Teenage dream.

di xunicornlinski
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo. ***
Capitolo 2: *** capitolo uno. ***
Capitolo 3: *** capitolo due. ***
Capitolo 4: *** capitolo tre. ***
Capitolo 5: *** capitolo quattro. ***



Capitolo 1
*** prologo. ***


Io sono quella senza amici.
Io sono quella sfigata.
Io senza quella che tutti prendono in giro.
Io sono quella senza fidanzato.
Io sono quella sola.
Io sono me, Alison Williams.

Invece  lui è quello che ha tanti amici.
Lui è quello popolare.
Lui è quello che nessuno prende in giro, anzi prende lui in giro.
Lui è quello che può avere tutte le fidanzate che vuole.
Lui è quello che non sarà mai solo.
Lui è Ashton Irwin.

 


note autrice;

salve gente, questa è la mia prima fanfiction sui 5sos. Questo è il prologo, molto corto eh lol. No vabbe spero vi piaccia come inizio e.. recensite.
Alison sarà la mia meravigliosa selena gomez aw

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Capitolo 2
*** capitolo uno. ***


Capitolo uno.
 
Era uno di quei giorni freschi, piovosi e lunghi. Uno di quei giorni in cui il vento ti fa scompigliare i capelli. Uno di quei giorni che non finiscono mai. Uno di quei giorni tristi.
Io ero appoggiata nel mio armadietto come sempre pensierosa, pensavo al mio futuro quando all'improvviso qualcuno mi butto dell'acqua nella mia canotta. Tutti iniziarono a ridere di me, anche i miei pochi amici rimasti e iniziai a correre correre in un corridoio infinito. Più correvo più la strada diventava lunga, senza una fine. Poi il buio.
- Alison sveglia, devi andare a scuola - era mia madre che mi scuoteva inconstantemente per svegliarmi.
- Uhm.. -
Era un sogno, un fottuto incubo.
Mi alzai controvoglia dal mio adorato letto, scesi in cucina a fare colazione portandomi il cuscino.
- Ma perchè ti sei portata il cuscino? - disse mio fratello, Josh, ridendo.
- Sono ancora rincoglionita, capita - dissi sputando un pò di briciole del pane che stavo mangiando.
- Ma che sfigo -
Stavo per soffocare da quanto stavo ridendo.
Dopo aver fatto colazione, mi lavai e misi la mia canotta (precisando era inverno e c'era molto freddo, ma ero molto trasgressiva) con scritto 'fuck you', dei skinny jeans e le mie converse bianche.
Aspettai i miei due unici amici: Calum e Michael.
- Ragazzi - urlai.
- Panda -
Gli abbracciai forte.
--
Arrivammo in quel manicomio, entrammo e già c'era un casino.
Tutti stavo urlando, usando lo skateboard, altri anche ballando (?)
- Va bene ragazzi, ci vediamo a mensa -
Loro annuirono ed entrai in classe, alla prima ora avevo biologia con Irwin. Un inizio di giornata meravigliosa.
- Ciao Williams, come va? - era Irwin.
- C-ciao - avevo paura di lui.
Sorrise maligno e mi sussurrò - a dopo -
Dopo quattro ore di lezione, finalmente andai a mensa a mangiare (no maddai..)
Mi misi nel mio solito tavolino insieme a Calum.
- Dov'è Michael? - chiesi
- E' andato via, stava male -
Sospirai.
- Ciao Hood, oh ciao di nuovo Williams - disse Ashton con dietro il suo gruppetto di amici.
- Cosa vuoi Irwin? - disse indifferente Calum.
- Chi voglio: Alison - mi prese il polso e mi allontanò.
- Lasciala stare - urlò Cal.
- Come siete dolci, ma no - rise.
Calum gli stava per dare un pugno ma uno degli amici di Irwin gli diede un calcio.
- Calum - urlai.
- Che succede qui? - fermò questa situazione il preside. Il preside è un uomo di sessanta circa d'anni, pelato e vestito come se dovesse andare ad un funerale. E' la tristezza in persona.
- Niente signor Figgins - disse Irwin lasciandomi il polso. Andai subito da Cal.
- Stai bene? -
- Si, mi fa male la gamba -
- Hood vai in infermeria e dopo voi tre venite in presidenza -
- Grandioso -
Lo accompagnai in infermeria.
- Cosa è sucesso? - era la voce fine e dolce dell'infermiera. Era una donna con una quarantina d'anni, abbastanza bassa, capelli riccioluti raccolti e un vestitino rosa.
- Uno ha dato un calcio a lui e ora gli fa male la gamba -
- Vediamo - sorrise.
Mi fece sedere una sedia, mise Cal in un lettino e controllò.
- Oh non è niente, non dovrà camminare per qualche giorno e poi tutto tornerà normale -
- Okay, grazie -
Si alzo, alzo un pò la gamba ed andammo dal preside. Ashton era già li.
- Grazie per avermi ficcato nei guai - disse Irwin.
- Noi?Noi?! - alzai un pò la voce.
- Sh -


Note autrice;

salve gentaglia, tatata ecco il primo capitolo. Spero vi piaccia e se trovate errori ditemelo, non ho potuto ricontrollare il testo cwc
Ad una recensione continuo.
ps. ho deciso che i miei fans li chiamerò little unicorns (si amo gli unicorni..) <3
pps. buon anno!
xx -e
 

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Capitolo 3
*** capitolo due. ***


capitolo due.

Era Calum che mi stava zittendo.
- Che c'è? - sbuffai.
Mi fulminò con lo sguardo, capii all'istante.
- Entrate muovetevi - era il preside.
Entrammo nella grande stanza. Aveva i muri grigi con qualche ragnatela. C'era una sola finestra molto grande al centro della stanza con le tende marroni. C'erano tanti mobili: due librerie una con tutti i libri di stephen king e una con libri sulla scuola. Poi c'era un mobile con gli oggetti dispersi, delle sedie in pelle e la cattedra. Rabbrividisce la stanza, era così buia.
Ci sedemmo nelle sedie in pelle che erano davvero scomode.
- Allora chi ha iniziato? -
- Loro - disse Irwin.
- Non è vero - disse Cal.
- Si invece -
Iniziarono a litigare, invece io ero intenta a mettermi comoda.
- Basta - urlò il preside Figgins. - avrete una punizione - continuò
Io e Cal ci guardammo preocuppati.
- Starete per una settimana due ore in più a scuola a pulire le aule -
- Cosa? - dicemmo all'unisono.
- Ma io ho palestra - dissi
- Ti arrangi - mi offesi molto..
Poi ci fece uscire spingendoci fuori dalla sua stanza. Che uomo strano.
Chiuse la porto ma dopo un pò la riapri.
- Ah iniziate da domani - poi richiuse la porta.
Ashton stava quasi per dire qualcosa ma me ne andai in classe prendomi con me Calum.
---
Dopo finite le ore di scuola io e Cal andammo nelle nostre prospettive case.
- Mamma dovrei dirti una cosa - dissi tremolante.
- Dimmi tesoro -
- Dovròstareinpunizioneperunasettimanaperdueore - dissi tutto d'un fiato.
- Che hai detto? -
- Dovrò stare in punizione per una settimana per due ore - sospirai - per colpa di Ashton -
- Non me ne frega di chi è stata la colpa, tu sei comunque in punizione - urlò. Ecco i suoi attacchi.
Continuava ad urlarmi ma io me ne andai in camera mia. Domani mi aspettava un giorno faticoso.
- Svegliati vai a scuola - era mia madre.
- Almeno fammi fare colazione - dissi assonnata.
- Non ne farai - mi prese per il polso, mi fece alzare e scelse dei vestiti.
Mi fece vestire con una felpa nera, dei leggins con i fiori e le converse bianche.
Mi sbattò fuori da casa. Bello.
- Hei che è successo? - era Mikey
- Non l'ha presa bene -
- Per cosa? -
- Io e Ali siamo in punizione -
- Per colpa di Irwin - continuai. Lui annui.
Stavamo camminando e c'era un silenzio così imbarazzante.
- Hai saputo? -
- Cosa? - dissi
- E' ritornata Hemmings -
Abbassai lo sguardo.
Luke Robert Hemmings era il mio ex. Ci lasciammo perchè lui partì per Londra e si sa che quasi nessuna relazione a distanza funziona. Piansi per una settimana intera. Era stato il mio primo ed unico fidanzato.
- Ok, perchè è ritornato? -
- Perchè forse vuole rivederti -
Sorrisi per questa risposta e loro mi diedero un abbraccio.
- Ed ecco il manicomio - sbuffai.
- Dai, un pò di felicità -
Risi ed entrammo come ogni santo giorno  da quel brutto cancello tutto sporco di scritte.
E li ad aspettarci c'era lui, Luke. Cercai di nascondermi ma invano.
- Alison - mi urlò.
- Luke - sussurai.
- Mi sei mancata -
Stavo quasi per piangere, anzi iniziai a piangere. Corsi via.
Non riuscivo a guardarlo in faccia. Dopo due anni si fa rivedere, dopo due fottuti anni senza di lui  mi dice che gli mancavo. In quel momento volevo dirgli '' fanculo Hemmings ti fai vedere dopo due anni? Ma sai che ti dico, vattene a quel paese ''. Forse era un pò esagerato, no ma che dico non lo era. Ci sono rimasta male quando se ne era anato. Aveva detto che ci rimaneva per qualche mese e che la nostra era solo una pausa. E invece sono passati due anni ed la nostra era davvero una rottura.
Era da due minuti che stavo correndo e mi scontrai con qualcuno. Era Jonatan,  uno degli amici di Irwin.
- S-scusa - riniziai a correre.
Lui mi guardò stranito, come se fossi un mostro. Su dai mica ero così brutta in quel periodo.
Mentre stavo correndo (di nuovo) qualcuno mi prese il polso. Era Luke. Come diavolo ha fatto a superarmi?
- Che vuoi? - mollai la sua presa.
- Mi dispiace tanto, io non volevo andarmene e non volevo lasciarti - fece una pausa - Era tutta colpa di mio padre -
- Tuo padre? Non l'ho mai visto -
- I miei sono separati, io ero rimasto con mia madre ma poi mio padre vedermi e quindi.. -
- Cavolo Luke potevi dirmelo eh -
- Lo so - abbassò lo sguardo mentre si grattava la nuca.
A quel gesto sorrisi. Lo fece pure quando mi chiese la prima volta di uscire.
- Mi sei mancata davvero -
- Anche tu - lo abbracciai.
Ero in punta di piedi, era molto alto. Aveva delle gambe lunghe e fine. Ma la parte che più amavo di lui erano gli occhi di quel color celeste oceano. Mi ci perdevo dentro.
- Beh è come prima? Cioè ci parleremo ancora? - era rosso. Era così carino aw.
- Si - sorrisi.
- Su andiamo in classe, abbiamo fisica insieme - mi prese a braccietto.
- Oh quanto tempo - era Irwin.
- Ecco di nuovo la coppietta insieme - volvo ucciderlo in quel momento. Aveva rovinato l'atmosfera serena.
- Non stiamo di nuovo insieme -
- Ma come, perchè? Eravate carini insieme - rise.
- Ma te ne vai - sbuffai rumorosamente.
- Non mi far arrabbiare Williams -
- Te ne devi andare - disse Luke spingendolo.
Stava per spingere anche lui Ashton ma presi Luke e lo portai in classe.
- Grazie -
Lui sorrise.

 

note autrice;

salve pipol (?) ecco il secondo capitolo. Ho cercato di allungarlo un pò lol. No vabbe ed ecco finalmente apparire Luke, l'ex di Ali lala. Si rimetteranno insieme? Chissa lol. Ah il preside Figgins non ve l'ho detto credo o.O è quello di Glee ma più serio lol.
ps. happy new yeaaaaaar.
Alla prossima xx -e

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Capitolo 4
*** capitolo tre. ***


Capitolo tre.

Dopo le sei ore di lezione io, Cal, Ashton e altre nove persone andarono nella stanza delle punizioni (?) dove ci aspettava il signor Figgins.
- Allora, benvenuti nel vostro inferno - rise. Che simpatico. -la vostra punizione è quella di pulire tutte le stanze in due coppie - dopo finito di parlare se ne andò immediamente. L'avrò detto miliardi di volte ma era un uomo strano.
Io mi misi con Cal, mi sembra ovvio. Ashton con quello che andai a sbattere e poi altri con altri.
Io e Cal iniziammo a pulire la stanza di musica.
- Io pulisco i legii della prima fila, tu della seconda - dissi.
Lui annuii.
Dopo solo cinque minuti:
- Sono stanca - sbuffai.
- Abbiamo iniziato da poco - rise.
- Lo so - risbuffai ma più rumorosamente.
- Dai manco ancora meno di due ore -
Lo fulminai con lo sguardo.
- E se - feci una breve pausa - cantiamo? -
- Scherzi vero? -
- Ma secondo te? No -
Ci penso' un pò ma disse di si.
Iniziammo a cantare '' Teeneage dream'' di quella figona di Katy Perry (lol)
"You think I'm pretty
Without any makeup on
You think I'm funny
When I tell the punch line wrong
I know you get me
So I let my walls come down
Doowwn
Before you met me
I was alright but things
Were kinda heavy
You brought me to life
Now every february
You'll be my valentine
Valentine
Let's go all
The way tonight
No regrets, just love
We can dance, until we die
You and I
We'll be young forever
You make me
Feel like I'm living a
Teenage dream
The way you turn me on
I can't sleep
Let's run away and
Don't ever look back
Don't ever look back
My heart stops
When you look at me
Just one touch
Now baby I believe
This is real
So take a chance and
Don't ever look back
Don't ever look back''
- Amo questa canzone - sorrisi.
- Dai continuamo a pulire, ora la stanza di inglese -
- Okay - sbuffai per la centesima volta.


Dopo due strazianti ore a pulire le stanze, che dovrebbero pulire i bidelli è il loro lavoro bah, ce ne ritornammo a casa morti stanchi.
- Sono tornata - urlai in quella stanza vuota. Nel corridoio c'erano quadri di me insieme al mio ex cane che morì avvelenato, si chiamava Moon, era stato il mio primo animale che avevo avuto. Era un piccolo maltese, bianco con il pelo corto; poi c'erano foto di me e la mia gatta ancora viva.  E' un gattino delle foreste norvergesi, molto bella, con il pelo lungo, morbido di color bianco e grigio; poi foto di me con mamma, altre foto con i miei parenti e con mio padre. I miei genitori si separarono quano avevo cinque anni. Il motivo? Beh lui era gay.
Lui aveva vergogna di dire che era gay, quindi si mise con mia madre ma credo che non avrebbe mai pensato di voler un figlio, così abbandonò sia me che mia madre.
Ci scrisse una lettera: " Cara Luise e cara Alison, mi dispiace ma me ne andrò. Me ne andrò molto lontano. Io vi voglio bene, vi vorrò bene per sempre. Scusatemi, davvero. Ma io Luise non ti amo, amo una persona che tu non penserai mai chi. Sono gay e mi piacciono gli uomini.
Addio.
Vostro Rudolf"

Mi manca tanto mio padre, ma non lo perdonerei mai per avermi abbandonata.

- Tesoro - era mia madre.
Si avvicinò, stava piangendo.
- Mamma - l'abbracciai.
- E' arrivato una lettera da tuo padre -
- C-cosa? -
- Dice che siamo invitate al matrimonio di lui e un certo Keaton -
Mi si spezzò il cuore in mille pezzettini, dopo dodici anni che non ci contatto più. Ora ritorna dicendoci questo, che merda proprio.
- Non andremo vero? -
Abbassò lo sguardo.
- Mamma - la sgridai.
- Scusa - mi sussurro.
Salii le scale, presi il mio ipod e iniziai a piangere. Non potevo credere che mio padre ce lo chiese. Non ci potevo credere.

Il giorno dopo avevo delle occhiaie molto evidenti, non dormii per tutta la notte.
Mi misi una maglia nera con delle croci, una giacca di football, dei jeans, le mie solite converse bianche e gli occhiali da sole, anche se non c'era nessuno sole anzi stava piovendo.
- Non mangi? - disse mio fratello.
- No -
Aprii la porta, uscii. Questa volta non ci sarebbero stati Cal e Mikey ad aspettarmi.
Presi il mio cellulare ed andai su twitter.
Mi stavano seguendo Lady Gaga e Ariana Grande. I miei 54242 twwet, sono serviti a qualcosa.
Sorrisi.
Ma poi mi accorsi che c'era qualcosa che non andava. Ashton Irwin mi seguiva.
Forse mi stava prendendo in giro e io per starci al suo gioco lo seguii.
Dopo chiusi twitter, ero arrivata a scuola.
- Occhiali da sole? - era Hope, la fidanzata di Calum. Mi stava simpatica, ma non parlavamo mai.
-Sporsi un pò gli occhiali da sole.
- Capisco - ridemmo.
- Calum? -
- E' li - me lo indico', mi guardò male o.O
- Grazie -
- Caluuuum - lo abbracciai da dietro.
- Piccola -
- Che è successo? - mi preocuppai.
- Mi sono lasciato con Hope -
- Wat, wat, wat, wat. Perchè? -
Non mi rispose.
- Okaay, non dirmelo - sbuffai ed entrai dentro l'edificio.
- Ciao Williams - pensai che fosse Irwin.
Mi girai violentemente e vidi che era Luke.
- Pensavi fossi Irwin, quindi eri pronta a rompergli le palle? - disse ridendo.
Risi.
- Si, ma sai mi segue su twitter -
- Davvero? - mi guardo strano.
- Non scherzo, giuro -
- Wow, che ragazzo strano -
Mi prese per mano. Arrossii.
- Sei carina quando sei rossa -
Gli diedi un colpo nel braccio.
- Ahia - risi.
Ed entrammo in classe, avevamo storia sulla Russia. Noia, noia, noia.

Per tutta la lezione giocai col cellulare, la professoressa non se ne accorse tanto.
Io e Luke andammo a mensa.
C'erano in un unico tavolino Cal, Mikey, Hope e Violet (la sorella di Hope).
Non capisco Cal e Hope stanno parlando tranquillamente anche se si sono lasciati. Beati loro. Credo che sono gli unici che quando si lasciano parlano ancora. Ah non compresi io e Luke.
- Salve - dicemmo all'unisono io e Luke.
- Heei -
- Ma state insieme? - disse Mikey dandoli dei colpi con i gomiti a Luke.
- No - sbuffai.
- Ma un giorno in cui non sbuffi - disse Cal.
Gli feci la linguaccia.
- Ma voi due? - indicai Calum e Hope.
- Siamo amici - disse Hope.
- Mh.. Okay -
- Un momento ragazzi, zitti su - era la voce del signor Figgins.
Ci guardammo straniti.
- Diamo il benvenuto al nuovo vicepreside -
Iniziò a vedersi una sagoma di un uomo. Alto, snello e con i capelli neri. Era mio padre.

 

Note autrice;

salve my little unicorn <3 allura questo capitolo è corto, i know cwc
spero vi piaccia.
ah hope è questa meraviglia: melissa benoist *w*

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Capitolo 5
*** capitolo quattro. ***


Capitolo quattro.

Era mio padre.
Tutti sapevano di mio padre, infatti quell'idiota di Irwin quando lo scoprì mi prese in giro per un bel pò di tempo.
- Lui è Rudolf Smith -
E si presi il cognome di mamma, Alison Smith esce male da dire, ma dettagli.
Quando mio ''''padre'''' mi vide inizio ad avvicinarsi a me. Ma io iniziai a correre fuori dalla mensa seguita da Luke.
Mi fermai vicino alla palestra. Ero stanca ed respiravo a fatica.
- Cazzo, sei veloce - disse affannato abbassandosi e tenendo le mani sulle ginocchia.
- Mi sono preparata - dissi ancora respirando a fatica.
- Ah ecco -
- Perchè mi hai seguita? -
- Perchè hai bisogno di un abbraccio hemmingsoso -
- Hemm... cosa? - risi.
- Hemmingsoso -
- Ah capisssssssco -
- Uff, non mi prendere in giro -
- Non lo sto facendo -
- Nella mente si -
- Come lo sai? -
- Ti conosco -
- Andiamo in mensa, su -
- Ma c'è ancora tuo padre -
- Devo parlargli -
Mi abbracciò poi andammo di nuovo a mensa.
- Quindi dovete sapere che.. - stava parlando mio '''padre''' ma si fermò quando mi vide.
- Alison, piccola mia -
- Non chiamarmi così - gli urlai contro.
- Non si può parlare così ad un adulto che non c.. aspetti la conosce? - disse il signor Figgins
- Certo, è mio padre o dovrei dire ex padre -
- Oh -
- Mi sei mancata tesoro -
- E' da dodici anni che non mi parli - feci una pausa, stavo per piangere - sei stato tu ad abbandonarmi -
- Io.. -
- Ed ora te ne esci dicendo che devi sposarti, ci inviti pure - iniziai a piangere.
- Io.. scusa -
- Le scuse non servono a niente -
Tutto d'un tratto si vide degli spaghetti volare in testa a il signor Figgins. Era stato Irwin.
In quel momento volevo ringraziarlo. Aveva fermato quel momento imbarazzante.
- Guerra di cibo - urlò Michael, che trasgressivo.
Lanciai '''percaso''' del ketchup alla più popolare della scuola, Valerie.
- AAAAAAAH, chi mi ha sporcato? - urlò.
Si fermarono tutti, un secondo di silenzio e iniziarono a correre via dalla mensa.
- Fermi, fermi - disse il signor Figgins.
Nessuno se lo calcolò di striscio (lol)
- Dica qualcosa Write - disse Figgins a Valerie.
- Feeeeeeeeeeeeermi -
Si fermarono. Valerie fa questo effetto. Urla come una cornacchia in calore, oops.
- Bene tutti sospesi -
- E nessuno sarà a scuola - dissi.
- Giusto -
- Irwin, Williams, Hood, Clifford, le due Bradshaw, Hemmings e McCall in presidenza. Ora -
- Ma.. -
- Niente ma - ci urlò.
Sbuffai.

- Ragazzi ci rendiamo conto a quanto siamo arrivati? -
- No - dicemmo all'unisono.
- Io me ne vado, me ne vado -
Se ne andò sul serio. Si licenziò davvero.
- Siamo salvi -
Jonatan mi sorrise. Ma che voleva mo quello?
- Ma che vuoi McCall? -
- Niente, che hai? -
- Tu e Irwin siete stranamente gentili con me -
- Non possiamo? -
- Perchè? -
- E'.. è difficile da spiegare - disse Irwin.
- Spiega ho tutto il tempo -
- Non con loro -
- Loro rimangono -
- Allora non te lo dico -
- Oh vaffanculo Irwin -
- Hei - sbuffò.
- Tua madre - sospirò - frequenta il padre di McCall -
- C-cosa? -
- Cosa!? - era mio padre. No cioè ex padre. Oh dai non so come chiamarlo.
- Alison vieni con me e chiama Josh -
- O-okay -
Mi prese per mano. Mi mancava sentire la sua grande e morbida mano nella mia.
Sorrisi e chiamai Josh.
- Josh, ti devo dire una cosa -
- Dimmi -
- Mamma frequenta il padre di Jonatan McCall e mio padre è il nuovo vicepreside. L'ha appena scoperta e vuole parlare con lei. Vieni. -
- Oh mio dio arrivo - staccò.
- Perchè? - dissi
- Perchè cosa? -
- Perchè vuoi parlarle? -
- Il signor McCall è un assassino. Ha ucciso una persona -
A quelle parole mi si fermò il cuore.
Quando arrivammo a casa c'era Josh sdraiato per terra con il corpo.. di mia madre.
- Luise? - si sdraiò anche lui.
Io ero immobile, senza parole. L'uniche cose che si muovevano erano le lacrime che scendevano giù.
- Chiamiamo l'ambulanza - urlò mio padre.
- Ma il matrimonio? -
- Aspetta -
Chiamò l'ambulanza e dopo Keaton. Lui capii ed arrivo li.
- Oh mio dio, sta bene? - era la voce di Keaton. Era molto femminile, si vedeva che era un omossessuale.
- Si - sospirò.
Entrai dentro ed l'abbracciai.
- S-sta bene? - era Josh.
- Si -
Aprii le braccia, Josh mi strinse a se e iniziò a piangere.
Arrivò la dottoressa.
- Salve signori - prese una cartella dove ci scrisse qualcosa.
- Sta bene vero? - dissi.
- Non si preocuppi, rimarra qui per una settimana per riposarsi. E' stata fortunata -
- Perchè? -
- Ha delle ferite abbastanza gravi, ma ce la farà -
Sospirai.
- Grazie a dio - disse Keaton. Era un uomo basso, capelli biondi tinti, occhi verdi smeraldo, molto più snello di Rudolf. Vestiti con una maglia tutta colorata e dei pantaloni attillati rossi.
Si faceva notare poco poco.
Ma mi stava simpatico, era davvero dolce.
 

 

 

note autrice;

questo capitolo è corto, ma molto scioccante lol. Qui non si parla molto dei ragazzi i know ma comunque io lo trovo comunque carino lol.
ah jonatan è questo ragazzone figone lol

 invece josh questo qui *w* il mio amore

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