Cambiamenti improvvisi possono portare a litigi altrettanto inaspettati

di Ragazzamagica
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Rivelazioni, litigi e addii. ***
Capitolo 2: *** Ritorno al bosco perduto. ***
Capitolo 3: *** Un agguato. ***
Capitolo 4: *** Le quattro fiaccole. ***
Capitolo 5: *** Una scoperta dolorosa. ***
Capitolo 6: *** I guardiani. ***
Capitolo 7: *** Di nuovo insieme ***



Capitolo 1
*** Rivelazioni, litigi e addii. ***


Non riesco a crederci. Io, che fino a quel momento sapevo a malapena maneggiare una fionda, io, che tutto il giorno me ne stavo a suonare la mia ocarina nel bosco perduto ero stata scelta. Da quando Amì, la mia fata personale, mi ha portata dall'Albero Deku, la mia vita aveva subito una svolta. Non ero un Kokiri e per questo potevo perfino uscire dalla foresta. Appena saputa la notizia, non stavo più nella pelle, e non la smettevo più di ringraziare il Grande Albero Deku per avermelo rivelato. Non so che dire, forse mi piacevano i cambiamenti e le novità. Mi aveva raccomandata di andare a parlare con una principessa, nel castello di Hyrule. Ma non poteva dirmi tutto nei minimi dettagli, stava molto male e così, comunque sprizzante di felicità, andavo a raccontare a tutti la notizia. Come primo, mi venne incontro Mido, desideroso di mostrarmi il suo scudo nuovo. Ultimamente stavano succedendo cose strane nella foresta, e ci stavamo organizzando, così che perfino io avevo imparato a usare la fionda. Raccontai a Mido tutto, e lui parve molto sorpreso, ma era anche molto felice e contento dicendomi che me l'ero meritato, continuando ad annuire. Poi lo salutai e corsi a cercare mia sorella, chiamandola per nome. In realtà non era mia sorella, era un'amica, ma per me il nostro rapporto era come di fratellanza. Anche lei non la smetteva più di dimenarsi dalla felicità, dicendo che sarei diventata una grande eroina. Link! Salutai anche la mia amica e corsi a cercarlo da ogni parte del villaggio. "Link!" lo chiamavo, ma lui non era da nessuna parte. Ah, che stupida! Pensai, sbattendomi una mano sulla fronte. Casa sua! Mi misi a cercarla, e appena trovata salii in fretta la scaletta. "Link!"> Come previsto stava dormendo, che pigrone! Lo scuotei un po', e lui ripose mettendosi a sedere con uno sbadiglio: "Cosa c'è, Saria?" Mi domandò ancora nel dormiveglia. "L'Albero Deku! L'albero Deku!" Ma ormai non la smettevo più di saltellare, e un Link paziente cercò di farmi continuare. "Cosa ti ha detto l'Albero Deku?" "Oh, Link!" Esclamai. "Io, io non so come dirtelo...posso uscire dalla foresta! E sai perché?" Link aveva gli occhi sbarrati, ma continuava a rimanere calmo. Forse stavo parlando troppo di corsa? Con calma gli spiegai tutto, sperando di fargli cambiare atteggiamento, perché a dire la verità mi stava un po' spaventando. Ma rimaneva impassibile. Alla fine finii di raccontare ciò che l'Albero Deku mi aveva detto, ma Link non diceva nulla. "Link, insomma che succede?" Mi portai una mano alla bocca, preoccupata. "Hai la febbre?" "Cosa succede a te!" Mi puntò il dito contro. "Ti sei per caso mangiata il cervello? Hai idea dei pericoli che correrai? Hai idea che dovrai lasciarci per tanto tempo? Hai idea di dover lasciare ME? E tu di questo sei felice?" Fui come rassicurata dalal sua rabbia. Bé, certo, non era bello vederlo furioso, però l'idea che si preoccupava per me mi faceva intenerire. "Calma, Link...E' per salvare il mondo" "Quel che mi fa più impazzire è che sei felice! Comprensiva del fatto che domani lascerai la foresta e me per molto tempo!" Mi spazientii. "Link, guarda che lasciare la foresta non è solo lasciare te: è lasciare Mido, il Bosco perduto, le gemelle, non solo te!" "Bé, per me non fa differenza! Non voglio che finisca in pericolo!" La cosa più irritante è che continuava a gridare. E anche il suo punto di vista era alquanto stupido. "Senti, non voglio far finire Hyrule nel caos, ecco! E il mondo! Voglio...voglio fermare il male!" Link mi guardò, restando in silenzio per un po'. "A te non importa fermare il male nel mondo" Chinò la testa, guardando il pavimento. "A te interessa solo di essere la prescelta per salvare il mondo, a te interessa farci sentire inferiori" Dopo essere rimasta con la bocca aperta, lo fissai mentre si sedeva di nuovo sul letto. "Tu...Tu!" Scossi la testa, ma sempre guardandolo. "Tu..sei solo un'egoista! Tutti gli altri sono stati contenti per me, tutti gli altri mi hanno incoraggiata, e invece tu mi stai solo incolpando di cose false!" Ci furono attimi di silenzio, per me interminabili. "Non sono semplicemente felice che tu te ne vada. Perché ti voglio bene" "Anche gli altri mi vogliono bene! Sai, Link? Penso che persone come te non dovrebbero esistere! Penso che tu sappia che ormai non sono un Kokiri, ma penso anche che si debba accettare un amico così com'è! Un amico deve accettare le differenze dell'altro!" "Saria, io..." Me ne andai, allontanandomi dalla casa chiedendomi perché ero diventato amico di quell'essere spregevole.

Ci siamo, era il grande giorno. Il giorno di dirsi addio: dovevo lasciare la foresta. Per l'occasione Mido aveva radunato tutto il villaggio. Ma anche con ciò, salutai tutti se non con qualche ringraziamento e con un cenno del capo. Nonostante tutto, lui non c'era. Link non era venuto, e per un momento mi sentii gravemente addolorata di questo, ma non ci feci caso dicendo a me stessa che mi sarebbero mancati tutti, e non solo Link. Così presi il tunnel che faceva uscire dalla foresta, ma nonostante tutto prima di attraversare  interamente il ponte mi guardai indietro, assicurandomi che nessuno potesse vedermi. Presi un medaglione dorato, che tenevo sempre in casa mia. QUel giorno, invece, volli portarlo con me. Appena fatto, lo aprii, scoprendo la foto al suo interno. Me e Link, insieme. Ci tenevamo abbracciati. In realtà non era una foto, era un disegno, l'aveva fatto un artista del villaggio. Quel giorno io e Link gli avevamo chiesto un ritratto. Chiusi il medaglione e lasciai cadere una lacrima sul legno del ponte. Sì, stavo lasciando la foresta. Stavo lasciando tutti...Stavo lasciando Link. ma non era il momento di piangersi addosso, così uscii dalla foresta a testa alta, con la mia fata al seguito. A un certo punto sentii qualcosa cadere, ma pensai fosse il vento e proseguii.

A.A.
Ed eccoci qua! Premetto che questa è la mia prima storia qui, quindi spero vi possa piacere.
So che in realtà ho apportato alcuni cambiamenti alla storia in sé, e che l'Albero Deku in realtà "non sta molto male" ma gli succede qualcosa di più, ma questa storia mi è venuta perlopiù pensando a cosa sarebbe successo se Saria sarebbe stata la predestinata al posto di Link, così che non volevo scendere troppo nei dettagli. Questa storia avrà pochi capitoli, massimo tre o quattro, ma credo che comunque saranno molto lunghi! Apprezzerei una vostra recensione, anche negativa, ma ringrazio anche i lettori silenziosi. Cercherò di essere puntuale per il secondo capitolo.

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Capitolo 2
*** Ritorno al bosco perduto. ***


Capitolo due

Ritorno al bosco perduto

Tante difficoltà mi erano capitate lungo quel viaggio e tante persone ho dovuto aiutare; ma è solo adesso che sul mondo si sta abbattendo il male. Il mio compito non era ancora finito. E anche se dopo sette anni volevo tanto mettermi nel mio letto a dormire, non potevo farlo. Ora dovevo radunare tutti i saggi, primo tra tutti quello della foresta. Chi mai poteva essere? Guardai le stelle nel cielo notturno, le stesse che mi avevano fatto compagnia nelle mie serate con Link. Le stesse che erano sopra la foresta. Le stesse di quando ero bambina. Oh, che nostalgia di quei luoghi, di quei bei momenti. Presi in mano la mia ocarina e suonai quella canzone, la mia canzone. La canzone che fino a sette anni fa suonavo nel bosco perduto, che avevo insegnato al mio miglior amico, al quale tempo fa avevo regalato un'ocarina uguale. Chissà se la canzone la ricordava anche lui? Chissà se sentiva la mia mancanza? Chissà se, per uno scherzo del destino, tutti i Kokiri erano anch'essi cambiati? Ma quella era perlopiù una speranza. Mille domande mi si affollavano nella mente tutte insieme, mentre a farmi compagnia in quella sera c'era quella melodia. Ah, e anche Amì e Epona, che già dormivano. Ma la mia fatina provava la stessa malinconia che provavo io? Anche lei era impaziente di tornare a casa? La guardai, luccicante come sempre, mentre sonnecchiava. Un sorriso mi comparì sul volto, mentre posavo la mia ocarina e, assonnata, mi appoggiavo sul soffice pelo di Epona dormiente, con alle spalle le scale che portavano al Villaggio Calbarico.

Ero finalmente arrivata: davanti a me si poneva la galleria che avrebbe dovuto portarmi nella foresta. Percorsi il ponte sospeso e varcai la "porta" e, come per incanto un nuovo mondo mi si mostrava. Feci qualche passo: ma dov'erano finiti tutti i Kokiri? Intorno a me c'era un silenzio quasi innaturale, che mi metteva i brividi. Finché venni colpita su un fianco e caddi a terra. "Ahi, ma che..." Una Deku Baba! Ma che ci faceva al centro della foresta? Con qualche colpo di spada velocemente riuscii a sconfiggerla, poi istintivamente guardai meglio: mostri, mostri dappertutto! Non potevo sconfiggerli tutti! Ma mentre me ne accorgevo, una decina di Cespugli Deku cominciavano a circondarmi. Estrassi di nuovo la spada dal fodero. La spada leggendaria, in grado di cancellare il male. "Non mi arrenderò senza combattere!" Ne colpii un po', proteggendomi con lo scudo, ma quelli arrivavano sempre più velocemente. Finché uno non venne colpito da dei semi Deku! "Via, andate via!" Mi lasciai scappare un gridolino di emozione: "Fratelli So-tutto-Io! Allora siete vivi!" Vedendo arrivare dei Kokiri, i Cespugli si spaventarono e cercarono un riparo sotto terra. "Su, coraggio, entra!" Uno dei Fratelli So-tutto-Io mi invitò a entrare nella loro casa. Era proprio come l'avevo lasciata l'ultima volta. "Sei davvero coraggiosa ad avventurarti nella foresta." "Ma che cos'è successo?" Domandai. "Una volta la foresta era un luogo sicuro...Ma..." Un Fratello So-tutto-Io che prima non avevo visto, si fece avanti. "Da quando l'Albero Deku ci ha lasciati, è stata invasa da mostri..." "E non possiamo fare nulla per difenderci e, anche se a volte riusciamo a spaventarli, o almeno la minor parte, ritornano più numerosi e agguerriti che mai."Aggiunse un altro. Non potevo crederci. L'Albero Deku...era morto! Subito mi rattristai, ma riacquistai la calma. "Ma...Non mi riconoscete, ragazzi?" Li guardai, e notai che erano un po' sconcertati. "Vi ricordate di me? Sono Saria!" Esclamai. "Saria?" Si grattarono tutti e tre la nuca finché a uno non si illuminò il viso. "Saria! Sei tu?" Piano piano ricordarono  anche gli altri. "Accidenti, sei proprio cresciuta!" "Ma dove sei stata tutto questo tempo?" Io, sollevata e al tempo stesso felice di aver ritrovato i miei amici sani e salvi, gli raccontai tutto, mentre loro seguivano rapiti il mio racconto. "Finché sono passati sette anni, e ora devo trovare il Saggio della Foresta." Conclusi. "Uao, che racconto mozzafiato!" "Quindi la Foresta ha ancora una speranza!" Uno addirittura saltò sul letto e prese la sua spada Kokiri puntandola sul soffitto. "E finalmente questi mostri sgarbati se ne andranno!" "Sì, ma purtroppo non so chi sia..." Sospirai, delusa da me stessa. "Ehi, calma, lo troverai!" Mi incoraggiarono, cogliendo il mio stato d'animo. "Sì, ma...dove potrebbe essere?" Chiesi. "Bé, la Foresta è un luogo pericoloso...Quindi...perché non provi a cercarlo, o cercarla, nel bosco perduto?" Esclamò uno, dopo averci pensato su. "E' un'idea ottima! Vado subito!" Dissi contenta! "Ma come, sei appena arrivata e te ne vai di già?" Rispose uno, mentre gli altri tre mi guardarono interrogativi. Quasi con la stessa espressione di quello che mi aveva fatto la domanda. "Prometto che tornerò presto!" Li rassicurai. "Grazie, Fratelli So-Tutto-Io! Grazie di tutto!" Poi corsi via, e loro mi salutarono dall'entrata della loro dimora, per poi ritornare frettolosi dentro. Mi diressi verso il bosco perduto; non prima di aver dato uno sguardo alla casa di Link, deserta.

A.A
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Credo che il prossimo capitolo sarà quello conclusivo! Ve l'avevo detto che era una storia corta ^-^ Fatemi sapere quello che pensate :)

 

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Capitolo 3
*** Un agguato. ***


Dopo aver superato alcune gallerie, finalmente ero arrivata al mio posto segreto. Non avrei neanche lontanamente immaginato che proprio di sopra al mio ceppo preferito, ci fosse il Santuario della Foresta, che secondo Sheik è il luogo dove si trovava il primo Saggio. Feci però una brutta scoperta: un po' dappertutto erano apparsi anche dei mostri, sembravano dei troll giganti, sicuramente molto più pericolosi dei cespugli pestiferi che una volta si vedevano raramente in quel luogo. Dovevo superarli...ma come? Cominciai a muovermi cautamente, e solo all'ultimo momento, mi accorsi di un troll davanti a me che si stava girando, per poco non mi scopriva! Ma fortunatamente riuscii a trovare un piccolo vicolo cieco, e nascondendomi tra i fiori per un soffio non mi vide. Continuai a camminare, finché non giunsi a un'ampia scalinata: impossibile non riconoscerla! Feci per fare qualche passo, ma venni scaraventata a destra, per poi finire nell'acqua. Riemersi, notando con dolore di essermi ferita la spalla, da cui cominciava a uscire del sangue. Poi mi accorsi della causa del colpo. Un troll molto più grande degli altri cercava di tirare fuori dal terreno un'arma che somigliava a un martello. Evidentemente era incastrato, quindi non mi aveva colpito con quello, ma cono un qualcosa provocato da costui. Approfittai della situazione e salii la scalinata di corsa, rischiando di cadere. Ma come volevasi dimostrare quel mostro era forte, e già aveva recuperato il martello e incominciato a inseguirmi. Poi ad un tratto s'era fermato e aveva buttato il martello per terra con forza, il ché mi spavento un po', ma non appena vidi una specie di scossa dirigersi verso di me la schivai subito e salii la scalinata, un po' rallentata per la ferita alla spalla. Ero appena arrivata al posto che conoscevo, e guardai in alto. Il saggio poteva essere lì? Sentii un fruscio dietro di me, e mi girai subito, proveniva da un cespuglio! Mi avvicinai lentamente, con il petto che mi doleva  dalla paura, ma con gran sollievo scoprii che era solo il vento, e mi misi una mano sul cuore che mi batteva forte. Poi mi girai e cercai di trovare l'arpione, ma prima che potessi farlo, venni spinta a terra da una forza invisibile, proprio di spalle. Stavo per mettere una mano su quella da cui usciva sempre più sangue, ma sentii come un caldo feroce bruciarmela. Gridai per il male, e anche un po' per la paura. Era quello il mio destino, morire per colpa di una forza invisibile al Santuario della Foresta? Proprio il mio posto preferito, dove mi veniva sempre a trovare Link? Sarei andata nella Vitafutura proprio lì? Ormai la spalla era come infuocata,  ma non riuscii a vedere altro che il graffio che si apriva sempre di più. Ormai il dolore era insopportabile, la vista mi si offuscò, non riuscivo più a urlare, il mio corpo era bloccato, non riuscivo a muovermi. L'ultima cosa che vidi fu il cielo nuvoloso, in cui rapidamente era arrivata una tempesta. Venni accecata da un lampo. Chiusi gli occhi cercando di proteggermi la vista ma poi, quando cercai di aprirli, non vidi altro che l'oscurità dalle mie pupille. A.A Bé, che dire...spero che vi sia piaciuto! Io sono veramente soddisfatta...(Adoro le cose drammatiche, muahaha) Fatemi sapere che ne pensate, ci terrei a una vostra recensione :)

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Capitolo 4
*** Le quattro fiaccole. ***



Ebbi l'impressione di aver perso i sensi. Eppure sentivo di essere viva.  Ne avetti la conferma dandomi un piccolo pizzicotto sulla guancia. Quindi dovevo essere in una stanza buia. Mi mossi cautamente e mossi le mani in avanti a tentoni, così se avrei incontrato un ostacolo l'avrei avvertito. Dopo un po' urtai contro qualcosa, e fu allora che riuscii a vedere oltre al mio naso: quello che avevo colpito in realtà era un piedistallo con sopra una fiaccola che si era appena accesa,  lasciandomi osservare per qualche secondo l'ambiente in cui ero. E cioé in una stanza enorme, con me al centro, con intorno oltre alla prima altre tre fiaccole. Queste però non erano accese, ma prima che potessi trovare il modo di farlo la fiaccola che mi faceva luce si spense, per poi farmi ritrovare di nuovo avvolta nel buio. Toccai il piedistallo che era esattamente davanti a me, e la fiaccola si accese di nuovo per poi spegnersi stavolta subito dopo. Era chiaro: chi l'aveva spenta era una creatura invisibile, la stessa che mi aveva colpita prima, facendomi, forse, perdere i sensi. Constatai con piacere che il sangue aveva smesso di uscire dalla spalla, su cui era rimasto solo un taglio. Così feci una cosa: Toccai di nuovo il primo piedistallo, poi senza perdere tempo di nuovo con l'aiuto della luce mi mossi verso gli altri e toccai anche quelle. Tutte le quattro fiaccole ora erano accese. Insieme a loro, però, fecero l'ingresso quattro luci luccicanti...che piano piano presero forma, rivelando la loro vera immagine. Erano le sorelle Poo, mi informò Amì! Forse erano quelle che mi avevano colpito prima. Estrassi la spada e corsi verso una di loro, ma subito si smaterializzò quando mi avvicinai troppo per poi ricomparire in un altro punto. Allora cercai di centrarne un'altra, vicino a me, ma lei subito scomparve, riapparendo poco lontano. Si stavano prendendo gioco di me? Bene, era  arrivato il momento di porre fine al gioco. Se non potevo colpirle senza che loro scompaiano quando mi avvicino, allora posso colpirle da lontano. Così rovistai in fretta nel mio equipaggiamento: In fretta presi l'arpione , senza far capire alle sorelle che cosa volevo fare. Ne colpii una, che prima di capire cosa l'avesse investita fu trafitta dalla mia spada. La stessa cosa feci con le altre, che restando di stucco, con grida di dolore scomparvero definitivamente dalla mia vista, e fu allora che finalmente potetti constatare che tutte le quattro fiaccole ora erano di un rosso acceso, senza qualcuno che le spegnesse. Dall'alto, però, scese una specie di ascensore. Gli venni incontro incuriosita, forse poteva condurmi all'uscita, ero stanca di quel posto inquietante. Così venni condotta dall'ascensore vicino a una scalinata, ma prima che potessi tornare indietro l'ascensore scese di nuovo, lasciandomi soltanto un'unica via: La scalinata. Salii i gradini, stando in guardia, pensando a cosa ora avrebbe potuto sorprendermi. In tutti i posti in cui ero stata, la caverna dei Dodongo, l'Interno dell'Albero Deku, e infine la Pancia di Jabu Jabu, c'era sempre un boss e, intuendo che non erano le sorelle Poo, troppo facili da battere, appena superato l'ultimo gradino estrassi la spada in posizione di attacco. Ma non c'era nessuno: Solo una piccola stanza circolare, che ad aprirla c'era un cancello dorato. Lo varcai, entrando nel piccolo ambiente. Una cosa che notai subito furono i quadri appesi alle pareti. Raffiguravano inquietanti alberi, che portavano a un castello, somigliava molto a quello del castello di Hyrule ormai...Ma oltre a quello non c'era niente di interessante. Quindi feci dietro-front tornando verso il cancello d'oro, ma...improvvisamente, si chiuse, lasciandomi senza alcuna via d'uscita.

A.A
Ehilà, ragazzi! Vi prego, non sparatemi, ma la storia non è ancora finita. Ma manca davvero poco, massimo uno o due capitoli, ve l'avevo detto! Comunque so che ho cambiato alcune cose, ad esempio in realtà le sorelle Poo si sconfiggono una ad una pian piano, e le fiaccole (non so nemmeno se è il termine giusto) non si accendono solo toccandone i piedistalli. Ma non volevo fare tutto uguale alla trama, quindi siate comprensivi u.u Mi raccomando, continuate a seguirmi. Ringrazio SkyTunder che ha messo la storia tra le ricordate. (Credo di essermene accorta solo adesso)

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Capitolo 5
*** Una scoperta dolorosa. ***


Fissai il cancello dorato chiusosi pochi secondi prima. Avrei potuto scavalcarlo, ma era un'opzione tutt'altro che facile. Inoltre il meccanismo doveva essere stato azionato da qualcuno...Ma da chi? Fu allora che sentii il nitrito di un cavallo dietro di me. Mi girai all'istante, guardando un cavallo nero...Il quale era cavalcato da Ganondorf! Non era possibile! In quel momento avevo gli occhi sbarrati, ma sguainai fuori la spada pronta a tutto, consapevole che comunque sarebbe stato inutile, era ancora troppo forte, mi seccava ammetterlo. Poi risuonò una voce nella stanza, quella di Amì. "Quello non è Ganondorf!" Mi avvertì. In quel momento dubitai della saggezza della mia fatina: Com'era possibile che non fosse lui? Anche se era impensabile che venisse fuori allo scoperto in così poco tempo...E così, dopo qualche secondo per me interminabile, fu allora che la creatura simile a Ganondorf si tolse la maschera, lasciando comparire la sua vera faccia. Amì aveva ragione: Non era Ganondorf, bensì il suo spettro. Così coraggiosamente mi avventai verso di lui, ma in men che non si dica lui saltò via in sella al suo cavallo e cominciò a trottare verso il quadro, e sorprendendemente lo attraversò. Pochi secondi dopo comparì di nuovo, stavolta veniva di nuovo verso di me, così mi preparai all'attacco sfoderando di nuovo la mia spada. "Attenta, Saria" Venni colpita alla schiena, rischiando di cadere. Avvertii una fitta alla testa, ero molto confusa; subito mi girai verso la direzione dell'attacco. Com'era possibile? Lui era nell'altro quadro...Poi di nuovo lo spettro avanzò proprio verso uno di quelli, oltrepassandone uno di nuovo. Furbamente mi girai indietro, e vidi che un altro spettro uguale a lui compariva in un altro quadro, e dopo essersi avvicinato notevolmente apparve un grosso vortice viola. Fu allora che vidi un piccolo arco stare a terra, con delle frecce. Lo presi all'istante e colpii nella direzione del vortice, e subito lo spettro fece dietro-front di nuovo. Ma non c'era tempo per gioire, e mi preparai al prossimo assalto. Stavolta non ricomparve nello stesso quadro, quindi mi girai un po' intorno. Appena in tempo! Già si stava scagliando verso di me. Fortunatamente con una freccia lo rimandai via. Stavolta era comparso sia a destra sia a sinistra, così per il momento non mi preparai a colpire. Appena visto il vortice, però, colpii di nuovo lo Spettro, che finalmente perse il cavallo e venne verso di me. Mi preparai, constatando che in mano aveva un bastone luccicante. Estrassi la spada, non perdendolo di vista mentre volteggiava. Sferrò una piccola luce verde, e io, non sapendo bene cosa fare, arretrai sempre con la spada nella mano. E infatti la piccola luce colpii proprio quella, che venne rispedita al mittente facendolo per un attimo perdere l'equilibrio, ma subito ricominciò a restare sospeso in aria. Guardai la mia Master Words per constatare che non avesse danni: Ovviamente no. Quindi..Dovevo colpirla con la spada, quella luce? Come una pallina da tennis? Non avendo altre idee, mi preparai a colpire. Subito di nuovo lo spettro mi rimandò un'altra luce, sempre verde, che prontamente rispedii a lui, che però la schivò. 'Fino ad adesso non ho mai giocato a tennis'..
'Bé, qualcosa mi dice che è arrivato il momento di imparare' Pensai, spedendo prontamente la nuova luce dietro, che stavolta colpì lo spettro in pieno.  Cadde. Mi avvicinai a lui, sempre cautamente, preoccupata per un attacco a sorpresa, ma evidentemente era stanco. Lo guardai, e in quel momento lui subito si riprese, tornando in aria. Stavolta mi sferrò un attacco rapidissimo, che mi colpì la mano, facendo cadere la spada sul pavimento. Oh, no! Come potevo difendermi adesso? Nel mio momento di debolezza, quella creatura malvagia sembrò quasi fare un ghigno. Sembrava quasi che fosse controllato da Ganondorf. Aspetta..."Che codardo!" Esclamai allo spettro, certa che il Re del Male potesse sentirmi. "Sei così fifone che hai paura di batterti con me!" Ero consapevole che lo spettro non poteva parlare, così decisi di fargli perdere la calma. Subito scagliò un'altra luce verde, che mi preparai a schivare. Ne seguì un'altra, schivai anche quella. Mi misi esattamente dietro la Master Words, purtroppo non c'era tempo per prenderla, anche se era vicinissima. Lo spettro caricò un altro attacco, che, tenendomi la mano, ancora mezza insensibilizzata, schivai prontamente. Ma colpì la lama della spada, che prontamente rimandò l'attacco indietro. Lo spettro ormai era sfinito, e cadde a terra . Ne approfittai per prendere la spada con l'altra mano e, spiccando un salto, colpii in pieno la creatura. Al centro della stanza, invece, si preparò a comparire un altro vortice viola, simile a quello del quadro. Dovetti mantenermi al cancello per non caderci dentro. Purtroppo lo spettro non poté fare altrettanto, e finì dentro l'oscuro vortice, che subito sparì. "Non credere che sia finita qui, non hai idea di cosa sono capace" Risuonò una voce sinistra nella stanza, che non ebbi molta difficoltà a capire di chi fosse. Al posto del mostro, ora, c'era un piccolo oggetto a forma di cuore rosso per terra, a me molto familiare, che sfiorai con la mano, quella che fino a poco fa mi faceva male. Fortunatamente ora la sentivo. Dopo aver preso il Frammento di cuore, notai un piccolo cerchio emanante luce smeraldina, e prontamente mi ci infilai dentro, guardando come ultima cosa il cancello dorato che prontamente si riapriva. Ora ero nel mio posto segreto, gentilmente arrivata grazie al teletrasporto. L'ambiente in cui ero stata non poteva essere che il Santuario della Foresta, sicuramente. Sospirai, ma subito mi venne un dubbio atroce: E il Saggio della Foresta? Guardai meglio il mio posto segreto, notando che sul ceppo era sdraiato un ragazzo Kokiri dall'aspetto molto familiare. "Link!" Esclamai felice, ma la voce mi morì in gola vedendo il suo aspetto. La sua gola aveva ricevuto una grande ferita ancora aperta. Perdeva molto sangue.

A.A
Il prossimo sarà il capitolo conclusivo.

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Capitolo 6
*** I guardiani. ***


"Link! Svegliati! Ti prego!" Non la smettevo più di scuotere Link e continuare a chiamarlo invano. Fortunatamente, sentivo che era ancora vivo. Il suo cuore batteva ancora. Finché non sentii un certo calore al collo. Mi girai di scatto, incontrando due lupi. "Siete stati voi a fargli del male?" Gridai, e come per confermare, quei due ulularono. Stavo per estrarre la spada dal fodero, quando una zampata mi fece volare dalla mano la lama. Arretrai un po', mentre quelli continuavano ad avvicinarsi sempre più velocemente tentando di colpirmi. "Buoni, buoni..." Cercai di calmare quei bestioni. "Ma...dopo l'ho messo?" Si avvicinavano sempre di più. "Non lo trovo..." Erano vicinissimi, ed ero in un vicolo cieco. Non c'era via di scampo. "Ah, eccolo!" Con un gesto fulmineo presi una freccia e presi a scargliarla contro un lupo che mi saltò addosso, facendolo battere in ritirata rovinosamente, ma solo per poco. Mentre si leccava la ferita, l'altro aveva cambiato tattica. Era salito su un albero poco lontano, e mi si stava gettando contro alla velocità della luce. Allora presi la spada e la ficcai nel terreno con la punta in su ovviamente, cosicché il lupo che ancora cadeva in picchiata fece davvero una brutta fine...Ora toccava all'altro. Era riuscito a togliersi la freccia dalla spalla, dove l'avevo colpito. Cosicché era di nuovo pronto per colpirmi, e come per beffa, mi colpì proprio sulla spalla...quella che poco fa era appena riuscita a non far più scendere sangue. La ferita si aprì di nuovo, facendomi fare un urlo di dolore disumano e facendomi cadere al suolo. Eccolo, il colpo di grazia...Si avvicinava sempre di più a me, lo sentivo...Chiusi gli occhi e aspettai, con tutta la vita che sembrava passarmi in quel momento davanti, con Amì che invano cercava di farmi reagire. La rivelazione dell'Albero Deku, ido, l'addio, il risveglio, il Santuario della Foresta...Link! Dovevo correre a salvarlo! Coraggiosamente mi alzai con le gambe un po' tremanti, e schivai tutti i suoi colpi come ricaricata da un'invisibile energia. La creatura, come arrabbiata, tentò di sferrarmi un attacco doppiamente più rapido, e mi centrò quasi visto che continuava a colpirmi più volte, se non fosse stato per un albero. Ora il lupo aveva gli artigli letteralmente conficcati nella corteccia dell'albero e approfittai per prendere la spada, e tagliargli l'altro braccio. Ormai l'essenza della vita aveva smesso di scorrere in lui, che era ancora attaccato con la zampa all'albero. Inizialmente me ne dispiacqui un po', ma se non avessi distrutto lui lui abrebbe ucciso me. Così, con la spalla che mi doleva molto più di prima, tenendomela con la mano dell'altro braccio, con cui tentavo di fermare il sangue, mi avvicinai a Link traballante, ancora sdraiato sul ceppo dell'albero con gli occhi chiusi. Cadetti vicino a lui priva di forze e scivolai in un sonno profondo. -------- A.A Sì, lo so, è corto. Sì, lo so, ho caricato un altro capitolo...e non quello conclusivo. Sì, lo so. Volete uccidermi. Forse con una fine anche peggio dei due lupi. Giuro che il prossimo capitolo sarà quello conclusivo u.u *tiene le mani dietro la schiena* Ehm...No, no, non sto incrociando le dita...No, davvero! ^^' *fischietta* Ehm...*cerca di cambiare argomento* Come state, comunque? Non c'ho messo troppo, vero? A proposito, potreste darmi un consiglio? (Anzi, darmi, SkyLander (non so se ho scritto bene) che solo tu leggi e recensisci) Secondo te questa è davvero una storia di Rating Verde, o devo cambiare il Rating?

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Capitolo 7
*** Di nuovo insieme ***


Mi svegliai che era quasi il tramonto. Le mie ferite si erano quasi del tutto chiuse, e intanto avevo riacquistato le forze. Mi alzai pigramente, per poi guardare il ceppo affianco a me. "Link!" Gridai, per poi subito toccargli il polso. Mi lasciai scappare un lamento. Era freddo. Terribilmente gelido. Una lacrima mi solcò il viso, due, tre. "Link! Ti prego, non puoi essere morto! Svegliati!" Urlai, guardando il suo viso con entrambi gli occhi spaventosamente chiusi. "Link! Ti ho detto di svegliarti!" Ma non accennava a farlo, purtroppo, così che scoppiai in un pianto di sfogo, con il viso tra le mani. "Ti prego, Link! Mi sei mancato per tutti questi anni, e ora...Ora non puoi andartene! Sono tornata! Per favore, dì qualcosa!" Mugolai, con voce rauca. Amì attirò la mia attenzione. "Amì, che c'è? Non voglio partire! Lasciami in pace, e poi è inutile...Link è il saggio della Foresta, non lo capisci? Sarà inutile provare a cercare gli altri!" La fatina mi lanciò uno sguardo quasi volesse rimproverarmi, muovendosi rapidamente qua e là vicino alla mia cintura. "Amì, ti ho detto che..." Stava cercando di farmi notare un'ampolla. 'Forse non tutto è perduto' Pensai, non volevo dubitare di nuovo della saggezza della mia fatina ingiustamente. Presi l'ampolla e me la rigirai tra le mani, guardando il piccolo essere viola che c'era dentro. "Una fatina!" Sorrisi, facendo scivolare sulla mia guancia un'ultima lacrima di gioia. Immediatamente aprii il tappo, badando bene però di farlo vicino a Link. La fatina in fretta in fretta uscì fuori dalla bottiglietta, per poi volare in cerchio su Link lasciando cadere un po' di polverina rosa su di lui che poi scomparve piano piano, come una cascata. E così anche la fatina viola. 'Speriamo che non sia troppo tardi...' Guardai ansiosa il volto di Link, cercando di intravederci uno spiraglio di vita. Passarono i secondi, stavo quasi esaurendo le speranze quando il sole tramontò, lasciando al posto suo la pallida luna e un acuto ululato di un  lupo. Link aprì un occhio.
"Link!" Gridai felice, abbracciandolo. "Sei vivo! Evviva!"
"Saria, mi stai stritolando..." Lo lasciai imbarazzata.
"Certo che sei diventata molto più forte dall'ultima volta che ti ho visto" Arrossii leggermente.
"Già...Senti Link, perdonami, io..."
"Shh, non devi dirmi nulla, l'egoista sono stato io, non ho pensato al mondo e a Hyrule, preoccupandomi solo di quello che sarebbe accaduto a te."
Sorrisi a quelle parole. Nulla, nemmeno un grave litigio, che pure lungo sia, avrebbe potuto separare noi due. Poi intorno a noi comparì una brezzolina azzurra che ci circondò. Sorrisi: Il Santuario della luce. E mentre io e Link viaggiavamo nello spazio, compresi che né quello né il tempo avrebbe potuto cancellare una forte amicizia. Poi badai bene di ringraziare la mia fatina, a cui sarei stata grata per tutta la vita. E anche se un giorno, essendo un Hylia, sarei morta anch'io mentre Link, un Kokiri; no, che importava? Link e io saremmo sempre stati, in qualche modo, grandi amici per l'eternità.

A.A
Bé, la storia è finita. In fondo ve l'avevo detto che sarebbero stati sei, massimo sette capitoli. So che il capitolo conclusivo è più corto, ma volevo farlo così. Comunque credo che sul campo di Zelda dovrei lasciare spazio agli Esperti con la E maiuscola, come una certa ragazza di mia conoscenza che ha recensito tutti i capitoli. Ma chissà che non faccia qualche altra storia. Non nascondo che sto creando una storia d'orrore, ma temo sarà molto lunga, però stavolta sono davvero soddisfatta di quel che ho scritto e sono soddisfatta anche di questa storia. Che dire? La mia prima FanFiction completa. Che emozione. Quasi quanto quella che ho avuto quando ho visto la mia prima recensione in assoluto. La termino qui, visto che mi sa che tra un po' faccio l'angolo autrice anche più lungo del capitolo in sé. Quindi, voglio terminare ringraziando chi ha letto e chi ha recensito, sperando di aver  tirato comunque ai visitatori e recensori silenziosi un piccolo sorriso con la mia storia.

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