La mia adolescenza.

di anonimo1998
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una cosa veloce. ***
Capitolo 2: *** I giorni passano. ***
Capitolo 3: *** I giorni passano. ***



Capitolo 1
*** Una cosa veloce. ***


UNA COSA VELOCE. 

Era il primo giorno di scuola della terza media, tutti eravamo scazzati perche' come ogni studente normale avrebbe preferito passare almeno un altro mese a casa, eravamo li in quella classe dove avevamo passato gia due anni tra le gioie e i dolori, quest'anno c'erano tre ragazzi nuovi, due bocciati e una ragazza che indossava una gonna nera con dei pua' bianchi, capelli rossi tinti, alta, magra, straniera aveva una bellezza strana una di quelle bellezze che non vedi in tutte le ragazze, avevo voglia di conoscerla, aveva un fascino misterioso, nascosto, cosi mi avvicinai, le parlai, lei sembrava non capirmi bene, si era appena trasferita dalla Spagna, non aveva amici cosi ho deciso subito di invitarla a casa mia, per essere la sua prima amica mi dispiaceva vederla sola, pensavo che una ragazza talmente bella non dovesse rimanere sola non se lo sarebbe meritato, sembrava una di quelle ragazze che hanno avuto una vita difficile, quelle che vorresti solo aiutare cosi ci eravamo messe d'accordo.
E cosi e' venuta a casa mia, quel giorno non sapevo cosa cazzo fare con lei non e' che ci avessi parlato piu' di tanto a scuola pero la volevo a casa mia, volevo avere l'occasione di poterla conoscere meglio, l'ho guardata negli occhi e come una bambina gliel'ho chiesto, c'e' si gliel'ho proprio domandato:

<hei non e' che ti andrebbe di essere la mia migliore amica ?> 
 

e lei mi rispose:



okay, da quel giorno come due bambine eravamo inseparabili, facevamo di tutto insieme, la nostra amicizia era nata cosi come una cosa da bambine, eravamo noi due e un'altra ragazza di nome Aurea albanese lei, la conoscevo da quando ero piccolina era da sempre la mia migliore amica ma in qualche modo tra i molti litigi e le troppe cazzate ci eravamo distaccate e non mi fidavo piu' di lei come prima avevo voglia di cambiare e quella ragazza nuova, quella Jenni mi ispirava davvero troppo. 
Cosi diventammo noi tre contro il mondo iniziammo a passare tutte le giornate insieme, a passare delle giornate stupende, a riempirci di ricordi solo nostri sembrava cosi perfetto eravamo noi.. 

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Capitolo 2
*** I giorni passano. ***


I GIORNI PASSANO.


giorni passavano e noi eravamo sempre piu' amiche, cominciavamo a cercare qualunque pretesto per stare insieme.
Un giorno andammo a 'correre' volevamo tutte e tre dimagrire anche se l'unica robusta ero io. Non volevamo correre davvero, a nessuna delle tre piaceva la natura e cose varie anzi la odiavamo a morte, sognavamo che un giorno saremmo partite tutte e tre per un lungo viaggio, una specie di tour, in una di quelle citta' bellissime tipo New York, ricordo che Aurea sarebbe voluta andare a Miami sarebbe stato davvero figo se ci fossimo andate davvero. 
Cominciammo a correre io appena partita ero gia' stanca, non mi era mai piaciuto lo sport e non intendevo farmelo piacere, dopo dieci minuti di corsa ci ritrovammo tutte e tre stanche morte a camminare e a raccontarci delle storielle assurde, poi non so come ne' perche' cominciammo a cantare una canzone, piu' che cantare era urlare ma ci divertivamo cosi, in mezzo alla pista ciclabile ad urlare una canzone che poi sarebbe divenuta la 'nostra canzone'. 
Erano bei momenti e ogni giorno diventavano sempre piu' belli. 
Una volta andammo a Milano.
Abitavamo in periferia fuori dalla grande citta' io non ci ero mai andata da sola ed andarci era un modo per sentirci piu' indipendenti credo, un modo per sentirci libere eravamo lontane da casa e potevamo fare tutto quello che ci andava di fare.
Cominciammo a girare i negozi andavamo nei camerini, provavamo dei vestiti e ci fotografavamo, Aurea aveva una bellissima macchina fotografica, una di quelle professionali, le foto uscivano da Dio, ci sentivamo fighe, dopo il giro nei negozi andammo al mc prendevamo sempre le cose col salvaeuro cosi' spendavamo pochi soldi, eravamo tutte molto attente a spenderli, finita la scorpacciata girammo un po' per la grande citta', andammo al parco Sempione, era bellissimo, prima ho detto che non ci piaceva la natura e in effetti era vero ma ricordo che quel parco faceva un' eccezione.
Verso le tre ricordo che tornammo indietro loro volevano rimanere a girare ancora ma io in quel periodo mi frequentavo con un ragazzo di nome Andrea, italiano, quel giorno ci dovevamo vedere, io gli avevo dato buca gia' tre volte e se non ci fossi andata, bhe credo che ci sarebbe rimasto male e mi sarebbe dispiaciuto, cosi' mi accompagnarono. 
Tornammo nella nostra citta', andai nel posto in cui io e quel ragazzo ci dovevamo incontrare ma lui non si presento', la cosa non mi smosse di un centimetro, c'erano le mie amiche e cio' mi bastava. 
Cosi andammo in una piazza dove il martedi' mattina solitamente c'e' il mercato, incontrammo un mio amico, Marco, veniva dalla Grecia.
Era un ragazzo bellissimo, veniva nella mia stessa classe, ricordo che gli volevo tantissimo bene.
Avevamo un rapporto strano: eravamo amici eppure per strada se ci incontravamo non ci salutavamo, era un amicizia strana, eravamo davvero amici solo tra i banchi di scuola. Cominciammo a sfotterlo.. ricordo che a lui piaceva Aurea, gli era sempre piaciuta, lei era la piu' bella della classe, un po' tutti i ragazzi gli andavano dietro, lui comincia a rincorrerla: stavano giocando, Jenni cerco' di aiutare Aurea voleva solamente unirsi al gioco ma Marco non era molto d'accordo, si stavano sul cazzo, sin dal primo giorno che si erano visti non c'era un perche' era cosi'.   
Poi Aurea si mise a scattarci delle foto, scattare foto era la sua passione e noi ci divertivamo a posare per lei. 
Il sole era tramontato e dovevamo tornare a casa cosi' ci dividemmo e ognuna ando' per la sua strada tornammo a casa e passo' un altro giorno, un altro giorno incredibilmente bello.. 

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Capitolo 3
*** I giorni passano. ***


QUALCOSA DI SBAGLIATO. 


Eravamo noi tre, come al solito, era l'ora di educazione fisica e quando fini', Aurea mi disse una cosa per lei importante, io non avevo la minima idea di quello che mi dovesse dire ma diceva che era importante e io ero felice che si confidasse con me. 
Si avvicino' a me, si guardo' intorno: non voleva farsi sentire da nessuno.
apri' la bocca e con una voce sottile mi disse: 

<ho iniziato a fumare e ora ne sono dipendente

io le risposi:

<okay, cerca di provare a smettere>

Io anche avevo provato a fumare qualche anno prima ma non riuscivo ad aspirare ogni volta che facevo un tiro sembravo un impedita, all'inizio non credevo dicesse sul serio, ma poi vedendola fumare me ne convinsi.
Sembrava figo aspirare da quel filtro arancione, fare un tiro e sentirsi cosi rilassata allora lo feci, comprai un pacchetto di sigarette, il mio primo pacchetto ricordo che erano delle camel light da dieci, in quel periodo era come una moda fumare quelle e decisi di seguire quella moda, ne accesi una, aspirai e non ci riusci', Aurea era cosi' brava, lei fumava come se fosse nata per farlo, allora decisi che non avrei voluto fare figure di merda e avrei provato e riprovato finche' non ci fossi riuscita (che mentalita' idiota, una mentalita' da bambina, infondo avevo solo tredici anni volevo sperimentare, provare tutto quello che c'era da provare e provai le sigarette).

Jenni non sapeva nulla finche un giorno.. 
Eravamo sulla strada per andare al centro commericiale, senza dirle nulla, afferrai il pacchetto presi una sigaretta e la accesi.
Avevo gia imparato ad aspirare.
Quando fumavo era come se tutti i problemi mi scivolassero via, era una sensazione fantastica, non avevo mai provato quella sensazione facendo altro, solo fumando ed era bellissimo a parer mio. 
Jenni quando si rese conto di quello che stavo facendo, era sbalordita, non se lo aspettava proprio! 


Ed e' ora che comincia la storia vera.. 







 
SPAZIO AUTRICE 
QUESTA ERA SOLO L'INTRODUZIONE PER FARVI CAPIRE COME TUTTO HA INIZIO.
LA VERA STORIA COMINCERA' DAL PROSSIMO CAPITOLO (:
FATEMI SAPERE SE VI PIACE (:

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