Don't play me, just kiss me.

di swag_love_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter one ***
Capitolo 2: *** Chapter two ***
Capitolo 3: *** Chapter three ***
Capitolo 4: *** Chapter 4 ***



Capitolo 1
*** Chapter one ***


 
 
 
“Non pensavi ,
che da quell’attimo
saresti stato
quel che sei,
tu sei, non sei,
più quel che eri un tempo
ed ora sei quel che c’è.”
 
Negramaro, sei.
 


“Cosa vuoi Courtney?”
Mi sistemai i lunghi capelli castano chiaro in una coda disordinata, e presi a giocare nervosamente con le punte rosse.
 
“Voglio che mi ascolti.”
Trillò la mia migliore amica, alzando di un’ottava la voce.
 
“Anche io vorrei finire la mia cartina in santa pace, però tu non me lo permetti.”
Sbuffai, per poi continuare.
“Smettila di distrarmi.”
Tentai di rollare la mia canna mattutina, mentre la mia amica continuava a sproloquiare.
 
“Abby non capisci? E’ tornato finalmente!”
 
Attaccai il telefono, buttandolo con noncuranza sul letto.
«E' tornato? Me ne sbatto i coglioni.»
Mi posizionai d'avanti allo specchio a muro, e biascicai quelle parole come se qualcuno potesse sentirmi.
 
**
 
“Puzzi di alcool e canna.”
 
Mia madre, ormai rassegnata al fatto che fossi una ragazza ‘ribelle’, mi riprese senza fare cerimonie.
 
“Cazzo mamma, che intuito.”
La presi in giro mentre lei, vestita di tutto punto, sbatteva la porta di casa.
 
“Salve signorina, cosa desidera per colazione?”
 
La cameriera di cui non sapevo il nome, mi pose quella domanda con uno sguardo da verginella innocente.
 
“Niente, grazie.!
Esibì un sorriso al dir poco falso, mentre uscivo dall’enorme cucina, della mia enorme casa per dirigermi nella mia enorme camera da letto.
 
**
 
“Abby, hai vent’anni  e non li dimostri. Non comportarti da bambina.”
Zack mi riprese, mentre Courtney ci mostrava il tweet di Zayn in qui diceva che sarebbe tornato a Bradford.
 
“Non mi sto comportando come una bambina, sto solo guardando in faccia la realtà.”
Presi un altro sorso dalla bottiglia di birra che Zack aveva preso lungo la strada per arrivare al parco, per poi aspirare dalla mia Marlboro.
 
“Quale sarebbe la realtà?”
Courtney scattò in piedi, per urlarmi queste parole, per poi continuare.
“Cazzo Ab, se continui così rischierai di rimanere sola. Non puoi vivere nel passato. Quel che è fatto, è fatto e adesso non si può tornare indietro, è inutile che ti fai il sangue amare per questa storia.”
 
“Questo è quello che pensate voi. Malik era il mio migliore amico, ed alla prima occasione se ne andato, lasciandomi da sola, l’ha fatto anche con voi, ma evidentemente siete troppo buoni a differenza mia.”
Buttai la Marlboro sull’erba, mentre mi giravo verso i miei amici.
 
“Tu eri solo innamorata, e sei arrabbiata non perché lui se ne andato, ma perché non ricambiava il sentimento.”
 
Lo guardai di sbieco, per poi controbattere.
“Come avete detto voi, quello  è il passato, adesso per Zayn provo solo odio e fastidio.”
 
Courteny mi sfrecciò davanti per poi correre al cancello del parco principale della città.
 
“Courtney.”
Urlai il suo nome, per farla tornare indietro.
 
 
La vidi buttarsi tra le braccia di qualcuno,che all’apparenza sembrava essere suo padre, per poi riprendere a camminare verso di noi.
 
M alzai dall’asfalto e mi sedetti sulla panchina, pensando che avrei riconosciuto tra mille quel ragazzo.
 
Zayn Malik.
 
Veniva verso di noi, mano a mano con Courtney, mentre pensavo a diversi modi per ucciderlo.
 
Zack l’abbraccio, come si abbraccia la propria madre.
 
“Brò, ci sei mancato.”
Zayn gli diede una pacca sulla spalla, mentre si dirigeva a passo svelto verso di me, per poi sorridermi
“Non mi saluti?”
Il suo tono mi irritò abbastanza da farmi alzare dalla panchina e piazzarmi davanti a lui, pensando che così avrei preso più coraggio a parlare.
 
“No, dammene il motivo.”
Lo guardai, e notai i suoi tratti più marcati, l’accenno di barba a solcargli le guance, e i tatuaggi sparsi sul braccio destro.
 
“Non ci vediamo da tre anni.”
Mi cantilenò, mentre si faceva avanti, e posare la testa sulla mia spalla.
 
“Appunto. Sei stato tre anni senza avermi salutato, un altro anno non penso che faccia la differenza.”
Lo presi per le spalle, e lo allontanai dal mio corpo.
 
“Mi stai rinfacciando il fatto che me ne sono andato, oppure mi stai semplicemente invidiando il fatto che io abbia una vita più allettante della tua?”
Quelle parole pronunciate con superiorità, fecero scattare la mia mano destra, sulla sua guancia lasciandoci un segno rosso molto evidente.
 
“Ti ricordavo più amichevole. Cosa ne è stato della ragazzina timida e silenziosa?”
Mi sfidò a continuare, e ci riuscì benissimo.
 
“Penso se ne sia andata tre anni fa, con il mio migliore amico che adesso io non vedo.”
Lo spintonai per togliermelo davanti, e presi a camminare verso l’uscita.
 
“Abby, andiamo torna qui.”
Courtney, avvinghiata al braccio di Malik urlò il mio nome, sperando di farmi tornare indietro.
 
“Andate al diavolo.”
Accennai un gesto con la mano per poi uscire dal parco e dirigermi verso casa.
 
 
#Zayn
Benvenuti a Bradford’
 
Guardai quel cartello con superiorità.
 
Mi era mancata Bradford, con tutti i suoi abitanti scalmanati, i negozi perennemente aperti e i bar che ospitavano partite di scacchi e sette e mezzo, ma Londra sarebbe stata sempre la città che più preferivo.
 
Accesi il cellulare, tenuto spento il Aereo, e trovai un messaggio di Courtney che diceva si raggiungerli al parco.
 
Andai a casa, per posare le valige e salutare la mia famiglia.
 
“Zayn.”
Mamma era sulle scale, e mi veniva in contro a braccia spalancate, per poi abbracciarmi forte.
 
“Mamma, mi sei mancata.”
Le diedi un leggero bacio sulla guancia, per poi salutare le mie sorelle.
 
Avvisai mia madre che sarei uscito a salutare i miei amici, per poi sbattermi la porta alle spalle.
 
Mi accesi una sigaretta, per calmare l’agitazione.
In questi tre anni Zack e Courtney si erano fatti vivi tutti i giorni, per sapere come stavo e raccontarmi delle loro esperienze, ma Abby non si era mai fatta viva, e non la biasimavo.
 
Mi appoggiai al cancello del parco principale di Bradford, e notai una testolina bionda e un corpo minuto correre verso di me.
 
“Zay.”
Courtney urlò il mio nome, mentre era intenta a saltarmi addosso.
 
“Tesoro, mi sei mancata tantissimo.”
La presi al volo, per non farla cadere con il sedere sull’asfalto.
 
“Andiamo, più avanti ci sono i ragazzi.”
Rabbrividì, pensando al fatto che avrei dovuto rivedere Abby, aspettandomi da lei una reazione più che lecita.
 
Camminammo per almeno tre minuti, per poi scorgere due ragazzi, intenti a fumare e bere da un’unica bottiglia di birra.
 
Abby rideva, insieme a Zack, e appena si girò ad incontrare il mio sguardo si rabbuio all’istante.
 
 
**

 
 
Eccomi, con un’altra FF nuova di zecca.
L’inizio non è molto convincente ma al seguito succederanno cose più interessanti!
Non aggiornerò tutti i giorni, per motivi scolastici
ma spero che seguiate comunque questa storia.
Lasciate tante recensioni dai!
Vi amo, Carly. <3


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Ecco la nostra Abby *^*
 

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Capitolo 2
*** Chapter two ***


 
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I don’t mind spending everyday
Out on your corner in pouring rain
Look for the girl whit the broken smile
Ask her if she wants to stay awhile
And she will be loved.
Maroon 5. She will be loved.
 
 
#Zayn
 
Zayn aprì piano a porta di casa, mentre cercava di non fare troppo rumore, per poi uscire nel giardino e accendersi una sigaretta.
Incominciò a camminare per le strade di Bradford ormai calate nel buio della notte.
 
Scavalcò le sbarre che recintavano il parco con poca difficoltà ed entrò furtivo, mentre le foglie cadute dagli alberi scricchiolavano sotto i suoi piedi e si andò a sedere sulla sua solita panchina.
 
Quando era atterrato a Bradford si aspettava un cambiamento di quelli epici, ma la sua città natale era esattamente come l’aveva lasciata.
 
Ripensò a quando era ancora Zayn Malik, e no il ragazzo della band famosa, quando ancora aveva una vita normale con degli amici normali, quando aveva ancora Abby.
 
Si accese l’ennesima sigaretta della serata, per poi estrarre il suo Iphone dalla tasca posteriore dei Jeans blu scuro. Entrò nel suo account di Twitter e incominciò a leggere tutte le cose che le sue fan gli inviavano.
 
Si fermò ad osservare un post pubblicato dalla ragazza che tanto le era mancata.
Osservò quella foto, che ritraeva lei e Courtney stese sull’erba del giardino della casa di Abby quello stesso pomeriggio in cui il ragazzo era tornato a casa.
 
Un rumore lo fece distrarre, e subito si guardò in torno.
 
 
# Courtney
 
La ragazza ebbe la stessa pensata del moro, eccetto che entrò dal cancello sul retro, accompagnata dalla sua canna serale.
Prese a camminare per l’enorme parco ma si fermò di botto, quando vide seduto sulla sua panchina un ragazzo. Fece qualche passo in avanti e solo quando il ragazzo si voltò, ricominciò a respirare regolarmente.
 
“Malik, mi hai fatto prendere venti infarti.”
Courtney si sedette affianco al ragazzo, per poi stendere le gambe su quelle del moro.
 
“Simpatica James, davvero simpatica.”
Lasciò un buffetto sulla testa rossa dell’amica, per poi offrirle una sigaretta.
 
La ragazza rifiutò, indicando la cartina ormai consumata, per poi continuare ad aspirarla.
 
“Perché fumate questa merda? Vi rovinate.”
Il moro mise nella tasca dei jeans il pacchetto di Marlboro, per poi sbuffare.
 
La ragazza rise, per poi posizionare la canna sotto il naso del moro.
“Andiamo Malik, lo so che ti mancano quei tempi in cui ti sfondavi di canne anche tu.”
 
Zayn sghignazzò, per poi aspirare dalla canna.
“Lo faccio ancora..di nascosto ma lo faccio.”
 
Courtney scoppio a ridere, per poi buttare le braccia attorno al collo del moro e stringerlo in un abbraccio da orso.
“Mi sei mancato Zay, tantissimo.”
 
Il moro strofinò la mano sulla schiena della rossa, per poi stringerla ancora più forte.
“Anche tu pulce, anche tu.”
 
La rossa sospirò mentre scioglieva l’abbraccio.
“Abby non ti odia, è solo delusa ma vedi che domani sarà tutto passato.”
 
Zayn al sentire quelle parole incoraggianti, si passò la mano destra su tutto il volto.
“Ho fatto una cazzata Cour, una grandissima cazzata.”
Sospirò per poi continuare.
“E’ palese che lei mi odi. Me ne sono andato per fare quella merda di provino, per fare questo mestiere che, pur amandolo, è stancante.”
 
La piccola sghignazzò
“Andiamo Malik, vorresti per caso dire che non ti piace quando tutte quelle ragazzine in calore urlano il tuo nome, peggio di un orgasmo?”
 
Zayn rise talmente forte da far spaventare la ragazza.
“Per essere la più piccola del gruppo, ragioni abbastanza bene pulce… Adesso andiamo a casa, manderò un messaggio ad Abby e le dirò che dobbiamo parlare.”
 
“Così mi piaci Javaad.”
La ragazza schioccò un sonoro bacio sulle labbra del ragazzo, per poi alzarsi e camminare verso casa.
 
 
#Abby
 
Lo squillare incessante del cellulare fece svegliare la ragazza, e quando lesse il mittente era indecisa se buttare il telefono giù dalla finestra o scaraventarlo contro lo specchio.
“Cosa vuoi Zayn?”
Il tonò che usò era un misto tra l’irritato e l’assonnato.
 
“Dobbiamo parlare, e non accetto un no come risposta.”
Il tono autoritario sorprese sia il ragazzo stesso che la mora.
 
“Io non ho nien..”
Abby fu interrotta dalla voce sicura e dura del moro.
 
“Ho detto che non accetto un no come risposta. Vieni oggi pomeriggio da me, e se non vieni ti vengo a prendere fino a casa tua.”
 
La ragazza stava per ribattere, ma il moro attaccò.
 
Guardò l’orologio e notò che era già la mezza.
Si alzò svogliatamente, mentre si liberava del pigiama.
 
Riempì la vasca, e subito di si immerse nell’acqua calda che rilassò tutti i suoi muscoli.
 
Dopo un’ora abbondante, si tirò su per uscire dalla vasca e afferrò la grande asciugamano posta affianco all’enorme vasca da bagno.
 
Si asciugò per bene e infilò l’intimo, per poi aprire la porta e ritrovarsi subito in camera sua.
 
Si vestì con i suoi soliti jeans skinny strappati, un maglione di due taglie più grandi e le sue inseparabili vans.
 
Prese il suo iphone è sulla schermata uscì l’icona di un messaggio arrivato venti minuti prima.
 
Ti do mezz’ora, poi ti vengo a prendere. Zxx’
 
Sbuffò, per poi prendere la sua borsa nera e buttarci dentro le sue sigarette, un accendino ed il suo inseparabile telefono.
 
Mentre camminava per le stradine di Bradford, pensò a cova voleva dirle il moro, e si organizzò un discorso da premio oscar.
 
Dopo dieci minuti di camminata, arrivò davanti alla staccionata bianca del giardino di casa Malik
 
Attraversò il vialetto, per poi pigiare il dito sul campanello.
Ad aprire fu la sorella maggiore di Zayn, Donya.
 
“Zayn è di sopra.”
La congedò con un bacio amichevole sulla guancia, e poi prese a salire le scale.
 
Si fermò davanti alla porta della stanza del moro, e lo sentì canticchiare.
 
“Ask her if she wants to stay awhile..”
 
Fece un profondo respiro.
 
“And she will be loved.”
 
Ed entrare senza bussare.
 
“Salve Malik.”
La ragazza si buttò sul letto posto al centro della stanza, vicino al moro.
“Di cosa volevi parlarmi?”
 
Il ragazzo si mise seduto e prese a parlare.
“Volevo chiederti semplicemente scusa. Ho fatto una cazzata, e me ne pento. Non avrei dovuto lasciarti da sola, di punto in bianco. Sono stato una vera merda a fare quello che ho fatto ma ormai non si può rimediare,”
Il moro sospirò, passandosi una mano tra il folto ciuffo curato alla perfezione, e continuò.
“Però potremo rimettere insieme i pezzi, e riaggiustare quello che resta della nostra amicizia. Io lo voglio fare Ab, ma ho bisogno della tua collaborazione, questa cosa bisogno farla in due.”
Mentre pronunciava quelle parole aveva stretto la mano della ragazza.
 
Abby non diede il tempo di continuare, che lo abbracciò di slancio.
“Mi sei mancato tantissimo Zay.”
Strofinò il naso, contro il collo del moro, mentre quest’ultimo rideva e le accarezzava la schiana.
 
“Anche tu mi sei mancata Ab, e non poco. Sei stata il mio pensiero fisso, per questi tre anni, e il rimorso mi stava letteralmente divorando vivo.”
 
La ragazza si staccò dall’abbraccio, per poi guardarlo negli occhi.
“ Ti stava divorando vivo?”
Avvicinò il viso del moro, facendo un espressione di disappunto.
 
Il moro la precedette, avvicinando a sua volta ancora di più il viso a quello della ragazza.
“Mh, mh…divorando vivo.”
 
La ragazza stava per ribattere, quando due labbra al gusto di caffè e tabacco si premettero sulle sue.
Schiuse a tempo le labbra, e la lingua di Zayn si ritrovò a vagare per la bocca della mora, che subito si mise a cavalcioni sulle gambe del ragazzo.
 
Le mani di Zayn vagavano per tutto il suo corpo, ma si dovettero staccare appena la ragazza si alzò.
 
Prese la borsa da terra, diede un flebile bacio sulle labbra del ragazzo e uscì.
 
“Ci si vede Malik.”
L’urlo della ragazza fece riprendere Zayn, che sorrise per l’audacia della mora.
 
Si aggiustò la maglietta, per poi scendere e chiamare gli altri componenti della band.
 
 
**

 
 
Non è stato un parto, peggio!
Fortunatamente si sono chiariti i due cuoricini(?)..
Ragazze mi scuso se la parte iniziale di Zayn è poco soddisfacente, ma è davvero difficile scriverla.
Come avrete notato, ho cambiato il modo di scrivere, così mi verrà più facile scrivere.
 
Lasciate tante recensioni, così aggiornerò prima,

Aww, non è dolcissimo? HAAHAHA

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Un bacio, Carly <3

 

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Capitolo 3
*** Chapter three ***


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Io non ho, non ho che te.
Mi fai diventare la cosa più importante.
Non ho che te,
a sorridermi per mano tra la gente.
Non ho che te,
che sai decifrare tutti i miei silenzi,
contrattempi del mio cuore.
 
Alessandra Amoroso, non ho che te.
 
#Zack
 
Zack camminava, mentre How you remind me si dissolveva tra le cuffiette e le sue orecchie, Infilò la mano sinistra in tasta, mentre con la destra tastava giusto appunto la tasca destra alla ricerca del suo pacchetto di sigarette. Fece retromarcia e si incamminò verso il tabaccaio mentre la riproduzione casuale della sua playlist faceva partire una canzone dei Maroon 5.
Si fermò di botto davanti casa Malik, notando una testa bionda avvinghiata al suo povero amico. Ripensò al racconto specifico di Abby, e la confusione prese possesso della sua mente.
“Uhm.. si può?” Bussò sul cancello di acciaio, prima di sporgersi verso il giardino, per notare il moro annuire.
 
“Brò!” Il moro diede una pacca sulla spalla al ragazzo occhi cielo.
 
“Lei è Perrie. Perrie lui è Zack, amico dei tempi.” Indicò prima la ragazza e poi l’amico, mentre improvvisava una strana mossa con il braccio sinistro.
 
“Ciao molto piacere. Zayn appena hai tempo potrei parlarti?” Zack improvvisò un saluto con la mano destra rivolto a Perrie, per poi buttare uno sguardo indagatore al moro.
 
“Certo, vieni entra. Perrie ci sentiamo dopo, okay?” Abbracciò la ragazza, per poi lasciarle un semplice e casto bacio a stampo, per poi prendere l’amico per il braccio e portarlo in casa.
“Devi dirmi qualcosa?” Osservò il moro, mentre Zack sfilava una sigaretta dal pacchetto del moro.
 
“Chi è quella ragazza?” Zack arrivò al dunque, a brucia pelo lasciando di stucco Zayn, che lo guardò basito, per poi prendere un sorso dal bicchiere d’acqua che il moro gli aveva messo davanti.
 
“E’ la mia ragazza” Zayn rispose dopo svariati secondi, beccandosi uno sguardo omicida dall’amico, che poi sputò tutta l’acqua che prima era situata nella sua bocca.
 
“La tua che?” La voce di Zack tremava, a causa dell’acqua che gli era andata di traverso, ma continuò.
“Quando avevi intenzione di dircelo?” Il suo tono adesso era decisamente cambiato.
 
“Zack, amico perché ti dovrebbe interessare? A te non importa niente delle ragazze con cui me la faccio.” Zayn si rilasso sullo sgabello dell’isola della cucina.
 
“Zayn, amico..” Gli fece il verso, per poi riprendere con più serietà e sicurezza.
“A me sbattono le palle di quello che fai, e lo sai benissimo. Ma penso che a lei devi una spiegazione.” Indicò lo schermo del suo telefono, indicando una ragazza dai capelli biondo scuro con le punte rosse. Abby.
 
“E perché mai?” Il moro si appoggiò al tavolo, per poi poggiare la testa sulla mano sinistra.
 
“Perché se ti sei dimenticato, ieri le hai letteralmente ficcato la lingua in gola.?” Battè una mano sul marmo del tavolo, esasperato dal comportamento da bambino che il moro aveva assunto.
 
“Cosa ne sai tu?” Allarmato, si spine verso il viso del biondo, per saperne di più.
 
 
 
#Abby
 
“Si mamma, ho capito! Dannazzione.” La ragazza, mise in pausa il gioco alla play station Call of duty e si alzò per raggiungere la mamma in cucina.
 
“Abby, se torno e non hai messo apposto la tua stanza, te li faccio ingoiare tutti i vestiti.”La mamma della ragazza le urlò contro, mentre indossava il suo cappotto firmato e sbatteva la porta.
 
“Sei una stronza isterica! Va al diavolo.” Abby urlò invano verso la porta, per poi tornare alla sua play station.
 
“Signorina è tutto okay?” La cameriera sbucò dal piano di sopra, cogliendo di sorpresa la ragazza.
 
“Si, tutto okay.” Non diede importanza all’anziana signora, ancora intenta ad azionare una nuova arma nel gioco riprodotto in TV.
“Se quella stronza mi fa mangiare i vestiti, io le metto nel culo tutte le borse.” Ironizzò quel commento, mentre adesso aveva lo sguardo rivolto verso la signora, e le labbra contorte in un ghigno.
 
 
 
La ragazza fu costretta a spegnere la TV quando bussarono alla porta.
 
“Ecco la mia celeberrima amica.” La ragazza trillò nell’orecchio di Coutney, per poi abbracciarla.
 
“Oh mio dio! La mia migliore amica è felice, e mi sta abbracciando di prima mattina! Cos’è successo?” Cortney scoppiò a ridere, mentre la ragazza non smetteva di sorridere.
 
“E’ solo mezzogiorno. Non è così presto amica mia.” Abby mise un braccio attorno al collo della ragazza, per poi stringerla al suo seno.
 
“Che tette carine che hai Ab!” Courtney punzecchiò il suo seno, per poi appoggiarci l’orecchio.
 
“Lesbica, non toccare le mie migliori amiche.” La ragazza diede uno schiaffo sulla testa della sua migliore amica, così che lasciasse in pace il suo petto.
 
Entrambe si diressero in cucina e mentre Courtney si prendeva un bicchiere di succo, Ab cercava disperatamente di accendere la sua canna mattutina, con scarsi risultati.
 
“Accendino di merda.” Lo buttò contro il muro, e l’accendino scoppiò, formando una piccola nuvola di gas attorno ad esso.
 
“Ab, sei unica ed anche cogliona.” Courtney le passò un accendino con lo stampo della marijuana su tutta la fiancata.
 
La più grande riuscì finalmente ad accendere la sua canna, mentre la teneva stretta tra le labbra e cercava, nella borsa dell’amica il suo eyeliner. Prese una rivista, a cui non diede molta importanza e la buttò con noncuranza sul tavolo, per poi prendere finalmente il borsello dei trucchi di Courtney.
 
“Cosa facciamo oggi?” Courtney si accese una sigaretta, per poi buttare il fumo in aria formando tanti piccoli cerchi, mentre guardava la sua amica sistemarsi nel riflesso del vetro della grande finestra.
 
“Avevo pensato di tingermi i capelli.” Ab passò più volte il prodotto sull’occhio, arrivando a formare una grossa linea nera su entrambi gli occhi.
 
Courtney non diede peso al commento dell’amica.
“Ab, guarda qui.”
Le passò la rivista che aveva buttato prima sul tavolo.
 
Ab guardò la copertina, e subito dopo aprì la rivista alla pagina consigliata dall’amica.
 
Subito spalancò gli occhi e la bocca, per poi far cadere a terra la rivista.
 
 
**
 
 
Scusate l’imminente ritardoooooooooo.
Vi amo HAHAHAHA
 
Sul serio mi dispiace, ma l’inizio della scuola non è andato così bene :C …
Parlando del capitolo..
Ma Zayn? Cosa ti passa per la testa? Idiota che non sei altro.
 
Adesso non vedo l’ora di scoprire la reazione di Abby, e voi? HAHAHA.
 
Adesso vado.
Vi amo, Carli. <3
 
Ps: Aggiornerò solo quando il capitolo arriverà a 4 o 5 recensioni <3

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Capitolo 4
*** Chapter 4 ***


                                                                                                                   
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   NON HO NESSUNA CANZONE DA METTERE



Dopo tre giorni di isolamento, Abby uscì dalla sua camera, ormai diventata la sua tana-rifugio segreto.

"Buongiorno tesoro, sei ancora tutta intera?"
La mamma le baciò dolcemente la fronte, e poi le mise davanti un recipienti pieno di buscotti.

"Si, tutta intera. Vado in camera."
La ragazza prese il recipiente e se lo piazzò sotto il braccio.

"Aaspetta, Abby."
La mamma la rincorse su per le scale, fino ad arrivare alla porta della camera della figlia ormai chiusa.

"Dio Abby, qui dentro è peggio di una discarica. Sei fortunata a non essere uscita con tre gambe e quattro occhi,"
La mamma appena aprì la porta, arretrò subito, facevo saltare la ragazza.



La ragazza cacciò la mamma dalla camera, e incominciò a pulire tutta quella sorcizia.
Era un solo andamento: mozziconi di sigarette-bottiglie di birra,bottiglie di birra-mozziconi di sigarette.


Dopo aver pulito, mise apposto il letto e nel piegare il lenzuolo che giaceva sul materanno, trovò anche il suo cellulare, spento da secoli.
Lo mise sotto carica, e trovo tantissimi messaggi di tutti i suoi amici. Tutti tranne Zayn


Sentì il citofono del vialetto di ciottoli suonare, ma non ci fece tanto caso, e se ne andò in bagno.
Si tolse il pigiama e l'intimo e si butto sotto la doccia.

Il getto dell'acqua calda vagava libero sul suo corpo trascinandosi con esso shampoo, balsamo e quant'altro, mentre la biondina canticchiava una melodia strana che proveniva dalla vecchia radio regalata dalla nonna alla mamma.

Uscì dalla doccia, e si accovacciò nel lavandino per strizzare i suoi lunghissimi capelli.
Si guardò allo specchio e subito penso che si sarebbe dovuta rifare il colore dei capelli.


Lo sbattere dlla porta della sua camera la fece distrarre.
Si infilò l'intimo e senza dire una parola passò davanti la domestica, inqurante del suo 'look'.

Appena aprì la porta si trovo una chioma super biona di fronte.

"Chi non muore si rivede!"
La sua migliore amica, Rachel l'abbracciò forte, cercando di non scottarsi con quella che alla vista di Abby sembrava una canna fatta male.


La ragazza allora prese quella specie di ramosciello appeso e cercò di raddirizzarglielo nel modo giusto.
"Devi ancora imparare tanto, mia piccola Rac."
Le diede un buffetto sulla testa, per poi passargli la canna appena aggiustata.



Andò nella cabina armadio, seguita a ruota dalla più piccola.
Prese dei jeans skinny a vita alta, ed un semplice top nero.

"Avanti Ab, muoviti. C'è Zack che ci aspetta giù."
Rachel quando si trattava di mentire, era un genio. Non c'era solo Zack, ma anche Zayn, e la sua fidanzatsa, nonchè ragazza sulla copertina della famosissima rivista.

"Arrivo un secondo."
Infilò le sue converse bianche, per poi prendere la borsa e buttarci dentro le chiavi di casa, le sigarette, il telefono, le cuffiette e infine non meno importanti le chiavi della macchina.

Appena arrivarono vicino il cancello nel vialetto di ciottoli, Rachel corse verso il pulsante per aprirlo. 

"Aspetta prima di uscire,"
Rac, fece una corsa per raggiunerla e aprirle il passaggio.


"Ma allora non hai tre gambe e quattro occhi."
Zack l'abbracciò, per poi mollarle uno scappellotto dietro la testa.

"Testa di cazzo, riprovaci e te la mozzo la mano."
Abby fece la sostenta, per poi abbracciarlo a sua volta.

Sentì delle risate provenire da dietro la coppia abbracciata e si girò.

C'era lui, Zayn.
Insieme ad una ragazza. La ragazza della rivista. Perrie.

Zayn la guardo, e lei si sentì morire.
Zayn le sorrire, e lei si sentì così piccola, schiacciata dal peso dell'amore.

**
TRE MESI CHE NON AGGIORNO. 
FACCIO CAGARE, LO SO. C:

PERO' VI AMO DA MORIRE COMUNQUE.

 
QUESTO CAPITOLO FA CAGARE. NE AVEVO SCRITTO UNO BELLISSIMO QUESTO POMERIGGIO, MA IL MIO COMPIUTER E RITARDATO QUANTO GIUSEPPE SAPIO.
MERDA, QUEL RAGAZZO SI E' MANGIATO UN PESCE VIVO.
"SORRIDO SEMPRE MOCC'A NONNT"..
PEPPE PERCHE' LO FAI? LA NATURA GIA' TI HA FATTO UNO SCHERZO FACENDOTI NASCERE, POI FAI ANCHE QUESTE COSE :O

No dai scherzo, questa cosa che ho detto non va detta a nessuno.
E' coglione okay, però se doveva nascere, era destino.

Sono appena tornata da NYC, e tra un po ripartirò..
quindi cercherò di aggiornare il più presto possibile.

CARLY, VI AMA. UN KISS. :*

 
THIS IS ABBY.
SHE IS ABBY.
 
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