Capitolo 2
“Sono arrivati i vicini?” la voce di mia madre mi
accolse non appena misi piede nell’ingresso.
“Si mamma” le risposi raggiungendola in cucina.
“Che tipi sono?” si voltò verso di me, mentre
sistemava i piatti sulla tavola.
“Dei vicini…”
“Hanno un figlio carino che potrebbe farti
innamorare?”
Alzai gli occhi al cielo e sospirai sconsolata.
“Mamma…”
“Ok, ok scusa…mi faccio gli affari miei. È che lo
sai quanto vorrei che trovassi un ragazzo che ti facesse togliere dalla testa
una volta per tutte Tom…”
Mi guardò negli occhi e mi sorrise. “Meriti di
meglio, lo sai”
Lo sapevo che aveva ragione. Mi conosceva come le
sue tasche e forse anche meglio.
Con mia madre avevo sempre avuto un rapporto
meraviglioso. Non era una di quelle mamme a cui non puoi dire niente…tutt’altro.
A lei dicevo tutto, e lei c’era sempre per me.
E anche quella volta aveva ragione.
Da quando Tom era entrato nella mia vita, l’aveva
praticamente rovinata.
Era il mio fidanzato? Uno con cui uscivo? Non avrei
saputo dare una descrizione appropriata di cosa era Tom per me.
Ogni volta che ci vedevamo giuravo a me stessa che
sarebbe stata l’ultima, ma alla fine non era mai così.
Alla fine finivo sempre col ritornare da lui come
una stupida e gli permettevo tutto…semplicemente perché era lui. E non serviva
altro per me.
Non importava quanto mi facesse stare male.
Non importavano tutte le lacrime che versavo,
buttata sul letto di camera, perché alla festa di Sam, o di Kat, o di chi
altri, lui non mi aveva degnata di uno sguardo e non aveva fatto altro che
pomiciare e flirtare con tutte le ragazze che gli giravano intorno.
Da 6 mesi per me non esisteva altro che Tom
DeLonge.
“Cambiamo discorso, ok?” feci, sedendomi al tavolo
e sorridendole a mia volta.
“Vado alla festa di Trevor stasera…passa a prendermi
Jen con Julie”
Lei scosse la testa prima di voltarsi verso i
fornelli e di mormorare a bassa voce qualcosa.
“Come hai detto che si chiamano?” fece Jen, quando
ci avviammo nel vialetto d’ingresso degli Hoppus.
“Mark ed Anne…adesso zitta e non farmi fare
figuracce…limitati ad annuire, ok?”
Jen annuì.
“Bene...impari in fretta!”
Suonai alla porta e dopo qualche secondo Mark la
spalancò.
Non appena mi vide la sua bocca si incurvò in un
bellissimo sorriso che non potei fare a meno di replicare.
“Ciao…” esordii.
“Hey! Tenuta da festa?”
Sorrisi “Già…”
Jen accantò a me tossicchiò così li presentai.
“Oh lei è Jen…la mia migliore amica…”
“Mark!”
“Allora non vieni stasera?” esordì subito lei.
Immediatamente le tirai una gomitata nelle costole
mentre notavo con enorme disappunto il volto di Mark rabbuiarsi.
“Preferisco di no…magari un’altra volta…e poi devo
ancora sistemare parecchie cose…” ci indicò un qualcosa alle sue spalle.
“Montagne e montagne di scatoloni…e mia madre che
comincia a dare di matto se non la aiuto…”
Io e Jen ridemmo e anche lui rilassò il viso in un
sorriso.
“Io sono pronta!” la voce di Anne ci giunse dalle
scale e nel giro di qualche secondo fece la sua comparsa accanto a Mark.
“Dì a mamma che non so quando torno…devo
ambientarmi quindi non posso fare figuracce e tornare presto!”
“Allora ci
vediamo…” sorrisi a Mark.
“Certo!”
Non appena chiuse la porta mi sentii strana. Non
riuscivo ad identificare quel mix di sensazioni. Però mi piacevano. Mi faceva
stare bene.
“Non credo di averti mai vista sorridere a quel
modo con qualcuno…”
“Finiscila Jen…”
“Parli di mio fratello?” si intromise Anne, che dal
momento che era seduta accanto a noi nel sedile posteriore della macchina,
stava sentendo tutto.
“No perché te lo sconsiglio caldamente…tutti i suoi
amici lo reputano gay…ed anche io sto cominciando a crederci…”
Jen ridacchiò ma io mi sentii solo profondamente
dispiaciuta.
“Non perché lo sia veramente…è solo che è un totale
disastro con le ragazze…non sa assolutamente come fare a tenersela una!”
“Beh…il fatto che sia solo impacciato e timido non
significa necessariamente che…” cominciai a dire
“Ah-ah…lo stai difendendo??”
Julie, che suonava il clacson per far spostare
tutta la massa di gente che attorniava il marciapiede davanti casa di Trevor,
mi salvò dal dover rispondere.
“Bene…sono già tutti ubriachi…” disse.
“Oh comincia bene questa serata!” Jen aveva
dimenticato in fretta l’argomento Mark e aveva cominciato ad eccitarsi.
Già prevedevo una serata distruttiva…che sarebbe
consistita in lei che si ubriacava e che se la faceva con 3 o 4 ragazzi del
nostro liceo ed io che sarei dovuta andarle dietro, reggerle la fronte per
vomitare e successivamente consolarla e ripeterle che non faceva affatto schifo
e che la prossima volta sarebbe andata meglio.
Grosso modo era così che si svolgevano le nostre
feste.
Oh e ovviamente se fossi stata abbastanza
fortunata, avrei anche visto Tom farsela con qualche biondina del primo anno.
Julie posteggiò qualche metro più in là e tentando
di schivare i ragazzi ubriachi che ci finivano addosso, riuscimmo ad entrare a
casa di Trevor.
“Ecco le mie J’s” fece lui non appena entrammo nel
salotto stracolmo di gente.
Era così che ci conoscevano tutti. Josie, Jen e Julie. Le J’s.
Io e Jen eravamo migliori amiche dai tempi
dell’asilo, mentre Julie si era aggregata a noi solo l’anno prima, quando era
stata bocciata ed era finita nella nostra classe. E da quando avevamo iniziato
ad essere abbastanza popolari, la gente aveva cominciato ad identificarci con
un unico nome.
“Adesso sì che comincia la festa!” ci venne
incontro e si attaccò subito a Julie.
Non stavano propriamente insieme, più che altro
pomiciavano quando capitava.
“Hey falla respirare!” presi Trevor per un braccio
e lo discostai da Julie.
“Che razza di maleducato che sei…non vedi che c’è
anche lei?” gli indicai Anne, che intanto era rimasta un po’ più indietro.
“Oh…ciao! E tu chi sei?” fece lui, spostando lo
sguardo su di lei.
“Anne!” venne avanti e gli tese la mano.
“E’ la mia nuova vicina...si sono trasferiti oggi.
E sarà in classe con noi quindi deve entrare nel giro…perché non le
presenti qualcuno?”
Il viso di Trevor si allargò in un sorriso e presa
la mano di Anne, la trascinò nel vivo della festa.
“Mi raccomando…lascia stare gli alcolizzati e i
pervertiti!” gli gridai dietro.
“Anche se mi rendo conto che questo restringe di
molto la cerchia…” continuai in modo che solo Jen e Julie sentissero e
scoppiammo tutte e tre a ridere.
“Punch?” Matt Gillian si avvicinò a me con un
bicchiere rosso in mano e mi passò un braccio attorno alle spalle.
“Hey Matt…quanti ne hai bevuti di questi?” gli
chiesi, togliendogli il bicchiere di mano e cominciando a bere.
“Decisamente pochi!” fece lui, oscillando
pericolosamente e quasi trascinandomi per terra.
Improvvisamente mi sentii tirare per un braccio e
voltandomi mi accorsi di Tom immobile davanti a me.
“Non si saluta più?”
“Sono appena arrivata” mi allontanai da Matt e
tentai di assumere il tono più freddo possibile. In teoria ero ancora
arrabbiata con lui per avermi dato buca due giorni prima.
“Hai portato una nuova amica?” fece lui togliendomi
il bicchiere di mano e bevendo.
“E’ la mia nuova vicina”
“Andiamo Josie…!” mi afferrò una mano e mi avvicinò
a sé.
“Non mi dire che ce l’hai ancora con me per l’altro
giorno!”
“Oh no! Come ti viene in mente? Mi sono divertita
ad aspettarti sotto la pioggia tutto il pomeriggio…”
“Non sono più andato con i ragazzi allo skate
park…”
“Beh potevi almeno avvertirmi…invece di farmi stare
là come una cretina…”
Mi accarezzò il viso e si avvicinò ancora di più.
“E dai babe…”
Lo allontanai con una mano ma sapevo che era un
gesto completamente inutile.
Si riavvicinò e mi baciò con prepotenza e stavolta
non feci niente per fermarlo. Mi sentivo assolutamente impotente.
Si staccò da me e mi guardò sorridendo in quel suo
modo beffardo che odiavo ed amavo al tempo stesso.
“C’è troppa gente qui…vieni…”
Continuando a sorridermi, mi prese per mano e si
diresse verso le scale.
Non sapevo se volevo seguirlo veramente così tentai
di fermarlo “Tom…?”
Ma lui non mi dette ascolto e passandomi un braccio
attorno alla vita mi portò al piano di sopra.
“E’ tutto a posto babe…” si voltò verso di me e
continuando a sorridermi, mi ribaciò.
Allora
allora…che dire?? Scusate se ci ho messo tanto a postare, ma non ho avuto tanto
tempo in questi ultimi giorni. Cominciamo ad entrare nel vivo della
storia..spero di aver reso l’atmosfera che volevo…cioè quella delle tipiche
feste americane da teenagers. Tutti ubriachi, bicchieri di punch, gente che fa
casino…ma non so se ci sono riuscita. Non mi convince molto, comunque giudicate
voi!
Grazie alle mie 3 commentatrici e a tutti quelli
che hanno solo letto e a quelli che leggeranno ^^
BlueAndYellow: Grazie grazie grazie!! Ahahahahaha
infatti il nome della protagonista l’ho preso proprio da quella canzone, che
adoro visceralmente XD (anzi ad essere sinceri volevo fare in modo che fosse
proprio lei la Josie della canzone..insomma poi vedrete XD) Visto che ora è
saltato fuori anche Tommetto?? Grazie dei compliments e scusa se ci ho messo
tanto..te l’avevo promessa sabato ed eccoci a martedì!
Claudy: Grazie anche a te dei complimenti! Sono
contenta che ti intrighi!! Spero di continuare a farlo anche per gli altri
capitoli!
Tragic_Poetry: Amouuuur grazie infinite!! So che
questo l’hai già letto in anteprima, ma cmq spero che ti piaccia lo stesso XD
Grazie, grazie, grazie! Ti amoooo ç___ç!! Eccolo Tommolo! XDXD