You're impossible to resist

di hellosunshjne
(/viewuser.php?uid=181013)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The beginning ***
Capitolo 2: *** Call me, maybe ***
Capitolo 3: *** Don't touch her ***
Capitolo 4: *** Summer Paradise ***
Capitolo 5: *** High School ***
Capitolo 6: *** Chocolate ***
Capitolo 7: *** Valerie ***
Capitolo 8: *** Fuck you, very much ***
Capitolo 9: *** Pakistan ***
Capitolo 10: *** Their eyes ***
Capitolo 11: *** The quiet before the storm ***
Capitolo 12: *** The storm ***
Capitolo 13: *** Beast ***
Capitolo 14: *** Una sterlina ***
Capitolo 15: *** Why? Nothing ***
Capitolo 16: *** Change ***
Capitolo 17: *** Allen road ***
Capitolo 18: *** Surprise ***
Capitolo 19: *** Unexpected ***
Capitolo 20: *** Oh, shit. ***
Capitolo 21: *** The End ***



Capitolo 1
*** The beginning ***


Erano le 7:OO del mattino, il sole stava nascendo e il traffico cominciava a farsi fitto.
Rory svogliatamente scese dal letto trascinandosi nel bagno, aprì il getto dell’acqua calda e comodamente cominciò a spogliarsi. Passarono almeno 20 minuti da quando era entrata nella doccia e avrebbe voluto passare lì dentro il resto della giornata.
«Rory! Ti muovi? Non ci sei solo tu qua dentro » urlò spazientita la gemella, Alice.
Rory sbuffò e uscì dalla doccia avvolgendosi in un asciugamano color panna.
«Tranquilla Alice, tanto non ti si filerà neanche stamattina. E quante volte ti ho detto di non urlare a prima mattina?»
Alice boccheggiò, senza proferire nulla, prima di chiudersi la porta alle spalle e farsi una doccia veloce. In cinque minuti era già fuori a spazzolarsi i lunghi capelli biondi. Jeans a sigaretta, maglia rosa pastello uguale alle ballerine e al cerchietto nei capelli.
«Rory sei pronta?»
«Mi vedi pronta?-disse l’altra gemella indicandosi- Perché non abbiamo una divisa? Qualcuno dovrebbe proporlo!»
«Ci hai già provato e nessuno ha accettato la tua richiesta, ora muoviti che è tardi!» disse la bionda appoggiata allo stipite della porta.
«Perché in quella dannatissima scuola pensano tutti a camminare sotto i riflettori, Dio che nervi. Non mi mettere ansia Alice!»
«Vabbè io comincio a scendere -girò i tacchi ed urlò dalle scale-fai presto che papà s’infastidisce quando deve aspettare»
Rory esplose in un urlo isterico e prese un leggins di jeans, una maglietta con scritto sopra “ Stammi alla larga” e girò i capelli in uno chignon disordinato. Si guardò allo specchio e optò per un filo di matita e mascara, prese il suo BlackBerry e scese giù.
«Ciao Mà » urlò per farsi sentire dalla madre che leggeva una rivista in cucina, sorseggiando il solito caffè macchiato.

«Giuro che un giorno di questi ti ammazzo!»
«Lo vedrai dopo a mensa, Cristo –disse Rory roteando gli occhi infastidita da Alice- Guarda è arrivata Mars»
«Buongiorno bellezze-disse Marissa posando i libri nell’armadietto- non vi ho visto fuori»
«La signorina qui presente ha fatto tardi ed ecco spiegato il motivo»
«Non ti scaldare inutilmente, potrebbero rovinarsi le punte della tua frangetta» disse Rory sarcasticamente provocando la risata sguaiata di Marissa.
«Non siete divertenti! Mars come sta vestito tuo fratello oggi?». Alice e Rory si erano trasferite da 3 mesi a Holmes Chapel, a causa del lavoro del padre che lo portava a viaggiare spesso. Avevano stretto una forte amicizia con Marissa, una ragazza con i capelli rossi ramato e gli occhi verdi come il prato. Ormai erano diventate inseparabili, passavano la maggior parte del tempo insieme. Erano completamente diverse l’una dall’altro, soprattutto Alice.
«Niente di particolare ma ai tuoi occhi non è detto che faccia lo stesso effetto-Mars diede una gomitata ad Alice che divenne rosso peperone-quando ti decidi a confessarti a mio fratello?»
«Mai!-sbattè la porta dell’armadietto e cominciò ad incamminarsi nel corridoio-ora vado a vedere dov’è!»
«Ho una sorella pazza»
«Senti chi parla! Dai cominciamo ad andare in classe noi»

«Chi abbiamo alla prima ora?»
«Letteratura, oggi inizia a spiegare il nostro amichetto William»
«Di William ne so solo uno e farei di tutto per conoscere il suo amichetto» disse Rory alludendo ad un ragazzo più grande di loro di un anno, il solito figo capitano di football.
«Tu sei tutta fuori – Mars spinse l’amica in classe e notò che la Butterfly già era in classe- Ehm buongiorno professoressa»
«Buongiorno ragazze, accomodatevi al banco che iniziamo-la Butterfly cominciò a fare l’appello e poi si voltò verso Rory- Tua sorella stamattina non ci sarà?»
«Ehm..No è che stamattina Alice..»
«Buongiorno professoressa, posso entrare? Ho avuto un contrattempo» disse Alice facendo gli occhioni da cucciolo alla sua professoressa preferita, o meglio lei era la preferita della professoressa.
«Certo Alice, accomodati»
Alice sbattè la borsa sul banco e appoggiò la testa sul palmo della mano sinistra. La professoressa aveva iniziato la sua lezione da 15 minuti ma Alice era completamente assorta tra i suoi pensieri.
La gemella e la rossa si scambiarono uno sguardo interrogativo e si sporsero verso la bionda.
«Che è successo?»
«Liam!»
«Che ha fatto quel coglione di mio fratello?»
«Signorine! Shakespeare merita il vostro silenzio »
«Ci scusi professoressa Butterfly» dissero all’unisono le tre amiche.

Finalmente anche il suono dell’ultima campanella fece il suo dovere e i corridoi in pochi secondi erano già affollati. Marissa e Alice avevano avuto l’ultima lezione insieme così evitando di sbattere contro la gente si diressero in mensa e cercarono con lo sguardo Rory.
«Senti ti ho già detto che non m’interessi- disse Rory ad un ragazzo con i capelli neri e gli occhiali a culo di bottiglia- ho altro in mente, mi dispiace!»
Rory scaricò quel povero ragazzo in due minuti e raggiunse le amiche che avevano guardato la scenetta divertite.
«Non dovresti trattare così quei pochi spasimanti che hai, potresti ritrovarti zitella a vita»
«Pakistan sai leggere la mia maglia o è troppo difficile per te?» disse Rory inacidita.
«Volevo leggere all’inizio ma poi sono stato distratto da altro» disse il ragazzo pakistano con un sorriso malizioso dipinto sul volto.
«Sei squallido». Il ragazzo sbuffò divertito e andò a sedersi vicino ai suoi 4 migliori amici.
«Ragazze oggi e domani i miei sono fuori per un matrimonio in qualche paese sperduto. Liam ha invitato quegli individui pochi identificati, nonché suoi migliori amici a casa. Venite anche voi? Per favore!» disse implorando Mars che al pensiero di dover convivere per due giorni con quei 5 elementi rabbrividiva.
«Certo! Ovvio!» disse Alice mostrando il suo sorriso perfetto.
«Si anche per me va bene. Alice evita gli zuccheri in questi due giorni che Liam già ti esalta di norma»
«Ma stanotte hai dormito male? Sei odiosa da stamattina! –disse alla sorella per girarsi poi verso la rossa- è stata venti minuti, e sottolineo venti, nella doccia. E poi si è anche lamentata!»
«Oh guarda Liam si sta avvicinando-disse Rory per far tacere la sorella-stai calma!»
«Dove?!»
«Ciao ragazze, Mars stasera noi usciamo. Voi che fate?»
«Ancora non abbiamo deciso, ma lo hai detto a mamma?»
«No ho detto che stavamo tutti a casa, tanto non lo verrà a sapere- accentuò l’ultima parola per far capire alla sorella di tacere- capito?»
«Si ma calmino eh. Comunque torno più tardi, abbiamo da fare»
«Abbiamo da fare?-disse Rory sgranando gli occhi. Come risposta ricevette un calcio dalla sorella che le fece un occhiataccia- Ah giusto si!». Rory portò la mano sulla gamba e cominciò a massaggiarla.
«Ok, ci vediamo a casa. Ciao ragazze»
«C-ciao L-liam»
«C-ciao L-liam» ripetè ironica Rory alla sorella.
«Fanculo! Ma Mars che dobbiamo fare oggi? Io ho appuntamento dal parrucchiere»
«E rimanda»
«Tra un mese faccio 18 anni e devo avere i capelli liscissimi, dato che madre natura li ha voluto mettere solo in una sacca gestazionale, ovvero quella di Rory»
«Lucas mi ha chiesto di uscire sabato sera e devo assolutamente comprarmi qualcosa!»
«E ce lo dici così? Racconta tutto!»
Le ragazze si alzarono dal tavolo e si presero a braccetto tutte e tre. Marissa stava al centro, raccontava di come il ragazzo che le piaceva da anno le aveva chiesto di uscire. Entrarono in metro sotto lo sguardo di tutti, molto probabilmente perché sembravano tipo quelle ragazze di Hollywood: capelli al vento e piegate in due dalle risate mentre si tenevano per mano.


Saaaaalve *w*
Questa è la mia terza FF. La prima sta per finire e non riesco a stare con le mani in mano.
Questa è diversa dalle altre, avevo in mentre 
tremila idee e cercherò di farle coinciliare tutte quante!
Allora dal prossimo capitolo ci sarà il banner e darò dei volti alle tre ragazze :)
Ora passiamo alle cose 
serie u_______u Cosa ve ne pare come inizio? 
Ora vado a preparare la cartella altrimenti domani 
col cavolo che mi alzo prima :O
Non mi va di tornare a scuolaaaaaaaaaaa :( Qualcuno mi rapisca per favore!
Vabbè basta con 'sto sproloquio! Ora vado davvero 
#giuringiurello
Baci, la vostra illa (:

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Call me, maybe ***


«E quindi voi dovreste stare due giorni in una casa dove non ci sono adulti con 5 ragazzi?» disse Annabelle, la madre delle gemelle.
«Si direi di si-disse Rory alzandosi da tavola e dirigendosi verso le scale- Alice andiamo a preparare le borse»
«Ferme! Io non vi ho dato il permesso»
«Interessante mamma. Dai Ali muoviti! Poi dici che io sono ritardataria»
«Dai mamma stiamo a due isolati da qui! E poi hai sempre detto che ti fidi di Liam» disse Alice mentre si limava le unghie.
«Va bene ma mi raccomando! Fate le brave, capito Rory?-urlò la donna occupata a scrivere al computer- e poi i ragazzi potrebbero farsi strane idee!»
«Rooory mi hai chiamato?» urlò Alice sviando il discorso della madre e correndo per le scale.
La bionda entrò in camera chiudendosi la porta alle spalle. Si sdraiò sul letto della sorella incrociando le braccia sotto la testa.
«Ma secondo te mamma pensa che siamo ancora vergini?» disse Alice grattandosi una guancia.
«Da come parla sembra. O almeno lo pensa di te!- disse Rory buttando dei vestiti nella borsa- Questo va bene per te stasera? »
«Giusto mi ero dimenticata che ti aveva sgamato. Sisi, speriamo ci sia davvero quel modello nel pub!- si alzò Alice ed andò ad aiutare la sorella- Quanto mi ami da 1 a 10?»
«Se me lo dici con questa voce ZERO, che diavolo vuoi?»
«Scusa ma devo volere per forza qualcosa? Volevo essere solo un po’ gentile» disse Alice incrociando le braccia sotto al petto.
«Hai 5 secondi..5, 4,..»
«Ok, ok! Mi presti il tuo pigiama?»
«Siamo diventati poveri? Usa il tuo!»
«Intendo quello li lì!» disse Alice dando una gomitata alla sorella che reagì con una faccia disgustata.
«Guarda che pizzo non è una bestemmia eh! E comunque va bene, tanto a me non serve!-disse Rory mentre cercava qualcosa nel cassetto- Con Zayn in giro preferisco qualcosa di anti-stupro»
«Ma neanche a me serve, eh! Solo che potrei essere sonnambula oppure avere sete nel corso della notte, sbagliare porta e capitare in quella di Liam»
«Tu sei fuori! Hai visto il mio beauty case?»
«Quello con il fiocco? Sta in bagno, ultimo cassetto a destra»
Rory andò in bagno a prendere quello che le serviva per la notte, pettinò i suoi capelli neri e li portò tutti indietro con un gesto della mano.
Dopo una ventina di minuti erano pronte tutte e due le gemelle. Salutarono i genitori ignorando l’ennesima raccomandazione e si diressero verso casa di Marissa.
«Rory posso farti una domanda?»
«Dimmi Ali» rispose la sorella mentre giocava con il telefono evitando di sbattere contro qualche palo.
«Lo hai dimenticato?». Rory si girò di scatto verso la sorella e la guardò incredula.
«Perché me lo domandi?»
«Perché hai rifiutato un paio di ragazzi ultimamente»
«Avevano tutti la faccia troppo da bravi ragazzi e poi non puoi parlare tu. Cogli l’occasione in questi due giorni. Carpe diem sorella!»
«Va bene ma solo se lo fai anche tu!»
«Okey, comincio a guardare qualcuno. Va bene?»
«Perfetto» rispose Alice bussando al campanello di casa Payne. Passarono pochi secondi e subito la porta si aprì. Marissa uscì fuori dalla porta allontanando le ragazze, si guardò intorno per controllare che non c’era nessuno.
«Che sta succedendo?»
«Lucas!»
«Dove? Dove sta? E’ dentro?»
«Alice no! Mi ha chiesto di uscire stasera perché sabato ha un appuntamento con la famiglia»
«E che c’è che non va? Il vestito ce l’hai, i tuoi non sono a casa!»
«MIO FRATELLO. Non vuole saperne di questa storia, dice che sono stata già troppo male per Lucas e mi minaccia di dirlo a mamma, che la pensa come lui. Ovviamente sono la sorella più piccola e non posso controbattere.»
«Se ci stessi insieme potrei obbligarlo a farti lasciare andare, ma non mi si fila neanche un po’. Rory sei tu quella dalle idee geniali, muoviti a pensare»
«Dove vanno stasera i ragazzi?»
«Al Plaza, dove dovevamo andare noi»
«E Lucas dove ti ha invitato?»
«Al cinema»
«Chiamalo e digli se per lui va bene al Plaza, così faremo finta che vi siete incontrati per “caso”-mimò Rory le virgolette- e Liam non potrà dire assolutamente nulla. Inoltre ci siamo anche noi con te ad aiutarti»
«Sisi! Siamo brave in queste cose» confermò Alice buttando i capelli all’indietro con fare vanitoso.
«Okey, avrò il cellulare vicino. Ora entriamo, stanno tutti dentro»
Le ragazze entrarono e posarono le borse delle gemelle in camera di Marissa. Si sistemarono e Mars accese la piastra per i capelli.

I ragazzi stavano giocando alla play davanti alla TV, in salotto e facevano un casino da pazzi.
«Liam cosa faranno le ragazze stasera?» chiese il riccio mentre si sporgeva verso destra con il joystick in mano e la lingua da fuori.
«Anche loro al Plaza, c’è quello lì bello»
«Avremo le mocciose con noi? Che palle!»
«Ma te lo scordi! I patti sono chiari, lì dentro staremo sempre separati»
«Io non ci vedo nulla di male, comunque» disse Niall mentre tirava i pop corn nella bocca di Zayn, che a sua volta si applicava a non farne scappare neanche uno.
Louis stava cercando di battere Harry mentre Liam faceva qualcosa con il suo iPad.
Si conoscevano tutti dalla prima elementare, tranne per Niall che conobbero solo alle medie dato che veniva dall’Irlanda. Erano inseparabili, un po’ come le tre ragazze. Solo che loro, beh erano maschi!

«Allora come mi sta?» chiese Mars girandosi su se stessa.
«Sei fighissima!» rispose Alice annuendo con la testa.
«Cazzo lo stendi stasera!» urlò Rory.
«Ragazze siete pro..Wau» disse Liam sbucando dalla porta.
«Come sto?»
«Sei mia sorella, sei bellissima!». I due si abbracciarono e Alice appoggiò la testa sulla spalla di Rory.
«Scollati da dosso! Vatti a cambiare che manchi solo te» disse Rory alzando la spalla e provocando la risata di Liam e Mars che guardavano la scena divertiti.
«Sei magnifica anche tu Rory! Attenta ad Harry e Zayn, mi raccomando!».
Liam e Rory avevano un rapporto speciale, erano molto stretti come amici. Lui era super protettivo nei suoi confronti e lei lo considerava come il fratello che aveva sempre desiderato. Entrarono in camera anche Louis ed Harry abbracciati, sembravano già brilli.
«Ragazze neri o ro..Ma tutti qua state?» disse Alice alzando i tacchi all’altezza della testa e poi arrossendo.
«Alice sei una favola » dissero Louis e Harry all’unisono, quei due facevano davvero paura. Liam rimase a guardarla senza dire nulla e deglutì. Rory e Mars notarono l’imbarazzo e così accorsero all’amica.
«Quelli neri, abbinano di più. Ragazzi cominciate a scendere, noi siamo quasi pronte»
Le ragazze si guardarono tutte e tre allo specchio e cominciarono a fare facce buffe. Rory prese la macchina fotografica e si scattarono qualche foto, le più belle erano quelle dove ridevano spontaneamente. Sentirono suonare il clacson di sotto e si diedero una mossa.

Erano arrivati al locale da tre quarti d’ora, avevano deciso di stare costantemente separati. Lucas e Marissa stavano sui divanetti a parlare, Lucas teneva poggiato una mano sulla schiena di Mars e lei aveva le guance come un peperone. Rory stava al centro della pista, aveva alzato un po’ il gomito e si stava strusciando con un ragazzo sul cubo. Alice aveva bevuto due drink per darsi forza, facendo finta di ballare cercava Liam che sembrava essere sparito.
Dopo 10 minuti Rory si sentì prendere i fianchi e si girò di scatto.
«Harry, che succede?». Rory subito notò la faccia preoccupata di Harry e scese dal cubo aggrappandosi a lui.
«Alice..»
«Dov’è mia sorella!?»
Rory guardò stralunata Harry e poi notò un gruppo di persone accalcate vicino a qualcuno. Sciolse la presa di Harry e si fece spazio tra la gente.

Seeeeeeeeeeera :3
Primo capitolo già con
recensioni, messa nelle seguite e nei preferiti *-* 
*S'inchina e ringrazia a tutti*
Allora in questo capitolo sono comparsi bene o male un pò tutti. Si capiscono un pò i
rapporti ma non vi aspettate che rimangono così durante la storia u___U
E' un capitolo un pò di transizione, il prossimo già è qualcosa di..
*w*
Okkei basta ora vado che sto morendo di fame!
Ciao
carote&patate <3

ps:Questa è la nostra 
Mars *w* //Demi Lovato
Questa è la nostra  Alice :3 // Marykate Olsen
Ed infine la nostra Rory :D // Ashley Olsen con i capelli neri però u.u
Ovviamente voi potete immaginarle come volete eh :)
Non ce l'ho fatta a fare il banner :(

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Don't touch her ***


«Rory..aiutami» disse la gemella affannandosi.
«Sono qua io, non ti preoccupare- Rory prese la sorella di peso con l’aiuto di Louis e la fece sedere su uno sgabello- lo spettacolo è finito, via!» urlò infine. Si avvicinò al volto pallido di Alice, aveva tutta la matita sciolta e muoveva la testa come se non ne reggesse il peso.
«Io non volevo però poi ho visto che..»
«Shh..Alice c’è gente. Tranquilla -Rory si girò verso Niall e gli sussurrò di andare a fare un caffè- Ce la fai a camminare?»
«Guarda che sto bene eh! Mi reggo all’in piedi- disse la bionda alzandosi e cascando automaticamente tra le braccia di Harry- oh finitela di girare intorno a me»
Rory le prese il volto tra le mani e cominciò a dargli dei piccoli schiaffetti. Le bagnò il volto, il collo e i polsi. Cercava di non farla parlare per evitare che dicesse cose sbagliate. Alice ripeteva che lei voleva bene a tutti e poi continuava a dire cose senza senso. Sgranò gli occhi e poi li chiuse.
«Alice cazzo!» urlò Rory.
«Stai calma- disse Zayn mettendo una mano sulla spalla di Rory- Alice che hai bevuto?»
Rory s’innervosì, nessuno le diceva di stare calma, tanto meno se si parlava di sua sorella.
Rory e Alice avevano un legame particolare, diverso dalle altre sorelle. Erano due gocce d’acqua e si distinguevano solo per il colore dei capelli. In compenso avevano due caratteri contraddittori: Alice era la più studiosa, la più attenta, la più seria, la solita bionda perfettina mentre Rory studiava il minimo necessario, rispondeva sempre alle provocazioni, pensava solo a divertirsi e le regole poco le rispettava, la tipica ribelle. Avevano in comune però altrettante cose come il carattere solare, i gusti nel mangiare, adoravano divertirsi ed andare alle feste, facevano a turno ad ubriacarsi in modo che l’una portasse l’altra. Condividevano la loro vita, non facevano nulla separatamente. Le decisioni le prendevano sempre insieme, erano una sola persona. Erano l’una protettiva nei confronti dell’altra.
«Non lo so, ho visto due bicchieri sul bancone e li ho buttati giù»
Niall arrivò con il caffè e Rory glielo fece bere lentamente. Passarono 10 minuti e Alice sembrava riprendersi. Si erano spostati fuori sulle panchine e Alice stava tra le braccia della sorella. Ad un certo punto venne Liam e Alice strinse la mano di Rory.
«Ma cos’è successo?-chiese Liam a Louis- E’ Alice?»
«Ha bevuto e non si è sentita bene. Ora sembra stare meglio, ci siamo presi uno spavento. Era caduta a terra!»
«Alice come stai?»
«Sta bene» rispose Rory guardandolo serio negli occhi. Liam non capì il motivo di quello sguardo e indietreggiò.
«Dov’è Mars?»
«Cazzo –sussurrò Rory- è dentro»
«E con chi? Non mi dire con quel bamboccio» disse Liam alterandosi. Niall gli si avvicinò per tranquillizzarlo.
«Liam la vita è la sua, sta a lei scegliere. Sinceramente ora voglio solo che mia sorella stia bene!»
«Vado a cercarla così torniamo a casa-propose Harry- Zayn vieni pure tu che facciamo prima»
I due ragazzi rientrarono dentro e Niall si era inginocchiato all’altezza di Alice. «Hey bionda, come ti senti?»
«Meglio, grazie biondo» sorrise sforzandosi Alice.
Liam e Louis si allontanarono per parlare da soli.
«Liam ma dov’eri? Mancavi te»
«Stavo con una sopra, ma mai a pensare che fosse successo qualcosa ad Alice. Che coglione che sono»
«Vabbè c’eravamo noi. Chi è questa?»
«Ma che diavolo ne so!Perchè mia sorella esce con quello? Ho voglia di spaccargli la faccia»
«Non è proprio la serata adatta Liam. Torniamo a casa dai. Sai una cosa?»
«Cosa?» domandò Liam grattandosi la testa.
«In questo periodo abbiamo conosciuto bene le gemelle, non era la prima volta che avevamo bevuto ma non era mai successo che qualcuno non stesse bene»
«E quindi?»
«Rory e Alice, sono state qualcosa di indescrivibile. –disse Louis aiutandosi con i movimenti della mani- Non parlavano, o almeno non aprivano la bocca. Parlavano attraverso gli sguardi, il modo in cui Rory si è presa cura della sorella..»
«Ah..Immagino, sono meravigliose» disse Liam puntando gli occhi su Alice. Louis notò lo sguardo di Liam e sorrise di nascosto.
I due raggiunsero gli altri mentre Harry e Zayn presero Alice e poggiarono le sue braccia sulle loro spalle. Rory camminava al loro fianco con Mars che evitava accuratamente lo sguardo di Liam, si asciugava quelle poche lacrime che gli erano scese per la paura.
Salirono in macchina e Alice crollò in un sonno profondo. Arrivati a casa Liam la prese in braccio a mò di principessa e la portò in camera senza dire nulla. Rory e l’amica si scambiarono uno sguardo e poi si andarono a buttare sul divano seguite dagli altri.
«Che serata» disse Harry toccando i suoi ricci.
«A te come è andata Mars? » chiese Rory mentre si toglieva i tacchi. Alzò gli occhi e notò lo sguardo di Zayn sulle sue gambe scoperte dal vestito corto.
«Bene bene. Ha detto che dopo mi chiama per sapere Ali come sta»
«Tuo fratello sta scazzato di brutto»
«Louis me ne sbatto! Non deve decidere lui per me, può anche dirlo a mamma. Io sono contenta. Punto!»
«Ti ho solo avvisato-alzò le mani Lou- Rory?»
«Si?» rispose distrattamente.
«Tutto bene?»
«Certo» disse indifferente e andando poi in cucina. Zayn la seguì e chiuse la porta dietro di lui. Lei si girò ed alzò le sopracciglia quando vide Zayn, posò la bottiglia d’acqua sulla penisola e si appoggiò ad essa.
«Che diavolo vuoi?»
«Cristo, sai parlare solo in questo modo?» chiese infastidito.
«Con le persone che mi stanno sulle palle si-disse la mora bevendo il suo bicchiere d’acqua per poi sbatterlo sul tavolo-Allora?»
«Negalo se vuoi ma io e te ci assomigliamo parecchio, perciò ero venuto-rispose Zayn dandole le spalle e uscendo dalla porta-Buonanotte»
Rory rimase interdetta da quelle parole, cosa voleva dire? Rimase con lo sguardo fisso nel punto in cui era scomparso, d’un tratto mosse la testa come per voler eliminare via i pensieri e si diresse in camera. Li c’era Alice che dormiva beatamente e Mars a telefono che raccontava di quello che era successo. Rory posò i tacchi vicino alla scrivania e rimboccò le lenzuola alla sorella. Distrattamente si sedette sul letto che spettava a lei e si sfilò il vestito sotto lo sguardo indagatore di Mars, che attaccò subito al telefono.
«E’ successo qualcosa?» chiese Marissa mentre si infilava la maglia del suo pigiama a pois e lanciava uno sbadiglio
«Niente di importante, dormiamo che domani sarà una lunga giornata»
Rory quella sera si addormentò molto tardi, le rimbombava nella testa quella frase che le aveva detto Zayn. Lei e quel pakistano non si assomigliavano, lui era un pervertito della Madonna mentre lei era Rory, punto.

«Sento la testa che mi scoppia-disse Alice con le mani sulle tempie- ho fatto tanti danni? »
«Chiedi a Rory» ripose divertita Mars mentre si metteva la matita.
«Non esageratamente. Voglio sapere il perché però. Non hai mai fatto così»
«L’ho visto con un’altra quando mi ero decisa a parlargli» sussurrò con la testa fra le mani. Le due amiche le si avvicinarono e la strinsero forte. «Perché non mi vuole? Per lui io non esisto. Sono solo l’amica dolce e cretina che non sa contenersi, della sorella. Mi fa male tutto questo» disse tra un singhiozzo e l’altro.
«Hey -Rory le asciugò le lacrime e le spostò i capelli dietro all’orecchio- sei bellissima e perfetta così come sei. Se lui ancora non l’ha capito vuol dire che è idiota»
«Concordo -disse Mars annuendo fiera- anzi glielo faremo capire noi!»
«E come?» disse con gli occhioni da cucciola Alice.
«A questo ci pensa Rory»
«Che onore oh!»
Le tre amiche risero e poi iniziarono a prepararsi per andare a scuola. Alice e Mars stavano nel bagno di quest’ultima mentre Rory leggeva i tweet su Twitter aspettando che liberassero il bagno.
I ragazzi si erano svegliati da poco e si stavano lavando nel bagno di Liam e dei genitori. La famiglia Payne era benestante e la casa era enorme, da perdersi dentro. Liam, Harry e Niall erano già scesi a preparare la colazione.
«Vabbè ho fame! Inizio a scendere» urlò Rory per farsi sentire dalle amiche. Scese scalza con la delicatezza di un elefante e raggiunse gli altri in cucina.
«Buongiorno bisonte» disse Harry mentre versava il latte nella tazza. Niall scoppiò a ridere e le diede un bacio sulla guancia.
«Buongiorno anche a te riccio, Horan»
«A me non mi saluti?» chiese Liam mentre sorseggiava la sua tazza di caffè.
«Non ti avevo visto scemo, buongiorno anche a te. Gli altri?»
«Si stanno lavando, Mars e Alice?» rispose Niall
«Anche loro»
«Come sta Alice?»
«Meglio Liam» mentì la gemella mora, di certo non poteva dirle che stava così per colpa sua. Doveva ancora pensare come far capire a Liam che Alice era innamorata di lui.
«Buongiorno carotine carine e coccolose» urlò Louis scendendo dalle scale con le altre due.
Tutti quanti scoppiarono a ridere e Louis era compiaciuto di questo tanto da ringraziare con un inchino. Mars si buttò sulla poltrona di pelle bianca mentre Alice camminava a testa bassa per evitare di incrociare lo sguardo di Liam. I ragazzi le chiedevano come stava e lei rispondeva sempre con un “ sto meglio grazie”. Rory annunciò che andava a lavarsi sopra e Mars le rispose che era finita l’acqua calda. Rory a passi pesanti andò nella camera, prese un jeans a sigaretta, una canotta verde, superga verdi e collana con il gufo e poi andò nel bagno dei genitori di Mars. Aprì la porta e notò la grandezza di quel bagno. Si guardò allo specchio e avvolse i capelli in una coda alta che finiva chiusa in uno chignon. Cominciò a levarsi la maglietta e il pantalone quando vide nello specchio un riflesso, il suo riflesso.
«Ma porca puttana! Zayn?!» si girò di scatto la gemella infastidita.
«Dai tuoi vestiti si è sempre visto che hai un fisico da urlo, ma ora ne ho la certezza»
Rory gli tirò la maglia addosso e gli urlò di uscire fuori. Lui a stento rispose con una risata isterica.
«Pervertito come sei ti voglio fuori di qui, subito!»
«Neanche ti copri però, secondo me ti piaccio» disse Zayn avvicinandosi pericolosamente a Rory.
«Fino a prova contraria sei tu che ti avvicini a me e posso immaginare la posizione in cui sta il tuo amichetto là sotto». Zayn rise istericamente, le posò una mano sul collo e le lasciò un bacio proprio dove stava la mano, provocandole un brivido per tutta la schiena che era una miscela tra eccitazione e rabbia. Lei sapeva di aver un bel fisico e conosceva benissimo Zayn. Era sempre un battibecco tra i due, volavano provocazioni a non finire e più di una volta Zayn le aveva detto che un giorno lei sarebbe caduta ai suoi piedi. Dopo 15 minuti il gruppo era pronto per andare a scuola, salirono tutti quanti sull’autobus e fecero il loro ingresso trionfale nel cortile della scuola.
Tutti si voltarono a guardarli, i ragazzi erano i più ambiti della scuola. Tutte le ragazze cadevano ai loro piedi e la stessa cosa valeva per il trio delle meraviglie.
Per quest’ultimo però sorgeva un problema, un grande problema.

Eccccccomi qua :3
C'ho messo un pò ad aggiornare ma non sono stata a casa,
Sorry me <3
Alllllllllora in questo capitolo succedono un bel pò di cose, ma sono
niente in confronto ai prossimi *w*
La
dolcezza di Alice e Liam è qualcosa di *-*
Mentre Zayn e Rory no comment!
Già sto scrivendo il prossimo capitolo ma devo finire prima la scaletta. 
Anticipazione del prossimo capitolo: si capirà il senso della trama! 
Ora scappo a studiare, Baci illa
<3

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Summer Paradise ***


Le ragazze avevano appena raggiunto i loro armadietti e stavano discutendo sulla verifica di fisica che avrebbero dovuto fare alla terza ora.
«Io vado che ho chimica e devo copiarmi gli esercizi da qualcuno» 
«Ma devo venire con te Mars?»
«Non è possibile che ancora non hai imparato l'orario. Hai storia ora!» sgridò la rossa a Rory.
«Aaaah come fareste senza di me!»
«Ma zitta! Ci vediamo alla terza ora belle!-disse Mars mentre si stava incamminando per andare in classe- Ah Alice io non ho studiato! »Disse urlando quando già era lontana.
Quest'ultima sbuffò e poi sbattè con forza la porta del suo armadietto.
«Ali non è la prima volta, perchè ti arrabbi?»
«Cosa non è la prima volta?»
«Che Mars copia da te» concluse Rory mentre buttava delle cartacce nel cestino.
«Ma che m'importa di quello! Figurati se mi dispiace aiutarla dai..Ho un mal di testa da far schifo e solo ora sto connettendo che ho fatto una figura di merda con Liam»
«Io invece sarei contenta al tuo posto, ti ha portato lui a letto.» 
Alice a quelle parole sobbalzò in aria ed andò a sbattere contro una ragazza.
«Scusa -riprese poi guardando la sorella- Allora devo ringraziarlo!»
«Vola basso Alice e ricordati che oggi è l'ultimo giorno»
«Ricordatelo anche tu, avevamo fatto un patto!»
«Ehm -Rory a quel punto cercò di sviare il discorso-vado a fare matematica! Bye »
«Hai storia adesso!» urlò Alice per farsi sentire.
«E che ho detto!» urlò di rimando ridendo per il corridoio.

Le tre amiche si erano indirizzate nelle rispettive aule mentre i ragazzi stavano fuori scuola aspettando che Dio scendesse in terra e li portasse in classe.
«Come diavolo faccio a passare questo test?» chiese Harry mentre muoveva i suoi capelli attirando lo sguardo delle ragazze.
«Non capisco come dei ricci possano scatenare tanto –sussurrò Louis- e comunque ci sono anche le ragazze, chiedi aiuto a loro»
«Altrimenti te la porti a letto di nuovo la Papillon » affermò Zayn convinto mentre faceva uscire il fumo della sua sigaretta dalla bocca.
«Arriva –sussurrò Liam- Ciao Madison» disse infine acidamente.
«Ciao ragazzi –salutò di rimando il capitano delle cheerleaders- Zayn stasera vieni da me?». Zayn alzò la testa per guardarla negli occhi e le sorrise maliziosamente.
«Se mi va, ho da fare»
«Ma è da un po’ che non ci vediamo, dai i miei non ci sono» insistette miss-la-tengo-solo-io.
«Ho detto che ho da fare! Se mi va vengo altrimenti no. Ora puoi anche andare» disse Zayn infastidito.
«Sei uno stronzo Malik»
«Non sei la prima e non sarai l’ultima a dirmelo»
Madison alzò la testa e tirò il petto in fuori, girò i tacchi e raggiunse le amiche che avevano appena finito di sparlarle dietro. I ragazzi intanto avevano assistito la scena divertita scambiandosi delle battutine.
«Andiamo che è suonata anche la seconda campanella –concluse Niall alzandosi e tirando con se Louis- ci vediamo dopo!»
Ognuno dei ragazzi andò nelle rispettive aule fino all’orario di pranzo. Il compito di fisica andò piuttosto bene a tutti e 4 dato che Alice aveva aiutato gli amici bisognosi.

«Se non ci fosse stata Alice non so come avremmo fatto» confermò Mars dopo aver spiegato il test agli altri ragazzi.
«Guardateci! E’ la prima volta..» affermò Niall senza spiegarsi.
«Cosa biondo rifatto?» ribattè Rory ironica.
«Non ci siamo mai seduti al tavolo insieme»
I ragazzi si guardarono e sgranarono gli occhi, stavano diventando una comitiva? Nessuno aveva il coraggio di rispondere alla domanda silenziosa.
«Penso che avremmo comunque una reputazione» rispose Alice bevendo la sua coca cola dalla cannuccia.
«Dov’è Zayn?» chiese Harry guardando nella sala alla ricerca dell’amico.
«Non lo so» rispose Liam distrattamente.
«Ad aggiustarsi i capelli, vanitoso com’è!» disse Mars.
Rory intanto seguiva la conversazione mentre leggeva la fine di un libro..Rewind! Rory leggeva un libro?
«Sai anche leggere?» chiese Zayn a Rory chiudendole il libro bruscamente.
«Tu l’educazione non sai neanche dov’è di casa! Io a differenza tua uso il mio cervello non solo per riabbottonare la mia camicetta. Ops neanche quello sai fare» rispose Rory toccando la camicia di Zayn che era stata abbottonata male. Zayn prese la mano di Rory e si aggiustò la camicia.
«Se vuoi puoi togliermela tu»
«Neanche per tutto l’oro del mondo Pakistan»
Gli altri amici avevano assistito alla scena ma indifferenti, erano abituati a quel tipo di battute tra i due. Nessuno in quella scuola poteva sfuggire a Zayn Malik ma quelle due gemelle avevano stravolto tutto, o almeno Rory aveva stravolto tutto. Alice anche era stata una sua vittima ma con molta non chalance avevano affrontato la situazione.
«Zayn che fine hai fatto? Vabbè ora si è capito»
«Il preside ci ha beccati e sono andato in presidenza» disse Zayn addentando il polpettone.
«No! Ti ha beccato mentre..?» lasciò intendere Liam che aveva letteralmente sputato l’acqua.
«E con chi?» chiese Niall mentre aiutava Liam a riprendersi.
«Madison. Quella non sa stare tranquilla e mi provoca troppo. Resisto per poco tempo» disse Zayn scrollando le spalle.
«Oh povero cucciolo indifeso» ironizzò Rory ricevendo un calcio da Mars. Zayn si girò verso di lei e la guardò con uno sguardo infuocato e Rory fece la linguaccia.
«Dicevo –continuò il moro guardando gli amici- non so per quale motivo assurdo il preside è entrato nel bagno e l’ha trovata con le mani nei miei pantaloni. A lei l’ha fatta andare via minacciandola di dirlo ai suoi genitori»
«Porca carota che figura di merda!» esordì Harry.
«Io sarei morta dalla vergogna al posto di Madison!» disse schifata Alice.
I ragazzi continuarono le loro conversazioni che cambiavano ogni cinque secondi fino a che una vibrazione non li interruppe.
«Rory è il tuo» indicò Niall il telefono alla mora. Quest’ultima chiuse il libro, prese il telefono e sbuffò lasciandosi scappare un «che palle»
«Ancora lui? Cristo ma che si faccia una vita!» disse Alice allungando le gambe sotto al tavolo. Le sue gambe si andarono a scontrare con delle altre ed entrambi alzarono lo sguardo. Alice divenne tipo color peperone e Liam le sorrise imbarazzato mimandole «non ti preoccupare». Zayn strappò il telefono da mano di Rory e lesse il messaggio.
«Ma come cazzo ti permetti! Ridammelo subito coglione!» sbraitò Rory contro il moro che sorrideva divertito.
«Chi è questo? Dobbiamo parlarci noi?»
«Non ti intromettere nella mia vita e ridammi il telefono! Subito!»
«Ora ho da fare, a dopo» disse Zayn alzandosi dal tavolo. Rory lo seguì e cercò di riprendersi il telefono ma inutilmente. Zayn la liquidò dicendole che ne avrebbero parlato a casa . La gemella ritornò al suo tavolo e prese la sua borsa e il suo libro.
«Alice, Mars vi muovete?!» urlò stizzita. Le ragazze si guardarono e senza controbattere presero le loro cose e la seguirono, lasciando uno sguardo di comprensione ai ragazzi.

«Hey Louis dove sono gli altri?» chiese Mars scendendo le scale mentre si faceva una coda alta.
«Sono andati a comprare da mangiare dato che abbiamo finito tutto quello che tua mamma ci aveva lasciato –disse spegnendo la ps3- le gemelle?»
«Alice si è addormentata mentre Rory è uscita. Non devi spegnerla per forza»
«No macchè, mi stancavo. Tv?»
«Okkei, metti su MTV però»
«Va bene –disse Louis pigiando sul canale 8- allora stai con quello lì. Lucas giusto?»
«Ehm..non sto insieme a lui. Ci stiamo sentendo semplicemente. Te novità?»
«Aaah..no nulla! Dopo Juliet non voglio avere relazioni serie»
«Capito. Meglio così! –sorrise Mars e poi cominciò a canticchiare- amo questa canzone (http://www.youtube.com/watch?v=CwZ_bmNbdAw
« Tatataaa, anche a me piace molto! Ti mette voglia di fare casino»
« Casino? Dove?» chiesero i ragazzi entrando in casa.
« Qui!-urlò Mars avvicinandosi ai ragazzi per aiutarli- Liam vai a vedere se Alice si è svegliata, Niall tu rintraccia Rory. »
« Signor sì!» risposero in coro i due ragazzi.
Liam era salito in camera delle ragazze e aveva trovato Alice sotto le coperte con la bocca semichiusa. Le si avvicinò e con molta dolcezza provò a svegliarla, la ragazza alla vista di Liam arrossì violentemente. Dopo poco scesero giù e anche Rory era tornata in casa e stava mettendo le birre in frigo. I ragazzi organizzarono il barbecue mentre le ragazze decidevano la musica e preparavano dentro. Quei due giorni avevano fatto nascere una forte amicizia tra i ragazzi e infatti passarono una splendida serata tra risate, cibo e birra.
Louis aveva anche proposto il karaoke ma dopo due o tre canzoni avevano generato una vera e propria scuola di ballo. Quella sera si dimenticarono di ogni relazione che l’uno aveva con l’altro e si divertirono realmente. Rory e Zayn si erano sfidati più di una volta ma stranamente avevano scherzato molto. Liam e Alice si erano scambiati degli sguardi innocenti e lui le toglieva sempre la birra da mano. Mars ballava con Niall e Louis mentre Harry faceva da DJ e si univa a Louis.
« Ho un’idea! Facciamo la serata più interessante» propose Harry.
« Niente cose porno» disse  Alice ridendo e provocando la risata sguaiata di Mars e Niall che si aiutavano a vicenda.
« Scommettiamo 150 sterline –affermò Harry- quattro di noi scrivono due bigliettini con scritto sopra le stesse cose. A turno andiamo a pescarli e le due persone che avranno lo stesso bigliettino dovranno fare quella cosa»
«E che c’entra la scommessa?» chiese Zayn stendendo le gambe sul tavolino.
«Facciamo chi perde per primo entro 15 giorni deve dare all’altro 150 sterline. Io ci sto!» disse sicura Mars. Anche le due amiche acconsentirono e a loro volta i ragazzi. Niall andò in cucina a prendere carta e penna. Harry, Louis, Mars e Alice si allontanarono e scrissero su quei bigliettini senza mai pensare che da quella sera le cose sarebbero cambiate.
«Fatto» dissero i ragazzi uno alla volta. Misero i vari bigliettini accartocciati in una ciotola e uno alla volta andarono a prenderlo. Il primo fu Niall.
«Allora –disse aprendo il bigliettino per poi esplodere in una risata isterica- fidanzarsi ufficialmente con una ragazza mai conosciuta ed andarci al ballo. Ma come diavolo faccio?!»
«Oddio! Vado io–affermò Harry- fidanzarsi ufficialmente con una ragazza il cui nome inizia con la M ed andarci al ballo. Ma che cazzo! Niall sei pronto? »
«Sono nato pronto Hazza» sostenne Niall incrociando le braccia sotto al petto e tutti gli altri esplosero in una risata contagiosa.
«Allora ricapitolando! Harry e Niall devono trovare una ragazza che inizia con la M, fidanzarsi ufficialmente e devono anche andarci al ballo. Se fino alla mezzanotte della sera del ballo che capita giusto con la fine dei 15 giorni andrà tutto bene la scommessa tra i due non varrà altrimenti se succede qualcosa ad una delle future coppie già sapete, il maschio pagherà! Ovviamente le ragazze non devono sapere che è una scommessa.» disse tutto d’un fiato Louis alzandosi all’in piedi. Gli altri acconsentirono con un cenno del capo e poi si alzò Rory.
«Vado io –infilò la mano nel recipiente ed estrasse il biglietto- provocarsi, dormire nello stesso letto per una notte e non cedere. Ma che cavolo è sta roba! Harry sei stato tu!»
«Come diavolo fai a saperlo?»
«Hazza taci! Dai vai tu Louis » disse Rory mentre si andava a sedere scuotendo la testa. Louis estrasse anche lui il bigliettino e sorrise.
«Non parlare per tutti e 15 i giorni con l’altra persona. Voglio sapere chi l’ha scritto, su!»
«Io –disse Alice ridendo- e per te è perfetto! Non stai un minuto zitto, comunque vado io!»
Alice si alzò e prese anche lei un biglietto. «Passare un giorno e una notte al mare con l’altro e non provare nessun sentimento al ritorno. Wau, okkei!»
«Vado io –disse Mars alzandosi dal divano- Non parlare per tutti e 15 i giorni con l’altra persona. Louis ehm..Mi viene da ridere!»
«Bene allora Louis e Mars non dovranno parlarsi a partire da domani, aggiungo che non devono neanche rispondersi con dei gesti! Chi sgarra paga! Ora vado io» disse Zayn.
« Provocarsi, dormire nello stesso letto per una notte e non cedere –sorrise Zayn mentre leggeva il bigliettino. Si voltò verso Rory e piegò la testa verso destra, divertito- perfetto»
«Dio mi sta punendo, me lo sento!» urlò Rory provocando una risata generale.
«Quindi.. Alice tocca a noi andare al mare» disse dolcemente Liam. Le due amiche subito si girarono verso la bionda con un sorriso a 360 gradi.
«Ehm credo di si» rispose Alice arrossendo.
«Okkei! Scommesse fatte! Da domani appena svegli si inizia, ora andiamo a dormire che sono stanchissimo». Harry si alzò dal divano e si recò in camera seguito da Liam, Niall e Alice.
Anche Rory stava salendo le scale quando Zayn la fermò per un braccio. «Da domani babe». Rory sorrise sarcasticamente e andò in camera con Alice.
«Mars allora buonanotte. Sarà l’ultima buonanotte per 15 giorni» disse ridendo Louis.
«Vero! Buonanotte Tommo. Vincerò questa scommessa»
«Staremo a vedere»

PERDOOOOOOOOONATEMI! 
C'ho messo
tantissimo ad aggiornare ma ho avuto tanto da fare e non sapevo bene come gestire questo capitolo!
Penso di essermi fatta perdonare perchè il capitolo è
lunghiiiiiiiiissimo!
Dal prossimo iniziano le scommesse
*_____* MUAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHA
Dai ora basta annoiarvi! Ditemi cosa ne pensate di questo capitolo :D
I
RAGAZZI SONO IN SVEEEEEEEEZIA YO! :D
Okkei addio <3 illa
vostra!

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** High School ***


Erano appena le sette del mattino e  i primi cinguettii degli uccellini, i primi raggi solari che filtravano dalla finestra avevano svegliato Mars. La ragazza dopo essersi stiracchiata nel suo letto aveva indossato con cautela un pantaloncino ed era scesa giù in cucina a preparare la colazione. Dopo aver abbellito la tavola era salita in camera per svegliare le due gemelle che non volevano proprio saperne di andare a scuola.
«Non voglio venire va bene?» urlò nervosa Rory.
«Ho dormito pochissimo stanotte! –sospirò Alice con la testa fra le nuvole- ho pensato ad una cosa. Credo che dovrò dare 150 sterline a Liam»
«Perché?» chiese Mars mentre s’infilava la maglia della Paul Frank.
«Perché io già provo dei sentimenti per lui e quindi è come se avessi già perso in partenza» rispose Alice alzandosi dal letto e dirigendosi vicino allo specchio.
«Eppure hai dei bei voti a scuola, com’è possibile? –disse retorica Rory mentre prendeva lo spazzolino- Rincoglionita tu devi farlo innamorare di te e un’occasione come questa non ti ricapiterà più, sappilo!»
«Ha ragione Rory» disse Mars mentre si pettinava e s’infilava le scarpe.
«Come sempre babes»
Le ragazze si vestirono in fretta indossando dei semplici jeans, magliette con cardigan, scarpe da ginnastiche e si raccolsero tutte e tre i capelli in una treccia. Scesero le scale posando i loro zaini vicino alla porta ed entrarono in cucina per poi arrestarsi davanti alla scena che gli si poneva davanti.
«Ma che diavolo succede qui?»
«Sorellina nulla, perché?»
«Siete cinque balordi solitamente e ora invece state tutti tranquilli e composti vicino al tavolo»
«Siamo stanchi tutto qua» rispose Harry portando una mano vicino alla bocca per lo sbadiglio.
«Avete fatto un’orgia party? –chiese Rory sedendosi vicino a Louis che stava impegnato a scrivere qualcosa- Che scrivi?»
«Per bene tutte le regole del gioco. Ecco finito pucci pucci»
Rory rise e prese il foglio mentre addentava una ciambella che Liam gentilmente le aveva farcito.
«Allora! 1) Niall e Harry devono trovare questa ragazza e non dirle nulla del patto. Inoltre uno non può ostacolare l’altro. Per fidanzata ufficiale ovviamente non vuol dire portarsela solo a letto. 2) Louis e Mars non devono rivolgersi la parola, non devono rispondere a gesti. Uno devo fare finta che l’altro non esiste. 3) Rory e Zayn devono raddoppiare la dose delle loro provocazioni. Dormire una notte insieme e sono accettate toccatine, baci a stampo e altri preliminari ma è severamente vietato fare sesso e il bacio con la lingua. –Rory guardò prima Louis- E poi sarei io quella volgare! –poi rivolse uno sguardo fugace a Zayn e continuò a leggere- 4)Liam e Alice potranno anche uscire insieme prima di andare al mare. Possono programmare qualsiasi cosa ma tutto deve avvenire al mare. 3.2.1 che vinca il migliore!»
«Louis immagino che ti sia venuto il mal di testa a formulare queste frasi così lunghe» disse ridendo Alice.
«Bella Alice» fece schiaccia cinque Niall alla bionda.
Mars intanto aveva preso il suo caffè e si era fatta allungare la ciambella da Zayn nonostante fosse Louis quello più vicino.
«Io devo andare a cercare la mia futura ragazza di nome M. Ci vediamo dopo?» chiese Harry alzandosi dal tavolo e mettendo in spalla il suo zaino.
«Aspetta vengo con te che devo farmi delle fotocopie! Zayn il mio telefono? Lo tieni da quasi 24 ore!» chiese Rory prendendo il suo zaino e tirando giù la maglietta. Zayn annuì e si alzò da tavola e le fece segno di seguirlo mentre gli altri continuavano la loro colazione. Rory seguì Zayn ed entrarono in camera.
«Eccolo. L’ho tenuto spento per tutto il tempo comunque» disse Zayn cambiandosi la maglia. Rory rimase a guardare i suoi pettorali estasiata per poi concentrare la sua attenzione sul pin del telefono.
«E dovrei crederti?»
«Diciamo che ho letto prima gli ultimi messaggi e poi davvero l’ho spento» disse sorridendo sfacciatamente.
«Stronzo! –urlò la mora gettandogli un cuscino in faccia- Harry mi sta aspettando! Ci vediamo a scuola, purtroppo»
«Rory aspetta –la bloccò per un braccio e si avvicinò al suo orecchio sussurrandole- credo che vincerò io»
«E perché mai?» rispose la ragazza reggendo lo sguardo senza paura.
«Se questo è il tuo modo di provocare» disse Zayn indicandola.
«Non devo vestirmi per forza come una puttana per sedurti tesoro» disse girando i tacchi ed uscendo dalla porta. Zayn si vide riflesso nello specchio e sorrise a quella frase che aveva appena detto la sua compagna di gioco. Scosse la testa e prese anche lui il suo zaino.
Alice non riusciva a guardare Liam negli occhi per paura di tradirsi così con lo sguardo rivolto sulle sue scarpe gli aveva chiesto gentilmente di passargli il cerchietto che aveva al suo fianco. Mars era completamente tra le nuvole fin quando Niall non si alzò dal tavolo per mettersi il giubbino lasciandola da sola con Louis. Sia Mars che Louis non riuscivano a stare zitti per più di due minuti quindi con uno scatto brusco si era alzata dal tavolo ridendo. Aveva stretto i fianchi di Zayn camminando male e facendo la scema. Louis la guardò con la coda dell’occhio e sorrise.
Dopo 10 minuti erano già tutti sulla via della scuola parlando del più e del meno.
«Alice tu e Rory dopo scuola tornate direttamente a casa?» chiese Liam mentre si avvicinavano al muretto.
«Si credo di si. Altrimenti mamma ci prende per disperse» rispose guardando verso gli altri compagni di scuola. Liam le si avvicinò e mise due dita sotto il suo mento, alzandoglielo.
«Mi guardi negli occhi, per favore?»
Alice deglutì sperando che Liam non avesse sentito e appoggiò lo sguardo nei suoi occhi. Sentì una fitta allo stomaco che le portò ad appoggiare una mano su di esso senza mai uscire da quello scambio di sguardi. Liam le sorrise dolcemente.
«Ora devo davvero andare a fare qualcosa che ancora non so» farfugliò velocemente Alice scappando da Liam.

«Allora chi vuole dirci la lezione del giorno?» chiese il professore Preston alla sua classe di Arte.
Rory stava navigando su Twitter mentre Mars al suo fianco scriveva distrattamente il nome “Lucas”.
«Signorina Payne vuole esporla lei?» chiese Preston a Mars.
«Ehm io.. insomma ieri ho avuto da fare..»
«Ovvero?»
«Dovevo mantenere il cucciolo labrador del mio vicino di casa e proprio perché è piccolo ha fatto molti danni» disse Mars cercando di essere il più convincente possibile e conoscendo la passione per i labrador del professore.
«Va bene, per questa volta chiudo un occhio. Coleman inizia lei?». Rory sentendosi chiamata in causa posò distrattamente il telefono nel porta pastelli.
«Dai prof, la prossima volta!»
«Coleman questa è già la prossima volta della scorsa volta –urlò spazientito il professore- Devo chiamare i suoi genitori?»
«Per un menagè à trois? Non penso siano disponibili, non si offenda eh!» rispose strafottente Rory provocando una risatina da parte della classe.
«Coleman dal preside! Ora! » ordinò Preston e Rory, scambiandosi uno sguardo divertito con Mars, prese le sue cose e si diresse dal preside.
Si sedette fuori la porta del preside aspettando che la segretaria la chiamasse quando sentì una presenza poco piacevole al suo fianco.
«Che ci fai tu qui?»
«Ho stuzzicato Coleman e tu?»
«Stavano facendo commenti pochi carini su una ragazza di mia conoscenza e questa cosa mi ha letteralmente fatto girare i coglioni e così ho tirato un pugno a Chole»
Rory stava per rispondere quando la segretaria aprì la porta «Coleman, Malik il preside vi aspetta»
I due ragazzi entrarono nella stanza dammi-una-lametta-che-mi-taglio-le-vene del preside. Era tutto in stile classico con i mobili in legno scuro e tutti i diplomi e lauree del preside. I due ragazzi si sedettero su due sedie di fronte alla scrivania su cui vi erano due grandi cartelle marchiate con “Malik” e “Coleman”.
«Bene. Coleman posso immaginare il perché sia qui»
«Mi dica pure» disse ridendo Rory.
«Il tuo fascicolo è colmo delle solite colpe. Questa volta cosa ha detto a..-prese una pausa per controllare chi professore avesse sull’orario- al professore Preston?»
«Gli ho solo consigliato di non chiamare i miei per un menagè à trois. Nulla di serio preside». Quest’ultimo scosse la testa e Zayn soffocò una risata scuotendo anche lui la testa.
«Questo pomeriggio rimarrai in detenzione Rory» disse più tranquillamente il preside.
«Possiamo fare domani? Non torno a casa da due giorni e mamma mi ammazza» chiese timidamente Rory.
«Va bene. Malik e tu?Addosso a chi hai messo le mani e perché?»
«Micheal Chole. Ha fatto commenti poco carini su una ragazza. Se lo è meritato»
«La tua ragazza?». Rory sgranò gli occhi e si girò verso Zayn incredulo. Lui ricambiò per due secondi lo sguardo e poi rispose al preside.
«No preside, ma la conosco»
«Zayn non voglio mettere il dito nella piaga ma lo sai che una sospensione potrebbe farti perdere l’anno. Chi è la ragazza?». Zayn annuì e sbuffò mentre Rory silenziosamente ascoltava la conversazione.
«Lei» disse Zayn indicando Rory. Il preside guardò prima Zayn e poi Rory aspettando una sua reazione che non tardò ad arrivare appena il preside uscì da quella stanza chiamato dalla sua segretaria.
«Hai picchiato Micheal per me?» chiese Rory che adesso sedeva sulle gambe di Zayn, in modo abbastanza ambiguo. Le sua braccia stavano sul petto di Zayn mentre le gambe cingevano i fianchi di Zayn e avevano i due visi uno di fronte all’altro.
«Possibile» rispose Zayn sorridendo maliziosamente.
«Possibile o si?»
«Ci esci?»
«Non ancora»
«Quindi ci uscirai?»
«Credo di si. E’ un bel ragazzo»
«Preferirei che tu non ci uscissi» chiarì Zayn strofinando le sue mani sulle cosce di Rory.
«E perché?»
«Non mi piace quello. Non mi piace quello che ha detto ora su di te. Non mi piace il fatto che tu esca con lui»
«Va bene, uscirò con qualcun altro. L’ho promesso ad Alice» disse sincera Rory. La ragazza si trovava come sempre a suo agio in ogni situazione. Nonostante fosse in presidenza a cavalcioni su Zayn non si faceva sfuggire l’occasione di mano.
«No» sibilò Zayn bloccando le mani.
«Oh Cristo. Perché?»
«Perché non voglio che tu esca con qualcuno»
«Geloso Malik?»
«Pff io geloso di te?!» disse guardando fuori dalla finestra. Sentirono la maniglia della porta muoversi e Rory scattò all’in piedi.
«Perfetto. Allora esco con chi voglio» sussurrò all’orecchio di Zayn la gemella.
«Malik, Coleman domani starete in detenzione insieme. Ora tornate alle vostre lezioni che ho da fare»

Mars e Liam stavano camminando avanti e indietro per il salotto aspettando i loro genitori. Erano molto indecisi sul come dirglielo e soprattutto su chi dovesse parlare. Mars spronava Liam a farlo mentre lui scappava con la coda fra le gambe. Sentirono la porta aprirsi e si bloccare all’istante, si scambiarono uno sguardo impaurito e andarono ad abbracciare i genitori calorosamente.
«Che avete combinato?» chiese la madre guardando furtiva dentro casa.
«N-nulla m-mamma» disse Liam balbettando.
«Oh insomma! Mamma ha chiamato la nonna e ha detto che verrà qui tra due giorni perché vuole presentarti…Liam continua»
«Il suo nuovo compagno ecco..»
«Che diavolo state dicendo?! Tesoro!» urlò la signora Payne al marito.
Mars e Liam scapparono al piano di sopra e ognuno andò nella propria stanza. Mars aveva appena aperto i libri di Arte quando Liam si sedette sul suo letto.
«Hai bisogno di qualcosa?»
«Di un consiglio veramente..»
«Sono tutta orecchi!»
«Si tratta di Alice.. Vorrei chiederle di uscire»
«Wow!  Queste scommesse ci hanno preso davvero eh!»
«Ehm –si grattò la testa imbarazzato- si diciamo di si»
«Oh mio Dio! –scandì per bene Mars- ti piace Alice? Si! Ti piace Alice!» iniziò a saltare per tutta la camera come una bambina di tre anni.
«Mars prova a farti scappare qualcosa e giuro che dico a mamma di Lucas! Non sono sicurissimo..ma provo dell’interesse ecco »
«Perfetto. Portala al ristorante italiano, le piace molto. I suoi fiori preferiti sono le orchidee blu e devi farla divertire»
«Italiano. Orchidee blu. Divertimento. Okkei grazie, ti voglio bene Marissa!»
«Anche io fratellone»
Appena  Liam uscì dalla stanza Mars prese il telefono e mandò un messaggio a Niall per dirgli di incontrarsi alle 18:00 allo Starbucks .

NON SONO MORTA! 
C'ho messo tantissimo è vero .-. Non è uscito
neanche come volevo questo capitolo .-. Ma vabbè ho deciso di pubblicarlo comunque!
Ora vado a vedere come fare per
non andare a scuola domani!
I ragazzi stanno nel Connecticut mentre
io sto in pigiama davanti al pc aspettando qualche news .-.
Vabbè lasciamo stare..Avete visto le mani di Zerrie? Uff!
Notte a tutti <3

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Chocolate ***


«Quindi ancora nulla?» chiese Mars mentre beveva il suo frappuccino.
«No. Oggi sono andato vicino a una che teneva la faccia di una il cui nome iniziava con la M»
«E?»
«E ha detto piacere Teresanne». Appena Niall finì di dire quella frase Marissa scoppiò in una risata fragorosa che portò gli altri clienti a girarsi verso di lei. Niall incrociò le braccia sotto al petto e fece il finto offeso.
«E dai scherzavo! Vedi che la troverai»
«A te con Lucas come va?»
«Oh bene – disse Mars finendo il suo muffin- notizie di Rory e Zayn?»
«Perché cambi discorso?» chiese Niall sporgendosi verso di lei.
«Non sto cambiando discorso. Tutto procede, non ci sono novità.»
«Io e te ci diciamo sempre tutto, vero Marissa?»
«Questo tuo tono mi fa sentire sotto pressione. Accompagnami a casa che è ora di cena».
I due ragazzi si alzarono e Niall lasciò una banconota sul tavolo e poi uscirono fuori. Cominciarono ad incamminarsi verso casa Payne mentre sparavano cazzate a non finire. Tra i due non si sapeva chi aveva la risata più stramba e quando camminavano per strada i passanti non potevano fare a meno di girarsi verso di loro. Niall salutò Mars con un bacio sulla guancia e s’incamminò verso casa sua.
«Mamma sono tornata!» urlò Mars appoggiando il cappotto sull’appendi abiti.
«Tra 10 minuti è pronto, chiama tuo padre e il reverendo» rispose la madre dalla cucina. Mars si guardò intorno e si avvicinò allo studio del padre.
«Papà ha detto la mamma che è pronto.»
«Oh Marissa, entra. Ti presento il reverendo Johnson» La rossa guardò il padre sbarrando gli occhi e poi strinse la madre dell’uomo appena presentato. Giunsero in cucina e si sedettero a tavola. Marissa prese posto affianco a Liam mentre di fronte aveva il reverendo. La madre aveva appena servito l’arrosto ed avevano brindato a questa cena. Mars e Liam più volte si erano scambiati sguardi complici.
«Allora ragazzi. Siete fidanzati?» irruppe il reverendo mentre sorseggiava dal bicchiere. Liam scosse leggermente la testa e Marissa arrossì di colpo sforzando un sorriso.
«Siete abbastanza grandi oramai»
«Per cosa?» chiese Marissa notando che per la prima volta il padre stava aiutando la madre a sparecchiare per poi scomparire dietro la porta scorrevole della cucina. Liam si girò d’istinto verso la sorella e annuirono flebilmente capendo dove il reverendo sarebbe andato a parare.
«Immagino che i miei genitori siano troppo codardi per parlare di sesso con noi» disse sarcastico Liam stendendo le gambe sotto al tavolo. Marissa conoscendo il fratello trattenne una risata.
«Io non credo. E’ importante capire il gesto che si compie Liam e la dote che viene concessa, Marissa». L’ultima appena citata strinse la mano del fratello sotto al tavolo.
«Signor reverendo, non voglio mancarle di rispetto ma penso di aver capito già da un bel po’ di tempo il gesto che ho compiuto. E parlo anche a nome di mia sorella!» disse Liam divertito dall’espressione del signore lì davanti. Liam e Marissa avevano sempre avuto un buon rapporto, forse a causa della poca differenza di età. Si erano sempre detti tutto. Così come Liam era corso da lei a dirgli della sua prima volta con Litz, lei era andata da lui a raccontargli della sua prima volta con William.
«Oh, allora immagino che il mio lavoro qui sia inutile. Mi dispiace solo per i vostri genitori»
«Cose che capitano!» esordì divertita Mars scrollando le spalle. Si alzarono entrambi i fratelli Payne e si buttarono sul divano.


«Dico ti rendi conto?» ripetè per l’ennesima volta Alice.
«Mi passi il pane per favore?» rispose spazientita la sorella.
«Mi stai ascoltando Rory?!»
«Ali è da quando siamo tornate da scuola che mi dici del tuo meraviglioso incontro con Liam. Ti prego le mie orecchie stanno sanguinando!»
«E’ che non posso crederci, capisci?!»
«Oh Cristo! Mamma come è andata la giornata?» sviò il discorso Rory.
«Bene tesoro grazie. A voi?» rispose distratta Annabelle.
«Si…ehm mamma domani dovrò stare in detenzione»
«Oh va bene, ci vediamo direttamente la sera allora». Le due gemelle si guardarono scettiche a causa dell’assurda reazione della madre. Rory già si era munita di giustificazioni da dirle ma non dovette usarle. La mamma sembrò fregarsene completamente della sua punizione. No, non era da Annabelle. Il padre, George, neanche aveva aperto bocca sulla faccenda. Continuava a sentire il telegiornale scambiandosi sguardi complici con la moglie.
«Viviamo in un mondo parallelo dove esistono case formate da bastoncini di zucchero e panna a forme di nuvole?» sussurrò Alice.
«C’è qualcosa che non quadra. Chiedi tu»
«Tu sei quella grande!»
«Ma se siamo gemelle!» rispose sempre sussurrando Rory.
«Sei uscita prima di me, quindi sei tu la più grande»
«E va bene –sbuffò e prese un grande respiro- C’è qualcosa che non va mamma, papà?»
«No tesoro nulla» rispose ,continuando a guardare il suo piatto, la madre.
«Non sembra, problemi a lavoro?» tentò Alice.
«Annabelle hanno il diritto di sapere» intervenne George sbattendo la forchetta nel piatto.
«Sapere cosa?» dissero in coro le figlie.
«Ho dei problemi di salute» rispose piatta la madre, iniziando a guardare le figlie negli occhi. George le strinse forte la mano e continuò il discorso. «Ancora non si sa nulla, ma è da un paio di settimane che ha dei malori. Abbiamo fatto le analisi e oggi il dottore ci ha chiamato»
«E cosa vi ha detto?» chiese Alice agitata.
«Di andare lì domani mattina»
«Veniamo anche noi!» ribattè.
«Non se ne parla. Voi andrete a scuola domattina»
«Ma mamma!»
«Ora sono stanca, vado a riposarmi. Sparecchiate voi» e così si dileguò dalla sala. Rory continuava a fissare il suo piatto, non aveva detto una sillaba da quando i genitori le avevano spiegato le cose. Il padre guardò Alice e poi iniziarono a sparecchiare insieme. Rory si alzò di scatto dal tavolo e mandò un messaggio.
«Io esco» disse semplicemente, prese il cappotto ed uscì di casa.
Cominciò ad incamminarsi verso quella casa, faceva molto freddo quella notte così si strinse nel cappotto cercando di trattenere le lacrime. Rory era una tipa forte, non piangeva quasi mai. Odiava sentirsi impotente, proprio come lo era in quel momento. Alzò gli occhi e si vide di fronte una villetta enorme bianca. Si sedette sugli scalini aspettando che uscisse.
«Qual buon vento -disse Zayn che cambiò completamente espressione appena  notò quella di Rory- che è successo? »
«Avevo solo voglia di non pensare» rispose Rory guardandolo negli occhi. Piombarono nella mente di Rory le parole di Zayn di qualche sera fa : Negalo se vuoi ma io e te ci assomigliamo parecchio.
Zayn annuì e si sedette al suo fianco, sulle scale di casa sua. In quel momento la gemella capì che quella frase era vera. Zayn non era il tipo che insisteva, proprio come lei. I ragazzi rimasero in silenzio per 5 minuti se non di più. Nessuno dei due aveva aperto bocca, quel silenzio era diventato assordante ma andava bene ad entrambi. Ad un certo punto sentirono lo scatto della porta di casa Malik e si girarono verso di essa.
«Zayn stiamo prendendo i gelati, perché non ne offri uno alla tua amica?» chiese gentilmente la madre di Zayn. Rory sgranò gli occhi e il ragazzo al suo fianco si girò verso di lei aspettando una sua reazione. La signora sorridente teneva gli occhi puntati su Rory che non potè fare a meno di accettare. La madre rientrò in casa lasciando la porta aperta, Zayn si girò verso Rory «Non sei obbligata se non vuoi»
«Mi va un gelato e poi sono curiosa di vedere dove abiti!».
I due ragazzi entrarono dentro e Zayn fece strada senza molte cerimonie, in cucina. La gemella notò le 3 sorelle sedute al tavolo, di cui una proprio piccola che si gustava il suo gelato alla fragola. Rory aveva sempre avuto una passione per i bambini, cosa alquanto incredibile dato il suo carattere.
La sorella grande la scrutò senza farsi molti problemi e poi andò a sedersi sul divano. Rory si sentì alquanto imbarazzata fino a che Zayn non le si avvicinò.«Cioccolato o fragola?» le chiese sorridendo.
«Cioccolato» rispose Rory non capendo l’atteggiamento del pakistano. La mamma glielo porse e si accomodarono tutti e tre al tavolo.
«Zayn non ha mai fatto entrare nessuna ragazza dentro casa-esordì la madre. Zayn lanciò un’occhiata di fuoco alla madre che non cambiò di una virgola- Che c’è? E’ la verità!»
«Non si preoccupi» rispose Rory rivolgendosi alla signora.
«Zayn insomma presentaci la tua ragazza!» intervenne il padre. Rory a quella frase per poco non si affogava con un pezzo di cioccolato del gelato. Zayn sorrise divertito.
«Si chiama Rory e non è la mia ragazza, siamo soltanto…siamo..»
«Amici!» rispose Rory in sua difesa. I genitori si scambiarono uno sguardo d’intesa e lasciarono i due ragazzi da soli in cucina. Le due sorelle più piccole erano andate a letto e quella grande era uscita da una decina di minuti. Rory scoppiò in una fragorosa risata appena vide Zayn rilassarsi.
«Che diavolo ridi?!»
«E’ bello vederti in imbarazzo, è una situazione nuova per me!»
«Non mi è mai successo! Motivo in più per dirmi perché sei venuta a cercarmi, anche se il motivo mi sembra ovvio» disse Zayn avvicinandosi a Rory.
«E quale sarebbe?» rispose Rory alzandosi con fare suadente.
«Che non puoi stare lontana da me. Siamo come due calamite»
«Questo complica che anche tu sei attratto da me.» rispose Rory leccando il suo gelato. Zayn guardò attentamente le sue labbra e deglutì.
«Non l’ho mai negato, Io!» disse sottolineando l’ultima parola. Rory sorrise e poi guardò le scale per assicurarsi che non stesse scendendo nessuno. Aveva bisogno di dimenticarsi di quello che era successo a casa. Zayn seguì il suo sguardo e poi fece cadere gli occhi su quel fisico perfetto che gli si poneva davanti. Rory poggiò le mani sul suo petto e lo spinse fino a farlo cadere sul divano. Zayn si lasciò trasportare e la tirò a sé facendola sedere a cavalcioni su di lui. Qualsiasi altra ragazza si sarebbe sentita a disagio in una casa sconosciuta, non Rory però.
«Ritornando al discorso di stamattina» riprese Zayn.
«Si?» domandò Rory mentre cominciava a lasciargli piccoli baci nell’incavo tra il collo e la spalla.
«Non voglio che tu –prese un grande respiro Zayn che stava perdendo il controllo a causa dei brividi che Rory gli stava provocando- esca con altri ragazzi»
«Perché?» chiese la gemella mentre era passata sul viso, sugli zigomi, all’angolo della bocca.
«Finiscila» cercò di assumere un tono serio Zayn.
«Perché mai? -chiese Rory guardandolo negli occhi.- pensavo ti piacesse»
«Fin troppo, è quello il punto. Non sono responsabile delle mie azioni se continui» disse tutto d’un fiato. Rory sorrise e continuò quello che stava facendo, sentì un piccolo gemito di Zayn seguito dal suo quando il ragazza stava cominciando a far scivolare le mani sul suo corpo. Zayn avvicinò le sue labbra a quelle rosse della ragazza, che prima indugiò e poi gli diede il via libero schiudendo le labbra. Le loro lingue si stavano accarezzando, si stavano conoscendo. Rory aveva portato le sue mani nei capelli neri corvino di Zayn, che aveva a sua volta stretto la presa sul corpo di Zayn. Rory gli morse il labbro e sentì la presenza di Zayn. Lo guardò negli occhi che non si sentì minimamente imbarazzato, anzi.
«Ci vediamo domani mattina Malik» disse sussurandogli all’orecchio. Prese il cappotto e uscì da quella casa lasciando Zayn sul divano, in uno stato di trance.

«Si può sapere che fine hai fatto? Sei uscita così, senza dire nulla!» disse per la seconda volta Alice guardando la sorella spogliarsi.
«Già ti ho detto che avevo bisogno d’aria. Torna a dormire - rispose seccata Rory. Non l’aveva mai risposta in quel modo.-  Scusa, non volevo»
«Lascia stare, buonanotte Rò» rispose amareggiata Alice. Rory si strinse sotto le coperte pensando alla madre e alla serata passata con Zayn. Prima quell’assurdo silenzio e poi..
Si girava e rigirava nel letto, odiava litigare con la sorella e tantomeno tenerle nascosto le cose. Guardò l’orario sulla sveglia che stava sul comodino in comune. Segnava le 2:47.
«Alice» bisbigliò Rory.
Nessuna riposta.
«Alice» pronunciò a voce più alta. Ebbe come risposta un mugolio.
«Sei sveglia?»
«Che diavolo vuoi? E’ notte!»
«Sono stata da Zayn»
«Porca troia! Dimmi tutto» disse la bionda saltando da letto e mettendosi a sedere.

SEEEEEEEEEEEEERA C:
C'ho messo tantissimo lo so! Non mi fa neanche
impazzire questo capitolo ma la vocina nella mia mente bacata mi ha convinto a pubblicarlo .-.
Non mi uccidete pleeeeeease ç___ç
Non so ancora il prossimo come sarà ma spero di pubblicarlo presto, dato che ora la scuola è
QUASI finita.
Ora vado a fare la nanna <3
Notte, illa
vostra!

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Valerie ***


«E l’hai lasciato così? Inerme su un divano?» chiese Alice mettendosi i capelli dietro l’orecchio. La gemella annuì soddisfatta e batté il cinque alla sorella. «Ben fatto sister!»
«Ora torniamo a dormire, domani sarà una giornata pesante.»
«Aspetta..ti è piaciuto?»
«Cosa?» chiese facendo la finta tonta.
«Dai hai capito» rispose storcendo le labbra.
«Ti rispondo domani mattina. Dormiamo ora» disse Rory accucciandosi sotto le coperte.
«Ti è piaciuto!» esultò Alice sul posto, come quando i genitori ti regalano la barbie che aspettavi da tempo per il giorno del tuo compleanno. Rory fece finta di non sentire e crollarono entrambe in un sonno profondo.
 
Secondo giorno di scommessa.

Harry quella mattina arrivò prima a scuola rispetto agli altri. Causa: sorella minore che rompe le scatole perché deve partire per la gita. S’incamminò dentro il cancello e vide molti compagni di scuola, anzi in effetti non li aveva mai visti. Harry pensò che non credeva di trovare tutta quella gente a quell’ora. Si sedette sul loro solito muretto aspettando che venisse qualcun altro. Una ragazza gli si pose davanti e incrociò le braccia sotto al petto. Harry la squadrò da capo a piedi e le sorrise sornione.
«Sei Harry Styles?»
«Si perché?»
«Piacere Madlene». Harry strabuzzò gli occhi quando sentì il nome e subito mostrò uno dei suoi fantastici sorrisi. Sapeva di avere un certo dono.
«In cosa posso aiutarti?»
«Veramente volevo chiederti se ti andava di uscire con me..domani sera. Se non hai nulla da fare!»
Harry la riguardò e poi annuì con veemenza «Certo, dammi il tuo numero di telefono»
Si scambiarono i numeri di telefono e ognuno ritornò per proprio conto. Harry vide Louis entrare nel cancello ed alzò una mano per farsi vedere. Louis abbassò ed alzò la testa in segno di saluto e appoggiò la testa sulla spalla di Harry.
«Hey amico che hai?»
«Sonno. Mia madre deve andare in gita con la classe di tua sorella e ha deciso di svegliare tutto il vicinato con le sue urla!» sbraitò Louis.
«Fidati ti capisco» rispose  Harry.
Nel frattempo il cortile si stava riempiendo sempre di più, erano arrivati anche Liam e Mars, che stava ripetendo economia.
«Sto in ansia per mamma» disse Alice girando nel cancello.
«Stamattina era così nervosa..» rispose distratta Rory.
Le due gemelle raggiunsero i ragazzi e li salutarono con un bacio sulla guancia.
«Che succede?» domanda Alice notando Louis e Harry.
«Sonno. Gita» risposero insieme. Alice si avvicinò ai loro volti con fare indagatore e poi alzò le spalle, arrendendosi. Rory si guardò intorno e notò che mancavano Zayn e Niall.
«Dove sono Zayn e Niall?»
«Niall è andato a ripassare Economia in classe e adesso vado anche io» rispose Mars alzandosi. Si scosse il pantalone e si mise lo zaino in spalla per poi raggiungere Niall in aula.
«Zayn è lì» indicò Liam un ragazzo avvinghiato ad una ragazza vicino ad un albero. Rory evitò di far cadere la bocca e gli occhi a terra. Sentì qualcosa nello stomaco e forse aveva anche cambiato colorito.
«Rory tutto bene?» chiese Harry notando la sua espressione. Rory si girò di scatto, lasciando Zayn a quella troietta lì.
«Certo! Mi sono appena ricordata di essermi dimenticata il telefono a casa. Tutto qui» rispose sorridendo raggiante. Harry annuì e decise di entrare in classe portandosi Louis e Alice.
«Senti Rò posso chiederti una cosa?»
«Certo tesorino, dimmi pure» disse Rory ironicamente.
«Oggi volevo chiedere ad Alice di uscire» disse grattandosi la nuca con fare imbarazzato.
«Wow! E’ una bella cosa, qual è il problema?»
«Il problema è che..-deglutì- nulla, infatti non c’è nessun problema! Ora corro a lezione, a dopo» disse stampandogli un bacio sulla fronte. Rory rimase immobile e scosse la testa per mandare via i pensieri e la scena obbrobriosa che le si poneva davanti. Girò i tacchi ed andò a lezione.

Il professore entrò in classe sbattendo i libri sulla cattedra, neanche dovesse starci lui in detenzione per una punizione. Era il suo lavoro quello!
Rory entrò in classe notando altre due persone, una con i capelli rasati da una parte con un tatuaggio sopra e un piercing che usciva dal labbro; l’altra invece stava composta al suo posto, tamburellando le unghie laccate sul banco. Rory decise di sedersi lontana da quei individui sperando con tutta se stessa che rimanessero loro tre per tutto il pomeriggio. Desiderio vano dato che dopo 10 minuti la porta si spalancò ed entrò un Zayn Malik sulle sue.
«Rory» disse sedendosi al suo fianco. Lei alzò la testa a mò di saluto senza guardarlo.
Zayn la guardò e poi stese le gambe sotto al banco. «Hai perso la lingua?»
Rory sbuffò e lo guardò aggrottando le sopracciglia.
«Devo controllare di persona?» chiese malizioso Zayn avvicinandosi.
«Avvicinati di altri due millimetri e ti dò un calcio nelle palle, Malik» sibilò a bassa voce.
«Ieri non sembravi avere quest’opinione però» disse Zayn buttando la testa all’indietro.
«Senti ci sono molti posti liberi, perché proprio qui!?»
«Perché siamo amici!». Rory evitò di rispondere e si sedette vicino a quella ragazza spezzamiununghiaelodicoamamma, le ispirava più fiducia. Zayn seguì il suo percorso incredulo ma lasciò correre.
I minuti sembravano non passare mai e la gemella era in pensiero per la madre. Ad un certo punto sentì Zayn parlare e così con la coda dell’occhio notò che stava a telefono. Quel ragazzo se ne strafrega di tutto, pensò Rory. Riuscì a sentire qualcosa come “Si Lou, 10 minuti e sono lì. Ci sono anche le ragazze? Okkei a dopo”. Appena chiuse la telefonata Rory cominciò a fischiettare e notò Zayn avvicinarsi al professore. Non riusciva a capire cosa gli stava dicendo ma notò che l’aveva appena indicata.
«Va bene, solo per questa volte però»
«Grazie professore –disse Zayn e poi si girò verso Rory prendendo la sua borsa- muoviti»
«Ehi la mia borsa! -urlò Rory alzandosi e seguendolo fuori dalla porta- Ma ti sei rincoglionito?»
«Non sei contenta di stare fuori?» disse in modo freddo Zayn lanciandole la borsa.
«Si ma..ora?»
«Ora io vado da Louis, tu fai quello che vuoi. Ci si vede!». Zayn scomparve dietro la porta semitrasparente della scuola e Rory rimase a guardare il punto in cui era sparito. Doveva essere lei quell’arrabbiata non lui. Doveva esserlo?
Prese la via di casa e rientrò trovando tutta la famiglia sul divano. Avevano tre sorrisi stampati in faccia e questa cosa la rassicurò molto.
«Che avete da sorridere?» chiese acida Rory.
«Tesoro, non sono malata» disse Annabelle. Rory sorrise anche lei e chiese cosa aveva.
«Stiamo per avere una sorellina o un fratellino!» urlò Alice saltando come la pazza sul tappeto. Rory la fissò facendo uscire gli occhi dalle orbite e poi guardò i genitori.
«E’ tutto vero tesoro». Rory abbracciò entrambi i genitori contenta della notizia. Adorava i bambini e averne uno per casa la rendeva davvero felice. Anche Alice si unì all’abbraccio e fece un occhiolino alla sorella.
«Ragazzi io e la mamma abbiamo deciso di festeggiare, venite con noi?» chiese il padre.
«No, andate a fare i piccioncini. Ora avete poche occasioni» disse Alice storcendo la bocca. I genitori diedero un bacio ciascuno alla figlie e poi andarono a prepararsi.
«Rory poi parliamo della tua detenzione!» urlò la madre dal piano di sopra.
«Merda» sussurrò Rory.
«Com’è andata con Zayn?» chiese Alice.
«Lascia stare và! Io davvero non lo sopporto»
«Beh fattelo scendere perché stasera ci aspettano da Lou»
Rory stava per ribattere quando si ricordò delle parole di Liam. Era l’occasione della sorella e non voleva distruggergliela. Guardarono la tv sul divano, facendo zapping.
Intanto i ragazzi stavano tutti da Louis a parlare della loro giornata. Harry aveva appena finito di raccontare del suo incontro con quella ragazza e Niall aveva detto che doveva fare da guida ad una nuova arrivata.
«Speriamo che sia quella giusta» disse il biondino incrociando le braccia dietro la nuca.
«Ricordati che io già l’ho trovata» disse Harry facendogli una linguaccia e ricevendo come risposta un cuscino dritto in faccia.
«Io penso che stasera chiederò ad Alice di uscire» disse Liam torturandosi le mani.
«Liam?» domandò retorico Zayn.
«Si?»
«Ti piace Alice?» chiese Louis alzandosi all’in piedi e puntandogli un dito contro.
«Anche se fosse che c’è di male scusa?» chiese Liam a Louis, o a se stesso.
«Nulla. E’ una bellissima ragazza, intelligente, brava..solo che la scommessa?»
«Io direi che potresti approfittarne un po’. Non lo saprà mai!» disse Zayn.
«Vabbè farò così. Louis tu?»
«Io oggi ho avuto lezione con Mars e sono stato bravissimo! Vincerò ne sono sicura, stava per chiedermi qualcosa e poi si è azzittita. Ce la posso fare» disse chiudendo gli occhi e facendo una finta faccia seria.
«Ma taci!- disse Niall tirandogli un’altra cuscinata- Zayn tu?»
«Io non so davvero che dirvi» disse grattandosi una guancia. Liam si sporse per guardarlo meglio.
«Perché?» domandò Harry mentre accendeva la play.
«Ieri sera ci siamo visti –appena finì di dire questa frase partì un coro di sottofondi- e c’è stata un po’ d’intimità. Ma oggi a malapena mi ha guardato in faccia. Mi fa solo incazzare!»
«Ma ha ragione!» disse Liam.
«Ha ragione sto cazzo Liam»
«Questa volta Payne ha ragione..Stamattina stavi come una ventosa su una» spiegò Niall. Zayn buttò la testa all’indietro come se si fosse illuminata la lampadina nel cervello.
Bussarono alla porta e Louis andò ad aprire. Fece entrare le ragazze salutando solo le gemelle e trattenendo una risata. Le tre amiche salutarono i ragazzi e Mars prese il joystick da mano di Zayn.
«Fammi giocare a me che straccio Niall»
«A noi due Marissa» disse Niall premendo il tasto avvia. Louis guardò Marissa giocare e prendere in giro Niall. Per la prima volta si rese conto della pelle liscia che aveva, dell’orecchino a forma di stella che portava. Stava trattenendo l’istinto di accarezzarla. Louis a che diavolo pensi, si disse.
Rory si sedette tra Liam e Harry che stavano discutendo amorevolmente se il Real Madrid avesse perso contro il Villareal. A Rory poco interessava e così appoggiò la testa sulle gambe di Harry, che le cominciò ad accarezzare i capelli. Zayn guardò tutta la scena e si alzò di scatto, nervoso prese il telefono e chiamò qualcuno. Alice gli si avvicinò con delicatezza e gli chiese dove stava andando.
«Mi stanno aspettando» rispose infilandosi la giacca.
«Chi ti sta aspettando?» chiese Alice con fare indagatore, come sempre.
«Fatti miei bionda»
«No sono anche miei –disse posando una mano sul suo petto- allora?»
«Si chiama Valerie. Adesso mi fai andare?»
«Rory?»
«Rory cosa?» chiese Zayn aggrottando le sopracciglia.
«Ti spezzo le gambe Malik.»
«La tua cara sorellina ora è occupata –disse indicando con la testa Rory che scherzava e rideva con Harry- quindi se permetti ora vado». Zayn diede un bacio sulla guancia ad Alice e salutò gli altri.
Rory fece finta di nulla ma in cuor suo stava morendo di curiosità.
Voleva sapere dove stava andando, lo pretendeva.

To be continued

Vaaaaaaaaalerieeeeeeeeeeeeeeeee (alla Tommo)
Mi sono addormentata e svegliata con
questa canzone! 
Questo capitolo è di
transizione, altrimenti non si può andare avanti u.u
Bene! Ora vado a lavarmi e esco che devo comprarmi il
costume *-*
Cosa vi aspettate nel
prossimo?
Le recensioni stanno
scendendo :( Daaaaaaaaaai su!
Baci, illa
vostra <3

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Fuck you, very much ***


Alice evitò lo sguardo della sorella, non voleva dirle di questa Valerie ma non voleva neanche mentirle. Andò in cucina a prendere i popcorn e sentì la presenza di qualcun altro. Si girò e incrociò gli occhi color nocciola di Liam.
«Hey, che fai?»
«Prendo i popcorn tu?»
«Volevo parlarti veramente»
«Posso chiederti prima io una cosa?»
«Certo Ali, dimmi»
«Conosci una certa Valerie?»
«Perché questa domanda?»
«Rispondimi Liam. Che c’entra questa con Zayn?» lo intimorì avvicinandosi con il suo sguardo agghiacciante.
«Diciamo che si è frequentata per un po’ con Zayn. Ma era tutta una questione di sesso. Stamattina si sono “incontrati” –mimò con le virgolette- e ho il timore che adesso sia andato da lei»
«Perché timore?»
«Per lo stesso motivo per cui tu mi stai facendo tutte queste domande» sentenziò Liam con fare dolce.
«Scusa è che sono preoccupata tutto qui». Alice appoggiò la testa sulla mano di Liam che le stava accarezzando la guancia. Entrambi notarono che c’era qualcosa di strano nell’aria, qualcosa che li elettrizzava. «Tu cosa volevi dirmi?» riuscì a dire a fatica la gemella.
«Oh..Se, insomma se domani volevi uscire con me, a cena o al cinema»
«C’è un film appena uscito che mi piacerebbe vedere» sorrise intrecciando le sua dita con quelle della mano di Liam. Il ragazzo annuì ed uscirono dalla stanza uno dopo l’altro, raggianti.
I ragazzi si scambiarono degli sguardi complici, così come le ragazze. Mars aveva appena stracciato Niall e stava urlando “i’m the champion”. Louis, Harry e Rory stavano ridendo per le cretinate che sparava Niall contro Marissa.
«Insomma io ho fame» urlò Rory alzandosi dal divano, piazzandosi davanti agli altri.
«Mmmm..Anche io» annunciò Niall.
«Che faccio chiamo Zayn?» propose Louis. Tutti guardarono Rory che sbarrò gli occhi.
«Perché guardate tutti me?» 
«Vabbè lo chiamo –Louis prese il telefono e dopo 5 minuti tornò in salotto- Sta venendo, in compagnia» concluse amareggiato.
«Cosa?» urlò Alice.
«Questa serata si prospetta divertente» disse Harry mentre aiutava Marissa a fare la tavola. I ragazzi ordinarono le pizze e quando bussarono al campanello Rory andò ad aprire, convinta che fosse la pizzeria. Aprì la porta e si trovò davanti Zayn e una ragazza.
«Oh sei tu..Pensavo fossero le pizze» disse muovendo la testa e facendo schioccare la lingua, sarebbe sempre stata superiore. Zayn non disse nulla e fece accomodare Valerie in casa. Tutti si girarono a guardarla e come sempre le fecero la radiografia dato che i suoi vestiti non coprivano molto. Rory guardò Alice che alzò le spalle mentre Marissa fissava quella poco di buono che era appena entrata.
«Ragazzi lei è Valerie, Valerie loro sono Alice, Marissa e »
«Rory, piacere» si presentò la gemella mora con fare altezzoso. Valerie la squadrò e poi strinse la mano. I ragazzi si scambiarono battute silenziose e trattennero le risate. Bussarono di nuovo alla porta e Rory andò a prendere le pizze. Le posò sul tavolo e informò che andava a lavarsi le mani. A raffica le seguirono Alice e Marissa.
«Come va?» chiese l’ultima chiudendosi la porta alle spalle.
«Bene, come deve andare?» rispose spruzzando il sapone con violenza.
«Guarda che questo povero contenitore non ha fatto nulla di male. Dai lo ha fatto apposta è palese»
«E’ vero, me l’ha fatto capire prima di uscire. Quando ti ha visto con Harry»
«L’ho visto prima io con questa troia qui però»
«Insomma la volete finire? Dovete parlarvi» ordinò Mars.
«Ma parlarci di cosa Mars? E’ ridicolo! Questa scommessa è ridicola! Io e lui non siamo nulla!»
«Vuoi arrenderti Rory? Non sei mia sorella così». Rory sembrò pensarci due minuti, si guardò allo specchio e annuì.
«Devo vincere io» disse ed aprì le porta lasciando le altre in bagno. Mars si guardò con Alice ed annuirono entrambi.
«Qualcuno si farà male» disse Mars.
Stavano tutti a tavola a gustarsi la loro pizza, chiacchierando ed evitando di lasciare silenzi imbarazzanti.
«Chi vuole birra?» urlò Louis aprendo il frigorifero.
«Io!» urlarono all’unisono Zayn e Rory. Calò il silenzio per una manciata di secondi dove i due ragazzi si scambiarono sguardi di fuoco.
«Tu bevi birra?» chiese con la voce da oca Valerie a Rory.
«Problemi?» rispose Rory bevendo dalla bottiglia.
«E’ così poco femminile!» disse con faccia schifata. Rory guardò Niall,dato che gli stava di fronte, e notò che con fatica si stava trattenendo dal ridere. Evitò di guardare gli altri.
«Un anno fa ho vinto anche un premio per il rutto più lungo del villaggio in cui stavo» disse Rory battendo il cinque con Alice che si era appena ricordata della vicenda. Valerie la guardò sconvolta e poi intrecciò le sue dita con quelle di Zayn senza rispondere.
Harry si alzò per andare a buttarsi sul divano ma non riusciva a passare dato che lo spazio era troppo stretto così appoggiò le mani sulle spalle di Rory per spingersi. La ragazza subito intrecciò le sue dita con quelle di Harry e avvicinò la sua bocca all’orecchio.
«Assecondami» gli disse bisbigliando.
«Zayn si incazzerà» rispose nello stesso modo.
«Eddai»
«Okkei ma mi devi un favore. Diamo il via ai giochi!- alzò la testa così come la voce- Rory mi accompagni di là?». Rory si spostò sulla destra della sedia portandosi la mano sul petto, facendo la finta.
«Certo». Si alzò e andò dietro le scale con Harry.
Intanto Alice più volte si era scambiata dei sorrisi con Liam, cercando di arrossire il meno possibile. Valerie si alzò per andare in bagno mentre Niall e Louis facevano a gara chi finiva prima il dolce.
«Secondo me vince Niall» affermò Zayn.
«Anche secondo me!» confermò Mars. I due si guardarono e scoppiarono a ridere pensando che nessuno dei due faceva il tifo per Louis.
«Ti sta squillando il cell Mars» le fece notare Alice. La ragazza prese il telefono e sorrise a 32 denti, Louis per osservare Marissa, perse.
«E’ Lucas, vengo subito»
«Salutamelo! -urlò Alice che si sentì gli occhi addosso di Louis e Liam- Che volete?»
I due si guardarono e scossero la testa contemporaneamente. Niall propose di vedere un film così lui e Zayn stavano scegliendo un dvd, tra l’illimitata scelta di casa Tomlinson. Dopo 5 minuti tornarono Harry e Rory ridendo a crepapelle. Niall iniziò a ridere con loro con la sua risata cristallina senza neanche sapere il perché, Zayn sorrise forzato e poi raggiunse Alice e Valerie sul divano, sedendosi in mezzo a loro due. Alice lo guardò storto e lui fece finta di nulla, poggiando le sue gambe su quelle di Valerie.
«Perché ridete così tanto?» chiese Liam cercando di trattenere una risata.
«Perché Hazza è il solito coglione!» rispose Rory. Si sentì guardata e si girò verso il divano incrociando gli occhi di Valerie.
«Se vuoi ti faccio un autografo»
«No è che stavo pensando che infondo siete una bella coppia» calò il silenzio, di nuovo e Zayn guardò torvo Valerie. Che subito si affrettò a spiegare di aver visto Rory e Harry abbracciati vicino alle scale. Mars che stava bevendo l’ultimo goccio di birra della gemella sputò tutto a terra.
«Non stiamo insieme» chiarì Harry guardando Rory.
«Oooh. Avremmo potuto fare un’uscita a quattro»
Liam e Niall abbassarono lo sguardo mentre Louis iniziò a fischiettare come un deficiente.
«Non penso sia il caso»
«Come mai Rory?» chiese sempre acida.
«Non esco con le persone che mi stanno sulle palle» si lasciò scappare. Alice sbarrò gli occhi cercando di fare segno alla sorella di smetterla. Gli altri dietro fecero partire un coro di “uuuh” oppure “rissa, rissa”. Zayn serrò la mascella e  la gemella sorrise beffarda.
«Puoi ripetere scusa?» chiese retorica Valerie che stava gesticolando le sue mani affusolate.
«Ho detto che non esco con le persone che mi stanno sulle p a l l e » scandì bene l’ultima parola.
«Ma come ti permetti! Ma chi ti conosce! Zayn dille qualcosa!»
«Su Zayn dimmi qualcosa» lo spronò Rory.
«Hey calmiamoci tutti, okkei? Ok.» tentarono Louis e Mars, che evitarono di guardarsi in faccia.
«Valerie meglio che ti accompagno, si è fatto tardi» disse Zayn prendendo la borsa di Valerie, fece segno a Louis che sarebbe tornato tra poco e l’amico di rimando annuì.
«Ciao Valerie!» salutò sarcastica Rory buttandosi sul divano. Appena Zayn e Valerie uscirono dalla porta ci furono due secondi di silenzio e poi Niall, Liam e Harry si lasciarono andare a delle rumorose risate, così come Mars. Rory scuoteva la testa cercando di trattenere una risata.
«Hai esagerato» puntualizzò Alice.
La gemella sbuffò senza risponderla.
«Ha ragione, infondo non ti ha fatto nulla» chiarì Louis.
Rory roteò gli occhi e ci penso su. «Le ho detto semplicemente la verità»
Una decina di minuti più tardi la porta fece un profondo botto, spiegato dall’entrata furiosa di Zayn.
«Ma che diavolo ti salta in mente, eh Rory?» le urlò contro. I ragazzi si avvicinarono tutti l’un l’altro, chi abbassava la testa e chi non voleva perdersi neanche una virgola.
«Mi fa male la testa non urlare»
«Io urlo quanto cazzo mi pare e piace! Che hai contro Valerie? La tua acidità tienila per le persone che conosci!»
«Non mi dire che è sensibile! Sarà sensibile solo a quando lo prende in..»
«Rory!» urlò Liam. Sapeva di esagerare ma ora che se la difendeva pure non riusciva a tollerarlo.
«Manco fossero problemi tuoi!»
«Allora non faremo una di quelle sceneggiate da film dove io adesso non ti dico la verità, e poi quando staremo solo noi due parleremo!» urlò Rory. Gli altri piano piano si stavano spostando, tanti i due non se ne sarebbero accorti.
«Spiegati meglio, non ti seguo»
«Tu! Tu mi hai detto che non dovevo uscire con nessuno ed io ovviamente poco me ne sono fottuta. Ma adesso tu che esci con questa troia no! A me poco me ne fotte, te ne puoi fare 10 al giorno. Ma non venire vicino a me ad impormi qualcosa, non farmi le tue battutine, non sfiorarmi!» gli disse con una certa calma.
«A te strusciarti con Harry ti pare normale?!»
«Sei tu che stavi infilando la lingua in gola a Valerie stamattina, e poi sei geloso?»
«Ma stai zitta!» le urlò contro.
«Non permetterti mai più di dirmi una cosa del genere» sibilò a denti stretti Rory. Si guardarono per degli istanti di fuoco. I ragazzi dietro non riuscivano a dire nulla, era meglio stare zitti.
Zayn in quel momento le avrebbe voluto dire tante cose, se la sarebbe voluta sbattere e fregarsene di quella Valerie, tanto poco gli importava.
Rory non voleva rimanere un attimo di più in quella casa, con quello lì. Prese la borsa e salutò augurando una buona notte. Respirò a pieni polmoni l’aria della notte prima di buttarsi sotto la doccia fredda.
«Ti accompagno io» disse Liam vicino ad Alice prendendole la mano. Liam si girò verso Harry e Niall che annuirono subito.
«L’accompagniamo noi Marissa, notte ragazzi»
I due uscirono dalla casa salutando Zayn con una pacca sulla spalla.
«Louis posso dormire qua? Non ho voglia di tornare a casa» chiese Zayn che ricevette una risposta affermativa da parte dell’amico.
Anche gli altri andarono via parlando durante il cammino di quello che era successo e che succederà domani.

Salve salvino :D
Questo capitolo non mi fa impazzire nonostante accadano un paio di cose
fooooooondamentali
Spero che il prossimo mi esca
meglio :D 
Ora scappo che devo uscire, baci <3

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Pakistan ***


Terzo giorno di scommessa.

Suonò la sveglia e Zayn gli tirò una cuscinata sopra imprecando in arabo.
«Caccia la parte pakistano che è in te, fratello!»
«Lou zitto»
Louis trattenne una risata e si alzò dal letto. Prese alcuni vestiti e si buttò addosso a Zayn.
«Patatone mio alzati che facciamo tardi»
«Amore lasciami in pace dai» rispose ammiccando. Dopo due minuti scoppiarono a ridere come due cretini e non riuscivano più a respirare. Caddero dal letto tutti e due e dopo una decina di minuti si decisero a prepararsi.
«Facciamo colazione al bar?» chiese Zayn mentre si lavava i denti.
«Okkei! Così nel tragitto parliamo un pò»
«Come se non l’avessimo fatto comunque» bisbigliò con la faccia nell’asciugamano.
«Cosa?»
«Nulla, muoviti e andiamo»
«E i libri?»
«Come se fosse la prima volta!»
I due ragazzi s’incamminarono per andare a scuola, Louis voleva prendere più volte il discorso ma Zayn cercava sempre di evitarlo.
«Secondo te devo chiudere con Valerie?»
«Dai Zayn te la porti solo a letto, non è neanche iniziata!»
«E Rory?»
«Ti interessa davvero?» chiese Louis aprendo la porta del bar, dove presero due cappuccini.
«Non lo so Louis. Mi attrae e non poco, so che non posso “averla” –mimò le virgolette- ma odio litigarci! E’ eccitante e straziante nello stesso momento»
«Alcuni particolari tieniteli per te. E comunque ho la vaga impressione che anche per lei sia così»
«E’ così difficile capirla! Sembra un rompicapo ed io non sono portato per queste cose»
«Questo non è vero, di intelligenza sei superiore solo che ti stanchi di usarla»
Bevvero entrambi il cappuccino e pagarono. Uscirono dal bar e dopo due minuti arrivarono a scuola.
«Con quella frase mi volevi far capire qualcosa?»
«Interpretala come vuoi! E ricordati che hai il movente della scommessa! –urlò prima di avvicinarsi agli altri- A quanto pare siamo gli ultimi, buongiorno ragazzi!»
«Buongiorno!» risposero in coro li altri.
Louis si sedette sul muretto affianco ad Harry ed Alice, notò subito che Marissa era un po’ più lontana con Lucas. Alice, che aveva seguito lo sguardo di Louis, posò il libro di letteratura pentendosi di non aver studiato il giorno prima.
«Buongiorno ragazzi -disse Valerie con dei fogli in mano-Giorno» disse con voce che doveva sembrare sensuale a Zayn, che ricambiò con un bacio sulle labbra.
«Bene io devo andare a ripassare altrimenti sono fottuta, Rory vieni con me?»
«Aspetta Alice volevo invitarvi tutti quanti alla festa di stasera che si terrà a casa mia. I miei non ci sono e portatevi i costumi!Alle 8:00» disse dando l’invito a tutti quanti. Quando arrivò a Rory le sorrise molto forzatamente.
«A Niall glielo dirò io, è andato a cercare quella ragazza» spiegò Liam.
«C’è un problema però. Posso portare una ragazza?»
«Certo Harry. Potete portare chi volete. Zayn andiamo? »
«Si, ci vediamo dopo belli!»
Liam e Alice si guardarono e poi salutarono gli altri incamminandosi anche loro.
«Ehm, stasera ti passo a prendere io..ti va?»
«Certo, ma devo parlarti. Puoi venire un po’ prima?»
«Si anche io devo dirti una cosa»
«Bene. Ora entro che devo ripetere, a dopo» salutò la gemella con un bacio sulla guancia ed entrò nell’aula raggiungendo il suo posto.
Intanto fuori Harry aveva raggiunto Madlene, dicendole che la sarebbe andata a prendere verso le 8 per andare insieme alla festa e poi ritornò da Rory e Louis.
«Andiamo? Louis che guardi?» seguì lo sguardo dell’amico cercando di capire il motivo della sua espressione ma senza risultati.
«Si andiamo che ho letteratura. Che dite chiamo Mars?»
«Si Rory vai!» la incitò Louis. La ragazza annuì e si avvicinò all’amica facendole presente che stavano entrando. Marissa salutò Lucas con un bacio a stampo e prese sotto braccio l’amica.
«Lou sei così sicuro di vincerla questa scommessa?» gli bisbigliò Harry all’orecchio. L’amico si girò e con un gesto della mano lo zittì. Le due ragazze li raggiunsero e ognuno andò a seguire la propria lezione.

«Ancora non ci posso credere, giuro!» urlò Alice mentre vedeva allo specchio come le stava il costume.
«Prima dici che vuoi che esca con qualcuno e poi..» 
«No è che pensavo..sai Zayn»
«No Alice, Zayn nulla. Lui starà con Valerie stasera ed è giusto sia così. Io verrò con Chole» ribattè Rory soffiando sullo smalto fucsia appena messo.
«Questa sera ci divertiremo, me lo sento»
«Hai pensato cosa dirai a Liam tu?»
«No. Le parole mi verranno al momento, sono sicura» disse controllando il profilo di Louis su Facebook. Assottigliò lo sguardo e andava sempre più in giù con la rotellina del mouse.
«Che cerchi nel profilo di –la sorella si sporse per vedere di chi si trattasse- di Louis?»
«Sinceramente non lo so neanche io!»
«Evito di fare domande, sei peggio di Gossip Girl. Vado a farmi prima io la doccia!»
Dopo un’ora e mezza Alice stava tamburellando le sue unghie sul tavolo in legno scuro dove la madre stava leggendo delle riviste “Io mamma” e cose del genere.
Bussò al campanello e guardò Rory disperata, che da brava sorella la rassicurò e le diede un forte abbraccio. Rory appoggiò la mano sulla maniglia della porta e tirò un forte sospiro prima di aprire.
«Ehi Liam»
«Sei bellissima, come sempre» si presentò Liam. Alice sorrise imbarazzata e si chiuse la porta alle spalle. 
Iniziò a pensare a quanto fossero verdi le foglie in quel periodo dell’anno e si disse che avrebbe voluto comprare una piantina da curare. Scosse la testa cercando di levare quei pensieri che non facevano altro che rimandare il discorso.
«Hai detto che dovevi parlarmi» riuscì a dire.
«Oh si..prima tu!»
«No dai prima tu»
«Tu mi hai detto di venire prima e tu parlerai prima signorina» disse Liam salendo in macchina.
«Io volevo parlare della scommessa..»
«Anche io»
«Io credo che..-Alice guardò la tasca del pantalone beige di Liam e vide che si era accesa una luce- Liam ti sta suonando il telefono»
Il ragazzo a sua volta si tamponò le tasche e poi subito rispose a Niall.
«Non puoi chiedere a qualcun altro?-sospirò- Va bene, ma mi devi un favore. » disse mettendosi la cintura e ponendo il telefono di nuovo in tasca.
«Che succede?» lo imitò Alice.
«Niall e quella ragazza sono rimasti a piedi, dobbiamo andarlo a prendere. Rimandiamo a dopo, okkei?»
Alice annuì e quando arrivarono da Niall abbassò il finestrino per fare segno di entrare.
«Scusate ma non so come sia potuto accadere. Comunque lei è Mylene, Mylene loro sono Liam e Alice»
Entrambi si girarono al suono di quel nome e poi scambiarono uno sguardo complice.
«Piacere, scusate se vi abbiamo disturbato»
«No figurati! Da dove vieni Mylene? –accentuò il nome Alice-Sembri di origini..»
«Francesi, sono francese! Mi sono trasferita a causa del lavoro di mio padre e i miei hanno insistito che mi affibbiassero a qualcuno per adeguarmi alla scuola»
«Dai oggi sono stato bravo»
«Si, sono stata bene biondino» gli confessò mostrando un perfetto sorriso a 32 denti. Alice e Liam si guardarono di nuovo e poi la gemella senza perdere il sorriso appoggiò la testa al finestrino pensando al colpo di fulmine dei due passeggeri.
Rory e Chole erano appena entrati e salutato Valerie. Rory cercava Zayn con lo sguardo ma decise di arrendersi quando andò con il suo accompagnatore a prendere da bere.
«Ti posso fare una domanda?» chiese il ragazzo con voce alta per farsi sentire a causa della musica ad altissimo volume.
«Dimmi!»
«Perché mi hai portato qui? Sappiamo bene tra di noi le cose come stanno»
«Voglio solo divertirmi»
«Non c’entra nulla Malik?»
«Perché dovrebbe? Dai passami il bicchiere»
«Non lo so ma sta venendo qui con gli altri –disse buttando giù tutto in un sorso- Ti va di ballare?»
Rory vide gli amici avvicinarsi ed annuì per la proposta di andare a ballare. Chole la prese per mano e la trascinò al centro della pista/bordo piscina e iniziarono a muoversi strusciandosi l’uno contro l’altro.
La gemella aveva sempre amato le feste e quindi tutto ciò che le riguardava, come il ballo. Sapeva muoversi, sapeva come sedurre un ragazzo, ne era cosciente ma con la persona che la stava toccando era stato tutto piuttosto facile. Aveva incrociato più volte lo sguardo con Mars che stava facendo altrettanto con Lucas e avevano notato anche Harry allontanarsi con quella ragazza.
«Quante volte te lo vuoi far ripetere?Devi stare lontana da lei» sibilò a denti stretti Zayn. Rory si girò subito e aggrottò le sopracciglia contrariata.
«Che diavolo vuoi?»
«Non sto parlando con te. Chole non fartelo ripetere, leva quelle mani»
«Altrimenti?» rispose con lo stesso tono il ragazzo. Lo stesso ragazzo che dopo aver pronunciato quella domanda si trovò a galleggiare in acqua con un occhio gonfio.
«Tu sei pazzo!» urlò Rory uscendo da quella folla a gomitate fino ad entrare in casa e nascondersi in cucina. Lì trovò Niall con Mylene che smisero di ridere appena notarono l’espressione sul volto della ragazza. Dopo 30 secondi a completare il quadretto fu l’entrata furiosa di Zayn, che fece dileguare Niall e la sua dolce compagna.
«Sai usare solo le mani!» urlò Rory alzandosi i capelli per il calore.
«Non urlare!» usò lo stesso tono, contraddicendosi.
«Io urlo quanto cazzo mi pare e piace capito idiota?! –si calmò lentamente-Ti sembra normale che fai una scenata del genere alla festa della tua presunta ragazza per di più?!»
«Valerie non è la mia ragazza»
«Rispondi solo a quello che vuoi tu vero?»
«Ti avevo detto chiaramente di non uscire con altre persone»
«Ma tu chi cazzo sei per dirmi una cosa del genere!» disse Rory appoggiando una mano sul ripiano della cucina.
«Non lo so» rispose Zayn avvicinandosi a lei. Intrecciò una mano con la sua e premette le sue labbra su quelle di Rory, che all’iniziò sembrò non volere ma dopo poco si ritrovò spinta al muro con le mani tra i capelli di Zayn. Il ragazzo subito infilò la lingua tra le labbra rosse di Rory che l’accolse prima con dolcezza e poi lo spinse sul tavolo. Lo raggiunse e iniziò di nuovo quel bacio con più passione, le mani di Zayn le accarezzavano la schiena scoperta e sudata provocandole tanti piccoli brividi. Rory portò la testa all’indietro per far in modo che le labbra del ragazzo che le stava sconvolgendo la vita avessero via libera sul suo collo.
«Pakistan potrebbe venire qualcuno» riuscì a dire con voce ansimante.
«Mi ecciti ancora di più quando mi chiami così»
«Andiamo a casa Pakistan?»

Non riesco a rispettare le date .-. perdonatemi!
Questo capitolo non mi piace -.-''
odio quando non mi piacciono!
Devo riacquistare la mia ispirazioneee ç__ç
Voi cosa ne pensate? Non siate troppo
crudeli pleease .-.
Illa <3

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Their eyes ***


Rory si assicurò che i genitori non stessero in soggiorno e trasportò Zayn in camera sua.
«E se torna Alice?» domandò il ragazzo mentre inumidiva il collo di Rory con le sue labbra. Lei lo guardò e roteò gli occhi senza risponderlo. Lui l’appoggiò sulla scrivania e stringendola per le cosce se la legò vicino alla vita. Lei stringeva la maglietta tra le sue mani mentre le lingue giocavano tra di loro. Sorrisero maliziosamente entrambi durante il bacio quando lei si attaccò ancora di più al corpo di Zayn e sentì la sua presenza. Rory portò le mani nei capelli neri corvino di Zayn fino a stringerli per la passione che li stava travolgendo. Avevano buttato tutto giù dalla scrivania mentre lui le stava toccando i seni con entrambe le mani, senza mai togliere le labbra da sopra quelle di Rory.
Fu Rory ad interrompere quel bacio per levargli la maglietta, per mordergli meglio il lobo, il collo, il petto. Per soffocare i gemiti tornarono ad unire le loro labbra in un bacio con più foga. Mentre lui gli sfilò il vestito lasciandola in intimo, lei lasciò affondare le unghie nella sua schiena.
Stavano allo scuro e nessuno dei due sembrava voler mettere fine a quel vortice di passioni.
Rory stava impazzendo, lui la stava facendo impazzire. Lo spinse sul letto con tanta di quella forza che Zayn atterrò con i gomiti sul materasso. Si alzò e la prese in braccio fino a buttare lei sul letto.
Cominciò a baciarle le labbra, l’orecchio, il collo, il seno, la pancia fino a farle inarcare la schiena perché si stava avvicinando al punto debole. Rory gli riportò il viso sul suo e capovolse le loro posizioni. Iniziò lentamente a sbottonargli bottone per bottone, lasciando una scia di baci sul tutto il corpo. Rory sfilò senza mai alzarsi i jeans scuri di Zayn, scoprendo la sua eccitazione. Di nuovo Zayn la poggiò sul letto e le sfilò via il reggiseno.
Non si erano mai guardati negli occhi da quando erano rientrati. Rory gli morse il labbro fino a fargli uscire il sangue, che succhiò via. Zayn premette il suo corpo contro quello della ragazza fino a farli aderire completamente. Giocò con il gancetto del suo reggiseno fino a sfilarglielo con i denti.
Lei chiuse gli occhi mentre il piacere la stava raggiungendo quando Zayn iniziò ad accarezzarle il corpo, con le labbra le baciava il petto e con i polpastrelli le accarezzava la sua parte più intima. Rory fermò di nuovo quel contatto portando lui sotto di nuovo. Gli morse il collo lasciandogli il segno, mentre con le mani gli sfiorò la sua intimità.
L’uno desiderava l’altro più di quanto potessero immaginare ma il loro senso di sfida era più forte. Si guardarono negli occhi per degli istanti, che ad entrambi sembrarono l’eterno. Zayn l’attirò di nuovo a sé baciandola, delicatamente questa volta. Entrambi capirono.
Rory si alzò lanciandogli addosso i suoi vestiti mentre lei si stava mettendo una maglia.
Entrambi avevano ancora l’affanno. Rory accompagnò Zayn giù e gli aggiustò i capelli. Zayn l’appoggiò vicino la porta e la baciò di nuovo, con la stessa passione che avevano avuto prima.
«Tu mi fai impazzire» le sussurrò all’orecchio prima di uscire da quella casa.

Quarto giorno di scommessa

«Rory svegliati!» urlò Alice nell’orecchio della sorella.
«Non vengo ho sonno!»
«Muoviti invece di fare la cretina! –le buttò il vestito della sera precedente addosso- e la prossima volta metti a posto! E avvisa prima di andare via»
«Come vuoi» rispose Rory mettendo la testa sotto al cuscino.
«Non mi chiedi com’è andata con Liam?»
«Come è andata con Liam? –si girò verso la gemella che si stava preparando già da 15 minuti davanti allo specchio- dal tuo sorriso immagino bene»
«Mi ha riaccompagnato e prima di farmi scendere mi ha detto che –prese un respiro girandosi di fretta verso la sorella- per lui la scommessa non vale! Perché gli piaccio davvero!»
«E’ fantastico Alice! –rispose davvero contenta Rory abbracciando la sorella- State davvero bene insieme!»
«Grazie sorellina –disse sciogliendo l’abbraccio- ma che diavolo è?» indicò con il dito il collo.
«Cosa?»
«E’ un succhiotto! –disse spostando la maglia- e qua ancora un altro!»
Rory si guardò e sorrise al ricordo della sera precedente. Si avvicinò allo specchio e notò che erano davvero evidenti. Merda, pensò.
«Rory devi dirmi qualcosa? –disse indicando le cosce- Oddio! Sei andata a letto con Chole!?»
La gemella si girò sconvolta verso di lei e scosse la testa sempre sorridendo.
«Cazzo parla!»
«Non sono andata a letto con nessuno»
«E a me non piace Liam!»
«E allora davvero non ti piace»
«Spiegati!» disse prendendo lo zaino. La sorella a sua volta si vestì velocemente, mise una sciarpa e prese anche lei la borsa e scese giù dove c’erano i genitori a fare colazione.
Alice sbuffò spazientita ma la seguì. Chiesero entrambi alla madre come si sentiva.
«Ho solo la nausea, ma è normale –rispose prendendo il succo di frutta all’albicocca- Voi? Tutto bene alla festa ieri?»
Rory annuì senza dire nulla e lo stesso fece Alice,  ma con un sorriso a 32 denti.
«Ho capito, vi lascio tra donne!» sentenziò il padre lasciando le ragazze da sole con la madre.
«Allora ragazze? Alice?»
«Niente mamma, davvero»
«E allora finiscila di sorridere come l’ebete. Sono stata anche io innamorata sai?»
Rory rise mentre aspettava che Alice parlasse.«E va bene. Mi sto frequentando con un ragazzo!» disse con gli occhi che le brillavano.
«Liam vuoi dire?»
«Ma tu che  ne sai?»
«Ieri sera ho visto che ti accompagnava a casa. Amo quel ragazzo, sono davvero contenta per te Alice»
Rory sputò tutta la ciambella a terra quando sentì che la madre era sveglia la sera precedente.
«Rory tutto bene?» le chiese dolcemente.
«T-tu ieri eri sveglia?»
«Si ma non ti ho sentito rientrare, che ora hai fatto?!»
«No sono tornata prima di Alice»
«Ecco allora cos’erano quei rumori. Hai fatto un casino assurdo in cameretta, pensavo infatti foste tornate entrambi e poi ho visto Alice –si prese una pausa e poi riguardò Rory- E che hai fatto allora?»
Rory guardò la madre e poi pulì a terra «non trovavo il telefono e ho fatto cadere un po’ di roba»
«Sicura? Sembrava ci fosse qualcun’altro»
«Mamma chi vuoi che ci stesse all’una a casa! Ora si sta facendo tardi. Rory andiamo?» intervenne Alice per aiutare la sorella. Entrambe diedero un bacio alla mamma ed uscirono di casa.
«Grazie mille»
«Era Zayn vero?»
«Si» rispose abbracciando la sorella mentre ridevano.
«E allora?»
«Non abbiamo fatto sesso. Ma l’unica cosa che avevamo addosso erano gli slip!» urlò Rory ridendo. La sorella la guardò shockata e poi rise con lei.
Arrivarono fuori scuola e raggiunsero gli amici.
Liam e Alice si guardarono e la ragazza abbassò lo sguardo. In men che non si dica Liam era davanti a lei. Le prese la mano e intrecciò le dita con le sue prima di posarle un dolce bacio sulle labbra. Rory rimase a guardare la scena, si era addolcita anche lei in quel momento e decise di lasciarli da soli.
«Buongiorno a tutti! –esclamò a Harry, Louis e Zayn- Dove sono Mars e Niall?»
«Mars è là con quello lì–indicò Louis- Niall ancora non si è visto»
«Eccolo!» indicò Harry.
Niall aveva appena varcato i cancelli e come sempre le ragazze gli stavano sbavando dietro. Questa volta però era in dolce compagnia.
«Ciao ragazzi!» dissero all’unisono Niall e Mylene. Quella ragazza era così dolce che Rory la salutò con un caloroso abbraccio e bacio sulla guancia.
«Rory è stata così gentile anche con Valerie vero?» disse ridendo Harry. Gli altri risero tutti mentre Zayn e Rory si guardarono negli occhi. Il loro modo di comunicare.
Niall molto probabilmente notò lo scambio di sguardi, che questa volta non erano di ghiaccio, così diede una gomitata sia ad Harry che Louis. Entrambi si ammutolirono subito.
«Andiamo ragazzi?» chiese Zayn.
«Sisi!»
«Mylene che lezione hai ora?» chiese Rory.
«Fisica»
«Anche io! Dai andiamo insieme –fece un occhiolino a Niall- fidati di me!»
«Ci provo!»

«Allora che ne pensi dei ragazzi?» domandò Rory a Mylene.
«Oh sono tutti molto gentili con me! E anche voi! Per ora mi trovo davvero bene»
«E poi sono carini eh?»
«Oh si! Uno più bello dell’altro!»
«I single sono Harry, Niall e Louis» intervenne Mars mentre continuava a scrivere sul banco il nome di Lucas.
«Ah Zayn è fidanzato?» domandò guardando le due nuove amiche.
Mars si girò verso Rory, quest’ultima aveva raccontato tutto anche lei.
«No non è fidanzato» rispose ferma Rory.
«Aaaah ho capito» insinuò Mylene.
«Cosa?» domandarono all’unisono le amiche.
«Ragazze! Un po’ di silenzio lì infondo» urlò la professoressa.
«Tra te e Zayn c’è qualcosa. E’ palese. Si è visto come vi siete guardati stamattina»
«Cazzo me lo sono perso» sussurrò Marissa dando un pugno sul banco.
Rory non rispose a quell’insinuazione perché in realtà non lo sapeva neanche lei.«Niall è proprio un bel ragazzo!»
«Si è vero e poi è così dolce.»
«Anche Louis lo è» intervenne Marissa. Rory inarcò le sopracciglia e Mars riabbassò subito lo sguardo.
Mylene guardò le due senza capire nulla.

SCUSATE. SCUSATE.SCUSATE.SCUSATE!
C'ho messo tantissimo è vero ma se non ho l'ispirazione è inutile pubblicare.
Questo capitolo è uscito decente, non benissimo ma
decente!
Allooooooooooooora! Notte di
fuoco tra i due eh? u.u
Liam e Alice
insieme afhlisahflauihfiaduhfilahdiushdaiu *-*
La nuova Mylene vi piacerà! Ne sono
sicura :)
Baci, illa <3

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** The quiet before the storm ***


«Hey Rory!» urlò Mylene nei corridoi alla fine dell'ultima ora. La gemella si guardò intorno prima di scorgere la figura della nuova amica che sventolava una mano in aria. Vide che le caddero i libri a terra così corse verso di lei per aiutarla.
Non avrebbe mai dovuto farlo, era stato uno sbaglio colonnale e se ne accorse anche Mylene quando vide appoggiati all'armadietto Zayn e Valerie.
«Andiamo» disse fredda prendendo i libri dell'amica a terra. In silenzio si diressero in sala mensa.
Rory era brava nel trattenere le lacrime ma in quel momento aveva solo voglia di urlare. Non poteva crederci, si ripeteva che era stata un'ingenua e lui il solito stronzo. Teneva sempre quella scena davanti agli occhi. Come aveva potuto? Insomma la sera prima loro..
Mylene spalancò la porta della mensa e Rory fece la sua entrata, tipo da diva e gli amici si girarono a guardarla. Senza prendere nulla da mangiare si sedette facendo solo un cenno con la testa.
«Tutto bene Rory?» domandò Louis socchiudendo gli occhi come per scrutarla.
«Che cazzo guardi?»
Louis spalancò gli occhi e guardò Alice che fece spallucce. Avevano capito che era meglio non parlarle. Quando arrivò Mylene diede un hamburger a Rory e Niall l'affiancò.
«Ma cos'è successo?» le sussurrò all'orecchio.
«Niall guarda che sono qui è!» disse spazientita Rory.
«Mi fate un pò di spazio?» domandò un Zayn tutto sorridente che aveva appena raggiunto gli amici. Scoccò un'occhiata, che forse sarebbe dovuta essere maliziosa, a Rory che non lo guardò minimamente.
«Hai le braccia? Hai le gambe? Fattelo da solo» rispose finendo il suo hamburger.
«Che cazzo ti prende?»
«Sta' zitto»
«Chi ti capisce è bravo, ma davvero»
«La tua voce mi dà fastidio. Ti vuoi stare zitto?!»
Alice che stava amorevolmente parlando con Liam si girò sconcertata verso la sorella. Dopo tutto quello che avevano passato ieri non era normale quel comportamento. Guardò Mars cercando un'approvazione ma neanche lei sapeva nulla.
«Posso?» chiese Madlene avvicinandosi ad Harry.
«Certo che si!» rispose Rory sorridendo bastarda. Zayn rise nervoso e si sedette vicino a Louis, dall'altra parte del tavolo.
Pranzarono parlando del più e del meno, come ogni giorno. Solo che quella volta mancava l'ilarità di Rory e la sfacciataggine di Zayn.
«Domani la scuola starà chiusa per disinfestazione che ne dite di fare qualcosa? » propose Harry mentre sorseggiava la sua coca cola.
«Non so, forse devo stare con Lucas»
«Valeriè trionfa ancora eh Zayn?» chiese Louis.
«Eh?»
«Ti ha marchiato» fece capire Louis indicando il collo. Zayn portò la mano sul segno e si ricordò della sera precedente. Con la coda dell’occhio vide Rory che cacciò una sigaretta dalla borsa.
«Non è stata Valeriè»
«Io esco fuori, eh. Fa caldo qua»
Suonò il telefono ad Alice e senza dire nulla si alzò guardando la sorella, come se volesse dirle qualcosa. Rory sembrò capire e si avvicinò senza parlare.
«Ehi, da quanto tempo…Cosa?...Oddio quando?!...si è qui con me! Certo..a domani allora!».
«Chi era?»
«Non ci crederai mai!» urlò Alice spalancando gli occhi e subito dopo guardò Zayn.
«E muoviti!»
«Dimmi prima perché stavi così prima»
Rory sbuffò perché odiava i ricatti, si portò una ciocca dietro i capelli. «Ho visto Zayn e Valerie»
«Ah –Alice sorrise maliziosamente- stai per avere la tua rivincita. Domani viene Adrièn!»
Rory abbracciò Alice e iniziarono a saltare come due pazze. Gli amici le stavano guardando e ridevano senza neanche sapere il motivo della loro allegria.
«Che ti ha detto?!»
«Che domani scende per un paio di giorni e mi ha chiesto se potevo dirtelo io. Come stai?»
«Sono contenta di rivederlo»
«Si però…»
«Mi è passata! Te l’ho detto già tempo fa»
Alice annuì e tornarono entrambe al tavolo. Entrambe molto sorridendo e scaturirono la curiosità degli altri.
«Allora che succede?» chiese Liam guardando la sua ragazza.
«Domani viene Adrièn. Un nostro amico…anzi un mio amico-guardò la sorella e le fece l’occhiolino- e starà qui per un paio di giorni»
«Perché “anzi un tuo amico”» mimò Zayn.
«Perché lui e Rory hanno avuto una storia. Insomma la storia!»
Zayn serrò la mascella e guardò Rory per poi riportare il suo sguardo sulla poltiglia che aveva nel piatto. Alice sorrise soddisfatta e diede un bacio a Liam.
«Devo essere geloso Ali?»
«No idiota! –disse dandogli un buffetto sul braccio- Andiamo dai»
La coppia lasciò il tavolo e anche Harry e Madlene fecero la stessa cosa.
«Quindi conoscerò Adrien?» chiese Marissa dando una gomitata all’amica.
«Ma che cazzo di nome è?» sbottò Niall.
«E’ francese!»
Zayn a quell’affermazione sputò l’acqua e iniziò a ridere senza fermarsi. Rory si stava innervosendo e non poco.
«Che diavolo ti ridi idiota!?»
«E’ francese!»
«E tu sei pakistano!» rispose sfidandolo. Si guardarono per dei lunghi secondi sotto lo sguardo degli amici. Zayn si alzò ed uscì fuori senza dire nulla. Rory prese le sue cose e lo seguì, in bagno.
Entrò in quello dei maschi e vide Zayn vicino al lavandino che si sciacquava la faccia. Si videro nello specchio e Rory gli portò le mani al collo.
«Chi te l’ha fatto allora?» disse lasciandogli una scia di baci sul collo e infilando le mani sotto la maglietta.
Zayn si voltò e colmò la distanza tra di loro cingendole i fianchi. Subito iniziarono uno di quei baci che ti fa perdere tante calorie solo al pensiero. Zayn la prese in braccio e la fece sedere sul marmo del lavandino continuando a torturarle le labbra. Rory spostò la testa all’indietro e il ragazzo le tolse la sciarpa per continuare l’opera che aveva iniziato la sera precedente. Portò le sue mani sulle cosce della ragazza fino a raggiungere il suo fondoschiena. Rory si aggrappò ai capelli di Zayn e si morse la labbra.
«Zayn stai lì? Devo parlarti -urlò Louis entrando nel bagno- I-io…scusate!» uscì di corsa Louis con la mano vicino alla bocca prima di scoppiare a ridere.
I due amanti si guardarono e Rory saltò giù. Zayn la tirò per la mano. «Non ce la faccio più»
«Dobbiamo parlare»
«Da me»
«No, con gli altri presenti altrimenti sappiamo come va a finire»
«Okkei»

Bene, questo capitolo fa schifo ed è corto.
Fa schifo perchè ho tante cose da fare ma volevo pubblicare. Corto perchè il prossimo sarà pieno di cose e non volevo unire le due cose :)
Spero di ricevere comunque qualche recensione :D
A presto <3

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** The storm ***


Rory e Zayn avevano spiegato bene ai ragazzi il motivo per cui dovevano incontrarsi tutti quanti insieme, si poteva essere folle ma al momento entrambi avevano bisogno di un chiarimento. 
La gemella mora aveva appena finito di farsi la doccia quando la madre cominciò a farle domande sull'andamento della scuola
«Mamma perchè questa cosa la chiedi solo a me?»
«Mi sembra ovvio figlia mia -ironizzò la madre sedendosi sul letto- Alice non mi dà problemi. A proposito mi ha detto di Adrièn..»
Rory s'immobilizzò e poi scoppiò a ridere. «Dai mamma non pensiamoci più, su!»
«Ho preferito rimuovere quella scena dalla mia mente! Stasera cosa fate di bello?»
«Andiamo a casa di Zayn» spiegò nervosa la figlia mentre buttava all'indietro tutti i vestiti presi dall'armadio.
«Non pensavo ti interessasse così tanto il tuo abbigliamento per una serata a casa»
«Infatti non mi interessa -spiegò Rory allargando le braccia mentre si infilava una gonna svasata con una canotta dentro e una collana lunga- Come sto?»
Annabelle rise sotto i baffi mentre iniziò a ripiegare i vestiti. «Ti piace tanto eh? Stai benissimo comunque»
«Ma chi?»
«Zayn, guarda che non c'è nulla di male.» 
«Di che parlate?»  intervenne Alice bella e preparata.
«Del fatto che a Rory piaccia Zayn» 
«Cosa? -urlò Alice- lo ha ammesso? Grazie Dio!» 
«Io non ho detto proprio nulla, ha fatto tutto lei» . sbuffò Rory mentre si spazzolava i capelli, dopo di che prese la borsa e iniziò a riempirla.
«Rory -la chiamò la madre- Non aver paura dei tuoi sentimenti, non c'è nulla di male in questo.» 
«Mamma davvero ti stai sbagliando, tra me e Zayn non c'è questo» 
«E cosa c'è?» chiese la madre accomodandosi meglio sul letto mentre iniziò a fare la treccia all'altra figlia.
«Non ho intenzione di parlarne con te!»  chiarì Rory mentre si aggiustava il mascara sbavato.
«Ah ho capito, questione di solo sesso? Tutti ne abbiamo avuta una da giovane!» 
«Mamma!»  urlarono all'unisono le due gemelle, mostrando una bocca spalancata.
«Come vi scandalizzate per nulla. Rory se tu sei sicura che non c'è nient'altro questo puoi saperlo solo tu. Ma non giocare troppo con il tuo cuore, potrebbe spezzarsi e potresti pentirti delle tue scelte in futuro. Devi essere consapevole di ciò che fai, se hai soltanto un minimo dubbio fermati. -la madre notò la figlia posare i trucchi e guardarsi allo specchio con aria affranta e decise di continuare- Esiste il dialogo, non è detto che lui non provi le stesse cose che provi tu.» 
«Mamma..io non so cosa provo, non so neanche come si provano queste cose. O almeno non lo so più..» 
«Tesoro -legò la treccia ad Alice e poi si alzò per aggiungere la sua immagine al riflesso di Rory nello specchio- questo io non posso dirtelo. Devi scoprirlo tu, non andare di fretta. Prenditi del tempo, tu sei diversa. Tu ne hai bisogno.» 
Detto questo la madre le diede un bacio sulla fronte ed uscì dalla stanza socchiudendo la porta. Le due gemelle rimasero in silenzio fino a quando Rory si lasciò cadere a terra, strisciando vicino al muro con un pianto silenzioso. Alice le corse vicino e la strinse in un abbraccio da sorella orso.
«Chiamo gli altri e annullo, ok?» 
Rory non rispose ma annuì con la testa. Vide Alice allontanarsi mentre le lacrime continuavano a rigare il suo viso. 
Infondo neanche lei sapeva il motivo del suo pianto. Le parole della madre l'avevano colpita dentro, avevano aperto delle lagune che adesso toccava a lei riempire. Provava davvero qualcosa per Zayn? Dopo Adrièn non c'era stato più nessuno di serio. Zayn l'attraeva e non poco, avrebbe passato tutto il tempo immaginabile con lui. Ma se prima voleva passarlo in un letto adesso preferiva anche andare al cinema, mano nella mano. Solo che questo lei doveva ancora capirlo.
Quando Alice rientrò, non era sola. Con lei c'era anche Adrièn.
«Soooono qui!»  urlò il francese sullo stipite della porta. Rory subitò lo abbracciò stringendo le braccia al collo. Chi meglio di lui ora poteva aiutarla!
«Hey cosa sono queste lacrime?»  chiese Adrièn asciugandogliele. Adrièn era alto, biondo con gli occhi azzurri. Si era trasferito in Inghilterra da tanti anni ma il suo accento francese non lo aveva perso ed era terribilmente sexy.
«Se solo lo sapessi!» 
«Spiegatemi tutto, soprattutto il nome del ragazzo in questione.» 
Rory e Alice si cambiarono velocemente e insieme al loro amico gli prepararono il letto. Rory iniziò a raccontargli di Liam e Adrièn contentissimo per la sua migliore amica chiese di conoscerlo. Doveva testare se era adatto per lei.
Dopo di che passò la patanta bollente a Rory, che spiegò meticolosamente la situazione. Compresi i loro momenti intimi.
I telefono di Rory vibrò così sperando che non fosse Zayn andò a rispondere, era Louis.
«Oi Tommo..» 
«Come ti senti?Il mal di testa? Alice aveva una voce..» 
«Si ora va meglio, il mal di testa sta passando. » 
«Menomale, allora per domani Picnik fuori?» 
«Domani? Ehm si va bene. C'è anche Adrièn con noi!» 
«Adrièn?»  urlò Louis.
«Che ti urli! Si infatti ora è qui, ci vediamo domani alle 9! Notte Lou» 
La gemella non gli diede il tempo di parlare che attaccò pronta a sentirsi la ramanzina di Adrièn.
«Domani andiamo a fare un Picnik, ci stai?» 
«Assolutamente! Ora torniamo a noi mon cherì» 
«Amo quando mi chiami così!» 
«Lo so Mon cherì. Comunque io penso che tu abbia molta confusione in testa. Cerca di essere tranquilla quando stai con lui, di essere te stessa. In tutti gli aspetti. Cacciali fuori, senza avere paura. Come hai fatto con me!» 
«E se vengo a scoprire poi che anche lui è gay?»
«Ma vaffanculo!» tutti e tre gli amici scoppiarono a ridere e iniziarono una battagli con i cuscini. Non volarono piume ma soltanto tante imprecazioni e lividi a volontà.
 
Quinto giorno di scommessa
 
«Scusate» si alzò il francese dalla tavola per rispondere a telefono. Sorrideva e rispondeva triste alla persona dall'altra parte del telefono. Finita la telefonata ritornò a tavola, con  otto occhi puntati addosso.
«Hai gli occhi che ti brillano, c'è una nuova fiamma?» chiese il padre appoggiando il mento sopra le due mani incrociate.
«Oh..si, si chiama Fred, o meglio Fredrick. L'ho conosciuto al college..»
«Ieri non ci hai detto nulla!» esclamò Alice incuriosita, come suo solito.
«Non è nulla di..insomma a chi voglio darla a bere! Ho paura di ammettere i miei sentimenti nei confronti di Fred.
«Descrivilo! lo incitò Rory.» 
«Mmm, alto, moro, occhi verdi e un fisico da urlo!» 
«Okkei è meglio che noi andiamo!» si alzò George imbarazzato portando via anche la moglie.
I tre amici risero e rimasero in silenzio fino a che non videro la figura dei due adulti scomparire sulle scale. Rory posò la tazzina di caffè nel lavandino e poi fece un grande respiro.
«Ho paura»
«Stiamo noi con te Rò» la rassicurò Alice con un forte abbraccio, a cui si unì anche Adrièn.
Dopo essersi lavati i denti i 3 ragazzi raggrupparono le loro cose e raggiunsero la casa di Harry a piedi. Parlarono del più e del mano, Rory era assente ma cercava di farlo notare il meno possibile. Quando videro i ragazzi in lontananza di fronte casa del riccio Adrièn prese la mano dell'ex e la strinse forte, prima di raggiungere gli altri.
«Buongiorno a tutti! -salutò Alice alzando una mano, Liam le si avvicinò e le diede un bacio sul naso- Buongiorno amore»
«Ciao beeelli! -salutò Rory- Lui è Adrièn! -si rivolse all'amico- Adrièn loro sono Harry, Louis, Marissa, Niall, Zayn e Liam» presentò a uno ad uno. 
Adrièn porse la sua mano ad ogni persona, ma Zayn non l'afferrò. Di canto suo si accese una sigaretta senza smettere di guardarlo dritto dritto negli occhi. Adrièn sorrise a Rory e le riprese la mano.
«Ecco Mylene!» urlò Niall alzando la mano!
«Finalmente ci conosciamo -disse avvicinandosi Marissa ad Adrièn- chiamami anche Mars!»
«Piascere mio Mars» rispose Adrièn mostrando i suoi denti bianchi e perfetti.
A Louis iniziarono a girare le palle da quel momento e se quell'Adrièn poteva sembrare simpatico adesso iniziava ad irritarlo.
«Madlene non viene Harry?» chiese Rory.
«No...era impegnata»
«Dai dillo con chi!» lo spronò Liam soffocando una risata.
«Con il suo ragazzo» riuscì a dire Niall prima di scoppiare in una delle sue risate fragorose che coinvolsero tutti, compreso il francese che sapeva delle scommesse.
Dopo una decina di minuti raggiunsero il parco e si organizzarono con il cibo, mentre Marissa e Adrièn preparavano il campetto per giocare a pallone, Alice e Liam stavano su un telo a farsi le coccole. Zayn si avvicinò a Rory che stava aiutando Louis a non far volare la tovaglia a quadretti rossa e bianca.
«Lou faccio io» gli fece capire Zayn.
Rory non disse nulla, aspettò che lui dicesse qualcosa. «Potevi avvertirmi tu ieri»
«Avevo mal di testa, non mi andava di parlare con nessuno»
«Con Adrièn si però»
«Questi sono cazzi miei»
«Torniamo sullo stesso discorso Rory?» iniziò ad irrigidirsi Zayn.
«No, stai calmo. Non voglio discutere oggi. Scusa» si allontanò Rory che si buttò a cavalluccio da dietro sul suo amico.
Louis si avvicinò a Zayn mettendogli una mano sulla spalla.
«Sta sulle palle anche a me»
«Che se ne tornasse da dove è venuto! Si sta mangiando con gli occhi sia Mars che Rory, Cristo!»
«Ho una voglia di spaccargli la faccia. Non deve guardarla, cazzo gli sorride» continuò Louis senza mai staccare lo sguardo da Adrièn, Mars e Rory.
«Ma tu di chi parli?»
«Io? No dico per te..»
«Non dirmi che ti piace Rory!» disse Zayn a bassa voce, con un'espressione sconvolta sul volto.
«Ma che cazzo dici Malik!»
Zayn seguì lo sguardo di Louis e sorrise annuendo. Aveva capito a chi si riferisse Louis così andò a prendere Harry che stava flirtando con una e raggiunsero gli altri per giocare a pallone.
«Adrièn sai giocare?» chiese Harry innocentemente.
«Certo, ho iniziato a giocare da piccolo»
Zayn e Louis si guardarono in faccia ed annuirono. «Facciamo le squadre!»
«Io, Adrièn e Mars contro voi tre, ci state?» chiese Rory evitando di guardare Zayn. Dopo le parole della madre Rory non riusciva più a comportarsi come prima nei suoi confronti, aveva voglia di accarezzarlo e allo stesso tempo di dargli un pugno in faccia per la sua strafottenza.
Iniziarono a giocare, si stavano divertendo nonostante il fatto che Harry non capiva perchè l'atteggiamento ostile di Zouis nei confronti di Adrièn.
Ad un certo punto Harry fa cadere Rory, che deve battere il rigore. Rory tira e Louis non riesca a pararla, così la gemella salta addosso ad Adrièn ed esultano con Mars. Zayn si gira dall'altro lato ed incrocia lo sguardo di Alice, soddisfatto e preoccupato allo stesso tempo.
«Avete finito? Continuiamo!» intervenne ironico il moro.
Dopo una decina di minuti Mars segna l'ultimo goal e iniziano a saltare dappertutto neanche avessero vinto i mondiali.
Iniziarono a giocare anche le altre due coppie finchè non decisero che era arrivato il momento di mangiare, così andarono a sedersi tutti a terra e Mylen con l'aiuto di Alice servirono le cose. Dopo pranzo Niall prese la chitarra e iniziò a strimpellare qualcosa.
«Allora Adrièn..non ti manca mai la francia?» chiese Niall.
«Certo, infatti ci torno minimo due volte l'anno!»
«Mi è sempre piaciuta la Francia, un giorno c'andrò» dichiarò con convinzione Mars. Louis si girò a guardarla, lui amava la Francia, aveva sempre sognato di portare la sua futura moglie sulla torre Eiffel. Marissa incrociò il suo sguardo e gli sorrise, cercando di non farsi accorgere dagli altri.
«Come hai conosciuto le gemelle?» chiese Zayn finendo la sua mela.
Il francese rise leggermente prima di guardare Alice.«Stavo con la mia scuola, o meglio stavo facendo uno stage e capitai nella loro casa»
«Che culo! Una casa con due ragazze» esclamò Harry.
«E che ragazze!» aggiunse la bionda facendo l'occhiolino.
«E così mi fecero innamorare di quella città e decisi di continuare la mia vacanza-studio. Adesso è diventata la mia vita, ecco tutto»
«Immagino che le avrai viste mezze svestite!» disse Mars scoppiando a ridere.
Adrièn e Rory si guardarono e scoppiarono a ridere. «Adrien que diable tu fais en vertu de ma fille!»
«Il est à la recherche de la télécommande maman!» rispose Rory ridendo.
«Vers le bas. Immédiatement!» continuò Alice imitando la madre. Iniziarono a ridere tutti e 3 sotto gli sguardi indagatori degli altri.
«Che avete detto?!» chiese Mylene sorridendo.
«Adrièn che diavolo stai facendo sotto mia figlia!»
«Mamma lui è alla ricerca del telecomando!»
«Giù, immediatamente!»
Scoppiarono a ridere tutti quanti, tranne Zayn ovviamente. Adrièn notò la cosa e inarcò un sopracciglio.
«Ti sto sulle palle è?»
Zayn si girò di scatto e sorrise strafottente. «Sei perspicace»
«Ancora non riesco a capire il tuo punto debole, sai?» ironizzò Adrièn.
«Non ho un punto debole, forse per questo» sostenne lo sguardo Zayn.
Il francese sorrise e mise un braccio intorno alle spalle di Rory, completamente a disagio. Zayn irrigidì la mascella, Adrièn le accarezzò una guancia, Zayn strinse i pugni, Adrièn le toccò il seno, Zayn si fiondò su Adrièn.
«Ma che cazzo fai idiota!» urlò Rory in faccia a Zayn.
Adrièn scoppiò a ridere mentre si toccava il labbro sporco di sangue. Tutti i ragazzi si erano alzati di scatto. Alice scosse la testa e si avvicinò ad Adrièn che si era rialzato senza problemi.
«Porca puttana ne vuoi un altro? Non ti permettere mai più di toccarla! Mai più»
«Perchè è di tua proprietà?»
«Questo non è affar tuo. Stalle lontano»
«Altrimenti?» si avvicinò Adrièn.
«Altrimenti ti indico subito la via per l'ospedale»
Adrièn rise sfacciato e diede un pugno in faccia a Zayn. «Fa più male questo o il dolore che hai provato quando hai notato il rapporto mio e di Rory?»
Zayn non rispose, gli altri stavano tutti col fiato sospeso.
«Come immaginavo. Zayn io sono gay. Forse questa cosa ti sfugge -notò l'espressione di Zayn e rise leggermente- Rory svenne quando glielo dissi quindi sono pronto ad ogni reazione»
Zayn continuò a non rispondere.
«Sinceramente non pensavo che non avresti più risposto. Ora non so che dire, Rory tu?»
La gemella si sentì avvampare quando incrociò gli occhi di Zayn, indietreggiò lentamente fino a quando non decise di correre per allontanarsi sempre di più.
«Rory! -urlo Zayn- Rory fermati!» 
«Vai via!»
«Devo parlarti»
Rory si fermò e si girò verso di lui. «Tu non sai parlare. Tu sai solo usare la mani! Odio questo tuo modo di fare! Picchi tutto e tutti! Quelle tue luride mani» gli urlò contro.
«Che non hai rifiutato sul tuo corpo!»
Rory sentì gli occhi pizzicare e non riuscì a trattenere lo schiaffo nella sua mano destra.«Mi fai schifo» 

Scusate, scusate, scusate! 
E' passato tantissimo lo so. Ho avuto un lutto in famiglia e non avevo
voglia, nè tanto meno idee!
Spero che il capitolo vi piaccia :3 continuo a 3 recensioni!
illa vostra <3

Ps: Scusate il breve commento ma devo scappare!

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Beast ***


Eppure lei era lì, immobile ai piedi del letto mentre la sua gemella e il suo migliore amico cercavano di consolarla, lei era lì.
Era completamente immersa nei suoi pensieri, in quei pensieri, in lui.
In quelle parole, in quello schiaffo morale che di sicuro le aveva fatto più male di quanto lei avesse fatto a lui con quella sberla.
Alzò lo sguardo solo quando la madre urlò dal piano di sotto che era pronta la cena.
«Non ho fame, non mi va neanche di scendere»
«Rory almeno scendi, qui da sola non risolverai nulla»
«Perché giù? Cosa cambia? Ho bisogno di stare da sola. Ti prego Alice, voi due scendete..»
Quando Adrièn salì sopra, dopo una mezz’oretta, a chiamare Rory, aprì la porta lentamente per paura che stesse dormendo. La stanza era buia, completamente vuota.
«Rory?RORY?»
Di Rory non c’era traccia, provò in bagno e nelle altre stanze. Rory non era in casa ed era chiaro ma nello stato in cui stava dove sarebbe potuta andare? Adrièn prese di corsa la sua giacca e quella di Alice.
Scese di corsa le scale e poi apparentemente calmo entrò in cucina. «Ali perché non andiamo a prendere del gelato?» chiese per non far capire nulla ai due genitori.
«Non mi va molto di uscire –disse prima di ricevere uno sguardo di fuoco da Adrièn. Capì che qualcosa non andava e si alzò di fretta,nello stesso modo in cui indossò la giacca- Papà a te a nocciola giusto? A dopo! »
I due ragazzi senza dirsi nulla iniziarono a correre per le vie deserte di quel paesino, si guardavano intorno con la speranza di trovare una chioma nera. Alice chiamò Marissa per chiederle se era da lei ma invano. Decisero di incontrarsi così in 4, compreso Liam, l’avrebbero trovata prima.
«Alice che hai?» le chiese preoccupato il francese, notando nello sguardo di Alice qualcosa che non andava.
«E’ che..Adrièn dobbiamo trovarla» lo liquidò.
«Stai tranquilla, sarà andata a farsi un giro. Siamo usciti solo per starle vicino, non preoccuparti»
La bionda annuì poco convinta,sentiva che qualcosa non andava, doveva trovare la sorella e doveva farlo presto. Vide tre figure da lontano e sperò con tutto il cuore che una di quelle fosse la sorella, purtroppo erano solo Liam, Marissa ed Harry.
«Ragazzi! Novità?» chiese Harry avvicinandosi ad Adrièn mentre Marissa abbracciava Alice.
«Provo a chiamare Louis» disse Liam componendo qualcosa sul telefono.
Alice gli si avvicinò e notò che nel mittente di un messaggio c’era Zayn, Liam si girò di scatto incrociando lo sguardo assente della sua ragazza.
«Scusa e che ho pensato che forse lei sia andata da lui..»
«La conosco troppo bene, non lo farebbe mai, non dopo quelle parole. Liam ho paura..mi sento che qualcosa non sta andando bene»


Chi minchia mi cerca a quest’ora, pensò Zayn mentre stava camminando per il centro con le cuffie dell’iPod nelle orecchie. Allungò la mano nella tasca della sua giacca di pelle e prese il blackberry. Quando vide il mittente, ovvero il suo gestore telefonico decise di non aprirlo neanche. Già la giornata era andata nei peggiori dei modi, adesso anche che il credito stava finendo poteva risparmiarselo.
Aveva la mente affollata di pensieri, tutti concentrati su una sola persona. Eppure non era da lui, era il fantomatico ragazzo che ha una ragazza in testa solo per una cosa, e adesso non era più così. Poteva essere vero?
Cominciò a fare un resoconto della sua storia con Rory, tutto era partito da una stupida scommessa che con il passare del tempo era diventata il suo pensiero fisso. Pensò che non era la scommessa in se per se, ma il pensiero che c’era qualcosa che lo legava a Rory. Si stupì dei suoi stessi pensieri e alzò la testa verso la pioggia, che aveva iniziato a scendere da poco, come per lavare via quei pensieri.
Si ritrovò a camminare bagnato fradicio e come una scena da film vedeva gente parlare a telefono, coppie che si scambiavano effusioni avendo gli ormoni a mille per poter aspettare di arrivare in casa. Guardò schifato tutto questo e si domandò perché non poteva accadere anche a lui? Infondo cosa aveva fatto di male? Si, nella la scuola aveva la nominata di don Giovanni ma in quel momento a lui poco gli importava. Da settimane aveva in testa una sola ragazza, un solo nome, un solo sorriso, un solo paio di occhi e perché no, anche un paio di gambe.
«Sono un coglione?» domandò ad una vecchietta che stava dando del pane agli uccelli.
«A cosa serve che tu corra quando non serve correre, quando occorre correre non corri» rispose saggiamente la vecchia mostrando un sorriso fatto da buchi più che denti.
Zayn poco concentrato sull’aspetto della signora, pensò alle sue parole. Che volevano dire? Che c’entrava lui con la corsa?
«Grazie!» urlò mentre iniziava la sua corsa verso casa di Rory.
Sfilò le cuffie dalle orecchie e cominciò a correre più che poteva, ringraziò mentalmente quelle mattinate passate con Louis a correre, che lo avevano tenuto in allenamento.
Si fermò per prendere fiato e sentì dei lamenti perforargli le orecchie, si girò a destra e a manca ma non scorse nessuna figura. Continuò il suo tragitto più lentamente fino ad arrestarsi nel momento in cui quei lamenti continuavano. Tornò indietro ed entrò nella villetta oscurata dove spesso c’era gente poco raccomandata. Vide due figure compiere gesti strani, si guardò intorno e notò che non c’era nessuno. Poi di nuovo quelle urla, prese coraggio e con una mazza di ferro presa lì per terra provò ad avvicinarsi. Continuò a sentire delle voci, questa volta erano maschili e sembravano dare ordini. Capì quello che stava succedendo e un brivido gli percorse per tutta la schiena. L’unica cosa da fare era salvare quella ragazza ormai denudata, si disse avanzando. Con un gesto secco dietro la nuca buttò a terra prima uno e poi l’altro. La ragazza rimase paralizzata e tremante, distesa a terra. Zayn nonostante il buio cerco di rimanere vigile e chiamò subito la polizia. La povera ragazza gli si gettò tra le braccia e quando potè sentire il suo profumo, Zayn ebbe il terrore di guardarla in faccia.
«Zayn!» urlò la ragazza mentre stringeva la maglia del moro.
«Ro..ry» riuscì a rispondere con voce smorzata il ragazzo. La strinse forte a sé e trattenne le lacrime quando sentì le sue bagnare la sua maglietta. La sentiva tremare e singhiozzare, appena le accarezzò la schiena per consolarla la ragazza si ritrasse indietro. Zayn non sapendo che fare si tolse la felpa e gliela fece indossare. Ancora nessuna parola, soltanto fremiti e tanta voglia di ammazzare quei due maiali. Sentirono la sirena così si voltarono entrambi e subito un medico le chiese come stava. Rory non parlava, stava sotto shock e non sapeva come dire che provava un dolore lancinante nelle parti intime. Zayn le rimase vicino fino a che non salirono sull’ambulanza. Inviò un messaggio a Rory e al resto della banda scrivendo solo “St. George Hospital”, avrebbero capito, ne era sicuro.
Arrivati in ospedale cercò di stare al passo con la barrella senza mai perdere lo sguardo di Rory, che era indecifrabile. Quando scomparve dietro una porta fece di tutto per convincere il dottore di turno a farlo entrare ma gli rispose che erano accertamenti privati, e dato che non era un membro della famiglia era meglio che rimanesse fuori.
 Zayn così si sentì rinchiuso in quattro mura e con un pugno alla parete diete il via libera alle sue lacrime. Non piangeva da..da molto ormai, forse da quando la madre decise di non comprargli il power ranger fino a che non avrebbe più portato note sul quaderno a quadrettoni.
Si sedette su una sedia maledicendosi, era colpa sua se Rory era lì da sola, era sicuramente colpa sua. Avrebbe voluto fare qualcosa ma non sapeva davvero dove mettere mano.
«Zayn!» urlò Alice correndo per il corridoio seguita dal resto. Quando incrociò gli occhi arrossati di Zayn gli si buttò a capofitto tra le braccia e Zayn non potè fare altro che stringerla forte.
«Che è successo? Dov’è Rory?» chiese di corsa Adrièn con uno sguardo fulminante.
«R-rory…è lì dentro –disse indicando la porta dietro cui era sparita- Stavo andando da lei quando ho sentito..ho sentito delle urla così sono entrato nella villetta e…e due uomini la stavano.. » si bloccò quando vide le facce dei suoi amici cambiare. Avevano capito.
«E’ tutta colpa tua stronzo!» gli si scaraventò addosso Adrièn. Zayn non si mosse, incassò il pugno senza lamentarsi, rimanendo con lo sguardo fisso sulle sue scarpe. Niall e Harry subito si posizionarono tra i due per farli calmare.
«Dove stanno questi bastardi? » urlò Louis stringendo i pugni fino a far uscire le nocche bianche.
«Ho chiamato la polizia, seguita dall’ambulanza..Rory non riusciva a parlare ma..-prese una pausa prima di continuare,mentre si toccava il labbro sanguinante- il tipo dell’ambulanza ha notato che perdeva sangue così senza dire nulla l’ha presa ed eccoci qua. Alice dì che sei la sorella e vedi se ti dicono qualcosa»
Alice fece come gli fu stato detto e l’accompagnò Marissa con Adrièn. Intanto i quattro ragazzi si erano seduti affianco a Zayn, cercando di mostrargli il loro appoggio il più possibile.
Erano shockati tutti, era una delle loro migliori amiche, era off limits ma potevano capire Zayn come si sentiva, come stava, sapevano che per Zayn non era una semplice amica.
Dopo una mezz’oretta uscì il dottore e i genitori delle gemelle gli corsero vicino.
«La ragazza è stata violentata, nel vero senso della parola. Hanno usato una tale violenza che l’hanno lacerata, ma adesso sta meglio ha bisogno solo di riposo e affetto. Chi è il ragazzo che l’ha trovata? -chiese il medico guardando nei volti di ognuno soffermandosi su Zayn, quando egli avanzò.- Come stava? »
Zayn prese un forte respiro e ringraziò mentalmente Harry per quella mano di conforto che gli aveva appoggiato sulla spalla. «Io non avevo capito chi fosse. Quando mi sono liberato dei due l’ho solo abbracciata ma appena le ho..accarezzato la schiena si è spostata ed era completamente sotto shock. Le ho dato la mia felpa perché tremava tutta e non riusciva a stare all’in piedi..poi è arrivata l’ambulanza»
Il dottore annuì e disse ai genitori che potevano vederla, ma Alice preferì entrare lei per prima.
Si fece forza e dopo un forte abbraccio con Marissa entrò dentro.
«Ehi..» riuscì a dire prima di scoppiare in lacrime. Rory si girò verso di lei e le sorrise docilmente facendole spazio sul letto.
«Ehi…non piangere, sto bene» mentì Rory. Le due sorelle si strinsero forte, impaurite entrambe allo stesso tempo.
«Se avessi insistito…se non ti avessi lasciato!»
«Shh» la rassicurò Rory accarezzandole i capelli.
Alice dopo pochi minuti riuscì a riprendersi e gli raccontò che fuori c’erano tutti, e che Adrièn si era scagliato contro Zayn e soprattutto che quest’ultimo non aveva posto resistenza. Rory boccheggiò più volte senza mai dire nulla.
«Sta davvero male..»
Le due gemelle si scambiarono uno sguardo complice e Rory capì di chi parlava. Soltanto al pensiero che Zayn l’avesse vista in quelle condizioni rabbrividì, non sapeva cosa provare per lui ma aveva solo una gran voglia di vederlo.
«Alice..sono stanca, vorrei riposarmi un pò» mentì per la seconda volta.
La bionda annuì e dopo averle lasciato un lungo bacio sulla fronte uscì fuori, riferendo agli altri che Rory preferiva riposare.
Zayn ascoltò accuratamente le parole del medico, che dicevano che l’avrebbero dimessa domani se i punti venivano assorbiti, e poi uscì da quel corridoio con passo veloce.


NO, NON SONO UN MIRAGGIO E SI, POTETE UCCIDERMI!
Vi ho fatto aspettare tantissimo e non ho scuse, quanto tempo è passato? due mesi? Si sono imperdonabile ma è stato un periodo difficile! E quindi ispirazione sotto zero..
Per chi segue anche le altre mie storie sappiate che alcune le toglierò .-.
Comunque cosa ne pensate del capitolo? A me piace, oddio non mi fa impazzire ma volevo fare qualcosa di impatto perchè da adesso in poi le cose cambiano. 
Vi prometto di non far passare più così tanto tempo! 
Grazie per chi continua ancora a seguirmi, davvero! <3

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Una sterlina ***


Uscì da quella porta a soffio senza neanche dar retta alle voci degli amici che gli chiedevano dove stesse andando.
S’infilò il cappuccio in testa e accese una delle sue sigarette. Iniziò a camminare mentre assaporava, o meglio divorava, ogni singola cellula di tabacco.
Come aveva potuto permetterlo? Questa domanda gli stava perforando il cervello. Non riusciva a crederci, avrebbe fatto di tutto per lei ma quella volta era arrivato tardi.
Da quel momento Zayn si fece una promessa: le sarebbe stata accanto sempre, e per sempre.
Rabbrividì lui stesso a quel pensiero, ma non erano brividi di paura ma brividi di emozione.
Scosse la testa con veemenza perché non poteva crederci che anche lui poteva provare qualcosa di così forte.
Allora Liam aveva ragione quando parlava di Alice?
Davvero tutto questo ti scombussola l’organismo?
Davvero esistono queste stramaledette farfalle nello stomaco?
Davvero esisteva l’anima gemella?
Davvero esisteva l’amore?
Davvero potevano esistere loro due, insieme?
Sentì il telefono vibrare, Harry: Dove sei? Noi stiamo tornando a casa, siamo preoccupati rispondi.
Un altro messaggio: DOVE CAZZO DI MINCHIA STAI? NON FARE CAZZATE, N.
Zayn sorrise amareggiato e poi imboccò il viale della sua casa. Salì le scale senza salutare i suoi genitori in salotto, aprì il cassetto della sua scrivania e prese quello che doveva prendere.
Scese di nuovo e aprì la porta di casa. «Non si usa più salutare Zayn?!» gli domandò il padre con tono severo.
Zayn sbattè la porta di sua risposta. Negli ultimi tempi era sempre nervoso e stava mandando a puttane il suo bellissimo rapporto con i genitori. Avrebbe recuperato tutto, lo promise a se stesso.
Ripercorse la strada di prima ed entrò nell’ospedale.
«Desidera?» chiese una signora con camice blu dietro ad un bancone colmo di fogli.
«Devo dare una cosa ad una ragazza. E’ stata appena ricoverata» rispose con calma.
«Ha visto che ore sono? Non è possibile, gliela darà domani»
«No. E’. Urgente.» rispose duro.
L’infermiera scosse la testa e tornò con la testa sui fogli.
«Gliela può dare lei allora? Ma non deve dire che l’ho portata io.» chiese arrendendosi, posando una bustina bianca sul bancone.
L’infermiera si guardò intorno e prese il biglietto.
«Stanza 146»le riferì e uscì nuovamente dall’ospedale.

Settimo giorno di scommessa.
Continuava a rigirarsi nel letto senza riuscire a prendere sonno. In effetti non aveva dormito tutta la notte ma adesso che era sorto il sole le sembrava un’impresa chiudere anche solo gli occhi.
«Buongiorno signorina Rory. Come si sente?» le chiese dolcemente l’infermiera aprendole la finestra.
«Bene» mentì.
«Ieri sera è passato un ragazzo e aveva fretta di darle questo –le diede la busta- sembrava piuttosto urgente«»
Rory prese la busta e ringraziò con un debole «grazie» e un sorriso. Si rigirò la busta tra le mani in cerca di un mittente o qualcosa. Nulla.
L’aprì e sbarrò gli occhi: Una sterlina.
«Scusa ma sei sicura che è per me?»
«Certo!»
«E chi l’ha portata questa busta?»
«Ehm.. Non ricordo bene, era sera tardi. scusa» mentì l’infermiera.
Rory di suo non capì nulla, che doveva farci lei con una sterlina? Si saranno sbagliati pensò.
«Buongiorno sorella!» disse Alice facendo la sua entrata nella stanza.
«Hey» ricambiò Rory.
«Come ti senti?» disse sedendosi sulla sedia al suo fianco.
«Bene..»
Le due ragazze si guardarono gli occhi e si ammutolirono quando la madre entrò in camera.
«Tesoro mio!» esclamò abbracciando la figlia. Quest’ultima notò che iniziava ad intravedersi la pancia un po’ più pronunciata della madre.
«Hey mamma!» disse raggiante stringendola a sua volta.
«Come ti senti? Vai scomoda? Vuoi qualcosa? Tuo padre è andato a chiedere quando puoi uscire!»
«Sto benissimo mamma. E non mi serve nulla, soltanto uscire il prima possibile da qui!»
«Oggi pomeriggio figlia mia» rispose Greg entrando nella camera, diede un bacio sulla fronte della figlia e poi si avvicinò all’altra.
Alice guardò singolarmente ogni membro della sua famiglia e pensò a quanto potesse amarli, ed era tutto grazie ai suoi genitori se erano cresciute così. Sorrise e con lei anche Rory.
«Dovrei.. andare in bagno..»
«Ti accompagno?»
«No Ali, vado da sola».
Rory si alzò all’in piedi e sentì un dolore lancinante, tutto il ricordo comparì nella sua mente e cadde rovinosamente a terra. Svenne ma riusciva a pensare, nella sua testa aleggiavano le voci di quei due mostri.
I loro visi.
Le loro mani sudice sul suo corpo.
La loro presenza dentro di lei.
Il dolore.
Le percosse.
Tremò su quel pavimento gelido dell’ospedale e quando riaprì gli occhi si trovò di faccia il dottore che faceva il suo nome. Al tocco del dottore Rory scattò all’indietro.
«Non. Mi. Tocchi.» sibilò impaurita e terrorizzata.
Il dottore alzò le mani e fece segno all’infermiera di aiutarla a distendersi. Rory poteva vedere le guance rigate dalle lacrime della sorella e della madre.
«Voglio stare.. da.. sola» disse infilandosi sotto il lenzuolo.
Il dottore rimase interdetto tanto quanto i genitori, che era successo durante lo svenimento?
Quando Harry arrivò con Niall vide Alice piangere e corse da lei mentre il biondo andava dai genitori a chiedere cos’era successo.
La gemella singhiozzava tra le braccia di Harry che cercava di rassicurarla con delle semplici carezza. «Shh. Andrà tutto bene.. Siamo qui»
Harry nel pronunciare quelle parole provò tanta rabbia e tristezza. Le sue amiche stavano male e lui non poteva fare nulla, poteva solo essere presente. Guardò Niall che era rimasto accanto alla madre, fuori di se.
«Siediti e raccontami» disse Harry facendo appoggiare Alice sulla sedia dietro di loro.
«Stavamo parlando, lei doveva.. doveva andare in bagno e così si è alzata. Ha assunto un’espressione di dolore e poi è svenuta. Non rinveniva più –prese fiato- dopo una mezz’oretta si è ripresa e quando il dottore l’ha toccata lei gli ha urlato contro e c’ha cacciato via. E’ stato..orribile» disse ricadendo tra le braccia di Harry.
Harry continuò ad accarezzarla cercando di placare quelle scosse e si perse con lo sguardo nella finestra della stanza di Rory.
Lì dentro c’era una ragazza che si stava mangiando le mani dalla paura, piangeva silenziosamente, tremava e continuava a voler rimanere da sola. Si guardava e provava ribrezzo, si faceva schifo e non capiva perché.
Quando riaprì gli occhi era pomeriggio e Marissa era lì ad aspettare che si svegliasse.
«Mars..» disse debolmente sbattendo più volte le palpebre.
«Ti sei svegliata! Vado a chiamare gli altri»
«NO! Ferma..»
«Dimmi» disse con fare dolce.
Prese la sterlina e gliela diede.«Sai di che si tratta?»
«E’ una sterlina Rory» disse trattenendo una risata.
«Sono stata violentata ma non sono stupida!» disse togliendosi le lenzuola.
Marissa indietreggiò e rimase sconvolta da quella risposta.
«Scusa.. Io non so che mi sia preso.. scusa» disse nascondendo il viso la gemella.
Mars scosse la testa sorridendo, per minimizzare la faccenda e poi chiamò il dottore.
Rory firmò una carta che le permetteva di andare via e raggruppò con Annabelle le poche cose che aveva. Il dolore fisico c’era ma voleva andare via da quell’edificio, aveva deciso quindi di sopportare.
Quando uscì dalla camera incontrò i volti della sua famiglia e di tutti i suoi amici, o quasi.
Si morse il labbro per non scoppiare a piangere e li abbracciò uno ad uno.
«Vuoi che ti porti in braccio?» propose Adrièn.
«Casomai in due» tentò Niall.
«Vuoi qualcosa da bere?» chiese Louis.
«Sto bene così, davvero. Grazie» disse sincera Rory.
Gli altri sorrisero. «Io posso fare una cosa. –tutti guardarono Liam straniti- levarti dalle scatole Alice!»
Tutti scoppiarono a ridere e Alice gli diede una bella pacca dietro al collo. Sorridenti uscirono dall’ospedale un po’ più sollevati.
Rory non lo era.
Rory era tormentata da mille domande.
Rory si stava chiedendo dov’era il ragazzo che l’aveva salvata.
Zayn non c’era.

Avevano appena finito di cenare e in casa c’era un’aria pesante che peggiorava solo la situazione.
Rory si alzò da tavola e mandò un messaggio: “Puoi venire qui? Ho bisogno di parlarti. E’ piuttosto ugente”
Zayn appena ricevette quel messaggio sorrise, finalmente l’avrebbe rivista. Si alzò da tavola e spiegò ai suoi genitori che doveva andare.
«Vai da lei?» chiese la madre mentre tagliava la carne alla sorella più piccola.
«Si. Devo esserci, come vi ho detto oggi pomeriggio»
Zayn corse in bagno a sciacquarsi i denti e a darsi una rinfrescata, dopo di che prese le chiavi di casa e s’incamminò verso casa Coleman.
Appena intravide la casa lo stomaco cominciò a farsi sentire ma Zayn decise di non farci caso. Bussò alla porta sperando che aprisse Rory stessa, o almeno Alice.
«Sera Zayn, entra»
«Buonasera signor Coleman» disse entrando in casa, come non detto.
«Ancora non ti ho ringraziato per quello che hai fatto, davvero Zayn tu..»
«Non si preoccupi. Avrei voluto soltanto arrivare prima..»
Sorrise riconoscente Greg.«Ti chiamo Alice?»
«No è qui per me -disse Rory scendendo le scale- Ciao Zayn. Papà noi stiamo qui fuori.» disse uscendo di casa.
Zayn appena la vide sorrise ma notò qualcosa di strano nello sguardo di Rory.
Si sedettero sulla panchina a dondolo che avevano in veranda.«Oggi non sono potuto venire perché..»
«Non mi interessa»
«No invece si. Dovevo chiarire delle cose con i miei genitori»
«Capito» disse Rory il più fredda possibile, voleva sapere di cosa si trattava ma non poteva cedere.
«Dovevo spiegargli il mio pessimo comportamento di questo periodo e loro hanno capito»
«Ah allora lo sai anche tu?» disse sorridendo maliziosa Rory.
«Forse lo sappiamo entrambi..»
«E’ questo il punto per cui ti ho mandato quel messaggio Zayn. Devo parlarti»
«Anche io, si tratta di noi»
«No fammi parlare prima a me!Ti prego» disse Rory guardandolo con gli occhi lucidi.
«Certo..»
«Ti volevo dire innanzitutto grazie..»
«No Ror..»
«Shh, fammi finire. Ti volevo dire grazie per quello che hai fatto, davvero. Quando ti ho visto o meglio ho capito che eri tu mi sono sentita al sicuro. –Rory iniziò a guardare davanti a lei, nel vuoto- ma penso che non dovremmo vederci più. Ci facciamo solo del male, lo hai capito anche tu, lo hai detto ai tuoi genitori»
Zayn avrebbe voluto dire che era l’esatto contrario, che lui adesso aveva capito ma le parole non riuscivano ad uscire da quella bocca.
«Al diavolo la scommessa. Al diavolo tutto. Sono disposta a lasciare la comitiva, sono disposta a fare tutto ciò di cui c’è bisogno. Ma voglio che tra noi due non ci sia più nulla.»
«Rory che cazzo stai dicendo?» urlò Zayn tremante.
«Quello che hai sentito. E’ meglio per entrambi, insieme facciamo solo danni. Non siamo fatti l’uno per l’altro Zayn. Guardaci»
«Stai delirando, stai sotto effetto di medicinali. Non è possibile che tu dica questo! Ero venuto qui con la voglia di dirti tante di quelle cose… BELLE!» urlò dicendo l’ultima parola.
«Cazzo Zayn ma ti rendi conto?»
«Io mi rendo conto solo chi sto male! Sto male quando ci sei, sto male quando non ci sei. Sto male! Non voglio più stare male» disse alzando la voce.
«No Rory! Io non ho intenzione di..»
«Io si!»
«Non decidi un cazzo tu! Riguarda noi 2 questa cosa, noi. due.»
«No, io sono stata quella che è scappata, io sono stata quella violentata, io sono quella che non riesce a guardarsi. IO! Non tu, Io!» disse urlando quelle parole con gli occhi carichi di tristezza e rancore.
Zayn nel sentire quelle parole pensò che stava sprofondando sotto terra. Lei non poteva davvero dire quelle cose, lei non le pensava. La ragazza che gli stava davanti e che gli aveva appena urlato contro che lui era il colpevole di tutto non era Rory, non poteva, era una terza gemella.
Si guardarono negli occhi senza dire nulla. Quell’ultima frase era bastata a rispondere aqualsiasi altra domanda. Lei abbassò lo sguardo sulle punte delle sue scarpe e lui inerme le passò affianco, sfiorandole il braccio fino a diventare un puntino lontano alla fine della strada.
Rory si lasciò cadere a terra lasciando scorrere le lacrime sul suo viso, col dolore psicologico più forte di quello fisico.

SONO QUIIIIIIII! :D
Questo capitolo mi piace ma allo stesso tempo è abbastanza triste. 
Voi cosa ne pensate? Rory sta facendo bene? Zayn deve lottare o lasciar perdere?
LA STEEEEEEEEEERLINA? uhuh.

Grazie mille per le recensioni aiusgfisa spero continuate a seguirmi babeees!


ANGOLO 1D
Chi di voi andrà al concerto? *-* Io vado a Milano!
Avete l'album? a me lo danno il 25 che faccio 18 anni aigfialgfial
Ieri con la regina Elisabetta auefoaghfòa madonna quanto sono fiera di loro! 
Che ne dite della storia di Harry e Taylor? Secondo me è vera, a me piacerebbero insieme perchè lei a me piace mucho u.u
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH. Se volete seguitemi su Twitter! @illa1D

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Why? Nothing ***


Inerme lì a terra.
Con le lacrime che continuavano a scorrere sul suo viso senza darle tregua, lei era lì con i ricordi che le pulsavano dentro peggio del sangue nelle vene.
Soffocò un urlo portandosi le mani sul viso.
Voleva scomparire in quel momento, voleva morire.
Si alzò da terra e asciugandosi il volto con i polsini della felpa, rientrò dentro cercando di non catturare l’attenzione di nessuno.
«Rory, Zayn è andato via?» le chiese amichevolmente il padre.
Un pugno al centro del cuore. «Si papà. Io sono molto stanca. Buonanotte»
Quando salì al piano di sopra Alice già dormiva e anche Adrièn nell’altra stanza, infondo erano stati giorni duri per tutti. Prese il pigiama sotto al cuscino e andò in bagno. Aprì l’acqua calda della doccia e cominciò a liberarsi lentamente degli indumenti che indossava, mise una cuffia per i capelli ed entrò sotto al getto d’acqua calda.
Tutti i muscoli iniziarono a rilassarsi e Rory cominciò ad insaponarsi.
Premeva così forte su quella spugna color pesca come se volesse levar via le tracce di quello che era accaduto la notte scorsa.
Le gocce d’acqua si mischiarono con le lacrime che non davano segno di cedimento. Rory si lasciò cadere in un angolino della doccia con il getto d’acqua che le andava contro.
Diede via libera ad un urlo disperato che arrivò fino al piano di sotto.
I genitori si guardarono entrambi preoccupati. «L’hai sentita?» chiese debolmente Annabelle con gli occhi lucidi.
Il marito annuì e la strinse tra le sue braccia. «Dobbiamo darle tempo»
«Se non bastasse?»
«Le staremo vicino, faremo tutto ciò di cui ha bisogno»
«Ho tanta paura George» disse la giovane madre toccandosi la pancia.
«Si sistemerà tutto..il dolore è ancora troppo forte, i ricordi sono troppo vividi»
«Perché? Perché a nostra figlia? Oh..» disse tra un singhiozzo e un altro Annabelle.
Rory s’infilò il pigiama e gettò i panni sporchi nel cesto prima di tornare nella cameretta.
Prese il telefono e vide 3 messaggi.
Liam: Ti voglio bene Rory. Ti voglio fin troppo bene, voglio che tu stia bene. Io sono qui, per qualsiasi cosa hai capito? Non riesco a scrivere nulla di decente perché sono ancora molto scosso. Ma ti volevo solo ricordare che potrai sempre contare su di me! Baci, Liam.
Rory sorrise riconoscente e passò avanti.
Niall: Hey piccola, forse non avrai voglia di sentire nessuno ma io comunque non riesco a dormire.. Se vuoi sono qui, ho trovato due nuove ricette che secondo me sono 10+!
Mars: Non è concepibile. Non lo è ! Ho avuto così paura Rory! Mi sono affezionata a te e ad Alice come una sorella. Sto male se una di voi sta male, darei un rene per poter tornare indietro e impedirti di uscire. Non ti lascerò più in un minuto sola e se tu vorrai mandarmi via io non andrò via comunque! Oh non so neanche io cosa sto scrivendo ma ho le lacrime che mi appannano tutto. Ti amo amica mia.
Rory si asciugò le lacrime a cui ormai si era arresa e compose il numero di Niall.
Dopo 6 squilli decise di attaccare. Rise dentro di sé al pensiero di Niall che si addormentava con il telefono in mano.
Si sdraiò nel letto e si coprì fin sopra alla testa per non svegliare Alice con il suo pianto.
Perché quelle lacrime non cessavano?
Perché doveva far così male?
Perché era toccato a lei?
Perché si faceva così schifo?
Perché si sentiva così usata?
Perché tremava al sol tocco delle sue gambe?
Perché non c’era risposta a tutte queste domande?
Erano le 3 di notte e i ricordi sembravano non farle chiudere occhio, i singhiozzi la facevano tremare sempre più forte.
Vide Alice alzarsi e avvicinarsi al suo letto. Spostò le lenzuola e s’infilò anche lei e strinse la sorella tra le sue braccia provando a rassicurarla.
L’accarezzò fino a che non sentì il silenzio e notò che Rory aveva preso sonno.
Erano ormai le 6 del mattino ed era inutile tentare di riaddormentarsi così Alice si alzò piano e scese giù a fare colazione.
Si vestì e lasciò la sorella nel letto ed andò a scuola.
Per strada non aveva fatto altro che pensare alla gemella. Sospirò e voltò l’angolo del cancello della scuola.

Ottavo giorno di scommessa
«Giorno piccola» le disse Liam prima di stamparle un bacio sulle labbra.
«Alice!» urlò Mars correndole contro per chiuderla poi in un abbraccio. «Rory come sta?»
«Ha pianto tutta la notte..si è addormentata verso le 5 e mezza. Sono stata a letto con lei»
«Oh.. capisco» disse notando le occhiaie.
Alice annuì e poi strinse un po’ più forte l’amica prima di raggiungere gli altri. «Buongiorno a tutti» disse atona.
Uno alla volta l’abbracciarono e le diedero il buongiorno. «Avete visto Zayn?» chiese Louis preoccupato.
«Mi ha mandato un messaggio, faceva 5 minuti di ritardo» rispose Niall.
«Chissà come sta anche lui.. Dio che casino!»
«Stategli vicino.. penso che tra i due sia finito tutto..» rispose Alice guardando negli occhi Liam.
«Che intendi dire?»
«Ieri è venuto a casa, hanno urlato e poi se ne è andato via. Rory ha pianto tutta la notte e credo che sia dovuto anche a questo»
Nessuno disse nulla. Nessuno sapeva cosa dire.
Durante quel silenzio si sentì un chiacchiericcio, piano sempre più forte. I ragazzi si accorsero di stare sotto lo sguardo di tutti.
Tutti sapevano ciò che era successo, infondo la cittadina era piccola.
Quando Alice sentì pronunciare da una ragazza «Hai sentito di Rory? Dio come mi dispiace..» all’amica, non disse nulla. Abbassò lo sguardo sulle sue scarpe e si strinse nel cappotto.
Ma quando le arrivarono all’orecchio dure parole come «Mia madre mi ha detto di Rory Coleman. Camminava da sola nel parco di notte, immagino come stava combinata! Beh se l’è cercata», non c’ha visto più.
Le si è scaraventata contro, le ha preso il colletto della camicetta con tutta la forza che aveva «Che cosa hai detto stronza?»
«I-io.. ho detto che..»
«Che cazzo hai detto eh? Non ti permettere mai più hai capito stronza?» le sputò in faccia Alice.
«Che sta succedendo qui fuori?» urlo il preside inferocito.
Alice sembrò non dargli retta e continuava a tenere gli occhi addosso a quella ragazza. «Ali, lascia. Non ne vale la pena!» la incitò Zayn prendendola per le spalle.
Alice lentamente si lasciò andare e scosse la testa.
«Coleman, in presidenza. Ora!» ordinò il preside incazzato.
Alice diede uno sguardo a Zayn e agli altri prima di entrare nella scuola con la testa alzata.
Appena si sedette sulla poltroncina nella stanza del preside iniziò a rilassarsi, o meglio a calmarsi.
«Coleman non è mai successo che io l’abbia dovuta richiamare. Mi può dire cos’è successo?»
Alice avrebbe voluto fare la faccia tosta ma due volte in una giornata proprio non ce la faceva. «Non capisco perché abbia preso me! E’ stata quella lì a cominciare»
«Lei ha alzato le mani però, non mi sembra di chiamare i suoi genitori quindi parli»
«..Ha detto cose su mia sorella che non doveva dire»
Il preside sembrò riprendersi e capì tutto. «I suoi genitori mi hanno chiamato ieri sera per raccontarmi dell’avvenuto. Per questa volta passerà, adesso vada a seguire la lezione signorina Coleman. Che non ricapiti più»
«Grazie preside. Buona giornata» così si dileguò e andò in classe.

«Testa di cazzo mi vuoi dire per quale assurdo motivo sei andata dal preside?» la incitò Rory seguendola per tutta la casa.
«Ohh! Ma che ti interessa? Piuttosto ti va di fare qualcosa?» le rispose indifferente la gemella.
«Perché non esci un po’ con Liam? In questi giorni non vi siete visti molto..»
Alice sorrise riconoscente. «Non importa. Ora devo stare con te»
«No, tu ora ti fai bella ed esci con il tuo ragazzo. Io chiamerò Mars, ok?»
«Va bene..ma Adrièn?»
«E’ andato a fare qualcosa in banca»
Dopo una mezz’oretta si sentì il suono di un clacson di sotto, segno che Liam era arrivato e anche Mars.
«Alice fallo tornare tardi e meno rompi palle! Grazie» disse ridendo Mars che poi raggiunse Rory al piano di sotto.
«Tesoro! –disse abbracciandola- ancora in questo letto?»
«E’ così tenero!» rispose Rory stringendo il suo cuscino.
Entrambe risero cercando di scacciare via la tensione.
Per Rory non era per niente facile ma era brava a nascondere le proprie emozioni e a camuffare i propri stati d’animo.
«Ti ha detto Alice di stamattina?» chiese Marissa tornando seria.
«No –rispose scuotendo la testa- si rifiuta di dirmelo. Non dirmi anche tu di no»
«Una ragazza stava parlando..beh..di te. E Alice non c’ha visto più.. Il preside le ha urlato di lasciarla ma lei non si è mossa. Poi..» si fermò la rossa.
«Poi?»
«Poi l’ha lasciata andare» concluse fingendo un sorriso.
«Perché sento che mi stai mentendo Marissa?»
Le due si guardarono per una manciata di secondi negli occhi. «Zayn l’ha fermata ecco..»
Rory si girò verso la finestra per cercare di mantenere la calma e trattenere le lacrime. «E’ ovunque» sussurrò.
«Cosa?»
«Niente..»
Niente era la risposta perfetta.
Niente provava quando si guardava allo specchio.
Niente le riusciva a far tornare il sorriso.
Niente era ciò che sentiva.
L’assoluto niente.

Eeeeeccomi :D
Non so che senso ha questo capitolo, giuuuuuuro! HAHAHAHA 
Però è accettabile dai u.u
Tra 7 giorni finisce la scommessa, come finiranno le cose? ANCORA NON LO SO, YEAH.
Vado che ho la febbre e scrivo solo cazzate, tante cazzate .______.
Notte, e grazie per le recensioni. Davvero <3
la vostra illa!

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Change ***


Nono giorno di scommessa

«Sei sicura Rory? -le domandó la mamma affettuosamente- anche il preside ha detto che puoi prenderti tutto il tempo che vuoi»
Rory sembró non averla ascoltata perchè continuava a vestirsi fischiettando la nuova canzone di Timbarlake. 
«Rory mi ascolti?»Alzó la voce Annabelle.
«Mamma non pensi sia uno strafigo Justin Timbarlake? Cioè cavolo! »
«Alice provaci tu.. »
La giovane donna accarezzó la gemella bionda e poi uscì dalla stanza sconsolata. 
«Alice non dire nulla. Ho bisogno di uscire da qua dentro, a costo di stare 6 ore lì dentro»
La sorella comprensiva non disse nulla, le allungó il capotto e insieme iniziarono a camminare verso scuola. Quando intravidero il cancello in ferro battuto Alice si giró verso Rory chiedendole di avvisarla per qualsiasi cosa, lei c'era. Come si aspettavano, appena varcarono il cancello molti gruppetti iniziarono a parlare sempre più fitto. Rory non ebbe il tempo di ascoltare dato che le piombó addosso Marissa, stringendola in un abbraccio affettuoso.
«Sei qui! »
«A quanto pare Mars»ironizzó avvicinandosi agli altri. Qualsiasi organo che la componeva inizió a fare su e giù quando sentì la presenza di Zayn vicino al muretto. Era possibile che era incurante di tutte le voci e delle cose carine che le stavano dicendo gli amici e le importava solo dei suoi occhi su di lei? Evitó di guardarlo ma si sentiva trapassata dal suo sguardo. 
«Rory hai capito? »le chiese Harry inclinando la testa. 
«Sisi.. »rispose la ragazza non avendo la minima idea di cosa stessero parlando. 
«Rory entriamo? Altrimenti Thompson inizia ad avercela con noi! »
Alice rimase fuori con Liam mentre le altre due si recavano dentro. 
«Come sta? »
«Sembra meglio.. Ma è distratta»
«È normale piccola, dalle tempo»disse prima di darle un bacio sulle labbra. Alice inizió a pensare che Liam stava diventando giorno dopo giorno sempre più importante, tra tutto quello che era successo si era ritrovata all'improvviso ad amarlo. Si stranì lei stessa di questo pensiero e con nonchalance prese la mano del suo ragazzo e si diressero dentro.
Rory notó che l'amica distrattamente stava scarabbocchiando una L sul quaderno, non ci trovó nulla di male fino a che vide che aggiunse una o, poi una u fino a comporre il nome Louis. Rory sorrise e guardó l'amica. 
«Forse dovresti dirlo a Lucas.. »
«C-cosa? »
«Da quanto tempo va avanti Mars? »
L'amica si lasció andare sulla sedia, diede un'occhiata al prof e poi si rivolse a Rory. 
«Non lo so, non so come comportarmi! Non posso neanche parlargli.. E.. Mi manca! »
«Penso che lui ricambi, sai»
Marissa si girò verso l’amica come se stesse dicendo un’eresia. «Se vabbè»
«Giuro! Fattelo dire da Alice»
«Ragazze silenzio» le riprese il professore.
Marissa chiese di uscire e prima di alzarsi guardò l’amica. «Devo fare una cosa»

Zayn era appena andato a posare i suoi libri quando incontrò Niall ed insieme andarono in mensa.
«Amico come va?» gli chiese il biondino guardando davanti a loro.
Zayn fece spallucce.
«Qualsiasi cosa sappi che io ci sono, va bene?»
«Grazie Niall, ma penso che nessuno possa aiutarmi adesso…»
«Sicuro?»
«L’unica che può aiutarmi sta seduta al nostro tavolo e non mi parla» disse entrando in sala mensa.
Prima di raggiungere il tavolo Niall lo afferrò per il braccio. «Non tirarti indietro solo per paura di metterti in gioco»
Il moro lo guardò concentrandosi su quelle parole che sembrarono colpirlo in pieno. «Hey tu vai, io non ho tanta fame»
Niall annuì comprensivo e si avvicinò alla loro comitiva, sedendosi al fianco di Louis.
«Dov’è andato Zayn?» gli chiese.
«Oh..aveva da fare» rispose alzando lo sguardo verso Rory, che lo stava guardando come in attesa della risposta.
La ragazza rabbrividì dentro e posò la forchetta nel piatto, la fame era sparita dopo aver ricevuto quello sguardo che le aveva fatto capire tutto. Sapeva che sarebbe stato difficile ma non pensava che non potevano addirittura convivere. Infondo lei lo aveva detto, si sarebbe allontanata dalla comitiva se fosse stato necessario.
Dopo un quarto d’ora passato tra chiacchiere e risate, raccattarono le loro cose e ognuno andò a casa sua. Le due gemelle salutarono i genitori e poi andarono in camera loro dove caddero tutte e due in un sonno profondo.
Alice sentì il telefono vibrare così allungò la mano sul comodino e lesse il messaggio di Zayn ‘Stasera pizza da me verso le 9, a dopo gentaglia’. La ragazza sorrise e poi ritornò a dormire quando si rese conto che il messaggio veniva da Zayn. Spalancò gli occhi e subito afferrò il telefono della sorella, vide che le era arrivato un messaggio anche a lei, sbloccò il telefono e notò che era di Zayn.
Sorrise a 32 denti e poi posò di nuovo il telefono tornando con passo felpato nel letto.
«Per quale motivo avevi il mio telefono nelle tue luride mani?» chiese con voce insonnata.
La sorella sobbalzò e si posò una mano sul  cuore. «Potevi farmi venire un infarto! E comunque volevo vedere.. l’orario»
«Non puoi vederlo sul tuo?» chiese prendendo il suo telefono e mettendosi a sedere quando notò il mittente del messaggio. Si voltò verso Alice,che attendeva con ansia, e poi tornò con lo sguardo sul display. La sorella vide scenderle le lacrime sulle guance e aggrottò le sopracciglia, infondo era solo un invito. Notò che la sorella aveva appena finito di leggere il messaggio quando lanciò il telefono alla fine del letto e chiuse il viso tra le sue braccia.
«Tesoro..» sussurò Alice sfiorando il braccio di Rory. Quest’ultima si allungò, prese il telefono e tirò su con il naso.
«Immagino che tu stia dormendo ora perché non ti va di studiare e il fatto che non leggerai subito il messaggio mi rende più tranquillo, anche se ho già l’ansia per la tua risposta..se risponderai. Ho invitato i ragazzi a mangiare una pizza a casa perché i miei vanno a festeggiare il loro anniversario. Ovviamente sei invitata pure tu, Rory. Oggi non sono venuto a mensa non per colpa tua, avevo bisogno di pensare. E ho pensato. Non ti lascerò andare Rory, devo lottare? Devo aspettare settimane, mesi, anni? Non mi smuovo da qui. Mi sono innamorato di te, ho perso io. Questo è solo il primo messaggio, il primo avviso di una lunga serie. Buon risveglio!» lesse tutto d’un fiato come se leggerlo più veloce rendesse il tutto meno reale. Alice rimase a bocca aperta, trattenendo un sorriso abbracciò forte la sorella che crollò in un pianto liberatorio.
«Alice non ce la faccio più! Perché è tutto così complicato? Voglio solo che tutto ritorni come prima..Non chiedo altro.»
Alice non si sentì di risponderla così si limitò ad accarezzarla fino a che la sorella non si calmò tra le sue braccia.
«Tu stasera vai, e fammi sapere lui come sta»
«Lo risponderai?»
«Non lo so, ho bisogno di valutare la situazione»
Alice annuì e poi si alzò lasciandola da sola, in modo che potesse riflettere senza che nessuno la coinvolgesse.
Rory aveva deciso, non voleva più soffrire e se per far sì che ciò si avverasse lei doveva rinunciare a qualcosa a qualcuno, lei era disposta.

We salve :3
Ma il capitolo precedente non vi è piaciuto? .___.
Questo è solo di passaggio perchè l'ispirazione per questa FF stava andando a farsi fottere. Zayn non si arrende asjkhdsjklha 
Ho messo lo smalto uu non posso scrivere troppo!
Fatemi sapere cosa ne pensate e secondo voi cosa farà Rory!
Notte, illa vostra <3


ps: I ragazzi in Ghana skdjahjkldah

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Allen road ***


«Tu stasera vai, e fammi sapere lui come sta»
«Lo risponderai?»
«Non lo so, ho bisogno di valutare la situazione»
Alice annuì e poi si alzò lasciandola da sola, in modo che potesse riflettere senza che nessuno la coinvolgesse.
Rory aveva deciso, non voleva più soffrire e se per far sì che ciò si avverasse lei doveva rinunciare a qualcosa o a qualcuno, lei era disposta.

Rory aveva passato due ore a rimuginare su ciò che aveva fatto e su cosa avrebbe dovuto fare. Guardava il telefono come se aspettasse che da un momento all’altro qualcuno usciva da lì dentro e le urlasse in faccia la soluzione. Sapeva che non sarebbe successo ma sperava davvero in un segno.
«Allora io vado –la informò la sorella facendo capolino in cameretta- ci sentiamo dopo». Rory le sorrise e poi tornò nella sua solitudine.
Chi poteva aiutarla, si chiese. Uno psicologo? No, non le piaceva l’idea che qualcuno che non conosceva dovesse analizzarla. Allora chi?  Chi le stava vicino da più tempo? Le bastò alzare il volto verso la parete per far sì che una foto le schiarisse le idee.
Infilò i piedi nelle pantofole e corse al piano di sotto, noncurante del padre sul divano si recò direttamente in cucina.
«Hey tesoro, ti serve qualcosa?» le chiese la madre mentre insaponava un piatto.
«Ehm.. veramente, volevo chiederti se potevamo parlare un po’..» riuscì a dire torturandosi le mani. Annabelle subito lasciò i piatti nel lavandino, si asciugò le mani distrattamente con uno strofinaccio ed annuì facendole segno di andare fuori.
«Dove andate?» chiese Greg guardando le due aprire la porta.
«Stiamo qui fuori papà»
Le due si sedettero sugli scalini che dividevano il vialetto alla porta d’ingresso, Rory apprezzò quel gesto della madre.
«Di cosa volevi parlarmi?»
Rory prese un bel respiro.«Di me». Annabelle non disse nulla, aspettando che la figlia continuasse. «chi meglio di te mi conosce? Forse Alice ma questa volta ho paura di non riuscircela a fare da sola e tu hai più.. esperienza ecco.»
«In che senso ‘non riuscire’?»
«Ad andare avanti mamma. E’ tutto così.. complicato da spiegare! Tante sono le cose che riempiono la mia mente ma da dire a parole è difficile.»
«Inizia dalla cosa più semplice, cercherò di capirti»
«Ad averla una cosa semplice nella mia vita mamma. Allora qualche giorno fa avevo parlato con Adrièn e diciamo mi aveva aiutato ma dopo quella notte, il mondo si è catapultato..» riuscì a dire prima che una lacrima uscisse dal suo occhio. «la notte non riesco a dormire, se dormo faccio gli incubi. Ormai sveglio anche Alice e mi dispiace tanto.»
Annabelle guardò la figlia con le lacrime agli occhi, pensava che lo stava superando invece era così concentrata sulla gravidanza che non si era resa conto della sofferenza della figlia.
«Sai qual è la cosa più brutta?»
«No, quale..»
«Non è lo..stupro..la cosa che mi fa più paura ma è Zayn.»
«Zayn ti fa paura?» domandò la madre perplessa, con un accenno di sarcasmo.
«No! Cioè si. Nei miei sogni lui mi toglie quei mostri da dosso ma poi scompare, o scompare o mi sveglio. La cosa che mi fa più stare male è Zayn, è la sua assenza. Ma quando è presente ci facciamo solo del male, ne succede sempre una. Anche ora che ci stavamo riavvicinando, lui si è –prese una pausa- dichiarato ed io l’ho cacciato. Adesso mi ha inviato un messaggio dicendo che lui è pronto ad aspettare»
«E tu?»
«Ed io non ho risposto. Non so che rispondere, non so se farlo. Ne vale la pena?»
«Rory, figlia mia, sei molto confusa. In questo discorso ti sei contraddetta più volte. Hai paura, si può capire. Ma il punto è davvero Zayn?»
«Che vuoi dire?» le chiese girando la testa verso di lei.
La madre le accarezzò i capelli. «Credo che il punto sia tu. E’ Zayn che ti fa paura o è la storia con Zayn? E’ il tuo essere con lui a farti paura? E’ –sospirò e prese coraggio- quella notte passata a farti paura o è il momento dell’affronto? Io credo che tu abbia bisogno del tempo per te stessa, di risolvere le questioni una alla volta. Di farti una scala delle priorità ecco»
«Una scala delle priorità?» chiese perplessa la ragazza.
«Quand’eravate piccole tu e Alice eravate molto diverse, come adesso. Lei era ordinata con i suoi giochi, cercava di non rovinarli mai e anche per questo non te li lasciava. Tu desideravi tanto una cosa e poi la perdevi, o non ti piaceva più. L’unica volta che hai tenuto tanto ad una cosa è Trudy, il cagnolino di peluche che tuo padre ti comprò in un viaggio in Germania. Sta ancora lì.. »
«..sul davanzale e non l’ho mai spostato né tantomeno prestato a nostra cugina.»
«Ecco. E’ il caso forse di prendere un po’ di geni di Alice e metterli in te» sorrise la madre.
Rory annuì, afferrando ciò che voleva dirle la madre. Quindi era lei il punto? Non tutto ciò che la circondava? Forse la madre aveva ragione ma era molto più semplice dare la colpa agli altri che a se stessi. E così ne stava risentendo anche Zayn e tutta la comitiva.
La madre si alzò lentamente, lasciandole un bacio in testa e rientrò in casa. Rory rifletté su ciò che le aveva detto la madre. Adesso cosa doveva fare? Di una cosa era sicura, se voleva che le cose con Zayn funzionassero aveva bisogno di tempo ma non voleva più scappare. Da adesso in poi le cose doveva affrontarle, era già fuggita abbastanza dai suoi sentimenti, dalle sue paure e soprattutto dai suoi ricordi.

Decimo giorno di scommessa.

Avevano appena accompagnato Adrièn all’aeroporto, dopo vari abbracci e commozioni, Greg accompagnò le sue figlie a scuola, lasciandole fuori al cancello.
«Ciao papà, buona giornata» dissero in coro le due gemelle prima di chiudere la portiera.
Alice aspettò che il padre girasse con la macchina e poi guardò Rory. «Ieri Zayn era in simbiosi con il telefono»
Rory si girò verso la sorella e fece spallucce. «Non l’ho risposto. Senti Ali, devo parlarti..»
«Dimmi tutto»
«Ieri ho parlato un po’ con mamma e mi sento meglio. Puoi farmi un favore? Non chiedermi più come sto, non chiedermi né devi parlarmi di Zayn. Non posso spiegarti ma vorrei tanto che mi facessi questo favore, ecco.»
La bionda assunse un’espressione perplessa ma annuì con veemenza «Va bene, non ci sono problemi sister»
Rory la ringraziò con un sorriso e poi varcarono il cancello della scuola. Le voci su ciò che era successo erano già diminuite, ma non assenti. Era la prima prova da affrontare, e decise di farlo subito.
Raggiunsero gli amici vicino al muretto. «Buongiorno a tutti –disse Rory- vengo subito. Devo fare una cosa»
Alice si affiancò a Liam che la salutò con un bacio sulla guancia, dopo di che Harry diede una gomitata ai due e si voltarono tutti verso Rory.
«Hey tu. Non so il tuo nome, potresti anche chiamarti Kate Middleton ma giuro che me ne sbatto. Che ne dici di ripetermi ciò che stavi dicendo alla tua amica?» si rivolse ad un gruppetto di 5-6 ragazze che stavano spettegolando su di lei.
«Io non stavo dicendo nulla» rispose la ragazza in questione.
«Ah non stavi dicendo nulla? Eppure sai mi sembra strano perché ho sentito il mio nome uscire dalla tua bocca dove ci entrano cazzi di tutti i generi quindi la prossima volta che vuoi aprire bocca fallo su qualcun altro e non su di me. Chiaro? Che poi parlando sinceramente, che diavolo hai da dire eh?» portò il suo peso sulla gamba destra e posò la mano sul fianco sinistro.
La bocca della ragazza assunse una forma ad ‘o’ e le amiche abbassarono la testa, ingoiando a vuoto.
«Ecco appunto, fai silenzio. Hai passato ciò che ho passato io? No. E solo per questo devi chiudere il becco stronza»
Rory assumendo un atteggiamento da diva, si spostò i lunghi capelli dietro le spalle e sfilando raggiunse i suoi amici. «Eccomi»
La sorella ricordandosi di ciò che le aveva chiesto la sorella prima evitò di commentare e diede un piccolo calcio a Niall che stava ancora con la bocca spalancata dallo stupore. Rory attentamente evitò lo sguardo di Zayn e le fu facile quando una voce squillante le rimbombò da dietro.
«Liam! –urlò Marissa affannata mentre correva- sei un coglione! Il più coglione dei coglioni!»
Liam appena aveva visto la sorella si stava letteralmente scompisciando dalle risate e dovette appoggiarsi al muretto, anche gli altri amici sogghignavano e Zayn gli diede il batti cinque.
«Cos’è successo?» chiese Rory divertita, appoggiando un braccio sulle spalle di Mars.
«Il mio caro fratellino ha tolto l’acqua calda, dopo di che ha finito il latte e infine se ne è andato con la macchina. Lasciandomi a piedi, da sola!» urlò, catturando l’attenzione di compagni nei dintorni.
Zayn, Harry e Niall iniziarono a ridere in un modo improponibile, in effetti l’espressione di Mars era unica, Louis la trovò carina col naso rosso e tutta arrabbiata.
«Liam fai schifo!» gli disse la ragazza scuotendo la testa.
«Ah io? Vogliamo dirlo che ieri quando siamo tornati è stata tutto il tempo al telefono di casa togliendomi internet per fare la ricerca di storia?»
Rory notò che Louis avvampò immediatamente quando Liam aveva detto che la serata aveva passato tutta la serata al telefono, sorrise e pensò che era la seconda coppia ad aver perso la scommessa.
«Che poi con chi diavolo sei stata a telefono se con Lucas hai rotto?» le chiese allargando le braccia.
«Con me!» urlò Rory all’improvviso, notando l’imbarazzo dell’amica. Alice guardò prima la sorella e poi Mars, sicura del fatto che Rory già dormiva quando era tornata.
Suonò la campanella e ognuno andò nella propria classe, Zayn osservò in silenzio Rory prima di varcare le porte.
Le tre amiche entrarono in classe che aveva portato l’attenzione tutta su di loro, o meglio su Rory. Alice si sedette davanti alle due amiche e cacciò dalla borsa un quaderno per prendere gli appunti.
«Rory? –richiamò l’attenzione l’amica- grazie per prima, quando mi hai coperta»
Rory sorrise e scosse la testa. «Tranquilla, chi deve le 150 sterline a chi?»
Mars sgranò gli occhi, facendo finta di nulla e poi scoppiò a ridere. Alice si girò dietro, approfittando del fatto che la professoressa ancora non era entrata.
«Lui a me, ma poi l’ho chiamato comunque io.. quindi beh non saprei.»
Alice non avendo seguito il discorso di prima assunse un’espressione perplessa. «Di che parlate?»
«Ieri sera ho detto a Liam di voler fare due passi a piedi per questo è venuto solo lui a prenderti. Mentre stavo camminando mi si è affiancata una macchina, era Louis. –la rossa aspettò che le amiche afferrassero e continuò- Mi ha chiesto se volevo un passaggio»
«Ti ha rivolto la parola!» urlò Alice, abbassando poi dopo la testa rendendosi conto del chiasso che aveva fatto.
«Sei un genio! –ironizzò l’amica- Ed io ho accettato, senza far riferimento alla scommessa. Ero.. contenta che lui mi avesse offerto il passaggio. In macchina non abbiamo parlato e abbiamo continuato per tutta la serata, ci sono stati scambi di sguardi e sorrisi.»
«Adesso capisco tutto, la battuta di Harry sul fatto che per ora solo Niall stava vincendo la scommessa..Lui aveva capitp»
«Ti vuoi stare un attimo zitta?» le disse la sorella.
«Si e comunque.. quando siamo tornati a casa, mi sono infilata nel letto e non riuscivo a togliermelo da testa, pensavo in continuazione al suo modo dolce di offrirmi il passaggio, a quel sorriso perfetto e ai nostri occhi che sembravano desiderarsi. Ne ho avuto la conferma solo quando ho deciso di chiamarlo. Siamo stati fino alle 3 del mattino a parlare» si bloccò sorridendo a 32 denti.
«Lo sapevo io! Ti ricordi Rory quando guardavo il suo facebook?»
La gemella annuì, non curante e poi guardò l’amica. «E?»
«E niente.. mi ha detto che prova qualcosa per me già da prima della scommessa, che non ce la faceva più a non parlarmi, a vedermi con Lucas. Anche io mi sono aperta, oddio forse non come lui.. però.. Dio quanto mi piace!» esclamò contenta come una bambina a cui era appena stata regalata la casa di barbie.
«E adesso?»
«Abbiamo deciso di vederci di nascosto per ora.. Io mi sono appena lasciata con Lucas, poi vorrei parlarne passo passo con Liam, non so come possa prenderla»
«Su questo posso aiutarti io»
Le amiche si scambiarono un sorriso prima di riportare l’attenzione sulla lezione, anche se effettivamente solo Alice stava seguendo.
Finite le lezioni i ragazzi s’incontrarono a pranzo, Rory aveva lo stomaco sottosopra per la decisione che aveva preso e con passo deciso di avvicinò al tavolo. Aveva già avvertito le amiche che avevano raggiunto gli altri due minuti prima, lasciando la ragazza prendere un forte respiro.
«Harry..» lo richiamò la ragazza.
Il sottoscritto si girò nella sua direzione con un pezzo di pizza in bocca.«Sbi?»
Gli altri risero e Rory scosse la testa. «Puoi accompagnarmi da una parte?» gli chiese gentilmente, ma un con un tono che non accettava rifiuti.
«Certo, a che ora?»
La ragazza lo guardò e lui afferrò il concetto, prese la felpa e la borsa, controllò che c’erano le chiavi della macchina e uscirono fuori.
«Dove dobbiamo andare?» le chiese aprendo la macchina.
«Allen road» rispose entrando con nonchalance in macchina. Harry rimase fuori alla macchina, sbalordito. «Ti muovi?» lo richiamò.


Hey (:
Non sono morta, scusate! Non riuscivo più ad aggiornare, non sapevo come continuare e lo studio mi ha portato via tanto tempo. Mi dispiace tanto :(
E comunque ecco qui il capitolo alfgflajkgklfakl sinceramente? Non doveva andare così,  Rory sarebbe dovuta partire ma non è detto che non lo faccia. Ho deciso di farle prendere un'altra via perchè non volevo vosse una ff troppo tragica ecco uu
Finalmente Mars e Louis akfgjklagklhgal poi avranno la loro parte, tranquille (: 
Decimo giorno di scommessa, da non sottovalutare!
Ora scappo che è stata un'orribile giornata, buonanotte cucciole (:

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Surprise ***


In macchina stettero in silenzio tutto il tempo. Harry si stava chiedendo come mai Rory si fosse fatta accompagnare proprio in quella via che non racchiudeva certo dei bei ricordi.
«Fermati lì» indicó Rory. 
L'amico parcheggiò la macchina di fronte l'entrata della villetta e Rory scese dicendogli che avrebbe fatto presto. Entró nella villetta e facendo un bel respiro inizió ad incamminarsi.
Riconobbe quell'albero e il cuore le si fermó in gola. Tutte le scene tornarono vivide nella sua mente, il dolore si trasformó in silenziose lacrime.
Si sedette sulla panchina poggiando i gomiti sulle cosce e lasciando cadere la testa tra le sue braccia. Quelle labbra che adesso sapevano di sale cacciarono un lungo urlo. Un urlo che rimbombó nel parco, un urlo che sembró durare tanto tempo.
Rory sentì il rumore delle foglie che venivano calpestate, Harry al suono era scattato dentro la villetta ma si era arrestato appena vide Rory stare 'bene'. La gemella ridendo si voltó verso Harry. 
Lui non disse nulla, aprì solo le braccia e dopo averla stretta aprì bocca. «Ti voglio bene!»
Rory strinse di più la presa senza avere la forza per parlare. Irrefrenabili singhiozzi riempirono quel silenzio, per niente imbarazzante, che c'era nell'aria.
Dopo cinque lunghi minuti in quella posizione i due tornarono dritti a scuola, canticchiando le canzoni che passavano alla radio.
Scesero entrambi dall’auto e tornarono a mensa, ormai quasi vuota ma gli amici erano lì ad aspettarli.
Prima di entrare Rory lo fermò.«Harry, ti prego non..»
«Tranquilla, sarò muto come un pesce!» disse cingendola con un braccio.
«Grazie, per tutto..»
Lui non rispose, le sorrise dolcemente e raggiunsero il tavolo. «Allora cosa ci siamo persi?»
«Niente di importante, la sdolcinatezza di tua sorella e Liam» rispose Niall buttandosi sulla sedia.
«Ragazzi io devo andare –disse Zayn leggendo un messaggio sul cellulare- A domani!»
«Vado anche io, devo passare in biblioteca» spiegò Marissa.
«Lou vieni con me?» gli chiese Zayn raccattando le sue cose.
«Ehm, no ho da fare. Devo prendere un libro a mia madre in biblioteca!»
«Se non esistesse questa scommessa di merda potreste andare insieme» disse sogghignando Harry. Mars abbassò il capo mentre Louis guardò in modo truce Harry che fece spallucce.
«Sorellona andiamo anche noi? Mamma oggi aveva l’ecografia» chiese Alice guardando Rory.
La sorella annuì senza dire nulla e così tutti gli amici uscirono dalla porta d’ingresso. Zayn con una corsetta raggiunse una decappottabile alla cui guida c’era una ragazza, sui venti anni circa, con dei capelli scurissimi che lo aspettava con un sorriso a 32 denti.
Rory si sentì mancare a quella vista e si girò subito verso i ragazzi. «Chi è quella?»
«Non ne ho idea» rispose Harry guardando la macchina sfrecciare via.
«Mai vista prima» confermò Niall mentre componeva il numero della sua nuova ragazza.

«Per quanto tempo rimarrai?» le chiese mentre i genitori preparavano la cena.
«Qualche giorno, devo fare un articolo sull’autore di un libro che è venuto qui in vacanza! Tu cuginetto, che mi dici?»
Zayn buttò la testa all’indietro sul divano e sospirò. «Che la vita fa schifo»
«Alla tua età non può andare uno schifo!»
«Hey donna vissuta hai solo 5 anni in più a me» disse tirandole una cuscinata in faccia. Da lì partì una lotta con i cuscini con i fiocchi.
«Vuoi due! A tavola, è pronto!»
«Si zia, arriviamo»
Tutta la famiglia si sedette a tavola e Katherine rispose a tutte le domande da parte degli zii. Squillò il telefono di Zayn e lui lo guardò vibrare sul tavolino senza muoversi di un millimetro. Sperava con ogni fibra del suo corpo che fosse lei, ma era consapevole che era soltanto un’illusione.
«Idiota vuoi rispondere?» lo incitò Waliyha.
Proprio in quel momento il cellulare smise di vibrare così continuarono a cenare parlando del più e del meno.
«Allora come si chiama?» chiese Katherine.
«Chi?» rispose il cugino mentre beveva un sorso di acqua naturale.
«La ragazza per cui stai così, ovvio!»
«Non c’è nessuna ra..»
«Rory, si chiama Rory» rispose la madre al suo posto.
«Mamma!» urlò infastidito.
«Che c’è, mi tieni i segreti?» insinuò la cugina.
«No è che non mi va di parlarne, tutto qui» si incupò.
Katherine notò che il cugino ci stava davvero male così cambiò subito discorso, iniziando a parlare dell’articolo su cui doveva lavorare.
Un’ora dopo bussarono alla porta di Zayn, svogliatamente diede il permesso di entrare.
«Scusa..Non dovevo insistere»
Zayn guardò la cugina che aveva assunto la faccia di un cane bastonato. «Mamma ti ha detto?»
«Si.. Sono stata via così tanto tempo e sono successe così tante cose.. Sei cresciuto.»
«Dicono che le esperienze negative fanno crescere e ti rendono più forte, perché io mi sento così debole e infantile?» chiese stringendosi alla cugina, cercando di trattenere le lacrime che stava mantenendo da tanto.
«Sfogati, piangi, fa qualsiasi cosa..»
«Non sono un tipo che piange, eppure ho un groppo in gola che diventa sempre più grande.-prese un respiro- mi ha cambiato che neanche me ne sono accorto. La mia vita sembra vuota senza di lei, se solo tu la conoscessi ti piacerebbe tantissimo!»
«Parlamene»
Zayn si mise a sedere e un sorriso prese forma sul suo viso. «Fino a qualche mese fa la ritenevo una bella ragazza, con un fisico da urlo e credevo fosse una mocciosetta che rompeva quando andavo a casa di Liam. Le cose sono cambiate quando i genitori di Liam sono partiti e Marissa, la sorella, ha invitato a casa Rory e la gemella Alice. Ovviamente anche noi ragazzi stavamo lì. Ho avuto modo di conoscerla.. Se devo proprio dire la verità –sorrise malizioso- tutto è iniziato per una scommessa.»
«Immagino poco casta» rise Kath.
Zayn annuì, sapendo che con la cugina poteva parlare di tutto.«Abbiamo avuto dei momenti.. intimi. Ci sono stati ragazzi e ragazze di mezzo.. quando le cose sembravano andare meglio abbiamo litigato.. Lei è stata..»
«Vai avanti»
«Dopo quella notte ho capito quanto l’amassi. Quanto amassi il suo profumo, il suo modo di ridere nervoso quando le cose non vanno come dice lei. Quanto amassi il suo sorriso, sorride sempre è indescrivibile. Quanto amassi il suo modo di guardarmi, uno sguardo complice,ricco di parole silenziose. Amo anche il suo modo di fare quando siamo solo io e lei, le sue carezze, i suoi abbracci, i suoi baci, le sue parole sussurrate al mio orecchio, il suo modo di intrecciare le sue dita con le mie. Amo anche quando mi lascia senza parole. Penso che io l’abbia amata anche quando è venuta a casa mia e si è presentata alla mia famiglia, anche quando mi ha abbracciato nel momento più brutto della sua vita. Fa male dirlo ma l’ho amata anche quando con le lacrime agli occhi mi ha detto di andare via. Amo tutto di lei, e non riesco ad essere felice senza di lei.»
Katherine si alzò con le lacrime agli occhi, sotto lo sguardo sbalordito di Zayn, aprì la porta e fece entrare l’unica persona che Zayn si aspettava di vedere in quel momento.
«Giuro che non volevo origliare..» disse tra un singhiozzo e l’altro appoggiata allo stipite della porta.
Zayn lasciando scorrere le lacrime sulle sue guance con cautela si avvicinò a Rory, temendo di fare un qualsiasi passo sbagliato. Lei titubante si avvicinò a lui, si guardarono per dei momenti interminabili fino a quando Rory non scoppiò in un pianto liberatorio. «Ti amo Zayn Jawaad Malik»
 Zayn la strinse forte, forte come sarebbe stato il loro amore da quel momento in poi.

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Unexpected ***


Guardare l’armadio per minuti interi e non sapere cosa mettere è la routine nelle ragazze adolescenti ma Rory era sicura che quella fase l’avesse già passata.
«Sei così carina!»
«Ali sto in intimo»
«Si ma sei carina perché stai facendo tutto questo per Zayn»
«Non sto facendo nulla per Zayn, è per me stessa sorellina»
Alice l’assecondò soltanto perché sapeva di avere ragione, prese la borsa e scese giù in salotto. Afferrò il telefono e trovò un messaggio di Liam: ‘Stasera i miei accompagnano Marissa da qualche parte, non ho capito. Ti va di stare un po’ da soli?’
La bionda spalancò gli occhi, oh merda pensò.
«Tutto bene Alice?» le chiese affettuosamente Annabelle.
«C-certo. A te? Ancora nausee matuttine?»
«In realtà mi sento un po’ strana ma non ho le nausee già da un po’, sicura di star bene?»
«Sono pronta, andiamo!» disse scendendo di corsa Rory. «Che ho interrotto?»
«Nulla! Andiamo, ciao mamma! Papà ti aspettiamo in macchina»
Quando le sorelle arrivarono fuori scuola era già troppo tardi, tutti erano entrati ma la ruota dalla Land Rover del padre aveva deciso di bucarsi proprio quella mattina.
«Merda sono già tutti dentro!» esclamò Rory camminando lenta verso l’interno.
«Lo vedrai dopo»
Le due gemelle entrarono nell’aula di chimica chiedendo scusa per il ritorno e occuparono il loro banco facendo un occhiolino a Marissa.
Quest’ultima scrisse un bigliettino e lo lanciò dietro. Rory aprì velocemente mentre Alice controllava che il professore non se ne accorgesse.
«Zayn stamattina sembrava piuttosto agitato e controllava il cancello in continuazione. Novità?» lesse con voce sprezzante la professoressa. «Allora novità?»
«Ehm.. ci scusi professoressa!» tentò Rory imbarazzata.
«A questo punto facci sapere a tutti.. sarebbe Zayn Malik?».Rory rossa come un peperone annuì gettando la testa sul banco. «E’ un bel ragazzo, ma adesso seguite la lezione.»
«Si professoressa»risposero in coro le tre amiche.
«Sei una schiappa Alice» sussurrò la sorella scuotendo la testa.

Un’altra ora e sarebbe finita l’agonia. Potevano farcela, si ripetevano in continuazione Rory, Alice, Harry e Niall. Stavano seguendo la lezione di fisica o meglio erano presenti, ma i loro pensieri non erano per niente rivolti alle forze elettriche.
Quando bussarono alla porta dell’aula Rory sperò tanto che fosse Zayn che chiedeva di farla uscire dato che il suo telefono era scarico e non sapeva come contattarlo. La professoressa afferrò i bigliettini che le erano stati portati. «Rory ed Alice potete andare.»
«Cosa?» chiese Alice.
«Qui sta scritto che vostro padre ha chiamato la presidenza per farvi uscire di urgenza.»
Le due sorelle si raggelarono sul corpo pensando entrambe alla loro madre, solo guardandosi capirono l’una i pensieri dell’altra e raccattarono le loro cose. Guardarono i due amici e di corsa uscirono l’edificio.
Correndo sotto la pioggia le due sorelle entrarono in casa urlando i nomi dei loro genitori.
«Ali! C’è un bigliettino»
«Che dice?»
«Merda stanno in ospedale.. andiamo.»
Impaurite uscirono di casa, presero a volo il primo pullman e durante il viaggio nessuna delle due ebbe il coraggio di dire nulla.
Scesero alla fermata più vicina e raggiunsero l’ospedale in pochi minuti. Chiesero al pronto soccorso dove dovevano dirigersi e trovarono presto la stanza.
«Papà!» urlarono le due figlie correndo tra le sue braccia.
«La mamma ha avuto un malore..»
«Come sta?»
«Lei bene ma..»
«Ma? Papà parla!» lo incitò Alice.
«Ha perso il bambino» disse prima di scoppiare in lacrime. Le due figlie lo strinsero forte, piangendo con lui. Si erano abituate all’idea e non vedevano l’ora di avere un fratellino. Sapevano quanto erano felici i genitori e adesso…
«Ma cosa ha avuto di preciso?»
«Un abbondante flusso di sangue, non è riuscita a mantenere la gravidanza»
«..Come sta?»
«Distrutta»
Dopo cinque minuti l’infermiera e il medico accompagnarono Annabelle in stanza, ancora sotto effetto dell’anestesia. Il padre uscì fuori a parlare con il medico mentre le due figlie si sedettero aspettando che si svegliasse.

«Le ho inviato 10 messaggi, chiamata altrettante volte ma ha il telefono staccato» spiegò Zayn chiudendo gli occhi, sdraiato sul divano di casa Payne.
«Neanche a me Alice ha risposto, Harry e Niall non sapevano altro.»
«Forse qualcosa alla madre? Spero di no.»
«Ragazzi Alice mi ha inviato un messaggio! -urlò Marissa scendendo le scale.- stanno in ospedale, la madre ha perso il bambino. Ha detto che non voleva parlare con nessuno e spegneva di nuovo il telefono» raggiunse i due sul divano e si sedette.
«Oh cazzo.. non posso crederci. E poi perché a me non ha detto nulla?» si domandò Liam gettando la testa all’indietro.
«Dio quanto mi dispiace.. non posso crederci. Erano così contenti per la nascita di un terzo figlio.. Liam comunque avevate litigato?»
«No!Vabbè non voglio darle altri pensieri»
«Fratellone forse aveva solo bisogno di un’amica, lascia stare. Ora vado a vestirmi per stasera, a dopo.»

Le due sorelle rientrarono in casa distrutte, si buttarono di peso sui due divani sbuffando. La giornata era iniziata male ed era finita peggio.
«Vado a farmi una doccia» disse Alice trascinandosi al piano di sotto.
Rory mise il telefono a caricare senza accenderlo e si lasciò andare di nuovo sul divano, troppo shockata per ciò che era accaduto alla madre.
Il telefono di casa continuava a squillare ma Rory non capiva se era parte del sogno o della realtà. Si alzò dal divano e con voce flebile rispose al telefono. Il padre l’aveva avvisata che sarebbe rimasto a dormire in ospedale e che quindi dovevano badare loro alla casa. Rory dopo aver attaccato salì al piano di sopra e vide Alice dormire in accappatoio sul suo letto. Si sedette affianco a lei e le mise una coperta addosso, si recò nel bagno per sciacquarsi la faccia e scese al piano di sotto.
Accese il telefono che prese a vibrare come un forsennato a causa delle chiamate e dei messaggi che aveva ricevuto. La maggior parte di Zayn e gli altri si dividevano fra gli amici. Senza leggere nulla compose il numero di Zayn.
«Rory! Finalmente, stavo in pensiero!»
«Puoi venire a casa Zayn?» disse trattenendo le lacrime.
«Corro.»Attaccarono il telefono e nel frattempo accese la tv, cambiando canale ogni due secondi senza soffermarsi su nessun programma. Per evitare che Alice si svegliasse col suono del campanello uscì fuori e dopo due minuti vide la sua figura farsi sempre più definita. Corse verso di lui che la prese a volo, accarezzandole i capelli cercò di cullarla mentre Rory diede via libera alle sue lacrime. Aveva bisogno di sfogarsi e solo con lui poteva stare meglio. Entrarono dentro appena la gemella si calmò e si sedettero sul divano.
«Mio padre rimane a dormire in ospedale, Alice dorme sopra ed io avevo bisogno di te»
«Sono qua, non me ne vado.»
I due rimasero in silenzio, Rory con la testa appoggiato sul petto di Zayn mentre le lacrime continuavano a scorrere sul suo viso e a bagnare la maglietta leggera di lui.
«Doveva essere il nostro primo giorno insieme» riuscì a dire la ragazza dopo una mezz’oretta.
«Per me il nostro primo giorno insieme è stato quando abbiamo accettato la scomessa»
Rory alzò il viso quanto bastava per guardare Zayn negli occhi, i due si unirono in un lungo bacio dolce.
«Per quanto io voglia rimanere in questa posizione per sempre tu hai bisogno di un bella doccia, io intanto ordino le pizze, va bene?»
Rory annuì, dopo un secondo bacio meno duraturo, salì al piano di sotto e si fece la tanto aspettata doccia. Si avvolse nell’asciugamano rosa e rientrò in cameretta senza far rumore. Si vestì frettolosamente e si avvicinò ad Alice.
«Ali..Alice svegliati» provò a muoverla.
«Mmh»
«Sono le 9, dopo stanotte non dormi. Abbiamo ordinato le pizze»
«Papà è tornato?»
«No dorme lì, c’è Zayn giù. Non sapevo se chiamare Liam per la pizza in realtà.»
Alice guardò la sorella scuotendo la testa. «No hai fatto bene»
«C’è qualche problema con lui?» le chiese Rory guardando quella ragazza identica a lei.
«No è che.. stamattina mi aveva detto che stasera aveva casa libera e…»
«Oh capisco, ci sarà un’altra occasione dai»
«No, non è quello il punto. –Alice si mise a sedere- Mi sento sollevata che stasera non sto con lui»
Rory spalancò gli occhi. «Sollevata?»
«Ho paura di.. fare.. l’amore con Liam ecco!» disse tutto d’un fiato la bionda.
Rory sorrise. «Perché?»
«E’ così imbarazzante spiegarmi.. ho paura di non piacergli, ho paura che sia presto, se va qualcosa storto? E poi vorrei che capitasse e basta.. non programmato ecco.»
«Hey rallenta.. Se è presto puoi saperlo solo tu ed il fatto di programmare sono d’accordo. Ma paura di non piacergli? Ma ti sei vista? Sei una bomba! Non puoi non piacergli.. devi stare tranquilla»
«Ci proverò..»
«Inizio a scendere, ti aspettiamo giù». Rory si alzò e uscì dalla stanza.
«Rory! –la chiamò Alice- sono contenta che giù ci sia Zayn, nonostante tutto sei radiosa!»
«Già ho pianto abbastanza.. sono felice Ali, davvero» disse prima di uscire
«Rory! –rise richiamandola- comunque sei una bomba anche tu!»
«Sicuro! Siamo gemelle!» disse ridendo e scendendo giù.
«Le pizze arrivano tra 10 minuti, come sta Alice?» le chiese Zayn attirandola a sé e stringendola sui fianchi.
«Sta meglio, tra poco scende.. Zayn?»
«Si?» rispose lasciandole un bacio sulle labbra.
«Sono felice che tu sia qui» sorrise.
«Ed io sono felice di essere qui, amore»

Sono pessima lo so! Ma ho avuto la maturità pardon :)
Eccomi qui, tra pochi capitoli la storia finisce. Mi sono affezionata un casino alle due gemelle e non vorrei lasciarle ma ahimè ci tocca.
Amo Zayn e Rory ajfgsaklj sono cucccccioli! Alice che decisione prenderà? 
Ci vediamo al prossimo capitolo bellezze <3

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** Oh, shit. ***


Dodicesimo giorno della scommessa

Rory si domandava da ormai da 10 minuti come poteva essere possibile che Zayn fosse ancora più bello del solito, affianco a lei a petto nudo, con gli occhi chiusi e il respiro pesante.
Chissà se stava sognando, lei era intenta ad osservarlo e a reprimere quel sorriso che le spuntava ormai da qualche giorno.
Gli diede un bacio sulla fronte, poi scese sugli occhi, continuando sulla guancia e all’angolo della bocca.
Zayn sorrise dolcemente, stringendola a sé con il braccio sulla sua schiena. Aprì gli occhi e la vide, senza trucco, con i capelli tutti arruffati e non riuscì a trattenersi da posare le labbra sulle sue.
«Buongiorno Pakistan» le disse lei, accarezzando la sua pelle ricoperta da quel po’ di barba che iniziava a crescergli.
Dopo una decina di minuti passati a coccolarsi sul piccolo letto, Rory si alzò ed entrò nella camera dei genitori dove Alice aveva deciso di dormire per lasciare i due ragazzi da soli. Svegliò anche la sorella e scese al piano di sotto a preparare la colazione.
Zayn la raggiunse dopo poco, cingendola da dietro le poso un bacio nell’incavo tra collo e spalla.
«Come va?»
«Credo meglio, aspetto che scende Ali e chiamo papà»
Zayn annuì e l’aiutò con la colazione. Alice si unì ai due presto e salutò entrambi con un bacio sulla guancia.
Li aveva sentiti parlare fino a tardi e pensò a quanto fossero fortunati ad essersi trovati. Pensò a Liam in quel momento, e ai pochi messaggi che si erano scambiati la sera precedente.
Le due sorelle chiamarono il padre che le convinse ad andare a scuola, era inutile rimanere a casa. Avevano parlato anche con la madre, con un tono debole le aveva rassicurate ma loro sapevano bene che era pura apparenza.
Zayn salì al piano di sopra per vestirsi, lasciando le due gemelle da sole in cucina.
«Hai chiamato Liam?» chiese Rory bevendo il suo caffè.
«Abbiamo massaggiato ieri» la informò Alice mentre rispondeva ad un messaggio di Marissa.
«Devi parlargli Ali, Zayn ieri mi ha detto che Liam era un po’ preoccupato dal tuo comportamento negli ultimi due giorni»
«Lo so, ma è imbarazzante..Marissa aveva rinunciato a fare festa a scuola con Louis perché voleva starci vicine, ma l’ho convinta ad andare.»
«Hai fatto bene e comunque pensaci. Ora muoviamoci altrimenti si fa tardi!» disse Rory spingendola alle scale.

«Solo io non avevo capito nulla di quello che stava succedendo tra Louis e Marissa?» domandò Niall prima di dare un morso al suo panino.
«Immagino di si» rispose Zayn ridendo.
«Hey Zayn che ride prima delle due di pomeriggio. Rory ti fa un effetto piacevole!» gli diede una pacca sulla spalla Harry. L’amico in questione non potè fare a meno di sorridere.
«Ecco le gemelle» indicò Liam, ingoiando saliva, era agitato.
«Ciao ragazzi» salutarono entrambe.
«Liam possiamo andare un attimo fuori?» chiese Alice, sentendosi lo sguardo di tutti addosso. Rory diede un bacio a stampo a Zayn e Niall si scusò ma andava via priva perché Mylene aveva la febbre.
Liam si alzò, prese la sua borsa e guardò Harry e Zayn impaurito prima di uscire fuori con Alice.
«Che succede Ali?» le chiese dopo 5 minuti di silenzio passati sulla panchina di fronte la scuola.
«Non so da dove iniziare..»
«Se mi stai lasciando fammi prima dire che..» iniziò Liam.
«No! Non c’entra nulla, non ho la minima intenzione di lasciarti Liam. –si girò di scatto verso di lui. Prese un forte respiro e iniziò a parlare, guardando le sue scarpe.- L’altra sera mi hai detto che casa tua era libera..»
Liam attese in silenzio.
«Credo di non.. ecco di non essere ancora pronta.»
Liam la guardò torva, poi capì e sorrise. «Mi stai evitando da due giorni per questo Alice?»
«Non ti stavo evitando!»
Liam rise e l’abbracciò forte. «Ed io che avevo pensato a di tutto, mi hai fatto stare teso come una corda di violino per nulla!»
«Non è nulla! –si alterò la gemella bionda, sorprendendo Liam.- Dio io ho preso un coraggio per dirti questo e tu che fai? Ridi? Ma vaffanculo!» urlò lasciandolo da solo sulla panchina.
Liam rimase perplesso, era impazzita?
Harry era appena uscito dall’edificio e si era scontrato con Alice, che neanche lo aveva riconosciuto. Così si avvicinò a Liam, incuriosito.
«Payne cosa hai combinato?» gli chiese il riccio sedendosi al suo fianco.
«Sono un maschio.»

Le due gemelle avevano appena lasciato l’ospedale, e per la strada del ritorno verso casa chiamarono Marissa. L’avvisarono che stavano andando da lei per poi andare a fare shopping per il ballo della scuola.
«Le due gemelle Coleman! Quanto mi siete mancate!» disse Marissa saltellando tra le loro braccia. Era contenta.
«Vogliamo sapere tutto» Rory scandì bene l’ultima parola.
«Ci siamo baciati!» urlò Mars prendendole a braccetto.
Un urlo di felicità uscì dalle loro bocche. «E mi ha invitato al ballo. Vado al ballo con Louis!» continuò ad urlare.
Le tre amiche passarono tutto il pomeriggio ad entrare nei negozi, provare vestiti e scarpe, ridere e scherzare. Presero raramente il telefono, era uno di quei pomeriggi da passare solo tra migliori amiche.
Tornarono a casa Coleman contente dei loro acquisti, le gemelle non vedevano l’ora di far vedere i loro vestiti alla madre mentre Marissa pensava alla mattinata passata con Louis.
Posarono le borse ed uscirono di nuovo, avevano deciso di andare a mangiare una pizza per cena.
«Chiamo un attimo Zayn, scusate!» si alzò Rory, allontanandosi dal tavolo.
Le due amiche ordinarono anche per lei e Mars iniziò a raccontare della sua mattina con Louis.
Dopo 5 minuti senza prendere fiato Mars sorrise contenta, non pensava più a Lucas e ai dispetti di suo fratello.
A lui invece pensava Alice. Forse aveva esagerato, infondo non gli aveva spiegato chiaramente le cose e quella risata era un modo per liberarsi.
«E così sono rimasti solo Niall e Harry nel giro delle scommesse!» rise Rory, bevendo un sorso di coca cola.
«Harry la sta perdendo però, Niall è andato anche a casa di Mylene oggi! La sta vincendo!»
«Mylene» disse debolmente Alice, ingoiando il vuoto.
«E che ho detto?» disse Marissa retorica.
«No.. Mylene» disse indicando la ragazza francese con gli occhi lucidi all’in piedi dietro le altre due ragazze.

Angolo autrice
Scuusate, scusate! E' che l'ispirazione mi sta abbandonando, ma comunque mancano pochi capitoli alla fine, al massimo 3!
Comunque.. finalmente un pò di pace nella coppia Rory/Zayn!
E Marissa si è data una mossa ajkfafg HAHAHAH Alice è in fase pre-mestruo ahahahah
Mi dispiace per Mylene, ma quello che succederà si scoprirà nel prossimo capitolo!
A presto! E grazie a chi mi segue ancora! Tanti baaaaci!

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** The End ***


Gli occhi di Mylene si gonfiarono fino a far scendere quelle lacrime che toccarono subito terra.
Alice le si avvicinò per prima, ma ad ogni passo della gemalla Mylene ne faceva uno indietro fino a prendere la via di casa correndo.
Le ragazze vennero avvolte dai sensi di colpa e si guardarono tutte e tre senza sapere cosa fare. «Ma non aveva la febbre?» disse d’un tratto Rory.
«Di sicuro non era un’oleogramma, dobbiamo dirlo a Niall.»
«C’ammazzerà!» urlarono le gemelle all’unisono. Mars scosse la testa e s’incamminarono verso casa Horan.
«Inviamogli un messaggio» tentò Alice, rimanendo un po’ più indietro rispetto alle altre. Dato che nessuna delle due disse nulla, le raggiunse.
«Rory..Marissa..Alice. –le guardò una ad una Niall sull’uscio.- E’ successo qualcosa? A quest’ora tutte e tre qui..»
«Possiamo entrare?» chiese Marissa guardando all’interno.
Il ragazzo fece strada e iniziò ad insospettirsi. «Che c’è di così tanto urgente?»
«Mylene..» tentò Rory.
«E’ successo qualcosa a Mylene?» alzò il tono della voce, iniziandosi a guardare intorno, alla ricerca delle chiavi della macchina.
«Niall.. Mylene sa della scommessa!»esordì Alice che fino a quel momento era rimasta in disparte.
L’irlandese cambiò tonalità di viso fino a ritornare più bianco di prima.
«C-che vuol dire sa della scommessa? Come fa a saperlo?! E che c’entrate voi?»
«C’ha sentite parlare, non c’eravamo accorte della sua presenza. Scusa Niall, non l’avremmo mai fatto se solo..» Marissa non riuscì a completare la frase che Niall già si era volatilizzato fuori dalla casa.

Quattordicesimo giorno di scommessa.

«Chissà se stamattina Niall viene a scuola, ieri mi ha detto Zayn che non l’hanno sentito, ha il telefono spento.»
«Si, Liam ha detto che quando ha chiamato a casa la madre gli ha detto che era uscito.» disse infilandosi gli Ugg e afferrando la borsa.
«Avete chiarito quindi?»
«Si, per fortuna ci siamo trovati. Andiamo che dobbiamo ordinare i fiori per la mamma.»
Dopo aver fatto le loro commissioni le gemelle arrivarono a scuola e scorsero subito la chioma bionda ossigenata di Niall. Si affrettarono a raggiungere i loro amici e si affiancarono ai propri ragazzi, ascoltando i loro discorso.
«Le ho detto la verità, le ho detto quanto mi sono affezionato a lei, che mi sono innamorato per davvero ma lei ha in testa solo questa cazzo di scommessa!» urlò appoggiandosi al muro retrostante.
«Niall davvero non puoi capire quanto ci dispiace, cosa possiamo fare?»
«Niente Mars, già avete fatto abbastanza!»
«Datti una calmata» lo riprese Louis.
Niall non rispose, chi poteva capirlo? Era inutile spiegare, Louis l’aveva ancora la ragazza al suo fianco, era lui a stare male e senza alcuna idea per riprendersi Mylene.

«Zayn ricordati che il mio vestito è azzurro, non dimenticarlo»
«Rory, me lo avrai detto minimo 10 volte da quando l’hai comprato. Tranquilla, la cravatta già è stata stirata ed il fiore per te comprato.» Le diede un bacio a fior di labbra e la guardò scendere dalla macchina.
«Ti chiamo dopo!»le urlò prima di ritornare a casa.
Zayn rientrò in casa, si tolse le scarpe e una voce a lui troppo familiare lo salutò.
«E tu cosa ci fai qui?»
«Ho avuto un’idea, per quanto mi rode dargli 150 euro Niall si è davvero innamorato di Mylene, i ragazzi stanno venendo tutti qui.»
«Styles perché non a casa tua?»
«Boh, faceva più figo!»

Quindicesimo giorno di scommessa.

«Siete così belle!» si intromise Annabelle.
Alice si voltò, portando i capelli sulle spalle. Incrociò i suoi occhi con quelli spenti della madre, il suo volto pallido e all’improvviso pieno di rughe metteva in evidenza il dolore che aveva provato negli ultimi giorni.
«Solo grazie a te Annabelle» ironizzò Rory mentre stendeva la seconda passata di mascara.
«Mi ricordo quando andai io al mio primo ballo di fine anno, ero così emozionata. Mia madre mi fece cucire il vestito dalla sarta più brava che si trovava nei dintorni. Mi sentivo un principessa con quel vestito ampio, ora le cose sono un po’ diverse, ma ai miei tempi era tutto molto classico.»
«Chi era il tuo accompagnatore?»
Annabelle prese ad aggiustare i capelli ad Alice mentre le rispondeva. «Si chiamava Jason, era il figlio di un’amica della nonna, passai una delle serate più belle della mia vita. Mi divertii tanto e soprattutto ballai tanto! Mi raccomando, divertitevi anche voi, sempre nei limiti»
«Certo mamma, siete sicuri di non voler passare tu e papà?»
La madre si avvicinò a Rory e i loro riflessi nello specchio erano piu che sorridenti. «No tesoro, rimarremo a casa a vedere un bel film. Salutatemi i ragazzi, vi vengono a prendere Liam e Zayn giusto?»
«Si.-sentirono due clacson- E sono arrivati. Ora andiamo da Mylene, dopodichè dritti al ballo!»

Tutti i migliori amici, tranne Niall, erano fuori casa di Mylene, pronti a portarla al ballo.
«Qualcuno bussa o aspettiamo che lo spirito di Mylene esca fuori?» chiese Harry guardando gli altri.
Mars, stretta nel suo vestito verde, bussò al campanello e attese che qualcuno l’aprisse.
«Mars..oddio, ci siete tutti.»si strinse Mylene nella sua felpona grigia.
«Si, siamo tutti qui pronti per portarti al ballo.» sorrise Liam.
«I-io.. non vengo al ballo.» guardò verso il basso.
«Oh no, tu ci vieni!» si fece avanti Alice con trousse in mano.
«Noi penseremo al trucco e parrucco, e i ragazzi penseranno a farti stare meglio!»
Mylene uscì dal bagno con il suo vestito corallo e si sedette sulla sedia della sua cameretta.
Mars le tirava su i capelli, Alice le metteva lo smalto e Rory la truccava.
«Mylene, quella sera eravamo tutti annoiati, non sapevamo che fare e così abbiamo avuto l’idea stupida di fare una scommessa..»iniziò Louis.
«Hai ragione, forse Niall all’inizio c’avrà provato per la scommessa ma da quel momento nella sua testa ci sei stata solo tu, si è affezionato a te, si è innamorato di te!»continuò Liam.
«E non gli capitava da tempo, anzi credo che in tutti questi anni io non l’abbia mai visto così. L’altra notte siamo stati a parlare di tutto questo invece di dormire, le mie occhiaie ne risentono. E se tu, se tu provassi a capirlo sarebbero le migliori 150 sterline perse.» sembrò concludere Harry.
«Ed inoltre questa scommessa ha portato tante cose buone, abbiamo trovato tutti, o quasi, la nostra compagna. E soltanto una francesina poteva rapire il cuore di un irlandese sfegatato!» concluse Zayn.

Harry guardava i suoi amici ballare una lento romantico, seduto al bancone della festa. Sorrideva mentre pensava a quanto fosse successo nel giro di due settimane, Zayn e Rory una coppia fissa, chi lo avrebbe immaginato? Ora li guardava ballare e sorprendentemente se li immaginò lei con un vestito bianco, elegante ma sexy, e lui con uno smoking. Si, sarebbero arrivati a quel momento e forse li invidiava pure.
Liam ed Alice, su di loro cosa c’era da dire? Harry scosse la testa,tutti aspettavano la dichiarazione da parte di uno di loro, chissà se c’erano davvero andati al mare si domandò.
Posò gli occhi sulla sala nuovamente, ma non vide Louis e Marissa, ma incrociò gli occhi di Mylene che sembrarono ringraziarlo. Dopo poco le si avvicinò Niall con un bicchiere di punch, la strinse forte a sé e Harry sorrise, avevano fatto una cosa buona quella sera.
Sentì la risata fragorosa di Mars e diresse lo sguardo in quella direzione. Spalancò gli occhi nello stesso istante in Louis lo indicò. Erano appena usciti dalla porta dello stanzino della sua scuola, scoppiò a ridere scuotendo la testa ma, infondo non si meravigliò.
Piano piano gli si avvicinarono tutti con un sorriso a 32 denti.
«E tu? Stanno minimo 100 ragazze che pagherebbero per un ballo con te!»
«Si ne ho già adocchiate qualcuna ma prima una cosa!»
«Cosa?» chiese Alice.
«Un brindisi»
Tutti presero i bicchieri pieni di spumante sul bancone e si avvicinarono l’uno all’altro.  Si abbracciarono tra di loro e portarono in alto i bicchieri.
Mentre il flash di una macchina fotografica li colorava all’unisono gridarono «A NOI!», facendo poi toccare i bicchieri tra di loro.


Scusatemi! Ho pubblicato dopo troppo tempo, non so neanche se qualcuno la legge ancora questa storia! Ma mi smebrava giusto concluderla :)
Spero che vi sia piaciuta! Grazie a chi l'ha seguita per tutto questo tempo, a chi ha recensito e chi come me si è affezionata a Rory, Alice e Mars!
Un bacio e Buon Natale!
-la vostra illa <3

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1050344