Le favole del mio papá

di SognatriceAdOcchiAperti
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'astronauta innamorato. ***
Capitolo 2: *** Il piccione che scoprí il coraggio. ***



Capitolo 1
*** L'astronauta innamorato. ***


- E dai Simona ti sbrighi? Lo sai che papá nom racconta le favole se vede tutto in disordine.- Rispose Sara una bimbetta fi 6 anni con i capelli rossi come il suo caratterino tutto peperino. - Sara guarda che io ho pulito stó solo cercando Kita la cagnolina di pezza che mi ha dato la mamma. - Rispose Simona una bambina di 7 anni molto legata ai pupazzi di pezza. - Guarda nel tuo letto.- Rispose seccata Sara. - L'ho fatto. Ma non c'è. Dai Sara aiutami a trovarlo- - Va bene.- ma le due bambine non fecero nemmeno il tempo di iniziare quando busso dalla porta il padre. -Ragazze ci siete? Avete pulito tutto? Simona ho una cosa per te e anche per te Sara.- - È arrivato papá!- urlarono contente le due. Cosí aprirono la porta e dopo avergli saltato addosso e riempito di baci lo fecero sedere chiudendo subito la porta con timore che il padre fuggisse. Non che lo faceva ma comunque il solo pensiero di perdere anche solo una volta un racconto del padre le spaventava a morte. - umh vedo che avete pulito la stanza molto bene. Ok va bene vi siete meritatate una bella storia ma prima... Simona credo che questo cagnolino sia tuo. Facendo cosí le porse un cagnolino di pezza tutto bianco. - Kita! che bello dove era? Grazie papá grazie tante.- Disse la piccola dando un bacio sulla guancia del padre. - Era sul divano tutta sola che diceva: "dove si trova la mia padroncina? Voglio la mia padroncina!". Ricordati non devi mai perdere le cose.- Rispose il padre. -va bene- rispose Simona. - ok Ora passiamo a te Sara per te ti ho portato questo.- Disse il padre dando alla figlia una piccola pala blu e marrone. - Una palla? Grazie papá.- - No hai sbagliato non è una semplice palla è una ricostruzione in miniatura del nostto pianeta il pianeta Terra.- - Il pianeta Terra? Vuoi dire i pianeti quelli che gli astronauti cercano di raggiungere?- Rispose Sara. - Esatto! E questo mi fa ricordare una storia di un certo astronauta che voleva raggiungere il pianeta degli Ostructipondi- - Ostructipondi?- Risposero in coro le due. - Sí esatto è un pianeta molto lontano. Lontanissimo che stá in un'altra galassia. E questo Astronauta voleva andarci a tutti i costi.- -E perchè?- Chiese Simona. -Ora ve lo racconto ma prima sedetevi nel vostro letto e ve lo spiego.- Cosí dopo che le piccole si sedettero. Il padre preso fiato inizió a parlare. - Dovete sapere che questo astronave voleva andare in un questo pianeta per una sola ragione, per rivedere l'ambasciattice Ghidus. Lei era venuta a fare visita al nostro pianeta in segno di pace e per firmare un contratto di pace. Infatti dovete sapere che una volta un astronave Octructipondiana era precipitata nel nostro pianeta e la terra aveva offerto asilo a quei poveri extra terrestri. Cosí quando i soccoritori alieni vennero per riprendersi i loro amici si trovarono cosí bene con noi terrestri che decisero di mandare un ambasciatrice aliena per firmare un accordo di pace e allenaza. E qui entra in gioco il nostro astronauta lui era incaricato di fare da guardia del corpo alla bellissima aliena che tra l'altro non sono molto diversi da noi sono come noi solo che hanno un'antenna in mezzo alla fronte. Stato stá che loro fue diventano amici e piano piano si innamorano. Ma vi era un problemone Non appena il contratto sarebbe stato compilato Ghidus sarebbe dovuta ritornare al suo pianeta. E lui non poteva andare perchè non era un astronauta e non avrebbe potuto reggere il viaggio. Cosí si dovettero dire addio. Ma sapete che fece allora la guardia del corpo si arruoló nella flotta degli astronauti per un anno e credetemi lí era molto faticoso l'addestramento ma era talmente volenteroso di andare nel pianeta della sua amata che dopo un'altro anno lo chiamarono per un viaggio proprio nel pianeta che lui aveva desiderato tanto andare. Cosí dopo un lungo viaggio e dopo aver affrontato tempeste di meteoriti evitato buchi neri lui e altri suoi sette colleghi riuscirono ad arrivare nel pianeta ostructipondios. E voi immaginate la gioia dell'astronauta quando rivide la sua amata. Cosí dopo sei mesi in quel pianeta. L'astronauta chieda a ghidus di sposarlo e lei acconsentí. Ebbero quattro bamini gemelli Due maschi e due femminuccie. Mikisidu, Bilperd, i due maschietti e le due femminuccie invece furono chiamate Wertughia e Eabiolias. E dallora vissero per sempre felici e contenti.- - È stata bellissima papá! Un'altra dai!- risposero in coro le due bambine. - Eh no ora dovete dormire domani sera se pulirete la stanza allora vi racconteró un'altra storia contente? - -Si!- Gridarono le bimbe. -Bene allora vi auguro buona notte bellissime.- Disse il padre andando fuori dalla loro camera l'asciando alle due bimbe sognare mille avventure nello spazio giocando con i figli del'astronauta e della bella aliena.

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Capitolo 2
*** Il piccione che scoprí il coraggio. ***


L'uccello che divenne un eroe. Come al solito Simona e Sara attendevano impazienti che il loro papá entrasse nella loro stanza pronto a raccontare una delle sue bellissime favole della buona notte. La stanza era in ordine e lo zaino era fatto cosí come i compiti. Era tutto pronto mancava solo la prensenza del padre e tutto sarebbe iniziato. Non dovettero aspettare molto che dall porta entró il loro.papá con un piccolo fumetto in mano. - Buona sera bellissime pronte per una bella storia?- - Sìì- Gridarono le sorelle in coro. - Bene. Sapete dirmi che cosa è questo?- Disse il padre mostrando il fumetto. - È un fumetto di eroi.- Rispose Sara. - Bravissima. Sapete omai chiunque conosce Batman o spiederman oppure Supermen e tanti altri. Ma questa volta vi racconteró la storia di un nuovo eroe. Che a dirla tutta nemmeno lui sapeva di esserlo. Ma che lo scoprí quando vide un bandito rubare dei soldi a una banca. Vi avverto non era un super eroe potentissimo come Suerman e nemmeno intelligente come Batman e nemeno un mutante come le tartarughe ninja. Anzi lui era solo un piccolo uccello. Un piccione al dire il vero. Un piccolo piccione come quelli che vediamo nella nostra cittá. Ma partiamo dall'inizzio. C'era una volta un piccione che si chiamava Becchino. Becchino era il piú piccolo piccione di una nidata di ben 12 uova. La vita con i fratelli non era semplice Becchino infatti era molto timido e non riusciva a fare amicizia con nessuno meno che con una amica di nido la piccola Briciolina. Con lei si sentiva molto bene e quando crebbero si sposarono. Ma ancora Becchino era molto timido. Era molto timido a tal punto che non si esponeva mai a noi umani e quando andava fuori per mangiare si assicurava sempre che nessuno lo vedesse. Un giorno peró accadde che Becchino dovette uscire dal nido per cercare un po di cibo per la sua compagnia che aspetava dei pulcini. E vola e vola Becchino non trova niente. Fino a che stanco di volare si poggia in un tetto di una banca per riprendere fiato. Quando lo recuperó stava per volarsene via quando all'improvviso sente degli spari. Bum Bum. E subito vede un uomo con un passa montagna nero sul volto e una pistola che sringe un sacco di oro. Becchino spaventato stá per andarsene via quando peró qualcosa lo blocca. Vede che una bimba è stata presa in ostaggio e quello lo fa pensare a una lezione che gli diceva il babbo che non si deve mai e poi mai l'asciare una persona o un piccione quando è in difficoltá. Così preso coraggio vola verso quel brigante e bam tante beccate che li da sulla testa bam sulla schiena è talmente veloce che il cattivo nemmeno lo vede cosí dopo beccata dopo beccata il bandito scappa via. Ma Becchino non si ferma qua prende ancora il volo e beccata di qua e beccata di la lo porta alla polizia che subito identifiato il ladro che aveva rubato a molte banche lo arrestano e Becchino viene proclamato eroe. E come ricompensa gli regalano un sacchetto di bigattini che lui ancora sorpreso per quello che ha fatto lo accetta. Cosí ritornó a casa dalla sua amata con una bella scorta di cibo e la cosa piú importante scoprí il coraggio e da allora non ebbe mai piú paura.E quando nacquero i suoi pulcini li insegnó a non abbandonare mai e poi mai chi si trovava in difficoltá. Allora vi è piaciuta la storia?- Disse il padre concludendo. A me tanto. Mi è piaciuto il fatto che Becchino ha salvato la bimba senza conoscerla e ha affrontato con coraggio il cattivone.- Disse Sara. - Si anche a me.- Rispose Simona. - Ne sono lieto. Ora a ninna domani c'è scuola e non voglio che domani per alzarvi fate tardi.- - Va bene, Notte papy.- Risposero le due alzandosi dal letto e baciando il padre. Per poi ritornare al letto e sognando di essere delle eroine e amiche del loro nuovo eroe Becchino il piccione coraggioso.

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