Un'amore sbocciato per scherzo

di girlfromstars
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un'idea fantastica.. ***
Capitolo 2: *** Il piano.. ***
Capitolo 3: *** Scheletri nell'armadio.. ***
Capitolo 4: *** Colazione ***
Capitolo 5: *** Primo giorno di scuola ***
Capitolo 6: *** Visita a sorpresa ***
Capitolo 7: *** Discoteca ***
Capitolo 8: *** Fa male.. ***
Capitolo 9: *** Valeria.. ***
Capitolo 10: *** Theo ***
Capitolo 11: *** "Le piace la visione signora? " ***
Capitolo 12: *** Posso spiegare.. ***
Capitolo 13: *** Giocare col fuoco... ***
Capitolo 14: *** Telefonata ***



Capitolo 1
*** Un'idea fantastica.. ***


 Io e mia cugina stiamo tornando a casa dopo la nostra solita maratona di shopping esagerato.Siamo piene di buste e stiamo camminando già da 4 ore, le mie gambe chiedono pietà, ma voglio arrivare a casa prima possibile quindi non le chiedo di fermarci. Lei è tutta raggiante,come suo solito; io invece sembro un po' un pulcino appasito, ma non mi importa.
< < Hei, Ele mi è venuta un'idea fantastica! > > Sbotta all'improvviso lei mentre attraversiamo la strada. < < Eh?? > > Rispondo io svegliandomi dal mio sonno ad occhi aperti. Lei sorride tutta eccitata e già da quello capisco che è un'idea pazza e che molto probabilmente implicherà la mia presenza nel suo piano. < < Spara > > Le dico mentre mi specchio nelle vetrine chiedendomi cosa c'è che non va in me,ho 16 anni, sono magra, pallida con i capelli e gli occhi neri evidenziati da una spessa riga di eyeliner anch'esso nero e in tutta la mia vita ho avuto un solo ragazzo e anche questo mi ha mollata dicendo che ero stramba per lui.
< < Voglio fare uno scherzo a Theo > >
< < Uno scherzo? E chi è sto Theo?? > > Chiedo smettendo finalmente di tormentare la mia mente.
< < Sì, uno scherzo e Theo è una specie di conoscenza fatta due estati fa, che crede di poter rimorchiare qualsiasi ragazza a suo piacimento, e poi una volta fatto il suo lavoro lasciarla come se niente fosse.. > >
< < Okaaay...E che c'entro io?! > >
Lei mi guarda e mi sorride,so già quello che sta per chiedermi e non mi piace affato,dannazione!! Non sono mai stata brava a rimorchiare, sono un po' la tipica ragazza che si guarda intorno e basta...non sono come la maggior parte delle mie coetanee che appena vedono un tipo carino gli saltano al collo per rimorchiarlo...
< < Daaaaai Ele non fare quella faccia,tipregotipregotiprego!! > > Dice con la faccia da cucciolo.
Io sbuffo, ma cedo < < Va bene,ma solo ad una condizione > >
< < Qualsiasi cosa > > dice tutta felice.
< < Mi devi offrire il gelato una settimana intera > >
< < Certo! > > dice e mi stritola in uno dei suoi mega abbraccia, l'abbraccio a mia volta un po' impacciata, non sono mai stata una dalle effusioni facili nemmeno coi miei.
Torniamo a casa continuando a chiaccherare del più e del meno e alla fine decido di rimanere a dormire da lei per dare inizio al "piano";diciamo che quello è uno dei motivi per cui resto da lei, l'altro è che non voglio tornare a casa. Vivo con mia madre ed il suo compagno, mio padre non lo sento da quando sono praticamente nata, ma ormai non m'importa il compagno di mamma mi piace, è simpatico. Il vero problema è mia madre, io e lei non siamo mai andate molto d'accordo, lei è una all'antica e quindi mi è impossibile aprirmi e parlare con lei e poi io non sono la tipica ragazza che si veste di giallo rosa e verde no. Io sono sempre vestita di nero,con maglie larghissime,jeans stretti e le mie immancabili Converse; lei non l'ha mai accettato e per questo io l'ho sempre evitata fino a quando anche lei come gli altri non si è allontanata.
 

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Capitolo 2
*** Il piano.. ***


Un'ora dopo io e Dani (mia cugina) stiamo contattando su skype questo Theo, che a quanto pare è un gran fico, ma questo non l'ammetterei mai davanti a mia cugina. Lei dice che io non devo dirgli di essere sua cugina fino a quando non lo mollo ed io da brava cugina le dico che rispetterò il piano. Iniziamo a conversare:
Elena2706: Ciao
Theo007: Hei...chi sei?
Elena2706: Sono una ragazza e ho sentito dire in giro che sei un gran pezzo di fico e volevo accertarmi che fosse vero
Theo007: Ah sì ?! E chi è che ti ha detto queste cose? :)
Elena2706: Chi me l'ha dette non ha importanza, l'unica cosa che conta è : é vero?
Theo007: Dipende da chi lo chiede ;)
Elena2706: Oh bhe' allora mi sa che dobbiamo fare un po' di presentazioni;inizio io:
Nome: Elena
Età: 16
Altezza: 1:70
Capelli: Neri
Occhi: Neri
Carattere: Mh dipende dalla persona
Colore preferito: Nero
Musica: Metal e Rock (non fare domande)
Credo che ti basti per iniziare, ora tocca a te ;)
Theo007: Okay, devo dire che mi hai sorpreso, mi aspettavo una di quelle sciaquette tutta rose e fiori....sono impressionato (in senso positivo)
Nome:Theo
Età: 17
Altezza: 1:89 (sì sono aaaaaalto)
Capelli:Neri
Occhi: Castani scuro
Carattere: Boh non ne ho la più pallida idea
Colore preferito: Blu scuro o nero
Musica: Rock o Rap
Mi sa che questa conoscenza sarà parecchio interessante... ;)
Elena2706: Mi sa anche a me...


Continuiamo a chiaccherare per un po' del più e del meno e lui diventa sempre più curioso su chi mi ha detto quelle cose su di lui. Devo dire che mi sta simpatico, è parecchio spiritoso e ciò mi aiuta a superare un po' la mia timidezza iniziale e per un po' mi dimentico persino che tutto questo è solo uno scherzo, scopro che anche lui ha i genitori separati e che mi capisce e allora cedo del tutto e inizo a raccontargli tutto senza rendermene conto finchè mia cugina mi fa presente che sono ormai le 3 di notte e che noi domani mattina ci dobbiamo alzare presto per portare i libri in biblioteca. Allora tutto d'un tratto mi rendo conto della realtà e lo saluto di fretta tornando sulla terra...
 

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Capitolo 3
*** Scheletri nell'armadio.. ***


Sono a tavola e sto facendo colazione insieme a mamma e a Vincenzo ( il compagno di mamma). Lei mi sorride dolce e affetuosa e mi porge la tazza coi miei cereali.
< < Mangia piccola > > mi dice e si gira per dare un bacio tenero a Vincenzo
< < Sei bellissima amore stamattina > > le dice lui prendendola per i fianchi e baciandola con passione, io abbasso lo sguardo sui miei cereali ma sorrido contenta per loro. All'improvviso appare mia cugina.
< < Ele alzati o faremo tardi in biblioteca > > urla.
< < Alzati?! Ma se sono già alzata!! > > grido anch'io e d'improvviso mi sveglio e mi ritrovo a fissare mia cugina che mi sta scuotendo violentemente per le spalle. Oddio!! Ma era tutto un sogno?? Certo che era un sogno mi rispondo da sola sentondomi una cretina. A casa mia la colazione si svolge molto diversamente: Vincenzo se ne sta a tavola leggendo il giornale e bevendo il suo caffè, mamma è seduta composta e mangia la sua brioche integrale guardandolo e chiedendogli di tanto in tanto che c'è di nuovo... E tutto sembra normale e tranquillo finchè non arrivo io a tavola, allora cala un silenzio tombale, la mamma mi ignora deliberatamente e Vincendo accenna una specie di sorriso forzato e poi ritorna al suo giornale. Io mi siedo e mangio in silenzio i miei cereali sapendo già che la mamma se ne uscirà tra poco con qualche commento tipo "Hai intenzione di farti anche il viso tutto nero già che ci sei?!" oppure "Anche lo smalto delle unghie dei piedi è nero?". Ogni volta che dice così una piccola parte di me si spegne e mi richiudo istintivamente a riccio non ascoltandola e pensando solo che magari un giorno sarà fiera di me...
Dani è già pronta e vestita segno che è sveglia da parecchio, io scendo dal letto a malavoglia e inizio a prepararmi.
Mezz'ora dopo siamo pronte per partire, ma proprio quando stiamo per uscire di casa sentiamo una voce che ci chiama.
< < Ragazze aspettate un attimo > > E' Maria,la mamma di Dani, arriva camminando veloce nelle sue ciabatta morbide e ci saluta entrambe con un bacio tenero sulla fronte.
< < Ecco adesso siete pronte! > > Escama sorridente. < < Non c'è modo migliore di iniziare la giornata se non con un bacio > >
A volte invidio moltissimo Dani per la madre che si ritrova, lei non l'ha mai giudicata e non ha mai giudicato neanche me anzi mi ha sempre voluto tantissimo bene e me lo ha sempre fatto notare attraverso piccole cose come un bacetto o una carezza, cose che mia madre non fa mai da quando sono cambiata.

Arrivate alla biblioteca tiro un sospiro di sollievo, lì mi sento a casa.
Frequento la biblioteca da quando ero piccola perchè era lì che avevo trascorso gran parte della mia infanzia, circondata dai libri e dai miei amici immaginari, inventandomi storie fantasione e passando così moltissime ora a fantasticare su un mondo pieno di fate,folletti,orsacchiotti parlanti ecc..
Raggiungiamo uno dei tavoli siberi e ci sediamo dando il via alla nostra routine da biblioteca: deposita i libri letti, vai in cerca di altri libri, prendi gli altri libri ed esci sorridente.
Qualche ora dopo torniamo a casa e io decido di entrare su skype per vedere se Theo è online. Sorprendentemente sì lo è , ma la cosa che mi lascia ancora più di stucco è che è il primo a cercarmi dopo neanche 5 minuti che sono online.
Theo007: Buongiorno :)
Elena2706: Giorno :)
Theo007: Come stai?
Elena2706: Tutto bene te?
Theo007: Il solito, che fai?
Elena2706: Nulla sono appena arrivata a casa tu?
Theo007: Mi sono appena svegliato e sono entrato per vedere se eri online :D
Oh! Voleva vedere se ero online,vuol dire che avevo fatto centro e lui ci era cascato. Il piano stava andando benissimo solo che...io mi sentivo un po' in colpa e non sapevo neanche perchè, voglio dire lo conoscevo a malapena...
Theo007: Posso videochiamarti?
Elena2706:Sì...certo
La mia ansia stava salendo mi stava per vedere per la prima volta...Coma avrebbe reagito?
< < Hei!! > > ha escalamto raggiante non appena la sua immagine e la mia si sono focalizzate sullo schermo.
< < Ehm...ciao > >
< < Dov'è finita tutta la tua grinta di ieri sera? > > mi domanda con un sorriso furbo ed io istintivamente arrossisco balbettando cose senza senso.
< < Tranquilla stavo scherzando, mi piacciono le tipe timide > > Dice per togliermi dall'imbrarazzo ma la cosa non fa altro che aumentare il mio rossore. Alzo finalmente lo sguardo concedendomi un'attenta osservazione sel soggetto. Ha i capelli lisci e leggermente lunghi, gli occhi sono di un castano scuro da renderli quasi neri, le labbra sono carnose e distese in un sorrido, il naso è perfetto e a punta e bhe come tocco finale ha un piercing all'sopracciglio.
< < Ecco adesso sì che va meglio > > escalama facendomi sobbalzare e smettere di fissarlo come un'idiota.
< < Che ho fatto? > > chiedo curiosa per la sua eslamazione.
< < Hai sorriso e ti si è illuminato il viso > >
< < E tu per un sorriso ti sorprendi così tanto? > >
< < Sì, perchè non me l'aspettavo, credevo che saresti stata tutto il giorno col broncio a guardarmi col viso da cucciolo bastonato > > Dice guardandomi quasi come se mi avesse veramente davanti. Io scoppio a ridere per la troppa tensione e lui mi segue ridendo a sua volta. Tutta la tensione si è ormai sciolta ed io mi rilasso iniziando a parlare normalmente senza più balbettare idiozie.
Parliamo tantissimo e scherziamo e ridiamo come due bambini raccontandoci ogniuno delle proprie cazzate che abbiamo combinato, finchè a distruggere quell'atmosfera bellissima ci pensa mia madre, entrando come una furia e iniziando a sbraitare che dovrei pulire invece di stare a computer e che la mia stanza è un disastro, che sono un'incompetente e che dovrei a 16 anni essere capace almeno di lavare per terra. Io chiudo senza salutare la conversazione con Theo e ascolto in silenzio le prediche di mia madre.
Una volta sfogata mia madre esce e mi lascia da sola in camera, allora io cerco immediatamente Theo per chiedergli scusa di avergli chiuso senza neanche salutarlo
Elena2706: Eii, ciao senti scusa per poco fa, ma mia madre come avrai notato era un po' arrabbiata. Non volevo essere scortese scusa...
Lui non risponde subito ed io penso che si sia incazzato ma poi propiro quando sto per chiudere mi chiama
< < Hei tutto bene? > > mi chiede visibilmente preoccupato.
< < Sìsì non ti preoccupare sto bene, sei arrabbiato? > >
< < Nono tranquilla capisco, qualche volta anche mia madre esce di testa > > dice facendomi l'occhiolino, io sorrido e riprendiamo a parlare.

 

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Capitolo 4
*** Colazione ***


E' passato già un mese e da quel fatidico giorno,in cui mia madre sclerò,ci sentiamo spesso; lui continua a chiedermi chi è il misterioso essere che mi ha svelato la sua esistenza ed io continuo a dirgli che è una sorpresa e che dovrà aspettare per sapere chi è. In un mese abbiamo scoperto moltissime cose l'uno dell'altro. Siamo anche riusciti a fare la videochiamata e da allora usiamo solo quella. Quando mi ha visto la prima volta non ha avuto la tipica reazione che ha la gente quando mi vede: molti mi fissano con diffidenza a causa della spessa riga di eyeliner nero e del septum che mi danno l'aspetto da "dura", come dice mia madre...altri invece mi guardano con disprezzo ricordandomi da piccola con le treccine colorate e la pella dorata e perennemente abbronzata mentre giocavo in giardino e non vedono altro che una delinquente che frequenta un gruppo di depravati che fumano canne 24 ore al giorno e si fanno di alcool...altri ancora mi fissano con aria di sfida... Lui invece mi ha semplicemente sorriso ed io ho sorriso a lui quando ho notato il pircing al sopracciglio, non mi sono sentita più un estranea fuori posto, ma una normalissima ragazza dai gusti un po' dark. Una cosa che mi imbarazza ammettere è che l'ho trovato parecchio attraente nonostante le mille storie di raccomandazione che Dani mi ha ficcato in testa.

Una sera mi sono fatta coraggio e gli ho chiesto se si poteva uscire qualche volta, lui ha fatto una faccia raggiante che mi ha dato sui nervi ed ha accettato dicendo che non aspettava altro,così ci siamo dati appuntamento il giorno dopo davanti alla gelateria vicino casa sua.
Il giorno dopo mi sveglio tardi,come mio solito, e mi accorgo che mancano pochi minuti all'ora dell'appuntamento; allora salto fuori dal letto mi precipito nell'armadio,affero la prima maglietta che trovo,un paio di jeans molto stretti che afferro a caso dall'armadio e mi precipito fuori con le Converse in mano e con la mia felpa con le orecchie.Infilate le scarpe corro più velocemente possibile per tre chilometri fino alla gelateria. Quando arrivo lui è già lì. Vederlo dal vivo mi spiazza, è ancora più bello che in webcam e devo dire che ha un "non so che" che mi attira moltissimo, ma devo stare attenta, non mi devo dimenticare del piano. Indossa un paio di jeans neri a vita bassa e una felpa blu con sopra lo stemma della Oxford. Cammino piano fino ad arrivargli vicino e allora lui si gira e mi nota. Incontro il suo sguardo e mi ci perdo precipitando furiosamente fin dentro, sembra quasi che riesca a guardarmi dentro e questo mi spaventa parecchio. Mi sorride quasi come se leggesse nella mia mente la paura e mi volesse tranquilizzare con un sorriso.
< < Vuoi un gelato? > > chiede indicando la gelateria.
< < No,grazie....Non ho fatto in tempo a fare colazione e il gelato come colazione non è il massimo > >
< < Ti sei svegliata ora? > > chiede curioso guardando l'orologio che segna le 4 e mezzo.
< < Sì.. > > Rispondo improvvisamente imbarazzata
< < Finalmente una ragazza a cui piace dormire!! > > escalama con un sorriso enorme sul viso. Inizio a ridere e lui mi segue a sua volta ridendo.
< < Vieni ti offro la colazione > > dice incamminandosi; io lo seguo guardandomi i piedi. Stiamo camminando da un po' e il mio cervello inizia a divagare chiedendosi come sarebbe se i miei fossero ancora insieme....credo che sarebbe stupendo: mamma allegra che fa i biscotti e ride sempre, papà che la guarda con amore e mi sorride dimostrandomi quanto mi vuole bene ed io vestita normalmente sorridente e felice di avere una famiglia così unita...già come se potesse mai accadere.....
All'improvviso sbatto contro qualcosa, lancio un gridolino,alzo lo sguardo e mi ritrovo a fissare i suoi occhi. Sono così magnetici e belli. Mi sorride e aspetta che io risponda, molto probabilmente mi avrà chiesto qualcosa, ma io come al solito ero troppo occupata a sognare ad occhi aperti per ascoltarlo.
< < Scusa potresti ripetere la domanda,non ero attenta > > dico con le guance in fiamme per la mia disattenzione.
< < Tranquilla,mi piace guardarti mentre ragioni,sei così serena e rilassata > > sorride e si incammina verso la pasticceria. Entriamo e ci accomodiamo .
< < Cosa desideri? > > mi chiede mentre io mi guardo intorno incuriosita;non ci ero mai stata sebbene abitassi lì praticamente da sempre.Il locale era spazioso e luminoso e dentro si respirava una strana cordialità. Tutti all'interno sorridevano beati e nessuno quando entrammo ci fissò come se fossimo dei marziani.
< < Ehm che cosa c'è? > > chiedo destandomi.
< < Tutto ciò che desideri > > Il modo in cui lo dice mi fa sorridere come un'idiota.
< < Prendo ciò che prendi anche tu > >
< < Okay > > dice facendomi l'occhiolino.
Chiama la cameriera,che gli sfoggia un sorriso splendido con aggiunta di sbattito di ciglia,ma lui sembra non notarla neanche perchè sta guardando me e sembra che mi studi con parecchio interesse, vorrei chiedergli cos'ha da guardare,ma poi lo lascio fare e mi concentro sulla cameriera che sembra parecchio scocciata dalla poca attenzione che Theo le riserva.
< < Ci porti due bomboloni alla crema e due cappuccini al cacao > > dice alla ragazza senza neanche guardarla. Lei va verso il bancone ancheggiando e ticchettando coi tacchi sul pavimento.
Dopo poco la ragazza torna con le nostre ordinazioni e devo dire che è tutto squisito, finisco la mia colazione e lui fa lo stesso con la sua, ma mentre magia mi accorgo che mi lancia spesso ucchiate dolci o curiose e questo mi lusinga ma cerco comunque di fare finta di niente. Una volta finita la colazione andiamo un po' a giro per la città. Ah già dimenticavo, io vivo a Empoli in Toscana. Empoli è una piccola città ma è molto carina ed è piena di negozi carini. Finiti i giri si è fatto tardi ed io decido che è ora di andare a casa, ci salutiamo sempre alla gelateria e ci diciamo che ci saremo sentiti a casa su skype.
 

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Capitolo 5
*** Primo giorno di scuola ***


E' finalmente arrivato settembre, aspettavo quel mese con ansia, finalmente avrei rivisto Anna, la mia migliore amica. Era stata via tutta l'estate dai nonni in montagna e io non l'avevo più vista.
Non avevo quasi dormito stanotte pensando al primo giorno di scuola, così quando quella maledetta sveglia suonò avrei voluto lanciarla contro il muro, ma non potevo mi dovevo preparare.
Mi vesto afferrando la prima felpa e il primo paio di pantaloni che mi capitano, tanto si intonano tutti,sono neri...
Corro in bagno e inizio la mia preparazione mattutina: lavo la faccia, lavo i denti, mi fisso nello specchio per circa 10 minuti pensando a quanto sia diventata pallida, mi lego i capelli in una coda affinchè non fi diano fastidio a scuola ed inizio a truccarmi mettendomi il solito chilo di eyeliner.  Forse mia madre ha ragione quando dice che esagero, ma a me piace così quindi...




*



Eccomi sono pronta e sto camminando già da 10 minuti verso la scuola.
Mi fermo al panificio per comprare qualcosa da magiare e entrando mi fermò di botto sbalordita. Matteo, il mio ex (e unico) ragazzo se ne sta fermo in fila sbuffando per la troppa coda. Non ci posso credere, non lo vedevo dal mio compleanno, il giorno in cui mi lasciò.
"Sono le 20.15 ed io sono stranamente pronta per andare. E' il giorno del mio compleanno e ho deciso che con l'nizio di un mio nuovo anno di vita dovessi cambiare, almeno un po' anche io, così al posto dei mei soliti vestiti neri stasera indosso un vestito corto e stretto color blu notte con un paio di scarpe col tacco vertiginosamente alto che Anna mi ha costretto ad indossare. Il trucco non è pesante e consiste solo in una sottile e quasi invisibile linea di matita blu, un po' di mascare e un po' di blush per dare un po' di colore alle mie "gote da morta" testuali parole di Anna.
Entriamo in macchina e aspettiamo entrambe con ansia l'arrivo alla pizzeria.
< < Sei nervosa Ele? > > mi chiede guardandomi pensierosa.
< < No e tu? > >
< < Un po', sai ci sarà anche Davide stasera > > dice con le guance rosse.
< < Certo che lo so, l'ho invitato io > > le rispondo sorridendo. Davide è un nostro compagno di classe, molto simpatico e carino. Anna ne è completamente innamorata e anche lui prova qualcosa per lei visto che ogni volta a lezione non le stacca gli occhi di dosso.
< < Te credi che mi parlerà stasera? > > mi chiede quasi timorosa.
< < Sono sucura che ti parlerà. Anche perchè altrimenti se la vedrà con me > > le dico ridendo, anche lei ride e la sua preoccupazione vola via. Le voglio tantissimo bene, è la mia migliore amica da quando avevo 4 anni, con lei ho attraversato tutti i momenti più bui e tristi della mia vita. Mi è sempre stata accanto e ci siamo sempre sostenute a vicenda, è come una sorella per me.
< < Matteo sverrà stasera non appena ti vedrà,vredrai > > cambia d'un tratto discorso lei con un sorrisino malizioso
< < Ma dai non dire cazzate > >
< < Ele ma ti sei vista?! Sei tremendamente sexy e sensuale con questo vestito > >
< < Non è vero, riesco a malapena a camminare con sti trampoli e più che sexy e sensuale sembro una papera > > mi lamento io non credendole neanche un po'.
< < Smetti di fare la scema e dammi retta sei stupenda...Magari avessi io il tuo corpo > > dice lei e io mi chiedo che cosa ci trovi di carino in me, voglio dire sono bassina, magra, con le gambe lunghe che sembrano non voler finire più, un culo piccolissimo e una seconda scarsa di seno mentre lei....bhe lei è tutta un'altra storia. E' alta coi capelli lunghi e biondi, il corpo perfettamente abbronzato, il viso perfetto da bambola e il corpo perfettamente proporzionato. Messe a confronto sembriamo Morticia e Barbie, ovviamente io sono Morticia...
< < Ma che cavolo ci vedi di bello in me?! Spiegamelo > > dico esasperata.
< < Bhe tanto per cominciare amo il colore della tua pelle è chiaro e ti fa sembrare perfetta, poi hai delle gambe bellissime, poi hai quei capelli lunghissimi e di un colore fantastico,sembrano quasi finti e gli occhi...oddio i tuoi occhi farebbero impazzire chiunque sono di un nero così inteso da risultare magnetici....e come ciliegina sulla torta TU SEI BELLISIMA DENTRO!!! > > dice anche lei esasperata
< < Grazie Anna > > le dico con le lacrime agli occhi per la commozione, nessuno mi aveva mai fatto tanti complimenti, nemmeno Matteo....
< < Ele non ti azzardare a piangere o rovinerai il mio capolavoro e allora mi arrabbierò davvero > > dice abbracciandomi a sua volta.
<< Eccoci siete arrivate ragazze, mi raccomando divertitevi > > ci dice Vincenzo una volta accostata la macchina, a volte è davvero un tesoro.
< < Grazie Vince' a dopo > > gli dico dandogli un bacio sulla guancia e scendendo dalla macchina.
Anna mi prende per mano e mi accompagna dentro.
La serata procede tranquilla, così come anche la cena e una volta che tutti hanno finito di mangiare andiamo di sopra dove ci aspetta la discoteca.
La sala della discoteca è enorme e dentro è pieno di gente, la musica è altissima, la folla caldissima, il bar pieno, il Dj straoccupato, sarebbe tutto perfetto se solo con me ci fosse anche Matteo. Sapevo che non sarebbe venuto alla cena, ma mi aveva promesso di esserci in discoteca...Dove diavolo era?!
Lo cerco tra la gente con lo sguardo, ma non riesco a vederlo da nessuna parte. Chissà dove si sarà cacciato.
Mi muovo a pintoni fra la gengte per cercarlo e lo trovo alla fine... E' sul divanetto vicino al muro e se ne sta stravaccato bevendo qualcosa di colorato.
< < Buonasera straniero > > gli grido per farmi sentire sopra la musica alta.
< < Buonasera signorina ci conosciamo? > > mi dice guardandomi sbieco, ma ....oddio è ubriaco!!! Si alza barcollando un po' dal divanetto e mi si avvicina.
< < Io sono Matteo e sono disponibile e tu? > > mi chiede con l'alito puzzolente di Vodka e chissà cos'altro.
< < Io sono Elena e sono incazzata > > gli dico di rimando incrociando le braccia.
< < Elena, ma che bel nome... e dimmi Ele. Posso chiamarti Ele vero?! Perchè sei incazzata?  > >
< < Perchè il mio ragazzo è ubriaco alla mia festa di compleanno > > gli dico acida
< < Mh peggio per lui, si perderà una bellissima visone > > dice con il sorriso di un serial killer ubriaco....Oddio ma non mi riconsce neanche!!!
< < E tu come mai sei qui? > > gli chiedo tanto per vedere che mi dice.
< < Non me lo ricordo, mi ricordo solo che l'ho fatto perchè mi ci hanno quasi costretto...Credo che fosse qualcosa di importante, ma sinceramente non riesco proprio a ricordarlo...Bhe meglio così, almeno posso divertirmi con te > > mi dice con la bocca incollata al mio orecchio
 < < Davvero non ricordi perchè sei qui? > > gli chiedo con gli occhi lucidi.
< < Certo che mi ricordo.. > > Ah ecco < < Sono qui per ballare con te e per poi alla fine portarti a casa mia dove anche tu ti dimenticherai tutto > > CHE COSA?!!?!?!?! Non poteva essere vero, Matteo era davanti a me ubriaco fradico e ci stava anche provando credendo che io fossi un'altra. La mia mano partì alla velocità della luce e lo colpì in pieno viso.
< < Ahii!! Ehi ma che ho fatto?! > > gridò infuriandosi. < < Chi cazzo ti credi ragazzina ? Eh > >  sbraitò prendendomi per un braccio e strattonandomi. Iniziò a trascinarmi verso la porta sempre tenendomi per un braccio.
< < Mollami idiota, stronzo, cretino, deficiente, maniaco, bastardo di merda!!! > > gridai iniziando a piangere e attirando così l'attenzione di alcuni ragazzi lì vicino che fortunatamente per me venirono ad aiutarmi.
< < Ehi ragazzo mi sembra che la signorina qui non voglia venire con te, perchè non la lasci ed esci per prenderti una boccata d'aria e calmarti > > disse uno dei ragazzi afferrando Matteo per il bracio con cui mi trascinava costringendolo a mollarmi il poslo. Lo guardai piena di gratitudine mentre mi massaggiavo il polso.
< < Col cazzo che la mollo, questa troia adesso viene con me e prima la picchio e poi me la scopo > > Avevo sentito male vero?! Non era il mio Matteo quello che aveva parlato, non poteva essere...lui era sempre dolce e carino non avrebbe mai potuto essere lui...e invece erano proprio i suoi occhi verdi smeraldo a guardarmi con odio nel buoi della discoteca, erano i suoi occhi quelli che mi facevano chiaramente capire ce per lui in quel momento ero una troia, proprio come le altre...
< < Tizio senti calmati e non offendere la signorina, si da il caso che lei sia una brava ragazza che viene a scuola con me quindi non la offendere e sparisci prima che ti spacchi la faccia. > > rispose calmo il ragazzo che mi stava aiutando...aspetta mi conosceva?! Mi girai per guardarlo meglio...ah sì!! L'avevo visto qualche volta a ricreazione alla macchinetta della caffè e ci eravamo salutati.
< < La lascio a te non ti preoccupare "tizio" tanto ha le tette troppo piccole perchè possa piacermi > > disse infine Matteo uscendo dalla discoteca.
< < Tutto bene ? > > mi chiese premuroso il ragazzo. Tutto bene ?! No cazzo, non andava tutto bene, anzi niente andava bene in quella fottuta sera!!
 < < No, ti prego portami a casa > > dissi con voce irriconoscibile al ragazzo che annui e mi invito a seguirlo.
Mi portò a casa in silenzio senza accennare a niente di quello che fosse successo quella sera.
< < Grazie mille e scusami per averti rovinato la serata > > gli dissi asciugandomi le lacrime che continuavano a scendere da quando ero uscita da quella discoteca.
< < Figurati e Elena, non ti preoccupare un fidanzato come quello è meglio perderlo che trovarlo > > mi disse facendomi l'occhiolino e pertendo.
Aspetta aspetta aspetta aveva appena detto fidanziato vero?! Come diavolo faceva a seperlo?!
Chiamai Anna raccontandole tutto e lei mi urlò isterica che lo avrebbe ammazzato di botte quel coglione. Alla fine della conversazione inizia a ridere come una cretina e andai a casa sua per dormire.
Verso le 4 il mio cellulare vibrò. L'avevo appena acceso perchè durante tutta la serata era stato spento per non ricevere 3 mila telefonate di auguri.


Elena spero tu possa perdonarmi per quello che farò stasera alla tua festa, ma è l'unico modo per farmi odiare da te e farti soffrire di meno. Lo so he quella pazza di Anna ti avrà fatto spegnere il cellulare e che questo messaggio lo leggerai molto probabilmente domani mattina, ma io devo dirtelo Elena....io non ti amo, non ti ho mai amata, credevo di averlo fatto ma non era così...Tu sei troppo diversa da me perchè io possa amarti, perdonami e dimenticami.
M.


Lessi quel messaggio con il cuore in gola scoppiando nuovamente a piangere per la disperazione..."




Il ricordo di quella sera mi torna in mente come un tornado inumidendomi gli occhi e facendomi desiderare di non esseremi mai alzata quella mattina. Faccio un bel respiro profondo e m'incammino verso il banco del pane.
Lui si gira proprio in quel momento e appena mi vede impallidisce,prende la sua cartella ed esce.Tiro un sospiro di sollievo e scaccio via con violenza quel piccolo moto di delusione dal mio corpo. Forse non andrà così male alla fine sta giornata.

Arrivo davanti scuola 10 minuti prima che suoni la campanella e mi guardo intorno cercando con lo sguardo Anna. Non la vedo e mi rattristo, ma proprio in quel momento una pazza mi salta al collo facendomi quasi cadere.
< < Eleeeeeeeeeeeee!! > > esclama felice quella scema abbracciandomi
<< Oddio quanto mi sei mancata!! > > la abbraccio anche io, lei è l'unica che abbraccio senza problemi.
< < Ho da raccontarti così tante cose...Ti ricordi di Davide, bhe, sai l'ho visto al mare e io...... > > in mezzo secondo già inizia a raccontarmi delle sue avventure e disavventure e già dopo poche frasi cominciamo a ridere. Lei sa sempre come tirarmi su di morale .
La campanella suona e noi entriamo ad accomodarci in classe.
Io frequento il terzo anno del liceo linguistico di Empoli, è un liceo pesante, ma amo l'inglese e farei di tutto per saperlo alla perfezione, per non parlare della mia fissa per il detesco....
La prof di spagnolo entra in classe e inizia subito a riempirci la testa con le sue esperienze estive raccontate naturalmente in spagnolo e ci annoia per tutta l'ora, per fortuna le altre ora volano via veloci e quando arriva l'ora d'andare via quasi non me ne accorgo.
Arrivo a casa in un baleno, tutta presa come sono dai miei pensieri,entusiasta di come sia andato questo primo giorno di scuola ed elettrizzata di parlare con Theo.. E' da quando siamo usciti due settimane fa che non ci sentiamo....

 
*Note dell'autore*
Oddio, sono pazza, lo so ....ma questo capitolo mi ha ossessionato tutto il giorno a scuola e appena arrivata a casa ho dovuto scriverlo.
Spero che vi piaccia l'idea del flashback per scoprire un po' di più il passato di Elena e spero di non aver fatto anche questo capito troppo corto :3
Un bacio, a presto :*

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Capitolo 6
*** Visita a sorpresa ***


Sono passate due settimane da quando siamo usciti e da allora io e Theo non ci siamo più sentiti. Lui non è più entrato su Skype e Dani non l'ha più visto in giro. Io sono traquilla perchè sapevo che sarebbe andata così, nessuno resiste più di un giorno in mia compagnia.
E' sera, io mi sono appena struccata e mi preparo per andare a letto quando suonano il campanello e siccome mia madre e il suo compagno sono via per lavoro mi tocca scendere ad aprire. Appena apro la porta la visone che mi si presenta davanti mi paralizza totalmente. Theo se ne sta a braccia conserte con un sorriso ebete stampato in faccia e io non capisco perchè, ma poi mi ricordo...Sono completamente struccata e indosso un top aderente senza reggiseno con il quale dormo e un paio di shorts molto molto molto molto corti che coprono a malapena i glutei.
Resto a fissarlo come un'imbecille per un'infinità di tempo e solo dopo mi decido a farlo accomodare.
< < C-co-cosa ci fai qui? Come sai dove abito? Sei solo? Dove eri sparito in queste ultime settimane? > > In mezzo secondo lo riempio di domande, ma lui non si scompone e risponde calmo.
< < Ero da queste parti e sono passato a trovarti, disturbo? > > chiede con voce mielata che mi scivola addosso come un cubetto di ghiaccio facendomi rabbrividire.
Ci siediamo sul divano ed io mi copro con la mia coperta con la scusa di avere freddo mentre lui mi guarda con uno sguardo divertito come se avesse capito che è soltanto una scusa.
< < Vuoi qualcosa da bere? > > chiedo tanto per rompere il silenzio e solo dopo mi rendo conto di avergli appena dato l'opportunità di vedermi le chiappe mentre vado in cucina. Lui sorride guardandomi negli occhi e dice:
< < Se non ti dispiace vorrei un Coca > >
< < Certo te la porto subito > > rispondo
Mi alzo e gli passo davanti per andare a prendere la Coca. Mentre cammino mi sento il suo sguardo incollato al sedere e alle scapole, ma faccio finta di niete e prendo la Coca-Cola. Quando torno il soggiorno lo trovo a guardare il quadro che è appeso al muro, sembra molto concentrato e infatti non mi nota; io ne aproffitto per studiarlo meglio. Ha il naso perfetto e le labbra carnose e morbide, l'anello al sopracciglio lo rende misterioso e affascinante, gli occhi scuri ipnotizzano e scanerizzano qualsiasi particolare, è il primo ragazzo del quale mi trovo a pensare come sarebbe bello se lo baciassi,se avessi le sue labbra sulle mie. L'immagine mi si forma in mente talmente reale che devo scuotere la testa per farla passare.
Mi avvicino lentamente e mi lascio cadere accanto a lui sul divano, allora Theo emerge dai suoi pensieri con un sobbalzo e poi mi guarda intensamente negli occhi.
< < Scusa non volevo spaventarti > > Dico mentre fisso i suoi occhi.
< < No,scusa tu ma ero concentrato su quel quandro, è bellissimo > >
< < Lo ha fatto il compagno di mia madre...Ecco a te la Coca > > Gli dico porgendogliela. Lui la prende sfiorandomi le dita con le sue e quando le nostre dita si toccano un brivido mi scende caldo lungo la schiena.
< < Grazie > >  dice sorridendo. Beve la sua bevanda in silenzio,pensando a qualcosa, finchè poi ad un tratto mi chiama.
< < Elena > >
< < Eh? > > Faccio io tutta in un altro mondo e mi giro per guardarlo,proprio in quel momento sento le sue labbra sulle mie,sono morbide e calde, credo di essermi cristallizzata perchè Theo apre gli occhi, si stacca da me e mi sorride incerto.
< < Non vuoi? > > Mi chiede con negli occhi una strana sfumatura,forse dispiacere,paura.
< < Sì che voglio,lo voglio da quando ti ho visto la prima volta in webcam > > Rispondo stupendo anche me, ma che cavolo stavo facendo?! Mi stavo forse innamorando dello scherzo?! Nononon non doveva succedere eppure lo sentivo, sentivo lo sbocciare dentro di me quella sensazione di pace e traquillità quando lui era vicino a me o anche solo quando mi parlava. Allora sono io ad avvicinarmi a lui e a baciarlo, ma lui non sta impalato come me,no, lui risponde al bacio con trasporto,desiderio. Piano piano il bacio si fa più intenso e la sua lingua si posa delicata sulle mie labbra dischiuse ed entra piano fino ad accarezzare la mia, allora anche io dò libero sfogo alla mia che si lancia avida sulla sua...il bacio si fa più intenso,le nostre lingue si cercano disperate,si gustano,si assaporano senza mai staccarsi finchè non siamo entrambi senza fiato. Una volta staccati in casa si sentono solo i nostri respiri affannosi.Ci voltiamo l'uno verso l'altro e scoppiamo a ridere e ridiamo fino allo sfinimento. Quando abbiamo finito di ridere lui mi fa una strana domanda.
< < Che cosa mi hai fatto? > > Mi chiede con voce roca.
< < Che cosa mi hai fatto tu? > > Gli domando a mia volta.
Mi giro e lo bacio con trasporto di nuovo perchè voglio sentire di nuovo il suo sapore,il bacio si riscalda riscaldando anche l'aria intorno a noi. Sento le sue mani sui miei fianchi scendere fino a trovare il pezzo di pelle scoperta tra il top e gli shorts e risalire piano questa volta sotto il top,ansimo nella sua bocca e le mie mani sono nei suoi capelli,li accarezzano,ne sentono la morbidezza.Le sue dita sono oramai molto vicine al mio seno e la consapevolezza di ciò che stiamo facendo si riversa come acqua fredda dentro di me. Mi stacco all'improvviso interrompendo il bacio e la sua gradevolissima salita sul mio corpo e mi prendo il viso tra le mani. Lui si avvicina preoccupato.
< < Cosa c'è? Non ti piace ? Corro troppo? Dimmelo se corro troppo perchè tutto il mio controllo con te crolla come un castello di sabbia in balia delle onde,mi spiace se sono stato indelicato... > >
< < No,no mi è piaciuto, forse anche troppo, ma non posso, non mi posso innamorare di te > > dico ragionando a voce alta.
< < Perchè? Perchè non ti puoi innamorare di me? > >
< < Perchè sono la cugina di Dani e lei mi ha avvertito su di te e sui tuoi modi di fare con le ragazze e per questo voleva farti uno stupido scherzo usando me come attrice, ma io ho rovinato tutto > > sbotto tutto d'un fiato. Lui mi guarda a bocca aperta con la mascella per terra e scoppia a ridere.
< < Cosa c'è di tanto divertente? > > chiedo infastidita.
< < Te > >
< < Io?! E perchè sarei così esilarante? > >
< < Perchè sei la cugina di Dani e Dani ti ha riempito la testa di menzogne > >
< < Eh? Ma che cavolo dici?! > >
< < Ho detto a Daniela tutte quelle cose solo per apparire strafigo ai suoi occhi,in verità ho avuto due ragazze e basta e tutt'e due mi hanno mollato perchè ero troppo strambo per i loro gusti > > dice imbarazzato
< < Allora erano tutte bugie?! Le centinaia di scopate che ti sei fatto?! > >
< < Sì erano tutte bugie....In verità ho fatto l'amore solo due volte > >
< < Due volte?!...Quindi non sei uno stronzo spezzacuori? > >
< < No,non lo sono e tu Elena mi piaci,molto... > > dice ridendo
Sono troppo sbalordita per rispondere così facci l'unica cosa che mi viene in mente, cioè gli salto al collo e lo abbraccio forte (cosa molto strana da parte mia) e lui mi abbraccia forte a sua volta e mi bacia con tenerezza,con amore...Stiamo a baciarci delicatamente tutta la serata fino a quando non ci rendiamo conto che è veramente tardi e così si decide che è meglio se rimane a dormire da me. Andiamo in camera mia dove il letto è a due piazze e quindi ci puo' ospitare entrambi senza dover stare appiccicati. Ci mettiamo a letto e mi sento cingere le spalle in un abbraccio allora mi rilasso e mi addormento in un sonno caldo e tranquillo senza sogni.


*


Mi sveglio attorcigliata a Theo come un'edera e lui dorme ancora tutto tranquillo. Decido di gustarmi il momento e osservarlo mentre dorme,è così bello non posso credere che sia mio. Lo sento irrigidirsi un mezzo secondo e poi di nuovo rilassarsi: è sveglio. Allora sorrido e lo bacio piano sul naso, lui apre gli occhi e mi sorride con un sorriso fantastico che mi scioglie tutta come gelatina.
< < E' bellissimo svegliarmi vicino a te > > mi dice mentre mi posa un bacio casto sulle labbra allora sorrido anche io e mi metto un po' di più addosso a lui. Sento la sua erezione sul mio fianco attraverso gli shorts ma non dico niente,sono contenta che sia io a fargli quest'effetto.
< < Buongiorno dormiglione > > gli dico tra mentre lo bacio.
< < Buongiorno bellissima > > mi risponde iniziando a baciarmi con più foga.
In mezzo secondo tutto il mio autocontrollo cede e lascia il posto al desiderio incessante che ho di lui da quando l'ho conosciuto. Infilo le mani sotto la sua maglietta mentre ci baciamo ed espoloro la sua pelle perfetta. Lui d'un tratto ribalta le posizioni ed io mi ritrovo sotto il suo peso e questo non fa altro che aumentare la mia eccitazone,adesso le mie mani scendono lente verso l'elastico dei suoi boxer mentre le sue salgono altrettanto lente verso il mio seno. Arrivate all'elastico le mie dita esitano,non ho mai fatto niente del genere, ma poi decido di provare, di rischiare tutto e infilo le mie dita oltre l'elastico, ma prorpio in quel momento sento dei rumori provenire da giù e poi la porta che sbatte. La mamma è tornata da lavoro...Merda!! E ora?!
Io e Theo ci blocchiamo di colpo ansimanti, lui mi si toglie da sopra e mi guarda peroccupato, io gli faccio segno di andare nel bagno di camera mia e di rimanerci finchè non lo verrò a chiamare io. Lui sgattaiola in bagno ed io mi affretto a tranquilizzare il mio respiro ed il mio battito irregolare. Mia madre arriva con un tempismo perfetto in camera.
< < Daii sveglia pigrona, è ora di andare a scuola!! > >
< < Mamma, non mi sento tanto bene, potrei rimanere a casa oggi? > > Chiedo con voce mielosa che uso per impietosirla. Lei mi si avvicina preoccupata e mi mette la mano sulla fronte.
< < Ma tu scotti e guarda come sei sudata, oggi mi sa che devi rimanere a casa > > dice voltandosi per andarsene, è sempre stata così mia madre, non le è mai importanto veramente di me, tiene solo al suo stupido lavoro.
< < Bene, ora io vado a lavoro, se ti serve qualcosa chiamami e mi raccomando stai a letto>> mi dice mentre esce dalla stanza.
< < A dopo ma' > > le dico mentre mi rilasso.
Aspetto altri 5 minuti e poi sento la porta di casa che si chiude, allora mi precipito verso il bagno. Apro la porta e trovo Theo nascosto dietro la tenda della vasca,allora mi avvicino piano alla vasca e con un balzo ci salto dentro cogliendolo di sorpresa e facendo cadere entrambi. Theo cade di schiena nella vasca ed io addosso a lui.
< < Tu sei pazza > > mi dice mentre ride.
< < Lo so > > gli dico cominciando a ridere anche io.
Tutto d'un tratto Theo apre il rubinetto dell'acqua infradiciandoci entrambi.
< < Ma sei impazzito che fai?! E' freddaaaaaa!! > > grido cercando di alzarmi e uscire dalla doccia, ma lui mi stringe forte i finachi e non mi lascia.
< < Così impari a saltarmi addosso e ti rinfreschi anche visto che scotti e che sei sudata > > dice ridendo e imitando la voce di mia madre. Scoppio a ridere anche io e provo a rialzarmi un'altra volta.
< < Ma dove dredi di andare eh?! > > dice alzandosi di botto e spingendomi direttamente sotto il getto ghiaccio d'acqua.
< < Oddio è ghiaccissima, ti prego basta!!! > > grido ridendo e dibattendomi. Il mio tono deve averlo impietosito perchè mi molla e finalmente usciamo da quella doccia ghiaccia. Sto tremando per il freddo e lui anche. Scappiamo coi vestito fradici in camera e io erco alla rinfusa nei miei vestiti qualcosa che gli vada bene. Per fortuna tutte le mie magliette sono maschili e gli stanno alla perfezione per quanto riguarda i pantaloni....bhe si è dovuto accontentare di un baio di jeans maschili che avevo comprato per andare ad un concerto e che a lui stanno stretti.
< < Cosa dirai a tua madre? > > gli chiedo mentre facciamo colazione.
< < Non credo che se ne accorgerà, anzi molto probabilmente non si è nemmeno accorta che non sono tornato stanotte a casa > > il suo tono diventa improvvisamente freddo e distante, credo di aver toccato un tasto doloroso e allora cambio repentivamente discorso.
< < Ti piace la colazione? Non è certo un bombolone alla crema, ma è il meglio che ti posso fare > > dico con finta allegria guardando le crepes un po' bruciacchiate che ha nel piatto.
< < E' buonissimo invece > > dice sorridendo e addentandone una, un filo ci cioccolato esce dalla crepe e gli scende dall'angolo della bocca. Prendo un fazzoletto e mi avvicino per pulirgli l'angolo della bocca. Lui molla la crepe e mi fissa mentre esitante gli tergo il cioccolato dal viso.
< < Avevi un po' di cioccolato sul viso > > dico per giustificarmi.
< < E tu... > > si avvicina < < hai... > > avvicina la sua mano al mio viso < < dello zucchero a velo sul naso > > dice passondomi il dito sul naso e poi infilandoselo in bocca.
< < Mh buono > > dice. < < Aspetta ne hai un altro po' qui > > Sibilla posandomi le labbra sue sulle mie e baciandomi dolcemente. Immediatamente rispondo al bacio e gli mordicchio piano il labbro.
Lui si stacca subito dopo e si alza prendendo il suo giacchetto dalla sedia e incamminandosi verso l'uscita.
< < Scusa ma adesso devo proprio andare, ci vediamo presto > > Sussurra prima di darmi un ultimo bacio veloce e uscire dalla porta.
Oddio ma che è successo?! Perchè è scappato?! Mi sento una cretina l'ho fatto scappare, di nuovo, chissà perchè scappano tutti da me... Torno a letto con gli occhi che mi pizzicano per le lacrime trattenute e mi sforzo di riaddormentarmi nonstante le mille domande che mi frullano per la testa......
 
*Note dell'autore*
Allora devo dire che non è questo il capitolo che avevo in mente ieri sera, ma quello purtroppo non riusciva a decollare :(
Bhe, spero che vi piaccia lo stesso anche questo....Che ne pensate? Stanno bene insieme o no? :>
Spero tanto di non essere corsa troppo, a presto un bacio :*

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Capitolo 7
*** Discoteca ***


Elena's pov



E' domenica, finalmente pausa e relax. Sto passeggiando per le vie del centro insieme a Anna che mi parla di Davide che finalmente si è deciso a fare il primo passo e a baciarla.
< < Oddio Ele è stato un bacio così dolce e passionale, ho sentito le farfalle nello stomaco dall'eccitazione!! > > escama raggiante e riprendendo a raccontare.
Venerdì in classe le ho raccontato tutto su Theo e lei è stata felicissima e non vede l'ora di conoscerlo.
Decidiamo di entrare dentro ad un negozio di intimo perchè sia io che lei abbiamo bisogno di reggiseni nuovi. Dopo mezz'ora siamo ancora dentro a discutere con la commessa su quale tipo di reggiseno farebbe risaltare meglio il mio seno piccolo; alla fine optiamo per un push-up scelto da lei e due normalissimi reggiseni di contone scelti da me. Finalmente usciamo da quell'inferno di pizzi, mutande, reggiseni e quant'altro e andiamo a sederci per fare merenda.
Stiamo mangiando in pace il nostro gelato quando Anna mi chiede:
< < Ele, Theo è alto, coi capelli neri, sempre in Levi's neri, con un piercing al sopracciglio e con un sorriso stupendo? > > mi chiede curiosa.
< < Sì, mi sembra vi avertelo già detto, perchè? > > le chiedo sospettosa.
< < Perchè è dietro di te!! > > grida quasi con un sorriso da paralisi in faccia.
Io mi giro di scatto e lo vedo, è davanti al negozio di dolciumi bello come sempre e da solo. E' vestito con un paio di Levi's neri, una felpa nera e un paio di Converse, passeggia avanti e indietro al negozio parlando a telefono e da come grida credo che non abbia un rapporto troppo buono persona che è dall'altra parte del telefono.
< < Ele non ti incantare proprio adesso eh! > > mi sveglia Anna mettendosi a ridere della mia espressione stupita quando la guardo.
< < Andiamo a salutarlo, dai muoviti > > mi dice trascinandomi per un braccio. Io cerco di protestare ma lei mi zittisce con uno sguardo sufficente a far calmare persino un leone e continua spedita la sua cammina.
Fortunatamente quando raggiugiamo Theo lui ha già finito di parlare a telefono, ma nonostante questo sembra parecchio nervoso e agitato.
< < Hei, tu ...tu sei Theo giusto?! Certo che sei Theo, piacere Anna > > dice catapultandosi su di lui e stringendogli la mano. Lui la guarda confusa per un po' finchè poi non mi nota seminascosta dietro di lei e allora si illumina e sorride in quel modo maledettamente sexy e carino che mi verrebbe di sbatterlo sul tavolo...Okay no, è ufficiale sto impazzendo ed è tutta colpa sua..
< < Hei ciao , piacere mio Anna e ciao anche a te Elena > >
< < Ehm....Ciao Theo > >
< < Che fate qui? > > chiede guardandomi, il suo sguardo è così bello, così magnetico...come verrei che mi baciasse adesso davanti a tutti...
< < Eravamo a fare compere e tu? > > mi salva dall'imbarazzo Anna
< < Sto aspettando un amico > >
< < Senti Theo io e Elena andiamo in discoteca stasera ti andrebbe di venire con noi? > > CHE COSA?!?!?!?! Ma quando mai se ne aveva parlato?!?!?! La sto per strangolare.
< < Volentieri > > mi spiazza Theo con la sua risposta sorridente. Okay sono morta è ufficiale.
< < A stasera allora, ci vediamo al Black Moon stasera alle 21:30 > > dice lei congedandolo e trainandomi via.

 
*


Un'ora dopo io mi sto disperando su che cosa mettermi stasera, ma fortunatamente Anna arriva a tirarmi fuori dai pasticci. Mi ha portato una gonna nera in tulle molto carina e un top di seta anch'esso nero con le spalline sottili che indosserò col prezioso reggiseno push-up che la fastidiosa commessa mi ha fatto comprare, il tutto reso poco elegante dalle mie calze a rete bucate e dai miei immancabili e amati anfibi. Eccomi per le 21 sono pronta e sto aspettando solo Anna che deve ancora indossare le sue autoreggenti e le scarpe col tacco 12 e poi possiamo partire. E' vistita con un vestito corto e attillato rosso con le maniche e la schiena rigorosamente in pizzo,  calze autoreggenti e scarpe infernali dal tacco 12; è truccata alla perfezione e morbidi boccoli dorati che cadono sulle spalle. E' bellissima stasera, aspetta ma che dico, lei è bella sempre.
Mi ricordo ancora la prima volta che l'ho vista 3 anni fa, quando io ero ancora normale..


Mi siedo sugli scalini vecchi di pietra e penso come sarebbe bello avere qualche amico, sto per iniziare il liceo e io non ho nessun amico. Ma che sta succedendo?! Perchè tutti gridano improvvisamente?! Sento solo una botta e poi buio.....
Apro lentamente gli occhi, ma la luce mi da fastidio quindi li richiudo subito.
Qualcuno sta gridando talmente forte che rischia di esplodermi la testa.
< < A cosa diavolo stavi pensando avreti potuto farle davvero male!! > >
< < Mi scusi ma il motorino a perso il controllo non le sono andata mica apposta addosso!!! Si riprenderà vero?! Non è nulla di grave!! > >
< < Non gridare che la svegli!! No fortunatamente non è niente di grave > >
Poi niente di nuovo buio e pace.
Qualcuno mi sta scuotendo e mi sta gridando in un orecchio...ma che diavolo è successo?!
Scatto a sedere neanche mi avessero dato la scossa e mi ritrovo davanti una ragazza bellissima e tutta agitata che mi grida contro qualcosa ma io non l'ascolto la testa mi sta scoppiando.
< < O dio!! O dio!! Stai bene?! Sai non l'ho fatto apposta ad investirti, il mio motorino a sterzato da solo e mi sono ritrovata addosso a te, ma non fa niente no?! Orami è passato, amiche? > >
< < C-certo basta che smetti di urlare > > okay sono estremamente dolce quando soffro, ma non ci potevo fare nulla mi stava davvero facendo impazzire....aspetta aspetta aspetta lei aveva fatto cosa?! MI AVEVA INVESTITO!!! Ma questa è pazza!! Per essere una pazza però è simpatica, le sorrido finalmente e scendo da quel letto scomodo.
Lei mi aiuta a stare in piedi e poi si offre di accompagnarmi a casa io accetto e sulla strada iniziamo a parlare. E' davvero simpatica e non tanto schizzata come pensavo.
Ho trovato la mia prima amica, anche se in modo del tutto innovativo e doloroso....



Arriviamo alla discoteca in perfetto orario.
Theo è già all'entrata e ci sta aspettando. Oddio è spettacolare stasera credo di potergli svenire tra le braccia. Indossa il solito paio di Levi's ma al posto della solita maglietta indossa una camicia bianca leggermente aperta sul busto pallido, un paio di Vans; ha i capelli leggermente spettinati e un sorriso talmente bello che potrei stare tutta la serata a guardarlo come un ebete.
< < Buonasera ragazze siete stupende stasera > > dice Theo squadrandoci entrambe e sorridendo malizioso.
< < Anche tu stai benissimo > > gli risponde sfacciata la mia amica
< < Allora entriamo? > > impazziente come sempre Anna.
Entriamo dentro e già mi sento male, la musica è altissima, la gente tantissima, l'odore di fumo è asfissiante e quello di sudore si appiccica alla pelle subito rendendola umidiccia. Le ragazze si muovono tutte in modi spasmodici e volgari, i ragazzi le osservano con la bava alla bocca, i baristi fanno acrobazie con i cocktail e le cubiste si muovono sinuose e sensuali sui cubi. L'atmosfera è elettrizzata e eccitata, le gente si sta divertendo, solo io mi sento quasi soffocare dentro quest'inferno. Mi guardo intorno ma Anna è già sparita, molto probabilmente a rimorchiare qualcuno e Theo è accanto a me e sta osservando anche lui la scena.
< < E' impressionante,quante persone credi ci siano stasera qui? > > gli grido per farmi sentire sopra la musica alta.
< < E' davvero impressionante, secondo me saranno almeno 2000 persone > > mi grida anche lui.
< < Andiamo a bere qualcosa? > > mi chiede dopo un po'
< < Certo andiamo > >
Ci sediamo al bar e chiediamo entrambi due cocktail analcolici, a quanto pare anche lui è astemio proprio come me.
< < Io vado a ballare vuoi venire con me? > > mi chide quando ha finito di bere
< < No grazie, non mi piace ballare e poi sarei abbastanza goffa > > gli rispondo arrossendo. Lui si alza a va a ballare, io resto a guardare. Non mi va proprio di ballare,cioè non è che non sappia ballare per niente, ma ecco io me ne vergogno.
Preferisco di gran lunga starmene qui a guardarlo, è uno spettacolo afrodiasiaco per i miei occhi, si muove con sicurezza e sensualità...possibile che mi stia davvero innamorando si lui....oddio credo di impazzire.
Lo osservo un altro po' e d'un tratto lo vedo ballare con una ragazza bellissima.
E' alta,slanciata,con capelli biondo platino lunghi,occhi azzurri come il cielo,gambe chilometriche;indossa un vestito piccollissimo color oro e trampoli altissimi.
Si muove come se volasse, è totalmente sensuale, ha una grazia incredibile e nonostante il vestito oro non è per niente ridicola anzi.
La vedo chinarsi e sussurrare qualcosa a Theo e lui ride con quella sua meravigliosa risata.Li vedo parlare un altro po' e poi lei lo bacia, ma non un bacio normale oh no un bacio con la B maiuscola. Okay basta non posso vedere altro, ho bisogno di qualcosa da bere e non qualcosa di leggero.
< < Barman una vodka lemon grazie > > grido e mi butto in un tunnel senza ritorno.



Theo's pov


Metre ballo incontro Valeria, una troia della mia scuola. Lei si avvicina e iniziamo a ballare insieme.
< < Ti sono mancata baby? > > mi chiede squallida, io scoppio a ridere.
< < Ma non dire cazzate, non mi sei mai mancata Valeria...E ora dimmi che ci fai qui? > >
< < Mi mancavano le tue labbra baby e poi questa è una discoteca tutti ci possono andare no?! > > mi chiede maliziosa mentre si struscia leggermente contro di me.
Oddio questa ragazza mi disgusta. La allontanto un po'
< < Finirai mai di fare la zoccola? > > le chiedo.
< < Mi sembra che un anno fa quando mi hai scopata non ti facesse così schifo il fatto che io fossi zoccola.. > > era vero ci avevo scopato un anno fa, ma solo perchè avevo perso una scommesa e non perchè mi andasse davvero. Lei poi si china e mi intrappola in un bacio, io cerco di opporre resistenza ma mi ha perso alla sprovvista quindi ci metto un po' per reagire. Quando finalmente lo faccio la stacco da me con violenza e le dico di strami lontana, ma ormai è tardi i danno è fatto..Elena ci ha visti, l'ho vista di sfuggita mentre Valeria mi baciava, ma poi è sparita dalla mia visuale. Merda!!
La vedo da lontano al balcone, si sta scolando la terza vodka e quando si alza è un po' traballante, ma si riperende subito e va in pista a ballare. La devo fermare prima che faccia qualche cazzata.
Provo a cercarla ma non la vedo...aspetta un attimo, ma è lei!! Elena è appena salita sul cubo!! Dio come si muove bene....okay basta pensieri inaproppriati devo fermarla subito.
Quando finalmente riesco ad arrivare sotto il cubo un tizio la prende per la vita, la fa scendere e si mette a ballare con lei. Eh no ciccino lei è mia!
< < Ehm ti spiacerebbe mollare gentilmente il sedere della signorina e lasciarla stare? > > urlo verso il tizio che sta stringendo nellu sue luride mani la mia Elena, ma lei sembra in un altro mondo, è senz'altro ubriaca!
< < Eh?! Theo vai via lasciamo stare, vai dalla tua puttana! > > mi urla contro quando cerco di portarla via insieme a me. Io non mi scoraggio e la prendo in braccio deciso a portarla fuori da quell'inferno.
Lei si dibatte per un pochino ma poi la sento calmarsi e respirare profondamente...aspetta si è addormentata! Oh merda devo portarla a casa mia lontano da qui.



Elena's pov


Mi sveglio avvolta in uno strano calore, c'è anche uno strano odore intorno a me, ma la cosa più brutta è che ho un mal di testa terribile...Ma che è successo ieri sera?! Cerco di ricordare ma non ci riesco perchè un improvviso odore di caffè mi fa saltare da sotto le coperte...Aspetta ma questa non è casa mia...Dove diavolo sono?!
Scendo dal letto incerta e mi avvio per casa indecisa seguendo la scia del caffè.
Arrivo in una cucina luminosa e lì ci trovo Theo intento a fare il caffè.
Si gira e mi vede, deglutisce a fatica e io istintivamente guardo giù e capisco il perchè indosso solo una maglietta extra large che mi arriva appena sotto il sedere e oddio niente pantaloni!!!
Ma come diavolo sono finita in queste condizioni?
< < Buongiorno vedo che sei sveglia > > dice con voce legermente roca sempre fissandomi
< < Ehm si buongiorno anche a te > > dico imbarazzata < < Sai come sono finita qua e perchè ho questo mal di testa tremendo? > >
< < Sì direi di sì ma non ti preoccupare non è successo niente di grave, diciamo solo che ieri sera hai bevuto un po' troppo > >
< < Io ho fatto COSA?! > > grido isterica...io bevuto?! Io non bevo..
< < Tu hai bevuto ma tranquilla non hai fatto ne detto niente di male > > okay questa storia è decisamente tropp strana.
Smetto di lagnarmi e mi siedo per bere questo maledetto caffè, che devo dire il vero è buonissimo. Facciamo colazione in silenzio e poi decido di tornare in camera sua per mettermi qualcosa di decente.
Mi alzo e mentre sto attraversando il corridoio una delle porte si apre e dalla stanza esce una persona. La mia mascella deve essere caduta in terra perchè non credo a ciò che vedo...ma ma ma quello...quello è......


 
*Note dell'autrice*
Allora sì lo so sono in ritardo ma non mi picchiate..
Spero che il capitolo vi piaccia anche se a me non convince più di tanto..
Chi è secondo voi il misterioso essere uscito dalla stanza? :>
Grazie per leggere i mei capito e a presto
Baci E. :*

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Capitolo 8
*** Fa male.. ***


*Angolo dell'autrice*
Allora prima di tutto permettetemi di porgervi le mie più umili scuse per questo periodo d'assenza, ma a causa della scuola e della morte di un mio caro amico ho avuto veramente pochissimo tempo per scrivere il capitolo...infatti quello che è venuto fuori non so se piacerà però vi prometto che mi rimetterò presto a lavorare per essere più puntuale e presente. Detto questo vi lascio leggere :)
Ci vediamo giù :*



La mia mascella deve essere caduta in terra perchè non credo  a ciò che vedo...ma ma ma quello...quello è...... Matteo!! COSA DIAVOLO CI FA LUI QUI?!!
Indossa soltanto un paio di boxer e una meglietta bianca sgualcita.
Sto per iperventilare, non è possibile che lui sia qui...sto sognando vero...QUALCUNO MI DIA UN PIZZICOTTO!!
Anche lui mi guarda allibito per un paio di secondi, ma poi si riprende e indossa una smorfia divertita e di superiorità.
Devo aver gridato inconsciamente perchè Theo si precipita da me e  mi chiede se sto bene.NO Theo non sto affatto bene!!
Non ho la forza di rispondergli, sono troppo shoccata.
< < Fratello vedo che hai del pessimo gusto, arrivare adirittura a prenderti gli scarti...che vergona > > dice Matteo studiandomi con disgusto. Non posso credere che lui mi consideri uno scarto, lui che aveva detto di amarmi , lui era che sempre stato gentile con me, lui di cui io mi ero innamorata....
< < Matteo ma che cazzo dici?! Vi conoscete?! > > grida insterico Theo.
Non credo che tra i due scorra buon sangue...
< < Certo che ci conosciamo, è stata mia prima di essere tua fratello e ti dico subito che non è granchè, ma forse per un coglione come te puo' anche andare bene.. > > Non è vero, non puo' essere vero. Matteo mi odiava e odiava anche Theo.
Sentivo gli occhi ardermi per le lacrime, ma non avrei pianto davanti a loro per nessun motivo.
Mi girai di scatto e scappai giù per le scale verso la porta, una volta arrivata lì mi precipitai fuori da quella casa.
Appena uscita in giordino mi accorsi che faceva un freddo tremendo e che pioveva a dirotto, ma io non potevo restare lì me ne dovevo andare subito.
Corsi attraverso il giardino enorme fino vicino al portone, ma lì scivolai sull'erba e caddi distesa in terra.
Non avevo la forza di rialzarmi cosi mi misi a sedere in terra e scoppiai a piangere di un pianto doloroso, ma liberatorio.
Piansi lì tutte le mie lacrime rabbiose e tristi, piansi fino a quando gli occhi non mi bruciarono e fino a quando non sentì il freddo entrarmi nelle ossa e trascinarmi con sè in un luogo buoio e silenzioso, l'unico problema di quel posto era il freddo......



Theo's pov

Sto riordinando in cucina quando sento Elena gridare, allora mollo tutto e corro a vedere che è successo.
Come minimo quel cretino di mio fratello l'ha spaventata.
Quando arrivo mi trovo davanti un' Elena terrorizzata:ha gli occhioni spalancati, la bocca aperta e sta tremando.
Ma cosa usccede?! Guardo mio fratello che invece la guarda con un ghigno divertito.
< < Fratello vedo che hai del pessimo gusto, arrivare adirittura a prenderti gli scarti...che vergona > > sputa lui velenoso fissando Elena con uno sguardo truce. MA CHE CAZZO DICE?! Come diavolo fa a conoscerla?! Guardo Elena e in quel momento vedo i sui occhi riempirsi di umidità e paura, sto iniziando a preoccuparmi seriamente.
< < Matteo ma che cazzo dici?! Vi conoscete?! > >  grido oramai furioso con quell'idiota.
Non è possibile che si conoscono, mio fratello esce solo con le troie da quando una sera è tornato a casa ubriaco fradicio dicendo di aver rovinato il compleanno ad una ragazza che lo amava.
Quella sera aveva giurato di non lasciare che più nessuna ragazza si innamorasse di lui e così ha fatto.
< < Certo che ci conosciamo, è stata mia prima di essere tua fratello e ti dico subito che non è granchè, ma forse per un coglione come te puo' anche andare bene.. > > mi risponde con tono di sfida Matteo.
COSA VUOL DIRE CHE E' STATA SUA?! Elena non è una troia è impossibile che fosse stata sua....Nonono non era vero stava mentendo,probabilmente voleva solo farmi incazzare , eppure il terrore e le lacrime negli occhi di Elena mi dicevano che era vero. COSA LE AVEVA FATTO QUELL'IMBECILLE?! Se le aveva fatto del male l'avrei ucciso, una creatura così delicata come era Elena non poteva soffrire così tanto.
Elena si volta di scatto e scappa per le scale come una furia. Sento io suoi passi veloci per la casa e poi il portone sbattere.
Oddio è uscita fuori!! Ma fuori diluvia!!
Mi avvio a passo svelto anche io per le scale per affrettarmi a raggiungerla, quando qualcuno mi mette la mano sulla spalla e mi tira, fermandomi.
Mi giro uccidendo con lo sguardo l'unico essere vivente che in quel momento avrei voluto vedere.
< < Laciala fare quella emo di merda Theo, tu meriti di meglio.. > >
< < COSA HAI DETTO COGLIONE?! Come osi insultarla razza di imbecille idiota ipocrito che non sei altro...Stalle lontano hai capito?! E un'altra cosa VAFFANCULO! > > grido oramai fuori controllo allontandando la sua mano dalla mia spalla e precipitandomi fuori.
Quando arrivo in giardino non scorgo nessuno, così mi metto a correre verso il portone ma qualcosa attira la mia attenzione, un gemito di dolore.
Mi precipito in quella direzione e trovo Elena svenuta per terra.
Il freddo la sta congelando, ha le labbra violacee e la pelle d'oca..decido portarla subito dentro.
La prendo in braccio con molta facilità visto che non pesa nulla e scappo verso casa.
Arrivati dentro la porto subito in camera dove le tolgo quella maglietta fradicia e le metto un pigiama pesante di mia madre.
Poi la sistemo per bene sotto le coperte e mi precipito come una furia a cercare mio fratello per fargliela pagare subito.
Scendo in cucina, ma non ci trovo nessuno.
Sopra il frigo però c'è un biglietto

Ho bisogno di una pausa
ci vediamo fra qualche giorno.


Non è possibile quel cretino se n'è andato!!
Okay devo darmi una calmata e ho anche bisogno di una bella doccia calda visto che sto iniziando a tremare anche io.


Elena's pov


Mentre brancolo nel buio mille ricordi affiorano nella mia mente tutti di sfuggita: io che incontro per la prima volta Matteo, io che esco la prima volta con Matteo, il mio primo bacio, la mia prima festa , il mio primo Ti Amo e poi un ricordo che si sofferma di più, il mio più grande errore.
"Sono le 18 e sto aspettando Metteo che è in ritardo di mezz'ora, doveva venire da me per vederci un film insieme, ma ancora non è arrivato....Uffa io odio aspettare..
Suonano il campanello e mi precipito ad aprire.
< < Finalmente! Sei in ritardo! > > esclamo aprendo la porta ad un Matteo molto serio e incazzato.
< < Che è successo? > > gli chiedo preoccupata.
< < Nulla lite in famiglia...che film c'è? > >
< < Ehm Insidious, va bene? > >
< < Certo > >
Ci dirigiamo in salotto e ci accomodiamo sul divano guardando in silenzio il film.
Alcune scene fanno davvero paura quindi mi rannicchio nell'abbraccio di Matteo che ridacchia.
Ad un certo punto mi bacia dietro l'orecchio mandandomi mille brividi in tutto il corpo.
Iniziamo a baciari con dolcezza e poi sempre più avidamente, le mani si toccano, le ingue si intrecciano.Il mio corpo freme dall'eccitazione per le attenzioni che Matteo gli sta riservando.
Si stacca improvvisamente da me e mi guarda attentamente negli occhi.
< < Ti amo Elena e ti desidero da morire > >
< < Anche io Mat...> > non riesco a finire la frase che lui si è già catapultato di nuovo sulle mie labbra. Iniza a spogliarmi con una lentezza infinita osservando il mio corpo pallido come se fosse qualcosa di bellissimo e prezioso. Intanto lo spoglio anche io e insieme ci distendiamo di nuovo sul divano. Lui tira fuori dalla tasca un preservativo e lo indossa...o mio dio sto per fare l'amore per la prima volta.
Mi sento super imbrarazzata e inadeguata e infatti appena lo sento distendersi di nuovo sopra di me mi irrigidisco. Lui lo nota e mi tranquillizza dicendomi che andrà tutto bene e ceh non mi farà del male. Io mi fido e mi rilasso contro le sue braccia....e poi sento un dolore, è acuto e fa male però non dico niente sapevo che era normale. Sento gli occhi riempirsi di lacrime per il troppo dolore, ma non ne verso neanche una.... devo essere forte. Matteo mi guarda con gli occhi che brillano e inizia a muoversi un po' più rapidamente, riuscendo solo ad aumentare il mio dolore, fino al punto che mi scappa un gemito che neanche per un milione di dollari poteva essere scambiato per piacere. Matteo mi lascia un leggero bacio sulle labbra e mi dice di rilassarmi, io ci provo ma il fastidio non diminuisce e non ci riesco. Alla fine lui crolla sopra di me appagato e mi sorride rilasato. Finalmente è tutto finito.
Restaimo abbracciati un altro po' finchè lui non si alza, si riveste, mi dà un piccolo bacio sulla fronte e se ne va senza neanche dire una parola.
Mi vesto anche io stordita e chiamo subito Anna per raccontarle quello che è successo...."


Qualcuno mi sta abbracciando, sento le sue braccia morbide e calde intorno a me come uno scudo, il suo respiro calmo sul mio collo che mi solletica e mi fa venire i brivid.
Apro incerta gli occhi e riconosco subito il posto in cui mi trovo, LA STANZA DI THEO!!
Mi giro e me lo titrovo davanti che dorme tranquillo, il suo viso è sereno e sembra quasi che un sorriso gli alloggi sulle labbra.
Apre si scatto gli occhi facendomi sobbalzare e allora sorride davvero.
< <  Hei dormigliona > >
< < Ehm caro ti ricordo che quello che fino a 10 secondi fa dormiva sei tu > > gli rispondo facendogli la linguaccia e saltando giù dal letto.

Improvvisamente mi ricordo perchè sono lì e tutto quello che è successo prima e mi giro verso Theo con uno sguardo quasi terrorrizato.
Lui adesso sa, sa tutto e io anche.
< < Elena che cosa c'è? > > chiede proccupatissimo.
< < Theo io ti giuro non sapevo che Matteo fosse tuo fratello, non l'avrei mai immaginato..io..io...mi sento così stupida e cretina e triste....e  mi dispiace moltissimo e non so cosa fare, come comportarmi...> > dico disperata escogiantando tutto un discorso inifinito e senza senso.
Theeo mi blocca dicendomi che non mi devo preoccurape e mi proprone di raccontargli tutto.
STA SCHERZANDO?!
Lo guardo sbalordita ma lui mi guarda con uno sguardo pieno di determinazione e alla fine cedo.
Gli racconto tutto dall'inizio alla fine senza tralasciare nulla e quando ho finito il mio cuore si sente molto più leggero.
Alzo gli occhi verso Theo e lo vedo guardarmi con uno sguardo indecifrabile e un quasi sorriso sulle labbra. Mi aspettavo una sfuriata, una litigata assurda e lui che fa ?! Sorride!! Beata chi li capisce gli uomini.
< < E' una storia pazzesca e non posso credere che quel cretino di mio fratello ti abbia fatto questo però devo riconoscere che sei molto più forte di quello che mi aspettavo e non ho nessun'intenzione di giudicarti per una cosa che hai fatto con amore... > > mi dice spegnendo il sorriso e diventanto improvvisamente serio.
< < Ehm....sai dove sono i miei vestiti inizio ad avere freddo > > dico cambiando repentivamente discorso. Okay momento confessioni chiuso, meglio non approfondire quest'episodio...
< < Certo sono su quella sedia, erano bagnati così te li ho asciugati > > dice indicandomi la sedia dall'altra parte della stanza.
< < Grazie > > mormoro scappando in bagno a cambiarmi.
Uscendo oramai vestita decentemente mi guardo attorno in cerca di Theo ma non lo vedo.
Esco dalla sua stanza e lo vado a cercare chiamandolo timidamente.
Arrivata in salotto lo trovo intento a guardare intensamente fuori dalla finestra le gocce di pioggia che cascano lungo il vetro, mi avvicino piano e lo abbraccio cercando di dargli un po' di conforto perchè mi sembra parecchio turbato...
< < Viene Elena ti accompagno a casa, è tardi e tra poco dovrebbe tornare mia madre...hai già avuto abbastanza sorrpese spiacevoli per oggi, meglio non allargarsi.. > > dice malincolico incamminandosi verso la porta.
Cosa ci sarà di tanto oscuro nella sua famiglia da farlo diventare malinconico e pensieroso....Non mi sembra cortese chiedere così lo seguo in silenzio fuori.
Mi accompagna a casa in silenzio e una volta arrivati mi lascia un bacio a fior d labbra e se ne va, lasciandomi così piena di angoscia nei suoi confronti e desiderosa di corregli dietro e abbracciarlo per confortarlo.
Resto impalata per un paio di secondi e poi mi decido. Vaffanculo tutti!!
Corro verso di lui e lo abbraccio forte, lui resta un attimo rigido, ma poi si gira e mi stringe forte a sè.
Non abbiamo bisogno di parole, ci siamo capiti perfettamente. A noi ci basta un abbraccio e tutto passa.
 
*Angolo dell'autrice*
Tadààà! Allora sì il nostro misterioso essere era Matteo l'ex di Elena.....Theo adesso sa e anche Elena.
Ma manca qualcosa...cosa nasconderà di tanto terribile la famiglia di Theo da renderlo così?
Hehe lo scopriremo più in là..
Pe quanto riguarda la scena della prima volta di Elena se non vi va bene la taglio, non voglio creare problemi, anche se non mi sembra decrittiva in modo particolare...
Aspetto con ansia i vorstri pareri
Baci E. :*

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Capitolo 9
*** Valeria.. ***



Matteo's pov

Non è possibile, non puo' essere! Cosa cazzo ci faceva quella a casa mia?!
Anzi cosa cazzo ci faceva Theo con quella....Mio fratello è un coglione, non posso credere che tra tutte le belle ragazze che ci sono si sia andato a crecare proprio la più strana e inquietante.
Okay lo ammetto me la sono scopata anche io, ma io non ci tenevo davvero...o meglio ci tenevo un po' ma non tanto da amarla.
E lei povera cretina ci ha creduto davvero quando le ho detto che l'amavo....pff che stupida...
Devo fare qualcosa per dividerli subito, prima che sia troppo tardi per entrambi...
Mando un sms a  Valeria, lei è l'unica che mi puo' aiutare in questo momento e in fondo mi deve un favore visto che grazie alla MIA scommessa Theo se l'è scopata.

Hei troietta vieni al parco tra dieci minuti, ho una proposta da non perdere.

Dieci minuti dopo me la ritrovo davanti tutta contenta.
< < Dimmi tutto > >
< < Ti ricordi di mio fratello Theo vero? Quello che ti sei fatta grazie a me? > >
< < Si certo perchè? > >
< < Voglio che tu mi aiuti a separarlo da Elena > >
< < Elena Ulivieri, quella emo di merda del linguistico? > >  chiede non curante guardandosi le unghie.
< < Sì, come fai a conoscerla? > >
< < L'ho vista con tuo fratello in discoteca, lui l'ha portata via quando lei dopo avermi visto con lui si è data alla pazza gioia > >
< < Perfetto, allora ecco cosa devi fare: domani all'uscita di scuola vai davanti al suo liceo e l'aspetti, quando lei esce tu fai un po' di scenata roba tipo: " Hei tu lascia stare Theo, lui è mio bla bla" e le mostri il succhiotto che ora ti farò, poi le dai un paio di schiaffi tanto per rendere più l'idea e te ne vai, da lì vediamo come andrà tra i due piccioncini. > >
< < Perfetto, a me sta bene almeno dopo mi farò di nuovo quello schianto di tuo fratello > >
Le faccio il succhiotto e anche qualcosina in più già che ci siamo.
Alla fine finiamo per scopare, come sempre. Dio ha delle tette fantastiche.
Speriamo solo che domani vada tutto bene.


Sono nascosto in un angolo e sto aspettando che Elena esca da scuola, Valeria è già davanti e sta contando impaziente i minuti.
Le piace dare spettacolo, specialmente quando lei viene poi idolatrizzata dalle pischelline più piccole.
La comapanella finalmente suona e gli studenti iniziano ad uscire distrattamente dalla scuola, vedo tutti tranne Elena, di lei neanche l'ombra.....ah no eccola!
Avviene tutto molto caoticamente, Valeria che grida isterica, Elena che la guarda sconvolta, gli altri radunati tutti attorno e infine lo schiaffo, potente che colpisce la pallida guancia di Elena.
Valeria ha fatto un ottimo lavoro, tutti adesso stanno guardando sprezzanti Elena, che  ha  la guancia completamente arrossata e sta....piangendo?! Cazzo perchè la vista di lei che piange mi provoca una fitta allo stomanco?! Lei non vale un cazzo per me e allora perchè mi sento morire? Meglio non pensarci e dileguarsi alla svelta...
Aspetta quello è Theo!!!!!! NOOOOO, non avevo calcolato la possibilità che lui potesse venirla a prendere a scuola, merda!
Sta camminando spedito verso il punto pieno di confusione dove adesso tutti stanno gridando cose poce carine contro Elena.
Lo vedo entrare a fatica nel cerchio che si è formato intorno alle due ragazze e guardare entrambe confuso.
Valeria fa un interpretazione da Oscar e si butta tra le sue braccia piangendo in modo teatrale. Elena li guarda e allora vedo calare nel suo sguardo quella patina che signifaca solo una cosa, ci ha creduto.
Raccoglie le sue cose da terra e se ne va nel più completo silenzio ignorando gli insulti che le presone continuano a lanciarle  e va vai piangendo in silenzio.
Theo si guarda a giro cercando di capirci qualcosa fino a quando uno schiaffo potente lo colpisce in piena faccia, lui si gira e vede che la persona che lo ha colpito è Anna (?) la migliore amica di Elena.
Anche lei fa per andarsene, ma lui la ferma afferrandola per il braccio e chiedendole spiegazioni.
Lei fortunatamente per me non lo ascolta, se lo scrolla di dosso e va via.



Elena's pov

La giornata a scuola passa lenta e noiosa, non vedo l'ora che finisca.
Oggi Theo mi verrà a prendere all'uscita e passeremo tutto il giorno insieme.
Sono emozionatissima, mi sento come quelle ragazzine alle prese con le prieme cotte.
Oddio mi faccio paura da sola...
Finalmente anche l'ultima campanella suona e sono libera, posso uscire.
Scendo lentamente le scale dell'edificio in modo che una volta fuori tutti se ne siano già andati per non fare la fila.
Sono appena uscita quando una ragazza bellissima e dall'aria familiare si precipita come una furia davanti a me e inzia a urlare.
< < Theo è mio piccola puttana, hai capito?! > > ecco dove l'avevo vista, era in discoteca l'altra sera!!
< < Ehm scusa, ma non capisco...che vuoi dire? > >
< < Lo devi lasciare stare sgualdrina, lui con te gioca soltanto lo capisci questo?! E' da me che viene poi, è a me che fa i succhiotti, sono i miei di capelli quelli che si spargono sul suo cuscino, è me che ama okay?! Lo devi lasciar stare!! > > grida isterica la ragazza senza nome mostrandomi il collo dove efettivamente c'è un succhiotto. O MIO DIO non di nuovo, non posso essermi illusa di nuovo vero?! Non puo' davvero succedere, ma in fondo forse ha ragione....siamo sinceri basta guardarmi, chi diavolo si innamorerebbe di una come me? Nessuno, nemmeno Theo... Forse somiglia molto più di quanto credessi a suo fratello...
Mentre ragiono lecrime calde iniziano a bagnarmi le guance, le sento scendere giù lentamente e poi un dolore, un bruciore intenso alla guancia destra e un rumore di schiaffo.
Mi ritrovo davanti la ragazza che mi guarda soddisfatta, ebbene sì lo schiaffo me lo sono meritato..
Nel cerchio che oramai si è formato intorno a noi entra qualcuno, Theo.
Lei appena lo vede gli slata al collo iniziando a singhiozzare, lui la abbraccia guardandosi intorno confuso e finalmente incontra i miei occhi.
All'interno dei suoi vedo confusione, tristezza, dispiacere e rabbia...Perfetto ci manca solo che si incazzi con me.
Comprendo il messaggio e raccolgo le mie cose da terra e me ne vado, ignorando palesemente tutti gli insulti che i miei compagni mi lanciano.
Cammino lentamente per non dare loro altre soddisfazioni, mentre dentro di me urlo e grido scappando velocemente da questo mondo di merda.
Le lacrime continuano a scendere lentamente sulle mie guance, alleviano il dolore provocato dallo schiaffo e allo tesso tempo infiammano la pelle.
Come vorrei poter scomparire adesso...
Arrivo alla fermata dell'autobus e lo aspetto nel più completo silenzio, ma vengo interrota da una signora anziana che mi prende per mano.
< < Oh tesoro che cosa ti è succeso? Hai la guancia tutta rossa e stai piangendo...Ti va di raccontarlo a questa povera anziana > > mi dice guardandomi con amore materno, così non mi tengo più tutto dentro e le racconto tutto.
Lei resta in silenzio per lasciarmi parlare e alla fine mi abbraccia.
< < Oh bambina mia vedrai se questo ragazzo è così stupido da lascirsi scappare un tesoro come te è davvero stupido. Adesso guardami, non piangere più serve solo a farti stare male, alza invece la testa e sorridi, sorridi al mondo intero, fai vedere quanto sei bella quando sorridi e vedrai che tutti ti vorranno bene > > mi dice asciugandomi le lacrime.
Io la ringrazio e salgo sull'autobus aspettando solo che questa lurida giornata finisca.
Quando arrivo a casa per fortuna non c'è nessuno e posso starmene tranquilla.

Sono passati cinque giorni, cinque fottutissimi giorni da quando è succeso il casino e da allora non sono più uscita di casa. Ho saltato la scuola per non vedere nessuno e lo so che non si dovrebbero evitare i problemi, ma affrontarli, però io non ce la faccio.
L'unica cosa che volgio fare è starmene da sola.
In questi giorni non ho mangiato praticamente nulla e adesso ho fame, esco dalla mia stanza e vado in cucina a prepararmi da mangiare.
Sto finendo il mio panino quando bussano, mamma e Vincenzo non ci sono di nuovo qundi tocca a me andare ad aprire.
Apro la porta e rimango a fissare la persona che mi sta davanti per pochi secondi perchè lei mi si butta subito addosso buttandoci entrambe a terra.
< < Ele oddio non sparire mai più, mi hai fatto preoccupare a morte!! > > esclama Anna ridendo e piangendo sulla mia spalla.
La abbraccio forte anche io e le dico che anche lei mi è mancata.
Anna ha deciso di rimanere a dormire da me e ha chiamato anche Dani, che è stata contentissima di venire a stare da me.
Insieme ci siamo messe a guardare quei stupidissimi film strappalacrime e a ridere come delle cretine alle battute di Anna sui protagonisti maschili.
Nessuno ha mai toccato l'argomanto Theo e per questo le apprezzo moltissimo, ma io ci sto male...
Spero solo che questo dolore finisca presto.

Questa mattina alla fine quelle pazze mi hanno convinta ad andare a scuola e così adesso sono in autobus con Anna che non la smette più di raccontarmi di lei e Davide e di come le stanno andando a meraviglia le cose con lui.
Io faccio finta di ascoltare, ma dentro di me aspetto soltanto che anche questo Sabato finisca in modo che io possa godermi la mia Domenica da sola in pace.
Appena varcato il cancello della scuola i commenti su di me non tardano ad arriva, ma non mi lascio scoraggiare.
Sono stata presa in giro 10 anni della mia esistenza che vuoi che sia un giorno in più?!
Finalmente anche l'ultima ora di lezione finisce e me ne posso tornare a casa.

Sto uscendo dalla scuola tra battute e risatine dei miei cari compagni quando davati mi ritrovo Theo.
Lo guardo negli occhi per qualche secondo e poi lo scanso e vado avanti, lo sento girasi e guardarmi mentre cammino, ma non cerca di fermarmi...meglio così, non avrei resistito davanti al suo sguardo penetrante...

*Angolo dell'autrice*
Hei hei cari lettori sono stornata con questo capitolo triste, sì triste perchè il mio umore in questi giorni è al quanto basso e quindi purtroppo per voi ne dovete pagare le conseguenze....
Allora per quanto riguarda la storia, non voglio spoilerare e quindi non vi dico niente :3 muhahaha
Vorrei ringraziarvi tutti visto che non l'ho mai fatto:
Ringrazio tutti quelli che hanno messo la mia storia trai preferiti, i seguti ecc..
Ringrazio tutti quelli che mi recensiscono, in particolare
Hermione_Chase_LBS  che mi sta accanto sempre e che mi tiene su il morale :)
Un abbraccio a tutti E. :*





Ecco a voi Elena ^^



  Theo ^^



Ed infine Matteo ^^

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Capitolo 10
*** Theo ***


Theo's pov
Sono passati 5 fottuti giorni e di Elena neanche l'ombra.
Sono andato ogni giorno davanti alla sua scuola aspettando di vederla uscire de quella stramaledetta porta e chiederle cosa diavolo era succeso quel giorno, ma lei non c'era, non c'è stata per sei lunghissimi giorni.
Il terzo giorno ho incontrato Anna e l'ho fermata nella speranza che lei sapesse dirmi dov'è Elena, ma sfortunatamente per me nemmeno lei lo sapeva ed era davvero preoccupata.
Abbiamo finito così per parlare di quel giorno e lei mi ha raccontato quello che era successo.
Devo dire che la cosa mi ha sorpreso e non poco, cioè io e Virginia avevamo semplicemente scopato una volta dopo che io avevo perso una scommessa.
Non potevo credere che lei mi reputasse suo, o almeno non potevo credere al fatto che lei avesse tirato uno schiaffo alla mia piccola e indifesa Elena.
Lei che già ne aveva passate tante, non meritava tutto questo.
Finalmente Sabato la vedo...esce da scuola con lo sguardo sulle scarpe ignorando le battute cattive che i compagni le rivolgono e si incammina spedita verso la stazione dell'autobus.
Io le passo davanti e mi fermo facendola così sbattere adosso a me.
Lei alza finalmente lo sguardo e così posso vederla bene in viso: ha gli occhi arrossati e gonfi come se avesse pianto molto, delle occhiaie spaventose segno di quanto poco abbia dormito, il suo colorito è ancora più bianco del solito e le labbra sono gonfie e rosse come se le avesse torturate a lungo.
Vederla così e sapere che tutto per colpa mia mi ferisce nel profondo...non posso crederci di essere riuscito a ferirla tanto, cioè io non credevo di essere così importante per lei.
Quando la conobbi ero certo che l'amore non esistesse, ero certo che fosse una come un'altra, ero talmente sicuro che la prima volta che la vidi in web rimasi sconcertato,
 mi sarei aspettato di tutto, ma mai quella creatura così fottutamente bella da farmi tremare le ginocchia solo guardarla. Era stupenda nella sua timidezza nei suoi rari e bellissimi sorrisi.
Riusciva a farmi stare bene, a farmi sentire a casa e al sicuro.
Si nascondeva sotto quella spessa riga di trucco, ma io sapevo com'era in realtà.
Conoscevo la belezza che celava tutto quel nero, quando andai a trovarla a casa sua dopo essere sparito per un po' e la trovai davanti a me struccata e non vestita di nero rimasi completamente shoccato e stregato dalla sua bellezza, tanto che mi feci anche certi pensieri poco casti che scacciai subito dopo.
< < Che vuoi ancora da me? Non ti basta tutto ciò che hai già fatto?! Non ti basta il fatto che la tua ragazza mi abbia umiliato davanti a tutti?! Non ti basta sapere che adesso mi considerano solo una troia?! EH NON TI BASTA?! > > mi urla lei in faccia scoppiando a piagere.
< < Ehi piccola no ti prego non piangere. Vieni qui. > > le dico abbracciandola senza che lei opponga alcuna resistenza, anzi si lascia completamente libera nelle mie mani.
Oddio quanto mi era mancato il suo odore e il suo corpo.
< < Piccola ascoltami bene, io non ne sapevo niente. Ti giuro che Virginia non è la mia ragazza..non lo è mai stata , nè mai lo sarà okay? Non è lei che io voglio...è te che io desidero. E non per portarti a letto, no assolutamente.
Io ti desidero perchè io ci tengo a te Elena, ci tengo davvero e non ti farei mai uan cosa del genere perchè io desidero passare il mio tempo con te, solo con te : stare abbracciati sul divano a mangiare schifezze e a guardarci film horror, farti il solletico e vederti scappare per sfuggire, leggere un libro e addormentarsi con te sulle mie gambe.... è questo ciò che io voglio da te! >> le dico rendendomi conto che ciò che le ho detto è assolutamente la verità.
Lei tira sul col naso e mi guarda negli occhi vedendoci dentro la verità e allora si alza sulle punte e mi bacia, un bacio dolce.
Un bacio che vale più di mille parole, un bacio che sa di lacrime e di tenerezza, un bacio che farebbe sciogliere anche la pietra più dura.
La prendo per mano e scappiamo insieme alla stazione dell'autobus attraversando un cerchio di studenti stupefatti e increduli.
Quando arriviamo lì l'autobus è già partito quindi non ci resta che aspettare il prossimo.
Ci sediamo mano nella mano sulla panchina della stazione e aspettiamo in silenzio.
Un silenzio ricco di felicità e amore, non un silenzio pieno d'ansia.
Elena mi guarda e sorride timidamente tergendosi le righe nere che le scrime hanno lasciato sul suo fragile viso.
Non riesco a credere che lei, proprio lei abbia scelto di perdonarmi..ancora non mi sembra possibile, ma se sto sognando vi prego non svegliatemi mai.
< < Theo, come mi...mi hai chiamata prima? > > chiede arrossendo
< < Piccola....non ti piace? > >
< < Nono cioè sì mi piace, nessuno mi ha mai chiamato così > > sussurra abbassando gli occhi
< < Bhe ma è vero sei la mia piccola e adesso ci sono io qua con te > > le dico abbracciandola forte e inalando il profumo della sua pelle, un misto di menta e fragola.
Ecco è arrivato l'autobus è ora di partire.
Entriamo in autobus e ci sediamo.
Il viaggio scorre tranquillo tra risate e scherzi.
Finalmente l'atmosfera tra noi è tornata scherzosa e allegra.

Ho appena varcato la soglia di casa quando un rumore di gemiti mi giunge alle orecchie.
Mi precipito di corsa verso il rumore sapendo già cosa aspettarmi.
Infatti proprio come immaginavo trovo mia madre intenta a rigettare tutto l'alcool che ha digerito in questi giorni, la aiuto tenendole i capelli e sussurrandole che andrà tutto bene.
Da quando mio padre è morto mia madre è caduta in una brutta depressione che l'ha portata a sfogarsi con l'acool e la violenza.
Avevo 7 anni quando papà se ne andò per un tumore, ricordo ancora quando trovai la mamma per la prima volta ubriaca proprio dopo il funerale di papà.
Piangeva e gridava parole senza senso, così io mi sono avvicinato e l'ho abbracciata, ma lei ha reagito male e mi ha spinto facendomi battere la testa contro lo spigolo del tavolo e urlando come una posseduta che era tutta colpa nostra, di me e Mat se papà era morto e che le ce l'avrebbe fatta pagare.
Da quel giorno la trovai sempre più spesso ubriaca e mi ritrovai molte volte piacchiato da lei senza alcun motivo apparente.
Pian piano che gli anni passarono lei smise di prendersela con Mat, ma non con me...io somigliavo e somiglio troppo a papà per poterla scampare.
< < Mamma devi smetterla di distrurti così!! > >
< < Cosa ne sai tu stupido bambino viziato di cosa si prova a perdere l'amore della tua vita?!
Eh che ne sai?! Te lo dico io niente ecco cosa sai!! E adesso sparisci dalla mia vista prima che ti tiri > >
Sospiro e sconsolato mi avvio verso la mia stanza pronto per un'altra notte insonne a causa delle grida di mamma.
L'unica cosa buona è che domani vedrò Elena...e con quel pensiero riesco finalmente a cadere tra le braccia di Morfeo...


 
*Note dell'autrice*
Hello everybody, allora che dire capitolo cortino, ma di forte impatto bastato unicamente sul pov di Theo.
Con questo capitolo scopriamo finalmente cosa cela la fantomatica famiglia di Theo e spero che vi piaccia , visto che per me è stato angosciante scriverlo sapendo che beh...viene da una storia vera...
Ringrazio tutti quelli che leggono,recensiscono o semplicemente seguono la mia storia.
Grazie a voi inizio a credere un po' in me stessa...credo che vi basti
A presto E. ❤


 

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Capitolo 11
*** "Le piace la visione signora? " ***


*Note dell'autrice*
Prima che voi iniziate a leggere questo capito vi avverto, questo capitolo ha un tono decisamente pieno di limoni e siccome sono stata costretta da un certo T. ,che alcune di voi conoscono, ho dovuto scriverlo come voleva lui.
Se è troppo ditemelo e lo cambio trasformando in un Missing Moment rosso la parte finale ;)
Adesso senza svelarvi altro ci lascio alla lettura
A giù E. :*

Elena's pov

< < Dai Ele ne hai assolutamente bisogno > > mi ripete per la terza volta Anna.
< < No Anna non ho bisogno di un completino sexy per stasera, te lo ripeto devo uscire con Theo non farmelo > > sospiro esasperata
< < Sese ma se te lo stavi per fare la prima volta che è entrato in casa tua!! > >
< < Non importa che me lo ricordi ogni due secondi > >
< < La tensione sessuale tra voi dev'essere alle stelle! > >
< < Anna!! La tua sfacciattaggine è senza limiti.. > >
< < Losoloso è per questo che ami > >
< < Sisi > > esclamo iniziando a ridere.
Ridiamo per un po' e poi alla fine cedo e ci ritroviamo davanti al negozio d'intimo, dove ho un ripensamento
< < Daii non fare la fifiona, devi essere da urlo stasera > > dice lei tutta raggiante spingendomi all'interno.
 
*due ore dopo*

< < Oddio, io così non esco!! > > urlo da dentro il camerino guardando scandalizzata il mio riflesso nello specchio.
Anna e una commessa, pazza quanto lei, mi hanno appena fatto provare un costumino che se venisse chiamato indecente sarebbe come dire che il Titanic era una barchetta.
Il tanto odiato costumino consiste in un reggiseno di pizzo praticamente trasparente e un paio di mutandine praticamente inesistenti.
Anna entra nel camerino e fa un fischio d'approvazione.
< < Questo è perfetto per il vestito che voglio farti mettere stasera > > strilla lei tutta contenta iniziando a saltellare sul posto.
< < Scordatelo! Io non mi metterò mai questo coso per uscire! > >
< < Va bene, ti concedo qualcosa di più "sobrio" solo perchè il vestito che ho in mente per te è del tutto spettacolare > >
< < C-cosa?! > >
< < Shh non ti preoccupare sarai uno schianto, anzi sarai così bella che non appena Theo ti vedrà ti salterà addosso! > >
< < Stupida! > > rispondo io dandole una pacca sul capo e scoppiando a ridere.
Torniamo così a casa finalmente soddisfatte entrambe.
L'ho convinta a rinunciare al pizzo e ho scelto un semplice, ma carino, reggiseno  a balconcino ed in paio di coulotte.
Tre ore e tante urala dopo sono pronta.
Anna è riuscita a convincermi ad indossare un vestito cortissimo e super attillato.
Nero (ovviamente) con le maniche in pizzo, la schiena totalmente scoperta e lungo fino a  poco dopo il sedere, decisamente troppo poco.
Devo ammettere che però il risultato finale è spettacolare.
Non sembro neanche io..
Non riesco però a cambiare idea in tempo perchè Theo è già qui.


Theo's pov

Sono emozionato ed eccitato all'idea di stasera.
So già che Elena sarà uno schianto, Anna mi ha appena mandato un sms decisamente poco casto su di lei:

"Hei macho sei pronto? Ti avverto portati un paio di pantaloni di ricambio, perchè stasera appena la vedrai il tuo amichetto laggiù farà festa ed innonderà tutto ;) "


Quella ragazza è pazza! Però devo ammettere che è simpatica.
Anche io sono finalmente pronto e sto per partire.
Nel giro di dieci minuti arrivo davanti a casa sua e le mando un messaggio:

"Piccina sei pronta? Bhe anche se non lo sei scendi lo stesso, vuol dire che ti porterò  cena in mutandine ;) "

Aspetto altri due minuti e poi vedo la porta aprirsi e uns figura uscirne.
Scendo così dal taxi e mi avvicino.
Appena la vedo rimango sconcertato...cristo santo è stupenda! Credo che avrò davvero bisogno di quel paio di pantaloni di ricambio visto la strada che stanno prendendo certi miei pensieri a causa di quel vestito.
Cazzo sono peggio di uno stupido adolescente in piena fase "erezione ambulante"!
< < Smetti di sbavare, innondi la strada! > >  dice Anna apparendo improvvissamente dietro la mia favolosa piccina e ammiccando maliziosamente.
Fortunatamente per me però solo io e lei capiamo l'osceno doppio senso di quella battuta.
Elena ci guarda qualche secondo e poi scoppia a ridere facendomi capire che purtroppo anche lei ha capito la battuta e mi rendo conto anche del perchè....i pantaloni iniziano a starmi stretti..
< < Vieni piccola andiamo prima che io strozzi la tua amica > > dico ridendo e prendendola per la mano.
Il viaggio in macchina è silenzioso e calmo, pieno di aspettative e felicità nascoste.
Mezz'ora dopo arriviao al sofisticatissimo ristorante dove ho prenotato la cena.
Ci accomodiamo guardandoci intorno un po' sconvolti dato il lusso del ristorante.
Fissiamo il menù per un po' fino a quando non la sento ridacchiare.
Alzo il viso e la vedo, è leggermente rossa e si sta mordendo il labbro, segno che sta per scoppiare a ridere.
< < Cosa c'è? > > chiedo con tono divertito fissando il suo labbro nella presa tra i denti
< < Theo e tu questo lo chiami cibo?! Servirebbero tre dizionari diversi solo per scegliere l'antipasto e poi non riuscirei a saziarmi neanche se ordinassi tutto il menù > > dice non resistendo più e scoppiando a ridere.
Rido anche io e intanto note alcune persone girarsi verso di noi e guardarci curiose.
Bah chissene frega di quel che pensano questi stupidi ricconi senza senso dell'umorismo.
< < Che dici ce la svignamo e andiamo al Mc Donald? > > le chiedo tra le risate
< < Non aspettavo altro! > > dice alzandosi e prendendomi per mano, una signora continua a fissarci mentre scappiamo tra i tavoli.
D'un tratto Elena si ferma
< < Le piace la visuale signora? > > chiede ricominciando a correre.
< < La prossima volta il ristorante lo scelgo io > > dice raggiante mentre camminiamo tranquilli per strada in cerca di un Mc Donald.
Mangiamo la nostra "cena" ridendo e scherzando sui cibi assurdi che il menù del ristorante elencava.
Ci rendiamo conto che anche qui dentro la gente ci sta guardando incredula a causa del nostro abbigliamente decisamente troppo elegante.
Allora Elena fa una cosa che non mi sarei mai  apettato da lei.
SI alza con grazia da tavola, fa un giro su se stessa e poi sorridendo dice:
< < Allora visto che tutti guardate che ne dite, vi piace il mio vestito? > >
Non resisto e scoppio a ridere prendendola per la vita e facendole fare una giravolta per poi prenderla in braccio e scappare con lei nella notte.
Quando la riporto a casa è ormai passata la mezzanotte e entrambi iniziamo a sentire la stanchezza di tutta la giornata.
< < Ehm...vuoi entrare? > >  chiede innocentemente
< < Sì certo > > rispondo con un sorriso a 364 denti.
Amo la sua casa e sopprattutto l'odore che c'è, tutto là mi ricorda lei.
Entriamo e ci dirigiamo subito in camera sua per evitare spiacevoli incontri con sua madre, che a quanto pare è imprevedibile
Appena entrati Elena si toglie le scarpe altissime tirando un sospiro di sollievo.
Non ho mai capito come cavolo fanno le ragazze a camminare su quei trampoli.
< < Ti sei divertita? > > chiedo tanto per rompere il silenzio
< < Oh sì! Tantissimo, specialmente mentre osservavo le facce shoccate dei clienti all'interno del Mc > > dice ridendo.
Mi perdo nel suono della sua risata, è un suono delizioso e sensuale ed il bello è che lei non si accorge neanche dell'effetto che ha su di me.
Mi sporgo verso di lei e finalmente la bacio.
Un bacio pieno di desiderio, un bacio quasi disperato.
Continuiamo a baciarci intansamente, finchè non mi decido e poso le mani sulla sua schiena iniziando a carezzarla sulla pelle scoperta e morbida, sento lei sue mani tra i miei capelli, quando approfondisco il bacio la sento gemere sulle mie labbra e tirarmi leggermente i capelli facendomi eccitare non poco.
Sentivo i pantaloni starmi sempre più stretti e scmodi.
La spingo piano verso il letto e lei non oppone resistenza.
Mi stacco dalle sue labbra e scendo iniziando a baciarle e leccarle il collo.
Sento subito formarsi la pelle d'oca sul suo bel corpo, segno che ho trovato il suo punto sensibile.
Felice della mia scoperta inizio a dedicare particolare attenzione al suo collo succhiandolo e mordicchiandolo leggermente.
La sento trattenere un gemito e decido a scendere, iniziando a baciarle la clavicola e avvicinandomi finalmente a ciò che già da tempo desideravo ardentemente assaggiare.
Lei capendo le mie intenzioni mi facilità la strada facendo scivolare  a terra il vestito che tanto mi aveva fatto penare quella sera.
Mi fermo un attimo per gustarmi la bellezza del suo corpo.
Inizio fissandola da giù, dai piedi salendo lentamente lungo le lunghe gambe, fino all'ombelico e da lì più su fino al seno ancora coperto.
A quel punto non resisto più e mi fondo letteralmente su di leiricominciando da dove ero rimasto scendendo infine a  baciare la pelle lasciata scoperta dal reggiseno.
Sposto la mano sul gancio del reggiseno e lo sgancio facendola sospirare.
Il reggiseno finisce per terra insieme al vestito e allora la vedo esitare e cercare di coprirsi in imbarazzo per la sua immprovvisa nudità.
< < Tranquilla, non vergognarti con me Elena, io non ti farei mai qualcsa contro la tua volontà > > le dico spostando lentamente la sua mano da sopra il suo seno.
La faccio stendere sul letto e provo a calmarla baciandola dolcemente.
Quando noto che si è di nuovo calmata ed eccitata scendo fino a raggiungere il suo seno.
Li bacio piano entrambi un paio di volte, fino a quando mi decido e inizio a succhiarne uno, prima dolcemente, poi sempre più avidamente facendola gemere ed innarcare la schiena offrendomi così ancora di più se stessa.
Con una mano intanto gioco con l'altro seno beandomi dei bellissimi ed eccitanti gemiti che le sento uscire dalle labbra.
Mi stacco a fatica e inizo a scendere coi baci sempre più giù fino ad arrivare all'ombelico dove smetto di tormentarla e mi decido finalmente a donarle il piacere che merita.
Le tolgo cnhe le mutandine e scendo con la mano verso la sua intimità dove non c'è più spazio per la ragione.
L'ultima cosa che sento è il suo grido di piacere quando ormai è giunta dove la volevo portare.
Ritiro la mano e la guardo.
E' rossa e sta cercando di riprendere a respirare normalmente.
Oddio è fantastica e sentirla gemere e venire mi ha eccitato sopra ogni limite lecito.
Rischio di venire se solo mi appoggio al letto.
< < T-theo i-io...oddio che imbarazzo!! > > grida svegliandosi improvvisamente dalla trance e coprendosi con il lenzuolo del letto.
< < Hei tranquilla piccola calmati è stato fantastico per me darti piacere non vergognarti ti prego > >
< < Ma ma tu mi hai visto nuda e non solo vista... > >
< < Ed è la cosa più bella che io abbia mai visto e toccato > >
Mi stendo accanto a lei e la abbraccio per calmarla, restiamo così un po' fino a quando alla fino sento il suo respiro lento e regolare sul mio petto.
La mia piccina si è addormentata ed è bellissimo sentirla così rilassata ed appagata per merito mio.
E con questo pensiero che rigonfia il mio ego maschile mi addormento anche io.
 
*Note dell'autrice*
Allora cosa ne pensate? Troppo espilicito ? Se è così non esitate a dirmelo e lo cambio, non voglio scandalizzare nessuno :)
Bhe apparte questo che ne pensate? Anna è decisamente pazza no? XD
Bhe non so che altro dire qundi..
A presto E. e T. :*

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Capitolo 12
*** Posso spiegare.. ***


Elena's pov
Mi sveglio avvolta in uno strano calore.
Sento sulla faccia il tessuto di qualcosa che non è il mio cuscino, non ha lo stesso odore...
Apro lentamente gli occhi e mi ritrovo a fissare un braccio posato sulla mia schiena e il mio braccio avvolto intorno a un busto, lo stesso busto su cui sono praticamente stesa.
Alzo a malavoglia il capo da quel busto caldo e dall'odore irresistibile e guardo il meraviglioso proprietario di quel busto.
Lo sto ancora contemplando quando mi rivengono i mente le immagini di ieri sera, ricordo ancora i vergognosi gemiti che mi sono lasciata scappare.
Sgattaiolo fuori dal letto e mi precipito in bagno per chiamare Anna.
< < Elena amore della mia vita lo sai che ti adoro, ma spiegami perchè cazzo mi hai svegliato a quest'ora?! > > dice lei sbadigliando.
< < Anna oddio ecco io..noi..lui.. > >
< < Avete scopato?! Avevo ragione!! > >
< < Anna!! Non abbiamo scopato! Ecco noi..lui mi ha fatto... > >
< < Un ditalino! Oddio ma allora fate sul serio, ti sei fatta fare un ditalino! > >
< < La smetti d'urlare stupida?! > >
< <  Okay la smetto, ma tu non ti fermare, racconta come l'hai ricompensato? Sega, pompa o altro? E dimmi quanto è lungo il serpente? > >
< < Oddio la finisci?! E comunque io non ho fatto nulla...ero troppo stanca e mi sono addor..> >
< < CHE COSA?! ELENA MA NON SI FA CAZZO! > >
< < Lo so okay?! Lo so! Oh Anna che devo fare? > >
< < Stupida attacca il telefono e torna di là > >
Detto questo quella stupida mi riattacca il telefono nel viso.
Sconsolata mi faccio forza e ritorno in camera.
Entrata mi blocco, Theo è sveglio, mi sta osservando attentamente
< < Era freddo il letto senza di te > > dice con la faccia da cucciolo bastonato
Sorrido e mi avvio verso il letto.
Mi infilo sotto le coperte e lo abbraccio.
< <  Mmm..molto meglio > > dice abbracciandomi stretta
< < Scemo! > > gli dico dandogli un pacca sul braccio
< < Oh ma guarda come siamo aggressive di prima mattina > > dice scoppiando a ridere e tirandomi adosso a lui.
Mi stendo su di lui e inizio a ridere
< < Theo a tu non hai i pantaloni!! > > dico rendendomene conto in quel momento.
< < Non dormo bene coi jeans e poi tu stanotte non ti sei mica lamentata > > dice scrollando le spalle.
Arrossisco e nascondo il viso nell'incavo del suo collo.
< < Hei traquilla piccola stavo schezando > >
< < Lo so ma stavo pensando a ieri sera e devo dire che mi vergogno e non poco.. > > dico con voce soffocata dalla sua pelle
< < Perchè mai? > >
< < Ecco..io..tuo fratello mi aveva dato della frigida.. > > ODDIO L'HO DETTO DAVVERO?! Sparatemi adesso.
< < Cosa?! > > dice scoppiando a ridere
< < Dai stupido non ridere io ci ho creduto davvero > > dico infilandomi ancora di più nel suo collo.
Mi scosta e mi guarda nel viso.
< < Stai scherzando spero > >
< < No, ci ho creduto davvero > >
Si mette a ridere sguiatamente ed io presa dall'imbarazzo più totale gli tiro un cuscino per farlo smettere.
< < Ah vuoi la guerra eh? > > dice alzandosi di scatto ed iniziando a tirarmi cuscinate.
Continuiamo a tirarci cuscini ed a ridere fino allo sfinimento e alla fine crolliamo esausti sul letto.


Theo's pov
Mi sveglio perchè ho freddo, eppure fino a poco fa accanto a me c'era un calore confortante.
Apro gli occhi e mi ritrovo a fissare il letto vuoto.
Dove sarà Elena?
< < Anna!! Non abbiamo scopato! Ecco..noi..lui..mi ha fatto un..> > la sento urlare imbarazza contro Anna.
La sento urlare un altro po' e poi silenzio.
La vedo entrare in camera indossando soltanto la biancheria e sento che il mio amichetto si sta sbegliando.
< < Era freddo il letto senza di te.. > > dico rompendo il silenzio e facendo gli occhioni.
Lei sorride e viene ad abbracciarmi.
Dio starei così per sempre!
< < Mmm.., molto meglio > > dico stringenola a me.
La piccolina mi da dello scemo e mi tira una pacca sul braccio.
Continuiamo a battibeccare allegramente fino a quando non mi confessa cosa pensava  di se stessa, allora io scoppio a ridere.
Come ha potuto anche solo pensare una cosa del genere?!
Mio fratello è un vero cretino!
E lui che si vantava di aver fatto godere tutte quelle con cui era stato..non ci posso credere, che idiota!
Elena per farmi smettere mi tira una cuscinata nel viso e così iniziamo una vera e propria guerra.
Quando finalmente smettiamo siamo entrambi esausti e crolliamo morti sul letto.
< < Scendiamo a fare colazione ? > > chiede dopo cinque minuti
< < Certo > >
Lei si alza e va tranquillamente verso la cucina sculettando leggermente, incoscia dei pensieri poco casti che ho di lei in questo momento.
Mi incammino anche io dietro di lei e mi siedo a tavola per godermi lo spettacolo.
Lei inizia a preparare la colazione tutta indaffarata sculettando di qua e di la, oddio morirò.
Si allunga verso il ripiano più alto della credenza e allora il suo corpo si tende sensualmente tutto e io penso davvero che lei lo stia facendo apposta per uccidermi.
Non resisto più, mi alzo e la vado ad abbracciare da dietro facendola sobbalzare dallo spavento.
Poso le labbra sul suo collo e la sento sospirare, il sospiro più sensuale che io abbia mai sentito.
Lei si rigira tra le mie braccia e mi bacia, inizia baciandomi incerta e timida, ma poi la sento prendere confidenza e inizare a baciarmi sempre più avidamente, giocando con le lingua e mordendomi il labbro inferiore.
Mi lascio scappare un gemito e la sento sorridere soddisfatta.
Posa le mani sul mio petto e scende, arrivando al bordo della maglietta e una volta arrivata lì li tira su.
Sollevo le braccia e la aiuto a sfilarmi la maglietta.
Di colpo però si blocca e non capisco perchè fino a quando guardo anche io la mia pancia dove ci sono due lividi grandi.
Un ricordo di mamma...
< < T-theo perchè hai questi lividi? > > chiede timidamente
< < Ecco è una storia un po' lunga...che ne dici se te la racconto durante la colazione? > >
Lei annuisce timidamente e si sied a tavola per inizare a mangiare.
Mentre mangiamo le racconto di mamma, di papà che se n'è andato, di come mi tratta la mamma e di tutte quelle cose che oramai da anni mi tenevo dentro. Quando ho finito di raccontare la guardo e vedo nei suoi occhi ciò che mi serve: coraggio e amore, le uniche cose di cui ho bisogno.
Lei si alza dalla sua sedia e si siede sulle mie gambe, mi guarda negli occhi per un po' e alla fine mi abbraccia.
Un abbraccio vero, un abbraccio che non ha bisogno di parole perchè l'unica cosa che conta siamo io e lei.
Sentiamo una serratura scattare e ci alziamo di botto entrambi.
Nella cucina entra una donna bella, alta , magra, coi capelli neri e gli occhi neri.
Deve essere per forza la madre della mia piccina.
< < Elana perchè sei nuda e chi è questo? > > chiede severa.
< < Mamma ecco io posso spiegarti tutto..> >


 
*Angolo dell'autrice*
Vi prego mollate forche e forconi e non uccidetemi, lo so il capito è una schifo assurdo e senza senso, ma è diciamo solo di passaggio per le grandi bufere che stanno per scoppiare, ma non vi spoilero nient'altro per ora.
Ora se volete scusarmi vorrei chiedere umilmente perdono per quest'assenza di più di due settimane, ma T. ci ha messo lo zampino e mi ha sequestrato *sospira esasperata* quindi vi prego se dovete picchiare qualcuno picchiate lui.
Detto questo vorrei dire una cosa *si schiarisce la voce*
Se siete appassionati di Harry Potter e vi state annoiando passate a leggere
Impossible.
La Ff è scritta da una mia compagna di classe e sarei contenta se voi ci buttaste un occhio.
Nel frattempo tanti abbracci E. :*




 

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Capitolo 13
*** Giocare col fuoco... ***


*Angolo dell'autrice*
Hello my dear, allora eccomi di nuovo qua a rompervi..ecco a vuoi il capitolo burrascoso. Mi dispiace ma prima di lascirvi al capitolo devo darvi un avvertimento:

ATTENZIONE in questo capito è presente un liguaggio forte e violenza, per chi è fecilmente impressionabile sconsiglio la lettura.

Capitolo 13
Giocare col fuoco..

Elena's pov
< < Elena perchè sei nuda e chi è questo? > > chiede mia madre con voce severa.
Oh ma guarda si ricorda che esisto!
< < Mamma ecco io posso spiegarti tutto..> > dico balbettando leggermente
< < Ah sì?! Sentiamo, sono proprio curiosa di sapere > > dice lei sarcastica.
Eh no cara, non mi sta affatto bene sta cosa!
< < Oh ora sei curiosa? Ora ti ricordi che esisto? > > sbotto iniziando ad incazzarmi.
< < Non ti permettere signorina, non puoi parlarmi così! Sono tua madre, non una delle tue amiche mocciose > >
< < Oooh adesso sei mia madre, maddavero?! E dove sei stata per tutti questi anni?Sulla luna? > >
< < Sono sempre stata tua madre e ho sempre cercato di starti vicino > >
Si certo come no!
< < Non è vero! Non mentire, da quando sono cambiata non mi guardi neanche più..mi rivolgi la parola solo per criticare il mio modo di vestifre, non mi chiedi mai come sto, se ho mangiato, se sono viva! Non ti interessa, ti importa solo del tuo fottuto lavoro! > > dico isterica sentendo gli occhi lucidi per la rabbia.
Sento qualcosa pungermi la guarcia e vedo gli occhi lucidi di mia madre.
< < Non ti azzardare a dare tutta la colpa a me, sei tu che mi hai chiuso fuori dalla tua vita > > dice lei con la voce rotta.
Sento Theo muoversi dietro di me e venire ad abbracciarmi da dietro.
Mi ero quasi dimenticata di lui.
< < Non le metta più le mani addosso! Non me ne frega un cazzo se lei è sua madre, non si permetta più di toccarla. Lei non sa quanto dolore sopporta la sua Elena ogni giorno a causa della sua indifferenza. Non ha la più pallida idea di quanto lei manchi a sua figlia.
Nonostante i vestiti da dura che indossa Elena è un tesoro, un piccolo angelo.
E' timida e tenera, dolce e sensibile, è capace di aiutare tutti senza chiedere nulla in cambio ed è l'unica che non potrbbe mai abbandonarla > > le parole di Theo mi commuovono moltissimo.
E' il più bel complimento che io abbia mai ricevuto.
Mi stringo a lui consolandomi con il suo calore.
Mia madre lo guarda sconvolta con le lacrime che ormai le rigano le guance.
Non l'avevo mai vista piangere..
Mi stacco dal mio tesoro e vado ad abbracciarla, dopo cinque anni finalmente riabbraccio mia madre.
Lei mi stringe forte a sè sussurrandomi che le dispiace moltissimo.
Scoppiamo entrambe a piangere, Theo ci guarda sorridendo dolcemente e si avvia verso la porta.
< < Aspetta! > > lo chiama mamma staccandosi da me andando verso di lui.
< < Io sono Cristina, la mamma di Elena,piacere. Tu devi essere il suo ragazzo giusto? Scusa la mia maleducazione > > dice sorridendogli e porgendogli la mano.
< < Piacere mio, io sono Theo e la prego di perdonarmi per la mia uscita un po' brusca, ma mi sento molto protettivo verso dua figlia > > dice lui sorridendo in imbarazzo.
< < Oh figurati, mi fa piacere che ci sia qualcuno che protegge la mia bambina e non mi dare del lei mi fai sentire vecchia. Rimani a pranzo vero? > >
< < Sì se per lei...te non è un problema  rimarrei volentieri > >
Okay sto sognando...
La situazione è talmente surreale che sembrava un sogno.
Se lo è vi prego lasciatemi dormire per sempre.
Mia madre si da da fare e in poco tempo prepara un pranzo coi fiocchi.
Miangiamo tranquillamente ridendo e scherzando come non succedeva da tanto.
Alla fine del pranzo aiutiamo tutti a sparecchiare, rifdendo per la goffaggine di Theo.
< < Allora Theo io lunedì parto per una questione di lavoro e starò via tre giorni, in questi giorni vorrei che tu mi sorvegliassi Elena in modo che non si cacci nei guai.
Puoi anche rimanere da noi basta che facciate i bravi > > dice mia madre all'improvviso scoppiando a ridere.
< < La sorveglierò non si preoccupi e le prometto che faremo i bravi > > dice quello stupido scoppiando a ridere.
< < Hei voi due io sono qua e so badare benissimo da sola a me stessa > > dico falsamente indignata incrociando le braccia sul petto.
< < Lo so tesoro, ma siccome starai in punizione non voglio che mi disubbidisci > >
< < PUNIZIONE?! > > chiedo sgranando gli occhi.
< < Sì sarai in punizione per una settimana > > e con questa brillante uscita di mia madre il pomeriggio si conclude.
Theo se ne va promettendo a mamma di avere cura di me e lei va a letto dandomi un bacio sulla guancia e promettendomi che domani avremmo parlato.

 
*


Driiin!
Mugugno qualcosa e mi sveglio.
E' luendì, la mamma è partita stamattina presto e fino a ieri sera abbiamo parlato a lungo, risabilendo almeno un po' il nostro legame.
Mi alzo da letto e mi preparo.
Quando sono pronta esco e mi avvio lentamente verso la fermata del bus.
Entrata a scuola passo la mattinata ascoltando distrattamente le spiegazioni dei prof e raccontando ad Anna cio' che è successo questi giorni.
All'ultima ora mando un messaggio a Theo dicendogli che sarei rimasta tutto il pomeriggio a scuola per perparare la classe per la festa d'accoglienza.
Quando finisco sono ormai le sei di sera e fuori è un po' buio, controllo il telefono e ci trovo due messaggi, uno di Theo:
"Piccola scusami se non ti vengo a prendere, ma vado a comprare la cena per stasera.
Ci vediamo a casa,baci. "

E uno da un numero sconosciuto:
"Attenta darkettona se giochi col fuoco ti potresti bruciare di brutto"
Che cazzo vuol dire?! Moah la gente si diverte male..
Rispondo al messaggio di Theo e mi avvio verso casa, gli autobus sono ormai passati tutti, non mi resta che andare a piedi.
Sto camminando tranquillamente quando qualcosa di scuro mi copre la visuale.
Non realizzo cosa sta succedendo finchè non mi sento sollevare di peso per le cosce e caricare in spalla, a mo di sacco di patate malamente.
Allora il mio cervello si risveglia ed io inizio ad agitarmi e dibattermi.
Lo scunosciuto mi posa per terra e mi tira uno schiaffo potente.
< < Shhh > > lo sento dire con voce famigliare prima di venire di nuovo sollevata.
Cammina con me in spalla per un po' e poi finalmente mi riporta con i piedi per terra.
La sacca scura mi viene tolta dalla faccia e finalmente li vedo, sono quattro.
Tutti maschi, i loro visi mi sono famigliari ma non riesco a ricordare da dove li conosco.
Stanno tutti allineati di fronte a me, vestiti di colori scuri e con un ghigno poco rassicurante stampato in viso.
Si sente uno schiocco di dita e tutti si aprono rivelando dietro di loro un'alltra persona, una persona che conosco benissimo.
< < Allora dolcezza che vuoi fare? Giocare col fuoco e bruciarti o abbandonare la partita? > > chiede con voce ironica.
< < Vaffanculo! > >
< < Oh allora vuoi davvero farti male eh?! Non è carina ragazzi preferisce la via più lunga a quella corta ohw che tenera > > sbraita avvicinandosi.
I ragazzi shignazzano e si avvicinano anche loro.
Mi ritrovo tra loro e il muro della stradina in cui mi hanno portata.
< < Che cazzo vuoi da me? > > chiedo iniziando ad avere paura.
< < Dovresti saperlo dolcezza, in fondo, non sei stupida > >
< < Smettila con questi ghiochetti e lasciami andare > >
< < Cosa c'è, se fai tardi il fidanzatino si preoccupa? > >
< < Qual'è il tuo problema? > >
< < Tu sei il mio problema...non ti lascerò mio fratello capito?! Tu non lo meriti, sei troppo puttana per lui > > dice Matteo per poi tirarmi uno schiaffo.
L'impatto è talmente forte da farmi girare la testa, ma non cado.
< < Allora puttana che faccio continuo o lo lasci stare? > >
< < Vai a cagare! > > dico mettendomi la mano sulla guancia lesa.
Lui viene davanti a me e mi afferra per i capelli, mi stratto un  po' e poi mi da un pugno.
Un pugno forte che mi fa sbattere contro la parete opposta e cadere a terra.
I ragazzi ridacchiano, come se la cosa fosse in qualche modo divertente.
Li guardo con lo sguardo un po' appanato e vedo nei loro occhi l'eccitazione, come quando da bambini si fa qualcosa di proibito solo per vedere che effetto fa.
< < Maniaci del cazzo andate a casa da mamma va.. > > non riesco a trattenere il mio commento, facendogli così incazzare.
Oh merda, ma non potevo stare zitta?!
Mi circondano tutti iniziando a prendermi a calci e pugni, insultandomi alla peggio maniera e facendomi quasi perdere i sensi.
Dopo non so quanto tempo Matteo li ferma e mi alza in malomodo in piedi.
< < Allora sgualdrina ti basta o ne vuoi ancora? > >
< < F-fa-fanculo > > dico sputacchiando sangue.
Lui perde il sorriso e mi sbatte contro il muro provocandomi una fitta terribile al cranio che inizia a pulsare.
< < Fra e Luca tenetela contro il muro > > ordina a due scimmioni.
Una volta che i due testoni mi hanno inchiodato al muro Matteo tira fuori dalla tesca dei jeans un accendino.
< < Allora vediamo com'è bruciarsi un po' che ne dici? > > dice ghignando.
Si avvicina a me e mi prende un braccio, accende l'accendino e inizia a passarlo sotto il bracio provocandomi un bruciore doloroso.
Grido per il dolore e allora lui smette.
< < Ti basta o ne vuoi ancora? > >
Non rispondo, non ne ho più la forza, la testa mi duole terribilmente e le costole anche, ogni singola fibra del mio corpo grida pietà.
Lui riaccende l'accendino e lo passa sotto l'atro braccio.
< < Rispondi tesoro se vuoi che mi fermi > >
< < B-b-basta > > dico iniziando a singhiozzare rumorosamente.
< < Mat credo che stai esagerando, il piano consisteva solo nel spaventarla un po' > > dice quello che doveva essere Luca.
< < Zitto! Faccio quello che mi pare capito?! Se l'è cercato sta troia > >
Smette di torturami il braccio e rimette via l'accendino.
Oh grazie dio per averlo fatto smettere.
Quando penso che tutta la tortura sia ormai finita lui ritorna guardandomi famelico e inizianto a strattonare la mia maglietta.
< < Che ne dite di divertirci un po con lei già che ci siamo ragazzi? > > dice giocando squallidamente con la mia piancia.
Tutti sogghignano tranne Luca che mi guarda serio.
Francesco aiuta Matteo a togliermi la maglia, lasciandomi così in reggiseno davanti a quei depravati.
Trovando in fondo alla mia psiche un po' di forza riinizio a dibattermi facendogli così perdere la presa sul mio corpo, allora intravedendo un buco tra di loro mi fiondo a corsa verso la salvezza.
Non riesco neanche a raggiungere la vine della stradina quando due braccia mi raggiungono e mi sbattono contro il muro.
< < Fai finta di dibatterti > > dice Luca nel mio orecchio
< < Lasciami andare > > dico inizando a dibattermi sentendo la sua presa sul mio corpo debole.
< < Bene e adesso tirami un calcio e scappa > > dice guardandomi serio
Io obbedisco senza ribattere e gli tiro un calcio facendolo cadere e inizando a scappare.
Non so per quanto tempo corro so solo che alla fine mi ritrovo con il viso per terra e le palpebre pesanti.
Una patina buoia iniza a coprirmi la visuale e l'ultima cosa  che sento sono dei passi che si avvicinano...

*Angolo dell'autrice*
Eccomi di nuovo qua hehe, vi prego no uccidetemi, io vi avevo avvertito della burrasca :D (Voi: non pesavamo a qualcosa tipo una litigata con Theo non questo ! -.-  Io: scusate, prometto che mi farò perdonare) 
Allora ditemi cosa ve ne pare..chi credete che arriva alla fine quando Elena sente i passi? E Theo che fine ha fatto?
Tutto questo nella prossima puntata hahahah

Poi tornando seri vi ricordo di andare a buttare un occhio alla ff Impossible.
Detto questo a presto.
Baci E. :*

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Capitolo 14
*** Telefonata ***


Capitolo 14
Telefonata

 

Theo's pov
Sono appena arrivata davanti alla casa di Elena, sto cercando le chiavi che sua madre mi ha dato, quando il mio telefono si mette a squillare.
Sbuffo e lo ignoro, richiamerò chiunque sia non appena avrò posato la spesa in casa.
Trovo finalmente le chiavi ed entro
< < Piccola sono tornato > > grido per farmi sentire.
Non ricevo alcuna risposta.
Prendo il telefono e guardo chi mi ha chiamato : Elena.
Avrà incontrato Anna o Dani per la strada e si saranno messe a parlare.
La richiamo comunque per vedere quando arriva.
Il cellulare squilla un po' prima che lei risponda.
< < Piccola dove sei? > > Bello il mio saluto eh?
< < Mi scusi lei è Theo? > > chiede una voce sconosciuta dall'altra parte del telefono.
< < Sì sono io, lei chi è? > >
< < Io sono un'infermiera dell'ospedale " Santo Stefano", potrebbe raggiungerci subito? > >
< < Certo arrivo subito > >
Chiudo la comunicazione e mi precipito fuori.
Mentre corro verso l'ospedale penso a cosa potrebbe esserle capitato.
L'avranno forse investita? O forse è caduta e si è fatta male...
Oddio mi sta venendo un infarto!
Arrivo in ospedale in tempo di record, appena entro mi precipito al bancone e chiedo alla ragazza dove sia Elena.
< < Chi cerca? > > chiede lei gentile
< < Ulivieri Elena > > dico io impaziente.
Lei si mette a digitare e poi mi dice:
< < Oh sì eccola, sala 3 nel reparto rianimazione, secondo piano > >
Cosa?! Rianimazione?! Cazzo!
Corro come un matto fino al secondo piano e arrivato mi metto a cercare la sala 3.
Eccola!
Entro dentro e mi fermo, l'odore di medicinali è fortissimo, le pareti sono completamente bianche, nella stanza c'è solo un defibrillatore, un comodino ed un letto.
Quando poso gli occhi su quel letto il mio cuore cede.
Lei è lì pallida, più del solito, un enorme livido violaceo le copre lo zigomo destro, il naso è fasciato, il labbro spaccato.
Ha una benda che le ricopre la parte superiore del cranio e le braccia sono fasciate fino al gomito.
Il camice le lascia scoperte le braccia fino alla spalla  e sopra le bende le braccia sono ricoperte di lividi verdastri a forma di dita.
< < Tu devi essere Theo > > dice una voce alle mie spalle facendomi sobbalzare.
< < Sì sono io...che cosa le è successo? > > chiedo spaventato.
< < Crediamo l'abbiano picchiata, una signora ha detto di averla trovata senza sensi in mezzo al marciapiede.
Ha perso molto sangue, ha un grave trauma cranico e bruciature di secondo grado sulle braccia.
Ha due costole incrinate e lividi ovunque > > dice lei seria guardandomi
< < Non ci posso credere > > dico sentendo gli occhi pizzicare.
Mi avvicino a lei titubante e le prendo la mano, è fredda, molto fredda.
< < Quando è arrivata si è svegliata per alcuni minuti e ha detto: Theo..Chiama...
Per questo ti abbiamo chiamato > >
< < Oh mio dio è tutta colpa mia! Non dovevo lasciarla tornare da sola! > > dico mettendomi le mani nei capelli e inziando a tirarli.
< < Tranquillo, non è colpa tua e lei starà bene vedrai.
Potrebbe anche svegliarsi domani > >  dice lei cercando di tranquilizzarmi.
La guardo, è giovane, avrà vent'anni, mi sorride cercando di mostrarsi traquilla.
< < Grazie > > le dico veramente contento del suo aiuto.
Lei annuisce e mi lascia da solo.
Passo tutta la sera con lei tenendole la mano e piangendo in silenzio.
Chi potrebbe mai farle del male? E perchè?
Forse volevano derubarla...o forse violentarla...oddio dimmi che non l'hanno fatto!
Cerco un'infirmiera e le chiedo altri dettagli.
Lei mi rassicura dicendomi che non ci sono segni di abuso sessuale sul suo corpo, solo botte.
La cosa che non si riesce a spiegare sono le bruciature...
Io non credo di riuscire a resistere a tutto questo ma devo farcela per lei, perchè ho capito che la amo...Dio solo sa quanto la amo...
L'ho capito ora vedendola qui ferma e così fragile.
Mi vengono i brividi solo pensando a cosa sarebbe potuto succederle..
Mi sento terribilmente in colpa..vorrei che fosse capitato a me...



 

*



Sono passati tre maledetti giorni ed Elena non si è ancora svegliata.
Sono tre giorni che non dormo e non mangio standole sempre vicino.
Il dottore oggi mi ha detto di parlare con lei per aiutarla a svegliarsi.
< < Amore mio perchè non ti svegli? Perchè non apri i tuoi occhi e mi sgridi perchè non mangio?
Dai fallo per me, svegliati amore mio, svegliati perchè ti devo raccontare tante cose..
Dimmi chi è stato a farti questo? Chi ha osato toccarti? Chi? Ti prego dimmelo > > dico mentre le lacrime iniziano a scorrermi lente sulle guance.
L'unica cosa che mi calma è ascoltare il suo respiro lento e regolare, è l'unica cosa che mi permettere ancora di avere speranza.
Il dottore entra nella stanza e mi sorride, oramai mi conosce.
< < Sta meglio vero? > > chiedo ansioso sperando con tutto il cuore in una risposta affermativa.
< < Sì sta molto meglio, dovrebbe svegliarsi presto > >
Oh grazie a Dio! Potrei mettermi a saltellare dalla gioia.
Lui finisce di visitarla e poi se ne va lasciandomi di nuovo solo con lei.
Le prendo la mano e la accarezzo piano sussurrandole quanto mi manca e quanto mi stia facendo impazzire in questo momento.
Sento una leggera stretta alla mano e poi vedo i suoi bellissimi occhi neri aprirsi lentamente.
< < T-th-theo > > dice con voce roca e irriconoscibile.
< < Amore mio > > dico scoppiando a piangere dalla gioia e fondandomi su di lei a abbracciarla.
Lei ricambia un po' impedita dalle bende e mi sorride timidamente.
Chiamo il dottore velocemente e da lì inizia un continuo via vai di gente e di medici che vengono a visitarla.
Alla fine dopo circa un'ora mi ridanno indietro la mia piccola.
< < Sei stanca? > > le chiedo accarezzandole la guacia livida e sorridendole estremamente felice.
< < No, ma cosa mi è successo? > > chiede sorridendo anche lei, adesso la sua voce è un po' più normale anche se ancora un po' roca.
< < Non te lo ricordi? > >
< < No, mi ricordo solo che mi faceva tanto male la testa ma non so perchè > > dice cercando di alzare le spalle e fermandosi subito a causa del dolore.
< < Mi fa male tutto, non riesco a muovermi senza farmi male > > dice cercando di stare il più ferma possibile.
< < E' meglio se adesso non ti ricordi tesoro, ti farebbe solo stare peggio e in questo momento stai già abbastanza male > >
< < Va bene, ma poi me lo dirai vero? > >
< < Certo e tu mi dirai chi è stato > >
< < Va bene > > dice trattenendo uno sbadiglio
< < Dai dormi che sei stanca > > le dico pieno di gioia
< < Non te ne andare > > mi dice con una nota di panico nella voce
< < No amore non me ne vado, sarò sempre qui, non me ne andrò mai > > non mi rendo neanche conto di averla chiamata ormai diverse volte amore senza preoccuparmene.
< < Grazie > > dice scivolando lentamente tra le braccia di Morfeo.
Rimango a guardarla dormire per molto tempo fino a quando anche io scivolo tra le braccia di Morfeo.

 

*Angolo dell'autrice*

Eccomi di nuovo qui con questo capitolo capitolino, vi dico subito che questo è solo mezzo capito..l'altra metà si basa su un pov di Elena, ma per quella metà dovrete aspettare ancora un po'....hehehe
Voglio subito ringraziare shadowh_ per il bellissimo banner che vedete in cima, visto che l'altra volta me ne sono dimenticata :)
Voglio anche ringraziare tutti quelli che seguono o recensiscono la mia storia, ma anche quelli che semplicemente la leggono in un momento di noia, grazie davvero a tutti.
Un bacio e un abbraccio a tutti E. ❤❤


 

 

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