Li(ti)ghi(amo).

di swagatore
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ~ Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19 ***



Capitolo 1
*** Prologo ~ Capitolo 1 ***


L'acqua mi schizzava sulla fronte mentre cavalcavo l'onda sotto di me, potevo sentire il sapore del sale sulle labbra,
e questo ormai per me era come respirare, ne avevo bisogno, amavo fare surf.

Mi chiamo Nathaly e tutto quello che posso dire su di me è che tutta la mia vita la dedico al surf, ho diciassette anni e vivo in California, diciamo che sono una tipa socievole ma solo con le persone che mi sono simpatiche,
con le altre sono particolarmente stronza.

Avevo appena finito di uscire nel tubo dell'onda più alta che mi era capitata oggi così mi ritenevo più che soddisfatta,
mi stavo dirigendo verso la spiaggia remando con le mani.
Quando di colpo tutto nero. Mi ritrovavo sott'acqua, riemersi e tossì, mi guardai in torno per capire chi mi avesse spinto giù dalla tavola, anche se in realtà lo sapevo bene chi era stato. Il biondo rideva tenendosi la pancia con le lacrime agli occhi mentre io a momenti mi strozzavo per quanta acqua avevo bevuto.

"Vaffanculo Bieber!" urlai tirandogli un'occhiata per niente carina. "Niente male l'onda di poco fa eh?" disse con quel sorrisetto che mi faceva venir voglia di tirargli un pugno dritto in faccia.
"Più bella di tutte le tue messe insieme" dissi continuando a remare verso la riva,
lui era seduto sulla sua tavola blu e remava affianco a me, non andiamo mai d'accordo,
più che altro ci odiamo. È quel tipo di ragazzo che si crede il migliore e che pensa di piacere a tutti solo perchè ha un bel fisico e un faccino da angioletto, ma io lo so com'è fatto...è tutto tranne che un angelo! 

 
Finalmente con i piedi toccai la sabbia e camminavo con la tavola sotto al braccio,
le goccioline di acqua colavano dai miei capelli e dalla mia faccia. Justin era dietro di me,
lo guardavo mentre si tirava indietro i capelli con la mano e l'acqua scendeva su tutto il suo corpo,
era un bel ragazzo si, ma era fastidioso e non capivo come a tutte le mie amiche potesse piacere, bha.

Si accorse che lo stavo guardando e sorrise indicando il suo corpo e dicendo:
"Non potrai mai avere tutto questo mia cara". Ok, che qualcuno mi trattenga.
Alzai un sopracciglio e poi sbottai: "Ma chi ti vuole!" e ripresi a camminare fino al bar della spiaggia.

Sam era seduta su un tavolinetto nel bar insieme a le altre mie compagne di allenamento,
sapete Sam è la mia migliore amica, ci conosciamo da circa otto anni e per me lei significa tutto.
"Hey ragazze!" sorrisi mettendomi seduta anch'io accanto a loro. "Ciao Nathaly!" dissero tutte in coro, poi Sam mi sorrise e disse: "Ti stavamo guardando,
sei una bomba tesoro! Secondo me la vinci tu la gara tra due settimane, ne sono sicura!"- "Grazie Sam, ma dobbiamo ancora fare le qualificazioni,
domani vedremo chi sarà ammesso alla gara e comunque anche tu non sei male, ma sono preoccupata...è la prima gara mista, fin'ora ho partecipato solo a gare femminili..." dissi mordendomi il labbro, "Non dirmi che hai paura di qualche maschietto...tipo Bieber?" disse ridendo, ma no! 
"Si figuriamoci...quello stronzo non mi intimorisce per niente, il massimo che sa fare è buttarmi giù dalla tavola!"
dissi sorridendo,mi aspettavo una risata anche da Sam, ma lei restava seria e alzó lo sguardo a dietro di me.

Mi girai cercando di capire a dove la sua attenzione era rivolta e mi trovai faccia a faccia con due occhi color nocciola, oh oh. "E così non ti fa paura lo stronzo eh?" disse girando la sedia violentemente verso di lui, che palle questo oh! 

 
"Già, non fai paura a nessuno" dissi disinvolta, lui serró i pugni e disse "Ti faró piangere alle finali, verdai come ci si sente ad essere la nullità che sei." capite perchè lo odio? è malato di competizione cazzo!
"Si, nei tuoi sogni mio caro." dissi rigirando la sedia e continuando a parlare con le mie amiche,
come se non fosse successo niente.

Ero abituata al suo comportamento da 'superiore'.
Lo guardai con la coda dell'occhio mentre si sedeva nel banco con i suoi amichetti
e teneva il braccio intorno alla vita della sua ragazza di nome 'Ashley' , mi sta sul cazzo anche lei.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Ero ancora seduta a chiacchierare con le mie amiche quando sentì pronunciare il mio nome da qualcuno del tavolo
dove quella specie di bamboccio era seduto.
Mi girai e senza dare nell'occhiomi misi ad ascoltare cosa avevano da dire su di me.

"La posso battere ad occhi chiusi, non è lei l'ostacolo che non mi farà vincere" disse Justin per poi succhiare nel bicchiere
della coca-cola con una cannuccia, un suo amico disse:"Lo so amico, ma è brava l'ho vista come si muove e ci sa fare!",

Justin tossì e per poco non sputava la coca-cola. Hahaha lo vedi mio caro Bieber che sono la più temuta?

Sorrisi mentre guardavo Justin che continuava ad insistere sul fatto che era più bravo e che non mi avrebbe
fatto arrivare nemmeno seconda, dice di odiarmi quando parla sempre di me, bha.

Mi soffermai a guardare la mano di Justin che era appoggiata sopra la spalla di Ashley,
quella ragazza è anche peggio di lui, è vanitosa, si crede 'sto cazzo' ed è una troia assurda...mette le corna a Justin,
l'ho vista una volta mentre pomiciava con un ragazzo mentre Justin surfava.
Justin non è uno di quei tipi che si innamorano, secondo me sta con Ashley solo perchè è 'bella', insomma per farsi una reputazione.
 
"Certo che Justin è proprio fico" disse Sam facendomi tornare con i piedi per terra, oddio era caduta in basso...

"Non è vero Nathaly?" disse sorridendo maliziosa, lei lo sa che io lo odio da morire eppure gli piace insistere.

"Se lui è fico io sono miss. California ragazze!" dissi alzando gli occhi al cielo,

"Si lo sappiamo che voi due vi odiate...come dimenticarsi quella volta che al gioco della bottiglia siete usciti voi due e te,
piuttosto che baciarlo hai preferito bere quel frullato fatto di pizza tritata e yogurt..."
disse facendo un'espressione disgustata, eppure era buono dai...

"Avevo quattordici anni Sam! E poi lo rifarei assolutamente, io quello meno lo vedo e meglio sto!"
dissi massaggiandomi le tempie con le dita, anche solo pensarci mi causava dolore.

"Io avrei approfittato...andiamo guardalo, è perfetto...quanto vorrei essere Ashley" sospiró Sam,
quello gli fa il lavaggio del cervello a tutte, dio mio.

Mi girai per guardarlo come stavano facendo Sam e le mie amiche,ingrottai le sopracciglia il biondo
aveva due patatine conficcate nelle narici e rideva euforico con i suoi amici,
mentre la ragazza cercava di sfilargliele.
Spalancai la bocca e mi girai verso le ragazze e insieme iniziammo a ridere. 

 
Erano le sei e mezza e ormai tutti se ne erano andati dalla spiaggia, aspettavo tutta la giornata per questo momento.
Quando c'è silenzio e quando siamo solo io e le onde è tutto diverso,
mi sento tutt'una con l'oceano e amo questa sensazione. Cavalcai tre o quattro onde prima di stendermi sulla tavola a pancia in su
e restare ad osservare il cielo azzurro, solo io, il cielo, il mare e...JUSTIN?!

Mi ritrovai la sua faccia davanti a me, sbarrai gli occhi e mi sollevai veloce sbattendo la fronte contro la sua.
Mi massaggiai la testa con una mano, cosa ci fa lui qui? e da quanto?!

 
"Cosa. diavolo. vuoi?!" chiesi mentre lo guardavo dritto negli occhi, lui sorrise soddisfatto...
credo che il suo intento sia farmi andare fuori di cervello, ma ok. 

 
"Sono venuto a dirti che è inutile che continui ad allenarti, tu non la vincerai la gara..." disse, nervi state calmi,
mani voi state ferme e non date pugni.

"Ok Justin se è solo per questo allora puoi benissimo andare ora"
dissi spingendo la sua tavola lontano da me, ma si riavvicinó.

"No, volevo chiederti anche un'altra cosa..." disse,
inclinai la testa e sospirai "Sentiamo...".

 
Si leccó le labbra e poi guardando i suoi pollici parló: "Ti va di andare a cena?"
COOOOSA?! Avevo capito bene?!

Spalancai gli occhi e rielaborai la frase appena sentita per almeno due volte poi capì che doveva essere per forza uno scherzo,
così iniziai a ridere. "Io e te...a cena?" dissi stringendo gli occhi, lui annuì. Teneva lo sguardo serio e quindi capì
che probabilmente non era uno scherzo...

"E perchè mai?" chiesi cercando i suoi occhi color sabbia, i quali facevano di tutto per non guardarmi.
Poi li sollevó e solo in quel momento notai quanto fossero belli, ma che dico?! 

 
"Tregua...solo per questa sera, domani ci sono le qualifiche... ci stai?"
disse allungando una mano, ci pensai un po su fissandolo, avrei davvero dovuto passare la serata con quello?

Ingoiai la saliva e poi strinsi la mano a Justin, il quale sorrise soddisfatto.

"Allora ti passo a prendere alle otto, ciao Nathaly"-

"Ok...ciao." dissi mentre lo guardavo allontanarsi e tornare a riva.

Era la prima volta in cinque anni che lo conoscevo che mi aveva chiamata per nome e non per cognome ed era...gentile.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Restai qualche altro minuto a pensare allo strano comportamento di Bieber,
poi realizzai che si erano appena fatte le sette, alle otto mi sarebbe venuto a prendere...Oddio!
 
Remai fino a riva e dirigendomi verso la strada salì sulla mia bicicletta azzurra,
abitavo a pochi metri dalla spiaggia e così in meno di cinque minuti ero già a casa.

Entrai e vidi subito mio fratello steso sul divano sollevarsi per salutarmi

"Com'erano le onde oggi Nat?"

lo ignorai completamente salendo le scale e correndo nella mia stanza, che mi metto?!
Stavo buttando tutti i panni all'aria in cerca di un abito carino da mettere per la serata, quando all'improvviso mi bloccai.

Perchè mi agitavo così tanto?

Era Bieber che mi sarebbe venuto a prendere, manco fosse il mio ragazzo!

Così entrai in bagno e mi feci una doccia in fretta e furia, asciugai i capelli e lasciai che cadessero sulle mie spalle,
ondulati come sempre.

Mi truccai e alla fine optai per un vestitino verde acqua che mi arrivava poco più su delle ginocchia,
la cosa che mi spaventava di più era che non sapevo principalmente di che parlare con lui,
insomma le nostre conversazioni erano tutte 'offesa' 'risposta offensiva' 'offesa' 'risposta offensiva' fino ad oggi!
Ci conosciamo da anni, ma fin dalla prima volta che lo vidi non mi andó a genio, infatti la scorsa estate...ci ho fatto a botte.
In pratica aveva esagerato troppo e io gli ho tirato uno schiaffo e me ne sono andata.
È stato molto divertente.


 
 Erano le otto e cinque, ero bella che pronta ed attendevo sul mio letto, dondolando con i piedi,
forse mettersi i tacchi non era stata una buona idea, ma lui era popolare e in qualche modo volevo fare bella figura...
insomma non che a me importi cosa pensi lui, è un cretino ritardatario.

Dopo poco sentì un clacson suonare, mia affacciai alla finestra e vidi la sua Rang Rover che mi aspettava.
Scesi le scale e prima che potessi uscire mio fratello mi squadró dall'alto al basso

"Dove vai così bella?" sorrise,

"Bieber mi ha invitato a cena...torno verso le undici!" dissi guardandomi per un'ultima volta allo specchio che era affianco all'entrata.

Mio fratello poi disse "Tu e Bieber? Ma non vi odiavate a vicenda? Dici sempre che è cretino!" sbottó mio fratello, come dargli torto...
era veramente un cretino.

"Lo penso tutt'ora Josh, non ti preoccupare stranamente cerca di fare il gentile...voglio scoprire a che gioco sta giocando, ciao!" dissi per poi uscire dalla porta.

I miei a casa non c'erano perció anche se avrei ritardato un pochino non se la sarebbero presa, no?
Anche se l'idea di fermarmi di più con lui non era delle migliori,
avrei potuto prenderlo a pizze.

Salì nel posto accanto al guidatore, mi girai per salutate Justin, ma non appena stavo per dire qualcosa le parole mi morirono in bocca.
Il biondo era vestito normalmente, indossava un costume nero che arrivava fino alle ginocchia
e aveva una semplice maglietta bianca...ok mi sento un idiota.

"Pensavi andassimo ad una sfilata di moda Jonson?" disse sorridendo, arieccolo.

Mi morsi il labbro nervosamente, poi sbottai:

"Hai detto che mi avresti portato a cena e io di certo nei locali non mi presento in costume e sandali!
Quindi ora passiamo a casa tua e te ti cambi..."dissi incrociando le braccia.

Il ragazzo accese il motore della macchina senza proferire parola, ahh che bello mi stava ascoltando per una buona volta.

Vedevo la sua casa alla mia destra, la guardavo attendendo che la macchina si fermasse, ma Bieber continuó la corsa.

"Jus...Bieber la tua casa...l'hai passata!" dissi guardandolo, lui teneva gli occhi sulla strada e sorrideva, come non detto, non mi ascoltava mai.

"Non preoccuparti di come sono vestito io." poi disse-

"Ma faró la figura da cretina! Guardami ho anche i tacchi, mentre tu sembri appena uscito dalla spiaggia!" dissi indicandolo,
lui alzi gli occhi al cielo e poi sospiró:

"Jonson non mi rompere le palle, zitta e vedrai..." disse, a me nessuno dice di stare zitta.

"Imbecille..." sussurrai,

"Cretina..." rispose,

"Ma perchè mi hai invitato? Tanto passeremo tutta la serata a insultarci, non ti basta il giorno?" dissi accavallando le gambe.

"No, a dir la verità non lo so nemmeno io cosa mi sia saltato nella mente quando tel'ho chiesto." disse ridendo ironico, fanculo.

Restai zitta, pensando alla figura di merda che di sicuro faró entrando nel ristorante...
ma la strada non sembrava portare alla città, anzi sembrava più che familiare. 

 
"Chiudi gli occhi." disse di colpo, 

mi girai verso di lui alzando un sopracciglio "Prego?" dissi incredula,

"Chiudili!" disse con tono più duro, ok questo è pazzo...feci come mi era stato ordinato e dopo poco la macchina si fermó.

Sentì uscire Justin e poi la mia portiera aprirsi, "Posso aprirli?" chiesi ingenua,

"No!" sbottó, ok calmo eh!

 
 "Ok..." dissi mordendomi il labbro,poi sentì la sua mano afferrare il mia mano per condurmi fuori dall'auto,
l'accettai ricordando l'ultima volta che cel'avavamo stretta, ovvero qualche ora prima.

Mi guidava in una direzione da me sconosciuta, ma potevo sentire i rumori e riconobbi subito il suono delle onde,
ero in spiaggia?

Inciampai in avanti finendo probabilmente addoso a Justin "Non mi toccare!"  gridai,

"Ma se sei te che mi sei venuta addosso!" disse, ah vero... 

 
Sentivo il suo respiro sulle mie cosce, "Che stai facendo?!" dissi indietreggiando.

"Ti sto levando i tacchi, tanto non servono..." disse per poi sfilarne uno velocemente,
mi aggrappai alla sua spalla per non cadere, tutto ció mi stava dando ai nervi.
 Volevo aprire gli occhi. 

 
Ero a piedi scalsi e sotto di me c'era la sabbia, non posso crederci che mi abbia portata in una spiaggia...
ecco forse il motivo del suo abbigliamento.

"Posso aprirli ora? Non ce la faccio più, tanto lo so che siamo in spiaggia..." dissi sospirando, lui rise, che si ride? 

 
"Mi piacciono le mutandine di pizzo rosso..." disse, il cuore mi si fermó per un attimo, oddio non ci credo quel maniaco aveva sbirciato sotto il vestito?!

"Sei un porco!" dissi dandogli uno schiafo sul braccio, lo sentivo ridere.

"Io li apro!" annunciai aprendoli per un secondo, ma la sua mano me li coprì velocemente.

"Tre...due...uno...aprili ora!" disse, e così feci.

 
Tanti colori dipingevano il cielo notturno, e i miei occhi brillavano, erano bellissimi...
restai a guardarli finchè non finirono e poi mi girai verso Justin confusa...
Perchè mi ha portata a vedere i fuochi d'artificio?




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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Notai che le nostre mani erano ancora intrecciate, e così le sciolsi velocemente.Perchè si comportava così?

"Allora, ti sono piaciuti i fuochi d'artificio?" chiese Justin girandosi verso di me e mordicchiandosi il labbro inferiore, cosa mai potevo dire?

Insomma erano inaspettati...ma carini dai.

"Erano belli..." dissi ricambiando il sorriso, poi la mia pancia brontoló e lui se ne accorse.

"Vieni" squittì Justin trascinandomi dietro di lui,

notai subito che al centro della spiaggia c'era un piccolo faló acceso
con un grande asciugamano steso a terra pronto per ospitarci.
Oh dio santissimo, un faló?!

Sbarrai gli occhi e poi mi accovacciai sul telo, Bieber mi fece segno di spostarmi più in là
per farlo sedere, e così feci.
La situazione stava diventando più che strana.

Mi stavo iniziando a preoccupare seriamente per lo strano atteggiamento che Bieber stava adottando questa sera.
 
Il biondo tiró fuori dal cestino di vimini un sacchetto pieno di mash mellow, sta scherzando vero?!

"Coosa?!" dissi indicando il sacchetto, lui mi guardó incuriosito.

"Non dirmi che la nostra cena sono degli insulsi mash mellow! Sto morendo di fame!" dissi ingrottando le sopracciglia e agitandomi.

"Ebbene si" rispose lui tranquillo, perfetto io me ne vado! 

 
Afferrai la busta contenente i dolci e dissi sorridendo "Sono tutti miei".
Lui inizió a ridere. Rideva, rideva e rideva. Ma cosa si ride?

Lo guardavo confusa poi lui parló: "Mi diverto troppo a vederti sbroccare Jonson, hahah ma ti pare che
Justin Bieber ti faccia mangiare solo dei mash mellow?" disse alzando un sopracciglio, sto stronzo.

Poi tiró fuori dal cestino due panini e me ne passó uno, wow adesso è tutta un'altra cosa.

"Ti piace vedermi arrabbiata eh?" dissi maliziosa, poi spiaccicai il mio panino sul petto di Justin,
il quale rimase scioccato.
Ecco cosa succede a chi provoca Nathaly! 

 
Ridevo mentre vedevo lui osservarsi la maglietta, ormai sporca, e cercare di pulirla,
ma più la toccava e più la macchia si ingrandiva.

Poi di colpo mi trovai qualcosa di appiccicoso sulla faccia, quel bastardo mi ha spalmato il suo panino in faccia(?)

 
Passai la mano sul viso e levai la maionese dal mio naso, poi guardai Justin in cagnesco,
come diavolo si era permesso? Come al solito rideva, questa me la paga.

"Sei un cretino Bieber!" urlai furiosa colpendo il suo braccio.

Poi mi ricordai che a lui piaceva quando ero arrabbiata, e così cercai di trattenere la calma...ah perfetto,
niente cena.
Justin si alzó dall'asciugamano e in un movimento veloce si sfiló la maglietta, ma cosa vuole fare?

 
I suoi addominali brillavano sotto la luce della luna e anche se a volte quel ragazzo era davvero insopportabile,
non potevo mentire sul fatto che fosse dannatamente bello.

"Perchè ti spogli?" chiesi osservandolo.

"Facciamo il bagno" affermó sorridendo, no ma questo sta male.

"Il bagno?! Bieber non so se te ne sei accorto ma io non indosso il costume..." dissi indicando il mio vestitino azzurro.

"Oh, bhe fattelo in intimo no?" disse sorridendo malizioso,

"Ma che sei scemo? Fattelo te, io resto qui." dissi piantando i piedi nella sabbia, lui sbuffó e poi riprese ad insistere.

"Dai ti prego, mi annoio da solo." disse facendo la faccia da cucciolo, lo imitai dicendo

: "Non mi frega niente", lui arricció il naso e poi piegó la testa da un lato

"Andiamo...ti ho gia visto le mutande, non sono male". 

 
Sentì le guancie avvampare, sospirai e poi mi alzai anche io,

"O-ok, basta che chiudi la bocca" dissi prendendo per le dita la zip del vestito e tirandola giù,
lo sfilai velocemente e lo ripiegai per bene posandolo sull'asciugamano.

Indossavo un regiseno e delle mutandine di pizzo rosso, appena mi voltai verso Justin lo trovai con
lo sguardo fisso su i miei seni, oddio.

"Bieber?" dissi, lui sobbalzó e poi mi guardó leccandosi le labbra.
Roteai gli occhi al cielo e poi entrai in acqua seguita da lui.

Ebbene si, provavo molto imbarazzo, ma lui mi vedeva in costume tutti i giorni e quindi la cosa era simile...piu o meno.

Lui era già immerso fino alle spalle, mentre io mi dovevo ancora abituare alla temperatura e così ero vicina alla riva in piedi.

Il biondo si avvicinó e mi guardó dal basso verso l'alto, ma che vuole?
Poi la sua mano si mosse e una serie di schizzi d'acqua mi bagnarono la pancia facendomi rabbrividire.

"Brutto..." dissi saltandogli sulla schiena e schizzandolo sulla faccia,
ridevo divertita mentre lo vedevo combattere per togliermi di dosso,
ma ero peggio di una colla.

Ero aggrappata al suo collo e tentavo di immegergli la testa,
quando d'un tratto una voce femminile boccheggió nell'aria urlano "JUSTIN!!!",
chi mai poteva essere? 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Scesi dal collo di Justin, sperando che la voce che avevo sentito non fosse della persona che pensavo, ma mi sbagliavo.
 Appena mi girai seguita da Justin la vidi, la mora stava sulla riva con le braccia incrociate e la bocca spalancata.

Non puó averlo fatto, non avrà mica pensato che io e Justin...?

 
Anche Bieber sembrava aver percepito il mio stesso pensiero e così si incamminó verso Ashley, seguito da me. 
 
"Ciao Ashley" la salutó Justin, lei restó seria e lo guardava schifata.
 
"Cosa ci fai con quella?" disse la mora indicandomi con l'indice,

"Niente stavamo facendo un bagno, e come al solito eravamo nel pieno di una litigata..." Justin mentì, era la prima volta che avevo passato
cinque minuti con lui senza attaccarci a vicenda.

Ashley sembró per un attimo convincersi delle parole di Justin, ma non appena mi vide uscire dall'acqua spalancó la bocca, oddio ero in intimo.

'Stupida Nathaly, stupida Nathaly, stupida Nathaly' mi ripetevo nella mente osservando Justin tirarmi un'occhiataccia.
 
"Vaffanculo Justin! Tra noi è tutto finito. Ora puoi anche scopartela quella puttanella!" disse voltandosi, ma poi si rigiró e
tiró un calcio nei gioielli di famiglia di Justin,
e a giudicare dalla sua espressione doveva fare un male cane.

A me quella troia proprio non mi ci chiamava 'puttanella' così coraggiosamente mi incamminai verso di lei
e la presi per i capelli e la costrinsi a chinarsi in avanti,

"Senti cocca, qui l'unica sgualdrina sei te! Bieber è innocente fino a prova contraria, mentre tu...
Vuoi dirgli cosa fai mentre lui surfa? O vuoi che glielo dica io..." dissi sorridendo malefica.

Restava zitta, mentre Justin mi si avvicinó e mi guardó confuso, "La tua ragazza-" incominciai,

ma lui mi corresse "Ex ragazza" io annuì e poi continuai:

"La vedo baciarsi con Tayler ogni volta che ti alleni." dissi allentando la presa dalla testa di Ashley.

Justin aveva la bocca aperta ed era sconcertato, poi la guardó come si guarda la persona che odi di più al mondo
e urló "Vattene troia!!" lei indietreggió e poi corse via.

Mi voltai per incontrare gli occhi di Justin che mi scrutavano dall'alto al basso, ecco che ricomincia.
"Mi picciono le ragazze bagnate..." disse leccandosi le labbra,
un gioco di doppi sensi si insedió nella mia mente facendomi  scappare un sorriso,
lui si avvicinó e con una mano mi afferró un fianco facedomi sobbalzare a quel contatto. Che voleva? 

 
Continuavamo a fissarci senza mai distogliere lo sguardo, la cosa stava diventando angosciante,
poi una sua mano si allungó fino a raggiungere la mia pancia e delicatamente prese la piccola
alga che ci era rimasta attaccata e la levó sorridendo.

"Grazie Nathaly" disse quasi sussurrandolo, sbarrai gli occhi e cercai di rielaborare le parole appena sentite.

Justin Bieber, il ragazzo che mi odia e che io odio da più di cinque anni mi ha chiesto scusa e mi ha chiamata per nome nella stessa frase?! No, questo non era il ragazzo che conoscevo,'Sei il sosia di Justin ammettilo.' pensai, ma probabilmente il pensiero si era tramutato
in parole dato che Justin sorrise squotendo la testa.

"Sono io in carne ed ossa...com'è che m hai chiamato? Justin?" disse facendo scivolare la sua mano sul mio fondoschiena,
sussultai e gli levai subito la mano da lì, era impazzito?!

"Justin!!!" squittì sospirando.

"L'hai rifatto" disse lui soddisfatto, era il suo nome no? Che male c'era a chiamarlo per nome non capisco...

"Bieber è tardi, devo tornare a casa..." dissi mordendomi il labbro.
Lui raccolse la maglietta dall'asciugamano e disse "Ok vestiti...anzi no resta così."

lo guardai ingrottando le sopracciglia e poi indossai l'abito. Eravamo già dentro la Range Rover ed eravamo
rimasti zitti per tutto il tempo finchè non sentì il bisogno di fare una semplice domanda,
avevo bisogno di chiarirmi le idee, Justin era stato strano oggi. 

 
"Mi odi ancora vero?" dissi spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, Justin si voltó verso di me, era serio.

"No" disse tranquillamente, il cuore inizió a battere forte, ma poi lui aggiunse "Ti detesto più di prima per avermi fatto rompere con la mia ragazza" disse accennando un sorriso divertito.

Ora sono sollevata.

"Ma ti ringrazio per avermi detto del fatto che lei mi tradiva" disse fissando la strada. Mi aveva detto grazie?

"Figurati" risposi io disinvolta. Il traggitto non duró ancora per molto e ci fermammo davanti casa mia.

"Allora a domani" dissi io aprendo lo sportello,

"Buonanotte" disse lui sorridendomi, si stava avvicinando per un bacio sulla guancia(?)
Indietreggiai con la testa e gli porsi la mano aspettando che lui la stringesse, che scema che sono.
Lui l'afferró e sorrise mentre mi mordevo il labbro.

"Notte" dissi per poi scendere e vedere la macchina allontanarsi.

Buttai un forte respiro fuori e poi entrai in casa guardando l'orologio, erano le undici e mezza...umh nemmeno poi così tardi.

Entrai in camera mia e chiusi la porta alle mie spalle, mi buttai a peso morto sul letto e guardavo il soffitto.

Dopo tutto la serata è stata piacevole...apparte l'inaspettata visita di Ashley e lo strano, ma che dico,
stranissimo comportamento di Justin.
Che fosse un pó maturato? Magari sta mettendo su un po di cervello...o magari è davvero un sosia.

Chiusi gli occhi e mi addormentai subito, il giorno dopo avrei avuto le qualifiche e dovevo riposare per essere in forze.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


La mattina seguente la sveglia suonó alle sette e mezza, e dopo essermi fatta la doccia mi incamminai verso la spiaggia,
le qualifiche sarebbero iniziate alle dieci, ma volevo allenarmi prima.

 
La spiaggia era deserta, chi mai si sarebbe presentato alle otto? 
 
Presi la mia tavola e in men che non si dica ero già in acqua. Era una giornata perfetta per surfare: il cielo era azzurro,
senza nemmeno una nuvola e non soffiava un filo di vento.

Oggi sarebbe venuto un solo giudice che avrebbe deciso ci far partecipare alla gara guardando le nostre 'esibizioni'.
Se ero nervosa?
No!
Sapevo che ero tra le favorite e molti fans mi incoraggiavano. I concorrenti erano venti e solo
sei avrebbero preseguito sino alla gara. 

 
Stavo cavalcando un'onda piuttosto alta, quando notai che a riva c'era Justin voltato di spalle che si stava levando la maglietta,
persi l'equilibrio e mi ritrovai in acqua.
Maledetto.
Tornai in superficie e remai fino a riva.
Justin mi sorrise non appena mi vide uscire dall'acqua.

"Ciao Jonson!" disse alzando il mento per salutarmi.

"Ciao Bieber, che ci fai qui a ques't ora?"

 "Sono venuto per allenarmi, sai mi piace la tranquillità..." disse, wow avevamo qualcosa in comune allora.

"Nervoso per le qualifiche?" chiesi accennando un sorrisetto.

"No, per niente...sono bravo quasi quanto te" a quelle parole ingrottai le sopracciglia
e mi lasciai cadere la tavola da sotto il braccio, la quale colpì il mio piede, faceva male.

Mi accovacciai a terra dolorante prendendo il piede tra le mani e massaggiandomi la parte dolorante.

"Stai bene?!" squittì il biondo accucciandosi davanti a me e afferrando il piede.

"Fermo! Mi fai male!" dissi tirando indietro il piede.

"Zitta e fammi dare un'occhiata..." disse afferrando questa volta più delicatamente il piede.

"Ti fa male se pigio qui?" chiese per poi affondare il pollice nella mia caviglia.

"No" risposi, poi mi giró il piede di lato e lì sentì un male cane.

"Justin lì fa male!" urlai, la sua faccia sbiancó di colpo poi alzó lo sguardo e balbettando disse:

"C-credo che sia una contusione". Spalancai gli occhi, ed ora?! 

 
"Non credo si una buona idea surfare oggi, sarebbe meglio che ti ritirassi dalla gara, Nathaly" disse Justin storcendo la bocca

"Vaffanculo Bieber!" sbottai spingendolo lontano da me, era tutta colpa sua e delle sue maledette uscite! 

 
"Che ti prende?" sbottó Justin riavvicinandosi.

"Mi prende che è tutta colpa tua se non posso muovere il piede!"

 "Ma io che c'entro? Sei stata te a far cadere la tavola! " mi urló contro.

"Si ma per colpa tua, sei strano e mi fai i complimenti! Che ti prende? Perchè di colpo tutte queste attenzioni su di me?
Non capisco...perchè fai così?" chiesi mordendomi il labbro. 

 
Si alzó di scatto e si giró incamminandosi verso la sua tavola, eh no bello, ora mi spieghi! 
 
Saltai in piedi e zoppicando lo raggiunsi e poggiando la mia mano sulla sua spalla dissi:

"Ti ho fatto una domanda Bieber..." lui si voltó e solo ora mi resi conto di quanto più alto di me fosse.

"Allora?" sospirai mordendomi l'interno guancia.

"Perchè voglio esserti amico..." disse, AMICO?! Come poteva essermi amico se fino al giorno prima ci odiavamo a morte?

 
"Amico?!" sbottai guardandolo confusa,

"Si..." rispose lui. "Non possiamo essere amici" affermai io incrociando le braccia al petto.

"Perchè no?" chiese lui facendo diventare i suoi occhi due piccole fessure.

"Perchè io ti odio" dissi facendo un finto sorriso,
sorrise anche lui divertito

"No non è vero" disse leccandosi le labbra. 

 
"Si invece"
 
"No invece"
 
"Si"
 
"No"
 
"Si"
 
"Se mi odiavi davvero allora non avresti mai accettato l'invito di ieri sera" disse con tono di superiorità.

"Si chiama 'educazione' Bieber..." dissi roteando gli occhi al cielo.

"Come vuoi tu..." disse sorridendo.

"Come faccio con le qualifiche ora!?" dissi osservando l'orologio al polso, tra meno di mezz'ora sarebbe arrivato il giudice.

"Ritirati" suggerì Justin, manco morta.

"No, surferó ugualmente..." risposi lasciandolo a bocca aperta.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Poi mi girai per raggiungere la tavola e riprovare a metterci piede, ma sentivo che sarebbe stata dura.
Finchè la voce di Justin non mi fece girare di nuovo.

"Bhe, adesso siamo pari" disse facendo spallucce. Cosa intendeva per 'pari'?! Io non gli ho fatto niente!

 
"Perchè 'pari' scusa?" dissi confusa, lui mi si avvicinó fino a starmi davanti, era più alto di me e mi sentivo sottomessa.
 
"Ieri sera per colpa tua mi sono lasciato con Ashley...ricordi?" disse mentre si scrocchiava le nocche delle mani.

"Tu mi hai invitata" dissi avvicinandomi di poco alla sua faccia.

"Tu hai accettato" replicó lui avvicinandosi al mio viso.
Ormai i nostri nasi quasi si toccavano e potevo sentire il suo respiro caldo.
Aveva gli occhi socchiusi e mi guardava a modo di sfida. 

 
"Non è di certo colpa mia se sei così sexy!" sbottai.

Non chiedetemi come abbia fatto a dirlo, perchè nemmeno io lo so!
I suoi occhi si spalancarono e la sua sopracciglia si inarcó. 

 
"Lasciami perdere Bieber!" dissi squotendo la testa, stavo per girarmi quando le sue mani afferrarono i miei fianchi, era sempre più vicino.

"Pensi che io sia sexy?" chiese mentre un sorrisetto si fece spazio sulle sue labbra. Ma io dico no, perchè l'ho detto?!
Penso davvero quelle cose? E se le pensavo perchè mai dirgliele? 

 
"Leva le mani dai miei fianchi" dissi seria guardando prima le sue braccia e poi i suoi occhi color nocciola, bellissimi occhi color nocciola...

"Prima rispondi..." disse con voce roca e con un filo di malizia. 

 
"Sai com'è Bieber...quando hai davanti un ragazzo così..." dissi indicandolo dall'alto al basso, "Con queste braccia,
con questi addominali...e con questa voce sexy non si puó fare a meno di dirgli quello che si pensa,
fai impazzire tutte le ragazze..." dissi facendo una serie di sorrisi finti, era chiaro che lo stavo prendendo per il culo, ma mi guardava sorridente e stringeva la presa su i miei fianchi.

Il bello deve ancora arrivare!

"Tutte le ragazze tranne ME!" dissi ridendo e liberandomi dalla sua presa.

"Ne siamo sicuri?" disse prendendomi per il polso e piano mi spingeva verso il suolo.

In pochi secondi ero stesa sulla sabbia con lui a carponi sopra di me, mi teneva entrambi i polsi con una mano sopra la mia testa.
Cosa diavolo fa?!

"J-justin..." balbettai confusa, sentivo i suoi addominali premere sulla mia pancia e la sua erezione sulle cosce. Santo cielo Bieber,
ok che non ti sopporto ma devo dire che la tua virilità mi ha sorpresa.

"Lasciami subito! Cos'hai nel cervello?!" urlai agitandomi.

"Zitta e non muoverti!" disse calmo,

"Altrimenti?" dissi provocandolo.

"Altrimenti ti violento" sorrise malizioso.

"Lo stai già facendo" sbottai sollevando la testa, ma il suo peso mi copriva ed era impossibile liberarsi.
Lui alzó gli occhi al cielo e con la mano destra mi attappó la bocca. 

 
"Ti faró impazzire verdai..." disse mordendosi il labbro, ok avevo paura.
 
 Le sue labbra si posarono sul mio collo ed iniziarono a baciarlo, il suo naso mi sfiorava la pella mentre inizió quella tortura.

Questo mi vuole violentare per davvero!

 
Molte ragazze probabilmente si sarebbero godute la situazione, ma io non ero come loro...io e Bieber non c'eravamo mai sopportati
e tra noi era già tanto se ci si scambiavano parole che non fossero insulti.

Cosa era successo al ragazzo che consideravo il mio peggior nemico? Avevo paura, paura che potesse arrivare

a baciare altre parti del mio corpo.

Iniziai a tremare, il cuore batteva impazzito nel mio petto mentre lui non si decideva a darci un taglio.

Soffocai un gemito nella sua mano e lui alzó la testa per guardarmi negli occhi. 
 
"Ti piace questo?" chiese sorridente, scossi la testa e lui mi lanció un'occhiataccia.

"Mhh...l'hai voluto tu" disse per poi levarmi la mano dalla bocca e posarla sopra la mia intimità coperta dal costume.

Ecco appunto. Mi immaginavo che se una cosa del genere mi fosse successa io avrei urlato,
ma invece dalla mia bocca non uscivano versi, ero come pietrificata.

Mi stava accarezzando la coscia quando d'un tratto chiusi forte gli occhi e una lacrima scese giù.

"Nathaly?" sussurró Justin, mi lasció i polsi e si alzó velocemente lasciandomi stesa a terra tremolante.
Mi alzai velocemente e mi asciugai la lacrima.

"Nathaly...io non..." cercó di dire Justin facendo un passo in avanti, ma subito indietreggiai cadendo di nuovo a terra,
il piede era messo davvero male.

"Non pensavo ti saresti scandalizzata così, non avevo intenzione di andare oltre, ti giuro." disse quasi disperato.

Non parlavo, non reagivo, quel ragazzo dagli occhi color caramello mi faceva paura. Avanzó ancora, e io strisciai all'indietro.

"Hai paura di me?" chiese a bocca aperta, restavo immobile e lo guardavo come se lo stessi supplicando di non uccidermi.

"Non ti faccio niente Nathaly..." disse accucciandosi davanti a me e tendendomi una mano.

L'afferrai tirandomi su poi presi fiato "Sei un coglione...uno stronzo...un pervertito...un maniaco!" dissi toccandomi il collo
e notando che aveva lasciato il segno.

"E tu vorresti essere mio amico?" dissi sarcastica, scossi la testa "No mio caro, mi spieghi che ti è preso?" chiesi ripensando a quei momenti.

"Non lo so..." rispose lui grattandosi la nuca, come non lo sai?

"Ma.." dissi, ma Justin mi interruppe puntando un dito dietro di me e dicendo

"I ragazzi sono già qui." mi girai e trovai la spiaggia quasi piena, wow. 

 
SALVE RAGAZZE! 
Mi chiamo Sofia, è la mia prima ff e spero che vi piaccia almeno un po :)
Ho visto che siete tante a leggerla, mi farebbero molto piacere delle recensioni.
A 2 recensioni continuo. Baci a presto :)

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Vidi Sam correre verso la mia direzione con un sorriso stampato in faccia.

"Hey Nat! Pronta per surfare?" chiese non appena mi aveva raggiunto. Mi morsi il labbro.

"Veramente c'è un piccolo probl-" non mi lasció finire la frase che sbarró gli occhi e mi sposto non appena si accorse
che Bieber era dietro di me, sono tutte attratte dal biondino oh.

"Ciao Justin!" disse sorridente spostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio,

"Ciao bambola" rispose Justin ricambiando il sorriso, bambola?

 
"Sei pronto?" chiese Sam scrutandolo dall'alto al basso.

"Io sono nato pronto, piccola" si vantó Justin, dio quando fa così vorrei ucciderlo.

Sam si giró verso di me e ingrottando le sopracciglia chiese: "Com'è che ancora non vi siete attaccati?" sospirai frustata.

"Non ho tempo da perdere con lui Sam, ho una contusione alla caviglia, mi fa un male cane!" sbottai.

"Ed ora come fai?!"

 "Non lo so, ma non intendo ritirarmi" dissi tirando uno sguardo di sfida verso Justin.

"Puó peggiorare se ti sforzi" disse Sam mordendosi le unghie, era un suo vizio.

 
"TUTTI I CONCORRENTI SI METTANO IN FILA SULLA RIVA" annunció un megafono, era arrivato il momento.
Tutti i ragazzi e le ragazze si posizionarono affianco a noi e la tensione si poteva sentire nell'aria.
Il giudice era seduto sotto ad un ombrellone, aveva i capelli neri e gli occhi color ghiaccio, sulla quarantina. Metteva paura.
 
"Buona fortuna Jonson" disse Justin sorridendomi,

"Anche a te Bieber" dissi per poi afferrare la mia tavola azzurra.
 
Il giudice inizió a chiamare dei ragazzi, uno alla volta dovevamo esibirci, massimo due onde potevamo fare. 
 
"JUSTIN BIEBER" il megafono annunció, Justin mi lanció un occhiata e poi entró in acqua.
Prese la prima onda e devo dire che il ragazzo ci sapeva fare, ma questo non glielo avrei mai detto.
Tornó dopo pochi minuti verso la riva, si sentivano le urla di alcune ragazze non appena lui uscì dall'acqua, patetiche.
Alzai gli occhi al cielo quando vidi lui farmi l'occhiolino, era bello...ma che dico?! 

 
"NATHALY JONSON" il megafono annunció, il mio cuore perse un battito, non avevo ancora provato a
mettere piede sulla tavola da quando mi ero ferita, e se non ci riuscissi? 
 
Ingoiai la saliva e mi incamminai verso l'acqua.

"Ei Nathaly!" mi girai, era Justin,

"Stendili!" disse sorridendo, mi aveva davvero augurato buona fortuna? Mimai un 'ok' con le labbra e poi entrai nell'acqua.
Stavo remando verso il largo, quando un'onda abbastanza alta attiró la mia attenzione, 'ci posso riuscire' mi dicevo
nella mente così spinsi con le mani sulla tavola per tirarmi su,
sembrava andare tutto bene, ma la caviglia bruciava e così caddi in avanti.

Riemersi e mi riposizionai sulla tavola, avevo un'altra possibilità e non potevo permettermi di sbagliare.
Non potevo deludere i miei fans, i miei genitori, Sam o Justin...

 
Un'altra onda, ancora più alta attiró la mia attenzione, dovevo farcela. 
Mi alzai sulla tavola ed entrai nel tubo dell'onda, alcuni spruzzi di acqua mi colpirono la faccia,
ma ero abituata a tutto ció. Il piede faceva male, strinsi i denti e alla fine uscì dal tubo, ce l'avevo fatta! 

 
Mi buttai in acqua e raggiunsi la riva sorridente, potevo fare di più, ma era un miracolo anche solo essere stata in piedi sulla tavola. 
Ero sulla spiaggia, Sam mi corse in contro abbracciandomi e sorridendomi.
Ricambiai l'abbraccio sorridente, poi lo sciolsi e mi incamminai verso il bar, ma due mani che conoscevo bene mi presero i fianchi e mi voltarono. 

 
"Brava la mia piccola" disse per poi baciarmi la fronte, improvvisamente sentivo lo zoo nello stomaco, cosa mi prendeva? 
 
"Come va la caviglia?" chiese mordendosi il labbro, perchè improvvisamente avevo voglia di sentire il sapore delle sue labbra? 
 
"Mi fa malissimo" dissi mordendomi l'interno guancia, era la verità, riuscivo a stento a camminare.

"Vieni, andiamo a vedere i risultati, aggrappati a me se non ce la fai" disse prendendo il mio braccio e posizionarlo sulla sua spalla.

"No, ci riesco benissimo" replicai io togliendo il braccio e avanzando barcollante.

"Non dire cazzate e fai come ti dico io" disse con voce roca, posai di nuovo il braccio sulla spalla e avanzammo fino a raggiungere l'ombrellone del giudice. Tutti e venti i partecipanti erano li intorno e aspettavano con ansia i risultati, un po come me. 

 
Attendevo giocando con i pollici e mordendomi il labbro, lo stavo massacrando.

"Sei nervosa?" chiese Justin,

"Molto..." affermai io sospirando,

"Non dovresti, sei stata bravissima" disse lui, la mia bocca si spalancó per la sesta volta nella giornata, lo guardai confusa.

"Che c'è?" chiese alzando un sopracciglio, come che c'è ma si rende conto di quello che mi sta dicendo? 

 
"Secondo me hai la frebbe o qualcosa del genere Bieber...sicuro di star bene?" dissi sarcastica,

"Mai stato meglio" disse accennando un sorriso.

"Bha..." dissi riportando lo sguardo sul giudice, sembrava aver preso le sue decisioni. Il megafono parló: 
"I SURFISTI CHE TRA DUE SETTIMANE AFFRONTERANNO LA GARA SARANNO: 

-Justin Bieber

-Chaz Somers

-Sam Thompson

-Ryan Bulter

-Ashley Somers

-Nathaly Jonson
 
Sorrisi e tirai un urlo e istintivamente abbracciai la prima persona che mi era accanto, solo quando realizzai che era Justin feci un piccolo balzo indietro.
"Che ti avevo detto?" disse vantandosi,
"Grazie Justin" gli sorrisi e non so perchè ma continuai ad abbracciarlo.


CIAO BELLEZZE!
 
Eccomi qui come promesso, grazie per le due recensioni! 
Ditemi cosa ne pensate di questo capitolo, vi amo!
Continuo a 3 recensioni. Un bacio!

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Mi staccai dall'abbraccio e poi mi fiondai su Sam, anche lei avrebbe partecipato alla gara. 
 
Si era fatta ora di pranzo, di solito mi mangio un panino al bar per poi continuare a surfare,
ma questa volta non me la sentivo di rimanere a lungo, la caviglia faceva male.
Speravo con tutta me stessa che prima possibile sarebbe guarita per allenarmi in vista della gara che ci sarebbe stata tra meno di due settimane.
 
Salutai Sam e gli altri e poi mi incamminai goffamente verso la bicicletta, dov'è Bieber quando serve?
Ero a cavallo della mia bici quando provai inutilmente a pedalare con la gamba malandata, ma niente,
feci una smorfia con il viso e ormai stufa dei cento tentativi fatti scesi e le diedi un calcio facendola cadere a terra, stupida bici. 

 
"Cosa ti ha fatto questa povera bicicletta per meritarsi un calcio?" disse Justin sbucando dal nulla, uhm capita giusto in tempo. 
 
"Non riesco a pedalare, questa stupida caviglia mi fa un male cane!" dissi per poi rialzare la bicicletta da terra.

"Vedrai tra un mesetto sarà passato tutto..." sussurró Justin accennando un sorrisetto, un mese?! 

 
"Coosa?" dissi sperando che avessi capito male,

"Forse due..." disse gesticolando con le mani. Oddio, come faccio con la gara? Sono fottuta.

 
"Scherzo!" disse per poi scoppiare in una contagiosa risata, io lo uccido. 
 
"Fanculo" dissi dandogli un piccolo schiaffo sul suo braccio, poi scoppiai a ridere anch'io. 
 
Mi guardava come se avesse visto un alieno.Cosa c'è che non va?
 
"Nathaly Jonson che ride a un mio scherzo?" disse con tono interrogativo mentre con la mano si massaggiava il mento,
sei così sexy Bieber...ma che dico?! Stupida, stupida Nathaly! 

 
Mi morsi il labbro e poi feci spallucce, di solito quando mi prendeva per il culo non ridevo,
anzi lo ignoravo e a volte quando mi girava male rispondevo in modo non carino, ma questa volta non lo feci, perchè?
Non chiedetemelo...quegli occhi color nocciola stavano facendo venire la febbre anche a me, suppongo. 

 
"Vuoi essere mio amico no?" dissi con un sorriso furbo, "Magari mi offri un passaggio fino a casa..." dissi facendo gli occhi da cerbiatta, funzionano sempre. 
 
Lui mi guardó divertito e poi annuì, entrammo nella Range Rover e passammo tutto il tempo del viaggio in silenzio,
solo una volta davanti a casa mia lui si giró verso di me e io verso di lui.

Restammo a fissarci senza proferire parola per tipo cinque secondi, imbarazzante direi.
Spezzai io il silenzio e aprendo la portiera dissi:

"Allora a domani, ciao Justin!" dissi facendo per scendere dalla macchina, ma la sua mano mi trattenne per il polso.

"Ci vieni alla festa a casa di Chaz questa sera?" chiese speranzoso, non mi sarei di certo goduta a pieno la festa con questo piede,
a pensarci bene non potevo nemmeno ballare...

"Non lo so...mi fa male il-" non mi lasció finire la frase che subito scattó.

"No tu ci vieni, ti passo a prendere alle sette e mezza, non tardare!" disse mollandomi la presa.
Non feci in tempo a dire 'ma' che lui era gia ripartito a tutta velocità sull'asfalto. Perfetto. 

 
Entrai in casa e barcollando raggiunsi la cucina, dove mia madre stava preparando il pranzo.

"Ciao mamma" dissi andandomi a sedere sul tavolo in attesa di mangiare, l'orologio accanto al frigorifero segnava le due.

"Tesoro! Sono sicura che dalla tua espressione felice parteciperai alla gara!" disse sorridendomi ansiosa di scoprire la verità.

"Esatto!" dissi sorridendo a trentadue denti, lei mi venne in contro e mi abbracció forte lasciandomi un bacio sulla fronte.

"Dov'è papà?" chiesi mentre con le dita tracciavo piccoli cerchi sulla superficie ruvida del tavolo.

"E ancora a lavoro, tornerà stasera tardi, come sempre" disse con un po di malinconia nella voce, mio padre era molto impegnato
e lavorava come un matto dalla mattina alla sera, il suo non era un lavoro facile dato che faceva l'avvocato.
Mia madre posó sul tavolo il pranzo e in un baleno lo finì. Non appena mi alzai dalla tavola per dirigermi nella mia camera mia madre notó subito che qualcosa non andava.

"Che cosa è successo al piede?!" squittì preoccupata, mi morsi il labbro poi sospirando dissi "Una contusione...vado in bagno a prendere la pomata" dissi continuando a camminare, la sentì  bisbiliare qualcosa, ma ero ormai troppo lontana per capire.

Presi la pomata dal bagno e goffamente salì una per una le scale, mai nella mia vita avevo pensato di dover faticare tanto per dieci insulsi scalini.
Arrivai in camera mia e dopo essermi spalmata la pomata sulla caviglia sprofondai sul letto,
ero molto stanca e per di più mi toccava anche andare a quella festa, perció decisi di farmi un riposino.
Chiusi gli occhi e caddi in un sonno profondo.
 

Riaprì leggermente gli occhi e osservai l'orologio appeso al muro della mia camera, segnava le sei.
Risciusi gli occhi ma non appena mi resi conto che tra solo un ora e mezza Justin mi sarebbe venuto a prendere saltai in piedi.
Avete presenti quelle vertigini che vi vengono quando vi alzate troppo velocemente? Bhe successe così.
Dopo una bella rovistata nel mio armadio optai per un top rosso sbiadito, quasi rosa e dei pantaloncini corti,
entrai velocemente nella doccia e solo quando i miei capelli furono asciutti e piestrati uscì dal bagno.
Mi infilai i pantaloncini e il top, il quale mi copriva solo il seno e lasciava il mio ventre ben in vista.
Raccolsi i capelli con una coda e mi truccai non troppo pesante.
Solo quando stavo scegliendo che tipo di scarpe mettermi mi resi conto che il piede non faceva più tanto male, siano benedette le creme.
Optai alla fine per le superga bianche, non avrei mai messo i tacchi o rischiavo davvero di cadere e rompermi il piede.

Ero pronta ed erano le sette e mezza precise, amatemi. Il clacson questa volta suonó puntuale, scesi di corsa le scale,
salutai mamma e Josh e poi una volta davanti alla porta di uscita feci un profondo respiro: non avrei mai
potuto immaginare cosa poteva succedere a quella festa.
 

CIAO RAGAZZE :) 
 
Vi ringrazio tanto per farmi trovare le recensioni! Siete fantastiche davvero!
Siete curiose di sapere cosa succederà alla festa? Ce ne saranno delle belle...
Continuo a 3 recensioni, un bacio! 

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Avanzavo decisa verso la Range Rover, e quando aprì lo sportello restai un attimo paralizzata
alla vista del bellissimo ragazzo che mi si trovava davanti.
Aveva un cappello blu con inciso 'NY' sulla testa e indossava  una giacca bianca, sotto la giacca non aveva
niente e indossava dei semplici jeans.

"Jonson...?" disse facendomi ritornare lucida e consapevole del fatto che mi ero incantata, scossi la testa e salì nel posto del passeggiero.
 
"Ciao Bieber" mi limitai a dire, lui mi squadrava tutto il corpo e questo mi fece sentire un po a disagio, ma poi i suoi occhi incontrarono
i miei e subito sulle sue labbra comparve un sorriso.

"Stai bene con la coda..." se ne uscì così, su due piedi lasciandomi spiazzata.

 
"La smetti?!" sbottai dopo alcuni secondi di silenzio, lo vidi con lo sguardo perso e ingrottó le sopracciglia non capendo bene a cosa mi riferissi.

"Devi smetterla di farmi i complimenti Bieber..." dissi mentre assottigliavo gli occhi, la sua sopracciglia sinistra si inarcó leggermente

"Non ti piacciono i complimenti?" disse guardandomi come se fossi un alieno.

"No, non da te, almeno" dissi alzando leggermente la voce,

"Perchè?" domandó squotendo la testa.

"Perchè ho paura di innamorarmi di te, sei bello Bieber, ma non voglio che inizi a piacermi solo perchè mi fai i complimenti!"
ecco il classico esempio di quando vi ho detto che dovrei impararmi a stare zitta, odiavo il mio vizio di dire le cose in faccia.

 
"Cos-" fece per parlare ma lo fermai: "Metti in moto Bieber." dissi alquanto imbarazzata per l'accaduto,

"Quindi sarei bello...-" continuó lui, che palle oh.

"Sei un rompi palle, ecco che sei! Ed ora parti che non voglio arrivare tardi per sentire le tue chiacchiere inutili" dissi azzittendolo,
poi accese la macchina e partì. Dopo solo cinque minuti di silenzio arrivammo davanti a casa di Chaz e di Ashley dato che sono fratelli.
Abitiamo tutti abbastanza vicini perchè il nostro è una specie di consorsio e quindi potevo essere tranquilla e pensavo di conoscere tutti alla festa.
La casa era enorme solo a guardarla da fuori e aveva la piscina, le mura tremavano; sembra che se la stiano spassando lì dentro pensai. 

 
Come non detto, non appena entrai dalla porta insieme a Justin mi guardai intorno e notai che c'erano piu persone che non conoscevo che il contrario, wow la voce della festa si deve essere sparsa per tutto il paese... 
 
Justin si allontanó da me e facendomi l'occhiolino.
"A dopo bimba" disse, no aspettate...come mi ha chiamato? Bimba?
Mi guardai intorno spaesata, la musica mi rimbombava nelle orecchie e sentivo la testa scoppiarmi, sapete non amo molto le feste... 

 
Gli occhi mi si illuminarono non appena intravidi da lontano Sam e le altre mie amiche: Amber e Jazmin.
Gli andai in contro, erano davanti al banco delle bevande e non appena si girarono verso di me mi guardarono con un espressione meravigliata.

"Quanto sei sexy Nat!" urla Sam a causa della musica, gli sorrido e gli faccio lo stesso complimento, lei portava un abito nero molto corto,
era bella anche lei.
Sam e le altre si stavano versando la vodka nei loro rispettivi bicchieri e io le guardavo male,
se solo avessi bevuto un solo sorso di quella bevanda avrei di sicuro perso la testa, l'anno scorso
ci ho provato e il giorno dopo mi sono svegliata da schifo.
Sam mi ha anche avvertito che mentre ero in quelle condizioni ho baciato una ragazza, dio mio.

A farmi ritornare con i piedi per terra fu Jazmin schioccando le dita davanti ai miei occhi.

"Su Nat prendi" disse Sam porgendomi il bicchiere di vodka, nemmeno morta.

"No grazie Sam...sai che effetto mi fa!" dico squotendo la testa, la vedo sbruffare.

"Andiamo Nathaly...hai diciassette anni! Lasciati andate!" dice mettendomi in mano il bicchiere.
Alzo gli occhi al cielo affinchè non sento qualcuno dietro di me urlare.

"Lasciala stare Sam Nathaly è una bimba!" riconoscerei ovunque questa voce, Justin.
Mi giro incazzata e bevo tutto di un sorso il bicchiere sotto gli occhi di Justin che mi guarda compiaciuto,
bimba a me non me lo dice.

"Un bicchiere non è nulla..." dice sorridendo, quel suo sorriso è così...così...bello. Ma che dico? La vodka deve aver iniziato a fare effetto,
squoto la testa a questi pensieri.

"Ah si?" dico riempiendo un altro bicchiere e facendo scivolare il liquido nella mia gola.

"Brava è così che si fa!" dice dandomi due colpetti sulla testa, sembro una bambina con suo padre, mamma mia.

Alzo gli occhi al cielo e poi ritorno a parlare con le mie amiche, finchè dopo non più di tre minuti sento la testa scoppiarmi
e gli occhi appannarsi per un secondo, ecco io lo dicevo che non era una buona idea.

Mi allontano dalle mie amiche dicendo loro che devo andare al bagno, ma non appena noto che un divano è libero mi ci siedo
e inizio ad osservare davanti a me, ci sono tante persone che ballano e tante ragazze che pomiciano con il loro fidanzato,
poi al centro della pista c'è lui, il biondo che si muove come un Dio.
Vedo i suoi addominali da sotto la giacca e mi mordo il labbro, è così sexy...poi le sue labbra, voglio baciarle.
Continuo a fissarlo con la bava alla bocca per minuti, meno male che non se ne accorge altrimenti
 non saprei se dare la colpa alla sbronza o al semplice fatto che sono dannatamente presa da lui. 

 
Faccio diventare gli occhi due fessure non appena l'immagine di Bieber viene coperta da qualcosa, o meglio qualcuno.
Tacchi alti, vestito da troia, atteggiamenti da prostituta eh si è proprio lei, signori e signori Ashley Somers.

È davanti a Justin e ride, non capisco il motivo dato che la sera prima si erano lasciati davanti ai miei occhi.
Ingrottisco le sopracciglia e mi alzo in piedi non appena vedo lei che mette una mano sugli addominali di Justin e
gli sussurra qualcosa all'orecchio, nessuna deve toccarlo.

Mi avvicino pericolosamente alla mora e gli do una spinta levandola da davanti a Justin.

"Mi copri la visuale troia..." dico per poi guardare il biondo che mi guarda confuso inclinando la testa di un lato.

"La visuale sarei io?" chiede leccandosi le labbra, sono felice che non dia peso al fatto che ho spintonato la sua ex.

"Oh...ciao bimbo..." dico sensualmente, sono ubriaca...mi perdonate?

"Bimbo?" ripete osservandomi meglio, credo di essere tutta rossa in viso dato che mi sento scottare.
Annuisco "Fammi sentire cosa c'è qui..." dico alitandogli in faccia e posando una mia mano su i suoi addominali,
sussulto a quel contatto, che ben di dio. 

 
Lo vedo abbassare lo sguardo sulla mia mano e poi ritorna a fissarmi.

"Ah capisco...ti sei presa una bella sbronza Nathaly" dice per poi sorridere, oh dio mio smettila di sorridere altrimenti le mie ovaie vanno in fumo.

"Justin..." sussurro poggiando un'altra mano sul suo bacino, poi le faccio strisciare fino al suo petto ,
riesco a sentire il cuore battere più veloce del normale.
Vedo il suo petto alzarsi per poi abbassarsi lentamente, alzo lo sguardo e lo trovo a
fissarmi con la bocca semi aperta, oh Bieber...adesso ti bacio. 

 
 (VI CONSIGLIO DI LEGGERE QUESTA PARTE CON LA CANZONE "JUST ONE LAST TIME " DI SOTTOFONDO.) 
 
Non faccio in tempo ad avvicinarmi al suo viso che il dj mette la mia canzone preferita, 'Just one lest time',
sgrano gli occhi e sorrido a Justin, inizio a muovere la testa a ritmo.

Inizio a ballare strusciandomi addosso a Justin, all'inizio resta immobile, ma poi si lascia andare anche lui
e sento i nostri bacini così attaccati che a un pezzo mi fermo e lo guardo bene mentre continua a ballare.
Amo la linea della sua mascella, amo i suoi occhi, amo le sue labbra a cuoricino e probabilmente
sto pensando tutte queste cose perchè sono ubriaca,
ma non mi importa, voglio dirglielo.

"Justin?" lo chiamo mentre lo guardo sognante, si ferma e mi fa cenno di parlare.

"Mi piace la tua faccia" dico osservando i particolari del viso, lo vedo sorridere intenerito.

"Che ti piace in particolare?" dice mettendomi le mani sulla vita, allora da dove comincio?

"I tuoi occhi..." lo guardo,
"Il tuo naso..." fisso il naso,
"Le labbra..." dico avvicinandomi di più, sono a pochi millimetri dalla sua bocca, sospiro.
"E infine la tua mascella..." dico per poi cominciare a baciargliela,
nonostante fossi sbronza sentivo che la sua pelle aveva un buon odore.


Lo sento mandare giù la saliva difficilmente e stringere i miei fianchi più forte,
sento un improvviso bisogno di andare oltre a dei semplici baci.

Lo spingo fino a raggiungere una parete e gli bacio il collo mentre con le mani vago sul suo petto disegnando dei piccoli cerchi,
lui capovolge la situazione di punto in bianco e mi ritrovo con la schiena al muro.
Comincia a baciarmi la guancia fino a salire al lobo dell'orecchia e lo morde sorridendo,
sussulto e sento i brividi nella schiena.

"Justin..." dico ansimando, a diavolo il fatto che sono vergine, lo voglio.

"Andiamo di sopra" affermo quasi sussurrandolo, lui mi guarda e alza le sopracciglia sorpreso e poi si allontana di poco da me.

"Piccola ho promesso a me stesso che dopo questa mattina in spiaggia non ti avrei più toccato,
sei ubriaca non sai che dici, andiamo...ti porto a casa" dice prendendomi per una mano e cercando di trascinarmi,
ma io pianto i piedi a terra.

"Non ti piaccio?" dico incrociando le braccia al petto e facendo il labbruccio, sembro una bimba di due anni alla quale è stata negata una caramella.

"Ma che dici...noi ci odiamo ricordi?" dice sorridendo e squotendo la testa,

"Si ma voglio che mi baci" dico sfidandolo e passandomi la lingua sulle labbra.

Vedo i suoi occhi farsi seri e la sua faccia sempre più vicina alla mia, chiudo gli occhi, sento il suo respiro sulla mia pelle,
ma una voce interrompe tutto.

"Nathaly!!" urla una voce al quanto famigliare, cosa diavolo vuole Sam? Non vede che ho da fare?

Guarda Justin scioccata e poi mi afferra per il braccio trascinandomi con se.
"Ora ti porto a casa, sei così sbronza che stavi per farlo con Justin davanti a tutti!" dice uscendo dalla casa e buttandomi
nella sua macchina.

"Ma io voglio Justin!" urlo cercando di ribbellarmi,

"Non lo vuoi davvero, sei solo ubriaca" dice mentre sale al posto del guidatore e mette in moto,
tengo il broncio per tutto il viaggio (cinque minuti) noto che non siamo a casa mia, siamo a casa sua.

"Perchè sono qui?" dico indicando la sua casa dal finestrino,

"Perchè se i tuoi ti vedono in queste condizioni ti uccidono" dice per poi scendere e aprirmi la portiera,
scendo e saliamo in camera sua, vedo il letto e mi ci stendo senza esitare, sono esausta,
la sento mentre mi fa delle domande ma non ce la faccio e cado in un sonno profondo.

MA CIAOO!
 
Scusate davvero tanto per il ritardo nel postare il capitolo, ma con il fatto che il 23 sono stata via ho tardato molto.
Ho visto Justin, ho sentito la sua voce, è stato bellissimo e ancora non ci credo.
Comunque eccolo qui, il decimo capitolo è più lungo degli altri e spero di essermi fatta perdonare c:
Inoltre si capisce che a Nathaly piace Justin, insomma, gli ubriachi dicono sempre la verità no?
Ora vi lascio, continuo a 3 recensioni come sempre. recensite, recensite, recensite!

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


La luce del sole che proviene da un piccolo spazio tra le tende mi fa aprire gli occhi.
Guardo dritta davanti a me e noto che c'è Sam girata di lato, sono in camera sua...che ci faccio qui?

 
Mi alzo cercando di non svegliarla, vado nel bagno che si trova attaccato alla camera di Sam e mi guardo allo specchio:
non l'avessi mai fatto.
Avevo il mascara colato, sembrava che mi avessero dato un pugno e inoltre avevo un aspetto orribile, peggio del solito. 
Mi butto un po di acqua sul viso per svegliarmi meglio mentre cerco di ricordare cosa fosse accaduto la sera prima,
ma tutto quello che mi ricordo è di aver rifiutato il bicchiere di vodka.
Perchè l'ho rifiutato vero?
 
Non mi soffermo a pensare più di molto all'accaduto e mi metto le scarpe,
devo assolutamente andarmi a fare la doccia a casa mia e andare in spiaggia, non posso permettermi di saltare alcun allenamento.
Esco dalla casa di Sam in silenzio senza svegliarla, mi incammino verso la via che porta a casa mia,
il mio piede sembra essersi ripreso subito, che fortuna che ho.
Arrivo a casa e salgo le scale per andare in camera mia, guardo l'orologio che segna le sette e mezza,
Justin dovrebbe essere già in spiaggia devo sbrigarmi!
Ah no...aspetta perchè voglio vederlo?
 
Scaccio via i pensieri e prendo dal mio armadio un costume azzurro, vado in bagno e mi faccio una bella doccia calda.

Dopo essermi lavata decido di non asciugarmi i capelli dato che probabilmente non appena arriveró in spiaggia me li ribagneró.
Indosso una canottiera celeste, dei pantaloncini corti e i soliti infradito poi esco con la tavola sotto il braccio.
Mi dirigo verso la spiaggia e in meno di cinque minuti solo lí, mi apettavo di trovarci Bieber, invece nulla di nulla,
solo io e il rumore delle onde.

Faccio un sospiro e poi mi spoglio rimanendo in costume, stavo per entrare in acqua quando una voce che canticchiava
attiró la mia attenzione, mi girai verso il bar e notai che un ragazzo era seduto su
una sedia e mi dava le spalle.
Probabilmente è lui che cantava...
Mi avvicino di soppiatto, ma non appena noto che ha le cuffiette alle orecchie tiro un sospiro di sollievo,
insomma...con le cuffie non puó sentirmi giusto? 

 
Appena noto che ha un tatuaggio sulla spalla capisco subito che è Justin, sorrido tra me e me e mi metto
ad ascoltare bene le parole della canzone che canticchia:
 
“ This is the end, Sasha 
But I can’t move away from you 
This is the edge of patience 
But you’ll prove yourself to me 
Still you drain my soul ”
 
Sorrido, è la mia canzone preferita: "Just one last time"  e inoltre Justin ha una bellissima voce,
a pensarci bene non credo che lui abbia un difetto... insomma è la perfezione in persona.

Sto per chiamarlo, ma mi fermo di scatto, ho un'idea migliore.

Mi avvio dove ho lasciato la mia tavola con il mio zaino e tiro fuori la bottiglia d'acqua che di solito uso per dissetarmi dopo la surfata...
ma questa volta non la useró per questo.
 
Mi riavvicino da dietro al biondo, in un gesto veloce gli levo le cuffiette e gli rovescio l'acqua addosso,
scoppio a ridere tenendomi la pancia con le mani, dovreste vedere la sua faccia!
Si gira scioccato e mi guarda a bocca aperta, oddio sto lacrimando per quando rido.

"Ora ti faccio ridere io!" esclama prendendomi in braccio a modo di sacco e mi carica sulla sua spalla, continuo a ridere.

"Lasciami!" dico dando dei deboli pugni sulla sua schiena, finchè non mi lascia dentro l'acqua salata.

Sobbalzo al contatto con l'acqua fredda e lo guardo in cagnesco mentre lui se la ride,
non riesco ad avercela con lui cosí mi alzo e comincio a ridere anche io.

Ridiamo insieme e nella spiaggia si sentono solo i suoni delle nostre voci unite insieme.
Smettiamo di ridere gradualmente e poi ci guardiamo per qualche secondo senza dire nulla,
finchè Justin sorride divertito e mi si avvicina, siamo entrambi con i piedi nell'acqua. 

 
"Dove sei finita ieri sera?" dice sempre con il sorriso divertito del quale non capisco il motivo.
 
"A dir la veritá non ricordo niente..." dico storcendo la bocca da un lato. Mi guarda e poi alza entrambe le sopracciglia. 
 
"Ah giusto eri..." si ferma per poi sorridere di nuovo, qui c'è qualcosa che non va.
 
"Ero...?" dico facendo diventare i miei occhi più piccoli, lo vedo mordersi il labbro. 
 
"Eri 'leggermente' sbronza..." dice alzando le spalle, o santo dio.
 
"Oddio, ho baciato una ragazza?!" sbotto avvicinandomi a lui con uno scatto. 
 
"No, no quale ragazza...diciamo più il mio collo" dice con fare compiaciuto.

Sento il fiato mancarmi per un secondo e ingoio la saliva difficilmente...io cosa?

 
"C-che?" dico balbettando, da quanto balbetto?
 
"Non ci pensare...lo so che eri fuori di te" dice passandosi la mano tra i capelli e tirando sulle punte.

No ora che ha iniziato il discorso voglio sapere tutto quello che è successo...anche se tutto ció mi sembra inpensabile e strano. 

 
"M-mi spieghi cosa ho fatto?" dico guardandolo seria, lui mi guarda alzando una sopracciglia.

"Sicura di volerlo sapere? ...sarebbe un duro colpo per l'autostima..." sorride.
Annuisco mentre mi mordo l'interno della guancia. Lui fa un sospiro poi mi fissa e incomincia a parlare.

 
"Ashley mi stava cercando di riconquistare, inutilmente perchè poi sei arrivata te e l'hai spinta via dicendogli
che ti stava coprendo la visuale su di me." si passa la lingua sulla labbra poi ricomincia. 

 
"Hai messo le tue mani sulla mia pancia e hai incominciato a ballare strusciandoti addosso a me, non posso negare che mi stavo divertendo perchè mi stavo davvero divertendo a vederti in quelle condizioni. Poi hai iniziato a farmi dei complimenti sul mio aspetto e infine mi hai spinto al muro e volevi andare al piano di sopra per farlo." dice per poi prendere fiato.

Spalanco la bocca e divento tutta rossa. Io Nathaly Jonson cosa ho fatto?! 
Squoto la testa e arriccio il naso. 
 
"Impossibile, non lo farei mai" dico mentre sento il cuore accellerare. 
 
"Nathaly non ti sto dicendo cazzate, ma vabbè dimentichiamo questo spiacevole - per te - inconveniente" dice sorridendo, allora è serio. 
 
"Mi hai violentata mentre ero ubriaca?!" sbotto spalancando gli occhi. 
 
Lo vedo ingrottare le sopracciglia e poi squotere la testa.
 
"No,  è arrivata l'amica tua e ti ha portato via, gridavi che volevi me" dice compiaciuto, oh santo cielo sia benedetta Sam. 
 
"M-ma te eri sobrio perchè non mi hai fermato?" dico mordendomi il labbro, non riesco a crederci di aver fatto una cosa del genere,
insomma che mi dice la testa?! 

 
"Veramente ci ho provato ma te mi chiedevi cose come 'ti piaccio?' oppure 'mi baci?' e mi stavo particolarmente
divertendo dato che ho capito che sei pazza di me" dice mentre i suoi occhi si fanno più profondi
e mi guardano intensamente.

Sento il sangue delle mie vene scorrere più velocemente e le guancie diventare rosse. 

 
"Ero ubriaca, non sapevo cosa dicevo, l'ultima volta che avevo bevuto avevo baciato una ragazza...
ti sembra che sono dell'altra sponda?!" dico gesticolando con le mani. 

 
"Si sa che le sbronze dicono sempre la verità e inoltre chi lo sa se sei lesbica?" dice mentre fa spallucce e apre le braccia. 
 
"Non lo sono!" abbaio contro Justin il quale sorride malizioso.
 
"Dimostramelo allora..." si avvicina a me, lo guardo dall'alto dato che è più alto di me.
 
"Ti piacerebbe!" dico incrociando le braccia al petto e sorridendo. 
Se pensa che gli do un bacio si sbaglia proprio il biondo. 
 
"Vedrai che non sono lesbica quando ti inviteró al mio matrimonio...anzi no non ti inviteró" dico sorridendo a trentadue denti. 
 
"Ci dovró essere per forza dato che saró lo sposo" dice con la naturalezza nella voce.

Cosa ha detto? Sento un improvviso vuoto allo stomaco. 

"Che?" dico lasciandomi scappare un sospiro piuttosto rumoroso, quando sono nervosa o mi mordo il labbro o sospiro.
 
"Lo devo ammettere Nathaly..." dice con voce roca, i nostri nasi quasi si toccano, riesco a precepire il suo calore. 
"...Nonostante tu sia la persona più irritante, fastidiosa, lunatica e che mi fa andare fuori di testa di continuo,
che io abbia mai conosciuto sei anche particolarmente seducente e ogni volta che ti parlo mi trattengo dal baciarti..."

dice cingendomi i fianchi con le mani e stringendoli,
ci guardiamo intensamente negli occhi senza dire nulla.
Non riesco a crederci di fare questo effetto alla persona che odiavo di più fino a tre giorni fa...invece...
pian piano mi sto innamorando anche io dei suoi occhi color nocciola, delle sue labbra e dei suoi modi di fare. 

 
Le mie labbra sfiorarono le sue e chiudo gli occhi aspettando di sentire il contatto,
ma il contatto non ci fu, perchè Justin si allontanó.
Aprì gli occhi confusa e mi girai dalla stessa direzione nella  quale Justin stava guardando
e di fronte a me mi ritrovai Sam, con le lacrime agli occhi che ci fissava incredula. 


HEY
Ciao belle ragazze c: Eccomi qui come promesso con l'11 capitolo,
spero davvero che vi piaccia...insomma i ragazzi si stanno innamorando, 
ma successivamente succederanno cose non piacevoli :c
Questa volta continuo a 6 recensioni.

Baci!
Ah ultima cosa, al prossimo capitolo vi posto una foto di Justin e Nathaly c:

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***







Aprì gli occhi confusa e mi girai dalla stessa direzione nella  quale Justin stava guardando e di fronte a me mi ritrovai Sam,

con le lacrime agli occhi che ci fissava incredula. 

 
Sam si giró di scatto e a passi veloci si incamminó verso il bar della spiaggia, levai velocemente le mani di Justin
da i miei fianchi e correndo la raggiunsi.
 Se sapevo perchè piangeva? NO.

 
"Sam ferma!" dico prendendola per un braccio e girandola verso di me, i suoi occhi sono lucidi e singhiozza.
 
"Che vuoi?!" sbotta asciugandosi il viso con la mano libera. 
 
"Cosa è successo? Perchè stai piangendo?" dico preoccupata mentre gli lascio il polso. Perchè mi aggredisce?
 
Lei mi guarda male, anzi malissimo e poi parla.
"Perchè ti stavi per baciare con Justin! Mi piace, io pensavo l'avessi capito... e poi dici che non lo sopporti mentre
poco fa per poco non vi baciate!" dice per poi prendere fiato.

Io sapevo che lo trovava un bel ragazzo, ma non pensavo ne fosse proprio innamorata.
Io non so che dire, resto muta e ingoio la saliva. 

 
"Sam a me non piace Bieber" dico poco qualche secondo di silenzio,non so se questa è la verità e nemmeno se è una bugia,
non so cosa provo per Justin...all'inizio era fastidioso ma da quella
sera in spiaggia qualcosa è cambiato, lui è cambiato. 

 
"Non dirmi cazzate Nathaly, lo vedo come in questi ultimi giorni lo guardi e poi Ashley ha raccontato
a tutti la vostra serata sulla spiaggia...sono la tua migliore amica a me puoi dire quello che provi" dice incitandomi
a dire qualcosa, ma la verità è che non so nemmeno io quello che provo.

Decido ugualmente di negare.

 
"Non dare retta a quello che dice Ashley, sono tutte cazzate. Io non provo nulla per lui e lui nulla per me,
prima stava facendo il coglione, lo sai come è fatto.Non è nulla di importante, scusami se
ti ho fatto piangere io non volevo..." dico abbassando lo sguardo, 'non è nulla di importante' allora perchè sentivo
il cuore battere all'impazzata e il bisogno delle sue labbra sulle mie? 

 
Sam sospira e poi mi abbraccia, ricambio l'abbraccio e sussurro: "Andiamo Sam, se sei così pazza di lui vai e invitalo a cena!"
mi stacco dall'abbraccio e gli sorrido.

 
Lei spalanca gli occhi e squote la testa velocemente, è sempre stata molto timida su queste cose. 
 
"Tu dici che dovrei farlo?" chiede imbarazzata mentre guarda Justin da lontano e si mangia le unghie. 
 
Vorrei tanto dirgli di no, e che Justin è solo mio, ma non voglio litigare con lei ne tanto meno ferirla. 
 
"Devi assolutamente farlo, lo sai che è un miracolo se è ancora single, devi affrettarti mia cara!" dico spingendola
verso la direzione dove il biondo si trova, lei sorride "Ok ok" dice per poi incamminarsi da Justin.

 
L'osservo mentre parla con il biondo, sembra che tutto vada bene a giudicare dai sorrisi che fa Sam. 
Prego che Justin non accetti l'invito, lo so sono una stronza, ma sento una strana sensazione nello stomaco, cos'è?
Gelosia? Bho. 
 
Dopo qualche minuto la vedo incamminarsi verso di me con un sorriso che farebbe invidia anche al sole.
Mi raggiunge e prende le mie mani con le sue e saltellando dice:

"Domani sera alle sette e mezza mi passa a prendere e mi porta a cena!! Dobbiamo andare a fare shopping oggi pomeriggio
e tu e le altre mi aiuterete a scegliere un bel vestito! " sorrido anche io, un sorriso falso perchè
sento che dentro di me qualcosa sta per scoppiare. 

 
"Sono così felice per te Sam, ora vado a fare qualche onda e torno a casa così verso le due
di pomeriggio andiamo ok?" dico, lei annuisce e si incammina verso il bar dove Amber e Jazmin l'aspettano, di sicuro gli vorrà raccontare tutto.

 
Mi incammino verso la riva dove con la coda dell'occhio guardo Justin.
Lo ignoro, il cretino ha accettato l'invito dopo le cose che mi ha detto, odio essere presa in giro, odio lui.

 
Surfo per circa un ora, sfogo tutta mia rabbia che Justin mi ha provocato prendendomela con le onde
e non ne sbaglio nemmeno una.
Justin anche si stava allenando, ma non mi importava quanti sguardi mi lasciava, dovevo dimenticarlo e fare passare
questa stupida cotta altrimenti procurerei solo dolore a Sam.

 
Io sono fatta così, faccio in modo che tutti siano felici, tutti tranne me. 
 
Esco dall'acqua e vado verso il bar, Sam mi dice che alle due mi passa a prendere e che non devo
tardare perchè sarà la serata più bella della sua vita, io annuisco facendo un sorriso falso e mi incammino verso casa.

Mi sento una merda, sto mentendo a Sam e a me stessa su i sentimenti che provo.
 
ORE 01:30
 
Ho appena finito di fare la doccia e di vestirmi, scendo le scale e trovo Josh sdraiato sul divano a vedere la tv. 
 
"Quando ti deciderai di spegnere la tv e di fare qualcosa nella vita? Hai quindici anni e passi tutta la giornata su quel maledetto divano!" sbotto.
 
"Perchè sei cosí acida?" dice Josh alzando un sopracciglio, bella domanda. 
 
"Lascia stare scusa..." dico dirigendomi in cucina per preparare qualcosa dato che mamma è al lavoro.

Mi faccio un panino con la mozzarella e dei pomodori e dato che tocca a me provvedere a mio fratello ne preparo uno anche a lui. 

Glielo lancio e lui lo prende al volo.
 
"Ci vieni oggi pomeriggio con me a vedere la partita di rugby?" mi chiede mentre addenta il panino.
 
"No, devo uscire con Sam e le altre scusa" dico dispiaciuta, avrei preferito andare alla partita
che sentire parlare tutto il giorno dell'appuntamento e di Justin.

 
Mancano cinque minuti alle due e sento un clacson suonare, afferro la mia borsa ed esco salutando Josh.
 
 
Siamo già entrate in tre negozi specializzati in abiti per eventi importanti e Sam se li è provati tutti senza peró trarre conclusioni.
Entriamo in un altro negozio, spero si l'ultimo e ci mettiamo a cercare un abito adatto, ad un tratto sento
un gridolino uscire dalla bocca di Sam.
Io, Amber e Jazmin guardiamo l'abito che Sam si è appena messa, gli sta veramente bene.
È color pesca e gli arriva sopra le ginocchia. 

 
"Allora ragazze che ne pensate?" dice guardandosi allo specchio. Tutte gli diciamo che sta bene e alla fine dopo una lunga
decisione si convince e lo compra.

Pensavo che saremmo andate subito a casa ma invece Sam ha insistito per entrare in un negozio di intimo.
"Cosa ci facciamo qui?" mi azzardo a chiedere guardando Sam.
"Se dopo la cena succederà quello che spero mi servirà un bel completino..." dice sorridendo maliziosa,
le altre due scoppiano a ridere, mentre io rimango seria. 

 
Sento un'altra volta quella strana sensazione dentro di me, ingoio la saliva e mi mordo il labbro.
Sam decide di comprare degli slip rossi e un regiseno rosso troppo provocanti per
i miei gusti dato che sono praticamente trasparenti.

Solo al pensiero di lei e Justin che scopano mi infastidisce parecchio. 
 
ORE 19:30
 
Arrivo a casa e Sam e le altre mi salutano, entro in casa, mi affretto a cenare e mi chiudo in camera sprofondando sul letto,
già so che domani sarà una dura giornata.

 
Mi addormento con l'immagine di Justin a pochi centimentri dalle mie labbra e maledico Sam per averci interrotti.

BUONA SERA!
 
Ragazze prima di tutto vi voglio ringraziare a tutte per le recensioni, mi fate tanto felice c: Allora cosa ne pensate? 
Volete sapere cosa succederà alla cena tra Sam e Justin? 
Continuo a 4 recensioni :) 
Un bacione! 



Natahly:  AnnaSophia Robb
Nathaly:
















Justin Bieber:

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***









Arrivo in spiaggia tardi, non avevo intenzione di restare sola con Justin per nessun motivo al mondo.

La spiaggia è piena dato che è domenica e difficilmente riesco a trovare le mie amiche al bar, ma dopo una lunga occhiata le vedo tutte e tre sedute che chiacchierano.
Passo accanto al tavolo di Justin indifferente, anche se ho i suoi occhi addosso, poi sento una mano afferrarmi il braccio.

 
"Che vuoi?" dico guardandolo male, oggi è anche più bello del solito.
 
"Woo bimba calmati, volevo solo che portassi un messaggio da parte mia a Sam" dice sorridendo,  rilasso i muscoli e lo ascolto.
 
Mi tira fino all'altezza del suo viso e mi sussurra all'orecchio:
"Di alla tua amica che non vedo l'ora di portarmela a letto questa sera" dice con un sorrisino malizioso,
ingrottisco le sopracciglia e mi stacco di colpo, siamo sicuri che sia un messaggio per Sam e non per me?
 
"Ok Bieber divertiti e ricorda il preservativo" dico per poi liberarmi dalla sua presa e sedermi al tavolo con Sam e le altre.
 
"Che ti ha detto Justin?" chiede Sam mentre sfoglia una rivista, cosa diavolo gli dico?
 
"Mi ha detto di dirti che non vede l'ora che sia stasera" dico sorridendo, lei sbarra gli occhi e sorride a trentadue denti.
 
"Oddio non ci credo ancora che esco con il ragazzo più fico della città!" esclama felice, credo di non averla mai vista così prima d'ora. 
 
A me il fatto che era il ragazzo più fico della California non importava poi così tanto, lui per me era solo il più fastidioso,
bipolare, seccante e rompi palle ragazzo che io avessi mai incontrato, ma che allo stesso tempo era attraente, sexy e capace di farmi sciogliere con un solo sguardo.
Sam inizia a parlare di Justin e della serata che l'attendeva, sta diventando davvero pesante per me ascoltare tutti questi discorsi sul ragazzo che mi piace.

"Ragazze vado a prendermi una coca-cola al bar" dico alzandomi, ahh finalmente le mie povere orecchie. 
 
Arrivo alla cassa del bar e chiedo a Mark un bicchiere di coca-cola,
Mark è il ragazzo che gestisce il bar, ha diciotto anni e devo dire che è molto simpatico.
Ha gli occhi azzurri e i capelli neri, ci prova con me da circa due anni, è una tale seccatura a volte, ma ricevere complimenti non mi dispiace...

 
Mi porge il bicchiere e mi sorride.
 
"Come va bellissima?" dice passandosi una mano tra i capelli.
 
"Tutto ok, te come te la passi?" chiedo afferrando il bicchiere.
 
"Benone, ho saputo che parteciperai alla gara, sono sicuro che vincerai te, sei fantastica sulla tavola...sei sempre fantastica" dice facendomi l'occhiolino,
sorrido portando una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

 
"Grazie Mark...ci si vede in giro ciao" dico mentre gli do i soldi.
 
"Ci si vede" dice sorridendo, mi giro e vado a sbattere contro a qualcosa, o meglio qualcuno.
 
Chiudo gli occhi istintivamente e sento il liquido dentro il bicchiere riversarsi sul mio petto.
"Vuoi stare attento?!" sbotto per poi guardare la persona che mi è venuta addosso.
Il suo sorriso inconfondibile mi si presenta davanti e come sempre mi fa perdere un battito.

"Bieber..." dico assottigliando gli occhi. È sempre tra i piedi.
 
"Mi dispiace Jonson..." dice compiaciuto, si certo.
 
"Mi dispiace un cazzo Bieber, la macchia non si leva, la coca-cola non si leva!" dico indicandomi la maglietta sporca, lui alza le spalle.
 
"Pazienza Jonson..." dice per poi sorpassarmi, sbatte la sua spalla contro la mia e cammina verso il bar.

Non puó fare così, non gliela do vinta. 

 
"Justin!" urlo facendolo girare verso di me confuso, con un gesto veloce butto la coca-cola rimasta nel bicchiere addosso a lui
e sorrido soddisfatta mentre mi guardo intorno e noto che tutti gli occhi sono puntati verso di me. Alcuni ridono altri no. Cosa cazzo vogliono? Mi sono solo vendicata. 

 
Prima che il biondo dice qualcosa mi giro e mi incammino verso il tavolo dove Amber, Sam e Jazmin mi aspettano, noto subito la faccia di Sam sconvolta.
"Scusa se ho pensato che tra voi due ci fosse qualcosa, evidentemente mi sbagliavo..." dice Sam trattenendo una risata. 
 
"Ti sbagliavi eccome, guarda come ha ridotto la mia canottiera!" dico sospirando e lanciando un'occhiataccia a Justin che si è levato la maglietta,
lo avessi mai fatto, i suoi addominali...cazzo.

 
"Nathaly?" dice Sam, oddio devo essermi incantata, sobbalzo e mi giro verso Sam che mi guarda confusa.
 
"Che guardi?" mi fa, perfetto se ne è accorta...
 
"Pensavo...io e il tuo futuro ragazzo non andremo mai d'accordo" dico storcendo la bocca, 'futuro ragazzo' queste due parole mi fanno riflettere molto. Sam e le altre sorridono.
 

Saluto la mia migliore amica e gli auguro buona fortuna per la cena, anche se sinceramente sto pregando dio in tutti i modi per far si che non succeda nulla tra loro.
Torno a casa, mi faccio una doccia, ceno e mi butto a peso morto sul letto, sono le sette e tra mezz'ora Bieber passerà a prendere Sam, chissà come si è vestito Justin...
chissà dove la porta, scommetto meglio di una spiaggia con un faló e degli insusli panini per cena.
Ok sto diventando lunatica, devo stare calma e non pensare a lui.
Guardo la libreria e decido di prendere il libro che mia madre mi ha comprato due anni fa e che scansafatiche come sono non ho mai aperto.
 
Sono a pagina 120 e non smetto di leggere, questo libro è una fottuta droga, forse perchè in questa storia mi ci rispecchio un pó dato che i protagonisti si odiano.

 
 
“Ti autoconvinci per mesi di odiarlo mentre l'amore è ancora lì,
nascosto in un angolo che aspetta solo il momento giusto
di uscire e distruggerti il cuore ”
 


Leggo questa frase e penso istintivamente a Justin, si perchè io all'inizio l'odiavo mentre ora...ora non so cosa provo, potrebbe essere attrazione, una cotta o perchè no amore (?) 
Decido di chiudere il libro e do un'occhiata all'orologio che segna le dieci, cazzo ho letto per tre ore! 
Chissa cosa stanno facendo Justin e Sam...e se avessero finito di cenare ed ora lo stanno facendo?
Metto la testa sotto il cuscino e in poco tempo mi addormento.
 
Squilla il cellulare, è l'una di notte chi cazzo è che rompe le palle?!
Faccio fatica ad aprire gli occhi ma poi sblocco l'iphone e lo porto all'orecchia.
"Nathaly sono Sam, ti devo assolutamente dire cosa è successo!" dice la voce inconfondibile di Sam, sento il cuore accellerare e mi sveglio di colpo. 
 
"Dimmi..." sussurro per poi ingoiare la saliva. 

HEYYY
 
Ragazze non uccidetemi per il finale hahaha davvero mi odio da sola...
Cosa succederà secondo voi? Vi piace questo capitolo? 
Ditemi tutto c:
Continuo a 7 recensioni! 

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***





"Nathaly sono Sam, ti devo assolutamente dire cosa è successo!" dice la voce inconfondibile di Sam, sento il cuore accellerare e mi sveglio di colpo.
"Dimmi..." sussurro per poi ingoiare la saliva.

"Alloora, stavamo finendo di mangiare il gelato quando lui mi si avvicina e mi stampa un bacio sulle labbra, poi mi ha chiesto se volevo essere la sua ragazza
ed io non ho esitato un secondo a rispondere di si! Abbiamo passato la serata a pomiciare e devo dire che il biondo bacia benissimo!" dice tutto d'un fiato.

Improvvisamente mi sento il mondo cadere addosso. Mi pizzicano gli occhi e sento che le lacrime stanno combattendo per uscire, ma non glielo permetterò perchè 
Sam mi conosce bene e capirebbe tutto... Rielaboro bene la frase che Sam mi ha appena detto, lui l'ha baciata ed ora stanno insieme, wow che bello!
E' tutto merito mio se ora sono fidanzati, se avessi tenuto la lingua a freno ora non mi troverei in questa situazione di merda.
Sempre perchè voglio la felicità altrui e non penso mai alla mia.



*flashback*


"Ero ubriaca, non sapevo cosa dicevo, l'ultima volta che avevo bevuto avevo baciato una ragazza...
ti sembra che sono dell'altra sponda?!" dico gesticolando con le mani. 
 
"Si sa che le sbronze dicono sempre la verità e inoltre chi lo sa se sei lesbica?" dice mentre fa spallucce e apre le braccia. 
 
"Non lo sono!" abbaio contro Justin il quale sorride malizioso.
 
"Dimostramelo allora..." si avvicina a me, lo guardo dall'alto dato che è più alto di me.
 
"Ti piacerebbe!" dico incrociando le braccia al petto e sorridendo. 
Se pensa che gli do un bacio si sbaglia proprio il biondo. 
 
"Vedrai che non sono lesbica quando ti inviteró al mio matrimonio...anzi no non ti inviteró" dico sorridendo a trentadue denti. 
 
"Ci dovró essere per forza dato che saró lo sposo" dice con la naturalezza nella voce.

Cosa ha detto? Sento un improvviso vuoto allo stomaco. 

"Che?" dico lasciandomi scappare un sospiro piuttosto rumoroso, quando sono nervosa o mi mordo il labbro o sospiro.
 
"Lo devo ammettere Nathaly..." dice con voce roca, i nostri nasi quasi si toccano, riesco a precepire il suo calore. 
"...Nonostante tu sia la persona più irritante, fastidiosa, lunatica e che mi fa andare fuori di testa di continuo,
che io abbia mai conosciuto sei anche particolarmente seducente e ogni volta che ti parlo mi trattengo dal baciarti..."

dice cingendomi i fianchi con le mani e stringendoli,
ci guardiamo intensamente negli occhi senza dire nulla.
Non riesco a crederci di fare questo effetto alla persona che odiavo di più fino a tre giorni fa...invece...
pian piano mi sto innamorando anche io dei suoi occhi color nocciola, delle sue labbra e dei suoi modi di fare. 

 
*fine flashback*

Justin ha sparato cazzate tutto il tempo quella volta, mi ha preso ingiro, mi ha fatto credere che tra noi si stesse creando qualcosa, mentre non era un cazzo per lui.

"Nathaly??" dice dall'altra parte del cellulare facendomi sobbalzare, asciugo la lacrima che alla fine è uscita dal mio occhio e rispondo.


"Dio Sam è fantastico, sono felicissima per te!" dico. sembro davvero felice, peccato che dentro sto per scoppiare.

"Domani ti spiego bene i particolari, Justin da domani starà con noi al tavolo del bar, non ti dispiace vero?"  dice e dal modo in cui parla capisco che si sta mangando le unghie.
Splendido, avrò quella faccia da culo, ma allo stesso tempo dannatamente perfetta davanti per tutto il tempo.

"Lo sopporterò solo per te..." rispondo mordendomi l'interno guancia.

"Grazie tesoro, ti adoro! Ci vediamo domani notte!" dice, oh non vedo proprio l'ora che sia domani guarda!

"Notte!" esclamo per poi attaccare il cellulare e posarlo sul comodino.

Sprofondo con la faccia nel cuscino e non so il motivo ma inizio a piangere, ma forse lo so... sei lettere:  J U S T I N 


Apro gli occhi con fatica, avrò dormito si e no cinque ore dato che ho chiuso gli occhi verso le quattro, mi sento uno schifo. 
Mi alzo dal letto e trascino i piedi fino al bagno, mi faccio una bella doccia per svegliarmi e indosso il costume rosso, prendo in mano la maglietta del giorno precedente ancora
sporca di coca-cola e sorrido istintivamente al ricordo di Bieber sporco del liquido che gli ho gettato sulla faccia, ma poi ritorno seria ricordando la conversazione
di ieri sera con Sam. Speravo veramente che fosse tutto un sogno, anzi un incubo ma guardando le chiamate ricevute sul mio iphone capisco che tutto ciò sfortunatamente è vero.
Io dovrei essere felice per Sam, insomma a lei piace da anni, mentre a me con tre giorni è passato dall'essere la persona che più odiavo a quella per cui ho versato lacrime tutta la notte.
Può una persona passare così velocemente dall'odio all'amore? Forse ero io l'unica eccezione.
"Buongiorno mamma" dico entrando in cucina, noto che la colazione non è ancora pronta e mia madre è presa ai fornelli.
"Giorno tesoro, già in piedi?" chiede girandosi e posando davanti a me il latte con i cereali, stranamente non ho fame.
"Già, voglio andare prima possibile oggi perchè voglio finire presto, mi gira la testa" dico per poi afferrare la tazza di lette e bere il contenuto senza toccare cibo.
"Resta a casa no?  Potresti sentirti male se ti sforzi" dice mia madre sedendosi davanti a me, le mamme...si proccupano troppo.
Squoto la testa e poso la tazza sul tavolo.
"Non voglio saltare allenamenti mamma..." dico portando una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Prendi troppo a pieno questo sport, lo so che sono tue decisioni, ma un pò di riposo serve a tutti tesoro..." dice levandomi da davanti la tazza vuota. 
"Va tutto bene mamma, ora vado ci vediamo dopo" dico, la sedia fa un rumore stordante quando la spingo indietro per poi alzarmi. Esco di casa e mi dirigo a piedi verso la spiaggia.
Io me lo sento che sarà proprio una giornata di merda.

Vuota,la spiaggia è vuota come sempre a quest'ora e ringrazio Dio perche Justin non c'è. Mi sento stanca e la testa mi fa un male cane, sto iniziando a pensare ora 
alle parole di mia madre...forse aveva ragione.
Entro in acqua e cavalco le onde, con più fatica delle altre giornate, ma sembra che stare a contatto con l'oceano e sentire il rumore delle onde mi faccia sentire meglio.
Se fosse per me ci vivrei su una tavola, ma pultroppo non si può. 
Il tempo passa e il solo è sempre più alto in cielo e la gente è sempre più numerosa sulla spiaggia, tra poco dovrò affrontare Sam e Justin, ma soprattutto Justin, quanto vorrei
che questa giornata fosse già finita.
Esco dall'acqua e mi dirigo verso il bar, Sam e le altre potrebbero essere già lì dato che sono le dieci e magari non mi hanno notato con tutta questa gente.
Passo davanti al bancone del bar e come sempre Mark mi saluta con un occhiolino, devo dire che non è poi tanto male insomma magari può servirmi per dimenticare il biondo (?)
"Ei bellezza!" dice Mark alzando il mento per salutarmi.

"Ciao Mark" dico mostrando il mio primo sorriso della giornata.

"Sam ti stava cercando, mi ha avvertito che se ti avessi visto te lo avrei riferito, è seduta al solito tavolo che ti aspetta" dice indicandomi il tavolo con l'indice, so benissimo dov'è.
Il sorriso mi si spenge subito non appena noto il ragazzo che tiene un braccio intorno a Sam come per dire 'proprietà privata'. Con il solito ciuffo biondo, solito atteggiamento da 'sono figo, sono bello sono un fotomodello' che fino a una settimana fa odiavo. 

Ringrazio Mark e mi avvio verso l'inferno. Alzano tutti e due lo sguardo appena mi vedono e Sam sorride, Justin mi guarda in cagnesco...credo sia per il fatto che il nostro ultimo
incontro non sia stato molto piacevole, ma nessuno deve mettersi contro me e credo l'abbia ben capito. Mi siedo accanto a Sam, più lontana sto da quello stronzo e meglio mi sento.
"Ciao Nat" inizia Sam, la saluto anche io ignorando completamente Justin. "Dove sono Amber e Jazmin?"chiedo notando che le sedie dove di solito si siedono sono vuote.
"Oh oggi non vengono, sono andate ad allenarsi in un'altra spiaggia dato che qui c'è un fiume di gente" dice per poi girarsi verso Justin dargli uno schiaffo sul braccio. "Tesoro, smettila di 
toccare parti del corpo dove le tue mani non dovrebero arrivare!" dice Sam ridendo, dio santo già non li sopporto più.
Justin da un bacio sulla frante a Sam e poi alza entrambe le sopracciglia notandomi e parla.
"Oh ciao Nathaly, non si saluta neanche?" dice stringendo la presa sulle spalle di Sam, perchè sento andarmi a fuoco? So solo che sue mani non dovrebbero essere lì.

"Non iniziare a rompermi le palle già di prima mattina Bieber, oggi non è proprio giornata" dico alzando gli occhi al cielo, non voglio parlarci.

"Vedo che non siamo dell'umore oggi eh? Cos'è che ti turba?" dice scocchiando un altro bacio a Sam, questa volta sulle labbra. Rabbia, gelosia, debolezza, dolore è quello che sento ora
 
"Quando ti vedo non sono mai felice Bieber, ma sto cercando di abituarmici dato che da oggi in poi vedrò la tua faccia tutte le mattine per forza" dico sorridendo falsamente, per poi ritornare a guardare Sam che ci guarda scossa.

"Ragazzi...avete notato che bella giornata e che onde fantastiche oggi?" dice la mia amica cercando evidentemente di sciogliere quella situazione tesa, lei
sa che non lo sopporto dal principio quindi non sospetterà niente sul fatto che probabilmente sono solo gelosia.

"Si, speriamo che alla gara anche sarà così" dico guardando Sam, ma il mio sguardo non fa a meno di cadere sul viso perfetto di Justin. Abbasso lo sguardo non appena noto che 
mi stava guardando anche lui.  Arriva Mark al tavolo per prendere le ordinazioni, mi sorride e tira fuori il taquino. 
"Cominciamo dalle belle ragazze, che prendi Nathaly?" sorrido.
"Una coca-cola" dico mentre lui segna.
Poi prende le ordinazioni di Sam e Justin e si congeda.

"Dovresti uscirci..." dice Sam guardando Mark che si allontana. Cosa? Ora mi da anche consigli su chi frequentare?

"Nha...non è il mio tipo" dico mordendomi il labbro. "Sam ragiona, chi resisterebbe a stare con Nathaly è una tale noia" fa Bieber roteando gli occhi. 

Quotidianamente gli avrei risposto con le peggior parole, ma questa volta me ne sto zitta e sospiro, per la prima volta mi sento debole di fronte a lui.

"Basta ragazzi!! Non ne posso più di vedervi litigare per delle cazzate talmente inutili, ho un'idea...oggi noi tre andiamo al cinema a vederci Titanic in 3D così
magari riesco a farvi andare d'accordo" dice sorridendo malefica, ok no. Già è stato troppo sopportare scene come baci e carezze da parte di Justin di mattina
ma andare a vedere Titanic significa: lacrime e baci, tanti baci. Inoltre sarà pieno di coppiette...

"Non ci pensare nemmeno Sam" dico squotendo la testa e sbarrando gli occhi, Justin fa lo stesso. 
Sam alza gli occhi al cielo e poi fa la faccia da cucciola e alla fine accetto. 

"Ragazzi miraccomando alle tre davanti al cinema!" ci ricorda Sam poi mi alzo e torno a casa per prepararmi.



Sono le tre meno dieci e sto davanti al cinema in attesa che qualcuno si faccia vivo, ma dubito che qualcuno arrivi prima delle tre. Accettare questo invito non è stata
affatto una buona idea, vedere il ragazzo che mi piace baciarsi ed abbracciarsi alla mia migliore amica è una tortura, ma io sono una stupida che non sa dire
di no e quindi sono qui. Dopo pochi minuti vedo il biondo camminare dalla mia direzione, indossa dei jeans bianchi, una maglietta azzurra e delle supra bianche...il solito coattone.
"Hey Nat..." dice postandosi davanti. "Ciao..." dico scocciata, non poteva arrivare prima Sam? No sarebbe stato troppo facile per me.
"La mia ragazza è in ritardo" dice dando un'occhiata al suo orologio al polso, sono le tre e dieci, il film inizia tra cinque minuti, dove si è cacciata?
"La chiamo..." dico tirando fuori il cellulare e componendo il suo numero che ormai so a memoria.

"Sam dove sei finita? Ti stiamo aspettando!" dico senza lasciargli il tempo nemmeno di dire il classico 'pronto'.

"C'è un problema, non posso venire mi dispiace tanto, la mia macchina si è bloccata in mezzo alla strada, sto maledicendo tutti i santi" dice nervosamente. Ok ditemi che è tutto un fottuto scherzo.

" Che palle, vabbè io me ne torno a casa senza te non ci resto con quello" dico tirando un occhiata per niente carina a Bieber, il quale alza un sopracciglio.

" Ok Nat capisco...scusa ancora ci vediamo domani ciao" dice attaccando il cellulare, sospiro e ripongo il cellulare in tasca. "Che ha detto?" mi chiede Justin, tiene le mani in tasca
e questo lo fa sembrare sempre più coatto. 

"Non può venire, gli si è fermata la macchina per strada cazzo" dico grattandomi la fronte.

"Andiamo noi due allora, non ho un cazzo da fare tanto" dice prendendomi per mano e trascinandomi dentro il cinema. Che? Cosa? Quando? Che?


BUONA SERA

Ciao ragazze, ecco il quattordicesimo capitolo, spero sia di
vostro gradimento c:
Grazie davvero tanto per le dieci recensioni lasciate all'ultimo capitolo,
per ringraziarvi ho deciso di postare prima possibile.
 Un bacio e buona Pasqua!!

P.S= Ecco la foto di Sam e di Mark:

Mark: Chris Galya


Sam Thompson: Lorraine Nicholson

 

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***













Ecco il trailer della storia: http://www.youtube.com/watch?v=5FLgHL2lGFs




Justin mi trascina dentro il cinema con lui e in men che non si dica paga i due biglietti, cosa diavolo gli prende?

"Non ti ho chiesto di pagarmi il biglietto..." dico afferrando il pezzo di carta che il biondo mi ha teso, mi guarda e sorride.

"Non sei mai uscita con un ragazzo? Di solito si  fa così" dice come se io non lo sapessi, ma quando un ragazzo offre qualcosa ad una ragazza o è per provarci o perchè sono amici e nel nostro caso lui non è ne mio amico ne il mio fidanzato ( pultroppo ).

"Certo che ci sono uscita cretino! E' solo che sei bipolare, che cazzo, prima in spiaggia fai il coglione poi diventi improvvisamente un gentiluomo...che dovrei dire?" sbotto alzando gli occhi al cielo. Alza le mani in segno di resa e poi sbuffa. 

"Scusa se cercavo di essere gentile bimba" dice, ancora con questo nomignolo?!

"Non chiamarmi bimba..." dico scandendo bene le parole, sperando in qualche modo che una volta per tutte
imparerà. Ma ne dubito.
Mi si avvicina con uno sguardo divertito, troppo direi, così indietreggio fino a trovarmi con la schiena contro il muro. 

"Senno che mi fai?" sussurra alitandomi in faccia, è vicino troppo vicino e sinceramente la voglia di saltargli addosso e riempirlo di baci aumenta sempre di più...
"S-spostati" dico cercando di spingerlo lontano da me con una mano, ma è inutile, ha piantato i piedi a terra, sembra un albero.

Inaspettatamente sento le sue labbra sulla mia guancia e vedo lui con gli occhi chiusi lasciarmi un bacio dolce. Il mio cuore aumenta i battiti irregolarmente e sento tutti i muscoli contorcersi sotto quel contatto, è incredibile l'effetto che questo ragazzo mi fa con un semplice bacio sulla guancia. Sembra come che tante piccole formiche mi stessero camminando sulla schiena.
Si stacca lentamente mentre mi fissa con quei suoi bellissimi occhi color del miele, lo fisso anche io senza dire nulla, so solo che potrei svenire da un momento all'altro. Decido di chiedere spiegazioni, insomma il suo comportamento non è dei più normali. 
"Cos'era quello?" chiedo alzando un sopracciglio e mandando giù la saliva difficilmente. Storce la bocca e arriccia il naso.
"Un bacio?" chiede, no ma davvero, questo ragazzo non è normale. E' un pollo.

"Wow, davvero non lo sapevo! Intendevo per quale assurdo motivo mi hai dato un bacio?!" dico, mi scappa un sorriso,
insomma...si può essere più scemi di così? NO.

"Mi piace vederti arrossire..." dice in modo naturale, ora sbrocco. Deve piantarla di prendermi per il culo, lui ha una ragazza cazzo!

"Justin..." dico abbassando lo sguardo a terra, fisso un punto a caso sul pavimento. "A te ti dovrebbe piacere quando la tua ragazza arrossisce, non quando lo faccio io, a te dovrebbe piacere dare dei baci alla persona che consideri la più importante e non a me" dico, con
quale coraggio l'ho detto? Mi pento subito, non dovevo proferire parola. Decido di cambiare subito argomento prima che lui dica qualcosa,
alzo lo sguardo e lo trovo concentrato su di me. Forse si aspettava un 'Grazie per avermi baciato Justin, non aspettavo altro da tutta la vita', invece no mio caro, voglio capire cosa ti passava per la testa.

"Justin cazzo il film sta per iniziare, andiamo?" dico mordendomi il labbro, è straordinario come io riesco a cambiare arogomento in meno di un secondo, amatemi. Sbarra gli occhi e guarda l'orologio al polso, li apre ancora di più. Il film probabilmente già è iniziato e noi due stiamo fuori dalla sala a parlare proprio come due imbecilli.
"Vado a prendere i pop-corn, te aspettami qui" dice dirigendosi verso il bar.

"Pop-Corn?! Justin non c'è tempo dai!" dico, lui non mi ascolta e va verso il bar. Quando mai mi ascolterà?

Sfrutto l'opportunità e entro in bagno, odio i bagni dei cinema della California, il problema è che c'è un solo bagnetto e per di più entrambi i sessi possono entrarci. Esco e mi lavo le mani, improvvisamente qualcuno mi afferra per la spalla e mi fa girare verso di lui in un modo non
carino. Due ragazzi, due ragazzi di circa venti anni sono davanti a me e uno di loro dopo avermi squadrata per bene mi spinge al muro facendomi sussultare, mentre l'altro mi mette una mano davanti alla bocca, o merda.


Justin's point of view:


Prendo due secchi di pop-corn e mi dirigo dove poco fa ho lasciato Nathaly, ma con mia grande sorpresa non la trovo. Probabilmente è già
entrata nella sala...perfortuna che gli ho detto di aspettare, sempre la solita, non cambierà mai ma è così che mi piace. Litigare con lei ormai per me era come respirare, mi divertivo troppo, ma poi mi sono accorto che vederla arrossire per dei complimenti o vederla semplicemente ridere mi piace molto di più. 
Entro nella sala buia e cerco con lo sguardo di intravedere la figura di Nathaly, ma nella sala ci sono solo tre coppiette e di Nat nessuna
traccia. No, non può essersene andata via così, domani l'uccid... ah forse è andata in bagno. Deve perforza stare in bagno, o domani mi sente.

Sto per aprire la porta del bagno quando un urlo soffocato che proviene dall'interno mi fa sobbalzare, entro dentro e vedo la scena più
brutta che i miei occhi avessero mai potuto vedere. Nathaly con le lacrime agli occhi tenuta ferma da un ragazzo mentre l'altro ha la mano su i suoi seni, ormai coperti solo dal regiseno. Sento la rabbia uscirmi fuori dal corpo, sento il bisogno di uccidere qualcuno. Mi incammino a passi lunghi verso di loro che mi danno le spalle e strattono via quel verme da sopra di Nathaly, lo colpiso sul naso, una, due, tre volte di seguito e il naso gli incomincia a sanguinare. Lo butto a terra e gli do tre calci nello stomaco, lo vedo sputare sangue e gemere di dolore così decido di lasciarlo stare e concentrarmi sul ragazzo che tappa la bocca a Nathaly, nessuno la deve toccare lei è mia. Prendo per i capelli il ragazzo, ma lui mi tira un pugno dritto nello stomaco, fa male. Tossisco, per poi sferrare un pugno dritto sull'occhio del coglione e come ho fatto con il primo lo butto a terra e lo riempo di calci. Decido di smettere di picchiarli solo perchè andare in carcere non è nei miei
piani e mi giro verso Nathaly, la quale sta rannicchiata per terra e singhiozza, alza lo sguardo verso di me e posso vedere i suoi occhi rossi, gonfi e lucidi. 

"Nathaly..." dico accucciandomi alla sua altezza, sta tremando. Mi guarda e inizia a piangere rumorosamente, la stringo al mio petto e lei mi stringe al suo.

"H-ho paura" dice singhiozzando, riesco a sentire il suo cuore battere fortissimo, gli accarezzo i capelli.

"Non devi più aver paura, ci sono io adesso qui, andiamo a casa" dico per poi porgergli la sua maglietta che stava buttata a terra, quei bastardi meritavano la morte. Nathaly resta ferma e trema, non riesce manco a muovere un muscolo, la guardo intenerito e gli infilo io stesso la maglietta facendo passare prima un braccio e poi l'altro. La prendo in braccio e mi dirigo verso la mia range rover, quei due animali se la sono filata via. Appoggio delicatamente Nathaly nel posto del passeggiero e gli allaccio la cintura, faccio il giro e entro anche io nell'automobile, stringo forte il volante fino a far diventare le mie nocche bianche e metto in moto. Tutto il tragitto in silenzio, posso sentire solo i singhiozzi di Nathaly e rivedere davanti ai miei occhi quell'orribile scena.
"Non voglio andare a casa mia Justin, non c'è nessuno a casa, portami da te" dice guardando fuori dal finestrino, di sicuro stare sola non è affatto una buona idea così annuisco e in pochi minuti siamo davanti a casa mia.
Scendo dalla macchina e la prendo in braccio, apro la porta con fatica e una volta dentro salgo le scale per andare direttamente in camera mia. I miei genitori non ci sono, vivo solo da ormai due anni, scelta mia. Entro nella mia camera e la poso delicatamente sul letto, mi guarda per due secondi senza dire nulla, ma poi si decide a parlare.
"Stai bene" dice, cosa? Dovrei chiederglielo io a lei.

"Non pensare a me, tu invece come ti senti?" dico alzandogli il mento con il pollice.

"Sto meglio, fammi vedere la pancia Justin, ho visto come ti ha colpito" dice cercando di alzarmi la maglietta.

Istintivamente mi fiondo sulle sue labbra, porto una mano sul suo viso e gli accarezzo la guancia, sento per la prima volta 
in vita mia qualcosa di strano capovolgersi dentro il mio stomaco. 


 

Ciaoo!
Ciao ragazze! Ecco qui il quindicesimo capitolo.
Vi volevo ringraziare ancora per tutte le recensioni
e vi volevo dire che l'unica ragione per cui
la storia va avanti siete
VOI.
Recensite, recensite, recensite. 
Un bacio.

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***





Nathaly's point of view:


Le sue labbra sulle mie, così all'improvviso, ha un buon sapore che assomiglia a quello della menta, la sua lingua si fa spazio nella mia bocca e inizia una lotta con la mia.  Se lui non ci fosse stato in quel maledetto cinema io adesso chissà che fine avrei fatto, solo a pensarci 
mi viene da piangere, non riuscirei mai più ad odiarlo, lui mi ha salvata, lui è il mio eroe.
Si stacca molto lentamente e mi guarda negli occhi, sorride, gli sorrido anche io, dio quanto è bello quando ride, ma che dico lui è sempre
bello. 
"Justin..." dico leccandomi il labbro inferiore, il suo sapore è ancora lì. Tiene ancora la sua mano sulla mia guancia e mi guarda in un modo strano, non mi ha mai guardata così. Tendo le mie mani e le poggio sulle sue spalle, lo spingo fino a farlo distendere sul letto e mi ci metto sopra. Ora mi guarda curioso, non sa cosa sto facendo e in realtà non lo so neanche io, ma devo ringraziarlo in qualche modo. Scendo con lo sguardo fino a posarlo sulla sua pancia, alzo la maglietta e i miei occhi si spalancano alla vista del livido nero che fa contrasto con la sua pelle perfetta. Faccio un'espressione addolorata e mi mordo il labbro, scendo con il viso fino a stare faccia a faccia con i suoi addominali e lascio tanti baci sulla parte livida, lo sento gemere, non so se di piace o per via del dolore, ma non mi fermo, la causa di quel livido sono io e mi sento terribilmente in colpa. 
"Scusa Justin..." sussurro mentre alzo lo sguardo e lo trovo con le sopracciglia ingrottate, si alza e mi fa stendere sotto di lui, in qualche modo con lui sopra mi sento protetta, al sicuro.

"Tu non ti devi scusare con me intesi? Un livido non è niente a confronto a quello che quei stronzi stavano per farti, tu sei mia e nessuno deve toccarti" dice lasciandomi un bacio sulla fronte, 'tu sei mia' la sua frase continuava a rimbombare nel mio cervello, cercavo di dargli un senso logico, ma non lo trovavo perchè io non ero sua. Sam era sua. Io non ero proprio di nessuno. 
"Io non sono tua" dico affrontando il suo sguardo che improvvisamente diventa confuso. Si alza da sopra di me e aspetta un perchè.

"Stai con Sam, lei è la mia migliore amica e gli piaci da molto tempo, mentre io e te bhe...che siamo?" 

"Mi piaci Nathaly" dice tutto d'un fiato.  Ok, il mio cuore non può reggere, gli piaccio?

"Cazzate" sbotto squotendo la testa, se gli piacevo non si metteva con Sam.

"Non mi credi? Perchè mai ti avrei baciata allora?" dice mentre lo vedo agitarsi.

"Non lo so" dico mordendomi il labbro.

"Perchè mi piaci cazzo!" dice avvicinandosi al mio viso.

"Mi spieghi allora perchè ti sei messo con Sam?" sbotto.

"Per farti ingelosire" dice sorridendo divertito. What?

"Ma allora sei proprio uno stronzo" dico guardandolo a bocca aperta.

"Vedo che ci siamo riprese subito eh" dice sospirando.

"Bhe?" continua lui.

"'Bhe' cosa?" dico alzando un sopracciglio. 

"Io ti piaccio?" chiede, riesco a vedere la curiosità e la voglia di sapere nei suoi occhi. Mi mordo l'interno della guancia e faccio un verso che
somiglia a un 'mmm' poi abbasso lo sguardo, non mi piace questa domanda. Lo sento avvicinarsi a me, prende il mio viso con una mano stile 'cioppi cioppi' e me lo alza. Mi ritrovo i suoi bellissimi occhi color nocciola davanti, il suo naso e il mio si toccano, sento il sangue accellerare nelle vene. "Ti piaccio?" sussurra contro le mie labbra, avvicino le mie labbra alle sue e le faccio unire in un bacio a stampo, strano dirsi ma da un semplice bacio a stampo ne nasce uno passionale e sensuale allo stesso tempo. Ci stacchiamo e ci guardiamo negli occhi. "Lo prendo come un si" dice sorridendo, sorrido anche io. Lo squillo del telefono di Justin mi riporta alla realtà, perchè mi ero persa in quei bellissimi occhi, Justin tira fuori dalla sua tasca il cellulare e risponde. 

Justin: "Hey Ryan" ... "Niente di che sto con la mia ragazza" ... "Si ci sentiamo dopo, ciao" 

Attacca il cellulare e io rimango a bocca aperta per quello che ho appena sentito, la sua ragazza? Io? Quando mai?
"Da quando siamo fidanzati? dico alzando un sopracciglio.

"Da ora" sorride, mi piacerebbe, davvero, ma tutto questo non può continuare.

"No Justin" dico mordendomi forte il labbro. Lo guardo, le sue labbra sono chiuse in una linea sottile.
"Non potrà mai funzionare, Sam soffrirebbe e io non voglio questo" dico alzandomi dal letto, fa lo stesso anche lui e sta davanti a me.
"Quindi preferisci la felicità degli altri che la tua?" dice come se questo fosse la cosa più strana del mondo, ma per me ormai era 
normale, facevo sempre così, mi ritrovavo a soffrire e a far si che gli altri fossero felici.
Inghiotto la saliva e annuisco. "E se ci frequentassimo in segreto?" dice afferrando la mia mano e stringendola,
ogni suo tocco mi manda in tilt, cavolo. 
"Lo scoprirebbe, ne sono sicura" dico sicura di me stessa, Sam ha sempre avuto un sesto senso per certe cose.
"Non lo farà, magari stiamo insieme tutte le sere e la mattina in spiaggia facciamo finta di odiarci come sempre no?" dice cercando di convincermi, nulla mi farebbe cambiare idea, o quasi. Squoto la testa in segno di negazione, improvvisamente vedo Justin avanzare verso di me e io indietreggio fino a trovarmi il letto dietro. Mi cinge i fianchi con le mani e inizia a baciarmi il collo, a morderlo e a succhiare sulla mia pelle. Sento andarmi a fuoco e mi lascio sfuggire un gemito dalla bocca che lo fa sorridere compiaciuto. Prendo la sua faccia con le mani e premo le mie labbra di nuovo contro le sue, la sua lingua lecca il contorno del mio labbro inferiore. Metto una mano dietro il suo collo e lo spingo a me il più possibile. Mi stacco per riprendere fiato, lui gioca con i miei capelli e guardandomi sussurra: "Sei bellissima",
arrossisco e abbasso lo sguardo. "Sei così carina quando arrossisci" dice alzandomi il mento con il pollice. E' troppo dolce. 
"Facciamo come dici tu" dico stringendo con la mano il suo bicipite. 
"Che?" dice assottigliando gli occhi.
"Stiamo insieme" dico convinta, lui alza entrambe le sopracciglia e si lascia scappare una risatina.
"Sapevo che ci sarei riuscito" dice per poi darmi una spinta e farmi cadere a goffamente su letto. 
"Posso ancora cambiare idea!" dico alzandomi dal letto, il solito Bieber.
"Nha...sei pazza di me bimba" dice leccandosi le labbra, si lo ammetto sono completamente presa da lui.
Alzo gli occhi al cielo e sbuffo.

"Posso andarmi a fare una doccia?"
"Vai pure, ma attenta potrei antrare da un momento all'altro" dice facendomi l'occhiolino. Se entra lo prendo a bastonate.
"Tu provaci e non rivedrai mai più la luce del sole" dico antrando nel bagno.

Mi spoglio, accendo lo schizzo dell'acqua e entro nella doccia, passo bene il bagnoschiuma dapertutto, dopo che quei due mi hanno toccata mi sentivo sporca e così ora sto strofinando con la spugna come per lavare via il loro odore. Mi faccio lo shampoo e spengo l'acqua.
Justin perfortuna non è entrato, credo che abbia capito che se l'avesse fatto lo avrei ucciso. Metto un piede fuori dalla doccia e mi porto l'asciugamano intorno al corpo, ma proprio in quel momento la porta del bagno si apre, per lo spavento faccio cadere l'asciugamano a terra e mi ritrovo nuda di fronte a Justin. Merda, cazzo, culo. Mi copro il più possibile con mani e raccolgo velocemente l'asciugamano portandolo al petto, noto Justin che mi guarda a bocca aperta e posso giurare di poter vedere un po di bava colargli dalla bocca. 
"Esci immediatamente da qui dentro!" urlo, probabilmente ora sono tutta rossa in viso. 
"Ormai ho visto tutto bimba" dice sorridendo malizioso.
"Esci se vuoi ancora vivere" dico indicando la porta, lui alza gli occhi al cielo e poi finalmente esce.
Indosso gli abiti di prima, mi asciugo i capelli e esco dal bagno.

Trovo Justin seduto sul letto a manipolare il cellulare. Alza lo sguardo e mi squadra dall'alto al basso. 
"Stavi meglio prima" dice mordendosi il labbro. No, ma ok.
"Cretino mi accompagni a casa?" dico sedendomi affianco a lui. 
"Vai già via?" dice con un'espressione triste. 
"Si, mio fratello è solo a casa e anche se ha quindici anni è un buono a nulla, quindi tocca a me a preparargi la cena, andiamo?" dico alzandomi in piedi, annuisce e si alza anche lui. Usciamo di casa e saliamo nella sua macchina, tempo cinque minuti e siamo già davanti
casa mia. 
"Grazie di tutto Justin..." dico sorridendogli, oggi non solo mi aveva reso felice confessandomi che gli piaccio, ma mi aveva anche salvato da
un' orribile fine. Sorride e fa per baciarmi sulla bocca, ma giro la testa e va a finire che mi bacia sulla guancia.
"Perchè" chiede ingrottendo le sopracciglia. 
"Non sono ancora a bituata a tutto ciò, insomma noi ci odiavamo fino a una settimana fa, non è strano?" dico mordicchiandomi l'interno guancia.
"Io ti odio ancora" dice sorridendo. "Davvero?" sorrido. 
"Scherzavo, notte amore" dice facendomi l'occhiolino. Alzo gli occhi al cielo. "Notte amore" dico scandendo bene la parola 'amore'.
Scendo dalla macchina e lo vedo ripartire, faccio un profondo respiro e inizio a sorridere tra me e me. E' stato un giorno bellissimo, se non fosse per essere stata quasi stuprata in un bagno di un cinema, ma per il resto...Dio solo sa quanto sono felice, ma allo stesso tempo non smetto di pensare a Sam. Quello che sto facendo non è da amica, tutt'altro. Mi sento una stronza, ma per una volta voglio essere felice. 

Ci riuscirò?

SERA BELLEZZE 
Sto diventando monotona lo so, ma non
finirò mai di ringraziarvi per tutte le 54 recensioni!
Cioè io VI AMO! Bhe...Che ne pensate di questo capitolo?
Io sto incominciando ad amare questa storia e i protagonisti,
non so se domani riuscirò ad aggiornare, ma ci proverò.
Un bacione e miraccomando recensite, recensite, recensite.

Su twitter sono: kidrauhl222 :)
 

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Capitolo 17
*** Capitolo 17 ***


Entro in casa e mi incammino verso la cucina per cominciare a preparare la cena a mio fratello. Noto che sul tavolino
c'è un bigliettino con delle scritte sopra, di solito quando trovo biglietti così sono da parte dei miei genitori, lo prendo
in mano e leggo:

"Ciao Nathaly, staremo via per tre giorni per questioni di lavoro, occupati tu di Josh e della casa, miraccomando niente
feste e non fare sciocchezze, un bacio mamma e papà"


Accartoccio il foglietto e lo butto nel cestino dei rifiuti, metto una pentola sul fuoco e mi metto all'opera. Per quanto scarsa io sia
come cuoca alla fine riesco a cucinare un piatto di pasta al pomodoro decente. Chiamo mio fratello urlando con tutta la voce
che ho dato che è al piano di sopra e dopo pochi secondi sento dei passi veloci scendere le scale. Josh entra in cucina e si siede vicino 
a me, guarda prima il piatto che ha davanti e poi me, poi di nuovo il piatto.

"L'hai fatto tu?" chiede fissando il piatto, annusico sorridente.
"Sicura che non morirò una volta mangiato?" dice lasciandosi scappare un sorrisino, lo guardo male.
"Non sei divertente Josh, mi ci sono impegnata e sono sicura che questa volta è buona" dico alzando gli occhi al cielo, lui 
arriccia il naso e poi mette in bocca la forchetta. Aspetto che finisce da masticare per sapere se ciò che ha mangiato gli piaccia o no.

"Allora?" chiedo mordendomi il labbro.
"Mmm...decente" dice prima di riprendere a mangiare.Sorrido soddisfatta, dopotutto qualcosa di buono la so fare no?
"Dove sei stata?" chiede curioso.
"Da Justin" rispondo in maniera naturale, anche se di naturale non c'è proprio nulla dato che lui sa che io e il biondo ci odiamo.
Sgrana gli occhi e a momenti si strozza con il cibo, sorrido.
"Justin?Justin Bieber? Sei stata a casa sua?" chiede guardandomi incantato,annuisco, cosa c'è di male?
"Le persone cambiano Josh..." dico sospirando, lui mi guarda ancora più sconvolto.
"Com'è possibile che in meno di una settimana una persona cambi? Dicevi anche tu che quello lì non sarebbe cambiato mai" dice squotendo la testa.
"Mi sbagliavo" dico seria, lui abbassa la testa deluso.
"Ti sei innamorata anche tu alla fine visto?" dice sorridendo beffardo. Sgrano gli occhi.
"Non sono innamorata cretino! E' simpatico..." dico abbassando lo sguardo.
"Sentitela ora lo giudica anche 'simpatico' dopo averlo insultato per anni...sei cotta sorellina mia" dice sorridendo maliziosamente, prendo
il tovagliolo e glielo sbatto in faccia. 
"Me ne vado a dormire, a domani cretino" dico alzandomi dalla sedia.
"I piatti non li lavi?" chiede lui voltandosi verso di me, a giusto i piatti...
"Domani mattina mi alzo presto e li lavo, notte" dico uscendo dalla cucina e salendo le scale.

Entro in camera mia e dopo essermi messa il pigiama mi butto a peso morto sul letto.
Penso a Justin, ai suoi baci e alle parole dolci che mi ha detto, ma allo stesso tempo penso
anche che quello che stiamo facendo non sia giusto, insomma Sam a me non lo farebbe mai...
Senza che me ne accorga mi addormento con un pensiero fisso nella mente: JUSTIN.


Apro gli occhi insonnolita e mi trascino fuori dal letto, guardo l'orologio che segna le otto e mezza, cazzo è tardi.
Entro in bagno, mi metto il costume, mi vesto e mi pettino, in meno di mezz'ora sono in cucina a lavare quei due piatti rimasti
sporchi dalla sera prima.
Finisco di lavare e mi incammino in camera di Josh per svegliarlo. "Josh alzati" dico squotendolo, niente. "Josh!!" urlo, niente.
Lo butto giù dal letto e finalmente si sveglia, rido vedendolo aprire gli occhi di scatto e guardandosi intorno in cerca
di capire in che posto si trova. 

"La colazione è pronta, io vado in spiaggia...torno all'ora di pranzo, ciao" dico sorridendo, mi lascia un'occhiataccia e poi scende per fare colazione. Prendo la tavola e la borsa e mi incammino verso la spiaggia come tutti i giorni. Mi ripeto nella mente il piano:
fare finta di odiarlo. 
Arrivo in spiaggia e noto che ormai è quasi piena di gente, mi guardo intorno per cercare Sam, ma non la vedo così
decido di non pensare a lei e di allenarmi per la gara, dopo tutto manca una sola settimana.
Entro in acqua e cavalco le onde per circa un'ora e mezza, sfinita ormai remo verso la riva quando improvvisamentre
mi ritrovo a bere acqua. Ritorno in superficie furiosa e mi guardo intorno cercando di capire chi è stato,
ma non appena i miei occhi si incontrano con quelli color nocciola del biondo
davanti a me non faccio a meno di reprimere tutta la rabbia e sorridere. 

"Ciao" dico spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, mi guarda e poi sorride.
"Come va?" chiede avvicinandosi a me.
"Bene apparte il fatto che stavo per morire affogata..." dico mordendomi l'interno guancia, lui sorride.
"Scusami, ma non ho resistito" dice scoppiando a ridere, Justin sei la perfezione.
A rovinare il nostro momento è una voce familiare che chiama Justin da lontano, Sam.
Justin mi guarda e poi rema fino alla riva seguito da me. Usciamo tutti e due dall'acqua e Sam è lì ad aspettarci, abbraccia Justin e come se non mi avesse manco vista si incammina mano nella mano con lui nel bar. Li seguo e mi metto seduta nel solito tavolo con loro accanto a me. 
"Ciao Nat" dice Sam, finalmente mi ha visto.
Sorrido e la saluto anche io. Justin e lei incominciano a farsi le coccole a baciarsi, a chiamarsi 'amore' e temo di non resistere a lungo.
Voglio davvero questo? Voglio davvero subire tutti i santi giorni le stesse scene? Ogni bacio, ogni carezza che Sam gli da sento il bisogno di
piangere, di fermarla e dirgli che lui è mio, ma non posso. Lei l'ha avuto prima di me e se qui qualcuna deve andarsene quella, sono io.
Justin mi lancia dei sguardi come per chiedermi scusa, ma lo ignoro e guardo da un'altra parte. Sam sembra non accorgersi di me, non mi ha rivolto parola se non per salutarmi e si è fiondata subito sulle labbra di Justin. Sembra così innamorata...forse più di me. Dovrei arrendermi. 
"Ti amo" dice Sam premendo con le labbra sulla guancia di Justin, il quale sbarra gli occhi e si morde il labbro.
"Tu? Mi ami?" chiede Sam guardandolo profondamente negli occhi, una parte di spera davvero che Justin risponda di no, ma per colpa mia
so già quale sarà la sua risposta.
"Ti amo anch'io" dice Justin sorridendo. Sento gli occhi pizzicarmi e lotto per non piangere. Non ci riesco, sto per cedere.
"Scusate" dico alzandomi dalla sedia velocemente,mi sento lo sguardo di Justin addosso.
Avanzo a passi svelti verso il bancone del bar senza voltarmi indietro, arrivo al bancone dove vedo Mark sorridermi e farmi l'occhiolino per l'ennesima volta. Gli sorrido tristemente.
"C'è qualcosa che non va piccola?" chiede preoccupato scrutandomi la faccia.
"No sto bene, tu come stai?" chiedo per cambiare discorso.
"Bene, volevo chiederti una cosa..." dice pressando le labbra.
"Dimmi tutto" dico sorridendo, mentre dentro sto morendo.
"Ti andrebbe questa sera di uscire? Niente di intimo...insomma come amici ti va?" dice, posso vedere la speranza nei suoi occhi. Mi giro verso il tavolo dove poco prima ero seduta e becco di nuovo quei due baciarsi. Abbasso lo sguardo e poi mi volto di nuovo verso di Mark.
Devo dimenticarlo, devo svariarmi in qualche modo, passare una serata con Marck mi farà solo che bene.
"Ok, a che ora mi passi a prendere?" chiedo. Lui sorride a trentadue denti.
"Alle sette e mezza" dice. "Ok allora ci vediamo questa sera" dico per poi girare i tacchi, prendere la mia tavola e andare a casa.
Non mi preoccupo di salutare ne Justin ne Sam, vederli sbaciucchiarsi un'altra volta mi farebbe solo che male.

***

La serata con Mark passa veloce ridendo e scherzando, questo ragazzo è davvero simpatico e bello, ma nulla a confronto a Justin, ok devo smetterla di pensare a lui. Scendo dalla macchina di Mark e lo saluto lasciandogli un bacio sulla guancia.
"Grazie della bellissima serata" dico sorridendogli, sorride anche lui.
"Ci vediamo domani Nathaly" dice per poi mettere in moto e scomparire in lontananza. 
Guardo il display del cellulare e noto che sono le undici e mezza, entro dentro casa, ma non faccio in tempo a fare due passi che mio fratello mi si piazza davanti. 
"Che vuoi?" dico guardandolo male, lui sembra agitato.
"Di sopra c'è Bieber, ha inistito per entrare e ti sta aspettando dalle nove!" dice tutto d'un fiato. 

Oh merda.

CIAOO

Ciao ragazze mi scuso per il ritardo nel postare il capitolo, ma sono stata male 
questi ultimi giorni. Scusae taaaanto. Spero che il capitolo vi piaccia e vi ringrazio
ancora per le recensioni, non potete immaginare quanto mi rendano felice!
Vi amo! Un bacione.
recensite, recensite, recensite.
 

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Capitolo 18
*** Capitolo 18 ***




 

Salgo velocemente le scale, fino a trovarmi davanti alla porta di camera mia, faccio un sospiro e infine entro.
Vedo Justin sdraiato sul mio letto, tiene le braccia dietro la nuca e per di più ha le scarpe sul mio materasso. 
Faccio finta di essere sorpresa nel vederlo, cosa che in realtà sono, e se mio fratello non mi avesse avvertito
di sicuro ora avrei avuto un infarto. 
"Che ci fai tu qui?!" dico scandendo bene le parole, mi guarda con un'espressione seria in volto, poi i suoi
occhi percorrono tutto il mio corpo, scrutandolo per bene.
Ah come dimenticarlo, indosso un vestito da sera davvero niente male, bhe di certo non potevo presentarmi
in un ristorante in pantaloncini corti e canottiera.

La sua espressione diventa improvvisamente schifata e si alza, mettendosi seduto al bordo del letto.

"Ti sei divertita eh?" chiede con un filo di tristezza nella voce, ignoro la sua tristezza, lui non sa il male che
io ho provato nel sentir dire da lui a Sam che l'ama, una cosa indescrivibile, che non auguro a nessuno. 

"Si, molto" rispondo con fare strafottente per poi posare la borsetta sul letto, proprio affianco a lui. Sento afferrarmi il polso e mi ritrovo 
la sua faccia perfetta a un millimetro di distanza dalla mia. 
"Quale parte della frase: 'facciamo finta di odiarci la mattina e poi stiamo insieme la sera' non hai capito?" ringhia alitandomi in faccia, merda è incazzato nero. Mi dimeno dalla sua presa e mi allontano il più possibile da lui. 

"Non può funzionare" dico abbassando la testa, mi ritrovo a guardarmi i piedi, sento il materasso scricchiolare, probabilmente si è alzato.

Non mi sbagliavo, nella mia visuale ora ci sono altri due piedi, i suoi, alzo lo sguardo e lo trovo con le sopracciglia ingrottate in cerca di
spiegazioni, è l'ora di mettere in chiaro alcune cose. Non mi da il tempo di parlare che inizia lui.

"Dici così perchè hai scopato con Mark ?" dice stringendo il pugno, alzo un sopracciglio e squoto la testa, non posso crederci:
Justin Bieber geloso...di me?

"Che cazzo dici, diamine no, siamo usciti come amici..." ribatto indietreggiando fino a sbattere con la schiena contro la porta della mia stessa stanza. "Allora perchè Jonson?" dice passandosi velocemente la lingua su quelle sue labbra troppo perfette e dannatamente
attraenti. Come possono essere delle labbra attraenti? Bhe, in realtà ogni parte del suo corpo mi attrae in ogni minuto che passo con lui.
Smetto di pensare alle sue labbra e mi concentro sulla domanda che mi è stata chiesta...

"Perchè Sam ci tiene troppo, e inoltre non credo di sopportare un altra volta l'immagine di voi due che vi scambiate
effusioni in pubblico" dico mordicchiandomi il labbro, ho appena ammesso che sono gelosa e che preferisco
la felicità altrui che la mia, a volte mi chiedo se Justin non mi prenda per una ritardata...nha...
Accade l'ultima cosa che mi sarei aspettata da parte del biondo, sorride. Inclino la testa verso destra cercando di trovare
la parte diventente della frase che ho appena detto, ma non la trovo - o forse non esiste-.

"E' strano come tu, da incazzato nero, scoppi improvvisamente a ridere, ed oltretutto non capisco cosa ci sia di tanto divertente 
in quello che ti ho confessato" dico incrociando le braccia al petto. Si passa la mano tra i capelli tirandoli leggermente alle punte
e poi tenta di smettere di ridere, e finalemente - spero - credo che stia per dire o fare qualcosa di sensato. 

"Ecco vedi...la verità è che credo che neanche tu sappia cosa voglia, ad esempio, sei stata te a dirmi di comportarmi così con Sam, se
fossi stato io l'avrei mollata e gli avrei spiegato come stanno veramente le cose, ma per il tuo modo di fare, che non capirò mai, hai voluto
fare così. Quindi piccola spiegami cosa vuoi che faccia, perchè sinceramente io non ci capisco più nulla" dice afferrandomi i fianchi, rimango in silenzio a riflettere su quello che mi è stato appena detto, è la verità. Sta diventando tutto troppo complicato, devo decidere:
o mollo tutto e continuo a soffrire o il ragazzo che amo. Credo che opterò per la seconda opzione. 

Justin mi guarda aspettando una mia risposta, si innervosice e sbotta "Allora cosa vuoi?" 
"Te" dico coinvinta, mentre lo prendo per il colletto della camicia e lo avvicino a me. I nostri corpi sono attaccati e riesco a sentire il battito
del suo cuore sul mio petto. Faccio unire le nostre labbra velocemente e incomincio a baciarlo sempre con più foga, lo sento sorridere
sulle mie labbra affinchè non picchietto con la mia lingua sulla sua bocca chiedendo il libero accesso, il quale mi viene subito dato e le 
nostre lingue non riprendono la solita lotta per la domiananza. Porto le mie braccia intorno al suo collo, mentre lui percorre con le sue mani
tutte le forme del mio corpo, soffermandosi sui glutei, lo prendo a schiaffi mentalmente, anche se in realtà ricevere tutte queste attenzioni da
lui non mi dispiace affatto. Improvvisamente un dolore alla lingua mi fa gemere, mi stacco di colpo dalla sua bocca e lo guardo male. 
"Ma sei pazzo?" 
"Si, di te" dice con uno sguardo malizioso, non faccio a meno di sorridere.

Mi solleva da terra prendendomi per i glutei e intreccio le mie gambe al suo bacino, mentre la mia schiena a poggiata alla porta della camera. Se in questo momento-prego Dio di no- mio fratello entrasse, probabilmente cadremmo tutti e due in avanti. Le nostre labbra continuano ad essere una cosa sola, solo Dio sa quanto questo ragazzo mi faccia sentire completa e felice con dei semplici baci.
"Ti odio" dico tra un gemito e l'altro, si stacca dalla mia bocca e mi guarda per un attimo confuso, poi capisce che sono sarcastica e sorride.
"Ti odio anch'io" mi sussurra all' orecchio provocandomi tanti brividi, riprendo a baciarlo sul collo, quando a un tratto lui si muove
verso il letto, trasportandomi con se. Mi butta sul materasso, facendomi quasi sprofondare, lui si posiziona sopra di me e percorre con le
mani tutta la mia schiena in cerca della lampo del vestito; la trova e lentamente la tira giù facendo in modo che la pressione che prima si 
esercitava sul mio corpo a causa del vestito troppo stretto ora non ci sia più. Quasi non accorgendomi il vestito scivola via dal mio corpo e 
viene lanciato in un angolo remoto della mia stanza. Sono in intimo, sotto di lui ancora vestito, ed ora improvvisamente ho paura. Si, esatto. 
Sono vergine -ancora per molto-. Inizia a strusciare con il suo bacino sulla mia intimità, e anche se è ancora con i jeans riesco a sentire il suo amichetto lottare per cercare di uscire da quella gabbia che lo tiene in trappola. Nel momento in cui fa più pressione sulla mia intimità inarco la schiena e mi lascio uscire un gemito, che lo fa sorridere compiaciuto. Si sbottona la camicia molto lentamente, è quasi come una tortura così lo aiuto e infretta lo privo sia della camicia che dei jeans. Le sue mani passano ad accarezzarmi i fianchi mentre le sue gambe si insinuano tra le mie permettendomi di allacciarmi al suo bacino, inizia a baciarmi il collo per poi scendere sino al petto, baciando delicatamente la parte scoperta dei miei seni. Sento gli organi del mio stomaco contorcersi dal piacere
e per una frazione di secondo credo di stare per morire. Le mani di Justin scendono fino a toccare -sempre attraverso il tessuto degli sleep- la mia intimità,
facendomi lanciare un gemito piuttosto rumoroso, infatti la vergogna prende il meglio su di me e la mia faccia diventa rossa, quasi come un peperone.
"Amo quando lo fai" soffia Justin sulle mie labbra.
"Faccio cosa?" dico guardandolo con un'espressione innocente. Lui sorride.
"Quando arrossisci" dice lasciandomi un bacio al lato della bocca. Sorrido anch'io.
Il biondo sta per slacciarmi il reggiseno, quando improvvisamente la porta si apre velocissima, facendo un rumore quasi assordante. Ci giriamo entrambi colti alla sprovvista, verso la porta, dove mio fratello ci guarda a bocca aperta. Mi alzo velocemente facendo quasi cadere Justin giù dal letto e urlo furiosa.
"Esci subito dalla mia camera, ora!" Josh alza le mani al cielo in segno di resa. "Come vuoi tu sorellina, divertiti" dice mentre un ghigno si fa spazio sulla sua bocca, i fratelli devono sempre rovinare tutto...ma perchè?!

"Tu non hai visto niente, chiaro?" dico puntandogli un dito sul petto, fa un sorrisino diabolico...ecco ti pareva.

"Dammi cinquanta bigliettoni e se ne parla" dice divertito, il ragazzo non è poi tanto stupido come credevo. 

"Domani te li do, ora vai a dormire e non rompermi le palle, buonanotte" dico chiudendogli la porta in faccia, mi giro e trovo Justin che si sta infilando i jeans.

"Te ne vai?" chiedo camminando a piedi scalzi verso di lui e mettendomici seduta accanto, annuisce. Mi sento improvvisamente persa, tutto quello che voglio è stare insieme a lui, lui è tutto ciò di cui ho bisogno.
"Perchè?" le mie sopracciglia si ingrottano mentre lo guardo confusa.
"E' tardi, tu devi dormire e io anche" dice mentre è occupato a mettersi le scarpe.
"Dormi con me" affermo afferrandogli le mani per farlo smettere di allacciarsi le supra, scendo dal letto e mi chino davanti a lui levandogli la scarpa che poco prima si era infilato. Mi alzo, sposto le coperte e mi ci infilo dentro, trascino per un braccio Justin fino a farlo sdraiare accanto a me.
Posa le sua mani intorno ai miei fianchi e mi lascia un bacio sulla guancia. "Buonanotte piccola Jonson" dice accarezzandomi una guancia, sorrido e chiudo 
gli occhi. I ricordi di me e di Bieber pochi minuti fa si fanno spazio nella mia mente, se non fosse stato per mio fratello in questo momento, forse, non sarei più
vergine, ma di certo sarei stata la ragazza più felice di questo mondo.


SPAZIO AUTRICE

Ecco il diciottesimo capitolo, tutto per voi. Devo dire che a scrivere alcune cose
mi sono sentita un pò in imbarazzo...ma il vero capitolo 'hot' deve ancora arrivare c:
dhsajgfdpe in questo capitolo sono troppo dolci, li adoro. 
Comunque CIOE' IO VI AMO, ALL'ULTIMO CAPITOLO AVETE LASCIATO 18 RECENSIONI! OMG!
SIETE FANTASTICHE, DAVVERO. SENZA DI VOI LA STORIA NON ANDREBBE AVANTI, NON
FINIRO' MAI DI RINGRAZIARVI.
 

Per me sarebbe molto importante che voi mettiate la mia storia tra le preferite o tra le seguite,
in modo che arrivi tra le più popolari un giorno -magari- (?) 
Credo che continuerò domenica, un bacione. Mi lasciate almeno dieci recensioni?
recensite, recensite, recensite.



 

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Capitolo 19
*** Capitolo 19 ***


Jathaly ≈ 


 Nathaly's point of view :
 

Apro gli occhi, la luce del sole filtra come sempre dalle finestre di camera mia, ma il risveglio non è favoloso e bello come quando
mi sono addormentata ieri sera, perchè accanto a me non c'è più nessuna traccia di Justin. Mi lamento sotto voce e spero con tutto il mio 
cuore che sia nel bagno, o che magari sia di sotto, a fare colazione e a parlare con quel coglione di mio fratello. Ripenso a lui e a quando ha interrotto la
pre-scopata di ieri sera. Ricordo velocemente tutto e sorrido, da oggi Justin aggiusterà le cose con Sam, e io e lui potremmo stare
insieme per DAVVERO e senza i miei sensi di colpa.
 
Sam gli ci vorrà del tempo per riprendersi, lo posso capire, perciò io e Justin dovremmo passare ancora del tempo a
nascondere la nostra specie di relazione a tutto il mondo. Sospiro e alzandomi dal letto vado in bagno a lavarmi, lo trovo libero, perciò
nessuna traccia di Justin, almeno qui. Mi sciaquo la faccia e mi pettino i capelli riunendoli in una coda fatta velocemente. Indosso un bikini viola, e 
una volta che ho messo anche i pantaloncini corti scendo le scale, l'odore di pancake mi riempe i polmoni. Sto morendo di fame. 

Quando scopro che Justin non è nemmeno lì, ci rimango male. "Sai dov'è Justin?" chiedo a mio fratello mordendo un pancake, davvero delizioso.
"E' uscito una mezz'ora fa, mi ha detto di dirti che da oggi cambierà tutto e che ti aspetta in spiaggia sulla tavola da surf." dice mio
fratello sorridendomi malizioso "Sorellina, avete trombato voi due ieri sera?". Sbarro gli occhi e per poco non mi cade la mascella.
"Ti sei impazzito per caso?!" quasi mi strozzo con il pancake. Josh ridacchia. "Allora cosa vorrebbe dire che le cose cambieranno?" mi domanda curioso.
A un certo punto mi prende il panico, che abbia già detto tutto a Sam e che si sia già lasciato?! E se si è lasciato sfuggire il fatto che a lui
piaccio io, e non lei? "Io vado in spiaggia Josh, torno per pranzo!" dico andando di fretta. Lo sento urlarmi contro "Ricordati i soldi che mi devi!"
Prendo la tavola da surf e mi incammino per la stradina che conduce alla spiaggia.
Il mio cuore aumenta di battito a ogni metro che mi avvicino, con il terrore di trovare la mia migliore amica incazzata con me. 

Una volta che entro nel bar mi avvicino al bancone dove vedo subito Mark impegnato a servire una ragazza. Quando mi appoggio al bancone Mark mi 
guarda, e nei suoi occhi vedo tutto tranne che: felicità, amore, compassione, gioia e esuberanza, cosa piuttosto strana dato che ogni
giorno che mi vede sorride a trentadue denti. Penso subito al peggio. "Hey, come va?" chiedo mordendomi il labbro. Lui sospira e mi versa
il latte dentro la tazza, come tutte le mattine. Però non mi risponde e questo mi fa andare fuori di testa. "Ti ho fatto una domanda, sai?" dico alzando
il tono della voce. "Io se fossi in te non farei molte domande, ma più che altro mi preoccuperei a dare risposte alle domande che tra poco di farà
Sam" dice passandosi una mano tra i capelli. Cazzo. "Mark cosa è successo?" sussurro spaventata.

"Rispondi solo a una cosa, Nathaly, perchè ieri sera sei uscita con me?" mi chiede con un filo di speranza negli occhi. "Siamo ottimi amici,
Mark, mi piace passare il tempo con te..." lui mi interrompe."Ma ti piace Justin, ho indovinato?" chiede ammiccando un sorriso, e da quello capisco
che questo è solo l'inizio di una giornata proprio di merda. "Mi dispiace, Mark ma io ti avevo detto che era un' uscita da amici!"
morsi l'interno della mia guancia. "Come ti pare, Nat, ma questo è il minimo a confronto a quello che hai fatto a Sam" dice e ammicca dietro di me,
facendomi capire che la mia Migliore Amica Incazzata Nera è proprio dietro di me. 

Nonostante sono solo le nove e dieci, la spiaggia, come il bar, è piena di gente che conosco, e questa è una delle cose che alimentano la mia paura di girarmi.
Raccolgo tutta la buona volontà e il poco contegno che mi è rimasto e mi giro. La ragazza in piedi a pochi passi da me non è la solita Felice e 
Spensierata Sam, è una Triste e Disperata Sam. Vedo i suoi occhi rossi, il viso rosso e il disprezzo che prova mentre mi guarda. Vorrei scomparire.
Non volevo niente di tutto questo. "Sei una stronza Nathaly, una troia!" urla e tutto il bar si gira a guardarci. Respiro e caccio indietro le lacrime
che minacciano di uscire. "Sam io...possiamo parlarne in privato?" chiedo sentendomi sempre più agitata. "No, con il cazzo Nathaly.
per me sei morta come amica, hai capito?! Morta!" E così facendo scoppia a piangere, si gira e corre via.

Stringo i pugni e girandomi verso le persone che mi guardano gli urlo di farsi i cazzi loro. Non trattengo più un cazzo, e le lacrime bagnano il mio viso e
scendono fino alla mascella, poi cadono al suolo. Mi giro verso Mark, che mi guarda preoccupato e penso che forse non mi odia del tutto, fa per dirmi
qualcosa, ma io me ne frego e comincio a incamminarmi velocemente verso casa. Al diavolo Sam, al diavolo Mark, al diavolo il surf,
al diavolo l'amore che ti rovina solo, e infine... al diavolo a Justin.

Come gli è passato in mente di farlo? Volevo la felicità, ma non in questo modo. Non ferendo le persone che più amo. Se le persone che amavo non erano felici, 
allora che senso aveva essere felice? Nessuno. Se circa un quarto d'ora prima stavo facendo questo percorso correndo, ora camminavo lentamente, intenta
ad asciugare le lacrime sul mio viso e a calmare il singhiozzo. La tavola da surf è più pesante ora, o forse sono io che mi sento stanca, nonostante
avessi dormito otto ore. Volevo sfogare la rabbia in qualche modo,così buttai a terra la tavola da surf e iniziai a dargli dei piccoli calci, imprecando ad
alta voce, tanto nessuno stava passando per quella stranda di merda. 

"Nathaly?" la voce calda e preoccupata di Justin mi prende alla sprovvista e lo guardo in cagnesco. E' davanti a me e guarda la tavola da surf spezzata
che giace ai miei piedi. "Che cosa è successo? Bimba, perchè stai piangendo?" fà per abbracciarmi, ma lo spingo lontano da me. E' tutta colpa sua se sono
ridotta così, il mio amore per lui è tutto sbagliato! "Vatten Justin, io ti odio. Perchè l'hai fatto?! Perchè gli hai raccontato di noi? Non potevi lasciarla
e basta?!" urlo mentre altri fiumi di lacrime percorrono il mio viso. "E' quello che ho fatto Nathaly, non ho neanche pronunciato il tuo nome davanti a lei."
mi dice sicuro di se. Mente per forza. "Sei un bugiardo, lei e Mark sapevano tutto. Mi ha dato della troia davanti a tutta la spiaggia, capisci?!" continuo
a piangere. "Non sei una troia, e io non sono un bugiardo. Ti giuro che non sono stato io, te lo giuro su tutto." dice e questa volta mi lascio abbracciare
perchè non ho le forze per respingerlo. Mi accascio al suo petto e cerco di calmarmi. Poi capisco.

Justin sta dicendo la verità. "Justin?" sussurro, lui mi stringe più forte. "Scusa, so che non sei stato tu. Ho capito chi è stato." 
"Chi?" mi chiede lui fissandomi. 
"Mark, quando mi ha accompagnato a casa ieri, ha visto la tua Range Rover" dico.
"Quel bastardo" sussurra Justin, e per una volta solo daccordo con lui.

 


Spazio Autrice.
 

Ciao ragazze/i , dopo così tanto tempo aggiorno questa storia. Ieri, stavo rilegendo tutte le recensioni e per poco non mi uscivano le lacrime. Vi ringrazio.  Non so come scusarmi, ma con la scuola e altri impegni non ho avuto tempo per fare nulla. Spero che la storia vi continui a prendere e a piacere. Il prossimo capitolo lo posterò la settimana seguente.  Fatemi sapere cosa ne pensate. Un bacio, Sofia.

Inoltre sto scrivendo un'altra fanfiction, http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2377999&i=1 

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