The prayer

di CiuffoeParu_99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Se potessi... ***
Capitolo 2: *** vecchi amici ***



Capitolo 1
*** Se potessi... ***


Se potessi...

"Caro diario,
se potessi tornare indietro ti assicuro che non vorrei rifare la stessa vita di adesso"
A questo pensava Oscar sull'autobus prima di arrivare in quella maledetta via del centro di Parigi, pensava alle parole che puntualmente scriveva sul suo diario la sera prima di andare a letto, ella le scriveva alla stregua di una preghiera, come un desiderio irraggiungibile.
Non abitava più con i suoi da quando il padre aveva ricevuto l'incarico di gestire delle azioni all'estero per la precisione da un anno.
Lo ricorda come se fosse ieri, quella lite che il padre aveva etichettato come "tradimento".
Intantanto l'autobus era arrivato a destinazione, ma Oscar non fece in tempo a scendere che un'incalzante jeanne Bonnet gli si presentò davanti
"Ciao Oscar"
"Ciao Jeanne"
"Allora, oggi che programma ha la nostra ragazza prodigio?"
"Vediamo... alle dieci ho pianoforte poi a mezzogiorno Teoria,Analisi e Composizione e poi alle tredici ho laboratorio dimusica d'insieme"
"Non mi sembra tanto..."
"Se ti dicessi tutte le lezioni che ho di lunedì staremmo qui fino ad oggi pomeriggio"
"Bhe sarebbe un peccato perchè perderesti le lezioni del mattino"
"Non fare la scema!"
"Hai già trovato il modo di pagare l'affitto?"
"Qualche schitarrata qua e là la faccio... ogni tanto"
"Lo sai che nel tuo corso di studi è arrivato un ragazzo nuovo?
"Davvero?No, non lo sapevo, come si chiama!"
"Ancora nessuno sa niente di lui a parte che si è trasferito da poco in città, che viene da Arras, che è nel tuo corso e che... come musicista non è niente male"
"Bhè non lo definirei esattemente niente"
"Almeno speriamo sia carino!"
"Sempre a pensare ai ragazzi tu! Scusa ma ora ti devo lasciare stanno per iniziare le lezioni"
Jeanne era una ragazza di un anno più grande di Oscar con dei capelli mossi rossi ed occhi verdi tendente al castano era una ragazza molto solare, allegra, vivace e molto aperta a gli altri a differenza di Oscar che tendeva ad essere incurante del mondo esterno ed a fregarsene altamente degli altri oltre ad essere una ragazza molto riservata, nessuno capiva perchè avesse quel caratterino, nonostante la conoscesse da tempo.
Dopo le lezioni Oscar era solita andare a suonare il pianoforte nell'aula dimusica che di solito a quell'ora era libera ma stranamente quel giorno....




Angolo dell'autrice_____
Ciao, sono tornata con una nuova storia, più precisamente
con la vecchia storia modificata anche perchè non riuscivo più ad
andare avanti.
Bhe spero vi piaccia, un bacione
CiuffoeParu_99 <3 <3

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Capitolo 2
*** vecchi amici ***


Vecchi amici...

Oscar non si aspettava di trovare lì qualcuno a quell'ora di solito
era l'unica a rimanere dopo le lezioni....
Però, pensò Oscar, suona bene, si sporse per vedere chi era che
stava suonando e vide Andrè il suo amico d'infanzia, erano
cresciuti insieme solo che non si vedevano ormai da quando lei se
n'era andata via di casa, la nonna di Andrè faceva la cameriera in
casa sua ed aveva fatto da nonna un po' anche a lei solo che
se n'era andata subito dopo di lei per aprire una pasticceria tutta
sua e Andrè non potè far altro che andargli dietro visto che aveva
perso entrambi i genitori quando era piccolo.
"Ciao Andrè, allora sei tu il nuovo allivo di questa scuola..."
"Ciao Oscar, ti stavo cercando"
" Non dovresti essere qui a quest'ora"
"Se è per questo neanche tu dovresti esserci"
"Si, in teoria, fammi indovinare sei venuto qui perchè eri certo di trovarmi"
"In effetti ho pensato che siccome tu hai la tendenza a vaporizzarti sarebbe
stato di granlunga migliore aspettarti in un posto dove tu, ci scommetto, vieni
quasi tutti i giorni"
"Ottima mossa Grandier, a cosa devo la tua attenzione"
"Se te lo dico prometti di non arrabbiarti"
"Va bene"
"Tuo padre mi ha chiesto di "controllarti", e precisamente ha avuto l'intelligente
idea di chiedermelo quando qui in Francia erano le quattro di mattina"
"Scommetto che ti eri disabituato"
"Si"
"Ti ci devi riabituare, in fondo, guarda me è 17 anni che mio padre mi chiama
alle quatro di mattina facendo lo "spiritoso" e sono ancora viva"
"Allora, se qui a quest'ora non dovrebbe esserci nessuno cosa ci fai tu qui?"
"Ci vengo quando ho delle giornate particolarmente stressanti, e comunque io ho il permesso del direttore , tu no!"
"Questo lo dici tu"
"Ho saputo che sei nel mio corso..."
"Certo, sennò come avrei fatto a "controllarti", e ti giuro che non so il perchè tuo padre mi abbia chiesto una cosa del genere"
"Sei nel mio corso allora..., Andrè, scusa prima che tu vada via posso farti una domanda?"
"Spara pure.."
"Si può sapere da quando suoni il violoncello?"
"Da quando avevo dieci anni"
"Ecco cosa facevi quando sparivi nel nulla"
"Bhe scusa Oscar devo andare tra poco ho il turno a lavoro"
"Tu, lavori?"
"Come credi che faccia a pagare la retta scolastica e l'affitto?"
"Ciao"
"Ciao"
Andrè uscì dalla stanza lasciando Oscar di sasso, lei non sapeva che Andrè studiasse musica e tantomeno che suonasse il violoncelo, oppure che avesse un lavoro.
Certo, non si vedevano da un anno ma si sentivano comunque per telefono, e comunqu non gli era ancora chiaro il perchè della richiesta di suo padre, perchè coinvolgere Andrè in una faccenda che riguardava solo lei e suo padre?
Quel giorno Oscar era riuscita a rimediare una serata in un noto locale del centro di Parigi, tra l'altro il propietario del locale gli aveva offerto la cena quindi per lei era una fortuna.
Passò un'ora da quando Andrè se ne era andato, e per Oscar arrivò il momento di andarsi a preparare per lo spettacolo di quella sera, avrebbe cenato in un tavolo contrassegnato con il cartellino orchestra, che per orchestra intendeva solo lei.
Il direttore gli aveva chiesto di vestirsi da sera per una volta dato che il locale in questione era fra i più rinomati di Parigi, e siccome era accettata solo musica blues, jazz e musica leggera e classica, quindi optò per alcuni brani di Caro Emerald, Sade e Aretha Franklin e per suonare avrebbe fatto qualcosa di James Brown alla chitarra e qualcosa di Shostakovich o di Bach al violoncello, la tipica musica che piace a alle persone di alto rango, ma non era il suo caso.
Andò di corsa a casa, entrò in camerà e prese co riluttanza dal suo armadio l'unico vestito che c'era, un vestito l'ungo nero con scollo a v ornata con dei brillanti e una generosa scollatura di dietro, si truccò un pò e si lascio i capelli sciolti.
Una volta preparata Oscar si diresse verso il locale che raggiunse in dieci minuti con la metropolitana, arrivata si trovò davanti un ristorante immenso anzi, un hotel di lusso a cinque stelle riservato solo a vip e a persone con un ceto sociale abbastanza alto l'hotel aveva il nome di Versailles come la reggia che aveva ospitato la dinastia Borbone.

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