Il sogno è realtà

di ElenSofy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Arrivo a casa Wilder ***
Capitolo 2: *** Il segreto di Albert ***
Capitolo 3: *** La rivelazione ***
Capitolo 4: *** Un arrivo inaspettato ***
Capitolo 5: *** Una famiglia ***



Capitolo 1
*** Arrivo a casa Wilder ***


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Una sera d’inverno a Walnut Grove il tempo non era dei migliori. Erano le dieci di sera e le strade erano deserte.
Un rumore fece sobbalzare la famiglia Wilder e nessuno era a conoscenza di quello che potesse accadere.
Sul volto dei presenti si intravidero espressioni di sorpresa e di paura.
Laura era impegnata nel cucito, Rose e Jenny si divertivano a giocare con le loro bambole, mentre Almanzo si diresse alla porta,pronto ad affrontare ogni pericolo.
Una folata di vento gelido spalancò la porta:nel buio si intravide una sagoma, accovacciata sul gradino dell’entrata.
Almanzo rimase immobile, mentre la moglie accorse a soccorrere il ragazzo febbricitante.
Sotto la luce della candela, Laura appena riconobbe il volto, rimase stupita:era Albert.
Disteso sul divano, il suo volto era solcato dalla stanchezza, dalla fame e dal freddo.
Laura, scioccata com’era, non seppe pronunciare quelle parole, che più le stavano a cuore:”Che cosa ci fai qui, Albert?”
Si limitò a guardarlo con lo sguardo preoccupato di una madre, affranta dal dolore di perdere qualcun altro a lei caro.
Almanzo però fu il più coraggioso e pose lui la domanda al giovane:”Perché sei venuto qui,Albert?”
Intanto Laura portava in mano le coperte e tutto l’occorrente per curarlo.
Quel fratello che aveva tanto desiderato rincontrare dopo tanti anni, ora era lì, disteso sul divano di casa Wilder.Ella non aveva mai immaginato di rincontrarlo in quelle condizioni.
Come mai dal Sud-Dakota era venuto fin lì da solo e perché, si domandava Laura.
Il ragazzo cercò di spiegare il motivo del suo arrivo così improvviso, ma non ci riuscì.
Lo zaino era stretto tra le sue braccia e Laura cercò di sfilarglielo, ma Albert oppose resistenza.

Ad un tratto crollò, le braccia inermi, lo zaino era nelle mani della sorella. Almanzo aprì la tasca con curiosità e ne tirò fuori delle bustine:cosa mai potevano contenere?

NOTE DELLE AUTRICI:
Come vi sembra come primo capitolo?
Aspettiamo recensioni!
A presto, da ElenSofy e Mary...

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Capitolo 2
*** Il segreto di Albert ***


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Passati tre giorni,Albert ancora ammalato rispondeva a tutto ciò che gli veniva chiesto, tranne ad una domanda:da chi aveva avuto quelle bustine.
Laura si recò dal dottor Baker e lo pregò di seguirla a casa sua per curare Albert.
Intanto il malato era disteso sul letto della sorella e di Almanzo, gli occhi semichiusi dal sonno e con i segni del lungo viaggio compiuto stampati sul volto.
“Venga, è di là, dottore!” esclamò Laura indicandogli la strada.
Aprì la porta e il dottore entrò, appoggiando la sua borsa sul comodino e sporgendosi verso Albert per visitarlo.
Laura e Almanzo assistettero a tutto il controllo,ma ad un tratto il dottore gli fece segno uscire, senza riferirgli alcunché sulla visita.
Nella stanza rimasero solo Albert e il signor Baker.
“Come ti senti, Albert?”
“Come dovrei sentirmi, dottore?” rispose il ragazzo.
“Vedo che il tuo carattere è rimasto lo stesso!” rispose il dottore.
Poi continuò:”Perché sei arrivato fino a qui e come? E come hai potuto fare tutto questo ai tuoi genitori?”
Albert cominciò a raccontare:”Beh, vede mi sono nascosto all’interno di un carro di merci che portava a Walnut Grove.”
“Non mi hai ancora detto perché l’hai fatto!”
“Beh…sa com’è…mi sentivo incompreso, solo e trascurato dalla mia famiglia”.
Un silenzio tombale seguì a quest’ultima frase, come se entrambi sapessero della bugia appena detta.
Fu il dottore a parlare per primo:”Io conosco bene la tua famiglia, ho curato le tue sorelle, le ho assistite e sono certo che Charles non tratterebbe nessuno così!”
“Ha indovinato di nuovo, dottore!”
“Mi fai vedere il tuo zaino?”
Un sospetto era corso nella mente del dottore:lui quegli effetti li riconosceva sempre, era il suo mestiere, dopotutto.
Albert, titubante, cercò di fermarlo,ma fu costretto a confessare:”D’accordo!Confesso: faccio uso di droga, ma la prego NON LO DICA A MIO PADRE!”
Dopo aver sentito quella frase pronunciata da Albert il dottore rimase senza parole, come se queste l’avessero sconvolte del tutto. Rimase a guardarlo saputa la notizia. Come poteva mantenere un tale segreto?
“Beh, direi che la visita si conclude qui!” poi sussurrò piano “Posso almeno parlarne con tua sorella?”
Albert annuì leggermente.
Nella stanza affianco intanto, Laura era in pensiero e percorreva pensierosa su e giù il perimetro del salotto, domandando più a se stessa che ad Almanzo:”Che cosa avrà Albert di tanto grave che non vuole dirci?”
Almanzo era seduto sulla sedia accanto al tavolo della cucina, quando scesero correndo Rose e Jenny, tutte allegre
“Andiamo a fare una passeggiata? Non ce la faccio più a restare chiusa in casa, sono tre giorni che non ci portate fuori…” replicò Jenny con tono piagnucolante.
“Ci avete stancato!”
Laura guardò le bambine:era vero!
Erano tre giorni che non si occupava di loro, ma solo di suo fratello:dopotutto erano passati tanti anni e aveva una voglia matta di rivederlo, ma non in quello stato. Così faceva del suo meglio per farlo guarire e farlo tornare quello di prima.
Nel frattempo, il dottore aveva aperto la porta della camera da letto ed era uscito dalla stanza.
Egli aveva un’espressione alquanto triste:forse Albert aveva qualche malattia inguaribile?

NOTE DELLE AUTRICI:

Ringraziamo Maty66, che ha recensito il primo capitolo. Ringraziamo tutti coloro che hanno letto la storia silenziosamente e speriamo che possa essere di vostro gradimento.
In questo capitolo si hanno delle sorprese:si capisce in parte cosa ha spinto Albert fino a Walnut Grove, ma rimane il dubbio se il dottore manterrà o meno il segreto di Albert.
Se avete domande, scriveteci.
Alla prossima!
Un bacio, da ElenSofy e Mary

                                                     


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Capitolo 3
*** La rivelazione ***


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Laura si diresse immediatamente dal dottore, il quale aveva una brutta notizia da comunicarle.
Le bambine erano nell’altra stanza, tutte intente a carpire ogni minima informazione sul loro giovane “zio”, insieme ad Almanzo.
Il dottor Baker prima rivolse lo sguardo verso Laura, poi verso Almanzo, infine verso le bambine e sussurrò a Laura:”Le bimbe…portatele di sopra….Aspettami in salotto!”
Gli occhi della giovane erano pieni di lacrime, ma anche di speranza:”Che cosa è successo, dottore? Albert sta male? La prego...risponda!”
“Prima Laura, porta le bambine nella loro stanza come ti ho detto!”
Almanzo le prese per la mano e le portò di sopra.
In salotto erano rimasti Laura e il dottore, i quali si fissavano a vicenda.
Le loro espressioni erano alquanto tristi e nessuno dei due aveva apparentemente voglia di iniziare un discorso.
Mentre Laura osservava il dottore pensò a tutto l’aiuto che egli aveva dato alla sua famiglia, a cominciare dalle sue sorelle.
Intanto Almanzo era sceso dal piano e il dottore incominciò a prendere la parola:”Laura, Almanzo vi devo dire, purtroppo, una spiacevole situazione:Albert si droga. Nel suo zaino ho trovato una bustina con all’interno della morfina. Ne ha fatto troppo uso, tanto che non riesce a tenersi sveglio per tutto il tempo. Inoltre è talmente stanco a causa del lungo viaggio trascorso in questi giorni. Deve rimanere a riposo almeno per un po’.”
“Ma riuscirà ad uscirne fuori da questa situazione?”
“Per il momento ancora non lo so. Passerò senz’altro fra qualche giorno. Intanto il ragazzo mi ha chiesto di non dire niente a tuo padre. Ora, tu sei la sorella e sta a te decidere. Io ho promesso di non dire niente! Arrivederci!”
Detto ciò, il dottore si voltò e, salutato anche Almanzo, uscì.
Per un bel quarto d’ora la casa Wilder rimase in un profondo silenzio: Almanzo stava cercando un modo per consolare la moglie, che aveva ricominciato a piangere sommessamente; invece Laura era combattuta se dire tutto a suo padre sulla faccenda di Albert oppure tacere ed aspettare la guarigione totale.
Intanto la cosa migliore da fare era parlare e chiarirsi con suo fratello.
Bussò leggermente alla porta della camera da letto e un debole “sì” si sentì provenire dalla stanza.
Laura entrò con tutta calma e si sedette sul letto accanto ad Albert.
Egli aveva un’aria triste con lo sguardo perso nel vuoto, come riflettendo su tutti gli avvenimenti appena accaduti.
Laura gli disse:”Come puoi farmi questo? Quando ti ho conosciuto ti credevo un ragazzo con il quale incominciare ad avere una relazione fraterna, ma poi non pensavo che ti saresti ridotto in questo modo.”
“Lo so, Laura! Anche io mi credevo diverso, ma poi non ce l’ho fatta a sconfiggere le mie paure…Mi devi aiutare:conosci qui a Walnut Grove una ragazza di nome Sarah Clark?”
Laura lo guardò per un istante:”Perchè me lo chiedi?”
“Non fare troppe domande:rispondi alla mia!” insistette Albert.
“Perché sei diventato troppo permaloso e impulsivo?” gli chiese Laura arrabbiata.
“Non sono diventato permaloso!”
“Invece si!!Credevo di aiutarti in qualche modo:sei mio fratello, lo sai che ti voglio bene, ma vedo che la mia compagnia non è gradita. Dirò tutto a nostro padre e così la facciamo finita visto che hai paura che papà ti sgridi! E di questa Sarah, io non so nulla!”
“Non è vero! Non glielo dirai!!!!”
E Laura intanto uscì dalla sua stanza sbattendo la porta.

NOTE DELLE AUTRICI:
Ciao a tutti! Ecco a voi un altro capitolo! Aspettiamo come sempre recensioni, grazie a tutte le 59 persone che hanno letto il primo capitolo e le 22 persone che hanno letto il secondo.
Speriamo che vi piaccia anche questo! E' molto importante per tutta la trama della storia, visto che viene introdotta un nuovo personaggio:Sarah Clark.
Alla prossima,
un bacio da ElenSofy e Mary!


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Capitolo 4
*** Un arrivo inaspettato ***


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“Almanzo, porto le bimbe a fare una passeggiata sul fiume. Sono stanche di stare chiuse in casa ed io ho bisogno di una boccata d’aria. Ci vediamo più tardi!”
Almanzo era visibilmente preoccupato:non aveva mai visto Laura così afflitta.
Doveva essere successo qualcosa con Albert, ma in fondo si volevano molto bene ed era normale per due fratelli litigare.
Appena uscita, Almanzo desiderava parlare con il ragazzo:” Come ti senti? C’è qualcosa che vuoi dirmi? Sono qui per te e lo sai che ti voglio bene...”
"Ho bisogno di trovare una ragazza di nome Sarah,la figlia di Isaia (*) Edwards, un amico di papà…” disse Albert.
"E’ una storia lunga che piano piano ti racconterò. Intanto cerca se è ancora qui a Walnut Grove.”
Almanzo obbedì, credendo di fare un piacere e rendere felice il ragazzo.
Nel frattempo Laura era arrivata al fiume e le bambine si divertivano a giocare con l’acqua.
Laura era immersa nei suoi pensieri: il litigio con Albert l’aveva resa molto triste.
Aveva paura di perdere un altro fratello adottato, a cui subito aveva voluto bene.
Non sapeva che cosa fare:dirlo al padre o restare zitta?
Mentre rifletteva, vide da lontano un uomo incamminarsi verso di lei:era alto, possente, con la lunga barba grigia che gli copriva il volto.
Sembrava una persona conosciuta e, avvicinandosi piano piano, lo riconobbe: era il signor Edwards.
“Oh, Laura…Come mai da queste parti?”
“Avevo bisogno di un po’ d’aria fresca.” rispose Laura.
“Come va con Almanzo?”
“Tutto a posto…Ma non è lui che mi preoccupa.”
“Allora, cosa è che ti da tormento?” chiese Isaia(*) preoccupato.
Così Laura confidò tutto:”Tre sere fa abbiamo trovato Albert fuori la porta di casa:era stanco e infreddolito. Io e Almanzo ci siamo chiesti il perché di quella venuta da così lontano. Abbiamo chiamato il dottore e purtroppo ci comunicò che Albert si drogava. Siamo preoccupati, signor Edwards.”
“E Charles ne è a conoscenza?”
“Ancora no, ma ho paura che lo scoprirà presto.”
Ormai si era fatta sera, e l’ora di tornare a casa era giunta.
Percorsero il viale insieme, discorrendo del più e del meno:si arrivò anche a parlare di Sarah, sua figlia.
In quel momento Laura collegò le parole di Albert, con ciò che stava dicendo il signor Edwards.
“E come sta Sarah?” chiese la donna.
“Tutto bene, grazie!”
Erano appena arrivati davanti la porta di casa, quando Laura chiese all’uomo se volesse restare a cena da loro.
Il signor Edwards accettò volentieri.
“Scusami tanto”, disse “ma devo tornare a casa per posare il pesce pescato.”
“Ma allora, perché non viene anche Sarah?”
“Certo, glielo dirò!”
Almanzo era in cucina che la stava aspettando, ma Laura gli riferì degli ospiti che avrebbero avuto a cena.
“E Albert?” chiese Laura.
“Dorme!”
Ella era sollevata dalla notizia ed era più rilassata.
Quasi subito sentì bussare alla porta:nella penombra intravide il viso del signor Edwards, alquanto felice.
Mentre le sorrideva le disse:”Guarda un po’ chi c’è?”
Dal lato destro Laura scorse due figure:non se le aspettava proprio!
Non vedeva la sua famiglia da quattro anni ed ora padre e madre erano lì.

NOTE DELLE AUTRICI:

Ecco un altro capitolo! 
Di nuovo il nome di Sarah spunta fuori: forse uno dei tanti motivi per cui Albert è scappato di casa è questa bella ragazza di nome Sarah? Voi che ne pensate? 
Aspettiamo recensioni, ma nel frattempo ringraziamo ancora una volta Maty 66 che ci segue e recensisce ogni volta.
Ci scusiamo anche per il ritardo con cui vengono aggiornati i capitoli: vi promettiamo che faremo del nostro meglio per pubblicarlo più velocemente. (*) Questo segno dopo il nome Isaia è stato aggiunto perché non siamo certe che sia scritto correttamente il nome. Se qualcuno sa come si scrive, non esiti a scrivercelo.
A presto,

ElenSofy e Mary

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Capitolo 5
*** Una famiglia ***


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Non potè contenere lo stupore che in quel momento si era creato in lei alla visione di quegli sguardi che aveva da sempre amato e che portava impressi nel suo cuore, come fossero un dolce ricordo della sua infanzia.
Li abbracciò forte, forte: una sorpresa di questo tipo non se l’era mai immaginata.
Credeva che i sogni non potessero avverarsi, ma si sbagliava: le uniche persone che avrebbe voluto accanto erano tutte lì in quel momento.
Suo fratello, sua madre, suo padre, suo marito e le sue adorabili bambine: tutti lì a formare quell’unione familiare tanto cercata.
Però le mancava ancora quell’elemento di legame che poteva raggiungere solo con le sue sorelle, rimaste nel Sud-Dakota.
Erano ancora tutti nell’atrio. Il signor Ingalls prese per un braccio Laura e la portò con lui nella stanza accanto.
Caroling, invece, stava seguendo gli altri invitati in salotto.
“Tesoro, c’è una cosa che dovresti sapere:Albert…”
Immediatamente la donna cambiò espressione: divenne tesa, come se avesse paura di dire qualcosa che aveva intenzione di tenere segreta.
“Cosa è successo ad Albert?” continuò, con un filo di voce.
“Devi sapere che tuo fratello…è un LADRO!!! Da quando è cresciuto, ha cambiato atteggiamento, ha cominciato a seguire le persone sbagliate e era sempre più irritabile e rubava ogni cosa che gli capitava a tiro. Non voleva confidarsi con nessuno, nemmeno con noi che siamo la sua famiglia da sempre e che l’abbiamo cresciuto come se fossimo i suoi veri genitori, senza mai negargli attenzioni. E ora lui ci ripaga a questa maniera! Credo che di mezzo ci sia una ragazza!!!”
“Vuoi dire che Albert si è innamorato?”
“E’ molto probabile che sia scappato per amore!”
Laura non riusciva a crederlo possibile: suo fratello un ladro, che aveva conosciuto gente non adatta a lui e aveva preso così una strada cattiva, solo per una ragazza.
Forse doveva dire al padre quel piccolo segreto che le stava pesando come un macigno sul cuore?
“Papà, ora che ci ripenso, anche io ti dovrei dire una cosa, la quale potrebbe farti stare ancora più male…”
“Cosa può farmi essere ancora più avvilito di quel che sono già?”
Charles era in ansia per suo figlio:dove può essere andato? Come può essersi allontanato dalla sua famiglia?
Non riusciva a dare una risposta a tutte quelle domande, le quali aveva sul groppone dalla sua scomparsa.
“Albert…è qui!” gli disse Laura con un tono di voce flebile e sensibile.
Appena sentita la notizia, Charles rimase immobile. La frase detta dalla figlia non se l’aspettava.
“Dove si trova?” chiese il papà.
“E’ nella stanza di sopra”.
Padre e figlia si avviarono salendo le scale. Caroling, Almanzo, Isaia (*) e Sarah li videro allontanarsi dalla stanza. Caroling non riuscì a capire dove stessero andando. Almanzo non le disse nulla.
Mentre Laura e suo padre salirono, Caroling li seguì.
Aperta la porta, videro Albert disteso sul letto. Dormiva.
Charles si avvicinò con le lacrime che gli uscivano dagli occhi.
Sedutoglisi accanto lo guardò: come era possibile che un figlio così tanto desiderato poteva ridursi in quel modo. Si pose talmente tante domande che ebbe una confusione in testa. Laura era in piedi.
“Sono quattro giorni che è a letto. Non si è mai alzato dal suo arrivo. Dorme e mangia…”
“AAAAAAAHHHHHH!!!!!!!!”
Un grido si sentì provenire al di fuori della stanza. Subito Laura e Charles accorsero a vedere cosa stava succedendo. Fuori la porta vi era Caroling che appena visto il marito gli si butto accanto abbracciandolo forte, forte per la gioia di averlo ritrovato. Assieme a lei erano presenti anche il signor Edwards e Sarah,la ragazza che Albert aveva da sempre sognato di incontrare.
“Albert!!!!!”
Subito egli, appena sentito il suo nome, aprì gli occhi, si alzò dal letto e abbracciò Sarah. Era un abbraccio intenso, da tempo desiderato. Isaia (*), da quella visione si commosse e Charles gli fece coraggio.
Anche le bimbe sentito il grido, accorsero dalla loro mamma e l’abbracciarono.
Caroling, incoraggiata da Laura, si rincuorò. Almanzo era felice.
Che grande sorpresa c’era stata per sua moglie!
Forse, finalmente un po’ di pace sarebbe sorta nella loro vita.

NOTE DELLE AUTRICI:

Cari lettori, anche oggi un nuovo capitolo è stato pubblicato! 
Abbiamo notato che non vi è piaciuto molto il capitolo precedente: come mai? 
La storia vi sta annoiando?
Recensite e a presto!
Questo è un capitolo un po' più lungo degli altri e anche moltoooo importante! (*) Questo segno è presente anche nel capitolo precedente: per maggiori spiegazioni, guardate dietro!
Baci, 
ElenSofy e Mary

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