Don't believe everything you see.

di EldeNitro
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** "And I remember the fight, 2.30 a.m." ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


"Strawberry, c'è un alieno!"
Il piccolo Mash è davanti a lei e muove le piccole ali agitato. Strawberry lo prende tra le mani e risponde infastidita "Ne sei sicuro? O è un'altro falso allarme come quello di ieri?"
"No, lo giuro, c'è un alieno!"
Il robottino sembra davvero preoccupato, così Strawberry decide di guardarsi intorno. Quando sente una voce, comincia ad agitarsi anche lei: "Eccoti qui!"
La voce è bassa, profonda e spaventa Strawberry, anche se potrebbe giurare che qualcosa di quella voce le piace.
"Ero curioso di vedere chi mi sta mettendo i bastoni fra le ruote e la mia curiosità è stata appagata." La voce continua, Strawberry sente Mash che si agita fra le sue mani tremanti.
"Ti confesso che mi piaci."
Le guance di Strawberry si tingono di rosso e un'improvviso calore prende possesso del suo corpo, mentre alza lo sguardo sopra di lei.
Vede un'ombra venire verso di lei e chiude gli occhi spaventata, forse se chiudo gli occhi non mi farà del male pensa, rendendosi immediatamente conto di quanto quel pensiero non abbia logica.
Così riapre gli occhi e, proprio in quel momento, l'ombra si avvicina pericolosamente a lei.
Strawberry non riesce a muoversi, è troppo sorpresa, troppo spaventata.
L'ombra si avvicina fino ad annullare la distanza tra di loro: Un bacio! è la prima e ultima cosa che riesce a pensare quando sente delle labbra fredde premere contro le sue.
Lei spinge via qualsiasi cosa la stia baciando e riesce finalmente a distinguere i tratti dell'ombra: Ha dei grandi occhi dorati, che Strawberry non può far a meno di associare ad un topazio giallo.
I capelli di uno strano color verde raccolti in due piccole code vicino alle orecchie.
Le orecchie! Quelle orecchie così allungate e diverse dalle sue che indicano una provenienza senza dubbio aliena.
"Ciao!" Mentre parla, Strawberry nota dei denti incredibilmente bianchi e appuntiti, riesce quasi ad immaginare il dolore provocato da un suo morso.
"E tu... chi sei?!" gli urla Strawberry mentre si allontana.
"Il mio nome è Ghish." Nel sentire quel nome, Strawberry viene attraversata da un brivido che non saprebbe dire con esattezza da cosa le sia causato.
L'alieno si lecca le labbra: "Grazie del bacio."
Prima che Strawberry potesse anche solo mandarlo al diavolo per quel fastidioso commento, Ghish sparisce.
La ragazza comincia a guardarsi intorno, scuote Mash e gli urla "Dov'è, Mash? Dov'è andato quell'alieno?"
Mash si libera dalla sua presa troppo forte e le dice "E' andato via, Strawberry. Non è più qui."

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Capitolo 2
*** "And I remember the fight, 2.30 a.m." ***


Una porta si apre proprio nella casa al centro del viale e un tiepido vento cerca di entrare tra le mura ma qualcuno chiude la porta prima che possa riuscirci.
Una ragazza esce proprio dal piccolo portoncino di quella casa, corre con la sua cartella in mano perchè anche oggi è in ritardo per la scuola.
Il nome di questa ragazza dai capelli color fragola sbiadito e gli occhi castani è Strawberry e, mentre corre, ha mille pensieri per la testa. Pensa a quanto la sua vita sia cambiata e a quanto, nonostante non sappia bene come gestire il tutto, è fiera di ciò che fa: E' una delle Mew Mew.
Le MewMew sono le nuove eroine che stanno salvando la città da misteriose creature e sono esattamente cinque: Strawberry, appunto, Mina, Paddy, Lory e Pam.
Strawberry si lascia sfuggire un sorriso al pensiero delle sue nuove quattro amiche che, in battaglia e nella vita in generale, l'aiutano e la proteggono senza chiedere nulla in cambio. Certo, non che prima non avesse amiche, però è una ragazza solare ed è sempre stata contenta di fare nuove amicizie.
Con le quattro MewMew, sono arrivati anche Kyle e Ryan: Sono i fondatori del progetto Mew.
Certe volte Strawberry non riesce a capire come facciano ad essere così uniti dati i loro caratteri completamente opposti: Kyle è sempre dolce e riesce a far sentire a suo agio chiunque, mentre Ryan è l'esatto opposto col suo carattere scontroso e taciturno.
I pensieri della ragazza si spostano involontariamente su di lui, Mark, il suo compagno di scuola nonchè suo amore da sempre.
Solo Dio può immaginare quanto tiene a quel ragazzo e alla sua compagnia, con tutta la fatica che ha fatto per attirare la sua attenzione finalmente le cose tra loro vanno a meraviglia.
Forse non sarebbe il caso di festeggiare così presto pensa, cercando di frenare il suo entusiasmo senza, però, riuscirci.
Arrivata quasi di fronte al cancello scolastico, rallenta fino a fermarsi, persa nel pensiero più preoccupante che ormai alberga la sua mente, sempre pronto ad infastidirla.
Sono mesi che, ogni volta che spunta, soffoca questo pensiero, ma stamattina sembra aver acquistato nuova forza e non ha intenzione di lasciarla:
Quegli occhi così profondi, così amareggiati, così dorati, non riescono a lasciarla, e comincia a credere che forse è colpa sua, che forse è lei che non vuole che se ne vadano.
Strawberry sa che non dovrebbe ma, come si sa, più si dice che non bisogna fare qualcosa e più è eccitante ignorare il divieto.
Scuote la testa cercando di focalizzare il viso di Mark ma nelle sue orecchie risuona il suo nome.

"Ghish!"
La bocca dell'alieno si apre in uno sbadiglio, seguito poi da uno sbuffo: "Cosa vuoi, Pai?"
"Non ti sembra il caso di alzarti da quella sedia?" Pai, alieno di solito controllato, ha non poche difficoltà, stavolta, a non urlare contro Ghish.
"No, sto bene qui." sussurra Ghish alzando gli occhi al cielo e guardando l'atmosfera verdeggiante della dimensione che si è dovuto creare per la sua missione.
Negli ultimi giorni, è riuscito a liberarsi di quasi ogni fastidioso pensiero, come Profondo Blu, Pai e la missione. Solo uno continua a tormentarlo.
Pai continua a ripetergli di attaccare la Terra ma lui, non sa ancora come, riesce sempre ad evitare l'amaro incontro trovando una scusa per rimanere nella sua dimensione a fare ricerche.
Non sopporterebbe di rivedere la sua gattina di nuovo, non dopo quello che è successo alcune (non saprebbe neanche dire quante ne siano passate) notti fa.

Questa sera la luna è così luminosa che Ghish ha quasi l'impressione di aver sbagliato orario.
Già, pensa forse di essere arrivato troppo presto al suo appuntamento con lei, anche se, nelle ultime due settimane, non è mai arrivato nè un minuto prima nè un minuto dopo.
Quello ormai è il loro momento lontano dalla battaglia, non importa chi ha vinto o chi ha perso.
La prima volta che è venuto fuori dalla sua finestra, Strawberry lo ha accolto con un sorriso e gli ha chiesto come stesse, nonostante poche ora prima lo aveva sconfitto per la millesima volta.
Ghish era rimasto sorpreso, ma piacevolmente, e aveva accettato il suo invito a parlare.
Alla luce dell'alba, le aveva detto "Tornerò domani, buonanotte micina." e lo aveva ripetuto per le quattordici albe successive, sempre lo stesso saluto, sempre lo stesso sorriso, la stessa promessa e ogni sera l'aveva mantenuta, esattamente come stasera.
Si siede su un ramo e guarda nella finestra che questo sembra gli stia indicando, riesce a scorgere la ragazza che sembra dormire profondamente.
All'improvviso, però, la ragazza apre gli occhi e Ghish, istintivamente, si nasconde dietro le poche foglie dei rami vicini. La guarda alzarsi e camminare verso la finestra, aprirla e guardare fuori.

Forse mi sta cercando pensa Ghish, senza riuscire però ad uscire allo scoperto.
Strawberry chiude gli occhi e si gode il vento di fine inverno che sembra la voglia accarezzare.
"Perchè?" sussurra all'improvviso, assumendo un'espressione infastidita.
Ghish cerca di non muovere un muscolo mentre, mentalmente, la prega di parlare ancora.
La ragazza continua, in uno sfogo che aspettava da troppo tempo di uscire fuori: "Perchè non riesco ad essere felice, nonostante tu, Mark, sembri ricambiare i miei sentimenti?"
I suoi grandi occhi color cioccolato si aprono e si rivolgono al cielo: "Forse perchè, quegli occhi non riescono a lasciarmi in pace?"
Ghish, allora, non riesce a rimanere fermo al suo posto, così esce dal suo nascondiglio e si fa vedere. Strawberry sembra sorpresa, ma non così tanto come si sarebbe aspettato Ghish.
Forse ne è felice, ma non vuole giurarlo.
"Pensi ancora a Mark?" le chiede, senza neanche salutarla.
Lei lo guarda, cerca in tutti i modi di guardargli quegli occhi che, non lo ammetterebbe mai, le sono mancati come l'aria calda nel giorno più freddo d'inverno.
Annuisce convinta, anche se spera che lui veda quell'insicurezza velata.
Lo sguardo di Ghish diventa duro, mentre le urla: "Come puoi pensare ancora a lui dopo tutto quello che è successo?"
"Ci penso ancora, non puoi chiedermi di non farlo." Strawberry diventa dura quanto lui, ma Ghish sa che in questo 'gioco' ha tutto da perdere.
Rimane in silenzio con un'espressione ostile, mentre la ragazza continua: "Lo sai che amo lui, e sai che non potrò mai amare te."
Ghish prova ad aprire bocca ma la MewMew lo interrompe prima che possa anche solo sussurrare una sillaba: "Non chiedermi perchè, lo sai perchè."
"No, non lo so. Perchè? Davvero, non lo so, non so cosa ti possa attrarre in uno senza spina dorsale come lui."
Gli occhi di Strawberry diventano di fuoco e non riesce a frenare la sua rabbia: "Perchè lui sarà sempre migliore di te!"
Ghish vacilla alle ultime parole di Strawberry, lei se ne accorge e si porta le mani alla bocca incredula di ciò che ha appena detto.
"No, Ghish, non intendevo..." cerca di riprendersi ma Ghish non ha intenzione di ascoltarla. Prima che lei possa anche solo urlare il suo nome, l'alieno sembra già essere sparito.


Ghish richiude gli occhi e ricorda che, quella notte, il cielo era privo di stelle.

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