad accompagnare Martina dalla ginecologa furono Mercedes, Alba e Clara, insomma non poteva nasconderlo Jorge le mancava eccome, mentre camminavano e la ragazza era assorta dei suoi pensieri non si accorse di essersi imbattuta in un ragazzo.
- Oddio scusa non ti avevo visto- disse Martina scusandosi,
- No, no non preoccuparti, anche io non ti avevo vista- rispose il ragazzo sorridente, ma allo stesso tempo accecato dalla bellezza della creatura che aveva difronte,
- Piacere Xavier- continuò il ragazzo porgendole la mano,
- piacere non mene frega- rispose la ragazza innervosita, per poi farsi strada e andarsene,
- un po' nervosette è ?- continuò lui sorridente,
bisogna dirlo era un gran bel ragazzo, biondo attraente con degli occhi stupendi, ma non le interessava flirtare, soprattutto in questo "bel" periodo.
- Scusa ma non mi interessi- disse la ragazza accellerando il passo,
- ma non parlo con te per fare colpo, c'è da dire che però sei una ragazza davvero stupenda e che hai degli occhi davvero belli, e spero che tu non sia impegnata- disse Xavier affiancandosi a Martina,
- Ma stai scherzando vero ? ma per caso sei ceco hai visto chi sono- rispose Martina stupita,
- non mene frega- disse lui,
- ha ha ha non fai ridere, io sono Martina Stoessel e se non tene fossi accorto perché sei troppo ignorante sono incinta- rispose lei arrogante,
- Wow, lo ammetto non ti avevo riconosciuta e non avevo notato che fossi in questo stato, perciò ti faccio le mie scuse, veramente sono mortificato- disse lui serio,
- Non preoccuparti ma adesso scusa che devo andare-.
- aspetta ! volevo dirti che mi dispiace per il fatto di quel pezzo di ....... per non continuare con parole peggiori di Jorge Blanco, se fossi stato io in quel momento avrei pensato solo a mio figlio e alla mia ragazza, bhe se vuoi un giorno potremmo andarci a mangiare un gelato insieme, o se vuoi anche due così bastano- chiese lui speranzoso,
- ci penserò-
- almeno dammi il tuo numero- urlò Xavier, ma la ragazza continuò per la sua strada senza ascoltare niente e nessuno.
Raggiunte Alba, Mercedes e Clara, Martina entrò nello studio della ginecologa.
Dopo la visita Martina e le altre tornarono a casa ma il destino vuole che quel Xavier le stia sempre intorno.
- Ma guarda chi si rivede, che tene frega- disse il ragazzo andandole incontro,
- Xavier, ma mi stai seguendo ?- rispose lei,
- per niente è il destino che ci fa incontrare - disse lui scherzando,
- si si proprio il destino- 
- so che è un po' affrettato e capirei se non accettassi, ma ti va di venire a uno spettacolo comico con me, magari ti tira pure un po' su di morale- chiese lui speranzoso,
- mi dispiace Xavier non per te figurati, sei un bravo ragazzo ma sono io che proprio non ne ho voglia- rispose lei per poi aprire la porta di casa ed entrare.


- Grazie Los Angeles, quest' ultima canzone la vorrei dedicare a Martina Stoessel, non so se l' ascolterà mai, ma volevo dirle che la ho scritta col cuore pensando solo a lei e a nostro figlio, Ti amo Martina, ti amo con tutto il mio cuore- disse Jorge rivolgendosi al pubblico intonando le note della canzone scritta per la sua Martina: Te esperare.
Finito il concerto i tre ragazzi vennero intervistati uno ad uno, e quando arrivò il momento di Jorge, arrivò anche la solita domanda,  - Insomma in questi giorni non si fa altro che parlare di te e di Martina Stoessel e come abbiamo visto e ascoltato oggi le hai dedicato una canzone-,
- Si, insomma ho fatto un errore madornale e questo non melo perdonerò mai, avrei dovuto pensare prima di agire cosa che non ho fatto, adesso voglio solo dimenticare questa brutta faccenda e pensare al futuro e ciò che vedo nel mio è la mia vita con Martina e con nostro figlio, perché anche se ho fatto tanti errori e con questi errori ho fatto soffrire la persona che amo,credo che c'è sempre il posto nel proprio cuore per perdonare una persona.  
- Con questa affermazione stai dicendo che tra te e la modella Stephi Camarena è tutto finito-,
- Assolutamente si, e questa volta è per sempre Stephi è stata importante per me ma se devo dire che l'ho amata come ho amato e amo tutt' ora Martina mentirei, avrà sempre un posto nel mio cuore e nella mia mente e questo brutto ricordo di lei spero si cancelli, l'unica cosa che è indelebile in questo momento si trova sulla mia pelle e nei miei pensieri ed è Martina- disse Jorge mostrando alla telecamera il tatuaggio con il nome della ragazza.


- Oddio Tini, Tini, dove sei ?- Mercedes mentre cercava l'amica per mostrarle quello che aveva visto,
seguiva tutto sulla band soprattutto per Diego che era il suo ragazzo ma anche perché giustamente era il suo gruppo musicale preferito.
- Finalmente eccoti, devi vedere questo video- disse la bionda,
- senti Mechi se è un video su Jorge o sulla band, non lo voglio vedere, grazie- rispose la ragazza,
- lo so ma questo lo devi vedere, ma mentre stava parlando bussarono alla porta.
Appena Martina aprì si ritrovò Xavier affiancato da un signore difronte.
- Xavier che ci fa qui ?- 
- siccome Maometto non va dalla montagna, la montagna va da Maometto- rispose il ragazzo, presentando il comico alla ragazza.
I due entrarono e Martina li fece accomodare in salone mentre spiegava tutto a Mechi.
- ma si può sapere chi è questo bel imbusto che si piomba a casa tua senza nemmeno avvisare- la rimproverò Mercedes,
- senti Mechi non lo so nemmeno io questo ragazzo l'ho conosciuto solo stamattina e mi sta tartassando- disse Martina giustificandosi,
- e si può sapere chi è quel coso pelato vicino a lui ?-
- credo sia il comico mi aveva invitato a cena dove si esibiva questa sotto specie di essere umano grasso e pelato- rispose.
Martina raggiunse Xavier ed insieme si gustarono lo " spettacolo", con Mercedes imbronciata davanti a quel ragazzo, ma come si permetteva, insomma non vede che Martina è incinta e per lo più quello che sta attraversando per colpa di quel deficiente di Jorge, ma proprio quando stava per mostrargli quel video quel tizio si doveva presentare ?, Jorge aveva sbagliato ma si vedeva che darebbe di tutto per il perdono di Martina e si vedeva che l'amava più di quanto si possa immaginare.
Tra risate e battute squallide la serata per Martina proseguì e quando arrivò il momento di salutarsi.
- Spero di poterci rincontrare- disse il ragazzo appoggiato sullo stipite della porta,
- spera spera, tanto non mi interessi- rispose lei sorridendogli,
- oh certo, però sai che non mi arrendo, non mi importa in che stato sei, a me interessi e basta e farò di tutto per conquistare il tuo fragile cuore - rispose lui deponendogli un bacio sulla guancia per poi uscire e raggiungere la propria casa.


- Spero che Martina abbia visto il video, cosa devo inventarmi per farmi perdonare da lei, e farle capire che è tutta la mia vita , cosa ?- disse Jorge inpreda al esasperazione,
- Pensa, pensa tanto non ti perdonerà mai- rispose Xabiani,
- Dai non dire così, ha fatto uno sbaglio e adesso ne sta pagando le conseguenze, e sta dimostrando che a Tini ci tiene veramente - continuò Diego aprendo una lattina di cola,
- doveva pensarci prima a Tini, se lo perdonerà bene, se non lo perdonerà le darò tutto il mio appoggio, non sopporto che la faccia soffrire così , io e lei siamo amici dalla prima volta che ci siamo visti per me è come una sorellina da proteggere e sapere che è mio fratello il mostro che la fa soffrire non è che migliora la situazione- disse Xabiani.
Mentre i due fratelli parlottavano nella cucina della camera d'albergo, Jorge stava pensando a cosa regalare a Tini per Natale, insomma si non lo aveva ancora perdonato e sapeva che non ci sarebbe riuscito con i regali, ma voleva comunque regalarle qualcosa che la renda più speciale di quanto già non sia, ma il suo secondo pensiero era cosa fare per farsi perdonare, per farle capure che il suo amore verso di lei era immenso come l'universo, perché loro erano due UNIVERSI CHE SI INCONTRANO A META', era quella la definizione giusta per il loro amore, o solo un nuovo titolo per una canzone.
Doveva ringraziare quel bambino per essere venuto al momento giusto, solo lui gli dava la forza di continuare a lottare per conquistare una volta e per tutte il cuore di Martina, quel bambino era un "dono di Dio", fu quella frase che gli fece venire in mente un nome, solo poco tempo fa si trovava a cercare su Google i significati dei nomi quello che gli colpì di più fu Mathias proprio quel nome significava dono di Dio, e tra i suoi pensieri e le sue fantasie Jorge si lasciò trasportare dalla stanchezza per poi addormentarsi ormai sfinito.


- Finalmente quel parassita sene andato, non sopportavo più ne lui e ne quel animale travestito da pagliaccio!- esclamò Mercedes,
- dai non è un parassita solo perché non ti sta simpatico non vuol dire che sia un cattivo ragazzo anzi è davvero gentile- rispose Martina guardandosi le unghie,
- si come no, adesso vieni a vedere il video- Mercedes prese per il braccio l'amica e la trascinò su in camera per mostrarle il video.
- Guardalo, ti lascio sola ma mi raccomando guardalo - le implorò la bionda.
Martina prese il computer e spinse il tasto play sul video, più guardava quel video e più le lacrime le rigavano il viso, Jorge teneva a lei e lo aveva dimostrato davanti a tutto il mondo, si era perfino tatuato il suo nome sul braccio, erano gesti che le facevano riflettere era una scelta difficile pensare se perdonarlo o meno, aveva fatto un errore quando aveva detto che era cambiato che le sarebbe stato sempre vicino, poi quella dichiarazione al David Letterman Show, la canzone che le ha scritto e poi dedicato ed infine questo si era tatuato il suo nome sul braccio con inchiostro indelebile indelebile come era il suo posto nel suo cuore nessuno poteva cancellarlo, poi si mise una mano sul ventre pensò a lui, pensò alla sua famiglia, la loro quella sua e di Jorge sorrise al quel pensiero, scese giù e andò a chiamare Mercedes per poi andare a letto e rifugiarsi nei suoi sogni.
l Xavier

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Capitolo 14
*** Non ti abbandonerò una terza volta ***


Finalmente quel giorno sempre tanto atteso da Martina era arrivato finalmente era arrivato l'otto Dicembre, fin 
da piccola Martina si divertiva ad addobbare tutta la casa tra luci palline e rami di pino la casa riusciva ad essere colorata e addobbata come una di quelle case americane.
- Tini dove sono le palline ?- chiese Mercedes alla ricerca delle palline,
- nello scatolone rosso - rispose la ragazza,
- Non sei felice, insomma è il primo natale con lui- le chiese Mercedes,
- chi ? questo coso insopportabile che ogni giorno diventa più grosso e ingombrante ? no, anzi starei meglio 
senza - affermò Martina,
- sempre la solita - continuò la bionda.
- i biscotti sono pronti !- esclamò Alba dalla cucina,
subito le due ragazze raggiunsero Alba per ammirare i biscotti, peccato più che omini di marzapane 
sembravano dei cavalli ma l'importante era l'impegno cosa che Martina non pensava.
- Ti sembrano omini di marzapane questi ? sembrano dei cavalli bruciacchiati - disse Martina,
- in effetti Tini ha ragione, insomma sono durissimi- rispose Mercedes prendendone uno e buttandolo per 
terra, - infatti la mia opinione era giusta cadono a terra e non si rompono, ma che hai usato metalli per farli - 
continuò la bionda,
- Ho dimenticato, il burro e le uova perciò sono così duri- si giustificò Alba.
Dopo aver finito di addobbare la casa le tre ragazze decisero di uscire per andare a fare acquisti natalizi,
ed anche lì per la fortuna di Xavier, lui e Martina si incontrarono.
- Ehy ciao, come mai qui ?- chiese lui sorridendole,
- shopping e tu che ci fai qui vestito da folletto ?- domandò l'altra,
- ci lavoro, sai ai bambini piacciono molto i folletti ma quello che "spacca" è Babbo Natale- disse lui facendo 
sorridere la ragazza,
- io adesso vado, ti passerò a salutare, ciao- disse lei andandosene.
Sfortunatamente per Xavier, Martina si dimenticò di salutarlo al ritorno, cosa che a Mercedes non dispiaceva 
come si era già capito quel biondino non le andava a genio, meglio così perché se l'avrebbe rivisto girare 
di nuovo attorno alla sua migliore amica avrebbe fatto stragge e conoscendo Mercedes ci potrebbero essere 
spargimenti di sangue.


- Finalmente arrivati, non cela facevo più, il mio sedere è diventato a forma di sediolino- disse Diego 
stiracchiandosi e gettandosi sul divano di casa,
- eh si, è stato davvero straziante questo viaggio- continuò Xabiani, mentre Jorge ormai già era nel mondo 
dei sogni.
Due ore dopo, Jorge si svegliò ed uscì per comprare il regalo a Martina e ne era sicuro che quando sarebbe 
nato il cucciolo anche lui sarebbe stato felice.
Arrivato a destinazione chiese al negoziante il tipo di regalo che voleva farle, diciamo che non era un oggetto 
ma ben si un cagnolino, uno piccolo perché già sapeva che Martina si sarebbe esasperata.
- Bene, venga qui - disse il negoziante rivolgendosi a Jorge con un cucciolo di cane in braccio,
Jorge lo prese tra le sue braccia coccolandolo, 
- è deciso prendo questo - disse il ragazza, continuando ad accarezzare il cucciolo,
- bhe le posso dire che la cifra è eccessivamente alta il cagnolino è di razza- continuò il negoziante,
- sono disposto a pagare quanto vuole. è un regalo speciale per una persona speciale- rispose Jorge.
Ok adesso mancava solo il regalo per il bambino è la " sua famiglia era completa ", prese il cucciolo e poi
si recò in una gioielleria per comprare quello che aveva in mente, un ciondolo con il nome che aveva scelto per 
il piccolo tre collanine da tenere sempre vicino al cuore.
Comprate le collanine e aver messo il cucciolo di cane dentro uno scatolone, Jorge si recò verso casa.


- Oddio Mechi guarda quanto è bello !- esclamò Martina, guardando il presepe appena finito,
- e già, è davvero bello - confermò la bionda,
- peccato che nevica se no potevamo andare a comprare altre palline - continuò Martina,
- che ne dici di guardare un film, so che in questo periodo ne stai guardando chi sa quanti ma insomma dopo 
quel insignificante spettacolo comico, adesso ci vorrebbe della vera comicità- disse Mercedes, ricordando 
quella sotto specie di essere umano travestito da pagliaccio,
- adesso non mi va preferisco andare a fare un bagno caldo- rispose Martina.
Non riusciva a smettere di pensare a Jorge, oggi sarebbero tornati dal loro viaggio in America, chissà adesso 
cosa stia facendo, dopo tutto quello che era successo lo amava ancora follemente e anche lui di certo il suo 
amore nei suoi confronti non se lo teneva per se, lo aveva dimostrato a tutta l'America, sorrise a quel ricordo 
quando allo show di David Letterman strappava il microfono dalle mani dei giornalisti per potergli dire quanto 
l'amava, anche sommerso dalle critiche non si era mai arreso, e sapeva che anche per recuperare la sua fiducia 
non lo avrebbe fatto.


- Jorge si può sapere di chi è questo cane !- esclamò Xabiani in preda al panico, e si Xabiani aveva una grande 

fobia per i cani, non importava se erano grandi o piccoli bastava che erano cani per metterlo a disagio e 
in soggezione.
- Dai non fare così, Paco è un bravo cagnolino è poi vedi come è piccolo - disse Jorge coccolando il piccolo 
cagnolino,
- Mettilo via, non lo posso nemmeno vedere questa massa di peli - rispose Xabi,
- calmo calmo, fratellone lui ha diritto quanto te a stare in questa casa, è come se fosse il mio secondo figlio 
quindi trattalo come se fosse tuo nipote- continuò Jorge,
- Perché hai preso un cane ?- chiese Diego,
- è uno dei miei regali per Tini - rispose il ragazzo,
- sai che le donne incinte non possono stare vicino ad animali- disse ancora il moro,
- Cavolo ! non ci avevo pensato - Jorge ormai era spacciato e adesso a chi lo dava il povero piccolo Paco, 
insomma preferiva che Martina stesse bene ma di certo non è che lasciare Paco da un' altra parte lo faceva 
stare meglio,
- potremo tenerlo qui ?- propose Diego,
- Ottima idea ma meglio non dirlo a Xabi per il momento - rispose Jorge.
Dopo aver pulito il cagnolino e avergli messo il collare nuovo di zecca, messo in uno scatolone si dirige verso casa Stoessel.


- Tini ci sono visite per te - urlò Mercedes visibilmente emozionata,
- eccomi - rispose lei scendendo le scale,
era proprio lui, ricoperto di neve infreddolito e con uno scatolone in mano,
- Mechi lasciaci soli- disse Martina,
- vado via subito, mi raccomando niente urla- la bionda sene andò lasciando soli i due ragazzi.
- che ci fai qui - iniziò lei, agitata come non mai,
- sono qui per darti questi, sono i miei regali di natale per te, anche se un po' in anticipo- rispose lui infreddolito e abbattuto,
- entra -.
Jorge si fece spazio ed entrò poggiando il cappotto sul attacca panni ed il regalo per terra sotto l'albero,
- Senti lo so che in questo momento vorresti prenderti a pugni e perciò ti concedo l'onore di farlo - disse Jorge,
a quel punto Martina si avvicinò a lui e gli sferrò un bel pugno nello stomaco , lasciandosi scappare una generosa risata per la faccia del ragazzo dopo il bel pugno,
- quanto vorrei prenderti a pugni fino a farti piangere, ma sono buona e non posso fare troppi sforzi quindi attento che quando nascerà ne avrei di più forti- continuò lei correndogli fra le braccia e stringerlo a se,
- questo è un perdono - chiese lui,
- è un quasi perdono, diciamo che per farti perdonare totalmente dovrai svuotare il tuo portafoglio chissà quante altre volte - rispose lei sorridente,
- Ho fatto rifornimento in questi giorni-,
- in oltre c'è un' ultima cosa che dovresti fare -,
- cosa ?-,
- baciami Jorge ! - disse lei, a quel punto Jorge non se lo fece ripetere due volte avvicinò il suo viso a quello di Martina per poi dare vita ad un bacio dolce e passionale tanto desiderato da entrambi.
Dopo cinque minuti si staccarono e sentirono Mercedes elettrizzata che parlava con Diego del fatto appena accaduto, sembravano due pettegole soprattutto Diego che da quando stava con Mercedes si era un po' affemminato.
- Bene adesso bisogna aprire il regalo perché anche se ci sono dei buchi potrebbe soffocare- Jorge si alzò porgendo lo scatolone a Martina , che subito lo scartò con estrema facilità, quando lo vide non poté credere ai suoi occhi, Jorge le aveva regalato un cagnolino piccolo e indifeso proprio come un bambino.
- si può sapere quanto lo hai pagato questo cane è di razza - chiese lei,
- diciamo molto ma ne è valsa la pena - rispose lui accarezzando il cagnolino,
- vedo che a già un nome ! - esclamò lei guardando la medaglietta,
- Paco, non mi veniva in mente niente così melo ha suggerito Diego, però adesso devi aprire il secondo, diciamo che questo è un regalo per tutti e due, mi sono preso la briga di scegliere un nome e così ho comprato queste - disse Jorge mostrandole le due collanine,
- Wow, diciamo che non ti sei proprio risparmiato con i regali, poi Mathias mi piace e non poco sei stato davvero bravo, diciamo che per questo avrai un premio - disse Martina, avvicinandosi per baciarlo.
Tra riaste e momenti di dolcezza passò la serata di Tini e Jorge che finalmente erano tornati insieme.


Ciaoo ragazzi volevo semplicemente scusarmi per non aver aggiornato ieri anche perché non avevo ispirazione lo so questo capitolo fa schifo. Scusate ancora Ciaoo.IL PICCOLO PACO

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Capitolo 15
*** Benvenuto ***


Martina arrivò al ottavo mese , i due ragazzi dopo tanti disguidi erano riusciti a convincere Ezequiel e a trasferirsi nella nuova casa , Jorge era riuscito a farsi perdonare da Ezequiel e a tutta la famiglia Stoessel anche se Alba lo minacciava di morte , i due ragazzi dopo tanti tira e molla ce l'avevano fatta a stare insieme e questa volta per sempre , i signori Stoessel e i signori Blanco avevano ripreso il buon vecchio rapporto idilliaco che teneva unito le due famiglie , alcuni fan erano felici per loro e avevano intuito la situazione mandando messaggi di auguri e di essere felici invece altri non l'avevano presa molto bene e mostravano molto disprezzo nei loro confronti ma quello che bastava ai due ragazzi era la felicità e di certo quella non mancava soprattutto a Martina che finalmente aveva finito di chiamare il bambino " coso " e aveva incominciato a chiamarlo per il suo nome ovvero Matias , tutto andava per il verso giusto.
- Buongiorno cucciola - disse Jorge baciando il capo della fidanzata ,
- potresti dirmi cos'è questo ? - rispose infuriata la ragazza stringendo tra le mani una rivista,
- ma dai lo sai anche tu che questa rivista è vecchia , io non sto più rivedendo Stephi quello che dovrebbe essere geloso sono io , quel Xavier non fa altro che mandarti rose su rose e se non la finirà non mi limiterò ad un semplice avvertimento - continuò Jorge,
- ah così saresti geloso è ? - domandò Martina sorridendo al ragazzo,
- vorresti dire che tu non lo sei ? - 
- essere gelosa vuol dire che non mi fido di te Yoyi , e non mi sembra una cosa bella -
Jorge sorrise a quel affermazione –Si. Ma, per me, significa che mi ami e che hai paura di perdermi-.
Stavolta fu’ lei a baciare lui, sulle labbra attirandolo a sé. Ben consapevole del fatto che tanto, in un modo o in un altro, Jorge c’è l’aveva sempre vinta.
Jorge rispose al bacio, prendendole il viso fra le mani.
Era tutto perfetto.
Ma Martina si fermò e fece segno a Jorge di staccarsi.
Solo allora in ragazzo si accorse che il letto era bagnato. Lo sguardo di entrambi si focalizzò sui pantaloni bagnati della ragazza.
-Mi si sono rotte le acque!- disse Martina col fiato corto e subito avvertì una contrazione.
-Ma manca ancora un mese!- strillò Jorge in preda al panico.
-Secondo te è importante?-.
Martina continuava a stringere i denti dal dolore. Sua madre NON le aveva parlato di questo! Avvertì un’altra fitta che la fece gemere.
Maria comparve al suo fianco –Manca ancora parecchio tesoro… l’effetto dell’epidurale può non sentirsi molto considerando che sei così giovane…-.
Martina strinse il lenzuolo, e scosse la testa, non riusciva a pensare a niente e per di più, era sola –Jorge ?- chiese la ragazza.
-L’ho chiamato personalmente…-
-Sono qui!- sulla soglia della porta comparve Jorge , leggermente sconvolto –A che punto siamo?-.
-Stai tranquillo- lo rassicurò Maria –La dilatazione è ancora di soli tre centimetri e il parto sembra ancora lungo-.
Jorge baciò Martina sulla fronte –Scusa amore- si giustificò –Ma ho chiamato tutti e ora sono qui fuori e poi mi sono fermato a parlare con il dottore e…-.
-Sei un po’ pallido Jorge. Ti senti bene ?- chiese Martina preoccupata.
-No… cioè si- il ragazzo era pallidissimo –Sono nervoso-.
-Forse è meglio che ti siedi Jorge - gli consigliò Maria –Ho visto molti padri reagire in maniera diversa, alcuni sono pure svenuti-.
A quelle parole Jorge divenne ancora più bianco e si sistemò in una poltrona accanto al letto.
Martina avvertì un’altra fitta che la fece piegare in due dal dolore –NON ti azzardare a svenire!- gli urlò contro Martina.
-Non credo che ci sia questo pericolo se continui a urlarmi contro in questo modo…-
-MA SEI SCEMO? E’ TUTTA COLPA TUA!-
Jorge guardò allarmato la ginecologa.
-Non preoccuparti- lo rassicurò Maria –La rabbia è tipica di questa fase del travaglio. Ti consiglio di andare un po’ fuori a prendere una boccata d’aria-.
-Si forse è meglio- Jorge andò verso la porta –Torno fra un po’ amore. Ti amo-.
 
Jorge passò le sei ore successive stretto tra il nervosismo della sua famiglia e dei Stoessel. La medicina continuava a fare le bizze, anche se, il ragazzo, non mandava giù un boccone da cinque ore. Era così eccitato da non riuscire a stare seduto, figuriamoci a mangiare!
Ogni minuto gli parve interminabile finché… Maria comparve nella sala d’attesa   –E’ il momento- disse emozionata.
 
Mezz’ora dopo Jorge e Martina erano diventati genitori di un bellissimo maschietto: Matias Blanco, nato l' 11 Gennaio 2014 a mezzanotte e cinque.
Martina, visibilmente stanca, lo stava contemplando fra le sue braccia con Jorge al loro fianco. Era esausta e sapeva che doveva riposare, ma non riusciva a distogliere lo sguardo da tanta meraviglia.
Il piccolo era la fotocopia del padre, aveva gli stessi lineamenti , perfino gli occhi erano verdi come quelli di Jorge, e Matias ebbene piccolissimo, esibiva già un ciuffo di capelli color marrone chiaro.
-Vuoi prenderlo in braccio Jorge ?- chiese la ragazza.
Jorge annuì e prese in braccio il neonato meglio che poté. Martina sorrise, ci avrebbero ben presto fatto l’abitudine.
-Ciao campione - sussurrò Jorge al orecchio di suo figlio, aveva paura di stringerlo troppo.
–Sai hai le dita lunghe Mati . Sono delle dita da pianista. Papà ti insegnerà a suonarlo un giorno-.
Martina sbadigliò, cosa che non sfuggì a Jorge.
-Dovresti riposare- le suggerì Jorge –Penso io a presentare Mati agli altri-.
Jorge si sentiva strano con Matias in braccio, in soli otto quasi nove mesi la sua vita era cambiata radicalmente. Ora tutto era cambiato, ma come diceva suo padre “Per ogni cosa che finisce c’è ne’ una che inizia”.
 
-E’ identico a Jorge !- Isabel e Clara non potevano essere più entusiaste nel vedere il loro nipotino.
Jorge diede Matias in braccio a suo padre e si stupì nel vederlo commosso.
Pure il signor Stoessel , abbandonò la figura del padre severo e si complimentò con Jorge –Avete fatto proprio un bel bambino-. Jorge lo ringraziò. - Ehi tu Blanco fammi stringere il mio nipotino - disse Alba , - Ehy tu mostro , non fargli del male - Jorge sorrise e posò suo figlio tra le braccia della zia.
Pochi minuti dopo la famiglia Stoessel andò a vedere come stava Martina e Jorge rimase da solo con i suoi fratelli. Josè insisteva per tenere il piccolo in braccio, ma Jorge aveva paura a cederglielo.
Fortunatamente Xabiani sedò subito il battibecco –Sei padre bro- gli disse con una punta di orgoglio nella voce. -Già- confermò Diego, dandoli una pacca sulla spalla –E prima di Xabiani, che fino a poco tempo era il favorito-.Jorge sorrise, sopraffatto da ogni sorta di gioia. - Naturalmente sarò io il suo padrino - continuò Diego stuzzicando Xabiani - Chi un irresponsabile come te ? meglio qualcuno che abbia almeno un po' d' intelligenza - rispose Xabiani , - calmi , tanto a decidere sarà Martina - rispose Jorge.
Guardò suo figlio, addormentato fra le sue braccia, era così perfetto. Adesso sapeva che era giusto stare con Martina , l'amava e amava loro figlio. Erano loro il suo mondo.
Una lacrima silenziosa solcò il viso di Jorge, era papà.
Lui e Martina c’è l’avevano fatta.
Le loro vite erano state riempite dal arrivo da una visita inaspettata.



Angolo autrice : Ciao ragazzi !!! da quanto tempo ma finalmente sono riuscita ad aggiornare anche se un po' mi è dispiaciuto dar fine a questa storia ma non preoccupatevi quando avrò tempo posterò il sequel.
Finalmente è nato il piccolo Matias che ha portato tanta felicità ai suoi genitori e ai suoi parenti , il piccolo assomiglia molto ad Jorge cosa che non è sfuggito a nessuno , Ezequiel scioglie la sua figura di pietra facendo spazio al suo cuore accogliendo il suo primo nipotino , Diego e Xabiani litigano per il ruolo da padrino e Josè insiste per tenerlo in braccio. Bene mi scuso con tutti per il mio enorme ritardo e vi auguro un buon proseguimento di giornata , spero che qualcuno di voi passi a leggere la mia nuova storia , grazie mille per le recensioni e a chi a seguito la mia storia dal primo al ultimo capitolo e niente alla prossima. Ciao a tutti !!!!

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