L'amore ti cambia!

di tempestadentroquietefuori
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 capitolo ***
Capitolo 2: *** 2 capitolo ***
Capitolo 3: *** 3 capitolo ***
Capitolo 4: *** 4 capitolo ***
Capitolo 5: *** 5 capitolo ***
Capitolo 6: *** 6 capitolo ***
Capitolo 7: *** 7capitolo ***
Capitolo 8: *** 8 capitolo ***
Capitolo 9: *** 9 capitolo ***
Capitolo 10: *** 10 capitolo ***
Capitolo 11: *** 11 capitolo ***
Capitolo 12: *** 12 capitolo ***
Capitolo 13: *** 13 capitolo ***
Capitolo 14: *** 14 capitolo ***
Capitolo 15: *** 15 capitolo ***



Capitolo 1
*** 1 capitolo ***


Era una bella giornata di sole nella grande città di Tokyo. In una grande villa in centro un ragazzo si era appena svegliato. -buongiorno signorino Hayama..dormito bene?- dice la cameriera che mi porta la colazione a letto. -si bene... Ah oggi all'università vado dopo pranzo alle 2...-dico io. -vabbene signorino...faccia una buona colazione.- dice la cameriera uscendo dalla stanza. (Akito) fammi avvertire Tsuyoshi che lo passo a prendere io..prendo il cellulare ed invio il messaggio- oggi passo per casa tua,fatti trovare pronto per le 2,preciso!- dico io. Fatto colazione mi alzo,indosso la tuta e vado a fare jogging nel parco vicino alla villa. E che villa! Mio padre è un ricco miliardario con una fitta catena di ristoranti in tutto il mondo, per questo motivo sto sempre solo a casa e non passiamo molto tempo insieme, infatti mi ha cresciuto la servitù,in particolare Lidia,la mia badante,che considero come una mamma oramai... Dicevo, la mia casa è una grande villa,la più grande di Tokyo. È in centro ed è molto lussuosa. Piscina,giardino,gazebo,macchine lussuose,ovvio! Forse sarò anche troppo viziato,ma cosa posso farci,così sono cresciuto. Sono del parere che con i soldi puoi comprare tutto a qualsiasi prezzo e non penso che cambierò facilmente idea. Il ragazzo di prima, Tsuyoshi, è il mio migliore amico da quando andavo all'asilo,siamo cresciuti insieme,è come un fratello per me! Io e lui siamo due opposti. Lui gentile, simpatico,amichevole,socievole,umile e di famiglia benestante. Io invece sono stronzo,antipatico,bello,ricco,con una famiglia assente,per niente socievole,di poche parole,amo la solitudine,a parte Tsuyoshi,non ho nessun buon amico. Beh che dire? La mia vita in parte è da invidiare,in parte no. Ma cosa posso farci? Sono bello,ricco,il ragazzo che tutte le ragazze vogliono,cosa voglio di più?

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Capitolo 2
*** 2 capitolo ***


Mi sa che devo muovermi,sono le 13:30! Scendo in giardino e scelgo tra le macchine quella che voglio oggi. Mmh vediamo...Lamborghini! Prendo le chiavi ed esco dalla villa. Mi dirigo verso la casa di Tsuyoshi mentre gli invio un messaggio:scendi. La casa di Tsuyoshi è una piccola casa,ma carina. Si trova più in periferia rispetto alla mia. Ecco,sono arrivato. Vedo Tsuyoshi muove la mano nella mia direzione per dire un "ciao",io come risposta suono il clacson e lui sale in macchina. Andiamo all'università,ingegneria meccanica. È una facoltà che mi piace,l ho scelta io. Arrivati li parcheggio la macchina e ci dirigiamo verso l'aula. Manca poco,solo un'altro esame che si terrà la settimana prossima e poi estate! Quest'anno io e Tsuyoshi avevamo deciso di andare in vacanza da soli a Bora Bora e partiamo appena finito l'esame,divertimento assoluto! Eccolo li,quel professore da strapazzo! È uno che non ci sta con la testa,tutti dicono che è così da quando moglie e figli sono morti in un'incidente. Bah,comunque è strano forte. È il mio prof di ingegneria,è con lui l'ultimo esame,spero che me la dia buona! Dai due ore passano in un attimo! Detto,fatto, alle 16:30 uscimmo dall'università e ci dirigemmo in un bar per un aperitivo. "Freedom" così si chiamava il bar, era il più chic di tutta Tokyo ed era il più frequentato nella nostra fascia d'età, quella dei ventenni. In 10 minuti siamo li. Pur essendo le 17:00 c'è molta gente,è questo il bello. Li incontriamo due nostre "amiche", in realtà conoscenti, visto che l'altra sera in discoteca si erano unite a noi presentandosi. Quella più carina ovviamente sono subito passato al dunque ed ora me la ritrovo qui,come una zecca,non si scolla mai! -Ciao ragazze-dice Tsuyoshi -ehi ragazzi,anche voi qui?- dice Loren,quella che mi sono portata a letto. -così sembra- dico io schietto. -Akito su,non essere così scorbutico! Comunque, bevete qualcosa con noi?- dice Tsuyoshi. Ma perché? Ora chi se le scolla di dosso? -sisi -dicono entrambe. Entriamo dentro ed ovviamente pagano gli uomini,almeno un po di galanteria ce l'abbiamo ancora. Cercavo di dileguarmi ma quelle allungavano ancora di più il discorso così buttai una scusa e me ne andai trascinandomi dietro Tsuyoshi. Lo accompagno a casa dopodiché faccio rientro nella mia e decido di fare un po di allenamento nell'aula fitness.. Sapete com'è, devo mantenermi in forma e con un fisico perfetto!

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Capitolo 3
*** 3 capitolo ***


Dopo aver fatto il mio allenamento quotidiano una doccia è d'obbligo. Intanto chiedo anche a Lidia di far preparare qualcosa in cucina. Mi dirigo in camera mia faccio una doccia al volo e indosso una tuta. Scendo giù nella sala da pranzo e in un vassoio ci sono vari stuzzichini. Inizio a mangiare quando il cellulare vibra. -stasera che si fa ?-è Tsuyoshi. Gli rispondo- vorrei fare qualcosa di diverso, a Chiba stasera organizzando una festa sulla spiaggia a tema,black and white party,ci andiamo?-....... -vabbene, passi a prendermi tu?- dice lui. -sisi alle 22:00 .- gli rispondo io . Finisco di mangiare la roba che c'è nel vassoio e vedo le notifiche su w.app. -Stasera ci vediamo?- dice un numero sconosciuto. -chi sei?- dico io. -sono Loren-dice lei. Ci mancava solo che avesse il mio numero,bingo! -come hai fatto ad averlo?- dico io. -segreto! Comunque sei dei nostri?- dice lei. -no,vado ad un party esclusivo con Tsuyoshi.- dico io diretto. -ah va bene..- dice lei. Con quella risposta sembrava dispiaciuta ma a me non me ne frega proprio, mica è la mia ragazza! Chiudo il cellulare e salgo in camera. Decido di indossare una camicia bianca della Gucci, giacca nera dell'Armani,un jeans e scarpe della Gucci abbinate alla maglia. Poso tutto sul letto e mi rifaccio la doccia. Dopo fatto la doccia mi faccio la barba e mi inprofumo,dopodiché esco dal bagno, mi vesto e scendo giù. -Lidia non aspettarmi stasera,vado ad un party e non so quando rientrerò.- la informo. -va bene signorino,allora buon divertimento.- mi dice sorridendomi. Io ricambio il sorriso,uno dei rari che riservo solo a lei che considero,come già detto,una mamma. Esco di casa e questa sera decido di andare con l'Alfa Romeo Giulietta. Parto e vado verso casa di Tsuyoshi. Suono il clacson e lui esce dal cancello. -ehi Akito- dice lui entrando in macchina. -ciao Tsuyoshi, stasera ci divertiremo!- dico io. Dopo mezz'ora di macchina siamo arrivati al party e come regola tutti indossavano indumenti o bianchi o neri o entrambi. Ci gettammo nella mischia cercando qualche viso conosciuto. Li trovammo Gomi e Takashi,due ragazzi della nostra università. Tsuyoshi si avvicinò a loro ed io lo seguii... Erano in dolce compagnia, quattro belle ragazze di cui due erano attaccate come le zecche a quei due. Tsuyoshi si sedette ed io feci altrettanto. Le ragazze si presentarono: Camilla, Margaret, Angel,Erika. La più carina tra tutte era Camilla che si avvicinò a me ed iniziò a parlare. Io la assecondai solo per secondi fini,e credo che mi avete capito. Concentrato a parlare con lei,girandomi per vedere più o meno la gente del party,i miei occhi si posarono su una persona in particolare. Una bellezza mai vista prima. Capelli rossi come il fuoco,lunghi e luminosi, due occhi profondi color cioccolato ed un sorriso di una bellezza indescrivibile. Aveva un fisico niente male, una bellezza così dovrebbero definirla illegale! Per un attimo i nostri occhi si incrociarono poi lei fu chiamata da un ragazzo,probabilmente il fidanzato,peccato. Allora mi girai di nuovo verso Camilla che mi prese per mano e mi indico di seguirla. Arrivammo all'ingresso dei bagni. Lei si avvicina a me e mi bacia,un bacio per niente casto. Perspicace la ragazza. Io di tutta risposta la porto in bagno e la sbatto al muro. Lei mi toglie la giacca,la camicia,mi bacia lentamente ogni singola parte del mio petto. Io di tutta risposta infilo le mani sotto la camicetta. Salgo sempre più su,sempre più su. Con un'altra mano le alzo la gonna e le tolgo le mutandine. Lei invece mi sbottona i pantaloni e mi abbassa i boxer. La vedo calarsi verso la mia intimità,dopodiché che ad un soffio da essa la prende in mano e la porta alla bocca. Ci sa fare però eh,sembrava una santarellina. Un gemito esce dalla mia bocca,segnale per la ragazza di continuare. Lei continua,succhia forte,finché un liquido viscoso non entra nella sua bocca. Lei lo ingoia. Si stacca lentamente dalla mia intimità e con la lingua contorna la sua bocca. Poi si avvicina alla mia di bocca e mi bacia. -ho voglia di te- dice lei. Non me lo faccio ripetere una seconda volta ed entrò in lei violentemente. Lei geme,dei gemiti forti. Un ghigno sulle mie labbra appare dopo di che spingo ancora più forte fino a raggiungere l'orgasmo. Mi stacco velocemente da lei,mi rimetto i boxer e i pantaloni, mi infilo la camicia e dopo un passo dalla porta le dico" ciao". -eh? Ma come ciao? Abbiamo fatto sesso e tu te ne esci solamente con un ciao?- dice lei furiosa. -volevi qualcosa di più? Mi dispiace per te ma il mio intento era solo una scopata e via,ciao. Ah,a proposito, bei pompino che fai- e gli faccio l'occhiolino dopodiché esco dal bagno e mi dirigo verso Tsuyoshi. -andiamo- gli dico appena lo raggiungo. -eh?- dice lui stranito. -ho detto andiamo, prima che ti rimanga a piedi.-dico io stufato. Lui di tutta risposta si alza e ce ne andiamo. Lo accompagno a casa ed essendo le 4 del mattino mi dirigo anch'io verso la mia. Sento il telefono vibrare -ma che hai fatto con Camilla ?- dice Tsuyoshi. -niente,una scopata e via,come tutte le altre!- dico io schietto.

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Capitolo 4
*** 4 capitolo ***


È arrivato il giorno dell'esame. Essendo una materia che mi piace,mi sono preparato molto,tanto da arrivare persino al 30. Okay non esageriamo però. Questa volta andiamo con la macchina di Tsuyoshi. Sto aspettando un suo messaggio. Ecco che mi vibra la tasca. -scendi-dice Tsuyoshi. Saluto Lidia ed esco da casa. Eccolo li,col suono del clacson mi fa cenno di muovermi a salire in macchina. Salgo e andiamo all'università. Cerchiamo l'aula dove si tiene l'esame e la troviamo. Aula n3. Bussiamo ed entriamo. Li c'è il nostro prof che ci invita a sederci che deve distribuire i fascicoli. Esco,è iniziato. Vediamo un po.... Abbastanza facile! Il tempo per consegnare è 60minuti. Io finisco dieci minuti prima e consegno. Con me anche Tsuyoshi,così il prof per "premiare" questa nostra velocità ci corregge il compito. Aspettiamo una mezz'oretta fuori dall'aula fin quando il prof ci fa cenno di entrare. -Hayama ottimo lavoro,30.-dice il prof dandomi una pacca sulla spalla. Ne ero sicuro,mi sono proprio preparato! -Tsuyoshi altrettanto!- dice il prof stringendogli la mano. Bene,ecco cosa volevamo sentire! Ci dirigiamo direttamente in aereporto con le valigie già pronte da prima e arrivati li prendiamo il mio jet privato,Bora Bora aspettaci! Il volo è durato cinque ore. Atterrati sull'isola ci siamo diretti in hotel. Un hotel sul mare a cinque stelle,ovviamente,come è ovvio che risediamo in una suite. Saliti in camera abbiamo disfatto i bagagli,dopodiché siamo scesi alla reception per farci consegnare l'itinerario del soggiorno qui. Era ora di pranzo ed avevamo un certo appetito così siamo andati nella sala ristoro ed abbiamo ordinato da mangiare. -uff...qui non fanno sushi!- dico io. -ahahahah dai,sopravviverai!- dice Tsuyoshi con tono ironico. Allora abbiamo optato per un piatto di pasta ai frutti di mare e per secondo una frittura di pesce. Tutto molto buono,ottimo. Ci alziamo e come da programma andiamo alle saune. Relax,relax e solo relax! Mentre stavamo li cercavamo di organizzare qualcosa per la serata. -allora? Cosa facciamo stasera?- dice Tsuyoshi. -perché non seguiamo l'itinerario? Dice che stasera c'è un party stile "haway" ci divertiremo!- dico io. -vabbene- dice lui. Rientriamo in camera dopo saune,massaggi,maschere e iniziamo a prepararci. Stasera ci si diverte! Erano le 21:30 e la musica si sentiva fino alla suite. Tsuyoshi continuava a dire che dovevo muovermi,ma dovevo farmi bello? Anche se lo sono già di mio. Arriviamo giù dove si stava svolgendo la festa. Tutto molto carino,ma stasera dovevo ubriacarmi al massimo! Andai in direzione del bancone lasciando Tsuyoshi in compagnia di una ragazza. Mi sedetti ed ordinai un drink, poi un altro ed un altro ancora. Alla fine della serata avevo raggiunto il mio scopo. Tutte le giornate li passarono ugualmente. Mattina alzarsi tardi,colazione a letto,poi giù in spiaggia fino a ora di pranzo, pranzare,massaggi e cose varie e la sera PURO DIVERTIMENTO! *dopo tre mesi,fine vacanza*. -non mi va proprio di tornare a Tokyo,quest'estate è passata troppo in fretta!- dico io scocciato. -hai ragione!- dice lui. Arrivati a Tokyo ci fermammo in una gelateria per prendere un gelato. Però credevo che con questa vacanza mi sarei divertito di più,cioè li non mi mancava niente,ed anche ora, però sento qualcosa che mi manca,mi sento vuoto! -Tsuyoshi ?- dico io facendo attirare l'attenzione su di me. -dimmi Akito- dice lui. Sempre disponibile. Mi costa ammetterlo ma gli voglio bene. -tu non ti sento strano? Cioè dico non ti sento vuoto? Come se ti mancasse qualcosa?-dico io . -no perché?- dice lui stranito. -non lo so, sento che mi manca qualcosa,non so cosa però, ma io ho tutto! Cosa mi potrebbe mancare? Niente!- dico io. -eh no,qui ti sbagli. Tu non hai tutto. A te manca una cosa che non puoi comprare neanche con tutti i soldi di questo mondo!- dice lui. -cosa?- dico io spalancando gli occhi. -ma su Akito! Ti manca l'amore! Quello non lo puoi comprare con i soldi!-dice Tsuyoshi.

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Capitolo 5
*** 5 capitolo ***


L'amore? Naah! Di certo questo vuoto non è causato per via dell'amore! L'amore cosa può darmi in cambio? Felicità? No,solo dolore. Tutti quelli che conosco e che hanno vissuto l'amore mi hanno detto che non è per nulla tutto"rose e fiori",che per amore si soffre,per amore si ama,in amore nulla è facile,ci sta sempre qualcosa a rovinare puntualmente tutto. Quindi cosa me ne faccio dell'amore se è come un male? E poi mio padre fin da piccolo mi ha detto" Akito ricorda che tutto si può comprare con i soldi;i soldi fanno la felicità!" Appunto! -ma non dire cavolate Tsu!- dico io ridendogli in faccia. -Akito non c'è proprio nulla da ridere,questa è una cosa seria e sono più che convinto che il tuo vuoto è causato da questo. Se ora non te ne vuoi rendere conto,beh,significa che presto succederà qualcosa che ti farà cambiare idea!- dice Tsuyoshi serio. Boh! Non so niente,so solo che domani si ritorna all'università ed io ho ancora la testa a Bora Bora! Tornato a casa dopo 3 mesi di vacanza,saluto Lidia e salgo in camera. Lascio le valigie per terra e rimanendo tutto come sta,vado in bagno per una bella doccia rilassante. Dopodiché vestendomi scendo giù in cucina. -che si mangia?- chiedo a Lidia e al cuoco di casa. -sushi! Chissà come hai fatto questi tre mesi senza!- dice Lidia con tono scherzoso. -ah ah ah spiritosa! Comunque sono veramente impazzito senza il mio sushi!- dico io sedendomi a tavola. Dopo chiacchiere e sushi vado in salotto per giocare a GTA. Passo la serata in questo modo,è da tanto che non stavo a casa! Per le 23:00 già mi ero piazzato sul letto per dormire.... Domani c'è scuola! *driiin-driin-driiin* dannata sveglia! Mi alzo e sul comodino trovo la colazione e un bigliettino" sono andata a fare la spesa. Lidia" . Mi alzo e vado in bagno. Una sciacquata veloce alla faccia,mi lavo,mi vesto ed esco di casa. Fuori casa di Tsuyoshi sto aspettando da circa 10 minuti. Ma quanto ci mette? Eccolo,è li! Sale velocemente in macchina e ci dirigiamo all'università. Questo è il secondo anno per noi. Entriamo e vediamo visi nuovi, saranno le cosiddette "matricole". Io e Tsuyoshi avevamo la prima lezione in un'aula che era frequentata anche da quelli del primo anno. Cioè,mi spiego meglio. La lezione era per il biennio. Entriamo nell'aula 5 e prendiamo i posti centrali. La lezione era già iniziata da ben 15 minuti quando la porta dell'aula si spalanca. Ho visto un angelo! È bellissima! Si scusa goffamente col professore per il suo clamoroso ritardo e con lo sguardo è alla ricerca di un posto libero. Lo trova e si siede. Non ho mai visto una bellezza del genere. Anzi si...aspetta ma è la stessa ragazza del party?

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Capitolo 6
*** 6 capitolo ***


Durante la lezione non smettevo mai di guardala. Come è possibile tutta quella bellezza in un unico corpo? E che corpo! Aveva un fisico niente male,anzi mozzafiato! Devo dire che da quando è entrata in classe la maggior parte dei ragazzi erano impegnati a fare altro anziché seguire la lezione. Ma non hanno capito nulla,l'ho vista prima io! -vabbene ragazzi,alla prossima!- dice il prof che se ne stava per andare. -scusi prof per il ritardo... È solo che c'è stato un incidente a catena e non ho saputo liberarmi prima,perciò....-dice la ragazza dai capelli rossi. -non si preoccupi signorina...Kurata, giusto?- dice il prof incerto sul suo cognome. -giusto. Sana Kurata - dice lei facendo un sorriso. Il prof dopodiché lascia l'aula ed io ero intenzionato al massimo per fare una nuova conoscenza. Lei è seduta li a correggere gli appunti ed io mi avvicino. -sei nuova?- dico io facendo il carino. -si,sono del primo anno- dice lei sorridendomi e ritornando agli appunti. -io sono Akito...Akito Hayama- dico io presentandomi. Lei mi porge la mano e dice- piacere mio. Io sono Sana Kurata- -scusa sono in ritardo. Ho un'altra lezione e devo anche trovare l'aula.- dice lei raccogliendo le sue cose. -non preoccuparti.. Ti ci accompagno io!- dico io offrendogli il mio aiuto. -veramente già si è offerto un altro ragazzo- dice lei. Mi stava respingendo? -eh già Akito, sei arrivato troppo tardi- dice Charles strizzando l'occhio. -vabbe sarà per la prossima, non mi abbatto! Però lascia che ti inviti a cena stasera,non puoi dirmi di no,già hai rifiutato una volta- dico io facendo la faccia da cucciolo. Riesce sempre! -eh va bene.... Però dovrò ritirami presto,ti avverto- dice lei facendo la finta rassegnata. -non c'è nessun problema... Ti passo a prendere io... Mi dici la casa?- dico io. - veramente abito a Chiba.... Però possiamo incontrarci in un punto che sappiamo entrambi... Che ne dici Freedom? Poi da li mi porti a cena- dice lei. -certo- dico io. La saluto con un bacio sulla guancia e lei se ne va in compagnia di quell'odioso di Charles. Ritorno da Tsuyoshi ed insieme usciamo dall'aula. Dovevamo fare lezione solo fino alle 10:30 quindi ritornammo a casa. Accompagnato Tsuyoshi io rientro in villa. Chiamo il ristorante " Le crème de la crème" e prenoto per stasera. È il miglior ristorante di Tokyo. Avevo prenotato per stasera alle 21:30. Come dirlo a lei? Mi connetto su Facebook e cerco il suo profilo. Trovato. Le invio una richiesta di amicizia e le dico l'orario dell'appuntamento. Dalla cucina sento Lidia chiamarmi. -Akito è pronto!- dice lei urlando dalla cucina. -un'attimo-dico io. In un secondo mi trovai in cucina. Involtini di primavera. Molto buoni, ma quando cucina Josef è sempre tutto buono! -Lidia stasera ho un appuntamento- dico io. -ohoh e con chi? Si può sapere?- dice lei guardandomi maliziosa -con una ragazza dell'università. Mi sa che presto cadrà ai miei piedi- dico io spavaldo. - non sembra di atteggiarti troppo ? È vero sei un bel ragazzo ma non sono tutte uguali!- dice lei. Sarà, ma me lo sento.

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Capitolo 7
*** 7capitolo ***


Okay,era ora di uscire. Indossai un maglioncino sottile di Prada blu, un pantalone beige di fendi e scarpe Gucci blu. Uscii da casa con la cabriolet blu e andai al Freedom. Speravo nel suo rapido arrivo ma mi dovetti ricredere. Erano le 21:10 e ancora era venuta. Passano dieci minuti. Cavolo fra poco è l'ordinazione, puntuale proprio la ragazza! Vedo da lontano dei capelli rossi luminosi,man mano si avvicina una figura longinea,era lei. -sei bellissima- dico io schioccandole un bacio leggero sulla guancia. -grazie,anche tu non sei niente male!- dice lei sorridendomi. (sana) ero in ritardo come al solito, speravo soltanto di non averlo infastidito! Per l'appuntamento decisi di indossare un tubino bianco con un leggero spacco sulla sinistra,poi un giubbino rosso di pelle e tacchi a spillo rosso. Per formalizzare più la cosa decisi di indossare anche una collana e un anello con borsa abbinata. Lui era davvero bello. Forse un tantino tirato e figlio di papà però... Da gentiluomo mi prende sottobraccio e ci dirigemmo verso la sua auto. Una cabriolet blu,davvero bella! Mi apre la porta,che galante! Poi si mette al volante e mette in moto. -allora?dove andiamo?-dico curiosa. -sorpresa !- dice lui. -daai! -dico io insistendo. -nooo,non te lo dico-dice lui non volendo sentire storie. Alla fine arrivammo in un ristorante, sembrava molto lussuoso,a partire dalle 5 stelle! Diamo le chiavi al parcheggiatore ed entriamo dentro. -buonasera, desidera ?- dice un cameriere. -prenotazione Hayama- dice lui. -subito signori, potete seguirmi.- dice il cameriere indicandoci il tavolo. Arrivammo ad un tavolo che aveva una vista fantastica. Avevo dimenticato un particolare, il ristorante era sul mare, e la vista era mozzafiato. -bellissima vista,non trovi?- dico io. -sarà,ma io ho davanti agli occhi una vista ancor più meravigliosa- dice lui fissandomi. Arrossisco leggermente,penso che l'avrà notato. -allora...dimmi qualcosa di te- dice lui. -beh..che dire- dico io non sapendo da dove iniziare. -sei fidanzata?- dice lui. -no, non lo sono da ben cinque mesi. Per ora non ho preso in considerazione una nuova relazione.... Però chi lo sa! Tu invece?- dico io. -beh,no,non sono fidanzato... Devo essere sincero,sono il tipo che non ha rapporti, diciamo quel tipo di un'uscita e via- dice lui. -ho presente.... -dico io. -vabbe ma questo non è con tutte. Raccontami altro della tua vita,voglio conoscerti!- dice lui. -beh come sai vengo da Chiba, mia città natale. Sono dtata fin da piccola una ragazza solare,allegra,amante della vita....quando c'è qualcuno in difficoltà mi sento in dovere di fare qualcosa, però c'è stato un periodo che tutto questo di me non esisteva, questo è dovuto per via del mio ultimo ex.... Ma è passata ormai! E tu?- dico io. -beh di solito amo la solitudine,sono un tipo di poche parole, ed ho solo tanto un vero amico,Tsuyoshi. Vivo nella ricchezza e ho una famiglia quasi assente,veramente ho solo mio padre.... Però c'è la mia badante,è lei la mia famiglia.- dice lui guardando il piatto. -wau...non credevo che un tipo come te fosse così. - dico io. -un tipo come me? E come mi vedi?- dice lui. -beh direi il solito sciupafemmine che ci prova con tutte alla ricerca di una nuova da scopare. Il solito strafottente che vive solo di soldi... Forse mi sono sbagliata- dico io in tutta sincerità. (Akito)no,ci hai azzeccato! Wau.... Cosa mi succede? Non mi sono mai aperto con nessuno oltre Tsuyoshi, soprattutto con una ragazza! Perché lei mi fa quest'effetto? Arrivato al termine della serata pago il conto e andiamo verso la macchina. -questa volta ti accompagno fin casa tua,mi fai strada tu- dico io aprendogli la porta subito dopo salendo a volante e mettendo in moto. -bene... Allora vai a Chiba,in centro... La sai?-dice lei. -sisi- dico io. Cerco di concentrarmi sulla guida perché con lei affianco nulla mi aiuta. Ho quella dannatissima voglia di fermare la macchina e portarmela a letto,cazzo! È così dannatamente sexy. Di sottocchio gli faccio la radiografia. Chissà com'è senza quel vestitino addosso. Chissà com'è se quel vestitino glielo togliessi io. Con questi miei pensieri per niente puri arrivammo a casa sua. Mi saluta e fa per scendere dalla macchina,ma io la blocco per un braccio,la trascino di nuovo dentro e la bacio. Un bacio per niente casto. Lei all'inizio sembra corrispondere ma poi si distacca. -scusa Akito,ma non mi sembra il caso,non sono pronta,mi dispiace! Ci vediamo domani.- dice lei scendendo in fretta dalla macchina ed entrando dentro casa. Ma cosa mi è preso? Perché ho rovinato tutto baciandola? Beh io mi aspettavo che funzionasse,di solito con le altre funziona,dopo averle baciate si concedono senza dirlo neanche due volte,lei invece no. Lei è diversa, forse proprio la sua diversità mi attrai,mi sta cambiando.

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Capitolo 8
*** 8 capitolo ***


Ritorno a casa con un'unico pensiero in testa: sarà vero quello che mi disse Tsuyoshi poco tempo fa? Sarà vero che sto per incontrare l'amore? Perché mi sento così strano,perché insieme a lei mi sento diverso,non sono me stesso,non riesco a comportarmi da stronzo com'ero! Torno a casa e dopo indossato una canottiera soltanto mi metto a letto. L'ultimo pensiero è stato rivolto a lei. ( sana) ma che mi è preso ? Perché mi sono spostata dopo poco? Akito è davvero carino,ma forse caratterialmente non è uno dei migliori. È quel tipo d'uomo che mi potrebbe far soffrire e questa è l'ultima cosa che voglio dopo la recente mia relazione. Se voglio iniziarlo a frequentare,non devo farlo da subito,ma dovrà aspettare. Se mi vuole,aspetterà! La mattina seguente vado all'università. Non so perché ma ho una voglia matta di vederlo! Eccolo li,lo vedo entrare insieme a Tsuyoshi ed avvicinarsi alla bacheca. Lo vedo girarsi,alla ricerca di qualcuno. Si sofferma su di me,mi fa un sorriso e si avvicina,lasciando Tsuyoshi li solo. -ciao Sana!- dice lui salutandomi con un bacio sulla guancia. -hey Akito- rispondo e corrispondo al bacio. -scusa ancora per ieri, so che sono stato un po troppo frettoloso. Ma con le altre funzionava, invece ho capito che tu non sei come tutte le altre,sei diversa....-dice lui guardandomi negli occhi. Wau quegli occhi mi paralizzano. Ha utilizzato semplici parole,ma son bastate quelle a farmi sorprendere. -scusami tu, forse sarò stata un po troppo brusca. È solo che voglio andarci piano,tutto qui..- dico io. -si,hai ragione... Che ne dici di fare una cosa folle?- dice lui. -che intendi dire per"folle"?- dico io confusa. -seguimi!- dice lui prendendomi la mano e andando in cortile verso la sua macchina. -sali- dice lui aprendomi la porta. -ma Akito? La scuola? Come facciamo?- dico io preoccupata. -non ti preoccupare... Sali- dice lui. Questa volta voglio fidarmi di lui. Salgo in macchina e partiamo.

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Capitolo 9
*** 9 capitolo ***


(Akito) wau ha accettato! Pensavo che mi piantasse in asso,invece no! La  voglio portare in un posto a me caro....
-dove andiamo?- dice lei curiosa.
-sorpresa-dico io.
La vedo imbronciata e portare le mani al petto,proprio come una bambina.
-sembri un bambina così,sai?- dico io scherzando e sorridendole amorevolmente.
-ed anche se fosse?- dice lei con tono di sfida. 
-ed anche se fosse,sei una bambina bellissima!- dico io ad un soffio dalle sue labbra per poi allontanarmi e pensare al volante. Si è zittita,wau! All'inizio non parlava quasi mai,ma da quando ci stiamo a conoscere sembra non smetterla mai di parlare! La vedo di sottocchio arrossire per l'evento di prima. Mi piace che gli faccia quest'effetto. Con tutte quelle con cui sono uscito queste cose non accadevano mai, loro erano tutte interessate a me come aspetto fisico,oppure per come andavo a letto. Appunto erano semplici puttanelle,ma lei no,lei non bada a questo e pian pian lo sto capendo. Arriviamo a destinazione. Neanche il tempo di aprirle la porta che lei lo fa da sola e si incammina lungo il prato. Io non faccio in tempo a chiudere la macchina nel garage. Che la rincorro. La blocco per un braccio e la faccio girare verso me.
-lasciami -dice lei.
-ma perché? - dico io.
-perché mi hai fatto arrabbiare!- dice lei.
-allora mi perdoni?- dico io facendo la faccia da cucciolo per poi avvicinarla a me ed abbracciarla. Dopo minuti e minuti ci sciogliamo da quell'abbraccio.
-ti perdono...ma non pensare che io sia così tanto facile da far perdonare!- dice le facendo il broncio.
-va bene..ai suoi ordini capo- dico io scherzando e mettendomi sull'attenti. 
-non fare lo scemo!- dice dandomi un piccolo schiaffetto sulla spalla. -piuttosto...dove siamo?- dice lei guardandosi intorno.
-quando ero piccolo ci venivo con la mia famiglia,mio padre e mia madre assieme. Questo era come un nido per noi,in cui rifugiarci per stare in pace col mondo,per stare in tranquillità. Sai è la prima volta dalla morte di mia madre che vengo qui...e tu sei la prima ragazza a venir qui con me.  Qui c'è anche un lago, l'abbiamo intestato a noi,quindi è di proprietà privata. Vieni-dico io prendendogli la mano e andando verso il lago. Una vista meravigliosa!
-è magnifico qui! -dice lei sorridendo.
-già,lo è-dico io guardando il paesaggio che ho di fronte. 
Un attimo di silenzio e poi...
-perché mi hai portata qui?-dice lei.
-beh perché per me sei una persona speciale,e poi volevo venire qui,dopo tanto tempo,ma non volevo essere solo,così ho pensato a te,l'unica ragazza con cui ancora non ho fatto lo stronzo e parlandoci chiaro non ho ancora portato a letto.-dico io con tutta sincerità.
-mmmmh...quindi dovrei sentirmi lusingata ?- dice lei.
-in un certo senso si. Anche se io da te non voglio quello che volevo dalle altre. Tu per me sei diversa e voglio provare a migliorare il mio rapporto con te.- dico io. Lei mi guarda per poi dire 
-mi fa piacere la tua sincerità. Con tutti quelli con cui sono stata un rapporto così non ce l'ho avuto mai... Sai a me questi amori moderni non mi piacciono troppo. Cioè già dalle prime uscite si pensa al sesso, beh io non vorrei un rapporto così. Io vorrei un rapporto fatto prima di tutto di dialogo,fiducia,AMORE.... Sai a volte penso ai tempi di prima... A quando invece di un messaggio ci si scriveva delle lettere,lettere scritte col cuore. Sai mi crea amarezza pensando che queste cose così dolci non esistano più...ci penso e ci ripenso a quelle lettere scritte a mano...-dice lei guardando il paesaggio. Io per rompere il silenzio mi alzo e le porgo la mano. Lei l'afferra e si alza con me.
-balliamo ?- dico io.
-ballare? Ma sei pazzo? Senza musica poi...-dice lei.
-e che c'importa! Dai su! - dico io. 
A ritmo di valzer iniziamo a ballare,fino a che esausti non ci buttiamo letteralmente sul prato.
-sarà ora di andare- dice lei.
-eh va bene.... Però lo dovremmo rifare un altra volta.... -dico io. Così prendemmo la macchina e ritornammo in città...

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Capitolo 10
*** 10 capitolo ***


-Sana ma lunedì è il tuo compleanno! Cioè fra ben 3 giorni!- dice Tsuyoshi.
-eh già Tsuyoshi....mi sto facendo vecchia!- dice lei scherzando.
-non lo sapevo-dice Akito.
-che cosa non sapevi?- domanda Sana ad Akito.
-che fra pochissimo è il tuo compleanno!- dice lui.
-beh adesso lo sai... Il tuo invece quand'è?- dice Sana.
-12 ottobre...-risponde Akito.
-ah...fra poco si direbbe...stiamo al 27 di settembre!- dice lei. 
Finita la breve conversazione tutti si recano nelle rispettive sale.
(Akito) fra 3 giorni è il compleanno di Sana... Devo sbrigarmi a cercarle un regalo! Cosa potrà piacerle? Forse una bella collana di Tiffany&co, oppure una bella borsa di Prada..non lo so! 
Torno a casa con questo pensiero in testa. Apro la porta e all'ingresso vedo Lidia.
-ciao Lidia!- dico io.
-ciao Akito...come va?- dice lei.
-bene Lidia, a te? In casa?- dico io.
-tutto bene...hai bisogno di qualcosa?- domanda lei.
-no nulla.... Anzi si, un consiglio!- dico io.
-dimmi pure- dice sorridendomi.
-cosa può piacere ad una ragazza? Devo farle un regalo per il suo compleanno.- dico io.
-quale ragazza? Quella dell'altro giorno? Sana?- domanda lei.
-si, esatto! - dico io.
-beh..lei non mi sembra una tipa che dà retta a queste cose. Non la vedo una ragazza che si conquista con regali prosperosi... -dice lei.
-e allora cosa posso farle?-dico io confuso.
-tu la conosci meglio di me. Cosa le piacerebbe? Ti ha detto mai qualcosa che a lei piace? Oppure che vorrebbe ricevere?- domanda lei.
Ci penso un po su e poi le rispondo.
-in realtà si! L'altro giorno mi ha detto che a lei piacciono le lettere, le lettere d'amore scritte a mano! E poi aggiunse che lei era amareggiata dal fatto che non si scrivano più lettere di questo tipo- dico io.
-bene, allora hai trovato la risposta alle tue domande!- dice lei.
Mi avvicino a lei e l'abbraccio.
-grazie Lidia!- dico per poi salire in camera.
Bene,bene,bene.... Le devo scrivere una lettera,le voglio scrivere una lettera! Prima di tutto carta e penna. Apro un cassetto della scrivania e li trovo. Vado bello studio,mi siedo ed inizio a scrivere. All'inizio non mi vengono le parole,ma poi chiudo gli occhi e mostro davanti a me la sua figura e le parole mi vengono da se.
-Cara Sana, ci pensi mai alle lettere? A quelle scritte a mano che nessuno scrive? E a quanta amarezza crea questo? Beh io si....e questo me l'hai insegnato tu. Tu,una persona che è stata capace di cambiarmi, di cambiare uno come me, così stronzo e strafottente con tutti, specie le ragazze! Me che con tutte era solo un'uscita e una portata a letto. Invece tu mi hai cambiato! Io quando sto con te non riesco minimamente a pensare tutto ciò, ti sfioro raramente per paura di farti del male,di consumarti. Io che quando ti vedo il mio cuore batte all'impazzata e per poco non fuoriesce dal petto per raggiungere il tuo. Io che al sol pensarti mi viene qualcosa nello stomaco...come dicono le adolescenti " le farfalle nello stomaco". Non mi è mai capitato questo e penso che sia una cosa bellissima. Grazie a te ho scoperto l'amore. Ho imparato il significato di amare. So che è troppo presto per dirlo ma io ti amo. Spero che questo non è un salto nel vuoto,ma spero che questo mio sentimento sia ricambiato da te. Auguri di buon compleanno e cento di questi giorni!
                                    Tuo Akito.<3!-

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Capitolo 11
*** 11 capitolo ***


Il giorno tanto atteso era arrivato. Sana aveva deciso di dare una festa a casa sua ed anche Akito e Tsuyoshi furono invitati.
-pronto Akito? -dice Sana al telefono.
-ehy Sana...dimmi vuoi qualcosa?- dice Akito.
-beh si... Io questa sera darò una festa a casa mia per il mio compleanno... Tu sei invitato ed anche Tsuyoshi...verrai?- domanda lei.
-si certo..verso che ora?- dice lui.
-alle 21:00... Mi raccomando,ti aspetto!- dice lei chiudendo la telefonata.
(Akito) dovrò andare a casa sua stasera. Come gliela dò la lettera? Gliela darò di persona o cosa? Non lo so, penserò tutto stasera.
Oggi all'università non si va per cui decido di andare a fare jogging nel parco. Prendo il mio mp3 ed esco di casa. Premo play ed addio mondo!  
Dopo un paio di ore ritorno a casa e mando un messaggio a Tsuyoshi dicendogli che stasera Sana darà una festa. Lui accetta e rimaniamo che io lo passo a prendere.
È giunta l'ora. Passo a prendere Tsuyoshi e andiamo a casa di Sana. Suoniamo il citofono e la sua voce ci dice di entrare. Apriamo la porta e la trovo li, più bella che mai. I capelli raccolti in una morbida treccia che ricade sulla spalla destra; un lungo vestito blu notte con spacco; tacchi argento e una collana stile " cuore dell'oceano-Titanic". Magnifica è dir poco! Sono incantato da così tanta bellezza e al punto da non riuscirmi a muovere,proprio come una statua. È la sua a risvegliarmi.
-Akito tutto okay? -dice lei sorridendomi
-s-ssi..sei davvero bellissima! Comunque auguri di buon compleanno- le dico dandogli un bacio sulla guancia.
-grazie- dice lei. 
-prego venite-dice lei portandoci dove si teneva la festa. Tutto molto carino ma preferivo stare da solo con lei.
-scusa Sana dove il bagno?- domando io.
-sali sopra,la prima porta a sinistra. -mi risponde lei.
Io salgo sopra e con la scusa di andare in bagno entro in camera sua e poggio la lettera sul letto con affianco una piccola rosa. Esco furtivamente dalla camera e scendo giù. 
Finita la festa tutti ritornano a casa, me compreso. Dopo aver accompagnato Tsuyoshi ritorno a casa mia col pensiero di fare una bella dormita.
(Sana) è finita la festa. Sono cresciuta di un altro anno ormai. Salgo in camera e aprendo la porta il mio sguardo ricade sul letto. Vedo una lettera...vediamo di chi è.."per Sana da Akito". Apro la busta e leggo. Man mano che leggo piccole lacrime mi solcano il viso, e non parlo di lacrime di tristezza ma lacrime di gioia!  Finito di leggere la lettera chiamo subito Akito.
-pronto Akito?- dico io.
-Sana dimmi- dice lui.
-la lettera....è bellissima!- dico io.
-ah, l'hai letta- dice lui.
-si. È il più bel regalo che ho ricevuto e che potevo mai ricevere! E poi ti voglio dire anche un'altra cosa....-dico io.
-vai dici,non tenermi sulle spine!- dice lui.
-Akito-dico io.
-sii?- dice lui speranzoso.
-anche io ti amo!- dico io .

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Capitolo 12
*** 12 capitolo ***


-è la cosa più bella che potessi mai dirmi!...voglio vederti,ora! Passo a prenderti a casa tua!- dice Akito chiudendo la telefonata.
(Akito) lei mi ama...lei mi ama! La voglia irrefrenabile di vederla è tanta da farmi salire in macchina e correre a casa sua. Suono il citofono e lei mi apre. 
-entra- dice lei. Indossa solo una vestaglia. Calma Akito, calma! 
Entriamo in casa e mi fa accomodare in salotto. Dopo un silenzio assordante lei decide di parlare.
- la lettera è bellissima e come già detto anche io ricambio i tuoi sentimenti. Quando sto con te mi sento meglio,mi sento nuova,rinata. Non mi era mai capitata una cosa del genere...sono stata con altri ma solo tu mi stai facendo provare queste sensazioni. -dice lei.
-vale la stessa cosa anche per me, anche se a differenza tua tu sei la prima vera ragazza che mi ha fatto sentire così,mi ha fatto battere il cuore!-dico io.
La vedo piangere e avvicinandomi a lei poggio una mano sul suo viso e raccolgo una sua lacrima.
-perché piangi?- domando io.
-sono lacrime di gioia..-dice lei abbracciandomi. Io rispondo all'abbraccio;la scosto un po da vederla in pieno viso e lentamente mi avvicino alle sue labbra. La bacio. Un bacio d'amore, passionale, dolce. Un bacio che sa di lei. 
Con dolcezza e lentezza la sdraio sul divano e mi posiziono su di lei. La guardo negli occhi per dirle "possiamo?" E lei fa cenno di si.  
Non c'è cosa più bella. Non mi butto a peso morto su di lei per paura di farle del male. La bacio lentamente sulla bocca,poi sul collo,poi scendo sempre più giù. Infilo una mano sotto la vestaglia e lei rabbrividisce da quel tocco. Lei fa per togliersela ed io l'aiuto. Gli tolgo anche il reggiseno e la bacio dappertutto fino al termine della pancia. Lei di sua iniziativa mi toglie la maglietta e mi bacia i pettorali,gli addominali. Ad ogni suo tocco rabbrividisco,non mi è mai capitato,di solito ero io quello che aveva la situazione in mano,invece ora no. Arriva fino i pantaloni e li sbottona. Io l'aiuto e rimango in boxer. Le tolgo le mutandine e lei rimane nuda davanti a me; per un attimo mi manca il respiro. Lei fa lo stesso con me e di prima vista fa una faccia meravigliata ed io faccio il mio solito ghigno. Ormai è giunta l'ora,eravamo pronti. Lei allarga le gambe ed io mi posiziono fra di esse.  Lo infilo nella sua vagina ed inizio a spingere piano,per non farle male. Man mano aumento sempre il ritmo e i gemiti riempiono la stanza.  
Dopo ore,stanchi ci abbracciamo e ci copriamo con una coperta.
-è stato bellissimo-dico io.
-concordo in pieno- dice lei sorridendomi e baciandomi a fior di labbra. Non mi ero mai sentito così con una ragazza, lei mi sta cambiando,lei è quella giusta, lei è la metà che mi manca!

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Capitolo 13
*** 13 capitolo ***


(Sana) da quel giorno iniziammo a frequentarci come una vera coppia. Andammo all'università insieme e mano nella mano entrammo dentro. Ognuno prese le rispettive strade e mentre svoltavo l'angolo c'era Charles. Sembrava che stava aspettando proprio me.
-ciao Sana-dice lui.
-Charles-dico io.
-mi è giunta voce che stai con Hayama-dice lui
-si,proprio così-dico io.
-e perché una tipa come te così per bene,sta con un tipo come Hayama così stronzo e senza cuore? E soprattutto così spregevole per quel che ha fatto?-domanda lui.
-perché tanto astio verso di lui,Charles ?- domando io.
-perché? Perché sinceramente non voglio che tu faccia la fine delle altre, non voglio che ti faccia del male,perché tu mi stai a cuore.-dice lui.
-ah si? E perché dovrebbe farmi del male? Lui è cambiato,è diverso con me-dico io.
Fa un ghigno e poi dice-cambiato? Non credo! E poi non ti sei informata sul suo passato ?- domanda lui.
-no,come hai detto tu è passato!- dico io abbastanza scocciata. 
-non è mai passato quando si tratta di Akito. Comunque...veramente non sai cos'ha fatto?- domanda lui.
-no. Illuminami-dico io sarcastica.
-l'anno scorso ad una festa dell'università è successo una cosa. Hayama per scommessa drogò una ragazza e se la portò a letto contro la sua volontà ,probabilmente lei era vergine. Io passavo per uno dei corridoi e sentii delle urla. Man mano queste sempre più soffocate. Quelle urla probabilmente furono le ultime per quella ragazza,da quel giorno non la vidi più. -dice lui.
-tu stai mentendo.-dico io con un nodo in gola.
-non ti mentirei mai su una cosa del genere.- dice serio. O cazzo. Ho scoperto di non conoscere per niente il mio ragazzo.
-scusami,devo andare- dico io non sopportando più la situazione che si era creata. 
Scappo via. Lontano da Charles,lontano da quel pensiero che mi trapassa la mente,lontano. Scappo via alla ricerca di Akito. 
Lo vedo li,uscire dall'aula.
-Sana,tesoro-dice lui avvicinandosi a me.
-è vero che tu hai drogato e violentato una ragazza?- gli domando di botto.
-c-come? Chi te lo ha detto?- dice lui spalancando gli occhi.
-non importa chi me lo ha detto! È vero?- dico io.
-si-dice lui chinando il capo. Sconvolta cerco di allontanarmi da lui ma mi blocca per un braccio.
-ehy, era in passato...sono cambiato ora,non faccio più queste cose!- dice lui giustificandosi.
-non c'entra nulla Akito! In passato eri sempre tu,sempre la stessa persona! E poi non c'entra che è passato, Akito tu hai ucciso una persona!- dico io alzando il tono.
-ma che dici? Non ho ucciso nessuno io- dice lui.
-ah no? E perché di questa ragazza non vi è più ombra da quella serata,eh?-dico io.
-non lo so! Io dopo fatto quello che ho fatto me ne sono andato, non ho saputo più nulla- dice lui.
-ancora peggio! Tu hai lasciato per terra una ragazza in fin di vita e non te ne è fottuto un cazzo, te ne sei andato!...scusa ma adesso devo andare,non ci riesco- dico io cercando di andarmene.
-aspetta Sana!- dice lui.
-lasciami!-dico io per poi andarmene. Forse quella conversazione sarà l'ultima. Forse non lo rivedrò più. Forse...

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Capitolo 14
*** 14 capitolo ***


  (Akito) non posso crederci. Ditemi che sto sognando, ditemi che è un fottutissimo incubo! *boom* tiro un calcio al cestino accanto a me e me ne vado. Tsuyoshi mi rincorre col fiatone. Essendo molto lento rispetto a me urla il mio nome e dice di aspettarlo. Per la prima volta gli do retta e appena avvicinatosi a me dico. 
-chi ha potuto dirglielo? Chi?!?-mi domando io infuriato.
-dirgli che cosa? E soprattutto a chi?- domanda Tsuyoshi.
-qualcuno ha detto del fatto di quella ragazza a Sana. Quella ragazza che per scommessa ho drogato e....violentato-dico io abbassando la voce sull'ultima parola.
-che cosa???? L'ha saputo? Oddio...e che ti ha detto?- domanda lui spalancando gli occhi.
-che non vuole vedermi più. Sono disperato Tsuyoshi,aiutami! Io sono davvero cambiato grazie a lei!- dico io mettendomi le mani nei capelli.
-non preoccuparti Akito,vedrai che si risolverà tutto,ma tu dovrai essere pronto a fare qualsiasi cosa per riprenderti Sana!- dice lui deciso.
Certe volte invidio la sua decisione,certe volte vorrei essere come lui. Prendo la macchina,accompagno Tsuyoshi a casa e io vado nella mia. Saluto Lidia e mi chiudo in camera. Penso. Penso a chi ha potuto dirglielo;penso a come poterla riconquistare; penso allo schifo di persona che ero prima; penso,dopo quella notte, a quella ragazza,alle sue urla,ai suoi implori...come ho potuto fare questo?e per una scommessa, come?? 
Cerco di ritornare con la mente a quell'episodio,di cercare di trovare un indizio su chi sia stato. I ragazzi della scommessa impossibile perché oramai non fanno parte più dell'università per cui Sana non li avrebbe mai visti. Uno dell'università,sicuro. Uno che non può vedermi,uno che non digerisce la mia storia con Sana,ma chi? 
Metto a fuoco tutta la scena..una scena orribile. Dopo lasciato   per terra quella ragazza che perdeva sangue,uscii dal bagno. C'era un corridoio. Molto lungo,e sentii dei passi che man mano si allontanavano, poi vidi di sfuggita un ombra,un ombra di un ragazzo,dalla tasca di questo ragazzo cadde qualcosa,un bigliettino,un'invito,era l'invito della festa e vedendo di chi era in basso notai un nome. Charles Lones. Ma certo! È lui,ne sono sicuro! Avevo notato che aveva un debole per Sana già dal primo giorno che vidi lei. Charles me la pagherai!

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Capitolo 15
*** 15 capitolo ***


Il giorno dopo fremo dalla voglia di spaccare la faccia a Charles così vado subito all'università e lo cerco per tutto l'edificio. Per una volta sono stato fortunato,sta per varcare l'entrata ma lo blocco.
-che caz...Hayama qual buon vento!- dice lui ironico.
-sai bene cosa voglio! Come ti è saltato in mente di dire a Sana quello? È passato,perché?- dico io furibondo.
-che cosa Hayama? Qualcosa ha turbato la tua mente?- domanda lui sarcastico.
-non fare il finto tonto con me,Charles.-dico io.
-eh va bene,sono stato io! Passato? Non credo! Sei sempre tu,non si cambia da un giorno all'altro,sei sempre  la stessa persona. Non è mai passato quando si tratta di lei,la ragazza che mi aveva conquistato il cuore,ma che tu per scopi tuoi personali,mi hai portato via! Ed ora non voglio che ciò succeda anche a Sana,lei mi sta a cuore! -dice lui.
-ma che stronzate dici? Io non farò mai del male a Sana, io la amo!- dico io alzando il tono.
-sarà, ma ora lei non vuole più vederti quindi aria!- dice lui andandosene. 
Figlio di puttana. Ma non l'avrai vinta,eh no! Giro per andarmene e vedo lei,Sana. Cerco di parlarle ma lei mi evita. Come faccio? Senza lei sono perso! 
Decido di saltare le lezioni e con la macchina vado gironzolando per la città. Le luci,i profumi,le vetrine mi ricordano che è periodo natalizio. Eh già, fra tre giorni è natale. Nemmeno natale ho passato con mio padre. Lo vedo raramente. Decido di passeggiare per le vie di Tokyo. Chissà se l'aria natalizia mi dirà cosa fare. Quegli occhi nocciola così dolci sono da invidiare,lei è unica e scambiandoci quello sguardo quegli occhi erano freddi,non trasmettevano niente,anzi si,trasmettevano odio. Odio verso di me...non lo posso sopportare,devo fare qualcosa. Immerso nei miei pensieri non mi accorgo che un bambino mi stritola la mano. Guardo in basso e lo vedo.
-che c'è piccolo? Ti sei perso?- domando io premuroso.
-non trovo il mio papà.-dice lui strofinandosi gli occhi.
-non preoccuparti,lo cerchiamo insieme!- dico io.
-come si chiama il tuo papà?-gli domando.
-Shinici..Shinici Sasaki si chiama il mio papà- dice lui.
-okay piccolo. Ora lo andiamo a cercare,però non piangere,mica vorrai farti vedere dal tuo papà come un piagnucolone?- domando io.
-no! Io sono un bimbo forte!- dice lui.
-ecco piccolo! Vieni,qui c'è un centralino.-dico io.
-scusi,questo bimbo si è perso. È possibile dire al microfono il nome del padre e farlo venire qui?- domando io ad una signorina vicino al bancone.
-si certo,ditemi il nome.-dice lei.
-Shinici Sasaki.- dico io.
-vabbene. Il signore Shinici Sasaki è desiderato al centralino di Tokyo in centro. Suo figlio è qui che chiede di lei.- dice la signorina al microfono.
In poco tempo il padre del bambino venne e mi ringraziò per quello che avevo fatto ed io gli dissi che l'ho fatto con piacere. Tornai a casa ormai ora di pranzo e mangiai,dopodiché andai in camera.
Le ore passavano,come anche i giorni. In un attimo mi ritrovai nel giorno di natale. Scesi giù in cucina e c'era Lidia ad aspettarmi.
-Akito cosa vuoi per il pranzo di natale?- domanda.
-quello che vuoi. Tanto è tutto buono quello che cucinate-dico io sorridendole. Esco di casa e vado da Tsuyoshi.
Suono il campanello e la mamma di Tsuyoshi mi fa entrare.
-buon natale signora!- dico io alla mamma di Tsuyoshi.
-buon natale anche a te Akito-dice sorridendomi. 
Salgo in camera da Tsuyoshi.
-hey dormiglione,buon natale!- dico io aprendo le tende.
-alzato di buon umore?- domanda lui.
-può darsi e poi oggi è natale e voglio godermelo.-dico io.
-e con Sana?- domanda lui.
In un attimo mi sono rabbuiato.
-nulla,non la sento da parecchi giorni. Non so che fare! Provo a chiamare ma non mi risponde,ai messaggi nemmeno. Chiedo alle sue amiche ma non mi danno nessun'informazione. Nulla di nulla!- dico io.
-non perder mai la speranza Akito!- dice lui alzandosi dal letto.
-già...-dico io. 
-che ne dici se tu e la tua famiglia venite a pranzare da me oggi? È natale e lo voglio passare con le persone che mi circondano e che voglio bene.- dico io.
-okay,per mamma non ci sarà nessun problema.- dice lui. Scendiamo giù e diamo la notizia alla mamma di Tsu. Fortunatamente accetta così avverto Lidia dei nostri ospiti e fattasi ora di pranzo andiamo tutti a casa mia. È stato un bel pranzo. Mi sentivo quasi in famiglia. Finito di mangiare la mamma di Tsu ha aiutato Lidia in cucina anche se lei ha parecchie volte rifiutato,mentre noi uomini vedevamo la partita in tv. Ed anche natale è passato. 
È giunto sfortunatamente l'ultimo giorno dell'anno. Di solito si va a ballare ma io non ho una gran voglia. Resto a casa immerso nei miei pensieri. Penso a Sana e a cosa posso fare. In un attimo mi venne un'idea. Esco di casa e vado verso casa sua.
(Sana)  Solo a me fa venir da piangere il conto alla rovescia della fine dell anno? Quando tutti iniziano a nominare 10 capisci veramente che è finito un anno e ne sta per iniziare un altro, poi 9,8,7,6 e in un lampo ricordi tutto quello che è successo,quante cose sono successe, quante persone hai conosciuto, quante ne hai perse, quante persone sono entrate nel tuo cuore, quanti amori sono iniziati e poi sono finiti, a quante persone hai dovuto dire addio, 5,4,3 tutte le volte che hai pianto per gioia o per tristezza, tutte le volte che hai voluto fare qualcosa ma non hai fatto per paura, tutte le persone che hai voluto mandare a fanculo e tutte le persone che hai mandato a fanculo, i litigi con i genitori, i litigi con persone importanti ma che subito dopo ti penti di quello che hai detto. Pensi a tutto. E non puoi credere che è già passato un anno, 12 mesi, 365 giorni, non sai come hai fatto a passare questi giorni, giorno dopo giorno. Ma sono passati, belli o brutti che fossero. Viene da piangere perché ci sono state troppe emozioni. Troppo di tutto. Viene da piangere perché non vogliamo lasciare questo 2013, perché ci appartiene, perché ci lasceremo dietro un anno meraviglioso anche se sono capitate cose brutte. Ci appartiene tutto. DUE,UNO! E si finisce, e tu ti guardi intorno con le lacrime agli occhi, ma vedi che tutti gridano, tutti brindano, tutti ti vengono incontro per farti gli auguri, e allora spingi indietro le lacrime e sorridi. Sorridi sperando che l’anno che verrà sia un anno migliore. Anche se è difficile che sia un anno migliore di questo. Ma sorridi , perché l’unica cosa che puoi fare è sorridere. Sempre. 
In casa avevamo organizzato una piccola festa in famiglia,così io non uscii ma preferii restare con loro. Scosto la tenda per vedere il paesaggio innevato ma vedo una cosa che mi crea un tonfo al cuore. Akito è li e mi guarda. È li con la neve che cade ma non si muove. Decido di uscire fuori per raggiungerlo,per chiedergli quale pazza idea gli fosse passata per la mente. Prendo il cappotto ed esco.
-Akito ! Cosa ci fai qui? -domando io avvicinandomi.
-ti aspettavo-dice lui.
-aspettavi me? E per quale motivo?-domando io.
-per dirti che ti amo,che sono stato uno stupido,che ERO uno stupido. Non era una novità che ero il solito ragazzo stronzo, ti era giunta voce... Forse quello che ho fatto è  troppo anche per me,sono stato un senza cuore. So solo dirti che ho sbagliato e voglio provare a riparare al male che ho fatto in passato,mi aiuti? -dice lui.
Non ci riesco a vederlo così.
-certo che ti aiuto!- dico io per poi abbracciarlo. Lui mi accoglie a braccia aperte e mi stringe ancor di più. Ci stacchiamo solo per unirci in un bacio,un bacio che sa di neve,un bacio che non vuole altro. Questo è sicuramente il natale più bello della mia vita, il momento più bello di questo nuovo anno.

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