Another Love

di Daisy_5
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sono sola. ***
Capitolo 2: *** E' bellissimo. ***
Capitolo 3: *** Voglio essere sincera. ***
Capitolo 4: *** 'Mi salvi la vita...' ***
Capitolo 5: *** Il principe e il pirata ***
Capitolo 6: *** Un bacio vero ***
Capitolo 7: *** 'Dove sei? Vengo io.' ***



Capitolo 1
*** Sono sola. ***


CAPITOLO 1

Mi chiamo Eileen, ho 18 anni e sono nata a Longford, nel nord dell'Irlanda. Ho perso i miei genitori tre mesi fa a causa di un maledetto incidente stradale. La mia famiglia non è mai stata ricca, al contrario, eravamo un po' sotto la media, ma con vari sacrifici ce la siamo sempre cavata. Quando i miei genitori sono morti, la mia vita si è bloccata, come un orologio in cui si sono bloccate le lancette. Sono figlia unica, e non ho né nonni né zii né cugini, solo parenti lontani che vivono in Francia.
Sono sola.


Prima che tutto questo accadesse, frequentavo un istituto tecnico ed ero in quarta superiore. La mia carriera scolastica si è interrotta, non avendo soldi non riesco a frequentarla e a pagare le spese che richiede. Non avendo quindi un vero e proprio titolo di studio, nella mia città non riesco a trovare lavoro, nonostante gli sforzi che abbia fatto per cercarlo. Inoltre, non ho nemmeno una casa dove vivere dato che quella dei miei genitori l'ha sottratta lo Stato per le spese non pagate.

L'unica persona che ho è Tracy, la mia migliore amica. Tracy è riuscita a prestarmi qualche soldo, e se ora sono qui è solo grazie a lei. Mi trovo a Kilburn, un quartiere di Londra. Sua cugina Daisy ha una casetta qui ed è riuscita a trovarmi un lavoretto come babysitter a un bambino di 5 anni di una sua conoscente, ma il problema è che tengo questo bambino solo tre volte a settimana e quindi guadagno veramente poco, quasi nulla. Alcuni di questi soldi riesco a tenerli da parte, ma alcuni li devo dare a Daisy per la casa, il cibo e tutto il resto. Tracy mi rassicura spesso dicendo che se continuo a cercare troverò un lavoro decente con cui mi potrò anche permettere di continuare gli studi, ma io non ci credo molto. Non ho mai creduto in me stessa, figuriamoci in questo momento.

Daisy è molto gentile con me e fa fin troppo. Con i soldi che sto tenendo da parte riuscirò a restituirle tutto, sarà la prima cosa che farò insieme al restituire i soldi anche a Tracy.

 

‘Mi sento uno schifo. Mi sento dipendente dagli altri e io odio dipendere dalle persone, odio questa situazione. Mi sento un peso, cosa che effettivamente sono. Vorrei solo che mi capitasse qualcosa per cui essere felice e per cui combattere e andare avanti. Mi sento inutile. E’ come se vivessi senza motivo.’

 

‘London, England’

 

Sono le 14.00, ecco che Brittany, la mamma del bambino a cui faccio la babysitter, arriva e mi consegna il piccino.

B: -Ciao Eileen! Vengo a riprenderlo verso le 18.00, buona giornata!-

E: -Va bene, buona giornata anche a lei Brittany!-

Prendo Marc per la mano e mi dirigo verso il salotto. Daisy non è mai in casa a causa del lavoro che la tiene occupata quasi tutto il giorno. Accendo la TV e insieme guardiamo un po' di cartoni animati. Verso le 16.00 vuole fare merenda, così usciamo e ci incamminiamo per il bar più vicino.

E: -Cosa vuoi prendere Marc? Ti va un bel gelato?-

M: -Siii, gelato al cioccolato!-

E: -Andata per il gelato al cioccolato allora!-

Stavamo per entrare nell'edificio, quando vedo e sento una ragazza avvicinarsi a Marc e chiamarlo.

M: -Ciao Carrie! Lei è Eileen, la mia babysitter!-

C: -Piacere Eileen, io sono Carrie, la figlia di un'amica di Brittany!-

E: -Aah, piacere mio Carrie!-

La ragazza mi sembra una tipa strana, una di quelle ragazze che nascondono qualcosa, ma probabilmente è solo una delle mie stupide impressioni.

Entra con noi nel bar e prendiamo tutti e tre un gelato. Mi racconta un po' di se stessa, e nemmeno lei vive una bella situazione, quindi penso che forse capirà anche la mia, ma quando viene il mio turno guardo in basso e mi si scuriscono gli occhi.

C: -Oh scusa, non sono fatti miei... non volevo essere invadente...-

E: -Tranquilla, non lo sei stata! Comunque la mia vita è un po' complicata...-

Da questa frase comincio a raccontare tutto in breve. Non ho paura di dire la mia situazione, alla fine è questa, e io non posso nasconderla troppo. Carrie mi sembra comprensiva, ma anche un po' dispiaciuta, ovviamente. Mi guarda pensierosa e appoggiando il gomito sul tavolino mi dice:

-io forse so come aiutarti, ma non te lo posso spiegare qui, adesso...-

La guardo in modo interrogativo, non capisco cosa intende dirmi.

C: -Stasera hai da fare?-

E: -Qui non ho amici, non ho nessuno tranne Daisy, quindi non ho mai da fare! -

C: -Bene, allora stasera esci con me, così vedi con i tuoi occhi quello che ho in serbo per te.-

Non so cosa aspettarmi dato che non so di cosa si tratta, e non conoscendo bene Carrie non mi fido ciecamente, ma accetto comunque.

 

Alle 8.30 inizio a prepararmi, Carrie sarà qui a momenti. E' da tanto tempo che non mi preparo in modo decente, così, prendo l'occasione anche per distrarmi un po'. Chissà, magari sarà una bella serata.

D: -Eileen, è arrivata!- sento urlare Daisy dal salotto.

E: -Arrivo! Ciao Daisy, a domani!-

D: -Buona serata tesoro!-

Esco dalla porta e la trovo in auto in un modo un po'...bizzarro?
Mi avvicino per salutarla.

E: -Ciao Carrie.-

C: -Ehi ciao, sali!-

Ambigua, faccio quello che mi dice. La ragazza indossa una minigonna con delle calze a rete, degli stivali con un tacco molto alto e un top attillatissimo. Sembra adatta ad uno strip tease.

E: -Dove andiamo?-

C: -Tra poco vedrai…-

Dopo dieci minuti di strada, ci ritroviamo nel centro di Londra, in una via che però non avevo mai visto né sentito prima. Da lontano scorgo delle ragazze vestite tutte come lei, e delle macchine che si fermano davanti a loro. E solo in questo momento capisco tutto…

E: -Carrie ma sei matta? Perché siamo venute qui?!-

C: -Ehi calmati! Ci sei arrivata o ti devo spiegare?-

E: -Carrie, ma qui è pieno di...-

C: -Di prostitute, si.-

La guardo storto, l'unica cosa a cui non avevo pensato era che facesse la prostituta.

E: -Senti, se hai pensato che io mi possa aggregare a voi ti sbagli di grosso, io...-

C: -Ehi ehi ehi, aspetta baby, frena! Io non ho proprio pensato a niente, io voglio solo aiutarti. So che è un modo strano di aiutare questo, ma è pur sempre un lavoro che ti sto offrendo. Sai quanto guadagniamo a notte? Il doppio di quello che guadagni tu in un giorno come babysitter!-

Inizia a raccontarmi come funziona il giro e di come lei ci fosse entrata. Ai suoi “clienti” fa pagare 40€ all'ora, e in questo modo, a fine turno, guadagna circa 300, e a volte anche 400€ a notte.

C: -Senti, io non ti obbligo a fare niente, insomma, è la tua vita! Ma anche io vivo una situazione di merda come la tua e so cosa vuol dire sentirsi uno schifo e non avere un dollaro tra le mani... la scelta è tua... se vuoi, io ho dei vestiti nel baule.-

Detto questo, scende dall’auto e se ne va con le sue “amiche”. Non capisco perché sono stata pure qui ad ascoltarla, insomma, io non sono di certo quel tipo di ragazza.

 

Dall'auto, fisso quello che le ragazze stanno facendo. Si appoggiano sensualmente sui finestrini degli autisti e cercano ci convincerli a passare una notte di passione con loro. “Che lavoro meschino e senza orgoglio” penso, ma subito dopo mi correggo “anche se sarebbe capace di tirare su le sorti di una ragazza al verde come me...” mi stupisco di quello che dico... sto davvero pensando a come sarebbe fare la puttana? “Ehi Eileen, torna in te! Tu non sei quel tipo di persona…” mi dico, ma tantissimi pensieri mi entrano in testa e mi immagino lì, sul marciapiede, con tutte quelle altre ragazze. Anche loro hanno una situazione economica orrenda probabilmente, e in questo modo si stanno sistemando. Esco dall'auto e apro il baule, vedendo la marea di vestiti che Carrie colleziona per queste serate. Senza pensarci due volte, inizio a prendere un paio di leggings rossi, una canottiera bianca e un paio di tacchi non troppo altri sempre bianchi. Mi trucco con il mio classico rossetto rosso che metto solitamente, e appoggio la borsa in auto. Mi dirigo verso Carrie, e vedo lei che sorridendomi compiaciuta mi viene incontro.

C: -Non te ne pentirai piccola, vedrai... guarda e impara!-

Mi fa vedere cosa e come devo svolgere “l'attività” e appena un tipo si avvicina, la ragazza mi butta    sulla strada. Questo tizio mi sembra abbastanza ambiguo... le stranezze capitano sempre a me d'altronde. Impacciata, cerco di attirarlo, ma lui come se non mi sentisse mi sussurra indifferente: -entra.-

Mi giro verso Carrie che mi fa un occhiolino e salgo in macchina. Come mi ha detto la ragazza, mi avvicino a lui stuzzicandolo un poco, ma egli non ha reazioni, non mi guarda nemmeno, e questo mi inizia a preoccupare un po'.

E: -Dove stiamo andando?- dico fingendo un sorriso sensuale.

Nessuna risposta... i suoi occhi sono fissi sulla strada che prosegue davanti a noi.

Parcheggia in un posto non troppo isolato, e a quel punto mi avvicino ancora, e questa volta mi respinge definitivamente.

E: -Scusi, ma lei cosa vuole da me?-

Mi guarda con aria malvagia, con due occhi rossi pieni di orrore. Si avventa su di me con aria violenta. Inizia a darmi sberle, a lasciarmi lividi viola sulle braccia e a lasciarmi graffi rossi sul collo. Inizio a non sentire più i muscoli del mio corpo, è come se non ci fossi più, come se esistessi solo mentalmente. La vista si annebbia, e tutto intorno a me sembra che stia scomparendo. Il dolore è sempre più forte, finché sento un auto parcheggiare accanto a noi. In questo momento esatto, l’uomo mi butta fuori dall'auto in modo brusco, come se fossi un animale da abbandonare sulla strada, per poi andarsene velocemente. Con le lacrime agli occhi, mi afferro il polso sinistro che mi fa un male atroce. Vedo un ragazzo scendere dalla macchina, avvicinarsi e sorreggermi. Mi dice qualcosa, ma sono talmente scossa che non riesco a capire. Mi mette nel suo veicolo e sfreccia via, mentre io continuo a tenermi il polso che mi sta uccidendo dal dolore.

x: -Stai tranquilla, ora ti porto in ospedale.-

Finalmente riesco a sentire le sue parole, la sua voce calda e con un accento decisamente inglese, riesce a calmarmi un attimo, e i miei singhiozzi si pacano.

La macchina si ferma, il ragazzo mi prende in braccio e mi porta all'interno dell'ospedale. Mi ritrovo nella sala medica, dove i dottori iniziano a spogliarmi e a curarmi. Mi danno dei tranquillanti fortissimi, che dopo dieci minuti mi fanno entrare in un sonno un poco tormentato.

 

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Capitolo 2
*** E' bellissimo. ***


CAPITOLO 2

Apro gli occhi e mi ritrovo in una stanza sconosciuta. Non capisco dove sono e mi prende il panico. Non riesco a muovermi bene a causa dei dolori, e solo a questo punto realizzo che potrebbe essere la casa del ragazzo che mi ha soccorso. Ma siamo già tornati dall'ospedale? Beh, allora non sono poi così tanto grave. Sento dei passi e all’improvviso vedo il ragazzo correre verso di me accorgendosi che sono sveglia.

x: -Ehi, come stai?-

Lo guardo meglio e qualcosa dentro di me si smuove. E’ bellissimo.
Per primi, mi colpiscono i suoi meravigliosi occhi color caramello che lasciano intravedere dei riflessi di luce luminosa. Ha i capelli castani modellati in un ciuffo, e le sopracciglia abbastanza folte. Le sue labbra sono carnose e di un rosso opaco, un rosso sbiadito. Non è una di quelle bellezze classiche, ma è una di quelle bellezze particolari e speciali, difficili da dimenticare.

Mi tiro un po' su e cerco di parlare non balbettando.

E: -Credo bene... che ore sono?-

x: -Sono le 8 esatte!-

E: - Grazie… senti, io non ti conosco, ma grazie davvero, non so come avrei se non fossi arrivato tu…-

Mi sorride, mostrando quei perfetti denti bianchi che illuminano ancora di più il suo sguardo.

x: -Sono passato di lì per caso e ho visto che quel tipo ti stava facendo male, così mi sono fermato...  E comunque, io sono Liam!-

E: -Io sono Eileen.- dico sollevandomi del tutto. -So che avrai pensato sicuramente male di me, ed è normale, però la mia storia è un po' complicata...- mi tocco il polso fasciato per vedere se mi fa ancora male, ed effettivamente è così.

LI: -Ehi attenta, quel polso non è in ottime condizioni! I dottori hanno detto che c'è stata una distorsione, ma che dovrebbe passare fra qualche giorno. Comunque, non ti preoccupare, insomma... non ti conosco, non ti posso giudicare…-

E: -Beh io invece anche se ti conosco da circa cinque minuti, lasciami dire che sei davvero gentile... qualcun altro avrebbe potuto lasciarmi lì in mezzo alla strada, invece tu mi hai aiutato... e non te ne sarò mai abbastanza grata, davvero.-

Mi sorride di nuovo, e per la seconda volta mi sciolgo.

LI: -Ah dimenticavo, lì c'è la tua borsa, e stamattina il tuo telefono ha suonato più volte!-

E: -Ah sì, sarà Daisy... vivo con lei, è la cugina di una mia amica...- dico cercando con gli occhi il telefono all’interno della borsa.

LI: -E dove abitate?-

E: -A Kilburn, ma non sono nata qui, vengo da Longford, in Irlanda...-

LI: -Aah ora capisco l’originalità del tuo nome e il tuo strano accento!-

E: -Sì è un nome di origine irlandese!-

LI: -E’ un nome stupendo! E i tuoi genitori sono in Irlanda?-

Abbasso lo sguardo cercando di prendere coraggio.

E: -I miei genitori sono morti qualche mese fa in un indicente stradale, e non avendo nessuno che potesse aiutarmi, mi ha aiutato Tracy, una mia carissima amica. Mi ha fatto trasferire qui da sua cugina... le devo praticamente tutto. E io mi sono comportata malissimo, se venisse a sapere quello che stavo per fare ieri sera sarebbe molto delusa da me, e in fondo lo sono anche io.-

LI: -Scusa, mi dispiace, io non sapevo...-

E: -Tranquillo, non potevi sapere...- dico sorridendo.

LI: -Giusto… Senti, io non posso fare molto, però magari posso provare ad aiutarti. Hai un lavoro? oltre a... beh insomma, hai capito...-

Lo guardo confusa, capendo poi che si riferisce alla notte scorsa.

E: -Oh ma non è come sembra, cioè ieri sera ho fatto una sciocchezza, ho seguito una ragazza... non dovevo farlo... comunque, faccio la babysitter, ma guadagno pochissimo...-

LI: -Io posso trovarti qualcosa di meglio magari...-

Effettivamente ho intuito che Liam è abbastanza ricco, la sua casa lo mostra chiaramente.

E: -Davvero? E come?-

LI: -Io faccio parte di una band, i One Direction, non so se ci conosci...-

E: -Sono un po' fuori in temi musicali da un bel po’ di tempo, scusa...-

LI: -Oh figurati! Comunque, qualcosa te lo posso trovare!-

E: -Grazie mille, grazie davvero. E anche se non troverai nulla fa niente... ti stai preoccupando di me ed è una cosa che hanno fatto in pochi e che non succede da tanto tempo... -

LI: -E' un piacere aiutarti Eileen, davvero, farò il possibile.-

Gli sorrido con il cuore che palpita fortissimo, la sua voce è calda e confortante, fa sembrare tutto più bello e speranzoso.

E: -Credo di aver già disturbato abbastanza, ora chiamo un taxi e vado da Daisy...-

LI: -Lascia, chiamo io!-

E: -Grazie...-

LI: -Lasciami il tuo numero di telefono, così ti informo per il lavoro!-

Glielo detto intanto che lo digita nella rubrica del suo telefono, dopodiché chiama un taxi che dovrebbe arrivare entro 10 minuti.

Mi alzo dal letto ancora un po' debole, mi metto le scarpe e indosso una camicia prestatami da Liam per coprire i “vestiti” che ho sotto.

Prendo la borsa e mi dirigo verso l'ingresso accompagnata dal ragazzo.

E: -Grazie ancora, davvero...-

LI: -Ehi basta con i ringraziamenti! Piuttosto cerca di stare bene e riprenderti! Ci sentiamo presto!-

E: -Va bene, ciao Liam!-

LI: -Ciao Eileen!-

Esco dalla casa e cammino verso il marciapiede dove sarebbe arrivato il taxi. Scrivo un SMS a Daisy per rassicurarla, e penso anche che le avrei raccontato subito tutta la verità, e l'avrei fatto anche con Tracy.
Nel veicolo ripenso alla conversazione avuta poco prima con il ragazzo che mi ha salvata e rimango un po’ sorpresa. Non avevo mai parlato così apertamente di me e della mia famiglia a nessun altro prima d’ora, esclusa Tracy. Non ero mai stata una tipa espansiva, sono sempre stata una piuttosto timida e riservata. Ma con lui non sono riuscita a restare così, era come se lo conoscessi da una vita, e come se lui mi potesse capire perfettamente al primo sguardo.

E’ bello sfogarsi e aprirsi con qualcuno, con qualcuno come Liam.

 

Torno a casa in tempo prima che Daisy vada al lavoro.

D: - Eileen! Come st…- si blocca guardandomi e scorgendo i lividi, i graffi e la fascia che ho sul polso. Continua: -ma che hai fatto?-

E: -Senti Daisy, è una storia lunga… tu ora devi andare al lavoro giusto?-

D: -Si, tra 5 minuti.-

E: -Allora ti spiego tutto bene quando torni per la pausa pranzo…-

D: -Va bene, però vedendoti così sono davvero preoccupata… e quella fascia poi? Sei andata in ospedale?-

E: -Si ma tranquilla, sto bene… ora vai pure, ci vediamo dopo!- esclamo con un sorriso rassicurante.

D: -D’accordo, a dopo allora!-

 

La testa mi fa male e ho una sensazione strana allo stomaco, probabilmente fame. Vado in cucina e mi preparo un tè caldo con una brioche. Ripenso a quello stupido sbaglio commesso la notte prima. Sono stata una cretina, la vera Eileen non l’avrebbe mai fatto, non so cosa mi è preso…forse la voglia di restituire i soldi in fretta alle mie due amiche, la voglia di essere indipendente, e probabilmente la voglia di provare qualcosa di nuovo. Sono stata davvero fortunata ad essere stata salvata da Liam, se non ci fosse stato lui a quest’ora chissà dove sarei.

Credevo che non ci fossero più persone per bene, persone altruiste pronte ad aiutare gente in difficoltà, ma mi sbagliavo per fortuna. Lui è veramente un bravo ragazzo, non l’ho capito solo dal fatto che mi ha aiutata ma anche per i suoi modi gentili e per la sua disponibilità. Spero davvero che mi chiami prima o poi per quel posto di lavoro che mi ha proposto. Accetterei subito e volentieri, sarebbe fantastico.
Finalmente mi sentirei utile, e in più, sarei spesso in compagnia di Liam.

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Capitolo 3
*** Voglio essere sincera. ***


CAPITOLO 3

-Eileen, Eileen mi senti?-

Strizzo gli occhi, e aprendoli con fatica mi ritrovo davanti Daisy. Mi tiro su e mi siedo sul divano.

E: -Da quanto tempo sto dormendo?-

D: -Sono arrivata circa un’oretta fa e già dormivi…-

E: -Oh ma dovevi svegliarmi!-

D: -Ma no, a quanto pare dovevi riposare cara! Ti va di dirmi cosa è successo ieri?-

Inizio a raccontarle tutto, ogni cosa. Ormai è da un po’ che vivo con lei e le sono immensamente grata per tutto.  Proprio per questo voglio essere sincera al cento per cento, non voglio nasconderle niente. Decido di raccontarle anche tutto quello che ho provato prima di arrivare a Londra, di quanto mi sentivo inutile e incapace. E’ da un pezzo che non mi sfogo più con nessuno e intanto che parlo mi faccio trasportare dai ricordi e dalla malinconia, e inizio a piangere a dirotto. Lei continua a circondarmi le spalle con il suo braccio per rassicurarmi e cerca di consolarmi ma senza grandi risultati. Daisy dice che non le importa di quello che è successo la notte scorsa, dice che mi sono lasciata trasportare da Carrie e che tutti gli esseri umani possono sbagliare. Dopo poco mi calmo, e le racconto anche la parte bella della situazione: Liam.

A un certo punto Daisy si alza e accenda il computer in fretta.

E: -Cosa fai??-

D: -Prenoto un volo… voglio tirarti un po’ su il morale…-

E: -Un volo? Per andare dove?-

D: -Voglio portarti a Longford, da Tracy.-

Mi si illuminano gli occhi, Tracy è la mia migliore amica e mi farebbe davvero bene vederla.

E: -Oddio si, grazie Daisy, sei fantastica! Ma…tu come farai col lavoro?-

D: -Ho delle ferie da fare…beh, le farò ora!-

E: -Quando vuoi partire?-

D: -Tra due giorni, così domani avviso il mio capo.-

E: -Grazie Daisy, grazie davvero.-

Mi alzo e vado ad abbracciarla, mi viene ancora da piangere, ma cerco di trattenermi.

 

Il giorno dopo preparo una piccola valigia con alcuni vestiti e un beauty-case con gli oggetti fondamentali. Daisy ha preso una camera enorme per noi due in un albergo vicino a casa di Tracy, così ci potremo vedere in ogni momento della giornata.
L’aria di Longford mi farà tornare la nostalgia della mia vecchia vita… del mio paese, della mia scuola, dei miei vecchi amici, e soprattutto mi farà aumentare ancora di più la mancanza dei miei genitori. Ma non importa, sono cose che ho già affrontato e non mi spaventano.

 

‘Longford, Ireland’

 

Riabbracciare Tracy, stringerla forte e averla accanto è straordinario. Sembrano passati anni dal nostro ultimo incontro, ma in realtà risale solo a qualche mese fa.
 Io, lei e Daisy andiamo a fare un giro nei soliti posti che frequentavamo un tempo. Decidiamo di andare in un bar spinte da un po’ di fame.

T: -Oh non sei cambiata per niente Eil! Non ti sbilanci mai eh! Io comunque una brioche al cioccolato, grazie.- dice riferendosi a me e subito dopo alla cameriera.
E: -Lo sai che non mi piace esagerare con il cibo…-

D: -Anche a casa mangia sempre poco!-

E: -E’ una cosa psicologica ragazze, più ho la testa piena di pensieri più la fame diminuisce!-

D: -Magari fosse così anche per me…-

Scoppiamo a ridere, finché sento una voce familiare da qualche parte. Alzo lo sguardo e mi viene un colpo al cuore, uno di quello forti, netti e fuggitivi. Sullo schermo della TV del bar c’è raffigurato Liam con altri quattro ragazzi che parlano. Probabilmente sono gli altri componenti della band… rimango un po’ sorpresa, sono tutti bellissimi, davvero uno più bello dell’altro. A bocca aperta, ascolto attentamente quello che dicono.

LI: -Dobbiamo ringraziare tutti i nostri fan, perché senza di loro non saremmo dove siamo adesso.-

La sua voce è così bella, così soffice e nello stesso tempo forte. Vorrei sentirlo cantare.

X: -Bene, ringraziamo i One Direction! Buona fortuna ragazzi, siete mitici!- conclude l’intervistatrice.

Sussurro: -One Direction… ecco come si chiamano, me ne ero scordata…-

D: -Cosa hai detto cara?- fissandomi esclama: -ma… che hai? Hai visto la Madonna?-

T: -Eil? Tutto apposto? Mi sembri un po’ scossa!-

Le guardo un po’ spaesata e respiro profondamente per prendere fiato.

E: -D…Daisy, quel ragazzo alla TV, uno di loro è quello di cui ti ho parlato! Quello che mi ha salvata! Liam!-

D: -Che cosa?! Tu mi avevi detto che facesse parte di una band, ma non mi avevi detto che quella band fossero i One Direction!-

T: -Tu conosci uno di loro? Sono dei fighi Eil!-

D: -I One Direction sono una delle band più famose al momento! Hanno milioni e milioni di fan che impazziscono per loro! Sono favolosi! Mi è capitato di vederli a Londra qualche volta!-

Ruoto gli occhi al cielo in segno di disinteresse. Liam è fantastico, a prescindere che sia famoso o no.

E: -Senti Tracy, devo raccontarti un po’ di cose che sono successe qualche giorno fa… so che le prenderai male, ma voglio essere sincera al 100% con te come lo sono stata con Daisy…-
Inizio a raccontare tutti gli episodi, dall’inizio alla fine, con tutti i dettagli. Tracy mi guarda con aria confusa, non riesce a capire come io, la sua migliore amica, abbia potuto fare una cosa del genere. Si copre la fronte con le mani in segno di smarrimento.

E: -So che sei delusa da me, lo sono anche io! Mi sento uno schifo… non pretendo che tu capisca subito...-
Capisco che è sconvolta dal modo in cui mi guarda, e a un certo punto lascia della moneta sul tavolino, si alza dalla sedia ed esce dal bar.

Dal mio viso iniziano a scendere lacrime. Lei è la persona più importante della mia vita in questo momento e pensare che è delusa da me, o addirittura che non voglia più rivolgermi la parola, è distruggente. Daisy dopo vari tentativi riesce a calmarmi, paghiamo e usciamo anche noi dal locale.

E: -Daisy io la capisco, ho sbagliato! Ha tutto il diritto di reagire così! Ora ti prego andiamo in albergo e torniamo subito a Londra.-

D: -Ok ok va bene, tranquilla. Però prima di partire devo parlare con lei, voglio che capisca come ho capito io.-

Sono piena di tristezza, sto malissimo, è come se stessi perdendo tutto per la seconda volta.

 

Metto velocemente tutti i vestiti in valigia, voglio andarmene da qui. Raccolgo un paio di shorts da terra, quando sento suonare il telefono. Guardo sullo schermo di sfuggita e vedo che è un numero sconosciuto. Chi è adesso? Non è il momento, non ho voglia di parlare con nessuno, quindi lascio suonare. Dopo cinque minuti squilla di nuovo, e questa volta, scocciata, rispondo.

x: -Ciao Eileen! Sono Liam, ti ricordi di me?-

Il mio cuore inizia a palpitare fortissimo e una sensazione forte mi colpisce lo stomaco.

E: -L..Liam! Certo, c..ciao!-
LI: -Ti disturbo?-

E: - Oh no affatto, dimmi pure!- mi compare automaticamente un sorriso sulle labbra, nonostante tutta la frustrazione di questo momento.

LI: -Sai, ti chiamavo per quel lavoro che ti dicevo… probabilmente ho trovato qualcosa per te!-

E: -Davvero? Wow, è fantastico!-

LI: -Si si! Però preferirei parlartene di persona! Sei libera dopo cena?-

E: -Adesso sono a Longford, ma credo di tornare domani mattina, quindi se puoi ci possiamo vedere domani pomeriggio.-

LI: -Si si va bene, abbiamo appena finito il tour per cui ho qualche settimana libera fortunatamente!-

E: -Bene bene! Prima ho visto in TV che vi intervistavano!-

LI: -Ah quindi hai visto anche gli altri!-

E: -Si si, vi ho visti tutti!-

LI: -Bene, così sai già chi conoscerai domani!-

E: -Perfetto! A che ora ci vediamo?

LI: -Alle 15.00 va bene? Ti passo a prendere a casa!-

E: -Ma tu non sai dove abito!- dico ridendo.

LI: -O mio dio hai ragione ahahaha che scemo! Beh dimmi il tuo indirizzo!-

E: -Greville Street, 4.-

LI: -Okay, allora a domani Eileen, buona serata!-

E: -Anche a te! Ciao Liam, grazie ancora!-

Clicco il segno rosso per terminare la chiamata e mi butto sul letto. Domani pomeriggio ho un appuntamento con Liam, non ci posso credere! Beh in realtà è un semplice appuntamento di lavoro, ma è comunque fantastico. Non vedo l’ora di poter riguardare i suoi meravigliosi occhi nocciola.

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Capitolo 4
*** 'Mi salvi la vita...' ***


CAPITOLO 4

‘London, England’

 

L’aria di Londra rientra bruscamente nei miei polmoni, portando via quella pura di Longford. Dall’aeroporto prendiamo un taxi e andiamo a casa. E’ ora di pranzo ma io non ho fame, sono ancora distrutta per Tracy e nello stesso tempo agitata per l’incontro con Liam.

 

D: -Sicura di non voler mangiare niente cara?-

E: -Oh no no, non ho per niente fame.-

D: -Smettila di camminare avanti e indietro per il corridoio, non cambierà le cose…-

E: -Sono nervosa… hai parlato con Tracy?-

D: -Si… io ho cercato di spiegarle le tue ragioni, ma lei è testarda, lo sai anche tu, ed è delusa. Non se lo aspettava! Ma dalle un po’ di tempo, vedrai che prima o poi capirà… non riuscirà a stare molto tempo senza la sua migliore amica!-

E: -Lo spero tanto… è bruttissimo sapere che lei pensa certe cose di me, ma forse anche io penserei in quel modo…-

D: -Ma sei sicura di essere nervosa solo per lei?-

La guardo e mi fermo. So benissimo che sono anche ansiosa per Liam, ma non voglio che lo capisca.

E: -Sì, e per cos altro se no?-

D: -Magari perché devi incontrare quel ragazzo, quello degli One Direction…-

E: -Non è quello degli One Direction, lui è Liam!-

D: -Ohohoh, addirittura? Tu sei cotta ragazza mia!-

Scoppio a ridere. -io non sono cotta!-

D: -Te lo si legge in faccia!-

E: -No… non posso avere una cotta per un vip. A proposito, che ore sono?-

D: -Mmm, 14.45!-

E: -Oh tra 15 minuti sarà qui, devo fare velocissimo!-

Vado in bagno per truccarmi: matita, mascara e lucidalabbra.

D: -Aaah l’amore adolescenziale…-

E: -Guarda che ti sento!- urlo dall’altra parte della casa sentendola ridere.

Scelgo una gonna alta nera con una canottiera bianca e le mie solite all star alte bianche.

Prendo la mia comoda tracolla marrone con dentro portafoglio, chiavi, occhiali da sole e cellulare.

E: -Io vado!-

D: -Fatti vedere? Wow sei bellissima!-

E: -Ma smettila! A stasera! Ciao Daisy!-

D: -Buona fortuna, ciao!-

Apro la porta e mi ritrovo fuori casa Liam nella sua macchina. Appena mi vede mi saluta con la mano e mi fa cenno di avvicinarmi. Percorro il sentiero dalla porta al cancellino. Esco, lo chiudo ed entro nella sua auto.

E: -Ehi!-

LI: -Buongiorno! Come stai?-
E: -Bene grazie, e tu?-
Fingo, come sempre fingo con quella detestante parola: ‘bene’.

LI: -Bene bene! Ora andiamo nel nostro studio, ho delle cosette da farti vedere!-

E: -Okay, andiamo!-

Accende la radio, e ascoltando qualche canzone, arriviamo allo studio in centro Londra in qualche minuto.

LI: -Aspetta!- esclama fermando la mia mano che stava per aprire la portiera.

Mi fermo confusa e vedo lui che esce dall’auto, fa il giro e apre la mia portiera porgendomi la mano.

LI: -Signorina...!-

E: -Wow, un vero gentiluomo.- dico afferrandogliela.

Esco dalla macchina, e ne io ne lui molliamo la presa. Ci guardiamo attentamente negli occhi e all’improvviso qualcuno alle nostre spalle caccia un urlo acuto.

Lasciamo le mani imbarazzati e ci giriamo. Vedo un ricciolino che agita la mano verso Liam in segno di raggiungerlo.

LI: -Quello è Harry, vieni…-

Chiudo la porteria e ci avviciniamo al ragazzo, sentendomi un po’ osservata.
H: -E’ lei Eileen?-

LI: -In carne ed ossa!-

H: -Wow… piacere, io sono Harry, Harry Styles.-

Imbarazzata ricambio la mano: -Piacere, Eileen.-
Questo Harry è terribilmente sexy, la prima cosa che ho notato sono la sua voce rauca e i suoi occhi verdi smeraldo. E’ il ragazzo più affascinante che io abbia mai visto.

LI: -Entriamo che è meglio…- dice Liam ridendo.

H: -Liam ti dovrei parlare…-

LI: -Sì aspetta, arrivo subito, aspettami qui…-

Mi afferra il polso e mi conduce in un lungo corridoio dove in fondo c’è una porta.

E: -Dove siamo?-

LI: -Aspetta…-

Accende la luce e capisco di essere in una vera e propria sala di registrazione, sono strabiliata, io  adoro la musica.

E: -Wow!-

LI: -C’eri già stata?-

E: -No mai! E’ fantastica!-

LI: -Mmm, dopo un po’ ci si fa l’abitudine!-

E: -Ma non dovevamo parlare del lavoro?-

LI: -Infatti, ma prima di tutto devi sentire una cosa. Io vado un attimo da Harry, torno tra poco, tu intanto ascolta!-

Mi mette delle cuffie giganti nelle orecchie e inizio a sentire una melodia. E’ una canzone, una loro canzone. Riconosco subito la voce calda di Liam e le altre voci che avevo sentito in TV. E’ bellissima, lenta al punto giusto e con un sound meraviglioso… sono davvero bravi, ora capisco a cosa è dovuto tutto il successo che hanno fatto.

Sento Liam entrare e mi giro sorridendogli.

E: -E’ incredibile, siete bravissimi! Sono sicura che conquisterà tutte le vostre fan!-

LI: -Oh grazie mille, sono contento che ti piaccia perché è da questa canzone che dipenderà il tuo futuro lavoro!-

E: -E’?! Cosa centro io con la vostra musica?!-

LI: -Questa canzone non è ancora stata pubblicata, sarà il nuovo singolo del nostro prossimo album. E come ogni singolo dobbiamo anche girare un video ufficiale… a questo ci servi tu!-

E: -Per girare il video?-

LI: -Esattamente!-

E: -Ma.. non capisco…-

LI: -Dovrai essere la protagonista del video insieme a noi… i registi stavano cercando una ragazza semplice, non la classica “barbie”, non so se capisci cosa intendo… ne volevano una bella nella sua semplicità e personalmente io ti trovo perfetta per questo ruolo.-

E: -Ti ringrazio, ma Liam… io non ho mai fatto nulla di simile, non ne sarei capace!-

LI: -Ami la musica?-

E: -Sì, da morire.-

LI: -Basta questo… loro ti diranno cosa fare, tu dovrai solo essere te stessa e andrà benissimo.-

E: -Mmm, non credo, non ho molta fiducia di me stessa…-

LI: -Eileen, lo puoi fare…-

E: -Ma è una cosa che fanno le modelle di solito…-

LI: -Sì di solito sì, ma stavolta cerchiamo qualcosa di diverso, e te lo ripeto, tu sei perfetta per questo ruolo! Devi solo lasciarti andare e sarà facile…-

E: -Ho sempre desiderato fare una cosa del genere…- scoppio a ridere ricordando tutti i video fatti con Tracy, e all’improvviso mi incupisco.

LI: -Ecco vedi, ora hai la possibilità di farlo! Ma… ehi, che c’è adesso?-

E: -No niente, solo che mi sono venute in mente delle cose eh… beh, lasciamo stare.- dico fingendo un sorriso.

LI: -Senti in realtà io mi devo scusare con te perché ti avevo promesso un vero lavoro, questo invece è temporaneo e ti terrà occupata una, massimo due settimane… ma ti assicuro che ti verrà data una bella somma di denaro! E se ovviamente io troverò qualcos’altro, te lo farò sapere!-

E: -Ti devi scusare?! Ma tu sei pazzo! Hai già fatto fin troppo per me… prima mi salvi la vita e poi riesci a trovare un modo per farmi raccattare un po’ di soldi… non finirò mai di ringraziarti.-

LI: -Ti serviva aiuto e te ne serve tuttora… perché non dovrei dartelo?-

Sorrido. Quelle parole mi riempiono il cuore, mi sento accettata e compresa dopo tanto tempo.

LI: -Allora mi confermi la tua disponibilità?- dice mettendomi una mano sul braccio.

E: -Sì… sì mi hai convinta!-

LI: -Sono bravo a convincere le persone!- dice facendomi l’occhiolino.

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Capitolo 5
*** Il principe e il pirata ***


CAPITOLO 5
LIAM’S POV
Eileen è incredibile. Non ho mai incontrato una ragazza come lei. Ha una storia davvero particolare alle spalle e credo che questo sia uno dei motivi del suo strano carattere. Ho passato poco tempo con lei ma credo già di averla capita alla perfezione. Dentro di sé è triste e odia tutto ciò che la circonda, ma prova comunque ad andare avanti e a sorridere. E quando sorride, tutto intorno a lei si blocca, perfino il vento smette di oscillare.
I suoi occhi sono qualcosa di straordinario, il suo sguardo è mozzafiato. Avrei sempre voglia di accarezzare quei lunghissimi capelli biondi che le coprono metà schiena. La sua bocca è così carnosa, ed è ancora più bella quando si dilunga per aprire un sorriso. Adoro il suo fisico, la sua pelle delicata. La trovo perfetta.
*Driiiiiin*
I miei pensieri vengono spezzati dalla suoneria del cellulare.
LI: -Pronto?-
S: -Liam! Ti ho chiamato un sacco di volte ieri sera, dove eri?-
LI: -Ah ciao Sophia, scusa ma ero con Andy e stamattina mi sono dimenticato di risponderti…-
S: -A volte mi chiedo se la tua fidanzata sia io o Andy!-
LI: -Ma smettila, sai che voglio solo te!-
S: -Sarà meglio… dopo ci vediamo?-
LI: -Ehm, facciamo stasera perché da oggi inizio a lavorare per il nuovo video.-
S: -Va bene allora passa a prendermi stasera per le 9, ciao amore!-
LI: -Ciao tesoro, a stasera.-
Lancio il telefono sul tavolo e mi strofino gli occhi. Sono uno stronzo, un vero e proprio stronzo. Io ho una fidanzata e sto qui a pensare a un’altra! Sophia è fantastica e ne sono innamorato davvero… ma questa ragazza, Eileen, è come se mi avesse aperto un nuovo mondo. Probabilmente sono compassionato dalla sua storia, sono dispiaciuto e quindi provo un certo affetto verso di lei. Spero che sia così, deve essere così!
Sento qualcuno entrare nello studio.
X: -Ehi tenerone, eri al telefono con il tuo amore?-
Riconosco subito la voce rauca e mi giro ruotando gli occhi al cielo.
LI: -Ciaao Harry!-
H: -Cosa stavi facendo qui tutto solo?-
LI: -Pensavo…-
H: -Interessante…- si siede accanto a me e continua a parlare: -comunque, quella Eileen per il video è perfetta! E’ proprio il tipo di ragazza che volevano i registi! E’ davvero carina!-
LI: -Non iniziare Harry!-
H: -A fare che?-
LI: -Non provarci con lei, è in una situazione complicata, lasciala stare… ok?-
H: -Sempre a pensare male tu! Non ci provo mica con tutte!-
Lo guardo male, come se avesse appena detto una stronzata… cosa che ha fatto.
H: -Solo se sono carine!-
LI: -Ecco, ci risiamo…-
Scoppiamo a ridere. Harry è un playboy di prima classe, nessuna ragazza riesce a resistergli, per questo lo prendiamo sempre in giro… ma in fin dei conti, non è nemmeno colpa sua.
 
 
 
EILEEN’S POV
Oggi conoscerò tutti gli altri ragazzi e il direttore del video che ci dovrà spiegare cosa ha intenzione di fare. Sono agitata e come sempre vado avanti e indietro per il corridoio. Ho deciso di raccogliere i capelli in una treccia laterale, di indossare un  semplice vestito e dei tacchi. Voglio fare bella figura davanti agli amici di Liam… in realtà Harry l’ho già conosciuto e credo di non avergli fatto una brutta impressione. Quel ragazzo è bellissimo e ha l’aria di uno sveglio. Mi piace.
 
Mi avvio alla fermata del bus. Credo che con i soldi che guadagnerò mi comprerò una moto o un auto; in Irlanda avevo fatto la patente, per cui mi manca solo il mezzo.
In una ventina di minuti arrivo allo studio di registrazione. Fuori dall’edificio vedo due ragazzi che stanno parlando, e man mano che mi avvicino li riconosco. Sono altri due componenti del gruppo, mi ricordo le loro facce alla TV. Appena mi vedono si guardano e si sussurrano qualcosa. A un metro di distanza, imbarazzata, li saluto.
-Ehi, tu devi essere Eileen, giusto?- mi dice il ragazzo dagli occhi azzurro cielo.
E: -Si, sono io.-
-Piacere, io sono Louis!-
-E io sono Zayn!- esclama l’altro ragazzo con gli occhi scuri e i capelli mori.
E: -Piacere!- dico con un enorme sorriso.
Z: -Hai già conosciuto anche gli altri? Tranne Liam ovviamente.-
E: -Ho incrociato ieri Harry per due minuti e basta!-
LO: -Allora ti manca Niall! Entriamo, tra poco arriverà il direttore del video!-
Questi due ragazzi sono incantevoli, Louis con una bellezza classica, che sembra un principe uscito dai libri di fiabe, e Zayn con una bellezza particolare, che ti rapisce fin dal primo sguardo. Sono entrambi perfetti, i loro visi emanano simpatia ed entusiasmo. Spero di poterli conoscere meglio durante questo lavoro.
Entriamo nello studio e troviamo Liam nel corridoio. Appena mi vede gli scappa un sorriso, e il mio corpo inizia ad accaldarsi.
LI: -Ciao Eileen!- dice avvicinandosi.
E: -Ciao!-
LI: -Vedo che hai già conosciuto i miei cari colleghi!- esclama appoggiando una mano sulla spalla di Zayn.
LO: -In realtà le manca Niall!-
LI: -Oh sarà contento di conoscere un’irlandese come lui!-
E: -E’ irlandese?!-
LI: -Già! Niaaall!- grida col tentativo di chiamarlo.
Dal nulla compare Harry mentre si sta mangiando un pacchetto di patatine.
H: -Oh buongiorno Eileen!-
E: -Ciao!-
LI: -Dov’è Niall?-
NI: -Eccomi!-
Da una porta a destra del corridoio sbuca fuori un ragazzo dai capelli biondissimi e dagli occhi chiarissimi. La sua pelle bianca e la sua voce soave lo rendono la fotocopia di un angioletto.
LI: -Niall, Eileen… Eileen, Niall!-
N: -Oh finalmente ti conosco! Piacere!-
E: -Il piacere è tutto mio!-
LO: -Ehi biondino, sai che è irlandese proprio come te?-
N: -Che cosa?! Davvero?!-
E: -Irlandese DOC!-
N: -Ooh bravo Liam, pure irlandese me l’hai scelta! E’ sicuramente perfetta! Da dove vieni precisamente?-
E: -Longford, e tu?-
N: -Che coincidenza! Io da Mullingar!-
E: -Davvero? Bella città, mi piace! Ci sono stata un po’ di volte, dei miei vecchi amici sono di lì!-
N: -Wow, incredibile! Avremo molte cose di cui parlare!-
Scoppio in una risata, adoro il suo accento perché combacia con il mio. E adoro anche la sua voce e quella di tutti gli altri. Sono le voci più originali che io abbia mai sentito, e quando cantano saranno ancora più belle. Sono tutte e cinque pazzesche, proprio come loro. E’ incredibile che cinque ragazzi così belli e talentuosi  si siano ritrovati.

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Capitolo 6
*** Un bacio vero ***


CAPITOLO 6

Il primo giorno di lavoro è andato molto bene, i ragazzi sono gentilissimi e anche se li conosco poco mi fanno sentire perfettamente a mio agio, non potrei chiedere dei colleghi migliori! Per oggi abbiamo solo parlato delle registrazioni e di come verrà prodotto il video.  Il regista ha pensato di ambientarlo in un parco preciso un po’ fuori Londra; i ragazzi saranno disposti in cerchio per cantare, accompagnati dalla chitarra di Niall come se fossero ragazzi semplicissimi, non famosi. La ragazza del video, cioè io, passa tutti i giorni per quel parco per sentirli cantare e suonare. E’ innamorata delle loro voci ma non li conosce; finché un giorno, alla fine del video, loro la notano e si avvicinano a lei. Lo scopo del video sarebbe quello di simboleggiare il loro rapporto con le fan, donando a tutte le ragazze la speranza di poterli incontrare un giorno, realizzando così il loro sogno. Trovo tutto questo meraviglioso, adoro il modo in cui i ragazzi parlano delle  “directioner”, sono orgogliosi di loro e vorrebbero conoscerle tutte, una ad una, ma questo è impossibile purtroppo.

 

 

Lo smog di Londra mi entra nei polmoni come il fumo della sigaretta che sto fumando. E’ un ottimo tranquillante per me e mi fa sentire meglio. Sento qualcuno aprire la porta dell’edificio, mi volto e vedo Niall sorridente avanzare verso di me.

NI: -Ehi Longford!-

Scoppio in una risata prima di rispondergli: -Ciao Mullingar!-

NI: -Fumi?-

E: -Ogni tanto… quando ho dei soldi che mi avanzano.-

NI: -Sai, sono contento di lavorare con un’irlandese, non mi è mai capitato in 3 anni!-

E: -Beh non sai quanto sono contenta io di lavorare con voi…-

NI: -Non hai mai fatto niente del genere?-

E: -No, mai! Ma ho sempre desiderato fare qualcosa di simile.-

NI: -Perfetto allora… secondo me verrà benissimo, è una bella idea! Non abbiamo mai coinvolto ragazze nei nostri video, ma questa volta abbiamo voluto cambiare…-

E: -Spero di esserne all’altezza!-

NI: -Ma sì non preoccuparti, dovrai essere solo naturale…-

E: -Farò del mio meglio!-

NI: -Abbiamo tanto tempo da passare insieme Longford!-

E: -Eh già, lo so lo so!-

In questo momento esce Liam, che mi offre un passaggio a casa. Effettivamente se è libero mi farebbe molto comodo, preferisco la macchina al bus, quindi lo ringrazio e accetto volentieri la proposta.

E: -Ciao Niall, a domani!-

NI: -Ciao ragazza!-

Seguo Liam verso il parcheggio dove ha messo la sua auto. Sono un po’ agitata, stare sola con lui mi fa battere forte il cuore.

LI: -Allora, com’è andata oggi?-

E: -Direi bene! I ragazzi sono fantastici, mi trovo benissimo!-

LI: -E io scusa? Io non lo sono?- dice facendo l’espressione offesa.

E: -Beh ma tu sei scontato…-

LI: -Ah quindi sono sottovalutato, non conto niente? Guarda che ti lascio a piedi!-

Scoppiamo a ridere entrambi finché io con un sorriso timido sussurro: -intendevo che era scontato che tu fossi fantastico…-

Mi guarda dritto nelle pupille e mi sorride con quei suoi occhi nocciola in cui mi perdo ogni volta che li guardo. E’ veramente bellissimo, lui mi fa sentire bene come nessun altro è in grado di fare.
LI: -Come mai l’altro giorno eri in Irlanda?-

E: -Daisy mi ha portato dalla mia migliore amica perché volevo parlare, spiegarle cosa ho fatto quando mi hai salvata e di quanto me ne fossi pentita… ma lei l’ha presa molto male e da quel momento non mi rivolge più la parola.-

LI: -Davvero? Mi dispiace tantissimo… non hai fatto nulla per provare a spiegarle perché l’hai fatto?-

E: -Sì le ho raccontato tutto nei dettagli ma è rimasta delusa, e ha ragione… insomma, ho sbagliato… non pretendo che lei capisca subito.-

LI: -Sono sicuro che sentirà la tua mancanza e capirà che è stata una sciocchezza essersi arrabbiata… tutti sbagliano Eileen, tu ti sei pentita di quello che hai fatto e questa è la cosa più importante!-

E: -Purtroppo lei non la pensa così, ma ovviamente spero che torni da me…-

LI: -Sono sicuro che lo farà…-

E: -Grazie Liam.-

LI: -Non mi devi ringraziare…-

E: -Non hai detto niente agli altri di come ci siamo conosciuti vero?-

LI: -No no, ho semplicemente detto che ci siamo incontrati per caso, che avevamo delle amicizie in comune….-

E: -Beh ma se l’avessi detto, insomma, avresti fatto bene… ma comunque ti ringrazio per non averlo fatto.-

LI: -Mi è sembrato giusto non dire niente…-

E: -Grazie…-

LI: -Basta con questi ‘grazie’ Eileen, ti meriti tutto questo e molto di più.-

Le sue parole mi fanno palpitare il cuore… mi sento apprezzata, anche con i miei errori e con la mia brutta situazione.

LI: -Ecco, siamo arrivati..

E: -Grazie per il passaggio Liam, ci vediamo domani alla solita ora?-

LI: -Si, alle 3.00 allo studio!-

E: -Perfetto! Ciao, buona serata!- mi lascio sfuggire un rapido bacio sulla sua guancia per poi uscire velocemente dalla macchina e sentire lui salutarmi: -Ciao bellissima …-

I miei capelli lunghi vanno di qua e di là mentre corro verso la porta d’ingresso.

‘Ciao bellissima’?! Ho capito bene?! Queste due parole mi continuano a girare nella testa, la sua voce è fissa nella mia mente.

Mi butto goffamente sul divano e mi compare un sorriso enorme sul viso, un sorriso che non smette di brillare. Era da troppo tempo che non sorridevo così.
La sua guancia è liscia e morbida e le mie labbra si sono accaldate a contatto con essa. Quanto vorrei poterlo baciare, potergli dare un bacio vero… uno di quelli in cui non hai più fiato, in cui non senti niente oltre che al suo profumo… uno di quei baci in cui vorresti morirci dentro piuttosto che allontanarti.

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Capitolo 7
*** 'Dove sei? Vengo io.' ***


CAPITOLO 7

Daisy è andata sei giorni in vacanza in Francia, e mi ha detto di utilizzare la sua auto per andare al lavoro, così oggi ne ho approfittato.

Arrivo con un po’ di anticipo e trovo Harry girato di schiena nella stanza di registrazione.

E: -Harry!-

Si gira e mostra uno dei suoi incredibili sorrisi.

H: -Ciao bella! Come mai qui così presto?-

E: -Non sapevo cosa fare a casa, così sono partita un po’ prima. Tu invece? Perché sei qui in anticipo?-

H: -Volevo riascoltare da solo qualche nostra nuova canzone. Ti va di ascoltare qualcosa? Ce n’è una in particolare che ritengo davvero stupenda.-

E: -Certo! E me lo chiedi?!-

Mi avvicino, mi porge le cuffie e mi siedo sulla poltrona. Le metto e la melodia inizia. E’ un suono romantico e ritmico nello stesso tempo. Il primo a cantare è Liam, e subito la sua voce mi paralizza. Quanto la adoro, è così calda e fuggitiva… è rassicurante e dolce contemporaneamente.
La canzone parla di una storia d’amore finita male, di una relazione quasi impossibile. E’ eccezionale.

E: -E’ fantastica Harry, mi piace tantissimo… siete davvero bravissimi, è incantevole!-

H: -Oh grazie mille! Sono contento che ti piaccia… ti farò avere l’album quando verrà pubblicato se vuoi…-

E: -Sì si si, certo che lo voglio! Capisco il vostro numero enorme di fan!-

H: -Le nostre fan sono deliziose, ci amano e noi amiamo loro.-

E: -Siete così teneri con loro, soprattutto quando le incontrate e vi fermate a fare foto e autografi… credo che non tutti i vip facciano così!-

H: -No infatti, non fanno tutti così… ma se noi siamo qui è solo grazie a loro per cui mi sembra più che giusto donare loro delle attenzioni…ne meriterebbero di più, ma non possiamo fare molto purtroppo.-

E: -Capisco… non ti credevo così poetico Harry!-

H: -Io sono uno che sorprende sempre!-

E: -Mmm, davvero?- dico alzandomi dalla sedia.

H: -Certo, se vuoi ti faccio vedere…- dice alzandosi e abbracciandomi dal dietro.

E: -Sei il solito scemo!- dico scoppiando in una risata.

Io e lui scherziamo sempre su tutto, lo adoro.

Gli scompiglio i capelli in modo tenero, ma come suo solito si arrabbia e iniziamo a picchiarci ridendo, finché entra Louis canticchiando.

LO: -Ciao ragazzi!-

Lo salutiamo in coro.

LO: -Eil, hai ascoltato qualche nostra canzone?-

E: -Si! Harry mi ha fatto ascoltare ‘Just fine’, è incredibile, siete mitici!-

LO: -Oh grazie ragazza! Speriamo solo che piaccia… questa e tutte le altre!-

E: -Sono sicura che le adoreranno.-

LO: -Sei gentilissima baby.-

Gli faccio l’occhiolino e usciamo tutti e tre dalla stanza dirigendoci dagli altri che li abbiamo sentiti arrivare.

 

Un’altra giornata è passata magicamente. Tutti i momenti con quei ragazzi sono magici.

Entro nella macchina e sfreccio via. Dopo qualche metro percorso sento il motore fare degli strani rumori, e a un certo punto capendo che il veicolo si sta per spegnere accosto velocemente nell’angolo di una strada. L’auto è ferma, non parte più. Entro subito nel panico: ora cosa faccio? Non è nemmeno mia! Apro la portiera ed esco. Le uniche persone che conosco bene sono i ragazzi, quindi devo per forza chiamare loro dato che Daisy è in vacanza. Senza pensarci due volte vado sulla rubrica e chiamo Liam.

LI: -Eileen!-

E: -Ciao Liam, scusa se ti disturbo ma mi è successo un casino!-

LI: -Dimmi tutto.-

E: -Mi si è fermata la macchina di Daisy, non parte più… non so proprio cosa fare, lei è in vacanza e non la voglio far preoccupare!-

LI: -Dove sei? Vengo io.-

Il mio cuore batte a duemila, ma l’agitazione si paca sentendo quelle quattro parole. E’ bello che ci sia qualcuno pronto ad aiutarmi.

E: -Sono sulla Marshall Street.-

LI: -Arrivo.-

Ora sono tranquilla, Liam arriverà e sistemerà tutto. Per l’ennesima volta ci sarà lui ad aiutarmi.

 

LI: -Eileen, eccomi.-

E: -Ciao Liam, grazie per essere venuto!-

LI: -Figurati, ho già chiamato un meccanico che la porterà via, dovrebbe arrivare tra qualche minuto.-

Sorrido posando lo sguardo verso il basso.

LI: -Che hai?-

E: -Non ti posso nemmeno dire grazie perché non basterà mai per tutto quello che hai fatto per me.-

LI: -Smettila con questa storia dei ringraziamenti, io lo faccio volentieri, credimi.-

E: -E’ strano…-

LI: -Cosa?-

E: -Il fatto che tu sia arrivato all’improvviso nella mia vita, che mi abbia salvato e che mi continui a salvare.-

LI: -Come potrei non salvare una come te?-

I nostri sguardi sono fissi uno sull’altro, la gola è secca, il mio respiro è tremolante e le mani stanno iniziando ad accaldarsi. Passa la sua mano attraverso i miei capelli accarezzandoli e sistemandomeli all’indietro. Non riesco a staccare i miei occhi dai suoi, finché sentiamo un camion accostare e parcheggiare. Spostiamo gli sguardi sulla vettura da cui un signore grasso e senza capelli scende e ci raggiunge.

X: -E’ sua la macchina signorina?-

La mia voce esce a tratti, ho il respiro affannato e la mente proiettata su Liam.

E: -S..si, cioè no, è di una mia… amica.-

Il tizio mi guarda confuso ma lascia perdere subito concentrandosi sull’auto. Dopo due minuti riesce a farla ripartire.

X: -Bene, ora va, ma ha un problema che bisogna sistemare in officina. Prima porto questa e dopo verrò a prendere il furgoncino… Liam ti chiamo quando sarà pronta, credo tra due giorni.-

LI: -Va bene, grazie mille Jake.-

Ci saluta, sale in auto e se ne va.

LI: -Ok…andiamo, ti porto a casa.-

Lo seguo in auto.

E: -Che ore sono?-

LI: -Le 7.15.-

E: -Oh è tardi, scusami se ti ho fatto perder tempo.-

LI: -Ma stai tranquilla, non stavo facendo nulla di importante!-

Sorrido. Uno di quei sorrisi sinceri, fatti con tutta l’anima.

 

Arrivo a casa, accendo il lettore CD e intanto mi faccio un bagno rilassante. Amo fare uno di quei bagni lunghi, che ti inducono a far viaggiare la mente.

Dopo venti lunghi minuti di relax, esco dalla vasca e mi avvolgo un asciugamano intorno al corpo.

Mi asciugo velocemente i capelli bagnati con una salvietta e mi avvio verso la cucina. Sono le 8.00, la mia cena sarà una piadina. Tiro fuori gli ingredienti e inizio a prepararla. Prevedo una serata molto molto rilassante.

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