La generazione dei ninja leggendari

di Linkina_B92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** L'esame per diventare Genin ***
Capitolo 3: *** I nuovi team ***
Capitolo 4: *** CAPITOLO SPECIALE=SHIKAINO O SAIINO? ***
Capitolo 5: *** I sensei ***
Capitolo 6: *** Considerazioni ***
Capitolo 7: *** Team 9 ***
Capitolo 8: *** Team 8 ***
Capitolo 9: *** Una giornata tra amiche ***
Capitolo 10: *** Prime missioni=SHARINGAN!! ***
Capitolo 11: *** Appuntamento ***
Capitolo 12: *** Da oggi basta! ***
Capitolo 13: *** Allenamenti speciali ***
Capitolo 14: *** L'esame Chunin inizia!! ***
Capitolo 15: *** L'obiettivo ***
Capitolo 16: *** Il dubbio ***
Capitolo 17: *** Padre e figli a confronto ***
Capitolo 18: *** La verità fa male ***
Capitolo 19: *** Pensieri fissi ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


PROLOGO
 

Finalmente un lungo periodo di pace è arrivato, ma come diceva il maestro Jiraya, il mondo è governato dall'odio ed è per questo che esistono i ninja, impegnati a portare la pace. Così dopo quasi 15 anni dalla fine dell'ultima guerra, la città di Konoha si impegna a continuare ad addestrare giovani ninja che portino avanti la tradizione. Le cose qui sono molto cambiate…Naruto Uzumaki finalmente è diventato il nuovo Hokage, realizzando così il suo sogno di bambino. Insieme a Hinata, è genitore di due ragazzini molto promettenti: Shina, 13 anni la primogenita; e Minato, nato quasi un anno dopo la sorella. Anche lui possiede il Byakugan, ma ha i capelli corvini come la mamma. Entrambi sono iscritti all'Accademia Ninja del villaggio insieme a Itachi e Mikoto, anche loro 13 anni. Lui capelli e occhi neri, la copia perfetta del padre; mentre lei capelli rosa lunghi e occhi neri. Per chi non lo avesse capito sono i figli di Sakura e Sasuke. Che fine hanno fatto quei due? Beh Sakura è diventata il ninja medico più importante del vilaggio, tant'è che ora è lei la direttrice dell'ospedale, mentre il bel tenebroso Sasuke è diventato un Anbu al pari, se non addirittura migliore, di quello che era suo fratello. Insomma la vita qui al villaggio sembra tornata davvero quella di un tempo. Avventure, nuovi amori, sfide, tutto questo attenderà i nostri nuovi ninja della Foglia. Come se la caveranno? Beh solo il fato può dircelo...

Ciao a tutti!!!! Come state? Vi ho fatto attendere, anche perchè avevo bisogno di ispirazione. Intanto vi propongo questo, nella speranza che vi possa interessare. A presto =)

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Capitolo 2
*** L'esame per diventare Genin ***


Un nuovo giorno è iniziato qui a Konoha e oggi si terrà l'esame per diventare Genin. La maggior parte degli studenti non ha chiuso occhio ieri notte, chi per l'ansia, chi perché ripassava le varie tecniche basilari. In casa Uchiha già di prima mattina si sentono i primi litigi...
"Mikotoooo!!! Ti vuoi muovere ad uscire dal bagno!! Devo prepararmi anche io per andare a scuola, faremo tardi!!!"
"Ho fattooooo!!! Santo cielo Itachi vuoi stare calmo!!! Ecco, puoi entrare"
"Uff…alleluia…quanto sei noiosa…"
Beh che dire, sono proprio la copia esatta di Sakura e Sasuke…poco dopo scesero entrambi a fare colazione.
"Allora ragazzi siete pronti per questo esame?" disse Sakura.
"Certo! Non mi spaventa nulla, sono il migliore!"
"Ma smettila!! Invece io mamma sono un po’ in ansia"
"Oh, Mikoto vedrai che sarai bravissima come sempre. Siete entrambi degli ottimi studenti e sono sicura che otterrete il massimo. Ora però sbrigatevi, non vi azzardate a fare tardi." Da buona madre che è diede ad entrambi un bacio in fronte. La salutarono e mentre uscivano incontrarono Sasuke.
"In bocca al lupo ragazzi, al vostro rientro andiamo ad allenarci insieme"
"A più tardi papà!!" dissero entrambi. Mentre andavano verso scuola incontrarono Shina e Minato. Avevano formato il loro gruppetto ed erano tutti ottimi amici. Durante l'accademia conobbero anche altri ragazzi e ragazze della loro età, ma generalmente stavano sempre tra loro.
"Allora Shina ti senti pronta?" le chiese Mikoto.
"Certo! Andiamo!" prese l'amica per mano ed entrarono in classe.
Fece il suo ingresso Shikamaru, uno dei ninja più brillanti della Foglia, dopotutto è anche il consigliere ufficiale dell'Hokage. "Bene ragazzi, come sapete oggi superando questo esame, diventerete Genin a tutti gli effetti. Per prima cosa dovrete rispondere ad un test a domande aperte, il seguito ve lo spiegherò più avanti. Ora il maestro Kiba passerà tra i vostri banchi a consegnarvi il foglio. Avete un'ora di tempo a partire da adesso." Ebbene si, l'esame è iniziato. Molti sembrano già in difficoltà, tranne i nostri amici di prima. Dopo tutto sono i figli dei migliori ninja del villaggio….passò un'ora e l'esame scritto terminò. I compiti vennero ritirati.
"Vi concedo una decina di minuti di pausa, poi passeremo alla seconda fase dell'esame" spiegò Shikamaru. Uscirono tutti.
"Come vi è andato?" chiese Minato.
"Non c'è male" rispose un Itachi sicuro di se.
"Sono contenta che ti sia andato bene" disse Shina, che nel profondo prova qualcosa per Itachi.
"Tu invece Mikoto?" chiese Minato
"Credo bene…lo spero" è una ragazzina molto forte, ma a volte si sottovaluta.
"Ma certo che è andato bene, vedrai" rispose Minato.
"G-grazie" arrossi Mikoto.
I seguenti minuti passarono così, tra chiacchiere e spuntini. Terminata la pausa tornarono tutti in classe, ma Shina non si accorse che davanti a lei c'era qualcuno e gli va addosso.
"Ehi, stai attenta ragazzina!!"
"Scusa non ti avevo visto" rispose imbarazzata...
"Allora guarda dove vai la prossima volta!!"
"Ehi ti ha chiesto scusa, brutto cafone!!" intervenne una Mikoto infuriata.
"E tu chi saresti fronte spaziosa?" eh, si ereditò anche quella, ma a differenza della madre, quando qualcuno la chiama così parte in quarta, di fatti gli molla un ceffone talmente forte da farlo balzare a terra.
"Così impari la prossima volta!!"
Entrarono in classe e Shikamaru iniziò a spiegare il seguito dell'esame. "Ora vi chiamerò uno alla volta e vi chiederò di mostrarmi alcune tecniche basilari."
Nel giro di un'ora tutti finirono l'esame e tutti lo passarono. L'indomani avrebbero scoperto i loro nuovi compagni di squadra e il loro nuovo maestro...  

Ciao a tutti!!! Eccovi il primo capitolo, spero che vi piaccia. Come saranno formate le nuove squadre?? Alla prossima =)

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Capitolo 3
*** I nuovi team ***


Finalmente è mattina e in casa Uzumaki regna ancora il silenzio, almeno fino a quando Hinata non svegliò i figli e quel pelandrone di Naruto.

"Forzaaaa!! Voi dovete andare a scuola e tu, caro mio, hai un lavoro da svolgere…"

"Eh? Ah sisi…adesso mi alzo" rispose un Naruto assonnato, che poco dopo si girò dall'altra parte. Giustamente Hinata si stufò, così prese il materasso per gli angoli e lo sollevò con forza, facendo volare Naruto a terra. Fu costretto ad alzarsi.

Andarono tutti a far colazione. "Quindi oggi scoprirete la vostra squadra, emozionati?" chiese Naruto.

"Siii!!" risposero insieme.

"Spero tanto di poter stare in squadra con Itachi…" disse Shina.

"Come scusa?" chiese Naruto da buon padre protettivo.

"B-beh…s-si insomma siamo amici, no?"

"Shina sei troppo piccola per pensare ai ragazzi!!"

"Ufff…"

"E dai Naruto, non essere così petulante con lei…è normale avere delle cotte alla sua età" disse Hinata.

"Si, ma ti ricordo che Itachi è figlio del Dobe e per quanto possiamo essere amici, suo figlio è la sua copia esatta e sicuramente è un donnaiolo. Quindi vedi di stare attenta, capito?"

"Si…"

Eh, si. Itachi è la copia esatta di Sasuke di quando aveva 13 anni e come lui ha molte fan…ma Itachi sembra non darci peso, anzi anche lui le trova noiose. Lui e sua sorella sono i più popolari dell'Accademia. Anche lei ha molti corteggiatori, ma non li sopporta e per questo è molto aggressiva. L'unico ragazzo con cui è gentile è Minato. Anche lui è segretamente interessato di lei, ma è anche molto timido ed impacciato con le ragazze e non avrebbe mai il coraggio di provarci con lei spudoratamente.

"Noi andiamo, ci vediamo questa sera" disse Minato e con sua sorella di fianco uscirono.

Incontrarono i gemelli Uchiha e andarono a scuola. Shikamaru entrò in classe.

"Buongiorno ragazzi, come sapete oggi si formeranno le squadre dei tre elementi. Appena farò il vostro nome vi prego di alzare la mano". Le prime squadre erano formate, poi…

"Team 8 Itachi Uchiha, Shina Uzumaki e Takumi Nara" figlio di Shikamaru e Ino, anche lui uno dei migliori studenti, infatti Itachi lo guarda con aria di sfida.

"Team 9 Minato Uzumaki, Mikoto Uchiha e Kaito Inuzuka" figlio di Kiba e Hanabi. Mikoto si gira a vedere chi fosse e…ops! E' il ragazzo che ha picchiato il giorno prima. Di fatti lo guarda male, mentre lui appena la vede si gira dall'altra parte.

"Bene, queste sono le squadre. Dopo la pausa pranzo incontrerete i vostri maestri."

Pranzarono tutti e quattro insieme e parlarono dei vari eventi della mattinata. Finita la pausa Shina e Itachi andarono nella loro classe, cosa che fecero anche Mikoto e Minato.

"Ma perché sono finita in squadra con quello…sono felice che siamo compagni di squadra Minato, con te mi sento a mio agio."

Minato arrossi. "B-beh m-mi conosci da molto no? E' normale che sei a tuo agio. E poi ti starò vicino, così ti impedirò di picchiare la gente"

Mikoto scoppiò a ridere. Entrarono in classe quando un ragazzo con i capelli castani e gli occhi marroni si avvicinò a Mikoto.

"Bene, bene. A quanto pare saremo compagni di squadra" disse Kaito.

"Già…bella rogna mi è capitata!"

"Calma ragazzina, adesso che siamo in squadra insieme te la farò pagare"

"Provaci se ne hai il coraggio!!" ma arriva Minato e la ferma.

"Ma che fai? Non il primo giorno. Comunque piacere io sono Minato."

"Piacere Kaito" rispose freddo.

In un'altra aula, dall'altra parte della scuola Shina e Itachi andarono a sedersi e ne il loro nuovo compagno, ne il maestro erano ancora arrivati. Shina si rese conto di essere finalmente sola con lui.

"Q-quindi ora siamo compagni di squadra, eh Itachi?"

"Si…" non era di molte parole, beh c'era da aspettarselo…Shina voleva provare a dire qualcosa, ma la porta si aprì ed era Takumi, un ragazzo dai capelli neri e gli occhi azzurri. Si avvicina a Shina e con un gesto galante le prese la mano e la baciò.

"Sono Takumi, piacere di conoscerti"

Shina arrossi, mai nessuno si era comportato così con lei. "G-grazie, sono Shina, piacere"

Itachi, che ha visto la scena, parve molto irritato e Takumi si avvicinò a lui porgendogli la mano, nella speranza che Itachi gliela stringa. Ci penso su e poi lo fece, non voleva sembrare maleducato, ma quel tipo non gli piaceva e si capiva che la cosa era reciproca….

Ciao a tutti!!! Queste sono le squadre, ora rimangono solo i sensei...sono molto indecisa ancora su chi scegliere, quindi se avete consigli, sono ben accetti =) alla prossima, un bacio =)
 

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Capitolo 4
*** CAPITOLO SPECIALE=SHIKAINO O SAIINO? ***


Ciao a tutti!! Come potete notare sto diventando fanatica dei capitoli speciali, ma li trovo divertenti e utili. Nel capito precedente vi ho detto che Takumi è il figlio di Shikamaru e Ino, anche se nella storia iniziale lei stava con Sai, ebbene c'è un motivo....buona lettura =)

La relazione tra Sai e Ino procedeva per il meglio. Lui era così dolce, premuroso ed era sempre presente . Il ragazzo perfetto per la nostra Ino…o almeno così le sembrava…

Un pomeriggio decise di fare una passeggiata, soprattutto perché era una bellissima giornata. Decise di andare per negozi, voleva rinnovare il suo guardaroba. Passò per il parco e vide da lontano Shikamaru seduto su una panchina. Si avvicinò a lui.

"Ehi, pelandrone che ci fai qui?"

"Ciao anche a te Ino. Mi rilasso un po’, tu dove vai?" le rispose

"Vado a fare un po’ di shopping"

"Da sola?"

"Si, Sakura ha da fare"

"E Sai?"

"Non c'è, altrimenti mi avrebbe accompagnata."

"Immaginavo"

"Che c'è Shikamaru? Qualche problema con Sai?"

"No…mi chiedevo solo come andassero le cose tra voi"

"Bene, è davvero tutto ciò che volevo, mi riempe di regali, di complimenti, insomma mi tratta come se fossi una principessa"

"Quindi sei felice?"

"Si"

"E lo ami?"

Ino ci pensò un attimo. "Certo, ma da quando ti interessi della mia vita privata? Se non sbaglio trovi queste cose noiose"

"Infatti…ma volevo assicurarmi che tu stia bene. Ora vado a casa, ma voglio darti un consiglio. Non è che se uno ti tratta da principessa significa che ti ami a sua volta, stai attenta."

Ino si innervosì. "E tu che ne sai di come si tratta una ragazza o di come si porta avanti una relazione? Non fai altro che poltrire dalla mattina alla sera. Sarai un cervellone, ma di sentimenti non ci capisci nulla!" Era decisamente alterata e se ne andò.

"Fidati che ne capisco di sentimenti e se ne avessi la possibilità, ti amerei" disse Shikamaru in un sibilo…

Intanto Ino andò in centro, avrebbe fatto shopping anche per rilassarsi dopo la discussione di prima. Non capiva perché Shikamaru le aveva detto quelle parole, voleva farla soffrire? Oppure era davvero un consiglio perché in fondo le voleva bene? Non riesce a trovare le risposte, e decise di non pensarci. Uscita dal primo negozio con 3 buste in mano piene di vestiti decise di andare a mangiare qualcosa, passò davanti ad un bar dove vide Sai al tavolo con una ragazza. Dato il carattere impulsivo di Ino, voleva fare loro una scenata, ma poi pensò che non ce ne fosse bisogno, magari è un'amica o una parente ritrovata, chi lo sa? Prese fiato e si avvicinò, ma si bloccò di colpo quando Sai baciò la ragazza. Voleva andare lì e spaccare tutto, ma aveva gli occhi lucidi e non voleva farsi vedere così da lui. Iniziò a correre per le strade del paese senza mai voltarsi. Si fermò per riprendere fiato e si accasciò a terra singhiozzando. Non capiva perché gli aveva fatto questo. Tutte quelle parole, quelle attenzioni, quei momenti, davvero non significavano nulla per lui? Aveva ragione Shikamaru…decise di andare da lui. Suonò il campanello e le aprì.

"Ehi, principessina non vedevi l'ora di rivedermi?" si aspettava un insulto da parte di lei, ma invece ricominciò a piangere. Prese Ino per mano e la fece accomodare.

"Ho visto Sai che si baciava con una ragazza al bar, perché mi ha fatto questo? Lo so che ho un pessimo carattere, ma nessuno si merita di essere tradito! Dopo tutto quello che abbiamo passato insieme per giunta. Allora è vero che non le ha importato nulla di me? Avevi ragione oggi, sono stata una stupida a fidarmi delle sue belle parole."

"Lui ti ha vista?"

"No…sono scappata, non volevo farmi vedere da lui così. Giuro che non mi innamorerò più! Ti invidio Shikamaru. Sei sempre così menefreghista e annoiato, vorrei tanto essere come te…"

"Non devi invidiarmi nulla, appunto per il mio carattere spesso non vengo preso sul serio e molti danno per scontato che non abbia sentimenti"

"Perché ti piace qualcuno?"

"Si, ma è troppo impegnata a fare la principessa con gli altri per accorgersi che qualcuno la possa amare davvero"

Ino rimase senza parole. "Per un momento ho pensato che ti riferivi a me" disse sorridendo.

Shikamaru le prese il viso e la baciò. Ino rimase shoccata, un po’ perché Shikamaru la stava baciando e un po’ perché era il bacio più bello che avesse mai ricevuto, nemmeno Sai le aveva dato quelle emozioni, a confronto era un pesce lesso. Si sa che dal bacio a volte si può andare oltre, così finirono in camera da letto. Shikamaru aspettava da una vita di avere Ino tutta per se e lei lo aveva capito. Voleva vivere queste sensazioni in quel momento. Avrebbe avuto tutto il tempo del mondo per lasciare Sai l'indomani...

Spero che vi sia piaciuto, ci risentiamo per i prossimi capitoli della storia. A presto =)

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Capitolo 5
*** I sensei ***


Dopo circa 10 minuti la porta della classe dove si trovano Mikoto, Minato e Kaito si aprii. Erano curiosi di sapere chi fosse il loro maestro.
"Salve ragazzi!! Come va? Sono Ten Ten, il vostro maestro. Voi siete?" Ten Ten era una dei ninja che ha partecipato alla grande guerra. Appena la si vede, non puoi non notare i suoi capelli raccolti in due codini e il suo modo di atteggiarsi un po’ da maschiaccio. Mikoto la guardava ed sapeva che si sarebbe trovata bene con lei, dato che non era una snob.
"Sono Mikoto Uchiha"
"Minato Uzumaki"
"Kaito Inuzuka"
"Che ne dite se facessimo una bella presentazione ciascuno? Chi vuole iniziare?" silenzio. "Su non siate timidi…va bene ho capito…scelgo io. Inizi tu Minato?"
"Va bene, sono Minato Uzumaki, figlio dell'Hokage Naruto Uzumaki. Mi piace mangiare il ramen e stare sempre in compagnia. Odio le persone egoiste. Il mio sogno è quello di diventare Hokage come mio padre"
"Bene Minato, sappi che mi ricordi molto lui alla tua età. Ora tocca a te Kaito."
"Sono Kaito Inuzuka. Mi piace correre con Akamaru, fedele amico della nostra famiglia. Odio le ragazzine viziate. (guarda Mikoto) Il mio sogno più grande è quello di diventare un ninja d'elite."
"Interessante…Mikoto è il tuo turno"
"Bene!! Sono Mikoto Uchiha. Mi piace studiare e dare il massimo. Odio le persone superficiali. (ora è lei che guarda Kaito) Il mio sogno più grande è quello di diventare la migliore kunoichi che sia mai esistita"
A quella affermazione Kaito scoppiò a ridere. "Ma fammi il piacere! Tu la migliore kunoichi? Non penso proprio"
"Adesso ti uccido!!" Mikoto stava per partire, quando con uno scatto arrivò Ten Ten che li divise.
"Non voglio più vedere queste scene, chiaro? Che vi piaccia o no siete compagni di squadra adesso e dovete imparare a rispettarvi, altrimenti tornerete tutti e due in Accademia e rifarete l'esame, mi sono spiegata?"
"Si" risposero insieme.
"Perfetto. Ci vediamo domani mattina al ponte per il nostro primo allenamento di squadra. Vedete di essere puntuali." E sparii.
 "Fronte spaziosa questa volta ti è andata bene, ma quando inizieremo ad allenarci e a sfidarci ti farò vedere con chi avrai a che fare"
Mikoto si limitò a mostrargli i denti, come se fosse un cane rabbioso…lo odiava con tutto il suo cuore. Non lo tollerava proprio, ma si sa che con il tempo a volte le persone possono anche cambiare….
In un'altra stanza, altri studenti attendevano il loro nuovo maestro e finalmente il è mistero è risolto. 
"Salve ragazzi!!" Fece ingresso un ragazzo dai capelli castani lunghi e gli occhi dello stesso colore di quelli di Shina...non poteva essere vero…
"Zio Neji!!!" disse Shina.
"Si, ma quando saremo in squadra sarò il tuo maestro, quindi ti prego di non chiamarmi zio." le rispose. "Beh, non vi presentate nemmeno? Dai inizia prima tu" disse Neji indicando Takumi.
"Sono Takumi Nara. Mi piace leggere e documentarmi. Odio le persone cafone e prive di educazione. Il mio sogno più grande è quello di diventare il miglior ninja al mondo"
"Wow…direi che sei abbastanza ambizioso. E' un ottimo pregio, sai?"
"Grazie maestro"
"Allora adesso tocca a te"
"Si, io sono Itachi Uchiha. Mi piace allenarmi e combattere. Odio le fan che mi stanno sempre appiccicato. Il mio sogno è quello di diventare un ninja leggendario."
"Anche tu non scherzi, eh? Sono fiero di voi ragazzi. Tu?"
Shina rimase un attimo in silenzio. Credo si sentisse un po’ a disagio in una squadra con due compagni così determinati, ma volle dimostrare a se stessa e ad Itachi che anche lei ha fegato. "Sono Shina Uzumaki, figlia del grande Naruto Uzumaki. Mi piace fare lunghe passeggiate in compagnia dei miei amici. Odio le persone che mi sottovalutano. Il mio sogno più grande è quello di diventare più forte di mio padre"
La fissarono tutti. "Beh, tuo padre oltre ad essere un importante ninja è anche l'Hokage. Non mi sorprende che sua figlia voglia seguire le sue orme. Sta di fatto ragazzi che a impatto mi piacete, siete degli elementi interessanti. Se userete queste vostre qualità, diventerete non solo un ottimo team, ma anche dei ninja potentissimi. Ci vediamo domani molto presto al campo degli allenamenti. Buona giornata." E fu così che come arrivò sparì. "E adesso dov'è andato?" disse Shina.
"Non ne ho idea" rispose Itachi.
"Senti Shina volevo dirti che mi ha colpito molto il tuo discorso, mi piacerebbe conoscerti meglio, infondo ora siamo compagni, no? Ti va di fare una passeggiata con me visto che ti piace tanto?" le chiese Takumi. Shina rimase di sasso tutta rossa in faccia. Non sapeva che fare. Si girò a guardare Itachi che per un attimo la stava fissando, ma quando lei se ne accorge lui fa finta di nulla. Pensa che tanto a Itachi non importi nulla di lei, così…
"Si, vengo molto volentieri"
"Allora andiamo." la prese per mano e uscirono con Itachi che li seguii con lo sguardo. Era irritato. Un po’ perché odiava quel tipo e un po’ perché Shina era sua amica e non voleva che si fidasse di lui.

Ciao a tutti!!! Scusate per l'attesa. Volevo dirmi che ho scelto Neji, non volevo considerarlo morto, dato che è un personaggio che mi piace molto e per il quale alla sua morte ho pianto come una disgraziata. Voi quanto avete pianto? Alla prossima =)

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Capitolo 6
*** Considerazioni ***


Durante la cena in casa Uzumaki, Naruto vuole sapere com'è andata la giornata ai loro figli.

"Sono in squadra con Mikoto e un ragazzo di nome Kaito, ma loro due non vanno molto d'accordo…"

"Kaito…Kaito…ah! Il figlio di Kiba! Come mai?" chiese Naruto.

"Beh, perché ieri Mikoto lo ha picchiato. Lui l'ha chiamata fronte spaziosa e lei lo ha steso."

"Wow…beh c'era da aspettarselo dall'erede di Sakura, sapeste quante ne ho prese da lei…"

"Perché?" chiesero curiosi i due fratelli

"Beh…" prima di rispondere gli vennero in mente tutte le situazioni in cui è stato massacrato "Lasciamo perdere, tu Shina?"

"Oh, io sono in squadra con Itachi e con un ragazzo di nome Takumi, dovrebbe essere il figlio di Shikamaru e Ino." Lui è molto gentile ed educato, l'opposto di Itachi. Ma al momento sto bene con entrambi"

"Che vorresti dire, scusa? Hai appuntamenti con loro?"

"Chee?? Ma no!! Intendo dire che vado d'accordo con tutti e due…magari uscissi con Itachi…"

"Prego?"

"N-niente…"

"E i vostri maestri sono Ten Ten e Neji giusto? Beh sono degli ottimi ninja e delle persone in gamba. So che vi troverete bene con loro. Che cosa vi hanno detto?"

"Dobbiamo incontrare il maestro Neji domani mattina presto al campo degli allenamenti"

"Mentre noi incontreremo il maestro Ten Ten sempre all'alba all'inizio del bosco."

"Interessante. Mi raccomando ragazzi date il massimo, so che siete in gamba. Fidatevi dei vostri maestri, ok?"

"Si" risposero insieme.

Intanto in casa Uchiha….

"Non capisco Mikoto per quale motivo tu e Kaito non andate d'accordo"

"Te l'ho appena detto è superficiale, antipatico e odioso, mamma!!"

"Sicura che non ti piace?"

Mikoto la guardò perplessa. "Cosa?? Non mi prenderei mai una cotta per uno del genere!! Nemmeno se fosse l'ultimo ragazzo sulla terra!!"

"Beh in quel caso credo che non avresti scelta, a meno che non voglia rimanere zitella" rispose suo fratello.

"Oh, sta zitto e pensa a mangiare" gli disse Mikoto.

"Tu piuttosto…mi hanno detto che Takumi ha un bel caratterino…è davvero ambizioso, come i suoi genitori del resto, sa quello che vuole, siete abbastanza simili, ma vi atteggiate in maniera diversa. Spero che diventerete ottimi compagni"

"Se lo dici tu" rispose Itachi.

"E poi sono contento che sei in squadra con Shina, quella ragazza fa tanto la timida, ma ha carattere. Mi piace."

Itachi non rispose e ripensò alla scena quando Takumi e Shina se ne andarono mano nella mano. Lo infastidì da morire…

"Si, i figli di Naruto e Hinata sono sorprendenti. Ci sarà da divertirsi" disse Sakura.

I due gemelli andarono a dormire, ma i grandi rimasero a parlare ancora. L'indomani Sakura sarebbe andata come suo solito a lavorare in ospedale e Sasuke doveva addestrare le nuove reclute Anbu.

"Ti ricordi Sasuke di quando abbiamo incontrato per la prima volta Kakashi?"

"Indimenticabile, mi sembra ieri eppure è passata una vita"

"Già…i nostri ragazzi stanno crescendo e mi fanno sentire vecchia. Beh, meglio se andiamo a letto che domani mattina abbiamo da fare."

"Andiamo"

E fu così che tutta Konoha cadde nel sonno. O quasi…i nostri quattro ragazzi difficilmente chiusero occhio, erano in ansia per ciò che sarebbe accaduto il giorno seguente. Quali sorprese avrebbero riservato loro i maestri? Quali sfide avrebbero dovuto affrontare? Ma soprattutto sarebbero stati in grado di superarle? Con questi pensieri in testa è difficile dormire...

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Capitolo 7
*** Team 9 ***


Si svegliarono tutti presto. Mikoto si diresse al ponte e lungo il suo cammino incontrò Minato, che piano piano si avvicinò a lui, coprendogli gli occhi con le sue mani da dietro.

"Mikoto lo so che sei tu"

"Uffa ma non ci caschi mai!" si sorrisero. Erano proprio una bella coppia. A volte Mikoto pensava che Minato fosse qualcosa di più che un semplice amico, ma per quanto anche lui fosse interessato, non si era mai sbilanciato con lei, facendole capire che è solo un'amica. Arrivarono al ponte e c'era Kaito che invece di salutare si girò dall'altra parte. Poco dopo arrivò Ten Ten.

"Ciao ragazzi, sono felice che siete puntuali. Allora propongo di andare verso il bosco, seguitemi". Si incamminarono e dopo qualche minuto arrivarono a destinazione.

"Bene, come primo allenamento voglio testare il vostro controllo del chakra ed è per questo che vi dovrete arrampicare sull'albero"

La guardarono perplessi poi Ten Ten aggiunse. "Così."

Concentrò il chakra nei piedi e con essi iniziò a camminare su per il tronco dell'albero, fino a ritrovarsi sul ramo a testa in giù. "Visto? Ora provate voi e con il kunai tracciate fino a dove riuscite ad arrivare".

Rimasero tutti colpiti e non videro l'ora di provarci. Dopo aver concentrato il chakra partirono, ma solo Minato riuscii ad arrivare fino in cima.

"Complimenti Minato! Possiedi un buon controllo, voi due invece dovete continuare ad allenarvi. Dovete concentrarvi, se vi distraete non ce la farete mai. Impostatevelo come obiettivo." Kaito e Mikoto provarono e riprovarono, ma nulla. La loro competizione impedisce di concentrarsi. Ripresero fiato, si concentrarono e partirono. Mikoto era più sicura e convinta e riuscì ad assumere la posizione a testa in giù, ma purtroppo non aveva concentrato abbastanza chakra e stava per cadere.

"Ti ho presa!" disse Kaito, mentre le tiene il piede.

"Sto scivolando…"

"Devi tirarti su, provaci"

"N-non ci riesco, aiutami"

Kaito con tutta la forza che possiede la tirò su e dallo sforzo cadde seduto sul ramo e Mikoto gli cadde, a sua volta, sopra. Si ritrovarono con i visi a pochi centimetri di distanza. Entrambi arrossirono, ma poi Mikoto si spostò. Kaito si sentiva strano. Era la prima volta che si ritrovava la sua compagna così vicino e per un attimo non gli dispiaceva, ma cancellò immediatamente quel pensiero. Scesero a terra e Minato si avvicinò a lei per sapere come stava.

"Bene, bene…ottimo lavoro direi…con questo esercizio abbiamo anche testato il vostro lavoro di squadra. Complimenti. Ora potete pranzare, riprendiamo tra un po’." E sparì.

"Vado a prendere gli zaini" disse Minato.

Mikoto, rimasta da sola con Kaito, decise di mettere da parte il suo orgoglio.

"K-Kaito…" era la prima volta che si vergognava a parlare con un ragazzo "volevo ringraziarti per prima."

Lui la guardò stupito. Non si sarebbe mai immaginato di udire quelle parole da lei. "Figurati"

Poco dopo tornò Minato e tutti insieme pranzarono...

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Capitolo 8
*** Team 8 ***


Primo giorno di allenamenti. Shina si sentiva super eccitata. Avrebbe passato una giornata da sola, o quasi, con Itachi. Uscii di casa prima di tutti e lungo il cammino qualcuno la chiamò. "Shina, aspettami che facciamo la strada insieme."
"Ciao Takumi" in cuor suo sperava che fosse Itachi, ma sapeva che non le avrebbe mai proposto qualcosa. Fecero la strada insieme parlando del più e del meno. Shina si trovava bene in compagnia di Takumi, era molto simpatico e gentile. La faceva sentire a suo agio. Arrivati al campo di allenamenti c'era Itachi che li squadrò dall'alto in basso, cercando di capire perché stavano insieme. Si salutarono e poco dopo arrivò Neji.
"Salve ragazzi! Come primo allenamento voglio testare la vostra resistenza fisica. Quindi cominciamo a fare…mmmm…diciamo 250 giri del campo" Tutti hanno assunto un'espressione del tipo "ma che si è fumato questo??" Ma dato che dovevano eseguire gli ordini iniziarono a correre con il maestro davanti che dava il ritmo. 250 giri dopo…
"N-non c-ce la fac-cio più" disse Shina. Anche Itachi non riusciva a respirare, solo Takumi riuscii a stare ancora in piedi.
"Come ti senti Takumi?" gli chiese Neji.
"Sono abbastanza stanco, ma ho ancora un po’ di fiato"
"Mi fa piacere, allora continuiamo a fare qualche altro giro." Ma questo è pazzo!!
"Non so come fa ancora a correre Takumi. Ha davvero una grande resistenza." disse Shina.
 "Tsk…si crede di essere il migliore, non lo sopporto" rispose Itachi
"Guarda che ti sbagli, se lo conoscessi meglio ti piacerebbe." significa forse che a Shina piace?
"Sinceramente non mi interessa"
"Beh, dovrebbe ora siamo compagni di squadra e…"
Itachi la interruppe e si girò a guardarla male "Ora smettila. Sei noiosa…."
A quelle parole Shina sentii il suo cuore rompersi in mille pezzi. Se ne poteva udire anche il rumore, lo stesso di uno specchio con le crepe. A stento trattenne le lacrime. Itachi non se ne accorse e ripreso fiato, se ne  andò da Takumi e il maestro, riprendendo l'allenamento. Shina rimase ancora qualche secondo lì, ma sapeva di essere una ragazza forte. Si alzò in piedi e iniziò a correre di nuovo con i suoi compagni.
 

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Capitolo 9
*** Una giornata tra amiche ***


Oggi entrambe le squadre hanno avuto la giornata libera. Così Shina ne approfittò per uscire con la sua amica Mikoto. Si incontrarono al parco quel pomeriggio. Avevano un sacco di cose da raccontarsi del giorno prima.
"Ehi Shina!!"
"Ciao, amica mia." si abbracciarono. "Mi sei mancata molto ieri."
"Anche tu. Dai andiamo a mangiarci un gelato, che ho fame." disse Mikoto.
Passeggiarono in centro tra i negozi e si gustarono un gelato tra una parola e l'altra. Mikoto raccontò all'amica di quello che era accaduto con Kaito.
"Wow!! Ti immagini se ti avesse baciato?"
Mikoto si irrigidì solo al pensiero e arrossì un po’. "Ma che cavolo dici!! E anche se lo avesse fatto lo avrei fatto volare dall'albero!!"
"Mmm…se lo dici tu…secondo me dovresti dargli una possibilità. Intendo come amico, ovvio. Siete in squadra ora. E poi da un'amicizia può sempre nascere un amore…o forse no…"
"Che c'è Shina? E' da un po’ che ti vedo strana…"
"Centra tuo fratello. Stavamo parlando di Takumi, gli stavo dicendo cosa pensavo di lui, che si sbaglia a giudicarlo male"
"E che ha detto?"
"Mi ha chiamata noiosa…"
"Cheee?? Giuro che lo ammazzo!!!"
"No! Ti prego Mikoto, non dirgli nulla, non voglio che pensi che ci sia rimasta male, se lo sapesse penserebbe che mi piace e non voglio."
"Beh prima o poi dovrai farti avanti!! Ho un'idea!! Vieni a cena e rimani a dormire da me stasera, ho in mente un piano"
"Ho paura delle tue strampalate idee…"
Si fece sera e le due ragazze arrivarono a casa Uchiha.
"Ciao Shina, da quanto tempo. Come stai? Come sta la tua famiglia?" disse Sakura.
"Mamma smettila di farle il terzo grado. Comunque si ferma qui a cena e a dormire, non è un problema vero?" disse Mikoto.
"Beh avresti potuto anche avvisare, per questa volta passi perché è una persona a noi cara, ma la prossima volta la mia risposta sarà negativa e non sentirò ragioni, chiaro?."
"Si, va bene mamma. Andiamo in camera mia a sistemare le tue cose."
Salirono le scale e mentre Shina stava per fare l'ultimo gradino inciampa finendo addosso a Itachi che era appena uscito dalla sua stanza.
"Shina, che ci fai qui?" Shina alzò la testa e si ritrovò a pochi centimetri dalla faccia di Itachi. Arrossì di colpo. Anche lui per un attimo si sentì a disagio, ma nulla più. Indietreggiò.
"Scusami, scusami…non ti avevo visto…tua sorella mi ha invitata da voi per cena e a dormire…spero di non essere di troppo."
"No, no fai pure. Ora devo andare. A dopo allora." e scese le scale.
Shina andò da Mikoto che vide tutta la scena. "Certo che mio fratello è proprio imbecille!! Ma non ti preoccupare, ti aiuterò in tutti i modi possibili a conquistarlo!!"
"Lascia perdere…è un caso perso…non gli piacierò mai…" questa volta Shina scoppiò in lacrime.
"Senti, sei la mia migliore amica, una bravissima ragazza. Non permetterò a quel cretino di mettersi con la prima smorfiosa che incontra!! Tu lo ami per quello che è, non perché è il ragazzo popolare e questo gioca per me a tuo favore. Se vuoi davvero conquistarlo, devi passare molto più tempo con Takumi."
Shina si asciugò le lacrime e la guardò. "Perché? Che centra Takumi?"
"Oh, lo scoprirai"
Finalmente era ora di cena e tutti si sedettero a tavola. Sakura e Sasuke riempirono di domande la povera Shina riguardo ai genitori. Poi finalmente le chiesero ciò che Mikoto sperava…
"E il primo giorno com'è andato ieri?" chiese Sasuke.
Shina guardò Itachi, pensò alle sue parole e a quelle di Mikoto. "Molto bene. Certo zio…volevo dire il maestro Neji ci ha massacrato, ma in generale bene."
"Raccontagli di Takumi!" disse Mikoto attirando l'attenzione di Itachi. Anche Shina se ne accorse e capì. "Ah, si. Pensate che dopo 250 giri, aveva ancora la forza di correre."
"Veramente? Mi dicevano cose positive su di lui, allora non sono semplici voci di corridoio…"
"E poi trovo che sia molto carino e simpatico, tu che ne pensi Itachi?" lo provocò Mikoto
"Dico che non mi piace per niente quel tipo. Si da un sacco di arie, mi urta i nervi."
"Però devi ammettere che anche lui è in gamba"
Itachi si alzò in piedi. "Se dovete continuare la serata parlando di quel tipo, io vado a dormire. Con permesso."
"Itachi, non fare il permaloso vieni qui!" provò a chiamarlo Sakura, ma invano. "Mikoto, sai benissimo che tuo fratello non va d’accordo con Takumi, che ti è preso?"
"Niente mamma, volevo solo fare conversazione, tutto qui." Terminata la cena le due ragazze andarono in camera.
"Visto, che ti dicevo? E' geloso, o almeno sta iniziando ad esserlo. Fidati di me e vedrai che entro poco tempo lo ammetterà."
"Non lo so Mikoto…mi sembra tutto inutile. Lui non è geloso, gli sta solo antipatico, tutto qui. Vado un attimo in bagno."
"Staremo a vedere…ti aspetto qui"
Mentre Shina esce dalla camera, si incontra con Itachi che tornava dal bagno.
"Buonanotte Itachi."
"Notte…ah, Shina." si fermò e si girò a guardarlo.
"Dimmi"
"Ehmm…volevo dirti che mi dispiace per quello che è successo prima, ma lo sai che non mi piace quel tipo e comunque stai attenta, cerca di non fidarti troppo di lui."
 "G-grazie Itachi, ma non preoccuparti, so badare a me stessa. Ti prego però, prova almeno a conoscerlo un po’ meglio."
La guardava poco convinto. "Va bene, ci proverò, ma non aspettarti nulla."
Si salutarono. Itachi si preoccupava per lei. Non lo avrebbe mai pensato. Forse Mikoto non aveva tutti i torti….

Ciao a tutti!! Per questa sera ho finito. Spero che la storia continui a piacervi.Alla prossima =) Un bacio =)

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Capitolo 10
*** Prime missioni=SHARINGAN!! ***


I nostri ragazzi continuano ogni giorno ad allenarsi, diventando sempre più preparati e forti. Per quanto riguarda i rapporti di squadra, Mikoto sembra aver instaurato un buon rapporto con Kaito, ovvero hanno iniziato ad insultarsi di meno. Mentre Itachi ha tentato più volte di instaurare una conversazione con Takumi, ma invano. Si parlano a monosillabi, sempre meglio di niente, no? Insomma sono passate diverse settimane e finalmente vennero incaricati per qualche missione importante.  Nell'ufficio dell'Hokage….
"Team Ten Ten, la vostra prima missione è quella di recapitare questa pergamena al villaggio della Nebbia. Sembra una cosa facile, ma non dovete sottovalutare che il pericolo è sempre in agguato, per questo vi auguro di dare il massimo. Dovete partire subito, ci rivediamo al vostro ritorno." Così partirono alla volta della Nebbia. Per arrivarci ci vogliono circa due giorni di cammino, ma era comunque un buon allenamento. Durante il tragitto vennero attaccati da un gruppo di ninja al quanto pericolosi che vollero impossessarsi della pergamena. Partì all'attacco Mikoto, venne ferita ad un ginocchio da uno shuriken, ma continuava a combattere. Intervennero Minato e Kaito che riuscirono a sconfiggere i loro nemici facendoli, però, scappare.
Mikoto si sedette a terra, concentrò il suo chakra nelle mani e cicatrizzò la sua ferita. Ovviamente le arti mediche le imparò da sua madre.
"Come stai?" le chiese TenTen
"Tutto bene, era solo un graffio."
Ripresero il cammino e poco prima che si fece buio si accamparono da qualche parte nel bosco.
"Voi ragazzi andate pure a riposarvi, oggi avete avuto il vostro primo incontro. Ci starò io di guardia." disse Ten Ten, così gli altri andarono a dormire.
Al mattino si diressero verso il villaggio e a tarda serata arrivarono a destinazione. Consegnarono la pergamena al capo villaggio e si sistemarono per la notte in una locanda. Ten Ten e Mikoto avrebbero dormito insieme, mentre Kaito con Minato.
"Ho visto che Sakura ti ha insegnato i suoi trucchi, eh?"
"Si, mi ha detto che è importante avere una conoscenza base delle arti mediche e che un giorno mi sarebbero tornate utili"
"Infatti…allora? Chi ti piace di più tra Kaito e Minato?"
Mikoto arrossì di colpo e rimase sbigottita. Non si sarebbe mai aspettata una domanda simile da Ten Ten... "N-non mi sembrano c-cose di cui parlare con il proprio maestro…"
"Ti chiedo scusa, non sono molto brava a trattare simili argomenti . Vedi vorrei provare ad essere un'amica per te, oltre il tuo maestro, penso che sia importante. Un po’ come lo è stato il mio. Sai, lui mi ha insegnato molto, sia come ninja che come persona. Era un tipo al quanto strano, con strane fissazioni, ma è stato davvero fondamentale in alcuni momenti  per me e il mio vecchio team. Volevo dirti che questa squadra sarà la tua seconda famiglia ed è giusto tu sappia che per qualsiasi cosa tu abbia bisogno puoi contare su di me."
Rimase colpita. "Grazie….e comunque non mi piace nessuno dei due. Insomma non sono interessata ai ragazzi, sono tutti così stupidi. L'unico che non mi giudica è Minato, ma siamo solo amici."
"Ne sei sicura? Ho visto che siete molto legati, ma magari è come dici tu…e Kaito? Cosa pensi di lui?"
"E' un imbecille!! Ogni pretesto è buono per farmi innervosire. Non lo sopporto…"
"Se vuoi un mio parere sei molto confusa…alla faccia che non ti interessano i ragazzi, poi"
E si mise a ridere. Mikoto non ci capì nulla e poco dopo andarono a dormire.
Il mattino seguente si diressero verso Konoha. Fecero qualche pausa più tardi per pranzare. Nel pomeriggio gli stessi ninja del giorno prima, per vendicarsi della sconfitta subita, attaccarono i nostri amici. Minato sfidò il suo avversario e lo sconfisse stessa cosa Kaito, l'unica in difficoltà era Mikoto, la quale venne attaccata da due ninja. Stava per essere colpita alle spalle, quando Minato di tutta velocità la spinse via e venne pugnalato da un kunai alla pancia.
"Minato!!!!" urlò Mikoto. Il suo compagno cadde a terra ma non rispose e lei si arrabbiò da morire. Sentì una strana forza dentro di se, il suo chakra stava crescendo. "Come hai osato!!" urlò. Aprì gli occhi e mostrò il famoso Sharingan, l'arte del clan Uchiha. Kaito e Ten Ten rimasero sbalorditi e senza perder tempo si precipitò a combattere e in poche mosse sconfisse i suoi avversari. I suoi occhi tornarono normali e si diresse verso Minato, concentrò il chakra e cercò di rimarginare la ferita. Ci riuscì, ma lui non si era ancora ripreso, dopo il colpo era svenuto.
"Si sta facendo buio, accampiamoci qui" disse Ten Ten. Durante la notte Mikoto vegliò su Minato, si era svegliato, ma non si era ripreso del tutto.
"Grazie per avermi curato" le disse, si girò a guardarla e stava piangendo. Conosceva molti lati di lei, ma non l'aveva mai vista piangere. Era una cosa che lei stessa odiava. "Che ti prende?"
"Mi dispiace, ma è stata tutta colpa mia." continuava a singhiozzare
"Non dire stupidaggini, può capitare a tutti di distrarsi e poi te lo avevo detto che ci sono io vicino a te."
"Si, ma non voglio che tu rischi la vita per salvarmi"
"Sei la mia compagna di squadra, lo devo fare."
"E tu sei una delle poche persone per me importanti, non posso permettere che ti accada qualcosa" lo disse tutto d'un fiato guardandolo in faccia e d'istinto lui le baciò la fronte. Mikoto arrossì di colpo. Non se lo sarebbe mai aspettato da lui. Un tipo così riservato.
"Anche tu per me sei molto importante, per questo devo proteggerti." Rimasero svegli ancora un po’ e il mattino seguente ripartirono, arrivando al villaggio in serata.
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Stesso giorno, qualche ora dopo nell'ufficio dell'Hokage.
"Team Neji per voi ho una missione altrettanto importante. Come sapete il nostro villaggio ha importanti agganci commerciali con gli altri limitrofi. Abbiamo un carico di massima segretezza che deve arrivare al villaggio della Sabbia, per questo dovete assicurarvi che arrivi a destinazione e nel caso in cui ci fosse bisogno dovete combattere. Tutto chiaro? Partite immediatamente. Ci si vede al rientro."
I nostri ragazzi e il loro maestro si imbarcarono alla rotta del Villaggio della Sabbia. Durante il viaggio Takumi e Shina non facevano altro che parlare e parlare, mentre Itachi restava spesso in disparte, al che Neji gli disse.
" Non pensi anche tu che quei due stiano un sacco di tempo insieme? Sembrano quasi una coppia!"
Itachi lo guardò male. Un po’ perché non ci aveva mai fatto caso e un po’ perché gli dava fastidio solo il pensiero e preferiva evitare…
"Che mi importa!" disse con tutto il menefreghismo che possedeva.
Arrivarono al porto e mentre stavano scaricando la merce, un gruppo di banditi li attaccarono. Si difesero bene, persino Shina aveva sconfitto il suo avversario, cosa che impressionò molto Itachi e, ovviamente, Takumi. Si diressero dal commerciante al quale doveva essere consegnato il pacco. Si fece buio e decisero di alloggiare a casa del commerciante. Possedeva una villa enorme e un grandissimo giardino. Il paradiso. Dopo cena si diressero nelle loro camere, tutte singole. Delle urla provenienti dal piano di sotto svegliarono la nostra squadra, che si precipitò di fretta a controllare. Erano alcuni banditi, probabilmente sempre della cerchia di quelli precedenti. Iniziarono a combattere, ma erano troppi. Neji ne sconfisse un paio in un solo colpo, anche Takumi e Itachi. Shina era per un attimo in difficoltà, ma alla fine ci riuscì. All'ultimo ne comparve uno per attaccare Itachi, il quale si era distratto. Se ne accorse Shina che per andare in suo soccorso venne colpita da uno shuriken sulla gamba, impedendole di muoversi. Uno dei nemici ne voleva approfittarne per attaccarla.
"Shina vai via da lì!!!" le urlò Itachi, ma non riusciva a muoversi. Intanto il nemico si preparava ad assalirla. Nella preoccupazione e nella voglia di combattere per difendere una compagna in pericolo, si arrabbiò a tal punto che una strana forza gli percorreva lungo le vene e in un attimo i suoi occhi avevano mostrato l'essenza degli Uchiha, lo Sharingan.  Con uno scatto si mise davanti alle compagna e con tutta la forza che possedeva sconfisse l'avversario uccidendolo. I pochi sopravvissuti scapparono. Tornato in se, Itachi cadde a terra, quel nuovo potere lo aveva sfinito. Chiamarono un medico che si occupò sia di fasciare la gamba di Shina che di Itachi. Tutti rimasero sbalorditi, lui compreso. Non vedeva l'ora di dirlo a suo padre, ne sarebbe stato fiero e poi lo avrebbe sbattuto in faccia alla sorella quanto era migliorato. La notte passò tranquilla e al mattino si imbarcarono per fare ritorno a casa. Appena saliti sulla barca, Shina si avvicinò a Itachi
"Volevo ringraziarti ieri per avermi salvata ieri sera."
"Figurati"
"Ho visto che hai tirato fuori lo Sharingan che è in te" gli disse sorridendo.
Anche lui ne parve divertito. "Eh, già. Finalmente. Non vedo l'ora di dirlo a papà!"
"Sono contenta per te, spero tanto di riuscire anche io a utilizzare il Byakugan, un po’ lo so me la cavo, ma non sono brava come mia madre o mio fratello."
"Vedrai che ci riuscirai" le disse.
Neji che sentì la conversazione. "Se vuoi possiamo fare qualche allenamento extra io e te in privato, dopotutto sono anche io uno Hyuga e possiedo quell'abilità"
Shina si illuminò. Voleva a tutti i costi sviluppare quella tecnica. Un po’ perché sentiva fosse ora, ma soprattutto per dimostrare anche ad Itachi che era in gamba.
Tornarono a Konoha e dopo essere stati congedati dell'Hokage, tornarono a casa. Itachi non vedeva l'ora di dare la bella notizia a Sasuke…
Aprì la porta ed erano tutti sorridenti. "Mi sono perso qualcosa?" disse Itachi.
"Tua sorella ha usato per la prima volta lo Sharingan" disse Sasuke.
"Che coooosa!! Anche tu? Ma come è possibile?? Questa me la paghi sorellina!! Hai rovinato la mia sorpresa!!"
"Ma che vuoi!! Così ora la smetterai di darmi della smidollata" e Mikoto gli fece la linguaccia.
"Aspettate non ci sto capendo più nulla…anche tu hai usato lo Sharingan?" intervenne Sasuke.
"Si…e questa guastafeste ha rovinato tutto…"
"Allora dobbiamo fare un doppio festeggiamento!!" disse Sakura.
E passarono tutta la serata tra mille risate.
Ciao a tutti!!! Non riesco a dormire e ho deciso di pubblicare questo capitolo. Scusate la lunghezza, ma sono due in uno. Spero vi piaccia. Alla prossima. =) un bacio =)

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Capitolo 11
*** Appuntamento ***


Passarono diverse settimane e le nostre squadre procedevano bene tra allenamenti e varie missioni. Dopo quel bacio in fronte, Mikoto vedeva il rapporto con Minato in maniera diversa, o forse era solo una sua impressione…con Kaito le cose sembravano andare bene, si erano avvicinati un po’ di più. Durante le seguenti missioni si erano molto aiutati e spesso rimanevano da soli a parlare, tant'è che ieri…

"Senti Mikoto volevo dirti che ora che ti sto conoscendo non sei affatto male. Scusami per tutte le volte che ti ho insultata."

"Wow, non mi sarei mai aspettata di udire tali parole da te. Comunque non ti devi preoccupare e ti chiedo scusa se ti ho picchiato quel giorno."

"Tranquilla. Sai, mi chiedevo se…si insomma, se ti andava di uscire con me. Non pensare che ti faccio il filo come tutti gli altri…io…"

Mikoto rimase lì impalata, senza saper cosa dire. Ma alla fine rispose. "Certo, perché no. Magari ci conosceremo un po’ meglio e diventeremo buoni amici."

Kaito era felice. "Va bene allora ci vediamo domani alle 5 al parco"

Ora manca poco alle 5 e tra poco arriverà al luogo dell'appuntamento, dove l'aspettava Kaito. Era nervosa, non era mai uscita con un ragazzo, nemmeno con Minato. Ma ora era li davanti a lui e non sapeva che dire.

"Ciao Mikoto, che ti andrebbe di fare ?"

"Mmmm…non lo so. Vuoi andare in centro? Magari ci prendiamo un gelato?"

"Ci sto, ottima idea."

Andarono a prendere un gelato e parlarono del più e del meno. Passeggiarono per le vie del centro. Sembravano una bella coppietta per le persone che li guardavano e Mikoto si sentì un po’ in imbarazzo. Insomma fino a qualche mese fa nemmeno si potevano vedere e ora sembrano una coppia? No, non le sembrava possibile. Il loro appuntamento durò tutto il pomeriggio e quando si fece sera, l'accompagnò a casa.

"Eccomi arrivata"

"Bene….ehm…mi sono divertito in tua compagnia." disse Kaito.

"Si, anche io. Grazie per questo bel pomeriggio, sono stata bene. Ora ti saluto, che è quasi ora di cena. Ci vediamo domani mattina."

"Si…ok…"

Mikoto fece per andarsene, ma Kaito le prese il polso. Lei si girò di scatto e lui la baciò sulle labbra. Era il suo primo bacio. Non si sarebbe mai aspettata di riceverlo da lui, l'ultimo di cui si sarebbe presa una cotta, l'ultimo con cui sarebbe uscita, l'ultimo per cui il suo cuore avrebbe perso un battito dopo quel tocco di labbra. Kaito si staccò velocemente, voleva solo posare le labbra sulle sue.

"Ora vado anche io che è tardi. Buonanotte Mikoto, a domani."

Rimase lì come uno stoccafisso. "B-buonanotte"

Entrò in casa e incontrò Sakura.

"Oh eccoti qui. Mi aiuti ad apparecchiare?"

Mikoto non rispose, era su un altro pianeta.

"Ehi si può sapere che hai? Bah…tieni mettili a tavola." continuò Sakura, ma la figlia era ancora imbambolata e agiva come un robot senza fiatare.

Si sedettero tutti a tavola e finita la cena Mikoto rimase con Sakura a pulire la cucina.

"Mamma posso farti una domanda?" le chiese

"Certo, dimmi"

"Come fai a capire se ti piace qualcuno? Si insomma come hai fatto a capire che papà ti piaceva?"

Sakura rimase di stucco. Sapeva che prima o poi avrebbe affrontato questo discorso con lei, ma non si sarebbe mai aspettata che sarebbe successo così presto.

"Beh, non saprei. Dipende dal tipo di persona che hai davanti, dal suo carattere. Con tuo padre inizialmente era una cotta superficiale, ma quando l'ho conosciuto davvero per quello che era, mi sono legata a lui sempre più finendo per innamorarmi. Perché mi fai questa domanda? Centra forse il tuo appuntamento con Kaito?"

"Si…ci stiamo conoscendo e mi sono divertita con lui, ma non so se mi piace…"

"Non puoi giudicare un rapporto da una sola uscita, sono cose che ci vogliono tempo e poi sei ancora troppo piccola per innamorarti. Hai tutto il tempo del mondo per l'amore…"

"Ma io non voglio innamorarmi! E' per questo che voglio capire che mi succede…mamma lui mi….si…mi ha dato un bacio."

Sakura rimase colpita. "Ah…beh non perde tempo il ragazzo…dai retta a me, continua ad essere te stessa, come lo sei sempre stata e dai tempo al tempo. Vedrai che piano piano ti si chiariranno le idee."

"Mmmm…se lo dici tu…vabbè vado a dormire. Grazie mamma, ti voglio bene." e l'abbracciò.

"Figurati, sono tua madre, no? Buonanotte."

Mikoto andò a letto con mille domande in testa, intanto Sakura era rimasta in cucina e poco dopo Sasuke andò da lei.

"Che fai ancora qui, vieni a dormire."

"Si arrivo"

"Sei strana, che hai?"

"Ma niente…parlavo con Mikoto, si sta facendo grande…"

"Se ha un fidanzato dimmelo che lo uccido subito!" ecco un altro padre protettivo…fanno a gara lui e Naruto...

"Ma no!! Mi riferisco in generale…dai andiamo a letto su" gli diede un bacio e andarono a dormire.

Ciao a tutti!! E così la nostra Mikoto ha avuto il suo primo appuntamento e persino il suo primo bacio. Che succederà adesso tra lei e Kaito? Cambierà qualcosa? Alla prossima =)

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Capitolo 12
*** Da oggi basta! ***


Per quanto riguarda il team di Neji, anche Itachi e Takumi avevano instaurato un certo tipo di rapporto. Si parlavano ogni tanto,Takumi sta iniziando a tenerci a diventare suo amico, ma Itachi era comunque freddo e distaccato nei suoi confronti. Shina invece è sempre interessata a Itachi, ma lui sembra considerarla solo un'amica. Così lei si è avvicinata molto a Takumi e a volte si allenano insieme, come oggi. Sono andati al campo per migliorare le loro tecniche e dopo hanno fatto il percorso di casa insieme. "Shina posso chiederti una cosa?" le chiese Takumi. "Certo." "Ma ancora ti piace Itachi?" Si sentì messa a nudo, come se la leggesse nel pensiero…"Itachi mi è sempre piaciuto, ma so che questo mio interesse non verrà mai ricambiato." "Perché pensi questo?" "Dai non lo vedi? Faccio di tutto per farmi accettare da lui e non se ne accorge nemmeno. Dovrei smetterla di stargli dietro, mi considera come tutte le stupide oche del villaggio." "Non buttarti giù, se vuoi posso aiutarti a conquistarlo." "E come?" "Potremo farlo ingelosire, fingiamo di stare insieme e vedrai che comincerà a darti attenzione. In amor vince chi fugge." Shina ripensò ad una vecchia chiacchierata con la sua amica Mikoto riguardo a questo. Forse lui poteva davvero aiutarla. "Va bene, ci sto." "Affare fatto" e si strinsero la mano. Continuarono a passeggiare e Takumi vide Itachi venire verso di loro, così Takumi facendo finta di nulla, si girò verso Shina e la baciò. Itachi vide la scena. Non si sarebbe mai aspettato che sarebbe successa una cosa del genere. Si innervosì, non si sa il motivo, ma tornò indietro. Takumi vide Itachi allontanarsi e si staccò da Shina. "M-ma che fai?" chiese lei. "Non ci crederai, Itachi era poco più in la e appena ci ha visto se n'è andato." "Si, ma era il mio primo bacio e volevo darlo a lui!!" si sentì gli occhi lucidi. "Vado a casa, a domani." "Ma Shina, io…" Non finì la frase perché lei iniziò a correre e girato l'angolo iniziò a piangere. Sapeva che non era una buona idea, il suo primo bacio dato alla persona di cui non era interessata. Cosa poteva andarle peggio? "Shina, che ci fai qui?" Oddio era Itachi!! Si stava asciugando le lacrime. "I-io stavo andando a casa. Tu?" "Facevo un giro. Ma dov'è Takumi?" "E' andato via…aveva da fare." "Capisco…quindi state insieme? Si, insomma ho visto che vi baciavate." Non sapeva cosa rispondere. "Beh…si…insomma….io…" "Sono felice per te, penso che state bene insieme." lo disse quasi in tono ironico. "T-tu dici?" "Si, si vede che andate molto d’accordo. Ora capisco perché state spesso insieme, pensavo che volevate tenermi fuori dalla squadra invece sono contento che non sia così." Shina si sentiva male e si arrabbiò. "No! Tu non capisci proprio nulla invece e questo mi fa davvero male, perché ci conosciamo da una vita, ma non hai mai capito niente, non ti sei mai interessato a capirmi!!" Itachi era scioccato. "Che intendi dire scusa?" "Niente, lasciami stare!!" ricominciò a correre piangendo e andò a casa. Arrivata si barricò in camera e pianse per tutto il resto della sera, fino a quando Hinata non bussò la porta. "Shina, è pronta la cena, sbrigati o tuo padre e tuo fratello ti mangeranno tutto quello che hai nel piatto." "Non mi importa, non ho fame" Hinata si preoccupò."Posso entrare almeno?" Shina ci pensò su. "Si…" Hinata entrò e si sedette sul letto vicino a lei. "Che ti è successo?" Shina prese fiato e le raccontò tutto. "Itachi è un demente e non mi amerebbe mai. Quanto sono stupida!!" "Credi che tra me e tuo padre fosse tutto rosa e fiori? Anche io ho passato questi momenti. Non è mai facile, ma non devi mai arrenderti. Devi credere in te stessa e nei tuoi sentimenti. Vedrai che quando sarai più grande lui…" non finì la frase. "Non mi importa!! Sono stufa di soffrire per uno che nemmeno mi guarda!! Da adesso in poi il capitolo Itachi Uchiha per me è chiuso!! Forse un giorno cambierò idea, ma al momento la penso così." Hinata sapeva benissimo che lo diceva solo per farsi forza. "Va bene, se è questo quello che al momento provi, allora prova a vedere se le cose miglioreranno. Adesso però vieni giù, sennò anche io troverò il piatto vuoto" "Va bene, grazie mamma" E finalmente andarono a cena, anche se la maggior parte del cibo fu spolverizzato da i maschi di casa Uzumaki….stasera dieta….

Ciao a tutti!! Davvero Shina dimenticherà Itachi?? Spero vi sia piaciuto. Ora vado. Notte =)

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Capitolo 13
*** Allenamenti speciali ***


Passarono i giorni e Mikoto si sentiva spesso in imbarazzo a parlare con Kaito, al contrario di lui che continuava a parlarle come se nulla fosse successo. Da una parte non le dispiaceva, dopotutto era una cosa che voleva dimenticare…o almeno provarci...
"Ciao ragazzi!!" disse Ten Ten alla sua squadra quando si sono incontrati. "Ho una notizia da darvi. Come sapete anche quest'anno si svolgerà l'esame per Chunin ed ecco a voi le domande di partecipazione. Rendetemi fiera di voi dando il massimo, anche se so che ce la farete senza problemi. Ora andiamo ad allenarci un po’, poi vi lascio la giornata libera."
Si allenarono per tutta la mattina e mentre tornarono a casa…
"Sono così emozionata  per questo esame, verranno ninja dai villaggi più importanti e potenti….voi che cosa provate? Io adrenalina pura."
"Anche io. Finalmente avrò la possibilità di utilizzare il mio Byakugan." disse Minato
"Già, finalmente vedremo il piccolo Uzumaki nella sua specialità" lo prese in giro Kaito.
Erano diventati molto affiatati.
"Eh, si e voglio chiedere a mio padre di insegnarmi il Rasengan."
Stessa cosa il team Neji, i quali tornarono a casa di fretta per allenarsi ancora.
"Papà!!! Ma dove cavolo è finito??" disse Itachi
"Eccomi qui, che succede??" chiese Sasuke un po’ preoccupato.
Qualche secondo dopo arrivò anche Mikoto e in coro con suo fratello disse "Devi allenarci per l'esame Chunin!!!"
Sasuke fece uno dei suoi soliti ghigni divertiti. "Temevo che non me lo avreste mai chiesto."
Fuori casa Uchiha avevano un apposito campo per allenarsi. "Prima di tutto voglio capire che tipo di chakra possedete. Se avete quello del fulmine, del fuoco, dell'acqua, della terra o del vento. Perché no anche due. Io possiedo quello del fulmine e del fuoco, quindi suppongo che essendo sangue del mio sangue possedete questi. Ora vi mostro la tecnica del Chidori (Mille Falchi), tecnica base dell'arte del fulmine."
Concentrò il suo chakra e in pochi attimi il suo corpo venne circondato da saette, vennero concentrate in una palla con il chakra e, in un solo colpo, venne scagliata contro un bersaglio, facendolo esplodere. I due gemelli rimasero esterefatti.
"Questa tecnica deve essere mia!!" disse Itachi.
"Prima le femmine, maleducato!!" rispose a tono la sorella.
Sasuke si mise a ridere. "Aspettate almeno di vedere l'altra,no? Questa è la tecnica base dell'arte del fuoco, il Katon-Goukakyuu no Jutsu (Palla di Fuoco Suprema) una delle tecniche che caratterizzano il nostro clan". Sasuke concentrò il proprio chakra, prese fiato e sputò dalla bocca una palla gigantesca di fuoco. Era enorme!! Rimasero a dir poco impressionati da ciò e si chiedevano se davvero ne fossero capaci…
"L'esame Chunin si terrà tra qualche giorno, non pretendo che impariate subito una di queste tecniche, dopotutto ci vuole molto allenamento, fatica, sudore e…" non fece in tempo a continuare che Mikoto concentrò il suo chakra e provò a fare la tecnica della palla di fuoco, ma invece di una palla enorme, ne venne una piccola piccola. Ci rimase male.
"Ahahahahah te lo dicevo che sei una smidollata" la derideva suo fratello, ma sapeva che facendo così l'avrebbe motivata di più a provarci. Così fece. Questa volta si concentrò di più e sputò una palla di fuoco talmente enorme che fu quasi alla pari del padre, che rimase impressionato.
"Allora Itachi, vuoi provarci anche tu?" disse Sasuke.
"Certo!" rispose e seguendo le varie mosse, riuscì al primo colpo a sputare la palla gigante. Sasuke si sentiva fiero ed orgoglioso dei propri figli.
"Provate con il Chidori!" tentarono questa tecnica, ma era troppo difficile ed entrambi fallirono.
"Avete bisogno di allenamento, ce la farete. Ora andiamo a cena, domani quando tornate dagli allenamenti, voglio farvi esercitare con lo Sharingan."
"Siiiii!!!" gridarono insieme. Sasuke era davvero un mito per loro!!
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Anche Shina e Minato volevano chiedere aiuto a Naruto di insegnare loro qualche tecnica, dopotutto i figli dell'Hokage avrebbero dovuto mostrare le loro capacità.

"Mamma dov'è papà?" chiese Minato.

"E' molto impegnato, soprattutto ora che sta per iniziare l'esame Chunin, deve preparare una sacco di cose e….perchè quelle facce?" rispose Hinata.

"Volevamo allenarci con lui" disse Shina.

"Voglio imparare il Rasengan" aggiunse Minato.

"Calma, calma. Per gli allenamenti vi aiuto io. Minato il Rasengan è un arte molto potente, non si impara così…dai andiamo."

Le tecniche di Hinata sono per la maggior parte basate sulle arti marziali, disciplina che ha insegnato ai suoi figli sin da quando erano piccoli, ma non li aveva fatti specializzare troppo perché non erano ancora pronti del tutto.

"Bene ragazzi, voglio insegnarvi una mia tecnica personale che ho sviluppato tantissimo tempo fa. Si tratta della Tecnica delle 64 chiusure, ovvero di una barriera protettiva creata dal rapido movimento delle mani. Le arti marziali sono molto utili e combinate con il Byakugan sono perfette ed efficaci, perché grazie ad esso potrete individuare i punti deboli del vostro avversario."

I fratelli rimasero affascinati da questa tecnica e per il momento avrebbero abbandonato l'idea del Rasengan….si allenarono tutto il pomeriggio fino a tarda sera. Erano stanchissimi. Naruto tornò a casa e li vide stravolti sul divano.

"Che è successo?? Gli si sono scaricate le batterie?? Non li ho visti mai così calmi…"

Hinata si mise a ridere. "Ci siamo allenati tutti il pomeriggio. Volevano imparare il tuo Rasengan, ma ci siamo dedicati alle arti marziali."

"Un passo alla volta" disse Naruto. "Svegliatevi è ora di cena" li chiamò.

Si alzarono con pochissima voglia, ma quando il cibo chiama, gli Uzumaki rispondono sempre. Shina e Minato raccontarono al padre degli allenamenti e avevano detto che avrebbero continuato fino al giorno dell'esame.

"Papà, ma come si svolge questo esame?" chiese Shina.

"Non posso dirtelo, segreto professionale" rispose lui. "Posso solo dirti che sarà impegnativo e mettetevi in testa di dare sempre il massimo e…"

Lo interruppe il bussare alla porta. Chi sarà? Hinata andò ad aprire ed era Sasuke.

"Ehi Teme!! Che ci fai qui??" gli disse Naruto.

"Ti devo parlare, ho scelto un momento sbagliato?" rispose lui

"No, no vieni." si sedette con loro a tavola e salutò i figli di Naruto.

"Che devi dirmi di importante?"

" Vorrei parlare con te…in privato"

"Ok…ragazzi andate a dormire, ci vediamo domani mattina."

Annuirono, salutarono i presenti e andarono nelle loro stanze…ma che dovranno dirsi di così segreto pensavano…

"Dimmi tutto"

"Data la mia brutta esperienza con gli esami Chunin ho mandato gli Anbu migliori a nostra disposizione per avere tutte le informazioni dettagliate dei partecipanti."

"Bravo, hai avuto un ottima idea. Meglio stare sicuri, cosa hai scoperto che ti turba?"

Sasuke riprese fiato. "Temo che Orochimaru sia ancora vivo…o che qualcuno stia seguendo le sue orme…"

Ciao a tutti!!! Avrà ragione Sasuke a pensare ad un possibile ritorno di Orochimaru?? Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Alla prossima =)

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Capitolo 14
*** L'esame Chunin inizia!! ***


I nostri ragazzi si allenarono per i seguenti giorni. Shina era arrivata al luogo d'incontro della sua squadra e vi trovò solo Itachi. Dopo quel pomeriggio non parlarono molto, lo salutava e basta. Itachi ne rimase spesso ferito, dato che era abituato ad averla sempre accanto. L'unico pensiero della ragazza è quello di diventare il più forte possibile e di dimostare a se stessa il suo valore.
"Ciao" gli disse
"Ciao, sei agitata?" le chiese Itachi
"Non più di tanto." da quando era diventata così fredda con lui? Non riusciva a darsi una risposta. Voleva domandarglielo, ma in quell'istante arrivò Takumi e lei tornò ad essere radiosa solo quando gli rivolgeva la parola.
Arrivarono anche Mikoto, Minato e Kaito e tutti insieme entrarono nella grande sala dove si trovavano tutti i partecipanti. Alcuni incutevano terrore e si augurarono di non doverli sfidare. Entrò il responsabile d'esame spiegandone lo svolgimento….esso consisteva in una missione a squadre e chi avrebbe superato la prova, avrebbe sostenuto il torneo individuale. Tutti i partecipanti raggiunsero la Foresta della Morte, un luogo molto familiare per Sasuke, il quale era presente alla presentazione. C'era anche Sakura che si girò verso di lui e gli strinse la mano per rassicurarlo. Sasuke sarebbe partito in incognito insieme alla sua squadra Anbu per perlustrare la zona e assicurarsi che tutto proceda senza vari interruzioni o minacce…Intanto le nostre squadre si preparavano a fare il loro ingresso nella foresta e si misero alla ricerca del luogo d'incontro che sarebbe avvenuto il giorno seguente. La loro missione consisteva nel proteggere le pergamene del sole e della luna e di combattere con tutti coloro che avrebbero tentato di portargliele via.
"Propongo di stare uniti. Ci aiuteremo a vicenda così porteremo tutti a termine la missione." disse Takumi.
"La trovo una splendida idea" disse Minato. Povero Itachi, adesso anche il suo migliore amico lo stimava…
Così inziarono a muoversi rapidamente tra gli alberi. Shina e Minato utilizzarono il loro Byakugan per verificare se ci fossero dei nemici o meno nelle vicinanze.
"Fermi!!" disse Shina "Ho percepito delle presenze poco più avanti di noi. Hanno un chakra abbastanza potente"
"Avviciniamoci con cautela" disse Mikoto. Piano piano si avvicinarono e si trovarono davanti uno scontro.
 
Intanto al villaggio….
"Mi raccomando Sasuke, stai attento"
"Tranquilla, sai benissimo che il mio dovere è quello di proteggere il villaggio e soprattutto la mia famiglia. Se è Orochimaru, ho un conto in sospeso con lui. Non posso permettere che accada qualcosa a Itachi e Mikoto."
"Lo so….mi ricordo perfettamente la nostra avventura, se così possiamo definirla, nella foresta…"
"Se non ci fossi stata tu al mio fianco non ce l'avrei mai fatta, è ora che ricambi il favore proteggendovi. Ora vado, ormai i team sono tutti dentro. Ci vediamo tra qualche giorno. Stammi bene." L'abbracciò e la baciò con tutto l'amore che possedeva per lei.
Sakura lo guardava andare via e si accarezzò la pancia. Non aveva ancora avuto modo di dirgli che aspettava un altro figlio…
Sasuke e la sua squadra Anbu si addentrarono nella foresta…
"Capo, abbiamo scoperto a quale villaggio appartiene il nostro sospetto."
"Quale sarebbe?"
"Quello del Suono"
Sasuke non aveva più dubbi…"Ottimo lavoro. Andiamo"
 
I nostri ragazzi intanto stanno assistendo ad uno scontro mozzafiato, i tre elementi del villaggio del Suono  contro quelli della Nebbia. Gli ultimi erano davvero potenti e a dir poco spietati. Infliggevano colpi su colpi ai propri avversari senza un minimo di dignità, di fatti i nostri ragazzi rimasero senza fiato…
"Spero tanto di non dover affrontare quei tipi…" disse Kaito
Appena i ninja del Suono accasciarono a terra in fin di vita, se non addirittura privi, quelli della Nebbia se ne andarono.
Mikoto si sentiva gli occhi lucidi "No, non può finire così!!" con un balzo si precipitò a soccorrere i ninja del Suono.
"Mikoto ma che fai??" disse Itachi e tutti le andarono in contro.
"Hanno poco battito, ma non è ancora troppo tardi." Concentrò il suo chakra e piano piano iniziò a guarire i feriti che dopo qualche minuto si ripresero.
"Ehi, ma che succede??" disse uno di loro.
"Eravate messi proprio male, così vi ho guarito e ora state bene." disse Mikoto sorridendo.
I tre ninja rimasero spiazzati, si guardarono e uno di loro disse "Avreste dovuto saperlo"
"Che cosa?" disse Shina
"Un vero ninja non dovrebbe mai mostrare le proprie emozioni. Tu ragazzina hai un cuore molto nobile, non c'è che dire." tirò fuori un kunai "ma questo ti costerà caro." E si prepararono a combattere. Tutto ciò era assurdo per Mikoto. Voleva aiutare delle persone in difficoltà e invece?
"Io vi ho salvato e questo è il ringraziamento??" si infuriò come non mai e mostrò loro lo Sharingan.
"Wow…ma tu guarda che fortuna. Abbiamo trovato proprio la figlia di Sasuke. E tu se non sbaglio tu sei suo fratello?" disse indicando Itachi.
"Si e allora?"
"Bene…ci sarà da divertirsi…."

Ciao a tutti!!! Scusatemi per il ritardo ma cercavo un pò di ispirazione. Finalmente l'esame è iniziato. Che abbia ragione Sasuke su Orochimaru? Staremo a vedere. A presto =)

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Capitolo 15
*** L'obiettivo ***


Sasuke e la sua squadra stavano continuando a perlustrare il territorio e sentiva che si stava avvicinando al suo obiettivo. Si fermò di botto.
"Capo che succede?"
"Ho una strana sensazione…" disse Sasuke
"Ma bene, eccoti qui" disse qualcuno alle sue spalle "non avrei mai pensato che un giorno ci saremo incontrati. Sasuke Uchiha!" si girò di scatto e si trovò di fronte ad un uomo. Non lo aveva mai visto prima d'ora…
"Chi diavolo sei?" chiese Sasuke
"Tu non mi conosci, ma io ho sentito molto parlare di te…potrei iniziare da Orochimaru"
"Tu non sei Orochimaru!"
"Diciamo non del tutto…durante i suoi esperimenti creò un clone e si da il caso che quello sono io."
Sasuke non poteva crederci…"E' impossibile! Distrussi il suo laboratorio tantissimo tempo fa. Come sei riuscito a sopravvivere?"
"Orochimaru non era uno sprovveduto. Questo era uno dei suoi esperimenti preferiti e mi ha tenuto al sicuro. Per quanto riguarda il mio aspetto mi sono sottoposto a degli interventi chirurgici per cambiarlo, in modo che nessuno fosse in grado di capire chi fossi."
"E perché dopo tutti questi anni sei voluto tornare qui? Anche tu vuoi distruggere la Foglia?"
"Si, più o meno…ma il mio piano prevede qualche novità. Se sono tornato in questa occasione, Sasuke, non è una coincidenza. Ricordati tutto accade per un motivo."
"Ma io te lo impedirò!" Sasuke estrae la sua inseparabile Katana.
"Calma, calma…non è ancora il momento di combattere. Tutto a suo tempo Sasuke." e sparì.
Sasuke aveva abbastanza informazioni e avrebbe preparato la sua squadra per questo.
"Capo che facciamo adesso?"
"Dobbiamo tornare subito al villaggio a fare rapporto all'Hokage"
 
I nostri ragazzi si stanno preparando a combattere contro i ninja del Suono. Mikoto attaccò il suo avversario e Itachi l'aiutò. Purtroppo per loro quel ninja era troppo forte e li scaraventò a terra.
"Come puoi essere diventato così forte, se prima ti sei fatto stendere da quelli della Nebbia?" chiese Takumi.
"Ci siamo fatti battere di proposito. Sapevamo che c'era qualcuno nelle vicinanze e speravamo che fosse il nostro obiettivo…"
Continuavano a non capire…"E quale sarebbe il vostro obiettivo?" chiese Shina
"Semplice. I figli di Sasuke Uchiha"
Shock. "Che cosa vuoi da noi?" gridò Itachi.
"Sei veramente tenace. Un degno erede per Sasuke. Sei molto simile a lui, più di quanto pensi. Mi hanno detto che anche lui alla tua età era così testardo, ma poi è bastato poco per fargli cambiare idea."
"Di che parli?" disse Mikoto
"Come paparino non ve lo ha detto che ha tradito il vostro villaggio per vendetta?"
Non volevano crederci "Stai mentendo! Nostro padre ogni giorno si allena e combatte per difendere il villaggio, non lo tradirebbe mai!" disse Mikoto tutto d'un fiato
"Allora perché non gli chiedete chi è Orochimaru? Vediamo cosa vi risponderà"
"Adesso basta!!" disse Itachi che si arrabbiò da morire. "Ora vi faccio a pezzi!!"  chiuse gli occhi, concentrò il suo chakra, il suo corpo venne circondato da saette."
"Itachi…" disse Mikoto
Itachi spalancò gli occhi mostrando lo Sharingan "Chidori!!!" imparò la famosissima tecnica, la quale lo portò allo stremo delle forze durante gli allenamenti, ma finalmente la imparò.
"Lo sapevo che la cosa si faceva interessante…" disse uno dei ninja.
Itachi si scagliò addosso a uno di loro e lo sconfigge.
"Questa è anche la mia battaglia!" disse Mikoto. "Tecnica della Palla di fuoco suprema!!!" e con quella riuscì a sconfiggere anche gli altri due. Si rialzarono a fatica…
"Complimenti ragazzi, ma la prossima volta non saremo così magnanimi…ci si rivede" e sparirono.
Itachi e Mikoto si guardarono. "Non so che pensare, tu credi davvero che nostro padre ci abbia tradito?" disse Mikoto.
"Non lo so…" rispose Itachi
Gli altri si avvicinarono a loro. "Credo sia saggio riposarsi qualche ora" disse Minato.
Annuirono e si accamparono per un po’….

Ciao a tutti!!! Oggi ho voluto dedicarmi a questa storia che si sta facendo sempre più contorta. Spero vi piaccia. A presto =)

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Capitolo 16
*** Il dubbio ***


Sasuke arrivò al villaggio e si dirige immediatamente nell'ufficio dell'Hokage.

"Se sei tornato così presto significa che hai avuto le tue risposte" disse Naruto

"Si, non è Orochimaru ma credo che sia addirittura qualcosa di peggio!!"

Sasuke gli raccontò tutto.

"E' davvero un gran casino…devi preparare bene la tua squadra, ho bisogno di sapere tutto su questo tipo di cui non conosciamo nemmeno il nome. Mi fido di te, Sasuke."

"Bene, ora vado ad informare la mia squadra." e se ne va.

"Shikamaru ho bisogno che selezioni i ninja più competenti che difendano il nostro villaggio in caso di un eventuale attacco."

"Ricevuto!"

 

Mentre i nostri ragazzi si riposavano, Mikoto non riusciva a prendere sonno, così andò vicino al fuoco a riflettere. Conosceva bene suo padre, un papà dolce, premuroso, non poteva credere che in passato aveva tradito il villaggio, quello che oggi difendeva con tutto se stesso. Si sentiva gli occhi lucidi.

"Oh, papà…" disse e cominciò a piangere.

"Non dovresti stare qui, è pericoloso" disse Kaito.

Mikoto si asciugò gli occhi, non voleva far vedere le sue lacrime.

"Tranquilla non dirò a nessuno che hai dei sentimenti come ogni comune mortale."

La fece sorridere per qualche secondo. "Non so che pensare. Mi fido di mio padre, ma non so nulla del nostro passato. Non so nulla dei miei nonni, del mio clan, niente. Non ne parla mai, è come se ci fosse qualcosa sotto…"

"Mikoto, ora che siamo amici vorrei essere sincero con te…"

"Che vuoi dire?"

"Quando ero piccolo mio padre mi ha raccontato un po’ di cose sul clan Uchiha e su tuo padre."

"Devi dirmi tutto ciò che sai!!"

"So solo che il tuo clan fu sterminato, non so per mano di chi, ma tuo padre lo ha ucciso. Il resto lo devi chiedere a lui. Non so se è vero che ha tradito il villaggio, ma sappi che tutti noi lo consideriamo un eroe insieme al nostro Hokage e a tutti coloro che hanno partecipato alla Grande Guerra Ninja. Che importanza ha se ci potrebbe aver tradito?"

"Per me è importante! Lui è una figura fondamentale per me. Mi trasmette forza, coraggio, è uno stimolo a non arrendersi mai. A volte penso che preferisca mio fratello, per questo cerco di fare di tutto per renderlo fiero di me. Vorrei solo sapere la verità"

"Quando arriveremo a destinazione l'avrai"

"Grazie Kaito"

"Figurati"

Rimasero a guardarsi in silenzio. Kaito si avvicina a lei, che arrossisce di botto. Voleva baciarla e lei lo ha capito. A stento era riuscita a superare lo shock del primo, chissà come avrebbe reagito ora…per sua fortuna gli altri li raggiunsero e scampò all'imbarazzo.

Si incamminarono verso il luogo d'incontro e lungo il tragitto incontrarono diversi nemici. In questi scontri anche Minato e Shina tirarono fuori gli artigli mostrando le loro capacità, stessa cosa Kaito e Takumi.

 

Nel giro di qualche ora raggiunsero il luogo d'incontro e solo lì aprirono le pergamene. Apparvero i loro maestri informandoli della prova superata. Piano piano arrivarono gli altri partecipanti, compresi quelli del Suono, che li guardarono con aria di sfida. Il responsabile dell'esame disse che nel giro di qualche ora si sarebbero sapute le varie coppie per gli scontri individuali. I partecipanti vennero congedati. Mikoto decise di fare un salto al villaggio, voleva parlare con suo padre o non sarebbe riuscita a concentrarsi.

"Mikoto dove vai? Tra poco formeranno le coppie" disse Itachi.

"Ho bisogno di sapere la verità. Non vuoi anche tu?"

"Si, ma non è il momento giusto."

"Tu hai paura non è così? Non mi interessa se sei spaventato nel conoscere il nostro passato, nel bene e nel male lo voglio sapere. Poi darò una bella lezione a quel bastardo che si è permesso di insultare nostro padre. Vieni con me o no?"

Itachi annuì e mentre uscivano incontrano Sakura.

"Mamma!" dissero in coro.

"Dove state andando?"

"Cerchiamo papà. Dov'è?" disse Mikoto

"E' molto impegnato, credo che più tardi verrà a vedervi. Perché me lo chiedi?"

Non ci voleva! "Vedi noi…"

"Volevamo salutarlo e fargli sapere che abbiamo superato la prova" la fermò Itachi.

"Lo farete dopo, andate ora."

Itachi prese Mikoto per il braccio e la trascinò via "Lasciami!"

"Te lo avevo detto che non era il momento adatto, sei una testa calda!! Ora devi concentrarti sul tuo incontro e poi parleremo con papà!"

Detestava quando suo fratello aveva ragione. Ora esisteva solo l'esame...

Ciao a tutti!!! Ho scritto anche questo, oggi ho fatto il botto ahahahah apparte gli scherzi, Sasuke riuscirà a dire la verità ai suoi figli? E come reagiranno? A presto =)

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Capitolo 17
*** Padre e figli a confronto ***


Tutti erano in ansia nel sapere il proprio sfidante. Mikoto e Itachi speravano di imbattersi con uno del Suono…
Gli incontri individuali durarono circa un paio d'ore e tutti i nostri ragazzi passarono il turno.
"Ora avremmo molta possibilità di trovarci faccia a faccia" disse Minato.
"Puoi ben dirlo" rispose Itachi.
Mikoto era pensierosa, si chiedeva se suo padre fosse arrivato o no. Poi lo vide negli spalti.
"Itachi, dobbiamo andare"
Lui guardò sua sorella e capì. "Ci vediamo dopo ragazzi" e andarono verso loro padre. Appena lo raggiungono…
"Siete stati incredibili, sono fiero di voi!" disse Sasuke
"Papà abbiamo bisogno di parlarti." disse Mikoto "possiamo andare fuori?"
Sasuke non capì "C-certo andiamo"
Una volta trovato un posto tranquillo…
"Ditemi tutto"
Silenzio…nessuno dei due al momento sapeva come iniziare il discorso"
"Vogliamo la verità!" disse d'un fiato Mikoto che era sempre stata la più coraggiosa dei due
"Di che parli?"
"Del nostro passato…o meglio del tuo." Sasuke si incupì "Papà…è vero che hai tradito il nostro villaggio?"
Sasuke non sapeva cosa dire. "Chi vi ha detto questo?"
"Non ha importanza. Dicci se è vero o no" se ne uscì Itachi.
Sasuke sospirò "Non avrei mai voluto affrontare questo discorso con voi. Fa parte del passato, di un passato che mi fa male riportarlo alla mente. Io e vostra madre non abbiamo mai voluto dirvi nulla per evitare che anche voi viviate con il dolore che mi sono portato dentro per anni, fino a quando non mi sono innamorato di vostra madre e poi siete nati voi."
Mikoto si sentì gli occhi lucidi. "T-tu ci hai traditi…"
"Si, ma avevo le mie ragioni per quanto sbagliate fossero. Ora sono qui, sono ritornato per rimediare a quei sbagli e grazie al vostro amore…" non riuscì a finire la frase
"Ti odio  papà!!!" disse Mikoto che scoppiò a pingere e se ne andò.
Sasuke non sapeva che cosa fare, suo figlio era rimasto lì a guardarlo senza dire un parola.
"Anche tu mi odi vero? Lo capisco dal tuo sguardo... "
"No…sono solo deluso…" e se ne andò anche lui.
Sasuke rimase lì di fuori come un babbeo…poco dopo Sakura lo raggiunse.
"Ehi, che ti succede?" gli disse
"I nostri figli mi odiano, esattamente come io odiavo mio fratello…temevo che questo giorno sarebbe arrivato. Hanno scoperto del mio tradimento" si mise la testa tra le mani.
"Non è vero che ti odiano. Sono solo confusi perché non lo sapevano. Vedrai che poi parlandone chiaramente tutto andrà bene"
Sasuke si girò a guardarla. "Che cosa sarei senza di te?" e le stampò un bacio in fronte.
 
 
Intanto Itachi era ritornato dagli altri.
"Avete visto mia sorella?"
"Si, è arrivata di corsa piangendo e Minato è andato da lei" disse Takumi.
"Bene…" Itachi andò a sedersi in un angolo lontano da tutti.
Shina lo guardò e capì che aveva qualcosa di strano. Decise di avvicinarsi, mettendo da parte il suo orgoglio. Si sedette vicino a lui.
"Che succede? Qualche problema in casa Uchiha?" cercò di sdrammatizzare.
"Esatto…"
Ma lui non era in vena di scherzi. "Ti va di parlarne?"
"Da quando hai voglia di parlarmi?"
"Che vuoi dire?"
"Non capisco perché all'improvviso ti interessi dei miei problemi, visto che si e no che mi rivolgi la parola…è da quel pomeriggio che non mi parli…è da un po’ che volevo chiederti una cosa"
Shina si irrigidì. "Dimmi"
"Ti ho forse fatto qualcosa?"
Voleva dirgli che le ha spezzato il cuore, che questa sua indifferenza la fa stare male e che si sente stupida perché dopotutto ancora lo ama…"No…non mi hai fatto nulla, tranquillo" bugia!
"Allora perché mi eviti?"
"Non è vero che ti evito, sto solo di più con Takumi." e siamo a due!
"Quindi state ancora insieme?"
"Ha importanza?"
Itachi ci pensò un attimo…se ne è uscito con questa domanda, forse un po’ di importanza ce l'ha…"No…solo mi manca averti intorno."
Shina rimase spiazzata. Come era possibile che d'un tratto dicesse queste parole?
"Allora mi vuoi dire che ti prende?"
Così Itachi le raccontò tutto….
 
Mikoto stava ancora piangendo. Era la seconda volta che lo faceva davanti a Minato.
"Senti Mikoto…so che è stato uno shock per te, ma forse c'è davvero una ragione particolare per questo gesto"
"Non mi importa, me lo poteva dire!!"
"Capisco come ti senti, mio padre è molto legato a lui. Lo considera un fratello, forse gli era successo qualcosa, per questo ha lasciato il villaggio."
"Voglio sapere il perché, voglio sapere tutto sul mio clan e forse tu puoi aiutarmi"
Minato fu intimorito dal suo sguardo determinato "C-che centro adesso io?"
"Tuo padre è l'Hokage, no? Sei mai entrato nel suo ufficio o ti proibisce di andarci?"
"Mi è capitato di andarlo a trovare, perché?"
"Bene, allora non ti sarà difficile intrufolartici e rovistare nei vecchi documenti, in particolare sul clan Uchiha?"
"C-cosa?? Dico ma sei impazzita!! Sono documenti segreti io…"
"Ok, ok facciamo così. Farò io il lavoro sporco, tu farai da palo. Così va meglio?"
"Senti Mikoto…non credo che sia una buona idea…"
"Credi che io sia fiera di questo? Non posso chiedere ai miei, mi nasconderebbero altro, lo so. E' un mio diritto sapere la verità!"
Minato ci pensò su…"E va bene, ti aiuterò. So già che finirò nei guai!"
Mikoto lo abbracciò "Grazie, sei un vero amico e smettila di essere negativo!"

Ciao a tutti!! Scusate per il ritardo, ma sto cercando di recuperare. Ce la farà Mikoto a scoprire la verità?? A presto =)

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Capitolo 18
*** La verità fa male ***


Dopo circa un'ora tutti prestarono attenzione al responsabile di gara…

"Voglio fare i complimenti a tutti coloro che hanno superato il turno. Abbiamo sorteggiato i nomi dei partecipanti rimasti e ora vi mostreremo gli incontri dell'ultima fase degli esami. I vincitori di ogni singolo scontro diventeranno Chunin." Poco dopo apparvero sul tabellone gli scontri. Il primo era di Kaito con un ninja del villaggio della Sabbia, il secondo era di Minato con uno del villaggio della Nebbia. I seguenti scontri vennero formati….

"Sesto incontro: Shina Uzumaki contro Itachi Uchiha"

Shina rimase di sasso!! Era un po’ spaventata e allo stesso tempo emozionata. Avrebbe davvero avuto modo di dimostrargli tutte le sue capacità. Lo avrebbe battuto, o almeno ci avrebbe provato. Itachi non ne era proprio entusiasta, in fin dei conti era sua amica…

Poi arrivò il turno di Takumi con un ninja dell'Erba e infine lo scontro tanto atteso…

"Ottavo incontro: Mikoto Uchiha contro Yusuke Inazawa"

Mikoto si girò verso di lui e incrociò lo sguardo del ninja del Suono, l'unico che voleva battere! Gli fece capire che gliel'avrebbe fatta pagare cara!!

"Gli incontri sono stati formati e inizieranno tra un paio di giorni. Buona fortuna a tutti!"

Avevano un po’ di tempo per allenarsi sia mentalmente che fisicamente.

 

"Allora Minato, prima di sfidare quell'essere ho bisogno di sapere tutto. Stanotte dobbiamo infiltrarci nell'ufficio dell'Hokage" disse Mikoto.

"Ci serve un piano….mio padre non si accorgerebbe mai che esco di nascosto, ma tu?"

"Non ti preoccupare, non sono una sprovveduta. Stai a vedere" Mikoto andò da sua madre.

"Senti mamma è un problema se stanotte dormo da Shina?"

Sakura pensava che Mikoto non volesse stare a casa per via di Sasuke "Penso che sia giusto che tu stia a casa, tuo padre è molto turbato per la vostra discussione"

Mikoto si incupì. "Si, capisco….ma non voglio litigare ancora con lui. Magari se sto fuori per una sera con la mia migliore amica, eviterei di rispondergli male. Ti prego mamma."

Sakura ci pensò su. "Va bene…ma domani mattina ti rivoglio a casa presto, mi sei mancata in questi giorni."

Si, ce l'aveva fatta!! "Promesso, grazie mamma" l'abbracciò e ritornò da Minato.

"Che le hai detto?"

"Solo che stanotte dormo a casa tua."

"Cheeee????"

 

Arrivarono a casa Uzumaki e Mikoto andò in camera con Shina.

"Come mai stasera vuoi dormire da me?"

"Volevo stare una sera lontana da casa" non era una bugia, ma una mezza verità. "tu invece come ti senti al pensiero di affrontare mio fratello?"

Temeva che prima o poi le avrebbe fatto quella domanda…"Sono emozionata all'idea, finalmente gli farò vedere di che pasta sono fatta"

"Wow, mi aspettavo un atteggiamento più insicuro. Sono fiera di te, ma da quando hai tirato fuori questo tuo lato?"

"C'è un fatto che devo dirti, purtroppo tra l'esame, gli allenamenti, ecc..non siamo state molto insieme e non sono riuscita a raccontarti questo."

"Sarebbe?"

"Tempo fa decisi di seguire il tuo consiglio, ovvero di fare ingelosire Itachi con Takumi. Lui si era offerto di aiutarmi, poi un giorno mi ha baciata perché in lontananza c'era Itachi."

"Cosaaaa??? E mio fratello??"

"Sono scappata piangendo perché volevo che il mio primo bacio fosse con lui, così lo incontrai per caso e mi chiese se stavo insieme a Takumi. Gli ho fatto intendere di si, ma lui disse che era contento, pensava che lo tenessimo in disparte e appena ha saputo che non era così si è sentito sollevato"

"Lo uccido, giuro che lo faccio! Come può essere così idiotaaaa!! E tu?"

"Ci sono rimasta male, gli ho urlato contro che lui non ha mai capito niente! Così mi sono messa in testa che mi sarei arresa, pensando solo ai miei allenamenti e a diventare più forte."

"Capisco….anche se in realtà tu provi ancora qualcosa…"

"Non credo…sto cercando di vederlo come un amico e sta funzionando" oltre che a se stessa , sta mentendo anche alla sua migliore amica…

"Se lo dici tu…"

 

Si fece tardi, cenarono tutti insieme in casa Uzumaki. Mikoto si sentì un po’ in colpa a cenare con l'Hokage sapendo ciò che avrebbe fatto dopo….tutti andarono a dormire, Mikoto e Minato aspettarono che tutti si addormentino. Quando si fece tutto tranquillo, uscirono dalle loro finestre e con un balzo si trovarono sul tetto dei vicini.

"Mi sento in colpa a fare questo a tuo padre, non pensare che ne vado fiera" disse lei

"Lo so…dai andiamo"

Raggiunsero in un attimo l'uffico dell'Hokage. Minato usò la tecnica della moltiplicazione del corpo creando una copia.

"Io entrerò con te, mentre la mia copia rimarrà qui fuori a perlustrare il territorio."

"Ottima idea"

Aprirono la finestra ed entrarono. Mikoto iniziò a rovistare dappertutto per una decina di minuti, poi alla fine trovò un cassetto nascosto. Lo aprì e capì che all'interno vi erano dei documenti alquanto vecchi, che risalgono ai tempi del villaggio del Terzo Hokage. Continua a rovistare e trova un fascicolo dedicato agli Uchiha e ad un misterioso Itachi…

"Itachi? Perché ha il nome di mio fratello?" disse Mikoto.

"Non saprei..."

Continuava a leggere di questo ragazzo, delle sue imprese…

"Wow era davvero in gamba, era addirittura un Anbu come mio padre. Aspetta, ma perché c'è scritto che è ricercato?" Poi trovò un foglio, dove vi era scritto dello sterminio del clan.

Mikoto rimase pietrificata.

"Che dice?" disse Minato che prese il foglio. "Itachi Uchiha è accusato dello sterminio del suo clan. L'unico sopravvissuto di quella strage fu suo fratello minore…" prima di terminare la frase guardò Mikoto che era diventata pallida "Sasuke Uchiha…tuo padre"

Ciao a tutti!! Innanzi tutto buon anno anche se in ritardo =) Mikoto ha scopertola triste fine del suo clan. Come farà a dirlo a suo padre e a suo fratello? A presto =)

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Capitolo 19
*** Pensieri fissi ***


Mikoto era ancora scioccata. Aveva appena scoperto che il suo clan era stato sterminato da un Uchiha…suo zio per giunta!! Rimase a parlare con Minato sul tetto di casa Uzumaki per tutta la notte.

"Che hai intenzione di fare?" le chiese.

"Non lo so…ho una voglia matta di spaccare tutto, ma allo stesso tempo mi metto nei panni di mio padre e lo capisco quando dice che il suo passato gli fa male. Si è già fatta mattina e non ho nemmeno sonno. Ora devo andare, ho promesso a mia madre che sarei tornata presto. Grazie di tutto Minato."

"Figurati"

"Ma è vero, tu ci sei sempre per me. Sei un vero amico." gli diede un bacio sulla guancia e lui arrossì. "Salutami Shina e i tuoi. Ci vediamo." e se ne andò. Minato rimase lì ancora imbambolato…

 

Mikoto arrivò a casa, ma qualcosa nella sua testa le disse che non era il momento giusto per affrontare la sua famiglia, così decise di andare ad allenarsi un po’ al solito campo. Fece un po’ di riscaldamenti e piano piano iniziò ad esercitarsi sulle varie tecniche insegnategli dal padre, quando si accorse di una presenza. Si girò di scatto e vide un uomo appoggiato ad un albero che la stava fissando.

"Si può sapere che hai da guardare? Non sarai mica un maniaco, perché ti faccio fuori subito!"

L'uomo scoppiò a ridere. "Tranquilla, non sono quel genere di persona"

"E allora che vuoi?"

"Mi sto limitando ad osservare i tuoi allenamenti, sei molto in gamba. Del resto sei sangue di tuo padre"

"Come fai a conoscerlo?"

"Beh è difficile non aver sentito parlare del grande Sasuke Uchiha. Diciamo, anche, che ho avuto modo di essere il suo maestro una volta…."

Mikoto si stava innervosendo…"Dimmi il tuo nome!"

"Lo scoprirai quando sarà il momento"

"Significa che ci rincontreremo? Perché sinceramente spero di no!"

"Oh, certo…ho grandi progetti per te e tuo fratello. Buona fortuna per il tuo incontro di domani" e sparì

Mikoto non capì. Chi diavolo era questo tipo? E che centrava Itachi??

 

Decise di tornarsene a casa, non aveva la forza per concentrarsi…

"Mikoto è ora di pranzo ti avevo detto di tornare presto!" le disse Sakura

"Lo so, scusami…sono andata ad allenarmi…"

"Potevi andarci più tardi!!"

"Scusami…"

"Dai non farne una tragedia, Sakura, dopotutto è un Uchiha e ha la competizione nel sangue…non poteva resistere alla tentazione di allenarsi giusto figliola?" disse Sasuke cercando di fare dello spirito, ma Mikoto non ne era in vena e alla parola "competizione" le ritorna in mente la fine del suo clan.

"Vado un attimo in camera…ci vediamo dopo per il pranzo…" e se ne va. Sasuke la guarda pensieroso…

"Non so che fare con lei….insomma con Itachi è facile, è identico a me, ma lei…" si gira verso Sakura e la guarda con un sopracciglio alzato.

"Ehi, che hai da guardarmi così? Vorresti dire che ha preso da me questo carattere?"

"Si, è ovvio!"

Gli occhi di Sakura diventano di fuoco "Vorresti dire che ho un caratteraccio???"

Persino Sasuke a volte la temeva "Dai su stavo scherzando!"

 

Itachi stava uscendo dalla sua stanza quando incontrò sua sorella…

"Che è quella faccia?" le disse

"Nulla…sono solo un po’ stanca…"

"Non me la dai a bere…siamo gemelli ricordi? Capisco se hai qualcosa che non va. Avanti sorellina dimmi tutto!"

Lo guardò in modo un po’ enigmatico. "Ok…ecco, vedi…devo raccontarti una cosa, ma devi promettermi che non dirai a nessuno come ho avuto queste informazioni o ti uccido!!"

"Sempre amichevole, eh? Dimmi di che si tratta."

"Ho scoperto la vera storia, o meglio la fine, del nostro clan"

"Che vuoi dire?"

"Il nostro clan è stato sterminato tantissimi anni fa, l'unico sopravvissuto è nostro padre"

Itachi perse un battito "M-ma c-che dici? E-e chi sarebbe stato?"

"Questa è la parte più scioccante…è stato suo fratello. Si chiamava Itachi Uchiha"

"Cosaaaa?? Quindi io avrei il nome di un assassino??"

"Ci deve essere una spiegazione…vedrai che la troveremo."

"Non ci credo…mi sembra tutto così assurdo…ma come hai fatto a sapere tutte queste cose?"

"Io e Minato ci siamo intrufolati nell'ufficio dell'Hokage e abbiamo letto alcuni documenti segreti. Ti prego non devi dire questo a nessuno, altrimenti finirò nei guai!"

"Cheeeee???"

"Ti prego Itachi!! Tieni la bocca chiusa!!"

"Si…va bene…che cosa facciamo?"

"Non lo so…non ho il coraggio di parlare con papà…dentro di me sono furiosa, non voglio peggiorare le cose."

"Penso che invece dovremmo, credo sia inutile stare qui a scervellarci quando solo papà può dirci come stanno le cose"

"Cos'è che dovrei dirvi?" disse Sasuke che apparve da in cima le scale...

Ciao a tutti!! Scusatemi per il ritardo...spero che questo capitolo vi piaccia =) riusciranno a parlare con Sasuke e chiarirsi?? Alla prossima =)

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