amore complicato

di demi99fra
(/viewuser.php?uid=563806)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** nuove conoscenze ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** sorprese inaspettate ***



Capitolo 1
*** nuove conoscenze ***


Era un giorno come tutti gli altri. Mi ero appena svegliata e fuori faceva estremamente freddo.
Presi la prima sciarpa trovata nell'armadio, guardacaso la mia preferita, jeans aderenti, maglietta che lasciava intravedere
la pancia piatta e un giubottino viola comprato durante il viaggio a Firenze di 1 liceo classico.
Si, io vado al classico. E' decisamente noioso, non c'è nessun ragazzo figo e oltretutto sono una schiappa in greco
e in latino. Sono riuscita ad arrivare all'ultimo anno grazie alla mia fantastica proffessoressa. Sono alta, magra,
capelli biondi e lunghi e occhi celesti. Non ho mai avuto un ragazzo che mi piacesse davvero, tutti quelli che ho avuto
e con i quali ho fatto anche un pò di sesso, sono stati solo un divertimento per me e anche io per loro.
Non mi è mai interessato avere una relazione seria, non ne sentivo il bisogno e poi, sinceramente, non c'era nessuno
veramente carino che mi inressasse. Tutti erano uguali, volevano solo sesso, e io li accontentavo, almeno
quelli più decenti e gentili.
Quindi scesi di corsa le scale e andai in cucina per fare colazione.
- Ciao tesoro, tutto bene, pronta per l'inizio della scuola? - mi chiese mia mamma che stava preparando 2 toast al formaggio.
Eh gia, quello era il primo giorno di scuola dell'ultimo anno.
- Si o ma, come sempre - risposi facendo un sorriso falso
- Dove hai intenzione di andare conciata così? - mi chiese guardandomi la maglietta.
- A scuola ? -
- Ah ah, molto spiritosa, vai a cambiarti immediatamente -
- No scusa - stavo per usare la mia arma segreta - Jessica ne ha una simile e se la mette sempre -dissi quasi dispiaciuta
- Ah, se la mette lei mi fido, ok puoi tenerla, ma non fare la stupida -  il mio piano aveva funzionato
- Oh ma, me lo ripeti ogni santo giorno, anche i muri si sono stufati di sentirtelo dire, ormai sono grande -
- Non ricordarmelo, io non voglio che tu te ne vada perche.. - disse iniziando a piangere
- No, ti prego non piangere - dissi esasperata
- Si, ma promettimi che farai la brava..! -
- Eja o ma, che hai? -
- Niente, stavo scherzando - disse sorridendomi
- Sei proprio una brava attrice - dissi scherzando anche io
- Si, adesso però muoviti che è tardi -
- Agli ordini - dissi alzandomi - Ciao o ma - e uscì dalla porta
Mi specchiai su una macchina parcheggiata davanti a casa mia- non l'avevo mai vista prima, è molto bella - pensai e mi
diressi verso la mia scuola che si trovava più o meno vicino a casa mia.
Durante il tragitto mi trovai davanti i 5 idioti della classe: Luca, Marco, Matteo, Davide e Lorenzo.
- Ehi ali - mi salutò Matteo con un cenno della testa
- Ciao - dissi chiaramente scocciata
- Cosa c'è, ti sei svegiata con la luna storta, carina? -
- Carina lo dici a qualcun altra -
- Oh, alice sta mettendo gli artigli -
- Non fare tanto il cretino, comunque non mi sono svegliata con la luna storta, è quando ho visto voi che mi è venuto il malumore - dissi con finta ironia
- Ma che ti abbiamo fatto noi? - dissero in coro con la faccia da cretini
- Siete defficenti - dissi super convinta di quello che stavo dicendo.
Incomminciai a camminare velocemente per sorpassare quegli stupidi che fortunatamente non mi seguirono.
Arrivata davanti al portone della scuola mi trovai Jessica insieme a Martina e Matilde che parlavano silenziosamente.
- Ragazze, che succede? -
- Finalmente è arrivata Alice - disse preoccupata Martina
- Ma che cosa sta succedendo? - chiesi
- La prof di greco, sen'è andata.. - dissero dispiaciute
- No, sul serio - chiesi dispiaciuta. Io ero una frana, ma quella proffessoressa era simpatica, gentile e spiegava bene.
Adesso come farò con greco, lei mi aiutava perchè sapeva che mi impegnavo, e mi metteva 6.
- Merda, non può essere - dissi
- Magari la prossima è migliore - disse Jessica, cercando di consolarmi.
- Si, come no - dissi facendo per entrare a scuola con le mie amiche.
Arrivate in classe ci sedemmo ai nostri posti. Con il solito casino, arrivò la prof di scienze che ci disse che la prof di greco
era stata trasferita e che c'era un sostituto.
- Sostituto? - disse Jessica maliziosamente
- Sarà uno di quei soliti vecchietti antipatici - risposi io tutta convinta
- Non direi...- rispose Marty
- Come fate a dirl..- mi girai e mi accorsi che era arrivato. Rimasi a bocca aperta.
- Minchia, ma quanto è giovane questo qua..! - disse Jessica alzando un pò troppo la voce
- Zitta - dissi vergognandomi per lei
La prof allora ci lasciò in sua compagnia.
- Buongiorno ragazzi, io sono Harry Styles, metiiamo subito in chiaro le cose.
Non chiamatemi signore perchè come vedrete sono abbastanza giovane, chiamatemi semplicemente prof, e io vi chiamerò per nome.
- Scusi signor..-
- Che cosa ho appena detto..-
- Jessica -
- Jessica? Non voglio che mi chiami così -
- Va bene, ci proverò, quanti anni ha lei? -
- Secondo te? -
- Bho, ali che dici? -
Perchè mi aveva messo in mezzo? perchè mi chiedo io.
- Su, non avere paura - mi stava sfottendo
- Non ho paura - risposi maleducata - Eh solo che non lo so -
- Ci provi, signorina..-
- Signorina? - dissi guardandolo male
- Si, a lei la chiamerò così dora in poi, mi può dire cortesemente il suo nome? - mi disse sfottendomi ancora
- Alice - risposi a denti stretti, lo stavo maledicendo con lo sguardo.
- Quanti anni ho secondo lei, Alice? -
- Ma non lo so - risposo svogliata. - 30 - dissi per nulla convinta di quello che stavo dicendo.
- Sta dicendo sul serio? - rispose esterefatto
- Si - risposi semplicemente
- 23 -
- Cosa? - dissi scioccata
- Si, ne ho 23. Adesso incominciamo la lezione. Lei sarebbe così gentile di venire alla lavagna? -
- A me sta dicendo? - chiesi
- Si, a lei sto dicendo -
- Pechè io? -
- Perchè io sono l'insegnante e tu l'alunna -
Uccidendolo con lo sguardo mi alzai e andai alla lavagna
- Oh bene, vedo che sa fare la brava ragazza quando vuole -
Non risposi per evitare di venire sospesa.
Era insopportabile quel tipo.
- Mi vuole spiegare che cosa avete fatto durante tutti gli anni? -
- Ma sta scherzando? -
- No, sono serissimo -
- Ma io non me lo ricordo! - dissi alzando un pò troppo la voce
- Vuol dire che me lo farà per scritto per domani -
- Ma è il primo giorno di scuola, lei non può farmi ..! -
- Questo? certo che posso, sono l'insegnante -
- Va bene, posso tornare a posto? - chiese ormai con la voglia di prendere a calci quel suo bel faccino.
- Certo signorina Alice, le metterò il voto che farà la media con tutti gli altri. Veda di impegnarsi. -
Così tornai a posto e non mi rivolse più la parola.
Alla fine della lezione mi disse che mi doveva parlare. Quando tutti i compagni se ne furono andati mi avvicnai.
- Che vuole? -  gli dissi infastidita
- Non parlarmi così - mi disse guardandomi fisso negli occhi.
Non risposi.
- Se mi chiedi scusa ti toglierò il compito -
- Scusa per cosa? -
- Per esserti comportata male -
- Ma io non ho niente - dissi incavolata
- Quindi non mi chiedi scusa? -
- Esatto -
- Il compito deve essere almeno di 2 pagine - mi disse concludendo la conversazione.
Mi girai e andai a prendere la borsa.
- Buon lavoro - mi disse sorridendomi
Ma io non risposi, lo guardai male e oltrepassai la porta dirigendomi a casa.

NOTE DELL ' AUTORE
Buongiorno a tuttii!!  Ecco qui con una mia fan fiction! Vi piace??
Vi sembra banale? ditemi tutto quello che vi passa per la testa e recensite!!
Buon pranzo e buona lettura!!

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


Uscì il più in fretta possibile da quella classe e cercai Jessica che, per mia sfortuna, sembrava essere già andata via.
- Che bella amica - dissi scocciata incamminandomi verso casa mia. Dopo un pò sentì la macchina di qualcuno avvicinarsi sempre di più
e bloccarsi vicino a me.
- Serve un passaggio? - mi chiese il ragazzo seduto nel posto di guida.
Aspetta un attimo: capelli ricci, occhi verdi, labbra carnose, viso al quanto perfetto. Il nuovo professore di greco.
Forse stavo facendo una faccia strana o lo stavo fissando perchè mi chiese divertito - Qualcosa non va? -
- No, niente, ero sovrappensiero - dissi semplicemente. - Sicura? - mi chiese
E io gli risposi - No, per finta - imitando il suo tono della domanda precedente
- Vuoi litigare o salire in macchina? - mi chiese
- Preferirei andare a piedi se non le dispiace, sa, non posso andare in giro con gli sconosciuti - mi stava fissando, e allora mi sbrigai a
continuare - e poi abito qui vicino -
- Lo so dove abiti, io abito proprio davanti a casa tua - mi disse sorridendomi
Non ci potevo credere - Cosa? E come fa lei a saperlo? -
- Ti ho vista sta mattina quando ti sei specchiata nella mia auto -
A quella frase mi voltai imbarazzata - Ah, comunque si sta facendo tardi e devo andare a casa - una frase più intelligente non poteva venirmi in mente eh.
- Dai non arrabbiarti per il compito, l'ho fatto solo per farti capire che con me non devi scherzare... nel senso che se ti dico una cosa tu devi farla- disse scendendo dalla macchina e avvicinandosi a me.
- Emm si, ma se è lei che mi prende di mira fin dal primo giorno di scuola - dissi, sorrise per il mio evidente imbarazzo, dovevo sembrare una stupida in quel momento.
Mi prese un polso dicendomi - Io non ti sto prendendo di mira.. - mi sei sembrata solo simpatica dal primo momento in cui ti ho vista - e tornò in macchina - Allora sali? - chiese in un tono a parer mio speranzoso
- No, mi farà bene una passeggiata -
- Ok, cerchi di farlo bene il compito o la metterò in punizione - e dicendomi partì con un sorrisino in viso.
Ma chi si credeva di essere e poi con "
la metterò in punizione "  che cosa intendeva dire? E perchè improvvisamente mi aveva dato del lei?
Ma basta pensarci. Oggi non potrò nemmeno uscire per colpa di quel compito che devo fare. Che palle quel professore.
Finalmente, dopo un tratto fatto a piedi parlando da sola , mi ritrovai di fronte alla porta di casa.
Aprì e trovai mia mamma e mio babbo ad aspettarmi spazientiti sul divano - Dov'eri finita? - chiese mio babbo arrabbiato
- Il nuovo proffessore di greco mi ha trattenuta dopo la lezione - risposi
- E come mai? Hai fatto qualcusa? - chiese mia mamma
- No.. e solo che mi ha detto che dovevo fare un compito scrivendo tutto quello che abbiamo fatto durante tutti gli anni - risposi poggiando lo zaino pesante davanti al tavolino del salotto dove si trovavano i fiori che babbo aveva regalato a mamma per il loro anniversario di matrimonio. E lei pensando che l'avesse fatto perchè aveva combinato una cazzata gli urlò contro pentendosi immediatamente del gesto fatto. Si fece perdonare cucinando la sua specialità : le lasagne, noi adoriamo tutti le lasagne, ma a me e a mio padre non ci batte nessuno.
- E perchè l'ha chiesto a te? - chiese anocora mia mamma interrogativa
- Perchè dice che gli ho risposto male - risposi mentendo no sufficentemente bene dato che mia madre subito mi disse -  E me no male che te l' avevo detto. Anche se tu dici che ormai sei grande vedo che ancora non ti sai comportare bene davanti agli adulti - mi disse rimproverandomi.
- Ma lui non è adulto. Ha solo 23 anni. - risposi cercando di difendermi.
- Davvero?- risposero in coro mia mamma e mio padre con una faccia da cui trasparivano confusione e sorpresa.
- Si, e si mi pare che si chiami Harry Styles - dissi cercando di ricordarmi il suo nome.
- Ma chi? Il nostro bel vicino nuovo? - chiese mia mamma
- E tu come fai a saperlo? - chiesi sperando che non fosse amica con i genitori e cose così.
- Ci ho parlato 2 guorni fa, mi è sembrato un ragazzo educato e molto intelligente, sapevo che faceva l'insegnante e un pò speravo che potesse essere il tuo, ma non ci stavo minimamente pensando che fosse il tuo nuovo insegnante di greco. Però devi essere contenta, perchè è un bravo insegnante. -
- A me non sembra, e come fai tu a sapere che è bravo come insegnante? -
- Si vede dalla faccia - rispose mia mamma convinta.
- Si vede dalla faccia. E da quand'è che sei una veggente? - le chiesi soffocando una risata, si arrabbia sempre quando penso che lei stia dicendo una cazzata e mi metto a ridere.
- Sandra no dire cavolate adesso - finalmente intervenne mio padre che era stato ad ascoltare tutta la conversazione silenzioso in una angolino del divano, questa conversazione stava iniziando a diventare ridicola.
- Vi siete messi contro di me voi due eh? - chiese mia mamma che evidentemente aveva capito la cazzata enorme che aveva appena detto ed era ritornata allegra e sorridente come sempre.
- No ma che dici cara - rispose mio padre prendendola in giro.
Ci mettemmo a ridere.. in fondo io adoro in miei genitori, perchè insieme possiamo scherzare e ridere, proprio come una vera famiglia.
- Tutti a tavola - disse mia mamma - oggi lasagne - A quella parola corsi subito a tavola e stabilì il record di 20 secondi per divorare metà vassoio di lasagne.
Dopo finito di mangiare mia madre e mio padre uscirono dal meccanico e io rimasi sola soletta a fare quel maledetto compito.
Passate 4 ore, 1 per pensare, 1 per scrivere e 2 per cantare tra la prima e la seconda ora, finì il compito.
Ero abbastanza soddisfatta, avevo scritto 1 pagina e mezzo e almeno un sette me lo sarei meritata...sperando che sia buono!
Quando i miei genitori tornarono cenammo e prima di dormire ascoltai You belong with me, di Taylor Swift e subito dopo crollai in un sonno profondo.

*** Note finali ***
Ciao ragazzi, ho scritto un nuovo capitolo. Vi ricordo di commentare e di dirmi quello che volete, accetto consigli e critiche. A me diciamo che mi piace questo capitolo, mi sembra che si presenti meglio del primo. Questo non è un capitolo chissà quanto importante, ma spero comunque che vi piaccia. Vorrei precisare che io non sono una fan sfegatata di Taylor Swift, ma molte sue canzoni mi piacciono, però non mi piacciono quelli che la insultano perchè è stata con Harry, io adoravo/adoro la coppia Haylor e non smetterò mai di dirlo.
Directioner for ever!! $$$

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** sorprese inaspettate ***


Mi svegliai di soprassalto sentendo freddo all'improvviso.
- Che succede - chiesi a mia mamma che aveva una faccia divertita.
- Niente di che -
- E perché sono ricoperta da cubetti di ghiaccio? - mi stavo innervosendo, e mia mamma stava trattenendo una risata, adesso la uccido.
- Non ti svegliavi quindi ho pensato di fare qualcosa di diverso - disse lei come se fosse la cosa più normale del mondo buttare alla gente cubetti di ghiaccio.
- E con qualcosa di diverso intendi farmi morire di freddo? -
- Eh, adesso non ti arrabbiare, su alzati e vestiti, è tardi -
- Non è ancora finita - le dissi con un sorrisetto in volto che lei non capii.
Corsi a vestirmi in bagno mettendomi i soliti jeans e una t-shirt abbastanza corta, mi truccai con un trucco leggero e poi scesi di corsa giù afferrando un croissant.
Ero in leggero ritardo, meno male che abitavo vicino a casa altrimenti non so come avrei fatto.
Entrai di corsa in classe e mi sedetti vicino a Jess.
- Ali, ti devo raccontare una cosa - mi disse abbastanza nervosa
- Spara - ecco i miei modi abituali per dire le cose
- Ecco, io mi sono fidanzata con Luca - era emozionata, Jess, la mia amica, era emozionata, un evento.
- Ma chi, Luca della nostra classe? -
- No, Luca della prima superiore, certo, Luca della nostra classe - stava diventando rossa.
- Davvero? - chiesi con una faccia che aveva questa espressione "o"
- Zitta, non urlare -
- Ok - dissi abbastanza scocciata, quando arrivò il prof Styles con la sua cartella in mano. Dovevo ammettere che era come un dio sceso dal cielo, con una caratteraccio però.
- Signorina Alice, fatto il compito - mi chiese sorridendomi.
- Certo prof, glielo porto? - risposi assumendo la sua stessa espressione.
- No, tienilo pure, lo correggiamo dopo nell'aula professori - disse, aspetta cosa???
- Perché? - chiesi stranita
- Perché non posso perdere due ore importanti di lezione, quindi dopo venga nel mio studio -
- Ok... - era pazzo, si, era proprio pazzo.
Le due ore passarono velocemente, interrogò al più cretino della classe le cose fatte durante il primo anno, e lui non seppe dire neanche una parola, la prof di prima non aiutava solo me, ma anche lui, non voleva vedere bocciato nessuno, lei sì che era una brava professoressa.
Finite tutte le cinque ore di lezione andai in sala professori dive c'èra il prof ad aspettarmi, era intento a leggere un compito, ma quanto era bello?
- Rimane lì a fissarmi o viene a sedersi? - mi chiese divertito.
- Vengo a sedermi - dissi a denti stretti.
Altro che dio, quello era un mostro antipatico, arrogante.
- Mi vuole dare il compito? -
- Certo - lo presi e glielo misi davanti.
- Allora, intanto le pagine da fare erano due - stava già iniziando male.
- Ma ne ho fatte una e mezzo - dissi
- Ma non sono due infatti -
- Va bhe - protestai
- Dai, non fa niente - mi disse poggiandomi una mano sulla coscia. L'aveva fatto intenzionalmente o per caso? Fatto sta che per tutta la durata del compito la tenne lì. Dopo un pò iniziò a farla scendere sempre di più verso il centro. Ma che stava facendo? Iniziò a fregarla contro la mia intimità. Allora mi girai verso di lui - Zitta e non muoverti - mi disse.
- Cosa sta facendo? - chiesi non riuscendo più a capire nulla.
- Niente - disse con voce a mio parere sensuale.
Mise la mano al mio fianco quando sentì qualcosa di caldo nel mio collo. Erano le sue labbra.
Ma era impazzito? Una mano iniziò ad armeggiare sulla mia maglietta, iniziando a salirmi la pancia mentre l'altra stava cercando di entrare nei miei pantaloni.
Quando la sentii andare troppo vicino alla mia intimità, mi spostai e gli disse - Ma è pazzo? -
- Non urlare, e torna qui, non ho ancora finito -
- Io non torno proprio da nessuna parte, lei è un porco -
- Ah si - disse prendendomi per il polso e buttandomi al muro - non mi sembra che lei si sia spostata, anzi, le stava piacendo, su, non faccia la verginella - mi disse crcando di baciarmi, ma io mi spostai, anche se volevo baciarlo.
- Lei è pazzo, e verginella lo dica a qualcun'altra che scopa qui a scuola, adesso capisco come ha fatto uno come lei ad entrare qui - dissi e feci per andarmene ma mi bloccò.
- Vedi un pò ragazzina, stai attenta a quello che dici o che fai - e così dicendo mi lasciò e io corsi con le laccrime agli occhi verso casa.


** note dell'autore **
vi è piaciuto??????' fatemelo sapere e recensite come sempreeee!!! <3 <3 <3

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2376443