Erano così diversi da essere uguali quanto bastava

di Potterhead22
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo uno ***
Capitolo 2: *** Capitolo due ***
Capitolo 3: *** Capitolo tre ***



Capitolo 1
*** Capitolo uno ***


“ERANO COSì UGUALI DA ESSER DIVERSI QUANTO BASTAVA.”
CAP.1
Jane era appena uscita da casa e com’era solita fare ogni mattina andò al bar “tre pini” per ordinare un caffelatte da bere prima di andare al lavoro e notò con sorpresa che la sua amica Annie la stava aspettando. Si avvicinò e appena si sedette capì subito perché Annie fosse lì: era arrabbiata perché il giorno prima le aveva dato buca, infatti, l’aveva invitata a conoscere un suo amico ma lei si era completamente dimenticata per distrazione o perché riteneva che fosse troppo presto per conoscere un uomo.
<> poi guardandola severamente le chiese << Perché ieri non sei venuta? Sai Rob ci è rimasto molto male. >>
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Annie la guardò preoccupata andare via mentre pensava ad un modo per risollevare il morale e l’autostima dell’amica.

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Capitolo 2
*** Capitolo due ***


CAP.2
Dopo aver lasciato l’amica al tavolino di quel bar Jane prese un taxi e scese a Lexington Avenue, dove all’ombra del maestoso hotel c’era un piccolo studio fotografico. Amava l’arte in generale ma era completamente affascinata dalla fotografia e coltivava questa passione fin da bambina perché pensava si potesse racchiudere in uno scatto la gioia, la meraviglia, di tutti i momenti belli e felici, come cassetti da aprire ogni qual volta ce ne fosse bisogno. Lavorava soprattutto per matrimoni o book fotografici per qualche rivista ma ancora niente di serio. Amava il suo lavoro e dava sempre il massimo, sperava che lavorare sodo e duramente l’avrebbe aiutata a dimenticare e ad andare avanti, soprattutto dopo aver preso un così brutto colpo che le aveva fatto calare l’autostima, era successo tutto troppo in fretta per i suoi gusti ed aveva bisogno di tempo.
Cercando di pensare ad altro si ricordò di dover vedere gli appuntamenti per oggi e così cominciò a cercare la sua agenda quando, trasalendo, si rese conto che per pagare il conducente del taxi aveva svuotato quasi tutta la borsa alla ricerca del portafoglio e aveva tirato fuori anche l’agenda che a quanto pare poi non aveva più rimesso al suo posto. Era in preda al panico “ E ora come faccio? Chissà se l’hanno trovata e chi l’ha trovata! E pensare che a New York ci sono migliaia di maledettissimi taxi! Non posso neanche lontanamente rintracciare il mio! Sono rovinata, rovinata ! mi va tutto male ultimamente! Nate, i clienti che scarseggiano, e ora anche questo !” Non c’era un “campo” in cui era completa: al lavoro era distratta anche cercando di dare tutto quello che poteva per svolgerlo bene, non era magrissima ma aveva qualche chiletto di troppo che però non si vedeva molto grazie a dio, in compenso aveva i capelli castano chiaro e gli occhi verdi, era molto impulsiva e molte volte usava il suo istinto senza pensare, una cosa che odiava, e in amore dalla padella alla brace: era passata dal tennista che poi si era rivelato gay, ma con il quale restò molto amica, al turno del cuoco possessivo e come gran finale ci fu Nate che non corrispondeva il suo amore. Non riusciva mai a scegliere gli uomini giusti, magari perché non bisogna scegliere ma lasciar fare al caso … ma se poi il caso sbagliava? Se non sapeva quale fosse l’uomo giusto per lei?
Ma Jane ancora non poteva sapere che il caso in quel momento stava lavorando proprio per lei.
Non si era neanche accorta del ragazzo che era entrato, quando alzò gli occhi e notò il suo curiosare in giro gli chiese abbastanza infastidita << Le posso essere utile in qualche modo?>> si sorprese quando il ragazzo le rispose << Forse sarò io ad esserle utile oggi>>. Notando lo sguardo interrogativo della ragazza sorridendo continuò << Se non mi sbaglio quest’agenda dovrebbe essere la sua, signorina … Jane giusto?>> alla vista della sua preziosa agenda le brillarono gli occhi, pensò addirittura di saltare addosso e abbracciare il suo salvatore per poi scartare immediatamente quella stupida idea e ricomponendosi disse << Grazie, grazie davvero, lei è un angelo non avrei potuto controllare gli appuntamenti per oggi e confermare quelli per domani senza la mia agenda, lei mi ha letteralmente salvato la carriera!>> << Beh mi fa piacere, grazie a lei ho fatto la mia buona azione giornaliera ora mi sono comprato un posto in paradiso! Comunque a parte gli scherzi è molto bello qui, sembra un angolo distaccato dalla città un posto tranquillo, non si direbbe che si trova nel centro di New York, non l’avevo mia notato prima>>.  Jane si guardò attorno e sospirando disse << Sì, è proprio vero … una finestra su un altro mondo, un mondo di pace … sa il mostro a capo di questo hotel vuole che io venda perché lui si possa espandere, povero illuso, non sa con chi ha a che fare,  io resisterò>> poi rendendosi conto che si era lasciata prendere dalla foga disse << oh mi scusi, molto piacere mi chiamo Jane Foster>> lui stringendole la mano le rispose <>.
E così si ritrovarono a chiacchierare per un’intera mattinata passeggiando per le strade affollate della grande mela. Intorno a loro si apriva un viale di peschi in fiore e si respirava aria di primavera che ormai era cominciata da un po’ e che con il suo arrivo aveva spazzato via l’inverno.  << Oh mio dio è tardissimo mi dispiace ma devo proprio andare, è stato un piacere conoscerla Luis e non saprò mai come ringraziarla a dovere per avermi riportato la mia agenda>> il ragazzo che non si era nemmeno reso conto dello scorrere del tempo rispose << è stato un piacere ma ti prego dammi del tu e per farmi felice che ne dici di accettare il mio invito per cenare insieme domani sera?>> “ Eccolo lì” pensò Jane “ perché doveva chiedermi proprio di uscire con lui? E ora che gli dico? Di no, dai Jane non puoi, non ancora! Forza è un semplice no, fai un bel respiro e poi … ” << Si molto volentieri!>> “Jane ma cosa dici! Volevo dire no, NO!” <> lei esitò un attimo e poi disse << S-si ma dove?>> e lui che già stava andando via voltandosi rispose << è una sorpresa!>>. E la lasciò lì piacevolmente confusa mentre arrossiva con un sorriso imbarazzato che le spuntava sulle labbra.
Più tardi, ancora frastornata per l’accaduto,  Jane si diresse a casa dove la sua coinquilina l’aspettava per cenare. Al suo arrivo Annie vedendola così distratta e su di giri le chiese        << Jane che ne dici se ordiniamo qualcosa, magari cinese o pizza ti va?>> l’amica rispose << Si si>> senza neanche degnarla di uno sguardo, così Annie sentendo puzza di guai,  partì alla carica << Allora com’è andata oggi a lavoro?>> ricevette un <> come risposta allora non capendo la mise alla prova << Sai oggi ho ucciso un uomo in ascensore e ho nascosto il cadavere sotto il tuo letto!>> Jane rispose <> l’amica sbottò << ma che diavolo ti prende oggi? Ti lascio perfettamente normale e ti ritrovo imbambolata e con un sorriso scemo sulla faccia? Ma almeno mi stai ascoltando?!>> Jane rendendosi conto della situazione si riprese e senza trattenersi disse << ho conosciuto un uomo!>> <>.  Dopo averle raccontato tutto però le disse che preferiva non gioire troppo o illudersi troppo presto perché con Nate era finita così e lei ne aveva pagato tutte le spese. Era decisa a conoscere meglio Luis ma senza esagerare,  ormai dalla sua ultima delusione d’amore il suo motto era “vai piano in tutte le cose perché il mondo può attendere” o “se son rose fioriranno non c’è bisogno che metti il concime rapido” e cercava di prendere queste parole con molta serietà per salvaguardare il suo cuore che ne aveva passate tante o come diceva Annie per alzare delle barriere e tentare di non farsi prendere troppo per non rimanere delusa come era successo il più delle volte. Con la testa piena zeppa di questi pensieri andò a letto chiedendosi se non era stata troppo precipitosa nell’accettare l’invito di Luis.

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Capitolo 3
*** Capitolo tre ***


CAP.3
Sabato mattina, un sole che spaccava le pietre e alle dieci Jane era in piedi per scegliere cosa mettersi per la cena. Annie ancora assonnata con la tazza della colazione in mano guardava l’amica andare dall’armadio al bagno per trucco e parrucco e le disse << lo sai che sono ancora le dieci di mattina, vero? E che la cena è stasera alle otto, vero? E che stai saltando come una pazza da un lato all’altro della casa, vero? E tu eri quella che non si doveva far prendere troppo!>> ma si zittì subito dopo essersi accorta dello sguardo assassino che le lanciò Jane. E così passarono tutta la mattina e gran parte del pomeriggio, una ad urlare che non aveva niente da mettersi e l’altra a cercare di aiutare l’amica abbinando qualcosa per la cena così da tapparle la bocca senza commettere un omicidio.
Nel frattempo in un appartamento della 51a strada si poteva vedere Luis Hammett lottare contro del caffè caduto sulla sua cravatta. << cavolo! Mike ti ho chiamato per aiutarmi ma come vedo non ti stai preoccupando minimamente>> disse Luis rivolgendosi all’uomo in jeans e t-shirt seduto sul divano che rispose << non è colpa mia se sei così agitato neanche ti dovessi sposare! È solo una cena niente di più, con una ragazza che non conosci neanche bene si può dire, quindi di che ti preoccupi? Rilassati, tieni bevi!>> disse porgendogli il bicchiere di whisky che teneva in mano e Luis rispose << no grazie, è mattina! E poi sai che non lo reggo bene l’alcool ... finalmente ho smacchiato questa maledettissima cravatta! È meglio se faccio due passi, ci vediamo Mike>> con ciò liquidò l’amico e lo lasciò con uno sguardo confuso su quel divano color panna a sorseggiare whisky.
“oddio sono le 7:50, ma chi me l’ha fatto fare e poi con questa maglia sono ridicola è troppo scollata dietro! Tutta colpa di Annie! Miseriaccia eccolo lì, chissà da quanto mi starà aspettando, com’è carino in quella maglietta verde … Jane! Cosa vai a pensare.  Ohhh cavolo ecco che si avvicina”. <> disse lui << grazie, anche tu!>> rispose lei arrossendo. Luis le fece strada e cominciarono a camminare, poi arrivarono vicino un parco e subito dopo Jane vide oltre una roccia un laghetto circondato da fiori e alberi. Lui le prese timidamente la mano e la condusse sotto un pesco in fiore dove lei trovò una coperta stesa sul prato con sopra del cibo e tante piccole lucciole racchiuse in dei barattoli di vetro appesi all’albero. Luis parlò per primo e disse goffamente << non so se ti può piacere ma ho preferito fare qualcosa di diverso dal solito, mi sembrava più originale>> e lei guardando il lago, l’albero, le lanterne disse << è bellissimo davvero, hai trovato il secondo angolo di paradiso in questa caotica città! Come hai fatto?>> e lui rispose << beh mi fa piacere che ti piaccia, ma ti prego, siediti>> poi continuò una volta che si misero seduti << veramente non l’ho scoperto io: ci venivo sempre con i miei genitori quando ero piccolo e ha dire il vero non ci ho mai portato nessuno dopo la morte dei miei>> guardando Luis negli occhi Jane disse << mi dispiace tanto, non lo sapevo>> e detto ciò abbassò lo sguardo << no tranquilla è successo molto tempo fa, sono passati tanti anni ormai, ora sto con mio zio dall’età di otto anni, neanche lui conosce questo posto.>>. Non mangiarono quasi per niente: si scambiarono i numeri di telefono, parlarono e scherzarono tutta la notte tanto che quando Luis accompagnò a casa Jane nessuno dei due voleva andare via << è stato tutto perfetto! Nessuno aveva mai fatto niente del genere per me, grazie! Buonanotte>> lo baciò sulla guancia e cominciò a salire le scale davanti al suo portone mentre lui le augurava a sua volta la buonanotte. Si salutarono così quella sera, in Luis rimase la luce del sorriso di Jane che si portò dietro tutta la notte e in Jane il ricordo di quanto gli stava bene quella maglietta verde.




SPAZIO AUTRICE

Buongiorno a tutti (o buonasera, a seconda di quando stiate leggendo questo messaggio) ho pubblicato il terzo capitolo della ffc e spero che non deluda le aspettative di chi legge questa storia. Sono solo all'inizio e già mi sono arrivati messagi e recensioni positive perciò ci tengo a ringraziare chi mi ha recensito gli scorsi capitoli, chi ha messo la mia storia tra le preferite o le seguite e anche chi passa di qui e legge in silenzio. Grazie di cuore a tutti spero che questo capitolo e quelli a venire siano soddisfacenti e piacciano sempre di più. ;D

Potterhead22

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