Becoming Hephaistion

di artemide82
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** uno ***
Capitolo 2: *** due ***



Capitolo 1
*** uno ***


    Declaimer: storia non scritta a scopo di lucro o con qualsiasi altro scopo. Non conosco nessuno dei personaggi citati e né questi mi appartengono. Degli episodi e delle situazioni a cui posso essermi riferita non conosco il reale svolgimento. Perché non ero lì...il mio è solo un volo pindarico.

    NUOVA FF E NUOVO STILE (ANCHE NARRATIVO)... NUOVO PERSONAGGIO E UN ENNESIMO JARED. VI AVVERTO CHE POTREBBE NON PIACERVI, PERCHE' QUESTA STORIA SARA' DIVERSA DALLE ALTRE. INNANZITUTTO NON CI SARA' NESSUN PAIRING COLIN/JARED (E TRATTANDOSI DI UNA STORIA AMBIENTATA DURANTE LE RIPRESE DI ALEXANDER E' QUANTOMENO SCONVOLGENTE...), E POI PERCHE' E' UNA SORTA DI PERSONALE TRIBUTO ALLA STRAORDINARIA INTERPRETAZIONE CHE JARED HA REGALATO AL MONDO CON QUEL FILM, E QUESTO LO POSSO FARE SOLAMENTE NELL'UNICO MODO CHE CONOSCO: CUCENDOGLI ADDOSSO UNA STORIA.

    LO SPUNTO L'HO AVUTO GUARDANDO UN PARTICOLARE EPISODIO DEL DIETRO LE QUINTE (OH QUANDO ARRIVERA' CREDO CHE TUTTE LO RICONOSCERETE) E SE VORRETE SEGUIRMI IN QUESTA AVVENTURA CI INABISSEREMO INSIEME NELLE PROFONDITA' DELLE EMOZIONI UMANE, SVISCERANDO IL PERSONAGGIO DI EFESTIONE E CERCANDO DI CAPIRE QUANTO POSSA ESSERE GRANDE E CORAGGIOSO CHI FA IL MESTIERE DELL'ATTORE...


VE LO DICO SUBITO, NON CREDO CHE CI SARANNO AGGIORNAMENTI LAMPO QUESTA VOLTA... HO BISOGNO DI TEMPO PER SCRIVERE QUESTA STORIA, IO MI IMMEDESIMO IN QUELLO CHE SCRIVO, QUINDI STAVOLTA STA DIVENTANDO EMOTIVAMENTE LACERANTE, CON BUONA PACE DI QUELLI CHE MI VIVONO ACCANTO E SI DEVONO SUBIRE I MIEI UMORI MUTEVOLI, CHE RIMANGONO ATTACCATI ALLA NARRAZIONE FINCHE' NON HO FINITO...SPERO PERO' CHE TUTTO QUESTO SERVA PER EMOZIONARE ANCHE VOI, MIEI PICCOLI LETTORI... DOPOTUTTO IL MESTIERE DELLO SCRIVERE NON E' POI COSI' DIVERSO DAL MESTIERE DI RECITARE.

    - Si, Martine, lo so che sei la mia migliore amica, e so che ti ferisce il fatto che non voglia spiegarti perché non riesco a guardare questo film, che eviti persino di nominarlo. Soprattutto perché ho passato settimane e settimane rimbalzando per il mondo come una pallina da ping-pong per dare il mio contributo alla sua realizzazione... So che intuisci che deve essere successo qualcosa che mi ha ferita profondamente, anche se non puoi arrivare a capire quanto, perché prima non mi conoscevi. Prima che partissi per il Marocco, accettando quella consulenza. Era il mio lavoro allora...niente di strano in proposito. A volte quando i registi avevano difficoltà con l'interpretazione degli attori mi chiamavano, sono stata una grande “motivatrice”, forte dei miei studi in psicologia e delle mie innate doti di immedesimazione riuscivo a far entrare nel personaggio chiunque. E con quella produzione Oliver aveva un mare di problemi... e va bene, va bene...smettila di guardarmi così, sarà che stasera ho bevuto un po', o forse perché sono particolarmente triste e vulnerabile, forse perché in fondo basta fare leva sul mio autolesionismo...ma se proprio vuoi saperlo, te lo racconterò. Perché ti voglio bene, perché so che di te mi posso fidare...che ascolterai dall'inizio alla fine rimanendo in religioso silenzio, troppo terrorizzata dalla paura che mi blocchi per fare un qualsiasi commento.

    - Oliver mi chiamò che aveva già cominciato a girare, lo sentii abbastanza preoccupato e decisi di cambiare i miei programmi per raggiungerlo, ne avevamo parlato e sapevo quanto tenesse a quel film. Quando ebbi tra le mani il copione capii perché. “E' il rapporto tra Alessandro ed Efestione che mi preoccupa” mi disse “non riesco a far ingranare quei due, sono bravi, ma manca qualcosa. Voglio che si immergano totalmente nella parte, voglio che diventino letteralmente i loro personaggi, ma non ce la faccio a gestirli insieme dovendo star dietro a tutto. Stavo pensando che potresti occuparti di Efestione, qui in Marocco abbiamo solo una scena importante con loro due, le altre, quelle davvero difficili le gireremo tra qualche settimana a Londra. Credi di potercela fare?” “Dovrò studiare il personaggio” risposi “E cercare di entrare in comunicazione con l'attore che lo interpreta...comunque ci proverò”. “Vieni sul set domani ed osservalo tu stessa” concluse.

    - Non puoi immaginare il caldo terribile che c'era nel deserto, Martine, di certo non invidiavo chi doveva recitare per ore sotto il sole cocente con le armature indosso. Ma ancora erano tutti abbastanza carichi, l'esaurimento e la stanchezza sarebbero arrivati più tardi.

    - Quello che mi colpì all'inizio di lui, professionalmente, fu il suo comportamento. Se ne stava un po' discosto dagli altri, come se quello non fosse del tutto il suo posto, era silenzioso, pensieroso, triste...quasi. Mi chiesi se quello fosse realmente lui o il suo personaggio. Perché Efestione restava sempre e comunque vicino ad Alessandro, ma un po' in disparte. Pronto a sostenerlo non appena l'avesse cercato con lo sguardo...e non è che avesse molto in cambio, a dire il vero. Questa prospettiva avrebbe intristito chiunque.

    - Dopo le esperienze che ho fatto posso affermare che il lavoro dell'attore ti distrugge, se lo fai bene. Voglio dire: o hai sempre il solito personaggio commedia dopo commedia e lo porti avanti, o hai delle parti difficili, intense...e allora devi essere una persona veramente forte ed equilibrata, o essere un totale incosciente, per sopravvivere...

    - Ah, gli attori...mi piaceva lavorare con loro, la maggior parte delle volte. Erano così ricettivi, plasmabili. Oddio! Alcuni erano così ignoranti che praticamente dovevo esprimermi a gesti ed urlargli contro...ma alla fine capivano. Ma quando ne trovavi uno con un'intelligenza superiore alla media da non essere incosciente, e ancora non abbastanza forte per aver trovato il suo equilibrio...allora diventava dura. Perché sapevi che gli avresti fatto sicuramente del male, sapevi che avresti dovuto essere inesorabilmente crudele per trovare ed estirpare quelle emozioni, quelle reazioni...per far si che dessero il meglio. E a volte in questi casi, ma per fortuna è raro, può succedere che quello che cerchi di tirar fuori in loro ti rimbalzi addosso, e che nel gorgo, giù nel buio delle emozioni, ci finisca anche tu. È un po' come quella frase di Nietzsche, no? “Chi pratica i mostri deve fare attenzione a non diventare un mostro, perché se scruti l'abisso, anche l'abisso scruterà dentro di te” . E quando Oliver mi presentò Jared la prima volta, quando lo guardai negli occhi, ebbi subito la percezione che non sarebbe stato piacevole fare quello che mi accingevo a fargli. Quello che non avevo capito fu quanto tutto questo sarebbe stato duro per me, quanto sarebbe stato spaventoso per me vivere Efestione attraverso di lui.

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Capitolo 2
*** due ***


    CAPITOLETTO BREVE... SCUSATEMI MA CON LA TESI ED IL RESTO NON TROVO QUASI PIU' TEMPO PER ME.

    DEDICO QUESTO CAPITOLO INTERAMENTE A QUALCUNO, MA QUESTO QUALCUNO LO SA GIA'...GRAZIE DEL TUO INOCRAGGIAMENTO.

    Cominciò a venire nella mia stanza di sera dopo le riprese, sembrava non gli importasse quanto era stanco. Mi disse che aveva bisogno di parlare con qualcuno, di parlare dei sentimenti e delle emozioni di Efestione che stava cercando di fare suoi ma che vedeva come un pozzo, profondo e oscuro, in cui in qualche modo non riusciva a calarsi completamente, quasi istintivamente ne avesse paura.

    - E' perché quando l'amore è così totale e puro come quello di Efestione, necessariamente si ha paura di guardarlo, di viverlo. Perché lo sai, lo senti, che sarà intenso e assoluto, e inesorabilmente doloroso. - gli dissi mentre Marrakech ancora pulsava di vita da qualche parte sotto la terrazza immersa nel buio.

    Avevo spento le luci perché, gli avevo spiegato, al buio è più facile parlare, aprirsi, come se gli angoli più oscuri di noi diventassero meno impenetrabili.

    - Tu credi che ne fosse pienamente cosciente? Di tutto il dolore che avrebbe comportato quell'amore, intendo. - mi chiese sottovoce

    - Credo di si...ne sono certa. - risposi - Non poteva non saperlo...quali altre prospettive potevano esserci? Ed Efestione è tutto tranne che irrazionale e preso dalle passioni...quello è Alessandro, e lui deve essere la sua parte mancante, quello che lo tira giù sulla terra...lui si vota totalmente ad Alessandro, lo fa diventare la sua vita , il suo tutto, annullandosi... e non chiede niente in cambio, mai, tranne una volta, in cui cerca la conferma di essere amato... senza peraltro ottenerla alla sua richiesta...ma quante volte si fa da parte? In silenzio, bruciando di gelosia, dimostrando ancora e ancora il suo amore, senza in realtà avere mai la conferma che Alessandro lo comprenda in tutta la sua potenza. Credo che a Efestione basti solo che gli occhi di lui continuino a cercarlo quando Alessandro vuole approvazione o sostegno.

    - “You are everyting I care for...” - citò lui come se solo in quel momento avesse capito ogni recondito significato di quella frase.

    Ricordo che mi voltai nel buio, annuendo appena, con un sorriso triste.

    - Devi annullarti Jared. Tu penserai, e ti muoverai, e parlerai...tu respirerai... solo in funzione di Alessandro. Pensi di poterci riuscire?

    Allora mi guardò negli occhi: lucidi occhi blu, immensi, tristi, rassegnati ma accesi da un immenso e totale amore. Gli occhi di Efestione. “

    - Stammi vicino.

    Mi chiese, quasi implorante.

    - Sarò qui.

    Risposi stringendogli la mano per infondergli coraggio...

    Fu l'inizio della fine, Martine.

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