I'll Never Forget You

di Zouzoufan7
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Tra sogni e incubi ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


                         Ho cercato di non pensarci, 
                            però eri qui nelle mie tristezze....
                             E io ti speravo all'angolino
                      Della finestra.
  

                                        Prologo

Peter Pan ... 
Erano passati solo quattro anni ... Però lui era sempre nei suoi pensieri. 
Certo era cresciuta, ma Wendy Darling non sapeva mai da quattro anni come spiegare che solo pensando a lui, il suo cuore perdesse un battito. 
Peter Pan ...
Cos'era questo ragazzo ? Per Wendy, era un sorriso. Un sorriso non si perde mai.
Perché lei aveva perso molto, la vita è fatta di scelte e lei aveva scelto. 
Aveva capito ben presto il suo errore. 
Il primo anno dopo la sua avventura, Wendy cominciò a crescere, non molto in realtà nemmeno lei se n'è accorse però sentiva qualcosa di strano. Anno dopo anno arrivarono le sue prime mestruazioni facendola piangere e soffrire. In questi momenti lei guardava la finestra con il suo vecchio legno e pregava perché tutto fosse un sbaglio, un incubo. Il sangue li faceva orrore. Presto diventando una donna molte cose cambiarono radicalmente. George Darling non ebbe rimorsi quando obbligo suoi figli a cambiare camera ; Wendy non poteva avere la stessa camera che i fratelli. Lo sguardo degli altri cambio, soprattuto nella gente maschile, con il suo sguardo dolce e il suo famoso bacio nascosto Wendy era una donnetta splendida. Bellissima e donna, troppo presto e troppo per lei. 

Anche i suoi fratelli erano cresciuti, i primi anni parlavano solo di pirati, dell'Isola che non C'è e di Peter Pan. Chiedevano spesso a Wendy quando tornerebbero. Michael era il più supplicante, il più giovane e dunque aveva ancora bisogno di storie. E spesso quando faceva incubi, nella notte di velluto andava da Wendy per essere consolato e avere una storia. 
Ma un giorno come gli altri capirono che non dovevano tornare e dovevano crescere, tutto finì lì. Questo giorno John e Michael cessarono di credere. 
Per Wendy fu terribile ... Quando voleva parlare delle loro avventure straordinarie loro ridacchiavano dicendo di essere troppo grandi per parlare di questo gioco da bambini: 
Ma ragazzi vi giuro è successo !! Vi supplico credetemi ! Eravamo là e Peter Pan ....
Basta Wendy ! Siamo grandi adesso . Questo non è mai successo, capisci ?! Li gridava John.
Ma abbiamo volato verso L'Isola ....
No !! E loro mettevano le mani alle orecchie per non ascoltare, per meglio dimenticare. 
Spesso piangeva rannicchiata sul suo letto stringendo i lenzuoli morbidi del infanzia. Potevano avercela con lei ma non potevano dimenticare non questo !
Sola, era sola. Per sempre. Aveva scelto.
 I suoi sentimenti erano spezzati come il suo cuore. 
La paura del crescere presente nei suoi gesti e nei suoi occhi. 
Peter Pan.... sognava di lui dell'Isola ...

Oggi lei ha sedici anni, stranamente per i genitori, Wendy è triste. Oggi è Natale, tutti festeggiano, tutti o quasi tutti. Wendy spera, oggi è speciale lo sa. 
Sua gonna l'infastidisce, la luminosità è orrenda e servono delle cosce di rane, la cosa più disgustosa che abbia mai visto. Ma la cosa più orrenda delle cose orrende è la presenza del odioso Karl Macintosh specialmente venuto per lei. Karl tenta di sedurla da molto tempo già, i genitori di Wendy erano venuti a sapere che quel buffo era ricco. Allora sapendo che Wendy non potrebbe mai trovare un partito accettabile con il poco che avevano, la obbligarono ad invitarlo e ad essere molto affettuosa con lui. Era un ragazzo grande non brutto ma senza carattere e poco interessante. Con i suoi occhi di volpe, Wendy non può reprimere un sentimento di rabbia e di odio. Lentamente si avvicina a lei : 
- Ehm... 
- Oh Karl ! Scusa non ...
- No no no Wendy non scappare tesoro ! Lo interruppe con cautela Karl.
- Veramente sono stanca e ...
- Lo so, lo so tesoro lascia che ti accompagno fuori ...
- Karl Macintosh ! Ascoltami bene : primo, non chiamarmi più tesoro, secondo non sono mica una  deficiente  so dov'è il mio balcone, terzo sei molto carino ma ho una risposta per tutte le tue suppliche e per qualsiasi domanda: NO !!!! 
- Ma cara mia non sai nemmeno cosa voglio chiederti ! Una damigella non si comporta così !
Okay Karl hai vinto dai dimmi cosa vuoi una volta ! 
- Allora , Wendy si accorge che lui comincia a sudare misteriosamente, non vuoi parlare fuori? qui fa un caldo ... 
- Okay ma subito ho promesso a Michael che starò con lui durante il dessert  allora ti prego di sbrigati !                                                 Arrivarono sul balcone e prima che Wendy possa aspettarsi a qualcosa Karl strappa un cassetto dal paltò e comincia : 
- Cara Wendy dal giorno in cui i miei occhi si sono porsi sul tuo magnifico viso sapevo che sarei stata per me la donna che ho bisogno ai miei fianchi ... Allora Wendy Moira Angela Darling vuoi diventare la mia sposa ? È lì fece un sorriso da stupido come mai Wendy aveva visto in sua vita, vedendolo così aveva una maledetta voglia di ridere. Ma la situazione era molto grave ... Come dirli no ?
- Caro Karl io dal giorno in cui i miei occhi si sono porsi sulla tua persona ho capito che mai mai mai non sarò la tua sposa e che non sarai mai l'uomo della mia vita neanche in sogno .
- Quindi vuole dire ? 
- Scusami Karl ma non posso ... Non voglio è questo non ti amo .... E ho solo sedici anni sono troppa giovane ...
- Ma Wendy sappiamo benissimo che non sei ricca è che la mia proposta è un opportunità che di sicuro non avrai mai più quindi non posso credere la tua risposta ... Devi crescere la vita ...                                               Wendy lo interruppe violentemente :
- Come osi ??!!!! Lo sai dove ti manda la povera che non avrà più opportunità ? *********!!!!                                                                                                                                                                                                                                                            Diventata rossa in viso andò al suo posto a tavola accanto al fratello più piccolo. Michael si annoiava visibilmente e quando vide Wendy fu rallegrato. 
- Cos'è successo sei rossa come un peperone ?! 
- Niente lascia perdere passerà ....           
- Giochiamo ? Voleva immaginare ancora una storia un'ultima storia. Mormorò due parole alla sorella e presto furono sul balcone utilizzando tutto per il gioco. " facciamo intervenire Peter Pan così sarai felice !" Sorrideva Michael,
- Okay facciamolo intervenire ma pensavo che l'avessi dimenticato ....
- Non parlarne adesso Wendy, dai chiamalo !. Lo guardo interrogativa, come dirli che non poteva o più o meno non sapeva ? 
-  Racconta una storia lui veniva sempre o non so Wendy ! Ma ti prego fallo ! La guardo con fare supplicante, con il suo sguardo di bimbo sperduto. E Wendy prese coraggio, sapeva che se si può sognare si può fare. 



Spazio autrice : questo è solo un pezzettino e manca azione ma verrà nel prossimo capitolo spero che vi piaccia e aspetto le vostre recensioni !!!!Cercherò di aggiornare tutte le settimane in funzione del mio tempo personale :D
PS: sono francese vi prego siate clementi per errori ortografiche :$ 
Zouzou !! <3 ;)

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


           



Michael ascoltava Wendy, chiedendosi come la sorella faceva per rendere ogni storia più meravigliosa. Wendy prendeva la voce dolce di Biancaneve dandogli però una forza di carattere sconosciuta poi faceva la voce della strega facendo ridere alle lacrime Michael. 
Wendy amava i suoi personaggi e per ogni uno dava un qualcosa di tenero e attaccante. Faceva vibrare le sue storie al suono della sua voce di cristallo. 
Sentendo la speranza del fratello, Wendy non si fermava dopo Biancaneve, raccontò la storia della Bella e la Bestia, e poi quella della piccola sirena che amava un'uomo ...
Michael non si stancò per più di tre meravigliose ore in cui Wendy raccontava giocando... 
L'ultima ora la gioia fu perfetta, John venne giocare anche lui, per aiutare Wendy facendo il cattivissimo pirata Jack Black.
Gridavano, saltavano, ridevano come se fosse l'ultima volta o un'addio.
Tutto era perfetto finché il buffo Karl intervenisse "Ragazzi vi prego ! Fatte troppo rumore le mie orecchie sono fragili .... Vi prego lasciatemi con vostra sorella dieci minuti okay ? Vostra sorella non è mica un'animale per fare chiasso ! Smettetela e andate !! " Prese un tono troppo ostile per essere discutibile.I ragazzi persero i loro sorrisi e fecero sguardi truci . Michael lo guardo e in maniera estremamente aggressiva dichiarò prima di scappare "Certo Wendy non si può paragonare ad un'animale ma alcuni qui si, perché sono brutti schifosi che meritano schiaffi soprattutto se toccano mia sorella capito ?!!!" "Ma che ... Che linguaggio ...."  E Karl non poté rispondere niente aveva paura di un ragazzino dodicenne!
Wendy non poté reprimere un sorrisetto complice di ringraziamento.
Una volta usciti i bambini, Karl fece questo sorriso da buffone e cominciò la sua tirata : "Wendy mia cara, ho preso la libertà di avvisare la dolce Signora Darling che con molte precauzioni mi ha fatto capire che era favorevole al nostro prossimo matrimonio, allora non sei gioiosa ?" 
"Cosa hai fatto ?!!!!" Per un attimo rimase interdetta.
 "Ho detto che ho chiesto a tua mad..." 
"Ho ben capito cosa hai fatto, non sono sorda grazie !! Stupido, idiota !!!!! Non ho mai detto di voler sposarmi con te !!!!!" Wendy per l'angoscia cominciò a camminare avanti in dietro furiosamente ."Ma credevo che ci eravamo messi d'accordo non è così ?" 
"No no no no nemmeno in sogno !!!! Perché ? Spiegami perché ?!"
"Okay Wendy parliamoci con franchezza ! Io ti voglio te e nessun'altra ! So che non mi ami ma me ne frego mi amerai ti forzerò se bisogno è, e non è un problema per me ! Una donna non è fatta per pensare ma per fare figli , o tre anni in più o una casa un lavoro ben pagato non so cosa vuoi di più ? "
"Amore stupido, mai sentito questa parola ?! Voglio una persona che mi ami per quello che sono non per farmi figli e basta, che mi rispetti !!! Voglio innamorarmi e sposarmi capisci ?!!!! " Gridava, voleva dargli schiaffi ....
"Quindi vuoi vivere un romanzo se capisco bene ... Però questo è la realtà non puoi fare quel che vuoi una donna deve sposarsi, amore o non amore !"
Wendy lo guardo e capì che questo ragazzo non aveva mai sognato nella sua vita mai vissuto senza pensare all'indomani. Li veniva da piangere ... Cosa aveva fatto per meritare uno stupido così ? Stranamente lui si avvicino verso lei per bloccarla contro il muro prima che Wendy poté realizzare che quel tifo cercava di baciarla lo allontano ma non fu rapida e lui torno all'assalto. Si senti male, in gabbia , grido e Karl case tra le sue braccia svenuto. 
Cos'era successo? perché miracolosamente era svenuto ? Nel buio riuscì a vedere occhi che scintillavano anormalmente:
"Chi è ? Voglio sapere chi devo ringraziare .... "
Dal buio uscì un ragazzo della sua età vestito in un modo quasi fatto interamente di foglie e materiali naturali, era biondo con occhi blu color oceano.
"Allora Wendy non mi riconosci ?" E fece il suo meraviglioso sorriso che per un secondo sembrò essere una stella cadente venuta per rubarli il cuore una seconda volta. 
"Peter Pan ?!!!! Ma come... Credevo che non volevi ..."
"Crescere ? E tu credevi realmente che ti avrei lasciato essere più vecchia di me ? Lo sai che non sopporto non essere il primo..." Si avvicino e Wendy contemplò l'azzurro dei suoi occhi e la fiamma passionale che li facevano scintillare. Lei sorrise con la sua bocca meravigliosa mostrando il suo bacio nascosto, si era lui il ragazzo volante. 
"E scusami ma in quattro anni non hai mai pensato che ti aspettavo ?"
"Ma ero sempre qui Wendy sempre... Non volevo intervenire ma quando ho visto che quel stronzo ....." Divenne rosso e rabbioso.
"Grazie ma me la sarei comunque cavata senza te."
"Oh veramente non si vede ..." "E quello che voleva farmi non sono fatti tuoi !" 
"Scusami di averti aiutato a difenderti contro quel "stupido" e "idiota" come dicevi... Ma lui non a diritto di prendersi quello che mi appartiene ! Il bacio l'hai dato a me e non permetterò che lui ci gusta !!" 
"È vero il bacio te l'ho dato", Wendy ebbe un sorriso di vergogna pensando a quel bacio, "ma non ti appartengo Peter !!"
"Non ho detto questo ! Dico solo che certe cose lui non li può avere !"
Avrebbero parlato per ore se la Signora Darling non avesse chiamato Wendy "Peter devo andare ma ti prego aspettami nella mia camera lascerò la finestra aperta..."
"No Wendy non dovrei neanche parlarti addio" , perse il suo sorriso e la salutò già nel cielo "Nooooooo Peter ! "
Scapato. 
Sua madre venne per chiederli cos'era successo quando vide il povero Karl faccia contro terra è svenuto, a suo torno gridò ma Wendy non ascoltava era già a cento chilometri di lì con un ragazzo un po' strano ma straordinario. 





Poco tempo dopo, una volta sveglio Karl era spaventato e piagnucolava come un ragazzino "Ma cos'è successo Karl ? "Li chiedeva Signora Darling.
"Non lo so... Eravamo là e qualcosa o qualcuno mia stordito ! Mio Dio ! Mi vogliano morto lo so lo so !!"
 "Cosa facevate lì ? "
"Eh non.... Voglio dire ....." "Mamma penso che quello che Karl vuole dire e che stava cercando di baciarmi quando è successo" , dichiarò Wendy accusandolo "Wendy cosa dici ?!" Sua madre guardò Karl scioccata. "Cosa dici ? Wendy non so di cosa parli ...." Ma il suo tono suonava falso, Wendy non cercò giustizia e lo guardò in modo truce in silenzio. 
Andarono nel salotto dove trovarono George da solo, i ragazzi erano già a letto.
Karl saltò sull'occasione "M.Darling adesso che i bambini sono nelle loro camere vorrei chiedervi una cosa estremamente importante."
Oh no ,pensò Wendy, tutto ma non questo ! "Si ragazzo mio dimmi ?"
"Voglio la vostra benedizione per il mio matrimonio con Wendy"
La tazza di tè di George case sul suolo rumorosamente.
"Cosa ?? Con mia figlia ?! Ma certo che ti do la mia benedizione ma Wendy tu cosa n'è dicci ?"
"Cosa n'è dico ? Padre ti supplico prima di farti un opinione ascoltami  ! Ho già detto no alla proposta di Karl !" "Perché ??" Chiese M.Darling vedeva già il conflitto puntare."Questa cosa posso dirla solo a te ."
"Vi prego Maria e Karl aspettateci fuori ." I due uscirono dal salotto in silenzio.
Wendy inspirò forte "Non amo Karl papà ... Non puoi forzarmi ! Ti prego !" 
"Wendy, nella tua vita non potrai fare sempre quello che ti piaccia o quello che vuoi e la vita non è semplice allora questa cosa devi farla per i tuoi fratelli e anche per te. Capisci che non possiamo rifiutare la proposta dei Karl ?" Prese un tono tanto triste e desolato che Wendy ne fu colpita ."Ma..."
"Non posso, Wendy vorrei non obbligarti però non posso."
"Ma non lo amo , lo odio !!"
"Wendy, con tua madre abbiamo riflettuto molto tempo e anche zia Millicent dice che è un'opportunità per te e per i tuoi fratelli."
"Zia Millicent ?!"Wendy pensò a questa donna che aveva per prima visto il suo bacio nascosto spezzando la sua infanzia in una serata.   "Wendy i genitori di Karl e io abbiamo già organizzato il vostro matrimonio e pagato il tuo vestito ..."                 
Wendy si concentrò su queste parole, suo padre che era così tenero l'aveva venduta ai Macintosh."Mi hai venduta ..."
"Cosa dici Wendy ! Non possiamo chiamare un matrimonio..." 
"Mi hai venduta !!!!" Il panico si fece strada in lei e cominciò ad urlare. "No non puoi farmi questo !!!!! Mi hai già chiesto una volta di crescere e ti ho ascoltata non lo farò una seconda volta !" "Ma di cosa parli ?!" "Non sposerò nessun Macintosh , questo matrimonio non lo voglio e mai mi sposerò !!!!!" "Invece si che ti sposerai!!!! E con un nobile Messer Karl Macintosh !" "Nooooo !!!!!"
"Sii ti dico !!!  Tra una settimana sarai sposata !"
Uscì urlando dei "no" , non guardò il viso distrutto di sua madre e si rinchiuse nella sua camera.           No loro non potevano farli questo. La rabbia li bruciava la gola. Sapeva benissimo che avevano ragione che era accettabile, che sposandolo non avrebbe problemi di soldi o cose del genere. 
Doveva farsi docile accettare e vivere con quel uomo ? Le domande si mescolavano e Wendy si sentì persa. I suoi sentimenti per Karl sono cattivi, odiosi. Se si sposa vuol dire che si ama. 
Adesso tutto è confusione, che fare che decidere ? Infatti se non vuole non cambia proprio niente George li ha dato la conferma delle sue paure. Non potrà fare niente si sposerà e sarà infelice.
E Peter ? Non ci pensò due volte, aprì la finestra e lo chiamò. Niente. Certo che stupida perché Peter l'aiuterebbe ? Si buttò sul letto e aspettò facendo finta d'essere addormentata. 
Sperava che lui venisse, non sapeva cosa poteva fare lui ma voleva vederlo. 
Improvvisamente sentì un rumore, era lui poteva percepire la sua presenza. Aspetto che si avvicinasse fino ad essere al suo livello e brutalmente aprì gli occhi e afferrò il suo braccio. 
Come anni prima sussultò sorpreso "Wendy !! "
"Ciao Peter, questa volta ti tengo e non ti lascio scappare !" "Okay non scappo ..."
"Perché sei venuto?" "Sei stata tu ha chiamarmi no ?"
"Si ma ero sicura che non mi avrei sentita pensavo che eri già all'Isola."
"Non ero all'Isola." "Perché ? " 
"Scusami ma che razza di domande sono queste ?! "
Stavano in silenzio aspettando che uno dei due parlasse."La tua camera è molto vuota adesso che non ci sono più Michael e John..."  "Lo so ... "
La camera era vuota al centro il letto di Wendy, i giocatoli avevano anche loro cambiato di camera. "Mi sposo tra poco Peter ..."                                                                                                  "Cosa ?!!! Credevo che non volevi sposarlo !!!"    "Ma anche se non voglio loro mi obbligano ! "                                                                         "Quindi ti sposi" sembrò tristissimo e si sentì distrutto. "Non puoi Wendy no !!! Non ti lascerò fare questa cosa stupida !!!!"      "Ma non lo voglio, hanno già deciso per me mi hanno venduta !!! Sono finita ti dico !!!" Le lacrime uscirono e Wendy non poté più trattenersi. "Peter ho paura non voglio !!!" "Vieni con me ! " Era un ordine che veniva dal più profondo del suo cuore. 
Lo guardo stupita. Lei di nuovo all'Isola ? La consapevolezza di poter tornare li fece un sentimento strano di nostalgia mischiato a dolore. "Ma Peter non è possibile io..." "Si o No ?!" Prima di riflettere rispose "No, sono cresciuta non si può ..."
Peter la guardo determinato ma in se stesso distrutto "Allora ti auguro la felicità la più completa con il tuo sposo ! "  E rapido come un'uccellino volo fuori "Peter non lasciarmi !!! "
Ma Wendy sapeva che non tornerebbe.



La settimana passò velocemente Wendy non andò a scuola, infatti quale donna sposata continua ad andare a scuola ? Era logico, non ebbe il tempo di annoiarsi, sua madre si affrettava andavano dal parrucchiere poi comprarono l'abito di sposa. Sua madre organizzava e lei guardava muta come se tutto fosse per un'altra Wendy non lei. 
Il giorno fatidico arrivò. 
Wendy non dormì e quando sua madre venne per svegliarla il sorriso in faccia si vestì con calma nella sua bolla. Non sentiva le raccomandazioni di lei ne i pianti di Michael e le suppliche di John, vedeva muta senza realizzare.  
Il viaggio verso la chiesa li fece pensare alla sua vita a Londra questa città che non cambiava mai da sedici anni. 
Esaminò il vestito, quest'abito di sposa bianco, con un diadema, la testa coperta da un velo di sposa bianco di pizzo. Era intrappolata in una cosa grandissima e bianca li sembrava d'essere una macchia bianca. 
Arrivarono davanti alla St Paul's Cathedral e solo quando vide la facciata imponente della chiesa si risvegliò dal torpore. 
Uscì della carrozza senza fiato. Qui deve sposarsi qui deve dimenticare Peter Pan e la sua infanzia. Suo padre lo sguardo fiero li dò il braccio. Lei non capì doveva andare subito adesso ?! 
Incoscientemente fece no della testa energicamente, li prese bruscamente la mano e la forzò ad entrare. Dentro fu stordita dal profumo del fumo sacro e dalla luminosità così bassa. 
Tutti erano qui le sue amiche che piangevano di gioia (cosa che Wendy non capì ...) la zia, i genitori di Karl. Si avvicinò spinta discretamente dal padre che la portò all'altare vicino a Karl.
A mezzo cammino si fermo gli occhi pieni di stelline e aggrappò il suo bacio, la collana con la piccola nocciola che li aveva dato quattro anni prima Peter,tutti guardarono questa cosina strana.    
Si fece coraggio e in fine arrivò all'altare. 
Venne la tradizionale domanda:
"Wendy Moira Angela Darling, accettate di prendere come sposo Karl Ioan Macintosh di amarlo e di aiutarlo ad ogni momento difficile della sua vita?" Nel suo cervello tutto si accelerò, per i genitori si esaltò , per loro per i fratelli la zia per tutti, tremava anormalmente e lacrime cominciarono a cadere sul viso. Tutti in sospeso la guardavano. Il sorriso di Peter li apparve dolce confortante afferrò ancora il bacio singhiozzando.... Suo padre li chiede di levarsi la collana di calmarsi. Piano dice no della testa poi più energicamente fino ad urlare" Noooooo"
La sua voce risuonò nella chiesa. Karl cercò di parlarli ma Wendy non sentiva più guardava l'uscita   come la salvezza che era a qualche metro. Il prete porse di nuovo la sua domanda :
"No ." Disse in un filo di voce poi si sentì male aveva bisogno d'aria corse verso l'uscita. Fuori. 
Perse il diadema il velo. Ma non importava era fuori si aggrappò alle mura sempre piangendo.
E come per miracolo fu qui ,Peter. Aveva gli occhi gonfi di uno che non dorme per l'angoscia. Non poté più resistere si butto tra le sue braccia piangendo. 
Senza che Wendy possa accorgersene, Peter si elevò nel cielo con lei fra le sue braccia. 
"Cosa stai facendo Pan ?" Li sorrise e con malizia li rispose " ti rapisco Wendy" .  

Spazio Autrice: devo dire che mi è moltissimo piaciuto scrivere questo capitolo e spero che vi piaccia( ringrazio Thalia98 per i suoi consigli !);)
Nel prossimo capitolo la nostra coppia sarà come certo capite all'Isola e le avventure non mancheranno !
Zouzou <3 

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Capitolo 3
*** Tra sogni e incubi ***


                                                                                     Anime gemelli
                                                                                Cuori che si scontrano 
                                                                                    E S'intrecciano 
   
                                                                                 Tra sogni e incubi 


Il viaggio durò due giorni, dopo la sparizione di Wendy i Darling e i Macintosh organizzarono delle spedizioni nella città per trovarla. Cercarono ma in vano, era andata. 
Wendy e Peter dovevano spiegarsi.
 "Quindi da quattro anni sei stato a Londra?"
"In realtà ho visto molti paesi, dovevo star lontano da te perché io..." Esitò per un secondino minuscolo che però lei notò. "Perché tu...?" "Volevo scoprire il mondo visto che volevo crescere insieme a te quindi non potevo star là no ?" Percepì nel suo tono imbarazzo, cercava di non guardarla negli occhi. Peter si posò su una casa a bassa altitudine, Wendy lo guardò interrogativa. 
"Non hai dimenticato come volare spero ?" 
Wendy sorrise questo sapeva, lo guardò sfidandolo e chiuse gli occhi cercando di concentrarsi....
Lui aspettò ma sentì qualcosa che non andava in lei. 
Dopo qualche minuto aprì gli occhi " Peter ... Non lo so ...non capisco non ci riesco !" 
"Concentrati Wendy!! Non è possibile, pensa a cose belle, a gioia !" 
Ma Wendy ne era incapace, nella sua testa i ricordi, le sensazioni sfilavano troppo velocemente senza che lei possa raggiungerli.
" Peter non ci riesco per favore dami polvere sono sicura che così ci riuscirò. "
" Vorrei dartene ma ... Wendy,Trilli è ... Sparita da quasi tre anni ." Wendy prese la novella come un colpo. Trilli morta ?! "Vuoi dire che Trilli è morta ?!" "No non è morta è sparita non so dov'è mi ha lasciato così un giorno..." "Ma perché ? Trilli ti am..." " È andata punto e basta" Peter taglio corte, aggrottava le sopracciglia in un modo che non conosceva. 
"Non fa niente ti porterò fino all'Isola, dai andiamo prima che il tuo sposo ci possa trovare !" 
"Non è Mio sposo !!!"
Non disputarono, il tempo scorreva e le squadre di ricerca arrivavano.
Peter volò alto nel cielo fino a toccare le nuvole. Il viaggio era lungo e lei non era più abituata a questi viaggi, tra le braccia di Pan si addormentò contro sua volontà. Sentiva il vento che dolcemente la cullava portando la sua immaginazione come in quattro anni non era successo. 
Vedeva le pianete, le stelle che scintillavano troppo per essere reali. Volava, era quasi capace di toccare il sole, caldo luminoso. Stranamente sentì qualcosa di freddo che li percorreva la schiena,si voltò, una macchia nera si avvicinava terribile, minacciosa. Gridò la macchia stava entrando in lei, le sue membra diventavano gelide e nere. Gridò ancora cercando di liberarsi ma un rumore più forte suonò. Sudando piangendo li apparve un viso occhi color sangue la macella distesa e contrattata , il viso deformato da un ghigno di rabbia e beffardo. Il viso continuava di contrattarsi e articolò un nome ... Non poté capirlo, urlò e si svegliò. Si aggrappò a Peter sbattendo contro l'immaginario ancora tutta tremante " Wendy! Calma è solo un incubo... Wendy guardami !"
I suoi occhi pensò lei, solo loro erano reali. Peter la levò alla sua altezza fasciando toccare le loro teste, e testa contro testa lei si sentiva trasportata dal contatto della sua pelle e il battito confortante di lui. Restarono così per qualche minuto assaporando il contatto così nuovo e dolce dei loro corpi. 
"Cosa hai visto ?" Rompendo il silenzio Wendy tornò alla realtà, 
"Non lo so era strano, una cosa nera mi voleva male non so cosa era...." 
"Non avere paura qualunque cosa sia non era reale e anche se fosse reale ti difenderei." Sospirò, sapeva benissimo che il ritorno all'Isola con lei non era nel ordine della vita che la regina si sarebbe arrabbiata... al diavolo la regina e le sue regole "del ordine della vita" si esortava Peter. Non poteva accettare certe cose ma in generale erano cose che poteva sopportare ma questo no, non poteva sopportare che Wendy sposasse qualcuno (che il sposo fosse brutto o bello questo se ne fregava) ma se si sposasse, avrebbe figli e lui non poteva vedere la sua Wendy con un altro o madre. Era una paura che sorgeva nei suoi incubi più terribili.
 Vedeva nella notte gelida il letto e dentro c'era una bambina sorrideva fin quando la guardava bene e vedeva che le sue labbra non erano quelle di Wendy. Dopo una voce adulta lo chiamava e vedeva lei con i capelli sciolti leggermente bianchi sguardo chiuso.
 E capiva. 
Si svegliava e andava da Wendy per assicurarsi che non era vero.
Adesso che era tra le sue braccia li sembrava di tenerla in vita e di possedere lei in maniera folla. Il fatto che altri potessero averla in tutti modi possibili e immaginabili lo bruciava e lo faceva soffrire. 
Era cosciente che era possessivo ma non considerava questo male.      
Infine arrivarono alla stella, seconda a destra e dritto verso il mattino. 
Esperto, lui si inclinò, traversò le stella tenendo stretto lei. 
Nella luce della stella apparve L'Isola che non c'è, una macchia verde e infine il blu del mar immaginario. 
Wendy sentì l'emozione stringerla, li tornò in mente la prima volta che aveva visto L'Isola. 
L'aveva trovata bellissima quasi sovrannaturale, si sentiva attratta dal verde, dal profumo anormale dei fiori, un ballo di sentori, di sensazioni indimenticabili e assordanti. 
Peter vedendola illuminata dalla luce del crepuscolo dell'Isola pensò a quanto aveva sofferto senza lei li sembra di non aver vissuto prima di incontrarla.
Aveva trovato un senso alla sua vita anche se sua vita prima fosse straordinaria non aveva mai visto qualcuno che era determinato come lei. Così fiera e coraggiosa insomma era come ... lui.
Peter si posò sulla spiaggia della laguna delle sirene, Wendy  quando posò i piedi sulla sabbia barcollò un po per il lungo viaggio e cadde sulla sabbia assaporando il contatto con questa sabbia così leggera e dolce. Lui si precipitò per aiutarla, ridendo lei cominciò a buttarli sabbia e come bambini giocarono nella sabbia buttandosi nella acqua tiepida. Da quanto tempo non si era strappata nella acqua di questo mar azzurro? Troppo tempo però nuotava sempre con agilità il che sorprese Peter. 
Giocarono per tutta la mattina. Lei non vide che il meraviglioso vestito di sposa, che sua famiglia aveva pagato troppo secondo George, si stava disintegrando incollandosi alla sua pelle mostrando le forme del suo corpo giovane e svelto(avendo perso una parte della sua gonna il vestito era più flessibile e morbido). Peter diventò rosso "Ehm Wendy ..."
"Si ?" esitò e puntò dal dito il suo petto. Si vedeva il contorno ben definito dei suoi seni e li resto. Non seppi come reagire diventò rossa e uscì rapidamente dell'acqua e si porse le braccia sul petto per nascondersi. 
"E calma non fa niente " li disse cercando di raggiungerla. "Scusa non volevo imbarazzarti e beh diciamo che sei molto cambiata e ...e ..." era alla sua altezza poteva percepire il suo soffio. "E ?" era sospesa alle sue labbra aspettando che dicesse ... cosa? non lo sapeva o non voleva ammetterlo. " Niente ... non volevo dire niente ... dai andiamo trovarti vestiti" delusa lo segui. Era sempre così, già piccolo era capace di affrontare Unicio ma non di affrontarla lei e dirli cosa provava per lei... Ormai rassegnata lo segui.


Camminavano già da due ore e un silenzio carico d'imbarazzo si era installato fra loro dopo l'incidente della spiaggia. Il paesaggio stava diventando scuro e non riconosceva la foresta "Peter dove andiamo ? Non andiamo dall'Albero ? " 
"No" questa risposta non la convinse "Ma i Bimbi Sperduti ti aspettano !" sospirò e si tornò tristemente verso lei "Vieni con me, devo dirti qualcosa molto importante .... " 
la prese nelle braccia e volò fino al luogo dell'albero in realtà non c'era più albero ne tronco niente. Solo una terra carbonizzata e nera. "Cosa ?... I bimbi ..." Gli occhi color oceano erano velati di lacrime " Dopo il tuo ritorno a Londra, un nuovo pirata è arrivato all'Isola e quando sono sbarcati non ero sull'Isola ero da te e ..."  " E cosa ? Ti supplico continua !!" con ansia aspettava " Sono sbarcati e ... li hanno uccisi... tutti i bimbi..." "No..."le lacrime cadevano e guardò lui supplicante. Erano per terra tra la terra bruciata e gli alberi calcinati. Si senti male tutto divenne sfocato cadde per terra e singhiozzò il dolore  la bruciava...
Peter tentò di calmarla ma anche lui era preso dall'emozione "Wendy ti prego ascoltami ..."
"Nooo perché ?!! Perché hanno fatto questo orrore erano solo bimbi !!" 
"Non lo so !! Hanno anche ucciso molti indiani ..." tremava e lo guardava aveva bisogno che la prendessi nelle sue braccia. Aveva bisogno del suo calore ma lui non fece niente, disperata si buttò fra le sue braccia senza preoccuparsi dei pregiudizi. Restarono così per un tempo incalcolabile ma qui il tempo non conta. 
Quando nelle loro anime il calma tornò, Peter condusse Wendy nella foresta, il cielo sembrò triste e con lui l'Isola intera. 
Senza casa senza rifugio, dormirono sulla cima degli alberi più alti della foresta. 




Wendy si svegliò credendo d'essere ancora al mattino delle nozze. Ma il sorriso del sole dell'Isola li scaldò il cuore e la presenza di fiori esotici li rammentò la tristezza e il dolore.
Con gran pena chiamò Peter, aspettò un po e osservò il luogo dove avevano passato la notte, era un albero enorme le sue rame formavano un'arco di piante al sentore dolcissimo. Infine vide che la sua rama era coperta di moltissimi fiori che creavano un letto e che aveva un fior color oceano nella capigliatura bionda. Chiamò ancora il ragazzo, ma non c'era nessuno cercò di alzarsi ma l'albero era troppo alto e non sapeva volare. I fiori erano sua opera, ne dubito, non era del suo carattere di preoccuparsi dei dettagli e di fiori soprattutto per lei. 
Si alzò e con pena si arrampicò lungo il tronco e scese lasciandosi trascinare dal suo peso. Quando giu vide che lui non c'era, panico interiormente, era andato lasciandola ?
Continuò fino alla spiaggia dove avevano giocato, era qui seduto sulla sabbia scrutando il cielo, li sembro che parlava mentalmente con le nuvole o con una cosa che era nel cielo. 
E lui sorrise al cielo levando le mani in saluto a gente invisibile, il suo sorriso carico di nostalgia. "Peter ?" sorpreso si tornò per vederla "Buongiorno Wendy " 
"Cosa facevi ?" si alzò rapidamente e volò verso lei "Niente, e tu come stai ?"
non disse niente sorrise per poi guardarlo intensamente con una fiamma ribelle e vendicatrice negli occhi chiese " Chi era il pirata?" un nome, voleva porre un nome sulla persona che aveva distrutto il loro dolce mondo.
"Black Jack ".
                                                                    Black Jack. 


Il Traghettatore di Foschia aspettava di sbarcare per una spedizione punitiva, come amava chiamare il capitano le spedizioni in realtà di massacro. 
Sul ponte del veliero malvagio, Black Jack contemplava il suo futuro impero.
Cattivo, un cuore duro come pietra, anima nera, Black Jack era un pirata terribilmente crudele. Niente nella sua anima malvagia permetteva pietà o qualsiasi forma di gentilezza. Odiava quest'Isola questo ragazzo che si diceva il proprietario dell'Isola, odiava sua maniera orrenda di ridere, d'essere gioioso.
Black Jack come tanti cattivi sull'Isola proveniva dalle paure dei bambini e dai loro sogni.
Non si sa di quale sogno Black Jack proviene ma si sa con certezza che è uno dei più cattivi pirati che l'Isola abbia conosciuto.
Si diceva che era cugino al terzo grado con Unicio, non li somigliava particolarmente ma in lui c'era un qualcosa di simile, la loro paura della vecchiaia e della morte. 
Per fare corto lui voleva possedere tutto il mare immaginario, la foresta, la laguna delle sirene voleva diventare rapidamente ricco e eliminare il ragazzo volante.                                   
 Eliminare il ragazzo volante.
 All'inizio non si preoccupava del ragazzo, aveva massacrato i suoi compagni, questi bimbi che piagnucolavano e supplicavano prima di essere uccisi, solo perché era un principio di basa per l'invasione. Ma piano piano un sentimento di rabbia e odio si arrampicava nella sua anima per Pan, il ragazzo non li causava problemi altro che la sua ribellione che era come una minuscola macchietta, ma per una cosa che non riusciva ad esorcizzare con parole.
Peter Pan divenne un ossessione. Ucciderlo per calmare il suo sentimento di rabbia intenso e distruttore.



Spazio Autrice : Ciao a tutti !!! So che sono in ritardo e spero che mi perdonerete con questo capitolo! :D
Con questo capitolo cominciano le vere avventure che avevo in mente....
Spero che vi piaccia e ditemi cosa ne pensate, se vi piace recensite !!!        
Zouzou <3 ;P

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