Insanity

di Automa
(/viewuser.php?uid=476395)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Rose era una ragazza molto bella anche se non lo sapeva, o meglio dire che non lo pensava veramente. Si era sempre ritenuta l'intelligente del gruppo, non la simpatica o la bella, ma dietro tutti quei maglioni c'era un bel fisico e i suoi capelli anche se tutti disordinati, nel loro complesso sembrava che avessero un ordine e persino il colore che non era proprio rosso Weasley ma neanche marron Granger sembrava, su Rose, unico e non un pasticcio, ma un miscuglio piacevole, come le lentiggini sparse sul viso, che non avevano assolutamente un senso, ma tutti gliele invidiavano.

Ma la cosa che veramente rendeva Rose così bella, erano i suoi occhi. Erano la prima cosa che tutti notavano, ma che nessuno aveva il coraggio di fissare intensamente. Dire che fossero come quelli del padre sarebbe sbagliato, come pensare che fossero azzurri, o blu, o verse, o di qualsiasi altro colore! C'era sono una cosa era come gli occhi di Rose: l'oceano. Erano profondi come l'oceano, cambiavano come l'oceano: se Rose era in tempesta diventavano grigi e scuri e immensamente malinconici e triste, se Rose era calma erano limpidi e puri, ma se Rose era felice, ma felice veramente i suoi occhi brillavano come l'oceano di prima mattina quando sorge il sole e ti disarmavano, ti rendevano nudo.

Eppure Rose odiava tanto i suoi occhi, perché erano lo specchio della sua anima e le persone che la conoscevano bene, conoscevano bene anche i suoi occhi, ma nessuno meglio di Al riusciva a capirli e anche se Rose diceva di star bene, di essere felice, Al si chiedeva da ben un anno, due mesi e ventun giorni quando gli occhi di Rose avrebbero brillato ancora come un tempo.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Erano circa le 11 della mattina di un 28 agosto e Al si era alzato convinto che quel giorno sarebbe stato come tutti gli altri, anzi forse un po' più faticoso, perché era alla fine delle vacanze e aveva ancora un sacco di compiti da fare. Non capiva mai perché ogni anno si prometteva di finir i compiti i fretta e di divertirsi un mondo, ma era già la seconda estate in cui le cose peggioravano e basta: non trovava divertimento in nulla e per i compiti pensava che ci fosse sempre tempo... comunque quell'estate sembrava avere qualcosa contro i compiti di Al perché proprio mentre si stava sedendo dopo aver risposto tre volte a quello stupido aggeggio babbano, aver accompagnato Lily da una sua amica ,aver risposto alla lettera di sua madre bussarono alla porta.

Inutile dire che Al non voleva assolutamente alzarsi, ma è anche inutile ripetere che di fare i compiti non ne voleva sapere così si andò ad aprire la porta.

Albus non ci credeva, era rimasto senza parole da dire, tutto questo perché non immaginava più un suo ritorno.

 

*

Rose avrebbe tanto voluto dire che aveva a febbre, ma non era vero. Avrebbe volentieri detto che aveva un impegno al quale non potava minimamente rinunciare, ma tutti sapevano che non era affatto così. Avrebbe trascorso volentieri Rose una serata con qualsiasi delle sue amiche, ma tutte quelle che non erano sue cugine erano via.

Rose aveva tanta voglia di nascondersi o di fuggire, di far di tutto tranne che andare alla cena pre-scolastica con i suoi parenti, anche se in teoria lei amava quella cena , come quella di Natale, Pasqua, quella alla fine della scuola, insomma rose amava qualsiasi cena con i suoi parenti e amici, perché gli adorava tutti, ma quel freddo 28 agosto rose aveva paura di andarci, aveva un ansia terrificante che la stava uccidendo per non parlare della confusione che aveva dentro. Rose era in tempesta.

Nonostante tutto non voleva dimostrare che alcune presenze le facevano ancora quell'effetto, quindì cercò di apparire serena, anche se i suoi occhi mostravano altro.

Mentre si sistemava davanti allo specchio, sfoderò un ampio falso sorriso e provò a sembrare felice, e piena di gioia per quella cena, ma quando si si sistemò il colletto della camicia sotto il maglione, ritrovò quella collana....

 

l'odore dell'erba appena tagliata era in assoluto il preferito di Rose, era qualcosa secondo lei di estremante rassicurante . Per quel motivo infatti quella mattina aveva deciso di leggere in giardino, nonostante facesse freddo e si sarebbe beccata sicuramente un raffreddore, Rose voleva leggere lì, tra l'odore dell'erba bagnata, la tranquillità delle sei del mattino, la bellezza di un libro e il sapore di una cioccolata calda.

Esattamente al punto più bello di tutto il libro, quelli che ti tolgono il fiato, quelli dove non puoi staccare gli occhi dalle righe, quelli in cui non ti accorgi neanche cosa sta realmente accadendo intorno a te qualcuno le oscurò la vista.

Santo Cielo ti prego toglio 'ste manacce..” e iniziò disperatamente a cercare di toglierle, ma prima che potesse riconoscerle, lui parlò: “insomma weasley io torno dopo un viaggio infinito,non mi sono nemmeno riposato, ma sono volato da te nonostante siano le sei del mattino e i tuoi genitori ci potrebbero scoprire, tutto ciò per vederti e tu mi dici toglio 'ste manacce?! Troppa simpatia insomma!” Rose si girò e non pote credere ai suoi occhi, Scorpius era finalmente tornato da quella eterna vacanza ed era a casa sua, ancora non si spiegava come fosse riuscito a entrare, ma nulla le importava se non che lui fosse lì. Gli saltò addosso e lui ridendo rispose all'abbraccio dicendo: “Così mi piace già di più la cosa”.

Dopo avergli dato un bacio gli chiese: “Allora com'è l'America?” “Una figata pazzesca, loro sanno come divertirsi !” Scorpius sarebbe andato avanti a raccontare per ore e ore del suo viaggio, ma sapeva che Rose moriva dalla voglia di finire il libro e che se fosse stato lì ancora un po' si sarebbe fatto sicuramente scoprire, infondo si sarebbero rivisti la settimana dopo a scuola finite le vacanze di Pasqua. Allora si limitò a dirle: “ Comunque non sono venuto qui per raccontarti il mio viaggio, ma per darti un regalo” Rose alzò le sopracciglia sorpresa “Tutta questa bontà Malfoy da dove viene?! Hai l'amante per caso?!” Scorpius scoppiò a ridere e rispose” Non pusso neanche essere carino che tu già pensi male Weasley! Ma se vuoi me lo tengo” Rose anche se capì che Scorpius scherzava era troppo curiosa anche per far finta di non volere il regalo e esclamò: “Le persone sono gentili, ma Scorpius Malfoy no! Comunque...” Rose fu interrotta a metà del discorso dal bacio di Scorpius “Oh Weasley Weasley quante parole, lo vuoi il tuo regalo si o no?” “Secondo te? Come potrei rifiutare un regalo da Scorpius Malfoy?!” e ciò dicendo si mise in piedi sopra una panchina e gli fece un inchino dicendo “ Mi sento onorata, grazie mille! La sua bontà non ha limiti veramente!”“ Oh grazie, grazie, grazie tante ! Lo so, lo so che sono magnifico” rispose ironicamente Scorpius.

Dopo una risata generale Scorpius prese il piccolo pacchetto che aveva in tasca e si girò verso Rose con uno sguardo serio “Sai weasley sulla panchina sembri addirittura alta” Rose che si aspettava un discorso serio, sorrise e recitò come sempre il proverbio “Nella botte piccola c'è il vino buono” e successivamente arrivò il vero momento serio.

ok Rose – Rose rabbrividì sentendosi chiamare per nome, non lo faceva mai- sarò serio per la prima volta nella mia vita, sei la ragazza più cocciuta, arrogante, perfida, decisamente tropo studiosa e con troppo problemi, che io abbia mai conosciuto” dicendo ciò si avvicino sempre più a Rose e tirò fuori la collana che le aveva preso “ma è questo che mi piace più di te, che mi ha stregato con i tuoi difetti” le ultime parole erano diventate un sussurro all'orecchio di Rose, che sorrideva per quella buffa dichiarazione.

Dopo averle messo la collana , essa si girò di scatto e ci fu uno sguardo trai due, uno sguardo breve, ma intenso in cui ognuno si era peso negli occhi dell'altro. Scorpius era uno dei pochi che non aveva paura della profondità degli occhi di Rose, perché essi brillavano con lui.
 

“sei pronta Rosie?” Hermione distolse Rose dai suoi ricordi “ Si arrivo subito mamma”

nel scendere le scale Rose si chiese come poteva essere stata così stupida a creder veramente che fosse speciale, diversa da tutte e importante. Lei aveva sempre sperato che lui provasse veramente qualcosa nei suoi confronti e l'aveva amato, non glielo aveva mai detto, non l'aveva detto nessuno ma Rose Scorpius l'aveva amato senza limiti, incertezze, dubbi, nonostante gli avvisi da parte di tutti lei lo aveva amato e non se n'era mai pentita, solo che la uccideva pensare di essere stata solo uno dei tanti giochi.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


 
 La serata precedette bene per quasi tutti i presenti e niente sembrava essere cambiato, o almeno se  solo Lily e Hugo avessero smesso di lamentarsi per un secondo dei troppi compiti estivi o se Bll, Feur, Louis, Dominique, Victor e Ted avessero smesso di guardare imbambolati il nuovo arrivato Remus. O se Harry, Ron Hermione Ginny e Luna avessero per un minuto smesso di rievocare i bei anche se oscuri tempi di Hogwarts o se Fred non avesse parlato tutto quel tempo con James , Roxanne e suo padre sugli scherzi da fare una volta arrivati a Hogwarts o semplice se Scamandro non fosse stato così impegnato a parlare con Charlie sul viaggio appena finito, o se i suoi figli si avessero smesso un secondo prima di discutere sull'esistenza dei mollici con Lucy e Molly. O se Molly non si fosse tanto preoccupata di chiedere ad Angiolina come fosse il cibo per assicurarsi di aver preparato un ottima cena o se Percy e Audrey non si fossero domandati che programma avrebbero eseguito le loro figlie quell'anno o se Albus non avesse avuto così bisogno del bagno in quel momento. O se un solo presente avesse guardato attentamente solo per un secondo Rose e Scorpius , come  ogni sigolo loro sguardo era intenso, profondo e come dopo essersi baciati con gli occhi ritornavano al loro pasto, alla loro conversazione, alla loro vita come se quel secondo non fosse mai esistito come se non fosse successo nulla, come se fossero due estranei che si incontrano alla stazione e dopo uno sguardo continuano per la loro strada senza mai ripensare a quel momento.
*
Scorpius fu ospitato dai Potter fino all'inizio della scuola ed era incredibile come erano gentili, premurosi, affettuosi e come Al si rivolgesse a lui. Sembrava che non se ne fosse mai andato, come se non fosse mai partito senza farsi sentire per mesi, come se tutto fosse come prima, prima di conoscere veramente Rose Weasley.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


grazie Potterina1993 che ha sempre recensito e che mi aiuta sempre con i suoi consigli :)

 

“Al ora vado che devo vedermi con Scamandro, poi dopo c'è il ritrovo dei prefetti, ma aspettami a prendere la carrozza, ok?

“Certo Rosie” così Rose si alzò, diede un bacio sulla guancia ad Al e uscì dalla scompartimento, dove erano rimasti solamente Al e Sorpius che non era stato minimamente considerato, non che si aspettasse grandi cose, però un saluto gli sarebbe molto piaciuto.

“Lei e Scamandro stanno insieme?” ovviamene intendeva Lorcan perché supponeva che  Lysander e Roxanne non si fossero ancora lasciati.

“Non proprio, diciamo che si sono sentiti per tutta l'estate, sono molto amici e...” Al non fece in tempo a finire la frase che Scoprius gli domandò “ ma a lei piace?” “Non lo so Malfoy, ma lo spero....” Scorpius non voleva credere alla parole di Al: cioè sperava che sua cugina si mettesse con Scamandro?! “ Malfoy non mi guardare così! Lei è forse finalmente felice di nuovo....”

“Ma per fare Albus, non scherzare! Sappiamo entrambi che...”

“Che cosa!?! Che Rose è innamorata di te!?! Che solo tu potresti renderla felice!?! Porca Morgana Malfoy, tu hai già avuto la tua occasione e l'hai sprecata: l'hai ferita, Rose non è mai stata più la stessa da quanto te ne sei andato. I suoi non hanno più brillato, il suo viso non è più solare come un tempo, non vedi che anche i suoi capelli sono di un colore meno intenso!?! I suoi occhi sono stati svuotati dalle lacrime, per otto mesi, Scorpius, per otto mesi Rose aveva un espressione vuota, un­ anima lacerata che si aggrappava a vostri momenti insieme , una confusione assoluta dentro di cui non poteva parlarne perché la vostra relazione era segreta! Te ne rendi conto!?!”

“ Ma ora sono tornato!” ribatté stordito Scorpius “Ora sono qui e posso rimettere a posto tutto!”

“No tu non farei un bel niente, guai a te se tocchi un altra volta Rose! Ora che sembra essersi ripesa e tu torni, ma chi sa per quanto?! Io non voglio più Rose soffrire perché tu te ne sei andato ancora senza dire niente. Scorpius io ti ho perdonato come amico e credimi non pensavo che ci sarei mai riuscito, anche perché ti ho odiato fino a quando non hai suonato alla porta di casa mia, ma non perdonerò mai quello che hai fatto a Rose e fine del discorso, ora aggingiamo li altri”.

Scoprius rabbrividì, non riusciva a pensare a Rose i quel modo: vuota,triste, distrutta... e non più sua.

*

circa venti minuti dopo che aveva raggiunto il clan Weasley-Potter in un altro scompartimento arrivò Rose dicendo “Louis , dobbiamo raggiungere gli altri prefetti- Louis era il prefetti dei Corvonero e anche Molly, Lucy, Dominique e i due Scamandro facevano parte della stessa casa- anche tu Malfoy, è ora che torni alle tue vecchie abitudini” le parole di Rose lasciarono tutti sorpresi, e anche Scorpius stesso ne era meravigliato, ma si alzò e raggiunse Rose sotto lo sguardo minaccioso di Al.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


 “Rose hai un minuto “ anche se non aveva tempo da perdere Dominique era sempre la sua migliore amica e nonostante fosse piena di studio rispose: “Certo domi, dimmi pure”. Ci fu un lungo silenzio prima che Dominique parlasse, si mise prima a sedere sul letto di Rose vicino a lei e fissò il pavimento per un po', come se fosse incanta, Rose che intanto non capiva lo strano atteggiamento di Domi chiese preoccupata: “ Domi ma stai bene?!? Perché non parli?”

“Rosie io ero convinta che ti piacesse Scamandro”. Rose aveva pensato fino all'ultimo che fosse una cosa seria, degna della sua attenzione e invece si trattava di Scamandro?!? Doveva smettere di immaginare che Domi pensasse ad altro oltre alle tresche di Hogwarts!

“ Ma Domi, io che pensavo fosse una cosa seria.... “

“ Ma è seria!”

“ Abbiamo un concetto di serio abbastanza diverso noi due “ in tutti questi discorsi si chiedeva sempre come mai Domi fosse la sua migliore amica, insomma non aveva nulla in comune, neanche la assione per lo studio: Dominique non studiava, stava attenta in classe e basta, insomma era un genio.

“Insomma Rosie io ho provato a darti una mano, lui è cotto di te e tu non fai altro che rifiutare ogni singolo appuntamento!”Dominique sembrava veramente disperata, come se fosse una questione di vita o di morte!!!

“Ma questo non è vero!” ripose meravigliata Rose: lei non aveva mai rifiutato un appuntamento con Scamandro...

 

Ehi Rose ti va di fare un giro nel parco insieme?”

Non adesso, magari un altra volta voglio mettermi avanti con i compiti”

 

Che ne dici se facciamo la ricerca di Erbologia insieme questo week-end?”

Oh mi dispiace ma avevo promesso ad Al di farla con lui, magari un altra volta?”

 

Rose ti andrebbe di andare a vedere la partita di quidditch insieme?”

Oh no fa troppo freddo fuori preferisco stare nel castello oggi”

 

Questo sabato verresti a Hogsmade con me?”

Questo non posso proprio ho promesso alle mie compagne di stanza che sarei uscita con loro, magari ci si rincontra là!”

 

“ ok ripensandoci ho rifiutato un po' di offerte, ma non erano appuntamenti dai!”

“Rose era l'unico modo di attaccar bottone con te e l'ho praticamente costretto io a farsi avanti perché ero convinta che a te piacesse e lo eravamo tutti, ma dopo che vi siete visti in treno non lo hai più considerato!” Domi si stava veramente scaldando, ma Rose non capiva, non le sembrava di aver trascurato così Scamandro!

“Ma non è vero Domi è solo che sono parecchio indaffarata con lo studio, tutto qua”

“Allora uscirai con lui prima delle vacanze di Natale?!” “si Domi, Natale è tra due mesi: penso proprio di farcela!” rispose Rose disperata.

 

*

Nei giorni successivi Rose si impegnò a non mantenere la promessa che aveva fatto a Domi: ignorava Scamandro, anzi fuggiva da lui, cercava in tutti i modi di non incontrarlo o di non parlarci. Rose aveva troppa paura di un nuovo inizio, perché era per lei come iniziare un nuovo capitolo della sua vita senza aver concluso il precedente, saltando la parte più importante o forse le aveva lette quelle pagine, ma non abbastanza bene o come avrebbe voluto e voleva ritornarci sopra, anzi Rose in verità voleva rileggere tutto il libro, sfogliare ricordo per ricordo , aggrappandosi a quell'amore per Scorpius che lo aveva appassionato tanto, che aveva reso unico quel libro. E anche se lo conosceva a memoria non si stancava mai, eppure tristemente notava quanto quell'amore si stesse consumando, perché non era più alimentato. Alimentato dall'illusione di essere amata, di essere speciale, importante e diversa da tutte, dal pensiero di quella loro storia, del loro “noi”. Piano piano i sentimenti che Rose provava per Scorpius non la consolavano più ma la facevano affondare sempre di più nella tristezza. Quando pensava a Scorpius Rose aveva n piede in una favola, ovvero i ricordi e uno nella fossa ovvero nella reltà che si faceva sempre più dolorosamente presente.

E per questo aveva progettato tutto: un nuovo amore, una nuova storia, un nuovo capitole e magari un nuovo libro. Aveva anche rispettato così bene tutti i suoi piani che ormai tutti ci credevano che tra lei e Scamandro fosse nato qualcosa oltre all'amicizia, tutti tranne lei che per quanto si fosse sforzata non vedeva in lui niente di speciale, particolare o di diverso.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


 Tutta la squadra di Quidditch dei Sepreverde entrò nello spogliatoio fradicia e sfinita. Aveva piovuto per tutto l'allenamento, ma Zabini non si era fermato un secondo: dovevano assolutamente vincere la prima partita contro i Corvonero. Zabini era un capitano che pretendeva tanto e delle volte troppo, ma la squadra lo adorava perché se lavora sodo sapeva che c'era una ricompensa.

 

“Bravi ragazzi oggi avete fatto un gran allenamento nonostante il tempo, gli stracceremo statene certi” così dicendo il capitano dopo esserci fatto la doccia uscì dallo spogliatoio. Poco dopo anche altri componenti della squadra uscirono e restarono solamente Scorpius, Albus e William Nott. William era molto legato sia ad Albus che a Scorpius essendo stato loro compagno di stanza da sempre e siccome avevano formato un trio negli anni era stato molto contento del ritorno di Scorpius e del del buon umore di Albus.

“Ehi Al questo è il nostro ultimo anno ad Hogwarts senza il pensiero degli esami che ne dici se ci sbizzariamo un po' più del solito, infondo adesso anche Scorpius è tornato e possiamo fare feste come una volta !”

“Non è male come idea, anche perché abbiamo passato un anno molto faticoso con i G.U.F.O. ma come possiamo organizzare qualche festa con tutti questi allenamenti?!?”

“ é ovvio dopo che avremmo stracciato i Corvonero!Dopo una sconfitta per loro umiliante noi usciremo da vincitori e festeggeremo con qualche bella ragazza la nostra vittoria” Albus rise: Nott non cambiava mai sempre in cerca di storie da una notte!

“E se perdessimo?” chiese ironicamente Al “Se perdessimo non riusciremo a metter piede fuori dallo spogliatoio perché Zabini ci ucciderà tutti prima!” Al rise ancora. Effettivamente Zabini li avrebbe uccisi e non avrebbero neanche avuto il tempo di uscire di entrare nello spogliatoio.

“Ci sto:ho proprio voglia di spassarmela!”

“Tu Scorpius ci saresti vero?!?” chiese Nott ancora con il sorriso stampato in faccia pensando ancora alle belle ragazze di Hogwarts. Ma nessuno rispose. “Malfoy?! Ci sei?!” ancora nessuna risposta. “Malfoy lo sai che non si portano le ragazze qua dentro” disse scherzosamente Albus mentre spegneva la doccia.

“Sta a vedere che questo si sta facendo la smith qua dentro!” disse Will a s Al con un cenno di ironia, ma qualcosa gli stava preoccupando, Scorpius non sembrava essere nello spogliatoio eppure erano sicuri che ci fosse: era uscito pochi minuti prima dalla doccia! Così si misero gli asciugami intorno alla vita e lo raggiunsero. Al contrario di quello che pensavano non c'era nessuna ragazza a far compagnia a Scorpius, non c'era nessuno, era solo seduto su una panchina ancora in mutande che sudava, gocciolava nonostante si fosse appena lavato con uno sguardo vuoto e un respiro affannoso come se avesse corso per chilometri senza mai fermarsi. “Scorpius stai bene?” Malfoy sembrava non sentire le loro parole.“Scorpius?” Albus continuò a chiamarlo per nome ancora un paio di volte, ma Scorpius non rispose fino a quando il dolore non cessò e tutto sembrò ritornare normale. Appena le pulsazione cessarono Scorpius riprese a respirare in modo più calmo, fino ad arrivare a un respiro regolare e dopo qualche minuto alzò lo sguardo e disse come se nulla fose accaduto “Scusate avevate bisogno?” ora a non rispondere furono Al e Will che dopo averlo chiamato e richiamato lo avevano fissato confusi e turbati.

 

*

“Scopius sei andato in Infermeria?”

“No Will non c'è bisogno”

“No tu ci vai e non fai storie, tra un po' morivi!”

“Oh merlino Nott mi sono solo affaticato troppo, sai a Dumastrang non giocano così a Quidditcth!”

“Garda che qui non è una questione su come giochiamo a Quidditch! Tu stavi per morire e non dalla fatica!”

“no è vero, io...” Scorpius snon fece in tempo a finire la frase che Will interpellò Zabini dicendo “tu che sei il capitano diglielo diglielo che deve andare in farmacia per un controllo!”

“ e perché mai? Non ti sei sentito bene Scorpius?” Adam era parecchio confuso: uno dei suoi giocatori migliori si era sentito male e lui non ne sapeva nulla?!?

“ No non ti preoccupare Adam sto bene e che mi sono affaticato troppo e dopo al doccia ho perso un attimo i sensi “ rispose immediatamente Scorpius

“no questo non è assolutamente vero lui grondava di sudore, aveva lo sguardo perso e vuoto e il suo torace pulsava!” Nott si stava scaldando. Era veramanete preoccupata ma nessuno sembrava prenderlo sul serio!

“Dai Al dillo anche tu com'era Scorpius! Dillo come stava!” Al lo guardò e tutto quello che riuscì a dire fu :“Male” e se ne andò, ancora stordito dall'accaduto. Intanto Zabini, Malfoy e Nott continuarono a discutere su cosa fosse meglio per Scorpius e alla fine decisero che per questa volta non sarebbe dovuto andarsi a far vedere, siccome era uno dei primi allenamenti ed era probabile che Scorpius si fosse sforzato troppo, ma se fosse ricapitato si sarebbe fatto controllare.

 

*

Scorpius, Scorpius!”

 

Al non riusciva a distogliere la mente da quei pensieri, notava dei cambiamenti in Scorpius ma questo era stato il peggiore: Scorpius non aveva mai avuto problemi fisici e la sua giustificazione “a Dumastrang non giocano così” di sicuro non era una delle più intelligenti: a Dumstrang sono tutti maschi, sono più agili, più veloci atletici e più violenti! E inoltre era molto indietro con il programma, come se non avesse mai fatto il quinto anno e i G.U.F.O., non parlava quasi mai dell'anno trascorso via e quando lo faceva sembrava si inventasse le cose al momento. Per non parlare che non fumava più, Scorpius aveva sempre fumato e tanto era uno dei suoi vizi o le sue assenze... Al era estremamente confuso, sapeva che Scorpius nascondeva qualcosa, ma non riusciva a trovare un collegamento a tutti quei cambiamenti e non era l'unico ad avere brutti sospetti, la sera aveva parlato con Will e anche lui pensandoci notava che c'era qualcosa, eppure Al non gli chiese nulla. Aveva troppa paura che se ne sarebbe andato di nuovo senza dire nulla, lasciandolo solo ancora una volta ad asciugare le lacrime della sua amata Rosie. Perché anche se non lo aveva detto a nessuno li vedeva per i corridoi come si cercavano e vedeva i loro sguardi. E l'unica ragione per cui aveva fatto promettere a Scorpius di non avvicinarsi più a Rose era perché lui non mantenesse la promessa e solo in quel modo avrebbe capito quanto Scorpius amasse Rose e solo così l'avrebbe lasciata per sempre alla sua vita sereno e non preoccupato di non averle mai detto “Ti amo”, perché accanto a lei c'era qualcuno che poteva renderle la vita migliore.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


Mi scuso per il ritardo, per eventuali errore e per il contenuto del capitolo: non è il massimo, ma in questo momento è tutto ciò che riesco a fare....
 

 Rose non ragionava più era in preda al panico totale, era tremendamente confusa non sapeva cosa fare o cosa dire e senza che se ne accorgesse le lacrime iniziarono ascendere una dopo l'altra.

questa volta era troppo sconvolta per fermarle, per pensare alle conseguenze, così piano piano le si bagnò il viso, il trucco iniziò a colarle, gli occhi a svuotarsi. Ancora una volta Rose piangeva per lui, anche se si era promessa di non farlo più, di andare avanti.

E il quel momento pensò a quante volte aveva giurato a se stessa che avrebbe smesso di provare qualcosa mentre lo amava con anima e corpo; quante volte si era detta che l'avrebbe dovuto dimenticare mentre tra la folla cercava il suo viso; a quante volte si ripeteva che non sarebbe mai tornato mentre fantasticava un futuro insieme a lui.

Ripensò a tutti i giorni in cui aveva detto che stava bene, mentre aveva bisogno di aiuto perché le sue braccia, le sue game, il suo corpo, la sua mente e la sua anima non riuscivano più a sostenere il vuoto che la colmava; e ricordò i giorni in cui si era rialzata da sola, lasciando ancora un pezzo di se nel vuoto dove sarebbe morto.

Rose in quel momento si chiese cosa sarebbe diventata pur di tirarsi su ancora? E per quanto sarebbe riuscita a mentire? Perché era da troppo tempo che diceva bugie eppure il mondo sembrava non accorgersene: tutti credevano veramente che lei e Scamandro fossero una coppia felice, anzi Dominique ne era entusiasta.

Ma per Rose le sue braccia erano sempre troppo fragili, le sue labbra troppo fredde e i suoi occhi troppo vuoti. Rose non gli dava la colpa per ciò, perché aveva già visto una fine nella loro storia ancor prima che iniziasse e perché sapeva che l'unica persona che poteva renderla felice era la stessa che l'aveva distrutta, era la stessa che ora si trovava in un letto in infermeria sola, perché Madama Chips aveva proibiti a chiunque di entrare.

 

*

Nonostante avesse giurato a se stessa di non guardare Scorpius, di non andargli accanto, di non accarezzargli i capelli quando arrivò in infermeria per prendere un altro sonnifero il desiderio era troppo forte e così si ritrovò seduta nella sedia di fianco al suo letto a amarlo con lo sguardo.

Fissò attentamente ogni particolare del suo viso, del suo corpo, non si fece sfuggire un solo dettaglio di quella vista e dimenticò il dolore, l'ansia, le paure, le ferite, tutto ciò che la sua assenza le aveva provocato. Dimenticò come se ne fosse andato, di come l'avesse trattata nell'ultimo periodo, della fine della loro storia, di Scamandro., si dimenticò di tutto e rimase lì accanto a lui per ore. Poi quando iniziò a vedere la luce fuori dalla finestra, capì a malincuore che doveva andarsene perché Madama Chips si sarebbe svegliata presto e controllando lo stato dei suoi pazienti l'avrebbe scoperta, così gli spostò un ultima volta i capelli e se ne tornò in dormitorio senza il suo sonnifero. Ma non solo quella notte tornò senza, manche il giorno successivo e quello successivo ancora, sempre con la scusa di dover prendere questo maledetto sonnifero Rose di notte andava da Scorpius e nessuno sembrava accorgersene, o almeno nessuno tranne che Scorpius stesso. Così quando un mattino Rose se ne stava per andare le afferrò un polso polso e la guardò negli occhi e Dio solo sa quanto gli erano mancati quegli occhi: così profondi, così luminosi, così veri, vivi . Bastò quello sguardo per far impazzire Scorpius, per fargli perdere la ragione, per fargli dimenticare la promessa fatta ad Al, uno sguardo per dimenticarsi di dove fosse, cosa stesse succedendo, la sua salute, uno sguardo per azzerare tutto.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


Spero solo che vi piaccia :) Le recensioni sono ben accettate :) :)



Albus trascinò Scorpius per un corridoi desolato e lo sbatté al muro dicendogli:” Tu sei un emerito figlio di puttana lo sai?!? Un fottutissimo egoista che non pensa mai agli altri! Anzi che non pensa mai!” le parole gli uscivano dalla bocca come veleno:”Perché?! Perché sei così stupido?!? Perché la vuoi vedere di nuovo distrutta a pezzi?!Se l'ameresti veramente la lasceresti in pace dopo tutto quello che le hai fatto!”. La parte di al che voleva che Scorpius si rimettesse con Rose era svanita perché Scorpius si ostinava, anche dopo l'infortunio che lo aveva portato in infermeria per una settimana, di mentire dicendo che tutto non andava bene, come se Al fosse stupido e non capisse che ci fosse qualcosa che non funziosse.

“Tu non puoi giudicarmi, non sei nella posizione giusta per farlo” rispose amaramente Scorpius.

“Ah no?!? Ti vorrei ricordare che sono stato io a consolare Rose, mentre tu ne eri andato chissà dove, per chissà quali cazzo di motivi! Senza dire nulla, senza lasciare una fottutissima lettera, un dannatissimo biglietto e poi come se nulla fosse te ne sei tornato, ma stai male o almeno non sei più nelle condizioni di giocare a quidditch e delle volte sembra che tu debba morire da un momento all'altro! Se tu mi dicessi qualcosa, qualche risposta forse non mi arrabbierei tanto, ma evidentemente non sono abbastanza importante per meritarmi la tua fiducia!”

“oh per Merlino Potter! Ho dei problemi ok!? Però risolverò tutto te lo prometto di devi solo fidare....”

“mi sono rotto delle tue scuse! o mi dici che ti succede, che c'è tra te e Rose perché si me ne sono accorto, non so come ma non so quando vuoi avete parlato o fatto non so cosa e vi siete riconciliati senza dirmi nulla, come se non notassi il suo sguardo allegro tutto il giorno, il suo canticchiare, il suo saltellare, il tuo improvviso buon umore, le tue continue scomparse dal dormitorio di notte, i vostri eterni sguardi nei corridoi e come se no avessi la mappa del malandrino! Quindi o mi racconti tutti o ti giuro Malfoy che ti ucciderò prima che tu possa....”

“sono malato” sbottò improvvisamente Malfoy. “sono malato, ho un aneurisma aortico addominale”

“che cosa?!” furono le uniche parole che al riuscì a formulare “ che diavolo è?!”

“L'aorta presenta un rigonfiamento nella sede dell'aneurisma, come fosse un punto debole, in se potrebbe essere curata, ma....”

“Siamo maghi insomma si potrà fare qualcosa!”

“La magia ha già fatto troppo, il rigonfiamento è in se troppo grande per un babbano, cioè io senza magia sarei già morto”

“E...e da quanto lo sai?”

“Da tre anni”

“E questo centra qualcosa con la tua scomparsa?”

“Già.... io non ho mai fatto un anno a Durmstrang, sono andato in un centro dove c'erano delle nuove cure ancora da sperimentare, ma non hanno funzionato”

“In che senso non hanno funzionato?!”

“Per merlino Albus! Nel senso che non posso più far niente e che me la tengo, fino a quando....”

“Fino a quando non hanno trovato una soluzione e ti metteranno apposto!”

“Se...” sogghignò Scorpius “Non c'è una soluzione, me la tengo finché non sarà troppo grande”

“E a quel punto che succede??!”

“Secondo te?!”

Albus non voleva dirlo, non voleva nemmeno pensarlo. In quel momento avrebbe desiderato ritornare ignorante come prima e non sapere nulla, sarebbe stato meno difficile.

“E perché non me lo hai detto prima?” Albus era anche terribilmente confuso: infondo era miglior amici, perhcé non gli aveva mai detto nulla?!

“E a che scopo? Nessuno può rimediare, nessuno ci può far nulla! Cosa avresti fatto se te lo avessi detto, o se lo avessi detto a tutti: cosa ne sarebbe saltato fuori?! Uno sguardo di pena e basta! Ma io non voglio che le persone siano gentili, carine con me solo perché sono malato e morirò presto, io voglio vivere la mia vita normalmente, fino alla fine”

“ Ma non pensi alle conseguenze?! Nott, Zabini come si sentiranno quando verranno al tuo funerale?! O tutti gli altri! E Rose?! Cosa mi dici di Rose?! Io capisco che tu la ami, che vuoi vivere quest'ultimo periodo con lei, ma cosa penserà, come si ridurrà quando ti vedrà morto?” Al non voleva farglielo pesare di essere malato, ma era troppo confuso, troppo arrabbiato e allo stesso tempo triste.Con sua grande sorpresa Scorpius rispose: “Ho già trovato una soluzione per questo” e poi se ne andò, era già in ritardo per l'appuntamento con Rose.

*

Rose era distesa sul grande letto della stanza dell'invisibilità e stava aspettando Scorpius, mentre pensava.

Pensava a quanto tempo lo aveva atteso, e quante lacrime, quanto dolore, sacrificio, tempo le era costato. Pensava a tutte le bugie dette a amici, parenti, al mondo per tenere nascosta la loro storia.

A quante volte aveva rinunciato alla luce del sole, al calore dei suoi raggi, per nascondersi con lui in fredde notti illuminate dalla luna.

Ma ripensò anche a quanti sorrisi, a quanta gioia, al calore del suo corpo mentre cercava di riscaldarla, al tutte le belle parole dette che forse non erano false, a tutti i baci. E si disse che ne era valsa la pena.

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2098943