Yellow and Blue

di TheStationOfGameViews
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Uno grande strano mondo ***
Capitolo 2: *** Il Grande Consiglio Fatato ***
Capitolo 3: *** Un grande pericolo incombente ***



Capitolo 1
*** Uno grande strano mondo ***


Era una bella giornata di primavera. Una di quelle giornata di cui non si poteva mai dimenticare. Fino a quando mia sorella Nose mi mostrò uno strano libro. Il titolo era inciso probabilmente con uno scalpello. Nose lo aprì. Le pagine era tutte vuote. Ma proprio tutte. Cercammo di vedere più da vicino se c’erano parole scritte in caratteri cubici, ma nulla da fare. Chiusi il libro e me ne ritornai in casa. Dopo pochi minuti sentii mia sorella urlare. Corsi fuori in giardino e vidi una strana luce fluorescente invadere il libro. Afferrai la mano di Nose e la portai in casa, ma tutto inutile. Stava pian piano venendo risucchiata in questo strano vortice di luce verdognola. Allora non avendo nessuna possibilità di poterla salvare mi lanciai anche io dentro il libro. Dopodiché vidi tutto buio. Sentivo solo il grido di mio sorella. Gridava in continuazione: “Sinerbe, Sinerbe, SINERBE!!!”. Mi sveglia finalmente. Mi alzai un po’ frastornato. Vidi attorno a me cose molto strane e molto buffe; come funghi alti 10 metri e foglie larghe 7 metri. Inizia a darmi colpetti abbastanza forti sulle guancie per controllare che non stessi sognando. In preda al panico inizia a correre su me stesso, finché vidi un piccolo essere, assomigliante ad uno gnomo, avvicinarsi sempre verso di me. Prese fuori una grande clava di pietra e poi fui colpito violentemente. Svennii. Ma insomma dove ero finito? Dov’era mia sorella? E chi cavolo è questo gnomo?! Tante domande mi frullavano per la mente, ma per il momento non riuscivo a darmi una risposta.

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Capitolo 2
*** Il Grande Consiglio Fatato ***


Mi sveglia in una stanza molto piccola, quasi come una cella. Gridai continuamente il nome di mia sorella, ma nulla riuscivo a udire. Cercai di aprire la porta che era davanti a me, ma era chiusa. Allora decisi di tirare calci alla porta, ma non si voleva aprire. Mi rassegnai e mi stesi sul letto a fianco. Era un letto abbastanza decadente e malsano. Proveniva da lì anche un odore abbastanza sgradevole, ma non ci facevo tanta importanza. Dopo un po’ la porta si aprì e vidi entrare nella stanza uno strano essere grande e grosso. Una specie di scimmia antropomorfa. Mi preso e mi scaraventò fuori dalla stanza. Dopodiché mi prese per una spalla ed entrammo in un’altra stanza. Lì mi fecero varie analisi, anche molto scomode. Ero abbastanza turbato da questi “trattamenti” e quindi decisi di chiedere ad un (presumibilmente pensando) dottore dove fossi e dov’era mia sorella Nose. Lui non mi rispose. Mise giù i suoi arnesi da laboratorio e mi indicò una strana porta con su scritto “Female”. Poi avevo capito. Probabilmente lì vi era mia sorella. Aprii la porta. Varcai quell’entrata come se stessi entrando in un mondo estraneo. Sentivo dentro di me un pressione spaventosa. Non riuscivo quasi più a muovermi. Successivamente vidi su un lettino distesa Nose. Neanche il tempo di avvicinarmi e fui spedito fuori sempre dallo stesso scimmione di prima. Fui condotto dinanzi ad un grande portone. Vi era scritto, a caratteri cubitali, “Great Fairy Council”. Era un consiglio fatato. Chissà perché mi avevano condotto in questo posto, vedendo che probabilmente era un posto molto ma molto importante in questo mondo.

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Capitolo 3
*** Un grande pericolo incombente ***


Entrai in quella stanza. Appena entrai vidi molta gente alta con vestiti eleganti con orecchie a punta. Riflettei per un attimo e pensai fossero elfi. Ma certo ero in un Gran Consiglio Elfico. Ritornai in me e vidi le quegli elfi fissarmi con uno sguardo gelido. Io cercai di non vederli, ma avevano quel fascino che non si poteva non notare. Dopo un po’ fui fermato. Mi trovai davanti ad un grand’altare ove una fata questa volta mi porse una pergamena. Mi disse di aprirlo. Lo aprii. Vidi che le scritte erano leggibili per me. La fata mi ridisse in un linguaggio che io potevo capire, che quelle scritte erano ineleggibili per loro e quindi capii che dovevo in qualche modo fare da traduttore. Prima di tutto però dissi a loro che cosa avrei ottenuto in cambio se avessi letto ad alta voce a tutti quello che c’era scritto su quella pergamena. La fata mi disse: “Ti darò la libertà e insieme a tua sorella potrete ritornare nel vostro mondo”. Io quindi accettai. Mi schiarii la voce ed inizia a leggere. “Tremate elfi, gnomi e fate. Oggi io Re dei Demoni vi dichiaro guerra. Non una semplice guerra. Una guerra ove tutti, ma tutti voi morirete. Tutto quello che voglio da voi per evitare spargimento di sangue è il Talismano Blu. Io essendo in possesso già del Talismano di Yellow mi servirebbe solo il Talismano di Blue per poter passare in mondi sconosciuti. Ho saputo che alcuni umani (non so come) sono riusciti a venire nel nostro mondo. So che forse c’è il vostro zampini, non solo per farvi decifrare questa lettera, ma anche per aiutarvi in questo pericolo che già voi sapevate che era incombente. Quindi, avete 15 giorni e riscrivo 15 giorni per consegnarmi il Talismano di Blue o sennò il vostro regno inclusi quelli limitrofi verrete sterminati e distrutti per sempre dal mondo. Firmato il Re dei Demoni Diamond.” Tutti nella sala rimasero impassibili. I loro sguardi mostravano paura, ma al tempo stesso sembravano accettarla. La fata mi disse che non potevo ancora andarmene e che il mio compito sarebbe stato quello di andare a rubare il Talismano di Yellow per evitare che Diamond diventi il padrone di tutti i mondi e tutte le epoche. Io esitai e dissi: “Mi scusi, ma io pensavo che leggendo questa lettera potessi andarmene. Se sapevate già tutto potevate dirmelo subito. Invece no. Adesso mi scusi ma devo riflettere sulla questione con mia sorella. La fata mi rispose con fermezza: “Lo so accetta le mia scuse. Puoi prenderti un massimo di 3 ore per parlare di questa questione. Però sappi che se non accetterai..tua sorella morirà e tu sarai nostro prigioniero per 15 giorni per poi morire per mano dei Demoni. Quindi credo che tu sia costretto ad accettare la nostra proposta sia per te e tua sorella di aver salva la vita, che per ritornare nel vostro mondo. Quindi puoi anche evitare di parlare con tua sorella e di accettare subito”. Io allora senza nessuna obiezione accettai e dissi: “Mia sorella resterà qui o dovrà venire con me?”. La fata mi rispose subito: “Non ti preoccupare tua sorella resterà qua al sicuro nel castello, ma non sarai solo nella tua avventura. Sarai anche accompagnati anche da avventurieri valorosi scelti personalmente da me. Aimè ti potranno accompagnare fino alle porte del castello del Re Diamond, ma poi dovrai cavartela con le tue solo forze essendoci una barriera che per noi creature magiche è impossibile attraversare, ma che per voi umani è una passeggiata, sappilo. Io non mi tirai indietro (essendo l’unica cosa che dovevo e poteva fare). La fata fu molto felice. Mi portò da mia sorella e gli spiegai tutto quello che stava accadendo e anche per il perché eravamo qui.

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