Ho bisogno di te di Ryta Holmes (/viewuser.php?uid=107)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un compleanno imprevisto ***
Capitolo 2: *** Preparativi per la festa ***
Capitolo 3: *** Una festa... con sorpresa ***
Capitolo 4: *** Tutto è bene quel che finisce bene... o quasi! ***
Capitolo 5: *** Ho bisogno di te ***
Capitolo 1 *** Un compleanno imprevisto ***
CAPITOLO
1
UN
COMPLEANNO IMPREVISTO
Erano le 07.00 quando la sveglia
iniziò ad annunciare l’inizio di una normale giornata; peccato che per Miyu e
Kanata non è mai una “normale giornata”! Infatti, non appena Miyu si rese
conto che quel fastidioso suono non era frutto dei suoi sogni ma
dell’odiosissima sveglia, ed iniziò a tastare sul comodino ad occhi chiusi
per spegnerla, si sentirono provenire dalla cucina le urla da far assordare
chiunque, del piccolo Lou.
-Che sta succedendo!?!- disse
Miyu dopo essersi alzata ed essersi fiondata nella cucina.
-Ah signorina Miyu, meno male che
è arrivata. Lou non accenna a smettere di piangere; credo sia perché i suoi
denti stanno crescendo. Veda un po’ lei se riesce a farlo smettere!-.
Intanto Kanata era entrato, e sbadigliando e con un’aria di
uno che fino ad adesso non ha sentito niente esclamò: - Si può sapere perché
siete così preoccupati?-.
-Possibile
che non ti sei accorto di niente? Lou non sta bene e tu te ne stai lì come se
niente fosse!-
-Perché? Cos’ha?-
-Piange perché sta mettendo i
dentini- disse Baumiau tutto preoccupato.
-Tutto qui?- E così dicendo
Kanata si alzò aprì il freezer e prese un ghiacciolo; dopodiché lo fece
succhiare a Lou; quindi - Non lo sapete che quando crescono i denti ai bambini
qualcosa di freddo può dare loro sollievo?-
Dopo di ciò, Baumiau, sbiancato,
incominciò a piangere e ad urlare: - Sono
un pessimo alien-sitter!!!!Sono un pessimo alien-sitter!!!Buaaaaaaaaaaa!!!-,
Kanata giocherellava con Lou, ed il piccolo rideva e si gustava felice e
risollevato il suo ghiacciolo.
Miyu, già distrutta di prima
mattina uscì dalla cucina col suo bel gocciolone sulla testa -Non ne posso più!-.
Peccato che ancora non sapeva cosa l’aspettava a scuola…
* * *
-
Miyu ti vuoi muovere siamo in ritardo!!!Io ho anche una riunione del comitato!!!
Sei proprio una lumaca!!!-
-Non c’è bisogno che urli, ti
sento benissimo. E poi più veloce di così non posso andare! Se vuoi puoi
andare avanti tanto non ho bisogno di te!- Kanata a questo punto la guardò in
tono serio e corse in direzione della scuola, lasciando Miyu da sola: - Non
posso crederci che l’abbia fatto davvero!è un gran cafone!!!!!!!!!-.
Non appena Miyu entrò in classe
fu sommersa da un centinaio di rose: -C-ciao Hikarigaoka-.
- Oh Miyu sappi che il mio amore
per te non finirà mai, ed è intenso come il rosso di queste rose!-
Miyu, dopo essersi districata da
tutto il mucchio di rose disse in tono sbrigativo: - Oh sì grazie Hikarigaoka
–Detto questo si voltò e si ritrovò faccia a faccia con Kanata, ma
distogliendo immediatamente lo sguardo andò al suo posto con faccia indignata.
-Buongiorno ragazzi- disse il
prof. Kinku- iniziamo subito la lezione-…
All’ora di pranzo Chris si
avvicinò al banco di Miyu - Miyu c’è qualcosa che non va?-
-No no!-Sarà meglio evitare
qualche scenata!!!-
-Sai ti vedo un po’
strana…comunque ieri ho guardato la mia agenda e mi sono accorta che ancora
non ho segnato la data del tuo compleanno, anzi non te l’ho neanche chiesto.
Mi puoi dire tu quando è?-
Miyu rispose in tono
indifferente: -Sì, è il 15 marzo-.
-Ma Miyu, è domani!!-
-Già è ver…COSAAAAA!?!E’
incredibile con tutto quello che ho avuto da fare con Lou non mi sono neanche
ricordata del mio compleanno!!!-
Al che tutti, avendola sentita, Kanata compreso, iniziarono a
parlare di festa (stavolta tranne Kanata ^_^): - Dai, perché non organizzi una
festa?-disse Santa;
-Sì così potremo tutti
festeggiare il tuo compleanno- esortò Aya;
-E noi potremo andare di nuovo a
trovare a casa il nostro Kanata!!!!!!!- dissero in coro le fans del nostro
protagonista.
-M-ma non so se…- Niente
“ma” Miyu ormai è deciso faremo una bella festa al tempio; e tu Kanata non
obiettare! Vedrete ci divertiremo un sacco!!-
E Miyu
e Kanata all’unisono- Fregati!!!!-
Continua…
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Capitolo 2 *** Preparativi per la festa ***
Nuova pagina 1
CAPITOLO
2
PREPARATIVI
PER LA FESTA
Sulla strada del
ritorno Miyu e Kanata avevano ormai dimenticato il piccolo screzio della
mattina, soprattutto perché avevano altro a cui pensare: come organizzare una
festa di compleanno ed allo stesso tempo occuparsi di Lou, di Baumiau e del
tempio? Questo ed altri pensieri affollavano la mente di Miyu, ma ad un tratto
il silenzio venne rotto da Kanata:
-Neanche
a me hai detto che il tuo compleanno era il 15…bhe, ora ti aspetterai un
regalo- e le fece la linguaccia, come suo solito. Miyu alzò gli occhi, e quando
incrociò il suo sguardo arrossì, ma subito si riprese:
-
Sempre se riuscirai a trovare un po’ di tempo, o con la scusa del regalo mi
lascerai ad organizzare tutto da sola?-
-Bhe,
mi hai dato un’ottima idea quasi quasi che non torno a casa prima di domani
pomeriggio!-
-Non
dire stupidaggini, altrimenti rischi di non entrare più in casa, parola mia!!!-
-Guarda
che fino a prova contraria quella è casa mia, e poi non potrei mai lasciare il
tempio nelle tue mani; non oso immaginare come lo ridurresti, sei troppo
maldestra!!!!-
E
così tornarono a casa: lei, sconfitta, con un’enorme masso sulla testa con su
scritto “maldestra”, e lui trionfante stile bambino di 5 anni.
A
casa trovarono ad accoglierli Lou, che con un- Mam…ma, Pam…pa- ricevé
l’abbraccio affettuoso di Miyu e Kanata.
-Sbrigatevi
a cambiarvi, tra poco è pronta la cena. Oggi avete fatto più tardi del
previsto, cosa vi è successo?-
I
ragazzi che per un attimo avevano dimenticato i loro problemi grazie al piccolo
Lou, immediatamente tornarono alla realtà, dopo la domanda di Baumiau.
-
Sapessi Baumiau! Abbiamo una brutta notizia da darti-
-Cosa
è successo!!!- fece Baumiau preoccupatissimo
-Vedi
domani è il mio compleanno…-
-Ma
signorina Miyu, questa è una buona notizia, altro che cattiva, sarà più
grande di un anno. Che c’è che non va?-
-
No, non è questo, è che verrà tutta la classe a festeggiarlo.-
-QUIIIIII!!!-
-Già.
Ci dispiace ma non siamo riusciti a fermarli, hanno deciso tutto loro. Ormai non
possiamo fare niente se non quello di prepararla la festa, perciò
rimbocchiamoci le maniche e mettiamoci al lavoro!-
-Vedrai
Baumiau sistemeremo tutto noi, e magari potrai partecipare alla mia festa
trasformato da Sign. Hosho; in più non dimentichiamo che per tutti Lou è mio
fratello!!!-
-Oh
signorina Miyu lei è così buona a farci partecipare alla sua festa, non so
come ringraziarla-
-Sì
ma adesso non esagerare, altrimenti Miyu si gasa troppo!!!-Linguaccia.
-Oh
sei uno stupido!!!!!!-
Dopo
cena Miyu fece una lista delle cose da comprare per la festa e delle faccende
domestiche da dividersi per la mattina seguente:
-Allora…c’è da
pulire il giardino visto che la festa la faremo fuori, poi…giacché, faremo un
bel barbecue, così abbiamo risolto anche il problema “cibo”; il bucato di
domani possiamo anche farlo fra due giorni, così abbiamo più tempo per pulire
l’hondo e le nostre camere; quella di Lou lasciamola stare tanto non li faremo
entrare in ogni caso lì dentro… … …Kanata…Kanata…si è
addormentato!!!- Senza rendersene conto iniziò a fissarlo; dopo 30 secondi si
riprese e lo svegliò: - Avanti Kanata non puoi dormire proprio adesso, e poi
non staiscomodo sul tavolo?-
-ummmhhh
ho capito mi sto svegliando… uhammmm… che mi volevi dire?-
-
Stavo pensando che forse potrei chiamare Chris e Kurita a darci una mano, che ne
dici?-
-Fa
come vuoi, io me ne vado a letto-
-No,
aspetta non hai neanche guardato la lista delle cose da fare, dobbiamo dividerci
i compiti, o te lo sei dimenticato?-Ma ormai se n’era già andato: -Uff!!!
E’ sempre il solito.
*
* *
Erano
le 07.00 quando suonò nuovamente la sveglia; peccato che era domenica!Ma il 15
era anche il giorno del compleanno di Miyu, perciò non si potevano permettere
di riposare, almeno per quel giorno.
Subito
dopo alzata Miyu telefonò a Chris in cerca d’aiuto.Per fortuna lei fu ben
felice di aiutarla, soprattutto se in questo modo poteva vedere Kanata anche di
domenica; riferì, inoltre che avrebbe chiamato a rapporto anche Kurita e Momoka,
e che sarebbe arrivata al tempio quanto prima. Una volta abbassato la cornetta,
andò a svegliare Kanata, il quale sicuramente era ancora nel mondo dei sogni.
Miyu
bussò alla porta della sua camera, ma non ebbe risposta; quindi urlò un:
-KANATAAAA SVEGLIATIIII!!!!- che fece saltare nel sonno Lou e Baumiau, ma di
Kanata nessun sentore; Miyu allora, esasperata, aprì la porta, e si meravigliò
perché non c’era nessuno, e la camera era perfettamente in ordine.
-Ma
dov’è finito Kanata?-
Andò
in camera di Lou e chiese a Baumiau.- Per caso sai dov’è finito Kanata? Qui
non c’è!!-
-Uhammmm…no
signorina Miyu, non so dove sia, fino ad adesso non ho fatto altro che dormire
perciò…
-BRAVO,
CONTINUA PURE A DORMIRE!!! SEI UN PESSIMO ALIEN-SITTER!!! CON TUTTO QUELLO CHE
C’E’ DA FARE OGGI DORMI TRANQUILLAMENTE, E PER DI PIU’ QUELL’ALTRO
STUPIDO DI KANATA E’ SPARITO; SE L’E’ SVIGNATA PUR DI NON FARE LE
FACCENDE. DICEVA SUL SERIO IERI, ALLORA!!!!MA APPENA TORNA…-
-Sono
tornato!- Come mise piede a casa Kanata si vide venire incontro Miyu, ed
attaccato alla sua gamba Baumiau, che, piangendo, diceva:
-
Mi perdoni signorina Miyu, non sia crudele!!!Non l’ho fatto a posta mi sono
addormentato e…bhuaaaaaa…non voglio
essere un pessimo alien-sitter…sigh-
-KANATA,
SI PUO’ SAPERE DOVE SEI STATO? QUI ABBIAMO UN SACCO DA FARE E TU TE NE VAI A
PASSEGGIO?CHE COSA HAI FATTO?-
Con un tono calmo ma un
po’ imbarazzato: - Sono fatti miei- E se ne va in camera lasciando Miyu che
sputava fuoco con gli occhi a stelline (stile Chris), ed il povero Baumiau
disperato per la critica di Miyu.
Dopo
qualche minuto Kanata uscì dalla stanza e riuscì a calmare Miyu chiedendole la
lista delle faccende da fare. Miyu gli chiese nuovamente il motivo per cui era
uscito così di mattina senza avvisare o dare una giustificazione, ma Kanata
cambiava continuamente discorso, perciò quando arrivò Chris con i suoi cugini,
dovette abbandonare le sue indagini per andare a fare la spesa con la compagna.
-
Miyu, sai già cosa devi comprare per stasera?-Miyu era ancora assorta nei suoi
pensieri (per il comportamento di Kanata) e non sentì la domanda di Chris-
Miyu, a cosa stai pensando?… Non è che stai pensandooooooo a Kanataaaaaaa,
VEROOOOOO!!!!- e prese un bidone della spazzatura…
-
N-n-no, che stai dicendo. Ecco io… stavo pensando… ai miei genitori!!!-
-Eh?
Perché me l’hai detto?… Eche ci faccio con questo in mano?… Bho? –
-Ehm…
che mi stavi dicendo?- Ora Chris aveva tuuuuutta l’attenzione da parte di
Miyu.
-
Ti chiedevo cosa avresti comprato per stasera visto che non molti negozi sono
aperti di domenica-
-
Come non lo sai? Oggi i negozi sono aperti per tutta la giornata, dalle 07.00
fino alle 21.00, perciò possiamo andare dove vogliamo. Comunque avevo pensato
ad un barbecue, visto che fuori casa ora si sta bene; quindi dobbiamo comprare
della carne, le verdure, gli aromi, qualche bibita e magari anche del gelato.
Che ne dici?-
-
Dico che è un’ottima idea!!-
*
* *
Intanto
al tempio Kanata, Kurita e Baumiau si occupavano del lavori domestici mentre
Momoka giocava con Lou.
-
Pensi che dovremmo portare fuori qualche sedia?-
-
Fa come vuoi Kurita, tanto non penso che serviranno: le ragazze mi verranno
dietro come cagnolini, i miei compagni non faranno altro che urlare e
comportarsi come stupidi e Miyu, sempre se riuscirà a tenere a bada le sue
amiche e Lou avrà bisogno di un letto più che di una sedia!!-
-
Ma Saionji, sei sempre così pessimista?-
-
No, solo realista!!!!! Tu non sai che confusione c’è stata l’ultima volta
che c’è stata una festa qui; ci si sono messi di sopra pure i fantasmi!!!
-Che!?!-
-
Lascia stare, piuttosto Baumiau, per favore aiutami a portare il barbecue qui
fuori-
-
Signorino Kanata io non posso proprio, devo cambiare il pannolino al signorino
Lou, quanto prima e…-
-
Va bhe, ho capito, Kurita, vieni tu con me-
-Saionji
ti posso chiedere una cosa?-
-Ecco
che ci risiamo!!! Che vuoi?-
- Ecco… volevo sapere
per quale motivo Miyu era così arrabbiata stamattina… E’ colpa tua per
caso?Sai perché a me sta molto più a cuore la felicità di Miyu di te a quanto
vedo, perciò non vorrei che soffrisse e…-
-
E’ inutile che continui. Non le ho fatto niente!! E poi non sono fatti tuoi di
quello che faccio io!!-Intanto aveva tirato fuori con forza il barbecue dalla
porta.
-
Ho capito, scusa. Che
strano, sembra arrabbiato; eppure nonmi sembra di aver detto chissà che…mhmmmm…
secondo me, nasconde qualcosa…-
-Siamo
tornate!!!-Miyu e Chris salivano i gradini del tempio cariche di borse- Ehiiii!!!
Qualcuno ci aiuti!!!- Ma nessuno arrivò: erano tutti impegnati in altro e non
avevano sentito. Dopo, e con molta fatica, che riuscirono ad arrivare in cima, e
lasciarono tutta la spesa, andarono a lamentarsi dai ragazzi.
-
Possibile che non ve ne freghiate niente? Siete dei gran maleducati!!1Non
meritate neanche un nostro sguardo!!!!-
A
questa affermazione Kurita rimase di sasso, come per dire: - Noooo, questo non
me lo doveva dire proprio Miyu!!!Percheeeeeè-, Kanata invece, non si scompose,
anzi con una freddezza ed un’indifferenza totale disse.- Bhe, potevate
comprare meno roba, o magari urlare di più. Quando volete sapete usarla
abbastanza bene la vostra voce!!!-, e si girò a guardare Miyu, la quale, appena
si rese conto che quel “bellissimo complimento” era rivolto a lei, gli
disse: - Sei uno stupido!!!-, e se ne rientrò in casa.
-
Kanata è proprio uno stupido!!! Sembra che non abbia un briciolo di gentilezza.
Scema io che mi faccio venire i tuffi al cuore ogni volta mi guarda o che mi
chiama per nom…C-Chris che ci fai qui?Non eri fuori?-Chris le si era
avvicinata di soppiatto, e se Miyu avesse continuato avrebbe assistito, e ne
sarebbe rimasta vittima, di una nuova crisi di gelosia!!
-Ohhhhhh…Oh!
Che stavo facendo? Ah sì. Volevo solo sapere se andava tutto bene, Miyu. Kanata
a volte sa essere così insensibile… ma che dico, io non posso offendere il
mio Kanata!!! O se Mi sentisse!!Ohhhhh…-E se ne andò, lasciando nuovamente
sola Miyu, la quale tirò un sospiro di sollievo.
Ancora
non riuscivano a crederci; tutto era in ordine: il tempio era pulito ed
ordinato, le decorazioni erano state tutte sistemate, gli spiedini erano pronti
assieme alla carne, perfino Lou era sistemato; appena sarebbero arrivati gli
“autoinvitati” la festa avrebbe potuto cominciare, ma…
-Miyu,
amore!!!- Miyu si voltò e… non credette ai suoi occhi: sulla porta del tempio
c’era sua madre!!!
-
Proprio adesso. E ora come faremo!!!!-
Continua…
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Capitolo 3 *** Una festa... con sorpresa ***
CAPITOLO 3
UNA FESTA… CON SORPRESA
- Mamma!!! Che ci fai qui!?!-
- Ma come, non sei felice di
rivedermi? Sono venuta apposta dall’America per festeggiare il tuo compleanno…-
ed abbracciò la figlia, che era ancora confusa e non sapeva se essere felice di
quella visita, oppure no.
- Sì, mamma sono felice… è solo
che non ti aspettavo!-
-
Bhe, è logico! Non ti ho detto
niente perché volevo farti una sorpresa. Tanti auguri tesoro, spero che ti
piaccia il regalo, tra poco arriverà un corriere che ci porterà una torta che
ho ordinato. Papà non è potuto venire, ma in ogni caso ho pensato che ti
avrebbe fatto piacere festeggiare con me. Sbaglio forse?- La signora Kozuki
aveva appena finito di parlare, che cominciò a guardarsi intorno: - Ma… stavate
organizzando una festa?-
Miyu non sapeva cosa dire; non
voleva dare un dispiacere a sua madre non avendole detto niente di quella
festa, dopotutto aveva affrontato un lungo viaggio solamente per festeggiare il
suo compleanno!!!
A quel punto, però, s’intromise
Kanata: - Sì, siamo stati noi ad organizzarla per Miyu.Pensi che neanche lei
sapeva niente fino a dieci minuti fa!!! E poi, visto che era sola qui abbiamo
pensato che una festa l’avrebbe tirata un po’ su di morale-
- Oh ma è un’ottima idea! Bravo
Kanata!!! Vorrà dire che mi unirò anch’io alla festa-
Miyu guardò Kanata in segno di
riconoscenza: l’aveva salvata da una spiacevole situazione. Se non ci fosse lui
a volte!!!!
Intanto tutti i compagni di Miyu
erano arrivati; Santa apriva il gruppo: -Salve, ragazzi, siamo arrivati tutti
insieme, visto? Ah, auguri Miyu!!- Dopo di che Miyu fu sommersa dai regali che
le avevano fatto, a cui si aggiunsero anche quelli di Kurita e di Chris: -
Caspita quanti regali Miyu, sei davvero fortunata!!!Vediamo… uno, due, …
cinque, … venti, … ventinove, e trenta!Ce ne sono in tutto trenta. Ehi, un
momento! Se noi siamo già trenta in classe e ci sono anche i regali di tua
madre e del cugino di Chris, allora qualcuno non ti ha fatto il regalo!!! EHI,
CHI E’ STATO A…-
- Lascia stare Santa, è inutile,
le bastano già quelli che ha!!!- Kanata si era intromesso, ma a quanto pare era
proprio il suo regalo quello che mancava. Quando Miyu se ne rese conto, per un
attimo fece finta di niente, ma poi si rese conto di esserci rimasta male,
perché in un certo senso non si sentiva felice, anzi, si sentiva presa in giro,
perché ricordava ancora quello che Kanata le aveva detto il giorno prima.
- Allora Miyu, come stai? È da
un po’ ormai che non ci vediamo!- Sua madre la fece ritornare alla realtà.-
Vedo che hai molti amici che ti vogliono bene. E sono felice per te, vuol dire
che qui non sei sola!-
- G-già- Fu la sua risposta
Nel frattempo Baumiau era uscito
in giardino con le sembianze di Hosho, con Lou in braccio; e non appena si rese
conto che la madre di Miyu era lì si rigirò e fece per scappare per tornare in
casa, ma Saori e Yuko, non appena videro Lou, non seppero trattenersi
dall’urlare: - Ohhhhh!!Ecco Lou!!!- A queste parole La signora Kozuki si voltò
di scatto, ma un balzo fulmineo di Miyu le impedì di vedere cosa stava
succedendo; dopodiché, la figlia la portò sul retro del tempio a chiacchierare
in solitudine. Alle compagne, però, sembrò strano che la signora Kozuki avesse
salutato solo la figlia più grande senza neanche nominare il più piccolo;
dopotutto era da tempo che la signora non vedeva i suoi figli! Ma, non appena
pensarono di chiarire la faccenda, Kanata, che si era accorto di tutto, pensò
di salvare la situazione
- Ehi ragazze, perché non venite
qua, così facciamo un gioco tutti insieme!!-
Queste parole, però provocarono
una reazione inaspettata da parte di Chris:
- Kanata le ha chiamate per fare
un gioco con luiiiiiii… preferisce loro a meeeeeee… ecco… si stanno
avvicinando… chi si avvicina a Kanata, deve MORIRE!!!!- e così facendo
incominciò a sradicare un enorme quercia, e dopo averla alzata in aria la
scagliò contro Kanata e le compagne; ma evidentemente, la rabbia le aveva fatto
imprimere un po’ troppa forza, perché il tronco volò in aria ancora più su,
tanto da arrivare in cima alla collina.
- LA CAMPANA!!!! SE FINISCE
SULLA CAMPANA IL GANCIO CEDERA’- Kanata l’aveva appena finito di urlare, che
già stava succedendo!!!. La campana, infatti, si staccò dal gancio, e cominciò
a rotolare giù verso… il retro del tempio!!!!!!!!!!!!!!!!.
- O no! MIYU!!!!!!!!!!!- Kanata
insieme ai compagni si era precipitato da Miyu e sua madre, in evidente
pericolo. Se non fossero arrivati in tempo ad avvisarle, sarebbero state
travolte dalla campana!!!- Miyu non morire!!!- pensava Kanata, ma senza
che lei e la madre se ne rendessero conto, la campana le aveva raggiunte,
presto le avrebbe travolte!! Quando si voltarono era ormai troppo tardi: il
terrore le aveva impedito loro di muoversi, presto sarebbero state colpite!!!
Ecco, si avvicinava sempre più… era la fine…
La campana era a pochi
centimetri da loro, quand’ecco che incominciò a fermarsi da sola, e
successivamente a volteggiare nell’aria. Nessuno credeva ai propri occhi: la
campana piroettava in cielo!!!
Non era una magia. Baumiau e
Lou, avevano assistito in casa alla scena, e quando il piccolo si rese conto
che sua madre era in pericolo, si districò dalla morsa del suo alien-sitter, e
volando raggiunse tutti gli altri per salvare Miyu; infatti appena arrivò,
fermò la campana con i suoi poteri. Potete immaginare la scena: Miyu e la
signora Kozuki, ancora a terra sotto choc, ma la seconda ancora di più, visto
che davanti a lei c’era un bambino che stava volando e che si stava dirigendo
dalla figlia chiamandola-Mamma-; Chris dall’altra parte del tempio, ormai
deserto, che si chiedeva cosa fosse successo; i compagni di Miyu chi in preda
al terrore chi a bocca spalancata per la scena tanto singolare; Kurita per
terra che piangeva, felice perché la “sua” Miyu era ancora viva; Baumiau che
correva urlando:- SIGNORINO LOU, CHE COSA AVETE FATTO!!! ORA HANNO SCOPERTO
TUTTO!!!- E Momoka che lo seguiva chiedendosi perché erano tutti spaventati.
Solo Kanata sembrava non aver perso il sangue freddo; dico “sembrava”, perché
anche lui era scosso da quanto era successo: ora tutti erano a conoscenza della
vera identità di Lou, mamma di Miyu compresa, e per di più se non fosse stato
per il tempismo del bambino la stessa Miyu sarebbe potuta morire!!:-
Fiuuuuuu, meno male che è finita bene. Se penso a quello che poteva
succedere!!!-
Lou volò in braccio a Miyu, la quale lo abbracciò con tenerezza e gli
disse:- ti ringrazio piccolo mio- e gli diede un bacio.
- M-Miyu… cos’è quella cosa?-
- Ecco… vedi mamma… questo è Lou, tu non l’hai mai visto, ma… ecco… vive
con noi da quasi un anno ormai, e… sta volando perché…-
-MIYU, PERCHE’ TUO FRATELLO STA VOLANDO!!!!E’… E’… COS’E’!!!!- Santa
interruppe Miyu, e questa si alzò in piedi chiese il silenzio, e parlò: ormai
doveva dire la verità.
- Questo bambino non è mio fratello, ma un alieno, che ha fatto un
atterraggio d’emergenza in questo tempio, e aspettando la squadra di soccorso
che viene dal suo mondo, il pianeta Otto, vive con me e Kanata che lo accudiamo
come se fossimo i suoi genitori; con lui c’è anche questo animale che è un
alien-sitter.- Miyu aveva parlato tutto d’un fiato, ed ora aspettava la
reazione dei suoi compagni, ma quella che più la colpì, e a cui si trovò del
tutto impreparata, fu la reazione di sua madre.
- Miyu dammi quel bambino. Devo portarlo con me alla Nasa .-
Continua…
Allora che ne pensate? Vi piace almeno per ora? Io mi sto divertendo
molto (anche ad interrompere i capitoli, quando si vuole sapere qualcosa di
più. Eh!
Eh! Eh!). Cmq i prossimi saranno più
belli, perché ora viene la parte migliore. Continuate a seguirmi, vi prego!!!
Ryta Holmes |
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Capitolo 4 *** Tutto è bene quel che finisce bene... o quasi! ***
CAPITOLO
4
TUTTO
E’ BENE QUEL CHE FINISCE BENE… O QUASI!
Un
brivido percorse la schiena di Kanata.
-
Mamma, ma che stai dicendo!!!- a Miyu tremavano le gambe; intanto i suoi
compagni che non capivano più niente, parlottavano interrogandosi se stessero
sognando o se era tutto vero, ma non avevano il coraggio di chiederlo, perché
capirono che si era venuto a creare un grosso problema: Miki voleva portarsi via
quella creatura per esaminarla, e Miyu e Kanata non avevano nessun’intenzione
di lasciarglielo fare. Kanata corse incontro a Miyu le si mise davanti e la coprì
con un braccio.- Non può farlo signora Kozuki, Lou è ancora un bambino!!!
Non
può sopportare gli esami che gli farete, e poi così diventerà una cosa di
dominio pubblico, e Lou non avrà mai pace!!! Per favore non
ce lo porti via!!!!-
- Mi dispiace Kanata, ma è mio dovere. Il
mondo ha il diritto di conoscere la verità sugli alieni e…-
-
Ragiona mamma!!! Se tutti si aspettano gli alieni entreranno nel panico e la
navicella di soccorso non potrà mai atterrare!!!-
-
Ormai la decisione è presa. Dammi quel bambino: ho intenzione di partire
subito.-
Kanata
stava per aprire bocca, quando Miyu tirò fuori tutto il suo coraggio e in preda
ai nervi urlò: - IO NON TI DARO’ LOU!!! E’ SOLO UN BAMBINO, E POI APPENA LO
HAI VISTO NON HAI PENSATO ALTRO CHE AL TUO LAVORO, SENZA NEANCHE PREOCCUPARTI DI
ME O DI KANATA CHE LO ABBIAMO ACCUDITO COME DEI GENITORI!!! PER TE E’ SOLTANTO
UNA COSA, NON TI RENDI CONTO CHE PUO’ AVERE DEI SENTIMENTI ANCHE LUI. SEI
UN’EGOISTA!!!- tutti erano rimasti sorpresi da quello sfogo, Kanata compreso.
Miyu si era ormai sfogata, e rendendosi conto che sua madre aveva capito, si
spostò dalla protezione di Kanata, e continuò con voce dolce: - Se non mi
sbaglio, una volta mi hai detto che i tuoi due sogni più importanti erano avere
un figlio e scoprire una nuova forma di vita… ebbene ora li hai davanti
entrambi, perché non lo accetti e lasci tutto così? Te lo scongiuro, non
portarcelo via, noi ci siamo affezionati a lui e abituati ai suoi difetti. E poi
Lou per il momento ha bisogno di noi!-
-
Ho capito… non dirò niente. Mi dispiace piccola mia!- e l’abbracciò.
Finalmente Santa e gli altri ebbero il coraggio di avvicinarsi.
Il
resto del pomeriggio lo trascorsero mostrando i poteri di Lou agli altri e
festeggiando il compleanno di Miyu, che era stato completamente dimenticato. Lou
in compenso, era contentissimo di poter volare liberamente e di essere diventato
il centro dell’attenzione. A sera inoltrata, tutti andarono via.
Erano
ormai passate le 11.00, e Miyu era seduta sotto il portico ad osservare la luna.
Baumiau e Lou erano già nel mondo dei sogni, e anche sua madre aveva deciso di
andare a dormire, e si era ritirata in camera sua. Ovunque c’era silenzio,
quando ad un tratto qualcosa ruppe la tranquillità: Kanata aveva aperto la
porta, ed uscito, si era seduto accanto a Miyu. Subito lei incominciò a
sentirsi in imbarazzo, perché Kanata non apriva bocca, e non sapeva come
rompere il ghiaccio; ma anche Kanata era in impaccio, per questo non aveva il
coraggio di parlare!!! Dopo 5 minuti di silenzio, Kanata si lanciò: - Certo che
oggi è stata proprio una giornata dura!!!Credevo non finisse più!!!Stamattina
mi sono alzato anche più prest…-
-
Perché ti sei alzato presto stamattina e sei uscito?- Miyu si era ricordata del
fatto inspiegabile della mattina.
-
Fatti miei!- Erano ritornati nel silenzio imbarazzante; era come se lui volesse
dirle qualcosa, ma non ci riusciva. Lei d’altro canto era immersa nei suoi
pensieri, e si chiedeva il perché di quello strano comportamento di Kanata.
Comunque dopo altri 10 minuti, Kanata tentò di nuovo di parlarle: - Oggi…
oggi hai avuto una reazione che non mi aspettavo. Hai urlato contro tua madre,
quindi eri molto in collera-
-
Bhe… se si tratta di Lou posso cacciare tutto il coraggio che serve!!! Non so
proprio come farò quando se ne dovrà andare, eppure un anno è quasi passato,
e presto potrebbero arrivare i suoi veri genitori-
-
Lo sai che questo prima o poi doveva accadere, non possiamo farci niente…-
Kanata tirò un sospiro, dopotutto anche a lui stava a cuore Lou!
-
Caspita com’è tardi!!! Domani dobbiamo andare a scuola, è quasi mezzanotte,
e…-
-
Allora dovrò sbrigarmi a darti questo, prima che sia troppo tardi!!- Kanata gli
lanciò qualcosa che aveva finora tenuto nascosto, e scappò in camera. Miyu
ricevette la “cosa”: era un regalo!!! In fretta lo aprì felicissima, e
dall’involucro di carta colorata ne uscì fuori… un peluche a forma gattino
cariniiiiiiissimo. Miyu era diventata tutta rossa: ecco cos’era andato a fare
quella mattina!!!Miyu, prima di andare a letto bussò alla porta della stanza di
Kanata, e sicura che fosse ancora sveglio disse: - Grazie Kanata!!-, che fece
arrossire lui che si trovava dietro la porta, ma questi, con un:- ma che sto
facendo!!!-, si ricompose e andò a letto.
*
* *
Erano
passate quasi due settimane da quando La signora Kozuki era partita, ma tutto
era passato in fretta, perché ogni giorno c’era un gran da fare, e poi data
la nuova situazioni, gli amici di Miyu e Kanata si trovavano spesso al tempio
per stare con Lou, il quale era felicissimo di poter scorazzare ovunque e
sollevare qualsiasi cosa. Al contrario di Miyu e Kanata, che non ne potevano più
di quel trambusto giornaliero, e di Baumiau che era più apprensivo che mai, Lou
era al colmo della felicità. Niente avrebbe potuto turbarlo. Ma…
-
Gno!!!Gno!!!Uhhhhhh…Buaaaaaaaaaaaaa!!!!!!-
-
Si calmi signorino Lou. Non faccia così!!! Perché sta piangendo. Si fermi un
attimo, la prego!!!!-
-
Che sta succedendo Bahaaaaauuaaaann- Kanata e Miyu erano stati svegliati dal
pianto di Lou e dalle urla disperate di Baumiau.
-
Oh signorino Kanata, signorina Miyu, non so che fare. Il piccolo Lou si è
svegliato così strano stamattina, è molto inquieto e non vuole fare nulla di
quello che gli dico. Vi prego, aiutatemi un po’ voi. Magari con voi ragiona un
po’-
Miyu
abbracciò il bambino, ma questo si districò dalle sue braccia e volò via.
Miyu rimase di sasso: non si era mai comportato così con lei, che stava
succedendo?. Intanto Momoka era entrata in casa, e appena vide Lou, gli butto le
braccia al collo, ma anche con lei il piccolo si comportò male. Risultato:
Momoka ritornò a casa piangendo. Miyu e Kanata guardarono la scena
esterrefatti, e si chiedevano che gli stesse succedendo. Ma ormai si era fatto
troppo tardi, e dovevano andare a scuola. In fretta e in furia si prepararono.
Prima di scappare via, però, tentarono nuovamente di avvicinarsi a Lou, ma
senza risultato.
A
scuola Miyu non aveva altro per la testa che Lou, tanto che si beccò una nota
dall’insegnante di inglese e una rimprovero da quello di chimica;
all’intervallo, Chris si avvicinò a Miyu:
-
C’è qualcosa che non va?-
Miyu
tornò alla realtà:- Sì Chris, è per Lou-
-
Che è successo?-
-
Non lo so, si comporta in modo strano, non vuole che ci avviciniamo a lui e ha
il broncio-
-
Forse fa un po’ i capricci, ma stai tranquilla, ai bambini capita!!!-
Nonostante
gli incoraggiamenti di Chris, Miyu non si tranquillizzò, e l’amica se ne
accorse:
-
Dai non ti preoccupare. Se ti fa piacere questo pomeriggio vengo da te, così
vediamo un po’ che succede-
-
Ti ringrazio!!- Miyu si sentì meglio. Kanata invece era ancora preoccupato,
perché oltre a Lou avrebbe dovuto pensare anche a Chris.
Una
volta a casa la situazione non era cambiata. Lou continuava ad essere
insofferente e smanioso, e Baumiau, non sapendo più cosa fare piangeva
disperato e in preda al panico.
-
Avanti Baumiau non piangere vedrai che si sistemerà tutto!!!- Kanata come al
solito, cercava di nascondere le proprie preoccupazioni, col risultato di
sembrare strafottente; infatti Miyu, arrabbiatissima, gli urlò contro:- MA
INSOMMA, SI PUO’ SAPERE PERCHE’ TE NE FREGHI SEMPRE DI TUTTO? NON ABBIAMO LA
MINIMA IDEA DI CHE ABBIA LOU, E TU FAI FINTA DI NIENTE!!! SEI ODIOSO!!!!-
Kanata
non rispose, ma se ne andò in camera, e se avesse fatto trasparire le sue
emozioni, si sarebbe capito che era preoccupato, e triste per le accuse di Miyu.
Chris
e Momoka erano già arrivate da un po’, senza combinare niente, quando squillò
il telefono:- Pronto Miyu? Sono mamma-
-
Oh, ciao mamma!-
-
Come state tutti quanti? Lou e Baumiau ci sono ancora, vero?-
-
Sì mamma, ma perché me lo domandi?-
-Non
ti preoccupare, ma visto che sto per arrivare e portato con me alcuni strumenti
io…-
-
Aspetta mamma, tu sei qui?-
-
Bhe, non proprio sto salendo adesso le scale del tempio, ma sono quasi
arrivata!-
Miyu
corse fuori dal tempio e si trovò sua madre davanti; velocemente andò ad
abbracciarla:
-
Oh mamma, meno male che sei qui; non sappiamo più che fare. Lou si comporta in
modo strano, e neanche Baumiau sa che gli prende!!!-
-
Dici sul serio!!! Su avanti, non ti preoccupare, entriamo dentro-
In
casa, Miki tentò di visitare Lou, credendo si possa trattare di qualche
malattia, ma tra i capricci del bambino, e i risultati dell’ufo fatti da
Baumiau, presto ritornarono al punto di partenza. Dopo molte ore di capricci e
di urla, finalmente Lou si addormentò; erano tutti stremati per essere stati
dietro al bambino per tanto tempo, però erano ancora tutti in sala da pranzo,
cercando di pensare alla causa del comportamento di Lou. Erano ancora tutti
intenti a pensare, e non si resero conto che Lou si era improvvisamente
svegliato, e stava volando verso l’uscita. Era, infatti, l’unico che si era
accorto che fuori stava accadendo qualcosa di strano: il cielo si era fatto
improvvisamente più scuro, e i riflessi del tramonto stavano svanendo dietro a
qualcosa di enorme e luccicante. Non c’erano dubbi: quella era un’astronave,
e Lou sapeva bene chi la guidava.
Continua… |
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Capitolo 5 *** Ho bisogno di te ***
CAPITOLO
5
HO
BISOGNO DI TE
Baumiau si ricordò che era l’ora di dare
il biberon a Lou, perciò lasciò gli altri ai loro ragionamenti, e andò a
prepararlo. Immerso nei suoi pensieri, non si rese conto che dalla finestra
compariva qualcosa di enorme, nonostante la cucina desse proprio sull’ingresso
del tempio; con gesti meccanici scaldò il latte, riempì il biberon e si
diresse nella stanza dove Lou dormiva.
-
AHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!DOV’E’ LOU!!!!!!!!!!!-
Kanata
e gli altri in un attimo raggiunsero Baumiau. D’un tratto sentirono dei rumori
provenienti dall’esterno. Di corsa uscirono dal tempio, e si trovarono di
fronte ad un’astronave immensa; Lou si era fermato davanti al portellone che
si stava aprendo, e dal quale si incominciarono ad intravedere due sagome. Miyu
e Kanata le distinsero molto bene, perché non era la prima volta che le
vedevano, ma gli altri rimasero sorpresi dalla somiglianza tra queste figure, e
i loro amici: adesso capivano perché Lou li aveva sempre chiamati “mamma” e
“papà”!
La
porta si aprì del tutto, e i genitori di Lou scesero dall’astronave e si
fermarono davanti al bambino. La madre non credeva ai propri occhi: dopo tanto
tempo il suo piccolo bambino, il suo Lou era davanti a lei!! Con gli occhi
inondati di lacrime si avvicinò ancora a lui, ma si fermò aspettando la sua
reazione. Lou aveva una faccia confusa ma al contempo corrucciata. Ma quando sua
madre pensò che forse il suo bambino non l’aveva riconosciuta, Lou cambiò
l’espressione del viso, e con un grande sorriso gridò – Mamma!!!-; dopodiché
le andò in braccio, e l’abbracciò come solo un figlio potrebbe fare. La
scena era dolcissima: madre e figlio si erano finalmente riuniti, e adesso anche
il padre si era unito all’abbraccio, ricambiato dal bambino, il quale con un
graziosissimo :- Papà!!!- lo tirò a sé prendendolo per la manica.
Baumiau
intanto piangeva a dirotto: era contentissimo, e non riuscendo ad esprimersi a
parole, inondava il giardino del tempio di lacrime. La signora Kozuki, Chris e
Momoka erano commosse, e dal nulla cacciarono fuori dei fazzoletti per
asciugarsi le lacrime. Miyu, invece, guardava la scena inerme, sentendosi
terribilmente gelosa e con un profondo peso nel cuore. Presto non avrebbe più
rivisto Lou. D’un tratto calde lacrime iniziarono a rigarle il viso, ma non
erano di gioia, bensì di tristezza; si sentì una stupida, perché dopotutto
Lou aveva finalmente incontrato la sua vera madre! Peccato però che anche lei
si sentiva una madre…
Kanata, forse era l’unico che non lasciò trasparire le sue
emozioni, ma dentro di sé anche lui provava gli stessi sentimenti di Miyu. Come
sarebbe stata la loro vita ora che Lou se ne sarebbe andato? Come avrebbero
potuto abbandonare la tristezza che ora attanagliava loro il cuore? Erano tanti
i pensieri e le domande che tormentavano le loro menti in quel momento, ma tutte
portavano alla stessa risposta: ora Lou se ne stava andando.
I
genitori di Lou si ricomposero e si avvicinarono ai due ragazzi.
-
Siamo molto felici di conoscervi. Vi siete presi cura di Lou come avremmo fatto
noi, perciò non sappiamo come ringraziarvi-
-Lasciandoci
Lou- pensò Miyu, ma subito ricacciò quel pensiero nella sua mente e si
asciugò velocemente le lacrime.
-
Non ce n’è bisogno. Occuparsi di Lou non è stato faticoso, anzi ci siamo
anche affezionati a lui- Kanata parlò per entrambi: si era reso conto che Miyu
non era in grado di parlare e se avesse continuato probabilmente sarebbe
scoppiata a piangere. Intanto Lou si era staccato dai suoi genitori e volò
verso Miyu, la quale lo abbracciò e lo tenne forte a sé. Poi il bambino andò
da Kanata e abbracciò anche lui.
-
Mi dispiace molto, ma dovremo affrontare nuovamente un lunghissimo viaggio per
tornare a casa. Dobbiamo partire subito. Mi dispiace molto, davvero tanto.-
Miyu
sapeva che prima o poi l’avrebbero detto, ma quando parlarono, quelle parole
furono come frecciate nel suo cuore. Piangendo disperatamente abbracciò di
nuovo Lou e gli disse addio, ora anche Lou piangeva, perché aveva capito che i
suoi genitori sulla terra non li avrebbe più rivisti. Si strinse a Miyu e poi
andò da Kanata; disse:- Mamma, pam…pa- tra le lacrime, e fu preso da sua
madre. Ancora scosso, la sua attenzione si rivolse a Momoka che piangendo,
tirava il lembo del vestito della madre di Lou e disse:- Addio amore mio, sappi
che io ti ho amato e ti amerò per sempre!-
-
Amato!?!- la mamma di Lou si chiese che voleva dire quella bambina, ma ormai non
c’era più tempo. Dovevano partire.
Lou
incominciò a singhiozzare sempre di più e a chiamare Miyu, che non rispondeva
e con terribile sforzo guardava a terra per non rendere tutto più difficile;
anche Kanata fece lo stesso: dopotutto era meglio se Lou credesse che non lo
volevano più. Avrebbe sofferto di meno. Baumiau salutò i suoi amici, e
piangendo anch’egli entrò nell’astronave:- Addio amici miei. Sappiate che
non vi dimenticherò mai… Bhuuuuuuuuuuuuu…-
Il
portellone si richiuse fra gli strepiti di Lou, e in men che non si dica
l’astronave partì portandosi via un pezzetto di cuore di Miyu e di Kanata.
*
* *
-
E’ già partita. Caspita com’è veloce!- Kanata proruppe all’improvviso
dopo che sparì l’astronave dalla loro vista. In realtà cercava solo di
celare quello che davvero provava:- Bhe, ormai è partito, e sarà di nuovo
felice con la sua famiglia-. Miyu iniziava ad irritarsi…- Che ne dite di
mangiare qualcosa?- Kanata cercava in tutti i modi di non pensarci, altrimenti
anche lui avrebbe ceduto alle sue emozioni. L’atmosfera era cupa e triste, e
lui non ne poteva più, aveva bisogno di cambiare aria, e di schiarirsi le idee,
perciò inventò una scusa:- Io vado a fare un giro, se non mi sbaglio da
mangiare non c’è niente!- Si era già incamminato, quando sentì la voce
fredda di Miyu:- E’ questa la cosa più importante per te in questo momento?
Preferisci pensare allo stomaco piuttosto che a Lou? Rispondi…- Kanata si
sorprese dell’espressione di Miyu, ma rispose subito.- non mi devo mica
disperare! Lou ora sta bene, e noi…- non sapeva più che inventarsi- noi…
noi adesso non avremo più nessun problema, potremo vivere come persone normali!
Ora se non ti dispiace me ne vado-. Fece per voltarsi, ma rimase di sasso quando
Miyu parlò:- Mi hai deluso. Ti credevo diverso, in realtà sei solo
superficiale e senza cuore. Ti odio!- e scappo in casa. Kanata non disse una
parola, e se ne andò via.
*
* *
-
Non posso crederci che Lou e Baumiau siano partiti. Mi mancano già le loro
voci!-Chris aveva rotto il silenzio. Erano tutti in sala da pranzo; Miki aveva
fatto del the, ma quasi nessuno era riuscirlo a mandarlo giù. Miyu era
inginocchiata davanti al tavolo, lo sguardo fisso a terra e l’espressione
corrucciata.
-
Caspita com’è tardi!!! Momoka, dobbiamo tornare a casa; scusateci… ah Miyu,
forse è meglio se domani non venite a scuola. Spiegherò tutto io ai nostri
compagni, vedrai!!!-
-
Ti ringrazio Chris! Ma ora vai a casa, sarai scossa anche tu immagino…- Miki
aveva risposto per Miyu, che non si era scomposta di un millimetro.
Dopo
che Chris e Momoka se ne furono andate, la signora Kozuki parlò a Miyu:- Ti va
di mangiare qualcosa?-
-
No, non ho fame. Preferisco andare a letto- la sua voce era fredda e scostante.
Mentre
si stava avviando, la signora Kozuki le disse:- Sei ancora in collera con
Kanata?-
-
Certo che lo sono!!E’ stato un insensibile!!!- Miyu si era fermata sulla porta
senza voltarsi.
-
Ma tu ne sei sicura?-
-
Che vuoi dire?-
-
Tu, sei sicura che Kanata non stesse soffrendo? Non potrebbe essere che Kanata
ha tentato di nascondere i suoi sentimenti per colpa del suo carattere?- Miyu si
voltò di scatto:- Ma…-
-
Bhe, io vado a dormire, sono stanca anch’io dopo questa giornata!- Miki se ne
andò lasciando Miyu da sola, in un turbinio di pensieri.
*
* *
Erano
già passate le 12.00, e Miyu era ancora sveglia. Non riusciva prendere sonno
perché Kanata non era ancora tornato, ed in oltre non riusciva a togliersi
dalla testa le parole di sua madre: aveva ragione a pensare che Kanata aveva
solo tentato di nascondere la sua tristezza, inventando una scusa per soffrire
da solo? Forse non aveva torto, dopotutto anche Kanata era molto affezionato a
Lou, e lo aveva anche dimostrato Seya quella volta, quando lesse nel suo
pensiero. E poi ora che ci pensava Kanata aveva sempre avuto un carattere molto
chiuso e timido.
-
Che stupida che sono stata!!! Se non gli avessi detto quelle cose, come mi
pento…-
Mentre
Miyu si pentiva delle sue azioni, si sentì il rumore della porta d’ingresso
che si apriva, dei passi e il chiudersi della porta di Kanata. Miyu fu scossa da
quei rumori, ma si sentì comunque tranquilla, perché era finalmente tornato a
casa. Con un enorme senso di colpa e tanta tristezza nel cuore, cadde in un
sonno agitato e pieno di incubi.
Furono due i sogni più angosciosi: nel primo riviveva la
partenza di Lou, solo però che adesso il bambino parlava, e la disprezzava,
perché l’aveva abbandonato; nel secondo, invece, vedeva Kanata che, con
sguardo triste, si allontanava sempre più… sempre più, e lei non riusciva a
raggiungerlo. Si svegliò madida di sudore e sconvolta. Era di nuovo mattina, e
Kanata era nuovamente uscito di casa, ma adesso aveva le idee chiare su cosa
fare quando sarebbe tornato.
*
* *
Kanata
camminava per le vie di Tokio senza una meta, pensando e ripensando alle parole
di Miyu; in più si aggiungeva la malinconia per Lou.
-
Forse non avrei dovuto reagire in quel modo ieri. Miyu non ha capito niente, ma
non è colpa sua, in realtà sono io che ho un carattere orribile!!!-
Il giorno prima, era andato in giro nei
posti dove di solito passeggiavano Lou e Baumiau, ma ebbe il risultato di stare
ancora più male, perciò vagò per la città senza riflettere sui fatti
accaduti, senza un pensiero. Agli occhi dei passanti sembrava uno zombie!!! Poi
ridestato da quello stato, dai morsi della fame, si era accontentato di un
hamburger, e aveva continuato a camminare sino a mezzanotte. Solo a quell’ora
si rese conto che doveva rientrare a casa. La mattina dopo era uscito di corsa:
non voleva incontrare Miyu, perciò alle sei di mattina era già fuori casa. Ora
però, aveva le idee più chiare, e ragionava meglio. Si accorse di sorridere,
quando pensò che l’ultima volta che era uscito a quell’ora di casa, era
stato proprio per lei, per Miyu; poi si ricordò delle sue parole: lei ora lo
odiava!!! Velocemente cambiò pensiero: ora voleva trovare solo un po’ di
svago per alleviare le sue pene.
*
* *
Miyu
si era ormai alzata, e aveva sbrigato le faccende che di solito erano destinate
a Miyu:
-
Certo che è faticoso senza di lui, ci mancherà anche il suo aiuto d’ora in
poi-.
In
poco tempo era già giunta l’ora di pranzo, ma di Miyu neanche l’ombra. Miki
e Miyu pranzarono da sole, ora però l’atmosfera era più leggera, e madre e
figlia chiacchieravano del più e del meno, nonostante il ricordo della perdita
di Miyu fosse ancora presente in casa.
A
pomeriggio, Miyu era ancora intenta a sbrigare le faccende, visto che non
c’era nessuno, e anche Miyu se ne era andato.
-
Miyu? Posso parlarti un momento?-
-
Uhmm? Sì mamma, cosa c’è-
-
Ecco vedi… stavo pensando ad una cosa… cosa ne pensi se vieni a vivere con
noi in America?-
-
Cosa!?!!!-
*
* *
Santa aveva da poco saputo la notizia della
partenza di Lou. Chris lo aveva riferito a tutti i compagni di scuola. E ora,
conoscendo Kanata (dopotutto era il suo migliore amico!!!), appena uscì da
scuola, si diresse al tempio per parlargli. Aveva quasi finito l’ultima rampa
di scale, che si fermò, sentendo le voci di Miyu e di sua madre; lo colpì
molto la domanda che fece la signora Kozuki a Miyu. Infatti, appena la sentì
scappo via, per non disturbare la conversazione: era anche inutile cercare lì
Kanata, perché dagli stralci di conversazione che percepì, egli non era
presente. Non sapendo cosa fare, andò al centro commerciale per cercare del
materiale per la prossima lezione di disegno.
*
* *
- Hai capito bene Miyu, perché non vieni con me in America;
appena tornerà Kanata lo informeremo, così quanto prima potremo partire…-
Miyu
ci pensò solo un istante; partire in America, poter finalmente vivere con i
suoi genitori, non avere più problemi…
-
Mi dispiace mamma, ma la mia risposta è no-
-
Ma… ma perché? Ora che è partito Lou non c’è più niente che ti lega
qui!!-
-
Ti sbagli, qualcosa mi lega ancora a questo posto!!!-
*
* *
Al
centro commerciale Kanata cercava un posto dove mangiare qualcosa; era tutto il
giorno che camminava, e non aveva pensato minimamente a riempirsi lo stomaco.
Aveva appena voltato l’angolo verso il fast-food, che qualcuno lo chiamò:
-
Kanataaaa!!!! Che ci fai qui?- era Santa, che non appena l’aveva visto, gli
era andato in contro.
-
Allora, come stai? Chris ci ha raccontato tutto, mi dispiace molto. Peccato che
non abbiamo potuto salutarli anche noi.-
-…già…-
Kanata non aveva molta voglia di parlare.
-
Bhe, fra poco sarai di nuovo solo. D’ora in poi avremo anche più tempo per
andare ai concerti del mio cantante prefer…-
-Come
sarebbe a dire “ di nuovo solo”?-
-
Bhe, se Miyu se ne andrà con sua madre in America, tu rimarrai solo no?-
-
E tu come farai a sapere che Miyu se ne andrà in America???-
-
L’ho sentito dire da sua madre; glielo stava chiedendo e penso che lei abbia
risposto di sì, ma….KANATA, DOVE VAI…KANATAAAAAAA-. Niente… era già
scappato via.
*
* *
-
Allora mamma… ciao! E buon viaggio-
-
Ciao Miyu… ma ne sei proprio sicura?-
-
Sì, ormai ho preso la mia decisione. Sta tranquilla, andrà tutto bene. So
badare a me stessa!- Miyu dette un bacio a sua madre, la quale salì sul taxi e
partì per l’aeroporto.
Erano
già le 09.00 di sera, e Kanata non era ancora tornato. Miyu era preoccupata, e
uscì nel giardino all’entrata del tempio.
Kanata
non ne poteva più: aveva corso a più non posso, e ora con un ultimo sforzo
stava salendo le scale. Ecco, ancora una rampa… qualche gradino… era
arrivato.
Miyu
si voltò di scatto e lo vide. Era tutto trafelato, e ansimava.
-
K-Kanata, che ti è successo!?!-
-Anf…
anf…Miyu…anf…è …anf vero che… devi partire…anf…anf?- Miyu non
rispose subito, un po’ perché non si aspettava di vederselo arrivare così
all’improvviso, e un po’ perché gli dette il tempo di riprendersi. Dopo
qualche minuto, Kanata le ripetè la domanda:
-
Allora… è vero che te ne devi andare via?- Miyu stava per rispondergli, ma
Kanata le tolse la parola: era giunto il momento di parlarle; doveva dirle tutto
prima di perderla!!!
-
Ecco… vedi io…io… non voglio che tu parta!! Io non… non sopporterei di
perdere anche te!!!-
Miyu
era allibita. Cosa stava succedendo all’antipatico e freddo Kanata? Lui
proseguì:
-
Ieri non pensavo quello che dicevo. Lou…ecco Lou… mancherà anche a me… e
se ora tu parti…- Kanata era imbarazzatissimo; Miyu non lo aveva mai visto così
rosso in viso, ma in cuor suo stava comprendendo qualcosa, qualcosa che sapeva
già da molto tempo.
-
Miyu… se… io…IO NON VOGLIO CHE TU PARTA. IO HO BISOGNO DI TE!!!!!!!!!!!!-
e detto questo si avvicinò a lei, e senza neanche accorgersene Miyu si ritrovò
tra le sue braccia.
Lui
la stringeva forte, e nascondeva il viso rosso sulla sua spalla. Miyu era
confusa e imbarazzata, ma si rese conto che per Kanata provava un affetto ben
oltre l’amicizia: quello era amore! Ricambiò l’abbraccio, e tra le sue
braccia provò una sensazione piacevolissima.
Dopo
un po’ si staccarono dall’abbraccio, e Miyu parlò con voce dolcissima:
-
Vedi Kanata… io non partirò… perché ho già deciso di non farlo!!! Quando
mia madre mi ha chiesto di andare con lei in America, io… ho rifiutato subito,
e gli ho detto che qualcosa mi legava ancora qui… e quel “qualcosa”… sei
tu!!!- Miyu abbassò lo sguardo. Si ricordò di quello che gli aveva detto il
giorno prima: doveva scusarsi assolutamente!!! Si fece forza e lo guardò negli
occhi; un brivido le percorse la schiena quando vide quegli occhi così pieni di
dolcezza, che solo a lei aveva rivolto raramente, e si scoprì innamorata più
che mai di quel ragazzo.
-
Kanata io… per ieri, volevo scus…-
Kanata
non la fece finire di parlare, che posò le labbra sulle sue.
Quello
fu il loro primo bacio, ma un bacio appassionato e pieno di amore. Avevano
vissuto un anno intero a convivere tra battibecchi e canzonature, litigando per
ogni minima sciocchezza, e a prendersi in giro, ma adesso si accorsero di amarsi
già da tempo, e con quel bacio manifestarono tutto l’amore che avevano tanto
soffocato.
E
continuarono a baciarsi per molto tempo ancora…
*
* *
Sul
prato del tempio, muoveva i primi passi una bambina. Poteva avere forse dieci o
undici mesi, e i sui capelli erano di colore castano; gli occhi, invece, erano
di un verde intenso. Ridendo, camminava barcollando verso una donna bionda, e
dalla quale aveva ereditato il colore degli occhi, e la chiamava:- Mam…ma…mam…ma-
Cingeva
la vita della donna con un braccio, un bell’uomo, castano come la figlia…
Eh
sì, sono proprio Miyu e Kanata, ma sono passati ormai ben 14 anni!!! Ovviamente
hanno coronato il loro sogno d’amore, ed ora vivono al tempio accudendo il
loro bambino.
La dolcissima scenetta familiare venne interrotta però, da
un’ombra, che oscurò il cielo. Miyu prese la sua bambina in braccio, e
insieme a Kanata vide un’astronave atterrare lentamente. Il portellone si aprì,
e iniziò a distinguersi la figura di un bel giovanotto.
Miyu
e Kanata sorrisero… l’altro loro figlio era tornato.
FINE
Allora,
vi è piaciuto? Io spero di sì. Cmq per tutti i malati come me a cui è
piaciuta, ho deciso che scriverò il seguito di questa fan fic, e la intitolerò
“Ho bisogno di te 2” (che originalità, vero?). Chissà se verrà bene come
questa. Ciao!!!!
Mi raccomando, commentatemi,
anche se l’avete già letta!!!!
Ryta
Holmes |
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