Don't leave my side

di Kodoma
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Drunk ***
Capitolo 3: *** Where am I? ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo

Dolore. Questa era l'unica senzazione che il suo corpo era in grado di sentire al momento. L'oscurità lo avvolgeva e l'unica luce che si riusciva a scorgere da quella baita di montagna era quella delle stelle. Fredda, distante, indifferente a tutto. Perchè? Perchè tutto questo? Cosa aveva fatto? Ormai non aveva più importanza. Perchè esiste solo il potere, e chi è troppo debole per usarlo*. Si sentì un ruggito, e poi più nulla.
                                                                                                     §§§

<< AAAAAAAAAAAAHHH!>> Un grido ruppe il silenzio del dormitorio maschile di Fairy Tail. Gajil si svegliò con la fronte imperlata di sudore e le lacrime che gli rigavano il volto. Lily, ormai abituato a quella spiacevole routine, aprì un occhio << Tutto bene?>> Chiese con voce impastata di sonno. Quell'incubo era molto ricorrente in quegli ultimi mesi. Tutti nel dormitorio maschile si chiedevano che cosa disturbasse il sonno del Dragon Slayer del ferro, ma ogni qual volta provassero a chiederglielo venivano presi a male parole. << Sisi, tutto bene, torna a dormire>> rispose rudemente Gajeel. Sapeva come avrebbe passato il resto della notte. Il ragazzo si sdraiò sotto le coperte, fissando il soffitto bianco della sua stanza, in attesa che la luce del sole rischiarasse i tetti di Magnolia.

Angolo autrice
Salve a tutti! Questa è la prima fanfiction che scrivo da tre anni ed è ancora in via sperimentale, ovvero non ho ancora le idee chiare su come sviluppare gli eventi. L'ispirazione è qualcosa che mi viene raramente in queto periodo, ma farò il possibile per finire la mia opera. Buon Natale a tutti!
                                                                                                                                 Kodama

                                                                                             

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Capitolo 2
*** Drunk ***


Drunk

Erano circa le sette di sera e Levy appoggiò la testa con aria sconsolata sul bancone del bar di Fairy Tail. La missione era andata male a causa di un fraintendimento con chi l'aveva richiesta, quindi non aveva ottenuto i soldi. Sospirò rigirando il martini con l'ombrellino messo nel coctail per decorazione. Non aveva la più pallida idea di come avrebbe pagato l'affitto di quel mese. Sentì un tonfo nella sedia affianco alla sua e con la coda dell'occhio vide Gajil sedersi con aria stanca. Infatti due vistose occhiaie gli ornavano il volto. << Una pinta di birra rossa >> ordinò. Poi, con la coda dell'occhio guardò Levy con aria truce. Precisamente la “cosa” che stava bevendo. << E una da 30 cl >> aggiunse guardando la barista. La barista in questione si mise le mani sui fianchi ed inarcò un sopracciglio. Era piuttosto infastidita : poteva almeno chiedere perfavore, no? Poi si ricordò con chi aveva a che fare e sbuffando incomiciò a versare il liquido ambrato nei bicchieri. Ottenute le birre, Gajil fece scivolare sul bancone quella più piccola passandola a Levy << Bevi, è molto meglio di quella schifezza che hai in mano>>. Levy, irritata, voltò la testa verso il ragazzo << Si chiama Martini >>

<< E allora? Ciò non toglie che sia una schifezza. >>. La ragazza gli lanciò un'occhiataccia. Era inutile discutere con lui. Prese un sorso di birra << Non male >> Ammise. Passarono alcuni minuti di silenzio. Levy era assorta nei suoi pensieri e continuava a sospirare guardando il vuoto. Gajil si voltò incuriosito e le tiràò un “pugnetto che la fece cadere per terra << Ahi! Per cos'era quello?>> Chiese sbuffando.

<< Era solo per attirare la tua attenzione. Cos'hai oggi? Sei assorta nel tuo piccolo mondo perfetto?>> rispose sarcastico. Levy tornò a sedersi “come mai tutto quest'interessamento?” pensò stranita.

<< Non è niente, mi è andata male la missione e non so come pagare l'affitto di questo mese>>. Da lì parlarono del più e del meno, ora dopo ora, scherzando e bevendo di tutto e di più, finchè non arrivò l'una di notte. A quel punto Levy cadde dalla sedia ridacchiando, sbronza come poche volte nella sua vita. << Credo si sia fatto tardi >> Disse Gajil facendo per andarsene.

<< Non così in fretta >> Disse Mirajane con voce melliflua << Riaccompagnala a casa, ho altri clienti a cui badare >>. La sede della Gilda si era quasi svuotata, ma quei pochi che rimanevano bastavano a creare il solito casino infernale << Ma...> Cercò di protestare Gajil

<< Niente “Ma” >> Rispose Mira con uno sguardo perfido, il quale stonava molto in confronto al dolce tono di voce usato << Fila >>. Gajil sospirò e cinse le spalle di Levy per aiutarla a camminare dritta. Arrivati alla porta della gilda la ragazza incominciò ad accasciarsi per terra, e così il povero Dragon Slayer dovette prenderla in braccio per portarla al suo dormitorio, mentre lei continuava ridacchiare senza motivo. Vagarono per le buie strade di Magnolia, finchè non arrivarono a Fairy Hills. Gajeel riuscì a trovare la stanza della ragazza con un po' di difficoltà, ed entrato dalla finestra con un balzo inciampò subito in qualcosa, cadendo sul paimento della camera di Levy. “Ma guarda cosa mi tocca fare” pensò il Dragon Slayer contrariato, tenendo alzata da terra il più possibile Levy in modo che non si facesse male, mentre lei continuava a ridere. “Perchè ride poi?” pensò il moro ancora più contrariato, e alzatosi da terra scoprì che l'oggetto in questione su cui era inciampato era un libro, e che l'intero pavimento della stanza era coperto di libri. Stando attento a non calpestare i volumi sparsi per terra, mise Levy sotto le coperte del suo letto a due piazze, ma appena lui cercò di allontanarsi, lei incominciò a mugolare infastidita << Gajeel... >> tenendogli stretto il braccio il più che poteva. Gajeel si voltò stupito e si sedette sul bordo del letto. La ragazza ripetè il suo nome e appoggiò la testa sulle gambe, mentre il sonno incominciò ad impadronirsi del Dragon Slayer. La notte prima e quelle precedenti non aveva dormito affatto e ritrovandosi in quell'ambiente caldo e confortevole non riuscì a non chiudere gli occhi. Infine il moro si sdraiò al fianco della turchina, abbracciandola e sprofondando per una volta in un sonno senza sogni.

Angolo Autrice
Salve a tutti! Scusate l'enorme ritardo, cercherò di pubblicare più spesso. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e pensavo di aggiungere un nuovo personaggio alla storia. Voi che ne dite? A presto
                                                                                         Kodoma

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Capitolo 3
*** Where am I? ***


Where am I?

Era ormai mezzogiorno, il sole splendeva alto e Wendy passeggiava per le strade di Magnolia. Era il giorno della fiera dell'antiquariato e la ragazzina si stava dirigendo verso il centro della città dove si sarebbero tenute le bancarelle. “Strano che non ci sia Levy” pensò la piccola Dragon Slayer” di solito non se la perde per nulla al mondo”. Era ormai abitudine delle due ragazze andare a quella fiera che si teneva ogni ultima domenica del mese. A volte veniva anche Lucy, ma al momento era in missione assieme a Natsu, Happy, Gray ed Erza. Leggermente triste per la mancanza delle due amiche, Wendy si diresse verso la strada principale, determinata a trovare qualche libro o oggetto magico che la aiutasse a migliorare le sue abilità di maga, quando sentì una voce dietro di lei. << Mi scusi >> La voce era flebile e stremata ma non per questo scortese. Wendy si girò e trovò dietro di se una ragazzina che aveva più o meno la sua età, forse di un' anno più piccola, coperta di stracci. Aveva i capelli corti, rosa e boccolosi, la pelle candida e due occhioni enormi e neri. Delle leggere lentigini ornavano il suo nasino a punta, mentre le labbra si distendevano in un sorriso dolce e cordiale, che contrastava con il terrore riflesso nei suoi occhi. Ma la cosa che colpiva di più in quella ragazzina erano i graffi che percorrevano lungo il suo corpo. << Si? >> Rispose Wendy stupita. << Sapreste dirmi dove mi trovo? >> Wendy la guardò con aria ancora più perplessa. << Siamo a Magnolia >> Disse lei << Grazie mille, arrivederci >> rispose la ragazzina voltandosi, ma non ebbe il tempo di fare un passo che svenne, mentre Wendy chiamava aiuto.

***

Gajeel si svegliò infastidito, poiché la luce del sole gli illuminava il volto. “Dove mi trovo?” si chiese guardandosi in giro, poi si ricordò di cosa era successo la sera prima. Si accorse di avere un leggero peso sul petto, così guardò in basso. Distesa su dilui c'era Levy che sonnecchiava pacificamente e con aria beata. Le guance erano leggermente arrossate e i capelli turchini le incorniciavano il volto. Infine il Dragon Slayer si accorse di un piccolo dettaglio che premeva sul cavallo dei pantaloni, mentre una sottile spallina della canottiera della ragazza era scivolata in basso assieme a quella del reggiseno. “Siamo messi bene” pensò il ragazzo preso dalla voglia di toccarla. “Chissà se se ne accorge” pensò poi. “No” Pensò una vocina dentro di lui. “Perchè no?” pensò il ragazzo. Era come quando nei film il protagonista aveva un angioletto e un diavoletto che gli suggerivano cosa fare. “E' squallido” rispose la vocina. Gajeel sospirò “Hai ragione” pensò poi, e guardò la ragazza sdraiata sul suo petto e sorrise. Era incredibilmente tenera in quella situazione. Il ragazzo incominciò ad accarezzarle delicatamente la schiena e lei piano piano si svegliò. Quando Gajeel fu certo che la scripter avesse ripreso pienamente conoscenza, ghignò << Buongiorno! >> La piccola maga sgranò gli occhi per il colpo << Dormito bene, gamberetto? >> Chiese lui con finta aria innocente. Il gameretto in questione era sconcertato, arrabbiato e decisamente molto confuso. Perchè Gajeel era nel suo letto? Avevano per caso fatto qualcosa in quella situazione? Questi pensieri le attraversarono la mente in un lampo, mentre guardava il Dragon Slayer negli occhi che intano continuava a sogghignare, e senza alcun preavviso si mise a urlare scaraventando il mago fuori dalla finestra, il quale cadde al suolo con un tonfo. Dopodichè la turchina si guardò intorno cercando di ricombinare le idee. Ora ricordava: la sera prima aveva bevuto troppo e Gajeel l'aveva riaccompagnata a casa, ma da quando lei e il suo nakama avevano varcato la soglia della gilda aveva un vuoto di memoria. Si guardò il corpo e vide che era ancora vestita, quando le venne un conato di vomito per i postumi del giorno prima.

***

Intanto il povero Dragon Slayer si alzò da terra dopo essersi ripreso dalla brutta caduta. Non avrebbe mai immaginato che una ragazza così minuta possedesse una forza simile, ma riuscì a formulare un solo pensiero “E' completamente impazzita”, dopodichè si diresse verso la gilda con il suo solito ghigno sulle labbra.

***

La ragazza dai capelli rosa si ritrovò in un lettino da ospedale, pulita e medicata con al posto dei suoi vestiti laceri una tunica bianca. Affianco al lato sinistro del lettino c'era un vecchietto basso con due grandi baffoni e un'aria bonaria ma allo stesso tempo severa. La ragazza spaventata incominciò ad agitarsi. << Stai tranquilla, sei al sicuro adesso >> . La rosa girò la testa e trovò la ragazza dai capelli blu a cui aveva chiesto informazioni alla sua destra che la guardava con aria tranquilla << Le tue condizioni erano critiche ma per fortuna non eri in pericolo di vita. Come ti chiami? Cos'è successo? >> le chiese. La ragazza nel lettino incominciò a ricordare. Si era svegliata nel vicolo buio di quella città sconosciuta, coperta di graffi, lacera e senza memoria, così si era fatta prendere dal panico. Dopo varie elucubrazioni su dove si trovava, chi era e da dove veniva, aveva respirato profondamente, dicendosi che era meglio scoprirlo chiedendo informazioni a qualche passante. Per caso aveva trovato quella ragazza della sua stessa età dall'aria raccomandabile, le aveva chiesto informazioni ed era svenuta. Non ricordava altro. La ricoverata si guardò le mani impacciata. Frugò ancora nella sua memoria. “Come mi chiamo?” Si chiese con aria spaesata. Una vocina sottile e poco raccomandabile dentro la sua testa le rispose “ Arianne Ford”. La ragazza si stupì che qualcuno che evidentemente non faceva parte del suo subconscio le avesse risposto. “ E tu chi sei?” chiese alla voce ma la voce taque. “Dove mi trovo? Chi sei? Chi sono io? Perchè sono qui? EHI! RISPONDIMI! >> Urlò nella sua testa, ma la voce continuò a tacere. << Mi chiamo Arianne. Arianne Ford >> Si decise infine a mormorare. Poi all'improvviso trovò qualcosa nella parte più recondita della sua mente << Sono una maga e riesco a utilizzare i sentimenti delle persone a mio piacimento >>

<< Davvero? >> Chiese Makarov. Un senso di quiete e calma lo invase come un onda che si infrange su una scogliera, ma il master non si lasciò sopraffare a quella piccola dimostrazione di potere. << Da dove vieni? >>

La piccola Arianne alzò mestamente la testa guardando il vecchietto negli occhi << Non lo so >> . Ci fu un attimo di silenzio teso, ma il master lo infranse subito << Ti andrebbe di entrare in Fairy Tali? >>. Arianne lo guardò con un cipiglio corrucciato << Cos'è Fairy Tail? >>

<< “ Le fate hanno la coda?” Nessuno lo sa perchè nessuno ne ha mai vista una, poiché sono scomparse molto tempo addietro. Ma Fairy Tail significa anche fiaba ed è il simbolo di una nuova avventura per ciascuno di noi >> Spiegò Makarov con una punta di orgoglio << Fairy Tail è una gilda, ovvero un gruppo di maghi che sceglie di cooperare per degli interessi comuni. E' come una famiglia, ci si aiuta, ci si sostiene a vicenda. Ogni membro è importante e nessuno viene lasciato indietro, e per chiunque faccia parte di Fary Tail troverà sempre questa casa ad accoglierlo >>. Gli occhi di Arianne si illuminarono << Volentieri! >> Rispose più felice che mai. Non aspettava un accoglienza del genere. Una luce brillò sul suo avambraccio sinistro e il marchio di Fairy Tail le venne impresso sulla pelle di un colore rosse coagulo. << Riposati adesso, ne avrai bisogno. Più tardi Wendy ti mostrerà il dormitorio di Fairy Hills, abiterai con lei per il momento. Non credo che tu abbia abbastanza soldi per pagarti una camera propria >> Disse Makarov . Arianne sorrise imbarazzata << Ehm... No >> . Il master la salutò cordialmente e si avvicinò alla porta, e passandole vicino a Wendy le mormorò << Tienila d'occhio >> poi uscì, mentre la blu annuiva con un piccolo cenno del capo. Arianne, non avendo notato questo si addormentò, sprofondando in un sonno senza sogni.

***

Makarov, uscito dall'infermeria trovò Gildarts ad aspettarlo << E' saggio secondo te farla entrare nella nostra gilda? Non so perchè ma quella ragazzina non mi ispira. Per niente. >>. Il master fece spallucce << So solo che è una giovane e ha bisogno di aiuto. Ma sento qualcosa di strano provenire da lei, non mi fido completamente. Ho chiesto a Wendy di tenerla d'occhio >>. Gildarts annuì in segno di assenso e si avviarono insieme verso il bar della gilda.









Angolo Autrice
Wohaio! Ecco un nuovo capitolo, spero di aver aggiornato abbastanza presto stavolta xD Ho appena incominciato a scrivere un nuovo capitolo quindi dovrebbe arrivare a breve ^-^ Eh si, alla fine ho deciso di aggiungere un nuovo personaggio perchè ormai avevo finito la mia scorta di idee. Scusate se non ho ancora risposto alle vostre recensioni, di solito non ho molto tempo e riesco a scrivere massimo due righe, adesso mi metto subito a rispondere! A presto :D
                                                             Kodoma

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