CONTINUO AD AMARTI

di _JESTY_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** NEL BAGNO ***
Capitolo 2: *** DOPO I FUOCHI ***
Capitolo 3: *** UNA NOTTE INDIMENTICABILE ***



Capitolo 1
*** NEL BAGNO ***


Hachi stava preparando la vasca, quando Nobu entrò in bagno. I loro occhi si incrociarono e Hachi immaginava perfettamente che sarebbe sucesso se non fosse immediatamente uscita da quella stanza.
Si alzò e fece per andarsene ma la stretta di Nobu era forte, troppo forte per essere della stessa persona che lei conosceva: il Nobuo timido e galante che aveva amato. Ma era passato tanto tempo e tante cose erano sucesse, probabilmente non era più lo stesso.
I loro sguardi si incrociarono ma subito Nana lo distolse, era troppo imbarazzata; Nobu non si arrese voleva vederla negli occhi, leggerci quello che lei sentiva per lui, se sentiva ancora qualcosa per lui.
Le prese il mento costringendola a guardarlo fisso negli occhi, era li; lei lo poteva vedere: il ricordo indelebile della loro storia e la passione che tanto li aveva animati.
Poteva vedere distintamente il ricordo di quando se ne stavano distesi nel letto uno accanto all’altra e parlavano, del più e del meno; di come si sentisse immortale avendola vicino a se.
Quando le loro labbra si incontrarono, sembrò passare un’eternità, ma erano passati solo pochi secondi.
Hachi o meglio Nana, non sapeva che cosa fare: se allontanarsi da lui o rispondere a quel dolce bacio.
Lui capì tutto, senza bisogno di parole, c’era tutto dentro quel bacio che lei non stava ricambiando, ma lui la conosceva a sapeva che c’era ancora il ricordo della loro storia.
Qualcosa era rimasto nel suo cuore, e al cuor non si comanda!
Quel momento magico fù interrotto da un sonoro colpo di tosse. Dietro Nana spuntò la lucente testa (efetto lampadina!! XD) di Yasu.
"Spero di non disturbare...ma c'è tua figlia che se ne vuole già andare via"
Il viso di Nana si colorò di un rosso scarlatto.
"Ok tra un pò ce ne andiamo allora" disse con voce titubante uscendo dalla stanza.
Yasu rimase a guardare Nobu, il quale non ebbe il coraggio e si voltò dall'altra parte.
"Non so che sia successo e non lo voglio sapere, non pretendo nessuna spiegazione. Spero solo che TU sappia quello che stai facendo e in che situazione ti stai mettendo."
"Non ti preoccupare so quello che voglio e so quello che faccio!! Non sono un bambino e...."
"Avvolte ne dubito molto. Ti avverto se fai del male a Hachi ne subirai le conseguenze direttamente dal sottoscritto!"

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Capitolo 2
*** DOPO I FUOCHI ***


La serata passò tranquilla, quasi come se nulla fosse sucesso: uscirono di casa e trovarono un posto perfetto da dove si poterono vedere benissimo i fuochi.
Quando giunse l'ora di andarsene la piccola Satsuki stava beatamente dormendo tra le braccia dello "zio" Shin.
"Come pensi di fare con la piccola Satsuki? peccato che sono venuto a piedi altrimenti vi avrei portate io in macchina....visto che abitate vicino io la tengo in braccio e ce ne andiamo camminando....che ne dici?" come al solito Yasu si faceva in 4 per aiutare in qualche modo.
"No non ti preoccupare per stanotte resteremmo nella stanza 707, non c'è nessun problema lei è in vacanza dalla scuola e io non lavoro...quindi è tutto apposto!"
"Va bene! allora domani mattina vi vengo a prendere e vi riporto a casa in macchina"
"Non c'è bisogno veramente..."
"Lo faccio volentieri....allora vi saluto...io torno a casa. Shin vieni con me?"
"Si adesso arrivo....fai attenzione Mamma, tua figlia dà tremendi calci nel sonno" le disse porgendole la piccola.
"Mph...lo so lo so...quando si intrufola nel mio letto a dormire mi sveglio sempre tutta dolorante!"
"Ciao Mamma, ci vediamo presto" le disse scherzosamente.
"Va bene tesoro, mi raccomando fai attenzione" li rispose continuando quel "gioco di ruolo" che li divertiva tanto.
Rimasero solo lei e Nobu.
Quanti ricordi dolci e tristi racchiudeva la strada che stavano percorrendo. La stessa dove per la prima volta si erano baciati, quella stessa strada che Nobu aveva percorso correndo per andare da Nana quando aveva saputo che era incinta. Quella strada custodiva ricordi e segreti impalpabili.
Per un bel pezzo nessuno dei 2 parlò, poi improvvisamente Nobu ruppe il silenzio. 
"Mi devo scusare per quello che ti ho fatto questo pomeriggio." disse tutto d'un fiato. Nana traslì, non si era dimenticata qul bacio, in realtà non si era mai veramente scordata di tutti i baci e tutte le carezze che lui le aveva dato. Le era impossibile dimeticare quella storia che tanto era stata importante.
" No non ti preoccupare....ecco....io..." cercò di spiegarsi lei, infondo evrebbe benissimo potuto allontanarsi da quel bacio, invece non era stata capace di opporsi.
"Ahh....sono proprio uno stupido non so che mi sia saltato in testa....m dispiace, non volevo...". A quelle parole Nana si sentì un pò triste, ma non lo fece notare, non voleva mostrare i suoi sentimenti. In tutti quegli anni aveva tristemante imparato come nasconderli, era una delle tanti doti che aveva imparato ad utilizzare vivendo con Takumi.
Arrivati al portone di casa Nana gli disse :
"Se vuoi puoi rimanere a dormire nell'appartamento 707...so che abiti lontano adesso e pensavo che ti sarebbe andato comodo restare e partire domani mattina...." lei stessa si sorprese delle sue parole.
Nobu rimase sorpreso quanto lei da quella proprosta
"No, non serve manca ancora perecchio tempo prima che passi l'ultimo treno...non ti preoccupare. Anche se non sembra so badare a me stesso...lascia che ti aiuti con la piccola Satsuki"
Prese in braccio la piccola, che tanto piccola non era, e si incaminò su per le scale davanti a Nana. Nobu poteva benissimo vedere il riflesso argenteo della luna sui capelli della bambina, erano neri come la pece ereditati dal padre, mentre dalla madre aveva erditato tutto il resto, perfino il suo dolce profumo, quello che lui non aveva mai scordato.
Nana dietro di loro stava fantasticando, immaginando Nobu come padre, sorrise ed arrosì a quel pensiero. Probabilmente più che un padre sarebbe stato un coetaneo per i loro figli. 
"Eccoci arrivati, aspetta solo un attimo che apro la porta" disse infilando la chiave nella serratura.
Nobu con la bambina ancora in braccio si diresse verso la camera da letto e l'appoggiò delicatamente sul materasso, cercando di non svegliarla.
"Ok, allora io vado" disse voltandosi verso Nana.
"Va bene, allora ci rivediamo.." disse con una nota di tristessa mista a nostalgia.
"Certo" si voltò e fece per andarsene, però si sentì trattenere per la maglia. Sperò che si trattasse di Nana e invece era la piccola Satsuki, che alzatasi dal letto ancora mezza addormentata, lo aveva scambiato per suo padre.
"Non andare via papà, resta con me e la mamma..." gli disse.
Nobu immaginò che la piccola doveva aver visto quella scena moltissime volte, si sapeva che Takumi era un'uomo d'affari e un donnaiolo incallito.
"Piccola, misà tanto che tu stai ancora dormendo" disse Nobu abbassandosi in modo da poterla vedere in viso.
"Mi dispiace ma devo andare via e tu invece devi tornare a letto, altrimenti la mamma non potrà dormire!" e con queste parole si avviò verso l'uscita.

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Capitolo 3
*** UNA NOTTE INDIMENTICABILE ***


Non fece neanche in tempo a chiudere la porta che sentì dietro di se un pianto disperato. La piccola Satsuki aveva iniziato a piangere, il suo viso era solcato da umidi goccioloni.
Nana cercò di calmarla in tutti i modi sussurandogli parole dolci all'orecchio, ma non c'era stato verso, la piccola voleva a tuti i costi che suo padre, ovvero l'illusione che Nobu fosse Takumi, restasse con loro.
Dopo poco Nobu si ritrovò disteso a letto con la piccola che le dormiva beatamente accanto.
Non riusciva a dormire, pensava a Nana distesa dall'altra parte del letto. Non c'era stato verso Satsuki non intendeva dormire da sola con la madre e aveva strillato prorpio come una bambina viziata qual'era, così si trovarono costretti a dormire tutti e tre nelle stesso letto con la bimba nel mezzo.
Nana dall'altra parte del letto stava invano cercando di prendere sonno, ma questo non accennava a farle visita.
"Che situazione strana!" non se ne accorse ma aveva parlato a voce alta e Nana lo sentì. Poteva solo immaginare come si sentiva in questo momento, costretto a dormire con una donna che lo aveva tradito e con il frutto di quel peccato. Improvvisamente una lacrima le bagnò una guancia, e lei non fece niente per fermare anche la seconda.
"Mi dispiace..." disse infine, e Nobu trasalì, non pensava che lei fosse sveglia.
"...e per cosa?"
"Per tutta questa situazione..."
"Ormai non ha importanza....."
"Si invece, potremmo....." si interrupe, non sapeva neanche lei quello che voleva.
Anzi lo sapeva e troppo bene, ma lui le aveva detto che non era stata sua intenzione baciarla, e che non sapeva quello che aveva fatto, non sapeva che aspettarsi da quell'uomo ormai, non lo conosceva più. Ma poteva essere benissimo una bugia, o almeno così sperava. Che fosse solo lei a non averlo dimenticato?
".....non ti ho mai dimenticata" fu la risposta di Nobu alla sua muta domanda.
"Forse tu mi avrai dimenticato, ma io no. Ora che lo sai..." non fece in tempo a finire la frase perchè Nana, scesa dall'altro lato letto e avvicinatasi a lui, gli diede un bacio.
"....neppure io ti ho mai dimenticato." gli disse in un sussuro appena percettibile.
Non credeva di avercela fatta, era stata capace di esprimergli ciò che provava, ma la cosa che più la rendeva felice era che neppure lui l'aveva dimenticata e che non era poi cambiato molto.
Nobu scese dal letto, e l'abracciò stretta a se. Era da tanto che non provava un tale calore da scioglierli il cuore.
Nana si sentì quasi svenire ma non si separò dalle braccia di Nobu, per tanti anni ne era stata lontana, e ora se lo voleva godere tutto.
Dopo un tempo interminabile lui le prese il viso tra le mani e la baciò, un bacio dolce che conteneva nostalgia, tristezza, ma sopratutto amore. Quell'amore che nessuno dei 2 aveva mai più provato, perchè nessun'altra persona era stata capace di farlo.....

....COME LA PRIMA VOLTA, IN UNA NOTTE DI LUNA PIENA, I LORO CUORI SI APARTENNERO NUOVAMENTE!......

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