L'amore Di Una Vita

di SonoDiversaDaVoi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La Mia Bambina ***
Capitolo 3: *** Fu La Scena Più Tenera Mai Vista ***



Capitolo 1
*** La Mia Bambina ***


Questa non è una storia comunque, questa storia parla di due bambini, che cresceranno insieme, che si ameranno, che si lasceranno, che si scoperanno a vicenda, che non importerà del futuro, che diventeranno grandi e quindi, si innamoreranno. La fine sarà felice, perche non l’ho mai fatta così e volevo provare, questi due bambini si chiamano Zayn e Carlotta. Si conoscono dalla nascita, si vogliono un bene dell’anima e non servirà molto per capire quanto quel tanto volersi bene si trasformerà presto in amore.

Inizio:
Si, ora posso essere contenta. Finalmente anche io mi sono tolta questo peso di dosso, ora sono mamma. Ho partorito una splendida bambina di 3.2 kg, è piccolissima e sinceramente non so nemmeno se sarò una buona madre. Trisha ha già partorito, un mesetto fa ed ha detto che l’istinto materno le è venuto da subito naturale, speriamo sia così anche per me. La mia piccolina si chiamerà Carlotta, come la nonna che purtroppo non ce piu da qualche anno. Io e mio marito ce la siamo cavata fino ad ora da soli, ma ha così tanto insistito nel far venire sua madre, mia suocera a casa per aiutarci. Siamo sempre stati bravi a cavarcela, non chiedevamo niente a nessuno soprattutto a sua madre, che per essere definita così ho gli sforzi di vomito. No basta, ho passato 4 mesi a vomitare come una demente, ed ora che capisco ne ve era valsa al pena, beh, lo rifarei. Mi portarono la bambina via dalle braccia, perche entrambe dovevamo riposare, eravamo scosse, alle 13:22 sono entrata in ospedale con le doglie e precisamente alle 15:00 spaccate ho dato alla luce la mia piccola Carlotta. Mi sdraiai meglio sul lettino e tirai su le coperte, era davvero freddo, forse perche era il 14 febbraio? Forse perche avevo appena partorito, ma quel posto era davvero freddo. Già, ho partorito mia figlia il giorno di San Valentino, che fortuna, avrà destino in amore. Speriamo. “tesoro, -mi squote- Angela, svegliati –Trisha non ora, ho sonno- tesoro, la piccola è qui” mi svegliai di colpo e vidi la mia bellissima Carlotta sdraiata su quel carrellino in plastica. La somiglianza con suo padre è davvero forte. Stessi magnifici occhi marroni, quegli occhi che ho sognato dato che ero innamorata pazza di lui, così grandi e profondi. “ha i suoi occhi vero?” “si, Angela, ho portato Zayn, volevo la salutasse” prese in braccio il piccolissimo Zayn, e io Carlotta e li vidi così bene insieme, erano davvero dolci, “diventeranno amici te lo dico io, come lo siamo noi, lo saranno loro” 

Spazio Mio:
Questa è la mia prima FF pubblicata. Siate buoni. Allora, se volete recensire, ve ne sarei eternamente grata, so che nessuno leggerà questa piccola parentesi, perche ogni tanto non lo faccio neanche io. 

 

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Capitolo 3
*** Fu La Scena Più Tenera Mai Vista ***


“ha i suoi occhi vero?” “si, Angela, ho portato Zayn, volevo la salutasse” prese in braccio il piccolissimo Zayn, e io Carlotta e li vidi così bene insieme, erano davvero dolci, “diventeranno amici te lo dico io, come lo siamo noi, lo saranno loro” spererei proprio di si, mi piacerebbe anche che si fidanzassero, sposassero e facessero dei … ok, sto correndo un po’ troppo, appena 4 ore fa ho partorito Carlo e adesso penso già ai loro di figli? Lo ha sempre detto Trisha che non sono tutta normale. Uscì il giorno dopo dall’ ospedale e tornammo entrambe a casa. Mia suocera era già dentro casa dal giorno che ero partita io, se ne approfitterà e questo lo sa a anche Robert, mio marito. Appoggiai la borsa sul pavimento il trasportino, chiamiamolo così, della piccola a terra, con molta delicatezza, mi tolsi il giubbotto e le scarpe e poi la presi in braccio, dovevo cambiarla, non mi piacevano i vestiti che le aveva portato la nonna, così andai di sopra con lei in braccio, che dormiva. La portai nella sua piccola stanza e, dopo averla messa dentro la culla, mi misi a cercare un body pulito e più carino. Ne trovai uno che aveva messo da parte nonna, era mio, forse un po’ sentimentale la cosa, ma comunque mi sembrava sempre più carino degli altri. Lo appoggiai sulle sbarre della culla e mi misi a guardare quell’ angoletto. Era bellissima, così tenera e dolce. Se solo sapesse in che mondo si ritrova. Forse non dovrei mai parlargli del nostro mondo, forse dovrei tenerla sotto una campana di vetro e istruirla su come si fa la brava mamma, la brava … ma stiamo scherzando? Non so fare io queste cose, come faccio ad insegnargliele a lei. Scossi la testa e lasciai che quei pensieri se ne andassero, perché in qualche modo avevo ragione, non gli avrei mai detto la verità su quanto crudele possa essere il mondo. La cambiai e tornammo giù, a mangiare, entrambe. Le settimane passavano e così anche i mesi, Carlotta cresceva a vista d’occhio, diventava sempre più bella men mano che cresceva, ormai aveva un anno e Zayn lo aveva appena fatto, non passava giorno, che Trisha non passasse per di qua, o non andassi io da lei, perché i piccoli potessero giocare. Anche Carlotta ha fatto un anno, è la più bella bambina che abbia mai visto, e me lo ripete sempre anche Robert, è dolce, tranquilla e non piange mai, a parte quando non si fa male perché deve seguire Zayn in qualche impresa impossibile per la loro altezza, o perché volevano nascondersi per aver combinato qualcosa. Lui sapeva camminare ormai bene, era molto bello anche lui, piccolo e moro come lei, stesso colore degli occhi, ma con i capelli un po’ più scuri, lui, ma lei non riesce ancora a camminare bene, era ancora incerta, e quando cadeva di solito cadeva sulla ghiaia, così un giorno andai per prenderla il braccio e vedere se si era tagliata, ma Zayn le si avvicinò e si sedette per terra dandole un bacino sulla guancia. Fu la scena più tenera mai vista. Gli anni passavano, ormai entrambi avevano 5 anni, tra poco avrebbero iniziato la prima elementare e questo mi turbava. “Zayn, voglio giocare anche io” “no, è mio” e ci mettemmo a litigare, siamo sempre così, ci mettiamo a litigare e poi … non ci ricordiamo neanche perché. “dai, voi due smettetela” “mamma, non mi fa giocare con lui” “Zayn, falla giocare con te” disse Trisha la mamma del mio migliore amico, gli feci la linguaccia a e mi misi a giocare con quelle cose. Le mamme parlavano di cose da mamme e noi due giocavamo allegramente sull’ erba. “andiamo dentro la casetta?” mi domandò, accettai, mi prese per mano e andammo dentro la casetta, era bellissima, ci sedemmo sulle seggioline in miniatura, come ogni cosa dentro quella casa e iniziammo a parlare di discorsi tutti nostri, i soliti discorsi che fanno i bambini. Ad un certo punto, si avvicina e mi da un bacio sulla bocca, io mi stacco con ribrezzo e mi pulisco la bocca da quella che doveva essere la sua saliva, “sei matto?” domando alzandomi “no, volevo darti un bacino” mi piegai e gli diedi un bacio sulla guancia “questo è un bacio” disse diventando tutto rosso. Spazio Mio: Ecco, il secondo capitolo della mia FF, come avete capito, sto ripercorrendo dei momenti molto speciali della loro vita e anche i più teneri. Scusate gli errori grammaticali.

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